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Un ambiguo rapporto epistolare
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Ebook47 pages32 minutes

Un ambiguo rapporto epistolare

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HORROR RACCONTI: Un ambiguo rapporto epistolare
Carta, inchiostro e...morte. Patrick, dopo molto tempo, decide di scrivere al caro Matthew per riallacciare quel rapporto che in passato era stato interrotto a causa del “Suo Problema”. Un poco alla volta la loro corrispondenza assumerà connotati distorti e malati fino a sconfinare nell'aberrazione. Efferati crimini rafforzeranno sempre più il loro legame, di lettera in lettera, trascinandoli in un perverso baratro di follia senza ritorno. Ma non è tutto. Una sconvolgente verità nascosta unisce a filo doppio i due protagonisti, una verità che solo alla fine verrà a galla...
LanguageItaliano
PublisherFabio Anfossi
Release dateDec 6, 2019
ISBN9788835342755
Un ambiguo rapporto epistolare

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    Un ambiguo rapporto epistolare - Fabio Anfossi

    Patrick

    UN AMBIGUO RAPPORTO EPISTOLARE

    Perfino una moneta ha due facce.

    La lettera giaceva all'interno della cassetta della posta, proprio dove finiva la staccionata di fronte ad una delle tante abitazioni del quartiere residenziale di Benedict's Residence. La busta semichiusa era sporca, era macchiata. Macchiata di sangue.

    Se ne stava lì, quasi dimenticata, in attesa che il destinatario la ritirasse per leggerne il misterioso contenuto. Una leggera brezza primaverile si fece strada, nel cuore della notte, tra i tetti degli edifici, per poi scivolare in basso ricadendo sull'erba dei vari giardini. Regnava una gran quiete. Tutti, nel rione, dormivano, o forse...quasi tutti.

    La maniglia della porta d'ingresso ruotò lentamente e la serratura scattò. L'uscio si aprì di poco, cigolando, aprendo uno spiraglio che potesse permettere, dall'interno della casa, di osservarne l'esterno. La cassetta della posta era a pochi metri di distanza, ma bisognava esser certi che non ci fosse nessuno nei paraggi. Nessuno, nel vicinato, doveva vedere.

    Qualcuno desiderava ardentemente leggere la lettera. Qualcun altro, invece, si aspettava una risposta...

    Da Patrick a Matthew

    Mio caro Matthew,

    sono felice di scriverti dopo così tanto tempo. É stata, indubbiamente, una lunga attesa. Direi che sono, ora come ora, addirittura entusiasta alla sola idea di averti ritrovato. Temevo che ti fossi imbattuto in grossi guai o in seri problemi, non avendo più avuto tue notizie, ho temuto per il peggio. Non volermene ma, sai come sono fatto, ho una visione alquanto negativa della vita, vedendo il bicchiere sempre mezzo vuoto, e tendo, ahimè, a preoccuparmi esageratamente per ogni cosa. Mea culpa. Ebbene, spero vivamente di essermi sbagliato, preoccupandomi per niente, e che ogni mio timore sia infondato. Volevo sapere, pertanto, come procedono la tua carriera, le tue faccende familiari, la tua vita insomma. Non so più niente di te da un secolo! Spero di non essermi perso qualcosa di importante che ti riguardi.

    Per quanto riguarda me, il tuo caro e timido amico Patrick, non ci sono novità grosse od eclatanti da segnalare e rimarcare con urgenza. Tuttavia, ci tengo a sottolineare che sono cambiate molte cose da quel periodo oscuro del mio passato. Tu sai bene di cosa parlo. Ora devo aver ritrovato una quadra. Sì, anzi, ne sono convinto. Sono in pace con me stesso e lo dimostra il fatto che io, ora, ti stia scrivendo. La tristezza che mi portavo appresso era troppo pesante e scomoda per le mie spalle, non riuscivo più a reggerla per tutto il mio cammino; era come se mangiassi, respirassi e vivessi per due, per me e per lei. Superfluo dire che dovevo liberarmene.

    Ma non voglio tediarti con le mie passate disavventure, specialmente se sono passate! Desidero, invece, amico mio,

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