Oltre le nuvole

Karol.

I capitolo

Annabella, era sul suo albero, stava scrivendo, aveva solo diciannove anni e viveva con i suoi genitori.

«Annabella! È ora di pranzo!» disse la madre.

«Arrivo mamma» rispose Annabella, «Cosa c’è da mangiare?» chiese.

«Ho preparato delle patate al forno con il pollo!» disse Martina.

«Mamma, che buon profumo!» disse Annabella, «Papà non torna per il pranzo?»chiese.

«No, cara, ha tanto lavoro arretrato!» disse Martina.

Matthew, il padre di Annabella, era un questore di polizia, mancava quasi tutto il giorno. Annabella, era al primo anno di università di Psicologia, era una ragazza molto allegra e nel pomeriggio andava in palestra, dove seguiva un corso di aerobica. Alle 16 passò a prenderla Rossella, la sua amica del cuore. Annabella e Rossella erano amiche dai tempi dell’asilo.

«Annabella, sei pronta?» chiese Rossella.

«Arrivo» disse Annabella scendendo velocemente le scale che portano alla sua camera.

«Annabella, fuori fa freddo, metti un giubbino più pesante!» disse Martina.

«Sì ,mammina mia!» disse Annabella abbracciandola. La palestra non era molto lontana dalla villetta di Annabella.

«Rossella, hai visto oggi Ivan come ti guardava!» disse ridendo Annabella.

«Annabella! Non è il mio tipo!» disse Rossella. Rossella era una ragazza bruna, alta 1,70 cm, molto carina; Annabella aveva i capelli biondi, gli occhi verdi ed era alta come Rossella. Da piccole avevano giocato sempre a pallavolo. La maestra di danza, Adele, le stava aspettando.

«Ragazze, sempre in ritardo!» disse Adele. Incominciò una musica latino-americana e incominciarono a saltare seguendo le indicazioni di Adele. Annabella si rilassava molto in palestra, finita l’aerobica fecero la doccia, Annabella e Rossella si incamminarono per tornare a casa: «Rossella è buio, se è tornato mio padre ti faccio accompagnare da lui!» disse Annabella. C’era un brutto vento e incominciò a piovigginare.

«Che brutta serata di ottobre!» disse Rossella.

Dietro di loro sentirono arrivare un camioncino, era Ivan: «Ragazze, volete un passaggio?» disse Ivan.

«Grazie Ivan, siamo già arrivate!» disse Annabella.

«Rossella, quando possiamo uscire da soli, io e te?» chiese Ivan.

«Ivan, te l’ho ripetuto tante volte, possiamo essere solo buoni amici!» disse Rossella.

Martina uscì sulla porta, le stava aspettando: «Ero preoccupata, ho visto il brutto tempo! E avete tardato! È successo qualcosa?» chiese preoccupata Martina.

«No mamma,la lezione di aerobica è durata un po’ di più!» disse Annabella.

«Rossella, ti accompagna Matthew!» disse Martina. Matthew insieme ad Annabella accompagnarono Rossella a casa: «Papà, come mai arrivi così tardi ultimamente?» chiese Annabella dopo aver accompagnato Rossella a casa.

«Cara, stiamo indagando su un traffico di ragazze, anche minorenni! Sono messe all’asta sul web, al miglior offerente!» disse Matthew pensieroso.

«Chi sarebbe questa gente?» chiese Annabella perplessa.

«Gente molto ricca che non immagineremmo mai che sono immischiati in questo tipo di traffico!» disse Matthew.

«È orribile papà!» disse Annabella che non sapeva neanche immaginare che ci fosse quel mondo, era vissuta sempre nel lusso e nella bambagia. Povere ragazze!si disse Annabella.

II capitolo

Annabella si alzò presto per ripetere la lezione di inglese, in facoltà l’accompagnò Martina.

Martina era una giornalista di una trasmissione televisiva locale, accompagnava tutte le mattine Annabella e poi andava al suo ufficio.

«Ciao Martina, quando possiamo intervistare Matthew? So che stanno indagando sul traffico