Beruflich Dokumente
Kultur Dokumente
Luomo dimora di Dio, il quale regna nel castello come il Re, nellultima
dimora, la settima, lanima si unisce totalmente a Dio e si trasforma in Lui, nella
comunione trinitaria.
La persona umana la dimora di Dio, le sue emozioni, il suo corpo sono le
mura del castello, la porta del castello lorazione, le sette stanze sono il
termometro che stabilisce il grado di crescita del rapporto con Dio e la
conseguente maturit spirituale.
Consideriamo, dunque, che questo castello,..contiene molte mansioni, alcune in
alto, altre in basso ed altre ai lati. Nel centro in mezzo a tutte, si trova la principale,
che quella nella quale si svolgono le cose di maggior segretezza tra Dio e lanima
1M 1,3
Questo castello lanima.. 1M 1,5
La porta di entrata a questo castello, costituita dallorazione e dalla meditazione
1M 1,7
Per Santa Teresa esistono nel cammino per arrivare a Dio sette stanze da
percorrere. Ognuno di noi deve superare delle prove, Teresa dice che affinch
lanima arrivi a Dio, deve passare per queste 7 dimore o stanze.
Nella 1^ stanza lanima muta e sorda ancora prigioniera del mondo esteriore,
allora che si comincia ad avanzare per il cammino della conoscenza interiore, che
lanima comincia il suo percorso.
Nella 2^ stanza lanima lotta contro le attrattive del mondo esteriore, sente che
tutto nel mondo effimero.
Nella 3^ dimora lanima si purifica attraverso la meditazione pronta ad
accogliere la sofferenza e rinuncia alle tentazioni del mondo esteriore, ma non
ancora abbastanza forte.
Nella 4^ dimora limmaginazione domina. La conoscenza, lintelligenza e la
memoria pesano sullanima, ma per progredire si deve rinunciare a tutto questo.
Nella 5^ dimora il mondo profano non ha pi alcuna influenza sullanima, adesso
libera da ogni costrizione.
IL PENSIERO
Lidea centrale del pensiero della Stein legata al riconoscimento delle
possibilit dellessere umano, con la sua debolezza, che pu essere superata
attraverso lapertura dellanima alla grazia divina.
3 LA CONTEMPLAZIONE
Edith Stein stata profondamente contemplativa, tutta la sua esistenza
stata una contemplazione, sia dal momento della conversione che prima quando
era protesa verso la contemplazione della verit.
nel secondo aspetto dellanalisi sulla questione conflittuale tra maschile e del
femminile.
La Stein esamina due punti dellAT, che sono centrali per il tema
antropologico, i racconti della creazione delluomo e della donna che sono
contenuti in Gn1,2 e quello del peccato originale in Gn 3, invece per il NT
significative sono le lettere di S. Paolo ai Corinzi, agli Efesini e a Timoteo,
questi sono i testi a cui si ispira.
In una sua conferenza intitolata VOCAZIONE DELLUOMO E DELLA
DONNA commenta il brano di Gn 1 in cui si dice che Dio fece luomo a sua
immagine e somiglianza, sta scritto e Dio cre luomo a sua immagine, a sua
immagine lo cre, maschio e femmina li cre e commenta la Stein:
Gi nella prima narrazione della Creazione delluomo si parla subito della
differenza
di
maschio
femmina,
quindi
lantropologia
duale
appare
Lei scrive ma Dio uno e trino, come dal Padre procede il Figlio e dal Figlio e
dal Padre lo Spirito, cos la donna uscita dalluomo ed ambedue discendono i
posteri, e ancora Dio amore, ma fra meno che due non ci pu essere amore .
Che la vita della prima comunit umana fosse caratterizzata dallamore, qui il
momento precedente al peccato, il quale gioca un ruolo molto forte proprio per la
giustificazione del conflitto tra i due sessi, che la prima comunit umana fosse
caratterizzata dallamore confermato dal fatto che non si parla di dominio
delluomo sulla donna, ma di compagnia e di aiuto reciproco qui si inserisce la
complementariet e la reciprocit che vengono rispettate, il peccato offusca
larmonia della vita comunitaria anzi inficia la parit, e stabilisce il dominio
delluno sullaltra, ma in che cosa consiste il peccato?
Edith Stein non crede che si tratti semplicemente di un atto di orgoglio,
crede al contrario che sia implicata la sfera sessuale, cio lessere umano nella
sua completezza, corporeit, psiche e spiritualit, lei dice ancora un tipo di
unione reciproca che contraddiceva lordine originario si istituisce e quindi ha una
stretta relazione con la generazione della prole, Eva era sensibile a questo e la pena
per lei stabilita legata infatti alla difficolt della generazione, la colpevolezza non
da attribuire solo alla donna, anche Dio rimprovera Adamo perch invece di
assumersi la responsabilit dellatto di disobbedienza, ne fa carico solo alla sua
compagna, la frase che Dio pronuncia nel giudizio di condanna del serpente - per
la Stein - molto importante, la donna con la quale egli pone linimicizia del serpente,
non solo Maria, ma gi la prima donna Eva, come madre di tutti i viventi e a tutte
le donne affidato il compito di lotta contro il male e la collaborazione alla
Redenzione.
La centralit del femminile per la salvezza ribadito dalla Stein, questo
un tema teologico abbastanza importante, lei crede che Dio labbia affidata a tutte
le donne, e che Eva se ne renda conto quando dice Dio mi ha dato un figlio;
daltra parte la salvezza entra potentemente nella storia attraverso Maria, che
genera il Figlio di Dio.
Una donna ha dato la sua collaborazione per la fondazione del regno di Dio
e la redenzione ci giunta per mezzo del nuovo Adamo, lordine della redenzione
tende alla restaurazione dellequilibrio originario fra uomo e donna, Ecco il ruolo
del cristianesimo, il superamento del peccato originale, nonostante la redenzione
difficile superare il conflitto e comprendere questa verit, lo stesso S. Paolo se da un
lato ritiene alla lettera ai Galati che come sappiamo non vi pi n giudeo, n
greco, n schiavo e n libero, n uomo e n donna, in altri punti della sue lettere
agli Efesini e ai Corinzi, ribadisce linferiorit della donna, secondo luso del suo
tempo.
Ma il grande sforzo che i cristiani devono compiere quello di tendere a
restaurare lordine originario, quindi di far scomparire il conflitto fra uomo e donna.
Finora si parlato di complementariet e di aiuto reciproco fra i due sessi,
ci non deve per far credere che non sia possibile uno sviluppo autonomo di ogni
persona umana, e si ritorna
10
Quella di Edith Stein, una delle prime teorizzazioni, ella aveva precorso i
tempi, aveva auspicato che il magistero ecclesiastico prendesse posizione nei
confronti della questione femminile, e la sua speranza di fatto stata realizzata
nell enciclica di Giovanni Paolo II Mulieris dignitatem, con la quale il Pontefice ha
risposto allappello della filosofa.
SCIENTIA CRUCIS : struttura e analisi
Vorrei adesso descrivervi il testamento spirituale di Edith Stein, la sua
opera Scientia crucis. Scritto che rester incompiuto in quanto la santa verr
catturata e portata al campo di sterminio.
Il libro contiene unintroduzione in cui la Stein spiega i fondamenti genetici
della Scienza della Croce; la parola SCIENZA non va intesa nel senso di una
teoria da dimostrare scientificamente, bens di una verit gi ammessa, una
teologia della croce, una verit viva, reale e attiva gi presente nellanima stessa,
dando allanima unimpronta speciale e determinante nella sua condotta, al punto
da risultare chiara allesterno e visibile. La croce e la notte sono i due simboli
nella teologia di San Giovanni della Croce.
La croce non fine a se stessa, ma si staglia vero lalto, non solo
uninsegna, ma larma potente di Cristo. La croce un simbolo che si ricollega
al dolore, non un oggetto fatto dalla natura, ma fabbricato dalluomo e
adoperato per uno scopo preciso. Il suo significato come segno, gli deriva a causa
proprio della sua storia.
La notte, invece, qualcosa di naturale, il contrario della luce, invisibile
ed inafferrabile. Come la luce risalta le cose, la notte al contrario le inghiottisce,
anche se continuano ad esistere. Il nostro essere non minacciato solo
esteriormente dia pericoli della notte, ma colpito interiormente dalla notte
stessa. Ci sentiamo, al buio come paralizzati, come un presagio di morte,
loscurit, la non percezione delle cose. Tutto questo incide nella sfera vegetativa,
psicologica e spirituale. La notte cosmica incide in noi come la notte spirituale,
ovvero la notte oscura dei sensi, i quali sono le finestre attraverso le quali entra la
11
luce della conoscenza, e nella buia prigione della nostra vita legata al corpo.
Senza di loro non si pu vivere per ci che deve cambiare il nostro
atteggiamento verso il mondo sensibile, ovvero imparare a vedere e sentire come
se non si vedesse. la morte, la mortificazione dei sensi, arriviamo alla notte
dello spirito, qui luomo viene toccato dalla fede.
Lopera si divide in tre parti:
1^ parte: IL MESSAGGIO DELLA CROCE, descrive i momenti graduali e
progressivi attraverso cui S. Giovanni della Croce, viene invitato a addentrarsi nel
mistero della Croce, e conclude con la via stretta attraverso cui bisogna entrare
per vivere la notte oscura della fede.
2^parte: LA DOTTRINA DELLA CROCE, qui lautrice coglie il legame esistente
tra la Croce e la notte (notte dei sensi), cio le esigenze della fede che prevede la
morte e la risurrezione (notte dello spirito) tanto che poi si ha la gloria della
Risurrezione, che sostiene la tematica dei due capolavori di VIVA FIAMMA
DAMORE e CANTICO SPIRITUALE.
3^ parte :SULLA VIA DELLA CROCE, la Stein riporta un frammento che
raccoglie sia i pensieri del santo.
Qui la Stein si ferma, perch arrestata dalla Gestapo e condotta ad Auschwitz a
morire. Edith Stein non scrisse la conclusione del suo libro, perch lha vissuta
intensamente, morendo per la Croce il 9 agosto 1942 in un campo di sterminio
come ebrea, figlia del suo popolo e come cristiana martire per uniformarsi alla
sofferenza e al martirio di Cristo e del suo popolo che in quel momento storico
veniva massacrato ed umiliato.
12