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I dodici

Traduzione di Paolo Statuti 1 Buia sera. Neve bianca. Che vento! Le gambe piega. Che bufera Sulla terra intera! Di neve e vento Un girotondo. Ghiaccio il fondo. Bufera maledetta! Ogni passante Scivola ah, poveretta! Tra due case Una fune si tende. Sulla fune un cartello: Tutto il potere alla Costituente! Una vecchia piange ahim, Non capir mai perch C quel cartello. Che spreco con quel telo Quante pezze per i piedi dei ragazzi, Spogliati e scalzi La vecchia, come una gallina, Ha saltato un mucchio di neve. - Oh, Benedetta Madonnina! - Coi bolscevichi la vita breve! Punge il vento! Gelo maledetto! Un borghese al crocevia Ha il naso nel colletto. E questo chi ? Lunghi i capelli Parla a voce bassa: - Traditori! - La Russia al Creatore! Forse un letterato Un oratore E l con la zimarra In disparte vi tenete Passata lallegria,

Compagno prete? Ricordi comera? Sulla pancia sporgente La croce splendeva Per la gente L una dama impellicciata Verso unaltra s voltata: - Ah, quanti pianti, quanti pianti Ma scivolata E paff che sederata! Ahi, ahi! Titatemi su! Vento allegro, Spietato e contento. Rivolta i lembi, Sferza i passanti, Strappa, sbatte Un grande cartello: Tutto il potere alla Costituente E le parole porta: Da noi c stata una riunione In questo androne Abbiam discusso Abbiam deciso: Dieci per unora, venticinque per la notte Di meno non accettare Andiamo a riposare Tarda sera. La strada s svotata. Un vagabondo Ha la schiena piegata, E sibila il vento Ehi, pezzente! Vieni qua Baciamoci Pane! Chi va l? Passa!

Cielo, cielo nero. Rabbia, triste rabbia Bolle in petto

Rabbia nera, rabbia santa Compagno, bada! Attento! 2 Passeggia il vento, vola la bufera. Va dei dodici la schiera. Le nere cinghie dei fucili, Intorno fuochi, fuochi, fuochi Berretto sgualcito, tra i denti un mozzicone, Sembran fuggiti dalla prigione! Libert, libert, E la croce via di qua! Tra-ta-ta! Che freddo, compagni, che freddo fa! - Vanja e Katja sono insieme - Nella calza i soldi tiene! - Ricco Vanja diventato - Era con noi, adesso soldato! - Vanja, figlio di puttana, suvvia, Prova a baciare la mia! Libert, libert, E la croce via di qua! Katja con Vanja occupata Ma che fa, che fa? Tra-ta-ta! Intorno fuochi, fuochi, fuochi A tracolla i fucili Il passo sia rivoluzione! Il nemico pronto allazione! Compagno, coraggio, il fucile agguanta! Spariamo sulla Russia Santa Vetusta, Contadina, Satolla! E la croce via di qua!

3 Oh partirono i ragazzi, Per servir la guardia rossa Per servir la guardia rossa E finire in una fossa! E tu, amara sventura, Vita gentile! Lacero il cappotto, Austriaco il fucile! Per la sorte dei borghesi Mille fuochi sono accesi, Fuoco e sangue nel cuore Oh, proteggici, Signore! 4 Neve. Grida il vetturino, Vanja con Katja vicino La luce del fanale Sulle stanghe Ah, ah, crepa! Nel cappotto militare Un balordo egli pare, Torce e alliscia senza sosta il baffo nero, E scherza a cuor leggero Vanja cos forte e tenace! Vanja cos assai loquace! La sciocca Katja abbraccia, E a parlare attacca Getta indietro la testolina, Denti come perline Oh, Katja, m sempre piaciuta La tua faccia paffuta

5 Sul tuo collo, Katja, Lo sfregio dun coltello. Sotto il petto, Katja, Hai un graffio novello! Balla un po, amore mio! Che gambe, santo Dio! Biancheria di pizzo portavi

Portala ancora! Con gli ufficiali trescavi Tresca, tresca anche ora! Eh, eh, tresca adesso! Il cuor sobbalza in petto! Lufficiale, Katja, rammenti Non evit una coltellata Lhai scordato, accidenti? La memoria s offuscata? Eh, eh, non mentire, Con te voglio dormire! Ghette cenere avevi, Solo dolci raffinati, Tra i cadetti tu sceglievi Ora scegli tra i soldati? Eh, eh, pecca pure, dai! Pi leggera ti sentirai! 6 Di nuovo passa come furia Il vetturino: vola, urla, ingiuria Fermo! Andrjej, da una mano! Corri dietro a quel marrano! Tra-tarara-ta-ta-ta-ta! Quanta neve s levata! Scappa Vanja il bellimbusto Alza il cane! Mira giusto! Tra-tarara! Or vedrai . Le donne altrui pi non avrai! E scappato! Aspetta, carogna, Finirai in una fogna! E Katja dov? Morta ammazzata! Ha la testa crivellata! Katja, sei contenta? Taci Come una bestia giaci! Il passo sia rivoluzione! Il nemico pronto allazione!

7 Va dei dodici la schiera, Con passo deciso. Il povero assassino Nasconde il suo viso Pi veloce, senza fiato Corre come un ossesso. Lo scialle sul collo annodato Mai pi sar se stesso - Oh, compagno, sei afflitto? - Hai la faccia smarrita! - Pjetja, sembri un relitto, Vorresti Katja in vita? - Oh, compagni, ricordate, Quella pupa io lamavo Notti buie, ubriache Con la pupa io passavo - Con lo sguardo provocava, Eran fuochi i suoi occhi, Sulla spalla che mostrava Cera un neo coi fiocchi! Dietro a lei, povero me, Mi son perso ahim, ahim! - Cane, vuoi sonare lorganetto, Pjetja, sei forse una donnetta? - O forse vuoi sputare Tutto ci che hai nel petto? - Controllati! - Sta dritto! - Pi nessuno ormai, fratello, I tuoi mali curer! Oggi pi grave il fardello Che ciascuno porter! E Pjetja ha rallentato, Or pi non saffretta La testa ha sollevato, Or di nuovo sembra lieto Eh, eh! Goder non peccato!

Serrate ben le porte, Verran saccheggi e morte! Aprite la botte Gli straccioni vanno a frotte!

8 Oh tu, amara sventura! Noia mesta, Funesta! Il tempo Passer, passer La testa Gratter, gratter I semi Sguscer, sguscer Il coltello User, user! Vola, passerotto borghese! Il sangue voglio bere Per la mia bella, Per le ciglia nere Pace, Signore, per lanima della tua schiava Noia! 9 Tace la voce della citt, Il gendarme pi non cammina, Tace la torre sulla Nev Non c pi vino in cantina! Un borghese sta al bivio, Cela il naso nel colletto. Un pelo irsuto lo strofina E un mite cane reietto. Come quel cane affamato, Tace, non fa domande. Come quel cane, il vecchio mondo Ha la coda tra le gambe. 10

E scoppiata la tempesta, Ovunque sconquasso! Non distingui pi una testa A distanza dun passo! Di neve un grande anello, Di neve un mulinello - Ges mio, che bufera! - Pjetja, parla seriamente! Da cosa tha salvato Quel santume dorato? Svegliati! Libera la tua mente Di sangue sei macchiato, Katja tha rovinato! - Il passo sia rivoluzione! Il nemico pronto allazione! Avanti, avanti ancora, Chi lavora! 11 E vanno senza nome di santo Dodici fanti. Decisi sono a tutto, Senza rimpianti Dacciaio larmamento Pel nemico nellombra I vicoli di pianto La bufera inonda Nel soffice manto Lo stivale affonda Negli occhi ondeggia Una bandiera. Sodon passi Nella sera. Si dester Il feroce nemico La tormenta li inghiotte Giorno e notte Senza tregua Avanti ancora, Chi lavora!

12 Vanno con passo gagliardo - Esci dalla tua tana! Davanti un rosso stendardo, Infuria la tramontana Davanti un cumulo gelato, - Chi va l? Fuori, carogna! E solo un cane affamato Che si gratta la rogna - Passa via, cane immondo, O il mio ferro proverai! Ti somiglia il vecchio mondo, Passa via o perirai! Mostri i denti per la fame, La tua coda nascondi, Solo al mondo, senza pane - Chi va l? Ehi, rispondi! - Chi che regge lo stendardo? - Oh, il cielo com scuro! - Sode un passo codardo, Si cela dietro un muro. - Fuggire ora che vale? Meglio vivo restare! - Ehi, compagno, finirai male, Mi costringi a sparare! Tra-ta-ta! Leco soltanto Dalle case risponde La bufera ride intanto Tra le candide sponde Tra-ta-ta! Tra-ta-ta E vanno con passo gagliardo, Dietro un cane affamato, Davanti con lo stendardo Di sangue imbrattato, Dai proietti risparmiato, Con passo dolce e lieve Tra mille perle di neve, Il capo ornato di cisto Chi li guida? Ges Cristo.

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