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SBN 978-88-6332-165-4

Antonella Sergi

Lintruso

Edizioni Miele

Alla cara amica Antonella Larte, in tutte le sue espressioni, la prova evidente che la creatura umana figlia di Dio. La Poesia e la Musica, espressioni dellarte per eccellenza ed altrimenti dellanima, sono anelli di congiunzione tra la creatura umana e Dio. Con affetto Franco Bitonti Agosto 2012

PREFAZIONE
Si dice che dietro un uomo forte ci sia una donna forte. Ma chi c dietro una donna forte? Nessuno lo sa, perch la donna forte non ti permette di guardare dentro di lei. Lei prende vita tutte le mattine quando indossa la sua maschera e quando nasconde i suoi sogni dentro la sua anima lei disegna il suo sorriso e caccia la tristezza dal suo sguardo. Non si specchia pi di cinque minuti per paura che possa scoprire le sue debolezze sepolte nel profondo della sua anima. Leggendo queste poesie, viene in mente limmagine di questa donna una donna che, di fronte ad un qualcosa pi grande di s, stata in grado di combattere con una forza che nemmeno immaginava di avere. Una poetessa, ma anche una donna come tante altre che, forse pi di altre, ha saputo aprire quella porta vietata che conduce, lei e i suoi famigliari, ad un dolore che se non si in grado di dominare, porta allautodistruzione. Antonella Sergi, lautrice di queste poesie, non ha avuto mai nessuna intenzione di negoziare con la vita, ma anzi ha continuato e continua a disegnare sorrisi sul suo viso, fino a trovare la medicina perfetta, quella in grado di scrivere e rappresentare il suo dolore, con gli stessi toni, la stessa passione e la medesima insistenza di chi crede nel dono della vita e vuole viverlo appieno. Queste poesie rappresentano una chiave di lettura per tutte le donne che vivono nello sconforto e nellincapacit di dominare la
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paura ed il dolore. Sono poesie che fanno sorridere lanima e fanno riflettere sui problemi e le gioie della vita quotidiana: una vita che deve essere vissuta allinsegna del coraggio e del rischio, perch nel rischio c la grande sfida, il coraggio di essere e la forza dellanima, unanima capace di vivere intensamente la vita, con tutte le gioie e i dolori che ne fanno parte. Dott. Luigi Manca Specialista in ginecologia ed Ostetricia, Resp. Chirurgia Senologica Casa di Cura Prof. Petrucciani, Lecce, Socio Fondatore e Consigliere Nazionale dellA.N.I.S.C.(Associazione Nazionale Italiana Senologi Chirurghi)

INTRODUZIONE ALLA LETTURA


Nella sua terza opera poetica, Antonella Sergi, presenta una raccolta di venticinque poesie monotematiche. Questi componimenti, a differenza di quelli dei due precedenti libri, sono caratterizzati da una scrittura pi matura sia per ci che concerne l'aspetto stilistico, sia per gli argomenti trattati. Non ci si trova pi dinanzi alla pubblicazione delle sue opere giovanili n, tanto meno, a liriche dagli umori altalenanti, bens viene presentata una poesia cupa e consapevole, che rimane sempre sullo stesso tono e che non lascia troppo spazio alla speranza. L'autrice abbandona quasi del tutto il suo sguardo cristiano presente nella prima opera, Fra le braccia di Dio, creando, piuttosto, continuit con la sua seconda raccolta di poesie L'immagine. L'intruso, infatti, rappresenta quasi un'appendice del suo secondo libro: ne L'immagine ella racconta il disagio di vivere in un corpo che non sente realmente suo e ne L'intruso rivela il perch di questo senso di non appartenenza .../Il cancro sfacciato/non porta rispetto/se si infiltrato/cambier il tuo aspetto/ [L'aspetto]. Il tema dell'opera unico e si espleta, in primo luogo, partendo dal titolo stesso: L'intruso; con tale termine ella si riferisce alla malattia che parte di s e per la quale quasi tutti i versi sono dedicati unicamente ad un solo protagonista: il cancro. Solo una poesia riesce a sfuggire a questa cinica elegia: Vivo per te, poesia che pare essere, a dispetto della malattia, un inno alla vita. Proprio il titolo risulta essere ambivalente in questo senso, in quanto l'autrice non solo vive per la propria figliola, ma vive solo grazie a lei e di questo rende partecipe il lettore confessandone il segreto, in
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particolare, nell'ultima strofa ... Spesso e volentieri io ti ammiro/ ti devo ogni mio respiro/ per te ho deciso di resistere/ perci: grazie di esistere!. A differenza delle opere precedenti, inoltre, non vi sono poesie sociali e, per di pi, un altro particolare che tende a sparire il rivolgersi in prima persona al lettore. Solo pochi componimenti ne fanno eccezione, nella maggior parte riecheggia, soprattutto, l'invocazione ad un'entit mai nominata n identificata e, quindi, una scrittura rivolta ad un terzo. Per certi versi, la poetessa pare aver cambiato totalmente il suo stile di scrittura: ci troviamo di fronte ad una poesia intimista, personale (al punto da sembrare egocentrica) e sperimentale; in alcuni tratti decide di abbandonare il verso rimato e di lasciare spazio al verso libero dalla fantasia grafica. Nel complesso, la poetica della raccolta totalmente intrisa di un angosciante sentimento per il sentore di una fine incombente ma, allo stesso tempo, lenta e irraggiungibile. Ogni cosa la rimanda alla conclusione della sua vita, un momento che ella riesce a figurarsi tanto nei sogni quanto nella realt, ed cos che anche il semplice suono di una campana la fa precipitare in un momento di sconforto Non voglio ascoltare/ la campana che suona a morte/ a volte pare/ che mi faccia la corte [Per me!]. Ma l'autrice, questa volta, vuole porre anche il lettore in condizione di provare ci che ella stessa sente, ed per questo che decide di abbinare, ad alcune poesie, i disegni realizzati dalla sua seconda figlia, Sabrina Sergi, che scrutano l'inconscio concretizzando l'astrazione delle parole. Un'altra vistosa, quanto importante, componente la ridondanza verso il senso dell'umana corsa contro quello che il Foscolo defin quale Reo tempo [Alla sera] e ritenuto tale, certamente, anche dall'autrice. Esso le sfuggito in giovinezza, quando non ha realizzato quelli che erano i suoi sogni e continua, tuttora, a scappare da lei in un folle inseguimento che possa riscattarla ... / Chio possa vedere/ in cosa ho sbagliato/ ch'io possa sapere/ per10

ch non ho osato! [Regalami un giorno]. A spezzare questo crepuscolarismo, filtra un timido spiraglio di luce attraverso la poesia Sii Felice con la quale l'autrice vuol lanciare un monito tanto a se stessa quanto al lettore, quasi come nei versi della canzone di Modugno Meraviglioso, asserendo che nella vita bisogna godere delle piccole cose belle per poter conquistare una condizione di benessere mentale .../Sii felice/ per ogni goccia di pioggia/ che dal cielo scende/ Sii felice per tutte le cose/ belle e stupende/ .... Infine, due titoli emblematici, Eternit e Tramonto, chiudono il libro quasi a sigillare un capitolo della vita di Antonella: nella prima poesia, c' la rivelazione della presa di coscienza per aver lasciato, attraverso la scrittura, un indelebile segno della sua presenza su questa terra; nella seconda, invece, la poetessa fa una riflessione metapoetica ... /compongo le rime/che ho armonizzato/... comunicando al lettore il suo impegno nell'aver perfezionato e cambiato la propria scrittura. Quest'ultima poesia, inoltre, che parte con un tono cupo e discendente Un oscuro poeta mi sento/... / piuttosto che chiudere negativamente l'intera raccolta poetica, ha un'ascesa, inattesa, nel verso finale che l'autrice vuole deliberatamente mettere in risalto attraverso l'uso dello stampatello maiuscolo, urlando al mondo, ed alla sua malattia, .../IO SONO FORTE! [Tramonto]. Questo sfogo comunica la sua voglia di continuare a combattere contro quel male che la insedia, centralizzando, con il passare del tempo, la sua attenzione e persino la sua poetica. L'ultima frase della poesia, quindi, si rif, indubbiamente, all'immagine di copertina, chiudendo circolarmente l'intero libro e collegandolo al significato che IL CANCRO NON MI FERMA perch IO SONO FORTE.
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Dott.ssa Francesca Sergi

Lintruso
Nel mio corpo vive beato un intruso maleducato, un ospite sgradito, entrato senza invito.

Lui fa da padrone, dirige, dispone, come un prepotente, di me non gli importa niente. Si nutre delle mie ossa, le consuma, le spossa, come un cane affamato rosicchia il mio apparato.

Decide lui dove: su, gi o altrove, morde questo o quello, ma non ancora il mio cervello. Non son contenta affatto e quindi lotto, combatto, con chemio e radioterapia difendo la vita mia.

Ma lui forte, io lo so che a cacciarlo non riuscir, sempre l, indisturbato, ormai si accasato.
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Odio questo parassita, cerco una via duscita e lo bombardo, mi accanisco finch le forze esaurisco. Poi aspetto fiduciosa, la pazienza doverosa, ma, a quanto pare, non se ne vuole andare.

Ovunque io vada lui percorre la mia strada, son colei che trasporta chi mi vuole morta. Mi distrugge lentamente, un Dio lui si sente, ma io gli tengo testa e di certo non mi arresta! Lunica mia vittoria, in tutta questa storia, la consapevolezza che lui perir con me.

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Vivo per te
Grazie del tuo arrivo! Grazie a te io vivo! Ogni giorno me ne dai motivo ed io per te vivo. Giochi, ridi, piangi, dormi, bevi, mangi, vai a scuola e torni, alla mia vita aggiungi i giorni.

Se tu non fossi arrivata, io sarei gi andata! Ma tu, ostinata, hai deciso di concedermi ancora un sorriso. Spesso e volentieri ti ammiro, ti devo ogni mio respiro, per te ho deciso di resistere, perci: grazie di esistere!

Dedicata alla piccola Marika

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