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Spettroscopia UV

L'assorbimento di una molecola nell'UV e nel visibile riguarda transizioni elettroniche degli
elettroni di legame e dipende dalla struttura elettronica della molecola. A temperatura ambiente,
praticamente tutte le molecole di un composto organico si trovano nello stato fondamentale, cio
quello a pi bassa energia.
Se consideriamo gli elettroni di legame, nello stato fondamentale essi occupano gli orbitali di pi
bassa energia disponibili rispettando il principio di esclusione di Pauli (2 elettroni per orbitale).
Quindi gli orbitali di legame di tipo e (per molecole insature) di tipo saranno completamente
occupati, cos come quelli di non legame (n) per molecole con etereoatomi come N e O; gli orbitali
di antilegame e * saranno invece vuoti (in caso di radicali o carbocationi la situazione non
esattamente questa). In generale, poich i legami sono i pi forti, gli orbitali sono quelli ad
energia pi bassa, ed i relativi orbitali * quelli ad energia pi alta; gli orbitali di non legame, non
coinvolto in legami, saranno ad energia intermedia tra gli orbitali di legame e di antilegame.
Quindi, a grandi linee, l'energia degli orbitali disponibili in una molecola organica pu essere
descritto cos:
*
*

n E

Una transizione elettronica consiste nello spostamento di un elettrone da un orbitale ad un altro, e
questo per una molecola organica nello stato fondamentale pu avvenire principalmente in tre
modi: da un orbitale ad uno * (transizione *), da un orbitale ad uno * (transizione
*), e da un orbitale n ad uno * (transizione n*).
Nella pratica, per molecole organiche le transizioni che riguardano i legami (transizioni *)
cadono nella regione del lontano UV, cio al di sotto dei 190 nm, poich la differenza di energia tra
i due livelli piuttosto elevata. Questa regione non accessibile dai normali strumenti, perch, tra
l'altro, anche l'aria assorbe a queste lunghezze d'onda. Per questo, la spettroscopia UV utile
soprattutto per molecole insature (transizioni * e n*), e particolarmente per quelle con
doppi legami coniugati.
Un gruppo funzionale insaturo capace di assorbire all'UV viene detto cromoforo. La lunghezza
d'onda dell'assorbimento pu variare se esso legato a gruppi funzionali con elettroni di non
legame: questi gruppi funzionali, che di per s non assorbono, ma influenzano l'assorbimento di
cromofori, sono detti auxocromi. Altri termini usati nel campo della spettroscopia UV sono: lo
spostamento dell'assorbimento verso lunghezze d'onda maggiori (dovuto a sostituenti sul
cromoforo, a variazioni del solvente, o a variazioni del pH) detto shift batocromico, o
spostamento verso il rosso; lo spostamento verso lunghezze d'onda minori detto shift
ipsocromico, o spostamento verso il blu. Un aumento dell' detto effetto ipercromico, mentre la
sua diminuzione detto effetto ipocromico.
Un tipico spettro UV qui rappresentato:

Come si vede, le bande di assorbimento sono piuttosto larghe, e radiazioni in un range anche di
decine di nm possono eccitare la stessa transizione elettronica. Come possibile questo, se abbiamo
detto che sono un fotone che ha un energia esattamente pari alla differenza di energia tra due livelli
pu essere assorbito? In realt bisogna considerare che molecole nello stesso stato elettronico
possono trovarsi in diversi stati vibrazionali e rotazionali (vedi figura):

Se comprendiamo nell'energia totale della molecola anche i livelli vibrazionali e rotazionali,
vediamo che sono possibili molte transizioni, di energia simile ma non identica, che portano dallo
stesso stato fondamentale allo stesso stato eccitato. Sono particolarmente importanti gli stati
vibrazionali dello stato elettronico eccitato: infatti a temperatura ambiente quasi tutte le molecole,
oltre ad essere nello stato fondamentale elettronico, sono anche nello stato fondamentale
vibrazionale; ma non affatto detto che la transizione pi probabile sia quella che porta allo stato
vibrazionale fondamentale dello stato elettronico eccitato. In effetti la geometria a minima energia
dello stato eccitato pu essere piuttosto diversa da quella dello stato fondamentale, ma le transizioni
elettroniche sono molto veloci, e durante l'eccitazione la molecola non ha tempo di variare la sua
geometria (questo noto come principio di Frank-Condon). Quindi la molecola, dopo l'eccitazione,
viene a trovarsi in uno stato elettronico eccitato, e con una conformazione molto diversa da quella
di minima energia, cio in uno stato vibrazionale ad energia piuttosto elevata.
In alcuni casi lo spettro UV presenta delle ondulazioni, con molti massimi corrispondenti alle varie
transizioni tra diversi livelli vibrazionali; questo accade soprattutto allo stato gassoso e in solventi
poco polari: si parla allora di struttura fine della banda:

Pi spesso la presenza di energia rotazionale porta alle sovrapposizione dei vari livelli vibrazionali,
e allora la transizione d luogo ad un unica, larga banda.
Nello studiare uno spettro UV, noi andiamo a guardare la lunghezza d'onda in cui l'assorbimento
massimo (detta
max
), e la corrispondente assorbanza specifica molare (detta
max
). Anche se la
max

non corrisponde esattamente alla differenza di energia tra i livelli elettronici (esclusi cio le energie
vibrazionali e rotazionali), un dato facilmente accessibile sperimentalmente, e che stato messo
in relazione con la struttura della molecola. Talvolta accade che due bande dovute a due diverse
transizioni siano parzialmente sovrapposte, e la banda pi debole non presenti pi un vero e proprio
massimo, ma dia luogo ad una "spalla" sulla banda pi debole:

In questo caso si individua il punto di flesso dello spettro (punto in cui la derivata 2
a
dello spettro
nulla, e la derivata 1
a
massima o minima) e si riporta la e l' di questo punto, aggiungendo la
dicitura "spalla" (inglese "shoulder") a questi dati.

Strumentazione

La cuvetta UV costruita in quarzo, in modo da essere trasparente da 190 a 780 nm. La pi
comune a forma di parallelepipedo, e misura 1 cm ( 1 cm, con altezza di circa 4 cm. Essa quindi
ha un cammino ottico di 1 cm e pu contenere circa 3 ml di soluzione. Le cuvette possono anche
avere un cammino ottico minore, fino a 1 mm, per l'uso con soluzioni concentrate, o maggiore per
l'uso con soluzione diluite; esistono anche speciali cuvette con specchi che possono avere un
cammino ottico anche di 1 m. In generale, per la massima precisione della misura bisogna scegliere
una concentrazione e un cammino ottico tale che il massimo di assorbanza sia compreso tra 0.1 e 1.
Assorbanze troppo basse fanno s che I e I
0
siano troppo simili, e quindi e quindi anche un piccolo
errore nella loro misura provochi un grande errore percentuale nell'assorbanza. Assorbanze troppo
grandi fanno s che I sia molto piccolo, e quindi difficile da misurare con precisione. In generale la
massima assorbanza misurabile con una certa affidabilit intorno a 2, e il valore massimo in molti
strumenti di 3 (che significa che I
0
/I pari a 1000!).
Importante anche la scelta del solvente. Tutti i solventi usati comunemente non hanno transizioni
nel vicino UV ( > 190 nm). Tuttavia abbiamo visto che le bande UV sono larghe, e anche
transizioni che hanno massimi nel lontano UV possono avere code nel vicino UV. Certo, l'uso della
cella di riferimento tiene conto dell'assorbimento del solvente, ma se il solvente assorbe troppo
l'assorbimento del campione (che sempre molto di meno) viene nascosto. Per questo ogni
solvente ha una lunghezza d'onda minima, al di sotto della quale non pu essere usato. I solventi
migliori da questo punto di vista sono l'acqua e l'acetonitrile, che sono sufficientemente trasparenti
fino a 190 nm. Altri solventi usati comunemente sono il n-esano, l'isoottano, e l'etanolo al 95% (il
resto acqua). Ecco una grafico delle lunghezze d'onda limite per vari solventi:


Assorbimento UV caratteristici di varie classi di composti organici

Alcani. Gli alcani hanno solo legami e non hanno coppie di elettroni di non legame. Per questo
sono trasparenti all'UV a tutte le lunghezze d'onda.

Composti saturi contenenti eteroatomi. Questi composti (alcoli, eteri, ammine, tioli, solfuri)
possono avere transizioni n*, di energia minore rispetto alle *. Tuttavia questi
assorbimenti cadono ancora nel lontano UV, o al limite intorno ai 200 nm, per cui sono di scarsa
utilit pratica.

Alcheni. Gli alcheni isolati (= non coniugati) possono presentare transizioni di tipo *, ma
assorbono ancora nel lontano UV. Per esempio l'etilene ha una
max
di 165 nm. Tuttavia
l'assorbimento di alcheni pi sostituiti (con gruppi alchilici) si sposta verso lunghezze d'onda pi
alte (shift batocromico), probabilmente per effetto dell'ipeconiugazione tra gli orbitali vuoti * e gli
orbitali di gruppi alchilici, che abbassa l'energia dei primi. Anche eteroatomi direttamente legati
al doppio legame possono dare notevoli shift batocromici (in particolare l'azoto e lo zolfo) a causa
della possibilit di coniugazione. Il metilvinilsolfuro, per esempio, assorbe nel vicino UV con
max

di 228 nm.
Gli alcheni coniugati assorbono invece nel vicino UV, a lunghezze d'onda tanto maggiori quanto
pi grande il numero di doppi legami coinvolti nella coniugazione. Infatti se si ha coniugazione
gli orbitali di legame sono estesi all'intero sistema coniugato, ed assumono diverse energie. Per
esempio nell'1,3-butadiene abbiamo 4 orbitali molecolari ad energia crescente:

4
*

3
*
*

etilene 1,3-butadiene

La differenza di energia tra l'orbitale
2
e quello
3
* molto minore che tra gli orbitali e *
dell'etilene, per cui il butadiene assorbe nel vicino UV, a 217 nm. In un triene, la transizione
avverrebbe tra livelli ancora pi vicini e quindi a lunghezze d'onda ancora maggiori. Le bande di
assorbimento di tipo (* in composti coniugati sono chiamate bande K, dal tedesco konjugierte.
Le bande K sono generalmente molto intense, con
max
dell'ordine di 10
4
.
L'utilit della spettroscopia UV nello studio di polieni coniugati nasce dal fatto che sono state
trovate alcune regole empiriche che permettono di prevedere in maniera piuttosto accurata la
max
.
Si visto sperimentalmente che la
max
dipende da:
numero di doppi legami, come gi visto;
sostituenti sul sistema coniugato (alchilici e non), con effetti simili a quelli descritti per
l'etilene;
presenza di cicli.
Quest'ultimo fattore dipende dal fatto che un diene pu assumere due conformazioni, s-cis e s-
trans. La s-trans pi stabile in alcheni aciclici, perch nella s-cis ci sono interazioni steriche
sfavorevoli.
H
H
H
H
H
H
H H
H
H H
H

In un diene ciclico, per, il diene necessariamente in conformazione s-cis se i due doppi legami
sono nello stesso ciclo (diene omoannulare); questo non invece necessariamente vero se i due
doppi legami sono su cicli diversi (diene eteroannulare):
Diene omoannulare Diene eteroannulare

Si visto sperimentalmente (le ragioni teoriche non sono chiare) che un diene omoannulare assorbe
a
max
notevolmente pi lunghe di un diene eteroannulare o semplicemente aciclico. Anche l'
max
di
un diene omoannulare (
max
< 10000) generalmente inferiore a quella di un diene eteroannulare o
aciclico (
max
> 10000).
Le regole empiriche trovate per polieni coniugati sono dette regole di Woodward-Fieser, e sono
regole additive: il valore di base 214 nm per un diene eteroannulare o lineare, e 253 nm per un
diene omoannulare. Ogni ulteriore doppio legame estendente la coniugazione aumenta la
max
di 30
nm. Tuttavia, questa regola non vale per composti come:

in cui il sistema coniugato non lineare, ma ramificato. Per questi composti, detti "cross-
conjugated" (con coniugazione incrociata) non facile prevedere la
max
. Ogni sostituente alchilico
sul sistema coniugato fa crescere la se uno dei doppi legami esociclico, come in:

la
max
aumenta di ulteriori 5 nm. Sostituenti contenenti eteroatomi hanno effetti diversi. Infine, la

max
poco o per niente influenzata dalla polarit del solvente (al contrario di quello che accade per
i composti carbonilici ,-insaturi). Le regole possono essere riassunte in questo schema:

Regole di Woodward-Fieser per i dieni coniugati
Valore di base:
dieni eteroannulari 214 nm
dieni omooannulari 253 nm
Sostituenti Incrementi:
Ulteriore C=C 30 nm
Gruppo alchilico 5 nm
C=C esociclico 5 nm
OAc 0 nm
OAlchile 6 nm
SAlchile 30 nm
Cl o Br 5 nm
N(Alchile)
2
60 nm

Le regole di Woodward e Fieser sono applicabili a polieni che comprendono fino a 4 doppi legami.
Per polieni con un numero maggiore di doppi legami esistono altre regole per calcolare
l'assorbimento, che non verranno qui trattate, ma che comunque prevedono un aumento della
max
e
dell'
max
all'aumentare del numero dei doppi legami. Alcuni polieni naturali con coniugazione
estremamente estesa assorbono a lunghezze d'onda cos alte da arrivare nel visibile, e con elevati,
e sono quindi fortemente colorati. Fra di essi ricordiamo il -carotene (il colorante arancione della
carota) che ha 11 doppi legami coniugati, ed arancione (
max
452 nm, 152000):

ed il licopene (il rosso del pomodoro), anch'esso con 11 doppi legami coniugati(
max
474 nm,
186000):

Aldeidi e chetoni. Il gruppo carbonilico presenta, oltre al legame , due coppie di elettroni di non
legame. Esso perci avr due possibili transizioni: quella di tipo *, che per un composto
carbonilico non coniugato cade nel lontano UV (
max
intorno a 150 nm), ed simile a quella
osservata per l'etilene; ed una transizione n*, che per la maggiore energia degli elettroni in
orbitali di tipo n cade nel vicino UV, in genere tra i 270 ed i 300 nm. Tuttavia questa transizione
(chiamata banda R, dal tedesco radikalartig, cio radicalica) molto debole, con minore di 30. in
effetti, la transizione sarebbe una transizione non possibile ("proibita") secondo le regole della
quantomeccanica, poich gli orbitali n e * hanno diversa simmetria. Essa in realt non del tutto
impossibile, come dimostrato dalla presenza della banda R, poich le vibrazioni della molecola
possono influenzare la simmetria del carbonile, ma comunque ha una probabilit molto bassa e
perci da luogo a una banda molto debole. La della banda R di un chetone risente della natura dei
gruppi alchilici legati al carbonile, ma non permette di ricavare importanti informazioni strutturali;
inoltre molto spesso nascosta da transizioni pi intense. tuttavia importante nello studio della
stereochimica delle molecole, perch d luogo a spettri di dicroismo circolare (una tecnica correlata
all'UV) la cui interpretazione pu fornire informazioni su configurazione e conformazione di alcuni
tipi di chetone. Anche se i due CO di un -dichetone sono formalmente coniugati tra loro, in effetti
il loro assorbimento UV simile a quello di chetoni non coniugati.

Aldeidi e chetoni ,-insaturi. Il sistema di un enone simile a quello di un diene, per cui anche
aldeidi e chetoni ,-insaturi presentano intense bande K (relative a transizioni *) nel vicino
UV; le tipiche
max
vanno da 215 a 250 nm. Inoltre, presente la debole banda R dovuta alle
transizioni n* dei doppietti elettronici dell'ossigeno, che spostata a lunghezze d'onda pi
elevate (300-330 nm) rispetto ai composti carbonilici non coniugati per la minore energia del primo
orbitale *.
Anche per aldeidi e chetoni ,-insaturi, come per i dieni, sono state trovate relazioni empiriche tra
struttura e
max
(ancora una volta per merito di Woodward e Fieser) simile a quelle descritte per i
dieni. Ci sono per due importanti differenze: mentre un sostituente su un diene esercita pi o meno
la stessa influenza in ogni posizione del sistema coniugato, per un enone l'influenza differente se
il sostituente legato all'atomo di carbonio , a quello , o, per sistemi con ulteriori doppi legami,
in posizioni successive (,, ecc.):
R
O


Questo succede perch il doppio legame C=O molto pi polarizzato di quello di quello di un
alchene, e anche le posizioni e risultano avere, per risonanza, densit elettroniche piuttosto
diverse. Quindi un sostituente pu perturbare l'energia dei vari orbitali molecolari in maniera
diversa a seconda dell'atomo a cui legato.
Un altro effetto dovuto alla polarit del legame C=O l'influenza del solvente sulla
max
delle
transizioni R e K di un enone: un solvente pi polare fa diminuire la
max
della transizione R (shift
ipsocromico), mentre fa aumentare quella della transizione K (shift batocromico).

Regole di Woodward-Fieser per gli enoni:
Valori di base: Sostituenti Incrementi:
Chetoni aciclici 215 nm SAlchile 85 nm
Chetoni ciclici a 6 termini 215 nm Cl 15 nm
Chetoni ciclici a 5 termini 202 nm

12 nm
Aldeidi (acicliche) 210 nm Br 25 nm
Acidi ed esteri (aciclici) 195 nm

30 nm
Sostituenti Incrementi: N(Alchile)
2
95 nm
Ulteriore C=C 30 nm
Gruppo alchilico 10 nm

12 nm Solvente Correzione
,
18 nm Etanolo 0 nm
C=C esociclico 5 nm Metanolo 0 nm
C=C omodienici 39 nm Diossano -5 nm
OH 35 nm Cloroformio -1 nm

30 nm Etere -7 nm

50 nm Acqua +8 nm
OAc , , 6 nm Esano -11 nm
OMe 35 nm Cicloesano -11 nm

30 nm

17 nm

31 nm

Come si pu notare, in questo caso anche il gruppo OH tra i possibili sostituenti di un sistema
enonico, cosa che non succedeva con i polieni. Questo perch i composti 1,2- e 1,3-dicarbonilici
esistono in parte o completamente in forma enolica, ed proprio l'enolo (con il C=C coniugato al
chetone residuo) che assorbe all'UV.
O O
H


I composti con cross conjugation (il CO coniugato a due doppi legami non coniugati tra loro) si
comportano in maniera anomala, ed assorbono in maniera pi simile a enoni che a dienoni.

Benzene e derivati. Nel benzene i 6 orbitali p dei sei carboni si combinano tra di loro per dare
orbitali molecolari estesi all'intera molecola: si formano 3 orbitali di legame e 3 orbitali di
antilegame *. Sono quindi possibili varie transizioni *. In particolare, il benzene presenta 3
bande di assorbimento, a
max
184 ( = 60.000), 204 (7900) e 254 (200). Le tre bande sono
chiamate rispettivamente banda E1, E2, e B. La banda B del benzene e di molti suoi derivati
presenta spesso una ben visibile struttura fine. in particolare in solventi non polari.
Le bande pi interessante dei derivati benzenoidi sono la banda B, che cade nel vicino UV, e la
banda E2 pu spostarsi nel vicino UV. Sostituenti alchilici sull'anello benzenico (in particolare il
metile) causano un leggero shift batocromico della banda B, che aumenta all'aumentare del numero
dei sostituenti, fino all'esametilbenzene che assorbe a
max
272. Uno shift batocromico pi rilevante
dato da gruppi auxocromici come OH o NH
2
, che sono elettron donatori per risonanza; essi
provocano anche un aumento dell'intensit della banda B (fino a = 3500 per lo ione fenato).
Anche la banda E2 subisce uno shift batocromico con questi sostituenti, e diventa quindi
nettamente collocata nel vicino UV.
Un aspetto interessante degli spettri UV di derivati fenolici e anilinici la loro dipendenza dal pH.
L'ossidrile fenolico piuttosto acido (pKa 9) e pu essere deprotonato da basi acquose o alcoliche
diluite. Il risultante ione fenato ha bande B ed E2 molto (15-25 nm) spostate a lunghezze d'onda
maggiori, perch l'O

un elettrondonatore molto migliore dell'OH. Quindi, uno shift batocromico


per aggiunta di base un buon indizio di una struttura fenolica.
Le aniline, al contrario, sono leggermente basiche, e possono essere convertite nei relativi cationi
per aggiunta di acidi diluiti. Una volta protonato, il gruppo amminico non ha pi una coppia di
elettroni da donare all'anello aromatico, per cui lo spettro UV dell'anilina protonata diventa molto
simile a quello del benzene. Quindi, uno shift ipsocromico per aggiunta di acidi un buon indizio
di una ammina aromatica.

Esempi di assorbimento di benzeni sostituiti:
Banda E2 Banda B
Composto
max

max

Benzene 204 7.900 256 200
Clorobenzene 210 7.600 265 240
Tiofenolo 236 10.000 269 700
Anisolo 217 6.400 269 1.480
Fenolo 210.5 6.200 270 1.450
Fenato 235 9.400 287 2.600
o-Catecolo 214 6.300 276 2.300
o-Catecolato 236.5 6.800 292 3.500
Anilina 230 8.600 280 1.430
Catione anilinio 203 7.500 254 160

Quando ad un anello benzenico legato un doppio legame o un carbonile, la situazione pi
complessa. Il benzene conserva la sua banda B, che anche in questo caso appare spostata
batocromicamente. Compare inoltre una intensa ( > 10.000) banda K nella regione tra i 200 e 250
nm relativa all'intero sistema coniugato.
Esistono regole empiriche che permettono di prevedere la
max
della banda di assorbimento pi
intensa di un benzene sostituito (che la banda K in benzeni coniugati, o la E2 in benzeni non
coniugati).

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