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AMPLIFICARE LA VOCE

Come abbiamo detto, la voce viene prodotta da una vibrazione delle


corde vocali. La voce un suono che si propaga nellaria sotto
forma di onda.
Il bisogno e il piacere di sentire la propria voce amplificata
accompagna lumanit da millenni sostiene Vittorio Marchis,
docente al politecnico di Torino. Luomo fin dallantichit ha
impiegato uno strumento a servizio della sua voce: il megafono,
che pu essere considerato il padre del microfono. Sappiamo che
gi nel VI secolo a.C. nel teatro greco venivano utilizzati degli
imbuti nelle maschere. Ma il megafono odierno nacque per le
necessit della marineria, che aveva bisogno di far arrivare le
informazioni da una parte allaltra della nave vincendo il rumore
delle onde e del vento.
Spulciando negli archivi della marina militare statunitense si pu
trovare il brevetto del primo megafono odierno: linventore
dimenticato fu un giapponese, Shitetsu Kamimori.
Il megafono composto da una cassa acustica, una membrana che
vibra e da una forma a imbuto che protegge il suono dal vento e
orienta le onde sonore, alimentato da batterie.
Oggi al megafono quasi sempre preferito il microfono, dal
momento che ha una qualit del suono migliore e soprattutto si pu
collegare ad amplificatori molto potenti, per non parlare del suo
uso nellambito della registrazione della voce.
In realt il primo microfono venne inventato da Emile Berliner,
giovane scienziato tedesco migrato in America, il 4 marzo 1877.
Era un microfono per il telefono, inventato qualche anno prima da
Bell, ma con una qualit audio della voce
molto bassa. Berliner invent il microfono
a carbone (presente nelle cornette
telefoniche fino agli anni 80) inserendo
granuli di carbone tra due piastre
metalliche a contatto con una membrana che
trasformava in suono le vibrazioni della
voce.
















IL MICROFONO
Il microfono un trasduttore che trasforma le onde di pressione
sonora in segnali elettrici ( trasforma un tipo di energia in un
altro).
Nella societ contemporanea ha un utilizzo diffuso e i microfoni
pi diffusi sono il microfono dinamico e il microfono a
condensatore.

MICROFONO DINAMICO
Questo tipo di microfono molto resistente e quindi estremamente
versatile: usato nei concerti dal vivo, negli eventi pi vari, o
anche per microfonare gli amplificatori degli strumenti elettrici.
Il principio di funzionamento linduzione elettromagnetica: usa
la legge di Faraday-Lenz:





Per convertire lenergia di movimento di una membrana (che
raccoglie le pressioni sonore) in energia elettrica. La membrana
collegata a fili conduttori sottilissimi immersi in un campo
magnetico creato da un magnete permanente che trasportano il suono
convertito in segnale elettrico.
Ci sono due tipi di microfono dinamico:





MICROFONO DINAMICO A BOBINA MOBILE



Lo schema di questo design microfonico rappresentato in figura.
Di solito composto da un diaframma in mylar (P.E.T.) di circa
0.35 mm di spessore. A questo collegato un avvolgimento ben
realizzato di filo conduttore, chiamato bobina mobile, sospeso con
molta precisione allinterno di un campo magnetico di alta
intensit.
Quando unonda sonora raggiunge il diaframma, la bobina mossa in
maniera direttamente proporzionale allampiezza e alla frequenza
dellonda, facendo s che la bobina stessa attraversi il percorso
delle linee del flusso magnetico generato da un magnete permanente.
In questo modo, ai capi della bobina si genera un segnale
elettrico analogo (di ampiezza e direzione specifiche).





MICROFONO DINAMICO A NASTRO

Il microfono a nastro, come
quello a bobina mobile, si basa
sul principio dellinduzione
elettromagnetica. Ma il
diaframma composto da un
nastro di alluminio molto
sottile che spesso presenta
delle ondulazioni trasversali
(lungo la sua lunghezza), ed
sospeso allinterno di un campo
magnetico molto intenso. Quando
le variazioni di pressione
sonora, secondo la velocit
delle particelle dellaria, fanno muovere il diaframma metallico,
il nastro si muove perpendicolarmente rispetto alle linee di campo.
Ci induce nel nastro una corrente di intensit ed ampiezza
proporzionale allonda sonora.














MICROFONO A CONDENSATORE
I microfoni a condensatori sono molto pi
delicati e sensibili e anche pi costosi di
quelli dinamici. Sono impiegati nelle sessioni
di registrazione in studio, nella
sonorizzazione di molti film e in televisione.
Sfruttano le variazioni di capacit del
condensatore: questultimo fatto di lamina
metallica o plastica metallizzata che
costituisce larmatura fissa del condensatore,
pi una seconda, mobile, che la membrana. Il
suo funzionamento dovuto a un principio
elettrostatico (invece nei dinamici
elettromagnetico), cio a una variazione di un campo elettrico;
perci ha bisogno di una batteria che generi il campo elettrico.

La testa o capsula del microfono a condensatore formata da due
lamine molto sottili, una fissa ed una mobile, dette armature.
Queste due lamine formano un capacitore (in origine chiamato
condensatore, da cui il nome di microfono a condensatore). Un
capacitore un dispositivo elettrico in grado di immagazzinare
carica elettrica; la quantit di carica che un capacitore pu
immagazzinare dato dal valore della sua capacit e dalla
tensione applicata, secondo la seguente formula:


Q la carica elettrica in coulomb
C la capacit elettrica, in farad
V la tensione, in volt

La capacit della capsula determinata dalla
superficie delle due lamine, dal dielettrico,
cio la sostanza presente fra le lamine (che nel
nostro caso laria), e dalla distanza fra le
lamine stesse (che varia a seconda della
pressione sonora). Perci, le lamine della
capsula di un microfono a condensatore formano un
capacitore sensibile alle variazioni di pressione
sonora.



Nel design pi usato dai costruttori, le lamine sono collegate ai
poli di un generatore di tensione continua, che fornisce una
tensione di polarizzazione per il capacitore (la Phantom). Gli
elettroni sono estratti dalla lamina connessa con il polo positivo
dellalimentatore e attraversano un resistore di grande valore
fino alla lamina connessa con il
polo negativo dellalimentatore.
Tale processo continua fino a che la
carica presente nella capsula (cio
la differenza fra il numero di
elettroni presenti sulla lamina
caricata positivamente e quelli
presenti sulla lamina caricata
negativamente) sia uguale alla
capacit della capsula per la
tensione di polarizzazione. Quando
si raggiunge questo equilibrio non
scorre pi una corrente apprezzabile
attraverso il resistore. Se il
microfono raggiunto da unonda di pressione sonora, la capacit
della capsula varia. Se la distanza fra le lamine diminuisce,
aumenta la capacit; viceversa se la distanza aumenta, diminuisce
la capacit secondo la formula


. Poich Q, C e V sono in
relazione fra di loro, se la carica Q costante e la pressione
sonora fa variare la capacit del diaframma C, la sua tensione V
cambier in maniera inversamente proporzionale.
La tensione presente nel capacitore varia in base alla formula


Il resistore e il capacitore sono in serie con lalimentazione,
cos che la somma delle rispettive tensioni eguaglia quella di
alimentazione. Quando varia la tensione ai capi del capacitore,
cambia in maniera eguale la tensione ai capi del resistore, ma con
segno opposto. La tensione ai capi del resistore diventa quindi il
segnale in uscita.
Uno dei costruttori storici pi
apprezzati Neumann.
L'esperienza cinquantennale di
questa casa nella trasduzione
elettromeccanica del suono fa s
che venga preferita nella scelta
dei microfoni da utilizzare
negli studi di registrazione.
Alcuni modelli di questo
produttore, la cui attivit
risale agli anni 40, sono
contrattati come pezzi storici,
da appassionati collezionisti.




Microfono Neumann

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