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la
forma
ne
depositano
limmagine
sullanima
Il filosofo insegna che per condurre una vita beata bisogna seguire i
princpi del tetrafarmaco cio non avere timore degli di, non
temere la morte, raggiungere il piacere e sopportare il dolore.
Lagire umano non in alcun modo condizionato dagli di n dal
fato, ma appoggiava il concetto di libero arbitrio, cio la possibilit
data alluomo di fare le proprie scelte morali con laiuto del sapere.
Il modello di vita ideale per Epicuro era quindi quello offerto dal
Giardino, luogo in cui radunava i suoi discepoli per disquisire di
questi insegnamenti e che ha dato il nome alla sua scuola. Il saggio
avrebbe dovuto trascorrere la propria vita lontano dalla politica e da
qualsiasi occasione di turbamento, possibilmente in una comunit
di amici affini a lui, impegnandosi nella conquista dellequilibrio
interiore. Mirava soprattutto a risolvere i problemi della vita
individuale.
Nellopera di Lucrezio viene riversata gran parte della teoria
epicurea.
Nel Libro I infatti lautore elogia il filosofo che scoprendo le leggi
della natura ha sconfitto il potere della religio, causa di timori per
luomo e ispiratrici di azioni empie e delittuose; inoltre inizia il
discorso sulla natura formata da atomi.
Nel Libro II continua a parlare dellatomismo spiegando il clinamen e
spiegando che gli atomi non possono essere sensibili e come si
aggregano e disgregano per poi riaggregarsi; si esprime anche sugli
di dicendo che sono del tutto estranei ai processi naturali .
Nel Libro III tratta la natura dellanima divisa tra un principio
razionale ed uno vitale; nasce insieme al corpo e con esso si
disgrega. Gli atomi che la formano sono lisci e leggeri. Aggiunge
che non potendo essa sopravvivere, luomo non deve avere paura
della morte, perch niente dopo di essa potr pi riguardarci.
Nel Libro IV affronta il tema delle sensazioni; dice che i corpi sono
ricoperti da una sottile membrana di atomi che staccandosi dai
corpi stessi vanno a colpire gli organi dei sensi e rendono possibili le
percezioni e la conoscenza. Ci sono membrane ancora pi leggere
per i sogni e per il pensiero. Qui tratta della passione amorosa di cui
mostra la causa fisica e gli effetti devastanti.
Nel Libro V si passa alla natura del mondo. Esso non stato creato
dagli di ma dal combinarsi dei quattro elementi: terra, acqua, aria,
fuoco. Allo stesso modo perir quando si dissoceranno. Le specie
animali ancora esistenti sono quelle che hanno facolt necessarie
alla sopravvivenza. Qui traccia una storia dellumanit, dallo stato
ferino a quello civile.
Nel Libro VI si parla dei fenomeni celesti e terrestri dei quali
Lucrezio spiega le cause naturali, escludendo ogni intervento divino.
Infine fa una dettagliata descrizione della peste di Atene del 430429 a.C.
Lucrezio utilizza la poesia come un miele, spiegando che ha la
funzione di rendere assimilabile la dottrina ostica e difficile di
Epicuro. Non tutte le poesie per sono valide; in particolare in
contrasto con le parole dei sacerdoti, considerati dei poeti
mistificatori, che inducono false credenze e generano superstizioni
e paure.
Il De Rerum Natura in primo luogo unopera che serve come
strumento per aiutare gli uomini a vincere la paura della morte e la
sofferenza indotta dalle passioni. Lucrezio infatti si mostra convinto
del valore liberatorio della conoscenza, cio del fatto che le paure
che affliggono lumanit sono causate da persuasioni erronee
(riguardanti la sfera della religio, la morte, le pene dellaldil ecc.),
di cui la scienza pu dimostrare linfondatezza.
Per applicare questa sua teoria, Lucrezio presenta Epicuro come una
sorta di nuovo Prometeo, per la sua opera di generoso benefattore
dellumanit, ma anche come un eroico guerriero che con il
coraggio e la forza della mente ha osato spingersi oltre le
<<fiammeggianti mura delluniverso>> (I, v.73), per scoprire le
leggi della natura e liberare luomo dai vincoli dellignoranza.
Gran parte della polemica attuata contro i sacerdoti, gli indovini o
i poeti che diffondono pericolose superstizioni e soprattutto contro
la religio, considerata fonte di errori e dolori per luomo. Ribadisce
come proprio la religio pu essere empia poich ha spesso spinto a
compiere orrendi misfatti, come nel caso di Ifigenia, sacrificata agli
di per ottenere da essi la partenza delle navi achee verso Troia.
Il fine di Lucrezio quello di assicurare il raggiungimento della
felicit,
almeno
della
serenit
interiore;
nel
poema
per
confortanti
poco
adatte
alla
consolazione