Discover millions of ebooks, audiobooks, and so much more with a free trial

Only $11.99/month after trial. Cancel anytime.

Quelli di Fesbuc
Quelli di Fesbuc
Quelli di Fesbuc
Ebook71 pages48 minutes

Quelli di Fesbuc

Rating: 0 out of 5 stars

()

Read preview

About this ebook

Facebook e i suoi personaggi ricorrenti descritti con ironia ed una punta di "cattiveria". Incontreremo la Milfona Passata, la Starlette de 'Noantri, il Piacion Cinquanta e tanti altri stereotipi che popolano i vari gruppi di "amici" (anche il Vostro...) del social più famoso, odiato ed amato.
E vedremo come i personaggi interagiscono tra loro...
LanguageItaliano
Release dateDec 11, 2014
ISBN9786050342086
Quelli di Fesbuc

Related to Quelli di Fesbuc

Related ebooks

Humor & Satire For You

View More

Related articles

Related categories

Reviews for Quelli di Fesbuc

Rating: 0 out of 5 stars
0 ratings

0 ratings0 reviews

What did you think?

Tap to rate

Review must be at least 10 words

    Book preview

    Quelli di Fesbuc - Massimo Guffanti

    Guffanti

    INTRODUZIONE

    Questa é un' opera di fantasia, ogni riferimento a fatti o persone reali è puramente casuale

    - ... cazzate!!! -

    Per scrivere questo racconto (opera mi sembra una parola un po' troppo grossa), infatti, ho preso libero (anzi liberissimo) spunto da me stesso e dal mio gruppo di amici di FB per cui, se non mi auto-offendo con me stesso, spero proprio che nessuno del mio gruppo se la prenda, visto che la parte di licenza poetica (anche qui la parola poetica è un po’ forte) che ho utilizzato è di gran lunga preponderante rispetto alla parte reale".

    Comunque anche se qualche amicodiamicodimioamico che non ho mai visto in vita mia dovesse offendersi…come direbbe mia figlia:

    "chissene!"

    * * *

    PROLOGO

    Facebook o, come piace a me, "Fesbuc", è un social network anzi, "il social network", visto che dal mese di giugno 2013 pare sia il sito più visitato al mondo.

    Fondato il 4 febbraio 2004 da Mark Zuckerberg e dai suoi compagni di università Eduardo Saverin, Dustin Moskovitz e Chris Hughes, originariamente ideato esclusivamente per gli studenti di Harvard (NdR: il nome Facebook trae origine da un elenco con nome e fotografia degli studenti, che alcune università statunitensi distribuiscono all'inizio dell'anno accademico per aiutare gli iscritti a socializzare tra loro).

    FB fu poi esteso anche agli studenti di altre scuole della zona di Boston, della Ivy League e della Stanford University e poi a chiunque dichiarasse di avere più di 13 anni di età…

    In sostanza, oggi è un’immensa portineria virtuale dove ognuno si può fare non soltanto i cazzi dei propri amici, ma anche quelli degli amici degli amici e, ancora, quelli degli amici degli amici degli amici e così via; cioè, sia della vecchia categoria dei conoscenti, sia di quella dei perfetti sconosciuti che hanno come unico legame con noi il fatto di avere amici in comune (o forse amicidiamicidiamici in comune e quindi, in pratica, in comune con noi una beata fava di nulla): è come la storia che siamo tutti parenti alla lontana di Barack Obama, cugini dei cugini dei cugini dei cugini ma, a me, se provo ad entrare alla Casa Bianca senza un pass, chiedendo di vedere mio cugino, mi sparano prima in faccia svariate raffiche di mitra e poi cercano di interrogare la mia salma.

    Un altro indubbio vantaggio di Fesbuc è che agevola la conoscenza digitale tra persone che magari si incontrano anche, ma de visu non avrebbero il coraggio di farsi avanti, oppure tra due che si piacciono in foto e gradiscono farsi una bella trombata, non solo de visu ma anche in miriadi di altre posizioni e anche in maniera digitale (non nel senso di virtuale ma nel senso di con i diti).

    Ciò che davvero (mi) affascina di questo fantastico mezzo moderno, oltre che il poter sbirciare foto e attività della mia vicina o del mio vicino senza essere scoperto (nonostante le numerose bufale circolate in rete, ancora non esiste, per fortuna, il programma in grado di rivelare al titolare del profilo chi lo abbia visitato), è osservare la varia umanità ed i cliché, me compreso, che popolano questo mondo parallelo e che si nascondono o si presentano in maniera totalmente differente dal vero e artefatta, proprio grazie ad una delle caratteristiche di FB: quel dichiarasse che è proprio la chiave di questa meravigliosa portineria virtuale.

    Difatti, in questo mondo parallelo di bit (pedofili e adescatori di minorenni a parte, che mi piacerebbe vedere smontati pezzo per pezzo e lentamente da un anziano boia sadico che, essendo appunto anziano, li smonta mooolto lentamente, lasciandoli vivi fino all'ultimo per non perdersi/farci perdere nemmeno una briciolina di sofisticata tortura), il bello è che ognuno può apparire diverso e, a suo parere (poi vedremo perché), meglio di quello che è.

    Credo proprio sia questo il vero segreto del successo di questa immensa "virtual reception" o: portineria virtuale di iper-condominio.

    Enjoying the preview?
    Page 1 of 1