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ISBN 978-88-6332-152-4

Pamela Nascetti

Fiabe dal mare


Quella volta che unonda del mare mi raccont le sue storie

Edizioni Miele

Lupus in Fabula

A Emma, che riporta sempre il sole nel mio cielo

Ventosa, era un piccolo polpo di scogliera che viveva nelle acque di fronte al paesello di Vernazza, sulla costa ligure. Come tutti i giovani della sua et, frequentava la scuola dellobbligo e ogni mattina si recava a seguire le lezioni di sopravvivenza, nella cittadella marina di Polpeta. Purtroppo per, non lo si sarebbe certamente potuto definire uno studente modello poich, con gran rammarico dei suoi genitori, trascorreva la maggior parte del suo tempo sdraiato sul banco in fondo allaula, annoiato nel seguire lora di lancio del nero dellinsegnante Sepiida. Non segue, dorme sul banco, sbuffa e si gira i tentacoli annoiato! diceva severamente la maestra a suo padre quando questi si era recato alle udienze. Il problema che Ventosa proprio non ci stava a farsi
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Ventosa, polpetto artista

chiamare spara-inchiostro dagli altri animali del fondo. Lui linchiostro non lo sparava, vi intingeva i suoi tentacoli e, da vero artista, dipingeva immagini del mondo marino sulle rocce sottostanti. Trovo stupido lanciare linchiostro sparandolo in faccia ai predatori come ci insegnano a scuola, quando invece si potrebbero fare bellissimi murales! ribatteva in propria difesa, cercando di evitare i tentacoli rotanti del

padre furioso. Intanto la vita per il piccolo polpo si faceva sempre pi dura perch i suoi compagni non lo volevano frequentare e anzi, fuggivano non appena lo vedevano avvicinarsi: Arriva Giotto polpetto sciocco, senza il nero schizzato verr certo mangiato! Anche gli animali marini lo evitavano, prendendolo in giro a loro volta: Spara inchiostro hai da accettare che nullaltro tu sai fare, senza armi tue di offesa quel tuo nero una difesa. Un brutto giorno destate, durante lennesima lezione della signorina Sepiida, si ud un rumore spaventoso provenire dalla superficie del mare: splash! splash! Al primo tonfo ne seguirono altri e, nel baluginio delle acque, alcune sagome scure
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si diressero velocemente verso il fondo. Si scaten il panico, alcuni polpi sparavano inchiostro in acqua senza nemmeno sapere da dove provenisse il pericolo. Il mare cominci a ribollire di animali in fuga e lunghe strisce di nero inchiostro. Alcuni sub avevano violato le leggi umane che proteggevano quel tratto di mare ed erano giunti per catturare i polpi. Con rapidi scatti del retino gli umani acchiapparono diversi animali. In quella confusione Ventosa riusc a nascondersi dietro uno sperone roccioso privo di vegetazione marina e l, ansimante per lo spavento, cerc di pensare a una soluzione per salvare i compagni. Per mille testuggini, che posso fare! I miei compagni dovrei salvare! Ma tutto a un tratto gli balen unidea. Si mise proprio di fronte a una grande parete rocciosa alle spalle dei sub, schizz un p di nero su un tentacolo che teneva sospeso come una tavolozza da pittore e
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con un altro che intinse nel colore cominci a dipingere. Quando ebbe terminato si gir verso il gruppo di umani e produsse la pi rumorosa pernacchia marina che mai si fosse udita nella zona.

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I sub si voltarono un po spaventati ma ancor di pi lo furono quando, di fronte a loro, trovarono un enorme, aggressivo squalo bianco, con le fauci spalancate! Non stettero a pensarci troppo, emettendo una scia di bollicine di terrore si dileguarono nella luce della superficie, lasciando liberi i polpi appena catturati. Quando gli uomini furono scomparsi gli animali marini uscirono dalle loro tane. Tutti rimasero a bocca aperta: di fronte ai loro occhi, su una parete rocciosa, giaceva il pi bel dipinto di squalo bianco che mai fosse stato fatto. Il disegno era cos realistico che quella creatura pareva schizzare fuori dalla roccia e i suoi denti erano cos reali che luccicavano come lame di madreperla. Si scaten una festa di grida e canti: le anemoni roteavano i tentacoli a suon di musica, gli spirografi

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suonavano la tromba, i pesci donzella tamburellavano le pinne sulle spugne.

Viva Ventosa polpetto pittore! Viva Ventosa il salvatore! La folla festante afferr il piccolo artista che aveva fatto capolino da dietro un corallo, lo port in trionfo e organizz per lui un pranzo a base di cioccolata e torrone marini. Da quel giorno Ventosa non ebbe pi problemi nemmeno a scuola: la Signorina Sepiida fu fiera nel consegnarli una pagella piena di ottimi voti e nel consentirgli di dipingere dei bellissimi murales sulle pareti di tutta Polpeta.

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INDICE
Ventosa, polpetto artista ...............................7 Un riccio da corsa ........................................15 Aurelia, medusa vergognosa .......................23 Lella e il mal di mare ...................................31 Volante e le vertigini ...................................39

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