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UFO a San Luca: e altre leggende metropolitane bolognesi
UFO a San Luca: e altre leggende metropolitane bolognesi
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UFO a San Luca: e altre leggende metropolitane bolognesi

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Dalla nascita del tortellino ai misteriosi avvistamenti di UFO nei cieli sopra San Luca; dalla leggenda della torre degli Asinelli ai fantasmi che gironzolano nei corridoi di una scuola a San Lazzaro; da Lucio Dalla che batte tutti i record ai videogiochi del Galaxy di piazza VIII Agosto a una misteriosa casa di appuntamenti in via del Pratello.
Questi e altri aneddoti non verificabili, sicuramente poco attendibili, insieme ad alcune storie incredibilmente vere, danno vita a uno strampalato repertorio di miti contemporanei e leggende della città di Bologna.
Nelle vecchie case del centro di Bologna, dalla mezzanotte fino alle due di mattina, se si canticchia davanti allo specchio una qualsiasi canzone di Carlos Santana appare riflesso sullo sfondo, il volto di Beppe Maniglia”.
LanguageItaliano
Release dateJun 4, 2019
ISBN9788861557574
UFO a San Luca: e altre leggende metropolitane bolognesi

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    UFO a San Luca - Paolo Ricci

    Paolo Ricci

    UFO A SAN LUCA

    e altre leggende metropolitane bolognesi

    Collana: I portici raccontano n. 6

    I diritti di traduzione, di memorizzazione elettronica, di riproduzione e di adattamento totale o parziale, con qualsiasi mezzo (compresi i microfilm e le copie fotostatiche), sono riservati.

    commerciale@giraldieditore.it

    info@giraldieditore.it

    www.giraldieditore.it

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    ISBN 978-88-6155-757-4

    Proprietà letteraria riservata

    Illustrazioni di Jacopo Mezzanotte

    © Giraldi Editore, 2019

    Edizione digitale realizzata da Fotoincisa BiCo

    Ogni riferimento a fatti e persone realmente esistenti è puramente casuale o utilizzato dall’autore ai fini della creazione narrativa.

    Mi ha detto mio cuggino

    che da bambino una volta è morto.

    (Elio e le storie tese)

    Premessa

    Una delle mie fonti principali di storie strambe è Max. Max lo incontro ogni tanto al bar Ciccio, la mattina, che beve un cappuccio e legge la Gazzetta.

    Mi siedo con lui e ogni volta Max ne spara una più grossa dell’altra. Quando l’altro giorno mi ha raccontato che Lucio Dalla era un campione di videogames e che al Galaxy di Piazza VIII Agosto aveva il record a quasi tutti i giochi ho voluto vederci chiaro:

    – Max – gli ho chiesto a Max – ma a te chi te lo ha detto?

    Allora Max con tutta la calma del mondo ha appoggiato il suo cappuccio, mi ha guardato e mi ha detto: – Ma come chi me l’ha detto? È ovvio che me lo ha detto Zucchi, e chi me lo deve aver detto?

    Allora, visto che non ero ancora soddisfatto e Zucchi lo conoscevo bene perché veniva ogni tanto anche lui al bar Ciccio a vedere le partite del Bologna, l’ho chiamato: – Lele – gli ho detto a Zucchi – ascolta, ma hai presente la storia, si insomma… la storia di Lucio Dalla che era sempre al Galaxy e aveva tutti i record ai videogames?

    – E al flipper, anche al flipper – ha precisato Zucchi.

    – Ecco Lele, niente… io volevo sapere ma a te, questa storia qui di Lucio Dalla, a te chi te l’ha detta?

    Allora ho sentito un lungo sospiro dall’altra parte del telefono e poi la voce calma di Zucchi che mi diceva: – Ma come chi me l’ha detta? È ovvio che me l’ha detta il Parrucco della Barca, e chi se no? Chi me la deve aver detta secondo te?

    Allora visto che non ero ancora soddisfatto e il Parrucco della Barca lo conoscevo perché andavo a tagliarmi i capelli lì qualche anno fa, ho deciso di andare alla Barca a trovare il Parrucco. Solo che arrivato al suo negozio il Parrucco non c’era. La sua socia mi ha detto che aveva delle pive in giro da sbrigare.

    – Bene, allora lo aspetto – ho detto alla sua socia e mi sono seduto a leggere Novella 2000.

    Quando il Parrucco è tornato, mi ha guardato e mi ha detto: – Oh chi non muore si rivede, cosa ci fai te qua? Vuoi che ti tagli i capelli a scodella?

    – No, no – gli ho detto allora al Parrucco – volevo solo chiederti una cosa: ma hai presente la storia di Lucio Dalla, insomma… la storia che aveva tutti i record di videogames al Galaxy?

    – E anche al flipper – ha precisato il Parrucco.

    – Sì sì anche al flipper, è ovvio anche al flipper, ecco… volevo sapere… ma a te, Parrucco, ’sta storia qui di Lucio Dalla, chi te l’ha raccontata?

    Il Parrucco mi ha guardato un po’ di sbieco come fa sempre (credo che abbia un occhio più grande dell’altro) e mi ha detto: – Ma come chi me l’ha raccontata? Me l’ha raccontata la Sonia, chi vuoi che me l’abbia raccontata? – e allora gli ho chiesto al Parrucco: – Ma scusa Parrucco, ma chi cazzo è la Sonia?

    – Come chi è la Sonia? La Sonia è la mia socia – e me l’ha indicata con un agile movimento del mento.

    – Io non ti ho detto un cazzo – ha detto allora la Sonia mentre sciacquava sotto il lavandino lo shampoo dai capelli di una signora.

    – Ah – ha detto allora il Parrucco – allora boh, me lo avrà detto qualcun altro, forse la Fede – e allora io gli ho chiesto al Parrucco: – Ma Parrucco, scusami, ma chi cazzo è la Fede?

    – Sono io la Fede – ho sentito una voce che proveniva dal casco asciugacapelli – …la storia di Lucio Dalla, no? Io l’ho sentita alla Virtus quando sono andata a giocare a tennis. Se vai alla Virtus lo sanno tutti, non parlano d’altro che di ’ste ciozze qui. Vai se non ci credi.

    Allora visto che non mi volevo dare per vinto, ho preso il mio scooter e sono andato fino alla Virtus in via Valeriani e sono andato dalla ragazza che c’era alla reception. Lei vedendomi mi ha chiesto: – Ma te giochi a tennis da solo? – e allora io le ho detto: – No, guarda, non gioco a tennis da solo, non gioco a tennis per niente volevo solo sapere una cosa; perché vedi il Parrucco mi ha detto…

    – Chi? – mi ha interrotto lei.

    – Il Parrucco, dai… come chi? Il Parrucco, quello che ha il salone alla Barca – ho detto io.

    – Mai sentito.

    – Beh fa lo stesso – ho continuato – il Parrucco insomma, quello là, mi ha detto che la storia di Lucio Dalla, che era un campione di videogames e di flipper al Galaxy…

    – Non ho capito niente – mi ha detto lei guardandomi. – Lucio chi?

    – Eh – le ho detto io – Dalla, Lucio Dalla, ne avrai sentito parlare no?

    – Ah – ha fatto lei – ma vuoi prenotare un campo o no? – mi ha chiesto senza inquadrare bene il problema teoretico che ci stava dietro. – Venerdì mattina? Ti va bene?, ho un campo dalle 9 alle 10.

    – Eh, alle 9? Più tardi non ce l’hai? Perché a quell’ora forse faccio colazione dal Ciccio con Max.

    Leggende metropolitane

    dove c’è qualcuno che racconta qualcosa

    di poco credibile

    Nelle Giornate limpide

    Zucchi dice che nelle giornate particolarmente limpide e serene dal parcheggio di San Luca è possibile vedere l’Everest.

    Il coccodrillo

    Biagini dice di aver visto, dalla famosa finestrella di via Piella, un coccodrillo di grandi dimensioni, attraversare il canale delle Moline.

    Biagini ha anche fatto un video col telefonino che riprende il coccodrillo nuotare nelle acque del torrente e contemporaneamente spalancare le fauci alla ricerca di cibo.

    In molti sostengono che la notizia sia falsa e il video di Biagini condiviso da numerosi utenti sui social network sia stato filmato invece a Chetumal nella penisola dello Yucatan. A conferma di questa teoria portano all’attenzione la presenza nel video di alcune palme tropicali.

    La storia rientrerebbe nella categoria Alligatori nelle fogne celebre leggenda metropolitana circolata negli anni ’20 a New York e da qui diffusasi nel resto del mondo.

    Bologna (San Lazzaro) – Rimini (sud) da casello a casello

    Gambero una volta ha percorso l’intera distanza Bologna (San Lazzaro)-Rimini (sud), da casello a casello, centoventi chilometri, in trentacinque minuti spaccati, con la sua Fiat Ritmo 130 Tc modello Abarth, colore grigio Jet.

    Il camerino della morte

    Tosco dice che se entri nel camerino di Bollini muori. Una cliente infatti, racconta sempre Tosco, è stata

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