Quadri di vita
()
About this ebook
E’ l’attesa di un ritorno che nel racconto resta inconcluso. Il tempo dell’attesa comporta ricordi e riflessioni.
E ancora quadri di vita come ricordi significativi
Un vecchio baule in soffitta svela una serie di fotografie che riportano la donna a un’immagine ormai dimenticata, che è meglio chiudere in soffitta.
Related to Quadri di vita
Related ebooks
Il dio d'acqua Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsAli di Cenere Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsGemini Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsOltre i confini: Il tocco degli Spiriti Antichi Rating: 2 out of 5 stars2/5Il ventaglio sulla pelle (eLit): eLit Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsPer chi non vuol sentire Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsUn lungo inverno Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsGli occhi del male Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsCabal - Il principe dell'eresia: Cabal 2 Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsL'incantatrice Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsLa marcia in più Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsA Scuola di Futuro Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsIl diario di Erica Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsDi polvere e di altre gioie Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsIn Bilico (e non trattasi di autotrasportatore) Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsMaturità: Viaggio nel cuore e nelle emozioni Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsPrincipi da salvare Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsBolle di sapone Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsLa formazione del giovane Martin Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsVecchie. Sei storie con gli occhi dell'altro Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsLa nebbia Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsIl Giardino degli Aranci - Il mondo di nebbia Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsDue donne Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsIl Biglietto Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsCappuccini sconosciuti Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsQuando il tempo tornò indietro Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsIo scrivo Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsIl peso delle ali Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsUKIYO, oltre i confini della morte Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsBraci di provincia Rating: 0 out of 5 stars0 ratings
Mystery For You
Sherlock Holmes: "Elementare, Watson" Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsDiciassette - Edgar Allan Poe: I migliori racconti del maestro del brivido Rating: 5 out of 5 stars5/5Il ritorno di Sherlock Holmes Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsL'isola misteriosa Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsTutti i racconti gialli e tutte le indagini di Padre Brown Rating: 3 out of 5 stars3/5La Morsa Del Gelo (Italian Edition) Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsUrsula Jones e il Mistero Sumero Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsL'ultimo saluto di Sherlock Holmes Rating: 4 out of 5 stars4/5Tutto Sherlock Holmes Rating: 4 out of 5 stars4/5Arsenio Lupin e la collana della regina: Arsenio Lupin ladro gentiluomo 5 Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsIl detective che amava le donne: Il Caso del Diamante Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsIl segreto del tribuno Rating: 5 out of 5 stars5/5Giallo in Versilia: Un'indagine di Pompilio Nardini Rating: 4 out of 5 stars4/5Il primo angelo Rating: 5 out of 5 stars5/5Giallo siciliano Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsIl bacio della mantide: Rose e veleni per il maresciallo Bonanno Rating: 4 out of 5 stars4/5Una ragazza sola (Un thriller mozzafiato con l’agente dell’FBI Ella Dark – Libro 1) Rating: 4 out of 5 stars4/5Sangue sul Chianti: Un nuovo caso per il commissario Ferrara Rating: 3 out of 5 stars3/5Nessun ricordo muore: La prima indagine di Teresa Maritano e Marco Ardini Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsRitratto di donna sconosciuta: Una missione per Gabriel Allon Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsIl giallo di Varese: Una nuova indagine del magistrato Elena Macchi Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsMariani allo specchio Rating: 4 out of 5 stars4/5Mariani e le ferite del passato Rating: 3 out of 5 stars3/5Mariani e le parole taciute Rating: 5 out of 5 stars5/5La mia vendetta Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsAppuntamento mortale: Un'indagine di Teresa Maritano Rating: 4 out of 5 stars4/5Youthless. Fiori di strada Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsDeep Web Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsTutti i racconti del maestro del brivido Rating: 4 out of 5 stars4/5L'uomo con lo zainetto Rating: 0 out of 5 stars0 ratings
Reviews for Quadri di vita
0 ratings0 reviews
Book preview
Quadri di vita - Stefanella De Santis
STEFANELLA DE SANTIS
QUADRI DI VITA
RACCONTI
Abel Books
Proprietà letteraria riservata
© 2014 Abel Books
Tutti i diritti sono riservati. È vietata la riproduzione, anche parziale, con qualsiasi mezzo effettuata, compresa la fotocopia, anche ad uso interno o didattico.
Le richieste per l’utilizzo della presente opera o di parte di essa in un contesto che non sia la lettura privata devono essere inviate a:
Abel Books
via Terme di Traiano, 25
00053 Civitavecchia (Roma)
ISBN 9788867521142
NEBBIA
ATTESA
IMMAGINI
UNA GIORNATA
PRENDILA COSI’
LA SCELTA
FOTOGRAFIE
A Giacomo
Alcune delle vicende trattate traggono spunto dall’esperienza vissuta nell’attività professionale di psicoterapeuta dell’autrice.
Immagine di copertina: Interno con giacca
, Paolo Cristiano, 1962
Indice
NEBBIA
ATTESA
IMMAGINI
UNA GIORNATA
PRENDILA COSI’
LA SCELTA
FOTOGRAFIE
BIOGRAFIA
NEBBIA
Buio. Odore acre di nebbia.
Cose, persone offuscate, sfumate.
Forme indefinite, passi affrettati, sordi.
Avanza sollevandosi il bavero del cappotto, i libri stretti al petto.
La solita strada percorsa ogni mattina. La conosce bene ormai, anche con quel nebbione fitto così strano per Roma.
Nebbia bassa bon tempo lassa
. Una frase che suole ripetere sua madre… sua madre…
A casa che cosa staranno facendo adesso? E il pensiero ritorna lì, sorpreso di quell’attimo di distrazione.
Cammina fasciata da quella nebbia che la protegge da qualsiasi contatto umano, che la isola nella realtà che si porta dentro, nelle visioni di quella notte fulminee come bagliori.
Le stanze sfacciatamente illuminate e quella sensazione ancora viva di pietruzze pungenti sotto le palpebre per l’improvviso risveglio nella luce accecante.
Le vengono alla mente episodi narrati nell’Iliade e nell’Odissea, quando qualche divinità dovendo scendere sulla terra si ammanta di una nube che la nasconde ai mortali.
Ecco, anche lei ora cammina fra la gente, consapevole di sé, della sua realtà, sicura però di essere ignorata.
Si ferma ad aspettare il filobus. Di tanto in tanto batte i piedi e strofina le mani per scrollarsi di dosso il freddo che le è penetrato nelle ossa.
D’improvviso lo stridio dei freni e la fioca luce dei fari che fatica a farsi strada nella nebbia l’avvertono che il filobus è arrivato. Si scuote e fa una piccola corsa per riuscire a salire.
Di colpo si trova in piena luce a distinguere nuovamente forme, contorni in modo preciso, netto.
Una massa di persone accalcate una contro l’altra in un contatto estraneo, sgradevole.
Una folla di visi senza fisionomia, tutti uguali nel pallore che getta su di essi la luce artificiale.
Privata all’improvviso del diaframma che la nebbia costituiva fra sé e gli altri, si sente allo scoperto, senza difesa.
Cerca allora di guardare diritto davanti a sé ignorando quanti le stanno attorno.
Ma dopo un po’… chi legge il giornale, chi guarda fuori nella nebbia, un vecchio seduto davanti a lei sonnecchia ancora, il capo, penzolante sul petto, sobbalza a ogni scossone.
Un uomo un po’ più in là non distoglie un attimo gli occhi da una ragazza bionda che ha accanto.
Ognuno però è assorto nei propri pensieri e nessuno si cura di lei.
Non le fa più paura trovarsi faccia a faccia con estranei in piena luce in quel piccolo ambiente.
La sua protezione è ormai l’indifferenza degli altri.
Ma è già ora di scendere.
Vincendo la resistenza della folla che le si accalca intorno, s’avvia a fatica verso l’uscita.
Scendendo si accorge che la nebbia si sta diradando ed è già impregnata di sole.
Sarà una bella giornata.
Un breve tratto di strada la separa ancora dalla scuola e lo percorre in fretta come tutte le mattine.
Poi si ritroverà insieme ai compagni, ma con qualcosa di diverso dentro.
– Ciao – e una mano scivola sotto il suo braccio.
Si volta di scatto, sorpresa. Le è vicino un suo compagno di scuola.
– Ah, sei tu. Mi avevi quasi spaventata!
– Mi dispiace, ti ho visto così seria e assorta, che ho voluto farti uno scherzo.
Seria e assorta
, già! Ma non vuole spiegare, sarebbe una stonatura al buon umore del compagno.
Risponde invece: – Ci sei riuscito perfettamente, te lo assicuro – e continuano a chiacchierare vivacemente fino all’entrata a scuola.
La classe ancora scura di primo mattino è già affollata di ragazzi che vociano disinvolti e allegri.
Si ferma un istante a disagio. Li sente lontani, per la prima volta estranei.
Facendosi forza entra in classe, poggia i libri sotto il banco.
D’improvviso è aggredita chiassosamente da due compagni che vogliono confrontare con lei la versione di latino. Le prendono il quaderno e cominciano a discutere animatamente sui punti difficili. Viene tuffata così in pieno nell’atmosfera scolastica.
Ma suona la campanella d'inizio delle lezioni.
In un attimo ognuno è al proprio posto ad accogliere con forzato silenzio la professoressa e le ore di disciplina che verranno.
Silenzio nell’aula ed ecco subito in lei un altro silenzio: quello della sua casa in piena notte, attonita dopo il trambusto del primo momento.
Allora ragazzi, oggi spiego! – La professoressa solleva gli occhi dal libro e guardando i suoi alunni, sorride.
– Mi pare di notare un’aria di sollievo.
Nessuno osa replicare.
– Bravi! Non eravate preparati, eh? Meglio non indagare. Comunque mi raccomando per la prossima volta.
Dunque oggi parleremo del teorema di…
Le parole della professoressa si fanno sempre più lontane, si perdono in un altro mondo.
Sbattimento di porte, vento che fischia, discorsi smozzicati, concitati come in un sogno, prima di prendere contatto con la realtà. Poi di colpo la consapevolezza che è successo qualcosa.
– B. mi sembra che non segui oggi, ti vedo assente. Che cosa hai?
Sobbalza al brusco richiamo al presente di cui non si sente partecipe.
– Nulla, professoressa, un po’ di mal di testa. – Ha mentito: perché?
La professoressa riprende la sua spiegazione.
Che impressione trovare la casa violentata nel suo momento più intimo e più segreto, nell’oscurità muta della notte.
Ma ecco, il suono della campana segna la fine della lezione di matematica.
La professoressa esce e la classe si rianima nell’attesa del professore successivo.
Lei rimane al suo banco, svogliata.
Le si accosta un compagno: – Come va il mal di testa?
Dopo un attimo di esitazione risponde un: – Così – incerto.
Non è stata capace di parlare, perché? L’entrata in classe del professore le impedisce di rettificare. Fortunatamente anche il professore si mette a spiegare.
Ma dopotutto è inutile parlare con gli altri, spiegare in