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Italo Calvino
L'inferno dei viventi non qualcosa che sar; se ce n' uno, quello che gi qui, l'inferno che abitiamo tutti i giorni, che formiamo stando insieme. Due modi ci sono per non soffrirne. Il primo riesce facile a molti: accettare l'inferno e diventarne parte fino al punto di non vederlo pi. Il secondo rischioso ed esige attenzione e apprendimento continui: cercare e saper riconoscere chi e cosa, in mezzo all'inferno, non inferno, e farlo durare, e dargli spazio. (Italo Calvino, Le citt invisibili, 1972)
Italo Giovanni Calvino Mameli, noto come Italo Calvino (Santiago de Las Vegas de La Habana, 15 ottobre 1923 Siena, 19 settembre 1985), stato uno scrittore e partigiano italiano. Intellettuale di grande impegno politico, civile e culturale, stato uno dei narratori italiani pi importanti del Novecento. Ha frequentato molte delle principali tendenze letterarie a lui coeve, dal Neorealismo al Postmoderno, ma tenendo sempre una certa distanza da esse e svolgendo un proprio personale e coerente percorso di ricerca. Di qui l'impressione contraddittoria che offrono la sua opera e la sua personalit: da un lato una grande variet di atteggiamenti che riflette il vario succedersi delle poetiche e degli indirizzi culturali nel quarantennio fra il 1945 e il 1985; dall'altro, invece, una sostanziale unit determinata da un atteggiamento ispirato a un razionalismo pi metodologico che ideologico, dal gusto dell'ironia, dall'interesse per le scienze e per i tentativi di spiegazione del mondo, nonch, sul piano Italo Calvino stilistico, da una scrittura sempre cristallina e a volte, si direbbe, classica. I numerosi campi d'interesse toccati dal suo percorso letterario, sono meditati e raccontati attraverso capolavori quali la trilogia de I nostri antenati, Marcovaldo, Le cosmicomiche, Se una notte d'inverno un viaggiatore, uniti dal filo conduttore della riflessione sulla storia e la societ contemporanea.
Biografia
Dati biografici: io sono ancora di quelli che credono, con Croce, che di un autore contano solo le opere. (Quando contano, naturalmente.) Perci i dati biografici non ne do, o li do falsi, o comunque cerco sempre di cambiarli da una volta all'altra. Mi chieda pure quello che vuol sapere e Glielo dir. Ma non Le dir mai la verit, di questo pu star sicura. (Italo Calvino nella lettera a Germana Pescio Bottino, 9 giugno 1964 )
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Italo Calvino
Oppositore della guerra, tra il 1941 e il 1942, dopo aver completato gli studi presso il ginnasio-liceo G.D. Cassini, si trasferisce a Torino e si iscrive alla facolt di Agraria. Mentre prepara e sostiene gli esami dei primi anni, superati poi con successo ma senza convinzione, Calvino coltiva quelli che sempre pi marcatamente appaiono come i suoi veri interessi: la letteratura, il cinema, il teatro. Scrive La commedia della gente, un lavoro teatrale per un concorso letterario e Pazzo io o pazzi gli altri che presenter alla casa editrice Einaudi ma senza successo. L'ambiente culturale di Torino, che Calvino frequenta assiduamente, ed i fermenti politici di contrapposizione al regime, pi che mai vivi nel capoluogo piemontese, fondono in lui letteratura e politica. Grazie all'amicizia ed ai suggerimenti di Eugenio Scalfari (gi suo compagno al liceo), focalizza i suoi interessi sugli aspetti etici e sociali che coltiva nelle letture di Montale, Vittorini, Pisacane. Nel 1943 si trasferisce alla facolt di Agraria e Forestale di Firenze, dove sostiene pochi esami. Il 9 agosto 1943 ritorna a Sanremo. All'indomani dell'uccisione del giovane medico e comandante partigiano Felice Cascione per mano fascista (gennaio 1944), Calvino aderisce assieme al fratello Floriano alla seconda divisione d'assalto partigiana "Garibaldi" intitolata allo stesso Cascione. Egli si definisce un anarchico, ma in quegli anni di
Italo Calvino clandestinit impara ad ammirare gli esiti positivi dell'organizzazione partigiana comunista. Il 17 marzo 1945, quando ormai gli alleati sono in Italia, Calvino protagonista attivo nella battaglia di Baiardo, una delle ultime battaglie partigiane. Ricorder l'evento nel racconto Ricordo di una battaglia, scritto nel 1974. (Il suo nome da partigiano era "Santiago", dal nome del paesino cubano - Santiago de Las Vegas, vicino all'Avana - dove egli era nato 20 anni prima).[3] L'esperienza partigiana sar alla base del suo primo romanzo, Il sentiero dei nidi di ragno e della raccolta di racconti Ultimo viene il corvo. Nonostante lo stile neorealistico di questi romanzi giovanili, profondamente differente da quello del Calvino maturo e successivamente abbandonato, sono tuttavia gi presenti, sia pure allo stadio embrionale, alcuni elementi che caratterizzeranno la produzione successiva, in particolare la dimensione fantastica e la visione dal punto di vista del narratore, in questo caso gli occhi di un bambino.
Italo Calvino Dal 1955 al 1958 ebbe una relazione con l'attrice Elsa De Giorgi, moglie di Sandrino Contini Bonacossi. Dei due amanti esiste un carteggio conservato dal 1994 nel Fondo Manoscritti di Pavia, e in parte pubblicato dalla stessa donna che voleva dimostrare quanto quella relazione incise sul percorso intellettuale e artistico dello scrittore. La storia s'intrise di fosche tinte quando il marito della donna scomparve misteriosamente e non diede notizie di s finch non venne trovato suicida nei pressi di Washington nel 1975. L'epistolario, tenuto segreto per 25 anni, stato definito dalla studiosa Maria Corti come il pi bello del Novecento italiano[4]. Sul versante dell'impegno politico, l'idea di societ maturata con gli anni non cancella il suo spirito anarchico e libertario, anzi lo arricchisce e lo caratterizza nella forma di precisi interventi critici in occasione del XX Congresso del PCUS del 1956. Calvino esprime il dissenso per certi aspetti che la politica sovietica va prendendo, soprattutto in ragione della libera espressione e circa l'importanza della forma democratica. Ma non risparmia critiche neppure ad una certa chiusura culturale dei dirigenti del PCI, n a talune pratiche interne all'apparato. L'idea di un nuovo PCI riformato e rifondato, che ispira Calvino, dichiaratamente di matrice giolittiana. La disillusione per incolmabile solo pochi mesi dopo il Congresso, quando l'armata rossa invade l'Ungheria. Con i fatti di Poznan e Budapest matura in Calvino la decisione di abbandonare il partito. Il 1 agosto 1957 formalizzer con una lettera al Comitato Federale di Torino le proprie dimissioni, seguite a quelle di Antonio Giolitti. Spesso interviene su una rivista di intellettuali dissidenti "Citt aperta", a conferma che l'amarezza maturata a seguito di certe scelte del partito non degrada in qualunquismo, ma si fa critica puntuale e propositiva. Tra il 1957 e il 1958 si viene a creare quell'articolato connubio di poesie e musica che fu il Cantacronache, cui Calvino partecip scrivendo i testi di alcune delle pi famose canzoni (Dove vola l'avvoltoio?, Oltre il ponte, Sul verde fiume Po, Canzone triste).
Italo Calvino pagine dopo la sua morte in Bolivia, le quali furono pubblicate sul numero speciale dedicato al Che della rivista culturale avanera Casa de Las Americas. Quando a fine 1964 Calvino torn in Italia, a Torino e a Roma, dove si stabilir con la moglie ed il figlio di lei, Marcello Weil, dove lavorer presso la casa editrice Einaudi come addetto stampa, si attiv per co-fondare l'Associazione Nazionale di Amicizia Italia-Cuba. Poi nel 1965 nasce a Roma la figlia Giovanna Calvino (che si laureer poi a New York, dove andr a vivere con le royalties paterne). Il 12 febbraio del 1966 muore l'amico Elio Vittorini, al quale dedica il saggio Vittorini: progettazione e letteratura. Calvino traccia nel saggio il pensiero d'un intellettuale aperto e fiducioso, in dissonanza col pessimismo letterario di quegli anni, della decadenza e della crisi. All'indomani della morte di Vittorini, Calvino inaugura un periodo di meditazione, necessario forse ad elaborare il proprio vissuto, distante dal frastuono delle citt e della vita pubblica. Nell'estate del 1967 si trasferisce a Parigi per lavoro, assieme a tutta la famiglia, in una villetta della Square de Chtillon. Qui Calvino progetta di rimanere 5 anni, collaborando con intellettuali e letterati francesi; vi rester per 13, fino al 1980, anno in cui egli ritorna a Roma con la famiglia. A Parigi segue il dibattito culturale francese ma conduce una vita pressoch in disparte, pur frequentando alcuni intellettuali parigini come Georges Perec, Franois Le Lionnais, Jacques Roubaud, Paul Fournel, Raymond Queneau. Di quest'ultimo traduce I fiori blu, da cui la letteratura del maturo Calvino trarr gli aspetti pi umoristici ed i riferimenti cosmologici. Approfondisce la sua passione per le materie scientifiche e per il gioco combinatorio. I frutti di questo nuovo arricchimento gi si manifestano nella raccolta di racconti Ti con zero, vincitore del Premio Viareggio 1968. Premio che per Calvino rifiuta, ritenendo ormai tali manifestazioni letterarie semplice espressione retorica, anche se, successivamente, accetter altri premi letterari. Pubblica la prima edizione dell'antologia scolastica La lettura. Assieme a Guido Neri, Gianni Celati ed altri intellettuali, lavora al progetto per la realizzazione di una rivista sociale e letteraria a larga diffusione, destinata al grande pubblico. Mentre Calvino era a Parigi il suo amico Che Guevara venne ucciso il 9 ottobre 1967 in Bolivia. Il 15 ottobre 1967 (il giorno del suo 44 compleanno) scrisse un articolo a lui dedicato che fu pubblicato in spagnolo nel gennaio 1968 sulla rivista cubana Casa de las Americas, nel citato numero speciale tutto dedicato al rivoluzionario. Il testo originale integrale italiano fu pubblicato in Italia solamente trent'anni dopo, nel 1998, sul primo numero della rivista Che della Fondazione Italiana Ernesto Guevara presieduta dall'editore romano Roberto Massari. Tra il 1969 e il 1973 lavora ad alcuni progetti letterari e pubblica racconti e saggi su diverse riviste. Pubblica il racconto Il castello dei destini incrociati nel volume Tarocchi - Il mazzo visconteo di Bergamo e New York e i saggi Osservare e descrivere e Problema da risolvere, pubblicati nella nuova edizione del testo scolastico La lettura. Nel 1971 scrive Gli amori difficili per la collana "Centopagine" della Einaudi. Nel 1972 vince il Premio Feltrinelli conferito dalla Accademia nazionale dei Lincei, pubblica Le citt invisibili che sar finalista al XXIII Premio Pozzale 1974 per la letteratura. In quell'anno inizia anche una collaborazione con il Corriere della Sera che durer fino al 1979, quando inaugura la serie di racconti del signor Palomar. Pubblica due lavori autobiografici, il primo, Ricordo di una battaglia, rievoca la dura ed umanamente ricca esperienza da partigiano. L'altro, Autobiografia di uno spettatore, particolare sguardo di Calvino sul cinema, diventa prefazione a Quattro film di Federico Fellini. In questi anni fa costruire la sua villa a Roccamare, presso Castiglione della Pescaia (GR), dove trascorrer tutte le successive estati della sua vita. Nel 1974 scrive due dialoghi per la serie radiofonica Le interviste impossibili (Montezuma e L'uomo di Neanderthal). Nel 1975 inizia un altro periodo di intensi viaggi. Nella seconda met di maggio in Iran dove, per conto della RAI, cura la preparazione di un programma radiofonico, Le citt della Persia. L'anno successivo si reca negli USA, in Messico ed in Giappone, per una serie di incontri e di conferenze. Il signor Palomar in Giappone, racconto che pubblica nelle colonne del Corriere della sera, s'ispira a quei viaggi. A Vienna, l'8 gennaio 1977, viene insignito d'un importante premio letterario europeo, dal Ministero dell'Istruzione austriaco, lo Staatspreis fr Europische Literatur.
Italo Calvino Nel 1979 pubblica Se una notte d'inverno un viaggiatore e inizia la sua collaborazione con il giornale La Repubblica. Chiude quasi completamente i suoi interventi di carattere politico e sociale, con l'amaro articolo L'apologo sull'onest nel paese dei corrotti, pubblicato l'anno successivo sul quotidiano diretto da Eugenio Scalfari. Nel 1980 Calvino, ritornato a Roma con la famiglia in una casa con terrazza ad un passo dal Pantheon sita in piazza Campo Marzio, alla ricerca del punto di confine tra letteratura e scienze, sempre ispirato all'amico francese Queneau. Ne cura l'opera Segni cifre e lettere e ne traduce la Piccola cosmologia portatile, redigendone anche la guida. S'impegna altres nella stesura di testi teatrali, dove tenta d'inserire l'arte cosmologica e combinatoria. Nel 1983 esce Palomar pubblicato da Einaudi. Per la casa editrice torinese cura anche l'introduzione ad America di Franz Kafka. A causa della seria crisi in cui versa l'Einaudi, nel 1984 costretto a pubblicare presso Garzanti Collezione di sabbia e Cosmicomiche vecchie e nuove. Nello stesso anno si reca in Argentina con la moglie, su invito della Feria Internacional del libro di Buenos Aires, incontrandosi anche con Ral Alfonsn, da alcuni mesi eletto presidente della repubblica. Nel 1985, durante l'estate, Calvino lavora ad una serie di conferenze (Lezioni americane, pubblicate postume) che avrebbe dovuto tenere presso l'Universit Harvard.
La morte (1985)
Dopo una vita piena di soddisfazioni culturali e sociali, il 6 settembre 1985, all'et di quasi 62 anni, Calvino viene colto da un ictus nella sua villa nella pineta toscana di Roccamare, presso Castiglione della Pescaia, dove trascorreva le ultime vacanze prima del citato viaggio americano. Viene ricoverato all'ospedale Santa Maria della Scala, di fronte alla cattedrale di Siena, dove viene operato a lungo al cervello; dopo aver ripreso parzialmente conoscenza per qualche giorno, si aggrava e muore il 19 settembre 1985, a causa di una sopraggiunta emorragia cerebrale. Italo Calvino riposa nel panoramico e grazioso cimitero-giardino di Castiglione della Pescaia, di fronte all'Arcipelago Toscano, in Provincia di Grosseto. Oltre alle Lezioni americane escono postumi anche i seguenti tre volumi Sotto il sole giaguaro, La strada di San Giovanni, Prima che tu dica pronto, tutti curati dalla vedova e da alcuni collaboratori.
La poetica
Nella prima fase della sua produzione, collocabile all'interno del movimento neorealista, Calvino scrive il romanzo Il sentiero dei nidi di ragno e numerosi racconti raccolti nel volume Ultimo viene il corvo. Con queste opere Calvino mostra una lucida capacit rappresentativa della realt che coniuga impegno politico e letteratura in modo spontaneo e leggero. In questi testi lo scrittore ligure, per raccontare le storie della sua esperienza partigiana, adotta un punto di vista oggettivo, tramite il quale i suoi ricordi diventano la misura della comprensione del mondo. Ne Il sentiero dei nidi di ragno l'intreccio narrato dal punto di vista di Pin, un bambino, il protagonista del romanzo. Questa ricerca di oggettivit, comunque, non scade mai in pura cronaca: sempre presente la dimensione mitico-fiabesca che permette a Calvino di far intravedere la realt sotto le spoglie del sogno. proprio con quest'opera che Calvino d l'avvio all'operazione di sdoppiamento dei piani interpretativi che contraddistingue la sua produzione: da una parte il livello puramente narrativo, semplice e comprensibile da tutti i lettori, dall'altra quello visibile solo dai fruitori pi smaliziati. Questa scelta compiuta, all'inizio, su precise basi ideologiche, in seguito, con la contaminazione di forme colte e popolari, Calvino mantiene la tecnica dello sdoppiamento dei livelli di lettura.
Italo Calvino
Il periodo fantastico
Calvino da sempre era stato attirato dalla letteratura popolare, con particolare attenzione al mondo delle fiabe. Con Il visconte dimezzato percorre sempre di pi la strada dell'invenzione fantastica: l'impianto ormai totalmente abbandonato al fiabesco e la narrazione procede secondo due livelli di lettura: quello di immediata funzione e quello allegorico-simbolico, in cui sono presenti numerosi spunti di riflessione (contrasto tra realt e illusione, tra ideologia ed etica, ecc.). In conclusione il romanzo invita i lettori all'equilibrio, in quanto non possibile possedere una verit assoluta. Anche le altre due opere della trilogia I nostri antenati mostrano caratteristiche simili. Il protagonista de Il barone rampante un alter ego di Calvino che ormai ha abbandonato la concezione della letteratura come messaggio politico. Il cavaliere inesistente invece velato da un cupo pessimismo, dietro al quale la realt appare irrazionale e minacciosa. Accanto alla produzione allegorico-simbolica, Calvino continua comunque un tipo di narrazione che descrive la realt quotidiana. Riprende ad esaminare il ruolo dell'intellettuale nella societ, constatando la sua assoluta impotenza di fronte alle cose del mondo. Sempre a questa fase appartengono i racconti di Marcovaldo, in due serie: pi aderente a strutture fiabesche la prima (1958) mentre le seconda (1963) tratta temi urbani con toni che a volte sfiorano l'assurdo. Nel 1963 esce anche La giornata di uno scrutatore, in cui Calvino narra le vicende di un militante comunista che, scrutatore all'istituto Cottolengo di Torino, entra in contatto con l'irrazionale ed entra in crisi. Nella pubblicazione Sfida al labirinto (dell'esistenza) Calvino espone le sue idee riguardo alla funzione degli intellettuali, i quali, secondo lui, devono cercare di comprendere il caos del reale per tentare di dare un senso alla vita. Si molto parlato dei rapporti di Calvino con la scrittura fantascientifica in opere come Le cosmicomiche o Ti con zero. Come lui stesso afferma, ha sempre amato leggere science-fiction, ma pensa che le sue storie siano costruite in modo diverso: mentre la fantascienza tratta del futuro, egli si rif ad un passato remoto, una sorta di mito delle origini. Inoltre mentre lo scrittore ligure si serve del dato scientifico per uscire dalle abitudini dellimmaginazione, la fantascienza tende ad avvicinare ci che lontano. Calvino ha voluto metaforicamente esprimere tre diverse esperienze attraverso le quali luomo contemporaneo possa recuperare la propria umanit. I tre romanzi descrivono infatti luomo moderno diviso e incapace di trovare il giusto equilibrio tra bene e male (Il visconte dimezzato), alienato (Il barone rampante), e ridotto a pura apparenza (Il cavaliere inesistente). Il cavaliere inesistente suggerisce una riflessione sulla necessit di essere, di esistere, conquista pi importante e che presuppone tutte le altre.[5]
Il periodo combinatorio
Intorno agli anni sessanta Calvino aderisce ad un nuovo modo di fare letteratura, intesa ora come artificio e come gioco combinatorio. Per lo scrittore ligure necessario rendere visibile ai lettori la struttura stessa della narrazione, per accrescere il loro grado di consapevolezza. In questa nuova fase produttiva Calvino si avvicina ad un tipo di scrittura che potrebbe essere definita combinatoria perch il meccanismo stesso che permette di scrivere assume un ruolo centrale all'interno della produzione; Calvino infatti convinto che ormai l'universo linguistico abbia soppiantato la realt e concepisce il romanzo come un meccanismo che gioca artificialmente con le possibili combinazioni delle parole: anche se questo aspetto pu essere considerato il pi vicino alla Neoavanguardia, egli se ne distanzia per uno stile ed un linguaggio estremamente comprensibili. Questa nuova concezione di Calvino risente di numerosi influssi: lo strutturalismo e la semiologia, le lezioni parigine di Roland Barthes sull'ars combinatoria e la frequentazione del gruppo di Raymond Queneau (l'OuLiPo), la scrittura labirintica di Jorge Luis Borges nonch la rilettura del Tristram Shandy di Sterne, che definir come il progenitore di
Italo Calvino tutti i romanzi davanguardia del nostro secolo. Gi nel 1967, nella conferenza intitolata Cibernetica e Fantasmi, Calvino affronta la riflessione su un'idea di letteratura come pura combinazione formale, ma il primo prodotto di questa nuova concezione della letteratura Il Castello dei destini incrociati (1969), al quale in seguito verr aggiunto La Taverna dei destini incrociati (1973), in cui il percorso narrativo affidato alla combinazione delle carte di un mazzo di tarocchi. Un gruppo di viandanti si incontra in un castello: ognuno avrebbe un'avventura da raccontare ma non pu perch ha perduto la parola. Per comunicare allora i viandanti usano le carte dei tarocchi, ricostruendo grazie ad esse le proprie vicissitudini. Qui Calvino usa il mazzo dei tarocchi come un sistema di segni, come un vero e proprio linguaggio: ogni figura impressa sulla carta ha un senso polivalente cos come lo ha una parola, il cui esatto significato dipende dal contesto in cui viene pronunciata. L'intento di Calvino proprio di smascherare i meccanismi che stanno alla base di tutte le narrazioni, creando cos un romanzo che va oltre se stesso, in quanto riflessione sulla propria natura e configurazione. Questo gioco combinatorio centrale anche nel successivo romanzo dello scrittore, Le citt invisibili (1972), sorta di riscrittura del Milione di Marco Polo in cui lo stesso mercante veneziano a descrivere a Kublai Khan le citt del suo impero. Queste citt per non esistono tranne che nell'immaginazione di Marco Polo, vivono solo all'interno delle sue parole. La narrazione quindi per Calvino pu creare dei mondi ma non pu distruggere l'inferno dei viventi che sta intorno a noi, per combattere il quale, come suggerito nella conclusione del romanzo, non si pu far altro se non valorizzare quello che inferno non . Ne Le citt invisibili l'esibizione dei meccanismi combinatori del racconto diventa ancora pi esplicita che nel Castello dei destini incrociati grazie anche alla struttura stessa del romanzo, segmentata in testi brevi che si susseguono dentro una cornice. Le citt invisibili infatti composto da nove capitoli, ognuno all'interno di una cornice in corsivo nella quale avviene il dialogo tra l'imperatore dei Tartari, Kublai Khan, e Marco Polo. All'interno dei capitoli vengono narrate le descrizioni di cinquantacinque citt, secondo nuclei tematici. Questa complessa costruzione architettonica indubbiamente finalizzata alla riflessione da parte del lettore sulle modalit compositive dell'opera: in questo senso Le citt invisibili un romanzo fortemente metatestuale, poich induce a produrre riflessioni su s stesso e sul funzionamento della narrativa in generale. L'opera pi metanarrativa di Calvino, per, sicuramente da considerarsi Se una notte d'inverno un viaggiatore (1979). In questo romanzo, pi che altrove, Calvino mette a nudo i meccanismi della narrazione, avviando una riflessione sulla pratica della scrittura e sui rapporti tra scrittore e lettore. I dieci inizi di racconti da cui composto il libro corrispondono ognuno ad un diverso tipo di narrazione. Mediante questo "esercizio di stile" Calvino esemplifica quali sono i modelli e gli stilemi del romanzo moderno (da quello della neoavanguardia a quello neo-realistico, da quello esistenziale a quello fantastico surreale). Alla base del racconto c' dichiaratamente lo schema a incastro delle Mille e una notte, all'interno del quale Calvino colloca i suggerimenti e le sollecitazioni provenienti dal romanzo contemporaneo.
Il ricordo
Alla fine del 1985, subito dopo la sua scomparsa, per ricordarlo, alcuni suoi amici, tra cui Natalia Ginzburg, Norberto Bobbio, Lalla Romano, Cesare Segre e Massimo Mila, fondarono il Premio Italo Calvino. Dedicato alle opere prime di narrativa, il Premio si affermato negli anni come il pi importante in Italia per autori italiani inediti. Poi, nel 1995, nel decennale della sua morte, la figlia Giovanna Calvino fu contattata dalle autorit cubane al fine di inaugurare, nel 1996, una grande lapide-ricordo nella casa natale di Italo Calvino, nel Giardino Botanico di Santiago de las Vegas, alla periferia dell'Avana. In tale occasione a Cuba sorse il comitato "Pro-Fondazione-Calvino". Tale istituzione nel 1996 dette vita al Premio Letterario Biennale Cubano Italo Calvino, riservato a giovani talenti cubani, per teatro, poesia, narrativa e saggistica. Entrambi i suddetti Premi (in Italia e a Cuba) sono tuttora esistenti. Nel 2000 (ma anche nel 2003, 80 anniversario della sua nascita) nel Castello del Morro dell'Avana, il governo cubano ha esposto una mostra fotografica bilingue (italo-spagnola) dedicata alla vita di Italo Calvino, e nel 2013 ha dichiarato
Italo Calvino l'anno 2013 "Anno di Italo Calvino a Cuba", in occasione della sua "Fiesta del 90 compleanno".
Opere
Il sentiero dei nidi di ragno, Torino, Einaudi, 1947. I figli poltroni (1948) Ultimo viene il corvo, Torino, Einaudi, 1949. Taccuini di viaggio in URSS di Italo Calvino (1951) Il visconte dimezzato, Torino, Einaudi, 1952. L'entrata in guerra, Torino, Einaudi, 1954. La panchina. Opera in un atto, Torino, Toso, 1956. Su musica di Sergio Liberovici. Fiabe italiane, raccolte dalla tradizione popolare durante gli ultimi cento anni e trascritte in lingua dai vari dialetti da, Torino, Einaudi, 1956. Il barone rampante, Torino, Einaudi, 1957. I giovani del Po (1957; in "Officina") I racconti, Torino, Einaudi, 1958. La gran bonaccia delle Antille (1957) Il cavaliere inesistente, Torino, Einaudi, 1959. I nostri antenati (Il cavaliere inesistente; Il visconte dimezzato; Il barone rampante), Torino, Einaudi, 1960. La giornata d'uno scrutatore, Torino, Einaudi, 1963. La speculazione edilizia, Torino, Einaudi, 1963. Marcovaldo, ovvero Le stagioni in citt, Torino, Einaudi, 1963. La nuvola di smog e La formica argentina, Torino, Einaudi, 1965. Le cosmicomiche, Torino, Einaudi, 1965. Ti con zero, Torino, Einaudi, 1967. La memoria del mondo e altre storie cosmicomiche, Milano, Club degli Editori, 1968. Orlando furioso, di Ludovico Ariosto raccontato da Italo Calvino con una scelta del poema, Torino, Einaudi, 1970. Gli amori difficili, Torino, Einaudi, 1970. Le citt invisibili, Torino, Einaudi, 1972. Il castello dei destini incrociati, Torino, Einaudi, 1973. Se una notte d'inverno un viaggiatore, Torino, Einaudi, 1979. La vera storia, due atti di, Milano, Edizioni del Teatro alla Scala, 1982. Su musica di Luciano Berio. Palomar, Torino, Einaudi, 1983. Un re in ascolto, 1986. Su musica di Luciano Berio. Cosmicomiche vecchie e nuove, Milano, Garzanti, 1984.
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Edizioni postume
Sotto il sole giaguaro (1986) Lezioni americane. Sei proposte per il prossimo millennio (1988) Sulla fiaba (1988) La strada di san Giovanni (1990) Perch leggere i classici (1991) Prima che tu dica "pronto" (1993) Eremita a Parigi (1994) Mondo scritto e mondo non scritto (2002) Il libro dei risvolti (2003)
Curatele
Rivista "Il Menab" (1959-66) Cesare Pavese, Poesie edite e inedite (1962) Cesare Pavese, Lettere 1945-50 (1966) Charles Fourier, Teoria dei quattro movimenti. Il nuovo mondo amoroso (1971) Collana "Centopagine" presso Einaudi (1971-85) Silvina Ocampo, Porfiria (1973) Tommaso Landolfi, Le pi belle pagine scelte da Italo Calvino (1982 presso Rizzoli, poi Adelphi) Racconti fantastici dell'Ottocento, 2 volumi (1983 presso Mondadori)
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Epistolario
Italo Calvino, I libri degli altri, lettere 1947-1981, a cura di Giovanni Tesio; con una nota di Carlo Fruttero, Torino, Einaudi, 1991 Italo Calvino, Lettere 1940-1985, a cura di Luca Baranelli, introduzione di Claudio Milanini, Milano, Mondadori, 2000; nuova ed. 2001
Canzoni
Dove vola l'avvoltoio? Il padrone del mondo Oltre il ponte Canzone triste Il sentiero
Tutte le canzoni sono musicate da Sergio Liberovici. Alcune sono state incise in tempi recenti dai Modena City Ramblers e da Grazia Di Michele.
Filmografia
Calvino stato autore del soggetto o della sceneggiatura di alcune pellicole, mentre altre sono state tratte da sue opere e altre ancora sono dedicate alla sua figura: L'idea di base de I soliti ignoti (1958) di Mario Monicelli tratta dal racconto Furto in una pasticceria, contenuto in Ultimo viene il corvo L'amore difficile, episodio L'avventura di un soldato, regia di Nino Manfredi (1962), con sceneggiatura di Fabio Carpi, Nino Manfredi, Giuseppe Orlandini e Ettore Scola Boccaccio '70, episodio Renzo e Luciana, tratto da L'avventura di due sposi, regia di Mario Monicelli (1962). Sceneggiato dallo stesso Calvino con Giovanni Arpino, Suso Cecchi D'Amico e Mario Monicelli, l'episodio fu per soppresso nella copia presentata a Cannes e poi distribuita all'estero per ricondurre il film ad una durata pi breve. Ti-Koyo e il suo pescecane (Tiko and the Shark), regia di Folco Quilici (1964), ispirato anche al romanzo Ti-Koyo et son requin, di Clement Richter Il cavaliere inesistente, film misto a cartoni animati, per la regia di Pino Zac (1969) e sceneggiatura dello stesso regista e di Tommaso Chiaretti Marcovaldo, sceneggiato per la televisione, regia di Giuseppe Bennati (1970), con Nanni Loy, tratto dagli omonimi racconti Amores difciles, cortometraggio, regia di Ana Luisa Liguori (1983) L'avventura di un fotografo, mediometraggio per la TV, regia di Francesco Maselli (1983) Il film Palookaville (1995), diretto da Alan Taylor, liberamente ispirato al racconto breve Ultimo viene il corvo Calvino compare nel film documentario Fellini: Sono un gran bugiardo (Fellini: Je suis un grand menteur), regia di Damian Pettigrew (2002) A Calvino invece dedicato il mediometraggio documentario L'isola di Calvino, diretto da Roberto Giannarelli (2005) Lo specchio di Calvino / Dans la peau d'Italo Calvino, regia di Damian Pettigrew con Neri Marcor nel ruolo di Calvino (documentario, 2012)
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Onorificenze
Legion d'Onore 1981 [6]
Ad Italo Calvino stato dedicato il pianetino n. 22370 scoperto da Osservatorio Bassano Bresciano 22370 Italocalvino e un cratere di 68km di diametro sul pianeta Mercurio[7].
Note
[1] Mario Barenghi e Bruno Falcetti, Cronologia introduttiva a Italo Calvino Il castello dei destini incrociati, Milano, Oscar Mondadori, 1994. ISBN 978-88-04-39027-5 [2] Italo Calvino, Eremita a Parigi, Pagine autobiografiche, Milano, Oscar Mondadori, 1994, ISBN 978-88-520-1590-8 Anteprima su google books (http:/ / books. google. it/ books?id=kB5VGjxPsQIC) [3] Associazione Nazionale Partigiani d'Italia Pubblicazione (http:/ / www. anpi. it/ media/ uploads/ patria/ 2006/ 1/ 29-31_BIGA. pdf) [4] Elsa, Italo e il conte scomparso (http:/ / archiviostorico. corriere. it/ 2004/ agosto/ 04/ Elsa_Italo_conte_scomparso_co_9_040804011. shtml) [5] Generi, Autori, Opere, Temi, di Marta Sambugar, Gabriella Sal, Gaot, La Nuova Italia, vol. 3, p. 968 [6] Dizionario biografico Treccani (http:/ / www. treccani. it/ enciclopedia/ italo-calvino_(Dizionario-Biografico)) [7] Mercury: Calvino (http:/ / planetarynames. wr. usgs. gov/ jsp/ FeatureNameDetail. jsp?feature=74676)
Bibliografia
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Voci correlate
Giulio Einaudi Giulio Einaudi Editore OuLiPo Iperromanzo Romanzo ipertestuale
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Collegamenti esterni
Il sito italiano di Italo Calvino (http://www.italocalvino.it/) La Sanremo di Calvino (http://www.parchiculturali.it/sito/?page_id=98) Testi e accordi (http://www.ildeposito.org/archivio/autori/italo-calvino) delle canzoni di Italo Calvino su ilDeposito.org (DE) Italo Calvino (http://www.perlentaucher.de/autor/italo-calvino.html) in Perlentaucher, Perlentaucher Medien GmbH. Controllo di autorit VIAF: 8520 (http:/ / viaf. org/ viaf/ 8520) LCCN: n79128096 (http:/ / id. loc. gov/ authorities/ names/n79128096) SBN: IT\ICCU\CFIV\016410 (http://id.sbn.it/af/IT\ICCU\CFIV\016410)
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