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LE RIVOLUZIONI ECONOMICHE DEL BASSO MEDIOEVO

LE INNOVAZIONI AGRICOLE, LA PRIMA CROCIATA E LA NASCITA DEI COMUNI

Cristiana Mereu

IIIF

A.S. 2012/2013

LE RIVOLUZIONI ECONOMICHE DEL BASSO MEDIOEVO

INDICE
2.1 CRESCITA DELLA POPOLAZIONE E CARESTIE 2.2 LE INNOVAZIONI AGRICOLE DALLXI AL XIII SECOLO 2.3 LA PRIMA CROCIATA 2.4 LA RIVOLUZIONE COMMERCIALE DEL MEDIOEVO 2.5 LATTIVIT DELLE CITT MARINARE ITALIANE 2.6 LA RINASCITA DELLE CITT 2.7 I COMUNI IN ITALIA 2.8 LA LOTTA POLITICA ALLINTERNO DEI COMUNI

GALLERIA IMMAGINI: LA PRIMA CROCIATA

BIBLIOGRAFIA

SITOGRAFIA

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2.1 CRESCITA DELLA POPOLAZIONE E CARESTIE

partire dal IX secolo la popolazione europea inizi lentamente, ma costantemente ad aumentare e le risorse disponibili non bastavano a sfamare lintera popolazione. NellXI secolo otto carestie colpirono lintera Europa: i pi disperati si diedero al cannibalismo e nelle citt, ai bordi delle strade si estendeva una lunga fila di cadaveri . Inoltre, durante questo periodo di crisi, trov ampio spazio nellalimentazione della popolazione europea la segale, che infestata per da un fungo tossico diede origine alla segale cornuta. Essa provocava una terribile malattia, che chiamarono fuoco di 1 SantAntonio ; chi la ingeriva moriva rapidamente a causa di atroci sofferenze. Il fuoco di Sant Antonio fu il grande flagello dellXI secolo: divenne epidemia e si propag
Carestia: Scarsit di generi alimentari e di altro indispensabile per vivere, dovuta a cause naturali, o a crisi economiche, guerre ecc.

Donna affetta da fuoco di SantAntonio

rapidamente diffondendo angoscia e sofferenza. Nei secoli successivi, in seguito alla fine delle carestie, diminu anche il consumo di segale.

Con l'espressione Fuoco di Sant'Antonio ci si riferiva, nei secoli passati, a numerose e diverse patologie caratterizzate da esantemi cutanei dolorosi e/o pruriginosi, per la risoluzione dei quali ci si votava a sant'Antonio, ritenuto grande taumaturgo.

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2.2 LE INNOVAZIONI AGRICOLE DALLXI AL XIII SECOLO

ella met dellXI secolo gli uomini allargarono lo spazio utile per le coltivazioni attraverso i dissodamenti e i disboscamenti. Con laumento delle attivit agricole fu necessario lutilizzo di attrezzi in ferro e si inizi a ferrare i cavalli. Durante questo secolo si diffuse laratro pesante, chiamato anche carruca, dotato di vomere e di versoio in ferro grazie ai quali si poteva arare pi in profondit. Per far rendere il pi possibile le terre coltivate, si adott la strategia della rotazione triennale, che consisteva nel dividere il campo in tre porzioni anzich in due. Con questo sistema venivano coltivati due terzi di campo Laratro (o carruca) dopo il Mille allanno lasciando il terzo a maggese, cio incolto. I vantaggi di questo sistema consistevano nel coltivare in un terzo del campo segale o Resa terreno: quantit di prodotto frumento, che erano alla base dellalimentazione, mentre raccolto rispetto allunit di nella seconda porzione furono introdotte innovazioni di superficie del terreno. vario genere, tra i quali orzo e avena alternati a piselli e fave, con un elevato potere nutritivo. Unaltra novirt tipica di questo periodo fu lutilizzo del cavallo nel lavoro dei campi attraverso linvenzione del collare a spalla, che permise di attaccare lanimale alla pesante carruca e di utilizzarlo nel lavoro di aratura. Essendo il cavallo molto pi veloce del bue fu possibile aumentare il numero di arature (si pass da un rapporto di 2 per 1 a uno di 4 per 1) garantendo cos laumento della produzione.

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2.3 LA PRIMA CROCIATA

opo esser stata, per secoli, terra di invasione, alla fine dellXI secolo lEuropa latina era in piena espansione demografica pronta ad attuare unoperazione di conquista al di fuori dei propri confini. Fu cos che il 27 novembre 1095, al Concilio di Clermont, in Francia, papa Urbano II chiam la cristianit latina a una mobilitazione generale contro i musulmani, che intanto avevano conquistato gran parte dellAsia Minore. Lintento di Urbano II era quello di dimostrare che il papa era la suprema autorit politica e militare della cristianit, capace di dare ordini persino ai sovrani, ci spiega perch n limperatore n il re accolsero lappello del papa. Nonostante non fosse tra i pi importanti obiettivi di Urbano II, la mobilitazione generale si trasform nella presa di Gerusalemme. Inoltre in quegli anni tra le Papa Urbano II masse popolari si era diffusa la pratica del pellegrinaggio penitenziale al Santo Sepolcro di Cristo a Gerusalemme. Inoltre si credeva che in questa citt avrebbe dovuto svolgersi il grande scontro finale tra lAnticristo e i suoi seguaci da un lato e i fedeli di Cristo dallaltro. Il conflitto contro i musulmani, inizialmente limitato, si trasform in seguito in uno scontro gigantesco, dal quale nacque anche la persecuzione verso la comunit ebraica, che durante la marcia verso lOriente fu dispersa dai sovrani cristiani o schiavizzata dai musulmani. Nel 1099 i guerrieri Templari: un ordine monastico-cavalleresco crociati raggiunsero la citt santa e il 15 luglio (cio monaci e soldati allo stesso tempo) dello stesso anno la espugnarono. Secondo le fondato nel 1119 da Hugues de Payen, insieme cronache del tempo lingresso delle truppe ad altri otto confratelli, a Gerusalemme. cristiane a Gerusalemme fu violento e spietato e determin la trucidazione dellintera popolazione.

IL SANTO SEPOLCRO Il Santo Sepolcro il luogo in cui Ges fu deposto dopo la sua morte, e dove, dopo tre giorni, risorse. Per i cristiani il luogo pi santo del mondo. La tomba era stata fatta scavare nella roccia da Giuseppe D'Arimatea, ricco membro del sinedrio, che era segretamente discepolo di Ges e che si era opposto alla sua crocifissione. Questo sepolcro, in cui non era mai stato sepolto nessuno, aveva vicino ad esso una grossa pietra di forma rotonda che aveva lo scopo di chiuderne l'ingresso. Dai Vangeli si deduce che il Santo Sepolcro era stato fatto scavare probabilmente con lo scopo di conservare le spoglie del proprietario, Giuseppe D'Arimatea. Ma il tragico evolversi degli eventi che portarono alla morte di Ges sul Golgota colpirono talmente Giuseppe da convincerlo a farvi seppellire il suo maestro. Maria di Magdala e Maria di Cleofa furono le testimoni della deposizione di Ges nel sepolcro. Loro stesse tornarono il giorno successivo nella tomba di Ges per cospargere il defunto con oli profumati ma, trovando la pietra rotolata e il sepolcro vuoto, corsero dagli apostoli a riferire ci che avevano visto. A questo punto anche gli apostoli Pietro e Giovanni corsero al sepolcro e lo trovarono come lo avevano descritto le donne.

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URBANO II
Papa Urbano II nasce con il nome di Ottone a Chatillon sur Marne (Francia) nel 1040. Studia nella scuola cattedrale di Reims, dove subisce l'influenza di San Bruno, fondatore dell'ordine dei certosini. Diventa arcidiacono della Chiesa e vi rimane fino al 1070, anno in cui decide di trasferirsi a Cluny. Assume quindi il ruolo di gran priore dal 1070 al 1074 e dal 1078 al 1079. Proprio in questo periodo papa Gregorio VII in cerca di alcuni religiosi in grado per cultura e capacit di aiutarlo nella sua opera di riforma e sceglie Ottone, che viene eletto vescovo di Ostia. Quando Gregorio VII muore nel 1085 indica come suo successore Desiderio di Montecassino, eletto con il nome di papa Vittore III. Desiderio muore nel 1087 dopo appena due anni di papato e Ottone viene indicato come suo erede. Il 12 marzo del 1088 viene eletto all'unanimit a Terracina con il nome di papa Urbano II. Il suo pontificato per non si rivela semplice: a Roma infatti ancora molto potente l'antipapa Clemente III e per poter proseguire quell'attivit di riforma inaugurata da Gregorio VII, Urbano II costretto a cercare l'appoggio dei normanni. Papa Urbano II comincia la sua opera di riforma costellata da una serie di viaggi apostolici durante i quali cerca di diffondere i suoi principi teologici, liturgici e amministrativi presso le chiese locali, mostrando anche una grande flessibilit e finezza diplomatica. Le cose cominciano a cambiare solo grazie all'alleanza con Matilde di Canossa e ai tentativi infruttuosi di Enrico IV di penetrare in Italia. Dopo la sconfitta di Enrico IV, Papa Urbano II riesce a prendere possesso del Laterano nel 1093 per via del tradimento di un capitano delle milizie di Clemente III. La consacrazione della rinnovata autorit di Papa Urbano II si verifica durante il concilio di Piacenza nel 1094. Proprio in questa occasione il re dell'impero bizantino chiede il suo aiuto nella guerra contro i turchi. Nel 1097 tiene a Clermont un concilio dove chiede l'aiuto degli eserciti occidentali in aiuto di Bisanzio contro l'invasione selgiuchide. Ci d inizio alla Prima Crociata.

BERNARDO DI CHIARAVALLE
Bernardo di Chiaravalle (Fontaine-ls-Dijon, 1090 Ville-sous-la-Fert, 20 agosto 1153), fu un monaco e abate francese, fondatore della celebre abbazia di Clairvaux e di altri monasteri. Viene venerato come santo da Chiesa cattolica, Chiesa anglicana e Chiesa luterana. Canonizzato nel 1174 da papa Alessandro III, fu dichiarato Dottore della Chiesa, da papa Pio VIII nel 1830. Nel 1953 papa Pio XII gli dedic l'enciclica Doctor Mellifluus. Studi solo grammatica e retorica nella scuola dei canonici di Ntre Dame di Saint-Vorles, presso Chtillon-sur-Seine, dove la famiglia aveva dei possedimenti. Ritornato nel castello paterno di Fontaines, nel 1111 si ritir nella casa di Chtillon per condurvi una vita di ritiro e di preghiera finch, l'anno seguente, si fece monaco nel monastero cistercense di Cteaux. Nel 1115 si trasfer nella propriet di un parente, nella regione della Champagne, che aveva donato ai monaci un vasto terreno sulle rive del fiume Aube, nella diocesi di Langres perch vi fosse costruito un nuovo monastero cistercense: essi chiamarono quella valle Clairvaux, Chiara valle. Ottenuta l'approvazione del vescovo Guglielmo di Champeaux e ricevute numerose donazioni, l'Abbazia di Clairvaux divenne in breve tempo un centro di richiamo oltre che di irradiazione: gi dal 1118 monaci di Clairvaux partirono per fondare altrove nuovi monasteri, come a Trois-Fontaines, a Fontenay, a Foigny, a Autun, a Laon; alla morte di Bernardo le abbazie cistercensi erano 343, di cui 66 fondate o riformate da lui stesso. Per tutta la sua vita Bernardo fu difensore dell'ortodossia religiosa, della lotta contro le eresie e dell'autorit assoluta della Chiesa. Nel concilio di Sens del 1140, si scagli contro le dottrine di Pietro Abelardo, che furono condannate; lott inoltre contro Gilberto Porretano e Arnaldo da Brescia. La seconda crociata del 1147 fu opera sua.

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LA PRIMA CROCIATA

Papa Urbano II al Concilio di Clermont

1099, prima crociata, presa di Gerusalemme

Carta della prima crociata in cui sono rappresentate le religioni del tempo

Crociati si imbarcano per la Terra Santa

Cavalieri armati di lancia in partenza per la prima crociata

I superstiti della prima crociata

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2.4 LA RIVOLUZIONE COMMERCIALE DEL MEDIOEVO

a spedizione vittoriosa dei cristiani in Terra Santa port a una crescita economica dellintera Europa dovuta a un aumento degli scambi commerciali, di cui fu protagonista Amalfi, che stabil fiorenti traffici commerciali (egnami, armi, oro e sete) con i paesi islamici e Bisanzio. La decandenza di Amalfi inizi quando fu conquistata, insieme allItalia meridionale e la Sicilia, dai Normanni2 nel 1073 e termin qualche decennio dopo con il saccheggio da parte dei pisani. Il primato degli scambi commerciali pass nelle mani di Venezia, che schierandosi col sovrano di Costantinopoli, durante la contrapposizione tra Venezia nel XVI secolo, in seguito alla Normanni e Bizantini, ottenne da questi rivoluzione commerciale dell XI secolo labbattimento delle imposte doganali nella maggior parte dellImpero dOriente, che le permise di conseguire una sorta di monopolio su tutti i traffici commerciali. Insieme a Venezia, anche Genova e Pisa si imposero sulla scena commerciale di quel periodo, sfruttando le colonie dei principali porti mediterranei, che ottennero come contributo a seguito del loro sostegno navale ai crociati.

Spezie: semi, frutti, radici, cortecce o sostanze vegetali usate in quantit irrisorie dal punto di vista nutrizionale come additivi per dare sapore ad un alimento.

Le attivit commerciali nellXI secolo

Popolazioni della Scandinavia, insediati in Danimarca, Norvegia e Svezia.

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2.5 LE ATTIVIT DELLE CITT MARINARE

e grandi citt marinare italiane con la crescita delle attivit commerciali influenzarono anche, a loro favore, le vicende politiche nelle colonie dove traevano la propria ricchezza, rappresentata in particolare da sete e spezie. Tale sviluppo fu dovuto in gran parte al progresso tecnologico della loro imbarcazione principale, chiamata galera o galea, che, a differenza delle imbarcazioni romane, aveva una forma pi La galera (o galea) snella e allungata. Alla vela quadrata si associava la vela triangolare, pi adatta ad andare contro vento, alla quale si aggiungeva la propulsione a remi, eseguita inizialmente da uomini liberi e, solo dopo il 300, da schiavi, chiamati galeotti. Il costo di queste imbarcazioni era elevatissimo pertanto inizialmente, come a Venezia, intervenne lo Stato a finanziare lattivit cantieristica, in seguito si formarono delle associazioni, ossia gruppi di fornitori di capitali, le quali si univano temporaneamente attraverso societ, che si scioglievano alla fine di ciascun viaggio. Gli scambi commerciali su mare con le flotte delle galere avvenivano per lo pi nel periodo estivo, in quanto tali imbarcazioni si dimostravano incapaci di resistere alle tempeste di notevole entit, per contro tale periodo esponeva maggiormente le navi agli attacchi dei pirati.

La struttura della galea

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2.6 LA RINASCITA DELLE CITT

a rivoluzione commerciale, che allinizio dellXI secolo fu operata dalle grandi cittt marinare, influ enormemente sullo sviluppo demografico ed economico delle citt itaiane dellinterno, le quali, a seguito del collasso dellimpero romano, riuscirono a sopravvivere per merito della presenza dei vescovi. Un esempio fra tutti rappresentato da Firenze, le cui cinta murarie furono ampliate per ben tre volte tra il XII e il XIV, inglobando ogni volta la crescita dei sobborghi al di fuori delle mura.

Lampliamento murario di Firenze

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2.7 I COMUNI IN ITALIA

ei decenni a cavallo tra il XI e il XII secolo i maggiori centri urbani della penisola contemporaneaamente allo sviluppo economico e demografico si rinnovarono istituzionalmente dando vita a una nuova struttura politica, chiamata comune. Inizialmente, fu adottata listituzione politica dei consoli (in numero variabile a seconda delle circostanze), che svolgevano le funzioni di governo ed erano appoggiati da un Consiglio, con potere legislativo. Inoltre si istitu anche unassemblea di tutti i cittadini, chiamata arengo, che si riuniva per occasioni importanti o drammatiche. Lespansionismo politico, economico e territoriale dei comuni obblig i signori residenti nelle campagne a trasferirsi nelle citt eliminando le loro milizie e riducendo cos un possibile pericolo per le libert delle citt. Sviluppo dei comuni in Italia a partire dallXI secolo

2.8 LA LOTTA POLITICA ALLINTERNO DEI COMUNI

er frenare le continue lotte politiche nei comuni italiani, si fece ricorso allistituto di podest, unautorit in carica per un solo anno: egli doveva essere competente dal punto di vista militare e giuridico, e imparziale nei confronti delle diverse fazioni. I conflitti tra le famiglie nobiliari pi potenti non cessarono e nacque cos il comune del popolo, un organismo costituito da tutti i membri delle associazioni delle arti e dei mestieri. Tuttavia le lotte politiche continuarono tra i nobili (detti anche magnati) e il popolo (suddiviso in popolo grasso, cio i grandi mercanti, e in popolo minuto, cio i mercanti minori). Venne nominato quindi un signore, inizialmente con potere limitato e successivamente con potere assoluto, che trasmettevano ai loro eredi.

Le fasi del comune in Italia

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BIBLIOGRAFIA
Chiaroscuro dalla societ feudale al Seicento Autori: F. M. Feltri, M. M. Bertazzoni, F. Neri Editore: Sei

SITOGRAFIA
http://it.wikipedia.org/wiki/Portale:Storia

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