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k ronstadt 21

© Massimo Ghimmy

periodico bimensile
Numero 21
Mercoledì 15
Febbraio 2006

Coraggio Pavia
Giovedì 19 gennaio la città di Pavia si
è fatta bella per la visita del presidente
Ciampi, ripulendo persino le scritte sui
muri (la settimana prima, in modo da
lasciare tutto il tempo necessario ai graffi-
tari per rimetterle più belle).

Nella foto accanto il Presidente ci saluta


sullo sfondo delle macerie della SNIA, che in
passato è stata un’importante industria per
la città, assumendo e poi licenziando intere
generazioni di cittadini. I resti dello stabile,
lasciati a se stessi per troppo tempo, sono
stati popolati da numerose famiglie extraco-
munitarie, in gran parte senza permesso di
soggiorno, che convivevano in questa “area
dismessa” a due passi dal centro in
condizioni di grande degrado.

Coraggio Pavia.
Simone Leddi/A.F.A.&G.

Nonostante i negozi che chiudono, le fab-


briche suicide, “l’università della ricerca”, e
i focolai di problemi sociali, come appunto
la SNIA, che le istituzioni vorrebbero, dopo
essersene tardivamente occupate, trasforma-
re in giganteschi centri commerciali.

Coraggio Pavia.

Teoria e pratica dei mondi paralleli S.N.I.A.


Cerchiamo di andare al di ne frega di ‘sti terroni.)? Il nome “SNIA Viscosa”, oggi,
là della retorica delle parole Parla della Pavia del volonta- ricorda ai cittadini pavesi, quel-
del Presidente Ciampi (http: riato e delle iniziative culturali l’area (situata in via Montegrap-
//www.quirinale.it/Discorsi/ che muoiono nell’indifferenza pa), da lungo tempo dismessa,
Discorso.asp?id=28443) su Pavia generale a meno che non siamo ma che in passato tanto ha
che è ricca e scontenta, su Pavia sponsorizzate dal Comune o da cambiato l’economia della pro-
che deve investire sugli universi- quelli del riso? vincia.
tari (e dàgli con il Ghislieri e il Parla della Pavia degli ambulan-
Attualmente una porzione del-
Borromeo e la IUSS, come se ne ti, degli immigrati che la notte
servissero ancora: ce ne scampi), dormono alla SNIA? l’ex fabbrica è stata recuperata
sul modello di sviluppo basato Pavia è tutta una serie di questi da aziende ed enti pubblici che
sulle risorse del territorio; sì in- mondi paralleli, di questi circuiti hanno ristrutturato alcuni spazi
somma vorremo chiedere ma... chiusi, che ogni tanto si incontra- per adibirli ad uffici, ma c’è an-

Non di solo terziario


Presidente, di quale Pavia parla? no e si scontrano e magari fanno cora una gran parte della strut-
Parla della Pavia ricca e sconten- cortocircuito; Pavia è un esempio tura, lasciata all’abbandono del
ta dei professionisti, dei primari del punto a cui ci ha portato l’at- tempo e delle intemperie, che
d’ospedale e dei professori d’uni- tuale modello di sviluppo, va bene è costantemente occupata da
versità riuniti nella lega degli siamo ricchi e abbiamo lo sto- clandestini più o meno regola- Il declino industriale di Pavia terziario. E’ una teoria in voga
straordinari gentleman (leggi: maco pieno, ma a quale prezzo? ri. Nonostante gli sgomberi e le non è evento recente e non può dall’inizio degli anni Novanta
massoneria)? Abbiamo imparato ad ignorare demolizioni effettuate da parte essere imputato solo alla crisi e certo ha avuto una sua vali-
Parla della Pavia di quelli che si quello che ci lasciamo dietro com- delle forze dell’ordine, questi che sta investendo il paese ne- dità. L’Italia era (ed è) piena di
svegliano alle sei per andare a prandoci l’iPod, e quando tra dieci “invisibili” continuano ad occu- gli ultimi anni. Tuttavia, anche potenzialità perché il livello di
lavorare a Milano, quelli che la anni rimpiangeremo una birra in
pare l’area. a Pavia scontiamo il fallimento sviluppo tecnologico e gestio-
sera tornano tardi e devono an- centro o salteremo in aria in me-
dare all’Esselunga ché è l’unico tropolitana, l’unico conforto sarà La “Società di navigazione italo- di un’illusione che, da una de- nale dei servizi era così basso
negozio aperto? leggere l’analisi sociologica del americana” è stata fondata da cina d’anni a questa parte, ha che qualsiasi iniziativa in quel
Parla della Pavia dei commer- Corriere della Sera, se volete vi Riccardo Gualino e da Giovanni attraversato l’Italia, vale a dire senso non poteva che trovare
cianti che non sanno più cosa in- anticipiamo ora cosa scriveran- Agnelli nel 1917 e si prefiggeva che si possa basare un’eco- fortuna. Dove non c’è nulla o
ventarsi (e nessuno dice che forse no: gli immigrati di seconda gene- continua a pagina quattro... nomia solo sullo sviluppo del quasi, qualsiasi iniziativa, an-
sarebbe più utile un altro paio di razione e l’integrazione culturale, che minima, è già un’avanzata.
negozi e locali in centro piuttosto le sacche di disoccupazione e il Largo allora allo sviluppo dei
che il fantomatico poliziotto di sottoproletariato, e poi diciamolo: servizi e, non ultimo, al turismo
quartiere)? il libero mercato e la società del che è sempre stato importante
Parla della Pavia degli universi- benessere più o meno collettivo ci ma oggi ha bisogno di sempre
tari (e diamine è facile pensare hanno fatto scoprire che siamo nuova innovazione, di capacità
agli universitari come un corpo tutti malati di depressione. d’impresa e d’attenzione alla
unico, ma potremmo parlare di Caro Presidente, al di là della
domanda, soprattutto nel sud
quelli che sono in appartamento, retorica della Patria e del damo-
Italia. Tutto questo è bene, ma
rispetto a quelli che sono in col- se da fa’, nemmeno una parola
legio, rispetto a quelli che fanno sul fatto che tutto sommato vuoi non basta. Il declino dell’indu-
i pendolari, rispetto a quelli che mettere la comodità di un centro stria italiana, dell’innovazione,
sono qui in Erasmus; è facile dire commerciale sulla Vigentina in degli investimenti e della ri-
che bisogna investire su di loro più e di un locale in centro che cerca, rivela la fragilità di un
mentre è difficile dire che Pavia rompe le balle fino alle due di sistema e la pochezza di una
munge da loro affitti in nero e notte in meno? classe imprenditoriale inetta,
serate in disco e per il resto, chi se Domenico Santoro continua a pagina quattro...
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i soldi sono tanti, milioni di milioni, li ha tutti Berlusconi, chissà che se ne fa

strumenti Noisetier, Septidi, 27


Pluviôse, An CCXIV

Legge 194: trent’anni dopo


Diritti della donna e coscienza civile
Il giorno 22 maggio 1978 in psichiche, sociali o famigliari, scelta della donna.
Italia viene approvata la legge per le quali la prosecuzione La commissione d’indagine no-
n. 194 che sancisce le nor- della gravidanza risulterebbe minata dal Governo, quest’an-
me per la tutela sociale della dannosa per se stessa e per il no, ha decretato che la legge
maternità e sull’interruzione bambino. 194 è “un’ottima legge”.
volontaria della gravidanza. La legge prevede che la donna La manifestazione indetta il 14
Nel 1981 la popolazione italia- abbia la possibilità di rivolgersi gennaio 2006 a Milano in dife-
na attraverso un referendum a strutture socio-sanitarie sta- sa della 194, ha ribadito forte-
abrogativo si esprime a favore tali (consultori) per chiedere mente il valore e l’importanza
della legge 194. assistenza sia nel caso in cui sociale di questa legge.
Dunque lo Stato garantisce alle scelga di interrompere o por- Ma perché, a quasi trent’anni
donne il diritto alla procreazio- tare a termine la gravidanza. dal decreto legge, si parla an-
ne cosciente e responsabile e I consultori devono garantire cora così tanto di 194?
riconosce il valore sociale del- i necessari accertamenti medi- Perché questa legge viene an-
la maternità. Questo significa ci e devono esaminare con la cora messa in discussione?
in pratica che l’interruzione di donna e con il padre del conce- E’ stata applicata correttamen-
gravidanza può essere richiesta pito, ove la donna lo consenta, le te?
dalla donna entro i primi no- possibili soluzioni di problemi Noi, da qui, daremo inizio alla
vanta giorni dal concepimento, proposti. Il tutto nella massima nostra commissione d’indagi-
nel caso in cui la stessa don- riservatezza e nel massimo ri- ne.
na accusi circostanze fisiche, spetto della dignità e libertà di Kavida e Lidia

La Gaia Scienza
L’impatto di Darwin sul pensiero moderno.
L’evoluzione per selezione na- Darwin privò l’antropocen- turo della nostra comunità,
turale, come ogni altro dato o trismo dei suoi fondamenti: della nostra popolazione ed
teoria della scienza, appartiene l’uomo non è una creazione intraprendere i passi necessari
a quella sfera della conoscenza separata ma ha una comune anche se questi sono dolorosi
che non produce verità etiche, origine ancestrale con tutti gli per il singolo individuo. Que- Milano, 14 gennaio 2006. Foto di Esther_G.
http://www.flickr.com/photos/bellyar/87022856/in/7-alt72057594048690040/
che non si pronuncia in merito organismi. sta lezione è sicuramente la
al bene e al male, né può farlo, Anche se già Kant scrisse che più difficile conseguenza delle
e se vuole restare fedele alla
sua natura scientifica non può
“la natura umana si pone sui
gradini di mezzo della scala
teorie darwiniane.
Inoltre la selezione naturale
Pensare da sé
confrontarsi con alcuna genesi degli esseri”, è bene sottolinea- assunse un ruolo determinan-
mitica o religiosa. Nonostante re che sarebbe un grave errore te nel rigetto del determini- Il problema delle minoranze
ciò, Darwin ci ha mostrato smo, rimpiazzandolo con una
come nuove teorie scientifiche fiducia nei ruoli dei processi e la contraddittorietà
possono incidere profonda- stocastici, del caso e di fatto-
mente sullo “spirito del tempo” ri contingenti. Va da sé che dello stato-nazione
e condizionare per sempre la il rigetto del determinismo
visione della realtà. ha profonde conseguenze su Il problema delle minoranze ne”. La novità risulta quindi dal
Cominciamo con il creazioni- molti problemi filosofici, ad nasce nel periodo tra le due “riconoscimento che milioni di
smo. Il radicalismo della se- esempio il libero arbitrio as- guerre mondiali, quando si persone vivevano fuori della
lezione naturale sta nella sua sume una nuova complessità: tenta di risolvere la questione normale protezione giuridica e
capacità di detronizzare alcune non c’è più la forza delle leg- delle nazionalità dell’Europa avevano bisogno per i loro di-
delle più profonde consolazio- gi universali che determina orientale e meridionale (ri- ritti elementari di un’ulteriore
ni del pensiero occidentale, in ogni cosa dall’inizio alla fine e maste senza stato in seguito garanzia da un organismo ester-
particolare l’idea che la bene- rende possibile una completa alla dissoluzione degli imperi no”. I trattati sulle minoranze
volenza, l’ordine e lo squisito predizione, ma priva l’uomo di austro-ungarico e zarista) con mettevano in luce ciò che fino
disegno della natura provino ogni tipo di iniziativa. Invece la creazione di stati nazionali. allora era rimasto implicito nel
l’esistenza di un creatore onni- sappiamo che i processi cau- Nacquero nuovi stati laddove sistema degli stati nazionali,
potente e benevolo che ci ama sali sono molto complessi ed mancavano le condizioni ne- cioè che “soltanto l’appartenen-
più di tutti (versione teologica offrono ad ogni individuo nu- cessarie: “l’omogeneità di po- za alla nazione dominante dava
vecchio stile), o quanto meno andare all’altro estremo e dire merose occasioni di esercitare polazione e il radicamento alla veramente diritto alla cittadi-
che la natura segua direzioni che l’uomo altro non è che uno il libero arbitrio. terra”[1]. Fu naturale, una volta nanza e alla protezione giuridi-
privilegiate e che gli esseri degli animali. L’uomo si è evo- Infine, dovrebbe essere evi- raggruppati più popoli in uno ca”: i gruppi allogeni dovevano
umani facciano parte di uno luto in un essere caratterizzato dente che uno dei maggiori stesso stato, affidare il governo sottostare a leggi eccezionali in
schema sensato che governa non soltanto da elevata intelli- contributi portati da Darwin ri- a uno di essi, “promosso al ran- attesa di una completa assimi-
il tutto: quest’ultima versio- genza ma anche dal possesso sulta proprio l’aver pensato in go di popolo statale”, e formare, lazione. Dalla corrispondenza
ne, più moderna e più laica, del linguaggio, cioè di una termini di popolazione, per cui altrettanto arbitrariamente, un di fatto tra il possesso della
è stata fatta passare per una peculiare capacità di comuni- tutti i raggruppamenti di orga- gruppo di nazionalità definite cittadinanza e il “diritto ad ave-
sorta di “riconoscimento” del- cazione che gli permette di tra- nismi viventi (tra cui l’uomo) “minoranze” sotto la protezione re diritti” emerge la contrad-
l’evoluzionismo da parte della mandare la propria cultura. sono popolazioni costituite da di norme internazionali. Il pro- dizione, intrinseca al concetto
Santa Sede (Giovanni Paolo II Al tempo di Darwin vi era una individui tutti diversi tra loro. blema dell’autodeterminazione di stato-nazione, tra i suoi due
parlò di uomo-apice dell’evolu- fede generalizzata nella venuta Ciò porterebbe ad un rifiuto e dell’indipendenza dei popoli elementi costitutivi: lo Stato,
zione ma il processo evoluti- di un mondo migliore, un cre- degli aspetti tipologici del raz- dell’est non fu quindi risolto, struttura universalistica volta
vo, in quanto tale, non ha né do che qualcosa di intrinseco zismo: non è più consentito dal momento che la maggioran- a garantire i diritti di tutti, e la
massimi né minimi; e se per al mondo avrebbe portato un fare affermazioni basate su za degli abitanti di questi nuovi nazione, costruita sull’idea di
evoluzione si intendesse erro- futuro migliore: ciò viene indi- gruppi di popolazioni umane stati costituiva “delle eccezioni omogeneità etnica, quindi sul
neamente l’adattamento della cato come teleologia cosmica. (bianchi, neri, asiatici) perché ufficialmente riconosciute e presupposto di una comunità
specie, allora gli organismi più Anche grazie a Darwin non ciascun individuo è diverso protette da speciali trattati”. escludente.
evoluti sarebbero alcune spe- possiamo contare più su questo dall’altro. Chiaramente l’eredi- L’importanza di questi trattati Silvia Patrizio
cie di batteri!). assunto, dobbiamo incomincia- tà di Darwin non è stata ancora consiste nell’essere garantiti da 1: Questa e le seguenti citazioni
Ma sicuramente la tesi più re a pensare maggiormente al pienamente adottata dalla no- un organismo internazionale: sono tratte da Hannah Arendt, Le
devastante per i suoi contem- futuro del genere umano nel stra cultura. per la prima volta si costituisce origini del totalitarismo, ed Einaudi,
poranei (ma non solo) fu che suo insieme, o anche al fu- Alessio Vagnoni “la minoranza come istituzio- Torino, 2004, cap XII.
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kronstadt è utile anche per asciugare le vostre ultime gocce...

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Pluviôse, An CCXIV
Ma chi ci crede più alle storie
terza pagina languido? Siamo così grave-
strappa lacrime? Siamo profon-
damente segnati dal mito di
Secs in de Cronstad mente affetti dalla “Sindrome
di Amélie” da guardare le storie
Pretty Woman, dall’idea che le altrui come migliori e da pre-
storie d’amore finiscano sem-
pre a buon fine…
Ma chi l’ha detto che le storie d’amore sono romantiche? cluderci un amore per il timo-
re di confrontarlo con quello
Ma la realtà è sempre troppo altrui…
diversa. Quanti hanno incon- Allora sapete che vi dico? Sa-
trato la persona della loro vita, ai cartoni animati! grigio diventa azzurrino, la neanche lei… Non ci potevano rebbe stato meglio se Julia Ro-
se ne sono innamorati in ma- Cresciamo così col mito della gente monotona in fin dei con- insegnare che la vita è “legger- berts avesse continuto a fare la
niera travolgente per poi esse- storia romantica che ci stra- ti diventa simpatica, il vuoto si mente” più complicata, che i battona e se Gibran non avesse
re ricambiati? Personalmente, volge la vita, che ci cambia colma. In realtà non è ciò che malintesi sono all’ordine del mai detto: “se guardi il cielo
le storie d’amore le ho dovute l’esistenza, che interrompe la ci circonda a cambiare, siamo giorno e che i baci alla Anita e fissi una stella, se senti dei
costruire faticosamente giorno monotonia dei calendari tut- noi. Ekberg ormai non li sa dare più brividi sotto la pelle, non co-
dopo giorno e, a volte ho per- ti uguali e ci trasporta verso Ma poi, qualcuno me lo vuole nessuno? prirti, non cercare calore, non
sino dovuto maledire tutto il un’isola che non c’è. In realtà spiegare se quella gran bal- Infine, quando mai si è visto è freddo ma è solo amore”… Sa-
tempo sprecato. Sin da piccoli è vero che quando siamo in- dracca di puffetta uno straccio che dopo un litigio è sempre remmo tutti al caldo, più felici
siamo inondati da storie d’amo- namorati siamo, di fatto, colti di tesserino blu se l’è preso? l’altra persona a rincorrerci e/o e compiaciuti della realtà.
re improbabili… Basti pensare da una sorta di raptus: il cielo Credo che non l’abbia mollata supplicarci con uno sguardo empiema@genie.it

Milano 35
Anno 2025 In risposta, gli abitanti di via ribaldinamente ha risposto
cronache dalla fu Pavia Sirocomi, ribattezzati dall’opi- “Obbedisco”.
nione pubblica “lo zoccolo Da rilevare inoltre la piena
Hanno chiuso il Sottovento. duro della resistenza contro solidarietà dell’Arci, il quale
Di nuovo. l’invasore becero e zozzettaro”, in segno di protesta ha pro-
Era dai tempi del golpe che la hanno annunciato la costitu- clamato l’apertura mattutina
pubblica autorità non focaliz- zione di un fondo comune per e pomeridiana, il ribasso del
zava la propria attenzione sul- la costruzione di un campo prezzo del caffè espresso,
la storica e oramai famigerata minato sito nelle adiacenze l’omaggio di un cuba libre ogni
osteria. del locale. due, birra a fiumi, montagne
Secondo l’agenzia ANSIA bat- “Avremo mine anticarro di di salatini, l’elisir dell’eterna
tuta in questi giorni, causa ultima generazione, mine an- giovinezza e una notte di fuoco
della chiusura è stata “l’aver tiuomo a scoppio immediato, con Mercedes Bresso per ogni
dato ristoro e alloggio a malfat- mine anticomuniste che se venti euro di consumazione.
tori, prostitute, spacciatori di pestate cantano faccetta nera” Il gestore, intervistato sulla
droga, integralisti comunisti, queste le dichiarazioni del por- vicenda, ha commentato tra
terroristi, neo brigatisti, ex tavoce del gruppo di cittadini. l’ilarità generale: “Ci dispiace
brigadieri, radicali latitanti, Inutile dire come la cosa ab- davvero per la chiusura del
radicali liberi, Satana e Gianni bia avuto ripercussioni su Sotto, ma noi resisteremo an-
Minà”. tutta la popolazione autoctona che per loro”.
Come di consueto si è assistito che, nel deliquio generale, ha L’onda lunga della notizia è
alla solita sommossa popolare preteso la costruzione di un addirittura arrivata fino a Mi-
guidata dal nucleo nazional-in- mausoleo alla memoria dei lano1 dove il governatore Bet-
surrezionalista del Bar-A-Tool sopracitati partigiani del buon tino Berlusconi ha proposto,
il quale, nell’ultimo volantino, costume “affinchè possano ri- come via di risoluzione della
ha promesso di mettere la cit- cordare con chiarezza chi sono controversia, un referendum
[...] tà a fuoco e fiamme nel nome
“della libertà, della birra, del
e da dove vengono (alla faccia
dell’Alzheimer)”.
dal titolo “Dario o Barabba?”.
E intanto è scesa la nebbia.
Che e di Dax” (sic). L’amministrazione locale ga- Il Piccolo Esteta
Proponiamo, dopo “la masa” un’altra celebre lirica di Cesar Vallejo, poe-
ta peruviano la cui influenza in Sudamerica è stata anche maggiore di
quella di Neruda. Nato a Santiago de Chuco nel 1892 e morto a Parigi
nel 1938, la sua vita fu segnata da infiniti travagli e avversità, e conobbe
anche il vagabondaggio e gli stenti. Los heraldos negros, del 1918, è il suo
primo libro, da cui traduciamo la poesia che dà il nome alla raccolta.

L’araldo nero Los heraldos negros


traduzione di Teodoro Carrera e Simone Mattoli di Cesar Vallejo

Ahi, sferzate nella vita, così forti... Io non so! Hay golpes en la vida, tan fuertes... ¡Yo no sé!
Sferzate, come nate dall’odio di Dio, quasi Golpe como de l’odio de Dios; como si
davanti a loro la risacca di tutto il sofferto ante ellos, la resaca de todo lo sufrido
facesse pozza nell’anima... Io non so! se empozara en el alma... ¡Yo no sé!

Son pochi, ma sono... aprono fauci oscure Son pocos; però son... Abren zanjas obscuras
nel più feroce dei volti e nei più robusti torsi en el rostro más fiero e nel lomo más fuerte.
li diresti di un’orda di barbarico attila; Serán talvez los potros de bárbaros atilas;
o gli araldi neri che la Morte ci invia. o los heraldos negros que nos manda la Muerte.

Son le alte cadute dei Cristi dell’anima Son las caidas hondas de los Cristos del alma
di alcunché di adorabile che il Destino bestemmia de alguna fe adorable que el Destino blasfema.
quelle sferze sanguinanti son le crepitazioni Esos golpes sangrientos son las crepitaciones
di qualche pane che a bruciarsi in forno ci si nega. de algún pan que en la puerta del horno se nos quema.

E l’uomo... povero... povero! Lui gira gli occhi intorno, come Y el hombre... Pobre... Pobre! Vuelve los ojos, como
quando sopra le spalle una mano ci chiama. cuando por sobre el hombro nos llama una palmada;
Gira gli occhi pazzi e tutto il vissuto vuelve los ojos locos, y todo lo vivido
diventa una pozza stagnante, una discarica di colpa se empoza, como charco de culpa, en la mirada.
[per tutto lo sguardo.

Ci sono dure sferzate nella vita... Io non so! Hay golpes en la vida, tan fuertes... ¡Yo no sé!
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sottovento? no, sotto inchiesta

cronache Noisetier, Septidi, 27


Pluviôse, An CCXIV

...continua da
Non di solo terziario Risvegli d’inverno
Reg. Trib. PV n°594 - Stampa: Cooperativa Sociale “Il Giovane Artigiano”, Pavia - Chiuso in Redazione 7-2-2006 - Tiratura 2000 copie - 2006, Alcuni diritti riservati (Attribuzione–NonCommerciale–Condividi allo stesso modo)

pagina uno

nepotista, miope, arrembante, di lavoro volati via. Non è


pusillanime e priva di etica facile dire cosa accadrà, chi do-
riequilibrata con una battaglia
sociale durissima che non può
Allucinazioni poetiche dalla stanza della Leda
che, a fronte delle difficoltà vrebbe intervenire e chi lo può essere dimenticata. No, non è
presenti in tutta Europa, ha fare realisticamente. Ciò che quella la strada da seguire, ma Risvegli d’inverno: questo il ti- tica per un momento i freddi
preferito capitalizzare con la è certo è che la competizione è quella contraria. E’ la strada tolo della raccolta poetica che paesaggi della propria anima,
finanza sottotassata e delocaliz- non può essere fatta sul terreno dell’allargamento dei diritti su presentiamo. Scriveva Sandro anzi li trasforma in cristalli, in
zare dove la manodopera è più dell’abbassamento dei diritti dei scala planetaria, anche con il Penna che “la vita è…ricordarsi gioielli per la sua giovane musa
debole e quindi sottopagata e lavoratori, alla rincorsa di paesi ricatto se necessario, facendo di un risveglio”, ma cos’è un ri- la cui chioma è dorata come il
sfruttata. E i risultati si sono vi- dall’economia selvaggia senza pesare sul bisogno di investi- sveglio? Mah, forse banalmente sole, come il grano. Con lei sco-
sti: capitali sottratti alla ricerca, legge e senza dignità come la menti di questi paesi la richiesta la mattina, la primavera, un pre territori lontani e assapora
perdita di capacità innovativa, Cina e l’India. Noi in Europa di maggiori tutele salariali e di nuovo sole, una partenza? Ma profumi esotici, con lei “audace
dismissione persino di attività conosciamo già quella fase del condizioni di lavoro. Perché sia esistono anche risvegli diversi, e curiosa creatura” intreccia
funzionanti, in attivo, come è capitalismo, la fase dell’ascesa chiaro che l’industria non è solo senza tempo né spazio, risvegli il più pericoloso dei giochi,
avvenuto anche a Pavia, senza forsennata che si alimenta del- impresa fatta per il profitto di freddi, di una nebbia che diso- quello dei sensi; l’incosciente
preoccupazione alcuna per la lo sfruttamento indiscriminato pochi, ma anche strumento at- rienta e paralizza; lì “la melodia fanciulla è una piccola strega
responsabilità sociale dell’im- della manodopera. La conoscia- traverso cui si costruisce civiltà. d’esordio stride col sottofondo che ammalia il poeta fino a
presa, quelle centinaia di posti mo già, l’abbiamo già passata e Matteo Canevari di suoni sconnessi che ci ac- renderlo “inerme e tremante a
compagna; e non possiamo subire i suoi intenti”. E sebbene
...continua da
pagina uno L’Inchiesta che interrogarci sul come e sul
quando”: questi i risvegli d’in-
consapevole della sconfitta che
li attende entrambi, non può
verno del giovane Simone Ali- più fare a meno degli incan-
S.N.I.A. prandi, puntuali cornici emoti-
ve del suo progetto letterario.
tesimi e delle pozioni di lei,
divenuta ormai “sua inevitabile
Un poeta che qui si sperimenta droga sintetica”.
“Neve Chimica”: nei giorni di attore e spettatore delle proprie Le poesie di Simone Aliprandi
pioggia, a causa degli acidi di allucinazioni poetiche, che ci coinvolgono, poiché rivisita-
cui era satura l’aria nell’area inscenano, ora in veste di im- no con forza visionaria i dram-
della SNIA, le goccioline si tra- provvisate recite, ora di deliran- mi, i desideri e le contraddizio-
sformavano in vera e propria ti visioni, l’eterno e mai sanato ni dell’uomo di oggi, che come
neve, anche a temperature non conflitto tra intelletto e potenza quello di ieri, ha paura di sé,
vicine allo zero. dei sensi. Così, la manifestazio- delle proprie fragilità, dei pro-
Si può facilmente comprendere ne del risveglio, come a teatro, pri sentimenti, ma al contempo
come la SNIA non fosse l’am- si esplica e si dispiega in più anela all’infinito, all’eterno,
biente più sano dove vivere. atti. Come ovattato da un ragio- perché vorrebbe diventare Dio.
Molto probabilmente, tuttora, nevole sonno, il poeta prende Arricchito dalle pregevoli illu-
gli immigrati che la occupa- inizialmente coscienza di sé, strazioni di Pier Antonio Man-
no, dividendosi un materasso si scruta, quasi da lontano, e ca, Risvegli d’inverno è un dono
con topi e insetti, sono esposti comprende la propria dimen- prezioso per coloro che non
anche ai residui di sostanze sione di uomo relegato entro smettono mai di interrogarsi
all’epoca usate per la creazione confini stretti, frustrato dall’im- sulla vita e che coraggiosamen-
della seta artificiale. possibilità di valicarli. Si risve- te scelgono talvolta di perdersi
Attualmente la SNIA è una gliano sensazioni accantonate, in se stessi, pur rischiando di
delle aree più studiate e con- e formicola sotto pelle ciò che risvegliarsi in una realtà che fa
trollate di Pavia; sono molte le Aliprandi definisce “substrato ancora più paura di prima.
lo scopo di effettuare dei tra- mattina alla sera i lavoratori
fotografie scattate ed i filmati emozionale”. Proprio emozioni Risvegli d’inverno è anche
sporti oceanici. Prima di que- che d’inverno non vedevano
girati più o meno legalmente al- “effimere, ma irrinunciabili”, un’ottima occasione di rifles-
sta data, a Pavia, era già attiva neanche la luce del sole. Di
l’interno dell’ex fabbrica. Tanti alcune più in superficie nate da sione per tutti i “giovani illu-
una fabbrica chiamata “Viscosa fatto quella era una cittadina a
sono i progetti che attendono di poco, altre da tempo deposita- si” come il protagonista delle
Pavia” che produceva seta arti- tutti gli effetti, con case per i
essere approvati per il recupe- tesi a fondo, pongono al poeta poesie; egli è sì in balia di sé e
ficiale. Il cambiamento di nome dipendenti, asili dove mettere
ro delle parti ancora dismesse. un’alternativa “al freddo abban- dell’incerto, ma non dispera, sa
della SNIA in “Società di navi- i bambini e tutto il resto.
Non dovrebbe essere lontana donarsi al ciclo del sonno”. Lui che il letargo contemplativo o il
gazione industria e commercio” La progressiva crisi della socie-
la bonifica di tutta la struttura, non solo vi si abbandona, ma risveglio terrificante non saran-
e l’ingresso in società di Alberto tà torinese, con la conseguente
anche se non si sa con certezza ne viene completamente tra- no mai le eterne prigioni della
Fassini, principale imprendito- diminuzione degli affari (dovu-
cosa diventerà la vecchia SNIA volto, fino a cedere all’impeto sua anima, poiché esiste un
re della viscosa in Italia, hanno ta anche al fatto che sia Agnelli,
Viscosa. dei sensi contro cui la ragione rifugio, una via di salvezza nei
determinato un’inversione di sia Gualino hanno lasciato la
Matteo Pellegrinuzzi nulla può più. suoi sogni abbaglianti, in quel
rotta: nel 1920 la fabbrica pave- società), ha provocato una vera
se venne acquisita e cambiò il catastrofe, licenziando un gran Il poeta dunque, dando sfogo brillare di occhi che ancora una
suo nome in “SNIA Viscosa”. numero di persone. Ma c’è ai suoi inverni più recondi- volta lo inducono “a seguire
Pochi sanno che Gualino era so- un’altra faccia della medaglia: ti e dolorosi, compie un iter quella goccia di linfa sgorgata
cio fondatore anche della FIAT le sostanza usate per la produ- emozionale culminante nelle dal solito ramo di spine.”
di Agnelli. Questo sodalizio, zione della viscosa erano di ori- tredici poesie Cristalli di neve
partito da una forte amicizia, gine chimica e contaminavano per bionde creature. Qui dimen- Sara Pozzoni
ha determinato la nascita dei l’ambiente e le persone. Queste
due gruppi che, più di tutti, sostanze penetravano nella fal-
hanno tolto i contadini dalle da acquifera, dando all’acqua
campagne, per chiuderli nelle pavese quell’odore sulfureo che I disegni in questo numero sono di Angelo Rindone - Hacker Art
fabbriche. ancora oggi presente (tuttavia www.inventati.org/hackeralbum
Rastrellando persone da tutta studi universitari dimostrano La vignetta in questo numero è di Matteo Amighetti
la provincia, incrementando la che l’acqua è potabile). Le foto di seconda pagina sono state scaricate da
popolazione cittadina, la SNIA La diffusione nell’aria di sostan- Flickr - http://www.flickr.com - foto di Esther G
ha dato ricchezza economica, ze artificiali, provocava quello e da http://www.ceha-madeira.net
chiudendo in fabbrica dalla strano fenomeno chiamato Le foto di quarta pagina sono di M.S./A.F.A.&G.

Sottovento sotto la bufera


ronstadt
Giovedì 2 febbraio ha avuto tentativo dei gestori di risolvere i clienti a non sostare davanti Abbonamenti:
periodico bimensile
luogo una conferenza stampa non per vie legali la controver- al locale. Chiedono un punto di
Numero 21 non ancora, ma stiamo
indetta dal locale Sottovento con sia sull’inquinamento acustico incontro con le istituzioni per
collaborazione del Circolo Arci di prodotto dai ragazzi uscenti dal tutelare le attività dei giovani, sot- www.kronstadt.it lavorando per voi. Presto
via Siro Comi. Tema, il processo locale la sera. I gestori dichiarano tolineando che questi posti sono info@kronstadt.it per gli abbonati un origi-
da celebrare il 14 febbraio con di aver sempre cercato il dialogo occasione di incontro e di cultura, nale dono l’originale tova-
da una parte i gestori del Sotto- per tutelare la quiete dei vicini, e non devono essere allontanati
vento e dall’altra alcuni cittadini progettando nuovi lavori per in- dal centro di una città che vive glietta decorata a mano
http://creativecommons.org/
oppostisi, con ricorso al TAR, al sonorizzare le pareti e invitando per gli studenti. licenses/by-nc-sa/2.0/it/legalcode/ da un prestigioso artista.

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