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Approfondimenti

Quando la vita sinterrompe


di Armando Palmegiani

La delicata questione

del TEMPO di MORTE

Una delle principali domande alle quali devono rispondere i medici legali che accorrono sulla scena di un delitto quella di stabilire il momento esatto del decesso della vittima. Un compito al quale adesso concorre anche una nuovissima scienza, la cosiddetta entomologia forense

ove si trovava al momento dellomicidio?. Quante volte, leggendo un libro o vedendo un lm, ci siamo imbattuti in questa frase detta da un detective che sta vericando lalibi di un indiziato? Dietro a questa domanda si cela per il quesito fondamentale: come si determina il tempo trascorso da quando la vittima ha cessato di vivere no al momento del suo ritrovamento? A dire il vero a volte il tempo di morte non un dato fondamentale per le

indagini. Ci avviene quando, per esempio, il crimine stato visto da pi testimoni oculari o qualora sia stato ripreso da una telecamera a circuito chiuso. In altre circostanze invece non cos semplice determinare il tempo di morte . Ed qui che entrano in gioco la professionalit e le conoscenze specialistiche degli addetti ai lavori, a cominciare dal medico leale che, meglio di altri, determina il tempo di morte . Ad aancare il suo responso ci possono essere per altri specialisti, altrettanto

importanti, come il chimico e lentomologo forense ossia colui che studia la presenza di insetti e larve sul cadavere.
UN COMPITO DIFFICILE E DELICATO

A anco e in basso a sinistra, uomini della scientica al lavoro per stabilire, con esattezza, lora del decesso di una vittima. Nellaltra pagina, ancora gli esperti attorno al cadavere di una persona.

Determinare il tempo trascorso dalla morte di un individuo non mai cos semplice, in quanto il corpo, a seguito della cessazione delle sue attivit vitali, inizia un percorso, pi o meno lungo, di inevitabile trasformazione biochimica. Tale percorso viene inuenzato da una serie di variabili soggettive, legate allo stato corporeo della vittima al momento del decesso, e oggettive, legate allambiente dove viene a trovarsi il corpo. Uno dei primi elementi che si viene a determinare per calcolare il tempo di morte la temperatura corporea. Appena cessano le funzioni vitali infatti la temperatura corporea inizia a calare. Per le prime tre quattro ore, cala di circa mezzo grado, in seguito la temperatura scende di circa un grado lora no a raggiungere la temperatura ambiente. La temperatura corporea da sempre uno degli elementi principali per la determinazione dellepoca della morte, a patto per che il tempo di morte non superi le dodici ore circa. Ecco perch il medico legale e la Polizia Scientica hanno sempre un termometro di precisione per determinare la temperatura corporea e quella ambientale.

LE MACCHIE IPOSTATICHE

Dopo circa mezzora dalla morte compare un altro elemento importante per il nostro compito, le cosiddette macchie ipostatiche. Sono delle macchie cutanee di colore rosso causate dalla forza di gravit che, in seguito allarresto del cuore e quindi della circolazione sanguigna, fa deuire il sangue verso le parti basse del corpo. Ovviamente in un corpo in posizione supina, ossia con le spalle poggiate a terra, le macchie ipostatiche, o ipostasi, si trovano sulla nuca, sulle spalle, nei glutei e nella parte esterna degli arti. Le ipostasi iniziano a formarsi lentamente quasi da subito e, dopo una prima fase dove un eventuale e successivo spostamento del corpo fa variare la loro posizione (dovuto ovviamente al fatto che il sangue ancora in forma liquida), si giunge dopo circa quindici ore alla ssazione completa delle macchie. A parte laiuto che forniscono per determinare la causa di morte, le macchie ipostatiche possono essere anche daiuto alle indagini in generale, in quanto rinvenire un corpo con delle ipostasi posizionate in punti non compatibili con la gravit, pu far dedurre che il cadavere abbia subito uno spostamento dopo almeno quindici ore dalla morte. Spesso queste stesse macchie possono essere daiuto anche per determinare la causa di morte. Alcune tipologie di decesso infatti provocano nelle macchie ipostatiche variazioni di tonalit. Le ipostasi che si formano per lavvelenamento da anidride carbonica assumono per esempio una tonalit rosso vivo rispetto al normale rosso vinaccia .
LA QUESTIONE DELLA RIGIDIT CADAVERICA

Nel determinare il tempo di morte non pu di certo essere trascurato il fenomeno della rigidit cadaverica . Non molti sanno che la rigidit cadaverica si propaga in un modo che pu sembrare decisamente singolare: dapprima interessa la mandibola, poi la nuca, in seguito si trasmette al corpo, interessando prima gli arti superiori e poi quelli inferiori. La rigidit si completa in un tempo variabile dalle dodici alle ventiquattro ore, mentre dopo circa due giorni inizia la fase inversa daosciamento del corpo.

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Gli elementi appena descritti sono fortemente legati a una serie di fattori legati alla struttura del corpo, che inuenzano fortemente il succedersi di questi fenomeni. Per esempio labbassamento della temperatura, secondo i parametri precedentemente descritti, varia in maniera inversamente proporzionale alla massa corporea. Cos persone minute o bambini, a seguito della morte, tendono a disperdere pi rapidamente il calore corpo-

Ma quando il tempo di morte supera le quarantotto ore, che cosa succede? Ebbene, qui iniziano i problemi. Non dobbiamo dimenticare che dopo la morte inizia il fenomeno della putrefazione, causata da germi normalmente presenti nellintestino o da germi esterni. Questo stato si raggiunge gi dopo circa uno o due giorni, quando com-

QUANDO LA MORTE SUPERA LE 48 ORE

reo, senza contare che tale fenomeno pu essere inuenzato anche dai fattori esterni, come il luogo dove si trova il corpo (se al chiuso o allaperto), la temperatura, il tasso dumidit e cos via. Ecco perch quando il medico legale misura la temperatura del corpo e quella esterna devessere a conoscenza delle eventuali variazioni di temperatura che si sono succedute prima del rinvenimento del corpo. E gi capitato che il medico legale, intervenuto a seguito del ritrovamento di un cadavere allinterno di appartamento, avesse eettuato una stima dellorario di morte che risultava totalmente incongruente con tutta una serie di testimonianze. Solo in seguito fu scoperto che la persona che aveva rinvenuto il corpo aveva aperto le nestre, modicando di molto la situazione ambientale, in particolare la temperatura.

pare una macchia verde nel basso ventre che, in seguito, si propaga per tutto il corpo, raggiungendo per ultime le estremit degli arti. Dopo circa tre-sei giorni il corpo passa da una tonalit verde ad una bruna, la cosiddetta fase negroide , e inizia a gonarsi eccessivamente per la produzione di gas prodotti dai germi. Dopo questa fase il corpo, come si dice in questi casi, collassa su se stesso e in un tempo variabile da pochi mesi ad alcuni anni, a seconda delle condizioni climatiche e ambientali e dallazione di germi e di insetti esterni, completa la sua scheletrizzazione. Questultimo fenomeno si compie di media in un tempo che varia dai tre ai cinque anni. Lo stadio putrefattivo ci aiuta quindi ad individuare una fascia temporale entro la quale pu essere ricondotta la morte. Sul corpo importante rilevare tutti gli elementi presenti, la comparsa di mue di solito non avviene prima che siano trascorsi quindici giorni dalla morte, il dato pu quindi essere di notevole aiuto nel nostro compito.
LA FIGURA DELLENTOMOLOGO FORENSE

Anche i rilievi in laboratorio (sopra e a sinistra) possono fornire un aiuto fondamentale per risalire al preciso momento del decesso. Cos come, lanalisi di reperti biologici del cadavere, come si vede nella foto dellaltra pagina.

Da quanto si visto si pu ben comprendere come con il passare dei giorni risulti sempre pi dicile determinare il tempo di morte . Ultimamente per si aermata una disci-

plina che sta diventando sempre pi fondamentale per questo tipo di accertamenti, lentomologia forense. A dire il vero, gi da molto tempo si sapeva che gli insetti possono aiutare gli investigatori a determinare il tempo di morte, come testimoniano alcuni casi documentati in Inghilterra verso la met del XIX secolo. Si ricorda inoltre un caso avvenuto nella lontana Cina, esattamente nel XIII secolo. Linvestigatore Sung Tzu, autore di uno dei primi saggi di criminologia, scopr quale arma era stata usata per compiere un omi-

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cidio proprio grazie agli insetti. Dopo la scoperta del delitto, Sung Tzu fece deporre a terra, nella piazza del villaggio, tutti i falcetti dei contadini del posto e vide su quale di essi si posarono le mosche, che attirate dal sangue permisero di individuare nel proprietario dello strumento di lavoro lautore dellomicidio. Tornando alla determinazione del tempo di morte , lodore di un corpo in putrefazione attira generalmente due tipi di mosche: i mosconi verdi o Calliphoridae e le mosche Sarcophagidae, denominate anche, per la loro predisposizione, mosche della carne. Le prime depongono le proprie uova negli orizi naturali come il naso, le orecchie e anche in eventuali ferite, mentre le seconde ve le depongono direttamente allo stadio larvale. Ebbene, proprio lo studio della grandezza delle larve rivenute che permette di determinare il tempo trascorso dalla loro deposizione, che generalmente avviene abbastanza presto dopo la morte. Senza dimenticare che la loro deposizione avviene solamente di giorno. Le larve in seguito crescono no a trasformarsi in pupe allinterno di un involucro, chiamato puparia, che abbandonano quando raggiungono lo stadio di mosche. Lanalisi della grandezza delle larve e delle pupe permette di stimare, con una buona precisione, i giorni trascorsi dalla loro deposizione. Per esempio se su un cadavere vengono rinvenute delle puparie vuote, signica che sono trascorsi almeno venti giorni dalla deposizione delle uova e quindi della morte.

Quando il tempo trascorso superiore ad un ciclo larvale possibile comunque accertare la data di morte eettuando una stima basata sui cicli riproduttivi determinabili dalle larve presenti e dalle eventuali puparie vuote. Le mosche che nascono infatti depongono nuovamente sul posto le loro uova, creando cos una catena che denorme aiuto per lentomologo forense. Lentomologo forense, oltre a prelevare numerosi campioni al momento del sopralluogo e ad annotare una serie di elementi atmosferici e topograci, effettua anche una serie di campionature delle larve.
IL CASO DEL MOSTRO DI FIRENZE

Uno dei casi pi importanti che ha coinvolto lentomologia forense e la determinazione del tempo di morte senzaltro quello legato allultimo duplice omicidio del Mostro di Firenze. Lomicidio di San Casciano, dove trovarono la morte i francesi Jean Michel Kiavechvilj di 25 anni e Nadine Mauriot di 36, fu scoperto intorno alle ore 14 di luned 9 settembre 1985. Durante il sopralluogo, che fu eettuato nel pomeriggio della stessa giornata, furono rinvenute alcune larve di mosca carnaia. Lesatta determinazione del tempo di morte fu particolarmente delicato e fondamentale, in quanto se il duplice omicidio fosse avvenuto la sera di sabato 7, limputato principale, il contadino Pietro Pacciani avrebbe avuto, anche se parzialmente, un alibi, ma se lomicidio fosse avvenuto la sera di domenica 8, non ne avrebbe avuti. Il medico legale che si occup del caso, il dottor Maurri, al quale spett il compito dellautopsia e della determinazione del tempo di morte, ritenne che la tenda allinterno della quale furono rinvenuti i cadaveri, avesse compiuto un vero e proprio eetto serra. Questo fenomeno avrebbe permesso alle larve di svilupparsi in maniera pi rapida, dopo circa diciassette ore, rispetto alle venticinque che normalmente necessitano per raggiungere lo stadio larvale rinvenuto. Il momento della morte dei due francesi, quindi, fu ssato alla mezzanotte del giorno 8 settembre. Come si vede la determinazione del tempo di morte resta uno dei grandi problemi ma anche una delle grandi sde delle scienze criminalistiche. Visto che la maggior parte degli alibi forniti dagli indagati sono legati a variazioni di alcune ore o addirittura di pochi minuti, appare fondamentale determinare sempre pi accuratamente il tempo di morte .

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