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Un Casanova in inverno
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Ebook44 pages25 minutes

Un Casanova in inverno

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About this ebook

Venezia. Dopo aver perso un ingaggio teatrale, Jacopo si imbatte in uno strano personaggio che gli propone un lavoro quantomeno originale. La loro collaborazione avrà esiti inaspettati.
LanguageItaliano
PublisherAnna Castelli
Release dateMar 3, 2016
ISBN9788892561403
Un Casanova in inverno

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    Un Casanova in inverno - Anna Castelli

    Ringraziamenti

    ATTO I

    06 febbraio 2016

    «Tanto lo so che ti piacciono i maschietti…»

    «Vai al diavolo, vai…»

    Jacopo continuò a truccarsi gettando uno sguardo di sguincio al culo sodo della ragazza, che si voltò con una linguaccia e sparì.

    Depose il pennello e si alzò, ravviandosi i capelli con entrambe le mani. Era pensieroso. Lo specchio gli restituì un riflesso da pirata che lo fece sorridere: era perfetto per entrare in scena.

    Si mosse di scatto, avviandosi verso il palco.

    Tutto era iniziato tre mesi prima in Corte San Gallo...

    Quella sera Jacopo era uscito dal teatro con passo rabbioso. Si era fermato solo in Campo Santa Maria Formosa; lì aveva rallentato, tirandosi su il bavero della giacca e passando le dita sulla barba perfettamente curata: la nebbia fitta l’aveva inumidita. Quello che in veneziano si chiama caìgo fisso aveva immerso la città in una bruma lattiginosa, falsandone i contorni, mutando la città di acqua e di pietra in un luogo ovattato, inquietante; solo i lampioni pallidi spezzavano quella fissità surreale.

    Si ravviò i riccioli bruni, anch’essi mortificati dall’umidità, maledicendosi per aver scordato il Borsalino a teatro. Riprese svelto la strada, tirando un profondo respiro, il pensiero rivolto all’ultima delusione: il contratto col San Gallo era saltato; il responsabile gli aveva preferito quel tipo sprezzante vestito come il Mangiafuoco dei suoi libri d’infanzia. A voler essere precisi, aveva avuto l’impressione che l'interesse del direttore andasse oltre alle capacità attoriali del suo rivale… Scrollò le spalle e mise le mani in tasca: non era certo affar suo cosa facevano quei due in camerino. Girò la chiave del piccolo appartamento in Ruga Giuffa e si rese subito conto che Arianna se n’era andata, e questa volta per sempre: il salottino, sempre pieno di confusione, era quasi del tutto vuoto. Che buffo! La prima cosa che gli venne in mente era che la sua roba, in quella che era la sua casa, era veramente poca. Alla fin fine sapeva già che la storia con Arianna era finita da un pezzo, però il

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