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LA STAMPA
SABATO 17 MARZO 2007
PAGINA I
TUTTOlibri
SETTIMANALE
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NUMERO 1555
ANNO XXXI
tuttolibri@lastampa.it
ABBIAMO
FATTO
LA FESTA
AL PAPA’
GIORGIO le scaturivano per i più giovani
BOATTI
regole e modalità di comporta-
Nel vivace dibattito in mento da seguire per essere co-
corso sulle nuove unioni civili - optati nel mondo degli adulti.
quei Dico, Diritti e Doveri dei Curiosamente, le cronache
conviventi, che poco più di un recenti che coinvolgono scuole
mese fa il governo ha varato con e famiglie, ponendo la questione
un disegno di legge da sottopor- dell'educazione dei minori - ov-
re alle Camere - c'è una figura ri- vero: chi stabilisce le norme da
masta nell'ombra, silenziosa, seguire nella vita quotidiana? il
rassegnata non solo ad ab- padre, il preside, il sindaco? -
bandonare il ruolo di pri- evitano regolarmente la questio-
mattore occupato per lun- ne che è all'origine del tutto. Ov-
go tempo ma ormai pros- vero la disgregazione di quella
sima a lasciare la scena figura paterna su cui va a inve-
per sempre. Si sta par- stigare un bel saggio di Marco
lando, naturalmente, Cavina, Il padre spodestato. L'au-
di quella autorità pa- torità paterna dall'antichità a og-
terna che fino a qual- gi (Laterza, pp. 359, €20).
che decennio fa ha Si tratta di un libro assai in-
rappresentatoda noi, teressante, in particolare dove
come in tanti Paesi e documenta come idee e parole
culture, il perno del- nuove irrompano con clamore
le dinamiche familia- nella vita collettiva, soprattutto
ri, la fonte dalla qua- quando riguardano temi come
la vita familiare, mentre, al con-
trario, figure e concetti che han-
no giocato a lungo, sulle stesse
problematiche, un ruolo decisi-
vo, escano di scena con molta di-
screzione. Quasi con imbaraz-
zo. Esemplare a questo proposi-
to è la parabola compiuta da
quella patria potestà che dopo
aver prestato molti e molti seco-
li di attività, non sempre per la
verità del tutto onorata, se ne
esce dalla porta di servizio, mes-
sa al bando perché ritenuta «po-
liticamente scorretta».
Convinzione dell'autore de Il
padre spodestato è che il potere
detenuto dai padri sia «venuto
capitolando sotto i colpi di rifor-
me sempre più radicali: dalla pa-
Il «Papà» del norvegese Sven Nyhus, tria potestà alla potestà paren-
un bel racconto per immagini tale, dall'autorità genitoriale al-
tradotto da Alice Tonzig, la responsabilità genitoriale».
pubblicato da e/o (pp. 30, €13):
come i bambini «sognano» il loro babbo
p Continua a pagina II
W
Agenda Tuttolibri
SABATO 17 MARZO 2007
II LA STAMPA
SCRIVERE A LA RUPE
LA POSTA DI CARLO FRUTTERO Carlo Fruttero, Tuttolibri-La Stampa, via Marenco 32, 10126 Torino cf@fruttero.net
TARPEA
L’8 marzo matiche sono l'ultimo a poterle rispon- credere senza andar tanto per il sottile. LUCIO
L'amico guastafeste fa l'assicuratore, CALPURNIO BESTIA
non è uno storico né un giornalista, ma dere sulla questione specifica. Per molti si tratterà senza dubbio di
alle nostre proteste ha ribattuto di aver Ho anch'io un vago ricordo di aver un fervido empito di fede - in una reli-
UNA ROMA
falso storico? letto diversi anni fa un articolo, o forse
un libro, dedicato appunto alle origini
della «rivoluzione femminista», che
letto su una rivista o in un libro qualco-
sa di «negazionistico» in merito a quell'
incendio, ma non saprei rimandarla a
gione, un'ideologia, un partito - ma per
i più ritengo si tratti semplicemente di
pigrizia (meglio, stanchezza), ossia il MOLTO
TARDONA
Gentile Fruttero, molto seriamente smentiva una fonte sicura. Ho addirittura il so- rifiuto di rimettere faticosamente in
la sera dell' 8 marzo scorso, Festa della quell'evento. Un po' vago per me. spetto che della cosa, cioè del falso sto- questione un patrimonio di certezze
Donna, ero a cena con amiche e amici, e A lei chiedo: è mai possibile che una cosa rico, siano ben coscienti i circoli femmi- acquisite.
uno dei commensali ci ha lasciati di del genere sia soltanto una leggenda nisti più spregiudicati, cui poco impor- Con tutte le incertezze da cui sono
F
stucco sostenendo che la ricorrenza si metropolitana e venga accettata per ta della verità, immagino: se l'incendio assillato giorno e notte, chi me lo fa fare ulvio Abbate Rubri-
basa su un fatto mai avvenuto. buona ancor oggi? e le 127 torce umane «funzionano» per di mettere in dubbio che una mela al chista, così, con la
A suo dire, sui giornali americani nelle Vittorio Palumbo, Genova la causa, lasciamole tranquillamente giorno tolga il medico di torno? Non è maiuscola, ha tra-
documentazioni ufficiali del 1908, non bruciare nella leggenda. Quanto al fat- vero, ma farò finta di niente, ne compre- sferito la sua quali-
c'è traccia alcuna del tragico incendio che to che l'inganno si sia prolungato per rò cinque chili al supermercato in offer- tà in un libro, una
mandò a fuoco un opificio a Chicago Gentile signor Palumbo, privo di en- un secolo non c'è da stupirsene, la gen- ta speciale. guida, dopo tanti romanzi e
causando la morte di 127 operaie. ciclopedie e inetto alle ricerche infor- te, donne e uomini, crede quel che vuol Carlo Fruttero saggi di fortuna non altissi-
ma. Fulvio Abbate Rubrichi-
sta è così detto - lo si specifi-
ca per chi vive la lettura dei
giornali col giusto distacco -
per le considerazioni a ca-
denza settimanale che egli ri-
PROSSIMAMENTE versa sull'Unità sotto la te-
stata «Sagome», e sul Fo-
A
lla 18ª Galassia Gu- rassegna. Dove iniziative di spic- «troppa chiusura, della troppa glio, sotto la testata «Con-
GALASSIA
tenberg, sino a lunedì co, come il convegno «Dall’educa- editoria locale, specie sulle spon- formismi». La perfidia del
a Napoli. Parte oggi zione al dialogo. Il ruolo primario de tirreniche, mentre una grande direttore Giuliano Ferrara
da Roma un treno della scuola» organizzato con ara- vivacità vede arrivare dall’Adria- ha il pregio della chiarezza,
speciale carico di cri- bi, israeliani e italiani e «Il Caffè tico, certo frutto di situazioni so- mentre il saggio in questione
ULTIMO
tici, autori, simpatizzanti. Tutti arabo» al quale la curatrice Isa- ciali altamente drammatiche». (Roma - Guida non confor-
a discutere, sollecitare, propor- bella Camera D’Afflitto ha invita- Realtà che Goffredo Fofi indaga mista alla città, Cooper edi-
re. Forse una buona cura per la to scrittori mediorientali, dal libi- da sempre, anche attraverso la tore, €12), con quel «non con-
più importante e unica kermes- co Ibrahim al-Koni all’egiziana sua rivista Lo straniero: un vec- formista» nel titolo, ricorre
APPELLO
se libraria del nostro Mezzo- Salwa Bakr, dovrebbero costitui- chio suo sogno di «melting pot» al disperato stratagemma
giorno, presieduta da Franco Li- re il nucleo della Galassia futura: potrebbe prender forza con l’aiu- della tardona col wonder-
guori. Che, dopo speranze ini- un ponte di conoscenza e di unio- to di Gutenberg. Per Sante Ava- bra: quando lo levi, casca
ziali e successive delusioni, sem- ne delle due rive del Mediterra- gliano, editore storico del Sud e tutto. Però qui le smagliatu-
bra ora alla prova del fuoco. Co- neo. recente fondatore del marchio re si vedono subito.
s’è Galassia 2007 con i suoi ol- Marlin, «bisogna che la vocazio- Quarta di copertina, per da-
tre 200 appuntamenti? QUANTO RESTA DA FARE MIRELLA ne mediterranea produca scelte re un assaggio del gusto:
Molto, secondo le voci ascoltate. APPIOTTI coraggiose e che Galassia non sia «Via Teulada. E' conosciuta
PORTO DI CULTURE Non solo per la realizzazione del la brutta copia di Torino». anche come via Bruno Ve-
Non solo simbolico visto che la progetto-mare al quale Liguori si spa, contrattista Rai». Ecco-
L’unica kermesse letteraria del Mezzogiorno
sua nuova sede è nella Stazione impegna ormai dal 2005 (lavoran- SE GALASSIA SBAGLIA la, l'originalità. E dentro c'è
Marittima: scelta, si dice, condi- do al contempo ad una promozio- (quasi quattrocento editori, oltre 200 appuntamenti) Dura la diagnosi di Pironti: «Gli il trionfo. Tutto infilato a ca-
visa. Quindi «Porto di mare»: ne della lettura che si accompa- alla prova del fuoco: «Servono autori editori non appoggiano Guten- saccio, con capitoletti di po-
viaggiatori, isole, sirene perché gna, negli ultimi sei anni, secondo che parlino tutte le lingue del Mediterraneo» berg perché qui non fanno affari. che righe (il talento del rubri-
«Galassia Gutenberg naviga i dati di Peresson, alla crescita Gutenberg dovrebbe diventare chista) che si chiamano
sull’acqua (e nella rete); i libri pressoché esponenziale dei letto- La Stazione Marittima di Napoli, nuova sede di «Galassia Gutenberg» una via di mezzo tra Torino e «Piazza Esedra», oppure
salpano: dopo il "bookcrossing" ri in gran parte delle regioni meri- Francoforte. Ma anche andare «Francesco de Gregori» , op-
nasce il "bookcruising"». Si par- dionali e tra i fattori determinan- sui problemi gravi: l’illegalità, la pure «I magazzini Mas, piaz-
la di mare e di navigare con ti si annovera l’affermarsi dei situazione politica. Comunque: za Vittorio» o ancora «La
Bjorn Larsson e il suo ultimo li- Presidi del libro fortemente volu- se anche quest’anno sbaglia, Gu- zanzara tigre». Senza un or-
bro Bisogno di libertà (Iperbo- ti dai Laterza) ma per dare alla tenberg sparirà». Ancora più dine, che non corrisponda al-
rea); con Giovani Soldini e Giu- Gutenberg quell’identità che esplicita, Antonella Cilento: «Ga- la volatilità del pensiero più
seppe Cederna per le loro av- sembra mancarle. lassia soffre di provincialismi, di fancazzista che debole dell'
venture sugli oceani; con Erne- approssimazionie di scarso dialo- intellettuale moderno. Via
sto Franco per gli «isolari»; con IL MARE BAGNA NAPOLI go con il territorio. Abbiamo biso- del Corso, dice, è famosa per
Maurizio Bettini e Luigi Spina E’ rovesciando il celebre titolo gno di una fiera dell’editoria agi- i McDonald's, e Lucio Cal-
per l’einaudiano Mito delle sire- della Ortese che Silvio Perrella, le, piena di autori italiani e stra- purnio vi rimanda volentieri
ne mentre, dedicato alla «più in- italianista, critico, autore nonché nieri, con autori che parlino tutte al carnevale nella medesima
quietante» di esse, ovviamente direttore editoriale della siciliana le lingue del Mediterraneo; di un via descritto da Charles Dic-
Napoli, è dedicato un reading di Mesogea, sprona Gutenberg a in- luogo di raccordo per le iniziative kens, se volete affrontare
autori partenopei o d’acquisto: sistere sulla via del Mediterraneo dell’industria culturale del Sud qualcosa di serio.
la Ramondino, la Caputo, la «come collegamento concreto, (laboratori,autori, editori). E’ for- Qua dentro, dal rubrichista,
Parrella, la Cilento, Franchini, operativo, con le altre sponde: in se necessario che i coordinamen- aspettatevi lo sberleffo a Ste-
Lanzetta, altri. primis facendo arrivare a noi an- ti che pensano Galassia si rinnovi- fano Ricucci, il ponte Milvio
che gli editori arabi» benché Na- no, includano logiche meno pub- dei lucchetti e la moglie di
NEL MEDITERRANEO poli debba «saper guardare a 360 bliche e si consorzino con le singo- Gianfranco Fini con l'Olim-
Ovvero la navigazione necessa- gradi, e con attenzione al Nord». le realtà locali. Voglio continuare pico sullo sfondo. Non fidate-
ria. Dopo il successo italiano al- Sostanzialmented’accordo appa- a pensare in termini costruttivi. vi di chi si dà da sé dell'anti-
la Fiera del Cairo, proprio l’egi- re Florindo Rubbettino (la cui Anche se molti ritengono che Ga- conformista, e prendetevi
ziano Ala Al-Aswani di Palazzo azienda calabra è al vertice nel lassia sia morta e si tenti di riani- una guida Touring.
Yacoubian ha inaugurato ieri la settore) il quale però soffre della mare un cadavere».
Il personaggio Tuttolibri
SABATO 17 MARZO 2007
LA STAMPA III
Roberto Pazzi:
protagonista
sere l’autrice della sua autobio-
grafia. Questa donna, che si chia- PAROLE Cornia Il mondo a pezzi, una sorta
del suo ma Lea e si atteggia a persona
nuovo normale, dedita alla professione IN CORSO di monologo sulla bêtise umana
romanzo di psicoanalista, è in realtà una
MA CHE
GIANLUIGI
«Qualcuno saputa portatrice di enigmi. E BECCARIA
mi insegue» l’amore che presto li avvince si ri-
è uno scrittore,
alter ego
vela frutto di un misterioso, reci-
proco inseguimento. Questo si in- DOV’E’
LA COSA
GUAIO E’
dell’autore terrompe quando Lea si allonta-
na fisicamente da lui, prometten-
do in compenso di riscrivere, ag-
giornandola, la famosa autobio- VERA
L’ IGNORANZA
grafia. Quel libro di una vita ter-
rà conto dei giorni passati insie-
C
me e troverà riscontro nelle cose ol cambio di sta-
che l’uomo, a sua volta, di qui in gione e gli sbalzi
avanti scriverà. Mantenendosi fe- di temperatura,
dele alla previsione fatta da Lea ci tormenta l'in-
nel suo studio ferrarese: «Vedo fluenza. Mentre
tante ombre che devono ancora ne sto venendo fuori, sto esibirà un’oncia di orgoglio.
Pazzi Uno scrittore corteggiato venire a trovarti qua dentro. Ti
faranno ottima compagnia. Vedo
pensando che questa parola
noi la usiamo da secoli col
Ecco che cosa difetta a Ugo
Cornia, di cui ricordiamo il non
altre lunghe estati passate qui, a ordinario esordio Sulla felicità
a Roma da una donna misteriosa parlare di preferenza con loro, in-
valore generico di «epide-
mia», ma perché per secoli a oltranza: una pupilla volter-
vece che coi vivi nelle spiagge, abbiamo creduto che ogni riana, una leggerezza calvinia-
IN ATTESA
sui monti, in giro per il mondo, pestilenza fosse causata da na, una stravaganza zavattinia-
quei vivi su cui mi vedi sempre in- una occulta coeli influen- na, lui originario di Modena
combere... Ma quando, in uno dei tia. Astrologi e medici soste- (Modena che «mi fa mancare
personaggi meno prevedibili dal- nevano difatti che le malat- l’aria»), non lontana dalla fosfo-
DI NUOVE
la tua immaginazione, col quale tie nascevano «per influen- rica Luzzara.
intratterrai una specie di partita za delle costellazioni», e per Vivremo altre vite? Chissà.
a scacchi, ti verrò incontro, non la cattiva «influenza» dell' Nel frattempo urge tenere a ba-
ti spaventerà più riconoscermi». aria. Il che, ancora un volta, Ugo Cornia da il bla bla, la parola ridotta a
OMBRE
p
Viene così delineata la carrie- ci fa vedere come le parole p LE PRATICHE DEL DISGUSTO slogan, le lingue televomitate, co-
ra futura dello scrittore che è l’al- p SELLERIO sì contagiose, così letali. Ugo
che usiamo inglobino nello p pp. 101, €9
ter ego di Pazzi, chiarito il senso loro interno il nocciolo della Cornia scava una trincea pam-
p RACCONTO
dello stesso romanzo che stiamo propria spiegazione. phlettistica più che narrativa.
leggendo. La donna misteriosa, Il ted. Wand, «parete», ap- Quale frusta, quale pungolo,
corteggiata e corteggiatrice, ben partiene alla famiglia di l’ignoranza, l’orrore che desta:
lungi dal provocare spavento, è winden, «intrecciare», e ciò
BRUNO «... non solo sgarbati dentro, ma
QUARANTA
ha ricostruito la sorte sventura- una compagna assidua e fascino- è giustificato dalle forme anche ignoranti dentro, di quel
ta di Cesarione, il figlio di Cesare sa, che sa mostrarsi amorevole, primitive di costruzione del- A rotta di collo, a fari tipo di ignoranza che non c’è ver-
e di Cleopatra occultato dalla fino a concedere dilazioni che le pareti. Ed è significativo spenti, la scrittura, il perioda- so di curarla neanche con la
Storia. Non si è tuttavia esiliato consentano all’uomo di corregge- che in ebraico Adamo re di Ugo Cornia riecheggia il scuola, perché l’ignoranza anti-
dal presente in un seducente pas- re la trama della sua esistenza. mondo a pezzi adunato in Le ca si curava con la scuola, men-
(«ad’m») indichi il genere
sato, come dimostra in particola- Lei, cha ha frequentato nei suoi pratiche del disgusto. E’ una sor- tre l’ignoranza moderna non si
umano, l'uomo. E probabil-
re La città volante, in cui ha rivisi- giri tanti spiriti grandi, si erge ta di monologo sulla bêtise cura né con la scuola, né con dei
mente Eva, il cui nome le eti-
tato con piglio ariostesco la sua perfino a maestra di letteratura. umana che lieviterebbe se in- corsi e neanche con le medici-
Ferrara. Come accade nell’ulti- Lo esorta infatti a sottrarsi, fuori mologie popolari connetto- terpretato, poniamo, da Fran- ne...». Balsamica potrebbe esse-
mo libro, Qualcuno mi insegue, dal vaniloquio e dalle mondane no con l'aramaico «serpen- ca Valeri, la signora Cecioni, re, unica, la pratica dell’amici-
che non viene meno alle aspetta- dissipazioni, alle parvenze men- te», corrisponde in realtà al sentina di ogni sgrammaticatu- zia, a «risvegliare - direbbe il Bi-
tive e ti intriga subito con una sumero «madre». Per que- ra della nostrana commedia.
sto i greci avevano chiama-
p Roberto Pazzi
trouvaille che non è fine a se stes-
sa ma costituisce il gomitolo del-
«Qualcuno mi insegue»: to to étymon l'etimologia,
Letto, attraversato in solitaria,
unica scorta la lampada da ta-
«Le pratiche del
p QUALCUNO MI INSEGUE l’intera vicenda. un’autobiografia che voleva dire «la cosa ve- volo, qua e là sbanda, si arena, disgusto»: discesa
ra», il nucleo di verità che
p
p
FRASSINELLI
pp. 176, €16
Uno scrittore se ne va a spas- di cui il protagonista sta dentro alla parola.
s’impenna, a fatica non decade infine sterile nel gorgo
so per una Roma ariosa e oziosa, a sfogo, non smarrisce la bus-
p ROMANZO
fino a quando scopre nella vetri- ignorava l’esistenza, Le parole racchiudono in sé sola: il j’accuse ben temperato, della corruzione
na di un libraio, con tanto di foto tra aspirazioni e errori un valore originario. L'ingl. il rasoio affilato, il fuoco salvifi- morale e intellettuale
in copertina, una sua autobiogra- book, il ted. Buch, «libro», co, meticoloso («... io ci ho pas-
fia che non si è mai sognato di zognere della vita. probabilmente risalgono al sato dei pomeriggi, mezza in- lenchi di Amici - le energie più vi-
scrivere. Una rapida scorsa al li- Pazzi, come risulta ormai evi- sostantivo germanico bo- fanzia e anche mezza maturi- tali e più pure». Se non che del
LORENZO bro, mentre cammina o siede su dente, si confronta con l’impreve- ko?, «faggio» (ingl. beech), tà, e forse si potrebbe dire che magico sentiero si perderà in
MONDO
una panchina, lo persuade che dibile visitatrice che, secondo le perché il legno di quest'albe- mi ci sono baloccato vita natu- breve la traccia.
Non si può dire davve- l’autore sconosciuto è informatis- parole di un poeta triste, ci «ac- ro dava il materiale per le ral durante con queste fanta- Ci si accomiata da Ugo Cor-
ro che Roberto Pazzi difetti di simo sui casi della sua vita, anche compagna/ dal mattino alla sera, tavolette su cui erano incise sie di bruciare... Il giorno dopo nia storditi almeno un po’. Le
spirito inventivo. Ogni suo ro- se provvede talora a correggerli, insonne,/ sorda, come un vec- le rune, i segni grafici e sim- il vento che spazza via la cene- pratiche del disgusto sono una di-
manzo, ad apertura di pagina, quasi tenendo conto delle sue chio rimorso/ o un vizio assur- bolici che costituivano l'an- re e si riparte»). scesa nel gorgo della corruzione
ti fa montare in sella all’Ippogri- aspirazioni segrete e dei suoi er- do». Ma diverso è il suo atteggia- tico alfabeto germanico. Ha il merito, Le pratiche del morale e intellettuale infine ste-
fo, ti consegna in modo quieto e rori. Pazzi, che pure si muove mento, che non è frutto di ghiri- Dante aveva detto di San disgusto, di evocare un conte rile? Così parrebbe, allo stesso
rassicurante alle ali del fantasti- con grande simpatia dentro la bizzo e non soggiace nemmeno Domenico «Oh padre suo ve- philosophique mirabile, La co- autore: «... uno che ha raggiunto
co. Ha cominciato con il memo- mappa concreta di Roma, non si alle lambiccate riflessioni che ri- ramente Felice! / oh madre da della cometa di Italo Cremo- una certa età, nel bene e nel ma-
rabile Cercando l’Imperatore, do- appaga della «sacralità laica del schiano di compromettere a trat- sua veramente Giovanna!» na. Tali le agghiaccianti banali- le, la cosa che gli interessa di più
ve reinventava il destino dello vero» e avvia il suo eroe sul filo te- ti la linearità del percorso narra- (Paradiso XII, 79-80), pen- tà disseminate sulla Terra, che è di stare in pace e di non aver
Zar al tempo della Rivoluzione. so di altri, più straordinari incon- tivo. Il suo è un senso di pacata sando al significato origina- una cometa passa, cancellando continuamente delle rotture di
Ha raccontato poi, tra varie al- tri. Nei viali di Villa Borghese vie- attesa, di fervorosa investigazio- rio che gli etimologisti me- i discendenti tutti di Adamo ed coglioni, poter fumare delle siga-
tre prove, il conturbante incon- ne avvicinato da una donna avve- ne che, mi sembra, rappresenta dievali davano al nome Gio- Eva. Salvo un esemplare, che rette in pace o cose simili e così
tro dell’imperatore Tiberio con nente che non soltanto conosce i un unicum nella sua copiosa pro- vanna (= gratia Domini). neppure allora, neppure sgra- via». Ma chi non fuma? Quali al-
l’apocrifo Vangelo di Giuda ed suoi trascorsi ma confessa di es- duzione romanzesca. vato di tanta animata zavorra, tri fogli di via, quali vie d’uscita?
W
La critica Tuttolibri
SABATO 17 MARZO 2007
LA STAMPA V
MANIFESTI
Gli appare a portata di mano, se
INGRATO non la rivoluzione, poco meno
(fu infatti il '68). Una rottura è
È stata la pubblicazione, nel invece il '77: di nuovo si guarda
NON OPERE
2006, dell'importante inedito a lui come a un possibile compa-
«Un giorno o l'altro» - «diario in gno di strada; invece Fortini
pubblico» che rivisita un'intera stronca quella che gli appare la
vita, allestito da Fortini a frivolezza del Movimento. Da al-
partire dagli Anni Settanta e lora l'autore di Foglio di via re-
lasciato incompiuto alla morte, sterà sempre nella posizione,
nel '94 - a riaprire il dibattito solitaria e inconciliabile, dell'
sulla sua figura (a cura di Ospite ingrato (come, nel '66, FERDINANDO tuzione come un trionfo della li-
CAMON
Marianna Marrucci e Valentina s'intitolò uno dei suoi libri più bertà? Ma i conti (volgarmente:
Tinacci, Quodlibet, pp. belli): e sempre più marcati si Leggere una recensio- le ristampe) non stanno dalla
XXX-593, €35). Lo stesso faranno i toni da voce clamante ne è come partecipare a un in- parte di Bassani? Le ambizioni
editore, legato al Centro Fortini nel deserto. contro tra il critico e l'autore. dell'avanguardia erano «all'appa-
dell'Università di Siena, sta per Toni che - come spiega con Ma leggere un'antologia di re- renza rivoluzionarie», in realtà
pubblicare un nuovo numero dovizia di documenti l'altro li- censioni è come partecipare a pronte all'integrazione nel pote-
della rivista «L'ospite ingrato», bro, quello di Davide Dalmas - un convegno: trovi scrittori, po- re (pag. 11): università, Corriere,
e in questi giorni porta in derivavano a Fortini (nato eti, giornalisti, studiosi di lette- pci, Rai.
libreria gli atti di due convegni Franco Lattes ma battezzato ratura, professori. Li conoscevi Se capisco bene, il fallimento
del 2004 («Dieci inverni senza valdese nel '39, all'indomani del- di nome, ma non li immaginavi dell'avanguardiaè ideologico pri-
Fortini», a cura di Luca Lenzini, le leggi razziali; «Lattes pasto- così. Ogni volta che un critico ma che letterario. Se è questo
Elisabetta Nencini e Felice rizzato», lo chiamavano nell'esi- pubblica un'antologia delle sue che Onofri vuol dire, concordo in
Rappazzo, p. 464, €45). lio svizzero) dalla consuetudine critiche, e parla di altri scritto- pieno. Malerba ha scritto che le
Franco Fortini, nato Franco Lattes, battezzato valdese nel 1939 coi testi-chiave del pensiero ri e dei colleghi critici, lo leggo resistenze di Pasolini e Fortini al-
protestante (dall'Antico e dal con la sorpresa di chi vede spa- la nuova letteratura «andrebbe-
Nuovo Testamento nella versio- lancarsi davanti un mondo che ro indagate sul lettino della psi-
Ritratti La cultura ideologica testamentaria Composita sol-
vantur, com'è noto esclama
ne «Riformata» a Kierkegaard,
da Karl Barth al nostro Piero
non conosce ma che deve cono-
scere, perché è il suo mondo, lo
coanalisi»? Nel senso che erano
personalistiche e infantili? Ma
«Proteggete le nostre verità»; Jahier) e, più ancora, dalla ten- riguarda, lo circonda. son passati tanti anni e la storia,
e religiosa di un intellettuale remoto mentre, introducendo allo stra- denza a leggere in chiave di reli- Ecco qui ora Massimo Ono- ormai, le conferma. L'avanguar-
ordinario Attraverso Pasolini, gione secolarizzata i principali fri, docente di letteratura italia- dia ha prodotto una poetica, non
FORTINI
agli stessi giovani così si rivol- nodi, tanto politici che letterari, na, critico letterario e di costu- una poesia. Manifesti, non opere.
ge: «come si impara una lingua del suo agire. Malgrado profes- me del settimanale Diario, opi- Onofri fa esclusione per il gran-
straniera, cercate di capire la sasse ateismo infatti (ma così nionista culturale dell'Unità, re- de Pagliarani. Certo. Smettendo
lingua nostra […]. Se ritenete recita un epigramma rivolto a censore di questo giornale: Sen- le polemiche, si può aggiungere
POLITICO
che non valga la fatica, chiude- Mengaldo: «”Ohé, ma dico, For- si vietati (Gaffi ed., pp. 254, €12) anche certo Malerba. Citati odia
te in fretta i nostri libri e l'età tini, a sessant'anni / non sai an- riunisce gli interventi dal 2003 l'università di massa, e la massifi-
che li produsse; e buona fortu- al 2006, dunque gli ultimi, fino cazione della cultura: ma non è
na». Voce di frontiera: così ad oggi. Dentro ci sono calcio, lui, osserva Onofri, che presenta
E VEGGENTE
Già eloquente, in tal senso, il televisione, sport, politica, reli- alla massa («portinaie e camerie-
titolo del libro di Daniele Balic- profetico e apocalittico gione, filosofia, ma soprattutto re») Kafka e Proust? Sì, è lui. Ma
co. La frase Non parlo a tutti è il suo marxismo, letteratura e soprattutto con- glieli presenta come il prete pre-
tratta infatti da uno dei più cele- temporanea. senta agli adoranti i misteri della
bri (o famigerati) saggi di Forti- così anticonformiste Apprendo molte cose che fede: credere per salvarsi. Ono-
ni, lo Scrivere chiaro del '74 («Di- le sue scelte culturali non sapevo, e mi fanno l'effetto fri non salta chi non gli piace, ma
cono che scrivo difficile. Peg- di un lampo nel buio. Vorrei ve- lo affronta per distruggerlo. Con
ANDREA gio: non chiaro. È vero. […]Que- cora se Iddio c'è o non c'è?" // dere di più. Vorrei non aver vi- ciò spende passione. Non so se
CORTELLESSA
sta chiarezza la so ma non vo- "Non c'è!", grido, "non c'è". Ma sto. Davvero Franco Cordelli sia la tattica giusta. Quando un
L'anno passato ha por- glio usarla. Non parlo a tutti. Iddio mi danni / se lo so, dico ha confessato di aver stroncato giornale, per esempio questo, mi
tato due robuste monografie, Parlo a chi ha una certa idea del tra me”»), Fortini non dubita Angelo Guglielmi, «dando il via propone di occuparmi di un li-
entrambe di critici assai giova- mondo e della vita e un certo la- «che l'ipermaterialismo rechi alla demolizione di Rai Tre, per- bro, mi riservo tre giorni: in tre
ni (nati negli Anni Settanta) e voro in esso e una certa lotta in in sé un cuore "religioso"» e, an- ché da lui si aspettava un rico- giorni leggo 100 pagine, se lo tro-
incentrate sulla ricostruzione esso e in sé»). Balicco fa una cora in una delle sue ultime pa- noscimento che non è mai ve- vo sbagliato o indegno lo abban-
della cultura, rispettivamente scelta precisa e tendenziosa, gine, ribadisce: «Non essendo nuto»? Io credevo che verso dono e vado oltre. Onofri non va
ideologica e religiosa, dell'intel- scattando tre fermoimmagine in alcun modo "credente" in Rai Tre scattasse una disap- mai oltre, si ferma e distrugge
lettuale Franco Fortini. Già nella parabola, lunga e fittissi- una confessione religiosa, sono provazione culturale, che per Baricco e annienta Erri De Luca.
questo può muovere a sorpre- ma, dei rapporti di Fortini con però con quelli che "credono"». un letterato aveva un fonda- Con ciò in qualche modo apprez-
sa: misurando la distanza che la sinistra non inquadrata nel Ma il credente che non si rico- mento. zandoli, perché è lui a scrivere
separa gusti e stili delle genera- Pci. Il primo nell'immediato do- nosce in alcuna confessione Ci vogliono più convegni, e che «le stroncature bisogna me-
p Daniele Balicco zioni più recenti da credenze e poguerra, quando sembrò che non può che essere, appunto, più libri come questo. Bassani ritarsele».
p NON PARLO A TUTTI posture che già in vita attiraro- rappresentasse una linea alter- un profeta nel deserto. non voleva ospitare la neo- Immenso è il piacere di legge-
Franco Fortini no a quest'autore insanabili av- nativa a quella di Vittorini; il se- Sono, questi due Fortini, en- avanguardia nel catalogo Fel- re le pagine dedicate a Luigi Bal-
intellettuale politico versioni: dal tono profetico e condo all'indomani del '56, trambi veri. L'uno, il politico trinelli, perciò finse di aver per- dacci: incontrandolo si aveva «la
p pref. di Romano Luperini
p MANIFESTOLIBRI
apocalittico del suo marxismo quando uscì dal Psi convinto quasi «politicante», sarebbe so il manoscritto di Fratelli sana e assestatissima sicurezza
p pp. 205, €20 alle scelte culturali intransigen- dell'impossibilità di qualsiasi astiosamente ininteressante d’Italia di Arbasino: ma davve- che la ventura di un simile incon-
p Davide Dalmas ti e anticonformiste. Di questa forma partito; il terzo alla metà senza l'altro, il veggente in esi- ro qualcuno crede che, se tro non capiterà mai più». Onofri
p LA PROTESTA DI FORTINI sua remotezza, peraltro, Forti- degli Anni Sessanta, quando i lio. Ma senza il primo anche l'avesse trovato, l'avrebbe pub- postilla: l'ho incontrato, dunque
p prefazione di ni era ben consapevole: e negli saggi di Verifica dei poteri parve- questo riuscirebbe stucchevo- blicato? L'ha perso, o ha detto ho vissuto. E' come se, a quel con-
Giorgio Bàrberi Squarotti ultimi anni seppe farne, anzi, ro incarnare le tensioni più in- le. Come per i due versanti del- di averlo perso, per non pubbli- vegno affollato, sentissi qualcu-
p STYLOS (0165.230418) l'ultima (la più affascinante, for- coercibili della «nuova sini- la sua scrittura, la saggistica e carlo. Poi l'avanguardia lo scal- no soffrire per un lutto che crede-
p pp. 420, €30 se) delle sue retoriche. Più o me- stra». In tutte e tre le crisi Forti- la poesia, bisogna allora com- zò dalla direzione della casa vo solo mio. Mi aggiro tra scono-
p SAGGI no nello stesso momento, in ni credette d'essere in sintonia piere lo sforzo di leggerli insie- editrice, e la occupò. Ma davve- sciuti, ma ho trovato un parente.
una delle poesie della raccolta con gruppi di tendenza (dal Po- me: con testo a fronte. ro Malerba salutò questa sosti- (fercamon@alice.it)
GIANNI D’ELIA chiamati qui ad una sorta di agape CARLO MARIA MAGGI RINALDO DE BENEDETTI CARLO FELICE COLUCCI
Trovatori - nonostante tutto -
ostinatamente annunziante:
Le Rime Le gemme Il seme
di pace e amore «”Noi, trovatori di pace e Milanesi di Didimo della parola
d'amore…”/ “Noi, trovatori di noi
= Poeti convocati. Poeti cercatori”». Ricerca di una sorta di = A cura di Dante Isella, nei = S'intitola «Sonetti vespertini» = Quasi cinquant'anni di poesia
chiamati intorno al fuoco di una dire inaugurale, di «dire onesto», «Grandi Libri» Garzanti «Le Rime il libro delle poesie di Rinaldo De per Carlo Felice Colucci da
passione inesausta, che è poi la di dire umile e franco come la Milanesi» di Carlo Maria Maggi (pp. Benedetti che sono state riunite a «Fenèste 'int 'o scuro» (1960)
passione della poesia (di cui il 21 «franca lingua» che lo sostiene, il 344, €9,50). Poeta in lingua e in dieci anni dalla scomparsa per Libri all'ultimo titolo, «Il tempo del
marzo si celebra la giornata «parlar franco, che sogna nel dialetto che prende la seconda metà Scheiwiller (pp. 144, €12). seme» (pp. 116, s.i.p.) uscito da
mondiale). Potrebbe essere sole» (l'utopia che la poesia non del Seicento (1630- 1699), autore di De Benedetti è stato un pioniere Gazebo con una esauriente
sintetizzata così la voce delle può dismettere). Un linguaggio commedie celebrate, restauratore della divulgazione scientifica e per prefazione di Marco Forti. Un libro
voci che costituisce il cuore ricco di parole semplici e di parole del buon gusto nel giudizio del molti anni ha scritto prima sul che sta tra senso biologico (Colucci
dell'ultimo libro di Gianni D'Elia, inventate, di piccole inflessioni Muratori, il Maggi è un autore di «Corriere della Sera» e poi su «La è medico) e senso esistenziale, tra
«Trovatori», pubblicato da locali, di neologismi, e soprattutto variegata personalità letteraria, che Stampa» (con lo pseudonimo di persistenza corporea e ricerca di
Einaudi nella cosiddetta di rime (persino «allore» in rima l'introduzione di Isella dipana con Didimo). Violon d'Ingres per lui la «altro», tra «il tempo del seme» -
«bianca» (pp. 122, €11,50). con «dolciore») che costituiscono Gianni D’Elia maestria. Le sue «Rime Milanesi» poesia - il «gioco antico» - che ha appunto - e l'attesa di ciò che non
Risalire all'oralità trobadorica il tessuto connettivo del (da cui vale la pena di estrarre una lavorato «come orafo che gemma a viene, tra fisicità e simbolo, tra
(piuttosto che alla scrittura) per caratterizzante fare poetico di Gremito come un uovo, il nuovo quartina: «Ved pianura e ved se gemma appressi». Componimenti opposizione e ossimoro, tra afasia
un intreccio di voci che D'Elia, il suo «sfolgorìo». Un libro libro di D'Elia congiunge la vuij/ Bosch, laghitt, mont e collina,/ giovanili e senili che tracciano il e parola (che non rinuncia a cercare
comprendono anche la voce del che si fa poema. E che nella sua leopardiana infanzia - fonte d'ogni Terr da lonsg comè freguij/ Su ona sentimento di una vita bilanciata «un suo personale miracolo»).
poeta D'Elia, con i temi, i motivi, semplicità apparente svela memoria - alla necessità di far tavora turchina» ) rappresentano tra le cosiddette «due culture». Ma Chi voglia saperne di più, può
i toni, i luoghi, i paesaggi, i un'evidente complessità di temi, fronte alla tempesta, difendendo una tappa fondamentale lungo il soprattutto il senso di una parola approfondire con l'antologia di
maestri e compagni più suoi (i motivi, accenti aperti al confronto la «musica» della poesia (il suo percorso che da Bonvesin arriva al capace di scandagli interiori. poesie e interventi critici a cura di
suoi «spiriti magni», da Dante a con la storia e con la caduta delle laico mistero) da ogni istituzione Porta (e oltre) attraverso il Tanzi, il Prefazione di Margherita Hack e Mario M. Gabriele edito dalla
Fortini, da Caproni a Pasolini), ideologie («trovatori-oppositori»). che se la voglia accaparrare. Balestrieri, il Parini. uno scritto di Piero Bianucci. molisana Nuova Letteratura.
W
Il protagonista
del romanzo
trata. Di origine italiana, figlia
della fruttivendola Angèle e di Hyland Un quasi adolescente capta personalità del narratore è fon-
damentale. In qualche caso il
di Simenon è un ubriacone, Gina fin da ragaz- romanzo se ne giova, per esem-
un ebreo russo za era stata di facili costumi e Jo- infallibilmente i disagi degli adulti pio proponendo un narratore
Qui a sinistra nas, dopo averla presa a servizio un po’ ottuso, che riferisce fatti
A JOHN
part. di un in casa, aveva deciso di sposarla il cui senso il lettore intuisce
dipinto benché fosse molto più giovane prima di lui. Su quest’ultima
di Chagall di lui e molto chiacchierata, per strada si può arrivare al virtuo-
«Nudo sopra fare una buona azione, e «darle sismo, alla scommessa. Quello
NON SI PUO’
Vitebsk», un po' di tranquillità».Nessun al- che sapeva Maisie di Henry Ja-
1933 tro l'avrebbe presa, e il suo futu- mes mostra puntigliosamente
ro, diversamente, sarebbe stato solo le cose che accadono da-
sulla strada. Nei due anni del lo- vanti alla protagonista, una
MENTIRE
ro matrimonio, varie volte Gina bambinetta incapace di pene-
era andata via per qualche gior- trarle fino in fondo, mentre noi,
no, scappatelle cui Jonas non assai più smaliziati di lei, ci ren-
aveva dato peso. Ma questa vol- diamo ben presto conto di quel-
ta, per qualche ragione insonda- lo che le sta capitando - genito-
bile, lui aveva capito che non era ri in crisi, separazioni, falsi ami-
come le altre, e quando Fernand ci, strumentalizzazioni.
Le Bouc, il barista, il mattino do- La stessa cosa accade nel
Simenon La vita schiantata po gli aveva chiesto se Gina non
c'era, lui aveva risposto menten-
romanzo della Hyland, con la
differenza che qui chi parla, al
do che era andata a Bourges a tempo presente, è il bambino
del «Piccolo libraio di Archangelsk» trovare un'amica. Quella prima stesso: un bambino confuso ma
immotivata menzogna innesca il oscuramente determinato a fa-
AL MERCATO
meccanismo. Il quartiere, fino al re chiarezza intorno a sé, uno
giorno prima del tutto benevolo che sta sempre con le orecchie
nei confronti dell'ex ebreo russo tese per cercare di discernere,
convertitosi per sposare Gina, e che pertanto arriva spesso a
MANCA
affezionato al piccolo libraio col- captare i disagi degli adulti
lezionista di francobolli abitudi- quando gli si rivolgono.
nario e bene educato, d'un tratto Immedesimandosi in que-
compatto fa quadrato contro di p M.J.Hyland sto ragazzino precoce, intro-
UNA DONNA
lui. Senza dirlo apertamente, l'in- p IL BAMBINO CHE verso, curioso, frequentatore
tero quartiere tira fuori la diffi- NON SAPEVA MENTIRE di libri, ma allo stesso tempo
denza verso lo straniero, e co- p trad. di Marina Rotondo immaturo, l’autrice è spesso
p BOMPIANI,pp.376, €17
mincia a sospettare. p ROMANZO
convincente, specie quando ol-
La narrazione copre i pochi tre alle percezioni ne registra
giorni che intercorrono tra la M. J. Hyland (Londra, 1968) le incoerenze. Nella sua insicu-
prima menzogna di Jonas e il rezza congenita, John è porta-
quillo, qualche isolato intorno al passo decisivo che egli compirà MASOLINO John, quella di essere in grado, to a compiere colpi di testa
D’AMICO
Vieux Marché: i venditori del nella pagina finale, a scioglimen- grazie a una sorta di sesto sen- strani, talvolta autolesivi; co-
mercato condividono abitudini to di un nodo altrimenti insolubi- John Egan è un undi- so innato, di capire il momento me i bambini privi di esperien-
e memoria con gli abitanti delle le. La vicenda è totalmente psi- cenne molto alto per la sua esatto in cui qualcuno sta men- za, tende a fidarsi ovvero a diffi-
case lì intorno, dei negozianti cologica, segue il percorso men- età, con un aspetto quasi da tendo. Questa convinzione, sul- dare in base a impulsi che dal-
della zona. C'è il bar dove tutti tale del protagonista attraverso adolescente che contrastan- la quale John lavora parec- l’esterno possono apparire
prendono il caffè alle dieci del le varie tappe di una presa di co- do con la sua mentalità da chio, anche corroborandola stravaganti.
mattino, il macellaio, la frutti- scienza tanto dolorosa quanto bambino impensierisce tal- con letture di studi scientifici
vendola. E poi lui, il piccolo libra- necessaria. volta i suoi insegnanti. Que- sui modi per accertare se un in- OSSERVATORE MORBOSO
io. Abita lì da quando era ragaz- Dove Gina sia finita, fino all' sto è uno dei suoi motivi di di- terrogato sta dicendo la verità, I bambini «felici», ossia quelli
zo, è uno di loro. Ma viene da fuo- ultimo nessuno lo sa. Le prove - sagio nei confronti del mon- e grazie alla quale egli spera di che si trovano in situazioni sta-
ri. I suoi genitori erano russi, di piccole, evanescenti - si accumu- do esterno, anche se quello poter entrare, un giorno, nel bili, danno tutto per scontato;
Archangelsk, fuorusciti ai tem- lano contro Jonas. Una sola, ma principale è un altro, vale a Guinness dei primati - questa John invece osserva le cose ad-
p Georges Simenon pi della rivoluzione, poi rientra- non dimostrabile, lo scagione- dire la precarietà della fami- convinzione non è il tema prin- dirittura morbosamente, an-
p IL PICCOLO LIBRAIO ti, prima uno poi l'altro, lascian- rebbe: con la donna sono scom- glia in cui è capitato - padre cipale del libro, ma è la spia più che se di rado è in grado di ve-
DI ARCHANGELSK do Jonas dove sembrava che ci parsi i francobolli più preziosi inconcludente, madre ottimi- evidente del disagio di cui so- nirne a capo. Il suo piccolo uni-
p trad. di Massimo Romano fosse la libertà. Almeno quella della collezione del piccolo libra- sta ma fatalmente succube di pra si diceva. verso, così come gli appare, è
p ADELPHI, pp. 172, €16
p ROMANZO
apparente. io. Ma sono così preziosi che costui, esistenza grama co- popolato da personaggi che tal-
non si possono vendere. E spes- me ospiti fissi e squattrinati IL PUNTO DI VISTA volta egli è portato a ingrandi-
UN EBREO E UN’ITALIANA so Gina aveva detto, a varie per- di una nonna che lo fa pesare Come si sa, quando un autore re persino grottescamente.
Romanzo di quelli senza il com- sone, che Jonas avrebbe finito in continuazione. La nonna scrive un romanzo, la prima de- Tra quelli ai quali è più co-
GABRIELLA missario Maigret, Simenon lo per ucciderla. Aggiungendo che abita a Gorey, cittadina che cisione che prende riguarda il stretto ad aggrapparsi anche
BOSCO
scrisse nel 1956 immaginando ne aveva paura perché lui, roseo apparirà retrospettivamente punto di vista, ossia l’identità quando ne viene deluso cam-
Pochi giorni nella vita che la vicenda fosse avvenuta e tondetto com'era, con i suoi oc- idilliaca al ragazzino John, di colui che narra. Questi può peggiano la madre, una bella
di un uomo, il terremoto che proprio in quell'anno, nel cuore chiali spessi da gran miope, era quando dopo una violenta li- essere una voce innominata, ragazza che si sta sfiorendo e
sconvolge dalle fondamenta della Francia profonda, il Berry. un «pervertito». E il commissa- te con lei il suo genitore tra- che racconta da fuori; oppure che lui a un certo punto rischia
tutta l'architettura della sua A pochi mesi dal XX congresso rio incaricato dell'indagine ordi- sferirà se stesso e i suoi cari a un testimone dei fatti che li rife- addirittura di ammazzare, e il
monotona esistenza da botte- del Pcus, e poco prima che scop- na una perquisizione. E nel cas- Dublino, prima presso dei pa- risce, magari autobiografica- padre, un operaio acculturato
gaio di provincia. Il piccolo li- piassero i fatti d'Ungheria, Si- setto del comodino, in camera renti e poi in un quartiere pe- mente; oppure ancora può che smette di lavorare per pre-
braio di Archangelsk è un ro- menon sfornava una storia in da letto, viene trovata una foto riferico di spaventoso squal- sdoppiarsi o moltiplicarsi in pararsi a entrare all’Universi-
manzo in cui tutto è già succes- cui c'era la sua visione del mon- di Gina nuda... lore. più persone, come nei romanzi tà ma che poi si gingilla fino al-
so quando la narrazione co- do sovietico, o meglio l'immagi- Splendido romanzo, il filone Il titolo italiano del secon- epistolari tra vari corrispon- lo scontro con la propria ma-
mincia, ma che contiene in sé ne nostalgica di un piccolo uo- è quello che porterà all'Orologia- do romanzo di M. J. Hyland, denti; o può riferire, come il dre stufa di mantenerlo: un vel-
per intero l'illustrazione dei mo russo la cui esistenza di col- io di Saint Paul. Simenon avreb- londinese di estrazione irlan- Marlowe di Conrad, quello che leitario, un debole, ma che no-
meccanismi di funzionamento po viene schiantata. be voluto vedere Charles Azna- dese e di formazione austra- gli è stato raccontato da terzi. nostante tutto noi, come certo
di una microsocietà quale un Gina, moglie di Jonas, è usci- vour nei panni del protagonista, liana, romanzo selezionato Talvolta, assorbiti dalla sto- farà anche il figlio quando sarà
piccolo quartiere di un'anoni- ta di casa una sera dicendo che ma il film non si fece mai. La tra- per il Man Booker Prize del- ria, noi lettori ci dimentichia- cresciuto un altro po’, non ci
ma cittadina della provincia andava a badare al figlio di certi duzione, di Massimo Romano, è l’anno scorso, mette l’accen- mo - dobbiamo dimenticarci - sentiamo di condannare del
francese. Un quartiere tran- vicini amici loro, e non è più rien- di grande qualità. to su una delle fissazioni di chi sia il narratore; talaltra la tutto.
La memoria Tuttolibri
SABATO 17 MARZO 2007
LA STAMPA VII
IL TIMES
IGNORA
IL NOBEL A
IAN BRUNSKILL (a cura di)
Vite straordinarie
pref. di Stefano Malatesta
trad. di Roberto Serrai
NERI POZZA, pp. 682, €18
CHURCHILL
Tra le 97 vite «immortalate» dal
«Times», oltre a quelle citate
nell’articolo a fianco, scrittori (da
Virginia Woolf a Eliot e Orwell),
artisti (Monet, Matisse, le Corbusier),
attrici (Marilyn Monroe)
BRUNO agosto Diana, 5 settembre del 1997 Ma- va sempre un'espressione enigmatica,
GAMBAROTTA
dre Teresa). quella di chi ride tra sé di chissà quale
Difficile arte quella del cocco- Per gli anonimi estensori dei necro- storiella, e che a volte si ammorbidiva
drillo, un'arte nella quale eccelle il logi, la morte del personaggio pubblico in un largo sorriso. Spesso, mentre par-
giornalismo anglosassone. Il cocco- mette un sigillo alla sua vita, consente lava, il suo sguardo era stranamente
drillo è, nel gergo dell'informazione, il di chiudere la sua parabola in una cifra lontano, estraneo, quello di un uomo
necrologio delle persone illustri scrit- definitiva. Nei casi migliori ci confron- che pensa a due o tre cose insieme».
to quando ancora sono in vita, conti- tiamo con uno stile araldico, costruito C'è, in questi necrologi, un'encomia-
nuamente aggiornato per averlo pron- con frasi che compongono archi a sesto bile cura per i dettagli. Da George Ber-
to nel momento in cui il «de cuius» acuto innervati da aggettivi di una pre- nard Shaw: «I suoi ultimi anni furono
prende posto sull'autobus per l'Ulti- cisione implacabile. Il tutto bilanciato a segnati da una serie infinita di lettere al
ma Gita. Si narra che Eugenio Monta- tratti da ironiche prese di distanza, con Times su ogni genere di argomento, con
le, il giorno in cui, già celebre, prese un gioco di simmetrie che si reggono le le sue tipiche battute che a stento dissi-
servizio al Corriere della Sera, per pri- une alle altre. Queste pagine emanano mulavano la serietà dell'intento». (Co-
ma cosa andò in archivio a controllare un respiro di alta retorica alternata a me da noi Alberto Arbasino!).
il suo coccodrillo, che deriva il suo no-
me dalla falsa credenza che il rettile
anfibio pianga dopo aver divorato la
Solo tre gli italiani presenti D.H. Lawrence: «Confuse
sua preda. Winston Churchill e Moni- nella lista: Rodolfo Valentino, la decenza con l’ipocrisia»
ca Vitti, grazie alla prematura notizia Puccini, Toscanini. Il curatore Perfido saluto a Diana
della loro dipartita, hanno avuto il pri-
vilegio di leggerlo sul Times di Londra è stato così snob da E circa Hitler si tace
e su Le Monde di Parigi. E proprio dal dimenticare Mussolini Winston Churchill con la moglie nel loro salotto, alla parete un suo ritratto la persecuzione degli ebrei
Times arriva questo splendido regalo
per gli anglofili e non solo per loro. sottile perfidia. Dal necrologio di Diana: quell'Edward Gibbon, autore della Sto- zionario e cospiratore professionista. Sarebbe possibile importare la tra-
Ian Brunskill, responsabile necro- «Per la principessa era il periodo dell' ria della decadenza e caduta dell'impero Non ebbe altra occupazione; visse della dizione degli obituaries? Risponde Ste-
logi del giornale (gli obituaries), rac- apprendistato; presto però fu evidente romano, che Churchill prese a modello e nella rivoluzione. I volumi che scrisse, fano Malatesta nella sua prefazione:
coglie 97 Vite Straordinarie, ordinate che era lei che il pubblico voleva vedere per i suoi discorsi. A questo proposito gli studi sociali ed economici ai quali de- «In Italia questi luttuosi inserti servono
secondo la data della loro scompar- mentre il principe Carlo, in un certo non si finirebbe più di citare. dicò il suo tempo servivano soltanto ad per fare "bella figura" anche in simili
sa. Si comincia con Lenin, morto il 21 senso, faceva la figura del ballerino che ammassare combustibile per incendia- circostanze simulando un'intimità con
gennaio 1924 e si termina con Gio- sostiene l'étoile nelle sue piroette. La DA LENIN A HENRY FORD re il mondo intero». il defunto famoso che in vita non c'era
vanni Paolo II che ha lasciato questa popolarità della sua sposa avrebbe do- Per esempio l'attacco del necrologio di David Herbert Lawrence: «Confuse mai stata. E non hanno nulla a che fare
valle di lacrime il 1˚ aprile 2005. 81 vuto farlo contento e invece aggiunse Hitler: «Ben pochi uomini nella storia, e la decenza con l'ipocrisia, e l'onestà con con i brillanti articoli anonimi che gli in-
anni di storia del secolo scorso, rac- un retrogusto di inutilità alla sua vita nessuno in epoca moderna, hanno pro- l'uso in pubblico di espressioni volgari. glesi, senza distinzione di classe o di ce-
contati con molto British Style. Per- già un po' frustrata». vocato tante sofferenze quante Adolf Affascinato e insieme inorridito dalla to, leggevano come se fossero passi del
ciò, come scrive Stefano Malatesta Com'era da aspettarsi da un giorna- Hitler, morto ieri a Berlino. Se la storia passione fisica, ostentò il suo disgusto e Vangelo».
nella prefazione, «gli italiani presen- le come il Times i capi di Stato fanno la giudica più grande chi riesce a riempir- la sua paura nei simboli di una mascoli- Ricordiamo che Giovanni Spadolini,
ti nella lista sono tre: Rodolfo Valen- parte del leone; le 43 pagine dedicate a ne più pagine, allora Hitler è stato dav- nità appariscente». dettando un necrologio, innaffiava ogni
tino, Giacomo Puccini, Arturo To- Winston Churchill costituiscono una vero grande; e comunque, all'imbian- Henry Ford, «costruttore di auto- riga con il pronome «io». Davide Lajolo
scanini. Il curatore è stato così snob vera e propria biografia. Puntigliosa fi- chino che per qualche anno è stato pa- mobili e idealista»: «Ford era un visio- scrisse sul Giorno un commosso necro-
da dimenticarsi un certo Mussolini». no al punto di elencare le infinite onori- drone dell'Europa non si può negare nario, un emotivo, assai più ignorante logio di Paolo VI, ricordando tra l'altro
In compenso c'è il necrologio di Eli- ficenze ricevute in patria ma non di ri- del notevole talento». Da notare peral- di molte persone comuni, ma era pieno il momento in cui Sua Santità gli propo-
zabeth David che, come tutti sanno, cordare che nel 1953 a Churchill fu asse- tro che nelle 17 pagine dedicate a Hitler di buona volontà e con una grande e tut- se di darsi del tu. Meritandosi un me-
«è stata la decana degli scrittori di gnato il premio Nobel per la letteratu- non si fa cenno alla distruzione degli tora insuperata attitudine per le cose morabile commento di Cesare Cases
cucina inglesi». ra: dopotutto Stoccolma non è in Gran ebrei d'Europa. pratiche della vita». che diceva, cito a memoria: non solo un
Le donne sono in tutto 16 e Madre Bretagna! Per costruire questa prosa Clement Attlee: «Fece molte cose Nel ritratto di Stalin si sente invece grand'uomo deve accettare l'idea di es-
Teresa viene subito dopo la principes- gli inglesi, oltre ad un'invidiabile fami- memorabili; ne disse, tuttavia, ben po- la lezione appresa dalle Memorie di sere mortale come tutti noi, ma deve
sa Diana, poiché sono morte a una set- liarità con i classici latini, hanno a di- che». Lenin: «Questa figura straordina- Louis de Saint-Simon: «Parlava a voce scoprire dopo morto che dava del tu a
timana di distanza l'una dall'altra (31 sposizione un modello inarrivabile, ria fu prima e sopra di tutto un rivolu- bassa e si muoveva lentamente, ma ave- Davide Lajolo.
Storie Tuttolibri
SABATO 17 MARZO 2007
VIII LA STAMPA
Ieri, oggi, domani Una storia lunga otto secoli, proportionibus - 1570 - di Gero-
lamo Cardano) e arricchisce
to sul cuore dell’impero mi-
gliaia di volantini: «Viennesi!
foto qui sopra) a Kiki de
Montparnasse (che «negli Anni
la Torre di contemplazione imparate a conoscere gli ita-
previsti almeno trecento anni di salda esistenza estatica per i signori del liani. Noi voliamo su Vienna,
Venti fu strettamente legata
alla mia vita»). Artisti, amici,
Grand Tour e del mal du potremmo lanciare bombe a semplici modelli. Sono i
FA MIRACOLI
siècle. tonnellate, non vi lanciamo «Ritratti» di Man Ray per
che un saluto a tre colori: i Abscondita (trad. di Guido
AI POETI FA TENEREZZA tre colori della libertà». Alberti, pp. 75, €12).
Non c'è dubbio: i poeti romanti- L’11 luglio 1930, VII del- «Realizzando i ritratti delle
LA TORRE DI PISA
ci - da Shelley a Lord Byron, da l’Era Fascista, il venticin- personalità qui raccolte -
Leigh Hunt a John Ruskin… - quenne aostano Giovanni avverte Man Ray -, il fotografo
quanto più la Torre pende e mi- Bassanesi imitò l’impresa e si è interessato esclusivamente
naccia di infrangersi, tanto più lanciò sul centro di Milano al volto dei suoi modelli, senza
si struggono di tenerezza. Gali- pacchi di volantini rossi, tenere conto della loro
leo, suo malgrado, resta là do- arancione, bianchi, azzurri e situazione o della loro celebrità,
ve lo aveva posto il discepolo. verdi. Uno smacco per il regi- né della maggiore o minore
GIUSEPPE la vita» sostenuta dalla citta- «Una volta sistemato al verti- me che, si leggeva su quelli simpatia che potevano
CASSIERI
dinanza, in Campo dei Mira- ce della Torre - annota con un verdi, «merita di essere com- personalmente ispirargli».
Dopo otto secoli di coli, sin dal '200: battezzati mezzo sorriso Nicholas Shra- battuto come l’invasore stra-
interventi falliti, di scontri nel Battistero, sposati nel dy - non ci fu modo di farlo niero»; e un’arma efficace, si VALENTI-FERIDA
dottrinari intra e extra moe-
nia, di meraviglie diffuse in
Duomo, osservatori di spetta-
coli cittadini dal Campanile,
scendere».
Plurimi, nel testo, i richiami
suggeriva, era la rinuncia al
fumo, perché «i Milanesi del
Tra Cinecittà
tutta Europa su una struttu-
ra oscillante tra l'umano e il
pronta assistenza nello Spe-
dale Alessandro IV, sepoltura
geofisici, amministrativi, buro-
cratici (con particolare freccia-
‘48 hanno iniziato con l’asten- e guerra civile
sione dal fumo la campagna
divino, nel 2001 la parabola nello specialissimo Campo- ta alla burocrazia italiana); plu- contro l’Austria». = «La vera storia di Osvaldo
della Torre di Pisa può dirsi santo che chiude il cerchio. rime le «commissioni» sorte Personaggio bizzarro, il Valenti e Luisa Ferida, tra
conclusa. L'evoluzione Un insieme di opere mirabili dal Medioevo ai nostri giorni Bassanesi Giovanni, raccon- Cinecittà e guerra civile»,
scientifica spazza diagnosi, costruite in uno spazio circo- per individuare l'«errore» di ovvero «Gioco perverso»
prognosi, interpretazioni scritto, su un terreno ostico fondo; plurimi i pericoli che «L’uomo che sfidò (Lindau, pp. 275, €21). Ne è
suggestive, e mette a nudo il alla posterità, e tuttavia in p Nicholas Shrady hanno insidiato la protagoni- autore Italo Moscati. I due divi
peccato originale di questa grado di resistere. La Torre p LA TORRE DI PISA sta: calamità naturali, guerre, Mussolini»: il raid dei «telefoni bianchi», stelle del
città, ovvero il sottosuolo co- aggiunge al talento architet- p trad. di Giovanna Capogrossi
MONDADORI
invasioni, bombardamenti (me- sulla Madonnina regime fascista, coinvolti fino a
stituito da molli sedimenti tonico il rebus della «penden- p morabili quelli del 1944, nel fuo- Salò, accusati di efferate
di sabbia e limo argilloso. Pi- za» e il fenomeno diventa leg- p pp. 112, € 9,40
co tedesco-americano). di Giovanni Bassanesi complicità dai partigiani che li
p SAGGIO
sa condizionata dalla palu- gendario. Il disastro è sempre in ag- l’11 luglio 1930 fucilarono in una via di Milano:
de, speculare a Venezia con- Ora che la rovina è scon- guato, ma lei non cede, raduna una «leggenda nera» che
dizionata dalla laguna. giurata, ci attrae ancor più la «sessanta denari» per l'acqui- le forze, si curva angosciata e tato con calore e attenzione Moscati ricostruisce e «rivede»,
Esultano a buon motivo i narrazione critica di Nicholas sto della pietra appropriata a aspetta qualcuno, qualcosa di cronista da Gino Nebiolo, con pacata (e partecipe)
pisani non solo per la riscos- Shrady, studioso di filosofia una Torre campanaria. L'an- che la salverà. Ciò è accaduto, ex inviato de «La Stampa», obiettività. Su di loro sta
sa (e l'impatto turistico-eco- alla Georgetown University e no successivo ha inizio l'im- e forse non poteva non accade- «Il Giorno», «La Gazzetta del girando un film Marco Tullio
nomico) del monumento, autore di un altro volume presa che però si arresta nel re in Campo dei Miracoli. Con Popolo» (L’uomo che sfidò Giordana, protagonisti Luca
ma anche per il futuro ga- d'ispirazione europea: Strade 1178, all'altezza di tre piani. E' un regalo ulteriore: «Almeno Mussolini dal cielo, Rubbetti- Zingaretti e Monica Bellucci,
rantito dal gruppo di lavoro sacre; avventure sul cammino la prima delle sospensioni trecento anni» di salda esisten- no, pp. 301, €18). Aostano, titolo annunciato «Sangue
capeggiato dal professor dei pellegrini. che si susseguiranno fino al za, annunciano gli addetti. Co- cattolico praticante, una pas- pazzo».
John Burland, dell'Imperial Data fondamentale della tardo Novecento. me dire, una proroga sufficien- sione sfrenata per il volo,
College di Londra. vicenda è il 1172, quando la ve- Nel raffinato saggio di Ni- te per continuare a stupirci e un’altra molto meno marca- CONVEGNO
E intanto si può rendere
omaggio alla «metafora del-
dova pisana Berta di Bernar-
do, nel suo testamento, lascia
cholas Shrady (sempre atten-
to agli splendori artistici e al-
sfidare le grigie proiezioni di
lungo termine.
ta per la politica, il giovanot-
to aveva 22 anni quando deci-
Architettura
se di non sopportare più il fa- e politica
scismo e la sua liturgia ed
emigrò in Francia. Dove nu- = Quale città? Quale polis?
I
preparativi per la Pasqua Ma se tanto credeva in questo li- merosi erano i fuoriusciti ita- Quale «archetipo» di Polis?
ebraica, la cui vigilia cade bro, perché non ha rinunciato al- liani, oppositori del regime. Verso un «territorio plurale» in
il 2 aprile, già sono all'oriz- TERRE PROMESSE la cattedra, caso mai?) ha prefe- Come le spie, del resto, i dop- cui ciascuno possa riconoscersi.
zonte della vita quotidiana. ELENA rito, con un procedimento tipica- piogiochisti, i mascalzoni «Architettura e politica è il
Sono lunghi, questi prepa- LOEWENTHAL mente ebraico, porre l'individuo d’ogni risma. tema del convegno
rativi domestici. Ma nulla in di fronte alle proprie responsa- Bassanesi ebbe la ventura internazionale che si terrà a
LEGGETE JESI
ormai un oggetto assente. Del altrimenti, parlare a vanvera ma, sottolinea Nebiolo, «co- «Cattolica». Gli architetti si
resto, se n'è parlato ancora pri- non è solo una leggerezza, an- spiratori si nasce, non si di- confronteranno con sociologi,
ma che esistesse. Si tratta, na- che una colpa - verso se stessi e venta. Bassanesi non è nato econimisti e filosofi ( come
turalmente e tempestivamen- soprattutto verso coloro che ti cospiratore e non lo divente- Zygmunt Bauman, Mauro
te (la pirotecnica del lancio me- ascoltano. Civiltà (esclusiva- rà». Eppoi, allora, degli aerei Ceruti, Lorenzo Ornaghi)
diatico non ha trascurato le Un suo saggio del 1992 sulle mitologie dell’antisemitismo mente) della parola, l'ebraismo bisognava diffidare e quello
scadenze del calendario) di Pa- aiuta a capire la «brutta storia» di «Pasque di sangue», ha per essa una grande conside- del giovane fuoriuscito tradì I GIOVEDI’
sque di sangue di Ariel Toaff.
Il suo ciclo di vita è stato
esempio di abdicazione alla professionalità del lavoro storico razione, nel bene e nel male.
Quanto alla lettura, non è
sulla via del ritorno e precipi-
tò sul Gottardo. Fu un mira-
Napoleone
breve ma intenso: anticipazio- Toaff che si raccomanda qui. colo che il pilota ne uscisse vi- a Novara
ne rutilante, stroncature una- no intercambiabili? E' questo le» appena ingaggiata: una resa Piuttosto, Pasqua 1475. Antigiu- vo. Ferito, arrestato. Soprat-
nimi sul fronte scientifico, che ha dettato lo sdegno genera- troppo comoda se, come sostie- daismo e lotta alle eresie: il caso tutto scosso. Verrà scarcera- = Prosegue, a Novara,
subbuglio familiare e accade- le: l'ambiguità di un'operazione ne Toaff, a farne le spese è stata di Simonino di Gianni Gentilini to, ma poi perseguitato, mi- Biblioteca Civica Negroni,
mico, ritirata e infine, sull'on- in cui uno studioso che ha sem- la verità storica. Se così fosse, la (medusa, pp. 207, €18). Ma so- nacciato, costretto a girova- Palazzo Vochieri, la settima
da di tutto ciò, grida allo scan- pre saputo fare il proprio me- verità storica avrebbe meritato prattutto, con nostalgia, un gare per il mondo, non come edizione dei «Giovedì letterari».
dalo in nome della libertà stiere un bel giorno dimostra di qualche sacrificio in più: invece, saggio di Furio Jesi riedito nel pilota, da rifugiato. Aveva Quale tema: «Napoleone a
d'espressione. averlo disimparato e di usare con un transfert quasi istanta- 1992 da Morcelliana: L'accusa tentato di frenare la guerra Novara». Il 22, ore 17,30,
Se forse ancora qualcosa re- tutto quel che non sa (o non sa neo, il ruolo di vittima è passato del sangue. Mitologie dell'antise- fraticida, e anche quello gli fu Ermanno Paccagnini su «Fare la
sta da dire, è che tutta questa più) per fini imperscrutabili co- dalla verità storica all'autore del mitismo. Uno studio geniale co- riconosciuto come una colpa, fine del povero Prina! A
storia pare all'insegna dell'am- me quello di dimostrare una per- libro. L'università israeliana me era sempre lui. Partendo forse per sentirsi ancora vivo proposito del ministro novarese
biguità. Quali motivazioni pos- niciosa falsità storica. E l'incoe- aveva del resto pieno titolo per dall'affaire di Damasco, Jesi sa- dopo la guerra tentò un nuo- di Napoleone». Il 29, all stessa
sono aver spinto uno storico renza di esclamare che avrebbe revocare la posizione di uno sto- le alle radici del tabù del san- vo raid. Un fallimento. Poi i ri- ora, «Napoleone tra storia e
capace come Toaff ad abdica- difeso i propri argomenti fino in rico che con questo libro dà pro- gue. Un libro indispensabile coveri in case di cura. A 42 letteratura» (Alessandro
re così alla propria professio- fondo, per poi ritirare il libro a va di avere disimparato il me- per capire questa bruttissima anni un infarto, e lui portò Barbero presenta
nalità, scrivendo un'opera do- una settimana dall'uscita, revo- stiere. Invece di censurarlo (co- storia. Bollati Boringhieri lo ri- con sé il sogno di chissà quan- il suo libro «La battaglia.
ve indicativi e condizionali so- cando una battaglia «intellettua- sa cui ha provveduto da solo. proporra a maggio. ti attentati. Storia di Waterloo»).
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Scienze Tuttolibri
SABATO 17 MARZO 2007
LA STAMPA IX
FEYNMAN
L’ISTRIONE
DEI FISICI
Franco Ligabue, ci restituisce
un ritratto del personaggio
Feynman più complesso e me-
no istrionico di quello che può
risultare dai volumi autobio-
grafici Sta scherzando Mr. Feyn-
man o Che t'importa di quel che
dice la gente (entrambi pubbli-
cati da Zanichelli) e ci aiuta a
ricostruire il suo percorso di
scienziato.
La meccanica quantistica si
«Matematico 1», opera di Mimmo Paladino (2001) illustra la copertina del saggio di Michele Emmer sviluppò molto rapidamente,
p Richard Feynman nel volgere di pochi decenni, ad
HANNO I TRIANGOLI
causando la morte dei sette «erano necessarie idee fisiche
membri dell'equipaggio. Ri- del tutto nuove»: il problema
chard Feynman accettò di far consisteva nel creare una teo-
parte della commissione d'in- ria quantistica dell'elettroma-
chiesta incaricata di mettere gnetismo.
in luce le cause - e le responsa-
bilità - del disastro. Sapeva IL PREMIO NOBEL NEL 1965
FEDERICO narle nella propria immaginazione in va- chi non è del mestiere. Forse più del mate- bene, fin dall'inizio, che sareb- Nella sua tesi di dottorato
PEIRETTI
rio modo». matico, dovrebbe essere il filosofo o l'arti- be stato una presenza scomo- Feynman inventò una nuova
Qualche numero in fila, ed è su- E abbiamo parlato solo di numeri. Anco- sta a parlare del rapporto fra matematica da e che avrebbe finito per formulazione della meccanica
bito matematica. Curiosa e intrigante: 1, ra più belle sono le forme della matemati- e società, storia, arte o gioco, portando in scontrarsi con i poteri forti. quantistica, basata sull'idea, so-
3, 6, 11, 19, 32, ... ad esempio. Come prose- ca, le figure di un mondo geometrico, fatto primo piano il suo alto valore culturale. E In una lettera alla moglie lo in apparenza paradossale,
gue questa successione? Una domanda di triangoli, cerchi o cubi, figure così pre- chi meglio di Michele Emmer, docente di Gweneth scrisse senza mezzi che una particella non percor-
che ci ferma, alla ricerca della soluzione, ziose per artisti e scienziati. Certo il trian- Matematica all'Università La Sapienza di termini: «sono totalmente li- ra un solo cammino per andare
(che indicheremo al fondo di questo arti- golo di Kandinsky è ben diverso da quello Roma, può tentare questa impresa? Il col- bero, e non ci sono manovre da un punto all'altro dello spa-
colo). I numeri ci affascinano, come di- di Euclide, ma è pur sempre matematica. lezionista più originale: raccoglie infatti che possano condizionarmi zio-tempo, ma tutti i cammini
mostra il successo del Sudoku che dura Il vero problema è capire che cosa sia bolle di sapone, gli oggetti più incorporei, [...]. Qui ci sono di mezzo for- possibili. Dopo la guerra - du-
ormai da qualche anno, anche sulle pagi- la matematica, quale sia la sua natura. più fragili, e proprio per questo più vicini ze politiche estremamente rante la quale partecipò, giova-
ne di questo giornale. Non c'è accordo su questo neanche fra i agli «oggetti» matematici. Per anni ha rac- potenti e le conseguenze pos- nissimo, al progetto Manhat-
I numeri della successione preceden- matematici, al di là di definizioni tecniche colto e catalogato quadri, poesie, racconti sono essere molto pesanti tan - Feynman mise a frutto
te, analizzati con attenzione, ci portano e tutto quanto riguarda le bolle di sapone, ma, sebbene me l'abbiano
ben oltre il semplice gioco. Ne emerge
un collegamento diretto con le misure
Certo Kandinsky è ben diverso pubblicando sull'argomento un libro stra-
ordinario, da tempo purtroppo esaurito.
spiegato in tutte le salse, va-
do avanti imperterrito, con
Sulle sue lezioni si sono
del Partenone o della Venere di Milo. Na- da Euclide, ma all’origine Emmer afferma che la divulgazione è una determinazione apparen- formate tre generazioni
sconde infatti, come rapporto di due nu- di ogni forma di creatività impossibile, eppure ha scritto alcuni bei li- temente ingenua e ostinata, di ricercatori, ci ha
meri vicini, consecutivi come si dice, uno bri di divulgazione matematica, ha realiz- verso un solo obiettivo: capi-
dei numeri più famosi, il numero d'oro, c’è la capacità di sognare, zato diversi film su matematica e arte ed è re innanzitutto perché, fisica- insegnato l’esercizio
con una approssimazione tanto più pre- di immaginare mondi diversi un valente organizzatore di convegni e mo- mente, si è verificato il gua- costante del dubbio
cisa, quanto più grandi sono i numeri stre d'arte e di matematica. Ora, nel libro sto alla navetta».
che scegliamo. E' un numero che Keple- dell'orticello che ognuno di loro coltiva. Visibili Armonie, raccoglie le sue idee, le E Feynman arrivò a capi- queste sue intuizioni elaboran-
ro ha definito «il gioiello più prezioso del- C'è addirittura chi la ritiene di origine di- esperienze sui rapporti tra Matematica, re il perché: nel corso di una do una «strana teoria della lu-
la matematica». Una semplice successio- vina come l'eminente teorico dei numeri, Arte, Cinema e Teatro. Obiettivo, rivendi- trasmissione televisiva, im- ce e della materia», l'elettrodi-
ne più o meno casuale, mette in evidenza Paul Erdös, per il quale esisterebbe un «li- care l'autentica bellezza della Matemati- provvisando un esperimento namica quantistica (scoperta
quanto sia sorprendente la matematica bro di Dio» in cui sono registrate tutte le ca, contro una cultura provinciale e arre- memorabile, immerse una per la quale gli verrà attribuito
(come dimostra il Festival che si svolge, migliori dimostrazioni e ai matematici trata che ancora la ritiene un semplice in- delle guarnizioni di gomma (i nel 1965 il premio Nobel per la
fino a domani, a Roma): nasce dalla no- viene concesso talvolta soltanto di intra- sieme di regole e di formule, oggetto di stu- cosiddetti «O-rings») del fisica, insieme a Julian Schwin-
stra immaginazione, ma ha un rapporto vedere una pagina. dio per gente svagata e fuori dal mondo. Challenger in un bicchiere ger e Sin-Itiro Tomonaga, che
diretto con la nostra realtà. E' difficile parlare di matematica con E' un libro divertente, sicuramente non d'acqua ghiacciata e mostrò giunsero indipendentemente a
I numeri ci attraggono. I matematici da leggere in ordine, dalla prima all'ultima quanto la bassa temperatura risultati equivalenti). Oltre a
li «vedono» e sono i protagonisti di un pagina, ma a capriccio, saltando qua e là l'avesse resa fragile e poco questo e agli altri suoi impor-
loro Universo immaginario. Ecco, ad secondo l'umore del momento, alla scoper- flessibile. La sua relazione di tanti contributi (al problema
esempio, come Bertrand Russell, in un ta di un gioco, di una teoria, di un quadro, minoranza - un durissimo at- superconduttività, alla teoria
suo racconto, vede un altro celebre nu- IL LIBRO di un'armonia, di un racconto nati da un to di accusa conto la Nasa - si delle interazioni forti, alla com-
mero, il Pi greco: «La faccia di Pi greco preciso rapporto con la matematica, con conclude con il severo moni- putazione quantistica), la pro-
era mascherata e si capiva che nessuno una serie di riflessioni che si aprono a cate- to: «Affinché la tecnologia ab- fonda influenza di Feynman
avrebbe potuto vederla e restare vivo. na sui vari aspetti della matematica. bia successo, la realtà deve sulla comunità scientifica è do-
Ma dalla maschera usciva uno sguardo Ad esempio, sul fascino discreto di nu- prevalere sulle pubbliche re- vuta anche ai tre volumi delle
penetrante, inesorabile, freddo ed enig- meri e forme, Emmer scrive: «Ogni trian- lazioni, perché la natura non Lezioni di fisica, sui quali si so-
matico». golo (sia acuto, rettangolo o equilatero) ha può essere ingannata». no formate almeno tre genera-
Se poi andiamo oltre questi numeri un suo profumo spirituale. Paragonato ad zioni di ricercatori.
che tutti conosciamo, e passiamo, ad altre forme questo profumo si differenzia, UN INTUITO QUASI MIRACOLOSO Nella bella, a tratti toccan-
esempio, ai numeri immaginari, metten- acquista delle sfumature, ma rimane fon- La passione per la verità, l'as- te, introduzione a questo volu-
doli ancora in fila e collegandoli fra loro damentalmente immutabile, come il profu- soluta autonomia di pensie- me la figlia Michelle scrive: «A
con semplici leggi matematiche, ne rica- mo della rosa che non si può confondere ro, il genio di rendere sempli- tutti noi ha insegnato a guarda-
viamo, al computer, figure di straordina- con quello della mammola». ci e «visibili» i fenomeni più re il mondo. A me ha insegnato
ria bellezza, i frattali. Basta scrivere Nascono così le Visibili Armonie, alla complicati, un intuito quasi a ridere. Per questo, e molto al-
fractals su un qualsiasi motore di ricerca scoperta di profumi, suoni e colori della miracoloso: sono forse questi tro, lo ringrazio». Anche noi
e troviamo infinite immagini stupefacen- MICHELE EMMER matematica, lungo un percorso sicura- i tratti più caratteristici della dobbiamo ringraziare Richard
ti. E il numero diventa arte. Visibili Armonie mente seducente per chi non è matemati- personalità di Richard Feyn- Feynman: non soltanto per le
Sì, la matematica è più vicina al mon- co di professione. man (1918-1988), probabil- sue idee profondamente inno-
do dell'arte di quanto non si pensi. Dice il Arte, Cinema, Teatro E la risposta alla domanda iniziale? mente il fisico più originale e vative, per la sua ironia, per
matematico Ennio De Giorgi: «Io penso e Matematica Ogni numero è la somma dei due che lo iconoclasta della sua genera- l'esercizio costante del dubbio
che all'origine della creatività ci sia quel- BOLLATI BORINGHIERI precedono più 2. Se prendiamo due termi- zione. Questo volume di lette- nell'indagine scientifica, ma
la che io chiamo la capacità o la disponi- pp. 424, € 60 ni sufficientemente alti della successione, re, Deviazioni perfettamente per averci ricordato che «ciò
bilità a sognare; a immaginare mondi di- SAGGIO troviamo che il loro rapporto è vicino a ragionevoli dalle vie battute, che non è avvolto nell'incertez-
versi, cose diverse, cercando di combi- Phi, il numero d'oro: 1,618... ottimamente tradotto da za non può essere vero».
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La classifica Tuttolibri
SABATO 10 MARZO 2007
X LA STAMPA
C’
è una notte profonda in classifica, una di reality show», la danza del cuore di Giada e Mattia di fine ‘700, innocenza ed esperienza di un amore
AI PUNTI quelle notti in cui due vite si confronta- «tre metri sopra il cielo» sotto gli occhi vigili di Ma- sotto il segno di William Blake, poeta-artista di paro-
LUCIANO no, si cercano e si scontrano, si allontana- ria (ci vorrebbe un erede di Eco per una «fenomeno- le e immagini «al punto che era difficile distinguere
GENTA no e si ritrovano, provano la fatica e la logia» della De Filippi, maîtresse-à-penser della le une dalle altre». In saggistica il pacato Augias è
virtù del compromesso, della compren- competizione - «la vita è una sfida» -, temperata con scalzato da un Odifreddi furioso, un Pitagora della
sione e della tolleranza. La notte di Noa e Theo nel astuta ipocrisia - «non ha importanza vincere o non provocazione più sprezzante che impertinente (il
NOA E THEO deserto di Amos Oz, la novità più «alta» della setti-
mana tra i primi 10, rompe la solitudine di Roth, al-
vincere, ciò che conta è capire»). Fra le altre novità
in tabella, nella narrativa straniera tornano Amélie
cristianesimo «essendo una religione per letterali
cretini, ... freno e erbaccia del pensiero democratico
I PRIMI DIECI
1 100
2 54
3 54
4 44
5 42
6 37
7 35
8 29
9 27
10 26
2. Il colore del sole 54 2. Non dire notte 42 2. Inchiesta su Gesù 15 2. Rivergination 16 2. Neve 13 2. Il piccolo principe 11
Camilleri [2] Oz [10] Augias; Pesce [4] Littizzetto [2] Pamuk [3] Saint-Exupéry [1]
14,00 MONDADORI 15,00 FELTRINELLI 17,00 MONDADORI 15,00 MONDADORI 12,80 EINAUDI 7,00 BOMPIANI
3. Tango e gli altri 44 3. Il cacciatore di aquiloni 37 3. Una vita con Karol 13 3. E’ facile smettere di fumare... 12 3. Il mio nome è rosso 12 3. Eldest. L’eredità. Vol. 2 5
Guccini, Macchiavelli [3] Hosseini [2] Dziwisz [3] Carr [4] Pamuk [2] Paolini [4]
17,50 MONDADORI 17,50 PIEMME 17,00 RIZZOLI 10,00 EWI 11,80 EINAUDI 6,00 FABBRI
4. A un passo dal sogno... 35 4. Everyman 26 4. Esportare la libertà 13 4. L’Italia spensierata 12 4. La pensione Eva 10 4. Arthur e il popolo dei Minimei 5
Sfondrini; Zanforlin [-] Roth [4] Canfora [6] Piccolo [3] Camilleri [-] Besson [2]
14,00 MONDADORI 13,50 EINAUDI 12,00 MONDADORI 9,00 LATERZA 6,00 MONDADORI 18,00 MONDADORI
5. Boccamurata 29 5. Nei boschi eterni 26 5. La scomparsa dei fatti 12 5. Tutto il Grillo che conta 5 5. Predatore 8 5. Salviamo la balena bianca 4
Agnello Hornby [4] Vargas [3] Travaglio [1] Grillo [-] Cornwell [4] Stilton [3]
15,00 FELTRINELLI 15,80 EINAUDI 15,00 IL SAGGIATORE 13,00 FELTRINELLI 6,00 MONDADORI 8,20 PIEMME
6. Gomorra 24 6. Diario di rondine 12 6. Compagni di scuola 11 6. Il libro del desiderio 5 6. Proibito parlare 8 6. Principesse 4
Saviano [5] Nothomb [-] Romano [5] Cohen [-] Politkovskaja [6] Autori vari [6]
15,50 MONDADORI 12,50 VOLAND 16,50 MONDADORI 15,50 MONDADORI 10,00 MONDADORI 3,50 WALT DISNEY ITALIA
7. Ritorno a Baraule 17 7. L’innocenza 12 7. Il mondo secondo Fo 9 7. La danzatrice bambina 5 7. E’ una vita che ti aspetto 7 7. Eragon. L’eredità. Vol. 1 4
Niffoi [6] Chevalier [-] Fo; Manin [2] Flacco [-] Volo [-] Paolini [10]
16,00 ADELPHI 17,00 NERI POZZA 13,50 GUANDA 16,50 PIEMME 7,80 MONDADORI 18,90 FABBRI
8. Stagioni 14 8. Hannibal Lecter 10 8. La vita digitale 8 8. La classe fa la ola... 5 8. Seta 7 8. Principesse. Libro puzzle 4
Rigoni Stern [9] Harris [5] Andreoli [-] Beer (cur.) [6] Baricco [-] Autori Vari [9]
10,80 EINAUDI 19,00 MONDADORI 10,00 RIZZOLI 10,00 RIZZOLI 5,00 BUR RIZZOLI 7,90 WALT DISNEY ITALIA
9. Testimone inconsapevole 13 9. Prova d’appello 8 9. Il principe nero 8 9. Limes 5 9. Se questo è un uomo 6 9. Eldest. L’eredità. Vol. 2 4
Carofiglio [8] Turow [6] Greene; Massignani [8] Autori Vari [-] Levi [-] Paolini [-]
11,00 SELLERIO 18,50 MONDADORI 19,00 MONDADORI 12,00 L’ESPRESSO 9,80 EINAUDI 15,90 FABBRI
10. Ho voglia di te 13 10. La schiava bambina 7 10. Ecce comu 5 10. Fate la nanna 4 10. In viaggio con Erodoto 6 10. Cronache del mondo emerso 4
Moccia [-] Diaryatou [-] Vattimo [-] Estivill; De Béjar [-] Kapuscinski [-] Troisi [-]
16,00 FELTRINELLI 14,90 PIEMME 12,50 FAZI 8,00 MANDRAGORA 7,50 FELTRINELLI 20,00 MONDADORI
LA CLASSIFICA DI TUTTOLIBRI È REALIZZATA DALL’ISTITUTO DEMOSKOPEA DI MILANO, ANALIZZANDO I DATI DELLE COPIE VENDUTE OGNI SETTIMANA, RACCOLTI IN UN CAMPIONE DI 120 LIBRERIE A ROTAZIONE, DI CUI 80 EFFETTIVE. SI ASSEGNANO I 100
PUNTI AL TITOLO PIÙ VENDUTO TRA LE NOVITÀ. TUTTI GLI ALTRI SONO CALCOLATI IN PROPORZIONE. LA CIFRA FRA PARENTESI, SOTTO IL PUNTEGGIO, INDICA LA POSIZIONE IN CLASSIFICA NELLA SETTIMANA PRECEDENTE.
LA RILEVAZIONE SI RIFERISCE AI GIORNI DAL 24 FEBBRAIO AL 2 MARZO.
p r o p o s t e :
www.lastampa.it
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INSIEME A KAFKA
L’amore incondizionato di Cacciari l’edizione degli scritti del padre e via
per la tragedia greca è nato al liceo: via me li dava da leggere. È tra i più
«Avevamo un professore fantastico, grandi della musica del Novecento.
si chiamava Rossi. Insegnava
letteratura latina all’università e
Tra i classici gli amati greci,
LEGGEVO
greco da noi al liceo Marco Polo.
Pazzescamente severo, leggendario». Dostoevskij e Musil, Calvino
e tantissimo Pavese:
f «Ma ora non ho più tempo
“L’INTREPIDO”
per seguire la letteratura»
Tuttavia il mio amore totale, incondi-
zionato, è per Webern».
Non le piacque anche Mahler?
«Mahler mi piaceva. Alcuni autori
viennesi sono stati per me scoperte
LEV SESTOV decisive. Ma ci torno sempre meno.
ALBERTO
SINIGAGLIA
mani, finalmente di nuovo soli a Ca’ perché introvabile. Anche Nietzsche Atene e Gerusalemme Vale per Mahler in musica, per Klimt
Farsetti nella luce del Canal Grande. fu, dopo Kafka, un’altra rivelazione». BOMPIANI, pp. 1258, €34
in pittura: quasi non lo posso più vede-
Dietro un uscio sobrio in Attraverso quali libri Massimo Cacciari Seguiva i romanzieri di moda in quegli re, mi dà fastidio. Fascini che illangui-
Campo San Tomà a Ve- si è innamorato dei libri? anni? Moravia? E’ uno fra i titoli della collana «Il discono, si perdono. L’amore fascina-
nezia c’è un tesoro di li- «Nessun libro per bambini. Non ridu- «Moravia no. Solo Calvino e tantissi- pensiero occidentale» diretta da zione, quando invecchi, ti rimane solo
bri. Un tempo l’uscio portava alla ca- zioni di classici o altre operazioni ob- mo Pavese. Amo ancora adesso i Dia- Giovanni Reale: «Per questa collana - come conoscenza. Rimangono Kafka,
sa e all’ambulatorio del dottor Pietro brobriose. I primi libri che mi hanno loghi con Leucò. Pavese poeta mi piace- dice Cacciari - Reale meriterebbe il Musil sempre più, Schiele sempre
Cacciari, pediatra di generazioni, assolutamente appassionato sono sta- va molto. Conosco bene la poesia ita- Nobel per la diffusione della cultura». più».
molto generoso, molto popolare. Suo ti due, sottratti alla biblioteca di casa: liana del Novecento, la prosa pochissi- Cacciari ne discuterà alla Fiera del La prima rivista che diresse, con Cesare
figlio Massimo, il filosofo sindaco, vi Il castello di Kafka e le Novelle per un mo. I classici: Svevo, Pirandello». libro di Torino in una serata dedicata De Michelis, era «Angelus novus». Per-
ha riempito di volumi sei stanze: la anno di Pirandello». A quel tempo era in voga Sartre. ai classici del pensiero europeo. ché chiamarla col celebre titolo di Wal-
più grande per lavorare, la più picco- Prima ci saranno state le favole. «Sartre non mi ha mai interessato più A Torino interverrà anche per ter Benjamin?
la e spoglia per dormire. Ventimila «No, detestavo i libri che mi davano in di tanto. Non puoi leggerlo dopo presentare la riproposta di due saggi «Era il ‘64, avevo vent’ anni. Quell’an-
volumi ben suddivisi: letteratura te- Nietzsche, dopo Heiddeger». del suo maestro di letteratura greca tologia, uscita da Einaudi a cura di
desca, russa, italiana, filosofia, teolo-
gia, scienze politiche, classici greci e
«Il castello», con le novelle Si prova un senso d’inconsistenza?
«Semplicemente, non conta».
Carlo Diano. «Io fui incerto fino
all’ultimo se laurearmi con lui oppure
Solmi, fu decisiva per me. Una delle
opere che hanno aperto la testa della
latini, Umanesimo e Rinascimento, di Pirandello, fu il primo Su quale testo era avvenuto l’incontro in filosofia. Mi laureai con Sergio nostra generazione. O chiusa, a secon-
l’Oriente e «il mio caro Islam», preci- libro che mi appassionò, con Heidegger? Bettini, un grande storico dell’arte da dei punti di vista».
sa con dolcezza il professore. «Essere e tempo, nella prima edizione che insegnava anche estetica». Dunque Benjamin da un lato, Kafka dal-
Liquida - «è incasinata» - la zona detestavo le favole, dei Fratelli Bocca, una cosa tremenda». l’altro, Schönberg dall’altro ancora...
delle proprie opere. Alle pareti un preferivo i giornaletti Fu attratto anche lei dalla psicologia, «La scoperta di un nucleo filosofico
Piazzetta, un Narciso e altri Vedova
della serie dei Carnevali e una splen- classe: di favole, di avventure. Mia ma-
dalla psicoanalisi?
«In un periodo adolescenziale brevis-
f forte, duro, che mi riconnetteva a He-
gel, a Schelling, a Rosenzweig. Fino al-
dida incisione di Klinger: Lotta dei dre me li raccontava, io ne facevo il simo. Poi ho continuato a leggere e un l’85 sono state le mie letture centrali.
centauri. Qua un’antica testolina di riassunto per la maestra. Dopo dieci po’ a studiare più per obbligo profes- Dopo, sempre di più la riscoperta dei
guerriero cinese, là un piccolo muso pagine crollavo di noia. Piuttosto, leg- sionale che per passione» classici, dell’idealismo, dei greci. Ne-
di cavallo scolpito nel legno. gevo giornaletti: Topolino, Tex Willer, Allora torniamo ai libri passione. gli ultimi quindici, vent’anni ho lavo-
Sul vasto tavolo, semplice come L’intrepido». «I russi. Dostoevskij in particolare. E rato essenzialmente su questo e gli in-
gli scaffali, accanto a segni di lavori Un bel salto da «Tex Willer» al «Castel- l’austriaco Musil: più che passione, teressi mitteleuropei sono rimasti un
in corso, La colonna e il fondamento lo». godimento dell’intelligenza. L’uomo LUIGI PIRANDELLO po’ nell’ombra».
della verità di Pavel Florenskij, pensa- «Un’esperienza travolgente. Proprio senza qualità è stata una delle letture Novelle per un anno Massimo Cacciari quando entra in libre-
tore russo ucciso nel 1943 in un gu- non riuscivo a staccarmi. E alle ele- folgoranti fino agli anni di liceo. E poi i MONDADORI - I MERIDIANI ria da che cosa è attratto?
lag: «Uno dei più grandi libri del mentari mi misi a fare temi in quello classici greci». vol I/1 pp. 824, €12,90 «Ci entro sempre meno, ormai ho in
‘900», dice il filosofo accarezzando la stile, suscitando perplessità sul mio Il pensiero dell’antica Grecia? casa gli strumenti di lavoro. Guardo
prima traduzione curata da Élemire stato di salute mentale. Il maestro «Letteratura. Avevamo un professo- E’ uno dei primi libri letti e amati da le novità della saggistica, il banco del-
Zolla per Rusconi nel 1974, ses- convocò i genitori e chiese cosa avevo re di greco fantastico che ci fece ap- Cacciari. Al nome di Pirandello è la filosofia. Non ho nessun tempo per
sant’anni dopo l’edizione originale. in mente. Kafka fu una rivelazione. passionare. Si chiamava Rossi. Inse- legata la sua passione per il teatro: «Il seguire l’evolversi della letteratura,
Prende in mano Atene e Gerusalemme Assolutamente non lo trovai noioso. gnava letteratura latina all’università fratello di mia madre, Arnaldo Momo purtroppo».
di un altro russo, il filosofo Lev Se- Anzi, lessi uno in fila all’altro Il castel- e greco da noi al liceo Marco Polo. - è ancora vivo anche se ha più di 90 Che cosa cerca ancora nei classici, nella
stov, pubblicato con testo a fronte da lo e Il processo. Mi ricordo la prima let- Pazzescamente severo, leggendario. anni - era stato cofondatore con altri memoria, in un mondo che sembra
Bompiani: «Per questa collana Gio- tura del Processo, andai avanti ininter- Un anno rimandò a ottobre tutta la di iniziative culturali nell’immediato guardare solo avanti?
vanni Reale meriterebbe il Nobel per rottamente tutta la notte a ridere. E classe. Però era affascinante lettore, dopoguerra e per tutta la vita ha fatto «Se la memoria è intelligente ha qual-
la diffusione della cultura». Ne con- forse non avevo torto». traduttore. Da lì è rimasto l’amore in- attività teatrale. Fra le esperienze che cosa a che fare con il futuro. Lì c’è
fronta il prezzo con quello di alcuni Incontrò presto la filosofia? condizionato per la tragedia greca». che mi hanno segnato è stato da speranza. Se invece dobbiamo guar-
volumi Belles Lettres, «inarrivabili». «A quattordici, quindici anni comin- E l’amore per i filosofi? ragazzo frequentare le sue letture dare solo avanti e nel guardare solo
Sebbene sia un sabato mattina pre- ciai a sentire la piccola vocazione». «Venne all’università. Più tardi mi so- teatrali, una cosa bellissima, senza avanti intendiamo soltanto che il pros-
sto, Cacciari è atteso al Comune e poi Subito con Nietzsche? no riappassionato della filosofia clas- messe in scena. A volte prime simo anno il pil deve aumentare dell’1,
a due inaugurazioni: all’Arsenale e a «Comperai all’usato la Volontà di po- sica greca: dopo aver scritto Krisis, ho assolute per l’Italia. Ionesco, Beckett, del 2 o del 3 per cento, allora certa-
Rialto. Continuiamo a parlare in cal- tenza nella traduzione oscena dei Fra- ripreso sistematicamente a rilegger- Miller li ho sentiti da lui a 14, 15 anni». mente queste cose qua non c’entrano
le, in vaporetto tra saluti e strette di telli Bocca, che ho ancora, preziosa mi i greci». un cazzo».