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Marco Forconi – 101 caffè per avere successo – pag.1


Ciao,
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Buona Lettura!
Alessandro Senesi

Marco Forconi – 101 caffè per avere successo – pag.2


Prefazione dell'autore

Che cosa centra il Caffè con il successo?

Ho scelto questo titolo perchè sono fra quei milioni di persone al mondo che adorano letteralmente
una buona tazza di Caffè. I suoi estimatori non ne farebbero a meno neanche per un giorno.

Lo stesso vale per il successo. Per ottenerlo lo si deve desiderare ogni istante della propria vita.

Ma come non possiamo bere 101 caffè in un solo giorno, nello stesso modo non dobbiamo pensare
che il successo si conquista in poco tempo.

Nella vita di tutti i giorni, incontriamo molto spesso nuovi ed inaspettati ostacoli e sfide, che
contribuiscono a demotivarci e ad abbatterci.

Abbiamo quindi bisogno di trovare nuovi stimoli per andare avanti. Ogni singola storia contenuta
in questo libro, è come una sana e vivificatrice tazza di Caffè pronta a ispirarci, motivarci e
rinfrancarci lo spirito.

101 Caffè per avere Successo è semplicemente un libro di 101 racconti motivazionali, pensato per
tutti coloro che vogliono migliorare sé stessi e la propria posizione nella vita e nel lavoro.

Questi racconti sono un mix di storie vere e di fantasia, che servono ad illustrare quelli che sono i
principi del successo nella vita.

La maggior parte dei libri incentrati sulla 'motivazione' insegna gli attuali principi
prevalentemente tecnici che possono portare al successo, generalmente poco vicini alle persone
“reali”.

Questo libro invece è diverso, perchè si basa esclusivamente su 101 storie di facile comprensione,
alla fine di ognuna delle quali viene chiaramente interpretato e spiegato il senso della storia
attraverso l'appendice chiamata “ Suggerimenti.. “.

In tal modo i concetti possono essere letti, capiti e , soprattutto, utilizzati da tutti: Professionisti,
Manager, Casalinghe, Impiegati, Curiosi, senza dimenticarsi di Genitori e Figli.

Nel mondo di oggi, pieno di esempi ed influenze negative, sia estremamente importante suggerire,
ai più giovani, sani principi morali e valori, per permettere loro di farsi strada nella vita.

Spero sinceramente che questo libro possa esservi d'aiuto, nell'ispirarvi e motivarvi in ogni scelta
che dobbiate intraprendere. Il successo è la realizzazione graduale di un ideale, è un viaggio e non
una destinazione!

...ed è per questo che vi auguro di cuore “buon viaggio”.

Prima di cominciare.....

Marco Forconi – 101 caffè per avere successo – pag.3


Cosa significa “rischiare”...
• Ridere significa rischiare di essere presi per pazzi.
• Piangere significa rischiare di apparire sentimentali.
• Avvicinarsi a qualcuno significa rischiare di farsi coinvolgere.
• Mostrare i propri sentimenti significa rischiare di mostrare la parte più vera di sè stessi.
• Mostrare i propri sogni, sentimenti, idee ad un pubblico significa perderli.
• Amare significa rischiare di non essere amati.
• Vivere significa rischiare di morire
• Sperare significa rischiare la disperazione
• Tentare significa rischiare il fallimento
• Ma si deve rischiare, perchè il pericolo più grande nella vita è il non farlo.
• Chi non rishia niente, non fa niente, non ha niente e non è niente.
• Può evitare il dolore e lo sconforto, ma non può imparare, sentire, cambiare, crescere, amare o
vivere. Incatenato alle proprie abitudini, egli è soltanto uno schiavo che ha rinunciato alla libertà,
perchè solo chi rischia può essere veramente libero.

Marco Forconi – 101 caffè per avere successo – pag.4


Indice Capitoli
1 Il segreto del successo
2 Ha suonato al meglio
3 Come bollire una rana
4 Non cercare più
5 Sognare di volare
6 Chi mi ha spinto?
7 Osserva i tuoi obiettivi
8 Come catturare scimmie
9 E' bello leccarsi le dita
10 L'uomo che volle morire
11 Il ragazzo ed il Generale
12 Il sognatore
13 L'amico zoppo
14 Abbattere le barriere
15 Il mio cane cammina sull'acqua
16 Bambini geniali
17 L'autista intelligente
18 Il contrabbandiere
19 Mai, mai, mai rinunciare!
20 Il vecchio bollitore
21 Il cavallo di ferro
22 Nessun pasto gratuito
23 La donna più veloce del mondo
24 I tre visitatori
25 La trappola
26 Due cavalli di potenza
27 Un'idea venderà
28 Il commerciante di cianfrusaglie
29 Vent'anni dopo
30 L'oca e le uova d'oro
31 Pacchi in una notte
32 Il mago
33 Impegno ventennale
34 Dall'oscurità alla luce
35 Posso giocare anch'io?
36 Questa si che è fiducia!
37 Il venditore di scarpe
38 Sei un Businessman
39 Chi ha l'ora giusta?
40 Ridere è la miglior medicina
41 Affila la tua ascia

Marco Forconi – 101 caffè per avere successo – pag.5


42 Il re dell'acciao
43 Aereo delle 2:30 per Las Vegas
44 Ha bruciato le sue barche
45 Due pazienti all'Ospedale
46 L'aquila e l'ostrica
47 Il venditore di palloncini
48 Giochiamo a golf di notte
49 Camminare su un asse larga 20cm
50 Non lasciare che qualcuno rubi i tuoi sogni
51 Saper Aspettare
52 Esperimento su un cane
53 Libertà di scelta
54 C'è un prezzo da pagare
55 Sono innocente
56 Che cos'è un elefante?
57 E' troppo grande per essere mancato
58 Divertente!
59 Dai e ti sarà dato
60 Non ce la farò mai
61 Una bruciante ossessione
62 Condannare i miei genitori
63 Hai la potenzialità
64 Realizzazione Vs Azione
65 Il golfista del week-end
66 Non sono solo una bella faccia
67 Un luogo senza dolori
68 I bambini rumorosi
69 Il futuro non è uguale al passato
70 Attendere una recessione
71 Li ha affrontati tutti
72 Le sto preparando per te
73 Tre mesi di scuola
74 Chi vuole 1,000,000 dollari?
75 Ha scoperto il Nuovo Mondo
76 Le future generazioni
77 Tu sei un' aquila
78 La tua mente può essere ingannata
79 La rana che ce la fece
80 Ostacoli superabili
81 Nutrirsi l'un l'altro
82 Un abitudine può uccidere
83 Il ragazzo che mentì una volta di troppo
84 C'è qualcosa di meglio
85 La speranza è un dovere
86 Il ladro che rubò da sè stessso
87 L'appassionato di basket
88 Hai investito i tuoi talenti?
89 Esprimi il tuo desiderio
90 Un giorno di questi
91 Volando come un'aquila
92 Niente da perdere

Marco Forconi – 101 caffè per avere successo – pag.6


93 Il regalo di compleanno
94 Non preoccuparti
95 Mi piace bere
96 Ho dato loro speranza
97 La paura del cambiamento
98 L'acchiappa-topi
99 Tutto accade per il bene
100 La perla
101 Il destino è nelle tue mani

Marco Forconi – 101 caffè per avere successo – pag.7


Capitolo 1

IL SEGRETO DEL SUCCESSO

C'era una volta un ragazzo che voleva scoprire il segreto del successo.
Un giorno incontrò un vecchio saggio che abitava su un eremo in alta montagna, e gli chiese: "
Uomo saggio, mi sai dire il segreto per avere successo nella vita?"L'uomo stette in silenzio per un
po', dopodichè condusse il ragazzo nei pressi di un fiume.
Cominciarono a camminare, finchè la testa del ragazzo non fu completamente sommersa dalle
acque del fiume.
Il ragazzo lottò con tutte le sue forze per non annegare, mentre, con grande stupore, l'uomo invece
di aiutarlo, gli teneva la testa sott'acqua.
Dopo qualche minuto, il saggio lo tirò fuori dal fiume, ed insieme tornarono all'eremo.
Una volta arrivati, il saggio chiese al ragazzo che cosa desiderava di più quando aveva la testa
sommersa dalle acque, l'altro gli rispose: " Che domande, volevo respirare, vecchio pazzo!" Il
saggio allora gli disse: " Il segreto del successo è il desiderarlo fortemente come hai desiderato di
respirare"

Suggerimenti..

Il successo è una questione di scelte. Se abbiamo delle forti motivazioni, non c'è niente che ci possa
fermare. Una volta trovata la motivazione giusta, possiamo fare tutto quello che vogliamo. Non è il
semplice desiderio che porta risultati, ma quello bruciante, che sfocia quasi nell'ossessione, che vi
darà l'energia giusta a raggiungere i vostri obiettivi.

2 HA SUONATO AL MEGLIO

Questa è la storia di Robby, un ragazzo che viveva con l'anziana madre, la quale volle far imparare
al figlio a suonare il piano.
Lo mandò quindi, presso un'insegnante, che lo prese sotto la sua guida.
Purtoppo però Robby non aveva grandi inclinazioni per la musica, ed inoltre era molto lento ad

Marco Forconi – 101 caffè per avere successo – pag.8


apprendere.
L'insegnante perciò non aveva molta fiducia nelle sue possibilità, ma la madre del ragazzo,
entusiasta continuava ogni settimana a mandarlo a lezione.
Un giorno, però, Robby smise di frequentare le lezioni di piano, l'insegnante, pensò subito che il
ragazzo avesse rinunciato, e ne fu felice in quanto non gli dava grandi speranze.
Qualche tempo dopo le fu dato l'incarico di organizzare un grande concerto di piano in città, e per
questo motivo, inviò circolari agli studenti per invitarli a partecipare.
Fu allora che l'insegnante, ricevette una telefonata da Robby, nella quale le diceva che era suo
desiderio prendere parte al concerto.
La donna gli rispose che non era sufficientemente bravo per un evento del genere, e che inoltre non
era neanche più un suo studente, visto che non aveva più frequentato lezioni.
Robby insistette e la pregò di dargli una possibilità ed alla fine l'insegnante accettò, facendolo
suonare per ultimo, nella speranza che cambiasse idea all'ultimo momento.
Quando arrivò il grande giorno, la sala concertistica era strapiena, e tutti i bambini dettero il loro
meglio.
Finalmente arrivò il turno di Robby, che, come sentì chiamare il proprio nome entrò nella sala.
L'insegnante era molto nervosa, perchè sapeva che l'esibizione del ragazzo avrebbe potuto rovinare
la bella serata.
Non appena Robby iniziò a suonare, il pubblico cadde nel silenzio più totale, stupefatto dall'abilità
di quel ragazzino ed alla fine insieme all'insegnante sia alzò in una standing ovation, per quella che
era stata senz'altro la migliore performance della serata.
Venne chiesto poi a Robby di dire come aveva fatto ad imparare a suonare così bene, allorchè egli,
microfono alla mano, disse: " Non ho potuto più frequentare le lezioni perchè mia madre non poteva
accompagnarmi, essendo malata di cancro.
Se n'è andata proprio questa mattina, ed io desideravo che mi sentisse suonare.
Vedete, questa è la prima volta che lo può fare, perchè in vita era sorda, ma adesso so che mi sta
ascoltando e quindi dovevo suonare al meglio per lei!"

Suggerimenti..

Questa è davvero una storia molto toccante d'amore e di bravura. Quando si ha una passione ed un
buon motivo per fare una cosa, si eccelle sempre. Anche se non si ha talento o doni particolari, se si
possiede una forte motivazione a conseguire degli scopi, si riuscirà a fare affidamento sul potenziale
che giace dentro di noi.

3 COME BOLLIRE UNA RANA

Alcuni anni fa degli scienziati, condussero un esperimento su una rana-toro.


Misero l'animale in un contenitore di acqua bollente, ma la rana ne saltò immediatamente fuori.
Successivamente gli scienziati, misero l'animale in un contenitore di acqua fredda, ed osservarono
come esso vi restò con piacere.
Quando poi, cominciarono ad aumentare la temperatura dell'acqua, la rana si rilassò, si addormentò
e rimase nel bollitore finchè non fu 'cotta' a puntino.

Marco Forconi – 101 caffè per avere successo – pag.9


Suggerimenti..

La maggior parte di noi, si trova nella 'zona comoda'. Possediamo una comoda casa alla quale si
ritorna volentieri, un letto su cui riposare, cibo nel frigo, un gruppo di amici con cui stare, insieme a
tutte le altre necessità della vita. Abbiamo lavorato sodo per arrivare al punto in cui siamo, perchè
cambiare? La verità è che noi siamo come la rana-toro, siccome amiamo stare comodi e rilassati ci
rifiutiamo di lasciare la nostra zona comoda, restando inchiodati al nostro posto. Ma nella vita è
diverso. Si deve 'creare' o 'distruggere', non si può rimanere dove si è, si deve essere sempre in
movimento. Quindi, se non andiamo avanti nella vita, dobbiamo, per natura, muoverci verso l'altra
direzione.

4 NON CERCARE PIU'

Ali Hafed era un fattore africano, felice e contento.


Un giorno arrivò presso di lui un sacerdote, che gli raccontò della bellezza dei diamanti, e del potere
che conferivano a chi li possedeva.
Il sacerdote gli disse: "Con un diamante grosso quanto il tuo pollice, saresti tanto potente da
possedere l'intera città, con uno grosso quanto il tuo pugno potresti possedere l'intero paese".
Quando il prete se ne andò, il fattore, tra mille pensieri non riuscì a chiudere occhio.
Iniziò a sentirsi insoddisfatto delle cose che possedeva e a pensare a quanto sarebbe stato ricco e
potente se avesse posseduto almeno qualcuna, di quelle pietre miracolose.
Il mattino dopo, decise di vendere la propria fattoria, lasciare la famiglia e di partire alla ricerca di
diamanti. Attraversò in lungo ed in largo tutto il continente Africano, senza per questo riuscire a
trovare un solo diamante.
Cercò quindi in tutta l'Europa, ma senza avere successo.
Alla fine il fattore preso dallo sconforto, decise di togliersi la vita gettandosi in un fiume.
Intanto alla sua fattoria, l'uomo che ne era divenuto il padrone, mentre stava abbeverando i cammelli
presso il fiume, vide uno strano lampo di luce provenire dalla sabbia bagnata.
Entrato in acqua, l'uomo ne tirò fuori una dura pietra che brillava e splendeva come un arcobaleno.
Trovandola estremamente bella, l'uomo la portò a casa propria e la pose, come suppellettile, nel
soggiorno.
Un giorno tornò presso la sua casa il sacerdote, e vedendo la pietra luccicante disse: " Ecco il
diamante! Hafed è tornato?" allorchè l'uomo gli rispose: "No, Hafed non è tornato, e poi questo non
è un diamante, è solo una pietra che ho trovato in giardino".
Il prete allora: " So riconoscere un diamante quando lo vedo".
Insieme uscirono e si recarono al fiume, iniziando a setacciarne le acque. Con loro grande sorpresa,
trovarono molte altre splendenti pietre preziose, scoprendo così la più imponente miniera di

Marco Forconi – 101 caffè per avere successo – pag.10


diamanti del mondo.

Suggerimenti..

La storia illustrata si intitolava originariamente 'Ettari di diamanti', ed è stata letta dal suo autore
Russell H Conwell circa 6000 volte durante il corso della sua vita. Con il denaro ricavato da essa
Conwell ha fondato la Temple University. Andiamo sempre alla ricerca di opportunità al di fuori e
mai dentro di noi. Questa storia invece ci insegna che, le ricchezze e le opportunità che cerchiamo,
giacciono dentro di noi. Ma, come recita il detto: L'erba del vicino è sempre più verde. I diamanti
grezzi, non sembrano proprio pietre di così grande valore, devono essere, infatti ben ripuliti e
lavorati prima che lo acquistino. La maggior parte di noi è come un diamante grezzo, dobbiamo
essere accuratamente 'ripuliti' e 'lavorati' prima di lasciare uscire fuori le nostre vere potenzialità.

5 SOGNARE DI VOLARE

A fine '800, un famoso Cardinale, si trovava in viaggio negli Stati Uniti per parlare ad alcuni leader
religiosi e politici.
Durante una delle sue soste, venne invitato ad un pranzo.
Ad un certo punto, uno dei leader gli domandò: " Che cosa pensate che il futuro abbia in serbo per
noi?" Il porporato, dopo una piccola pausa rispose: " Il futuro è triste e desolato, è stato scoperto
tutto ciò che si poteva scoprire, creato tutto ciò che si poteva creare, ed inventato tutto ciò che si
poteva inventare" Uno dei leader allora, replicò: "Io credo che un giorno l'uomo potrà volare come
un uccello"
A queste parole, il Cardinale disse: " Sei completamente pazzo! il volo è qualcosa che Dio ha
riservato agli angeli!" Così dicendo, si alzò ed infuriato, uscì dalla stanza.
Sapete qual'è la cosa davvero buffa? che il cognome del Cardinale era Wright! Anni dopo, i suoi
due figli Orville e Wilbur, realizzarono il sogno del volo nelle ventose e salate paludi di Kitty
Hawk.

Suggerimenti..

Viviamo in un mondo pieno di ricchezze, ma dobbiamo essere aperti all'idea del cambiamento. Ciò
che ci serve per godere del pieno potenziale del nostro mondo sono nuove e migliori idee. Mai
sottovalutare se stessi o gli altri. Sebbene gli altri possano ridere in faccia alle tue proposte, ricorda:
Sarai tu quello a ridere ultimo alla fine dei conti.

6 CHI MI HA SPINTO?

C' era una volta un ricco uomo, il quale voleva cercare un buon marito per la sua unica figlia.
Un giorno, decise di invitare tutti gli aspiranti mariti residenti in città. In quell'occasione, l'uomo
fece un annuncio: "Oggi sceglierò un marito per mia figlia.
Chiunque riuscirà ad attraversare questa piscina, potrà averla in sposa ereditando così la metà dei
miei beni e ricchezze, l'unico inconveniente è che, la piscina è piena di coccodrilli".

Marco Forconi – 101 caffè per avere successo – pag.11


A queste parole ci fu un silenzio di tomba. Improvvisamente, si sentì un forte rumore e in
pochissimi secondi, un uomo attraversò la piscina e ne uscì incolume.
Tutti i presenti festeggiarono increduli il coraggio e velocità del loro giovane compagno.
Fu così che il ricco uomo, gli si avvicinò per congratularsi con lui ma il ragazzo gli disse: "signore,
con rispetto ma io non desidero sposare sua figlia, vorrei solo sapere il nome di colui che mi ha
spinto nella piscina"

Suggerimenti..

Esistono vari tipi di motivazione, e la tipologia che è rappresentata in questa storiella è la paura. A
volte per riuscire a tirare fuori il meglio di noi è necessario usare la motivazione della paura. Dentro
di noi giace un potenziale, che deve essere estrapolato con le giuste spinte motivazionali e con
l'adeguata ispirazione. In ogni caso, la motivazione della paura, funzionerà solo se usata
inizialmente e per poco tempo, successivamente ci abitueremo ad essa , privandola della sua
capacità motivazionale.

7 DEVI “VEDERE”I TUOI OBIETTIVI

L'isola di Catalina, si trova a circa 21 miglia dalla costa della California, e molte persone ogni
giorno cercano per questo motivo, di attraversarla a nuoto.
Il 4 Luglio del 1952, Florence Chadwick, si tuffò nelle acque dell' isola, con questo intento.
Inizialmente, la donna, scattante ed abile nuotatrice, proseguì senza alcun problema, ma
successivamente la stanchezza ed il freddo cominciarono a farsi sentire. Florence cercò di resistere
con tutte le sue forze, ma dopo 15 ore, infreddolita ed esausta chiese aiuto per uscire dall'acqua.
Una volta all'asciutto, le fu detto che era riuscita ad arrivare a mezzo miglio dalla costa, e lei allora
rispose che ce l'avrebbe sicuramente fatta se non fosse stato per la nebbia che gli aveva impedito di
avvistare la terra. "la prossima volta", disse, "non mollerò".
Dopo qualche giorno di riposo, la donna, tornò al suo rigoroso allenamento e due mesi dopo riuscì
ad attraversare il Canale.
La fatica si fece sentire di nuovo, e la nebbia le oscurò la vista, ma stavoltà continuò a nuotare, con
la vivida immagine della costa nella propria mente.
Sapeva che da qualche parte, nascosta tra la nebbia, c'era la terra. Con questo pensiero, riuscì
nell'impresa e divenne la prima donna ad aver attraversato il Canale di Catalina .
Successivamente battè anche il record degli uomini, compiendo la traversata in sole 2 ore.

Suggerimenti..

Ogni volta che vi prefiggete una meta da raggiungere, continuate a crederci, anche quando vi sentite
oppressi dalla stanchezza fisica e mentale. Tenete bene in mente l'immagine della vostra meta e
ricordate: mai e poi mai rinunciare! Osservate la vostra meta, impegnatevi nel raggiungerla e ce la

Marco Forconi – 101 caffè per avere successo – pag.12


farete sicuramente!

8 COME CATTURARE UNA SCIMMIA

Il modo più efficace per catturare una scimmia, è quello di usare un barattolo con un'apertura
abbastanza grande da permettere all'animale di introdurvi la mano.
All'interno del barattolo saranno messe noccioline, allo scopo di attirare la scimmia.
Quando l'animale introdurrà la mano nel barattolo per acchiappare le noccioline, questa si chiuderà
a pugno, ed, essendo troppo grande per passare dal foro del barattolo, vi rimarrà incastrata.
L'animale a questo punto ha 2 possibilità: o lascia andare le noccioline, sfuggendo alla cattura,
oppure continua a non mollare il contenuto del barattolo, venendo catturata con estrema facilità.
Purtroppo la scimmia quasi sempre, sceglie la seconda opzione.....

Suggerimenti..

Sapete perchè la scimmia viene catturata? A causa della sua avidità. La maggior parte di noi si
comporta proprio come la scimmia. Rimaniamo tenacemente attaccati a vecchi oggetti ed idee, il
che non ci aiuta certo ad avere successo. Abbiamo paura delle incertezze che il futuro potrebbe
riservarci, e quindi rifiutiamo di cambiare. Ma per andare avanti, nella vita, dobbiamo abbandonare
il passato e muoverci con fiducia verso il futuro. Nel far questo, potremmo rischiare di rompere le
tradizioni alle quali teniamo, ma che importa? lasciamo da parte ciò che ormai è obsoleto e
andiamo avanti!

9 E' BELLO LECCARSI LE DITA

L'uomo di questa storiella aveva circa 65 anni quando ricevette per la prima volta l'assegno della
Pensione di 99 $.
Egli possedeva un piccola casa ed una macchina sgangherata, in più era malato, quindi decise che
doveva dare una svolta alla sua vita.
L'unica idea che gli venne
in mente, fu di adoperare la ricetta per cucinare il Pollo, che un suo amico adorava. Fu così che, con
questa idea fissa, lasciò la sua casetta nel Kentucky ed attraversò gli Stati Uniti cercando di vendere
la sua ricetta.
Diceva ad i proprietari di Ristoranti, di possedere una ricetta per cucinare il Pollo, che i clienti
avrebbero sicuramente apprezzato, e che l'avrebbe ceduta loro gratuitamente.

Marco Forconi – 101 caffè per avere successo – pag.13


In cambio, l'uomo chiedeva solo una piccola percentuale, su ogni pezzo di pollo venduto.
Nonostante i dissensi che ricevette, l'uomo non si dette per vinto.
In realtà ne ricevette più di mille, ma alla fine, dopo 1009 'no', ottenne finalmente un 'si'.
Con quest'unico assenso il Colonnello Harland Sanders, cambiò per sempre le abitudini alimentari
del mondo intero. Era nata infatti la Kentucky Fried Chiken (una famosa catena di fast food)

Suggerimenti..

L'età non costituisce una barriera al successo, e neanche il capitale che si possiede. Ciò che
veramente è fondamentale, è un'idea da mettere in atto, da inseguire con ostinazione. Quanti di noi
continuerebbero infatti a bussare alle porte, dopo aver ricevuto qualcosa come 1000 dissensi? Non
molti credo.... Ecco perchè non ci sono molti uomini di successo come il Colonnello Sanders.

10 L'UOMO CHE VOLLE MORIRE

C'era una volta un uomo che lavorava presso la Ferrovia. Un giorno, entrato nello scompartimento
refrigerato per un lavoro di routine, la porta accidentalmente gli si chiuse alle spalle, e l'uomo si
ritrovò intrappolato all'interno.
Iniziò così a gridare disperatamente, nella speranza che qualcuno lo udisse, ma fuori non c'era
nessuno.
Cercò allora di aprire la porta, sfondandola ma invano. I minuti, le ore passavano e l'uomo iniziò ad
avere sempre più freddo ed a sentirsi sempre più debole.
Fu allora che, ormai rassegnato a morte certa, decise di scrivere sulle pareti un'ultima frase."Ho
sempre più freddo e mi sento sempre più debole, sto morendo e queste potrebbero essere le mie
ultime parole".
Il mattino seguente, quando gli altri operai tornarono al lavoro ed aprirono lo scompartimento,
trovarono il loro compagno morto.
La triste ironia è che in realtà lo scompartimento non funzionava poichè si era rotto qualche giorno
prima. Il povero operaio non sapeva niente di questo e, quindi nella sua mente, esso funzionava
perfettamente.
Suggestionandosi, l'uomo si era infreddolito, indebolito e si era letteralmente lasciato morire.

Suggerimenti..

La parte sub-conscia della nostra mente, a volte può essere ingannata. Essa può agire solamente con
le informazioni che le vengono passate dalla parte conscia. Non è capace di rifiutare o identificare
come errate le informazuioni che le vengono passate. Nel caso del povero operaio, egli pensava
consciamente di star gelando e si sentiva realmente indebolito, così la parte sub-conscia della sua
mente ha accettato le informazioni che le sono state passate, le ha elaborate e ha fatto indebolire il
corpo dell'uomo portandolo alla morte.

11 IL RAGAZZO E IL GENERALE

Marco Forconi – 101 caffè per avere successo – pag.14


C'era una volta un Generale che voleva attraversare un fiume.
Siccome voleva accertarsi della profondità dell'acqua, dopo aver guardato attorno a sè vide un
ragazzino e decise di chiedergli un consiglio.
Questi, dopo aver dato una rapida occhiata al cavallo del Generale restò in silenzio per qualche
minuto, e poi lo rassicurò dicendogli, che secondo la sua stima, non ci sarebbero dovuti essere
problemi.
Il Generale allora iniziò ad attraversare il fiume con il suo destriero, ma raggiunta la metà, si accorse
che l'acqua era in realtà molto profonda e quasi rischiò di annegarvi.
Dopo essersi ripreso dallo shock, il Generale, infuriato sgridò il ragazzo minacciandolo di una
punizione dura e severa.
Il ragazzo allora, innocentemente si rivolse al Generale e gli disse: "Vede signor Generale, il fatto è
che ogni giorno vedo le mie ochette nuotare tranquillamente nel fiume, e loro hanno le zampe molto
più corte di quelle del suo cavallo".

Suggerimenti..

Se dovete chiedere un consiglio, rivolgetevi ad una persona che sappia ciò di cui avete bisogno.
Napoleon Hill diceva: "L'opinione è la comodità più economica del mondo"
Cercate sempre di vagliare attentamente le opinioni degli altri ed i loro consigli, prima di agire,
seguendoli.

12 IL SOGNATORE

Giuseppe era un sognatore e possedeva la facoltà di interpretare i sogni.


Era il preferito di suo padre, e conduceva una vita serena e tranquilla fino a che un giorno, i suoi
undici fratelli, colti da gelosia, non lo vendettero come schiavo ad un Capitano di Guardia egiziano.
Giuseppe, grazie ad i sevigi che rese al Capitano, riuscì a trovarne il favore e ricevette l'incarico di
occuparsi dei suoi Affari finanziari e familiari.
Un brutto giorno però, Giuseppe, ingiustamente accusato di aver sedotto la moglie del Faraone,
venne rinchiuso in prigione.
Durante la prigionia, egli riuscì a guadagnarsi ancora una volta il favore degli altri, ed il Guardiano
lo incaricò di provvedere al benessere di tutti i prigionieri. Nel frattempo, anche il Coppiere del
Faraone venne imprigionato e Giuseppe lo aiutò ad interpretare i suoi strani sogni.
Quando successivamente il Coppiere venne scarcerato, promise all'amico di parlare al Faraone della
sua innocenza.
Ma gli anni passarono e l'uomo si dimenticò completamente della promessa fatta a Giuseppe.
Un giorno il Faraone fece uno strano sogno, che nessuno dei suoi personalissimi consiglieri, fu in
grado di interpretare.
Il Coppiere subito si ricordò dell'amico ancora in prigione e disse al Faraone, che senza dubbio,

Marco Forconi – 101 caffè per avere successo – pag.15


Giuseppe avrebbe potuto aiutarlo.
Questi allora fu chiamato a presentarsi innanzi al Faraone, e riuscendo abilmente ad interpretare il
suo sogno, ne riconquistò in pieno il favore e, successivamente fu eletto Primo Ministro D'Egitto.

Suggerimenti..

Giuseppe, non ha fatto altro che seguire il proprio destino, e nonostante le mille difficoltà ha da
sempre perdonato i propri fratelli ed i suoi nemici. Alla fine ha vinto ed è divenuto l'uomo più
potente d'Egitto, secondo solo al Faraone. Alle volte è molto importante saper perdonare, e guardare
il lato positivo delle cose. Ricordate: Ogni avversità porta con sè il seme di un grande beneficio.

13 L'AMICO ZOPPO

Cera una volta una coppia molto innamorata, la quale aveva un unico figlio, che amavano con tutto
il cuore.
Un giorno, il ragazzo dovette separarsi dall'amata famiglia perchè reclutato dall'Esercito e mandato
in missione.
Non fece mai più ritorno e l'Esercito lo dichiarò ufficialmente morto, sebbene il suo corpo non
fosse stato ritrovato.
L'anziana coppia di genitori non riuscì mai a rassegnarsi a questa tremenda realtà, e continuò a
sperare di rivedere il proprio adorato figlio mentre gli anni passavano inesorabilmente.
Un giorno arrivò la splendida notizia, che il ragazzo era vivo e che avrebbe fatto ritorno a casa. La
coppia ricevette anche una telefonata da lui, il quale confermò di essere ricoverato in ospedale. Il
ragazzo raccontò anche di aver conosciuto un amico, il quale, negli anni lo aveva aiutato sperare ed
a continuare la sua missione nell'aspettativa di un prossimo ritorno a casa.
Il ragazzo si mostrò molto desideroso di farlo conoscere agli anziani genitori che inizialmente ne
furono entusiasti. Quando però fu detto loro che l'amico, avendo camminato su una mina anti-uomo,
aveva perso una gamba e un braccio si rifiutarono di ospitarlo e supplicarono il figlio di tornare a
casa senza di lui.
Di fronte alle insistenze del ragazzo i genitori furono assolutamente inamovibili, e quindi alla fine
fu costretto ad accettare la loro richiesta. I giorni passarono, ma il ragazzo non faceva ritorno, alla
fine , la coppia ricevette la triste notizia che il loro adorato figlio, si era tolto la vita, ed a loro non
restò che recarsi al funerale, organizzato dall'Esercito.
Al momento di dare l'ultimo saluto al loro ragazzo, i due ebbero un'amara sorpresa: il loro
amatissimo figlio aveva una sola gamba ed un solo braccio.

Suggerimenti..

L'amico zoppo, è risultato essere, in realtà, il figlio della coppia, il quale si era tolto la vita, dopo
aver capito che i genitori, non erano assolutamente disponibili ad accettare le sue condizioni fisiche.
Questa storia è davvero molto triste, perchè ci mostra come a volte sia difficile capirsi l'un l'altro. Il
racconto ci mostra la differenza che esiste tra 'sentire' ed 'ascoltare'. I genitori del ragazzo, infatti lo
sentivano parlare ma non lo ascoltavano affatto. Si sente con le orecchie, ma si ascolta con il cuore,
e per ascoltare ci si deve concentrare su ciò che gli altri ci dicono, senza fare 'viaggi mentali'.

Marco Forconi – 101 caffè per avere successo – pag.16


14 ROMPERE LE BARRIERE

Questa storia ha a che fare con il correre un miglio in 4 minuti.


Per secoli questo è stato considerato un evento impossibile per un essere umano, e si racconta che
nell'Antico Egitto, gli schiavi venissero obbligati a sfuggire dalle grinfie di belve feroci allo scopo
di superare il record di 4 minuti, ma invano, come tutti gli altri tentativi che furono messi in atto nel
tempo.
Per diverso tempo il miglior record fu di 4:06 e si pensò subito, che questo fosse il massimo che un
uomo potesse raggiungere.
Gli scienziati, i dottori e gli esperti dichiararono che "qualsiasi uomo che avesse tentato di superare
questo record, avrebbe rischiato seriamente di vedersi schizzare il cuore fuori dal petto".
Questa convinzione continuò ad esistere finchè un uomo, chiamato Roger Bannister, decise di non
credere a ciò che gli scienziati proclamavano, ma di credere solamente in sè stesso.
Dopo un duro e sistematico allenamento, l'uomo nel 1954 percorse il famigerato miglio in meno di
4 minuti, rompendo finalmente la barriera posta dal mondo scientifico. Dopo di lui altri 37 uomini
riuscirono in quell'impresa, che era sembrata impossibile.

Suggerimenti..

Roger Bannister, decise di credere in sè stesso e non negli altri. Scelse di cambiare idea
sull'impossibilità per un essere umano di correre un miglio in 4 minuti. Cercò con tutte le sue forze
di visualizzare la propria immagine mentre batteva il record, e così facendo convinse molti di una
cosa "Se ce l'aveva fatta lui, anche gli altri potevano farcela!"

15 IL MIO CANE PUO' CAMMINARE SULL'ACQUA

Cera una volta una cacciatore, che possedeva una cane da caccia molto speciale, era l'unico in grado
di camminare sull'acqua.
Un giorno decise di invitare a caccia con sè un amico, per mostrargli la meraviglia che possedeva.
Dopo qualche ora di attesa, i due uccisero due anatre, le quali caddero proprio nel fiume. Il
cacciatore ordinò al cane di correre a recuperare i due uccelli e l'animale così fece.
L'uomo naturalmente si aspettava grandi complimenti da parte dell'amico per l'operato del proprio

Marco Forconi – 101 caffè per avere successo – pag.17


cane, ma l'amico rimase in silenzio.
Il cacciatore, allora, essendo molto curioso, gli chiese se avesse notato qualcosa di particolare nel
cane, allorchè l'amico, placidamente, rispose "certo che ho notato qualcosa, il tuo cane non sa
nuotare!"

Suggerimenti..

Circa il 90 % delle persone che incontriamo nella vita di tutti i giorni è pessimista. Queste scelgono
sempre di cercare il pelo nell'uovo, invece di guardare alla sostanza delle cose. Non aspettatevi
quindi alcun complimento o incoraggiamento da loro. Sono le persone come queste che non
potranno mai aiutarti ad uscire dalla tua situazione presente, riescono solo a buttarti giù. Cerca
quindi di fare attenzione, di trascorrere in loro compagnia meno tempo possibile, e di non lasciare
che siano proprio persone così a rubare i tuoi sogni.

16 BAMBINI GENIALI

Diversi anni fa, venne condotto un esperimento su due insegnanti.


Al primo fu affidata una classe di studenti 'geniali'."Questi ragazzi sono molto intelligenti, ma
cercheranno di prendersi gioco di te" , fu detto all'insegnante. "non faranno i compiti, ne
chiederanno una dose minore, e si comporteranno da vagabondi, tu non ascoltarli, sono pienamente
capaci di eseguire i loro compiti, hanno solo bisogno di amore, pazienza e comprensione".
Al secondo insegnante fu affidata una classe di bambini 'normali' "Non sono nè troppo brillanti nè
troppo stupidi, possiedono un Q.I ed un'abilità normalissimi, quindi devi aspettarti risultati
altettanto normali".
Come era prevedibile, i bambini geniali, ottennero risultati migliori degli altri, ed alla fine dell'anno,
si ritrovarono 'avanti' rispetto agli studenti 'normali'.
La cosa strabiliante è che in realtà, non c'era nessuna classe di geni, ma entrambe le classi erano di
studenti normali, l'unica differenza risiedeva nel modo in cui l'insegnante vedeva e considerava gli
studenti.

Suggerimenti..

Marco Forconi – 101 caffè per avere successo – pag.18


Il modo in cui vediamo una persona, influenza nettamente il nostro approccio verso di essa, e
questo,a sua volta, influenza l'immagine che la persona in questione fa di sè stessa. Ecco perchè è
così importante trattare gli individui con rispetto e attenzione, cercando di fornire loro
incoraggiamento, per renderli più positivi e motivati. Si deve sempre cercare di vedere il buono che
risiede negli altri, e ricordare che, alla fine raccoglieremo ciò che abbiamo seminato!

17 L'AUTISTA INTELLIGENTE

C'era una volta un famoso 'oratore motivazionale' il quale aveva un autista che lo seguiva sempre
nei suoi appuntamenti.
Egli aveva sentito e visto l'oratore talmente tante volte, che conosceva per filo e per segno ciò che
avrebbe detto in un dato momento.
Fu così che giorno dopo giorno, udienza dopo udienza, l'autista divenne un vero esperto di teoria
motivazionale e, confessò di saper parlare bene almeno quanto l'oratore stesso.
Un giorno, in cui l'oratore non si sentiva bene, l'autista chiese il permesso di poter parlare al suo
posto. Naturalmente l'uomo acconsentì e l'autista, salendo sul palcò eseguì il più bel discorso
motivazionale della sua vita.
L'oratore rimase esterefatto, poichè l'uomo si muoveva e comportava esattamente come lui, ed alla
fine della sua performance l'uomo ricevette una standing ovation.
A fine discorso, venne però il momento delle domande, ed un presente tra il pubblico pose all'uomo
un quesito che lo mise in difficoltà.
Questi, sapendo perfettamente di non essere in grado di rispondere, disse, con molta scioltezza, che
poichè la domanda posta era troppo facile per lui, avrebbe chiesto al suo autista (in realtà l'oratore).

Suggerimenti..

E' facile raggiungere il successo quando si ha una guida da seguire. Per avere successo infatti si
deve essere un vero e proprio imitatore e seguire ciò che i più carismatici fanno. Essi devono fare da
'modello' per le nostre azioni, li si deve imitare in ciò che credono, nel modo di parlare, e pensare.
Se queste persone particolarmente carismatiche avranno successo, sicuramente l'avremo anche
noi.....se sapremo imitarli e considerarli dei veri e propri modelli comportamentali.

18 IL CONTRABBANDIERE

Cera una volta un uomo che era solito attraversare la frontiera Canadese in motocicletta, portando
con sè due bisacce sulla sella.
Quando la guardia frontiera le controllava, non trovava però altro che sassi.
Questo rituale (attraversamento del confine e controllo delle bisacce con ritrovamento di relativi
sassi) si ripetè molte altre volte, finchè la guardia frontiera non si insospettì, e disse al misterioso
motociclista: "Sappiamo benissimo che stai trasportando qualcosa oltre la frontiera, ma ogni volta
che controlliamo le tue bisacce non troviamo altro che sassi, dicci che cosa stai escogitando e ti
promettiamo che non sarai arrestato" . L'uomo allora rispose tranquillamente: "Sto semplicemente
trasportando motociclette rubate".

Suggerimenti..

Marco Forconi – 101 caffè per avere successo – pag.19


L'uomo della nostra storia, è un criminale, ma uno davvero ingegnoso. Generalmente, tendiamo a
guardare alle cose dal lato più ovvio (in questo caso l'attenzione della guardia frontiera era
focalizzata sulle rocce) e perdiamo 'dettagli' davvero importanti (il fatto che l'uomo stesse
viaggiando su motociclette rubate). Ogni tanto quindi, dobbiamo fermarci un attimo a pensare in
quale direzione il nostro pensiero si sta dirigendo, così da capire se stiamo seguendo la 'strada'
giusta ed, eventualmente essere in tempo per correggersi.

19 MAI, MAI, MAI RINUNCIARE!

Un giorno Winston Churchill (il Primo Ministro inglese) fu invitato a prendere parte alla cerimonia
di laurea dell'Università di Oxford.
Il Primo Ministro era seduto a capo tavola, vestito come sempre con il suo abito formale, il suo
cilindro e naturalmente il sigaro.
Quando fu invitato a parlare, egli salì sul podio. Con il foglio tra le mani, stette un attimo in silenzio
fissando il pubblico. Dopo essere rimasto nella stessa posizione per circa 30 secondi, il Primo
Ministro disse solennemente: " Mai, mai, mai rinunciare!" seguì un'altra lunga pausa, dopodichè,
con maggior enfasi ripetè: " Mai, mai, mai rinunciare!".
Fissò il pubblico nuovamente e poi tornò al proprio posto.

Suggerimenti..

Questo è sicuramente il discorso più breve della storia, ma è anche uno dei più significativi. Se
riuscissimo a capire il fatto che molte persone potrebbero raggiungere le proprie mete, se solo
persistessero di più nei loro sforzi! Il concetto chiave è semplice: sviluppare l'abitudine della
pertinacia.

20 IL VECCHIO BOLLITORE

Circa cento anni fa, un anziano medico di campagna si recò in città e dopo aver assicurato il proprio
cavallo, entrò in una drogheria, per parlare con il giovane proprietario.
Stava cercando di vendergli qualcosa.
Dopo qualche minuto, il medico uscì dal negozio per poi tornarvi subito dopo, portando con sè un
vecchio bollitore e una spatola di legno che mostrò al droghiere.
Il giovane, ispezionò il bollitore da cima a fondo dopodichè tirò fuori dalla tasca cinquecento
dollari, (tutti i suoi risparmi) e li porse al medico.
Questi allora prese un pezzettino di carta, sul quale scrisse una strana formula. Quelle parole su
carta, avevano un valore inestimabile, ma questo i due non lo sapevano.
L'anziano medico fu felice di aver venduto quel vecchio bollitore ed il suo contenuto per
cinquecento dollari, ed il giovane droghiere si mostrò soddisfatto dell'acquisto, che gli era costato
tutti i suoi risparmi.
Ciò che il giovane aveva acquistato era infatti un'idea!
Il resto è storia, poichè il droghiere si chiamava Asa Candler e il vecchio bollitore ed il pezzettino di
carta portarono all'invenzione ed introduzione della Coca-Cola.

Marco Forconi – 101 caffè per avere successo – pag.20


Suggerimenti..

Per avere un grande successo, si deve possedere un'idea ed una grossa dose di rischio. Asa
Chandler, ha scambiato i risparmi di una vita con una vecchio bollitore ed un foglietto con suscritta
una semplice formula. Se non avesse accettato di rischiare, noi tutt'oggi non conosceremmo la
Coca-Cola. Grazie alla sua capacità di rischiare invece, Asa Chandler è divenuto ricchissimo e ha
dato al mondo l'opportunità di dissetarsi con un ottimo bicchiere di Coca!

21 IL CAVALLO D'ACCIAIO

Una voltà un'anziana coppia, discese la montagna per poter assistere allo spettacolo del 'cavallo
d'acciaio'.
Man mano che si avvicinava alla Stazione ferroviaria, il cuore pulsava sempre più rapidamente
dall'emozione.
Era la prima volta che i due assistevano al passaggio del treno, 'il cavallo d'acciaio'.
Entrambi rimasero esterefatti dalla potenza e dalle proporzioni di questo marchingegno.
Ad un certo punto Lei guardò Lui negli occhi e gli chiese: "Che cosa ne pensi caro?" "Non si
muoverà mai" disse l'uomo. Ma proprio nel momento esatto in cui proferì queste parole, si udì un
fischio e il treno si mise in moto, guadagnando velocità in pochissimo tempo, sparendo poi dalla
vista della coppia.
A quel punto Lei chiese nuovamente a Lui: "Che cosa ne pensi?" e l'uomo dopo essersi ripreso dallo
shock disse incredulo: "Credo che non si fermerà mai".

Marco Forconi – 101 caffè per avere successo – pag.21


Suggerimenti..

La velocità è una componente essenziale del successo. Questo infatti si ottiene soltanto iniziando a
compiere una certa azione, mantenendo poi la velocità, il passo che si è tenuto fino a quel momento.
E' proprio come quando un bambino impara ad andare in bicicletta, finchè continuerà a pedalare egli
riuscirà ad andare avanti, ma una volta fermato, cadrà dalla bici. In altre parole: quando ti prefiggi
una meta, cerca di non perdere mai velocità, ardore, passione facendoti distrarre da circostanze o
persone e perdendo quindi il passo.

22 NESSUN PASTO GRATUITO

Cera una volta un re che voleva istaurare il 'Regno dei tempi'.


Decise allora di radunare tutti i suoi uomini migliori ed incaricarli di portare a compimento questa
ardua impresa, trascrivendone poi i risultati in un libro.
I saggi cominciarono le loro ricerche e dopo circa un anno si presentarono di fronte al sovrano con
un libro molto voluminoso e spesso, dal titolo 'Il Regno dei Tempi'.
Il re ne fu molto soddisfatto, ma tuttavia chiese ad i suoi uomini di condensare maggiormente i loro
risultati, costringendoli a partire nuovamente.
Dopo qualche tempo, i saggi tornarono nuovamente dal sovrano con un libro costituito da un solo
capitolo, ma anche stavolta, egli lo considerò troppo lungo.
Fu così che i saggi deciserò di riassumere il contenuto dei loro risultati e delle loro infinite ricerche
in una sola lapidaria frase: " non ci sono pasti gratuiti" allorchè il sovrano ne fù finalmente
soddisfatto e disse: " Ecco il vero Regno dei Tempi".

Suggerimenti..

E' proprio vero, "non ci sono pasti gratuiti". Se si vuole raggiungere il successo si deve
obbligatoriamente investire denaro, tempo, e forze. Se si desiderano operai migliori, li si deve
pagare maggiormente, così da spingerli a rimanere nella nostra squadra. C'è sempre un prezzo da
pagare in ogni cosa! e come dice il proverbio "se si paga in noccioline, otterremo scimmie" e la
famosa Legge di Compensazione dice "Riceverai tanto quanto hai dato".

23 LA DONNA PIU' VELOCE DEL MONDO

Wilma Rudolph, nacque in povertà nello ststo del Tennessee.


All'età di quattro anni ebbe ben due polmoniti con febbre altissima, e rimase paralizzata dalla
Poliomelite.
Fu costretta così a portare un apparecchio fisso per le gambe, ed il medico disse che non avrebbe
mai più potuto camminare come una volta. Sua madre però le fece coraggio, dicendole che con la
forza di volontà avrebbe potuto fare qualsiasi cosa.
Wilma rivelò alla madre "Voglio diventare la donna più veloce della Terra". All'età di nove anni,
contro tutti i consigli dei medici, tolse l'apparecchio per le gambe, e fece il suo primo passo.
A tredici anni partecipò alla sua prima corsa arrivando ultima, come anche in tutte le altre alle quali
prese parte.
A quindici anni entrò al College del Tennesse dove incontrò un allenatore, e gli disse che desiderava
diventare la donna più veloce sulla Terra, e l'allenatore le rispose: "Con la forza di volontà che hai,

Marco Forconi – 101 caffè per avere successo – pag.22


nessuno può fermarti" .
Alle Olimpiadi del 1960, Wilma Rudolph coronò finalmente il suo sogno e divenne la donna più
veloce sulla Terra, vincendo tre medaglie d'oro, nei 100, 200 e 400 m.

Suggerimenti..

Chi avrebbe detto che Wilma Rudolph, la ragazzina paralitica, avrebbe vinto ben tre medaglie d'oro
alle Olimpiadi? . Wilma vedeva sè stessa come una vincitrice, non come una povera paralitica.
Prendendo il destino nelle proprie mani, ha inseguito il proprio sogno fino in fondo, sfidando chi le
consigliava di lasciar perdere. Nel tempo ha dovuto superare difficoltà ed ostacoli, ma alla fine è
valsa la pena di stringere i denti. Se una ragazza paralitica c'è riuscita, perchè noi non dovremmo,
essendo perfettamente sani?.

24 I TRE VISITATORI

Tornando a casa, una giovane donna vide tre anziani uomini seduti nel cortile di casa sua.
Sebbene non li conoscesse, li invitò ad entrare a bere qualcosa. Uno di loro allora chiese alla donna:
"C'è l'uomo di casa?" e lei rispose cordialmente: " No, mi spiace è uscito" "allora non ce la sentiamo
di entrare" le dissero.
Quando il marito della donna tornò a casa, lei gli raccontò quanto era successo e lui, le disse di
lasciare pure che i tre uomini entrassero in casa.
Al momento dell'invito, però uno dei tre disse alla donna "Non possiamo entrare tutti e tre, devi fare
una scelta: lui è il Benessere economico" disse l'uomo puntando il dito verso uno dei suoi amici, "
lui invece è il Successo, ed io sono l'Amore, adesso torna in casa e decidi assieme a tuo marito chi
lasciare entrare". E così fece.
La coppia discusse la questione, il marito desiderava far entrare il Benessere economico, così da
riempire la casa di ricchezze, la moglie invece desiderava far entrare il Successo. La figlia della
coppia, avendo udito la discussione, decise di intervenire e propose di lasciare entrare l'Amore così
da riempirne la casa.
La coppia allora optò per quest'ultima possibilità ed uscì di casa per invitare Amore nella loro casa.
Quando Amore si sentì chiamare, ed iniziò ad incamminarsi verso la porta, gli altri due uomini lo
seguirono, con grande stupore della donna che chiese loro: " Ho invitato Amore, perchè volete
entrare anche voi?". I due uomini allora replicarono: " Se tu avessi invitato il Benessere economico
o il Successo, due di noi sarebbero rimasti fuori, ma avendo scelto Amore, noi lo seguiamo di
conseguenza, quando c'è l'Amore, il Successo ed il Benessere economico lo seguono sempre."

Marco Forconi – 101 caffè per avere successo – pag.23


Suggerimenti..

Il successo ed il benessere economico sarebbero vani senza l'amore. Abbiamo bisogno dell'amore se
vogliamo vivere una vita felice ed essere appagati. Che senso avrebbe il benessere economico o il
successo se non si avesse nessuno con cui condividerli a pieno?

25 LA TRAPPOLA

C'era una volta un villagio che venne attaccato da un branco di cinghiali selvaggi.
Ogni giorno le bestie, entravano nel villaggio, razziandolo di tutto ciò che c'era di commestibile, e
gli abitanti, dopo aver usato ogni mezzo per cacciarle via, erano disperati.
Un giorno, un vecchio saggio si avvicinò al Capo Villaggio offrendogli il proprio aiuto, e gli disse
di seguire tutti i consigli per liberarsi delle bestie voraci: " raccogliete tutto il cibo che riuscite a
trovare nelle case e sistematelo nel mezzo di un campo, che sia perfettanente visibile" si
raccomandò il saggio, e gli abitanti, in preda alla disperazione seguirono il consiglio.
I cinghiali certamente non si fecero attendere, e dopo qualche esitazione, si avvicinarono al campo e
divorarono tutto quello che c'era.
Dopo la prima volta, le bestie, le quali avevano compreso di poter usufruire liberamente della
dispensa di cibo messa a loro disposizione, tornarono ogni giorno con la stessa voracità. Dopo
qualche tempo, il vecchio saggio disse agli abitanti del villaggio di disporre quattro pali agli angoli
del campo.
Gli animali naturalmente erano troppo indaffarati a divorare il cibo, per accorgersi di ciò che stava
accadendo attorno a loro.
Il saggio allora disse agli abitanti di costruire un recinto attorno al campo dove i cinghiali
mangiavano, con un ampio cancello attraverso il quale farli entrare. Alla fine, completato il recinto,
gli abitanti ne chiusero il cancello intrappolando i cinghiali al suo interno .
Finalmente quelle belve feroci erano sconfitte per sempre!.

Suggerimenti..

Le abitudini sono facili da prendere ma molto difficili da abbandonare. I cinghiali sono rimasti
intrappolati a causa della loro avidità, si erano abituati ad avere cibo gratuito e senza per questo
dover lottare o rischiare di rimanere uccisi dagli abitanti del villaggio. Se ne sono stati comodi a
mangiare nel campo, non accorgendosi della trappola che si stava costruendo alle loro spalle. Noi
siamo, in un certo senso, come questi cinghiali. Amiamo la comodità del nostro lavoro e della vita
che conduciamo e spesso non realizziamo che in un modo o in un altro ne veniamo intrappolati.
Nella vita, cerchiamo la sicurezza e non la cosa più importante: la libertà.

26 - DUE CAVALLI DI POTENZA

C'era una volta un vecchio indiano, che viveva in condizioni poverissime.


Un giorno ebbe un grosso colpo di fortuna, scoprendo petrolio nel terreno del proprio villaggio.
Nel giro di quindici giorni, l'indiano divenne ricchissimo, e decise di comperarsi una splendida
Cadillac. In quegli anni le auto del genere possedevano due ruote di scorta nella parte posteriore,
l'uomo però, volendo distinguersi da gli altri, ne volle mettere quattro.
L'indiano comperò anche un elegante vestito ed un cappello con i quali, ogni giorno amava aggirarsi
per la piccola e polversosa città di Oklahoma, seduto sulla sua splendida Cadillac.

Marco Forconi – 101 caffè per avere successo – pag.24


Ogni volta che incontrava qualcuno si fermava volentieri a chiacchierare, ed a volte compiva un
ampio giro proprio per poter parlare con tutti.
Ciò che stupisce è che, non accadeva mai che l'indiano urtasse o investisse qualcuno..........sapete
perchè?
perchè davanti a quella bellissima auto, l'indiano aveva posto due cavalli col compito di trainarla!

Suggerimenti..

L'auto funzionava a meraviglia, ma il vecchio indiano non ha mai imparato ad accenderne il motore.
Il motore possedeva ben 100 cavalli, ma l'uomo ne aveva posti due all'esterno. Molti di noi
compiono lo stesso errore: cercano al di fuori di sè stessi ciò che possono trovare dentro....la forza
per andare avanti. Gli scienziati ripetono più volte, che l'uomo usa solo il 10-15 % del proprio
potenziale intellettivo, quindi sta a noi scoprire ed usufruire il nostro massimo ingegno, svegliando
il gigante addormentato dentro di noi .

27 UN'IDEA CHE VENDERA'

Un giorno si tenne una riunione di signore in città, alla quale ognuna era abbigliata elegantemente
per l'occasione.
Una signora in particolare, indossava uno splendido cappello, fonte d'invidia ed ammirazione da
parte delle altre.
In effetti il cappello era davvero speciale...era stato creato dalla signora stessa.
Quando le altre signore lo seppero, si avvicinarono alla donna chiedendole di confezionarne loro
alcuni.
Una di queste aveva per l'appunto alcuni fiocchi e nastri e li porse alla donna chiedendole di farne
un cappello.
Questa non si fece pregare e si mise subito a lavoro. In pochi minuti la donna confezionò un
cappello originale ed elegante, che stupì tutte le presenti.
Dopo che ebbe restituito il cappello alla proprietaria, la donna disse: "fanno cento dollari, prego" . Il
pubblico rimase stupito a queste parole e commentò dicendo: "Ma lei ha usato solo dei semplici
nastri!" allorchè la donna rispose: " certo, costano solo 2 dollari, ma il resto è il prezzo della mia
idea e del mio talento".

Suggerimenti..

Tutti i più grandi successi della storia cominciano con una semplice idea. I fratelli Wright ebbero
l'idea che un giorno l'uomo sarebbe stato capace di volare, il Colonnello Sanders, pensò che la sua
ricetta del pollo avrebbe avuto fortuna e così, riuscì a cambiare per sempre le abitudini alimentari
del mondo intero. Se vogliamo ottenere successo, dobbiamo mettere le nostre idee ed il nostro

Marco Forconi – 101 caffè per avere successo – pag.25


talento in azione. Le idee da sole non portano a niente. Solo un'idea messa in atto (seguita e difesa
con pertinacia) potrà avere successo.

28 IL COMMERCIANTE DI CIANFRUSAGLIE

C'era una volta un commerciante di cianfrusaglie che sbarcava il lunario raccogliendo gli oggetti che
gli altri gettavano via.
Viveva da solo in una piccola casetta, ed ogni giorno si svegliava presto al mattino per poi tornare la
sera.
Era un tipo solitario e per questo non aveva ne amici ne conoscenti. Un giorno si ammalò
gravemente e non si riprese mai più. Morì nel giro di poco tempo e siccome non aveva legami
d'importanza rilevante, la Polizia decise di ispezionare la sua casa.
Qui vi trovò una collezione sterminata di vecchi oggetti appartenenti al suo passato. Con gran
sorpresa vi trovò anche 100,000$ in vecchie banconote, impacchettate in piccole scatole,
disseminate per tutta la casa.

Suggerimenti..

Il punto della questione è ovviamente: Come mai un uomo, che possiede circa 100,000$ può
scegliere di vivere come un mendicante, nascondendo il proprio denaro in vecchie scatole, esposte
all'occhio ed alla mano di chiunque? Probabilmente per paura di perderlo. La verità è che il denaro
stesso è una pura idea trasferita su carta attraverso l'inchiostro. Esso ha valore solo se viene usato. Il
denaro non serve ad essere tenuto nascosto e rinchiuso, esso deve circolare, servire a degli scopi,
deve essere goduto. Esso è neutrale, nè buono nè cattivo. La sua natura buona o cattiva, dipende dal
modo in cui viene guadagnato ed usato.

29 VENT'ANNI DOPO

Nel 1953 l'Università di Yale fece un'importante ricerca tra i suoi laureandi, chiedendo loro se
avessero una chiara lista di mete da raggiungere, ed un piano specifico per riuscire a raggiungerle.
Di tutti i laureandi solo il 3% aveva scritto le proprie mete in una lista.
Vent'anni dopo nel 1973, quegli stessi laureandi vennero rintracciati e nuovamente intervistati.
Il risultato fu che quello stesso 3% di persone aveva avuto più successo in campo finanziario, se
confrontato con il restante 97% messo insieme.
Il suo successo inoltre si estendeva anche in altri campi.

Suggerimenti..

Questa storiella dimostra chiaramente l'importanza di stilare una chiara lista di mete da raggiungere
nella vita. Essa deve essere il più possibile specifica e dettagliata nel rispecchiare ciò che si vuole
e/o si desidera, la data entro cui riuscire a conseguire tutto ciò e sopratutto quello che si vuole dare
in cambio per ciò che si ottiene. Una volta scritta, la lista deve essere letta ogni giorno. Inizialmente
potrà capitare di scrivere cose che si credono irraggiungibili, ma se si leggerà la lista attentamente

Marco Forconi – 101 caffè per avere successo – pag.26


ed a lungo, si potrà iniziare a credere davvero in ciò che si desidera e ad agire per arrivare al
conseguimento dei propri scopi.

30 L'OCA E LE UOVA D'ORO

Questa storia parla di un povero fattore, che un giorno scoprì nel nido della sua oca preferita, uno
splendente uovo d'oro.
Inizialmente pensò di trovarsi di fronte a qualche scherzo e lo gettò via! ma secondariamente, ci
ripensò e lo tenne con sè.
L'uovo effettivamente era d 'oro purissimo! il fattore non riusciva a credere ad i propri occhi.
Il giorno seguente, tornando dalla sua oca, trovò un'altro uovo dello stesso metallo prezioso ed
anche nei giorni successivi.
Grazie alla sua cara ochetta, l'uomo divenne molto, molto ricco, ma allo stesso tempo sempre più
avido ed impaziente.
Pretendendo di ottenere tutte le uova in una volta decise di prendere quelle che l'animale poteva
produrre al momento uccidendolo.
Con sua grande sorpresa, quando l'uomo aprì la povera oca, non trovò alcun uovo d'oro, e come ben
sapeva, non ci sarebbe stata alcuna possibilità di averne uno.
Il fattore infatti aveva ucciso, l'oca che produceva le uova d'oro.

Suggerimenti..

La storia narrata riguarda l'avidità, e le conseguenze del non essersi preso cura della povera oca.
Essa rappresenta le capacità produttive ed i beni che possediamo, le uova invece sono i benefici, i
risultati e la produzione che otteniamo dallo sfruttamento dei beni e delle capacità produttive. Si
deve sempre mantenere un pefetto equilibrio tra i benefici, i risultati, la produzione ed il prendersi
cura dei beni e delle capacità produttive. Ad esempio, se non ci prendiamo cura della nostra auto (il
bene che possiediamo) prima o poi questa smetterà di funzionare e non potremmo più usarla. In
sostanza per poter usare l'auto ogni volta che si vuole, la si deve sempre mantenere con cura,
pazienza ed amore.

31 CONSEGNARE PACCHI IN UNA NOTTE

Marco Forconi – 101 caffè per avere successo – pag.27


Fred Smith frequentava il corso di studi in business dell'Università di Yale.
Un giorno stilò un progetto sulla spedizione di pacchi postali in una notte, ma il suo lavoro venne
valutato con un voto basso.
Il professore commentò questo voto dicendo a Fred che nessuno avrebbe spedito un pacco postale in
una sola notte, esistendo l'opportunità della US Mail.
Il commento del professore non scoraggiò affatto Fred, il quale mise tutte le sue forze ed il suo
denaro, nella realizzazione della sua idea e diede così vita alla Federal Express.
Al primo giorno di attività la Federal Express si prestabilì di spedire circa 167 pacchi, ma di questi
solo 7 arrivarono al destinatario. Dei 7, 5 erano destinati a loro stessi e solo 2 erano per esterni.
Tutto questo forse scoraggiò Fred? la risposta la conoscete sicuramente, poichè a tutt'oggi la Federal
Express è una società da milioni di dollari.

Suggerimenti..

Non esiste fallimento per Fred Smith. Quando ha deciso di dare vita alla propria idea ha considerato
i risultati come un buon esito. Al primo giorno di apertura della Federal Express, quando Fred vide
spedire solo 2 pacchi, commentò dicendo di aver appena imparato a spedirne 2. e che ora il passo
seguente sarebbe stato quello di imparare a spedirne molti di più. Questo è il concetto vincente. Se
vogliamo avere successo nelle cose che facciamo, dobbiamo imparare a guardare sempre il lato
positivo ed a mettersi tempestivamente in azione per migliorarsi.

32 IL MAGO

Houdini fu il più grande prestigiatore e mago del suo tempo.


Aveva un fabbro davvero eccezionale e nonostante ciò giurava di poter fuggire da qualsiasi prigione
o cella in meno di un'ora.
Un giorno in una piccola isola della Gran Bretagna venne costruita una nuova prigione, e venne
lanciata la sfida ad Houdini. Q
uesti amava molto le sfide, sopratutto se in palio c'erano premi in denaro sostanziosi come quello in
questione. Houdini accettò.
Quando arrivò il grande giorno, il luogo dell'evento era affollato di curiosi e giornalisti venuti per
avere l'esclusiva sulla grande impresa che stava per essere compiuta.
Arrivato, Houdini entrò tranquillamente nella cella dopodichè la porta venne chiusa a chiave.
Immediatamente il prestigiatore, si mise al lavoro.
Nascosto nella cintura aveva un duro ma flessibile pezzo d'acciaio che il mago usava per lavorare
sulla serratura. Dopo circa 30 minuti, tutta la tranquillità e la serenità di Houdini, scomparvero, ed
allo scadere dell'ora egli era letteralmente esausto.
Dopo circa 2 ore il mago svenne contro la porta, la quale si aprì senza alcuno sforzo. La porta non
era mai stata chiusa a chiave, eccetto che nelle mente di Houdini stesso.

Marco Forconi – 101 caffè per avere successo – pag.28


Suggerimenti..

La porta non era mai stata chiusa a chiave eccetto che nella mente di Houdini, il che vuol dire che
lui la credeva assolutamente chiusa, come se cento fabbri avessero applicato i lucchetti più resistenti
che possedevano. Houdini era stato capace di aprire migliaia di lucchetti fisici, ma non era riuscito
ad aprire quello che si trovava nella sua mente. Proprio come il famosissimo prestigiatore, spesso
possediamo dei veri e propri lucchetti nella nostra mente, che c'impediscono di uscire dalle nostre
'prigioni'. La maggior parte di noi si trova chiuso in 'prigioni mentali' e per fuggirne, si deve solo
avere la forza di ammetterlo e dare una piccola spinta alla porta.

33 IMPEGNO VENTENNALE

Oliver Napoleon Hill, nacque presso una famiglia molto povera nel lontano 1883.
Cercò da subito di andarsene dalla piccola cittadina della Virginia in cui viveva, per avere successo
nella vita.
Era sempre intento a trovare mille modi per migliorarsi e venne coinvolto in vari tipi di attività,
come dirigere una miniera di carbone, fare pratica in legge, diventare giornalista finanziario. Ma la
sua più grande fortuna arrivò quando incontrò Andrew Carnegie ' il re d'ell'acciao'.
Questi chiese a Napoleon Hill di dedicare 20 anni della sua vita all'elaborazione di una formula per
aiutare gli altri ad avere successo nella vita. Andrew Carnegie gli avrebbe fornito centinaia di lettere
di referenza per poter incontrare persone di successo, del calibro di Woodrow Wilson, Henry Ford,
Thomas Edison, Theodore Roosevelt, e John D. Rockefeller. Napoleon Hill, in meno di 60 secondo
decise di accettare questo coraggioso compito.
Più tardi venne e sapere che Carnegie gli aveva dato circa 60 secondi, per pensarci allo scadere dei
quali, avrebbe dovuto rinunciare a questo impegno.
Dopo 20 anni di accurata ricerca, nel 1937 Napoleon Hill pubblicò il suo famosissimo best seller:
'Pensa e diventa ricco' che ha aiutato tantissime persone al mondo a raggiungere il successo.
Una delle sue frasi più emblematiche era 'qualsiasi cosa la mente umana può pensare, la può
raggiungere'.

Suggerimenti..

Le persone di successo possono farsi un'idea nel giro di pochissimo tempo, ma poi sono molto restii
a cambiarla una volta fatta la propria decisione. Al contrario, coloro che non hanno molto successo
sono assai lenti nel farsi delle idee ma veloci nel cambiarle non appena hanno preso decisioni. Al

Marco Forconi – 101 caffè per avere successo – pag.29


giorno d'oggi la maggior parte delle persone non attua delle scelte proprie, poichè queste sono quasi
sempre infuenzate da quelle degli altri. E' vero anche che qualsiasi cosa la mente umana può pensare
e credere, la può raggiungere. La parola chiave è senz'altro 'credere'.

34 DALL'OSCURITA' ALLA LUCE

Ella nacque normale il 27 Giugno 1880 a Tuscumbia, Alabama.


All'età di 19 mesi fu colpita da una grave malattia e da una febbre che la lasciò sorda e cieca. Per
questo non poteva parlare.
Nei cinque anni che seguirono, ebbe molti problemi, a causa dei violenti scatti d'ira che aveva.
All'età di 7 anni i genitori decisero che era tempo di aiutare la povera bambina.
L'aiuto non tardò ad arrivare, nella persona di Annie Mansfield Sullivan che con amore, pazienza e
comprensione, riuscì a riattivare le facoltà intellettive della bambina permettendole di 'nascere una
seconda volta'.
La piccola divenne paziente, gentile ed ubbidiente da testarda ed aggressiva che era.
Raggiunti i 16 anni, grazie alle sue discrete abilità, venne ammessa al Radcliffe College dove si
diplomò.
Dopo il diploma Helen Keller dedicò la propria vità a portare messaggi di speranza ed ottimismo
presso tutte le persone disabili di ogni parte del mondo.
I libri da lei scritti vennero tradotti in più di 50 lingue, tenne discorsi in circa 25 paesi e riuscì a
devolvere milioni di dollari a favore dei non vedenti e dei disabili di ogni genere.

Suggerimenti..

Il successo di Helen Keller è anche e sopratutto la storia di Annie Sullivan. Lei è stata la prima a
credere a fondo nel potenziale nascosto di Helen. Con amore, pazienza, comprensione ed
incoraggiamento, Annie è riuscita a risvegliare il gigante addormentato dentro la piccola ragazzina.
Una persona di successo è chiunque riesca a dare sè stessa allo scopo di aiutare un altro essere
umano. Helen Keller d'altro canto ha dovuto superare grosse sfide per poter vincere nella vita.

35 POSSO VENIRE A GIOCARE ANCH'IO?

Un giorno un padre di famiglia, rincasando da lavoro, trovò il suo bambino più piccolo che
piangeva e pestava i piedi sul pavimento.
Diceva di non voler andare all'asilo l'indomani e non smetteva di gridare e di protestare per questo
motivo.
Il padre allora si sedette e pensò ' Se fossi un bambino per quali motivi dovrei essere felice di andare
all'asilo?'
I genitori successivamente stilarono una lista delle motivazioni che avrebbero dovuto spingere un
bambino ad andare volentieri (come ad esempio: dipingere con le mani, cantare canzoncine o farsi
nuovi amichetti). La sera stessa i genitori si sedettero al tavolo ed iniziarono a dipingere con le
mani, senza il loro bambino. Si divertirono moltissimo. Il bambino non tardò a sbirciare dall'angolo
e chiese di poter raggiungere il resto della famiglia a giocare, ma i genitori per tutta risposta gli
dissero "Oh no caro, prima devi andare all'asilo per imparare a dipingere con le mani!" dopodichè
iniziarono a spiegargli di come si sarebbe divertito ad andare all'asilo e di tutte le belle attività che

Marco Forconi – 101 caffè per avere successo – pag.30


gli avrebbero proposto le maestre.
Il mattino seguente, quando il padre scese per andare a lavoro, trovò suo figlio, ancora mezzo
addormentato, seduto sulla sedia, e gli chiese un pò incuriosito: "Che cosa ci fai già sveglio?"
allorchè il bambino gli rispose placidamente: "Sto aspettando di andare all'asilo, non vorrei fare
tardi".

Suggerimenti..

Non si può costringere qualcuno a fare delle cose contro il suo volere, ma al contrario dobbiamo
essere così peruasivi da stimolare nella persona la voglia di provare, sollevando in essa un forte
desiderio di conoscenza.

36 QUESTA SI CHE E' FIDUCIA!

C'era una volta un funambolo così in gamba, da riuscire a camminare tra ben 2 palazzi di 20 piani
ciascuno, su una corda tesa.
Centinaia di persone assistevano affascinati, a quelle fantastiche esibizioni di coraggio ed abilità.
Dopo aver camminato da solo sulla corda, prese la sua assistente sulle spalle e ricominciò con il suo
numero.
Di fronte a questo spettacolo, il pubblico andò letteralmente in visibilio e applaudì sonoramente. Fu
allora che l'artista chiese loro se credevano che sarebbe stato capace di ripetere l'impresa.
Il pubblico rispose "Certo, ce la farai di nuovo!" Dopo un po' il funambolo, fece nuovamente la
domanda e poi disse " Bene, allora chi vuole essere il mio assistente stavolta?" A quella inaspettata
domanda, il pubblico rimase ammutolito a naso in su.

Suggerimenti..

C'è differenza tra il credere e l'avere fiducia. Possiamo credere ai nostri occhi. In questa storiella il
pubblico credeva nelle abilità del funambolo semplicemente perchè lo vedeva eseguire il suo
numero, ma quando l'artista stesso ha chiesto chi volesse farsi avanti come assistente, esso si è tirato
indietro. In poche parole il pubblico credeva in lui ma non aveva fiducia.

37 IL VENDITORE DI SCARPE

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C'era una volta un'azienda di successo che produceva e vendeva scarpe.
Un giorno il Consiglio d'Amministrazione fece un meeting per discutere dell'opportunità di aprire il
proprio mercato all'Africa.
Inviò uno dei suoi addetti alle vendite più esperto nel Continente Nero per esplorare e conoscere il
potenziale di mercato.
Appena arrivato, l'uomo notò come la maggior parte degli abitanti camminasse scalzo. Fu così che
spedì un fax all'azienda dicendo: "Cattive notizie, qui nessuno indossa le scarpe! non ci sono
assolutamente opportunità di mercato".
Il Consiglio d'Amministrazione allora, letto il fax, pensò bene di chiedere una seconda opinione
prima di rinunciare definitivamente, ed inviò un altro addetto alle vendite in Africa.
All'arrivo il secondo addetto fu così entusiasta che spedì un fax all'azienda con suscritto: "Ottime
notizie! qui nessuno indossa le scarpe!" dopodichè tornò in azienda e riferì al Consiglio: "Signori,
abbiamo ottime opportunità di diventare molto, molto ricchi, ci sono grandi possibilità di mercato in
Africa, tutto quello che dobbiamo fare è far conoscere agli abitanti i mille benefici e la grande
importanza dell'indossare scarpe."

Suggerimenti..

La vita cambia a seconda di come la percepiamo. Esiste un lato positivo ed uno negativo in ogni
cosa, evento o situazione. Si può guardare ad un bicchiere come mezzo pieno o mezzo vuoto a
seconda di come lo si vede. Si può scegliere di guardare il buco della ciambella, o la ciambella
stessa. Ci sono moltissimi esempi di questo tipo. La scelta è nostra ovviamente, ma si deve sempre
ricordare che dalle scelte che faremo dipenderà un successo o un fallimento.

38 SEI UN BUSINESSMAN

Un businessman, lasciò cadere un dollaro nella tazzina di un venditore di matite e si affrettò a


prendere il treno.
Improvvisamente ne scese giù e tornò dal mendicante per prendere alcune matite. "Spero non ti
spiaccia" gli disse l'uomo, il quale continuò dicendo al mendicante " Tu sei un businessman proprio
come me, vendi qualcosa a buon prezzo" dopodichè prese il treno successivo.
Qualche mese dopo, ad un importante appuntamento sociale, un uomo elegantemente vestito, si
avvicinò al businessman e si presentò: "Probabilmente non ti ricordi di me, ma io non potrò mai
dimenticarti.
Tu mi hai restituito l'autostima ed il rispetto di me stesso. Sono stato un mendicante per anni, finchè
tu non mi hai detto che ero un businessman".

Suggerimenti..

Esiste un potenziale dentro di noi, abbiamo solo bisogno di un piccolo incoraggiamento, per
mettersi in azione. La cosa più bella che possiamo fare per una persona, non è condividere le nostre
ricchezze con essa, ma aiutarla a scoprire e valorizzare le proprie.Come dice il proverbio: Se
regalerai un pesce ad un uomo lo nutrirai per un giorno, se gl'insegnerai a pescare lo nutrirai per

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sempre.

39 CHI HA L'ORA GIUSTA?

C'era una volta un uomo che lavorava come capoturno in una fabbrica.
Ogni mattina, recandosi al lavoro, passava sempre da una negozio di orologi e vi si fermava per
aggiustare l'ora al proprio, per poi proseguire fino a lavoro. L'uomo ripeteva lo stesso gesto ogni
giorno e alla fine il negoziante, molto incuriosito da questo comportamento, lo fermò e gli chiese
spiegazioni.
L'uomo allora rispose al negoziante, che siccome era il capoturno di una fabbrica, era compito suo
suonare la campanella alle ore 17 per indicare la fine del lavoro, per questo motivo doveva essere
molto scrupoloso ed attento, e quindi ogni giorno era sua abitudine aggiustare l'ora del proprio
orologio in base a quella del grande pendolo esposto in vetrina.
A quelle parole il negoziante scoppiò in una sonora risata e disse: "Ogni giorno alle 17:00, quando
la campanella della fabbrica suona, aggiusto l'ora del mio orologio!"

Suggerimenti..

E' importante sapere, che per avere successo si deve imparare a seguire e copiare i cosidetti
'leaders'. Si devono scegliere i leader dotati di giuste caratteristiche, valori ed ideali, altrimenti
rischieremo di raggiungere la cima della scala sociale.......sbagliata!

40 RIDERE E' LA MIGLIOR MEDICINA

Norman Cousins è riuscito a sfuggire alla malattia anche grazie al potere della risata.
I dottori gli diagnosticarono un male incurabile, e gli dissero di avere una possibilità su cinquecento
di sopravvivere.
Norman rifiutò di accettare la diagnosi dei dottori, e decise di prendere in mano la propria
situazione. L'uomo usò il ridere come uno strumento per smuovere e rafforzare la propria volontà di
guarire e sopravvivere.

Marco Forconi – 101 caffè per avere successo – pag.33


Trascorse la maggior parte del proprio tempo guardando films, programmi televisivi e leggendo
libri che lo facessero ridere.
Alla fine non solo guarì completamente ma la sua esperienza, divenne anche un libro: 'Anatomia di
una malattia'.

Suggerimenti..

La storia appena narrata, dimostra la grande importanza che può avere la risata, il sorriso, il
divertimento ed il saper guardare al lato positivo delle cose e delle situazioni. La nostra fisiologia
può avere un grande impatto sul benessere fisico e mentale, nonchè sulla nostra emotività. Il
movimento crea le emozioni e gli stati d'animo. Se ci poniamo verso il lavoro con positività ed
entusiasmo, non solo ci divertiremo a svolgerlo, ma avremo anche un maggior successo!
Sicuramente con questo atteggiamento, aumenteremo la cerchia delle amicizie e manterremo il
corpo e la mente sani!

41 AFFILA LA TUA ASCIA

Allan, un taglialegna, lavorava in un'industria di legname da circa 10 anni.


In tutto quel tempo non era mai riuscito ad ottenere un aumento.
Quando l'industria decise di assumere Richard per svolgere il suo stesso lavoro, e questi riuscì ad
ottenere un aumento in soli 12 mesi, Allan in cerca di spiegazioni, decise di parlare al titolare.
Quest'ultimo disse ad Allan che in 10 anni, la sua produzione non era mai aumentata, mentre nel
caso di Richard, la produzione era aumentata vertiginosamente in un solo anno.
Il titolare, promise ad Allan di concedergli un aumento a patto di vedere una crescita nella sua
produzione. Tornato a lavoro, Allan s'impegnò moltissimo ma senza ottenere risultati davvero
efficaci e soddisfacenti.
Un giorno, incontrò Richard e decise di chiedergli un consiglio. L'uomo disse ad Allan che il suo
segreto era quello di fare sempre una breve pausa, per affilare nuovamente la propria ascia, ad ogni
albero tagliato. Fu a quel punto che Allan comprese il suo errore: In tutti quegli anni di lavoro, era
stato troppo impegnato nel tagliare alberi, da dimenticare di riposare e nel frattempo affilare il suo
strumento di lavoro.

Suggerimenti..

E' molto importante saper prendere delle pause dallo stress del lavoro, andare in vacanza ogni tanto.
Riposare fa bene sia alla mente sia al corpo e permette di ricaricarsi di energie. E' bene trascorrere
del tempo a rinnovare la propria mente ed a sviluppare le proprie capacità. Al giorno d'oggi esistono
molti modi di fare tutto questo: partecipare a seminari, leggere libri in materia, e poi ci sono molti
corsi a tema disponibili (sottoforma di video corsi ecc...). Prendi l'abitudine di leggere, circondati di
persone che hanno successo e riuscirai ad averne anche tu col tempo!

Marco Forconi – 101 caffè per avere successo – pag.34


42 IL RE D'ELL'ACCIAIO

Andrew Carnegie, era un povero immigrato scozzese, dotato di un'istruzione sommaria, che iniziò
la sua carriera come messaggero per una Compagnia Telegrafica.
Nonostante le umili origini, il suo successo crebbe sempre di più fino a diventare, appena 35enne,
uno dei massimi costruttori del mondo, dando vita all'industria siderurgica americana ed
accumulando una vera fortuna.
Andrew credeva fermamente che uno dei doveri di un uomo facoltoso, fosse quello di donare le
proprie ricchezze e di non morire ricco.
Dopo la pensione, infatti Andrew donò ben 350 milioni di dollari (circa 2 miliardi) nel corso degli
ultimi anni della sua vita. Tra i molti doni e lasciti che il facoltosissimo uomo fece agli Stati Uniti:
Una sala concerti a New York, una Scuola Tecnica a Pittsburg, centinaia di biblioteche pubbliche e
fondazioni allo scopo di promuovere l'istruzione e la ricerca.

Suggerimenti..

Le umili origini non sono certo un ostacolo al successo. Andrew Carnegie, poverissimo, in breve
tempo divenne uno degli uomini più ricchi del suo tempo e contribuì alle molte interviste raccolte
nel famoso libro di Napoleon Hill " pensa e diventa ricco". La chiave del successo di Andrew fu
certamente il suo essere generoso. Ricorda: più sarai disposto a dare, più riceverai in cambio.
Impara a donare ed otterrai prosperità e gioia nella vita.

43 AEREO DELLE 2:30 PER LAS VEGAS

Jim Smith era di New York.


Desiderava andare a Las Vegas e così decise di comprare un biglietto e di recarsi all'aeroporto.
Avendo del tempo da aspettare, salì su una di quelle bilance rivela-peso, v'inserì una moneta e diede
un'occhiata. "Salve, il suo nome è Jim Smith, pesa 200 kg e sta per prendere l'aereo delle 2:30 per
Las Vegas".
A questa risposta Jim rimase davvero molto sorpreso e pensò che qualcuno gli avesse giocato uno
scherzo.
Per accertarsene, Jim salì nuovamente sulla bilancia e, dopo aver inserito un'altra moneta, ricevette
lo stesso messaggio. Stavolta l'uomo s'insospettì molto e decise di scoprire chi si stesse prendendo
gioco di lui. Si recò nella toilette e si cambiò gli abiti, simulando un piccolo travestimento. Una
volta uscito dal bagno, Jim salì sulla solita bilancia, v'inserì la moneta e lesse il messaggio che ne
uscì: "Salve, il suo nome è ancora Jim Smith, il suo peso è sempre equivalente a 200 kg, ed ha
appena perso l'aereo delle 2:30 per Las Vegas".

Suggerimenti..

La maggior parte di noi ha dei sogni, e ama stabilire degli scopi e mettersi in atto per raggiungerli.

Marco Forconi – 101 caffè per avere successo – pag.35


Tuttavia, a volte, a causa di ostacoli e problemi di varia natura, tendiamo a lasciar perdere i nostri
scopi, a dimenticarli. Quando capiamo di esserci allontanati dai nostri propositi, spesso è troppo
tardi per ricominciare e cercare di rimediare! Ricorda: per avere successo è bene restare concentrati
su ciò che si vuole veramente, senza mai rinunciare.

44 HA BRUCIATO LE SUE BARCHE

Molto tempo fa, viveva un grande Generale, che durante un'importante e difficile battaglia dovette
attuare una drastica scelta allo scopo di assicurarsi la vittoria sul campo.
Doveva far sbarcare il proprio esercito ed inviarlo a combattere contro un potente nemico, superiore
dal punto di vista numerico.
Fu così che, il Generale imbarcò i propri uomini e salpò andando incontro al nemico sull'altra
sponda. Una volta raggiunta la riva, il Generale ordinò ad i suoi uomini di sbarcare e di disporre le
armi. Fatto questo, l'uomo ordinò anchè di bruciare tutte le barche e le navi che componevano la
flotta. Mandando i propri uomini alla battaglia, il Generale disse: "Guardate, le nostre navi stanno
bruciando, questo significa che non lasceremo il lido vivi, a meno che non vinciamo!, non abbiamo
scelta, o vinciamo o muoriamo" sapete come andò a finire? VINSERO!.

Suggerimenti..

Proprio come c'insegna il Generale, per avere successo dobbiamo imparare a tagliare i ponti. Non ci
deve essere spazio per ritirate o ripensamenti, e dobbiamo cercare di raggiungere il nostro scopo a
qualunque costo, ripetendo a noi stessi di poter avere qualunque cosa a patto di non violare Leggi
Universali, o i diritti degli altri uomini. Non è bene vivere nel passato. Si deve imparare a guardare
avanti con fiducia, e vedrete che, inaspettatamente il successo arriverà.

45 DUE PAZIENTI ALL'OSPEDALE

C'erano una volta due pazienti in una piccola stanza d'ospedale.


Si chiamavano Tom e Bob. La stanza aveva solo una finestra, ed il letto di Tom vi si trovava al di
sotto.

Marco Forconi – 101 caffè per avere successo – pag.36


Ogni giorno l'uomo raccontava all'amico Bob le meraviglie che poteva ammirare dalla finestra: gli
alberi carichi di foglie, i fiori colorati, il sole splendente, i bambini che giocavano e le auto che
passavano.
Sebbene questi resoconti, aiutassero Bob a passare il tempo, immaginando ciò che non poteva
vedere, col tempo, egli cominciò ad essere invidioso dell'amico Tom.
Una notte Tom stette molto male e chiese all'amico di chiamare aiuto, ma lui non lo fece. Nel suo
cuore desiderava ardentemente la morte del povero Tom, così da poter prendere il suo posto nel
letto sotto la finestra.
Alla fine Tom morì e a Bob fu permesso di spostarsi nel suo letto. L'uomo era davvero felice di
poter osservare finalmente il mondo esterno con i propri occhi, ma con sua grande sorpresa, l'unica
cosa che riuscì a vedere dalla finestra fu uno squallido muro di mattoni.
Fu in quel momento che Bob comprese di aver perso un vero amico in Tom........ma ormai era
troppo tardi!

Suggerimenti..

Nella vita esistono persone che si prendono cura di noi e ci amano. I nostri genitori, nostra moglie o
marito, i figli e gli amici, ci vogliono bene e cercano sempre di aiutarci. Nella maggior parte dei casi
tendiamo a dare il loro amore ed affetto per scontato, almeno fino a quando non vengono a mancare.
Prendetevi cura di queste persone, trattatele con il rispetto e l'amore dovuti, e riceverete tanta gioia e
soddisfazione.

46 L'AQUILA E L'OSTRICA

C'erano una volta due uova che discutevano tra loro su ciò che avrebbero voluto essere una volta
schiuse.
Il primo uovo diceva: " Una volta schiuso vorrei essere un'ostrica. sai, lei se ne sta nell'acqua e non
deve fare alcun tipo di decisione. Le correnti marine la trascinano, la smuovono e le forniscono tutto
il cibo ed il sostentamento di cui ha bisogno, ne più ne meno" poi continuava " Questa è la vita per
me: niente responsabilità o decisioni da fare, si, forse è un'esistenza un po' limitata, ma è sicura
perchè controllata dalla sola forza dell'oceano." il secondo uovo allora rispose: " No, quella non
sarebbe vita per me.
Io vorrei essere un'aquila, lei è libera di andare dove vuole ed agire come crede.
Ha molte responsabilità, deve procacciarsi il cibo e cercare di sopravvivere, ma è libera di volare in
alto sopra le montagne" continuando diceva: " l'aquila ha il controllo ma non è sottoposta a nessuna
forza o altro essere. Io non voglio limiti e desidero fare di tutto per vivere la vita di un'aquila"

Suggerimenti..

L'aquila è un simbolo di forza, velocità, imponenza e libertà, può sorvolare le grandi altezze ed
ammirare le meraviglie del mondo. Tuttavia, essa deve pagare a caro prezzo i benefici che ha, deve
convivere con il rischio e lottare per la sopravvivenza. C'è sempre un prezzo da pagare per ottenere
la libertà ed il successo. Si può però scegliere di mettersi al sicuro dai mille rischi della vita e
condurre la vita dell'ostrica, restando nella propria nicchia senza raggiungere niente. La scelta è
nostra.

Marco Forconi – 101 caffè per avere successo – pag.37


47 IL VENDITORE DI PALLONCINI

C'era una volta un venditore di palloncini, che svolgeva la propria attività presso un Parco Giochi.
Ogni qualvolta gli affari non andavano bene, l'uomo lasciava andare alcuni palloncini cosicchè le
persone, incuriosite si avvicinavano, ed erano spinte a comprarne qualcuno.
L'uomo alternava i colori dei palloncini da rilasciare: prima uno bianco, poi uno blu ed infine uno
verde.
Un giorno un bambino, dopo aver visto ciò che accadeva, si avvicinò al venditore e gli chiese: "
Signore, se tu lasciassi andare un palloncino nero, salirebbe nel cielo?" e l'uomo rispose: "
ragazzino, è ciò che c'è dentro i palloncini che li fa salire in alto".

Suggerimenti..

Nella vita il successo non è determinato da chi siamo, dalle nostre conoscenze, dalla quantità di
denaro che si possiede o dalla nostra più o meno valida istruzione. Il successo non è determinato da
fattori esterni, ma da ciò che giace dentro di noi. Possediamo un grande potenziale, dobbiamo solo
metterlo a frutto. Nella maggior parte dei casi, non possiamo cambiare le circostanze esterne, ma
possiamo sempre cercare di cambiare noi stessi. In questo modo, anche l'ambiente che ci circonda
risponderà adeguatamente.

48 GIOCHIAMO A GOLF DI NOTTE

Ben Hogan è stato uno dei migliori giocatori di golf di tutti i tempi.
Un giorno gli si avvicinò un uomo non vedente, che cominciò a lodarlo per la sua grande abilità di
golfista. Ben allora chiese che cosa poteva fare per lui, e l'altro gli disse che era sempre stato il suo
sogno giocare una partita con lui.
L'uomo propose inoltre di scommettere sulla propria vittoria. Ben, per un attimo esitante, decise

Marco Forconi – 101 caffè per avere successo – pag.38


infine di accettare la sfida sicuro della vittoria.
A quel punto il golfista chiese: " A che ora vuoi giocare?"e l'uomo rispose "c'incontreremo su
questo campo alle 21:00 di stasera!".

Suggerimenti..

Per vincere ed avere la meglio, dobbiamo avere un piano, una strategia in grado di voltare la
situazione a nostro vantaggio. Non dobbiamo sconfortarci per i nostri punti deboli, ma al contrario
focalizzare le energie su quelle che sono le nostre forze. Ogni essere umano è stato dotato del seme
della grandezza, che ci rende capaci di raggiungere risultati incredibili grazie alle nostre sole
capacità. Non dobbiamo sottovalutare il nostro potenziale.

49 CAMMINARE SU UN ASSE LARGA 20 CM

C'erano una volta 2 amici che decisero di fare una scommessa, John sfidò Larry a camminare su un
asse larga 20cm.
Inizialmente la plancia venne sistemata sul pavimento e fu posto un biglietto da 10$ alla sua
estremità. Larry riuscì tranquillamente a superare questa prima prova ed attraversò in pochi minuti
l'asse.
A quel punto l'amico John disse: "Adesso proviamo a mettere l'asse in equilibrio tra 2 edifici di
quindici piani, naturalmente alzando la posta in gioco, metterò un biglietto da 1.000$ alla sua
estremità ed una piccola pietra su di esso per impedire che il vento possa portarlo via" e
continuando: "Se riuscirai a superare questa prova potrai tenere il denaro per te, se al contrario
deciderai di rinunciare dovrai darmi la stessa somma".

Suggerimenti..

Chi pensate abbia vinto la scommessa? Sappiamo benissimo la risposta, Larry non accetterà mai di
sacrificare la propria vita per un biglietto da 1.000$. Sebbene la sfida implichi la stessa plancia della
scommessa precedente, è stato introdotto un elemento nuovo: la paura. Larry infatti non riesce a
vedere altro che se stesso che cade dalla plancia per tutti i quindici piani dell'edificio. In queste
situazioni c'è spazio per un solo pensiero: paura o fiducia. Per avere successo si deve riuscire a
concentrarsi solo sulla fiducia eliminando il fattore negativo della paura.

Marco Forconi – 101 caffè per avere successo – pag.39


50 NON LASCIARE CHE QUALCUNO RUBI IL TUO SOGNI

Dexter Yager decise di abbandonare l'Università di Yale per dare vita alla sua Impresa.
Dopo vari tentativi in diversi campi, finì a vendere auto, dopodichè fu coinvolto in altre attività ma
senza successo.
Dexter e sua moglie Birdie successivamente entrarono a far parte di un'impresa di marketing nel
Novembre del 1975 e con determinazione ed impegno la coppia costruì uno dei network più estesi
del mondo.
A tutt'oggi i due hanno raggiunto il massimo livello possibile di successo nel loro Business,
aiutando moltissime persone a raggiungere il successo.
Hanno realizzato il loro sogno d'indipendenza economica e sono riusciti a fare assaporare ad una
gran quantità di persone il piacevole gusto della libertà. Una delle frasi preferite di Dexter è: "Non
lasciare che qualcuno rubi i tuoi sogni".

Suggerimenti..

Dexter ha ottime qualità di leadership che gli hanno dato la possibilità di avere successo. Spesso ci
troviamo di fronte a vere e proprie sfide, ma se sappiamo in quale direzione dobbiamo andare e
proseguiamo con coraggio e determinazione verso il nostro sogno, raggiungeremo il successo. Il
mondo può portarti via ciò che hai: denaro, lavoro, beni, ma ciò che importa è non abbattersi mai e
ricominciare.

51 “SAPER” ASPETTARE

Un giorno un violento uragano colpì un villaggio.


Furono evaquati tutti gli abitanti allo scopo di metterli in salvo, tutti eccetto un uomo che rifiutò
ogni tipo d'aiuto dicendo: "Dio mi salverà, confido in lui". Mentre il livello dell'acqua saliva
paurosamente, una jeep si avvicinò a l'uomo, che rifiutò d'essere aiutato dicendo: "Dio mi salverà,
confido in lui".
L'acqua continuò a salire e l'uomo fu costretto a mettersi in salvo sul tetto. Avvistandolo, un
elicottero si avvicinò e tentò di offrirgli aiuto, ma anche stavolta l'uomo lo rifiutò dicendo la solita
frase.
Purtroppo il pover'uomo annegò e quando si trovò faccia a faccia con il Creatore, con rabbia egli
disse: "Ho avuto completa fede in te, perchè hai ignorato le mie preghiere e mi hai lasciato
annegare?" a quel punto il Signore rispose: "Chi credi che abbia inviato la jeep, la barca e
l'elicottero"?.

Marco Forconi – 101 caffè per avere successo – pag.40


Suggerimenti..

Dobbiamo assumerci la responsabilità di ciò che facciamo e non incolpare gli altri per i nostri
insuccessi. E' importante mettersi in azione per aiutare noi stessi, invece di aspettare, sperare e
chiederci che cosa sta accadendo. Nessuno ci aiuterà a meno che non decidiamo di farlo per primi.

52 ESPERIMENTO SU UN CANE

Ivan Pavlov era uno scienziato Russo.


E' divenuto famoso per le sue ricerche sulle risposte condizionate e per i suoi esperimenti in tal
senso.
In uno di questi veniva suonato un campanello al momento di offrire del cibo ad un cane. Ogni volta
che ciò accadeva l'animale iniziava a salivare e successivamente mangiava il cibo.
L'esperimento venne ripetuto più volte allo scopo di permettere al cane di collegare il suono del
campanello all'offerta di cibo.
Dopo qualche tempo venne sospesa la somministrazione di cibo, continuando però a far suonare il
campanello.
Al cane bastava solo sentire il campanello per cominciare a salivare, tipico riflesso condizionato!

Suggerimenti..

Ogni volta che ci troviamo in un forte stato emotivo, tutto ciò che accade simultaneamente e
costantemente si collega neurologicamente. In futuro, al momento in cui quel dato fenomeno o
evento si ripete, sperimenteremo lo stesso stato emotivo. Comprendere questo ci può aiutare a
controllare il nostro stato emotivo.

53 LIBERTA' DI SCELTA

Viktor Frankl fu un famoso psichiatra austriaco che scrisse un importante libro: 'La ricerca del
significato da parte dell'uomo'.
Durante la sua vita, fu catturato dai Nazisti e trascorse tre anni negli orribili e terrificanti Campi di

Marco Forconi – 101 caffè per avere successo – pag.41


Concentramento di Dachau ed Aushwitz.
Nel suo libro, Viktor descrisse molto dettagliatamente i traumi, il degrado, le torture e le sofferenze
subite durante quegli anni di prigionia.
Dovette camminare nella neve, nel fango, senza scarpe o calze con le dita dei piedi completamente
congelati. Subì continue torture e maltrattamenti da parte dei Nazisti che non gli risparmiarono
neanche un secondo di dolore. Assistette impotente all'uccisione di moltissimi amici e di suoi
parenti nelle camere a gas.
Alla fine di ogni giorno, lui ed i suoi compagni ricevevano una scodella di zuppa con un singolo
pisellino come razione quotidiana e molto spesso si trovò a dormire tra i propri escrementi.
Alla fine di questa tremenda ed allucinante esperienza, Viktor disse: "Si può togliere tutto ad un
uomo eccetto l'ultima delle sue libertà fondamentali: quella di scegliere come comportarsi in una
determinata situazione".

Suggerimenti..

L'unica cosa di cui abbiamo pieno controllo è la scelta di comportarsi e reagire in un certo modo ad
una situazione. Nessuno può obbligarci ad essere arrabbiati o a sentirsi giù, sono stati d'animo che
scegliamo noi. Ogni volta che ci troviamo di fronte a certe situazioni, dobbiamo fermarci e capire
che possiamo scegliere come reagire. In generale non sono gli eventi che determinano un successo o
un fallimento, ma come noi reagiamo a questo.

54 C'E' UN PREZZO DA PAGARE

Gary Player era uno dei migliori giocatori di golf del mondo.
Un giorno gli si avvicinò un giovane giocatore che lo lodò per le sue qualità di golfista.
Egli disse: "Vorrei saper giocare come te e darei qualsiasi cosa per avere la tua bravura".
Gary allora sorridendo rispose: "Ragazzo, non credo proprio che desidereresti una cosa simile se tu
sapessi come ho fatto ad arrivare al mio livello" poi proseguendo raccontò: "Dovresti essere sul
campo da golf alle 6 del mattino ogni giorno, colpire circa 1.000 palline fino a che non ti
sanguinano le mani fermandoti unicamente per bendarle e medicarle, dopodichè dovresti tornare
nuovamente sul campo da golf per colpire altre 1.000 palline, ecco quello che dovresti fare per
arrivare al mio livello....non è un compito facile".

Suggerimenti..

Come recita il detto:"la pratica rende perfetti". C'è sempre un prezzo da pagare per il successo, e
l'unica persona che conosce i sacrifici, e la fatica che è costato è colui che l'ha raggiunto. Tendiamo
ad ammirare le persone di successo e spesso desideriamo essere come loro, senza pensare alle mille
difficoltà che hanno incontrato nella lunga strada verso la gloria. Se il nostro sogno è di raggiungere
il successo dobbiamo anche tener conto delle sfide che ci aspettano lungo il percorso.

55 SONO INNOCENTE

Marco Forconi – 101 caffè per avere successo – pag.42


Crowley 'due pistole' era un famoso pistolero e killer che non fumava e non beveva.
Il 7 Maggio 1931 circa centocinquanta poliziotti e detectives iniziarono a dargli la caccia, e quando
riuscirono a catturarlo il Commissario di Polizia dichiarò che egli era in assoluto il più temibile e
pericoloso criminale nella storia di New York.
"Ucciderebbe per un non nulla" disse.
Nessuno però si era mai chiesto come si vedesse Crowley stesso.
La Polizia trovò un appunto scritto dal killer che diceva: "Sotto il mio cappotto, giace un cuore
stanco, un cuore gentile che non vorrebbe fare del male a nessuno" Poco tempo prima Crowley
aveva ucciso un poliziotto a sangue freddo. Il criminale fu condannato alla sedia elettrica e prima di
morire le sue ultime parole furono: "Ecco che cosa ho ottenuto ad uccidere persone" poi
correggendosi ripetè: "Ecco che cosa ho ottenuto a difendermi".

Suggerimenti..

A nessuno piace essere criticato o condannato. La maggior parte delle persone detestano ammettere
di aver sbagliato, anche un killer efferato come Crowley. Se si desidera costruire buoni rapporti con
le persone non si deve mai eccedere nel criticarle, condannarle o lamentarsene.E' molto meglio
cercare di comprenderle osservando le cose dal loro punto di vista.

56 CHE COS'E' UN ELEFANTE ?

C'erano una volta tre uomini non vedenti che s'imbatterono in un elefante.
Il primo, tastando la zampa dell'animale disse: "Un elefante è come un tronco d'albero".
Il secondo, tastando un orecchio disse: "No, un elefante è come un grande ventaglio".
Il terzo tastando la proboscide esclamò: "No, vi sbagliate, un elefante è come un grosso serpente".

Suggerimenti..

Tutti e tre gli uomini avevano ragione nella loro spiegazione ed idea di elefante. Essa si basava
unicamente sulle informazioni che avevano. Nella vita spesso interpretiamo le situazioni in modo
diverso dagli altri, ma questo non significa che la loro interpretazione sia sbagliata. Vediamo le cose
in base alle nostre credenze, valori e punti di riferimento che raccogliamo durante la vita.

Marco Forconi – 101 caffè per avere successo – pag.43


57 E' TROPPO GRANDE PER ESSERE MANCATO

Questa è la storia di Davide e Golia.


Golia era un gigante che amava vessare gli abitanti di un villaggio sfidandoli e chiedendo di battersi
con un loro campione.
Un giorno Davide, un giovane pastore di 17 anni andando a trovare i propri fratelli chiese: "Perchè
non resistete e combattete questo terribile gigante?" e loro gli risposero: "Ma non vedi quant'è
grande e grosso?, non riusciremo mai a colpirlo!".
Davide, che vedeva la cosa da una prospettiva nettamente diversa disse: "Non credo che sia troppo
grande per essere colpito, secondo me è troppo grande per essere mancato".
Grazie al suo coraggio e fiducia in sè stesso, il ragazzo accettò la sfida di Golia e lo uccise.

Suggerimenti..

Il successo è una questione di attitudine. Riguarda il modo in cui vediamo le sfide e gli ostacoli. Per
una persona negativa e pessimista, non ci sono soluzioni ad i problemi che lo affliggono, ma per un
ottimista fiducioso in sè stesso e nelle proprie capacità, ci sono soluzioni per risolverli o per
affrontarli. Tutto dipende da come percepiamo la situazione.

58 DIVERTENTE!

Un uomo un giorno decise di prendere un giorno di vacanza e di andare a giocare a golf.


Si trovava presso la seconda buca, quando notò una rana che se ne stava proprio accanto al Campo.
Inizialmente non dette molta importanza alla cosa e stava per sferrare il colpo alla pallina quando
sentì dire: "Ribbit 9 ferro" (un tipo di mazza da golf).
L'uomo stupito si guardò attorno ma non vide nessuno. Dopo qualche minuto sentì nuovamente le
frase: "Ribbit 9 ferro".
L'uomo allora dopo aver osservato la rana, decise di dimostrare a sè stesso di star sbagliando e prese

Marco Forconi – 101 caffè per avere successo – pag.44


una 9 di ferro. Boom! lanciò la pallina a 10 cm dalla buca.
A quel punto l'uomo rimase incredulo e disse rivolgendosi alla rana: "E' incredibile! devi essere una
rana porta fortuna".
L'animale allora disse: "Ribbit la rana porta fortuna!". L'uomo allora decise di portare con sè la rana
alla buca seguente e le chiese: "Che mi consigli di fare adesso?" e la rana: "Ribbit 3 di legno",
l'uomo fece ciò che l'animle gli aveva detto e Boom! lanciò la pallina in buca al primo tentativo!
Il giocatore era davvero confuso e sorpreso e quel giorno giocò la miglior partita della sua vita.
Decise poi di chiedere alla rana: "Ok adesso dove andiamo a giocare?" e l'animale
immancabilmente: "Ribbit Las Vegas" ed i due partirono.
Una volta là l'uomo chiese alla rana: "Ok ed ora?" e la rana: "Ribbit dice roulette".
Avvicinandosi al tavolo della rulette l'uomo chiese nuovamente: "Su cosa scommettiamo?" e la
rana: "Ribbit dice 3.000$ sul 6 nero"
Sebbene la scommessa fosse particolarmente ardua e rischiosa l'uomo avendo visto i fantastici
risultati conseguiti sul campo da Golf, decise di darle fiducia ancora una volta. Boom! vinse!
A quel punto l'uomo prese tutta la sua vincita e prenotò la camera d'albergo più costosa a
disposizione, e dopo aver posato in terra la rana gli disse: "Piccola rana, io non so proprio come
sdebitarmi. Mi hai fatto vincere tutti questi soldi ed ora ti sarò per sempre grato!".
A quel punto la rana rispose: " Ribbit dice baciami". L'uomo pensò che dopo tutto quello che aveva
fatto per lui, darle un bacio era davvero il minimo che potesse fare e fece ciò che l'animale gli aveva
chiesto.
Dopo averla baciata, la rana si trasformò in una splendida ragazza di 15 anni. "Ecco come la
ragazza, Vostro Onore, è finita nella mia camera.

Suggerimenti..

L'uomo è sicuramente un ottimo esempio di soggetto affetto da "bugia cronica". Questa storia,
sottoforma di barzelletta, illustra molto bene come la maggior parte di noi reagisce alle sfide. Ogni
volta cerchiamo di dare delle scuse invece di prenderci la responsabilità di ciò che facciamo.

59 DAI E TI SARA' DATO

Anthony Robbins una volta raccontò un toccante episodio di generosità accadutogli da ragazzo.
A quel tempo i suoi genitori lavoravano sodo per poter mantenere la famiglia, ma sfortunatamente
avevano pochisimi soldi.
Durante una Festa del Ringraziamento, accadde qualcosa di davvero miracoloso.
Qualcuno bussò alla porta di casa portando con sè dolciumi e un grosso tacchino.
L'uomo, prima di ripartire disse che quei regali provenivano da qualcuno che amava moltissimo
quella famiglia e che desiderava che trascorresse un buon Giorno del Ringraziamento.
Anthony non dimenticò mai quel gesto di solidarietà ed ogni Giorno del Ringraziamento si recò a
comprare dolciumi e tacchini da distribuire poi alle famiglie bisognose.
Nel far questo naturalmente non rivelava mai di essere il mandante dei regali, diceva sempre di
essere semplicemente il ragazzo delle consegne.
A lavoro ultimato Anthony lasciava un appunto che diceva: "Questo è da parte di qualcuno che si
prende cura di te, che spera che un giorno, tu possa rendere il favore a qualcuno che ne ha davvero
bisogno".

Marco Forconi – 101 caffè per avere successo – pag.45


Suggerimenti..

Credo che sarai daccordo con me nel dire che il mondo sarebbe un posto migliore se ognuno
aiutasse coloro che sono in difficoltà. Quando facciamo qualcosa col cuore, ci sentiamo felici e
rendiamo tali anche gli altri. Raccogliamo sempre ciò che abbiamo seminato. Quando facciamo
qualcosa, assicuriamoci di farlo con sincerità e senza che nessuno lo venga a sapere. Dicedolo
avremmo già ricevuto la nostra ricompensa e niente più.

60 NON CE LA FARO' MAI

Come fa un istruttore da circo ad ammaestrare un elefante?


Quando l'animale è un cucciolo esso viene legato con una corda lunga circa 5 piedi e fermata ad un
paletto ben piantato a terra.
L'elefante cerca di muoversi ma non ci riesce perchè è ancora troppo piccolo e non ha abbastanza
forza. In ogni caso esso tenta e ritenta finchè non si rende conto che è perfettamente inutile e
rinuncia a muoversi.
Anni dopo quando l'animale è ormai adulto, non cerca neanche più di fuggire, perchè sa che è tempo
perso.
In realtà egli avrebbe la forza di liberarsi con una piccola pressione o un piccolo movimento, ma fin
da cucciolo gli è stato insegnato ad arrendersi e a non riprovare nel suo intento.

Suggerimenti..

L'elefante è stato condizionato a non tentare più a muoversi o fuggire. Egli vede il fallimento come
il risultato di tutti i tentativi precedenti. Ma il futuro non è uguale al passato. Anche se si è fallito
molte volte in passato dobbiamo ricordarci che il presente è nettamente diverso e che tutto è
possibile se solo abbiamo la forza di provare nel nostro intento ancora una volta. Dobbiamo
imparare dal passato per muoversi verso il futuro con fiducia. E' bene fare nuovi progetti ed
eliminare la paura dai nostri pensieri, solo così potremo davvero andare avanti!

Marco Forconi – 101 caffè per avere successo – pag.46


61 UNA BRUCIANTE OSSESSIONE

Il desiderio di Edwin C. Barnes era quello di divenire socio d'affari del grande inventore Thomas A.
Edison.
Quando egli scese dal treno ad East Orange, New Jersey, il suo aspetto poteva essere quello di un
povero vagabondo, ma i suoi pensieri erano quelli di un re!
Entrò nell'ufficio di Edison e gli confidò il proprio desiderio.
L'inventore rimase molto colpito dall'entusiasmo del giovane uomo e gli offrì la possibilità di
aiutarlo nelle sue operazioni.
Nella propria mente Edwin si considerò sempre un socio d'affari del grande inventore e passarono 5
anni prima che egli potesse distaccarsene.
Edison aveva appena inventato un nuovo strumento per l'ufficio, "la macchina dettatrice".
I venditori però non erano molto contenti di questa invenzione e pensavano che sarebbe stata
difficile da vendere.
Fu così che Edwin ebbe la prima grande occasione e decise di occuparsi della distribuzione della
macchina dettatrice. Egli riuscì talmente bene in questo, ebbe così tanto successo che Edison gli
fece un contratto che gli permetteva di distribuire i propri macchinari in tutto il mondo.
Grazie a questo importante incarico Barnes divenne molto ricco realizzando allo stesso tempo il
sogno di un'intera esistenza: divenire socio d'affari di Thomas Edison.

Suggerimenti..

Edwin C. Barnes ha sempre avuto uno scopo principale nella propria vita, il quale è divenuto una
bruciante ossessione. Per lui raggiungere il proprio fine era una faccenda di vita o di morte. Una
volta egli disse: "Sono venuto qua per divenire socio d'affari di Edison e riuscirò a farlo dovesse
costarmi una vita intera". La morale è semplice: Se desideriamo realizzare i nostri sogni dobbiamo
stabilire uno scopo principale e lottare per portarlo al fine, con caparbietà e pertinacia.

62 CONDANNARE I MIEI GENITORI

Un uomo venne arrestato per furto e fu chiamato a rispondere di questa accusa in Tribunale.
Al momento della condanna il Giudice gli chiese se non avesse qualcosa da dire.
L'uomo rispose: "Si, Vostro Onore, la prego condanni alla prigione anche i miei genitori."Il Giudice
rimase incuriosito dalla richiesta e chiese spiegazioni. "Vede Vostro Onore, da bambino, rubai una
matita a scuola. I miei genitori lo vennero a sapere ma non mi dissero una sola parola di rimprovero.
Successivamente rubai una penna ma loro anche quella volta non commentarono. Fu così che
continuai a rubare a scuola, per poi allargare i miei furti a tutto il vicinato, rubare divenne per me
un'abitudine. Naturalmente i miei genitori sapevano tutto ma continuarono a non dirmi niente.
Quindi Vostro Onore, se c'è qualcuno che deve seguirmi in prigione, questi sono loro."

Suggerimenti..

Marco Forconi – 101 caffè per avere successo – pag.47


Noi tutti abbiamo la responsabilità di guidare ed insegnare ai nostri bambini, con pazienza ed
amore. E' bene trascorrere del tempo con loro insegnandogli i valori e le regole morali da seguire nel
corso della vita. Finchè i nostri figli sono piccoli è facile correggere eventuali comportamenti
sbagliati, una volta adulti questo compito diviene molto più difficile. E' vero che il modo in cui i
bambini si comportano ed agiscono, non è altro che il riflesso di ciò che è stato insegnato loro dai
genitori. Essi infatti sono i modelli ai quali i bambini si riferiscono. Generalmente i genitori con
buon carattere e sani valori cresceranno ottimi bambini.

63 POTENZIALE NASCOSTO

Harry si stava divertendo con gli amici al pub.


Dopo qualche ora e alcuni drinks, decise di tornare a casa.
Per far questo doveva attraversare un cimitero. Quella sera la luna non splendeva nel cielo e quindi
era molto difficile vedere chiaramente la strada.
Fu così che durante il cammino Harry inciampò cadendo in una fossa che era stata scavata per il
funerale del giorno dopo.
Il ragazzo, spaventato cercò più volte di uscire dalla fossa ma questa era troppo profonda, inizio
allora a gridare nella speranza che qualcuno lo potesse sentire, ma invano.
Preso dalla stanchezza, Harry decise di dormire in un angolo della fossa
Qualche ora più tardi anche Joe uscì dal pub per incamminarsi verso casa.
A causa del buio anche lui incorse nello stesso incidente di Harry e cadde nella fossa. Joe aveva
molta paura del buio e cercò con tutte le proprie forze di uscire dalla profonda buca.
Dopo alcuni tentativi falliti, Joe si mise a gridare aiuto. Il rumore svegliò Harry che con una voce
bassa e profonda disse: "Hey amico, non uscirai di qui stanotte"
A quelle parole Joe, con un balzo fu fuori dalla fossa e corse a casa, spaventatissimo come se
avesse visto un fantasma.

Suggerimenti..

In realtà Joe ha pensato di aver sentito parlare un fantasma e in un attimo è riuscito a saltare fuori
dalla fossa. Abbiamo una vasta riserva di potenziale chiusa dentro di noi, è solo questione di
comprenderlo ed utilizzarlo a nostro vantaggio. Invece di attendere che esso esca fuori in un
momento di crisi, possiamo scegliere di usarlo ogni volta che desideriamo....anche ADESSO!

Marco Forconi – 101 caffè per avere successo – pag.48


64 STABILIRE LE PROPRIE AZIONI

Venne condotto un esperimento su alcuni bruchi processionari.


Essi avevano l'abitudine di seguire ciecamente il bruco che si trovava davanti a loro.
Gli insetti vennero disposti in un cerchio attorno al margine di un vaso da fiori, in modo che il
primo bruco venisse a contatto con l'ultimo.
A quel punto vennero posti alcuni aghi di pino (il cibo dei bruchi processionari) all'interno del vaso.
Gli animali iniziarono così a muoversi attorno al vaso, e fecero lo stesso per 7 giorni e 7 notti finchè
sfiniti ed affamati non morirono.
L'ironia è che avevano avuto a disposizione una gran quantità di cibo facile da raggiungere.

Suggerimenti..

Esattamente come i bruchi processionari, la maggior parte di noi gira in tondo senza meta senza
ottenere risultati, sebbene esistano grandi opportunità da cogliere ovunque. Confondiamo la
realizzazione con l'azione proprio come i bruchi. Spesso facciamo molte cose ma senza ottenere
risultati e sapete perchè? Perchè per poter avere successo si devono stabilire priorità importanti,
degli scopi specifici e non pensare a generalità prive di senso.

65 IL GOLFISTA DEL WEEKEND

Il Maggiore Nesmeth era un golfista del weewkend che andava molto di moda durante gli anni
novanta.
Raccontò di aver smesso di giocare per circa 7 anni quando durante la guerra in Vietnam fu
catturato e rinchiuso in una gabbia di 4 piedi e mezzo di altezza e lunga 5.
Per 7 lunghissimi anni, raccontò, segnò 18 buche perfette ogni giorno senza mai sbagliarne una.
Le sue partite erano sempre bellissime e sapete perchè? perchè egli giocava a golf nella sua mente.
Una volta liberato, partecipò a diverse gare e tornei di golf con risultati davvero sorprendenti.
Molte persone che lo ammiravano per la sua tattica, ma che in realtà non lo avevano mai visto
giocare, gli chiedevano dove avesse imparato e lui rispondeva puntualmente: "Ho giocato molto in
Vietnam".

Suggerimenti..

Se si desidera raggiungere i propri scopi è molto importante riuscire a visualizzare le propie vittorie
nella mente. Questo è il potere della visualizzazione. E' bene imprimere nella propria mente ciò che
si vuole più ardentemente, eliminando invece ciò che non si desidera.

66 NON SONO SOLO UNA BELLA FACCIA

Marco Forconi – 101 caffè per avere successo – pag.49


W. Mitchell era un uomo che non si faceva influenzare dalle circostanze, anzi era lui stesso a
controllare quest'ultime.
Egli rimase fisicamente normale fino al giorno in cui fu coinvolto in un brutto incidente con la
motocicletta e circa 3/4 del suo corpo venne ricoperto di ustioni del terzo grado.
Le uniche parti che furono risparmiate dalle ustioni furono il suo scalpo protetto dal casco ed una
buona porzione del petto e delle braccia.
L'uomo entrò in coma e i medici sostenevano che avesse solo il 50 % delle probabilità di uscirne
vivo. Nonostante ciò egli tenne duro, resistendo e lentamente tornò alla vita.
Intraprese anche una grande carriera che gli diede molte soddisfazioni. Anni dopo sfortunatamene
incorse in un'altra disgrazia: un incidente aereo che lo lasciò paralizzato.
Neanche stavoltà la sua vita e la sua volontà furono spezzate, egli infatti divenne un uomo d'affari di
successo e un autentico modello per milioni di tutto il mondo.
L'uomo volle anche entrare a far parte del Congresso con uno slogan che diceva: "Mandatemi al
Congresso e non sarò solo un'altra bella faccia".

Suggerimenti..

La maggior parte di noi è dotato di un corpo perfettamente sano, ma non è felice e non ha successo
come W. Mitchell. Anche se siamo fisicamente pefetti spesso siamo 'mentalmente disabili'. Non è
ciò che accade attorno a noi che determina il nostro successo e felicità ma il modo in cui noi
reagiamo a questi avvenimenti. W. Mitchell ha scelto di considerare ciò che gli è capitato come
qualcosa di passato, e di vivere la propria vita come se fosse destinata a finire nel giro di momenti.

67 UN LUOGO SENZA DOLORI

Un giorno un giovane uomo decise di andare a trovare un anziano saggio.


Mentre sedeva con questi, il giovane iniziò a confidargli tutti i problemi e le speranze che riponeva
nella vita.
Raccontò al saggio di essere molto sfortunato e chiese qualche consiglio per andare avanti.
Per tutta risposta il saggio sorrise e poi diede al ragazzo un foglio di carta con suscritto un indirizzo.
"Quando avrai trovato questo luogo in cui nessuno ha problemi dolori e preoccupazioni, chiedi a
uno dei suoi abitanti qualche consiglio" disse il saggio.
Il ragazzo fu entusiasta della risposta dell'anziano e, dopo essersi congedato cominciò la sua ricerca.
Dopo un lungo cercare alla fine egli riuscì a trovare il luogo: era un cimitero!

Marco Forconi – 101 caffè per avere successo – pag.50


Suggerimenti..

Le uniche persone che non hanno problemi o dolori sono coloro che sono seppelliti a 6 piedi
sottoterra. Per noi vivi, le sfide e le difficoltà fanno parte dell'esistenza e ci aiutano ad essere più
forti giorno dopo giorno. Le difficoltà ci saranno sempre ed è quindi meglio abituarsi ad affrontarle
ed a convivere con esse se vogliamo vivere a pieno.

68 I BAMBINI RUMOROSI

C'era una volta un uomo che un giorno entrò in una metrolitana con i suoi 5 figli.
All'interno tutto era calma e pace, tutti erano seduti tranquillamente leggendo il giornale e
rilassandosi.
Al momento in cui la famiglia salì sulla metrò tutto cambiò. I bambini infatti cominciarono a
correre da ogni parte facendo un gran baccano, stravolgendo l'atmosfera pacifica precedente.
L'uomo allora si sedette chiudendo gli occhi come per volersi estraniare da quella situazione.
Intanto i bambini continuarono a fare confusione a lanciarsi oggetti ed a sottrarre i giornali di mano
ai passeggeri.
Il padre continuò ad ignorare il tutto finchè un uomo si alzò e rivolgendosi a questi chiese: "signore,
mi scusi ma i suoi bambini stanno davvero facendo molto baccano, potrebbe per favore dire loro
d'imparare a comportarsi?".
A quelle parole il padre dei bambini si scusò dicendo: "Oh mi scusi, ha ragione cercherò di fare
qualcosa.
Vede il fatto è che siamo appena tornati dall'Ospedale dove la loro mamma è morta circa 1 ora fa.
Non so cosa pensare e credo che neanche i miei bambini sappiano come affrontare questa
situazione".

Suggerimenti..

Solitamente formuliamo giudizi sulle persone e sulle situazioni, basandoci sulle informazioni che
abbiamo al momento a disposizione e secondo la nostra prospettiva. In alcuni casi possiamo
sbagliarci come nel caso dell'uomo della storiella. E' bene cercare di guardare alle situazioni da ogni
angolo e punto di vista, prima di dare giudizi. E' stato detto più volte che cercare di comprendere gli
altri permette a quest'ultimi di capire noi. Comprendere gli altri e mettersi nei loro panni ci aiuta a
non giudicarli e crea una sorta di sinergia.

Marco Forconi – 101 caffè per avere successo – pag.51


69 IL FUTURO NON E' UGUALE AL PASSATO

Molto tempo fa un'equipe di scienziati fece un semplice esperimento su un barracuda.


Misero il pesce in un grande acquario di vetro ed iniziarono a nutrirlo con pesciolini.
Solitamente il barracuda nuotava velocemente verso le sue prede e poi con un balzo le divorava.
Gli scienziati continauarono a mettere i pesciolini nell'acquario ed a servirsene come cibo per il
barracuda.
Poi un giorno fu posta una specie di barriera di vetro all'interno dell'acquario e furono sistemati i
pesciolini al di là di essa.
Quando il barracuda cercava di avvicinarsi alle prede immancabilmente sbatteva il muso contro la
lastra di vetro. Inizialmente il pesce fu confuso da questa cosa ma continuò a tentare e ritentare
finchè un giorno rinunciò al suo pranzo.
Gli scienziati successivamente rimossero la lastra di vetro ed i pesciolini tornarono a nuotare
liberamente nell'acquario.
La scoperta sensazionale fu che a quel punto il barracuda non cercò di attaccare i pesciolini!
Condizionato a pensare di sbattere il muso sulla lastra di vetro (che stavolta non c'era) rinunciò a
procurarsi il cibo morendo in pochi giorni di fame, sebbene circondato da un' incredibile quantità di
cibo!

Suggerimenti..

Proprio come il barracuda, noi smettiamo di provare a raggiungere i nostri scopi solo perchè in
passato abbiamo fallito. Pensiamo che siccome abbiamo fallito una volta non sia utile ritentare per
poi ottenere con ogni probabilità lo stesso risultato. Preferiamo morire piuttosto che riprovare.
Siamo stati condizionati a non tentare nuovamente dalla paura di un nuovo fallimento. Per avere
successo però dobbiamo liberarci di questa visione limitata ed accettare questo principio: "il futuro
non è uguale al passato".

70 ATTENDERE UNA RECESSIONE

Questa è la storia di un uomo che vendeva hotdogs ai lati della strada.


Era analfabeta e non aveva mai letto un libro o ascoltato notiziari. Ignorava completamente la
situazione economica e finanziaria, ma aveva ugualmente molto successo nel proprio lavoro.
Un giorno suo figlio appena laureato, tornò a casa ed iniziò a raccontargli della tremenda crisi
economica che stava attraversando il Paese.
Dopo questa conversazione col figlio l'uomo iniziò a revocare gli ordini e decise di ridurre il lavoro.
L'uomo col tempo perse entusiasmo ed il lavoro cominciò seriamente ad andare male.
Un giorno egli disse al proprio figlio: "Figliolo, avevi perfettamente ragione, ci troviamo nel bel
mezzo di una recessione e sono felice che tu mi abbia avvisato in tempo".

Suggerimenti..

Marco Forconi – 101 caffè per avere successo – pag.52


A volte è meglio ignorare le cose, almeno non abbiamo la mente piena di tristi pensieri. Il venditore
di hotdogs non sapeva niente di ciò che stava accadendo nel mondo ed era felice e soddisfatto del
proprio lavoro. Nel momento in cui ha iniziato ad essere informato della reale situazione economica
egli si è sentito prendere da una forte paura ed ha iniziato ad avere aspettative negative. Il figlio era
certamente un uomo molto erudito ed istruito, ma non era certamente saggio.

71 LI HA AFFRONTATI TUTTI

Sapreste indovinare chi è questo grande uomo?

Ebbe un fallimento all'età di 31 anni


Fu sconfitto in una corsa elettorale all'età di 32 anni
Ebbe un altro fallimento all'età di 34 anni
Riuscì a superare la morte della sua amata all'età di 35 anni
Ebbe un esaurimento nervoso all'età di 36 anni
Perse un elezione all'età di 38 anni
Perse una Corsa al Congresso all'età di 43 anni
Perse una Corsa al Congresso all'età di 46 anni
Perse una Corsa al Congresso all'età di 48 anni
Perse una Corsa al Senato all'età di 55 anni
Perse nel tentativo di divenire vice-Presidente all'età di 56 anni
Perse una Corsa al Senato all'età 58 anni
Fu eletto Presidente all'età di 60 anni

Il suo nome era Abramo Lincoln.

Suggerimenti..

Abraham Lincoln divenne uno dei Presidenti degli Stati Uniti più amati e rispettati . Fu un uomo di
principio, d'integrità, e giustizia, ma fu sopratutto un uomo che riuscì a non guardare alla sconfitta
ed al fallimento come qualcosa di permanente. Continuò a tentare e persistere nel raggiungimento
del proprio scopo: Diventare Presidente degli Stati Uniti. Ebbe certamente un sogno preciso e per
realizzarlo si dette molto da fare con pertinacia e dopo mille difficoltà riuscì a divenire leader di una
grande Nazione

72 LE STO PREPARANDO PER TE

C'era una volta un uomo che doveva prendersi cura del proprio anziano padre.
Ogni giorno l'anziano uomo cercava di dare un contributo nei lavori domestici e mangiava allo
stesso tavolo della famiglia del figlio.
Ogni volta accadeva che, a causa del poco controllo che l'anziano aveva sui movimenti delle mani,

Marco Forconi – 101 caffè per avere successo – pag.53


sporcasse la tavola o rompesse qualche piatto e questo faceva infuriare la nuora che continuamente
si lamentava con il marito.
Un giorno questi chiese al proprio padre di mangiare ad un tavolo separato e gli diede un guscio di
cocco da usare come scodella.
Un giorno il padre di famiglia vide il proprio bambino costruire delle scodelle simili e incuriosito
chiese spiegazioni, allorchè il figlio rispose: "Le sto costruendo per voi, per quando sarete anziani
come nonno".

Suggerimenti..

La legge naturale del "seminare ciò che si è raccolto"dice che si riceverà in proporzione a quanto si
è dato. Se sapremo dare cura ed amore riceveremo lo stesso, ma se al contrario daremo solo odio,
gelosia, invidia, ed incomprensione saremo ripagati con la stessa moneta. Siate pronti a donare
amore e cure e condurrete una vita felice ed appagante.

73 TRE MESI DI SCUOLA

Thomas A. Edison frequentò solo 3 mesi di scuola.


La sua maestra lo giudicò 'troppo stupido per imparare' e lo rimandò a casa.
Egli fu molto incoraggiato da sua madre che gli consigliò di fare da autodidatta ed il ragazzo
trascorse molto tempo nella biblioteca leggendo libri, specialmente di argomento scientifico.
All'età di 10 anni Thomas costruì il proprio laboratorio chimico nella cantina di casa, a 12 anni
trovò il primo lavoro come ragazzo dei giornali, vendendo oltre a questi anche dolci, caramelle,
libri, frutta e snacks nei treni.
A 15 anni decise di acquistare una stamperia nelle vicinanze della Stazione Ferroviaria. La svolta
arrivò quando per caso Thomas salvò il figlio del ferroviere e questi per dimostrargli riconoscenza
insegnò ad Edison l'arte della telegrafia.
All'età di 17 anni il ragazzo era divenuto uno dei più esperti telegrafisti della zona.
Successivamente Edison continuò a spendere tempo e denaro per migliorarsi riuscendo a
guadagnare le conoscenze equivalenti a quelle di molti individui acculturati, nonostante avesse
ricevuto solo 3 mesi di istruzione obbligatoria.
Edison infatti superò i propri punti deboli e seppe sfruttare l'intelligenza degli altri.
Egli infatti aveva tra i propri dipendenti scienziati, chimici, matematici, costruttori di modellini,
ingegneri e meccanici espertissimi.
Nel corso della propria vita Edison battezzò circa 1.100 ivenzioni e una tra queste fu la famosissima
lampadina. Il successo arrivò dopo aver fallito circa 1.100 volte.

Suggerimenti..

L'istruzione da sola, non porta il successo, ma può aiutare a raggiungerlo. Edison ha avuto successo
grazie alla sua creatività ed alla sua straordinaria voglia d'imparare cose nuove. Per superare le
proprie lacune, dovute alla poca istruzione ricevuta, si alleò con un vasto team d'esperti . Uno dei
suoi tratti caratteriali era senz'altro la pertinacia in qualsiasi cosa facesse. Dopo aver fallito 1.100

Marco Forconi – 101 caffè per avere successo – pag.54


volte nel perfezionare la sua lampadina, Edison continuò a tentare considerando i falliti tentativi
come 1.100 modi per non far funzionare una lampadina!

74 CHI VUOLE 1,000,000 DOLLARI?

C'era una volta un uomo molto facoltoso che voleva regalare 1,000,000 dollari.
Chiese al suo assistente di prendere la valigia contenente il denaro, e di andare una notte di porta in
porta ad offrire i soldi a chiunque gli avesse aperto la porta e lo avesse ascoltato.
L'assistente fece esattamente come gli aveva detto l'uomo, ma con sua grande sorpresa ricevette la
stessa risposta da tutti coloro ai quali si presentò.
Tutti infatti lo cacciarono via senza dargli tempo di spiegare il motivo della propria visita
rinunciando così ad intascare 1 milione di dollari!

Suggerimenti..

La maggior parte di noi perde grandi opportunità a causa di una mente 'chiusa' che non permette di
prestare attenzione a ciò che ci viene presentato. Se a prima vista l'opportunità non ci attrae
preferiamo rinunciare piuttosto che riflettere e valutare prestandovi maggior attenzione ed interesse.

75 HA SCOPERTO IL NUOVO MONDO

Cristoforo Colombo nacque a Genova e divenne marinaio all'età di 15 anni.


Una volta fece naufragio ma riuscì a salvarsi grazie ad una tavola di legno galleggiante che lo aiutò
a ritornare a riva. In quegli anni ('1500) tutti credevano che la Terra fosse piatta, ma Cristoforo
sosteneva che essa fosse rotonda, e che lo fossero anche il Sole e la Luna. Le persone gli chiedevano

Marco Forconi – 101 caffè per avere successo – pag.55


spesso: "Se la Terra è davvero rotonda come dici, che cosa la sostiene?" Colombo diceva inoltre,
che se avesse navigato dal Portogallo verso Ovest avrebbe raggiunto l'Asia. Questa fu la sua grande
impresa e nel lungo percorso che lo portò al suo compimento dovette superare molte difficoltà,
perse sua moglie, e gli amici lo giudicarono pazzo. Questo finchè non ottenne la benedizione della
Regina di Spagna che gli concesse di salpare e di andare alla scoperta di terre lontane. La maggior
parte dei marinai che componevano il suo equipaggio furono costretti a seguire Colombo ma in
realtà non credevano affatto in ciò che egli voleva fare. Dopo circa cinque giorni di navigazione, la
barca piuttosto piccola, cominciò ad avere problemi ed il compasso smise di funzionare, ma
nonostante tutto Cristoforo Colombo non si dette per vinto e dopo 2.300 miglia il 12 Ottobre 1492 il
grande navigatore e il suo equipaggio raggiunsero la destinazione. Non riuscì a raggiungere l'Asia
ma scoprì il cosidetto Nuovo Mondo: l'America.

Suggerimenti..

Quando si hanno sogni o scopi da raggiungere, spesso incorriamo in obiezioni e prese in giro da
parte degli altri. Non tutti infatti sono pronti a supportarci e sostenerci ma alla fine se sapremo
essere decisi e fermi in ciò che crediamo, saremo noi ad avere ragione. Lungo la via del successo
incontreremo ostacoli e saremo chiamati a fare sacrifici e potremo anche non raggiungere
nonostante tutto la nostra meta, ma se continuiamo a tentare senza scoraggiarci potremmo arrivare a
qualcosa di meglio.

76 GENERAZIONI FUTURE

C'era una volta un uomo che ogni giorno doveva attraversare una collina per recarsi al lavoro. Nel
tragitto egli raccoglieva alcuni ciottoli che, dopo aver trasportato dall'altra parte della collina,
lasciava cadere a terra Faceva questa cosa ogni giorno. Le persone che vedevano l'uomo compiere
questo strano rituale, incuriosite gli chiesero spiegazioni. L'uomo disse che ogni giorno raccoglieva
ciottoli e li deponeva dall'altra parte della collina in modo che un giorno questa si sarebbe innalzata.
A quel punto le persone scoppiarono a ridere e dissero all'uomo che non avrebbe mai visto innalzare
la collina nel corso della sua vita. L'uomo allora rispose: "Lo so che non vivrò abbastanza a lungo
da vedere crescere di dimensioni la collina, ma se qualcuno di voi, farà ciò che io sto facendo, un
giorno essa crescerà, noi non la potremo vedere, ma i nostri figli, la generazione futura, ci riuscirà".

Suggerimenti..

Le decisioni e azioni che compiamo oggi possono non avere alcuna conseguenza nell'immediato
domani, ma sicuramente avranno una grande importanza ed impatto sulle generazioni future. E' per
questo che è estremamente importante prendersi cura del nostro ambiente, delle foreste, dello strato
di ozono e di tutto ciò che costituisce il nostro habitat. Con molta probabilità non vivremo
abbastanza a lungo per vedere le cattive conseguenze della nostra incuria e del nostro egoismo, ma
saranno i nostri figli a pagarne le conseguenze! E' bene mostrare amore, cura ed attenzione a tutto
ciò che ci circonda perchè saranno le generazioni future a vivere e a beneficiare della nostra cura o a
soffrire della nostra negligenza.

Marco Forconi – 101 caffè per avere successo – pag.56


77 TU SEI UN'AQUILA

Un giorno un contadino trovò un uovo d'aquila, lo portò a casa e lo depose assieme ad altre uova di
gallina. Quando l'uovo si schiuse il piccolo aquilotto condusse una vita da gallina assieme a gli altri
pulcini della covata, si mosse, mangiò e comportò propriò come uno di loro. Un giorno però
un'aquila in volo avvistò il piccolo aquilotto e decise di andare a parlare con lui. Ovviamente i
pulcini alla vista del rapace fuggirono terrorizzati e l'aquilotto li seguì istintivamente, ma venne
fermato dall'aquila adulta. Essa gli chiese: "Che ci fai in mezzo ai polli? Tu sei un'aquila come me,
puoi volare e la tua casa è lassù tra i picchi più alti delle montagne" A queste parole l'aquilotto restò
incredulo, non riuscendo ad accettare il fatto di essere davvero un'aquila e rispose: "Io sono una
gallina, è qui che sono nato e poi io non so volare!" A quel punto allora l'aquila adulta catturò il
pulcino tra gli artigli e lo trascinò fin sopra le montagne e disse: "Adesso t'insegnerò a volare" e fu
così che l'aquilotto scoprì con sua grande sorpresa di essere davvero in grado di librarsi in volo!
Durante i tentativi cadde molte volte ma passo dopo passo riuscì a scoprire la sua vera natura, grazie
alle parole dell'aquila adulta, e dopo non volle più tornare tra le galline.

Suggerimenti..

Siamo tutti nati 'aquile' capaci di librarsi in volo nel cielo. Non è nella nostra natura essere come i
polli che se ne stanno a terra alla continua ricerca di cibo. Siamo dotati di uno straordinario
potenziale che dobbiamo mettere a frutto. E' nostro dovere avere successo proprio come l'aquila
adulta, per poi poter aiutare gli altri a scoprirsi a loro volta 'aquile'. Una volta qualcuno ha detto:
"L'unico modo per aiutare un povero è non essere povero".

78 LA TUA MENTE PUO' ESSERE INGANNATA

Marco Forconi – 101 caffè per avere successo – pag.57


Molti anni fa accadde un evento straordinario in Europa. Fu dato il permesso ad alcuni scienziati di
condurre un esperimento su un condannato a morte. Il criminale fu legato, bendato e fatto sdraiare
su un tavolo. Gli venne praticata una piccola incisione su un braccio, non abbastanza profonda da
farlo sanguinare. Gli scienziati però dissero all'uomo che presto sarebbe morto dissanguato e così
dicendo venne fatto scorrere un piccolo rivolo d'acqua calda sul suo braccio. A quel punto i
ricercatori cominciarono a parlare tra loro del peggioramento della ferita dell'uomo, e di come a
mano a mano egli stesse perdendo le proprie forze e di come si stesse velocemente avvicinando alla
morte. A causa di questi commenti negativi l'uomo alla fine morì davvero.

Suggerimenti..

La nostra preziosa mente è così potente da fornirci tutto ciò di cui abbiamo bisogno. Essa si nutre
delle cose alle quali facciamo attenzione. Tuttavia, a volta la mente può sbagliarsi, come nella
storiella appena narrata. Al criminale è stato fatto credere di star morendo e la sua mente ha raccolto
l'informazione, l'ha rielaborata ed ha risposto.....facendo morire l'uomo! E' bene cercare sempre di
liberare la nostra mente dai pensieri negativi e focalizzarsi solo su ciò che desideriamo veramente
anche se al momento non riusciamo a vederlo chiaramente.

79 LA RANA CHE CE LA FECE

Un giorno un gruppo di rane cadde all'interno del buco di un lavandino. Esse cercavano
disperatamente di uscirne ma senza riuscirci a causa della profondità del buco. Ad assistere alla
scena c'era un altro gruppo di rane che discuteva del possibile esito della vicenda: una di loro
scuoteva la testa e sosteneva che le altre rane non ce l'avrebbero mai fatta a saltare via dal buco, gli
altri animali che assistevano alla scena allora cominciarono a gridare: "Non ce la farete mai ad
uscire da quel buco, rilassatevi e rassegnatevi a morire!"A quel punto tutte le rane smisero di saltare
eccetto una che continuò a tentare. Alla fine le rane che avevano deciso di seguire il consiglio di
rinunciare morirono mentre la piccola rana che invece aveva continuato a provare ad uscire dal
buco, si salvò. In realtà il piccolo anfibio non aveva mai smesso di saltare perchè essendo sorda
aveva creduto che le altre rane avessero gridato per incoraggiarla a non rinunciare.

Suggerimenti..

Per avere successo dobbiamo muoverci verso i nostri sogni e scopi. Nel corso della vita ci saranno
sempre persone che rideranno di noi, che cercheranno di scoraggiarci e farci rinunciare a ciò che
crediamo. A volte la sficucia proviene da chi ci sta vicino, ma per raggiungere i nostri scopi si deve
imparare ad essere 'sordi' e a non ascoltare quello che queste persone nagative ci dicono, cercando di
pensare a ciò che stiamo facendo e a ciò che desideriamo più ardentemente.

80 OSTACOLI SUPERABILI

Marco Forconi – 101 caffè per avere successo – pag.58


Vorrei dedicare questa storia al mio grande amico e consigliere Edward Theseira. Eddy (come era
conosciuto) nacque presso una famiglia molto sfortunata. Suo padre morì quando lui aveva appena
3 anni e sua madre dovette lavorare sodo per mantenere la famiglia, così il piccolo fu mandato a
vivere dalla zia. Ogni giorno Eddy doveva camminare per circa 1 miglio per raggiungere la scuola, e
cresciuto, pedalava per 6 km giornalmente per recarsi alla scuola superiore. Terminati gli studi,
Eddy decise di arruolarsi nell'Esercito e finito il Servizio si mise a lavorare come commerciante.
Successivamente divenne Manager e Manager Generale di una grande Multinazionale. Siccome il
suo sogno era sempre stato quello di lavorare in proprio, dopo qlcuni anni lasciò il suo posto di
dirigente per dar vita alla propria Azienda. Sebbene le cose non andarono sempre bene, grazie alla
passione, alla dedizione ed alla forza di volontà, oggi Eddy possiede e dirige un gruppo di
Compagnie di successo. E' sposato con una moglie adorabile, dalla quale ha avuto 3 figli che a loro
volta li hanno regalato 3 splendidi nipoti.

Suggerimenti..

A prescindere dalle nostre origini, abbiamo la scelta di decidere il nostro futuro. Molte persone
danno la colpa alle povere origini, alla mancanza di educazione, all'ambiente ed alle circostanze per
i loro insuccessi. Eddy invece ha scelto di non dare importanza a queste cose, e di fare di tutto per
andare avanti nella vita. Grazie a questa scelta, Eddy è un uomo davvero di successo, che ogni
giorno ringrazia Dio per ciò che gli è stato dato.

81 NUTRIRSI L'UN L'ALTRO

In punto di morte, un uomo ebbe l'opportunità di fare un giro all'Inferno e al Paradiso per scegliere
la propria destinazione. Inizialmente visitò l'Inferno dove vide una grande tavola imbandita delle
pietanze più gustose. L'uomo notò con stupore che i commensali seduti alla tavola, contrariamente a
tutte le aspettative, sembravano tristi e frustrati. Ciascuno di loro aveva una forchetta legata al
proprio braccio sinistro ed un coltello fissato al proprio braccio destro. Ogni posata aveva una
manico lungo 4 piedi che impediva totalmente di poter essere impugnata e quindi magiare. Così
nonostante le molteplici delizie disposte sulla tavola, i commensali non potevano neanche tentare di
assaggiarle. Dopo aver visto tutto ciò, l'uomo fu condotto in Paradiso, dove notò come anche lì i
commensali fossero seduti attorno ad una lunga tavola imbandita, ma al contrario dell'Inferno, erano
allegri e felici. Anche loro avevano forchette e coltelli con manici lunghi 4 piedi, ed erano intenti a
nutrirsi l'un l'altro. Ogni persona quindi nutriva il proprio vicino e in cambio riceveva nutrimento da
quest'ultimo. All'Inferno invece le persone erano tristi e frustrate perchè cercavano solo di nutrire sè
stessi, tralasciando gli altri.

Marco Forconi – 101 caffè per avere successo – pag.59


Suggerimenti..

Per avere successo abbiamo bisogno d'aiuto dagli altri. L'unico modo di ricevere aiuto è dare aiuto.
Aiutando gli altri a raggiungere i loro scopi, riusciremo a raggiungere anche i nostri. Pensando a
'donare' a gli altri, riceveremo doni a nostra volta.

82 UN'ABITUDINE PUO' UCCIDERTI

C'era una volta uno scorpione che voleva attraversare un fiume, e vedendo una rana, gli chiese di
aiutarlo a raggiungere il proprio fine. La rana però si rifiutò e disse allo scorpione: "Non ho
intenzione di sacrificare la mia vita, anche perchè so che sei velenoso e che al momento opportuno
mi pungerai di certo!" Lo scorpione allora pregò più volte la rana, promettendole di non pungerla a
patto che lei acconsentisse a trasportarlo al di là del fiume, "In ogni caso se io ti pungo sono
destinato a morire con te" diceva l'insetto. Alla fine l'anfibio si lasciò convincere ed attraverò il
fiume con lo scorpione sulla schiena. Raggiunta la metà del corso d'acqua, con grande sorpresa della
rana, lo scorpione la punse, destinandola a morte sicura. A quel punto il povero anfibio, con l'ultimo
respiro chiese: "Avevi promesso di non farlo! adesso moriremo entrambi, perchè mi hai punto?" a
quella domanda lo scorpione rispose: "Non posso farci niente, è la mia abitudine".

Suggerimenti..

Le abitudini sono molto facili da prendere ma assai diffcili da lasciare. Per farlo ci vuole tempo e
determinazione. In particolare le cattive abitudini hanno la caratteristica di essere facili da adottare.
Per avere successo si deve imparare ad abbandonare, col tempo le nostre cattive abitudini
rimpiazzandole con delle buone. Per far questo ci vuole molta forza di volontà e la consapevolezza
del male che porta il rimanervi ancorati. E' importante ricordare che in ogni caso, cambiare
abitudine è possibile e, secondo il Dottor Maxwell Maltz, ci vogliono circa 21 giorni per riuscirci.

83 IL RAGAZZO CHE MENTI' UNA VOLTA DI TROPPO

C'era una volta un giovane pastore che si divertiva a raccontare storie inventate ed a mentire
spudoratamente. Un giorno, mentre era nei campi, decise di fare uno scherzo agli abitanti del paese
e iniziò a gridare: "Aiuto! aiuto!, aiuto! un lupo sta attaccando il gregge!" A queste parole gli

Marco Forconi – 101 caffè per avere successo – pag.60


abitanti si precipitarono dal ragazzo, ma arrivati, lo trovarono che rideva a crepapelle. "Oh, è solo
un falso allarme" disse il giovane. Il giorno successivo il ragazzo giocò lo stesso scherzo agli
abitanti, che in apprensione correvano da lui per salvarlo, ed ancora una volta lo trovavano a ridere
della loro credulità. Al terzo giorno consecuitivo, la fortuna del ragazzo venne meno, perchè un
branco di lupi attaccò davvero il suo gregge, ma nonostante i ripetuti, disperati richiami d'aiuto, gli
abitanti del paese non accorsero a salvarlo. Morale della favola: il pastore perse tutte le proprie
pecore.

Suggerimenti..

Questa storiella insegna che mentire ed essere disonesti non porta frutto. Si può mentire a qualcuno,
qualche volta, ma non a tutti e sempre. Se ci abituiamo a non dire la verità, finiremo per perdere la
nostra credibilità e gli altri smetteranno di fidarsi di noi. Se si perdono soldi non si perde niente, se
si perde un amico si perde qualcosa, ma se perdiamo il nostro buon nome perdiamo tutto!

84 C'E' QUALCOSA DI MEGLIO

Nel 1938, ancora studente, Soichiro Honda prese tutto il denaro che possedeva e lo investì in un
piccolo laboratorio, dove iniziò a dar vita al suo progetto di costruire la cosidetta "fascia elastica".
Desiderava vendere la propria idea alla Toyota Corporation ma questa la rifiutò. Come risultato del
suo fallimento Soichiro tornò a scuola per i 2 anni successivi. Con grande pertinacia e dedizione, il
ragazzo riuscì a strappare il contratto alla Toyota circa 2 anni dopo. Siccome il Giappone si stava
preparando ad entrare in guerra, il ragazzo non ricevette i mezzi concreti per dar vita alla propria
industria e quindi decise di costruirla da solo. Sfortunatamente essa fu incendiata per ben 2 volte,
subendo danni ingenti. Successivamente un potente terremoto la rase al suolo e Soichiro decise di
venderla alla Toyota. Dopo questa esperienza il ragazzo si cimentò il altri tipi di lavoro ma senza
alcun successo. Nel 1947 a guerra finita, il Giappone venne a corto di combustibile e, come
conseguenza, neanche Soichiro poteva usare la propria auto. Fu così che l'uomo decise di tentare ad
applicre un piccolo motore alla propria bicicletta. I vicini di casa rimasero molto stupiti da questa
invenzione e chiesero a Soichiro di costruire un simile marchingegno anche a loro. Alla fine però
finì i motori e decise di dare vita alla propria fabbrica. Per raccogliere i fondi per questo progetto,
l'uomo scrisse a 18.000 proprietari di biciclette e ricevette circa 5.000 lettere che acconsentivano a
fornirgli i fondi necessari per la costruzione della fabbrica. Quando le biciclette motorizzate furono
costruite però le vendite non furono quelle che Soichiro si aspettava a causa della loro eccessiva
grandezza. Dopo varie ricerche, l'uomo arrivò a migliorarne la qualità ed alla fine dette alla luce
l'Honda Club.

Suggerimenti..

Dalla storia del Signor Honda, si vede chiaramente che egli aveva un bruciante desiderio di riuscire
nel suo intento. Si è messo in azione da subito e si è aggrappato al suo sogno con tutte le sue forze,
cercando di superare gli ostacoli che si paravano davanti a lui. In ogni caso il suo sogno di aprire
una fabbrica di 'fasce elastiche' non si è realizzato completamente, poichè ha dovuto vendere la
propria idea alla Toyota. Ma superati i problemi e le difficoltà Soichiro si è imbattuto in qualcosa di

Marco Forconi – 101 caffè per avere successo – pag.61


molto più fruttuoso: "la motocicletta". Questa storia c'insegna 2 cose: Primo è assolutamente vero
che tutto ciò che accade nella vita ha uno scopo positivo e Secondo: Ogni grande successo nasce da
un'idea!

85 LA SPERANZA E' UN DOVERE

Il Dottor Henry Viscardi, nacque senza gambe e trascorse i primi sette anni di vita in un Ospedale.
Lottò con tutte le proprie forze per vivere, sia come bambino paralitico che come uomo,
orribilmente deforme. A quel tempo il mondo era ignaro delle 1000 difficoltà che un individuo del
genere si trovava giornalmente ad affrontare. Soltanto all'età di 27 anni Henry ricevette le sue prime
gambe artificiali, e in quel momento davanti ai suoi occhi si aprirono nuovi orizzonti, ed il ragazzo
cominciò a vivere una nuova vita. Durante la II Guerra Mondiale, aiutò coloro che erano rimasti
senza gambe o braccia presso l'Ospedale Walter Reed, dopodichè riuscì a trovare la donna dei suoi
sogni dalla quale ebbe 4 figlie. Il Dottor Viscardi fondò il 'Centro per bambini e adulti disabili di
Long Island'. Utilizzò la propria vicenda di vita per insegnare a centinaia di disabili ad avere fiducia,
a credere in sè stessi e nel proprio potenziale. In uno dei suoi celebri discorsi egli disse: "La
speranza è un dovere, non un lusso. Sperare non significa sognare, ma realizzare i propri sogni.
Benedetti sono coloro che hanno il coraggio di sognare, e desiderano fare di tutto, pagare qualsiasi
prezzo per vedere realizzati i propri sogni. Per quanto mi riguarda, io non ho scelto di essere un
uomo comune, anzi è nel mio pieno diritto essere non comune, se posso esserlo. Cerco l'opportunità
non la sicurezza. Desidero rischiare, sognare, costruire, fallire e riuscire. E' mio dovere restare in
piedi, orgoglioso e fiero di pensare ed agire secondo il mio giudizio. Ho un desiderio per voi, lo
stesso che ho per le persone disabili. Credo che la cosa più conveniente e convenzionale da
augurarvi sia 'felicità per tutta la vita'. Ma il successo e la felicità al giorno d'oggi sono fin troppo
facili da raggiungere'. "Così vi auguro di trovare significato in ogni singolo anno della vostra
restante vita".

Suggerimenti..

Che cosa siamo noi in confronto al Dottor Henry Viscardi? La maggior parte di noi è dotato di un
corpo sano e forte, ma non è niente in confronto al coraggio, pertinacia e attitudine mentale di
quest'uomo fisicamente deforme. Molti di noi sebbene non siano fisicamente impediti, lo sono
mentalmente. E' una vera vergogna che sia proprio questo 'suicidio mentale' ad impedirci di mettersi
in azione per raggiungere i nostri scopi.

86 IL LADRO CHE RUBO' DA SE' STESSO

Si chiamava Emmanuel Ninger, ed era un buon artista. Usava comprare il materiale in un negozio, il
cui proprietario lo conosceva molto bene. Un giorno Emmanuel dette un biglietto da 20$ al
negoziante per pagare il materiale che aveva comperato, e lo mise nella Cassa. L'uomo, dopo aver
compiuto questo gesto, si accorse di avere le mani sporche d'inchiostro, ed insospettitosi decise di
chiamare la Polizia. Questa ottenne un mandato per perquisire la casa di Ninger e lì vi trovò alcuni
macchinari per la produzione di banconote da 20$. La Polizia trovò anche tre ritratti di mano di
Emmanuel. Egli era un così bravo artista da essere riuscito a dipingere le banconote e da aver

Marco Forconi – 101 caffè per avere successo – pag.62


ingannato tutti, fino al giorno in cui il negoziante non aveva notato l'inchiostro sulle proprie dita e si
era insospettito. Dopo l'arresto di Emmanuel, i suoi tre dipinti furono venduri ad un'Asta pubblica
per 5000$. La cosa triste è che Ninger aveva impiegato quasi lo stesso tempo per fabbricare i
biglietti da 20$ e dipingere un lavoro da 5000$.

Suggerimenti..

La disonestà non porta alcun frutto ed inevitabilmente essa si ritorcerà contro di noi. Emmanuel
aveva una bassa immagine di sè stesso. La maggior parte delle persone non sfrutta le proprie
capacità ed i propri talenti per migliorare sè stessi e gli altri. Al contrario scegli di far uso del
proprio talento per scopi disonesti e guadagni facili. Ricordate: l'onestà è sempre la miglior tattica,
anche se ci vorrà molto più tempo a raggiungere i vostri scopi.

87 L'APPASSIONATO DI BASKET

C'era una volta un uomo che amava giocare a basket. Era stata la sua più grande passione per tutto il
corso della vita. Un giorno ricevette la visita di un angelo e decise di porgli una domanda che si era
sempre fatto: "Mi sai dire se in Paradiso si può giocare a basket?" A quelle parole l'Angelo sorrise e
rispose all'uomo: "In realtà ho una buona ed una cattiva notizia per te, la buona è che si può giocare
a basket in Paradiso e la cattiva è che sei stato scelto per la grande partita di stasera!".

Suggerimenti..

Questa storia, sebbene sia presentata sottoforma di barzelletta ha un significato molto profondo.
Secondo la legge naturale degli opposti, in ogni cosa ci sono due lati. C'è il buono ed il cattivo, il
caldo ed il freddo e c'è il positivo ed il negativo. Anche il successo ha le stesse caratteristiche. Per
raggiungerlo si devono mettere in conto sfide ed ostacoli, essi fanno parte del gioco. Non si possono
separare o pretendere di avere l'uno senza gli altri. Se si vuole ottenere successo di deve accettare di
affrontare difficoltà e sfide!

88 HAI INVESTITO I TUOI TALENTI?

Marco Forconi – 101 caffè per avere successo – pag.63


Un Maestro desiderava recarsi per un lungo periodo in un lontano paese. Aveva tre servi ai quali
fece dono di alcuni talenti. Al primo ne donò ben cinque, al secondo due ed al terzo uno. Quando il
Maestro tornò chiese al primo dei suoi servi che cosa aveva fatto con i talenti che lui li aveva
donato. L'uomo rispose che li aveva messi a frutto e che era riuscito ad ottenerne addirittura dieci! il
Maestro fu molto contento del servo e promise di fornirgliene altri. Anche il secondo servo aveva
messo a frutto i propri due talenti riuscendo a moltiplicarli. Anche in questo caso il Maestro fu
davvero soddisfatto e promise all'uomo di fornirgli altri talenti. Fu la volta dell'ultimo servo al quale
il Maestro aveva dato un solo talento. L'uomo quando fu interrogato circa l'impiego di questo unico
dono rispose: "Maestro, mi hai donato un solo talento, mentre ne hai dati molti di più agli altri, così
ho deciso di seppellirlo senza utilizzarlo!"A queste parole il Maestro fu molto arrabbiato e decise di
privare l'ingrato terzo servo dell'unico dono che gli aveva concesso, e di regalarlo al servo che ne
possedeva già dieci.

Suggerimenti..

Il terzo servo non ha voluto rischiare nell'investire il proprio unico talento. Qualsiasi dono o
capacità abbiamo, dobbiamo adoperarci per metterlo a frutto. Sfruttate ciò che avete, usufruite delle
vostre capacità e sarete ricompensati! La cosa più brutta non è la perdita delle nostre capacità fisiche
ma quella delle nostre risorse umane!

89 ESPRIMI IL TUO DESIDERIO

C'erano una volta tre amici che fecero naufragio e finirono su un'isola deserta. Su di essa non c'era
niente tranne gli alberi che fornivano ai tre cibo e riparo. Un giorno i tre amici trovarono una
vecchia bottiglia che galleggiava vicino alla riva. Uno di loro la aprì e con grande sorpresa ne vide
uscire un 'genio'. Inizialmente i tre furono terrorizzati all'apparizione, ma il Genio li rassicurò
dicendogli che non sarebbe stato fatto loro alcun male. Il Genio inoltre grato ai tre di averlo liberato
dalla bottiglia, disse loro di esprimere un desiderio ciascuno. Dopo averci pensato un pò il primo
degli uomini espresse il desiderio di tornare a casa dalla propria famiglia e di aprire una catena di
ristoranti di successo. In un battibaleno il suo desiderio divenne realtà. Il secondo uomo espresse il
desiderio di tornare a casa dalla propria famiglia e di aprire una catena di centri commerciali di
successo, ed ancora una volta il suo desiderio si avverò. Il terzo uomo a quel punto sentendosi solo
sull'isola disse al Genio : "Mi sento così solo su quest'isola, desidero che i miei due amici tornino da
me!"In un istante i due uomini si videro nuovamente tornare sull'isola.

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Suggerimenti..

L'ambiente è molto importante. Ha la capacità di buttarti giù lasciandoti nella mediocrità o di


sollevarti fino a grandi altezze. Non si deve rimanere dove si è, al contrario si può scegliere in quale
ambiente vivere. Se si vuole salire la scala sociale, si devono frequentare persone di successo dotate
di attitudini positive. E' stato detto che il nostro grado di successo è determinato dalle 10 persone
con le quali trascorriamo più tempo.

90 UNO DI QUESTI GIORNI

C'era una volta un ragazzo che voleva fare molte cose. Da bambino diceva: "Uno di questi giorni,
farò questo e ques'altro e sarò felice" ma alla fine non non faceva mai niente. Qualche tempo dopo
disse: "Non appena avrò finito i miei studi, farò questo e quest'altro e sarò felice" ma non appena
ebbe davvero finito il College disse ancora: "Appena avrò trovato lavoro, farò questo e quest'altro e
sarò felice". Trovato lavoro il ragazzo allora disse: "Appene mi sposerò farò questo e quello e sarò
felice" Una volta sposato disse ancora: "Appena i ragazzi avranno finito la scuola, farò questo e
quello e sarò felice". Quando questo accadde l'uomo disse ancora una volta: "Appena andrò in
pensione farò questo e quello e sarò felice!" Arrivato davvero alla pensione .....capì che era troppo
tardi per fare qualunque cosa adesso!

Suggerimenti..

Come si vede l'uomo adesso? come una persona ormai anziana la cui vita gli è letteralmente
trascorsa davanti agli occhi. Il rimandare può essere considerato una vera e propria malattia ed
un'abitudine fatale! E' importante comprendere che l'unico tempo utile (ed utilizzabile) e ADESSO!
ed è bene usufruire l'oggi come se non ci fosse un domani e quando questo arriverà, si avrà ancora
tempo per fare molte cose. Per avere successo ed evitare di rimandare le cose è di fondamentale
importanza avere un buon Controllo del Tempo.

91 VOLANDO COME UN'AQUILA

Marco Forconi – 101 caffè per avere successo – pag.65


Un'aquila femmina di solito sceglie il compagno ed inizia a costruire il proprio nido, accumulando
bastoncini robusti e spessi e mescolandoli con del fango. Successivamente rifinisce il nido con
materiali sempre più leggeri e morbidi così da fornire un ambiente caldo ed accogliente per le sue
uova. Poi depone le uova, ed una volta schiuse inizia a nutrire i propri piccoli. Col tempo l'aquila
comincia a togliere i materiali più morbidi dal nido, le foglie e le piume. Il nido diviene sempre
meno confortevole e comodo e quando è tempo per i pulcini di volare, la madre li spinge fuori .
Inizialmente, lo fa in modo dolce e delicato ma poi se un piccolo si rifiuta di volare, dopo vari
tentativi, la madre lo getta letteralmente fuori dal nido. Il piccolo inizialmente cade verso terra, ma
poi grazie all'istinto guida, apre le ali. Se per caso questo non accade, la madre vola d'impicchiata e
lo afferra per evitare che tocchi il suolo, lo riconduce al nido e dopo qualche tempo necessario al
pulcino per riprendersi, lo getta nuovamente fuori dal nido. La madre ripete questo procedimento
fino a che l'aquilotto non è in grado di volare fuori dal nido istintivamente.

Suggerimenti..

Proprio come la mamma aquila, dobbiamo insegnare ai nostri figli. Dobbiamo insegnar loro come
volare, così da aiutarli a sopravvivere nel mondo. La vita non è facile e i nostri figli devono essere
preparati ad affrontarla. Invece di lasciar loro ingenti fortune sarebbe molto più saggio fornirgli una
buona educazione, comprensione, giudizio, amore e cura. Come recita il detto: "E' molto meglio
insegnare ad una persona a pescare piuttosto che regalargli un pesce da mangiare".

92 NIENTE DA PERDERE

C'era una volta un soldato affetto da un male incurabile. Sapendo di avere ancora pochi mesi da
vivere, decise di arruolarsi volontariamente per una battaglia, sperando di morire con onore sul
campo. Combattè con coraggio, sempre in prima linea, esponendosi continuamente al fuoco nemico.
A battaglia finita egli era ancora vivo, ed il Generale rimasto colpito dal valore, dal coraggio del
soldato decise di promuoverlo concedendogli medaglie al merito. Il Generale, scoprendo
successivamente che il soldato era affetto dal male incurabile, scelse di salvargli la vita, facendolo
curare dai migliori medici ed esperti del Paese. Questi riuscirono a salvargli la vita grazie alle cure
che gli somministrarono. Da quel giorno però il soldato cambiò radicalmente atteggiamento, decise
di non esporsi più al pericolo, di non combattere più in prima linea, decise insomma di evitare
qualsiasi forma di rischio.

Suggerimenti..

Quando il soldato scoprì di essere affetto da un male che l'avrebbe portato alla morte in poco tempo
pensò bene che in effetti non aveva più niente da perdere e come risultato, non ebbe alcun timore ad
andare in battaglia. Dal momento in cui grazie al Generale, ebbe salva la vita, scelse di averne cura
e di farne tesoro. Come conseguenza egli decise di evitare qualsiasi rischio nella vita. Dobbiamo
comprendere quindi che se vogliamo andare avanti nella vita, dobbiamo vivere ogni singolo giorno

Marco Forconi – 101 caffè per avere successo – pag.66


come se fosse l'ultimo. Così facendo dobbiamo accollarci gli eventuali rischi insiti nel vivere
completando ciò che ci resta da fare. Dobbiamo smettere di rimandare i nostri progetti, e trascorrere
la maggior parte del tempo con i nostri cari, cercando di apprezzare il valore della "premura".

93 IL REGALO DI COMPLEANNO

Un uomo aveva due figli gemelli, simili in tutto eccetto nel carattere. Il maggiore era solito guardare
al lato negativo delle cose, mentre il minore aveva un carattere più ottimista. Per il loro compleanno
il padre promise di fare regali ad entrambi. Quando il giorno arrivò il più grande ricevette una
bicicletta nuova, ma nonostante ciò non ne fu soddisfatto e disse: "E' davvero un regalo bellissimo e
costoso, ma dovrei prendermi la responsabilità di prendermene cura e questa sarebbe una
responsabilità troppo pesante". All'altro ragazzino fu dato il regalo chiuso in una scatola. Quando
egli lo aprì vi trovò....una cacca di cavallo e ne fu felicissimo. Iniziò quindi a cercare per tutta la
casa. Il padre, sorpreso da quella reazione ne chiese il motivo al figlio, il quale gli rispose: "Papà so
che c'è un cavallo nascosto in casa, è il mio regalo di compleanno, vero?".

Suggerimenti..

Ognuno di noi decide se guardare la vita dal lato positivo o negativo. Possiamo infatti non fare altro
che lamentarci ed essere continuamente insoddisfatti come il figlio maggiore della storiella, o essere
ottimisti e guardare al lato positivo delle situazioni spiacevoli con gratitudine. La scelta è nostra e
determinerà la nostra felicità o miseria.

94 NON PREOCCUPARTI

C'era una volta un uomo che non riusciva a dormire, perchè preso dai pensieri e dalle
preoccupazioni per il domani. La moglie preoccupata, chiese al marito il motivo di tanta
irrequietezza e lui le rispose: "Domani dobbiamo pagare la rata del mutuo della casa e non abbiamo
sufficiente denaro sul Conto. Ho paura di ciò che la Banca potrà decidere di fare, ci farà causa? o
forse ci permetterà di rinviare il pagamento?" La moglie dopo aver pensato disse: "Il Bancario non
abita proprio di fronte a noi?" ed alla risposta affermativa del marito, la donna, prese il telefono e

Marco Forconi – 101 caffè per avere successo – pag.67


chiamò il Bancario: "Salve siamo vostri clienti ed abbiamo acceso un Mutuo con voi, dovremmo
pagarne una rata domani ma non abbiamo soldi per farlo, Buona Notte!". Dopo aver riagganciato la
donna volgendosi al marito gli disse: "Ho appena detto al Bancario che non abbiamo denaro a
sufficienza per pagare la rata di domani, lascia che sia lui a preoccuparsi!, adesso puoi dormire
tranquillamente!".

Suggerimenti..

Nella maggior parte dei casi ci preoccupiamo inutilmente, facendo predizioni su gli eventi che
dobbiamo affrontare. E' bene invece fronteggiare i problemi al momento in cui essi si presentano a
noi, senza tuttavia ignorarli totalmente (altrimenti questi crescono e finiscono per risucchiarci). Non
dobbiamo star male per le piccole cose, esse infatti sono tranquillamente controllabili!

95 MI PIACE BERE

C'era una volta un Medico che venne invitato ad un raduno di alcoolisti. Voleva dimostrare il più
efficacemente possibile che il bere era un'abitudine dannosa per la salute. A questo proposito riempì
un contenitore di acqua distillata ed un altro di alcool puro, dopodichè mise un bruco all'interno del
primo contenitore. L'animale naturalmente cominciò a nuotare per cercare di uscire. A quel punto il
medico mise un altro bruco all'interno del secondo contenitore, ripieno di alcool puro, e l'animale si
disintegrò nel giro di pochi minuti, di fronte agli occhi stupiti degli spettatori. Fatto questo l'uomo
chiese al pubblico quale poteva essere il messaggio di questo esperimento e una delle risposte fu: "
Se bevi non avrai certamente bruchi nello stomaco".

Suggerimenti..

Quando si crede in qualcosa, giusta o sbagliata che sia, tendiamo a vedere le cose da un unico punto
di vista, sentiamo ed interpretiamo la realtà secondo ciò che vogliamo sentire e non secondo ciò che
ci viene detto realmente. Al contrario è molto importante cercare di valutare le cose da ogni punto di
vista, in modo da fare una giusta e saggia decisione.

96 HO DATO LORO SPERANZA

C'era una volta una Compagnia di cosmetici di grande successo. Molte persone chiedevano al
Manager quale fosse il segreto di tanta fortuna e popolarità, ma le risposte che l'uomo dava loro non
sembravano molto esaurienti. Un giorno, per il suo 70° Compleanno, al Manager fu posta la solita
domanda per l'ennesima volta, al che egli rispose: "La maggior parte delle Compagnie cosmetiche,
promettono alle signore, veri e propri miracoli, grazie all'uso dei propri prodotti. Noi non

Marco Forconi – 101 caffè per avere successo – pag.68


promettiamo niente, diamo solo speranza! Speranza che i nostro cosmetici possano aiutare le
signore a raggiungere i loro scopi.".

Suggerimenti..

La speranza è il motore che ci spinge ad andare avanti, quando le cose si fanno complicate. Senza
speranza l'uomo morirebbe. Nel suo libro 'La ricerca del senso della vita da parte dell'uomo', Viktor
Frankl ha chiaramente spiegato come durante quegli orribili giorni di prigionia presso un Campo di
Concentramento Nazista, i prigionieri che si erano lasciati sopraffare dal dolore ed avevano perso la
speranza erano morti in poco tempo. Al contrario coloro che nonostante le mille atroci sofferenze
avevano conservato la speranza di rivedere i propri cari, o di poter un giorno vendicarsi erano
riusciti a sopravvivere, guadagnandosi così la libertà.

97 PAURA DEL CAMBIAMENTO

C'era una volta una tribù di indigeni del Sud America che era stata colpita da una strana malattia che
li portava alla morte prematuramente ed aveva determinato la scomparsa d'intere generazioni.
Alcuni scienziati furono inviati presso il loro territorio per cercare di scoprire la causa scatenante di
quella malattia. Dopo svariate ricerche fu scoperto, che il male era causato dal morso di un insetto
che viveva nelle mura delle case degli abitanti del villaggio. Gli indigeni avevano diverse opzioni
tra cui scegliere:
Distruggere gli insetti con pesticidi appositi
Abbattere e ricostruire le case
Trasferirsi in un latro luogo libero da quegli insetti
Continuare a vivere nello stesso luogo, e morire prematuramente, come effettivamente avevano
fatto per generazioni.
Ciò che aveva determinato la morte di tante persone era stato quindi la scelta di rimanere nel solito
posto e morire.

Suggerimenti..

Nel mondo dell'economia globale si deve imaparare ad accettare i cambiamenti se si desidera


rimanere competitivi. E' triste vedere come molte persone abbiano paura di cambiare, preferiscono
rimanere al proprio comodo posto e morire piuttosto che cambiare. La cosidetta "zona comoda" è
molto pericolosa e spesso non ci si rende neanche conto di esservi.

98 L'ACCHIAPPA-TOPI

C'era una volta un bambino di colore, che si sentiva indegno per il solo fatto di essere nato cieco. A
scuola era molto introverso ed aveva una povera immagine di sè. Un giorno un topolino entrò

Marco Forconi – 101 caffè per avere successo – pag.69


nell'aula della scuola, e nonostante i tentativi nè l'insegnante nè i bambini riuiscivano a trovarlo.
Alla fine l'insegnante si ricordò che il bambino di colore, possedeva un udito davvero eccellente e
decise di lasciare a lui l'incarico di acchiappare il topo. Il bambino naturalmente riuscì nell'incarico
e tutta la classe, maestra compresa, fu molto contenta e soddisfatta. Grazie a quell'episodio di stima
e apprezzamento, il ragazzino, Ray Charles, divenne una superstar ed una leggenda.

Suggerimenti..

L'immagine che Ray aveva di sè era totalmente cambiata dopo la vicenda del topo. La maggior parte
di noi possiede veri e propri talenti nascosti, sta a noi riconoscerli e sfruttarli. La stima e
l'apprezzamento altrui è un vero e proprio toccasana per la nostra autostima e può letteralmente
mandarci al settimo cielo. A causa delle nostre eccessive critiche una persona può sentirsi inadatta,
indegna e sfiduciata, ma se la sappiamo apprezzare e valorizzare, possiamo contribuire a realizzare
il pieno potenziale nascosto in essa.

99 TUTTO ACCADE PER IL BENE

C'era una volta un Sovrano che aveva un saggio consigliere che lo seguiva ovunque. Il suo consiglio
preferito era: "Tutto accade per il bene". Un giorno durante una battuta di caccia, il sovrano incorse
in piccolo incidente, scagliò accidentalmente una freccia al proprio piede, ferendosi. Il sovrano
chiese al proprio consigliere che cosa pensava dell'accaduto e questi gli rispose: "Tutto accade per il
bene". A queste parole il Re fu molto arrabbiato ed ordinò di far imprigionare l'uomo, dopodichè gli
chiese nuovamente: "Adesso che cosa ne pensi?" ed il consigliere rispose: "Tutto accade per il
bene". Un giorno il Re decise di organizzare un'altra battuta di caccia, ma senza la presenza del
consigliere. Sfortunatamente il Sovrano fu catturato da una tribù di cannibali che lo condussero al
proprio villaggio, dove intendevano mangiarselo per cena. Prima di essere introdotto nella pentola,
il Re venne accuratamente ispezionato. Quando i cannibali si accorsero della ferita al piede (quella
procurata dalla freccia) decisero di riportarlo nella giungla e di lasciarlo lì, perchè la loro tradizione
imponeva loro di non mangiare niente di imperfetto. Il risultato era che il Sovrano era sano e salvo.
A quel punto l'uomo capì che ciò che gli aveva detto il consigliere era giusto e saggio. Anche il
consigliere infatti era sfuggito alla morte grazie al fatto di essere in prigione, se al contrario avesse
seguito il Sovrano, come era sua abitudine sarebbe finito dritto in pentola!

Marco Forconi – 101 caffè per avere successo – pag.70


Suggerimenti..

E' vero che tutto ciò che accade nella vita, ha uno scopo preciso, e sempre per il nostro bene. Tutte
le nostre esperienze se ci pensiamo, ci hanno condotto al punto in cui ci troviamo attualmente, e
quindi sono estremamente positive. Il nostro passato ci rende migliori. Qualsiasi evento dobbiamo
affrontare, cerchiamo di considerarlo come un passaggio verso una nuova esperienza.

100 LA PERLA

Jenny è una bambina di 5 anni. Un giorno mente era a fare shopping con la madre, vide una collana
di perle bianchissime, in uno scrigno di metallo rosa. Immediatamente la piccola chiese alla madre:
"Ti prego mamma, me la comperi?, ti prego!"A queste parole la mamma rispose che la collana era
di finte perle e che costava quasi 2 dollari. "Se la vuoi veramente, cerca di racimolare qualche soldo
così da comprartela da sola" poi continuando, "tra una settimana sarà il tuo compleanno e
sicuramente la nonna ti regalerà una piccola somma di denaro". Appena Jenny arrivò a casa dette
un'occhiata ad i suoi risparmi, gelosamente custoditi nel salvadanaio, ma capì che non le sarebbero
bastati per comperare la collana che tanto desiderava. Per poter guadagnare qualche spicciolo utile,
la piccola Jenny dopo cena si recò dai vicini di casa a fare qualche lavoretto utile, e nel giorno del
suo compleanno la nonna le regalò un bel biglietto da un dollaro, cosicchè alla fine, riuscì a
raggiungere la somma di denaro necessaria a comperare la collana di perle. Adorava quel gioiello,
lo indossava ogni volta che usciva, e ne andava davvero molto fiera. Il papà di Jenny amava
raccontarle favole prima di andare a letto ed un giorno una volta finito di raccontarne una, le chiese
alla piccola: "Mi vuoi bene?" e Jenny rispose: "Certo che ti voglio bene!" a queste parole il papà
chiese a Jenny: "Allora perchè non mi dai la tua collana?" "No, ti prego la mia collana no, se vuoi ti
do Princess il cavallo bianco della mia collezione, quello con la coda rosa, che mi hai regalato tu, il
mio preferito" disse la bambina. "Ok tesoro" rispose il papà. Qualche settimana dopo, il padre fece
la stessa richiesta alla piccola Jenny che rispose nuovamente: "No, ti prego la mia collana no, se
vuoi ti do la mia bambola con il suo bel vestito giallo" "Va bene tesoro, buonanotte" rispose il papà.
Qualche sera dopo, quando il padre entrò nella cameretta di Jenny, trovò la bambina seduta, il viso
arrossato ed una lacrima che le scendeva sulla guancia. Non appena Jenny vide il papà senza dire
niente sollevò una manò, e quando la aprì al suo interno c'era la collana. "E' per te papà". Con le
lacrime agli occhi il padre prese il piccolo gioiello e dopo aver rovistato nella tasca della giacca, ne
estrasse un'altra di perle autentiche e scintillanti, e la dette a Jenny. Il papà l'aveva tenuta con sè da
sempre, ma aveva aspettato che fosse Jenny a regalarle la collana finta, così che lui potesse donarle
un gioiello vero.

Marco Forconi – 101 caffè per avere successo – pag.71


Suggerimenti..

Questa è davvero una storia commuovente di amore e sacrificio. Per fare in modo che le cose nella
vita vadano per il verso giusto, si deve imparare ad abbandonare ciò a cui teniamo di più in un certo
momento. A volte si deve rinunciare a qualcosa, o sacrificare ciò che ci sta più a cuore (denaro,
tempo, divertimento). Esiste in natura una legge chiamata "La legge della prosperità" che significa
che la natura odia il "vuoto". Per far si che tutto vada bene, si deve fare spazio!

101 IL DESTINO E' NELLE TUE MANI

C'era una volta un uomo molto famoso per la sua infinita saggezza. Un giorno un ragazzo decise di
dare la prova che l'uomo in realtà era semplicemente un impostore e pensò: "Porterò un uccello vivo
di fronte al saggio, lo nasconderò dietro la schiena e chiederò all'uomo se secondo lui è vivo o
morto. Se dice che è vivo, stritolerò il pennuto per provare che si sta sbagliando, se dice che è
morto, lo lascerò andare, provando la sua stupidità, in ogni caso sarò io ad avere ragione, e lui
torto". Con questa idea in mente, il giovane si avvicinò al saggio e gli chiese: "Oh vecchio saggio, io
ho un pennuto in mano, secondo te è vivo o morto?" A queste parole il saggio rimase in silenzio per
un momento, dopodichè disse: "Giovane ragazzo, hai davvero molto da imparare, ciò che tieni tra le
mani dipende da che cosa ne vuoi fare. Se desideri che sia morto, morirà, ma se desideri che viva,
così sarà" Il ragazzo ascoltate le parole decise che erano di un autentico saggio.

Suggerimenti..

Marco Forconi – 101 caffè per avere successo – pag.72


Questa storia ci riguarda tutti. I nostri sogni sono molto fragili, proprio come l'uccellino che il
ragazzo ha tra le mani. Sta a noi decidere se ucciderli o lasciare che gli altri ce li portino via. Sta a
noi anche perseguire i nostri desideri. lasciandoli crescere e maturare. Il successo arriva per coloro
che decidono di lasciare i propri sogni volare in alto, proprio come il piccolo uccellino, che potrà
librarsi in volo solo se il ragazzo deciderà di liberarlo dalle proprie mani.

oo0OO***OO0oo

Marco Forconi – 101 caffè per avere successo – pag.73


RINGRAZIAMENTI

Grazie per aver investito i vostri soldi ed il vostro tempo in questo ebook, spero sinceramente che le
storie narrate ed i Suggerimenti evidenziati possano esservi d'aiuto ora e sempre.

Spero inoltre che questo e-book vi faccia da "sveglia" per comprendere che si può avere molto dalla
vita.

Colgo quest'occasione per augurarvi di tutto cuore felicità, salute e benessere.

Divertitevi, prendete sempre il meglio che la vita può offrirvi e sono sicuro sarete presto all'apice
del successo in tutte le Sue migliori sfaccettature

Molto Cordialmente

Marco Forconi

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Alessandro Senesi

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Marco Forconi – 101 caffè per avere successo – pag.74

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