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CHOR' E KALINY

Chi sia passato dal distretto di Bolchov al distretto di izdra sar stato probabilmente colpito dalla netta
differenza tra la gente del governatorato di Orl e quella di Kaluga. Il contadino di Orl di bassa statura leggermente
curvo tetro guarda in tralice vive in minuscole isbe di tremolo sta a barina non pratica il commercio si nutre male
porta i lapti. Il contadino di Kaluga invece paga l!obrok vive in spaziose isbe di pino alto ha lo sguardo fiero e
allegro il viso bianco e pulito commercia in burro e catrame e nel giorni di festa indossa gli stivali. I villaggi di Orl
"stiamo parlando della zona orientale del governatorato# di solito sono situati in mezzo a campi arati nel pressi di un
burrone trasformato alla bell!e meglio in uno stagno limaccioso. $d eccezione di pochi citisi sempre pronti all!uso e
due o tre sparute betulle tutt!intorno non si vedono altri alberi a distanza di una versta% le isbe sono una attaccata
all!altra i tetti ricoperti di paglia fradicia... I villaggi di Kaluga invece sono per la maggior parte circondati dal bosco%
le isbe sorgono pi& distanziate diritte e sono ricoperte da assicelle% le porte si chiudono saldamente lo steccato del
cortile sul retro non sconquassato e non casca in fuori non invita a entrare ogni maiale di passaggio... $nche i
cacciatori si trovano meglio nel governatorato di Kaluga. 'el governatorato di Orl gli ultimi boschi e le ultime
ploadja spariranno tra un cinque anni e di paludi sin da adesso non c! traccia. 'el governatorato di Kaluga invece i
boschi riservati si estendono per centinaia di verste e le paludi per decine il nobile gallo cedrone non ancora estinto la
bonaria beccaccia vive tranquillamente e l!affaccendata pernice con il suo impetuoso colpo d!ala rallegra e spaventa il
tiratore e il cane.
(requentando il distretto di izdra in qualit di cacciatore in un campo incontrai e feci amicizia con un piccolo
proprietario di Kaluga )olut*+in appassionato di caccia e di conseguenza ottima persona. Invero egli aveva qualche
debolezza, per esempio chiedeva in moglie tutte le fanciulle ricche dei governatorato e dopo avere ricevuto il rifiuto a
sposarle ed essere stato allontanato da casa loro col cuore afflitto confidava la sua pena a tutti gli amici e conoscenti
mentre continuava a mandare in dono ai genitori delle fanciulle pesche asprigne e altri prodotti poco maturi del suo
giardino% amava ripetere sempre la stessa storiella che nonostante fosse molto apprezzata dal signor )olut*+in non
aveva fatto ridere nessuno assolutamente mai% lodava le opere di $+im 'achimov e il racconto -)inna-% tartagliava%
aveva chiamato il suo cane $stronomo% invece di odnako diceva odnae e aveva introdotto in casa sua la cucina
francese il cui segreto secondo l!opinione del suo cuoco consisteva nello stravolgimento del gusto naturale di qualsiasi
piatto, la carne nelle mani di tale maestro sapeva di pesce il pesce di funghi i maccheroni di polvere da sparo% in
compenso non cadeva carota nella minestra che non avesse la forma di un rombo o di un trapezio. .a fatta eccezione
per questi pochi ed insignificanti difetti il signor )olut*+in era come gi detto un!ottima persona.
/in dalla prima volta che lo incontrai il signor )olut*+in mi invit0 a pernottare a casa sua.
1Ci saranno cinque verste da qui a casa2 aggiunse 1a piedi lontano% facciamo prima un salto da Chor!2. "Il
lettore mi consentir di non riportare il suo balbettio#.
1Chi sarebbe questo Chor!32.
14n mio contadino... proprio vicino vicino2.
Ci avviammo da lui. In mezzo al bosco in una radura curata e coltivata si ergeva la cascina solitaria di Chor!.
5ssa consisteva di alcune costruzioni in legno di pino collegate da palizzate% davanti all!isba principale si allungava una
tettoia sorretta da sottili colonnine. 5ntrammo. Ci venne incontro un giovanotto sulla ventina alto e di bell!aspetto.
15hi (ed6a7 Chor! in casa32 gli domand0 il signor )olut*+in.
1'o Chor! andato in citt2 rispose il giovane mostrando con un sorriso una fila di denti bianchi come la
neve. 1Ordinate di attaccare la carretta32.
1/8 fratello attacca la carretta. 5 portaci del kvas2.
5ntrammo nell!isba. 'eanche una stampa di /uzdal! ricopriva le linde pareti di travi% in un angolo davanti a
una massiccia icona incorniciata d!argento ardeva una piccola lampada% il tavolo di tiglio era stato raschiato e lavato di
fresco% tra le travi e lungo gli stipiti delle finestre non vagavano blatte vivaci n9 si annidavano scarafaggi pensierosi. Il
giovanotto torn0 presto con un grande boccale colmo di buon kvas un enorme pezzo di pane di frumento e una dozzina
di cetrioli in salamoia in una scodella di legno. /istem0 tutte queste provviste sul tavolo si appoggi0 alla porta e prese
ad osservarci sorridendo. 'on facemmo a tempo a terminare lo spuntino che gi si ud8 il rumore della carretta pronta
davanti al terrazzino di ingresso. 4scimmo. 4n ragazzino sui quindici anni coi capelli ricci e le guance rosse era
seduto a cassetta e tratteneva con difficolt un pasciuto stallone pezzato. Intorno alla carretta ci saranno stati sei giovani
giganti che somigliavano molto fra di loro e a (ed6a. 1I figli di Chor! al completo72 osserv0 )olut*+in. 1:utti piccoli
Chor!2 intervenne (ed6a uscito sul terrazzino dietro di noi 1e non siamo mica tutti, )otap nel bosco e /idor andato
in citt con il vecchio Chor!... 5 bada bene ;as6a2 continu0 rivolto al cocchiere 1vai veloce, porti il signore. .a
rallenta ai sobbalzi mi raccomando, senn0 rovini la carretta e disturbi le viscere dei signori72. <li altri piccoli Chor!
risero alla battuta di (ed6a. 1(ate salire $stronom72 esclam0 solenne il signor )olut*+in. (ed6a non senza
soddisfazione sollev0 in aria il cane che sorrideva impacciato e lo pose sul fondo della carretta. ;as6a allent0 le redini.
)artimmo. 15cco il mio ufficio2 mi disse d!un tratto il signor )olut*+in indicandomi una piccola casetta bassa 1ci
facciamo un salto32. 1Con piacere2. 1Ora in disuso2 comment0 scendendo dalla carretta 1comunque vale la pena di
darci uno sguardo2. =!ufficio consisteva di due stanze vuote. Il guardiano un vecchietto curvo accorse dal cortile sul
retro. 1/alve .in6ai2 lo salut0 il signor )olut*+in 1dov! l!acqua32. Il vecchietto curvo scomparve e torn0 subito
dopo con una bottiglia di acqua e due bicchieri. 1$ssaggiatela2 mi disse )olut*+in 1 la mia acqua molto buona di
sorgente2. 'e bevemmo un bicchiere a testa mentre il vecchio si profondeva in inchini. 1$desso penso che possiamo
andare2 disse il mio nuovo amico. 1In questo ufficio ho venduto al mercante $lliluev quattro desjatiny di bosco a un
prezzo vantaggioso2. /alimmo sulla carretta e dopo mezz!ora gi entravamo nel cortile della casa padronale.
1>itemi di grazia2 domandai a )olut*+in durante la cena 1perch9 qui da voi Chor! vive separato dagli altri
contadini32.
15cco perch9, quel contadino ha cervello. Circa venticinque anni fa la sua isba prese fuoco% lui venne dal mio
defunto padre e disse, -'i+ola6 Kuz!mi datemi il permesso di metter su casa nel vostro bosco vicino alla palude. ;i
pagher0 un buon obrok-. -.a che bisogno c! di metter su casa vicino alla palude3-. -/olo cos8 ma voi batjuka
'i+ola6 Kuz!mi non assegnatemi nessuna mansione ma fissatemi l!obrok decidete voi quanto-. -Cinquanta rubli
all!anno7-. -;a bene-. -.a senza arretrati bada7-. -/!intende senza arretrati...2. 5 cos8 si stabil8 presso la palude. >a
allora fu soprannominato Chor!2.
15 allora si arricch832 domandai.
1/i arricch8. $desso mi paga un obrok di cento rubli d!argento e forse glielo aumenter0 ancora. <liel!ho gi
detto pi& volte, -riscattati Chor! riscattati7...-. 5 lui quel furbacchione mi assicura che non pu0 farlo dice che non ha i
soldi... (iguriamoci72.
Il giorno successivo subito dopo il t andammo di nuovo a caccia. .entre attraversavamo il villaggio il signor
)olut*+in ordin0 al cocchiere di fermarsi presso una capannuccia bassa e grid0 con voce squillante, 1Kalin*72.
1$rrivo batjuka arrivo2 si lev0 una voce dal cortile 1mi sto allacciando i lapti2. )roseguimmo al passo.
(uori del villaggio ci raggiunse un uomo sulla quarantina alto snello con la piccola testa reclinata all!indietro. 5ra
Kalin*. Il suo viso scuro e bonario butterato qua e l mi piacque al primo sguardo. Kalin* "venni a sapere in seguito#
andava a caccia con il padrone ogni giorno gli portava il carniere a volte anche il fucile osservava dove si posavano
gli uccelli procurava l!acqua raccoglieva le fragoline di bosco costruiva capanni correva a prendere il calessino% senza
di lui il signor )olut*+in non poteva fare un passo Kalin* aveva l!indole pi& allegra e mite di questo mondo
canticchiava continuamente a mezza voce guardava in tutte le direzioni spensieratamente aveva una voce leggermente
nasale quando sorrideva strizzava gli occhi di un azzurro chiaro e si toccava spesso la barbetta rada e appuntita.
Camminava senza fretta ma a grandi passi appoggiandosi appena a un bastone lungo e sottile. 'el corso della giornata
mi rivolse pi& volte la parola mi serviva senza essere servile ma accudiva il padrone come un bambino. ?uando
l!insopportabile calura di mezzogiorno ci costrinse a cercar riparo ci condusse al suo apiario nel folto del bosco.
Kalin* ci apri la porta di una capannuccia tappezzata da fasci di odorose erbe secche e ci fece sistemare sul fieno
fresco poi si infil0 sulla testa una specie di sacco con una rete prese un coltello un vasetto e un tizzo e si rec0
nell!apiario per tagliarci un favo. Bevemmo il tiepido miele trasparente come acqua di fonte e ci assopimmo al suono
del monotono ronzio delle api e del ciarliero fruscio delle foglie. 4na leggera folata di vento mi svegli0... $prii gli occhi
e vidi Kalin* che sedeva sulla soglia dell!uscio dischiuso e intagliava un cucchiaio con il coltello. $mmirai a lungo il
suo viso mite e luminoso come il cielo della sera. $nche il signor )olut*+in si svegli0. 'on ci alzammo subito. @
piacevole starsene immobili sul fieno dopo una lunga camminata e un sonno profondo, il corpo poltrisce illanguidito il
viso brucia leggermente una dolce pigrizia appesantisce gli occhi. Infine ci alzammo e ci rimettemmo a vagabondare
fino a sera. >urante la cena tornai a parlare di Chor! e di Kalin*. 1Kalin* un bravo contadino2 disse il signor
)olut*+in 1zelante e premuroso ma non riesce a mantenere l!azienda in buono stato% gli accordo continue proroghe.
;iene a caccia con me ogni giorno... Come va avanti l!azienda giudicatelo da solo2. (ui d!accordo con lui e andammo a
dormire.
Il giorno dopo il signor )olut*+in fu costretto a recarsi in citt per una causa con il vicino )iu+ov. Il vicino
)iu+ov aveva arato della terra che apparteneva a )olut*+in e su quella terra aveva persino frustato una contadina del
mio amico. $ndai a caccia da solo e verso sera passai da Chor!. /ulla soglia dell!isba mi venne incontro un vecchio
calvo di bassa statura robusto e con le spalle larghe Chor! in persona. Osservai incuriosito questo Chor!. =a sua
fisionomia mi ricordava quella di /ocrate, la stessa fronte alta e bitorzoluta gli stessi occhietti minuti lo stesso naso
camuso. 5ntrammo insieme in casa. (u ancora (ed6a a offrirmi latte e pane nero. Chor! si sedette su una panca e
accarezzandosi placidamente la barba ricciuta si mise a chiacchierare con me. /embrava che fosse consapevole della
propria dignit parlava e si muoveva lentamente di tanto in tanto rideva sotto i lunghi baffi.
)arlammo della semina del raccolto della vita contadina... /embrava che fosse sempre d!accordo con me% solo
dopo mi sentii a disagio e mi accorsi che non stavo dicendo quello che dovevo... )rovavo una strana sensazione. Chor! a
volte si esprimeva in modo astruso forse per prudenza... 5cco un esempio della nostra conversazione,
1$scolta Chor!2 gli dissi 1perch9 non ti riscatti dal padrone32.
1$ che scopo riscattarmi3 $desso conosco il mio padrone e il mio obrok... il nostro buon padrone2.
1.a sempre meglio la libert2 osservai.
Chor! mi guard0 di sbieco.
1/!intende2 rispose quello.
15 allora perch9 mai non ti riscatti32.
Chor! volt0 leggermente la testa.
1.i dici batjuka in che modo potrei riscattarmi32.
1Be! finiscila vecchio mio... 2.
1Chor! si trovato tra la gente libera2 continu0 a mezza voce come parlando tra s9 e s9 1chi vive senza barba
comanda a Chor!2.
15 allora tagliati la barba anche tu2.
1Che cos! la barba3 =a barba come l!erba, si pu0 falciare2. 15 questo che vuol dire32.
1.a Chor! pu0 diventare direttamente un mercante% fanno la bella vita i mercanti e portano pure la barba2.
1$h s83 $nche tu pratichi il commercio32 gli domandai.
1Commerciamo un pochino in burro e catrame... $llora batjuka comandi di attaccare la carretta32.
1:ieni la lingua a freno e sei un furbacchione2 pensai.
1'o2 dissi a voce alta 1non mi serve la carretta domani devo andare a caccia vicino alla tua cascina e se
permetti rimarr0 per la notte nel tuo fienile2.
1/ei il benvenuto. .a ci starai comodo nel fienile3 Ordiner0 alle donne di stenderti un lenzuolo e mettere un
cuscino. 5hi donne72 grid0 alzandosi 1venite qui donne7... 5 tu (ed6a vai con loro ch9 le donne sono una razza
stupida2.
4n quarto d!ora pi& tardi (ed6a con una lanterna mi accompagnava nel fienile. .i gettai sul fieno odoroso il
cane si accucci0 vicino alle mie gambe% (ed6a mi augur0 la buona notte la porta scricchiol0 e sbatt9. 'on riuscii a
prendere sonno per un bel pezzo. 4na mucca si avvicin0 all!uscio soffi0 rumorosamente un paio di volte il cane le
ringhi0 contro con dignit% un maiale pass0 l8 accanto grugnendo pensosamente% un cavallo prese a masticare il fieno e a
sbuffare nelle vicinanze... finalmente mi addormentai.
$ll!alba (ed6a mi svegli0. ?uel giovane allegro vispo mi piaceva molto e per quanto avevo potuto osservare
era anche il beniamino del vecchio Chor!. /i canzonavano l!un l!altro molto amabilmente. Il vecchio mi venne incontro.
;uoi perch9 avevo trascorso la notte sotto il suo stesso tetto vuoi per qualche altro motivo Chor! fu molto pi& gentile
del giorno prima con me.
1Il tuo samovar pronto2 mi disse sorridendo 1andiamo a bere il t2.
Ci sedemmo intorno al tavolo. 4na florida contadina una delle sue nuore port0 una grossa scodella di latte.
:utti i figli uno dopo l!altro entrarono nell!isba.
1Che giganti di figli che hai72 dissi al vecchio.
1/82 rispose spezzando coi denti un pezzetto di zucchero 1non hanno motivo di lamentarsi di me e della mia
vecchia2.
15 vivono tutti con te32.
1:utti. /ono loro che vogliono cos82.
15 sono tutti sposati32.
15cco solo quello scavezzacollo non si sposa2 replic0 indicando (ed6a che se ne stava appoggiato all!uscio
come sempre. 1;as!+a ancora giovane pu0 aspettare2.
1)erch9 prender moglie32 obiett0 (ed6a. 1/to tanto bene cos8. $ che mi serve una moglie3 (orse per
litigarci32.
1<i... come se non ti conosco7 )orti gli anelli d!argento... :e la faresti con tutte le serve... -)iantatela
sfacciati7-2 continu0 il vecchio scimmiottando le cameriere. 1:i conosco bene scansafatiche che non sei altro72.
15 le donne che hanno di buono32.
1=a donna lavoratrice2 sentenzi0 Chor! con aria di importanza. 1=a donna la serva del contadino2.
1.a a che mi serve una lavoratrice32.
1/8 s8 ti piace che gli altri ti levino le castagne dal fuoco. :i conosciamo bene2.
1$llora dammi moglie va bene3 5h3 )erch9 te ne stai zitto32.
1Be! basta basta burlone. <uarda che diamo noia al signore. :i dar0 moglie stai pur certo... 5 tu batjuka
non ti adirare, lo vedi un ragazzino non ha ancora messo la testa a posto2.
(ed6a scosse il capo...
1Chor! in casa32 si ud8 dall!esterno una voce familiare e Kalin* entr0 in casa tenendo in mano un mazzo di
fragoline di campo che aveva raccolto per il suo amico Chor!. Il vecchio lo salut0 cordialmente. Io guardai Kalin*
meravigliato, devo ammettere che non mi sarei mai aspettato simili -delicatezze- da parte di un contadino.
?uel giorno andai a caccia quattro ore pi& tardi del solito e trascorsi i tre giorni successivi da Chor!. 5ra tutto
preso dai miei nuovi conoscenti. 'on so come mi fossi meritato la loro fiducia ma loro parlavano con me molto
liberamente. Io li ascoltavo e li osservavo volentieri. I due amici non si assomigliavano affatto. Chor! era una persona
positiva pratica un uomo razionale un amministratore nato% Kalin* al contrario apparteneva alla schiera degli
idealisti dei romantici degli entusiasti e dei sognatori. Chor! capiva la realt cio, si era fatto la casa accumulava
quattrini andava d!accordo con il padrone e con le altre autorit% Kalin* portava i lapti e vivacchiava come meglio
poteva. Chor! aveva cresciuto una numerosa famiglia ubbidiente e solidale% Kalin* un tempo aveva avuto una moglie
che temeva molto ma non aveva mai avuto figli. Chor! comprendeva a fondo il signor )olut*+in% Kalin* venerava il
padrone. Chor! voleva bene a Kalin* ed era protettivo nei suoi confronti% Kalin* amava e rispettava Chor!. Chor! era d8
poche parole ridacchiava e ragionava tra s9 e s9% Kalin* si esprimeva con calore sebbene non avesse la parlantina di
un arzillo operaio di fabbrica... 5ppure Kalin* era dotato di particolari capacit che lo stesso Chor! gli riconosceva. )er
esempio, scongiurava il sangue gli spaventi la rabbia scacciava i vermi% le api erano docili con lui aveva la mano
felice. Chor! in mia presenza gli chiese di portare alla stalla un cavallo appena comprato e Kalin* esaud8 la richiesta del
vecchio scettico con bonaria gravit. Kalin* viveva a pi& stretto contatto con la natura% Chor! era pi& vicino agli
uomini alla societ% Kalin* non amava filosofare e credeva ciecamente a tutto% Chor! si innalzava a guardare la vita
con ironia. $veva visto tanto e conosceva molte cose ed io imparai molto da lui. )er esempio, dai suoi racconti appresi
che ogni estate prima della falciatura nei villaggi compare una carretta speciale guidata da un uomo in caffettano che
vende falci. )rende un rublo e venticinque copeche in monete sonanti un rublo e cinquanta in banconote tre rubli di
carta e uno d!argento a credito. :utti i contadini s!intende prendono le falci a credito. >opo due o tre settimane quello
ricompare ad esigere il pagamento. Il contadino ha appena finito di falciare l!avena dunque ha il denaro per pagare va
con il mercante all!osteria e salda il debito. $lcuni proprietari terrieri avevano fatto la pensata di comprare loro le falci
per contanti e darle a credito ai contadini allo stesso prezzo% ma i contadini non ne erano stati soddisfatti anzi ci erano
rimasti proprio male, venivano privati del piacere di schioccare le dita sulla falce di ascoltarne attentamente il suono di
rigirarsela fra le mani e di domandare una ventina di volte al commerciante malandrino, 1<iovanotto ma non chiedi un
po! troppo per questa falce32. =e stesse manovre avvengono per l!acquisto dei falcetti con la sola differenza che in
questo caso le donne si intromettono nell!affare e inducono alle volte lo stesso venditore a picchiarle un po! per il loro
stesso bene. .a le donne se la vedono particolarmente brutta in un!altra occasione. I fornitori di materiale per le cartiere
incaricano dell!acquisto di stracci un tipo particolare di persone che in alcuni distretti vengono chiamate -aquile-. 4n
-aquila- riceve dal mercante circa duecento rubli in banconote e parte a caccia della preda. .a a differenza del nobile
volatile dal quale prende il nome egli non attacca alla luce del sole coraggiosamente% no l!-aquila- ricorre a perfidi
sotterfugi. $pposta la carretta da qualche parte fra i cespugli nei pressi del villaggio e a piedi fa il giro dei giardini e dei
cortiletti sul retro delle case fingendosi un viandante o un bighellone qualsiasi. =e donne intuiscono il suo arrivo e gli
vanno incontro alla chetichella. =a transazione si conclude alla svelta. )er pochi soldi di rame la donna cede all!-aquila-
non solo tutti gli stracci inutilizzabili ma spesso anche la camicia del marito e la propria sottana. 'egli ultimi tempi le
donne hanno trovato vantaggioso privarsi della canapa smerciandola in questo modo svendono in particolare il
traliccio dando cos8 significativo impulso e diffusione all!attivit delle -aquile-7 In compenso anche i contadini dal
canto loro si sono fatti furbi e al primo sospetto alla prima avvisaglia dell!arrivo di un -aquila- prendono
tempestivamente e energicamente misure correttive e preventive. 5 infatti non vergognoso3 ;endere la canapa
compito loro e loro di fatto la vendono anche se non in citt in citt bisogna fare la fatica di andarci ma ai compratori
di passaggio che sprovvisti di stadera calcolano il pud in quaranta manciate e voi sapete bene quanto sia una manciata
e un palmo di un russo soprattutto quando si mette d!impegno7 >i tali racconti io uomo inesperto e non -vissuto- in
campagna come si dice da noi a Orl ne ho sentiti a bizzeffe. .a Chor! non si limitava a raccontare al contrario mi
faceva anche molte domande. ?uando seppe che ero stato all!estero s!infiamm0 di curiosit... Kalin* non gli era da
meno ma lo interessavano di pi& le descrizioni della natura delle montagne delle cascate degli edifici insoliti delle
grandi citt% Chor! invece si interessava a questioni amministrative e statali. ;alutava tutto per bene, 1$llora questo da
loro come da noi o no3... /u di! batjuka com!32. 1$h7 >io mio7 /ia fatta la tua volont72 esclamava Kalin*
mentre raccontavo% Chor! taceva aggrottava le folte sopracciglia solo di tanto in tanto osservava 1questo da noi non
andrebbe questo s8 che va bene2. 'on star0 qui a riportarvi tutte le sue domande non avrebbe neanche senso% ma dalle
nostre conversazioni trassi un convincimento che probabilmente i lettori non si aspetterebbero mai, il convincimento
che )ietro il <rande sia stato l!uomo russo per eccellenza russo proprio nelle sue riforme. =!uomo russo cos8 sicuro
della propria forza e solidit che non ha nulla in contrario a romperla con se stesso, si occupa poco del proprio passato e
guarda coraggiosamente in avanti. Ci0 che va bene gli piace ci0 che ragionevole lo accetta non gli importa da dove
provenga. Il buon senso del russo canzona volentieri l!arida razionalit tedesca% eppure i tedeschi secondo Chor! sono
un popolo curioso e egli pronto ad imparare da esso. <razie alla sua peculiare posizione alla sua indipendenza di
fatto Chor! parlava con me di cose che da un altro non avrei cavato neanche con una leva o spremuto con una macina
come dicono i contadini. Comprendeva appieno la propria situazione. Conversando con Chor! ascoltavo per la prima
volta la parola semplice e intelligente del contadino russo. =e sue cognizioni erano a loro modo vaste anche se non
sapeva leggere% Kalin* invece sapeva leggere. 1?uel fannullone riuscito a imparare a leggere e scrivere2 diceva
Chor! 1anche le api non gli sono mai morte2. 15 i tuoi figli hanno imparato a leggere32. Chor! tacque per un po!. 1(ed6a
sa leggere2. 15 gli altri32. 1<li altri no2. 1)erch932. Il vecchio non rispose e cambi0 discorso. Comunque per quanto
fosse intelligente non era alieno da pregiudizi e preconcetti. )er esempio disprezzava le donne con tutto se stesso e
quando era di buon umore si divertiva a prenderle in giro. /ua moglie vecchia e litigiosa se ne stava tutto il giorno
sulla stufa e gracchiava e imprecava incessantemente, i figli la ignoravano ma la vecchia teneva in pugno le nuore col
timor divino. 'on per nulla in una canzoncina russa una suocera canta, 1Che figlio sei7 Che capofamiglia sei7 'on
picchi la moglie non picchi la giovane...2. 4na volta mi venne in mente di prendere le parti delle nuore tentai di
muovere a compassione Chor!% ma quello obiett0 tranquillamente, 1Che gusto di impicciarvi in simili sciocchezze che
le donne litighino fra di loro... /e cerchi di separarle peggio non vale la pena neanche sporcarsi le mani con loro2. $
volte la perfida vecchia scendeva dalla stufa chiamava dall!ingresso il cane da guardia dicendo, 1;ieni qui vieni qui
cagnolino72 e poi gli picchiava la schiena scarna con l!attizzatoio oppure si fermava sotto la tettoia ad -abbaiare- come
diceva Chor! contro tutti quelli che passavano. :uttavia aveva paura di suo marito e tornava subito sulla sua stufa
quando questi glielo ordinava. .a era particolarmente spassoso ascoltare le discussioni tra Chor! e Kalin* quando si
parlava del signor )olut*+in. 15hi Chor! il padrone non me lo toccare2 diceva Kalin*. 15 perch9 non ti fa fare un
paio di stivali32 obiettava l!altro. 1.a che stivali7... $ che mi servono gli stivali3 /ono un contadino...2. 1$nch!io sono
un contadino eppure...2. Cos8 dicendo Chor! sollevava una gamba e mostrava a Kal*ni uno stivale che sembrava
ricoperto di pelle di mammut. 15h ma mica sei come noi tu72 replicava Kalin*. 1Be! se almeno ti desse il denaro per
un paio di lapti, vai a caccia con lui% tanti giorni tanti lapti2. 1)er i lapti i soldi me li d2. 1/8 l!anno scorso ti regal0 un
grivennik2. Kalin* si girava dall!altra parte risentito mentre Chor! scoppiava a ridere e i suoi occhietti minuti
scomparivano del tutto.
Kalin* cantava abbastanza bene e suonava un po! la balala6+a. Chor! lo ascoltava lo ascoltava poi ad un
tratto inclinava il capo da un lato e iniziava ad accompagnarlo con la sua voce lamentosa. )rediligeva la canzone
->estino mio destino7-. (ed6a non si lasciava scappare l!occasione di prendere in giro il padre. 1Che hai vecchio ti sei
commosso32. .a Chor! appoggiava la guancia sulla mano chiudeva gli occhi e continuava a lamentarsi del suo
destino... In compenso in altri momenti non c!era uomo pi& attivo di lui si dava sempre da fare per qualcosa, riparava
una carretta rinforzava lo steccato ispezionava i finimenti. :uttavia non osservava un!igiene particolare e quando glielo
feci notare mi rispose che 1l!isba doveva pur avere l!odore di una casa abitata2.
1.a guarda come Kalin* tiene pulito il suo apiario2 obiettai. 1$ltrimenti le api non sopravvivrebbero
batjuka2 mi rispose sospirando.
1.a tu2 mi domand0 un!altra volta 1hai terra di tua propriet32. 1/82. 1@ lontana da qui32. 14n centinaio di
verste2. 15 tu batjuka ci vivi nella tua terra32. 1Ci vivo2. 1.a pi& di tutto ti diverti col fucile vero32. 1>evo dire di
s82. 15 fai bene batjuka spara a piacer tuo ai galli cedroni e cambia spesso lo starosta2.
Il quarto giorno di sera il signor )olut*+in mi mand0 a chiamare. .i dispiacque congedarmi dal vecchio. /alii
sul carro con Kalin*. 1Be! addio Chor! statami bene2 dissi... 1$ddio (ed6a2.1$ddio batjuka addio non ti
dimenticare di noi2. )artimmo% il crepuscolo si era appena acceso. 1>omani far bello2 dissi guardando il cielo
limpido. 1'o piover2 mi contraddisse Kalin* 1le anatre laggi& sguazzano e l!erba ha un odore troppo forte2. Ci
inoltrammo fra i cespugli Kalin* si mise a canticchiare a mezza voce sobbalzando a cassetta e guardava guardava il
crepuscolo...
Il giorno dopo lasciai il tetto ospitale del signor )olut*+in.
ERMOLAJ E LA MUGNAIA
4na sera io e il cacciatore 5rmola6 ci recammo -all!aspetto-... .a forse non tutti i miei lettori sanno cosa sia -la
caccia all!aspetto-. $llora ascoltate signori.
4n quarto d!ora prima del tramonto in primavera entrate in un boschetto con il fucile senza cane. ;i cercate
un posticino sul limitare della boscaglia vi guardate intorno controllate la capsula della cartuccia scambiate strizzatine
d!occhio con il compagno. @ passato un quarto d!ora. Il sole tramontato ma nel bosco c! ancora luce% l!aria limpida e
trasparente% gli uccelli cinguettano ciarlieri% l!erba tenera brilla del vivido splendore dello smeraldo... $spettate.
=!interno del bosco si oscura piano piano% il color porpora del crepuscolo serale scivola lentamente sulle radici e sui
tronchi degli alberi sale sempre pi& su passa dai rametti bassi ancora spogli alle immobili cime sonnacchiose... 5cco
che anche le cime sono offuscate% il cielo rossastro si incupisce. =!odore del bosco diventa pi& penetrante soffia appena
appena una tiepida umidit% il vento penetrato nel bosco si acquieta intorno a voi. <li uccelli si addormentano non tutti
all!improvviso ma secondo le varie specie, ecco che tacciono i fringuelli dopo qualche istante i capirossi poi i verdoni.
Il bosco si rabbuia sempre pi&. <li alberi si confondono in compatte masse nereggianti% sul cielo azzurro spuntano
timidamente le prime stelline. >ormono tutti gli uccelli. (ischiettano sonnacchiosi solo i codirossi e i giovani picchi...
.a ecco che anche loro zittiscono. $ncora una volta ha risuonato sopra di voi il trillo sonoro del beccofino% da qualche
parte s! udito l!urlo mesto del rigogolo e il primo gorgheggio dell!usignolo. Il vostro cuore langue nell!attesa quando
all!improvviso A ma solo i cacciatori mi potranno capire A all!improvviso nella quiete assoluta si levano un fischio e un
gracchiare del tutto particolare si ode il battito cadenzato di agili ali e una beccaccia inclinando leggiadramente il
lungo becco abbandona dolcemente in volo la scura betulla per venire incontro al vostro sparo.
5cco che significa -caccia all!aspetto-.
5 cos8 5rmola6 ed io ci stavamo recando all!aspetto% ma scusate signori, devo prima presentarvi 5rmola6.
Immaginate un uomo sul quarantacinque anni alto magro con un naso sottile e allungato la fronte stretta gli
occhi grigi i capelli arruffati la bocca larga e beffarda. /ia d!inverno sia d!estate quest!uomo indossava un caffettano
giallastro di nanchino di foggia tedesca ma stretto in vita da un cinturone di tessuto% portava larghi calzoni azzurri e un
berretto di agnellino persiano che gli era stato regalato da un possidente fallito in un momento di allegria. $lla cintura
teneva allacciati due sacchetti, uno davanti piegato abilmente in modo da formare due met una per la polvere e una
per i pallini% l!altro di dietro per la selvaggina% gli stoppacci 5rmola6 li tirava fuori dal cappello apparentemente
inesauribile. Con i soldi che ricavava dalla vendita della selvaggina avrebbe potuto benissimo comprarsi una
cartucciera e un carniere ma neanche una volta aveva pensato a un simile acquisto e continuava a caricare il fucile
come suo solito suscitando l!ammirazione dei presenti per la perizia con la quale riusciva a non spandere n9 mescolare
pallini e polvere da sparo. Il suo fucile era a una canna a pietra focaia dotato per di pi& della brutta abitudine di
-rinculare- violentemente di conseguenza 5rmola6 aveva sempre la guancia destra pi& gonfia della sinistra. Come
facesse a centrare il bersaglio con quel fucile neanche un furbo di tre cotte lo avrebbe capito fatto sta che lo centrava.
$veva anche un bracco di nome ;alet+a una creatura sorprendente. 5rmola6 non gli dava mai da mangiare. 1Ci manca
pure che mi metto a nutrire un cane2 diceva 1il cane un animale intelligente il cibo se lo procura da s92. 5 in effetti
era cos8, sebbene ;alet+a impressionasse anche i viandanti pi& indifferenti per la sua eccezionale magrezza riusciva
davvero a campare e camp0 pure a lungo% nonostante la sua misera condizione non se la dette mai a gambe n9
manifest0 mai l!intenzione di abbandonare il suo padrone. 4na volta sola in giovent& era sparito per un paio di giorni
seguendo il richiamo dell!amore ma si era subito scrollato di dosso questa fantasia. =a qualit pi& notevole di ;alet+a
era la sua incomprensibile indifferenza per tutto ci0 che era al mondo... /e non stessi parlando di un cane direi che era
disincantato. >i solito se ne stava accovacciato con la coda mozza ripiegata sotto di s9 accigliato di tanto in tanto
sussultava e non sorrideva mai. "5 noto che i cani hanno la capacit di sorridere e anche di sorridere affabilmente#. 5ra
oltremodo brutto e non c!era servo sfaccendato che si lasciasse sfuggire l!occasione di schernire velenosamente il suo
aspetto% ma ;alet+a incassava tutti questi scherni e persino le batoste con un sorprendente sangue freddo. )rocurava un
particolare godimento ai cuochi che erano sempre pronti a tralasciare le faccende per mettersi a rincorrerlo con urla e
imprecazioni quando lui per la debolezza caratteristica non solo dei cani infilava il suo muso affamato nella porta
socchiusa dell!invitante cucina calda e odorosa. $ caccia era instancabile e dotato di buon fiuto% ma quando raggiungeva
una lepre ferita se la divorava con volutt sino all!ultimo ossicino in qualche posto all!ombra sotto un cespuglio a
debita distanza da 5rmola6 che intanto imprecava in tutti dialetti possibili e immaginabili.
5rmola6 apparteneva ad un mio vicino un proprietario di vecchio stampo. $i proprietari di vecchio stampo non
piacciono i -beccaccini- essi si limitano a mangiare i volatili domestici. (orse solo in occasioni particolari come i
compleanni gli onomastici le elezioni i cuochi dei proprietari all!antica si cimentano nella preparazione di volatili a
becco lungo e lasciandosi prendere la mano dall!entusiasmo cosa tipica del russo quando neanche lui sa bene quello
che sta facendo inventano condimenti cos8 astrusi che gli ospiti per la maggior parte rimangono ad osservare
incuriositi e vigili le pietanze loro servite senza risolversi ad assaggiarle. $d 5rmola6 era stato ordinato di procurare alla
cucina padronale due paia di cedroni e due paia di pernici al mese per il resto gli era concesso di vivere dove voleva e
di che voleva. =o avevano respinto come una persona inadatta a qualsiasi lavoro un -disadatto- come dicono da noi a
Orl. /!intende che non gli fornivano n9 polvere da sparo n9 pallini in base agli stessi principi per i quali lui non dava
da mangiare al suo cane. 5rmola6 era una persona stranissima, spensierato come un uccellino piuttosto loquace
distratto e goffo d!aspetto% gli piaceva molto bere non sapeva stare a lungo nello stesso posto quando camminava
strascicava i piedi e ciondolava da una parte all!altra e cos8 strascicando e ciondolando si faceva la sua cinquantina di
verste al giorno. <li capitavano le avventure pi& disparate% passava la notte alle paludi sugli alberi sui tetti sotto i
ponti pi& volte era rimasto chiuso nelle soffitte nelle cantine nelle rimesse perdeva il fucile il cane gli indumenti
essenziali gliele davano di santa ragione eppure dopo un po! di tempo tornava a casa vestito con il fucile e il cane.
'on si pu0 dire che fosse un tipo allegro anche se era quasi sempre di buon umore% in generale aveva l!aspetto di uno
strambo. 5rmola6 amava fare due chiacchiere con una brava persona soprattutto davanti a un bicchiere ma anche in
quei casi non reggeva molto, dopo un po! si alzava e se ne andava. 1.a dove diavolo te ne vai3 (uori buio2. 1$
aplino2. 1.a chi te lo fa fare a trascinarti sino a aplino a dieci verste32. 1;ado a dormire dal contadino /ofron2.
1.a dormi qui2. 1'o non posso2. 5 5rmola6 partiva con il suo ;alet+a nella notte fonda tra gli arbusti e i borri e
magari quel contadinuccio di /ofron non lo avrebbe fatto neppure entrare nel cortile oppure molto probabilmente lo
avrebbe picchiato cos8 imparava a non disturbare la brava gente. In compenso nessuno poteva competere con 5rmola6
nell!arte della pesca in primavera con il fiume in piena nel prendere i gamberi con le mani nello scovare a fiuto la
selvaggina nell!attirare in trappola le quaglie nell!allevare gli sparvieri nel catturare gli usignoli con il -piffero del
bosco- o con il -volo del cuculo-. 4na cosa sola non gli riusciva, addestrare i cani non aveva pazienza. $veva anche
una moglie. /i recava da lei una volta alla settimana. ?uesta abitava in una misera casupola cadente campava alla bell!e
meglio non sapeva mai se si sarebbe sfamata il giorno dopo insomma le era toccata una sorte amara. 5rmola6
quell!uomo spensierato e bonario con lei era rozzo e brutale in casa assumeva un!aria cupa e minacciosa e la povera
moglie non sapeva come compiacerlo tremava al suo solo sguardo con l!ultima copeca che le restava gli comprava la
vod+a e lo copriva servilmente con il proprio tulup, quando quello sdraiatosi maestosamente sulla stufa si
abbandonava al sonno degli eroi. .i era capitato pi& di una volta di notare in lui manifestazioni istintive di cupa
bestialit, non mi piaceva l!espressione del suo volto quando stringeva fra i denti un uccello colpito da una fucilata.
Comunque 5rmola6 non si fermava mai pi& di un giorno a casa e fuori di casa ritornava ad essere -5rmol+a- come lo
chiamavano per cento verste tutt!intorno e come lui stesso si chiamava alle volte. $nche l!ultimo dei servi si sentiva
superiore a questo vagabondo e forse proprio per questo lo trattava amichevolmente. I contadini all!inizio lo
rincorrevano e lo acchiappavano con piacere come una lepre in un campo ma poi lo lasciavano andare con >io e
quando capivano che era uno strambo non gli facevano pi& nulla anzi gli davano del pane e si mettevano a
chiacchierare con lui... 5ra quest!uomo che avevo preso con me per andare a caccia e proprio con lui mi recavo
all!-aspetto- nel grande bosco di betulle sulle rive dell!Ista.
.olti fiumi russi come il ;olga hanno una riva montuosa e l!altra pianeggiante ricoperta di prati% anche l!Ista
cos8. ?uesto fiumiciattolo si snoda in modo oltremodo capriccioso striscia a serpentina non scorre diritto neanche per
mezza versta ma in alcuni punti dall!alto di una ripida collina possibile vedere il suo corso per una decina di verste
con le sue dighe gli stagni i mulini gli orti cinti da citisi e i fitti giardini. =!Ista ricchissima di pesce soprattutto di
ghiozzi "i contadini li tirano fuori da sotto i cespugli con le mani durante la calura estiva#. I giovani beccaccini
sorvolano fischiando le rive sassose screziate di sorgenti fredde e limpide% le anatre selvatiche si avventurano fino al
centro degli stagni e si guardano intorno vigili% gli aironi torreggiano all!ombra nelle insenature sotto i dirupi...
Bimanemmo all!aspetto circa un!ora colpimmo due paia di beccacce e ansiosi di mettere ancora alla prova la nostra
fortuna prima del sorgere del sole "si pu0 andare all!aspetto anche di primo mattino# decidemmo di trascorrere la notte
al mulino pi& vicino. 4scimmo dal bosco e scendemmo gi& per la collina. Il fiume faceva rotolare onde azzurro cupo%
l!aria si appesantiva per l!umidit notturna. Bussammo al portone. I cani abbaiarono nel cortile. 1Chi l32 si lev0 una
voce rauca e assonnata. 1Cacciatori fateci passare la notte qui2. 'on ci fu risposta. 1;i pagheremo2. 1;ado a chiedere
al padrone... Citti maledetti7... Che vi prenda un male72. /entimmo che il garzone entrava nell!izba, poi torn0 subito alla
porta. 1'o il padrone ordina di non lasciarvi entrare2. 15 perch932. 1Da paura siete cacciatori potreste dare fuoco al
mulino% chiss che armi avete72. 1Che assurdit72. 1=!anno scorso il nostro mulino and0 a fuoco proprio cos8,
pernottarono dei mercanti di bestiame e chiss come appiccarono il fuoco2. 1.a fratello non possiamo mica passare
la notte all!addiaccio72. 1/ono fatti vostri...2. 5 se ne and0 sbattendo gli stivali.
5rmola6 gli augur0 varie disgrazie. 1$ndiamo al villaggio2 disse alla fine sospirando. .a era a due verste di
distanza... 1)assiamo la notte qui2 dissi io 1all!aperto. =a notte mite il mugnaio ci mander della paglia se
paghiamo2. 5rmola6 approv0 senza ribattere. Bussammo di nuovo. 1Che volete ancora32 si ud8 ancora la voce del
garzone 1ho detto che non si pu02. <li dicemmo quello che volevamo. $nd0 a consigliarsi con il padrone e torn0
insieme a lui. Il cancelletto scricchiol0. $pparve il mugnaio un uomo alto dal viso pieno il collo taurino la pancia
grossa e tonda. $ccolse la mia richiesta. $ cento passi dal mulino si trovava una piccola tettoia aperta su tutti i lati. =8 ci
portarono paglia e fieno% il garzone sistem0 il samovar sull!erba accanto al fiume e accovacciatosi si mise a soffiare di
lena nel tubo... I carboni presero fuoco e illuminarono nitidamente il suo giovane viso. Il mugnaio corse a svegliare la
moglie e alla fine mi chiese lui stesso se volessi passare la notte in casa ma lo preferii rimanere all!aria aperta. =a
mugnaia ci port0 latte uova patate e pane. Il samovar cominci0 subito a bollire e ci mettemmo a bere il t. >al fiume si
levavano vapori ma non soffiava vento% tutt!intorno starnazzavano le gallinelle% dalle ruote del mulino provenivano
rumori sordi le gocce cadevano dalle pale l!acqua stillava dalle fessure della diga. $ccendemmo un fuocherello.
.entre 5rmola6 arrostiva le patate alla brace io ebbi il tempo di assopirmi... 4n mormorio leggero e contenuto mi
svegli0. /ollevai la testa, davanti al fuoco su un mastello rovesciato la mugnaia stava seduta a chiacchierare con il mio
cacciatore. <i da prima avevo capito dai suoi abiti dal suo modo di muoversi e di parlare che era una donna a
servizio non una contadina n9 una borghese% ma solo adesso esaminai per bene i tratti del suo viso. >imostrava una
trentina d!anni% il viso pallido e sottile conservava le tracce di una notevole bellezza% mi piacquero in particolare i suoi
occhi grandi e tristi. :eneva i gomiti appoggiati sulle ginocchia e appoggiava il viso fra le mani. 5rmola6 mi dava le
spalle e alimentava il fuoco con gli sterpi.
1$ eltuchina6a c! di nuovo la moria2 diceva la mugnaia 1a padre Ivan sono morte tutt!e due le mucche...
>io abbia piet di noi72.
15 i vostri maiali32 domand0 5rmola6 dopo una pausa.
1Campano2.
1.i dovreste regalare almeno un maialetto2.
=a mugnaia stette un po! in silenzio poi sospir0.
1Con chi state32 domand0.
1Con un signore di Kostomarovo2.
5rmola6 gett0 dei rametti di abete nel fuoco% i rami crepitarono subito tutti insieme un fumo bianco e denso lo
invest8 dritto in faccia.
1)erch9 tuo marito non ci ha fatto entrare in casa32.
1Da paura2.
1.a guarda grosso com!... con quel pancione. Cara $rina :imofeevna portami un bicchierino di vod+a72.
=a mugnaia si alz0 e scomparve nell!oscurit. 5rmola6 inton0 una canzone a mezzavoce,
1)er andare dal bene amato gli stivali ho consumato...2.
$rina torn0 con una piccola caraffa e un bicchiere. 5rmola6 si alz0 si fece il segno della croce e bevve d!un
fiato. 1.i piace72 aggiunse poi.
=a mugnaia torn0 a sedersi sul mastello.
15 dimmi $rina :imofeevna sei sempre malata32.
1/82.
1Che hai32.
1=a tosse mi tormenta di notte2.
1Il padrone si addormentato pare2 sussurr0 5rmola6 dopo un breve silenzio. 1'on andare dal medico $rina,
senn0 peggio2.
1)roprio per questo non ci vado2.
1;ieni a farmi una visitina2.
$rina abbass0 la testa.
1=a mia mia moglie la caccer0 se vieni2 prosegu8 5rmola6... 1>avvero2.
(areste meglio a svegliare il signore 5rmola6 )etrovi, vedete le patate sono cotte2.
1Che dorma pure2 rispose con noncuranza il mio servo fedele 1ha corso tutto il giorno e ora se la dorme2.
.i rigirai sul fieno. 5rmola6 si alz0 e si avvicin0 a me.
1=e patate sono pronte favorite2.
4scii dalla tettoia% la mugnaia si alz0 e fece per andarsene. Io attaccai discorso con lei.
1>a molto avete preso in affitto questo mulino32.
1Il giorno della :rinit incominciato il secondo anno2.
1:uo marito da dove viene32.
$rina non cap8 bene la domanda.
1>i dov! tuo marito32 ripet9 5rmola6 alzando la voce.
1>i Belevo. @ un borghese di Belevo2.
1$nche tu sei di Belevo32.
1'o sto a servizio... stavo a servizio2.
1>i chi32.
1>el signor Cver+ov. $desso sono libera2.
1?uale Cver+ov32.
1$le+sandr /il*2.
15ri per caso la cameriera della moglie32.
1/8 come fate a saperlo32.
Osservai $rina con rinnovata curiosit e simpatia.
1Conosco il tuo padrone2 continuai.
1=o conoscete32 replic0 lei a mezza voce e abbass0 il capo.
>evo spiegare al lettore perch9 guardavo $rina con tanta simpatia. >urante un mio soggiorno a )ietroburgo
avevo conosciuto per caso il signor Cver+ov. Bivestiva una carica piuttosto importante ed era noto come persona
competente e avveduta. $veva una moglie grassa sentimentale piagnucolosa e perfida una creatura pesante e
dozzinale% aveva anche un figlio un vero buono a nulla viziato e stupido. =!aspetto stesso del signor Cver+ov non
disponeva bene verso di lui, da un viso largo quasi quadrangolare guardavano sinistramente due occhietti da topo e
sporgeva un naso imponente e aguzzo con le narici dilatate% i capelli grigi tagliati corti spuntavano come setole sulla
fronte rugosa le labbra sottili si muovevano senza posa atteggiate a un sorriso affettato. >i solito il signor Cver+ov
stava in piedi a gambe larghe con le mani grasse affondate nelle tasche. 4na volta mi capit0 di fare un viaggio solo con
lui in carrozza. Ci mettemmo a chiacchierare. >a uomo esperto e assennato qual era il signor Cver+ov incominci0 a
indirizzarmi sulla -via della verit-.
1Consentitemi di farvi notare2 pigol0 verso la fine 1che voi tutti giovanotti giudicate e ragionate su tutto a
vanvera% conoscete poco la vostra stessa patria% ignorate cosa sia la Bussia signori miei ecco come stanno le cose7...
=eggete solo libri tedeschi. 5cco per esempio mi dite questo e quello in merito s8 in merito ai servi... ;a bene non
discuto tutto questo va bene% ma voi non sapete non sapete che gente sia2. Il signor Cver+ov si soffi0 rumorosamente il
naso e fiut0 una presa di tabacco. 1)ermettete che vi racconti un piccolo aneddoto che vi potr interessare2. Il signor
Cver+ov espettor0. 1Credo che conosciate mia moglie, non si potrebbe trovare donna migliore ne converrete con me.
)er le sue cameriere la vita come un paradiso in terra... .ia moglie tuttavia si imposta una regola, non tenere
cameriere maritate. Infatti una cosa che non va, poi arrivano i figli e questo e quest!altro come pu0 la cameriera
accudire la padrona come si deve seguire tutte le sue abitudini3 Ormai non ci pensa pi& ha altro per la testa. Bisogna
giudicare le persone come sono. Orbene una volta ci trovavamo ad attraversare il nostro villaggio molti anni fa sar
stato non vorrei sbagliare una quindicina di anni fa. ;ediamo che lo starosta ha con s9 una ragazzina sua figlia molto
carina% era persino quasi aggraziata nei modi. .ia moglie si volta e mi dice, -Coc0- sapete mi chiama cos8 -portiamo
questa ragazzina con noi a )ietroburgo% mi piace Coc0...2. Io dico, -)rendiamola con piacere-. =o starosta, s!intende si
butta ai nostri piedi capite bene non si sarebbe mai aspettato una simile fortuna... Be! la ragazzina ovviamente pianse
un po! come una sciocchina. $ll!inizio fu davvero difficile per lei, certo... lasciare la casa paterna... non c! da
meravigliarsi. :uttavia si abitu0 ben presto a noi% sulle prime la lasciammo con le donne di servizio perch9 le
insegnassero il lavoro chiaro. 5 ci credereste3... =a ragazzina fa sorprendenti progressi mia moglie semplicemente si
innamora di lei e infine la promuove sua cameriera personale scavalcando tutte le altre... notate bene7... 5 bisogna
renderle merito, mia moglie non aveva mai avuto una cameriera simile decisamente mai% servizievole modesta
ubbidiente... insomma tutto quello che si pu0 desiderare. In compenso devo dire mia moglie la viziava troppo% le dava
abiti magnifici le faceva mangiare le pietanze della tavola padronale le offriva il t... insomma tutto ci0 che si possa
immaginare7 Cos8 rest0 a servizio di mia moglie per una decina d!anni. $ll!improvviso un bel giorno immaginate un
po! $rina entra si chiamava $rina senza farsi annunciare entra nel mio studio e si getta ai miei piedi... Io questo ve lo
dico francamente non posso sopportarlo. 4na persona non deve dimenticare mai la propria dignit non vero3 -Che
vuoi3-. "Batjuka, $le+sandr /il* vi chiedo una grazia-. -?uale3-. -)ermettetemi di maritarmi-. Io lo confesso
allibii. -.a stupida che sei non sai che la signora non ha un!altra cameriera3-. -/ervir0 la signora come prima-.
-/ciocchezze7 sciocchezze7 =a signora non vuole serve sposate7-. -.alan!6a pu0 prendere il mio posto-. -:i prego di
non discutere7-. -Come volete...2. Io devo dire rimasi di stucco. ;i informo che sono fatto cos8, niente mi offende di
pi& oserei dire nulla mi offende pi& gravemente dell!ingratitudine... <i non c! bisogno che ve lo dica sapete com!
mia moglie, un angelo in carne ed ossa una bont indescrivibile... $nche uno scellerato ne avrebbe piet. Cacciai via
$rina. )ensavo che sarebbe tornata in s9 capite non potevo credere nella cattiveria nella pi& completa ingratitudine. Ci
credereste3 >opo sei mesi quella si permette di rivolgersi a me con la stessa richiesta. $llora io devo dirlo la cacciai
via incollerito e minacciai di riferirlo a mia moglie. 5ro sconcertato... .a immaginate la mia meraviglia quando dopo
qualche tempo viene da me mia moglie in lacrime cos8 sconvolta che mi spaventai persino. -Che cosa successo3-.
-$rina...2. Capite... mi vergogno a dirlo. -'on pu0 essere7... Chi stato3-. -Il servo )etruE+a-. )ersi le staffe. Io sono un
tipo... non mi piacciono le mezze misure7... )etruE+a... non aveva colpa. )otevo punirlo ma a parer mio non era lui il
colpevole. $rina... be! c! bisogno di aggiungere altro3 Io si intende ordinai immediatamente di raparla vestirla di
stracci e spedirla in campagna. .ia moglie perdeva un!eccellente cameriera ma non c!era niente da fare, non si pu0
tollerare il malcostume in casa propria. .eglio recidere di colpo la parte malata... Be! ora giudicate da voi conoscete
mia moglie un... un... angelo ecco7 /i era affezionato ad $rina e $rina questo lo sapeva e non ha provato vergogna
a... $llora3 'o dite e allora...3 $ che pro parlarne7 In ogni caso non c!era altro da fare. )er quanto riguarda me
personalmente mi ha amareggiato mi ha offeso a lungo l!ingratitudine di questa ragazza. )er quanto ne possiate dire... il
cuore i sentimenti in quella gente non li troverete mai7 >ai da mangiare al lupo come vuoi cercher sempre di tornare
al bosco... 5 una lezione per il futuro7 .a volevo soltanto dimostrarvi... 2.
5 il signor Cver+ov senza finire il suo discorso gir0 la testa dall!altra parte si avvolse pi& stretto nel suo
mantello soffocando virilmente l!involontaria commozione.
Il lettore adesso comprender perch9 guardavo $rina con tanta simpatia.
1@ tanto che sei sposata con il mugnaio32 le domandai finalmente.
1>ue anni2.
1Il tuo padrone ti ha dato il permesso32.
1.i hanno riscattata2.
1Chi32.
1/aveli6 $le+seevi2.
15 chi 32.
1.io marito2. "5rmola6 sorrise tra s9 e s9.# 1(orse il padrone vi ha parlato di me32 aggiunse $rina dopo un
breve silenzio
'on sapevo come rispondere alla sua domanda. 1$rina72 grid0 il mugnaio da lontano. =ei si alz0 e and0 via.
1Il marito un brav!uomo32 domandai a 5rmola6.
1Cos8 cos82.
1(igli ne hanno32.
1'e avevano uno ma morto2.
15 cos8 piaciuta al mugnaio vero3... Da speso molto per riscattarla32.
1'on lo so. =ei sa leggere e scrivere% nel loro lavoro... una buona cosa. <li sar piaciuta2.
15 tu la conosci da molto32.
1/8 da molto. )rima mi recavo spesso dai suoi padroni. =a loro tenuta non lontana da qui2.
15 il servo )etruE+a lo conosci32.
1)tr ;esil!evi3 Certo che lo conoscevo2.
1>ov! adesso32.
1@ andato a fare il soldato2.
Bimanemmo un po! in silenzio.
1.a non sta bene di salute32 domandai infine a 5rmola6.
1Che salute e salute7... >omani forse la caccia sar buona. 'on vi farebbe male dormire un poco2.
4no stormo di anatre selvatiche sfrecci0 su di noi sibilando udimmo che calavano sul fiume non lontano da
noi. Ormai era completamente buio e cominciava a far freddo% nel bosco un usignolo trillava sonoramente. Ci
nascondemmo sotto il fieno e ci addormentammo.
ACQUA DI LAMPONE
$ll!inizio di agosto la calura spesso insopportabile. In quel periodo dalle dodici alle tre del pomeriggio
neanche l!uomo pi& risoluto e concentrato in condizioni di cacciare anche il cane pi& devoto comincia a -leccare gli
sproni al cacciatore- vale a dire lo segue passo passo strizzando penosamente gli occhi e con tanto di lingua penzoloni%
in risposta al rimproveri del padrone dimena umilmente la coda con una espressione confusa ma non si muove di un
passo. 4na volta mi capit0 di andare a caccia in un giorno cos8. Besistetti a lungo alla tentazione di sdraiarmi in qualche
posto ombreggiato anche solo per un attimo% il mio instancabile cane continu0 per un pezzo a braccheggiare per i
cespugli sebbene lui stesso non si aspettasse nulla di buono da quella attivit febbrile. =!afa soffocante mi costrinse
alfine a pensare al risparmio delle nostre ultime forze e facolt. Biuscii in qualche modo ad arrancare sino al fiume Ista
gi noto ai miei indulgenti lettori scesi dal ripido pendio e mi incamminai sulla sabbia gialla e umida in direzione di
una sorgente generalmente nota nei dintorni con il nome di -acqua di lampone-. ?uesta sorgente sgorga da una
fenditura della riva che si trasformata a poco a poco in un borro stretto ma profondo e venti metri pi& in l ricade nel
fiume con uno scroscio allegro e chiacchierino. Cespugli di quercioli sono cresciuti sui declivi del dirupo% presso la
polla verdeggia un!erbetta corta e vellutata% i raggi del sole non sfiorano quasi mai l!umidit fredda e argentea di questo
luogo. Biuscii a giungere alla fonte sull!erba giaceva un attingitoio di scorza di betulla lasciato da qualche contadino di
passaggio a beneficio della comunit. .i dissetai mi sdraiai sull!erba e guardai intorno. )resso l!insenatura che si era
formata nel punto in cui la sorgente cadeva nel fiume e che per questo era sempre leggermente increspata sedevano
due vecchietti con le spalle rivolte verso di me. 4no piuttosto robusto alto con un lindo caffettano verde scuro e un
berretto di pelo pescava con la lenza% l!altro magro e minuto con una giacca di tab8 rattoppata teneva sulle ginocchia
un vasetto con i vermi e di tanto in tanto si passava la mano sulla testa grigia come per proteggerla dal sole. =o guardai
con maggiore attenzione e riconobbi che era /tpuE+a di Fumichino. Il lettore mi permetta di presentargli quest!uomo.
$ poche verste dal mio villaggio si trova il grosso borgo di Fumichino con la chiesa in pietra eretta in onore dei
beati Cosma e >amiano. >i fronte a questa chiesa un tempo si poteva ammirare un grande palazzo signorile circondato
da diverse dipendenze servizi laboratori scuderie rimesse non lastricate per le carrozze bagni cucine provvisorie ali
per gli ospiti e per gli amministratori serre di fiori altalene per il popolo e altri edifici di maggiore o minore utilit. In
questo palazzo vivevano ricchi proprietari e tutto andava per il meglio quando un bel giorno all!improvviso tutto quel
ben di >io bruci0 da cima a fondo. I signori si trasferirono in un altro nido e la tenuta rimase deserta. =!ampia zona
distrutta dall!incendio fu trasformata in un orto ingombro qua e l di mucchi di mattoni residui delle vecchie
fondamenta. Con le travi ancora sane misero su alla svelta una capannuccia e la ricoprirono con le assicelle comprate
una decina d!anni prima per costruire un padiglione in stile gotico. =8 si sistem0 il giardiniere .itrofan con la moglie
$+sin!6a e i sette figli. $ .itrofan ordinarono di fornire verdura e legumi alla tavola padronale distante centocinquanta
verste% ad $+sin!6a affidarono la cura di una mucca tirolese acquistata a .osca a caro prezzo ma che purtroppo si era
rivelata priva della capacit di riproduzione tant! che non dava latte dal momento dell!acquisto% le fu anche affidata
un!anatra crestata color fumo l!unico -volatile- padronale% ai figli data la loro tenera et non avevano attribuito
mansioni particolari il che consent8 loro di impigrirsi del tutto. .i capit0 di pernottare un paio di volte da questo
giardiniere% passando prendevo da lui anche dei cetrioli che >io solo sa perch9 persino d!estate si distinguevano per le
enormi dimensioni l!insipido gusto acquoso e la spessa buccia gialla. (u proprio da lui che vidi per la prima volta
/tpuE+a. Oltre a .itrofan e alla sua famiglia e al vecchio sagrestano sordo <erasim che viveva per grazia di >io in un
bugigattolo presso la moglie guercia di un soldato a Fumichino non era rimasto nessun altro servo. /tpuE+a infatti
che qui intendo presentare al lettore non si poteva considerare n9 una persona in senso lato n9 un servo in particolare.
Ciascuno riveste a suo modo una qualche posizione nella societ e ha qualche relazione% ad ogni servo si d se
non proprio una paga almeno un sussidio invece /tpuE+a non riceveva assolutamente nulla non aveva parenti e
nessuno era al corrente della sua esistenza. ?uell!uomo non aveva neanche un passato% di lui non si parlava% a momenti
non veniva incluso neanche nel censimento. Circolavano voci confuse sul fatto che un tempo fosse stato a servizio da
qualcuno% ma chi fosse da dove provenisse com!era capitato fra i sudditi di Fumichino come si fosse procurato il
caffettano di tab8 che indossava da tempi ormai remoti dove vivesse di che vivesse di tutto questo nessuno aveva la
minima idea anzi a dire il vero nessuno si era mai posto tali domande. 'onno :rof*mi che conosceva la genealogia
di tutti i servi in linea ascendente fino alla quarta generazione aveva detto una volta che a quanto ricordava /tepan era
parente di una turca che il defunto padrone il generale $le+se6 Boman* aveva condotto con s9 di ritorno da una
campagna militare. )ersino nei giorni di festa i giorni di gratificazione generale in cui si offriva a tutti pane e sale
frittelle di grano saraceno e vino verde secondo l!antica tradizione russa nemmeno in quei giorni si vedeva /tpuE+a
presso le botti e le tavole imbandite egli non si inchinava non baciava la mano del padrone non vuotava in un sol fiato
il bicchiere sotto il suo sguardo e alla sua salute quel bicchiere riempito dalla mano grassa del fattore% solo qualche
anima buona passandogli accanto spezzava un pezzo di focaccia avanzata per quel poveraccio. =a domenica di )asqua
gli davano i tre baci augurali ma lui non rimboccava la manica unta di olio non tirava fuori dalla tasca laterale il suo
ovetto rosso non lo porgeva sospirando e strizzando gli occhi ai giovani signori o alla padrona in persona. :rascorreva
l!estate in un ripostiglio dietro un pollaio e l!inverno nello spogliatoio di un bagno% nei giorni di forte gelo trascorreva la
notte in un fienile. 5rano abituati a vederlo in giro a volte gli allungavano anche una pedata ma nessuno gli parlava
mai e anche lui sembrava che non aprisse bocca dalla nascita. >opo l!incendio il derelitto aveva trovato rifugio o come
dicono gli abitanti di Orl si era -acquattato- dal giardiniere .itrofan. Il giardiniere non l!aveva incoraggiato non gli
aveva detto -vieni a vivere da me- ma non l!aveva neanche cacciato. >el resto non si poteva dire che /tpuE+a proprio
vivesse dal giardiniere, dimorava si aggirava nel suo orto. Camminava e si muoveva senza fare il minimo rumore%
starnutiva e tossiva nella mano non senza un certo timore% era eternamente indaffarato e si affaccendava zitto zitto
come una fochina% e tutto per il cibo solo per il cibo. 5 difatti se non si fosse preoccupato da mane a sera del proprio
sostentamento il nostro /tpuE+a sarebbe morto di fame. Brutto affare non sapere dalla mattina di che cosa sarai sazio
la sera7 /tpuE+a ora se ne stava seduto sotto lo steccato a rosicchiare un rafano o a succhiare una carota ora
sminuzzava una sudicia palla di cavolo% ora trascinava da qualche parte ansimando un secchio d!acqua% ora accendeva
un fuocherello sotto un vaso di coccio e vi gettava certi pezzetti neri che prendeva dal petto% di tanto in tanto batteva nel
suo sgabuzzino con un pezzo di legno piantava un chiodo e costruiva una mensolina per il pane. 5 faceva tutto questo
quatto quatto come di nascosto, guardavi e non c!era pi&. 5d ecco che si assestava all!improvviso per un paio di giorni%
ovviamente nessuno si accorgeva della sua assenza... )oi te lo rivedevi l8 di nuovo da qualche parte vicino allo steccato
che infilava di soppiatto delle scheggette sotto il treppiede. Il visetto minuto gli occhietti giallastri capelli lunghi sino
alle sopracciglia il naso aguzzo le enormi orecchie trasparenti come quelle dei pipistrelli la barba lunga di due
settimane mai pi& lunga n9 pi& corta. 5cco incontrai proprio quello /tpuE+a sulla riva dell!Ista in compagnia di un
altro vecchio.
.i avvicinai li salutai e mi sedetti accanto a loro. Conoscevo anche il compagno di /tpuE+a, era un servo
emancipato del conte )tr Il!i GGG .cha6lo /avel!ev soprannominato :uman. ?uesti viveva presso un borghese tisico
di Bolchov padrone di una locanda nella quale mi fermavo spesso. I giovani impiegati e altri sfaccendati che capitano
sulla strada maestra di Orl "i mercanti immersi nei loro piumini a righe hanno altro a cui pensare# anche oggi possono
notare non lontano dal grande borgo di :roic+oe un!enorme casa di legno a due piani in stato di completo abbandono
con il tetto sfondato e le finestre ermeticamente chiuse affacciato proprio sulla strada. $ mezzogiorno nelle giornate
limpide e soleggiate non si pu0 immaginare uno spettacolo pi& triste di quelle rovine. ?ui un tempo abitava il conte
)tr Il!i rinomato per la sua ospitalit ricco dignitario del vecchio secolo. :utto il governatorato si riuniva spesso da
lui danzava e si divertiva al suono assordante dell!orchestra di casa fra il crepitio dei razzi e dei petardi. )robabilmente
non c! donna anziana che passi accanto al palazzo signorile abbandonato senza sospirare e rimpiangere i tempi passati
e la giovent& sfiorita. Il conte banchett0 per molti anni per molti anni gir0 fra gli invitati sorridendo affabilmente tra la
folla degli ospiti reverenti% ma i suoi beni purtroppo non gli durarono per tutta la vita. Completamente in rovina si
rec0 a )ietroburgo per cercarsi un posto e l8 mor8 in una camera di albergo prima di aver preso qualunque decisione.
:uman era stato suo maggiordomo ed era stato emancipato quando il conte era ancora in vita. 5ra un uomo sulla
settantina con un bel viso dal tratti regolari. /orrideva quasi sempre nel modo in cui oggigiorno sorridono solo le
persone dell!epoca di Caterina, con aria bonaria e maestosa% quando parlava sporgeva e stringeva le labbra strizzava
dolcemente gli occhi e aveva una pronuncia leggermente nasale. /i soffiava il naso e fiutava tabacco sempre con
lentezza come se stesse compiendo un!operazione importante.
1$llora .icha6lo /avel!i2 attaccai discorso 1come va la pesca32.
1>ate pure uno sguardo nel canestro, ho preso due persici e cinque o sei ghiozzi... (a! vedere /tp+a2.
/tpuE+a mi allung0 il canestro.
1Come te la passi /tepan32 gli domandai.
1'... n... n... non c! male batjuka, si campa2 rispose /tepan balbettando come se rigirasse enormi pesi sulla
lingua.
15 .itrofan sta bene32.
1/ta beAne batjuka2.
Il poveretto si volt0 dall!altra parte.
1$bboccano poco2 disse :uman 1 troppo caldo% i pesci si sono infilati tutti sotto i cespugli dormono...
$ttacca un verme /tpa2. /tpuE+a prese un verme lo mise nel palmo della mano lo batt9 un paio di volte lo attacc0
all!amo sput0 e lo pass0 a :uman. 1<razie /tpa... 5 voi batjuka, continu0 rivolto a me 1andate a caccia32.
1Come vedi2.
15h s8... e quel vostro cagnolino inglese o furlano32.
$l vecchietto piaceva mettersi in mostra all!occasione come a dire che anche lui conosceva il mondo7
1'on so di che razza sia ma buono2.
1$h s8... e cacciate anche con la muta32.
1Do un paio di mute2.
:uman sorrise e scosse la testa.
1)roprio cos8, c! chi ama i cani e chi non se li prenderebbe neanche gratis. Io la penso cos8, secondo il mio
modesto parere i cani bisogna tenerli pi& per fare bella figura diciamo cos8. 5 tutto deve essere a posto, a posto i
cavalli a posto anche i bracchieri e compagnia bella tutto come si deve. Il defunto conte A che >io l!abbia in gloria7 A
non era un cacciatore nato questo vero ma teneva i cani e un paio di volte all!anno si compiaceva di andare a caccia. I
bracchieri in caffettani rossi con i galloni si radunavano nel cortile e suonavano le trombe sua eccellenza usciva
portavano il cavallo di sua eccellenza aiutavano sua eccellenza a salire in sella il capocaccia gli infilava i piedi nelle
staffe si toglieva il berretto e gli porgeva le briglie dentro il berretto. /ua eccellenza si degnava di schioccare lo staffile
i bracchieri davano voce e si mettevano in marcia per uscire dal cortile. =o staffiere seguiva il conte tenendo lui stesso
con un guinzaglio di seta i due cani preferiti dal padrone e controllava cos8 sapete... 5 lui lo staffiere se ne stava
seduto in alto sulla sella cosacca con le guance rosse e guardava cos8... /i capisce che c!erano anche gli ospiti in quelle
occasioni. 5ra un divertimento e un atto decoroso al tempo stesso... $h s! staccato il maledetto72 disse all!improvviso
tirando l!amo.
1>icono che il conte se la sia spassata a suo tempo vero32 domandai.
Il vecchio sputacchi0 sul verme e gett0 di nuovo l!amo.
15ra un alto dignitario si sa. ;enivano da lui si pu0 dire le prime personalit di )ietroburgo. Con i nastri
azzurri si sedevano a tavola e mangiavano. =ui poi era un maestro dell!ospitalit. .i chiamava e diceva, -:uman per
domani mi occorrono degli storioni vivi, ordina che li procurino capito3-. -;a bene vostra eccellenza-. Caffettani
ricamati parrucche mazze profumi acqua di colonia di prima qualit tabacchiere quadri grandi cos8 faceva venire
tutto da )arigi. ?uando dava un banchetto >io mio pancia mia fatti capanna7 /i facevano fuochi d!artificio e gite7 /i
sparavano perfino colpi di cannone. /olo di musicanti manteneva quaranta persone. $veva un direttore d!orchestra
tedesco ma quello poi si mont0 la testa voleva mangiare al tavolo dei signori e cos8 sua eccellenza ordin0 di mandarlo
via con >io, -:anto- disse - i miei musicanti sanno il fatto loro-. /i sa i signori fanno il bello e il cattivo tempo.
?uando si mettevano a ballare ballavano sino all!alba soprattutto la cossese-matradura... $h... ah... ah... ci sei cascato
fratello72. Il vecchio tir0 fuori dall!acqua un piccolo persico. 1:ieni /tpa. Il padrone era un signore come si deve2
continu0 il vecchio lanciando di nuovo l!amo 1ed era anche di animo buono. $ volte ti picchiava ma dopo un po!
dimenticava tutto. /olo che manteneva delle matrski. $h quelle matrski, >io mi perdoni7 (urono loro a mandarlo in
rovina. 5 se le sceglieva sempre di ceto pi& basso. Che cosa potevano volere di pi&3 5 invece no per loro ci volevano le
cose pi& care di tutta 5uropa7 Certo ognuno vive come pi& gli piace sono affari dei padroni... ma non bisogna
rovinarsi. /oprattutto una, si chiamava $+ulina adesso morta che >io l!abbia in gloria7 5ra una ragazza del popolo la
figlia di un sorvegliante di /itovo ma cos8 cattiva7 $ volte prendeva a ceffoni il conte. =o aveva stregato. $ mio nipote
gli fece rapare la testa, le aveva versato la cioccolata sul vestito nuovo... e non fece punire solo lui. /8... 5ppure erano
bei tempi72 aggiunse il vecchio con un profondo sospiro poi abbass0 la testa e rimase in silenzio.
1Cosi a quanto pare il vostro padrone era severo32 dissi io dopo una breve pausa.
1$llora si usava cosi batjuka, ribatt9 il vecchio scuotendo la testa.
1$desso non si fa pi& cos82 osservai senza smettere di guardarlo.
.i guard0 in tralice.
1$desso certo si sta meglio2 borbott0 e lanci0 lontano l!amo.
/tavamo seduti all!ombra ma anche all!ombra faceva molto caldo. =!aria ristagnava pesante afosa% il viso
accaldato cercava avidamente il vento ma vento non ce n!era. Il sole picchiava dal cielo di un azzurro sempre pi& cupo%
diritto davanti a noi sull!altra sponda si stendeva un campo di fieno giallo disseminato qua e l di assenzio e non c!era
spiga che si muovesse. )oco pi& gi& un cavallo di contadini si immergeva nel fiume sino al ginocchio ondeggiando
pigramente la coda bagnata% di tanto in tanto da sotto un cespuglio pendente emergeva un grosso pesce emetteva
qualche bollicina e tornava quietamente sul fondo lasciando dietro di s9 una lieve increspatura. I grilli stridevano
nell!erba rossiccia% le quaglie gracchiavano quasi controvoglia% gli sparvieri planavano sui campi e si fermavano spesso
agitando velocemente le ali e aprendo la coda a ventaglio. 'oi sedevamo immobili soffocati dalla calura. $ un tratto si
ud8 un rumore dietro di noi nel borro, qualcuno scendeva alla sorgente. <irai lo sguardo e vidi un contadino sulla
cinquantina impolverato in camicia con i lapti, con una bisaccia intrecciata e un armjak sulle spalle. /i avvicin0 alla
polla si disset0 con avidit e si alz0.
15hi ;las72 grid0 :uman fissandolo. 1/alve fratello. ?ual buon vento32
1/alve .icha6lo /avel!i2 salut0 il contadino avvicinandosi 1vengo da lontano2.
1>ov!eri sparito32 gli domand0 :uman.
1/ono andato a .osca dal signore2.
1$ far che32.
1$ pregarlo sono andato2.
1$ pregarlo di che32.
1Che mi abbassasse l!obrok, oppure che mi mettesse a barina, che mi trasferisse... .io figlio morto cos8 da
solo non ce la faccio adesso2.
1:uo figlio morto32.
1/8 morto. =a buonanima2 aggiunse il contadino dopo un breve silenzio 1faceva il vetturino a .osca% a
dire il vero pagava l!obrok anche per me2.
1)erch9 adesso pagate l!obrok32.
1/82.
15 il tuo padrone che ha detto32.
1Il padrone3 .i ha cacciato7 .i fa, -Come hai osato venire direttamente da me, per queste cose c! il fattore%
tu sei tenuto a riferire prima al fattore... e dove dovrei trasferirti poi3 :u mi devi prima pagare gli arretrati-. Da perso
proprio le staffe2
15 cos8 sei tornato indietro32.
1Cos8 sono tornato. ;olevo informarmi se la buonanima avesse lasciato qualche avere ma non ho combinato
nulla. >ico al suo padrone, -Io sono il padre di (ilipp- e lui, -5 io come faccio a saperlo3 5 poi tuo figlio non ha
lasciato niente anzi mi doveva pure qualche cosa-. Cos8 me ne sono andato2.
Il contadino ci raccontava tutto questo sorridendo come se stesse parlando di qualcun altro ma nei suoi
minuscoli occhi grinzosi affior0 una lacrimuccia e le labbra si contrassero.
15 adesso vai a casa32.
15 dove se no3 Certo a casa. .ia moglie a quest!ora star gi morendo di fame2.
1.a tu... a quel...2 intervenne /tpuE+a improvvisamente poi si confuse tacque e si mise a rovistare nel
vasetto.
1$ndrai dal fattore32 prosegu8 :uman guardando /tpa meravigliato.
1Che vado a fare da lui3... :anto ho sempre gli arretrati. .io figlio stato male un anno prima di morire e cos8
non ha pagato l!obrok neanche per s9... )er me non fa niente, non c! modo di prendermi niente... (ratello per quanto
fai il furbo non me la fai, non rispondo di nulla72. Il contadino scoppi0 a ridere. 1)u0 fare il furbo quanto vuole quel
Kintil!6an /emn* ma...2.
;las scoppi0 nuovamente a ridere.
1.acch97 ?uesta una brutta faccenda fratello ;las2 disse :uman scandendo le parole.
1)erch9 brutta3 'on...2 la voce di ;las si spezz0 in gola. 1(a cos8 caldo72 continu0 asciugando il sudore del
viso con la manica.
1Chi il vostro padrone32 domandai.
1Il conte GGG ;alerian )etrovi2.
1Il figlio di )tr Il!i32.
1Il figlio di )tr Il!i2 rispose :uman. 1=a buonanima di )tr Il!i quand!era ancora in vita gli assegn0 il
villaggio di ;las2.
15 sta bene32.
1/8 grazie a >io2 replic0 ;las. 1/! fatto rosso cos8 e ha la faccia come una palla2.
15cco batjuka2 continu0 :uman rivolto a me 1se almeno fosse vicino .osca e invece lo ha messo a pagare
l!obrok qui2.
15 quant! il tributo32.
1'ovantacinque rubli di tributo2 borbott0 ;las.
15cco vedete, la terra pochissima, c! solo bosco padronale2.
1$nche quello dicono che l!hanno venduto2 disse il contadino.
15cco vedete... /tpa d qua un verme... 5h /tpa3 .a stai dormendo eh32.
/tpuE+a trasal8 Il contadino venne a sedersi accanto a noi. :acemmo di nuovo. /ull!altra riva qualcuno inton0
una canzone cos8 melanconica... il mio povero ;las si rattrist0...
>opo mezz!ora ci separammo.
IL MEDICO DEL DISTRETTO
4n giorno d!autunno tornando dalla caccia in una zona lontana presi freddo e mi ammalai. )er fortuna la
febbre mi colse nel capoluogo del distretto in un albergo e potei mandare a chiamare un dottore. >opo mezz!ora arriv0
il medico del distretto un uomo non molto alto mingherlino e con i capelli neri. .i prescrisse il solito sudorifero mi
ordin0 dei senapismi s!infil0 con molta abilit nel risvolto della manica la mia banconota da cinque rubli "nel far
questo tuttavia dette qualche colpo di tosse secca e guard0 dall!altra parte# ed era gi sul punto di tornarsene a casa
quando non ricordo come attacc0 discorso e si trattenne. =a febbre mi spossava% prevedevo una notte insonne e fui
contento di fare quattro chiacchiere con un brav!uomo. Ci servirono il t. Il mio dottore si mise a conversare. Il giovane
era tutt!altro che stupido si esprimeva con vivacit e in modo abbastanza divertente. /uccedono casi strani nella vita,
capita che con le persone con le quali convivi a lungo e sei in rapporti di amicizia non riesci a parlare sinceramente
con il cuore in mano% con altri fai appena in tempo a conoscerli che gi vi siete confidati reciprocamente vita morte e
miracoli come in confessione. 'on so come conquistai la fiducia del mio nuovo amico so solo che cos8 di punto in
bianco questi come si dice -prese- e mi raccont0 un episodio davvero interessante. 5d io a mia volta riferir0 al mio
buon lettore questo racconto. Cercher0 di esprimermi con le parole del medico.
1;oi conoscerete2 esord8 con voce fiacca e tremante "tale l!effetto del tabacco Beriosov aspirato puro#
1conoscerete il giudice locale .*lov )avel =u+i3... 'on lo conoscete3... Be! fa lo stesso2. :oss8 e si stropicci0 gli
occhi. 15cco il fatto avvenne non fatemi dire una bugia durante la ?uaresima nel periodo del disgelo. .i trovavo a
casa del giudice del nostro giudice a giocare a prrence. Il nostro giudice un brav!uomo e un accanito giocatore di
prrence. $d un tratto2 "il nostro medico usava spesso l!espressione -ad un tratto-# 1mi dicono che una persona
chiede di me. Io domando che cosa vuole mi rispondono che ha portato un biglietto probabilmente da parte di un
paziente. ->atemi dunque il biglietto- dico io. 5ra proprio di un paziente... Be! certo capirete questo il nostro pane...
5cco come stavano le cose, mi scriveva la vedova di un possidente diceva che la figlia stava morendo mi pregava di
andare da loro per l!amor del cielo% mi aveva gi mandato i cavalli. ?uesto ancora niente... $bitava a venti verste
dalla citt fuori era buio pesto le strade erano in un uno stato pietoso accidenti7 5 poi la donna era una poveraccia non
c!era da aspettarsi pi& di due rubli d!argento e anche su quelli avevo i miei dubbi forse mi sarei dovuto accontentare di
qualche pezza di tela o altre quisquilie del genere. Comunque sapete il dovere prima di tutto, una persona era in fin di
vita. Cedetti ad un tratto le mie carte a Kalliopin immancabile compagno delle nostre riunioni e tornai a casa. >etti uno
sguardo, c!era un carrettino davanti al terrazzino d!ingresso% i cavalli erano da lavoro panciuti gonfi con il pelo come il
feltro e il cocchiere stava a capo scoperto in segno di rispetto. -Be!- pensai -evidentemente fratello i tuoi padroni non
navigano nell!oro...-. ;oi ridete ma io vi dico che noi povera gente facciamo caso a tutto... /e il cocchiere se ne sta
come un principe non si toglie il cappello anzi se la ride sotto i baffi e agita il frustino puoi scommettere
tranquillamente su due bigliettoni7 In questo caso invece la faccenda prendeva tutt!altra piega. :uttavia pensai -non c!
niente da fare, il dovere prima di tutto-. )resi le medicine pi& necessarie e mi misi in viaggio. 'on ci credereste ma
quasi quasi non arrivammo a destinazione. =a strada era un inferno, rigagnoli neve fango pozzanghere ad un tratto
trovammo un argine rotto, una vera catastrofe. Comunque arrivammo. =a casa era piccola e con il tetto di paglia. =e
finestre erano illuminate, ci aspettavano. .i venne incontro una vecchietta molto ammodo con una cuffietta. -/alvatela
sta morendo- mi disse. Io risposi, -'on vi preoccupate... >ov! la malata3-. ->a questa parte prego-. 5ntrai in una
cameretta pulita pulita una lampada ardeva in un angolo sul letto giaceva una fanciulla di una ventina d!anni in stato di
incoscienza. )areva che emanasse calore respirava affannosamente, aveva la febbre alta. C!erano altre due ragazze le
sorelle spaventatissime e in lacrime. -Ieri stava benissimo ha mangiato con appetito% stamattina si lamentava del mal di
testa e questa sera ad un tratto si ridotta in queste condizioni...- mi dissero. Io ripetei, -'on vi preoccupate- i dottori
sapete devono dire cosi e mi misi al lavoro. =e feci un salasso ordinai dei senapismi prescrissi una pozione. Intanto la
osservavo la osservavo be! >io mio non avevo mai visto un viso cos8 uno splendore insomma7 .i faceva una gran
pena. I tratti del suo viso erano cos8 dolci i suoi occhi... <razie a >io si acquiet0 cominci0 a sudare sembr0 riprendere
i sensi si guard0 attorno sorrise si pass0 una mano sul viso... =e sorelle si chinarono su di lei e le domandarono, -Come
ti senti3-. -Cos8 cos8- rispose lei e si volt0 dall!altra parte... =a guardai, si era addormentata. >issi che bisognava
lasciare in pace la malata. 4scimmo tutti dalla stanza in punta di piedi% rimase solo la cameriera per ogni evenienza.
'el salotto il samovar era gi sul tavolo c!era anche del rum, nel nostro mestiere non si pu0 farne a meno. .i offrirono
il t mi invitarono a dormire l8... io accettai, dove potevo andare a quell!ora3 =a vecchietta non faceva che piagnucolare.
-)erch9 fate cos83- dissi. -/opravviver non vi preoccupate fareste meglio a riposare anche voi, sono le due-. -;oi mi
farete svegliare se dovesse succedere qualcosa3-. -;i far0 svegliare vi far0 svegliare-. =a vecchietta si ritir0 e anche le
ragazze andarono nella loro camera. /istemarono il mio letto in salotto. .i sdraiai ma non riuscivo a prendere sonno
che strano7 5ppure mi ero strapazzato abbastanza. Il pensiero della malata non mi usciva dalla mente. $lla fine non
ressi pi& ad un tratto mi alzai. .i domandavo, -Che faccio3 ;ado a vedere come sta la paziente3-. =a camera da letto
della malata era attigua al salotto. .i alzai socchiusi pian pianino la porta il cuore mi batteva forte. /birciai, la
cameriera dormiva a bocca aperta russava persino la villana7 =a malata giaceva con il viso rivolto verso di me e si
tormentava le mani la poverina7 .i avvicinai... $d un tratto lei apr8 gli occhi e mi fiss07... -Chi siete3 Chi siete3-. Io
rimasi confuso. -'on abbiate paura signorina, sono il dottore sono venuto a vedere come vi sentite-. -/iete il
dottore3-. -/8 il dottore il dottore... ;ostra madre mi ha mandato a chiamare in citt vi abbiamo fatto un salasso
signorina% ora vi prego di riposare e tra un paio di giorni con l!aiuto di >io vi rimetteremo in piedi-. -/i dottore non
lasciatemi morire... vi prego vi prego-. -.a che dite >io vi assiste-. -Da di nuovo la febbre alta- pensavo tra me e me.
=e tastai il polso, s8 aveva la febbre alta. =ei mi guard0 e ad un tratto mi afferr0 la mano. -Ora vi dir0 perch9 non
voglio morire ora ve lo dir0... adesso siamo soli% ma voi per favore non ditelo a nessuno... ascoltate-. .i chinai lei
accost0 le labbra vicinissime al mio orecchio mi sfiorava la guancia con i capelli devo dire che anche a me girava la
testa e cos8 cominci0 a sussurrare qualcosa... 'on capivo nulla... $h stava delirando... /ussurrava sussurrava cos8
rapidamente sembrava che non parlasse in russo smise sussult0 accasci0 il capo sul cuscino e mi fece un segno
minaccioso con un dito. -Badate dottore a nessuno...- =a calmai in qualche modo la feci bere svegliai la cameriera e
uscii2.
$ questo punto il medico aspir0 avidamente una presa di tabacco e rimase per un attimo come intontito.
1:uttavia2 prosegu8 1il giorno successivo contro tutte le mie previsioni la paziente non miglior0. )ensa e
ripensa ad un tratto mi decisi a rimanere sebbene ci fossero altri pazienti che mi aspettavano. /apete questo non va
mai trascurato, la clientela ne risente poi. .a primo la malata era davvero in condizioni disperate% secondo devo dire
la verit io stesso avvertivo una forte attrazione per lei. Inoltre mi piaceva tutta la famiglia. 5rano persone non ricche
ma istruite una rarit si pu0 dire... Il padre era stato uno studioso uno scrittore% era morto in povert ovviamente ma
era riuscito a garantire ai figli un!eccellente educazione% aveva lasciato anche molti libri. (orse per il fatto che mi davo
un gran da fare intorno alla malata o per qualche altra ragione fatto sta che in quella casa cominciarono posso dirlo
con franchezza a volermi bene come uno di famiglia... 'el frattempo le condizioni delle strade si erano fatte terribili,
tutte le comunicazioni erano come dire interrotte era persino difficile procurarsi le medicine dalla citt... =a malata
non guariva... )assavano i giorni... .a ecco che...2. Il medico tacque per un po!. 1'on so come dirvelo...2. (iut0 di
nuovo il tabacco si schiar8 la voce e ingoll0 un sorso di t. 1;i dir0 senza reticenze la mia malata... come... be! si
innamor0 di me... oppure no non che si innamor0... ma del resto...2. Il medico abbass0 il capo e arross8.
1'o2 continu0 con rinnovata vivacit 1che innamorata e innamorata7 Bisogna essere consapevoli di quanto si
vale. =a fanciulla era istruita intelligente aveva letto molto mentre io ho dimenticato quasi completamente il mio
latino. ?uanto al mio aspetto2 il medico si dette uno sguardo con un sorriso 1anche di quello non c!9 da vantarsi.
Comunque il nostro /ignore Iddio certo non mi ha fatto scemo, non prendo lucciole per lanterne io% qualcosa la capisco
anch!io. )er esempio avevo capito benissimo che $le+sandra $ndreevna si chiamava cosi non provava amore nei miei
confronti ma solo per cos8 dire affettuosa amicizia stima. $nche se forse lei stessa fraintendeva questo sentimento del
resto la sua situazione era tale capirete anche voi... Comunque2 soggiunse il medico dopo aver pronunciato questo
discorso sconclusionato tutto d!un fiato e con forte turbamento 1forse ho un po! divagato... Cos8 non capirete nulla...
ecco permettetemi adesso di raccontarvi tutto per filo e per segno2.
(in8 di bere la tazza di t e riprese il racconto con voce pi& tranquilla.
1=e cose andarono cos8. =a mia malata andava sempre peggio peggio peggio. ;oi non siete uomo di
medicina egregio signore non potete capire che cosa accade nell!anima di un medico soprattutto quando comincia a
intuire che non riuscir a sconfiggere una certa malattia. =a sicurezza in se stessi va a farsi benedire7 $d un tratto si
perde ogni certezza uno stato indescrivibile. $llora ti sembra di aver dimenticato tutto quello che sapevi credi che il
malato non abbia pi& fiducia in te e che gli altri comincino a notare che sei smarrito e ti informino dei sintomi
controvoglia guardandoti di sottecchi confabulando tra di loro... brutta situazione7 5ppure ci deve essere un rimedio
contro quella malattia bisogna solo trovarlo. 'on sar forse questo3 =o provi, no non questo7 'on dai neanche tempo
alla medicina di fare il suo effetto... ne tenti prima una poi subito su un!altra. )rendi il ricettario... ci sar pure la
medicina giusta l8 pensi7 )arola mia a volta lo apri a casaccio pensando che non si sa mai il destino... 5 il malato nel
frattempo sta morendo e un altro medico l!avrebbe salvato. )ensi che sia necessario un consulto da solo non vuoi
prenderti una simile responsabilit. :i senti cos8 imbecille in queste circostanze7 .a con il tempo te ne fai una ragione
non poi cos8 grave. 4na persona morta ma non mica colpa tua, hai fatto tutto secondo le regole. 4n!altra cosa ti
tormenta, ti accorgi della fiducia cieca nei tuoi confronti e ti rendi conto di non essere in grado di dare alcun aiuto.
5cco tutti i componenti della famiglia di $le+sandra $ndreevna riponevano in me una simile fiducia e si dimenticarono
persino che la ragazza era in pericolo. $nch!io dal mio canto li assicuravo che non era niente ma dentro di me ero
sconvolto. )er colmo di sventura a causa del disgelo le condizioni delle strade erano tali che il cocchiere ci metteva
giorni interi per procurare le medicine. Io non uscivo dalla camera della malata non riuscivo a staccarmi di l8 le
raccontavo storielle divertenti giocavo a carte con lei. >i notte la vegliavo. =a vecchietta mi ringraziava con le lacrime
agli occhi mentre io pensavo tra me e me, -'on merito la tua riconoscenza-. ;e lo dico francamente adesso non
avrebbe senso nasconderlo mi ero innamorato della mia paziente. 5 $le+sandra $ndreevna si era affezionata a me, alle
volte non faceva entrare nessuno nella sua camera tranne me. /i metteva a chiacchierare con me a domandarmi dove
avevo studiato come vivevo chi erano i miei genitori chi frequentavo. Io sapevo che non avrebbe dovuto affaticarsi a
parlare ma non ero capace di vietarglielo vietarglielo categoricamente. .i afferravo la testa e dicevo, -Che fai
scellerato3...- .a lei mi prendeva la mano la tratteneva mi guardava a lungo tanto a lungo si girava sospirava e
diceva, -Come siete buono7-. =e sue mani erano cos8 calde i suoi occhi grandi languidi. -/8- diceva -voi siete buono
siete una brava persona non siete come i nostri vicini... no non siete cos8... Com! che vi conosco solo ora3-.
-$le+sandra $ndreevna calmatevi vi dico... io credetemi non so che cosa ho fatto per meritare... ma voi calmatevi per
l!amor di >io calmatevi... andr tutto bene starete bene-. 5ppure vi devo dire2 aggiunse il medico chinandosi in avanti
e inarcando le sopracciglia 1che con i vicini si frequentavano poco perch9 i piccoli possidenti erano di ceto inferiore
mentre l!orgoglio impediva loro di avere a che fare con i ricchi. ;e lo ripeto, era una famiglia straordinariamente colta e
la cosa mi lusingava sapete com!. =ei accettava le medicine solo dalle mie mani... /i sollevava la poverina con il mio
aiuto prendeva la medicina e mi guardava... il cuore mi batteva all!impazzata. 'el frattempo peggiorava sempre pi&,
-.orir- pensavo -senz!altro morir-. .i credereste3 avrei voluto scendere anch!io nella fossa% e la madre le sorelle
mi guardavano negli occhi... e la fiducia scemava. -$llora3 Come va3-. -'on c! male non c! male-. .a che non c!
male7 e mi sembrava di impazzire. 4na notte mi trovavo come sempre solo al capezzale della malata. C!era anche la
domestica che russava a tutto spiano... 'on potevo prendermela con lei, anche lei si era affaticata. $le+sandra
$ndreevna si era sentita molto male per tutta la serata% la febbre alta la torturava. /i era agitata sino a mezzanotte alla
fine si era addormentata per lo meno non tremava giaceva tranquilla. 'ell!angolo ardeva la lampada davanti alle
immagini sacre. Io stavo seduto con la testa abbassata sapete e sonnecchiavo. $d un tratto sentii come un colpo al
fianco mi voltai... /ignore Iddio7 $le+sandra $ndreevna mi fissava con gli occhi sbarrati... la bocca socchiusa le
guance infuocate. -Che avete3-. ->ottore morir0 non vero3-. -)er carit7-. -'o dottore no vi prego non ditemi che
vivr0... non lo dite... se sapeste... ascoltate per l!amor del cielo non mi nascondete la mia situazione7- e il suo respiro
era cos8 affannoso. -/e sapr0 per certo che devo morire... allora vi dir0 tutto tutto7-. -$le+sandra $ndreevna vi
supplico7-. -$scoltate non ho dormito affatto da molto che vi sto guardando... per l!amor del cielo... io vi credo siete
buono onesto vi scongiuro per tutto ci0 che c! di sacro al mondo ditemi la verit7 /e sapeste com! importante per
me... >ottore per l!amor del cielo dite sono in pericolo3-. -Che cosa posso dirvi $le+sandra $ndreevna per carit7-.
-)er l!amor del cielo ve ne supplico7-. -'on posso nascondervi $le+sandra $ndreevna che siete in pericolo ma >io
misericordioso...- -.orir0 morir0...-. /i rallegr0 il suo viso si rasseren0% io mi spaventai. -'on temete non temete la
morte non mi fa affatto paura-. $d un tratto si sollev0 e s8 appoggi0 su un gomito. -Ora... ora posso dirvi che vi sono
grata con tutta l!anima che siete un uomo buono caro e che vi amo-. Io la guardavo come inebetito in preda
all!angoscia sapete... -.i sentite io vi amo...-. -$le+sandra $ndreevna che ho fatto per meritarmelo3-. -'o no non
mi capite... non mi capisci...-. 5 ad un tratto allung0 le braccia mi afferr0 la testa e mi baci0... Credetemi per poco non
mi misi ad urlare... mi gettai in ginocchio e nascosi la testa nel cuscino. =ei taceva% le sue dita tremavano sul miei
capelli sentivo che piangeva. Cominciai a consolarla a rassicurarla... veramente non ricordo neanche che cosa le dissi.
-/veglierete la domestica $le+sandra $ndreevna... vi ringrazio... credetemi... calmatevi-. -Basta basta- insisteva lei
->io sia con tutti loro% che si sveglino che vengano poco importa, tanto morir0 lo stesso... 5 tu perch9 ti perdi
d!animo... di che hai paura3 $lza la testa... O forse non mi amate forse mi sono ingannata... in questo caso vi chiedo
scusa-. -$le+sandra $ndreevna che cosa dite3... io vi amo $le+sandra $ndreevna-. .i guard0 dritto negli occhi e
allarg0 le braccia. -$llora abbracciami...-. ;i dir0 francamente% non so come feci a non impazzire quella notte. .i
rendevo conto che la malata si stava logorando vedevo che non era nel pieno possesso delle sue facolt capivo anche
che se non si fosse creduta in punto di morte non avrebbe certo pensato a me. >el resto terribile morire a venticinque
anni senza aver avuto un amore% ecco che cosa la tormentava ecco perch9 si aggrappava a me con disperazione capite
adesso3 'on mi scioglieva dal suo abbraccio. -$bbiate piet di me $le+sandra $ndreevna e anche di voi stessa-. -$
che scopo che cosa dovrei rimpiangere3 Ormai devo morire...-. 'on faceva che ripetere questa frase. -/e sapessi di
rimanere fra i vivi e di dover continuare ad essere una signorina perbene allora mi vergognerei s8 mi vergognerei
proprio... ma adesso3-. -.a chi vi ha detto che morirete3-. -5h no non riesci ad ingannarmi non sei capace di mentire
guardati un po!-. -;oi vivrete $le+sandra $ndreevna io vi guarir0 chiederemo la benedizione a vostra madre... ci
uniremo indissolubilmente saremo felici-. -'o no ho la vostra parola io devo morire... me lo hai promesso... mi hai
detto...-.5ro amareggiato ero amareggiato per molti motivi. <iudicate anche voi come si mettono le cose alle volte,
sembra che siano inezie e pure ti fanno male. =e venne in mente di chiedermi il mio nome non il cognome ma il nome
di battesimo. =a sfortuna vuole che io mi chiami :rifon... /8... s8... :rifon :rifon Ivan*. In quella casa mi chiamavano
tutti dottore. Io non avevo scelta e risposi, -:rifon signorina-. =ei socchiuse gli occhi scosse la testa e sussurr0
qualcosa in francese oh qualcosa di spiacevole e si mise a ridere poi in modo cattivo. Cosi trascorsi quasi la notte
intera con lei. ;erso l!alba uscii come stordito entrai nella sua camera che era gi giorno fatto dopo il t. >io mio >io
mio7 5ra irriconoscibile, pi& pallida di un morto. ;e lo giuro sul mio onore adesso non capisco veramente non capisco
come feci a sopportare quel martirio. )er tre giorni e tre notti la mia malata gemette ancora... e che notti7 Che cosa mi
diceva7... l!ultima notte immaginate un po! ero seduto accanto a lei e chiedevo una sola cosa a >io, -)rendila subito e
prendi anche me-... $d un tratto la madre la vecchietta entra nella camera... <i alla vigilia avevo detto alla madre che
c!erano poche speranze e che sarebbe stato il caso di chiamare il prete. =a malata quando vide la madre disse, -@ un
bene che tu sia venuta... guardaci... noi ci amiamo ci siamo scambiati la promessa-. -Che dice dottore che dice3-.
>ivenni pallido come un cencio. -/ta delirando la febbre- risposi. 5 la malata di rimando, -Basta basta poco fa mi
hai detto cose diverse e hai anche accettato il mio anello... $ che serve fingere3 .ia madre buona lei perdoner lei
capir io sto per morire non ho motivo di mentire% dammi la mano...-. /cappai via in un balzo. =a vecchietta s!intende
aveva intuito tutto.
1'on star0 qui a tediarvi ancora e anche per me devo ammetterlo doloroso richiamare alla mente tutto
questo. =a mia malata mor8 il giorno dopo . =e sia concesso il regno dei cieli72 disse il medico in fretta e con un
sospiro. 1In punto di morte chiese a tutti i suoi parenti di uscire e di essere lasciata sola con me. -)erdonatemi- mi disse
-credo di essere colpevole verso di voi... la malattia... ma credetemi non ho mai amato nessuno pi& di voi... non mi
dimenticate... conservate il mio anello...-2.
Il medico si volt0 dall!altra parte% io gli presi la mano.
15h72 disse lui 1su parliamo di qualcos!altro oppure preferite giocare un po! a prrence! :ipi come noi non
devono lasciarsi andare a sentimenti cos8 elevati. >obbiamo solo fare in modo che i figli non frignino e che la moglie
non strepiti. In seguito sono convolato a giuste nozze come si dice... 5h s8... ho sposato la figlia di un mercante,
settemila rubli di dote. /i chiama $+ulina% calza bene con :rifon. @ una donna cattiva devo dirvelo ma grazie al cielo
dorme tutto il giorno... Che ne dite allora di una partitina a prrence!2.
Ci mettemmo a giocare a una copeca a partita. :rifon Ivan* mi vinse due rubli e mezzo e se ne and0 molto
tardi tutto soddisfatto della sua vincita.
IL MIO VICINO RADILOV
In autunno le beccacce frequentano spesso gli antichi giardini di tigli. >a noi nel governatorato di Orl ce ne
sono molti di questi giardini. I nostri avi quando sceglievano il luogo dove stabilirsi immancabilmente riservavano un
paio di desjatiny di buona terra per la coltivazione di frutteti attraversati da viali di tigli. 'el giro di una cinquantina
d!anni sessanta tutt!al pi& queste tenute -i nidi dei nobili- sono gradualmente scomparse dalla faccia della terra. =e
case sono marcite o sono state vendute per ottenere legname gli annessi in pietra si sono ridotti a cumuli di macerie i
meli sono appassiti e sono stati utilizzati come legna da ardere gli steccati e le siepi sono stati abbattuti. /olo i tigli
hanno continuato a prosperare come prima e adesso circondati da campi arati parlano alla nostra spensierata stirpe dei
-defunti padri e fratelli-. 4n tiglio cos8 antico un albero magnifico... )ersino l!ascia impietosa del contadino russo lo
risparmia. Da le foglie sottili i rami possenti si stendono ampiamente su tutti i lati sotto di essi c! sempre ombra.
4na volta vagabondando con 5rmola6 per i campi a caccia di pernici intravidi in lontananza un giardino di
tigli abbandonato e subito mi diressi in quella direzione. $vevo appena varcato la soglia quando una beccaccia si alz0
rumorosamente in volo da un cespuglio sparai e in quello stesso istante si lev0 un grido a pochi passi da me, balen0 tra
gli alberi e poi subito scomparve il viso spaventato di una ragazza. 5rmola6 accorse verso di me. 1'on si pu0 sparare
qui ci abita un proprietario2.
'on feci in tempo a replicare n9 il mio cane fece in tempo a portarmi la preda con aria di importanza che si
udirono passi spediti e un uomo alto con i baffi usci dalla boscaglia e si par0 dinanzi a me imbronciato. Io mi scusai
come meglio potei mi presentai e gli offrii la preda che avevo colpito sulla sua propriet.
1.i permetto2 mi disse con un sorriso 1di accettare la vostra selvaggina ma a una sola condizione, che vi
fermiate da noi a pranzo2.
>evo dire che la sua proposta non mi fece molto piacere ma era impossibile rifiutare.
1/ono Badilov proprietario di questa tenuta e vostro vicino avrete forse sentito parlare di me2 continu0 il mio
nuovo conoscente. 1Oggi domenica e dovremmo pranzare come si deve altrimenti non vi avrei mai invitato2.
Beplicai con le solite frasi di rito e lo seguii. 4n sentiero ripulito di fresco ci condusse ben presto fuori dal
boschetto di tigli% entrammo in un orto. :ra vecchi meli e infoltiti cespugli di uvaspina spiccavano cavoli rotondi di un
verde pallido% il luppolo avviticchiava a spirale i lunghi viticci% nelle aiuole spuntavano fitte bacchette scure tutte
aggrovigliate da piselli rinsecchiti% grosse zucche piatte sembravano sdraiate sul terreno% cetrioli gialli facevano
capolino da sotto le spigolose foglie impolverate% lungo la siepe ondeggiava l!alta ortica% in due o tre punti si
ammassavano il caprifoglio tartaro il sambuco la rosa selvatica residui di vecchie -aiuole-. $ccanto a una piccola
vasca piena di acqua rossastra e viscida si intravedeva un pozzo circondato da pozzanghere dove le anatre guazzavano
e incespicavano affaccendate% un cane era intento a rosicchiare un osso nel prato tremava per tutto il corpo e strizzava
gli occhi% l8 vicino una mucca pezzata brucava pigramente l!erba e di tanto in tanto si dava colpi di coda sulla schiena
magra. =a stradina svolt0 da un lato% dietro ai folti citisi e alle betulle sbuc0 una casetta vecchia grigia con il tetto di
assicelle e un terrazzino d!ingresso tutto storto. Badilov si ferm0.
1:uttavia2 disse guardandomi dritto in faccia bonariamente 1adesso che ci penso forse a voi non fa affatto
piacere venire da me, in tal caso...2.
'on lo feci finire e lo assicurai che al contrario avrei avuto molto piacere di pranzare da lui.
1$llora come volete2.
5ntrammo in casa. 4n ragazzo con un lungo caffettano azzurro di panno spesso ci venne incontro. Badilov gli
ordin0 subito di offrire della vod+a a 5rmola6. Il mio compagno di caccia si inchin0 rispettosamente alle spalle del
generoso donatore. >all!anticamera tappezzata da diversi quadri variopinti e piena di gabbiette entrammo in una
stanzetta lo studio di Badilov. .i tolsi l!equipaggiamento da cacciatore poggiai il fucile in un angolo% un servo in
finanziera a lunghe falde mi ripul8 con solerzia.
1Bene adesso passiamo in salotto2 disse gentilmente Badilov 1vi presenter0 a mia madre2.
=o seguii. In salotto sul divano centrale era seduta una minuta vecchietta in abito marrone e cuffietta bianca
aveva un visetto buono e magrolino e uno sguardo timido e triste.
1.amma vi presento il nostro vicino GGG2.
=a vecchietta si alz0 leggermente e mi fece un inchino continuando a tenere nelle mani rinsecchite una grossa
borsetta di lana simile a un sacchetto.
1@ molto che siete dalle nostre parti32 domand0 con voce fioca battendo le palpebre.
1'o non da molto2.
1$vete intenzione di trattenervi a lungo qui32.
1/ino all!inverno credo2.
=a vecchietta tacque.
15 questo2 intervenne Badilov indicandomi un uomo alto e magro che non avevo notato entrando in salotto
1questo (dor .ichei... $llora (ed6a d all!ospite un saggio della tua arte. )erch9 ti sei cacciato in quell!angolo32.
(dor .ichei scatt0 subito in piedi prese dal davanzale un violino malandato afferr0 l!archetto non
dall!estremit come si dovrebbe ma dal centro fiss0 lo strumento al petto chiuse gli occhi e si mise a danzare
canticchiando una canzonetta e pizzicando le corde. >imostrava una settantina di anni% una lunga finanziera di nanchino
pendeva penosamente sulle sue spalle secche e ossute. >anzava, ora agitava impetuosamente ora ondeggiava piano
come sul punto di fermarsi la testolina calva allungava il collo venoso batteva i piedi ogni tanto fletteva anche le
ginocchia con palese difficolt. =a bocca sdentata emetteva una voce senile. Badilov evidentemente not0
dall!espressione del mio viso che l!-arte di (ed6a- non mi procurava particolare piacere.
1Be! va bene vecchio mio basta cos82 disse 1puoi andarti a prendere il premio2.
(dor .ichei immediatamente poggi0 il violino sul davanzale si inchin0 prima verso di me perch9 ero
l!ospite poi verso la vecchietta poi a Badilov e usc8 di corsa.
1$nche lui era un proprietario2 continu0 il mio nuovo conoscente 1ed era ricco ma andato in rovina
adesso vive da me... $i suoi tempi era considerato il primo scavezzacollo del governatorato ha soffiato la moglie a due
mariti manteneva dei cantori in casa e lui stesso cantava e danzava magistralmente... <radireste della vod+a3 Il pranzo
servito2.
4na ragazza la stessa che avevo intravisto nel giardino per un istante entr0 nella stanza.
15 questa Ol6a72 disse Badilov girando leggermente la testa dall!altra parte 1ve la presento... Be! andiamo a
pranzo2.
)assammo nella sala da pranzo e ci sedemmo a tavola. .entre uscivamo dal salotto e poi prendevamo posto a
tavola (dor .ichei che per effetto del -premio- aveva gli occhietti lustri e il naso un po! rosso canticchiava,
-Bisuona tuono della vittoria7- )er lui avevano apparecchiato su un tavolinetto in un angolo senza tovagliolo. Il
povero vecchietto non poteva vantarsi di essere particolarmente pulito per questo lo tenevano costantemente a una certa
distanza dagli altri. /i fece il segno della croce tir0 un sospiro e cominci0 a mangiare a quattro palmenti. Il pranzo era
davvero discreto e poich9 era domenica non potevano mancare la gelatina tremolante e i -venti di /pagna- "un tipo di
pasticcini#. $ tavola Badilov che aveva prestato servizio per una decina d!anni in un reggimento di fanteria e aveva
partecipato alla guerra turca si lasci0 andare ai suoi ricordi% lo ascoltavo con attenzione e intanto osservavo Ol!ga senza
farmi notare. =a ragazza non era molto bella ma l!espressione tranquilla e risoluta del suo volto la fronte bianca e
spaziosa i folti capelli e in particolare gli occhi castani non grandi ma intelligenti limpidi e vivaci avrebbero colpito
chiunque al mio posto. =a ragazza sembrava pendere dalle labbra di Badilov% non era semplice interesse ma attenzione
appassionata quella che traspariva dal suo volto. Badilov per et avrebbe potuto essere suo padre le dava anche del
-tu- ma io intuii subito che non era sua figlia. 'el corso della conversazione egli accenn0 alla sua defunta moglie -sua
sorella- aggiunse indicando Ol!ga. =ei avvamp0 e abbass0 gli occhi. Badilov tacque per un po! e cambi0 discorso. =a
vecchia madre non spiccic0 parola per tutta la durata del pranzo non mangi0 quasi nulla e non offr8 nulla neanche a me.
I tratti del suo viso rivelavano una sorta di attesa timorosa e disperata quella mestizia senile che fa stringere
penosamente il cuore a chi la guardi. ;erso la fine del pranzo (dor .ichei stava per dare inizio a una serie di
-brindisi- in onore dei padroni di casa e dell!ospite ma Badilov gett0 una rapida occhiata verso di me e gli chiese di
smetterla% il vecchietto si pass0 una mano sulla bocca batt9 le palpebre fece un inchino e si risedette ma questa volta
proprio sulla punta della sedia. >opo pranzo Badilov ed io passammo nel suo studio.
=e persone dominate costantemente da un!idea o da una passione presentano dei tratti in comune una sorta di
somiglianza nel comportamento esteriore per quanto diverse siano le loro qualit capacit la loro posizione sociale e
l!educazione. )i& osservavo Badilov pi& mi convincevo che egli rientrasse nel novero di tali persone. )arlava
dell!azienda del raccolto della falciatura della guerra dei pettegolezzi del distretto e delle prossime elezioni parlava
con disinvoltura persino con partecipazione ma poi all!improvviso sospirava sprofondava nella poltrona e si passava la
mano sul viso come chi sia spossato da un lavoro estenuante. :utta la sua anima buona e affettuosa sembrava trafitta
da parte a parte penetrata da un solo sentimento. .i aveva gi colpito il fatto di non aver notato in lui alcuna passione
n9 per il cibo n9 per il vino n9 per la caccia n9 per gli usignoli di Kurs+ n9 per i piccioni malati di epilessia n9 per la
letteratura russa n9 per i cavalli d!ambio n9 per le giacche ungheresi n9 per il gioco a carte o a biliardo n9 per i balli
n9 per i viaggi nel capoluoghi di governatorato o nelle capitali n9 per le cartiere o gli zuccherifici n9 per i chioschetti
dipinti n9 per il t n9 per i bilancini viziati all!inverosimile e nemmeno per i grassi cocchieri inguainati sin sotto alle
ascelle quei magnifici cocchieri che ad ogni movimento del collo strabuzzano gli occhi >io solo sa perch9... -.a che
razza di proprietario terriero mai questo3- pensavo.
Comunque egli non si atteggiava affatto a persona tetra e insoddisfatta del proprio destino% al contrario da lui
spiravano un!indiscriminata benevolenza e cordialit e una disponibilit quasi oltraggiosa a fare amicizia con chiunque
incontrasse. @ pur vero che nello stesso tempo ci si rendeva conto che gli era impossibile fare amicizia e entrare in
intimit con qualcuno e non perch9 non avesse bisogno degli altri ma piuttosto perch9 tutta la sua vita si era come
temporaneamente ripiegata su se stessa. Osservando Badilov non riuscivo in alcun modo ad immaginarlo felice n9 in
quel momento n9 mai. 'on era neppure un bell!uomo ma nel suo sguardo nel suo sorriso in tutto il suo essere si celava
qualcosa di straordinariamente affascinante si celava l!espressione giusta. 5 cos8 veniva voglia di conoscerlo un po!
meglio di affezionarsi a lui. 'aturalmente alle volte in lui affiorava il proprietario e l!uomo della steppa comunque era
una persona eccellente.
$vevamo cominciato a discorrere sul nuovo capo dalla nobilt del distretto quando dalla soglia si ud8
all!improvviso la voce di Ol!ga, 1Il t pronto2. :ornammo in salotto. (dor .ichei sedeva come prima nel suo
cantuccio tra la finestra e la porta con le gambe modestamente raccolte. =a madre di Badilov faceva la calza.
$ttraverso le finestre spalancate provenivano dal giardino la frescura autunnale e il profumo delle mele. Ol!ga si
affaccendava a servire il t. Ora la osservai con pi& attenzione che a pranzo. )arlava molto poco come in genere tutte le
ragazze da marito di provincia ma in lei almeno non scorsi quel desiderio di dire qualcosa di arguto unito alla
tormentosa sensazione di vuoto e impotenza% non sospirava come sopraffatta da sensazioni indefinibili non roteava gli
occhi non si profondeva in sorrisi vaghi e sognanti. Il suo sguardo era calmo e indifferente come quello di chi riposi
dopo una grande felicit o un!intensa agitazione. =a sua andatura i suoi movimenti erano decisi e disinvolti. .i piaceva
molto.
Badilov ed io riprendemmo la nostra conversazione. 'on ricordo com! che arrivammo alla nota osservazione
che spesso le cose pi& insignificanti producono maggiore effetto sulle persone delle cose importanti.
1/82 disse Badilov 1l!ho sperimentato su me stesso. /apete sono stato sposato. 'on per molto... tre anni mia
moglie morta di parto. )ensavo che non le sarei sopravvissuto soffrivo terribilmente ero affranto ma non riuscivo a
piangere mi aggiravo come un pazzo. =a vestirono com! d!uso la posero sulla tavola ecco in questa stanza. ;enne il
prete vennero i chierici cominciarono a cantare pregare spandere incenso% mi inchinavo sino a terra ma non versavo
neanche una lacrimuccia. Il mio cuore era come impietrito e anche la mia mente% una grande pesantezza mi prendeva
tutto il corpo. Cos8 pass0 il primo giorno. Ci credereste3 ?uella notte mi addormentai persino. =a mattina seguente
entrai nella stanza dov!era mia moglie era estate il sole la illuminava da capo a piedi era cos8 luminoso. $ll!improvviso
mi accorsi...2. $ questo punto Badilov ebbe un sussulto 1ci credereste mai3 4n occhio della defunta non era
completamente chiuso e proprio su quell!occhio passeggiava una mosca... Io stramazzai al suolo e quando ripresi
conoscenza cominciai a piangere a piangere non riuscivo pi& a smettere...2.
Badilov tacque. <uardai prima lui poi Ol!ga... 'on dimenticher0 mai l!espressione del viso di lei. =a vecchietta
poggi0 la calza sulle ginocchia prese un fazzoletto dalla borsetta e si asciug0 una lacrima alla chetichella. (dor
.ichei si alz0 all!improvviso brand8 il suo violino e attacc0 una canzoncina con la sua voce rauca e stridente.
)robabilmente voleva rallegrarci ma noi tutti trasalimmo alla prima nota e Badilov lo preg0 di smetterla.
1Comunque2 continu0 1quel che stato stato% non si torna indietro e poi... tutto va per il meglio nel mondo
di oggi come ha detto ;oltaire mi pare2 aggiunse poi frettolosamente.
1/82 replicai io 1certamente. Inoltre si pu0 sopportare qualunque disgrazia e non c! situazione per quanto
terribile che non abbia una via d!uscita2.
1/iete convinto di questo32 domand0 Badilov. 1Be! forse avete ragione. .i ricordo che una volta in :urchia
giacevo all!ospedale mezzo morto% avevo la cancrena. Be! certo del posto non potevamo andar fieri cose da tempo di
guerra anzi dovevamo ringraziare >io7 $d un certo punto portano da noi altri malati ma dove metterli3 Il medico va
su e gi& ma non c! posto. /i avvicina a me e chiede all!infermiere, -@ vivo3-. =!altro risponde, -/tamattina era vivo-. Il
medico si china su di me e sente che respiro. =!amico non ne pot9 pi&. -Che natura stupida- dice -sta l8 l8 per morire
morir di sicuro e continua a gemere a tirarla per le lunghe occupa solo dello spazio e d fastidio agli altri-. -Be!-
pensai io tra me -te la passi proprio male .icha6lo .icha6l*...-. 5 pure sono guarito e sono ancora vivo come potete
vedere. >unque avete ragione voi2.
1In ogni caso avrei ragione2 ribattei. 1)erch9 anche nel caso in cui foste morto sareste uscito da quella brutta
situazione2.
1/!intende s!intende2 disse lui battendo forte la mano sul tavolo... 1Bisogna solo decidersi.. Che senso ha
restare in una brutta situazione3... a che pro temporeggiare tirarla per le lunghe...2.
Ol!ga si alz0 rapida e usc8 in giardino.
1$llora (ed6a fateci un balletto72 esclam0 Badilov.
(ed6a salt0 in piedi si mise a camminare per la stanza con quel passo elegante particolare della nota -capra-
intorno all!orso ammaestrato e inton0, 1?uando alla nostra porta...2.
$ll!ingresso si ud8 il rumore di un calessino da corsa dopo qualche istante entr0 nella stanza un vecchio alto
largo di spalle e tarchiato l!odnodvorec Ovs6ani+ov... .a Ovs6ani+ov un personaggio cos8 notevole e originale che di
lui con il permesso del lettore parleremo in seguito. >a parte mia aggiunger0 soltanto che il giorno seguente 5rmola6
ed io partimmo per la caccia all!alba e poi tornammo a casa che una settimana dopo passai di nuovo da Badilov ma non
trovai in casa n9 lui n9 Ol!ga ma due settimane pi& tardi venni a sapere che egli era scomparso all!improvviso che
aveva abbandonato la madre ed era fuggito da qualche parte con la cognata. :utto il governatorato and0 in subbuglio e
comment0 questo avvenimento. (u allora che compresi pienamente l!espressione del viso di Ol!ga durante i racconti di
Badilov. 5sso non solo spirava interesse ma ardeva anche di gelosia.
)rima di lasciare la campagna feci una visita alla vecchia Badilova. =a trovai in salotto giocava a duraki con
(9dor .ichei. 1$vete notizie di vostro figlio32 le domandai infine.
=a vecchietta si mise a piangere. 'on le feci altre domande su Badilov.
L'ODNODVOREC OVSJANIKOV
Immaginate gentili lettori un uomo robusto alto sulla settantina leggermente somigliante di viso a Kr*lov
con uno sguardo limpido e intelligente sotto le sopracciglia spioventi il portamento fiero un modo di parlare misurato
l!andatura lenta, ecco a voi Ovs6ani+ov. Indossava un!ampia finanziera azzurra con le maniche lunghe abbottonata fino
alla gola un fazzoletto di seta lilla al collo gli stivali tirati a lucido con le nappine. Insomma dall!aspetto si sarebbe
detto un agiato mercante. $veva magnifiche mani morbide e bianche% quando parlava aveva l!abitudine di toccare i
bottoni della giacca. )er la sua aria solenne e placida per la sua intelligenza e indolenza la sua rettitudine e tenacia
Ovs6ani+ov mi ricordava i boiari dell!epoca anteriore a )ietro... =a erjaz" gli sarebbe calzata a pennello. 5ra uno degli
ultimi rappresentanti del vecchio secolo. :utti i suoi vicini nutrivano profonda stima per lui e consideravano un grande
onore frequentarlo. I suoi pari gli odnodvorcy, lo adoravano quasi si scappellavano anche da lontano e andavano fieri
di lui. In generale da noi anche oggi difficile distinguere un odnodvorec da un contadino, l!azienda agricola
dell!odnodvorec non molto migliore di quella di un contadino i vitelli si nutrono di grano saraceno i cavalli si
reggono a malapena i finimenti sono di corda. Ovs6ani+ov era l!eccezione alla regola da noi anche se non passava per
un riccone. ;iveva solo con la moglie in una casetta confortevole e linda teneva alcune persone di servizio che faceva
vestire alla russa e chiamava braccianti. ?uesti gli aravano anche la terra. 5gli stesso non si spacciava per un signore
non si dava arie da proprietario non -staccava mai i piedi da terra- non si accomodava al primo invito e quando
entrava un nuovo ospite immancabilmente si alzava ma con una tale dignit con una tale solenne cordialit che l!ospite
istintivamente si inchinava pi& di lui. Ovs6ani+ov si atteneva agli antichi usi non per superstizione "era di spirito
abbastanza indipendente# ma per abitudine. )er esempio non gli piacevano le carrozze con le molle perch9 non le
riteneva comode e viaggiava con un calessino da corsa o con una graziosa carretta imbottita di pelle% guidava lui stesso
il suo buon trottatore baio "allevava solo cavalli bai#. Il cocchiere un giovanotto con le guance rosse i capelli tagliati
dritti sulla fronte e sulla nuca con un armjak azzurrino stretto in vita da una cintura e un basso berretto di montone
sedeva rispettosamente al suo fianco. Ovs6ani+ov riposava sempre dopo pranzo di sabato si recava al bagno leggeva
esclusivamente libri religiosi "quando leggeva inforcava con aria di importanza un paio di occhiali rotondi con la
montatura d!argento# si alzava e andava a dormire presto. :uttavia si tagliava la barba e portava i capelli alla tedesca.
$ccoglieva gli ospiti con molta gentilezza e cordialit ma non si profondeva in inchini non si agitava n9 offriva loro
ogni sorta di cibo secco e salato. 1.oglie72 diceva lentamente senza alzarsi girando appena la testa verso d8 lei. 1)orta
ai signori qualcosina da assaggiare2. Considerava un peccato vendere il grano dono di >io e nel !HI durante la carestia
generale e il tremendo rincaro dei prezzi distribu8 ai proprietari e ai contadini dei dintorni tutte le sue scorte% questi
l!anno seguente pagarono in natura il loro debito con profonda riconoscenza. I vicini si rivolgevano spesso a
Ovs6ani+ov perch9 desse un giudizio li riconciliasse e quasi sempre si assoggettavano al suo giudizio e ascoltavano i
suoi consigli. .olti grazie a lui avevano trovato una soluzione definitiva alla questione della delimitazione dei confini
delle loro terre... >opo due o tre zuffe con delle proprietarie per0 egli aveva dichiarato che avrebbe rifiutato qualsiasi
mediazione tra persone di sesso femminile. 'on poteva sopportare la precipitazione la fretta allarmata le chiacchiere e
la -vanit- delle femmine. 4na volta la sua casa aveva preso fuoco. 4n bracciante era corso da lui a precipizio urlando,
1$l fuoco al fuoco72. 1Be! che urli a fare32 gli aveva domandato Ovs6ani+ov tranquillo. 1>ammi il berretto e il
bastone...2. $mava molto allevare da s9 i cavalli. 4na volta un focoso bitjuk lo trascin0 lungo una scarpata verso un
burrone. 1Be! basta basta puledrino cos8 ti ammazzerai2 osserv0 Ovs6ani+ov bonariamente e un attimo dopo volava
nel burrone con il calessino il cocchiere che stava dietro e il cavallo. )er fortuna il fondo del burrone era ricoperto da
mucchi di sabbia. 'essuno si fece male, solo il bitjuk si slog0 una zampa. 15cco vedi2 disse Ovs6ani+ov con voce
pacata sollevandosi da terra 1te l!avevo detto2. 5 si era trovato una moglie che faceva al caso suo. :at!6ana Il!inina
Ovs6ani+ova era una donna alta imponente silenziosa con il capo eternamente avvolto in un fazzoletto di seta marrone.
$veva un!aria fredda anche se nessuno si era lamentato mai della sua severit anzi molti poveretti la chiamavano
matuka e benefattrice. I tratti regolari del suo viso i grandi occhi scuri le labbra sottili ancora testimoniavano la sua
famosa bellezza di un tempo. Ovs6ani+ov non aveva figli.
Conobbi Ovs6ani+ov il lettore lo sa gi a casa di Badilov e un paio di giorni dopo andai a trovarlo. 5ra in casa.
/eduto in un!ampia poltrona di pelle leggeva le #ite dei $anti. 4n gatto grigio faceva le fusa sulla sua spalla. .i accolse
con maestosa gentilezza come suo solito. Ci mettemmo a chiacchierare.
1>itemi la verit =u+a )etrovi2 gli domandai fra l!altro 1ai vostri tempi si stava meglio vero32.
1;i dir0 per qualche verso si stava meglio2 replic0 Ovs6ani+ov 1vivevamo pi& tranquilli c!era pi&
abbondanza certo... 5ppure si sta meglio adesso e i vostri figli staranno ancora meglio se >io vorr2.
1=u+a )etrovi e io che mi aspettavo che vi metteste a lodare i tempi andati2.
1'on ho motivo di lodare particolarmente i tempi andati. 5cco per esempio voi adesso siete un proprietario
un proprietario come il vostro defunto nonno eppure non avete lo stesso suo potere7 5 siete anche una persona diversa
da lui. $nche adesso ci sono dei signori che ci maltrattano evidentemente non pu0 essere che cos8. >alle macine esce
sempre la stessa farina. .a adesso non vedo quello che ho visto in giovent&2.
1Che cosa per esempio32.
1)er esempio vi parler0 ancora di vostro nonno. 5ra un uomo autoritario. Ci trattava male. (orse voi
conoscerete A del resto come potreste non conoscere la vostra stessa terra3 A quella lingua di terra che va da apl*gino a
.alinino... $desso coltivata ad avena... Be! quella terra nostra tutta nostra. ;ostro nonno ce la tolse. $ndava a
cavallo e indicando con la mano quella terra disse, -@ di mia propriet- e se la prese. .io padre buonanima A che >io
l!abbia in gloria7 A era un uomo giusto ma era anche una testa calda non toller0 il gesto A a chi del resto piace perdere il
proprio3 A e ricorse alla giustizia. .a ricorse lui solo gli altri avevano paura. $ndarono a riferire a vostro nonno che
)tr Ovs6ani+ov lo aveva citato perch9 lui gli aveva sottratto la terra... ;ostro nonno ci mand0 subito il suo cacciatore
BauE con una squadra. )resero mio padre e lo portarono alla vostra tenuta. $llora ero un ragazzino e gli corsi dietro a
piedi scalzi. 5 sapete che cosa accadde3... =o portarono davanti a casa vostra e lo frustarono sotto le finestre. 5 vostro
nonno se ne stava sulla loggia a guardare lo spettacolo. $nche vostra nonna stava alla finestra ad osservare. .io padre
grid0, "%atuka, .ar!6a ;asil!evna intercedete abbiate piet almeno voi7-. =ei non fece che alzarsi e rimanere a
guardare. Costrinsero mio padre a dare la parola che avrebbe rinunciato alla terra e gli dissero pure di ringraziare perch9
lo lasciavano andare ancora vivo. 5 cos8 la terra rimase a voi. $ndate a chiedere ai vostri contadini com!
soprannominata quella terra. =a chiamano -dubovEina- perch9 stata tolta a randellate. 5cco perch9 noi piccola gente
abbiamo poco da rimpiangere dei vecchi tempi2.
'on sapevo che cosa ribattere e non avevo il coraggio di guardarlo in faccia.
1Ci capit0 anche un altro vicino a quei tempi, Komov /tepan 'i+topolion*. $ mio padre non dava tregua, gli
stava sempre dietro o con le buone o con le cattive. 5ra un ubriacone e amava dar feste e mentre beveva diceva in
francese, "&"est bon" e si leccava i baffi che era una vergogna7 .andava in giro i suoi servi ad invitare tutti i vicini.
$veva sempre la trojka pronta a partire e se non andavi a trovarlo veniva subito lui da te... Che uomo strano7 ?uando
era sobrio non mentiva ma quando alzava il gomito cominciava a raccontare che a )iter aveva tre case sulla (ontan+a,
una rossa con un comignolo l!altra gialla con due comignoli e la terza azzurra senza comignoli% e tre figli "lui non era
nemmeno sposato#, uno in fanteria l!altro in cavalleria il terzo per conto suo... 5 diceva che ogni figlio viveva in una
delle case dal maggiore si recavano gli ammiragli dal secondogenito i generali e dal minore solo gli inglesi7 )oi si
alzava e diceva, -$lla salute del mio primogenito il pi& rispettoso- e scoppiava a piangere. 5 guai se qualcuno si
rifiutava di brindare. -:i sparo- diceva -e non permetter0 che ti seppelliscano7...-. Oppure saltava e gridava, -Balla
popolo di >io per il tuo divertimento e la mia consolazione7-. 5 tu dovevi ballare potevi anche morire ma dovevi
ballare. :ormentava in mille modi le sue serve. $lle volte dovevano cantare in coro la notte intera e quella che arrivava
alla nota pi& alta riceveva un premio. /e quelle si stancavano appoggiava la testa fra le mani e si lamentava, -Oh me
orfano derelitto7 .i abbandonano povero me7-. 5 subito gli stallieri rianimavano le serve. $veva una simpatia per mio
padre, che farci3 )er poco non lo condusse alla tomba e fu l8 l8 per farlo ma per fortuna mor8 prima lui, precipit0
ubriaco dalla piccionaia... 5cco che bei vicini avevamo72.
1Come sono cambiati i tempi72 osservai.
1/8 s82 assenti Ovs6ani+ov. 1Be! bisogna dire che nel tempi andati i signori vivevano pi& agiatamente. )er
non parlare degli alti dignitari, ho avuto modo di vederne molti a .osca. >icono che anche l8 siano estinti2.
1/iete stato a .osca32.
1Ci sono stato molto molto tempo fa. Ora sono entrato nel mio settantatreesimo anno e a .osca ci sono
andato che avevo sedici anni2.
Ovs6ani+ov sospir0.
15 chi avete visto l832.
1Do visto molti dignitari. Chiunque li poteva vedere% vivevano sotto gli occhi di tutti con uno sfarzo da
lasciare a bocca aperta. .a nessuno uguagliava il defunto conte $le+se6 <rigor!evi OrlovAesmens+i6. ;edevo spesso
$le+se6 <rigor!evi% mio zio era maggiordomo da lui. Il conte viveva vicino alla porta di Kaluga sulla Fabolov+a.
?uello s8 che era un dignitario7 'on si pu0 immaginare n9 descrivere un simile portamento il suo bonario modo di
salutare. Che altezza che forza che sguardo7 (intanto che non lo conoscevi non osavi andare da lui avevi paura ti
intimidivi% ma quando entravi nelle sue stanze era come se ti riscaldasse un solicello e ti rallegravi tutto. Consentiva a
chiunque di avvicinarlo e si appassionava a molte cose. (aceva le corse a cavallo e gareggiava con tutti ma non
superava subito l!avversario non lo offendeva non tagliava la strada ma lo sorpassava solo verso la fine% ed era cos8
dolce consolava l!avversario lodava il suo cavallo. $llevava piccioni capitombolanti di primissima qualit. $lle volte
usciva in cortile si sedeva in poltrona e ordinava di lanciare i piccioni e tutt!intorno sui tetti i servi con il fucile
controllavano che non arrivassero gli sparvieri. $i piedi del conte ponevano un grande catino d!argento pieno d!acqua e
lui seguiva il volo dei piccioni riflessi nell!acqua. Centinaia di poveri e di mendicanti vivevano del suo pane... e quanto
denaro distribuiva7 .a se perdeva le staffe rimbombava come un tuono. (aceva paura ma non c!era da spaventarsi lo
guardavi un momento dopo... e gi sorrideva. ?uando dava un banchetto faceva ubriacare tutta .osca7... 5 che uomo
intelligente era7 fu lui a battere i turchi. <li piaceva anche fare la lotta% gli portavano lottatori da :ula da Char!+ov da
:ainbov da ogni luogo. /e vinceva lui dava un premio allo sconfitto% se qualcuno lo batteva lo colmava di doni e lo
baciava sulle labbra... 5 ancora durante il mio soggiorno a .osca indisse un raduno di quelli che in Bussia non si
erano mai visti, invit0 tutti i cacciatori dell!impero fiss0 la data e dette tre mesi di tempo. 5 quelli convennero tutti. /i
portarono i cani i bracchieri, arriv0 un esercito proprio un esercito7 )rima banchettarono come si deve e poi si
avviarono fuori porta. $ccorse una miriade di gente7... 5 lo credereste3 fu proprio la cagna di vostro nonno che super0
tutti2.
15ra per caso .ilovid+a32 domandai.
1.ilovid+a proprio .ilovid+a... $llora il conte gi& a insistere, -;endimi la tua cagna prendi quello che vuoi
da me-. -'o conte non sono un mercante io, non venderei neanche straccetti inutili sarei pronto a cedere mia moglie
per rendervi onore ma non .ilovid+a... )iuttosto mi darei prigioniero io stesso...- 5 $le+se6 <rigor!evi lo lod0, -.i
piacete-. 5 vostro nonno si riport0 la cagna a casa in carrozza. ?uando .ilovid+a mor8 la fece seppellire in giardino a
suon di musica e appose una lapide con epigrafe2.
1Cos8 $le+se6 <rigor!evi non faceva mai torto a nessuno2 notai.
1$ccade sempre cos8, sono i pesci piccoli che attaccano sempre briga2.
15 com!era quel BauE32 domandai dopo un breve silenzio.
1Come3 >i .ilovid+a avete sentito parlare e di BauE no3... 5ra il capocaccia e il primo bracchiere di vostro
nonno. ;ostro nonno lo amava quanto .ilovid+a. 5ra un temerario e qualunque cosa vostro nonno gli comandasse lui
la eseguiva all!istante affrontando qualsiasi rischio... 5 quando aizzava i cani era un gemito per tutto il bosco. .a se si
intestardiva era capace di scendere da cavallo e di sdraiarsi per terra... e se i cani non sentivano la sua voce... era la
fine7 $bbandonavano la traccia ancora calda e non cacciavano pi&. 'on c!era verso7 5 come si alterava vostro nonno7
-'on avr0 pace finch9 non avr0 fatto impiccare quel fannullone7 =o rivolter0 da dentro in fuori quell!anticristo7 <li
tirer0 fuori i calcagni dalla gola a quell!assassino7-. .a alla fine mandava a chiedere che cosa voleva e per quale motivo
non aizzasse i cani. 5 BauE in quelle occasioni di solito chiedeva vod+a, beveva si alzava e tornava a urlare che era una
bellezza2.
1$nche a voi mi pare piace andare a caccia =u+a )etrovi32.
1.i sarebbe piaciuto un tempo... s8 ma adesso no, non ho pi& l!et ma quand!ero giovane... )er0 sapete ero a
disagio per la nostra condizione. 'on sta bene che gente come noi competa con i nobili. @ vero, qualcuno del nostro
ceto qualche inetto ubriacone alle volte frequentava i signori... ma che gusto c!era3... /i umiliava soltanto. <li davano
un cavallo malandato che incespicava ad ogni passo% non facevano che gettargli il cappello per terra frustavano lui
facendo finta di frustare il cavallo e lui si limitava a ridere per far ridere gli altri. 'o ve lo dico chiaramente, se sei un
pesce piccolo devi saper stare al tuo posto altrimenti ti disonori2.
1/82 continu0 Ovs6ani+ov con un sospiro 1 passata molta acqua sotto i ponti da quando sono al mondo, sono
cambiati i tempi. /pecie nei nobili noto un grande cambiamento. I piccoli proprietari o prestano servizio oppure hanno
abbandonato la propriet i pi& grossi invece non li riconosci pi&. 'e ho visti molti io di grossi proprietari in occasione
della delimitazione delle terre. 5 vi devo dire che il cuore mi si rallegra a vederli, amabili gentili. ?uello che mi
meraviglia e che hanno imparato tutte le scienze parlano cos8 bene che l!anima si intenerisce ma non capiscono niente
di affari non si rendono neanche conto di ci0 che a loro conviene, anche un servo come un fattore li raggira come
vuole. (orse conoscerete Korolv $le+sandr ;ladimirovi. Be! non un nobile lui3 @ di bell!aspetto ricco ha
studiato nelle !niversit! stato all!estero parla bene con modestia stringe la mano a noi tutti. =o conoscete3... allora
ascoltate un po!. =a settimana passata siamo andati a Berzov+a dietro invito dell!arbitro 'i+ifor Il!i. =!arbitro ci dice,
-/ignori bisogna stabilire i confini delle terre% una vergogna che la nostra zona sia rimasta indietro rispetto a tutte le
altre. .ettiamoci al lavoro-. 5 cos8 ci mettemmo all!opera. Ci furono commenti discussioni come sempre% il nostro
incaricato cominci0 a fare obiezioni... .a il primo ad alzare la voce fu Ovinni+ov )orfiri6... 5 perch9 si agitava
tanto3... 'on ha neanche un pugnetto di terra, agisce per incarico del fratello. <ridava, -'o7 voi non mi gabberete7 'o
non avete trovato mica il fesso7 >atemi i piani7 (ate venire l!agrimensore fate venire quel traditore7-. -.a che volete in
fin dei conti3-. -5cco hanno trovato l!imbecille7 5h s87 )ensate che io qui su due piedi vi dica quello che esigo3... no
datemi qua i piani questo che voglio7-. 5 non si accorgeva che in quello stesso istante ci stava proprio sbattendo i
pugni sopra a quei piani. $veva offeso a morte .arfa >mitrevna. ?uella si mise a urlare, -Come osate infangare cos8 la
mia reputazione3-. -Io la vostra reputazione non la auguro neanche alla mia cavallina bruna-. =o costrinsero a bere non
so quanto madera. Calmarono lui ma altri si misero a litigare. Korolv $le+sandr ;ladimirovi poverino se ne stava in
un cantuccio mordicchiava il pomo del bastone e scuoteva la testa. )rovai vergogna avrei voluto scappare via. -Che
cosa penser di noi3- pensai. ;idi che il mio $le+sandr ;ladimir* si era alzato e sembrava che volesse prendere la
parola. =!arbitro tutto trafelato disse, -/ignori signori $le+sandr ;ladimir* vuole parlare7-. >evo rendere giustizia a
quei nobili, tacquero tutti di botto. 5 cos8 $le+sandr ;ladimir* cominci0 a parlare disse che noi evidentemente
avevamo dimenticato la ragione della riunione che per quanto la delimitazione delle terre indubbiamente andasse a
vantaggio dei proprietari tuttavia in sostanza perch9 era stata introdotta3 per alleviare il contadino perch9 potesse
lavorare in modo pi& idoneo e adempiere meglio al suoi obblighi% mentre adesso il contadino stesso non conosce la
propria terra e spesso va ad arare cinque verste pi& in l e non si pu0 rimproverarlo. )oi $le+sandr ;ladimir* aggiunse
che ingiusto che il proprietario non si preoccupi del benessere dei contadini e che a ben guardare gli interessi del
contadino e quelli del proprietario sono tutt!uno, se va bene all!uno va bene all!altro se va male all!uno va male
all!altro... e che quindi non aveva senso non accordarsi per delle sciocchezze... 5 continu0 cos8 per un bel pezzo... e
come parlava7 ti toccava l!anima... I nobili se ne stavano tutti mogi mogi io stesso a momenti mi lasciavo scappare
qualche lacrimuccia. )arola d!onore nei libri antichi non trovi discorsi cos8... 5 come and0 a finire3 =ui stesso non
cedette e si rifiut0 di vendere quattro desjatiny di palude muschiosa dicendo, -(ar0 prosciugare quella palude dai miei
contadini e ci costruir0 una fabbrica di panno con tutti i perfezionamenti. Do gi scelto quel posto e ci ho gi fatto su i
miei progetti...-. 5 forse era giusto quel che diceva solo che il vicino di $le+sandr ;ladimir* Karasi+ov $nton non
vers0 per taccagneria cento rubli di carta al fattore di Korolev. Cos8 ci separammo senza aver concluso niente. 5 da
allora $le+sandr ;ladimir* si considera nel giusto e continua a parlare della fabbrica di panno per0 non si decide a
porre mano al prosciugamento2.
15 come amministra la sua propriet32.
1Introduce continuamente nuove disposizioni. I contadini non approvano ma non vale la pena starli a sentire.
$le+sandr ;ladimir* agisce per il meglio2.
1Come mai =u+a )etrovi3 )ensavo che vi atteneste ai vecchi usi2.
1)er me un altro paio di maniche. 'on sono nobile e non sono un proprietario. Che azienda la mia3... 5 poi
io non so fare altrimenti. Cerco di agire secondo giustizia e secondo la legge A e questo grazie a >io7 I giovani signori
non amano i vecchi ordinamenti, io li apprezzo... 5 ora di mettere giudizio. Il guaio solo questo, i giovani signori
fanno troppo i difficili. /i comportano con il contadino come con un fantoccio lo girano lo rigirano lo rompono e lo
buttano via. 5 il fattore che un servo o l!amministratore di origine tedesca riacciuffano il contadino fra le loro
grinfie. 5 ci fosse almeno uno fra i giovani signori a dare l!esempio di come bisogna agire7... Come andr a finire3
.orir0 senza vedere ordinamenti nuovi3... Che storia questa3 Il vecchio mondo morto e il nuovo tarda a nascere72.
'on sapevo che cosa rispondere a Ovs6ani+ov. 5gli si guard0 intorno mi venne pi& vicino e disse a mezza
voce, 1$vete saputo di ;asil!i6 'i+olai =6ubozvonov32.
1'o non ho saputo niente2.
1/piegatemi un po! che stranezze sono queste. 'on ne vengo a capo. .e lo hanno raccontato i suoi contadini
ma non capisco il senso dei loro discorsi. /apete lui giovane ed ha appena ereditato le terre da sua madre. $rriva nella
sua propriet i contadini si riuniscono per vedere il padrone. ;asil!i6 'i+olai esce per incontrarli. I contadini guardano
e rimangono di stucco, il padrone porta pantaloni di fustagno come un cocchiere e un paio di stivali con la risvolta una
camicia rossa e un caffettano pure da cocchiere% ha la barba lunga e uno strano berretto in testa e ha anche una faccia
strana ubriaco non ma non sembra in s9. -/alve ragazzi7- dice. -Che >io sia con voi7-. I contadini si inchinano ma
rimangono in silenzio sono intimiditi capirete. .a anche lui sembra impaurito. $ttacca un discorso. -Io sono russo e
anche voi siete russi amo tutto ci0 che russo... la mia anima russa e anche il mio sangue russo...-. 5 all!improvviso
ordina, -$llora figlioli cantate una canzone russa una canzone popolare7-. $i contadini viene la tremarella sono del
tutto inebetiti. /olo uno spavaldo intona una canzone ma poi si accovaccia a terra per nascondersi dietro agli altri... ;i
spiego perch9 c! da meravigliarsi, abbiamo avuto certi proprietari teste matte proprio fannulloni inveterati% si
vestivano anche loro come cocchieri danzavano suonavano la chitarra cantavano e bevevano con i servi facevano
bisboccia con i contadini% ma questo qui ;asil!i6 'i+olai sembra una signorina, non fa che leggere libri o scrivere
oppure legge cantici ad alta voce non parla mai con nessuno si isola passeggia solo soletto per il giardino come se
fosse annoiato o triste. Il vecchio fattore sulle prime era davvero spaventato, prima dell!arrivo di ;asil!i6 'i+olai fece il
giro di tutti i contadini s8 inchinava a tutti evidentemente aveva la coda di paglia7 5 i contadini speranzosi pensavano,
-?uesto poi no fratello7 adesso carino dovrai rispondere per quello che hai fatto% adesso ti faranno vedere spilorcio che
non sei altro7...-.5 invece che cosa successo3 Come spiegarvelo3 >io stesso non capirebbe che cosa successo7
;asil!i6 'i+olai lo convoca ma arrossisce lui stesso e respira sapete con l!affanno, -Con me devi essere giusto non
maltrattare nessuno hai capito3-. 5 da allora non lo ha chiamato pi&7 ;ive nella sua propriet come un estraneo. Be! il
fattore tir0 un sospiro di sollievo e i contadini non osano rivolgersi a ;asil!i6 'i+olai hanno paura. 5 c! un!altra cosa
che fa meraviglia, il padrone li saluta ha l!aria cordiale ma a loro si rimescolano le viscere per la paura. Che stranezze
sono queste batjuka, ditemi3... O sono rimbecillito con l!et oppure... non capisco2.
Bisposi ad Ovs6ani+ov che probabilmente il signor =6ubozvonov era malato.
1Che malato e malato7 @ pi& largo che alto e ha una faccia >io lo benedica larga cos8 per quanto sia
giovane... >el resto >io sa72 sentenzi0 tirando un profondo sospiro.
1Be! lasciamo stare i nobili2 ripresi io 1che mi dite degli odnodvorcy, =u+a )etrovi32
1'o di questo no per favore2 replic0 in fretta lui 1davvero... ve lo direi anche... ma lasciamo stare72.
Ovs6ani+ov agit0 la mano. 1@ meglio se prendiamo il t... I contadini sono contadini e poi a dire il vero che cos!altro
dovremmo essere32.
:acque. /ervirono il t. :at!6ana Il!inina si alz0 dal suo posto e venne a sedersi pi& vicino a noi. 'el corso della
serata era pi& volte uscita senza far rumore ed era tornata sempre silenziosamente. 'ella stanza regnava il silenzio.
Ovs6ani+ov sorseggiava grave e lento una tazza dopo l!altra.
1Oggi .it6a stato da noi2 disse :at!6ana Il!inina a voce bassa.
Ovs6ani+ov s!accigli0.
1Che cosa vuole32.
1@ venuto a chiedere perdono2.
Ovs6ani+ov scosse la testa.
1Be! giudicate voi2 disse rivolto a me 1che cosa si deve fare con i parenti3 Binnegarli non possibile... >io
ha premiato anche me con un nipote. @ un ragazzo con cervello un ragazzo sveglio non c! che dire% ha studiato come
si deve solo che da lui non posso aspettarmi niente di buono. $veva un impiego statale e l!ha lasciato, dice che non
faceva carriera... .a forse nobile lui3 'eanche i nobili li fanno generali in un batter d!occhio. 5 adesso vive senza fare
nulla... 5 questo non sarebbe ancora niente ma si messo a fare l!avvocatucolo7 Compone le istanze ai contadini scrive
relazioni istruisce le guardie rurali smaschera gli agrimensori bazzica per le osterie frequenta i borghesi di citt e i
portieri delle locande. Che ci vuole ancora a mettersi nei guai3 >elegati e commissari lo hanno minacciato pi& di una
volta. =ui fortuna sua sa scherzare li fa ridere e li mette nei pasticci... Basta non star mica nel tuo stanzino vero32
domand0 alla moglie. 1:i conosco bene, hai il cuore tenero tu e sei sempre pronta a proteggerlo2.
:at!6ana Il!inina abbass0 la testa sorrise e arross8.
1$llora cos82 prosegu8 Ovs6ani+ov... 1:u lo vizi7 Be! digli di entrare vorr dire che per merito di un caro
ospite perdoneremo uno sciocco... /u vaglielo a dire ... 2.
:at!6ana Il!inina and0 alla porta e chiam0 ad alta voce, 1.it6a72.
.it6a un giovanotto sui ventotto anni alto snello riccioluto entr0 nella stanza e nel vedermi si ferm0 sulla
soglia. $veva un vestito alla tedesca ma bastava notare gli sbuffi spropositati sulle spalle per capire chiaramente che era
stato cucito da un sarto russo anzi russissimo.
1$llora vieni avanti vieni avanti2 disse il vecchio 1di che ti vergogni3 Bingrazia la zia, sei perdonato... 5cco
batjuka, ve lo presento un nipote carnale e non riesco a capirlo in nessun modo. Boba dell!altro mondo72. .!t6a ed io
ci salutammo. 1Be! racconta che cosa hai combinato3 )erch9 si lamentano di te racconta2.
.it6a evidentemente non voleva spiegarsi e giustificarsi in mia presenza.
1)i& tardi zietto2 borbott0.
1'o non pi& tardi ma adesso2 insistette il vecchio... 1=o so che ti vergogni davanti a un signor proprietario,
tanto meglio sar la tua punizione. $llora degnati di parlare... 'oi siamo tutt!orecchi2.
1'on ho niente di cui vergognarmi cominci0 .it6a con piglio vivace scrollando il capo. 1<iudicate voi stesso
zietto. ;engono da me gli odnodvorcy di BeEetilovo e mi dicono, ->ifendici fratello-. -Che succede3-. -5cco cosa, i
nostri magazzini per il grano sono a posto meglio non potrebbero stare% all!improvviso si presenta da noi un funzionario
con l!ordine di ispezionarli. Ispeziona e dice, !I vostri granai sono in disordine vi sono gravi irregolarit devo fare
rapporto ai superiori!. !.a di che irregolarit si tratta3!. !?uesto lo so io! risponde lui... 'oi ci siamo riuniti e abbiamo
deciso di dare una mancia come si deve al funzionario ma il vecchio )rochor* si opposto dice che cos8 ci prende la
mano. 5 difatti possibile che non ci sia giustizia per noi3... 'oi abbiamo dato retta al vecchio allora il funzionario se
l! presa e ha fatto rapporto ci ha denunciato. $desso pretendono che noi rispondiamo dell!accaduto-. -.a vostri
magazzini sono davvero in ordine3- domando io. >io c! testimone che sono in ordine e abbiamo la quantit legale di
grano... -. Bene allora non avete nulla da temere- e ho scritto loro un documento... $ncora non si sa a favore di chi
sar risolta la questione... 5 che siano venuti da voi a lamentarsi di me lo capisco, ognuno bada innanzi tutto al proprio
interesse2.
1:utti tranne te si vede2 rispose il vecchio a mezza voce... 15 che cosa sono quei tuoi intrighi con i contadini
di Futolomovo32
15 voi come fate a saperlo32.
1=o so e basta2.
1$nche in questo caso sono nel giusto giudicate ancora una volta voi stesso. Il vicino Bespandin ha arato
quattro desiatiny di terra appartenenti ai contadini di Futolomovo. >ice che terra sua. I contadini di Futolomovo
pagano l!obrok, il loro proprietario all!estero a chi tocca difenderli3 giudicate voi stesso. 5 quella terra loro non si
discute da che mondo mondo fa parte del feudo. ?uindi sono venuti da me a chiedermi di scrivere una supplica e io
l!ho scritta. Bespandin l!ha saputo e ha cominciato a fare minacce. -Io a quel .it!+a gli faccio uscire le scapole dai
fianchi oppure gli stacco la testa dal collo...-. ;edremo come far a staccarmela per ora sono ancora intero2.
1Be! non fare lo spaccone, far una brutta fine quella tua testa2 disse il vecchio 1ma che ti sei ammattito del
tutto32.
1.a zietto non mi dicevate voi stesso...2.
1=o so lo so che cosa vuoi dire2 lo interruppe Ovs6ani+ov 1che l!uomo deve vivere secondo giustizia e che
tenuto ad aiutare il prossimo sacrificando anche se stesso all!occorrenza. .a tu ti comporti davvero cos83 'on ti portano
all!osteria3 'on ti offrono da bere e si inchinano dicendoti, ->mitri6 $le+sei batjuka, aiutaci e noi saremo
riconoscenti- e cos8 ti allungano qualche rubletto o una banconota da cinque sotto banco3 5h3 'on vanno cos8 le cose3
>i! un po! non cosi32.
1In questo sono colpevole2 rispose .it6a abbassando il capo. 1.a dai poveri non prendo niente e non agisco
contro la mia coscienza2.
1$desso non prendi niente ma quando te la passerai brutta prenderai. 'on agisci contro coscienza... ma che
dici3 )rendi sempre la parte dei santi tu3 :i sei dimenticato Bor!+a )erechodov3... Chi si dato da fare per lui3 Chi gli
ha dato protezione3 5h32.
1)erechodov ha sofferto per colpa sua vero...2.
1Da dissipato i soldi dello stato... .ica uno scherzo72.
1/8 ma cercate di capire zietto, la miseria la famiglia...2.
1=a miseria la miseria... =ui un ubriacone uno scapestrato... ecco cos!72.
1Da incominciato a bere per disperazione2 disse .it6a abbassando la voce.
1)er disperazione7 $vresti dovuto aiutarlo allora se il tuo cuore davvero tanto premuroso e non fare
compagnia a un ubriacone frequentando tu stesso le osterie. 5 che parlantina proprio un portento72.
15ppure una bravissima persona...2.
1)er te sono tutti buoni... 5 allora2 prosegu8 Ovs6ani+ov rivolto alla moglie 1gli hanno mandato... s8 l tu
sai...2.
:at!6ana Il!inina annu8.
1>ove ti sei cacciato in questi giorni32 riprese il vecchio.
1/ono stato in citt2.
1$vrai giocato a biliardo sorseggiato il t strimpellato la chitarra correndo qua e l per gli uffici pubblici
avrai scritto suppliche nei retrobottega te la sarai spassata con i figli dei mercanti vero3... )arla72.
1(orse andata press! a poco cos82 disse .it6a con un sorriso... 1$h7 /87 )er poco non dimenticavo, (unti+ov
$nton )arfn* vi chiede di pranzare da lui domenica2.
1'on andr0 da quel pancione. :i offre un pesce da cento rubli e poi ci mette il burro rancido. Che >io l!abbia
in gloria72.
1Do incontrato (edos!6a .icha6lovna2.
1Chi questa (edos!6a32.
1?uella del proprietario <arpenen+o sapete quello che compr0 .i+ulino all!asta. $ .osca faceva la cucitrice
e pagava regolarmente l!obrok, centottantadue rubli e mezzo all!anno... 5 sa il fatto suo, a .osca riceveva buone
ordinazioni. 5 adesso <arpenen+o l!ha fatta tornare ma la tiene cos8 senza darle una mansione precisa. =ei sarebbe
disposta anche a riscattarsi e ne ha anche parlato al padrone ma lui non ha ancora comunicato la sua decisione. ;oi
zietto conoscete <arpenen+o non potreste dirgli una parolina3... (edos!6a pronta a pagare una bella cifra2.
1'on con il tuo denaro3 5h3 ;a bene va bene gliene parler0. /olo che non so2 prosegu8 il vecchio con
un!espressione insoddisfatta 1questo <arpenen+o >io gli perdoni uno spilorcio, fa incetta di cambiali presta
denaro ad interesse acquista poderi all!asta... Chi l!ha portato dalle nostre parti3 Oh non sopporto questi forestieri7 'on
sar facile venire a un accordo ma staremo a vedere2.
1Cietto datevi da fare2.
1;a bene mi dar0 da fare. .a tu guarda guardami bene7 /u adesso non stare a giustificarti... Che >io sia con
te che >io sia con te7... /oltanto stai in guardia altrimenti .it6a non voglia Iddio che ti capiti qualcosa non voglia
Iddio saresti perduto. 'on posso parare tutti i colpi io non sono un uomo potente. Be! adesso va! con >io2.
.it6a usc8. :at!6ana Il!inina si accinse a seguirlo.
1(agli bere del t tu che lo coccoli tanto2 le grid0 dietro Ovs6ani+ov... 1Il ragazzo non stupido2 continu0
poi 1 di animo buono solo che ho paura per lui... >el resto scusate per avervi trattenuto tanto a lungo in
sciocchezze2.
=a porta che dava sull!ingresso si apr8. 5ntr0 un ometto canuto con un giacchino di velluto.
1$h (ranc Ivan*72 esclam0 Ovs6ani+ov. 1/alve7 Come state32.
<entili lettori permettetemi che vi presenti questo signore.
(ranc Ivan* =een! "=e6eune# proprietario di Orl e mio vicino aveva ottenuto il titolo onorifico di nobile
russo in un modo non del tutto consueto. 5ra nato ad Orl9ans da genitori francesi ed era partito alla conquista della
Bussia con 'apoleone in qualit di tamburino. $ll!inizio tutto fil0 liscio come l!olio e il nostro francese entr0 in .osca a
testa alta. .a sulla via del ritorno il povero monsieur =e6eune mezzo assiderato e senza tamburo cadde nelle mani dei
contadini di /molens+. I contadini di /molens+ lo tennero rinchiuso per una notte in una gualchiera vuota e il giorno
seguente lo condussero a una buca di ghiaccio presso una diga e cominciarono a chiedere al tamburino "de la grrrande
arme- di onorarli di un tuffo nel ghiaccio. %onsieur =e6eune non se la sentiva di soddisfare la loro richiesta e a sua
volta cerc0 di convincere i contadini di /molens+ nel suo dialetto francese di lasciarlo tornare ad Orl9ans. 1=8
messieurs, vive mia madre une tendre m're. .a i contadini probabilmente perch9 ignoravano la posizione geografica
della citt di Orl9ans continuavano a proporgli un viaggetto subacqueo lungo il corso del tortuoso fiumiciattolo
<nilotr+a e gi avevano preso a sollecitarlo con leggeri colpetti alle vertebre del collo e della schiena quando
all!improvviso per l!indescrivibile gioia di =e6eune si ud8 uno scampanellio e sulla diga comparve un!enorme slitta con
un tappeto variopinto sulla spalliera esageratamente alta tirata da tre cavalli sauri. 'ella slitta sedeva un proprietario
grasso e rubicondo avvolto in una pelliccia di lupo.
15hi l che cosa state combinando32 domand0 ai contadini.
1/tiamo annegando un francese batjuka2.
1$h72 replic0 il proprietario con indifferenza e si gir0 dall!altra parte.
1%onsieur, monsieur(, grid0 il poveretto.
1$h ah72 rispose la pelliccia di lupo con tono di rimprovero 1sei venuto a combattere la Bussia con una
ventina di popoli di lingua diversa hai bruciato .osca maledetto hai tolto la croce da Ivan ;eli+i6 e adesso, mssi,
mssi7 adesso hai la coda fra le gambe7 Cos8 impari... $ndiamo (il!+a72.
I cavalli si mossero.
1.a aspetta alt72 soggiunse il proprietario... 15hi7 :u mssi, sai suonare32.
1$auvez moi, sauvez moi, mon bon monsieur2 ripeteva =e6eune.
1;edi un po! che gente7 'eanche uno di loro sa il russo7 %iusic, miusic, sav, miusic, vu! $av! $llora
rispondi7 &ompren! $av miusic vu! al pianoforte ju sav32.
=e6eune finalmente cap8 che cosa voleva il proprietario e annu8 con la testa.
1)ui, monsieur, oui, oui, je suis musicien* je joue tous les instruments possibles( )ui, monsieur... $auvez moi,
monsieur(2.
1Be! ringrazia il tuo >io2 disse il proprietario... 1 Bagazzi lasciatelo andare eccovi due grivenniki per la
vod+a72.
1<razie, batjuka, grazie. )rendetevelo pure2.
(ecero salire =e6eune sulla slitta. ?uello sospirava per la gioia piangeva tremava si inchinava ringraziava il
proprietario il cocchiere i contadini. $veva indosso soltanto una giacchetta verde con nastri rosa e c!era un freddo
cane. Il proprietario guard0 in silenzio quel corpo illividito e intirizzito avvolse il disgraziato nella sua pelliccia e se lo
port0 a casa. =a servit& accorse subito. Ben presto il francese fu riscaldato rifocillato e vestito. Il proprietario lo
condusse dalle sue figlie.
15cco ragazze2 disse loro 1abbiamo trovato un maestro per voi. 'on facevate che dirmi, facci studiare
musica e francese, eccovi qui un francese che per di pi& suona il pianoforte... $llora mssi, prosegu8 indicando un
pianoforte sgangherato che aveva acquistato cinque anni prima da un ebreo che commerciava tra l!altro in acqua di
colonia 1mostrateci la vostra arte, ju(2.
=e6eune si sedette sullo sgabello con la morte nel cuore, in vita sua non aveva mai toccato un pianoforte.
1/u ju, ju72 incalzava il proprietario.
>isperato il poveraccio colp8 la tastiera come un tamburo si mise a suonare come meglio poteva. 1)ensavo2
raccontava in seguito 1che il mio benefattore mi avrebbe afferrato per la collottola per scaraventarmi fuori di casa2. .a
con enorme meraviglia dell!improvvisatore forzato il proprietario dopo un po! gli dette dei colpetti di approvazione
sulla spalla e disse, 1;a bene va bene vedo che sai il fatto tuo vai a riposarti adesso2.
Circa due settimane dopo =e6eune si trasfer8 da un altro proprietario un uomo ricco e istruito lo affascin0 con
la sua indole allegra e mite spos0 la sua pupilla prese un impiego entr0 a far parte della nobilt dette in sposa sua
figlia a un proprietario di Orl =ob*zan!ev dragone in ritiro e poeta e si trasfer8 anche lui ad Orl.
(u proprio questo =e6eune o come lo chiamano adesso (ranc Ivan* che entr0 in casa di Ovs6ani+ov mentre
io ero da lui. (ra i due era nato un rapporto di amicizia...
.a forse il lettore si sar annoiato di stare seduto con me dall!odnodvorec Ovs6ani+ov per questo tacer0
elegantemente.
L'GOV
1$ndiamo a =!gov2 mi disse un giorno quell!5rmola6 gi noto ai lettori 1l8 spareremo anatre a volont2.
$nche se per il vero cacciatore l!anatra selvatica non rappresenta una preda molto allettante tuttavia per
mancanza di altra selvaggina "eravamo agli inizi di settembre, le beccacce non passavano ancora e io mi ero seccato di
correre per i campi dietro alle pernici# detti ascolto al mio compagno di caccia e partimmo in direzione di =!gov.
=!gov un grosso borgo nella steppa con una antichissima chiesa in pietra ad una cupola e due mulini sul
fiumiciattolo limaccioso Bosota. ?uesto fiumiciattolo a cinque verste di distanza da =!gov si trasforma in un largo
stagno disseminato ai lati e anche verso il centro da fitte giuncaie che ad Orl chiamiamo -ma6er-. )roprio in quello
stagno nelle insenature e nelle anse fra i giunchi allignavano una miriade di anatre delle specie pi& disparate,
starnazzanti mute codoni alzavole pesciaiole e altre ancora. )iccoli stormi sorvolavano di continuo l!acqua ma dopo
gli spari questi volatili si levavano in tali nugoli che il cacciatore istintivamente si tratteneva il berretto con la mano e
cantilenava, -caspita7- Con 5rmola6 passammo lungo lo stagno ma in primo luogo l!anatra da uccello cauto qual non
si sofferma mai sulla riva e poi anche se qualche alzavola ritardata e inesperta rimaneva vittima dei nostri colpi e
perdeva la vita i nostri cani non erano in grado di tirarla fuori da quelle giuncaie cos8 fitte, infatti per quanto animati
del pi& nobile spirito di abnegazione essi non potevano n9 nuotare n9 camminare sul fondo potevano solo ferirsi
inutilmente i loro preziosi musi con le punte affilate dei giunchi.
1'o2 disse infine 5rmola6 1non cosa semplice, bisogna trovare una barca... :orniamo a =!gov2.
Ci avviammo ma c!eravamo appena messi in cammino quando da un folto citiso sbuc0 verso di noi un bracco
piuttosto malconcio e dietro di lui comparve un uomo di altezza media con una finanziera azzurrina molto lisa un
panciotto giallastro un paio di pantaloni color gis-de-lin o bleu d"amour infilati alla bell!e meglio in un paio di stivali
tutti bucati un fazzoletto rosso al collo e un fucile a una canna in spalla. .entre i nostri cani con il consueto
cerimoniale cinese caratteristico della loro razza annusavano il nuovo arrivato che evidentemente aveva un po! paura
stringeva la coda abbassava le orecchie e si rigirava tutt!intorno con le zampe rigide e digrignando i denti lo
sconosciuto si accost0 a noi e ci fece un inchino oltremodo cortese. >imostrava venticinque anni i suoi lunghi capelli
rossicci impregnati di kvas, spuntavano in ciocchette immobili i suoi minuti occhietti bruni ammiccavano
cordialmente tutto il suo viso avvolto in un fazzoletto nero come a causa di un mal di denti sorrideva mellifluo.
1)ermettete che mi presenti2 esord8 con voce suadente e insinuante 1io sono un cacciatore del posto mi
chiamo ;ladimir... ?uando ho sentito del vostro arrivo e ho saputo che intendevate andare sulla riva del nostro stagno
ho deciso di offrirvi i miei servigi se non avete nulla in contrario2.
Il cacciatore ;ladimir parlava pari pari a un giovane attore di provincia che interpreti la parte del giovane
innamorato. $ccolsi la sua offerta e prima ancora di essere giunti a =!gov conoscevo gi tutta la sua storia. 5ra un servo
emancipato da giovanotto aveva studiato musica poi era stato cameriere personale sapeva leggere e scrivere aveva
letto qualche libretto a quanto mi parve di capire e adesso viveva come molti in Bussia senza un soldo senza una
occupazione fissa campava insomma della grazia divina. /i esprimeva con inconsueta eleganza ed era evidente che
andasse fiero dei suoi modi% doveva anche essere un inguaribile dongiovanni e di successo molto probabilmente, le
ragazze russe amano l!eloquenza. :ra l!altro mi dette a intendere che di tanto in tanto frequentava i proprietari del luogo
che andava spesso a fare visite in citt che giocava a prrence e che incontrava anche gente della capitale. 5ra un
maestro nel sorridere e sfoggiava un!infinita variet di sorrisi% in particolare gli si addiceva un sorriso modesto
contenuto che gli affiorava sulle labbra quando ascoltava i discorsi altrui. $scoltava con attenzione era pienamente
d!accordo con voi tuttavia non perdeva mai il senso della propria dignit come se volesse sempre ricordarvi che
all!occorrenza anche lui era capace di dire la sua. 5rmola6 da persona non troppo istruita e per nulla -sottile-
incominci0 subito a dargli del tu. Bisognava vedere con quanta ironia ;ladimir si rivolgeva invece a lui dandogli del
voi.
1)erch9 portate quel fazzoletto in testa32 gli domandai. 1$vete mal di denti32.
1'o2 rispose lui 1 l!effetto nefasto di una imprudenza. C!era un mio conoscente una brava persona ma per
nulla esperto come cacciatore come spesso accade. 4n giorno viene da me e dice, -$mico mio carissimo fammi venire
a caccia con te, sono curioso di scoprire in che consiste questo divertimento-. Io si capisce non volevo dire di no a un
amico, gli procurai un fucile e lo presi con me a caccia. Cacciammo per un po! poi pensammo di riposarci. .i sedetti
all!ombra di un albero lui si sedette di fronte cominci0 ad armeggiare con il fucile e me lo punt0 contro. <li chiesi di
smettere ma lui per sua inesperienza non mi ascolt0. 4sc8 un colpo e io ci ho rimesso il mento e l!indice della mano
destra2.
<iungemmo a =!gov. ;ladimir e 5rmola6 erano d!accordo sul fatto che fosse impossibile cacciare senza una
barca.
1/uo+ ha un doanik, disse ;ladimir 1ma non so dove l!abbia nascosto. Ci tocca andare da lui2.
1>a chi32 domandai.
1>a queste parti abita un tale soprannominato /uo+2.
;ladimir and0 da /uo+ con 5rmola6. Io dissi che li avrei aspettati vicino alla chiesa. .entre osservavo le
tombe del cimitero mi capit0 sotto gli occhi un!urna quadrangolare annerita con le seguenti epigrafi, su un lato in
francese "&i-g+t ,-op-ile .enri, vicomte de /langy"* sul secondo lato, -/otto questa lapide sepolto il corpo del
suddito francese conte di Blang* nato nel JKLK morto nel JKMM vissuto NO anni-% sul terzo lato -)ace alle sue ceneri-
e sul quarto,
/otto questa pietra giace un francese emigrato
di nobile stirpe e di talento dotato
piangendo la consorte e la famiglia trucidata
abbandon0 la patria dai tiranni calpestata
raggiunte le rive della landa russa
per la vecchiaia trov0 un tetto ospitale
insegn0 ai bambini consol0 i genitori
il <iudice /upremo qui gli diede pace.
=!arrivo di 5rmola6 accompagnato da ;ladimir e da quell!uomo dallo strano soprannome /uo+ interruppe le
mie riflessioni.
/uo+ scalzo lacero e arruffato dall!aspetto si sarebbe detto un servo in pensione sulla sessantina.
1Dai la barca32 domandai.
1/82 rispose con voce sorda e spenta 1ma in pessimo stato2.
1;ale a dire32.
1/i scollata le doghe sono tutte bucate2.
1.acch972 intervenne 5rmola6. 1/i possono turare con la stoppa2.
1Certo che si pu02 conferm0 /uo+.
1.a tu chi sei32.
1Il pescatore del padrone2.
15 com! che sei un pescatore e la tua barca cos8 in disordine32.
1'el nostro fiume non ci sono pesci2.
1I pesci non gradiscono la ruggine delle paludi2 osserv0 il mio cacciatore con aria grave.
1/u2 dissi a 5rmola6 1vai a procurarti della stoppa e aggiustaci quella barca su fa! presto2.
5rmola6 part8.
1.a forse anche cos8 possiamo andare a fondo32 domandai a ;ladimir.
1>io misericordioso2 rispose lui 1comunque devo supporre che lo stagno non sia profondo2.
1/8 non profondo2 not0 /uo+ che parlava in maniera strana come nel dormiveglia 1e sul fondo ci sono
limo e alghe tutto coperto di alghe. )er0 ci sono anche delle koldobiny2.
1:uttavia se ci sono tante alghe2 osserv0 ;ladimir 1non si potr neanche remare2.
1.a chi si mette a remare sui doaniki! Bisogna spingere sul fondo. ;err0 con voi ho una pertica laggi&
oppure si pu0 spingere anche con una pala2.
1Con la pala non va bene in alcuni punti non si riesce nemmeno a toccare il fondo2 disse ;ladimir.
1@ vero non va bene2.
.i sedetti su una tomba in attesa che tornasse 5rmola6. ;ladimir si allontan0 per educazione e si sedette anche
lui. /uo+ continuava a stare al suo posto con la testa bassa e le braccia incrociate dietro le spalle secondo una vecchia
abitudine.
1>immi un po!2 attaccai discorso 1 da molto che fai il pescatore qui32.
1/ono sette anni con questo2 rispose riscuotendosi.
15 che cosa facevi prima32.
1)rima ero cocchiere2.
15 chi ti ha tolto l!incarico di cocchiere32.
1=a nuova padrona2.
1?uale nuova padrona32.
1?uella che ci ha comprati. ;oi forse non la conoscete, $lna :imofevna una grassa... vecchia2.
1Com! che le venuto in mente di trasferirti alla pesca32.
1>io solo lo sa. ;enne da noi lasciando la sua propriet a :ambov ordin0 di riunire tutta la servit& ed usc8 per
incontrarci. 'oi le baciammo la mano e lei niente, non si arrabbia... 5 poi incominci0 a interrogarci uno a uno, di che
cosa ci occupavamo che mansione avevamo. $rriv0 il mio turno, quella mi domanda, -Che fai tu3-. -Il cocchiere- dico
io. -Il cocchiere3 .a che razza di cocchiere sei ti sei mai visto3 'on sei adatto per fare il cocchiere per me farai il
pescatore e tagliati quella barba. ?uando arrivo io tu devi procurare il pesce per la tavola padronale hai capito3...-. >a
allora sono entrato a far parte dei pescatori. -5 bada di tenere lo stagno in ordine...-. .a come si fa a tenerlo in
ordine32.
1$ chi appartenevate prima32.
1$ /erge6 /ergei )echterev. Ci aveva ricevuti in eredit. .a non stato per molto nostro padrone in tutto sei
anni. )roprio presso di lui facevo il cocchiere... certo non in citt l ne aveva altri ma in campagna2.
1Dai fatto il cocchiere sin da giovane32.
1.acch97 >iventai cocchiere con /erge6 /ergei ma prima ero cuoco ma non in citt sempre in campagna2.
1Con quale padrone hai fatto il cuoco32.
1Con il padrone di prima $fanasi6 'efed* lo zio di /erge6 /ergei. =ui aveva comprato =!gov $fanasi6
'efed* l!ha comprata e a /erge6 /ergei toccata in eredit2.
1>a chi l!aveva comprata32.
1>a :at!6ana ;asil!evna2.
1?uale :at!6ana ;asil!evna32.
1?uella che mor8 due anni fa vicino a Bolchov... cio Karavo zitella... 'on era sposata. 'on la
conoscevate3 >a suo padre ;asil!i6 /emen* siamo passati a lei. =ei stata nostra padrona per un bel pezzo... una
ventina di annetti2.
15 allora da lei eri cuoco32.
1$ll!inizio ero cuoco poi passai caffettiere2.
1)assasti cosa32.
1Caffettiere2.
1Che mansione questa32.
1'on so batjuka. /tavo al buffet e mi chiamavano $nton e non Kuz!ma. Cos8 voleva la padrona2.
1Il tuo vero nome Kuz!ma32.
1/8 Kuz!ma2.
15 hai fatto sempre il caffettiere32.
1'on sempre, ho fatto anche l!attore2.
1>avvero32.
1)roprio cos8 stavo... recitavo a keatro. =a padrona teneva un keatro in casa2.
1Che personaggi hai recitato32.
1Che cosa32.
1Che cosa facevi a teatro32.
1'on sapete com!3 .i prendevano mi travestivano e io o camminavo cos8 travestito o stavo in piedi o stavo
seduto come capitava. .i dicevano, -di! questo- e io lo dicevo. 4na volta ho fatto il cieco... .i misero un pisello sotto
ogni palpebra... )roprio cos82.
15 poi che hai fatto32.
15 poi ho fatto di nuovo il cuoco2.
1)erch9 ti fecero di nuovo cuoco32.
1.io fratello era scappato2.
15 con il padre della tua prima padrona che cosa facevi32.
15bbi diverse mansioni, prima feci il garzone poi lo staffiere il giardiniere e anche il bracchiere2.
1Il bracchiere3... $ndavi con i cani a caccia32.
1$ndavo con i cani ma mi feci male, caddi da cavallo e il cavallo s!azzopp0. Il vecchio padrone era
severissimo con noi mi fece picchiare con la verga e mi mand0 a .osca a imparare un mestiere da un calzolaio2.
1Come a imparare3 'on eri mica un ragazzino quando diventasti bracchiere32.
15h gi7 $vevo vent!anni e rotti2.
1Che cosa dovevi imparare a vent!anni32.
1(orse si pu0 se cos8 aveva ordinato il padrone. )er fortuna lui mor8 presto e mi fecero tornare in campagna2.
1?uando hai imparato il mestiere del cuoco32.
/uo+ alz0 il viso magrolino e gialliccio e ridacchi0.
1)erch9 quel mestiere si impara3... Cucinano anche le donne72.
1$llora2 dissi io 1ne hai viste di cose Kuz!ma nella tua vita7 Che cosa fai adesso da pescatore se non ci sono
pesci32.
1.a io batjuka, non mi lamento. 5 ringrazio >io che mi hanno fatto fare il pescatore. $ un altro un vecchio
come me $ndre6 )up*r! la padrona lo ha messo in una cartiera ai tini. >ice che un peccato mangiare pane gratis.
)up*r! sperava nella misericordia, ha un nipote di secondo grado impiegato in un ufficio della padrona% aveva promesso
di parlare alla padrona di ricordarglielo. 5 come gliel!ha ricordato7... )up*r! davanti ai miei occhi si gettato in
ginocchio ai piedi del nipote2.
1Dai famiglia3 /ei stato sposato32.
1'o batjuka non mi sono sposato. =a defunta :at!6ana ;asil!evna A che >io l!abbia in gloria7 A non permetteva
a nessuno di sposarsi. >io ce ne scampi7 >iceva, -5 io non sono zitella3 Che storie sono queste7 $ che serve sposarsi
per loro3-2.
1>i che campi adesso3 Bicevi una paga32.
1.a che paga batjuka7... .i danno la zuppa e anche per questo ringrazio >io7 /ono molto contento. Che >io
allunghi la vita della nostra padrona72.
:orn0 5rmola6.
1=a barca riparata2 disse in tono severo. 1;a! a prendere la pertica tu72.
/uo+ corse a prenderla. >urante tutta la mia conversazione con quel povero vecchio il cacciatore ;ladimir lo
aveva guardato con un sorrisetto sprezzante.
1Che sciocco2 disse quando quello si fu allontanato 1un uomo assolutamente ignorante un contadino niente
di pi&. 'on s8 pu0 chiamarlo servo... e non ha detto che fesserie... >ove poteva fare l!attore giudicate un po! voi7 ;i
siete preso un inutile disturbo a conversare con lui72.
4n quarto d!ora dopo eravamo gi sul doanik di /uo+. "$vevamo lasciato i cani in un!isba sotto la
sorveglianza del cocchiere Iegudiil#. 'on stavamo per niente comodi ma i cacciatori sono persone che si adattano.
/uo+ stava all!estremit posteriore piatta dell!imbarcazione e -spingeva-% ;ladimir ed io sedevamo sulla traversa della
barca% 5rmola6 si era sistemato sulla prua proprio sulla punta. .algrado la stoppa ben presto l!acqua cominci0 a filtrare
sul fondo. )er fortuna c!era bel tempo e lo stagno sembrava addormentato.
'avigavamo piuttosto lentamente. Il vecchio estraeva con difficolt dal limo vischioso la lunga pertica tutta
avvolta dai fili verdi delle erbe acquatiche% anche le foglie tonde e compatte del giglio palustre ostacolavano il passo
alla nostra imbarcazione. (inalmente giungemmo alle giuncaie e li incominci0 il bello. =e anatre si sollevavano con
grande strepito spaventate dalla nostra improvvisa incursione nel loro regno gli spari si levavano all!unisono dietro di
loro ed era divertente vedere come quegli uccelli a coda mozza si avvitavano in aria e schiantavano pesantemente
sull!acqua. Certo non riuscimmo a recuperare tutte le anatre colpite, quelle leggermente ferite si tuffavano sott!acqua%
quelle freddate alle volte cadevano in giuncaie cos8 fitte che neanche gli occhi di lince di 5rmola6 riuscivano a
individuarle% comunque per l!ora di pranzo la nostra barca fu piena zeppa di selvaggina.
;ladimir con grande consolazione di 5rmola6 non aveva una grande mira e dopo ogni colpo fallito si
meravigliava controllava e soffiava nel fucile sembrava non raccapezzarsi e poi ci spiegava perch9 aveva fatto cilecca.
5rmola6 invece azzeccava tutti i colpi come sempre e io andavo abbastanza male come mio solito. /uo+ ci guardava
con gli occhi di chi sempre stato a servizio a volte gridava, 15cco l8 un!altra anatra72 e si grattava di continuo la
schiena non con le mani ma con movimenti delle scapole7 Il tempo era magnifico, nuvole tonde e bianche ci
sorvolavano alte e silenziose riflettendosi nitidamente nell!acqua% la giuncaia frusciava tutt!intorno% lo stagno in alcuni
punti splendeva come acciaio sotto il sole. /tavamo per tornare al villaggio quando ci accadde un incidente abbastanza
spiacevole.
$vevamo notato da un pezzo che l!acqua a poco a poco stava ricoprendo il fondo del doanik. ;ladimir aveva
il compito di buttarla fuori con un attingitoio sottratto per ogni evenienza dal mio previdente cacciatore a una
contadina distratta. =e cose andarono per il meglio fino al momento in cui ;ladimir non dimentic0 la sua mansione.
;erso la fine della caccia come per darci l!addio le anatre cominciarono a levarsi in stormi cos8 numerosi che noi
facevamo appena in tempo a ricaricare i fucili. 'ella foga della sparatoria non prestammo pi& attenzione alle condizioni
del nostro doanik, quando all!improvviso per un brusco movimento di 5rmola6 "stava tentando di prendere un!anatra
colpita sporgendosi con tutto il corpo fuori della barca# la nostra decrepita imbarcazione si inclin0 imbarc0 acqua e
col0 solennemente a picco per nostra fortuna in un punto non molto profondo. 'oi gettammo un grido ma era troppo
tardi, un istante dopo eravamo immersi nell!acqua fino alla gola circondati dai corpi galleggianti delle anatre morte.
$desso non riesco a trattenermi dal ridere nel ricordare i visi spaventati e pallidi dei miei compagni "probabilmente
neanche il mio viso si distingueva per il suo colorito in quel momento#% ma in quel frangente lo confesso non mi venne
affatto da ridere. Ciascuno di noi teneva il suo fucile sollevato fuori dell!acqua e anche /uo+ forse per l!abitudine di
imitare i signori alz0 la sua pertica. Il primo a rompere il silenzio fu 5rmola6.
1$ccidenti72 borbott0 sputando nell!acqua. 1Che disdetta7 5 tutto per colpa tua vecchio diavolo72 disse
incollerito rivolgendosi a /uo+. 1Che razza di barca la tua32.
1@ colpa mia2 balbett0 il vecchio.
1Buono anche tu2 continu0 il mio cacciatore girando la testa in direzione di ;ladimir. 1Che stavi a guardare3
'on dovevi togliere l!acqua3 sei un... 2.
;ladimir non sapeva che cosa ribattere% tremava come una foglia batteva i denti e sorrideva come un ebete.
Che fine aveva fatto la sua eloquenza il suo senso del raffinato decoro e della dignit personale7
Il maledetto doanik dondolava leggermente sotto i nostri piedi... $l momento del naufragio l!acqua ci era
sembrata eccezionalmente fredda ma ci abituammo subito. ?uando fu passato lo spavento iniziale mi guardai intorno%
tutt!intorno a una decina di passi eravamo circondati dalle giuncaie mentre in lontananza sulle loro cime si
intravedeva la riva. 1Brutto affare72 pensai.
1Che cosa facciamo32 domandai a 5rmola6.
1$desso vediamo, non possiamo mica passare la notte qui2 rispose lui. 15hi tu tienimi il fucile2 disse a
;ladimir.
;ladimir esegu8 senza fiatare.
1;ado a cercare un guado2 disse 5rmola6 sicuro di s9 come se in ogni stagno dovesse necessariamente
trovarsi un guado tolse la pertica a /uo+ e si avvi0 verso la riva tastando cautamente il fondo.
1.a sai nuotare32 gli domandai.
1'o non so nuotare2 si ud8 la sua voce da dietro i giunchi.
1Cos8 affogher2 not0 con indifferenza /uo+ il quale anche prima non si era spaventato tanto per il pericolo
quanto per la nostra ira e ora tranquillissimo solo di tanto in tanto sbuffava senza tuttavia dare segni di volere in alcun
modo cambiare la propria situazione.
15 morir inutilmente2 aggiunse ;ladimir con voce lamentosa.
5rmola6 era andato via da pi& di un!ora. ?uell!ora ci sembr0 un!eternit. $ll!inizio ci eravamo chiamati a
vicenda con molto impegno poi le sue risposte ai nostri richiami si erano diradate infine tacque del tutto. 'el villaggio
suon0 la campana del vespro. 'on parlavamo tra noi evitavamo anche di guardarci $lcune anatre passavano sopra le
nostre teste altre facevano come per fermarsi accanto a noi ma poi si levavano in volo all!improvviso in perpendicolare
e volavano via starnazzando. Cominciavamo ad intirizzire. /uo+ sbatteva gli occhi come sul punto di addormentarsi.
(inalmente con nostra indescrivibile gioia 5rmola6 fece ritorno.
15 allora32.
1/ono stato a riva% ho trovato un guado... $ndiamo2.
$vremmo voluto metterci in moto all!istante ma lui tir0 prima fuori dall!acqua una corda che teneva in tasca
leg0 le anatre uccise per le zampe strinse entrambi i capi della corda fra i denti e si mise in cammino% ;ladimir dietro di
lui e io dietro ;ladimir. /uo+ chiudeva la processione. =a riva si trovava a circa duecento passi 5rmola6 procedeva
coraggiosamente senza soste "aveva osservato la strada molto bene# solo di tanto in tanto gridava, 1)i& a sinistra l8 a
destra c! una buca72 oppure 1)i& a destra l8 a sinistra si sprofonda...2. In alcuni tratti l!acqua ci arrivava sino alla gola
e un paio di volte il povero /uo+ pi& basso di tutti noi affond0 e emise bollicine dalla bocca. 1/u su su72 gli gridava
minacciosamente 5rmola6 e /uo+ annaspava agitava le gambe saltava e cos8 raggiungeva un punto meno profondo
ma anche quand!era allo stremo non os0 mai afferrare il lembo della mia giacca. 5sausti infangati fradici
raggiungemmo infine la riva.
4n paio di ore pi& tardi ci trovavamo in un grande fienile asciutti per quanto possibile e ci accingevamo a
cenare. Il cocchiere Iegudiil un uomo estremamente flemmatico imperturbabile riflessivo e sonnacchioso stava vicino
all!uscio e offriva affabilmente del tabacco a /uo+. "Do notato che in Bussia i cocchieri fanno amicizia molto presto#.
/uo+ annusava con accanimento sino alla nausea sputava tossiva e evidentemente provava un gran godimento.
;ladimir assumeva pose languide chinava la testa da un lato e parlava poco. 5rmola6 puliva i nostri fucili. I cani
agitavano vorticosamente la coda in attesa della zuppa d!orzo% i cavalli scalpitavano e nitrivano sotto la tettoia... Il sole
stava tramontando% gli ultimi raggi si disperdevano in larghe strisce purpuree% nuvolette dorate si allungavano in cielo
sempre pi& sottili come un!onda lavata e pettinata... /i udivano canti dal villaggio.
IL PRATO DI BE
5ra una magnifica giornata di luglio una di quelle giornate che capitano soltanto quando il tempo promette di
essere bello per un pezzo. Il cielo limpido sin dal primo mattino% l!alba non divampa come un incendio ma si
stempera in un timido rossore. Il sole non infuocato cocente come nei periodi dell!arsura afosa n9 livido come
prima della tempesta ma luminoso e amichevolmente raggiante spunta placido da una nuvoletta lunga e sottile
risplende e si immerge nella sua nebbia lilla. Il sottile lembo superiore della nuvoletta allungata emana scintillanti
serpentelli dal riflesso dell!argento battuto... .a ecco guizzare di nuovo i raggi giocherelloni e l!astro possente si leva
allegro grandioso come se spiccasse il volo. ;erso mezzogiorno di solito compare una moltitudine di alte nubi tonde
grigioAdorate dai teneri orli bianchi. /imili a isole disseminate su uno sconfinato fiume in piena che le avvolge in
profondit con le maniche trasparenti del suo azzurro uniforme esse quasi quasi non si muovono% pi& in l verso
l!orizzonte si accostano si stringono l!azzurro tra di esse non si vede pi& ma esse stesse sono azzurre come il cielo
penetrate dalla luce e dal tepore. Il colore della volta celeste tenue lilla chiaro rimane immutato per tutto il giorno e
del tutto uniforme% il cielo non si incupisce n9 si addensa la tempesta% qui e l a volte si allungano dall!alto in basso
strisce azzurrognole, allora cade una pioggerella appena visibile. ;erso sera queste nuvole scompaiono% le pi& tardive
nerastre e indistinte come il fumo si adagiano in ammassi rosa di fronte al sole calante% l dove il sole tramontato
adagio come quando sorto indugia una luce purpurea sulla terra oscurata e scintillando fievolmente come una
candela mossa con cautela sorge la stella vespertina. In giorni simili i colori sono tutti affievoliti luminosi ma non
vivaci su ogni cosa sembra impresso il sigillo di una dolcezza commovente. In quei giorni la calura a volte pu0 essere
estremamente intensa accade anche che i pendii nei campi emanino vapori% ma il vento disperde rimuove l!arsura
accumulatasi e i mulinelli segno inconfutabile del tempo stabile vagano in alte colonne bianche per le strade tra i
campi coltivati. =!aria secca e limpida odora di assenzio segale falciata grano saraceno% non si avverte l!umidit
neanche un!ora prima che cali la notte. =!agricoltore si augura un tempo simile per la mietitura...
)roprio in un giorno cos8 andai a caccia di cedroni nel distretto di ern! nel governatorato di :ula. /covai e
sparai un bel po! di selvaggina il carniere ricolmo mi segava impietosamente la spalla. Il crepuscolo serotino si stava
gi spegnendo e nell!aria ancora chiara anche se non pi& illuminata dai raggi del sole cominciavano a infittirsi e
diffondersi ombre fredde quando finalmente mi decisi a tornare a casa. $ttraversai a passi veloci una lunga pload" di
arbusti risalii su per una collinetta e invece dell!attesa pianura a me nota con il piccolo querceto sulla destra e la bassa
chiesetta bianca in lontananza scorsi luoghi del tutto diversi a me completamente sconosciuti. $i miei piedi si stendeva
una stretta vallata dritto di fronte a me sorgeva come una ripida parete un fitto tremuleto. .i fermai perplesso mi
guardai attorno... 1Oh72 pensai 1mi trovo in tutt!altro posto, ho girato troppo a destra2 e meravigliandomi io stesso
dell!errore scesi velocemente dalla collina. (ui investito all!improvviso da un!umidit sgradevole stagnante come se
fossi entrato in una cantina% l!erba spessa fradicia alta sul fondo della valle biancheggiava come una tovaglia stesa%
faceva impressione calpestarla. /bucai al pi& presto dalla parte opposta e proseguii spostandomi verso sinistra lungo il
tremuleto. I pipistrelli gi sorvolavano le cime assopite compiendo giri tremolanti e misteriosi nel cielo dalla luce
incerta% uno sparviero ritardatario sfrecci0 dritto in alto affrettandosi al suo nido. 15cco una volta girato quell!angolo2
pensavo tra me e me 1ci sar subito la strada avr0 allungato di una versta72.
Baggiunsi finalmente l!angolo del bosco ma non c!era nessuna strada, arbusti bassi non falciati si stendevano
per un bel pezzo davanti a me e dietro di essi lontano lontano si intravedeva un campo deserto. .i fermai un!altra
volta. 1Che storia mai questa3... .a dove mi trovo32. )resi a ricostruire nella mente il cammino percorso durante la
giornata... 1$h7 .a questi sono i cespugli di )arachino72 esclamai infine 1proprio cos87 e quello deve essere il
boschetto di /indeevo... .a come ho fatto a finire qui3 Cos8 lontano3... @ strano7 $desso devo girare di nuovo a destra2.
.i diressi verso destra attraverso i cespugli. 'el frattempo la notte si avvicinava e si gonfiava come una nube
minacciosa% sembrava che l!oscurit si levasse da ogni parte con i vapori della sera e persino che colasse dall!alto. .i
trovai dinanzi una specie di sentierino non battuto invaso dall!erbacce% mi ci inoltrai guardando attentamente dinanzi a
me. :utt!intorno ogni cosa diventava nera e silenziosa soltanto le quaglie urlavano di tanto in tanto. 4n piccolo
uccellino notturno volando basso e silenzioso con le sue alucce leggere venne quasi a sbattere contro di me e devi0 da
una parte spaventato. <iunsi al limitare della macchia di arbusti e mi misi in cammino sulla proda del campo. Ormai
distinguevo con difficolt gli oggetti in lontananza% il campo biancheggiava indistintamente tutto intorno% al di l di
esso avanzando rapidamente in enormi masse si sollevavano le tenebre. I miei passi risuonavano sordi nell!aria
immobile. Il cielo impallidito diventava nuovamente azzurro ma era gi l!azzurro della notte. /telline tremolanti
cominciavano a brillare in cielo.
Ci0 che mi era sembrato un boschetto si rivel0 un monticello scuro e tondo. 1.a dove mi trovo32 tornai a
ripetere ad alta voce fermandomi per la terza volta e guardando con aria interrogativa >ian+a la mia cagna inglese
giallo pezzato sicuramente la pi& intelligente fra le creature quadrupedi. .a la pi& intelligente fra le creature
quadrupedi si limit0 ad agitare la codina a sbattere malinconicamente gli occhietti stanchi senza darmi alcun consiglio
pratico. Cominciai a provare vergogna davanti a lei e avanzai disperatamente come se avessi capito all!improvviso la
direzione da prendere superai il monticello e mi ritrovai in un valloncello poco profondo arato tutt!intorno. 4na strana
sensazione mi invase. ?uel valloncello aveva l!aspetto di un paiolo con le pareti oblique% sul suo fondo si ergevano
alcune pietre bianche A che sembravano calate l8 per un convegno segreto A ed era tutto buio ovattato piatto il cielo vi
sovrastava cos8 malinconico che ebbi una stretta al cuore. 4na bestiolina stridette flebilmente tra le pietre. .i affrettai a
risalire sul monticello. (ino a quel momento non avevo ancora perso la speranza di trovare la strada di casa% ma allora
mi convinsi definitivamente che mi ero proprio smarrito e senza pi& tentare di riconoscere i dintorni ingoiati quasi del
tutto dall!oscurit tirai dritto seguendo le stelle come meglio potevo... Camminai cos8 per circa mezz!ora muovendo a
fatica le gambe. Credevo di non aver mai visto luoghi cos8 deserti, non si vedeva neanche un fuocherello n9 si udiva
alcun rumore. 4na collinetta seguiva dolcemente all!altra i campi si stendevano all!infinito uno dietro l!altro i cespugli
spuntavano dal suolo come all!improvviso davanti al mio naso. )roseguii ed ero gi sul punto di stendermi da qualche
parte in attesa del mattino quando ad un tratto mi accorsi di essere sull!orlo di un terribile burrone.
Bitrassi rapidamente il piede e attraverso le tenebre notturne appena trasparenti scorsi in lontananza sotto di
me un!enorme pianura. 4n largo fiume la cingeva allontanandosi in semicerchio% i riflessi d!acciaio dell!acqua che di
tanto in tanto baluginava confusamente ne lasciavano intravedere il corso. =a collina sulla quale mi trovavo
sprofondava all!improvviso in un baratro perpendicolare% i suoi imponenti contorni nereggianti si stagliavano contro il
vuoto azzurro. >ritto sotto di me nell!angolo formato dal baratro e la pianura vicino al fiume che in quel punto se ne
stava come uno specchio immobile e scuro sul pendio stesso della collina ardevano e fumavano le fiamme rosse di due
fuocherelli uno accanto all!altro. Intorno ad essi si affaccendavano delle persone ondeggiavano ombre e di tanto in tanto
si illuminava il faccino di una piccola testa ricciuta...
Capii finalmente dove mi trovavo. ?uel prato conosciuto dalle nostre parti come il -prato di Be-... .a non
c!era modo di tornare a casa soprattutto a quell!ora di notte, le gambe mi si piegavano per la stanchezza. >ecisi di
avvicinarmi ai fuocherelli per aspettare l!alba in compagnia di quella gente che avevo scambiato per mandriani. .i calai
felicemente ma non feci in tempo a mollare l!ultimo ramo al quale mi ero aggrappato quando all!improvviso due grossi
cani irsuti mi si avventarono contro abbaiando rabbiosamente. $cute voci infantili si levarono intorno al fuoco due o tre
ragazzini si alzarono rapidamente dal posto. Bisposi alle domande che mi urlavano. $ccorsero verso di me
richiamarono subito i cani che erano rimasti particolarmente colpiti dall!apparizione della mia >ian+a e io mi avvicinai
a loro.
$vevo sbagliato credendo che le persone sedute intorno al fuoco fossero dei mandriani. 5rano semplicemente i
figlioletti dei contadini di un villaggio nei paraggi a guardia di un branco di cavalli. >a noi nei periodi caldi dell!estate
si mandano di notte a pascere i cavalli nei campi, di giorno le mosche e i tafani non darebbero loro tregua. )ortare fuori
gli armenti verso sera e riportarli all!alba una grande festa per i ragazzi contadini. /enza berretto indossando vecchi
pellicciotti inforcano i ronzini pi& vivaci si lanciano al galoppo con urla allegre agitano mani e piedi saltano in alto
ridono a tutto spiano. /ulla strada si solleva e ingrossa una colonna gialla di polvere leggera% da lontano risuona uno
scalpitio impetuoso i cavalli corrono drizzando le orecchie% davanti a tutti con la coda per aria e cambiando
continuamente il passo scalpita un cavallino irsuto e rossiccio con la criniera piena di lappole.
/piegai ai ragazzini che mi ero perduto e mi sedetti accanto a loro. .i chiesero da dove venissi poi tacquero e
mi fecero posto. )arlammo per un po!. .i sdraiai sotto un cespuglietto rosicchiato e mi guardai attorno. =o spettacolo
era magnifico, intorno ai fuochi tremava e sembrava estinguersi quasi puntellato dall!oscurit un riflesso rotondo e
rossastro% la fiamma avvampando di tanto in tanto lanciava al di l del cerchio rapide scintille% una lingua sottile di
luce leccava i rametti nudi di un vinco e scompariva di colpo% ombre aguzze e allungate irrompendo per un istante
arrivavano a loro volta sino al fuocherelli, l!ombra combatteva con la luce. $ volte quando la fiamma ardeva pi&
fievolmente e il cerchio di luce si restringeva dall!ombra incalzante sbucava inaspettatamente la testa bruna di un
cavallo con una striatura sinuosa oppure tutta bianca che ci guardava circospetta e ottusa masticando di lena lunghi fili
d!erba e poi si riabbassava per scomparire di colpo. /i udiva soltanto che continuava a masticare e soffiare. >al punto
illuminato era difficile distinguere che cosa accadeva nell!oscurit e per questo tutto sembrava coperto da una tenda
nera% ma in lontananza all!orizzonte le colline e i boschi si profilavano al pari di lunghe macchie. Il cielo scuro e
limpido ci sovrastava solenne e sconfinato in tutta la sua misteriosa sontuosit. Il petto languiva dolcemente nel sentire
quell!odore particolare fresco e inebriante l!odore di una notte d!estate russa. Intorno non si udiva quasi nessun
rumore... /olo di tanto in tanto nel fiume vicino guizzava con uno schiocco improvviso un grosso pesce oppure
frusciava debolmente il canneto sulla riva cullato appena appena dal movimento dell!onda... /oltanto i fuocherelli
crepitavano quieti quieti.
I ragazzi sedevano intorno al fuochi% accanto a loro erano accucciati anche quei due cani che prima avrebbero
tanto voluto sbranarmi. 'on riuscirono a rassegnarsi alla mia presenza ancora per un pezzo e strizzando
sonnacchiosamente gli occhi e sbirciando il fuoco di tanto in tanto ringhiavano con singolare aria dignitosa% sulle prime
ringhiavano e poi mugolavano piano piano come dispiaciuti dall!impossibilit di realizzare il loro desiderio. I ragazzi
erano in tutto cinque, (ed6a )avluEa Il!6uEa Kost6a e ;an6a. "$vevo appreso i nomi udendoli conversare e ora voglio
presentarli al lettore#.
Il primo il pi& anziano di tutti (ed6a poteva avere quattordici anni. 5ra un ragazzo snello dai lineamenti belli
e delicati un po! minuti con i capelli ricci e biondi gli occhi chiari e un eterno sorrisetto tra l!allegro e il distratto.
$pparteneva senz!altro a una famiglia agiata e certo si trovava l8 all!addiaccio non per necessit ma per spasso.
Indossava una camicia di cotone variopinta orlata di giallo e portava sulle spalle un armjak nuovo che si reggeva a
malapena sulle sue spallucce strette% dalla cinta azzurrina gli pendeva un pettinino. <li stivali a gambale basso erano
proprio suoi non del padre. Il secondo ragazzo )avluEa aveva i capelli arruffati neri gli occhi grigi gli zigomi
sporgenti il viso pallido butterato la bocca larga ma regolare la testa enorme come un barilotto di birra si dice da noi
Il corpo tarchiato sgraziato. 'on era certo una bellezza A non c! che dire7 A eppure mi piacque, aveva lo sguardo
intelligente e franco persino dalla voce si percepiva la sua forza. 'on poteva certo vantarsi del suo abbigliamento,
consisteva appena in una semplice camiciola di traliccio e di un paio di calzoni rattoppati. Il viso del terzo Il!6uEa era
abbastanza insignificante, allungato con il naso gibboso miope esprimeva una sorta di premura ottusa morbosa% le
labbra strette non si muovevano le sopracciglia aggrottate non si spianavano mai come se strizzasse continuamente gli
occhi per il fuoco. I capelli giallicci quasi bianchi spuntavano dritti in ciocche appuntite da sotto il berretto schiacciato
di feltro che ogni tanto si calcava sulle orecchie con entrambe le mani. $l piedi portava lapti e pezze nuovi% una corda
spessa girata tre volte intorno alla vita teneva stretta la sua linda tunica nera. /ia lui che )avluEa non dimostravano pi&
di dodici anni. Il quarto Kost6a un ragazzino sui dodici anni suscitava la mia curiosit per il suo sguardo pensieroso e
triste. $veva il viso piccolo smunto lentigginoso appuntito come uno scoiattolo le labbra erano appena visibili ma
facevano una strana impressione i suoi occhioni neri che brillavano di un tenero riflesso sembrava che volessero dire
qualcosa che la lingua o per lo meno la sua lingua non poteva esprimere. 5ra di statura piccola corporatura gracile e
vestito piuttosto miseramente. =!ultimo ;an6a dapprima non lo avevo neanche notato% stava sdraiato per terra
rannicchiato quieto quieto sotto una stuoia sgualcita e solo di tanto in tanto sollevava la ricciuta testa castana. $veva
soltanto sette anni.
Cos8 me ne stavo sotto il cespuglio in disparte ad osservare quei ragazzi. /u uno dei due fuocherelli pendeva un
pentolino nel quale cuocevano le patate. )avluEa seguiva la cottura stando in ginocchio e infilando di tanto in tanto un
bastoncino nell!acqua bollente. (ed6a stava sdraiato appoggiato su un gomito e con le falde dell!armjak distese. Il!6uEa
era seduto accanto a Kost6a e continuava a strizzare forte gli occhi. Kost6a aveva la testa leggermente inclinata e
guardava un punto lontano. ;an6a se ne stava immobile sotto la sua stuoia. Io feci finta di dormire. >opo un po! i ragazzi
ricominciarono a parlare.
>a principio parlarono del pi& e del meno delle faccende dell!indomani dei cavalli ma ad un tratto (ed6a si
rivolse a Il!6uEa e come per riprendere una conversazione interrotta gli domand0,
15 cos8 hai proprio visto il domovoj!2.
1'o non l!ho visto impossibile vederlo2 rispose Il!6uEa con una voce rauca e fioca che meglio non poteva
adattarsi all!espressione del suo viso 1l!ho sentito... 5 non soltanto io2.
15 dove sta da voi32 domand0 )avluEa.
1'ella vecchia rol"nja2.
1)erch9 voi andate in fabbrica32.
1Certo che ci andiamo. Io e mio fratello $vd6uE+a lavoriamo come lisoviki2.
1<uarda un po! siete operai7...2.
1Be! com! che l!hai sentito32 domand0 (ed6a.
15cco come. C!eravamo io mio fratello $vd6uE+a (dor di .icheevo IvaE+a il guercio e un altro IvaE+a
quello dei Colli Bossi e ancora IvaE+a /uchoru+ov e anche altri ragazzi eravamo una decina insomma tutta la
squadra. >ovevamo passare la notte alla rol"nja, cio non che dovevamo ma 'azarov il sorvegliante ci aveva vietato
di andare via, -$ che serve andare sino a casa ragazzi, domani ci sar molto lavoro quindi voi ragazzi non tornerete a
casa-. Cos8 rimanemmo e ce ne stavamo sdraiati tutti vicini quando $vd6uE+a dice -5 se viene il domovoj!...-. 'on
aveva finito di dirlo quando all!improvviso qualcuno si mette a camminare sulle nostre teste ma noi stavamo gi& e lui
camminava sopra vicino alla ruota. /entiamo che cammina le assi si piegano sotto di lui e scricchiolano ci passa
proprio sopra le teste l!acqua all!improvviso fa rumore sulla ruota la ruota batte batte e gira ma i fermi sul -palazzo-
erano abbassati. 'oi ci meravigliamo, chi li ha alzati per far passare l!acqua3 e la ruota girava girava e a un tratto si
ferm0. ?uello l sopra and0 di nuovo verso la porta cominci0 a scendere le scale e scendeva senza fretta. I gradini
persino cigolavano sotto di lui... $llora si avvicin0 alla nostra porta aspetta aspetta e la porta si spalanca
all!improvviso. 'oi spaventatissimi guardiamo, niente... >!un tratto il buratto di un tino si muove si solleva affonda
va su e gi& come se qualcuno lo sciacquasse e poi torna a posto. )oi il gancio di un altro tino si sgancia e si aggancia al
chiodo poi sembra che qualcuno vada verso la porta e tossisca all!improvviso raschi la gola come una pecora ma forte
cos8... 'oi ci buttiamo a terra di botto uno sull!altro... Che spavento che ci siamo presi quella volta72.
1.a vedi un po!72 disse )avel 1e perch9 tossiva32.
1'on so forse per l!umidit2.
:utti rimasero in silenzio per un po!.
15 allora2 domand0 (ed6a 1sono cotte le patate32
)avluEa le tast0.
1'o sono ancora crude... <uarda che spruzzo2 disse poi girandosi in direzione del fiume 1forse un luccio...
=aggi& caduta una stellina...2.
1'o adesso fratelli vi racconter0 una cosa2 prese a dire Kost6a con una voce sottile 1ascoltate che ha detto
mio padre davanti a me qualche giorno fa2.
1Be! stiamo ascoltando2 disse (ed6a in tono protettivo.
1;oi conoscete <avrila il falegname del villaggio vero32.
1/8 lo conosciamo2.
15 lo sapete perch9 sempre cos8 triste e non parla mai lo sapete3 5cco perch9 cos8 triste, una volta lui and0
ha detto il babbo and0 fratelli miei nel bosco per raccogliere nocciole. $llora and0 nel bosco per raccogliere nocciole
e si perse% and0 a finire >io sa dove. Cammina cammina ma niente fratelli miei non riesce a trovare la strada e faceva
gi buio. $llora si sedette sotto un albero -be! aspetter0 sino a domani- pens0 e si addorment0. .entre dormiva sente
all!improvviso che qualcuno lo chiama. <uarda ma non c! nessuno. /i addormenta di nuovo ma lo chiamano ancora.
<uarda e riguarda, davanti a lui su un ramo era seduta una rusalka, che si dondola e lo chiama a se mentre muore dalle
risate e ride ride. =a luna splendeva forte cos8 forte splendeva cos8 chiara che si vedeva tutto fratelli miei. =ei lo
chiama ed cos8 luminosa lei stessa cos8 bianca l sul ramo come una lasca o un ghiozzo e anche il carassio a volte
cos8 bianchiccio e argentato... Il falegname <avrila rimase cos8 di stucco fratelli miei mentre lei rideva e continuava a
chiamarlo cos8 con la mano. $llora <avrila si alz0 come per ubbidire alla rusalka, fratelli miei ma forse il /ignore gli
sugger8 l!idea di farsi il segno della croce... .a gli fu cos8 difficile farsi il segno della croce fratelli miei dice che il
braccio era come di pietra non riusciva a muoverlo... .a guarda un po!7... $llora si fece la croce fratelli miei e la
rusalka smise di ridere e all!improvviso scoppi0 a piangere... )iangeva fratelli miei si asciugava gli occhi con i capelli
e aveva i capelli verdi come la canapa. <avrila la guardava la guardava e poi le domand0, -)erch9 piangi strega del
bosco3-. 5 la rusalka gli disse, -4omo se non ti fossi fatto il segno della croce avresti vissuto felice con me sino alla
fine dei giorni piango e mi dispero perch9 ti sei fatto il segno della croce ma non mi disperer0 io sola, ti dispererai
anche tu fino alla fine dei tuoi giorni-. In quel momento fratelli miei quella scomparve e a <avrila fu subito chiaro
come doveva uscire dal bosco. >a quel giorno se ne va in giro con l!aria cos8 triste2.
1.a vedete un po!72 prese la parola (ed6a dopo un breve silenzio 1come pu0 essere che una simile canaglia
dei boschi possa rovinare cos8 un!anima cristiana eppure lui non le ha dato ascolto32.
1)rovaci un po! tu72 disse Kost6a. 1$nche <avrila ha detto che quella aveva una vocina sottile lamentosa
come quella di un rospo2.
1=!ha raccontato proprio tuo padre questo32 prosegu8 (ed6a.
1=ui in persona. Io stavo sdraiato sul soppalco e ho sentito tutto2.
1Che cosa strana7 5 perch9 lui adesso deve essere triste3... 5ppure le era piaciuto l!aveva pure chiamato2.
1/8 le era piaciuto72 intervenne Il!6uEa. 15 come no7 =o voleva stuzzicare ecco che cosa voleva. @ quella la
loro arte di quelle rusalki2.
1$nche qui ci dovrebbero essere delle rusalki, not0 (ed6a.
1'o2 rispose Kost6a 1qui libero pulito. =!unica cosa che il fiume vicino2.
:utti tacquero. $ll!improvviso da qualche parte in lontananza si lev0 un suono prolungato stridulo simile a un
urlo uno di quei suoni notturni incomprensibili che prorompono nel silenzio assoluto si levano permangono nell!aria e
si affievoliscono lentamente infine come se si estinguessero. :i metti in ascolto ed come se non ci fosse nulla eppure
stride. /i sarebbe detto che qualcuno gridasse a lungo molto a lungo laggi& all!orizzonte e che qualcun altro gli
rispondesse dal bosco con una risatina sottile e un fischio debole sibilante si diffondesse per il fiume. I ragazzi si
guardarono trasalirono.
1Che >io sia con noi72 sussurr0 Il!6a.
15hi voi imbecilli72 grid0 )avel 1perch9 vi agitate tanto3 <uardate l che le patate si sono cotte2. /i
accostarono tutti al pentolino e incominciarono a mangiare le patate fumanti% soltanto ;an6a non si mosse. 15 tu che
fai32 domand0 )avel.
?uello non usc8 da sotto la sua stuoia. Il pentolino fu ben presto vuotato.
1Bagazzi avete sentito2 esord8 Il!6uEa 1che cosa successo a ;arnavic* qualche giorno fa32.
1$lla diga32 domand0 (ed6a.
1/8 s8 alla diga quella sfondata. ?uello un posto impuro proprio impuro e poi cos8 desolato. :utt!intorno
non ha che borri e burroni e nei burroni pieno di serpi2.
1Che successo allora3 Bacconta...2.
15cco cosa. :u (ed6a forse non sai ma laggi& da noi sepolto un annegato. $nneg0 tanto tempo fa quando lo
stagno era ancora profondo. $desso si vede solo la sua tomba e anche quella appena appena, un monticello ecco tutto...
=8 alcuni giorni fa il fattore chiama il custode dei cani 5rmil e gli dice, -5rmil va! alla posta-. >a noi 5rmil quello che
va sempre alla posta i suoi cani li ha fatti morire tutti non si sa perch9 ma non gli campano mai e non gli sono mai
campati eppure un buon custode di cani il pi& bravo. $llora 5rmil va alla posta ma si trattiene in citt e al ritorno
gi ubriaco. @ gi notte una notte chiara, la luna splende... 5rmola6 passa per la diga, la strada passava di l. .entre
procede il custode 5rmil vede sulla tomba dell!annegato un agnello bianco ricciuto che va su e gi& calmo calmo. 5rmil
pensa, -Ora me lo piglio perch9 deve andar perduto cos83-% scende e lo prende in braccio... 5 l!agnello come se niente
fosse. 5rmil torna al cavallo e il cavallo dilata gli occhi sbuffa allontana la testa comunque lui lo calma sale con
l!agnello e prosegue il cammino tenendo l!agnello davanti a s9. =o guarda e anche l!agnello lo guarda dritto negli occhi.
Il custode 5rmil comincia a sentirsi a disagio. -'on ricordo di aver mai visto un agnello che guardi in questo modo ma
fa niente- pensa% prende ad accarezzargli il vello e dice, -Che bruttino che sei7- e l!agnello all!improvviso scopre i denti
e gli dice pure lui, -Che bruttino che sei...-2.
Il narratore non fece in tempo a pronunciare quest!ultima parola che i due cani si alzarono di colpo con latrati
convulsi saltarono via dal fuoco e scomparvero nell!ombra. :utti i ragazzi si spaventarono moltissimo. ;an6a salt0 fuori
da sotto la stuoia. )avluEa con un grido si slanci0 dietro i cani. I loro latrati si allontanarono rapidamente... /i ud8 lo
scalpitio allarmato dei cavalli agitati. )avluEa gridava a squarciagola, 1Bigio7 uc+a7...2 >opo qualche istante il latrato
cess0 la voce di )avel giungeva ormai da lontano... )ass0 ancora un po! di tempo i ragazzi si guardavano confusi come
in attesa di qualcosa... $ll!improvviso si ud8 il galoppo di un cavallo che si ferm0 bruscamente proprio vicino al fuoco,
era )avluEa che scese rapidamente da cavallo reggendosi alla criniera. $nche i due cani balzarono nel cerchio di luce e
si accucciarono subito con le rosse lingue penzoloni.
1Che c!3 Che succede32 domandarono i ragazzi.
1'iente2 rispose )avel allontanando il cavallo con la mano 1i cani hanno fiutato qualcosa. )ensavo un lupo2
aggiunse in tono indifferente ansimando.
$mmirai )avluEa istintivamente. 5ra molto bello in quel momento. Il suo viso sgraziato ravvivato dalla corsa
era infiammato dall!audacia impavida e dalla ferma risolutezza. /enza neppure un rametto in mano di notte non aveva
esitato un attimo a balzare da solo contro un lupo... 1Che ragazzo coraggioso72 pensai guardandolo.
15 li hai visti i lupi32 domand0 quel fifone di Kost6a.
1?ui ce ne sono sempre molti2 rispose )avel 1ma danno fastidio solo d!inverno2.
:orn0 ad accovacciarsi davanti al fuoco. /edendosi per terra pass0 la mano sul dorso peloso di uno dei cani e
l!animale felice per un pezzo non volt0 la testa sbirciando )avluEa con orgoglio riconoscente.
;an6a s!infil0 nuovamente sotto la stuoia.
1Il!6uE+a che storie paurose ci stavi raccontando2 esord8 (ed6a al quale in quanto figlio di un contadino ricco
spettava sempre di iniziare la conversazione quanto a lui parlava poco come per il timore di perdere la propria dignit.
1)roprio in quel momento un diavolo ha fatto abbaiare i cani... .a io ho sentito proprio che quel posto da voi
impuro2.
1;arnavic*3... 5 come no3 $ltro che se impuro7 >icono di aver visto pi& di una volta il vecchio padrone
defunto. )orta un caffettano a lunghe falde e si lamenta di continuo cerca qualcosa per terra. 4na volta nonno :rofim*
l!ha incontrato e gli ha domandato, "Batjuka, Ivan Ivan* ditemi di grazia che state cercando3-2.
1<liel!ha domandato32 lo interruppe (ed6a sconcertato.
1/8 gliel!ha domandato2.
15 bravo :rofim*... 5 quello che ha risposto32.
1-Cerco l!erba che spacca- ma lo disse con una voce cos8 cupa cos8 cupa, l!erba che spacca. -5 a che ti serve
l!erba che spacca3-. -/offoca la tomba soffoca :rofim*, voglio uscire fuori fuori...-2.
1<uarda un po!72 not0 (ed6a. 1/i vede che aveva vissuto poco2.
1Che cosa strana72 disse Kost6a 1pensavo che i morti si potessero vedere solo il giorno dei defunti2.
1I morti li puoi vedere a qualunque ora2 intervenne tutto convinto Il!6uE+a che a quanto avevo notato
conosceva le credenze popolari meglio di tutti... .a il giorno dei defunti puoi vedere anche il vivo cio quello a cui
tocca morire nel corso dell!anno. Bisogna solo sedersi di notte sul sagrato della chiesa e guardare la strada. ?uelli che ti
passano accanto per quella strada moriranno entro l!anno. >a noi l!anno scorso la contadina 4l!6ana si mise sul sagrato2.
15 vide qualcuno32 domand0 Kost6a incuriosito.
1Come no7 )rima se ne stette l8 un sacco di tempo e non vide n9 ud8 nessuno... sentiva solo un cane che
abbaiava da qualche parte... $ll!improvviso guarda e vede un ragazzo che va per la strada solo con la camicia. <uarda
bene e vede che IvaE+a (edoscev...2.
1?uello che morto in primavera32 interruppe (ed6a.
1=ui in persona. Camminava senza alzare la testa... .a 4l!6ana lo riconobbe... <uarda ancora e vede una
contadina. =a fissa la fissa A ah >io mio7 A era lei stessa che camminava per quella strada 4l!6ana in persona2.
1)roprio lei32 domand0 (ed6a.
1?uanto vero Iddio proprio lei2.
1.a lei non morta ancora2.
1=!anno non ancora finito. :u prova a guardarla, ha l!anima appesa a un filo2.
:acquero tutti nuovamente. )avel gett0 una manciata di rametti secchi nel fuoco. ?uelli annerirono
bruscamente sulla fiamma avvampata di botto crepitarono fumarono e si accartocciarono sollevando le estremit
bruciate. Il riflesso della luce divamp0 tremolando in tutte le direzioni soprattutto verso l!alto. $ll!improvviso da chiss
dove spunt0 una colomba bianca vol0 dritto in direzione del riflesso si avvit0 su stessa spaventata investita dalla
bruciante luminosit e scomparve sbattendo le ali.
1(orse ha perso la strada di casa2 not0 )avel. 1$desso voler finch9 non picchier da qualche parte e l8 dove
avr picchiato si fermer per la notte sino all!alba2.
1Che dici )avluEa2 domand0 Kost6a 1non pu0 essere un!anima pia che vola in cielo eh32.
)avel gett0 un!altra manciata di sterpi nel fuoco.
1)u0 essere2 disse finalmente.
15 dimmi per favore )avluEa2 esord8 (ed6a 1anche da voi a Falamovo s! visto il presagio celeste32.
1?uando il sole non si vedeva pi&3 /8 anche da noi2.
15 di! vi siete spaventati pure voi32.
1.a non solo noi. Il nostro padrone anche se ce lo aveva detto in anticipo che c!era il presagio quando s!
fatto buio si spaventato pure lui ci hanno detto. 5 nella casa padronale la cuoca quando s! fatto buio ha preso con il
forchettone da forno tutte le pentole e le ha spaccate, -Chi manger pi& ora iniziata la fine del mondo-. 5 cos8 si
bruci0 la minestra di cavoli. 5 da noi al villaggio giravano certe voci fratello dicevano che lupi bianchi sarebbero
piombati sulla terra per mangiare le persone e che sarebbe venuto anche un uccello rapace e che avremmo visto anche
:riE+a2.
1Chi questo :riE+a32 domand0 Kost6a.
1Come3 'on lo sai32 disse Il!6uEa con calore 1ma da dove vieni se non sai chi :riE+a3 'el vostro villaggio
se ne stanno tutti rintanati in casa senza uscire mai37 :riE+a quella persona eccezionale che verr e sar cos8
eccezionale che nessuno lo prender n9 gli far nulla, tanto sar eccezionale. )er esempio se lo vorranno catturare i
cristiani usciranno per picchiarlo con il bastone e metterlo in catene ma lui incanter i loro occhi li incanter tanto che
quelli finiranno per picchiarsi l!uno con l!altro. /e lo metteranno in prigione poniamo quello chieder di bere un po!
d!acqua da una ciotola, gli porteranno la ciotola e si tuffer dentro e nessuno lo acchiapper pi&. ?uando lo metteranno
in catene lui batter le mani e le catene cadranno. ?uesto :riE+a andr per villaggi e citt% e sar una persona furba
riuscir ad abbindolare i cristiani... e nessuno gli potr fare niente... :anto sar eccezionalmente furbo2.
1/8 proprio cos82 continu0 )avel con la sua voce pacata. 1$nche noi lo aspettavamo. I vecchi dicevano che
non appena il presagio celeste incominciava arrivava anche :riE+a. 5cco che cominci0 il presagio. =a gente si ammass0
per la strada nei campi in attesa degli eventi. 5 da noi sapete il posto in vista libero. <uardano e vedono
all!improvviso che dal borgo scende gi& una persona strana con una testa eccezionale... :utti gridano, -5cco che viene
:riE+a7 5cco :riE+a-! e via a gambe levate. Il nostro starosta si cal0 in un fosso% la moglie rest0 impigliata nella porta e
si mise a urlare a squarciagola tanto da far spaventare il suo cane che si liber0 dalla catena salt0 la siepe e via nel
bosco% il padre di Kuz!+a >orofei balz0 nel campo di avena si accovacci0 e si mise a urlare come una quaglia
pensando, -(orse il nemico lo scellerato avr piet di un uccello-. :anto erano impauriti7... Invece l!uomo che veniva da
noi era il bottaio ;avila% si era comprato una brocca nuova e la portava vuota sulla testa2.
:utti i ragazzi scoppiarono a ridere e tacquero di nuovo per un po! come capita spesso alla gente che
chiacchiera all!aria aperta. <uardai in giro, la notte imperava solenne l!umida frescura della tarda sera veniva sostituita
dal tepore secco di mezzanotte che avrebbe ricoperto a lungo come una morbida cortina i campi assopiti% mancava
ancora molto al primo mormorio al primo frusciare e stormire del mattino alla prima rugiada dell!alba. 'on c!era la
luna in cielo, in quel periodo sorgeva tardi. 4na miriade di sterline dorate sembravano scorrere scintillando a gara tutte
in direzione della ;ia =attea e osservandole sembrava di avvertire confusamente l!affaccendata incessante corsa della
:erra... 4no strano grido brusco e lamentoso si lev0 due volte di seguito sul fiume e dopo qualche istante si ripet9 pi&
in l...
Kost6a trasal8. 1Che cos!32.
1@ l!airone che grida2 replic0 calmo )avel.
1=!airone2 ripet9 Kost6a... 15 che cos!era quello che ho sentito ieri sera )avluEa32 disse dopo una breve
pausa. 1(orse tu lo sai...2.
1Che hai sentito32.
15cco che ho sentito. /tavo andando da Kamenna6a <r6ada a FaE+ino% attraversai prima il nostro noceto poi mi
avviai sul praticello... sapete l dove si arriva alla curva del burrone l8 c! un borro sapete quello pieno di canne allora
io passavo accanto al borro fratelli miei e all!improvviso da quel borro qualcuno si mette a gemere cos8
lamentosamente cos8 lamentosamente, uu...uu...uu7 (ui preso dal terrore fratelli miei, era molto tardi e la voce era cos8
addolorata. )er poco non mi mettevo a piangere anche io... Che cosa poteva essere3 5h32.
1In quel borro due anni fa il guardaboschi $+im fu affogato dai ladri2 not0 )avluEa 1quindi pu0 essere la sua
anima che si lamenta2.
1(orse cos8 fratelli miei2 disse Kost6a spalancando gli occhi gi di per s9 enormi... 1'on sapevo che
avessero affogato $+im proprio in quel borro, altrimenti non mi sarei spaventato tanto2.
1>icono anche che ci siano delle ranocchie piccolissime2 prosegu8 )avel 1che gracidano cos8
lamentosamente2.
1Banocchie3 'o non erano ranocchie... come potevano...2. "l!airone url0 nuovamente sopra il fiume#.
1/entilo72 disse involontariamente Kost6a 1il leij grida cos82.
1Il leij non pu0 gridare muto2 intervenne Il!6uEa 1batte soltanto le mani e fa un gran fracasso...2.
1)erch9 tu hai mai visto il leij, eh32 lo interruppe beffardo (ed6a.
1'o non l!ho visto e >io non voglia che lo veda% ma altri lo hanno visto. <iorni fa ha preso in giro un
contadino da noi, l!ha trascinato per il bosco e sempre intorno alla stessa radura... ?uello riuscito ad arrivare a casa
che era quasi l!alba2.
1Be! e l!ha visto32.
1/8 dice che grande grande scuro sempre nascosto dietro un albero non riesci a vederlo bene come se si
nascondesse dalla luna e ti guarda ti guarda con degli occhiacci l8 sbatte li sbatte...2.
1)iantala72 esclam0 (ed6a trasalendo leggermente e stringendosi nelle spalle. 1Basta72.
1.a perch9 crescono simili mostri al mondo32 comment0 )avel. 1;orrei proprio saperlo72.
1'on bestemmiare, bada che ti pu0 sentire2 disse Il!6a.
/i fece nuovamente silenzio.
1<uardate guardate ragazzi2 si ud8 all!improvviso la voce di ;an6a 1guardate le sterline di >io sciamano
come api72.
:ir0 fuori il suo fresco visetto da sotto la stuoia si appoggi0 al pugnetto e lentamente sollev0 verso l!alto i suoi
placidi occhioni. :utti i ragazzi alzarono gli occhi al cielo e non li abbassarono presto.
1Be! ;an6a2 disse dolcemente (ed6a 1tua sorella $n6ut+a sta bene32.
1.ia sorella sta bene2 rispose ;an6a con una leggera erre moscia.
1Chiedile perch9 non viene con noi2.
1'on lo so2.
1>ille che venga2.
1<lielo dir02.
1>ille che le far0 un regalo2.
1$nche a me32.
1$nche a te2.
;an6a sospir0.
1'o a me non fa niente. 5 meglio se lo fai a lei, lei cos8 buona con noi2.
5 ;an6a appoggi0 di nuovo il capo per terra. )avel si alz0 per prendere il paiolo vuoto.
1>ove vai32.
1$l fiume a prendere l!acqua, voglio bere un po! d!acqua2. I cani si alzarono per seguirlo.
1/ta! attento a non cadere nel fiume72 gli grid0 dietro Il!6uEa.
1)erch9 dovrebbe cadere32 disse (ed6a 1star attento2.
1/8 star attento. )u0 accadere di tutto, si piega si mette ad attingere l!acqua e il vodjanoj gli prende la mano e
lo tira a s9. )oi gli altri dicono, il ragazzo caduto nell!acqua... .acch9 caduto7... 5cco che sceso nel canneto2 disse
poi mettendosi in ascolto.
=e canne in effetti si mossero -frusciarono- come si dice da noi.
1.a vero2 domand0 Kost6a 1che $+ulina la scema ammattita da quando caduta nell!acqua32.
1>a allora... $desso com! ridotta7 .a dicono che prima era una bellezza. Il vodjanoj la rovin0. (orse non si
aspettava che la tirassero fuori cos8 presto. =a port0 nel fondo e la rovin02.
Io stesso avevo incontrato questa $+ulina diverse volte. Coperta di cenci magra da far spavento con il viso
nero come il carbone lo sguardo torbido e i denti eternamente digrignati rimane per ore intere nello stesso posto in
qualche punto della strada serrando le braccia ossute al petto e dondolando lentamente ora su un piede ora sull!altro
come una fiera in gabbia. 'on comprende nulla di quello che le si dice solo di tanto in tanto ridacchia convulsamente.
15 dicono2 continu0 Kost6a 1che $+ulina si butt0 nel fiume perch9 il suo amato l!aveva ingannata2.
1)roprio cos82.
15 ti ricordi di ;as6a32 soggiunse Kost6a tristemente.
1?uale ;as6a32 domand0 (ed6a.
1?uell!altro che anneg0 in quello stesso fiume2 rispose Kost6a. 1Che ragazzo che era7 Che ragazzo7 /ua
madre (e+lista come gli voleva bene a quel ;as6a7 5 lei come se lo sentiva quella (e+lista che la morte del figlio
sarebbe avvenuta in acqua. ?uando ;as6a veniva con noi ragazzi d!estate a fare il bagno nel fiumicello lei tremava
tutta. =e altre donne niente passavano accanto con i mastelli si dondolavano mentre (e+lista poggiava il suo mastello
per terra e cominciava a chiamarlo, -:orna torna piccolo mio7 :orna tesoruccio7-. Come fece ad annegare >io solo lo
sa. <iocava sulla riva anche la madre era l8 a rastrellare il fieno% ad un tratto sente come se qualcuno fa le bollicine
nell!acqua guarda e vede solo il berrettino di ;as6a che galleggia nel fiume. >a quella volta anche (e+lista non pi& in
s9, viene e si stende nel punto dove lui anneg0% si stende e cantilena una canzoncina A ricordate anche ;as6a cantava
sempre quella canzoncina A canta e piange piange si lamenta amaramente con >io...2.
15cco che torna )avluEa2 disse (ed6a.
)avel s!accost0 al fuoco con il pentolino colmo d!acqua.
1Bagazzi sapete2 disse dopo un breve silenzio 1una brutta faccenda.2
1Cosa32 chiese subito Kost6a.
1Do sentito la voce di ;as6a2.
:rasalirono tutti.
1Che dici che dici32 balbett0 Kost6a.
1;e lo giuro. .i ero appena chinato a prendere l!acqua quando all!improvviso mi sento chiamare con la vocina
di ;as6a da un punto sotto l!acqua. -)avluEa )avluEa vieni qui-. Io mi sono allontanato ma ho fatto in tempo a
prendere l!acqua2.
1Oh /ignore7 Oh /ignore72 dicevano i ragazzini segnandosi.
1Certamente era il vodjanoj a chiamarti2 aggiunse (ed6a... 1/tavamo giusto parlando di ;as6a2.
1$h questo un brutto segno2 disse Il!6uEa posatamente.
1'o non niente lascia stare72 disse )avel con decisione e torn0 a sedersi 1tanto al proprio destino non si
sfugge2.
I ragazzi zittirono. 5videntemente le parole di )avel avevano fatto loro una profonda impressione. /i
sdraiarono davanti al fuoco come per prepararsi a dormire.
1Che stato32 domand0 Kost6a d!un tratto sollevando il capo.
)avel si mise in ascolto.
1/ono i beccaccini in volo che fischiano2.
1>ove vanno32.
1= dove dicono che non c! l!inverno2.
1)erch9 esiste davvero un posto cos832.
1/82.
1@ lontano32.
1@ lontano lontano oltre i mari caldi2.
Kost6a sospir0 e chiuse gli occhi.
5rano passate pi& di tre ore da quando mi ero unito ai ragazzi. =a luna s!era levata finalmente ma non me ne
ero accorto subito tanto era piccola e stretta. ?uella notte senza luna continuava a essere magnifica come prima... .a
gi molte stelle stavano volgendo verso l!emisfero scuro della terra quelle stesse che poco prima brillavano alte in cielo%
si fece il silenzio assoluto tutt!intorno come accade di solito solo verso il mattino, ogni cosa dormiva del pesante sonno
immobile antelucano. =!aria non aveva pi& un odore cos8 intenso sembrava quasi che l!umidit la pervadesse di
nuovo... )ersino i cani sonnecchiavano% i cavalli per quanto riuscivo a distinguere all!incerta luce delle stelle
riposavano anche loro con la testa china... .i invase un beve senso di oblio che si tramut0 in dormiveglia.
4na brezza leggera mi pass0 sul viso. $prii gli occhi, stava per far giorno. =!alba non rosseggiava ancora ma i
primi chiarori comparivano ad oriente. /i cominciava a distinguere ogni cosa intorno anche se solo confusamente. Il
cielo grigio chiaro si faceva pi& luminoso freddo e azzurro% le stelle brillavano di una luce fioca per poi scomparire% la
terra si inumidiva le foglie trasudavano qua e l echeggiavano suoni vivi voci e il lieve venticello mattutino
cominciava a vagare e svolazzare sulla terra. Il mio corpo reag8 al suo soffio con leggeri brividi allegri. .i alzai rapido
e mi avvicinai ai ragazzi. >ormivano di sasso intorno al fal0 che ardeva debolmente% soltanto )avel si sollev0 a
mezzobusto e mi guard0 fisso.
<li feci un cenno di saluto con la testa e mi avviai verso casa lungo il fiume fumante. .i ero allontanato solo
di un paio di verste quando tutt!intorno per il vasto prato umido e davanti a me per le colline verdeggianti di bosco in
bosco e dietro di me per la lunga strada polverosa per i cespugli luccicanti e imporporati e per il fiume che spuntava
timido con il suo azzurro da sotto la nebbia diradante fluirono i fiotti prima viola poi rossi e dorati della giovane luce
ardente... (u tutto un fremito un risveglio un canto un frastuono un parlottio. >appertutto le grosse gocce di rugiada si
imporporavano come diamanti raggianti% mi giunsero limpidi e chiari come bagnati dalla frescura mattutina i rintocchi
di una campana e all!improvviso accanto a me saettarono gli armenti ristorati incitati dai ragazzi che avevo conosciuto...
>evo purtroppo aggiungere che quell!anno stesso )avel mor8. 'on anneg0 cadde da cavallo. )eccato era un
bravo ragazzo7
KAS'JAN DI KRASIVAJA ME'
:ornavo dalla caccia su un carretto traballante e oppresso dalla calura afosa della nuvolosa giornata estiva "
noto che in giorni simili il caldo pu0 essere persino pi& soffocante di quando sereno soprattutto se non tira vento#
sonnecchiavo e dondolavo mentre mi lasciavo divorare con cupa rassegnazione dalla minuta polvere bianca che si
sollevava senza posa dalla strada battuta da sotto le ruote incrinate e scricchiolanti. $d un tratto la mia attenzione fu
attirata dall!inconsueta inquietudine e dal movimenti allarmati del mio cocchiere che fino a quel momento aveva
sonnecchiato anche pi& di me. ?uesti tirava le redini si dimenava a cassetta e si era messo a incitare i cavalli
guardando di tanto in tanto da una parte. .i guardai attorno. /tavamo attraversando una vasta pianura arata sulla quale
si addossavano basse collinette anch!esse arate con i loro pendii regolari e ondulati% lo sguardo abbracciava all!incirca
cinque verste di spazio deserto% in lontananza solo piccoli boschetti di betulle interrompevano con le loro cime
dolcemente merlate la linea dell!orizzonte quasi diritta. /tretti sentierini si snodavano per i campi scomparivano nel
valloncelli si inerpicavano sulle balze e proprio su uno di quei sentierini che avrebbe incrociato la nostra strada
cinquecento metri pi& avanti distinsi una specie di corteo. Il mio cocchiere guardava proprio in quella direzione.
5ra un funerale. >avanti su una carretta tirata da un solo cavallo viaggiava il prete a passo d!uomo% un
diacono gli era seduto accanto e guidava% seguivano il carro quattro contadini a capo scoperto che portavano la bara
nascosta da un telo bianco% due donne seguivano la bara. =a vocina sottile lamentosa di una di loro giunse d!un tratto al
mio orecchio% cercai si sentire che diceva, piangeva il morto. :ra i campi deserti si levava dolorosamente quel lamento
modulato monotono disperato. Il cocchiere frust0 i cavalli, voleva arrivare all!incrocio del sentierino con la nostra
strada prima del corteo. Incrociare un morto per strada porta male. 5 riusc8 davvero a sfrecciare a galoppo sulla strada
prima che il morto vi giungesse% ma c!eravamo allontanati appena un centinaio di passi quando i nostro carro sobbalz0
violentemente barcoll0 e per poco non si ribalt0. Il cocchiere ferm0 i cavalli sbandati agit0 la mano per il disappunto e
sput0.
1Che cosa stato32 domandai.
Il cocchiere scese in silenzio senza fretta.
1.a che stato32.
1/i rotto un assale si bruciato2 rispose cupo e aggiust0 l!imbraca sul bilancino con tale sdegno che quello
barcoll0 da un lato ma rimase in piedi sbuff0 si scosse e con la massima calma si mise a grattare con i denti un punto
sotto il ginocchio di una zampa anteriore .
/cesi anch!io e rimasi per un po! sulla strada in preda a un diffuso senso di disagio. 4na delle ruote destre si
era quasi completamente girata sotto il carro e sembrava che sollevasse il suo mozzo verso l!alto con muta disperazione.
1Che si fa adesso32 domandai infine.
15cco di chi la colpa72 disse il mio cocchiere indicando con il frustino il corteo che nel frattempo aveva
svoltato sulla strada e ora si stava avvicinando a noi 1l!ho sempre detto io2 continu0 1che porta male incrociare un
morto... /82.
5 disturb0 di nuovo il bilancino che notando la sua prepotenza e severit decise di rimanere immobile e solo
ogni tanto dimenava timidamente la coda. Io camminai in su e gi& e mi fermai di nuovo davanti alla ruota.
Intanto il defunto ci aveva raggiunto. >eviando piano dalla strada sull!erba la dolorosa processione si trascin0
accanto al nostro carro. Io e il mio cocchiere ci levammo il cappello ci inchinammo al prete e scambiammo sguardi con
i portatori. 5ssi procedevano a fatica% i loro petti ampi ansimavano. 4na delle due donne che seguivano la bara era
molto vecchia e pallida% i tratti immobili del suo viso scavati spietatamente dal dolore conservavano un!espressione di
altera solennit. Camminava in silenzio avvicinando di tanto in tanto la mano magra alle sottili labbra infossate. =!altra
donna quella giovane dimostrava venticinque anni aveva gli occhi umidi e rossi e il viso gonfio dal pianto% quando
arriv0 accanto a noi smise di urlare e si copr8 il volto con la manica... .a quando il defunto ci ebbe superato per
tornare di nuovo sulla strada il suo doloroso e straziante canto funebre si lev0 nuovamente nell!aria. >opo aver seguito
con gli occhi la bara che ondeggiava ritmicamente il cocchiere si rivolse a me dicendo,
1;anno a seppellire il falegname .art*n di B6aba62.
1Come fai a saperlo32.
1=!ho capito dalle donne. =a vecchia era sua madre e la giovane sua moglie2.
15ra forse malato32.
1/8... aveva la febbre... :re giorni fa l!amministratore mand0 a chiamare il dottore ma il dottore non era in
casa... 5ra un bravo falegname% alzava un po! il gomito ma era un bravo falegname. ;edete come si dispera sua
moglie... $nche se si sa che le donne hanno le lacrime in tasca. =e lacrime delle donne sono come l!acqua. /82.
/i pieg0 pass0 sotto le briglie del bilancino e afferr0 l!arco con tutte e due le mani.
1$llora2 dissi 1che dobbiamo fare32.
Il mio cocchiere dapprima si appoggi0 con un ginocchio sulla spalla del cavallo timoniere scosse un paio di
volte l!arco sistem0 il sellino poi strisci0 di nuovo sotto il bilancino e colpendolo di sfuggita sul muso si avvicin0 alla
ruota e senza perderla d!occhio tir0 fuori lentamente dalle falde del caffettano una piccola tabacchiera sollev0
lentamente il coperchio fermato con una cinghietta infil0 lentamente nella tabacchiera due grosse dita "e due ne
entravano solo a malapena# schiacci0 per benino il tabacco storse anticipatamente il naso aspir0 pacatamente
accompagnando ogni presa con un prolungato gemito e sbattendo penosamente le palpebre e ammiccando con gli
occhi lacrimanti sprofond0 in intensa meditazione.
1$llora32 domandai infine.
Il mio cocchiere ripose accuratamente la tabacchiera in tasca spinse il berretto sulla fronte senza aiutarsi con le
mani ma con il solo movimento della testa e sal8 pensosamente a cassetta.
1>ove stai andando32 domandai non senza meraviglia.
1/edetevi prego2 rispose quello con tutta calma e afferr0 le briglie.
1.a come facciamo a proseguire32.
1)roseguiremo2.
1.a l!assale...2.
1/edetevi prego2.
1.a l!assale rotto...2.
1>i rotto rotto% ma ce la faremo ad arrivare fino ai casolari... a passo d!uomo s!intende. 5cco l8 oltre il
boschetto ci sono dei casolari, si chiamano i casolari di Pudin*2.
15 pensi che ce la faremo ad arrivarci32.
Il cocchiere non mi degn0 di una risposta.
15 meglio che io vada a piedi2 dissi io.
1Come volete...2.
/chiocc0 la frusta e i cavalli si mossero.
Biuscimmo davvero a raggiungere i casolari sebbene la ruota destra anteriore si reggesse a malapena e girasse
in modo molto strano. /u un monticello per un pelo non salt0 via% ma il mio cocchiere url0 con voce irosa e riuscimmo
a scendere felicemente.
I casolari di Pudin* consistevano di sei basse isbe che pendevano gi da un lato malgrado fossero state
costruite di recente% non tutti i cortili erano cinti da siepi. )assando tra i casolari non incontrammo anima viva% non si
vedevano neanche galline o cani in giro% solo una cagna con la coda mozza balz0 davanti a noi da un trogolo
completamente secco dove evidentemente l!aveva spinta la sete e subito senza abbaiare si lanci0 a gambe levate sotto
un portone. 5ntrai nella prima isba spalancai la porta d!ingresso chiamai i padroni ma nessuno rispose. Chiamai
un!altra volta, da dietro la seconda porta si sent8 il miagolio di un gatto affamato. =a spinsi con il piede, gli occhietti
verdi del gatto mi lampeggiarono rapidamente accanto nel buio. Infilai la testa nella stanza guardai, era tutto buio
vuoto e fumoso. $ndai nel cortile ma anche l8 non c!era nessuno... In un recinto muggiva un vitello% un!oca grigia zoppa
arrancava da una parte. )assai alla seconda isba e anche l8 non c!era anima viva. $ndai in cortile...
)roprio al centro del cortile ben illuminato in pieno sole era disteso con la faccia a terra e con la testa coperta
da un armjak un ragazzo almeno cos8 mi sembr0. $ qualche passo da lui accanto a una carretta malandata sotto una
tettoia di paglia c!era una cavalla magra con i finimenti tutti rotti. =a luce del sole che filtrava attraverso le strette
fessure del decrepito tetto colorava di piccole macchie luminose l!irsuto manto baio dell!animale. =8 stesso da un alto
abitacolo costruito apposta per loro cinguettavano gli storni che guardavano gi& con pacata curiosit dalla loro casetta
aerea. .i avvicinai al dormiente e cercai di svegliarlo...
?uello sollev0 il capo mi vide e salt0 subito in piedi...
1Che cercate3 Che succede32 biascic0 mezzo addormentato.
'on gli risposi immediatamente tanto fui colpito dal suo aspetto. Immaginate un nano di una cinquantina
d!anni con un visetto scuro e rugoso un nasetto appuntito degli occhietti castani appena visibili e i capelli neri ricci e
spessi che si allargavano sulla sua testa minuta come il cappello di un fungo. :utto il suo corpo era straordinariamente
gracile e magro ed veramente impossibile descrivere a parole quanto fosse strano il suo sguardo.
1Che volete32 mi domand0 ancora.
<li spiegai come stavano le cose% mi ascolt0 senza smettere di fissarmi con i suoi occhi che ammiccavano
piano.
1$llora potreste procurarci un nuovo assale32 chiesi infine 1lo pagher0 bene2.
15 voi chi siete3 Cacciatori vero32 domand0 squadrandomi dalla testa ai piedi.
1Cacciatori s82.
1/parate agli uccellini del cielo vero3... agli animali dei boschi3... 5 non peccato uccidere gli uccellini di >io
versare sangue innocente32.
=o strano vecchietto parlava molto lentamente. .i meravigli0 anche il suono della sua voce. 'on soltanto non
era affatto senile ma era sorprendentemente dolce giovanile e quasi femminile nella sua delicatezza.
1Io non possesso un assale2 disse poi dopo un breve silenzio 1quello per voi non va bene2 indic0 la sua
carretta 1il vostro calesse grande2.
15 nel villaggio se ne pu0 trovare uno32.
1)erch9 questo sarebbe un villaggio37... ?ui non c! l!ha nessuno... e poi non c! nessuno in casa, sono tutti al
lavoro. $ndatevene2 disse poi all!improvviso e torn0 a sdraiarsi per terra.
'on mi sarei mai aspettato una simile conclusione.
1$scolta vecchio2 toccandogli la spalla 1fammi un favore aiutami2.
1$ndate con >io7 /ono stanco, sono andato in citt2 mi rispose e si tir0 il soprabito sulla testa.
1/u fammi questo favore2 insistetti 1io... io ti pagher02.
1'on mi servono i tuoi soldi2.
1.a per favore vecchio...2.
/i sollev0 a mezzobusto si accovacci0 incrociando le gambe magre.
1:i potrei condurre alle sseki. = dei mercanti hanno comprato il boschetto A >io li giudicher hanno tagliato
il bosco per costruire un ufficio >io li giudicher. =8 da loro potrai ordinare un assale o comprarlo gi fatto2.
1;a benissimo72 esclamai sollevato. 1Benissimo7... andiamo2.
14n assale di legno di quercia buono...2 continu0 senza alzarsi.
15d lontano questo posto32.
1:re verste2.
1$llora7 )ossiamo andarci con la tua carretta2.
1.a no...2.
1/u andiamo2 dissi io 1andiamo vecchio7 Il cocchiere ci sta aspettando fuori2.
Il vecchio si alz0 di malavoglia e usc8 fuori dietro di me. Il mio cocchiere era molto irritato, voleva far bere i
cavalli ma nel pozzo c!era pochissima acqua e quella che c!era era cattiva e questo come dicono i cocchieri la cosa
pi& importante... :uttavia quando vide il vecchio sorrise gli fece un cenno con il capo e disse,
1$h Kas!6anuE+a7 /alve72.
1/alve 5rofe6 uomo giusto72 rispose Kas!6an con voce mesta.
Comunicai immediatamente al cocchiere l!idea del vecchio% 5rofe6 fu d!accordo e and0 in cortile. .entre il
cocchiere staccava i cavalli pensieroso e affaccendato il vecchio se ne stava in piedi con le spalle appoggiate alla porta
e guardava imbronciato ora lui ora me. 5ra come perplesso, mi sembrava che non fosse molto contento della nostra
visita improvvisa.
1$llora hanno trasferito anche te32 5rofe6 gli domand0 a bruciapelo togliendo l!arco delle stanghe.
1/8 anche me2.
1.a guarda un po!72 comment0 il mio cocchiere fra i denti. 1Dai sentito di .art*n il falegname... lo conosci
.art*n di B6aba6a32.
1=o conosco2.
1Be! morto. $bbiamo appena incrociato la sua bara2.
Kas!6an ebbe un sussulto.
15 morto32 disse e abbass0 il capo.
1/i morto. )erch9 non l!hai guarito eh3 >icono che tu guarisci che sei un guaritore2.
Il mio cocchiere evidentemente si divertiva a stuzzicare il vecchio.
15 questa carretta tua non vero32 aggiunse con un cenno della spalla.
1@ mia2.
1/u che carretta e carretta72 disse prendendola per le stanghe e quasi ribaltandola... 1Carretta7... 5 come fate
ad andare alle sseki!... $ queste stanghe non si possono attaccare i nostri cavalli, i nostri cavalli sono grossi e questa
cos! invece32.
1'on lo so2 rispose Kas!6an 1come ci andrete forse con quell!animaletto l82 aggiunse con un sospiro.
1Con quello32 replic0 5rofe6 e accostandosi al ronzino di Kas!6an gli punt0 sprezzantemente sul collo il dito
medio della mano destra. 1.a guarda2 aggiunse poi in tono di rimprovero 1si addormentato lo stupido2.
Chiesi ad 5rofe6 di legare la carretta al pi& presto. $vevo proprio voglia di andare alle sseki con Kas!6an, l
spesso si trovano i galli cedroni. ?uando la carretta fu pronta io e la mia cagna ci sistemammo alla bell!e meglio sullo
sgangherato fondo ricurvo e Kas!6an rannicchiato e con la stessa espressione mesta di prima si accomod0 sulla sponda
anteriore. 5rofe6 si avvicin0 a me e sussurr0 con aria misteriosa,
1$vete fatto bene batjuka, ad andare con lui. =ui uno jurodivec, lo chiamano )ulce. 'on so come avete
fatto a capirlo...2.
$vrei voluto far notare a 5rofe6 che fino a quel momento Kas!6an mi era sembrato una persona molto assennata
ma il mio cocchiere continu0 con la stessa aria di mistero,
1/tate attento a dove vi porta. /cegliete voi stesso l!assale, scegliete il pi& solido... 5hi )ulce72 soggiunse ad
alta voce 1si pu0 rimediare un po! di pane qui da voi32.
1Cerca e forse troverai qualcosa2 rispose Kas!6an poi tir0 le redini e ci avviammo.
Il suo ronzino con mia somma meraviglia correva discretamente. >urante il viaggio Kas!6an mantenne un
rigoroso silenzio e alle mie domande rispose con poche parole e di malavoglia. Ben presto giungemmo alle sseki e ci
recammo all!ufficio un!alta isba che si ergeva solitaria sopra un piccolo borro trasformato in stagno e arginato in fretta e
furia da una diga. 'ell!ufficio trovai due giovani commesso con i denti candidi come la neve gli occhi dolci la
parlantina suadente e vivace il sorrisetto simpaticamente malandrino. Contrattai per un assale e mi avviai alle sseki.
)ensavo che Kas!6an sarebbe rimasto a guardia del cavallo in attesa che io tornassi ma quello venne con me.
1Che fai vai a sparare agli uccellini32 mi domand0. 1;ero32.
1/8 se ne trovo2.
1;engo con te... )osso32.
1Certamente2.
)artimmo. =a zona disboscata si estendeva per una versta tutt!intorno. >evo ammettere che guardavo pi&
Kas!6an del mio cane. 'on per nulla l!avevano chiamato )ulce. =a sua testolina nera scoperta "del resto i suoi capelli
avrebbero potuto sostituire qualunque berretto# balenava di tanto in tanto fra i cespugli. Camminava con straordinaria
lestezza e saltellava quasi ad ogni passo si chinava di continuo strappava certe erbette se le ficcava in petto
borbottava qualcosa tra s9 e s9 e non staccava il suo strano sguardo indagatore n9 da me n9 dal mio cane. 'ei cespugli
bassi nel -frascame- e nelle sseki spesso si annidano piccoli uccelli grigi che ogni tanto passano di arbusto in arbusto
fischiettando e spiccando improvvisamente il volo. Kas!6an ne imitava il verso e rispondeva ai loro richiami% una
giovane quaglia prese il volo stridendo proprio dai suoi piedi e lui le fece il verso% un!allodola scese su di lui agitando le
ali e cinguettando sonoramente Kas!6an riprese il suo ritornello. Con me non spiccicava parola...
=a giornata era magnifica ancora pi& bella di prima% ma la calura non accennava ad attenuarsi. 'el cielo
limpido si intravedevano appena nuvole alte e rade biancoAgiallicce come la tarda neve di primavera piatte e allungate
come vele calate. I loro contorni smerlati morbidi e leggeri come batuffoli di cotone mutavano lentamente ma a vista
d!occhio e ad ogni istante, quelle nuvole si sfilacciavano senza fare ombra. ;agammo per un pezzo con Kas!6an per le
radure. I giovani polloni che ancora non superavano l!altezza di un braccio cingevano con i loro steli sottili e lisci i
bassi ceppi anneriti% rotonde escrescenza spugnose con i bordi grigi quelle stesse escrescenza dalle quali si ricava l!esca
da fuoco coprivano quei ceppi% la fragola allungava sui ceppi i suoi viticci rosa% famiglie di funghi si raggruppavano l8
strette strette. I piedi inciampavano e s!impigliavano di continuo nell!alta erba seccata dal sole cocente% dappertutto gli
occhi erano abbacinati dallo scintillio smagliante e metallico delle giovani foglie rossicce degli arbusti% dovunque
abbondavano i grappoli azzurrini del pisello selvatico i calici dorati del ranuncolo i fiorellini met viola met gialli
delle viole del pensiero% qui e l lungo i sentieri abbandonati sui quali le tracce delle ruote erano segnate da strisce di
minuta erbetta rossa si ergevano cataste di legna scurite dal vento e dalla pioggia che formavano una debole ombra a
forma di quadrati obliqui% non c!era altra traccia di ombra a parte quella. 4na leggera brezza ora si levava ora si
acquietava, una folata di vento ti investiva dritto sul viso quasi sul punto di scatenarsi ogni cosa intorno frusciava
allegramente dondolava fremeva le flessuose cime delle felci oscillavano leggiadramente ti rallegravi per la brezza...
ma poi quella cessava di nuovo e tutto tornava tranquillo. /oltanto i grilli stridevano all!unisono come stizziti ed era
estenuante quell!incessante suono stridente e secco che si addice cos8 bene all!impietosa calura meridiana anzi ne sembra
generato come evocato dalla terra arroventata.
<iungemmo finalmente a nuove radure senza esserci imbattuti in alcuna nidiata. =8 i frassini tagliati di fresco
si stendevano dolorosamente per terra soffocando l!erba e i bassi cespugli% su alcuni foglie ancora verdi ma morte
penzolavano fiacche sui rami immobili% su altri le foglie erano gi rinsecchite e accartocciate. >alle schegge fresche
biancoAdorate che giacevano a mucchi accanto ai ceppi luccicanti di umidit si respirava un odore particolare molto
gradevole asprigno. In lontananza pi& vicino al boschetto si udiva il rumore sordo delle accette e di tanto in tanto un
albero fronzuto si abbatteva con placida solennit come se si inchinasse a braccia aperte...
)er un pezzo non trovammo nessuna selvaggina% finalmente da un grosso querciolo tutto invaso dall!assenzio
spicc0 in volo un re di quaglie. Io feci fuoco quello si gir0 su se stesso e cadde. 4dito lo sparo Kas!6an si copr8 subito
gli occhi con le mani e non si mosse finch9 non ebbi caricato il fucile e preso il volatile. ?uando andai oltre egli si
avvicin0 al punto in cui era caduto l!uccello colpito si chin0 sull!erba schizzata da alcune gocce di sangue scosse la
testa e mi gett0 un!occhiata spaventata... >opo sentii che diceva, 1@ peccato7... $h questo un peccato72.
=a calura ci costrinse infine a cercar riparo nel boschetto. Io mi gettai sotto un alto nocciolo sul quale un acero
giovane e snello aveva disteso leggiadramente i suoi rami leggeri. Kas!6an si sedette all!estremit di un grosso tronco di
una betulla abbattuta. Io lo guardai. In alto le foglie ondeggiavano piano piano e la loro ombra verde acqua strisciava
placida avanti e dietro sul suo esile corpo avvolto alla bell!e meglio in un armjak scuro e sul suo volto minuto. /e ne
stava con il capo abbassato. /eccato del suo silenzio mi sdraiai e presi ad ammirare il gioco pacifico delle foglie che si
intrecciavano sul lontano cielo luminoso. @ meravigliosamente piacevole stare sdraiato supino nel bosco e guardare in
alto7 ;i sembra di guardare in un mare senza fondo che si estende sotto di voi sembra che gli alberi non si levino dalla
terra ma al pari di radici di piante gigantesche scendano verso il basso piombino in quelle onde chiare come il vetro%
le foglie sugli alberi ora sono trasparenti come smeraldi ora si scuriscono in un verde dorato quasi nero. >a qualche
parte lontano in cima a un rametto sottile una fogliolina isolata si staglia immobile contro un lembo azzurro di cielo
trasparente e l8 accanto ne dondola un!altra che ricorda con il suo movimento quello di un pesce nell!acqua tanto il suo
moto appare spontaneo e non provocato dal vento. =e nuvole rotonde e bianche navigano piano come magiche isole
subacquee ed ecco che all!improvviso tutto questo mare quest!aria radiosa questi rami e queste foglie bagnati di sole
cominciano a fluire a tremolare di un brillio fuggevole e si leva un balbettio fresco trepidante simile al fitto sciabordio
di un improvviso incresparsi dell!acqua. 'on vi muovete guardate, la sensazione di gioia tranquillit e dolcezza che
avvertite nel cuore non si pu0 esprimere a parole. <uardate, quell!azzurro profondo limpido fa affiorare sulle vostre
labbra un sorriso altrettanto innocente% come le nuvole in cielo e quasi insieme ad esse scorrono in lenta sequela nella
vostra anima i ricordi felici e vi sembra che lo sguardo si allontani sempre pi& e vi attragga con s9 in quell!abisso
tranquillo e splendente credete che non sia pi& possibile liberarsi da quella sommit da quella profondit...
1/ignore ehi signore72 chiam0 ad un tratto Kas!6an con la sua voce squillante.
.i sollevai meravigliato% fino a quel momento aveva appena risposto alle mie domande ed ora ad un tratto
attaccava discorso.
1Che c!32 domandai.
1$ che scopo hai ucciso quell!uccellino32 prese a dire guardandomi dritto in faccia.
1Come a che scopo3... 5ra un re di quaglie selvaggina, si pu0 mangiare2.
1'on l!hai ucciso per questo signore, non lo mangerai mica7 :u l!hai ucciso per divertirti2.
1.a tu non mangi le anatre e i polli per esempio32.
1>io ha destinato quegli uccelli per l!uomo ma il re di quaglie un uccello libero di bosco. 5 non soltanto lui,
ce ne sono molti altri tutte le creature del bosco e dei campi e del fiume e della palude e della prateria sia in aria che in
terra un peccato ucciderle lasciate che vivano sulla terra fino alla loro ultima ora... $ll!uomo si offre altro cibo% altro
cibo e altra bevanda, il pane dono di >io l!acqua del cielo e le creature affidategli dai padri antichi2.
Io guardai Kas!6an stupito. =e parole gli uscivano spontaneamente non si sforzava di cercarle parlava con
pacata animazione e mite gravit chiudendo gli occhi di tanto in tanto.
15 secondo te peccato anche ammazzare i pesci32 gli domandai.
1I pesci hanno il sangue freddo2 replic0 convinto. 1Il pesce una creatura muta. 'on prova paura n9 gioia,
una creatura senza parola. Il pesce non sente non ha sangue vivo... Il sangue2 prosegu8 dopo un breve silenzio 1 una
cosa sacra7 Il sangue non vede il solicello divino il sangue si cela alla luce... un grave peccato mostrare il sangue alla
luce un grave peccato e una cosa terribile... Oh un peccato gravissimo72.
/ospir0 e abbass0 il capo. >evo dire che io guardavo lo strano vecchietto completamente sbalordito. Il suo
discorso non sembrava quello di un contadino, i popolani non parlano cosi e neanche i parlatori si esprimono cos8. =e
sue parole erano meditate solenni e strane... 'on avevo mai sentito niente di simile.
1Kas!6an dimmi per favore2 presi a dire fissando il suo viso leggermente imporporato 1tu che lavoro fai32.
5gli non rispose subito alla mia domanda. Il suo sguardo vag0 inquieto per un istante.
1;ivo come comanda il /ignore2 disse infine 1quanto al lavoro non faccio nessun lavoro. /ono malato di
cervello sin dall!infanzia% lavoro per quanto posso sono un cattivo operaio... dove posso lavorare3 'on ho una buona
salute e non so lavorare con le mani. In primavera catturo gli usignoli2
1Catturi gli usignoli3... .a se hai appena detto che le creature del bosco dei campi e cos8 via non vanno
toccate32.
1Certo non bisogna ammazzarle% la morte prende da s9 il suo. 5cco per esempio .art*n il falegname, il
falegname .art*n ha vissuto ha vissuto non a lungo e poi morto% sua moglie adesso si dispera per il marito e per i
bambini... 'on c! uomo n9 animale che possa fargliela alla morte. =a morte non corre ma non la eviti lo stesso% per0
non bisogna neanche aiutarla... Io non uccido gli usignoli... me ne guardi Iddio7 Io non li catturo per torturarli n9 per
distruggere la loro vita ma li catturo per la gioia dell!uomo per consolarlo e rallegrarlo2.
1;ai a Kurs+ per catturarli32.
1;ado a Kurs+ e anche oltre come capita. )asso la notte nelle paludi e nei boschi dormo da solo all!aperto nel
fitto delle foreste% l dove fischiano le beccacce gridano le lepri e schiamazzano le anatre... =a sera osservo la mattina
ascolto e all!alba copro i cespugli con la rete... ?ualche usignolo ha un canto cos8 lamentoso dolce... fa persino pena2.
15 li vendi poi32.
1=i do alle brave persone2.
15 che altro fai32.
1Come che altro faccio32.
1>i che altro ti occupi32.
Il vecchio rest0 in silenzio.
1'on faccio nient!altro... sono un cattivo operaio. )er0 so leggere e scrivere2.
1/ai leggere e scrivere32.
1/o leggere e scrivere. .i ha aiutato della brava gente2.
1Dai famiglia32.
1'ient!affatto sono solo2.
1Come mai3 /ono morti tutti forse32.
1'o non mi riuscito di farmi una famiglia. .a questo per volere di >io siamo sempre tutti sotto il Cielo% e
l!uomo deve essere giusto ecco cosa7 >eve soddisfare >io cio2.
15 parenti ne hai32.
1/8... li ho...2.
Il vecchietto si confuse.
15 dimmi per favore2 dissi 1ho sentito che il mio cocchiere ti chiedeva perch9 non hai guarito .art*n.
)erch9 sei forse un guaritore32.
1Il tuo cocchiere un giusto2 mi rispose Kas!6an pensierosamente 1per0 neanche lui senza peccato. .i
chiamano guaritore... .a che guaritore3... e chi mai pu0 guarire3 ;iene tutto da >io. .a ci sono... delle erbe dei fiori
che aiutano certo. 5cco per esempio i pepe acquatico fa bene all!uomo e anche la piantaggine% di queste erbe non
vergognoso parlare, sono erbe pure di >io. )er altre non cos8, altre aiutano s8 ma peccato% persino parlare di loro
peccato. (orse con la preghiera... Be! certo ci sono anche certe parole... 5 chi ci crede si salva2 aggiunse abbassando
la voce.
1:u non hai somministrato nulla a .art*n32 gli domandai.
1=!ho saputo tardi72 rispose il vecchio. 1.a che c!entra3 C! chi segnato sin dalla nascita. Il falegname
.art*n non era destinato ad abitare sulla terra, era cos8. 'o per l!uomo che non destinato a vivere sulla terra anche il
solicello non riscalda e il pane non l!aiuta come se qualcosa lo chiamasse... /8 pace all!anima sua72.
1@ da molto che vi hanno trasferito da noi32 domandai dopo una breve pausa.
Kas!6an trasal8.
1'o non da molto, saranno quattro anni. Con il vecchio padrone abitavamo tutti dalle parti nostre ma poi il
tutore ci ha trasferito. Il nostro vecchio padrone era un!anima mite un uomo tranquillo che >io l!abbia in gloria7
'aturalmente il tutore ha giudicato secondo giustizia% evidentemente bisognava fare cos82.
15 dove vivevate prima32.
1;eniamo dalla Krasiva6a .e!2
1@ lontano di qui32.
14n centinaio di verste2.
1Be! e si stava meglio l32.
1.eglio... meglio. =8 i luoghi sono esposti sul fiume il nostro nido% mentre qui si sta stretti secco... ?ui
siamo come orfani. = da noi a Krasiva6a .e! se sali sulla collina su sino in cima /ignore mio >io che cosa vedi3
eh3... Il fiume i prati il bosco e l8 c! la chiesa e l8 ancora prati. /i vede lontano ancora pi& lontano. /i vede cos8
lontano... guardi guardi ah che meraviglia7 Be! qui per0 la terra migliore, argilla buona argilla dicono i contadini%
ma per me il grano cresce dappertutto a sufficienza2.
1$llora vecchio di! la verit ti piacerebbe tornare per un po! dalle tue parti32.
1/8 ci tornerei. Comunque si sta bene dappertutto. /ono senza famiglia e poi sono un irrequieto. 5 poi7
Bisogna forse stare sempre a casa3 ?uando vai in giro quando vai in giro2 disse alzando la voce 1ti senti meglio
davvero. Il solicello ti illumina e >io ti vede meglio e si canta anche meglio. <uardi che erba cresce in quel posto% la
osservi e la cogli. = scorre per esempio acqua di sorgente c! una fonte acqua santa% la bevi e te la fissi in mente.
<li uccelli cantano divinamente... 5 che steppe ci sono oltre Kurs+7 >ei luoghi stepposi che sono una meraviglia una
gioia per l!uomo un!immensit un vero dono di >io7 5 si stendono dice la gente sino ai mari caldi dove dimora
l!uccello <ama6un dalla voce dolce dove le foglie non cadono dagli alberi n9 d!inverno n9 d!autunno e crescono mele
d!oro su rami d!argento e ogni uomo vive contento secondo giustizia... Come ci andrei laggi&... 5 in quanti posti sono
gi stato7 /ono stato a Bomen nella famosa /imbirs+ e persino a .osca dalle cupole d!oro% sono stato sull!O+a nostra
nutrice e sulla dolce Cna e sulla madre ;olga e ho visto molta gente buoni cristiani e sono stato in tante citt oneste...
.a laggi& ci andrei volentieri... e ecco... e anche... 5 non sono solo io peccatore... molti altri cristiani camminano con i
lapti ai piedi errano per il mondo cercano la verit... proprio cos87... 5 a casa invece3 'on c! giustizia nell!uomo ecco
come stanno le cose...2.
Kas!6an pronunci0 queste ultime parole tutte d!un fiato in maniera quasi incomprensibile% poi disse
qualcos!altro che non riuscii a sentire e il suo viso assunse un!espressione cos8 strana che mi venne in mente
spontaneamente la parola "jurodivec". Chin0 il capo toss8 e torn0 come in s9.
1.a guarda che solicello72 disse a mezza voce 1guarda che paradiso >io mio7 5 che caldo nel bosco72.
/trinse le spalle stette un po! in silenzio si guard0 distrattamente attorno e poi si mise a canticchiare a mezza
voce. 'on riuscii ad afferrare tutte le parole delle sua canzoncina sentii solo queste,
.i chiamo Kas!6an
5 )ulce di soprannome...
1$h72 pensai 1sta improvvisando...2. $ll!improvviso trasal8 e tacque fissando lo sguardo nel folto del bosco.
.i voltai e vidi una piccola contadina di circa otto anni con un saraan azzurro un fazzoletto a quadri sul capo e un
cestino di vimini infilato al braccino nudo abbronzato. 5videntemente non si aspettava di incontrarci e si era imbattuta
in noi per caso. /e ne stava immobile all!ombra verde di un nocciolo in una piccola radura ombrosa e mi guardava
spaventata con i suoi occhi neri. (eci appena in tempo a scorgerla per un attimo che lei si nascose lesta dietro un albero.
1$nnuE+a7 $nnuE+a7 ;ieni qui non aver paura2 la chiam0 dolcemente il vecchietto.
1Do paura2 si ud8 la vocina sottile.
1'on aver paura non aver paura vieni da me2.
$nnuE+a abbandon0 in silenzio il suo rifugio fece il giro piano piano A le sue gambette infantili frusciavano
appena nell!erba fitta A e sbuc0 dal folto del bosco proprio accanto al vecchietto. 'on era una bambina di otto anni
come mi era sembrato all!inizio vedendola cos8 piccola di statura bens8 una ragazzina sui tredici quattordici anni. Il suo
corpicino era magro e minuto ma molto snello e agile e il bel visetto era straordinariamente simile a quello di Kas!6an
anche se Kas!6an non era affatto bello. <li stessi lineamenti affilati lo stesso sguardo strano furbo e fiducioso
pensieroso e penetrante% anche le movenze erano le stesse... Kas!6an le gett0 un!occhiata% lei stava in piedi al suo fianco.
1$llora stavi raccogliendo i funghi32 le domand0.
1/8 i funghi2 rispose lei con un timido sorriso.
1'e hai trovati molti32.
1.olti2. <li lanci0 una rapida occhiata e sorrise di nuovo.
15 di bianchi ce ne sono32.
1Ce ne sono2.
1(a! vedere fa! vedere...2. =ei sfil0 il cestino dal braccio e sollev0 per met la larga foglia di lappola che
copriva i funghi. 1$h72 disse Kas!6an chinandosi a guardare il contenuto del cestino 1ma sono magnifici7 .a guarda
che brava $nnuE+a72.
1@ per caso tua figlia Kas!6an32 domandai. Il viso di $nnuE+a avvamp0.
1'o... cos8... una parente2 rispose Kas!6an con finta noncuranza. 1Be! $nnuE+a va! pure2 aggiunse poi in
fretta 1;a! con >io. 5 stai attenta...2.
1.a perch9 lasciarla tornare a piedi32 lo interruppi. 1)otremmo portarla con noi sulla carretta...2.
$nnuE+a si fece rossa come un papavero afferr0 con tutte e due le mani la cordicella del cestino e guard0
allarmata il vecchio.
1'o arriver a piedi2 obiett0 lui con lo stesso tono di indolente noncuranza. 1Che le costa3... $rriver anche
cos8... ;a! pure2.
$nnuE+a scomparve nel bosco in un baleno. Kas!6an la segu8 con gli occhi poi chin0 il capo e sorrise. In quel
sorriso prolungato nelle poche parole che aveva detto ad $nnuE+a nel tono stesso della sua voce quando le parlava si
percepivano amore e tenerezza inesprimibili e appassionati. <uard0 ancora una volta nella direzione da cui lei era
sparita sorrise di nuovo e strofinandosi il viso scosse pi& volte la testa.
1)erch9 l!hai mandata via cos8 in fretta32 gli domandai. 1$vrei comprato io i suoi funghi...2.
1:anto li potrete comprare ugualmente a casa quando vorrete2 rispose dandomi del voi per la prima volta.
1.a proprio graziosissima quella tua ragazzina2.
1'o... ma...2 rispose quasi controvoglia e in quello stesso istante ricadde nel mutismo di prima.
;edendo che tutti i miei sforzi per indurlo a parlare di nuovo rimanevano frustrati mi avviai alle sseki. 'el
frattempo la calura era mitigata% ma la sfortuna o come si dice da noi la mia disdetta continuava e me ne tornai ai
casolari con quell!unico re di quaglie e l!assale nuovo. /tavamo per entrare nel cortile quando Kas!6an mi rivolse la
parola all!improvviso.
1/ignore ehi signore2 esord8 1sono colpevole dinanzi a te% ti ho cacciato via tutta la selvaggina2.
1Come hai fatto32.
1/o io come fare. $nche il tuo cane che esperto e bravo non ha potuto farci nulla. )ensa un po! a come sono
gli uomini gli uomini eh3 e delle bestie che cosa hanno fatto32.
/arebbe stato inutile tentare di convincere Kas!6an dell!impossibilit di -incantare- la selvaggina per questo
non replicai nulla. )er di pi& stavamo gi svoltando al cancello.
$nnuE+a non era in casa per0 aveva gi fatto in tempo ad arrivare e lasciare il cestino con i funghi. 5rofe6
mont0 il nuovo assale dopo averlo sottoposto a un esame severo e parziale e dopo un!ora partii. $vevo lasciato a
Kas!6an un po! di soldi che lui dapprima voleva rifiutare ma poi ci pens0 su li trattenne nel palmo della mano e li ripose
in petto. >urante quell!ora non aveva quasi spiccicato parola% se ne stava come prima appoggiato alla porta senza
reagire ai rimbrotti del mio cocchiere e alla fine mi salut0 con la massima freddezza.
$ppena giunto ai casolari avevo notato che il mio 5rofe6 si trovava di nuovo in una cupa disposizione di
spirito... >ifatti non aveva trovato nulla di commestibile nel villaggio e l!acqua per i cavalli era cattiva. )artimmo. Con
un malcontento che gli si leggeva anche dalla nuca stava seduto in cassetta e moriva dalla voglia di attaccare discorso
con me ma in attesa che io lo interrogassi per primo si limitava a borbottare a bassa voce discorsi edificanti alle volte
sarcastici rivolti ai cavalli.
14n villaggio72 borbottava 1perch9 quello era un villaggio37 Chiedi un boccale di kvas e il kvas non c!... $h
>io mio7 5 l!acqua uno schifo72. 5 sput0 rumorosamente. 1'9 cetrioli n9 kvas. .a a te2 aggiunse ad alta voce
rivolgendosi al bilancino destro 1a te ti conosco furfante che non sei altro7 :i piace fare il furbo vero3...2. 5 gli dette
un colpo di frusta. 1/i fatto proprio furbo questo cavallo mentre prima era un animale cos8 docile... /u su sta attento
alla strada72
1>immi per favore 5rofe62 esordii 1che tipo Kas!6an32.
5rofe6 non mi rispose subito, in generale era una persona riflessiva e ponderata ma mi resi subito conto che la
mia domanda lo rallegrava e lo calmava.
1)ulce32 disse infine tirando le redini. 1@ un tipo strambo, proprio uno jurodivec, un!altra persona cos8
stramba non facile trovarla. 5cco per esempio lui n9 pi& n9 meno come il nostro sauro, non ne vuol sapere... di
lavorare intendo. Be! certo che operaio potrebbe essere3... tiene l!anima con i denti tuttavia... @ sempre stato cos8.
>apprima fece il vetturino con i suoi zii che avevano una trojka, poi forse gli venne a noia e lasci0 quel lavoro. )rese a
lavorare in casa ma non stava mai fermo cos8 irrequieto proprio come una pulce. <li capitato un padrone che
grazie a >io buono non lo ha mai costretto a fare nulla. 5 da allora non fa che andare in giro come una pecorella
smarrita. 5 poi cos8 sorprendente che >io solo lo capisce, ora muto come un pesce ora si mette a discorrere e quello
che dice lo capisce solo >io. @ forse questo il modo di comportarsi3 Certamente no. @ un uomo bizzarro proprio cos8.
)er0 canta bene. Con tale solennit proprio niente male2.
15d vero che cura i malati32
1.a che curare3... Come potrebbe3 4n uomo di quel genere. )er0 mi ha guarito dalla scrofola... .a come
potrebbe curare3 4n uomo stupido come lui2 aggiunse dopo un breve silenzio.
1:u lo conosci da molto tempo32.
1/8 da molto tempo. 5ravamo vicini a /*ov+a sulla Krasiva6a .e!2.
15 quella ragazzina che abbiamo incontrato nel bosco $nnuE+a una sua parente32.
5rofe6 mi lanci0 un!occhiata al disopra della spalla e sorrise a tutti denti.
15h7... s8 una parente. @ orfana, non ha la madre e si ignora pure chi fosse sua madre. .a certo deve essere
una sua parente, si assomigliano come due gocce d!acqua... Comunque vive con lui. @ una ragazza sveglia non c! che
dire. @ una bella ragazza e lui il vecchio le vuole un bene dell!anima, una brava ragazza. 5 lui non ci crederete
proprio lui vuole insegnare a quell!$nnuE+a a leggere e scrivere. 5 pu0 darsi che gli riesca, un uomo cos8
straordinario. Cos8 volubile persino sproporzionato... 5eeh72 il cocchiere cess0 all!improvviso di parlare e fermando i
cavalli si inclin0 da un lato e prese a fiutare l!aria. 1.a odore di bruciato3 /8 proprio cos8. ?uesti assali nuovi...
5ppure l!ho unto... >evo cercare dell!acqua, ecco uno stagnetto che fa al caso nostro2.
5 5rofe6 scese lentamente da cassetta sleg0 il secchio and0 allo stagno e quando torn0 ascolt0 non senza una
certa soddisfazione lo sfrigolio del mozzo della ruota investita all!improvviso dallo scroscio d!acqua... <li tocc0 poi di
bagnare l!assale arroventato almeno sei volte su un percorso di dieci verste. ?uando arrivammo a casa era gi buio.
IL BURMISTR
$ una quindicina di verste dalla mia tenuta vive un mio conoscente un giovane proprietario ufficiale della
guardia a riposo che si chiama $r+adi6 )avl* )eno+in. 'ella sua propriet c! molta selvaggina la sua casa stata
costruita secondo il progetto di un architetto francese fa vestire i domestici all!inglese d magnifici pranzi accoglie gli
ospiti con cordialit eppure nessuno va a trovarlo volentieri. 5 un uomo assennato e serio ha ricevuto come d!uso
un!ottima educazione ha prestato servizio nello stato ha frequentato l!alta societ e ora dirige la sua azienda con
notevole successo. $r+adi6 )avl* per usare le sue stesse parole severo ma giusto ha a cuore il bene dei suoi sudditi
e se li punisce lo fa esclusivamente per il loro bene 1Bisogna trattarli come dei bambini2 diceva in quei casi
1l!ignoranza mon c-er* il aut prendre cela en considration. 'el caso di una di queste cosiddette dolorose occasioni
egli evita movimenti bruschi e irruenti non ama alzare la voce piuttosto addita il colpevole e dice con calma, 15ppure
ti avevo pregato caro mio2 oppure 1Che cosa hai amico mio3 :orna in te2 stringe leggermente i denti e storce le
labbra. >i statura non alta di portamento elegante nient!affatto brutto tiene sempre mani e unghie in ordine perfetto% le
labbra e le guance colorite sprizzano salute. =a sua risata sonora e spensierata e mentre ride gli occhi castani
ammiccano affabilmente. /i veste con gusto impeccabile% abbonato a riviste disegni e giornali francesi ma non un
grande amante della lettura, a stento ha finito di leggere 0"ebreo errante. $ carte gioca da maestro. In generale $r+adi6
)avl* considerato uno dei nobili pi& istruiti e uno degli scapoli pi& invidiabili del nostro governatorato% le dame
perdono la testa per lui e lodano in particolare i suoi modi. Da un comportamento inappuntabile cauto come un gatto
e in vita sua non mai stato coinvolto in uno scandalo anche se all!occasione ama farsi valere confondere e
interrompere bruscamente le persone timide. Bifugge decisamente dalle cattive compagnie teme di compromettersi% in
compenso quando di buon umore si dichiara seguace di 5picuro anche se in generale si pronuncia contro la filosofia
definendola il cibo oscuro delle menti tedesche oppure altre volte una grande sciocchezza. $ma pure la musica%
quando gioca a carte canticchia fra i denti ma con sentimento% ricorda brani della 0ucia e della $onnambula, ma li
prende sempre molto alti. >!inverno si reca a )ietroburgo. In casa sua regna un ordine fuori dal comune% persino i
cocchieri si sono sottomessi alla sua influenza e ogni giorno non solo lucidano i collari dei cavalli e puliscono le giubbe
ma si lavano pure la faccia. I domestici di $r+adi6 )avl* guardano in tralice questo vero ma da noi in Bussia
difficile distinguere un uomo tetro da uno addormentato. $r+adi6 )avl* parla con voce suadente e piacevole
pronunciando ogni parola posatamente e quasi con volutt attraverso i magnifici baffi profumati% usa persino molte
espressioni francesi come per esempio, -%ais c"est impayable- -%ais comment donc(- e altre ancora. 'onostante tutto
questo non mi fa molto piacere fargli visita anzi se non fosse per i galli cedroni e le pernici avrei forse smesso di
frequentarlo del tutto. 4na strana inquietudine regna nella sua casa% non sono sufficienti neanche le comodit a mettere
allegria e di sera ogni volta che vi appare dinanzi l!azzimato maggiordomo in livrea azzurra con i bottoni stemmati e
quello inizia a cavarvi con zelo gli stivali voi pensate che se al posto della sua figura pallida e smilza vi apparissero gli
zigomi straordinariamente pronunciati e il naso incredibilmente camuso di un giovanotto robusto che il padrone ha
appena distolto dall!aratro ma che tuttavia gi riuscito a scucire in almeno dieci punti le cuciture del caffettano di
nanchino appena assegnatogli voi sareste indicibilmente contento e vi sottoporreste volentieri al pericolo di vedervi
privato insieme allo stivale anche della vostra gamba tutta intera...
.algrado la mia antipatia nei confronti di $r+adi6 )avl* una volta mi capit0 di trascorrere la notte da lui. Il
mattino seguente di buon!ora ordinai di attaccare la mia carrozza ma il padrone di casa non volle lasciarmi andare
senza che avessi fatto una colazione all!inglese e mi condusse nel suo studio. Insieme al t ci servirono polpette uova 1
la co2ue, burro miele formaggio e altro ancora. >ue camerieri in lindi guanti bianchi anticipavano rapidamente e in
silenzio ogni nostro minimo desiderio. 5ravamo seduti su un divano persiano. $r+adi6 )avl* indossava pantaloni ampi
di seta e giacca di velluto nera un bel fez con fiocco turchino e pantofole cinesi gialle. /orseggiava il t rideva si
esaminava le unghie fumava sistemava un cuscino sotto il fianco insomma era di ottimo umore. >opo aver finito
l!abbondante colazione con evidente gusto $r+adi6 )avl* si vers0 un bicchierino di vino rosso se lo port0 alle labbra e
ad un tratto si accigli0.
1Come mai non avete riscaldato il vino32 domand0 con voce alquanto brusca a uno dei camerieri.
Il cameriere si confuse impallid8 e rimase come impalato.
1>ico a te mio caro2 continu0 $r+adi6 )avl* calmo guardandolo fisso.
Il disgraziato indugi0 stropicci0 un tovagliolo e rimase in silenzio. $r+adi6 )avl* abbass0 il capo e lo guard0
di sbieco pensieroso.
13ardon, mon c-er, disse con un amabile sorriso sfiorando amichevolmente con la mano il mio ginocchio e
poi guard0 nuovamente il cameriere. 1Be! vattene2 aggiunse dopo una pausa sollev0 le sopracciglia e suon0 il
campanello.
5ntr0 un uomo grasso olivastro con i capelli neri la fronte bassa e gli occhi completamente affogati nel
grasso.
1)rovvedi... per quanto riguarda (dor2 disse $r+adi6 )avl* a mezza voce e con un perfetto autocontrollo.
14bbidisco2 rispose il grassone e usci.
1#oil1, mon c-er, les dsagrments de la campagne, osserv0 allegramente $r+adi6 )avl*. 1.a dove andate3
Bimanete state ancora un po! seduto2.
1'o2 risposi 1 ora che vada2.
1/empre a caccia7 ?uesti miei cacciatori7 .a dove vi recherete adesso32.
1$ quaranta verste da qui a B6abovo2.
1$ B6abovo3 $h >io mio allora in questo caso verr0 con voi. B6abovo a sole cinque verste dalla mia
Fipilov+a ed da molto tempo che non ci vado, non ho mai trovato il tempo di farlo. Capita proprio a proposito, voi
oggi andate a caccia a B6abovo e stasera venite da me. &e sera c-armant. Ceneremo insieme A ci portiamo dietro il
cuoco A e passerete la notte da me. /tupendo7 /tupendo72 aggiunse senza aspettare la mia risposta. 1&"est arrang...
5hi voi7 Ordinate di attaccare presto la carrozza in fretta. 'on siete mai stato a Fipilov+a3 /arei stato imbarazzato a
proporvi di passare la notte nella isba del mio burmistr, ma so che non badate alle formalit e a B6abovo avreste dormito
anche in un fienile... $ndiamo andiamo72.
5 $r+adi6 )avl* inton0 una romanza francese.
1(orse non sapete2 continu0 dondolandosi sulle gambe 1che l8 ho dei contadini che pagano l!obrok. =a
costituzione vuole cos8 che ci possiamo fare3 Comunque mi pagano regolarmente. >evo ammettere che li avrei passati
a barina da un pezzo ma la terra cos8 poca7 $nche cos8 mi meraviglio di come facciano a sbarcare il lunario.
Comunque c"est leur aare. Do un burmistr davvero bravo l8 une orte tte, un uomo di /tato7 ;edrete... @ davvero una
bella coincidenza72.
'on ci fu nulla da fare. Invece che alle nove del mattino partimmo alle due. I cacciatori capiranno la mia
insofferenza. $r+adi6 )avl* amava com!era solito dire trattarsi bene e per l!occasione si port0 dietro un!enorme
quantit di biancheria provviste abiti profumi cuscini e altri ncessaires* a un tedesco parsimonioso e oculato tutto
quel ben di >io sarebbe durato un anno. $d ogni discesa $r+adi6 )avl* teneva un breve ma efficace discorsetto al
cocchiere dal che potei concludere che il mio conoscente era un vero fifone. Comunque il viaggio si concluse
felicemente% solo che su un ponticello riparato da poco il carretto del cuoco sprofond0 e la ruota posteriore gli schiacci0
lo stomaco.
;edendo cadere il suo Carme $r+adi6 )avl* si prese un bello spavento e mand0 subito a chiedere se le mani
del cuoco fossero salve. Bicevuta una risposta affermativa si calm0 immediatamente. Con tutto ci0 il viaggio dur0
piuttosto a lungo% stavo nella stessa carrozza di $r+adi6 )avl* e verso la fine del viaggio ero davvero seccato tanto pi&
che nel corso delle ultime ore il mio amico non aveva fatto che filosofare. (inalmente giungemmo a destinazione non a
B6abovo ma direttamente a Fipilov+a% non so come ma and0 cos8. $nche senza quest!ultima sorpresa per quel giorno
non avrei potuto andare a caccia e perci0 mi dovetti rassegnare a malincuore alla sorte.
Il cuoco era arrivato alcuni minuti prima di noi e evidentemente aveva avuto il tempo di dare disposizioni e
avvertire chi di dovere. Infatti al nostro ingresso nella cinta del villaggio ci venne incontro lo starosta "figlio del
burmistr# un robusto contadino dai capelli rossi alto come un granatiere a cavallo senza berretto con un armjak nuovo
sbottonato. 15 /ofron dov!32 gli domand0 $r+adi6 )avl*. =o starosta balz0 lesto da cavallo si inchin0
profondamente al padrone e disse, 1/alve batjuka $r+adi6 )avl*2 poi alz0 la testa si rassett0 e aggiunse che /ofron
era andato a )erov ma che l!avevano gi mandato a chiamare. 1Be! seguici2 disse $r+adi6 )avl*. =o starosta si
allontan0 con il cavallo in segno di rispetto sal8 in sella e segu8 la nostra carrozza al trotto tenendo sempre il berretto in
mano. $ttraversammo il villaggio. Ci imbattemmo in un gruppo di contadini con le carrette vuote% venivano dalla
trebbiatura e cantavano sobbalzando con tutto il corpo e con le gambe penzoloni% ma alla vista della nostra carrozza e
dello starosta tacquero di botto si levarono i berretti invernali "il fatto accadeva d!estate# e drizzarono le spalle come in
attesa di ordini. $r+adi6 )avl* li salut0 con benevolenza. 4n!agitazione allarmata si stava diffondendo nel villaggio. =e
contadine in sottane quadrettate gettavano schegge contro i cani disattenti o troppo zelanti% un vecchio zoppo con una
barba che gli partiva proprio da sotto gli occhi strapp0 il cavallo dal pozzo prima che si fosse dissetato lo colp8 senza
motivo in un fianco e si inchin0.
I bambini con le camiciole lunghe correvano in casa urlando si coricavano bocconi sulla soglia alta con la
testa penzoloni e le gambe in aria e in quella posizione rotolavano con la massima rapidit oltre la porta negli ingressi
bui da dove non uscivano pi&. )ersino le galline accorrevano rapide all!ingresso% un galletto vivace con il petto nero
simile a un panciotto di raso e la coda rossa che si incurvava sino alla cresta si ferm0 sulla strada e stava per cantare
ma poi si confuse e fugg8 via anche lui. =!isba del burmistr stava separata dalle altre in mezzo a una fitta canapaia verde.
Ci fermammo dinanzi alla porta. Il signor )eno+in si lev0 con un gesto pittoresco il mantello e scese dalla carrozza
guardando affabilmente intorno a s9. =a moglie del burmistr ci venne incontro inchinandosi e si avvicin0 alla mano del
padrone. $r+adi6 )avl* se la lasci0 baciare a volont e poi sali sul terrazzino d!ingresso. 'ell!andito in un angolo
scuro c!era la moglie dello starosta che pure s!inchin0 ma non os0 avvicinarsi a fare il baciamano. 'ella cosiddetta isba
fredda sulla destra dell!andito altre due contadine si davano gi da fare% trasportavano ogni specie di immondizia
brocche vuote tulupy induriti come il legno vasetti da burro una culla con un mucchio di stracci e un bimbo con un
abitino variopinto e spazzavano l!immondizia con i fasci di betulla che si usano per il bagno. $r+adi6 )avl* le cacci0
via e si sedette sulla panca sotto le immagini sacre. I cocchieri iniziarono a portare dentro i bauletti le cassette e le altre
comodit tentando in ogni modo di attutire il rumore dei loro pesanti stivali.
'el frattempo $r+adi6 )avl* interrogava lo starosta sul raccolto la semina e altri argomenti inerenti
all!azienda. =o starosta rispondeva in maniera soddisfacente ma fiacca e imbarazzata come se si abbottonasse il
caffettano con le dita intirizzite. /e ne stava presso la porta e di tanto in tanto si guardava attorno guardingo e si
spostava per lasciare passare il frettoloso cameriere. >a dietro le sue possenti spalle mi riusc8 di scorgere nell!andito la
moglie del burmistr che le suonava alla chetichella a un!altra donna. $d un tratto si ud8 il rumore di un carro che si
fermava dinanzi al terrazzino, entr0 il burmistr.
?uest!uomo di /tato come lo aveva definito $r+adi6 )avl* era di bassa statura con le spalle larghe canuto e
solido con il naso rubicondo piccoli occhi azzurri e una barba a forma di ventaglio. 'oteremo a questo proposito che
da quando esiste la Bussia non c! mai stato un esemplare di uomo arricchito che non avesse una barba considerevole%
c! chi ha portato per tutta la vita una barbetta a punta all!improvviso ecco che gli cresciuta una barba come
un!aureola da dove gli saranno spuntati tutti quei peli37 Il burmistr se l!era certo spassata a )erov, aveva il viso gonfio e
puzzava pure di vod+a.
1$h padre nostro misericordioso2 esord8 quasi cantilenando e con una tale espressione languida sul viso che
sembrava l8 l8 sul punto di piangere 1vi siete degnato di farci visita7... =a manina da baciare batjuka, la manina2
aggiunse sporgendo anticipatamente le labbra.
$r+adi6 )avl* esaud8 il suo desiderio.
1$llora fratello /ofron come va la vita32 domand0 poi con voce carezzevole.
1$h padre nostro72 esclam0 /ofron 1come potrebbe andare male3 ;oi padre nostro nostro benefattore vi
siete degnato di illuminare il nostro villaggio con il vostro arrivo rallegrandoci fino alla fine dei giorni nostri. <loria a
te /ignore $r+adi6 )avl* gloria a te /ignore7 ;a tutto bene grazie alla vostra bont2.
$ questo punto /ofron tacque guard0 il padrone e come travolto nuovamente da un impeto di sentimento "al
quale anche la sbronza dava il suo contributo# chiese un!altra volta la mano da baciare e cantilen0 ancora pi&
lamentosamente di prima,
1$h padre nostro misericordioso... ma che dico3... com! vero Iddio sono del tutto rimbecillito dalla gioia...
Com! vero Iddio non credo ai miei occhi... $h padre nostro7...2.
$r+adi6 )avl* mi guard0 sorrise e mi domand0, 14"est-ce pas 2ue c"est touc-ant!2.
1.a batjuka, $r+adi6 )avl*2 proseguiva l!instancabile burmistr, 1perch9 mi avete fatto questo3 .i avete
dato un gran dolore, batjuka, a non informarmi del vostro arrivo. >ove passerete la notte3 ?ui vedete sporco
immondizia dappertutto...2
1'on fa niente /ofron non fa niente2 replic0 $r+adi6 )avl* con un sorriso 1qui va bene2.
1.a padre nostro va bene per chi3 )er noi contadini va bene% ma voi... ah voi padre nostro benefattore ah
voi padre nostro7... )erdonate uno sciocco sono uscito di senno com! vero Iddio sono proprio rimbecillito72.
'el frattempo servirono la cena% $r+adi6 )avl* inizi0 a mangiare. Il vecchio cacci0 via suo figlio dicendo che
toglieva l!aria.
1$llora vecchio l!hai fatta la delimitazione delle terre32 domand0 il signor )eno+in che chiaramente voleva
imitare la parlata contadina ammiccando verso di me.
1=!ho fatta batjuka, tutto per bont tua. >ue giorni fa abbiamo firmato la carta. ?uelli di Chlinovo sulle prime
hanno fatto i difficili... proprio i difficili padre. )retendevano... )retendevano e >io solo sa che cosa volevano% batjuka,
lo sapete che gente stupida. .a noi batjuka, per bont tua abbiamo mostrato la nostra riconoscenza e abbiamo
accontentato l!arbitro .i+ola6 .i+olai% abbiamo fatto tutto secondo i tuoi ordini, batjuka* abbiamo agito come tu
dicesti e 5gor >mitri al corrente di tutto2.
15gor mi ha riferito2 disse $r+adi6 )avl* con solennit.
1Come no batjuka, 5gor >mitri come no2.
1>unque adesso siete contenti32.
/ofron non aspettava che questo.
1$h padre nostro misericordioso72 prese di nuovo a cantilenare... 1(atemi la grazia... noi preghiamo per voi
padre nostro giorno e notte il nostro /ignore Iddio... =a terra per0 pochina...2.
)eno+in lo interruppe,
1Be! va bene va bene /ofron so che sei un servo zelante... 5 quant! il grano trebbiato32.
/ofron sospir0.
1Be! padre nostro la trebbiatura non va molto bene. Consentitemi, batjuka $r+adi6 )avl* di esporvi come
sono andate le cose2. $ questo punto si avvicin0 al signor )eno+in allargando le braccia si pieg0 e strizz0 l!occhietto.
1$bbiamo trovato un cadavere sulla nostra terra2.
1Come mai32.
1Io stesso non me ne capacito batjuka, padre nostro, forse c! lo zampino di qualche nemico. .eno male che
si trov0 accanto a un altro podere ma bisogna ammetterlo era sulla nostra terra. Io ordinai immediatamente di
trascinarlo dall!altra parte finch9 era possibile misi anche un uomo di guardia e ordinai ai miei uomini di tenere la
bocca chiusa. Comunque al commissario spiegai come stavano le cose% gli offrii il t e lo ricompensai... Che pensate
batjuka3 $desso sul groppone di quegli altri% un cadavere sapete sono duecento rubli esatti esatti2.
Il signor )eno+in rise molto per la trovata del suo burmistr e mi ripet9 diverse volte indicandolo con il capo,
15uel gaillard, a-!2.
(uori si era fatto buio% $r+adi6 )avl* ordin0 di sparecchiare e portare del fieno. Il cameriere stese le lenzuola
sistem0 i cuscini% ci sdraiammo. /ofron si ritir0 dopo aver ricevuto disposizioni per il giorno seguente. )rima di
addormentarsi $r+adi6 )avl* continu0 a parlare delle ottime qualit del contadino russo e mi inform0 che da quando
l!amministrazione era nelle mani di /ofron i contadini di Fipilov+a non erano pi& in arretrato di un soldo... Il guardiano
batt9 su un!asse% un bambino che evidentemente non era ancora in grado di provare un sentimento di doverosa
abnegazione frignava da qualche parte nell!isba... Ci addormentammo.
Il giorno dopo ci alzammo abbastanza presto. Io intendevo andare a B6abovo ma $r+adi6 )avl* voleva
mostrarmi la sua tenuta e mi preg0 di restare. Io stesso desideravo sincerarmi nei fatti delle eccellenti qualit dell!uomo
di /tato /ofron. $rriv0 il burmistr. Indossava un armjak azzurro stretto in vita da una cinta rossa. )arlava molto meno
della sera prima guardava dritto negli occhi il padrone con uno sguardo penetrante dava risposte adeguate e sensate. Ci
avviammo con lui verso l!aia. Il figlio di /ofron lo starosta alto due metri che dava tutti i segni di essere uno sciocco
irrecuperabile ci segu8% si un8 a noi anche lo scrivano (edosei soldato a riposo con baffi enormi e un viso
dall!espressione stranissima, sembrava che qualcosa lo avesse sconvolto anni addietro e che ancora non si fosse ripreso.
)assammo in rassegna l!aia gli essiccatoi per i covoni le rimesse il mulino a vento le stalle le messi le canapaie% tutto
era in perfetto ordine% soltanto i volti tristi dei contadini mi rendevano piuttosto perplesso. Oltre all!utile /ofron si
preoccupava pure del dilettevole, aveva piantato citisi lungo tutti i fossati sull!aia tra le biche aveva tracciato dei
viottoli coprendoli poi di sabbia sul mulino a vento aveva piantato una banderuola a forma di orso con le fauci
spalancate e la lingua rossa alle stalle in mattoni aveva fatto apporre una specie di frontone greco e sotto il frontone
aveva fatto scrivere a biacca, -Costruito nel villaggio di Fipilov+a nel mile oto ciento cuaranta. ?ueste sono le stale-.
$r+adi6 )avl* si intener8 del tutto e si mise a espormi in francese i vantaggi del sistema a obrok, notando tuttavia che
il sistema a barina ' pi& vantaggioso per i proprietari ma che ci poteva fare3... )rese a dare consigli al burmistr su
come piantare le patate come preparare il foraggio per il bestiame e cos8 via. /ofron ascoltava attento le parole dei
padrone alle volte faceva obiezioni non chiamava pi& $r+adi6 )avl* n9 -padre- n9 -benefattore- insisteva sul fatto
che la terra era poca e che sarebbe stato meglio comprarne altra. 1$llora compratela2 disse $r+adi6 )avl* 1a nome
mio io non sono contrario2. $ queste parole /ofron non replic0 nulla si accarezz0 soltanto la barba. 1:uttavia adesso
farei un salto nel bosco2 disse il signor )eno+in. Ci portarono subito dei cavalli da sella e ci avviammo verso il bosco
o come dicono da noi nella -zona vietata-. In quella zona vietata trovammo una vegetazione fortissima e una caterva di
selvaggina per la qual cosa $r+adi6 )avl* lod0 /ofron e gli dette una pacca sulla spalla. Biguardo alla silvicoltura il
signor )eno+in si atteneva ai principi russi e a questo riguardo mi raccont0 un episodio divertentissimo a suo dire su
come un proprietario bontempone avesse convinto il suo guardaboschi che tagliare il bosco non serve ad infoltirlo
tagliandogli met della barba... Comunque in altri campi sia /ofron che $r+adi6 )avl* non rifiutavano le innovazioni.
.entre tornavamo al villaggio il burmistr ci condusse a vedere la vagliatrice che gli avevano di recente inviato da
.osca. =a vagliatrice sembrava funzionare bene ma se /ofron avesse saputo quale spiacevole sorpresa attendesse lui e
il suo padrone in quell!ultima fase della nostra passeggiata forse sarebbe rimasto a casa con noi.
5cco che cosa accadde. 4scendo dalla rimessa vedemmo il seguente spettacolo. $d alcuni passi di distanza
dalla porta accanto a una pozzanghera fangosa nella quale sguazzavano spensieratamente tre anatre c!erano due
contadini% uno un vecchio di sessant!anni l!altro un giovane di venti entrambi indossavano camicie da lavoro
rattoppate cinte alla vita da cordicelle ed erano a piedi nudi. =o scrivano (edosei si dava affannosamente da fare
presso di loro e probabilmente sarebbe riuscito a convincerli ad allontanarsi se noi ci fossimo attardati ancora un poco
nella rimessa ma quando ci vide uscire si fece da parte e rimase impietrito. $ccanto a lui c!era anche lo starosta a
bocca aperta e con i pugni esitanti. $r+adi6 )avl* si accigli0 si morse le labbra e si avvicin0 ai postulanti. 5ntrambi si
inchinarono fino a terra in silenzio.
1Che cosa volete3 Che cosa chiedete32 domand0 loro con voce severa e leggermente nasale. I contadini si
guardarono e non aprivano bocca strizzavano gli occhi come per ripararsi dal sole e presero ad ansimare.
15 allora32 prosegu8 $r+adi6 )avl* e poi si rivolse subito a /ofron. 1$ che famiglia appartengono32.
1$i :oboleev2 rispose lentamente il burmistr.
15 allora che volete32 ripet9 il signor )eno+in. 1$vete perso la lingua3 :u dimmi che cosa vuoi32
soggiunse indicando il vecchio con un cenno del capo. 1/u non aver paura cretino2.
Il vecchio allung0 il collo bruno e grinzoso dischiuse in una smorfia le labbra illividite e disse con voce rauca,
1>ifendici padrone72 e batt9 di nuovo la fronte per terra. $nche il giovane si inchin0. $r+adi6 )avl* guard0 sdegnoso
le loro nuche abbass0 il capo e divaric0 leggermente le gambe.
1$llora3 >i che cosa ti lamenti32.
1$bbi piet padrone7 >acci respiro... Ci tormentano non ce la facciamo pi&2. Il vecchio parlava a fatica.
1Chi ti tormenta32.
1/ofron Pa+ovli batjuka2.
$r+adi6 )avl* rimase per un po! in silenzio.
1Come ti chiami32
1$ntip batjuka2.
15 lui chi 32.
1.io figlio batjuka2.
$r+adi6 )avl* rimase ancora in silenzio e sollev0 i baffi.
15 com! che vi tormenta32 domand0 guardando il vecchio attraverso i baffi.
1Batjuka, ci ha rovinato del tutto. Da fatto reclutare due dei miei figli fuori turno e adesso mi leva il terzo.
Ieri batjuka, mi ha tolto l!ultima mucca e ha picchiato mia moglie proprio lui ecco la sua bont2. 5 indic0 lo starosta.
1Dmm...2 fece $r+adi6 )avl*.
1'on permettere che ci rovinino completamente benefattore2.
Il signor )eno+in si accigli0.
1Che significa questo32 domand0 al burmistr a mezza voce e con una faccia scontenta.
1@ ubriaco vossignoria2 rispose il burmistr chiamando per la prima volta il padrone vossignoria 1uno
scansafatiche. /ono cinque anni che in arretrato vossignoria2.
1/ofron Pa+ovli ha pagato gli arretrati per me batjuka2 continu0 il vecchio 1son passati cinque anni da
quando li ha pagati e da quando li ha pagati mi tratta come uno schiavo batjuka, ecco...2.
15 tu perch9 avevi gli arretrati32 domand0 minacciosamente il signor )eno+in. Il vecchio croll0 il capo. 1:i
piace ubriacarti bazzicare per le osterie vero32 Il vecchio fece per aprir bocca. 1;i conosco2 prosegu8 $r+adi6 )avl*
con foga 1passate la giornata a bere e a dormire e il bravo contadino risponde per voi2.
15d anche uno sfacciato2 il burmistr intervenne nel discorso del padrone.
1Be! questo s!intende. @ sempre cos8 l!ho notato pi& di una volta. <ozzovigliano per un anno intero fanno gli
spacconi e poi ti si gettano ai piedi2.
1Batjuka, $r+adi6 )avl*2 proruppe il vecchio disperato 1abbi piet difendici ma che sfacciato3 >io mi
testimone io sono allo stremo. /ofron Pa+ovli ce l!ha con me ce l!ha proprio come me ne render conto a >io7 Ci
rovina del tutto batjuka. 5cco l!ultimo figlio... anche quello2. 4na lacrima comparve nei suoi occhi gialli e rugosi.
1$bbi piet padrone difendici...2.
15 non solo con noialtri2 prese a dire il giovane...
$r+adi6 )avl* perse le staffe.
1$ te chi ti ha interrogato eh3 'essuno ti ha interrogato e allora taci... >ove si visto mai3 :aci ti dico di
tacere7 Citto7... $h >io mio7 .a questa una rivolta. 'o fratello non ti consiglio di rivoltarti contro di me... contro di
me...2. $r+adi6 )avl* fece un passo avanti poi evidentemente si ricord0 della mia presenza si volt0 e mise le mani in
tasca. 16e vous demande bien pardon, mon c-er2 mi disse con un sorriso forzato e abbassando la voce. 1 &"est le
mauvais c7t de la mdaille... Be! va bene va bene2 soggiunse senza guardare i contadini 1provveder0... va bene
andate via2. I contadini non si alzavano. 1;i ho detto... va bene. $ndatevene provveder0 vi ho detto2.
$r+adi6 )avl* volt0 loro le spalle. 1=!eterno malcontento2 disse poi fra i denti e torn0 a casa a grandi passi.
/ofron lo segu8. =o scrivano strinse forte gli occhi come se si preparasse a saltare in un punto molto lontano. =o
starosta cacci0 con un calcio le anatre dalla pozzanghera. I postulanti rimasero ancora per un po! al loro posto poi si
scambiarono un!occhiata e se ne tornarono a casa mogi mogi senza guardarsi intorno.
>ue ore pi& tardi mi trovavo gi a B6abovo e mi accingevo ad andare a caccia con $npadist un contadino che
conoscevo. Il signor )eno+in tenne il broncio a /ofron sino alla mia partenza. Con $npadist parlai dei contadini di
Fipilov+a del signor )eno+in gli domandai se conoscesse il burmistr.
1/ofron Pa+ovli3... come no72.
1Che tipo 32.
1@ un cane non un uomo% un cagnaccio cos8 non lo trovi da qui a Kurs+2.
1Cio32.
1Il fatto che Fipilov+a solo di nome appartiene a quel )eno+in come si chiama lui% ma non lui a
comandare l8, /ofron2.
1.a davvero32.
1Comanda come se fosse sua propriet. I contadini sono tutti indebitati con lui lavorano per lui come schiavi e
lui li manda o nell!esercito o chiss dove... li tormenta2.
1.a hanno poca terra mi sembra32.
1)oca3 /olo da quelli di Chlinovo ne prende in fitto ottanta desjatiny, da noi centoventi in tutto duecento
desjatiny tonde tonde. .a non si occupa solo della terra, si occupa dei cavalli del bestiame del catrame del burro
della canapa di questo di quello... @ un dritto un vero dritto ed pure ricco il malandrino7 =a cosa brutta che
maltratta. @ una bestia non una persona, un cane un cagnaccio proprio un cagnaccio2.
1.a perch9 non lo denunciano32.
15h s87 5 al padrone che gliene importa7 'on sono in arretrato quindi a lui che gliene importa3 /8 va! pure a
denunciarlo2 aggiunse dopo una breve pausa. 1'o lui ti... va! pure... )oi sa lui che cosa farti...2.
.i ricordai di $ntip e gli raccontai l!episodio al quale avevo assistito.
1Be!2 disse $npadist 1adesso lo sbraner lo sbraner sano sano. =o starosta lo picchier. Che disgraziato
pensa che poveraccio7 5 sai perch9 sta passando tutto questo... =itig0 con lui a una riunione con il burmistr, sai non ce
la fece pi&... 4n fatto inaudito7 5 quello si mise a dare il tormento ad $ntip. $desso se lo manger. @ un tale cagnaccio
un cane che >io mi perdoni il mio peccato e sa dove colpire. <li anziani pi& ricchi e di famiglia pi& numerosa quel
diavolo calvo non li tocca con lui invece andato in bestia7 Da mandato i figli di $ntip nell!esercito fuori turno quel
furfante imperdonabile quel cagnaccio che >io mi perdoni72.
)artimmo per la caccia.
/alisburgo /lesia luglio JQHK
L'UFFICIO
=!episodio accadde in autunno. <irovagavo da alcune ore con il fucile per i campi e probabilmente non sarei
tornato alla locanda postale sulla strada maestra per Kurs+ dove mi attendeva la mia trojka, se una pioggerellina
straordinariamente sottile e fredda che sin dal primo mattino mi perseguitava instancabile e impietosa come una
vecchia zitella non mi avesse costretto infine a cercare un riparo almeno temporaneo da qualche parte nelle vicinanze.
.entre decidevo da quale parte andare si present0 all!improvviso davanti ai miei occhi una bassa capanna vicino a un
campo coltivato a pisello. .i avvicinai alla capanna sbirciai sotto la tettoia di paglia e scorsi un vecchio decrepito che
mi ricord0 subito il caprone morente che Bobinson aveva trovato in una delle grotte della sua isola. Il vecchio era
seduto tutto rannicchiato strizzava i suoi occhietti offuscati e masticava rapidamente ma con cautela al pari di una
lepre "il poverino non aveva neanche un dente# un pisello secco e duro che faceva rotolare senza posa da un lato
all!altro della bocca. 5ra cos8 preso dalla sua occupazione che non si accorse del mio arrivo.
1'onnetto7 5hi nonnetto72 dissi io.
?uello smise di masticare inarc0 le sopracciglia e apr8 con sforzo gli occhi.
1Che c!32 biascic0 con voce rauca.
1>a che parte il villaggio pi& vicino32 domandai.
Il vecchio si rimise a masticare non mi aveva sentito. Bipetei la stessa domanda a voce pi& alta.
1;illaggio3... ma che cosa ti serve32.
1Bipararmi dalla pioggia2.
1Come32.
1Bipararmi dalla pioggia2.
1/82. 5 si gratt0 la nuca abbronzata. 1$llora vai da quella parte2 disse ad un tratto agitando confusamente le
mani 1allo... allora segui il boschetto e troverai una strada% tu lasciala stare quella strada gira a destra sempre a destra
a destra a destra... $rriverai ad $nan!evo. $ltrimenti prosegui per /itov+a2.
$vevo difficolt a capire il vecchio. I baffi gli erano di impaccio e per di pi& non articolava bene la lingua.
1>i dove sei32 gli domandai.
1Come32.
1>i dove sei32.
1>i $nan!evo2.
1Che fai qui allora32.
1Come32.
1Che cosa fai qui32.
1(accio il guardiano2.
1Il guardiano di che cosa32.
1>ei piselli2.
'on potei fare a meno di ridere.
1/cusa ma quanti anni hai32.
1>io solo lo sa2.
1Ci vedi male32.
1Come32.
1Ci vedi male32.
1.ale. 5 alle volte non sento neppure2.
1/cusa ma come fai a fare il guardiano32.
1?uesto lo sanno gli anziani2.
1<li anziani72 pensai guardando non senza compassione il povero vecchio. 5gli si tast0 prese dal petto un
pezzo di pane nero e si mise a succhiarlo come un bambino incavando con sforzo le guance gi di per s9 infossate.
.i diressi verso il boschetto girai a destra sempre a destra sempre a destra come mi aveva consigliato il
vecchio e arrivai infine in un grosso villaggio con una chiesa in muratura costruita secondo il nuovo stile vale a dire
con le colonne e un!enorme casa padronale con le colonne pure quella. <i da lontano attraverso la fitta trama della
pioggia avevo scorto un!isba pi& alta delle altre con il tetto di assicelle e due comignoli doveva essere la casa dello
starosta. .i diressi proprio in quella direzione nella speranza di trovare da lui un samovar t zucchero e panna non
completamente acida. In compagnia della mia cagna infreddolita salii sul terrazzino d!ingresso entrai nell!andito aprii
la porta ma invece delle solite suppellettili di una isba vidi alcuni tavoli pieni zeppi di carte due armadi rossi calamai
macchiati di inchiostro polverini di stagno del peso di un pud lunghissime penne d!oca e cos8 via. $ uno dei tavoli
sedeva un giovane sulla ventina con il viso gonfio e malaticcio gli occhi minuscoli la fronte unta le tempie smisurate.
5ra vestito come d!uso con un caffettano grigio di nanchino lustro sul bavero e sulla pancia.
1Che cosa volete32 mi domand0 alzando il capo come un cavallo che non si aspetta che lo prendano per il
muso.
1?ui vive il fattore... o...2.
1?uesto l!ufficio padronale principale2 mi interruppe. 1Io sono l!impiegato di turno... (orse non avete letto
l!insegna. =!insegna stata inchiodata l8 apposta2.
15 dove potrei asciugarmi 3 ?ualcuno nel villaggio ha un samovar32.
1Certo che abbiamo il samovar2 replic0 con aria d!importanza il giovane in caffettano grigio 1andate da padre
:imofe6 oppure nell!isba della servit& o da 'azar :aras* o da $grafena la pollivendola2.
1Con chi stai parlando imbecille che non sei altro3 =asciami dormire imbecille72 si ud8 una voce dalla
camera attigua.
15 venuto un signore chiede dove pu0 asciugarsi2.
1?uale signore32.
1'on so. Da un cane e un fucile2.
'ella stanza attigua scricchiol0 un letto. /i spalanc0 la porta ed entr0 un uomo sulla cinquantina grasso basso
con il collo taurino gli occhi sporgenti le guance straordinariamente tonde e lustro per tutto il viso.
1Che cosa volete32 mi domand0.
1$sciugarmi2.
1?uesto non il posto giusto2.
1'on sapevo che fosse un ufficio del resto sono pronto a pagare...2.
1(orse potete asciugarvi qui2 cambi0 idea il grassone 1ecco vi andrebbe bene qui32. .i condusse in un!altra
stanza ma non in quella dalla quale era uscito. 1?ui va bene32.
1;a bene... )otrei avere del t con la panna32.
1Certo subito. $desso toglietevi i vestiti e riposatevi il t sar pronto in un minuto2.
1$ chi appartiene questa tenuta32.
1$lla signora =osn6a+ova 5lena 'i+olaevna2.
4sc8. .i guardai attorno, lungo il tramezzo che separava la mia camera dall!ufficio c!era un enorme divano in
pelle% due sedie anch!esse di pelle con le spalliere altissime torreggiavano su entrambi i lati dell!unica finestra che dava
sulla strada. /ulle pareti tappezzate di carta da parato verde con arabeschi rosa erano appesi tre giganteschi quadri ad
olio. In uno era rappresentato un bracco con un collare azzurro e la scritta, -5cco la mia delizia- ai piedi del cane
scorreva un fiume sulla riva di fronte sotto un pino c!era una lepre di proporzione smisurate con le orecchie aguzze.
'ell!altro quadro due vecchi mangiavano un!anguria% dietro all!anguria si intravedeva in lontananza un portico greco con
la scritta, -:empio della /oddisfazione-. 'el terzo quadro si rappresentava una donna mezza nuda sdraiata en
raccourci, con le ginocchia rosse e i calcagni molto grossi. =a mia cagna senza esitare si infil0 con difficolt sotto il
divano e evidentemente vi trov0 molta polvere perch9 si mise a starnutire a pi& non posso. .i avvicinai alla finestra.
$ttraverso la strada che conduceva dalla casa padronale all!ufficio si allungavano delle assi in senso obliquo per terra,
precauzione oltremodo utile perch9 tutt!intorno a causa della nostra terra nera e della pioggia continua c!era un fango
da far spavento. $ccanto alla villa padronale che si affacciava sulla strada con il retro avveniva quello che
abitualmente accade presso le ville padronali, ragazze in scoloriti abiti di cotone si affaccendavano avanti e indietro% i
servi si trascinavano nel fango sostavano e si grattavano pensierosamente la schiena% il cavallo legato della guardia
rurale dimenava pigramente la coda e sollevando il muso in alto brucava la siepe% le galline crocchiavano% i tacchini
intisichiti si chiamavano fra loro. /ul terrazzino di una costruzione scura e fradicia probabilmente un bagno sedeva un
giovanotto robusto con la chitarra che cantava non senza audacia la famosa romanza,
Oh nel deserto mi allontaner0
da questi luoghi meravigliosi...
Il grassone ritorn0 nella mia camera.
1;i stanno portando il t2 mi disse con un affabile sorriso.
Il giovane dal caffettano grigio l!impiegato di turno sistem0 sul vecchio tavolo da gioco il samovar la teiera
un bicchiere con il piattino sbreccato un vasetto di panna e un mucchietto di ciambelle di Bolchovo dure come pietre. Il
grassone usc8 dalla stanza.
1Chi lui32 domandai all!impiegato. 1Il fattore32.
1'ient!affatto, era il capocassiere e ora diventato il capufficio2.
1.a qui da voi non c! un fattore32.
1'o. C! il burmistr, .icha6lo ;i+ulov ma non il fattore2.
15 l!amministratore c!32.
1Certo che c!, un tedesco =indamandol Karl Karl*% soltanto che lui non d ordini2.
15 chi d ordini qui da voi32.
1=a padrona in persona2.
1Dai capito7... 5 qui nel vostro ufficio ci sono molti impiegati32.
Il giovane ci pens0 su.
1/ei persone2.
15 chi sono32 domandai.
15cco, primo c! ;asili6 'i+olaevi il capocassiere% poi c! l!impiegato )tr suo fratello Ivan pure impiegato
l!altro Ivan impiegato anche lui% Kosnen+in 'ar+izov impiegato ed io non si finisce pi& di contarli2.
15 la vostra padrona ha molti servi32.
1'o non direi molti...2.
15 quanti32.
1/aranno centocinquanta2.
Bestammo entrambi in silenzio.
1>i! un po! e tu scrivi bene32.
Il giovane sorrise a tutti denti annu8 con il capo and0 e torn0 dall!ufficio per mostrarmi un foglio scritto di suo
pugno.
15cco la mia calligrafia2 disse sempre sorridendo.
<uardai il foglio, su un quarto di foglio grigiastro era scritto il seguente testo con una grafia bella e imponente,
OB>I'5
>all!ufficio padronale principale di $nan!evo al burmistr .icha6lo ;i+ulov n. OIM.
-:i viene ordinato di indagare immediatamente su chi la notte scorsa in stato di ubriachezza e cantando
canzoni sconvenienti ha attraversato il giardino Inglese svegliando e infastidendo la governante francese madame
5ug9nie. Che cosa stavano facendo i guardiani3 Chi era di guardia3 Chi ha permesso che avvenissero tali disordini3 :i
si ordina di indagare in tutti i dettagli sull!accaduto summenzionato e di fare immediato rapporto all!ufficio.
Il capufficio 'i+ola6 Chvostov-.
$ll!ordine era stato applicato un enorme sigillo stemmato con la scritta, -/igillo dell!ufficio padronale
principale di $nan!evo- e sotto c!era la postilla, -5seguire puntualmente. 5lena =osn6a+ova-.
1=!ha firmato la padrona vero32 domandai.
1/8 in persona, firma sempre tutto di suo pugno. $ltrimenti l!ordine non valido2.
15 allora manderete quest!ordine al burmistr!2.
1'ossignore. ;err lui qui a leggerselo. Cio gli verr letto lui non sa leggere2. =!impiegato rimase di nuovo
in silenzio. 15 allora32 aggiunse tutto fiero 1 scritto bene32
1/8 bene2.
1Il testo naturalmente non l!ho composto io in questo Kosnen+in un maestro2.
1Come3... >a voi gli ordini vengono composti prima in brutta copia32.
15 come altrimenti3 .ica possiamo scriverli direttamente in bella2.
15 quant! la tua paga3 domandai.
1:rentacinque rubli pi& cinque rubli per gli stivali2.
15 sei contento32.
1Certo che sono contento. 'on a tutti capita la fortuna di lavorare in ufficio qui da noi. Io devo dire sono
entrato qui per grazia di >io, mio zio fa il maggiordomo dalla padrona2.
15 ti trovi bene32.
1/8. $ dire il vero2 continu0 con un sospiro 1gli impiegati presso i mercanti per esempio stanno meglio di
noi. =oro stanno benissimo. >a noi ieri sera venuto un mercante da ;envo e ho parlato con un suo lavorante... /e la
passano bene niente da dire proprio bene2.
1)erch9 i mercanti danno uno stipendio maggiore32.
1>io ce ne scampi7 :i cacciano via se chiedi lo stipendio. 'o dal mercanti devi stare sulla parola a tuo rischio.
Il mercante ti d da mangiare da bere ti veste e tutto quanto. /e gli vai bene ti d anche di pi& di questo... =o stipendio
a che ti serve3 'on ce n! pi& bisogno... Il mercante poi vive alla buona alla russa secondo le nostre tradizioni, quando
sei in viaggio con lui se lui beve il t anche tu bevi il t% quello che mangia lui lo mangi anche tu. Il mercante... A come
posso dire3 A il mercante non come un nobile. Il mercante non fa i capricci se si arrabbia ti picchia ma la cosa finisce
l8. 'on sta l8 a fare paternali a rinfacciarti le cose... Invece con i nobili una tragedia7 'on gli sta mai bene niente, e
questo non va bene e quello non gli piace. <li dai un bicchiere d!acqua o una pietanza, -$h7 l!acqua puzza7 $h questa
pietanza puzza7- =e porti via ti fermi un po! dietro la porta e riporti la stessa acqua e la stessa pietanza, -5cco adesso s8
che va bene adesso non puzzano-. 5 le signore che cosa sono le signore ah7... 5 le signorine sono ancora peggio7...2.
1(ed6uE+a72 si ud8 la voce del grassone dall!ufficio.
=!impiegato usc8 lesto. Bevvi tutto il mio bicchiere di t mi sdraiai sul divano e mi addormentai. >ormii un
paio d!ore.
?uando mi svegliai avrei voluto alzarmi ma la pigrizia ebbe la meglio% chiusi gli occhi ma non presi di nuovo
sonno. >ietro il tramezzo nell!ufficio qualcuno chiacchierava a bassa voce. /enza volerlo mi misi ad ascoltare.
15 proprio cos8 'i+ola6 5remei2 diceva una voce 1proprio cos8. 'on si pu0 non tenerne conto% non si pu0
per niente... Dmm...2 e tossicchi0.
1.a credetemi <avrila $nton*2 obiett0 la voce del grassone 1forse non conosco gli usi di qui3 <iudicate
un po! voi2.
15 chi altri potrebbe conoscerli 'i+ola6 5remei3 ;oi qui si pu0 dire siete quello che conta di pi&. .a come
facciamo32 continuava la voce a me sconosciuta 1che cosa decidiamo 'i+ola6 5remei3 )ermettetemi la curiosit2.
1Che cosa decidiamo <avrila $nton*3 =!affare come dire dipende da voi, sembra che voi non abbiate molta
voglia2.
1;i prego 'i+ola6 5remei ma che dite3 Il nostro lavoro quello di contrattare commerciare il nostro
compito comprare. /iamo qui per questo 'i+ola6 5remei si pu0 dire2.
1Otto rubli2 disse posatamente il grassone. /i ud8 un sospiro.
1'i+ola6 5remei chiedete troppo2.
1'on posso fare altrimenti <avrila $nton*% ve lo dico davanti a >io non si pu02.
/i fece silenzio.
.i sollevai pian pianino e sbirciai attraverso una fessura del tramezzo. Il grassone mi dava le spalle. >i fronte
a lui era seduto un mercante sulla quarantina smilzo e pallido sembrava unto di olio. 'on smetteva di lisciarsi la barba
sbatteva le palpebre molto velocemente e storceva le labbra.
1/ono sorprendenti le messi quest!anno si pu0 dire2 prese a dire 1durante il viaggio non ho fatto che
ammirarle. $ partire da ;orone sorprendenti davvero di prima qualit per cos8 dire2.
1/8 le messi non sono male2 replic0 il capufficio 1eppure sapete <avrila $nton* l!autunno scompiglia e la
primavera fa quello che vuole2.
15 proprio cos8 'i+ola6 5remei, non si muove foglia che >io non voglia% avete detto proprio il vero... 'on
che il vostro ospite si svegliato32.
Il grassone si gir0... si mise in ascolto...
1'o dorme. .a possibile...2.
/i avvicin0 alla porta.
1'o dorme2 ripet9 e torn0 al suo posto.
15 allora 'i+ola6 5remei32 torn0 a dire il mercante 1dobbiamo concludere l!affaruccio... $llora 'i+ola6
5remei allora2 continuava sbattendo le palpebre senza posa 1due grigi e un bianco bont vostra e l82 e indic0 con
la testa la villa padronale 1sei e mezzo. ?ua la mano va bene32.
1?uattro grigi2 ribatt9 il capufficio.
1(acciamo tre72.
1?uattro grigi senza il bianco2.
1:re 'i+ola6 5remei2.
1:re e mezzo e non una copeca di meno2.
1:re 'i+ola6 5remei2.
1'on ditelo nemmeno <avrila $nton*2.
1.a che testardo che siete2 brontol0 il mercante. 1$llora meglio che concluda l!affare con la signora2.
1Come volete2 rispose il grassone 1potevate farlo sin dall!inizio7 Infatti perch9 darvi tanto disturbo3... /ar
molto meglio72.
1/u basta basta 'i+ola6 5remei. )erdete subito le staffe7 =!ho detto cos8 per dire2.
1'o infatti...2.
1Basta ho detto... ;i ho detto che scherzavo. :o! prendi i tuoi tre e mezzo che devo fare con te32.
1>ovevo prenderne quattro ma io come un imbecille ho avuto fretta2 gracchi0 il grassone.
1$llora l8 in casa sei e mezzo 'i+ola6 5remei il grano lo danno a sei e mezzo32.
1/ei e mezzo gi stabilito2.
1$llora qua la mano 'i+ola6 5remei2. Il mercante batt9 con le dita aperte il palmo del capufficio. 1Che >io
ci assista72. il mercante si alz0. 1$llora batjuka 'i+ola6 5remei adesso vado dalla signora mi faccio annunciare e le
dico che mi sono accordato con 'i+ola6 5remei per sei e mezzo2.
1/8 direte cos8 <avrila $nton*2.
1$desso incassate prego2.
Il mercante allung0 al capufficio un pacchetto di carta si inchin0 scosse il capo prese il berretto con due dita
drizz0 le spalle impresse al suo corpo un movimento ondeggiante e usc8 facendo scricchiolare decorosamente i suoi
stivali. 'i+ola6 5remei si avvicin0 alla parete e per quanto riuscii a vedere prese ad esaminare le carte che gli aveva
allungato il mercante. >alla porta spunt0 una testa rossa con le fedine folte.
15 allora32 domand0 la testa. 1@ andata come previsto32.
1Come previsto2.
1?uanto32.
Il grassone agit0 stizzito la mano indicando la mia stanza.
1$h va bene72 replic0 la testa e scomparve.
Il grassone si avvicin0 al tavolo si sedette apr8 un registro prese il pallottoliere e si mise ad addizionare e
sottrarre le biglie muovendo non il dito indice ma il medio della mano destra, pi& garbato.
5ntr0 l!impiegato.
1Che vuoi32.
1@ arrivato /idor da <olopl+i2.
1$h fallo venire. $spetta aspetta... ;a! prima a vedere se quel signore forestiero dorme o si svegliato2.
=!impiegato entr0 quatto nella mia stanza. )oggiai la testa sul carniere che mi faceva da cuscino e chiusi gli
occhi.
1>orme2 sussurr0 l!impiegato tornato in ufficio.
Il grassone brontol0 qualcosa fra i denti.
1/u chiama /idor2 disse infine.
Io mi rizzai di nuovo. 5ntr0 un contadino altissimo sulla trentina robusto rubicondo con i capelli castani e la
barbetta ricciuta. .ormor0 una preghierina davanti alle icone si inchin0 al capufficio afferr0 il cappello con tutte e due
le mani e si drizz0.
1/alve /idor2 disse il grassone picchiettando il pallottoliere.
1/alve 'i+ola6 5remei2.
1Be! com! la strada32.
1Buona 'i+ola6 5remei. 4n po! fangosa2. Il contadino parlava a voce bassa e pacata.
1:ua moglie sta bene32.
1Cos8 cos82.
Il contadino sospir0 e avanz0 con un piede. 'i+ola6 5remei infil0 la penna dietro l!orecchio e si soffi0 il naso.
1)erch9 sei venuto32 gli domand0 riponendo in tasca il fazzoletto a quadri.
1$scolta 'i+ola6 5remei vogliono dei falegnami da noi2.
15 allora non ne avete32.
1Certo che ne abbiamo 'i+ola6 5remei, la zona dove stiamo boschiva si sa. .a questo tempo di lavoro
'i+ola6 5remei2.
1:empo di lavoro7 /enti senti siete cos8 desiderosi di lavorare per gli altri e non vi piace lavorare per la vostra
padrona... .a la stessa cosa72.
1Il lavoro lo stesso certo 'i+ola6 5remei... ma...2.
15 allora32.
1=a paga molto... di pi&...2.
1.a guarda un po!7 /iete stati viziati troppo7 .a va via72.
1Bisogna anche dire 'i+ola6 5remei che il lavoro dura in tutto una settimana ma ci trattengono qui un mese.
Ora non basta il materiale ora ci mandano in giardino a pulire i vialetti2.
1.a guarda un po!7 =a padrona in persona ha dato l!ordine quindi non ho niente da discutere con te2.
/idor tacque e prese a dondolarsi ora su un piede ora sull!altro.
'i+ola6 5remei gir0 la testa da un lato e colp8 con vigore le biglie del pallottoliere.
1I nostri... contadini... 'i+ola6 5remei...2 disse infine /idor impappinandosi ad ogni parola 1mandano alla
signoria vostra... ecco... c!...2. 5gli infil0 la sua manona nell!armjak, all!altezza del petto e inizi0 a tirare fuori da l8 un
asciugamani piegato a disegni rossi.
1Che stai facendo3 Imbecille sei impazzito che fai32 lo interruppe in fretta il grassone. 1;a! va! nella mia
isba2 soggiunse quasi spingendo il contadino allibito 1l8 chiedi a mia moglie... ti dar del t io vengo subito va!. ;a! ti
ho detto2.
/idor usc8 dall!ufficio.
1Che razza di... orso72 gli borbott0 dietro il capufficio scuotendo il capo e tornando ai suoi conti.
$ll!improvviso per strada e poi sul terrazzino si ud8 urlare, 1Kupr6a7 Kupr6a7 Kupr6a non lo toccate pi&72 e
poco dopo entr0 in ufficio un uomo di bassa statura dall!aspetto tisico con un naso straordinariamente lungo grandi
occhi immobili e un contegno estremamente altero. Indossava una giacca logora di color adelaide o come si dice da
noi -odelloida- con il colletto di velluto e i bottoni minuscoli. )ortava un fascio di legna sulle spalle. $ccanto a lui si
accalcava una mezza dozzina di servi e tutti gridavano, 1Kupr6a7 Kupr6a non lo toccate pi&7 =!hanno promosso
fuochista fuochista72. .a l!uomo con la giacca dal collo di velluto non degnava della minima attenzione il baccano dei
suoi compagni rimanendo del tutto impassibile. Con passi misurati egli giunse sino alla stufa si tolse il suo carico si
rizz0 prese dalla tasca posteriore la tabacchiera strabuzz0 gli occhi e prese a ficcarsi nel naso meliloto tritato misto a
cenere.
$ll!ingresso di quella masnada rumorosa il grassone aveva assunto un!aria accigliata e si era alzato% ma
vedendo di che si trattava aveva sorriso chiedendo soltanto che non si urlasse perch9 nella stanza accanto c!era un
cacciatore che dormiva.
1?uale cacciatore32 domandarono un paio di voci all!unisono.
14n proprietario2.
1$h72.
1Che facciano pure baccano72 disse l!uomo con il colletto di velluto allargando le braccia 1che cosa me ne
importa3 =!importante che non mi tocchino. .i hanno promosso fuochista...2.
1(uochista7 (uochista72 torn0 a dire festosamente la combriccola.
1=a padrona ha ordinato2 continu0 quello stringendosi nelle spalle 1e voi aspettate... a voi vi promuoveranno
guardiani di porci. .entre io sono un sarto un buon sarto ho imparato il mestiere presso i primi maestri di .osca ho
cucito pure per i generali... questo non me lo toglier nessuno. 5 voi di che cosa potete andare fieri3... di che cosa eh3
vi siete forse emancipati3 /iete parassiti mangiaufo niente di pi&. /e mi lasciano libero io non muoio di fame io non
soccombo% datemi pure il passaporto vi pagher0 un buon obrok e far0 contenti i padroni. 5 voi invece3 .orireste
morireste come mosche ecco come stanno le cose72.
15 qui l!hai sparata grossa2 lo interruppe un giovanotto butterato e albino con la cravatta rossa e i gomiti
sdruciti 1tu l!hai avuto il passaporto ma i padroni non hanno avuto una copeca da te perch9 non hai guadagnato
neanche un soldo, sei tornato a malapena a casa e da allora hai soltanto il tuo caffettano2.
15 che ci posso fare Konstantin 'ar+iz*32 ribatte Kupr6an 1quando uno s!innamora finito perduto. :u
prova a metterti nei miei panni Konstantin 'ar+iz* e poi mi potrai giudicare2.
15 di chi ti sei andato a innamorare3 >i un mostro72.
1'o questo non dirlo nemmeno Konstantin 'ar+iz*2.
1.a chi vuoi convincere3 Io l!ho vista l!anno scorso a .osca l!ho vista con i miei occhi2.
1=!anno scorso si era davvero un po! sciupata2 osserv0 Kupr6an.
1'o signori2 prese a dire con voce sprezzante e incurante un uomo di alta statura smilzo con il viso coperto
di foruncoli arricciato e impomatato senza dubbio un cameriere 1lasciate che Kupr6an $fanas!i ci canti la sua
canzoncina. $llora cominciate Kupr6an $fanas!i72.
1/8 s82 incoraggiarono gli altri. 1$h s8 $le+sandra7 Dai gabbato Kupr6a non c! che dire... Canta Kupr6a7...
Brava $le+sandra72. ?uando parlano di un uomo i servi spesso per delicatezza usano la desinenza femminile.
1Canta72.
1?uesto non il luogo adatto per cantare2 replic0 Kupr6an con durezza 1questo l!ufficio padronale2.
15 a te cosa importa3 .iri forse a diventare impiegato32 replic0 Konstantin ridendo sguaiatamente. 1)otrebbe
pure essere72.
1>ipende tutto dal potere dei padroni2 not0 il poveretto.
1;edete un po! a che cosa mira che tipo37 $h7 $h72.
5 scoppiarono tutti a ridere alcuni saltarono addirittura. /i sganasciava pi& di tutti un ragazzino sui quindici
anni probabilmente figlio di un aristocratico fra la servit& indossava un panciotto con i bottoni di bronzo una cravatta
di colore lilla e aveva gi messo su una bella pancetta.
1.a senti un po! ammettilo Kupr6a2 disse tutto compiaciuto 'i+ola6 5remei visibilmente divertito e
intenerito 1ti trovi male a fare il fuochista3 @ un lavoro insulso vero32.
1Che volete che vi dica 'i+ola6 5remei2 disse Kupr6an 1adesso voi siete il nostro capufficio su questo non
si discute eppure anche voi vi siete trovato in disgrazia anche voi avete vissuto in una isba da contadino2.
1Bada bene per0 di non superare il limite2 lo interruppe con stizza il grassone 1imbecille con te stiamo
scherzando dovresti accorgertene e ringraziare che ci occupiamo di uno sciocco come te2.
1=!ho detto senza pensarci 'i+ola6 5remei scusate...2.
1/8 proprio senza pensarci2.
=a porta si spalanc0 ed entr0 di corsa un garzone.
1'i+ola6 5remei la padrona chiede di voi2.
1Chi sta dalla padrona32 domand0 al garzone.
1$+sin!6a 'i+itiEna e un mercante da ;envo2.
1;engo subito. 5 voi fratelli2 prosegu8 con voce persuasiva 1fareste meglio ad andare via di qui con questo
neoApromosso fuochista, se dovesse passare il tedesco mi farebbe subito rapporto2.
Il grassone si ravvi0 i capelli toss8 nella mano quasi completamente coperta dalla manica della giacca si
abbotton0 e si avvi0 dalla padrona camminando a gambe larghe. >opo un po! anche tutta la combriccola lo segu8
insieme a Kupr6a. Bimase solo il mio vecchio conoscente l!impiegato di turno. /i stava accingendo a fare la punta alle
penne ma poi si addorment0 sulla sedia. $lcune mosche approfittarono immediatamente dell!occasione e gli si
appiccicarono sulla bocca. 4na zanzara gli si pos0 sulla fronte allung0 per bene le sue zampette e infil0 lentamente nel
corpo morbido dell!impiegato tutto il suo pungiglione. =a testa rossa con le fedine che era spuntata poco prima fece di
nuovo capolino da dietro la porta guard0 e riguard0 poi entr0 nell!ufficio insieme al suo corpo abbastanza sgraziato.
1(ed6uE+a7 5hi (ed6uE+a7 .a stai sempre a dormire72 disse la testa.
=!impiegato spalanc0 gli occhi e salt0 in piedi.
1'i+ola6 5remei andato dalla padrona32.
1@ andato dalla padrona ;asili6 'i+olai2.
1$h72 pensai io. 15cco il capocassiere2.
Il capocassiere si mise a camminare per la stanza. >el resto pi& che camminare si muoveva quatto quatto e in
generale aveva un!aria felina. /ulle spalle gli ballonzolava una vecchia marsina nera con le code molto strette% teneva
una mano sul petto e con l!altra giocherellava di continuo con la cravatta di crine alta e stretta girando la testa con
sforzo. )ortava degli stivali di capretto senza scricchio e cos8 il suo passo era molto felpato.
1Oggi il proprietario Pa+uE+in ha chiesto di voi2 soggiunse l!impiegato.
1Da chiesto di me3 5 che cosa ha detto32.
1Da detto che stasera far un salto da :6ut6urev vi aspetter l8. ->evo parlare con ;asili6 'i+olai di una
faccenda- ma non ha detto di quale faccenda ha detto che lo sapete voi2
1Dmmm72 borbott0 il capocassiere e si avvicin0 alla finestra.
1'i+ola6 5remei in ufficio32 si ud8 una voce vibrante nell!andito e un uomo alto visibilmente adirato con
un viso irregolare ma espressivo e franco vestito abbastanza ammodo varc0 la soglia.
1'on c!32 domand0 gettando intorno una rapida occhiata.
1'i+ola6 5remei dalla padrona2 rispose il cassiere. 1Che cosa vi serve dite a me )avel $ndrei, potete
dirmelo... Che cosa volete32.
1Che cosa voglio3 ;oi volete sapere che cosa voglio32. Il cassiere annu8 dolorosamente con il capo. 1<li
voglio dare una lezione a quel pancione infame a quel vile spione... <lielo d0 io fare la spia72.
)avel si lasci0 cadere su una sedia.
1Che dite che dite )avel $ndrei3 Calmatevi... 'on vi vergognate3 /tate dimenticando di chi parlate )avel
$ndrei72 balbett0 il cassiere.
1>i chi sto parlando3 5 che me ne importa solo perch9 lo hanno promosso capufficio7 'iente da dire hanno
proprio scelto bene chi promuovere7 )roprio cos8, hanno lasciato entrare il caprone nell!orto72.
1Basta basta )avel $ndrei basta7 /mettetela... che sciocchezze sono queste32.
1Be! ora la ;olpe )atri+evna si messa a scodinzolare7... .a io l!aspetter02 disse )avel con rabbia e colp8 il
tavolo con la mano. 1$h eccolo che viene2 soggiunse guardando dalla finestra 1il lupo della favola. /ia il
benvenuto72. 5gli si alz0.
'i+ola6 5remei entr0 in ufficio. Il suo viso raggiava di contentezza ma alla vista di )avel si rannuvol0
leggermente.
1/alve 'i+ola6 5remei2 disse )avel in tono significativo andandogli incontro lentamente 1salve2.
Il capufficio non gli rispose. >alla porta spunt0 il viso del mercante.
1)erch9 non vi degnate di rispondermi32 prosegu8 )avel. 1>el resto no... no2 aggiunse 1non si fa cos8% con
le grida e le ingiurie non si conclude nulla. 'o meglio che mi diciate con le buone 'i+ola6 5remei perch9 mi
perseguitate3 )erch9 volete rovinarmi3 /u parlate2.
1?uesto non il luogo per darvi spiegazioni2 ribatt9 il capufficio non senza allarmarsi 1e neanche il
momento. .i meraviglio solo di questo devo ammetterlo, che cosa vi fa pensare che io vi voglia rovinare o che vi
perseguiti3 5 poi di grazia come potrei perseguitare voi3 'on lavorate mica nel mio ufficio2.
1.ai sia72 rispose )avel. 1Ci mancherebbe solo questo7 .a perch9 fingete 'i+ola6 5remei3... 5ppure capite
benissimo a cosa mi riferisco2.
1'o non capisco2.
1/8 che capite2.
1'o quant! vero Iddio non capisco2.
1/pergiurate addirittura7 /iete arrivato pure a questo3 >ite un po!, non avete paura di >io3 )erch9 non lasciate
in pace una povera ragazza3 Che cosa volete da lei32.
1>i chi state parlando )avel $ndrei32 domand0 il grassone fingendosi meravigliato.
1<i come se non sapeste di chi parlo3 )arlo di :at!6ana. $bbiate timore di >io di che cosa vi state
vendicando3 $bbiate vergogna, siete un uomo sposato avete figli alti come me invece io non voglio altro... voglio
sposarmi voglio agire onestamente2.
1.a che colpa ho )avel $ndrei3 =a padrona non vi permette di sposarvi, la volont di sua signoria7 Io che
c!entro32.
1;oi che c!entrate3 'on vi siete forse messo d!accordo con quella strega della governante3 'on avete
malignato alle sue spalle3 'on andate raccontando fandonie su quella ragazza indifesa3 'on per bont vostra che da
lavandaia l!hanno promossa sguattera3 5 se la picchiano e la fanno vestire di stracci non per merito vostro3...
;ergognatevi vergognatevi un vecchio come voi7 ;edrete che vi colpir una paralisi... dovrete risponderne dinanzi a
>io2.
1Offendete )avel $ndrei offendete... $vete ancora molto da ingiuriare32.
)avel scoppi0 di rabbia.
1Che3 )ensi forse di minacciarmi32 replic0 adirato. 1)ensi che abbia paura di te3 'o fratello non sono tipo
da spaventarmi7 >i che cosa devo aver paura3... Io mi troverei il pane dappertutto. )er te un altro paio di maniche7 :u
puoi vivere soltanto qui qui puoi calunniare rubare...2.
1<uarda un po! come ti sei montato la testa2 lo interruppe il capufficio che pure cominciava a perdere la
pazienza 1un infermiere un semplice infermiere un dottorucolo da niente% e ascoltalo parla come se fosse una persona
importante2.
1/8 un infermiere e senza questo infermiere vossignoria adesso marcirebbe al cimitero... 5 chi me lo ha fatto
fare a guarirvi32 aggiunse fra i denti.
1:u mi hai guarito3... 'o tu mi volevi avvelenare% tu mi hai fatto bere il succo di aloe2 disse il capufficio.
15 che potevo fare se su di te aveva effetto solo il succo di aloe32.
1=!aloe vietato dalle autorit mediche2 prosegu8 'i+ola6 1io ti denuncer0. :u volevi ammazzarmi ecco
come stanno le cose7 .a >io non te lo ha permesso2.
1Basta basta signori...2 prese a dire il cassiere.
1/mettila72 grid0 il capufficio. 1=ui voleva avvelenarmi7 =o capisci questo32
1Come se mi importasse qualcosa... $scolta 'i+ola6 5remei2 disse )avel disperato 1te lo chiedo per l!ultima
volta... mi hai costretto a farlo non ce la faccio pi&. =asciaci in pace hai capito3 $ltrimenti quanto vero Iddio finisce
male per uno di noi ti avverto2.
Il grassone perse le staffe.
1Io non ho paura di te2 gli url0 1mi senti moccioso3 Do avuto la meglio pure con tuo padre e anche a lui ho
rotto le corna7 Che ti serva da esempio stai attento72.
1'on mi ricordare mio padre 'i+ola6 5remei non me lo ricordare72.
1.a guardalo7 Chi sei tu per impedirmelo32.
1:i dico di non ricordarmelo72.
15 io ti sto dicendo di non passare il limite... )er quanto tu possa essere utile alla padrona come dici se dovr
scegliere fra uno di noi due non sarai tu caro mio a restare7 $ nessuno consentito ribellarsi stai attento72. )avel
tremava tutto per la rabbia. 15 quella ragazza :at!6ana ha avuto il fatto suo... 5 aspetta che ne avr dell!altro72.
)avel si scagli0 in avanti con la braccia alzate e il capufficio cadde pesantemente al suolo.
1=e manette mettetegli le manette2 url0 'i+ola6 5remei...
'on descriver0 l!epilogo di quella scena temo di avere gi offeso la sensibilit del lettore con il mio racconto.
?uel giorno stesso feci ritorno a casa. 4na settimana pi& tardi venni a sapere che la signora =osn6a+ova aveva
mantenuto a servizio presso di s9 sia )avel sia 'i+ola6 mentre aveva fatto deportare la ragazza :at!6ana, evidentemente
non aveva pi& bisogno di lei.
BIRJUK
4na sera me ne tornavo dalla caccia da solo in calesse. .ancavano circa otto verste per arrivare a casa la mia
brava cavallina trottava arzilla per la strada polverosa sbuffando e agitando le orecchie di tanto in tanto% la mia cagna
stanca non si allontanava di un passo dalle ruote posteriori quasi fosse legata al calesse. Il temporale avanzava verso di
noi. >i fronte oltre il bosco un enorme nembo violaceo si levava lentamente% lunghe nuvole grigie si propagavano
sopra e verso di me% i citisi in allarme tremavano e stormivano. =a calura soffocante si trasform0 all!improvviso in
freddo umido% le ombre si addensavano rapidamente. (rustai la cavalla con le redini scesi in un borro attraversai un
ruscello asciutto tutto ricoperto di giunchi risalii lungo il pendio e mi inoltrai nel bosco. =a strada si snodava dinanzi a
me tra fitti arbusti di nocciolo gi avvolti nell!ombra% avanzavo con difficolt. Il calesse sobbalzava sulle radici dure
delle querce secolari e dei tigli che intersecavano di continuo i profondi solchi longitudinali formati dalle ruote dei carri%
la mia cavalla cominciava a incespicare. 4n vento impetuoso romb0 all!improvviso in alto gli alberi rintronarono
grosse i gocce di pioggia picchiarono bruscamente schioccarono sulle foglie balen0 un lampo e si scaten0 il temporale.
=a pioggia venne gi& a torrenti. )rocedevo al passo e ben presto fui costretto a fermarmi% la mia cavalla affondava e io
non vedevo pi& niente a un palmo di naso. .i misi al riparo alla bell!e meglio sotto un ampio cespuglio. Bannicchiato e
con il viso coperto aspettavo pazientemente la fine del brutto tempo quando ad un tratto mi sembr0 di vedere al
bagliore di un lampo una figura alta sulla strada. <uardai fisso in quella direzione, quella stessa figura sembr0 quasi
spuntare da terra accanto al mio calesse.
1Chi l32 chiese una voce sonora.
15 tu chi sei32.
1/ono il guardaboschi di qui2.
>issi il mio nome.
1$h vi conosco. /tate andando a casa32.
1/8 ma vedi un po! che temporale...2.
1/i proprio un bel temporale2 rispose la voce.
4n lampo bianco invest8 il guardaboschi dalla testa ai piedi seguito immediatamente dal colpo breve e
scoppiettante del tuono. =a pioggia scrosci0 con raddoppiata violenza.
1'on finir presto2 continu0 il guardaboschi.
1Che fare32.
1;i accompagner0 alla mia isba se volete2 disse lui parlando a scatti.
1(ammi questo favore2.
1)rego accomodatevi2.
/i avvicin0 alla testa della cavalla la prese per il morso e la tir0. Ci muovemmo. .i mantenevo al cuscino del
cadesse che ondeggiava come -una navicella nel mare- chiamavo il cane. =a mia povera cavallina guazzava
penosamente con le zampe nella mota scivolava incespicava% il guardaboschi davanti alle stanghe oscillava ora a destra
ora a sinistra come un fantasma. )rocedemmo per un pezzo% poi finalmente la mia guida si ferm0. 1/iamo arrivati
signore2 disse con voce calma. Il cancelletto cigol0 alcuni cuccioli latrarono in coro. /ollevai il capo e alla luce di un
lampo intravidi una piccola isba al centro di un vasto cortile cinto da una siepe. >a una finestrella ardeva debolmente
un fuocherello. Il guardaboschi condusse il cavallo al terrazzino d!ingresso e buss0 alla porta. 1$rrivo arrivo72 si ud8
una vocina sottile e uno scalpiccio di piedi nudi% scricchiol0 il chiavistello e una bambina sui dodici anni con una
camiciola stretta in vita da una cordicella apparve sulla soglia con una lanterna in mano.
1(ai luce al signore2 le disse il guardaboschi 1io intanto metter0 il vostro calesse sotto la tettoia2.
=a bambina mi lanci0 uno sguardo e mi fece strada rientrando in casa. Io la seguii.
=a casa del guardaboschi consisteva di una sola stanza annerita dal fumo bassa e vuota senza soppalchi n9
tramezzi. 4n lacero tulup era appeso alla parete. /u una panca giaceva un fucile a una canna in un angolo si
ammonticchiava una pila di stracci due grossi vasi stavano accanto alla stufa. /ul tavolo ardeva una luina che
scoppiettava e poi languiva tristemente. )roprio al centro dell!isba pendeva una culla legata all!estremit di una lunga
pertica. =a bambina spense la lanterna si sedette su un minuscolo panchetto e prese a spingere la culla con la mano
destra mentre con la sinistra attizzava la luina. .i guardai intorno ed ebbi una stretta al cuore, non allegro entrare
nell!isba di un contadino di sera. Il bambino nella culla aveva un respiro pesante e affannato.
1.a sei sola qui32 domandai alla bambina.
1/8 sola2 rispose lei con una voce appena percettibile.
1/ei la figlia del guardaboschi32.
1/8 la figlia del guardaboschi2 sussurr0 lei.
=a porta cigol0 ed il guardaboschi varc0 la soglia abbassando il capo. /ollev0 la lanterna dal pavimento si
avvicin0 al tavolo e accese il lucignolo.
1'on siete abituato alla luina, vero32 disse scuotendo i ricci.
=o guardai. >i rado mi era capitato di vedere un giovane cos8, era alto aveva le spalle larghe e un corpo ben
modellato. $ttraverso la canapa fradicia della camicia si profilavano i suoi possenti muscoli. 4na nera barba ricciuta
copriva per met il suo volto rude e virile% sotto le larghe sopracciglia congiunte spuntavano due piccoli occhi castani
dallo sguardo fiero. 5gli appoggi0 le mani sui fianchi e si ferm0 davanti a me.
Io lo ringraziai e gli chiesi il suo nome.
1.i chiamo (oma2 rispose 1ma il mio soprannome Bir6u+2.
1$h dunque tu saresti Bir6u+32.
)resi ad osservarlo con rinnovata curiosit. >al mio 5rmola6 e da altri avevo spesso sentito raccontare del
guardaboschi Bir6u+ che tutti i contadini dei dintorni temevano come il fuoco. /econdo loro non c!era un!altra persona al
mondo in gamba come lui nel suo mestiere, 1'on si lascia portar via neanche un fascio di sterpi% a qualunque ora anche
a mezzanotte ti piomba addosso come la neve sulla testa e guai ad opporgli resistenza, forte e astuto come il diavolo...
5 non c! verso di corromperlo, n9 con la vod+a n9 con il denaro% non casca in nessun tranello. )i& di qualche volta
hanno tentato di eliminarlo ma non c! niente da fare2.
Cos8 parlavano di Bir6u+ i contadini dei dintorni.
1>unque tu saresti Bir6u+2 ripetei 1ho sentito parlare di te. >icono che non dai scampo a nessuno2.
1(accio il mio dovere2 rispose lui cupo 1non si deve mangiare a ufo il pane del padrone2.
/fil0 l!ascia da sotto la cintura si accovacci0 e si mise a spaccare una luina.
1'on hai moglie32 gli domandai.
1'o2 rispose e brand8 l!ascia.
15 morta32.
1'o... s8... morta2 soggiunse e si volt0 dall!altra parte.
Io tacqui egli alz0 gli occhi e mi scrut0.
15 fuggita con un borghese di passaggio2 disse poi con un sorriso crudele. =a bambina chin0 la testa% il
bambino si svegli0 e si mise a strillare la bambina si avvicin0 alla culla. 1:o! daglielo2 disse Bir6u+ infilandole in
mano un poppatoio impiastricciato. 15 ha abbandonato anche lui2 continu0 a mezza voce indicando il bambino. $nd0
verso l!uscio si ferm0 e si volt0 a guardare.
1;oi signore2 prese a dire 1forse non mangerete il nostro pane ma io a parte quello...2.
1'on ho fame2.
1Be! come volete. .etterei su il samovar ma non ho il t... ;ado a vedere che fa la vostra cavalla2.
4sc8 sbattendo la porta. Io mi guardai attorno un!altra volta. =!isba mi sembr0 ancora pi& triste di prima.
=!odore asprigno del fuoco ristagnante mi opprimeva fastidiosamente il respiro. =a bambina non si muoveva dal suo
posto e non alzava nemmeno gli occhi% ogni tanto dondolava la culla e si riaggiustava timidamente sulla spalla la
camiciola che le scendeva di continuo% le sue gambette nude penzolavano dalla sedia.
1Come ti chiami32 domandai.
14lita2 disse lei abbassando ancora di pi& il visetto triste.
Il guardaboschi entr0 e si sedette sulla panca.
1Il temporale sta finendo2 osserv0 dopo un breve silenzio 1se volete vi accompagner0 fuori dal bosco2.
.i alzai. Bir6u+ prese il fucile e esamin0 la carica.
1$ che ti serve quello32.
1/tanno combinando qualcosa nel bosco... $ Kob*li6 ;erch stanno abbattendo un albero2 disse in risposta al
mio sguardo interrogativo.
1)erch9 di qua riesci a sentirlo32.
1>al cortile si sente2.
4scimmo insieme. $veva cessato di piovere. In lontananza si addensavano ancora grossi cumuli di nubi ogni
tanto balenavano lunghi lampi ma sulle nostre teste gi si intravedeva qualche lembo di cielo azzurro cupo e le sterline
rilucevano attraverso le nuvole rade che scorrevano veloci. I profili degli alberi spruzzati di pioggia e battuti dal vento
cominciavano a distinguersi dalle tenebre. Ci mettemmo in ascolto. Il guardaboschi si tolse il berretto e si chin0 a terra.
15cco... ecco2 disse ad un tratto tendendo il braccio 1guarda un po! che notte hanno scelto2. Io non sentivo niente a
parte il fruscio delle foglie. Bir6u+ trasse il cavallo dalla tettoia. 1Cos8 forse2 disse a voce alta 1mi sfuggir2. 1;engo
con te a piedi... vuoi32. 1;a bene2 rispose e spinse indietro il cavallo 1lo prenderemo in un batter d!occhio e poi vi
accompagner0. $ndiamo2.
Ci avviammo, Bir6u+ avanti e io dietro. >io solo sa come facesse a riconoscere la strada si fermava solo di
tanto in tanto e esclusivamente per sentire i colpi d!ascia. 15cco2 borbottava fra i denti 1sentite3 sentite32. 1.a
dove32. Bir6u+ strinse le spalle. /cendemmo nel burrone il vento si acquiet0 per un attimo e allora potei udire i colpi
regolari della scure. Bir6u+ sbirci0 verso di me e scosse il capo. )rocedemmo fra le felci grondanti e le ortiche. /i ud8 un
tonfo sordo e prolungato...
1=!ha abbattuto...2 mormor0 Bir6u+.
Intanto il cielo continuava a schiarire nel bosco c!era un filo di luce. (inalmente uscimmo dal burrone.
1$spettate qui2 mi sussurr0 il guardaboschi poi si pieg0 sollev0 il fucile e spar8 tra i cespugli. Bimasi in ascolto
attento anche al minimo rumore. $ttraverso l!ininterrotto sibilo del vento mi pareva di udire deboli suoni in lontananza,
un!ascia batteva cautamente sui rami delle ruote scricchiolavano un cavallo sbuffava... 1>ove stai andando3 $lto l72
tuon0 all!improvviso la voce metallica di Bir6u+. 4n!altra voce grid0 lamentosamente simile al verso di una lepre... =a
lotta era incominciata. 1:utte balle tutte balle2 ripeteva ansando Bir6u+ 1di qua non scappi...2. .i precipitai in
direzione del frastuono e raggiunsi incespicando ad ogni passo il luogo della battaglia. )resso un albero abbattuto il
guardaboschi si muoveva per terra, teneva il ladro sotto di s9 e gli legava le mani dietro la schiena con la cintura. .i
avvicinai. Bir6u+ si alz0 e lo mise in piedi. ;idi un contadino fradicio lacero con una lunga barba arruffata. $ttaccato a
un carretto l8 accanto c!era un ronzino malandato coperto a met da una ruvida stuoia. Il guardaboschi non fiatava
anche il contadino taceva e agitava solo il capo.
1=ascialo andare2 sussurrai in un orecchio a Bir6u+ 1te lo pago io l!albero2.
Bir6u+ in silenzio prese il cavallo per il ciuffo con la mano sinistra con la destra teneva il ladro per la cintura.
1/u girati imbecille72 profer8 severamente. 1)rendete quell!ascia2 biascic0 il contadino. 1)erch9 buttar via
un!ascia32 disse il guardaboschi e la raccolse. Ci mettemmo in cammino. Io li seguivo... Cominci0 di nuovo a
piovigginare e ben presto venne gi& un acquazzone. Con molta fatica raggiungemmo l!isba. Bir6u+ lasci0 in mezzo al
cortile il ronzino catturato condusse il contadino dentro gli allent0 il nodo della cinghia intorno alle braccia e lo fece
sedere in un cantuccio. =a bambina che si era addormentata accanto alla stufa sobbalz0 e prese a guardarci spaventata
e silenziosa. .i sedetti sulla panca.
1$h come viene gi&2 osserv0 il guardaboschi 1vi tocca aspettare. 'on volete sdraiarvi32.
1<razie2.
1)er riguardo a voi lo rinchiuderei nel ripostiglio2 disse indicando il contadino 1ma vedete il
chiavistello...2.
1=ascialo stare qui non lo toccare2 lo interruppi.
Il contadino mi guard0 di sottecchi. Io detti la parola a me stesso che avrei liberato quel poveraccio a
qualunque costo. /e ne stava seduto immobile sulla panca. $lla luce della lanterna potei scorgere il suo viso smunto e
rugoso le gialle sopracciglia spioventi gli occhi inquieti il corpo magro... =a bambina si sdrai0 per terra proprio ai suoi
piedi e si riaddorment0. Bir6u+ sedeva accanto al tavolo con la testa poggiata sulle mani. 4n grillo strideva in un
angolo... la pioggia picchiettava sul tetto e scivolava sulle finestre% ce ne stavamo tutti in silenzio.
1(oma Kuz!mi2 disse ad un tratto il contadino con voce sorda e rotta 1ehi (oma Kuz!mi2.
1Che vuoi32.
1=asciami andare2.
Bir6u+ non rispondeva.
1=asciami andare... colpa della fame... lasciami andare2.
1;i conosco bene2 replic0 il guardaboschi cupamente 1siete tutti uguali al villaggio, uno pi& ladro dell!altro2.
1=asciami andare2 ripeteva il contadino 1il fattore... siamo rovinati... lasciami andare72.
1Bovinati7... .a a nessuno consentito rubare2.
1=asciami andare (oma Kuz!mi... non mi rovinare. Il vostro padrone lo sai bene mi divorer2.
Bir6u+ si gir0. Il contadino tremava come in preda alla febbre. $gitava la testa e aveva il respiro irregolare.
1=asciami andare2 ripeteva con mesta disperazione 1lasciami andare in nome di >io lasciami andare7 Io ti
ricompenser0 com! vero Iddio. =!ho fatto per fame quant! vero Iddio... i bambini piangono... lo sai anche tu. .e la
passo proprio male2.
1.a non una buona ragione per rubare2.
1Il cavallino2 continuava il contadino 1almeno il cavallino... l!unica bestia che ho... ma lasciami andare72.
1:i dico di no. $nche io sono un dipendente, anche io devo rendere conto. 'on devo farvela passare liscia2.
1=asciami andare7 Il bisogno (oma Kuz!mi il bisogno ecco cos! stato... lasciami andare72.
1;i conosco bene72.
1.a lasciami andare72
1'on abbiamo niente da dirci io e te% stai seduto tranquillo altrimenti mi capisci vero3 'on vedi che c! un
signore32.
Il poveretto abbass0 il capo... Bir6u+ sbadigli0 e poggi0 la testa sul tavolo. 'on smetteva di piovere. Io
aspettavo gli eventi.
Il contadino si raddrizz0 all!improvviso. $veva gli occhi accesi d!ira e il viso rosso. 1/u mangiami su
strozzami2 prese a dire stringendo gli occhi e abbassando gli angoli delle labbra 1su assassino maledetto bevi il
sangue cristiano bevi...2.
Il guardaboschi si volt0.
1>ico a te a te zoticone a te sanguisuga72.
1.a sei ubriaco che ti metti a sbraitare32 disse il guardaboschi sbalordito. 1/ei forse impazzito32.
14briaco7... non con il tuo denaro maledetto assassino bestia bestia bestia72.
15hi tu 7 $desso ti faccio vedere io7...2.
1Che me ne importa3 :anto lo stesso dove potrei andare senza cavallo3 Colpiscimi e facciamola finita,
morire di fame o cos8 lo stesso. Che muoiano tutti, moglie figli... falli morire tutti... .a tu aspetta ch9 arriver l!ora di
fare i conti72.
Bir6u+ si alz0.
1Colpisci colpisci2 diceva il contadino con voce efferata 1colpisci su...2. =a bambina era balzata
rapidamente in piedi e lo fissava. 1Colpisci7 Colpisci72.
1/ta! zitto72 tuon0 il guardaboschi e avanz0 di un paio di passi.
1Basta basta (oma72 gridai io. 1=ascialo stare... che vada con >io2.
1'on star0 zitto2 continuava il disgraziato. 1Crepare in un modo o nell!altro lo stesso. /ei un assassino una
bestia per te non c! una fine adatta... .a stai sicuro che non continuerai a spadroneggiare a lungo7 :i tireranno il collo
stai pur certo72.
Bir6u+ lo afferr0 per le spalle... Io mi lanciai in difesa del contadino...
1'on mi toccate signore72 mi grid0 il guardaboschi.
'on avrei avuto paura delle sue minacce e gi protendevo il braccio ma lui con mia somma sorpresa con un
solo movimento lev0 la cinta dai gomiti del contadino lo afferr0 per il bavero gli calc0 il berretto sugli occhi spalanc0
la porta e lo scaravent0 fuori.
1$l diavolo tu e il tuo cavallo72 gli grid0 dietro 1e bada bene che la prossima volta...2.
:orn0 in casa e si mise a frugare in un angolo.
1/ai Bir6u+2 dissi infine 1mi hai stupito tu a quanto vedo sei un bravo ragazzo2.
1Basta cos8 signore2 mi interruppe indispettito 1per favore non parlatene a nessuno. @ meglio che vi
riaccompagni2 soggiunse poi. 1'on vi conviene aspettare che smetta di piovere...2.
In cortile si ud8 lo scricchiolio del carretto del contadino.
15cco che se l! svignata72 borbott0 1ma gliela faccio vedere7...2.
.ezz!ora pi& tardi si congedava da me sul limitare del bosco.
DUE PROPRIETARI
Do gi avuto l!onore di presentarvi benevoli lettori alcuni dei signori miei vicini. $ proposito "per gli scrittori
capita tutto a proposito# permettetemi adesso di presentarvi altri due proprietari nelle tenute dei quali sono spesso
andato a caccia due persone estremamente rispettabili leali e unanimemente stimate in parecchi distretti.
)er primo vi descriver0 il generaleAmaggiore a riposo ;6aeslav Illarionovi Chval*ns+i6. Immaginate un uomo
alto un tempo snello ora leggermente inflaccidito per nulla decrepito anzi piuttosto giovanile nel pieno della
maturit nel fior fiore degli anni come si dice. Certo i tratti del suo viso un tempo regolari ma ancora piacevoli
adesso sono un po! cambiati le guance si sono appesantite un fitto reticolo di rughe gli circonda a raggiera gli occhi gli
mancano alcuni denti come disse /aadi secondo la testimonianza di )uE+in% i capelli biondi per lo meno quelli che gli
sono rimasti sono diventati violacei grazie ad una sostanza comprata alla fiera equina a Bomn da un ebreo che fingeva
di essere armeno. :uttavia ;6aeslav Illarionovi ha un!andatura vivace ride sonoramente fa tintinnare gli speroni si
arriccia i baffi e suole definirsi un vecchio cavalleggero mentre com! noto i veri vecchi non si autodefiniscono mai tali.
>i solito indossa una finanziera abbottonata fino al collo una cravatta alta con colletto inamidato e pantaloni grigi
picchiettati di foggia militare% non calca il berretto direttamente sulla fronte lasciando cos8 la nuca completamente
scoperta. @ un!ottima persona ma con idee e abitudini piuttosto strane. )er esempio, non riesce in alcun modo a trattare
come suoi pari nobili decaduti o senza grado. )arlando con loro di solito li guarda di sottecchi premendo forte la
guancia sul colletto duro e bianco oppure si mette a fissarli con uno sguardo freddo e immobile tace per un po! e
muove tutta la calotta di pelle sotto i capelli% addirittura pronuncia le parole in maniera diversa e non dice per esempio,
-;i ringrazio )avel ;asil!i- oppure -)rego da questa parte .cha6lo Ivan*- ma "8i-grazio, 3all 9sili" oppure "pre-
sta- parte, %ic-al #any". Con le persone che si trovano sui gradini pi& bassi della scala sociale egli si comporta in
maniera ancora pi& strana, non li guarda neppure e prima di spiegare che cosa vuole o dare un ordine con una faccia
preoccupata e sognante ripete alcune volte di fila, 1Come ti chiami3... Come ti chiami32 accentuando in modo
particolarmente brusco la prima parola -come- e pronunciando le altre velocemente il che rende la sua frase molto
simile al verso della quaglia maschio. @ un faccendone e un terribile taccagno eppure un cattivo amministratore, ha
assunto nella sua amministrazione un maresciallo di cavalleria un ucraino una persona oltremodo stupida. >el resto
per quanto riguarda l!amministrazione di un!azienda nessuno da noi ha mai superato quell!importante funzionario di
)ietroburgo che avendo notato dai rapporti del suo fattore che gli essiccatoi della sua tenuta si incendiavano spesso con
la conseguente perdita di molto grano eman0 un ordine severissimo, a partire da quel momento non mettere pi& i
covoni ad essiccare finch9 il fuoco non fosse completamente estinto. =o stesso funzionario fece la pensata di seminare
tutti i suoi poderi a papavero in seguito a un calcolo estremamente semplice, il papavero pi& caro della segala pertanto
seminare il papavero pi& conveniente. /empre lui ordin0 alle contadine sue suddite di portare il kokonik secondo un
modello inviatogli da )ietroburgo% e difatti da allora le contadine nella sua tenuta portano i kokonik... solo che lo
portano sopra il fazzoletto... .a torniamo a ;6aeslav Illarionovi. ;6aeslav Illarionovi un ammiratore sperticato
del gentil sesso e non appena vede per un viale della capitale del suo distretto una bella personcina le si mette subito alle
calcagna ma comincia subito a zoppicare questa la cosa degna di nota. $ma giocare alle carte ma solo con le persone
di grado inferiore cos8 loro lo chiamano -vostra eccellenza- e lui pu0 rimbrottare e strapazzare a suo piacimento.
?uando gli capita di giocare con il governatore e con qualche alto funzionario in lui avviene un mutamento
straordinario, sorride annuisce li guarda negli occhi tutto latte e miele... $ddirittura perde senza protestare.
;6aeslav Illarionvi non un grande amante della lettura e quando legge muove continuamente baffi e sopracciglia
come se un!onda gli attraversasse il viso dal basso verso l!alto. /ul viso di ;6aeslav Illarionvi questo movimento
ondulatorio particolarmente notevole allorch9 gli capita "in presenza di ospiti s!intende# di scorrere le colonne del
-Pournal des >9bats-. $lle elezioni riveste un ruolo abbastanza significativo ma rifiuta il titolo onorifico di maresciallo
della nobilt per tirchieria. 1/ignori2 dice al nobili che di solito insistono perch9 assuma la carica parlando con tono
protettivo e indipendente 1vi sono grato per l!onore che mi fate ma ho deciso di dedicare il mio tempo libero alla
solitudine2. >etto questo gira alcune volte la testa a destra e a sinistra e poi comprime con dignit mento e guance sulla
cravatta. >a giovane aveva fatto l!aiutante di qualche personaggio in vista che egli suole chiamare solo per nome e
patronimico% dicono che egli non ricoprisse solo mansioni da aiutante ma che per esempio vestito in alta uniforme e
abbottonato da cima a fondo facesse fare il bagno di vapore al suo capo ma non si pu0 certo credere a tutte le dicerie.
>el resto il generale Chval*ns+i6 stesso non ama parlare del servizio prestato il che risulta abbastanza strano% inoltre
pare che anche lui non abbia fatto la guerra. Il generale Chval*ns+i6 abita in una casetta da solo% nella sua vita non ha
mai sperimentato la felicit coniugale pertanto ancora adesso viene considerato uno scapolo e persino un buon partito.
In compenso ha una governante una donna sulla trentina con occhi e sopracciglia neri pienotta fresca e baffuta che
nei giorni feriali indossa abiti inamidati e di domenica sfoggia persino le maniche di mussolina. ;6aeslav Illarionovi
fa una bella figura agli importanti pranzi di gala che i proprietari danno in onore di governatori e altre autorit, allora si
pu0 dire che egli si trovi nel suo elemento. In tali occasioni egli di solito siede se non proprio alla destra del
governatore molto vicino all!autorit% all!inizio del pranzo mantiene un comportamento molto dignitoso e gettandosi
all!indietro senza girare la testa per0 lancia occhiate di sbieco alle nuche rotonde e ai colletti rigidi degli ospiti% verso la
fine del pranzo invece diventa pi& allegro inizia a sorridere in tutte le direzioni "all!indirizzo del governatore ha sorriso
sin dall!inizio# alle volte propone persino un brindisi in onore del gentil sesso ornamento del nostro pianeta secondo le
sue parole. Il generale Chval*ns+i6 se la cava benino anche in tutte le occasioni solenni e ufficiali agli esami alle
consacrazioni delle chiese alle riunioni alle mostre% un maestro anche nel ricevere le benedizioni. >urante i viaggi
nel traghettamenti e in altre circostanze del genere i servi di ;6aeslav Illarionvi non fanno rumore n9 urlano% al
contrario scostando la gente o facendo avanzare la carrozza dicono con gradevole voce baritonale, 1)ermesso
permesso fate passare il generale Chval*ns+i62 oppure 1=a carrozza del generale Chvalins+i6...2 )er la verit la
carrozza di Chval*ns+i6 ha una forma piuttosto antiquata% le livree dei lacch sono alquanto lise " anche inutile
ricordare che sono grigie con le guarnizioni rosse#% anche i cavalli sono un po! anzianotti e hanno fatto ormai il loro
dovere ma ;6aeslav Illarion* non ha pretese in fatto di eleganza e non ritiene conveniente per la propria condizione
gettare polvere negli occhi. Chval*ns+i6 non particolarmente dotato del dono dell!eloquenza o forse non ha occasione
per far bella mostra della sua favella in quanto non solo non sopporta le discussioni ma anche le obiezioni in generale e
evita accuratamente le lunghe disquisizioni di qualunque genere soprattutto con i giovani. >ifatti pi& prudente cos8
altrimenti con i giovani d!oggi un guaio, come niente ti prendono la mano e non ti rispettano pi&. >avanti ai superiori
Chval*ns+i6 per lo pi& tace mentre con le persone di grado inferiore che egli disprezza visibilmente ma che sono le
sole che frequenta fa discorsi bruschi e a scatti usando incessantemente frasi come, 1/ono sciocchezze le vostre2
oppure 1/ono infine costretto a farvi notare caro signore...2 o ancora, 1:uttavia dovete rendervi conto con chi avete a
che fare2 e cos8 via. =o temono in particolare direttori postali assessori permanenti e maestri delle stazioni di posta. $
casa sua non invita nessuno e vive cos8 dicono da vero taccagno. 'onostante tutto egli un magnifico proprietario.
14n veterano un uomo integro di sani principi vieu: grognard, dicono di lui i vicini. /olo il procuratore del
governatorato si permette di sorridere quando si menzionano in sua presenza le ottime e solide qualit del generale
Chval*ns+i6 ma a che punto pu0 arrivare l!invidia7...
$desso per0 passiamo all!altro proprietario.
.ardari6 $pollon* /tegunov non assomigliava per nulla a Chval*ns+i6% improbabile che abbia prestato
servizio da qualche parte e non si mai considerato un bell!uomo. .ardari6 $pollon* un vecchietto bassino
grassoccio calvo con il doppio mento le manine morbide e una considerevole pancetta. 5 molto ospitale e un gran
mattacchione se la spassa come si dice% sia d!inverno che d!estate indossa una vestaglia a strisce imbottita. Da un solo
punto in comune con il generale Chval*ns+i6, anche lui scapolo. )ossiede cinquecento anime. .ardari6 $pollon* si
occupa della sua tenuta in modo piuttosto superficiale% una decina di anni fa per non restare indietro con i tempi
compr0 da Butenop a .osca una trebbiatrice la chiuse a chiave nella rimessa e si mise l!anima in pace. $ volte nelle
belle giornate estive ordina di attaccare il calessino e va nei campi a controllare il grano o a cogliere i fiordalisi.
.ardari6 $pollon* vive completamente all!antica. $nche la sua casa all!antica, nell!ingresso c! odore di kvas, com!
tipico di cuoio e candele di sego sulla destra c! un armadio con le pipe e gli asciugamani% in sala da pranzo ci sono
ritratti di famiglia mosche un grande vaso di geranio e un pianoforte scordato% nel salotto ci sono tre divani tre tavoli
due specchi e un orologio rauco con lo smalto annerito e le lancette di bronzo cesellato% nello studio un tavolo ricoperto
di carte dei paraventi azzurrini rivestiti di quadretti ritagliati da diverse opere del secolo scorso scaffali ricolmi di libri
maleodoranti ragni e polvere nera una sedia imbottita una finestra all!italiana e una porta ermeticamente chiusa che d
sul giardino... Insomma tutto secondo la tradizione... Da un sacco di servi e tutti vestiti all!antica, lunghi caffettani
azzurri con il collo alto pantaloni di colore incerto panciotti corti giallini. /i rivolgono agli ospiti chiamandoli
"batjuka". /i occupa dell!amministrazione un burmistr di origine contadina che ha una barba lunga quanto il suo tulup*
alla casa invece bada una vecchietta rugosa e tirchia con il capo sempre avvolto in un fazzoletto marrone. =a scuderia di
.ardari6 $pollon* comprende trenta cavalli di tipo assortito% egli solito viaggiare in una carrozzella fatta in casa
pesante centocinquanta pudy. $ccoglie gli ospiti con grande cordialit e li fa mangiare a volont cio grazie alle
propriet inebrianti della cucina russa li priva del tutto di ogni possibilit di occuparsi di altro che non sia il pr9rence.
=ui stesso non si occupa d!altro e ha smesso persino di leggere ;l libro dei sogni. .a di proprietari simili in Bussia ce ne
sono ancora molti. ;i potrete domandare allora per quale ragione stia parlando di lui a che scopo3... Invece di darvi una
risposta permettete che vi descriva una delle mie visite a .ardari6 $pollon*.
$rrivai da lui una sera d!estate verso le sette. $ casa sua si era appena terminato di celebrare il vespro e il
prete un giovanotto dall!aria estremamente timida appena uscito dal seminario era seduto in salotto accanto alla porta
proprio sulla punta della sedia. .ardari6 $pollon* mi accolse con estrema gentilezza come sempre, si rallegrava
sinceramente dell!arrivo di ogni ospite e d!altra parte lui stesso era un uomo eccellente. Il prete si alz0 e prese il
berretto.
1$spetta aspetta batjuka, disse .ardari6 $pollon* al prete trattenendo la mia mano 1non andare via... Do
ordinato che ti portino della vod+a2.
1Io non bevo2 mormor0 il prete imbarazzato e arross8 sino alle orecchie.
1Che sciocchezze sono mai queste7 Com! possibile non bere nel vostro servizio72 replic0 .ardari6
$pollon*. 1.iE+a7 PuE+a7 =a vod+a per il signore72.
PuE+a un vecchio alto e smilzo sull!ottantina entr0 con un bicchierino di vod+a su un vassoio scuro chiazzato
di macchie marroncine.
Il prete fece per rifiutare.
1Bevi batjuka, non fare complimenti non sta bene2 osserv0 il padrone di casa con tono di rimprovero.
Il povero giovanotto obbed8.
1Bene adesso batjuka, puoi andare2.
Il prete inizi0 a fare riverenze.
1/u va bene va bene va! pure... Che persona meravigliosa2 prosegu8 .ardari6 $pollon* seguendolo con lo
sguardo 1sono molto soddisfatto di lui solo che ancora giovane. 'on fa che sermoni e poi non beve vod+a. .a voi
piuttosto batjuka!... Come state3 $ndiamo sul balcone guardate che magnifica serata2.
4scimmo sul balcone ci sedemmo e ci mettemmo a chiacchierare. .ardari6 $pollon* gett0 un!occhiata in
basso e si agit0 all!improvviso.
1>i chi sono quelle galline3 >i chi sono quelle galline32 grid0 1di chi sono quelle galline che razzolano per il
giardino3... PuE+a PuE+a7 ;a! subito a informarti di chi sono quelle galline che razzolano per il giardino... >i chi sono
quelle galline3 ?uante volte l!ho vietato quante volte ve l!ho detto32.
PuE+a corse via.
1Che sfacelo72 ripeteva .ardari6 $pollon* 1che orrore72.
=e povere galline due picchiettate e una bianca con la cresta me le ricordo come fosse adesso continuavano a
razzolare placidamente sotto i meli esprimendo solo di tanto in tanto i propri sentimenti con il loro prolungato
chiocciare quando all!improvviso PuE+a senza berretto con un bastone in mano in compagnia di altri tre servi
attempati si lanciarono tutti insieme a rincorrere le bestie. 5bbe inizio lo spettacolo. =e galline starnazzavano agitavano
le ali saltavano schiamazzavano in modo assordante% i servi correvano inciampavano cadevano% il padrone gridava
dal balcone come impazzito, 1)rendetele prendetele prendetele prendetele7 >i chi sono quelle galline32. (inalmente
uno dei servi riusc8 ad afferrare la gallina con la cresta schiacciandola con il petto per terra in quello stesso istante dalla
strada salt0 oltre la siepe del giardino una bambina sugli undici anni tutta arruffata e con un bastoncino in mano.
1$h ecco di chi sono le galline72 esclam0 trionfante il possidente. 1/ono le galline del cocchiere 5rmil7 5cco
l8 che ha voluto mandato a scacciarle la sua 'atal!+a... (orse non ha voluto mandare )araEa2 aggiunse a mezza voce e
sogghign0 in maniera allusiva 1ehi7 PuE+a7 =ascia stare le galline, porta qui 'atal!+a2.
.a prima che il trafelato PuE+a riuscisse a raggiungere la bambina spaventata da non so dove spunt0 la
governante che la afferr0 per un braccio e la colp8 alcune volte sulla spalla...
1Cos8 cos82 intervenne il proprietario 1to! to! to!7... 5 prendile le galline $vdot!6a2 aggiunse a voce alta e poi
si rivolse a me con il viso raggiante, 1Che battuta stata eh batjuka! Do persino sudato guardate2...
5 .ardari6 $pollon* scoppi0 a ridere.
Ci trattenemmo sul balcone. =a sera era davvero straordinariamente bella.
Ci servirono il t.
1>ite un po! .ardari6 $pollon*2 esordii 1sono vostre quelle case l8 sulla strada oltre il vallone32.
1/8 perch932.
1Come avete potuto .ardari6 $pollon*3 @ un vero peccato. =e case assegnate ai contadini sono pessime
anguste non si vede un alberello tutt!intorno non c! nemmeno un vivaio il pozzo uno solo e pure quello non serve a
niente. 'on potevate trovare un altro posto3... 5 dicono che avete tolto loro persino le vecchie canapaie32.
15 che cosa ci posso fare3 Colpa della delimitazione delle terre2 mi rispose .ardari6 $pollon*. 1$ me questa
delimitazione mi sta proprio qui2. 5 indic0 la nuca. 15 non ci traggo nemmeno alcun vantaggio da questa delimitazione.
5 so benissimo che ho tolto loro le canapaie e non ho scavato nemmeno un vivaio batjuka. Io sono una persona
semplice mi comporto all!antica. )er me se sei padrone devi agire da padrone se sei contadino devi agire da
contadino... 5cco come la penso2.
'on c!era nulla da ribattere naturalmente a una risposta cos8 chiara e convincente.
1)er di pi&2 continu0 1anche i contadini l8 sono cattivi in disgrazia. /oprattutto quelle due famiglie% la
buonanima di mio padre che >io l!abbia in gloria non le amava non le amava per niente. 5 io sono convinto che se il
padre ladro anche il figlio ladro% dite quel che volete al proposito... Oh il sangue il sangue una cosa importante7
Io ve lo confesso di quelle due famiglie ne ho mandati a fare il soldato parecchi anche se non era il loro turno e cos8 li
ho separati chi da una parte chi dall!altra ma non si estinguono che fare3 /ono prolifici quei maledetti2.
'el frattempo l!aria si era completamente acquietata. /olo di tanto in tanto ci giungevano folate di vento% una di
esse morendo nei pressi della casa ci port0 all!orecchio colpi frequenti e cadenzati che si diffondevano dalla scuderia.
.ardari6 $pollon* si era appena portato alle labbra il piattino pieno di t dilatando le narici come fanno tutti i veri
russi quando sorbiscono il t ma si ferm0 si mise in ascolto annu8 inghiott8 e posando il piattino sul tavolo con un
sorriso bonario e imitando quasi involontariamente i colpi fece, 1:... t... t... t72.
1Che cos!32 domandai meravigliato.
1=8 stanno frustando un birichino dietro mio ordine... Il dispensiere ;as6a se volete saperlo...2.
1?uale ;as6a32.
1?uello che ci ha servito a pranzo qualche giorno fa. ;a in giro con delle fedine lunghe cos82.
=o sdegno pi& irruente non avrebbe retto contro lo sguardo chiaro e mite di .ardari6 $pollon*.
1Che avete giovanotto che avete32 mi disse scuotendo il capo. 1/ono forse un delinquente perch9 mi
guardate cos83 Chi ama punisce, lo sapete anche voi2.
4n quarto d!ora pi& tardi mi congedai da .ardari6 $pollon*. .entre attraversavo il villaggio scorsi il
dispensiere ;as6a. Camminava per la strada e sgranocchiava delle noci. Ordinai al cocchiere di fermare i cavalli e lo
chiamai.
15hi fratello ti hanno castigato oggi32 gli domandai.
15 voi come fate a saperlo32 rispose ;as6a.
1.e lo ha detto il tuo padrone2.
1Il padrone in persona32.
1)erch9 ha ordinato di castigarti32.
1.e lo meritavo batjuka, me lo meritavo. $ noi non ci puniscono per le sciocchezze% non ci si comporta cos8
da noi no no. Il nostro padrone non uno di quelli% abbiamo un padrone... che uno uguale non lo trovi in tutto il
governatorato2.
1$ndiamo72 ordinai al cocchiere. 15ccola la vecchia Bussia72 pensavo sulla via del ritorno.
LEBEDJAN'
4no dei vantaggi principali della caccia miei cari lettori consiste nel fatto che essa vi induce a spostarvi senza
posa da un posto all!altro il che estremamente piacevole per chi non ha nient!altro da fare. $ dire il vero alle volte
"per esempio quando piove# non c! molto da divertirsi nel girovagare per le strade vicinali attraversare i campi
fermare ogni contadino che passa per domandare, 15hi per favore7 Come si fa ad arrivare a .ordov+a32 e poi una
volta a .ordov+a cercare di sapere da una contadina ottusa "i braccianti sono tutti in campagna a lavorare# quanto
lontana la locanda di posta sulla strada maestra come si fa ad arrivarci e dopo aver percorso una decina di verste
trovarsi invece che alla locanda in una tenuta nel piccolo borgo dissestato di Chudobubnovo con grande sorpresa
dell!intero branco di maiali immersi fino alle orecchie nella mota scura proprio al centro della strada che mai si
sarebbero aspettati di essere disturbati. 'on c! neanche tanto da stare allegri nell!attraversare ponticelli tremolanti
calarsi nei burroni guadare torrentelli paludosi oppure viaggiare viaggiare per giorni interi per il mare verdognolo delle
strade maestre o ancora >io ce ne scampi imbrattarsi per alcune ore davanti al variopinto palo indicatore di verste con
i numeri OO su un lato e OL sull!altro. 'on c! da stare tanto allegri a nutrirsi di uova latte e del tanto lodato pane di
segala... .a tutti questi inconvenienti e scomodit sono compensati da vantaggi e soddisfazioni di altro genere. .a ora
passiamo al racconto vero e proprio.
>opo quanto stato detto non occorrer che spieghi al lettore in che modo circa cinque anni fa capitai a
=ebedian! nel bel mezzo della fiera. $i cacciatori pu0 succedere di partire una bella mattina dalla loro tenuta pi& o
meno avita con l!intenzione di farvi ritorno la sera stessa e poi pian pianino un colpo dopo l!altro alle beccacce
raggiungere le benedette rive della )eora% inoltre tutti gli appassionati del fucile e dei cani sono anche grandi
estimatori del pi& nobile animale del mondo, il cavallo. 5 cos8 trovandomi a =ebed6an! mi fermai all!albergo mi
cambiai e andai alla fiera. Il cameriere un giovanotto sui vent!anni alto e smilzo aveva gi fatto in tempo ad
informarmi con suadente voce nasale da tenore che sua eccellenza il principe '. ufficiale di rimonta del reggimento
GGG era sceso nella loro locanda e che erano arrivati molti altri ospiti che di sera avrebbero suonato gli zingari che a
teatro si dava 3an ,vardovskij, che i cavalli erano piuttosto cari ma di buona qualit.
/ulla piazza della fiera si susseguivano file interminabili di carri e dietro i carri cavalli di tutte le specie,
trottatori stalloni da tiro da trasporto di posta o semplicemente da lavoro per i contadini. $lcuni pasciuti e lisciati
raggruppati secondo il mantello coperti da gualdrappe variopinte attaccati con una corta cavezza sbirciavano impauriti
i frustini a loro ben noti dei proprietariArivenditori% i cavalli dei nobili possidenti delle steppe inviati da cento
duecento verste di distanza sotto la sorveglianza di qualche cocchiere lacero e due o tre stallieri rimbecilliti agitavano i
loro lunghi colli scalpitavano rosicchiavano le stanghe per la noia% i sauri di ;6at+a si stringevano l!uno all!altro%
maestosamente immobili al pari di leoni stavano i trottatori dalla groppa poderosa con la coda ondulata e le zampe
ispide bigi pomellati morelli bai. <li esperti sostavano rispettosamente davanti a loro. 'ei passaggi formati dai carri
si accalcava gente di ogni condizione et e aspetto, mercanti di cavalli in caffettani azzurri e alti berretti guardavano
furbescamente in giro e aspettavano i compratori% zingari ricciuti dagli occhi sporgenti correvano avanti e indietro
come sui carboni ardenti esaminavano la dentatura dei cavalli sollevavano zampe e code gridavano litigavano
facevano da intermediari tiravano ai dadi oppure ronzavano intorno a qualche ufficiale addetto alla rimonta in berretto
e cappotto militare con il bavero di castoro. 4n robusto cosacco spuntava su tutti gli altri a cavallo di uno stallone
scarno con un collo da cervo e lo vendeva -completo di tutto- cio di sella e briglie. I contadini in tulupy strappati sotto
le ascelle si facevano strada come disperati tra la folla si ammassavano a decine su un carro tirato da un cavallo da
-provare- oppure in disparte con l!aiuto di qualche scaltro zingaro contrattavano fino all!esasperazione si battevano un
centinaio di volte l!un l!altro le palme delle mani insistendo ciascuno sul proprio prezzo mentre l!oggetto della loro
disputa un misero cavalluccio coperto da una stuoia storta sbatteva le palpebre come se la cosa non lo riguardasse. 5
difatti gli era del tutto indifferente chi l!avrebbe picchiato7 )roprietari dalla fronte alta con i baffi tinti e un!espressione
dignitosa sul viso in konederantka e caffettano di panno lungo fino alle ginocchia indossato da una sola manica
parlavano con condiscendenza con mercanti panciuti in berretti di lana e guanti verdi. C!erano anche ufficiali di diversi
reggimenti che avanzavano a spintoni% un corazziere straordinariamente alto di origine tedesca domandava freddamente
a un mercante zoppo quanto chiedesse per il suo cavallo sauro. 4n ussaro albino sui diciannove anni sceglieva un
bilancino per il suo sfiancato cavallo d!ambio% un vetturino con un basso berretto ornato da una penna di pavone un
armjak scuro e i mezzi guanti di pelle infilati nella stretta cintura verdognola cercava un timoniere. I cocchieri facevano
la treccia alla coda dei cavalli bagnavano le criniere e davano consigli rispettosi ai signori. >opo aver concluso l!affare
si affrettavano in trattoria o in un!osteria a seconda del ceto... 5 tutto questo andirivieni le grida il brulichio i litigi gli
accordi le bestemmie e le risa avvenivano nel fango alto sino al ginocchio. $vrei voluto comprare tre cavalli passabili
per il mio calesse, i miei cominciavano a non farcela pi&. 'e trovai due ma non feci in tempo a scegliere il terzo. >opo
un pranzo che non star0 qui a descrivere "persino 5nea sapeva com! spiacevole ricordare un dolore passato# mi diressi
verso il cosiddetto caff dove ogni sera si riunivano gli ufficiali addetti alla rimonta gli allevatori e altri forestieri. 'ella
sala da biliardo inondata dalle onde azzurrine del fumo di tabacco c!erano una ventina di persone. ?ui si radunavano
giovani proprietari disinvolti in giacche all!ungherese e pantaloni grigi con le basette lunghe e i baffi impomatati che
lanciavano tutt!intorno sguardi alteri e spavaldi% altri proprietari in casacche con il collo straordinariamente corto e gli
occhietti affondati nel grasso che ansimavano penosamente% mercantucci seduti un po! in disparte% ufficiali che
conversavano disinvoltamente fra loro. $l biliardo giocava il principe '. un giovanotto sui ventidue anni con un viso
allegro e dall!espressione leggermente sprezzante in finanziera sbottonata camicia rossa di seta ampi calzoni di
velluto% stava giocando con il tenente a riposo ;i+tor Chlopa+ov.
Il tenente a riposo ;i+tor Chlopa+ov un ometto bruno e magrolino sulla trentina con capelli neri gli occhi
castani e il naso all!ins& un assiduo frequentatore di elezioni e fiere. Da un passo saltellante allarga spavaldamente le
braccia arrotondate porta il berretto sulle ventitr9 e rimbocca le maniche della giacca militare foderata di percalle
grigioAazzurro. Il signor Chlopa+ov ha la capacit di entrare nelle grazie dei ricchi scavezzacolli pietroburghesi% in loro
compagnia fuma beve gioca a carte e d loro del tu. Il motivo per il quale quelli lo apprezzano abbastanza difficile da
capire. 5gli non intelligente non nemmeno spiritoso, neanche come buffone va bene. In verit con lui si
comportano con amichevole noncuranza come con un ragazzino buono ma sciocco% se la fanno con lui per due o tre
settimane poi all!improvviso gli tolgono il saluto e anche lui non li saluta pi&. =a particolarit del tenente Chlopa+ov
consiste nel fatto che per un anno a volte anche due ripete sempre la stessa espressione a proposito e a sproposito
un!espressione che non ha niente di ridicolo ma che >io solo sa perch9 fa ridere tutti. Circa otto anni fa diceva in
continuazione, 1I miei rispetti a voi vi ringrazio umilmente2 e i suoi protettori di allora morivano dalle risa ogni volta
che diceva quella frase e gliela facevano ripetere ancora. )oi incominci0 a usare un!espressione piuttosto articolata,
1'o ma che dite3 <eskes! /ia quel che sia2 con lo stesso successo strabiliante% due anni dopo ne escogit0 un!altra,
14e vous riscald pas, uomo di >io vestito di pelle di montone2 e cos8 via. >unque queste paroline assolutamente
prive di senso come potete vedere gli garantiscono cibo bevande e vestiti. Da dilapidato i suoi averi gi da un pezzo e
ora vive unicamente sulle spalle dei conoscenti. 'otate bene che egli non ha assolutamente altre attrattive% vero che
fuma cento pipe di tabacco u+ov al giorno e quando gioca a biliardo alza la gamba destra pi& in alto della testa
mentre quando prende la mira dimena furiosamente la stecca ma non a tutti piacciono simili prodezze. /e la cava bene
pure nel bere... in Bussia difficile eccellere in questo... Insomma il suo successo per me rimane un enigma
irrisolvibile... )er0 c! una cosa da dire, egli molto cauto non riferisce mai una discussione e non parla mai male di
nessuno...
1Chiss quale sar il suo motto adesso32 pensai vedendo Chlopa+ov.
Il principe segn0 bianco.
1:renta e niente2 grid0 il biscazziere tisico con il viso scuro e le borse sotto gli occhi.
Il principe mise clamorosamente la gialla nella buca pi& lontana.
1Dmm72 grugn8 in segno di approvazione un mercante grasso seduto in un cantuccio dietro a un tavolino
traballante a una gamba sola ma poi si confuse. )er fortuna nessuno gli prest0 attenzione quindi si rianim0 e si lisci0
la barba.
1:rentasei e pochissimo72 url0 il biscazziere con voce nasale.
15 allora fratello come va32 domand0 il principe a Chlopa+ov.
1Che dite3 @ noto che rrra+aliooon rrra+aliooon2. Il principe sussult0 dalle risa.
1Come come3 Bipeti72.
1Brra+aliooon72 ripet9 il tenente a riposo compiaciuto.
15cco qual il suo motto adesso72 pensai.
Il principe mise la rossa in buca.
15h7 'on cos8 principe non cos82 balbett0 all!improvviso un ufficialetto biondo con gli occhi arrossati il
nasino minuscolo e il visetto infantile assonnato. 1'on si gioca cos8... bisognava... non cos872.
1Come32 gli domand0 il principe al di sopra della spalla.
1Bisognava... rinterzare2.
1>avvero32 borbott0 il principe fra i denti.
1$llora principe stasera dagli zigani32 disse in fretta il giovanotto confuso. 1Canter /teE+a... Il!6uE+a...2.
Il principe non gli rispose.
1Brra+aliooon fratello2 disse Chlopa+ov strizzando maliziosamente l!occhio sinistro.
5 il principe scoppi0 a ridere.
1:rentanove e niente2 proclam0 il biscazziere.
1'iente... guarda qua come faccio andare questa gialla...2.
Chlopa+ov agit0 la stecca con la mano mir0 e fall8 il colpo.
1Bra+allooon2 grid0 deluso.
Il principe scoppi0 nuovamente a ridere.
1Come come come32.
.a Chlopa+ov non voleva ripetere la sua parolina, bisogna pure fare i preziosi ogni tanto.
1$vete fatto stiks2 not0 il biscazziere. 1Consentitemi di segnarlo... ?uaranta e un pochino72.
1/8 signori2 attacc0 il principe rivolgendosi all!intero auditorio senza guardare nessuno in particolare
1sapete stasera a teatro bisogner chiamare la ;erembic+a6a2.
1Come no come no senz!altro2 esclamarono a gara alcuni signori oltremodo lusingati dall!opportunit di
rispondere alle parole del principe 1la ;erembic+a6a...2.
1=a ;erembic+a6a un!ottima attrice molto meglio della /opn6a+ova2 pigol0 da un cantuccio un
mingherlino con i baffetti e gli occhiali. )overetto7 5gli in segreto sospirava per la /opn6a+ova ma il principe non lo
degn0 neppure di uno sguardo.
1CaAmeAieAe una pipa72 pronunci0 nel colletto un signore alto dai tratti del viso regolari e dal portamento
altero% aveva tutta l!aria di essere un baro.
Il cameriere corse a prendere una pipa e quando torn0 rifer8 a sua eccellenza che il vetturino Ba+laga chiedeva
di lui.
1$h7 >igli di aspettare e portagli una vod+a2.
1/issignore2.
)oi venni a sapere che Ba+laga era un giovane vetturino di bell!aspetto incredibilmente viziato il principe lo
adorava gli aveva regalato dei cavalli faceva le corse con lui trascorreva con lui notti intere... 'on avreste riconosciuto
nel principe il truffatore e lo scialacquatore che era stato... Cos8 profumato azzimato fiero7 Cos8 preso dall!impiego e
quel che pi& conta cos8 assennato7
Il fumo del tabacco cominciava a farmi bruciare gli occhi. >opo aver udito per l!ultima volta l!esclamazione di
Chlopa+ov e la risata del principe mi ritirai nella mia camera dove il mio cameriere mi aveva gi preparato il letto su
uno stretto divano di crine sfondato con un!alta spalliera curva.
Il giorno seguente andai a guardare i cavalli nel cortili e cominciai dal noto mercante /itni+ov. 5ntrai dal
cancelletto nel cortile ricoperto di sabbia. >avanti alla porta spalancata della scuderia c!era il padrone in persona un
uomo non pi& giovane alto e grasso con un pellicciotto di lepre dal bavero alzato e rigirato. ?uando mi vide mi venne
lentamente incontro tenendo con entrambe le mani il berretto sollevato sul capo. 5sord8 cantilenando,
1I miei rispetti a voi. ;olete vedere i cavallini vero32.
1/8 sono venuto a vedere i cavalli2.
1?uale per la precisione se posso chiedere32.
1.ostratemi quelli che avete2.
1Con piacere2.
5ntrammo nella scuderia. $lcuni botoli bianchi si alzarono dal fieno e ci corsero incontro dimenando la coda%
un vecchio becco dalla barbetta lunga si allontan0 scontento da una parte% tre stallieri in pellicciotti robusti ma
imbrattati si inchinarono in silenzio. $ destra e a sinistra in poste artificialmente rialzate c!erano una trentina di cavalli
curati e lisciati a meraviglia. (ra le travi del soffitto svolazzavano e tubavano i colombi.
1$ che vi serve il cavallo, da tiro o da allevamento32 mi domand0 /itni+ov.
1/ia da tiro che da allevamento2.
1Capisco capisco capisco2 disse il mercante posatamente. 1)et6a mostra <ornosta6 al signore2.
4scimmo in cortile.
1;olete che vi faccia portare da casa uno sgabello3... 'on vi occorre3... Come volete2.
<li zoccoli scalpitarono sulle assi il frustino schiocc0 e )et6a un inserviente sulla quarantina butterato e
scuro balz0 fuori dalla scuderia insieme a un puledro grigio piuttosto ben fatto% fece impennare il cavallo corse con lui
intorno al cortile un paio di volte e lo fece fermare abilmente in un punto ben in vista. <ornosta6 si stir0 soffi0 con un
sibilo lanci0 la coda all!indietro mosse il muso e ci guard0 di sbieco.
14n uccello ammaestrato72 pensai.
1=ascialo libero lascialo libero2 disse /itni+ov e mi guard0.
1Che ne pensate allora32 mi domand0 infine. 1Il cavallo non male ma le zampe anteriori non sono molto
salde2.
1=e zampe sono eccellenti72 obiett0 con convinzione /itni+ov 1e anche la groppa... guardate... solida come
una stufa ci si pu0 dormire sopra2.
1I pastorali sono lunghi2.
1.a che lunghi e lunghi7 $bbiate la compiacenza7 (allo correre )et6a fallo correre ma al trotto al trotto al
trotto... non farlo saltare2.
)et6a si mise di nuovo a correre per il cortile con <ornosta6. 'oi rimanemmo in silenzio.
1/u riportalo al suo posto2 disse /itni+ov 1portaci /o+ol2.
/o+ol nero come un corvo un puledro di razza olandese stretto di fianchi e con la groppa bassa risult0
leggermente migliore di <ornosta6. Bientrava nel novero di quei cavalli dei quali gli appassionati dicono che -tagliano
spaccano e fanno prigionieri- cio quando si muovono piegano e slanciano le zampe anteriori a destra e a sinistra senza
avanzare di molto. I mercanti di mezza et amano questi cavalli, la loro andatura ricorda l!incedere spavaldo di un
vivace cameriere% quei cavalli vanno bene da soli per la passeggiatina dopo pranzo, precedono baldanzosi girando il
collo e tirano con vigore la rozza carrozzella che trasporta un cocchiere satollo sino all!intorpidimento un mercante
sonnecchiante sofferente di pirosi e una mercantessa paffuta in mantella di seta azzurrina e fazzoletto lilla sul capo.
Bifiutai anche /o+ol. /itni+ov mi mostr0 altri cavalli... (inalmente mi piacque un puledro grigio pomellato di razza
;oe6+ov. 'on riuscii a trattenermi e l!accarezzai con piacere sul garrese. /itni+ov fece finta di niente.
1$llora viaggia bene32 domandai. ">i un cavallo da trotto non si usa il verbo -correre-#.
1;iaggia2 rispose tranquillo il mercante.
1)osso vederlo32.
1Certo che s8. 5hi Kuz6a attacca la carrozzella a >ogon6a62.
Kuz6a il fantino un maestro del suo mestiere ci pass0 accanto tre volte per la strada. Il cavallo correva bene
non sbalestrava n9 sgropponava aveva un!andatura elegante separava e -teneva- la coda staccata dal corpo.
15 quanto chiedete per questo32.
/itni+ov spar0 un prezzo spropositato. Cominciammo a contrattare l8 stesso sulla strada quando
all!improvviso da dietro l!angolo sbuc0 con fracasso un tiro a tre magistralmente assortito che si ferm0 baldanzosamente
davanti al portone della casa di /itni+ov. 'ell!elegante carrozza sedeva il principe '. accanto a lui spuntava Chlopa+ov.
Ba+laga guidava i cavalli... e come li guidava7 /arebbe passato attraverso un orecchino quello scellerato7 I bilancini
bai minuti vivaci dagli occhi neri le zampe scure fremevano e si contraevano sarebbe bastato un fischio per farli
saettare via7 Il timoniere bruno se ne stava con il collo rovesciato come un cigno il petto in fuori le zampe saettanti
scuoteva la testa e ammiccava fieramente... 4na meraviglia7 /arebbero stati degni di trasportare lo zar Ivan ;asil!evi il
giorno di )asqua7
1;ostra eccellenza7 (avorite72 grid0 /itni+ov.
Il principe salt0 gi& dalla carrozza. Chlopa+ov scese lentamente dalla parte opposta.
1/alve fratello... Dai dei cavalli32.
1Come no per vostra eccellenza7 )rego entrate... )et6a porta )avlin7 5 che preparino anche )ochval!n*6. Con
voi batjuka2 prosegui rivolgendosi a me 1finiamo un altro giorno... (om+a uno sgabello per sua eccellenza2.
>a una scuderia speciale che prima non avevo notato condussero fuori )avlin. 4n cavallo possente baio scuro
che si impenn0 con tutte e quattro le zampe. )ersino /itni+ov gir0 la testa e strinse gli occhi.
14h7 Brra+alioon72 esclam0 Chlopa+ov. 1emsa2.
Il principe scoppi0 a ridere.
Bloccarono )avlin non senza difficolt trascinava addirittura lo stalliere per il cortile alla fine lo strinsero alla
parete. Il cavallo sbuffava fremeva si contraeva mentre /itni+ov lo stuzzicava agitandogli contro il frustino.
1>ove guardi3 5ccoti questo7 4h72 diceva il mercante con un tono di dolce minaccia ammirando lui stesso
spontaneamente il suo cavallo.
1?uanto32 domand0 il principe.
1)er vostra eccellenza cinquemila2.
1:re2.
1'on possibile vostra eccellenza vi prego...2.
1/i detto tre rrra+alion2 intervenne Chlopa+ov.
'on aspettai la conclusione dell!affare e me ne andai. In fondo alla strada notai un!enorme foglio di carta
incollato sulla porta di una casetta grigiastra. In cima era disegnato a penna un cavallo con la coda a forma di tromba e
un collo interminabile e sotto gli zoccoli del cavallo le seguenti parole erano scritte con una grafia antiquata, 1?ui si
vendono cavalli di vario mantello portati alla fiera di =ebedian! dal famoso allevamento della steppa di $nastase6 Ivan*
ernoba6 proprietario di :ambov. ?uesti cavalli sono di ottima qualit, addestrati alla perfezione e di indole docile. I
signori clienti abbiano la compiacenza di chiedere di $nastase6 Ivan* in persona% in assenza di $nastase6 Ivan*
chiedere del cocchiere 'azar Kub*Eni+. I signori clienti sono pregati di onorare il vecchietto72.
.i fermai. 1>iamo un!occhiata ai cavalli del noto allevatore della steppa signor ernoba62 pensai
(eci per entrare dal cancelletto ma contrariamente alle abitudini lo trovai chiuso. Bussai.
1Chi l3... 4n cliente32 pigol0 una voce femminile.
1/8 un cliente2.
1;engo subito batjuka vengo subito2.
Il cancelletto si spalanc0. ;idi una donna sulla cinquantina a capo scoperto in stivali e tulup aperto.
1)rego benefattore accomodatevi adesso vado a riferire a $nastase6 Ivan*... 'azar 'azar72.
1Che c!32 biascic0 dalla scuderia la voce di un vecchio settantenne.
1)repara i cavalli venuto un cliente2.
=a vecchia corse in casa.
14n cliente un cliente2 borbott0 in risposta 'azar. 1'on ho ancora lavato la coda a tutti2.
1O $rcadia72 pensai io.
1/alve batjuka favorite2 si ud8 dietro di me una voce pacata pastosa e piacevole. .i girai, davanti a me
c!era un vecchio di altezza media con un cappotto turchino a lunghe falde i capelli bianchi un sorriso gentile e
meravigliosi occhi azzurri.
1:i servono dei cavalli3 )rego batjuka prego... .a non vuoi prima venire da me a bere un po! di t32.
>eclinai l!invito e ringraziai.
1;a bene come vuoi tu. Batjuka mi devi scusare, io sono all!antica2. Il signor ernoba6 parlava senza fretta e
calcando sulla -o-. 1>a me tutto alla buona sai... 'azar ah 'azar2 soggiunse cantilenando e senza alzare la voce.
'azar un vecchietto rugoso con il naso aquilino e la barbetta a punta comparve sulla soglia della scuderia.
1Che cavalli ti servono batjuka32 mi domand0 il signor ernoba6
1'on troppo cari da tiro per la kibitka2.
1)rego... ne abbiamo anche di quelli prego... 'azar 'azar mostra al signore quel castrato grigio sai quello
che sta nell!angolo e anche il baio quello stellato o quell!altro baio quello di Krasot+a hai capito32
'azar torn0 nella scuderia.
1)ortali cos8 come stanno alla cavezza72 gli grid0 dietro il signor ernoba6. 1Io batjuka2 prosegu8
guardandomi in faccia con espressione franca e mite 1non ho ci0 che hanno i rivenditori di cavalli che gli prenda un
accidente7 =oro usano ogni tipo di zenzero sale vinaccia che >io li perdoni7... Invece da me vi prego di notare tutto
alla luce del sole senza inganni2.
)ortarono fuori i cavalli. 'on mi piacquero.
1/u riportali al loro posto2 disse $nastase6 Ivan*. 1.ostracene degli altri2.
.e ne mostrarono altri. $lla fine ne scelsi uno piuttosto economico. Cominciammo a contrattare. Il signor
ernoba6 non si accalorava parlava con tale giudizio chiamava il /ignore Iddio a testimone con tale sussiego che io
non potei fare a mano di -onorare il vecchietto-, gli pagai la caparra.
1$llora adesso2 disse $nastase6 Ivan* 1permettimi di passarti il cavallo da falda a falda secondo una antica
tradizione... .i ringrazierai per questo cavallo... cos8 fresco7 Come una nocciola... integro... cavallino della steppa7 <li
si adattano bene tutti i finimenti72.
/i fece la croce si mise la falda del cappotto sulla mano prese la cavezza e mi pass0 il cavallo.
1$desso sei tu il padrone con l!aiuto di >io... 'on vuoi il t adesso32.
1'o vi ringrazio umilmente% ora che torni a casa2.
1Come preferisci... ;uoi che il cocchiere ti porti il cavallo subito32.
1/8 subito per favore2.
1Certo certo colombello... ;asili6 ehi ;asili6 vai con il signore portagli il cavallo e prendi i soldi. Be! addio
batjuka che >io sia con te72
1$ddio $nastase6 Ivan*2.
.i portarono il cavallo alla locanda. /in dal giorno seguente mi accorsi che era bolso e zoppo. )ensai di
attaccarlo alla carrozza ma quello retrocedeva e quando lo frustai si impunt0 scalci0 e si stese per terra. $ndai subito
dal signor ernoba6.
>omandai,
1@ in casa32.
1/8 in casa2.
1Che avete fatto32 gli dissi. 1.i avete venduto un cavallo bolso32.
1Bolso3... Che >io ce ne scampi72.
15d anche zoppo e per di pi& restio2.
1Coppo3 'on so forse il tuo cocchiere lo ha rovinato in qualche maniera... ma io >io mi testimone...2.
1;oi $nastase6 Ivan* dovete proprio prendervelo indietro2.
1'o batjuka non te la prendere a male, ma una volta fuori dal cortile l!affare concluso. $vresti dovuto
accorgertene prima2.
.angiai la foglia mi rassegnai alla sorte mi feci una risata e me ne andai. )er fortuna quella lezione non mi
era costata troppo cara.
>ue giorni dopo ripartii e una settimana pi& tardi passai nuovamente da =ebed6an! sulla via del ritorno. 'el
caff trovai quasi le stesse facce e il principe '. che giocava ancora a biliardo. .a nel frattempo il destino del signor
Chlopa+ov aveva subito il consueto mutamento. =!ufficialetto biondo lo aveva sostituito nelle grazie del principe. Il
povero tenente a riposo prov0 ancora una volta dinanzi a me a pronunciare la sua parolina nella speranza di riscuotere il
successo di prima ma il principe non solo non sorrise ma si rabbui0 persino e strinse le spalle. Il signor Chlopa+ov
chin0 il capo si fece piccolo piccolo and0 in un cantuccio e prese a riempirsi la pipa mogio mogio...
TAT'JANA BORISOVNA E SUO NIPOTE
>atemi la mano gentile lettore e venite con me. @ una splendida giornata il cielo di maggio di un dolce
azzurro le giovani foglie levigate dei citisi luccicano come appena lavate la strada ampia pianeggiante tutta
ricoperta di quell!erbetta bassa con lo stelo rossiccio che le pecore brucano tanto volentieri% a destra e a sinistra per i
lunghi pendii delle dolci colline si increspa silenziosa la segale verde% le ombre di piccole nubi scivolano sulla segale
come macchie rade. In lontananza si intravedono i boschi scuri i villaggi giallognoli% luccicano gli stagni% le allodole si
levano a centinaia cantano scendono in picchiata torreggiano sulle zolle con il collo diritto% i gracchi sostano sulla
strada vi guardano si abbassano al suolo vi lasciano passare fanno un paio di saltelli e prendono pesantemente il volo%
sulla montagna oltre il burrone ara un contadino% un puledrino pezzato con il codino mozzo e la criniera ispida
rincorre la madre sulle zampe incerte, si sente il suo sottile nitrito. 5ntriamo in un boschetto di betulle un odore intenso
fresco ci toglie piacevolmente il respiro. 5cco il recinto del villaggio. Il cocchiere scende i cavalli sbuffano i bilancini
si guardano attorno il timoniere agita la coda e poggia la testa sull!arco delle stanghe... il portoncino si apre con uno
scricchiolio. Il cocchiere ritorna in serpa... $vanti7 >avanti a noi si stende un villaggio. /uperati cinque o sei cortili
svoltiamo a destra scendiamo in un valloncello attraversiamo una diga. Oltre lo stagno dietro le cime tondeggianti dei
meli e dei lill si intravede un tetto di assicelle che un tempo stato rosso con due comignoli% il cocchiere svolta a
sinistra lungo lo steccato e accompagnato dal latrati striduli e rauchi di tre decrepiti botoli entra in un portone
spalancato fa un giro a briglia sciolta intorno al cortile passa accanto alla scuderia e alla rimessa fa un inchino
spavaldo alla vecchia governante che avanza di sbieco attraverso l!alta soglia delle dispensa spalancata e si ferma infine
davanti al terrazzino d!ingresso di una casetta scura con le finestre illuminate... /iamo arrivati da :at!6ana Borisovna.
5cco che lei in persona apre il finestrino e ci fa un segno di saluto con la testa... /alve matuka7
:at!6ana Borisovna una donna sulla cinquantina con grandi occhi grigi sporgenti il naso un po! schiacciato le
guance rubiconde e il doppio mento. Il suo viso ispira cordialit e dolcezza. 4n tempo stata sposata ma rimasta
presto vedova. :at!6ana Borisovna una donna davvero notevole. ;ive stabilmente nella sua piccola propriet frequenta
poco i vicini riceve e ama soltanto i giovani. 5 nata in una famiglia di proprietari estremamente poveri e non ha
ricevuto nessuno tipo di istruzione vale a dire che non parla il francese% addirittura non mai stata a .osca ma
nonostante tutte queste lacune si comporta in maniera cos8 semplice e ammodo nutre pensieri e sentimenti cos8 liberali
cos8 poco contagiata dai soliti acciacchi delle signore della piccola nobilt rurale che davvero non si pu0 non restare
colpiti da lei... 5 difatti, questa donna vive dodici mesi all!anno in campagna in un buco eppure non pettegola non
piagnucola non si profonde in riverenze non si agita non le manca il respiro non freme per la curiosit... che
miracolo7 >i solito indossa un abito di taffet grigio e una cuffia bianca con nastri lilla pendenti% ama la buona tavola
ma senza eccessi% la preparazione delle marmellate dei prodotti secchi e in salamoia sono affidati alla governante. >i
che cosa si occupa allora tutto il santo giorno3 vi domanderete... =egge3 'o non legge anzi se fosse per lei i libri non
verrebbero nemmeno stampati... /e non ha ospiti la mia :at!6ana Borisovna se ne sta seduta per conto suo accanto alla
finestra e fa la calza d!inverno% d!estate va in giardino pianta i fiori annaffia gioca con i gattini per ore intere d da
mangiare ai colombi... /i occupa poco dell!andamento dell!azienda. .a se passa da lei un ospite un giovanotto del
vicinato che le va a genio :at!6ana Borisovna si anima tutta lo fa accomodare gli offre il t ascolta i suoi racconti ride
di tanto in tanto gli d dei buffetti sulle guance ma lei parla poco% quando il poverino in disgrazia o soffre d qualche
buon consiglio. ?uante persone le hanno confidato i loro segreti intimi di famiglia e hanno pianto fra le sue braccia7
=ei si siede di fronte al vicino si poggia quieta quieta sul gomito e guarda con tanta compartecipazione l!ospite negli
occhi sorride cos8 amichevolmente che l!ospite pensa involontariamente, 1Che donna meravigliosa che sei :at!6ana
Borisovna7 $desso ti racconto che cosa mi pesa sul cuore2. 'elle sue camerette piccole ma comode si sta veramente a
proprio agio% a casa sua c! sempre il bel tempo se si pu0 dire cos8. :at!6ana Borisovna una donna meravigliosa ma
nessuno si meraviglia di lei, il suo buon senso il suo rigore la sua liberalit l!appassionata compartecipazione alle gioie
e al dolori altrui insomma tutte le sue qualit sembravano innate in lei come se non le costassero nessuna fatica
nessuno sforzo... 'on neanche possibile immaginare una :at!6ana Borisovna diversa% dunque non c! motivo di
ringraziarla. =e piace in particolare guardare i giochi e le burle dei giovani incrocia le mani sul petto rovescia la testa
all!indietro stringe gli occhi e se ne sta l8 seduta sorridente poi sospira all!improvviso e dice, 1$h figlioletti miei7...2.
Cosi capita proprio di aver voglia di andare da lei prenderle la mano e dire, 1$scoltate :at!6ana Borisovna voi non
conoscete il vostro valore eppure nonostante la vostra semplicit e mancanza di istruzione siete una creatura
speciale72. Il suo nome stesso risuona in qualche modo familiare amichevole lo si pronuncia volentieri suscita un
sorriso affettuoso. ?uante volte per esempio mi capitato di domandare a un contadino di passaggio, come si fa ad
arrivare poniamo a <raov+a3 1Batjuka passate prima da ;6azovoe e da l8 arriverete da :at!6ana Borisovna e l8 da
:at!6ana Borisovna chiunque vi mostrer la strada2. 5 mentre pronuncia il nome di :at!6ana Borisovna il contadino
scuote il capo in modo particolare. :at!6ana Borisovna non ha molta servit& ne ha quanta si addice alla sua condizione.
>ella casa della lavanderia della dispensa e della cucina si occupa la sua governante $gaf!6a la sua balia di un tempo
una donna buonissima piagnucolosa e sdentata% stanno ai suoi ordini due ragazze robuste con le guance rosse e paffute
simili alle mele di /ant!$ntonio. =e mansioni di cameriere maggiordomo e dispensiere sono affidate al servo
settantenne )olicarp un tipo bizzarro fuori del comune uomo istruito eRAviolinista e ammiratore di ;iotti nemico
personale di 'apoleone o meglio come dice lui del Bonapartaccio e grande appassionato di usignoli. 'e tiene sempre
cinque o sei nella sua camera% all!inizio della primavera se ne sta per giorni interi vicino alle gabbie in attesa del primo
-gorgheggio- e quando questo arriva si copre il volto con le mani e grida, 1Oh che peccato che peccato72 e scoppia in
un pianto dirotto. Il ruolo di aiutante di )olicarp affidato a suo nipote ;as6a un bambino di dodici anni riccioluto e
dall!occhio sveglio% )olicarp nutre un affetto sconfinato per lui ma lo rimprovera da mane a sera. /i occupa anche della
sua istruzione. 1;as6a2 dice 1di!, Bonapartaccio un brigante2. 15 tu che cosa mi dai zietto32. 1Che cosa ti do3
'iente... Chi sei tu3 /ei o no un russo32. 1/ono un amanin, zietto, sono nato a $mens+2. 1$h che stupido che sei7 5
$mens+ dove si trova32 15 io come faccio a saperlo32. 1$mens+ in Bussia stupido2. 15 allora che importa che
in Bussia32. 1Come che importa3 /ua $ltezza /erenissima il principe buonanima .icha6lo Illarionovi <olenivA
Kutuzov di /molens+ ha ricacciato quel Bonapartaccio oltre i confini della Bussia. )er l!occasione stata composta
anche una canzone, -Bonaparte non pu0 pensare al ballo ha smarrito le giarrettiere...-. Capisci, ha liberato la tua
patria2. 15 a me che me ne importa32. 1$h sei un ragazzo stupido proprio stupido7 /e il /erenissimo principe
.icha6lo Illarionovi non avesse ricacciato il Bonapartuccio qualche mssi adesso ti picchierebbe con il bastone sulla
testa. /arebbe venuto da te e avrebbe detto, coman vu port vu! 5 gi& un sacco di botte2. 15 io gli avrei dato un pugno
nella pancia2. 15 lui ti avrebbe detto, bonjur, bonjur, vene isi, e ti avrebbe preso per il ciuffo2. 15 io gli avrei dato calci
e ancora calci sulle gambe nodose2. 1)roprio cos8 hanno le gambe nodose... Be! e sai come ti avrebbe legato le
mani32. 15 io non me le sarei fatte legare avrei chiamato il cocchiere .iche6 in aiuto2. 1)erch9 credi che il francese
non avrebbe conciato per le feste anche .iche632. 1Come conciare per le feste3 .iche6 cos8 forte2. 1Be! e cosa gli
avreste fatto32. 1<liele avremmo date sulla schiena s8 sulla schiena2. 15 lui avrebbe gridato pardon= pardon, pardon,
sivupl(2. 15 io gli avrei detto, niente sivupl, francese che non sei altro7...2. 1Bravo ;as6a7... 5 allora grida anche
-Bonapartaccio brigante7-2. 15 tu dammi lo zucchero72. 1.a guarda un po!7...2.
:at!6ana Borisovna non frequenta molto le altre proprietarie e quelle dal canto loro non vanno volentieri da lei%
:at!6ana Borisovna non sa intrattenerle si addormenta al cicalio delle loro chiacchiere si sforza di aprire gli occhi e poi
si riaddormenta. In generale :at!6ana Borisovna non ama le donne. 4no dei suoi amici un giovanotto buono e
tranquillo aveva una sorella una zitella di trentotto anni e mezzo un!ottima persona ma artificiosa affettata e esaltata.
/uo fratello le parlava spesso della vicina. 4na bella mattina la nostra zitellona senza avvertire nessuno si fece sellare
un cavallo e si rec0 da :at!6ana Borisovna. Con il suo vestito lungo il cappello in testa un velo verde e i riccioli al
vento entr0 nell!ingresso e evitando il trasecolato ;as6a che l!aveva scambiata per una rusalka, irruppe in salotto.
:at!6ana Borisovna si spavent0 avrebbe voluto alzarsi ma le gambe le si piegarono. 1:at!6ana Borisovna2 disse l!ospite
con voce supplichevole 1perdonate il mio ardire sono la sorella del vostro amico $le+se6 'i+olaevi KGGG e ho sentito
tanto parlare di voi da lui che ho deciso di conoscervi2. 1.olto onorata2 balbett0 la stupefatta padrona di casa. =!ospite
si lev0 il cappello scosse i ricci si sedette accanto a :at!6ana Borisovna le prese la mano... 15 cos8 eccola qui2 prese a
dire con voce pensosa e commossa 1eccola questa creatura buona luminosa nobile santa7 5ccola questa donna
semplice e profonda al tempo stesso7 Come sono felice come sono felice7 Come ci ameremo l!un l!altra7 (inalmente
avr0 pace... Io me l!ero immaginata proprio cos82 soggiunse sussurrando e fissando i suoi occhi in quelli di :at!6ana
Borisovna. 1;ero che non vi arrabbierete con me mia dolce cara32. 1.a nient!affatto sono molto felice... 'on
gradireste un po! di t32. =!ospite sorrise con condiscendenza, 1>ie ?a-r, ?ie unrelektiert, mormor0 come parlando
tra s9. 1)ermettetemi di abbracciarvi mia cara72.
=a zitellona si trattenne da :at!6ana Borisovna per tre ore senza stare un attimo zitta. Cercava di spiegare alla
nuova conoscente il suo particolare valore. /ubito dopo la partenza dell!ospite inattesa la povera proprietaria prese un
bagno bevve a saziet infuso di tiglio e si coric0. .a il giorno dopo la zitellona torn0 si trattenne ben quattro ore e si
conged0 con la promessa che sarebbe andata a trovare :at!6ana Borisovna ogni giorno. 'otate bene che la zitellona
aveva in mente di sviluppare definitivamente di portare a termine come diceva lei stessa la formazione di una natura
dotata e probabilmente avrebbe fatto fuori la povera :at!6ana Borisovna se in primo luogo dopo due settimane non
fosse rimasta -completamente- delusa sul conto dell!amica di suo fratello% in secondo luogo se non si fosse innamorata
di un giovane studente di passaggio con il quale intraprese subito una fitta e appassionata corrispondenza. 'elle sue
missive lei com! tipico lo benediceva per la sua vita santa e meravigliosa offriva in sacrificio -tutta se stessa- esigeva
solo di essere chiamata sorella si dilungava in descrizioni della natura citava <oethe /chiller Bettina e i filosofi
tedeschi e infine condusse quel povero giovane sull!orlo di una cupa disperazione. .a la giovinezza ebbe il
sopravvento, una bella mattina lui si alz0 con una sensazione di odio cos8 esasperato nei confronti della sua -sorella e
migliore amica- che per poco non picchiava il cameriere e per lungo tempo a ogni accenno all!amore elevato e
disinteressato poco mancava che non mordesse... >a quella volta :at!6ana Borisovna cerc0 pi& di prima di evitare i
contatti con le vicine.
.a purtroppo nulla dura in eterno su questa terra. :utto quello che vi ho raccontato sulla vita della buona
proprietaria cosa oramai passata% la quiete che regnava nella sua casa stata violata per sempre. 5 pi& di un anno che
vive da lei suo nipote un pittore di )ietroburgo. 5cco come sono andate le cose.
Circa otto anni fa da :at!6ana Borisovna viveva un ragazzino di dodici anni $ndr6uEa un orfano figlio del suo
defunto fratello. $ndr6uEa aveva grandi occhi chiari e limpidi una boccuccia minuta il naso regolare e una splendida
fronte spaziosa. )arlava con voce sottile e dolce aveva un comportamento ammodo e cerimonioso era dolce e
servizievole con gli ospiti baciava la manina della zietta con sentimentalismo melanconico. 'on facevate in tempo a
entrare in casa che gi vi aveva avvicinato una poltrona. 'on combinava monellerie non faceva chiasso se ne stava
seduto in un cantuccio a leggere un libriccino ed era cos8 umile e quieto non si appoggiava nemmeno alla spalliera
della sedia. ?uando entrava un ospite il nostro $ndr6uEa si alzava sorrideva modestamente e arrossiva% quando l!ospite
se ne andava si risiedeva prendeva dalla tasca una spazzolina con lo specchietto e si pettinava i capelli. /in dall!infanzia
aveva avvertito la passione per il disegno. /e gli capitava fra le mani un pezzetto di carta chiedeva subito alla
governante $gaf!6a delle forbici ritagliava accuratamente un quadrato regolare tracciava un orlino tutt!intorno e si
metteva al lavoro, disegnava un occhio con una pupilla enorme oppure un naso greco oppure una casa con il comignolo
e una spirale di fumo un cane en ace, simile a un panchetto un alberello con due colombelle e poi scriveva,
->isegnato da $ndre6 Belovzorov in tale data di tale anno villaggio di .al*e Br*+i-. =avorava con particolare zelo un
paio di settimane prima dell!onomastico di :at!6ana Borisovna. 5ra il primo a farle gli auguri e a portarle in dono una
pergamena legata con un fiocco rosa. :at!6ana Borisovna baciava il nipote sulla fronte e scioglieva il nodo, la pergamena
si svolgeva e presentava alla vista dello spettatore curioso un tempio rotondo vivacemente ombreggiato con le colonne
e un altare al centro% sull!altare ardeva un cuore e giaceva una ghirlanda in alto su una banderuola ondeggiante era
scritto a chiare lettere, -$lla zia e benefattrice :at!6ana Borisovna Bogdanova da suo nipote che l!ama e la rispetta in
segno di riconoscenza profondissima-. :at!6ana Borisovna lo baciava di nuovo e gli regalava un rublo d!argento.
:uttavia lei non nutriva un grande affetto per il nipotino, il servilismo di $ndr6uEa non le andava a genio. 'el frattempo
$ndr6uEa cresceva e :at!6ana Borisovna inizi0 a preoccuparsi per il suo futuro. 4n evento inatteso la trasse d!impaccio...
4n giorno circa otto anni fa pass0 da lei un certo signor Benevolens+i6 )tr .icha6l* assessore di collegio e
cavaliere. In passato il signor Benevolens+i6 aveva prestato servizio nel vicino capoluogo del distretto e aveva
assiduamente frequentato la casa di :at!6ana Borisovna% poi si era trasferito a )ietroburgo era entrato in un ministero
aveva raggiunto un posto di una certa importanza e in occasione di uno dei suoi frequenti viaggi per motivi di servizio
si ricord0 della sua vecchia amica e fece un salto da lei con l!intenzione di riposarsi per un paio di giorni dalle
incombenze di lavoro -in grembo alla quiete della campagna-. :at!6ana Borisovna lo accolse con la sua solita affabilit e
il signor Benevolens+i6... .a prima di proseguire con il nostro racconto permettetemi caro lettore di presentarvi
questo nuovo personaggio.
Il signor Benevolens+i6 era un uomo pienotto di media statura dall!aspetto bonario con le gambette corte e le
manine paffute% indossava una marsina ampia e straordinariamente linda una cravatta alta e larga biancheria candida
come la neve una catenella d!oro sul panciotto di seta un anello con pietra al dito indice e una parrucca bionda% parlava
in tono suadente e gradevole camminava senza far rumore sorrideva affabilmente muoveva gli occhi affabilmente
premeva affabilmente il mento sulla cravatta insomma era una persona davvero affabile. Il /ignore lo aveva pure dotato
di un buon cuore, era facile alle lacrime e all!entusiasmo% per di pi& ardeva di una passione disinteressata per l!arte
disinteressata per davvero visto che proprio d!arte il signor Benevolens+i6 a dire il vero non ne capiva un!acca. C!
persino da domandarsi in forza di quali misteriose e imponderabili leggi gli fosse nata questa passione. $ vederlo
sembrava un uomo positivo persino ordinario... del resto da noi in Bussia ce ne sono molte di persone cos8.
=!amore per l!arte e per gli artisti conferisce a queste persone un!aria indicibilmente affettata un vero
tormento frequentarle conversare con loro sono delle vere teste di legno spalmate di miele. )er esempio non dicono mai
Baffaello oppure Correggio ma dicono sempre 1il divino /anzio2 1l!inimitabile de $llegris2 e calcano sempre sulla
lettera -o-. 5levano qualsiasi talentaccio nostrano presuntuoso scaltro e mediocre all!altezza del genio% non fanno che
parlare del cielo dell!Italia dei limoni del meridione dei vapori odorosi sulle rive del Brenta. 15h ;an6a ;an6a2 oppure
15h /aEa /aEa2 si dicono l!un l!altro 1dovremmo andare al sud noi al sud... tu ed io siamo greci nell!anima antichi
greci72. 5 possibile osservarli alle mostre davanti alle opere di qualche pittore russo. "Bisogna notare che per la maggior
parte questi signori sono patrioti sfegatati#. Ora si allontanano di un passo o due dalla tela rovesciano la testa
all!indietro ora si riaccostano i loro occhietti si velano di umidit untuosa... 1Oh >io mio72 dicono infine con voce
rotta dalla commozione 1che anima che anima7 Che cuore che cuore7 Ci ha messo l!anima7 :utta l!anima7... Che
intuizione7 Che intuizione da maestro72. 5 che quadri hanno nei loro salotti7 Che artisti si recano da loro di sera
sorseggiano il t ascoltano i loro discorsi7 5 che quadri questi artisti donano loro, viste in prospettiva delle loro camere
con una spazzola sulla destra un!aiuola di sudiciume sul pavimento lucidato un samovar giallastro sul tavolo accanto
alla finestra e il padrone di casa in persona in vestaglia e papalina e una vivace lumeggiatura sulla guancia7 Che
capelluti epigoni delle muse dal sorriso languido e sprezzante li frequentano7 Che signorine dal colorito verde pallido
strillano a casa loro sedute al pianoforte7 Infatti da noi in Bussia ormai una consuetudine, l!uomo non pu0 dedicarsi ad
un!unica forma d!arte ma deve spaziare in tutte le arti. 5 per questo non c! da meravigliarsi se questi signori si ergono
con tanto ardore a protettori della letteratura russa soprattutto di quella drammatica... ;acopo $annazzaro ' stato scritto
per loro, la lotta mille volte rappresentata fra il talento misconosciuto e gli uomini e il mondo intero sconvolge sin nel
profondo la loro anima...
Il giorno successivo all!arrivo del signor Benevolens+i6 :at!6ana Borisovna mentre bevevano il t chiese al
nipote di mostrare all!ospite i suoi disegni. 1)erch9 lui disegna32 domand0 il signor Benevolens+i6 non senza
meraviglia e si volt0 interessato verso $ndr6uEa. 15ccome se disegna2 rispose :at!6ana Borisovna. 15 un vero
appassionato7 e fa tutto da solo non ha un maestro2. 1.ostrate mostrate pure2 disse in fretta Benevolens+i6. $ndr6uEa
sorridente tutto rosso port0 il suo album all!ospite. Il signor Benevolens+i6 prese a sfogliarlo con aria da esperto.
1Bene giovanotto2 disse infine 1molto molto bene2. 5 accarezz0 la testa di $ndr6uEa. $ndr6uEa gli baci0 la mano al
volo. 1.a che talento7... .i congratulo con voi :at!6ana Borisovna mi congratulo davvero2. 1Che fare )tr .icha6l*
qui non si riesce a trovare un maestro. (arlo venire dalla citt troppo caro% dai vicini gli $rtamonov c! un pittore e
dicono che sia eccellente ma la padrona gli vieta di dare lezioni ad estranei. >ice che cosi gli si rovina il gusto2.
1Dmm2 mugugn0 il signor Benevolens+i6 pensieroso e guardando $ndr6uEa di sottecchi. 1Be! di questo ne
riparleremo2 soggiunse e si sfreg0 le mani. ?uel giorno stesso chiese a :at!6ana Borisovna di avere un colloquio a
quattr!occhi con lei. /i chiusero a chiave. >opo mezz!ora chiamarono $ndr6uEa. $ndr6uEa entr0. Il signor Benevolens+i6
stava in piedi accanto alla finestra leggermente rosso in viso e con gli occhi raggianti. :at!6ana Borisovna sedeva in un
angolo e si asciugava le lacrime. 1$llora $ndr6uEa2 esord8 infine 1ringrazia )tr .icha6l*, ti prende sotto la sua
tutela ti porta con s9 a )ietroburgo2. $ndr6uEa rimase impietrito. 1>itemi francamente2 esord8 Benevolens+i6 con la
voce piena di gravit e condiscendenza 1vorreste diventare pittore giovanotto sentite la santa vocazione all!arte32. 1Io
voglio diventare pittore )tr .icha6l*2 afferm0 trepidante $ndr6uEa. 1In tal caso sono molto felice. )er voi
naturalmente2 prosegu8 il signor Benevolens+i6 1sar difficile separarvi dalla vostra veneranda zia% dovete nutrire per
lei la pi& viva gratitudine2. 1Io adoro la mia zietta2 lo interruppe $ndr6uEa e sbatt9 le palpebre. 1Certo certo del tutto
comprensibile e vi fa molto onore% in compenso pensate a quale gioia con il tempo... i vostri successi...2. 1$bbracciami
$ndr6uEa2 mormor0 la buona proprietaria. $ndr6uEa le si gett0 al collo. 1Be! adesso ringrazia il tuo benefattore...2.
$ndr6uEa abbracci0 la pancia del signor Benevolens+i6 si sollev0 in punta di piedi e afferr0 la sua mano per baciarla il
benefattore in verit la ritrasse ma non con tanta fretta... Bisogna pur far contento un bambino e ci si pu0 anche
prendere qualche soddisfazione. >ue giorni dopo il signor Benevolens+i6 part8 e port0 con s9 il nuovo pupillo.
>urante i primi tre anni successivi alla sua partenza $ndr6uEa scrisse piuttosto spesso a volte allegava pure dei
disegni alle lettere. Il signor Benevolens+i6 di tanto in tanto aggiungeva qualche parola da parte sua di solito di lode%
poi le lettere si fecero pi& rare sempre pi& rare finch9 cessarono del tutto. Il nipote non dette sue notizie per un anno
intero% :at!6ana Borisovna cominciava a preoccuparsi quando all!improvviso ricevette un biglietto con il seguente
messaggio,
1Cara zia
sono tre giorni che )tr .icha6lovi il mio protettore non pi& di questo mondo. 4na crudele paralisi mi ha
privato di questo ultimo sostegno. Certo ho gi vent!anni adesso in questi sette anni ho ottenuto risultati significativi
spero fermamente nel mio talento e di potermi mantenere grazie ad esso. 'on mi abbatto% tuttavia se potete inviatemi
per i primi tempi duecentocinquanta rubli in banconote. Bacio le vostre manine e rimango sempre...2 e cos8 via.
:at!6ana Borisovna sped8 al nipote i duecentocinquanta rubli. >ue mesi dopo quello ne chiese altri lei racimol0
ci0 che le rimaneva e glielo sped8. 'on erano passate sei settimane dalla seconda spedizione che quello chiese denaro
per la terza volta dicendo che serviva per i colori del ritratto che gli aveva commissionato la principessa :ertereEenva.
:at!6ana Borisovna si rifiut0 di mandarglielo. -In tal caso- le scrisse -ho intenzione di venire da voi in campagna per
rimettermi in salute-. 5 difatti nel maggio di quello stesso anno $ndr6uEa fece ritorno a .al*e Br*+i.
:at!6ana Borisovna sulle prime non lo riconobbe. >opo aver letto la sua ultima lettera si aspettava una persona
emaciata malata e invece si vide davanti un giovanottone dalle spalle larghe corpulento con il viso paffuto e
rubicondo con i capelli ricci e untuosi. =!$ndr6uEa mingherlino e palliduccio si era trasformato nel robusto $ndre6
Ivanov Belovzorov. 5 non era cambiato soltanto d!aspetto. 4na noncuranza spavalda e un!insopportabile sciattezza
avevano preso il posto della meticolosa ritrosia della cautela e dell!accuratezza degli anni dell!infanzia. Camminava
ciondolando a destra e a sinistra si gettava sulle poltrone si precipitava a tavola si sdraiava sbadigliava a tutto spiano%
trattava male la zia i servi. >iceva, 1/ono un artista un libero cosacco7 =o faremo vedere noi chi siamo72. $ volte per
giorni interi non prendeva un pennello in mano ma se gli veniva la cosiddetta ispirazione si dimenava come ubriaco
pesantemente maldestramente rumorosamente% le guance gli si accendevano di un volgare rossore gli occhi gli si
intorbidivano% si metteva a blaterare del suo talento dei suoi successi di come si stava perfezionando migliorando...
'ella realt invece venne fuori che le sue doti gli bastavano a mala pena per disegnare qualche passabile ritrattuccio.
5ra un ignorante matricolato non leggeva nulla a che serve leggere a un artista3 =a natura la libert la poesia ecco i
suoi elementi. ?uel che conta scrollare i ricci o il gorgheggiare come un usignolo e fumare tabacco u+ov a volont7
;a bene l!arditezza russa ma non a tutti si addice mentre i mediocri )oleaev di seconda mano sono insopportabili. Il
nostro $ndre6 Ivan* si ferm0 a lungo dalla zia, evidentemente il pane a ufo era di suo gusto. $nnoiava a morte gli
ospiti. /i sedeva al pianoforte ":at!6ana Borisovna ne possedeva uno# e cominciava a cercare con un dito solo le note di
-:ro6+a ardita- provava gli accordi picchiava sulla tastiera% ragliava per ore intere le romanze di ;arlarnov, -)ino
solitario- oppure -'o dottore non venire- gli occhi gli affondavano nel grasso le guance luccicavano come tamburi...
5 poi d!un tratto tuonava, -:acete fremiti di passione...- e :at!6ana Borisovna trasaliva.
15 sorprendente2 mi disse una volta 1sentire quali canzoni si compongono oggigiorno sono cos8 disperate% ai
miei tempi era diverso, c!erano s8 canzoni tristi tuttavia era un piacere ascoltarle... )er esempio,
;ieni vieni da me nel prato
dove ti attendo invano,
vieni vieni da me nel prato
dove piango ogn!ora.
?uando verrai da me nel prato
tardi sar amico amato7
:at!6ana Borisovna sorrise maliziosamente.
1Io soffroAoo io soffroAoo2 ulul0 il nipote nella stanza accanto.
1Basta cos8 $ndr6uEa2.
1=!anima si strugge nel distaccoAoo2 continuava l!instancabile cantante.
:at!6ana Borisovna scosse il capo. 1Oh7 ?uesti artisti72.
@ passato un anno da allora. Belovzorov vive ancora dalla zia ed sempre l8 l8 per partire per )ietroburgo. In
campagna il giovanotto diventato pi& largo che lungo. =a zia A chi l!avrebbe mai detto3 A perde la testa dietro di lui e le
ragazze dei dintorni se ne innamorano...
.olti dei conoscenti di un tempo hanno smesso di far visita a :at!6ana Borisovna.
LA MORTE
Do un vicino giovane proprietario e giovane cacciatore. 4na splendida mattina di luglio passai da lui a cavallo
per proporgli di venire con me a caccia di galli cedroni. 5gli acconsent8. 1.a passiamo per i miei piccoli appezzamenti
sulla strada di CuEa cos8 do un!occhiata a apl*gino% conoscete il mio querceto3 =o stanno tagliando2 disse lui.
1$ndiamo pure2. Ordin0 che gli venisse sellato un cavallo indoss0 una finanziera verde con i bottoni di bronzo a forma
di testa di cinghiale prese con s9 un carniere cucito con la lana una fiaschetta d!argento si gett0 in spalla un fucile
francese fiammante si rigir0 non senza soddisfazione davanti allo specchio e chiam0 il suo cane 5sp9rance donatogli
da una sua cugina una vecchia zitella dal buon cuore ma senza capelli. )artimmo. Il mio vicino prese con s9 la guardia
rurale $rchip un contadino grasso e tarchiato con il viso quadrato e gli zigomi sporgenti come quelli di un uomo
primitivo e un amministratore assunto di recente proveniente dai governatorati sul Baltico un giovane sul diciannove
anni magro biondo miope con le spalle cadenti e il collo lungo il signor <ottlieb vonAderAKoc+. Il mio vicino era
entrato in possesso della tenuta solo di recente. =!aveva ricevuta in eredit da una zia la vedova del consigliere di stato
KardonAKataev una donna straordinariamente grassa che persino quando era sdraiata nel suo letto ansimava
penosamente. $rrivammo ai piccoli appezzamenti. 1$spettatemi qui nella radura2 disse $rdalion .icha6l* "il mio
vicino# rivolgendosi ai suoi uomini. Il tedesco si inchin0 scese da cavallo prese un libretto dalla tasca mi sembra un
romanzo di Pohanna /chopenhauer e si accovacci0 sotto un arbusto% $rchip rimase al sole e non si mosse di l8 per
un!ora intera. 'oi girammo per i cespugli ma non trovammo nemmeno una covata. $rdalion .icha6l* disse che aveva
intenzione di dirigersi nel bosco. $nch!io quel giorno non credevo molto nel buon esito della caccia e cosi lo seguii.
:ornammo alla radura. Il tedesco fece un segno alla pagina si alz0 si mise il libro in tasca e non senza difficolt
mont0 sulla sua giumenta di scarto dalla coda mozza che sbuffava e scalciava al minimo contatto% $rchip si scosse tir0
entrambe le briglie dimen0 le gambe e mosse finalmente il suo cavalluccio stordito e esausto. Ci avviammo.
Conoscevo il bosco di $rdalion .icha6l* sin dall!infanzia. In compagnia del mio istitutore francese monsieur
>9sir9 (leur* un!ottima persona "il quale fra l!altro per poco non danneggi0 irreparabilmente la mia salute
costringendomi a bere ogni sera la medicina =ero*# andavamo spesso a apl*gino. ?uel bosco consisteva in tutto di
due o trecento enormi querce e frassini. I loro imponenti e poderosi tronchi neri si stagliavano magnifici sul verde
dorato e diafano dei noccioli e dei sorbi% slanciandosi verso l!alto si delineavano snelli sull!azzurro luminoso e l8
stendevano i loro grossi rami nodosi come una tenda% gli sparvieri gli smerigli i gheppi volavano fischiando sotto le
cime immobili i rampichini picchiettavano vigorosamente la robusta corteccia% il canto sonoro del merlo si levava
all!improvviso dal fitto fogliame ad echeggiare il grido modulato del rigogolo% in basso fra i cespugli garrivano e
cinguettavano i capirossi i lucherini i beccofini% i fringuelli si affaccendavano per i viottoli% una lepre bianca avanzava
lungo il margine del bosco alzando il capo di tanto in tanto accorta% il fulvo scoiattolo balzava di albero in albero e si
fermava all!improvviso sollevando la coda al di sopra del capo. 'ell!erba accanto agli alti formicai sotto l!ombra
tenue delle belle foglie frastagliate della felce fiorivano violette e mughetti crescevano le rossole i porcini i prugnoli
le clavarie i rossi moscari% nelle radure tra gli ampi arbusti rosseggiavano le fragole... 5 che magnifica ombra regnava
nel bosco7 'ell!ora della canicola a mezzogiorno era come se fosse notte, quiete profumo frescura... $vevo trascorso
dei bei periodi a apl*gino quindi devo confessare che mi inoltravo in quel bosco a me sin troppo noto con un
profondo senso di tristezza. =!inverno mortale senza neve del !HI non aveva risparmiato i miei vecchi amici querce e
frassini% secchi nudi macchiati qui e l di un verde cianotico svettavano penosamente sul giovane boschetto che
-prendeva il loro posto senza sostituirli-... $lcuni alberi ancora coperti dalle foglie innalzavano verso l!alto i rametti
spezzati e privi di vita quasi in segno di rimprovero e disperazione% in altri dal fogliame ancora abbastanza fitto ma
non rigoglioso n9 frondoso come prima spuntavano grossi rami secchi morti% in altri la corteccia si era in parte
distaccata altri ancora si erano abbattuti al suolo e marcivano come cadaveri. Chi l!avrebbe mai detto che a apl*gino
non ci sarebbe stata ombra da nessuna parte7 1Chiss che vergogna provate e quanto siete amareggiati2 pensavo
guardando gli alberi morenti... .i sovvennero i versi di Kol!cov,
>ov! finito
Il brusio solenne
=a forza orgogliosa
Il coraggio regale3
>ov! mai ora
=a tua verde potenza3...
1Come mai $rdalion .icha6l*32 domandai 1perch9 questi alberi non furono tagliati immediatamente
l!anno dopo3 $desso non vi pagheranno che la decima parte di quanto vi avrebbero dato prima2.
5gli si limit0 a stringere le spalle.
1$vreste dovuto domandarlo alla zia i mercanti venivano offrivano denaro insistevano2.
1%ein @ott( %ein @ott(2 esclamava a ogni passo von der Koc+. 1Ato za alost"( Ato za alost"(2.
1?uale monelleria32 domand0 sorridendo il mio vicino. 1;ollevo dire che un peccato2. "@ noto che tutti i
tedeschi quando riescono a superare la difficolt di pronunciare la nostra -l- poi la raddoppiano in modo singolare#.
In particolare lo addolorava la vista delle querce distese per terra un mugnaio difatti le avrebbe pagate a caro
prezzo. in compenso la guardia rurale $rchip conservava una calma imperturbabile e non si affliggeva affatto% al
contrario le scavalcava persino con piacere colpendole con il frustino.
Ci stavamo avvicinando al luogo dove si abbattevano gli alberi quando all!improvviso dopo il tonfo di un
albero abbattuto si ud8 un urlo e un vocio. >opo qualche istante ci balz0 incontro dal boschetto un giovane contadino
pallido e arruffato.
1Che successo3 >ove corri32 gli domand0 $rdalion .icha6l*.
/i ferm0 di botto.
1$h batjuka, $rdalion .icha6l* che disgrazia72.
1Che successo32.
1.a+sim batjuka, ' rimasto schiacciato sotto un albero2.
15 come accaduto3... =!appaltatore .a+sim32.
1/8 l!appaltatore batjuka. /tavamo tagliando un frassino e lui stava l8 a guardare... 5 stato l8 un bel po! e poi
andato al pozzo per l!acqua si vede che aveva sete. ?uando ad un tratto il frassino si schiantato dritto su di lui. 'oi gli
abbiamo gridato, scappa scappa scappa... >oveva buttarsi da un lato e invece lui prende e va dritto... forse si confuso.
Il frassino lo ha coperto con i rami superiori. Come mai caduto cos8 presto >io solo lo sa... (orse era marcio nel
midollo2.
1Cos8 ha colpito .a+sim32.
1=!ha colpito batjuka2.
15 morto32.
1'o batjuka ' ancora vivo ma gli ha schiacciato braccia e gambe. /to correndo da /eliverst* il medico2.
$rdalion .icha6l* ordin0 alla guardia rurale di correre nel villaggio per prendere /eliverst* mentre lui
stesso partiva al trotto verso le sseki... Io lo seguii.
:rovammo il povero .a+sim steso per terra. 4na decina di contadini lo circondavano. /cendemmo da cavallo.
'on si lamentava quasi per nulla di tanto in tanto apriva e strabuzzava gli occhi si guardava attorno come sorpreso e si
mordeva le labbra illividite... Il mento gli tremava i capelli gli si appiccicavano alla fronte il petto si sollevava a ritmo
irregolare, stava morendo. =!ombra tenue di un giovane tiglio gli scivolava sul viso.
Ci chinammo su di lui. 5gli riconobbe $rdalion .icha6l*.
1Batjuka, cominci0 a dire con voce appena udibile 1il prete... mandate a chiamare... >io... mi ha punito... le
gambe le braccia tutto spezzato... oggi... domenica... ma io... ma io... ecco non ho lasciato liberi i ragazzi2.
:acque. <li mancava il respiro.
15 i miei soldi... a mia moglie... dateli a mia moglie... con la detrazione... ecco lo sa Onisim... a chi... cosa
devo...2.
1$bbiamo mandato a chiamare il dottore .a+sim2 disse il mio vicino 1pu0 darsi che non sia giunta la tua
ora2.
?uello voleva aprire gli occhi e sollev0 con sforzo le sopracciglia e le palpebre.
1'o sto morendo. 5ccola eccola che... viene... eccola... )erdonatemi ragazzi se in qualche cosa...2.
1>io ti perdoner .a+sim $ndrei2 presero a dire con voce sorda i contadini in coro e si levarono il cappello
1tu perdona noi2.
?uello all!improvviso scosse il capo disperatamente gonfi0 dolorosamente il petto e si riaccasci0.
1)er0 non pu0 morire qui2 esclam0 $rdalion .icha6l* 1ragazzi prendete l8 la stuoia dal carro portiamolo in
ospedale2.
4n paio di persone si precipitarono al carro.
1>a 5fim... di /*ovo2 sussurr0 il moribondo 1ieri ho comprato un cavallo... ho dato la caparra... quindi il
cavallo mio... datelo a mia moglie...2.
=o stavano mettendo sulla stuoia... lui trem0 tutto come un uccello colpito poi si irrigid8
15 morto2 mormorarono i contadini.
.ontammo in silenzio sui cavalli e ce ne andammo.
=a morte del povero .a+sim mi fece riflettere.
5 sorprendente la morte di un contadino russo7 Il suo stato d!animo prima di morire non n9 di indifferenza n9
di ottusit muore come se stesse compiendo un rito, con distacco e semplicit.
?ualche anno fa un contadino rimase ustionato in un essiccatoio nel villaggio di un mio vicino. /arebbe
rimasto intrappolato in quell!essiccatoio se un borghese di passaggio non lo avesse tirato fuori mezzo morto, questi si
immerse in una tinozza d!acqua e con una rincorsa sfond0 la porta sotto la tettoia in fiamme. )assai dall!isba del
contadino ustionato, era scura soffocante fumosa. >omandai dove fosse il malato. 1=8 batjuka sulla panca della
stufa2 mi rispose cantilenando una donna affranta. .i avvicinai il contadino giaceva coperto da un tulup, respirava a
fatica. 1$llora come ti senti32. Il malato si agit0 sulla stufa voleva alzarsi ma era ricoperto di piaghe in punto di
morte. 1/ta gi& sta gi&... $llora3 Come va32. 1Certo va male2 disse. 1:i fa male32. ?uello tacque. 1Dai bisogno di
qualcosa32. :aceva. 1;uoi che ti mandi del t32. 1'on occorre2. .i allontanai da lui e mi sedetti su una panca. )assa
un quarto d!ora passa mezz!ora nell!isba regnava un silenzio di tomba. In un angolo dietro il tavolo sotto le icone si
nascondeva una bambina sui cinque anni mangiava del pane. =a madre ogni tanto la rimproverava. /i sent8 uno
scalpiccio nell!andito bussarono alla porta parlottarono% la cognata tagliava un cavolo. 1$+sin!6a72 chiam0 infine il
malato. 1Che c!32. 1>ammi del kvas2. $+sin!6a gli port0 il kvas. >i nuovo silenzio. >omandai a bassa voce, 1/i fatto
la comunione32. 1/82. ?uindi era tutto a posto, aspettava la morte tutto qui. 'on ce la feci pi& e me ne andai.
4n!altra volta mi ricordo passai dall!ospedale del borgo di Krasnogor!e per andare a trovare un mio
conoscente l!infermiere Kapiton un appassionato di caccia.
=!edificio dell!ospedale era una dipendenza del palazzo padronale lo aveva istituito la proprietaria stessa cio
aveva ordinato che si apponesse sulla porta una targa celeste con la seguente scritta in caratteri bianchi, -Ospedale di
Krasnogor!e- e lei stessa aveva fornito un bell!album per registrare i malati. /ul primo foglio di questo album uno dei
leccapiedi e servitori della proprietaria benefattrice aveva scritto i seguenti versi,
Bans ces beau: lieu:, oC r'gne l"allgresse,
&e temple ut ouvert par la Beaut*
Be vos seigneurs admirez la tendresse,
Bons -abitants de <rasnogorie(
e un altro signore aveva aggiunto,
Dt moi aussi j"aime la nature(
Pean Kob*liatni+ov.
=!infermiere aveva comprato a sue spese sei letti e cos8 con la benedizione del cielo si era messo a curare il
popolo di >io. Oltre a lui in quell!ospedale lavoravano altre due persone, l!intagliatore )avel soggetto a crisi di follia e
.eli+trisa una donna del popolo con il braccio rattrappito che aveva la mansione di cuoca. $mbedue preparavano le
medicine seccavano e mettevano in infusione le erbe% sempre loro calmavano i malati deliranti. =!intagliatore pazzo
aveva un aspetto cupo ed era di poche parole% di notte cantava la canzone della -Bella ;enere- e si avvicinava a
chiunque passasse con la preghiera di dargli il consenso a sposare una certa .alan!6a morta gi da tempo. =a donna dal
braccio rattrappito lo picchiava e lo costringeva a sorvegliare i tacchini.
4na volta dunque mi trovavo dall!infermiere Kapiton. /tavamo chiacchierando sulla nostra ultima partita di
caccia quando all!improvviso entr0 nel cortile un carro tirato da un cavallo bigio straordinariamente grasso di quelli
che solo i mugnai posseggono. 4n robusto contadino in armjak nuovo con la barba brizzolata guidava il carro. 15hi
;asili6 >mitri2 gli grid0 dalla finestra Kapiton 1benvenuto... @ il mugnaio di =*bovEino2 mi sussurr0 poi. Il
contadino scese dal carro ansimando entr0 nella stanza dell!infermiere cerc0 le icone con gli occhi e si segn0. 1$llora
;asili6 >mitri che c! di nuovo3... Che vi sentite male3 $vete una brutta cera2. 1/8 Kapiton :imofei c! qualcosa
che non va2. 1Che cosa avete32. 1Ora vi spiego Kapiton :imofei. >i recente ho comprato delle macine in citt le ho
portate a casa e mi sono messo a scaricarle dal carro ho fatto uno sforzo sapete e ho sentito un colpo nel ventre come
se si fosse rotto qualcosa... da quel giorno non mi sento bene. Oggi sto proprio male2. 1Dmmm2 comment0 Kapiton e
annus0 una presa di tabacco 1allora l!ernia. 5 quanto tempo fa vi successo32. 14na decina di giorni fa2. 1>ieci32.
=!infermiere aspir0 l!aria fra i denti e scosse il capo. 1(atemi tastare. Be! ;asili6 >mitri2 disse infine 1mi dispiace di
cuore ma una brutta faccenda la vostra% non c! da scherzare con la vostra malattia% rimanete qui da me da parte mia
far0 tutto il possibile ma non vi garantisco niente2. 1/to cos8 male32 mormor0 il mugnaio sconcertato. 1/i ;asili6
>mitri state male% se foste venuto da me un paio di giorni prima non ci sarebbe stato nulla di grave l!avremmo guarito
subito ma adesso avete un!infiammazione pu0 andare in cancrena da un momento all!altro2. 1'on pu0 essere Kapiton
:imofei2. 1;i dico che cos82. 1.a come possibile32. =!infermiere si strinse nelle spalle. 15 morir0 per questa
sciocchezza32. 1'on dico questo... ma fermatevi qui2. Il mugnaio pens0 e ripens0 guard0 il pavimento poi guard0 noi
si gratt0 la nuca prese il berretto. 1>ove andate ;asili6 >mitri32. 1>ove3 $ casa s!intende se cos8 grave. /e le cose
stanno cos8 devo dare disposizioni2. 1.a cos8 vi metterete nei guai ;asili6 >mitri per carit mi domando come
abbiate fatto ad arrivare sin qua. Bimanete da me2. 1'o fratello Kapiton :imofei morire per morire meglio morire
a casa se muoio qui lo sa Iddio che cosa succede a casa mia2. 1'on possiamo ancora dire coma va a finire questa
faccenda... Certo pericoloso molto pericoloso non si discute... ma proprio per questo dovete fermarvi qui2. Il
contadino scosse il capo. 1'o Kapiton :imofei non rimarr0... prescrivetemi piuttosto una medicina2. 1=a medicina
da sola non fa niente2. 1Do detto che non rimango2. 1Be! come volete... ma non venite a lamentarvi poi72.
=!infermiere strapp0 una pagina dell!album scrisse la ricetta e aggiunse altri consigli. Il contadino prese il
foglio dette mezzo rublo a Kapiton usc8 e mont0 sul carro. 1Be! addio Kapiton :imofei non serbatemi rancore e non
dimenticate i miei orfanelli...2. 15hi fermati qui ;asili672. Il contadino si limit0 a crollare il capo dette uno strattone
con le redini al cavallo e usc8 dal cortile. 4scii e lo seguii con lo sguardo. =a strada era fangosa e accidentata% il
mugnaio procedeva con cautela senza fretta guidava abilmente il cavallo e salutava i passanti... :re giorni dopo mor8.
In genere sorprendente il modo in cui muore la gente russa. $desso mi vengono in mente molti defunti.
Bicordo te vecchio amico mio studente $venir /oro+oumov che non completasti gli studi persona meravigliosa
nobilissima7 Bivedo il tuo viso verdognolo di tisico i tuoi radi capelli castani il tuo sorriso mite il tuo sguardo
entusiasta il tuo corpicino scarno sento la tua voce debole carezzevole. ;ivevi presso il proprietario <ur Krup6ani+ov
della <rande Bussia insegnavi ai suoi figli (ofa e Cz6a il russo la geografia e la storia sopportavi pazientemente gli
scherzi pesanti dello stesso <ur i complimenti volgari del maggiordomo le birichinate continue dei perfidi ragazzini%
con un amaro sorriso ma senza un lamento eseguivi le richieste bizzarre della signora annoiata% in compenso come ti
ricreavi come ti beavi la sera dopo cena quando libero finalmente da tutti i doveri e da tutte le incombenze ti sedevi
davanti alla finestra fumavi pensosamente la pipa oppure sfogliavi con avidit il numero mutilato e bisunto di una
grossa rivista che ti aveva portato dalla citt l!agrimensore un poveraccio senza un tetto come te7 Come ti piacevano
allora tutte le poesie tutti i racconti con quanta facilit affioravano le lacrime nei tuoi occhi con quanta volutt ridevi
di quale sincero amore per l!umanit di quale nobile propensione al bene e al bello era imbevuta la tua pura anima
infantile7 $ dire il vero non brillavi per particolare acume la natura non ti aveva dotato n9 di memoria n9 di diligenza%
all!universit ti consideravano uno dei peggiori studenti% a lezione dormivi agli esami tacevi con solennit% ma a chi
raggiavano gli occhi per la gioia a chi mancava il respiro per il successo per la fortuna di un compagno3 $l nostro
$venir... Chi credeva ciecamente nell!alta vocazione dei suoi amici chi li esaltava con orgoglio chi li difendeva con
accanimento3 Chi era alieno da ogni invidia dall!egoismo chi si sacrificava disinteressatamente chi si assoggettava
volentieri a persone che non erano degne nemmeno di allacciargli le scarpe3... /empre tu tu mio buon $venir7 Bicordo
quando salutasti con il cuore pesante i tuoi compagni mentre partivi per il tuo lavoro da precettore% cattivi presagi ti
tormentavano... e infatti in campagna ti trovasti male in campagna non avevi nessuno da ascoltare con venerazione
nessuno di cui meravigliarti nessuno da amare... /ia gli uomini della steppa sia i proprietari istruiti ti trattavano come
un precettore, gli uni rudemente gli altri con indifferenza. )er di pi& neanche il tuo aspetto ti era d!aiuto, ti intimidivi
arrossivi sudavi balbettavi... =!aria di campagna non giov0 neanche alla tua salute, ti consumavi come una candela
poveretto7 ;ero che la tua camera dava sul giardino% i ciliegi i meli i tigli spargevano sul tuo tavolo sul calamaio sui
libri i loro fragili fiorellini% sulla parete era appeso un cuscinetto di seta celeste per l!orologio che ti aveva regalato al
momento dell!addio una buona e sensibile governante tedesca con i riccioli biondi e gli occhi azzurri% a volte passava a
trovarti qualche vecchio amico di .osca che ti faceva impazzire con i versi suoi o di altri ma la solitudine
l!insopportabile schiavit& della condizione di precettore l!impossibilit di cambiare vita gli autunni e gli inverni
interminabili la malattia incalzante... )overo povero $venir7
(eci visita a /oro+oumov poco tempo prima che morisse. 'on poteva nemmeno camminare. Il proprietario
<ur Krup6ani+ov non l!aveva cacciato di casa ma aveva cessato di pagargli lo stipendio aveva assunto un altro
precettore per Cz6a... mentre (ofa era stato mandato nel corpo dei cadetti. $venir stava seduto in una vecchia poltrona
alla ;oltaire accanto alla finestra. Il tempo era splendido. 4n luminoso cielo autunnale splendeva azzurro e allegro sul
filare marrone scuro dei tigli spogli% qua e l tremolavano e stormivano le ultime foglie dorate e brillanti. $fferrata dalla
morsa del gelo la terra sudava e si squagliava al sole che colpiva con i suoi raggi obliqui e rossastri l!erba pallida%
nell!aria si udiva un leggero scricchiolio nel giardino si udivano distintamente le voci sonore dei contadini. $venir
indossava una vecchia vestaglia di Buchara un fazzoletto verde da collo gettava una sfumatura lugubre sul suo viso
spaventosamente dimagrito. (u molto contento di vedermi mi dette la mano inizi0 a parlare ma toss8. Io gli detti il
tempo di calmarsi mi sedetti accanto a lui... $veva sulle ginocchia un quaderno di poesie di Kol!cov accuratamente
trascritte ci dette una pacca sopra con un sorriso. 15cco un poeta2 mormor0 trattenendo con sforzo la tosse e si mise a
declamare con voce appena udibile,
Il falco ha le ali legate3
Oppure tutte le strade gli sono vietate3
=o interruppi, il medico gli aveva vietato di parlare ma io sapevo come fargli piacere. /oro+ournov non aveva
mai -seguito- come si suol dire i progressi della scienza ma era curioso di sapere a che punto fossero arrivati i grandi
ingegni. Capitava spesso che prendeva da parte un compagno e iniziava a fargli domande lo ascoltava restava a bocca
aperta gli credeva sulla parola poi ripeteva per filo e per segno quanto aveva sentito. =o attraeva in particolare la
filosofia tedesca. Cominciai a parlargli di Degel "cose dei tempi andati come vedete#. $venir annuiva inarcava le
sopracciglia sorrideva mormorava, 1Capisco capisco7... $h7 Bene bene7...2. =!infantile sete di conoscenza di quel
poveraccio in punto di morte abbandonato senza un tetto mi commosse sino alle lacrime devo confessarlo. Bisogna
notare che $venir al contrario di tutti i tisici non si illudeva sul conto della propria malattia... eppure non sospirava
non s8 rattristava non accennava mai alla sua condizione...
Baccolte tutte le sue forze parl0 di .osca dei compagni di )uE+in del teatro della letteratura russa% ricord0
le nostre bisbocce le vivaci discussioni della nostra combriccola pronunci0 con dispiacere i nomi di due o tre amici
morti...
1Bicordi >aEa32 soggiunse infine 1che anima d!oro7 Che cuore7 5 come mi voleva bene7... Che n! stato di
lei3 /ar deperita consumata dal dolore la poverina72.
'on osai disilludere il malato difatti a che gli sarebbe servito sapere che la sua >aEa si era fatta pi& larga che
lunga frequentava i mercanti i fratelli Konda+ov si imbellettava civettava e bestemmiava3 :uttavia pensavo
guardando il suo volto esausto forse dovevo portarlo via di l83 (orse c!era ancora la possibilit di guarirlo... .a quando
gli accennai alla mia idea $venir non mi fece neanche finire.
1'o fratello grazie2 disse lui 1mi del tutto indifferente il posto in cui morir0. Infatti non arriver0
all!inverno... $ che scopo dare inutilmente fastidio alla gente3 /ono abituato a questa casa. 5 vero che i signori qui...2.
1/ono cattivi vero32 dissi per lui.
1'o non sono cattivi7 /ono gente di campagna. .a io non posso affatto lamentarmi di loro. Ci sono i vicini, la
figlia del proprietario Kasat+in istruita gentile un!ottima ragazza... non si d arie...2.
/oro+oumov si mise di nuovo a tossire.
1$ndrebbe tutto bene2 continu0 dopo aver ripreso fiato 1se solo mi lasciassero fumare la pipa... .a io non
morir0 cos8 fumer0 ancora la mia pipa72 soggiunse strizzando maliziosamente l!occhietto. 1<razie a >io ho vissuto
abbastanza ho conosciuto brave persone...2
1.a se almeno scrivessi ai parenti2 lo interruppi io.
1$ che pro scrivere ai parenti3 Certo non mi potrebbero essere di alcun aiuto quando morir0 lo verranno a
sapere. .a a che serve parlare di questo3... )iuttosto raccontami ci0 che hai visto all!estero2.
Incominciai a raccontare. )endeva dalle mie labbra. ;erso sera me ne andai e dopo una decina di giorni
ricevetti la seguente lettera dal signor Krup+ov,
1Con questa mia ho l!onore di informarvi egregio signore che il vostro amico lo studente che viveva nella
mia casa il signor $venir /oro+oumov si spento tre giorni fa alle due del pomeriggio ed stato sepolto oggi a mie
spese nella mi chiesa parrocchiale. .i ha pregato di inviarvi i libri e i quaderni che qui accludo. $veva OO rubli e
mezzo che unicamente agli altri suoi effetti personali verranno consegnati per diritto di appartenza ai genitori. Il vostro
amico si spento nell!assoluto possesso delle sue facolt e si pu0 dire nell!altrettanto assoluta indifferenza senza
manifestare alcun rammarico neanche quando tutta la nostra famigli gli ha reso l!estremo saluto. =a mia consorte
Kleopatra $le+sandrovna vi rende i suoi omaggi. =a morte del vostro amico non poteva non influire sui suoi nervi% per
quanto mi riguarda grazie a >io sto bene e ho l!onore di essere il ;ostro umilissimo servo.
<. Krup6ani+ov2.
.i vengono in mente molti altri esempi ma non posso citarli tutti. .i limiter0 ad uno soltanto.
4n!anziana proprietaria mor8 davanti ai miei occhi. Il prete aveva appena iniziato a recitare le preghiere per i
moribondi quando si accorse che la malata se ne stava proprio andando e le porse in fretta la croce. =a signora si scans0
scontenta. 1Che fretta hai batjuka2 balbett0 lei 1ce n! di tempo...2. Baci0 rispettosamente la croce infil0 la mano
sotto il cuscino e esal0 l!ultimo respiro. /otto il cuscino c!era un rublo d!argento, voleva pagare il prete per il servizio
funebre...
/8 veramente strano il modo in cui muoiono i russi7
I CANTORI
Il piccolo villaggio di Kolotov+a un tempo appartenuto a una proprietaria soprannominata nel dintorni
/tr*ganicha per il suo carattere malvagio e animoso "il suo vero nome rimasto sconosciuto# mentre adesso propriet
di un certo tedesco di )ietroburgo si situa sul pendio di una collina brulla spaccata da cima a fondo da un burrone
spaventoso che si spalanca come un abisso si snoda scavato e eroso proprio lungo il centro della strada e peggio di un
fiume A sul quale si potrebbe almeno alzare un ponte A divide in due parti il misero villaggetto. 4n gruppetto di radi
citisi si calano impauriti sul fianchi sabbiosi% sul fondo secco e giallo come il miele giacciono enormi lastre di pietra
argillosa. 4no spettacolo poco allegro non c! che dire eppure tutti gli abitanti dei dintorni conoscono bene la strada
per Kolotov+a e ci vanno spesso e volentieri.
In cima al precipizio a pochi passi dal punto in cui esso si forma con una stretta fessura spicca sola soletta una
piccola isba separata dalle altre. @ ricoperta di paglia ha un solo comignolo% l!unica finestra che ha guarda verso il
burrone come un occhio scrutatore e nelle sere d!inverno quando la casa illuminata quella finestra si vede da lontano
attraverso la torbida nebbia gelida e molti contadini di passaggio la scambiano per la stella polare. /ulla porta dell!isba
affissa un!insegna celeste, una bettola soprannominata -)rit*nn*6-. In questa trattoria si vende la vod+a a un prezzo
probabilmente non inferiore a quello imposto tuttavia un locale frequentato assai pi& assiduamente di tutte le altre
bettole dei dintorni. 5 questo grazie al suo proprietario 'i+ola6 Ivan*.
'i+ola6 Ivan* un tempo era un giovanotto snello ricciuto e rubicondo adesso invece un uomo molto grasso
brizzolato con il viso paffuto gli occhietti furbi e bonari e la fronte grassa solcata da rughe simili a fili. ;ive a
Kolotov+a da pi& di vent!anni. 'i+ola6 Ivan* una persona sveglia e pratica come la maggior parte degli osti. /ebbene
egli non sia particolarmente gentile n9 loquace ha il dono di attirare e trattenere i clienti che hanno piacere di indugiare
davanti al suo bancone sotto lo sguardo tranquillo e amichevole ma vigile del flemmatico padrone di casa. 5gli ha
molto buon senso conosce bene il modo di vivere dei proprietari e anche quello dei contadini e dei borghesi% in caso di
difficolt egli sarebbe sempre in grado di dare un buon consiglio ma da persona cauta e egoista preferisce restarne
fuori e semmai indirizzare sulla giusta via i suoi clienti ma solo quelli che gli vanno a genio con qualche allusione
alla lontana pronunciata apparentemente senza alcun secondo fine. @ un esperto di tutto ci0 che importante o
divertente per l!uomo russo, cavalli bestiame legname mattoni stoviglie tessuti pellami canzoni e balli. ?uando non
ha clienti di solito se ne sta accoccolato per terra davanti alla porta della sua isba con le gambette sottili rannicchiate e
scambia quattro parole gentili con tutti i passanti. 'e ha viste di cotte e di crude in vita sua sopravvissuto a diverse
decine di piccoli proprietari che passavano da lui per un bicchierino di quello forte% al corrente di tutto quello che si
combina nel raggio di cento verste tutt!intorno ma non spiffera n9 lascia intendere di essere a conoscenza di fatti che
anche il pi& avveduto capodistretto di polizia non sospetterebbe nemmeno. :iene la bocca chiusa sorride sotto i baffi e
si occupa dei suoi bicchierini. I vicini lo rispettano, persino il generale Ferepeten+o per grado il primo proprietario del
distretto lo saluta con condiscendenza ogni volta che passa accanto alla sua isba. 'i+ola6 Ivan* una persona
influente, una volta costrinse un noto ladro di cavalli a restituire il cavallo che aveva rubato dal cortile di un suo
conoscente% un!altra volta fece ragionare i contadini di un villaggio vicino che non volevano accettare il nuovo
amministratore e cos8 via. .a non bisogna pensare che l!abbia fatto per amore della giustizia o per premura verso il
prossimo no7 5gli cerca semplicemente di prevenire tutto ci0 che potrebbe turbare il suo quieto vivere. 'i+ola6 Ivan*
sposato e ha figli. /ua moglie una borghese vivace dal naso aguzzo e dall!occhio sveglio negli ultimi tempi un po!
ingrassata come suo marito del resto. =ui ripone piena fiducia in sua moglie, lei a tenere i soldi sotto chiave. <li
ubriaconi chiassosi la temono lei non li sopporta, portano poco denaro e fanno un gran baccano% le vanno pi& a genio
quelli taciturni cupi. I figli di 'i+ola6 Ivan* sono ancora piccoli% i primi nati sono morti tutti ma i superstiti sono tali e
quali ai genitori, un piacere guardare i visetti intelligenti di quei bambini robusti.
5ra un giorno di luglio insopportabilmente caldo quando arrancando con il mio cane salivo lungo il burrone
di Kolotov+a diretto all!osteria 3ritynnyj. 'el cielo il sole ardeva come inviperito la terra evaporava e bruciava senza
posa% l!aria era satura di polvere afosa. =e cornacchie e i lucidi corvi con il becco aperto guardavano penosamente i
passanti quasi invocando la loro compassione% solo i passeri sembravano non risentire dell!afa e arruffando le penne
cinguettavano e litigavano ancora pi& del solito sulle palizzate spiccavano il volo tutti insieme dalla strada polverosa
volavano in nugoli grigi sulle verdi canapaie. =a sete mi tormentava. $cqua non ce n!era nelle vicinanze, a Kolotov+a
come in molti altri villaggi della steppa i contadini in mancanza di fonti e di pozzi bevono un liquido sporco che
attingono dagli stagni... .a chi pu0 chiamare acqua quel beveraggio schifoso3 ;olevo andare da 'i+ola6 Ivan* per un
bicchiere di birra o di kvas.
$ dire il vero in nessun periodo dell!anno Kolotov+a offre un panorama confortante tuttavia suscita una
sensazione particolarmente triste quando il sole splendente di luglio avvolge con i suoi impietosi raggi i tetti scuri e
malandati delle case il burrone profondo il pascolo brullo e polveroso sul quale si aggirano senza speranza scarne
galline dalle lunghe zampe la grigia carcassa di legno di tremula con buchi al posto delle finestre della eR casa
padronale invasa di ortica erbacce e assenzio lo stagno ricoperto dalle piume d!oca nero come se fosse arso con un
orlo di fango semiseccato e una diga sfasciata lungo la quale sulla terra calpestata e cinerea le pecore ansando e
starnutendo per l!afa si tengono penosamente attaccate l!una all!altra e con mesta rassegnazione chinano la testa pi& in
basso possibile come in attesa che passi quell!afa insopportabile. $vanzavo a passo stanco verso l!abitazione di 'i+ola6
Ivan* suscitando nel bambini come spesso accade uno stupore che rasentava la contemplazione strabiliata e nei cani
uno sdegno che si esprimeva in latrati cos8 rauchi e irosi che si sarebbe detto che qualcuno stesse strappando loro le
viscere tanto che poi tossivano e ansimavano quando all!improvviso sulla soglia dell!osteria apparve un uomo alto
senza berretto in cappotto di panno stretto in vita da una cinta celeste. >all!aspetto sembrava un servo% i capelli
bianchi folti e arruffati gli si rizzavano sopra la faccia avvizzita e rugosa. Chiamava qualcuno dimenando le braccia
che probabilmente si agitavano assai pi& vistosamente di quanto avrebbe voluto. Certo era ubriaco.
1;ieni vieni72 balbettava sollevando con sforzo le folte sopracciglia. 1;ieni .orga vieni7 Che fai fratello
perdi tempo3 'on va bene fratello. ?ui ti aspettano e tu perdi tempo...2.
1$rrivo arrivo2 si ud8 una voce squillante e da destra dal retro dell!isba comparve un uomo bassino robusto
e zoppo. Indossava per un braccio solo una casacca di panno abbastanza pulita un berretto alto a punta calcato sin sulle
sopracciglia che conferiva al suo viso tondo e paffuto un!espressione furba e canzonatoria. I suoi occhietti giallicci si
muovevano rapidi sulle labbra sottili affiorava costantemente un sorrisetto forzato mentre il naso appuntito e lungo
sporgeva sfacciatamente come un timone. 1$rrivo caro2 continuava a dire zoppicando in direzione della bettola
1perch9 mi chiami3... Chi mi sta spettando32.
1)erch9 ti chiamo32 replic0 con tono di rimprovero quello alto. 1.a che tipo strano che sei .orga,
chiedono di te all!osteria e tu vuoi sapere perch93 :i aspetta tutta brava gente, :uro+APaE+a >i+i6ABarin e l!impresario di
izdra. PaE+a ha fatto una scommessa con l!impresario, si giocano un ottavo di birra vince chi canta meglio cio... hai
capito32.
1PaE+a canter32 domand0 animato l!uomo che si chiamava .orga. 1'on stai mentendo Obaldu632.
1'on mento2 rispose Obaldu6 con dignit 1sei tu che dici sciocchezze. /e ha scommesso vuol dire che
canter sei proprio un impostore .orga72.
1/u andiamo imbecille2 disse .orga.
1/u dammi almeno un bacino anima mia2 balbett0 Obaldu6 spalancando le braccia.
1.a guardalo, fa il tenero72 replic0 con disprezzo .orga allontanandolo con un gomito e tutti e due
infilarono chinati la bassa porta.
?uella conversazione suscit0 in me una forte curiosit. $vevo gi sentito parlare di PaE+aA:uro+ come del
miglior cantore dei dintorni e ad un tratto mi si presentava l!occasione di sentirlo competere con un altro artista. .i
affrettai ad entrare nella bettola.
Credo che ben pochi fra i miei lettori abbiano avuto occasione di dare un!occhiatina a una bettola di campagna
ma noi cacciatori capitiamo dappertutto. Da una struttura estremamente semplice. >i solito si compone di un andito
scuro e di una isba bianca divisa in due da un tramezzo che gli avventori non possono oltrepassare. 'el tramezzo si
apre un largo vano longitudinale sopra un ampio tavolo di quercia. /ul tavolo o bancone si vende la vod+a. )roprio di
fronte al vano si allineano bottiglie sigillate di diverse misure. 'ella parte anteriore dell!isba quella a disposizione degli
avventori si trovano delle panche due o tre botti vuote un tavolo ad angolo. =e bettole di campagna in genere sono
piuttosto buie e non capita quasi mai di vedere sulle pareti di travi una qualche stampa a colori vivaci che invece nelle
isbe contadine non manca mai.
?uando entrai nella bettola vi si era gi riunita una compagnia piuttosto numerosa.
>ietro il bancone come al solito c!era 'i+ola6 Ivan* che occupava il vano in quasi tutta la sua larghezza.
Indossava una camicia di indiana variopinta e con un sorrisetto indolente sulle guance grassottelle riempiva con la
mano bianca e paffuta due bicchieri di vod+a per gli amici appena entrati .orga e Obaldu6% nell!angolo dietro di lui
accanto alla finestra si intravedeva la moglie dall!occhio sveglio. $l centro della stanza c!era PaE+a :uro+ un uomo
magro e slanciato sui ventitr9 anni che indossava un caffettano di nanchino celeste a lunghe falde. >all!aspetto si
sarebbe detto uno spavaldo garzone di fabbrica ma non doveva godere di una gran salute. =e sue guance scarne gli
occhi grigi grandi e inquieti il naso diritto con le narici sottili e frementi la bianca fronte sfuggente con i ricci biondo
chiaro pettinati all!indietro le labbra grosse ma belle e espressive tutto il suo viso rivelava una natura impressionabile
e appassionata. 5ra molto agitato, sbatteva le palpebre aveva il respiro irregolare gli tremavano le mani come se avesse
la febbre ed era davvero in preda alla febbre quella febbre agitata e repentina nota a tutti quelli che parlano o cantano
in pubblico. $ccanto a lui c!era un uomo sui quaranta dalle spalle larghe dagli zigomi sporgenti con la fronte bassa gli
occhi allungati alla tartara il naso corto e schiacciato il mento squadrato e lucidi capelli neri ispidi come la setola.
=!espressione del suo viso olivastro dal riflesso plumbeo soprattutto delle labbra pallide sarebbe sembrata quasi
crudele se non fosse stata cos8 placidamente pensierosa. /tava praticamente immobile si guardava solo lentamente
intorno come un bue sotto il giogo. Indossava una giacca logora con i bottoni lisci di rame un vecchio fazzoletto di seta
nera gli avvolgeva il collo poderoso. /i chiamava >i+i6ABarin. >iritto di fronte a lui sulla panca sotto le icone sedeva
l!avversario di PaE+a l!impresario di izdra, era un uomo sulla trentina bassino robusto butterato e ricciuto con un
corto naso all!ins& vivaci occhietti castani e barbetta rada. /i guardava spavaldamente intorno tenendo le mani sotto le
cosce chiacchierava noncurante e batteva per terra i piedi calzati da eleganti stivali con il risvolto. Indossava un leggero
armjak nuovo di panno grigio con un bavero di velluto sul quale spiccava vistosamente l!orlo della camicia scarlatta
molto stretta intorno al collo. 'ell!angolo opposto a destra della porta era seduto ad un tavolo un contadinuccio dal
gabbano liso e striminzito con un enorme buco sulla spalla. =a luce del sole filtrava con un sottile raggio gialliccio
attraverso i vetri impolverati di due finestrelle senza riuscire a sconfiggere la consueta oscurit della stanza, tutti gli
oggetti erano illuminati appena appena quasi a chiazze. In compenso nella bettola c!era un bel fresco e la sensazione di
afa e di caldo opprimente mi croll0 di dosso come un fardello non appena vi misi piede.
Il mio arrivo me ne accorsi subito all!inizio provoc0 un po! di confusione nei clienti di 'i+ola6 Ivan* ma
vedendo che quello mi salutava come una persona conosciuta si calmarono e non mi prestarono pi& attenzione. Chiesi
della birra e mi sedetti in un angolino accanto al contadinuccio con il gabbano strappato.
1Be! e allora32 url0 all!improvviso Obaldu6 dopo aver bevuto tutto d!un fiato il suo bicchiere di vod+a
accompagnando la sua esclamazione con quello strano modo di sbracciarsi senza il quale evidentemente non sapeva
pronunciare parola. 1Che aspettiamo3 @ ora di cominciare. 5h3 PaE+a32.
1Cominciamo cominciamo2 ripet9 consenziente 'i+ola6 Ivan*.
1Cominciamo prego2 disse l!impresario freddo e sicuro di se 1io sono pronto2.
1$nche io sono pronto2 disse Pa+ov agitato.
1$llora ragazzi cominciate2 pigol0 .orga.
'onostante la volont di dare inizio alla gara unanimemente espressa nessuno si decideva l!impresario non si
era nemmeno alzato. 5ra come se tutti stessero aspettando qualcosa.
1Comincia72 disse >i+i6ABarin con voce cupa e brusca.
Pa+ov trasal8. =!impresario si alz0 abbass0 un po! la cintura e toss8.
1$ chi tocca cominciare32 domand0 poi con voce leggermente alterata a >i+i6ABarin il quale continuava a
starsene immobile al centro della stanza con le grosse gambe divaricate e le mani possenti affondate quasi sino al
gomito nelle tasche degli ampi calzoni.
1:occa a te a te impresario2 balbett0 Obaldu6 1a te fratello2.
>i+i6ABarin lo guard0 di sbieco. Obaldu6 mand0 un flebile strillo si confuse guard0 un punto del soffitto
croll0 le spalle e zitt8.
1:iriamo a sorte2 propose con distacco >i+i6ABarin 1e metti la birra sul bancone2.
'i+ola6 Ivan* si chin0 prese la birra da terra ansimando e la mise sul tavolo.
>i+i6ABarin guard0 Pa+ov e disse, 1$llora32.
Pa+ov si rovist0 nelle tasche prese un soldo e lo intacc0 con i denti. =!impresario tir0 fuori da sotto la falda del
caffettano il borsellino nuovo di pelle lo slacci0 senza fretta e riversando una manciata di spiccioli sulla mano scelse
una moneta nuova nuova. Obaldu6 allung0 il suo berretto logoro con la visiera rotta e penzolante% Pa+ov gli lanci0 la sua
moneta e lo stesso fece l!impresario.
1$ te la scelta2 disse >i+i6ABarin rivolto a .orga.
.orga sorrise compiaciuto prese il berretto con entrambe le mani e cominci0 ad agitarlo.
/i fece subito un silenzio assoluto, le monete tintinnavano leggermente colpendosi l!una con l!altra. .i
guardavo attorno attento, sui visi di tutti c!era un!espressione di attesa nervosa persino >i+i6ABarin aguzzava gli occhi
per vedere% anche il mio vicino il contadino dal gabbano strappato allungava il collo per la curiosit. .orga infil0 la
mano nel berretto e tir0 fuori la moneta dell!impresario, tutti tirarono un sospiro. Pa+ov arross8 mentre l!impresario si
pass0 una mano fra i capelli.
1:e l!avevo detto che toccava a te2 esclam0 Obaldu6 1te l!avevo detto2.
1Be! adesso non strillare72 disse con disprezzo >l+i6ABarin. 1Comincia2 soggiunse indicando con il capo
l!impresario.
1Che canzone devo cantare32 domand0 l!impresario agitato pure lui adesso.
1?uella che vuoi2 rispose .orga. 1Canta quella che ti viene in mente2.
1Certamente quella che vuoi2 ripet9 'i+ola6 Ivan* mettendosi lentamente a braccia conserte. 1'on hai
nessun obbligo quanto a questo. Canta quello che vuoi ma canta bene% e poi noi decideremo secondo coscienza2.
1/!intende secondo coscienza2 intervenne Obaldu6 e lecc0 l!orlo di un bicchiere vuoto.
1/u ragazzi fatemi un po! schiarire la voce2 disse l!impresario passando le dita lungo il colletto del caffettano.
1/u non perderti in chiacchiere comincia72 decise >i+i6ABarin e abbass0 lo sguardo.
=!impresario rimase per un po! pensieroso scosse il capo e avanz0 di qualche passo. Pa+ov gli piant0 gli occhi
addosso...
.a prima di passare alla descrizione della gara in s9 credo non sia superfluo dire due paroline su ciascuno dei
protagonisti del mio racconto. =a storia di alcuni di loro mi era gi nota nel momento in cui li incontrai nella bettola di
'i+ola6 Ivan* sugli altri raccolsi informazioni in seguito.
Iniziamo da Obaldu6. Il vero nome di quest!uomo era 5vgraf Ivanov ma tutti nei dintorni lo chiamavano
esclusivamente Obaldu6 e anche lui andava fiero di quel soprannome tanto gli calzava a pennello. 5 di fatti si adattava
meglio di qualunque altro ai suoi lineamenti insignificanti eternamente allarmati. 5ra un servo scapolo e scansafatiche
che i padroni stessi avevano abbandonato da molto tempo eppure nonostante non avesse alcuna mansione e di
conseguenza neanche un soldo di paga trovava ogni giorno il modo di fare baldoria a spese degli altri. $veva molti
conoscenti che gli offrivano vod+a e t senza sapere neanche loro il perch9 dal momento che quello non solo non era
di buona compagnia ma annoiava tutti a morte con le sue chiacchiere senza senso la sua insopportabile molestia i suoi
movimenti esagitati e la sua risatina incessante innaturale. 'on sapeva n9 cantare n9 ballare sin dalla nascita non aveva
mai detto non dico una parola intelligente ma almeno sensata, andava a ruota libera e parlava a sproposito proprio un
Obaldu67 5ppure non c!era bisboccia nel raggio di quaranta verste nella quale non si aggirasse fra gli ospiti la sua figura
allampanata tanto che ormai erano tutti abituati a lui e sopportavano la sua presenza come un male inevitabile. $ dire il
vero tutti lo trattavano con disprezzo ma l!unico che sapesse tenere a bada i suoi scatti spropositati era >i+i6ABarin.
.orga non assomigliava affatto a Obaldu6. $nche a lui si addiceva il suo soprannome anche se sbatteva le
palpebre n9 pi& n9 meno degli altri. .a si sa che il popolo russo un maestro nell!affibbiare soprannomi. .algrado tutti
i miei tentativi di scoprire i particolari del passato di quest!uomo nella vita di costui rimasero per me e credo per molti
altri delle zone oscure avvolte nella fitta tenebra dell!ignoto come dicono i letterati. ;enni solo a sapere che un tempo
aveva fatto il cocchiere presso un!anziana signora senza figli era fuggito con un tiro a tre che gli era stato affidato non
facendosi vivo per un anno intero poi forse convintosi degli svantaggi e delle miserie della vita raminga era tornato
spontaneamente. 5ra gi zoppo si gett0 ai piedi della sua padrona e cancellato in qualche anno il proprio misfatto con
un comportamento esemplare entr0 piano piano nelle sue grazie tanto da conquistarne infine l!incondizionata fiducia e
diventare fattore. $lla morte della padrona risult0 emancipato non si sa bene come si iscrisse tra i borghesi
incominci0 a prendere in fitto dai vicini i campi di cocomero si arricch8 ed adesso vive agiatamente. @ un uomo
esperto sa il fatto suo non n9 buono n9 cattivo direi piuttosto calcolatore% un furbo di tre cotte che conosce le
persone e sa sfruttarle. @ cauto e allo stesso tempo intraprendente come un volpone% chiacchiera come una vecchia
senza mai parlare troppo anzi sa far parlare gli altri% del resto non fa il finto tonto come altri furbacchioni della sua
risma gli riuscirebbe difficile fingere, non ho mai visto degli occhi pi& penetranti e intelligenti dei suoi minuscoli
occhietti furbi. 5ssi non si limitano a guardare ma squadrano spiano. $ volte .orga per intere settimane sta l8 a
rimuginare su un!impresa apparentemente semplice altre volte si decide di colpo a concludere un affare disperatamente
ardito sembrerebbe che sia l8 l8 per crollare... ma dopo un po! tutto perfettamente riuscito liscio come l!olio. @
fortunato e crede nella sua buona stella crede ai segni del destino. @ molto superstizioso. =a gente non gli vuole bene
perch9 lui stesso non si cura di nessuno ma lo stima. :utta la sua famiglia consiste in un unico figlioletto che egli ama
alla follia e che educato da cotanto padre far probabilmente molta strada anche lui, 1$h il piccolo .orga ha preso
tutto dal padre72 dicono gi adesso a mezza voce i vecchietti seduti a chiacchierare sui mucchi di terra intorno alle case
nelle serate d!estate e tutti capiscono quel che significa e non aggiungono altro.
/u Pa+ovA:uro+ e sull!impresario non occorre dilungarsi. Pa+ov soprannominato :urco perch9 discende
davvero da una prigioniera turca era per aspirazione un artista nel vero senso della parola ma di mestiere faceva
l!attingitore nella cartiera di un mercante% per quanto riguarda l!impresario A devo confessare che non ho la minima idea
di che fine abbia poi fatto A mi sembr0 un borghese di citt scaltro e spavaldo. .a conviene spendere qualche parola in
pi& a proposito d8 >i+i6ABarin.
$ prima vista quell!uomo suscitava un!impressione di forza bruta opprimente ma irresistibile. 5ra sgraziato di
fattezze -scalcagnato- come si dice da noi ma aveva l!aria di una persona dalla salute inattaccabile e cosa strana la
sua sagoma d!orso non era priva di una sua particolare grazia che derivava probabilmente dalla sicurezza assoluta nella
propria potenza. 5ra difficile stabilire al primo sguardo a che strato sociale appartenesse questo 5rcole non
assomigliava n9 a un servo n9 a un borghese n9 a uno scrivano impoverito e in pensione n9 a un piccolo possidente
caduto in rovina allevatore di cani e attaccabrighe, era un tipo a s9. 'essuno sapeva da dove fosse piovuto nel nostro
distretto% si diceva che provenisse dagli odnodvorcy e che avesse prestato servizio da qualche parte ma non si sapeva
nulla di pi& preciso% e da chi poi si sarebbero potute attingere queste notizie se non da lui stesso3 )er0 non c!era persona
pi& cupa e taciturna di lui. 'essuno poteva affermare per certo di che cosa vivesse non praticava alcun mestiere non
andava da nessuno non frequentava quasi nessuno eppure aveva denaro non molto vero ma lo aveva. /i comportava
non gi con modestia in lui non c!era nulla di modesto ma con riserbo% viveva come se non si accorgesse di nessuno
intorno a lui e non aveva proprio bisogno di nessuno. >i+i6ABarin "lo chiamavano cos8 ma il suo vero nome era
)erevlesov# esercitava un!enorme influenza in tutto il circondario% gli si sottomettevano tutti subito e volentieri sebbene
non solo non avesse alcun diritto di comandare qualcosa a qualcuno ma addirittura non manifestasse la minima pretesa
di farsi ubbidire dalla gente con la quale gli capitava di avere a che fare. =ui parlava e quelli si sottomettevano, la forza
prende sempre il sopravvento. Beveva pochissimo non se la faceva con le donne e amava appassionatamente il canto.
In quell!uomo c!era molto di misterioso si sarebbe detto che forze possenti riposassero pacatamente in lui come
consapevoli che una volta scatenate avrebbero distrutto una volta per tutte se stesse e tutto ci0 che toccavano% o sto
facendo un errore madornale oppure nella vita di quell!uomo si doveva essere gi verificata una simile esplosione e
quindi erudito dall!esperienza e salvato per un pelo dalla morte egli si dominava inesorabilmente e si controllava a
bacchetta. In lui mi colpiva particolarmente la fusione di una ferocia innata naturale e di una nobilt ugualmente innata
una fusione che non avevo mai trovato in nessuno altro.
5 cos8 l!impresario si fece avanti socchiuse gli occhi e inton0 un falsetto acutissimo. =a voce era abbastanza
gradevole e dolce anche se un po! rauca% giocava con quella voce la roteava come una trottola gorgheggiava e
modulava dalle note pi& alte a quelle pi& basse per tornare immancabilmente a quelle pi& alte che manteneva e
prolungava con particolare impegno faceva una breve pausa e poi all!improvviso riprendeva il ritornello di prima con
audacia baldanzosa e superba. I suoi passaggi a volte erano piuttosto arditi altre volte divertenti% un intenditore li
avrebbe apprezzati% un tedesco invece sarebbe andato su tutte le furie. 5ra un tenore di grazia russo un tnor lger.
Cantava una canzone allegra ballabile che per quanto ho potuto capire tra le continue fioriture le aggiunte di vocali e
le esclamazioni diceva,
$rer0 un po! di terra
giovincella cara
/eminer0 un fiore rosso
giovincella cara.
Cantava e tutti lo ascoltavano con grande attenzione. 5videntemente lui si rendeva conto di avere a che fare
con intenditori e per questo ce la metteva tutta. 5 difatti dalle nostre parti ci si intende di canto non per niente il borgo
di /ergievs+oe sulla strada maestra per Orl noto in tutta la Bussia per il canto particolarmente gradevole e
armonioso. =!impresario cant0 a lungo senza suscitare grande entusiasmo nei suoi ascoltatori gli mancava il sostegno di
un coro% alla fine durante un passaggio particolarmente riuscito che aveva strappato un sorriso persino a >i+i6ABarin
Obaldu6 non si trattenne e grid0 dalla soddisfazione. :rasalirono tutti. Obaldu6 e .orga cominciarono ad
accompagnare il cantante a mezza voce a urlare, 1Bravo7... )i& alto scellerato7... )i& alto mantieni la nota aspide7
:ienila ancora7 Besisti ancora cane che non sei altro cagnaccio7... Che 5rode soffochi la tua anima72 e cos8 via.
'i+ola6 Ivan* da dietro il bancone dondolava la testa a destra e a sinistra in segno di approvazione. Obaldu6 alla fine si
mise a battere i piedi a sgambettare ad agitare le spalle% Pa+ov aveva gli occhi ardenti come il carbone tremava come
una foglia e sorrideva confuso. /olo >i+i6ABarin era rimasto impietrito nella sua espressione e immobile al suo posto%
ma il suo sguardo fisso sull!impresario si era un po! addolcito sebbene l!espressione sulle sue labbra rimanesse
sprezzante. Incoraggiato dai segnali di generale consenso l!impresario si scaten0 incominci0 a fiorettare il suo canto a
schioccare e tamburellare con la lingua a sforzare cos8 furiosamente la gola che quando alla fine spossato pallido e
madido di sudore caldo buttandosi all!indietro con tutto il corpo emise l!ultimo flebile gorgheggio un grido generale
unanime accolse la sua esplosione. Obaldu6 gli si butt0 al collo e prese a soffocarlo tra le sue lunghe braccia ossute% il
viso grasso di 'i+ola6 Ivan* era arrossato e lui sembrava come ringiovanito% Pa+ov gridava come un forsennato,
1Bravo bravo72 persino il mio vicino il contadino dal gabbano strappato non si trattenne e battendo il pugno sul
tavolo esclam0, 1$h7 bene che il diavolo se lo pigli bene72 e sput0 da un lato con decisione.
1Be! fratello ci hai fatto divertire72 gridava Obaldu6 trattenendo l!esausto impresario nel suo abbraccio 1ci
hai fatto divertire non c! che dire7 Dai vinto fratello hai vinto7 Complimenti la birra tua7 PaE+a non arriva al tuo
livello... :e lo dico sin da ora, non ci arriva... Credi a me72. 5 strinse di nuovo l!impresario al petto.
1.a lascialo andare lascialo andare che appiccicoso che sei...2 lo rimprover0 .orga stizzito 1fallo sedere
sulla panca non vedi che stanco... 5hi sei proprio uno sciocco fratello proprio uno sciocco7 )erch9 gli stai
appiccicato come la gramigna32.
1Che si sieda allora mentre io berr0 alla sua salute2 disse Obaldu6 e and0 verso il bancone. 1$ tue spese
fratello2 aggiunse rivolto all!impresario.
?uello annu8 si sedette sulla panca prese un panno dal berretto e si asciug0 il viso% Obaldu6 tracann0
avidamente il suo bicchiere e lamentandosi come tutti gli ubriaconi inveterati assunse un!aria accigliata e triste.
1Canti bene fratello davvero bene2 disse dolcemente 'i+ola6 Ivan*. 15 adesso tocca a te PaEa, ma bada di
non farti prendere dalla paura. ;edremo chi la vince vedremo... =!impresario canta davvero bene quant! vero Iddio
davvero bene2.
1.olto bene2 osserv0 la moglie di 'i+ola6 Ivan* e guard0 Pa+ov sorridendo.
1.olto bene2 ripet9 a mezza voce il mio vicino.
1$h zavoroten" A polec-a72 url0 all!improvviso Obaldu6 e avvicinandosi al contadinuccio con il buco sulla
spalla gli punt0 il dito contro si mise a saltare e scoppi0 in una risata squillante. 1)olecha7 )olecha7 @a, bade panjaj,
cafone7 Come mai ci hai onorato della tua presenza cafone32 gridava tra le risate.
Il povero contadino si confuse e stava gi per tagliare la corda al pi& presto quando si ud8 la voce metallica di
>i+i6ABarin,
1.a che bestia insopportabile questa32 disse digrignando i denti.
1.a niente2 borbott0 Obaldu6 1non ho fatto niente... solo cos8...2.
1;a bene allora stai zitto72 replic0 >i+i6ABarin. 1Pa+ov comincia72.
Pa+ov si mise la mano alla gola.
1Be!... fratello che... qualcosa... Dmm. 'on so proprio che cosa...2.
1/u falla finita non avere paura. ;ergognati7... )erch9 fai tante storie3 Canta come >io comanda2.
5 >i+i6ABarin abbass0 il capo restando in attesa.
Pa+ov tacque per un po! si guard0 intorno e si nascose il viso con la mano. :utti lo fissavano soprattutto
l!impresario sul viso dei quale a dispetto della solita aria di sicurezza e trionfo affior0 un!inconsapevole leggera
inquietudine. /i appoggi0 alla parete e si mise di nuovo a sedere sulle mani ma adesso non dimenava pi& le gambe.
?uando infine Pa+ov scopr8 il volto era pallido come un cadavere% gli occhi scintillavano appena sotto le ciglia
abbassate. $spir0 profondamente e inizi0 a cantare... =a prima nota che emise fu flebile e diseguale sembrava che non
gli uscisse dal petto ma che provenisse da qualche punto lontano e fosse casualmente piombata nella stanza. ?uella
nota incerta e vibrante produsse uno strano effetto su di noi% ci guardammo l!un l!altro anche la moglie di 'i+ola6
Ivan* si drizz0. $ quella prima nota ne segu8 un!altra pi& decisa e prolungata ma sempre vibrante come una corda che
dopo aver risuonato sotto un dito potente oscilla per l!ultima volta e poi si ferma di colpo% dopo la seconda segu8 la
terza nota e infine infiammandosi e crescendo a poco a poco flu8 una malinconica canzone. 5ra -'el campo non
passava solo quella stradina- e noi avvertimmo una sensazione di dolce angoscia. >evo dire che mi capitato di rado di
sentire una voce simile, era leggermente rotta e risuonava come scheggiata% all!inizio sembrava quasi malata eppure in
essa vi era una passione profonda e genuina una giovinezza una forza una dolcezza una specie di tristezza
malinconica e fascinosamente indolente. ;i risuonava e vi si effondeva l!anima russa ardente sincera che afferrava
forte il cuore toccandone direttamente le corde della sua natura russa. =a canzone cresceva si diffondeva. Pa+ov era in
estasi, non aveva pi& paura si abbandonava interamente alla sua felicit la voce non gli tremava pi& ma fremeva di
quel fervore interiore appena percettibile della passione che trafigge come una freccia l!anima dell!ascoltatore% si
rafforzava si potenziava e si ampliava. Bicordo di aver visto un grande gabbiano bianco una sera durante la bassa
marea sulla riva pianeggiante e sabbiosa del mare che roboava minacciosamente in lontananza, l!uccello se ne stava
immobile offrendo il petto setoso allo splendore purpureo del crepuscolo e solo di tanto in tanto allargava leggermente
le lunghe ali verso il mare noto incontro al sole basso infuocato. (u questo il ricordo che mi sovvenne ascoltando
Pa+ov. Cantava dimentico del rivale e di tutti noi sollevato come un energico nuotatore dalle onde della nostra
appassionata e silenziosa compartecipazione. Cantava e da ogni nota della sua voce spirava qualcosa di familiare e di
inesprimibilmente grande come se la steppa conosciuta si allargasse sconfinata dinanzi a voi. .i sentivo salire e
affiorare le lacrime agli occhi% il suono di singhiozzi sordi trattenuti mi colpirono all!improvviso... la moglie dell!oste
piangeva stretta alla finestra. Pa+ov la guard0 di sfuggita e gorgheggi0 in modo ancora pi& armonioso e dolce di prima
'i+ola6 Ivan* abbass0 il capo .orga si gir0 dall!altra parte% Obaldu6 tutto intenerito se ne stava in piedi a bocca
aperta% il contadinuccio in grigio singhiozzava quieto quieto nel suo cantuccio scuotendo il capo e sussurrando
amaramente% anche sul viso ferreo di >i+i6ABarin da sotto le sopracciglia inarcate rotol0 lentamente una lacrima
pesante l!impresario avvicin0 il pugno chiuso alla fronte e non si mosse... 'on so come sarebbe andato a finire quel
tormento generale se Pa+ov non avesse terminato il suo canto su una nota alta e sottilissima come se la voce gli si fosse
lacerata. 'essuno grid0 n9 si mosse eravamo quasi in attesa che continuasse a cantare% ma lui apr8 gli occhi come
sorpreso dal nostro silenzio si guard0 intorno con sguardo interrogativo e cap8 di avere la vittoria in pugno...
1PaEa2 disse >i+i6ABarin poggiandogli una mano sulla spalla e poi tacque.
5ravamo rimasti tutti impietriti. =!impresario si alz0 in silenzio e si accost0 a Pa+ov. 1:u... tua... hai vinto tu2
disse infine e usc8 fuori di corsa...
Il suo movimento brusco deciso ruppe l!incantesimo, ci mettemmo tutti a parlare rumorosamente
gioiosamente. Obaldu6 saltellava balbettava agitava le mani come le pale di un mulino% .orga si avvicin0 a Pa+ov
zoppicando e si mise a baciarlo, 'i+ola6 Ivan* si alz0 e dichiar0 solennemente che aggiungeva di suo un altro ottavo di
birra% >i+i6ABarin rideva bonariamente con un!espressione che non mi sarei mai aspettato di vedere sul suo viso% il
contadinuccio in grigio si asciugava con entrambe le maniche gli occhi le guance il naso e la barba e ogni tanto
ripeteva, 1Benone benone quant! vero Iddio che io sia figlio di un cane benone72 mentre la moglie di 'i+ola6
Ivan* tutta rossa si alz0 lesta e si allontan0. Pa+ov si godeva la vittoria come un bambino il suo volto era trasfigurato
soprattutto gli occhi brillavano di felicit. =o trascinarono al bancone lui invit0 anche il contadinotto in grigio che
versava tutte le sue lacrime mand0 il figlio dell!oste a chiamare l!impresario ma quello non riusc8 a trovarlo. /i dette
inizio al banchetto. 1Canterai ancora per noi canterai fino a sera2 ripeteva Obaldu6 alzando le braccia.
<uardai ancora una volta Pa+ov e uscii. 'on volevo trattenermi avevo paura di guastare le impressioni che
avevo ricevuto sino ad allora. .a la calura era insopportabile come prima gravitava sulla terra come una cappa spessa e
pesante% nel cielo azzurro cupo sembravano turbinare minuscoli fuocherelli luminosi attraverso una polvere sottilissima
quasi nera. Begnava un silenzio assoluto c!era qualcosa di disperato soffocato in quel profondo silenzio della natura
infiacchita. $rrivai a fatica al fienile e mi sdraiai sull!erba appena falciata ma gi quasi completamente asciutta. Ci misi
molto ad appisolarmi mi risuon0 a lungo nelle orecchie l!indescrivibile voce di Pa+ov... alla fine il caldo e la stanchezza
ebbero il sopravvento e mi addormentai di sasso. ?uando mi svegliai era gi scuro l!erba sparpagliata intorno a me
leggermente inumidita emanava un odore intenso% attraverso le assicelle sottili del tetto semiaperto scintillavano pallide
stelline. 4scii. Il tramonto si era quasi completamente spento ma la sua ultima traccia biancheggiava ancora
all!orizzonte% attraverso il tepore notturno dell!aria che solo poco prima era arroventata si sentiva ancora il caldo della
giornata e il petto continuava a bramare un alito fresco. 'on c!era vento e non c!erano neanche le nuvole% il cielo si
stendeva tutt!intorno limpido e trasparente palpitando tranquillo di stelle innumerevoli ma appena visibili. )er la
campagna baluginavano i fuochi% dalla bettola illuminata poco distante si udiva un baccano confuso in mezzo al quale
mi sembr0 di distinguere la voce di Pa+ov. 4na risata vivace si levava di l8 ogni tanto come un!esplosione. .i avvicinai
a una finestrella e poggiai la faccia al vetro. ;idi uno spettacolo poco edificante ma pittoresco e vivace, erano tutti
ubriachi tutti compreso Pa+ov. /edeva sulla panca a petto nudo e cantando con voce rauca una canzone ballabile da
strada cercava le note e strimpellava pigramente le corde di una chitarra. I capelli fradici gli pendevano a ciocche sul
viso spaventosamente pallido. $l centro della bettola Obaldu6 scarmigliato e senza caffettano faceva quattro salti
davanti al contadino in pastrano grigio% il contadino a sua volta batteva e strisciava a fatica le gambe ormai indebolite e
sorridendo con aria stupida attraverso la barba incolta agitava di tanto in tanto un braccio come per dire, 1che sia quel
che sia72. 'on c!era niente di pi& buffo del suo viso, per quanto inarcasse le sopracciglia le palpebre appesantite non
volevano alzarsi e cos8 rimanevano abbassate sugli occhietti appena visibili offuscati ma dolcissimi. /i trovava in
quello stato languido dell!ubriaco fradicio quando chiunque passi guardandolo in faccia dice immancabilmente, 1Bene
sei proprio conciato per le feste fratello72. .orga tutto rosso come un gambero con le narici dilatate ridacchiava
sarcasticamente dal suo angolino% solo 'i+ola6 Ivan* come si addice a un vero oste conservava il suo imperturbabile
autocontrollo. 'el locale erano convenute molte facce nuove ma non vidi >i+i6ABarin.
.i girai e presi a discendere a passo veloce la collina sulla quale si trovava Kolotov+a. $i piedi di quella
collina si stende una larga pianura% avvolta nelle onde nebbiose dell!ombra della sera sembrava quasi sconfinata come
se si fondesse con il cielo che imbruniva. Camminavo a grandi passi per la strada lungo il burrone quando
all!improvviso da qualche punto in lontananza nella pianura si ud8 la voce sonora di un ragazzo. 1$ntrop+a7 $ntrop+aAaA
a7...2 gridava con disperazione tenace e lamentosa prolungando l!ultima sillaba. :aceva per qualche istante e poi
riprendeva a urlare. =a sua voce riecheggiava sonora nell!aria immobile quasi addormentata. <rid0 per almeno una
trentina di volte il nome di $ntrop+a quando ad un tratto dall!estremit opposta della radura si sent8 la risposta appena
udibile come se provenisse dall!aldil, 1Che vuoAoAoi32.
=a voce del ragazzo grid0 subito in tono di gioiosa stizza,
1;ieni qui diavolo che non sei altro72.
1)erch932 domand0 la voce dopo una lunga pausa.
1)erch9 il babbo ti vuole frustare2 grid0 in fretta la prima voce.
=a seconda voce non replic0 pi& e il ragazzo si rimise a chiamare $ntrop+a. I suoi richiami si facevano sempre
pi& rari e deboli% mi giungevano ancora all!orecchio quando ormai si era fatto completamente buio ed io svoltavo il
limitare del bosco che circondava il mio villaggio a quattro verste da Kolotov+a...
1$ntrop+aAaAa72 si udiva ancora nell!aria satura delle ombre della notte.
PTR PETROVI KARATAEV
Circa cinque anni fa d!autunno sulla strada che porta da .osca a :ula fui costretto a sostare quasi un!intera
giornata in una stazione di posta perch9 mancavano i cavalli. :ornavo dalla caccia e avevo commesso l!imprudenza di
mandare avanti il mio tiro a tre. Il mastro di posta un uomo gi vecchio cupo con i capelli che gli pendevano
addirittura sul naso e piccoli occhietti assonnati rispondeva a tutte le mie lamentele e richieste con un brontolio a
scatti sbatteva irritato la porta come se maledisse lui stesso la sua professione e uscendo sul terrazzino ingiuriava i
vetturini che si aggiravano lentamente nel fango reggendo in braccio i pesanti archi delle stanghe oppure se ne stavano
seduti sulla panca sbadigliavano e si grattavano indifferenti alle imprecazioni indignate del loro principale. .i
accingevo a bere il t per la seconda o terza volta avevo tentato inutilmente di prendere sonno e avevo letto tutte le
scritte sulle finestre e sul muri, mi annoiavo terribilmente. <uardavo con fredda e rassegnata disperazione le stanghe
sollevate del mio tarantas, quando ad un tratto si ud8 uno scampanellio e un piccolo carro tirato da tre cavalli esausti si
ferm0 davanti al terrazzino. Il viaggiatore balz0 fuori dal carro e grid0, 1)resto i cavalli72 ed entr0 nella stanza. .entre
quello ascoltava con il solito strano stupore la risposta del mastro di posta che cavalli non ce n!erano io squadrai da
capo a piedi il mio nuovo compagno con l!avida curiosit di chi si annoia. >all!aspetto dimostrava una trentina d!anni. Il
vaiolo aveva lasciato tracce indelebili sul suo viso secco e gialliccio dallo sgradevole riflesso ramato% i lunghi capelli
corvini d8 dietro ricadevano a boccoli sul bavero invece davanti si arricciavano in ardite ciocche% i piccoli occhietti
gonfi guardavano privi d!espressione sul labbro superiore spuntavano alcuni peli. 5ra vestito da proprietario
sfaccendato frequentatore di fiere per cavalli con un variopinto caffettano corto piuttosto unto una scolorita cravatta
di seta lilla un panciotto dai bottoni di rame e pantaloni grigi molto ampi sotto i quali si intravedevano appena le punte
dei sudici stivali. 5manava un forte odore di tabacco e di vod+a% alle dita rosse e grasse semicoperte dalle maniche del
caffettano portava anelli d!argento di :ula. >i tali tipi in Bussia se ne incontrano a dozzine anzi a centinaia% fare la loro
conoscenza a dire il vero non d alcuna soddisfazione% ma malgrado il pregiudizio con il quale esaminavo il
viaggiatore non potei non notare l!espressione noncurantemente bonaria e appassionata del suo viso.
15cco questo qui sta aspettando da pi& di un!ora2 disse il mastro di posta indicandomi.
1)i& di un!ora72. =o scellerato rise di me.
1(orse non ha tanta fretta2 rispose il viaggiatore.
1?uesto non possiamo saperlo2 replic0 cupamente il mastro di posta.
1?uindi non c! niente da fare3 Cavalli non ce ne sono per niente32.
1'on c! niente da fare. 'on abbiamo neanche un cavallo2.
1In tal caso ordinate che mi portino un samovar. $spetteremo non resta altro da fare2.
Il viaggiatore si sedette sulla panca gett0 il berretto sul tavolo e si pass0 una mano fra i capelli.
1$vete gi bevuto il t32 mi domand0.
1/82.
15 non volete berne ancora per farmi compagnia32.
$ccettai. Il grosso samovar rossastro fece la sua quarta comparsa sul tavolo. :irai fuori una bottiglia di rum.
'on mi ero sbagliato credendo che il mio interlocutore fosse un nobile della piccola propriet terriera. /i chiamava )tr
)etrovi Karataev.
Ci mettemmo a chiacchierare. 'on era ancora trascorsa mezz!ora dal suo arrivo che lui gi mi raccontava la sua
vita con la pi& bonaria sincerit.
1Ora mi sto recando a .osca2 mi diceva bevendo la quarta tazza di t 1in campagna non ho pi& niente da fare
adesso2.
1Come niente32.
1)roprio niente. =!azienda andata alla malora ho mandato alla rovina i contadini devo ammetterlo sono stati
brutti anni questi, i raccolti andati male e altri incidenti sapete... >el resto2 soggiunse guardando tristemente dall!altra
parte 1che razza di padrone sono io32.
1.a perch9 mai32.
1@ cos82 mi interruppe 1possono mai esistere padroni come me3 5cco vedete2 continu0 piegando la testa di
lato e succhiando per benino la pipa 1guardandomi potreste pensare che io sia... e invece vi devo confessare ho
ricevuto un!educazione mediocre non avevamo mezzi. .i scuserete sono una persona sincera e poi...2.
.a non fin8 il suo discorso e agit0 la mano con aria sconsolata. <li assicurai che si sbagliava che ero molto
contento del nostro incontro e cosi via e poi osservai che per mandare avanti un!azienda non era necessaria
un!istruzione superiore.
1/ono d!accordo2 rispose lui 1sono d!accordo con voi. :uttavia bisogna esserci portati7 C! chi strazia il
contadino e non la paga7 mentre io... )ermettetemi di chiedervi siete di )iter o di .osca32.
1>i )ietroburgo2.
5mise dalle narici una lunga striscia di fumo.
1Io prender0 servizio a .osca2.
1In quale impiego32.
1'on lo so ancora come viene viene. >evo confessare che mi fa paura il lavoro, ti trovi subito ad avere delle
responsabilit. Do sempre vissuto in campagna sono abituato sapete... ma non c! nulla da fare... la necessit7 ?uesta
per me proprio una necessit72.
1In compenso vivrete nella capitale2.
1'ella capitale... be! a dire il vero non so che ci sia di buono nella capitale. ;edremo potrebbe darsi che si stia
bene... .a credo che meglio della campagna non ci sia nulla2.
1.a vi proprio impossibile continuare a vivere in campagna32.
:ir0 un sospiro.
1Impossibile. $desso quella tenuta non pi& mia2.
1Come32.
14n brav!uomo l... un vicino... una cambiale...2.
Il povero )tr )etrovi si pass0 una mano sul viso rimase pensieroso e scosse il capo.
1Be! che farci7... >evo ammettere2 soggiunse dopo un breve silenzio 1non ho nessuno da rimproverare sono
io stesso colpevole. .i piaciuto spassarmela7... .i piace spassarmela che il diavolo mi pigli72.
1;i divertivate a vivere in campagna32 gli domandai.
1/ignore mio2 rispose sillabando le parole e guardandomi dritto negli occhi 1avevo dodici paia di cani da
corsa di quelli come pochi2. )ronunci0 quest!ultima parola cantilenando. 1/fiancavano le lepri in un baleno e con la
selvaggina grossa erano dei serpenti proprio degli aspidi. )osso vantarmi anche dei levrieri. $desso acqua passata a
che scopo mentire3 $ndavo pure a caccia con il fucile. $vevo una cagna Kontes+a un cane da punta straordinario
sentiva tutto con un fiuto magnifico. $ volte andavo allo stagno e dicevo, cerca7 /e quella non incominciava a cercare
potevo pure andarci con una dozzina di cani non c!era verso di trovare niente7 .a quando iniziava a cercare era pronta
a morire sul posto7... 5 in casa era cos8 garbata. =e davo il pane con la sinistra e le dicevo, -l!ha morso un ebreo- lei
non lo prendeva se glielo davo con la destra e dicevo, -l!ha morso una signorina- lo prendeva subito e lo mangiava. .i
ha fatto un cucciolo un cucciolo stupendo volevo portarlo a .osca ma un amico me lo chiese insieme al fucile mi
disse, -$ .osca non saprai che fartene li ti occorrer ben altro fratello-. 5 cos8 gli detti il cucciolo e il fucile ed
rimasto tutto l8 sapete2.
1.a avreste potuto andare a caccia anche a .osca2.
15 a che scopo3 'on sono stato capace di mantenere una buona condotta e ora devo pagare. .a ditemi
piuttosto, la vita cara a .osca32 .
1'o non troppo2.
1'on troppo3... 5 ditemi di grazia a .osca ci sono gli zingari32.
1?uali zingari32.
1?uelli che vanno alle fiere2.
1/8 a .osca...2.
1Be! va bene. .i piacciono gli zingari che il diavolo li pigli mi piacciono...2.
5 gli occhi di )tr )etrovi si accesero di allegria spavalda. .a all!improvviso si rigir0 sulla panca rimase
pensieroso abbass0 il capo e mi allung0 il bicchiere vuoto.
1>atemi un po! del vostro rum2 disse.
1.a il t finito2.
1'on fa niente anche senza t... $h72.
Karataev poggi0 la testa sulle mani e punt0 i gomiti sul tavolo. =o guardavo in silenzio e mi aspettavo qualche
esclamazione sentimentale forse anche qualche lacrima A gli ubriachi ne sono sempre prodighi A invece quando sollev0
il capo confesso che fui colpito dall!espressione triste del suo volto.
1Che avete32.
1'iente... ho ricordato il passato. C! un aneddoto... ;e lo racconterei ma temo di annoiarvi...2.
1.a prego72.
1/82 prosegu8 lui con un sospiro 1succedono delle cose... per esempio a me. 5cco se volete ve lo racconto.
>el resto non so...2.
1Baccontate pure caro )tr )etrovi2.
1(orse seppure... ;edete2 esord8 1ma io veramente non so...2.
1/u basta caro )tr )etrovi2.
1Be! s8. 5cco che cosa mi accaduto diciamo cos8. ;ivevo in campagna... $d un tratto notai una ragazza ah
che ragazza7... Bellissima intelligente e cos8 buona7 /i chiamava .atrna. 5ra una ragazza semplice cio capite una
serva della gleba. .a non apparteneva a me ma ad un altro ecco la disgrazia. Insomma mi innamorai di lei A un vero
aneddoto questo A e lei di me. .atrna incominci0 a chiedermi che la riscattassi dalla sua padrona e anche io ci avevo
gi pensato... .a la sua padrona era una vecchiaccia terribile e ricca viveva a una quindicina di verste da casa mia. 4n
bel giorno come si suol dire feci attaccare i cavalli al calesse A al timone avevo un cavallo ambiente un farabutto che si
chiamava =ampurdos A mi vestii di tutto punto e mi recai dalla padrona di .atrna. $rrivo e vedo una grande casa con
dipendenze e parco... .atrna mi aspettava alla svolta avrebbe voluto parlarmi ma si limit0 a baciarmi la mano e si
fece da parte. 5ntro nell!anticamera e chiedo, -@ in casa la padrona3-. 4na specie di lacch alto dice, -Che cosa ordinate
di riferire3-. 5 io rispondo, -Biferisci che il propietario Karataev venuto per parlare di un affare-. Il lacch si
allontan0 nell!attesa pensavo, -Chiss come andr a finire3 =a strega potrebbe chiedere un prezzo assurdo anche se
ricca. )otrebbe pretendere cinquecento rubli chiss-. (inalmente il lacch torna e mi invita ad accomodarmi. =o seguo
in salotto. 4na vecchia minuta e giallognola sedeva in una poltrona e sbatteva le palpebre. -Che cosa volete3-. )er
prima cosa capite ritenni mio dovere dire che ero contento di conoscerla. -;i sbagliate io non sono la padrona qui
sono una parente... Che cosa volete3-. =e feci notare immediatamente che avevo bisogno di parlare con la padrona in
persona. -.ar!6a Il!inina non riceve oggi, indisposta... Che cosa volete3-. Capii che non c!era niente da fare e spiegai
la mia situazione. =a vecchia mi stette ad ascoltare. -.atrna3 ?uale .atrna3-. -.atrna (dorova la figlia di Kuli+-.
-=a figlia di (dor Kuli+... ma come fate a conoscerla3-. -=!ho conosciuta del tutto casualmente-. -5 lei a conoscenza
delle vostre intenzioni3-. -/8-. =a vecchia tacque. -?uella svergognata gliela faccio vedere7...-. >evo dire che rimasi
sorpreso. -)er che cosa3 ;i prego7... /ono pronto a pagare una somma di denaro per lei ditemi solo quanto-. =a vecchia
strega si mise a strillare. -5cco come avete pensato di stupirci, ci servono assai i vostri soldi7... adesso gliela faccio
vedere... le faccio passare i grilli per la testa-. =a vecchia ebbe un attacco di tosse per la rabbia. -'on sta bene forse da
noi eh3... $h che diavolo di ragazza >io mio perdona i miei peccati7-. >evo confessare che persi le staffe. -)erch9
minacciate una povera ragazza3 >i che cosa colpevole3-. =a vecchia si segn0. -$h >io mio7 <es& Cristo7 (orse non
sono libera di fare quello che voglio con i miei servi3-. -.a non mica vostra7-. -?uesti sono fatti di .ar!6a Il!inina
non vostri batjuka adesso lo faccio vedere io a questa .atrna di chi serva-. .anc0 poco che non mi scagliassi
contro la maledetta vecchia ma mi ricordai di .atrna e mi caddero la braccia. 5ro indicibilmente confuso% cercai di
convincere la vecchia, -)rendete quello che volete-. -.a lei a che vi serve3-. -.i piace matuka mettetevi nei miei
panni... permettete che vi baci la manina-. 5 cos8 baciai la mano della scellerata. -Be!- biascic0 la strega -lo dir0 a
.ar!6a Il!inina sar lei a decidere passate tra un paio di giorni-. :ornai a casa in uno stato di grande inquietudine.
Cominciavo a rendermi conto di aver condotto male la faccenda avevo sbagliato a scoprire le mie carte ma era troppo
tardi per tornare indietro. 4n paio di giorni dopo tornai dalla proprietaria. .i fecero accomodare nello studio. =a stanza
era stracolma di fiori e magnificamente arredata la signora in persona era seduta in una poltrona dalla forma complicata
e affondava la testa in un cuscino% c!era anche la parente che avevo gi incontrato nonch9 una signorina biondiccia con
un vestito verde la bocca storta probabilmente una dama di compagnia. =a vecchia disse con voce nasale,
-$ccomodatevi prego-. .i sedetti. .i domand0 quanti anni avessi dove avessi prestato servizio che piani avessi per il
futuro il tutto guardandomi dall!alto in basso con aria d!importanza. Bisposi esaurientemente. =a vecchia prese un
fazzoletto dal tavolo e cominci0 a farsi vento... -Katerina Karpovna mi ha riferito della vostra intenzione s8 mi ha
riferito ma io mi sono imposta una regola, non cedere persone di servizio. 'on rispettabile non conveniente in una
casa per bene, indice di sregolatezza. Do gi dato disposizioni non avete pi& motivo di preoccuparvi-. -.a
preoccuparmi di che cosa di grazia... .atrna (dorova vi forse necessaria3-. -'o non mi necessaria-. -$llora
perch9 non volete cedermela3-. -)erch9 la cosa non mi sta bene non mi sta bene ecco tutto. Do gi dato disposizioni,
sar mandata in un villaggio nella steppa-. (ui come colpito da un fulmine. =a vecchia disse qualche parola in francese
alla signorina in verde e quella usc8. -Io sono una donna dalle regole ferree anche se la mia salute debole, non posso
sopportare turbamenti. ;oi siete giovane mentre io sono vecchia quindi ho il diritto di darvi dei consigli. (areste meglio
a sistemarvi prendere moglie trovare un buon partito% le fidanzate ricche sono una rarit tuttavia si pu0 trovare una
ragazza povera ma di ottimo rigore morale-. /apete io guardavo la vecchia senza capire a che cosa volesse andare a
parare sentivo che parlava di matrimonio ma mi risuonava nelle orecchie il villaggio nella steppa. )rendere moglie3...
ma che diavolo...2.
?ui il narratore si blocc0 e mi guard0.
1/iete per caso sposato32.
1'o2.
1Be! si sa come vanno queste cose. Io non ressi pi&. -;i prego matiuka, ma che assurdit andate dicendo3 >i
quale matrimonio parlate3 Io voglio solo sapere se mi cedete la vostra serva .atrna-. =a vecchia prese a lamentarsi.
-$h mi avete fatto inquietare7 $h fatelo andare via7 $h7...-. =a parente accorse sollecita accanto a lei e mi url0
qualcosa contro. .entre la vecchia continuava a sbraitare, -Che ho fatto per meritare questo3... >unque non sono
padrona nella mia stessa casa3 $h ah7-. $fferrai il berretto e scappai fuori come impazzito.
1(orse2 prosegu8 il narratore 1voi mi disapproverete per essermi affezionato tanto a una ragazza di ceto
inferiore, ma io non ho intenzione di giustificarmi... andata cos87... .i credete se vi dico che non avevo pace n9 di
giorno n9 di notte3... .i tormentavo al pensiero di aver rovinato una povera ragazza7 ?uando la immaginavo con una
rozza palandrana a far la guardia alle oche tenuta a stecchetto secondo gli ordini della padrona oppure pensavo allo
starosta un contadino con gli stivali incatramati che la maltrattava brutalmente mi venivano i sudori freddi. $llora non
ressi pi& mi informai in quale villaggio l!avevano mandata montai a cavallo e mi ci recai. $rrivai soltanto il giorno
successivo verso sera. 5ra chiaro che non si aspettavano quella mossa da parte mia pertanto non avevano dato
disposizioni in merito. $ndai subito dallo starosta fingendomi un vicino entrai nel cortile mi guardai intorno, .atrna
era seduta sul terrazzino con la testa appoggiata ad un braccio. /tava per gridare dall!emozione ma le feci segno di
andare sul retro nel campo. 5ntrai in casa parlai con lo starosta gli scodellai un sacco di bugie aspettai il momento
buono e uscii a cercare .atrna. =ei poverina mi salt0 al collo. /i era fatta pallida magra la mia colombella. =e dissi,
-'on niente .atrna non niente non piangere- mentre io stesso non riuscivo a trattenere le lacrime che mi
sgorgavano a fiotti... :uttavia alla fine mi vergognai persino e le dissi, -.atrna con le lacrime non si cancella il
dolore le cose stanno cosi, bisogna agire con decisione come si dice% devi fuggire con me% ecco che cosa bisogna fare-.
.atrna rimase di sasso... -Com! possibile3 /ar0 perduta mi faranno fuori7-. -/ciocchina che sei chi ti trover3-. -.i
troveranno certo che mi troveranno. ;i ringrazio )tr )etrovi non dimenticher0 mai la vostra bont ma adesso
dovete lasciarmi stare questo il mio destino.-. -5h .atrna .atrna e io che pensavo che tu fossi una ragazza
coraggiosa-. 5d era proprio cos8 aveva un gran coraggio... aveva un!anima un!anima d!oro7 -$ che serve che tu rimanga
qui3 :anto non sar mai peggio di cos8. .a dimmi, hai provato i pugni dello starosta, eh3-. .atrna ebbe un sussulto
d!ira le labbra le tremavano. -)er causa mia non daranno pace alla mia famiglia-. -.a la tua famiglia.. =i deporteranno
forse3-. -/8 mio fratello lo deporteranno sicuramente-. -5 tuo padre3-. -.io padre forse no l!unico bravo sarto che
c! qui da noi-. -5cco vedi tuo fratello non morir mica per questo-. 'on ci crederete ma fu dura convincerla obiett0
persino che un giorno avrei potuto rispondere personalmente per tutto quello... 5 io le replicai, -?uesto non ti
riguarda...-. Comunque riuscii a portarla via ma non quella volta un!altra, arrivai di notte con il carro e la portai via2.
1=a portaste via32.
1/8... Cos8 venne a vivere da me. $vevo una casa piccola con poca servit&. I miei servi posso dirlo
francamente nutrivano un gran rispetto per me non mi avrebbero tradito per nulla al mondo. Cominciai a vivere come
un pasci. .atrnuE+a si riprese si rimise in salute e io mi affezionavo sempre di pi& a lei... Che ragazza meravigliosa7
>a dove era mai venuta fuori3 /apeva cantare ballare suonare la chitarra... $i vicini non la presentavo perch9 temevo
che spifferassero tutto7 .a avevo un amico un amico per la pelle <ornostaev )antale6 lo conoscete3 $ndava pazzo per
lei, le baciava la mano proprio come a una signora. >evo dire che io non reggevo il confronto con lui, era un uomo
istruito aveva letto tutto )uE+in% quando si metteva a conversare con .atrna e con me noi pendevamo dalle sue
labbra. =e insegn0 a scrivere che tipo7 5 io come la facevo vestire meglio della moglie del governatore le feci cucire
un cappotto di velluto cremisi con l!orlo di pelliccia... Come le donava7 =!aveva confezionato una sarta di .osca
secondo la nuova moda stretto in vita. Com!era strana quella .atrna per07 5ra capace di stare seduta per ore a
guardare il pavimento senza battere ciglio anche io mi sedevo a guardarla e non riuscivo a saziarmi di guardarla come
se non l!avessi mai vista... =ei sorrideva e il mio cuore sussultava come se qualcuno lo pizzicasse. 5 all!improvviso si
metteva a ridere scherzare ballare mi stringeva cos8 forte con tanto slancio da farmi girare la testa. >alla mattina alla
sera non facevo che pensare a come poterla rendere felice. 5 non ci crederete io la colmavo di regali solo per vedere
come lei anima mia si rallegrava diventava rossa per la felicit si provava l!indumento che le avevo donato si
avvicinava per mostrarmelo e mi baciava. Ignoro come abbia fatto suo padre Kuli+ a subodorare la faccenda% il
vecchietto venne a trovarci e scoppi0 a piangere... .a piangeva di gioia che cosa avete pensato3 'oi lo colmammo di
regali. =ei stessa il mio tesoruccio alla fine gli regal0 una banconota da cinque rubli e lui le si gett0 ai piedi che uomo
strano7 )assammo cosi cinque mesi e io avrei continuato a vivere cos8 tutta la vita ma il mio destino cos8
maledetto72.
)tr )etrovi rimase in silenzio.
1Che cosa successe32 domandai interessato.
5gli fece un gesto sconsolato con la mano.
1$nd0 tutto in malora. (ui io stesso a rovinarla. $lla mia .atrnuE+a piaceva da morire andare in slitta e
guidare lei stessa% indossava il suo cappotto i mezzi guanti ricamati di :oro+ e partiva lanciando i suoi gridolini.
$ndavamo in slitta sempre di sera capite per evitare brutti incontri. ?uando un giorno venne fuori una giornata
meravigliosa limpida ghiacciata senza vento... e decidemmo di fare un giro in slitta. .atrna prese le redini. $d un
tratto guardai che direzione aveva preso. 'on era per caso Ku+uev+a il villaggio della sua padrona3 )roprio cos8. =e
dissi, -)azza dove stai andando3-. =ei si gir0 a guardarmi sorrise come per dire -ma s8 corriamo questo rischio-. -Che
sia quel che sia7...-. 'on era forse divertente passare con la slitta accanto alla casa padronale3 'on era divertente3
<iudicatelo voi. 5 cos8 passammo di l8. Il mio cavallo ambiante sfrecciava i bilancini trottavano che era una bellezza.
5ccoci quasi arrivati alla chiesa di Ku+uev+a ma ad un tratto vedo avanzare sulla strada un vecchio carretto verde con
un lacch che spunta sul retro... -@ la carrozza della padrona7-. Io ebbi paura mentre .atrna dette un colpo di frusta ai
cavalli proprio con l!intenzione di incrociare il carretto7 Il cocchiere A un certo $lchimeres A vedendo che la slitta gli
stava andando contro fece per mettersi da un lato ma svolt0 troppo bruscamente e la carrozza ribalt0 su un mucchio di
neve. Il vetro si ruppe la signora gridava, -$hi ahi ahi7 $hi ahi ahi7-. =a dama di compagnia strillava, -5hi voi
ferma ferma7-. 'oi saettammo via. .entre fuggivamo pensavo, -/aranno guai non avrei dovuto permetterle di passare
da Ku+uev+a-. Ci credereste3 =a padrona aveva riconosciuto .atrna e anche me% la vecchia mi denunci0 dichiarando
che la serva che le era fuggita viveva dal nobile Karataev e promise pure una ricompensa per chi gliela avesse riportata.
4n giorno viene da me il commissario lo conoscevo si chiamava /tepan /ergei Kuzov+in una brava persona ma in
fondo in fondo un perfido. $rriva e dice, -Cos8 e cos8 )tr )etrovi come avete potuto fare una cosa simile3... @ una
grave responsabilit e le leggi a questo proposito sono chiare-. <li dissi, ->i questo si intende parleremo ma non
volete fare uno spuntino3-. $ccett0 ma disse, -/i esige che venga fatta giustizia )tr )etrovi capirete voi stesso-.
-Certo giustizia naturalmente... ma ho sentito che avete una cavalla morella non vorreste scambiarla con il mio
=ampurdos3... .a la ragazza .atrna (dorova non sta qui da me-. -Be! )tr )etrovi la ragazza proprio qui da
voi non siamo in /vizzera qui... ma certo posso cambiare la mia cavalla con =ampurdos anzi lo prendo subito-. )er
quella volta me ne ero sbarazzato in qualche modo. .a la vecchia signora torn0 all!attacco peggio di prima era pronta a
dare una ricompensa di diecimila rubli. Capite quando mi aveva visto le era subito saltato in testa di farmi sposare
quella sua dama di compagnia in verde ma questo lo venni a sapere in seguito, per questo se l!era presa tanto a male.
Che cosa son capaci di escogitare queste signore7... )er la noia forse. )assai un brutto periodo, non lesinavo denaro e
nascondevo .atrna ma niente7 .i tormentarono mi raggirarono del tutto. (eci un mucchio di debiti ci rimisi la
salute... 4na notte ero coricato nel mio letto e pensavo, -/ignore >io mio per che cosa mi sto dannando3 Che cosa ci
posso fare se non riesco a cessare di amarla3... 'on ci riesco punto e basta7-. .atrna venne nella mia stanza. In quel
periodo la tenevo nascosta in un mio cascinale a un paio di verste da casa mia mi spaventai, -:i hanno scoperta3-. -'o
)tr )etrovi nessuno mi ha infastidita a Bubnovo ma quanto durer3 Il mio cuore lacerato )tr )etrovi soffro per
voi )tr )etrovi non dimenticher0 mai la vostra bont )tr )etrovi ma sono venuta a dirvi addio-. -Che dici che
dici pazza3... Come dire addio3 come dire addio3-. -;ado a costituirmi-. -5 io ti rinchiudo in soffitta... O hai deciso di
rovinarmi3 ;uoi uccidermi vero3-. =a ragazza taceva con lo sguardo basso. -$llora parla su parla7-. -'on voglio
procurarvi altri guai )tr )etrovi-. Cercai di dissuaderla. -.a non lo sai sciocca non sai pazza...-2.
5 )tr )etrovi scoppi0 in singhiozzi.
1Ci credereste32 prosegu8 sbattendo un pugno sul tavolo e cercando di aggrottare le sopracciglia mentre le
lacrime gli scorrevano ancora sulle guance infuocate 1la ragazza si costitu8 and0 e si costitu8 da sola...2.
1I cavalli sono pronti72 esclam0 solennemente il mastro di posta entrando nella stanza.
Ci alzammo entrambi.
1Che cosa ne stato di .atrna32 domandai.
Karataev fece un gesto sconsolato con la mano.
G G G
5ra passato un anno dal mio incontro con Karataev quando mi capit0 di passare da .osca. 4n giorno prima
del pranzo entrai in un caff che si trova dietro l!Ochotn*6 B6ad un tipico caff moscovita. 'ella sala da biliardo
attraverso le onde di fumo si intravedevano visi arrossati baffi ciuffi giacche all!ungherese ormai fuori moda e
fiammanti svjatoslavki. ;ecchietti smilzi in modeste finanziere leggevano giornali russi. I camerieri sfrecciavano con i
vassoi a passi rapidi e ovattati sui tappeti verdi. I mercanti bevevano il t con espressione di tensione dolorosa.
$ll!improvviso sbuc0 dalla sala da biliardo un uomo un po! arruffato e malfermo sulle gambe. /i mise le mani in tasca
chin0 la testa e si guard0 distrattamente intorno.
15hi ehi7 )tr )etrovi7... Come ve la passate32.
)tr )etrovi per poco non mi salt0 al collo dalla gioia e mi trascin0 leggermente vacillante in una saletta
privata.
15cco qui2 disse facendomi premurosamente sedere in una poltrona 1qui starete comodo. Cameriere birra7
'o Cio champagne7 >evo dire che non mi sarei aspettato non mi sarei aspettato... /iete qui da molto3 ;i tratterrete a
lungo3 5cco >io ha fatto in modo come si dice che...2.
1/8 vi ricordate...2.
1Come no come no2 mi interruppe frettolosamente 1 acqua passata... acqua passata...2.
1.a che cosa fate qui caro )tr )etrovi32.
1.e la cavo come vedete. ?ui si vive bene la gente gentile. ?ui ho trovato la pace2.
/ospir0 e alz0 gli occhi al cielo.
1$vete trovato un impiego32.
1'o ancora no ma penso di trovarne uno al pi& presto. .a che cos! l!impiego3... ?uel che conta sono le
persone. Che gente ho conosciuto qui7...2.
5ntr0 il garzone con una bottiglia di champagne su un vassoio nero.
1$nche lui una brava persona... 'on vero ;as6a che sei una brava persona3 $lla tua salute72.
Il garzone si trattenne un po! scosse gentilmente la testolina sorrise e usc8.
1/8 qui c! brava gente2 prosegu8 )tr )etrovi 1con dei sentimenti un!anima... ;olete che ve li presenti3
Bagazzi cos8 in gamba... /aranno tutti contenti di fare la vostra conoscenza. >ir0... Bobrov morto e questo mi
dispiace2.
1?uale Bobrov32.
1/erge6 Bobrov. 4na persona in gamba% si prendeva cura di me un tanghero un uomo della steppa. $nche
<ornostaev )antele6 morto. /ono tutti morti tutti72.
1/iete stato sempre a .osca3 'on siete mai tornato alla tenuta32.
1$lla tenuta... la tenuta stata venduta2.
1@ stata venduta32.
1$ll!asta... )eccato che non l!abbiate comprata voi72.
1>i che cosa vivrete )tr )etrovi32.
1'on morir0 di fame >io provveder7 /e non ci sono i soldi ci saranno sempre gli amici. Che cosa sono i
soldi3 )olvere7 =!oro polvere72.
/occhiuse gli occhi rovist0 con la mano nella tasca e mi avvicin0 sul palmo della mano due monete da
quindici copeche e una da dieci.
1Che cosa sono3 /olo polvere72. 5 le monete volarono sul pavimento. 1.a piuttosto ditemi avete letto
)oleaev32.
1/82.
1$vete visto .oalov in 9mleto32.
1'o non l!ho visto2.
1'on l!avete visto non l!avete visto...2. 5 il volto di Kuataev impallid8 gli occhi inquieti si guardavano
rapidamente intorno% si volt0 le sue labbra erano attraversate da leggere contrazioni. 1$h .oalov .oalov7 -.orire
dormire-2 pronunci0 con voce sorda
1...null!altro. 5 con quel sonno mettere fine
allo strazio del cuore e ai mille traumi
che la carne eredita, un consummatum
da invocare a mani giunte. .orire dormire...2.
1>ormire dormire72 mormor0 alcune volte.
1>itemi per fervore...2 feci per dire ma lui continu0 con fervore,
1)erch9 chi sopporterebbe le frustate e le ingiurie del tempo
il torto dell!oppressore l!oltraggio del superbo
le angosce dell!amore disprezzato...
che il merito paziente riceve dagli indegni
quando da s9 potrebbe darsi quietanza
con un semplice colpo di punta3...
ricorda tutti i miei peccati2.
/i abbandon0 con la testa sul tavolo e cominci0 a singhiozzare a sragionare.
15 dopo un mese72 disse con rinnovato vigore
1... appena un mese
o prima che invecchiassero le scarpe
con cui seguiva il corpo del mio povero padre
tutta in lacrime come 'iobe A lei lei stessa A
o >io una bestia priva di raziocinio
terrebbe il lutto pi& a lungo...2.
/i port0 il bicchiere di champagne alle labbra ma non bevve e disse,
15 tutto ci0 per niente7
)er 5cuba7
.a chi 5cuba per lui o lui per 5cuba
da piangere per lei3...
5d io...
>unque sono un vile3 Chi mi chiama furfante3
e mi sbugiarda e mi caccia l!accusa in gola
fino ai polmoni3
>ovrei incassare tutto perch9 vero
ho il fegato d!una colomba senza il fiele
che rende amara l!oppressione...2.
Karataev lasci0 cadere il bicchiere e si prese la testa fra le mani. .i sembr0 di averlo capito.
1Comunque2 soggiunse infine. 1$ chi rimpiange il passato si cavi un occhio... 'on vero32. 5 si mise a
ridere. 1$lla vostra salute72.
1;i fermerete a .osca32 gli domandai.
1.orir0 a .osca72.
1Karataev72 si ud8 una voce dalla stanza attigua. 1Karataev dove sei3 ;ieni qui caro72.
1.i stanno chiamando2 disse lui alzandosi pesantemente dal suo posto. 1$ddio fate un salto da me se
potete abito a GGG2.
.a il giorno dopo stesso per circostanze impreviste dovetti lasciare .osca e non rividi mai pi& )tr )etrovi
Karataev.
L'APPUNTAMENTO
.i trovavo in un boschetto di betulle d!autunno verso la met di settembre. /in dal mattino cadeva una
pioggerellina fitta sostituita di tanto in tanto dallo splendore tiepido del sole% era una giornata incerta. 'el cielo ora si
ammassavano nuvole bianche e soffici ora si formavano per qualche istante improvvise schiarite e allora dietro le nubi
lacerate si intravedeva l!azzurro del cielo limpido e dolce come quello di magnifici occhi. .e ne stavo seduto e mi
guardavo attorno in ascolto. =e foglie stormivano appena sopra la mia testa sarebbe bastato solo quel rumore per
individuare il periodo dell!anno. 'on era il palpito allegro gioioso della primavera n9 il lieve bisbiglio e il prolungato
parlottio dell!estate n9 il timido e freddo balbettio del tardo autunno ma un cicalio sonnacchioso appena percettibile.
4n lieve venticello soffiava piano piano sulle cime degli alberi. =!interno del boschetto inumidito dalla pioggia si
trasformava di continuo a seconda che il sole splendesse o si nascondesse dietro le nubi% quando rischiarava era come
se tutto il boschetto sorridesse, i fusti sottili delle betulle non molto folte assumevano il riflesso tenero della seta bianca
le foglie cadute in abbondanza cambiavano colore all!improvviso e si incendiavano di oro scarlatto e gli steli leggiadri
delle alte felci ricciute gi tinteggiate del loro colore autunnale simile al colore dell!uva stramatura lasciavano filtrare
la luce confondendosi e sovrapponendosi davanti agli occhi. )oi all!improvviso tutto si incupiva, i colori accesi si
spegnevano all!istante le betulle tornavano bianche senza riflessi bianche come la neve appena caduta e non ancora
sfiorata dal raggio freddo del sole invernale% e alla chetichella maliziosamente una pioggerellina minuta si riversava
sul bosco mormorando. Il fogliame delle betulle era ancora quasi tutto verde sebbene visibilmente impallidito% soltanto
qui e l si slanciavano giovani betulle tutte rosse o tutte dorate, era uno spettacolo vederle infiammarsi al sole quando i
suoi raggi si infiltravano all!improvviso scivolando e baluginando attraverso la fitta rete dei rametti sottili appena
bagnati dalla pioggia scintillante. 'on si udiva un uccello, erano tutti al riparo silenziosi% solo di tanto in tanto
risuonava il verso ironico della cinciallegra simile a un metallico scampanellio. )rima di fermarmi in quel boschetto di
betulle avevo attraversato con il mio cane un alto boschetto di tremule. >evo dire che non amo molto questo albero la
tremula appunto con il suo fusto lilla chiaro e il fogliame grigioAverde metallico che essa slancia il pi& in alto possibile
spiegandolo nell!aria al pari di un ventaglio tremolante% non amo l!eterno dondolio delle sue sciatte foglie circolari
attaccate goffamente ai lunghi gambi. =a tremula bella solo in alcune serate estive quando svettando solitaria tra i
bassi arbusti si offre ai raggi fiammeggianti del sole calante brilla e palpita soffusa dalle radici sino alla cima da
un!unica sfumatura giallo porpora% oppure quando nelle limpide giornate di vento si agita e stormisce nel cielo azzurro
e ogni sua foglia travolta dall!impeto sembra volersi staccare volare via e sparire lontano. Comunque in genere non
amo molto questo albero quindi non mi fermai nel boschetto di tremule per riposarmi ma proseguii sino a quello di
betulle% mi rannicchiai sotto un alberello con i rami inferiori bassi sino al suolo che meglio mi avrebbe riparato dalla
pioggia e ammirando il panorama circostante mi addormentai di quel sonno tranquillo e dolce che solo i cacciatori
conoscono.
'on so dire quanto tempo dormii ma quando aprii gli occhi tutto l!interno del boschetto era invaso dal sole e
da tutte le parti attraverso il fogliame che stormiva allegro traspariva quasi scintillando il cielo azzurro chiaro% le nubi
erano scomparse disperse dal vento impetuoso% la giornata si era schiarita e nell!aria si avvertiva quella frescura secca
particolare che riempie il cuore di buon umore e quasi sempre anticipa una serata tranquilla e serena dopo una giornata
piovosa. .i accingevo ad alzarmi per tornare a tentare la fortuna quando il mio sguardo si sofferm0 su una figura
umana immobile. <uardai meglio, era una ragazza contadina. /edeva a una ventina di passi da me pensierosa con la
testa bassa e le braccia abbandonate sulle ginocchia% in una mano semiaperta teneva un grosso mazzo di fiori di campo
che ad ogni suo respiro scivolava lentamente sulla gonna a quadri. 4na candida camicia bianca abbottonata al collo e ai
polsi si arricciava in minute piegoline morbide intorno alla vita% una grossa collana gialla a due giri le pendeva sul
petto. 5ra molto graziosa. I folti capelli biondi di una bellissima sfumatura cenere si separavano in due bande
accuratamente pettinate sotto una stretta fascia color porpora che le scendeva quasi a coprire la fronte bianca come
l!avorio% la restante parte del suo viso era leggermente colorita di quella abbronzatura dorata che hanno soltanto le pelli
delicate. 'on riuscivo a vedere i suoi occhi non li alzava ma vedevo distintamente le sopracciglia alte e sottili e le
lunghe ciglia, erano umide e su una guancia le risplendeva al sole la traccia asciutta di una lacrima che si era fermata
proprio sulle labbra leggermente pallide. :utta la sua testolina era davvero deliziosa neanche il naso tondo un po!
pieno levava qualcosa alla sua bellezza. .i piaceva soprattutto l!espressione del suo viso, era cos8 semplice e mite cos8
triste e pieno di perplessit infantile dinanzi al proprio dolore. /i vedeva che stava aspettando qualcuno. 'el bosco si
ud8 un leggero scricchiolio, lei alz0 subito la testa e si guard0 attorno nell!ombra diafana baluginarono dinanzi a me i
suoi occhi grandi luminosi e timorosi come quelli di un daino. /tette in ascolto alcuni istanti senza spostare gli occhi
spalancati dal punto da cui era provenuto il debole suono poi sospir0 gir0 piano la testa si rannicchi0 ancora di pi& e si
mise ad accomodare lentamente i fiori. =e palpebre si arrossarono le labbra ebbero un tremito amaro e una nuova
lacrima rotol0 dalle folte ciglia e si ferm0 luccicando sulla sua guancia. )ass0 cos8 un bel po! di tempo% la poverina non
si muoveva solo di tanto in tanto agitava malinconicamente le mani e ascoltava ascoltava... >i nuovo si ud8 un rumore
nel bosco lei trasal8. Il rumore non cessava si faceva sempre pi& distinto si avvicinava infine si udirono dei passi
decisi lesti. /i rizz0 come intimorita il suo sguardo vigile sembrava trepidare nell!attesa. >al folto del bosco balen0
all!improvviso la sagoma di un uomo. =ei lo fiss0 avvamp0 e sorrise radiosa e felice avrebbe voluto alzarsi ma poi si
rannicchi0 nuovamente impallid8 si confuse e risollev0 lo sguardo tremante quasi supplichevole sul nuovo arrivato
soltanto quando questi le si ferm0 accanto.
Io lo osservai attentamente dal mio nascondiglio. >evo confessare che non mi fece una buona impressione.
$veva tutta l!aria di essere il cameriere viziato di un giovane e ricco signore. I suoi abiti rivelavano una pretesa di gusto
e di elegante noncuranza% indossava un cappottino corto color bronzo con ogni probabilit smesso dal padrone
abbottonato sino alla gola un cravattino rosa con le punte lilla e un berretto di velluto nero con un fregio dorato calato
sino alle sopracciglia. Il colletto tondo della camicia bianca gli premeva spietatamente le orecchie e gli sfregava le
guance mentre i polsini inamidati gli coprivano tutta la mano sino alle dita rosse e storte ingioiellate da anelli d!oro e
d!argento con nonAtiAscordarAdiAme di turchesi. Il suo viso rubicondo fresco spavaldo rientrava in quella categoria di
facce che a quanto avevo potuto osservare quasi sempre irritano gli uomini e purtroppo molto spesso piacciono alle
donne. 5ra evidente che cercava di conferire al propri rozzi lineamenti un!espressione sdegnosa e sognante% strizzava
continuamente gli occhi grigioAlatte gi di per s9 minuscoli storceva il viso abbassava gli angoli della bocca
sbadigliava manierosamente e con una disinvoltura negligente ma non sempre abile ora si aggiustava con la mano i
capelli rossicci arricciati arditamente sulle tempie ora pizzicava i peluzzi giallicci che gli spuntavano sul grosso labbro
superiore insomma si dava delle arie insopportabili. $veva cominciato a darsi arie subito dopo aver scorto la giovane
contadina che lo aspettava% le si avvicin0 con passo ciondolante si ferm0 scroll0 le spalle affond0 le mani nelle tasche
del cappotto e degnando appena la poveretta di uno sguardo fuggevole e indifferente si lasci0 andare per terra.
1$llora2 esord8 mentre continuava a guardare da un!altra parte dondolando una gamba e sbadigliando 1 da
molto che sei qui32.
=a ragazza non riusc8 a rispondergli immediatamente.
1>a molto ;i+tor $le+sandr*2 disse infine con una voce appena udibile.
1$h72. /i tolse il berretto si pass0 maestosamente una mano sui capelli folti e arricciati che gli partivano quasi
dalle sopracciglia e dopo aver guardato in giro con aria di importanza si ricopr8 accuratamente la preziosa testa. 1.e
n!ero completamente dimenticato. )oi questa pioggia72. /badigli0 nuovamente. 1Do un mare di impegni, non riesco a
stare dietro a tutto e quello che sbraita sempre. >omani partiamo...2.
1>omani32 domand0 la ragazza e gli lanci0 uno sguardo spaventato.
1/8 domani... /u su su per favore2 disse lui in fretta e con stizza vedendo che lei si era allarmata e
abbassava piano il capo 1per favore $+ulina non piangere. /ai che non lo sopporto2. 5 storse il naso camuso.
1$ltrimenti me ne vado subito... Che stupidaggini i piagnistei72.
1'on pianger0 non pianger02 ribatt9 subito $+ulina sforzandosi di ricacciare le lacrime. 1Cos8 partirete
domani32 soggiunse dopo una breve pausa. 1>io far in modo che un giorno ci potremo incontrar di nuovo ;i+tor
$le+sandr*32.
1;edremo vedremo. /e non l!anno prossimo l!anno dopo ancora. )are che il padrone voglia prendere servizio
a )ietroburgo2 prosegu8 pronunciando le parole con noncuranza e leggermente nel naso 1e forse andremo all!estero2.
1;oi mi dimenticherete ;i+tor $le+sandr*2 disse mestamente $+ulina.
1'o e perch93 'on ti dimenticher0, tu fai solo la brava non fare la sciocca ubbidisci a tuo padre... 'on ti
dimenticher0 noAoo2. /i allung0 placidamente e sbadigli0 di nuovo.
1'on mi dimenticate ;i+tor $le+sandr*2 aggiunse lei con voce implorante. 1Io vi ho amato tanto per voi ho
fatto tutto... .i dite di obbedire a mio padre ;i+tor $le+sandr*... .a come faccio ad ubbidirgli3...2.
1Come32. )ronunci0 questa parola come dallo stomaco sdraiato supino e con le mani piegate sotto la testa.
1.a come ;i+tor $le+sandr* voi stesso sapete...2.
:acque ;i+tor giocherellava con la catenina di acciaio del suo orologio.
1:u $+ulina non sei una stupida2 prese a dire infine 1quindi non dire assurdit. Io voglio il tuo bene mi
capisci3 Certo non sei una sciocca tu non sei del tutto una contadina per cos8 dire% e anche tua madre non stata
sempre una contadina. )er0 non hai istruzione dunque devi ubbidire e fare quello che ti dicono2.
1.a ho paura ;i+tor $le+sandr*2.
1Che assurdit mia cara che cosa c! poi d!aver paura3 Che cosa sono quelli fiori32 disse poi avvicinandosi a
lei.
1(iori2 rispose triste $+ulina. 1Do raccolto delle sorbe selvatiche2 prosegu8 un po! rianimata 1fanno bene ai
vitelli. 5 questa lingua di gatto contro la scrofola. 5 guardate questo meraviglioso fiorellino non avevo mai visto in
vita mia un fiorellino cos8 meraviglioso. ?uesti sono nonAtiAscordarAdiAme e queste delle viole... 5 questi sono per voi2
soggiunse sfilando da sotto le sorbe gialle un mazzetto di fiordalisi celestini legati da un sottile filo d!erba 1li volete32.
;i+tor allung0 pigramente la mano prese i fiori li annus0 svogliatamente e si mise a rigirarli fra le mani
guardando verso l!alto con aria grave e pensierosa. $+ulina lo guardava... 'el suo sguardo triste trapelava tanta tenera
dedizione tanta umile sottomissione e tanto amore. 5lla per0 lo temeva pure e non aveva il coraggio di piangere mentre
si congedava da lui lo ammirava per l!ultima volta. Invece lui se ne stava sdraiato come un sultano e con magnanima
indulgenza e condiscendenza sopportava la sua adorazione. >evo confessare che guardavo sdegnato il volto rosso di
quel giovane che dietro all!indifferenza affettatamente sprezzante rivelava un amor proprio saturo e appagato. $+ulina
era cos8 bella in quel momento, tutta la sua anima si spiegava fiduciosa e appassionata davanti a lui si protendeva si
stringeva a lui lui invece... lasci0 cadere i fiordalisi sull!erba prese dalla tasca laterale del cappotto un occhialino tondo
con la montatura in bronzo e cerc0 di metterselo all!occhio ma per quanti tentativi facesse di trattenerlo con la
sopracciglia aggrottata con la guancia sollevata e persino con il naso l!occhialino gli si staccava e gli ricadeva nella
mano.
1Che cos!32 domand0 infine $+ulina stupita.
14n monocolo2 rispose lui con aria d!importanza.
1$ che serve32.
1$ vedere meglio2.
1.ostratemelo2.
;i+tor si accigli0 ma le dette l!occhialino.
1Bada di non romperlo2.
1'on temete non lo romper02. /e lo port0 timidamente all!occhio. 1'on vedo niente2 disse poi candidamente.
1>evi strizzare l!occhio2 replic0 lui con tono di un precettore insoddisfatto. =ei strizz0 l!occhio davanti al
quale teneva l!occhialino. 1.a non quello non quello scema7 =!altro72 esclam0 ;i+tor e senza consentirle di
correggere l!errore le tolse l!occhialino.
$+ulina arrossi ridacchi0 e si volt0 dall!altra parte.
15videntemente non fa per noi2 disse lei.
1(igurati72.
=a poverina tacque e sospiro profondamente.
1$h ;i+tor $le+sandr* come faremo senza di voi72 disse lei all!improvviso.
;i+tor strofin0 l!occhialino con una falda del cappotto e lo ripose in tasca.
1/8 s82 disse lui 1all!inizio per te sar difficile certo2. =e dette una pacca sulle spalle con condiscendenza lei
gli prese piano piano la mano dalla spalla e la baci0 timidamente. 1/u su sei proprio una brava ragazza2 prosegu8
sorridendo compiaciuto 1ma che fare3 <iudica da te7 'on possiamo certo rimanere qui il padrone ed io tra un po! sar
inverno e in campagna d!inverno lo sai anche tu uno schifo7 $ )ietroburgo tutta un!altra cosa7. =a ci sono delle
meraviglie che tu sciocchina non te le sogni neppure. Ci sono delle case delle strade e che gente che istruzione c!
semplicemente da rimanere con la bocca aperta7...2. $+ulina lo ascoltava con avida curiosit e con le labbra
leggermente dischiuse come un bambino. 1>el resto2 soggiunse rigirandosi per terra 1a che pro raccontarti tutto
questo3 :u non puoi capire2.
1.a perch9 ;i+tor $le+sandr*3 Do capito ho capito tutto2.
1.a guardala72.
$+ulina abbass0 il capo.
1)rima non mi parlavate cos8 ;i+tor $le+sandr*2 disse lei senza alzare gli occhi.
1)rima3... )rima7 .a vedi un po!7... )rima2 ripet9 lui quasi indignato.
:acquero entrambi.
1Comunque ora che vada2 disse ;i+tor e si poggi0 sul gomito...
1$spettate ancora un po!2 implor0 $+ulina.
1$spettare che cosa3... ;i ho gi detto addio2.
1$spettate2 ripet9 lei.
;i+tor si sdrai0 di nuovo e si mise a fischiettare. $+ulina non gli levava gli occhi di dosso. 'otai che la ragazza
stava gradualmente cadendo in uno stato d!agitazione, le labbra le si contraevano le guance pallide s!imporporavano...
1;i+tor $le+sandr*2 disse infine con voce rotta 1fate peccato... fate peccato ;i+tor $le+sandr* com! vero
Iddio72.
1.a che peccato32 domand0 lui aggrottando le sopracciglia sollevandosi leggermente e girando la testa
verso di lei.
1)eccato ;i+tor $le+sandr*. /e mi diceste una parolina buona al momento dell!addio% se diceste una parolina
a questa povera derelitta...2.
1.a che cosa dovrei dirti32.
1'on so lo sapete meglio voi ;i+tor $le+sandr*. 5cco ve ne andate senza neanche una parola... Che ho fatto
per meritare questo32.
1Come sei strana7 Che cosa ci posso fare32.
1'eanche una parola...2.
14ffa non fai che ripetere la stessa cosa2 disse stizzito e si alz0.
1'on vi alterate ;i+tor $le+sandr*2 aggiunse lei in fretta trattenendo a stento le lacrime.
1'on mi sto alterando soltanto che tu sei una stupida... Che cosa vuoi3 =o sai che non posso sposarti3 =o sai3
5 allora che cosa vuoi3 Che cosa32. =a fiss0 come in attesa di una risposta e allarg0 le dita.
1'iente... non voglio niente2 rispose lei fra i singhiozzi osando appena allungare verso di lui le mani tremanti
1ma almeno una parolina nel momento dell!addio...2.
5 le lacrime sgorgarono a fiotti sul suo viso.
15cco che si messa a piangere2 comment0 freddamente ;i+tor calcandosi il berretto sugli occhi.
1'on voglio niente2 continuava lei singhiozzando e coprendosi il volto con tutte e due le mani 1ma come
sar la mia vita in famiglia adesso come3 Che mi succeder che ne sar di una poveraccia come me3 .i daranno in
sposa a uno che non amo... )overa me72.
14h che lagna7 Che lagna72 borbott0 a mezza voce ;i+tor poggiandosi ora su un piede ora sull!altro.
1/e almeno una parolina una sola... /e mi aveste detto -$+ulina io...-2.
I singhiozzi improvvisi che le laceravano il petto non la lasciarono finire sprofond0 la testa nell!erba e pianse
pianse amaramente... Il suo corpo si agitava convulsamente la nuca sussultava... Il dolore a lungo represso proruppe
infine di colpo. ;i+tor si trattenne per un po! in piedi accanto a lei poi strinse le spalle si gir0 e se ne and0 a grandi
passi.
)assarono alcuni istanti... =a ragazza si calm0 sollev0 il capo balz0 in piedi si guard0 attorno e fece un gesto
di meraviglia stava per corrergli dietro ma le gambe le si piegarono e cadde in ginocchio... 'on riuscii a trattenermi e
corsi da lei ma non appena mi vide riprendendo in qualche modo le forze si alz0 lanciando un gridolino e scomparve
dietro gli alberi lasciando i fiori sparpagliati per terra.
Bimasi l8 per un po! di tempo presi il mazzetto di fiordalisi e uscii dal boschetto. Il sole era basso nel cielo
pallido e luminoso anche i suoi raggi si erano come scoloriti e raffreddati, non brillavano ma si riversavano in un fiotto
di luce regolare quasi acqueo. .ancava una mezz!oretta al calar della sera ma il crepuscolo si accendeva piano piano.
4n vento impetuoso mi soffi0 contro attraverso le stoppie secche e gialle% impennandosi frettolosamente davanti al
vento piccole foglie accartocciate mi correvano accanto in mezzo alla strada e lungo il ciglio% il lato del boschetto che
si ergeva sul campo come una parete tremava tutto e emanava un luccicchio debole nitido ma non vivace% sull!erba
rossiccia sul fuscelli sulle pagliuzze dappertutto brillavano e si agitavano i fili innumerevoli delle ragnatele autunnali.
.i fermai... 5ro triste% attraverso il mesto anche se fresco sorriso della natura che sfioriva sembrava insinuarsi il
timore cupo del prossimo inverno. In alto sulla mia testa vol0 un corvo cauto che fendeva pesantemente e bruscamente
l!aria con le ali mi guard0 di sbieco prese lo slancio e scomparve nel bosco con un rotto gracchiare% un grosso stormo
di colombi spicc0 bruscamente il volo da un!aia e virando all!improvviso in colonna si disperse affaccendato per il
campo. 4n segno dell!autunno7 ?ualcuno pass0 dietro la brulla collina facendo rintronare il carro vuoto.
:ornai a casa per molto tempo non riuscii a togliermi dalla mente l!immagine della povera $+ulina e conservo
ancora i suoi fiordalisi ormai appassiti...
L'AMLETO DEL DISTRETTO DI IGRY
>urante uno dei miei viaggi ricevetti un invito a pranzo da parte di un ricco proprietario un cacciatore
$le+sandr .icha6l* <GGG. Il suo borgo si trovava a circa cinque verste di distanza dal piccolo villaggio dove
alloggiavo in quel periodo. Indossai la marsina A consiglierei a tutti di portarla sempre con voi anche se partite solo per
andare a caccia A e mi avviai da $le+sandr .icha6l*. Il pranzo era fissato per le sei arrivai alle cinque e trovai gi un
gran numero di nobili in uniforme in abiti civili o con altro tipo di abbigliamento non ben definito. Il padrone di casa
mi accolse cordialmente ma subito dopo corse nella stanza della servit&. $spettava un importante dignitario ed era
piuttosto teso il che non si addiceva affatto alla sua posizione indipendente in societ e alla sua ricchezza. $le+sandr
.icha6l* non si era mai sposato e non amava le donne% gli ospiti che si riunivano da lui erano scapoli. ;iveva nel
lusso aveva ampliato e ristrutturato magnificamente il palazzo dei suoi avi ordinava ogni anno da .osca quindicimila
rubli di vino ed era stimato moltissimo. $le+sandr .icha6l* era andato in pensione da un pezzo e non ambiva ad
alcuna onorificenza... Che cosa mai lo induceva a invitare un dignitario e ad agitarsi sin dal mattino del giorno del
solenne pranzo3 =a questione rimane coperta da un velo di mistero com!era solito dire un avvocato mio conoscente
quando gli domandavano se accettasse le bustarelle da chi gliele offriva spontaneamente.
>opo aver salutato il padrone di casa mi misi a gironzolare per le carriere. 'on conoscevo praticamente
nessuno% una ventina di persone erano gi sedute ai tavoli da gioco. :ra questi appassionati di prrence c!erano, due
militari dai visi nobili ma un po! decrepiti% alcuni civili con cravatte alte e ben strette e baffi tinti e spioventi come li
hanno solo i tipi decisi ma leali "questi tipi leali prendevano le carte con aria di importanza e senza girare la testa
sbirciavano di sbieco chi si avvicinava#% cinque o sei funzionari distrettuali con la pancia tonda le manine paffute e
sudate e le gambette modestamente immobili "questi signori parlavano con voce suadente sorridevano dolcemente a
destra e a sinistra tenevano le carte strette allo sparato della camicia e quando facevano punto non battevano sul tavolo
al contrario lasciavano scivolare le carte sul panno verde e raccogliendo la presa emettevano un leggero gridolino
garbato e ammodo#. $ltri nobili sedevano sui divani formavano gruppetti accanto alle porte o alle finestre% un
possidente non pi& giovane ma piuttosto femmineo all!apparenza se ne stava in piedi in un angolino trasaliva
arrossiva e si rigirava imbarazzato sullo stomaco il sigillo del suo orologio sebbene nessuno gli prestasse attenzione%
altri signori in marsine dalle code arrotondate e calzoni a quadri creazioni di (irs Kl6uchin sarto moscovita e
presidente a vita della propria categoria discutevano con straordinaria disinvoltura e vivacit girando di qua e di l le
loro grasse nuche scoperte% un giovanotto sulla ventina miope e biondino vestito di nero da capo a piedi era
visibilmente intimorito ma sorrideva sarcasticamente...
Cominciavo gi ad annoiarmi quando mi si avvicin0 all!improvviso un certo ;o6nic*n un giovanotto che non
aveva terminato gli studi e che viveva in casa di $le+sandr .icha6l* in qualit di... difficile dire in qualit di cosa.
5ra un bravo tiratore e sapeva addestrare i cani. =o avevo conosciuto a .osca. 5ra uno di quei tipi che agli esami
-fanno scena muta- cio non spiccicano una parola alle domande del professore. ?uesti signori venivano
soprannominati con un!espressione pittoresca -basettoni-. Come vedete sono cose d!altri tempi queste. =e cose
andavano cosi, all!esame chiamavano ;o6nic*n per esempio. ;o6nic*n che fino a quel momento se n!era stato seduto
diritto e immobile al suo banco si alzava in un bagno di sudore e gettando lente occhiate smarrite tutt!intorno si
abbottonava la divisa sino al collo e raggiungeva di sbieco la cattedra dell!esaminatore. 1)rendete un bigliettino prego2
gli diceva gentilmente il professore. ;o6nic*n allungava la mano e sfiorava tremante il mucchietto dei biglietti. 1.a non
vi mettete a scegliere per favore2 osservava con voce stridente un vecchietto estraneo ma irritabile professore di
un!altra facolt che aveva subito preso in antipatia il disgraziato -basettone-. ;o6nic*n si rassegnava al suo destino
prendeva il bigliettino mostrava il numero e andava a sedersi accanto alla finestra mentre lo studente che lo precedeva
rispondeva alla sua domanda. =8 vicino alla finestra ;o6nic*n non levava gli occhi dal bigliettino se non per guardarsi
intorno smarrito come prima% comunque non si muoveva di un millimetro. Il colloquio dello studente prima di lui si
concludeva e i professori lo congedavano dicendogli, 1Bene potete accomodarvi2 oppure persino, 1Bene molto
bene2 a seconda delle capacit dimostrate. ?uindi chiamavano ;o6nic*n% questi si alzava e si avvicinava alla cattedra
con passo fermo. 1=eggete il biglietto2 gli dicevano. ;o6nic*n si portava il biglietto al naso con entrambe le mani
leggeva lentamente e lentamente abbassava le mani. 1)rego rispondete2 diceva in tono indolente quello stesso
professore poggiandosi allo schienale della sedia e incrociando le braccia al petto. /i faceva un silenzio di tomba. 1Che
avete32. ;o6nic*n taceva. Il vecchietto cominciava a innervosirsi. 1.a dite qualcosa72. Il nostro ;o6nic*n taceva come
se fosse impietrito. =a nuca dai capelli tagliati corti si offriva rigida e immobile agli sguardi curiosi di tutti i compagni.
<li occhietti del vecchietto dell!altra facolt erano sul punto di uscire dalle orbite, adesso odiava ;o6nic*n con tutto se
stesso. 1Comunque strano2 diceva un altro esaminatore 1perch9 ve ne state l8 muto come un pesce3 'on sapete la
risposta forse3 /u allora ditelo2. 1)ermettetemi di prendere un altro biglietto2 diceva con voce sorda il disgraziato. I
professori si lanciavano occhiate. 1/u prego2 rispondeva il presidente di commissione con un gesto sconsolato della
mano. ;o6nic*n prendeva un altro biglietto andava nuovamente alla finestra ritornava alla cattedra e faceva di nuovo
scena muta. Il vecchietto se lo sarebbe mangiato vivo. $lla fine lo cacciavano e gli mettevano zero. ;oi penserete,
adesso almeno avr il buon senso di andarsene. .acch9, tornava al suo posto se ne stava immobile sino alla fine della
seduta d!esame e poi andandosene esclamava, 1Che lavata di testa7 Com! stata dura72. 5 bighellonava per .osca tutta
la giornata prendendosi ogni tanto il capo fra le mani per la disperazione e maledicendo il destino ingrato. Chiaramente
non toccava libro e il mattino seguente si ripeteva la stessa storia.
5cco questo stesso ;o6nic*n si accost0 a me. )arlammo di .osca della caccia.
1;olete2 mi sussurr0 all!improvviso 1che vi presenti la lingua pi& tagliente del posto32.
1Con piacere2.
;o6nic*n mi condusse da un tipo bassino con un ciuffo alto e i baffi in marsina marrone e cravatta
multicolore. I suoi lineamenti biliosi e irrequieti lasciavano davvero trasparire acume e perfidia. $veva le labbra
incessantemente atteggiate a un sorrisetto sfuggente e sarcastico% gli occhietti neri socchiusi lanciavano sguardi
arroganti da sotto le sopracciglia ineguali. $ccanto a lui c!era un proprietario robusto flaccido e mellifluo un tipo tutto
zucchero e miele per di pi& guercio. Bideva anticipatamente alle arguzie dell!omino e sembrava andare in sollucchero.
;o6nic*n mi present0 lo spiritoso che si chiamava )tr )etrovi =upichin. Ci scambiammo i primi convenevoli.
1.a permettetemi che vi presenti il mio miglior amico2 disse ad un tratto =upichin con voce brusca
afferrando il mellifluo proprietario per un braccio. 1'on opponete resistenza Kirila /elifan*2 soggiunse 1non vi
mordono mica. 5cco qui2 prosegu8 mentre l!imbarazzato Kirila /elifan* si profondeva in inchini goffissimi come se
gli stesse cascando la pancia 1ecco ve lo raccomando un nobile di prima qualit. Da goduto di eccellente salute sino
all!et di cinquant!anni ma poi all!improvviso ha deciso di curarsi gli occhi ed rimasto guercio. >a allora cura i suoi
contadini con lo stesso successo... 5 quelli s!intende con la stessa abnegazione...2.
1;edete che tipo 32 mormor0 Kiril /elifan* e si mise a ridere.
1Continuate amico mio continuate2 intervenne =upichin 1potrebbero eleggervi giudice e lo faranno vedrete.
Be! poniamo pure che i giurati pensino al posto vostro% ma in ogni caso bisogna saper pronunciare il parere altrui. /e
dovesse arrivare il governatore e se questi domandasse perch9 il giudice balbetta be! quelli diranno per esempio, gli
presa una paralisi. -Cavategli il sangue allora- dir il governatore. .a certo questo non si addice alla vostra posizione
ne converrete anche voi2.
Il possidente tutto zucchero e miele rideva a crepapelle.
1;edete come ride32 continu0 =upichin guardando con perfidia la pancia dondolante di Kirila /elifan*. 15
perch9 non dovrebbe ridere poi32 soggiunse rivolgendosi a me 1ha la pancia piena in salute non ha figli i suoi
contadini non sono ipotecati A anzi li cura lui stesso A la moglie un po! tocca2. Kirila /elifan* si gir0 leggermente
dall!altra parte per far finta di non aver sentito mentre continuava a ridacchiare. 1Bido persino io eppure mia moglie
fuggita con un agrimensore2. 5 sorrise a tutti denti. 1'on lo sapevate3 Com! possibile3 ?uatta quatta ha preso e se n!
scappata lasciandomi una lettera, -Caro )tr )etrovi scusami% in preda alla passione me ne vado con l!amico del
cuore-... .entre l!agrimensore l!ha avuta vinta solo perch9 si tagliava le unghie e portava i calzoni attillati. ;i
meravigliate3 5cco una persona sincera direte. .a >io mio7 'oi uomini della steppa diciamo pane al pane e vino al
vino. :uttavia appartiamoci... )erch9 stare accanto al futuro giudice3...2.
.i prese sotto braccio e mi condusse alla finestra.
1?ui passo per un tipo spiritoso2 mi disse nel corso della nostra conversazione 1ma non ci credete. /ono solo
una persona incollerita che impreca ad alta voce, per questo sono cos8 sfacciato. )erch9 poi dovrei fare tante cerimonie3
'on tengo a niente e non miro a niente% sono cattivo e allora3 I cattivi almeno non hanno bisogno di essere intelligenti.
5 com! rinfrancante non ci credereste... Be! per esempio guardate il nostro ospite7 )erch9 corre di qua e di l guarda
di continuo l!orologio sorride suda assume un!aria di importanza e ci fa morire di fame3 @ in arrivo un dignitario che
rarit7 5cco ecco che corre di nuovo zoppica persino guardate2.
5 =upichin scoppi0 in una stridula risata.
1=!unica disgrazia che non ci sono signore2 continu0 con un profondo sospiro 1 un pranzo per scapoli
altrimenti sarebbe uno spasso per tipi come me. <uardate guardate2 esclam0 ad un tratto 1arriva il principe Kozel!s+i6
ecco quello alto con la barba e i guanti gialli. /i vede che stato all!estero... e arriva sempre in ritardo come oggi. @
cos8 imbecille che da solo vale una pariglia di cavalli da mercante se vedeste con quanta condiscendenza parla con i
nostri pari con quanta magnanimit si degna di sorridere alle gentilezze delle madri e delle figlie fameliche7... $ volte
fa persino lo spiritoso anche se si ferma qui da noi solo di passaggio in compenso dice un mucchio di spiritosaggini7
:aglierebbero una cordicella con la stessa efficacia di un coltello non affilato n9 pi& ne meno. 'on mi pu0 soffrire...
$desso vado a salutarlo2.
5 =upichin corse incontro al principe.
15cco che arriva il mio nemico personale2 mormor0 tornato all!improvviso da me 1vedete quell!uomo grasso
con il viso scuro e i capelli a spazzola quello che tiene il berretto stretto in mano cammina lungo la parete e si guarda
attorno come un lupo3 <li ho venduto un cavallo per quattrocento rubli mentre ne valeva mille e quell!essere adesso ha
il pieno diritto di disprezzarmi% e invece cosi incapace di intendere soprattutto la mattina prima del t oppure subito
dopo pranzo che se gli dici, -/alve7- lui ti risponde, -Che vuoi3-. .a ecco che arriva il generale2 prosegu8 =upichin
1un generale a riposo un generale in rovina. Da una figlia di zucchero di barbabietola e una fabbrica di scrofola...
Chiedo scusa non dovevo dire... ma voi capirete. $h7 5 venuto anche l!architetto7 4n tedesco con i baffi e non conosce
il suo mestiere incredibile7... >el resto a che gli serve conoscere il suo mestiere% purch9 prenda le bustarelle capace di
costruire colonne anzi pilastri sempre pi& imponenti per i nobili i pilastri della nostra societ72.
=upichin scoppi0 nuovamente a ridere... .a ad un tratto una trepida agitazione si diffuse per tutta la casa. 5ra
arrivato il dignitario. Il padrone di casa accorse all!ingresso seguito da alcuni servitori devoti e da ospiti zelanti... =a
vivace conversazione si trasform0 in un dolce e gradevole parlottio simile al ronzio primaverile delle api negli alveari
natii. /olo l!indomabile vespa =upichin e il magnifico fuco Kozel!s+i6 non abbassavano la voce... 5d ecco infine
entrare l!ape regina, il dignitario. I cuori gli si levarono incontro i corpi seduti si alzarono in piedi% persino il
proprietario che aveva acquistato a buon mercato il cavallo da =upichin persino lui abbass0 il mento al petto. Il
dignitario manteneva alta la sua dignit come meglio non si sarebbe potuto, dondolando il capo all!indietro come in
segno di saluto disse paroline di approvazione che cominciavano tutte con la lettera -a- pronunciata nel naso e
prolungata% con una indignazione che rasentava la voracit osserv0 la barba del principe Kozel!s+i6 e porse l!indice della
mano sinistra al generale rovinato in borghese con fabbrica e figlia. >opo alcuni minuti nel corso dei quali il dignitario
riusc8 a dire ben due volte che era molto contento di non aver tardato per il pranzo tutti gli invitati si diressero nella sala
da pranzo preceduti dai pezzi grossi.
@ quasi superfluo raccontare al lettore che il dignitario fu fatto accomodare al posto d!onore tra il generale in
borghese e il maresciallo del governatorato un uomo dall!espressione liberale e dignitosa che si addiceva alla perfezione
al suo sparato inamidato al panciotto smisurato e alla tabacchiera tonda con tabacco francese che il padrone di casa si
dava un gran da fare correva si agitava offriva le pietanze sorrideva di sfuggita alle spalle del dignitario e standosene
in un angolino come uno scolaretto ingollava in fretta il piatto della zuppa o il pezzo di vitello che il maggiordomo
serv8 un pesce lungo un arin e mezzo con un mazzetto di fiori in bocca mentre i camerieri in livrea con aria severa
stavano cupamente alle calcagna di ogni gentiluomo offrendo ora il malaga ora il maderaAdr* e quasi tutti i
gentiluomini soprattutto quelli di mezz!et rassegnandosi quasi di malavoglia al senso del dovere bevevano
bicchierino dopo bicchierino e poi finalmente si stapparono le bottiglie di champagne e cominciarono a pronunciare
brindisi augurali. :utto ci0 sar probabilmente sin troppo noto al lettore. .a mi sembra particolarmente degno di nota
un aneddoto che raccont0 il dignitario stesso tra il gioioso silenzio generale. ?ualcuno forse il generale in disgrazia
sempre al corrente della pi& recente letteratura aveva accennato all!influenza che le donne esercitano in generale e in
particolare sui giovani. 1/8 s82 disse il dignitario 1 vero ma bisogna tenere i giovani in uno stato di rigida
subordinazione altrimenti perderebbero la testa dietro ogni gonnella2. 4n allegro sorriso infantile affior0 sui visi di tutti
gli ospiti% sul viso di un possidente balen0 persino uno sguardo di gratitudine. 1)erch9 i giovAni sono sciocchi2. Il
dignitario probabilmente per darsi importanza alle volte cambiava il normale accento delle parole. 15cco prendiamo
mio figlio Ivan2 prosegu8 il dignitario 1quello stupido aveva appena compiuto vent!anni quando viene da me
all!improvviso e mi dice, "Batjuka permettetemi di prendere moglie-. Io gli rispondo, -Imbecille prima devi trovarti
un impiego-... >isperazione lacrime... ma da me... questo...2. )ronunci0 la parola -questo- pi& con la pancia che con la
bocca% tacque per un po! e guard0 maestosamente il suo vicino il generale inarcando le sopracciglia molto pi& in alto di
quanto avrebbe dovuto. Il generale in borghese inclin0 delicatamente la testa un po! di lato e ammicc0 in modo
straordinariamente rapido con l!occhio rivolto al dignitario. 15bbene2 prese a dire il dignitario dopo la pausa 1adesso
lui stesso mi scrive ringraziandomi di avergli dato una lezione... quindi cos8 che bisogna agire2. :utti gli ospiti
s!intende dimostrarono il loro pieno consenso e si rianimarono quasi per la soddisfazione e l!insegnamento ricevuti...
>opo pranzo gli ospiti si alzarono tutti e passarono nel salone facendo un trambusto fragoroso ma pur sempre nei limiti
della decenza e quasi autorizzato per l!occasione... /i sedettero ai tavoli da gioco.
:ra una cosa e l!altra mi trattenni sino a sera e dopo aver incaricato il mio cocchiere di attaccare la carrozza
per le cinque del mattino seguente andai a riposare. :uttavia quel giorno stesso mi aspettava ancora l!incontro con una
persona davvero notevole.
>ata la quantit degli invitati convenuti a nessuno fu riservata la stanza singola. 'ella piccola stanza umida e
verdognola nella quale mi accompagn0 il maggiordomo di $le+sandr .icha6l* si trovava gi un altro ospite
completamente svestito. 'el vedermi balz0 lesto sotto le coperte e si copr8 sino al naso si rigir0 per un po! sul soffice
piumino e si acquiet0 lanciandomi occhiate vigili da sotto il bordo tondo del berretto di corone. $ndai al mio letto ce
n!erano due in tutto mi svestii e mi coricai fra le lenzuola umide. Il mio compagno si rigir0 nel letto... <li augurai la
buona notte.
)ass0 mezz!ora. .algrado tutti i miei sforzi non riuscivo a prendere sonno, una sequenza infinita di pensieri
futili e confusi si susseguivano nel mio cervello con monotona tenacia come i secchi di una macchina idraulica.
1$ quanto pare non dormite2 disse il mio vicino.
1Come vedete2 replicai. 1$nche voi non dormite per02.
1Io non ho mai voglia di dormire2.
1Com! possibile32.
1)roprio cos8. .i addormento non so neanche io perch9. /to sdraiato finch9 non mi prende il sonno2.
1)erch9 vi coricate prima che vi venga voglia di dormire32.
15 che cosa consigliate di fare32.
'on risposi alla domanda del mio compagno di stanza.
1.i domando2 continu0 dopo un breve silenzio 1perch9 mai qui non ci siano pulci. .i sembra che
dovrebbero esserci2.
1/embra che ne sentiate la mancanza2 osservai.
1'on ne sento la mancanza ma mi piace la coerenza in ogni cosa2.
1/enti un po!2 pensai io 1che paroloni usa2.
Il mio vicino tacque di nuovo.
1;olete fare una scommessa con me32 disse all!improvviso a voce abbastanza alta.
1/u che cosa32.
?uel compagno di camera cominciava a divertirmi.
1Dmmm... su che cosa3 5cco su che cosa, sono convinto che crediate che io sia un imbecille2.
1.a per carit72 borbottai io stupefatto.
14n uomo della steppa un ignorante... $mmettetelo...2.
1.a se non ho neanche il piacere di conoscervi2 obiettai. 1Come potete giungere alla conclusione...2.
1Come3 >a ogni sfumatura della vostra voce, mi rispondete con tale negligenza... .entre io non sono affatto
come pensate voi...2.
1;i prego...2.
1/ono io che prego voi. )er prima cosa parlo in francese non peggio di voi e in tedesco me la cavo persino
meglio% secondo ho trascorso tre anni all!estero, nella sola Berlino ho soggiornato otto mesi. Do studiato Degel egregio
signore conosco <oethe a memoria% oltre a ci0 sono stato a lungo innamorato della figlia di un professore tedesco e mi
sono sposato in patria con una signorina tisica e senza capelli ma con una personalit oltremodo interessante. >unque
siamo persone dello stesso stampo% non sono un uomo della steppa come pensate voi... /ono anche consumato dalla
riflessione e in me non c! nulla di immediato2.
$lzai la testa e guardai quel tipo strambo con raddoppiata attenzione. $lla luce fioca del lumino da notte
distinguevo a malapena i suoi lineamenti.
15cco adesso mi state osservando2 prosegu8 aggiustandosi il berrettino 1e probabilmente vi domanderete,
come ho fatto a non notarlo oggi3 ;e lo dico io perch9 non mi avete notato perch9 io non sono il tipo che alza la voce
perch9 io mi nascondo dietro agli altri sto dietro le porte non parlo con nessuno perch9 il maggiordomo quando passa
accanto a me con il vassoio alza in anticipo il gomito all!altezza del mio petto... 5 perch9 tutto questo3 )er due ragioni,
per prima cosa sono povero e poi mi sono rassegnato... >ite la verit mi avete forse notato32.
1'on ho davvero avuto il piacere...2.
1.a s8 ma s82 mi anticip0 lui 1lo sapevo gi2.
/i sollev0 e incroci0 le braccia% l!ombra appuntita del suo berrettino si allung0 dalla parete al soffitto.
1$mmettetelo dunque2 soggiunse lanciandomi all!improvviso uno sguardo di sbieco 1vi devo sembrare un
tipo davvero strambo come si dice un originale oppure forse qualcosa di peggio ancora, forse pensate che io finga di
essere strambo32.
1;i ripeto ancora una volta che io non vi conosco...2.
$bbass0 il capo per un istante.
1)erch9 mi sono messo a parlare cos8 inaspettatamente con voi che siete un perfetto sconosciuto >io >io
solo lo sa72. 5 sospir0. 1'on certo per affinit fra le nostre anime7 /ia voi che io siamo gente perbene cio egoisti, a
voi non interessa niente di me e a me niente di voi% non cos83 .a tutti e due non riusciamo a dormire... )erch9 non
fare due chiacchiere allora3 /ono proprio in vena e questo mi capita di rado. Io sapete sono timido ma timido non
perch9 sono provinciale senza titoli povero ma perch9 sono pieno di amor proprio. .a alle volte sotto l!influsso di
circostanze o casualit favorevoli che fra l!altro non sono in grado di definire n9 di prevedere la mia timidezza
scompare del tutto come adesso per esempio. /e mi mettessero adesso faccia a faccia con il >ala6A=ama in persona gli
chiederei una presa del suo tabacco. .a forse avete voglia di dormire32.
1$l contrario2 replicai in fretta 1mi fa molto piacere parlare con voi2.
1;olete dire che vi diverto... :anto meglio... ;i dir0 che qui mi definiscono un originale cio mi definiscono
cos8 quelli ai quali casualmente capita di pronunciare il mio nome in mezzo a tante altre chiacchiere. -'essuno si
preoccupa del mio destino-. )ensano di fare del sarcasmo su di me... O >io mio7 /e sapessero... che io mi tormento
proprio perch9 in me non c! assolutamente nulla di originale nulla tranne qualche uscita come la nostra attuale
conversazione per esempio eppure queste uscite non valgono il becco di un quattrino. @ il genere di originalit pi& a
buon mercato e di bassa lega2.
Bivolse il viso verso di me e agit0 le mani.
15gregio signore72 esclam0. 1/ono dell!opinione che soltanto gli originali possano vivere sulla terra% solo loro
hanno il diritto di vivere. %on verre n"est pas grand, mais je bois dans mon verre, ha detto qualcuno. ;edete2
soggiunse a mezza voce 1come parlo bene il francese3 Che cosa m!importa se hai un cervello grande e capiente se
comprendi tutto sai molte cose sei al passo coi tempi ma poi non hai assolutamente niente di tuo di personale di
speciale37 /ei solo un magazzino di luoghi comuni in pi& nel mondo ma chi da questo pu0 trarre alcuna soddisfazione3
'o meglio uno sciocco ma che abbia farina del suo sacco7 .eglio avere un proprio personale odore ecco quel che
penso7 5 non pensiate che le mie esigenze in merito a questo odore siano poi tanto ardite... >io me ne guardi7 Originali
di questo tipo ce ne sono a bizzeffe, dovunque tu guardi c! un originale% ogni creatura vivente un originale ma io
non rientro fra loro72.
15 invece2 prosegu8 dopo una breve pausa 1nella mia giovinezza che grandi speranze nutrivo7 Che alta
opinione avevo della mia persona prima di partire per l!estero e anche nei primi tempi dopo il mio ritorno in patria7
$ll!estero stavo con le orecchie tese me ne stavo sempre per conto mio come si addice a quelli che come me
capiscono tutto capiscono tutto e alla fine vai a vedere e non hanno capito un!acca7
1Originale originale72 ripet9 scuotendo la testa in segno di disapprovazione.. 1.i chiamano un originale...
.a di fatto nel mondo non c! persona meno originale del vostro umilissimo servo. Io dunque sono nato come
un!imitazione di un altro... ?uant! vero Iddio7 5 vivo anche imitando i vari autori che ho studiato vivo del sudore della
mia fronte% ho studiato mi sono innamorato ho preso moglie infine quasi non per mia volont ma come per adempiere
a un dovere per seguire un insegnamento chi ci capisce bravo72.
/i strapp0 il berretto dal capo e lo gett0 sul letto.
1;olete che vi racconti la mia vita2 mi domand0 con voce a scatti 1o meglio alcuni episodi della mia vita32.
1Con piacere2.
1Oppure no meglio che vi racconti come ho preso moglie Infatti il matrimonio una cosa importante il
banco di prova per ogni persona nel matrimonio ci si riflette come in uno specchio... (orse il paragone banale...
)ermettete che fiuti una presa di tabacco2.
:ir0 fuori da sotto il cuscino una tabacchiera la apr8 e riprese a parlare agitando la tabacchiera aperta.
15gregio signore mettetevi nei miei panni... <iudicate voi quale s8 quale dite di grazia quale profitto potevo
trarre dall!enciclopedia di Degel3 Che cos!hanno in comune questa enciclopedia e la vita russa3 5 come possibile
applicare gli insegnamenti dell!enciclopedia al nostro modo di vivere ma non solo gli insegnamenti dell!enciclopedia
ma anche quelli della filosofia tedesca in generale... dir0 di pi&, della scienza32.
(ece un balzo sul letto e mormor0 a mezza voce digrignando i denti con stizza,
1$h ci siamo7... $llora perch9 ti sei trascinato all!estero3 )erch9 non te ne sei rimasto a casa a studiare la realt
circostante sul posto3 $vresti imparato le esigenze di questa realt e avresti imparato qualcosa sul futuro e anche in
merito alla tua diciamo cos8 vocazione... /cusate2 prosegu8 cambiando nuovamente il tono di voce quasi intimorito e
desideroso di giustificarsi 1uno come me dove potrebbe studiare una materia sulla quale nessun cervello ha mai scritto
un libro3 /arei stato contento di prendere lezioni da lei dalla vita russa ma quella tace il tesoruccio mio.
-Comprendimi cos8 come sono- dice lei ma questo superiore alle mie forze, fornitemi una deduzione offritemi una
conclusione... 4na conclusione3 5ccoti qui la conclusione, ascolta i nostri moscoviti non sono forse degli usignoli3
)roprio questo il guaio che cinguettano come usignoli di Kurs+ e non parlano come persone... Ci ho pensato e
ripensato dunque la scienza una sola dappertutto la verit una sola e allora mi sono buttato con l!aiuto di >io nei
paesi stranieri dai nonAcristiani... Che volete3 5ro vittima della giovinezza dell!orgoglio. 'on avevo voglia di annegare
nel grasso sebbene dicano che faccia bene. >el resto chi non in carne di natura non si vedr addosso nemmeno il
grasso72.
1:uttavia2 continu0 dopo una breve riflessione 1vi avevo promesso di raccontarvi come presi moglie.
$scoltate allora. )er prima cosa vi informo che mia moglie non pi& di questo mondo secondo... ma credo che dovr0
raccontarvi la mia giovinezza altrimenti non capireste nulla... .a forse avete voglia di dormire32.
1'o per niente2.
1Benissimo. /entite... nella stanza attigua il signor Kantagriuchin russa in maniera indecente7 'acqui da
genitori non ricchi dico genitori per tradizione perch9 oltre a una madre avevo anche un padre. Io non lo ricordo
dicono che fosse un uomo ottuso con un gran naso e le lentiggini rossiccio e fiutava il tabacco da una narice sola% nella
camera da letto della mamma era appeso il suo ritratto in uniforme rossa con il bavero nero sino alle orecchie
eccezionalmente brutto. ?uando mi picchiavano mi portavano sempre accanto a quel ritratto e mia madre in quelle
occasioni me lo indicava sempre dicendomi che lui non me l!avrebbe fatta passare liscia cos8. )otete immaginare come
questo fosse incoraggiante per me. 'on avevo n9 fratelli n9 sorelle% cio a dire il vero ho avuto un fratellino
cagionevole con la malattia inglese alla nuca ma e! morto prestissimo... 5 perch9 mai quella malattia inglese doveva
arrivare sino al governatorato di Kurs+ nel distretto di Figr*3 .a questo un altro paio di maniche. .ia madre si
occup0 della mia istruzione con la solerzia impetuosa di una possidente della steppa, se ne occup0 dal magnifico giorno
della mia nascita sino al mio sedicesimo anno d!et... .i seguite32.
1Certo continuate2.
1;a bene allora. 'on appena compii sedici anni mia madre senza porre tempo in mezzo mand0 via il mio
precettore di francese il tedesco (ilippovi dei greci di 'ein% mi port0 a .osca mi iscrisse all!universit e resa
all!Onnipotente la propria anima mi affid0 nelle mani di uno zio materno l!avvocato KoltunABabura un tipo conosciuto
non solo nel distretto di Figr*. .io zio l!avvocato KoltunABabura mi ripul8 per benino com! tipico... .a anche
questo un altro paio di maniche. 5ntrai all!universit con una buona preparazione devo rendere merito alla mia
genitrice ma gi da allora si notava in me la mancanza di originalit. $vevo trascorso l!infanzia pi& o meno allo stesso
modo degli altri ragazzi, ero cresciuto in maniera sciocca e fiacca come loro nella bambagia% come loro avevo iniziato
a imparare versi a memoria precocemente e a lasciarmi andare all!indolenza con la scusa dell!inclinazione alla
meditazione... su che cosa3 /8 sul bello... e cose del genere. $ll!universit non cambiai strada, capirai subito in un
circolo. $llora erano altri tempi... .a forse non sapete che cos! un circolo3 Bicordo che /chiller diceva,
@eE-rlic- ist"s den 0eu zu ?ecken
Fnd sc-recklic- ist des ,igers Ga-n
Boc- das $c-recklic-ste der $c-recken-
Bas ist der %ensc- in seinem >a-n(
1;i assicuro che non voleva dire quello lui intendeva dire invece, Bas ist ein circolo... in der $tadt %oskau(2.
1.a che ci trovate di cos8 terribile in un circolo32 domandai.
Il mio compagno afferr0 il berretto e se lo cal0 sul naso.
1Che ci trovo di terribile in un circolo32 esclam0. 15cco cosa, il circolo la morte dello sviluppo autonomo% il
circolo un vergognoso surrogato della societ della donna della vita il circolo oh s8 aspettate% adesso vi dico che
cos! il circolo7 Il circolo una fiacca e indolente convivenza gomito a gomito alla quale si attribuisce un significato e
un aspetto di vita intelligente% il circolo sostituisce la conversazione con le disquisizioni addestra all!eloquenza
improduttiva distoglie dal lavoro solitario e benefico inculca il prurito della letteratura priva l!anima della freschezza e
dell!energia originaria. Il circolo falsit e noia sotto il nome di fratellanza e amicizia cumulo di fraintesi e finzioni con
il pretesto della sincerit e della partecipazione% a causa del diritto di ciascun compagno di ficcare in qualunque
momento le dita sporche dritto nell!interiorit di un altro nel circolo non c! nessuno che conservi un posticino puro e
incontaminato nella propria anima% nel circolo ci si inchina al vuoto cialtrone al presuntuoso saputello a chi
invecchiato anzitempo% si porta in palmo di mano il poeta senza talento ma con idee -recondite-% nel circolo giovincelli
di diciassette anni parlano in tono saccente e malizioso delle donne e dell!amore mentre davanti alle donne tacciono o
parlano con loro come con un libro e di che cosa parlano poi7 'el circolo fiorisce l!eloquenza falsa% nel circolo ci si
sorveglia l!un l!altro peggio di poliziotti... Oh circolo7 :u non sei un circolo, sei un cerchio incantato nel quale pi& di
una brava persona perita72.
1Be! permettetemi di notare che state esagerando2 lo interruppi.
Il mio compagno mi guard0 in silenzio.
1(orse >io solo lo sa. .a ai tipi come me resta solo questa soddisfazione, esagerare. 5cco trascorsi cos8
quattro anni a .osca. 'on sono in grado di spiegarvi egregio signore come quel periodo vol0 velocemente troppo
velocemente per me% mi fa persino male ricordarlo. .i alzavo al mattino ed era come se rotolassi gi& da una montagna
con uno slittino... /enza accorgermene ero gi arrivato alla fine della giornata era gi sera il servo addormentato mi
faceva indossare la finanziera mi vestivo e andavo da un compagno a fumare la pipa a bere bicchieri su bicchieri di t
leggero a parlare di filosofia tedesca di amore dell!eterno sole dello spirito e di altri argomenti elevati. .a anche l8
incontravo gente originale indipendente, c!era chi cercava di piegarsi in ogni modo di assoggettarsi al giogo eppure la
natura rendeva sempre il sopravvento% solo io disgraziato modellavo me stesso come cera molle e la mia povera anima
non manifestava la minima resistenza7 'el frattempo compivo ventun anni. 5ntrai in possesso della mia eredit o
meglio di quella parte dell!eredit che il mio tutore aveva ritenuto opportuno lasciarmi affidai l!incarico di amministrare
tutte le propriet al servo emancipato ;asili6 KudriaEev e partii per l!estero alla volta di Berlino. :rascorsi tre anni
all!estero come ho gi avuto il piacere di dirvi. 5 con questo3 $nche l8 all!estero rimasi lo stesso essere poco originale.
)er prima cosa non c! neanche bisogno di dirlo ma dell!5uropa del modo di vivere europeo non appresi proprio nulla%
frequentavo le lezioni di professori tedeschi e leggevo libri tedeschi nella terra dove erano stati concepiti... ecco in che
cosa consisteva tutta la differenza. Conducevo una vita solitaria quasi monacale% me la facevo con sottotenenti a riposo
oppressi come me dalla smania di sapere ma del resto assolutamente duri di comprendonio e privi del dono della
parola% bazzicavo con ottuse famiglie di )enza e di altri governatorati ricchi di grano% mi aggiravo per i caff leggevo
riviste di sera andavo a teatro. Conobbi poche persone del luogo parlare con loro mi riusciva innaturale e non invitavo
nessuno di loro da me tranne due o tre fastidiosi giovanotti di origine ebrea che non facevano che correre da me per
chiedermi soldi in prestito tanto der 8usse faceva credito. 4no strano gioco del destino mi condusse infine in casa di un
mio professore le cose andarono cos8, andai da lui per iscrivermi ad un corso e lui mi invit0 la sera a casa sua. ?uesto
professore aveva due figlie sui ventisette anni A due tracagnotte grazie a >io7 A con un naso enorme i riccioli
svolazzanti gli occhi di un azzurro slavato e le mani rosse con le unghie bianche. 4na si chiamava =inchen l!altra
.inchen. )resi a frequentare la casa del professore. >evo dirvi che quel professore non era proprio uno stupido ma era
piuttosto malandato, in cattedra parlava con sufficiente coerenza ma in casa biascicava e portava sempre gli occhiali
sulla fronte% comunque era una persona coltissima... 5 allora3 $ll!improvviso credetti di essermi innamorato di =inchen
e continuai a crederlo per ben sei mesi. )arlavo poco con lei a dire il vero per lo pi& la osservavo% le leggevo ad alta
voce libri commoventi le stringevo la mano di nascosto e di sera sognavo accanto a lei guardando fisso la luna oppure
guardando semplicemente in alto. )er di pi& lei preparava un ottimo caff7... Che volevo di pi&3 $lmeno cos8 mi pareva.
/olo una cosa mi turbava, nei momenti di estasi pi& inesprimibile diciamo cos8 non so perch9 sentivo una fitta
all!addome e un brivido freddo e fastidioso mi attraversava lo stomaco. $lla fine non riuscii a resistere a quella felicit e
fuggii. >opo quest!episodio trascorsi ancora due mesi interi all!estero. $ndai in Italia sostai dinanzi alla :rasfigurazione
a Boma sostai dinanzi alla ;enere a (irenze% all!improvviso ero preso da un entusiasmo esagerato come da un attacco di
collera% di sera scrivevo versucoli iniziai un diario% insomma mi comportavo anche in questo caso come tutti quanti gli
altri. Invece guardate com! facile essere originale. Io per esempio non ci capisco niente di pittura e di scultura... .a
non l!avrei mai ammesso pubblicamente... no com!era possibile3 )rendevo un cicerone e andavo a guardare
affreschi...2.
:orn0 ad abbassare il capo e scagli0 di nuovo il berretto.
1:ornai finalmente in patria2 continu0 con voce stanca 1giunsi a .osca. $ .osca avvenne in me un
mutamento sorprendente. $ll!estero per lo pi& tacevo in patria invece all!improvviso mi misi a chiacchierare con
inattesa vivacit e nel contempo pensavo di essere >io solo sa chi. :rovai delle persone compiacenti alle quali sembrai
quasi un genio% le signore ascoltavano attente le mie elucubrazioni ma non fui in grado di restare all!altezza della mia
fama. 4na bella mattina nacque un pettegolezzo sul mio conto "ignoro chi lo avesse diffuso, forse qualche zitella di
sesso maschile% tali zitelle abbondano a .osca# quel pettegolezzo cominci0 ad emettere germogli e viticci come una
piantina di fragola. Io mi confusi tentai di liberarmi e lacerare i fili che mi si aggrovigliavano addosso ma non ci fu
niente da fare... >ovetti partire. 5cco in quella occasione mi rivelai uno sciocco se avessi aspettato placidamente che
quel brutto momento finisse cos8 come si attende la fine dell!orticaria quelle stesse persone compiacenti mi avrebbero
riaperto le braccia quelle stesse dame sarebbero tornate a sorridere ai miei discorsi... 5cco il guaio, non sono una
persona originale. =!onest vi prego di notare si risvegli0 improvvisamente in me, avevo quasi vergogna di
chiacchierare chiacchierare senza interruzione ieri all!$rbat oggi sulla :ruba domani sullo /ivcevA;rac+ e cos8 via
sempre delle stesse cose... .a se era questo che volevano3 <uardate invece i veri campioni in questo campo, a loro non
gliene importa nulla al contrario vogliono proprio questo% c! chi lavora di lingua per vent!anni e sempre in una
direzione... Che cosa significa la sicurezza in se stessi e l!amor proprio7 5 io l!avevo l!amor proprio anzi a tutt!oggi non
si del tutto assopito... .a il peggio torno a dire che non sono una persona originale mi fermo a met, la natura
avrebbe dovuto dotarmi di molto pi& amor proprio oppure non darmene affatto. /ulle prime me la vidi davvero brutta%
per di pi& il viaggio all!estero aveva definitivamente dato fondo ai miei mezzi di sostentamento e non volevo sposare
una figlia di mercanti dal corpo giovane ma gi cascante come una gelatina cos8 mi ritirai in campagna. Credo2
soggiunse il mio compagno dopo avermi lanciato un!altra occhiata di sbieco 1di poter passare sotto silenzio le mie
prime impressioni di vita campestre gli accenni alla bellezza della natura alla tranquilla delizia della solitudine e cos8
via...2.
1Certo certo2 replicai.
1:anto pi&2 continu0 il narratore 1che sono tutte sciocchezze almeno per quanto mi riguarda. In campagna
mi annoiavo come un cucciolo in cattivit sebbene devo ammetterlo attraversando sulla via del ritorno per la prima
volta in primavera il boschetto di betulle a me noto la testa mi girasse e il cuore mi battesse di una dolce e confusa
speranza. .a queste speranze confuse come ben sapete non si realizzano mai al contrario si realizzano altre cose che
non ti aspetti neanche, moria del bestiame arretrati vendite all!asta e cos8 via. ;ivacchiavo alla giornata con l!aiuto dal
burmistr Pa+ov che aveva sostituito l!amministratore precedente e che con il passar del tempo si rivel0 un profittatore
pari a quello se non peggio per di pi& egli avvelenava la mia esistenza con la puzza dei suoi stivali incatramati quando
un bel giorno mi ricordai all!improvviso di una famiglia di vicini di mia conoscenza formata dalla moglie di un
colonnello in pensione e due figlie. Ordinai di attaccare il calasse e mi recai da loro. ?uel giorno era destinato a
rimanere memorabile per me, sei mesi pi& tardi avrei sposato la secondogenita della famiglia72.
Il narratore abbass0 il capo e sollev0 le mani al cielo.
1)er02 continu0 con ardore 1non vorrei insinuare in voi una cattiva opinione della defunta. Che >io me ne
guardi7 5ra la creatura pi& nobile pi& buona una creatura affettuosa e capace di qualsiasi sacrificio anche se fra noi
posso dirlo se non avessi avuto la sfortuna di perderla probabilmente oggi non sarei qui a parlare con voi tant! che
ancora oggi esiste nella mia rimessa la trave alla quale pi& volte mi sono accinto ad impiccarmi72.
1$lcune pere2 riprese dopo un breve silenzio 1devono stare un po! di tempo sotto terra in cantina per
raggiungere il loro vero sapore% anche la defunta evidentemente apparteneva a questo tipo di prodotti della natura.
/oltanto adesso le rendo pienamente giustizia. /oltanto adesso per esempio il ricordo di alcune serate trascorse con lei
prima delle nozze non solo non suscita in me il minimo rancore ma al contrario mi commuove quasi fino alle lacrime.
'on era una famiglia ricca% la loro casa di legno molto antica ma comoda si ergeva su un colle tra un giardino
abbandonato e un cortile pieno di ortiche. $i piedi del colle scorreva un fiume appena visibile attraverso il folto
fogliame. 4n!ampia terrazza portava dalla casa al giardino dinanzi alla terrazza si poteva ammirare un!aiuola oblunga
ricoperta di rose% alle estremit dell!aiuola crescevano due acacie intrecciate sin da piccole a forma di spirale dal defunto
padrone di casa. )oco oltre nel profondo del lamponaio abbandonato e inselvatichito si trovava un gazebo
superbamente decorato all!interno ma cos8 malandato e cadente all!esterno che faceva pena a vedersi. 4na porta a vetro
conduceva dalla terrazza nel salotto% ed ecco cosa si offriva nel salotto allo sguardo curioso del visitatore, agli angoli
stufe di mattonelle di maiolica sulla destra un pianoforte scordato affogato tra gli spartiti manoscritti un divano
tappezzato di damasco celeste sbiadito con motivi biancastri un tavolo rotondo due scansie con ninnoli di porcellana e
perline del periodo di Caterina alla parete il celebre ritratto della fanciulla bionda con una colomba al petto e gli occhi
spalancati sul tavolo un vaso di rose fresche... ;edete come sono preciso nelle descrizioni3 )roprio in quel salotto
proprio su quella terrazza si consum0 l!intera tragicommedia del mio amore. =a mia vicina era una strega con un!eterna
raucedine stizzosa alla gola un essere dispotico e litigioso% delle figlie una ;era non differiva per nulla dalle solite
signorine del distretto l!altra era /of!6a e fu di lei che mi innamorai. =e sorelle condividevano un!altra cameretta la loro
camera da letto con due innocenti lettini di legno dei piccoli album giallognoli piantine di reseda ritratti di amici e
amiche disegnati a matita e piuttosto male "tra di essi spiccava un signore dall!aspetto straordinariamente energico e con
una firma ancora pi& energica il quale in giovent& aveva alimentato speranze smisurate ed aveva poi finito per fare un
buco nell!acqua come tutti noi# i busti di <oethe e /chiller libri tedeschi ghirlande rinsecchite e altri oggetti conservati
per ricordo. .a in quella stanza entravo raramente e di malavoglia, chiss perch9 mi toglieva il respiro. Inoltre che
strano7 /of!6a mi piaceva di pi& quando le davo le spalle oppure quando la pensavo o la sognavo soprattutto di sera
sulla terrazza. $llora guardavo il crepuscolo gli alberi le foglioline verdi che si andavano scurendo ma si stagliavano
ancora sullo sfondo del cielo rosato% in salotto /of!6a sedeva al piano e suonava ripetutamente qualcuna della frasi
appassionate e pensose di Beethoven da lei preferite% la perfida vecchia russava placida sul divano% nella sala da pranzo
invasa da un fiotto color porpora ;era si affaccendava a preparare il t% il samovar sibilava in modo bizzarro come se si
rallegrasse di qualcosa% i dolcetti si spezzavano con un allegro scricchiolio i cucchiaini tintinnavano sulle tazze% il
canarino che aveva impietosamente cinguettato per tutta la giornata si calmava all!improvviso e pigolava solo di tanto
in tanto come per chiedere qualcosa% da una nuvoletta leggera e diafana cadeva di sfuggita qualche gocciolina... 5d io
me stavo seduto per ore ascoltavo ascoltavo osservavo il cuore mi si allargava e credevo di essere tornato ad amare.
5cco sotto l!influsso di una di quelle serate mi decisi a chiedere alla vecchia la mano della figlia e dopo un paio di mesi
ci sposammo. Credevo di amarla... $desso dovrei pur saperlo eppure quanto vero Iddio ancor oggi non so se amassi
o no /of!6a. 5ra una creatura buona intelligente taciturna dal cuore tenero ma >io solo sa perch9 se per il troppo
tempo trascorso in campagna o per qualche altra ragione nel fondo della sua anima "ammesso che l!anima abbia un
fondo# si celava una ferita o per meglio dire sanguinava una feritina che non si poteva in alcun modo curare e che lei
non sapeva spiegare e tanto meno io. /!intende che intuii l!esistenza di quella ferita solo dopo il matrimonio. )er quanto
mi sforzassi non c!era niente da fare7 >a piccolo avevo un lucherino che una volta cadde fra le zampe di un gatto lo
salvarono lo curarono ma il mio povero lucherino non guar8, se ne stava mogio mogio deperiva smise di cantare...
$nd0 a finire che una notte un topo entr0 nella sua gabbia aperta e gli strapp0 il becco con un morso in seguito a questo
incidente il lucherino si decise finalmente a morire. Ignoro quale gatto avesse tenuto mia moglie fra le sue grinfie so
solo che anche lei se ne stava mogia mogia e deper8 come il mio disgraziato lucherino. $ volte sembrava che anche lei
avrebbe voluto darsi una scrollata muoversi all!aria aperta al sole in libert% ci provava ma poi tornava a rinchiudersi
in se stessa. 5ppure mi amava, quante volte mi aveva assicurato che non avrebbe potuto desiderare niente altro A al
diavolo7 A e nel frattempo le venivano le lacrime agli occhi. )ensai che ci fosse qualcosa nel suo passato. )resi
informazioni ma non risult0 nulla. .a giudicate un po! voi, un tipo originale avrebbe stretto le spalle forse avrebbe
sospirato un paio di volte e poi avrebbe continuato a vivere a modo suo mentre io che originale non sono cominciai a
prendere in considerazione le travi. In mia moglie erano cos8 radicate tutte le abitudini di una vecchia zitella A
Beethoven le passeggiate notturne le piantine di reseda la corrispondenza con gli amici gli album e via dicendo A che
ella era assolutamente incapace di adattarsi a qualunque altro tipo di vita soprattutto a quello di padrona di casa% del
resto cos8 ridicolo che una donna sposata languisca in un perenne stato di malinconia e canti ogni sera -$ll!alba non
destarla-.
5cco per tre anni ci beammo di questa vita il quarto anno /of!6a mor8 di parto e cosa strana era come se
avessi saputo in anticipo che lei non sarebbe stata in grado di donare a me un figlio o una figlia e alla terra un nuovo
essere vivente. Bicordo i suoi funerali. 5ra primavera. =a nostra parrocchia piccola decrepita l!iconostasi annerita
le pareti sono nude il pavimento di mattoni rotto in pi& punti% in ogni coro c! una grande immagine antica.
Introdussero la bara la sistemarono proprio al centro davanti alla porta principale la coprirono con un velo sbiadito la
cinsero con tre candelieri. Il servizio funebre ebbe inizio. Il decrepito diacono con un codino minuscolo sulle spalle e la
fusciacca verde bassa in vita biascicava penosamente davanti al leggio% il sacerdote anch!egli vecchio con il viso
miope e bonario l!abito talare viola a ricami gialli officiava per s9 e per il diacono. >inanzi alle finestre spalancate
tremolavano e stormivano le giovani foglie fresche delle betulle da fuori veniva l!odore dell!erba% la fiamma rossa delle
candele di cera impallidiva alla luce radiosa della giornata primaverile% i passeri cinguettavano per tutta la chiesa e di
tanto in tanto si udiva sotto la cupola il garrire sonoro di una rondine volata all!interno. 'el pulviscolo dorato di un
raggio di sole si alzavano e si abbassavano lestamente le teste castano chiaro dei pochi contadini che pregavano con
fervore per la defunta% il fumo fluiva in una sottile striscia cilestrina dalle fessure del turibolo. <uardavo il viso morto di
mia moglie... >io mio7 'eanche la morte neanche la morte riusciva a liberarla a guarirla dalla sua ferita, aveva la
stessa espressione sofferente timida muta... era come se neanche nella bara fosse a suo agio... Il sangue mi mont0 alla
testa per l!amarezza. 5ra una creatura cos8 buona aveva fatto bene a se stessa morendo72.
$l narratore avvamparono le guance e si offuscarono gli occhi.
1=iberatomi infine2 prosegu8 1dall!opprimente tristezza che mi aveva dominato dopo la morte di mia moglie
pensai di mettermi al lavoro come si suol dire. )resi impiego nella capitale del distretto% ma nei vasti ambienti degli
uffici statali mi veniva il mal di testa e anche la vista non mi funzionava% poi ci furono anche altri motivi... insomma
lasciai il lavoro. $vrei voluto fare una capatina a .osca ma in primo luogo non mi bastavano i soldi e poi... come vi ho
gi detto mi ero rassegnato. =a rassegnazione mi colse non proprio alla sprovvista. 'ell!animo mi ero gi rassegnato da
tempo era il cervello che non voleva piegarsi. $ttribuii la modesta condizione dei miei sentimenti e dei miei pensieri
all!influsso della vita rurale alla disgrazia... >!altro canto avevo notato gi da tempo che quasi tutti i miei vicini sia
giovani che vecchi che sulle prime erano stati intimoriti dalla mia scienza dal mio viaggio all!estero e da altri benefici
che avevo ricevuto dalla mia istruzione alla fine si erano abituati completamente a me e come non bastasse mi
trattavano sgarbatamente dall!alto in basso senza ascoltare fino in fondo i miei ragionamenti e senza rivolgersi nei miei
confronti con il dovuto riguardo. Do anche dimenticato di dirvi che durante il primo anno di matrimonio oppresso dalla
noia avevo tentato di darmi alla letteratura e avevo addirittura mandato qualche paginetta ad una rivista se non sbaglio
una novella% ma dopo un po! di tempo ricevetti dal redattore una rispettosa lettera nella quale fra l!altro si diceva che
non mi si disconosceva l!intelligenza ma il talento s8 e che in letteratura conta solo quello. )er di pi& venni a sapere che
un moscovita di passaggio un bravissimo giovane fra l!altro aveva accennato a me durante un ricevimento dal
governatore dicendo che ero una persona priva di vigore e vacua. .a il mio accecamento semicosciente perdurava,
sapete non volevo -fustigarmi- da me. (inalmente una bella mattina aprii gli occhi. 5cco che cosa accadde. ;enne a
trovarmi il commissario di polizia con l!intenzione di richiamare la mia attenzione su un ponte crollato che si trovava
nelle mie propriet e che non avevo assolutamente i mezzi per riparare. .angiucchiando pezzetti di storione innaffiati
da bicchierini di vod+a questo indulgente tutore dell!ordine mi rimprovero paternamente per la mia incuria del resto
cap8 la mia situazione mi consigli0 di ordinare ai contadini di gettarci sopra del letame si accese la pipa e attacc0 a
parlare delle imminenti elezioni. In quel periodo ambiva al titolo onorifico di maresciallo del governatorato un certo
Orbassanov un vuoto cialtrone per di pi& corrotto. :ra l!altro non brillava n9 per patrimonio n9 per grado di nobilt.
5spressi la mia opinione sul suo conto persino con una certa noncuranza% devo ammettere che guardavo il signor
Orbassanov dall!alto in basso. =!ispettore mi guard0 mi dette una pacca sulla spalla e disse bonariamente, -5h7 ;asili6
;asil!evi non tocca a noi giudicare persone come quelle noi chi siamo per farlo3... Ognuno di noi deve saper stare al
suo posto-. -.a di grazia- obiettai stizzito -che differenza c! fra me e il signor Orbassanov3-. Il commissario si tolse
la pipa di bocca strabuzz0 gli occhi e scoppi0 in una risata. -Che burlone- disse fra le lacrime -che scherzo mi avete
giocato... ah come avete detto3- e fino alla partenza non fece che prendermi in giro dandomi ogni tanto delle gomitate
al fianco e passando gi al tu. (inalmente and0 via. 5ra la goccia che fece traboccare il vaso. $ttraversai alcune volte la
stanza mi fermai davanti allo specchio guardai a lungo a lungo il mio viso stravolto e tirata fuori la lingua oscillai la
testa con una smorfia di amarezza. .i cadde il velo dagli occhi% vidi chiaramente sempre pi& chiaramente com!era fatto
il mio viso nello specchio com!ero vuoto insignificante inutile nient!affatto originale2.
Il narratore tacque.
1In una tragedia di ;oltaire2 continu0 a dire triste 1un certo signore si rallegra per il fatto di essere giunto al
limite estremo dell!infelicit. /ebbene nel mio destino non ci sia proprio nulla di tragico devo dire che sperimentai
qualcosa del genere. $ssaggiai l!entusiasmo velenoso della fredda disperazione provai la dolcezza di rimanere a letto
per l!intera mattinata senza darmi fretta e maledire il giorno e l!ora della mia nascita non riuscivo a rassegnarmi tutto
d!un colpo. 5 in effetti giudicate voi stesso, la mancanza di denaro mi costringeva a restare nell!odiata campagna non
mi andavano a genio n9 l!amministrazione delle terre n9 un impiego n9 la letteratura% evitavo gli altri proprietari i libri
mi erano venuti in odio% per le signorine slavate e paffute morbosamente sentimentali che agitavano i ricci e ripetevano
febbrilmente la parola -vita- non avevo nessun fascino da quando avevo cessato di chiacchierare e entusiasmarmi% ma
non sapevo n9 potevo estraniarmi del tutto... Cominciai A ci credereste3 A cominciai a bighellonare dai vicini. Come
ebbro di disprezzo nei confronti di me stesso mi sottoponevo di proposito a ogni tipo di meschine umiliazioni.
:ralasciavano di servirmi a tavola mi accoglievano con freddezza e altezzosit infine non mi degnavano di alcuna
attenzione% mi escludevano persino dalla conversazione generale io stesso a volte annuivo di proposito dal mio
cantuccio anche al pi& stupido cialtrone a suo tempo a .osca avrebbe con ammirazione baciato la polvere delle mie
scarpe l!orlo dei mio mantello... 'on osavo nemmeno pensare di cedere all!amara soddisfazione dell!ironia... )erch9 di
grazia che razza di ironia ci pu0 essere nella solitudine3 5cco come mi comportai negli anni che seguirono e come mi
comporto ancor oggi...2.
1.a inaudito72 brontol0 dalla camera accanto la voce assonnata del signor Kantagri6uchin. 1$ quale
imbecille saltato in mente di mettersi a chiacchierare di notte32.
Il narratore si rannicchi0 svelto sotto le coperte e guardandosi intorno timidamente mi fece un segno
minaccioso con il dito.
1/ss... sss2 sibil0 come per scusarsi e inchinarsi in direzione della voce di Kantagri6uchin poi disse
rispettosamente, 1Obbedisco obbedisco scusate... $ lui concesso di dormire lui deve dormire2 continu0 sussurrando
di nuovo 1deve raccogliere nuove forze se non altro per mangiare con lo stesso appetito anche domani. 'on abbiamo il
diritto di disturbarlo. 5 poi mi pare di avervi detto tutto quello che volevo dirvi forse anche voi avrete voglia di
dormire. ;i auguro la buona notte2.
Il narratore si volt0 dall!altra parte con rapidit febbrile e infil0 la testa sotto il cuscino.
1)ermettetemi almeno che vi chieda2 dissi io 1con chi ho avuto il piacere...2.
5gli alz0 la testa di colpo.
1'o per l!amor del cielo2 mi interruppe 1non domandate il mio nome n9 a me n9 ad altri. Che io rimanga per
voi un!entit sconosciuta un ;asili6 ;asil!evi vittima del destino. )er di pi& da persona poco originale quale sono non
merito un nome in particolare... .a se voleste assolutamente affibbiarmi un nomignolo allora chiamatemi...
chiamatemi l!$mleto del distretto di Figr*. >i tali $mleti nei vari distretti ce ne sono molti ma forse non avete avuto
occasione di incontrarne altri... $llora addio2.
/i rannicchi0 nuovamente nel suo piumino e il mattino seguente quando vennero a svegliarmi non era pi&
nella stanza. /e n!era andato prima dell!alba.
ERTOPCHANOV E NEDOPJUSKIN
In una calda giornata estiva tornavo dalla caccia con il carro% 5rmola6 sonnecchiava seduto accanto a me
faceva la sua pennichella. I cani addormentati sobbalzavano come cadaveri ai nostri piedi. Il cocchiere cacciava in
continuazione con la frusta i tafani dai cavalli. 4n polverone bianco si formava dietro il carro come una soffice nuvola.
Ci inoltrammo fra i cespugli. =a strada divent0 impraticabile le ruote presero a urtare contro i rami. 5rmola6 trasal8 e si
guard0 attorno... 15h72 disse. 1?ui ci dovrebbero essere i galli cedroni. /cendiamo2. Ci fermammo ed entrammo nella
pload". =a mia cagna scov0 una nidiata. /parai e stavo per ricaricare lesto il fucile quando ad un tratto udii un gran
rumore alle mie spalle mi girai e vidi che un uomo si stava avvicinando a me aprendosi un varco fra i cespugli con le
mani. 1)ermettetemi di chiedervi2 esord8 con voce altezzosa 1con quale diritto cacciate in questa zona egregio
signore2. =o sconosciuto parlava in modo straordinariamente rapido a scatti e con una pronuncia nasale. =o guardai in
viso, non avevo mai visto niente di simile in vita mia. Immaginate cari lettori un ometto biondiccio con un nasetto
rosso all!ins& e lunghissimi baffi rossicci. 4n berretto persiano a punta con cocuzzolo di panno cremisi gli copriva la
fronte sino alle sopracciglia. Indossava un frusto caffettano corto e giallo con una cartucciera di felpa nera sul petto e
stinti galloni argentati su tutte le cuciture% a tracolla gli pendeva un corno alla vita un pugnale. 4na malandata cavalla
saura dal muso storto scalpitava sotto di lui come sui carboni ardenti% due levrieri smilzi e dalle zampe storte
gironzolavano sotto le zampe dell!animale. Il viso lo sguardo ogni gesto tutto il modo di essere dello sconosciuto
lasciava trasparire un!audacia bizzarra un orgoglio spropositato inaudito% i suoi occhi vitrei celeste pallido sbirciavano
e si muovevano rapidi come quelli di un ubriaco% lanciava la testa all!indietro gonfiava le guance sbuffava come per
eccesso di dignit tale e quale a un tacchino. Bipet9 la domanda.
1'on sapevo che qui fosse vietato cacciare2 risposi.
1?ui egregio signore2 prosegu8 il cavaliere 1siete sulla mia propriet2.
1;a bene me ne vado2.
1)ermettete che vi domandi2 replic0 lui 1se ho l!onore di parlare con un nobile2.
.i presentai.
1In tal caso potete restare. $nche io sono un nobile e sono molto felice di rendere omaggio ad un altro nobile...
Il mio nome ertopchanov )antele62.
/i inchin0 incit0 il cavallo lo sferz0 sul collo% il cavallo scroll0 la testa s!impenn0 si lanci0 da un lato e pest0
la zampa a un cane. ?uesto gua8 acutamente. ertopchanov ebbe un moto di rabbia sbuff0 sferr0 un pugno sulla testa
del cavallo smont0 pi& veloce di un fulmine esamin0 la zampa del cane sput0 sulla ferita gli dette un calcio nel
fianco affinch9 la smettesse di guaire poi si aggrapp0 al garrese e infil0 il piede nella staffa. Il cavallo alz0 il muso
sollev0 la coda e si lanci0 di sbieco fra i cespugli% il cavaliere saltellando a una gamba dietro al cavallo riusc8
finalmente a montare in sella poi agit0 lo staffile come un pazzo scatenato suon0 il corno e balz0 via. 'on avevo fatto
in tempo a riprendermi dall!improvvisa apparizione di ertopchanov quando ad un tratto quasi senza far rumore sbuc0
dai cespugli un uomo grassoccio sui quarant!anni a cavallo di un piccolo morello. /i ferm0 si lev0 il berretto verde di
cuoio e con una dolce voce sottile mi domand0 se avessi visto un cavaliere su un cavallo baio. Bisposi di s8.
1>a quale parte andato32 continu0 sempre con lo stesso tono di voce rimanendo a capo scoperto.
1>a quella parte2.
1;i ringrazio umilmente2.
/chiocc0 le labbra dimen0 le gambe sui fianchi del cavalluccio e trotterell0 tricAtric nella direzione indicata.
=o seguii con lo sguardo finch9 il suo berretto a corno non scomparve fra i rami. ?uest!altro sconosciuto esteriormente
non assomigliava affatto al suo predecessore. Il suo viso tondo e paffuto come una palla esprimeva ritrosia bont e
mite rassegnazione% il naso anch!esso tondo e paffuto striato da venuzze azzurre rivelava la sua natura gaudente. /ulla
parte anteriore della testa non gli era rimasto neanche un capello mentre sulla nuca gli spuntavano rade ciocchette
castane% gli occhietti dal taglio allungato ammiccavano gentilmente% le labbra rosse e carnose sorridevano dolcemente.
Indossava una finanziera con il bavero alto e i bottoni di rame molto lisa ma pulita% i pantaloni di panno erano arrotolati
in alto% sui risvolti gialli degli stivali si intravedevano i polpacci grassottelli.
1Chi quello32 domandai a 5rmola6.
1?uello3 @ 'edop6us+in :ichon Ivan*. ;ive da ertopchanov2.
1@ un poveraccio32.
1'on ricco ma anche ertopchanov non ha un soldo bucato2.
15 allora perch9 si trasferito da lui32.
1$vranno fatto amicizia. 'on vanno da nessuna parte uno senza l!altro... @ proprio vero, dove va il cavallo con
lo zoccolo l va il gambero con le chele...2.
4scimmo dai cespugli% all!improvviso accanto a noi latrarono due segugi e una grossa lepre saett0 sul campo
dall!avena gi alta. /bucarono dal bosco all!inseguimento della lepre segugi e levrieri e dietro ai cani balz0
ertopchanov in persona. 5gli non gridava non incitava i cani, ansimava e soffocava% emetteva di tanto in tanto dalla
bocca spalancata suoni inarticolati e senza senso% galoppava con gli occhi fuori delle orbite sferzando spietatamente
con lo staffile il povero cavallo. I levrieri stavano per raggiungere la preda... la lepre si appiatt0 svolt0 bruscamente
indietro e si infil0 fra i cespugli accanto a 5rmola6... I levrieri sfrecciarono oltre. 1CoAorri coAorri72 biascicava il
cacciatore esausto sforzandosi come un balbuziente 1corri caro72. 5rmola6 spar0... la lepre ferita ruzzol0 come un
gomitolo sull!erba liscia e secca balz0 in alto e squitt8 dolorosamente tra le fauci del levriere che correva da una parte
all!altra. I segugi accorsero immediatamente.
ertopchanov smont0 a precipizio da cavallo sfil0 il pugnale corse verso i cani a gambe divaricate strapp0
loro la lepre bestemmiando irosamente e con una smorfia sul viso le affond0 in gola il pugnale fino al manico...
affond0 e lanci0 un urlo... :ichon Ivan* comparve nella boscaglia. 1OAoAoAoAoA72 url0 ancora ertopchanov. 1OAoAoA
oAo72 ribatte calmo il suo compagno.
15ppure non si dovrebbe proprio andare a caccia d!estate2 notai indicando a ertopchanov l!avena schiacciata.
1Il campo mio2 replic0 ertopchanov ansimando.
:agli0 le zampe posteriori della lepre attacc0 la preda alla sella e distribu8 le zampe ai cani.
1:i sono debitore di una cartuccia caro secondo le regole della caccia2 disse rivolgendosi a 5rmola6. 1?uanto
a voi egregio signore2 soggiunse con la stessa voce brusca e a scatti 1tante grazie2.
.ont0 a cavallo.
1>itemi un!altra volta... ho dimenticato... il vostro nome e cognome2
.i presentai un!altra volta.
1.olto lieto di conoscervi. /e vi capita favorite pure da me... .a dove si andato a cacciare (om+a :ichon
Ivan*32 continu0 irritato 1abbiamo preso la lepre senza di lui2.
1Il cavallo gli caduto mentr!era in groppa2 rispose :ichon Ivan* sorridendo.
1Come caduto3 Orbassan caduto3 $ccidenti7... >ov! dov!32.
1=8 oltre il bosco2.
ertopchanov colp8 il cavallo sul muso con lo staffile e si lanci0 a rotta di collo. :ichon Ivan* mi fece due
inchini uno per me l!altro per il suo compagno e trotterell0 nuovamente fra i cespugli.
?uesti due signori avevano stuzzicato la mia curiosit... Che cosa poteva accomunare in un legame di amicizia
cos8 indissolubile due esseri cos8 diversi3 Cominciai a chiedere informazioni. 5cco che cosa venni a sapere.
ertopchanov )antele6 5remei nei dintorni passava per un uomo pericoloso e stravagante un borioso e un
attaccabrighe di prima categoria. $veva prestato servizio nell!esercito per un brevissimo periodo e poi aveva dato le
dimissioni -a causa di uno spiacevole incidente- congedandosi con quel grado del quale si dice che la gallina non un
uccello. )roveniva da un antico casato un tempo benestante% i suoi avi avevano vissuto nel lusso della nobilt della
steppa cio ricevevano invitati e non li rimpinzavano distribuivano un quarto d!avena a testa ai cocchieri per i tiri a tre
mantenevano musicanti cantori giullari e cani nei giorni di festa offrivano da bere al popolo vod+a e braga, d!inverno
si recavano a .osca con i loro cavalli in pesanti carrozzoni e a volte per mesi interi rimanevano senza il becco di un
quattrino cibandosi del pollame domestico. $l padre di )antale6 5remei tocc0 in eredit una propriet gi dissestata%
anche lui dal canto suo se la spass0 e morendo lasci0 al suo unico erede )antele6 il villaggetto ipotecato di
Bessonovo con trentacinque anime di sesso maschile e settantasei di sesso femminile pi& quattordici desiatiny e un
ottavo di terra nel podere incolto di Kolobrodova6a per il quale non si trov0 alcun attestato di possesso fra le carte del
defunto. ;a detto che il defunto and0 in rovina in un modo assai strano, l!aveva rovinato il -calcolo economico-. 5gli
era dell!opinione che un nobile non dovesse dipendere dai mercanti dai cittadini e da altri -scellerati- simili come
soleva dire quindi organizzava nella sua tenuta tutti i possibili mestieri e laboratori artigianali, 1Il calcolo economico
pi& decoroso e a buon mercato72 diceva. 'on rinunci0 mai a questa disastrosa idea fu proprio quella a mandarlo in
malora. In compenso si divert8 un mondo7 /i tolse tutti i capricci. :ra le altre trovate una volta costru8 in base a un suo
progetto una carrozza familiare cos8 enorme che nonostante gli sforzi congiunti di tutti i cavalli e dei loro proprietari
convenuti dall!intero villaggio al primo pendio si ribalt0 fracassandosi. 5reme6 =u+i "si chiamava cos8 il padre di
)antele6# ordin0 di erigere un monumento su quel pendio del resto l!incidente non lo turb0 pi& di tanto. )ens0 anche di
costruire una chiesa chiaramente da solo senza l!aiuto dell!architetto. Bruci0 un!intera foresta per fare i mattoni gett0
fondamenta vastissime degne della cattedrale del capoluogo del distretto alz0 le mura inizi0 a costruire la cupola ma
quella croll0. Ci tent0 ancora una volta ma la cupola si sfasci0 di nuovo% ci tent0 per la terza volta e quella per la terza
volta precipit0. Il nostro 5reme6 =u+i si fece pensieroso, brutta faccenda pens0... avranno fatto una fattura... cos8
ordin0 di fustigare tutte le vecchie del villaggio. =e vecchie furono fustigate ma la cupola non fu eretta lo stesso.
>ecise di ricostruire le isbe dei contadini secondo un nuovo progetto sempre conforme al principio del calcolo
economico% riuniva tre cortili a forma di triangolo e al centro faceva erigere una pertica con una casetta decorata per gli
stornelli e una banderuola. Ogni giorno ne pensava una nuova, ora preparava una zuppa di luppola ora tagliava la coda
ai cavalli per fare berretti alla servit& ora si metteva a sostituire il lino con l!ortica ora dava da mangiare i funghi ai
maiali... >el resto le sue fantasie non riguardavano solo l!azienda, si dava da fare anche per il bene dei contadini. 4na
volta lesse su 1'otizie .oscovite2 un articolo di un proprietario di Char!+ov Chr6a+AChupers+i6 sull!utilit della morale
nella vita contadina% il giorno dopo emise un!ordinanza in base alla quale tutti i contadini dovevano immediatamente
imparare l!articolo del proprietario di Char!+ov a memoria. I contadini impararono l!articolo% il padrone domand0 loro se
capivano quello che avevano letto. Il fattore rispose, certo che avevano capito7 )i& o meno nello stesso periodo ordin0
di numerare tutti i suoi sudditi per amore dell!ordine e del calcolo economico e ordin0 che ciascuno portasse il suo
numero cucito sul colletto. ?uando incontravano il padrone ognuno doveva gridare, 1/ta arrivando il numero...2 e il
padrone rispondeva affettuosamente, 1;ai con >io72.
Comunque malgrado l!ordine e il calcolo economico 5reme6 =u+i si cacci0 a poco a poco in una situazione
estremamente difficile% inizi0 con l!ipotecare i suoi villaggi poi pass0 a venderli% fu il fisco a vendere l!ultimo nido
avito il villaggio con la chiesa incompiuta ma per fortuna questo avvenne quando 5reme6 =u+i non era pi& in vita per
l!esattezza due settimane dopo la sua morte A non avrebbe infatti retto a questo colpo. (ece in tempo a morire in casa
sua nel suo letto circondato dai suoi servi e con le cure del suo medico% al povero )antele6 rimase solo Bessonovo.
)antele6 venne a sapere della malattia di suo padre quando si trovava nell!esercito proprio nel bel mezzo dello
-spiacevole incidente- summenzionato. $veva appena compiuto diciannove anni. /in dall!infanzia non aveva mai
abbandonato la casa natale e sotto la guida di sua madre ;asilisa ;asil!evna una donna buonissima ma completamente
ottusa era cresciuto viziato e indolente. /i occupava solo lei della sua istruzione% 5reme6 =u+i preso com!era dalle sue
idee sull!azienda non aveva tempo7 $ dire il vero egli pun8 con le proprie mani il figlio perch9 pronunciava -arc*- la
lettera -rc*- ma quel giorno 5reme6 =u+i aveva un cruccio segreto e profondo, il suo cane migliore era morto
picchiando contro un albero. >el resto l!impegno che ;asilisa ;asil!evna mise nell!educazione di )ant6uEa si limit0 a un
unico tormentoso sforzo, con il sudore della fronte aveva assunto come precettore un soldato a riposo dell!$lsazia un
certo Bir+opf e sino alla morte trem0 come una foglia davanti a lui% 1se rinuncia all!incarico sono perduta2 pensava
1che cosa far03 >ove trover0 un altro insegnante3 =!ho soffiato con tanto sforzo alla vicina72. 5 Bir+opf da persona
sveglia qual era sfrutt0 immediatamente i privilegi della propria posizione, beveva come una spugna e dormiva da
mane a sera. $lla conclusione -del corso di scienze- )antele6 si arruol0. ;asilisa ;asil!evna non era pi& di questo mondo.
5ra morta sei mesi prima di questo importante avvenimento in seguito a uno spavento, aveva visto in sogno un uomo
bianco a cavallo di un orso con la scritta -$nticristo- sul petto. 5reme6 =u+i segu8 ben presto la sua met.
'on appena seppe delle cattive condizioni di salute del padre )antele6 torn0 a casa a rotta di collo ma non
fece in tempo a trovare il genitore in vita. .a quale fu la meraviglia dell!ossequioso figlio quando si tramut0 del tutto
inaspettatamente da ricco erede a poveraccio7 )ochi sono in grado di sopportare un tracollo cos8 brusco. )antele6
divenne pi& rozzo e crudele. >a uomo sincero generoso e buono anche se stravagante e irascibile si trasform0 in un
borioso e prepotente smise di frequentare i vicini A dei ricchi si vergognava i poveri li disprezzava A e con tutti si
comportava arrogantemente persino con le autorit riconosciute come a dire, -io sono un nobile di antico lignaggio-.
4na volta poco manc0 che non sparasse al capodistretto di polizia che era entrato nella sua camera senza levarsi il
berretto. >al canto loro le autorit non erano indulgenti con lui e all!occasione si facevano sentire% tuttavia lo temevano
perch9 era una testa calda e per una parola in pi& passava subito ai coltelli. $lla minima contrariet gli occhi gli
uscivano fuori delle orbite la voce si inceppava... 1Che vaAvaAvaAvaA2 balbettava 1vada in malora la mia testa72 e a
momenti la spaccava contro il muro7 'onostante tutto questo era un uomo onesto non era mai stato coinvolto in nessun
losco affare. Ovviamente nessuno gli faceva visita... 5ppure era buono d!animo persino nobile% non tollerava
l!ingiustizia e le angherie difendeva a spada tratta i suoi contadini. 1Come32 diceva colpendosi impietosamente la
testa 1toccare la mia gente la mia gente3 $llora non sarei pi& ertopchanov...2.
:ichon Ivan* 'edop6us+in al pari di )antele6 5remei non poteva andar fiero delle proprie origini. /uo padre
proveniva da una famiglia di odnodvorcy e ottenne il titolo nobiliare solo dopo quarant!anni di servizio. Il signor
'edop6us+inApadre apparteneva al novero delle persone contro cui la sfortuna si accanisce come per un rancore
personale. 'ell!intero corso dei suoi sessant!anni di vita dalla nascita sino alla morte il poveraccio aveva combattuto
contro tutti i bisogni gli acciacchi e le disgrazie tipici dei piccoli uomini% si era dibattuto come un pesce nel ghiaccio
aveva patito la fame la sete si era inchinato aveva brigato si era scoraggiato aveva sofferto aveva tribolato per ogni
copeca aveva davvero patito per l!impiego senza avere nessuna colpa ed era morto non si sa se in cantina o in soffitta
senza essere riuscito a garantire a se stesso o ai propri figli un pezzetto di pane quotidiano. Il destino lo aveva braccato
come una lepre. 5ra un uomo buono e onesto e accettava le mance -secondo il suo grado- a partire da dieci copeche
fino a due rubli d!argento compresi. 'edop6us+in aveva una moglie magra e tisica aveva anche dei figli per fortuna
morirono presto tutti tranne :ichon e la figlia .itrodora soprannominata -l!elegante mercantessa- che si marit0 dopo
molte avventure tristi e comiche con un avvocato in pensione. Il signor 'edop6us+inApadre fece in tempo a sistemare
:ichon nel ruolo di funzionario a disposizione della cancelleria% ma subito dopo la morte del genitore :ichon dette le
dimissioni. =e eterne ambasce la lotta tormentosa contro il freddo e la fame l!accorata tristezza della madre l!affannata
disperazione del padre le angherie dei padroni di casa e del bottegaio tutto questo incessante dolore quotidiano aveva
originato in :ichon una timidezza inaudita, alla sola vista del capufficio egli tremava e rimaneva quasi paralizzato come
un uccello catturato. =asci0 l!impiego. =a natura indifferente e forse giocherellona dota le persone di capacit e
inclinazioni che non si addicono per nulla alla loro posizione sociale e ai loro mezzi% con la premura e l!accuratezza che
le sono proprie plasm0 da :ichon figlio di un povero funzionario un essere sentimentale indolente molle
impressionabile dotato di sottile fiuto e di gusto... lo plasm0 lo rifin8 con cura e lasci0 che il suo capolavoro crescesse a
base di cavolo acido e pesce ammuffito. 5 cos8 questo capolavoro crebbe e cominci0 come si dice a -vivere-. 5 qui
ebbe inizio la commedia. Il destino dopo aver martoriato inesorabilmente 'edop6us+inApadre attacc0 ora con il figlio,
evidentemente ci aveva preso gusto. .a con :ichon si comport0 diversamente, non lo tormentava si divertiva alle sue
spalle. 'on lo condusse mai alla disperazione non lo costrinse a sperimentare vergognosi tormenti della fame ma lo
sballott0 per tutta la Bussia da ;eli+i6A4st6ug a CarvoAKo+Ea6s+ da un lavoro umiliante e ridicolo a un altro altrettanto
umiliante e ridicolo, ora lo faceva diventare maggiordomo di una nobile benefattrice attaccabrighe e biliosa ora lo
sistemava fra i parassiti di un ricco mercante taccagno ora lo nominava capufficio della cancelleria domestica di un
signore dagli occhi sporgenti e con i capelli tagliati all!inglese ora lo promuoveva al ruolo di mezzo servo e mezzo
giullare di un patito di caccia... Insomma il destino aveva costretto il povero :ichon a bere goccia a goccia tutto il
veleno amaro di una vita di subordinazione. 5gli aveva servito per tutta la vita il capriccio pesante la noia assonnata e
stizzita dei signori sfaccendati... ?uante volte in solitudine nella sua camera congedato finalmente con un 1vai con
>io2 da una masnada di ospiti che se l!era spassata un mondo aveva giurato avvampando di vergogna con fredde
lacrime di disperazione negli occhi di fuggire l!indomani stesso per tentare fortuna in citt di cercarsi anche un umile
posticino da scrivano oppure morire una volta per tutte di fame per strada. .a in primo luogo >io non gli dava la
forza in secondo luogo la timidezza aveva il sopravvento% in terzo luogo come faceva a trovarsi un posto a chi poteva
rivolgersi3 1'on me lo daranno2 sussurrava l!infelice rigirandosi tristemente nel letto 1non me lo daranno72. 5 il
giorno dopo si rimetteva a sfacchinare. =a sua situazione era tanto pi& tormentosa in quanto quella stessa natura
premurosa non si era minimamente preoccupata di fornirgli anche una sola briciola di quelle capacit e doti senza le
quali il mestiere di giullare praticamente impossibile. )er esempio egli non sapeva ballare sino all!esaurimento delle
forze in una pelle d!orso rovesciata n9 scherzare e fare il damerino se lo sfioravano con le scudisciate% esposto nudo alla
temperatura di venti gradi sotto zero qualche volta gli capitava di raffreddarsi% il suo stomaco non digeriva n9 il vino
mescolato con l!inchiostro e altre porcherie n9 gli ovoli tritati e le rossole con l!aceto. >io solo sa che fine avrebbe fatto
:ichon se all!ultimo dei suoi benefattori un appaltatore arricchito non fosse saltato in mente in un momento di buon
umore di aggiungere al suo testamento la seguente postilla, -$ Cz6a "cio :ichon# 'edop6us+in lascio in eterno e
ereditario possesso il villaggio di Besselendeev+a da me acquistato con tutti i poderi-. ?ualche giorno pi& tardi il
benefattore fu colto da una paralisi mentre mangiava la zuppa di storione. /i sollev0 una gran trambusto sopraggiunse
il tribunale sigillarono le propriet come si fa in questi casi. /i riunirono i familiari aprirono il testamento lo lessero e
convocarono 'edopius+in. ?uesti si present0. =a gran parte dei presenti era al corrente delle mansioni che ricopriva
:ichon 'edop6us+in presso il benefattore, al suo arrivo fu subissato da grida assordanti e da congratulazioni beffarde.
1Il proprietario eccolo il nuovo proprietario72 gli gridavano gli altri beneficiari del testamento. 15cco qui2 disse uno
di loro un burlone noto e pungente 1ecco si pu0 proprio dire... ecco davvero... quello... che si pu0 chiamare un erede2.
5 tutti gi& a ridere. 'edop6us+in per un bel pezzo non pot9 credere alla fortuna che gli era capitata. <li mostrarono il
testamento egli arross8 chiuse gli occhi prese a schermirsi dimenando le mani e scoppio in un pianto dirotto. =e risate
dei presenti si trasformarono in un gran baccano generale. Il villaggio di Besselendeev+a comprendeva solo ventidue
anime% nessuno lo rimpiangeva particolarmente e allora perch9 non cogliere l!occasione di farsi quattro risate3 /oltanto
un erede di )ietroburgo un uomo imponente dal naso greco e dalla nobilissima espressione del viso Bostislav $dam*
Ftoppel! non resse e avvicinatosi di fianco a 'edop6us+in lo sbirci0 altezzosamente da sopra la spalla. 1;oi a quanto
pare egregio signore2 disse con sprezzante noncuranza 1presso lo stimabile (dor (dorovic ricoprivate la mansione
di valletto divertente per cos8 dire32. Il signore di )ietroburgo si esprimeva con un linguaggio insopportabilmente
forbito vivace e corretto. 'edop6us+in sconvolto e agitato com!era non sent8 le parole dello sconosciuto signore ma gli
altri tacquero di colpo% il burlone sorrise condiscendente. Il signor Ftoppel! si sfreg0 le mani e ripet9 la sua domanda.
'edop6us+in sollev0 lo sguardo e spalanc0 la bocca stupito. Bostislav $dam* ammicc0 sarcasticamente.
1.i congratulo con voi egregio signore mi congratulo2 soggiunse 1davvero poche persone avrebbero
accettato di guadagnarsi in questo modo il pane quotidiano per cos8 dire ma de gustibus non est disputandum, cio sui
gusti non si discute... non vero32.
>alle ultime file qualcuno lanci0 uno strillo composto per lo stupore e l!entusiasmo.
1>itemi un po!2 continu0 il signor Ftoppel! incoraggiato dai sorrisi di tutti i convenuti 1a quale talento
particolare attribuite la vostra fortuna3 'o non abbiate vergogna ditecelo% qui siamo tutti per cos8 dire en amilie. 'on
vero signori che siamo en amilie32.
=!erede al quale Bostislav $dam* si era rivolto casualmente con questa domanda purtroppo non conosceva il
francese e quindi si limit0 ad emettere un leggero brontolio di consenso. In compenso un altro erede un giovane con
macchie giallastre sulla fronte intervenne in fretta, 1)ui oui proprio cos82. 1(orse2 riprese il signor Ftoppel!
1sapete camminare a testa in gi& e con le gambe in aria per cos8 dire32.
'edop6us+in si guard0 intorno rattristato tutte quelle facce sorridevano con cattiveria tutti quegli sguardi
erano colmi di soddisfazione.
1Oppure sapete fare chicchirich8 come i galli32.
/i lev0 uno scoppio di risa che s!acquiet0 ben presto soffocato dall!attesa.
1Oppure forse sul naso...2.
1/mettetela72 una voce brusca e vibrante interruppe all!improvviso Bostislav $dam*. 1'on vi vergognate di
tormentare cos8 un pover!uomo32.
:utti si voltarono. /ulla porta c!era ertopchanov. In qualit di nipote di quarto grado del defunto appaltatore
anche lui aveva ricevuto la lettera di invito alla riunione di famiglia. >urante la lettura del testamento si era tenuto
orgogliosamente in disparte come suo solito.
1/mettetela2 ripet9 buttando orgogliosamente il capo all!indietro.
Il signor Ftoppel! si gir0 di scatto e vedendo una persona miseramente vestita piuttosto brutta domand0 a
bassa voce al vicino "la prudenza non mai troppa#,
1Chi quello32.
1ertopchanov una mezza cartuccia2 gli rispose quello all!orecchio.
Bostislav $dam* assunse un!aria arrogante.
15 voi che diritto avete di dare ordini32 disse con pronuncia nasale e socchiudendo gli occhi. 1Che uccello
siete3 $bbiate la compiacenza di presentarvi2.
ertopchanov esplose come la polvere da sparo a contatto con il fuoco. =!ira gli tolse il respiro.
1:sAtsAtsAts2 sibil0 come se lo stessero strozzando e tuon0 di colpo, 1Chi sono io3 Chi sono io3 Io sono
)antele6 ertopchanov nobile di antico lignaggio un mio avo serviva lo zar e tu chi sei32.
Bostislav $datn* impallid8 e indietreggi0 di un passo. 'on si aspettava una simile reazione.
14n uccello io un uccello io3...2.
ertopchanov balz0 in avanti Ftoppel! fece un salto all!indietro per lo spavento gli altri ospiti si lanciarono
contro il proprietario incollerito.
14n duello un duello subito attraverso il fazzoletto72 gridava )antele6 imbestialito 1oppure chiedi scusa a me
e a lui...2. 1Chiedete scusa chiedete scusa2 mormoravano gli eredi allarmati a Ftoppel! 1 cos8 fuori di s9 che sarebbe
pronto a uccidervi2.
1/cusate scusate non sapevo2 balbett0 Ftoppel! 1non sapevo...2.
1$nche a lui devi chiedere scusa72 url0 l!inesorabile )antele6. 1/cusate pure voi2 soggiunse Bostislav
$dam* rivolgendosi a 'edop6us+in che tremava anche lui come in preda alla febbre.
ertopchanov si calm0 si avvicin0 a :ichon Ivan* lo prese per un braccio si guard0 rapidamente intorno e
non incontrando alcuno sguardo in mezzo al silenzio generale usc8 solennemente dalla stanza con il nuovo proprietario
del villaggio di Besselendeev+a.
>a quel giorno i due non si separarono pi&. Il villaggio di Besselendeev+a distava solo otto verste da
Bessonovo. =!infinita gratitudine di 'edop6us+in si trasform0 in devozione appassionata. Il debole molle e non del tutto
integro :ichon si inchinava sino a terra davanti all!impavido e disinteressato )antele6. 1Come se fosse facile72 pensava
ogni tanto fra s9 e s9 1quando parla con il governatore lo guarda dritto negli occhi... guarderebbe negli occhi anche
<es& Cristo72.
=o ammirava sino all!inebetimento all!esaurimento delle forze spirituali lo considerava un uomo straordinario
intelligente istruito. 5 a dire il vero per quanto fosse scarsa l!istruzione di ertopchanov tuttavia a confronto con
quella di :ichon poteva davvero sembrare brillante. ertopchanov se la cavava poco a leggere il russo e il francese lo
capiva male cos8 male che una volta alla domanda di un precettore svizzero, -#ous parlez ranais, monsieur- egli
rispose. -6e non capisco- e dopo averci pensato su aggiunse -pa-. Comunque ricordava che nel mondo era esistito un
;oltaire scrittore acutissimo e che (ederico il <rande re di )russia si era distinto in campo militare. (ra gli autori
russi ammirava >eravin e amava .arlins+i6 tanto che il suo cane migliore lo aveva chiamato $mmalat Be+...
?ualche giorno dopo il mio primo incontro con i due amici mi recai nel villaggio di Bessonovo a trovare
)antele6 5remei. >a lontano si vedeva una casetta che torreggiava sola soletta a mezza versta dal villaggio -a vedetta-
come un avvoltoio in un campo arato. =a casa di ertopchanov consisteva in tutto di quattro costruzioni di legno di
diversa grandezza per la precisione, una dipendenza la scuderia la rimessa e il bagno. Ogni costruzione era separata
dalle altre, non si vedeva ne un recinto n9 un portone. Il mio cocchiere si ferm0 perplesso presso un pozzo mezzo
marcio e intasato. $ccanto alla rimessa alcuni cuccioli di levriero magri e arruffati sbranavano un cavallo stecchito
probabilmente Orbassan% uno dei cani sollev0 il muso insanguinato latr0 frettolosamente e torn0 a ingozzarsi con le
costole scoperte. $ccanto al cavallo c!era un ragazzino di diciassette anni con il viso gonfio e giallastro vestito da
garzone e scalzo% guardava con aria di importanza i cani affidati alla sua sorveglianza e di tanto in tanto dava qualche
staffilata ai pi& avidi.
1Il padrone in casa32 domandai.
1>io solo lo sa72 rispose il ragazzo. 1Bussate2.
/cesi dal cadesse e andai verso l!ingresso della dipendenza. =!abitazione del signor ertopchanov aveva un
aspetto veramente desolato, le travi erano annerite e spuntavano con dei rigonfiamenti il comignolo era crollato gli
angoli cedevano corrosi dall!umidit le finestrelle grigie e appannate occhieggiavano con uno sguardo indicibilmente
sinistro da sotto il tetto sbilenco e scalcagnato, certe vecchie sgualdrine hanno uno sguardo simile. Bussai non rispose
nessuno. )er0 da dentro udivo pronunciare sillabando, 1$ bi ci ma no scemo2 diceva una voce reca 1a bi ci di...
ma no7 >i e effe7 5ffe7... /u scemo72.
Bussai una seconda volta.
=a stessa voce url0,
15ntrate chi l32.
5ntrai in un!angusta anticamera vuota e dalla porta spalancata vidi ertopchanov in persona. Con una vestaglia
rattoppata di Buchara calzoni ampi e berrettino rosso era seduto su una sedia e con una mano stringeva il muso di un
giovane barboncino mentre con l!altra gli teneva un pezzo di pane sotto il naso.
1$h72 disse con dignit e senza muoversi dalla sua posizione 1sono molto contento della vostra visita. )rego
sedetevi. Con ;enzor sto facendo... :ichon Ivan*2 soggiunse alzando la voce 1vieni qui per favore. 5 arrivato un
ospite2.
1$rrivo arrivo2 rispose :ichon Ivan* dalla stanza attigua. 1.aEa dammi la cravatta2.
ertopchanov si rivolse di nuovo a ;enzor e gli mise il pezzo di pane sul naso. .i guardai intorno. 'ella stanza
non c!erano altri mobili all!infuori di un tavolo curvo allungabile con tredici gambe di lunghezza diseguale e quattro
sedie di paglia sfondate% le pareti imbiancate nella notte dei tempi con macchie azzurre simili a stelle erano scalcinate
in pi& punti% tra le finestre era appeso un piccolo specchio rotto e appannato con un!enorme cornice di mogano. $gli
angoli della stanza c!erano cannelli di pipe turche e fucili% dal soffitto pendevano fili neri e spessi di ragnatele.
1$ bi ci di e72 ripeteva lentamente ertopchanov e poi url0 con rabbia, 15ffe effe effe7... Che animale
stupido7... 5ffe72.
.a lo sfortunato barboncino si limitava a tremare senza decidersi ad aprire la bocca continuava a starsene
accucciato stringendo penosamente la coda fra le zampe e con il muso arricciato sbatteva e strizzava mestamente le
palpebre come per dire, 1=o so potete fare di me quel che volete72.
1$llora tie! mangia7 )rendi72 ribatt9 l!inesorabile proprietario.
1=o avete spaventato2 notai.
1Be! allora sparisci72.
<li assest0 un calcio. Il povero cane si alz0 mestamente scroll0 il pane dal naso e se ne and0 quasi in punta di
piedi nell!anticamera profondamente umiliato. 5 ne aveva motivo, un estraneo arrivava per la prima volta e con lui ci si
comportava in quel modo.
=a porta della stanza attigua scricchiol0 piano piano e il signor 'edop6us+in entr0 fece un bell!inchino e
sorrise affabilmente.
.i alzai e mi inchinai a mia volta.
1'on vi scomodate non vi scomodate2 balbett0 lui.
Ci sedemmo. ertopchanov and0 nell!altra stanza.
1/iete arrivato da molto nei nostri paraggi32 esord8 'edop6us+in con voce gentile dopo aver tossito
compostamente nella mano tenendo decorosamente le dita davanti alle labbra.
1@ il secondo mese che sono qui2.
15cco2.
Bimanemmo in silenzio.
1Il tempo una meraviglia oggi2 prosegu8 'edop6us+in e mi guard0 riconoscente come se il bel tempo
dipendesse da me 1il grano stupendo si pu0 dire2.
$nnuii per esprimere il mio consenso. :ornammo a tacere.
1)antele6 5remei ieri ha preso due lepri2 disse non senza sforzo 'edop6us+in visibilmente desideroso di
animare la conversazione 1s8 delle lepri enormi2.
1Il signor ertopchanov ha dei buoni cani32.
1/traordinari72 replic0 con piacere 'edop6us+in 1si pu0 dire i migliori del governatorato2. /i avvicin0 a me.
1/apete che uomo )antele6 5remei7 ?ualunque cosa desideri qualunque cosa pensi subito l8 bell!e pronta. ;i dir0
che )antele6 5remei...2.
ertopchanov entr0 nella stanza. 'edop6us+in sorrise tacque e me lo indic0 con gli occhi come per dire, vi
convincerete voi stesso. Ci mettemmo a parlare di caccia.
1;olete che vi mostri la mia muta32 mi domand0 ertopchanov e senza aspettare la risposta chiam0 Karp.
5ntr0 un giovane robusto con un caffettano di nanchino verde con il bavero celeste e i bottoni da livrea.
1>i! a (om+a2 ordin0 bruscamente ertopchanov 1di portare $mmalat e /a6ga ma che siano in ordine hai
capito32.
Karp sorrise mostrando tutti i denti emise un suono indefinito e usc8. $rriv0 (om+a pettinato azzimato con
gli stivali e i cani. Io ammirai gli stupidi animali per cortesia "tutti i levrieri sono estremamente stupidi#. ertopchanov
sput0 ad $mmalat proprio nelle narici il che peraltro non fece affatto piacere al cane. $nche 'edop6us+in accarezz0
$mmalat sul dorso. Ci mettemmo di nuovo a chiacchierare. ertopchanov piano piano si addolc8 completamente smise
di fare il galletto e di sbuffare anche l!espressione del suo viso mut0. <uard0 me e 'edop6us+in...
15h72 esclam0 all!improvviso 1che fa l seduta da sola3 .aEa7 5hi .aEa7 ;ieni qui2.
?ualcuno si agit0 nella stanza attigua ma non ci fu risposta.
1.aAaAaAEa2 ripet9 dolcemente ertopchanov 1vieni qui non aver paura2.
=a porta si apr8 piano e vidi una donna sui vent!anni alta e snella con il viso scuro da zingara gli occhi castani
striati di giallo e una treccia nera come la pece% i grandi denti bianchi brillavano fra le belle labbra carnose. Indossava
un abito bianco% uno scialle celeste annodato proprio alla gola da una spilla d!oro copriva a met le sottili braccia di
razza. $vanz0 di qualche passo con la goffaggine timida di una selvaggia si ferm0 e abbass0 il capo.
15cco vi presento2 disse )antele6 5remei 1una moglie che non moglie ma come se lo fosse2.
.aEa arross8 leggermente e sorrise imbarazzata. Io le feci un profondo inchino. .i piacque molto. Il sottile
naso aquilino con le narici dilatate quasi diafane il taglio ardito delle alte sopracciglia le guance pallide leggermente
incavate i lineamenti tutti del suo viso esprimevano una passione straordinaria e una spavalderia spensierata. /otto la
stretta treccia due ciocche di capelli lucenti pendevano sull!ampio collo segno di sangue e forza.
$nd0 verso la finestra e si sedette. 'on volevo aumentare la sua confusione e mi misi a discorrere con
ertopchanov. .aEa pian pianino gir0 la testa e cominci0 a guardarmi di sbieco di soppiatto in maniera rapida e
furtiva. Il suo sguardo saettava come la lingua di un serpente. 'edop6us+in si sedette accanto a lei e le sussurr0 qualcosa
nell!orecchio. 5lla sorrise di nuovo. ?uando sorrideva arricciava leggermente il naso e sollevava il labbro superiore il
che conferiva al suo viso una espressione non so se di gatta o di leonessa...
1Oh ma tu sei una persona tutta -lasciatemi stare-2 pensai guardando a mia volta di sottecchi il suo corpo
flessuoso il petto liscio i movimenti spigolosi e rapidi.
1$llora .aEa2 domand0 ertopchanov 1dovremmo offrire qualcosa all!ospite non vero32.
1$bbiamo la marmellata2 rispose lei.
1$llora portala e porta anche la vod+a gi che ci sei. $scolta .aEa2 le grid0 dietro 1porta anche la chitarra2.
1$ che serve la chitarra3 Io non canter02.
1)erch932.
1'on ne ho voglia2.
1Che stupidaggini ti verr la voglia se...2.
1Che cosa32 domand0 .aEa aggrottando d!un tratto le sopracciglia.
1/e te lo chiederemo2 fin8 di dire ertopchanov confondendosi.
1$h72.
5lla usc8 dalla stanza torn0 subito con la marmellata e la vod+a e si risedette presso la finestra. /ulla fronte di
lei si vedeva ancora una rughetta le sopracciglia le si sollevavano e abbassavano come le antenne di una vespa... $vete
mai notato lettori miei che faccia cattiva hanno le vespe3 :emporale in vista pensai. =a conversazione languiva.
'edop6us+in si era chetato del tutto e sorrideva forzatamente% ertopchanov ansimava arrossiva e strabuzzava gli occhi
io stavo gi per congedarmi... .aEa all!improvviso si alz0 apr8 di colpo la finestra sporse la testa e con rabbia grid0 a
una donna che passava di l8, 1$+sin!6a72. =a donna trasal8 fece per girarsi ma scivol0 e cadde pesantemente a terra.
.aEa rovesci0 la testa all!indietro e scoppi0 a ridere. $nche ertopchanov scoppi0 a ridere 'edop6us+in strill0 dalla
gioia. Ci ravvivammo tutti. =a tempesta si era calmata con un solo fulmine... l!aria si era rischiarata.
.ezz!ora dopo nessuno ci avrebbe pi& riconosciuto, chiacchieravamo e scherzavamo come bambini. .aEa si
divertiva pi& di tutti ertopchanov se la mangiava con gli occhi. Il viso le impallid8 le narici si dilatarono il suo
sguardo divenne di fuoco e si rabbui0 nello stesso tempo. =a selvaggia si scaten0. 'edop6us+in zoppicava dietro di lei
come un germano dietro l!anatra. )ersino ;enzor sgusci0 da sotto la sua panca dell!ingresso rimase per un po! sulla
soglia ci guard0 e all!improvviso si mise a saltare e abbaiare. .aEa corse nella stanza attigua prese la chitarra gett0 via
dalle spalle lo scialle si sedette lesta sollev0 il capo e inton0 una canzone zigana. =a sua voce risuonava e tremava
come un campanello di vetro incrinato prendeva fuoco e poi languiva... /i provava una sensazione dolce e angosciosa
nel cuore. 1$hi brucia parla7...2. ertopchanov si mise a ballare. 'edop6us+in batteva e agitava le gambe. .aEa si
dimenava come una corteccia di be betulla in mezzo al fuoco% le dita sottili correvano vivaci sulla chitarra la gola scura
si sollevava lentamente sotto il doppio filo di ambra. $ll!improvviso taceva si abbandonava esausta pizzicava le corde
quasi controvoglia allora ertopchanov si fermava stringeva appena le spalle e ondeggiava sul posto mentre
'edopius+in dondolava la testa come un cinese di porcellana% poi ella tornava a gorgheggiare come impazzita si
drizzava sporgeva il petto e ertopchanov si accovacciava fino a terra saltava sino al soffitto girava come una trottola
e gridava, 1)i& forte72...
1)i& forte pi& forte pi& forte72 ripeteva 'edop6us+in come uno scioglilingua.
$ndai via molto tardi da Bessonovo...
LA FINE DI ERTOPCHANOV
I
4n paio di anni dopo la mia visita a )antele6 5remei ebbero inizio le sue catastrofi catastrofi nel vero senso
della parola. $veva avuto dispiaceri sconfitte persino disgrazie anche prima di allora ma non ci aveva fatto caso e
aveva continuato a -regnare- come prima. =a prima catastrofe che lo colp8 fu la pi& impressionante per lui, .aEa lo
abbandon0.
@ difficile dire che cosa l!avesse indotta ad abbandonare il tetto di ertopchanov dove sembrava essersi
ambientata bene. ertopchanov fino alla fine dei suoi giorni fu convinto che il mutamento di .aEa fosse da collegare a
un giovane vicino un capitano degli ulani a riposo soprannominato Paff che secondo )antele6 5remei non faceva
altro che arricciarsi i baffi impomatarsi a tutto andare e pronunciare significativi -mah-. :uttavia il caso di supporre
che in questo caso avesse agito il sangue giramondo degli zingari che scorreva nelle vene di .aEa. Com! come non
sta di fatto che una bella sera d!estate dopo aver infilato qualche straccetto in un fagottino .aEa abbandon0 la casa di
ertopchanov.
)rima della partenza se n!era stata tre giorni nel suo cantuccio rannicchiata e stretta alla parete come una volpe
ferita e non parlava con nessuno muoveva soltanto gli occhi rimaneva pensierosa inarcava le sopracciglia digrignava i
denti agitava le mani come per coprirsi tutta. $ltre volte le erano prese smanie simili ma mai erano durate tanto.
ertopchanov lo sapeva questo ecco perch9 non se ne preoccup0 e la lasci0 fare. .a quando di ritorno dal canile dove
secondo quanto aveva detto il suo bracchiere gli ultimi due segugi -avevano tirato le cuoia- egli incontr0 una serva che
con la voce tremante gli rifer8 che .ari6a $+infievna le aveva ordinato di salutarlo e di dirgli che gli augurava ogni bene
e che non sarebbe tornata mai pi& da lui ertopchanov si rigir0 un paio di volte sul posto e lanciato un urlo rauco si
lanci0 all!inseguimento della fuggitiva% prese anche una pistola con s9 per ogni evenienza.
=a raggiunse a due verste da casa all!altezza di un boschetto di betulle sulla strada maestra per la capitale del
distretto. Il sole era basso sull!orizzonte e ogni cosa si era fatta all!improvviso di porpora, gli alberi l!erba e la terra.
1>a Paff da Paff72 gemette ertopchanov non appena scorse .aEa. 1>a Paff72 ripet9 correndole dietro e
incespicando quasi a ogni passo.
.aEa su ferm0 e si gir0 a guardarlo. $veva il sole alle spalle e sembrava tutta nera come intagliata in un legno
scuro. /olo il bianco degli occhi spiccava come mandorle argentate mentre le pupille erano ancora pi& scure del corpo.
<ett0 via il suo fagotto e incroci0 le braccia.
1/tai andando da Paff sgualdrina7 2 ripet9 ertopchanov e avrebbe voluto afferrarla per le spalle ma
incrociato lo sguardo di lei rimase di stucco e esit0.
1'on vado dal signor Paff )antale6 5remei2 rispose .aEa in tono pacato e tranquillo 1c! soltanto che non
posso pi& vivere con voi2.
1Come non puoi vivere3 5 perch93 :i ho forse offesa in qualche modo32.
.aEa scosse il capo.
1'on mi avete offese in alcun modo )antale6 5remei ma da voi mi era presa la nostalgia... ;i ringrazio per il
passato ma non posso rimanere no72.
ertopchanov rimase allibito si batt9 persino le mani sulle cosce e fece un balzo.
1Come pu0 essere3 Da vissuto senza vedere altro che soddisfazioni e tranquillit e all!improvviso le presa la
nostalgia7 Cos8 piglia e mi pianta7 Da preso si messa un fazzoletto in testa e se n! andata. @ stata trattata con tutti i
rispetti come la padrona...2.
1'on di questo che ho bisogno2 lo interruppe .aEa.
1Come non ne hai bisogno3 >a zingara vagabonda diventi una signora e dici che non ne hai bisogno3 Come fai
a non averne bisogno tu che sei una poveraccia3 5 chi ti crede3 ?ui c! sotto un tradimento un tradimento72.
5 cominciava di nuovo a perdere le staffe.
1'on ho nessun tradimento in mente n9 l!ho mai avuto2 replic0 .aEa con la sua voce cantilenante e chiara
1ve l!ho gi detto, mi venuta la nostalgia2.
1.aEa7 2 esclam0 ertopchanov e si colp8 il petto con un pugno 1smettila adesso basta mi hai tormentato... a
sufficienza. Basta7 )er l!amor del cielo7 )ensa soltanto a cosa dir :iga abbi almeno piet di lui72.
1/alutate :ichon Ivanovi da parte mia e ditegli...2.
ertopchanov agit0 le mani.
1'o stai mentendo non te ne andrai7 Il tuo Paff non ti avr72.
1Il signor Paff32 prese a dire .aEa...
1?uale $i-gnor Paff32 le fece un verso ertopchanov. 1'on che uno scroccone un lestofante e ha il muso di
una scimmia72.
ertopchanov combatt9 con .aEa per una buona mezz!ora. Ora le si avvicinava ora si allontanava con un
balzo ora alzava le mani su di lei ora si inchinava fino a terra piangeva insultava...
1'on posso2 ripeteva .aEa 1 cos8 triste per me... =a nostalgia mi tormenta2. Il suo viso aveva assunto
gradualmente un!espressione cos8 indifferente cos8 addormentata che ertopchanov le domand0 se per caso non le
avessero fatto bere qualche droga.
1=a nostalgia2 ripet9 lei per l!ennesima volta.
1$llora che ne diresti se ti ammazzassi372 grid0 lui all!improvviso e afferr0 la pistola dalla tasca.
.aEa sorrise il suo viso si rianim0.
1$llora3 $mmazzatemi )antele6 5remei, sono a vostra disposizione ma tornare non torner02.
1'on tornerai32. ertopchanov sollev0 il grilletto.
1'on torner0 caro. 'on torner0 per tutta la vita. 'on rimangio mai la parola data2.
ertopchanov all!improvviso le infil0 la pistola in mano e si accovacci0 per terra.
1$llora uccidimi tu7 /enza te non voglio vivere. :i sono venuto a noia e anche a me adesso tutto venuto a
noia2.
.aEa si inchin0 raccatt0 il suo fagotto poggi0 la pistola sull!erba con la canna rivolta dalla parte opposta di
ertopchanov e gli si avvicin0.
15h mio caro a che serve soffrire cos83 'on le conosci allora le donne zingare3 >a noi una regola
un!abitudine. ?uando ci prende la nostalgia che ci allontana da tutto e ci richiama l!anima in qualche posticino lontano
straniero come si fa a rimanere3 Bicordati della tua .aEa non troverai un!altra amica cos8 e io non ti dimenticher0 mio
falco% ma la nostra vita insieme finita72.
1Io ti ho amata .aEa2 mormor0 ertopchanov fra le dita continuando a tenere la testa fra le mani...
1$nche io vi ho amato amico )antele6 5remei72.
1:i ho amata e ti amo da impazzire e quando penso che tu adesso senza alcun motivo mi abbandoni su due
piedi e ti metti a girare per il mondo be! allora mi viene da pensare che se non fossi stato un poveraccio senza il becco
di un quattrino tu non mi avresti lasciato2.
$ queste parole .aEa si limit0 a sorridere.
15ppure dicevate che ero disinteressata72 disse lei e lo colp8 forte sulla spalla.
?uello salt0 in piedi.
1Be! almeno prendi del denaro da me altrimenti come fai senza un soldo3 .a meglio se mi uccidi7 >ico sul
serio uccidimi subito72.
.aEa scosse nuovamente il capo.
14cciderti3 Cos8 mi deportano in /iberia caro mio32.
ertopchanov sussult0.
1$llora solo per questo per paura dei lavori forzati...2.
/i riaccasci0 sull!erba.
.aEa stava in piedi in silenzio accanto a lui.
1.i dispiace per te )antele6 5remei2 disse lei con un sospiro 1sei un brav!uomo... ma non c! niente da fare,
addio72.
;olt0 le spalle e avanz0 di un paio di passi. =a notte era gi calata e dappertutto avanzavano ombre fitte.
ertopchanov si alz0 in fretta e afferr0 .aEa da dietro per entrambi i gomiti.
1Cos8 te ne vai serpente3 >a Paff72.
1$ddio72 ripet9 .aEa in modo eloquente e brusco si liber0 dalla presa e and0 via. ertopchanov la segu8 con
lo sguardo corse nel punto in cui giaceva la pistola la afferr0 prese la mira e spar0... .a prima di premere il grilletto
egli dette uno strappo alla mano verso l!alto% la pallottola sibil0 sulla testa di .aEa. 5lla lo guard0 da sopra la spalla
continuando a camminare e prosegu8 dondolando quasi per stuzzicarlo.
=ui si copr8 il viso e si mise a correre...
.a si era allontanato di appena una cinquantina di passi quando all!improvviso si ferm0 come impietrito. 4na
voce nota troppo nota aveva raggiunto il suo orecchio. .aEa cantava. 1<iovinezza et meravigliosa2 cantava ogni
nota era come se si diffondesse nell!aria della sera dolorosamente e appassionatamente. ertopchanov aguzz0 le
orecchie. =a voce si allontanava sempre pi&% ora languiva ora si udiva appena appena ma sempre come un!onda
ardente...
1=o fa per dispetto2 pens0 ertopchanov ma subito dopo gemette, 1Oh no, mi sta dicendo addio per sempre2
e scoppi0 in lacrime.
G G G
Il giorno seguente si present0 nell!appartamento del signor Paff che da vero uomo di mondo non sopportava la
solitudine rurale e si era trasferito nella capitale del distretto 1pi& vicino alle signorine2 come soleva dire.
ertopchanov non trov0 Paff in casa, il cameriere gli rifer8 che il padrone era partito il giorno prima per .osca.
1$llora proprio cos872 esclam0 con violenza ertopchanov 1si sono messi d!accordo% lei fuggita con lui...
ma basta72.
Irruppe nell!ufficio del giovane comandante degli ulani incurante delle proteste del maggiordomo. 'ella
stanza sul divano era appeso un ritratto ad olio del padrone di casa con l!uniforme degli ulani.
1$h eccoti scimmia senza coda72 tuon0 ertopchanov saltando sul divano e colpendo con un pugno la tela
tesa le fece un grosso buco.
1>i! a quel buono a nulla del tuo padrone2 disse al cameriere 1che in assenza del suo ripugnante muso il
nobile ertopchanov ne ha deturpato il ritratto% se vuole soddisfazione da me lui sa dove trovare il nobile
ertopchanov7 $ltrimenti lo trover0 io7 =a andr0 a pescare anche in fondo del mare quella perfida scimmia72.
>etto questo ertopchanov scese con un balzo dal divano e se ne and0 con aria di trionfo.
.a il comandante degli ulani Paff non chiese alcuna soddisfazione non ebbe neanche modo di incontrarlo mai
e ertopchanov non pens0 neppure di scovare il suo nemico e quindi non ci furono conseguenze. .aEa da parte sua
scomparve senza lasciare traccia ertopchanov fu sul punto di mettersi a bere tuttavia -si ravvide-. .a a questo punto
sopraggiunse la seconda catastrofe.
II
5 cio, il suo amico per la pelle :ichon Ivanovi 'edop6us+in mor8. 4n paio di anni prima di morire la salute
cominci0 a venirgli meno, inizi0 ad avere l!affanno si addormentava sempre e quando si risvegliava tardava a prendere
coscienza il medico del distretto assicur0 che si trattava solo di -colpetti-. 'el corso dei tre giorni che precedettero la
partenza di .aEa quei tre giorni nel quali ella -sent8 la nostalgia- 'edop6us+in se ne stette a letto a Besselendeev+a
con un forte raffreddore. $ncora pi& inaspettata dunque gli parve la risoluzione di .aEa, fu un colpo quasi pi& duro che
per lo stesso ertopchanov. $vendo un!indole mite e timida egli non lasci0 trapelare nulla tranne una tenera
compassione per il suo amico e una dolorosa perplessit... ma in lui si produsse una rottura un vuoto. 1.i ha levato
l!anima2 sussurrava tra s9 seduto sul suo amato divanetto a quadri e rigirandosi le dita. )ersino quando ertopchanov si
fu ripreso lui 'edop6us+in non dette segni di miglioramento e continu0 a sentire di -avere un vuoto dentro-. 15cco
qui2 diceva indicando il centro del petto sopra lo stomaco. Cos8 si trascin0 sino all!inverno. Con le prime gelate il suo
affanno si allegger8 per0 fu colpito non pi& da -colpetti- ma da un colpo apoplettico vero e proprio. 'on perse subito
conoscenza poteva ancora riconoscere ertopchanov e alla disperata esclamazione di lui, 1Come puoi farmi questo
:iga mi lasci senza chiedermi il per messo proprio come .aEa32 egli ebbe perfino la forza di rispondere farfugliando,
1.a io... )... a... le6... 5... e... ic vi da... 0 sem... pe a... sco... to2. ?uesto tuttavia non gli imped8 di morire quel giorno
stesso senza aspettare il medico del distretto al quale vedendo il corpo da poco divenuto freddo non rimase altro che
chiedere il suo -bicchierino di vod+a con lo storione- pur con la triste consapevolezza della precariet di ogni cosa sulla
terra. :ichon Ivanovi lasci0 in eredit la sua tenuta come c!era da aspettarsi al suo stimatissimo benefattore e
magnanimo protettore -)antele6 5remei ertopchanov- ma questa non fu di grande utilit per lo stimatissimo
benefattore dal momento che la tenuta fu ben presto messa all!asta in parte per coprire le spese del monumento funebre
la statua che ertopchanov "e qui evidentemente sent8 il richiamo del sangue paterno# pens0 di erigere sulle ceneri del
suo amico. Ordin0 a .osca la suddetta statua che avrebbe dovuto rappresentare un angelo in preghiera. .a il
commissionario che gli era stato raccomandato immaginando che in provincia gli esperti di scultura si contassero sulla
punta delle dita invece di un angelo gli invi0 la dea (lora che ornava da lungo temo un giardino abbandonato dei tempi
di Caterina nei dintorni di .osca tanto pi& che questa statua del resto incantevole in stile rococ0 con le braccia
paffute i boccoli scomposti una ghirlanda di rose sul petto nudo e un busto inclinato al commissionario non era costata
nulla. Cos8 a tutt!oggi una dea della mitologia sollevando leggiadramente una gambetta vigila sulla tomba di :ichon
Ivanovi e con una autentica smorfia pompaduriana osserva i vitelli e le pecore che le gironzolano intorno
immancabili frequentatori dei nostri cimiteri di campagna.
III
)rivato del suo fedele amico ertopchanov si rimise a bere ma questa volta molto pi& seriamente. <li affari
gli andarono a rotoli. 'on aveva pi& mezzi per andare a caccia gli ultimi soldini furono spesi gli ultimi servi se ne
andarono. Inizi0 un periodo di solitudine assoluta per )antele6 5remei, non aveva nessuno con cui scambiare due
parole nessuno con cui sfogarsi. /oltanto l!orgoglio non lo abbandonava. $l contrario, tanto pi& peggioravano le sue
condizioni tanto pi& arrogante altezzoso e inaccessibile diventava lui. $lla fine si inselvatich8 del tutto. <li rimase
un!unica consolazione un!unica gioia, uno straordinario cavallo da sella con il manto grigio della razza del >on che lui
aveva chiamato .ale+A$del! un animale davvero notevole.
5cco come ne era venuto in possesso.
$ttraversando a cavallo un villaggio vicino ertopchanov ud8 un trambusto fra i contadini e le grida della folla
nei pressi di un!osteria. $l centro della folla sempre nello stesso punto si alzavano e abbassavano incessantemente
braccia robuste.
1Che cosa succede l32 domand0 con il suo solito tono da superiore a una vecchia contadina che stava sulla
soglia della sua isba.
$ppoggiata agli stipiti della porta e quasi sonnecchiando la donna guard0 in direzione dell!osteria. 4n
bambinetto biondo con una camicina di indiana una piccola croce di cipresso sul petto nudo le stava seduto fra i piedi
con le gambette divaricate e i pugni stretti% un pulcino pizzicava una crosta indurita di pane di segale.
1>io solo lo sa batjuka2 rispose la vecchia e piegandosi in avanti poggi0 la sua mano scura e rugosa sulla
testa del bambino 1ho sentito che i nostri picchiano un ebreo2.
1Come un ebreo3 ?uale ebreo32.
1>io solo lo sa batjuka. @ venuto da noi un certo ebreo da dove saltato fuori chi lo conosce3 ;as6a va! da
mamma signorino, su su sporcaccione72.
=a contadina fece scappar via il pulcino e ;as6a si aggrapp0 alla sua sottana.
15 cos8 lo stanno picchiando signore mio2
1Come lo stanno picchiando3 )erch932.
1'on so batjuka. >eve essere per qualche questione. 5 come non picchiarlo3 Da messo in croce Cristo
batjuka2.
ertopchanov incit0 il cavallo gli dette una staffilata sul collo galopp0 dritto sulla folla e con quello stesso
staffile cominci0 a picchiare indiscriminatamente i contadini a destra e a sinistra dicendo con voce a scatti, 1>a soli...
giustizia7 >a soli... giu..stizia7 =a legge deve provvedere non i pri... va... tii7 =a legge7 =a legge7 =e... gge7772.
'on erano passati due minuti che tutta la folla fu dispersa in diverse direzioni e per terra davanti alla porta
dell!osteria rimase una creatura piccola magrolina scura di pelle con un caffettano di nanchino era tutta arruffata e
lacera... Il viso pallido gli occhi strabuzzati la bocca spalancata... Che aveva, era stramazzato per la paura o era
davvero morto3
1)erch9 avete ammazzato l!ebreo32 esclam0 ertopchanov agitando minacciosamente lo staffile.
=a folla cominci0 a vociare debolmente in risposta. 4n contadino si teneva la spalla l!altro il fianco il terzo
per il naso.
1)icchia forte quello72 si ud8 dalle file posteriori.
1Con lo staffile7 Ci riuscirebbero tutti72 disse un!altra voce.
1)erch9 avete ammazzato l!ebreo3 ;i sto facendo una domanda bestie ottuse72 ripet9 ertopchanov.
.a l!esserino che giaceva per terra balz0 lesto in piedi e correndo dietro a ertopchanov afferr0 febbrilmente
l!estremit della sua sella.
4na risata generale romb0 tra la folla.
1@ vivo72 si ud8 nuovamente dalle file posteriori. 1@ come un gatto72.
1;ostra signoria intervenite salvatemi72 balbettava intanto il disgraziato ebreo premendosi con tutto il petto
alla gamba di ertopchanov 1se no mi ammazzeranno mi ammazzeranno vostra signoria72.
1)erch9 ce l!hanno con te32 domand0 ertopchanov.
1?uanto vero Iddio non lo so7 ?ui da loro ha cominciato a morire il bestiame... cosi loro sospettano... ma
io...2.
1>i questo discuteremo pi& tardi72 lo interruppe ertopchanov 1adesso reggiti alla sella e seguimi. ?uanto a
voi72 soggiunse rivolgendosi alla folla. 1.i conoscete3 /ono il proprietario )antele6 ertopchanov vivo nel villaggio
di Bessonovo allora denunciatemi quando riterrete opportuno e denunciate anche l!ebreo giacch9 ci siete72.
1)erch9 dovremmo denunciarvi2 disse con un profondo inchino un contadino della steppa dalla barba grigia
simile a un antico patriarca che comunque aveva picchiato l!ebreo come gli altri. 1'oi batjuka, )antele6 5remei
conosciamo bene la tua bont, siamo molto soddisfatti della lezione di bont che ci hai dato72.
1)erch9 denunciarvi2 ripeterono gli altri. 1$ll!anticristo gliela faremo vedere noi7 'on ci sfuggir7 ;uol dire
che come una lepre lo...2.
ertopchanov mosse i baffi sbuff0 e si avvi0 al passo al suo villaggio in compagnia dell!ebreo che aveva
liberato dai suoi persecutori nello stesso modo in cui un tempo aveva liberato :ichon 'edop6us+in.
I;
$lcuni giorni dopo l!ultimo garzone rimasto da ertopchanov gli rifer8 che era arrivato un certo signore a
cavallo che chiedeva di lui. ertopchanov usc8 sul terrazzino e vide l!ebreo in groppa a un meraviglioso cavallo del >on
che se ne stava immobile e fiero al centro del cortile. =!ebreo non aveva il berretto, lo teneva sotto l!ascella e non aveva
infilato i piedi proprio nelle staffe ma nelle cinghie delle staffe% le falde strappate del suo caffettano pendevano da
entrambi i lati della sella. ;edendo ertopchanov schiocc0 le labbra alz0 i gomiti e dimen0 le gambe. .a
ertopchanov non solo non rispose al saluto ma si irrit0 persino ed ebbe un moto di ira, un lurido ebreo aveva il
coraggio di montare un cavallo cos8 bello... che vergogna72.
15hi tu muso etiope72 gli url0 1scendi subito se non vuoi che ti trascini nel fango72.
=!ebreo ubbid8 immediatamente smont0 come un sacco gi& da cavallo e tenendo le briglie con una sola mano
sorridendo e inchinandosi avanz0 verso ertopchanov.
1Che vuoi32 domand0 con sussiego )antele6 5remei.
1;ostra signoria degnatevi di guardare che bel cavallino2 disse l!ebreo senza smettere di fare inchini.
1Be!... s8... un bel cavallo. >ove l!hai preso3 =!hai rubato forse32.
1.a che dite vostra signoria7 /ono un ebreo onesto non l!ho rubato l!ho preso per vostra signoria7 Do
faticato ho faticato7 .a in compenso che cavallo7 4n altro cos8 non lo troverete per tutto il >on7 <uardate che cavallo
vostra signoria7 /u prego di qua7 $desso adesso... girati... mettiti di fianco7 :i togliamo la sella. Che meraviglia vero
vostra signoria32.
1@ un bel cavallo2 ripet9 ertopchanov fingendosi indifferente mentre il cuore gli martellava nel petto. 5ra un
estimatore troppo appassionato della -razza equina- e se ne intendeva.
1.a accarezzatelo vostra signoria7 $ccarezzategli il collo ih ih ih7 5cco cos82.
ertopchanov quasi controvoglia poggi0 la mano sul collo del cavallo gli dette un paio di pacche poi pass0
con le dita dal garrese lungo il dorso e giunto in un dato punto sopra le reni lo premette leggermente da intenditore. Il
cavallo curv0 immediatamente la spina dorsale e guardando di sbieco ertopchanov con il suo sprezzante occhio nero
sbuff0 e scalpit0 con le zampe anteriori.
=!ebreo si mise a ridere e batte leggermente le palme delle mani.
1Biconosce il padrone vostra signoria il padrone72.
1/u non dire sciocchezze2 lo interruppe con stizza ertopchanov. 1)er comprarti questo cavallo... non ho i
mezzi e non sono ancora arrivato al punto di accettare regali non solo da un ebreo ma da >io in persona72.
1.a come potrei osare regalarvi qualcosa abbiate la bont72 esclam0 l!ebreo. 1;oi lo comprerete vostra
signoria... quanto ai soldi aspetter02.
ertopchanov ci pens0 su.
1?uanto vuoi32 disse alla fine tra i denti.
=!ebreo strinse le spalle.
1?uello che ho pagato io stesso. >uecento rubli2.
Il cavallo valeva il doppio anzi forse il triplo di quella somma.
ertopchanov si volt0 da una parte e sbadigli0 febbrilmente.
15 quando... i soldi32 domand0 aggrottando forzatamente le sopracciglia e evitando di guardare l!ebreo.
1?uando far comodo a vossignoria2.
ertopchanov rovesci0 la testa all!indietro ma non alz0 gli occhi.
1'on una risposta. )arla come si deve stirpe di 5rode7 O devo forse accettare favori da te32.
1>iciamo cos82 disse in fretta l!ebreo 1tra sei mesi... d!accordo32.
ertopchanov non rispose.
=!ebreo cerc0 di guardarlo negli occhi.
1/iete d!accordo3 ;olete che lo porti alla scuderia32.
1=a sella non mi serve2 disse a scatti ertopchanov. 1)renditi la sella hai capito32.
1Certo certo la prender0 la prender02 balbett0 l!ebreo tutto contento e si caric0 la sella sulla spalla.
15 i soldi2 continu0 ertopchanov 1... tra sei mesi. 5 non duecento ma duecentocinquanta. :aci7 Do detto
duecentocinquanta7 ?uesto ti devo2.
ertopchanov non si decideva ancora ad alzare gli occhi. Il suo orgoglio non era mai stato ferito cos8. 1Chiaro
che un regalo2 pens0 1in segno di gratitudine che il diavolo se lo porti72. $vrebbe voluto abbracciare quell!ebreo e
picchiarlo nello stesso tempo...
1;ostra signoria2 prese a dire l!ebreo facendosi coraggio e con un largo sorriso 1dovremmo fare secondo
l!usanza russa passare il cavallo da falda a falda...2.
1.a che ti salta in mente3 4n ebreo... ma con le usanze russe3 5hi tu l87 )rendi il cavallo e portalo nella
scuderia. >agli dell!avena. $desso vengo io a controllare. 5 sappi che si chiama .ale+A$del-2.
ertopchanov stava per salire sul terrazzino ma si gir0 di scatto sui tacchi e corso dall!ebreo gli strinse forte
la mano. ?uello si inchin0 e gi allungava le labbra ma ertopchanov fece un balzo indietro e disse a bassa voce, 1'on
lo dire a nessuno72 e scomparve dietro la porta.
;
>a quel giorno in poi .ale+A$del! divent0 l!occupazione la preoccupazione la gioia maggiore nella vita di
ertopchanov. )rese ad amarlo come non aveva amato la stessa .aEa si affezion0 a lui pi& che a 'edop6us+in. .a non
era solo un cavallo7 5ra fuoco polvere da sparo e che gravit da vero gentiluomo7 Instancabile resistente lo potevi
portare dove volevi era docile e nutrirlo non costava niente, quando non c!era nient!altro rosicchiava la terra ai suoi
piedi. ?uando andava al passo era come se ti portasse in palmo di mano% se andava al trotto ti dondolava come in una
culla e se andava al galoppo non lo raggiungeva neanche il vento7 'on era mai trafelato, aveva dei polmoni7 le sue
zampe erano d!acciaio mai che incespicasse. /altare un fosso o uno steccato non gli costava alcuno sforzo e che
intelligenza7 $l richiamo accorreva subito alzando la testa% gli ordinavi di restare dov!era mentre ti allontanavi e lui non
si muoveva di un passo soltanto quando tornavi si metteva a nitrire come per dire -sono qui-. 5 non aveva paura di
nulla, trovava la strada anche con l!oscurit pi& completa anche durante le tempeste di neve% e non si lasciava
avvicinare dagli estranei li sbranava7 $nche i cani si tenevano alla lontana perch9 bastava che quello slanciasse contro
di loro una zampa anteriore e avevano finito di vivere7 5ra un cavallo pretenzioso, il frustino potevi brandirlo solo per
bellezza quando lo cavalcavi ma guai a toccarlo7 .a a che serve dilungarsi, era un tesoro non un cavallo7
?uando ertopchanov si metteva a descrivere il suo .ale+A$del! non la finiva pi&7 5 come lo curava e lo
vezzeggiava7 Il suo manto dava sull!argento ma non l!argento vecchio quello nuovo con le sfumature scure%
accarezzarlo era come passare la mano sul velluto7 =a sella la gualdrappa le briglie tutti i finimenti era tenuti cosi
bene in ordine tirati a lucido che ti veniva voglia di disegnarli7 (iguratevi che ertopchanov con le sue stesse mani
intrecciava il ciuffo del suo beniamino gli lavava la criniera e la coda con la birra e pi& di una volta gli unse persino gli
zoccoli di grasso...
/aliva in groppa al suo .ale+A$del! e partiva ma non andava a trovare i vicini continuava a non frequentarli
come prima ma attraversava le loro terre passava accanto alle loro tenute... 5ra come se volesse dire, ammirate da
lontano imbecilli7 Oppure quando sentiva che da qualche parte si organizzava una battuta di caccia e che un ricco
signore si accingeva a parteciparvi egli vi si recava immediatamente e compariva in lontananza all!orizzonte destando
stupore in tutti gli spettatori per la bellezza e la velocit dei suo cavallo e non consentiva a nessuno di avvicinarglisi.
4na volta un cacciatore lo insegu8 addirittura con tutto il suo seguito e vedendo che ertopchanov si allontanava gli
grid0 a squarciagola galoppando di gran carriera, 15hi tu7 $scolta7 )rendi quello che vuoi per il tuo cavallo7 ;a bene
anche un migliaio di rubli7 :i cedo mia moglie i miei figli7 )rendi tutto72.
ertopchanov ferm0 di colpo .ale+A$del!. Il cacciatore galopp0 sino a lui.
1Batjuka, grid0 1dimmi che vuoi3 )adre benedetto72.
1/e tu fossi lo zar2 disse ertopchanov con distacco "e in vita sua non aveva mai sentito parlare di
/ha+espeare# 1e mi avessi offerto il tuo regno per il mio cavallo non avrei accettato ugualmente72. >etto questo fece
impennare .ale+A$del! lo fece roteare nell!aria sulle sole zampe posteriori come una trottola e via come il vento7 Cos8
balen0 via dal campo attraverso le stoppie7 Il cacciatore "dicono che fosse un principe ricchissimo# gett0 il berretto per
terra e affond0 la faccia nel berretto7 /tette cos8 una mezz!ora.
5 come avrebbe potuto ertopchanov non tenerci al suo cavallo3 'on era grazie a lui che finalmente tornava
ad aver un!indubbia superiorit l!ultima occasione di superiorit nei confronti dei suoi vicini3
;I
Intanto il tempo passava si avvicinava il termine del pagamento e ertopchanov non solo non aveva i
duecentocinquanta rubli ma non ne aveva neanche cinquanta. Che cosa fare3 1Che altro mi resta da fare32 si decise
infine 1se l!ebreo non mi far la grazia e non vorr aspettare ancora gli dar0 la casa e la terra e io rester0 con il cavallo
e me ne andr0 per il mondo7 .orir0 di fame ma non ceder0 .ale+A$del!2. 5ra molto turbato e pensieroso ma il
destino ebbe piet di lui e gli sorrise per la prima e l!ultima volta, una lontana zia della quale ertopchanov non
conosceva neanche il nome gli lasci0 nel testamento la somma enorme agli occhi di lui di duemila rubli sonanti7 5
ricevette questi soldi proprio alla scadenza, un giorno prima dell!arrivo dell!ebreo. ertopchanov quasi impazz8 per la
gioia e non gli venne neanche in mente di festeggiare con la vod+a, dal giorno stesso in cui .ale+A$del! era entrato in
casa sua egli non aveva pi& bevuto un goccio. Corse nella scuderia e baci0 il suo amico su entrambi i lati del muso
sopra le narici l8 dove i cavalli hanno una pelle molto liscia. 1$desso non ci separeremo pi&72 esclam0 dando pacche
sul collo a .ale+A$del! sotto la criniera pettinata. ?uando torn0 in casa cont0 e sigill0 in una busta duecentocinquanta
rubli. )oi si sdrai0 accese la pipa e si mise a fantasticare su come avrebbe investito i soldi rimanenti e in particolare su
come si sarebbe procurato dei cani, degli autenticaci cani di Kostroma e assolutamente pezzati di rosso7 Chiacchier0
persino con )erfiE+a al quale promise una nuova casacca con galloni gialli su tutte le cuciture e si coric0 nella pi& beata
disposizione di spirito.
(ece un brutto sogno, stava andando a caccia ma non con .ale+A$del! ma a cavallo di uno strano animale
simile a un cammello gli correva incontro una volpe bianca bianca come la neve... ;oleva cacciarla con il frustino
voleva aizzarle contro i cani ma al posto del frustino aveva in mano delle fibre di tiglio e la volpe gli correva davanti e
gli faceva la linguaccia. 5gli smont0 con un balzo dal suo cammello incespic0 cadde... e cadde dritto fra le braccia di
un gendarme che lo condusse dal generaleAgovernatore. ?uesti risult0 essere Paff...
ertopchanov si svegli0. =a stanza era buia i galli aveva cantato per la seconda volta...
(uori lontano lontano si udiva il nitrito di un cavallo.
ertopchanov sollev0 la testa... /ent8 ancora una volta un nitrito flebile. 1.a .ale+A$del! che nitrisce72 gli
venne in mente... 1@ il suo nitrito7 .a perch9 cos8 lontano3 /ignore mio... 'on pu0 essere...2.
ertopchanov si sent8 invadere dal gelo scatt0 dal letto cerc0 tastoni gli stivali gli abiti si vest8 e presa da
sotto il cuscino la chiave della scuderia corse fuori.
;II
=a scuderia si trovava all!estremit del cortile% una sua parete si affacciava sull!aperta campagna. ertopchanov
non riusc8 a infilare subito la chiave nella serratura le mani gli tremavano e esit0 a girare la chiave... Bimase immobile
trattenendo il respiro, se almeno si fosse mosso qualcosa dietro la porta7 1.aleE+a7 .ale+72 sussurr0, silenzio di
tomba7 ertopchanov dette involontariamente uno strattone alla chiave, la porta cigol0 e si apr8... >unque non era
chiusa. Oltrepass0 la soglia e chiam0 di nuovo il suo cavallo ma questa volta per intero, 1.ale+A$del!72. .a il
compagno fedele non rispose al richiamo soltanto un topo squitt8 nella paglia. $llora ertopchanov si slanci0 verso
quella delle tre poste della scuderia destinata a .ale+A$del!. Capit0 proprio nella posta giusta anche se era cos8 buio da
non vedere a un palmo dal proprio naso... ;uota7 $ ertopchanov cominci0 a girare la testa era come se una campana si
fosse messa a rimbombare sotto il suo cranio. $vrebbe voluto dire qualcosa ma strill0 soltanto agitava le mani verso
l!alto verso il basso ansimava con le ginocchia che gli si piegavano passava da una posta all!altra... nella terza posta
piena zeppa di fieno fin quasi al soffitto and0 a sbattere contro un muro contro un altro cadde ruzzol0 sulla testa si
alz0 e si lanci0 a precipizio attraverso la porta semiaperta...
1$l ladro7 )erfiE+a7 )erfiE+a7 $l ladro72 grid0 a squarciagola.
Il garzone )erfiE+a usc8 a rotta di collo solo con la camiciola indosso dal ripostiglio nel quale dormiva...
$ndarono a sbatter l!uno contro l!altro come due ubriachi il padrone e l!unico suo servo al centro del cortile
giravano uno davanti all!altro come sui carboni ardenti. '9 il padrone riusciva a spiegare che cos!era successo n9 il
servo poteva capire che cosa si voleva da lui. 14na catastrofe una catastrofe72 balbettava ertopchanov. 14na
catastrofe una catastrofe72 gli ripeteva dietro il garzone. 1=a lanterna7 /u accendi la lanterna7 Il fuoco7 Il fuoco72
questo grido proruppe infine dal petto dolorante di ertopchanov. )erfiE+a corse in casa.
.a accendere una lanterna ottenere un fuoco non era impresa facile, i fiammiferi erano una rarit in Bussia% in
cucina gli ultimi tizzoni si erano spenti da un pezzo l!acciarino e la selce non si trovarono subito e funzionavano male.
ertopchanov li strapp0 digrignando i denti dalle mani dello smarrito )erfiE+a e si mise ad accendere il fuoco da solo, le
scintille scoccavano copiose e ancora pi& copiose fioccavano le maledizioni e persino i gemiti ma l!esca o non si
accendeva o si spegneva subito malgrado gli sforzi congiunti di quattro guance e quattro labbra tese7 (inalmente dopo
cinque minuti non prima si accese il moccolo di sego sul fondo della lanterna rotta e ertopchanov seguito da
)erfiE+a si precipit0 nella scuderia sollev0 la lanterna sulla testa e si guard0 intorno...
:utto vuoto7
4sc8 a precipizio corse in tutte le direzioni non c!era traccia del cavallo7 =a siepe che circondava la casa di
)antele6 5remei era rotta da un pezzo e in pi& punti si era incrinata e abbattuta sino a terra... $ccanto alla scuderia era
completamente abbattuta per un buon arin di larghezza. )erfiE+a indic0 quel punto a ertopchanov.
1)adrone guardate qui, oggi questo non c!era. =8 spuntano pure i paletti da terra, vuol dire che qualcuno li ha
diverti2.
ertopchanov si avvicin0 lesto con la lanterna la mosse per esaminare il punto...
1Coccoli zoccoli tracce di ferri da cavallo tracce tracce fresche72 mormor0 in fretta. 1=!hanno portato via di
qui di qui di qui72.
/alt0 di colpo oltre la siepe e gridando, 1.ale+A$del!7 .ale+A$del!72 corse dritto nella campagna.
)erfiE+a rimase perplesso vicino alla siepe. Il cerchio illuminato dalla lanterna scomparve presto dalla sua vista
inghiottito dalle ombre fitte di una notte senza luna e senza stelle.
I richiami disperati di ertopchanov si affievolivano sempre pi&...
;III
/i era gi levata l!alba quando torn0 a casa. 'on aveva pi& un aspetto umano i suoi vestiti erano coperti di
fango il viso aveva un!aria selvaggia e spaventosa il suo sguardo era cupo e assente. Con un sussurro rauco cacci0 via
)erfiE+a e si chiuse nella sua camera. /i reggeva a malapena in piedi per la stanchezza ma non si coric0 si sedette su
una sedia vicino alla porta e si afferr0 il capo con le mani.
1.e l!hanno rubato7... l!hanno rubato72.
.a come aveva fatto il ladro a rubare .ale+A$del! di notte dalla scuderia chiusa a chiave3 Come avevano fatto
a rubare .ale+A$del! che non si faceva avvicinare da un estraneo neanche di giorno3 5 senza fare rumore3 5 come
spiegare che non avesse abbaiato neanche un cane3 $ dire il vero ce n!erano soltanto due due cuccioli che si
rannicchiavano sotto terra per il freddo e per la fame tuttavia7
15 che cosa faccio adesso senza .ale+A$del!32 pensava ertopchanov. 1Do perso l!ultima gioia arrivata
l!ora di morire. Comprare un altro cavallo ora che sono pieno di soldi3 .a dove lo trovo un altro cos832.
1)antele6 5remei7 )antele6 5remei72 si ud8 una voce timida dietro la porta.
ertopchanov balz0 in piedi.
1Chi c!32 rispose con una voce che non era la sua.
1/ono io il vostro garzone )erfiE+a2.
1Che vuoi3 =!hanno forse trovato tornato a casa32.
1'iente di tutto questo )antele6 5remei% ma quell!ebreuccio che ve lo ha venduto...2.
15 allora32.
15 arrivato2.
1Oh oh oh oh72 esclam0 ertopchanov e spalanc0 di colpo la porta. 1:rascinalo qui7 :rascinalo qui72.
$lla vista della figura scarmigliata e selvaggia del suo -benefattore- comparsa all!improvviso l!ebreo che
stava dietro le spalle di )erfiE+a avrebbe voluto darsela a gambe% ma ertopchanov in due salti lo raggiunse e lo afferr0
per la gola come una tigre.
1$h7 /ei venuto per i soldi7 )er i soldi72 prese a rantolare come se non fosse lui a soffocare l!altro ma l!altro a
soffocare lui. 1>i notte l!hai rubato e di giorno sei venuto a riscuotere3 ;ero32.
1;i prego vos... signo... ria2 gemette l!ebreo.
1>i! dov! il mio cavallo3 >ove l!hai nascosto3 $ chi l!hai venduto3 )arla parla parla72.
=!ebreo non ce la faceva pi& neanche a gemere sul suo volto illividito scomparve persino l!espressione di
spavento. =e braccia penzolavano abbandonate% tutto il suo corpo agitato violentemente da ertopchanov ondeggiava
avanti e indietro come un fuscello.
1:i dar0 i tuoi soldi ti pagher0 l!intera somma fino all!ultima copeca2 grid0 ertopchanov 1ma ti strozzer0
come l!ultimo dei pulcini se non mi dirai...2.
1.a lo avete gi strozzato padrone2 not0 il garzone )erfiE+a con tono sottomesso.
/olo allora ertopchanov torn0 in s9.
=asci0 andare il collo dell!ebreo e quello piomb0 a terra. ertopchanov lo afferr0 lo mise a sedere su una
panca gli vers0 in gola un bicchiere di vod+a e gli fece riprendere i sensi. >opo di che si mise a conversare con lui.
Bisult0 che l!ebreo non sapeva nulla del furto di .ale+A$del!. 5 poi che senso avrebbe avuto rubare il cavallo
che lui stesso aveva procurato allo -stimatissimo )antele6 5remei-3
$llora ertopchanov lo condusse nella scuderia.
In due esaminarono le poste la mangiatoia la serratura della porta sparpagliarono l!avena la paglia passarono
poi in cortile% ertopchanov mostr0 all!ebreo le tracce degli zoccoli presso la siepe e all!improvviso si colp8 le cosce.
1(erma tutto72 esclam0. 1>ove hai comprato il cavallo32.
1'el distretto di .aloarchangel!s+ alla fiera di ;erchosens+2 rispose l!ebreo.
1>a chi32.
1>a un cosacco2.
1$spetta7 ?uel cosacco era giovane o vecchio32.
1>i mezza et un uomo attempato2.
15 com!era3 Che aspetto aveva3 /ar stato un malandrino matricolato32.
1(orse era un malandrino vossignoria2.
15 che ti ha detto quel malandrino intendo era da molto che aveva quel cavallo32.
1.i ricordo che disse di averlo da molto2.
1Be! nessun altro poteva rubarlo soltanto lui7 <iudica tu stesso ascolta sta qui... come ti chiami32.
=!ebreo trasal8 e fiss0 i suoi occhietti neri su ertopchanov.
1Come mi chiamo io32.
1/8 qual il tuo nome32.
1.oEel! =e6ba2.
1$llora giudica tu stesso =e6ba amico mio tu sei una persona intelligente, da chi si sarebbe fatto toccare
.ale+A$del! se non dal suo vecchio padrone3 ?uello lo ha sellato gli ha messo le briglie gli ha tolto la groppiera
eccola vedi l8 adesso sul fieno7... /i comportato come a casa sua7 .ale+A$del! avrebbe schiacciato sotto gli zoccoli
chiunque eccetto il suo padrone7 $vrebbe fatto un tale baccano da far tremare l!intero villaggio7 /ei d!accordo con
me32.
1>!accordo s8 sono d!accordo vostra signoria...2.
1?uindi prima di tutto dobbiamo trovare quel cosacco72.
1.a come facciamo a trovarlo vostra signoria3 Io l!ho visto una sola volta ma dov! adesso come si chiama3
$hi ahi ahi72 soggiunse l!ebreo agitando tristemente i riccioli laterali.
1=e6ba72 grid0 ad un tratto ertopchanov. 1=e6ba guardami7 Io ho perso il lume dell!intelletto sono fuori di
me7... .i ammazzer0 se non mi aiuti72.
1.a come posso...2.
1;ieni con me e mettiamoci alla ricerca di quel ladro72.
1.a dove possiamo andare32.
1In giro per le fiere per le strade maestre per le strade secondarie dietro ai ladri di cavalli per le citt per i
villaggi per le fattorie dappertutto dappertutto7 ?uanto al denaro non preoccuparti, io fratello ho ricevuto un!eredit7
/pender0 fino all!ultima copeca ma riavr0 il mio amico7 5 non ci sfuggir il cosacco il nostro malfattore7 >ove andr
lui l8 andremo anche noi7 =ui va sotto terra e anche noi sotto terra7 =ui va dal diavolo e noi da /atana in persona72.
1)erch9 da /atana32 osserv0 l!ebreo 1possiamo anche fare a meno di lui2.
1=e6ba72 disse ertopchanov 1=e6ba anche se sei un ebreo e la tua fede pagana la tua anima meglio di
tante anime cristiane7 $bbi piet di me7 $ndare da solo per me non ha senso non riuscir0 a venirne a capo da solo. Io
sono una testa calda ma tu tu hai un cervello d!oro7 =a vostra razza cos8, riuscite in tutto senza essere istruiti7 :u
forse hai dei dubbi e ti domandi da dove prender0 i soldi3 ;ieni nella mia stanza e ti mostrer0 dove tengo tutti i soldi.
)rendili prenditi la croce che ho al collo ma ridammi .ale+A$del! ridammelo72.
ertopchanov tremava come in preda alla febbre il sudore grondava dal suo viso e mescolandosi con le
lacrime si perdeva fra i baffi. /tringeva le mani di =e6ba lo supplicava per poco non lo baciava... 5ra fuori di s9.
=!ebreo avrebbe voluto replicare garantirgli che per lui non era possibile assentarsi che aveva da fare... .acch97
ertopchanov non voleva sentire ragioni. 'on c!era niente da fare, il povero =e6ba acconsent8.
Il giorno dopo ertopchanov e =e6ba partivano da Bessonovo su un carro da lavoro. =!ebreo aveva un!aria un
po! confusa si teneva con una mano alla sponda e sobbalzava con tutto il corpo floscio sul duro sedile% premeva l!altra
mano al petto dove teneva il pacchetto delle banconote avvolte in una carta di giornale% ertopchanov sedeva come
imbambolato si limitava solo a guardare intorno con gli occhi respirava a pieni polmoni% alla cintura gli spuntava un
pugnale.
1$desso ladro scellerato stai in guardia72 borbott0 quando giunsero alla strada maestra.
$veva affidato la sua casa al garzone )erfiE+a e a una cuoca una vecchia sorda che manteneva presso di s9 per
compassione.
1:orner0 a cavallo di .ale+A$del!2 grid0 loro nel congedarsi 1altrimenti non torner072.
1/e almeno tu mi sposassi72 scherz0 )erfiE+a dando un colpetto di gomito nel fianco della cuoca. 1:anto se
stiamo ad aspettare il padrone moriamo di noia72.
IS
)ass0 un anno... un anno intero e nessuna notizia di )antele6 5remei. =a cuoca era morta% persino )erfiE+a
aveva intenzione di abbandonare la casa e recarsi in citt dove lo attirava un suo cugino che faceva l!apprendista da un
parrucchiere quando all!improvviso si venne a sapere che il padrone stava per tornare7 Il diacono della parrocchia aveva
ricevuto da )antele6 5remei una lettera nella quale questi lo informava della sua intenzione di tornare a Bessonovo e
gli chiedeva di avvisare la servit& perch9 si preparassero all!imminente arrivo. >a questo )erfiE+a capi che bisognava
almeno spolverare un po! del resto non aveva molta fiducia nella fondatezza della notizia% dovette comunque
convincersi che quel diacono aveva detto la verit quando qualche giorno pi& tardi )antele6 5remei in carne e ossa
comparve nel cortile della casa a cavallo di .ale+A$del!.
)erfiE+a si precipit0 incontro al padrone e tenendogli le staffe stava per aiutare il padrone a scendere dal
cavallo ma quello smont0 da solo e lanciando intorno uno sguardo trionfante esclam0 ad alta voce, 1=!avevo detto che
avrei ritrovato .ale+A$del! e l!ho ritrovato a dispetto dei nemici e del destino stesso72. )erfiE+a gli si avvicin0 per
baciargli la mano ma ertopchanov non prest0 attenzione allo zelo del suo servo. :irando per le briglie .ale+A$del! si
rec0 a grandi passi verso la scuderia. )erfiE+a guard0 pi& attentamente il suo padrone e si intimor8, 1Oh com!
dimagrito e invecchiato in questo ultimo anno e il viso diventato cos8 severo e duro72. )antele6 5remei avrebbe
dovuto essere contento per aver riconquistato il maltolto e lui era contento davvero... tuttavia )erfiE+a aveva paura gli
prese persino l!angoscia. ertopchanov rimise il cavallo nella sua posta di un tempo gli dette qualche pacca sulla
groppa e disse, 15ccoti di nuovo a casa7 /tai attento7...2. ?uel giorno stesso assunse un custode affidabile un contadino
senza terra si sistem0 nelle sue stanze e prese a vivere come prima...
.a non esattamente come prima... .a di questo parleremo dopo.
Il giorno dopo il suo ritorno )antele6 5remei convoc0 )erfiE+a e in mancanza di un altro interlocutore si mise
a raccontargli senza certo perdere il senso della dignit personale e con voce di basso in che modo era riuscito a
trovare .ale+A$del!. .entre raccontava ertopchanov sedeva di fronte alla finestra e fumava una lunga pipa turca%
)erfiE+a invece in piedi sulla soglia della porta con le mani dietro le spalle e guardando rispettosamente la nuca del suo
padrone ascoltava come dopo molti inutili tentativi e viaggi )antele6 5remei era capitato alla fiera di Bomen da solo
senza l!ebreo =e6ba il quale per debolezza di carattere non aveva retto ed era fuggito via da lui. 5bbene il quinto
giorno del suo soggiorno a Bomen stava per andarsene quando facendo un ultimo giro tra le file di carri all!improvviso
scorse legato in mezzo ad altri tre cavalli .ale+A$del!7 Biconobbe subito il suo cavallo e non appena quello riconobbe
lui si mise a nitrire a scalpitare e a raschiare con lo zoccolo per terra.
15 non era con il cosacco2 continu0 ertopchanov senza voltare il capo e con la stessa voce di basso 1ma
con un sensale zingaro% io s!intende mi attaccai subito al mio cavallo intenzionato a portarlo via con la forza ma quello
zingaro scellerato si mise a gridare come un forsennato per tutta la piazza giurava di aver comprato quel cavallo da un
altro zingaro e voleva chiamare i testimoni... Io sputai e gli pagai la somma che chiedeva, che il diavolo se lo porti7
?uello che contava per me era aver ritrovato il mio amico e essermi messo l!anima in pace. 4n!altra volta nel distretto
di Karav mi ero imbattuto in un cosacco e dietro indicazione del mio ebreo lo presi per il mio ladro e gli ruppi il
muso ma questi risult0 essere figlio di un pope e cos8 mi soffi0 centoventi rubli per il danno subito. .a il denaro si
riguadagna ci0 che conta riavere .ale+A$del!7 $desso sono felice e potr0 godermi la mia tranquillit. ?uanto a te
)orfiri6 ti d0 un solo ordine, non appena tu dovessi avvistare nei paraggi un cosacco A >io ce ne scampi7 A in quello
stesso istante senza dire una parola corri a prendermi il fucile e io sapr0 cosa fare72.
)antele6 5remei disse cos8 a )erfiE+a le sue labbra si espressero cos8 ma nel suo cuore non c!era la tranquillit
che voleva dare a vedere.
)urtroppo nel profondo della sua anima egli non era affatto convinto che il cavallo che aveva riportato a casa
fosse davvero .ale+A$del!7
S
Cominciarono tempi duri per )antele6 5remei. (u proprio la tranquillit quella che si godette meno di tutto.
Certo gli capitarono anche buone giornate, il dubbio che sorgeva in lui gli sembrava a volte una sciocchezza egli
ricacciava il cattivo pensiero come una mosca fastidiosa e rideva persino di se stesso. .a capitavano anche le brutte
giornate, il pensiero insistente cominciava di nuovo piano piano a logorare e rodere il suo cuore come un topo
sotterraneo e lui soffriva amaramente e in segreto. Il giorno memorabile in cui aveva trovato .ale+A$del!
ertopchanov aveva provato solo una beata felicit... ma la mattina seguente quando sotto la bassa tettoia di una
stazione di posta si mise a sellare il cavallo ritrovato accanto al quale aveva trascorso tutta la notte qualcosa lo
punzecchi0 per la. prima volta... 5gli scosse il capo ma il seme del dubbio era gi gettato. >urante il viaggio di ritorno
verso casa "che era durata una settimana circa# i dubbi lo avevano assalito di rado, divennero pi& forti e vividi non
appena arriv0 a Bessonovo non appena si trov0 nei luoghi dove aveva vissuto il primo vero .ale+A$del!... $veva
viaggiato prevalentemente al passo dondolando sulla sella guardandosi intorno fumando una pipetta turca senza
pensare a niente solo alle volte gli veniva in mente, 1I ertopchanov ottengono ci0 che vogliono prova pure a
scherzarci72 e sorrideva. .a giunto a casa fu tutta un!altra musica. Chiaramente si teneva tutto questo per s9 bastava
l!amor proprio a impedirgli di esprimere la sua preoccupazione. 5gli avrebbe -spezzato in due- chiunque avesse osato
solo accennare al fatto che il nuovo .ale+A$del! non fosse quello di prima% accettava le congratulazioni per -il fortunato
ritrovamento- da quelle poche persone con le quali aveva ancora a che fare ma non ricercava quei complimenti anzi
rifuggiva pi& di prima dai contatti con la gente, brutto segno7 /ottoponeva .ale+A$del! ad esami continui se cos8 si pu0
dire7 =o portava da qualche parte lontano in campagna e lo metteva alla prova oppure si recava di soppiatto nella
scuderia si chiudeva la porta alle spalle e mettendosi di fronte alla testa del cavallo lo guardava negli occhi e gli
domandava sussurrando, 1/ei tu3 /ei tu32 e alle volte lo guardava in silenzio ma cos8 fisso per ore intere poi tutto
allegro borbottava, 1.a s8 lui7 Certo che lui72 altre volte rimaneva perplesso persino turbato.
5 non erano tanto le differenze fisiche tra 2uesto .ale+A$del! e 2uello a turbare ertopchanov... del resto erano
ben poche, 2uello cos8 gli sembrava aveva la coda e la criniera pi& rade le orecchie pi& a punta i pastorali pi& corti e
gli occhi pi& chiari ma queste potevano essere solo impressioni% piuttosto erano le differenze morali per cos8 dire a
turbare ertopchanov. =e abitudini di 2uello erano diverse tutto il suo modo di fare era diverso. )er esempio, 2uel
.ale+A$del! si guardava intorno e nitriva appena appena tutte le volte che ertopchanov entrava nella scuderia mentre
2uesto ruminava l!avena come se niente fosse oppure sonnecchiava con il capo basso. 5ntrambi rimanevano immobili
mentre il padrone smontava ma 2uello rispondeva subito al richiamo mentre 2uesto rimaneva impalato. 5uello
galoppava con uguale rapidit ma saltava pi& in alto e pi& lontano% 2uesto al passo andava pi& disinvoltamente ma nel
galoppo era pi& traballante e alle volte -batteva i ferri- cio faceva tintinnare un ferro posteriore con quello anteriore, a
2uell"altro un tale incidente non capitava mai >io ce ne scampi7 5uesto, pensava ertopchanov drizzava sempre le
orecchie come uno sciocco quello al contrario teneva un orecchio leggermente all!indietro ma proprio sempre pronto
ad ubbidire al padrone7 5uello se alle volte vedeva che la sua posta non era pulita immediatamente calciava sul muro
2uesto invece non reagiva minimamente anche se la sporcizia gli arrivava alla pancia. 5uello se per esempio lo mettevi
contro vento respirava subito a pieni polmoni e si riscuoteva mentre l"altro sbuffava un pochino% a 2uello dava fastidio
l!umidit della pioggia a 2uesto neanche per sogno... 5ra pi& rozzo questo pi& rozzo7 'on era delicato come quello ed
era duro da tenere alla briglia non c! che dire7 5uello era un cavallo simpatico mentre 2uesto...
5cco che cosa passava per la mente a ertopchanov e questi pensieri gli procuravano amarezza. In compenso
altre volte lanciava il suo cavallo a spron battuto per un campo appena arato oppure lo faceva saltare in fondo a un
burrone eroso e risalire su in cima con un balzo e il cuore gli si stringeva per l!entusiasmo un grido acuto gli
prorompeva dalle labbra e sapeva sapeva di certo che quello era il vero indiscutibile .ale+A$del! poich9 quale altro
cavallo sarebbe stato capace di fare ci0 che faceva quello3
Comunque i guai non mancarono lo stesso. =e lunghe ricerche di .ale+A$del! erano costate care a
ertopchanov questi ormai non pensava pi& ai cani di Kostroma e si aggirava per i dintorni solo come prima. 5cco che
una mattina a circa cinque verste da Bessonovo ertopchanov incroci0 un!altra battuta di caccia di quello stesso
principe con il quale aveva fatto tanto lo spavaldo un anno e mezzo prima. 5 l!incontro avveniva proprio in una
circostanza analoga, quel giorno come allora una lepre sbuc0 davanti ai cani da una proda7 1$cchiappala
acchiappala72. 5 tutti i cacciatori si lanciano all!inseguimento anche ertopchanov ma non insieme a loro a duecento
passi di distanza proprio come l!altra volta. 4n enorme borro fendeva di traverso la collina e alzandosi sempre pi& in
alto e restringendosi gradualmente tagliava la strada a ertopchanov. Il punto dove avrebbe dovuto saltare e dove di
fatto aveva saltato un anno e mezzo prima era ancora largo otto passi circa e profondo due tese. )regustando il trionfo
un trionfo replicato in quel modo meraviglioso ertopchanov lanci0 un urlo agit0 il frustino A gli altri cacciatori
galoppavano senza perdere d!occhio il coraggioso cavaliere A il suo cavallo sfrecciava ed ecco che arriva di fronte al
borro ecco come l!altra volta7
.a .ale+A$del! s!impunt0 decisamente svolt0 verso sinistra e galopp0 lungo il burrone nonostante gli sforzi
di ertopchanov di tirargli la testa di lato verso il borro...
;oleva dire che aveva avuto paura non aveva avuto fiducia in se stesso7
$llora ertopchanov avvampando di vergogna e sdegno quasi in lacrime allent0 le briglie e fece andare il
cavallo in avanti verso l!alto lontano lontano da quei cacciatori per non sentire come lo avrebbero deriso per sparire
al pi& presto dalla loro maledetta vista7
Con i fianchi martoriati tutto ricoperto di sudore schiumoso .ale+A$del! arriv0 a casa al galoppo e
ertopchanov si chiuse immediatamente in camera sua.
1'o non lui non il mio amico7 ?uello si sarebbe rotto il collo pur di non tradirmi72.
SI
)er ertopchanov la goccia che fece traboccare il vaso fu l!episodio seguente. 4n giorno a cavallo di .ale+A
$del! egli stava attraversando i retrocortili della residenza del pope che cingevano la chiesa parrocchiale a cui
apparteneva il villaggio di Bessonovo. Con il berretto calcato sulla fronte curvo e con le mani abbandonate sull!arcione
della sella avanzava lentamente di umore triste e confuso. $d un tratto si sent8 chiamare.
(erm0 il cavallo sollev0 il capo e vide il suo corrispondente il diacono. Con il colbacco scuro sugli scuri
capelli raccolti in una treccina avvolto in un caffettano di nanchino gialliccio cinto molto pi& in basso della vita da un
pezzo di stoffa celestina il servo dell!altare era uscito per controllare il suo -poderetto- e vedendo )antele6 5remei
ritenne suo dovere fargli i suoi omaggi e magari chiedergli qualcosina. I religiosi com! noto non attaccano mai
discorso con i laici senza secondi fini di questo genere.
.a ertopchanov non aveva tempo da perdere con il diacono rispose a malapena all!inchino di quello e dopo
aver borbottato qualcosa fra i denti agit0 il frustino...
1Che cavallo magnifico avete72 si affrett0 ad aggiungere il diacono. 1C! veramente da andarne fieri7
>avvero, siete un uomo dall!intelligenza straordinaria un vero leone72. Il diacono era noto per la sua eloquenza il che
irritava seriamente il pope che al contrario non aveva il dono della parola, neanche la vod+a riusciva a sciogliergli la
lingua. 1)rivato di un animale per la malignit di cattive persone2 continuava il diacono 1senza abbattersi al
contrario confidando ancora di pi& nel disegno divino ne avete acquistato un altro in nulla peggiore anzi a ben
guardare anche migliore... pertanto...2.
1Che fandonie vai dicendo32 lo interruppe tetramente ertopchanov 1quale altro cavallo3 @ lo stesso
.ale+A$del!... =!ho ritrovato. )arli a vanvera...2.
15h7 5h7 5h72 prese a dire il diacono sillabando le parole come indugiando giocherellando con le dita nella
barba e fissando ertopchanov con i suoi avidi occhi chiari. 1Che dite signore3 Bubarono il vostro cavallo se ben
ricordo l!anno scorso due settimane dopo )o+rov e adesso siamo alla fine di novembre2.
1/8 e allora che significa32.
Il diacono continuava a giocherellare con la barba.
1/ignifica che passato pi& di un anno da allora e il vostro cavallo pomellato grigio oggi come allora
diventato persino pi& scuro. Come pu0 essere3 I cavalli grigi in un anno si schiariscono molto2.
ertopchanov trasal8... come se qualcuno lo avesse infilzato con uno spiedo da caccia. In effetti, il mantello
grigio cambia con il tempo7 Com! che non gli era venuta in mente un!idea cos8 semplice3
1:reccia maledetta7 /mettila72 grid0 all!improvviso con gli occhi che gli lampeggiavano selvaggiamente e si
nascose subito alla vista dell!allibito diacono.
1Be!7 @ finita72.
5cco quando tutto davvero finito tutto perduto l!ultima carta giocata7 :utto era crollato di colpo per questa
sola parola -schiariscono-7
I cavalli grigi schiariscono7
Corri corri maledetto7 .a non riuscirai a fuggire da questa parola7
ertopchanov corse a casa e si chiuse di nuovo in camera.
SII
Che quel ronzino malandato non fosse .ale+A$del! che tra lui e .ale+A$del! non ci fosse la minima
somiglianza che qualsiasi persona con un pizzico di cervello se ne accorgesse al primo sguardo che lui )antele6
5remei avesse fatto un errore cos8 madornale no7 Che si fosse ingannato di proposito intenzionalmente che si fosse
lasciato annebbiare su tutto questo adesso non c!era il minimo dubbio7 ertopchanov andava avanti e indietro per la
stanza girando sui tacchi ad ogni parete come una fiera in gabbia. Il suo amor proprio soffriva in modo intollerabile
ma non era soltanto l!orgoglio ferito che lo faceva soffrire, la disperazione lo dominava la rabbia lo soffocava la sete di
vendetta lo infiammava. .a contro chi3 >i chi vendicarsi3 >ell!ebreo di Paff di .aEa del diacono di quel ladro del
cosacco di tutti i vicini di tutto il mondo e infine di se stesso3 =a mente gli si offuscava. /i era giocato l!ultima carta7
"?uesto paragone gli piaceva#. 5 lui era di nuovo il pi& insignificante il pi& spregevole degli uomini lo zimbello
generale un imbecille matricolato un oggetto di derisione per un diacono77 )ensava immaginava vividamente come
quella treccina schifosa avrebbe raccontato del cavallo grigio dello stupido padrone... .aledizione77 ertopchanov
tentava inutilmente di placare la rabbia a fior di pelle% tentava inutilmente di rassicurare se stesso che quel... cavallo
anche se non era .ale+A$del! tuttavia... era un buon cavallo e avrebbe potuto essergli utile per molti anni, ricacciava
immediatamente con violenza quel pensiero come se in esso si racchiudesse un nuovo insulto per 2uel .ale+A$del!
davanti al quale egli si sentiva gi colpevole... Infatti7 5ra stato cieco come una talpa a scambiare quella rozza quella
brenna per .ale+A$del!7 5 quanto all!utilit che poteva arrecargli quella brenna... che forse l!avrebbe onorato ancora
cavalcandolo3 )er nulla al mondo7 .ai77 ;enderla a un tartaro darla in pasto ai cani non meritava altro... /87 5ra la
cosa migliore7
ertopchanov cammin0 per pi& di due ore nella sua camera.
1)erfiE+a72 ordin0 all!improvviso. 1;a! subito all!osteria porta qui mezzo secchio di vod+a7 Dai capito3
.ezzo secchio e di corsa7 Che la vod+a sia sul mio tavolo all!istante2.
=a vod+a non tard0 a comparire sul tavolo di )antele6 5remei e questi riprese a bere.
SIII
Chi avesse visto ertopchanov in quel momento chi fosse stato testimone di quel tetro attacco di ira che lo
induceva a vuotare un bicchiere dopo l!altro sarebbe stato invaso probabilmente da un terrore istintivo. =a notte era
calata% una candela di sego ardeva sul tavolo. ertopchanov aveva smesso di passare da un angolo all!altro della stanza%
se ne stava seduto tutto arrossato con gli occhi offuscati che ora abbassava verso il pavimento ora indirizzava
testardamente verso la finestra scura% si alzava si versava la vod+a la beveva d!un fiato si risedeva fissava di nuovo lo
sguardo in un punto e restava immobile soltanto il respiro si faceva pi& affannoso e il viso avvampava sempre pi&. /i
sarebbe detto che stesse maturando un certa decisione che lo turbava ma alla quale si stava gradualmente abituando%
sempre la stessa idea lo incalzava incessantemente e ininterrottamente la stessa immagine gli si profilava davanti
sempre pi& nettamente e nel cuore sotto la schiacciante pressione della pesante sbronza all!astio si sostituiva un
sentimento di ferocia e un sorriso cattivo gli affiorava sulle labbra...
1@ ora72 disse con un tono pratico quasi annoiato 1basta indugiare72.
:racann0 l!ultimo bicchiere di vod+a prese la pistola da sopra il letto quella stessa pistola con la quale aveva
sparato a .aEa la caric0 si mise alcune cartucce in tasca -per ogni evenienza- e si diresse alla scuderia.
Il custode stava gi per accorrere mentre ertopchanov apriva la porta ma questi gli grid0, 1/ono io7 'on
vedi3 ;a! via72. Il custode si fece leggermente da parte. 1;a! a dormire72 gli grid0 di nuovo ertopchanov 1non c!
nulla da sorvegliare qui7 Bell!affare un vero tesoro72. 5ntr0 nella scuderia. .ale+A$del! il falso .ale+A$del! giaceva
sullo strame. ertopchanov gli assest0 un calcio dicendo, 1$lzati imbecille72. )oi sleg0 la cavezza dalla mangiatoia
lev0 e gett0 per terra la groppiera e girando bruscamente nella posta il docile cavallo lo port0 in cortile e dal cortile nel
campo con somma meraviglia del sorvegliante che non riusciva a capire dove potesse recarsi il padrone di notte
trascinando per le briglie un cavallo non sellato.
Ovviamente aveva paura di domandarglielo e quindi si limit0 a seguirlo con lo sguardo finch9 non scomparve
alla svolta della strada che portava nel bosco attiguo.
SI;
ertopchanov procedeva a grandi passi senza fermarsi n9 guardarsi attorno% .ale+A$del! useremo questo
nome fino alla fine lo seguiva docilmente. =a notte era abbastanza chiara% ertopchanov riusciva a distinguere il profilo
dentellato del bosco che nereggiava di fronte come una macchia uniforme. $ssalito dal freddo della notte avrebbe
senz!altro risentito degli effetti di tutta la vod+a che aveva tracannato se... se un!altra sbronza pi& forte non lo avesse
dominato del tutto. =a testa era pesante il sangue gli martellava in gola e nelle orecchie ma egli camminava deciso,
conosceva la strada.
$veva deciso di uccidere .ale+A$del! non aveva fatto che pensare a questo per tutto il giorno... $desso la
decisione era presa7
$ndava a realizzare questo compito non solo tranquillamente ma con quella sicurezza quell!irrevocabilit con
la quale ci si assoggetta a un dovere da compiere. =a -faccenda- gli sembrava molto -semplice-, uccidendo l!usurpatore
egli pareggiava i conti con -tutto- si autopuniva per la propria dabbenaggine si giustificava dinanzi al suo vero amico e
dimostrava al mondo intero "ertopchanov si preoccupava molto del mondo intero# che con lui non c!era da scherzare...
.a quel che pi& conta, egli annullava se stesso insieme all!usurpatore infatti che senso avrebbe pi& avuto la vita per
lui3 Come tutto questo fosse nato nella sua mente e come mai gli sembrasse cos8 semplice da spiegare non facile
anche se non impossibile, umiliato solo senza una persona accanto senza il becco di un quattrino e per di pi& con il
sangue acceso dall!alcool egli si trovava in una condizione vicina alla follia e non c! dubbio che nelle azioni pi&
assurde dei folli ci sia ai loro occhi una logica e persino una giustizia. $lmeno ertopchanov era convinto che la sua
decisione fosse giusta non aveva tentennamenti si affrettava a mettere in atto la condanna contro il colpevole senza
aver ben chiaro del resto chi designasse esattamente con questo nome... $ dire il vero rifletteva ben poco su quello che
stava per fare. 1Occorre occorre farla finita2 ripeteva tra s9 e s9 con ottusa risolutezza 1occorre farla finita72.
5 l!innocente colpevole gli trottava sommessamente dietro... .a nel cuore di ertopchanov non c!era posto per
la piet.
S;
'on lontano dal limitare del bosco dove stava conducendo il suo cavallo si stendeva un piccolo burrone
coperto per met di quercioli. ertopchanov scese proprio l8... .ale+A$del! incespic0 e per poco non gli cadde addosso.
1$h vuoi schiacciarmi maledetto72 esclam0 ertopchanov e come per difendersi tir0 fuori la pistola. In quel
momento non provava esasperazione ma quella particolare assenza di ogni sentimento che dicono domini le persone
prima che compiano un delitto. .a la sua stessa voce lo spavent0 era risuonata cos8 selvaggia sotto la copertura di rami
scuri nell!umidit marcia e pesante del burrone7 )er di pi& in risposta alla sua esclamazione un grosso volatile si agit0
all!improvviso sulla cima dell!albero sopra di lui... ertopchanov trasal8. 5ra come se avesse svegliato un testimone al
suo gesto3 In quel posto abbandonato dove non avrebbe dovuto incontrare anima viva...
1;attene al diavolo72 disse fra i denti e lasciate le briglie di .ale+A$del! lo colp8 malamente sulla spalla con
il calcio della pistola. .ale+A$del! si rigir0 su se stesso arranc0 fuori dal burrone e... scapp0 via. Il rumore dei suoi
zoccoli non si ud8 per un pezzo. Il vento che si era levato ostacolava e attenuava tutti i suoni.
$ sua volta ertopchanov usc8 a fatica dal burrone raggiunse il limitare del bosco e mogio mogio imbocc0 la
strada di casa. 5ra scontento di s9, la pesantezza che avvertiva nella testa e nel cuore si era diffusa per tutto il corpo%
procedeva arrabbiato cupo insoddisfatto affamato come se qualcuno lo avesse offeso gli avesse tolto la sua preda il
suo cibo...
I suicidi ai quali si impedito di realizzare le proprie intenzioni sono a conoscenza di simili sensazioni.
$ll!improvviso qualcosa lo colp8 alle spalle tra le scapole. /i gir0... .ale+A$del! stava in mezzo alla strada.
$veva seguito il suo padrone lo aveva toccato con il muso... gli aveva annunciato la propria presenza...
1$h72 grid0 ertopchanov 1sei venuto da solo incontro alla morte7 $llora eccoti questo72.
In una frazione di secondo estrasse la pistola alz0 il grilletto punt0 la canna sulla fronte di .ale+A$del! e
spar0...
Il povero cavallo scart0 da un lato s!impenn0 balz0 di una decina di passi all!improvviso croll0 penosamente
e cominci0 a rantolare dimenandosi febbrilmente per terra...
ertopchanov si copr8 le orecchie con le mani e corse via. =e ginocchia gli si piegavano. =a sbronza la rabbia
l!ottusa sicurezza di s9 svanirono di colpo. Bimase solo un sentimento di vergogna e di ignominia e la consapevolezza
la consapevolezza incrollabile che quella volta l!aveva fatta finita anche con se stesso.
S;I
/ei settimane dopo il garzone )erfiE+a ritenne suo dovere fermare il commissario di polizia che passava
accanto alla tenuta di Bessonovo.
1Che vuoi32 gli domand0 il tutore dell!ordine.
1)rego vossignoria di entrare in casa nostra2 rispose il garzone con un profondo inchino 1pare che )antele6
5remei stia per morire e io ho paura2.
1Come3 .orire32 domand0 ancora il commissario.
1)roprio cos8. >apprima non ha fatto che bere vod+a ogni giorno e adesso giace a letto ed molto deperito.
Credo che non sia neanche in grado di capire. Da perduto completamente la lingua2.
Il commissario scese dal carro.
15 tu hai chiamato il prete almeno3 Il tuo padrone si confessato3 /i fatto la comunione32.
1'iente di tutto questo2.
Il commissario si accigli0.
1Come mai fratello3 @ mai possibile3 'on sai che questa una grave responsabilit32.
1.a io gliel!ho chiesto due giorni fa e anche ieri2 disse il garzone impaurito 1-)antele6 5remei volete che
chiami il prete3-. -/ta! zitto imbecille- mi ha detto lui -fatti i fatti tuoi- e oggi quando gli ho detto qualcosa lui mi ha
solo guardato e ha mosso i baffi2.
15 ha bevuto molto32 domand0 il commissario.
1.olto dir poco7 .a fatemi il favore vossignoria di venire nella sua stanza72.
1/u fammi strada72 borbott0 il commissario e segu8 )erfiE+a.
4no spettacolo sorprendente lo attendeva.
In una camera umida e scura sul retro della casa in uno squallido letto sotto una coperta da cavallo e con un
logoro mantello di feltro al posto del cuscino giaceva ertopchanov non gi pallido ma giallinoAverdognolo come un
cadavere con gli occhi infossati sotto le palpebre lucide e con il naso appuntito ma sempre paonazzo sopra i baffi
arruffati. <iaceva indossando il suo eterno caffettano corto con la cartucciera sul petto e gli ampi calzoni circassi
azzurri. 4n colbacco con il cocuzzolo porpora gli copriva la fronte sino alle sopracciglia. In una mano teneva un
frustino da caccia e nell!altra una borsetta da tabacco ricamata l!ultimo regalo di .aEa. /ul tavolo accanto al letto c!era
una bottiglia vuota alla testa del letto si vedevano due acquerelli attaccati al muro con gli spilli, uno rappresentava per
quanto si poteva capire un uomo grasso con la chitarra in braccio probabilmente 'edop6us+in l!altro rappresentava un
uomo a cavallo impegnato in un salto... Il cavallo assomigliava a quegli animali fiabeschi che i bambini disegnano sui
muri e sulle staccionate ma i pomelli del suo manto ombreggiati con grande cura e la cartucciera sul petto del
cavaliere le punte aguzze dei suoi stivali e gli enormi baffi non lasciavano posto ad alcun dubbio, quell!acquerello
intendeva rappresentare )antele6 5remei a cavallo di .ale+A$del!.
=o sbalordito commissario non sapeva che misure prendere. 4n silenzio di tomba regnava nella stanza. 1.a
gi morto2 pens0 e poi a voce alta chiam0, 1)antele6 5remei7 5hi )antele6 5remei72.
$llora avvenne qualcosa di strano. <li occhi di ertopchanov si aprirono lentamente le pupille offuscate si
mossero prima da destra a sinistra poi da sinistra a destra e si rifermarono sul visitatore lo videro... ?ualcosa brill0 in
quell!appannato biancore vi apparve qualcosa simile a uno sguardo% le labbra illividite si staccarono lentamente e si ud8
una voce rauca gi tombale,
1Il nobile di antico lignaggio )antele6 ertopchanov sta morendo chi glielo pu0 impedire3 'on deve niente a
nessuno non gli occorre niente... =asciatelo in pace gente7 $ndate via72.
=a mano con il frustino fece per sollevarsi... Invano7 =e labbra si serrarono di nuovo gli occhi si chiusero e
ertopchanov torn0 a giacere come prima inchiodato sul suo letto duro e con le piante dei piedi accostate.
1(ammi sapere quando sar morto2 sussurr0 il commissario a )erfiE+a uscendo dalla stanza 1credo che dal
pope si possa andare anche adesso. Bisogna rispettare le usanze dargli l!estrema unzione2.
)erfiE+a and0 dal pope quel giorno stesso e il mattino seguente gli tocc0 far sapere al commissario che )antele6
5remei era morto quella notte stessa.
$i funerali due persone seguirono la sua bara, il garzone )erfiE+a e .oEel! =e6ba. =a notizia della morte di
ertopchanov era in qualche modo giunta anche all!orecchio dell!ebreo ed egli non manc0 di rendere l!ultimo omaggio
al suo benefattore.
RELIQUIA VIVENTE
:erra natia della pazienza infinita
:erra tu sei del popolo russo.
(. :6utev
>ice un proverbio francese, -4n pescatore asciutto e un cacciatore bagnato sono uno spettacolo penoso-. >al
momento che non nutro alcuna passione per la pesca non posso dire cosa provi un pescatore in un bella giornata
limpida e in quale misura la soddisfazione di una pesca abbondante in un giornata piovosa possa compensare il fastidio
di bagnarsi. )er il cacciatore per0 la pioggia una vera calamit. )roprio la suddetta calamit colse 5rmola6 e me in una
delle nostre spedizioni a caccia di galli cedroni nel distretto di Belv. =a pioggia cadeva incessante sin dall!alba.
:entammo di tutto per evitare il disagio7 )er poco non ci tiravamo anche sulla testa gli impermeabili di gomma e
sostavamo sotto gli alberi dove gocciolava di meno... <li impermeabili per0 non solo ci impedivano di sparare ma
lasciavano passare acqua in modo indecente% sotto gli alberi sulle prime sembrava che non gocciolasse ma quando
all!improvviso l!acqua che si era accumulata nel fogliame straripava ogni ramo ci innaffiava come una grondaia uno
scroscio freddo s!infiltrava sotto la cravatta e scorreva lungo la spina dorsale... 5 questo era il proprio colmo come
diceva 5rmola6.
1'o )tr )etrovi2 esclam0 all!improvviso. 1Cos8 non si pu0... 'on si pu0 andare a caccia oggi. =!acqua
spegne il fiuto al cani i fucili fanno cilecca... $ccidenti72.
1Che facciamo allora32 domandai io.
15cco andiamo ad $le+seev+a. (orse non lo sapete ma l8 c! una fattoria che appartiene a vostra madre dista
circa otto verste da qui. )assiamo la notte l8 e poi...2.
1:orniamo qui32.
1'o non qui... Conosco dei posti oltre $le+seev+a... di gran lunga migliori di questi per i cedroni72.
'on stetti a domandare al mio fedele compagno per quale motivo non mi avesse portato direttamente in quei
luoghi. In giornata arrivammo alla fattoria materna della cui esistenza a dire il vero non avevo avuto il minimo
sospetto sino ad allora. ?uella fattoria risult0 avere una piccola dipendenza piuttosto vecchia ma disabitata e perci0
pulita. ;i trascorsi una notte abbastanza tranquilla.
Il giorno seguente mi alzai sul prestino. Il sole era appena sorto non c!era nemmeno una nuvoletta nel cielo
tutt!intorno ogni cosa splendeva di radiosa e duplice lucentezza, la lucentezza dei giovani raggi mattutini e
dell!acquazzone del giorno prima. .entre mi attaccavano il calesse gironzolai per il piccolo giardino un tempo frutteto
ora incolto che cingeva su ogni lato la dipendenza con il suo fogliame profumato e rigoglioso. Come si stava bene
all!aria aperta sotto il cielo limpido dove trepidavano le allodole e si diffondeva il canto argentino delle loro voci
sonore7 (orse portavano gocce di rugiada sulle ali e anche i loro canti sembravano spruzzati di rugiada. .i tolsi il
berretto e respirai gioiosamente a pieni polmoni. /ul pendio di un burrone poco profondo proprio accanto alla siepe si
intravedeva un apiario% vi si giungeva tramite un sentierino stretto che si svolgeva a serpentina tra le pareti compatte di
erbacce e ortica sovrastate da steli di canapa verdeAscuro proveniente da >io sa dove.
.i avviai per il sentierino giunsi all!apiario. $ccanto ad esso c!era un piccolo capanno di giunchi il cosiddetto
amanik dove si mettono le arnie per l!inverno. /birciai attraverso la porta semiaperta, era buio silenzioso e asciutto si
sentiva un odore di menta e melissa. In un angolo erano state sistemate delle tavole e su di esse giaceva una piccola
sagoma sotto una coperta... /tavo per andare via...
1)adrone ehi padrone7 )tr )etrovi72 udii una voce debole lenta e rauca come il fruscio della carice
palustre.
.i fermai.
1)tr )etrovi7 $vvicinatevi per favore72 ripet9 la voce. 5ssa proveniva dall!angolo del capanno dalle tavole
che avevo notato.
.i avvicinai e rimasi di stucco dallo stupore. <iaceva davanti a me un essere umano ma chi era3
=a testa era completamente rinsecchita monocolore color bronzo proprio come le immagini delle antiche
icone il naso sottile come un rasoio le labbra quasi inesistenti solo i denti e gli occhi risaltavano di bianco e da sotto
un fazzoletto spuntavano sulla fronte radi mazzetti di capelli giallicci. ;icino al mento sulla piega della coperta due
minuscole mani anch!esse color bronzo si muovevano con un lieve movimento delle dita simili a stecchini. <uardai
con maggiore attenzione, non che quel viso fosse brutto anzi era persino bello ma era terribile innaturale. 5 la cosa pi&
terribile di quel volto era vedere che su di esso su quelle guance metalliche tentava... tentava di affiorare un sorriso
invano.
1'on mi riconoscete padrone32 sussurr0 di nuovo la voce che sembrava evaporare da quelle labbra immobili.
15 come potreste riconoscermi3 /ono =u+er!6a... ;i ricordate guidavo le danze in girotondo da vostra madre a
/pass+oe... ricordate ero la solista32.
1=u+er!6a72 esclamai. 1/ei )roprio tu3 Com! possibile32.
1/8 sono io padrone. /ono =u+er!6a2.
'on sapevo che dire e osservavo come tramortito quell!immobile viso scuro con quegli occhi chiari e smorti
fissi su di me. Com!era possibile3 ?uella mummia era =u+er!6a la pi& bella delle nostre serve alta imponente bianca e
rossa che rideva ballava cantava7 =u+er!6a quella =u+er!6a cos8 in gamba corteggiata da tutti i nostri giovanotti e per la
quale sospiravo in segreto anche io ragazzino sedicenne7
1)er favore =u+er!6a2 riuscii a dire infine 1dimmi che cosa ti successo32.
1.i successa una tale disgrazia7 .a non abbiate ripugnanza padrone non abbiate ribrezzo della mia
disgrazia sedetevi l8 su quel mastello pi& vicino altrimenti non riuscirete a sentirmi... avete sentito che voce ho
adesso3... Be! sono proprio contenta di avervi visto7 Come mai siete passato da $le+seev+a32.
=u+er!6a parlava con voce sommessa e debole ma senza interrompersi.
1Il cacciatore 5rmola6 mi ha condotto qui. .a racconta tu piuttosto...2.
1;i devo raccontare la mia disgrazia3 Come volete padrone. @ accaduto molto tempo fa ormai sei o sette anni
fa. .i avevano appena promessa a ;asili6 )ol6a+ov un pezzo di ragazzo riccio faceva il dispensiere da vostra madre
ve lo ricordate3 .a voi non eravate in campagna in quel periodo eravate andato a studiare a .osca. ;asili6 e io
eravamo molto innamorati pensavo sempre a lui. 5ra primavera. 4na notte... mancava poco all!alba... e io non riuscivo
a prendere sonno, un usignolo in giardino cantava in modo meravigliosamente dolce7... 'on resistetti mi alzai e uscii
sul terrazzino per ascoltarlo. Cantava cantava... e all!improvviso mi parve di sentire che qualcuno mi chiamava con la
voce di ;asili6 cos8 zitto zitto, -=uEa7...- .i voltai per guardare ma mezza addormentata com!ero inciampai e feci un
volo dal terrazzino gi& per terra7 Credetti di non essermi fatta troppo male cosi mi alzai subito e tornai nella mia
camera. /olo che sentii qualcosa di rotto all!interno nella pancia... (atemi prendere fiato... un minutino... padrone2.
=u+er!6a tacque mentre io la osservavo allibito. .i stupiva che raccontasse quell!episodio quasi allegramente
senza gemiti e sospiri senza lamentarsi n9 pretendere compassione.
1>a quel momento2 prosegu8 =u+er!6a 1cominciai a dimagrire deperire a diventare scura% avevo difficolt a
camminare poi non riuscii pi& a muovere le gambe non potevo stare n9 in piedi n9 seduta ma solo stesa a letto. 'on
avevo pi& n9 fame n9 sete, peggiorai sempre pi&. ;ostra madre bont sua mi fece visitare da dottori e mi mand0
all!ospedale. .a non ebbi nessun miglioramento. 5 neanche un medico seppe dire che male avessi. :entarono di tutto,
mi bruciarono la schiena con il ferro rovente mi immersero nel ghiaccio ma niente. $lla fine mi irrigidii del tutto...
Cos8 i signori decisero che non c!era modo di curarmi e che non era il caso di tenere storpi nella casa padronale... cosi
mi mandarono qui perch9 ho dei parenti. 5 vivo come vedete2.
=u+er!6a tacque di nuovo e tent0 di nuovo di sorridere.
1.a una situazione orribile la tua72 esclamai e non sapendo che cosa dire ancora domandai, 15 che ne
stato di ;asili6 )ol6a+ov32. 5ra una domanda davvero stupida.
=u+er!6a distolse leggermente lo sguardo.
1Che ne stato di )ol6a+ov3 Da sofferto ha sofferto e poi si sposato con un!altra una ragazza di <linnoe.
Conoscete <linnoe3 'on lontano da noi. /i chiama $grafeva. =ui mi amava molto ma era giovane non poteva restare
scapolo. 5 che compagna potevo essere io per lui3 Invece si trovato una moglie buona e bella e hanno anche dei
figlioletti. $desso fa il fattore da un vicino, vostra madre gli ha dato il passaporto e le cose gli vanno molto bene grazie
a >io2.
15 cos8 tu non fai che stare sdraiata32 le domandai di nuovo.
1/ono sette anni che sto cos8 padrone. >!estate me ne sto in questa capannuccia e quando incomincia a far
freddo mi trasportano nello spogliatoio del bagno a vapore. 5 me no sto sdraiata l82.
15 chi viene a trovarti3 Chi si prende cura di te32.
1$nche qui ci sono delle brave persone. 'on mi abbandonano. 5 poi non do loro un gran da fare. >i mangiare
come se non mangiassi niente l!acqua l8 in quella brocca, c! n! sempre in abbondanza pulita acqua di fonte. (ino
alla brocca ci arrivo da sola, un braccio ancora lo posso muovere. )oi c! una bambina un!orfanella che viene sempre a
vedere come sto bont sua... /e n! appena andata... 'on l!avete vista3 @ carina palliduccia. .i porta i fiori io ne vado
matta dei fiori intendo. 'on abbiamo fiori in giardino qui li avevamo un tempo ma ora non pi&. .a anche i fiori di
campo sono belli profumano ancora di pi& di quelli dei giardini. /e non fosse per il mughetto... quello il pi& bello di
tutti72.
15 non ti annoi non sei triste mia povera =u+er!6a32.
15 che devo farci3 'on voglio mentire dapprima stato molto brutto ma poi mi sono abituata ci ho fatto il
callo c! chi sta peggio di me2.
15 come possibile32.
1C! chi non ha un posto dove stare7 Chi cieco o sordo7 Invece io grazie a >io ci vedo benissimo e sento
tutto tutto. 4na talpa scava sotto terra e io la sento. 5 riconosco tutti gli odori per quanto deboli siano7 'on c! bisogno
che mi dicano quando il grano saraceno fiorisce nel campo o il tiglio in giardino, sono la prima a sentirlo. Basta che mi
giunga un venticello da quella direzione. 'o perch9 far andare in collera >io3 .olti altri stanno peggio di me. 5 poi se
non altro le persone sane peccano molto facilmente invece perfino il peccato si allontanato da me. $lcuni giorni fa
padre $le+se6 il prete venuto a darmi la comunione e mi ha detto, -:u non hai niente da confessare, puoi forse
peccare nelle tue condizioni3-. .a io gli ho risposto, -5 i peccati della mente padre3-. -Be- ha detto lui ridendo
-quelli sono peccati veniali-.
15 io forse non pecco gravemente neanche con la mente2 prosegu8 =u+er!6a 1perch9 mi sono abituata a non
pensare e meglio ancora a non ricordare. Il tempo passa pi& in fretta2.
>evo ammettere che restai stupito.
1.a tu sei sempre sola soletta =u+er!6a come puoi evitare che ti vengano dei pensieri3 Oppure dormi tutto il
tempo32.
1Oh no padrone7 'on posso dormire sempre. $nche se non ho grandi dolori mi rode qualcosa dentro e anche
nelle ossa e non mi lascia dormire come si deve. 'o... me ne sto sdraiata tranquilla tranquilla e non penso% sento che
sono viva che respiro tutto qui. <uardo ascolto. =e api ronzano e sciamano nell!apiario un colombo tuba appollaiato
sul tetto una chioccia viene a beccare le briciole con i suoi pulcini un canarino o una farfalla volano qui vicino mi
piace molto. >ue anni fa persino le rondini facevano il nido li in quell!angolo e allevavano i loro piccoli. Come fu
divertente7 4na rondine arrivava in volo si stringeva al nido nutriva i piccoli e volava via. 4n istante dopo ne arrivava
un!altra a darle il cambio. $lle volte non entrava neanche volava accanto alla porticina aperta e i figlioletti si mettevano
tutti a pigolare e aprivano subito il beccuccio... =e ho aspettate anche l!anno dopo ma dicono che un cacciatore del
posto le abbia sparate con il fucile. $ che scopo3 4na rondine non pi& grande di un maggiolino... Come siete cattivi
voi cacciatori72.
1Io non sparo alle rondini2 mi affrettai a dire.
14n!altra volta2 continu0 =u+er!6a 1che risate7 5ntr0 qui una lepre di corsa proprio qui7 (orse era inseguita
dai cani ruzzola proprio qui dentro dalla porta7... /i accul0 qui vicino e stette l8 un bel pezzo arricciando il naso e
tirandosi i baffetti come un vero ufficiale7 5 mi guardava. (orse aveva capito che non potevo farle del male. $lla fine si
drizz0 saltell0 verso la porta sulla soglia si guard0 attorno e via7 5ra cosi divertente72.
=u+er!6a mi guard0... non era divertente3 Io risi per farla contenta. /i mordicchi0 le labbra secche.
1Be! d!inverno sto peggio perch9 scuro peccato accendere la candela e poi a che serve3 $nche se so
leggere e scrivere e ho sempre avuto la passione della lettura che cosa potrei leggere3 ?ui non ci sono libri e anche se
ci fossero come farei a tenerne uno in mano3 )adre $le+se6 mi aveva portato un calendario per distrarmi ma vedendo
che non lo usavo se l! ripreso. Comunque anche quando buio c! sempre qualcosa da ascoltare, il crepitio di una
candela o il raspare di un topo. $llora sto bene e non penso2.
1?ualche volta recito le preghiere2 prosegu8 =u+er!6a dopo aver riposato un po!. 1/olo che non ne conosco
molte di preghiere. 5 poi perch9 dovrei mettermi a scocciare >io3 Che cosa gli posso chiedere3 =o sa meglio di me ci0
di cui ho bisogno. .i ha dato una croce da portare vuol dire che mi ama. Cosi ci stato ordinato di intenderla. Becito il
)adre 'ostro l!$ve .aria la preghiera per tutti i sofferenti e me ne sto l8 sdraiata senza alcun pensiero. 5 va abbastanza
bene72.
)assarono un paio di minuti. 'on turbavo quel silenzio e me ne stavo immobile sullo stretto mastello che mi
faceva da sedile. =!immobilit crudele di pietra di quella disgraziata creatura vivente che mi giaceva dinanzi mi aveva
contagiato, era come se fossi impietrito anch!io.
1$scolta =u+er!6a2 presi a dire. 1$scolta la proposta che ti faccio. /e vuoi do disposizioni che ti portino
all!ospedale in un buon ospedale della citt3 Chiss forse l8 potranno guarirti3 In ogni caso non sarai sola...2.
=u+er!6a mosse le sopracciglia appena appena.
1Oh no padrone2 sussurr0 preoccupata 1non fatemi portare all!ospedale non mi toccate. )er me sarebbe solo
una sofferenza in pi&. 5 come potrebbero guarirmi3... 4na volta venuto qui un dottore voleva visitarmi. Io lo
supplicai, -'on toccatemi per l!amor del Cielo-. .acch97 Incominci0 a rigirarmi a tastarmi a stendermi braccia e
gambe e diceva, -=o faccio per la scienza sono uno che lavora uno studioso7 5 tu non puoi opporti a me perch9 grazie
alle mie pubblicazioni ho ricevuto l!ordine che porto al collo e mi do da fare per voi imbecilli7-. .i scroll0 da tutte le
parti mi disse il nome della malattia un nome difficile e poi se ne and0. 5 poi a me fecero male tutte le ossa per una
settimana intera. ;oi dite che sono sola sempre sola. 'o non sempre. ;engono a trovarmi. .e ne sto buona buona non
do fastidio. =e ragazze contadine fanno una capatina due chiacchiere% una pellegrina passa di qui si mette a parlare di
<erusalemme di Kiev delle citt sante. 5 poi io non soffro a stare sola. 5 persino meglio eh eh7... )adrone non mi
toccate non mi fate portare all!ospedale... ;i ringrazio siete buono ma non mi toccate tesoruccio caro2.
1Come vuoi tu come vuoi tu =u+er!6a. Io lo dicevo per il tuo bene...2.
1=o so padrone che lo dicevi per il mio bene. .a padrone caro chi pu0 aiutare un!altra persona3 Chi pu0
penetrare nella sua anima3 =!uomo si aiuta da solo7 5cco voi non ci crederete ma alle volte me ne sto sdraiata qui da
sola... come se non esistesse nessun altro al mondo a parte me. Come se vivessi soltanto io7 5 mi sembra di essere
illuminata... .i metto a meditare... persino sorprendente72.
1/u che cosa mediti in quei momenti =u+er!6a32.
1$nche questo non riesco a dirlo padrone non sono cose che si possano esprimere a parole. 5 poi si
dimenticano subito. 5 come se arrivasse una nuvoletta e la pioggia si riversasse su di me mi sento fresca bene e non
capisco cos! stato7 .i viene solo da pensare, se ci fossero delle persone accanto a me tutto questo non accadrebbe e
non sentirei nulla a parte la mia infelicit2.
=u+er!6a respir0 a fatica. Il petto non le ubbidiva al pari di tutte le altre parti del corpo.
1?uando vi guardo padrone2 disse riprendendo a parlare 1capisco che provate una gran pena per me. .a non
dovete dispiacervi troppo davvero7 5cco per esempio vi dir0 che alle volte... (orse ricorderete com!ero allegra un
tempo3 $vevo l!argento vivo addosso7... 5 sapete cosa3 $nche adesso canto delle canzoni2.
1Canzoni3... :u32.
1/8 canzoni canzoni antiche di girotondi natalizie tutte quelle che ci sono7 'e sapevo molte e non le ho
dimenticate. /olo le canzoni delle danze non canto pi&. 'on si adattano alla mia condizione di adesso2.
15 come le canti... tra te e te32.
1/ia tra me e me sia ad alta voce. Certo non posso alzare molto la voce per0 mi faccio sentire. 5cco vi ho
detto che viene a trovarmi una bambina. @ orfana e molto sveglia. 5 cos8 gliele ho insegnate ha gi imparato quattro
canzoni da me. 'on ci credete3 $spettate adesso vi...2.
=u+er!6a raccolse le forze... Il pensiero che quella creatura mezza morta si accingesse a cantare suscit0 in me
un orrore istintivo. .a prima che riuscissi ad aprire bocca nelle mie orecchie vibr0 una nota prolungata appena udibile
ma pura e decisa... segu8 una seconda nota e poi una terza. =u+er!6a cantava -'ei prati-. Cantava senza mutare
l!espressione del suo volto impietrito persino con lo sguardo fisso. .a com!era commovente il suono di quella povera
vocina stentata ondeggiante come un fil di fumo con quanto energia ella voleva infondere in quella voce tutta la sua
anima7... 'on provavo pi& orrore, una piet indicibile mi stringeva il cuore.
1Oh non ce la faccio72 disse lei all!improvviso 1mi mancano le forze... /ono stata molto felice di vedervi2.
Chiuse gli occhi.
)oggiai la mano sulle sue minuscole ditine fredde... .i guard0 e poi le sue palpebre scure orlate di ciglia
dorate come le statue antiche si riabbassarono. 4n istante dopo esse brillarono nella penombra... bagnate dalle lacrime.
Io non mi mossi come prima.
1Che bel tipo che sono2 disse =u+er!6a all!improvviso con forza inattesa e spalancando gli occhi cerc0 di
ricacciare una lacrima. 15 non mi vergogno3 Che cosa sto facendo3 'on mi succedeva da un pezzo... proprio dal giorno
in cui venne a trovarmi )ol6a+ov ;as6a la primavera scorsa. (in quando stette seduto a chiacchierare non successe
niente ma non appena se ne fu andato scoppiai a piangere cos8 sola soletta7 .a come pu0 essere3... 5videntemente ho
le lacrime in tasca. )adrone2 soggiunse =u+er!6a 1avete un fazzoletto... 'on abbiate ribrezzo asciugatemi le lacrime2.
.i affrettai a soddisfare la sua richiesta e le lasciai il fazzoletto. =ei sulle prime voleva rifiutare... come faceva
ad accettare un simile regalo3 Il fazzoletto era molto semplice ma bianco e pulito. )oi lo afferr0 con le deboli dita e non
le dischiuse pi&. Ormai abituato all!oscurit nella quale ci trovavamo entrambi potevo distinguere chiaramente i suoi
lineamenti potevo persino notare il leggero rossore che era affiorato attraverso il color bronzeo del viso potevo
scoprire in quel viso A o almeno cos8 mi parve A le tracce della sua bellezza di una volta.
15cco mi domandavate2 =u+er!6a inizi0 di nuovo a parlare 1se dormo. >ormo di rado ma faccio sempre dei
sogni bei sogni7 'on mi vedo mai malata, nei sogni sono sempre sana e giovane... =!unica cosa che mi dispiace e che
quando mi sveglio vorrei stiracchiarmi per benino e invece sono sempre come bloccata. 4na volta ho fatto un sogno
meraviglioso7 ;olete che ve lo racconti3 $scoltate allora. .i trovavo in un campo e intorno c!era la segale ma cos8 alta
matura come l!oro7... 4na cagnetta fulva cattiva voleva mordermi. 'elle mani avevo una falce ma non una semplice
falce da contadini ma una vera e propria falce di luna. 5 io dovevo falciare completamente la segale proprio con quella
falce di luna. /olo che il caldo mi spossava la falce di luna mi abbagliava e l!indolenza ebbe la meglio. :utti intorno
crescevano i fiordalisi grossi cos87 5 giravano tutti la testolina verso di me. 5 io pensai di raccoglierli. ;as6a aveva
promesso di venire e cos8 volevo prima intrecciarmi una ghirlanda a falciare la segale ci avrei pensato dopo.
Incomincio a raccogliere i fiordalisi ma quelli mi sfuggono dalle dita proprio cos87 5 non riesco a intrecciare la
ghirlanda. 'el frattempo sentivo che qualcuno si stava avvicinando e chiamava, =uEa7 =uEa7... $h che peccato7 'on ho
fatto in tempo7 'on fa niente al posto dei fiori mi metter0 in testa la falce di luna. .i metto in testa la falce di luna
proprio come un kokonik e splendevo tutta e illuminavo tutto il campo l intorno. <uardo e sulle cime delle spighe
vedo che qualcuno corre veloce verso di me solo che non era ;as6a ma Cristo in persona7 Come feci a riconoscere
Cristo questo poi non lo so non lo dipingono cos8 eppure era lui7 /enza barba alto giovane tutto in bianco A solo la
cintura era dorata A e mi protendeva la mano. -'on avere paura-A mi dice -sposa mia ornata seguimi% nel regno dei
cieli tu condurrai i girotondi e canterai le canzoni del paradiso-. Io mi attacco alla sua mano7 =a cagnetta stava vicino ai
miei piedi... ma a quel punto ci solleviamo7 =ui davanti... =e sue ali si spiegavano per tutto il cielo lunghe come quelle
dei gabbiani e io dietro di lui7 5 la cagnetta dovette lasciarmi andare. /olo allora capii che la cagnetta era la mia
malattia e che nel regno dei cieli non ci sar posto per lei2.
=u+er!6a tacque per un po!.
1Do fatto anche un altro sogno2 continu0 a raccontare 1ma forse era una visione non lo so neanche io. .i
sembrava di stare in questa stessa capannuccia e i miei defunti genitori venivano a trovarmi pap e mamma mi
facevano inchini profondi ma non dicevano nulla. Io domandavo, -)erch9 vi inchinate davanti a me pap mamma3- e
quelli mi rispondevano che siccome in questo mondo io sto soffrendo tanto non solo avevo alleggerito la mia anima
ma avevo tolto un gran peso dalla loro. ?uindi la loro vita nell!al di l era diventata molto pi& piacevole. -I tuoi peccati
li hai gi scontati adesso stai riscattando i nostri-. >etto questo i miei genitori si sono inchinati di nuovo e sono spariti,
si vedevano solo i muri. .i sono domandata a lungo che cosa mi fosse successo. =!ho raccontato persino al prete in
confessione. .a lui dice che non stata una visione perch9 le visioni le hanno solo i preti.
15d ecco un altro sogno che ho fatto2 continuava =u+er!6a. 1/tavo seduta sotto un citiso sulla strada maestra
tenevo in mano un bastone piallato una bisaccia sulle spalle e la testa avvolta in un fazzoletto come una pellegrina7 5
stavo andando lontano lontano in pellegrinaggio. 5 mi passavano accanto tutti i pellegrini che camminavano mogi
quasi controvoglia tutti nella stessa direzione avevano tutti la faccia triste ed erano molti simili l!uno all!altro. ;edo che
tra di loro si agita e si dimena una donna pi& alta degli altri di una testa intera e aveva un vestito particolare non
nostro non russo. 5 anche il suo viso era particolare un viso scarno severo. 5 tutti si allontanano al suo passaggio e
quella piomba all!improvviso dritto da me. /i ferma e mi guarda% i suoi occhi erano come quelli di un falco giallicci
grandi e luminosissimi. Io le domando, -Chi sei3-. 5 quella dice, -=a tua morte-. Invece di spaventarmi io tutta
contenta mi faccio la croce7 5 quella donna la mia morte mi dice, -.i dispiace =u+er!6a ma non posso prenderti con
me. $ddio7-. >io mio come diventai triste7... =e dico, -)rendimi matuka, cara prendimi7-. 5 la mia morte si gira
verso di me e comincia a rimproverarmi... Io capisco che sta fissando la mia ora ma in maniera poco chiara confusa...
>opo )etrov+i mi dice. $ questo punto mi sono svegliata. 5cco i sogni strani che faccio72.
=u+er!6a alz0 gli occhi al cielo... rimase pensierosa...
1Il guaio che mi capita di stare una settimana intera senza addormentarmi mai. =!anno scorso pass0 una
signora mi vide e mi diede una boccetta di una medicina contro l!insonnia mi disse di prenderne dieci gocce alla volta.
.i ha fatto molto bene dormivo solo che ho finito la boccetta da un pezzo... 'on sapete che medicina era e come si fa
a procurarsela32.
5videntemente quella signora di passaggio aveva dato l!oppio a =u+er!6a. =e promisi di procurargliene una
boccetta e ancora una volta non potei fare a meno di notare ad alta voce la sua pazienza.
15h padrone72 replic0 lei. 1.a che dite3 Che pazienza e pazienza. 5cco /imeone lo /tilita aveva una grande
pazienza, ha retto trent!anni su una colonna7 5 un santo chiese di essere sotterrato fino al petto e le formiche gli
rosicchiavano la faccia... 5 un uomo che aveva letto molto me ne ha raccontata un!altra, c!era un paese che fu
conquistato dagli agariani e questi torturavano e uccidevano tutti gli abitanti e per quanto facessero gli abitanti non
riuscivano a liberarsi in nessun modo. :ra quegli abitanti compare una santa pulzella% prende una spada enorme si
mette addosso una corazza pesante due pudy, combatte contro gli agariani e li ricaccia tutti al di l del mare. >opo averli
cacciati dice loro, -$desso bruciatemi perch9 ho fatto voto di morire al rogo per il mio popolo-. 5 gli agariani la
prendono e la bruciano e da quel momento il suo popolo fu libero per sempre7 ?uesta si che un!impresa7 .entre io
che faccio32.
.i meravigliai tra me e me fin dove e in che forma si fosse diffusa la leggenda di <iovanna d!$rco e dopo una
breve pausa domandai a =u+er!6a quanti anni avesse.
1;entotto... o ventinove... :renta non li ho compiuti. $ che serve contarli gli anni7 5cco che cosa vi dico...2.
=u+er!6a fece una tosse sorda mand0 un gemito...
1/tai parlando troppo2 le dissi 1ti pu0 far male2.
1@ vero2 sussurr0 lei con voce appena udibile 1finiamo qui la nostra conversazione sia quel che sia7 ?uando
ve ne sarete andato star0 zitta a volont. .a almeno mi sono sfogata...2.
)resi a congedarmi da lei le ribadii la promessa di mandarle la medicina le chiesi di pensarci su per benino e
dirmi se le occorresse qualcosa.
1'on mi occorre nulla sono soddisfatta di tutto grazie a >io2 rispose lei con grandissimo sforzo tutta
commossa. 1Che >io conceda a tutti la salute7 )adrone se voi poteste convincere vostra madre che i contadini qui sono
poveri se potesse diminuire anche di un po! il loro obrok( =a terra non basta non hanno altri poderi annessi...
)regherebbero >io per voi... $ me non serve nulla ho tutto ci0 che mi serve2.
=e detti la mia parola che avrei soddisfatto la sua richiesta feci per andare alla porta... ma lei mi trattenne
ancora.
1;i ricordate2 disse e un!espressione strana le balen0 negli occhi e sulle labbra 1che treccia che avevo3 ;i
ricordate3 5ra lunga sino al ginocchio7 /ono stata indecisa per molto tempo... Capelli cos87... .a come facevo a
pettinarli3 'elle mie condizioni7... Cos8 li ho tagliati... /8... .a scusate padrone... 'on posso pi&...2.
?uel giorno stesso prima di andare a caccia parlai di =u+er!6a con la guardia della fattoria. >a lui venni a
sapere che nel villaggio l!avevano soprannominata -Beliquia vivente- e che la poverina non recava mai alcun disturbo
da lei non si sentiva mai una lagnanza mai un lamento. 1'on chiede mai niente al contrario riconoscente per tutto.
4n cuorcontento proprio un cuorcontento bisogna dire cos8. >io l!ha colpita2 concluse la guardia 1dunque aveva
peccato ma questo non ci riguarda. ?uanto a condannarla no noi certo non la condanniamo. Che viva in grazia di
>io72.
$lcune settimane dopo venni a sapere che =u+er!6a era morta. =a morte dunque era venuta a prenderla... e
-dopo )etrov+i-. /i Bacconta che il giorno della sua morte avesse sentito suonare le campane per tutta la giornata
sebbene $le+seev+a disti pi& di cinque verste dalla chiesa e fosse un giorno non festivo. >el resto =u+er!6a diceva che
lo scampanio non proveniva dalla chiesa ma -dall!alto-. (orse non osava dire -dal cielo-.
CIGOLANO!
1/apete che vi dico32 esord8 5rmola6 entrando nell!isba dove avevo appena finito di pranzare e mi ero sdraiato
su una branda per riposarmi un po! dopo una caccia ai galli cedroni fruttuosa ma estenuante% eravamo nella seconda
decade di luglio e il caldo era terribile... 1sapete che vi dico, abbiamo finito tutti i pallini2.
Balzai su dalla branda.
1$bbiamo finito i pallini7 Come pu0 essere3 'e avremo presi metti una trentina di libbre dal villaggio7 4n
sacco intero72.
1)roprio cos87 5d era un bel sacco grosso sarebbe bastato per due settimane. .a chiss7 (orse c!era uno
strappo certo s8 che non abbiamo pi& pallini... ne saranno rimasti a sufficienza per dieci cariche2.
1Che facciamo allora3 I posti migliori devono ancora venire per domani ci avevano promesso sei nidiate...2.
1.andatemi a :ula. 'on lontano da qui, in tutto quarantacinque verste. Ci arrivo in un batter d!occhio e vi
porto i pallini un intero pud se volete2.
1.a quando partiresti32.
1$nche adesso. )erch9 indugiare3 /olo che dobbiamo noleggiare dei cavalli2.
1Come noleggiare dei cavalli7 5 i nostri allora32.
1'on posso andarci con i nostri. Il timoniere si azzoppato... un guaio72.
15 da quando32.
1?ualche giorno fa il cocchiere lo aveva portato a ferrare. 5 lo ha ferrato. (orse il fabbro non era bravo.
$desso non pu0 nemmeno poggiare il piede. =a zampa anteriore. =a tiene cos8... come un cane2.
1$llora3 =o avete almeno sferrato32.
1'o non lo abbiamo sferrato ma bisogna assolutamente farlo. <li hanno ficcato un chiodo intero nella carne2.
.i feci chiamare il cocchiere. Bisult0 che 5rmola6 aveva detto il vero, il timoniere non poteva davvero
poggiare la zampa per terra. >etti immediatamente disposizioni che lo sferrassero e lo mettessero sull!argilla umida.
1$llora3 Ordinate di noleggiare i cavalli per :ula32 insist9 5rmola6.
1)otremo pure trovare dei cavalli in questo buco32 esclamai involontariamente stizzito...
Il villaggio in cui ci trovavamo era isolato abbandonato tutti gli abitanti sembravano dei poveracci% con
difficolt avevamo trovato un!isba certo non linda ma almeno un po! spaziosa.
1@ possibile2 rispose 5rmola6 imperturbabile come sempre. 1$vete detto bene di questo villaggio eppure qui
viveva un contadino. Intelligentissimo7 Bicco7 $veva nove cavalli. $desso lui morto e il suo figlio maggiore comanda
tutti. @ un imbecille matricolato ma non ancora riuscito a sperperare i beni del padre. Chiederemo a lui i cavalli. /e
volete ve lo porto. I suoi fratelli si dice sono dei dritti... eppure lui che comanda2.
15 perch932.
1)erch9 il maggiore7 5 i pi& giovani devono ubbidire72. $ questo punto 5rmola6 se ne usc8 con
un!espressione colorita e indecente sui fratelli minori in generale. 1;e lo porto. @ un semplicione. Con lui come si fa a
non intendersi32.
.entre 5rmola6 si recava dal -semplicione- io pensai che andare io stesso a :ula sarebbe stato meglio. In
primo luogo ammaestrato dall!esperienza mi fidavo poco di 5rmola6 una volta lo avevo mandato in citt a fare spese
lui aveva promesso di sbrigare tutte le commissioni in un giorno solo e invece spar8 per un!intera settimana si bevve
tutti i soldi e torn0 a piedi mentre era partito in calesse. In secondo luogo a :ula conoscevo un mercante di cavalli dal
quale avrei potuto comprare un cavallo al posto del timoniere azzoppato.
1@ deciso72 pensai. 1Ci vado io potr0 dormire anche durante il viaggio tanto il tarantas ' comodo2.
1;e l!ho portato72 esclam0 un quarto d!ora dopo 5rmola6 irrompendo nell!isba. =o seguiva un contadino
robusto in camicia bianca pantaloni azzurri e lapti, biondiccio miope con il pizzo rossiccio un lungo naso gonfio e la
bocca spalancata. $veva proprio l!aria di un -semplicione-.
15cco qui2 disse 5rmola6 1ha i cavalli ed d!accordo2.
1Cio dunque io...2 inizi0 a dire il contadino con voce un po! rauca e inceppandosi scuotendo i radi capelli e
tormentando l!orlo del berretto con le dita. 1Io dunque...2.
1Come ti chiami32 domandai.
Il contadino abbass0 il capo come se ci stesse a pensare.
1Come mi chiamo io32.
1/8 qual il tuo nome32.
1Il mio nome (ilofe62.
1$llora la faccenda questa fratello (ilofe6, ho sentito che hai dei cavalli. )ortamene tre e noi li attaccheremo
al tarantas, A il mio leggero A e tu mi accompagnerai a :ula. @ una notte di luna fresca e luminosa. =a strada da voi
com!32.
1=a strada3 'on c! male. Ci saranno solo una ventina di verste sino alla strada maestra. C! solo un punto...
brutto per il resto va bene2.
1Com! questo punto brutto32.
1Bisogna guadare un fiumicello2.
1)erch9 ci andate voi stesso a :ula32 s!inform0 5rmola6.
1/8 ci vado io2.
1$h72 comment0 il mio servo fedele e scosse la testa. 1$h72 ripet9 sput0 e usc8.
Il viaggio a :ula evidentemente non presentava pi& alcuna attrattiva per lui era diventato una faccenda vacua e
priva di interesse.
1Conosci bene la strada32 domandai a (ilofe6.
1Come no3 /olo che cio non posso... come volete... perch9 cos8 all!improvviso...2.
Bisult0 che 5rmola6 nel prendere accordi con (ilofe6 gli aveva dichiarato per convincerlo che a lui imbecille
lo avrebbero pagato... e basta7 (ilofe6 anche se era un imbecille secondo quanto aveva detto 5rmola6 non si accontent0
di una semplice dichiarazione. .i chiese cinquanta rubli in banconote una cifra spropositata% io gli proposi dieci rubli
un prezzo basso. Cominciammo a contrattare (ilofe6 dapprima fece resistenza poi inizi0 a cedere ma con lentezza.
5rmola6 entrato un minutino prese ad assicurarmi che -quell!imbecille- "-evidentemente ci ha preso gusto alla parola7-
A comment0 (ilofe6 a mezzavoce# 1quell!imbecille non sa per niente far di conto2 e al proposito mi ricord0 che una
ventina di anni addietro la locanda costruita da mia madre in un punto trafficato all!incrocio di due strade maestre era
andata in rovina per il fatto che il vecchio servo preposto all!amministrazione non sapeva proprio contare i soldi e li
valutava per la quantit cio per esempio dava un pezzo da venticinque copeche di argento contro sei monete di rame
da cinque copeche e diceva pure un sacco di parolacce.
15hi tu (ilofe6 sei proprio un (ilofe672 lo canzon0 infine 5rmola6 e andandosene sbatt9 la porta arrabbiato.
(ilofe6 non replic0 nulla come consapevole del fatto che chiamarsi (ilofe6 non era poi del tutto conveniente e
che un nome simile lo si poteva persino rinfacciare a una persona anche se in questo caso era colpevole il pope che al
battesimo non aveva fatto il suo dovere sino in fondo.
$lla fine comunque ci accordammo su venti rubli.
$nd0 a prendere i cavalli e dopo un!ora me ne port0 addirittura cinque fra i quali scegliere. I cavalli risultarono
in ordine anche se avevano le criniere e le code arruffate e la pancia grossa e tirata come un tamburo. (ilofe6 era arrivato
in compagnia di due dei suoi fratelli completamente diversi da lui. )iccoli occhi neri naso affilato davano proprio
l!impressione di essere 1in gamba2 parlavano molto e in fretta -borbottavano- come disse 5rmola6 ma si
sottomettevano al maggiore.
:irarono fuori dalla tettoia il tarantas e trafficarono per un!ora e mezza con il carro e i cavalli% ora allentavano
le tirelle di corda ora le stringevano strette strette. 5ntrambi i fratelli volevano assolutamente attaccare al timone il
-leardo- in quanto -quello s8 che poteva fare la discesa- ma (ilofe6 decise, l!arruffato7 Cosi al timone fu attaccato quello
arruffato.
Biempirono il tarantas di fieno ficcarono sotto il sedile il collare del timoniere azzoppato nel caso dovesse
servire per il cavallo da comprare a :ula... (ilofe6 che nel frattempo era riuscito a fare un salto a casa e a ritornare con
una lunga palandrana bianca del padre un alto cappello a cono e gli stivali unti sal8 solennemente a cassetta. .ontai
anch!io e guardai l!orologio, le dieci e un quarto. 5rmola6 non mi salut0 neppure era indaffarato a picchiare la sua
;alet+a% (ilofe6 tir0 le briglie grid0 con voce fina fina, 1/u piccini72 i suoi fratelli accorsero uno da una parte uno
dall!altra e frustarono i bilancini sotto la pancia il tarantas si mosse varc0 il cancello e si immise nella strada
l!arruffato cerc0 di tornare nella sua stalla ma (ilofe6 lo fece ragionare con alcuni colpi di frusta. >opo un po! eravamo
gi usciti dal villaggio e procedevamo per una strada abbastanza regolare tra due file compatte di noccioli.
=a notte era tranquilla splendida ideale per viaggiare. Il vento ora stormiva fra i cespugli cullando i rami ora
cessava del tutto% in cielo si intravedevano qua e l immobili nubi argentee% la luna era alta e illuminava chiaramente il
circondario. .i distesi sul fieno e stavo gi per addormentarmi... quando mi ricordai del -brutto punto- e mi risvegliai.
1$llora (ilofe63 Ci vuole molto per il guado32.
1(ino al guado3 /aranno otto verste2.
1Otto verste2 pensai. 1'on arriveremo prima di un!ora. )er ora posso schiacciare un pisolino2.
1(ilofe6 conosci bene la strada32 gli domandai di nuovo.
1Come no7 'on la prima volta che vado...2.
$ggiunse qualche altra cosa ma non lo ascoltavo pi&. >ormivo.
G G G
.i svegliai non perch9 mi fossi prefisso di destarmi esattamente dopo un!ora come spesso accade ma perch9
udii uno strano anche se debole gorgoglio proprio sotto il mio orecchio. /ollevai la testa...
Che stranezza era mai quella3 <iacevo come prima nel tarantas, ma intorno al tarantas - e a mezzo arin, non
di pi& dalla sua sponda A una distesa d!acqua illuminata dalla luna si frangeva e tremolava con increspature lievi e fitte.
<uardo avanti, a cassetta con il capo abbassato e la spalla curva sedeva come impietrito (ilofe6 e un po! pi& in la
sull!acqua sciabordante spuntavano la linea curva dell!arco delle stanghe la testa e le groppe dei cavalli. 5 tutto era cos8
immobile silenzioso come in un regno incantato in un sogno in un sogno fiabesco... Che storia era mai questa3 <uardo
indietro da sotto il mantice del tarantas... Ci troviamo nel bel mezzo del fiume... a una trentina di passi dalla riva7
1(ilofe672 esclamai io.
1Che c!32 replic0 quello.
1Come che c!3 >ove ci troviamo di grazia32.
1'el fiume2.
1=o vedo che siamo nel fiume. .a stiamo anche per annegare. @ cos8 che passi il guado3 5h3 .a tu dormi
(ilofe67 Bispondimi allora72.
1$bbiamo sbagliato un pochino2 disse il mio cocchiere 1l!abbiamo presa troppo da un lato e adesso ci tocca
aspettare72.
1Come ci tocca aspettare7 Che cosa dobbiamo aspettare32.
1Che l!arruffato qui si orienti, l dove si girer lui quella sar la nostra direzione2.
.i drizzai sul fieno. =a testa del timoniere era immobile sull!acqua. $l chiarore della luna si vedeva solo che
l!animale muoveva appena appena un orecchio ora indietro ora avanti.
1.a anche il tuo arruffato sta dormendo72.
1'o2 obiett0 (ilofe6 1adesso sta annusando l!acqua2.
:utto tacque di nuovo soltanto l!acqua sciabordava debolmente come prima. .i impietrii anch!io.
=a luce della luna la notte il fiume e noi nel fiume... 1Cos! questo rumore32 domandai a (ilofe6.
1?uesto3 /ono le anatre nel canneto... oppure i serpenti2.
$ll!improvviso il timoniere scroll0 la testa rizz0 le orecchie sbuff0 e cominci0 a muoversi.
1DiAhiAhiAhi72 grid0 all!improvviso (ilofe6 a squarciagola si drizz0 e agit0 la frusta. Il tarantas si mosse
subito si lanci0 in avanti di taglio rispetto alla corrente del fiume e avanz0 traballando e dondolando... /ulle prime mi
sembr0 che stesse affondando sempre pi& gi& ma dopo due o tre spinte e tuffi la distesa dell!acqua sembr0 abbassarsi
all!improvviso... /i abbassava gradualmente mentre il tarantas emergeva dall!acqua A ecco che si vedevano le ruote le
code dei cavalli ed ecco che sollevando spruzzi luminosi e abbondanti che a fasci di diamanti no non di diamanti ma
di zaffiri si propagavano al riflesso opaco della luna i cavalli ci trassero tutti insieme felicemente sulla riva sabbiosa e
intrapresero la strada in salita avanzando con le loro zampe lucide e bagnate.
15cco2 mi venne in mente 1adesso (ilofe6 dir, -;isto che avevo ragione3- o qualcosa del genere2. .a
quello non disse nulla. )ertanto neanche io ritenni il caso di rimproverarlo per la distrazione e sdraiatomi nuovamente
sul fieno feci un nuovo tentativo di riaddormentarmi.
G G G
.a non ci riuscii non perch9 non mi fossi stancato a caccia n9 perch9 l!agitazione mi avesse fatto passare il
sonno ma per la bellezza dei posti che stavamo attraversando. 5rano prati immensi vasti irrigui e erbosi con una
miriade di radure laghetti fiumicelli insenature cinti da saliceti e giuncaie luoghi autenticamente russi amati dalla
gente russa simili a quelli in cui viaggiavano gli eroi delle nostre byliny antiche a caccia di cigni bianchi e anatre grigie.
=a strada si svolgeva come un nastro gialliccio i cavalli trottavano dolcemente A io non riuscivo a chiudere gli occhi
ammiravo7 5 tutto il panorama ci scorreva accanto illuminato dalla benevola luce della luna. $nche (ilofe6 ne fu
affascinato.
1?uesti da noi si chiamano i prati di /an <iorgio2 mi disse. 15 dopo di questi vengono i prati
;eli+o+n6aes+ie non ci sono altri prati pari a quelli in tutta la Bussia... Com! bello72. Il timoniere sbuff0 e trasal8...
1Che >io sia con te7...2 disse (ilofe6 solennemente e a mezza voce. 1Com! bello72 ripet9 e sospir0 e poi si schiar8 a
lungo la voce. 1:ra un po! cominceranno le falciature e qui ne ammasseranno a caterve di quel fieno7 'elle insenature ci
sono molti pesci. /cardole grosse cos872 soggiunse cantilenando. 1Insomma, qui non si dovrebbe morire2.
$ll!improvviso alz0 la mano.
15hi7 <uardate l87 /u quel lago... un airone quello3 .a che fa pesca anche di notte3 .acch97 @ un ramo non
un airone. Che abbaglio7 =a luna inganna2.
Cos8 procedevamo procedevamo... I prati finirono comparvero i boschetti i campi arati% balenarono due o tre
fuocherelli di un villaggetto alla strada maestra mancavano solo cinque verste circa. .i addormentai.
$ncora una volta non mi svegliai spontaneamente, fu la voce di (ilofe6 a destarmi.
1)adrone... ehi padrone72
.i sollevai. Il tarantas si trovava in un punto pianeggiante proprio al centro della strada maestra% girato verso
di me e con gli occhi spalancati "rimasi persino meravigliato perch9 non credevo che avesse gli occhi cos8 grandi#
(ilofe6 sussurr0 in tono significativo e misterioso,
1Cigolano7.. Cigolano72.
1Che stai dicendo32.
1>ico che cigolano delle ruote7 )iegatevi e restate in ascolto. /entite32.
/porsi la testa fuori dal tarantas, trattenni il respiro e davvero sentii in un punto lontano lontano dietro di noi
un cigolio debole e intermittente come di ruote in movimento.
1/entite32 ripet9 (ilofe6.
1/i2 risposi. 15 una carrozza2.
1.a non sentite3... 5cco i sonagli... il fischio pure... /entite3 :oglietevi il berretto... sentirete meglio2.
'on mi tolsi il berretto ma tesi l!orecchio.
1/8 pu0 essere. .a che cos!32.
(ilofe6 si volt0 dalla parte dei cavalli.
1@ un carro in viaggio... vuoto con le ruote ferrate2 rispose lui e prese le redini. 1/ono malviventi quelli che
arrivano padrone qui nei dintorni di :ula ne combinano delle belle...2.
1Che sciocchezze7 Come fai a dire con certezza che sono malviventi32.
1.a cos8. Con i sonagli... con il carro vuoto. Chi pu0 essere32.
15 ci vuole ancora molto per arrivare a :ula32.
14na quindicina di verste e qui intorno non abita nessuno2.
1$llora vai pi& in fretta non c! tempo da perdere2.
(ilofe6 agit0 il frustino e il tarantas si rimise in moto.
G G G
/ebbene non credessi a (ilofe6 non riuscii lo stesso ad addormentarmi. 5 se avesse ragione lui3 4na spiacevole
sensazione mi turb0. .i misi a sedere "fino a quel momento ero stato coricato# e incominciai a guardarmi intorno.
.entre dormivo era calata una nebbiolina sottile non sulla terra ma nel cielo e la luna vi era sospesa come una macchia
bianchiccia avvolta nel fumo. 5ra tutto pi& offuscato e confuso solo verso il basso si vedeva pi& nitidamente. 5ravamo
circondati da luoghi piatti tetri, campi e ancora campi qui e l delle macchie di arbusti burroni e ancora campi e
soprattutto maggesi con erbacce rade. :utto brullo... morto7 'eanche l!urlo di una quaglia si sentiva.
Ci eravamo rimessi in viaggio da mezz!ora. (ilofe6 di tanto in tanto agitava la frusta e schioccava le labbra ma
n9 lui n9 io dicevamo una parola. 5ravamo giunti su un colle... (ilofe6 ferm0 i cavalli e disse in fretta,
1Cigolano... cigolanoAo padrone72.
Io mi sporsi nuovamente dal tarantas, ma sarei anche potuto rimanere sotto la copertura del mantice tanto era
nitido quel suono sebbene fosse ancora lontano. <iunsero alle mie orecchie il cigolio delle ruote di una carrozza un
fischio umano lo scampanellio di sonagli e persino uno scalpitio di cavalli% sentii addirittura ridere e cantare. Il vento
vero era a favore ma non c!era dubbio che gli sconosciuti viaggiatori si fossero avvicinati di un!intera versta forse
anche di due.
Ci scambiammo uno sguardo con (ilofe6 lui si calc0 il berretto sulla fronte si chin0 sulle briglie e si mise a
frustare i cavalli. ?uelli partirono al galoppo ma non ressero a lungo e passarono al trotto. (ilofe6 continuava a frustarli.
Bisognava pur guadagnare terreno7
'on riuscivo a spiegarmi come mai mentre prima non avevo condiviso i sospetti di (ilofe6 questa volta
all!improvviso mi fossi convinto che fossero proprio dei malviventi a seguirci... $vevo sentito gli stessi rumori di prima,
gli stessi sonagli lo stesso cigolio di una carrozza senza carico gli stessi fischi lo stesso confuso baccano... 5ppure
adesso non avevo pi& dubbi, (ilofe6 aveva ragione7
)assarono ancora una ventina di minuti... 5 verso la fine di quel lasso di tempo insieme al rumore e al fracasso
della nostra carrozza sentivamo quell!altro rumore quell!altro fracasso...
1(ermati (ilofe62 dissi 1tanto lo stesso72.
(ilofe6 fren0 impaurito. I cavalli si fermarono di botto quasi rallegrati dall!occasione di riposarsi.
.isericordia7 I sonagli scampanellavano proprio alle nostre spalle il carro rimbombava le persone
fischiavano gridavano cantavano i cavalli sbuffavano e scalpitavano...
Ci avevano raggiunti7
1Che diAsgraAzia72 sillab0 a mezza voce (ilofe6 e schioccando le labbra perplesso incominci0 a incitare i
cavalli. .a in quello stesso istante si ud8 come uno schianto un ruglio un fragore e un grosso carro malandato tirato da
tre cavalli sfiancati ci sorpass0 bruscamente come un turbine sfrecci0 davanti a noi e si mise al passo sbarrandoci la
strada.
1)roprio alla maniera dei briganti2 sussurr0 (ilofe6.
>evo confessare che sentii un tonfo al cuore... .i sforzai di distinguere qualcosa nella semioscurit della luce
lunare densa di fumi. 'el carro davanti a noi ci saranno stati una mezza dozzina di uomini alcuni seduti altri sdraiati in
camicia con i caffettani sbottonati due di loro erano senza berretto% gambe robuste calzate da stivali si dimenavano
sporgendo dalla sponda braccia si alzavano e si abbassavano a casaccio... corpi sobbalzavano... =a faccenda era chiara,
erano ubriachi. $lcuni sbraitavano cos8 senza motivo uno fischiava con un suono penetrante e sonoro un altro
bestemmiava a cassetta sedeva una specie di gigante in pellicciotto che guidava il carro. )rocedevano al passo senza
prestare attenzione a noi.
Che fare3 =i seguimmo anche noi al passo... giocoforza.
Continuammo cos8 per un quarto di versta. =!attesa era tormentosa... /alvarci difenderci... neanche a pensarci7
=oro erano in sei e io non avevo nemmeno un bastone7 (are dietroAfront3 Ci avrebbero raggiunto subito. .i sovvennero
i versi di u+ovs+i6 "quando parla dell!assassinio del maresciallo Kamens+i6#,
=a scure abietta del masnadiere...
Oppure ti soffocano con una sudicia corda... e gi& in un fosso... e l rantoli e ti dibatti come una lepre al
laccio...
$h che brutta situazione7
'el frattempo quelli continuavano ad andare al passo e non prestavano attenzione a noi.
1(ilofe62 sussurrai 1prova un po! ad andare sulla destra cerca di sorpassarli2.
(ilofe6 ci prov0 si mise un po! a destra... e pure quelli si misero subito a destra... era impossibile passare.
(ilofe6 fece un altro tentativo, si spost0 a sinistra... .a anche quella volta non gli permisero di superare il
carro. /coppiarono persino a ridere. ?uindi non volevano farci passare.
1/ono proprio dei briganti2 mi sussurr0 (ilofe6 sopra la spalla. 1.a che aspettano32 domandai sussurrando
anch!io.
1=8 pi& avanti in quell!avvallamento c! un ponticello che passa sopra un fiumiciattolo... =8 ci fermeranno7
(anno sempre cos8... accanto ai ponti. =a nostra situazione chiara72 aggiunse sospirando 1sar difficile che ci lascino
andare vivi quello che conta per loro farla finita. .i dispiace solo che i miei cavalli andranno perduti e non resteranno
ai miei fratelli2.
$vrei dovuto meravigliarmi che (ilofe6 in un momento simile si preoccupasse dei suoi cavalli ma devo dire
che non avevo proprio testa per lui... 15 se ci ammazzano32 tornavo a ripetermi mentalmente. 15 perch93 >ar0 loro
tutto quello che ho2.
5 il ponticello si faceva sempre pi& vicino pi& visibile.
$ll!improvviso si ud8 un brusco urlo di incitamento i cavalli del carro davanti a noi si impennarono partirono
al galoppo e raggiunto il ponticello si fermarono di botto vicino al ciglio della strada. .i sentii mancare.
1Oh fratello (ilofe62 dissi io 1stiamo per morire. )erdonami se ti ho condotto alla morte2.
1Che colpa hai tu padrone3 'on si scansa il proprio destino7 $rruffato cavalluccio mio fedele2 (ilofe6 si
rivolse al timoniere 1vai avanti fratello7 Bendimi questo ultimo servizio7 :utti insieme... Che >io ci benedica72.
5 mand0 al trotto i suoi cavalli.
Ci avvicinavamo al ponticello a quel carro immobile minaccioso... che ora se ne stava silenzioso quasi a farlo
apposta. Cos8 si calma il luccio l!avvoltoio ogni predatore all!avvicinarsi della preda. 5cco che raggiungemmo il
carro... ad un tratto il gigante in pellicciotto balz0 gi& dal carro e venne dritto verso di noi7
Il gigante non disse nulla a (ilofe6 ma questi tir0 da solo le briglie... Il tarantas si ferm0.
Il gigante poggi0 entrambi le mani sullo sportello e chinata in avanti la testa ricciuta e sorridendo disse con
voce bassa regolare e con una parlata da operaio di fabbrica,
15gregio signore siamo di ritorno da un rispettabile banchetto da una festa di nozze cio abbiamo fatto
sposare uno dei nostri giovanotti l!abbiamo proprio messo a letto i nostri ragazzi sono tutti giovani tutti spavaldi
abbiamo bevuto molto e non abbiamo di che farci passare la sbornia non sareste cos8 buono da darci qualche soldino
anche piccolo piccolo perch9 ciascuno di noi si beva il suo mezzo boccale3 Berremmo alla vostra salute ricorderemmo
vostra eccellenza ma se non sarete buono con noi vi preghiamo di non prenderla a male poi72.
1?uesta cos!32 pensai. 14na presa in giro3... 4no scherzo32.
Il gigante continuava a stare a capo chino. In quell!istante la luna usc8 dalla nebbia e gli illumin0 il volto. ?uel
volto sorrideva con gli occhi e con le labbra. 5 non aveva affatto un!espressione minacciosa... ma era come un po!
guardingo... e i denti erano cos8 bianchi e grandi...
1Io volentieri... prendete...2 dissi io in fretta e estratto il borsellino dalla tasca ne presi due rubli d!argento a
quel tempo in Bussia circolavano ancora i soldi d!argento. 15cco spero che sia sufficiente2.
1.olto obbligati72 grid0 il gigante alla maniera militare e le sue dita robuste mi carpirono in un batter
d!occhio non tutto il borsellino ma soltanto quei due rubli. 1.olto obbligati72. /croll0 i capelli e corse alla carrozza.
1Bagazzi72 grid0 1quel signore in viaggio ci ha donato due rubli d!argento72. /i misero a strepitare tutti
insieme... Il gigante balz0 a cassetta...
1Buon proseguimento72.
5 via di gran carriera I cavalli partirono al galoppo il carro romb0 in salita balen0 ancora una volta sulla linea
scura che separava la terra dal cielo affond0 e scomparve.
>opo un po! non si udivano n9 il cigolio delle ruote n9 lo scampanellio dei sonagli...
/i fece un silenzio di morte.
G G G
(ilofe6 e io non ci riprendemmo subito.
1$ccidenti che burlone72 disse lui infine e levatosi il berretto inizi0 a segnarsi. 1)roprio un burlone2
soggiunse e si rivolse verso di me tutto contento. 1.a deve essere un brav!uomo proprio cos8. OhAohAoh piccini7
<iratevi7 /iete sani e salvi7 /iamo tutti sani e salvi7 5ppure non ci faceva passare era lui che guidava i cavalli. .a che
burlone di ragazzo. Oh oh oh7 $ndate con >io72.
:acevo ma cominciavo a sentirmi meglio. 1/iamo sani e salvi72 ripetevo fra me e me e mi coricai sul fieno.
1Ce la siamo cavata con poco72.
)rovai persino imbarazzo ad aver ricordato quel verso di u+ovs+i6.
$ll!improvviso mi venne un!idea. 1(ilofe672.
1Che volete32.
1/ei sposato32.
1/8 sono sposato2.
15 hai figli32.
1Do figli2.
1Come mai non hai pensato a loro3 :emevi per i cavalli e non per tua moglie e per i figli32.
15 che cosa dovevo temere3 .ica cascavano loro nelle mani dei ladri. .a io li penso sempre anche adesso...
ecco2. (ilofe6 tacque per un po!. 1(orse... proprio grazie a loro il /ignore ha avuto piet di noi2.
1.a quelli non erano briganti vero32.
1Come facciamo a saperlo3 .ica si pu0 entrare nell!anima di un altro. 'ell!anima altrui buio pesto. .entre
con >io si sta sempre meglio. 'o... la mia famiglia sempre... OhAohAoh piccini andate con >io72.
5ra quasi l!alba quando giungemmo dalle parti di :ula. <iacevo in un dormiveglia...
1)adrone2 mi disse a un tratto (ilofe6 1guardate l8 sono all!osteria... il loro carro2.
/ollevai la testa... erano proprio loro, era il loro carro i loro cavalli. /ulla soglia del locale s!affacci0 ad un
tratto il gigante in pellicciotto di nostra conoscenza.
1/ignore72 esclam0 agitando il berretto 1stiamo bevendo i vostri soldini7 Che c! cocchiere32 soggiunse
indicando con la testa (ilofe6. 1Dai avuto una bella paura eh32.
1@ proprio un tipo allegro2 osserv0 (ilofe6 dopo essersi allontanato di una quarantina di metri dall!osteria.
(inalmente arrivammo a :ula comprai i pallini e gi che eravamo l8 anche t e vino presi persino un cavallo
dal sensale. $ mezzogiorno ripartimmo. )assando per il punto dove avevamo sentito per la prima volta il cigolio del
carro dietro di noi. (ilofe6 che dopo aver alzato il gomito a :ula era diventato estremamente loquace A mi raccontava
persino delle favole A quando passammo per quel punto scoppi0 improvvisamente a ridere.
1)adrone ricordi che ti ripetevo, cigolano... cigolano... cigolano32.
(ece alcune volte il gesto di dare una sventola... =a parola -cigolano- adesso gli sembrava molto divertente.
?uella sera stessa tornammo al villaggio.
Baccontai a 5rmola6 quello che ci era accaduto. >al momento che egli era sobrio non dimostr0 alcuna
comprensione e si limit0 a commentare con un -mah- credo che neanche lui sapesse se in segno di consenso o di
rimprovero. .a un paio di giorni pi& tardi mi comunic0 con soddisfazione che quella stessa notte in cui eravamo partiti
per :ula su quella stessa strada avevano derubato e ucciso un mercante. /ulle prime non credetti a quella notizia ma
poi dovetti farlo me la conferm0 il commissario che era accorso l8 per le indagini. 5ra da quella -festa di nozze- che
tornava la nostra allegra combriccola3 5ra quello il -giovanotto- che avevano messo a letto come aveva detto quel
giganteAburlone3 .i trattenni nel villaggio di (ilofe6 ancora cinque giorni. Ogni volta che mi capitava di incontrarlo gli
dicevo, 1Cigolano eh32.
14n tipo allegro72 mi rispondeva ogni volta e lui stesso scoppiava a ridere.
IL BOSCO E LA STEPPA
...5 piano piano cominciava a sentire il richiamo
della campagna del giardino scuro
dove i tigli sono cos8 enormi cos8 ombrosi
e i mughetti cos8 innocentemente odorosi
dove i citisi tondi s!inchinano in fila oltre
l!argine sull!acqua
dove la pingue quercia cresce sul pingue campo
dove odora di canapa e ortica...
=aggi& laggi& nei campi sconfinati
dove la terra nera come velluto
dove la segale dovunque guardiate
fluttua placida in morbide onde
e un pesante raggio giallo cade
dalle nuvole diafane bianche tonde%
l8 si sta bene...
:ratto da un poema dato alle fiamme.
?uesti miei appunti avranno probabilmente gi annoiato il lettore mi affretto a tranquillizzarlo con la promessa
che mi limiter0 ai brani gi pubblicati ma nel congedarmi da lui non posso fare a meno di dire ancora due parole sulla
caccia.
=a caccia con il cane e il fucile bellissima di per s9 Hr sic-, come dicevano un tempo% ma supponiamo che
non siate cacciatori nati certo amerete anche voi la natura e la libert quindi non potete non invidiare quelli come noi...
$scoltate.
/apete per esempio il piacere che si prova a partire per la caccia in primavera prima dell!alba3 4scite sul
terrazzino d!ingresso... 'el cielo grigio scuro le stelle palpitano qui e l un venticello umido vi investe di tanto in tanto
come un!onda leggera si sente il bisbiglio timido e confuso della notte gli alberi stormiscono debolmente inondati di
ombra. /tendono un tappeto sul carro sistemano ai vostri piedi la cassetta con il samovar. I bilancini si rannicchiano
sbuffano e muovono le zampe con eleganza% una coppia di oche bianche appena svegliate attraversano lentamente la
strada in silenzio. 'el giardino dietro la siepe il guardiano russa placido% ogni suono sembra permanere nell!aria
immobile senza affievolire. 5cco siamo sul carro i cavalli si muovono di colpo il carro cigola rumorosamente... /iete
in cammino passate accanto alla chiesa scendete a destra attraversate la diga... =o stagno comincia appena a mandare
vapori. $vete un po! freddo e vi coprite la faccia con il bavero del cappotto% sonnecchiate. I cavalli diguazzano
rumorosamente gli zoccoli nelle pozzanghere il cocchiere fischietta. $vete gi percorso all!incirca quattro verste...
l!orizzonte si imporpora sulle betulle si svegliano e svolazzano goffamente le cornacchie i passeri cinguettano vicino
alle biche scure. =!aria si illumina si vede meglio la strada il cielo si schiarisce le nuvolette biancheggiano i campi
verdeggiano. 'elle isbe arde il fuocherello rosso delle luiny, dietro gli usci si odono voci assonnate. 'el frattempo si
incendia l!alba ecco che strisce dorate si allungano per il cielo dai burroni salgono cumuli di vapore le allodole
cantano sonore il vento della notte cessato e il sole purpureo emerge placido. =a luce si diffonde a fiotti il cuore
palpita come un uccello che dibatte le ali. @ tutto fresco allegro dolce7 Ora si riesce a vedere lontano tutt!intorno. 5cco
un villaggio dietro al boschetto eccone un altro un po! pi& in l con una chiesa bianca ecco il boschetto di betulle sulla
collina l8 dietro c! la palude alla quale siete diretti... )i& veloci cavalli pi& veloci7 /u al trotto7... .ancano tre verste
non di pi&. Il sole si leva rapidamente il cielo limpido... /ar una splendida giornata. 4n gregge si allunga dal
villaggio nella vostra direzione. /iete arrivati in cima alla collina... Che vista7 )er una decina di verste serpeggia il
fiume che balugina azzurro attraverso la nebbia oltre il fiume si stendono prati verde pallido oltre i prati si levano i
pendii delle colline in lontananza le pavoncelle svolazzano gracchianti sulla palude% attraverso il bagliore umido diffuso
nell!aria si vede chiaramente l!orizzonte... non come d!estate. Il petto respira liberamente il corpo scatta rapido ci si
rinvigorisce quando si pervasi dall!alito fresco della primavera7...
5 le mattine estive di luglio invece7 Chi a parte i cacciatori ha mai provato il piacere di errare fra gli arbusti
all!alba3 =e tracce dei vostri passi lasciano un solco verde sull!erba rugiadosa e biancastra. /costate un cespuglio umido
e vi investe la fragranza tiepida accumulatasi durante la notte l!aria impregnata dell!odore acre dell!assenzio del
profumo dolce del grano saraceno e del trifoglio% in lontananza il fronte compatto del querceto brilla purpureo al sole fa
ancora fresco ma si avverte l!approssimarsi della calura. =a testa gira forte per l!abbondanza di fragranze. <li arbusti
non finiscono mai... ?ui e l in lontananza si intravedono macchie gialle di segale quasi matura e sottili strisce rossastre
di grano saraceno. 5cco il cigolio di un carro un contadino avanza al passo mette per tempo il cavallo all!ombra... =o
salutate vi allontanate si ode dietro di voi il taglio secco della falce il sole si leva sempre pi& alto. =!erba si asciuga
rapidamente. $desso fa gi caldo. )assa un!ora ne passano due... il cielo si oscura ai margini l!aria immobile emana un
calore cocente.
1>ove si pu0 bere qui da voi fratello32 domandate a un falciatore.
1=8 nel borro c! un pozzo2.
/cendete sul fondo del borro attraverso i fitti noccioli intrecciati di erba resistente. )roprio cos8, ai piedi del
dirupo si nasconde una sorgente un querciolo assetato ha allungato i suoi rami palmati sull!acqua grosse bolle argentee
si alzano ondeggiando dal fondo ricoperto di fitto muschio vellutato. ;i buttate per terra bevete a saziet ma siete presi
dall!indolenza. ;i trovate all!ombra e respirate l!umidit profumata provate una sensazione di benessere mentre di
fronte a voi i cespugli si arroventano e quasi ingialliscono al sole. Che cosa succede3 <iunge inaspettata una folata di
vento e subito passa via l!aria sussulta tutt!intorno non mica un tuono3 4scite dal borro... che cos! quella striscia
plumbea all!orizzonte3 @ il calore che si addensa3 4na nube che avanza3... 5cco che balugina debolmente un fulmine...
/8 il temporale7 Il sole splende ancora, si pu0 continuare la caccia. .a la nube si ingrossa, il suo lembo anteriore si
allunga come un braccio forma un arco. =!erba i cespugli tutto si oscura all!improvviso... )resto7 ;i sembra di vedere
un fienile... presto... Correte entrate... Che pioggia7 Che lampi7 $ttraverso il tetto di paglia cade qualche goccia sul
fieno odoroso... .a ecco che fa nuovamente capolino il sole. Il temporale passato uscite. >io mio come tutto brilla
allegramente com! fresca e leggera l!aria come odora di fragoline di bosco e funghi7
/i fa sera. Il crepuscolo divampa come un incendio e invade mezzo cielo. Il sole tramonta. =!aria da vicino ha
una trasparenza speciale quasi vitrea in lontananza invece si forma un lieve vapore tiepido all!apparenza. /ulle radure
che solo poco prima erano inondate da fiotti di oro colante ora cade un riflesso purpureo insieme alla rugiada% lunghe
ombre si dipartono rapide dagli alberi dai cespugli dagli alti covoni di fieno....II sole calato nel mare infuocato del
tramonto si accende e tremola una stella... 5cco che questo mare si fa bianco il cielo s!incupisce le singole ombre
svaniscono l!aria si riempie di oscurit. @ ora di tornare al villaggio nell!isba dove passerete la notte. <ettato il fucile in
spalla procedete alla svelta nonostante la stanchezza... Intanto cala la notte non si vede a una ventina di passi% i cani
sono ombre bianche nell!oscurit. 5cco che sui cespugli neri un lembo del cielo si schiarisce confusamente... Che cos!3
4n incendio3... 'o sta sorgendo la luna. 5d ecco che in basso sulla destra baluginano gi i fuocherelli del villaggio...
5cco che siete arrivati alla vostra isba. >alla finestra vedete il tavolo ricoperto di una tovaglia bianca una candela
accesa la cena...
4n!altra volta ordinate di attaccare il calessino e andate nel bosco a caccia di francolini. @ divertente passare
lentamente per uno stretto passaggio fra due ali di segale alta. =e spighe vi colpiscono leggermente in faccia i fiordalisi
vi si intrecciano alle gambe le quaglie urlano tutt!intorno il cavallo viaggia al trotto leggero. 5cco il bosco. Ombra e
quiete. :remule snelle frusciano in alto sulla vostra testa i rami lunghi pendenti delle betulle si muovono appena la
robusta quercia sta dritta come un guerriero accanto a un tiglio leggiadro. )rocedete per un viottolo verde chiazzato di
ombra grosse mosche gialle pendono immobili nell!aria dorata e poi volano via all!improvviso i moscerini vorticano in
colonne chiare all!ombra e scure al sole gli uccelli cinguettano tranquilli. =a voce dorata del pettirosso risuona di gioia
innocente e chiacchierina che ben s!addice al profumo dei mughetti. )i& oltre nel folto del bosco... Il bosco si
inselvatichisce... 4n inesprimibile silenzio vi piomba nell!anima e anche intorno a voi tutto sonnecchiante e silenzioso.
.a ecco che arriva una folata di vento e le cime stormiscono come onde che si infrangono. $ttraverso il fogliame scuro
dell!anno passato crescono qui e l erbe alte i funghi se ne stanno per conto loro sotto i loro cappelli. 4na lepre sbuca
all!improvviso un cane sfreccia all!inseguimento abbaiando forte...
5 com! bello quello stesso bosco nel tardo autunno quando arrivano le beccacce7 =oro non si fermano nel
folto del bosco, bisogna cercarle lungo il limitare. 'on c! vento n9 sole n9 luce n9 ombra n9 movimento n9 rumore%
nell!aria lieve si spande l!odore dell!autunno simile a quello del vino una sottile caligine si diffonde in lontananza sui
campi gialli. $ttraverso i rami spogli e scuri degli alberi biancheggia pacifico il cielo immobile% sui tigli pendono qua e
l le ultime foglie dorate. =a terra umida molle sotto i piedi i fuscelli alti e secchi non si muovono lunghi fili brillano
in mezzo all!erba scolorita. Il petto respira tranquillo ma si sente una strana agitazione nell!anima. /egui il limitare
sorvegli il cane e nel frattempo ti tornano alla memoria immagini amate visi amati vivi e morti si risvegliano
inaspettatamente impressioni da lungo tempo sopite% l!immaginazione prende il volo e volteggia come un uccello e tutto
si muove e vi si fissa dinanzi agli occhi. Il cuore ora palpita e batte all!improvviso ora si lancia appassionatamente in
avanti ora affoga irrimediabilmente nei ricordi. =a vita intera scorre lieve e rapida come un gomitolo l!uomo domina
tutto il suo passato i suoi sentimenti le sue forze tutta la sua anima. 5 niente lo ostacola non c! sole n9 vento n9
rumori...
5 le giornate autunnali luminose un po! fredde ghiacciate di primo mattino quando la betulla tutta d!oro
come un albero fiabesco si staglia leggiadra sullo sfondo del cielo celeste pallido quando il sole basso non riscalda pi&
ma splende pi& luminoso che in estate il piccolo boschetto di tremule attraversato dalla luce come se si sentisse
contento e leggero di essere nudo la brina biancheggia ancora sul fondo delle valli e un vento fresco agita e ricaccia le
foglie cadute e accartocciate% quando sul fiume scorrono gioiose le onde azzurre che sollevano ritmicamente oche e
anitre disseminate qua e l% in lontananza un mulino batte le sue pale balugina nell!aria luminosa seminascosto dai
salici i colombi accorrono veloci su di esso...
/ono belle anche le giornate estive nebbiose anche se i cacciatori non le amano. In quei giorni non si pu0
sparare, gli uccelli vi sbucano da sotto le gambe ma scompaiono immediatamente nelle ombre bianchicce della nebbia
immobile. .a c! un silenzio una pace indescrivibile tutt!intorno7 :utto si svegliato e tutto tace. )assate accanto agli
alberi e quelli non stormiscono, si cullano. $ttraverso il vapore sottile diffuso nell!aria una lunga striscia nereggia
dinanzi a voi. =a scambiate per il bosco vicino vi avvicinate e il bosco si trasforma in un!alta aiuola di assenzio che
separa due campi. =a nebbia dappertutto su di voi intorno a voi... .a ecco che il vento soffia appena un lembo di
cielo celeste pallido spunta confusamente attraverso il vapore che si dirada come stesse sfumando un raggio giallo
dorato sbuca all!improvviso scorre come un lungo fiotto colpisce i campi si poggia sul boschetto ma poi tutto si
riaddensa. ?uesta lotta continua per un pezzo ma la giornata diventa indescrivibilmente magnifica e luminosa quando
il sole finalmente trionfa e le ultime onde della nebbia riscaldata ora rotolano e si stendono al pari di tovaglie ora
serpeggiano e svaniscono nell!altezza profonda teneramente radiosa...
.a ecco che partite per andare a caccia in una zona lontana nella steppa. $vete faticosamente viaggiato per
una decina di verste di strade vicinali ed ecco che finalmente siete giunti alla strada maestra. ;iaggiate ancora a lungo
molto a lungo superando convogli interminabili piccole locande con il samovar sibilante sotto la tettoia le porte
spalancate e il pozzo passate da un villaggio all!altro attraverso campi sterminati lungo verdi canapaie. =e gazze
volano di citiso in citiso le contadine con lunghi rastrelli in mano errano per i campi% un viandante con un liso
caffettano di nanchino e la bisaccia in spalla arranca con passo stanco% una pesante carrozza padronale tirata da sei
cavalli alti e sfiancati vi incrocia lenta lenta. >al finestrino spunta l!angolo di un cuscino e sul retro seduto di fianco
su un sacco reggendosi a una corda un lacch in cappotto infangato sino agli occhi. 5cco la cittadina del distretto con
le sue casette di legno storte gli steccati senza fine i disabitati edifici di pietra dei mercanti il ponte antico sul burrone
profondo... )i& avanti )i& avanti7... 5cco i luoghi della steppa. <uardi dall!alto, che vista7 Colline tonde basse arate e
seminate fino in cima si dipartono in ampie onde tra le quali si snodano borri pieni di cespugli% boschetti sparuti si
sparpagliano come isole oblunghe% da villaggio a villaggio scorrono strette viuzze% biancheggiano le chiesette% tra i
vetrici risplende il fiume sbarrato in quattro punti dagli argini% lontano in un campo spiccano le otarde% una vecchia casa
padronale con le dipendenze il frutteto e il granaio si attacca a un piccolo stagno. .a voi siete diretto ancora pi&
lontano. =e colline rimpiccioliscono sempre di pi& alberi quasi non se ne vedono. 5ccola finalmente la steppa
sconfinata smisurata7...
Che meraviglia d!inverno camminare tra alti cumuli di neve a caccia di lepri respirare l!aria pungente per il
gelo strizzare istintivamente gli occhi per l!abbagliante luminosit della soffice neve ammirare il verde del cielo sopra
il bosco rossiccio7... 5 i primi giorni primaverili quando tutto intorno brilla e si scioglie attraverso il vapore pesante
della neve liquefatta si sente gi l!odore della terra riscaldata e nei punti disgelati sotto il raggio obliquo del sole le
allodole cantano fiduciose e i torrenti turbinano di burrone in burrone mugghiando e scrosciando allegramente...
:uttavia ora di finire. $ proposito, avevo iniziato a parlare della primavera, in primavera facile separarsi in
primavera anche chi felice sente un richiamo lontano... $ddio lettori vi auguro prosperit perpetua.

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