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La Dilatazione
del Tempo
ORODEGLISTUPIDI EDIZIONI
ALCUNI I DIRITTI RISERVATI
ANONIMO D'AMARO
I EDIZIONE LUGLIO 2009
SPERIMENTARE LA DIFFERENZA.
Al tempo che mi fu donato
Un dolore t’attanaglia:
c’è qualcosa che ti affligge
vedi il tempo dilatarsi
nella mente di un pezzente
ANONIMO D'AMARO
In un terribile edificio di
metalli elementari
giace la sposa dell'Inferno
colei che svela le risposte
già nude
e di morte si fa rivelatrice
Raccoglimi le mani
mia signora di banali verità:
e sorprendimi, cantami
un’autentica
bugia mortale.
ANONIMO D'AMARO
Celeste fu l’infanzia
per me, piccolo minotauro
e il peccato rifuggiva
ai miei occhi di animale
ANONIMO D'AMARO
Mia Dea!
Gridava una fanciulla,
colpita da veleno di morte
GIASONE
Mi attendono carezze
di un gelido sposo:
m’insegnava quanto è
dolce il melograno…
PERSEFONE
GIACINTO
CIRCE
Rapace il tuo
beffardo desiderio d’avermi,
m’hai crollato via
la casa
Non sapranno,
quelli che verranno,
delle tue divine intemperanze…
GANIMEDE
Ho dato un figlio a
Poseidone: non ha
visto la luce, e non
ha gambe per camminare
all’aria aperta
UNA NEREIDE
EDIPO
Dioniso disse di
amarmi
Era solo un
vecchio ubriacone
ARIANNA
E così
fai vendetta
del mio ben più gran talento
ti punzecchia che non sia
come quel povero Marsia
E così
fai vendetta
e mi vesti di vergogna
non sarà obliato, Atena
il mio vero nome
ARACNE
Ho plasmato d’amore
le tue forme
prima d’incontrarti
PIGMALIONE
Ho creduto di poter
riportare in vita
Euridice
Ho trovato indicazioni
su un oscuro
sito web
Ho pregato di
poter riabbracciare
la mia sposa
Poi
in questo mondo
ORFEO
TIESTE
UN FRATELLO
Eterna luna
impassibile trapassa
i volti nel cielo della sera:
UN FIGLIO
Ricorda Artemide
le streghe di Tessaglia
bestemmiavano il suo
nome impronunciato
ORIONE
ANTIGONE
Mi velava di profumi
il persiano che hai ucciso
la sua barba accarezzava
i miei sacri pleniluni
proprio qui,
dentro al cuore
UN TRADITORE GRECO
L’INFATUAZIONE
* Vanità
ANONIMO D'AMARO
Ti sorrido mostro
come si conviene
quando si ha paura
di un essere indifeso
Mi diceva Egeo
che sei orrendo
ed ora che ti porto
la morte del tuo tempo
Ti sorrido, mostro
come si conviene:
è facile valersi su
voi scherzi di natura
TESEO
Io indifesa?
Io mostro?
Tu assassino
dei miei sacri presagi
Tu cagna spudorata
Tu eco delle mie
funebri imprecazioni!
Io povero pazzo,
ingannato dal greco
- maledetto sia ovunque scampi -
ti ritrovo negli occhi di morte
tutto il gusto del mio tradimento:
La famiglia sterminata
paghi pegno al mio dolore:
come un tempo,
così adesso
MEDEA
Eppure nell’ansia
di oggi sento
il cadere di
un passero morto
Che mi succede?
Il polline di questi
fiori
m’intossica di
paure
pallide…
DEMETRA
Odisseo è ripartito
per me non è nessuno
patetica esperienza
è la vita
Luna traditrice
promettevi tanto
ma non mi hai mantenuto mai nulla…
CIRCE
Edipo è punito
ed i suoi bulbi non
conoscono più le luci
della nostra saggezza
Fasullo dissimulare
la nostra umanità
nella ricerca di un’assoluta
verità
IL CORO
ATENA
E se morte v’attende
non c’è premio per
i cuori rotti
dalla vostra mano
UNA SORELLA
* Stretta del destino
sottoterra
ALCESTI
ADE
Fa male
abbastanza da gridare
troppo per resistere
l’orrore del tempo
nella quotidianità
le ombre che reprimo
quando vedo il
popolo di sordi
che non sa sentirmi
che non può ascoltarmi…
Fermate la pazzia
del mio sangue
dal buco del mio cuore
lentamente
Temporali
così in fretta
**
L’ho rivista
la sposa morente:
parlava col diavolo
L’ho rivista
riflessa negli specchi,
tra queste clessidre
Piangerei se potessi:
ma ogni mio movimento
sarà tacito cedere
alle leggi del mio tempo
Scioglimi le catene
della nostra convinzione
di benessere perpetuo
La stoltezza dell’umano
è non credere che il tempo
faccia scorrere nel cuore
granelli, non sangue.
Rilasci
Oltrepassa le età
che il cielo e la terra
ti hanno partorito
(sto parlando al me stesso
di tre anni fa)
o di nove anni a venire,
perché non mi hanno detto
che
il tempo passa così in fretta;
perché i sensi mi ingannavano
perché chiedi
se il sole si spegne
se la torre crollerà
se io muoio?
Volentieri instauro
dialoghi con la parte
più scoscesa
dell’essere
che è il non essere
E le nuvole tornano
rapide d’inverno
a svegliarmi nuovamente in primavera
Volontà di camminare
scuotendo il capo
da capo a capo
della matassa:
E comunque,
mentre instauro dialoghi invitanti
con la spiaggia più scoscesa
sul fiume dei secondi,
mentre chiamo le Moire e
mentre specchio i miei volti
nelle placide acque dei miei anni
sono vecchio,
e ne sorrido.
LA FUGA
Crono
<<Timidi
Tremiti
Ruzzoliamo via di qui, amore mio
Libero caos in libero stato
Varietà di cose rosse per te
Ridere
Vivere;
Banalità cercare nei teschi
Le candele della vita:>>
Anonimo D'Amaro
<<propriamente umano>>
Crono
<<Ora spente
Ora accese
Ora ceda
La resistenza:
Magniloquenza...>>
Anonimo D'Amaro
Anonimo D'Amaro
Crono.
CHIAVE
Ci insegnano che la storia è progresso, eppure
la natura umana non sembra cambiare. Nel
tentativo di isolare il filo conduttore della
storia dell'uomo, provo a riportare in vita
diverse maschere tragiche e mitologiche,
manifestazioni di una sensibilità artistica
lontana millenni dalla mia. Sperimentando le
verità di questi personaggi, la ricerca non
ha esito sorprendente: ciò che fonda
qualunque esperienza umana è sempre lo
stesso, terribile amore nei confronti del
tempo.
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