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delle eccellenze
Lisa Bichi
Il lavoro di gruppo
Punti di debolezza
Crea disordine
Difficile da gestire
Punti di forza
Co-costruzione di un sapere
significativo
Possibilit di confronto
Costruzione di una
interrelazione positiva
Valorizzare il pensiero
divergente cercando un
canale per essere
comprensibile a tutti
Linsegnate esperto
Leggere il contesto in cui si opera riconoscendo le caratteristiche:
degli studenti, degli spazi e dei tempi, dellistituzione e la loro
influenza sul processo di insegnamento-apprendimento
Leggere i comportamenti degli studenti e contestualizzarli,
mettendoli in relazione con le condizioni in cui si sono verificate
Leggere e riconoscere linterdipendenza fra i propri
comportamenti e quelli dei singoli alunni o della classe
Progettare percorsi e attivit didattiche, scegliendo finalit,
obiettivi, contenuti, metodologie, strumenti e materiali, prove di
verifica e criteri di valutazione coerenti fra loro e adeguati al
contesto
Adottare lo stile comunicativo pi adeguato per la conduzione
della classe nei diversi momenti della vita scolastica
La classe e il lavoro di
La classe come una raccolta di risorse e di competenze
gruppo
Il gruppo come un insieme di individui che condivide
uno scopo comune e che caratterizzato da un
rapporto di interdipendenza tra i membri del gruppo.
Indicatori di qualit del lavoro di gruppo:
- Chiarezza-delimitazione-definizione dello scopo;
- Congruenza tra lo scopo del gruppo, la sua
organizzazione e comunicazioni interne al gruppo
- Consapevolezza e attivazione degli individui e del
gruppo
La discussione
Asserzione, Giustificazione, Concessione, Opposizione, Controopposizione
Le discipline:
sonore, multimediali
Girardet, Vedere, toccare, ascoltare, Carocci, Roma, 2004
Risolvere problemi
Giulia: I preti non potevano portare armi! I
preti vogliono pace e che portano le
armi? Predicano la pace, non la guerra!
Marco: Ma un prete, se un prete, ma che
uccide? Ma se vuole uccidere allora non
un prete, non si fa prete: che fa? Si fa
prete e poi uccide?
Secondo tentativo
Luca: sono passati tantissimi anni e sai
quante cose sono cambiate!
Giovanni: Se Guarino dice cos, beh lui
cera, lui ha visto che cerano queste cose,
e noi non possiamo dire che non cos,
perch noi non ceravamo.
Dario: Noi lo ignoriamo se i preti erano
armati o no perch siamo in un altro secolo;
ma si vede che in quel secolo certi preti
erano armati.
Obiettivi:
- Ricavare informazioni dirette e indirette da una fonte
iconografica su aspetti delimitati
- Cogliere i rapporti di scambio tra la citt e la campagna
- Individuare il messaggio intenzionale della fonte
2.
3.
Esempio di scienze
Alimentazione: le trasformazioni
(assorbimento)
Verifica iniziale
Esperimenti
Discussioni
Verifica finale
Imparare discutendo
insieme
Permettere la comunicazione, il confronto, la
messa in comune di problemi, modelli,
conoscenze, informazioni, metodi di lettura,
soluzioni
Permettere lo svolgimento di un ragionamento
collettivo durante il quale i bambini hanno
avuto la possibilit di lavorare nello loro area
di sviluppo potenziale, di verificare e
controllare la validit dei loro modelli e di
costruirne, con il contributo degli altri di pi
soddisfacenti
Esercizi al dizionario:
www.dizionario-italiano.it www.treccani.it
Ortografia e pronuncia
www.dizionario.rai.it
Significato e contesto
Luca ha comprato due .. stilografiche
Quel pappagallo ha le .. variopinte
A Teo non piacevano i piselli, gli facevano schifo, proprio una cosa da vomitare. E la
mamma non capiva questo voltastomaco che aveva Teo ogni volta che cucinava i
piselli. Teo escogitava tutte le strategie possibili per non mangiarli: li nascondeva
sotto la tovaglia, li metteva nel piatto del suo fratellino o li distribuiva, in parti eque,
al gatto e al cane che erano sempre pronti ad acciuffare qualsiasi cosa cadesse
sotto il tavolo. Ma la mamma se ne accorgeva e mandava gatto e cane fuori dalla
porta. Un giorno, quando se li trov di nuovo nel piatto, Teo grid: Odio i piselli. La
mamma voleva capire e li chiese il perch. Teo rispose che i piselli assomigliavano
tanto alle uova di bruco. Alla mamma venne da ridere, ma tolse i piselli dal piatto di
Teo. Il giornio dopo gli chiese di accompagnarla al mercato a fare la spesa . Teo ci
and volentieri: gli piaceva guardare quei banchi pieni di frutti e verdura colorate e
profumate, anche se alcune non sapevano che cosa fossero
Esercizio: trovare le parole piene, sceglierne 4 e provare a cercare significati possibili
Ulteriori sviluppi: cercare significati sul dizionario e provare a formulare frasi
contestualizzando i diversi significati
Legami di significato
Iperonimi/iponimi
Sinonimi/antonimi
Il lessico settoriale
Attivit:
Attivit:
1.brutta
Titolo: Una brutta storia anzi una storia brutta
Ipotesi sul contenuto della storia e sulla differenza di significati
Attivit:
3.
La parola che compare pi volte
brutta
Quale parola compare pi volte? Quante volte compare?
5. I sinonimi:
6. Indovina la parola
Attivit:
28/05/13
Dopo pochi passi, ecco di nuovo quel vecchio. Dov che andate di bello, buon uomo?
A Biella
Potreste dire Se Dio vuole.
- Se Dio vuole, bene; se no, il patto lo conosco, e nel pantano ci so andare ormai da solo.
E non ci fu verso di cavarne altro.
(I. Calvino)
Il semaforo blu
Una volta il semaforo che sta a Milano in Piazza Duomo fece
una stranezza. Tutte le sue luci , ad un tratto, si tinsero di
blu, e la gente non sapeva pi come regolarsi.
Attraversiamo o non attraversiamo? Stiamo o non stiamo?.
Da tutti i suoi occhi, in tutte le direzioni, il semaforo
diffondeva linsolito segnale blu, di un blu che cos blu il
cielo di Milano non era stato mai.
..
Prima di spegnersi il semaforo blu fece in tempo a pensare:
Poveretti! Io avevo dato il segnale di via libera per il
cielo. Se mi avessero capito, ora tutti saprebbero volare. Ma
forse gli mancato il coraggio
(G. Rodari)
Il giorno ad Urlapicchio
Ci son dei giorni smgi e lombidiosi
col cielo dagro e un fnzero gongruto
ci son meriggi gnlidi e budriosi
che plgidan sul mondo infrangelluto,
ma oggi un giorno a zmpagi e zirlecchi
un giorno tutto gnacchi e timparlini,
le nuvole buzzllano, i bernecchi
ludrchiano coi frnagi tra i pini;
un giorno per le vnvere, un festicchio
un giorno carmidioso e prodigiero,
il giorno a cantilegi, ad urlapicchio
in cui mhai detto tamo per davvero.
Bibliografia
Girardet H., Vedere, toccare, ascoltare,
Carocci, Roma, 2004
Negri S. C., Il lavoro di gruppo nella
didattica, Carocci, Roma, 2005
Parigi L., et al., Lessico con la LIM,
Erickson, Trento, 2012
Pontecorvo C., et.al., Discutendo simpara,
NIS, Roma, 1991