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O.N.G.: omicidi nettamente giustificabili
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Ebook74 pages1 hour

O.N.G.: omicidi nettamente giustificabili

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About this ebook

Ci sono due tipi di criminali: quelli che infrangono le leggi, e quelli che non le infrangono, visto che le leggi le fanno loro. L'ex spia Mark Chapman ha scelto di occuparsi del secondo tipo di malviventi, e la sua Organizzazione Non Governativa offre un servizio completo: giuria, giudice e sentenza.
LanguageItaliano
Publisherndr60
Release dateMar 21, 2019
ISBN9788832558371
O.N.G.: omicidi nettamente giustificabili

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    O.N.G. - Andrea Perina

    PARTE

    O.N.G.

    omicidi nettamente giustificabili

    dedicato all'opinionista ingestibile autore de Il più grande crimine, che ebbe come vittime tutti noi.

    I PARTE

    1.

    Non sono un maniaco né uno psicopatico. Detesto la violenza, anche se, a volte, è inevitabile. Mi hanno insegnato a uccidere, e lo so fare bene, con efficienza e professionalità. Potrei, se volessi, fare un lavoro tranquillo, ma l'azione, e la scarica di adrenalina che mi provoca, mi fa sentire vivo. Ma forse è proprio questo, ciò che un giorno mi ucciderà.

    L'idea mi è venuta leggendo sul giornale di un tizio che era stato beccato dai federali poiché aveva contattato un sito, che lui presumeva sicuro, per ingaggiare qualcuno che lo facesse diventare vedovo. Peccato per lui che quello fosse un sito civetta dell'FBI, così lo avevano arrestato per tentato omicidio.

    Io sono piuttosto bravo e, al momento, disoccupato e bisognoso di soldi (e chi non lo è?); inoltre, la recente dipartita del direttore della CIA mi aveva dato una certa soddisfazione. Togliere di mezzo un bastardo è sempre un'operazione meritoria ma, come spesso capita, più sei bastardo più sei protetto: e se ci fosse qualcuno, svelto e intelligente (come me, per esempio) che si offrisse come esecutore per togliere di mezzo dei ricchi e/o potenti figli di puttana? Ci sarebbe un mercato, per un siffatto professionista? Io sono sicuro di sì, basta sondare il terreno e raccogliere le adesioni.

    Il mondo è pieno di miliardari maniaci odiati da qualcuno: gli eredi, i concorrenti, quelli che sono stati fregati o rovinati da loro. A me basta aspettare e i frutti mi cadranno ai piedi.

    Il mio sito nel deep web parla genericamente di qualcuno disposto ad aiutare gente bisognosa di un aiuto da parte di un professionista molto particolare; se questi sono disposti a tutto pur di raggiungere i propri obiettivi, ebbene io faccio al caso loro.

    I primi soggetti che mi contattano li scarto quasi subito: tutti figli di papà milionari ai quali il genitore ha sottratto la paghetta (che ammonta allo stipendio medio di un dirigente, moltiplicato per un anno) e che, poverini, non riuscivano più a pagarsi il pieno delle loro Bugatti Chiron.

    Poi una richiesta attira la mia attenzione: una certa nika30 ha bisogno di me.

    Decido che quello sarà il mio primo caso.

    Le fisso un appuntamento in un bar, al quale non mi presento, e mi apposto nelle vicinanze, così posso fotografarla. Scopro che è davvero una donna, sulla trentina; una veloce ricognizione su google-face mi fa scoprire che si tratta nientemeno di Monika Baros, nipote del plurimiliardario Attila Baros. La bambina ha già un'importante carriera alle spalle: tre divorzi, due aborti e una terapia disintossicante da alcool e amfetamine. Così decido che ne vale la pena, e continuo nella corrispondenza per mail; mi scuso di averle dato buca (sai, ho così tanti impegni…) e cerco di instaurare un clima di fiducia. Scopro che la poverina, da favorita del nonnino, è stata diseredata dopo l'ennesima furibonda litigata, causata dal suo vizietto di assumere stupefacenti (l'ha beccata mentre si faceva una canna); così la piccola ha deciso di dire basta e che, prima che nonnino lo metta nero su bianco, è meglio prendere provvedimenti. Io prendo tempo, in attesa di elaborare un piano.

    2.

    Un pallone, ecco quello che sarebbe diventata; almeno le pasticche frenavano il suo appetito, ora invece Monika sgranocchiava tutto quello che trovava, e ingollava qualunque cosa gassata, visto che pure l'alcool le era tassativamente vietato. Insomma, una vita d'inferno, proprio adatta ad una ricca (o ex ricca?) ereditiera. Ora però si prospettava questa possibilità, ed era da cogliere al volo. Specialmente dopo che era spuntata all'orizzonte quella lì. Ma cosa era venuto in mente a suo padre di fare un regalo speciale al nonno, in occasione dei suoi 105 anni? Quando Attila aveva visto uscire dalla torta quella ballerina di lap dance, vestita solo di panna nei punti strategici, per poco non gli era venuto un colpo. Purtroppo, il suo cuore era in condizioni ottime: per forza, con un'intera équipe di medici (gerontologo, genetista, medico internista, dietologo) al suo servizio H24 per prolungargli la vita. E da quando miss lap dance era entrata nella sua (e nella loro) vita, chi lo fermava più? Aveva aggiunto anche un sessuologo, tanto per stare sicuro. Maledetto vecchiaccio!

    3.

    Mamma Baros aveva avuto fiuto, nella scelta del nome: Attila era il più adatto, per quel vecchio bastardo. Dove passava lui, non cresceva più nulla, altro che l'erba. Le sue O.N.G., sparse ovunque nel mondo, erano una comoda copertura per ogni tipo di nefandezza, travestita da rivoluzione colorata, che nome ridicolo! La potenza di fuoco dei media, asserviti ai suoi interessi (e a quelli del capitale predatorio tout court, in gran parte statunitense), era inesorabile: l'ultimo caso era stato l'assassinio di quel ricercatore sociologo in Congo. Naturalmente i media avevano immediatamente accusato il presidente in carica di essere il mandante, senza alcuna prova, solo delle sensazioni. Era così partita una campagna mondiale di discredito di questo individuo, che non era un santo ma non era certo peggio dell'alternativa proposta, un tale che aveva fatto praticantato in un'organizzazione di Baros e che aveva preso un MBA ad Harvard. Dopo tre mesi di attacchi continui su stampa e tv, ecco la manifestazione oceanica contro il governo e dei cecchini che sparano a caso nella folla. Bilancio: trenta morti e

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