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Andr Padoux, Tantrismo, in: Enciclopedia delle religioni, diretta da Mircea Eliade, Vol.

9: Induismo, Milano, Jaca Book, 2 !, pp. "##$"%! &trad. dall'ingle(e di A. )o*+a,. -na panora*ica dell'argo*ento Non facile dare una valutazione obbiettiva e scientifica del Tantrismo, in quanto il soggetto controverso e sconcertante. Non solo le autorit danno definizioni diverse del Tantrismo, ma la sua stessa esistenza stata talvolta negata. (Queste incertezze si applicano pi al Tantrismo hind che al Tantrismo buddhista. !a parola "Tantrismo# fu coniata nel sec.
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dal sanscrito tantra, che significa "trama# o "telaio#, quindi una

dottrina, e pertanto anche un&opera, un trattato o un manuale che insegna qualche dottrina, sebbene non necessariamente una dottrina tantrica. 'a accadde che gli studiosi occidentali scoprissero per la prima volta in opere conosciute come tantra dottrine e pratiche diverse da quelle del (rahmanesimo e dell&%nduismo classico) allora si credette che costituissero la totalit della letteratura religiosa hind. Questi testi differivano inoltre da ci* che si conosceva del (uddhismo antico e della filosofia 'ah+na. ,os- gli esperti occidentali adottarono la parola "Tantrismo# per quell&aspetto particolare e per loro molto peculiare, persino repellente, della religione indiana. Non c& alcuna parola in sanscrito che designi il Tantrismo. ,i sono testi chiamati Tantra) c& il tantrastra, cio l&insegnamento dei Tantra) c& anche l&aggettivo tntrika (tantrico , che usato distintamente da vaidika (vedico per contrapporre un aspetto della tradizione hind religiosa e rituale non al vedismo propriamente detto, ma all&%nduismo non tantrico "ortodosso# che si tramandato fino ai giorni nostri, prevalentemente nel rituale privato (contrapposto a quello del tempio , e in particolare nei "sacramenti# (saskra imposti a tutti i maschi hind due.volte.nati (appartenenti alle tre classi superiori . !a tradizione tantrica si presenta pertanto come una rivelazione diversa da quella dei Veda e delle Upaniad, e in particolare come dotata di riti e pratiche differenti. Non necessariamente opposta alla tradizione vedica, cui spesso si riferisce come a un&autorit) ma essa differisce da quest&ultima in quanto maggiormente adattata, rispetto al /edismo, alla situazione attuale del genere umano, e in quanto procura benefici, mondani o non mondani, che l&altra non pu* offrire. %l (uddhismo tantrico apre anche nuove vie e prospettive, ma la sua relazione con la dottrina pi antica di un altro genere, in quanto la natura dell&insegnamento del (uddha, per i buddhisti, diversa da quella del Veda per gli hind. 'a sia il Tantrismo hind che quello buddhista possono essere descritti come reinterpretazioni delle loro rispettive tradizioni in un nuovo spirito. !a relazione complessa e ambigua del Tantrismo con l&%nduismo in genere non fu inizialmente compresa. 0nche se alcuni studiosi percepirono che essi stessi fossero in parte responsabili della creazione di una nuova categoria (0. 0valon nel 1233 scrisse che "l&aggettivo tantrico prevalentemente un termine occidentale# , credettero che il Tantrismo fosse sufficientemente limitato e specifico da essere concepito solo come un aspetto particolare e piuttosto 1

eccezionale dell&%nduismo (e del (uddhismo . 'a il progresso della ricerca fece capire che il Tantrismo, lungi dall&essere eccezionale, era di fatto molto diffuso e certamente la caratteristica comune di tutte le religioni dell&%ndia "medioevale#. % primi a sottolinearlo sembra siano stati !. 4enou e '. 5liade) il secondo disse nelle Techniques du Yoga, 6aris 1278 (trad. it. Tecniche dello Yoga, 0nna 'acchioro 9e 'artino (trad. , Torino 12:3 , che "dal / sec. d. ,. in poi il Tantrismo divenne una ;moda< panindiana. !o si incontra dovunque in forme diverse e innumerevoli#. 'a se il Tantrismo si trova praticamente ovunque, come lo si differenzia da ci* che non tantrico= Non forse il Tantrismo la forma assunta da un certo periodo in poi da tutte le religioni indiane con l&eccezione di alcuni gruppi conservatori= >ebbene il caso del (uddhismo differisca per alcuni aspetti da quello dell&%nduismo, fu uno studioso del (uddhismo, ?erbert @uenther, che defin- il Tantrismo "una delle nozioni pi confuse e uno dei maggiori fraintendimenti che la mente occidentale abbia sviluppato# (Life and Teachings of Naropa, NeA BorC 12D1 . %n uno spirito diverso, E. Filliozat ha considerato il Tantrismo come "un aspetto ritualistico tecnico della religione, sia esso aiva, vaiava, buddhista o GainaH un trattato sull&architettura religiosa necessariamente tantrico# ("Eournal asiatique#, 1:I (12I8 , pp. 3ID.8 . (enchJ interessanti, tuttavia, questi due punti di vista sono troppo negativi. ,& un aspetto specifico tantrico delle religioni indiane che, sebbene sia spesso mescolato in modo inestricabile con il resto, esiste anche di per sJ come qualcosa di non soltanto tecnico e rituale. ,i* diviene evidente allorchJ si legge la letteratura, perchJ i testi (gli gama, i Tantra, ecc. spesso distinguono tra i loro insegnamenti e quelli delle scuole "vediche#, non tantriche. vero, il confine tra i gruppi religiosi tantrici e non tantrici nell&%nduismo difficile da determinare con chiarezza) ci sono aspetti comuni a entrambe le parti. Tuttavia si pu* ammettere che il Tantrismo sia una categoria indipendente e lo si pu* definire in generale come una via pratica a poteri sovrannaturali e alla liberazione) esso consiste nell&uso di pratiche e tecniche specifiche (rituali, corporee, mentali , che sono sempre associate a una dottrina particolare. Queste pratiche sono intrinsecamente fondate sulla dottrina che d loro uno scopo e un significato, e le organizza in uno schema. 5lementi della dottrina come pure delle pratiche possono anche essere incontrati altrove nelle religioni indiane, ma quando entrambe sono associate e saldate in una visione del mondo pratica, l vi il Tantrismo. !&aspetto dottrinale del Tantrismo pu* essere riassunto, usando le parole di 'adeleine (iardeau, come "un tentativo di porre kma, il desiderio, in ogni suo significato, al servizio della liberazione... non per sacrificare questo mondo per amore della liberazione, ma per ricostituirlo, in vari modi, all&interno della prospettiva della salvezza#. Questo uso del kma e di tutti gli aspetti di questo mondo per ottenere entrambi i godimenti ( bhukti , quello mondano e quello sovrannaturale, e i poteri (siddhi , e raggiungere la liberazione in questa vita ( !vanmukti , implica un atteggiamento particolare da parte dell&adepto tantrico verso il cosmo, in cui egli si senta integrato all&interno di un sistema onnicomprensivo delle correlazioni fra il microcosmo e il macrocosmo. Nell&%nduismo queste correlazioni, 3

ereditate dai Veda, furono ulteriormente sviluppate nelle UpaniUad e culminarono con il Tantrismo in una vasta sintesi teoantropocosmica. ,i* non si applica al (uddhismo tantrico, la cui filosofia diversa, ma sia il tantrico hindK sia quello buddhista condividono un analogo approccio psicomentale e una quantit di pratiche comuni, tutte fondate sull&idea di usare l&energia cosmica (in particolare quale presente nel "corpo sottile# all&interno del corpo fisico dell&adepto per fini trascendentali, dove il raggiungimento dei poteri sovrannaturali inseparabile dal progresso verso la liberazione finale. %l modo in cui concepita l&energia, akti, non lo stesso nelle due religioni) tuttavia, come il buddhista illuminato realizza l&equivalenza del sas sra e del nirvi a, cos- il tantrico hindK, quando ottiene la liberazione in vita, godr di questo mondo pur essendo libero da esso, perchJ ha realizzato la vera natura della realt supremaH la realizzazione, la coincidentia oppositorum, dello stesso genere, e in entrambi i casi si raggiunge attraverso un capovolgimento di alcune delle forme di condotta tradizionalmente accettate. %noltre in entrambe le religioni v& un gran numero di pratiche mentali, fisiche e rituali, in cui i riti e lo +oga sono inseparabili. Questa proliferazione rituale ancora pi degna di nota, poichJ il (uddha condann* esplicitamente tutti i riti, e poichJ, nell&%nduismo, coloro che rinunciano al mondo per la salvezza devono abbandonare tutti i rituali. Qui, al contrario, il rituale fondamentale. ,aratteristico in egual misura un pantheon in continua proliferazione, con una spiccata insistenza sulle divinit terrifiche, il cui ruolo principalmente collegato all&uso, da parte dell&adepto, delle tendenze umane "inferiori# o pi "pericolose#H la brama, la rabbia e cos- via. ,i* si trova nel krodhvea (possessione da parte della furia del (uddhismo LMlacaCra, come pure in parecchie pratiche antinomiche dell&%nduismo. 0nche le pratiche sessuali (che, sebbene importanti e caratteristiche, non sono l&elemento principale nel Tantrismo devono essere intese in termini di controllo degli impulsi "inferiori# per gli scopi "superiori#. !&impulso diventa qui ancora pi importante perchJ ripete a un livello umano l&attivit della coppia divina, la cui estasi creativa echeggiata e presumibilmente anche riprodotta dalla coppia umana. %l ruolo essenziale di tutti gli aspetti dell&energia, in particolare nella natura e nel corpo umano, pu* spiegare la collocazione all&interno del Tantrismo della medicina tradizionale e ancor pi dell&alchimia, che occupa un posto importante in tutta la letteratura tantrica sia buddhista sia hindK. %l Tantrismo sia buddhista sia hindK (e Gaina, in quanto c& anche un Tantrismo Gaina, o elementi tantrici nel Eainismo insiste sul ruolo del maestro spirituale, un ruolo collegato all&enfasi sull&iniziazione e sulla segretezza. Nn adepto tantrico necessariamente il discepolo iniziato di un maestro e deve mantenere segreto l&insegnamento (di qui l&oscurit della maggior parte dei testi tantrici . ,i* ha un legame con l&aspetto settario del Tantrismo e pu* aiutare a spiegare come mai il Tantrismo, in tutte le religioni, sembra sempre essere stato patrimonio di piccoli gruppi, di "minoranze attive#, per usare l&espressione di !. 4enou, che suggerisce opportunamente il contrasto tra il piccolo numero degli iniziati tantrici e la segretezza a essi imposta, e l&impatto imponente del Tantrismo su tutte le religioni O

indiane e l&abbondanza della sua produzione letteraria e artistica. 'a il Tantrismo, per quanto si possa attentamente cercare di risalire alle sue origini e definirlo, rimane per molti aspetti un enigma per la mente scientifica.

B.B/.012A3.A !e opinioni pi perspicaci sul Tantrismo e i problemi a esso connessi si trovano in 'adeleine (iardeau, L"hindouisme# $nthropologie d"une civilisation, 6aris 1281. Nn esame sobrio e realistico dei fatti dato da E. @onda in %er &ngere 'induismus, >tuttgart 12IO (9ie 4eligionen %ndiens, 3 , e da 0. (areau e altri in (uddhismus) *inismus) +rimitivv,lker, >tuttgart 12I7 (9ie 4eligionen %ndiens, O . >. 9asgupta, -bscure .eligious /ults, ,alcutta 12I2 (Oa ed. descrive una quantit di sette hindK e buddhiste tantriche del (engala, ma si occupa anche di problemi pi generali) il suo un libro estremamente utile. !&unico libro sul Tantrismo Gaina ancora '. (. Ehaver+, /omparative and /ritical 0tud1 of 2antrastra, 0hmedabad 1277. 0. 609PN$

.l 4antri(*o 5ind6

%l Tantrismo fondamentalmente un fenomeno hindK. (enchJ la maggior parte delle sue pratiche e alcune delle sue nozioni basilari si trovino in tutte le religioni indiane, e sebbene diversi fattori possano avervi svolto un ruolo nella sua parte iniziale e nel corso della sua evoluzione, i suoi sviluppi (per quanto possiamo concepirli sembrano essere derivati principalmente da influenze, nozioni e pratiche gi presenti, anche se solo in uno stato embrionale, nella religione vedica e brahmanicaH un rituale complesso, le correlazioni fra il microcosmo e il macrocosmo, oltre al ruolo dell&energia femminile, fanno tutti parte dell&antica tradizione ortodossa. %l Tantrismo pu* essere brevemente descritto come una via pratica per ottenere poteri sovrannaturali e la liberazione in questa vita mediante l&uso di tecniche specifiche complesse basate su una ideologia particolare, quella di una reintegrazione cosmica per mezzo della quale l&adepto si mette in una posizione di potere, libero da catene mondane, mentre rimane in questo mondo e lo domina tramite l&unione con una divinit (o tramite la vicinanza a essa , la quale divinit il supremo potere stesso. Tutte le pratiche e le nozioni che costituiscono la via tantrica corrispondono a una concezione particolare della divinit, polarizzata come maschile e femminile, e dell&universo e dell&uomo, entrambi pervasi da questo potere divino. 6ertanto si pu* dire che, per un adepto tantrico, la ricerca della liberazione e dell&acquisizione di poteri sovrannaturali deriva dall&ottenimento, dalla manipolazione di questo potere onnipresente. 7toria. !a storia del Tantrismo hindK impossibile da scrivere a causa della scarsit di dati, in particolare per il periodo pi antico. >ono disponibili rare testimonianze epigrafiche e ci sono pochi manoscritti antichi databili, mentre 7

numerosi testi devono ancora essere studiati. 'olto probabilmente rimane da scoprire una gran quantit di opere. 6er di pi, la data di formazione di gruppi, sette o scuole tantriche e le loro relazioni non sono solitamente chiare. !&origine del Tantrismo hindK risale certamente a un antico patrimonio di credenze e pratiche. 0lcune fonti possono essere rintracciate nei Veda (in particolare l&$tharvaveda e lo Ya urveda, sulla magia e il ruolo della parola o pratiche fonetiche , negli rar 1aka e nei (rhmah a, e nelle UpaniUad pi antiche. Questo esoterismo vedico fu modificato e ulteriormente sviluppato dall&aggiunta di altri elementi che appartenevano ai culti autoctoni, forse dravidici, certamente un sostrato antico la cui esistenza presunta piuttosto che conosciuta. 'a, benchJ non possiamo definire con precisione questo sostrato, possiamo tuttavia ipotizzare che esistesse e svolgesse un ruolo per quanto riguarda le origini del Tantrismo hindK. 'algrado queste radici autoctone e forse "popolari#, il Tantrismo hindK non pu* essere considerato una forma popolare di religione in contrapposizione a una forma di %nduismo non tantrico "pi elevato#. Tuttavia, il fatto che i testi principali siano in sanscrito, e che fra gli autori vi siano brahmani colti, prova il ruolo svolto dai circoli brahmanici, o almeno dalle caste superiori. %l Tantrismo, di fatto, come la totalit dell&%nduismo, ha sempre avuto al suo interno suddivisioni fra le pratiche per le caste superiori e quelle inferiori. 5 sebbene i rinuncianti, gli asceti e i santi abbiano svolto una funzione importante nella sua genesi e nel suo sviluppo, il fatto che queste persone fossero ai margini del sistema sociale hindK non significa che esse fossero figure popolari, e ancor meno rivoluzionarie. 9a un punto di vista sociale il Tantrismo, anche se teoricamente egualitario (di norma, tutti, una volta iniziati, hanno accesso ai suoi insegnamenti, indipendentemente dalla casta o dal sesso , conservatore. %l suo egualitarismo, come quello della bhakti, ha uno scopo rituale, religioso, non ha un fine sociale. 0mmesso che la storia del Tantrismo hindK non possa essere ancora scritta, si possono fare le seguenti brevi affermazioniH 1. 0i tempi vedici e brahmanici non vi era Tantrismo, ma soltanto alcuni elementi che pi tardi si svilupparono e divennero parte del Tantrismo. % riferimenti alla tradizione vedica nei testi tantrici non devono essere presi come prove sia della natura "vedica# del Tantrismo sia di una diretta connessione con il Veda. molto probabile che tali riferimenti siano stati introdotti pi tardi per facilitare l&accettazione di testi o di sette tantriche da parte dei circoli ortodossi. 3. %l Tantrismo come tale deve aver preso forma durante i primi secoli d. ,. seguendo una evoluzione interna al brahmanesimoH un mutamento le cui cause e la cui forma ci sfuggono, ma che pu* essere piuttosto ragionevolmente attribuito in parte a un&influenza di elementi autoctoni. O. 0nche se i documenti pi antichi databili sono buddhisti (cinesi, non indiani , il Tantrismo hindK, con ogni probabilit e per parecchie ragioni, precedette sicuramente il (uddhismo tantrico, anche se entrambi pi tardi interagirono. :

7. %l Tantrismo sembra aver messo salde radici nell&%ndia hindK almeno dal /% o /%% sec. d. ,. !&iscrizione della pietra di @angdhar (737 d. ,. prova che le divinit tantriche erano gi venerate nel presumibilmente appartengono alcuni gama.
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sec., un periodo al quale

%l /% secolo e i secoli seguenti costituirono il grande periodo creativo durante il quale si form* l&%nduismo purMs ico e tantrico. (enchJ sia disponibile soltanto una scarsa documentazione databile con precisione, corretto dire che il periodo dall&/%%% o
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sec. al

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sec. fu un&epoca di abbondante produzione testuale e artistica del Tantrismo. 0 quel

periodo risalgono i grandi Tantra, le 0a0 hit e gli gama, come pure i pensatori quali 0bhinavagupta e i grandi templi dell&%ndia centrale. !&%nduismo tantrico era allora in piena fioritura. Testi di ogni genere, templi, attrezzi rituali e opere d&arte continuarono a essere prodotti fino al
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sec.,

testimoniando la vitalit dell&%nduismo tantrico. stato notato che durante questo periodo i testi sembra siano sempre pi derivati da circoli ufficiali brahmanici. ,i* pu* costituire la prova di una crescente influenza del Tantrismo sui centri tradizionali della cultura e del sapere hindK. %l continuo flusso di produzione testuale o di altro genere continuato fino a oggi, ma ha dato scarsi frutti. %n pratica tutti i manuali sul rituale e gli opuscoli sulla pratica della p3 ora in vendita in %ndia riflettono influenze del culto tantrico. ,i* non sorprende, considerando che l&%nduismo settario postmedioevale ha incorporato molte idee e pratiche del Tantrismo. 9i conseguenza, gran parte del pantheon hindK costituito da divinit tantriche. Pccorre tuttavia notare che la maggioranza degli hindK settari che usano queste pubblicazioni non considerano se stessi come tantrici. !a pratica vera e propria compiuta dai fedeli tantrici non scomparsa dall&%ndia. 9i fatto, in anni recenti, con l&interesse dimostrato per il Tantrismo in Pccidente, e con un mutamento di atteggiamento mentale da parte di molti indiani, una quantit in certa misura maggiore di persone ammette di essere tantrica (non solo in (engala . >ono stati pubblicati sull&argomento alcuni periodici e molti libri. 0lcuni centri tantrici e QMCta sono attivi come tali in modo manifesto, oltre ad altri gruppi tantrici tradizionali (senza alcun dubbio tanto pi autentici ed efficienti quanto meno pubblicizzati . %l Tantrismo hindK rimane ovviamente una faccenda per piccoli gruppi, ma la loro importanza lungi dall&essere trascurabile. 5ppure, malgrado la prevalenza delle idee e delle pratiche tantriche nell&%nduismo, improbabile che esse abbiano mai riguardato la maggioranza degli hindK. % tantrici produssero un&enorme quantit di testi dottrinali, rituali e tecnici. 5ssi elaborarono o almeno influenzarono la maggior parte dei rituali hindK, sia pubblici, sia, in misura minore, privati. %l loro influsso sulle arti, sulle tecniche e sulle attivit tradizionali fu anche importante (i templi sono ancora costruiti, ornati e arredati con attrezzi secondo gli insegnamenti degli gama . Tuttavia, con ogni probabilit, la maggior parte degli hindK che praticavano o partecipavano a tali rituali o visitavano tali templi non erano tantrici. 6oichJ il Tantrismo I

implica una pratica reale, i veri praticanti furono probabilmente sempre una minoranza. 6er quanto sia fondamentale il ruolo del Tantrismo, per quanto sia vasta la sua produzione letteraria, per quanto sia importante la sua influenza teologica e iconografica, la sua presenza concreta, reale e pratica nella vita religiosa degli hindK fu probabilmente, anche in passato, limitata a piccoli gruppi di iniziati. /ale a dire, benchJ si possa dire che l&%nduismo settario si sia tantricizzato, la quantit dei veri tantrici fu e rimane relativamente bassa. %l Tantrismo, malgrado o forse a causa della sua insistenza sul lato pratico e sulla necessit di esperienza reale, sembra essere sempre stato in primo luogo una questione di testi e in secondo luogo di adepti che praticano, e assai poco della comunit di fedeli. 1eogra8ia. difficile assegnare una collocazione alla duplice radice indiana (vedica e autoctona del Tantrismo in un&area precisa dell&%ndia e ancor meno in una regione diversa dal subcontinente indiano. >i suggerito che la ,ina, il Tibet e pure il 'edio Priente fossero i possibili luoghi di origine delle idee tantriche, o che abbiano esercitato un&influenza significativa su di esse, ma nessuna prova convincente stata avanzata per provarlo. 0 dire il vero, le aree di frontiera della civilt indiana, come il Lashmir (o >Aat , il (engala e l&0ssam, sono stati tra i centri principali del Tantrismo, ma cos- pure il Lerala. !o stesso si pu* dire anche di regioni quali il 'adh+a 6radesh e l&Prissa (dove si trovano i pochi templi dedicati alle 1ogin! sopravvissuti e dove sembrano ancora molto vivi i culti alla 9ea . Tra gli elementi non ariani che contribuirono alla formazione del Tantrismo hindK, alcuni possono essere derivati dalle culture sciamaniche dell&0sia centrale. !&importanza della regione himMla+ana nella storia successiva dell&%nduismo tantrico, qual dimostrata dai culti ancora ivi praticati, dalla civilt del NepMl e dai numerosi manoscritti tantrici presenti in queste regioni, implica necessariamente un&influenza delle culture di queste regioni settentrionali di confine, ma il loro impatto reale non facile da valutare. 9&altra parte, l&%nduismo tantrico si diffuse oltre l&%ndia, in particolare in ,ambogia, come attestano importanti reperti iconografici ed epigrafici. !&iscrizione >do.LaC.Thom del 1R:3 d. ,., per esempio, menziona parecchi tantra che sono stati introdotti in ,ambogia all&inizio del (ali. Varia9ioni (ettarie. %l Tantrismo essenzialmente settario. sempre stato diviso in sette esclusive e talvolta ostili l&una verso l&altra. !e rare persecuzioni religiose nell&%ndia hindK furono perpetrate da tantrici. !e divisioni differiscono secondo le divinit venerate e le pratiche rituali che si compiono. 0 questo riguardo, lo spirito del Tantrismo opposto a quello della bhakti, benchJ anch&esso possieda l&elemento della devozione. !a principale divisione fra le sette quella fra gli adoratori di /i! a u (/aiu ava , di Siva (Saiva e della 9ea
%$

sec. !a pratica tantrica basata su testi tantrici ancora in uso a

(SMCta ) gli ultimi due gruppi sono talvolta difficili da distinguere chiaramente, anche perchJ Siva e la SaCti sono metafisicamente inseparabili, e quindi concepiti necessariamente con una relazione di qualche genere fra loro, anche nei templi. %noltre ci sono, o ci sono stati, dei >aura (adoratori di >Kr+a, il >ole e @M+ apat+a (adoratori di @aa apati o D

@a@eQa . Tra i /aia

ava, il gruppo principale quello dei 6MTcarMtra, sebbene oggi non si consideri tantrico. 9eve

essere menzionato almeno un altro gruppo pi estremista del (engala, quello dei /aie s ava.>ahaGi+a, con il loro peculiare misticismo erotico, dei quali si pu* trovare presso i (aKl una forma moderna correlata. !e sette Saiva o SMCta sono indubbiamente tantriche. Fra loro v&erano gruppi quali i LMpMliCa e i LalamuCha o i NMtha, un importante gruppo Saiva che trasgredisce i limiti dell&%nduismo. !a pi importante la setta Lula (o Laula , che si trova anche nel (uddhismo ed suddivisa in vari gruppi) la sua precisa natura e il suo scopo (setta= scuola= Saiva o SMCta= difficile da accertare. !a classificazione in quanto Saiva o SMCta presenta di solito difficolt, perchJ esistono varie divisioni tradizionali, che corrispondono a diversi criteri impossibili da armonizzare fra loro. >i stabiliscono suddivisioni fra "correnti# (rotas , che si solito sono treH "destra# (dakd ii a , "sinistra# (vma e "accettata# (siddhnta , sebbene siano talvolta menzionati cinque rotas) o tra "ricordi# (mn1a , in numero da cinque a sette) o fra "dottrine# o "convinzioni# (mata che corrispondono o ai metodi di adorazione o alla divinit principale, per esempio LubGiCM, TripurM, LMl. C anche una suddivisione pi dottrinale in insegnamenti ( stra , come quella fra 6rat+abhiGTM, >panda e Lrama dello Sivaismo CaQmiro, o Lula e /MmaCeQvara. 'a questi termini classificatori sono spesso usati in modo vago. %l Lula, per esempio, chiamato indifferentemente mata, stra o mn1a. 5siste anche una suddivisione "geografica# in "gradini# (kranta , e infine la ben nota suddivisione in tipi di "condotta# ( cra H vma e dakd ii a, "sinistra# e "destra#, a cui talvolta si aggiunge sama1a. %l quadro complessivo non chiaro. 4icerche ulteriori possono forse chiarificarlo, benchJ ci siano sempre stati e ancora sussistano asceti isolati o piccoli gruppi che non rientrano in alcuna classificazione. :ottrine. Non esiste alcun corpus coerente della dottrina tantrica hindK. 5ssa varia secondo le sette o le scuole. /i sono tuttavia alcune caratteristiche ideologiche che, accompagnate da particolari pratiche, sono caratteristiche. @li gama, i Tantra e le 0a0 hit non sono opere filosofiche. 0nche quando comprendono una "sezione sulla conoscenza#, che dovrebbe secondo le aspettative trattare argomenti dottrinali, raramente si trova in essa un sistema completo e ben definito. 0lcuni autori tantrici, in particolare quelli del Lashmir, composero opere di metafisica, ma avevano convinzioni diverse, di qui l&assenza di una dottrina unificata. %noltre l&ideologia tantrica non originale nJ differisce da quella dell&%nduismo non tantricoH deriva dalla stessa fonte, essendo in gran parte costituita da elementi che scaturiscono dai sistemi indiani classici (i 9arQana . !e speculazioni linguistiche o metalinguistiche tantriche dipendono da quelle della 'UmMe sM. !a cosmologia basata sulle categorie (tattva del >M Ch+a. ,i sono anche elementi dello Boga. !e dottrine metafisiche tantriche sono di tipo vedMnticoH dualistiche, semidualistiche o non dualistiche, benchJ sia prevalente quest&ultimo tipo, che pi adeguato alla concezione tantrica dell&uomo e del cosmo. Tuttavia, se il Tantrismo non stato molto creativo, ha dato nuovi significati ad antiche nozioni e le ha organizzate in un nuovo schema. 8

Quanto alla dottrina tantrica in sJ, si possono fare le seguenti osservazioni. (enchJ la 4ealt ultima trascenda ogni dualismo, la 9ivinit suprema concepita come avente due aspetti, maschile e femminile, la cui congiunzione, descritta come un&unione sessuale, il primo necessario gradino all&interno di 9io verso l&evoluzione cosmica, dal momento che il principio attivo quello femminile. Nelle sette SMCta, dove la divinit principale la 9ea, l&elemento femminile chiaramente predomina, ma in tutte le sette l&energia, akti, che produce, pervade, sostiene e infine riassorbe l&universo. 5lla (la SaCti pertanto la causa ultima della schiavit e della liberazione umana. 5lla m1, l&illusione cosmica, ma anche l&equivalente della grazia di 9io, che talvolta significativamente chiamata aktipta, la "discesa dell&energia# nel mondo. !a risposta umana alla grazia la devozione, bhakti, che svolge un ruolo importante in molte scuole tantriche. >ebbene lo spirito del Tantrismo sia per molti versi opposto a quello della bhakti, entrambi possono essere riconciliati e sono anche associati in modo promiscuo dai /aie s ava.>ahaGi+a. %l processo energetico che fa sorgere il mondo un processo di emanazione. V la manifestazione esterna, lo splendore estrinseco di ci* che esiste potenzialmente nella 9ivinit suprema, che comincia dal primo principio e termina con questo mondo, con una trasformazione, una condensazione, dal sottile al grossolano attraverso una serie di stadi o categorie cosmiche (i tattva . Questi di solito sono trentasei, ma il loro numero talvolta maggiore o minore, perchJ i tattva aggiunti alle venticinque categorie del >Ma Ch+a non sono esattamente gli stessi in tutte le scuole tantriche. %l 6MTcarMtra ha un proprio sistema di dispiegamento (v13ha della creazione dal >ignore supremo /i u. %n

tali sistemi non c& discontinuit nel processo cosmicoH una vibrazione, un impercettibile movimento appare all&interno dell&0ssoluto ed poi trasmesso ai livelli inferiori della creazione. Quando il riassorbimento cosmico comincia, il processo invertito e rifluisce verso la sua fonte. !a m1, in questa prospettiva, non tanto la grande illusione quanto la causa principale dell&infinita variet del mondo, la rappresentazione degli di che manifestano il cosmo in modo puramente gratuito. Questo elemento di gioia e di gioco (l!l si pu* trovare anche in un contesto non tantrico, ma uno dei componenti principali della visione tantrica hindK. particolarmente importante nei culti di L p a a, ed uno degli ambiti dove il Tantrismo e la bhakti si incontrano. ,on una tale filosofia, l&adepto tantrico sente di vivere in un mondo soffuso di energia divina, i cui elementi, anche quelli che sono apparentemente i pi umili, possono essere usati per attingere la liberazione in questa vita ( !vanmukti , una liberazione che non una rinuncia, ma una realizzazione della pienezza del mondo. %l sistema tantrico delle corrispondenze fra il microcosmo e il macrocosmo inerente a questa concezione. !&energia cosmica divina il prr a, il "soffio# cosmico simboleggiato in particolare dalla ku k alin!, che la 9ea nella sua rappresentazione cosmica e in quanto presente nel corpo sottile dell&uomo. !&energia divina anche la parola ( vc o il suono (abda . Questo molto importante, dal momento che le pratiche tantriche correlate agli usi dei suoni del linguaggio svolgono un ruolo essenziale. !a vc un aspetto fondamentale dell&energia, sia il pi potente ed efficace, sia il pi utilizzabile. 0lcune 2

scuole tantriche, in particolare nel Lashmir, hanno elaborato una complessa cosmogonia mediante la quale tutti i livelli del cosmo sono manifestati proprio come le lettere dell&alfabeto sanscrito appaiono all&interno della divinit nel loro ordine grammaticale. Nna particolare via alla liberazione corrisponde a questo processo fonetico. ,on la pervasione universale dell&energia, la ricerca della liberazione comporta necessariamente l&uso di questo potere. 9i conseguenza, il possesso dei poteri sovrannaturali (siddhi un risultato ordinario di questa ricerca, quando essa ha successo. 0nche se l&adepto non li usa e si concentra sulla liberazione finale, questi poteri sono presenti. 6ienamente congiunto alla divinit (nelle sette non dualiste , l&adepto partecipa naturalmente a tutti i poteri divini. Questo adepto, spesso chiamato sdhaka ("efficiente, abile# , non cerca necessariamente la salvezza. 6u* darsi che cerchi il godimento (forse, di fatto, il caso pi frequente , o pu* cercare entrambi. Tutti e tre sono scopi legittimi per tre tipi diversi di adepti, benchJ gli ottenimenti sovrannaturali siano sempre essenziali. Pratic5e. !a pratica l&aspetto principale del Tantrismo. %l modo tantrico di agire di solito chiamato sdhana, che ha il significato di azione che conduce a un obbiettivo. %l primo passo in qualsiasi pratica l&iniziazione (d!kk in una setta, un rituale talvolta molto complesso con cui un mantra viene dato segretamente al discepolo scelto attentamente dal suo guru. !&iniziazione, la segretezza e la necessit di un maestro spirituale sono caratteristiche tantriche essenziali. ,i sono parecchie forme e gradi di iniziazione tantrica, ciascuno dei quali conduce a risultati diversi. !a d!kk , con le pratiche ne conseguono, distinta dall&upana1ana (l&iniziazione di tutti i maschi hindK due. volte.nati , con i doveri che ne conseguono. %n teoria la d!kk pu* essere data a chiunque a prescindere dalla casta e dal sesso. 6er garantire la segretezza, i testi tantrici usano un simbolismo elaborato e spesso un linguaggio in codice. !e pratiche pi caratteristiche sono quelle associate all&uso di formule sacre e rituali, mantra e b! a ("germi# fonici . Questi elementi linguistici o fonetici (frasi, parole, lettere e suoni simboleggiano entit spirituali e si crede che incarnino il potere stesso della divinit principale. Tali formule sono usate in ogni circostanza e in ogni genere di pratica tantrica, riti iniziatici e religiosi come pure nel corso di attivit e compiti quotidiani. 6er un adepto tantrico (come pure per un hindK, ma questa una caratteristica tantrica non si pu* vivere senza mantra. 9i fatto il mantrastra, l&insegnamento dei mantra, spesso interpretato come tantrastra, l&insegnamento dei Tantra. % mantra sono frequentemente accompagnati da diagrammi (mama ala, 1antra o cakra , simboli cosmici geometrici usati per il rituale e la meditazione. Nella maggior parte delle pratiche rituali sono anche usati gesti simbolici (mudr , che esprimono concetti metafisici e teologici. % mantra, gli 1antra e cos- via devono essere assimilati spiritualmente dall&adepto e messi in pratica mediante un processo complesso e spesso di lunga durata, che di solito sia fisico sia mentale. Tali sono i mantrasdhana che servono a padroneggiare un mantra e le pratiche dello +oga tantrico. Queste dipendono dalla concezione tantrica della akti e dalle correlazioni fra il microcosmo e il macrocosmo. 5sse di solito consistono nel risvegliare, con l&aiuto dei 1R

mantra, l&energia della kuk u alin!, che giace dormiente, arrotolata come un serpente (femmina nel corpo sottile dell&adepto, e nel condurla verso l&alto fino al punto in cui essa si unisce con il >upremo mentre l&adepto si fonde con la 4ealt ultima. ,i* si realizza tramite i metodi dell&hah ha1oga, combinando posture corporee e controllo del respiro con esercizi mentali che conducono infine al samdhi (enstasi e alla realizzazione dell&essenza del mantra e della divinit. @li esercizi mentali sono principalmente dh1na, che qui significa visualizzazioni precise dei centri del corpo sottile (i cakra e delle divinit che risiedono all&interno o all&esterno di essi. %l metodo principale e pi importante per tale fine la bhvan, una meditazione intensa che conduce all&esistenza il soggetto meditativoH una divinit, un&entit cosmica, uno stato di coscienza. Tutto ci* produce l&unione spirituale con una divinit, l&identificazione della mente e del corpo dell&individuo con le entit cosmiche, e l&integrazione fisica e mentale con il cosmo. /i quindi una "fisiologia mistica# che "cosmicizza# il corpo, come pure una "geografia mistica#, luoghi tradizionali di pellegrinaggio che vengono integrati all&interno. !a trasformazione dell&immagine corporea che ne deriva cambia l&atteggiamento dell&adepto verso se stesso e il mondo. %l trasferimento di varie parti del corpo fisico o sottile ai mantra e altre entit al fine di divinizzarle, segue una tecnica rituale che usa i dh1na, i mantra e le mudr, chiamata n1sa ("stabilire, porre# . % mantra sono usati per qualsiasi scopo, siano essi mistici, magici o rituali. 5ssi sono impiegati nella terapia rituale della medicina tantrica (praticata ancor oggi o per l&alchimia (importante nel Tantrismo o nell&astrologia. Tra i poteri di un adepto tantrico ci sono le "sei azioni# (T aa karmni mediante le quali possibile, con mantra e riti, calmare, affascinare, legare, mandare via, creare inimicizia, uccidere e cos- via. 6er quanto la magia possa sembrare un elemento tipico del Tantrismo, lungi dall&essere il suo aspetto principale. ,i* nonostante, i tantrici, in particolare nell&%ndia moderna, sono comunemente considerati come maghi e stregoni, e sono per lo pi disapprovati. ,i* anche dovuto in gran parte alle pratiche antinomiche, alle quali talvolta fanno ricorso. !a dottrina tantrica giustifica l&uso di tutti gli aspetti della vita per ottenere salvezza o poteri. 9i qui l&uso di tecniche fisiche e mentali per deviare desideri e impulsi (in particolare l&impulso sessuale verso scopi differenti. 9i qui l&uso di bevande alcoliche, che fanno aumentare l&energia e mostrano che l&adepto trascende le regole ordinarie. 9i qui inoltre le pratiche repellenti e terrificanti che dimostrano che il tantrico oltre la paura e il disgusto, ed in grado di usare gli oggetti pi abietti per gli scopi pi elevati. Tuttavia, benchJ queste pratiche costituiscano una parte integrante del Tantrismo hindK, la loro importanza non dovrebbe essere esagerata. Tutte le pratiche sono eseguite in un contesto rituale. !&intera vita hindK, di fatto, ritualizzata, e questo rituale tantrico o tantricizzato. Questo vero in particolare per quanto riguarda la venerazione o il culto (p3 delle divinit. !a p3 tantrica non consiste soltanto nella venerazione di un dio o di una dea) essa la trasformazione dell&adoratore nella divinit (interpretata piuttosto che realizzata misticamente , una trasformazione che si ritiene 11

indispensabile, poichJ "solo un dio pu* adorare un dio#. 6arecchi riti conducono a questo "cambiamento di condizione ontologica#. % dh1na, i mantra, i n1sa e le mudr trasformano il corpo dell&adoratore in un corpo divino. ,i si sottopone a una "purificazione degli elementi# (bh3tauddhi e a una sostituzione del sJ limitato (tman con quello della divinit. >egue un "sacrificio interiore# (antar1ga , un esercizio dello +oga tantrico in cui la divinit sperimentata come presente nel corpo dell&adepto e tutti i servizi ordinari del culto sono immaginati e visualizzati come se le fossero ivi offerti. /iene quindi la venerazione "esterna#. Questa pu* essere compiuta con un&immagine, sebbene si possa preferire un diagramma. 9apprima esso disegnato secondo il rituale) in seguito si visualizzano e si pongono sul diagramma la divinit principale e le divinit del seguito) esse sono quindi infuse con il prr a, che le rende idonee alla venerazione. Questo "soffio# o energia spesso concepito come se fluisse dal cuore dell&adoratore precedentemente divinizzato. >i usano i n1sa (ci possono essere fino a trentasei serie di n1sa in una p3 , i dh1na e le ripetizioni di mantra ( apa . !o +oga e le pratiche mantriche costituiscono parte integrante del culto tantrico. %n questo culto l&uso dei "cinque elementi# (pa4catattva non sempre presente, ma pur tuttavia tipicoH essi sono l&alcol, la carne, il pesce (il secondo e il terzo elemento implicano sacrifici animali , le mudr (di solito cereali secchi e il rapporto sessuale (maithuna . % primi quattro elementi sono offerti alla divinit, quindi consumati dall&adoratore. !&ultimo , o pu* essere, un&unione sessuale rituale con una donna precedentemente iniziata e "trasformata# dai n1sa e riti analoghi. ,i* pu* anche avvenire in un culto collettivo chiamato cakrap3 , "culto in cerchio#, dove il rito eseguito dai partecipanti disposti in cerchio, a coppie di maschi e femmine. Questo considerato molto segreto ed riservato agli iniziati al pi alto livello. Nna donna o una fanciulla pu* anche essere venerata ( kumr!p3 come una forma della 9ea, con o senza unione sessuale. !&organo femminile (1oni in questo caso equiparato all&altare vedico, sul quale il seme maschile l&offerta. Nn altro culto "segreto# eseguito con un cadavere. usato per realizzare particolari fini, di solito malefici. !e p3 eseguite con una particolare intenzione (km1ap3 possono essere usate per la magia nera (in particolare le "sei azioni# , ma possono anche servire per qualsiasi altro scopo sia esso benefico o maleficoH la akti in quanto tale non ha alcuna connotazione morale. (enchJ il simbolismo sessuale si incontri dovunque e la magia faccia parte della visione tantrica, nessuno di questi riti fa necessariamente parte della pratica tantrica. Pant5eon. 6arecchie caratteristiche del pantheon hindK (che ha continuato a evolversi attraverso i secoli sono tantriche nella loro forma o natura. Finora non sembra sia stato eseguito alcuno studio completo e sistematico del pantheon tantrico, in quanto distinto da quelli epici e purMa ici. ,i* nonostante, si pu* dire che esso contraddistinto da una proliferazione di divinit che emanano da un dio supremo (/iu n u, Siva, la 9ea in una gerarchia complessa dove le entit femminili sono particolarmente numerose e anche predominanti, come si conf a un sistema in cui l&intero processo cosmico l&opera dell&energia femminile (akti nelle sue diverse forme. !&importanza delle divinit terrifiche 13

nell&%nduismo pu* anche essere attribuita all&influenza tantrica. % miti e le leggende di queste divinit, in particolare quelli della 9ea nei suoi vari aspetti, sono presenti in una parte considerevole dei testi tantrici. !e divinit sono ancor pi numerose in quanto gli di principali hanno varie forme e le divinit secondarie talvolta emanano da quelli con lunghe serie. 0nche gli attributi, le qualit o gli aspetti delle diverse divinit sono divinizzati. Siva, per esempio, ha vari aspetti e nomiH >adMQiva, (hairava, 'aheQvara, LMmeQvara, e cos- via. 5gli detto avere cinque "volti#, ciascuno dei quali anche una forma divina. Tiene in mano almeno quattro attributi o "armi# e ha sei "membra#) tutti questi sono divinizzati. !e energie che emanano da lui attraverso la SaCti, a cominciare da /MmM, E+eE + hM, 4audrU e 0mbiCM (e ce ne sono anche altre , sono de, che generano altre divinit. !e entit possono cosmoltiplicarsi quasi a oltranza. 0nalogamente, una quantit di divinit emana da /imo u attraverso la mediazione della sua akti, incominciando con i quattro v13haH /Msudeva, >as CarQaa a, 6rad+umna e 0niruddha. 0nch&egli ha forme tantriche, come ?a+agrUva. !&aspetto principale di Siva negli gama >adMQiva) nei Tantra (hairava. Nna strana forma composita di >Kr+a (il dio >ole e /ir + u 'Mrtar t a.(hairava. Negli gama e nei Tantra, >Kr+a una forma di Siva. @ai eQa anche importante nel pantheon tantrico. !a 9ea, onnipresente nell&%nduismo pi elevato come in quello "popolare#, appare sotto varie forme e nomi. 9ato che la sua natura ambivalente, alcune forme sono benevole, come @aurU, NmM e 6MrvatU) altre sono terrifiche, come 9urgM o LMlU. venerata come 9ea suprema con vari nomiH TripurM, LubGiCM, 'MlinU e altri. ,ome la akti di /i d u o NMrM+a+ a, ella SrU o !aC mU. >i manifesta anche in molti altri modi, i quali costituiscono tutti le sue forme o "emanazioni# (cio come raggi che emanano dal sole , a diversi livelli di energia cosmica. !e sue varie attivit cosmiche sono svolte attraverso questi aspetti, alcuni dei quali possono essere la sua forma suprema in certe scuole. Tali sono le sue sedici nit1, una delle quali TripurasundarU, la principale divinit della scuola TripurM. P le dieci 'ahMvid+MH LMlU, TMrM, e altre. Nella scuola Lrama esiste una "ruota# di dodici LMlU, che sono responsabili dei diversi processi cosmici. >i dovrebbero anche menzionare le 'adri ('Mtt in numero di sette, otto o nove. !e cinquanta

"6iccole madri# ('Mtt CM sono divinit dei fonemi sanscriti cui presiedono anche le otto 'adri. ,i sono di solito sessantaquattro BoginU, potenti e spesso terribili, che formano un cerchio, o cerchi, intorno a Siva o (hairava. Tuttavia il loro numero talvolta varia, raggiungendo i I7R milioni. Tutti questi si trovano in contesti Saiva e SMCta, ma divinit molto simili o forme divinizzate di energia che svolgono ruoli cosmici analoghi esistono nel 6MTcarMtra. ,i sono anche gerarchie corrispondenti per di maschili, anche solo perchJ nell&%nduismo tantrico le divinit sono sempre in coppia, in modo da poter creare. Questa abbondanza deriva talvolta dalla divisione di un&entit in parecchie altre. Tale, per esempio, il caso degli otto (hairava (0sitaa ga, 4uru, Nnmatta, ecc. che, insieme a Siva, sono spesso associati alle nove 9urgM (NavadurgM . % 4udra (di fatto di di origine vedica , che normalmente sono in numero di dieci o undici, possono anche essere cinquanta, e poi diventano divinit maschili dell&alfabeto, accoppiate con le 1O

'Mtt CM. ,i sono anche 118 4udra. % @a. a o @aa eQa, guidati da @aa eQa o /ina+aCa, di dalla testa elefantina, sono associati, insieme alle loro akti, ai cinquanta p! ha, i luoghi di pellegrinaggio segnati dalle parti del corpo smembrato di >atU, la consorte di Siva. % @ai a sono anche associati ai fonemi sanscriti, che sono anche collegati ai cinquanta /i/i u. (enchJ i mantra (talvolta detti essere in numero di settanta milioni siano prima di tutto formule rituali e mistiche, sono anch&essi considerati di, e quindi sono aggiunti al pantheon >ignori dei 'antra ('antreQvara e @randi >ignori dei 'antra ('antramaheQvara . /engono anche divinizzati i gesti rituali (mudr o i poteri sovrannaturali (siddhi e anche i tre atti quotidiani di venerazione (sandh1 . Tutte queste entit sono spesso dette essere distribuite in cerchi concentrici (in particolare nei diagrammi cosmici come lo r!cakra e circondano in ordine gerarchico la divinit principale al centro. Nna moltitudine di divinit minori, spiriti, demoni, fantasmi (pica, vetala, preta, bh3ta e simili svolge ruoli inferiori ma non senza importanza nelle credenze religiose e ancor pi in quelle magiche, e nelle pratiche dell&%nduismo tantrico.

B.B/.012A3.A 0. 0valon, The 5arland of Letters 6VarT aml7# 0tudies in the 2antra 0hstra, 'adras 12:1 (3a ed. . Ntile, sebbene non sistematico e non chiaro. 0. 0valon, +rinciples of Tantra, 1217 ('adras 12:3, 3a ed. . >ebbene non recente e voluminoso (11D1 pagine , quest&opera ancora degna di essere consultata per le informazioni che fornisce sullo spirito e sulle pratiche del Tantrismo. 0. 0valon, The 0erpent +o8er, 'adras 12:O (Da ed. . >ulla kuk u alin!. ?Jlne (runner.!achauW, 0omaambhupaddhati, %.%%% finora pubblicati, 6ondicherr+ 12IO.12DD. Quest&opera, che comprende il testo sanscrito, una traduzione francese riccamente annotata, indici e tavole, la migliore fonte disponibile sul rituale tantrico Qaiva. ,. ,haCravarti, Tantras# 0tudies on Their .eligion and Literature, ,alcutta 12IO. >. 9asgupta, -bscure .eligious /ults, ,alcutta 12I2 (Oa ed. . Ppera perspicace e istruttiva sul problema generale del Tantrismo e sulle sue forme hindK e buddhiste nel (engala. ,. @. 9iehl, 9nstrument and +urpose, !und 12:I. >tudia i riti e le pratiche rituali nell&%ndia meridionale fondate sugli Xgama e osservate dall&autore. 5. ,. 9imocC Er., The +lace of the 'idden 2oon, ,hicago 12II. Nno studio eccellente del misticismo erotico dei /ai/a ava.>ahaGi+a del (engala. Luce delle 0acre 0critture# Tantrloka, 4. @noli (cur. , Torino 12D3. Traduzione italiana della principale opera tantrica di 0bhinavagupta ($% sec. . Nn&opera essenziale, ma non di facile lettura. 17

T. @oudriaan, 21 %ivine and 'uman, 9elhi 12D8. Nn interessante studio della "magia e dei suoi fondamenti religiosi nei testi sanscriti, con particolare riguardo a un frammento sulla 'M+M di /i d u conservato a (ali#. >anGuCta @upta, 9. E. ?oens e T. @oudriaan, 'indu Tantrism, !eiden 12D2. !&unica disamina introduttiva all&argomento. >obria e piuttosto affidabile. !a prima parte particolarmente chiara e istruttiva. 0. 6adouW, .echerches sur la s1mbolique et l":nergie de la parole dans certains te;tes tantriques , 6aris 12D: (3a ed. . Nno studio sulle speculazioni tantriche cosmologiche e metalinguistiche, in particolare nello Sivaismo CaQmiro. Le Vi 4na (hairava, !ilian >ilburn (ed. e trad. , 6aris 12I1. Nn ottimo studio, in traduzione francese, di un testo tipico e singolare del Lashmir. 9isponibile in inglese come Vi 4na (hairava, E. >ingh (cur. , 9elhi 12D2.

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