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Aot.

SPRINGER
Corrado RICCI

IL

DI

RISORGIMENTO

NELL'EWOPA SETTENTRIONALE
ELARTENElSECOLIXVIIEXVni

ISTlTVro rrALIANO D'ARTI

GRAFICHE

EDITORE " BERGAMO

Prese ut ed to the

LIBRARY

o/r/ie

UNIVERSITY OF TORONTO
from
the estate of

GIORGIO BANDINI

MANUALE

DI

STORIA DELL'ARTE

ANTONIO STRINGER

MANUALE
STORIA DELL ARTE
DI

IV.

IL

RINASCIMENTO NELL'EUROPA SETTENTRIONALE


E L'ARTE DEI SECOLI XVII E XVIII
RIVEDUTA ED AMPLIATA DA

2.^

PAOLO SCHUBRING

EDIZIONE ITALIANA A CURA

DI

CORRADO

RICCI

con 492 illustrazioni e 13 tavole colorate

BERGAMO

ISTITUTO ITALIANO D'ART! GRAFICHE

EDITORE

TUTTI

DIRITTI RISERVATI

Officine dell'Istituto Italiano d'Arti Grafiche

Bergamo

1928

AVVERTENZA

Paolo Schiibring, preludendo

da

lui

decima edizione tedesca

alla

ampiamente rinnovato, ha voluto, a

ragione, rendere

d'Antonio Springer, quale autore del pi vasto


dell'Arte

ciie

mai stato

sia

infinite edizioni,

gusti,

sempre,

Ma
come

in

come

si

metodi
Il

modo
una
liana,

man mano

presente

linea,

volume,

relativa

una
al

degli

dice

si

vitalit

memoria
di Storia

questo, attraverso

di

studi,

il

dei valori,

variare dei

metodi

hanno portato

dei

portano

straniera.

al

cosi

in

Germania

sua

edizione,

dirsi

condotta

dottor Angelo Bongioanni,

non

ho

voluto togliere

aumentata

la

ad

in
il

me

assai

diffusi

oggi.

in

esso

parte ita-

Settecento, corrispondendo cos a un interesse

vecchi

Schubring ha fatto altrettanto per


Cos la nostra edizione

dal
Io

Invece ho largamente

sola parola.
e

Manuale,

provvede, tantoch pu ben

stata pi e meglio, in ogni

all'arte

assai

dalla coltura archeologica ed artistica.

nuovo tradotto

di

Seicento

a una ammirazione,

richiesti

speciale consacrato
sola

oggi

continuamente provveduto

che nessun'opera del genere


ai

la

lavoro d'aggiornamento deirincomparabile

Italia,

alla

comprensivo Manuale

opere, variet e novit.

in simili
al

celebrare

procedere

l'incessante

revisione

la

questo volume

varie lingue.

in

Sicuramente,

scritto,

di

omaggio

Del resto, anche

e
lo

barocco straniero.

per ora,

la

pi ampia; perch, mentre ha la parte

straniera integralmente riprodotta, presenta quella italiana grandemente accresciuta.

CORRADO

RICCI.

INDICE DELLE MATERIE

IL RINASCIMENTO NEL SETTENTRIONE NEL SECOLO XV.

I.

37

La regione Renana

4.

maestri dell'Alsazia; Gaspare Isenmann

Martino Schongauer, 38.

39
La Svevia
Hans Schuchlin,
Federico Herlin, 49 Bartolomeo Zeitblom, 41.
40

5.

Introduzione
A.

medioevo,

di esso

Hans Pleidenwurff

Ruggero van der Weyden e la sua scuola 10


La scuola di
Maestro di Flmalle, 15
Oand: Giusto di Gand ed Ugo van der
Alberto Ouwater, Qeertgen tot
Goes, 16
Hans Memling,
Sint Jans e Dirk Bouts, 19
La Miniatura,
20
Gerardo David, 22
L'Arazzerla. 25.
23

Il

La Scoltura

La Scoltura Tedesca

nel secolo

XV

48
51

Svevia

1.

La scuola
Ulma, 51

di Rottweil, e

Maestro

suoi discepoli in

Hartmann

Hans

Hans Schuchlin e Giorgio


Multscher. 52
La scoltura in Augusta, 54
Syriin, 53
La scoltura nella provincia del Neckar, 54.

25

55

Franconia

2.

Michele Wohigemut, Veit Stoss, Adamo


Tilman Riemenschneider, 61.
Kraft, 57
63
3. Baviera ed Austria

Bruxelles, 25.

Michele Wohigemut,

L'arte dell'intaglio nelle regioni alpine, 49.

GioL'arte dell'intaglio in legno, 25


vanni Borman e la maggior bottega di

B.

46.

2.

45

Norimberga

8.

che

fratelli.

2.

43

Tirolo

Il

al-

Michele Pacher, 43.

La parte

spetta a ciascuno dei

2.

7.

3.

van Eyck
L'altare di Gand, 5
fratelli

11 grande
maestri di Salisburgo, 42
luminatore Bertoldo Furtmayr, 43.

Fiorente civilt dei Paesi Bassi verso la


fine del

42

La Baviera

6.

La Pittura

1.

PAESI BASSI.

FRANCIA.

64
La regione Renana
Hans W'vdvz e Nicol di Hagenau, 65 Hans Backolten. 66.
68
5. Westfalia e Germania Settentrionale
69
6. Germania Centrale

4.

1.

La Pittura
1.

2.

3.

2.

La scuola
La scuola
La scuola
Giovanni

di
di

26
Tours

Giovanni Fouquet

Amiens

27

della Francia Meridionale


I-'ronient,

26

27

27.

28

La Scoltura

II.

progressi della scoltura francese verso


1
Michele Cola met del secolo XV, 28

IL RINASCIMENTO FUORI
TALIA NEL SECOLO XVI.

A.

D'I-

FRANCIA.

lombe, 28.
C.

1.

GERMANIA.

La Pittura

30

Caratteri della pittura tedesca del secolo


e cause del suo lento progredire, 30.

XV
1.

Inizi del

31

Hans Multscher, 34.


2. La scuola pittorica

Corrado Witz, 32

Coionia
3. La scuola della Westfalia
di

Lo

2.

Francesco
I

35

36

stile

castelli

Enrico

e gli albori de!

Rinascimento 74

monumentali, 75.
il pieno Rinascimento

II e

...

Pietro Lescot e Giovanni Goujon, 78


Filiberto de l'Orme, 79.
4.

Go'73

misto

3.

70
il

70.

tico,

31

realismo

Luca Moser,

L'Architettura
trionfo del Rinascimento sopra
Il

1.

Enrico IV

il

tardo Rinascimento

_78

80

INDICE DELLE MATERIE

La Scoltura

2.

decora-

la plastica

La Pittura

3.

91

Giovanni

mento, 92

inizi

pieno Rinascimento, 95

Il

il vecchio
194
quadri della sua prima maniera, 195
Il secondo periodo e il
pi attivo della sua
operosit artistica, 197
Luca Cranach il

giovine, 199.

La Scoltura

dello

scultori
sepolcri, 97.
Gli

XVI

nel secolo

96

GERMANIA.

tre

periodi
in

97

II

di

castelli

castello di Heidelberg, 107

Palazzi comunali e privati

115
Maravi-

3.

italiana,

124

124

La sopravvivenza

del

Brueghel

126

li

3.

2.

Scoltura in legno

3.

Fine del

141
Holbein

166

il

Alberto

Lungo, 218

il

IL

RINASCIMENTO

INGHILTERRA
226

Tudor

226

1.

Lo

2.

L'Et degli Stuart

stile

IN

stile

classico

229
in

Inghilterra:

Inigo

Jones, 229.
3.

171

223

L'Architettura

150

Scuola del Durer,

Vecchio, e Piero

Caratteristiche personali ed artistiche del


Durer, 151
Le pitture e le incisioni in
legno del Durer, 155
Le sue incisioni in
rame, 161
Il suo viaggio nei Paesi Bassi,

Lo

Alberto Durer

219.

1.

vecchio, 142.
2.

romanisti

E.

141

Leida

139

Augusta e
suoi pittori
Hans Burgkmair ed Hans

di

135

e in pietra

Rinascimento

Luca

Le relazioni artistiche tra i Paesi Bassi


e l'Italia, 223
Jan Gossaert e la sua evoluzione artistica, 224
Barend van Orley,
I seguaci dei romanisti nei Paesi Bassi
224
e in Germania, 225.

La Pittura
1.

2.

sepolcro di S. Sebaldo a Norimberga, 128


monumento dell'Imperatore Massimicontinuatori del-

Il

liano ad Innsbruck, 130


l'opera del Vischer, 131.

il

paesisti,

1.^ Pietro Vischer e la fusione in bronzo nel


secolo XVI
126

pittori dei Paesi Bassi meridionali: Pietro

La Scoltura

207

Quintino Massys

120.

L'architettura in legno

Le chiese.
gotico, 124.
2.

dell'arte

209
Le innovazioni del Massys, 210
I
suoi
ritratti, 211
Le incisioni in rame di Luca
di Leida, 212
Jacopo di Amsterdam e
il suo discepolo Jan Scorei, 214
Jan Joest
e il n Maestro della morte di .Maria", 216
1.

l'imitazione

203

La Pittura

3.

glioso sviluppo artistico nella Germania settentrionale, 118


Le influenze straniere
e

castello

Stoccarda, 109
I
castelli di Baviera, di
e di Sassonia, 110.

La casa norimberghese, 116

L'arte paesana e l'influenza italiana, 203


cartocci e Cornelio V'riendt, 204
1
Il
tipo costruttivo olandese: la casa dei Macellai di Haarlem, 207.

Franconia
2.

Engelberto II
tabernacolo di Lau

L'Architettura

2.

105
Il

Conte

del

Nassau, 201
Il
presso Tirlemont di Cornelio X'riendt, 203
Il camino nel palazzo di Giustizia a Bruges,
203.

L'ele-

tedesca,

200

ritratt.

201

di

del RinaConfronto tra


quella tedesca, 99

l'architettura italiana e
Le costruzioni in pietra, 102
mento decorativo nell'architettura
103.

Il

PAESI BASSI.

monumento

Il

dell'architettura

Germania, 97

1.

romanisti

La Scoltura

1.

L'Architettura
scimento

Fiamminghi
D.

C.

1.

6.

plateresco, 96

stile

e l'al-

L'Escoriai, 96.

2.

Grnewald

Luca Cranach

5.

Rinasci-

del

187

idee del

le

92

stile platcrcsco e gli

tare di Isenheim, 188


Altre sue pitture,
191
Martino Schaffner e Cristoforo Amberger, 192.

SPAGNA.

L'Architettura

Lo

Le forme

Mattia Grnewald

4.

Giovanni Cousin,
Francesco Clouet, 91.

italiana

B.
1.

91

L'influenza

174

Hans Holbein il giovine


176
Le storie della Passione e le JVladonne dell'Holbein, 178
Le Danze macabre, 179
Le sue peregrinazioni, 182
Altri artisti
minori della Svizzera, 185.

Baldung,

3.

di transizione in
Ligier Richier, 85
La decorazione plastica: P. Bontemps, G. Pilon e
G. Goujon, 86.

Lorena

172
Hans
Enrico Aldegrever, 176.

Altdorfer,

81

monumenti funerari e
tiva, 81
La scoltura
I

Fine del Rinascimento

Wren

civile,

Scoltura e Pittura

232

tura religiosa e
2.

230

sue opere d'architet231.

Cristoforo

e le

INDICE DELLE MATERIE

III.

BAROCCO E

IL

Dal Rinascimento

IL

ROCOC'.

Barocco.... 232

al

ITALIA.

1.

Il

2.

Il

Barocco romano
Barocco come nuovo

Lo schema

234
236

stile

preferito per la chiesa, 237

La decorazione
238
4. Gli architetti romani
239
Carlo Maderna, Lorenzo Bernini, Francesco
Borromino, 24(1
Altri architetti romani,
3.

resto d'Italia

247

Costruzioni varie

7.

Ville e giardini

La scoltura

2.

Le scuole

La

321
in legno dipinto

321

323

1.

Movimento

2.

Il

3.

Velasquez

di

328

3.

1.

Regole
Il

3.

Contemporanei

Pregi pittorici del Goya, 342


tratti e le acqueforti, 344.

263

limiti della scoltura

Bernini

del

1.

276

Carracci

II Caravaggio e Salvator Rosa 284.


La nuova scuola romana
288
Andrea Sacchi, il Sassoferrato e Carlo
Maratti, 288
Il
Baciccia, 290
G. B.
Piranesi, 291
Gian Paolo Pannini, 291

4.

Genova

293

IVlilano

Cristofano Allori, 293


Cigoli, Francesco Furini

6.

..

Classicismo (Luigi XVI)

358

361
361

La transizione
Accademici.

Gli

355

359

giardini

La Scoltura
.

La Scuola

di

Versailles

Il

Coyzevox

361.

Francesco Girardon, 362 -suoi pregevoli busti, 363

fratelli

Coustou, 364.

364

3. Pietro Puget

299

La scoltura

4.

365

Rococ'

del

(Adam,

Giuseppe Ribera, detto lo Spagnoletto,


300
Francesco
Luca Giordano, 302
Solimena, 304
Il
Battistello, Bernardo
Cavallino, Mattia Preti, Giuseppe Bonito,

Lemoine, Caffieri),
Rococ: E. Bou1 grandi maestri del
366
Stefano
G. B. Pigalle, 367
chardon, 366
Maurizio Falconet, 369.

Sebastiano Conca

5.

7.

ecc., 305.

305

Venezia

3.

SPAGNA.
318

Barocco

318

Il

La
I.

L'Architettura
1.

Il

369

Classicismo

Pajou e la nuova generazione


Luigi Clodion e Giodegli scultori, 369
vann'Antonio Houdon, 370.

Agostino

B.

ritrattisti

Rosalba'Carriera, G. B. Piazzetta e Pietro


vedutisti, Canaletto, Guardi,
Longhi, 307
Bellotto, 309
O. B. Tiepolo, 310.

I.

Il

2.

Ludovico Cardi

Napoli

Pienezza del Rococ' (Luigi XV).

Carlo Dolci, 295

345
e Luigi

5.

2.

Francesco Zuccarelli, 298


11 Cerano e
il
Morazzone, 298
Bernardo Strozzi e
Benedetto Castiglione, 298 ecc.

6.

ri-

345

Lo stile Luigi XIII


La transizione al barocco

4.

da

Batoni, 292.

Firenze,

5.

suoi

FRANCIA.

Roma

Pompeo

Le Vau,
Pietro Lemuet e Francesco Mansart, 346.
347
2. Lo stile Luigi XIV
La
L'Accademia di architettura, 347
Industrie artiReggia di Versailles, 348
Mobili, 351.
stiche, 350
3. Inizi del Rococ' (o Reggenza) .... 352

2.

3.

340

L'Architettura

1.

266
269

Bernini

277
La scuola Carraccesca
280
Guido Reni, 280
La folla de' suoi scolari, 280
Il Domenichino, 282.
I

335

263

La Pittura
1.

276

2.

324
325

transizione

Greco

Murino
Goya

5.

261

La Scoltura

321

Pittura

C.

2.

319
320
320

La Scoltura
1.

4.

257.
6.

Classicismo italiano

piatto

barocco a Napoli, 247


a Palermo,
249
a Venezia, 253
a Torino, 252
a Genova e a Bologna, 255
nella Toscana,
Il

Churriguerrismo

Il

lui,

245.
Il

Il

4.

stile

primi lavori di
L'educazione artistica e
328 -^ suoi ritratti, 329
I
quadri di
Gli scolari del Vesoggetto classico, 331
Alonso
lasquez: Francesco Zurbaran, 333
Cano, 334.

5.

3.

3.

palazzi, 238.

Lo

2.

234

L'Architettura

1.

XI

2.

370

Pittura

La pittura francese

L'italianismo e
nero esenti, 370

nei secoli

pittori che se

Giacomo

XVII-XVIII
370
ne mantenCallot,

370.

INDICE DELLE MATERIE

XII
Nicola Poussin

2.

il

paesaggio eroico

371

spare Diighet, 372.


Claudio Lorenese

372

4.

Watfeau

Il

pastellista Maurizio

Il

Wattean, 385

386

La Tour

D.

La Scuola di Leida
444
Giovanni Steen, l'allegro tavernaio di Leida, 444
Gerardo Don, 445
Frans Mieris,

e gli sco-

La Scoltura

8.

di

P.

1.

La

P.

Rubens

l'arte

fiamminga

Ruysch

Abramo

gi in Italia,
I

Gherardo dalle Notti, 392


Laer detto il Bamboccio, 393.

Rubens
Sua educazione

2.

394

Rubens, 405.
Contemporanei e collaboratori

ritratti del

3.

de!

Ru-

bens
4.

406
407

Antonio van Dyck

Perfezionamento della sua educazione ar408


Sua dimora in Inghilterra, 409
I
ritratti del Van Dyck, 409.
tistica in Italia,

5.
6.

E.

393

Suoi viag395 Sue opere principali, 398


artistica,

Adriano Brouver
Davide Teniers, il giovine

410

1.

Scuole principali di Olanda ad Haarlem,


a Leida, ad Utrecht ed altrove, 412
I pittori del primo periodo: il ritratto, 414
I
pittori del secondo periodo: stretta connessione fra l'Arte e la vita popolare, 415
I
pittori del terzo periodo: il soggettivismo
prevalente, 416.

Frans Hals

2.
I

ritratti singoli e

419
i

ritratti

in

g.'uppo di

Frans Hals, 420.


3.
I

456

GERMANIA.
457
457

Caratteri

458
459
4. Le forme
460
5. Austria
463
La schiera degli architetti italiani, 463
G. Bernardo Fischer von Erlach e Luca v.
Il barocco di
Praga e
Hildebrand, 464
Regioni artistiche

3.

Gli artisti

Dientzenhofer, 465.

465

Baviera

L'architettura a monaco, 453


catori, 466.

Carattere generale e periodi della pittura


olandese
412

Rembrandt Harmensz van Rijn


primi lavori del Rembrandt, 421

7.

II prevalere dello
468.

8.

420

La

Oli stuc-

Provincie meridionali-occidentali.... 466

Francesco Beer

Franconia

Pietro Thunib, 467


francese nei castelli,

stile

regione mediterranea

468

barocco italiano a Wurzburg, 469


Giovanni Baldassarre Neumann e il palazzo
del principe Vescovo di Wurzburg, 469
Massimiliano v. Welsch e G. B. Thomann,
11

471.
9.

Gabriele

.Mignon, 456.

2.

411

e gli Olandesi.

L'Architettura

1.

6.

Rembrandt

449

Scolari

Pittura d'architetture

10.

e l'imitazione dell'.Arte

italiana all'estero:

Pietro Van

de

391

..

La Scuola di Amsterdam
Bartolomeo van der Helst, 449
Rembrandt, 450
Nicola Maes

391

Schilderbent

e Pietro

Pittori di marine e di animali


453
Guglielmo van de Velde, 453
Il
paesaggio animato e Alberto Cuyp, 453
Paolo
Potter, 453
paesisti: Aart van der Meer
e Meindert Hobbema, 454
pittori della
I
natura morta, 455
Pietro Claesz, Guglielmo Kalf, Jan Davidsz de Heem, Rachele

La Pittura

Vermccr

9.

390

XVII,
390
Arturo Quellinus il vecchio e il suo
scolaro Rambaldo Verhulst, 390
Enrico
Verbruggen e Lorenzo Delvaux, 391.
3.

]an

Metsu, 451.

folla di scultori Belgi del secolo

447

Deift

di

Hoogh, 448.

388

La

La Scuola

Karel Fahritius,

Lo stile sfarzoso e il prevalere di forme


pi pure in seguito alla conoscenza del Palladio, 388
Giacomo van Campen, Pietro
Post e Filippo Vingboon, 389.
2.

447.

PAESI BASSI.

L'Architettura

1.

6.

7.
I

pittura di stoffe, 441.

382

Francesco

Boucher,
Fragonard, Chardin, Qretize, 387.

lari del

pittura rococ

e la

Note biografiche

La Scuola di Haarlem
434
La pittura C(]ntadinesca e Adriano van
Ostade, 435
paesisti, 437
Jacopo
Ruysdael, 437
Giovanni van der Meer,
438
Altri pittori della Scuola di Haarlem,
439
Gerardo ter Borch (Terburg) e la

5.

Il Liber Veritatis del


Lorenese, 374
L'impressione di quiete ideale e beata de'
suoi paesaggi, 374
C. Lebrun e gli incisori
delle sue pitture, 376
I
ritrattisti del
tempo di Luigi XIV, 3S0
Eustachio Lesenr, 380.

315
Gli Staalmeester , 427
quadri di soggetto biblico, 428
ritratti
di Rembrandt, 431
Le sue acqueforti, 433.
del pittore,

3.

Ronda notturna, 423

Le figurazioni dell'antichit e della mitologia e le allegorie del Poussin, 372


Ga-

Germania
Il

del

471

Nord-ovest

trionfo del barocco in Vestfalia e Gio-

vanni Corrado Schlaun, 471

Dury, 472.

INDICE DELLE MATERIE


472

Sassonia

10.

Dresda al tempo di Augusto il Forte, 472


Lo K Zvvinger di Dresda di Daniele Poppel-

inann, 472
tetti, 473.

Giorgio Biihr ed

altri

Andrea
scultore,

Scliluter architetto,

474

Gli

altri

decoratore e

architetti

degli

Hohenzollern, 475.
Parchi

12.

XIII

La Pittura

2.

Pietro Roos, 483.

frescanti barocchi

483
Pietro Slrudl, Michelangelo Unterberger e
Paolo Troger, 484 - - Martino Knoller, 485
1

Gli scenografi in Baviera, 485.

giardini

47,"i

3.

Stile

codino e classicismo

Daniele

La Scoltura

2.
1

477
478

Sassonia

Scultori italiani che lavorarono a Dresda,


Le arti minori alla corte di Dresda:
e Melchiorre Dinglinger; le porcellane e Gioachino Kandler, 478.

478

l'oreficeria

2.

Andrea Schluter
La sua statua equestre

480
del

Grande Elet-

tore a Berlino, 480.


3.

Wtirzburg

Jacopo van der .Auvera


Wagner, 480.
4.

480
Giovanni Pietro

480
grande scultore viennese Raffaele Don-

Austria
11

ne r, 481.

481

La pittura tedesca dopo la morte del


Cranach, 481
Giovanni Lys e Adamo
i:islKimer, 482
Gioacchino Sandrart e
1.

l-ilippo

474

Prussia

11.

archi-

3.

Chodowiecky

485

Antonio

Oraff,
L'indirizzo
Antonio Raffaello
Mengs, 487 Angelica Kauffmann, 488.
INGHILTERRA.

48t)

classico:

F.

INDICE DELLE

1.

Jan

vai)

L'uomo

Eyck:

del

TAVOLE FUORI TESTO

garofano.

Museo Imperatore

Berlino,

Federico
li.

Pag.

Hans Memling: Madonna


Bruges, Ospedale

di

''21

Giovanni

S.

III.

Corrado Witz:

IV.

Alberto Diirer: Autoritratto. Monaco, Galleria

V. Hans Holhein

Maria .Maddalena

S.

il

e S.

La fontana

Giovine:

Caterina. Strasburgo,
.

Museo
.

>

177

G. B. Tiepolo: .Madonna coi Santi

Lorenzo

Antonio. Strasburgo,

Museo
VII.
Vili.

...

Velasquez: L'infante Margherita. .Madrid, .Museo


B.

E.

.Murillo:

Madrid,

Ges

e S.

Giovanni detti

Bambini

della conchiglia

Prado

X. Rubens: Argo

Frans Hals: La

Ermete. Dresda, Galleria Reale

Madre

col

Bambino.

Federico
Xll.
XIII.

Czernin

di

Cassel, Galleria

Deift:

11

pittore

335

384

...

studio.

402

Museo Imperatore

.......
nello

329

i>

Rembrandt: Saskia.
Jan Ver Meer

Berlino,

315

IX. Antonio Watteau: Trattenimento all'aperto. Dresda, Galleria Reale

XI.

32
155

Lisbona, Castello

della vita.

Reale
\'l.

10

Martino van Nieuwenliove.

Ritratto di

Vienna,

420
425

Galleria

449

fc^^W^S?'^^^^^^^^
A,
^(1^
&
.

.:

,S-

Fig.

Fregio del soffitto del castello d Jever

I.

RinnSCIMEriTO HEL SETTEMTRIOME

IL

NEL SECOLO

XV.

INTRODUZIONE.

QUANDO

la

parola "Rinascimento

l'et

di

Francesco

ma quando
secolo

XV,

si

L'uomo
non meno
si

In

sente

del

di

sia

afferma

si

la felice e

avvenuta; n

di quello del passato.

Ma

la

applica

di sollevare

e finisce

per

complesso, appropriata:

in

precisamente

al

eccezioni e fare restrizioni.

XV

col

Settentrione,

del

all'arte

tempo pi antico

vuole estesa a un

dovere

Settentrione nel secolo

questo consiste

come

si

si

d'Alberto Drer appare,

quello dell'Europa meridionale.

dilegua, mentre

gare

la
il

si
Il

presenta profondamente trasformato

mondo

della fantasia a

prevalere senza

che non

radicale trasformazione,

indugeremo a discutere

sfera della sua attivit

si

se

poco a poco

contrasto l'osservazione,

qui

il

l'uomo nuovo

luogo di spiesia pi felice

allargata; egli sta saldo e fidente

donde con animo lieto contempla lontani orizzonti. La potenza


Germania e nei Paesi Bassi e l'estensione del suo commercio sono
fatti che basta accennare. Un paese che gode di una grande prosperit non pu non
compiacersi dei prodotti elaborati dai vari mestieri che si vengono nobilitando, e
sul suolo della patria,

della borghesia in

paesi quegli scambi

intensificare con

gli

pria produzione.

Quando l'uomo non

che valgono

intellettuale,
il

alla

discussione filosofica,

misticismo dispiega davanti

mondo contemplativo; ma
visibile,

tosto

il

alle

ad accrescere

preoccupato dal pensiero

dalle angustie quotidiane, sente in s l'attitudine a

restie,

volta

altri

al

di

forme superiori

perfezionamento estetico.

la

guerre

proo ca-

di vita

Ancora una

menti, quasi magnifico arazzo istoriato,

genio germanico

si

il

volge risolutamente alla realt

ansioso di osservarla da presso, per conquistare nuovi valori, superiori a quelli

che ha gi raggiunto.

Per le arti figurative dobbiamo prender le mosse dalla pittura dei fratelli van
Eyck, schiettamente realistica nella osservazione e rappresentazione della natura,
la quale dalla sua patria si propaga in Francia e in Germania, e domina tutto il se-

MANUALE

colo

XV. La

STORIA DELL ARTE

DI

pittura mistica ed irreale del pieno medio evo era ormai superata, ed

una evoluzione

era cominciata

nale

che

rimanente, rispetto

il

primo luogo

In

nesimo, grazie

mondo

redit del

un elemento decisivo,

ornati.

dell'Alta

Italia

italiano.

veramente una

fuori d'Italia

di

Italiani;

la

la

di

Tommaso

non appare

chiamando a s
Modena
ma

da-

XV

fu tenuta in

dipinta

pala Portinari

della

romanica, e

essa

pittura fiamminga del secolo

meriti insigni

l'uma-

L'imperatore Carlo

vita ad un'arte aulica,


e

rinascita. L'e-

sopraffatta dalla scola-

fu

pochi eruditi. Nell'arte

Altichiero

sol-

giustizia.

quel ritorno all'antico che

Italia

Ma

Rinascimento settentrio-

"

da Ugo

Ooes furono apprezzati degnamente dagli artisti fiorentini, e le tavole


Ruggero Van der Veyden, sia a Firenze che a Venezia e a Ferrara, furono ricer-

van
di

dagli

di

dar

di

scuola

la

non ebbe continuatori. Al contrario


grande onore

di

contatti con l'Italia sono insignificanti.

IV a Praga ed a Karlstein tent


artisti

manca

rifiorire delle arti in

non sopravvisse che per opera

pi che negli

termine

antico, che appare ancor viva nell'arte bizantina

nello stesso gotico


stica,

il

il

medio evo, non risponde n a verit n a

al

nei paesi settentrionali

quale

al

Quattrocento

artistica, parallela al

tanto questo parallelismo pu far accettare

der

cate

come

rono

le arti

cose preziosissime. Di proprio

popoli settentrionali

nel secolo

impulso esterno, n aiuto delle

industriali, senza alcun

arti

XV

crea-

sorelle.

In secondo luogo, nel cosidetto primo Rinascimento settentrionale, non abbiamo


una corrispondente trasformazione dell'architettura e della scultura. 11 gotico tardo
nuovi fini architettonici si manifestano con l'aptratta in nuova forma lo spazio, ed
parire del coro a sala (chiesa di Gnuind, 1350). Ma questa modificazione non da paragonare alla trasformazione operata dal Brunelleschi e da Leon Battista Alberti.
i

Cosi pure

non

trario

la

pu

dirsi

semplificata,

che nelle ultime costruzioni gotiche

ma

questo pregio non

interne.

struzioni

scoltura

Ma

in

un suo stile, leggiadro ed indipendente, ma


nuova che vediamo specialmente in Toscana. Al con-

scoltura gotica tardiva ha

scoltura veramente

la

In

conclusione,

la

la

distribuzione dello spazio

pittura appartiene gi

disconosce ci che produsse

che ad essa manchi

la

libera concezione della natura. Si

carattere specifico dell'arte

non sarebbe che

il

nuova

di

meglio,

in

personalit

la

co-

ma

la

dell'arte

me-

forza del pregiudizio,

anche esagerato affermando


mentre l'arte medioevale

sia l'individualismo,

prodotto del lavoro manuale collettivo, senza impronta personale.

Ora, basta dare uno sguardo alla grande scoltura del secolo

che

bensi
di

Rinascimento,

al

rimangono gotiche e medioevali.


questa conclusione sembra implicita una ingiusta condanna
si

il

folla

l'architettura

dioevale della quale

che

da una

inteso, e viene distrutto

si

afferma

in

XllI, per riconoscere

grado eminente anche nei maestri francesi

e tedeschi.

Fatta ragione dei tempi, dove trovare personalit artistiche pi vigorose dei maestri
di Chartres, di Parigi, di Strasburgo, di Bamberga e di Naumburgo? Logicamente,
se ci

atteniamo a questo

criterio,

molto indietro, come da qualcuno

Rinascimento settentrionale dovrebbe riportarsi

il

si

fatto, fino al

150.

Avremmo

cosi un'arte

cristiana per s stante, che sarebbe completa se non vi mancasse

troppo

la

pittura,

neo-

caduta

in basso.

Infatti fuori discussione che soltanto verso

mezzi di espressione suoi propri, affatto ignoti


dell'arte

al

moderna. Questa conquista puramente

condizioni del tempo, con

le

il

1420

la

pittura risorge, e trova

passato, che sono


artistica

idee generali dominanti, n con

il

non ha
le

vero fondamento
a che fare con

le

relazioni universali del

11.

RINASCIMENTO NEL SETTENTRIONE NEL SECOLO XV

non

coinniercic), se

in

quanto

la

novit fu accolta lietamente e promossa dalla parte

pi colta e pi sensibile della societ contemporanea. Nel Settentrione la mentalit dei


pittori

la

materia

dell'arte

unicamente ad esprimere
di

Maria,

la

Passione,

guire audacemente,

il

nella

rimangono medioevali

loro

culto dei Santi. Nell'estendere

ora a passi

risveglio del

come

l'ultima e

fiore dell'et

A.

1.

Nei Paesi Bassi verso

Gand,

chiesastiche,

11

nuove

finalit,

tardo gotico tedesco

la fine del

pi perfetta fioritura del

o, se

questi

vogliamo,

tempo

egual

ra-

antico, o

nuova.

PAESI BASSI.
LA PITTURA.

medio evo

Bruges, 'Ypres, Anversa, Bruxelles

ciale ed industriale,

rivolte

loro conquiste, nel perse-

senso artistico germanico, produsse un miracolo, che con

pu considerarsi
come il primo ed intatto
gione

citt

le

nuove idee

ora a sbalzi,

maestri non incontrarono alcun impedimento.


il

miglior forma la divozione del tempo, l'adorazione

fioriva

una elevata

grazie

civilt.

alla loro attivit

prosperavano ed avevano continui rapporti con

SS

le

citt anseatiche

?T^f^
-#*<^

Fig. 2. Miniatura del libro d'ore, gi a Torino.

Le loro

commer-

MANUALE
e

con

le

grandi case bancarie

varie contee a poco a poco

si

DI

STORIA DELL ARTE

commerciali

univano

al

Con vantaggio

dell'Italia.

ducato

di

dell'arte,

le

Borgogna, stato intermedio tra

Francia

Germania, che ebbe vita

ma

rigogliosa

troppo breve.

Borgogna,

di

duchi

munifici protettori

gran

delle arti, affidarono lavori di

mole a scultori fiamminghi; anche


ai

almeno

pittori,

nelle

miniature

mancava

Livres d'heures, non

dei

lavoro;

questi

preziosi

quadretti erano per

sommo

questi

di

duca

il

nobilt

la

il

dell'arte.

Due
per

e squisiti

miniati

libri,

sono pi

Berry,

di

degli altri istruttivi, l'uno del 1410,

conservato a Chantilly,

l'altro

del 1417, gi nella Biblioteca

zionale

Torino

di

(fig.

Na-

total-

2),

mente distrutto dall'incendio


1904; in
dallo

essi,

convenzionale alla vi-

stile

della

sione 'pittorica

l'uomo

e della

viamento

realt, del-

natura, primo av-

all'arte dei

van Eyck.

Fratelli van Eyck.


vita dei fratelli van Eyck:
1.

La

Uberto
vanni^

1370-1426)

(circa
(e.

digioso.

Il

Gand,

di

del

passaggio decisivo

il

1390-1441)

ha

Gio-

del pro-

loro capolavoro, l'altare

un'opera insuperabile,

monumento

di

un nuovo

una nuova tecnica.

stile e di

Il

miracolo ar-

tistico sta in questo,

che esso non

come una luce improvvisa che rompe la tenebra ed


ha precedenti;

quale nessuna delle opere che da

al

esso derivano,

degna

star al

di

paragone, neppur da lontano.


berto non fu,
sari,

ad
Fig. 3.

Van Eyck. Angelo che

suona. Dal polittico di Gand.

il

il

Li-

Va-

vero inventore della pittura

olio.

stituire
e

come afferma

presto

Di
alla
si

tentativi diretti a so-

tempera, che
dissecca,

un

dura

impasto

resinoso od oleoso, si ha notizia fino dal 1300. Nondimeno, egli invent un procedimento (diverso dalla nostra pittura ad umido) che alla luminosit ed alla morbidezza delle ombre unisce la perfetta durevolezza. Ma per quante indagini si siano

RINASCIMENTO

II.

SETTENTRIONE NEL SECOLO XV

NKl.

non

fatte,

scoperto

si

nulla

sa

si

evoluzione anteriore

di certo della
e dei

segreto

il

come

di^qiiesta tecnica,

primilavori di Giovanni. Coni-

mittente dell'altare

Gand

di

un

fu

Jodoco Vydt, che


chiesa di S. Giovanni

ricco borghese,
lo

don

alla

Dopo

(oggi S. Bavo).

la

morte

di

Uberto l'opera fu terminata dal


Giovanni

fratello

fessione

di fede

che illustra

dottrina

la

deriva

Dio

Padre,

con

tutta

giunta
situra
la

salIl

dei

mezzo

sta in

pontificale,

magnificenza

la

tempo

quel

in

stile,

della

dall'ufficio

abito

in

una pro-

scolastica.

la

Nell'interno

morti.

grande

in

vazione secondo

contenuto

1432.

nel

Gand

L'altare di

rag-

dalla

dall'oreficeria.

tes-

sinistra

Madonna, devotamente intenta


lettura di un libro di pro-

alla

a destra

ghiere;

che

Battista,

il

leva la destra in atto di imporre


silenzio;

domina

vesti

nelle

un

maraviglioso accordo di rosso, azzurro

Angeli
(fig. 3),

che

Vengono

suonano

splendidamente

broccato d'oro

da pe-

avvivato

verde,

santi fregi d'oro.

alla

poi

gli

cantano
vestiti

moresca

di

e di

un fondo d'az-

seta di Palermo, su

zurro oltremarino. Questa visione

che fa pensare

dei cori celestiali,


al

Paradiso di Dante, ha per con-

trapposto

Adamo

ed Eva, dipinti

nello stretto spazio degli sportelli


esterni{figg. 4e5).

di tutta

La

figura di Eva,

Diirer la pi bella

a giudizio del

la]composizione; ed invero

questi due nudi,

ci

appaiono come

l'improvvisa rivelazione di un nuoVan Eyck. Adamo.


Dal polittico di Gand.

Fig. 4.

non

so

che

composizione

di

vo mondo.

Se a tutta

questa opera

par di

prima

sentire

sforzato, osservandola attentamente

studiata

in

modo da produrre

forti

si

in

un

Fig. 5. Van Eyck. Eva.


Dal polittico di Gand.

riconosce che

contrasti.

la

ricchissima

Nella parte inferiore

MANUALE

DI

STORIA r)ELL AKTE

l'idea della rivelazione e della salvazione

uno sfondo

di

stico Agnello

circondato da Angeli

vita, intorno alla quale

ed

simboleggiata da un pellegrinaggio con

paesaggio fantastico. Nella tavola

si

sinistra gli Apostoli,

affollano
i

in
i

di

mezzo

adorazione, e davanti

Santi: a destra

Pontefici e

gli

(fig.

fi)

ad esso

quelli 'dell'antico

anacoreti: nell'ultimo

dipinto

la

il

mi-

fonte della

Testamento,

piano

si

vede u-

IL

-scire

RINASCIMENTO NEL SETTENTRIONE NEL SECOLO X\

da un bosco una

legrinaggio continua

Van Evck.

7.

del

cavallo,

miti e

militi

eli

di
ila

Cristo. Sportello

FiR. 8.
di

giusti giudici ed

pellegrini, che

vede a sinistra

Martiri

(figg. 7 e 8);

di

Gand.

polittico di

scliiera

fitta

negli sportelli

la

campioni

di Cristo;

\'ers,'ini.

sinistra

Van Evck.

La figurazione del pelvengono due gruppi a

PclleRritii.

Sportello del polittico

Gand.'

da destra due gruppi

escono da un fondo di paesaggio montuoso

cavalleria horgognona, che girando intorno ad

a piedi, gli ere-

selvoso. Ci che

una rupe

si

si

dirige a

MANUALE
destra verso

prato;

il

lo

STORIA DELL ARTE

DI

sfondo degli sportelli

di

destra con palme e cipressi, di ca-

van Eyck
hanno per luogo di convegno il prato di Gand. Ogni
scomparto un quadro che pu stare a s, ma l'unit della composizione data
dalla direzione dei vari gruppi in movimento, dal paesaggio e dall'orizzonte di uguale
rattere portoghese. Si ha infatti la testimonianza del viaggio di Giovanni

a Lisbona. Nobili e popolani

9.

Van Eyck. Angelo dell'Annunciazione.


Dal polittico

altezza, sul quale

minuzie dei

fiori e

si

di

10.

Gand.

elevano

dei frutti,

Van Eyck. Vergine Annutiz


Dal polittico di Gand.

le torri di
i

cavalli,

Gand. Le centinaia
armature,

le

gli

di belle e divote figure, le

abiti,

gli

stendardi, ogni cosa

dipinta

con fedelt e diligenza appassionata, con perfetta sicurezza e prodigiosa


magnificenza di colori. A sportelli chiusi si vedono in basso
ritratti del donatore
i

Jodoco Vydt

di

sua moglie Elisabetta Burluut,

patroni della chiesa, dipinti,

in

guisa di

tenuati, l'Annunciazione (figg. 9 e 10)

in

orazione davanti

ai

due santi

statue, a chiaroscuro; in alto, a colori at-

come

il

preludio

al

quadro

della Salvazione

KINASCIMENTO NEL SETTENTRIONE NEL SECOLO XV

11.

che occupa

mezzo

il

dell'interno; nelle lunette sono dipinti

antichi altari fiamminghi non

Gii

rere la

Cena

di

Giusto

di

hanno mai

la

Gand ad Urbino, ma

due Profeti

9
e

due

Sibille.

pu padipinta da Paolo

predelia; l'unica eccezione


la

sua predella fu

Uccello.

Quanto
le

parte che

alia

in

questa grande opera spetta a ciascuno dei due

opinioni discordano. Pare tuttavia, per molti argomenti, che

il

essa sia Uberto. Giovanni, scolaro del fratello, nel 1420 faceva gi da s,

Fig.

II.

Van

F.\ck.

nel

di

1425

Madiimia Rollin.

era pittore di camera del duca Filippo; dal 1428

per dipingere

fratelli,

vero creatore

al

1429 fu

in

Portogallo,

mandatovi

una principessa che andava sposa.


verosimile che Uberto abbia ideato il lavoro e l'abbia cominciato con le tre
grandi figure in alto nell'interno, ed abbia poi dipinto l'Adamo e l'Eva ed uno degli
sportelli
riori

di

il

ritratto di

con angeli;
quest'ultimo

van der Paele

le

la

altre parti

si

credono opera

di

a Bruges; la

Madonna

in

Giovanni

van

poste-

trono con grande apparato, due Santi e

ritratto del donatore; intorno, in dimensioni minori,


divoti.

Giovanni. Delle opere

pi vasta l'altare dipinto (1434-33) pel Canonico Giorgio

Eyck

si

compiacque

di

molti altri ritratti

dipingere

.Madonne,

e
in

il

quadretti

camera

MANUALE

10

STORIA DELL ARTE

DI

(luce Hall 1432), in chiesa(Berlino, Bruges 1436,aDresda un intiero aitarino)od all'aperto

(Madonna

della Fontana, 1439, ad Anversa), od

paesaggio,

donna

col

ritratto

del

del certosino a Parigi).

tempati (tav.

1),

un unico ritratto

nel celebre

camera,

la

loro, e la

quadro

Una

in

portico aperto in un vasto

mezza

Dipinse anche ritratti a


di

donna, quello

squisitissima, con ingegnoso giuoco di luce,

tura architettonica.

anche

donatore (Madonna del cancelliere Rollin

ma

di

di

figura,

(fig.

'.

Ma-

d'uomini at-

sua moglie (1439), miniatura

grande

stile nella

sua chiara strut-

sola volta dipinse ritratti a parte, in figure intiere, e ci fu

dei coniugi Arnolfini

sera delle nozze;

il

(1434),

ora a

Londra.

pittore, che fu testimonio alle

sua immagine appare nello specchio. L'artista

due coniugi sono

nozze,

si

in

congedato da

appassionato del fenomeno

T.w.

|AN VAN

EYCK

1.

l.'UOMO DEL OAKOi-ANO.


Berlini.,

Museo dell'Imperatore Federico.

Fig.

Fig.

14.

15.

Vati cler Weyclen.

Van

iler

VVeyden.

Epifani:

Ueposizi;>ne

MANUALE

12

torni di Toiirnai

Rogier vari der

Ruggieri vissuto

dal 1399

Weyden

gende popolari della vita

ma come

del passato,

1435 pittore della citt

di

Bruxelles, rivela

di

drammatica che non Giovanni van Eyck,

anche nella scelta

differenzia radicalmente

Maestro

o de la Pasture, detto dagli italiani

1464, e da!

al

un'indole molto pi appassionata


si

STORIA DELL ARTE

DI

Maria

dei soggetti. Egli

leg-

non come materia

della Passione, che intende

dal quale

compiace delle

si

cose viventi e visibili. Nelle sacre rappresentazioni, o misteri,


il

Natale

e la

Pasqua

dramma-

venivano

tizzati e rivestiti di

ogni

sorta di acces-

leggendari e
spettacolosi. Certi
sori

qua-

particolari dei

fiamminghi, sa-

dri

patetici e per-

tirici,

derivano

fino atroci,

da questa fonte;
pittori

potevano

es-

ser certi dell'appro-

vazione del pubbliritraendo fedel-

co,

mente lescenedrammatiche, quali le

vedevano

rappre-

sentate dai loro con-

Ci

cittadini.

bene

Maestro

intendeva

Ruggieri. Egli ha
sempre una visione
chiara ed esatta del

quadro

fatto, del

vente; ritrae

mini

rigidi

vi-

uo-

gli

e severi

donne magre e
snelle del suo tempo.
e le

Della bellezza esteFig.

16,

Vnn der We\'den.

Luca

S.

riore e sensuale

gli

importano

importava

di

pi

studio

(lo

l'espressione
del

vennero dopo valeva assai meno

spirituale

umano,

corpo

del

le

non

d gran pensiero;

si

vestimenta. Ci che agli Italiani

l'anatomia)

panneggiamento,

per
del

lui

per

significato e

quelli

che

dell'espres-

sione delle pieghe, delle spezzature, delle ondulazioni, senza dare troppa importanza
alle

membra

dalla

ed

gioia;

malvagit,

al

lo

alle

movenze che

contrario,

la

vi

erano sotto. Ben

tristezza,

il

scherno, sono rappresentati in tutte

spressione delle passioni accentuata,

di

rado

visi

sono

dolore, la piet, l'amore offeso,

come

sulla

le

rischiarati
l'odio,

la

gradazioni, a maraviglia. L'e-

scena, dal

movimento, da tremiti

KINASCIMENTO NhL SETTENTK IONE NEL SECOLO XV

11.

da deliqui, da mani lunghe e scarne che

delle ginocchia,

torcono,

si

13
indicano, toc-

cano, afferrano. Le magre figure, coi loro vestiti sovrabbondanti, sono poste in un
ambiente per lo pi composto di due soli piani. Dal primo piano, dove si svolge la
scena,

vista

la

prolunga senza transizione

si

un compendio

e navi,

del

do animato, veduto come

un cannocchiale. Negli
per

attiene

si

ma

altri

paesaggio, con

..

Rug-

pi

lo

ai

Eyck,

rimane pi

nel chiaroscuro

Anche

di

interni,

modelli di Giovanni van

freddo.

una lontananza

^.

con

di chiese o di sale, .Maestro

gieri

in

mare
mon-

castelli, fiumi,

monti, citt,

come

motivi,

scolture dipinte, di cui diede

le

qualche saggio, dimostrano che

van Eyck.

fu studioso del

Le pi antiche opere che

conoscono

si

questo artista

di

sono due graziosi


vede,

do-

altarini

Berlino, dove gi

mestici a

si

ancora incerte,

in linee

la

materia che

tratt in seguito,

l'altarino

Miraflores con

di

Battesimo

col

quali
a

Ges

di

Dipinse poi

zo.

la

San Giovanni,

Piet, e quello di

mez-

nel

grandi quadri,

Deposizione (1438), gi

la

Lovanio ed ora nell'Escorial

15), dove il corpo di Cristo,


ottimamente ^modellato, e la

(fig.

disposizione

delle

figure

altre

dolenti in semicircoloproducono

un

commovente,

effetto

volte imitato, ed

il

Universale

Giudizio

pi

trittico del

nell'ospe-

dale di Beaune presso Digione


(1445).

Tutto diffuso

muto

lore

d'un do-

raccolto

il

tra-

sporto del Cristo deposto, che


si

ammira

renze.

negli

L'Italia,

Uffizi

Ruggieri venne

come

per

del

il

dusse
cisiva;

giubileo
in

lui

Fi-

pellegrino

1450,

pro-

un'impressione de-

l'arte

grandezza

dove Maestro

sua ne acquist
calma. In una sua

pig

n. Maestro

di

Flmalle. S. Gov. Battista coi canonico Wcrl.

.MANUALE

]4

Madonna, dipinta per Cosimo


medicea

miglia

viaggio
di

in

Monaco

ora

Italia
(i"ig.

[11

STOKIA DELI. AKTE

dei Medici, coi Ss.

Francoforte,

si

fanno testimonianza anche

14):

nel

primo

si

vedono

la

al

16),

Damiano

di

patroni della fa-

Frate Angelico,

del

Middelhiirg (Berlino) quello

di

Middelburg,

suo

col

l'Oriente

ripetuto

motivo

il

fondatore
l'Occidente

della rovina.

Cu

personaggi sono sfarzosamente vestiti alla fiorentina.

niera del
fig.

rovinata,

Presepio; nel secondo

di Uarid.

ed

l'altare

cittc

Pietro Bladelin inginocchiato in una capanna

che rendono omaggio

Cosma

sente l'influenza di

Ma

van Eyck, come appare dal S. Luca che ritrae


uno dei primi quadri di cavalletto, dove le grandi

uscire dallo spazio troppo stretto, e nel ciclo dei Sette

poi
la

ritorn

alla

ma-

Madonna (Monaco,

figure

sembrano voler

Sacramenti (Anversa), com-

posto di soggetti biblici, collocati in una vasta chiesa gotica. Delle quattro pitture
murali nel Palazzo Comunale di Bruxelles, con esempi di severa giustizia, riman-

gono soltanto
lo stile

le

gli

arazzi ricavati

idee abbiano

da

esse (Berna).

tanto potuto,

e sui

Non

c' forse altro

contemporanei

artista di cui

sui posteri.

Ingegno

RINASCIMliNTO NEL SETTliNTK lON K NEL SECOLO XV

IL

sommamente comprensivo,
in

qualche particolare

la

15

sua originalit non fu efjuagliata da nessuno, sebbene


superato.

sia stato

Emulo di Maestro Ruggieri fu


geniale Maestro di Flmallf. (probabilmente
Roberto Campin stabilitosi a Tournai verso
1406 e morto nel 1444). Anche
il

il

questo artista ritrae molto da Giovanni van Eyck, ad esempio la diligenza nei dipingere gli ambienti, con vista della finestra, la scoltura colorata,
graziosi ritratti
i

di donatori,

ma

nella materia e nelle

con un po' pi

gieri,

di

calma

e di

forme

e del tutto

leggiadria.

e la grandiosit dei drappeggiamenti. L'altare

Fig.

tra denominato,
telli (la

Giusto

IS.

di GaiKi.

Fede

perito; dell'altare di

(la

rinomato

di

col

donatore

questo maestro una


stico,

con

trovasi
.Maria,

bella

S. Pietro, S.

una

17) e nell'altra S.

(fig.

Agostino

Crocifissione,

eccellente per

Madonna

il

opera

colore, a

il

mani
tempo egli

bellezza delle

Flmalle rimangono a Francoforte,

gli

una Crocifissione

sportelli dell'altare

Barbara seduta.

gli

spor-

il

Bam-

Maria che allatta

Colonia (1438), graziosi quadretti d'interno; nell'uno

tista,

la

dal quale un

Mcjntefelti-

bino) e nella stessa citt uno sportello che faceva parte di

Madrid

per

De Merode,

Veronica con uno squisito sudario trasparente,

ladrone). Si conservano anche a

somigliante a Maestro Rug-

si

Si

vede

(il

cattivo

del

canonico Werl

S.

Giovanni Bat-

avvicina molto

al

fare di

modo alquanto fantaun fondo di paesaggio. A Berlino

di Aix, librata in aria in

donatore sopra

ispirata e piena

di

vita,

Digione una Nativit, con

Londra una Morte


un

di

interessante pae-

MANUALE

16

STORIA DELL ARTE

DI

saggio invernale. Di ritratti ricordiamo

per

il

la

testa poderosa

Berlino,

di

che

ritiene

si

ritratto del banchiere fiorentino Nicol Strozzi, di cui esiste pure a Berlino

un

busto, opera di Mino da Fiesole.

La scuola

di

Gand comincia con Giusto

bino dal duca Federico da Montefeltro, come

insieme a Pietio Berruguete

famosi per

lo

ora nel Museo

a Melozzo

2U.

V'an

19) e

e nel

fiamminghi.

ci

presenta

fondo della sala

si

Apostoli in piedi od

gli

vede entrare

la

1468

al

Si sa

Giovanni van Eyck,

che lavorava a

Re Magi, da

Gand

il

nel 1465.

1474,

circa otto anni passato dalla

il

1465 ed 11*75

Spagna a Berlino;
I

Il

tema, gi trattato

in

suo

gli

antichi

egli

dipinse

in esso ap-

tipi e le figure, la

forma sfarzosa

col

dell'arte italiana.

pi indipendente tra

Tra

ginocchio,

atteggiamenti, l'am-

gli

scena hanno una severa grandezza, che non esclude

oggetti e dei vegetali.

in

duca Federico

il

teste,

paiono molti caratteri comuni con Giovanni van Eyck.


zione e

e l dal

due grandi angeli, rivelano l'influenza

U GO VAN DER GoES, dopo


l'Altare dei

quale fu chiamato ad Ur-

il

dipinse ritratti ideali di uomini

Forl,

con un ambasciatore persiano. Le

biente, nel quale volano

artisti

Gand,

dcr Gues. Adulazione dei Pasturi.

1466, in questa grande tavola Giusto

con movenze vivaci,


(fig.

da

di

pittore ad olio

studiodelduca; fece ancheuna stupenda Comunione degli Apostoli(fig. 18)


di Urbino. All'opposto della Cena di Dirk Bouts a Lovanio, dipinta nel

I-ig.

seguito

la

composi-

bellezza dei vari

gioconda da Giovanni

RINASCIMENTO NEL SETTENTRIONE NEL SECOLO XV

IL

van Eyck nell'Altare

Mancano

naturale.

come

anunirato

capolavoro

il

Gand,

l'Altare di

presentata

senza

riserva

della

pittura

La scena

vivo,

al

Ugo, l'Altare Portinari (Nativit) degli

Tonmiaso

Portinari, e che dagli

di-

dell'architet-

Intorno

romanica.

rap-

molta

c'

particolari

nei

che

tura,

di

pi vasta opera

la

questa scuola.

ligenza

capolavoro

indubbiamente, dopo

fiamminga.

di

nel

20) che egli dipinse per commissione di

(fig.

Italiani

Monaco, qui acquista una maest monumentale, quasi sopranritratti dei donatori e dei
che forse contenevano

sportelli,

come

loro Santi patroni,


Uffizi

di

gli

17

al

Bambino, che giace nudo a terra, si


aggruppano .Maria, in ampia veste
azzurra,

Angeli

gli

mente, Giuseppe
si

di

vede

vestiti sfarzosa-

prima volta

la

qui

animali;

gli

la

grande testa

bove, divenuta poi frequente nella

Sopravvengono

fiamminga.

pittura

dal fondo

destra

rozze vesti,

cui

di

pastori

tre

facce

le

in

aduste

sembrano fedelmente ritratte dal vero.


Questo gruppo compatto si estende,
per cosi dire, negli sportelli, dove sono
dipinti

donatori

notevole

tra

patrona

delle

prossima

diede occasione
parte in piedi

campeggiano

invocata

partorienti,

al

appunto

che

il

quadro. Le figure,
parte

Portinari,

del

parto,

al

Margherita,

S.

giovine moglie

dalla

loro Santi;

coi

questi

in

ginocchio,

un paesaggio con alti


Nel fondo si vedono Re Magi.

alberi.

in

Questa

pittura

acquist

ai

maestri

fiamminghi grande riputazione presso


i

Fiorentini.

quasi

derla,

Botticelli

rono

La gente veniva a vepellegrinaggio;

in

di studiarla, e

landaio

il

Domenico GhirLa terza

anche d'imitarla.

grande tavola,
lino,

Leonardo non isdegna-

deve

Nativit

la

stata

essere

po' pi tardi, circa

il

colori;

Profeti,

le

teste dei

di

Ber-

dipinta

1482; qui

li-.

21.

.Maest

ilelia

Perla di Urabaiite

un

vediamo un progresso

nella cortina

davanti

nello stile e nell'accordo

all'altare,'

appaiono gi

da quella prodigiosa vita interna, che trionfa nell'ultima opera insigne

Morte

di .Maria a

Bruges. Poco dopo

il

.Maestro, impazzito,

moriva

in

di

un

dei

animate
Ugo,

la

convento

MANUALE

DI

STOKIA DELL ARTE


(1482).\

Opera minore

Peccato originale

col

Vienna,

dittico di

'il

Piet.

la

Il nuovo stile comincia ad


Olanda
Haarlem con Alberto Ouwater (14301460). La sua citt nativa fu devastata ed

incendiata dalla guerra,

gran ventura che

lino

di

rimanga a Ber-

almeno un'opera autentica,

risuscitato.

senza

Il

Lazzaro

il

miracolo avviene alla pre-

parecchie

di

perci

1576;

nel

lui

persone,

bella

di

fi-

come per una messa soQui manca l'impeto di Maestro Rugla scena avviene nel coro di una

gura, adunate
lenne.
gieri;

chiesa romanica,

luogo destinato alla se-

poltura di personaggi ragguardevoli.

A sini-

un gruppo dignitoso di donne e gentiluomini, a destra un gruppo, pi animato,


stra

di

ebrei; nel centro

il

sepolcro aperto,

col

risuscitato che ne esce; dietro la grata in

fondo

coro

al

miniscenze

la

Le

folla dei curiosi.

Giovanni

di

van Eyck

re-

di

Maestro Ruggieri non escludono l'originalit.

Uno

mor a ventotto anni, circa

di S. Giovanni),

le

la

Piet da

una parte

e dal-

Giuliano l'Apostata che fa bruciare

ossa del Battista; in queste tavole mi-

l'aggruppamento

rabile

figure

delle

paesaggio. Nella Piet l'accordo tra


di

un

Giovanni,

S.

Vienna uno sportello segato a

mezzo, con
l'altra

1460. Di

il

suo altare, gi nella chiesa di

rimane

Geert-

dei discepoli dell'Ouwater,

GEN totSint jANS(Gerardo

paese, dove

due ladroni
piano,

si

vede

il

e le solenni

cosa

figure del

Giovanni

schietta ispirazione germanica;

di

forme robuste,

in

mezzo ad una valle a boschi


amore della libera natura

nel

in atto di

stesso

prefer
c' di

primo

Citiamo ancora il
deserto, di Berlino, opera

perfetta.

di

Lazzaro

nel

fondo

seppellimento dei

S.

scena

il

risuscitato

del

il

Santo,

meditazione
e prati.

Lo

vede

nel

si

Louvre, dove

la

posta all'aperto, mentre l'Ouwater

Praga

Gerardo una adorazione dei

Magi,

collocarla in

una

chiesa.

pittura schietta e giovanile, che gi fa preFig. 22.

Memling. Sportello

di

Danzica.

sentire l'altezza a cui giunsero

gli

Olandesi

I^INASCI.NIENTO NEI.

II.

Un

nel secolo XVII.

altro scolaro delFOiiwater,

giovane pass nel Brabante, dove pot ancora


Ruggieri,
delia

SETTENTRIONE NEL SECOLO

Dirk BouTs(1410circa
imparare

19
-1475), ancor

direttamente da Mao.^tro

divenne pittore

citt

Lovanio.

di

Ma

mutar paese non gli giov.


Egli non ha l'ispirazione ie-

il

^^^^^^EB^

^^^^^^B^^^^^^l

ratica di Maestro Ruggieri,


almeno dove avrebbe potuto

manifestare grandezza

so-

lennit. Nelle pitture del Pa-

lazzo

Comunale

dove

in

leggenda

la

Lovanio,

di

due quadri

esposta

Conte

pio

del

Ottone, abbiamo uno dei tanti

esempi
die

si

di quelle

comunali

sale
nali.

tribu-

nei

vivace contrasto

In

rappresentavano
la

giustizie

solevano dipingere nelle

pena, l'errore

la verit

con uno

rivelata,

si

delitto e

il

ed un

stile

ritmo che hanno dell'epico,


ed offrono quasi
il

rovescio

Per

medaglia.

pi questi

Io

diritto ed

il

della

efficaci

a-

neddoti non sono tratti dalla

Sacra

Scrittura,

in

abba-

gi

stanza conosciuta

chiusa

stabilite, ma
Romanorum

forme ormai

dalle

"

Gesta

Tuttavia

Cena

di

lo

stesso Bouts nella

Lovanio (1468) seppe

rappresentare
situazione

scena

la

drammatica

in

la

forma nuova. L'ambiente

pi significativo che non nelle

opere anteriori;

la

luce, pi

forte e pi diffusa, fa risplen-

dere ogni cosa.

L'opera

compIetat:i

dagli sportelli, dipinti con fre-

schezza

squisito

accordo

di colori,

con storie bibliche

analoghe

al

soggetto principale:

Elia,

che aggiungono una nota piacevole:


di ritrarre dal

vi

la
si

.Manna,

Melchisedech,

la

vede anche, nel levar del

Pasqua ebraica,

sole,

un tentativo

vero im fenomeno naturale. La composizione del soggetto principale

MANUALE

20

un

capolavoro

altro

ampio

con

1464,

sceniche

regole

alle

poeta francese Jean Michel. Oltre

il

possiede

getto atroce
il

conforme

tutto

in

dett

(al

corpo nudo

paesaggio

solenne

giacente tra

d'uomo

le

semplice ed austero che

Bouts

fiannningo

e di

accostano due

sportelli

il

per

la

paesaggio,

di

S.

Erasmo,

budella),

Il

Londra (che
anonimi,

in cui

ma

(fig.

dignit;

ca-

il

come auto-

a torto indicato

fiamminghi,

ritratti

artisti

del

sog-

Il

del 1462

espressione

di forte

vede una mescolanza

si

dei

di

denomi-

cosi

Battista

forse

con riserbo

trattato

Maestro della Perla di Brasante


Pinacoteca di Monaco (nel mezzo l'Adorazione

olandese.

nato da un trittico della


sugli

l'Altare

le

Bruges

severa composizione delle figure.

della Galleria di

ritratto), pi

quali

chiesa di S. Pietro a

la

cose migliori della scuola olandese.

le

spirituale. Al

si

Cena,

Bouts,

rappresentazioni,

sacre

delle

alla

Dirk

di
e

Santo furono estratte

ratteristico ritratto

STORIA DEI.L'ARTE

DI

Re Magi,

notevole per l'originalit del

21) e S. Cristoforo)

vigorosa armonia delle figure. Sono dello stesso autore

trittico

il

Salvatore a Bruges, col ritratto del donatore ed una

di S. Ippolito nella chiesa di S.

tavoletta della collezione A.

Thiem

L'altro artista, in grazia di

due quadri della Galleria

Simone Fariseo).
denominato il
Maestro dell'Assunta ; si credeva che fosse il figlio di Dirk Bouts, Alberto. Sono
di sua mano una Cena a Bruxelles, che ricorda fortemente l'Altare di Dirk Bouts a
Lovanio, ed a Berlino un S. Agostino col donatore e vari quadretti gi della collezione Kaufmann. Molti caratteri di questo Maestro si ritrovano pi tardi in Quintino
Massys, nativo, come noto, d Lovanio; cos egli ci rappresenta un avviamento
all'arte del secolo XVI. valente figurista, ma forse meglio sentiva
paesaggio e
a Berlino (Ges Cristo in casa di

Bruxelles,

di

il

l'intima vita della natura. Nel suo S. Cristoforo (Monaco)


tutina, coi primi raggi del sole che vincono

splendere

luna

le

onde. Nel suo Cristo catturato vi

sopra

Hans Memling.

Tra

Magonza

m.

troviamo ammogliato a

principale

il

Forse

nel 1494).

preferite,

tonalit

morbida

contrasto tra

bel

bello

luce della

la

motivo

il

fanno

delle

nubi

di

Hans Memling
tre

case, ed

Ruggieri,

perfino qualche singola figura;


e piacevole, e

e perfino dal

tivi del

di putti e di

meglio conservata che

ma

la

amico

delle

materia,

il

le

1430

migliori

composi-

tutto ci egli traduce

andava

gli

a genio,
si

in

una

anche dai van Eyck, dal

compiacque anche

ghirlande all'italiana. La sua opera

non quella

Bruges, gi emporio universale,

verso

dipinge con scioltezza, eleganza e ricchezza di colore.

suo scolaro David; negli ultimi anni

Rinascimento,

(n.

scolaro di Maestro Ruggieri nel 1459; poi

Maestro

Egli prese qualche cosa, secondo che

Bouts,

egli fu

padrone

Bruges,

famiglie. Artisticamente deve tutto

un

mat-

luce

la

scogli

molti tedeschi che passarono nei Paesi Bassi per im-

pittura, e vi riuscirono,

la

presso

zioni

Manna

della

gli

gli scogli.

parar

lo

Caduta

e quella delle fiaccole; nella

notevole

avvivano

tenebre,

le

di

qualsiasi

in seguito

suo

di

mo-

vastissima,

contemporaneo. La

citt di

all'insabbiamento del suo canale rimase

mondo; il che giov alla conservazione dei dipinti di Memling.


hanno dello scolaresco, e sono poveri di vita. Ci si vede nelChatsworth, del 1468, dove gi appare il tema prediletto del Maestro, la

tagliata fuori del


1

suoi primi lavori

l'Altare di

Madonna

circondata da Angeli, Santi

e donatori.

Esso

ripetuto in molteplici varianti,

una corona di leggiadre Sante, sullo sfondo


di un parco (Louvre), nell'Altare di S. Giovanni a Bruges, dove l'ambiente una chiesa,
a Vienna, a Firenze, a Wrlitz, dove un Angelo scherzoso porge una mela al Bambino,
nello

Sposalizio

di

S.

Caterina,

in

KINASCIMENTO

II.

oppure suona

il

liuto

sola e seduta sopra

(Londra):

SKTTliNTK IONE NEL SECOLO XV

NliL

in

una panca, od

minori proporzioni,

Osservando

figura (Vienna, Galleria Liechtenstein, Berlino).


di colore di questi dipinti,

si

ci

u^'ll

Bambino (Arca

in piedi col

presenta

liainio

(tii

Fig. 24. Meniling.

lirica;

anche

le

buone regole

nelle scene

lino, l'azione

Madonna

od a mezza

l'etiuilihrio e la bellezza

riconosce che essi hanno per fondamento quella tradi-

l'importanza che avevani> per

organico, secondo

la

di S. Orsola)

zione pittorica che ormai nelle Fiandre aveva un secolo di vita (Tav.

non

21

maestri primitivi,

Arca

di

della pittura.

S.

in

Tutto

modo da

li).

particolari

l'insieme pi

Orsola.

dominato da una intonazione

movimentate, come l'Annunziata

graziosamente mitigata,

ma

del principe Radziwill a Ber-

far quasi

presentire

la

pittura di

genere degli Olandesi del secolo XVII.


11

sieme

.Vlemling fece un grande progresso in un trittico, destinato all'Italia, che incol resto del prezioso carico fu

sportato nella chiesa

di

S.

Maria

di

depredato
questa

in

citt.

mare da

corsari di Danzica, e tra-

Sulle facce esterne degli sportelli

MANUALE

22
sono

ritratti

sale,

ad imitazione

donatori,

DI

STdKIA DELL'aKTE

piedi dei loro Santi; l'interno contiene

ai

il
Giudizio UniverMaestro Ruggieri a Beaune. Nei mezzo domina Ges

di quello di

Cristo sopra un arcobaleno, con Maria e S. Giovanni intercessori, e

Apostoli in

gli

una vasta pianura, la Risurrezione dei Morti, con un gigantesco Arcangelo Michele che pesa le anime sulla bilancia e le separa.
nudi sono
un po' rigidi ed impacciati, ma arditamente studiati da ogni parte, ed in forte movimento, che diviene addirittura tumultuoso nello sportello di destra, dove
dannati
atto di perorare;

basso, in

in

sono travolti nell'Inferno;


da

nessun altro dipinto

In

22).

L'Adamo

Eva

ed

varie sue Piet

Dal 1479
di

Bruges

tre

per

II),

cademia)

cadavere

(fig.

di Cristo

un periodo

in poi fu

grandi altari,

la

23),

grande lavoro per

ritratto

il

fabbriche

di

Gand. L'idea

della

quale

si

svolgono

prova anche nell'Arca


viaggio della Santa a

ma

In

Nieuwenhove

di

quest'ultimo quadro,

paesaggio, egli

insieme tutti

collega

in

singole scene. Della sua vena

le

Roma, ed
di

il

suo martirio con

magnificenza

S.

11000 Vergini

le

leggiadria,

e di

epica

Memling diede

il

Giovanni, dove figur


(fig.

abbondano

Carpaccio dipingeva

il

e l'altro artista

diversit tra

il

attennero

si

alla

il

Legaenda aurea, ed
ed

pittore italiano

medesimo soggetto,

il

tedesco

in

motivi di

di

tempo

pi vaste proporzioni; l'uno

molto istruttivo l'osservare


distribuzione

nella

il

Le sette

24).

paesaggio, vedute di citt e graziosi episodi di geniale invenzione. Nello stesso


a Venezia

chiese

Maria (ora nell'Ac-

sette Allegrezze di

e di

le

dov' un

trittico

Martino

giovine

del

le

Orsola (1483) dell'Ospedale di

di S.

una meraviglia

storie sono

Maestro; dipinse per

forma diversa da quella dell'Altare


nuova Gerusalemme d un carattere mistico alla veduta della

episodi della sacra rappresentazione,

citt, nella

il

Sette Dolori, oggi a Torino.

del lezioso, e nelle

Giovanni (1484) un

S.

votivo

Giacomo (1484)

chiesa di S.

con un ingegnoso panorama

di

di

saggio di pittura del nudo.

tal

Vienna hanno

duro ed angoloso.

per l'Ospedale di

per contrapposto

Memling diede un

il

degli sportelli del suo trittico di

il

famoso presepio
(Tav.

gli

accolti

gli eletti,

Pietro e da Angeli, per una scalea di diaspro salgono alla porta del Paradiso

S.

(fig.

quello di sinistra, di carattere idillico,

in

la

materia e

della

nell'uso del colore.

L'affollamento delle figure


dipinse nel 1491 per

la

Crocifissione e la Resurrezione.

ma

gnano,

anche

le

ancora pi denso

vivace nel trittico che

chiesa di S. Maria a Lubecca, con Ges che porta

La dignit

solennit della composizione

e la

a scapito del senso dello spazio. In questo ultimo periodo

sue pi belle Madonne,

e tre sportelli

il

Memling

il

la croce, la
ci

guada-

Memling dipinse

da organo, con Ges Cristo ed Angeli che


di Gand, per una chiesa di Najera

suonano, molto somiglianti a quelli dell'Altare


(Spagna), oggi ad Anversa.
in quelli degli ultimi

tempi

sempre

suoi ritratti sono


c'

grande bellezza

raccolse l'eredit de' suoi grandi predecessori e


l'abbia aumentata.
5.

David,

Gerardo David.
di

polo di Gerardo

1483

lo

L'ultimo

dei

troviamo

drammatico,
stro. Nella

nel Palazzo

di

Haarlem, del quale eredit

a Bruges, ossia nel

egli stilizz, in

la illeggiadri,

vecchi

Oudewater nell'Olanda meridionale


dominio

ma un

po' superficiali;

ma non

si

maestri fiamminghi

(f 1523). Si crede

del

forma grandiosa

graziosi,

di colore nei fondi di paesaggio.

perfezion

il

che

pu
fu

Egli

dire che

Gerardo

sia stato disce-

senso del paesaggio. Nel

Memling. D'indole calma ed alieno dal

e solenne, le figure

ed

gruppi del Mae-

sua prima grande opera, Cambise che punisce l'ingiusto giudice Sisanne,

Comunale

di

Bruges (1488-98), tutte

le

movenze ed

espressioni sono at-

11.

HINASCIMlNTO NliL SETTliNTK IONE NEL SECOLO XV

tenuate. Egli imit spesso

il

Mernlinij, ancht' variando

temi. Ci

23
vede nel suo

si

Sposalizio di S. Caterina (1500) a Londra (altro a Monaco, con bella veduta di

Madonna

dino), nella

Nozze

di

Cana

delle grandi

dipinta nel 1509 perle Carmelitane (ora a Rouen,

di

dame

del suo

Sigmaringen, detta

calma

i:;iar-

nelle

del Louvre, in tutti questi quadri egli ritrae la vita facile e sfarzosa

tempo. Egli

riesce eccellente nel colore, splendido

cato, e bene equilibrato. Sotto questo rapporto

alla

fig. 25), e

"Il

della natura,

il

suo capolavoro

quadro azzurro. Come sapesse associare

ma

deli-

l'.'Xnnunciazione

l'ispirazione

appare dal ritratto del canonico Salviati con

devota

tre Santi, del

1501 (Londra). Nel Battesimo di Cristo di Bruges (1508), egli raggiunge, nel paesaggio

con figure,

la

piena maturit dello

La nobile

stile.

stilizzazione delle sue opere pi

tarde (Crocifissione a Berlino, Piet a Londra, Adorazione dei Re .Magi a Bruxelles),

Fig. 25. David.

appartiene del tutto

una
la

secolo

al

quenti nelle gallerie.

luce posta dentro

lui si

.Madonna

XVI. Le pitture che hanno

della sua

maniera sono

fre-

ascrive l'invenzione dei soggetti notturni, illuminati da

suo nome una Nativit (a Vienna), dove


Bambino, con effetto veramente magico, e le luci
Giuseppe con una candela, da due visitatori che si affacciano

quadro,

il

va sotto

il

luce principale irradiata dal

minori sono date da

S.

con lanterne alla porta,


6.

MiNi.Mb'K.A.

accresce

il

patrimonio

dai fuochi accesi dai pastori per

la

notte.

Nella provincia artistica fiammingo-borgognona


dell'arte, volgendosi

la

anche a soggetti profani, che

miniatura
la

pittura

non trattava ancora. Nella scoltura gotica primitiva troviamo gi, ad ornamento
delle cattedrali, il motivo de|le stagioni e dei mesi, e le corrispondenti occupazioni
agricole.
effetti

Lo

stesso motivo, con

atmosferici,

taglie, assedi,

una conoscenza

gi

avanzata del paesaggio

ripreso dalla miniatura. Nelle cronache miniate

e degli

vediamo bat-

tornei, eserciti in marcia, supplizi; nei romanzi, feste, banchetti, av-

venture d'amore.

MANUALE

24
La materia romana

nismo

effetto

mentare,

in

greca

STORIA HELL'aRTE

[)i

travestita nelle fogge cavalleresche; tale anacro-

non tanto d'ingenua ignoranza, quanto del desiderio

modo da

far sentire

fatti

come

ravigliosa ricchezza di minuti ornamenti, viticci,

Fig. 26.

Pagina

spiegare e com-

ed

animali,

una ma-

dipinti

con

Gr

nelle dediche

vediamo

ritratti

gruppi

personaggi contemporanei. La Cronaca della conquista di Gerusalemme, del 1440

(Vienna),
di

fiori, frutti

del Breviario

diligenza quasi scientifica. Nei frontispizi


di

di

cose del presente. Sui margini

la

Cronaca dello Hainaut

Roussillon (Vienna),

la

Cronaca

del
del

1446, (Bruxelles),
Froissard, di

il

Romanzo

Davide Aubert,

di

Gerardo

a Breslavia

KI

11.

(1469), segnano

Benino
e

NASCI MENTO NEI. SETTENTRIONE NEL SECOLO XV

vari stadi di

Gand. Sono opere

di

26) al quale

si

Alessandro

il

figlio

Paolo Bening,

e forse

storia sono specialmente interessanti

la

(i'arigi)

Breviario Grimani della Marciana di Venezia

il

anche

fogli del

fedele della vita rustica del tempo.

come specchio

Arazzeria.

7.

Gand. Per

di

di

Boezio fiammingo, del 1492

il

crede che abbiano collaborato

Gerardo Hokenuout
calendario,

culmina nella scuola

clic

questa scuola

quel celebratissimo capolavoro che

(fig.

le

una ascensione,
di

25

Nell'Europa settentrionale

pitture murali, in uso in Italia. Secondo

le

arazzi supplivano in gran parte

gli

stagioni

e le feste

dell'anno

le

chiese ador-

navano le loro pareti di arazzi corrispondenti. Ne possedevano anche principi, che


pi celebri maestri, Giovanni van Eyck,
li
portavano seco da un castello all'altro.
Ugo van der Goes, il Memling ed altri disegnavano cartoni, e vi trovavano occasione
di far del grande e del monumentale, perch la tecnica dell'arazzerla obbliga ad
vasti spazi vuoti che devono essere invece riempiti di figure e di ornaevitare
i

menti. S'intende da ci
di ornati

divenne

perch

il

dell'affollarsi

policromi che occupano


la

Temerario che fu preda


oggi a Berna, e

gli

di

secolo

monumentali sono

il

Nuova York,

Bruxelles
suoi pro-

di

Carlo

il

Morat (1476), ed
musei di
a Madrid. Anche

incomparabili arazzi di Carlo

variet

la

XV

grande arazzo

guerra degli Svizzeri nella battaglia

Bruxelles, Londra, Vienna,

di

posseggono

etc.

di

questi tesori.

LA SCOLTURA.

2.

La scoltura fiamminga, perla quale,


munali,

Nel

spazio.

sede principale di questa industria artistica, che diffondeva

dotti in tutta l'Europa. Le opere pi

Parigi,

quadro,

delle figure del

minimo

ogni

nella decorazione delle chiuse e dei palazzi co-

e nei sepolcri di prncipi e privati cittadini,

non mancava

il

lavoro, rimase tutta-

puramente ornamentali, di preferenza nelle tribune delle chiese, dette dai francesi jubs. Opere stupende di questo
genere si ammirano a Lovanio ed a Lierre; ma la stupenda tribuna di Dixmude fu
via molto indietro alla pittura. Essa

distrutta dalla recente guerra.

produsse

gran copia bellissimi

in

Danimarca

e nella

Germania

si

esaur in opere

L'arte dell'intaglio in legno, associata alla pittura,

che trovarono compratori nella Svezia, nella

altari,

settentrionale, e che, sia nella struttura, sia nella parte

figurativa, sono affatto diversi dagli altari tedeschi.


Il

fondo

gieri, dal

di regola costituito,

come

nei quadri del

Sacramento

di

Maestro Rug-

coro di una chiesa gotica, con baldacchini ed archi sospesi di squisitissima

fattura.

La

di tutto

tondo, intagliate, anche a gruppi di due odi

a posto.

Sono

storia

le

occupa

la

parte inferiore, e non

Bruxelles ed Anversa erano

stria artistica,

in bassorilievo,

tre, in

un

ma

a figurine

solo pezzo e poi

messe

scene animate di Maestro Ruggieri trasportate nella scoltura, con

stessa vivacit di espressione, di passione e di


e dal colore.

le

ed appunto a Bruxelles nel

la

movimento, accresciuta dalla doratura

principali officine di quest'arte, od indu-

Museo

delle Arti industriali esstono al-

cuni capolavori del genere; quali l'Altare della Sacra Famiglia, proveniente da An-

derghem, quello della Passione,


e

di

quello di S. Giorgio, da Lovanio,

della

maggiore

officina

del suo

cui fu

committente

eseguito nel

tempo

l'italiano

Claudio

1495 da Giovanni

Bruxelles.

Anche qui ritroviamo

figurette di .Maestro Ruggieri, la disposizione in semicerchio,

le

da

Villa

Borman, capo
le

svelte

fogge del tempo,

le

MANUALE

26
cuffie e

turbanti. Al contrario,

della Passione a Giistrow, del

somma

in

1522,

misto, e certi fondi di paesaggio,

lupp con

DI

ciie

STORIA DELL'ARTE

una delle ultime opere del Borman, l'Altare


vediamo gi le forme pi morbide dello stile
suo

figlio

Pasquale Borman

(fino al 1539) svi-

valentia, fino agli estremi limiti della scoltura.

La Cattedrale

di

Strengnas (Svezia) possiede alcune opere pi antiche, del 1490, nelle quali le figure
sono di metallo, ad intaglio netto, con tipi graziosi e delicati, che ricordano Dirck
Bouts.
B.
1.

All'arte francese fu di grave

FRANCIA.

La pittura.

nocumento

La Francia perdette quella supremazia


occidentale per tutto

il

periodo gotico,

la

guerra dei Cento Anni con l'Inghilterra.

che aveva esercitato nell'Europa

artistica

rimase in disparte, tanto che anche

pro-

al

gresso della pittura non partecip che

ed

tardi

in

molto scarsa misura.

Il

contributo della Francia alla produzione pittorica del

XV

secolo

duce a pochi maestri

ri-

si

qualche va-

di

lore, dei quali anche le opere che ci


rimangono sono relativamente poche.

almeno

.Ma questa pittura ha

da

far parte

di

meno che

stessa,

merito

il

molto

e,

quella di altre

provincie

artistiche, rivela l'influenza del

mag-

gior maestro di quel secolo, Ruggiero

van der Weyden. anche da riconoscerle un realismo tutto suo proprio ed originale,

lenti

associato alla ele-

ganza francese.

tore.

questa scuola, Giovanni

di

Essendo stato

nascimento
strando

Chantilly
tichit

libro

il

in

Italia dal

Dopo

italiano.

giudaiche

quaranta

Giuseppe

di

fogli,

Flavio

(1469 circa, Monaco), lavoro insigne per


degli

atteggiamenti

pinti su

tavola

Stefano

donna, con

le

S.

il

il

1447,

al

delle

movenze,

principale

ritratto

fattezze di

di

il

Il

si

appropri
le

sue

Stefano

alcune forme

pi

celebri

del Ri-

opere,

Chevalier (1452)

di

illu-

cui

Grandes Clironiques de France, le An(Parigi), le Donne illustri del Boccaccio


la

cosidetto

Sorel,

Tours.

di

le

dignit della parte narrativa,

la genialit

dittico di

Stefano Chevalier

Agnese

La scuola

(1415-80) fu principalmente minia-

suo ritorno produsse

il

preghiere del suo mecenate

di

conservano

si

1443

Fouquet

ma

cuore della

il

Francia.

Fouquet. Tabella votiva.

1.

maestro

territorio

al

confine fiammingo-borgognone,

di

a quello che era allora


Fig. 27.

va-

artisti pi

gli

non appartengono

(fig.

dell'invenzione.

Melun,

di

cui

la

De'

nobilt
suoi di-

una met, con

Maman-

27) a Berlino e l'altra, la

ad Anversa. Sono figure

di

grande

stile,

RINASCIMENTO NEL SETTENTRIONE NEL SECOLO

IL

canti di rilievo plastico,


a

mezza

ma

figura (Carlo VII,

.\\

ricche di preziosit materiale. Citiamo ancora alcuni ritratti


cancelliere Joiivenel des Ursins

il

al

giovane a Vienna nella Galleria Liechtenstein, del 1451) ed

smalto monocromo (Louvre), tecnica che

anche nella cornice (perduta) del dittico

egli

impar

ritr.itto di

ed applic

in Italia dal Filarete,

Melun. Poco dopo

di

Louvre, un

un suo autoritrattj a
la

sua morte, nel 1483,

Loches, che nella composizione ha indubbiamente

usci dalla sua scuola l'Altare di

forma attenuata, senza passionalit, n vivacit di colore. Furono scolari del Fouquet Giovanni Bourdichon, che mini il libro di preghiere di
Anna di Bretagna ed il cosidetto Maestro di Moulins o "Pittore de: Bor-

ma

del fiammingo,

boni

ed

mezzo

in

Anna

Suranna
quei

capolavoro

11

Vergine

in

Francia

di

un

principi in

una tavola

(fig.

una dama

altro

trittico della cattedrale


e

di

Moulins, con

donatori Pietro

ritratti dei

di

la

Borbone

figlia

la

aveva gi

ritratto

trittico di

cui

re-

Louvre, dov' pure

al

Maddalen.i

28) con S. Maria

una Maddalena

(forse

Altri dipinti

bone).

vicino sta

cui

L'artista

(1498).

un

due santi

angeli,

gli

stano due frammenti

quest'ultimo

di

tra

questo

di

Boi-

di

nobile

vi-

goroso artista, a torto confuso con Jean Per-

REAL, pittore
tizia a

di

Carlo

Lione fino

al

col cardinale Rollin

Vili (di cui

sono

1529),

(1480 circa,

ha no-

si

Nativit

la

Autun),

donna

fra gli angeli,

ancora a Parigi

Bruxelles,

ed

S.

Ma-

Vittore con un canonico, a Glasgow; una

altri

a Londra.

2. La SCUOLA DI Amiens, di cui capo


Simone Marmion, detto "
prncipe degli
il

alluininatori

costa

pi di quella

di

fiamminghi. Dal 1449

ai

Amiens,

sino

poi

al

1458

al

Tours

ac-

si

'54 oper aJ
Lille

final-

mente fino alla morte 0489), a Valenciennes,


dove furono eseguite le miniature di una
cronaca

di S.

Dionigi (Pietrogrado)

conservano due parti


dell'Abbazia

di St.

due tavole, con

8.

Bertino, pitture semplici

una architettura

gotica.

ed

chiostri che

si

vedono

in

Marmion un'ancona con

la

ma

una

Berlino^'si

storia diS.

la coloritura.

Vincenzo

graziose, incordieci

delle

intiera biografia.

queste tavole, dimostrano

che nella scoltura medioevale aveva gran parte


al

monaci.

La progressione

rivela la pratica dell'alluminatore, che in essa espone


di chiesa

storie di

una cassa che conteneva un prezioso reli quiario d'argento


Omer, fatta di commissione dell'abate Guglielmo Fillastre nel

collegate da

Mae^ti..diM .uim,. LaMadd.-miadan,

di

1449, con dieci storie della vita'di


niciate

f,..2s.

storie

portali

ancora una volta

Napoli

donata ne

Ferreri.

attribuita

1460 dalla

regina Isabella alla chiesa di S. Pietro Martire.


3.

re

La scuola della Francia meridionale, che

Renato

di

Provenza, munifico mecenate, sebbene

si

di

raccolse
essa

intorno al

prode

rimangano pochissime

sembra che sia stata molto operosa. Del maggiore tra suoi maestri, Giovanni
Froment, non rimangono che due trittici. Lazzaro risuscitato (1461) agli Uffizi, lavoro

opere,

MANUALE

Io

duro

e perfino L;rottesco, e nella

Cattedrale di Aix

che appare ad un vecchio pastore,

vanna

di

STORIA DELL ARTE

DI

Lavai (1475). Le forme sono pi pure,

Roveto ardente (1475) con Maria


re Renato e la sua consorte Gio-

il

e negli sportelh

il

colori pi chiari e pi caldi che nelle

opere sopra citate. Che insieme col Froment lavorassero


le

opere andarono perdute,

mirabile per

la

dimostrato da una Piet

struttura dei gruppi, per

altri valorosi artisti, di

paesaggio, per

il

cui

ignoto autore a Montpellier

di

luce e per l'intensit e

la

severit del sentimento.

2.

Verso
fino a

la

met

del secolo

XV

la

La SCOLTURA.
scoltura francese, senza aiuti stranieri, progred

produrre alcune opere nelle quali

retto del vero.

maniera appare superata dallo studio

la

di-

Nel Sepolcro di Agnese Sorel (f 1449) nella Cattedrale di Loches la


statua giacente con agnelli ai piedi cosa graziosa e piena di naturalezza,

giadre sono

eleganti colonne, che adornano


castello

Chateaudun

di

temporanea
che

potrebbe

dell'Abbazia

di

ToLirs,

11

cesco

li

di

Nantes

di

1502

1507, per

al

cadavere

figlia.

grande maestro

il

Nantes, del quale ab-

di

(figg.

1512.

nel

Bretagna, nella Cat-

29

eretto

e 30)

dal

ordine della regina

Anna

Giovanni

Per-

disegno

11

in

col su-

sepolcro dei duchi Fran-

il

Margherita

tedrale

loro

temperato

Nicodemo,

notizie fino alla sua morte,

suo capolavoro

Depo-

la

Finalmente troviamo a

Michele Colombe,
biamo

il

anche

1491,

quale

alla

e vigoroso,

Giuseppe

sarcofago.

nel

con-

una scuola

Solesmes (1496) opera

depongono

atto solenne,

dario nel

cappella del

opere citate,

alle

sentimento.

dal

leg-

Esiste,

Loira,

della

dirsi

un realismo schietto

di

la

(1464).

alla scuola pittorica,

appartiene, oltre
sizione

non meno

statue di santi e di sante, sopra

le

di

real; l'architettura del sarcofago appartiene


gi al Rinascimento,

quattro

le

schiettamente

stile

ripudiando

ma

statue giacenti e

le

sono

Virt agli angoli

la

nazionale,

tradizione

naturalezza, eleganza di

di

vigore di

sentimento. Ugualmente pregevole


Giorgio
del

castello

(fig.

31).

ci
Fi?. 20. A'iichele Colombe.
la d'angolo del sepJcro di Francesco

Di

bassorilievo,

SeCOlO

Gaillon

di
altri

occuperemo
v\M
AVI.
.

II.

in

nel

ora

ed

prodotti
capitolo

nella

gi

di

non

possiede

gotica,

forma,

quello

pur

che

al

un San
cappella

Louvre

questa scuola

che tratter del

Fig. 30. .Mitlicic Ccikiiiibe. Scpolciu

Fig. 31. Michele

Colombe.

eli

Francesi:"

S. Giorgio.

II.

MANUALE

DI

C.

La pittura tedesca
ne intende

XV

del secolo

lo spirito, se la si

GERMANIA.
La pittura.

1.

se

STOKIA DELL ARTE

ha

diversi da quella dei Paesi Bassi;

fini

paragona con

fiamminga. Questa

la

pi artistica, pi progredita e ricca di molti altri pregi; la pittura tedesca


pi

semplice, pi primitiva

ma

quanto all'anima,

senza complicazioni; non

invece

dirige tanto agli

si

non

senza dubbio

occhi,

una forza impulsiva, una imme-

nelle sue manifestazioni c'

diatezza violenta, quasi esplosiva, di espressione.


Tali pregi suppliscono al difetto di cultura; la freschezza, la giocondit, la schiettezza, la sanit, la sincerit del
e

razionale

vanno

La media

carattere di grandezza.
Paesi Bassi,

mente

ma

paragone

al

iri

un'arte pi cosciente

manca oin

nel

campo

modo

dell'arte

di quelli di altre nazioni.

Ma

essi

Anche

manifestarsi.

di

uomini

In

in

quel

da stare degna-

geniali, tali

non furono abbastanza

elevare la media della produzione artistica nel loro paese. Del che sono varie

citt

certo

della produzione artistica inferiore a quella dei

alcune forti personalit trovano

Germania pu vantare

secolo la

sentimento sono virt che

parte perdute. All'arte tedesca, in ogni caso, non

in

forti
le

da

cause.

primo luogo, mancava un vero centro. La nazione tedesca non ebbe mai una
regione dove concorressero le forze politiche, intellettuali ed artistiche, fon-

dendosi tra loro ed affinandosi, per trasmettere da una generazione all'altra un pa-

trimonio accresciuto,

poca traccia

di ulteriori progressi.

e la possibilit

provviso, ingegni solitari, ed anche


di s, ed ogni

vere scuole,

generazione

si

ma

Sorgono qua

scompaiono,

presto

trova a dover affrontare

novo

^.v

l,

d'im-

lasciando
gli

stessi

problemi della precedente.

aggiunga che

Si

l'arte del secolo

XV

alimentata quasi unicamente dalla bor-

da

ghesia. Di favore dei prncipi, di grandi opere d'arte

loro promosse,

non

c'

quasi

alcun esempio. La pittura vegeta nel modesto ed angusto ambiente delle citt, e non
le

domanda molto;

si

pi arditi tra

pittori

vissero ed operarono

sempre come

borghesucci. L'arte non trae materia che dalla religione, anzi pu dirsi che soltanto
per mezzo dell'arte
Chiesa. Noi
dicatori,
storie

il

quali soprattutto

si

proponessero

di

persuadere

da loro figurate erano cose vere; a questo

della rappresentazione, che faceva toccar con

meno

gli

artisti

che

il

mondo

popolo acquista intima conoscenza del

vediamo oggi chiaramente, che questi antichi

mano

il

popolo che

alla
la

turbata da imperfezioni, incertezze

Da molte

le

realismo

fenomeno, dallo studio

umana. Troviamo

da grande maestro, espressioni

ma

il

scoperta n delle leggi

diligente dello spazio, della luce, della prospettiva e della figura

patetici o faceti, audacie di disegno,

persone e

prevalenza ad ogni costo

del fine istruttivo distoglie l'artista dalla libera visione del

momenti

le

soggetto, e soddisfaceva non

ma non conduceva
mature forme di bellezza. E

talora qualche particolare stupendo,

figurativo della

erano come pre-

giovava sommamente

fine

loro pubblico,

superiori dell'arte n di pi

il

pittori

di sentimento,

l'impressione che se ne riceve

disuguaglianze

comprende che qui si tratta di un mestiere, nel quale la pittura


aveva una parte secondaria. In Germania gli altari erano opere di scultura; ai pittori
non rimanevano che gli sportelli. E da notizie scritte e da contratti dimostrato che
certi particolari non erano di libera scelta, ma voluti dal committente, e che pi della
cose

si

RINASCIMENTO

IL

NEI.

novit dell'invenzione importava

prevalevano

sugli artisti. Si

SETTENTRIONE NEL SECOLO


nuova

la

31

tecnica, e nelle corporazioni

dava pure grande importanza

eleva, fino a raggiungere l'altezza dell'arte.

si

alle cornici, e

romantici rimisero

gii

qui

onore

in

il

artigiani

mestiere

gli

antichi

maestri tedeschi, a motivo della loro mite e sincera religiosit e dell'intimit del sentimento.
opere,

Ma

come

forse pi
si

giusto e nello stesso

tempo pi onorevole giudicare le loro


di una mirabile aspirazione verso

giudicano oggi, quali testimonianze

una inventiva fresca ed originale, di cui la


immediata meglio appare ad un occhio non educato, che non allo sguardo
avvezzo alle squisitezze dell'arte.
14;n sort^'ono tre S\'cvi,
Inizi del realismo.
Circa
c|iiali
pare che

l'espressione pittorica, quali prodotti di

bellezza
chi

di

I.

dell'arte del

dagli altri,
e

il

van Eyck non avessero notizia che per sentito dire. Indipendenti ciascuno
assomigliano pienamente in quanto rappresentano un distacco radicale

si

modo

deciso dal misticismo degli antichi maestri di Colonia, e ciascuno tenta a suo

di fare entrare la realt nella pittura: questi tre

Witz

e Hans Multscher.
Luca Moser di Weilderstadt

sportello dell'Altare della

1431, nei quali

si

ci

maestri sono Luca Moser, Corrado

lasci notizia di s in alcuni versi scritti su

Maddalena a Tiefenbronn presso Pforzheim, dipinto

lagna che

sua nessuno voglia

dell'arte

ture non occupano che l'esterno degli sportelli, con

suo fratello Lazzaro:

prodo a Marsiglia
la

nave,

le

il

convito

in

casa di Simone

storie di

(fig. 32),

il

saperne.

Le

Maria Maddalena

nel
pite di

viaggio per mare, l'ap-

Ogni cosa ritratta con naturalezza:


compagni di viaggio sonnecchianti sotto un
palazzo. Anche la prospettiva obliqua della chiesa, la mensa

e l'ultima

comunione

onde leggermente increspate,

tettuccio all'entrata del

le

pi

uno

di lei.
i

MANUALE

32
imbandita,

tessuti rivelano

un

STORIA DELL'ARTE

DI

occliio vigile e perspicace; le ricche vestinienta, spe-

cialmente nella predella delle dieci Vergini, hanno molta vivacit. In tutto

una volont affatto nuova

di raccogliere in unit le varie parti

colore chiaro e vigoroso; c'

Corrado Witz

una

il

senso della luce,

figura che ha del

trasferi col

il

Concilio (1431-1443) ebbe un rapido

a Ginevra, dove

monumentale. Nato a Costanza nel 1400,


lo troviamo a Basilea, citt che durante

ma

breve incremento; dal 1444

lavor

in poi

crede sia morto nel 1447. Forse da suo padre, che lavor a Nantes

si

(1402) e alla Corte di Borgogna (1424), o dalla

Flmalle a Basilea,

conoscenza personale

Witz acquist qualche cognizione

il

Fiamminghi; tuttavia

dei

Il

ancora incerto ed esitante.

padre Hans a Rottweil; nel 1434

si

di

ma

vede

si

della composizione.

egli

manifesta

la

metodi

dei

Maestro

del

e delle finalit

sua indipendenza fino dalle sue opere pi

antiche, che sono una Crocifissione (Berlino), collocata con molto senso dello spazio

un bellissimo paesaggio

in

poli),

che rappresent

in

Lago

del

modo

tedrale di Basilea, fedelmente ritratta.


e S.

Caterina (Tav.

spiega uno

sedute

Ili),

stile

grandioso

bellissimo

nel chiostro

tramonto (Strasburgo); qui

nell'ora del

Costanza, ed una Sacra Conversazione (Na-

di

affatto borghese, senza nulla di mistico, in

e solenne.

il

visitatore

al

sia nell'ambiente

squisita l'antitesi tra

La fuga delle colonne


quadro, dove si vede la piazza

fondo del

pittore. Circa

1440

il

Witz dipinse

il

disperso (Basilea, Norimberga

bramo

leggianti,

in
in

sommo

sportelli di

Regina

secondo l'interpretazione del tempo,

vedono adempiute.

si

e la

In

queste ed altre opere

mezzo

il

Basilea,

di

guida l'occhio del

della Cattedrale con la casa del

un grande

altare, oggi distrutto

profezie che nel

le
le

Cat-

donna amante

tipo della

e degli archi

figure sono

A simbo-

Testamento

Saba, Assuero ed Ester

di

alla

Maria Maddalena

che nelle figure, di-

Berlino), con figure dell'Antico

Salomone

Melchisedech,

gli

di S.

romanico della Cattedrale

Witz,

quello della vergine prudente.

quadro

il

Nuovo Testamento

monumentali

plastiche

Vediamo un sacerdote ammantato di bianco, col coltello sacrificale


mano, posto davanti ad un muro e illuminato di fianco, in modo che la figura acquista

vivezza

grado.

e rilievo dalla

sua propria ombra,

che porgono dell'acqua

dei

da una luce che

rifrange sulle armature. Citiamo ancora un S. Cristoforo, con

si

Re Magi), armati

e tre guerrieri

Re Davide (simbolo

di ferro

da capo a piedi

bel paesaggio lacustre, e scogli e foreste d'abeti che


di meravigliosa

evidenza

colari materiali, la

la

muratura,

Visitazione, sulla
gli stipiti

si

Re Magi ed
carcere.

dal vero che


<(

Liberazione

il

donatore

Witz

Porta d'oro

Pietro

con

S.

ma

le

dove

parti-

figure sono alquanto

Pietro che pesca e S.

vediamo

conosca nell'arte settentrionale;


in

di Basilea,

della porta, le crepe dell'intonaco e fino le ra-

fu

e gli sportelli,

Nella Pesca di S.
si

un

un altare a Ginevra, firmato e datato; Conradus


rimangono tre pezzi, cio la tavola di mezzo, con la Madonna,

pesanti. L'ultima opera del

dal

al

da tergo,

specchiano nell'acqua. Opera

gnatele negli angoli sono eseguiti con meticolosa diligenza,

Sapientis 1444, di cui

e illuminati

due scene,

il

Pietro liberato

primo vero saggio

un tratto

di

paesaggio

del lago di Ginevra.

collocata molto ingenuamente davanti ad un

La

gruppo

pretesto ad uno studio di prospettiva e di luce che il meglio del dipinto.


Anche l'Annunciazione e la Visitazione della Galleria di Modena sono eccellenti soprattutto per lo studio dello spazio e per la padronanza della prospettiva; la scena del
primo quadro una camera; quella del secondo, il cortile di un castello. Si crede che
sia stato scolaro di Corrado il Maestro di Basilea 1445, del quale non rimangono
di case,

che due tavole,

S.

.Antonio eremita con S. Paolo a Donaueschingen,

e S.

Giorgio a Ba-

Tav.

CORRADO WITZ

S.

MARIA MADDALENA

S.

III.

CATERINA.
Strasburgo, Museo

34

MANUALE

1)1

STORIA DELL ARTE


Nell'una

silea.

e nell'altra

paesaggio,

il

con acque correnti tra scogli

profonda prospettiva,

accennano

lari

Witz.

al

con una

ed altri particoDella

stessa

scuola c' a Berlino una grande Trinit;

accanto

alle figure principali in

vede l'incontro

Anche

Maria

di

trono

si

e di Elisabetta.

terzo di questi primitivi,

il

per altre ragioni,

matica. Egli

una figura enig-

HansMultscher, che

troviamo ad Ulma, pittore ed intagliatore, dal

1427

due opere,

prima a Berlino,
1437, con

sione; vi

si

Vita

la

Maria

di

un

appassionata.

brutte fino

po' acerba,

C'

Pas-

stipate,
al

ma forte

disinvoltura

ma

masse,

delle

sono troppo

con

nel

figure

le

facce rozze,

grottesco, e con tutte

espressioni della volgarit


no. Nel

circa

e la

manifesta una fantasia po-

movimento

si

La

da otto

costituita

polaresca, ancora

ed

di lui

un altare eseguito

tavole, parte di
il

Conosciamo

ai '67.

valore molto diverso.

di

quadro

le

dello scher-

della Nativit

il

pittore

avvicina alla giocondit della poesia

popolare,

in

quello

della

Passione

molto ha derivato dalle sacre rappresentazioni. Nella Risurrezione


dei soldati sono

spazio

distribuzione dello
del Witz,

nanza

meno

ma ha una spontanea

abile

padro-

delle masse, e sa dare alle figure

Lo studio

l'atteggiamento conveniente.
della realt in lui

nato che nel Witz,


otto

figure

le

molto espressive. Nella

scene

si

non meno appassio-

ma

diverso. Le stesse

ritrovano

nell'Altare di

Sterzing del 1458 (ora nel Palazzo Co-

munale della stessa citt; opera documentata del Multscher, ma attenuate


in una calma quasi classica, e nello stile
gotico calligrafico. Nella'Morte di Maria,
l'autore raggiunge un effetto di
commozione. Nei venti anni che
intercedono tra queste due opere, il

ad

es.,

sincera

Multscher venne unificando


e

risent

Ruggieri.

gnche l'influenza

il

di

suo

stile

Maestro

RINASCIMENTO SEI SETTENTRIONE NEL SECOLO X

IL

La SCUOLA PITTORICA

2.

COLONIA.

DI

Maestro Guglielmo

35

.'

XV

Sul principio del secolo

scuola

la

Stefano Lochner (fig. 34) gi aveva raggiunto un alto grado, cos per la nobilt dello stile come per la fantasia. La Veronica
di Maestro Guglielmo, a Monaco, e l'Altare dei Re Magi, del Lochner a Colonia (fig. 33)

di Colonia, con

sono

mature manifestazioni

pi

le

tezza essa non pot mantenersi;

che aveva troppo del mistico. Le nuove forme per

rire siffatto stile,

al

il

figure svelte,

cielo azzurro, rivelano

teste massicce,

le

un imitatore

di

donne

le

pallide,

Maestro Ruggieri.

titolo

deriv

di Liegi,

il

e gravit nei personaggi,

suoi quadri

meglio da varie parti;

ma

ha

una esuberanza ornamentale

delle

artisti

si

opere

loro

paesaggi chiari sotto

Maestro della Glo-

Il

probabil-

Berlino),

di

una certa grandezza

di proprio

splendore del colore. Nei

e lo

vedono, insieme con reminiscenze dell'Altare

si

pi furono in-

1460, ha belle qualit

il

rificazione DI .Maria (1460-80, opera principale nel .Museo

mente

lo

1520 circa. Questi

mantennero anonimi, cosicch non li conosciamo che sotto il


principali. 11 Maestro della Leggenda di S. Giorgio, circa
le

a questa al-

realismo dei Fiamminghi prevalse, e fece scompa-

trodotte da maestri venuti di fuori, e durarono fino

narrative;

Mr

questa primitiva arte tedesca.

di
il

di

Gand, certe forme

Ma vi pure qualche cosa


Colonia. A Berlino c' anche una

di

rocce proprie delle sponde della Mosa.

del

una esatta veduta

bella Adorazior^.

della citt

di

Lochner, ed

con molti Angeli.

Fu

fecondo, ed ebbe

pi

35),

(fig.

il

il

Maestro della Vita

snelle,

more. Evita

di

Maria

La sua figurazione

so-

come narratore ha pi dei lirico che del drammatico. Le figure,


muovono gravemente, ma con grazia, diremmo quasi senza ru-

bria e solenne;

molto

anche seguaci,

quale studi Maestro Ruggieri e Dirck Bouts.

si

tumulto ed

il

il

frastuono,

si

compiace

scene

delle

edificanti,

di

casta ispirazione, collocate jn [un ambiente puro e sereno. Nelle sue ultime opere, per

avvivar

colore,

il

ritorna

fondi

ai

stile

appaiono meglio che altrove

delle

Rose a Berlino.

lui

fondato a Cusa. Altri grandi

Bonn, nella collezione Virnich,


vato un suo quadretto

Bernardo

di

mezze

latte dalle

Campidoglio a Colonia

Affine a questo artista


nia),

e nella chiesa di

il

nella

del

suo

Madonna

celebre cardinale Nicol

sua

altari di

mano sono

Linz sul Reno (1463). Molto ben conser-

figure, a Colonia,

dove

la

Vergine

appare a

S.

domanda del Santo: Monstra te esse matrem rimammelle. Una pittura murale nella chiesa di S. Maria

Chiaravalle, ed alla

sponde spremendo
del

Crocifissione di Colonia

questo artista commise un altare

Cusano, per l'ospedale da

ampiezza

d'oro. L'efficace semplicit e


nella

ma meno

il

un maestro

di

canto con

la

sua scuola

Maestro della Passione Lyversberg

molto deperita.

(otto tavole a Colo-

pacato come narratore ed un po' eccessivo negli aggruppamenti

e nel

colorito.

Viene ultima una

serie di aitisti pi recenti, gi

quali conservano, fin molto innanzi nel secolo

contemporanei

XV

di

Alberto Drer

immutata,

la maniera
.Maestro della Sacra Famiglia, che lavor dal I486 al 1520,
deriv qualche cosa da Gerardo David; il suo colorito pastoso, le tonalit chiare e
leggere; acuto osservatore, nei suoi grandi quadri ritrasse fedelmente la ricca borghei

ormai tradizionale.

sia del

ma

od

Il

suo tempo. Vediamo

in

le

dame

in fronzoli, gli

uomini,

ritratti dal vero, solenni

come accessori, curiose scenette della vita popolare nelle vie della
campagna. Si indugia volentieri nelle minuzie delle vesti e degli ornamenti e

senza vita,

citt

e quasi

negli sfondi.

Una

sua caratteristica sono

le

pieghe a cannelloni. Egli cerca

di intro-

MANUALE

36
durre vita

uiovinieiito

Sacra Famiglia

anche

di Colonia,

un

Lochner

gno ed una
l'Altare di S.

e dei pi antichi maestri, cosicch,

Tommaso

Bartolomeo (oggi
figure grandi

Monaco)

vero,

al

come

quadro

nel

tenerezza per

il

penoso

di

rappresentare

le

in

trasfer nei Paesi Bassi,

dove

pur possedendo un forte inge-

non fece

1500 esegui per

il

altro che richiamare

In lui

una

esiste

quando

le

Colomba

riproduzione

colloca in

scene pietose. Tale


e

di

Colonia

l'Altare di

lo spirito

cariche di

il

la

foga del senti-

modo commovente,

che anima

fin

sue dame, at-

le

L'emozione

gioielli.

Inghilterra.

in

contro ad un tap-

fila di

sono sopratutto notevoli

suo soggetto, l'unzione religiosa,

pompa magna

Certosa

la

Antonio a Parigi una Deposizione,

frati di S.

quale

Monaco.

di

la

ed abbigliate

per

della

miglior effetto

il

mento,

tillate

pi

Il

Bartolomeo,

di S.

quello della S. Croce; per la chiesa di S.

Nelle figure egli ottiene


peto,

si

abilit prodigiosa, specialmente nel colore,

invita una forma d'arte gi tramontata. Circa

S.

Maestro

nella

trono circon-

1515. Proveniente dalla regione

Martino Schongauer,

e dalla scuola di

il

in

passionalit di Maestro Ruggieri, e poi a Colonia, dove fu pervaso dallo

la

spirito del

con

come

abilit,

Madonna

la

Sebastiano, a Colonia.

l'Altare di S.

pomposo rappresentante della pittura gotica pi tarda


dell'Altare di S. Tommaso, che lavor dal 1490 al
apprese

con

trittico a Berlino,

data da Santi. Di effetto pi drammatico

renana superiore

con poca

in soggetti quieti, e talora


in

STORIA DELL'AKTE

1)1

si

manifesta

nell'atteggiamento, nell'inchinarsi del corpo, nelle pieghe esagerate, nel giuoco delle

mani

dalle dita affilate, fin nel torcimento del pollice.

cati, le sfarzose cornici d'oreficeria,

rono ad un solo

fine,

che

di

il

La profusione

rendere sensibile

il

realt, quale
di

maschi

si

si

manifesta nel Maestro

vede ogni giorno,

nasi,

di

si

compiace

un

soprannaturale.

tativo di reagire contro lo squallido realismo, esagerando tutti


indole affatto diversa

di S.

mezzi

Colonia)

si

vede che

egli

di volti emaciati,

sapeva bene disporre

verino (chiesa di S. Severino)

il

colore,

come

pur conservando

zione.

Tra

Una

con

la

fronte molto alta,

larghe bocche aperte, di capigliature arruffate. Nei suoi grandi

dignitoso e solenne,

anche

energico tendell'arte.

Severino (1500-1515). Fedele alla

quadri (Giudizio Universale, Adorazione dei Re Magi, Ges Cristo


di

d'oro, perle, broc-

colore luminoso, che ha dello smalto, concor-

il

la

dimostra

si

le

masse,

facile narratore. Nelle

e Pilato, nel

Leggenda

e nella

Museo

di S. Se-

grandi figure isolate

Alaestro della Sacra Famiglia, dal quale impar, ed anche

sua variet,

pi

caldo e meglio intonato. Sono di

lui

pi antichi ritratti della scuola di Colonia, mirabili per acutezza di osservale

moltissime opere

di

questa scuola emerge un gruppo

bene

di pitture,

spaziate e con una singolare illuminazione, attribuite ad un Maestro della Leggenda


di S. Orsola.

La Westfalia, dove da molto tempo

3.

a lungo

alle

fioriva la

pittura su

tavola, resistette

innovazioni. Sarebbe stato una cosa bellissima, se questa vigorosa arie pae-

sana avesse continuato a progredire

e perfezionarsi

per virt propria, fino a produrre

un classicismo sassone. Ma circa il 1450 anche qui prevalse l'opinione, che un rapido
progresso non fosse possibile se non imparando dai Fiamminghi. A Mnster Giovanni
DI

Koerbecke

(1446-94) allo

stile di

Maestro Corrado mescola, quasi senza transizione,

motivi fiamminghi. Anche pi evidente

la

dipendenza del Maestro di Schppingen

(1450-70) da quello di Flmalle. Egli riesce meglio


sano,

come

Duomo
una

di Colonia.

grande

dove

conserva

nelle grandi Crocifissioni di Soest, oggi a Berlino,

Hanno poco

di originale

bella Crocifissione,

il

Maestro

purtroppo fatta

di

carattere pae-

Liesborn,

di

pezzi

il

Schppingen

dispersa,

del

autore di
ed

il

suo

IL

scolaro,
di

il

KINASCIMKNTO

cos

fissione di Soest.

vasta

La

Regione

pi antico

il

la

Madonna

figure

pi

in

un disegnatore ed

trono

c'

si

molto

specialmente

forse

come

esempio
la

Croci-

Maestro Ruggieri.

di

il

il

triangolo

Magonza-Fran-

grande Mattia Grnewald.

Darmstadt,

circa

il

1440, autore an-

Berlino (Adorazione dei Magi, Costantino che adora

di

e la Trinit).

incisore,

di

c'

in unit,

37

riconosce che nell'insieme e nei

regione dove pi tardi sorse

Maestro della Passione

che delle tavole del Museo


Croce, la

tempo ben collegata

nel tipo delle

Renana,

coforte-Aschaffenburg,
il

Lippberg; tuttavia non

di

e nello stesso

Confrontando queste due opere

particolari, nei gruppi

Qui

SKTTINTKIONE NEL SECOLO XV

Maestro della Passione

una pittura

4.

NliL

il

.Waestro

.Ma
dt'l

il

la

principale maestro in questo territorio

Libro domestico di Wolfegg, di cui final-

MANUALE

38

mente

si

scoperto

di

Da

Augusta.

suoi disegni fatti per essere

legno risulta die fu ad Ulnia, ad Urach. ad Heidelberg, a Spira (1478-88), e

incisi in

due volte

nei Paesi Bassi (1475 e 1488).

tempo

della vita popolare del suo

getti profani. Di queste incisioni

novanta

circa

Mang

nome: Enrico

il

STORIA I)ELL"ANT[

ni

cavalcate,

fogli.

il

suoi disegni dei Libro domestico, scenette

(1476-82), lo trassero all'incisione, per lo pi di sog-

Museo

Amsterdam

di

possiede

giuocano,

ragazzi cbe

falconieri

e fantasie,

selvaggio sopra un unicorno, una donna nuda sopra un cervo,

di

morti

tre

e dei tre vivi, Aristotile e

un mondo tutto nuovo.

coronato

suoi

seo Civico);

xma Vita

di

Maria (1505) a Magonza,

Morte,

il

(Mu

Brisgovia, una Piet a~ Dresda,

una Salom

a Berlino. Talora egli cerca di

opera

lina coppia di amanti, a Dresda, forse

Cristo

in

Friburgo

ma

per
di

lo

pi senza garbo n

grande nobilt. Anche

pi antico doppio ritratto, cosa molto deli-

inferiore la bella allegoria

Vita

Morte

a Norimberga, dove

fortemente espressa da un paesaggio estivo, con due amanti

l'antitesi

la

primo apparire

Croce, a Venezia

la

misura. La Piet di Dresda, esente da questo difetto,

non

il

lotta,

la

come un uomo

giovinetto e

il

insomma

introdurre nelle sue composizioni la'nota'popolaresca,

cata, e di pregio

36), caccie,

quadri sono rigorosamente ecclesiastici: un

trittico della Crocifissione a

il

Campaspe;

Karlsruhe; un Ges che porta

di spine, del 1477, a

(fig.

con cani, contadini che fanno

mercantini, carrettieri, zingari, musicanti, ed anche allegorie

rincontro dei

pi completa,

la serie

suoi soggetti sono: innamorati in abito elegante

due bam-

da un paesaggio invernale con un cadavere.

bini, e

Alsazia (ora francese) dipinse Gaspare Isenmann. Nel 1435 egli era citColmar; l'unica opera che di lui rimane un altare del 1465, gi nella chiesa

In

tadino

di

di S. Martino, con

sei storie della

Passione

(fig. 37).

evidente che nella sua maturit

non poco da Maestro Ruggieri e da Dirck Bouts,


personalit, meglio che non facessero
maestri di Colonia,
egli ritrasse

ma

conservando

sua

la

Svevia Federico

e nella

Herlin.

Quello che

potremmo chiamare barocco del tardo gotico si manifesta qui con pi


Martino Schongauer, che fu il maestro predominante nelil

fficacia che altrove, e

seguente, impar dall'lsenmann pi che da qualsiasi altro (Glaser). Lo Schon-

l'et

i;auer,

nato a Colmar nel 1445, mori a Breisach nel 1491. Figlio d'un

presto all'incisione
si

in

Come

rame.

pittore,

sa bene se direttamente o di seconda

per merito

di lui si elev

mano.

Il

ad una forma pi pura

davanti ad una siepe

di rose

pi ideale; perci

Martino a Colmar

animata da

si

dedic

ma non

rozzo realismo dei suoi contemporanei

coce fu un grave danno per l'arte tedesca. La sua opera pi celebre


roseto, del 1473, nella chiesa di S.

orefice,

molto deriv da Maestro Ruggieri,

(fig.

uccelli, dietro la

38).

sua morte pre-

la

la

Madonna

La Madonna

quale appare

il

del

seduta

fondo d'oro.

Sia nel volto di essa che nell'atteggiamento del Bambino, che col braccio destro

cinge

collo, c'

il

grandioso,

la

una grande soavit

di

sentimento.

,\la

soprattutto

mirabile

il

le

fare

dignit dell'insieme, la fusione e intensit del colore. L'esecuzione della

siepe fiorita e della corona rivelano l'esercizio dell'oreficeria. Maggiore inorbidezza di

forme
si

si

osserva negli^sportelli del .Vluseo di Colmar, provenienti da

vede l'Annunciazione,

natore

(fig.

Madonna

c' a

gioconda intonazione dei


liccole

in

adorazione delBambino,

e S.

Isenheim, dove

Antonio col^do-

39).

Dello stesso artista


'a

la

.Madonne

Vienna

Berlino una Adorazione dei pastori, opera insigne per

colori, l'intima religiosit e la


e a

magistrale composizione,

.Monaco. Le sedici grandi storie della Passione, gi

KlNASClMENTll NEL SETTENTRIONE NEL SECOLO XV

IL

Domenicani a Colmar, sono opera

nella chiesa dei

di scolari, e

39

sono perite

le

pitture

Scliongauer attendeva a Breisacli quando mor (1489).


quadri, per chi voglia avere una chiara idea dell'indole arPi importanti che
tistica e della evoluzione dello Schongauer, sono le sue incisioni in rame (fig. 40). Non si

alle quali lo

molti suoi lavori (1 15 fogli) non


quando egli abbia cominciato ad incidere, perch
hanno data. Ma da credere che ci non sia avvenuto prima del 1469, del quale anno
del tutto somiglianti ad una incisione in rame.
si possiede un suo disegno a tratteggi
i

sa

Nella tecnica egli

stro E.

ma

S.,

il

poco

differenzia

si

dal celebre suo predecessore,

disegno

.Mae-

il

f^^

pi cor-

delicate,

retto, le caratteristiche pi

l'espressione pi intensa. Egli comincia

con un leggero

tratteggio,

posti,

arrotonda

ultimo con tratti

tono all'incisione.

superficie, ed in

in

croce d forza e

Da

principio

le

ma

veduto su-

seguito

in

gure, specialmente femminili


gini sagge e le Vergini

sue

le

mancano

teste

soggetto

il

perficialmente;

sovrap-

le

figure sono angolose,


di carattere,

poi

poco a poco, con tratteggi

le

fi-

Ver-

(le

stolte,

l'An-

nunciazione) acquistano grazia

e sen-

Senza

timento.

drammatico,

scapito

dell'effetto

personaggi dell'azione

sono meglio armonizzati, con espres-

La

sioni pi vivaci.

fantasia

Schongauer non soltanto


continuo progresso verso

ma

dell'arte,

Nella

dit.

celebri
e

anche

Giacobbe

sioni

di

ci

sono

incisioni ornamentali,

grande perizia

soggetti fantastici,

tentazioni

un

maturit

anche una grande fecon-

cui egli manifesta

tecnica,

la

sua produzione

anche parecchie
in

dello

rivela

S.

quali

3t).

le

vaste composizioni di molte figure, come

in Italia (fig. 41),

in lotta

con l'Angelo (non

finita) e squisite

immagini

la

di Santi.

Crocifissione

Le sue

inci-

ornamentali rappresentano l'ultima espressione del gotico tardivo, ed hanno

qualche spunto che accenna a .Mattia Oriinewald.


in

Enricn Mang. Stampa. Gli amanti.

Antonio, divenute

compendio un'idea

della

dodici fogli della Passione

personalit

sua molteplice

artistica,

ed

danno

ebbero grande

influenza sulla generazione seguente.


5.

SvEViA.

Federico

dal 1461 in poi e

morto

Herlin,

nel 1499,

si

n. a

Rothenburg

aliment per tutta

pressioni derivate in giovent dall'opera del grande


in

Svevia

e la

vita di reminiscenze ed im-

Maestro Ruggieri,

sua regola. Capo

di cui l'Altare

una grande
Franconia. Le sue opere sono in buon

Bladelin (oggi a Berlino), fu suo modello

pittorica, forn di altari la

ne! 1435, vissuto a Nrdlingeii


la

di

officiii.i

ni'

MANUALE

40
e

ben conservate: due

e a

STOKIA DELL ARTE

Re Magi,

del 1459, a Nrdlingen

altare con sedici storie delia Vita di

Ges (fig. 42) e di S.


Giacomo a Rothen-

sportelli

Monaco; un grande

DI

con

la

Circoncisione e

Giorgio, a Niirdlingen; l'Altare maggiore, del 1466, nella chiesa di S.

burg, ed un altro, del

1472, nella chiesa di S.

Biagio a Bopfingen; l'Ecce

Homo

cosidetto Altare di famiglia, del 1488, gi nella chiesa di S. Giorgio ed ora nel
di

Nrdlingen.

Nei dipinti

anteriori al

sono evidenti; invece nell'Altare


troppo
senza

serrata,

riscontro

drammatico non

energica, con
in

qualsiasi

di S.

1472

reminiscenze

opera

del

violente; tuttavia
Herlin.

Ma

la

c'

composizione^

una spaziosit,

questo saggio

che un episodio; nell'ultima opera dell'artista.

il

Maestro Ruggieri

di

Biagio a Bopfingen (1472)

movenze quasi
altra

le

Museo

1'

di

altare del

stile

1488,

IL

KINASCIMENTO

TOLOMEO Zeitblom, genero

ma
e

NEI.

SETTtNTKION L NEL SECOLO XV

dello Schiichlin, la scuola di

Ulma

raggiunse

41

il

culmine,

dopo il 1450,
non and pi innanzi. Lo Zeithlom venne da Nordlingen, nacque
Dinkesbiilil); ad Ulma, dove
scolaro dello Heriin. col quale lavoro, (Altare di

fu

la

sua presenza

continu

la

dal

maniera

1484

ligiosa.

Lavor anche con

fig. 44),

si

al

del suo

ritiene che

lo

1511

attestata da varie opere

Maestro, migliorandola
Schiichlin in un altare di

abbia pure conosciuto

dove mor

aggiungendovi

nel 1518,

solennit re-

Mickhausen (oggi a Budapest,

l'arte dello Scliongauer, o

direttamente

MANUALE

42

per mezzo di scolari, forse

suo realismo

rono da

in

s,

Giorgio Stocker.

di

mano. Ci che

terza

di

STOKIA DELL'ARTE

DI

zione dei molteplici tipi mascolini del suo tempo,

con occhio

turali

Ad Ulma non

La sua produzione

di pittore.

molto

c'

di

ora

c'

una sua opera

cinque tavole

lui:

nella Cattedrale, con

ed

vita

la

Questi

soggetto e
le

un altare

di

sportelli

gli

un

di
al

figure divote sono poste nel primissimo piano.

stro

altari di

gli

quelli di

Kirchberg(I490),

evidente

Ma

femminili

egli

affilati

che

letto

Eschach (1496)

di

Hans Holbein

scarni, e

tutto

conserva sempre

quattro sportelli della


a Karlsruhe, e l'altra

cio

migliore e pi maturo;

stile

Sono pure

e quello di

Ad Ulma

suo.

non trov

in quella citt

suoi quadri di chiesa c' la

alla rotondit

gii

buona maniera

La

stessa sincerit

modesto

come

un po' arida

rico ad Augusta (1465


6.

Baviera.

fluenza fiamminga,
nifesta

Quanto pi
si

Maestro della Leggenda

si

procede verso oriente,

l'in-

Salisburgo

spettacolo pittorico

un cavallo

nei

scritto: P.

pera pi matura, in cui pure c' molto

ma

da Zevio,

Rueland Frueauf( 1445 circa-

di italiano, la

1507),

il

ci

suo primo lavoro

II

orme

fedelmente

le

Galleria di

Weimar

matura

Reichenhall

del

di

una

Corrado Laib. Sono

Baviera),

le

o-

sono reminiscenze, non soltanto

di

di venti

e dal

1494

1499.

anni dopo

in poi

lavor di nuovo

quattro sportelli della

una calma solenne. L'opera


Vita di Maria a Grossgmain presso

dominante

quattro tavole della

del

Chun. Un'altra

Crocifissione, del 1470 circa, nella quale egli segue

(1491), nei quali la nota

Frueauf sono

(Alta

Ich.

grande Crocifissione nella Cat-

Antonio Pisano. Nativo di Salisburgo


quale nel 1480 fu chiamato a Passau a dipin-

anche

Palazzo del Comune, poi ritorn a Salisburgo,

a Passau.

ma-

di lui a

energico, con bagliori metallici. Sulla

Pfenning. 1449. Als.

tedrale di Graz, conia data 1457. In Corrado Laib


della scuola di Altichiero

si

una magnifica passionalit. Mani, bocche,


cavalli hanno la loro espressione. Qualche
complesso c' una forte e schietta intenzione di effetto

ma

pi

tanto diminuisce

particolare grottesco,

il

di

di

drammatico. Anche
di

la

Corte

Ul-

di

un artista vigoroso, quasi violento, D. Pfenning o Corrado Laib. C'

gualdrappa

di

S.

afferma quella dell'arte italiana.

Vienna una tumultuosa Crocifissione,

gere

notevole per

Vienna divenne pittore

tale fece ritratti di tutta la famiglia imperiale.

occhi, tutto vita e linguaggio; perfino

fu

(1460-1528). Nei

con una certa secchezza,

circa).

pi forte

lo

vio-

Diirer e di

Golia a .Monaco, Sacra Famiglia a No-

artista a

ritrova nel

si

del

l'arte

rimberga); pi tardi deriv qualche cosa dalla scuola danubiana.

dell'imperatore Massimiliano, e

volti

predomina un

quali

Memmingen

di

del suo maestro,

ed una cura scrupolosa della realt (Davide

storia dell'arte tedesca, che questo

pienezza.

occhi obliqui,

scolari n favore alcuno.

Bernardo Strioel

Discepolo dello Zeitblom fu

Sigmaringen,

Heerberg (1498)a Stoccarda.

ebbe tanta autorit, che

egli

Mae-

dell'et migliore del

l'altare di Pfullendorf a

semplici e caldi, tra

colori

il

disegno chiaro ed edificante,

il

nasi lunghi e diritti,

Wengen
Ad Augusta

tempo

progresso dalle figure magre ed angolose

il

complesso

in

Hausen, Bingen, Blaubeuren,

a Stoccarda.

altro altare, con grandi e solenni

suo

puro necessario,

al

fenomeni na-

altare, gi nella chiesa di

sesta

dello stesso

appartengono

lavori

sfondo sono ridotti

lo

un

copiosa di quella dello Herlin.

pi

la

il

da dubitare che, ad ecce-

abbia veduto

egli

carattere drammatico,

giovanile, di

Leggenda di S. Valentino; met


a Donaueschingen; Monaco ha
figure femminili.

di

Ges;

di

ed

eclettico,

videro, sentirono ed impara-

diviene formula stilizzata; c' quasi

lui

dunque un

Egli

suoi maestri

La nudit

dell'ambiente,

la

semplicit

RINASCIMENTO NEL SETTENTRIONE NEL SECOLO \\

IL

composizione,

e perspicuit delia

mono un

43

soave calma nello'svolgimeiito dell'aziune, impri-

la

La vita pulsa sotto la superficie. uno


membra. (Glaser). Un fi^'lio del Frueauf,
1545 troviamo a Passau tra 'signori del Comune, autore

carattere di unit a queste pitture.

stato di estasi, non un disfacimento delle


dello stesso
di vasti

anche

nome, che

nel

quadri a Klosterneuburg. Lavor per Salisburgo

il

grande alluminatore

FuRTMAYR,

e fece

Bertoldo

Ratishona,

di

un

suo capolavoro,

il

messale

cinque volumi (1486), ora a Monaco; nel 1468


aveva gi eseguito un Antico Testamento in

Non

volumi.

mettere

da

ma

alluminatori francesi;

XV.
A Monaco un

bilmente con

PoLLAK(m.

per inventiva e ricchezza di

S.

proba-

Polonia,

pitture,

tavole dei Miracoli di S. Corbiniano (1484

le

scani (Museo

Nazionale

1492) e l'Altare della chiesa


Pietro e di S. Paolo

storie di S.

le

chiesa dei France-

la Crocifissione della

Pietro, con

tutte opere di

ma

di

duchessa Edvige, nel 1471, Giovanni

1519), divenne caposcuola, e pittore della

Schleissheim),

di

venuto

artista

artisti del se-

gli

Dalla sua officina uscirono vastissime

citt.

quali

la

due

paragone dei grandi

colore merita di essere ricordato tra


colo

in
egli

un fare largo ed efficacemente narrativo,

con un non so che

di

barbarico,

violento e di

di

massiccio, specialmente nelle teste, nell'ossatura delle


figure e nei gesti.

Lo

stesso

impeto

si

osserva anche

in

Trono della
Grazia sulle nubi, dell'Altare di Blutenburg (1491), attribuito, ma senza fondamento di prove, al pittore
un soggetto per

s tutto ieratico, quale

Hans Olmendorfer.
Nel Tirolo l'arte culmina

il

di Corte
7.

Pacher,
in

di

Brunico nella Pusteria,

nella
e

famiglia

principalmente

Michele Pacher; meritano menzione anche

Federico ed
chele

il

il

nipote Giovanni.

doppio Altare

di

il

fratello

capolavoro

Il

di

nell'interno esso contiene quattro grandi tavole

Vita di Maria, su

fondo

Mi-

Volfango (1479-1481);

S.

d'oro,

di

un

fare

della

largo e

grande, con maestoso effetto di spazio; seguono otto


storie della Vita di Ges, con belle lontananze di pae-

saggio ed originalit d'invenzione;1airesterno quattro


tavole, molto interessanti, con la leggenda di S.

fango. Di un altare, forse pi grande, dei


Chiesa, gi nella Cattedrale di

Pacher, che fu anche scultore,

in regioni di confine
e

dal

.Mantegna

Voldella

'''

di S.

Osvaldo (1490),

un bell'esempio

schonaauer.

s.

Antnni...

il

rimane

jiarte

Monaco.

del benefizio che agli artisti viventi

pu derivare dalla conoscenza dell'arte


impar
modellato, la prospettiva,

egli

^''-

Bressanone, con quat-

tro grandi figure isolate e miracoli


11

Padri

vicina.
lo

Dallo Squarcione

spazieggiare,

gli

scorci,

MANUALE

44
insoiiiiiia

ni

STORIA DELL ARTE

tutto ci che costituisce l'artista.

troppo spesso

La passionalit

ignorata dagli artisti tedeschi, in

lui

L'efficacia delia narrazione, la vivezza delle scene,

architetture,

un'arte molto

appartengono gi ad

dei

gesti

espressivi,

che

appare senza sforzo d'esteriorit.


le

varie e belle combinazioni di

superiore

quella

della scuola

bavarese.

Ma
gotico;

fatto

nella parte

il

stile,

Volfango

ornamentale

il

Pacher

mantiene strettamente fedele

al

tardo

un capolavoro

di sif-

elementi del Rinascimento. L'Altare

di S.

si

contorno architettonico dei suoi Padri della Chiesa

ancora del tutto

sempre

della e gli appoggi,

al

immune da

suo posto primitivo,

stupendamente

ri..;.

intagliati,

40. Schont^auer.

nella

sono

stessa luce.
in

Stampa, Cristo messo

buono

La

stato;

nei sepoicro.

cassa, con la prele

dorature degli

RIN ASCIMI'.NTi' M;1. SHTTKNTKION E NEL SECOLO XV

IL

Fig. 41. SclioiiKaii

intagli ed

colori

delle

che

in essa si

Tentazioni di S. Antonit

pitture avvivano questa che diremo

della Salvazione, associata alla


glio

liinpa.

Santo Patrono.

leggenda del

cronaca nionunientaie
In

riconoscono ed apprezzano l'indole, l'originalit

gotica dell'intaglio, che forma un tutto con

45

le

nessuna opera mee la

forza dell'arte

pitture degli sportelli.

8. Norimberga, unica tra le citt tedesche, nella prima met del secolo XV gi
possedeva^una tradizione pittorica, con manifesta tendenza all'espressione della vita;

cosicch

il

nuovo

stile

popolare, circa

di pittura, per forza propria,

Pleydenwurff

il

1460, pot prevalere nella

senza che ne apparisse

(1451-72) dimostra

di

conoscere

la

principale officina

derivazione dal di fuori.

problemi

del

suo tempo,

Hans
e

sa

MANUALE

46
risolverli

Bouts

sempio

il

da s. Tuttavia certo che egli fu nei Paesi Bassi, ed impar da Dirck


da Maestro Ruggieri, dai quali deriv direttamente qualche figura, ad eguerriero che si vede a destra nella Crocifissione di Monaco (1460 circa).

questo dipinto

In

vede una

si

prova
nel
di

quale

figure sono stipate, in atteggiamenti tumultuosi; nell'ultimo piano

un paese roccioso, su fondo d'oro. L'autore

ad

lirici,

nello Sposalizio di S. Caterina a

es.

miglior

fa

Norimberga, quadro

carattere poetico dell'ambiente e la freschezza del paesaggio ricordano

il

nel

(resti

le

citt posta in

nei soggetti

nuovo

STORIA DELL'AKTE

DI

modelli fiamminghi. Si ritengono di sua

mano

Museo

Schnborn, ed

Slesiano),

Crocifissione

la

di

l'Altare di Breslavia, del 1467

vivissimo

il

ritratto

Schnborn a Norimberga (Museo Germanico).


Dopo la morte del Pleydenwurff la direzione dell'officina pass a Michele Wohli.EMUT (1473-1519), che spos Barbara, vedova del Maestro. Il merito del Wohlgenuit fu per lungo tempo disconosciuto, sebbene il Drer lo onorasse come suo
maestro, ed un documento del 1547 lo dichiari autore dell'Altare di Peringsdorf,
del canonico

che
le

Thode

il

a torto attribuisce a

Guglielmo Pleydenwurff. In ogni caso

quattro storie di Santi di questo altare, cio S. Luca che ritrae

Martirio di S. Sebastiano, S. Bernardo con Ges in croce che


Cristoforo, sono proprio

e S.

1479,
e

vede un progresso;

si

motivi

che

prospettici

di

mano

Homo

Ecce

>

(foglio 9)

Wohlgemut. Nell'Altare

preannunziano

gi

inchina verso

stile

lo

Drer detta

la

Wohlgemut

il

lui,

del

di figure

del Drer. Infatti

giovanile

Grande Passione

sembra procedere direttamente dall'Altare

di

Zwickau,

di

qualche scolaro, con atteggiamenti

vi collabor

nella serie di incisioni in legno del


l'"

del

si

che

certo

Madonna,

la

di

il

foglio del-

Zwickau. Opera

Hof, del 1465, a Monaco (fig. 45). L'Altare


Schwabach (1506), in massima parte sono opera
di scolari. In conclusione, all'officina del Wohlgemut spetta il merito di avere, per
cosi dire, dissodato in Franconia
terreno, nel quale un artista di lui pi grande
doveva gettare un seme fecondo ed eterno. 11 suo posto nella storia dell'arte tedesca
giovanile

di

del

Feuchtwangen (1484)

l'Altare di

e quello di

il

fu

paragonato a quello

italiana.
la

di

ritratto che

II

riconoscenza che questi

complesso,

In
trasti,

non trova

se

starsi,

ma

di

zione. L'arte

la

il

Giovanni Santi, se non addirittura del Perugino,

di

lui

dipinse

con

sentiva 'verso

il

tanto amore

suo maestro.

mistica,

pittura tedesca del sec.

colorito fresco e vivace.

XV

ci

Tre sono

l'ascetismo

si

pi sussistere.

cui vivono;

le

il

pittori,

vaste

un

simbolo, l'allusione,

evolu-

la

Am-

visione

modesti.

Ma

applicarsi serenamente

l'organismo stesso di questi quadri necessariamente non poteva


divenuti razionalisti,

si

danno alacremente a riempire

di particolari e di accessori, tratti

calcolate concezioni cedono

il

campo

allo studio

ha del grandioso

e del

monumentale.

il

Ma

loro

appassionato dei

periodo di audaci precursori ed innovatori, che ha

emergere una figura dominante, Corrado Witz,

il

dall'ambiente in

tro nella storia dell'arte italiana. In questa schiera di pittori della realt

al vero,

sua

della

a Colonia, Praga ed

manifestano solennemente anche nei lavori pi

nuovo mondo con una moltitudine


singoli oggetti.

principali

XIV

abbandonarono questo mondo fantastico per

allo studio della natura,

pu manife-

presenta un quadro pieno di consedi

le

primitiva, che continua quella del secolo

gli artisti

genio non

terreno preparato.

burgo, ancora dominata dallo spirito del medio evo;

appena

Il

nell'arte

Drer (Monaco) attesta

il

il

suo riscon-

non tarda ad

quale pure attenendosi fedelmente


nella

seconda met del secolo

l'arte

gi in decadenza; diviene troppo complicata e troppo ligia agli esempi fiamminghi.

IL

RINASCIMENTO NEL SETTENTRIONE NEL SECOLO XV

47

quasi ritornando al tardo gotico, tende ad acctiimilare oggetti e motivi ornamentali,


per piacere alla vista. La linea torna ad avere valore per s stessa, anzi a preponderare.
Di questa tendenza il pi nobile rappresentante Martino Schongauer, nel quale non

manca

l'aspirazione alla bellezza di altri tempi. Le scuole locali

caratteri particolari;

gli

nale,

regione renana superiore

della

artisti

quelli dell'inferiore, della

Franconia

hanno ciascuna

della

di quel

anche

che

non cessa

si

la

Westfalia rimane indietro. Le influenze straniere

crederebbe.

di servir

d'esempio

qualche influenza della scuola

vero che da un
e

d'incitamento,

padovana, non

decennio

all'altro

ma vediamo

pure

da

L'arte settentrio-

che favorita dalla Lega Anseatica aveva cominciato cosi bene,

duta, ed

loro

differenziano

si

regione danubiana.

molto deca-

contano

meno

fiamminga
Michele Pacher

l'arte
in

diretta, proveniente

da Praga,

e sul

MANUALE

48

DI

STORIA DELL AKTIC

principio del secolo qualche traccia d'influenza borgof^nona. L'esistenza di tante scuole
locali

non

pertutto;

nel complesso,

esclude,
ci

prelude

al

miglioramento,

un

risveglio del genio

nazionale

sebbene

non uguale dap-

germanico, che nello

stesso

chuchlin. Alta

tempo produsse tre grandi artisti, diversi ciascuno


Mattia Grnewald ed Hans Holbein.
2. La scoltura tedesca nel secolo xv.

Non

possibile

un paragone

che nello stesso tempo fioriva


principale

nelle vie

nelle

in

scoltura tedesca del Quattrocento e quella

tra la
Italia.

piazze,

la

dagli altri, quali Alberto Durar,

La scoltura

tedesca nelle

italiana

chiese

aveva
nelle

il

suo

case.

campo
L'Italia,

11.

boschi, fece scarso uso dei

povera

di

tarsia;

invece

per

lo'

RINASCIMENTO NEL SETTENTRIONE NEL SECOLO XV

in

pi colorata;

le

sotto

nicamente

ai

gli

di

statue di legno a colori

namentidi intaglio sono


dell'arte

legno,

Germania l'abbondanza

suoi capolavori.

La

riservato

ai

mobili ed

legnami favori
o

meglio

monumenti

gonza, che dal secolo

ai

scoltiira

la

gli stipi

lavori

primo

riservata

ri

fino al secolo

XVIII

non

presentano

sorger

quasi u-

funebri. Le serie di sepolcri di vescovi, ad esempio

XIV vengono

di

legno,

in

od arche con o--

pietra, che pure in quel

Hoenstaufen fu lavorata con nobile maestria,

49

Ma-

grande

MANUALE

50

STORIA DELL'ARTE

DI

variet, perch la tradizione ecclesiastica ne aveva


cifissi,

tema prediletto

della scoltura tedesca,

fissato

lo

che nel secolo

eccettuano

pietra, ora sono di legno. L'arte del bronzo, se

si

alcune lastre sepolcrali a Bamberga, a Meissen

e nelle citt

stile.

Perfino

Xlll

si

in tutto

Cro-

facevano

di

questo periodo

anseatiche, tace fino alla

fine del secolo.

uno

L'altare gotico d'intaglio

bene

dove

in vista, nel luogo

dei prodotti proprii dell'arte tedesca. Collocato

vuole che

rito

il

si

rivolgano

pi solenni preghiere, ha

le

immagini d'oro

sacre

lo stesso ufficio e significato delle

d'avorio

antichi.

degli

Un'arca aperta, collocata sopra un'alta gradinata, con un'architettura a trafori che sale
fino al soffitto, costituisce
sportelli dipinti,

domina

sentimento

il

un contrasto ritmico

oppure tra

bassorilievo

il

tra la parte centrale

anni escatologici

lirico degli

contengono

che nell'interno

profezie,

le

intento analogo, l'Annunciazione. L'idea ed

e gli

e mariologici, e sugli sportelli l'epo-

pea delle sacre leggende. Le facce esterne sono pi modeste,


secuzione

ad intaglio

scoltura di tutto tondo. Nell'interno

e la

sia nel

tema che

vedono adempiute,

si

ma

ritmo di queste complicate

il

composizioni, hanno in s tanta forza, da animare anche

nell'e-

con

o,

belle

lavori pi modesti e di

ma

merito inferiore. Nelle figure singole gl'Italiani seppero far molto meglio,

l'Italia

non conobbe queste complesse costruzioni. 11 tabernacolo della Annunziata di Donatello (S. Croce di Firenze) rinnova il motivo classico della stele; opera ispirata e

ma

completa,

di

un ritmo modesto. far torto

alla scoltura tedesca

collocare parti

il

staccate di queste grandi opere nella fredda luce dei musei, dove soltanto in casi eccezionali

pu apprezzarne

si

il

merito. Per godere tutto l'effetto di questi altari biso-

mezza

nel loro ambiente, nella

gna vederli

luce colorata delle chiese gotiche, rischia-

fumo

rate a tratti dalla luce dei ceri, od avvolti nel

dell'incenso, e quasi animati dalla

recitazione delle preghiere e dai canti sacri.

Nel corso del secolo


fuori di strada, perch
cole proporzioni;

qualche caso

in

chitettura.

ed
le

si

XIV

la

scultori

gli

il

migliori artisti

si

il

miglior tema, per educare

del ritratto, erano

contentava

le

Monte

il

Oliveto,

gli scultori alla

la

Dal 1400
di stipettai

Rolando, imprese

nei

come

rappresentano l'infanzia dell'arte;

il

1450

pittori

loro temi prediletti ed

panneggiamenti

fino alla

famiglie.

di

ai santuari.

al

vero.

un tema

si

In

hanno che

le

scarsi ed incerti

comunali, qualche
complesso,

nel

glorie del

fontana

opere di sog-

le

nella pittura.

Germania. Piccole

officine

intagliatori fabbricavano altari, con serie di figurette rigide e senza

renderle vistose. Circa

introducono

od

ai cimiteri

grande

in poi la scoltura in legno fiorisce in tuttala

ed

dall'ar-

Calvario, la Crocifissione, e

fusione in bronzo, preparando

getto profano scarseggiano nella scoltura

vita, che

il

statue d'Jmperatori o di principi nei palazzi


di

lavoro accurato. Solo

emancipandosi

osservazione della realt ed alla fedelt

Rinascimento. Di statue monumentali all'aperto non


con figure, statue

ma

strade che conducevano

quale ritorna a far nobili prove anche

tentativi:

e del

dell'arte,

sepolcri, con la figura giacente,

di lavori dozzinali ed in pic-

dedicarono ad opere statuarie di grandezza naturale,

S. Sepolcro,

il

si

senso del monumentale

mantennero l'onore

stazioni della Via Crucis, lungo

Ma

scoltura in grande associata all'architettura, and

gusto del tempo

era perduto

loro temi furono

il

etc. Cos

si

inizia

Riforma. Sono a migliaia

il

la

doratura

la

coloritura

s'impadroniscono dell'intaglio

servivano a

in legno,

e vi

loro stile, nelle figure, nelle teste, nelle mani,


nell'arte

gli altari

un prodigioso incremento, che dura

fabbricati in questo periodo, e se ne trova

KINASCIMENTO NEL SETTENTRIONE NEL SECOLO XV

IL

fin

pi

nei

glio,

remoti villaggi. La maggior parte dei pittori lavoravano

oppure avevano la bottega


Questo nuovo
1. SvEviA.

in

comune con un

stile si

tro della vita tedesca, cio la Svevia, la


fino dal secolo

tazione

le

XIV

form

erano sorte grandi chiese cattedrali

prendendo elementi da modelli

eclettico,

tra tutte

primeggi

la

la

il

la

dove

parrocchiali; ebbero ripu-

lavorarono

in

uno

francesi, di Strasburgo e di Friburgo.

e di bassorilievi;

stile

il

Ma

1335 adorn una

discepoli di questa scuola sciamarono

Germania, a Gmiind, ad Esslingen, ad Augusta


scuoia ebbe il suo ulteriore svolgimento.

Ad Ulma
circa

cen-

il

Maria che

poi per tutta la

tima citt

scuola di Rottweil, che in questa citt circa

cappella con un ciclo di statue

erano allora

e le libere citt imperiali,

officine Parler, Ensinger, Biiblingere Roritzcr, che

Hig, 45. Wolilgeiiiit.

anche d'inta-

intagliatore.

nelle regioni che

Franconia

51

ad Ulma;

in quest'ul-

ricchissima Cattedrale fu adornata da vari artisti forestieri, finch,

1420, sorse

una scuola

locale di cui fu

capo Maestro Hartmann. Egli

autore

MANUALE

DI

STORIA DELL ARTE

dille diciannove statue (Maria, sei Sante e dodici Apostoli) sulla facciata del portico

ma

della Cattedrale, lavoro accurato


nelle quali gi

si

di

maniera,

quattro statue sopra

e delle

annunzia una vita nuova. Sono opera della sua scuola


seduti

stoli

maggiore
scrivere;

nell'arcone

atto

in

pilastri,

dodici

leggere

di

Apo-

portale

del

di

movenze sono vivaci ed


ma il panneggiamento

le

espressive,

ancora arcaico. Una novit poderosa


VEcce Homo del 1429, figura austera
e

solenne,

nella

attribuita,

forse

Hans MuLTSCHER.
in

Multsclier impar

Infatti certo

ultimo

il

dell'arte, e

come

considerato

fu

vi

che

operosa citt

molto

un caposcuola. Vi

stile.

ragione, ad

questa fervida ed

in

libera

espressione,

panneggiamento^di buon

con

forma,

nobile

di

movenza

nella

nella

Cattedrale

una nicchia con la sua firma e la data


1433, ma purtroppo fu vuotata delle
che

sculture in pietra

Museo

delle arti

conteneva.

Il

industriali di Ulnia

ha del Multscher, od almeno della sua


officina,

un Ges sopra

opera

l'asino,

La sua seconda grande

magnifica.

opera, l'Altare di Sterzing di data

molto pi recente (1456-59),

molto progredito. Le

donna

(fig.

e di stile

figure,

Ma-

la

46) con quattro Sante,

Santi Giorgio

Floriano,

tredici

busti del Salvatore e degli Apostoli,

sono nobili ed espressive.

Nel pan-

neggiare ad ampie curve l'artista ha

conquistato quell'indipendenza a

gi

cui l'arte

incessantemente

Nella scoltura classica

vestito l'eco della figura,


e

spiega,

la

invece

che sentano
I

ly.

V:.

.Miiit:Lin.r.

Maduiiiia

in

k-iiu.

ampie curve.

stile gotico,

Questa

esuberanza decorativa,

tomia. Anche

la

coloritura

non ha

le

fruscio
la

drappeggiamenti
estrema

va a scapito della chiarezza plastica, dei contrasti

fioriture e dorature delle vesti

il

vogliauo iufondcre
diati

delle

ma

gl'intagliatori

tendeva.

ed italiana
la

il

serve

subordinato;
tedeschi pare
delle stoffe

vita negli stue nel

contrasto

manifestazione

dello

di superficie e dell'ana-

altro fine che accrescere l'effetto decorativo,

sono fatte apposta per risplendere

alla

le

luce dei ceri.

RINASCIMENTO NEL SETTENTRIONE NEL SECOLO XV

IL

53

La parte d'intao;lio dell'Altare di Hans Schchlin a Tiefenbroiin (fig. 43),


opera capitale nell'evoluzione dell'arte, fu senza dubbio eseguita ad Dima. La cassa
di mezzo contiene, l'una sopra 1' altra, la Piet e la Deposizione. Nelle vesti si osserva, associato a motivi arcaici,

uno

stile trito,

mette

clie le

in

movimento anche

dove manca ogni ragione anatomica. .Anche nell'intaglio appare

partecipazione

la

licata dello

non

l'arte

un

di

meno deSchiichlin. ,-\d Ulma

ma non

pittore,

la

progressi.

fece altri

L'erede del .Multscher, Giorgio

SvRLiN (m. 1491)

piuttosto

fu

non

stipettaio che scultore, e

occup

se

non

si

armonizzare

di

lavoro di legname con l'archi-

il

tettura, e di fornire

opere secondo
dello stile,
ai

nacolo

Sacramento (MTche, sia nel disegno

che nella esecuzione

mente

abbia

egli

bellissimo taber-

al

del

opera

special-

come

negli intagli delicati

una geniale fan-

merletti, rivela
tasia.

pi

lo

parte scul-

la

dubbio che

toria.

collaborato

TO),

lasciando per

aiutanti

suoi

piani delle

buone regole

le

Nel seggio

posti,

tre

come saggio

present

che

egli

nel

1468, e negli stalli del coro,

pi belli che

vedano

si

in

Ger-

mania (149-T4), lo stile sobrio e severo. La parte scultoria


costituita

di

da

tre ordini di busti

Testimonii

le

Sibille

quello

di

.Matrone ed

del

Testamento,

sommo

tratti di

cui

Santi.

nei

le

timpani

una

al

serie di

'"'k-

ri-

*" ^""^'^

'''

''''"''

"

nij"iHumi.

contemporanei, molto

le

pi

la

vivezza

geniali

anche

e variet di

sono quelle della

figura di legno colorato,

in

Padri,

d;

Sapienti

Profeti dell'Antico

interessante per
di

Paganesimo,

mezzo
i

Fede

della

nell'ordine inferiore

ritratto di

atteggiamento
fila

inferiore.

una dama che

e di

espressione

Molto graziosa

esiste in

Ulma

in

delle

figure,

una mezza
mani private.

fontana del .Mercato (1482), opera per la maggior parte architettonica, costituita da una colonna tozza in forma di fiala, che sostiene tre svelte
del Syriin

la

figure di cavalieri; queste

un tempo erano colorate

dorate.

MANUALE

54

Giorgio Syrlin
padre Gli

stalli

il

DI

STORIA DELL'ARTE

giovine (m. 1525) continu

(1493) ed

il

l'officina

secondo l'esempio del


convento di Blau-

trono (1496) nel coro della chiesa del

stessa chiesa l'altare maggiore


beuren sono quasi la copia di quelli di Ulma. Nella
per certi panneggiamenti rie
figure
delle
morbidezza
la
(1494-96) notevole per
nelle figure, contemporanee, del vestigonfi (fig. 47) che del resto si vedono anche
che si conosca del Syrlin
Cattedrale di Ulma, ed altrove. L'ultima opera

bolo della

il

padiglione di legno di

tiglio, del

pulpito della Cattedrale di

composizione architettonica che ricorda

Ulma

(1510);

una

stile gotico.

prime magnificenze dello

le

monumenti sepolcrali. Nelle


in pietra ed
In Augusta prevalsero gli scultori
chiostro e nelle cappelle intorno al coro della
scolture dei portale settentrionale, nel
dal primo manifestarsi della
Cattedrale vediamo tutta l'evoluzione della scoltura,
i

notevole che quanto pi si approfondisce


scuola di Rottweil (1343) fino alla Riforma.
religiosit. Nelle storie della vita
l'osservazione del vero, pi tanto si fa intensa la
ginocchio prepiet, commozione, consolazione; le figure in

Ges c' sentimento di


eloquente.Gi intorno al 1460
gano con fervore, quelle dei Santi hanno un'espressione
panneggiamenti, che tanto contribuisce
(Epitaffio Wilsgefort) l'impeto dello stile dei
pienezza. Esso culmina nel sepolcro del
ad intensificare l'effetto, ha raggiunto la sua
Beirlin (m. 1509). opera
vescovo Federico di Hohenzollern (1505), di Hans
lo spostamento dell'asse
mediante
ottenuto
artistico
bell'effetto
il
per
notevole anche
intimo sentimento nel sepolmediano. Ma lo stesso autore espresse forse meglio il suo
di Ges nell'orto degli olivi, che
del vescovo Enrico di Lichtenau, con un gruppo
di

cro

fa addirittura presentire

Federico Herlin

Drer.
il
Nrdlingen, contemporaneo del Syrlin, non fu propriamente

Le scolture del suo grande altare sono certamente

scultore

stile

di

di altra

mano.

formazione del nuovo


La provincia del Neckar (Wurtemberg) contribu alla
scuola di Rottma in modo a tutta prima non evidente. Ad Esslingen, dove la
in modo cos prolavorato
aveva
al
1400,
1350
dal
Madonna,
della

weil' nella chiesa

mettente

l'arte

non

Ad

fece altri progressi.

che senza dubbio impar

l'arte

nei

Hall, circa

Paesi

Bassi.

il

1450, appare

Sono opera sua

un intagliatore
nella

chiesa di

maggiore: Ges che trascina la croce, la CrociS Michele, le tre storie dell'Altare
tumultuose, ma l'autore ha saputo espricomposizioni
sono
Deposizione;
la
e
fissione
sono di stile fiammingo, in parte a
panneggiamenti
1
mervi bene il dolore e la piet.
bronzo. Nella stessa citt la chiesa di
spezzature ed in parte di taglio netto come il
che ricorda quelli dell'arte italiana.
S Caterina ha un S. Sepolcro del 1470,
appaiono
d' intaglio, di varii tempi, e vi
opere
E nella citt e nel territorio vi sono altre

generazione, le facce
forme appassionate e movimentate della nuova
troviamo uno sculHeilbronn
Ad
agitati.
ed
complicati
panneggiamenti
grinzose ed

anche

le

tore dei maggiori,

Hans

di

Heilbronn,

che sono pi tranquille e meglio in carne,

sono opere sue

il

il

quale

ma

nei

si

differenzia dagli altri nelle figure,

panneggiamenti

ancora manierato;

ed il Calvario
vasto Altar'maggiore della chiesa di S. Chiliano (1498)
tarda un opera
Leonardo a Stoccarda (1501). Di questa et pi

presso la chiesa di S.

degna

di

del 1494

abbaziale di Stoccarda,

ammirazione la Porta degli Apostoli nella chiesa


tritume
Con molto accorgimento l'autore ha abbandonato il

dei

panneggia-

anche un belil portale, ottenendo


menti, ed ha riempito di figure l'arco cieco sopra
condusse
gotico
del
schemi
agli
ritornare
di
l'effetto architettonico. L'ultimo tentativo
un
nelle arche degli altari), mediante
(anche
architettoniche
forme
le
avvivare
ad

IL

RINASCIMENTO NEL SETTENTRIONE NEL SECOLO XV

intricato e contorto intreccio di rami e di fogliami, clie


figure tondeggianti e
dirizzo,

rigonfie, piene di vita fin nei

per cosi dire, barocco

dubbio Martino

di

Urach.

il

pi

insigne

si

55

accorda ottimamente con

minimi

le

particolari. Di questo in-

geniale

rappresentante

senza

capolavori del suo minuzioso ed ingegnoso scalpello

Fig. 48. Stoss. Altare di Cracovia.

sono

il

fonte battesimale (1499) ed

il

Santo Sepolcro a Reutlingen, ed

Urach (1500 circa). La scuola di Urach dur fino al 1550.


2. Franconia.
Gli inizi della scoltura a Norimberga non risalgono

del secolo

XiV. Nel 1350, quando

si

cominciarono ad adornare

di S. Lorenzo e di S. Sebaldo, era in pieno vigore

uno

le

il

pulpito di

met
Madonna,

oltre la

chiese della

stile mistico-ideale, caratteriz-

MANUALE

56

DI

STORIA DELL ARTE

zato dalle teste grandi ed espressive, dalle capigliature a ricciolini


scanti; esso dur,
lezza, fin verso

una espressione
riore,

sebbene

il

di
in

ma

con

1450.

soave
altre

dai

La Madonna

ca-

letizia

avvicinandosi sempre pi alla naturacol Bambino nudo, nella chiesa di S. Sebaldo, ha

materna che non

si

vede forse

in

alcuna opera poste-

chiese ed anche in case private esistano varie

gran pregio. Dopo alcuni

ventri

forti modificazioni,

tentativi

somigliante a quello di Ulma,

il

S.

isolati,

quali

Cristoforo

la

nella

Madonne di
Homo,

lapide Riedercon V Ecce


chiesa

di

S.

Sebaldo (1442)

IL

ed
di

il

RINASCIMENTO NEL SETTENTRIONE NEL SECOLO XV

Sepolcro in

S.

S.

forma ancor rozza,

dell'altare

57

Egidio (1446) composizioni affatto nuove ed artistiche, ma


d'un tratto s' innalza trionfalmente nei due bassorilievi

l'arte

di S. Caterina (1453) nel coro di S. Sebaldo,

opera ammirabile per

pit-

il

toresco della composizione e dei panneggiamenti. Qui si manifesta la partecipa/ione


di Michele Wohlgemut, il quale non soltanto era intagliatore, ma de' suoi altari

disegno; da

dava

egli

Sulla

sua produzione artistica vi

stesso

noscono parecchie

il

inani.

Ma

r'ig.

sciamo

di

norimbergliese.

l'altare

rico-

si

Madonna

nella chiesa della

Kraft. Anelata al Cal\

50.

Crocea Norimberga,

quello della Crocifissione

un

rigoglio

di

Crailsheim, ricono-

vita quasi

di

irrequieto,

forma.

Wohlgemut

il

lo stile

figure femminili, l'altare di Haller, con la Piet, nella

queste opere pi che in altre,

in

audacia

massimamente dipende

contestazione; certo che nei particolari

consideriamo

se

aZwickau,del 1479, concinque

chiesa di S.

lui

diede

incremento

all'arte

molto

di

al

l dai confini

della

sua

terra.

Se

atre

la

scoltura di

Norimberga

forti e sinceri artisti:

Vit Stoss (1438-1533)

lo

fu

una

Stoss.

uno

il

gloria

nazionale tedesca,

Kraft ed

il

il

merito spetta

Vischer.

spirito irrequieto ed appassionato, che ha

molta

sommo

grado

somiglianza col fiorentino Andrea del Castagno. Fecondo

versatile in

tratt la scoltura in legno e in pietra, la fusione in bronzo, la pittura e

Nel

1471

l'incisione.

pass a Cracovia, dove fond una grande officina, continuata poi da suo

figlio

Stanislao. Nel 1496 ritorn a Norimberga. Gravi imbarazzi di denaro

sero

a falsificare

uomo

traviato e

lo

indus-

un documento. 11 Tribunale lo fece bollare a fuoco, qualificandolo


di mala fama, pessimo e turbolento cittadino. Ma il suo merito

MANUALE

58
artistico pare abbia

STORIA DELL'ARTE

DI

fatto dimenticare questa ignominia, perch fino alia

commissioni onorifiche. La sua prima opera,


di

S.

Maria a Cracovia (1477-89,

mezzo

vi

Morte

la

di

ammira

bassorilievi. Si

ma non

l'impeto e

passione nelle teste

la

Vi

ravvisa ancora

si

e d'intonazione, sull'insufficiente senso dello spazio

non seppe mai

difetti dai quali lo Stoss

WoLFF HuBER

di

Passavia

montato da un baldacchino,
l'architettura che nella

lo

di

Gnesen

produce nulla

di

liberarsi

Stoss lavor fino

scoltura (armigeri

pare accennare a nuove tendenze;


Cattedrale

(1493).

lo

tutto.

1492

al

di

Wohlgemut,

del

di unit d'azione

nuoce

all'illusione;

pu

lo

con

sepolcro [marmoreo, sor-

al

ai

dirsi di alcuni sepolcri di

sia nel-

sarcofago),

del

lati

vescovi nella

Stoss ritorna alla scoltura in legno, non

nuovo. Nei suoi lavori a Norimberga prevalgono

un Oliveto ed una Cattura

l'effetto

collaborazione

In

stemmi

reggenti

stesso

Ma quando

chiesa di S. Sebaldo, del 1498,

la

maniera

la

mancanza

nei rilievi, che


del

falde svolazzanti dei mantelli e l'energia plastica.

le

mani nervose;

Casimiro Jagellone; opera di forme massicce

di

Nel

artista.

e negli sportelli diciotto

e nelle

traccia di timidit. Vi a ridire sulla

vi pi

un grande

di

ondeggianti e dai panneggiamenti increspati, come

fiamme.

investiti dalle

degna

Maria, in figure a tondo intiero,

accresciuto dalle capigliature


se fossero

gi

48)

fig.

morte ebbe

gigantesco aitar maggiore della chiesa

il

le

tre bassorilievi

pieghe massicce,
pietra

in

nella

una Ultima Cena coi ritratti dei Signori del Consiglio,


Ges, nonch il Giudizio Universale, all' esterno, sopra

porta meridionale, sono opere alquanto rozze,

e di

cattura di Ges, coi soldati vestiti alla polacca,

espressione selvaggia. Soltanto nella


rudezz..

la

non esclude l'esattezza

fi-

nitezza del lavoro. Lo stesso impeto quasi violento appare nelle molte scolture in legno

Museo Germanico,

(tavola del Rosario nel


di

altare di Miinnerstadt, del 1492, con pitture

sua mano, aitar maggiore di Schwabach, del 1508, con figure del Wohlgemut,

opere minoria Norimberga). Cosa nuova

Giudice ingiusto
siglio di

tra

due contendenti,

e
il

chepiace anche per


ricco ed

Norimberga, ora nel Museo Germanico.

Angelica nella chiesa di

S.

Lorenzo

(fig. 49).

il

molte

soggetto, ilgruppodel

il

povero; destinato alla sala del Con-

Ma

anche pi bella

gi per s stessa

una

la

Salutazione

felicissima trovata

le due sacre figure in alto, nella luce misteriosa del coro. Anche in queforma ha gran parte il giuoco dei panneggiamenti, che hanno una loro espressione
armonizzante col sentimento deir Ave Maria. stupenda la movenza ondeggiante

l'aver collocato

sta

dell'Angelo
il

e del

Padre Eterno,

al

sommo

della composizione; forse

il

miracoloso ed

leggendario di questo soggetto non fu mai espresso con tanta efficacia. L'altare,

non dipinto, della chiesa arcipretale di Bamberga (1523) ha alcune teste maravigliose.
Tre tavole del Museo Kestner di Hannover, e cinque con la rappresentazione dei dieci

comandamenti,
i

nel

Museo Nazionale

costumi dei cavalieri

cio

il

di quel

grande Crocifisso con Maria

nella chiesa di S. Sebaldo, lo Stoss ci

dole sua.

Hanno

di

Monaco

(1524), in rilievo piatto, fanno vedere

tempo. Nelle ultime opere

del miracoloso

il

di scoltura a

Giovanni, Ges risorto

appare ancora

il

S.

intiero,

Andrea

in tutta la forza e fierezza dell'in-

vigore, la lieta operosit e la sicurezza di questo

vecchio novantenne. Anche fuori di Germania, perfino a Firenze,

Adamo Kraft( 1440 circa-

tondo

Maria, ed

si

trovano suoi lavori.

1509) fu soltanto scultore in pietra, anzi

un vero

ta-

gliapietra di professione, uscito dalla scuola gotica. La sua educazione artistica ed

un senso innato
ci la

della naturalezza sono

le

forze con

le

quali egli, gi attempato, comin-

sua carriera di libero artefice. La sua prima opera,

capolavoro, fu

la

e nello stesso

Via Crucis di Ketzel, compiuta nel 1490.

Un

tempo

pio gentiluomo,

il

suo

Mar-

IL

tino Ketzel, era


sul luogo

Kraft

al

carsi

lungo

stato due volte in

distanze tra

le

mise

RINASCIMENTO NEL SETTENTRIONE NEL SECOLO XV

la

pellegrinaggio

Sette Stazioni

le

misurare

per

dalla casa di Pilato al Golgota; egli

com-

figurazione di questi soggetti, parte sacri, parte leggendari, da collo-

via dalla porta del Tier<^drtner al cimitero di S. Giovanni, ed inoltre

la

Calvario, nel cimitero stesso: ora sul luogo non

furono collocati nel Museo Germanico

Notiamo innanzi tutto


piano giungono quasi

il

al

nuovo
tondo

(figg.

50

intiero,

ci

e 51).

sono che copie, perch

un'opera

artistica di

gli

primo ordine.
e nel

producendo sempre l'impressione

della

che

si

il

originali

staccano dal fondo

stile dei rilievi,

31,

umana

Gerusalemme,

59

primo
massa

Kraft. Oi-p.Kfn

movimento. Esteticamente il Kraft un artista che osa penetrare a fondo


uomini e donne, nel costume del tempo, sono quali egli li vedeva intorno

in

nella realt;

a s, figure espressive,

Ha

inoltre

rotondit

il

ma

senza esagerazione, n di grossolanit n di raffinatezza.

senso del drammatico, che

di

gli

guida nel dare all'azione chiarezza,

compattezza, quali dal tempo del grande Maestro

erano pi vedute.

da domandarsi, perch

tusiasmo questo nuovo

stile.

di

sepolcro Schreyer, all'esterno della chiesa di S. Sebaldo, del

gareggiare con

mente

di

la

pittura,

si

Lo stesso Kraft non ritorn pi a questa intonazione po-

polaresca se non nel piccolo bassorilievo della casa della pesatura

con fondo

Naumburg non

contemporanei non accogliessero con en-

(fig. 52).

1492

egli

Invece nel

sembra voler

presentandoci un panorama quadripartito del Golgota,

paesaggio elevato; errore plastico, che

scultoria, di straordinario effetto

drammatico.

compensato dalla parte pura-

MANUALE

60
Moltd

ffliccmeiitL' egli

pili

Tabernacolo del

commissione

seppe associare
in S.

Lorenzo

scultura all'architettura nel famoso

la

(fig.

54), eseguito dal

Hans imhoff; vera meraviglia, non

di

Per ampiezza

Sacramento,

STORIA DELL ARTE

ni

architettura esso

finitezza di

fosse che

superato

compenso sostenuto, popolato ed animato da una


ancora una volta
tema principale di quel tempo,

folla

in

il

la

L'architettura l'ultima espressione di quella artificiosa


tutta a ramificazioni, volute

nodi.

chiate, fedeli ritratti del Maestro


e

(fig.

11

tabernacolo

per

1492

1496 per

al

mole del lavoro.

la

Ulma ma

da quello

di

di figure,

che ripetono

Passione di Ges Cristo.


maniera gotica pi tarda,

sorretto da tre figure inginoc-

La

53) e de' suoi aiutanti.

stessa naturalezza,

forse pi evidente, appare in tre sepolcri eseguiti dal Kraft verso la fine del secolo,
cio

quelli della

famiglia

tettrice (1499) e

BEK, con

la

coronazione di Ma-

Madonna

chiesa della

ria, nella

Per-

Madonna prodi Kans Re-

gerstorffer, con la

Norimberga (1500) ed il sepolcro Landauer in S. Egidio

(1501); l'espressione delle figure

ma

nobile ed intensa;

tume

nuvole ricorda

tri-

il

panneggiamenti

dei

e delle

maniera

la

a-

Una

ripe-

tizione della Via Crucis, a

Ban>

gitata di Veit Stoss.

berga (1505),

una

ed

grande

Deposizione nella Cappella degli


zoccolai nel cimitero di S. Gio-

vanni (1508),

terminata

scolari, nulla

aggiungono

Con

gloria del Maestro.

del Kraft

berga

Kiafl. La pesatu

tentra

la

il

passaggio

al

alla

morte

venne meno a Norim-

scoltura in pietra. Sot-

ad

essa

la

fusione

in

merito del Vi-

bronzo, che per


scher prepara decisamente

la

dagli

Rinascimento.

.Meritano ricordo alcune opere in legno di autore ignoto,

le

come

quali,

la

Via

Crucis del Kraft, abbandonata l'esuberanza di forme propria del tempo, offrono un

modello
di

di chiarezza.

La bellissima Addolorata col cadavere del Figlio,


fondamento attribuita al Wohigemut od

San Giacomo, fu senza

nella chiesa
allo

Stoss.

La morbidezza delle linee, la struttura dei corpi, la sobriet e nitidezza del panneggiamento sono pregi non mai raggiunti n dall'uno n dall'altro, e il dolore mitigato
dalla preghiera un carattere che supera gi la maniera gotica, il tema dell'Addolorata con Ges morto appassion l'arte tedesca per un secolo e mezzo. Una delle opere
pi antiche, della regione renana, nel

Museo Liebig

a Francoforte;

sanguinato giace sulle ginocchia della Madre; l'atteggiamento


simile,
altri

ma

gruppi

l'espressione del dolore intensa, e presentata con


il

cadavere

il

cadavere

in-

quanto mai invero-

somma

delicatezza. In

posto obliquamente sulle ginocchia di Maria; posizione che

RINASCIMENTO NEL SETTENTRIONE NEL SECOLO XV

11.

inoduce una strana durezza


Piet di Norimberga,
care

il

sceglie

si

voluta

linee, forse

di

XV,

Soltanto alia fine del sec.

dall'artista.

nella

partito di collo-

il

Ges a terra, e porvi dietro Maria


Molto somigliante a questa la co-

corpo

di

in ginocchio.

sidetta .Madonna di Norimberga, nel .Museo Ger-

manico, che da taluno

crede sia una forma da

si

fondere di Pietro Vischer

il

giovine.

certo

che doveva essere collocata a pie di una Croce; la


figura molto snella, con vesti ampie e lunghe,
d'invenzione; nella faccia che" guarda in alto

mani

nelle

eleganza esterna

vi

sentimento.

TiLMAN RiEMENSCHNEiDER
conia superiore,

il

stile

osserva nei sepolcri

cipio del

sec.

Wiirzburg.
ci che

X\'l

Non

produsse

il

evoluzione

lenta

al

prin-

al

primato dell'arte pass a

per merito di questa citt, perch


il

pi valente degli scultori locali,


dei vescovi Gof-

fredo di Limburgo, del 1455, e di

Grunibach, del

stilistica

Ma

e nei portali.

Leonardo STROHMAiER(sepolcri

eleva

Frau-

Nella

nobile stile delle scolture della

XIV; questa

nel sec.

di

Bamberga a poco a poco si tracomune a tutta la Germania

Cattedrale di

sform nello

si

delicatezza

Giovanni

non

Cattedrale)

1466, nella

disopra d'un arido manierismo;

ma

di
si

per

merito di un artista forestiero, Tilman Riemenschneider (1468-1531).

venne da Osterode

Egli

(Sassonia inferiore), forse dopo un breve soggiorno


a Norimberga, nel 1484. Stabilitosi
vinifera

citt,

acquist

vi

Consigliere nel 1504, nel 1521

mastro,

ma

perdette

ogni

nella lieta e

ricchezze ed onori.
fu

pubblico per

aver partecipato ardentemente contro

al

1498 circa, gi

tristi.

gli

ultimi

Ne' suoi primi lavori, fino

vede

si

partito

il

del Vescovo, alla Guerra dei contadini; e

suoi anni furono

borgo-

eletto

ufficio

che progredisce,

l'artista

affaticandosi intorno ai problemi dell'arte. Nelle

statue di Adamo(fig. 55)ed


della cappella di S.

Eva

zione di quelle della Cattedrale di

presenta

ci

il

suo

mana; corporatura
po'

tenne anche

le

in

Bamberga

egli

tipo ideale della bellezza ualta e snella,

prominenti. Questo tipo,

Madonna

portale

ai lati del

Maria (1491), fatte ad imita-

al

coi

quale

fianchi

un

egli

at-

si

seguitolo ritroviamo, vestito, nella

della Cattedrale

(fig. 56), in

mani hanno ancora molto

cui

la

dello stile

testa

no-

Fig. 53.

Kraft. Tabernacolo.

MANUALE

62
rimberghese.

sepolcri

rendere espressive

gli

diedero occasione
del

In quelli

figure.

le

STORIA DELL'ARTE

DI

perfezionarsi

di

vescovo

Rodolfo

caratterizzare

nel

di

Scherenberg

(1495)

Corrado di Scliaumberg (1499), gi vediamo le tipiche teste magre,


guance infossate, con la capigliatura a ciocche arricciate, e nel primo anche
l'ampio panneggiamento, in luogo del solito tritume di pieghe.
e

del cavaliere

dalle

del Maestro, dal 1498 al 1516, comincia splendidamente con


non dipinti, finora a torto attribuiti ad un Maestro di Creglingen .
Sono l'Altare maggiore del Santuario di Creglingen, con la Assunzione di Maria in tutto
tondo, e negli sportelli sei storie della fanciullezza di Ges (1495-99); l'altare dei Sacro
Sangue, con l'Ultima Cena, nella chiesa di S. Giacomo a Rotlienburg sulla Taube (1500)
e l'altare della S. Croce a Dettwang. A questi sono da aggiungere le due statuette

migliore

L'et

alcuni

altari,

accoppiate (marito
dra.

moglie

opere

queste

In

orazione)

in

scoltura

la

del

Museo

South-Kensington a Lon-

di

legno raggiunge

in

sommo

il

della perfezione.

membra.
smunte manifestano una forte eccitazione; nulla di pi vivace
che il gioco degli occhi e della bocca, che sembrano cercare, interrogare, parlare, esprimere maraviglia e spavento. Hanno il loro linguaggio anche le mani affilate e nerCon maravigliosa

facilit

Le facce ascetiche

naturalezza

le

massima importanza,

la

plastica

alla bellezza del

prima

a tutta
la

adattano

alle

scarne

delle dita.

dramma; osservando attentamente

si

il

sangue fino

alla

punta

dir vero

tale novit

cio

il

colore.

Egli riconobbe che

il

nuova maniera presentava

il

ai

committenti.

Ma non

vantaggio dell'unit. La luce

si

allora

il

gioconda

ma

Cadono

era

facile, e forse

tard a riconoscere

e le

ombre producono

loro effetto, la struttura del legno manifesta la sua ragione logica,

ora tutto

si

colore nuoce alla

modellato. La rinuncia non dovette essergli

non piacque

l'a-

riconosce che

queste opere

'n

che

si

non sono collegate intimamente ;e non a coppie, od a tre a tre.


il Riemenschneider aboli un accessorio al quale fino

figure

dato

eleva mai fino al vero

si

vesti

vose, in cui pare di veder circolare

zione non

le

alla

superficiale policromia subentra la solenne uniformit.


in

questo tempo anche

la

decorazione della cappella

statue di Apostoli e di Santi pi grandi del vero (1500-1506)


vori d'occasione,

il

mausoleo dell'imp. Enrico

e di

e,

di

S.

Maria, con

per tacere di

Cunegonda sua moglie

altri la-

nella Cat-

Bamberga (1499-1513). Gl'imperiali coniugi sono raffigurati conia maest


tempo richiedeva. Intorno al sarcofago, in cinque quadri, narrata con facile
scalpello la vita del sovrano: bellissimo tra tutti il gruppo dell'imperatrice e delle
sue dame. Questo mausoleo, in pietra di Solenhof, uno dei pochi sepolcri imperiali
del medio evo tedesco che meritino ricordo. Che cosa rimane ad attestare il fasto della
dinastia salica e della sveva? Si adduce come ragione la mancanza di una stabile sede
tedrale di

che

il

imperiale.

ammissibile;

ma

altre minori dinastie

nelle chiese delle citt d'origine; ricordiamo,


theini. Agli imperatori tedeschi
le

il

ebbero

ad esempio

il

loro sepolcreti di famiglia

sepolcreto dei conti di

destino non concesse diritrovarsi uniti dopo

la

Wer-

morte;

Germania ed in Italia, e soltanto l'ultimo imperamedio evo, Massimiliano,, pens a prepararsi ad Innsbruck un degno monu-

loro spoglie giacciono disperse in

tore del

mento

sepolcrale.

L'ultimo

meno

vescovo Lorenzo

di

glorioso periodo del Riemenschneider comincia col sepolcro del

Bibra nella Cattedrale di Wurzburg (1519). La figura, con una

bella testa ma rigida nel resto, collocata in una cornice nello stile del Rinascimento, con molti puttini. Le forme sono fraintese, caso allora frequente, ma non man-

RINASCIMENTO NEL SETTENTRIONE NEL SECOLO XV

IL

cano

pregi. Pare che in esse

Maestro

il

63

trovasse a disagio; infatti egli ritorn con

si

piacere allo stile consueto in un grande altare di pietra a

Maidbronn (1520-25) con

una Deposizione dalla Croce. 11 cadavere di Ges e le figure che io sostengono, tra le
quali l'autore stesso nelle sembianze di Nicodemo, formano un gruppo di molto sentimento. notevole una Madonna del Rosario, che guarda estatica in alto, in una

Madonne, Crocifissi, ed altri lavori di bottega, c'


abbondanza nei dintorni di Wrzburg; altre cose pregevoli sono nei Musei di Berlino,
Monaco, Francoforte e di altre citt. Ntl Riemenschneider gi appare l'uomo nuovo,
che si emancipa dai tipi tradizionali e dalle consuete forme del mestiere, ed affeima
chiesa presso Volkach (1521). Di

energicamente

sua individualit; nel che

la

riflette l'indole delia

egli

gente operosa

Questa manifestazione di personalit non era possibile senza rinunparte a quella monumentalit che propria di Veit Stoss; ma la nota di inti-

tra cui viveva.

ciare in

mit che

pone

egli

avvia tutta

ogni particolare

in

la

scoltura ad una maggiore squisitezza di esecuzione.

Baviera ed Austria

3.

ebbero

parte

regioni non

Queste

seguirono con buona volont gl'impulsi, isolati


tuari!,

che venivano di fuori,

verso

e sal-

del secolo

la fine

onorevolmente

gi erano in grado di entrar'

ma

dell'arte,

nell'evoluzione

attiva

gara,

in

con forze proprie, col resto della Germania. Le opere


aurea mediocrit,

funerarie ed ornamentali, di

bondano

Ratisbona, .Monaco,

e di altre

Ma

citt.

che nella Cattedrale di Ratisbona, dove


rarono, con grandissimo

non

si

tanto

trovi

una

(lavor dal 1480

sue

dieci

Monaco

dispendio, fino

sola opera

Monaco

di

statuette

danzatori

li

quanto

di

"

meglio

di

le

le

Lo

facce allegre,

alto

S.

nell'antica
si

Ulrico Aresinger

di

Pietro

S.

suo tempo. Le

del
in

le

Consiglio

Germania

del

braccia protese

trono.

nella

(1482)

Madonna)

si

chiesa di

ma
vede

La rude naturalezza

di S. Pietro del

carsi dallo stile pittoresco allora di

Pietro

S.

dure. Nel sepolcro


in

basso una scena

storico, l'incontro e la riconciliazione di Alberto

111

in alto, la figura

delle figurine dei danzatori

col

padre

maestosa
si

ritrova

Ma

nel sepolcro Blts-

1505, anche questo forte artista

non seppe affran-

nei busti di Profeti nel coro della chiesa della

chner nella chiesa

possegga

Caterina, figure solenni,

Ernesto, dopo l'uccisione della bella Agnese Bernauer,


in

sala

l'eleganza delle movenze,

dell'imperatore Ludovico (1490 circa, chiesa della

drammatica, vero quadro


dell'imperatore

Ritratto

stesso Grasser, nelle sue opere chiesastiche, ben lontano

tale audacia. Nel sepolcro


in

la folla degli artisti dei

vestimenta buffonesche sono motivi affatto


direttamente dal vero. Perch questa forma d'arte non fu in quel

pi coltivata?

troneggiano

Kiaft

e di pi originale
e

da

XV,

sec.

marufchka

come per abbracciare,


ritratti

al

Erasmo Grasser

cosidetto .gotico borghese. L'agilit

tempo

lavori du-

1506) seppe innalzarsi sopra

(1480), sono

mondani,

singolare

merito eminente. Sol-

l'originalissimo

al

ab-

Landshut, Frisinga, Passavia,

nelle chiese di

Madonna

moda. Emulo

(1502).

del Grasser fu

Volfango Leeb

di Vasserburg (1485-1509), autore di varii sepolcri di fondatori di chiese ad Attel, Ebersberg e Rott; la sua maniera pi morbida ed elegante, ma la composizione addi-

rittura

puerile. Si ignora

il

nome

di

un altro

artista,

autore

di

statue

lignee di

MANUALE

64
Ges,

Maria

di

(fig.

DI

STORIA DELL ARTE

57) e dei dodici Apostoli, dei 1491

grandiose nella loro semplicit,

in cui

neggiamento. Citiamo ancora Hans Leineberger,


sburg (1520), attenendosi

allo stile gotico

calma dignitosa

la

del pan-

quale nel grande altare

il

seppe dare

opere

esistenti a Biiiteiiburg,

notevole anche

sia alle figure

Moo-

di

che alla cornice

un movimento leggiadro, sebbene tumultuoso.


Nel

Tirolo,

voro, l'altare

anche

come

di S. Volt'ango,

Michele Pacher.
ottimamente conservato,

scultore, primeggia
del 1481,

suo capola-

Il

composizione architettonica, ispirata dal tabernacolo del Sacramento

una stupenda
Ulnia.

di

La

cassa non decorata da un dipinto,

ma

da un gruppo scultorio.
benedetta dal

accolta

Figlio;

una

corte

fastosa

Divin

cerimonia

uno stuolo

con

Maria

suo

occupati a sostenere strascichi

Da

peti.

tutta

una nobile

la

e tap-

composizione spira

e lieta bellezza.

simo soggetto

di

Angeli

di

Il

mede-

ripetuto in un altare

pi piccolo del 1471, sfortunatamente

danneggiato, ridipinto, a Gries presso

Bolzano;

di

1495,

Salisburgo non rimane

un'opera pi grande, del

una Madonna;

che

a Brunico vi ancora

un colossale Crocifisso, molto espressivo.

fratelli e gli scolari del

continuarono

la

avanti nel sec.

XVI

senza uguagliarne
'

e la

potenza

Pacher

sua maniera molto

la

(figg.

58

e 59)

ma

solenne bellezza

di espressione.

A Vienna

Fig. 55.

lavor un Olandese,
Nicola LERCH(Nicola van Leyen, m.
1493), che Federico 111 chiam per

Riemenschiieider. Testa.

scolpire

nora nella chiesa della Trinit,


a termine

da Michele

poi

Baden

dell'impressione che

molte imitazioni.

questo genere:

Il

il

sepolcro della mosrlie Eleo-

Stefano (1478-1493), condotto

in S.

a Costanza (stalli del coro e porte); a

cre un nuovo tipo di Ges


Camposanto, 1467), nel quale

egli

spiritualit;
le

suo proprio

Dichter nel 1513. Nel frattempo questo squisito artista

vor a Baden-Baden, a Strasburgo


l'antico

il

in
il

croce (Crocifisso di pietra arenaria nel-

dolore fisico

esso produsse

mausoleo imperiale

tra

equilibrato dalla intensa

contemporanei

senza contrasti

duecentoquaranta tra statuette

la-

Baden-

la

sono

pi ricca

prova

opera di

bassorilievi.

La regione renana.
Della scoltura della regione renana centrale nella
prima met del secolo XV soltanto da poco tempo si ha un documento, in una stupenda Crocifissione di alabastro, acquistata a Rimini dal Museo Liebig di Francoforte.
Ne autore un monaco, il quale dal suo paese venne in Italia spingendosi forse fino
a Napoli. Si crede sia quello stesso a cui accenna una nota del Ghiberti, e che diresse
una officina d'arte in un convento presso Napoli (Monte Cassino?), formando molti sco4.

RINASCIMENTO NEL SETTENTRIONE NEL SECOLO XV

IL

lari.

Sebbene

come

sia

modeste

di

scoltura die

di Francot'orte opera grande,


veramente monumentale. La variet

questa Crocifissione

dinieiisiDiii,

come

65

ispirazione, e di stile

dei contrasti, l'espressione vivace delle fisionomie, alla quale concorrono gli accessori,
teste caratteristiche degli Apostoli, rivelano facolt artistiche e fantasia, tali

le

non aver riscontro


si

tedesca d'allora. Forse questo artista,

in tutta la scoltura

Madonne

attribuiscono alcune

renana, incontratosi

al

da

quale

regione

nella

Concilio di Costanza con

al

qualche vescovo od abate italiano, pass con

lui

A Firenze pare che abbia imparato dal


trasferimento in Italia interruppe
Ghiberti. Ma
la sua produzione in Germania. Come terra di
in Italia.

il

passaggio,
la

regione renana

la

superiore

facilit

transizione dal gotico primitivo al gotico per-

fetto.

Ma

qui

ebbe piuttosto un movimento

si

di

proveniente dalle regioni pi interne. Co-

riflusso

munque

sia,

dal

subite

gravi perdite

le

patri-

monio artistico di Basilea, Strasburgo, .Magonza,


non ci consentono di riconoscere l'evoluzione di
una scuola, in modo cosi evidente come nella
Svevia

Franconia. Qualche cosa di

nella

ori-

ginale appare soltanto in alcuni artisti, che gi

appartengono
altare dei

XVI. Citiamo

del quale esiste

Re Magi,

drammatico,

Adamo

secolo

al

Hans Wydyz,

del

1505,

ed Eva, in legno di

notevole

lo

studio

del

bosso,

Dell'ul-

italiana.

tima trasformazione del gotico, che


violento barocchismo,

di

quale

nel

nudo, affatto esente da

imitazione dell'arte

qualsiasi

molto

effetto

di

un piccolo gruppo

a Basilea

tra questi

Friburgo un

un

finisce in

abbiamo un esempio

nello

sfarzoso altare di Breisach, segnato: H. L. 1526;


ivi

il

panneggiamento

di volute

dare movimento

tista rivolto a

vivate a

'ridotto

alle

pere di molto pregio (altari

le

vesti

ci

nella

con alcune o-

Schnewlin

Lo-

ig.

56. RieTiiensclineider.

Madonna.

sono lavori del gotico tardo, nei quali

sembrano inzuppate d'acqua

Le scolture dell'altare
quattro busti nella chiesa

S.

S.

Agostino, ed

Antonio

in

o svolazzano in

di S.

modo

Marx

di Strasburgo.

a Strasburgo.

busti di Ges Cristo


espressione,

di

calmo.

S.

assurdo.

Isenheim sono dell'alsaziano Nicol di Hagnau, che

Agostino

e S.

e degli

Di

lui

esistono pure

Le figure dell'altare

trono fiancheggiato da due contadini

vigore ed efficacia

ma

di

anche un altare nella Cattedrale

nel 1501 esegui

bondante,

dell'ar-

forme, av-

Anche

profusione da dorature.

Cattedrale di Friburgo, insieme

cherer),

ad un intrico

attorcigliate e lutto lo sforzo

in

Apostoli nella predella

sentimento intenso;

di

isenheim

ginocchio, S. Girolamo

il

Girolamo, posti l'uno

hanno molto

panneggiamento
di fronte all'altro,

ab-

sem-

MANUALE

66

ma

brano disputare,

non

figure

A]^Strasburgo

e della

sua

Virgilio e la principessa

probabilmente

erano

amante,

di

Molto somigliante a quest'ultimo

lati

le

statue

in

ginocchio

tettura,

quale

della

difettoso

scoltura

nelle

Lorenzo, di Jacopo di Landshut, del

ma

ebbe

dall' architettura

monumenti commemorativi, colonne


abbiamo un saggio in un Oliveto, ora nella Cattedrale
dimostra molta abilit nello scolpire faccie ardite

molte figure doveva essere collocato

riproduzione
e

in

presso

la

senso

il

forma nuova

circa; quest'ultimo

La

pittoresco.

espandersi
Oliveti,

aperto,

all'

Calvarii;

ne

Strasburgo; l'ignoto autore

di esedra,

Questo

gruppo

come appare da una

proporzioni ridotte, del 1523, esistente ad Offenburg.

pi prezioso di questi Oliveti, opera di Lorenzo da

il

11

ai

dell'archi-

in

e fiere di soldati.

una specie

in

500

miliari,
di

(1485-1497), e nel portale

campo da

di preferenza in

di

scoltura

grande effetto

di

Maria

di

presenta

si

un

Madonna.

merito, sia per

Hans Hammerer

proporzioni architettoniche,

indipendente

Morte

la

lavoro di

esempi,

tanti

pulpito della Cattedrale, di

della cappella di S.

con

L'associazione della

conosciamo

gi

1480,

S.

coniugi Bock,

dei

composizione.

dello 'spazio che per la

e rigogliosa nel

segnato V.

nella Cattedrale,

ma

Ottenheim,

altro busto femminile, ad uso di reliquiario, nella casa dell'Opera della

Bock

conte

ritratti del

bella Barberina

la

pi

fior

1870 nel palazzo

al

un vecchio barbuto ed una gra-

del 1464;

busti,

l'altra sorridenti;

Lichtenberg

sono denominati
sepolcro

molte

le

anche applicata all'architettura,

pietra,

Nicola di Leyen esistevano fino

nominato

l'uno

fanciulla,
di

scoltura in

la

due vivacissimi

della Cancelleria

Giacomo

insuperata nobilt di atteggiamento. Tra

ce n' alcuna femminile.

che altrove. Del gi

ziosa

una

con

STORIA DELl'aRTE

DI

Magonza

del

Ma

pi bello

il

1509, che era

Cattedrale di Spira, pur troppo fu totalmente distrutto nel 1820.

Magonza avrebbe

tra le citt renane

primato

il

artistico, se

il

suo patrimonio

non avesse subito tante e cos gravi perdite, da non potere, allo stato presente sostenere il paragone con Ulma e Norimberga. Tuttavia la Cattedrale conserva una serie di sepolcri di prelati, che ci consente di seguire l'evoluzione dell'arte
per tutto il secolo XV, la quale culmina in un eccellente maestro, Hans Backoffen di
d'arte

Sulzbach (m. 1519). Egli proviene dalla scuola del Riemenschneider, come appare evidente dal suo primo lavoro,
di

il

sepolcro del vescovo Bertoldo di Henneberg (1504); sono

questa scuola l'atteggiamento, l'inclinazione della testa,

zature; un po' pi di libert

vano

la cornice,

che

si

il

affatto gotica.

Ma

in

seguito egli progredisce rapidamente. Nella

statua dell'arcivescovo Iacopo di Liebenstein (m. 1508), sotto


te

il

panneggiamento a spez-

osserva nelle fattezze maschili delle figurine che avvi-

le

vesti

si

sente veramen-

corpo, e l'atteggiamento ha una scioltezza e una nobilt di cui fino allora

mania non aveva avuto esempio. Grandezza


sepolcro

di Uriele

di

Gemmingen

(1514).

ha

sepolto, in ginocchio a pie della Croce,


piedi, in

atto di intercessione,

fazio. In tutto
di vita e di

simili pregi
territorio;

passione,

Santi
c'

nel

cimitero

la

Con partito non nuovo la


una movenza vivace; dietro

figura

vescovi suoi predecessori Martino

opera d'arte superiore a questa; vi

del

di essa in
e

Boni-

impeto

nondimeno ha carattere veramente monumentale. Non

11

Ger-

maturit artistica appaiono anche nel

appaiono nei grandi Calvarii; ne esistono ancora molti, sparsi


il
che prova come l'ammirazione dei contemporanei favorisse

sione di questo soggetto.


1509,

questo periodo non

dis-

in

vasto

la

diffu-

pi bello, di sette figure, una volta dipinte e dorate, del

della

Cattedrale

di

Francoforte;

uno

pi piccolo,

di

tre

RINASCIMENTO NEL SETTENTRIONE NEL SECOLO XV

IL

figure

chiesa

della

cimitero

nel

(1510),

Hattenheim; uno

ad

simile

altro

tiamo ancora

cliiesa di

alla

S.

Ignazio a Magonza; ne

ad Eltville (1520). Tra

due, opere di scolari,

altri

un

stessa citt, ed

della

cinque figure, molto guasto, a Wimpfen; un

di

donato dal Maestro, davanti

altro di sei,

San Pietro

di

67

ci-

lavori sepolcrali di

del Backoffen da ricordare la statua, molto commovente, del giovane Walter


Reiffenberg (1517) in ginocchio davanti alla Madonna, a Kronberg e ad Eberbach

mano
di

una figura

una

con

uomo

di

orante, in un rilievo, assai "piatto

molto

testa

vivace,

(1518) inginocchiati davanti alla

bino

Anna.

e S.

spato.

conserva soltanto
panneggiare,

il

Bam-

coi

Backoffen supera gi

11

quale

della

gotica,

ornamentali

AUendorf

coniugi

Madonna

maniera

la

gli

accessori

leggermente

incre-

suo forte scolaro, che conosciamo soltanto


sigla M. L G P. H., abbandon anche que-

Un

sotto la

st'ultimo particolare, senza per giungere al vero stile


del

Rinascimento, come

si

vede

un suo doppio

in

Handschuhsheim presso Heidelberg. Ma a


questo punto decisivo, come non pochi altri contem-

sepolcro ad

poranei,

egli

sopraffatto dallo

gi prevaleva.

Di

altre

ita-

stile

opere

di

buon numero ad Oberwesel, johanKiedrich, Oppenheim, Treviri. In quest'ultima

questa scuola
nisberg,

arresta,

si

che

lianeggiante,

c'

citt, nel sepolcro

fenclau,

dell'arcivescovo Riccardo di Grei-

statue

delle

stile

lo

scuola di Magonza,

ma

ancora

rivestito di

quello della

forme del Rinasci-

mento.

Colonia

questo periodo ebbe una scarsa pro-

in

duzione. Nelle altre citt renane pi vicine all'Olanda


prevalsero

altari

gli

s'importavano

quali

d'intaglio
belli

fiamminga,

alla

fatti,

erano eseguiti

da intagliatori immigrati, compresi sotto la


denominazione di scuola di Calcar, sebbene vi abbiano partecipato le citt vicine, Xanten, Kleve,

sul luogo

Wesel ed Emmerich. Di questa maniera, cosi diversa


da quella delia Germania meridionale, abbiamo gi parlato: sono gruppi drammatici di figurine di tutto tondo,
con

eleganti

lavori

Maria

cornici

hanno pi
di

Arnt

terruzione;

LoEDEwicK

la

di

del

baldacchini,

non sempre a

mestiere che dell'arte.

Zwolle

predella

di

(1483-93) con

Everardo

(1500) che contiene in

cento otto figurine, che

bisogna

di

le

(Ora nel Museo

colori;

migliori

dieci

nel

sono, a

Allegrezze

Monster;

l'Aitar

un solo quadro tutta

osservare da

Madonna

Fig. 57.

di

di BlutenbiTrg.
di Monaco).

complesso

questi

Calcar, l'altare di

senza

Maria,

in-

maggiore del Maestro


Passione,

la

presso, per apprezzarne

cio
la

due-

variet

Derck
ampio panneggiamento. Citiamo ancora un bellissimo lampadario, di Enrico Bernts con Maria
circondata da una corona, simbolo della radice di lesse (1511) ed una commovente

e l'efficacia

BoEGERT

delle

espressioni

delle

movenze;

l'altare

di

S.

Anna,

(1490), con la Sacra Famiglia, di grandezza quasi naturale, con

di

68

MANUALE

Hig. 58,

mani

di

STORIA DELL'ARTE

Pacher

Fig. 59.

Crocifissione. L'ultimo
nelle

IH

maestro delia maniera gotica

questo ingegnoso artista

ricavare dal legno

la

di cardi che
lo

una vera maraviglia. Dopo

di

Tricht

suo

figlio

1528);

la

minuzie pi squisite. Sono suoi

e l'altare di

figurato lesse che dorme, dietro

Rinascimento;

del

stile

Arnoldo

Stefan

Enrico DouwERMANN(m.

e le

capolavori l'altare dei Sette Dolori (1521) a Calcar


predella di questo

S.

scoltura gareggia con la miniatura; egli sa

pi delicate forme vegetali

le

Paclier.

una siepe

Maria a Xanten; nella


di viticci,

di fogliami e

morte del Douwermann prevale a Calcar

Giovanni

(altare di S. Giovanni, 1543)

(altare

di

S.

Crispino, 1540),

meritano lode per

ma le figure hanno ancora del gotico con


A Xanten abbiamo le migliori scolture in

la

ed

bellezza delle

cornici e dei fogliami;

un

tezza e di eleganza.

pietra della regione,

che segnano

una

la fine di

po' pi di leviga-

questo periodo: quattro stazioni della Via Crucis

Crocifissione (1525-36), con figure di grandezza naturale;

la

in nicchie,

ed

disposizione delle

fi-

gure somiglia a quella degli altari d'intaglio.


5.

per

In

Vestfalia troviamo di nuovo altari fiamminghi, originali o di imitazione,


(la parte mediana pi grande delle laterali), con Ges che porta
la Crocifissione e la Resurrezione; nei fondi altre storie della Passione; un

lo pi tripartiti

la croce,

RINASCIMENTO

IL

NIL

SETTENTRIONE NEL SECOLO XV

69

Giovanni ad Osnabriick. Di un insigne aral 1527), non abbiamo che resti

hell'eseniplare, del 1512, nella chiesa di S.

Enrico Beldeusnvder (ricordato dal 1522

tista,

frannnentarii;

si

sa che aderi alla setta degli Anabattisti, e forse, infuriando l'icono-

Non rimangono di sue opere


Ges a Gerusalemme e due Apostoli (Pietro

clastia, aiut egli stesso a distruggere le proprie opere.

accertate
e

elle

un gruppo dell'ingresso

di

Paolo) sul frontone della Cattedrale di Mnster, cose

ratteristico.

Come Adamo

Kraft, egli sceglieva

ammirabili per vigore ca-

suoi modelli tra

popolani

con-

dava loro, specialmente nella bocca, un'espressione drammatica. Nelle forme egli abbandona le sottigliezze ed il tritume del tardo gotico, ritornando al fare
grande e semplice del secolo Xlll. Suo figlio (?) Giovanni segui a lungo la maniera
tadini, e

schietta
a

rude del Kraft(Ambone della Cattedrale 1537-42),

quello stile misto, nitido e tondeggiante, che dai Paesi

bilmente

Germania settentrionale,

Hans Brggemann.
di

11

suo capolavoro

Schlvvig (1514-25), che presenta

tutta

la

sione

conformarsi

col

per nobilt e squisito senso del belio, eccelle


l'Altare

Bordesholm

di

valse

si

in

legno di quercia e non colorite.

Kiel,

specialmente

la

la

leggiadria delle

Degno

del

Cattedrale

largamente della Piccola Pas-

Drer; nella costruzione, negli aggruppamenti

modelli fianmiinghi, su tutto per

nella

scomparti, con innumerevoli figurette,

in sedici

Passione. Per l'invenzione l'autore

del

fini

Germania.

in

Nella

ma

Bassi penetrava irresisti-

e nei

figure,

Briiggemann

predella, con quattordici Santi

vestiti

si

intagliate a

attenne

ai

perfezione

di Goshhof
armonicamente ag-

anche l'Altare

patroni

gruppati.

Germania centrale domino senza contrasto

Nella

6.

Le scuole

citt alpestri della Sassonia

lavoro
delle

in

abbondanza,

radunarono parecchi valenti

si

sia negli altari d'intaglio

Norimberga.
il

1500, nelle

artisti, ai quali si offriva

che nella decorazione architettonica

chiese.

dell'antica Sacrestia (1518), e

parapetti delle tribune con cento quadri, contenenti

Nuovo Testamento, e le et dell'uomo; quest'ultima opera, eseguita dal 1514


1517 da Francesco di .Magdeburgo, ha spontaneit narrativa, ma disuguale, ed

tutto
al

stile di

Ricordiamo ad Annaberg la h bella porta (gi appartenente alla


Francescani, eseguita nel 1512) conia Trinit adorata dagli Angeli, la porta

nuove

chiesa dei

nuovo

il

Erfurt e di Saalfeld non produssero nulla di originale. Circa

di

il

alquanto rozza
stello,

dura

nelle forme.

con Santi di maniera (1525)

mente popolaresco. A Freiberg

Chenmitz

eduna
famoso

si

notano

il

portale della chiesa del Ca-

Flagellazione, in legno, lavoro grossolanail

<

Pulpito del tulipano

fantastico calice di fiore, con la scala di pietra che imita

statua seduta dell'autore, quasi in atto di ascoltare

la

il

in

forma

di

un

legno: a pie del pulpito la

predica,

sopra di

lui

il

suo

uno sforzo per sostenere la scala. In tutta l'opera domina


un naturalismo capriccioso, ''e una ansiosa aspirazione alla libert; ma non pochi
motivi ricordano il Tabernacolo del Sacramento di Adamo Kraft. Questa stranezza di
simulare il legno mediante la pietra fu pi volte imitata. Ricordiamo ancora, a Zwickau,
una Piet troppo manierata. Un bellissimo altare d'intaglio, proveniente da questa
regione, oggi nel .Museo di Dresda. Conchiudendo, anche qui abbiamo germi di rinnovamento e 'tentativi intorno a problemi d'arte, che non ebbero ulteriore sviluppo.
aiutante, che

sembra

fare

RinnSClMEMTO FUORI

IL

D'IinLlf

NEL SECOLO XVL


A.

1.

un
PERaveva

FRANCIA.

L'architettura.

secolo intiero l'Italia, quasi senza che

lavorato alla creazione

XVI, essa

sec.

di

altre nazioni se ne accorgessero,

le

un'arte nuova; d'un tratto, al principio del

universalmente riconosciuta come maestra

e interprete delle

nuovo stile comincia i! suo cammino trionfale per tutta l'Europa. un fenomeno che mal si concilia con la psicologia dei popoli. Il gotico non aveva

grandi leggi artistiche,

affatto esaurito

qua

e l

le

il

XV era tuttora in

sue forze; alla fine del secolo

avvertano tentativi impazienti

si

avesse oltrepassato

la

maturit

e fosse

di

ci

appare

il

il

tempo

a spiegarsi quell'improvviso venir

scientemente

la

meno

dato a uno
sopra

il

stile

il

il

vanto

di

aver preceduto

ma

Rinascimento;

le

modo una

stile

sopravvento del gotico, con

luogo

re

si

il

al

la

il

di

aver

il

gotico nella sua gio-

1200

l'arte

germanica era perle

condi-

quale fu arrestato sul nascere dal

sua logica sistematica.

gotico cacciato di seggio da un

Carlo Vili, Luigi XII

vanta

Ma dopo
nuovo

tre secoli d'incontra-

stile,

e di sistemi.

tutto teoria, super-

Pi tardi, neces-

manifester una forte aspirazione a nuove forme.

la civilt del

cortei,

il

la

Germania aveva inesorabilmente

proporzione. L'anima europea satura di logica

sariamente,

si

tutto suo proprio e mirabilmente chiaro; vi erano tutte

zioni per l'ulteriore sviluppo di un'arte nazionale,

ficie,

prima,

altre nazioni nell'interpretare,

tarda espiazione, perch

tendenze creatrici nazionali. Intorno

stato predominio

la

straniero una impronta nazionale. Questo trionfo del Rinascimento

gotico fu in certo

venuta ad uno

le

essa principalmente

vinezza, cio nel secolo XIII, sia in Francia che in


sopraffatto

par

tradizione paesana, quello sforzo ansioso di dimenticare, per cosi dire,

forma pi pura,

nella sua

ci

delle forze nazionali, quel rinnegar co-

proprio linguaggio artistico per impararne uno straniero. La Francia per


patria del gotico, ambisce

ci

vantaggio apportato

popoli europei, escluso l'italiano, da quattro secoli d'imitazione, e tanto pi

difficile

che esso

dirsi

prossimo a spegnersi. Quanto pi

allontana da quella trasformazione, tanto pi scarso


ai

pieno vigore, e sebbene

rinnovamento, non pu

Francesco

Rinascimento:

nelle loro calate in Italia

fastosi palazzi, le ville,

conobbero sul

giardini, gli spettacoli,

banchetti, insonmia tutta quella vita raffinata, socievole, godereccia. Essi

IL

vi

appassionarono,

si

gno

RINASCIMENTO FUORI D ITALIA NEL SECOLO XVI

e ritornati in patria

loro vecchi, angusti e

incomodi

con nuovi

71

ardenti desideri!, ebbero a sde-

castelli, e vollero trasformarli

secondo

il

modello

con nuove fabbriche. Parve loro che il miglior partito fosse quello
d'importare senz'altro in Francia la sostanza e le forme dell'arte italiana, valendosi
italiano, o sostituirli

possibilmente dei migliori artisti

italiani.

Oggi per noi

avrebbe corrisposto

di questi sovrani meglio

Fig. 60. Castello d Angervlle in

riet ed agilit di forme.

vescovi

fuor di dubbio che

al

desiderio

gotico francese, capace di maggior va-

il

Normandia.

Esso aveva dato, delle sue attitudini, cos splendide prove

conventi, in palazzi comunali e di corporazioni,


da potersene aspettare nuove meraviglie. Con la sua inesauribile versatilit, esso si
associ al nuovo stile, ne accolse gli schemi, ed anche le forme ornamentali. Per la
in palazzi di

e di prelati, in

durata di una generazione (1495-1525)

Ne

uno

le

costruzioni rimasero sostanzialmente gotiche.

magnificenza e prodigalit di forme


non ha l'eguale. Ma poi il connubio si scioglie, il gotico ripudiato, e succede il predominio delle regole italiane, applicate per con qualche libert, il regno di Francesco
(1515-47) l'epoca del radicale mutamento di stile, il primo periodo del Rinascimento
risult

stile

misto,

che

per

lieta

francese.

ceau

Vengono

poi

cinque grandi maestri, Lescot, Goujon, De l'Orme, Ducer-

Bullant, tutti di educazione italiana,

dell'elemento paesano e del forestiero creano

quali con

lo stile del

una razionale assimilazione


secondo periodo, che diremo

MANUALE

72

DI

classico (1535-70). In ultimo lo stile,

stile

straniero

si

tempo arido ed

nello stesso

insensibilmente

periodo (1570-1615) prepara

Perch questo

STORIA DELL ARTE

propag

arbitrario,''del terzo

via al barocco.

la

Francia cosi rapidamente? Prodotto

in

un popolo romanico, esso trovava nell'anima francese pi facile consenso


che non nella tedesca. La dignit e regolarit classica, specialmente nella Francia
meridionale, richiamavano in vita una preziosa tradizione. Trionfavano l'ordine,
la chiarezza, la perspicuit, l'idealit, e al paragone le ultime forme del gotico pa-

spirituale di

revano una sregolata barbarie.

Fig. 61.

In

Disegno

un

di

castello, di

Giacomo Androvet Ducerceau.

lo stile del Rinascimento fu dapprima lo stile della monarchia e deluna nuova moda imposta dalla corte, applicata principalmente ai pare di Francia aveai castelli, e le provincie dove prevalse furono quelle dove
loro riserve di caccia, cio la Turenna, l'Isola di Francia e la Normandia.il mag-

Francia

l'alta nobilt,

lazzi

vano

le

gior

promotore

di

questa novit fu Francesco

lasci vasti progetti,


il

con tutti

suo proposito di abbandonare

una ben regolata

libert.

11

meschinit

la

suo ideale era

all'interno di tutti gli agi del vivere, con


finestre uniformi, circondato

da

temporanei sappiamo come


ghesi delle citt ad imitare

regine "esercitarono

dunque

il

incitasse

suo esempio.

una influenza

il

conosciamo
medio evo per

essi

palazzo perfettamente simmetrico, fornito

una solenne ed euritmica facciata

suoi cortigiani

Ma

personale

anche

sullo stile

Francesi usano denominare dai loro re

ha principio

Da

e le forine arbitrarie del

giardini, acque, prati e boschetti.

egli
il

intelligentissimo di architettura; egli

1,

loro particolari di spazio e di stile.

le

Da

anche

ed

file

di

notizie di coni

ricchi bor-

suoi successori e parecchie


e

sul

gusto.

variazioni del

potente accentramento della civilt francese.

Non

nuovo

a torto

stile; di

qui

IL

RINASCIMENTO FUORI D ITALIA NEL SECOLO XVI

Lo STILE MISTO.

1.

Vcrso

la fine

dai quali appare evidente che

fizi

gusti

del secolo

il

castello di

terrotta dalla sua morte. Invece

Amboise presso
in

una nicchia,
i

tre ordini di finestre,

iiarticolari

Fig. G2. Castello di

vede nel palazzo che

denza

dei vescovi di

il

Rouen

gli

camini;
i

la

La fabbrica fu

Loira.

reggia.

il

stile

non appare

scale a chioc-

le

clic nella

archi dei portici. Qualche ulteriore progresso

Amboise costrusse

a Gaillon per resi-

(1502-10); la pianta, a un di presso quadrata,


il

la

tetto ripido era avvivato

quella del-

da comignoli, abbaini

cappella ornata con magnificenza. La Rivoluzione non ne lasci in piedi

Scuola di Belle Arti. In luogo delle cornici gotiche

ordini delle finestre

una

vi

oggi a Parigi nel

erano

pilastri, e tra

medaglioni rotondi con teste di personaggi romani;

serie di

certamente della stessa mano,


facciata

deco-

Chenonceaux.

notevole tentativo di dare aspetto classico alla facciata. Altri bei saggi di
e

in-

Ne rimangono due

frontone del tetto,

nuovo

muri; soltanto una piccola parte del portale fu salvata, ed

cortile della
gli

il

cardinale Giorgio di

l'antico castello, con torri agli angoli;

che

nuovi

portale con la statua equestre del re

11

balconi,

sono ancora gotici:

razione dei pilastri che sostengono

la

una splendida

ad angolo retto, con portici verso l'interno.

ciola e tutti

si

suo successore Luigi Xll (1498-1515) trasform

il

dove era nato,

l'antico castello di Blois,

in

Francia parecchi edi-

in

gotico non era pi in grado di soddisfare

il

nuovi bisogni. Nel 1498 Carlo Vili, con idee grandiose, cominci a costruire

su un piano irregolarissimo,

ali

XV sorsero

73

principale

si

ha finestre

vedono a Rouen,
a

tetto,

di

nel

fantastico

stile

misto,

palazzo Bourgthroulde;
stile

gotico,

pilastri

MANUALE

74
del Rinasciiiiento,

STORIA DELL'ARTE

DI

muri sono, con

bella trovata, avvivati

tempo

bassorilievo; l'ala pi recente, del

di

Francesco

da storie bibliche

ha una decorazione

I,

Di squisitezza anche maggiore nell'uso dei nuovi

sorilievi leggiadra ed elegantissima.

ornamenti diede prova Roland le Roux, nella casa Bohier


(1509); la facciata, a lesene e pilastri, un bellissimo intreccio

sulla piazza del

lontano di qui, nel palazzo ducale di Nancy, troviamo un portale con


del

Duomo

di fregi arabescati, ghir-

stemmi ed emblemi, con ricchezza inventiva ed esecuzione

lande,

in

di bas-

delicata.
la

Un

po'

statua equestre

duca Antonio, opera di Mansuy Gauvain (1512), dove maravigliosa l'intima


stile fiammeggiante con gli ornati del Rinascimento.

fusione dello

Ma

l'opera che ecclissa tutte

minciato

nel

1521) di

cora schiettamente gotiche,

da far parere che

rapidamente

ma

rivestite di

mescolanza

siffatta

Francesco

2.

cesco

altre

le

il

coro della chiesa di S. Pietro a Caen (co-

Ettore Sohier. La struttura


prodotta da

sia

avvicinano

al

tale genialit

secoli.

e gli albori del Rinascimento.


si

membratura sono an-

la

forme del Rinascimento, con

Le costruzioni

in

Fran-

con una ricca

allo stile misto; cos l'ala settentrionale del castello di Blois (1515-19)

decorazione

di

vero Rinascimento. Qualcuna appartiene ancora

parte composta di motivi dei tutto popolari. La celebre scala a chioc-

che sopravanza dal mezzo della facciata interna, pu stare a pari del coro di

ciola,

La costruzione gotica, con nicchie e statuette, gotiche anche queste,


membri e nei particolari gi appaiono le pure forme del
Rinascimento, non senza scambi e confusione delle buone proporzioni dei due
poi molti altri castelli, in tutti luoghi dove il re poteva dare sfogo
stili. Sorsero
S.

Pietro di Caen.

nei pilastri.

Ma

nei singoli

in

una pianura inamena, ha ancora


da questo

si

maniero:

dell'antico

derosi torrioni abitabili agli angoli, e nel


scala;

Chambord

cervo. Quello di

della caccia al

sua' passione

alla

mezzo un maschio,

dipartono a croce quattro grandi

sale,

presso Blois (1519-1535)

un quadrato con pouna doppia

in cui gira

quadrato

il

cinto

fabbrica della stessa forma, con altre torri angolari, rimasta incompiuta,
vari appartamenti; in complesso
e del

suo seguito.

Il

come un vasto caravanserraglio, ad uso

da un'altra
divisa in

del sovrano

una irrimediabile stonatura col tiil resto; la fabbrica ha quasi la liPietro Nepveu detto Tkinqueau.

tetto a linee spezzate produce

mido tentativo di stile


nea di una cattedrale.

classico che
Si

appare

in tutto

crede che sia opera di

Madrid (cominciato nel


Pietro Gadier, il quale, almeno
nell'esterno, diede prova d'intender bene le proporzioni italiane. A due piani di portici egli sovrappose due ordini di finestre organicamente collegate dalle cornici. Le
torricelle angolari e quelle mediane, in cui girano le scale presero la forma quadrata
di padiglioni; tutto l'edifizio dominato da una rigorosa unit. Fu gran danno per
Pi importante per

la storia dello stile

il

piccolo castello di

1515) nel Bois de Boulogne, opera di un francese,

che di questo insigne

la storia dell'arte

tiva

un

della Robbia,

abbia lasciato traccia. Rimane invece


in poi

Francesco

edifizio, al

quale collabor per

chiamato apposta da Firenze,

elabor

il

il

il

ovale, contenente, oltre agli appar-

al cortile

elittica,

guardie, e un

corpo d'ingresso. Poi

e sugli altri lati

dal 1528

castello di Fontainebleau, nel quale

tamenti della famiglia reale, una sala da giuoco


parco

parte decora-

suo concetto di una regia villeggiatura. Egli cominci

con una fabbrica irregolare intorno

il

la

furore della Rivoluzione non

chiuso dalla

vi

aggiunse

galleria di

ala con appartamenti. Quest'ultima col suo

il

la

cappella, la

cortile delle

Francesco

fontane

dal teatro e

casa delle

aperto verso

da una nuova

prolungamento posteriore, che

la

cap-

IL

RINASCIMENTO FUORI D ITALIA NEL SECOLO XVI


un

pella della Trinit, costituisce la base di

altro quadrato, detto

bianco, da una copia del .Marco Aurelio del Campidoglio

sono occupati da appartamenti per

il

ivi

seguito. Cosi la fabbrica

il

;<

75
cortile del cavallo

collocata;

si

gli altri

allargando, e fu ancora ampliata dalle aggiunte di Enrico IV. Le varie parti per

non hanno che due piani;

membratura esterna
Si crede

gli ariosi

sobria,

frontoni e

secondo

canoni scolastici:

che vi abbia avuto qualche parte


Francia nel 1528 come

pittore

Serlio,

il

il

pilastri, archi, cornici etc.

architetto del re.

Anche per

in

razione

ricorse'ad artisti italiani, sotto la direzione del Primaticcio,

Fig. 63. Castello di

rono

la sala

dioso

e la galleria di

deco-

la

quali adorna-

Chamboid.

Francesco

numerosissimi lungo

nella Francia meridionale,

(fig.

con stucclii

e pitture, nello stile

gran-

Romano.

castelli della nobilt,

anche
zioni

da ballo

e sciolto di Giulio

pi

grande precettista del secolo,

chiamato
si

lo

ornamenti sono scomparsi. La

ricchi

lati

venne continuamente

seguono

il

la

Loira, in

nuovo

indirizzo,

61). Cosi l'elegantissima scala a chiocciola

Normandia

(fig.

60) ed

quasi senza modifica-

del castello di

Chateaudun,

in-

pu dirsi del
castello di Chenonceaux (Cher), di pianta quadrata con un corpo avanzato contenente
la cappella e la biblioteca, e coppie di finestre frammezzate da erme (fig. 62). Nel 1555
Diana di Poitiers vi aggiunse un ponte coperto. Anche il castello di Azay-le-Rideau,
in un'isola formata dall'lndre, cominciato nel 1520, conserva la mescolanza di forme
gotiche e italiane come quello di Blois, specialmente nella parte comprendente il

corporata nel resto della fabbrica, ricorda

portale e

la scala, la

il

quale non sopravanza

modello

la

linea

di Blois; lo stesso

della facciata,

ma

essendo pi

MANUALE

76
riccamente ornata

bord

(fig.

le

STORIA DELL ARTE.

DI

imprime un carattere schiettamente

gotico. A\ castello di

63) pu stare a paragone quello di Bury, cominciato nel

1515,

di

Cham-

cui

non

rimangono che grandiose rovine. Esso era una vasta fabbrica quadrilatera con torri
angolari, con un ampio cortile d'onore e un altro di servizio {basse cour); dietro vi
erano

l'orto,

il

giardino

il

frutteto; esemplare tipico del periodo di transizione. E-

una lunga galleria. Citiamo ancorali castello


e una cappella il cui portale ha una decoBruxelles. 11 castello di Sude (terminato nel 1535),

ravi poi anche, a sfoggio di magnificenza,


di Uss,

con un tetto di bellissima forma

razione che

pare un pizzo di

segna

angolari,

con quattro poderosi torrioni

pieni d'acqua al castello indifeso. In

il

passaggio dal castello con fossati

Normandia troviamo esuberanza decorativa

che ricorda Ettore Sohier, nei castelli del Rocher de Msanger


cortili sono avvivati
e di Chanteloup; all'esterno essi hanno aspetto di fortezza, ma
e abballiti da ornamenti in cui si manifesta una fantasia inesauribile, che si direbbe
l'ultimo sfogo della genialit settentrionale prima di piegarsi^alla severa disciplina
scultoria, di

uno

stile

classica.

Dallo stesso genere un piccolo


dal

villaggio

di

trasportata

.Moret

inopportune aggiunte

integrazioni,

in

urto con tutte

le

insigne

Parigi

li

loggiato

monumento,
nei

la

casa di Francesco

Champs-Elyses,

aperto

alla

non

romana con

piano superiore a finestrelle


regole, eppure l'insieme piace e persuade.

colonnine riccamente ornate,

sono

ma

il

largo fregio

il

senza

lesene

quadrate

IL

Ritroviamo

RINASCIMENTO FUOKI

io stile del castello di

1)

ITALIA NEL SECOLO XVI

Aladrid in quello di Chantilly

poco lontano da Parigi. La parte pi antica


salone con loggiato aperto

la libert e

(fig.

la

scala sono

le

77

64) suH'Oise

un quadrilatero aperto da un

l'avancorpo che precede

discordanti nell'armonia della facciata.

1530 da Biagio LE Prestre,

sole note

lato.

11

un po'

Anche neW Hotel Ecoville a Caen, costruito nel


variet delle membrature esterne, che danno al

Fig. 65. Louvre.

un carattere sommamente pittoresco, non escludono

cortile
e

Le citt

come
la

la

sobriet del concetta

purezza architettonica.

la

la

borghesia non parteciparono

nei Paesi Bassi.

cosidetta casa di Agnese Sorel

nuovo

stile

al

rinnovamento

Tuttavia non tardiamo a vedere case

(ad Orleans e a

e di

Francesco

Beaugency

cosi sollecitamente

di citt

con portici (ad

es.

ad Orleans), e palazzi comunali del

nel 1525). L'Hotel de Ville di Parigi

costruito

MANUALE

78
nel 1533, distrutto dalla
l'antico, tra tutti

Comune

STORIA DELL'aRTE

DI

nel

1871,

poi rifatto con

pi interessante, percii l'architetto

il

sufficiente

da Cortona seppe molto bene adattarsi al gusto francese, e


un nuovo indirizzo. Gli angoli messi in evidenza da padiglioni,

pendenza

forte

il

tetto spezzato, con

ricchezza di ornamenti, l'alternarsi dei gruppi di finestre sono cose

che in Italia nessuno avrebbe immaginato; d'altra parte


affatto

fedelt al-

Domenico Boccadoro
nello stesso tempo dargli

nuova per

costitu

Francesi, e

piano dell'edifizio era cosa

il

un esemplare per

gli

architetti del

Rina-

scimento.

Enrico

2.

nel male, ed

11

pieno Rinascimento.

e il

anche

una donna energica ed imperiosa, Caterina


figli, gli

Enrico

(1547-59) nel bene

11

nel favorire le arti, segui l'esempio del padre. Egli


de' Medici, che

domin

in tutto

ultimi sovrani delia stirpe dei Valois e che nelle cose d'arte

biziosa e tirannica che nella politica. Sorsero in questo


del classicismo, che

operarono quasi insieme,

e nel

tempo

come

aveva a fianco
i

suoi deboli

non era meno am-

cinque grandi maestri

volger di pochi anni scomparvero

avevano pi o meno studiato l'arte nuova e l'antichit in Italia, e


compiacquero anche di scrivere d'architettura. Lo storiografo di questo periodo
Giacomo IAndrouet, detto Ducerceau(1512-1584), che non lavor molto come archidalla scena. Essi

si

tetto,

ma

grande opera con tavole uLes plus excellents bastimentsde France


un documento preziosissimo, perch non pochi degli edifizi ivi illustrati

nella sua

lasci

ci

non esistono pi.


Pietro Lescot( 151 0-78) e Giovanni Goujon (1510-66) non si possono disgiungere,
perch associarono intimamente l'architettura e la scoltura. In questa fratellanza il
Goujon fu non soltanto l'abile inventore della parte ornamentale, ma anche un fecondo
architetto. Nel mausoleo di Luigi de Brz a Rouen (1535) egli adoper uno degli schemi
predominanti nello stile d'allora, cio la trabeazione ornata e sostenuta da quattro
colonne, schema che presto si vede messo in opera dappertutto. due artisti lavorarono
insieme all'ambone (jiibc) di St. Germain l'Auxerrois {\54l) aW Hotel Carnavalet (1544),
alia Fontana degli Innocenti (1547) e dal 1546 in poi al Louvre, dove diedero prova
di tutto il loro valore. Francesco
aveva fatto abbattere l'antico castello di Carlo V
presso la Senna, e chiam a cosiruire una nuova reggia il Lescot, il quale vi attese fino
alla morte. Il piano era semplice: un quadrilatero con quattro padiglioni agli angoli.
1

Non furono condotti a termine che lato meridionale e l'occidentale; la ricchezza della
membratura non si manifesta che all'interno (fig. 65). Sono due piani e un ammezzato
sotto il tetto, scompartiti da pilastri corinzii e cornici, a rilievo non molto forte; il
il

piano terreno, secondo

un

canoni romani,

po' pi vigoroso nelle lesene del

sostenuto da colonne abbinate

sormontate da

finestrelle

rotonde

ad arcate contenenti

mezzo

le finestre.

Il

risalto

della facciata e degli angoli; l'architrave

opera del Goujon. Le porte,


(ocelli di bue).

di

semplice disegno sono

La bellezza consiste

nella

somma

squi-

sitezza delle proporzioni e nell'accorta distribuzione delle scolture. Nulla di soverchio

di

troppo accentuato. Per intender bene quest'aurea

tare questa facciata con altre, pi antiche e pi recenti.


si

riconosce facilmente che essa ha molto scapitato, perch

l'altezza necessaria al suo


il

il

bisogna confron-

il

l'ala di

Lemercier non seppe

imitarlo anche nei padiglioni.

le

la

mezzod

Perrault, per acquistare

famoso colonnato, dovette abolire l'ammezzato,

piano di mezzo. Sotto Luigi XIII

mitiva, e

euritmia

Ed osservando

fabbrica fu ampliata, duplicando

la

e ripetere

pianta pri-

fare di meglio che ripetere la facciata del Lescot, ed

ulteriori ampliazioni del vastissimo edilizio, eseguite

RINASCIMENTO FUORI

IL

da Luigi XIV

stile del

Tra
il

ITALIA NEL SECOLO XVI

dai due Napoleoni, furono eseguite nello stesso

Louvre.

il

stile classico

pi irrequieto; in

fu l'inventore del cosidetto

die pu ben dirsi

Filiberto de l'Orme(1512-70) fu
lui

si

il

pi operoso,

nota gi qualche spunto del barocco. Egli

ordine francese; in esso

brevi intervalli, interrotto da fasce od anelli,

-^-

stile,

79

maestri dello

pi versatile e

lastri, a

1)

il

fusto delle colonne e dei pi-

come

quelli che

si

vedono

nei

MANUALE
Goujon,

ma

a tre piani,

con proporzioni

meno

STORIA DELL ARTE

DI

come esempio

armoniclie

(fig.

scolastico di sovrapposizione dei tre ordini,

1554 Caterina de' Medici affid

Nel

67).

de l'Orme

al

costruzione di una nuova reggia,

la

che doveva essere vastissima,

le

lora alle porte della citt; a

poco a poco

al-

Tiiileries,

le

nuove costruzioni furono collegate al Louvre,


mediante lunghe gallerie; fu questa la reggia
abitata

due Napoleoni,

dai

Comune

dalla

nel 1871.

incendiata

ed

de l'Orme non con-

11

dusse a termine che una parte del suo disegno,

dopo

abbandonato, costruendo un por ordine francese , sormontato

di lui

ticato del suo

da un ammezzato a

tetto,

un alternarsi inorganico

un

edicole

basse

po' pi

quale presenta

il

alte

di

finestre e di

Nel mezzo

66).

(fig.

un padiglione a due piani.


de l'Orme le Tuileries furono

della facciata c'

Morto

il

continuate dall'ultimo dei grandi

architetti

Giovanni Bullant (1515-78) fino


1572; una predizione distolse Caterina dal

del secolo,
al

continuare

un

1564),

L'opera pi originale

fabbrica.

la

Bullant

del

castello

il

Ecouen

di

(fino

al

quadrato con padiglioni

perfetto

come quello di Anet;


mezzo di uno dei corpi laterali c',
quasi come un saggio di bravura, il primo equadrati, e un portale

ma

,|:wj

p^

J-4. '4,1

[
i

i^'

sempio

Il
&vl

nel

di

che

grandi ordini

Francia. Alcune novit

conosca in

si

forma

di

e di

pianta

vedono anche in due castelli, che il DucerCEAu mette a confronto: quello di Verneuil

si

magnificamente

presso rOise,

duca
e

di

da Carlo IX

ma

lasciato

minato

il

nel 1556

il

tipica.

In

grandi

al

Primaticcio, no-

Brie, edifizio che

tutte queste fabbri-

nota l'influenza del

tardo Rinascimento.

grandi ordini all'esterno

ha una pianta
in

un vasto salone

primo architetto della corona,

Monceau en

si

comin-

questa tendenza

del castello di

anche

Enrico IV e

Questo

rettilinee, ed

accost anche

quale applic

che

4.

si

dal

grandissime proporzioni,

luogo della galleria.

grandioso

Fig. 67. Particolare del castello d Anet.

in

interrotto.

con scale

ordini,

il

ampliato

(padiglione semicircolare),

quello di Charleval presso Andelys,

ciato

in

Nemours

Palladio,

passata

Francia.

Enrico IV,

continu a favorire l'architettura, non con sfrenata prodigalit

primo dei Borboni,


e

per fasto o delizia

RINASCIMENTO

IL

propria,

ma

con

economica. Sotto

pratici di utilit

fini

dal Mtezean e dal Ducerceau jiiniore,

hii,'e,

ampliato

alle Tuileries, e fu

vedova

di

con

la

pianta del palazzo

la

con un ciclo

leria

parte pi bella

tempo

stesso

Lescot, nella

il

tempio degli

il

favore della

fece costruire, per sua abitazione,

gli

contrastano fortemente con

lo stile

elegante del

un corpo principale (contenente

francese:

la gal-

quattro poderosi padiglioni angolari. La

giardino, con terrazze, boschetti, fontane e giuochi d'acqua. Nello

il

la

facciata di

difficile riconoscervi

Gervasio, a

S.

una reminiscenza

del

tre

ordini di colonne

motivo prediletto del

forma che

gli diede il de l'Orme nel portale del castello di Anet.


non senza deviazioni nei particolari, nel corso di tre generazioni

Cosi la Francia,

elabor

il

La regina volle che il nuovo palazzo riproPitti (dell'Ammannati) dove ella era nata,

quadri del Rubens)

Debrosse esegui

il

Non

abbinate.

di

quale

la

facciata interna del palazzo

Ma

Louvre

il

nipote del Ducerceau, Sa-

tribune perimetrali. Pi tardi acquist

Enrico IV, Maria de' Medici,

tre piani di struttura rustica, ciie

Louvre.

il

attenne all'esemplare della basilica romana

si

palazzo del Lussemburgo (1616-20).

ducesse

continuata, dal Cliam-

prima chiesa protestante,

costru nel 1626, la

Ugonotti a Charenton (distrutto). Egli


con grandi colonne interne

di ini fu

81

grande galleria che unisce

la

castello di Fontainebleau.

il

lomone DEBROssE(m. 1626),

il

d'ITALIA NEL SECOLO XVI

FlMlUI

suo

nazionale,

stile

al

quale

si

attenne fino

nostri giorni.

ai

La scoltuka.

2.

Nella scoltura vediamo una evoluzione analoga a quella dell'architettura, favorita

dall'intima associazione delle due arti nei

degli edifizi.

gotico,

stile

Anche qui
di

cui

il

sommo maestro
XVI (figg. 68

una volta

sua magnificenza

la

bune, tombe a baldacchino, dove

il

costituisce la cornice e lo sfondo di

in

allo stile misto,

Germania,

decorativi, amboni,

in pezzi

tormentato

complicato

una svariatissima

il

stalli

stile

nel

gotico sfoggia
corali,

tri-

fiannueggiante

scoltura. In Bretagna troviamo

grandi Calvarii all'aperto, con un popolo di figure in movimento, sopra un'alta base

che ha dell'arco trionfale (Plougastel, Plougouven,


sempii di statue singole, come

come

la

Visitazione

decorazione

nella

Madonna

la

chiesa

scultoria nei castelli

Opere tutte gotiche sono

di S.

Eresse (Ain). La chiesa, opera di

lei

eretta in

creto di famiglia.
tori,

11

S.

Nicol da Tolentino a Brou, nella contea

Lumi van Boghem,


Savoia,

lavoro fu incominciato, con


e

Giovanni Vermeyen

somma
di

modelli;

all'esecuzione

bozzetti. Vari scultori, tra

attesero

Corrado Meyt

possibile determinare la parte che spetta

simi

copiosi ornamenti del sarcofago del

dell'ultimo stile gotico, fu da


il

coro fu destinato a sepol-

diligenza, nel 1506.

Due

pit-

Bruxelles(quest'ultimo pi noto per

cartoni a colori, esistenti a Vienna, che rappresentano

Tunisi), prepararono

e-

gruppi,

di

gi parlato.

del marito Filiberto di

Giovanni Pehral

Ma non mancano
Louvre, n

sepolcri che Margherita d'Austria, figlia dell'imperatore

Massimiliano, fece costruire nella chiesa di

memoria

Pleyben).

dell'Olivete nel

Giovanni a Troyes. Dell'abbondanza della

abbiamo

di

Colombe,

Come

69).

sepolcrali e nella decorazione

quello di transizione, dal libero

Michele

fu

primo trentennio del secolo


ancora

monumenti

periodo pi interessante

il

di

la

spedizione di Carlo

contro

quali Michele Colombe, fecero

Worms

ed

altri

artisti.

Non

ciascuno, n chi sia l'autore dei finitis-

duca

e del

baldacchino sopra

la

tomba

della

Fg. 68.

Portone del Palazzo Arcivescovile

di

Sens

RINASCIMENTO KUOHI U ITALIA NEL SECOLO XVI

IL

Fig. 69.

moglie;

ma

accertato che

nudi sono di

Lo
cro,

stile

misto

addossato

attribuito,

mano

(fig.

70).

di

Ai:

statue dei due principi, di forma nobile e facile,

putti

Meyt.

appare nella sua piacevole abbondanza

di

forme nel grande sepol-

nella Cattedrale di

Rouen(1518-25)

magon Roulland le Roux.


due prelati,
piene di vita, pregano in ginocchio davanti ad una immagine del Salil basamento, la parete di fondo,
il
baldacchino sono una maravi-

con incertezza,

figure austere e

vatore

le

portale della Cattedrale

muro, dei due cardinali d'Amboise

al

ma

ci

del

Da un

83

al

maistrc

Fig. 70.

Monumento

al

Cardinale d'Aniho

Fig. 71.

Monumento

al

Cardinale d'Amboise.

IL

RINASCIMENTO FUORI P ITALIA NEL SECOLO XVI

gliosa fioritura di ornamenti,

Santi, Virt

stoli,

gotico manierato

Lorena

In

la

come non pochi

(fig.

animata da una

di stile del

che porta

Mihiel

zoni,

in

di

quel tempo. La sua rigida religiosit

morte

un altare

di

Ges

Cristo, austere e

si

mani-

severamente

tripartito ad Hattonclitel(l523), con

fe-

Ges

croce, la Crocifissione e la Deposizione, nella chiesa di S. Stefano a Saint-

In quest'ultimo

gruppo, di tredici figure,

doloroso distacco delle donne dal cadavere

tale soggetto, di stile

hanno
Il

il

Apo-

Profeti, Sibille,

vede una incerta mescolanza

transizione rappresentata da Ligier Richier (1500-1567), ugonotto,


altri artisti francesi di

suoi capolavori sono

(fig. 72).

efficacia
di

la

si

Rinascimento.

festa nelle sue rappresentazioni della


deli al vero.

folla di statuette,

71), figure dolenti, nelle quali

85

grandioso

Toscana, a Bologna

1476) e altrove.

Richier trattando

lo

(es.

di

rappresentato con

somma

Ges. Le prime figurazioni

appassionato, conforme

Niccol da Bari, 1463), a

all'indole

Modena

(es.

italiana,

si

Guido Maz-

Francesco Laurana le introdusse nella Francia meridionale.


stesso tema abol la regolarit architettonica, la disposizione

frontale e la simmetria, costruendo

il

gruppo

in linea

ascendente da sinistra a de-

stra. L'espressione dolorosa delle figure mitigata, la passionalit delle opere italiane

da atteggiamenti pi nobili, ma alquanto convenzionali. Al Richier pure


un rilievo esistente al Louvre, che rappresenta il Giudizio di Daniele
(fig. 73). A Digione la scuola borgognona dur in
fiore ancora per una generazione,
come dimostra il Giudizio Universale, sul frontone della chiesa di S. Michele, una delle
pi belle opere della scoltura francese del secolo XVI.
Intanto le pure forme italiane erano introdotte da artisti venuti in Francia fin

sostituita

attribuito

MANUALE

86
dal

tempo

di

STORIA DELL ARTE

DI

Guido Mazzoni da Modena,

Carlo Vili, quali

sepolcro (distrutto) di Carlo Vili in S. Dionigi,

vanni

Andrea

Giusti da Firenze,

Justes; opera loro


S.

Dionigi

(fig. 76).

il

sepolcro di Luigi Xll


in

sarcofago, giacciono

le

figure

dei

due

abito di gran gala, in atto di preghiera.

statue sedute dei


figurare due volte
la

73.

Il

Gudizin

Apostoli,

personaggi,

vediamo

conforme

chiesa c'

il

gi

e agli

di arco trionfale;

le

di

ma

bassorilievi del

angoli

le

Bretagna

sopra l'edicola

gli

stessi, in

di

al

Ritlm

magnificenza

non

mortali,
di

al

della

una trovata

sovranit

originale dei

Savoia a Brou. Questa antitesi

le

Bontemps

danze macabre. Nella stessa


ideato dal de l'Orme in forma
e

Germano

Pilon.

11

due cadaveri del sarcofago sono ottimi


di

in

quattro Virt cardinali. L'idea

in tutta la
i

di

quale, sopra un

le

e della consorte,

basamento (battaglia

resta quasi oppresso dalla parte

la

sarcofago

Daniele, assegnato

statue sono di Pietro

della famiglia reale in ginocchio

dentro

portici,

regi coniugi;

di Filiberto

Anna

della sua consorte

ha analogia con

Francesco

Antonio, Gio-

fratelli

Nel vano degli archi intorno

tutti

nel sepolcro

all'indole francese, ed

monumento

di

prima

la

seconda nella condizione comune a

Giusti; la

dodici

di sobria edicola a

nude

gi ricordato, autore del


i

quali, stabilitisi a Tours, furono chiamati les

forma

pi tardi

gruppo
ritratti;

Pavia) sono lavoro troppo delicato, che

architettonica. In questa architettura sepolcrale, al-

Fig. 74. Ninfe nella fontana degli Innocenti.

Fig. 75.

Piet, del G(hijw

MANUALE

88

DI

STORIA DELL ARTE


Dei suoi

vivace.
quanto monotona, Giovanni Goujon introdusse qualche nota pi
abbiamo gi detto; il suo capolavoro, e anche il capolavoro del secolo,
(1535-40). In basso, simile a una quercia
il sepolcro di Renato di Brz a Rouen

lavori giovanili

Fig. 76. Sepolcro di

abbattuta, giace

il

Luigi XII.

cadavere seminudo; da capo un frate carmelitano,

Madonna simboleggiano

il

compianto

e la

speranza. In alto rivediamo

cavaliere senza macchia e senza paura, che sul suo cavallo


taglia.

Due coppie

di cariatidi, snelle e vigorose,

si

da piedi una

il

personaggio,

avvia animoso alla bat-

paiono volgere

lo

sguardo sereno

Hit;.

77.

Diana. Museo del Louvre.

Fig. 78. Statua sepolcrale di

Filiberto di Cliabot.

MANUALE

90

DI

STORIA DELL ARTE

caducit di questo mondo. Di

alla

queste cariatidi l'artista sempre

compiacque;
lenne, in

una

si

forma soLouvre, dove

ripet in

le

sala del

sostengonola tribuna della musica,


trasform

e le

centi

(fig.

Ninfe nei basso-

in

fontana

della

rilievi

restaurata, leggiadre figure


le

membra

che gareggiano

di cui

come

flessuose

agili e

sono avvolte

alghe

Inno-

degli

modificata

ora

74)

in tenui veli,

con

in fluidit

l'ac-

qua sgorgante dalle urne. -Ritroviamo lo stesso motivo anche in


opere

decorative,

Ecouet

e di

nei

castelli

Anet, dove

il

lavor insieme col Lescot.


fino in soggetti sacri, quali

dell'ambone di

rilievi

di

Goujon

per-

basso-

Germain
am-

St.

l'Auxerrois, quel che c' di pi

mirabile questa delicata eleganza

membra

delle

panneggia-

dei

menti. Nelle sue figure


si

il

Goujon

allontana sempre pi dalla na-

tura

(fig.

75),

mente ad un
quasi come
i

tende manifesta-

tipo di bellezza ideale,

sembra un

Greci. Egli

Anche

precursore del Poussin.

celebre Diana del Louvre

seduta

in atto

di

(fig.

accarezzare

la

77)

un

evidente allusione a Diara


concetto
Poitier sebbene

cervo
di

il

abbia saldo fondamento nella real-

ha un atteggiamento tipico, ed
una rigidezza quasi di figura aralt,

dica.

Anche Germano Pilon,


tista di genio

minor grado. Le sue

zie

(fig.

79) destinate

Enrico

di

11

che contiene
di

Le

tre Grazie, del

Pilori.

e
il

alla

le

Tre Gra-

al

sepolcro

sostenenti un'urna

cuore del

una eleganza un

tutte
Fig. 79.

ar-

vigoroso, cede

tendenza grecizzante, sebbene

alla
in

pi

re,

sono

po'

leziosa, e

membra paiono

atteggiate

danza. Egli

pi fedele al vero

RINASCIMENTO FUORI D ITALIA NEL SECOLO XVI

IL

austero nel sepolcro di Enrico

e pi

II

Caterina de' Medici

e di

marmo, nella parte inferiore,


sommo del monumento, sono naturali ed

statue giacenti, di

bronzo,

al

ricascano nel manierato.


fanciullo,

busti di Enrico

Renato Birago,

liere

statua

si

polo del Pilon,

Bartolomeo Prieur

(1559-1609);

primo

al

che adornavano una fontana a

C-ani

espressive;

verit

ginocchio e

in

(1545-161

autore del sepolcro

in S. Dionigi,

ma

per

le

1)

il

le

di

Virt agli angoli

dignit

abito

dove

inginocchiate,

statuette

un

busto

di

gala del cancel-

di

Louvre. Pi acuti osservatori del vero

tutte opere che

il

in

le

statua giacente del cavaliere Filiberto di Chabot

la

trovano

la

II,

per

invece

Pregevoli

91

ci

(fig.

78),

paiono un disce-

contemporaneo Pietro Biard

del contestabile di

Fontainebleau (oggi

al

Montmorency

Louvre);

del

dei

secondo

una poderosa Fama che suona la tromba sul sepolcro di Margherita di Foix; tuttavia
non seppero contrastare alla tendenza del tempo, che amava la bellezza fredda,

essi

quale

inanimata,

severa ed

appare

ci

centinaia di statue, in sepolcri, palazzi e

in

giardini.

tentativo di Francesco

Il

I,

nuovo impulso
dusse buoni

La Scuola
Mantova

frutti.

mand

a Fontainebleau, con a

capo

Primaticcio, una colonia

pittori

di

l'Abate

(il

etc.)

Benvenuto

Cellini,

istoriarcno

quali

lepareti di favole in grandestilc,

come
tova;

Te

nel palazzo del

ma

da

Man-

importa-

questa

zione non sorse una scuola fran-

Uno

cese.

scolaro

Prima-

del

Giovanni CousiN di Sens,


ebbe gran fama (il Giudizio Uticcio,

niversale

al

ma

Louvre);

oggi

giudicato un debole imitatore.

Godono ancora
tazione, a

di

qualche ripu-

non parlare

tura sul vetro

della pit-

e dell'arte

dell'a-

razzo, che produssero anche in

questo tempo opere grandiose,


i

ritrattisti,

principalmente

due Cl(;uet, padre

figlio.

Il

padre, Giovanni(m. 1541), venne


dai

Paesi

mano

il

Francesco

Bassi;
ritratto
I

agli

si

sono

sua

di

equestre

di

un

Uffizi,

Fig. so.

Ritratto

Frane

artisti ita-

proponeva

|P^\

Rosso, Nicol deli

sommi

quale, facendo venire in Francia

non pro-

all'arte,

raffaellesca formatasi a

il

il

Leonardo, Andrea del Sarto

quali

liani,

La pittura.

di

dare

MANUALE

92

mezza

altro a

opere del

figura,

STORIA DELL'aRTE

DI

dello stesso re, al

Louvre

Francesco (m. 1572), pittore

figlio

segno pu paragonarsi all'Holbein. Citiamo

di

di

lui

maggior numero sono

80). In

(fig.

Corte

Carlo IX e della consorte

ritratti di

le

a un certo

1540, che fino

dal

Elisabetta d'Austria (Vienna-Louvre).

B.

L'architettura.

1.

Spagna

Nella

Granata

la

predominio
si

mutamento

il

cende della potenza

Mondo

stile

chiese,

Nuovo Mondo

la

comunali, ospedali, scuole,

e di

un lusso non mai veduto

di

impensate

le

fabbriche

di lavoro.

movimento

di

il

il

D'un tratto

nuovi territori conquistati

arricchite edifici

citt

le

giov

si

Chiesa, che sfoggi

la

decorazione.

zione all'arte, ed erano rimasti tributari degli stranieri.

moresca,

Mori da

1504,

nel.

nel 1516.

Spagnuoli fino a questo tempo non avevano scoperto

Gli

in se stessi la disposi-

Da una

parte l'arte arabomudejar, aveva creato esemplari incomparabili, specialmente nell'abita-

zione privata, e coi rivestimenti artistici delle pareti,


a colonne,

cortili

Napoli

l'acquisto di

grandi volevano palazzi,

tutto questo

prodigiose vi-

nel 1479, la cacciata dei

Casa d'Amburgo,

una immensa somma

prncipi e

accompagn
due regni

nel 1492,

mediante

Antico,

offerse all'architettura

domandavano

di

politica: l'unione dei

scoperta del

del

SPAGNA

giardini,

le

vlte a stalattiti,

fontane, aveva di molto precorso

le

paradisiaci

resto dell'Europa.

il

D'altra parte nella costruzione delle chiese artisti francesi, fiamminghi e tedeschi ave-

vano introdotto

il

gotico, che per prevalse soltanto nelle grandi citt.

mantennero, abbastanza puri,

fin

molto avanti

gotiche di Salamanca (1513) e di Segovia (1516),

Carlo

(Casa

nel secolo
e

XVI, esempi

XV, lo stile gotico,


ornamentale, come gli stalli del

in quelle parti

vano maggior ricchezza


navate, alle forme piatte

coro,

di

chiamano

estilo jlorido.

a Toledo,

il

Ad

Granata.
tivi

del

ecc., in

1480

il

orefice,

circa,

si

sono

Gundalajara

il

che richiedei

portali, le

il

Juan de

la

1500 l'elemento gotico scompare,

non perch

tale stile all'estremo sforzo.

S.

los

Reyes

Cappella Reale a

vengono mescolando elementi decora-

misto francese, che dagli Spagnuoli

nell'esecuzione di ciborii in

sia stato

forma

di

inventato dagli

torricelle

Autori delle pi famose opere

(Arphe), immigrato a Leon, suo

figlio

al

Antonio

ne sorge uno

detto

orefici,

sopraccariche

Santiago, Siviglia, Valladolid ed altrove, dal 1518

Harfe

di

arabeschi, urne con alberetti, medaglioni, candelabri

viticci,

tanta copia che verso

le somigliante allo stile

da

regno

principali esempi di questo stile

dopo

Rinascimento,

ossia stile

il

mudejar aveva applicato prodigamente motivi del goqui sorse un nuovo stile che gli Spagnuoli, con molta propriet,
del

cortile del palazzo dell'lnfantado a

esso,

sepolcri,

si

Siviglia, ed altri),

loro mudejar. intanto, fino dal secolo

fiammeggiante;

stili

cattedrali

mori rimasti nel paese usarono senza quasi alcun mutamento

ne! quali gli artisti

tico

le

palazzi sorti durante

Casa dell'Abate, Palazzo del Duca d'Alba a

di Pilato,

due

di

ma

perch questi,

ornati,

condussero

di stile plateresco (a

Cordova,

1590) sono un tedesco,


e

sti-

estilo plateresco,

Enrico

suo nipote Giovanni d'Arphe.

Inizi del Rinascimento.


Il
plateresco lo stile del primo periodo del Rinascimento spagnuolo. Come esemplari della mescolanza da cui esso risulta si citano

IL

chiostri

di

S.

RINASCIMENTO FUURI D'ITALIA NEL SECOLO XVI

Giacomo

Leon (cominciata

pera di Giovanni di

manca ha

nel

di

Compostella (cominciati nel 151

convento

nel 1520), e la facciata del

Badajoz (cominciata

di S.

Cattedrale di

e della

1)

Marco, pure a Leon,

Anche

nel 1514).

93

l'Universit

di

o-

Sala-

sun portale (1515-1530) un bel saggio di quest'arte abbagliante; un


e pur leggero di pilastri, stemmi, rilievi e arabeschi, che hanno

contesto ricchissimo

dei gotico primitivo.

E non

un caso che

Fig. 81. Ospedale della

plificato sia

uno

straniero,

Annichino (Jan van


rito,

delio stile plateresco

sem-

Santa Croce a Toledo.

Enrico de Egas.

Figlio

Eycl<ens), molto operoso

della Croce a Valladolid (1480-92)

fig.

primo maestro

il

nello

di

un

fiammingo detto

artista

gotico, e che

stile

aveva anche dato un saggio

nel

collegio

del pi bello stile fio-

Enrico de Egas, nella facciata dell'Ospedale della Croce a Toledo (1504-1514,

81)

ci

ma manca
hanno

presenta una mascheratura, che nei particolari non ha pi nulla


affatto di seriet architettonica.

del posticcio e del dozzinale.

lamanca, cominciata

nel 1520,

dove

N
la

Le forme sono

diverso giudizio merita

pianta

il

la

pilastri e architravi di stile

nella costruzione delle chiese

sono frequenti fino

alla

pilastri

corinzio. Siffatti

met

ma

Cattedrale di Sa-

sistema sono gotici,

mascherati da mezze colonne,

di gotico,

Rinascimento,

del

del secolo.

sono

ibridismi

MANUALE

94

Maggiore spontaneit
nei cortili.

e leggiadria

Palazzo Comunale

11

STORIA DELL ARTE

DI

si

osserva nelle facciate delie case e pi ancora

di Siviglia (1427),

una fantasia di colonne e mezze colonne,


nimo tentativo di collegare organicamente

tale

del

arte disinvolto

Palazzo Episcopale

grazioso
di

Palazzo Comunale

resco.

il

di

Diego de Riano (fig. 82),


'ma senza il mi-

vuoti coi pieni.

Un

cortile e io scalone, di effetto

altro capolavoro

di

Fig. 83. Cortile della

bivigli

purtroppo per

la

forse superato,

quanto

l'autore del Palazzo

stile

plate-

Casa Zaporta

a prodigalit

ornamen-

maggior parte deplorevolmente trascurati,

case cittadinesche, quale ad esempio la casa Zaporta a Saragozza


severo, quasi di fortezza, di

di

oltremodo pittoresco,

Alcal (1534), opera di un grande maestro dello

Alfonso de Covarrubias; ma

tale, dai cortili,

opera

pilastri, architravi e fregi,

(fig.

83).

di certe

L'aspetto

un palazzo di famiglia nobile, fu felicemente inteso dala Salamanca, il quale limit la decorazione, di

Monterey

romano, al piano superiore del corpo principale e ai corpi angolari soLa sobria distribuzione della parte ornamentale, collocata in alto, una
trovata cosi sapiente e di cos bell'effetto, che da maravigliarsi che nel periodo del
Rinascimento non sia stata pi largamente applicata.

arcate di

stile

praelevati.

RINASCIMENTO FUORI

IL

Nel Portogallo, die

periodo di splendore,
e fantastiche delle

sotto

Io stile

[)

ITALIA NEL SECOLO XVI

Emanuele

il

95

Grande (1495-1521) ehbe un breve

misto (arte manuclina) produsse opere anche pi varie

spagnuole, perch

alle

forme moresche, gotiche

italiane

altre se

mago che da

ne aggiunsero, venute d'oltremare, dall'Inghilterra

questo guazzabuglio seppe ricavare una specie

linguaggio architettonico dei

Giovanni

di

fino dall'India.

Il

fiori

Castilho (1490-1550). La parte superiore della Capellas imperjetais


a Batalha, il coro dei Cavalieri di Cristo a Thomar,
chiostro del convento di Beleni sono le sue opere principali, e per giocoiulil di trovate ed esuberanza ornamenfu

di

il

tale

sono superiori

esemplari spagnuoli.

agli

mmm
Il

pieno Rinascimento.

l'italiana

fu

sentisse offeso

promosso dalla Corte

cale.

comprendere che un occhio educato alSpagna come in Francia il mutamento


dalla nobilt, che conoscevano l'Italia, e fu anche pi radi-

da

facile

tali eccessi.

nella

L'arte popolare fu soffocata dal freddo alito dell'esotismo.

concep
al

si

l'infelice idea di costruire

un palazzo, a un

di

presso nello

Dopo che Carlo IV


stile del

posto dell'Alhambra (1526, per fortuna tale idea fu presto dismessa),

fanatici intenditori del


e nelle

accademie,

trattati italiani, ed

grecoromano, come

lo

Sanmicheli,

gli

chiamavano, prevalsero

eruditi e

nelle scuole

confermarono nella loro fede con viaggi in Italia e traduzioni di


uno di questi profeti arriv a proclamare che gli ordini classici

si

erano un dono diretto

di

Dio

agli

Ebrei per

la

costruzione del Tempio.

Come

in In-

96

MANUALF.

gliiltcrra,

grande Palladio fu riconosciuto come

il

imitato con zelo pedantesco. Filippo

fermare anche nell'architettura


creazione l'Escoriai (1563-81,
di

monti;

volta a botte,

porticati,

bigotto monarca;

84) presso Madrid, in una squallida solitudine a pie

le

scale, tutto rigido e severo; l'interminabile ripetizione

ma

produce una monotonia che rispecchia l'anima del

per merito dell'Herrera non privo di pregi architettonici.

piano fu ideato dallo stesso Filippo


(j 1567), e

II;

suo scolaro Giovanni da

il

costruzione.

opera

sua, e

gli

il

disegno

la

nel secolo

Herrera (1530-97)
uomo

di

Aranjvez;

il

prosegui e termin l'immane

occupa

centro dell'edifizio.

il

fiducia del Re, cominci, in

suo arido scolasticismo palladiano dur

La scoltura nel secolo XVI.

della scoltura spagnuola,

ancora durante

decorazione architettonica

hanno maggior parte che

altrove, e

le

dominio dello

il

statue a figura intiera,

le teste,

ma

non sono cose dozzinali,

opere

perch molti architetti furono anche scultori. D'altra parte alla scoltura

stile

in par-

non possiamo diffonderci

plateresco, cosi prodigiosamente abbondante, che


ticolari. Nella

Il

Toledo

di

XVII.

2.

La produzione

Giovanni Battista

Cattedrale di Valladolid (1585), costru la Borsa di Madrid,

inizi la costruzione della villa di

molto avanti

di

fa onore, la chiesa che

principale maestro del grecoromano e

proporzioni gigantesche,

lievi

come predestinato a conal Romanesimo. sua

di semplici pilastri dorici e jonici

Come

vero rivelatore dell'antichit, ed

il

dall'indole sua era

conversione della Spagna

la

fig.

li

convento, chiesa, reggia, sepolcreto, biblioteca, galleria, tutto in


un vastissimo quadrilatero, suddiviso internamente in sedici cortili; le sale con

aspri

uno.

STOKIA DELL ARTE

DI

bassori-

di pregio,

legno

in

altari (retablos) offri-

colossali e ricchissimi

vano un campo molto pi vasto e rimunerativo che non in Germania e nei Paesi
molti e sontuosi seBassi. Si aggiungano
i

polcri e le statue isolate. Ci favoriva

olandesi

principalmente

caso di fare

la

questi artisti portavano

spagna

il

italiani.

degli

storia

il

con-

gran numero,

corso di artisti stranieri, in

Non

tale

il

perch

stili,

quale

in

I-

oppure passavano d'un

loro gusto,

salto dal gotico al michelangiolesco.


1.

Lo STILE PLATERESCO,

largo

un

po' pesante, nella scoltura rappresentato

da due maestri, che

nominare come
che

lavor

avremmo

architetti:

Burgos

gi

dovuto

Diego de Siloe,

Granata, con

molta vivacit e fecondit, e Filippo ViGARNi di Langres (f 1543) il quale a Burgos, Granata e principalmente a Toledo
(Rdablo major,
del coro della
F,g. 85.

Da:

RcuMo major

di

Toledo.

Hiando

il

SUO

fig.

85, altri altari

e stalli

venne

trasfor-

Cattedrale),
stilc

in

modo

quasi incredi-

RINASCIMENTO FUORI

IL

bile.

Suo

Gregorio,

fratello

terna della Porta dei leoni

gotico

al

(dal 1505 in poi), che lavor

tempo

forme

la

decorazione in-

Cattedrale di Siviglia

nella

Damiano Forment

del Pillar, ecc); invece

dalle ultime

97

profondamente affezionato

della Porta dell'orologio. Pi

Madonna

squisito artista, in breve

con molta leggiadria

a Toledo, esetju

Pietro Millan

(decorazione della porta.

NEL SECOLO XVI

o'iTAI.IA

del gotico (altare

Saragozza, 1509) pass a quelle del Rinascimento pi maturo (aitar

di

(f 1535),

nella Cattedrale

maggiore a

Huesca).

Dei sepolcri, puramente

2.

Sansovino; quello
e quello

di

meritano ricordo,

Granata,

in

primo luogo,

due

se-

nei quali evidente l'imitazione del

del fiorentino Domenico


Fancelli,
Bartolomeo Ordonez di Barcellona (f 1520).
di questo secolo, Alonso Berruguete (1480-1561),

Ferdinando ed Isabella

di

Filippo

di

italiani,

maggiore

polcri reali nella Cappella

Giovanna

di

Anche
grande scultore nazionale
dopo il suo ritorno da Roma nel 1520 non segui altra via. 11 suo sepolcro del cardinale
Tavera a Toledo (1554), con una stupenda figura giacente, si direbbe la continuazione
il

tempo, per influenza

dei sepolcri di Granata. Col

us forme pi poderose

movenze

delle ultime opere di Michelangelo,

pi appassionate (bassorilievi nel transcoro

Trasfigurazione di Cristo, nella Cattedrale di Toledo), con una

decisamente barocca. Per questa via s'incamminarono con animo sicuro


tori

legno del secolo XVi,

in

Gerolamo Hernandez,

e atroci

Giovanni de Iuni

(1520-71),

gi

grandi scul(f 1577)

quali nei grandi retablos, nei gruppi e nelle figure iso-

colori, senza risparmio di lagrime e di

late,

Gaspare Becerro

e stalli,

intonazione che

sangue, precorrono

le

forme violente

secolo seguente.

del

C.

RINASCIMENTO

IL

GERMANIA

IN

L'architettura

1.

si propag in Germania in modo affatto diverso


avvenne in Francia. Bisogna fare una esatta distinzione tra la conoscenza
delle forme del Rinascimento e l'introduzione dello stile nell'architettura. Le forme
ornamentali cominciano ad entrare nell'uso degli incisori in legno e in rame ed a

L'architettura del Rinascimento

da

ci che

divenir paesane

more
il

e se

dal principio del secolo

favore universale,

tieri

il

putti,

si

Anche

nelle arti minori


il

nuovo

zione segue una linea curva.

Rinascimento dell'Alta
la

met

del secolo

stile.

Italia,

del genio nazionale.

non

li

ma

si

Verso

in cui

studiavano con a-

pittori

il

si

adornano volenprovano a figurar

Rinascimento italiano fu

italiani, e cosi nella

L'architettura viene subito dopo, e


si

imitano fedelmente

costruiscono

sorgono molti ingegni

ammirano

sitezza di forme,

infantili,

abbondano motivi

Dapprima

mentazione particolare, tentano


gli artisti

pittori le

all'italiana (fig.86);gli scultori

imitando quelle graziosissime forme

viene affermando

Verso

XVI. Anche

presta alle pi varie applicazioni.

fondo dei quadricon colonnati

inesauribile.
si

fin

ne servivano. L'ornamentazione piana del Rinascimento acquista presto

di collegare

la fine del

secolo

di

edifizi

originali,

strettamente
i

il

le

decorazione

la

sua evolu-

forme decorative del

carattere affatto italiano.


quali,

mediante una orna-

nuovo

stile

con

le

esigenze

modelli italiani tornano a prevalere.

pi con l'ingenuit di prima;

procedon secondo principii

si

teorici.

compiacciono

Ma

di quella squi-

Nella storia dell'architettura

IL

del

le

99

Germania ci sono dunque tre periodi ben distinti. Ma nell'ambito


vi una rigorosa unit e neppure uniformit ne! modo di tratforme. A spiegare questo fenomeno giova notare che in molti casi soltanto la

Rinascimento

dei singoli periodi

tare

KINASCIMENTO FUORI U ITALIA NEL SECOLO XVI

in

non

parte decorativa appartiene

al

Rinascimento,

Cosi fin da principio nel

ma

piano

nel

nell'organismo costrut-

da lungo tempo nazionale.

tivo perdura la tradizione gotica,

Rinascimento tedesco

manifesta un dissidio, tanto

si

pi forte in quanto la conoscenza dell'arciiitettura del Rinascimento non fu desunta

Fig. 87. Portale del Castello di

unicamente

dalie fonti italiane,

ma

specialmente verso

l'influenza di esemplari francesi, ed

tentrionale.

Una grande

studiarono in

Italia, e

la fine del

anche fiamminghi

differenza vi anche tra

le

secolo

XVI

olandesi nella

afferm

si

Germania

set-

opere di architetti tedeschi che

quelle di artisti italiani che vennero a lavorare in Germania,

non furono pochi. Specialmente

avevano

Hartenfels presso Tergati.

in

Baviera

e nelle

provincie austriache, dove

sovrani

vincoli di religione, di politica e di parentela con principi italiani, e nelle fini-

time regioni slave fino alla Polonia


In alcune opere

il

gli

artisti italiani

furono accolti con gran favore.

carattere italiano cosi schietto ed evidente, che soltanto la ragione

Fig. 88. Biblioteca del Palazzo

Fugger

in

Augusta.

IL

RINASCIMENTO FUORI

ITALIA NEL SECOLO X\T

l>

geografica impedisce di classificarle nel Rinascimento italiano;


la

cappella Fugger nella cfiiesa di S.

151cS,

Anna

probabilmente da Pietro Fltner)

tali

101

sono ad Augusta

(costruita dal 1509 al 1512, e decorata nel

e la

biblioteca (falsamente

denominata

<

sala

-K-f7^-f^^rr^^'M->.

Fig. 89. Porta della Sala della

bagno)

del

che
di

rado

gli
si

del

Palazzo Comunale di Hildeslieim.

nel palazzo Fugger, decorata dal 1571

Paolo della Stella cominci

oppure

Farmacia

a costruire per

al

1572

(fig.

architetti italiani facevano qualche concessione

valevano

di operai del paese,

quali

88), e a

Ferdinando
alle

nel

Praga
1538.

la villa

Ma non

consuetudini

locali,

davano qualche carattere tedesco

alla

MANUALE

102
costruzione. C'

una notevole

DI

STORIA DELL ARTE

differenza, secondo ciie

per ordine di principi, o di citt imperiali; queste per


deli ai concetti e alle

fabbriciie furono costruite

le

lo

pi erano conservatrici, e fe-

forme tradizionali pi che non prncipi, quali erano pi proamore di variet facevano venire gli artisti da lontani paesi.
i

pensi all'esotismo, e per

Perci nelle citt imperiali l'architettura

pi costante,

conserva meglio

carat-

il

tere paesano.

All'arte del tagliapietra

il

Rinascimento tedesco deve

miglior parte dei suoi

la

pregi e dei suoi effetti. Invece l'or-

dinamento armonico
e le

delle facciate

proporzioni delle membrature

assai spesso lasciano a desiderare,


e

dove troviamo questi

sempre sono dovuti


zione di

pregi, quasi

alla collabora-

od all'influenza

Italiani,

dello stile italiano. Gli artisti tedeschi

non erano troppo

fedeli

alle

regole di Vitruvio e dei trattatisti

appare dai manuali

italiani; ci

di

architettura e di prospettiva pubblicati

nel

Ad

Germania.

in

esempio,

Wendel Dietterlein

1591

pubblic

un

Strasburgo

intitolato:

libro

Architettura. Della di-

simmetria

stribuzione,

propor-

zione dei cinque ordini di colonne

dove comincia

col

dare

zione dei noti cinque ordini.


corso dell'opera
fantasia

si

la

Ma

sbizzarrisce nella deco-

mem-

nell'invenzione di pilastri, por-

tali, altari,

fontane, etc, con pro-

fusione di ornamenti.
siffatti

vero che

non sono

disegni

la

della pratica costruttiva


Fig. 90.

Balcone

di

ima casa a Colmar.

secolo;

ma

che in esso
dei

membri

costruttivi appare molto debole, e che

alla decorazione,

specialmente delle parti pi

nei portali (figg. 87 e 89), nei veroni

nata

(figg.

91

e 92);

della costruzione, e

(fig.

gli artisti

il

si

massimamente

costruzioni indipendenti,

come

s.

Perci

vestiboli,

il

meglio
atrii,

danno

(fig.

di

preferenza

spesso tutto

nei frontoni a gradi-

da cercare per

loggie

quel

che an-

collegamento formale

cosicch questi elementi appaiono quasi estranei

stanno da

norma

di

indiscutibile,

in vista. L'effetto artistico

90), e

nel

sua sbrigliata

razione arbitraria dei singoli


bri,

spiega-

la

103),

lo

al

complesso

pi nelle piccole

fontane

sepolcri

architettonici.

All'architettura tedesca del Rinascimento

zione dell'edifizio, di cui

gli Italiani,

manca

inoltre quella logica articola-

dal Brunelleschi a Benedetto da Majano, diedero

IL

esempi

cosi beili

diasse anzi

modo

il

solamento tra
e

si

snoda

che

le

le

in profili e risalti,
si

collegamento tra

si

rompe

Quando

si

'.11.

mollezza

ascende lietamente fino

vuol definire

Pflk-r a

zione

la

rattere

sia

cosa secondaria!

parte decorativa, e

monumentale.

al

culmine,

il

carattere di questa architettura

\.iiiiiihers;a

nulla pi. Mentre nei gotico la razionale dispo-

differisce

esso ha per l'elemento decorativo.

decorazione

stu-

In

un sonetto, questo nuovo

stile

indeterminatezza della poesia degli ultimi Minnesingeri.

Rinascimento tedesco

11

si

il

in veroni, e

C.isa

comoda, agiata, riposata


la

non

singole parti, e

distacco e l'imeno manifesto apparisse


La massa come in movimento, digrada

sizione spesso fa pensare alla chiarezza e concisione di

ha piuttosto

le

teneva. Tutto ci avviene con una certa oscurit mistica, senza

f-ii;.

dice che

perch

di nasconderle,

precisione e senza energia.

si

il

103

giunture mascherate dall'eccessiva decorazione. Pare che

varie parti della fabbrica.

cosa a cui pi

la

Non appare

ed evidenti.

soltanto per essere

ITALIA NEL SECOLO XVI

RINASCIMENTO FUORI

si

Ma

Non

dall'italiano
si

in Italia

applic anche

Germania

pu
il

ai

non solo nella predilezione che

dire che nell'architettura italiana la

senso dello

stile

salv dalla degenera-

mobili ed arredi, che assumono un ca-

invece, nella pienezza del Rinascimento

avvenne

MANUALE

104

il

vediamo

contrario:

decorazione

tempi dei gotico


l'architettura

tezza e

le

varie forme di mobili penetrare nell'architettura

elementi principali.

gli

le

STORIA DELL ARTE

DI

11

che

industrie artistiche

applicano

piedistallo,

talora

erano saldamente costituite,

perfezione tecnica delle singole parti.

la

al

prendono

solo sono

la

forma

Non

gi

che

lo

un candelabro o

anche nel-

regole architettoniche

le

una fabbrica

pi collocate sopra un alto

accuratamente scanalate ed ornate

di

fornire alla

la ricchezza, ia fini-

contrario, alle varie parti di

modelli dei varii mestieri. Le colonne, per

non

spiega, ricordando che fino dagli nltimi

Tedeschi erano avvezzi ad apprezzare soprattutto

siano applicate alle industrie artistiche;


si

si

si

di sculture in basso,

un balaustro, oppure sono

di

ma

rivestite di

scanalature oblique e di nastri ad imitazione dei lavori di metallo.

Anche

nei fregi e nelle decorazioni dei riquadri sono frequenti

formi a forte
nella

rilievo,

proprii dell'intaglio in legno. Spesso

nastri

motivi nastri-

sono arrotolati,

forma gi descritta altrove, e si trasformano in cartocci, cosicch nella loro forma


non si vede pi se derivino dai grotteschi o dagli ornamenti grafici. Questo

definitiva

arbitrario

modo

di trattare le varie materie,

un'altra, carattere singolare dello stile

vori di metallo

Un esempio

si

applicarono

tipico di questo

al

applicando ad una

ornamentale tedesco.

legno, la pietra fu trattata

scambio

di

forme

si

ha

in

le

forme proprie

di

Gli ornati adatti ai la-

come

una porta,

il

legno, e viceversa.

di et gi

tarda (1620)

RINASCIMENTO FUORI D ITALIA NEL SECOLO XVI

IL

lazzo

Comunale

Norimberga. L'amore dei

di

contemporaneo,

col portone,

Coburgo; giova confrontarla

nella fortezza di

rativa tedesca, condusse ad esagerazioni, alle quali

gli

complessivo,

artistica. .Ma

die

io

questa tendenza era gi

Q^o-^^^^s^_h^-^
Fig

93

negli ultimi

germe

in

P anta de

toglie

tecnica

sfoggio di perizia

genialit

tempi dello

stile

nuoce
all'idea

gotico,

Ca

tello

He delherg

divenne una necessit naturale, cooperando

per forza di cose

Pa-

non tarda-

pi severi

artisti

rono ad opporsi vigorosamente. innegabile che l'esuberanza dei particolari


all'effetto

de!

proprio dell'arte deco-

ornamenti,

lieti

105

al

meritato trionfo

delle industrie artistiche.


Il

castello,

dir vero, pochi

antiche

si

Germania come

sono

in

Francia,

castelli costruiti in

una

il

tema principale

dell'architettura.

sola volta; per lo pi alle fabbriche

aggiunsero senza scrupoli nuove costruzioni: ne risult una pianta irregolare,

anche perch
stello

in

nelle abitazioni principesche

medioevale,

stano non soltanto

ma
le

piuttosto

conservato

non
in

fu

d'un tratto abolito

quanto era

possibile.

costruzioni avanzate a scopo difensivo,

fossi e

il

tipo del ca-

Del castello rele

doppie porte,

Fig. 94. Castello di

Heidelberg. Parte della facciata della costruzione di Ottone Enrico.

RINASCIMENTO FUORI D ITALIA NEL SECOLO XVI

IL

ma

anche

le torri

raggruppamento

mezzo

angoli e in

Il

le

scale a chiocciola dentro torricelle agli

Sono invece una concessione

portici che circondano in tutto o in parte

carattere di maniero medioevale

ragione
di

dell'edifizio.

il

gioiello del

ponte,

rendevano

parecchie poderose

il

sito pi formidabile.

torri,
11

(fig.

tempi; tutti

magnifica
facciata
del

gli

Boemia (m.

cortile chiuso

Elettori Palatini, da Lodovico

94),

Rinascimento

quale, se non raggiunge

italiano,

Heidelberg, detto a

da una testa

da una

serie di

V (1508-1544)

le

XV,

fabbriche di vari

della costruzione di Ottone Enrico.

il

che Ottone Enrico cominci nel


la

Rinasci-

alcune delle quali costruite nel secolo

1632), gareggiarono nell'abbellire

quella

(fig.

di

93). L'ingresso era difeso

Fig. 95. Castello di Heidelberg. Parte del piano super

di

allo stile del

cortile.

il

evidente nel castello

Rinascimento tedesco

ad un cortile

dei vari corpi di fabbrica intorno

comune. Altro elemento medioevale sono

mento

107

a Federico V, effimero

Re

Tra queste fabbriche


1556; un vasto rettangolo con una

castello avito.

armoniche proporzioni

tuttavia ammirabile per

la

dei capolavori

bellezza della decorazione

scultoria, e per l'effetto che risulta dalla gradazione dei piani sovrapposti, e dal sa-

piente e organico riempimento dei piani verticali.


portale del pianterreno rialzato, dov'era

il

Una

scala scoperta conduce

gran salone; perci l'ingresso

al

ragionevol-

mente grandioso. Poderosi pilastri a bozze molto sporgenti, con capitelli ionici, dividono la facciata in cinque campi, dei quali il mediano contiene il portale, e ciascuno
dei quattro laterali due finestre frammezzate da nicchie con statue. Nel primo piano,
sopra

il

pianterreno,

campi sono

divisi

da

pilastri a specchi

con

delicati

ornamenti,

MANUALE

DI STORIA

DELL ARTE
secondo da mezze colonne scana-

e nel

late,

queste

con

e quelli

composito. Le nicchie

capitelli d'ordine

statue

e le

tono nei due piani superiori

tempo

Le finestre sono

toni.

moni. Chi
di

e divise

sia

il

ripe-

un

coronate da

bifore,

da cariatidi o

tela-

vero creatore del palazzo

Enrico Ottone, finora non

documenti che

sulta da

si

95);

terminato da fron-

l'edifizio era

figure alate

(fig.

Ri-

sa.

si

ebbero parte

vi

architetti Gaspare Fischer e L-^copo


Hevder, nonch lo scultore Anthony,
sostituito nel
1558 da Alessandro
gli

CoLiNS
loro fu

Ma

Malines.

di

nessuno

geniale ideatore

il

Sono tuttavia importanti,

sebbene

generale, alcune analogie coi

Reno

l'altro

in

castelli di

Brieg nella Slesia (dal 1547 in poi)


Julich nel Basso

di

dell'edifizio.

di

(1549-61), l'uno e

dovuti a maestri

che per

italiani,

fecero molte concessioni

consuetu-

alle

" Cosi anche


il
palazzo di
Ottone Enrico appartiene a quella scuola

dini tedesche.

sincretistica che prevale

XVL

del secolo

sieme elementi
tedeschi; ci

nazionalit

tenta

italiani,

dell'

tanza secondaria
si

fiamminghi

autore

comunale

ha impor-

(Dehio). Nicchie

vedevano

gi nei palazzi

XV,

di Julich.

possa ritenere come

si

di quello di

Heidelberg;

nei pilastri,

nelle

cornici,

con

comu-

e nel

Pa-

.Ma non c'

che sen-

nei Paesi Bassi alcun edifizio,


z'altro

della

probabil-

(che

risolta)

nali del Belgio nel secolo

lazzo

met

la

fondere in-

posto, la questione

mente non sar mai


statue

dopo
di

il

modello

d'altra

parte,

nelle

mezze

colonne cos evidente l'impronta

ita-

non si pu stabilire la derivazione immediata dell'edifizio da un


liana, che

esemplare determinato.
Nel 1601 sul lato settentrionale del
cortile fu iniziato

derico

(fig.

il

palazzo detto di Fe-

96) somigliante nel disegno

della facciata a quello di

ma

Ottone Enrico,

con forme pi vigorose; purtroppo

RINASCIMENTO FUORI O ITALIA NEL SECOLO XVI

IL

109

eclettico, da Carlo Schafer. Qui conosciamo


Sebastiano Gtz di Coir. Dagli archivi risulta
che lavori furono diretti da Giovanni Schoch, il quale probabilmente fu anche autore del disegno; sono di questo maestro il Palazzo Comunale di Strasburgo e il ca-

fu iiialainentL' restaurato, con

arcaismo

l'autore delia parte scultoria, che


i

stello di

Gottesau nel Baden.


1689

francesi nel

Si sa

che

il

castello fu in parte distrutto dagli eserciti

1693.

nel

Nel corso del secolo

XVI

sorsero

molti

Fig. 97. Stoccarda. Sala della

magnifici castelli principeschi, tra

altri

"Casa del Piacere-

quali quello di Stoccarda nel 1553, a cura del duca Cristoforo. L'esterno dell'edifizio

semplice

ma

massiccio,

il

cortile chiuso

scanalate ed archi depressi. Presso


nei

costumi delle Corti

il

e del cresciuto

amore

rovinata nel 1846. Di fuori essa era cinta

una

sala a volte sostenute

un'altra grande sala


chitetto

al

Giorgio Beer,

da un loggiato a

delle delizie, la cosidetta

di portici, e nell'interno a

da colonne, con

tre bacini

piano superiore. Autore


dal 1575 a servizio del

di

con colonne

un mutamento

casa di piacere

terreno conteneva

mezzo

d'acqua nel

(fig.

97) ed

questo castello fu l'eccellente ar-

duca Ludovico

struzione dur quasi dieci anni (1584-93), e nel collaudo

Schickhardt (1558-1634),

tre piani,

castello sorgeva, e ci indizio di

il

del

Wrttenberg;

la co-

Beer fu aiutato da Enrico

architetto che in seguito molto viaggi

lavor.

MANUALE
Anche

duchi

shut (1536) di cui

di
il

STORIA DELL'aRTE

Baviera fecero costruire molti edihzi, quali


opera di artisti italiani, il castello

cortile

Fig. 98.

Landshut,

DI

molte chiese

Stanza del Castello

e palazzi a

somiglia alle rocche medioevali,

di

castello di

Land-

Trausnitz presso

Traysnitz presso Landshut.

Monaco. Nella disposizione

eha

il

di

il

castello di Trausnitz

qualche parte gotica. L'ornato pittorico delle

IL

KlNASCl.MEXTO FUOKI D ITALIA NEL SECOLO XVI

sale del piano nobile

(fis^;.

9H) fu esej^uito sotto

modelli italiani o da artisti che studiarono

due poderosi
tiquarium
di

Monaco,

edifizi, di stile del

Rinascimento

Zecca, opere dell'insigne

la

edificata

circa

duchi Alberto

in Italia.

ma

comunicanti,

e Gui;lieInio

circa

V, sopra

1567 sorsero

il

!' AnLa reggia


un palazzo

di schietto spirito tedesco,

architetto

Egkl

1600 sotto .Massimiliano

il

A Monaco

III

I,

Monaco.

di

sul

forma

luogo

di

grandezza

e bene
La decorazione principalmente pittorica. La facciata del cosidetto cortile
imperiale ha un doppio ordine di pilastri con nicchie e riquadri, dipinti in srij(, sopra

pi

antico, contiene

cortili

sei

varia

di

ordinati.

grigio

(fig.

99).

Il

ig.

carattere

9y.

Dal Cortile Imperiale

della

decorazione,

di

gli

Monaco.

stucchi colorati che inquadrano

grotteschi con soggettini di genere, sentono dell'italiano; infatti la costruzione fu diretta


tisti

da un italianizzante, Pietro de Witte o Pietro Candido, ed eseguita da

ar-

italianizzanti.

Dell'attivit edificatrice

imitato,

quando

tempi

si

documenti troviamo nomi

di

Ferdinando

di

maestri tedeschi

costruzione sia di fortezze che di palazzi,


Provincie meridionali confinanti con
costruttive italiane

si

abbiamo

fecero pi quieti, dalle

in

e italiani;

gli Italiani;

l'Italia,

ritrovano anche

come

gi detto.

principali

la

ci

suo esempio fu

Il

dinastie

prevalgono

che facilmente

Carinzia e

il

tedesche. Nei

tuttavia,
si

Tirolo.

luoghi lontani dalle Alpi;

il

che

nella

spiega nelle

Ma

le

forme

effetto dei

gusti personali dei principi e dell'indirizzo prevalente nei paesi cattolici. Oltre

ad al-

MANUALE

112

DI

STORIA DELL ARTE


esempi

Clini

castello

il

come

isoiati,

Schalabiirg

di

presso Mlk.col suocortile

chiuso da portici
rei, e

il

Brieg nella Slesia (co-

minciato nel

.:^(.m'

Praga un

1547), c' a

piantato

-.:

VI'.'-

j?^- ^

a graffito.

tentativi cominciati

nel

castello di

Praga furono

proseguiti

in

famoso per

1560),

il

quello

di

presso Praga (circa

Stern

gj^||^|;:^-->.i^JA::i|P;,4

tra-

decorazione

la

tutta italiana

--

vede

si

stile italiano,

lo

compresa

j^:..

gruppo

intiero

dove

di edifizi

marmo-

castello dei Piasti

suoi

stucchi, e nelle costruzioni

ordinate da Rodolfo

Praga

castello di

11

nel

nella

Waldstein. Sono o-

villa

pere che piacciono all'oc-

ma

chio,

essendo

state

eseguite in forme derivate

non

da paese straniero,

hanno

importanza

storia

dell'arte

nella

propria-

mente tedesca.
Nella Franconia sono

menzione

degni

di

stello

di

Meno, con
loggiati

da

pilastri

colonne

1572

al

1578,

poderoso

il

massiccio castello di A-

opera

RiEDINGER

(1606-1613)

dei

(fig.

100),

margravi

castelli
de

castello

il

Kulm-

Plassen presso

tutti

sede

Brandedi

differisce

Castello di Plassen.

altri, e

gi

di

burgo. Ciascuno
>

di

GiORGIO

bach

bel cortile

di

forma, costruito dal

di

di

ad archi, sorretti

schaffenburg,

100. Loggiati del

sul

piani

tre

bella

Fig.

ca-

il

Offenbach

questi

dagli

sono opera

KINASCIMKNTO FUORI

IL

di

maestri tedesciii.

Nel castello

sizione dall'antico castello al

NEL SECOLO XVI

ITAl lA

Ascliaffenburg

di

nuovo

1)

stile;

ma

si

vede a maraviglia

di

cinque

secoli.

le

fasi, dai

Importerebbe molto

dini,

Sprea.

ne

Ma

prova

il

XVI

gli

Wertlieim, dove

di

stabilire se per necessit,


e l in

giardino, se

il

architetti tedeschi

si

gli

occupavano

si

disegni di quel

qual grado,

le

un capriccio, od

edifizi e

di

disegno del Lustgarten di Berlino, posto tra

purtroppo, qui come altrove,

in

caso, od

prestabilito abbia creato un'armonia artistica tra

certo che nel secolo

tran-

primitivi fino alle ultime raffinatezze, nel corso

varie costruzioni siano state sparse qua

im disegno

la

questo lungo processo di trasformazione

appare anche pi evidente nelle grandiose rovine del castello


possono osservare tutte

13

l'ambiente.

proposito dei giaril

Castello

tempo furono

la

alterati o di-

sfatti nei secoli seguenti.

Nella Sassonia superiore l'architettura del Rinascimento penetr assai presto.


Il

castello di

Torgau

fu costruito dall'elettore

un piano preesistente. C' un grande


briche, delle quali specialmente

decorazione

e le

Giovanni Federico

cortile irregolare, chiuso

ammirabile

l'ala

il

Magnanimo, sopra

da ogni parte da fab-

orientale, per la ricchezza della

due scale esterne, che mettono a una

torricella,

contenente una scala

MANUALE

114

girante di audace costruzione

(fig.

restaurato, la parte pi bella

il

STORIA DELL ARTE

DI

101).

grande

Anche

del castello di

cortile; le

dal duca Giorgio e dal principe elettore Maurizio.

11

cortile era

quattro torricelle angolari, contenenti scale a chiocciola,


pra l'ingresso. Diresse
l'architetto

lavori

Gaspare Voigt.

11

soltanto

la

porta, con

la

di affreschi, aveva
una loggia avanzata so-

ornato

Hans von Dehn-Rothfelser, ma


castello sub

molte modificazioni,

dentro; fu distrutta una leggiadra cappella di

mane

Dresda, recentemente

fabbriche principali furono costruite

ricordato anche

sia

che di

fuori

di

Rinascimento, della quale

stile del

ri-

data del 1555, oggi collocata nella piazza Judciilof.

Nella regione del mattone abbiamo il castello principesco di Wismar (Mekleniagburg-Schwerin). All'ala pi antica, costruita nel 1512, il duca Giovanni Alberto
1

giunse nel 1553 un'ala nuova, valendosi dapprima dell'opera di Gabriele van Aken,
e poi di Valentino di Lione e di Stazio von Dlrer. il modello imitato il palazzo

Roverella

Ferrara.

di

Sia

fabbrica che quella verso

il

cor-

sono superiori a molte opere

tile

consimili, tanto per

calcolo delle

il

sapiente

riempitive e

parti

della decorazione.

mattoni

belle pro-

le

porzioni quanto per

di

la

nuova

facciata esterna di questa

Il

paramento

trattato

come fon-

do, dal quale risaltano


col

e le finestre,

namento

di stipiti

102), e

(fig.

loro

le

porte

ricco or-

cornici

e di

fregi orizzontali,

parte di pietra arenaria, parte


di argilla bruciata.
tile

stenuti

da

divisi

pilastri.

Verso

superiori

piani

Un

il

sono

cor-

so-

verticalmente

fregio di

pietra

arenaria scolpito a storie della


Fig.

102. Finestra del Castello principesco di

Guerra troiana;

Wismar

lato verso

nicipi!

Palazzi Comunali e privati.


il

carattere locale

pi facile

il

cortile

portale ed

si

Negli edifizi costruiti da privati o da

conserva meglio che non nei

riconoscere quali fossero

le

castelli principeschi.

Da

Muessi

regole costruttive proprie di ciascun paese.

superfluo aggiungere che nella Svizzera tedesca e nella

Germania meridionale appare

pi forte che altrove l'influenza italiana. Dall'Italia superiore pass in questi paesi

costume

il

sono ornati

Testamento.

di storie dell'Antico
2.

il

il

vedono nella Svizzera, nel Tirolo, nella


Palazzo comunale di Mlhausen; la deco-

delle facciate dipinte e dei portici; se ne

Baviera meridionale

e fin

nell'Alsazia, nel

razione di questo palazzo opera del pittoreCRisTiANoBACKSTERPFER di Colmar(1552).

Nel pianterreno, preceduta da una scala scoperta,

egli

simul una architettura rustica;

finestre di ghirlande e nei piani superiori dipinse

orn

le

chie.

Logicamente,

il

tetto

non

un colonnato jonico con

mascherato da un frontone,

piane a disegno. Tuttavia queste concessioni allo

stile italiano

ma composto

di

nic-

tegole

non hanno totalmente

IL

KIXASCIMENTO FUORI

I)

ITALIA NEL SECOLO XVI

115

cancellato quel carattere locale che proprio di tutta l'arte alsaziana,

che

si

mani-

non solo nelle molte casette borghesi, ma anche nelle opere di architetti di professione. Tra quali da ricordare, oltre al gi citato Wendel Dietterlein, Daniele
Speckle (1536-1589), che molto viaggi, e acquist fama come architetto militare. Nel Palazzo gi Comunale di Strasburgo, che riconosciuto come opera sua,
festa

Fig.

egli

cur

forma

la

103.

Loggia del Palazzo Comunale

Guglielmo V'ernuicken.

di Colonia, di

regolarit della pianta, ed orno all'italiana

il

portone

delle finestre e del tetto e nella sovrapposizione dei piani

zione della

e
si

pilastri,

attenne

ma

nella

alla tradi-

Germania occidentale.

Le fabbriche private lungo


Paesi Bassi, e sono per

Era naturale che

la

lo

il

Reno

inferiore somigliano

molto a quelle dei vicini

pi strette di facciata, con tre finestre e frontone scaglionato.

somiglianza del

modo

di

vivere

si

riflettesse

anche

nelle abitazioni.

116

manuali;

storia dell arte

di

Colonia specialmente era

in

continuo coiiiniercio, anche

Abbiamo

la

stupenda cattedra

infatti a

un Maestro

di

Colonia

Malines, compiuta nel 1524.

del Palazzo

Comunale

Vernuiken

(1569),

(fig.

ma

103).

vero che

gara con

in

opera

artisti

parte fiamminga anche

in

di

Bassi.

la

di

loggia

essa fu costruita dal tedesco

Guglielmo

Vernuiken

nel disegno

di

mezzo, dimostra

puto evitare l'imitazione degli esemplari fiamminghi. Del resto


con purezza

Paesi

coi

Campidoglio, opera

in

belgi, e lo stesso

avanzato

della fabbrica, e specialmente nel corp(j

artistico,

Maria

di S.

forma maravigliosa per quel tempo,

egli

di

non aver

sa-

seppe elaborare,

motivi dedotti dal Rinascimento

italiano.

Fig.

L'adattamento

104. Palazzo Conuinale di

dello stile del

Rotlienhurg

Rinascimento

alle

al

Taiiber

forme tedesche

nelle citt della

collega-

Medio Evo, meglio che altrove e in aspetto pi vivace


Germania centrale e settentrionale, specialmente dove ad

antichi edifizi, per puro abbellimento,

tanto una

il

quella del tardo

mento con
appaiono

con-

e lo spirito

servativo proprio dell'architettura tedesca del secolo XVI, che mantiene

pomposa

Halberstadt

dove appunto

di

si

aggiunse qualche parte nuova, od anche

facciata con frontone scaglionato,

Lemgo.

nel secolo

Il

XVI

come

nei Palazzi

sol-

Comunali

di

primo posto spetta senza contrasto a Norimberga,


privati un grande ardore di fabbricare. Si sa
vi fu tra
i

pure che nella fantasia dei romantici Norimberga da sola assoium in s tutte le glorie
dell'arte nazionale tedesca. La casa norimberghese per lo pi stretta di facciata, ma
alta parecchi piani e

molto estesa

in

profondit.

Il

mezzo

sono ornati da veroni sporgenti, che talora hanno l'altezza

e gli

angoli

di pi di

della facciata

un piano;

la

som-

11.

iiiit

KINASCIMENTO

FL'OKI

D ITALIA NHL SECOLO XVI

117

coronata da un frontone. Anche quando l'inclinazione del tetto

verso

strada,

la

esso mascherato dal frontone, ed avvivato da abbaini di varie grandezze, talora molto
graziosi. L'esterno dell'edifizio

ma

nell'interno

che d

in

un

il

di

di

105.

La

esente da un non so che di massiccio e di rigido;

da logge

da

una antica

al

XV,

di cui

AUiL.uiti

citt tedesca

Rothenburg al Tauber (Franconia), col suo


un WoLFF di Norimberga (1572). Anche qui

gotico del secolo

di-i

degli Hirschvogel (1564), dei

bel saggio di ci che fosse

aggiunse

portici, e talora c' in

rimane

l'alto

fondo una sala

sue migliori prove. Le case pi note

le

sala Fredenliagen nel Palazzo

Norimberga sono quelle

Un

<riardino: ivi l'arte decorativa fa

Fig.

di

non

cortile abbellito

si

Palazzo
il

nucleo

ili

Lulji^^a.

Punk
ha

e dei

Comunale

Peller

nella piazza del


(fig.

costituito

di

poderoso

91).

mercato
opera

104),

da un

frontone terminato da una torre.

piano terreno del lato pi lungo un portico

(fig.

edifizio
Il

Wolff

stile rustico, e dal-

MANUALE

118

DI

STORIA DELl'AKTE

torricella poligona. Rothenfrontone fece sorgere nna elegante


del secolo XVI, ottimamente
fontane
e
private
case
burg abbellita anche da parecchie
l'aspetto; perci nel suo insieme essa
secoli passaronolsenza alternarne
conservate.

rantolo libero verso

il

un museo,

e chi la visita

e quasi segregata dal

crede

di rivivere in

ima

citt imperiale,

quantunque piccola

mondo.

Il

A^^,

fippirrjffmk! '^-^Ff rrrFPi -^ w


r

Fig.

106. Facciata posteriore dell'Arsenale di

La Germania settentrionale
mento comincia a prender parte
raviglia la straordinaria
nel secolo

XVI

e in

Danzica.

Rinascidal Weser a Danzica soltanto nell'et del


di maattiva alla vita artistica nazionale. cagione
opere d'arte che sorgono in questa regione,

abbondanza; di

parte del XVll, ad abbellir

le

citt e le abitazioni private. L'archi-

gi ampiamente provveduto
tettura sacra'era inoperosa, perch al culto avevano
nuove chiese, l'arte si compiaceva di absecoli precedenti. Ma se non si innalzavano
i

bellire le antiche. Gli altari, le cancellate,

tengono sono per

lo

monumenti

e le lapidi sepolcrali ch'esse

con-

principale degli archipi opere del Rinascimento. L'occupazione

11.

tetti eraiKi le

KINASCIMKNTO rUORl

fabbriche

avevano perduto

arti,

civili.

la loro

universale era diminuita;


fatti:

ma

godere

le

aspre lotte

abbellire la vita. Ci

FiR.

la

107.

decorazione

nobile

La

bellissimi

di

commercio
contemporaneo ai grandi

la loro attivit nel

la

(fig.

il

Non

cortile

Anche

e altre citt) gli architetti

gli

animi

si

nelle citt anseatiche. Ivi l'arte

magnificenza interna degli

105),

Jever.

quando

gravi fatiche, che impedivano agli uomini

facile

d'Art

nei

supera

edifizi

la

trovare opere che pareg-

Aiiuusta

legno intagliato della cosidetta

soffitti del castello di

neburgo, Danzica
la

anche

sala d'oro del Palazzo Coinunale di

Palazzo dei Mercanti di Lubecca


i

e le

dell'architettura propriamente detta.

bellezza

avvenne appunto
e

119

citt aiiseaticiie, principali proinotrici delle

culto dell'arte non sempre

il

diviene principalmente decorativa,

gino

le

politica,

piuttosto esso sorge e cresce a qualche distanza di tempo,

sono calmati, e sono cessate


di

vero che
potenza

ITALIA NEL SECOLO X\T

I)

Sala Fredenhagen

e la

Sala rossa

nel

a Danzica

Palazzi Comunali (Lubecca, Lu-

curarono, soprattutto nelle grandi sale,

magnificenza della decorazione.


Nello studio dell'arte del

tano subito
erano gi

in

alla niente

Rinascimento

due osservazioni.

nella

Germania settentrionale

materiali costruttivi, cio

la

pietra e

presen-

si
il

legno,

uso nel Medio Evo. Di conseguenza, nelle forme costruttive e decorative

non avvenne un mutamento repentino, una innovazione violenta,


transizione da

una et

all'altra,

il

Rinascimento

si

propag

in

ma una

tranquilla

questa regione quasi

MANUALE

120

modo

nello stesso

che

Olanda,

in

Sappiamo da documenti
verso oriente, e che tra

che

costume

il

casi

dei sepolcri

zione ad artisti fiamminghi.

Duomo

sonia nel

molti casi

e di ci in

spiegazione

la

fiamminghi ed olandesi

artisti

citt anseatiche e

le

di oggetti d'arte. In certi

invalse

STORIA DELL'AKTE

DI

Paesi Bassi

semplicissima.

spinsero molto in l

si

faceva commercio anche

si

marmo

di

Cos

o di alabastro, per lo pi se ne affid l'esecu-

grande monumento dell'Elettore Maurizio

il

Colonia fu eseguito ad Anversa, mediatore un orefice

di

Quando

Paesi Bassi esercitavano im vero monopolio.

di

Sas-

Lubecca,

di

monumenti, disegnati da Jacopo Binck, della dudi Danimarca nel Duomo


e dal re Federico
di Schleswig. E che anche
disegnatori avessero in niente modelli fiamminghi, appare
evidente dal confronto tra
monumenti funebri dei Paesi Bassi e tedeschi. Non c'
dubbio che, come a Praga e a Dresda si facevano venire artisti dall'Italia, cosi in opere
e nella stessa citt

furono lavorati

chessa Dorotea nel

Duomo

di

Knigsberg

d'architettura
e

Tedeschi del Settentrione cercavano a consiglieri

Ma non

olandesi.

maestri fiamminghi

da pensare senz'altro che, dovunque appaiano reminiscenze

di

debba a un architetto straniero. La maniera olandese si


riconosce ad esempio nella facciata della cantina comunale di Miinster, e con un affastellamento di motivi alquanto rozzo, nella casa Ohm sul Mercato della segala,
e nei frontoni del castello di Bevern presso Holzminden, e appare anche in quelli di
modelli olandesi, l'opera

si

Wismar, Gottorp, Gstrow, Hamelscheburg, che sono

Ma

settentrionale.
sul

muro

poi

si

le

mattoni,

di

volute fiancheggianti

piramidi

le

frontoni,

sommo

al

maniera olandese,

paese, e che la

tefici del

Palazzi Comunali

nascosto da facciate del Rinascimento.

da Li'DER voN Bentheim dal 1608

mezzo ampliato

un corpo

in

di fabbrica

di pietra

Specialmente
(fig.

che

XVI

in

lavorassero anche ar-

vi

campo,

il

ritirandosi

che sale fino

il

col

92),
al

Palazzo

di

Brema, costruito

suo portico

come uno

col

verone

di

compiuto da un alto

tetto ed

capolavori

dei pi insigni

Rinascimento.
In

Danzica

e tutta la
(fig.

paramenti

a poco, cedesse

frontone, per ricchezza di scoltura da riguardare


del

Germania

pi belli della

Lubecca hanno un nucleo medioevale

e di

1613

al

di ritenere

poco

Brema

di

tra

rinforzi,

dell'edifizio, dalla fine del secolo

fanno tanto frequenti, da permetterci

verso oriente.

Sono olandesi

c' dell'italiano e dell'olandese.

numero,

piani, in piccolo

decorazione. Ci appare pi evidente che altrove nella facciata dell'Arsenale

Le forme italiane non vennero per

106).

la

ma

via di terra,

direttamente per

la

commercio e di amicizia con Venezia; esse qui si


vedono pi pure ed armoniose che non in qualsiasi altra citt tedesca; non a torto
via di mare,

Danzica

non pi

di

Baum,
e

grazie alle relazioni di

detta
tre

la

Venezia del Settentrione

finestre; perci

si

prolungano

in

Langasse

n. 45,

con

metope,

quattro

volte

ripetuto;

posti, ed

pilastri scanalati

culmine

il

Castello dei Leoni

di

larghezza doppia della normale, ed

cos

pure

erme

ghirlande di frutti,

squame

e trofei, e

mensioni. Nella casa Steffen vediamo

1563. Qui

pilastri

sono

la

casa

triglifi

sovrap-

abbastanza

fe-

Casa inglese; questa

pi leggera

pilastri

abbaini

riprodotto,

e nella bellissima

ma

architrave

due

con

di facciata,

migliore esempio

formato da

ha cinque piani;

Langasse, del

Il

che reggono un

del culmine. Di ugual disegno,

ciata della casa n. 37 della

lastiche; la

Le case sono strette

ornato da figure olimpiche. Lo stesso motivo

delmente, nel cosidetto

le

in altezza.

sono accoppiati, e
piacevole

rivestiti di

la fac-

maschere,

riquadri sono occupati da figure d grandi di-

applicati

decorazione scultoria, sobria

e delicata,

tre

fa

ordini

onore

secondo
al

le

regole

buon gusto

sco-

dell'ar-

!Wl
'il

N^^

r^

^-4^

ast.\

\\

^r-.^^

>-5^!5^\

-"st>

J V4Km

Fig.

lOS.

Casa

(lei

Cismomi

Macellai di Hildeslieim (particolare).

^'"

MANUALE

122
chitetto

Hans Voigt. Non

fu portata per

nave

Questo

rialzo

dar nella strada,


colo XVill

venne

si

in

dovuto

la

la

Danzica sono costruite sopra una


un piano rialzato di parecchi

di

strada, da

sotterraneo, usato

al

met

come

il

sedervi a bere

come

le

logge italiane. Nel se-

caff.

109. Chiesa dei Gesuiti a Colonia.

XVI

del secolo

il

in

cantina; esso d agio di guar-

presta anche a ricevimenti e feste,

uso

Fig.

Verso

Le case private

precedute, verso

un muricciuolodi pietrao da una cancellata, con alcune panche

gradini, chiuso da
giro.

STORIA DELL ARTE

maraviglia che una leggenda racconti che questa facciata

dall'Italia.

pianta molto profonda,

DI

si

attenua

di

nuovo

dissidio tra

il

le

forme decora-

tive e la sostanza della costruzione. Gli elementi, sia ornamentali che costruttivi, derivati dall'Italia

assumono una forma pi

solida e meglio adatta alla vigorosa deco-

razione tedesca. Sparisce quell'ingenua maniera che

si

vede nelle fabbriche pi antiche

decorate con elementi discordanti, donde pure risultava


struttura sistematica
degli

architetti,

si

perfeziona.

ostilit e

stranieri chiamati a dirigere

deschi

si

forzata

un

effetto

pittoresco, e la

ora non c' pi dissidio nella coltura personale

obbedienza degli

lavori. Nello stesso

tempo

artefici del

la

paese verso

si

Un esempio

di

questa maniera pi severa

ha nella facciata del Palazzo Comunale

di

gli

coltura degli architetti te-

estende; essi vengono in Italia ad istruirsi, specialmente studiando

del Palladio.
di unit,

le

opere

informata ad un concetto

Norimberga, costruita dal 1616

RINASCIMENTO FUORI

IL

al

1620 da Jacopo Wolff,

agli angoli, le

morto

ITALIA NEL SECOLO XVI

(n2(l), priiscij;uita

poderose comici che separano

e curvilinei alternati

sole poderose,

e, lui

I)

sopra

danno

le

da suo

fratello

piani orizzontali,

finestre del piano nobile, e

interessante anche l'architettura del cortile, co' suoi

Hans. Le bozze

timpani triangolari

cornicione sorretto da men-

il

ma

un aspetto un po' pesante,

alla facciata

123

semplice

ordini romani

e chiaro.

)>.

tempo (1616-1620) Elia Holl, del quale ci rimane l'autobiof^alazzo Comunale di Augusta. Quest'ultimo edifizio
e il
appare forse alquanto povero; ma l'interno, ad opera di Mattia Kager e

Circa io stesso
grafia,

eresse

all'esterno

l'Arsenale

annnira specialmente

di altri artisti, magnifico;

si

sala d'oro (fig. 107).

due

la

ste;

il

lati

il

minori hanno due

lati

maggiori sono ornati da nicchie con statue,

soffitto e a

scomparti

Tutta

dijiinti.

la sala

il

salone del secondo piano, detto


file di

grandi finestre sovrappo-

cornicione

adorna

sorretto da mensole

a profusione di dorature e

di pitture.

L'opera
di essere

di questi

aggiunto

il

due

architetti,

Franke, autore

pi importante in quanto essi sono

Non

Griinewald.
all'arte.

Non

a tacere

lavoro

sia

favoriscono

primi artisti insigni, dopo

lotte

le

soltanto, in ossequio alle

tari d'intaglio (nella


il

che

Jacopo Wolff ed Elia Holl, ai quali meriterebbe


della chiesa di S. Maria a Wolfenbiittel, tanto

Cattedrale di

Ulma

religiose in

nuove dottrine, furono

che per

fiorire

abbisognano

trent'anni probabile che


l'arte; infatti,

la

prima met

nonostante

di

ma venne

a risorgere.

conflitti

mancare
non

di idee

di equilibrio e di

Senza

la

Guerra dei

XVll sarebbe stata un periodo splen-

furori della guerra,

attivit maravigliosa, specialmente nella

un suolo fecondo,

accenna

del secolo

e del

distrutti gli antichi al-

all'architettura, che alla pittura ed alla scoltura.

le arti,

tempi del Drer

undici in una mattina!),

quiete. Soltanto verso la fine del secolo l'arte

dido per

Germania causarono gravi danni

si

continu a fabbricare con

Germania meridionale.

MANUALE

11'4

L'architettura

3.

mento

legno

in

STORIA DELL'ARTE

DI

un capitolo speciale

attraente dei Rinasci-

tedesco. Per s stesso l'organismo costruttivo della casa di legno indifferente

quanto

maestri del gotico, con grande abilit, erano riusciti

allo stile. Ala gli ultimi

a ricavarne degli elementi decorativi, applicando la loro inventiva agli oggetti, di

uso generale,

sostegni, alle testate dei travi, ai riquadri, alle predelle,

ai

ai

montanti

cimase. Cosi l'arte del Rinascimento non aveva gran lavoro da fare; bastava

alle

che sostituisse

sue forme decorative a quelle del gotico. Pi felicemente che altrove

le

trasformazione avvenne nelle citt dell'Harz, Goslar, Celle (Casa Thielebeul, 1522)
Braunscliweig (Casa Denimer, 1536), dove un geniale maestro ricoperse tutta

la

fabbrica di fregi

la

fregi marginali di

ma

nialit,

Di^irer nel libro di

pi temperata,

desheim, del 1522

contentava

di

(fig.

Ma

le

riempiono
si

parapetti delle finestre per

lo

legno.

al

Si

estende

si

modestamente,
l'applicazione

foggiano a modiglione,

si

di ornati nastriformi.

adornano

fregi, dagli stili angolari

dei macellai a Hil-

degli architetti, pi

estremit delle travi

e si

soglie, dagli stili e dalle saette

mensole con

maggior parte

la

dare una forma architettonica

d una forma carenata

una gioconda fantasia che ricorda

di

preghiere di Massimiliano. La stessa ge-

vede nella casa della corporazione

si

108).

forme proprie della pietra;


si

dando prova

di figure,

Alberto

di rosoni,

ricavano colonnine od erme.

pi sono costituiti da

una

riquadri

ai

triangoli formati dalle

davanzali prendono

si

di

la

forma

di

Hildesheim

sola tavola massiccia con figure

costruttori sono cosi desiderosi di farsi onore, da creare facciate che sono

intagliate.

capolavori

di

ingegnosit (casa Kaland ad AIsfeld, 1505; casa Northeim ad Einbeck,

161C; casa Kromschrder ad Osnabruck, 1579; magazzino del sale a Francoforte sul

Meno,

membrature non sono inferiori


Anche a Strasburgo si vedono case di legno con

1600), e per chiarezza e ricchezza di motivi e di

alle pi belle costruzioni di pietra.

Hammerzell),

(casa

belle facciate

pittoreschi

conserv tuttavia un'altra maniera

gusto

di

cortili,

classico.

essenziale alla solidit dei legamenti, delle travature, delle saette, dei ripieni a

croce di S. Andrea,

qualche ornamento

Neckar

il

il

ai

il

tutto eseguito a perfetta regola d'arte, e

veroni

ricche,

architetture, vivaci, gioconde e leggere, e

alcuna imitazione della facciata

palazzi

Gi abbiamo detto che

le

come prodotto

Tedeschi sono cose preziose, quanto

Firenze, Genova, Venezia e Vicenza per

di

Le chiese.

rombo

pi applicava

Le citt lungo il Reno, il Meno,


malgrado le ingiurie del tempo, di siffatte
con un saldo organismo costruttivo, senza

originale del senso architettonico nazionale, per


i

al

pietra propria dei popoli latini;

di

si

abbaini.

agli

Weser sono ancora

Ma

costruzione pi pratica, che dava importanza

di

lotte

Italiani.

gli

religione fecero cessare l'ar-

di

E quando da ambo le parti si senti il bisogno di nuovi edifizi, si maniun gravissimo dissidio di stile; non gi, come si potrebbe credere, tra le chiese

chitettura sacra.
fest

contendenti,

nascimento,

ma
ma

tra
la

le classi sociali:

principi e la nobilt preferivano lo stile del Ri-

coscienza popolare rimaneva fedele

La SOPRAVVIVENZA DEL GOTICO.

fondato

manizzarsi dell'arte tedesca sia opera della Controriforma

vero

il

contrario. Giulio Echterdi.MespeIbrunn,

tedeschissimo
di pi
fizi

di

forme

il

pregiudizio che

il

ro-

principalmente dei Gesuiti.

Vescovo principe di Wrzburg(f 1617),


promosse la costruzione

d'indole, e di rara dottrina, nella sua diocesi

che cento chiese,

in cui

gotico.

al

sull'errore

appena

si

e solidit.

in

uno

stile

che da

lui

prese

il

sente l'influenza italiana, tuttora

la

Compagnia

di

Ges

nome

{stile

giuliano); sono edi-

lodati per ampiezza, ricchezza

nella sua Provincia

Renana, non soltanto

ITALIA NEL SECOLO XVI

RINASCIMENTO PLOKI

IL

125

in un gran numero di ciiiese nuove o ampliate mantenne lo stile scotico, fino


XVII molto inoltrato, ma gli propose nuovi problemi. Gesuiti si dedicavano

al

dicazione per

popolo; a questo fine molto giovavano

il

le

tribune. Le

secolo

alla pre-

vediamo

nelle

chiese gesuitiche di Molsheim, 1614-17, di Aquisgrana, 1618-28, di Coblenza, 1617-26,

1618-29

di Colonia,

(fig. 109),

dove sono collocate

tra

pilastri di sostegno, per lo pi

rotondi; senza ingombrare, esse riempiono ed avvivano lo spazio, mentre

producono un

sala dell'ultimo stile gotico

blema architettonico

fu rimessa

in

effetto di vuoto.

onore

chiese a

le

Questa soluzione

di

un pro-

perfezionata nel nostro secolo. Del resto

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Fig. 111. Castello di

in

queste chiese non

garbo e con

Anche

c'

bell'effetto

gli

Frederilisborg presso Copenaghen.

una meticolosa purezza

Evangelici continuarono ad adoperare

che in campagna,

ma

con povert

di

Paolo FRANKE(m.

dell'architetto

di legno, dietro

un senso
i

di

pilastri,

contrafforti, nei culmini

1615),

ampiezza,

non

di

adatta

sono frammisti con

gotico per

La

le

chiese, sia

sul principio del

in citt

secolo

XVIi

chiesa di Santa Maria a Wolfenbiittel

costruita dal

1604

quiete e di maest
alla predicazione.

al

1623,

una chiesa

ma avendo

le

tribune

nelle singole forme, nei

appare una mescolanza molto stentata. La chiesa municipale

di

Biickeburg (1608-15) nel complesso

la

facciata a frontone,

il

il

forme. Soltanto

sorsero due chiese di una certa grandiosit.

a sala, che d

di stile; al gotico

motivi ornamentali del Rinascimento.

una imitazione;

le

colonne corinzie,

tutto nello stile del Rinascimento, non

mancano

di

rinforzi

magnifi-

MANUALE

126
cenza.

Ma

come

qui

altrove

STORIA DELL'aF<TE

DI

struttura interna non

la

ben calcolata,

e le tribinie

non

collegano organicamente con essa.

si

li

puro

Rinascimento,

stile del

cappelle dei castelli. Per

le

carattere aristocratico, ha

di

tribune c'era gi

suo principio nelle

il

modello nelle cappelle doppie dello

il

stile gotico.

L'unica novit fu l'introduzione delle arcate, simili a quelle dei cortili

romani; ci

si

vede nella cappella

Augustusburg (1568-73)

di

Lipsia, a Stettino (1570-77),

architetto della citt di

Wrzburg

(1590). Dello stesso stile la chiesa della Universit di

dal vescovo Giulio Echter; nell'interno


sici

la

chiesa di

levante fino
la

soffitto

il

(1582-91), costruita

sono sostenuti dai clas-

tre ordini. Essendo rovinata, fu ricostruita dal Petrini (1696),

mutamenti, specialmente
con

tribune e

le

Girolamo Lotter

di

Liebenstein e a Smalcalda

al

S.

all'esterno.

prima imitazione tedesca


le

serie

ma

continua,

Michele a Monaco (1583-88, rovinata,

1597; architetti

cupola, e sopra

La

del

ma

con radicali

ne comincia un'altra,

e poi

ampliata dal lato

di

Federico Sustris e Wendel Dietterlein-). questa


Ges di Roma, ma con notevoli variazioni. abolita la

cappelle laterali

ci

sono delle tribune. Per ampiezza

migliore

la

opera del secolo: una vasta ed armoniosa sala con volta a botte, con luce tranquilla
e indiretta
il

frontone

che piove dall'alto

una

di

casa.

110).

(fig.

Ma

questo modello

facciata una cosa incerta, che ricorda


conformano quasi tutte le chiese dei Ge-

la

si

Germania meridionale (Augusta, Ratisbona, Ingolstadt, Costanza, etc, 1580Neuburg e di Eichstatt (1607-47). Ma soltanto dopo la guerra dei

suiti nella

1610), e quelle di

trent'anni

si

moltiplicarono

Scandinavia.

nei paesi scandinavi,

tempo

del

riksborg

ma

di Cristiano

(fig.

Lo

le

stile

non

IV

di

vi

chiese di questo tipo.

Rinascimento dopo

del

secolo

il

XVI penetr anche

assunse un carattere particolare. La pi grande opera

Danimarca, promotore

delle arti,

il

castello di Frede-

dopo l'incendio

Ili), costruito dal 1602 al 1620, e rifabbricato

del 1859.

culmini a gradini mascherati


La muratura di mattoni avvivata da liste di pietra, e
da volute, come del resto in tutti gli altri edifizi dello stile Cristiano IV , rivelano
l'origine olandese. Insieme agli Olandesi, lavorarono in Danimarca anche alcuni ari

tisti

tedeschi.

La Scoltura.

2.

Pietro Vischer e la fusione

1.

data del 1500

sia

gior parte degli scultori

anche
artisti,

e
si

poco

il

il

bronzo nel secolo

gotici

produsse

le

stili,

non seppero comprendere


felice, o

il

primato per tutto

nuovo
il

stile,

Rinascimento, o

secolo.

Che

la

sue migliori opere nel secolo XVI, ed

tentarono vie proprie su cui d'un tratto


il

XVI.

cosa gi veduta. La mag-

pi valente di tutti, per et ed educazione appartiene

assimil a perfezione

sua,

in

poco appropriata come limite tra due

lo
si

al

gotico.

Ma

gli altri

intesero in maniera incerta

arrestarono; invece

il

Vischer

assicur alla fusione in bronzo, che era l'arte

suo merito

singolare l'avere elevato ci che era

soltanto un mestiere tradizionale, a quella dignit artistica che solo in Italia era stata
raggiunta.

Pietro Vischer (1455-1529) segna l'apogeo


Ermanno, abile artefice,

berga, fondata dal padre

lavoro, dal figlio Hans. Essa era visitata,

di quella
e

come una

stranieri di riguardo. Ci che specialmente

si

famosa

officina di

chiusa nel 1549, per

Norim-

mancanza

di

delle maraviglie della citt, dagli

ammirava,

si

anuuira tuttora, era

la

RINASCIMENTO

II.

perfezione tecnica,

IL'OKI

ITALIA NEL SECOLO XVI

I>

Ma

precisidiie del getto.

la

un uomo, piccolo e
compiacque di raffigurarsi nel
una sicurezza e puartistico e di
c'era nell'officina

pingue, col suo grembiale di cuoio, quale egli stesso

dotato

sepolcro di S. Sebaldo,

un senso

di

127

si

rezza di forma, che, a differenza degli altri artisti contemporanei, lo salvarono dai
pericoli dello stile del suo tempo. Egli vedeva la vita con occiiio perspicace, ma evitava
gli

aspetti appassionati e violenti, tostile dei suoi

panneggiamenti, fino dalle sue prime opere,

non manierato,

plice e

migliorando;

vien

anzi

sem-

da

bassorilievo,

il

mantiene sempre,

e tale si

lui

una geniale novit, di grande


una maraviglia il vedere come
suo tema, come sa collegare le

stesso inventato,

forza espressiva.
egli

concepisce

il

figure, le cornici, gli ornati,


perficiale,
egli

sostanziale

il

ottenendo un effetto

di felice

il

su-

armonia;

non conosce schemi, e in ogni sua opera si


nuovo problema. Si sa che spesso

propone un

lavor sotto la direzione di


il

Katzheimek,

ma

per

lo

Stoss ed

il

altri artisti, quali

Riemenschneider,

scultore un disegno cosa di poca im-

lo

portanza; nell'esecuzione egli rimane sempre fedele


a s stesso.

Tutte

sue opere sono sepolcri, talora sem-

le

plici lastre

incise

sorilievo od

112),

(fig.

altorilievo;

talora ritratti a bas-

non mancano

monu-

menti sontuosi, come quello dell'arcivescovo Ernesto a .Magdeburgo (1495), dove intorno all'arca,
alternati con nicchie a stemmi, stanno

Apostoli

sotto baldacchini.

acquist

favore

il

Con

dei grandi,

questi

dodici
lavori

diffuse la sua

produzione nella Germania meridionale, centrale


ed orientale,

fino

alla

Erfurt, Merseburg,

Posen

sempio

nel

mente sono
allo stile,

1500

il

circa.

uscite

drare

modo

Usava
di

la

ad Hechingen

gotico fino

al

di

al

ananasso, ed

bastano per inqua-

poi riempire lo spazio sopra

il

tappeto, per l'effetto prospettico,

architettura a volta (sepolcro di Alfredo l'animoso, a Meissen, 1500),


cornice, quasi di

putti, amorini e altre


plicit e bellezza

e-

lavorata, talora con figu-

di portale, gli

lo spazio.

ad animare

attiene

si

meno

numerose

come ad

di

tappeto a motivi

con un motivo
e

inoltre

Naumburg, che probabildall'officina del Vischer. Quanto

Vischer

Un

Bamberga,

senza segnatura,

Duomo

una cornice pi
rette a

Esistono

Cracovia.

bronzo

lastre di

Polonia,

Meissen, Berlino, Breslavia,

sono ammirabili
di

un

soffio di

primavera,

dai

faceva uscire

viticci

bizzarrie (sepolcro della duchessa Sofia a Torgau, 1504). Per

Ermanno

sepolcri abbinati di Eitel Federico

Vili di

Henneberg

Romhild, con

II

le

di

sem-

Hohenzollern

loro consorti.

MANUALE

128

Ma

li.

il

STORIA DELL'aRTE

l'opera culminante e decisiva del Vischer

berga, dal 1508

rezza,

[)I

al

1519

(fipr.

IIJ. Sepolcro di S.

]13). Si trattava di

Sebaldo,

di

sepolcro di S. Sebaldo a Norimin

mostra,

ma

in

piena sicu-

Pietro Vi;

sarcofago d'argento del Santo,

simbolo della Gerusalenune celeste,

il

mettere

alla

in

una costruzione sormontata da

quale tendono

le

tre

cupole

speranze dei devoti, che ven-

RINASCIMENTO FUORI D ITALIA NEL SECOLO XVI

II-

gono

a pregare presso

monio, messo

in

Sacra Reliquia. Nel basamento sono figurate

la

fuga dalla luce dorata delle candele;

Lo zoccolo

Apostoli, solenni testimonii della Fede.

la

s e
le

suoi

(fig.

compagni. Dal basamento

colonnine a candelabro

Non manca

dai quali S. Sebaldo suscita la

14),

si

innalzano rigogliosi

e gli otto pilastri,

che

modo

in

vero, in atteggiamento dignitoso

ci

il

.Waestro aveva soddisfatto


lasci libero

mondo

campo

le

nelle

cre un

cristiana, e con simboli e allegorie d'ogni sorta.

reidi,

leoni,

topi,

sono

(fig.

il

115), grandi

capolavoro del-

favoloso

bizzarro,

uccelli, delfini, puttini

e degli Dei,

seduto

in

mescolando

la

di Profeti.

Solu'Jdo

severe esigenze ecclesiastiche.

alla fantasia,

genda

uomini

sostegni del baldacchino,

di S.

risalti

degli

nota faceta, nel

la

genialissimo finiscono nelle

e caratteristico;

denti. Nel sepolc

ornamentale

De-

occupata dagli

tempo. Sulle gugliette stanno ancora dodici statuette

l'arte tedesca di quel

Con

fiamma, per riscaldare

mezza altezza

tre cupolette della citt eterna. Gli Apostoli stanno a

met del

perfidie del

le

parte di mezzo

dell'antico sarcofago d'argento fu

dal Vischer adornato di storie dei miracoli del Santo.

miracolo dei ghiaccinoli

129

membrature,

Ma

nella parte

nei piani e nei

mitologia classica con

la leg-

Dei, semidei, centauri, ne-

che giuocano con cagnolini; Giove,

trono in atteggiamento.... un po'

il

Padre

troppo comodo;

procaci sirene che reggono candelieri, enormi chiocciole che sembrano affaticarsi per

portar via tutto

l'edifizio; la pi

loro posto in questo

ha dello scherzo, sono accostate

un giuoco
il

-e

mondo

di fantasia;

ma

e la salvazione,

allegoria,

come

solenne maest e la pi gioconda pazzia hanno

monumento. Le

il

agli

producono un

effetto

armonico.

noi questo pare

uomini d'allora questi simboli dicevano grandi cose:

peccato

la flora e la

il

cose tra loro pi repugnanti, con facilit che

e l'espiazione,

il

Diavolo

fauna della foresta, davanti

e la luce,

alla

quale

tutto simbolo

stanno

Adamo

MANUALE

130

DI

STORIA DELL ARTE

ed Eva nella celebre incisione del Drer.


perfezione, senza bisogno

che a scherzare

di

e favoleggiare.

Pietro (m. 1528),

il

un

commenti; non

Dei cinque

linguaggio che quell'et intendeva a

da credere che

quale nel 1505 fece un viaggio

cuzione dei particolari,

si

Ma

forme

alle

accertato che

Ermanno

(m. 1516) e

ebbero gran parte nell'ese-

in Italia,

attennero principalmente

non pensasse

l'artista

del Vischer,

figli

rinunzi mai alla

Rinascimento.

del

vecchio Vischer non

il

sua funzione direttiva,

sempre l'uomo attivo ed energico, quale


vediamo nel suo modesto abito di lavoro.
e fu

Non senza

rincrescimento, tra

mo-

numenti della scoltura tedesca del medio


evo non possiamo annoverare
grandi sepolcri imperiali. 11 primo ad aver l'idea di
i

un grandioso monumento fu Federico

III

Vienna. Poi Massimiliano volle immortalarsi


in

marmo

in

bronzo, convocando a fargli

onore, in figure

gigantesche,

ranta antenati.

Due

qua-

suoi

leggenda

della

re

Teodorico,

cavalleresca,

Art

furono

bronzo dal Vischer, ed hanno

fusi in

movenze pi
altre figure;

(fig.

116)

libere e disinvolte che

ma

che fa pensare

sono

uno

di

stile

non

Le

plateresco spagnolo.

a!

nuove forme appaiono

pi

decise

le

misto,

pi

pure nelle ultime opere del Vischer, dove


cornici e

le

sfondi prendono la

gli

botte

pilastri, architravi, volte a

forma

tive architettoniche.

E come abbiamo

notato

luogo

altrove,

in

del

gi

ritratto

un quadro

associato con esso, posto

di

prospet-

o
di

soggetto religioso.
Ci

tisbona

si

vede

(fig.

nel sepolcro

117), del

Eyssen nella chiesa


berga.
del

Una grande

e nel

Ra-

di S.

Egidio a Norim-

cancellata, in puro stile

cappella

loro

ad

Augusta,

1540 collocata nel Palazzo Comunale

Norimberga, per

di

Rinascimento, ordinata dai Fugger nel

1513, per la

Fig. 115. S. Paolo, di Pietro Visclier, nel


di S. Sebaldo a Norimberga.

Tucher

1521, e nel sepolcro

mala ventura

sfatta e fusa sul principio del secolo

fu di-

XIX,

non ne rimane pi che il disegno.


ingegnoso fu senza dubbio Pietro il gio-

Dei

figli

del Vischer

vine, premorto

al

il

pi valente e

padre. Sono opera sua

monumenti

di

Alberto

di

Magonza ad

Aschaffenhurg (1525) e di Federico il saggio a Wittenberg (1527). A lui dobbiamo


anche le prime medaglie commemorative e placchette eseguite in Germania (ad es.
Orfeo ed Euridice, fig. 118) e due bellisimi calamai, con un nudo accanto ad una testa

IL

di

RINASCIMENTO FUOKI D ITALIA NEL SECOLO XVI

morto; sono opere

forma bellissima. Hans Vischek dal 1528

di

paterna, dalla quale uscirono

l'officina

Costante a Wittenberg, 1534;

il

ancora

alcuni

doppio monumento

di

come

Non

si

l'Apollo

sa perch

Fig.

116.

gli

Re

sia

venuto a mancare

Arti. Nel

riscontro a questo, lo
in legno, e

della beila
e

Zampognaro

un lavoro perfetto;

sei

delle

iliano a

nel cortile del Palazzo

grazioso e popolare
,

Uomo

(1534).
i

con-

Innsbruck.

Virt

dalle oche

comunale, con quattro

(1557,

fig.

119), e per

che soltanto nel 1870 venne fuso, dal

collocato davanti alla casa del Drer.

Fontana

1540), e alcune opere

Norimberga produssero poco. Pancrazio Labenwolf

non fece che alcune fontane, quella che


il

Ma

il

Gioachino

favore del pubblico. Anche

monimienti) dell'imperatore

tiniiatori ed eredi della gloria di

cavalli marini (1549), e

il

Giovanni

(di

Giovanni Cicero

Norimberga

saettante della fontana di

continu

poi

in

monumenti

a Berlino, 1539; quello del vescovo di Lindenau a Merseburg,

minori,

131

(1589).

La

Benedetto Wurzlbauer
base,

Virt sono collocate in giro,

e la

rotonda

tre

settima, la Giustizia,

modello

autore

scaglioni,
al

sommo

MANUALE

132

DI

STORIA DELL ARTE

della fontana; nel piano intermedio stanno sei puttini che reggono scudi e
la

tromba. Accresce

la bellezza dell'effetto l'incrociarsi dei sottili

sgorgano dalle trombe dei puttini, dal seno

Ma

locate sui pilastri del recinto.

tona bisogna andare a Monaco


Sorsero in questo tempo

Fig. 117.

lereschi

Ges

e le

Ile

Ji

cetto, la glorificazione

il

agli

ginocchio,

studiata

dall'

angoli

di leoni col-

gli

ad Augusta.

artisti

soltanto ad illustrare

suoi

poemi caval-

Lazzaro. Rilievo di Pietro Vischer nel Sepolcro Tiicher a Ratisbona.

ma

poi

propose

si

suo sepolcro nella chiesa imperiale

della

cavalleria e degli antenati era

sarcofago di marmo, con ventiquattro storie


miliano,

da maschere

grandi monumenti sepolcrali. L'imperatore Mas-

(Theuerdank, Freydank, Weisskuning);

prodigio di scoltura, cio

donne

suonano

d'acqua, che

per vedere l'ulteriore sviluppo del tema della fon-

altri

similiano aveva fatto lavorare

delle

getti

quattro grandi

Virt

in

di

al

di far

sorgere un

Innsbruck.

nuovo

bassorilievo,

bronzo,

di

della

sommo

li

con-

grandioso: un
vita

di

Massi-

l'imperatore in

intorno quaranta figure di bronzo, grandi pi del naturale. L'idea fu


erudito

Peutinger, vari pittori (Gily Sesselschreiber, Cristoforo

Am-

IL

berger,

Giorgio

KINASCIMKNTO

una apposita

quali

officina a Miilau; perci

morea, poi

le

Virt,

finalmente dal 1582

Cosi com'

il

monumento non manca

Bronzo

Fig. 118. Orfeo ed Euridice.

guardia d'onore, negli

un

effetto grandioso.

Lofflere

nel

di

il

il

singole

le

Godi,

figure
il

furono

1510 furono

lavoro and in lungo (1508-84), e alla

maest;

il

le

la

parte mar-

statue colossali, che

fanno

la

giovine. Nel Capitolo di S. Paolo in Carinzia.

funebri notturni a lume di candele,

uffici

133

1584, la figura di Massimiliano orante.

al

di Pietro Visclier

Non avvenne mai

dopo

1562 Alessandro Colin esegu

non era

varie parti,

le

fratelli

nuirte dell'imperatore

finito:

NEL SECOLO XVI

d'iT.M.IA

disegnarono

Koldererer)

assegnate a vari fonditori, tra


fuse in

l'UORl

tedesca di quel

all'arte

dovevano produrre
tempo di avere a

abbondanza pi nobile materiale. Anche a Freiberg, dal 1564


lavorarono al sepolcro marmoreo dell'elettore
Maurizio e alle statue di bronzo della dinastia di Wettin nel coro della Cattedrale.
A Monaco sotto Guglielmo e Massimiliano sorsero varie opere monumentali,

disposizione in tanta
al

1589, molti artisti di ogni paese

quasi unicamente di bronzo.


versale e scolaro del Vasari
italiani e

fiamminghi, che

Come
Krumper
e

Pietro Witte,

(cfr. fig.

si

120), fu

divisero

il

Candido

duce

(m. 1628),

maestro

di

ingegno

una colonia

uni-

di artisti

lavoro.

Uberto Gerhard di Hertogenbosch ed Hans


come fonditori Carlo Pellagio, Martino e Dionigi Frey

modellatori primeggiarono
di

Weilheim,

Bartolo Wenolein.

.Ma nei particolari non

accertata

la

parte che spetta a eia-

MANUALE

134
scuno. Appartenevano

un

quattro

un monumento

con Maria

Crocifisso

bel

STORIA DlLL ARTE

DI

Guglielmo V, che rimase incompiuto,

di

Maddalena,

oggi

vico nella chiesa della Madonna, eretto nel

1622 sopra

furono aggiunte

S.

Michele della chiesa omonima, opera piena

tra l'esultanza

vincitore e

del

la

rabbia disperata

statua dell'imperatore;

la

Gerhard modell

11

il

nemico abbattuto. Sono di


la Madonna, patrona della

del

Krumper

Baviera,

Michele, e

S.

con un efficacissimo contrasto

di vita,

Hans

di

mausoleo dell'imperatore Ludo-

statue di Guglielmo IV ed Alberto V.

ci

le

chiesa

nella

in ginocchio, collocati agli angoli del

alfieri

figure allegoriche femminili sul

le

portale dell'antica reggia (1605), e la Bavaria

giardino

nel

destinata

reale,

una

una fontana.

da

vigorosa, circondata
resi.

la

Perseo del

Wittelsbach;

di
e

pittoresca:

della Baviera,

colonna

composizione

la

quattro fiumi princi-

la

statua di Ottone

incerto anche l'autore

che doveva

Maria,

di

quattro elementi, intorno

mezzo

bacino, e in

Wittelsbach.

con quattro putti

piedistallo,

con l'elmo

la

fu

bello

armati

alati,

capo, che uccidono

in

ma

(1621),

molto

terminata soltanto nel 1638.

di

della

ricordare

Montagna Bianca

vittoria della

Cellini.

ignoto l'autore della terza grande fontana,

pali

il

Mair

dove per

bellissima fontana di Perseo,

variata

al

bava-

Nello stesso giardino opera di G.

fontana

svelta e

simboli

vari

evidente l'imitazione del

passato ad

in

statua,

bella

quattro

mostri, simboli della guerra, della peste, della

fame

e della eresia;

trent'anni.

ingenuo documento dello

al

tempo

della guerra dei

Augusta

vanta

tre

stato degli animi

numentali (1589-1602), dello


giante
di

scuola di

della

Augusto,

corrono

121)

(fig.

DE Vries

(fig.

il

territorio;

di

Rodolfo

ckeburg

il

Mercurio

quattro putti con oche

e le

che ne per-

Adriano

e quella di Ercole, di

una composizione

di

in

un

della citt, ed in-

quattro fiumi

statua,

la

molta fantasia;

le

quattro

quattro mezze figure con pesci

la
11

(m.

1627), egli abbell delle sue opere varie citt; sono cose sue a Bii-

fonte battesimale,

statuetta del
il

di

fontana

danno occasione a una piacevole variet di getti d'acqua. del de


fontana di Nettuno a Danzica (1620). Vivendo a Praga, come scultore

conchiglie

Vries anche

fontana

122); quest'ultima

Ninfe del piedistallo,


e

la

simboleggianti

la

Uberto Gerhard, con

di

po' teatrale, del fondatore

stupende figure nude,

quattro

classicheg-

Monaco:

mezzo, sopra un'alta colonna,

torno

fontane mo-

stile

Duca Enrico;

il

Ratto

Proserpina,

di

a Breslavia

sepolcro del principe Ernesto di Schauenburg;

lente ritrattista.

Atteone;

bassorilievi di

fu

S.

Braunschweig

la

Vincenzo; a Stadthagen

anche, in molti

busti,

eccel-

RINASCIMENTO FUORI D ITALIA NEL SECOLO XVI

IL

Scoltura

2.

legno e

in

in pietra.

In

fu privilegio dei principi e delle pi ricche citt

questo periodo

Ma

la

135

fusione in bronzo

per fortuna l'arte penetr nelle

case dei cittadini, in pi larga misura che non

avvenisse negli ultimi


applic

mobili

ai

e ad abbellire

tempi

mensa

la

gotico

del

e si

arredi d'uso quotidiano,

Al

lo scrittoio.

le-

gno, materiale preferito nel secolo precedente,

sottentra di nuovo
nei

monumenti

e piccoli bassorilievi

tisti,

vi fu

sopra disegni del Drer esegui


della cappella

gano

decorazione

la

Fugger nella chiesa

(1512), quattro

di ar-

Adolfo Daucher,

padre,

li

Anna

di S.

nella tribuna dell'or-

nicchie

(Strage dei

e vari sepolcri e bassorilievi

Resurrezione dei morti, stemmi

Filistei,

La traduzione

del

imperfetta,

paragonata

l^P^%.jml^)t

Ad Au-

docile.

una famiglia operosissima

Daucher.

da altare

prestava ottimamente

si

tenera e

pietra

steatite,

la

gusta

pietra e non soltanto

la

sepolcrali. Per tavole

disegno

ecc.).

bassorilievo

in

ricchezza

alla

vigoria del tardo gotico d un'impressione di

Maggior vivezza appare

rigidezza e povert.

mezze

nelle

figure in

legno, Profeti e Sibille,

degli stalli del coro; quindici sono a Berlino.


Gli

per

superiore

creatrice

originalit

Hans Daucher

figlio

cellente nel dare efficacia pittoresca

(Giudizio

bassorilievi

miglia
lo

Gara

tra

narrativo, con molte figure,

menti

di fare

ce n'
di

di

classico, e

bellissimi.

ammorbid,

po' dap-

soggetto

con

panneggia-

fondi di paesaggio;

Loy Hering

(m.

pi maturo, cre

monumento

1544)

ingentili

alcune sue opere giovanili,

in

maestro (statua seduta

libaldo e Crocifisso

del

di

Eichsttt, discepolo del Beierlin,

lo stile del

Drer

il

un

trovano bassorilievi

si

suoi

presenza dell'imperatore Mas-

alla

similiano, a Berlino); del resto,

pertutto

ai

Paride e Sacra Fa-

di

123) a Vienna,

(fig.

Spengler

il

1485-1538) ec-

(circa

del

1514 ad

per cosi

di S. Vil-

Eichsttt);

dire

l'esemplare

sepolcrale di personaggi rag-

guardevoli: un'edicola con pilastri molto ornati,

contenente una o pi figure

davanti a
si

in

una sacra immagine;

ginocchio

in

giov spesso di disegni del Drer; di

monumenti

ve ne sono

molti

nella

ci egli
siffatti

Fran

Fig. 120. Tabernacolo, di Pietro Candido, a

Monaco.

MANUALE

136
conia, nella Svevia

DI

STORIA DELL ARTE

nelle regioni finitime. Ai contrario,

questo secolo, Pietro Fltner (dal 1522

al

minuti, graziose figurine di bosso, medaglioni e


per

e simili,

cos

lo

pi in serie

costituire

(le virt,

l'iconografia

le

stagioni,

profana del

targhette
i

sensi, le

Rinascimento.

giante, armoniosa, disinvolta, giov a cacciare in

gotico

a propagare

Fig. 121,

Il

nuove idee

fiiim8 Lech.

del

(a

bando

bronzo o

di

Muse,

ecc.),

di

piombo

contribuendo

La sua maniera tondegil

duro

angoloso

stile

bello.

Dalla fontana di Augusto, di Uberto Gerhard, ad Augusta.

Di un altro innovatore abbiamo gi parlato:


del quale in

pi fantasioso artista di

il

1546 a Norimberga), non fece che lavori

Germania non esistono che alcune

egli

Corrado

figurine e busti

Meyt
di

di

Worms,

grande vivezza

Monaco, Gotha, Vienna, Berlino, Windsor). Le statuette di Adamo ed Eva a


di bosso, sono un bellissimo saggio della sua arte squisita; vi si ammira la

Gotha,

precisione di ogni particolare, la euritmia delle forme, l'eleganza delle parti decorative,

specialmente dei capelli,

grave danno per


sferito a Malines,

l'arte
al

la

vivezza dell'atteggiamento

dell'espressione.

tedesca che questo eccellente artista troppo presto

servizio di Margherita d'Austria, per la quale

statue sepolcrali nella chiesa di Brou.

Danno ugualmente grave

si

esegui

Fu

sia trale

belle

fu la partenza di

RINASCIMENTO FUOKI

IL

Hans

ITALIA NEL SECOLO XVI

137

Hollu'in per rintiliiltcrra, in

un tempo

morte privava

in cui la

Germania

la

I)

parecchi dei suoi

di

migliori artisti.

L'opera associata

vari ar-

di

gran merito cre a Treviri

tisti

di

una

serie di belle e

originali opere

Abbiamo veduto come


da Magonza si propagasse lardi scoltura.

gamente
Nei

scuola del Backoffen.

la

vediamo

Treviri

cattedrale

della

sepolcri

della Passione,

di

mento;

ma

sicuro

ed esatto,

di

gruppi

gli stessi

profondo senti-

nelle cornici gi appare,


lo stile

del Ri-

nascimento; ancora un po' rozzo


nel sepolcro

del

canonico Ottone

Breitbach (1523), con una ma-

di

ravigliosa Piet,
fetto

ma

Riccardo

gusto per-

di

dell'arcivescovo

quello

in

Greiffenkiau (1525-27),

di

con una nobilissima Crocifissione.


Di poco posteriore (1531) un'opera

importanza per

di capitale

Germania,

il

Santo

la

Sepolcro, gi

della Madonna, ed
Museo Provinciale; un
magnifico gruppo di figure calme
e solenni, collocato dentro un arco
nella

chiesa

oggi nel

trionfale di

Qualcuno

vi

perfetto stile romano.

not una analogia con

monumenti

francesi del

Francesco

ma non

1,

tempo

di

provato che

monumenti in questo
siffatti
tempo gi ne esistesse in Francia
almeno uno, se non finito anche
di

solo incominciato.

Comunque

sia,

l'atteggiamento elegante, l'aspetto


e

il

vestire delle

tondo

figure di

quasi intiero, hanno pi del francese

che del tedesco.

nigina
.

il

Giovanni
il

Un

altro e-

sepolcro dell'arcivescovo
j- u
1.
/ic/n\
i.

di

Metzenhausen

I"i;-

122.

Fontana

eli

ICiLnlc. di

Ailri,

ni de Vries,

in

Augusta.

due A-

(1542),

pi bello di tutto questo periodo.

La

struttura, di purissime proporzioni, con la statua del defunto in

postoli

nelle nicchie laterali,

potrebbe stare a Venezia. .Ma

le

sci

mezzo

mmiette

scherzanti

MANUALE

138
ricordano l'arca

Daucher,

hanno

di

S.

Sebaido,

panneggiamenti

ancora

molto

del

che cavalcano delfini

putti

movenze, specialmente
mescolanza
gotico. Siffatta
e

le

ci

nelle
di

richiamano Adolfo
figure

stili,

del

che

fastigio,

per

con-

un effetto lodevole, fa pensare che l' autore sia un maestro


quale abbia molto viaggiato, pur conservandosi di spirito tedesco. Oltre a questi

corre
il

STOKIA DELL ARTE

DI

produrre

Fig.

123. Sacra famiglia, di

Hans Uaucher.a Vienna.

maggiori monumenti, ne esistono parecchi minori, non privi


altri

dei migliori,

sono

periti

II

sepolcro

di

d'interesse.

Giovanni Sigense,

Ma

quanti

cantore della

Cattedrale (1564, fig. 124), opera eccellente, che supera ogni aspettazione. La
mezza figura del defunto si aderge con movenza vivace e spontanea, la cornice
di buono stile del Rinascimento ricca ed elegante, e cosi la tabella con l'iscrizione
nel campo inferiore. Anche l'autore di questo sepolcro ignoto. Molte altre opere
invece sono riconosciute come appartenenti a uno scultore che tenne il primato a

RINASCIMENTO FUORI

IL

1)

ITALIA NEL SECOLO XVI

Treviri nell'ultimo quarto del secolo (lavor dal 1570 al 1614),

Cattedrale, lavoro

Egli cominci col pulpito della

non teme confronto. Vi

di misericordia)

La cassa

dato.
e

del pulpito ornata dalle

presso l'usciolino

rinnovato,

figurato

Sermone

il

nove Muse;

delia

tura, elegante e spesso fantasiosa,

stessa tendenza

ma

tardo gotico;

po-

il

Maestro fece

chiese della

di Treviri;

Madonna

essi

in

l'architet-

la

nel

limiti di cornici e

nei

Le opere pi

piani, di chiaro disegno.

l'altare di Tutti

centi, quali

vedemmo

gi

questa esuberanza

sempre contenuta

Opere

sem-

dalla scoltura.

che

In seguito

e nelle

Gangolfo; simili sepolcri sono cosa tutta propria

pre pi sopraffatta

(le

vigoroso

zoccolo dagli Evangelisti,

lo

Montagna.

nella Cattedrale

parecchi sepolcri in forma d'aitare


di S.

lo stile

Kraft, con belli effetti pittoreschi ottenuti mediante lo sfon-

Adamo

polaresco di

Roberto Hoffmann.

quale nel suo genere

il

ma

vede,

si

139

re-

Santi od

altare Metternich, nella Cattedrale (1614)

Maggiore

e l'Altare

come

gi

poemi

od esposizioni della Dottrina

didascalici,

Cristiana. Cosa

con

cofago

Clsserath (1622),

di

portali gotici, sono veri

la

diversa

affatto

statua seduta

sar-

il

cano-

del

nico Carlo di Metternich (m. 1636), una


delle

prime manifestazioni della scoltura

barocca,

abolita o ridotta

quale,

la

parte architettonica, esprime


cetto,

sentimento

il

grande statua

la sola

la

suo con-

dell' eternit,

con

dell'estinto.

del Rinascimento.

Fine

3.

il

Treviri avvenne la stessa evoluzione ar-

che vediamo

tistica
il

1550 l'influenza

dappertutto.
italiana

Dopo

viene

sceFig. 124. Sepolcri

mando,
e l,

appare

in

primo piano, qua

quella dei Paesi Bassi,

da impedire che
soltanto

lo stile

ma non

monumenti di
che diremmo borghese,

noti e pi volte citati

dotti di quella statuaria

molto elegante, comune a tutta


e
in

cosi

si

tanto

riceva un'impronta germanica.

la

Germania,

il

consideriamo non

Infatti, se

ma

principi,
fino al

anche

numerosi pro-

1600 riconosciamo uno

quale eredit

stile

meglio del gotico,

il

salv dalla levigatezza, non di rado vuota di senso, propria della fusione

bronzo. Questo

stile

tedesco appare forse pi

mania settentrionale che non nella meridionale,


piccole figure che non nelle opere di gran mole.

autonomo ed
e

espressivo nella Ger-

meglio nei lavori

Siffatti lavori,

soverchiare

tumultuosi

le
si

numero

incalcolabile.

generale

linee della cornice architettonica.

Dopo

il

la

rilievo

con

di fac-

anche

mobili

ciate, torricelle, veroni, porte, culmini, fontane, sepolcri, altari, e

d'ogni sorta, sono in

di

ad ornamento
di

tendenza dello scultore

1580

gli

altari e

sepolcri

fanno sempre pi frequenti, finch circa il 1600 trionfa uno stile gonfio
non ancora il vero barocco, ne almeno il preludio. L'arte di tutto

e contorto, che se

MANUALE

140

questo periodo fu per molto tempo


che oggi se ne d
di alcuni
4.

essi

DI

generalmente tenuta

equanime, schivo da preconcetti,

pi

discredito:

in

giudizio

il

riconosce che

e si

merito

il

maestri almeno uguale a quello dei manierati epigoni del gotico.

Fiamminghi classicheggianti

STORIA DELL ARTE

Alessandro Colin

di iVlalines

per attendere alla decorazione

ad Innsbruck, per lavorare

al

furono

dai

favoriti

Primeggia

principi.

tra

(1529-1612), che nel 1558 fu chiamato ad Heidelberg

palazzo di Ottone Enrico, donde nel 1564 pass

del

sepolcro dell'imperatore Massimiliano. Nel frattempo


esegu molte altre

egli

opere:

fontane ecc. (sepolcro

polcri,

Velser, di sua

chiesa

madre

Innsbruck, sepolcri

imperiali nella Cattedrale

sepolcro

gruppi

Del resto

in

tutti

una bellezza
manierismo,

bassorilievi

Massimiliano

di

un fondo

di figure in

suoi

con

densi

di paesaggio.

lavori

vede

si

immune da

media, vivace,

ma

La

Praga).

di

sua opera pi matura sono


del

se-

Filippina

suo marito nella

e di

ad

Corte

di

altari,

di

senza una forza sua pro-

pria. Nelle Provincie settentrionali l'artista

maggior nome fu Cornelio Floris; a

di

lui

attribuito

un sepolcro principesco ad

Emden, opera molto


originale

assai

Enno

principe

ricca

egli

11;

poso mausoleo del

re

pianta

di

sepolcro

col

(1548),

del

autore del pom-

Federico

a Schles-

wig, ed ebbe parte forse anche nel sepolcro

Edo Wiemken a lever (1564), che


Enrico Hogart; Adriano

di

del suo scolaro

Vries

venne da

125)

(fig.

Freiberg

Stadthagen, chiamato dal principe Ernesto

Lippe per adornare

di

mausoleo;

bronzo

in
Kocl.ilfd

egli

di scolture

marmi

Fiamminghi

di varicolori (1618).

minor fama passa-

di

rono a Danzica, a Konigsberg

Ma

tutto

suo

di Adr-

II,

Altri

Slesia.

il

esegui la Risurrezione,

vi

sommato

l'opera

loro,

e fino nella

per quanto ammirabile, non produsse effetti

profondi.

Accanto a questi Fiamminghi

non mancarono

esempio, a Magdeburgo un artista elegante

Troviamo, ad

indigeni.

artisti

geniale,

Cristoforo KAPUP(m.

1597),

autore del pulpito della Cattedrale; la sua officina continu a lavorare, diretta da

Sebastiano Ertle

di

Uberlingen, fino

1630, e ne uscirono vari grandi sepolcri di

al

bella invenzione. In Westfalia prevalsero in tutto questo periodo

Enrico
Nelle

Gherardo (m.

opere

decorazione
nata,

di

entrambi,

Cattedrale

della

congiunta

ma

facilit di

di

specialmente

Mnster,

esecuzione

ed

si

di

manifesta

esuberanza

una
di

Mnster.

poi a

autore

Gherardo,

Groninger,

fratelli

prima a Paderborn

1652), che lavorarono

tutta

di

forza,

ma

la

appassio-

attivit
a

scapito

RINASCIMENTO FUORI D'ITALIA NEL SECOLO XVI

IL

della bella

linea

dell'euritmia:

le

forme

141

sono contorte, sforzate ed esa-

spesso

gerate.

Geremia SuTEL(m.

Usc da questa scuola

1632), autore di vari sepolcri nell'Han-

nover, di stile pi sobrio, conforme all'indole

sua maniera, con pi efficacia decorativa

Pietro Kster (m.

ma

regione, tutta

della

La

protestante.

alquanto pi rozza, fu continuata da

1669), autore della casa Leibnitz ad

Hannover. Nella

Slesia, nella

Sassonia, nel Brandeburgo e nella Pomerania, e pi ancora nelle ricche citt marit-

vediamo
dapprima l'italianismo, ingenuo, aggraziato ma
un po' arido, poi la facile e levigata maniera fiamminga, e in ultimo lo stile che precorre il barocco, rispondente a nuove esigenze del tempo. una leggenda ormai sfatime, poco danneggiate dalla grande guerra, Lubecca, Danzica, Konigsberg,
seguire

l'arte

stessa evoluzione:

la

tata dalla critica storica, che durante la Guerra dei trent'anni l'arte sia stata, per

da letargo. Nelle

cos dire, colpita

contrade che

citt fortificate e nelle

la

guerra

sparmi, pur senza progredire nell'arte, anzi con qualche peggioramento,

continuarono a lavorare; quello

domin
sono

incontrastato

di

Lunenburg

Nella Germania

Svevia

la

citiamo

pali,

contorto

stile

1620 fino

grande altare d'intaglio

il

Augusto

di

dal

zinali,

le

costruzioni

Zrn

dovunque ve ne pu

eseguite alla svelta,

pare esattissimo.

ckoffen, per lungo

forza propria,

venute meno

ma

di

della scoltura

mazione

di

1.

tempo

antiche

di

grande

un vero

Augusta.
'tra

le

con

dipinto,

in

enormi

gruppi

princi-

altari (1604-08).

statuari

un affastellamento indisciplinato

grande forza ritmica; l'essenza


diverse...

sopraffatto dalle

mezzq,

nel
di

opere dozil

gotico

del

Dehio

di essi

Questo giudizio

nuove forme venute

virt

dell'arte

stile

citt

gotica, e
il

a nostro giudizio

stile,

il

dissidio tra

concetto dei

di fuori, risorge

per

fini,

genio nazionale e

il

dei limiti e degli effetti

era preparato l'ambiente alla for-

barocco.

Come

tedesche

LA PITTURA.

nell'architettura,

ad

accogliere

nella

cosi

lo

stile

primi intermediari tra l'arte paesana e l'italiana furono

che

cose

impeto, della Catte-

senso artistico di Veit Stoss, del Riemenschneider, del Ba-

Il

3.

prima

di forza e di

a sua volta trionfa dell'involucro formale straniero. Se non fossero

e
le

stare,

piena

esegu vari pulpiti ed

forme esotiche non avesse offuscato

le

ma

forme singole siano affatto

le

stile

sepolcro

il

(1603-34).

legno

di

regioni pi operose e pi propizie all'arte furono

decorazione, manierata

tardo, sebbene
ci

detto,

paesi intorno al lago di Costanza. Per dire soltanto delle


la

grandi

e statue

abbiamo

pi notevoli esempi di simile

Ratzeburg (1649).

nella Cattedrale di

meridionale

Ad Augusta Giovanni Degeler

cui gi

di

artisti

Hans GuTEWEROTsa Kappeln(1641)

di

drale di Uberlingen, di Giorgio

Sono

e sforzato,

1650.

al

ri-

gli

giovent aveva lavoralo a Venezia

e nel

del
i

pittura

Augusta

fu

la

Rinascimento. Anche qui

tipografi.

1486 era ritornato

Eraldo Ratdolt,

alla

nativa Augusta,

primo a fregiare suoi libri di iniziali nello stile del Rinascimento. Pochi decenni
dopo Augusta divenne una delle sedi principali della tipografia. Editori intraprendenti, come Giovanni Schnpert'er, stamparono con gran cura bellissime opere illufu

il

strate,

giovandosi dell'opera

di

valenti

incisori

di

caratteri,

come Iost Dienecker,

MANUALE

142

ha memoria dai 1512,

del quale

si

HoPFER,

infaticabile

STORIA DELL ARTE

e di

specialmente

Leonardo Beck

tardi

DI

non meno valenti disegnatori, quali Daniele

nell'inventare

pi

Gumbolt

Gil-

bellissimi fregi marginali,

ed Hans Burgkmair.

Molti pittori vivevano allora

in

Augusta,

e alcuni

di

loro, quali

TiNGER, Giorgio Brent, Ulrico Apt, furono grandemente onorati dai contemporanei.
Ma notizie certe che ci permettano di rappresentarci alla mente la vita artistica di

Fig. 126. JVladnniia del grappitln, del Burgkti

abbiamo che per Hans Burgkmair ed Hans Holbein il vecchio.


Burgkmair nacque nel 1473, l'Holbein si crede nel 1460; nell'uno e nell'altro

quel tempo, non


Il

c'

qualche cosa che fa pensare

fecero

le

loro

prime

rina in Augusta.

Le monache

indulgenze concesse

naggio
e

di

Roma

ottennero

la

e notevoli

alla scuola di

prove
di

convento

questo convento desideravano lucrare

ai visitatori delle sette

era cosa molto

Martino Schongauer; l'uno

sul principio del secolo nel

difficile,

chiese maggiori di

Roma. Ma

l'altro

di S.
le
il

pellegri-

talora impossibile. Perci chiesero al

grazia di far dipingere nel loro chiostro

le

Cate-

copiose

Papa

vedute delle sette chiese.

IL

di

poter pregare davanti ad esse con

monache, non contentandosi

pie

le

RINASCIMENTO FUORI D ITALIA NEL SECOLO XVI

dei Santi patroni di ciascuna chiesa.

gli stessi

benefizi spirituali dei pellegrini. Poi

delie vedute, vollero aggiungervi storie della vita

Queste pitture, che oggi

trovano nella galleria

si

Augusta, furono commesse prima all'Holbein (1496) e poi


AH'Holbein furono assegnate le basiliche di S. Maria Maggiore e

Coronazione

la

Nativit di Ges

di .Viaria, la

La morte strangolatrice,

Fig. 127.

carono

le

Croce (Crocifissione

di

S.

Basiliche

commissione,

di

Pietro,

S.

l'obbligo

di

discordanti, imposero un limite

servazione dei particolari


dei

due

pittori.

profondo

saggio, e pi

volta
11

gli

Hanno

caldo
si

il

di

ci

capire
alla

in

di S.

in

solo

egli

dipinse

Burgkmair

Laterano (Vita

spazio

toc-

La

di S.

Giovanni)

natura

della

parecchi soggetti talora

potenza creativa degli

dato rilevare

Paolo;

di

(1501).

Hans Burgkmair.

silografia di

un

Burgkmair

vita di S. Paolo. Al

S.Giovanni

di

artisti.

Soltanto dall'os-

progressi dell'arte e la diversa indole

comune, forse dalla scuola da cui provenivano, il colorito


Ma il Burgkmair sente meglio il pae-

rosso delle carnagioni.

compiace della bellezza

superiore nell'espressione

Burgkmair

e la

al

Martirio delle undicimila Vergini).

far

143

variet del

nella

mondo

esterno; l'Holbein a sua

concezione drammatica del soggetto.

suo posto nei soggetti di carattere tranquillo

narrativo, ed esprime

MANUALE

144

bene
lenti,

sentimenti miti ed affettuosi

come

nell'incisione in

strangola l'uomo

Ma
le

nelle

pone

egli

sullo sfondo di

bene anche

gli

(fig.

STORIA DELL ARTE


126).

Rarissime volte

legno a due colori, dove

e afferra coi

Madonne

DI

denti

la

veste della

ha una maniera soave

la

egli ritrae le passioni vio-

Morte sorprende due amanti,

donna che tenta

fuggire

(fig.

un paesaggio sereno. All'opposto il vecchio Holbein


non rifugge dalle espressioni violente

aspetti oscuri della vita, e

^B

127).

graziosa, e con bell'accorgimento


ritrae
e ter-

KINASCIMENTO

IL

disdegn

il

maggior parte
Nell'intervallo
1

145

lavoro di mestiere; dipinse molte facciate di case, costume importato

dall'Alta Italia, fece

miliano.

D ITALIA NEL SECOLO XVI

I-UORI

quadri da altare,

di questi disegni

furono

molto disegn per

fatti dal

1500

sua attivit fu tutta dedicata

la

suoi quadri

specialmente nelle

Fig. 129.

al

ai

incisori in legno.

gli

1510,

anclie

dopo

il

La

1518.

servizio dell'imperatore Massi-

hanno maggiori pregi pittorici; nei pi recenti,


come
re Enrico e
S. Giorgio sugli sportelli delia

pi antichi

sin<;oie fi^jure,

L'ambasciata svizzera

il

al re

Azzurro. Dal

il

Weisskonig

del Burgkinair.

'^

lodevole il disegno. Nella MaBurgkmair raggiunge la limpidezza e la calma solenne del vero
Rinascimento. Confrontando questo dipinto con quello dello Schongauer a Colmar,
si vede quanto
tempi siano mutati. Le dimensioni, la passione, il colore, tutto
Crocifissione (oggi nella Galleria di Augusta) pi

donna

del Roseto

il

moderato;

all'

impeto

sequio alle buone regole,


naco, riconosciamo che

il

al

fervore sottentra una solenne

la

nitidezza.

Burgkmair

Ma, osservando
sa

calma obiettivit,

l'altare di S.

l'os-

Giovanni a Mo-

anche ritrarre l'ardore interno, sempre per

MANUALE

146

DI

umana. Come

nei limiti delia rinnovata coscienza

lavor indefessamente tutta


e

dando prova

gran copia

di

Fig.

di

la vita,

occupandosi

grande potenza inventiva

lavori

ornamentali, come

130. S. .Anna, la

Nella storia dell'arte

invece quella del vecchio


tardi egli

STORIA DELL ARTE

Madonna

(fig.

iniziali,

Ges bambino,

di

illustratore di libri

di

il

Burgkmair

opere sia religiose che profane,

129). Dalla sua officina usci altres


titoli,

ecc.

Hans Holbein

il

Vecchio. Monaco.

la figura di Hans Burgkmair risalta precisa e perspicua;


Hans Holbein rimane alquanto oscura. Nei suoi anni pi

pervenne a un senso della forma che dalle sue opere anteriori non

rerebbe. Seguendo

la

sua vita dal 1493 (nel quale anno

egli

dipinse per

il

si

spe-

convento

IL

di

I)

ITALIA NEL SECOLO XVI

Duomo

Weingarteii un altare della Madoiiiia, ora scomposto nel

fino al
Il

RINASCIMliNTO ILIOKI

suo

1512,

lo

colorito

vediamo intento a grandi pitture


e

acceso,

su

fondo scuro, spesso

di

molto caldo. Predilige


con

tratta

noto

in

le

d'altare nella

storie della

arsiccio,

Hall- MnllH-

147

chiassoso,

Il

Augusta)

di

maniera consueta.

W-LLhin.

Mima

Passione (Francoforte, Donaueschingen), che

fare popolaresco, ritraendo le scene

nel

modo

tradizionale

quel tempo, grazie alle sacre rappresentazioni. Alcuni suoi quadri

sono definire vere illustrazioni

sempre

di questi

drammi

sacri. Sul

a tutti
si

principio del secolo

pos-

XVI

MANUALE

148

DI

STORIA DELL ARTE


pare che

abbia

egli

Griinevvald;

col

babilmente

avuto rapporti

quale molto pro-

il

ebbe

parte

Domenicani

altare dei

lavor con l'Holbein ad Au-

e forse

Un grande

gusta, nella stessa officina.

progresso appare
lui

di

S.

negli

1512

dipinti nel

tirio

per

Pietro e

S.

Ges bambino

convento

il

arriva ad una

Mar-

il

Madonna con

la

Anna. Nel Mar-

S.

dell'Apostolo

da

sportelli

Caterina, dove figur


di

tirio

grande

nel

a Francoforte,

fedelt al vero

la

alquanto

espressione

aspra, quasi tragica; nell'altra pittura


e

evidente

proposito

il

forme femminili piene


ci

in

Pochi

riusc

bene

assai

anni dopo (1515

pinse l'altare di S.
nella

Pinacoteca

diamo, per

di

H. Holbein

il

Wagner.

Vecchio. Berlino.

bara

col

calice

quanto quella

nell'arte

ma

rigogliosa

figura di S. Bar-

la

mano

in
di

disegno

porzioni

della

gli

accessori anche

alla

gue spesso

ma
si

sola

alla

comprende

che

Ne-

Burgkmair

il

se-

Rinascimento,

lo stile del

l'Holbein va pi

attiene

ideale,
italiana.

di

maniera

pensare

pro-

panneggia-

nel

mento qualche cosa


fa

che

hanno

nelle

testa,

del corpo,

131),

(fig.

Elisabetta

S.

disseta alcuni lebbrosi(fig. 132),


nel

negli

questo trittico ve-

gracile,

Tanto

solenne.

Monaco;

di

bellezza femminile non

la

pi timida
Fig. 133. Ritratto di Lieiiliard

Disegno

1516) di-

prima volta

la

ed

130).

(fig.

Sebastiano, oggi

sportelli interni di

germanica,

ritrarre

di

e vigorose,

Egli

non

esteriorit,

ma

in

l.

intimamente

l'arte

del

Rinascimento; anche nel colorito non


si

appaga

della

bellezza

ma

tende

ad

locali,

monico pi

delicato,

inerito del fratello

un
il

La potenza
Fig. 134. Ritratto di

Disegno

di

H. Holbein

ar-

che forse

si

dove mori
di

colori

Sigismondo,

fu suo collaboratore, e

tardi a Berna,

dei

effetto

stabili

nel

che
pi

1540.

questo artista ap-

Knnz von Rosen.


il

Vecchio. Berlino.

pare anche dai suoi disegni. Del vec-

II.

RINASCIMENTO FUORI D ITALIA NEL SECOLO XVI.

chio Holbein esistono


di Berlino,

vivi e di

figg;.

ima

133

molti
e

tale verit

nostante

il

si

Museo

la

lo

pi

Basilea, di

matita (Gabinetto delle stampe

Copenhagen

che a ragione

si

cos

ecc.),

ritengono tra

freschi e

migliori del

cavalieri deir.Apocalisse. Silografia del Direr.

spiega che egli abbia dipinto cosi pochi ritratti?

suo [merito pittorico,

tadini? Forse

per
di

psicologica,

Fig. 135.

tempo. Ora, come

ritratti

134,

149

egli

non

fu

Come

mai, no-

stimato degnamente dai suoi concit-

risposta in questi quadri a matita.

Il

vecchio

Holbein

era

un

MANUALE

150
gradito

ospite

DI

STORIA DELL'ARTE

dove rallegrava

dei conventi,

nelle cantine

con

frati

sne piace-

le

volezze, e cosi ebbe occasione di formare la sua curiosa raccolta di teste fratesche.

aveva soprattutto

Egli
egli

Ma

della satira.

l'istinto

anciie

tanto da

brigate,

trascurare

andarsene presto
molte pitture

Hans Holbein

di

stata in giovent.

domestici,

interessi

gli

manifesto che

di casa.

Giovine,

il

della precoce

povert

in

da costringere

ad

figli

osserva in

si

esperienza acqui-

1516

nel

osterie

e nelle

dilettasse delle allegre

si

pessimismo, che

di

effetto

vecchio Holbein cadde

11

nota

la

strade

nelle

trovava teste caratteristiche, poich pare che troppo

Augusta

lasci

per andare a lavorare in Alsazia, dove mori dimenticato nel 1524.

Alberto

2.

contrasto tra
e

il

D^rer.

Nell'anima del Diirer

tardo gotico

il

Rinascimento,

il

il

l'ideale estetico settentrionale

meridionale. Egli ne fu travagliato intimamente,

ad una vera vittoria, ad una netta decisione. Nato


il

manifesta ancora una volta

si

tra

poter giungere, nonch

senza

in

un ambiente dove 'dominava

gotico, presto senti l'ansioso desiderio di trarsi dalle angustie paesane per conqui-

ampio

stare pi

ma

se

l'Italia

Lo attraeva soprattutto

respiro.

molto

diede, molto anche

gli

ducia nelle proprie forze,

che invano

riore,

In siffatto sforzo

tolse.

ci

venne almeno due volte;

Egli vi perdette la serena

ne deriv l'aspirazione affannosa

una energia

sforz di raggiungere con

si

l'Italia, e

gli

and travolta

irrequieta

non ne

questo

lotta egli

dur fino

vita; n giova ai Tedeschi dissimularlo, perch tale

Con

desca.

morte,

fatica indefessa

grandezza. Egli fu tenuto

sua manc un largo

il

Durer

usc trionfante.

oramai

tale era

meno

sfondervi

la

di

l'aspetto tragico

lott contro la sorte avversa, per istrapparle la sua

ma

all'arte

durevole favore.

vescovi

meschino; molto scarse

conventi.

Quando

c'era

collaboratori,

commissioni

le

da fare un grande altare

preponderanza dei mestieranti, che un artista

la

di fare a

fer-

questa

In

fato dell'arte te-

il

grande considerazione dai contemporanei,

in

Norimberga era un ambiente gretto


d'imperatori, principi,

indomabile.

ragionamento accademico.

della sua

fi-

idealit supe-

spontaneit della sua vena inventiva. La sua

la

tilissima fantasia troppo spesso intorbidata dal


alla

una

il

quale

proponesse

si

dedicare all'opera d'arte tutto s stesso, di tra-

di

d'imprimervi

sua fantasia creatrice,

suggello

il

della

sua personalit,

lavorandovi senza posa per anni ed anni, era messo da parte. Ci spiega perch

abbiano

del

Durer

uomini

pochi

di merito.

Ma

di

quadri d'altare. Tra

cosi pochi

grande

avidi

coltura,

non molto

soprattutto allegoria erudita,

piamente pericolosa, perch per indole


gini,

alle

era la

questioni teoriche.

minima

pel suo affaticarsi a scoprire

sale

suoi

delle sue eccellenti


i

stessi

suoi

scritti

dra (1525)
(1527).

In

anteriori, quali
il

l'arte e

per

scrittori

poesia era

la

lui

Durer dop-

il

inclinava all'erudizione, alle sottili inda-

contemporanei dicevano che

inizi

Per

la

la

pittura

versatilit dell'ingegno,

della sua vita artistica


e

Diirer

si

occup

Quattro

libri

delle

proporzioni

sua morte (1528). Sono un'opera molto superiore

la
il

il

prosegu in tale studio fino alla Imorte,

senza essere pervenuto a conclusioni definitive.

ai

con

anche

principi scientifici dell'arte, egli assomiglia all'univer-

corpo umano,

umane furono stampati dopo

antica,

umanisti come

conciliabile

egli

doti naturali.

Leonardo da Vinci. Fin dagli

di studiare le proporzioni del

altri

si

aveva bens non

suoi amici egli

sapienza

della

per Villibaldo Pirkheimer e per

Trattato della misura col compasso

Trattato della fortificazione delle

alcuni disegni e pitture egli volle

con

citt, dei castelli e dei

anche dare

la

la

squa-

borghi

dimostrazione dei prin-

RINASCIMENTO FUOKl

IL

cip teorici

da

lui

stabiliti

nudo e
Monaco, sono

suoi studi di

1500

di
il

11

ITALIA NEL SECOLO XVI

intorno alle proporzioni normali del corpo umano. Molti

teste,

non escluso

il

celebre

Autoritratto in pelliccia de!

Nei suoi

13(5.

scritti

che^la bellezza

il

Autoritratto del Diirer del

Diirer quasi del tutto

egli

non segue

affaticarsi

di

14!>3. Parigi, collezione

un uomo

l'esattezza delle proporzioni sono

concezione dell'arte. .Ma


il

Per trent'anni, dal suo

risultato di calcoli e ragionamenti.

primo incontro con Iacopo de Barbari, egli non cess


none della figura, sia dell'uomo che degli animali.

Fie.

151

primo tratto

genio del Rinascimento, sebbene assai presto

egli

al

c-

Goldschmidt.

del

anche

intorno

il

in

Rinascimento.

fondamento

modo

noto

della sua

incondizionato

abbia adoperato come decora-

zione l'architettura classica. Nel panneggiare stent ad abbandonare

le

pieghe dure

MANUALE

152

STORIA DELL ARTE

DI

ed angolose. La rappresentazione esterna dei


sulle proporzioni

umane dovevano

tipi

naturali non

servire a rendere

il

gii

Inastava. Gli studi

suo occhio indipendente dalla

realt esterna, o porre la sua fantasia in grado di gareggiar con la natura, che crea

secondo certe regole. Egli non diede

alle

sue figure,

come

in

genere gl'Italiani con-

Z.A-.
^^^J

"ti

'I

^^^
^j

-."-^

fife^^^u
Fig. 137.

temporanei, un carattere ideale


e lo

universale,

o /

La Visitazione. Dalla Vita

ma

di

Maria

del Diirer.

cerc quello che

avevano

di tipico,

accentu per ottenere l'espressione che voleva; perci nelle teste femminili

nelle figure

zione,

di

non fece

fanciulli,

cosi

fatte in giovent, che

buona prova come

meno

nelle figure di

si

prestano a tale accentua-

uomini maturi, dai

e dall'aspetto grave, proprio dell'et e della dolorosa esperienza della vita.

forti tratti

RINASCIMENTO FUORI

IL

Drer non

Il

gl'importa

puramente

visione

nn pittore come

ti

molto pi che
ottica,

o di

ITALIA NEL SECOLO XVT

Gninewald;

il

una fantasia

sua forza

la

Le cose per

dipinto.

il

I)

esaltata,

la linea,

non sono

lui

ma

153
e

disegno

il

prodotto

il

di

una

della chiara ed esatta co-

scienza della linea. Nondimeno, anche nel colore egli fu diligentissimo, avendo un
solido

fondamento

pennello, parendogli

vana

viaggio a Venezia, e nel

ma

il

mestiere. Per mesi e mesi

nella tradizione del

polosamente intorno

un quadro; quante volte non


la

sua fatica! Due volte

1521

di

si

affaticava scru-

lasci cadere di

in vita, nel

1507 dopo

ritorno dai Paesi Bassi, parve avviarsi

mano

il

il

secondo

al

trionfo;

sospirato capolavoro, l'opera definitiva, non venne; egli produsse invece varie

opere minori

pi mature.

La vena inventiva di Alberto inesauribile e


contemporaneo che possegga una tale copia di idee
delle

si

forme corrispondenti a tanta ricchezza. Se

di tutte

le

sue composizioni

presenta pi volte

manifesta

sia

nelle

lo

il

merito

stesso soggetto,

figure isolate

si

incomparabile.
originali, e

toglie

esclusivamente

non

si

Non
tale

c'

artista

padronanza

qualche lavoro giovanile,


suo.

ripete mai; la sua

caratteristiche,

una

Anche

quando rap-

potenza creatrice

si

che nelle scene drammatiche,

MANUALE

154

DI

STORIA DELL'aRTE

quando

ferventi di vita e di passione. Soprattutto poi essa trionfa,

dar forma

alle visioni

l'Apocalisse.

segno

gli

vuole

l'artista

suscitate nel suo spirito da soggetti biblici, quali la Passione

naturale che ad esprimere questo intimo ardore l'incisione e

parvero stumenti pi adatti che

degnamente apprezzate anche

dai contemporanei,

di-

il

Queste doti del suo genio furono

la pittura.

quali attinsero a piene

mani

alla

sua ricchezza artistica. Per questa ragione nell'opera del Drer hanno tanta impor-

tanza
il

disegni. Essi sono l'espressione

suo concetto con

massima

la

inventiva. L'accuratezza con

che

non

egli

gni e

della sua fantasia,

rappresentano

quale Alberto esegui certi disegni

la

potenza

prova evidente

teneva da meno delle altre sue creazioni. Soltanto chi conosce

li

rame

incisioni in

le

immediata

fedelt, e rivelano tutta l'ampiezza della sua

in

legno del Diirer pu dire di comprendere tutto

dise-

il

genio

dell'artista.

Gli antenati

Diirer vivevano in

del

rizzati.

Avevano

sero

cognome, che poi tradussero

il

Ungheria, ed erano forse Tedeschi magia-

loro domicilio in Aits presso Gyula, e di qui

il

confermata dallo stemma dei

Diirer, che

Alberto, che portava

nome, era

appunto una porta aperta.

il

Dapprima,

secondogenito.

gemutli.

Fin

Spos

stabili.

si

la

opinione

padre

dj

11

costume

il

entr nell'officina

di

saggi della sua valentia

disegno:

nel

autoritratto, che egli fece a tredici anni (oggi a Vienna nella celebre raccolta di
e disegni

delle

detta V Albertina), una

stampe

di

Berlino)

e del

Madonna con

padre, oggi a Firenze nella Galleria degli


il

1494.

Non

si

hanno

di

di scuola,

il

ad

ritratto

olio di

suo

diciannove anni (1490) intraprese

rimase assente dalla citt nativa fino alla Pentecoste

solito viaggio di istruzione, e

del

Uffizi.

un

stampe

Angeli dell'anno seguente (Gabinetto

anno

1490, ultimo

degli

un altro ore4 maggio 1471,


.Michele Wohl-

figliuola di

Alberto, natoli

figli;

1486,

abbiamo

fanciulezza

dalla

nel

viaggiando secondo

orefice;

Barbara Holper, dalla quale ebbe diciotto

fice,

fu

lo stesso

capit a Norimberga e vi

artefici tedeschi,

probabilmente tras-

tedesco Ture (porta). Questa

nel

questo viaggio notizie precise. Secondo antiche notizie

fu a Colmar, nell'officina dello Schongauer.

Avendo eseguito disegni per editori di


tempo anche in questa citt. Ci sono

Basilea, verosimile che soggiornasse qualche

buoni motivi

di

credere che fino da allora

qualche tempo. Comunque

Mantegna
il

suo spirito

e gli

il

Di^irer venisse in Italia e vi

certo che in quel

tempo conobbe

Questi quattro anni di viaggio affrancarono per

e le copi.

usava nella scuola

sia,

diedero fiducia in s stesso; superati


del

Wohlgemuth

e in tutta la

trattenesse

si

le

incisioni

la

del

prima volta

confini del mestiere, quale

Franconia,

egli

acquist quella sciol-

Germania meridionale. Appena di ritorno in patria,


il
Diirer si accas con Agnese, figliuola di Hans Frey, agiato cittadino occupato in
moltissime faccende, e fu riconosciuto come maestro.
Ma a Norimberga non si trattenne a lungo. Nel 1495 si rimise in viaggio
per venire a Venezia, e pensava anche a Roma; ritornato a casa si pose al lavoro

tezza che gi appariva nella

con febbrile operosit,

produsse

le

grandi serie grafiche, delle quali

la

principale

l'Apocalisse, in quindici fogli (1498). L'ardore e l'estasi del veggente ebreo,

prodigiosa fantasia escatologica sono espresse dal Diirer


posizioni, di
di

uno

stile

impetuoso

(fig.

35),

realt alle idee pi trascendenti. Qui

comune

dei credenti; invece

audaci

la

sua

grandiose com-

unico nel suo genere, che riesce a dare aspetto


si

manifesta

della sua forza, e prodigo della sua ricchezza di

stinata alla

in

le

il

forme

Maestro, giovane
e d'idee.

Questa

ma

conscio

serie de-

opere anteriori sono fatte principalmente

Tav.

ALBERTO DUKEK

AUTOK ITK ATTO.


Moiiatii, Galle

IV.

RINASCIMENTO FUORI P

IL

per piacere

umanisti.

at^li

che benedicono

Fgli vi profuse

tempi remoti,

ricordi di paesi e

grembo

il

rame, che

di

nelle sue

della sposa,

Fig. 139. Festa

Il

ile|

le

castelli, laghi,

tre pietre miliari

alla libert, dalla

(Madrid)
di

Monaco

il

il

pi

mitologia

Ercole

Fortuna,

(le tre

Amimone, che

cosidetto Ratto di

il

delia leggenda,

vedute nei suoi viaggi

paesaggio tedesco

il

tutta

tre autoritratti, del

che segnano un

bello

pi famoso,

ma

alla

di

(fig.

in

fondo

il

bellezza, con

giovent.
136),

1498

1500,

percorso, dalla timidezza

visione sintetica.

da grande maestro;

grandioso,

1493

cammino rapidamente

minuzia dei particolari

morbidezza,

magnifica.

nuvole fantastiche, reminiscenze dei viaggi


i

di

sua variet

la

nulla pi,

di Strali.

di vita eroica
in

pro-

luce lampeggia, la

la

piume sono una maraviglia

Praga, Cnnventii

Nome,

Dejanira etc). La

sonorit del metallo:

la

Rosai

Nella pittura del primo periodo

sono

delia

nudo ha una espressione

di tutti questi soggetti

monti,

tesori

155

Schongauer aveva trattato come uno stampo

lo

nitida ed elastica,

varie gradazioni.

NEL SECOLO XVI

grande

la

mani, per cos dire fa sentire

umana

pelle

TAl.lA

di cose]^udite o

priamente una leggenda veneta,


lamina

il

"

nell'atteggiamento di prospetto

Il

ritratto del

1498

ritratto in pelliccia
e

nella ricerca della

solennit non esente da artifizio (Tav. IV). L'altare di Maria a Dresda, gi a Wit-

tenberg, nella parte di mezzo

sono

come

di lavoro
il

opera

di

molto delicato. La Piet

gran forza,

di

Monaco

ma

disuguale;

e quella di

Maestro, dagli aggruppamenti slegati della scuola di

pervenuto ad un fare pi serrato

e regolare.

gli sportelli

invece

Norimberga dimostrano
Franconia gi fosse

MANUALE

156

Oltre all'Apocalisse, dove

abbiamo

di lui

due

DI

STORIA DELL ARTE

Diirer diede libero sfogo alla sua fervida ispirazione,

il

serie di incisioni in legno, la

Nella prima c' profondit

di idee e leggiadria,

cialmente nella prospettiva:

la

linea per

Vita

ma

di

Maria

non ha pi nulla

una stupenda freschezza, che appare meglio che altrove


della fuga in Egitto e della Visitazione

sono
di

forti

figure;

e
lo

grandiosi,
stile

ma

La fantasia
le

137).

non senza

di

del

ma

Drer non

la
si

di

difetti

di

prospettiva
1

dell'Albertina), e poi di

nuovo

in sedici
i

pi

piccoli

troppo pieni

sono

diminuita.

rappresentare una sola volta

fogli

boscherecci

fogli successivi

scene principali in dodici fogli di carta verdognola

dosi principalmente di esprimere

spe-

ha acquistato

sfondi

negli

solennit tragica del soggetto

appag

di artificioso,

duro,

primi fogli della grande Passione

fa pensare all'austerit delle fughe di Bach.

pi maturi e pi luminosi,

Egli ne ripet

aspri,

(fig.

Grande Passione.

e la

anche non poco

(la

incisi in

la

Passione.

Passione verde

rame, proponen-

profondi sentimenti dei personaggi dell'azione.

Nelle due grandi pitture da altare,

il

trittico

Paumgartner

.Monaco

l'Ado-

RINASCIMENTO

IL

razione dei
stile,

Re Magi

delicatezza,

l'UORI

a Firenze (fig. 138),

si

ITALIA NDL SECOLO XVI

vede un notevole progresso;

ricchezza e hellezza materiale del

colore;

le

ticolari.

Nel trittico Paumgartner

la

Santi, del

c' nobilt di

figure sono

ella composizione senza sforzo e con bella arnionia, nell'ambiente

141. Tutti

157

inserite

abbondano

par-

Durer. Vienna.

tavola di mezzo, d'intonazione delicata, affian-

cata da due rigide figure di cavalieri, spoglie di ogni accessorio superfluo, nelle quali
si

manifesta intiera

un

gioiello,

la

rigorosa precisione dello stile del Maestro.

che ricorda

Nell'autunno del 1505

la
il

Il

quadro

degli Uffizi

ricchezza di certi antichi reliquiari.


Diirer ritorn a Venezia, e vi rimase fino alla primavera

MANUALE

158
del

1507.

Fu indotto

commissione

di

STORIA DELI. ARTE

ni

da richieste

a questo viaggio

un grande quadro. Le

d' incisioni, ed

ebbe poi anche

lettere che egli scrisse a Villibaldo

sono un prezioso documento delie idee del Maestro, della sua vita

la

Pirkheimer

della sua atti-

una visione pi chiara che non ebbe nel 1495. Nei rapporti amichevoli con Giovanni Bellini e con altri pittori veneziani impara a sentire l'armonia e il
carattere sinfonico della pittura italiana, comprende che queste creazioni sono effetto
vit in Italia. Egli ha

la

di

una euritmia

del sentimento, e

si

sforzi,

nella

Festa del Rosario, opera che

lui

Morte

di

11

Diavolo, del Durer

duole amaramente che, a dispetto dei pi aspri

gli

fu
e

commessa da una compagnia

di

mercanti

pi tardi acquistata dall'imperatore Ro-

trasportata a Praga, dove tuttora esiste, nella Pinacoteca del convento

Strahow

A' suoi

il

tedesco questo privilegio sia negato. Nondimeno, c' molto di veneziano

tedeschi per la chiesa di S. Bartolomeo,


dolfo

139). La Madonna col Bambino


un Angelo suona il liuto. Ai due

(fg.

piedi

in

lati

trono, con un tappeto dietro.

stanno

in

ginocchio

il

Papa,

RINASCIMENTO FUORI d'iTALIA NEL SECOLO XVI

IL

l'imperatore

bino
di

da

Domenico (patrono

Nella disposizione del

rose.

Bellini,

rappresentanti delia Cristianit,

altri

S.

similmente

leonardesco.

Si

il

sa

Ges

che

tra

della

Alberto

143.

La

mare

il

il

all'amico

sole!

si

parti

Bam-

sente l'influenza di Giovanni

cosidetti nodi.

Madonna
uno

in patria

Venezia

nel

1506

il

IJ

del lucherino, oggi nel

stupendo

dello stesso

da Venezia.

Qui sono un signore,

Pirkheimer.

si

Calcografia Jfl

quale probabilmente

malincuore Alberto

da questo

e dai

>

quale possiede pure del Maestro

nello sfondo,

dal

..

Alai

Diirer dipinse anche la leggiadrissima


Berlino,

Madonna,

(Roma, Galleria Barberini) ha molto del


studi molto Leonardo, come appare dalle teste

dottori

d'invenzione, dalle facce stravolte

Fig.

qnali dalla

Confraternita del Rosario) vengono coronati

grnppo principale
i

159

Oh come

ritratto

Museo

di

femminile, col

tempo.
sentir

uno scroccone!

il

freddo, lontano

cos egli scriveva

deplorevole che da questo felice intermezzo veneziano

Diirer non abbia tratto quel vantaggio che egli forse sperava per l'arte sua.

il

Egli

MANUALE

160

STORIA DELL ARTE

DI

nuovo

fece bens molte opere di gran pregio, nel

quale appaia

la

somma

stile,

acquistate

delle cognizioni

in

ma

non un capolavoro, dal

Italia.

Eppure questo

il

periodo culminante nella vita del Maestro.

Le opere nelle quali


ed Eva

Madrid

di

non sono che

il

e l'altare

gli sportelli

Drer manifesta una potenza nuova sono due, l'Adamo


Heller a Francoforte (Museo Storico). Ma le due figure

di

Fig. 144.

essendo bruciato l'originale.


sia nella superficie

cisione,

vede

trittico; dell'altare Heller

La Madonna

11

nudo

in

superiore

le

non rimane che una copia,

della pera. Calcografia del Diirer.

trattato con grande chiarezza ed eleganza,

che nel movimento plastico,

alquanto accademica, del 1504

zione di Maria tra


si

un

(fig.

e rivela

un grande progresso

140).Neiraltare Heller

nubi, presentato con quel sentimento

gruppo

degli Apostoli, in basso, presso

dell'originale tanto pi dolorosa, in

il

tema,

la

dall'in-

Corona-

con quella dignit che gi

parecchi altari gotici d'intaglio. Migliore ancora che


il

il

la

scena della parte

sarcofago aperto. La perdita

quanto che sappiamo da

lettere del

Durer con quale

IL

RINASCIMENTO FUORI D ITALIA NEL SECOLO XVI

Rimangono quasi per intiero gii sportelli, ma


Fu tra questi Mattia Griinewald,clie dipinse,

diligenza egli vi lavorasse.


vi

ebbero gran parte

cromia,

Landau,

Diirer ripet, per la cappella dell'ospizio

dimensioni pi piccole,
che oggi

ziosa cornice in

Drer,

forma

tema

il

di

di

tabernacolo; l'originale di

delle figure

non

abbastanza

intonazione dei Veneziani. Al

Fig. 145.

trionfa la Trinit

alla vista

Papa

dietro di

lui,

Santi

ma

e dagli

il

In basso,

chiudendo

il

due sponde

dalle

egli tralasci

lo

vediamo occupato principalmente

al

bellissima schiera di Santi,

di Massimiliano''

sommo

quasi del tutto

Maestro

la pittura, e negli

ritrasse

iscrizione;

anni seguenti

nell'incisione in rame, che egli voleva portare

Cosi

tecnica.

di

il

una tavoletta con


un largo fiume.

egli

produsse quelle meravigliose stampe,

che sono documento non solo della sua maturit artistica,

ma

anche del suo

spirito

meditativo, della sua fertile fantasia creatrice di simboli di profondo significato:

la

di

la

Morte

il

dell'affol-

circolo di cui la parte superiore

appoggiato a

pelliccia,

un paesaggio formato

della perfezione

l'effetto

Angeli, sta la Cristianit, divisa per ceti, e guidata dal

cappa magna con

da questo punto

Cavaliere,

il

in

colore lontanissimo dalla forte

Hans Burgkinair. Dal Trionfo

di

un vasto spazio,

ma

dall'Imperatore. Nell'angolo inferiore a destra di chi guarda,

s stesso, in

Ma

141).

(fig.

efficace,

sommo, circondata da una

La Cantoria Imperiale,

formata dai Santi

Tutti

questa cornice, disegnata dal

Maestro apre

11

collega la visione celeste con un'ampia distesa di paesaggio;

lamento

mono1511

una forma che ricorda la Disputa di Raffaello. 11 quadro,


una grande ricchezza materiale, ed contenuto in una pre-

trova nel Museo Germanico.

si

in

Lorenzo. Nel

e in

a Vienna, di

certo che

gli scolari.

figure poderose e piene di vita dei Santi Ciriaco

le

161

Demonio

(1513,

fig.

142),

S.

Girolamo

nella

cella

il

Melanconia (1514, fig. 143). Che ci sia una connessione tra le due ultime, fuor
dubbio; ma non provato che facciano parte di una serie; piuttosto probabile

che dal tema della Melanconia

egli

volesse trarre parecchie stampe.

11

soggetto della

MANUALE

162

prima deriva da un canto

STORIA DELL'AKTE

DI

Venga
mondo intiero a combatDemonio . La Melanconia non ispirata

molto popolare:

allora

Morte

tere con me, io cavalcher tra la

il

il

concetto espresso nell'esclamazione di Faust:

ai

perch

sapere!

il

Drer ebbe sempre

in

Io

vedo che nulla noi possiamo

grande onore l'indagine

studio; egli

e lo

volle piuttosto significare la difficolt di afferrare, coi nostri mezzi di ricerca, l'es-

senza delle cose. La morte della madre, di cui


la

campanella

maggio

(5

1514),

gli

suscit nella

data appare nella tavoletta sotto

la

mente

tristi pensieri, dai

quali appare

liberato nel S. Girolamo; opera stupenda, sia per la luce diffusa nella quiete della

cosa che

cella

fa pensare

un maestro olandese

fetta prospettiva. In questo periodo


In altre figure egli predilesse

individuali la sua scelta

un

il

po' troppo

sec.
le

XVII

sia per la per-

sue pi belle Madonne.

carattere matronale, e nelle fattezze

il

limita a quelle che

si

del

Diirer incise anche

si

vedeva d'intorno.

Ma

la

Madonna

m M I ^$
Fig.

146.

Primo disegno

di

Alberto Diirer per

lui,

che tiene

il

idealizzano a perfezione

da ricordare
veduto
di

il

la

effetto

la

carro trionfale. Vienna, Albertina.

in grembo
Bambino al quale porge una pera (151 l,fig. 144)
Bambino in braccio appoggiando una guancia alla testolina di

seduta sotto un albero, con


e l'altra

il

materna. Tra

la felicit

preziosa reliquia, in questa


prodigioso, che per secoli

altri

gli

lavori specialmente

a Roma avevano
immagine
Drer cre un caput cruentatum
fu un modello dell'arte tedesca. Intorno aleg-

Veronica (1511), destinata forse

ai

pellegrini che

il

giano due Angeli, di una espressione cosi appassionata da superare quelli dell'ApoDella perfezione e squisitezza raggiunta nella incisione in legno

calisse.

prova

la

Trinit fra

le

nubi

miglior

la

dello stesso periodo.

Fino a questo tempo Alberto non aveva avuto alcun potente protettore, ad
eccezione del Principe Elettore
sione.

Federico

La sua fortuna parve mutare

dall'imperatore Massimiliano.

Ma non

in

il

saggio,

che

meglio dopo

il

da credere che

gli

diede

1512,
il

qualche

quando

fu

commis-

conosciuto

favore largito agli

artisti

IL

KINASCIMENTO FUORI D ITALIA NKL SECOLO XVI

dai principi tedesciii sia paragonabile


fu

assunto

con vari
similiano
gli

in servizio,

altri artisti,

per

al

mecenatismo

che

lo

gogico-imperiale.

Una

dovette adattarsi

dalla erudizione umanistica,

sola conmiissione

conforme

Fig. 147. Wiiezia dolente, di Alberto

dallo Schnperger. Sui

dung ed

altri artisti

alla

di preghiere, fatto

L'imperatore aveva un suo libro

margini dei

fogli

In

sua indole fu assegnata

stampati

il

Diirer,

al Diirer.

Cranach, Hans Bal-

il

si

conserva quasi per intiero, [met

met

manifesto che

questi disegni

nel
gli

Museo

altri

marginali,

che qualche volta

Ma non

Augusta.

di

si

ne fece

Monaco

mano

nella Bi-

Besangon. La maggior parte dei

collaboratori
in

se

credette che l'esemplare fosse di

si

seguirono

trasformano

il

suo

inquadr

in fogliami,

di

fogli

fogli

stile

ma sempre

apparenza fugaci,

significato, la fantasia d'Alberto trov libero sfogo. Egli


calligrafici,

147) desunti

un vero programma peda-

Dur

molto tempo falsamente

blioteca di Stato, e l'altra

concetti.

trionfi,

eseguirono a penna disegni, che poi dovevano essere intagliati

dell'imperatore. L'originale

del Diirer, ed

146

145,

Mas-

alle idee di

stampare su pergamena ad Augusta

legno dal celebre intagliatore Joost de Negker di

nulla, e perci per

Diirer

11

consigliavano. All'imperatore piacevano

archi trionfali con allegorie e simboli d'ogni sorta (figg.

dall'enciclopedia medioevale

in

principi italiani.

dei

l'imperatore aveva in mente, insieme

molti lavori che

specialmente di Augusta,

eruditi

degli

163

con

interpretando

suoi

profondo

viticci

modo

MANUALE

164

SUO

zevoli

disegn

testo

il

figure

DI

scenette ora

(fig.

STORIA DELL ARTE

pie

serie

di

pagina

ora

scher-

148), che costituiscono quasi

un sommesso accompagnamento.
Dopo la morte di Massimiliano, di
cui trasse l'effigie in una grande silografia

(fig.

149),

Durer dovette pensare

il

dal

a farsi confermare la pensione

successore.

L'imperatore Carlo

nei Paesi Bassi; perci


in

Maestro

era

si

mise

volta (luglio 1520),

viaggio a quella

moglie

il

suo

una fantesca, recando

con

la

seco

una maravigliosa raccolta dei


Questo viaggio nella vita

disegni.

suoi
del

Maestro ha importanza forse maggiore


del viaggio a Venezia nel 1505. Cinquantenne e provetto nell'arte, vedeva le
cose pi a fondo

che non

trentasei

fiamminga era pi
sua indole che non l'ita-

anni, e l'antica arte

conforme
liana.

alla

Soprattutto

vedersi accolto con


artisti del paese.

gli

fu di conforto

sommo

il

rispetto dagli

Era stato quasi

al

punto

V^^

Fig. 148. Fregio marginale del

Drer nel

libro di preghiere dell'imperatore Massimiliano.

Monaco, Biblioteca

dello Stato.

IL

'

RINASCIMENTO FUORI D'ITALIA NEL SECOLO XVI

165

''?%J^*

Fig. 149. L'Imperatore Massimiliano. Silografia del Diirer

di disperare dell'arte;

sione,

sia

in

metallo

ora

che

pi autorevoli maestri
in legno,

nessuno

gli

poteva

dichiaravano
stargli

che

pari.

nell'inci-

Egli

tent

MANUALE

166
d'

imitare

la

maniera delicata

minghi. Di questo viaggio

DI

STORIA DELL'ARTE

e pittoresca del

rimane

ci

il

diario.

Massys, del Van Orley,


11

Diirer

ci

e di altri

fiam-

narra delle onoranze che

ricevette dai pittori, specialmente ad Anversa, dei molti ritratti che disegn, e di

Fig.

150. S.

Giovanni evangelista
Monaco.

e S.

Fig. 151. S. Paolo e S.

Pietro

del Durer.

del Durer.

alcuni quadri, tra

quali

il

S.

Girolamo

del

Museo

di

Marco

Monaco.

Lisbona,

di cui

disegni sono

nell'Albertina di Vienna. Si conserva qualche parte anche del suo Iihro]di schizzi,
in cui

egli

Ma

disegn a matita

ritratti,

paesaggi

architetture, su carta ^verdognola.

principali documenti del suo viaggio nei Paesi Bassi, e dermolto^che impar

dai maestri di

Anversa, sono

il

ritratto di

Barend von Orley, a Madrid. Nell'opera

RINASCIMENTO FUORI D ITALIA NEL SECOLO XVI

IL

mette capo
i

gli

amici commossi dalle dottrine della Riforma. Spirito acuto, medi-

profondamente

continua ascensione, che

di

Ritornato dopo un anno a Norimberga, trov

perfetta maturit.

alla

concittadini e

tativo

nuovo periodo

Uiircr comincia di qui un

artistica del

167

quale

religioso

egli

non poteva rimanere estraneo a

era,

questo movimento. Fin da quando era nei Paesi Bassi, aveva ricevuto, con grande

commozione,

notizia della cattura e della

falsa

la

morte

peranze dei seguaci del Karlstadt.

conducesse

dava

senti

vazione contro
il

significato

150

(figg.

151)

tavola, nella quale dipinse

da un lato

Paolo

Marco,

(1526)

dal

fu

Paolo sono

Giovanni,

gli

dall'altra

Diirer

dedicata

Norimberga.

Consiglio di

al

vanni

Oiovanni

non

sociale

Questo

Questa doppia

Pietro

ma

fu sedotto,

arbitrio e disordine

di

di

delle scritte che vi appose.

Apostoli

intem-

tavola detta

celebre

quattro Apostoli

dei

prime

alla
e le

sua ripro-

la

traviati.

fratelli

della

fanatismo

an-

si

dovere

il

manifestare pubblicamente

che

la libert illimitata

predicando,

il

tempo ne

Diirer per breve

Il

tard ad accorgersi con terrore, a quali conseguenze

Ma

Lutero.

di

manifestazioni di sincera religiosit presto erano succeduti

Gio-

figure principali;

le

mantello rosso, medita so-

in

pra un volume che tiene in mano; Paolo,

ammantato

di

con

ed afferra

bianco, ha chiuso

mano

salda

spada, guardando

il

libro,

l'elsa

della

minaccioso

fuori

del

quadro. Dimostrare

la

verit e difenderla

virilmente; questo

il

significato evidente

delle

due

modo fortemente

in

Alberto ha espresso

figure, che

caratteristico. Questi

quattro Apostoli sono un prezioso docu-

mento

suo

del

modo

da

liberato

minuziosa,

ogni

ma

sentire

di

impaccio

nella modellatura

che giustifica pienamente

laterali di

Giovanni

vano da quelle

del

lungo
stata

ed

Eva

la loro

vesti

nella

di

dei

in S.

sintesi

Zeno

in

piedi

di

ag-

vigorosa,

quattro temperamenti

certamente fu stimolata dal-

cui egli vide

le

opere nei Paesi Bassi;

Verona. Cosi queste tavole

ormai avvenuta dell'arte italiana

penoso dissidio finalmente composto;


compenetrata dalla magnificenza italiana.
potente Lucrezia

perfino

colori

le

figure

Frari a Venezia, che alla loro volta deri-

di .Madrid, e la

accurata

gradazione

veduto venti anni addietro, cio

lui

Bellini nell'altare dei

la

era oramai vittoriosamente

si

l'esecuzione

denominazione popolare

Giovanni Van Eyck,

Mantegna

nell'animo del Diirer

conservo

Le teste hanno una espressione schietta

concorse pure im dipinto da

in ci

il

delle

Maestro

il

Egli

del Diirer per le grandi figure

l'esempio di Uberto

ma

reli-

formale.

giunse un elemento plastico.

La predilezione

in

tempo attestano che

gione, e nello stesso

di

la

ci

fanno vedere

della germanica;

potenza creatrice germanica

Le due tavole, come l'Adamo

Monaco (1518

ma

se ne

ha un disegno

Fig. 153. Testa di Apostolo, del Durar. Vienna, Albertina.

IL

F^aesi

s.

dipinti
Bassi.

sopradescritti sono'tutta la messe artistica die

il

Diirer riport

dai

Esistono^ disegni eseguiti per un altare di Maria, una Conversazione

intesa alla tedesca,


(fig.

169

non t'unino mai destinate a fianciieugiare un altro dipinto; sono opere che

del 1508),

stanno a

RINASCIMENTO FUORI H ITALIA NEL SECOLO XVI

ma

il

>

lavoro non ebbe sguito. Nei ritratti di Girolamo Holzscluilier

152) e di Jacopo Muffel

il

Diirer

si

allontana

nuovo

di

dalla morbidezza pittorica,

presenta figure fortemente caratterizzate, non senza qualche durezza nei particolari.
In questo periodo il Maestro produsse anche gran numero d'incisioni, specialmente

e ci

l'I

Fis.

ritratti

(del

Cardinal

l'ii"

Magonza,

di

del

Principe elettore

Federico

di

Sassonia,

del

Erasmo di Rotterdam). Mori il 6 aprile 1548, anniversario della morte di Raffaello, dopo lunga e dolorosa malattia.
Del Diirer non da ammirare soltanto la fecondit artistica, senza dubbio maraquadri, il catalogo delle sue opere comprende 194 incivigliosa; non contando
Pirkheimer,

di

Melantone

di

rame,

sioni

in

guiti

con

pazienza

quadro
rezione

somma
e

di
e

170 in legno

parecchie centinaia di disegni, tra

come

diligenza,

veri quadri,

coscienza d'artista; citiamo ad esempio

Tutti

Santi

"

(fig.

153),

le

la

ricchezza del suo

le

quali molti ese-

teste di Apostoli, studi per

due tavolette

disegni colorati di piante e di animali.

dit di Alberto

sono preziosi documenti della sua

Ma

temperamento

di

Sansone

e della

il

Resur-

pi maravigliosa della feconartistico.

La sua grandezza

MANUALE

170
in questo, che

mai non

si

appag

DI

del

STORIA DELL'aRTE
grado raggiunto

faticabile continu l'ardua ascensione. L'Italia, gi lo

ma

molto anche

gli

tolse,

Fig,

qualche tempo
giungere
e

la

egli

sintesi.

15.').

Adorazione

dei

Magi,

di

riesce a trarre perle di

con ardore
gli

in-

diede

Hans Kulmbach.

il

ma

Diirer nella pittura tedesca

alla fine

gran pregio dal mare

lo

domina un

pi geniale; non soltanto l'arte penetra pi addentro nel

ma

ma

detto, molto

principalmente l'ingenua fiducia nelle proprie forze. Per

parve straniato dalla sua patria,

Dopo

nell'arte,

abbiamo

dell'infinito.

mondo
11

vediamo ragnuovo

criterio

fenomeni,

dei

mestiere

superato;

RINASCIMENTO FUORI D ITALIA NEL SECOLO XVI

11.

allo sforzo affannoso per

sottentra

il

forma

la

senso del possesso sal-

damente acquisito.
2. Scuola del Dher.
torno

In-

si

raccolsero

coiiahoratori.

Prima anil Mae-

Diirer presto

al

scolari e

171

cora del viagj^io a Venezia,

con

prese

stro

Hans Schau-

FELEiN, venuto da Nrdlingen


verso

1490

il

m.

(n.

1540), spe-

nel

cialmente fecondo come


tore in legno. Nel 1515

intafjiia-

Scliau-

lo

15t. Ciintatlin

felein torn in patria, ed ivi diede

opera anche

alla pittura

(pitture

murali nel Palazzo comunale; Giuditta ed Oloferne;


fig.

Anche Hans

154).

tempo

de' Barbari, lavor qualche

.Wagi (Berlino,

fusione

Nella

155).

fig.

armonia

bella

Kulmbach

di

(Siiss)

dopo

del .Maestro,

morte

la

di

Durer;

col

Hans Durer,

Alberto,

e in

1523 prese a lavorare

Maestro,
zino.
nel

si

suo capolavoro

Il

dottrine del Karlstadt

il

mezza

Il

la

gli incisori

in

legno.

11

fratello

Norimberga

servizio del re di Polonia.

al

figura di

Tommaso

orefice o monetiere, dipinto

un

lui si

accompagnano

fratelli

Se-

(1502-1540). Tutti due nel 1524 accolsero

Miinzer, e furono perci chiamati in giudizio.


si stabil a Francoforte.

vita avventurosa, finch nel 1534

questo artista, che aveva

157.

merita lode per

Hans Springinklee

Bartolo Beham

d'incisioni in legno

Fij;.

Jacopo

di

l'Adorazione dei

da menzionare Giorgio Penez, che


Col tempo il Penez si venne allontanando dal
specialmente a Giulio Romano e ad Angelo Bron-

ritratto a

e di

Beham ebbe una

Dall'officina di

numero

s.

fu operoso collaboratore; rimase a

Mor povero nel 1550. Con

(circa 1500-1550) e

Sebaldo

da

Diirer,

il

pure del Diirer

ultimo and a Cracovia

accost agli Italiani,

1545 (Karlsruhe).

baldo
le

dapprima scolaro

capolavoro

suo

disegnatore per

gli

Degli scolari del Diirer degli ultimi tempi


nel

il

trittico nella chiesa di S. Giorgio,

1522)

composizione ricorda

dei colori. Risente

(m. 1540), pregiato come miniatore

minore

(ni.

banchetto

in

ilei

rame

liyliiifil

il

lavoro facile

(figg.

spedito,

156, 157 e 158).

piodigii. Calciigiafia

'li

usc

La pi

Sebakio Beham.

un

gran

celebre pit-

MANUALE

172

DI

STORIA DELL ARTE

tura di Sebaldo

una tavola con

sabea (Louvre). Bartolo

Monaco,

il

gran numero

che abbiamo

di

1527

Bet-

di

si

stabil a

di

Baviera.

di ritratti di principi (fig. 150)

Dei suoi quadri

lui.

storia

la

nel

duca Guglielmo IV

servizio del

al

Ci spiega

Beham

il

migliore e

il

pi vasto l'Invenzione della Croce, nella Pinacoteca

Monaco

di

(fig.

Nella

86).

disposizione della scena e

nello sfondo architettonico

prese a modello
differisce

gli

soltanto

caratterizzare

le

evidente

per una maggiore

Tutti questi maestri hanno di

tempo

pittura e l'incisione, sia in

c'

luogo a dubbio.

merito, cio la forza e

chiaro di rappresentar l'azione,


destinate alle chiese

la

e la

verit esteriore.

lo

Ma

maggior movimento

vivaci; c'

questa gradita novit.

11

forma

Quanto

dell'arte,

hanno qualche

pittori

splendore del colore,


per

Io
la

legno

in

si

il

modo

pi nelle loro opere

creazione personale.
questi

artisti

pi

l'occhio

vive,
si

tipi

compiace

progresso

nell'arte tedesca

si
svolge per due
da una parte essa si attiene strettamente al genio popolare, e dal-

sempre

giova

pi

di

ele-

menti formali dell'arte italiana.

Ma

degli

si

uomini che compirono questa

trasformazione avremo di nuovo ad


occuparci, dove tratteremo dei
stri

minori

Mae-

Quel che
venire tra

abbiamo veduto avdel


Drer si

discepoli

ripete in altri gruppi di artisti.

perosissimo

L'o-

Alberto Altdorfer,

chitetto, pittore e disegnatore


nel 1538 a Ratisbona,
bilito nel 1505,

dove

si

ar-

morto

era sta-

ebbe senso squisita-

mente poetico della bellezza del paecome dimostra il suo " Riposo in Egitto del Museo di Berlino

saggio, e

(fig.

160), intese

fatti

biblici

in

maniera tutta popolare. Nel suo bel


]
^..r^^....^
^..,11-.
M
i-i'
n*
quadro
della
Nativit di Maria, a

Fl;.

loy.

II

ri-

si

espande liberamente

forme sono

negli atti e nei gesti,

l'aver col-

vie:

l'altra

nel

diligenza la

in legno.

nell'altra

Come

velano sotto un aspetto affatto diverso. La loro fantasia


le

comune

rame che

pratica del mestiere prevale sopra

Invece quando disegnano per l'incisione in rame

padroneggia una materia copiosissima; anche

secchezza

con uguale

alla loro valentia nell'una e

non

l'autore

singole figure.

tivato nello stesso

Fig. 158. Laii/jclR-.itim


di Bartolo Bella

che

antichi pittori veneziani, dai quali

Conte palatino Ottone Enrico,


Benam. Angusta.

di

Bartolo

pi
di

IL

Monaco

c'c

RINASCIMENTO FUORI H ITALIA NEL SECOLO XVI

una vastit

clic

ricorda

di figure sono sciiiettamcntc

Fig.

la

natura

maestro

le

cose

popolareschi.

niL;ii(iri

Nel

di

173

Giovanni van Eyci<:

San Giorgio

nel

gruppi

bosco (Monaco)

160. Riposo in Egitto, dell'Altdnrfer. Be-

interpretata con mirabile sentimento, ed ha una sua espressione. Nessun

tedesco

seppe

rappresentare cosi bene l'arcano orrore

della

foresta.

In-

MANUALE

174
sienie col

Beham,
ci

STORIA DELL ARTE

Biirgkmair, col Feselein

e col Refiiii^'cr,

lavoro ad

Ratisbona

l-ig.

di

-<

Bella

Madonna

161. Incurunaziorie di .Malia.

Tavula

Lcatialt; dell'Aitar .Maggiore di

Anclie nel territorio svevo-alemanno

detto Grien,

serie

il

delle armi. Delle sue incisioni in legno colorate la pi celebre la


di

una

duca Guglielmo IV; nella Battaglia di Arbela (Alessandro e


presenta grandi masse in movimento e ci fa quasi sentire il fragore

quadri storici per


Dario) egli

col

DI

il

il

Di^irer

Friburgo, di Han> Baldiing.

ebbe un seguace, Hans

quale per deriv non poco pure dal Gri^inevald.

Ma

nei

Baldung
ritratti e

vede che molto impar dal Maestro di Norimberga, la cui officina pare frequentasse prima del 1506. Il Baldung nacque presso
Strasburgo, circa il 1476, di famiglia originaria di Schwabisch-Gmund. Dopo il 1509
nei molti disegni cbe di lui

lo

abbiamo

si

troviamo domiciliato a Strasburgo, dove mori nel 1545. Pass parecchi anni a

IL

RINASCIMENTO KUUHI U ITALIA NEL SECOLO XVI

Friburgo (1511-17), dove fece


dici tavole.

la

maggiore

delle sue opere,

Nella parte anteriore del polittico

la

un grande aitare

175
di

un-

tavola di mezzo rappresenta iMaria

incoronata, e negli sportelli sono storie della vita di Maria; nella parte posteriore
quadro principale la Crocifissione, che riesce quasi opprimente a cagione del gran
il

un aspetto affatto indipensoprannome di Grien (verde)


Grienhans, dal colore che egli prediligeva; ne soltanto egli si compiacque di un colorito chiaro e forte (Adorazione dei A\agi nel Museo di Berlino), ma volle tentare

numero

di

figure.

dente dal Diirer.

Qui l'indole del Baldung appare

Non

a torto

gli

amici

gli

diedero

in

il

MANUALE

176

Wechtlin

STORIA DELL ARTE

Strasburgo, ritenuto inventore delie incisioni a cliiaroscuro,

di

per molto spesso

quale

al

superiore.

Anche Enrico Aldegrever di Soest (Westfalia), detto pure Trippennieker


- fin dopo
1555), strenuo propugnatore della Riforma, pi che come pittore
apprezzato come autore di molte incisioni in rame (fig. 163); tuttavia ritratti che

(1502

DI

egli
il

in

il

dipinse

(fig.

164) sono ammirabili per

soggetto, e per

una chiesa

forza del disegno.

la

quale

la

del secolo

pittori tedeschi

inteso

suoi quadri d'altare (Adorazione dei

meritano gran lode per l'accurato studio del vero.

di Soest)

prima met

rale nella

freschezza immediata con

la

sono soprattutto valenti

Hans Holbein

3.

giovine.

il

Magi
gene-

In

ritrattisti.

L'ultimo

grande pittore dell'et della Riforma affatto


indipendente da Norimberga, e ad Augusta non
deve che
nel

l'origine e la

prima educazione. Nato

Hans Holbein non

1497 ad Augusta,

ac-

quista per noi una personalit artistica ben de-

non dopo

finita se

il

1515

in cui si stabili a

Hans Herbst,

l'officina di

Ba-

Pare che dapprima lavorasse nel-

silea (fig. 165).

ritratto (Londra,

del

quale dipinse

il

Nortbrook) nel 1516,

Galleria

cio in et di diciannove anni, e che nello stesso

anno

ponesse a lavorare da

si

appunto

1516

del

due

s;

ritratti,

una

borgomastro Jacopo Meyer


moglie (Museo di Basilea). Per campare

cornice, del

lavori d'ogni sorta. Dipinse

maestro

di scuola (1516)

teca di Zurigo) con


suno), personaggio

attribuire tutti

vere

dell'Aldegrever

ginali, alfabeti di

pate

in quel

pitture

maiuscole

tempo

murali, delle

tipografi

eruditi,

di

marche

quali,

guai di cui

(fig.

Niemand

(Nes-

Tedeschi sogliono

nessuno vuole a-

non rimane che un disegno a

parecchie

colori per la

Casa della danza (Berlino, Gabinetto delle stampe).


uomini ragguardevoli e valenti, alcuni dei quali anche

all'Holbein

penna che

l'

11

la

conoscenza degli umanisti, tra

primo documento

Holbein fece per

1'

delle relazioni

di

quali primeg-

con Erasmo sono

Elogio della Pazzia, opera popolare

con qual-

egli si consigli

un esemplare

del libro, nell'inverno del

166).

L'Holbein progred rapidamente, fino a raggiungere


nei ritratti, che

Bonifacio

ritratti

che adornano molte opere stam-

grande umanista; questi disegni, pei quali certamente

1515

colpa; fece cartoni per pittori di vetrate

di tipografi,

che erudito, furono eseguiti sui margini

di

quale

Basilea,

facilitarono

disegni a

del

sua

egli fece

disegn, per gl'intagliatori, iniziali e fregi mar-

purtroppo

giava Erasmo di Rotterdam.


i

storia di

al

sola

e di

una insegna per un


una tavola (Biblio-

a Basilea. Fece inoltre, sia a Basilea che a Lucerna,

facciata della cosidetta


I

la

la

sono

infatti
in

sono

le

sue opere pi famose.

Amerbach (Museo

di

del

Basilea) nel quale gi

perfezione, specialmente

la

1519
si

il

ritratto a

vedono

mezzo busto

tutti

del Maestro: solidit del disegno, precisione del carattere, delicato

pregi dei

impasto

T.-w,

HANS HULBEIN

IL

GIOMNE

LA FONTANA DELLA VITA.


Lisbona

Castello

Reale

\'

HINASCIMENTO

II.

di colori: pregi

che appaiono

1526 (Museo di Basilea)

rappresenta
rintia).

esse

si

Il

il

f-UUKI

D ITALIA NEL SECOLO XVI

maggior grado

in

vero amore (Venere

il

due tavole die

per compiacere agli umanisti di Basilea;

Cupido), l'altra

carattere personale delle teste cosi

riconobbe

nelle

ritratto di

una donna

l'amore

fortemente

di facili

177

egli

dipinse nel

l'una delle quali

Co-

disonesto (Laide

espresso,

costumi, di

che

una

in

nome Dorotea

di

Of-

fenburgeriii.

Nel 1513 i'Holbein fu aininesso nella corporazione;

I-ig.

dido

solenne dipinto La Fonte della Vita


e

furono
nisce

scelti

Comune. Secondo

esempi

stesso

lo

per

severa

di

avere

Zaleuco, che conciliando

splen-

(Tav. V), oggi a Lisbona. L'antico tema del

forme trattato dall'arte gotica, qui preun giardino, con architettura del Rinascimento,

ricchezza di accessori. Della grande riputazione che egli

acquistata, prova l'incarico che


del Palazzo del

anno

in varie

sentato nella magnifica scena di


e

stesso

Ib4. Ritratto di giovane, tlell'Aldegrever.

misticismo mariano, pi volte

sfondo di paese

dello

gli
il

fu

commesso

costume

giustizia:

nel

1521, di dipingere

il

era

d'allora, a soggetto di queste pitture

Caronda, legislatore di Turii, che pu-

involontariamente trasgredito ad una delle sue

la giustizia

si

salone

leggi;

con l'amor paterno, prende sopra di s met

MANUALE

178
della

pena meritata dal

re dei Persiani.

sopra

muro

il

bozzetti,
Si

vede

11

figlio;

DI

STORIA DELL ARTE

asciutto,

da gran tempo sono scomparse;

in essi

che

il

superbo

il

Sapore

tempera

pitture, eseguite a

rimangono pi che

non

pittore sapeva penetrare a fondo nei fatti, afferrare

genere storico

il

contemporaneo. Anche

glio di

qualsiasi altro artista

biblico

domina un realismo rigoroso e senza veli, e


campo all'effetto drammatico. Dipingendo

il

le

quali tuttavia giovano molto a conoscere l'indole artistica dell'Holbein.

ziale nelle espressioni e nei caratteri, e che sentiva

dono

Dentato,

l'incorruttibile Curio

lungo lavoro fu pi volte interrotto;

nelle
i

il

sostan-

l'antichit

me-

sue pitture di soggetto

tipi ideali della

tradizione ce-

Cristo deposto dalla Croce, egli

Fig. 165. Autoritratto (?) dell'Holbein. Disegno. Basilea.

spietatamente l'orrore della morte, forse con

ritrae

soggetto in
sione

modo

non ha

di

affatto opposto a quello del

mira che

e delle loro passioni.

nei

due quadri

effetto d' illuminazione

effetto
tico,

il

dramma,

si

ammira

il

caratteri

dei vari

l'analisi

(fig.

167), e

in

una grande tavola divisa

questa nel Museo di Basilea). In quest'ultima pittura

ma

aspro,

verit vivente,

intenzione di rappresentare

Egli narr la Passione in dieci disegni ad inchiostro, che forse

sono bozzetti per vetrate


(quelli e

la

la

Grnewald. Nelle storie della Pas-

di

Ges catturato

che insieme allo sportello

un sommo
Ges, dipinta sopra uno degli

di

in otto

di

riscontro (Adorazione dei

scompart

colore forse alquanto

condotto davanti a Caifas

notturna veramente degno

nella Nascita di

il

si

colorista.

sportelli di

Magi)

si

vede un

Un

simile

un

trit-

conserva

IL

Friburgo. La

liicf

179

RINASCIMENTO FUORI D'ITALIA NEL oECOLO XVI


che irradia dal^Baiiibino illumina

gruppi circostanti;

lo

sfondo

rischiarato dalla luna.

Madonne, solenni e
La severa fantasia dell'Holbein si rivela anche nelle sue
e Martino, del 1522;
Orso
Santi
tra
in
trono
Soletta,
di
Madonna
La
maestose.
anno posteriore. L'originale
quella del Borgomastro Meyer si ritiene di qualche
Granducale di Darmstadt, il quadro che si riteneva originale,
(fig. 168) nel Palazzo
i

nella

Galleria di

nella quale

Dresda,

una copia alquanto

notano alcune varianti

si

nelle

pi tarda, olandese o fiamminga,

conformi

proporzioni e nel colore, pi

Darmstadt, liberato
gusto del tempo che non a quello del Maestro. L'originale di
in tutta la
apparve
sovrapitture,
obbrobriose
da
e
vernice
nel 1887 dalla pesante
quale apil
magnificenza dei suoi colori. La .Madonna con in braccio il Bambino,
sciolte e incoronata, sta in una nicchiome
lunghe
con
ardito,
scorcio
uno
in
pare
intorno a lei in atto di adorazione, il borgomastro Meyer conia famiglia: tutto

al

chia, e

Fig.

Uai disegni

il

di

Man

Holbein

gruppo, specialmente

le

La Pazzia scende dalla cattedra.


giovine per l'Elogio della Pazzia d'Erasniu di Rotterdam.

I(i6.
il

figure del

borgomastro

e delia moglie, tra le

cose migliori

Museo di Basilea, n
tedesca raggiunge una monumentalit statuaria

Coquesto

dell'Holbein. Gli studi per questo quadro sono nel

capolavoro

neppure

il

pittura

la

Tutto

Drer seppe arrivare.

composizione pecchi
rato (appunto

di

quale

proporzione ed equilibrio, senza che


il

concorre alla struttura logica della composizione che tende all'alto.

Il

senso del-

l'ordine e dell'unit del quadro, dell'armonia e della distribuzione delle parti,

nell'Holbein pi sviluppato che non nel Diirer. Questo


rit artistica,

Non

ma

anche

maraviglia

il

la

gruppo ben serUna vitalit vigorosa anima


manca nella copia di Dresda), ed ogni particolare

freddezza.

questo pregio

alla

il

era

segreto della sua matu-

limite della sua potenza.

che l'Holbein, cittadino di Basilea, fosse attratto dal tema

che sulle pareti della Cattedrale di Basilea era gi stato trattato da altri in pitture

famose:

la

cosidetta danza macabra. L'universale e inesorabile potenza della Morte

era ognora presente all'anima del

eccitava

la

fantasia dei poeti

resistere. Sorsero cosi le

e nei cimiteri.

popolo, decimato dalle frequenti pestilenze, ed

dei pittori.

Quando

la

Morte invita non

possibile

molte danze dei morti o danze macabre, dipinte nelle chiese

L'Holbein intese

il

valore artistico della danza macabra, e la tratt

MANUALE

180

DI

STORIA DELL ARTE

pi volte in varie forme; ne fece un alfabeto di

spada,

tagliati in

iniziali,

un

fregio per

una lama

di

tema in una serie di piccoli disegni, che furono indetto Frank, e da altri. L'intiera serie, di
Ltzelburger,
Hans
legno da

finalmente svolse

Fig. 167. Pilato

si

il

lava

le

mani. Disegno

di

Hans Holbein

il

giovine.

Museo

di

Basilea

prima volta a Lione nel 1538, e ripubblicata pi


alquanto
e anche la loro prima impressione, sono
per s
soggetto
macabra,
danza
la
anteriori (1522-26). Nella fantasia dell'Holbein

quaranta

fogli,

fu pubblicata

volte con aggiunte;

ma

la

disegni,

RINASCIMENTO lUORl

IL

I)

ITALIA NEL SECOLO XVI

181

monotono, diviene una azione draniinatica, della quale la Morte protagonista.


primo disegno intitolato u Come venne al mondo la Morte, narra la storia di
1!

Adamo
mincia
figure

morte.

ed
il

Eva

del

suonano

la

danza. Tutte

Neil' idea

dell'

Fig. H>8.

glie di

peccato originale. Con

regno della Morte. Nel foglio

sorpresa

la

Madonna con

sua preda, ora

la

Morte, e strappa
chiude con

la

gli

la

alle

uomini

spaventevoli

umane sono

soggette alla

gli

diabolico, che ora co-

Hans Hoibein

il

sia

Traffico delle indulgenze

anche l'Antico Testamento

opere

rimasto

della

una

il

fedele della
e

in

si

fa

strumento

quasi mai desiderata sopravviene

e ai piaceri

figlio

flagell

in

gi(

assale con aperta violenza, ora

la

vita(fig. 169-170).

vasta composizione del Giudizio Universale, che

Sebbene l'Holbein

tutto

di

famiglia Mever, di

Sempre inaspettata

uomini

Paradiso terrestre co-

cacciata dal

un essere malvagio

partecip alle controversie del suo tempo,


il

la

Ossami

et, tutte le condizioni

Holhein essa

della giustizia vendicatrice.

si

le

una

la Giustizia

serie

Chiesa Cattolica, nondimeno

serie di incisioni in legno, quali

pervertimento della religione

serie di piccole

La

suprema.

ma

(fig. 172).

Illustr

nitidissime incisioni in legno

MANUALE

182

(fig.

171).

manifesta

Nei soggetti

idillici

la

sua fantasia

in tutto il^suo vigore nelle

incisioni in legno' in fogli singoli

Rotterdam, a figura

di
il

ritratto

STORIA DELL ARTE

DI

intiera ed

si

dimostra

alquante

primeggia

il

ritratto dei suo protettore

appoggiato ad un simulacro

Adam

Fig.
si(

>acrificio di

Abramo.

Nell'autunno del 1526 l'Holbein

amico

in

casa di

egli ritrasse

che

il

tutta

la

si

Silografia di H.

rec in

trfjpgt die

170. La murte e Adamo.


Silografia di H. Holbein

Inghilterra,

gic

il

dove fu accolto come


ci

(Basilea). Dopo due anni ritorn a Basilea, e riprese


Comune. Nel frattempo lo spirito pubblico si era mutato, e
nella

coltura nazionale

Regno;
rimane

del

famiglia dell'ospite in un grande quadro, di cui non

Come

173).

Holhe

quello stesso che fu poi Cancelliere

fortemente sull'opera dell'Holbein.

Erasmo

(fig.

erdof

primo abbozzo

del Palazzo del


flu

Tommaso Moore,

si

Dio Termine;

del

incorniciato da un ricchissimo fregio architettonico con figure

Fig. 169. La morte e il mereiaio.


Silografia di H. Holbein il

ina

resta,

scene commoventi e nei caratteri energici. Tra

le

lavori
ci in-

idee della

RINASCIMENTO FUORI U ITALIA

IL

NIL

SECOLO XVI

183

Riforma prevalevano su quelle deijili umanisti, cosi nelle pitture murali ai soggetti
da Valerio Massimo l'Holbein sostitu soggetti biblici: il re Roboamo che an-

tratti

nunzia

al

lenza,

suo popolo

da Samuele
pitture non

regno della vio-

il

Anche

174).

(fig.

respinto

Saul

disubbidiente

il

queste

di

restano che studi e bozzetti.

ci

Le agitazioni della sua patria


ghilterra indussero
lasciare per

la

l'Holbein

la

speranza di trovare miglior fortuna

in In-

1532 a

nel

seconda volta Basilea,


Soltanto

sieme con

la

vi ritorn

per breve tempo.

famiglia.

nel

in-

1538

A Londra

fu

accolto da tutti con grandi onori. Gli In-

tempo non avevano arte nacome nel secolo XVll chiama-

quel

glesi in

zionale, e

rono

XVI

Inghilterra il Van Dyck, cosi nel


compiacquero della venuta dell'Hol-

in
si

bein, riputato

suo tempo.
a Londra

sommo

il

tedeschi

commisero

gli

a guazzo

ricchezza

della

residenti

adornar

di

di pit-

corporazione. Egli

ture la sede della loro

dipinse

ritrattisti del

dei

mercanti

sopra

tele

della

povert

il

Trionfo
vaste

composizioni allegoriche purtroppo total-

mente scomparse
del

bozzetto

il

Trionfo della ricchezza

Louvre. Pi tardi

del

servizio del

re

seguente. Se

secolo

nel

ne ha qualche copia;

il

originale

nel

Museo

Maestro entr a

Enrico Vili,

non

si

occup

quasi pi che di ritratti. In pitture murali,


in

miniature,

in

disegni a matita legger-

mente acquarellati (Windsor)


ad

in

quadri

olio ritrasse la famiglia reale, vari perso-

naggi cospicui della nobilt


borghesia inglese

Londra. Tra

e della

che

175), della

suoi migliori ritratti citiamo

quello del signor di

francese

(fig.

tedesca residente a

Morette (gentiluomo

viveva a Corte insieme con

a Dresda (fig. 176), quello del


mercante JreyGyze (fig. 177) a Berlino, a

l'Holbein)

Francoforte

il

ritratto di

Simone George

di

Cornovaglia, all'Aja quello del regio falconiere


sidetti

Roberto Cheseman, a Londra


due ambasciatori (fig. 178),

cocio

Lord Giovanni di Dinteville e il vescovo Giorgio di Selve, a Windsor il ritratto


duca di Norfolk. In minor numero sono
ritratti femminili; in quello della re-

del

MANUALE

184

DI

STORIA DELL ARTE

giovane principessa
gina Giovanna Seynuiur a Vienna (fig. 179) ed in quello della
vedova Cristina di Danimarca (Londra), sebbene quest'ultima non concedesse
al

pittore che poche ore di posa,

Fg. 173. Eiasnio di

schili

sono

dell'istante,

pieni
al

forse di grazia,

di

che

ma

in

vita,

molto

vi

l'Holhein raggiunse

Rotterdam. Silografia

sono

colti

contribuiscono

compenso sono molto

sono superiori a quelli che

il

a
le

di

l'eccellenza.

H. Holbein

ritratti

Anche

Maestro dipinse a Basilea; non

si

il

movimento

femminili difettano

nel colore
vi

ma-

giovine.

l'espressione

volo

mani;

espressivi.

il

ritratti

ritratti inglesi

vedono pi

le

ombre

RINASCIMENTO FUORI U ITALIA NEL SECOLO XVI

IL

grigie,

nizza.

colori locali

sono dominati da una tonalit generale che

185

li

fonde ed armo-

servizio del re l'Hoibein fece inoltre molti disegni per orefici

armaiuoli,

casse da orologi, tazze, lame ed impugnature di spade; in questi lavori ornamentali

con piena sicurezza

egli applic,

senza cadere nella servile imitazione,

motivi orna-

mentali del Rinascimento. L'Hoibein mor di peste a Londra nell'ottobre del 1543.

Che relazione

esiste tra l'Hoibein

ma quanto

tempo? La fantasia

tra gli artisti del suo

il

Drer,

ad attitudini propriamente pittoriche

Appunto per questo prevalere


moderni. Egli stabilisce

lieta

in

lui

(Ir

semplice allegria.

L'intonazione tragica

al tragico.

la

manifesta nei suoi lavori

dall'antichit classica e nei soggetti moderni.

tolte

ha profonde

contrasto

si

vede

la

passione,

sua severit non tarda ad innalzarsi fino


di

soggetto sacro

soggetto profano, nelle storie tratte dalla Bibbia come nelle

in quelli di

zioni

Il

appare superata.

Hans Hnlhe

Perfino nelle danze villerecce, che disegn per l'incisione in legno,


noi. la schietta e

superiore.

compreso dai

predispose ad un concetto severo e triste della vita.

lo

Fig. 174. Saimicitr rffpin.uc S.iullc. Sdii:

ma

gli

quadro.

e dell'unit del

umanistica

comprensiva,

delle attitudini pittoriche egli meglio

cnoni dell'equilibrio

giovinezza

quale posto spetta all'Holbein

molto pi vasta

.Maestro di Basilea

il

tra l'arte gotica, nella sua ultima forma, e l'arte

La sua non

del Diirer

come

composi-

L'unit di concetto, che

nell'anima dell'Holbein, avvalorata da rigorose massime arti-

radici

stiche, pregio singolare delle opere di lui, vere pietre miliari nella storia dell'arte

settentrionale. Perci

comprendiamo perch l'Hoibein abbia acquistato s gran fama


e sentimenti comuni a tutta
scolari; tuttavia suo fratello Ambrogio, a giudicare dai ritratti

anche fuori della sua piccola patria. Egli esprimeva idee

Non

l'Europa.

lasci

e dalle incisioni in

legno che di

lui

ci

rimangono, non

gli

fu di

molto

inferiore.

Basilea ebbe un altro artista di grande e varia operosit, che molto lavor spe-

cialmente per

dapprima
notizie.

svizzeri,

gli

intagliatori:

all'oreficeria,

Orso GRAF(n. verso

e fino

al

1533

fiori

in

il

Venuto da Soletta, attese


come si rileva da frequenti

1485).

Basilea,

Ritrasse in disegni vivacissimi la vita dei lanzichenecchi e dei confederati


e

scene burlesche talora eccessive. Altri disegni sono tratti dai suoi sen-

timenti personali,

Berna

la

dai casi della sua vita avventurosa.

citt nativa di

un altro

artista svizzero,

Nicol .Manuel

Deutsch

MANUALE

186

STORIA I)ELL ARTE

DI

(1484?- 1530), popolare per le sue varie avventure, per la parte die ebbe nella Riforma e per le sue poesie, pi che non per la sua opera artistica, che tuttavia considerevole. Fece cartoni per vetrate (ad es. per

murali, tra

le

quali

il

salone comunale di Berna), pitture

una grande danza macabra per

Berna (oggi esistente soltanto

in copia),

quadri

il

convento dei Domenicani

religiosi e ritratti:

di

disegn scene della

K^
^vi-

vita dei lanzichenecchi

Tommaso Vaux,

uriiaiiienti

per

Rivenditore

di

dare migliori prove di s nell'adornare

le

Hans Holbein

poco a poco

l'arte svizzera

si

dusse maraviglie, prima nelle chiese

Dappriina

pittori

giovine.

Wind^

arti industriah; co' suoi disegni satirici

strani dalla vita popolare, trovando occasione


i

le

case dei ricchi bor-

tempo

nella Svizzera pro-

palazzi pubblici e

ghesi; basti ricordare la pittura sul vetro, che per lungo

singoli,

il

indulgenze) collabor alla Riforma.

(il

di

di

:;^

e nei palazzi

comunali,

facevano vetrate per grandi finestre; poi

si

ciascuno dei quali era per s stesso un'opera d'arte,

poi nelle case private.

contentarono
e

di vetri

finirono nel genere

IL

KINASCIMKNTO

decorativo, del quale sono esempio


limiti
4.

la

L'ORI

D ITALIA NEL SECOLO XVI

inditi stt'iiinii dipinti sul vetro.

pi

Dentro questi

pittura sul vetro produsse ancora opere notevoli.

Mattia Gr^'newald.
Nella storia artistica di questo
fin dopo il 1529) la figura principale e
enigmatica. Diligenti ricerche non hanno dato che poche

newald (dal 1483 circa


la

187

secolo Mattia Grnello stesso

tempo

notizie sicure. Vi

Lo troviamo ad
Magonza. A Magonza, dal 1514 in poi, lavor
Alberto. Un suo altare, molto celebrato, nella Cattedrale di .V\ai,'onza

incertezza sul luogo della sua nascita e sulla sua educazione artistica.

Aschaffenburg, a Francoforte
per

il

cardiiKik-

fu portato via dagli Svedesi nel

1632,

tava. Dei suoi lavori giovanili poco


circa, la

(1509,

Piccola Crocifissione

Francoforte);

e
ci

peri nel Baltico, con la

rimane:

1505, Basilea);

"

nave che

Ges schernito

"

lo

traspor-

(Monaco, 1503

gi citati sportelli dell'altare Heller

tutto l'altare di S. Antonio, gi appartenente

convento

al

di

Isenheim (1509-1511, Colmar); parti di un altare della Madonna, gi ad Aschaffen-

burg (1519, Stuppach e Friburgo); una Crocifissione (1522, Karlsruhe); una Piet
ad Aschaffenburg, e le tavole dell'altare di S. Maurizio, provenienti da Halle, a Monaco.
In

queste opere vediamo l'artista in continuo progresso verso uno stile personale;

dal tardo gotico, del quale egli

gradatamente,

egli

compendia stupendamente

ci

che esso ha di meglio,

perviene ad una solennit statuaria. La sua indole

e le

sue finalit

MANUALE
hanno

analogia,

pi

DI

STORIA DELL ARTE

die con qualsiasi altro artista, con

suo contemporaneo ed operante nello stesso territorio.

unicamente
spazio,

la pittura;

nella

nell'intonazione e nell'illuminazione,

sublime,

non rifuggono

Per conoscere a fondo


di Isenheiiii. All'esterno

^^?CR

Tfs^;-

le

scoltura del

il

Backoffen,

Grnewald ha

di

mira

padronanza del corpo umano, nella distribuzione dello

l'espressione delle passioni, manifesta


il

la

Ma

una

nello

squisito senso del colore e nel-

versatilit e

una maestria che raggiungono

dalle estreme conseguenze.

forme

e le idee del Gri^inewald

bisogna studiare l'altare

sarebbe da aspettarsi un tema secondario, a mo'

di preludio,

IL

KINASCIMRNTO FUORI D ITALIA NEL SECOLO XVI


un piedestallo,

giaiiiento di statue sopra

appare una visione luminosa


pi

tanto

narrazione

gradito

impeto che ricorda

in

quanto succedono

da sacro

con

alla

tragica

crescente letizia.

italiana; l'Angelo, di bellezza

l'arte

severa; Maria, l'umile ancella di Dio,

terrore.

178.

La scena

due ambas

di

si

svolge

la

prima volta

la cassa,

si

visione del

Golgota.

Nell'Annunciazione

sovrumana,

c'

La
un

una espres-

di

arrovescia indietro, sopraf-

una cappelletta illuminata dalla luce

in

Londra, Galleria Nazionale.

Hanr. Hnlbeii

dorata del vespero, che sembra indugiarvisi.

non

di niaravia;lJoso effetto pit-

gioconda: tre storie della Vita di Maria, di effetto

procede rapidamente,

sione solenne
fatta

un ambiente

in

prodotto dalla delicatezza del chiaroscuro. Aprendo

torico,

189

In

tutta l'arte tedesca del secolo

XVI

una pittura d'interno paragonabile a questa. La tavola di mezzo ci presenta


la Nativit (fig. 180), in forma affatto nuova. Invece del presepe vediamo un giardino,
dove sono stati trasportati necessari arredi, la culla, la tinozza per il bagno, ed altri
vi

vasi; la

Madre

appassionato;

felice si delizia della vista del

Bambino, che

tiene in braccio con

amore

tutta in giro l'aria vibra di suoni e di canti. In lontananza splende

un monte ghiacciato, e dalle nubi sovrastanti erompe una schiera


Dio manda verso le campagne di Betlemme. Di contro al gruppo

di

Angeli, che

di

Maria

Bambino, a
un tempietto

Angeli, e in

angolo

la

sinistra

un

Angelo suona

di bizzarro stile gotico,

figura

luminosa

il

violoncello, e dietro, nella

dentro

di S. Caterina,

il

quale sta un coro di

e del

penombra, sorga

un

sposa di Ges. Subito dietro .Maria, un rosario

MANUALE

190
e

simboli delia verginit: pi

DI

STOKIA DELL ARTE


monti, rosseggiano

in l, alle falde dei

nniri dell'abba-

Lo sportello a destra non contiene un soggetto mariologico in senso proprio, ma il trionfo dopo lo strazio del Golgota, la Risurrezione. Anche qui notte, ma brillano le stelle, ed un cerchio luminoso circonda il corpo del Rizia dei Premonstratesi di Isenheim.

sorto, di cui

il

manto, splendente come

la

coda

di

getti tradizionali, ripetuti

poetica.

Aprendo anche

di S. Antonio,
le

contenente

primizie del loro gregge;

esistenti

prima che

Hagenau (prima
genda

il

la
ai

si

il

quadro che

Girolamo

destra

del Santo, che ritiratosi in

e S.
il

sua visita

al

a sinistra

un eremo

vecchio anacoreta

pesante

sul

guardiani: sog-

esponeva per

in

S.

il

mezzo

la festa

contadini offrono

Agostino: opere

suo lavoro; l'autore

d'intaglio,

Nicol

gi
di

Grijnewald dipinse l'antica legai

tazioni della bellezza femminile, nella notte turbato


e poi la

si

figura del Santo in trono, al quale


Iati S.

qui rinnovati da una potente fantasia

vede

Grijnewald cominciasse

del 1509).

da stordire

cos

Hans Holbc

ma

mille volte,

le

questi sportelli,

una cometa, ricade

di

coperchio del sepolcro, spezzato fragorosamente,

boschi per sottrarsi alle ten-

da

orribili visioni diaboliche,

Paolo nella Tebaide. In mezzo

ai

Vosgi,

IL

RINASCIMENTO FUORI O ITALIA NEL SECOLO XVI

191

bianche rocce splendono nel sole mattutino, S. Antonio ha costruito la sua


ma una schiera di Diavoli glieriia abbattuta, ed ora vediamo il povero

di cui le

capannuccia;

Santo, all'estremo delle sue forze, malmenato, percosso, morso da spaventevoli mopo' di requie,
stri, che nel sogno febbrile gli si accalcano intorno. Per trovare un
il

il mare
un boschetto

Santo passa

presso

va

di

in

Cirenaica da S. Paolo. L'incontro avviene in una caverna,

palme.

11

decrepito anacoreta, presso

il

quale sta sdraiata

una cerva, se ne vive in perfetta quiete, sereno e senza desideri, alimentato da Dio
mediante un corvo, ed altro non aspetta che la morte. Questo asceta che ha raggiunto la pace assoluta, viene in aiuto di Antonio. La tempesta delle passioni, da

Fig.

cui agitato

il

cuore del pellegrino venuto dal Settentrione,

placata dal nobile

Guido Guersi, committente


dell'altare; gli abeti che spuntano dietro la sua testa sono un accenno alla sua patria.
La Madonna di Stuppach (dipinta nel 1519 per una chiesa di Aschaffenburg),
sorella di quella di Isenheini, ma anche pi gioconda e luminosa, e di una nobilt

vegliardo. La figura di S. Antonio

il

ritratto dell'abate

quasi leonardesca. Gli sportelli (uno dei quali a Friburgo) narrano


neve, di cui secondo

Roma.

la

tradizione

questa narrazione

In

il

da improvvisatore. La Galleria
che porta

tema

del

heim;

le

la

monumento

Maestro
di

si

la basilica di S.

vale di uno

miracolo della

il

Maria Maggiore a

stile affatto

nuovo, con foga

Karisruhe possiede una doppia tavola, con Ges

croce e Ges crocifisso (1522), proveniente da Tauberbischofsheim.

Golgota qui trattato

in

figure sono tre sole, Ges,

maniera pi monumentale che


Maria

Giovanni,

L'ultimo altare dipinto dal Grnewald, per quanto

si

e
sa,

paesaggio

il

Il

nell'altare di Isen-

quello

pi severo.

della chiesa di

MANUALE

192

[)l

STORIA DELL ARTE

Maurizio ad Halle; vi si vede S. Maurizio ciie sulla soglia di un alto iiortico d


benvenuto a S. Erasmo; quest'ultimo il ritratto del cardinale Alberto di Brandeburgo, committente dell'opera. Qui il Griinewald ci offre uno spettacolo festoso

S.
il

magnifico, per la delizia

degli occhi.

accorgiamo che l'appassionato artista,


verso il tramonto della sua vita irreCi

quieta, aveva trovato riposo al servizio


di

un potente principe

si

compiaceva

abbiamo pi

notizie

non

Hans

sebbene

muore

Di scolari

lui.

caso di parlare,

il

Baldung

Drer, nel

il

1529 non

il

qualche cosa da

rivato

il

di

splendori

gli

Dopo

del culto cattolico.

del Griinewald

della Chiesa, e

ritrarre

di

abbia
Nel

lui.

de-

1528

1529, o poco dopo,

Griinewald; l'Holbein se ne va in In-

ghilterra;

desca

aurea della pittura

l'et

te-

finita.

Della scuola di Ulma, che procede

indipendente,
tante

principale rappresen-

il

Martino Schaffner (1480-1540


Nelle opere giovanili

circa).

angoloso,

ma

a poco a poco

duro ed

si

viene per-

fezionando, sia nel trattare con giusta

umano che

corpo

libert

il

mento

del soggetto.

non

tuttavia

dri

fanno

ci

l'anima dell'artista;

svolgi-

nello

suoi grandi

essi

ci

qua-

conoscere

danno una

impressione tutta esteriore di ampiezza,


di

magnificenza

di vesti, di

fughe pitto-

resche di archi, sostenuti da colonne di

marmo
con

la

L'altare

rossiccio.

cattedrale di

Ulma

Hutz

(1516-21,

Sacra Famiglia,

fig.

nella

181)

fa conoscere

ci

questo artista nella piena maturit del


suo
telli

stile.

hanno

Si

di lui quattro spor-

con scene della Vita

di Maria, ap-

partenenti a un altare di Wettenhausen,


ora a

Monaco

senso dello
dei

colori, e

calma
serer,
lo

Schaffner

talora

Augusta, partiti

Amberger. Ma

di

si
i

avvicina

al

(1524), nei quali

spazio, la garbata

una

e dignit.

si

espressione

ritratti (Eitel

nella Cattedrale

di

il

di

Bes-

Ulma, 1516)

Diirer.

due Holbein, ebbe ancora un pittore

questo artista

bella

Nei

piace

armonia

di merito,

Cristoforo

sa pochissimo. Accolto nella corporazione dei pit-

HINASCIMENTO FUONI

IL

1530, mori nel

tori nel

1561.

II

ITALIA NEL SECOLO XVI

Dipinse molte facciate, opere oggi scomparse;

chiesa sono di valore molto disuguale;

quadri

di

sit, la

sicurezza del disegno

Schwarz con

la

193

e la

ma

larghezza del colorito;

nei ritratti
si

citano tra

suoi

loda la lumino-

si
i

migliori

Matteo

moglie, di propriet privata in Inghilterra, Afra Rehni ao Augusta,

a Berlino Sebastiano AUinster

(fig.

182),

ed ottimo tra tutti

ritratto di Carlo

il

V;

le

fattezze del sovrano, di una bellezza un po' malaticcia, sono rese con rara delicatezza

Fig.

leggerezza

di

cui l'indole fu

colorito

Ritratto

182.

tocco.

Seba

Vediamo

qui per

la

prima volta

la

figura di un personaggio, di

contraddizione coi doveri della nascita

in

morbido

di

dell'altissimo ufficio.

Colonia, dove l'arte locale era in decadenza, ebbe tuttavia

Bartolo Bruyn (1493-1557). Nei


appare anche
tardi

si

ritratti (fig.

nei quadri di chiesa del suo

in

il

valente ritrattista

183) egli tedesco schietto, e tale

tempo

migliore;

ma

accost alla maniera fiamminga. Del resto a Colonia

rono ancora tenute


di merito singolare.

Il

bene intonato ha del veneziano.

onore per lungo tempo, sebbene non

in
le

ci

questo genere pi
arti figurative fu-

vi fiorisse

alcun artista

13

MANUALE

194
5.

natura

STORIA DELL AKTE

DI

Luca Cranach (1472-1559)

pi

d'ogni altro artista parve destinato dalla

ad essere uno dei prncipi della pittura tedesca. Facilit

e dalia sorte

operosit infaticabile

{pidor celeninms

di

mano,

designa giustamente l'iscrizione sul suo

lo

sepolcro), rara perizia tecnica e freschezza di colore, lunga vita

un'alta e sicura

mancarono

ai

pi dei suoi con-

posizione sociale presto acquistata, sono fortune che

temporanei.
d'arte,

Ma

trasferitosi presto nella

mancandogli

Germania

e difettando anche di coscienza


non valsero a salvarlo dal manierismo.

artistica e di autocritica, le sue preziose doti


Si

aggiunga che

il

tempo,

il

quale

settentrionale, in regione povera

concorrenza,

la

confron':i

rap tanti insigni capolavori, nella sterminata

ci

)klu

ili

Brauv

produzione del Cranach non oper una selezione, che forse sarebbe stata benetca.
Dai tempi della Riforma hno ad oggi
venerazione quasi superstiziosa,
conservate come
s stesso.

tesori. Ci

un

Gran galantuomo,
po'

sincero,

suoi pensieri e

le

un

il

artista

sue immaginazioni,

mercato, regolandosi secondo

uscite dalla sua officina furono

nell'artista

il

popolo vedeva rispecchiato

un po' borghesuccio, affatto alieno dalla latimeditativo, ma all'occasione anche amante del

grossamente sensuale,

dei Tedeschi. Inoltre egli era

il

popolo tedesco ebbe per questo Maestro una

minime cose

avvenne perch

nit; religioso, per natura sereno e

fasto e

il

le

Cranach sempre stato il pittore prediletto


molto avveduto, che non metteva sulla tela

ma

bisogni,

le
le

idee del suo pubblico, e

commissioni

le

produceva per

richieste.

IL

Nato

RINASCIMENTO FUORI d'HALIA NEL SECOLOjXVI.

a Cronacti nella

Francoiiia,

195

probabile che abbia molto viaggiato, per

Germania meridionale, scegliendo dappertutto ci che


intimo della natura,
pi gli piaceva, e appropriandosi felicemente quel nuovo senso
pittori avevano imparato ad esprimere in quello
che da Ratisbona fino a Passau
che fu detto stile danubiano. Circa il 1502 lo troviamo a Vienna e a Monaco;

desiderio d'imparare,

nella

nel 1505

si

trasferi a

Fis.

e fu

Wittenberg

14. S.

Anna,

la

servizio dei principe elettore Federico

al

AUicli.nna e

il

Barnlinin, di

Saggio,

Lue

per mezzo secolo l'arbitro del mercato artistico della Germania settentrionale.

Nella sua otticina lavorarono molti artisti, ed anche

Luca (m. 1586); ma'egli si impose


una personalit sua propria.

a tutti, di

modo

buona

rare bellezze. Alla

piena di passione, succede

di colori; fu per
e

Crocifissione

molto

apprezzata

tempo a

anche

in

nel

Roma,

Italia;

oggi

figli

1515,

al

Schleissheim, del

di

1504

il

Riposo

nel

Palazzo

Berlino.

due

suoi

Hans (m.

1537)

che nessuno di questi acquist

Nei quadri della prima maniera del Cranach, fino


variet

nota

il

s'avvertono molta
1503, d'intonazione

in Egitto,

Sciarra,

La

foresta,

che una festa


perci

opera

ambiente predi-

MANUALE

196
letto delle

STORIA DELL ARTE

DI

leggende popolari tedesche,

rappresentata con profonda comprensione


un paesaggio schiettamente germanico, con

della natura, e con freschezza poetica;


neri abeti dal tronco

muscoso, betulle chiare

prospettive lontane. Sono motivi che

il

della Sacra Famiglia e degli angioletti

che anche negli

lesca,

altri

dipinti del

rupi frastagliate, castelli e

leggere,

Cranach ripeter

una trovata

Luca Cranatli.

bellezza di colore e giocondit d'invenzione, sono la S.

oggi

Francoforte.

Ma

(fig.

nella

184)

un

di

S.

l'idillio

Altri

gioielli,

per

Karl;.

Anna con

trittico, eseguito

Decapitazione

Anche

leggiadramente fanciul-

Cranach non ha l'uguale.

di

Putto, parimenti a Berlino

all'infinito.

cosi

per

la

Madonna

Federico

Caterina (1506,

il

if

Saggio,

Dresda)

le

movenze

non hanno espressione, e manca l'elemento drammatico. Davanti al


quadro il Cranach si trova impacciato, e diffettandogli il senso dello spazio e della
prospettiva in profondit, colloca le figure qua e l, come vien viene. Perfino
in soggetti di pochi personaggi egli non sa trarsi d'imbarazzo, onde le figure sembrano stare a disagio, come le tre donne sorridenti dell'u altare dei Prncipi a
Wrlitz (1510), dipinto che ha del veneziano,
ziato. Ai suoi quadri

il

piace per

il

colorito vigoroso e aggra-

Cranach aggiunge spesso mezze figure vestite

alla

foggia

RINASCIMENTO FUORI

IL

del tempo,

come

ritratti dei

miglior prova

egli fa

esempio

la

nudo femminile,

bel

Cattedrale

Nella

di

Venere

Breslavia

di
di

figura,

calma

forme maestose ed armoniche.

la

hanno grandi pregi pittorici. Il principe elettore dell'altare


Hans Scheurl a Norimberga (1509), e ritratti, pii'i grandi
i

il

Pio

niera,

della moglie, a

coscienziosa,

Dresda (1513), sono


eccellente soltanto

queste opere aggiungiamo

le

ficato e ricchezza di fantasia,

incisioni in

di

ornamenti

e in

legno, spesso

possiamo dire che

il

il

Wrlitz,

del

migliori esemplari

negli

rame

non

volte

pi

presenta un

ci

suo forte;

il

ritratto

vero, di Enrico

Monaco

Ritratti di famiglia, di Cristoforo Scliwarz.

ma

ripet

penetrazione psicolo-

gica,

Fig. 186.

citiamo ad

ritratto

tuttavia quelli dei suoi primi anni, se anche vi scarseggia

di

tenia in cui

egli

(1509),
11

11

solenne;

che

(1509),

Pietroburgo

197

questo altare.

sui^li sportelli di

.Madonna a mezza

la

.Madonna della

con qualche variante.

donatori

ITALIA NEL SECOLO XVI

I)

Cranach

nel

della

nelle

sua

vesti.

maSe a

pregevoli per signi-

primo periodo della

sua operosit artistica gi aveva dato un saggio quasi completo di ci che sapeva
fare.

secondo periodo (1515-37)

Il Maestro si arricuna tavolozza chiara


e argentea, con toni smaglianti,
di
un pi giusto senso dello spazio e del movimento, e talora anche delle proporzioni umane; ma nella sostanza non c' progresso;
Il

chisce di nuovi pregi esterni, di

al

contrario, egli

s'

pi attivo

il

maggior copia

il

pi fecondo.

di soggetti, di

impoverisce. Dell'umanit pare che

figure dozzinali; per gli


larga, profeti dalla

uomini ha

barba lunga

egli

non conosca

se

non

le

suoi tipi costanti: lanzichenecchi dalla barba

e dal viso scarno,

facce lisce di pingui canonici, e

MANUALE

198

qualche ceffo patibolare; per

un

talora

tutte

le

donne

stampo tedesco,
buone massaie, come la moglie di Lutero; in
che per il Cranach sono gli elementi della bellezza

femminile: occhi a mandorla, nasi

questo periodo sono


altari

testoline di fanciulle del solito

po' pallide, o visi placidi di

ripetono sempre quelli

si

STORIA DELL'aRTE

DI

con figure isolate

Brandeburgo,

ad

ora

dita contorte. Le sue opere migliori in

affilati,

Caterina (1520), a Worlitz

Sposalizio di S.

lo

Pest;

gli

grandezza naturale, eseguiti per il cardinale Alberto di


Aschaffenburg, Baiiiberga, Monaco e Naumburgo;
ritratti
di

con fondo di paesaggio, come quello del cardinale

Magonza

di

in figura

di

Gi-

S.

rolamo (1525, Berlino);


ritratti di Lutero, Melantone e di vari principi tedeschi
parteggianti per la Riforma; tutte opere che uscivano in gran copia, per soddisfare
i

dalla sua operosa officina.

alle richieste,

d'Europa, per essese stato

ritrattista

il

Cranacli ha importanza anche nella storia

1!

Lutero

di

tenberg; da principio egli lavor genialmente,


in

legno, eseguite nel

anche

1520 o poco dopo,

questo, causa l'abbondanza

in

mestiere, e

Al gusto un po' volgare dei prncipi


minili.

soggetti biblici o mitologici

In

mettono

ganti, che

con

in

mostra tutte

cappelli, gioielli;

veli,

le

scena,

la

il

Marte

uomo

Venere, Apollo

Giudizio di Paride

(fig.

alla

Wit-

tard

ma

ci

ricader

nel

nudi fem-

presenta donne leggiadre ed elesi

ingegnano

paesaggio tedesco

Adamo

le

di farle risaltare

figure

maschili

ed Eva, Sansone

curioso quadro

il

<(

pi animati sono

Effetti della gelosia,

in

e Dalila,

Diana, Lucrezia, Giuditta o Betsabea, vediamo sempre

185) e

scambiano busse,

di

rame ed

grandezza del soggetto.

donna. Gruppi un po' pi numerosi

e la stessa

umanisti

cavalieri tedeschi piacevano

Cranach

abito del sec. XVI, ha spesso del buffo. Ma, siano

stesso

gli

diede alcune teste piene di vita;

loro bellezze, o

col

tutti

commissioni, non

schema non adeguato

ridusse a uno

si

ci

delle

di

nelle serie di incisioni in

lo
il

con uomini

donne che placidamente giuocano con bambini. In alcuni


il
Cranach raggiunge una somma delicatezza; per esprimere le movenze, egli possedeva una sua linea quasi calligrafica,
di bellissimo effetto. Spesso anche egli sorprende lo spettatore con l'abbondanza delle
che

di

si

quando

bellezze esteriori;

come
la

questi dipinti (Monaco, Dresda, Berlino)

Fontana

di

giovinezza

che piacciono

particolar

poi vuole raccontare

il

fatto a

tuttavia riesce piacevole. Dio Padre con

artista,

al

il

Giudizio Universale

gusto popolare.

Il

modo

Adamo

(Berlino),

suo, se

non

eccelle

nel Paradiso (Vienna),

abbondano

di

quei

soggetto pi volte ripetuto, di Ges

si congeda dalla Madre, non di sua invenzione, ina derivato probabilmente


da Pietro Vischer. Ripet spesso anche il soggetto dell'Adultera, compiacendosi di

che

ritrarre varie fisionomie in contrasto.

Se dunque
a suo favore
e
si

il

libro,

Cranach non merita

il

da osservare che

del tutto

il

titolo di

esaltare con l'arte

Pi tardi,

"

pittore della Riforma,

pittura pi conservatrice che non

che sarebbe stato addirittura impossibile che

lo spirito

il

della

pensiero

Riforma

forma pittorica. 11 Cranach, gi vecchio, tent bensi di


sua il nuovo Evangelo, ma come pittura fece cose men che medopo la morte di Lutero e la catastrofe di Mhlberg, quasi per

manifestasse senz'altro

diocri.

la

in

consolarsi, volle fare in alcuni quadri la sua professione di fede, scegliendo a sog-

getto

Lutero

(altari di Wittenberg e di Schneeberg), o freddamente allegoSangue di Cristo, come nell'altare di Weimar (1552), dove in mezzo a
a S. Giovanni Battista, a pie della Croce, vediamo lui medesimo, colpito

Sacramenti

rizzando
e

il

da un getto

del

Divin Sangue.

RINASCIMENTO

IL

FL'OKl

D ITALIA NEL SECOLO XVI

199

il giovine, sotto la disciplina dell'autoritario genitore, non pot


sna originalit. Fino dal 1537 fu il vero direttore dell'officina, cosicch
distinguere tra lui e il padre. Pi tardi, in qualche ritratto, come quello

Luca Cranach
sviluppare
difficile

di

la

Gioachino

111

Tali sono

di

Brandeburgo, dimostr un senso sicuro e tranquillo della natura.


nel periodo del Rinascimento, le vicende delia pittura. Da

dunque,

Fig.

principio, essendo

le

187.

La Visitazione.

Silografia di

Tobia Stimmer.

sue forze maggiori che non quelle delle altre arti, essa oppose

pi tenace resistenza all'italianismo. Tuttavia

le

novit, in pi lungo tempo, trion-

farono anche qui. La Riforma poi abbatt anche nella pittura la prevalenza dello
spirito ecclesiastico, e il mecenatismo non fu pi esercitato dai vescovi e dagli abati,

ma

dalla borghesia.

La rovina

del

mondo medioevale

pensa all'intima connessione dell'agiologia con

la

fu fatale all'arte.

sapienza

antica

con

Quando
la

si

leggenda,

200

MANUALE

STORIA DELL'ARTE

DI

appare doloroso, quasi tragico, che umanisti della levatura intellettuale di Melantone.
pur tenendo in sommo pregio l'antichit, abbiano creduto loro dovere il collaborare
alla distruzione dei simboli

che

rappresentavano.

la

Fiamminghi e romanisti.
Il venir meno della operosit artistica dei Tedeschi comprovato anche dall'accorrere di molti artisti fiamminghi,
quali, venuti
in Germania per campar la vita, furono accolti con grandi onori dai principi. Citiamo tra questi Bartolo.meo Spranger (dal 1546 fino al 1629 circa), entusiasta del
Correggio; Giorgio Hufnagel (dal 1545 fin dopo il 1618) di Anversa, artista che molto
viaggi, ed ebbe fama dalle sue miniature e vedute di citt; Federico Sustris
di Amsterdam (1525 a 1599); Nicola Neuchatel di Mons, rinomato ritrattista.
Troviamo di questi artisti a Monaco, a Praga, e altrove. Tra
tedeschi sono da
ricordare Cristoforo Schwarz, Giovanni von Aachen di Colonia (1552-1615),
G'USEPPE Heinz di Berna, Giovanni Rottenhammer di .Monaco (1564-1623);
quali
6.

Roma,

tutti studiarono in Italia, chi a

chi a Venezia. Alcuni di loro acquistarono

riputazione anche fuori di patria, in ispecie l'ultimo, coi

suoi quadretti

mitologici

dipinti sul rame, assai ricercati in Francia e in Inghilterra.

ritratto.

Il

Germania

in

La

forma

sola

di pittura

un aspetto affatto diverso,


Cristoforo Schwarz
maggiori imita
(fig.

lori

se
si

Io

il

186).

soltanto per

le

(n.

se

Tintoretto,

Hans

ma

.Mielich

nei

sue molte miniature

non per intensit


al ritratto.

di vita,

ma

per

per

la

ritrattista;

freschezza del colore.

.Ma sebbene tra

rinnovata

il

sopra citato

nelle
la

sue

opere

tradizione
notevole,

te-

non

sua abilit nel rappresentare coi co-

anche come

la

Cosi

fedelmente

la

appaiono sotto

ci

.Monaco)

indipendente,

che

ritratto,

(1516-73) un artista

.Monaco

di

segue

ritratti

il

ritrattisti.

m. 1597

pochi romanisti

consideriamo come

li

1550 ad Ingolstadt

scintillo delle oreficerie,

applic

mantenne vivace

si

Non

osservazione del vero salv dal manierismo.

desca

che

generalmente nell'Europa settentrionale,

suoi ritratti piacciono,

Anche

l'incisione in legno

disegnatori ve ne fossero di fecondissimi, ed

Jost A.\\man di Zurigo (m. nel 1591 a Norimberga), Tobia


Sti.mmer di Strasburgo (1539-1586 circa, fig. 187), Virgilio Solis di Norimberga

eccellenti nella tecnica, quali

(1514-1562),

le

loro

teste

non hanno

maestri antichi; nelle loro figure vi

D.

^La preponderanza

la

pienezza

forza di sentire dei grandi

la

un certo fare che ha

del decorativo.

PAESI BASSI.

l'ambizione della borghesia, specialmente nelle provincie

settentrionali, sono le cause determinanti di ci che la fantasia degli architetti pro-

dusse nei Paesi Bassi. Nel 1517, volendo .Margherita d'Austria costruire per
residenza un nuovo palazzo in Malines,

richiese

di

consiglio

un

sua

francese,

artista

GuvoT DI Beauregard, della contea della Bressa. Per


palazzi e castelli dettava
dunque legge la Francia; nell'architettura sacra, ritornata in onore dopo il trionfo
i

del Cattolicismo nei Paesi Bassi meridionali,

s'

imitavano

gli

esemplari italiani. Senza

essere imitatori servili, gli autori delle molte chiese di Gesuiti e di Agostiniani sorte

ad Anversa, a Bruxelles, a Lovanio, specialmente


nero allo

stile

divenuto normale

in

Italia

nel disegno della facciata

nella seconda

met

del

secolo

si

atten-

XVI. .Ma

mentre nell'architettura sacra prevaleva incontrastato l'italianismo, l'architettura


si manteneva fedele alla tradizione paesana.
L'antichissima casa di legno

privata

RINASCIMENTO FUORI

IL

cede

ma

campo,

il

molto lentamente;

[)

la

al secolo

XVII, senz'altra mutazione che

facciata,

conserva

ITALIA NEL SECOLO XVI

casa medioevale a tetto acuto dura


le

suoi spiijoli rafforzati

201
fino

volute sostituite agli angoli retti della

da conci

pietra.

di

LA SCOLTURA.

1.

Fino alla met del secolo XVI lo spiriti) di-l Rinascimento era penetrato nelle
ornamentali, specialmente nella scoltura decorativa, assai pi che non nell'architettura. Vero che queste arti produssero anche opere molto migliori. Nella scol-

arti

ISS. Sepulciu del

tura, sia in legno che in pietra,


di alabastro

di

rilievi,

11

Na

di

hanno vere maraviglie;

certi lavori di

marmo

legno

direbbero eseguiti da mani italiane. Quanto alla scoltura in

si

fuor di dubbio
giore di

si

Cunte Liigclbeito

la

Ad

sua origine nazionale.

Dordrecht

(fig.

sono opera

di

insigni

189),

per eleganza

Terwex

Ian

es., gli stalli

di

architettura e

di

Amsterdam,

magabbondanza

del coro nella chiesa

dal

1538

al

1541. Di questi

capolavori dell'intaglio in legno ce ne sono ancora molti, sia nei Paesi Bassi meridionali

che nei settentrionali.

Ma non

liano,

gl'intagliatori

facessero

anche

pietra, sia per la singolarit della

parti

ornamentali,

(m. nel 1504)

cominciano ad
forme del Rinascimento ita-

accertato se in quel periodo, nel quale

apparire, nelle figure a rilievo e negli ornati a viticci,

primeggia

il

disegni dei

le

loro

lavori.

Tra

le

scolture

in

composizione che per l'accurata esecuzione delle

monumento

della consorte, eretto nel secolo

del

XVI

conte Engelberto
nella chiesa

11

di

maggiore

di

Nassau
Breda.

Fig. 189.

Dal coro della Chiesa Maggiore

di

Dordreckt.

Fig.

190.

Tabernacolo

di

Le,-3ii.

RINASCIMENTO FUORI D ITALIA NEL SECOLO XVI

IL

203

Le statue dei defunti giacciono sojira un avello rettangolare, con quattro


angoli, sui quali stanno quattro guerrieri in

con sopra l'elmo


settentrionale,

del conte

e l'arniatura

non

vi

(fig.

vede traccia

si

di

ferenza di altre opere contemporanee, quali

de Croy

Enghien,

ad

dell'arte dei Paesi


e

si

compiace

trastullo,
(fig.

grande altare

il

che

di forti effetti di luce e di

certamente

188). L'idea

nell'arte

fiamminga

Norimberga. opera

artista

Hai (1533). La genialit

alabastro di

ombra, trattando

tempo

all'asprezza,

pietra quasi

la

come un

Lau presso Tirlemont

di

che nella tedesca

ci

un

dell'arcivescovo Guglielmo

sepolcro

il

manifesta nel tabernacolo

si

di

influenza italiana o borgognona, a dif-

Bassi, che tende all'esuberanza e nello stesso

meglio che altrove

190),

di

risalti agii

ginocchio, che sostengono una tavola,

il

tabernacolo del Sa-

Cornelio Vriendt, che lo disegn nel 1540; il


medesimo autore anche del Palazzo Comunale di Anversa, mole maestosa e sobriamente ornata, ad eccezione della loggia nel mezzo della facciata, e del magniambone nella Cattedrale di Tournai. Altra meraviglia di scoltura decorafico
tiva il camino nel Palazzo di Giustizia a Bruges, eseguito nel 1529 da Guyot
de Beaugrant, su disegno di Lanzelot Blondeel. Quest'opera richiama alla
mente
sepolcri di Brou; del resto certo che a Brou l'ambone e il basamento
del mausoleo sono di un artista fiammingo (I. van Boghem). Ma per delicatezza di
cramento

di

di

scoltura quasi immateriale

che superi l'ambone

ricchezza di fantasia, che ha del favoloso, non c' nulla

Dixnuide.

ili

2.

L'ARCHITETTUF^A.

Verso questo tempo avviene nella fantasia architettonica una grande trasformazione. Nella prima met del secolo

nuova ed estranea;

se ne copiava,

osservi la decorazione di certi edilizi,

lazzo della Cancelleria di Bruges


architravi,
italiai.o.

le

mensole,

.Ma verso

il

fregi

1550

gli

le

forme del Rinascimento italiano erano cosa

fedelmente

(fig.

come
192),

la

servilmente,

la

pura esteriorit. Chi

casa Salm di Malines o l'antico Pa-

riconosce che

colonne scanalate,

le

architetti,

pur tenendosi nei

limiti dello stile italiano,

-^^^

A'-'/./

.''

191.

Sopraporta nel Palazzo Comunale

v^,

.i^-

-rt'/'-SZ^

Fig.

gli

sono elementi derivati direttamente dal Rinascimento

di

Andenarde.

MANUALE

204

DI

STORIA DELL ARTE

cominciano a tentare qualche novit. Ai leggiadri ornati a


riempire

gli

da disegnatori,
tortuose

od

pietra.

gi

di

carattere piuttosto grafico che architettonico

accartocciati in varie

Queste nuove forme

si

forme, talora

motivi ornamentali,

intitolata

pi adatte

applicano principalmente

hanno il nome di cartocci (fig. 196).


nominato Cornelio Vriendt (o Floris);

ornamentali,
il

(fig.

trasformate in nastri, motivo antichissimo, oppure nastri o

appiattiti
alla

viticci, coi quali

solevano

spazi dei muri e dei pilastri, sostituiscono ornati pi complessi, ideati

'-Invenzioni,

ci

Si ritiene

infatti

sono

in

al

ai

191);

listelli

linee

contorti.

metallo che non


riquadri

o scudi

che ne sia inventore

una sua raccolta

di

parecchie composizioni nelle

IL

ijiiaii

RINASCIMENTO TUORI

cartoccio gi accennato.

il

ora arrotolate in volute,

.\\a

ora inserite

I)

ITALIA NEL SECOLO XVT

l'invenzione di queste
le

une

alle

altre,

Oltre ai motivi nastriformi, gli architetti usarono per

Fig.

come
vivace

la

piramide e

la

variata da forti

sfera,

rilievi,

massicci

194.

Casa

liste o fasce,

solidi geometrici.

Macell,-

Questa ornamentazione
pu osservare, associata a

mascheroni.

meglio che altrove

si

qualche elemento barocco, nelle case delle gilde sulla Piazza .Maggiore
ricostruite

dopo

il

grande incendio del 1695.

ora piatte

certamente pi antica.

ornamento

dei

205

di Bruxelles,

MANUALE

206

DI

STORIA DELL ARTE

La maggiore attivit architettonica


seconda

nietc

del secolo

XVI.

si

trova nei Paesi Bassi settentrionali nella

In qneste provincie

si

nsava da tempo antico

il

mat-

-ItlfUt
Fig.

tone;

ma

la

muratura

195.

Corpo mediano

di cotto,

come

viene acquistando bellezza mediante

la

del

si

Palazzo Comunale di Leida.

vede specialmente nelle case di Dordrecht,


combinazione conia pietra; si alternano a

IL

corsi
i

RINASCIMENTO FUORI D ITALIA NEL SECOLO XVI

orizzontali di pietra lavorata e di mattoni, e di pietra

membri

finestre.

come

costruttivi pi in vista,

S'intende

clie gli

edifizi

le

cornici

sono

sontuosi

pi

pubblico. Qualche elemento italiano (cornici doriche)

drate,

il

che

col

si

fanno a
delle

stipiti

suo fantastico campanile

una eccezione. L'architetto

preferenza

porte

palazzi comunali,

vede

si

nel

delle

di

uso

Palazzn Comunale

ha forme schiettamente settentrionali quello

dell'Aia (1564). Invece


fine del secolo,

gli

207

di

Leida, della

193); esso costruito di pietre squa-

(fig.

ignoto,

ma

certamente uno dei mi-

Fig. 196. Cartoccin di Vetlrernan de \'ries.

gliori

del

suo tempo,

sapiente maestro di contrasti.

Le

ali

sono semplicissime;

corpo mediano delia facciata, alla


quale aggiunge bellezza una magnifica scala scoperta (fig. 195), e nei frontoni. Ma
tutta

lo

la

ricchezza ornamentale radunata nel

speciale tipo costruttivo olandese,

ricchezza d'ornati se non

Casa dei Macellai

di

negli

Haarlem

costru pure parecchi edifici in

il

gusto

della

angoli e nei culmini,


(fig. 194),

opera

di

solidit, che non consente


appaiono forse meglio nella

Lieven de Kev

(1602),

il

quale

Leida.

3.

LA PITTURA.

La fine dell'antica pittura fiamminga coincide con la decadenza di Bruges. Per


un avverso destino, mentre a questa citt parevano aprirsi nuove vie di naviga-

manuali;

208

storia dell arte

ni

canale die la confiorenti commerci con l'America, da poco scoperta,


mare comincia ad interrarsi; la capitale della Fiandra occidentale diviene
la
citt del silenzio, mentre s'inizia il maraviglioso incremento di Anversa. La
prosperit dei traffici favorisce il fiorire delle arti; verso la met del secolo XVI
c'erano gi ad Anversa pi artisti che non in tutte le altre citt dei Paesi Bassi.
.Via la nuova pittura di Anversa non ha che un tenue legame con la tradizione. Non
pitla rinnega del tutto, ma cerca nuove vie, e si sforza di produrre nuovi effetti.
loro quadri, ritornando alle figure monumentali di Uberto van
tori ingrandiscono
Eyck. Intanto venuta su una nuova generazione, pi nervosa nell'espressione e

zione

giunge

di

il

al

negli atteggiamenti, pi

preoccupata delle cose dello

spirito. Alla

robusta sanit del

tempo andato sottentra un'indole nuova, pi sensitiva e delicata; il sangue


moti dell'anima. la stessa elevazione spirituale che avvenne
seguono
i

per merito principalmente di Leonardo.


gredita, che fa

comprendere anche

le

ci

minime

si

il

in

gesto
Italia,

aggiunge l'educazione artistica pro-

variazioni,

una nuova maniera

di

dipingere, pi disinvolta, pi scorrevole e pi trasparente. Le figure maschili acqui-

stano dignit

carattere personale; nelle figure femminili evidente la ricerca del-

l'eleganza dei gesti e delle movenze, a cui d risalto la raffinatezza del vestire alla

moda

del

tempo.

Il

fine che

pittori

si

propongono

semplice: da una parte

naturalezza, fondata sull'attenta ed acuta osservazione del vero,

Fig,

197, Sacra

Fa

di

e dall'altra la

Quintino Masys.

la

nohi-

RINASCIMENTO FUORI

IL

198. Il sacrificio di Anna.


Sportelli dell'Altare di Lo

Fig.

la

esuberanza

ITALIA NLL SECOLO XVI

Fig.
di

litazione del soggetto, rappresentato in

ottengono o con

1)

modo da

dal Rinascimento italiano.


1.

Quintino Massys

Massys (m.

non

1530),

ma

Luca

di

Leida.

di

l'arte

ordinaria;

la realt

il

meglio,

vesti,

che

con

alabastro e di bronzo. Queste

fiamminga

tolse

in

nuova

Pei rapporti tra la

notevole che del primo artista che venne

scuola fiamminga,

nato a Lovanio;

sacrificio di Gioaccliino.

superare

marmo,

primo elemento formale che

il

Il

Massys. Bruxelles.

fantastica magnificenza delle

ricchissimi fondi architettonici, sfolgoranti di

architetture sono

190.

(.Juintinij

209

prestito

e l'antica

fama, Quintino

si sa chi sia stato il maestro. Era opinione comune che fosse


secondo recenti ricerche parrebbe invece nato ad Anversa; opi-

nione del resto ancora contestata.

certo per che nel

1509

egli

una
Museo
199), in un

esegui per

chiesa di Lovanio una delle sue opere migliori, un grande polittico, oggi nel
di

Bruxelles, contenente la vita di S. Anna. Nella tavola di

grande vestibolo

di stile del

Rinascimento,

si

vede

S.

mezzo

Anna con

(fig.

la

Madonna

il

MANUALE

210

Bambino,

Anna

intorno tutta

198) e

(fig.

un Angelo annunzia

la

loro casata. Su^ii sportelli sono dipinti

sacrificio di

il

Gioachino

(fig.

Gioachino

199),

sacrifizio di

il

nel deserto, al quale

nascita di Maria, e la morte di Anna. Nelle figure

la

vosit e sentimento;

STORIA DELL ARTE

DI

atteggiamenti, specialmente

gli

delle

donne,

c'

sono

ner-

nobili

gruppi sono serrati, e nel


hanno del leonardesco;
colorito, vario e smagliante, prevale un soave tono argenteo. Il Massys ottenne un
bellissimo effetto mediante gli sfondi, facendone sentire la lontananza. Opera an-

graziosi;

le

fattezze

delicate

Fig. 200. Deposizione di Quintino Massys. Anversa.

di

commissione

per una chiesa di Anversa, oggi nel Museo

della stessa

che migliore un altro polittico, che


della gilda dei falegnami,
citt; la tavola di

mezzo rappresenta

XV,

trattato nel secolo

la

Massys dipinse
Deposizione

(fig.

nel

1508,

200).

II

qui presentato in forma nuova: non pi

figure irrigidite dal

dolore,

questo dipinto

la

con

il

ina

una azione varia

Deposizione

di

tema, tante volte


il

solito

movimentata.

Maestro Roggieri

si

vede

il

gruppo

di

Confrontando
progresso com-

piuto dalla pittura fiamminga in settant'anni. La saldezza della composizione, che

pregio della tavola di

Erodiade

di

S.

mezzo, manca negli

sportelli,

Giovanni Evangelista nella caldaia

che contengono

d'olio bollente.

le

storie di

IL

RINASCIMENTO PUOKI

ITALIA NliL SECOLO XVI

1)

211

Massys ad Anversa fu molto onorato; conobbe il Drer e l'Holbein, ed ebbe


Erasmo di Rotterdam; dai contemporanei fu tenuto in gran
migliori suoi ritratti sono quello di Pietro Egidio,
conto anche come ritrattista.
amico di Erasmo, a Longfordcastie presso Salisburg, e il ritratto di un canonico, di
11

frequenti rapporti con

propriet del principe di Liechtenstein; vi

si

ammira un'arte squisitamente

brata, che penetra nell'anima del personaggio. Delle


del

Museo

di Berlino;

nuovo, con

felice

vecchio tema della

di

genere; esempio

quali gi nel secolo

Fig. 201.

del ritratto,

ma

gono piuttosto
Forse
delle

il

Madonna

tra

la

equili-

pi celebre quella

rose vi trattato in

le

modo

accordo del mistico e dell'umano. Dipinse anche mezze figure che

hanno del quadro


delie

il

.Madonne

poicii

XVI

Il

si

cambiatore

rappresentano

noKlie, di

le

alla pittura popolare,

.Massys volle veramente fare

imposte, o forse

la

cambiatore

Il

sua moglie

sua idea fu

persone

il

in atto di far

ritratto di

meno

201); opere

Quintino IMassys.

costume

di

(fig.

Sono quadri che hanno

fecero parcccliie copie.

qualche cosa appartenche dir

genere

di

un cambiatore

precisa,

ed

egli,

o di

si

voglia.

un esattore

trattando

il

sog-

non ebbe altro fine che dargli un significato pi


evidente. Nel secondo caso non da escludere che egli si sia ispirato ai sacri testi,
ossia al versetto della stadera (P/oiw/, XVI, 11) o alla parabola dei talenti (S. Luca,
conti col suo servo (S. M.^tteo, XVIIl). Il quadro
XIX)
a quella del re che fa
getto con lo stile del

ritratto,

due avari, per molto tempo attribuito

VAN RoYMERSWALE, chc lavor

al .\iassys, di

un suo imitatore, Marino

dal 1521 al 1558. Di costui la Pinacoteca di

Monaco

possiede due quadri firmati, che rappresentano un cambiatore con sua moglie, ed

un esattore con uno scrivano

un pagatore; recano

le

date 1541

1542.

MANUALE

212

STORIA DELL ARTE

DI

Museo di Berlino, che deriva da quello


abbiamo detto a suo luogo. Ma l'artista tedesco, concepita l'idea
la trasfonde impetuosamente nel quadro; invece il fiammingo ne ricava un bene
studiato quadro di genere, nel quale del pensiero primitivo non rimane che una intoEgli anche autore del S. Girolamo del

del Dijrer, di cui

nazione

lirica.

Luca

di

Leida.

(1494-1533), detto

11

Luca

di

pi celebre dei contemporanei del Massys

Luca Jacobz

Leida, dalla sua citt nativa. Fu discepolo di Cornelio

Fig. 202. Tentazione di S. Antonio, calcografia di

Luca

di

Leida.

Engelbrechtsen (1468-1533). Giovanissimo era gi un artista perfetto; a quattorcomponeva da s; ma purtroppo mori nel fiore dell' et. Nel 1522 ad

dici anni

Anversa

si

egli

amava oltremodo

cipale dell'opera sua, in

per

lo

corporazione di

iscrisse nella

larga ospitalit;

quanto

ci

il

S.

Luca; vi conobbe

il

Diirer

e gli offerse

vivere sfarzoso e magnifico. La parte prin-

nota, costituita dalle molte incisioni in rame,

pi di soggetto biblico, e con figure vestite alla foggia del suo tempo,

usavano
di Ges.

gli

artisti di allora;

Anche quando

vedasi ad esempio

tratt altri soggetti

Tentazione di S. Antonio

(fig.

202),

li

il

intese popolarmente,

soggetto che

come

grande foglio della Presentazione


poi

come

divenne caro

si

agli

vede nella
artisti dei

RINASCIMENTO FUORI d'iTALIA NEL SECOLO XVI

IL

genere faceto, quali

Paesi Bassi, e in altri lavori di


lare

divenuto rarissimo,

tedesco), foglio

quanto a
fondisce

perfezione

tecnica,

come

sa fare

l'idea,

Fig. 203.

il

I'k

Eulenspiegel (buffone popo-

((Cavadenti. Nell'incisione in rame,

Luca di Leida pareggia il Drer, ma non approMaestro di Norimberga. Le sue invenzioni piac-

il

Madonna

nel

Tabernacolo,

di

Luca

di

Leida. Berlino.

clono, e piacevano anche al Drer, per certi singoli tratti che talora
effetto maraviglioso;

egli

ottiene

altres

certe bellezze di forma,

raggiunse; ad esempio negli angioletti che circondano

vanno sotto

il

in cattivo stato

di

Vienna,

gli

nome
di

213

le

che

producono un
non
il Drer

.Madonne. Dei dipinti

che

come il Giudizio Universale di Leida, sono


conservazione; altri, come la Sibilla di Tivoli dell'Accademia
di

Luca

sono contestati.

alcuni,

suoi

quadri di pregio ed accertati sono rarissimi;

MANUALE

214

hanno grandi
(fig.

203)
In

DI

movimento

pregi di

STORIA DELL ARTE


di

sentimento

Madonna

la

questo tempo, nel quale

la

pittura gotica sta per finire f

comincia ad affermarsi, merita speciale menzione Jacopo di

CoRNELisz VAN OosTSANEN,


del secolo
e ^si

il

XVI

Tabernacolo

del quale

la

il

Rinascimento

Amsterdam

possiamo seguire l'opera artistica

fino al 1533. Dipinse soggetti biblici, possedette

sforz di raggiungere

piccoli

nel

l'Annunciazione, a Berlino.

calma monumentale.

Piacciono

una

Jacopo

dall'inizio

ricca tavolozza,

specialmente

suoi

paesaggi animati da figurette bibliche. Al contrario nellelfigurejpiu grandi


difettoso e il tipo delle teste troppo uniforme. Una delle opere princi-

disegno

pali di

Jacopo di Amsterdam il
Sono graziosi suoi piccoli

nel 1523.

polittico della

Adorazione della Trinit, dipinto

altari domestici,

come

quello di Berlino

(fig.

204).

Discepolo di Jacopo fu Jan Scorel (1495-1562, cos chiamato dal villaggio nativo
di Schoreel presso Alkmar), il quale pi tardi fu il primo che introdusse in patria la

maniera

italiana.

Egli fu scolaro del

Mabuse ad Utrecht, e dapprima si attenne


in Italia, donde pellegrin a Gerusalenmie;

alla tradizione

paesana. Fece poi un viaggio

nel viaggio

trattenne qualche tempo ad Obervellach

in

Carinzia (1520), ed

tavola di mezzo rappresenta

la

Sacra Famiglia

si

pinse un trittico, di cui


In questo dipinto

il

la

disegno,

il

colorito,

il

paesaggio,

le

teste

che

ivi di-

(fig.

hanno

205).

del

ri-

IL

tratto,

le

vesti

KINASCIMENTO KUOKI U ITALIA NEL SECOLO XVI


foggia del

alla

Di ritorno dall'Italia

lo

tempo, sono

Scorei

prese a lavorare all'italiana, con

stabili

si

uno

stile

tutti

elementi propri dell'arte loeale.

prima ad Haarlem,

SUO

alla

nel

distacco

dalla

(jalleria

busto

di

Doria

Bonne. Soltanto
di

di confratelli

settentrionale.

Utrecht, e

senza effetto:

Scorci.

tradizione era effetto della sua aspirazione alla grandezza,

intensit del sentimento, alla solennit.

Museo

Jan

ad

poi

ma non

un po' manierato,

Fg. 205. Parte centrale del Trittico di Obervellacli, di

il

215

Roma,

nel

nei

ritratti

Palazzo

del S. Sepolcro,

Buoni saggi
(Agata

comunale

di

di

l'autoritratto)

Utrecht tre
egii

artista sono

questo

Sclioenlioven

del

1529,

ritratti a

conserva

la

sua

nella

mezzo
indole

MANUALE

216
Tra

italiano,

da ricordare due

ma

Morte

DI

nella

pittori,

parte

forme esterne del

le

sostanza mantennero intatta l'indole nazionale, sono

che operarono principalmente nelle citt lungo

il
Reno
Jan Joest
Maestro della

molto probabilmente sono originari dei Paesi Bassi: l'uno

Calcar, l'altro

di

STORIA DELL ARTE

pittori dei Paesi Bassi che, pure accogliendo in

Rinascimento
inferiore,

DI

Maria

)),

soggetto (Colonia

un^anonimo, designato con


da due suoi quadri che
Monaco). Recentemente

la

denominazione

di

in

diversa maniera rappresentano questo

si

voluto identificarlo, con molta proba-

con Joos VAN Cleel (Cleve), o pi propriamente Joos van der Beke, pittore

bilit,

menzionato da

C.

von Mander. Nell'esemplare

gi evidenti reminiscenze dei Veneziani


sizione

del

(fig.

di Colonia,

tutto italiano. Dello stesso autore

La morte

Fig. 206.

di

con

206); quello
ci

la

data del 1515,

Monaco

di

nella

sono a Dresda due

ci

sono

compo-

Adorazioni

Maria. Coloni;

dei Re Magi. Il tema dell'Epifania, di cui tanto si compiacquero


Primitivi, qui
d occasione ad uno sfoggio di magnificenza. La parte materiale, stoffe, arredi,
i

pietre preziose ecc., sfarzosa;

Genova,

Italia c' a

Napoli un Trittico, con


cialmente per

Io

le

figure sono ordinate in

nella chiesa di S.

Donato,

un'altra

gruppo architettonico.
Adorazione dei Magi,

In

tavola di mezzo; opere pregevoli spe-

la Crocifissione nella

sfondo di paesaggio.

Jan Joest deve

la

sua fama

e la

sua denominazione all'aitar maggiore della chiesa

di S. Nicol a Calcar, del quale dipinse gli sportelli, sulle facce interne ed esterne,

tra

il

1505 e

il

1508; sono venti quadretti, con istorie dell'Antico e del

mento. Sia nella composizione che


gli

elementi architettonici sono nello

Nei Paesi Bassi meridionali


le

nuove correnti sono pi

alcuni artisti

(1460 circa

forti,

Nuovo Testa-

nel colorito egli ricorda la scuola del

pi fervido

ma

c'

il

conflitto tra

il

vecchio

pure maggiore instabilit di

salva dalle influenze straniere.

fini.

si

svolse in

il

Italia.

nuovo,

L'indole di

Girolamo van Aeken, detto Bosch

1516), per l'et in cui visse appartiene ancora all'antica scuola,

ricchissima produzione pittorica

ma

Massys;

Rinascimento proprio dell'Alta

stile del

massima parte

nel secolo

ma

la

sua

XVI. C'

in

IL

lui

RINASCIMENTO KUOKI D ITALIA NEL SECOLO XVI

una strana mescolanza

del

mondo

Grnewald, che forse deriv da

lui

217

reale e del fantastico. In ci egli somiglia a

ma come

qualche cosa;

colorista

Mattia

molto pi

indipendente. La sua Adorazione dei .Magi (a Madrid, e una copia antica a Bonn)

una maraviglia

di libert e di squisitezza pittorica,

L'Adoi

Fig. 207.

Fuga

Dipingendo

la

nella quale

Giuseppe

in

altre storie

(lei

Masi,

ili

in Egitto, egli ci ritrae

Girolamo

vi

manca

Boscli.

la

nota faceta

(fig.

207).

Madrid, Prado.

con grande minuzia una kermesse olandese,

Maria si imbattono per via. Le stesse libert egli si prende


del Nuovo Testamento, che, incise in rame, ebbero larga diffusione.

Seguendo l'esempio

di

Goertgen von Sint Jans di Haarlem, il Bosch port il realismo


volta ebbe imitatori il .Mandeyn, il Lanzelot e Pietro

fino alla caricatura, e a sua

MANUALE

218
Brueghel
sono
rit

le

il

Vecchio.

tentazioni

suoi temi prediletti, che egli popola di diavoli e di orribili mostri,

Antonio

di S.

soprattutto per

STORIA DELL ARTE

DI

e le

pene dell'Inferno. Egli acquist grande popola-

sue spaventevoli pitture dell'Inferno; in esse

le

si

manifesta una

fantasia selvaggia e demoniaca, che ha dell'incubo; l'arte tedesca ha qualche cosa di


simile nelle Tentazioni di S. Antonio del

pene che aspettavano

Grnewald. La gente rabbrividiva vedendo

le

peccatori nell'altra vita, e forse pi d'uno da questo spettacolo

Ma

il
Bosch non che il precursore di un pi
Vecchio, che, insieme con Giovanni van Eyck e col
Rembrandt, costituisce la gloriosa triade dei Paesi Bassi. Nato presso Breda nel 1525,
nel 1553, di ritorno da un viaggio in Italia, si stabili ad Anversa, donde poi si trasferi
a Bruxelles, dove mori nel 1569, patriarca di una fiorente famiglia di artisti. Il so-

sar stato incitato alla penitenza.

grande

artista,

prannome

di

Pietro Brueghel

Brueghel dei contadini

l-iy.

si

il

compiacque;

20ti.

La paiatioia

dei

gli

ciechi, di

anche soggetti

tratt

venne dai soggetti

l'ictiu

liiueijlicl

biblici,

resco. Cosi nella predica del Battista nel deserto

paese, che

anche

di

radunavano

il

loro uditorio

nei

ma

dei quali principalmente

\ecchio. .Napoli.

il

per

boschi.

Il

vecchio

popola-

con fare

pi

lo

ebbe presenti

suo

predicatori de!

Brueghel

dilett

si

soggetti spettrali ed allegorici. Della maestria pittorica di questo artista,

da molti stimato meno del merito, a motivo della scurrilit delle sue scene, uno pu
Il misanfarsi un concetto adeguato a Napoli dove sono due famosi suoi quadri
tropo e La parabola dei ciechi (fig. 208) e su tutto a Vienna. Ivi esiste una raccolta di
:

venti suoi grandi quadri, che ce ne fanno conoscere sotto ogni aspetto

ingegno. Sono nozze di contadini, soggetti biblici trattati

intromissione di elementi fantastici


nella

Conversione

di S.

Paolo

come scene

demoniaci, che raggiungono talora

Qui

alla pittura

fiamminga

varsi dalle angustie dello stile tradizionale alla libert

pericoloso aiuto dell'arte di altri paesi.

Ma

si

alla

apre

il

multiforme

rusticane, o con
il

sublime,

come

per

la via,

ele-

grandezza, senza

riuscirono nell'impresa soltanto

che rappresentavano ci che vedevano dentro di s stessi; quelli che

si

il

pittori

dedicavano

11.

alla

KINASCI.WENTO l'UOKl D ITALIA NKL SECULO XVI

rappresentazione del

mondo

219

esterno non poterono sottrarsi all'influenza italiana.

Aertszen di Amtempo ad Anversa, ma nel-

Artista di merito pi modesto, a paragone del Brueghel, fu Pietko

sterdam (1508-1575), detto Piero


l'arte

il

lungo. Visse lungo

rimase sostanzialmente olandese. La maggior parte delle sue opere

Restano di lui
uova nel Museo

peri nei tumulti degli Iconoclasti.

popolare,

come

la

Danza

getti di cucina, nei quali

tardi

venne

in

gran

delle

da vedere

fiore.

I^^T^^^^^mi^^HH

l'inizio

caratteristici
di

di chiesa

quadri di soggetto

Amsterdam. Dipinse anche

sog-

della pittura di natura morta, che pi

KINASCIMKNTO

IL

blici.

Pareva

che

agli artisti

hosclii e

campagne,

le

Wl

NEL SECOLd

D ITALIA

l-UOKI

iiioiiti

le

221

valli,

non fossero

per s stessi materia di pittura; non credevano all'effetto del paesaggio puro e sem-

Dipingevano

plice.
il

Battesimo

darie

di

il

Paradiso terrestre,

Ges

209),

(fig.

senso del paesaggio

il

del vero fosse

in

grande

la

met

motivi
i

paesaggio che

di

colorito troppo

il

Paulu

stesso.

lo

rocce, che paiono

di

realt e la natura generale;


bile al

Ma

la

non

di

una pi fedele

ancora minuziosa come

Patinir,

il

studio

lo
e

il

Mabuse

altri.

Ma

nuova scuola crede

la

un paese basso

tendenza a trasformare

vuol raggiungere cosi uno

stile

XV Dirk
di

piatto,

dover

aggiun-

scopo

lo

di

e nobilitare la

ideale,

paragona-

pathos del Cinquecento italiano.

Carel

van Mander

(1544-1607),

al

guite a puntini
colori

si

a vedere

reminiscenze delle Alpi. Ci ha

soggetti biblici.

ai

uniforme,

Bri. l"iieiu

abbellire e nobilitare la natura, che quella di

accrescere solennit

queste figurazioni leggen-

elaboravano. Del resto fino dal secolo

essi

van Eyck avevano fatto

gendovi scenari

in

rafforzava, sebbene

si

quale vissero

la

are, di

ma

XVI si comincia
paesaggio, ma la tecnica

una miniatura. La Mosa, presso

Bouts

Babele, l'Adorazione dei Magi,

di

ecc.;

del secolo

rappresentazione dei particolari del

offriva

Torre

esercitava e

si

ancora molto imperfetto,

rado fantastico. Verso

in

la

Girolamo,

S.

esalta in

quale attribuisce
il

modo
il

fogliame a frappe,

per far sentire

la

speciale Gillis

van Coninxloo

merito insigne di aver sostituito

lontananza.

e di

avere per

il

primo usato

la

di

Anversa

alle foglie

ese-

gradazione dei

MANUALE

222

Fig. 212.

Gran numero
paesaggio.

Ad

di

alcuni

Madonna

pittori
la

di

col

DI

STORIA DELL ARTE

Bambino

Anversa

Angeli, del Mabiise. Palermo.

di

Maiines

patria parve insufficiente,

quale seppe rendere mirabilmente l'aspetto


gioni (Galleria di Vienna), e che ne'

si

dedicarono con fervore

come a Luca Valckenborch,

al
il

l'anima del paesaggio nelle varie sta-

1568 pass

in

Germania. Lo stesso fece

Hans

RINASCIMENTI) FUORI

11.

BuL (1534-93), autore


dei quali (Dresda)

rono

le

Alpi,

11

ITALIA NEL SECOLO XVI

paesaggi dipinti a ino' di miniatura su pergamena, alcuni

di

servono

di

sfondo a piacevoli scene della vita popolare. Alcuni passa-

JAN Brueghel

giorno

in Italia;

ma

non

ci

influ

Bkueghel

detto

(1568-1(525)

inante della magnificenza nel vestire, secondo

di

figlio di

menomamente

dei velluti

(fig.

210),

maniera

sulla

molini a vento; l'esecuzione,

perch a-

>,

Pietro Brueghel, fece lungo sog-

paese nei suoi quadri, popolati di molte figure. Egli ritrasse

sua patria

223

somma

la

dipingere

di

paesaggi

gli

sfondi

fluviali della

nitidezza,, la

gradazione

ancora imperfetta dei piani mediani, e degli sfondi, sentono sempre della tradizione
.Maggiore

cale.

(1564-162(3).

Il

produsse

effetto

fu

Bril

soggiorno

il

d'Italia

Paolo Bril

in

discepolo di suo fratello Matteo,

con

lui

di

lo-

Anversa

venne giovine^a

Roma, dove

pi tardi conobbe Annibale Carracci. Egli dipinse a fresco molti paesi

popolati

figurette,

di

in

chiese

tempo stilizz sempre pi


fiancheggiandolo come di due quinte,
l'andar del

egli
il

2.

dare

al

Romanisti.

Il

del secolo

Roma

XVI

si

non pochi

quadri,

disegnando

il

con

quali

suolo a linee ondulate; in che

211). Dei paesisti

(fig.

quadro una struttura organica,

fiamminghi fu

sotto questo

ri-

Italiani.

soggiorno in Italia non

Le

nei

paesaggio, secondo la maniera italiana, cio

attenne agli insegnamenti degli

si
I

di

vita di questo o di quell'artista.

il

quasi un precursore di Claudio Lorenese

primo che cercasse

spetto

palazzi,

un episodio accidentale

relazioni tra l'Italia e

Paesi

Bassi nel

nella

corso

fanno pi frequenti ed intense; un soggiorno pi o meno lungo

diviene per

pittori

un elemento necessario

Fig. 213. Miracolo Jdi

un Re

di

normale dell'educazione

Francia, di Barend van Orley.

arti-

MANUALE

224
stica.

paesisti

invece

loro;

conservano

gi' italiani imparano da


dapprima imitano Miche-

indipendenza; anzi talora

la loro

s'italianizzano totalmente;

pittori di figura

STORIA DELL'ARTE

DI

langelo e Raffaello; pi tardi, nell'ultimo trentennio del secolo,


ziani (Tintoretto), e portano in patria lo stile

grandi

nelle

mitologiche

pitture

religiose,

italiano,

che

volgono

si

prevale

ai

vene-

incontrastato

ed avvia l'arto sulla falsa strada del

manierismo.
Ci posto non

da maravigliarsi che perhno

certi

che erano venuti in

pittori

fama attenendosi alla tradizione paesana, fossero attratti dai nuovi ideali. Uno di
questi Jan Gossaert o Mabuse, di Maubeuge (1470-1541). Nelle sue opere dei primi
tempi egli uno schietto seguace della tradizione, n pi n meno di Gerardo
di Jacopo di Amsterdam. Nella Adorazione dei Re Magi (Howard-Castle)
David
come potrebbero anche essere nella
la figure sono ordinate senza alcuno studio,
non

realt;

ci

nascimento

si

vede affatto quella preoccupazione dello

italiano. Soprattutto egli prediligeva

prima maniera,

della sua

comune consenso

per

somma
trono

in tutto

conforme

trittico del

il

diligenza, in cui la tavola di

intorno

sei

lei

di

Praga, con

di

Rinascimento;

ma

Luca che

S.

nelle

vestimenta

capolavoro

11

fiamminga,

suonano

cantano;

Negli

tardivo.

ritrae la

Madonna

212) rappresenta la

(fig.

quadri, quali la Vocazione di S. Matteo (Windsor), e

Duomo

che propria del Ri-

stile

bruno caldo.

Palermo, dipinto quasi a smalto con

di

gotico

stile

colorito

alla tradizione della scuola

Museo
mezzo

angioletti che

da un motivo architettonico

il

la

Madonna,

tutto

il

accessori

in

incorniciato
di

altri

suoi

pala dell'aitar maggiore del

vedono

si

e nelle teste maschili

motivi del

il

tipo tradi-

gi

conservato

zionale. Al contrario nei quadri della sua seconda maniera, e specialmente nei soggetti mitologici, l'espressione attenuata, lo studio accurato del

venze non necessarie,


rigido;

di

come

quadri,

certi suoi

freddo

colori

ma

Nettuno

il

lisci

un non

Anfitrite di Berlino, c'

da credere che

lezza del colore e della composizione


della forma,

nudo, bench con mo-

verdazzurrini, sono tutti elementi italiani. In

di

proposito

pensando

e;li

so

abbia rinunciato

di

mediante l'astrattezza

di raggiungere,

maggiore solennit. Lo stesso giudizio vale per

che

alla bel-

nudi troppo

certi suoi

come l'Adamo ed Eva di Berlino. La stessa trasformazione avvenne in


Bareni) van Orley (n. dopo il 1490, m. circa il 1542). Come il Mabuse, l'Orley studi

levigati,

in

Italia,

specialmente a

Roma

1518 fu assunto

nella scuola di Raffaello; nel

in

servizio a Bruxelles da Margherita d'Austria, governatrice dei Paesi Bassi.

La chiesa parrocchiale

Gstrow

di

guito nella sua prima maniera;


di

Jan Borman,

figure di Santi e

la

intagliatore

di

Meklemburgo ha

Bruxelles;

leggendari.

soggetti

nel

Un

sugli

altro

nella

Re

Pazienza

di

di

Francia

(fig.

lui

Il

nome

dipinse

il

di

Bruxelles), c'

collegato

anche

al

un eccesso

fiorire

belle

soggetto un mira-

213). In alcune opere della sua et media,

Giobbe (Galleria

suo

trittico ese-

anche questo nella

dipinto,

movimento; soltanto nei suoi ultimi lavori, ad es. nel Giudizio


chiesa di S. Giacomo di Anversa, egli raggiunse quella calma che
stro provetto.

un

l'Orley

sportelli

suo

tradizionale maniera fiamminga, nella Pinacoteca di Torino;


colo di un

di

parte di mezzo contiene storie della Passione, opera

ad esempio

di espressione

e di

Universale

della

propria del

mae-

dell'industria dei tappeti di

Bruxelles, per la quale fece molti disegni.

La

societ dei Romanisti

aveva ferventi seguaci

Paesi Bassi. Dalla scuola dello Scorei deriva

in tutte le

maggiori citt dei

Martin van Heemskerck

di

Haarlem

RINASCIMENTO

IL

(1498-1574),

della topografia di

225

quasi fanatico, della antichit e di Michelangelo.

entusiasta,

libro di disegni, nel

NEL SECOLO XVI

D ITALIA

IL'ORI

Gabinetto delle stampe

Roma

per

Un suo

Berlino, preziosissimo per lo studio

di

la statistica dei

monumenti romani.

Visse ad

Haar-

Hendkik Goltzius (1558-1616), operoso ed abilissimo incisore in rame.


Malines ebbe Michele van Coxyen o Coxie (1499-1592), zelante imitatore dei caratdotto Lamberto Lombard (1505teri esterni dello stile raffaellesco. A Liegi visse
lem anche

il

1566),

il

quale nell'Ultima Cena volle, per cos dire, tradurre nello

Fig. 214. Autoritratto di

il

modello leonardesco.

circa,

imitatore

oper Frans de Vriendt o Frans Floris (1517

a secondare

il

Martino de Vos

(1531-1603),

l'arte.

altri,

ma

Frans Pourbus

maggior forza

in

questi

Bruges, che era

Vecchio (1545-1581),

il

dove, sebbene vi prevalesse


nei quali era

quale lavor assi-

nomi

in

onore dopo

se ne potrebbero

l'enumerazione poco o nulla gioverebbe alla storia del-

Dalla scuola di Pietro Pourbus

tista, usc

il

gusto del tempo con pitture sacre, ritornate

vittoria degli Spagnoli, e con quadri mitologici.

aggiungere molti

come insegnante ed

grandi maestri romani, specialmente di Michelan-

dei

Altro pittore di Anversa

duamente
la

come

fiammingo

Uffizi.

1570) nato da una fiorente famiglia di artisti, rinomato

ammirato
gelo.

Ad Anversa

Antonio Mor. Firenze,

stile

la

maniera

di

disegno

del Floris,
e

di

il

egli stesso

quale

seppe

colore. Pi

si

farsi

un valente

stabil poi

onore

ritrat-

ad Anversa,

coi suoi ritratti,

ancora del Pourbus fu gi-

MANUALE

226

STORIA DELL'aRTE

DI

Mor (Moro) di Utrecht, scolaro dello Scorei, accolto nel


Luca ad Anversa, e morto nel 1577. Egli per pi rispetti
Rubens. Fu tenuto in grande considerazione dalle Corti, e si com-

stamente lodato Antonio


1547 nella gilda di
il

precursore del

piacque

splendidamente. Fece parecchi viaggi, e ne trasse grande giova-

di vivere

mento. Non

S.

dubbio che

c'

egli

hanno una impronta personale.


una

fattezze ad

emancipa

forte unit di espressione

ritrattisti italiani;

mano

del

Mor

si

suoi ritratti

solenne; egli sa far concorrere


214). Per merito del

(fig.

dagli impacci dello stile primitivo, ed innalzato

persona. Ritratti di

ma

netto, talora alquanto secco,

trovano

in

tutte

le

Mor

co-

il

singole

le

ritratto

il

ad una sfera supe-

l'elemento spirituale non pi soltanto espresso dal volto,

riore;
la

suo disegno

bene intonato, calmo, spesso acceso

lorito

si

abbia studiato
11

ma anima

tutta

maggiori gallerie d'Eu-

ropa.

E.

RINASCIMENTO

IL

1.

1.

Lo STILE TuDOR.

molte innovazioni

IN

INGHILTERRA.

ARCHITETTURA.

Nell'et dei

Tudor (1485-1603) avvennero

in Inghilterra

grande momento. Enrico Vili prosegu energicamente

di

lidamento dello Stato

cremento economico

l'affrancamento della Chiesa. Sua


il

dominio universale

dei

figlia

il

appaiono evidenti
dall'Italia,

ma
il

pi belli tra

le

circa), e

nazioni consanguinee, cio dalia

L'ultima forma del gotico inglese


chiese tenne

mantiene tenace;

non molto tardi (1560

se

dalle

si

(lo

l'in-

mari.

L'architettura di questo periodo ha un carattere schiettamente paesano;


dizione gotica, propria dell'isola,

conso-

Elisabetta inizi

forme

del

la tra-

Rinascimento non

non provengono direttamente


Germania e dai Paesi Bassi.

perpendicolare) nella costruzione delle

stile

campo, quasi senza contrasto,

fin

molto avanti nel secolo XVll,

saloni (Hall), con soffitti a travature di legno di perfetto lavoro, sono

XVI. Del resto l'evoluzione dell'architettura riguarda quasi


concetto inglese, la casa di camil
pagna; quel che importa non sono l'aspetto esterno e lo sfoggio di forme stilistiche,
del principio del secolo

unicamente

ma

la casa, e

pi precisamente, secondo

pregi interni, cio l'uso pratico e la comodit. Sotto questo riguardo l'et

sabettiana l'et dell'oro;

moderna arte europea


tempo del palladianismo e

della

costruttori raggiunsero tale perfezione, che

della casa,

eli-

creatori

e Norman Shaw, passato il


non seppero indicare miglior modello di

Guglielmo Morris

del classicismo,

questo.

normanno, d'aspetto fiero ma


avvenne pi presto, pi felicemente e
in forma pi spontanea che non in Francia. II castello inglese era un quadrato con
un cortile in mezzo; il nucleo era costituito dal salone; aperto il cortile da
un lato si ottiene una pianta in forma di |"~|, dove tutti vani ricevono aria e luce;
spesso si introduce un'altra variante, prolungando le due ali verso il giardino, donde

La trasformazione

povero d'arte,

in

una

dell'antico castello fortificato

libera casa campestre,

risulta

una disposizione in forma di H. Con l'ingentilirsi dei modi, la nobilt smise


numeroso accompagnamento e dei grandi banchetti alla patriarcale; cosi

l'uso del

venne meno

la

ragion d'essere del salone,

di proporzioni e usato

come anticamera

come nucleo

della casa; tuttavia, ridotto

o vestibolo, esso rimase fino ai giorni nostri.

RINASCIMENTO FUORI D ITALIA NEL SECOLO XVI

IL

Invece

camere d'abitazione,

le

di servizio, di

ricevimento

227

conversazione,

e di

ven-

si

nero sempre meglio differenziando, fino a raggiungere quella perfezione che propria della casa inglese di
la

cosidetta

ben

certe

radunare

(forse

artistico

valli,

ci

un

altro locale di parata,

primitiva destinazione non sono

uso

di

generale,

essa serv per

La casa deve adattarsi all'ambiente

famiglia.

della

variet di vedute da ogni parte,

offrire

Hall nel Derbyshire, che per

gli

inglesi ci

che

presenta appunto un compendio dell'evoluzione

un perfetto esempio

sostitu

si

e la

francese); diventata

Tedeschi,

dello stile inglese,

Al salone

cui l'origine

Haddon

boschi e prati.

Wartburg per

la

stile.

di

un ornamento; deve

naturale, ed esserne

sopra

origine

di

tesoro

il

buono

galleria lunga

armonia

di

tra l'arte e la natura circo-

stante.

I1V

ir'

:.|

Ti

Fig. 215.

Venendo ora

^j

Holland-House a Middlesex.

dobbiamo premettere che gli edifizi costruiti da


egli chiam in Inghilterra, ad imitatazione di Francesco (Pietro Torrigiano, Giovanni da Maiano e Benedetto da Rovezzano), per acclimatarvi le forme italiane, non rimangono che alcuni sepolcri (di Enrico VII e del cardinale Wolsey nella Abbazia di Westminster), qualche ornamento
Enrico Vili sono

particolari,

ai

che degli artisti che

periti, e
I

architettonico e qualche terracotta.

Hampton

Wolsey,
stro, e

che fu

la

ma

esempio

di

folk, circa

della

stimol

creazione del grande cardinale

la

re

il

ha un aspetto decoroso

misto

Charter House a

e,

eredit

dal

suo

mini-

infelice

per

Ma

Elisabetta, facendo ogni

nobilt a fabbricare.

il

il

suo tempo, principesco. Altro

Londra, costruita dal duca

1540, per sua abitazione in citt.

Regina vergine
la

rimane

gotico misto, con sobrie linee perpendicolari, sporgenze

stile

l'interno
stile

il

Ma

(1515-1520), che

reggia inglese fino alla fine degli Stuart. In questo edifizio regna an-

cora all'esterno uno


torricelle;

Court

periodo pi fecondo

anno un viaggio

pi ricchi presero a gareggiare nel

nel

di

Nor-

quello

suo regno,

numero

e nella

MANUALE

228
grandezza delle case

STORIA DELL ARTE

DI

campagna. Alcuni

di

edifizi,

come

quelli del ministro Burgliley

Le costruzioni piccole e
media grandezza si contano a migliaia. 11 principale architetto fu Iohn Thorpe,
quale lasci una raccolta di 280 disegni completi. La parte artistica era affidata

(Burgliley

Holdenby,

circa

il

1580), sono vastissimi.

blocco ad artigiani tedeschi o fiamminghi,

ad

esempio

scrittori d'arte inglesi

dell'et

dei

quelle

usate

da]

Vredeman

Perci

fortunati possessori ne sono soddisfattissimi, e

ammirano

intenditori d'arte forestieri

finestre,

Caos
le

de

loro

odierni

gli

stilistico

espressioni

gli artisti e gli

Walloton-House.

la

leggiadria, la spontaneit e la solidit di

questa architettura. Anche l'esterno ha tutti

molte

forme

alle

Vries.

parlano di queste cose con insipiente disprezzo.

Fig. 216.

le

de

Tudor, depravazione barbarica, pazzie tedesche sono

usuali. Al contrario,

il

in

quali eseguivano soffitti a stucco, rive-

stimenti, camini, scale, porte, torricelle, culmini, attenendosi


paesi,

di

pregi di

una costruzione pratica,

corpi avanzati caratteristici dello stile inglese,

fumaiuoli, l'ag-

gruppamento delle singole parti concorrono alla bellezza dell'effetto pittoresco. Non
mancano esempi di facciate pompose, come Songleat, del 1565, a tre piani all'italiana, attribuito a Giovanni da Padova, Hatfield House, del 1611 (del Thorpe), dove
nella facciata verso

il

giardino vediamo riprodotto

Holland-House a Middlesex
che secondo

gli

inglesi,

(fig.

motivo

Rinascimento tedesco, sebbene

il

di

215)
del

il

portale a tre piani di Anet,

principalmente Walloton House

suo ricco rivestimento,

un

tedesco non abbia nulla. Altra causa

materiale adoperato. Nelle contee occidentali prevale

il

(fig.

216),

esemplare del
di

mattone, con

variet
liste

di

pietra squadrata; nel centro dell'Inghilterra (Cheshire, Staffordshire, Worcestershire)

IL

qualche contea meridionale (Siissex

in

legno, con intenti pi pratici e con

e Siirrey)

predomina la costruzione in
in Germania, ma eseguita
dei ripieni, e non senza effetto

meno ornamenti che

a perfezione, con stretto collegamento dei sostegni e


pittoresco, prodotto dall'alternarsi di bianco e nero.

In

mutamento

chitettura essi promossero un totale

Fig. 217. Whitehall

Jones (1573-1651), ancora

(Londra)

I'

oggi idolo degli Inglesi,

Architettura

Il

gli

l'Inghilterra

Stuart, con la

inglese.

Anche

loro

nell'ar-

artista fu Inigo

loro

di Inigo Jones.

Shakespeare dell'architettura. Fece due viaggi

venne riportandone seco

idee.

di

periodo

quel

possedette un vero tesoro di arte schiettamente paesana.


noto in quale disordine
2. L'ET DEGLI Stuart.
politica fastosa, bigotta e capricciosa, ridussero la monarchia

lo

229

RINASCIMENTO FUORI d'iTALIA NEL SECOLO XVI

quali lo
in

Italia,

del Palladio; del

chiamano
e

il

Napoleone

seconda volta

la

grande Vicentino

ci

egli fu

Giacomo fu nominato
nuovo palazzo al posto di quello
detto Whitehall
distrutto da un incendio; di questo edifizio non condusse a termine
che una piccola parte, la sala dei banchetti (1619-21, fig. 217). Bench l'interno sia
un solo vano, senza divisioni, la facciata a due piani, freddamente e servilmente

studiosissimo ed entusiasta. Ritornato in patria nel 1614, da

architetto di Corte, ed ebbe l'incarico di costruire un


)>,

copiata da modelli palladiani. Carlo

Jones
del

gli

nel

1639 pens

di

continuare

disegn un piano gigantesco; se eseguito, sarebbe stato

mondo,

ma

anche

cialmente lodate

quadrata con due

la

il

il

l'edifizio,

il

pi gran palazzo

pi tedioso. Delle fabbriche condotte a termine, sono spe-

Villa della Regina a Greenwich (1617-35), che una

cortiletti interni; vi

si

ammira

la

sala a dado e

la loggia

massa
aperta

sopra l'ingresso; poi Wilton House a Salesburg (1640), dove ritroviamo una sala

230
a dado

MANUALE
e

un'altra

geniale e parecchie

<>

a doppio

ville,

dado

DI

STORIA DELL'ARTE

Ashburnam House, con uno

quali Wilton

House

(1640-48),

Raynham

scalone veramente

Hall (1630), Stoke

Park (1634), Coleshill (1650) ed altre, che in parte furono compiute dal suo discepolo loHN Webb. Non si pu negare al Jones la grandezza dei concetti, la rinuncia
ad ogni abbellimento superfluo, e la purezza scolastica, fedele agli esemplari pal-

Con queste innovazioni

ladiani.

egli

acquist

il

favore della parte pi colta

nazione, che del resto intimamente conservatrice.

sua non

produzione o creazione,

c'

imitazione meticolosa
sue

ville;

sono

ad

es.,

sacrificati

ma

3.

pur vero che

in

di

una

tutta l'opera

soltanto traduzione ed imitazione, e spesso

un grande maestro. Ci si vede soprattutto nelle


Stoke-Park tutti
pregi interni della casa elisabettiana

in quella di

ad una grandiosa facciata.

Fine del Rinascimento.


al

e letterale di

Fig. 218. S. Stefano, di Cristoforo

superiore

Ma

Cristoforo

Wren. Londra.

Wren

(1632-1723)

artista

molto

Jones, ed ammirabile per prodigiosa fecondit e versatilit. Secondo la

cronologia continentale egli apparterrebbe all'et del barocco;


zione artistica dell'Inghilterra fa

si

che

egli

ma

la

tardiva evolu-

rappresenti l'ultima espressione del Rina-

scimento, in una forma libera,

autonoma e anglicizzata; il che appare principalmente nella purezza dei particolari. All'architettura egli si applic tardi; fu dapprima
un matematico. Conobbe direttamente l'arte francese; non accertato che sia stato
in Italia. Una immane catastrofe, l'incendio di Londra nel 1666, fu la prima causa
della sua attivit come architetto; nessun artista ebbe mai una cos vasta e molteplice somma di lavoro, quanta ne richiese la ricostruzione di una capitale. Per prima
cosa

dovette

provvedere a rifabbricare cinquantaquattro chiese,

in

tale opera,

IL

RINASCIMENTO FUORI

NEL SECOLO XVI

D'ITAI.IA

231

pur dovendo sempre attenersi ad un unico tipo, quello della chiesa protestante, destinata alla predicazione, rivel
dello spazio e della luce, le

inani

le

una

forme

inesauribile fantasia, variando la distribuzione

dei sostegni, delle tribune e dei soffitti. Nelle sue

forme italiane divennero pieghevoli,

combinazioni. Tra

le

agili,

pi l'originale e fantasiosa cupola di S. Stefano


lirica.

Non minore

di

nuove

impensate

218), di

(fig.

una

squisita ispirazione

ricchezza d'inventiva dimostr nei campanili, terminati ora alla

maniera gotica, ora con forme del Rinascimento,

ma

Fig. 219. S. Paolo, di Cristoforo

Ma

feconde

sue opere celebre l'interno della chiesa di S. Bride, ed anche

modo sempre nuovo ed

in

ingegnoso.

Wren. Londra.

San Paolo (1675-1710,


San Pietro di Roma, come chiesa
a cupola, dal prolungamento del coro e della navata maggiore acquist la forma di
croce latina e un senso di spazio pi chiuso e raccolto che non avvenga nelle altre
fig.

capolavoro a cui deve

il

Ideata

219)).

chiese fatte sul modello di

due

la

sua gloria

dapprima, a somiglianza

San

Pietro.

la chiesa di

di

lodevole l'effetto delle facciate laterali a

piani, della facciata principale fiancheggiata

tutto della cupola, che

Fra

le

Ospedale

si

erge maestosa a dominare

opere di architettura civile sono celebri

di

marina) con uno stupendo colonnato,

da due
il

mare

il

la

ricchi campanili, e sopradi case della

immensa

citt.

palazzo di Greenwich (dal 1684

nuova

ala di

Hampton

Court,

MANUALE

232

bridge, e
in

cosidetto

il

Monumento

prossimit del Ponte

ritana, propria dell'indole

Biblioteca

Trinity College

del

ma

non viene meno;

avvia verso

si

Cam-

di

altri edifizi,

suoi collaboratori o scolari. L'antica modestia pu-

inglese,

gusto architettonico

il

la

colonna commemorativa del grande incendio,

>,

Londra. Sarebbero ancora da ricordare molti

di

Wren da

costruiti su disegni dei

Wren

STORIA DELl'ARTE

Trinity College di Oxford,

cortile dei

il

DI

la

corrente

per opera del Jones e del


classica, e cos l'Inghilterra

al movimento e al variar della moda del resto di Europa.


Della pittura e della scoltura nel secolo XVI gli
Scoltura e pittura.
caso di parlare. In una et che noi chiamiamo
stessi Inglesi pensano che non sia
Rinascimento inglese, la pittura e la scoltura mancano affatto. Nella pittura la gran

partecipa

4.

il

il

luce dell'Holbein eclissa

poveri tentativi inglesi. Nella scoltura, tanto

decorazione

la

architettonica, sempre di maniera, che la maggior parte dei sepolcri di alabastro

ebbero
di

il

moda, sono opera


Olandesi. Il primo scultore

loro periodo di

Tedeschi

di

o d'Italiani,

quali

chiamati da Enrico

Vili,

inglese di qualche valore

Nicola Stone

(1586-1647), collaboratore del Jones, ed autore di parecchi pregevoli portali in Oxford,

Londra. Come lo Stone col Jones, cos Gabriele Gibber


Wren, per il quale cur la parte ornamentale degli edifizi, con forme vigorose, che hanno gi del barocco. pure da ricordare Francesco
Biro (1667-1731), che esegui la decorazione esterna di San Paolo. Anche Grinling
GiBBONS fu principalmente un decoratore, ma ebbe fama anche da qualche statua;
citiamo quella di Carlo l nell'ospedale di Chelsea e quella di Giacomo II in S. lames
Park, che a giudizio degli Inglesi uno dei pi bei bronzi d'Europa. Ma
e di vari sepolcri nelle chiese di

(1630-1700)

collega col

si

preferibile

di scoltura

della statua equestre di Carlo

piedistallo

il

bronzo,

la statua, di

opera

molto scarsa,

Si

tere

pu

di

che

dire

potenza

il

somma

anche questo poco deriva da modelli

BAROCCO ED

IL

Rinascimento compie

il

vede,

si

la

delle opere

stranieri.

ROCOC'
suo ciclo nel barocco. Quel carat-

Michelangelo aveva impresso nelle

che

sublimit,

Charing Cross (1633);

in

Uberto Le Sueur. Come

IL

III.

di

tre

arti,

non ammetteva attenuazioni; di necessit gli artisti dovevano seguire la via aperta
contemporanei che assistettero a questa trada lui fino alle estreme conseguenze.
sformazione, non la giudicarono un fenomeno di decadenza, ma piuttosto un moto
ascendente verso la perfezione. La vigoria e la forza d'espressione del nuovo stile
entusiasmava; il Bernini e il Murillo parevano artisti superiori al Bramante ed
li
I

Raffaello.

pressione), fu
riferito

Il

vocabolo

barocco

all'architettura

carico, imbarbarito.

non paresse degno

del

le

jiuoi-^

che vale gravit, peso,

secolo precedente, col significato

In seguito,
il

fino

ai

famigerato barocco,

poteva spettare che a certe degenerazioni


di studiare lo stile

evidenza

greco

(forse dal

usato primamente dagli scrittori d'arte della fine del secolo XVIII,
di

nostri tempi,

non

ma

osserva tale condanna non

se

bene

si

ci

fu obbrobrio di cui

aberrazioni di esso. Noi

barocco come specchio sincero del suo tempo,

alte finalit e

valori

osservarlo nella sua patria, cio a

non

contorto, sovrac-

perituri.

ci

proponiamo

di

metterne

in

Per intenderlo, bisogna innanzi tutto

Roma dove nacque

e si

citt quel carattere architettonico che tuttora conserva, e

ed eleganti soluzioni dei problemi che esso

si

svilupp,

imprimendo

dove vediamo

propose, e possiamo

le

alla

pi pure

seguirne passo

BAROCCO

IL

E IL KOCOCO'

233

passo l'evoluzione. Anche a Genova, a Bologna, a Venezia, a Torino, a Napoli c"


di

che farsi un concetto della sua grandezza e della sua potenza universale. Al con-

trario, di l

Alpi esso degenera. Neppure

dalle

barocco francese pu

il

dirsi

figlio

legittimo del romano.

la

mondo cattolico il suolo da cui germina il barocco. La Chiesa, alla quale


Il
Riforma aveva fatto sentire l'imminente pericolo dell'eccessiva cura degli interessi

mondani, ritorn
riconquistare

sua funzione spirituale,

alla

afforz sia per difendersi che per

si

terreno perduto, fondando nuovi ordini religiosi, canonizzando nuovi

il

Santi, creando nuovi mezzi di propaganda. Pot cosi salvare

Germania

parte della

dal

veleno dell'eresia

popoli latini

una

ed affermarsi dappertutto pi forte, pi

imperiosa, pi consciamente operosa che non in passato. L'arte, che fino allora era stata

uno

mezzi

dei tanti suoi

di

dominio, diviene sempre pi un poderoso strumento per

glorificare la fede cattolica ed attrarre

trionfa

il

nuovo

ideale

ad essa

l'affermazione

esteriore

di

un

sistema

come

penetr anche nei paesi protestanti. Cosi uno

l'Europa occidentale

La grandezza
L'architettura
strade,

le

citt,

divenne un vero

e l'unit dell'arte, a cui

sovrana tra

la
il

le

stile

il

in cui esso

Per questa via

Roma

nato a

stile

come

europeo,

aspirava

arti;

paesaggio; adopera

scena

la

politico.

tempo
monarca

nello stesso

Anche per

illimitato.

assoluto l'arte, fin nei minimi particolari, diviene


festa,

Ma

moltitudini.

le

dell'assolutismo

politico

mani-

si

il

barocco

conquist tutta

era stato

gotico.

il

Rinascimento, divengono un fatto.

il

concepisce piani giganteschi, trasforma

forme

proporzioni che anche

nel

suscitano l'idea della maest e della grandezza, od almeno ne danno l'illusione.


soltanto ricorre a mezzi plastici

pittorici,

ma

si

le

piccolo

Non

vale delle arti sorelle fino a can-

cellare ogni limite, per accrescere l'effetto esterno, la sensazione interna della vastit',

per elevare l'intonazione. Questa unit della volont artistica produsse opere che,

meno

considerate nel loro complesso, sono perfette non


l'intima associazione e la

mutua compenetrazione

delle cattedrali gotiche.

delle tre arti

ebbero una tale po-

si vide e non si vedr forse mai pi. La


campo della pittura con le
non soltanto
movenze drammatiche, coi giuochi di luce, ma anche quello dell'architettura, con la
linea costruttiva, l'inquadratura e lo sfondo.
E la pittura in tutte le sue forme

tenza creativa, quanto allo


scoltura trascende

stile,

quale non

suoi limiti e invade

il

stura essa pure di barocco. Nei quadri di soggetto religioso, storico o mitologico,
nel

paesaggio eroico, perfino nei soggetti popolari

ovunque

la

stessa

tendenza ad esaltare

la

a farne qualche cosa di straordinario e singolare,

l'aggruppamento

delle figure, le

e di

schietta

la

mediante

Rubens

nature morte, vediamo

nelle

movenze, l'illuminazione,

del colore. Tale lo stile del Velasquez, del


e

materia che

natura fornisce,

costruzione del quadro,

la

giuochi di luce,

Rembrandt,

lo

sfoggio

pi originali

potenti pittori di questa et.


Il

barocco

l'arte

smagliante, non

meno

della Corte, della Chiesa, della nobilt: arte solenne,


ricca che prodiga.

Dove mancano

paesi della borghesia, nella libera Svizzera, in Olanda, esso

pomposa,

condizioni adatte, nei

le
si

attenua

vien meno.

tempo al servizio di un principe, ama gli onori e la fama, intimamente dominato da una operosit gioconda, facile, cosciente di s. Grazie ad una
L'artista di questo

solida
e

coltura, talora

veramente

scientifica, egli

padrone

di tutti

possiede un tesoro di forme, acquisite ed ereditate, cosicch

il

lavoro

mezzi dell'arte
gli riesce

quasi

un giuoco. Anche volendo di proposito negare all'arte barocca ogni altro merito, non
si pu non ammirarne l'attivit, la misura, la grandezza e la perizia tecnica.

MANUALE

234

STORIA DELL ARTE

DI

A. ITALIA.
1.

1.

Il

in terreno

barocco romano.
suo proprio, con

remote, che

si

al

tempo.

due Fontana gi

11

si

soluzione pi elegante.

Urbano

Soltanto a

si

Roma

barocco sorge

il

piena coscienza dei suoi

potrebbero gi riconoscere

creazioni di Michelangelo

conforme

la

L'Architettura.

sviluppa

Vignola,

il

il

in

fini;

esso

si

sviluppa

prodotto

il

come

di radici

Raffaello e nel Sangallo. Dalle sovrane

barocco primitivo,

Maderna, Giacomo

dello

stile

austero

pesante,

Porta, Martino Longhi,

proponevano problemi, a cui nel secolo seguente si diede una


Il mecenatismo intelligente dei papi Paolo V Borghese (1605-21),

Clemente XI Altieri
non meno efficace dell'opera dei grandi maestri, Vignola,- Maderna,
Borromino, Rainaldi. La trasformazione edilizia di Roma, cominciata da Sisto V, fu
proseguita per modo che la citt stessa appare un monumento del barocco, almeno
Vili Barberini (1623-44), Alessandro VII Chigi (1655-57),

(1670-76) fu

in

certe piazze e strade principali;

portici, le fontane, le scalee,

all'effetto

concorrono

giardini, gli obelischi.

Fig. 220. Facciata d S. Susanna, di Carlo

Maderna. Ron

le

chiese,

palazzi,

Fig. 221.

Andrea Pozzo. Volta

di S. Ignazio.

Roma.

MANUALE

236

DI

STORIA DELL ARTE

^<^^-.

~'\

i"^

M
I

-1

^<-

^^^.^

-^

MM
Fig. 222. Abside di S. Ignazio in

11

barocco come nuovo

stile.

Roma

decorata da Andrea Pozzo.

Le creazioni pi grandiose

si

hanno

nel-

espressione del risveglio religioso. Nel


l'arcliitettura sacra, che anche la perfetta
affatto nuova. Il tipo ideale del Rinamobilit
e
variet
una
chiese
c'
piano delle

IL.

scimento,

BAROCCO

chiesa che ha per centro

la

ampliato, mediante

prolungamento

il

di

ottica od

una sorpresa. Lo schema

ovali,

combinazione della cupola

tedrali

spagnole

appena

si

come

branti,

altari

gli

entra

la

II,

ROCOCf)

nella

237

cupola, non abbandonato,

degli assi,

collegando parecchi vani,

tangoli

felice

ma

piuttosto

od anche con l'applicazione

in

modo da produrre una

di

ret-

illusione

Ges a Roma,
come nelle catcomodo accesso

preferito quello della chiesa del

e della sala,

minori

con cappelle

laterali,

hanno

confessionali

Sono abolite tutte le costruzioni interne ingomcoro, amboni ecc. Cosi la chiesa appare in tutta la sua

chiesa.

cancellate del

Roma. Piazza Navona. Fontana

Fig. 223.

vastit, e l'effetto ancora accresciuto

dei

Quattro Fiumi.

da ingegnosi giuochi

di luce e di statica.

Appena

donde piove luce abbondante. 11 coro,


le navate minori e le cappelle per lo pi restano in una penombra, che rotta dallo
splendore dell'arredamento. La costruzione poggia sopra massicci pilastri collegati da

entrati,

l'occhio attratto verso la cupola,

archi, architravi, attici, e vlte a cupola od a botte.


leggeri

colonnati.

La pesantezza

il

Manca

forte contrasto tra

il

affatto la snellezza dei

carico e

sostegni sono

cose tutte proprie del gusto barocco. Questi caratteri sono piuttosto accentuati che

attenuati da rivestimenti, pilastri addoppiati, architravi rafforzati o contorti


di

stucco.

Perci

Duomo Nuovo
che

il

le

di Brescia,

con poca decorazione, come

appaiono grandiose,

ma

S.

di superficie

come

vuoto

masse

Pietro di Bologna e

il

fredde. Di qui anche l'inconveniente

tardo barocco non seppe evitare, cio l'affastellamento

spesso senza ragione,

palmo

chiese

di

parti ornamentali

nicchie, balconi, scolture e pitture, fino a

non

e tranquillo. All'esterno tutto l'effetto nella

lasciare

cupola

un

e nella

MANUALE

238
facciata, perch

DI

STORIA DELL'ARTE

hanno neUe strade, o agli angoli di esse, o su piccole


uno sfondo prospettico. Le facciate non hanno legame organico

chiese per lo pi

le

piazze, la funzione di

con l'interno; non sono che scenari


scimento;

barocco vi pose ogni suo studio,

il

tettonici che costituiscono

saria

maggior forza

doppiamento
fu preferita

carico, cio architravi, fregi, timpani,

il

nei sostegni, che

cipale triplicato.

dando

muro

al

angoli, sopra

non

con forte

anche

talora

raro

il

rivede per

la

ciate sono

una pura

travertino,

Anche

un

Roma

si

dove

patrimonio

Roma, dove

risalto, e in

La novit

facciate

non

dimensioni modeste; per

un energico disegno

nell'ampio vestibolo

poteva usare

si

pi

lo

illuminata da

la galleria,
(es.

il

palazzo Colonna),

staffieri,

d'incenso e risonanti

le

di

le

piazze affollate di gente in varie fogge, di car-

chiese piene di preti, cardinali, cori di

musiche

e di

canti, con

un

sono calcolati per contribuire

cura di riempire

volta, distruggendo

adornare

all'effetto interno.

la chiesa,

anche senza scrupolo

marmi

ma
le

si

si

sviluppano fino nelle minuzie.

tappezzerie producono note di colore, e non

soffitti

devono

si

si

le

comprende
cancellate,

lasciava alla posterit

faceva, possibilmente, tutto in

una

cose preesistenti. Le forme costruttive

le

Non

monache,

frate predicatore che

la

il

moderno, della famiglia. In questi palazzi la squallida


una meschina figura. Bisogna immaginarsi queste sale popolate

artistico, antico e

gran signori vestiti alla spagnuola,

sedili

giudica

magnifico scalone a pi

domina con la sua eloquenza fedeli; soltanto aiutandosi con la fantasia


come lo stile barocco sia la vera espressione della sua et.
Anche l'arredamento, gli altari, pulpiti,
3. La decorazione.
i

limita

si
si

Nell'interno

delle finestre.

e nel

radunato, spesso con molto buon gusto

rozze di gala, cavalieri,

odoranti

si

materiale ado-

il

che nelle chiese; perci l'applicazione degli ordini

generazione odierna fa
di

basse

presta ottimamente alle forme grandiose.

assumono vaste proporzioni. Nelle

palazzi

cortile chiuso.

lati,

nicchie,

Queste fac-

nella chiesa di S. Atanasio dei Greci.

rami. Oltre alle vaste sale di parata, molti palazzi hanno

due

le

Ad appagare la tendenza dell'occhio all'alto


timpano non sormontato dal campanile; invece

il

un magnifico portone,

sufficiente

dentro

anche a sostenere stemmi

balaustrate, adoperate

L'antico tipo romanico della facciata con due campanili

corpo centrale, con mediocre

c'

effetto, la scoltura: statue di Santi

e le

delizia per la vista, specialmente a

.la stessa prodigalit


al

timpano prin-

il

timidi tentativi dei suoi predecessori,

bassorilievi.

prima volta a

perato,

il

timpani; qualche volta


i

partito di allargare la facciata mediante costruzioni laterali pi

Pietro, S. Agnese).

(S.

primi esempi sono del Maderna. Questo

ai

timpani

ar-

e rien-

un andamento curvilineo o sinuoso. Le nicchie e


riun espediente del Rinascimento, che il barocco
Nelle altre parti ornamentali e" povert; in compenso

cupola; perci di regola

la

membri

pareti sono

le

ma

usata sobriamente,

cartelli,

rad-

Il

A Roma

della facciata

port all'esagerazione.

basta

e risalite.

Borromino oltrepass

11

quadri per avvivare

agli

intiere.

la ripetizione.

masse murarie vengono avvivate, mediante sporgenze

le

applica anche agli architravi e

si

ama

archi-

da rendere neces-

colonne

fasci di pilastri e

Rina-

il

membri

ai

facciata a due piani, non per altro che per moltiplicare

Anche

tramenti ad angolo retto, incavi


partito

sono

spazio

io

aveva dato esempio

diede tale sviluppo

dei sostegni nell'indole del barocco, che

la

chitettonici.

rapporto con

di cui l'effetto calcolato in

circostante. Di questa architettura di puro apparato gi

policromi,
si

il

bronzo,

l'oro,

il

legno scuro,

tarda a sentire che anche

essere intonati al rimanente, e che alla luce bisogna

muri

aggiungere

BAROCCO

IL

il

colore.

Il

primo che intese questa unit

menti costruttivi,

marmi

pilastri,

preziosi, o di stucco

finestre,

le

questo

campo

interminabili

il

grande innovatore

non mai

creatore fu

Queste fantasie furono

in

le

cornici delle

pi sobrio,

il

Fontana,

e 222).

di

Il

feste solenni,

lui

turbe di Angeli

e di

Santi.

Bernini.

stesso nella decorazione del

soffitto di S. Ignazio

nel

Andrea Pozzo

le

dove con una

l'architettura reale,

la

ar-

riempie

suo esempio pot molto sui non pochi

Tiepolo.

La serie s'inizia col Vignola, che cominci la


compiuta poi dal ferrarese Giovanni Tristani. Segue, con uno
lombardo Carlo Maderna (1556-1629), nipote e scolaro di Do-

Gli architetti romani.

facciata del Ges,

menico

pennacchi,

gesuita trentino

S. Pietro del

di

parte tradotte in atto da

tutta di masse svolazzanti (figg. 221


al

il

popolandoli

Roma. Colonnato

maggiore del Ges

dell'aitar

suoi imitatori, fino

stile

rivestono di

una fantasia prodigiosa, disegnando

chitettura dipinta eleva ad un'altezza vertiginosa

4.

ele-

si

dipingeva sopra teloni per

visti colonnati, e

224.

gli

degli archi

da statue, che finiscono con l'invaatteggiamenti audaci od addossate ai muri.

nel suo trattato di prospettiva egli dispiega

coro

almeno

Bernini. Le pareti, o

il

gl'intradossi

ad imitazione del marmo;

(1642-1709). Nei teatri spirituali che


e

239

nicchie, la balaustrate sono occupate

dere ogni posto disponibile, isolate in


In

fu

architravi,

gli

ROCOC

E IL

autore

suoi capolavori sono la

della

bella

facciata

navata maggiore,

lo

di

Pietro, la quale pi che altro

uno scenario. Essa

perch nasconde

Michelangelo;

la

cupola

di

S.

Susanna (1603,

splendido vestibolo

il

fig.

220).

e la facciata di

San

fu spesso criticata, principalmente

che dipende invece dalla lunghezza

MANUALE

240

La piazza

della navata principale.

STOF^IA

Di

di

S.

DELL ARTE

Maderna sovrasta

di

una

Pietro richiedeva

2ontale: in questa parte del tempio rivive un'antica

gran pezza Lorenzo Bernini

idea

di

forte chiusura oriz-

costruttiva cristiana.

Napoli (1598-1680), non

grande architetto che scultore, ed anche pittore, poeta, ingegnere


fu l'artista prediletto dal suo secolo, e determin

minci

tabernacolo

col

l'interno;

innalz una

bronzo

di

due

delle

in

S.

torri

Fig. 225. Borromino. S.

fu

costretto a demolirla per

una

favore del Papa,

il

Navona

fiumi in Piazza

famosi colonnati

e restituire alla

cupola

il

Agnese

di

la

facciata,

lui

in

ma

Piazza Navona,

di

riacquist con

suo capolavoro
conoscitore

di

seguito a

detta torre. Questo caso

la

la

Fontana

Piazza

profondo della

di

dei

S.

gli

quattro

Pietro coi

prospettiva

egli

piazza, pi alta e pi stretta la facciata che la chiude,

la

dominio su tutte

le

costruzioni.

Opera non

meno

felice

Scala Regia del Vaticano (1663-66). Nel 1655 fu chiamato a Parigi, e diede un di-

segno per

servivano

la

di

facciata del Louvre.

cornice per

la

plicare

gli

ordini

detto che

il

Egli

amava

le

sfarzose decorazioni interne, che

sua impetuosa scoltura. Altre sue fabbriche,

di

gli

modeste

vedono a Castel Gandolfo (1661) e all'Aricela (1664)


Andrea del Quirinale (1658). Nei palazzi volle appalazzo Odescalchi.
palladiani; ma di compiuto non lasci che
suo emulo Francesco Borromino (1599-1667), spirito appassio-

proporzioni e a pianta centrale,

specialmente interessante

Si

Il

223);

fig.

seppe far apparire pi larga

la

dovevano fiancheggiare

che

che presto

222).

(fig.

(1656-63,

Roma. Co-

Pietro (1633); prosegui la decorazione del-

grande scalpore sollevato contro

il

e pirotecnico; egli

carattere edilizio di

avvenuta per l'assestamento

lesione del portico,

fece perdere

il

Al

meno

si

S.

i!

Fig. 226. Bernini e

Fig. 227.

Borromino: Palazzo Barberini

Roma. Palazzo

di

Villa

in

Roma.

Borghese ora Umberto

I.

MANUALE

242
nato ed eccessivo, viol

ma

le

DI

ultime regole

sta di fatto ch'egli, e non

il

STORIA DELL ARTE


e

port all'estremo l'esagerazione del barocco,

Bernini, fu

il

Bernini senza dubbio un prodigioso architetto


coi

mezzi tradizionali, ossia con

Egli
ossia

li

il

tratta con forza


dorico;

ma non

Fig. 228.

e le

Roma.

sue bizzarrie,

S.

acclimatatosi,
la

come

il

suoi criteri

dai trattatisti del Cinquecento.

mentre

della Valle, di Carlo

lo

il

Non

il

pi

semplice

d'essi,

insomma un innova-

Rainaldi,

Borromino.

Pochi

perci

suoi

medesimo cercava di farsi perdonare dicendo


di regola . 11 Borromino invece,
quantunque

suo rivale, all'ambiente romano, non sentiva affatto di dover

propria fantasia a cnoni prestabiliti.

servire d'ispirazione e

imporre

Andrea

1!

sue grandi idee egli esprime

ch'egli

che qualche volta conviene uscir

sacrihcare

fissati

le

abbandona che raramente.

tore nei vero senso della parola,


arbitrii

ma

con disinvoltura, specialmente

e
li

ordini

gli

vero innovatore dell'architettura.


;

L'architettura classica poteva

d'ammaestramento tanto estetico che costruttivo, ma non


come definitivi. Egli infatti soleva dire: Non mi sarei posto

questa professione col fine d'esser copista

>.

Infatti nelle sue bizzarrie,

fabbriche

-t

MANUALE

244

DI

STORIA DELL'aRTE

una pianta a molteplici curve, timpani contorti, audaci torricelle e cupolette, c'
una mirabile potenza inventiva, che produce magnifici effetti artistici. Nella facciata
SU

della chiesetta di S. Carlo alle quattro fontane

Le stesse

linee

(1667) non c' quasi una linea retta.


vedono nell'Oratorio dei Filippini (1638-50) e nelle chiese
Sapienza (1660), di Propaganda Fide (1660) e di S. Agnese a Piazza

ondulate

di S. Ivoneo, della

si

Fig. 231.

Navona (1652-1672,
Andrea

delle

Giovanni

in

Barberini

Falconieri,

fig.

Roma. Parte superiore

225).

della facciata di S. Ignazio.

La sua trovata

pi curiosa

Fratte (1654); l'opera pi decorosa

Laterano (1647). Nei palazzi


in

gran parte costrutto dal

1650-68). Nel

il

il

Borromino

Bernini,

il

campaniletto

rifacimento

meno

1629-1690,

sia.

Ebbe

lui,

226

per

infiniti

mania e l'Italia l'ammirarono incondizionatamente; la Francia


ma non seppe sottrarsi lungamente al fascino che esercitavano
leggiadria ornamentale di

sfrenato

fig.

Palazzo Spada fece un colonnato che

spettico appare infinitamente pi lungo che non

interno

di
di

San
San

(Palazzo

Palazzo

artifizio

pro-

La Germostr ostile

imitatori.

gli

la

si

raffinatezza e la

ne raccolse con avvedutezza idee e forme per

ri-

BAROCCO

IL

cavarne quello

IL

ROCOC

245

dieie il nmu: di rococ. Poi venne il


disprezzo feroce
Alcuni contemporanei, come G. B. Soria (m.
1651), Giovanni Vasanzio
(Villa Borghese, 1615, fig. 227), il pittore
Domenichino
s:ile cui essa

e ingiusto.

(S.

attennero allo

compassato

stile

del

vero erede del genio berniniano fu


di

S.

.Maria

in

Campitelli (1665)

un maravighoso effetto
diede

11

modello della

Carlo Rainaldi

mediante

(161 1-91),

Andrea

due piani con colonne

(1634-1714) l'opera migliore la elegante facciata di


che pi si avvicina al Borromino Pietro

S.

il

il

seppe

Marcello

fi^

'r^S)

Di Carlo Fontan-v

(fig.

230). L'architetto

Berrettini da Cortona (m

166^)- nelle
decorazioni, sia di palazzi (Pitti a Firenze, Barberini
a Roma) che di chiese (Ges, San
Carlo al Corso, Chiesa nuova) rivela una
prodigiosa padronanza dello stucco deloro e della pittura. Nelle sue costruzioni,
ad esempio nelle facciate di S Maria
'

in

ma

Via Lata

(fig.

senza eccesso,

229)

di

la linea

della facciata di S.

Maria della Pace, trionfa

S.

Ignazio (1650,

fig.

231) da

Le pi nobili espressioni del barocco nel secolo

sandro Galilei (1691-1737),

Laterano(1734).

Il

pronao

grandiosi ordini di colonne

in

tutta

(fig.

due piani con

sua bellezza

fa autore
assegnata a Girolamo Rainaldi
XVIII sono le due opere di Alessi

altri

cio la Cappella Corsini e la facciata

la

Alessandro Algardi (1602-1654)

curva.

la

loggia

per

232) una manifestazione

di

la

si

Bernini-

produrre

della Valle(1665

intiere.

Id^Q)

quale nella chiesa

il

espedienti prospettici

di vastit, e in quella di S.

facciata

dopo

Ignazio,

Vignola. Altri seguirono da presso

di

S.

Giovanni

benedizione

forza, di

con

chiarezza

IL

di

maest,

(1735-62,

fig.

Ferdinando Fuga,

233).

234).

Anche

Fig. 234.

il

ma

tentativo

Roma. Parte

lo

di

nel

pronao

247

facciata di S. Pietro.

la

magnifico scenario della Fontana

il

pose un analogo problema,


(fig.

ROCOC

IL

dimostra come poteva essere anche

deriva

facciata

BAROCCI) E

di S.

di

Trevi,

Maria Maggiore (1750), si proe con maggior dispendio

meno felicemente
Domenico Gregokini,

risolse

Da questa

Niccol Salvi

di

di

dare

miglior forma

centrale della facciata d S. Maria Maggiore, di Ferdinando Fuga.

alla

scorretta facciata di S. Croce in Geriisaleinme, con un solo ordine di pilastri,

non

riusc

Villa Albani, di

di

la

S.
5.

che ad un effetto fastoso

vano.

Il

resto d'Italia.

delle popolazioni,

il

aggiunse

degli ultimi gioielli del

di

quale

anche

la

barocco
Sacrestia

elementi pi antichi.

L'Italia meridionale accolse con entusiasmo, quasi

barocco romano,
la

Uno

(fino al 1760), del

Pietro (1780) mescolanza di barocco

un benefizio desiderato,

al

come

quale, conforme all'indole esuberante

magnificenza senza

limiti

dell'arredamento. Napoli

lombardo Cosimo Fansaga (1591-1678) ebbe libero campo


sua operosit. Gl'interni di S. Ferdinando (1628), di S. Maria Maggiore (1653), di

un'orgia di barocco. Qui


alla

ma

Carlo Marchionni

il

IL

S.

BAROCCO

i;

249

ROCOC

IL

di ornamenti. Ma la sua piTnobilc opera il veSapienza (1630), e la pi interessante il Palazzo di Donna Anna a PoPer vedere a quale estremo sia giunta nel secolo XVUl la prodigalit di oro,
e stucco, bisogna visitare la chiesa di S. Chiara (1742-69, .fig. 235). La Villa

Martino, sono una profusione

stibolo della
sillipo.

marmo

Reale di Capodimonte,
le

insieme

Vanvitelli

seguito dal

253 metri

(fig.

mensioni,

1752

(del

immenso

v'

ornamentale,

seppe
(fig.

CiNO,

il

Anche

237).

Siracusa

che

tale stile

di

la

Palazzo

il

un teatro

uno

scalone
le

di

Caserta, e-

facciata lunga

la

di

vastissime

di-

pi severe regole archi-

->

J'

teressanti

tipo di Versailles;

parco, disegnato secondo

tettoniche. Assai caratteristico fu

chezza

del luogo, offre alla vista tutte

gigantesca

in poi) sul

235). Nell'interno

intorno un

Jt

calma bellezza

alla

maraviglie della citt. Opera veramente

le

per

sono

il

palazzo gi dei monaci


tre

di

investe

Lecce per
le

la

singolare

bianca

ric-

Saggi

in-

architettoniche.

linee

Seminario, costrutto sulla fine de! Seicento da Giu-

maggiori citt della

Cattedrale, che un

cos dire violentata

barocco

il

non

Celestini
Sicilia

(1646)

ora

ornarono

si

antico tempio di Minerva di

da una facciata

del pi

audace barocco

(fig.

Prefettura

della

di

edifizi

barocchi.

stile dorico, fu

per

238), opera del Pi-

CHERALI (1728-57).
Il

forestiero che sbarca a

Palermo nota subito

tumultuosa architettura della

la

Porta Felice (1637). Altre belle creazioni barocche sono


leggiadre

(Amato,
la

svelte colonne, e

una volta popolata

di

la

chiesa di S. Giuseppe, con

figure;

quella di S. Salvatore

Domenico

1628), con ottimo effetto di luce; la vasta facciata di S.

cappella

di

S.

Zita,

le

chiese

del

Rosario,

di

S.

Matteo

di

S.

(1640),

Lorenzo,

MANUALE

252

DI

STORIA DELL ARTE

nelle quali

Giacomo Serpotta (1656-1732)

statue

239) e bassorilievi.

(fig.

qualche rovina;

condo alcuni)
del

si

salv

del teatino

la

Messina

sfoggi la sua fertile vena con innumerevoli

il

terremoto del 1908 non lasci

chiesa di S. Gregorio

Camillo Guarim

(fig.

in piedi

che

320), bizzarra opera giovanile (se-

(1624-8.5),

il

quale super forse

le

audacie

Borromino.

La

Fig. 23'J. Palermo, Co:tipagnia di S. Lor.

Torino, dove prima Carlo Emanuele

anche per
operosit.

fini
11

politici,

favorirono l'architettura,

suo Palazzo Carignano (1680)

Giacomo Serpotta.

poi l'ambizioso Vittorio

11,

Carit, di

il

una bizzarria eccessiva

di

Amedeo

Guarinm trov campo


e

alla

II,

sua

grossolana;

pi severo quello dell'Accademia (1674); nelle sue chiese a cupola centrale (S. Lorenzo,
fig.

240, la Consolata, Cappelli del S. Sudario)

domina

la

frenesia della linea curva,

degli energici effetti prospettici, della luce misteriosa, dello sfarzo materiale;
(c

vi

si

sente un odore di sangue e d'incenso

del messinese Filippo

Juvara

(1717-31); l'interno freddo,

(1685-1735).

ma

11

il

si

disse che

ritorno a forme pi pure fu merito

suo capolavoro

la basilica di

l'esterno, con la sua bella cupola,

il

pronao

Superga
e gli eie-

nARocco

ri.

il

1-;

rococ

253

massime da lontano (fig. 243). La mae.Madama non contiene che im vasto scalone (fig. 245). L'amStupinigi una imitazione di Versailles.

ganti campanili produce un effetto stupendo,


stosa facciata del Palazzo
pio castello di

Genova

Venezia rimasero poco meno che estranee

al

barocco romano. Per

merito del Sansovino, del Palladio e dello Scamozzi, Venezia conserv

Fig. 240.

classico, al quale

Tu

B.^LD.ASSARRE

Liipola della chiesa di S.

Longhena

il

scintillanti del
(S.
la

Giustina,

uno sviluppo

Canal Grande
1640,

(1604-82)

non aggiunse che una maggior

ricchezza e l'ornato scultorio;

fig.

della chiesa palladiana del Redentore; sulle

produce un

Ospedaletto,

1646, S.
i

stile

Lorenzo, del Guarini.

ricchezza ed eleganza di forme. La chiesa di S. Maria della Salute (1632,

sua opera giovanile,

suo

bellissimo

effetto.

Maria degli

Scalzi,

suoi palazzi (Pesaro,

1679,

248),

acque

Nelle altre sue chiese

1649)
fig.

egli

241,

accrebbe
Rezzonico,

hanno grande forza e vivacit di rilievo, senza cadere nell'esagerato o nel


La facciata di S. Maria Zobenigo (1683) del suo emulo Giuseppe Sardi
(1630-99), e quella di S. Mois di Alessandro Tremignan (1668), sono lavori da
1680),

bizzarro.

241. \'cneiid.

l'dldZio Pesaro,

ilei

Longhtila

Fig. 242. Milano. Cortile del Palazzo di Brera, F.

M. Ricchini

IL

stipettaio eseguiti in

BAROCCO

marmo, con statue

nell'interno delia chiesa dei

E IL

ROCOC

appiccicate.

255

Come

in

queste due facciate, cosf

Gesuiti (1715-28) l'architettura sopraffatta dall'eccesso-

decorazione.

della

A Genova
della citt,

Galeazzo Alessi aveva cos saldamente stabilito


Via

il

che anche nelle nuove strade (Via Nuovissima,

milanese B.-\rtolomeo

Bianco

(1604-56), non

c' di

carattere edilizio
Balbi),

create dal

nuovo che una maggiore am-

Fig. 243. Dintorni di T.

piezza, e nelle ville

una maggiore

giovandosi del monte crea

cortili

variet di vedute da presso e da


(fig.

247, 1623) fatto costruire per

piano

due volte pi grande,

scuole dei Gesuiti

(fig.

242).

si

libert.

Il

capolavoro

di

questa architettura, che

ascendenti, grotte, scale,

loggiati,

con

lontano,

Palazzo

dell'Universit

l'interno

Gesuiti da Paolo

vede a Milano

Anche Bologna,

nel
la

del

Balbi.

Palazzo

quale,

Un

grazie specialmente agli architetti

cortile simile,

di Brera, gi

dopo Roma,

cospicua dello Stato Pontificio, ebbe un magnifico sviluppo

Bartolomeo Provagli a

indicibile

nel

ma

in

sede delle

fu la citt pi

periodo barocco,

(m. nel 1672,

fig.

246),

IL

0.

B.

BAROCCO

257

B IL ROCOCo'

Berggnzoni (1()29-1692), Giuseppe A. Torri (1655-1713), G. G. Monti


Alfonso Torrigiani (m. nel 1764) e Carlo Francesco Dotti (m. nel
Merita qui d'esser ricordata la nimierosa famiglia dei Bibiena, la quale non

(1621-1693),
1759).

Fig. 245. Torino.

diede all'Italia e all'Europa


niti

scenari

(fig.

249)

teatro Farnese di

tata

si

meno

costruirono

Parma

La regione che
sempre di un

Scalone

di

di

Madama,

del Juvara.

architetti

teatrali

Palazzo

otto

ovunque

che

dipinsero

Famoso

architettato da G. B. Aleotti d'Argenta nel 1618

preserv dagli eccessi

felice

bellissimi teatri.

senso

della misura.

fu,

secondo

il

solito,

la

infi-

pure
(fig.

il

244).

Toscana do-

Essa svolse nel Seicento

nel Set-

Fig. 246. Bologna, Porta (jalliera, di

Fig. 247.

Genova. Atrio

e scala del

Bartolomeo Provaglia.

Palazzo dell'Universit.

IL

ttcento

la

BAROCCO

li

11-

259

ROCOC

sua architettura sugli esempi lasciati

fra

declinare del

il

sec.

XVl

come Bernardo Buontalenti (1536-1(308),


Mariotto di Zanobi Folfi detto l'ammogliato (1521-1600), Luigi Cigoli (1549ardito parve, comunque, Mat1613), Giulio Parigi (m. 1635) e alcuni altri. Pi

l'inizio del

seguente, da insigni architetti

248. Venezia. Chiesa della Salute, del Longhena.

Fig.

TEo NiGETTi (1560-1649),


nella

Cappella

dei

nelle

Principi a

chiese fiorentine
S.

lippo DEL Rosso nella facciata di


in varie parti d'Italia

il

dello stile neo-classico.

Lorenzo
S.

(fig.

Firenze

di

S.

250)

(fig.

Gaetano
e

pi

d'Ognissanti

ancora

251) costrutta nel

barocco cominciava a piegare innanzi

alle

Zanobi Fi1772 quando

prime avvisaglie

Fig. 249.

Fig. 250.

Ferdinando Bibiena. Sala Regia.

Firenze. Cappella dei Principi a S. Lorenz

BAROCCO

IL

6.

Costruzioni \arie.

palmente quando esso opera

non hanno pi quel carattere

tondeggianti

Lo stesso avviene,

da

rocce

eleganza

fragile

danno forma

come vedremo,

grotte con

233). .Altra maraviglia sono

le

barocco

manifesta princi-

si

Le fontane

al sole.

quell'angolosit che propria

sostegni,

quantit

Spesso

bacini prendono aspetti

forza

alla

l'acqua

dell'

acqua.

da

scaturisce

hanno per isfondo una fac(Acc|ua Paola, 1590, Fontana di Trevi, 1735-62,

talora

stalattiti;

alla

nella scoltura.

palazzo od un arco trionfale

ciata di

fig.

di

stile

261

alla libera natura, all'aria

Rinascimento. Le tazze,

dello stile gotico e del

massicci

KOCOCO

II.

La bellezza dello

mezzo

in

fontane

le

scalee per accedere a chiese poste in alto, con an-

pi bell'esempio la scalea della


damento curvilineo od interrotto da terrazzi;
Trinit dei .Monti a Roma (1735-62), degli architetti Specchi e De Sanctis. Perfino le balaustrate e
muri di cinta assumono forme poderose, e si adornano di
il

pilastri

con urne,

di cancellate di ferro e di

l'ingresso, dai portoni dei

palazzi

parte pi ricca d'ornamenti.


trionfali,
rosi

ma

pilastri

alle

Anche

le

porte di vario disegno.

porticine delle

porte delle citt

modeste

pi
si

fanno

a linee massicce, con forti bugnati; talora invece

che non sostengono nulla.

Cosa singolare sono

in

si.

Anzi

regola

di

vigne,

forma

la

di archi

riducono a pode-

porticati,

lunghi pi

conducono ad un Sacro Monte o ad un


santuario, e per lo pi sono terminati da un arco trionfale (Monte Serico di Vicenza,
Sacro Monte di Varese, Madonna di S. Luca presso Bologna); lungo il porticato,
chilometri, che dalle porte delle citt

altre costruzioni

barocche con pitture o scolture che rappresentano

famosi della Sacra Scrittura. Di qualche cosa

'di

simile

si

storie

o luoghi

hanno esempi anche

nel-

[AKOCCO E

11.

l'architettura

citiamo

civile:

uomini

statue di

illustri, e

263

il

circondato da

i^adova,

Prato della Valle (1775), a

il

pi recentemente

rococ'

IL

Roma.

Pincio a

campo l'esemplare incomparabile la Villa


Monti Albani (specialmente
romana predilesse
vantaggi della situazione elevata, dell'acqua abbondante e
Frascati) che offrono
della vista di Roma e della Campagna. La villa, o casino, solitamente semplice, con
un po' pi di animazione nella facciata posteriore. La parte principale il parco,
Ville e glakdim.

7.

questo

In

d'Este a Tivoli (1549). La nobilt

con aiuole
il

teatro e

Falconieri,

Villa
del

cascate della Villa Aldobrandini

le

parco

boschetto

il

Opere grandiose sono

boschetti, terrazze e giuochi d'acqua.

fiorite, viali,

querce

di

rigidamente architettonico,

e le
le

(fig.

252),

laghetto dei cipressi

il

Albani.

Villa

cascate della

Il

della

disegno

condutture dell'acqua molto complicate;

una nota di giocondit, dagli Italiani non mai


violentata, come avviene ad esempio a Versailles. A Tivoli, a Frascati, a Bagnala

ma

elemento che

l'acqua,

presso Viterbo,

si

reca

possono ottenere stupendi

dall'acqua, che scorre, che balza

effetti

spumeggia con riflessi d'argento, senza sforzarne la natura. Anche nelle fontane
citt non appare artificio; la pressione moderata, non ci sono rigidi zampilli
in
verticali; la parte precipua il bacino ampio e profondo, dal quale l'acqua trabocca.

Le

Roma

belle tra le ville nell'interno di

pi

camente distrutte.

Tuttavia

Pamphili) bastano a darci un'idea

sembrano men

belli

vasto

il

(Ludovisi, Negroni), furono vandali-

che rimangono (Villa

quelle

Borghese,

fantastico Giardino

di

Doria-

Villa

una architettura

quel che sia

di

alberi.

di

Boboli a Firenze,

piccolo

il

Giardino Giusti a Verona.

Genova hanno maravigliosi

dintorni di

l'uno sopra l'altro, con bo-

giardini,

Le

schetti rigogliosi di palme, grotte e gioconde cascatelle.

cialmente risola Bella con

le

sue grotte a musaici e

dell'artificioso e dello stentato.

Lago

Como

di

giungere

gli

sono tante

le

Del resto, nelle

Nella scoltura

ma non

LA SCOLTURA.

barocco non ebbe

il

come

la gotica,

pittura.

II

numero

distacco dal passato

troppo manifesto,

pronunciata
del

in

troppo

sempre

Ma

bensi alcuni letterati e

merito di avere iniziata


1.

Regole

reciso,

il

non
gli

la

limiti

gli

come

nell'arciiitettura.

dei

come sempre
in

al

con-

proprie della

libert

accade

nei

essa ci che vera-

Bernini;

ma

precetti e dei

e di effetto

dal

la

folla

animati da

pi durevole

limiti
la

classicismo unilaterate del

scrittori d'arte col

artisti,

il

le

degli

talora ragguardevoli, innumerevole.

disprezzo

odio alla scoltura barocca

Winckelmann.

tutte

facile discernere

ce n' che uno,

e dei virtuosi,

tanto pi severa

e perci

di

statuarie enorme, e

non

mente grande. Di maestri sommi non


minori, degli imitatori

trionfo

il

principalmente a servizio dell'architet-

costretta nei vincoli delle linee costruttive;

opere

delle

periodi di grande produttivit,

artisti

cosi facile

La scoltura barocca

tende sempre ad affrancarsene, giovandosi

trario,

Lago Maggiore e in quelle del


v'hanno potuto ag-

architetti.

ci per pi ragioni.

tura;

spe-

hanno

bellezze di natura, che ben poco

2.

ville del

Borromee,

Isole

terrazze sovrapposte,

le

11

antichi

condanna
Lessing e

loro codice penale dell'estetica,

ugual desiderio

libert,

di

hanno

il

revisione di tale giudizio.

della scoltura.

Gi

gli

scultori del

erano presa molto libert, negli atteggiamenti pittoreschi

e negli

Rinascimento

si

ardimenti natura-

MANUALE

264

ini.

listici.

Lo

Stile

di

Apollo

Dafne.

Roma,

Gali

Miciieiangeio trascende di molto l'antico, ed anche la realt.

suo esempio indusse

non

STORIA DELL ARTE

DI

gli

artisti,

dopo un lungo predominio

eccessive, ad estendere di proposito

presentare con assoluta libert, fedelt

al

di

limiti della scoltura.

vero

forme abbondanti
Il

11

ma

loro fine era di rap-

e forza d'espressione, al pari della pit-

II.

tiiai,

la

vita interna,

d'animo,

stati

yli

BAROCCO

E IL

le

ROCOC

passioni

265

Riconosciuto

sentimenti.

questo diritto, bisogna anciie cercar vie e mezzi nuovi per affermarlo in pratica.

Esaminando spassionatamente
stati

dall'arte

sono effetto

di

questione,

la

s'avverte

che

nuovi mezzi conqui-

una esaltazione dell'animo sincera

accurata osservazione. Ci appare evidente nei ritratti

e nei

forte,

nudi infantili.

di

Ma

una

anche

Galleria Borghe

il

consueto

uomo

bello e

normale

>

sostituito

da un altro

tipo.

Non

si

erano ancora

veduti, prima del barocco, quei giovanetti e quelle fanciulle dalle forme gracili e legpienotte, quelle

giadre,

donne grandi

forza, quei vecchi grinzosi dalle


n'era,

carnose, quegli uomini ostentanti la loro

lasciava a desiderare quanto alla forma del collo, delle anche o delle

membra; non presentava


scoli

lunghe barbe ondeggianti, o se qualche esempio ce

tesi,

di

altre

quella naturalezza di carni, di adipe molle o sodo, di

rughe della pelle incartapccorita.

barocca d vita e sentimento,

le

fa

a queste nuove figure

sorridere ed esprimere

l'ardente divozione, l'angoscia, la tristezza,

il

patimento,

la

gioia,

la collera.

la

la

mu-

scoltura

maraviglia,

Anche

il

brutto

MANUALE

266
rivendica

suoi diritti. Per accrescere l'espressione,

vimento.

manifestare

contorsioni del corpo,

quando

intensificati

deliquio mortale.

scompaiono.
gonfia e

le

scoltura

figure

si

muovono

verso

Il

movimento

una

agita. Invece di

le

panno,

il

estende

si

volumi

usano grandi

Si

tela,

la

combinazioni

marmo.
detti

piedi,

le

la seta,

ratti

marmi

di

broccato,

merletti.

bei volti

vuole riconoscere nella

si

marmo,

Il

ombre;

od

o per intiero

cerca l'effetto anche

si

bronzo con pietre di varie tinte o

di vari colori, o del

Sono frequenti

nei gruppi statuari.

Proserpina, delle Sabine,

(di

belle linee,

caccia dentro un vento che

si

stoffa indeterminata,

il

drammatica culmina

L'intensit

Le

alle vesti.

di stoffe, e vi

col

cosi-

soggetto non nuovo. Le fontane e

ecc.),

grotte accolgono un lieto popolo di statue: divinit fluviali e marine, tritoni, ninfe,

le

putti,

Rinascimento aveva
comprende che fosse una prova d'ingegno molto apprezzata
trovata in questo campo: la sanit, il pensiero, la pazzia, la vergogna,

nuova

ogni

draghi. Personificazioni d'ogni sorta gi

delfini,

grifi,

creato a saziet.

azione drammatica di due figure:

scopre

rono tra
sui

loro,

sepolcri,

si

in

luogo

la

Trasfigurazione,

contornato da una turba

di

da nuvole

di Angeli, o

a pallone.

estende

si

posto per

la

si

muove

a ragione

studio della natura, onde

troppi imitatori; in questo

zione

il

calma

superficiale.

il

raccoglimento;
all'arte

che

una

gi nel-

cornice. Contro

senonch

gli

avere troppo presto

di

un maestro diviene maniera

in

passione non rimane pi

problemi sono proposti,

la

del pittoresco

come

profondit,

di vita e di

barocca

vedono

sola in grande,

La ricerca

rimprovero

il

si

pi a lungo.

lo stile di

mare tumultuante

Tuttavia

Tempo

soggetto principale

nulla a ridire,

c'

avrebbero dovuto elaborarle pi seriamente

Alla scoltura barocca

in

il

primo piano sopravanzi

il

queste libert, ampliazioni, nuove invenzioni non

lo

ricorreva ad una

defunto. Sugli altari, molto

un martirio; spesso

opere del Ghiberti, sebbene spesso

immeschinito

il

diverse piccole azioni se ne colloca

appare principalmente nel bassorilievo, che

artisti

si

trastullano coi loro attributi. Le stesse conversazioni

ad

l'Assunta,

simbolo

fuga da un Angelo. Santi ed Angeli discor-

in

tra le Virt ivi effigiate, o tra queste e

opportunamente,
es.

il

Religione che trionfa dell'Eresia,

la

messa

Verit, la Discordia

la

il

Si

ricchezza del mare, ecc. Per rendere pi intelligibile

la

le

mani

le

od affermano, giurano, predi-

l'alto,

a tratti, oscurato o lucidato, per ottenere bagliori ed


in

mo-

figure sono presentate in

le

concorrono

interna

teste arrovesciate, la guardatura; questi mezzi sono ancora

le

le

commozione

la

s'inginocchiano, vengono meno, sono prese dallo spasimo, cadono in estasi od

cano,
in

STORIA UELL'ARTE

DI

ma

da riconoscere

il

spesso

la

solu-

merito di aver

mosso arditamente un gran passo, per uscire dal campo angusto delle regole e dei
una sfera di vita pi libera, dove il sentimento artistico non procede dal-

precetti in

l'insegnamento scolastico,
2.

Bernini.

Il

ma

dalla sensazione immediata.

Discepolo

di

suo padre, Pietro Bernini,

al

quale

Roma

ed

devono molte belle fontane, tra l'altre la Barcaccia di Piazza di Spagna,


Lorenzo Bernini (n. 1598) cominci a quindici anni la sua carriera artistica con busti
degni di un artista maturo, e non depose lo scalpello che dopo quasi sessant'anni

altre citt

d'intenso lavoro (1680).

Poche
rosit fu la
in tutta

vite d'artisti furono cos produttive

fama che ebbe

Europa.

dalla sua officina:

A Roma
nelle

di

come

ad ogni passo

chiese,

nei

c'

palazzi,

la

sua, e

non inferiore

all'ope-

predomin a lungo
qualche cosa di suo, od almeno uscito
nelle raccolte d'arte, sulle piazze. Con

principe della scoltura;

il

suo

stile

liAROCCO K

IL

ima turba

commissioni

di scolari e

lavoro favolose

di

tanto sul colonnato di S. Pietro!) non


11

genio del Bernini, in potenza

Ricordiamo

in

primo luogo

ed Anchise (in

di

grazia

(1619-25), opere tutte in

movenze.

F,

cui

il

Urbano

Vili

gli

mente

Maestro afferma
Borghese

valse l'assegnazione

estatica, di S.
e nella

Bibiana (1626),

stessa chiesa

cardinale Scipione Borghese:

il

Ratto

d'esecuzione

riodo della maturit del Bernini. Tra

(1635)

il

non meno ammirabili sono

quello del suo patrono cardinal

il

(centosessantadiie statue sol-

manifesta nelle sue opere giovanili.

si

(fig.

(fig.

la
i

253),

Roma,

il

magnifico

S.

Davide con

la

fionda

Pietro.

sua audacia innovatrice nel nudo


busti geniali e pieni di vita,

254).

Poi

soggetti religiosi

il

1'

grandi lavori, sacri

di

Enea

Proserpina, Apollo e Dafne, vero

di

Bernini. Sepolcro d'Urbano Vili.

Fig. 255.

nelle

in atto, gi

gruppi eseguiti per

267

maraviglia che spesso cadesse nel mestiere.

collaborazione col padre),

miracolo di slancio,

KOCOCO'

IL

alta
e

come

protezione di papa

profani.

ricordiamo

la

questo

il

pe-

statua, soave-

sepolcro della Contessa Matilde in S. Pietro


S.

Longino (1638). Fece anche vari busti per

MANUALE

268
il

di

papa

sua famiglia (Barberini),

e la

marmo

bronzo,

due

nedicente;

S.

Pietro

con

putti

in

Virt

STORIA DELL ARTE

DI

compi l'opera

(fig.

ai

255):

lati

del

col sepolcro

sommo

al

sarcofago

di

pontefice

il

quale

dal

Urbano
seduto

Vili,

emerge

scheletro che regge un cartello con l'epigrafe; opera solenne, di possente unit

un impeto

di

linee

uno
e

di

insuperabile.

Fig. 256.

Nello stesso

be-

tempo

Bernini. Santa Teresa.

Ro

S.

Maria delia Vitto

Bernini veniva creando un nuovo tipo di fontana ad ab-

il

forma

classica nella fontana

bellimento della citt; dopo vari tentativi, raggiunse

la

del Tritone in Piazza Barberini (1640), ed in quella,

molto pi grande, dei Quattro

Fiumi

in

Piazza

Navona

(1647-52,

fig.

223),

vasta

cascatene. In questo secondo e glorioso periodo

l'anima del Bernini. La


definita

guid

la

una

Danae

fantasia

S.

si

composizione

manifesta

in

di rocce, grotte e

tutto

il

suo ardore

Teresa (1646) trafitta dal dardo dell'Amor celeste

(fig.

256),

cristiana, l'esempio tipico di quella esaltazione passionale, che


la

mano

del

Maestro anche

nelle scolture

di

altre

cappelle ed

II.

L'estremo sforzo

altari.

BAROCCO

KOCOCO

E IL

audacia illimitata

di

splendore

di

269

pittoresco

la

Cat-

tedra di S. Pietro (1656-65). Quattro Padri della Chiesa, con mossa impetuosa, solle-

vano

prezioso scrigno contenente la Cattedra.

il

In

intorno ad una finestra

alto,

dorata, una gloria, o meglio un tumulto di Angeli, svolazzanti

Anche

raggi.

nei

busti di

pi raffinatezza che

non

mincia all'incirca dopo


forze.

sepolcro

Il

Francesco
nel

il

d'Este, d'Alessandro

primo periodo.

ritorno del

Luigi

e fasci di

XIV,

c'

della vecchiezza, che co-

Bernini da Parigi, gi

Alessandro VII (1672-78), con

di

opere

Nelle

nuvole

tra

VII, di

si

la figura del

vede

il

declinare delle

pontefice in ginocchio,

uno scheletro che solleva una pesante cortina di diaspro, n per


di Urbano Vili, sebbene
le due Virt in primo piano siano molte belle. E non
un capolavoro neppure la
statua equestre di Costantino (1670) nel vestibolo di S. Pietro, trasformazione di un
modello di una statua equestre di Luigi XiV. In mezzo ai disegni e bozzetti di lavori
quattro Virt

invenzione n per costruzione pu stare a pari con quello

colossali,
di
la

Ponte

quali

centosessantadue Santi del colonnato

Angelo,

S.

il

di

S.

statua giacente della Beata Ludovica Albertoni. L'ultima

zetto del
nini,

Sangue

sebbene

nello stile

da

di Cristo

Nel

di

quanto

che ha pi importanza non

sala, ci

dieci Angeli

si

sua

opera

pu desiderare

la

che

nobilissima
fu

complesso della produzione artistica

suoi lavori giovanili siano

concetto generale

Pietro,

Maestro seppe ancora creare quell'opera

di

il

del

Ber-

pi perfetto

singola opera statuaria,

spazio, di prospettiva, di vastit, di altezza.

boz-

Dopo

il

ma

il

Bernini

comprende che un modesto dipinto,


non pu pi produrre alcun effetto.
L'immane tabernacolo di bronzo a colonne spirali (gi messe da Raffaello nel Tempio
di
Salomone in un suo arazzo) rimane come simbolo e compendio del barocco romano; la gigantesca mole inganna l'occhio dello spettatore che voglia rendersi conto
la

pittura non trov pi posto in S. Pietro. Si

in

quell'immenso spazio, tra quei marmi

colossali,

delle dimensioni.
Il

gli

Bernini lasci un'impronta imperitura nell'aspetto di

sfondi spettacolosi,

le

fontane,

gli

Roma;

le

prospettive,

obelischi, ogni cosa collocata al posto pi op-

portuno, costituiscono un esemplare di superba edilizia urbana.


3.

venne

Dei molti scolari del Bernini nessuno


Contemporanei del Bernini.
gran fama. Non vi si deve per includere Stefano Maderno (1571-1636),

in

MANUALE

270
perch

la

cadavere

sua statua giacente


di

rinvenuto

lei,

MocHi (m.

cesco

Piacenza, a

Roma non

venze eccessive.
a

bilitosi

II

Roma

ha che

la

(fig.

grossa

statua colossale di

suoi

Bernini

nel

del

in S. Pietro, di

mo-

statue

purezza

Leone

il

S.

Pietro.

altare

nudi

proporzioni.

Ma

sepolcro del papa Leone

Burckhardt,

XL Roma,

Alessandro Algardi di Bologna (1598come architetto pontificio, ed autore della


giardino e delle fontane della Villa Doria Pam-

di
di

putti

suoi

coi

1644

della Cacciata di Attila in S. Pietro (1650),

giudizio

Veronica

Fran-

Farnesi

1643), di Bruxelles, sta-

busti,

diedero occasione

S.

dei

ed angioletti, dalla testa

al

maestria tecnica

anteriore.

fama

1620, acquist

decorazione architettonica del


phili.

opera

fiammingo Francesco Duquesnoy (m.

nel

rotonda. Maggiore artista

succeduto

posa,

grandiose statue equestri

delle

Fig. 258. Algardi. Miiruniicnto a

64)

257) plasmata sotto l'emozione del

medesima

quella

autore

1646),

Cecilia

di S.

in

STORIA DELL ARTE

DI

l'

che del resto in

di

fanciulli

sono

nella gara col

XI

(fig.

258)

ammirabili

Bernini,
il

alla

per

quale

vasto bassorilievo

Algardi rimase inferiore. Quest'ultimo, a

massima

avverso

al

barocco,

non

MANUALE

272

che un quadro della scuola dei Carracci tradotto

che qui

richiedeva

si

una larghezza

settentrionale pu parere teatrale,


S. Pietro.

(fig.

Ma

259),

Ferrata
261)

vari

(fig.
e,

260),

tacendo

monumenti

che all'occhio

lui

furono, oltre

ricordati,

nezia,

talora

nuovo

stile

Maria Culoinba Muti. Ruma,

un artista
vastit

di

tutti attratti

Giuseppe MazRaggi, Ercole

.Ma

S.

Giuseppe Peroni, Giuseppe Rusconi, Bernardino Cametti


d'altri, Pietro Bracci (1700-73), autore di stucchi pieni di vita,
in

S.

Pietro, tra

quali

il

ebbe

pi notevole

facile trionfo in tutta Italia, e

Bologna e Genova. Notevoli a Venezia


occupano un'intiera parete, e a Genova

gli artisti

di

solenne

Roma, furono

d'Inghilterra Maria Clementina (1735), e delle statue della


il

nella

Bolgi, Giov. Antonio Mari, Antonio

epMicr.. di

(fig.

marmo. Bisogna considerare

che a suo posto

tempo studiavano

migliori seguaci di

Andrea

in

composizione,

di

ma

molti francesi, che in quel

dal Bernini.

zuoli

di

STORIA DELL ARTE

DI

pi operosi furono

quello

Fontana

di

della regina

Trevi

(fig.

233).

specialmente a Firenze, Ve-

grandi monumenti sepolcrali, che


le

Bernardo Schiaffino

cappelle popolate di statue. Qui


e

lo

scultore

in

legno

Mara-

MANUALE

274

OLIANO, che usava colorire


maestria

ai

le

sue statue. Filippo Parodi applic invece

portoni dei palazzi

Tesoro del Santo a Padova.


Sansevero (1750

<]i

circa):

il

Napoli

bera un
il

sua rara

di

vedono cose sbalorditive nella Cappella


Francesco Queirolo (un Angelo che li-

Disinganno. Napoli, Sansevero.

uomo avvolto in una rete, fig.

Cristo avvolto nel sudario, di

artisti si esplicata

nudo

si

Disinganno,

Il

la

grotte dei giardini. Egli autore anche del

alle

Fig. 263. Queirolo.

STORIA DELL ARTE

DI

263); la Pudicizia d'ANTONio CoRRADiNi(m. 1752)^


Giuseppe SAMMARTiNo(fig. 262). L'ingegnosit degli

principalmente nelle maglie della rete

e nel

velo umido, che rivela

Opere d'arte forse pi interessanti, perch create


dalla schietta fantasia popolare, sono
presepi napoletani (fig. 264), composti di
il

fino nei

minimi

particolari.

MANUALE

276

STORIA DELL'arTE

DI

centinaia di figurine; se ne vedono

Napoli (Museo

di

Martino)

S.

Monaco

(Museo Nazionale).

Anche

fuori

Roma

di

opere

pi belle

le

Cosi a Firenze non ultima bellezza

giardini.

statue, isolate o ad

ornamento

ratti (1610

del

circa),

scoltura barocca

della

Giardino

del

delle fontane; parecchie

sono

trovano nei

si

Boboli sono

di
di

quale Berlino possiede un maraviglioso

quel

le

molte

Domenico PieGiovannino, per

S.

lungo tempo attribuito a Michelangelo.

Pratolino presso Firenze famoso

sentante r Apennino. Nell'Italia


contiene molte

il

parco del Palazzo Reale

dove l'acqua manca, ha poche fontane. C' per qualche

tica,

barocca

in varie chiese di

Bari

Anche

Con

il

movimento,

al

la scoltura,

furono per

la

dello stile del

pittura special-

Tintoretto. Dalla solenne euritmia delle figure poste di fronte


alla istantaneit, alla

dimensioni del quadro s'ingrandisce

le

Caserta

bella opera di scoltura

una naturale continuazione

nella pittura lo stile barocco

Correggio

il

passa

di

regione adria-

LA PITTURA.

Rinascimento. Ci che fu Michelangelo per

mente

la

Lecce.

di

3.

si

scolpito nella roccia, rappre-

colosso,

abbondanza d'acqua; invece

vaste fontane, con

il

meridionale

il

asimmetria, ad un colore pi intenso.


soggetto, e nella linea appassionata

si

manifesta l'esaltazione dell'animo. L'alto decoro del Cinquecento non basta pi;

si

vuole che l'anima dello spettatore

tanto veda
allo

soggetto,

il

spasimo.

ma

sia scossa, agitata,

vi partecipi;

ne senta

questo fine raggiunsero, o

vi

si

la

ma

Milano, Bologna,

scuola,

loro

cuna traccia

sol-

come

fu

il

Bernini per la scol-

Napoli, Firenze, Genova, Venezia ebbero ciascuna

maestri che seguirono vie molto diverse.

di

Roma,

non

dolore, fino

il

appressarono, molti artisti di grande

ingegno. La pittura non ebbe un genio dominatore,


tura;

esaltata; che egli

s la delizia o

in

quell'accentramento, che

Roma

fece di

Non

c' nella pittura al-

l'arbitra

dell'architettura

barocca. Venezia, quanto alla pittura, non fu mai cosi indipendente come nei sec. XVII
e

XVIII. Napoli

scimento.

Si

Genova raggiungono uno splendore che non ebbero nel Rinal'incredibile abbondanza della produzione. Dei quadri d'al-

aggiunga

appartengono a questi due secoli; inoltre


vengono ornati di pitture a profusione. Scarseggiano,
quadri da sala o da gabinetto, nei quali continuarono
fatta eccezione del ritratto,
Fiamminghi. E nei dipinti vediamo una straordinaria variet e vivaa prevalere
cit. Predomina
fare eroico, e anche nelle figure femminili pi la comparsa
pomposa che non l'intima delicatezza. Ma accanto all'eroe appare il nano o il buffone, accanto alla gentildonna la balia o la fantesca. Da una parte sonatrici di
tare che l'Italia possiede, tre quarti

soffitti

e le pareti

dei

palazzi
i

il

liuto, di violoncello, di

della

mitologia.

II

cembalo; dall'altra

in piena luce sotto l'evidente

dei soffitti del


si

ma

ritratti,

teatro.

Lo

campo ad uno

stile

influsso del

Rinascimento cede

il

espande negli affreschi; l'antichit,

gesti

battaglie e di genere, e
cui siano

in

veste

di

Santi o di

Numi

il

verismo pi crudo

azione tutti

registri.

Per

stile

sommario

delle pitture

pi solenne ed enfatico, che

immortali degli eroi imprimono an-

cora una volta di s un intiero secolo. Al sublime

di

in

tesoro delle favole mitologiche prodigato dappertutto e trionfa

si

e scurrile.

intenderla

accompagnano
quadri di
La pittura come un organo
i

goderia

bisogna

entrare

IL

BAROCCO

nelle vaste chiese dei Gesuiti o nei

dove par

manca

zione,

zino

di rivivere

la

E IL

ROCOC

277

grandi palazzi barocchi, tra

vita molle e fastosa di quel tempo.

niarnii e gii specchi,

Certo, fra tanta esalta-

o difetta l'intimit famigliare.

C.^RRACCL

La scuola

raffaellesca

I.

si

era irrigidito. Si ritorn allora

rene a Bologna

I"

Accademia

si

era esaurita; anche a Firenze

Correggio, e nel 1585

al

Bron-

il

tre Carracci

fonda-

Incamminati", per lavorare insieme. Lodovico

degli

(1355-1619), l'anima della scuola, severo, lento, riflessivo, non senza difficolt

franc dalla soggezione agli antichi e trov uno


rit

pi

fu

>

la

colto,

aspro,

fu

loro

nuovo.

si

af-

Studio, esercizio, ve-

sua massima. De' suoi due cugini, .agostino (1557-1602) fu pi raffinato,


pi geniale: Annibale (1560-1609) chiuso in s stesso, malinconico,

produttivo

pi

il

dal Correggio la grazia e

Tiziano

stile

Veronese.

il

programma

la

dei

tre.

luminosit,

quali

si

recarono a Parma, per imparare

a Venezia, per studiare

Bologna, trovarono

Ritornati a

artistico in

ampie pitture mitologiche

grandi coloristi,

occasione

(nei palazzi

esplicare

di

il

Fava, Magnani,

Zainpieri, 1585-94). Presto accorsero a loro molti scolari, coi quali Lodovico costitu
la

scuola dei

l'antico, dei

ben guidati

dove l'educazione

artistica consisteva nello studio del-

grandi maestri dell'et aurea, della natura, dell'anatomia

della pro-

spettiva.

Carracci a Roma, dove il cardinal Faruna nuova galleria nel suo palazzo. Lodovico ritorn
presto a Bologna: Agostino, arrivato un po' pi tardi (1597), non dipinse che due
quadri, cio il cosidetto Trionfo di Galatea (fig. 265) ed Aurora e Cefalo. Venuto in
discordia con Annibale, se ne and da Roma. Le pitture sono quindi in massima

Un

caso fortunato, nel 1595, condusse

nese diede loro a dipingere

parte di Annibale, che

fini

il

qualche particolare ricordano


i

quadri, che figurano

principale, che
e

di

forza.

il

la

suo lavoro nel 1604.


il

soffitto della

potenza

di

belle inquadrature,

sugli Dei e sugli eroi, e

di

che

in

barocco;

massimamente

il

Trionfo di Bacco, opera di Annibale, sono maraviglie d'impeto

Nel complesso, questo

che Annibale,

Amore

Le

Cappella Sistina, sono sature

afflitto

per

la

un capolavoro

di

pittura decorativa.

fama

scarsa mercede (500 scudi), ne abbia sofferto nella sa-

BAROCCO

IL

Iute.

Etjli

beri,

produsse

aiiclu'

molti

ROCOC

11.

279

da altare

iiiiadri

i;;raiuli

mitologici e di soggetto popolare.

giosi,

r;

(fig.

266), e quadretti

reli-

suoi paesaggi, ariosi e con bei gruppi d'al-

monti ed acque furono di esempio agli Italiani e anche ad alcuni stranieri.


Roma (1600) and a Parma, dove il duca gli diede a dipingere una
a soggetti mitologici ed amorosi. Aveva quasi compiuto il suo lavoro, in bel-

Agostino da
sala,

lissimo stile,

quando

Fig.

ritano

ricordo

2r.8.

la

morte

lo

tolse all'arte (1602). Delle sue opere giovamli

Lodo

l'Assunzione

di-^h Scalzi.

di

Maria

e la

Bologna. Fu anche valente incisore in rame,

Comunione

suo

stile

Scalzi

severo

ed

accurato,

grandi

il

quadri

secolo

in

Bosco (Vite

di

Piacenza sono opera sua alcuni cori

di S.

Benedetto

da

suoi

e di S. Cecilia),

di

di

S.

Girolamo

altare,
(fig.

fra

(fig.

opere d'altri

sua scuola a Bologna;

la

che pu considerarsi un vero capolavoro

ebbero grande fama per tutto

Bologna, Pinacoteca

sia ciie incidesse

propria invenzione. Lodovico mantenne

di

me-

cui

la

267)

artisti,

esegui,

Madonna

col

degli

268) e dipinse anche a fresco;

affreschi nel chiostro

di

S.

Michele

ora quasi distrutti; nella Cattedrale

Angeli esultanti, che hanno molto del Cor-

MANUALE

280

DI

STORIA DELL ARTE

reggio (1605). Dui suo merito coiiiu maestro

prova

il

uscirono parecchi pittori insigni, che seppero farsi uno

fatto che dalla

stile

sua

scuola

personale, senza tuttavia

sottrarsi all'influenza del Caravaggio, che fu l'opposto dei Carracci.

2. La SCUOLA CARRACCESCA.
Di questa scuola
Guido Reni (1575-1642), divenuto caposcuola alla sua

il

progredire, anche nel colore. Dal colorito cupo ed a forti


lit

dorata

Roma

Anch'egli a

prova
di

ci

luminosa dell'et matura,

si

ma fini

agli Uffizi);

confaceva

l'Aurora

alla

Febo con

2(jy.

sua indole mite.

danza

la

Guido

Rfiii.

ture di soggetto sacro (affreschi


le

nella

persecuzioni dei rivali

intimo

calmo. Nei suoi dipinti

un po'

lezioso,

si

Il

suo grande affresco nel Palazzo Ro-

Palazzo Robpiglii

movenze,

lo

Guido

nel poetico splendore dei colori

volle conformarsi

lo stesso

ripetono con frequenza certi

Magsog-

seppe esprimere un sentimento religioso

ci

tipi

appare

fissi:

l'eroe gio-

in figura di

San-

da Maddalena, Mater
una leggiadra Venere diventa Susanna, AnNiobe

travestita

fanciullo prosperoso serve da

Le sue Madonne Addolorate ed

in pit-

Roma. Nei

costrinsero ad andarsene da

modellato sull'Apollo del Belvedere,

Dolorosa, Lucrezia, Cleopatra, Sibilla;

anche

cappella del Quirinale e in S. Maria

sone, Davide, S. Lorenzo, S. Giovanni; la

dromeda etc;

Vaticana, Caino ora nella Pinacoteca

L'Aur

getti sacri (fig. 270), meglio d'ogni altro egli

vine,

triste.

delle ore(fig. 269), nella chiarezza del concetto,

rivela lo studio assiduo di Raffaello, al quale

ma

tona-

alla

col trovare nello studio dell'antico e di Raffaello

nella purezza del disegno, nell'equilibrio delle

giore);

pervenne

egli

(1605-1612), scosso dall'esempio del Caravaggio, volle dare qualche

Bologna, Monaco
che meglio

ombre

ad una luce argentea, soavemente

e poi

di forza (Martirio di S. Pietro nella Galleria

spigliosi,

pi bello e fertile ingegno fu

volta; egli seppe trasformarsi e

Ges Bambino, Cupido, Bacco.

suoi Cristi coronati di spine

si

diffusero per tutto

mondo. Del suo grande successo prova, infatti, la folla degli scolari e dei seguaci, tra quali ricorderemo solo Simone Cantarini da Pesaro (1612-1648, fig. 271)
e l'elegantissimo ritrattista Pier Francesco Cittadini (1626-1693). Si suol porre
tra' suoi discepoli anche Guido Cagnacci detto Canlassi (1601-1681), ma egli fu
il

piuttosto guercinesco. Invece sono da noverare, per grazia


tra gli epigoni di Guido, cos

tonio

Franceschini (1648-1729,

Carlo Cionani (1628-1719,


fig.

273) grande

e
fig.

chiarezza di colorito,
272)

come Marc'An-

ardente compositore

coloritore.

MANUALE

282
quale

al

sugger

DI

STORIA DELL ARTE

bizzarro Giuseppe M. Crespi detto

il

Spagnuolo (1665-1747,

lo

quei vibranti toni argentini che tanto piacquero

Amico

di

(1578-1660),

il

giovent
quale

pi tardi avversario di

Guido Reni

prov anche nella pittura

si

di

lazzo Torlonia, 1625), con effetto alquanto ineschino;


teria, nelle Veneri, nelle

loro atteggiamenti

vivaci

Fig. 272, Carlo Cignani.

alla gravit dell'arte

certo che
si

fu

grande

ma

le

un po' monelleschi

Giuseppe

la

moglie

di

Franxesco Albani
Pa-

poi trov la sua vera

ma-

una leggiadria che

Putifarre.

274)

stile (affreschi ne!

Questi ultimi, siano adoperati

e nei putti.

fi.

Piazzetta.

in soggetti

mitologici od allegorici, collocati per lo pi in un paesaggio idillico,

religiosi

nei

Ninfe

al

in

hanno
mezzo

Dresda, Galleria.

barocca pare una fioritura anticipata del

piacevoli avventure di Venere e delle Ninfe, quali

rococ
le

(fig.

275).

dipinse l'Albani,

rivedono nei quadri del Boucher e del Watteau.

Da Parma
dove lavoravano contemporaneamente, con vicendevole influenza,
Giulio Cesare Amidano (1570 9-1630), Bartolo.meo Schedoni (1570-1615) e Sisto

BADALOccHio(I585-1647,fig. 276)
Giovanni Lanfranco(1580-1647), pass a Roma,
dove fu in rapporti con Annibale Carracci. L, con gli scorci arditi e coi giuochi
di luce delle sue pitture di soffitti (in S. Andrea della Valle) ed anche a Napoli (nel

Duomo

in S.

Martino)

e coi suoi geniali

poranei. Artista pi severo fu


nel

quale par che riviva

lo

il

stile

quadri

di cavalletto

abbagli

Domenichino (Domenico Zampieri,


di

contem-

1581-1641)

Lodovico Carracci. Dotato d'ingegno non straor-

dinario, con lo studio tenace e appassionato riusci ad associare la solennit del suo

BAKOCCO

Il,

la

Cecilia in

S.

Grottaferrata (Vita di

Luigi,

S.

nei

Nilo),

S.

Nella

Comunione

qnali

nella Caccia

Diana

di

Louvre dimostrano come

vastit

Borghese)

(Villa

con

fatti

maturit

Girolamo (Vaticano,

S.

egli

appare

ci

comincio

quale

il

273. M. A. Francesciliili.

Guido Reni (1642)

Puttiili.

Fama)

1621

nel

Bologna, Palazzo

con

sda,
si

il

la

lasci attrarre dal

278).

S.

Guido avevano fatto meglio


Bolognesi.

Danno

il

Figliuol prodigo a Torino,

il

il

Bruno

S.

di lui.

Del resto

primo impulso

perch l'attenersi ad

della

da vecchio non fece che


il

della

Loth

efficace,

essi

pi

facile

si

le

ma

ma

col

(ricor-

figlie

a Dre-

snatur.

mancanza
prevalere

che non attingerne

Da

luce

Pinacoteca

ripetere ci che

per

il

a poco a poco

ripetersi pare che fosse

studio del vero non tardano ad esaurirsi. Finiscono


nali,

Cara-

1591-1666),

assumendo dopo

poi la prosegui in patria,

successo del colorito di Guido Reni

Infine decadde, e

nobilt e

del

Giustizia.

di

Petronilla nella Galleria Capitolina),

monumentali, come

dipinse ancora cose


(fig.

di

la

direzione della scuola carraccesca di Bologna.

la

sua Piet a Londra,

Seppellimento

Cecilia del

S.

stupendi affrc-

gli

giovane fu artista focoso, perspicuo, valente colorista e padrone

diamo

la

dominato dall'esempio

Roma

sua carriera artistica a

la

dramma-

meravigliosa freschezza,

la

sapesse raggiungere nelle figure femminili

schi della Villa Ludovisi (Aura,


di

sue doti ac-

ripetendo un sog-

commovente

pi

semplicit

rara

Guercino (Giov. Francesco Barbieri da Cento,

Fig.

morte

Valle)

delle

277),

fig.

da lodare

solennit, senza dipendere da Michelangelo. Pi

vaggio

la

espone

della

Roma

affreschi

gii

Andrea

S.

dell'ampio paesaggio che delle figure. Le sue Sibille (Roma)

sia

la

egli

la

sono

migliori

trattato da Agostino Carracci, riusci forse

getto gi
tico;

di

283

Evangelisti in

gli

ed ampiezza. Anche nei quadri appare


quisite.

KOCOCO

11.

fedelt al vero. Le sue opere

maestro con
(Vita

di

di
i

di

Comunque
di

il

destino dei

un

tipi

Bologna

Carracci

costante

convenzio-

nuovi dall'os-

servazione sincera.
Altri

ragguardevoli artisti attratti nell'orbita carraccesca furono Jacopo Cave-

DONi da Sassuolo (1577-1660,

fig.

279),

Alessandro Tiarini

(1577-1668,

fig.

280)

MANUALE

284

uno

DI

STOKIA DELL'aRTE

pi vigorosi pittori della scuola, maestro nell'espressione di profondi senti-

dei

menti dolorosi,

Lionello Spada (1576-1622)

serva grandiosit di composizione

ardimento

che, pur tra particolari deliziosi, connel

contrasto d'acuti lampi rossastri

fosche ombre.

e di

3.

Roma

Il

Caravaggio

Salvator Rosa.

Fg. 274. Gius. Crespi detto lo Spagnuoio. &.

Roma

sullo scorcio del sec.

Giovanni Nepomuceno confessa

la

XVI

regina di Boemia.

Torino. Pinacoteca.

ci

offre

un interessante spettacolo. Mentre


Carracci, lavorando nel Palazzo Faril
loro programma, in opposizione ai vecchi manieristi, quali Fei

nese, svolgevano

derico Zuccari e

giunse a turbare

Bergamo

uomo geniale, ma rozzo ed incolto, sopragMichelangelo Merigi da Caravaggio presso

Cavalier d'Arpino, un
la

dotta accademia.

(1569-1609), a Venezia da muratore divenne pittore, senza alcun maestro;

venuto poi a
gliosi

il

quadri

Roma

(1585) visse poveramente, finch

di fiori e figure di

si

fece conoscere con

sonatori di grandezza naturale, dipinte con

maravi-

una

bellis-

BAKOCCO

IL

IL

KOCOCO

285

sima tonalit dorata (la Si:onatrice, fig. 281) che paiono tagliate fuori da un concerto di
Giorgione, ed ebbe anche maggior successo con quadri di costume, a mezza figura,
dall'ambiente

di soggetti tratti

dei quali

seppe intensificare

mina una cantina

in cui

era vissuto: bravacci, zingari, giocatori di carte,

oscure passioni mediante una luce violenta, che

le

o alcunch di simile.

molto lavoro. .Ma quando volle applicare


randola dai vani abbellimenti
introdurvi

le

favore

Il

trattando

le
i

di

qualche cardinale

gli

illu-

procur

sue idee anche alla pittura sacra, libesoggetti con austerit biblica, non senza

sue vigorose figure popolaresche,

suoi straccioni sporchi e scalzi, con

Milano, Brera.

predilezione per

particolari atroci e sanguinosi, allora

le

anime timorate

tarono. Parecchi suoi quadri furono rifiutati dai committenti.

perarono come
artisti

meno

l'Anticristo della pittura

pi giovani sentirono
lo

la

"

pittore dei

il

piedi

sporchi

spavenlo

vitu-

Ma

gli

grande novit, che oramai era avviata. Tutti pi o

imitarono. Si trovano particolari di smaccato realismo

luce perfino in

si

belli spiriti

pitture dei pi timidi accademici.

Non

c'

violenti effetti di

dubbio che opere come

Ges calato nel sepolcro, in Vaticano (fig. 282) e la Morte di Maria, al Louvre, hanno
una potenza di gesti ed una piena di verace commozione, di cui fino allora non erasi avuto esempio. Ma anche il suo spietato realismo ha un limite: da vero italiano egli non sa rinunciare alla nobilt degli atteggiamenti, alla armoniosa dignit
il

dei gruppi,

alla

evidenza plastica del quadro.

dopo un omicidio

in rissa, lo

condusse vita randagia

Il

obblig a fuggire da

avventurosa, a Napoli,

suo umore manesco


Roma, nel 1606. Da
in Sicilia, a

battagliero

allora in poi

Malta, lasciando dap-

MANUALE

286
pertutto opere mirabili;

fincli nei

DI

STORIA DELL ARTE

ritornare a

Roma

eliiie

una

fine

tragica:

fu

tro-

vato morto, sopra una spiaggia deserta, con parecchie coltellate nella testa.

La scuola

dei

Tenebrosi

ebbe molti seguaci, non a

a Napoli e a Genova. Primeggia trai napoletani

^^^H^RLfp

Roma

soltanto,

Salvator Rosa

ma

anche

(1615-73), pittore

IL

begli

BAROCCO

ingegni die egli dilettava anche con

selvaggia poesia della vita brigantesca.


le

battaglie,

in

cui

ritrasse al vivo

il

Ma

IL

ROCOC'

287

le

sue satire, in alcuni quadri trasfuse la

alla

sua fama contribuirono principalmente

fervore della mischia

di

uomini

e cavalli tra

MANUALE

288

soggetti truci; perci piace vedere

vedute

rine
4.

di

STORIA DELL ARTE

DI

sua valentia anciie

la

La NUOVA SCUOLA ROMANA.


che concorrevano a Roma,

stranieri

Fig. 278. Quercino.

monaci camaldolesi,

sono trattate

le

masse

G. B. Salvi (1605-85,

appare
disegno

lo
e

raggiunge

in

La Vergine

Vaticano

r intonazione

per

Uno

pi

delle vesti
fig.

il

luminose ma-

del

bianche.

suo

si

distingue tra

colore,

Anche

sommo

in

Carlo

gradazioni.

Andrea Sacchi

Romualdo circondato

fig.

migliori opere

Madonne un

di

nascita

il

po' gessose di

Sassoferrato,

degli antichi

287), che

sei-

quale

unito alla sicurezza

La venerazione

Mar.'\tti (1625-1713,

le

squisitezza con la

la

nelle

286), detto dal suo luogo

delicatezza delle

S.

Bruno. Bologna, Pinacoteca.

285)

(fig.

densa

S.

questi

di

II

studio diligente della pittura del Rinascimento,


alla

liete e

tuttora qualche artista fedele allo stile

(1598-1661), fondatore di una nuova scuola romana.

centesche

alcune

Oltre a Salvator Rosa e alla turba di pittori

c'era

ideale e agli esempi di Raffaello e dei Carracci.

dai

in

porti.

del

maestri

ebbe un vero culto

290

MANUALE

DI

STORIA DELL'aRTE

per Raffaello. Tuttavia

egli deriv qualche cosa dal Correggio, da Guido Reni e da


Carlo Dolci; procur di migliorare, nelle movenze e nella grazia, lo stile dei suoi pre-

decessori, di togliere ai corpi la pesantezza terrestre,

che azioni. Cosi

la

sua maniera

si

propag

certo

modo

vece,

Orazio Borgianni (1578-1616)

la stabilit della

tradizione artistica romana. Caravaggeschi furono, in-

1625) e anche, in sostanza, Pier

nelli (1617-1662), all'incontro,

Cortona,

oltre che

dipingendo piuttosto visioni

fino nel secolo seguente, assicurando in

si

dal forte chiaroscuro, Carlo Saraceni (1585Francesco Mola (1612-1666). Francesco Romatenne al Domenichino e a Pietro Berrettini da

grande architetto, poderoso decoratore

di

chiese

di sale in

IL

F^revali;()iio

chitettura.
dire

cos
citt,

sia

pittori di

veduto

pittori

dintorni,

le

feste,

fig.

290),

Roma.

padre

trasse con
(fig.

venne

molto garbo rovine

289) e

tiene gi al

avvenne

figlio;

del

ora

poi

le

Poussin era stato per

il

maraviglie pittoresche della

pi celebre,

il

ma non

trov

Cristo portato al sepolcro.

Roma

furono

artisti

il

classico G.
stile

B.

che a

Ron

dei

Paolo Pannini

Gian

il

suo vero

Paesi Bassi, quali

(1692-1765), che

processioni, la solennit delle cerimonie

ri-

pontificali

Pompeo Batonm (1708-1787) apparWinckelmann e dal Mengs; ma, come

nobili atteggiamenti dei cardinali.

nuovo

classicismo, teorizzato dal

Mengs,

fredde e compassate,
chiaroscuro.

rovine. Gi

di

nacque a Venezia;

primi a dipingere vedute di

291

processioni, divengono la materia prediletta

282. Michelangelo da Caravaggio.

Vanvitelli,

ROCOC

Di questi ultimi

che degli incisori.

PiRANESi (1720-78,

le

IL

Roma;

scopritore delie bellezze di

io

piazze,

le

dei

BAROCCO E

egli

ma

ebbe fama

non

dai

quadri dei suoi anni maturi, cose

dai suoi lavori giovanili, dove

Esempio insigne ne

la

si

Maddalena penitente

ammira
di

la

Dresda

delicatezza

del

291), che

non

(fig.

IL

tempo

a caso per lungo

t'anni posteriore alla


in

sommo
5.

Firenze.

Genova

XVI, aveva dato

Roma.
dici

attribuita
di

al

IL

t;

293

KOCllCd

Correggio, sebbene sia di duecentocinquan-

questo maestro,

in

quel tempo, per, ancora tenuto

onore.

l-ig.

nel

tu

morte

r.AKdCCn

2S.

Milano.

Firen/e, che nei secoli

la

X\

ed anche

AnOr

all'arte cos copioso contributo, ora di

magnificenza decorativa,

ma

tempo. Dal gruppo dei manieristi emerge, tra


1621). La sua Giuditta (fig. 293) nel

Palazzo

gran lunga superata da

Granduchi della famiglia dei Mesiamo ben lontani dagli splendori d'un
idue secoli, Cristofano Ali.oki( 1577-

cessata l'egemonia artistica dei Fiorentini;

favoriscono

XIV

Pitti

uno

tra

pk'i

celebri dipinti della rac-

Sassiiferrato.

Madonna

in

Fig. 287. Carlo Maratti. Sacra famiglia.

yloria

Roma,

Milano. Br

Galleria Nazionale.

IL

BAROCCO

una pittura piena d'ardore

coita;

IL

ROCOC

295

i;rande effetto romantico;

e di

fama

testa di Oloferne l'Allori abbia ritratto s stesso, ed in Giuditta la sua


la

come suol dirsi, egli aveva proprio perduto la testa.


Giovanni Mannozzi da S. Giovanni in Valdarno (1590-1636)

nella

quale,

famosa

Notte nuziale degli

miglia italiana di quel

Fig. 288.

merita
in

clie

amante, per

certi

lode

Uffizi,

tempo.

che

ci

Ludovico Cardi

Ba

della

per l'accuratezza del disegno;

suoi dipinti ricorda

rappresenta

Andrea

mpula

al

autore

da Cigoli (1559-1613,

di

S.

Agnese

di

Altri valori

di quella

fig.

292)

Piazza Navona. Roma.

Matteo Rosselli

del Sarto.

vivo l'intimit della fa-

di

(1578-1650,

fig.

294)

questa scuola, sono

Gentileschi (15659-1640); Baldassarre Franceschini detto il Volterrano (1611-1689) autore della graziosa Burla del pievano Arlotto (Uffizi) e forse
del ritratto d'Alessandro del Borro (Berlino) gi assegnato al Velasquez, Francesco Fl'RINI (1600-1646), autore di delicate figure femminili che hanno anche
oggi molti ammiratori, e Carlo Dolci (1616-86), di cui^sono popolari le soavi Madonne e le Sante (fig. 298). Sono tutti artisti che conservano una certa personalit
Orazio

1-is;.

Fig.

2WI.

2'.il.

i.

B.

Piranesi.

Pompeo

Le Teniis Dii.cleziane (a jqiiaf..rtL'

Baioni. La Maddalena. Dresda. Oalleria.

).

MANUALE

298

I.M

STORIA DELL ARTE

un decoro non indegno della grande tradizione. Elegante paesista

Fran-

infine,

cesco ZuccARELLi (1702-1778). che seppe far pure leggiadre figurine, delle quali
suoi paesaggi e talora anche le prospettive del Belletto. Anche
dissemin appunto
nell'Alta Italia domina una fervida attivit artistica. A Milano si trovano al nascere
Procaccini, da noi ricordati nel volume precedente, Gian Battista
del secolo
i

Crespi detto

il

Cerano (1571-1633,

ii2.

Crespi (1590-1630,

Nuvoloni

(fig.

296);

il

fig. 295),

pittori

dai

toni lucidi

Deposizione. Firenze, Galleria

Cigoli.

Francesco Mazzucchelli detto


niele

297)

fig.

abili

sicuramente,

ma

impressioni

che

non seguono un indirizzo


scuole

stranieri.

Genova vanta Bernardo Strozzi (1581-1644) che

diverse

getti popolareschi (fig. 300) e di

simo

ritrattista (fig. 299).

1665) nel ritrarre

gli

vedute

La grande

animali

Pier

Morazzone (1571-1626); ai quali seguono DaFrancesco del Cairo (1598-1674) e Panfilo

sotto

cristallini.

Pitti,

concorde

ondeggiano

lo fece

di

strade

di

animate,

abilit di Giov.

si

ma

d'artisti

nostri e

compiacque
fu

di sog-

anche valentis-

Benedetto Castiglione

sempre prediligere argomenti pastorali

(1610-

anche

IL

BAROCCO

IL

KOCOCO

che coinpiirtassero abbondanza di bestie

biblici

d'Abramo,

gli

Ebrei

in

per

via

come

Terra promessa

la

299
l'arca

(fig.

301).

No,
Spirito

il

Sacrifici

vivacissimo

Gioacchino AssERETO (1600-1649) dalla pennellata spedita e piacevole. Lungo


nomi dei grandi decoratori e dei ritrattisti fioriti nei due
secoli^ del barocco in Genova. Sui primi influ per molto l'opera del Correggio;
sugli altri, quella di Pier Paolo Rubens che vi fu e vi lavor nel 1608, e di Anfu

poi

poi sarebbe registrare

tonio

Van Dijck che

vi fu

1621

nel

e vi

torn pi tardi, eseguendovi

Giuditta.

di

non

meno

I-i

cinquanta quadri. Artista singolarissimo fu Alessandro .Magnasco (1681-1742),

che dipinse eremiti, refettorii


che molto

si

avvicina

al

monaci, prigioni, con una sua maniera singolare

di

moderno impressionismo,

fu

anche paesista

di

carattere

eroico.
6.

Napoli.

Mentre Firenze decade, Napoli pu finalmente vantare un pegii Aragonesi non il caso di parlare di arte napoletana; anche

riodo creativo. Sotto

l'arco trionfale di Castel

mossero

le

arti,

Nuovo

opera

di

artisti

forestieri.

Vicer spagnoli pro-

ed uno dei primi loro meriti fu d'aver fatto adornare di pitture

le

MANUALE

300

Ma

sale del tesoro della Cattedrale.

Reni

il

Domenichino,

STOKIA DELL ARTE

DI

pittori

incontrarono

chiamati a questo fine da Roma, Guido

fierissima

ostilit

tra

del

artisti

gli

paese.

Guido se ne parti senza aver fatto nulla. Il Domenichino resistette pi a lungo, ma


mori prima di aver terminato gli affreschi della cupola. Era una camorra artistica,
caso non raro, organizzata per tener lontana la concorrenza dei forestieri. Il conflitto fu causato da animosit personali, ma vi contribuirono anche ragioni artistiche.

Un

istinto felice

aveva consigliato

merididnale. In questi paesi

egli

Fm. 294. Matte

secolo

XV

qui

si

al

Caravaggio

di

selli.

dipingevano quadri, che


che altrove,

spagnuola, non tanto per opera


biliti.

Tra quesli primeggia

lo

e
di

si

direbbero

nel

che

artisti

spagnolo

di

del

si

fece

nell'Italia

Fino dal

certo

sentire

paese, quanto di forestieri

Giuseppe

In alcuni

sue idee.

autore fianuningo.

iiieridionale

Ribera detto

Comunemente questo pittore definito un


come non conforme al vero dire che Carracci

eclettici.

Napoli

XVII durava ancora commista

secolo

(1588-1656).
satta,

alla

Trionfo di Davide. Firenze, Galli

che l'influenza della pittura fiamminga nell'Italia


presto e pi forte

trasferirsi a

trov una tendenza affine

quadri dello Spagnoletto

lo

pi
alla

qui sta-

Spagnoletto

naturalista, definizione inee la

evidente

loro scuola
lo

non furono

studio del Correggio;

come ad esempio la Comunione degli Apostoli in S. Martino a Napoli e la


commovente Adorazione dei pastori al Louvre, da lodare la composizione accuratissima. Ed anche quando egli segue la tendenza dominante, sia che dipinga visioni,
come la Scala di Giacobbe nel Museo di Madrid, o martirii, come quello di S. Barin altri,

MANUALE

302

tolomeo, pure a Madrid, o


modelli volgari

Fig.

STORIA DELL ARTE

Madonne Addolorate

o scene di

maniera dei tenebrosi,

alla

DI

violenta

o
di

Santi

Cerano.

Madonna

del

(fiji.

305),

clic

ritragga

fanatismo, con forti contrasti,

suoi atteggiamenti sono

^'J7.

passione

sempre

ciliari,

la

composi-

Rosario. Milano, Breru.

primo che mediante un colorire pastoso seppe ritrarre


il
minuta struttura, l'epidermide umana (fig. 302); al paragone
carnagioni del Caravaggio appaiono troppo levigate.

zione regolare. Egli tu anche


al

vivo, nella sua pi

con

lui,

le

stesse

Dalla scuola del Ribera usci

Luca Giordano

(1632-1705,

fig.

304)

al

quale

la

MANUALE

iK

facilit dei

mena

pennello valse

(1657-1747,

Firenze,

barocca

di

soffitto

fig.

il

303),

di

grande

senza scomparti, sul

dalla cornice

si

avviano verso

Fig. ,301. Giov.

STORIA DELL ARTE

soprannome di Luca fa
Luca dipinse vastissimi

divenne collaboratore
un'opera

DI

di

il

Come Francesco Solisi

Pietro da Cortona. Qui egli arricch

effetto,

modo

presto.

affreschi. Pi tardi

dipingendo

in

un salone

del

trasfer a
la

pittura

Palazzo Pitti un

correggesco, con figure allegoriche, che partendo

cielo aperto.

Benedetto Castiglione, Gli Ebrei

in

via per

la

Terra promessa. .Milano,

AlCOCCO E

11.

ROCOC

305

fama duratura. Risorgono ora nell'estimaCaracciolo detto Battistello (1585-1686);


.Massimo Stanzioni (1585-1656); Andrea Vaccaro (1598-1670); Mattia Preti (16131699) ricolmo d'onori al suo tempo, il quale per mezzo secolo fu il sovrano della
Degli altri meridionali pochi ebbero

generale

zione

Giovan Battista

prima a Napoli

pittura,

midabile pittore

di

(fig.

frutta e

G. B. Ruoppolo (1620-1683) forBernardo Cavallino (1622-1654) delizioso

307) e poi a Malta


di fiori;

per armonia di composizione, dolcezza di tipi e delicatezza di toni cromatici; Giuseppe Bonito (1707-1789), pittore di storie, ma su tutto brioso nei soggetti famigliari

nel

colore; e

il

gruppo

dei fastosi decoratori di

chiese

che, oltre

al

Soli-

Paolo De Matteis (1662-1720), Sebastiano Conca (1679-1764,


fig. 306) e Francesco De Mura (1696-1782). In Sicilia fu
tenuto in somma considerazione Pietro Novelli da Monreale (1603-1677, fig. 308) sul quale esercitarono
notevole influsso il Van Dijck e
Velasquez.
mena,

vanta

il

7.

Venezia.

gaudenti

di

Nel secolo XVIII Venezia fu una citt di piacere, convegno dei

tutta Europa.

Non

da maravigliarsi che qui trovasse terreno favore-

Fig. 303. Srilimena.

Fig. 304.

Eliodoro cacciatodal tempio. Napoli, Chiesa deliGes^Nuovo.

Luca Giordano. Gesu

fra

Dottori.

Roma,

Galleria Nazionale.

IL

vok\

col

insieiiiL'

La

francese.

BAROCCO

ROCOC

IL

culto della bellezza tciiiminile,

pastellista

(fig.

il

307

c|uadretto di societ sul gusto

Rosalba Carriera (1675-1757) divenne celebre

suscitando l'ammirazione di principi


occhi luminosi

310).

Da

lei

in tutta

Europa,

sovrani coi suoi ritratti femminili dai grandi

molto impar

il

sommo

tra

maestri del pastello,

jWaurizio Latour.

La vita
G.

B.

gli

amori

delle belle

popolane

f'iAzzETT.x (1683-1754), autore

Treviso

nei Ss.

Giovanni

anche

(fi,'.

di

314) ebbero

vasti quadri

il

loro illustratore in

da chiesa

(a

Paolo a N'enezia), con fortissimi contrasti

Padova,

di luce e di

Fg. 306. Sebastiano Conca.

Il

traspor

dell'Arca Santa.

Nap

S.

Chiara.

IL

Ma im
divenire

passo pi avanti fLcero

pittori

IL

ROCOC

di

309

vedute, per

quali Venezia

fin 'col

Accenniamo alla stupenda triade: Canaletto, Guardi,


pu dire che avevano il loro studio in Piazza San .Marco,

sos^getto principale.

il

Belletto. Di questi pittori

dove

BAROCCO

si

svelta dipingevano piccole vedute delle cose pi singolari di Venezia,

alla

ri-

cercatissime dagli stranieri: poi a poco a poco ne fecero in maggiori dimensioni.

Fig. 307. Mattia Pieli.

Antonio

ma

poi

si

Ges che precipita Satana. Napoli, Musco.

C.an.ale (1697-1768) detto

il

pi pittoreschi, poi

palazzi, le piazze,

loro connessione esterna. Nei suoi quadri

dell'acqua
le

e della terra,

ma

nuovo
si

le

lievi

il

porto;

il

tutto con fedelt

forme architettoniche e della


non soltanto la vita multiforme

delle

riflette

anche quella luce che

tenui velature di nebbia,

il

le calli, le isole,

quasi fotografica, e con un senso allora

del sole,

Canaletto cominci con vedute di Roma,


punti
Canal Grande da tutti

dedic unicamente alia sua citt. Ritrasse

tutta

ombre,

il

propria di Venezia, l'ardore

lucicchio

delle acque.

Perci

A\ANUALE

310

DI

STOKIA DI^LL'AUTE

del vero,
questa pittura, pure essendo una esatta copia

iia

sununo valore

d arte

da Francesco Guardi
par312). Nei suoi dipmti

istruttivo osservare gli stessi soggetti trattati

(fig 30q) molto


poeta (fig.
(HP-ITO-^) Questi un impressionista ed un
perlacea, riflessa dall'acqua; l'aria un alternarsi
ticolari scompaiono sotto una luce
Le giornate
egli getta qua e l come gli piace.
di macchie luminose e oscure, che
audacia
scirocco. Con macchiette di colore collocate con
i

che preferisce sono quelle di


dell'acqua,
e abilit in mezzo al balenio
b-u-caiuoji

le

condole,

come un vero

le

egli

vele; prodigioso

il

ritrae

impressionista, alle singole figure

qualche quadro

prova anche in
Festa delle maschere a Monaco,
maravigliosa illuminazione

latita popolare,

movimento che

alle

egli

masse

pescatori,

sa dare, procedendo

di gente.

Fece ottima

interno con scene di fantasia, quale ad es. la


dove si resta sbalorditi dalla folla delle hgure, dalla
d'

dalla genialit delle abbreviature.

maggior prospettico.
egli ha speciale
Lombardia, si trasfer a Varsavia

Bernardo Bellotto (1724-1780), scolaro del Canaletto, e


Germania
ma anche meno vivace del suo maestro (fig. 313). Per la

importanza, perch dopo qualche anno passato in


conoscere ai tedeschi la pittura di architettura.
(1738) e poi a Dresda (1746) facendo
sono preziosi documenti storici, che ci
Meissen
Pirna,
Dresda,
di
vedute
sue
Le
fiumi, quale era allora.
dei
e
citt
delle
conservano l'aspetto esterno
ancora una volta
ConG B TiEPOLO (1696-1770) la pittura veneziana raggiunge
potenza drammatica, prima di avviarsi alla hne.
il

culmine della grandezza

Nello

stile

il

della

pu stare a paragone anche


Tiepolo ritorna a Paolo Veronese, col quale

312

/..WL

la

sovrana fantasia

DI

STORIA DELL AKn

Rosalba Carriera. Ritratto

Fis. 310.

per

ALL

e lo

di

miglioramenti tecnici del suo tempo.


di lui

visione cos vasta, n


di

non

una uguale

sempre

in

esagerazione

facilit, genialit

questa materia. Egli sa rifare a nuovo


storia,

della

forma commovente

colore e della luce, grazie


di

Non

al

il

inventiva

ma

tenerezza di roseo

di azzurro,

Pozzo

altri

pittori

della

storia

una

personalit nel valersi

vecchi temi, cento volte trattati, della

dell'ascetismo

drammatica;

certi luoghi

del

simbolismo

comuni

barocco,

della tecnica del

quella del rococ

possiede un bianco smagliante, un bruno morbido, una

egli fa

di

impressioni e

suo energico spirito trasformatore, divengono strumento

delicata e gioconda;

sua scuola. Soprattutto

le

dire che nessun artista

manifestazioni affatto nuove. La sua tavolozza, in generale,


egli

a ci egli aggiunge

conosceva, e

ebbe del mondo, dell'umanit, delia natura

mitologia, della Bibbia


e

Ma

splendore dell'apparato pittorico.

motivi ed elementi nuovi, che l'antica pittura

prima o dopo

dama. Vene

un

giallo chiassoso, che sOto privilegio

maraviglie nei

cieli

luminosi. Mentre

nuvole non miravano che

all'

il

suo

e della

Padre Andrea

effetto teatrale

ai

giochi

IL

di prospettiva,
di

vedere

il

con

le

BAROCCO

ROCOC

sue grandiose pitture egli sfonda

aperto ed infinito,

cielo

E IL

313
i

soffitti,

con arditi espedienti

haldacchini, stendardi e gruppi di uomini e di animali

modo

in

di

che

ci

par

antenne, colonne,

trascina dal basso in alto

l'occhio dello spettatore.

La produzione

pittorica del Tiepolo,

dell'esecuzione, prodigiosa.

con

la

Caduta

di

anche a tener conto soltanto della celerit

Le sue grandi

pitture murali

di

soffitti

Lucifero nel Palazzo arcivescovile di Vienna (1732),

.Nettuno e di Venezia nel Palazzo Ducale,

.ni. Pietro Loni;hi. La lezione

la

(li

cominciano
le

Nozze

di

decorazione della Cappella Collconi a

liallo

Rcjie Gallerie.

Fly. 312. Guardi.

Fi.;

3,13.

Bellotto.

Veduta

La Piazza

del Canal

di S.

Grande

di

Venezia. Milano, Brera.

Marco a Venezia. Roma,

Galleriaj^Nazionale.

Tav.

li.

B.

T1EP(}L((

M.ADOWA

COI

vi.

SANTI LOHliNZO E ANTONIO.


Strasburf^o, Miis

BARIICCO E

IL

Bergamo

(1733),

con

di

Vergine

la

rona. Questi stupendi lavori

Neumann

zione di Maria e

di

Caduta

la

soffitto

di

dipinse

Maria della Piet,

S.

Palazzo Labia

(fig.

il

e le sale

315) e del Palazzo

Chiamato poi a Madrid (1761)

Rezzonico.

insieme col Mengs ebbe vastissimo


a manifestare

monumentale,

campo

sue attitudini alla pittura

le

dipingendo

nella

la

sala

(1740)

Trionfo della Fede e

del

chiamata a Wrzburg, dove

le

le

quattro parti del mondo, che

imperiale

e l'investitura

Angeli.

degli

Seguono

Loreto nella Chiesa

di

il

(1737).

a Venezia

ebbero dall'arte sua degno compi-

Tiepolo dipinse

Borgogna,

Ritornato a Venezia nel 1754,

del

il

Franconia: nella sala

alla

Wiirzburg, nella cappella l'Assun-

di

Casa

austriache),

valsero nel 1750

gli

soffitto dello scalone

Barbarossa con Beatrice

scovo

Carmine

Trionfo di Ercole nel Palazzo Canossa a Ve-

il

grandiose architetture di Baldassarre

mento. Nel

bombe

distrutta nel 1915 da

M. del Rosario (1747),

rendono omaggio

Vicenza

gloria (fig. 316), la Traslazione della S.

in

degli Scalzi (1743,

l'Altare di S.

315

nella Scuola del

Simone Stock

S.

ROCOC

X'aliiiarana

dodici sale della \illa

le

Glorificazione

la

IL

matrimonio

il

ilei

ducato

di

di

Federico

Franconia

al

ve-

BM

trono l'Apoteosi della Monarchia, nell'anti-

camera l'Omaggio

delle

sala delle guardie

la

Questa

non

Provincie, e nella

Fucina

somma

enorme

Vulcano.

di

affreschi

di

distolse dalla pittura di cavalletto;

lo

soggetti biblici

storie

di Santi(fig. 317),

martirii, estasi (tav. VI), assunzioni, ritratti,

tratt

tutto egli

bravura,

e storici,

con

la

sua maravigliosa

dipinse anche soggetti mitologici

scenette

della

popolare,

vita

dando sempre nuove prove della sua inesauribile vena creatrice, che si compiace
di sbalordire lo spettatore con non mai
vedute combinazioni di figure umane, animali, architetture, luci e colori, atteggiamenti arditi e scorci veduti dal basso.

Come

se tutto ci fosse poco,

potenza creativa
egli

due

in

il

Tiepolo lasci un documento della sua esuberante

serie di bellissime incisioni in

Scherzi di fantasia (24

fogli).

In essi

La sua fervida fantasia era un tesoro inesauribile


truci

affascinanti,

dall'umana.
"

es.

lieta

pare noncurante della vita dello

Buon

si

artista

scquo del padre.

la

"Capricci

(10 fogli)

composizioni enigmatiche, oscure,

ma

spirito,

se gli

si

quale

espressa dalle

presenta l'occasione,

maraviglia anche in questa forma d'arte.

Ges che porta


originali che

di

poeta .dell'inconscio".

sogni romantici, di accordi derivati da una sfera diversa

teste di carattere di artisti a lui anteriori;

provare una

Egli

di

rame,

manifesta

si

Croce, nella Chiesa di S. Alvise, sono tra

ci

certi suoi quadri,


le

fa

ad

cose pi singolari

possano vedere a Venezia.


fu

pure suo

figlio

Giovanni

Domenico

(1727-1804),

ma pidi-

Labia a Venezia.
EKig. 315. G. B. Tiepolo. Parete del Palazzo

MANUALE

318
Ai Veneziani poi
1769),

il

manca qualcosa

del

riattacca

si

nome va

cui

STORIA DELL'ARTE

DI

pittore

il

mantovano Giuseppe Bazzani (1690ingiusto oblio. In lui per non

da un

solo ora liberandosi

Rubens. Carattere fantastico acquista interesse anche per

la tec-

nica alquanto vaporosa.

B.

I.

Nessun paese pi

delia

ARCHITETTURA.

Spagna

quale nella terra della Inquisizione

SPAGNA.

era preparato ad accogliere lo stile barocco,


e

dei Gesuiti fu trattato

che altrove, ed ebbe uno sviluppo maraviglioso. La monarchia di Carlo


alla

decadenza,

sburghesi,

le

Borboni dopo

di offrire agli artisti

opere

di

fama

spagnuola,

condizioni interne erano assai

il

tristi.

il

con pi in'dipendenza

Nondimeno

V
gli

era avviata
ultimi

Ab-

non cessaron
grandiosi. L'architettura non produsse

1701, e soprattutto la Chiesa onnipotente

occasione di lavori nuovi

come la pittura e la poesia, ma si mantenne schiettamente


sebbene non sia mancato qualche tentativo di deviarla dalla sua trauniversale,

dizione, conserv

il

carattere paesano pi che in qualsiasi altra

regione

Di conseguenza, non avremo da parlare soltanto di evoluzione dello


gole maniere, quali

il

churriguerrismo

il

cosidetto

stile

stile,

d'Europa.

ma

di sin-

piatto.

1.
Il
barocco si manifesta pienamente, nella prima met del secolo XVII,
come uno sviluppo dello stile Herrera per opera dei fratelli Mora (Francesco,
quali per due generazioni, come architetti
m. 1610, Giovanni Gomez, m. 1648),
pi giovine dei Mora, nella
dello Stato e della Corte, dominarono incontrastati.
i

Il

-m

|^!!^.^W*t^^^'*^^,^.

_.^

Fig. 318. Saragozza. Nostra Dcniiia del Pilar, d Francesco Herrcia.

IL

BAROCCO

ROCOC

E IL

319

Granata. Sagrestia della Certosa,

Fig. 320.

V'azqiiez e Arevalo.

di

vastit dei piani e nella eleganza^delia forma, di cui diede


legio dei Gesuiti a

via

la stessa

il

Salamanca,

s'ispira

Francesco Bautista

frate

primo saggio

il

nel

Col-

gidecisamenteal barocco. Seguironogenialmente


Isidoro

(S.

Real a Madrid, 1620-51)

el

Filippo Verreios (Chiesa della Passione a Valladolid, 1666-72). Schietto spagnuolo

Alonso Cano

invece

(1601-67), pittore e scultore,

dic all'architettura in Granata.

come un arco

ideata

da lesene,

sostituite

fondamentale

c'

trionfale tripartito

capitelli

il

quale nei suoi ultimi anni

La sua opera maggiore,


da masse

da cartocci

la

di rinforzo;

Un

ancora del gotico. Questa reazione contro

Donna

pittore, Francesco

Herrera

del Filar a Saragozza

(fig.

il

318), cominciata nel

un effetto che ha della moschea, del castello


2.

Lo STILE PIATTO.

zionario
tali,
il

Nelle

con Alonso Cano, dallo


,

Provincie

stile del

che anch'esso abolisce affatto

cercando

l'effetto

unicamente

primo esempio Antonio de

(1693). .Ma la chiesa di

nel

de-

colonne sono

le

gli

nel

concetto

ordini di colonne e

Maddalena

della

stessa

giovine, fu autore della Cattedrale di Nostra

piano rettangolare, con basse torri agli angoli,

relazioni

ma

da targhe sovrapposte;

l'apparato classico anche pi evidente nella chiesa della


citt.

si

facciata della Cattedrale,

del

la

le

quali

producono

convento.

celtiche

del

vecchio Herrera

Nord-ovest, senza
si

form un

decorazione classica

piano

Andrade

1677, vasta mole sopra un

undici cupole,

e gli

visibili

barocco rea-

ornamenti vege-

e nella partizione dello spazio.

Ne diede

(m. 1712) nella chiesa dei Gesuiti a Coruna

San Francesco a Santiago,

di

Simone Rodriguez,

ancora

MANUALE

320

STORIA DELL'ARTE

DI

ideata con classica semplicit. La sobria bellezza delle volte e delle pareti, di pietra

quasi nuda, ricorda l'austerit delie ciiiese romaniche.

con idee fondamentali gotiche,

stile piatto

nome

prese

dal Churriguerra,

si

nuove

bizzarrie.

guerra

che

di

lui

produsse

lo

1738,
i

fig.

plateresco,

il

in

Roma; opera

Pietro di

Palazzo comunale

le

per

rivive

costru

catafalco

ghirlande di

regina

della

pari del tabernacolo del

imitata in innumerevoli altari intagliati in

Salamanca,

di

membrature

verticali

scolari giunsero alle

gli

los Churri-

di

Churriguerra non

orizzontali

ma

opera maestosa,
11

non

gli

fiori

estreme esagerazioni.

un

complesso pe-

nel

d pensiero della

si

servono che ad incorni-

Come

ciare ornamenti accumulati a capriccio, con spezzature arbitrarie.

venire,

nel

delle pi

esuberanza or-

della

opera
il

al

stile,

Novoa;

seguito parecchie magnifiche facciate di chiese, oggi perite; rimane

sante, e piena di stranezze nei particolari

costruzione;

torri laterali,

un ammasso

La passione tutta spagnuola

stile

Salamanca (1650-1723). Nel 1689 egli


Luisa, che fu come il programma del nuovo
Fece

con due

319), del Casas y

particolari sono

di

Bernini in S.
legno.

Churriguerrismo.

Il

namentale,

.Maria

ma

lodevole l'euritmia delle linee,

3.

strana mescolanza delio

ha nella facciata, tripartita

della Cattedrale di Santiago (cominciata nel

piano

Una

con quella esuberanza ornamentale che

suole av-

visibilio di cornici, corone,

e di frutti, cartocci, conchiglie, drappeggi,

che intontisce

lo

spet-

non ha quasi pi nulla dell'architettura. Il portale dell'Ospizio provinciale


di Madrid (1722), di Pietro Ribera, sembra il capolavoro di un confettiere; ancora
fratelli Narciso e Diego Thom, nella Unipi sfrenatamente pomposi furono
tatore, e

versit di Toledo, e nel


nito:

Trasparente

un gigantesco musaico

tine di pietra, santi, angeli e

sopraccarico

vaganza

il

si

della Cattedrale (1734). Quest'ultimo fu defi-

dei pi rari

marmi

policromi, con colonne, nicchie, cor-

nuvole; nella forma rasenta

vede nel transcoro della Cattedrale

di

il

mostruoso. Lo stesso

Granata; altro esempio

di stra-

portone del palazzo San Telmo a Siviglia, dei due Figueroa (1725-75),

con colonne a mascheroni che hanno dell'indiano


l'audacia di cattivo gusto

si

e del

messicano.

vede nella sacrestia della Certosa

di

Ma

il

sommo

Granata

(fig.

del-

320),

Francesco Emanuele Vazquez e Luigi de Arevalo (1727-64), dove pilastri ed


una opprimente mascheratura di volute, listelli e comic

di

architravi scompaiono sotto

Una

accartocciate, che paiono di pasta.

marchese de Dos Aguas

caduta
4.

Il

in

a Valenza;

ma

certa leggiadria

si

osserva nel palazzo del

gran parte delle membrature

delle cornici

pezzi.

classicismo italiano.

Un

ritorno alla sobriet architettonica

dovuto

nuove Accademie. Si ricorse dapprima ad Italiani, che


trapiantarono a Madrid le ultime forme del barocco romano. Filippo Iuvara tracci
piani del nuovo Palazzo Reale, che fu eseguito da G. B. Sacchetti (1737-64). Agli
stessi architetti dovuta la maestosa facciata, verso il giardino, del castello di S. Idelalla

Corte borbonica

alle

fonso.

Il

Aranjuez

parco fu disegnato sul modello

di Versailles.

Il

tutto di stile francese; anche qui pi bello

Troviamo finalmente uno spagnuolo,


quale nel barocco intese
corpi centrali elittici

ma

il

specialmente
nelle

forme

grande

gli effetti

povero

rifacimento del castello di


il

parco che l'architettura.

Ventura Rodriguez
di spazio,

(1717-85),

il

disegnando felicemente

senza originalit.

Il

ritorno al clas-

Francesco Sabatini (m. 1797), con uno stile simile a quello


che in Germania prese nome dall'architetto C. F. Schinkel, e da Giovanni de Villanueva (m. 1811), autore del Museo del Prado e dell'Osservatorio di Madrid.
sicismo fu operato da

BAROCCO

IL

Le chiese.

5.

ROCOCo'

IL

i:

321

Nella patria dei Gesuiti naturale che da questi procedessero

novit architettoniche. Nelle prime loro costruzioni essi

le

Ges

Roma, ma con qualche

di

variante; infatti sopra

sopra l'entrata, collocarono tribune, ad uso dei

innovazione pratica, cio un andito tra

come

sioni,

chiese gotiche.

nelle

questo tipo

di

si

attennero allo

stile del

cappelle laterali, ed anche

Pi tardi introdussero un'altra

religiosi.

cappelle e

le

le

navata, ad uso delle proces-

la

chiesa della

la

Madonna

a Bar-

Germania nella chiesa di Corte a Dresda. Tuttavia


Gesuiti usarono spesso la cupola, ottenendo
nelle chiese proprie della Compagnia
cosi effetti grandiosi, anche in piccolo spazio, come si vede nella chiesa di S, Ignazio
cellona;

un esempio analogo

ha

si

in

Loyoia.

2.

La scoltura

1.

d'Europa,

resto

continu a lungo nell'uso tradizionale, con intento realistico, di

si

statue, per lo pi di legno. Contro tale tradizione, che

le

rappresentare

nuovi

e dei

al

vivo

vantava

a ci

di cristallo e le

ripugnano

pietra. Si

aggiunga che,

gli

di

Francesco Pacheco

pi famosi pittori.
il

vero colore della carnagione. Gli occhi

uso generale: mezzi violenti, che nelle chiese

nostra vista, avvezza alla freddezza del

alla
in

conformit dello

stile

barocco,

si

usavano anche una coloritura opaca

meridionali, dove non

si

trascurava

.Ma nelle cose principali tutte

le

si

equivalgono.

Sacra Famiglia; per

monaci

ecc.,

monache

della'

mo-

soggetti preferiti sono la Pasle

statue isolate, per lo pi

gli

S.

Sebastiano, S. Gi-

Francesco, S. Brunone,

in estasi, quali S.

soggetto trattato pi spesso da tutti

il

forti

senza garbo, che non nelle

grandezza naturale, santi nudi, piagati o scorticati, come

.Va

le

grazia femminile e la giocondit del colore.

la

scuole

sione, la Deposizione, la Piet, la

rolamo

marmo

preferivano

atteggiamenti appassionati, talora sforzati; ci avveniva pi nelle scuole

settentrionali, che

di

di

La colorazione doveva produrre addirittura

prestarono

lagrime di vetro erano

spagnuole

venze,

si

aver trovato una tinta opaca,

di

proponeva

si

natura, nulla pot l'esempio della potenza michelangiolesca,

la

effetti ottenuti dal Bernini.

l'illusione del vero,


si

legno dipinto.
Forse anche pi che nell'architettura il
si mantenne tenace nella scoltura. Al contrario del

in

spagnuolo

carattere nazionale

colorare

LA SCOLTURA.

artisti

S.

Ignazio.

l'Immacolata Concezione;

la

Vergine che, col piede appoggiato sulla mezzaluna, circondata da nuvole e da angeli,
socchiude umilmente
dal Mudilo.
i

gli occhi, oppure li volge al cielo. il soggetto tante volte dipinto


Ricorderemo ancora grandi altari, con storie a rilievo. I soggetti profani,
i

nudi allegorici
2.

tardi

si

Le scuole.

Sedi

di

quest'arte

furono Siviglia e Valladolid, a cui pi

aggiunse Murcia. Maestro della scuola settentrionale (Valladolid)

Hernandez
e

mitologici, sono affatto sconosciuti a questi devoti artisti.

(m. 1636),

il

quale presto abbandon

la

Gregorio

maniera enfatica del Berruguete,

lavor con semplicit, naturalezza e profondo sentimento. Le sue opere principali

sono nelle chiese


Madrid.

Il

nel

Museo

di

Valladolid; parecchi suoi scolari

capo della scuola meridionale

(Siviglia),

Giovanni

si

trasferirono a

Martinez Montanez

(m. 1649), fu artefice fecondissimo, sia di grandi altari che di singole statue, piene
di

sentimento

(fig.

321).

Il

celebre tipo andaluso di bellezza femminile fu da lui pi

volte ritratto nell'Immacolata.

La pi

fu anche valente nei soggetti dolorosi,

bella

si

vede nella Cattedrale di

come Ges

crocifisso o

Siviglia.

che porta

Ma

la croce, e

322

MANUALE

DI

STORIA DELL'aRTE

nelle figure ascetiche di

monaci (fig. 322). suoi molti scolari, come il figlio Alonso,


Pietro Roldan, Alonso Cano, gi ricordato come architetto, e Pietro de Mena,

scolaro de/ Cano,

si

Fig. 321.

loro

tentativi di

sempre

felici.

avvicinano

Madonna

col

esprimere

Uno

al

Montafiez tanto

Bambino. Statua

col

colore

in

la

degli ultimi scolari del

da confondersi con

lui;

ma

legno, del Montafiez. Siviglia, Museo.

grazia, la

sofferenza,

il

terrore

non sono

Cano, Giuseppe de Mora, conserv

la

maniera della scuola molto innanzi nel secolo XVIII. Qualche rara volta diede alle
sue figure espressioni estatiche, ed us grandi movenze nei panneggiamenti. Maggiore

BAKOCCO

Il,

vivacit

manifesta nella scuola

si

IL

ROCOC

323

Murcia, propaggine di quella

di

di Siviglia; di essa

capo Francesco Zarcillo y Alcakaz (1707-81). Questa scuola, che lavor nelle
Provincie a sud-ovest della penisola, si mantenne fedele alla semplicit e alla natu-

ralezza,

ma

sione nel!'

con movenze pi

Eremita

"

La scoltura
Pietro Ribera

in pietra,

in pietra

che

dallo sfoggio

11

capolavoro dcli'Alcaraz sono

altri,

il

churriguerrismo

lavorarono tanto

artisti

legno che

in

adoperata nell'architettura, nei giardini

di originale.

gruppi della Pas-

ebbe largo campo nella decorazione architettonica, favorita

ne faceva
ed

forti.

di .\Uircia.

come Narciso Thom,

in pietra.

le

nella scoltura

non produssero nulla

e nei sepolcri,

Nel dilagare del barocco, che sopraffaceva

Ma

singole arti, soltanto la scol-

tura in legno colorata visse di vita propria, e con onore.

3.

Tre sono
la
le

LA PITTURA.

fattori determinanti della pittura spagnuola:

la

Chiesa, la Corte e

Nazione. La Chiesa spagnuola non soltanto fu zelante promotriceydell'arte,

segn

la

via e diede agli artisti, in

La tendenza
tratti

dell'arte

dalle leggende

spagnuola
dei

massima

all'estasi

parte,

il

modo

di

pensare

ma

e di sentire.

all'ascetismo procede di qui;

soggetti

Santi furono quasi imposti dalla Chiesa, tanto che nella

MANCALE

324

DI

STORIA DELL ARTE

La Corte favori
dono il senso della

pittura spagnuola la Sacra Scrittura sopraffatta dalla leggenda.

Dallindole nazionale finalmente

ritrattisti.

verit che

onde per

va

tezza anche

mulato,

oltre la superficie,

loro la

le

Spagna fu tutto
di

ebbero

in

il

superbo sentimento della nazionalit dell'arte,

il

mondo,

figure leggendarie ed eroiche.

un certo che

pittori

impetuoso

da essa trassero con mirabile schietL'ardore del sentimento, talora dissi-

e primitivo

sono doti singolari della pittura

spagnuola.

Fig. 323. S. Ermenegildo, di Francesco Herrera

1.

Movimento

di transizio.ne.

il

vece

Siviglia.

Museo.

La prima ad affrancarsi dalla maniera im-

pacciata, e a produrre maestri originali, la scuola di Siviglia. In essa primeggia Gio-

vanni de la Roelas (1558 o 1560-1625), che fu unicamente pittore di Santi. Egli fu


anche il primo che diede la vera espressione all'Immacolata, la .Madonna spagnuola
per eccellenza; nella Battaglia di Clavijo (Cattedrale di Siviglia), dove si vede S. Gia-

como che

fa

impeto contro

l'esercito dei .Mori, egli trasfuse tutto lo spirito delle Cro-

ciate; nella .Morte di S. Isidoro (Siviglia, S. Isidoro) rappresent al vivo

Inoltre sent molto bene

vie

Francesco Herrera
egli dipinse

il

il

il

monachismo.

valore del chiaroscuro. Pi ardito procedette per nuove

vecchio (1576-1656, fig.


cadde nell'abuso

anche a fresco

323),
di

ma

nelle ultime sue opere

forme violente, quasi

sei-

IL

BAROCCO E

vagge. Fuori di Spagna non c" di

lui

naci e l'ardente entusiasmo del Santo.

fama come

pittore ebbe
il

secondo maestro e

Greco.

2. Il

lo

L'arte della pittura

(<

Toledo sollev a grandi

lo stile lar^o.

giuochi di luce

(fig.

onori un singolarissimo straniero,

Roma

di

!a

Tiziano

il

da ogni

altro pittore. .A

Parma

325

Non

e 326).

studi

come

fiori,

monaci

lui.

si

nella

fanatici, gii asceti e

comprende

l'alto

grado

il

suo

il

mondo

di idee e di

non

ci

trasportiamo con

suoi primi lavori, l'Assunzione di .Maria, per la chiesa di S.

e la Spogliazione di

riconobbe in
razione

lui

il

d'intiere

dinario

il

Ges

(el

fumo

dell'incenso e

durarono

fin ch'egli

le

ebbe

il

mormorio delle
Domenico,

commissioni, anche per


vita.

Seppellimento del conte Orgaz, nella chiesa

stra di chi guarda

la

Espolio. 1579) suscitarono grande ammirazione. Toledo

suo profeta. Seguirono tosto

chiese, e

figure

molteplici bagliori dell'oro, del

marmo

il

le

visionarii; lo splen-

preghiere.

nero e delle candele, tra

Ma

primato.

diaspro, del
I

una ma-

chiaroscuro del Cor-

di verit dei suoi personaggi emaciati e

crepuscolare delle chiese, tra

luce

gio-

superbi e accigliati cavalieri,

spettrali, dei suoi colori infocati, delle sue luci violente, se

fantasia

il

gareggi coi manieristi, ambizioso di conquistare

snelle e leggiadre

Dome-

venne

?cio!tezza della composizione, la vivacit del colore,

dore violento e abbagliante delle chiese, formarono


(figg.

di Creta,

e collega del Veronese e del Tintoretto im-

soltanto a Toledo trov l'ambiente fatto per

dame

Greco. Nativo

324), qualit e caratteri che egli esager, formandosi

niera che lo distingue


reggio: a

e per essere stato

),

suocero del Velasquez.

vanissimo a Venezia: scolaro

S. Basilio

forte contrasto tra le cupe figure dei

nico Theotocoplli (1548 circa -1614), detto


par da loro

il

moFrancesco Pacheco (1571-1654) pi che come


il

d'arte

scrittore

325

che un solo grande quadro, cio

opera di grande effetto per

del Louvre,

ROCOC

IL

in alto le figure

sono altrettanti

Un'opera

di S.

Tommaso

ritratti del

la

deco-

di effetto straor-

(1584): a sini-

defunto, nelle sue

IL

varie et
biblici e
rali,

BAROCCO

ROCOC

IL

327

(fig. 325); domina il tutto una visione celeste. Di qui comincia, nei quadri
leggendari del Greco, l'esaltazione spirituale; sono apparizioni soprannatu-

ombre verdi

o di

un

grigio cadaverico, audaci accordi di giallo aranciato e di

verdolino, di azzurro freddo e di rosso ardente,

inondati di

una

Fig. 326.

Il

sogno

di

strano e fantastico sogno di Filippo


la Crocifissione

chiesa di S.
stoli nella

come

avvolti

in

un velo

di

fumo

luce scialba, senza transizioni. S. Maurizio coi suoi compagni,

Resurrezione

la

Paolo,

le

Cattedrale,

storie di S.
il

Battesimo

al

11

Filippo

nel!'

II,

del Greco.

Escoriale

Escoriai.

(fig.

Prado, Ges che

326),

si

Francesco nella chiesa


di

Ges

e
la

il

Battesimo

di

Ges,

congeda dalla Madre nella


di

S.

Giuseppe,

gli

Apo-

l'Adorazione dei Pastori nella Galleria

Nazionale di Roma, ci mostrano l'immaginazione sovraeccitata del Maestro. Nelle


opere della sua vecchiaia (dal 1604 in poi), quali l'Assunta nella chiesa di S. Vincenzo .Martire e il Battesimo di Ges neWHospital de afuera a Toledo, le figure
quasi spiritate si levano come fiaccole verso il cielo, si sente la bramosia appassi-

328

MANUALE

DI

STORIA DELL'ARTE

nata del Greco, che vorrebbe dare


e violenta.

Non

alla pittura una forma d'espressione affatto nuova


pu non ammirare l'impeto travolgente della composizione, e certi
di luce che hanno dei prodigioso. Non meno originali e maravi-

si

effetti di colore e

sono

gliosi

fredde,

suoi ritratti,

come

327) fu incredibile;

(fig.

monaci, prelati

di

si

occup anche

uomo

quadri invenduti. Essendo anche


casa divenne

il

anime rigorosamente chiuse

di

convegno

grandi di Spagna; figure austere

in s

di scoitura, e

di cultura

L'operosit

stesse.

morendo

lasci centodiciassette

non comune

in

un

artista, la

delle persone pi intelligenti di Toledo, e la sua

molto compianta. Senza dubbio

Fig. 327.

ed ebbe profonda influenza

egli

Greco

del

sua

morte fu

penetr nell'intimo della religiosit spagnuola,

Autoritratto del Greco. Museo del Prado.

sui

suoi contemporanei. Per lungo

tempo quasi dimen-

ticato, ai nostri giorni fu restituito nella meritata considerazione. Si volle vedere in


lui
si

precursore dei moderni impressionisti,

il

avvicina

nel

modo

al

di

sommo

L'educazione

1660)somiglia a quella del Rubens.


simi,

primo dei

pittori della luce.

Velasquez,

al

il

In ci egli

quale per,

lui.

Diego de Silva y Velasquez (1599Rubens fu scolaro di due artisti diversis-

artistica di

Come

il

van Noort ed Ottone van Been, cosi il Velasquez impar l'arte prima dall' Herpoi dal Pacheco. Ma forse appunto per questo egli non fu scolaro n dell'uno n

il

rera e

dell'altro.

come

il

maestri del barocco spagnuolo,

sentire la natura e nella mentalit, fu l'opposto di

Velasquez.

3.

tra

gi

Nei suoi primi lavori, finch rimase a Siviglia, tratt vari soggetti, [dipinse,
si

usava da qualche tempo, parecchi

dei cosidetti bodeooncillos, cio cucine

e botteghe, e scene e figure della vita popolare.

cura speciale

gli

arredi

domestici

le

cose

In

tali

mangerecce.

quadri
Il

sono

ritratti

pi celebre tra

con
suoi

Taw

\ELASQUEZ

INFANTE MARGHERITA.

\'II.

IL

quadri

di

questo genere

IL

ROCOC

bicchiere pieno

un uomo maturo,

figure principali, in atto di here. In questi lavori gi

Velasquez, cio l'occhio infallibile nel percepire

conserv fino

all'

329

l'AcquaiuoIo (Londra, Apsleyliouse).

porge a un ragazzo un

BAROCCO E

ultimo,

e a

poco a poco

vi

appare

la realt.

Un acquaiolo

clic
la

si

(aj^uador)

vede tra

le

due

dote principale del

Questa dote singolare

egli

aggiunse una maravigliosa padronanza

della luce.

Fi!;.

Chiamato
ritratti.
i

Come

grandi

col

ma

tinca di Olivares, del N'elasqiiez. Madrid.

a Corte nel 1623 da Filippo IV, fu occupato specialmente a diping;re


ritrattista

la

lo

il

Velasquez rivel tutta

pi l'attrattiva della bellezza,

sua potenza artistica, ed uguagli

la

alle

ed

Corte teneva per sollazzo, fossero brutte

suo disegno, con


di

Il

maestri italiani e fiamminghi, sebbene

mancasse per
nani che

328.

la

persone che dovette ritrarre

anzi alcune,
e

come

deformi. Eppure

buffoni

il

Velasquez

sua potente percezione della realt, col colorito non artifiziato,

sorprendente naturalezza specialmente nelle carnagioni, seppe superare questa

difficolt.

Egli ritrasse tutta la famiglia reale, fino ai piccoli

principini

(Tav. VII),

330
e

MANUALE

anche

buffoni e

cenzo X, da
leria Doria),

lui

ritratti^del

1649,

329.

Il

gli

altri ritratti

durante

Dama

hiKinta Mai

Vcla-^qii

STORIA DELL'ARTE

il

fig.

del ventaglio

le

pi celebri

sono quello d'Inno-

suo secondo^soggiorno a

duca Olivares (Madrid,

leria Stjidel, Francoforte), la

Fig.

Tra

nani.

dipinto nel

DI

Roma

(Gal-

328) e del cardinal Borgia (Gal-

(Galleria

daiiiigflle

Hertford, Londra), stu-

Las Mciiinas

).

Madrid, Prado.

pendo

tipo di bellezza spagnuola, e il ritratto di una donna, che si crede sia la


moglie del Maestro, nel Museo di Berlino. Nei ritratti in gruppo si manifestano altri

meriti del Velasquez, cio l'ingegnosa composizione, la sapiente prospettiva aerea e

chiaroscuro.
dall'occhio
parti,

le

Il

il

digradare dei colori nei piani sui quali sono disposte a varie distanze

figure,

sono pregi

di

superbi

un

effetti pittorici ricavati

artista

dalla luce che cade

veramente sovrano. Tra

ritratti

in

da diverse

gruppo merita

BAKOCL'O

II.

1-:

IL

ROCOC

331

/as Meninas. nella Galleria del


una sala ampia e profonda vediamo il
V'elasquez al cavalletto. Egli guarda il gruppo che gli sta a sinistra, e specialmente
l'Infanta Maria .Margherita, alla quale una damigella porge un bicchier d'acqua. A
destra stanno un nano, una nana e un grosso cane, pi indietro una dama di Corte, e
nell'ultimo piano un cavaliere che apre una porta, il quadro del 1656. Nello stesso
Museo si ammirano del Velasquez le Filatrici, quadro di effetto anche pi potente (fig.
330). Nel primo ambiente, che una camera scarsamente illuminata, vediamo cinque

speciale

menzione quello

Prado a Madrid

(fig.

delle Dainigeiie d'onore,

329). Sul davanti di

330. Le fikltr

popolane intente a

filare e

luminosa, dove alcune

dipanare; una grande apertura d adito a un'altra camera

dame stanno esaminando un arazzo

a vari colori. Questo

un esempio della maestria del Velasquez nel chiaroscuro degli ambienti chiusi.
egli

sapesse ritrarre la piena luce all'aria aperta

quanto anteriore,
citt

di

Breda

il

al

un altro

Quadro

vede

delle lance

in

un drappello
di

di

lancieri spagnuoli

soldati olandesi, dalle figure

Come

un altro suo dipinto

che rappresenta

generale spagnuolo Ambrogio Spinola

figura principale c'


a sinistra

cosidetto

si

(fig.

(donde

destra della

nome

del quadro):

331).
il

al-

resa della

la

variamente espressive

carat-

teristiche.

Bench due volte venisse

in

Italia,

sia nelle idee

rimase un artista schiettamente spagnuolo. Ci

quadri di soggetto classico. Agli Dei greci

si

che nella forma

Velasquez

il

vede meglio che altrove

egli toglie

ogni tratto ideale, e

li

nei suoi

trasporta

MANUALE

332

Come

nella sua patria.


di contrapporsi

.Apollo, entrato nella

raccontargli

molto interesse

le
le

raciios
alla

(i

Cressida, non ebbe in

fumosa

il

officina

dove Vulcano

prodezze extra-coniugali

di

cosi

intento

Venere;

Omero

del

ci

Mantegna

Bacco

di

beoni). Ce n'

fa dell'inestinguibile

f^erugino.

del

una copia antica


e

il

Goya. Non ha pi

il

al

Non meno

a Napoli.

apprendono con
Dei immortali, e

rozzo

schiettamente

produzione del Velasquez non mancano

il

quadri

di

los bor-

vincitore nella gara del bere,

il

di

la

sua

dorso allo spettatore,

mezzo

avrebbe fatto un pittore


i

Esso figura un'allegra brigata

tra Giorgione

carattere religioso della Venere giorgionesca,


lo

Rem-

presenta

ci

premiato con una corona d'edera. Pi dignitosa

ancora un nudo da gabinetto, come

animo

tutto l'opposto della

degli

riso

suo faticoso lavoro,

Ciclopi

Venere (oggi a Londra), bella donna nuda che giace volgendo


e guardandosi nello specchio offertole da Cupido. un che
e

Caravaggio

Madrid, detto anche, con vocabolo pi proprio,

quale presiede un bel giovinotto seminudo, ossia

applaudito dai compagni

il

Velasquez

il

scappatelle della moglie del loro padrone.

d'amore

contadinesco

ma a coloro che lo falsificavano,


modo loro l'Olimpo. Similmente

graziosa descrizione che

delle scene

Shakespeare, scrivendo Troilo

lo

ad Omero,

brandt umanizzarono a
per

STORIA DELL ARTE

DI

ma

del rococ.

non

Nella

soggetto religioso. La Coronazione

IL

BAROCCO

ROCOC

11.

333

Maria e
Crocifisso (!' una u l'altra a Madrid) sono due opere solenni e profondamente commoventi. Anche dopo aver veduto centinaia di quadri di quest'ultimo

di

il

l'espressione della

soggetto,

testa

reclinata di

Ges,

parte nascosta dai capelli,

in

rimane indimenticabile.

Velasquez dipinse anche caccie

il

dell'ambiente e
nell'esatta

sia

Nessuno

Ma

individuale, che nessuno

!a

Vocazione

li

Fiamminghi,
colore.

di

cosi forte influenza

il

migliore dei suoi

gi schiavo del Velasquez, nel suo pi celebre

1)11

Matteo (Madrid), dimostra

vigoroso;

moderni

pot ereditare. L'artista che passa per

\'eduta di Saragozza, del .Maz

di S.

un colorito

effetti

suoi insigni pregi

Giovanni de Pakeja,

Fig. 332.

come
come pittore, sebbene in fondo siano un
nazionale spagnuolo, hanno cos salde radici nell'indole sua

degli antichi maestri esercit sugli artisti

prodotto del carattere

Olandesi

gli

percezione della natura che nella prevalenza degli

questo spagnuolo.

scolari,

paesaggi. In questi, nonostante la diversit

singolarit del suo genio, egli ricorda

la

ma non pu

dirsi

fiiiure

di

quadro

\'elasquez. .Madrid, Pradu.

del

possedere un fresco senso della realt

che

egli

si

appropriata

sia

l'arte

TiNEZ DEL
la

veduta

Egli lavor

Mazo
di

(1612 circa

comunione

La famiglia

del .Maestro egli

Nell'altro
si

adoperando

non

si

figlia.

lo

tempo

nella

Galleria

di

Velasquez

non

(fig.

gli

maraviglia che
e

parecchi

altri

332).
stessi

il

suo
suoi

attribuiti al Velasquez. .Ma a dir vero, dello stile

appropri che

le

grande maestro della scuola

Tommaso

del

stesso materiale e

Vienna,

esteriorit.
di

Siviglia,

Francesco Zurbaran (1598-

manifesta soprattutto una austera idea religiosa.

ficazione di S.

suo vero capolavoro

Il

mano

di

artistica con lui, perci

del pittore

dipinti siano stati per lungo

1662)

1667), che ne spos la

nello studio dello suocero,

modelli, e visse in

quadro

Saragozza (Museo del Prado), con figure

del

Mar-

Maestro. Pi felice imitatore del Velasquez sembra a noi Giovanni Battista

Il

d'Aquino, nel Museo Provinciale

suo capolavoro
di Siviglia.

la

Glori-

Nonostante

il

realismo esteriore, l'indole quasi monastica dello Zurbaran appare nella esaltazione

MANUALE

334
estatica
S.

delle

Tommaso

figure e

nel

la

STORIA DELL'aRTE

chiaroscuro evanescente dei colorito.

d'Aquino, a Berlino,

d'ammirazione per

DI

piacere allo spettatore e per l'intonazione generale,

Fig. 3:,

S,

e a Strasburgo.

Sentimento

pi

paiono nei quadri del gi nominato

Madonne

della Cattedrale di

Giovanni

in

Patmo

il

che

elftto papa, dello Zurbaran.

Bii

chiede nella pittura sacra. Sono pregevoli anche

nova

quadri

suoi

di

Bonaventura, a Dresda (fia;. 333), sono degni


severit monumentale, per l'assenza di ogni lenocinio inteso a
e di S.

Malaga

mite

le

quale veramente

sue figure singole

Geforme ap-

piedi, a

in

maggiore morbidezza

di

Alonso Cano (1601-67), specialmente nelle


suo San
Museo del Prado(fig. 334). Ma

e del

Cristo portato

nel secolo

ri-

Dresda, Galleria.

dagli Angeli

il

rivelano

esaurimento della fantasia nazionale. Queste figure somigliano


rattere lirico, preferito

si

gi
al

un principio

di

tipo medio, di ca-

XVII; non sono l'affermazione

di

una potente

IL

personalit.

mineo
4.

Anche

Agnese

MuRiLLO.

ROCOC

335

Berlino un saggio dello

Popolarissimo

tra

pittori spagnuoli

Bartolomeo Stefano MuKiLLO

apprezzato, specialmente per

Monaco.

di

IL

stile

morbido

fem-

questo pittore.

di

Siviglia,

la S.

BAROCCI) E

suoi

(1618-82). In

il

Maestro della scuola

Germania

Monelli sivigliani

(fig.

egli

335) della Galleria di

.Ma di tali soggetti di strada ne dipinse pochi, e la pi parte in giovent.

Fig. 334.

La Madonna della

stella, di

In questi

egli

non

si

II

Alonso Cano. Madrid, Prado.

che sono anche

Murillo principalmente pittore di soggetti religiosi,


lavori (Tav. Vili).

di

notissimo ed

suoi capo-

discost dal naturalismo, anzi vi aggiunse

si vede in parecchie sue Sacre Famiglie, conFiamminghi (fig. 336), nella


un modo genialmente borghese, che ricorda
Cucina degli Angeli (Louvre), dove alcuni Angeli attendono al lavoro in luogo del

una certa freschezza popolaresca. Ci

cepite in

frate

neve

cuoco che
di S.

stato rapito in estasi, nel cosidetto Sogno, cio

Maria Maggiore, soggetto gi dipinto da Masolino

e dal

il

Miracolo della

Griinewald,

anche

336

MANX'ALE

nei suoi grandi

D!

STORIA DELL ARTE

quadri storico-religiosi. Nel Miracolo

di

Mos che

fa zampillar l'acqua

dalla roccia (Convento della Carit di Siviglia) mirabile l'effetto artistico delle per-

sone e degli animali,


desiderato refrigerio

mosine (Accademia
stiche
del

pezzenti

ritratti
(fig.

di

e gli

S.

al

338).

che

affrettano per arrivare

si

di S.

si

accalcano intorno

al

esempio

tra
e

il

quadri

citati

il

ele-

di S. Eli-

del Murino. -Monaco.

brutto

compensato dal

freddo tono argenteo col quale sono dipinti

la forte

quadro

il

sabetta che lavala testa a un ragazzo tignoso (Madrid, Accademia

ambo

presto al

Santo. L'ingenuo naturalismo

dal brutto e schifoso; vedasi ad

Fig. 33:

In

pi

Diego che dispensa

Ferdinando, Madrid) sono figure mirabilmente caratteri-

storpi che

Mudilo non rifugge

vivo,

Similmente nel quadro

luce che illumina

di S.

Ferdinando).

colorito e dal sapiente contrasto

Santi e

gruppi di figure popolari.

Ma

le
il

cose prossime ad essi,

Murillo

si

rivela pit-

tore insuperabile in altri elementi della fantasia nazionale, cio la sensualit appas-

sionata posta al servizio della religione, e l'estrema esaltazione del


trattare
S.

Francesco che accoglie amorosamente tra

stando

in

sentimento nel

misteri della chiesa. Queste tendenze appaiono in molte visioni ed estasi:

ginocchio vede

il

Bambino

in

una

le

braccia

il

Crocifisso, S.

Antonio che

gloria d'Angeli (Cattedrale di Siviglia),

IL

H|^"

L'AKOCCU H

IL

ROCOC

337

11.

Madrid, Ercniitamjio
giosi

sfumando

BAROCCO

di Pietrohiirgi),

E IL

Louvre,

le

t'ig.

il

sue leggiadrissiine figure di angeli

fanciullescamente; in esse

La vita

339)

contorni ed usando, insieme con

licatissime e Jeirtzermente tremule. In tutto

rato per

ROCOC

egli

rivela

mondo

Ad

Maestro ottiene

effetti

massima luminosit,

la
il

di

prodi-

tinte de-

Murillo popolare ed

e di angioletti,

un vivo senso

del Murillo fu semplicissima.

il

339

che scherzano

ammi-

ridono

religione.

eccezione di un non lungo

soggiorno

MANUALE

340
a

DI

STORIA DELL ARTE

Madrid, dove fu chiaiiiatd dal Velasquez,

studi

grandi Italiani

Fianmunghi,

visse operosissimo a Siviglia; la sua produttivit, specialmente negli ultimi tempi,


lo

condusse talora a lavorare

Goya.

5.

lungo letargo

la

in

modo alquanto

pittura spagnuola,

perioso, caparbio,

una figura piena

le

finezze della pittura e

la

pittore di Chiesa e di Corte,

vide

perfezione tecnica.

le

uno

degli ultimi epigoni del rococ,

vecchie forme di cultura, e contribu

gli

antichi valori artistici; dominato, quasi

che vedeva intorno a

s,

dallo spettacolo del

ci

dalle

genio artistico

mondo

truci creazioni della sua fantasia, egli

sempre pi
a

Im-

propria

Di professione

pi d'ogni altro a sovvertire

da

la

rimase nel suo intimo un popolano di idee radicali,

irriverente; per l'educazione artistica

tempi procellosi travolgere

da un

Madrid, Pradi

Fig. 340,

risvegli

di stranezze e di contrasti.

appassionato, vero contadino andaluso, dovette forzare

indole per imparare

scettico

frettoloso.

Francesco Goya y Lucientes (1746-1828), che

si

che volgeva

egli stesso

sgomentato
al

peggio, e

sentiva stimolato dal suo

raggiungere l'estremo limite dell'espressione pittorica. Egli preil


suo tempo, ed lo scopritore di un mondo nuovo, dove,

corre di gran lunga

MANUALE

342

dopo mezzo secolo


che

cesi,

egli

solo che gett

il

primo dei moderni

come quella
hanno del rozzo e

ma

ponte che

Goethe,

del

stampe

le

maestri

suoi
e

Eppure,

Mengs

al

Tiepolo

dal

del

efficaci.

ma

colorito

il

del Maestro,

varie chiese dal 1771 in poi,

Quanto

l'arazzeria.

colore e della

il

signori,

ragazze procaci,

de-

invece,

la

suo genio.

al

soggetto, e pi ancora per la conoscenza del-

che

assai pi

ma

toreros,

dipinti

lui

cartoni da

in

eseguiti per

lui

veduto da uno spagnuolo:

passeggiate, serenate, eleganti

340),

(fig.

da

affreschi

gli

hanno importanza per noi

lavandaie,

che allora dirigeva

.Mengs,

il

primi lavori, confacenti

soggetto, sono puro rococ,

al

balli,

Non accenn

luce.

smagliante, a volte chiassoso, che egli

lieto,

amoretti, lavori campestri

giuochi,

vivace

procur

gli

pregi pittorici, che per

l'evoluzione artistica

quale co-

del

Tiepolo, coi quali lavor a Madrid nella .sua giovent.

al

trasse

regia arazzerla di Madrid,

Rembrandt,

pochissimi quadri. Dal Velasquez

talora innalza di tono, creando pi forti contrasti, e

Sia per

indefessamente ope-

molto disuguale. Certe sue cose


poco meno che

Velasquez

il

disegni,

sincera visione della vita,

menomamente,

vita lunga e

ma

vastissima,

ultimo degli antichi maestri,

una

in

sono mirabilmente belle ed

altre

nobbe certamente
la

collega,

li

del barbarico, altre sono pedestri e mediocri, o

Goya nomin come

Il

riv

il

precursore. Sopra l'abisso che divide due secoli,

La sua produzione,

rosa

disgustose;

sua volta riscoperto dagli impressionisti fran-

di oblivione, fu a

salutarono maestro

lo

STORIA DELL'ARTE

D!

merciaiuoli,

mendicanti.

colorito

Il

ogni esempio dei Francesi e dei Veneziani; di una giocondit

e chiassoso, oltre

che diremmo rusticana, se non fosse anche mirabilmente intonata alla chiarezza del
cielo.

Vedendo

l'effetto dei suoi cartoni

tradotti in arazzi,

maniera che divenne sempre pi larga, con potenti

il

Goya svilupp

risultati pittorici. Ci

nei suoi quadri di cavalletto di questo periodo, nei quali tratt soggetti
la

bellissima

Romena

sardella), processioni,

de San Isidoro, baldorie carnevalesche

scampagnate,

a soggetti tetri e spettrali, quali


lanti,

il

Manicomio,

Parma,

la

Ma

pittura del

trono del balordo Carlo IV

al

Goya

si

volge decisamente

dipinse questi sovrani rivelano l'odio e

una

irrisione della

Luisa con
lui

stati

del

le

nelle

monarchia, che

sue dame. Anche

sono

documenti

1808. Egli non

zione dei ribelli

suggestione
e

(fig.

la

linea di

341) e

la

<<

come

primi accenni

disprezzo; non

le

quadri nei quali

si

pu immaginare

gruppo della regina

masse. Aggiungiamo
Gli

gli

un entusiasta

degli eroi e delle

suoi grandi quadri

Preparazione delle polveri

Appe-

orrori della guerra

atrocit, la disperazione, l'ansia della

combattimento.

Luisa

scene di manicomio e di tortura,

delle

indifferente, o

le

della viziosa

satirico.

Banditi nelle caverne.

uno spettatore

gente che vive dietro

corride di tori,

le

commuove sono

vittorie; ci che lo

il

al

sia pi spietata dello spettrale

della

dell'ospedale,

corsie

vedono pure apparire

si

lieti,

Sepoltura della

delle streghe, la Processione dei Flagel-

egli

per

sua

ecc.

Nel 1788, dopo l'avvento


di

ecc.

Sabbato

il

(la

la

appare anche

e la serie di

la

povera
Fucila-

acqueforti

Desastros de la guerra sono una veemente accusa contro l'umanit. Tuttavia egli

torna qualche volta

Acquaiola,

nell'

alle

ispirazioni gioconde di

Arrotino

nella

>

Maja

al

tempi, nella allegra

balcone e nelle altre due

altri

ri-

procace

Majas

una nuda e l'altra vestita. Nel 1815, con Ferdinando VI, torn ad imperversare nella
Spagna la pi cupa reazione, che fece rivivere l'Inquisizione del medio evo; il vecchio
maestro fu costretto ad espatriare (1822),

mor nel 1828 a Bordeau.x. Negli ultimi

MANUALE

344
anni essendo

da sordit,

afflitto

la

ni

STOHIA DELLAKTE

sua selvaticiiezza divenne sempre pi strana; nelle

campagna,

pitture murali della casa dove abitava, in

si

compiacque

di

rappresentare

ogni sorta di orrori e di atrocit.


ritratti del Goya hanno sempre qualche cosa di strano. L'atteggiamento rigipiedi divergenti, le facce verticali sono caratteri dei ritratti
damente spagnolesco,
dei primi tempi: le donne sono pallide, esangui, coi capelli allentati, vestite di leggere
!

mussoline

e di pizzi (fig. 343).

tura, sui nastri, e

il

Una

pennellata pi vigorosa sulla capigliatura, sulla cin-

ritratto finito. Circa

il

1790

soggetto, a produrre l'illusione del vero, a dare aria

tempo sono

la

famiglia del duca d'Ossuna,

343.

LIorente, la bella
genio,

come

Donna Antonia

moglie del libraio

in certi ritratti a

la

ha imparato a comprendere

Oo

Quando
egli

il

dipinto. Suoi capolavori di questo

duchessa d'Alba, sua amica,

Zarate, del

mezzo busto,

egli
al

il

gesuita

Madrid. Piade.

lo spirito del

suo modello

raggiunge quasi

la

gli

va a

penetrante per-

ritratti del suo cognato Bayen, dello


Rembrandt; citiamo ad esempio
Bermudez.
di un ufficiale degli usseri del 1815, della signora Cean
Ma del Goya non si pu avere una conoscenza compiuta se non si vedono le
di Caprichos
acqueforti. Seguendo l'esempio del Tiepolo, egli cominci con 83 fogli
miserie, vaneggiaeseguiti dal 1794 al 1798. Sono per lo pi tetre visioni di
che delmenti, mostruosit, quali le orribili vecchie, che hanno pi del bestiale
e
l'umano. Su questa via egli prosegui, inventando cose sempre pi raccapriccianti
Tauromadiaboliche, coi Suenos o Proverbios (1815, 21 fogli; fig. 342). Nella

spicacia di
zio cieco

quia (53

Paquete,

fogli,

1808-1815) ritrasse

lo

spettacolo prediletto dagli Spagnuoli; nei

De-

BAROCCO

IL

KOCOCO'

IL

sastros de la guerra (1810-1820, 82 fogli)

orrori e

gli

345
atrocit della guerra nella

le

Spagna invasa dai Francesi, in queste acqueforti il Goya si serve di una tecnica affatto
diversa da quella di Renibrandt e del Tiepolo; adopera largamente l'acquatinta nei
fondi, dai quali le singole figure si staccano con evidenza plastica. L'abbondanza delle
trovate geniali, la profondit delle idee, la forza dell'ironia, attestano quanto l'anima
del Goya partecipasse, non soltanto alle tristi sorti della sua patria, ma anche al
doloroso dissidio psicologico di quell'et di transizione, nella quale

si

veniva formando

l'uomo uioiieruo.

FRANCIA.

C.

1.

Nel secolo XVll


nell'et di

stumi, essa

si

Francia divenne

la

XIV,

Luigi

potenza preponderante

ebbero due meriti.

primo

Il

il

Francia dal 1650

in

con maggior senso critico che

cosi dallo

dell'Italia,

nessun tempo

al

1750; nessun popolo studi

scrisse e

si

il

barocco italiano

quali seppero anche risalire alle schiette

secondo merito

l'aver tenuto conto della decorosa

Il

palazzo italiano

Il

zione di parata; al contrario


l'abitazione, ideando
e

una

alle necessit e

comodit quotidiane. Essi stabilirono

buon gusto,

di

nell'architettura

esigenze delia gran

le

sero con

le

(camera da
sale di uso

dama

doppie fughe

le

letto, gabinetto, boudoir, salottino,

comune

(sala

da pranzo,

XVI 11), dove

alla

conseguenza

salone). Di

massima semplicit

alquanto negli ornati nella facciata verso


I

(inizi

(inizi

Francesi distinguono
del barocco)
del rococ)

1623-43;

1618

architetto

fabbrica del

loro

del

Luigi

XIV

Louvre;

XIII, 1623-43.
indi

Re,
in

il

di

all'esterno,

al

architetti

gli

col

nome

dei loro re: Stile Luigi XIII

XV

il

1735-70.

(pienezza del rococ)

Giacomo Lemercier

dapprima,

seguito costru

Fu anzi

largheggiando

(pienezza del barocco) 1643-1715; Reggenza

(1585-1664), discepolo

perfezionatosi in Italia, protetto dal

prosegui

pi

camere

giardino.

epoche artistiche

1715-23 o 1735; Luigi

Lo STILE Luigi
Salomone Debrosse,
1.

di

le

vede

comunicas-

anticamera)

francesi curarono soprattutto la disposizione e la decorazione dell'interno.

buona norma attenersi

si

avessero importanza non minore

Divenne consuetudine, che

quelle del gran signore.

del palazzo

della raffinata

del cerimoniale. Merita di essere particolarmente

studiato V hotel della marchesa di Rambouillet (met del secolo

come

esigenze del-

alle

camere che per ubicazione, grandezza, arredamento

scientifico per soddisfare alle esigenze del

agiatezza, del decoro personale

comodit

molti casi una costru-

in

Francesi pensarono in primo luogo

serie di

collegamento corrispondessero

un vero sistema

problemi

discusse di archi-

si

e dell'utilit dell'interno degli edifizi.

fonti dell'antichit.

come

Francesi

scientifica dei

in

Francesi,

Come

rococ, apparve addirittura

padronanza razionale

la

architettonici; in nessun paese

come

Europa.

nuovo. Nel valersi delle forme divenute ormai universali

stile affatto

tettura

in

gusto, nella poesia, nei co-

aulico tutto francese che fu imitato da

stile

tutta l'Europa, e nella sua ulteriore elaborazione,

uno

nel

poco affrancata dal predominio

barocco pervenne a foggiare uno

stile

la

nella cultura,

nella politica,

a poco a

era

L'ARCHITETTURA.

secondo

primo nucleo

caccia, divenuto poi la celebre reggia di Versailles

(fig.

di

Richelieu,

concetti

un

nuovo

344). In questo egli

dal

Lescot,

la

castello

di

del

si

mantenne

MANUALE

346
sostanzialmente fedele

appare

gi

esterno

la

la

il

facciata

la

nuovo

ma

Luigi Le

Vau

tipo di castello senza

una variante

(1612-1670)
di cui

ali,

e a

Sorbona

nella sua chiesa della


di

ottimo effetto

Susanna

di quella di S.

magPietro Lemuet (1591-1669) si

molto sopraelevata,

callotta esterna della cupola

gior parte in legno.

deve

Rinascimento;

transizione al barocco. Essa a crociera e a cupola,

internamente severa;

Roma;

allo stile del

STORIA DELL ARTE

DI

tuttora per la

l'esemplare pi evidente quello di

Vaux-le-Vicomte presso Melun (1643): sull'asse mediano uno scalone e una grande
sala ovale aperta sul giardino; ai due lati due file di camere appropriate al loro uso
e

disposte molto ingegnosamente.

piacquero
sailles.

II

11

sommamente a Luigi XV,


Le Vau anche autore di

castello e

che

si

ed esegui tutta

l'ala

parco, prima opera del Le Ntre,


di imitarli pi

in

grande a Ver-

molti palazzi in citt, del padiglione

Louvre condusse a termine

del padiglione di Flora alle Tuileries; al

gitudinali

il

propose

Marsan

due

ali

lon-

per non alterare l'opera dei suoi prede-

orientale;

marmo,

Fig. 344. Versailles. Cortile di

le

di

Lemercier

Levau.

non applic n grandi ordini che nel padiglione mediano meridionale. Connuovo e geniale fu quello di formare con la facciata del Collegio Mazarino, oggi
sede dell'Istituto di Francia (1660), una piazza semicircolare, dominata dalla cupola
centrale. Intanto Luigi XiV aveva deciso di ampliare Versailles, conservando l'aotico ritrovo di caccia. Il Le Vau si accinse alla grande opera nel 1661, cominciando
con l'ampliare e sviluppare il nucleo dell'edifizio. in questa nuova forma, a giudicare da vedute che ne rimangono, Versailles doveva essere un bello e piacevole com-

cessori

cetto

plesso di fabbriche,
e

di

stile

italiano

una terrazza. Dopo


suo

scolaro

non troppo strettamente collegate, di stile francese all'esterno


due ah coi grandi ordini.) chiudevano
il giardino, dove

verso
la

morte del Le Vau

Fran'Cesco Dorbay;

ma

il

le

lavoro fu proseguito, sui suoi disegni, dal

nuove fabbriche presto assunsero propor-

zioni enormi, a scapito della bellezza complessiva e di molti particolari.

Artista di merito superiore al Lemuet, che fu pi che altro un teorico, Francesco Mansart (1598-1666), nel quale si manifesta ancora una volta il semplice e
puro senso architettonico del Rinascimento. Il suo capolavoro, nell'architettura civile,

il

castello di Maisons-sur-Seine,

imitazione perfezionata di quello di Vaux-le-Vi-

IL

conite;

BAROCCO

piano elegantissimo;

il

interrompere

la linea del tetto

Nel 1645 cominci

cupola

vede

la

di

effetto

al

suo

nome

(mansardes).

pittoresco.

Ma

essendo
il

di

Reims

(1627-36), di puro stile Luigi Xill con

barocco.

Sul principio di questo periodo

ma

il

divenne un centro

nioni erano instabili e discordi, e ne sono


orientale

Louvre.

del

Un

disegno del Le

di attivit scientifica.

prova

Vau

le

si

mani-

vigoroso genio nazionale

dar loro forma francese, ed anche ad affrancarsene. L'Accademia

tettura, fondata nel 1671,

Dopo

armonico

fortemente l'influenza degli esemplari romani;

riesce a

il

un

all'edifizio

Mansart us spesso

alla cortigianeria, presto gli fu sostituito nella direzione del lavoro

Lo STILE Luigi XIV, 1643-1715.

2.

festa

con quegli abbaini a cui rimase

il

pi pura espressione delle idee del Mansart; un bell'esempio di transi-

accenni

lievi

camini danno

palazzi in citt

chiesa abbaziale di Val-de-Grce a Parigi, a tre absidi, con

ha nel Palazzo Comunale

si

347

che v'introdusse varianti non lodevoli. Nella cappella del castello di FrOnes

Lemuet,
zione

ROCOC

altri castelli e

grande navata; l'esterno

uomo avverso
si

la

11.

tetti ripidi e gli alti

aspetto severo e tutto francese. In

di archi-

Dapprima

le

opi-

discussioni intorno alla facciata

era stato escluso, perch antiquato.

vari inutili tentativi, nel 1664 fu deciso di chiamare a Parigi

Bernini; questi

il

Roma, ma non piacque. Si


medico Claudio Perrault (1613-88), con una felice

diede un disegno grandioso, nello stile allora trionfante a


fece avanti allora

soluzione

con vari mezzi


gli

un profano,

345).

(fig.

la

il

Egli disciolse

le

pesanti masse del Bernini, adorn ed avviv

costruzione, e l'opera sua piacque tanto, che per ragioni di euritmia

parve bene mascherare con un ordine

meridionale.

Fu questa una mezza

rault fu completato ed
e scultore,

impar

di

grandi pilastri anche

vittoria del

romanismo.

Ma

la
il

lunga facciata

lavoro del Per-

anche alterato dal Lebrun. Carlo Lebrun (1619-90) pittore


principalmente da Pietro da Cortona, e gi aveva

l'arte in Italia,

MANUALE

348

STORIA DELL ARTE

DI

dato prova del suo valore lavorando, dal 1646


Mansart, quando Luigi XIV, conosciutone

il

fattura dei Gobelins, che a poco a poco

si

decorative,

il

combinazioni
tutte

Lebrun
e

le

vi

formule che servirono a tutti

in

tutto

il

quali

reali,

a Versailles, la galleria d'Apollo al

mente famose

estese fino a

Fg. 346. Parigi. Galleria d'.^pollo nel

corrono a produrre un effetto

ma

d'

le

pitture

e la

marmi,

arti
le

galleria degli specchi

anche oggi merita-

cornici di stucco lavo-

le

Louvre, del Lebrun.

e le scolture,

insuperabile magnificenza,

nulla di arbitrario o d' informe; un barocco nitido

Lo

le

procedimenti tecnici,

346), ecc.; cose

(fig.

mondo. L'architettura,

rate a perfezione in ogni particolare,

e del

suoi continuatori; di qui uscirono

gran salone

il

Louvre

Le Vaii

edifizi del

comprendere tutte

diede opera attivissima, creando

maraviglie dei palazzi

le

poi, net;li

in

raro ingegno, lo pose a capo della mani-

colori, le

in
e

cui

e'

dorature conprodigalit,

disciplinato.

stesso indirizzo, con pi severit e sobriet, fu impresso dall'Accademia, per

opera del primo suo capo, Francesco


d'artiglieria, e

importanza

la

nmiziare

neoclassicismo.

il

Blondel

(1617-86). Egli fu

dapprima

rimase sempre un teorico. Unica sua opera architettonica

Porta

di S. Dionigi a Parigi, di stile


1

suoi disegni

Vau successe nell'ufficio di primo


Mansart (1646-1708), figlio di una sorella
Al Le

dello zio egli congiunse la

vena copiosa

semplice

e severo,

trattati fecero testo

architetto di
di
la

alla

ufficiale

qualche

che pare prean-

anche

in

Francia Giulio

Francesco Mansart;

di

Germania

Hardouin

purezza

magnificenza del Lebrun,

e la

di stile

cultura

accademica non nocque alla sua fertile e multiforme fantasia. La sua grande opera
fu la seconda ampliazione di Versailles, iniziata da Luigi XIV, che volle farne la
reggia per eccellenza, sede del sovrano e centro del governo; essa divenne il modello

BAKOCCd

IL

tutta Europa,

di

imitato

palmente dalie maggiori

347),

ali (fig.

giardino, la cappella

annessi

zione fino

tutti

la

sono del
costru-

alla

trentamila operai,

non poche opere

di pregio artistico

inesorabilmente distrutte.

furono

la

il

verso

parco

il

Lavorarono

.Vlansart.

Tra

verso

348), pa-

(fig.

reggia

della

verso

citt

349

princi-

sale di cerimonia,

recchie
gli

ROCOC

minori

facciata

la

IL

Le vastissime

tedesche.

dinastie

L.

fabbriche nuove primeggia

le

Ma

cappella (1699-1710).

sart,

Grande Trianon.

il

crea-

la

tutta del

zione pi geniale,

Mannel

Ivi

1670 era stato eretto in pochi mesi

un arioso padigiioncino
l'interno di maioliche

1687

Nel

Delft.

di porcel-

colazione, ornato al-

lana, per la

colorate

Mansart

il

di

do-

vette sostituirvi un grande palazzo

marmo, ad un

di

solo piano, con-

forme all'ultima pensata

XIV. Sua

dopo

.Maestc,

di

Luigi

le

feste

aveva bisogno di una


abitazione appartata, non voleva
rumorose,

non ammetteva che

salire scale, e

alcuno

testa del Re.


il

sopra

abitasse
Il

sacra

la

Mansart

fece tutto

possibile per avvivare la troppo

lunga

bassa facciata,

trodurre un

fughe

di

bellezza

circonda
in

certo

del

di

ancora

il

il

palazzo.

senso

la

nelle

maggior

giardino che
L'ultima, ed

chiesa degli in-

la

Parigi, a crociera e cupola,

compiuta nel 1706;


delle

sia nell'interno

delle

pi

una amplia-

consimili

altre

esistenti a Parigi,

una

la

maggiore opera

che all'esterno essa


zione

per in-

variet

Ma

camere.

Mansart

validi a

po'

ma

belle

in

chiese

complesso

dello

stile

barocco

(fig.

349).

Nel parco di Versailles, forse pi evidente ancora che nell'architettura, si manifesta la razionalit del genio francese. La disposizione rigidamente architettonica.

MANUALE

350
coordinata

al

bene studiato contrasto

in

STORIA DELL ARTE

palazzo, a terrazze digradanti delimitate da alte e sininietriche masse

d'alberi tenuti in regola con tagli.

stanno

DI

Le aiuole,
di

alberi e con lo specchio argenteo delle acque.

rativo fornito dalla natura,


a

lunghi tappeti verdi,

all'acqua, prezioso elemento deco-

gioconda libert che trionfa a

Roma

od

La ve-

una conca e formare un velo sferico sopra il gruppo del Riposo


in mezzo a grandi platani, un poderoso zampillo alto parecchi
furore di Encelado; al Quos ego di Nettuno e al freddo sorriso

scaturire da

Latona; altrove,

metri esprime

il

Fig. 34S. Versailh

di

praticelli,

Frascati; a Versailles essa violentata e costretta a servire docilmente.

diamo
di

lascia quella

si

colore e di superficie col verde oscuro degli

Diana

si

accompagnano

pressione di tristezza che

Agli uomini del secolo

nostra vergogna, non

l'im-

prova quando queste gigantesche fontane sono asciutte.

XVII
la

del Castello.

acque spumeggianti o tranquille. indescrivibile

le

si

La Cappella

la

mitologia era cosa famigliare: noi modernissimi, a

sentiamo pi.

Industrie artistiche.

La fondazione

della manifattura dei Gobelins, elevata

Manufacture royale des meubles de la Couronne ,


un fatto che fa epoca; grazie ad essa l'arte francese tenne il primato in Europa
per una intiera generazione. Nella manifattura trovarono abbondante occupazione
dal Colbert nel 1662 alla dignit di

"

ammaestramento artisti ed artigiani d'ogni sorta: scultori, pittori, stipettai, orePer essere ammessi ad una officina speciale si esigeva un accurato studio del

fici.

disegno. Qui furono eseguiti

pi bei mobili di Versailles; da ogni parte piovevano

laute commissioni, stimolo pi che sufficiente agli artefici. Alla sua volta

tecnica deglioperai induceva

gli artisti

la

perizia

a fornirli di disegni, e creava stretti rapporti

11.

tra

l'arte

Tra

l'industria.

BKAiN (1639-1711,

ma

le

egli

assunse anche

esager e

le

appesanti,
la

dapprima falegname,

1-:

IL

ROCOC

351

pi celebri disegnatori sono da ricordare:

350),

fig.

BAROCCO

il

quale prese

le

totalmente da parte

e fini col lasciare

decorazione

di sale di

mosse dalle grottesche

parata

il

siciliano

Raffaello,

motivi vegetali

Giovanni Lepautre (1617-1682),

artiere di prodigiosa versatilit e fecondit, incise

circa 27()() fogli (fig. 351),

Giovanni

di

od invent

Giovanni Bernardo Toro, venuto giovanissimo

fi

(49. Parigi.

Chiesa degli Invalidi, del Mansart.

Tolone (m. 1731), che fu anche scultore

IL

Dessins plusieurs iisages

vasi e
la

ornamenti

varii.

intagliatore,

lasci

gran numero di

pieni di belle e facili invenzioni, cartocci, mascheroni,

Ultimo

Daniele Marot,

il

quale, essendo ugonotto,

revoca dell'editto di Nantes emigr in Olanda, dove pubblic nel 1712

ad uso degli architetti, pittori, scultori,

Mobili.

orefici, giardinieri

ed altri

(fig.

le

sue

dopo

Idee

352).

Godono ancora ottima rinomanza mobili di stile Luigi XIV, desicome lavori di Boulle. Carlo Andrea Boulle (1642-1732), di
i

gnati genericamente

antica famiglia di stipettai parigini, cominci coi lavori di intarsio {marqueteri), da

MANUALE

352

DI

STORIA DELL ARTE

^^

Fig. 350.

tempo
care

usitatissinii

lo

pi

gli

di

Giovanni Brain.

Germania, introducendovi per ima novit con

in

sull'ebano, oltre ai legni di varie

togliendo per
il

anche

Ornamento,

tinte, la tartaruga, l'avorio e

ornati dai disegnatori di professione, quali

il

l'appli-

rame. Pur

il

Brain

e gli altri,

Boulle seppe sempre applicarli genialmente e dar loro un carattere pittoresco.

La maniera decorativa
tutto
nei

il

secolo XVlll

iniziata dal

(fig.

353).

piccoli accessori di scoltura,


3.

Inizi

del rococ

(o

Ma

Boulle fu proseguita dai suoi


la

perfezione tecnica e

il

figli,

dur per

gusto squisito, anche

sono pregio unico dei pi antichi mobili del Boulle.

Reggenza), 1715-1735.

Fig. 351. Ornato, di

Giovanni Lepaiitr

Fino dal principio del se-

IL

colo XVIII
si

vengono meno

BAROCCO E

IL

ROCOC

grandi idee architettoniche,

le

volge principalmente alla decorazione interna degli

rococ. L'iniziatore,

gere prese
Parigi,

ma

nome

potremmo

e la fantasia degli

edifizi, fine

anzijdire l'inventore di questo

artisti

quasi unico dello


stile,

stile

che sul suo sor-

Gille-Marie Oppenord (1672-1742), nato a

Reggenza, fu

dalla

di origine

353

fiamminga. Fu scolaro del Mansart,

prosegui

suoi studi in

S.^*

Fig. 352. Cornice di specciiio, di Daniele

ultime forme del barocco.

Avendo acquistato

dove soprattutto

gli

piacquero

favore del Reggente,

gli

fu affidata la decorazione del Palais Royal, distrutto nel

Italia,
il

Marot.

1871

dalla

propag

Comune. Ci

all'italiana.

Senza abolire

diede occasione ad elaborare

gli

in tutta l'Europa.

le

il

nuovo

stile,

Esso cosa affatto diversa dalla decorazione


linee costruttive (pilastri, zoccoli, cornici),

le

che poi
di

si

stucco

l'Oppenord

si

studia di occupare la superficie con riquadrature che ne contengono altre minori,

alleggerendo

abbellendo

conchiglie (donde

il

le

sinonimo

estremit inferiori
nicaille

);

nei

superiori con motivi vegetali o

mezzo per

io

pi c' un simbolo od un

MANUALE

354

emblema,

talora

tratti dalla

STORIA DELL ARTE

un dipinto. La bellezza

chezza di siffatte invenzioni,

menti

DI

natura sono

sempre pi conformi

al vero.

dei rococ tutta nella inesauribile ric-

nell'accordo dei colori

stilizzati,

In

nessuno

ma
stile

fezionamento dello

Mansart

nella

Vrillire (oggi

gli

effetto,

ele-

sono

motivi vegetali furono

nel rococ (fig. 355).

Nel per-

lavori di Boulle. Dresda, Sala della volta verde.

ebbe gran parte Roberto de Cotte (m. 1735), succeduto al


primo architetto della Corona. Egli fu non meno valente nella

ingegnosa soluzione

interna, varia e graziosa.


la

Dapprima

stile

nell'ufficio di

costruzione

Basamento con

come

354).

con migliore

ornamentale

applicati cosi largamente e con tanta naturalezza

Fig. 353.

(fig.

in seguito,

Banca

Tra
di

di

problemi d'area che nella decorazione

palazzi da lui costruiti a Parigi celebre VHtel de

Francia),

di

cui

le

gallerie

sono

il

vero modello dello

anche a Versailles, al Trianon e altrove, sia nell'archipalazzi arcitettura che nella decorazione, ebbe molto lavoro; sono pure opera sua
menipesanti
alle
egli
come
vede
quali
si
nei
vescovili di Verdun e di Strasburgo,

stile

della Reggenza.

Ma

11.

BAIUlCCO

KdCDCtJ

11.

355

bratiirc rettilinee sapesse sostituire leggere ed eleganti cornici

adoperando eniblenii
a

e simili

Parigi (l'Oratorio,

S.

Rocco) sono cose affatto impersonali

resto l'architettura esterna era in

poveramente
con

gli

scritti

solo piano,

ripetere
o

con

gli

gli

decadenza,

schemi tradizionali,

in

esempi pratici diffondevano

terminate a terrazza, come

il

.\\a le

sue chiese

accademiche; del

il

quali

il

Leblond

(ni.

1719)

gusto delle fabbriche ad un

Trianon.

Fig. 356.

.i:>4. UecoraziiiTif iiinr.ih


del Cuviils. (174U circa).

4.

porte e di finestre,

generale non faceva che imitare

e architetti

li;.

del

ili

motivi anche nella decorazione esterna.

Pannello dipinto, del Watteau.


(171.'; circa).

Nel trionfare dello stile


Pienezza del rococ' (Luigi XIV), 1735-1770.
la severit architettonica, sebbene non senza incertezze, era peneanche nell'interno delle abitazioni. Era necessaria una lunga elaborazione,

Rinascimento

trata

prima che

gli

cennio tra

il

artisti osassero escluderla del tutto.

1725

il

perato che riquadri

Watteau

(m. 1721,

1735. Gi

il

cornici, collegati

e
fig.

356)

e altri

il

passo decisivo fu fatto nel de-

con specchi, dipinti e tappezzerie. Antonio

pittori dipinsero pareti a pannelli

incorniciati, e riempiti di grottesche, cineserie

sonnier (1675-1750),

Il

de Cotte nei suoi ultimi lavori non aveva ado-

altri capricci.

leggiadramente

Giusto Aurelio

Me is-

quale a Torino aveva attinto qualche cosa dalle audacie del

MANUALE

356
Guarirli,

almeno

STORIA DELL ARTE

nei suoi disegni e libri di modelli,

Egli aperse lietamente


vi sostitu la

DI

il

campo

alla

variet e l'irregolarit

natura non

(fig.

357).

Anche

pi dalla linea retta, giovandosi delle conchiglie. In


si

vedono

le

interromperle

conchiglie trasformarsi
e farle

scomparire affatto,

si

spinse alle estreme conseguenze.

stilizzata, abol l'uggiosa

nelle cornici egli

simmetria

discosta

sempre

una sua interessantissima raccolta

ampliarsi, chiudere
e

si

le

linee delle cornici, poi

mescolarsi con frastagli, fiamme, frammenti

^^T^^^

Fig.

di roccia,

Fiori,

357. Disegno

di

G. A. Meissonnier. Incisione di P. Aveline.

costituendo un sistema decorativo adattabile ad ogni esigenza o fantasia.

ghirlande di frutti, uccelli, maschere, emblemi, motivi naturali d'ogni sorta

sono combinati a capriccio,

ma sempre

con garbo.

Nelle opere eseguite dal Meissonnier, ad esempio nella casa Brthous a Parigi,
di cui fu

anche architetto,

audaci linee curve, per

la

la

fantasia

meno

sbrigliata.

Un

suo disegno, tutto ad

facciata di S. Sulpizio, fu respinto e biasimato.

Ma

alle

sue

invenzioni fu attinto largamente dai suoi discepoli. Aggiunge bellezza a queste de-

IL

corazioni
il

la

parte die

Boiiclier e
II

vi

BAROCCO

ROCOC

IL

ebbero alcuni dei pi delicati

357
coloristi

di

quei tempo, quali

Vanloo.

il

Germano Bof-

ijrande maestro del rococ, tiiimto alla sua piena maturit,

FRAND (1667-1754), severo

ma

trattatista,

in

pratica non troppo scrupoloso; nell'ar-

chitettura esterna ottenne effetti armonici, e nelle decorazioni interne fece cose molto
graziose.

Parigi

sue opere migliori sono

le

egli

lavor principalmente a Nancy,

sue

la

Cattedrale,

il

Palazzo ducale

358.

Non

il

caso

Il

enumerare

di

pi di

moda

il

In

la

palazzi

Montniorency

ma

Soubise;

architetto del duca di Lorena; sono opere

vasta Piazza Stanislao.

la

Grande Gabinettii

qualche osservazione generale.


privata non

come

>

di Ala

turba degli

primo luogo

artisti

minori.

Faremo piuttosto

da notare che nella architettura

magnifico apparato. Sazia di piaceri mondani, ed an-

noiata dei rigori dell'etichetta, l'aristocrazia cercava ristoro nella natura, nelle piccole ville appartate, di cui

l'aspirazione del

1762

al

.Maria
Si

tempo,

cosi

1764, dal Gabriel.

nomi: Ermitage,

come

Ma

ci

non bastava

Mon

repos, ecc.,

al

sentimentalismo

Antonietta diede l'esempio del ritorno alla vera natura,

esaltava la semplicit rusticana,

nobili

Solitude,

piccolo Trianon costruito per la

il

dame

seggiavano

si
il

il

una fattoria o

di quel

latteria,

al

vita campestre.
;

le

laccio con nastri di seta, e sor-

rusticit

di

dal

tempo;

viver felice nelle capanne e nei molini

trastullavano con agnellini tenuti


caff in

alla

esprimono

Pompadour,

artificiale,

col

tetto di

paglia muscosa.

Quest'ultima forma del rococ, asimmetrica

capricciosa ebbe breve durata;

MANUALE

358
gi intorno al 1730

STORIA DELL ARTE

DI

appaiono primi segni di una tendenza opposta. Alla giocondit


doveva corrispondere lo stato d'animo degli abitatori; il che non sempre
Vivere sul filo di una spada fu in ogni tempo privilegio di pochi. Questo
i

delle pareti

era facile.

periodo fu breve,
seggera,
stile

ma

ma

fu sua gloria

saper vivere con arte. Esso

il

splendida, che non teme

gotico e del Rinascimento.

il

Non

confronto con

l'espressione di

ma

fermazione della coscienza individuale,


quella gente,

non curante

del

359.

un mondo scomparso, da

ma

vivere,

chi lo

Il

bagno

un ideale

religioso,

piacevole e fugace,

5.

Il

il

l'af-

geniale ca-

edifizi greci di

credeva

in

senso proprio, non

di

puro

avere scoperto
si

la

gli

di \'ersailles

Parigi diede
Il

il

la

stessi,

modo
in

Al culto della natura succede subito


cui

si

di

coml'elle-

era acquistata pi esatta conoscenza

genio dei Francesi,

ed insieme

la

quali

Il

barocco,

appunto perci

cre-

via per allontanarsene. Fino dal

la facciata di S. Sulpizio,

Non

diede un saggio di puro

minori lodi consegui nel 1737

Giacomo Ger-

facciata semplice e severa ddl'Htel-Dieu di Lione; venuto a

disegno della chiesa

problema

al

errori,

che fu lodatissimo.

mano Soufflot con

vera arte ispirata alla schietta natura.

Servandoni fiorentino con

stile classico,

stile, di

confaceva

dettero di averne scoperto

1781.

Parco

sottrae ad una nostalgia verso quel

si

classicismo (Luigi XVI).

si

il

di Apollo, nel

che richiedeva dagli uomini un costante dominio di

nismo. Negli

al

fioritura pas-

molti vituperato e raramente giudicato secondo giu-

ha studiato non

penso dava loro tanta giocondit.

1733

una

Non si pu non invidiare l'imperturbabile serenit


non travagliata dagli angosciosi problemi dell'universo e della vita,
domani, pronta ad una splendida fine come ad una valorosa difesa.

F-^ig,

stizia;

l'ora

grandi epoche storiche dello

l'arguta conversazione.

priccio,
di

le

di creare

di S.

Genoveffa (oggi Pantheon), costruita dal 1764

un collegamento

tra la nudit dei

muri perimetrali

e la

IL

BAROCCO

parte superiore riccamente ornata, problema


chitetto moderno, da

sopra

la

lui

non

fu

ROCOC

E IL

clie

359

affaticherebbe

neppure tentato. La cupola

si

la

un ar-

fantasia di

aderge senza transizione

fabbrica sottostante. Cosi l'edifizio non produce effetto notevole se non di

facciata e visto da lontano. L'interno, con la bella

ha una eleganza

solennit

che

manca

armonia

dei sostegni e delle volte

molte chiese a cupola

di stile barocco.
L'ultimo passo per dare ad una chiesa cattolica l'aspetto di un tempio greco fu fatto

da Pietro Cont.ant d'Ivry


Napoleone

nel 1764, con la chiesa della

Maddalena, distrutta sotto

ancora pi greco. Altro documento del gusto del tempo

e rifatta in istile

Piazza della Concordia, disegnata nel 1754 per ordine di

la

como Angelo Gabriel, con grandi

Luigi

XV

da Gia-

palazzi a colonnati simili a quelli del Louvre.

La piazza, destinata a contornare un monumento a Luigi XV, in seguito sub molte


11 Gabriel fu
molto operoso; costru a Versailles per la Pompadour il
Piccolo Trianon e il teatro, rifece il castello di Compigne e vari altri palazzi

variazioni.

Fig. 3G0. L'aranciera di Versailles

Prima ancora che fosse fuor di moda il rococ


di cui .ritroveremo le ulin Germania
la societ irrequieta gi era presa d'entusiasmo
per la pura bellezza greca. Vennero in uso le colonne, gli architravi,
fregi, le
nicchie con statue,
soffitti a cassettoni e tutto il simbolismo ellenico. Trionfava
la linea retta; colori predominanti il bianco e l'oro, coi quali contrastavano
lavori
reali.

time manifestazioni

di lacca cinesi. Quest'ultimo stile, adattato alle

Luigi
infatti

XVI; sarebbe forse meglio denominato da Maria Antonietta (fig. 358). Esso
uno stile femminile, che diremmo casto: cornici rettilinee e listelli, contenenti

l'ornato greco, poco esteso e poco rilevato.


gli

appartamenti

pi squisiti esemplari dello stile sono

dell'infelice regina a Versailles.

una semplicit sempre pi austera. Dopo la caduta


stile rigorosamente dorico, che fu denominato dal
per naturale conseguenza si pervenne alla fredda magnificenza dello

tempo

Col

si

pervenne a

Monarchia prevalse uno

della

Direttorio,
stile

camere pi interne, prende nome da

Impero.
6.

GIARDINI.

Come

nella costruzione della reggia di Versailles, cosi nei giar-

dini che la circondano appare la vastit delle idee e la forte volont di Luigi

XIV.

Le condizioni naturali erano quanto mai sfavorevoli: una pianura, parte sabbiosa
parte paludosa, affatto priva di ci che costituisce

la

bellezza dei giardini italiani.

MANUALE

360
cio

le

ondulazioni del terreno,

(1613-1700), che a

ad inventare uno
al

le

stile affatto

soffre

si

scrisse

un

il

STORIA DELL ARTE

acque correnti,

aveva dato

caldo e

ampie vedute. Andrea Le Ntre

pu

si

definire l'asservimento della natura

di larghi viali rettilinei

nell'infinito, fiancheggiati

da

che partendo dal palazzo

alte pareti di bossi e di faggi; l'estate

esalazioni delle acque stagnanti.

le

Ma

visitatore.

le

disegno della Villa Ludovisi, fu costretto

il

nuovo, che

disegno architettonico: una rete

sembrano perdersi
vi

Roma

DI

Si

ammira,

questa Versailles non esiste pi; nel 1774

strage di alberi, sostituiti nel 1776 da nuove piantagioni; da quel

meno tormentata, ha
grandi linee,
i

soli

le

acque

riacquistato
e

le

suo sorriso

si

trent'anni,

lavor

rono distrutte. Per aumentare

la

si fugge
una grande

poi

fece

tempo la natura,

Dell'antico rimangono soltanto le

statue delle fontane. Oltre alle aiuole

elementi avvivatori: vastissimi bacini, laghetti, canali,

digalit statuaria. Vi

dei

il

si

mutando

fiorite,

una

sono questi

incredibile pro-

rimutando; opere insigni fu-

pressione delle acque,

si

spesero milioni. Cinquanta

pi valenti scultori attesero a popolare Versailles di figure mitologiche e sim-

boliche, di

marmo

di bronzo.

Nella topografia di Versailles troviamo

terrazza, quella del praticello, dei


tane,

il

fiori,

il

viale del

bacino dei cigni, delle sirene, dei draghi,

re,

di

dei fanciulli,

la

delle

grande
tre fon-

Latona, delle piramidi, dello

specchio, della corona, di Cerere, di Flora, di Bacco, di Saturno, di Encelado,

il

carro

BAROCCO

IL

bagno

il

Apollo

di

zero, l'aranciera (fig. 360)

potrebbe continuare.
tardi
il

con

va

Si

tempio d'Amore

361),

(fig.

vano un po' dappertutto.


fino

gondola

in

tempo

al

parco

Il

del Goethe, e cedette

il

campo

all'inselvatichimento,

litudine, al silenzio,

barocco

al

fu

l'enumerazione

Trianon, dove pi

dei

delizia

la

giardini

ai

Trianon producono un effetto pi solenne che non

del

colonnato,
al

melanconico

l'architettura,

molti artisti francesi, dopo

la

studio dell'antico, di Michelangelo

sticato

dell'eleganza,

gallico

artista dotato

da natura

ossequente

ed

degli splendori

ricordo

ha per carattere costante

fondazione dell'Accademia

singolare originalit ritorn da

di

La transizione.

prediin

Francia (1648)

di

Nondimeno, pi d'un
alquanto addome-

del secolo

meglio nella scoltura

di

appare un ragionevole

busti-ritratto, nei quali

La prima met

la

soggiorno

Roma

Quel che c'

gusto dominante.

al

Il

Bernini, non valsero a spegnere in essi

e del

naturalismo, eredit preziosa di quattro generazioni di


1.

tempi, dovuto alla so-

chiarezza e della agilit.

della

comune consenso, sono

francese, per

tro-

si

gran signori

LA SCOLTURA.

La scoltura francese, come

l'istinto

latteria,

Oggi Versailles

inglesi.

ai loro bei

lezione per la via del giusto mezzo, e l'avversione ad ogni eccesso.

e lo

la

del rococ.

2.

Italia di

laghetto sviz-

il

molini. Imitazioni di Versailles

francese

alla

cupola d'acqua,

la

re,

casa campestre della regina,

la

capanne

le

il

grande canale fino

sul

gusto sentimentale fece sorgere

il

giardino del

il

scala dai cento gradini,

la

361

teatro delie acque,

il

d'Amore,

labirinto, l'isola

il

ROCOC'

IL

359), la grotta di Tcti,

(fig.

montagna d'acqua,

la

artisti.

XVil

ancora dominata dal-

l'esempio dell'eleganza, non senza artifizio, di Gian Bologna e del suo scolaro Pietro

Francheville, autore

della statua equestre di Enrico IV, eretta nel 1601 sul

Nuovo. Seguirono

stessa

(m. 1658) e

la

via

Giacomo Sarrazin (m.

primo sono da ricordare

1660); del

bronzo, che facevano parte del sepolcro di Luigi XIH, cio


e

il

Delfino (poi Luigi

freddo

di

solito

di

Storia naturale,

lari

del Guillain,

cismo

di

di S.

(ni.

per

alle

secondo,

Museo
Due sco-

nel

Thou

Louvre), e Michele fu operosissimo nella


a

Val-de-Grce,

Parigi

nella

piacevole vena narrativa. Migliori cose fecero quegli artisti che

ricordo

il

al

a Vaux-le-Vicomte,

Dionigi, architettura del Blondel; in questi lavori egli dimostra facilit

al

ritratto,

Guglielmo

ritratto

pi occupano

anche

Dupr

del
il

personaggio

nelle piccole

(m.

1647)

appare

il

Giovanni

Warin

di

Liegi

contrasto caratteristico dell'arte

preciso e parlante, mentre

rovescio della medaglia, sono deboli

si

dimensioni della medaglia

poco

le

allegorie,

che

originali.

Gli Accade.mici
La scuola di Versailles.
Sotto Luigi XIV la scolanche pi che in passato, si raggruppa intorno alla Corte, all'Accademia, e

2.

tura,

del

Michele Anguier, seguirono un classidi grandi monumenti sepolcrali, fece

1672). Perfino in questi piccoli lavori

lo

tre statue di

Regina Anna

statua in ginocchio del cardinale Brulle a Parigi.

architettonica,

esecuzione

francese:

la

putti che scherzano con capre,

normanni Francesco

dedicarono unicamente

meritano

Re,

lodevoli per vigorosa naturalezza;

sono lodevoli

nei ritratti (Sepolcro de

decorazione

di

e la

il

maniera; tuttavia Francesco, autore

buona prova
Porta

XIV) opere

e tronfio,

Ponte

due fondatori dell'Accademia, Simone Guillain

officine

di

Versailles.

La mente animatrice

sempre quella

del

Lebrun;

egli

MANUALE

362
assegnava
Tuttavia

e ne dava anche
disegni. Che in questo collegio di pi che
non potesse sorgere un maestro del barocco, cosa che si capisce.
media del merito individuale abbastanza elevata; l'insufficienza e la

lavori,

cinquanta

STORIA DELL ARTE

DI

artisti
la

meschinit, meglio che non avvenisse in Germania, non erano


rare a cos grandi opere.

Gli edifizi e

paragone con

al

romano

pi

loro,

nell'arte francese.

giardini di Versailles,

non hanno

teriale che per pregio artistico,

che stia

in

nello stesso

Non mai

la

monumenti

destinati a glorificare

Fig. 362. Ninfe al bagno. Parte di

di Francia,

busti

quel

nei

principalmente
palazzi.

di Luigi

Di questi

il

XIV,

quel tempo, in tutta Europa, nulla

mitologia,

specialmente

come

ilievo di Francesco Girardon.

sulle

Vendme,

Richelieu alla

Ninfe,

tritoni

con Ninfe
del vero

al
il

Francia. Si aggiun-

collezione.

ai piedi la

pi versatile; a

statua equestre di bronzo di Luigi

Scienza piangente;

la

La moda

Roma

XIV

non rimane che un modellino al Louvre; il mausoleo


Sorbona (1694), con la statua del gran cardinale morente
e

di

Re

Versailles.

vestire di

di cui

della Religione,

di

pubbliche piazze, mausolei nelle chiese,

Louvre possiede un'ottima

il

la

in

c'

mitologia

la

grandi personaggi: statue equestri

tempo si compiaceva di associare le grandi parrucche al


Francesco Girardon (1628-1715) fu tra questi artisti

assegnati molti grandi lavori:

a collabo-

per ricchezza ma-

tempo rappresentano quel che

dell'acque, fu studiata a fondo e fatta materia d'arte

gano

ammesse

sia

lui

sulla

del
tra

di

imperiale.

furono
Piazza

cardinal
le

braccia

grotta d'Apollo a Versailles, con

e
cavalli; la fontana della piramide, e un bassorilievo in piombo,
bagno (fig. 362). Pi fecondo e vigoroso, pi audace e pi studioso
suo emulo Antonio Coyzevox (1640-1720).
suoi putti nella Galleria
I

BAROCCO

IL

degli specchi a Versailles

sono

Louvre,

al

la

sono leggiadrissimi

Ninfa con

la

conchiglia,

la

voia in abito di Diana: audaci

superba

E IL

e briosi

il

ROCOC
jiieiii

363

di vita, e

non meno

opere

Pastore col flauto,

Duchessa

la

la
e

Sa-

suoi cavalli alati nel giardino delle Tuileries;

statua di bronzo di Luigi XIV, in piedi, nell'Hotel Carnavalet,

mente bella
anche molti

belle

di

ugual-

statua dello stesso in ginocchio nella chiesa di Notre-Danie. Egli fece


pregevolissimi

busti nei quali

capigliatura per ammorbidire


delfpittore Mignard

la

del gran

3fi3.

Luigi

II

si

giov abilmente del volume della

durezza delle fattezze.

Cond

(il

(fig.

gran Condc)

menti sepolcrali del cardinal .Mazarino,


(Louvre); del Colbert nella chiesa di

Ma

di
S.

busti pi belli sono quelli

363). .Meno felicemente

monu-

Parigi, Louvre.

iIl-

marmo

riusci^nei

bianco

e nero,

con

Eustachio; del marchese

tre

di

Virt sedute

Vaubrun

nella

Gahanno una bellezza spirituale che non teme confronto, se non con quelle del Tubi. 11 romano G. B.
Tubi,
belgi Gerardo van Opstal, Cornelio Clve e Martino Desjardins
(fig. 364) coi francesi Giovanni
Raoux, Stefano Lehongre, Claudio Perrault,
cappella del castello di Serrant.

ronna

la

Dordogna)

nel

le

sue statue giacenti di divinit fluviali

grande bacino settentrionale

(la

di Versailles

Baldassarre
i

maestri

che

Gaspare Marsy

Tommaso Regnaudin sono

lavorarono all'abbellimento dei giardini

Roberto Le Lorrain

(m.

1740),

il

quale sopra

la

di

Versailles.

principali

tra

Aggiungiamo

porta della scuderia dell'Hotel

MANUALE

364

DI

STORIA DELL'ARTE

cavalli del Sole che bevono, e i


in un brioso bassorilievo
Coustou: Nicola (m. 1733) autore delle statue del Rodano e della Saona,

Rohaii a Parigi figur


fratelli

che da Versailles furono trasportate nel giardino delle Tuileries,


1748) di cui sono famosi

domatori

Fig. 364. Colbert.

Busto

tempo a Marly, e oggi


Pietro Puget (1622-1694).

rocche, un
3.

mente

disciplinati

il

comune

in

marmo

del

opere grandiose

ma

agli imitatori.

Desjardins. Parigi, Louvre

a Parigi sulla Piazza della Concordia

Estraneo a questa accolta

grazie alla sua libera

Guglielmo (m.

schiettamente ba-

provenzale Pietro Puget. Indole vigorosa

segu l'esempio del Bernini,


dalla sorte

di cavalli,

Il

marmo trema

di
e.

(fig.

365).

artisti aulica-

appassionata,

originale fantasia

davanti a me);, diceva

si

salv

egli stesso.

HARdCCO

IL

365

ROCOC

IL

producono un

l'osaijerazione, le sue opere

Nonostante

naturalezza, che non

eli maggior
Nato presso
nel 1641 venne

effetto pi forte, e

pi parte delle scolture italiane del suo tempo.

la

Puget lavor dapprima alla decorazione delle galee reali;


applic anche alla pittura; rimane di lui una cinquantina di quadri.
Artista di prodigiosa operosit, lavor principalmente a Genova, a Tolone e a Marsiglia. Fece pure una Concezione per Tivoli. A Tolone scolpi gli Atlanti dell' Hotel
Marsiglia,

il

Roma, ed

ivi si

facchini del
che sostengono il grande balcone di facciata. Egli studi
seppe rappresentare efficacemente lo sforzo e quasi il gemito di un corpo
poderoso sotto un grave peso. Questi Atlanti piacquero tanto che nel secolo XVllI
furono imitati anche in lontani paesi (Vienna e Praga). A Genova in S. Maria di
Carignano c' del Puget il S. Sebastiano morente; il marmo tinto leggermente di

de Ville
porto,

rosso, con

come

navi.

galeoni

accrescere

l'intento di

lavorare

Richiamato

naturalezza.

la

in

patria,

riprese a

architetto e decoratore di

Grand Monarque

"

"

Royal Louis da lui decorati furono


colati a fondo dalle artiglierie inglesi;

rimangono

bozzetti.

piani per

suoi

l'abbellimento di .Marsiglia Tnon furono

Louvre una sala

eseguiti. Al

gallico,
la

scolture

sue

alle

dedicata

marmoree:

l'Ercole

Milone Crotoniate, che avendo

mano

trattenuta da un tronco spac-

cato di quercia assalito da un leone,

senza possibilit
il

Perseo

difesa

di

Andromeda;

(fig.

derivano da Michelangelo
tichi.

gene,

al

366) ed

opere

queste

an-

dagli

bassorilievi di Alessandro e Dio-

Louvre

(fig.

367) e della Peste di

Milano, a Marsiglia, sono quadri traspor-

Fig. 365.

come quelli dell'Algardi.


La scoltura del rococ'.
Nella

Domatore

glielmo Coustou. Parigi.

di cavalli

tati in pietra,
4.
si

manifesta cos libero

nella tradizione accademica.

Tuttavia anche qui

drisce, e specialmente in certi ritratti


alla naturalezza,
al sorgere del

di provincia

che non

Canova
si

Parnaso

materia
del

si

di

esagerazione

fecero molti busti di

Nel vestibolo della


il

grandi

la

appare una

Francesi tengono

Rivoluzione. Scarseggiano

scoltura

il

genio del secolo galante non

potente comejnella pittura; esso incontrava un ostacolo

re,

il

il

dire,

a poco

s'

che dalla morte dello Schliiter fino

purtroppo

monumenti

illeggia-

perfezione tecnica, congiunta

primato anche nella scoltura. Per

di cui

Comdie-Frangaise,

forma a poco

tale

sepolcrali;

le

citt

pi furono distrutti dalla

abbondano invece ritratti.


di busti, vediamo tutto
i

una raccolta

in

Francia. Si preferiva per siffatti busti la terracotta, che meglio di altra

presta alla geniale impressione del

bronzo o del legno

tempo

biscuit. In questo
libera invenzione, al

di bosso,

"

Salon

gli
,

si

usava

artisti

la

le

statuette, in luogo

cominciarono a mandare statue

primo esempio

donde ebbe origine la moderna


Col tempo la perizia tecnica,

momento. Per

porcellana, nella variet francese detta


di

marmo,

di regolare esposizione artistica

di

annuale,

critica d'arte.
il

mestiere,

si

era venuto perfezionando a tal segno,

MANUALE

366
che

la

produzione riusciva oltreniodo

Nancy,
tista

DI

il

facile,

(ni.

provvidero

largamente ad

1755), Filippo (1774), e

Fig. 36fi.

tanto come

ritrattisti.

della anticliit classica,

taglia

un giuoco.

si

adornare chiese

Gian Giacomo (m.

Lemoine

fratelli
(ni.

e palazzi.

1792),

Adam

di

1778), ritrattre

Caftieri,

meritano lode

sol-

Milone Crotoniate, del Piiget. Parigi, Louvre.

maggiore altezza ascesero

Houdon.
Edmondo Bouchardon, intimo amico

chardon, Pigalle, Clodion

si

quasi

belga Sebastiano Slodz, Giovanni Battista

insigne,

Giacomo

STORIA DELL'ARTE

quattro grandi maestri Bou-

come lui ammiratore


una leggiadra statua di Cupido, che
Ercole. Poi esegui la celebre Fontana di Grenelle a
del conte di Caylus e

fece conoscere con

un arco dalla clava

di

IL

Parigi, elle a dir vero

costituito

dalla

non

Citt di

regime

il

Parigi,

paragone con quella


dalla

Senna

la

statua di Luigi

XV

di Trevi.

dalla

Stagioni, rappresentate da floridi putti in bassorilievo

Boucliardon,

367

liAROCCt) E IL ROCOL'n

.Marna;

(fig.

Il

gruppo

ai

lati

le

di

mezzo

Quattro

368). Del capolavoro del

sopra un cavallo elegante

vigoroso, non rimane

che un modello di bronzo.

Fig. 367. Alessandro e Diogene, del Puget. Parigi, Louvre.

Giovanni Battista Pigalle (1714-1785) cominci con un Mercurio che si allaccia


che rimane ancora il suo capolavoro; fece
poi alcune graziose cosette (il Fanciullo con un uccellino in gabbia), qualche Madonna di molto sentimento e vari busti pieni di vita; in ultimo tent problemi ari

sandali, opera di correttezza classica,

tistici di

gran momento.

Il

suo sepolcro del Maresciallo d'Harcourt in Notre-Dame,

vediamo ancora una volta


inconsolabile, opera ben calcolata e
nel quale

il

di

defunto in atto

grande

effetto.

di

congedarsi dalla vedova

La statua nuda del vecchio

MANUALE

368

L'Estate.

Rilii

l-t

DI

STORIA DELL ARTE

HniKh.-lT.I.^

Voltaire nell'Istituto di Francia, nonostante


Il

monumento
uno

la

bizzarria, merita la

del Maresciallo di Sassonia nella chiesa di S.

dei capolavori del secolo.

L'eroe

si

fama

Tommaso

avvia tranquillamente

al

di cui

gode.

a Strasburgo

sepolcro, aperto

uno scheletro velato, e vigilato da Ercole; la Francia


gesto fatale della Morte. La scena intensamente drammatica,

dalla Morte, simboleggiata in

tenta di ritardare
e le giova

anche

la

il

solennit delle parti decorative. Per

Fig. 369, Riliev

la

novit del concetto, l'opera

bronzo del Clodlon. Parigi, Loliv

IL

migliore del

Pigalle era

Reims. Raffigurare un
idea affatto

La natura
<li

lo

il

BAROCCO

E IL

ROCOC'
Rivoluzione, di Luigi

iiionuniento, distrutto dalla

re a piedi,

moderna. Segui

la

con un

stessa via

aveva fatto per essere scultore

lavoratore

369

un mercante presso

la

XV

base,

Stefano Maurizio Falconet (1716-91).


donne al bagno,

di leggiadre Ninfe, di belle

graziose figurine di biscuit; tuttavia seppe raggiungere l'altezza eroica nella statua

Fig. 370.

equestre di Pietro

il

Busto del Molire, dell'Houdon. Parigi, Comdie-FraiKaise.

Grande

a Pietrogrado (1766), col cavallo che s'impenna, e l'eroe

togato che guarda superbamente davanti a

s.

La nuova generazione comincia con Agostino Pajou


(m. 1809), il quale dapprima si appropri lo stile del suo maestro Lemoine (Maria
Lesczynska, al Louvre), e poi si fece una sua maniera molle e sensuale (Psiche e la
Il

5.

Baccante,
sivi

sotto

classicismo.

al

Louvre);

veritieri
il

nome

di
di

ma

sono

di

sua

mano anche

questo tempo (.Madama du Barry;

Clodion (1738-1814), genero

alcuni
ivi).

busti tra

pi espres-

Luigi Michel, pi noto

del Pajou, nella scoltura ci che

il

MANUALE

370

Fragonard
e

nella pittura.

suoi

Fauni,

marmo, hanno forme tondeggianti

di

genere tutta

in

largamente
converti

danno

al

STORIA DELL'ARTE

DI

sua scoltura da salotto

la

le

sue Ninfe,

ma

suoi putti, di terracotta

gli

sue figurine di biscuit

le

aggraziata e voluttuosa,

favore dei gran signori. La Rivoluzione

il

e rigogliose (fig. 369);

tolse

acquist

e perci

pane; nel 1799

il

si

non valse a restituirgli l'antica fama. Minor


dalla grande catastrofe Giovanni Antonio Houdon (1741-1828), ar-

puro classicismo,

sofferse

ci

natura. Fino da quando era a Roma esegui


commovente. A Parigi coltiv le eleganze del nudo;
c' di lui un Morfeo e una Diana camminante, di mirabile leggiadria.
Ma fu soprattutto eccellente nel ritratto, dove raggiunse l'estremo della verit esteriore e nello stesso tempo la pi profonda spiritualit (fig. 370). Egli lasci circa
duecento busti di suoi contemporanei, in bronzo, marmo, argilla e gesso: uomini
politici, poeti, artisti, letterati, scienziati, e belle donne degli ultimi anni della Motista pi

indipendente

una statua
al Louvre

e pi fedele alla

Bruno, solenne

di S.

narchia borbonica, della Rivoluzione

vestimenta

nale.

Nelle sue teste non c'

significato.

La

egli

e dell'impero.

Negli elementi materiali

capelli

veracissimo, e sa esprimere l'intimo del carattere perso-

pelle,

il

minimo spazio morto, ogni piega

ha

o ruga

Ne

figura che egli intese pi a fondo quella del Voltaire.

il

suo

fece pa-

recchi busti, e due statue. L'una, seduta e in ampio paludamento, ritratto prodigiosamente veritiero di uno spirito irrequieto, operoso, pugnace nell'atrio della
Comdie-Frangaise; l'altra (1814) in piedi, atteggiata come un oratore romano,

Pantheon

nel

Parigi.

di

LA PITTURA FRANCESE NEI SECOLI XVII E

5.

Nella prima met del secolo XVII sono pochi


-gono esenti dall'italianismo. Citiamo tra questi

XVIII.

pittori francesi

fratelli

Antonio

che

si

manten-

Luigi Le Nain.

Laon, morti l'uno dopo l'altro nel 1648, e il loro fratello minore Matteo (1600-1677).
Le Nain ritraggono, con fare semplice e modesto, soggetti popolari e rusticani^
falciatori, contadini che mangiano (fig. 371), od episodi di guerra e violenze solda-

di
I

tesche. Filippo

di

Champaigne, nato

a Bruxelles nel

ma

1602.

residente a

Parigi

dal 1622 fino alla morte (1674), nei suoi ottimi ritratti (quello del conte di Mansfeld,
del 1624,

gli

valse

il

favore di Maria de' Medici)

invece dai suoi quadri religiosi spira


reale, dei quali fu

Anche Giaco.mo Callot

modo

di

Nancy

le

Tentazioni
(fig.

Giansenisti di Porto-

(1592-1635), bench vissuto a lungo in Italia^

molte figure,

sia

per

la scelta

del soggetto-

concepirlo, appare artista schiettamente settentrionale.

di

feste popolari (la Fiera dell'Impruneta), cavalieri e

guerra

attiene alla maniera fiamminga;

personalmente amico.

nelle acqueforti a bulino, composizioni di

che pel

si

l'inflessibile austerit dei

di S.

Antonio,

e in

diciotto

fogli

Ritrasse

dame, carovane zingaresche; tratta

conserv memoria degli orrori della

572), che egli stesso vide nella sua Lorena.

Anche

personaggi

tipici della

commedia italiana (Pantalone, Scapino, ecc.) fornirono soggetti alle sue acqueforti.
La fantasia del Callot non conobbe limiti; il suo nome fini col diventare sinonimo di
un indirizzo artistico, o meglio poetico (v. ad es. le Fantasie dell' Hoffmaiin nella maniera del Callot). L'inesorabile verit della concezione nelle

che

si

manifesta

in

Misres de

la

guerre

una tecnica tagliente, quasi secca, disegnante con precisione

BAROCCO

IL

movimento, conferisce

ogni

ed

le fedeli

Ma

acqueforti del Callot un pregio singolare. Esse sono

alle

avvenimenti contemporanei.
prima met del secolo XVH prevaleva resempio
rappresentanti della tendenza naturalistica, di cui l'opera

illustrazioni degli

efficaci

neiia pittura francese della

dell'arte italiana. Oltre ai


fu

371

ROCOC

E IL

poco

efficace,

Francia ebbe

la

che,

pittori,

seguendo

via sulla quale

la

si

era

raggiungere
posta l'arcliitettura francese del tardo Rinascimento, si proposero di
studio coscienzioso degli
nella forma maggior correttezza ed euritmia, movendo dallo
Roma accoantichi maestri italiani, dai quali ritrassero l'entusiasmo per l'antichit.
nuovi pellegrini, e d loro im pi ampio respiro, un'anima pi
glie maternamente
i

ardente; ed singolare

il

vedere come questi Francesi, all'opposto dei Fianuningh,

Fig. 371. Famiglia di contadini, di

non riuscirono mai

vamento, quasi una consacrazione,

quali in Italia

maniera francese

dalla

Nicola

incisioni di

mutar
si

il

1641

il

Richelieu
le arti;

Egli

Roma, ed

Ma

due anni, deluso

abbiamo molti quadri

Cieco risanato,

fig.
I

natura, trovino qui un rinno-

stile

373) nei quali


colori oggi

in alcuni dipinti,

si

biblici
si

conobbe presto

che

del pari

indipendente

capo
le

d questi artisti

la

diede tutto

al

(Rebecca
la bella

classicismo. Nel

protezione del gran Cardinale

nelle sue aspettazioni, ritorn a

ammira

da

opere di Raffaello dalle

di venire in Italia a proseguire

ivi si

richiam a Parigi, dove sotto

lo

ma dopo

delle singole figure.

minosit.

loro

Marcantonio. Dopo due vani tentativi

Del Poussin
il

la

formino uno

paesaggio eroico.

Poussin (1594-1665).

suoi studi, nel 1624 pot stabilirsi a

fiorivano

Antonio Le Nain. Londra, Galleria Nazionale.

dalla vera tradizione romana.

Nicola Poussin e

2.

porre

al

pozzo,

armonia

sono alquanto appesantiti,

Roma.

Miracolo di Mos,

il

maest
hanno perduto lu-

dei gruppi e la
e

ad esempio nella maravigliosa Festa

di

Flora a Dresda,

l'intonazione 'chiara e gioconda. Nelle figurazioni dell'antichit e della mitologia


e nelle allegorie,

il

Poussin raggiunge

lo

stile

sublime dei

drammi

del

Corneille

MANUALE

372
Racirie.

del

La struttura delicata

mitologiche ed eroiche,

nobile atteggiamento

il

sono pi che macchiette;

ideale,

in

la

lui

il

Roma

in

il

lo

uno

fu

Misres de

e di

un mondo

Poussin 'ebbe un se-

il

detto anche Gaspare

perci

Giacomo

di

non

rese pi

grandi uomini.

XVII.

dei pi operosi artisti del secolo

guerre, acquaforte

la

ma

lo spirito in

eroico)
e

Maestro diviene

pi italiane;

grandi fatti

una pura

l'ispirazione

esteriorit.

Il

quadro

Ma

Callot.

fatto di parti

combinate con molto accorgimento;

producono un

Palazzo Colonna
essi

del

forza creatrice, di primo getto, di Nicola Poussin gi appare molto inde-

degenera

manca

tiva,

di

paesaggio (paesaggio
modo di intendere
Gaspare DuGHET (1613-1675), suo genero,

ad una dal vero


tura

forme del paesaggio, per

le

Fig. 372. Dalle

bolita, e

figure

dall'antichit classica,

una accorta costruzione, trasportano

Poussin. Questi visse a

in

degli ultimi anni

lontano dall'ambiente consueto, degna sede

In questo

guace

di

sogno, remota da ogni bruttura terrena, da ogni

di

fine a s stesso; le figure, tolte di preferenza

solenni e poderose con

gruppi

paesaggio, che in non pochi quadri del Poussin uno sce-

Il

nario che contribuisce all'effetto, nei lavori

sempre pi

dei

rara leggiadria delle vestimenta e dei colori, costitui-

la

scono una pura armonia, una visione


violenza sanguinaria.

bellezza del nudo, che a paragone della pittura barocca ita-

la

appare spiritualizzato,

liana,

STORIA DELL ARTE

DI

(fig.

375).

nella

Per

Chiesa di

S.

opere di

le

valgano

bell'effetto;

ai

in

studiate ad una

questa sapiente strut-

Gaspare, come pittura decora-

ad esempio

Martino

ma
i

Monti

suoi paesaggi
in

Roma; ma

fresco nel

difettano in

calore e l'intimo sentimento.

anche a
un tema prediletto
Claudio Lorenese. Ma pi del Dughet egli ebbe
occhio sagace nello scoprire le maggiori bellezze della campagna, cio
fenomeni
luminosi, e spesso si compiace di accordi pi miti e pi sereni. Nato in Lorena,
in uno castello sulla Mosella non lontano da pinal (1600) e rimasto orfano da fanciullo, Claudio cominci presto a correre
mondo. Si ritiene che il principale suo
maestro sia stato Agostino Tassi, a Roma, il quale alla sua volta fu discepolo di
Lorenese visse a Roma. Documento
Paolo Bril. Dal 1627 al 1682, anno di sua morte,

Claudio Lorenese.
Claudio Gele, detto dagli
3.

II

paesaggio eroico

Italiani

il

il

MANUALE

374

della sua prodigiosa operosit

per

il

DI

STORIA DELL'ARTE

libro di disegni

difendersi dalle falsificazioni

da

lui

composto

negli ultimi anni,

l'autenticit delle opere sue.

attestare

Questo

Liber veritatis oggi in possesso del duca di Devonshire; contiene


quadri di Claudio. Di soduecento disegni, ed ben lungi dal comprendere tutti
delimitato da un gruppo di
lito il Lorenese pone nel fondo del quadro uno scenario,

libro intitolato

grandi alberi o da un tempio; cos


L'occhio

si

il

piano

mezzo acquista profondit

di

(fig.

374).

posa sopra una serie di superfici lievemente ondulate: l'orizzonte, spe-

Agar^e l'Angelo,

Fig. 374. Paesaggio con

di

Claudio Lorenese. Londra.

nella luce
cialmente nelle spiagge, appare lontanissimo. Vediamo il mare sfolgorante
infiammato
dal sole
o
mattutina,
increspato
dalla
brezza
lievemente
o
meridiana,

che tramonta. Nell'arte di rappresentare


luce all'ombra,

composizione
spressa in

modo

del

Prado

di

di

armonie dei

talora

ideale e beata.

Nazionale

le

un

po'

colori,

artificiosa,

perfetto. Tutti

La maggiore

gli

effetti di

luce,

Claudio supera tutti

ma

suoi quadri

l'anima del

tenui .passaggi dalla

suoi contemporanei.

paesaggio

producono una impressione

miglior parte delle sue opere

si

sempre

La
e-

di quiete

trova nella Galleria

Louvre, a Roma, nell'Eremitaggio di Pietrogrado e nel Museo


pi celebri suoi quadri ricordiamo il Molino, nella GalMadrid. Tra

Londra,

al

MANUALE

376
leria

Doria a Roma,

la

DI

STORIA DELL ARTE

Partenza della Regina

Saba, a Londra,

di

le

cosidette

Quattro Stagioni a Pietrogrado.

Abbiamo gi parlato
come artista pu
Lebrun si considera come

di

lui

del

Lebrun. Diremo qui che

il

giudizio che

si

pu dare

contradittorio a seconda

esser vario e parer sino

che

il

come decoratore. Pittore secondario di quadri,


disegnatore vuoto e superficiale, freddo colorista, come decoratore invece fu l'artista
pi eminente e valoroso del suo tempo. La sua fama di pittore sarebbe anche minore
di quella che se
suoi dipinti non fossero divulgati per mezzo dell'incisione in rame,
dai migliori maestri d'allora. Infatti, dopo la fondazione della manifattura dei Gopittore o

Fig. 376. Migliarti.

belins,

il

incisori

Maria Mancini. Berlino.

fatto pi importante fu la formazione di

rame.

in

celebre tra

gli

Gerardo Edelinck, venuto

artisti

della sua famiglia,

due
TEUiL, Pietro van Schuppen,
alla Francia il primato nell'incisione
i

il

di

una numerosa scuola

Fiandra,

Rousselet,

Drevet (Pietro
in

il

di valenti

Gerardo Audran, il pi
Poilly, Roberto NanPietro Imberto) diedero

rame, gi fiorente nei Paesi Bassi. Le loro

opere pregevolissime per il modo col quale questi incisori sanno ritrarre gli effetti
pittorici, contribuirono a divulgare la fama delle pitture donde furono tratte, tanto
difetti dell'originale. Cos avviene, ad
pi che non di rado l'incisione dissimula
i

esempio,

delle

storie d'Alessandro, che

il

Lebrun dipinse come cartoni

per la manifattura di Gobelins. Le incisioni che ne trassero

non lasciano scorgere

il

colorito insufficiente

degli

originali.

di

arazzi

Audran e l'Edelinck
Lebrun pass pa11

l'

MANUALE

378

DI

STORIA DELL ARTE

onica, del Lesueur. P.

Roma

recchi anni a

Ma

dell'arte

monio
clie

di

antica

forme

studiando assiduamente
egli

si

e d'idee, del

pittori

contemporanei

l'anticiiit.

appropri soprattutto

l'esteriorit,

formandosi un patri-

quale

Quantunque

egli

si

giov

molti ritratti (Museo di Berlino)

in patria.

quadri

Fig. 380. Gilles, del

di chiesa, la

Watteau.

abbia dipinti an-

sua operosit

Parigi, Louvre.

si

volse prin-

IL

Fig. 381.

BAROCCO

Ritratto di dama. Pastello del La Tour

cipalmente

alle

IL

ROCOC

Fig. 382. Ritratto di

379

dama. Pastello

del

La Tour.

grandi pitture decorative. Sveltezza di mano, abilit nell'adoperare

l'apparato mitologico, composizione scenografica, sono suoi meriti indiscutibili; ma


nelle figure e nei gruppi manca la verit e la vita, nonch il carattere della vera

grandezza.

Fig. 3SJ.

Il

MANUALE

380

Lebrun gareggi

Col

Roma

ne! ritratto

Pietro Mignard (1612-1695) che

tornato in patria entr nelle grazie della Corte.

dello stesso stampo,


(fig.

STORIA DELL ARTE

DI

376); tuttavia

ci che in parte

suoi

dipende dalle persone eh'

sono sempre supjriori

egli

studi a

sono tutti

ebbe a ritrarre

composizioni

grandi

sue

alle

ritratti

alle

sue

Madonne, che vogliono esser graziose e riescono svenevoli. Nei ritratti egli tendeva
all'esaltazione ideale, come dimostra quello di sua figlia, che egli ritrasse sotto l'aspetto della Francia

maggior libert

che annunzia

al

verit troviamo nei

mondo

padre (Louvre). Molto


Pietro Rigaud (1659-1743) che.

gloria del

la

ritratti

di

Fig. 384. .Merenda italiana, del Lancret.

insieme con quelli di Nicola de Largillires (1656-1746)

Nattier (1685-1766), formano una

galleria storica,

nessuno dei personaggi della Francia d'allora.


all'effetto

di

questi ritratti,

non

esclusi quelli

Corte e dello Stato. Tuttavia non difetta

cialmente nei

ritratti

L'ultimo tra

d'artisti

Il

e di

lo

donne

nella

pesante sfarzo
del

Re

(fig.

377) e

si

ralismo,
si

compi
il

nella bottega di

ma

il

quasi

dei grandi della

del carattere, spe-

la

Eustachio Lesueur
sua educazione arti-

abile ritrattista e seguace del natu-

quale godeva favore in Corte. Tuttavia nelle composizioni del Lesueur

vede l'influenza del Poussin

artifizio e

Simone Vouet,

manca

tempo nuoce

378).

celebri pittori francesi del regno di Luigi XllI,

(1616-1655), morto in ancor giovine et, non fu mai in Italia;


stica

di quel

studio della verit

(fig.

Giovanni Marco

di

quale non

dei grandi italiani.

da ostentazione; l'espressione

senso del colore lascia a desiderare.

Le sue figure sono esenti da

dei sentimenti
Il

molto naturale

capolavoro del Lesueur sono

(fig.
i

379),

ventidue

Fig. 385.

Fig. 38G.

La danza,

La dichiarazione,

del Fate

del Detroy. Berlino.

MANUALE

382
quadri della vita

di S.

Bruno,

al

DI STORIA'

Louvre, tra

DELL ARTE

quali primeggia per potenza di espres-

sione e semplice verit quello della morte del Santo.

Tutti questi

seguace

anctie la

realt, e questi fu
il

Borgognone,

che

si

di idealisti,

formano

il

Jacopo Courtois (1621-1676), vissuto a Roma

dalla sua provincia nativa.

Fig. 387.

cavalieri, pieni di vita e di


di

possono comprendere sotto

la denominazione, comugruppo principale. Tuttavia ebbe un


tendenza popolare, rivolta alla rappresentazione immediata della

artisti,

nemente accettata,

La Musa

probabile che

detto dagli Italiani

suoi combattimenti di

della Storia, del Boucher. Parigi.

movimento

pittoresco,

gli

siano stati ispirati dall'esempio

Michelangelo Cerquozzi (1602-1660), rinomato pittore

di

battaglie, e di Salvator

Rosa.
4.

pittura

Il
si

Watteau

e la pittura rococ'.

rispecchia la giocondit del vivere.

Come

La vita

nell'architettura,

intesa

rifugge dai gravi pensieri, che turbano la felicit dell'ora che fugge.
feriti
il

dai

mondo

pittori

sono

la

vita spensierata dei

commedianti,

le

Corte

e l'aristocrazia

nella

si

soggetti pre-

baldorie rusticane,

fantastico dell'Arcadia; la loro fantasia occupata dalle

riflesso delle pastorellerie nelle quali la

cos

come un giuoco;

ftes galantes,

cercavano una libera-

IL

BAROCCO

zione dagli impacci dell'etichetta.


pi

vivace

ed

efficace

ciennes (1684-1721).

ROCOC

383

Di questa, che diremo naturalezza cortigiana,

interprete

Comunemente

Fig. 388.

E IL

Madama

fu
il

certamente

Watteau

di

Pompadour,

Antonio Watteau

definito

un autodidatta;

di

il

Valen-

ma non

si

del Boiicher. Parigi.

pu escludere che nello sviluppo della sua fantasia abbiano avuto gran parte tanto
le opere del
Rubens e del Teniers, del Campagnola e di altri Veneziani, quanto gli
anni passati alla scuola di

Claudio Gillot, rinomato

pittore decorativo. Grazie ad

una instancabile operosit, sebbene abbia avuto una vita breve


malattie,

il

Watteau

fu

un

travagliata da

artista fecondissimo, tanto che dai suoi quadri e disegni

MANUALE

384

DI

STORIA DELL ARTE

trassero 360 fogli incisi, ed ebbe insieme

perfetta sicurezza di mano, e una pamovimenti da suscitare l'ammirazione. Nei personaggi


del Watteau
sentimenti non sono che un giuoco, ma il giuoco fatto da cavalieri eleganti e nervosi, da damine civettuole, dalla faccia scliernitrice, dai capelli
ravviati all'in su, che danno maggior risalto al nasino irregolare e capriccioso ed
si

dronanza

delie

forme

dei

alle

graziose

bizzarre testoline.

Anche

le

zimarre

di

seta degli uomini e

le

vesti

da camera delie donne giovano a completare queste eleganti mascherate (tav. IX).

Fig. 389. Ritratto di

Watteau ora

ci

presenta

le

dama,

del

Il

Pragonard. Londr

pi note figure della

commedia

francese, quali

il

balordo

Gilles (Louvre, fig. 380) o la leggiadra Minette, ora ritrae feste e ricreazioni all'aperto,
limiti
383), senza mai oltrepassare
L'embarquement pour Cythre , soggetto derivato da un libretto d'opera, dove si vedono parecchie coppie d'amanti che
si imbarcano per l'isola sacra a Venere e a Cupido; l'originale a Berlino; al Louvre
ce n' una ripetizione, che poco pi che un bozzetto.

scene

amorose o trattenimenti musicali

(fig.

dello scherzo garbato. Si ritiene suo capolavoro

Nei primi tempi

il

Watteau, seguendo l'esempio

del Teniers, ritrasse veri con-

tadini e soldati; anche nei suoi ultimi anni ritorn alla vita semplice e reale, dipin-

gendo per

il

suo amico Gersaint, negoziante di oggetti d'arte, una grande insegna

IL

di bottega,

dove

Questo quadro
;irtistico

Per

mercato, con

un.

Berlino)

il

venne

ritratto

(17(14-88, figg. 381-382);

in

il

voga

il

gareggi con
il

mercanzie comperate.

le

fa

ci

conoscere

il

conmiercio

tecnica che pareva tra tutte

pastello,

la

pi

Maurizio La Tour di Saint-Quentin


ginevrino Giovanni Stefano Liotard

lui

il

pastello ha mezzi limitati, e


del modello.

Fragonard. L'altalena.

Fig. 390.

imballa

ancbe perch

prezioso

non l'anima

l'aspetto esterno che

la

silente clic

385

pi famoso pastellista fu

Il

(1702-89). Senza dubbio

cologia;

ROCOC

E IL

francese nel secolo XVIII.

ed efficace.

facile

vede

si

(a

BAROCCO

Ma

il

si

presta a rendere piuttosto

secolo XVIII

una

lieve

la

psi-

Liidi-a, Galleria Vallace

suo ideale era un tipo che variava soltanto secondo

professione, ecc., con

non amava

il

sesso,

la

condizione,

impronta individuale. Caratterizzare pi fortemente

personaggi sarebbe parso una sconvenienza.

Seguirono

le

orme

del

Watteau, Nicola Lancret (1690-1743,

Battista Pater (1695-1733,

fig.

piacevoli e bizzarre, tutte appartenenti a quel

Ma quando

fig.

384) e

Oiovan

385); quest'ultimo fu inesauribile inventore di scene

mondo

arcadico che esclude

la

sen-

primo tra quali Giovanni Francesco Detroy (1679-1752, fig. 386), rinomato anche per grandi pitture decorative, e
pi tardi Carlo van Loo (1705-65) e Pietro Baudouin (1723-1769), presero a dipinsualit.

cosidetti pittori di costume,

MANUALE

386
jjere

STORIA DELL ARTE

DI

scene amorose tratte direttamente dalla vita reale,

dico successe

al

convenzionalismo arca-

volgare galanteria.

la

Anche Francesco Boucher (1703-1770), che

fu

il

vero sovrano della pittura fran-

non venne esautorato dall'acerba critica del Diderot, nei primi suoi lavori
imitatore del Watteau. E queste prime opere, specialmente gli schizzi dal vero,

cese finch
fu

sono tra
tutti
fornii'i

le

cose migliori del

rami della pittura.

Boucher, artista fecondissimo

poco a poco, seguendo

una maniera personale,

di

ombre,

con

diremmo quasi
la

forme leggiadre
tolti
le

imbellettata.

e sensuali.

Non pago

Predilige

di cui

toni

pi sono

gli

allegorici

o mitologici

tettrice,

amorini

Madama

di

puttini,

(fig.

387).

Pompadour

interprete delle stesse idee fu

il

chiari

natura

gli

le

(fig.

rosati,

fittizia,

Ma

le

evita

le

produce

sembrano
sue Dee e

voluttuosa

raf-

sue creazioni quelle che oggi piacciono di

che scherzano giocondamente

Tra

fu prodiga,

anche l'Olimpo.

sue Ninfe non servono che a rappresentare una vita

Tra

si

artisticamente con-

di presentarci soggetti pastorali che

teatrale, egli porta sulla tela

finata, fino a divenire snervante.

ma

Chardin. Parigi, Lu

sua leggerezza di mano, qualit

da un balletto

versatile, che tratt

idee del suo tempo, egli

grande effetto decorativo,

ci

venzionaie,

le

ritratti

in

molti suoi quadri

migliori sono quelli della sua pro-

388). Discepolo e collaboratore del

provenzale Giovanni

Boucher ed

Onorato Fragonard

(1732-

BAROCCO

IL

per

1806),

doti naturali e

buon gusto

387

ROCOC

IL

forse superiore

al

maestro

sia

nei

ritratti

389) che nelle pitture decorative e nelle acquaforti egli rivela una tecnica geniale, che ha del bozzetto (fig. 390). Ma il nuitamento radicale succeduto nel gusto

(fig.

del
il

tempo imped che

il

che avvenne soltanto

quadri

merito del Fragonard fosse riconosciuto secondo giustizia:


tempi nostri. La migliore e pi copiosa raccolta di suoi

ai

Louvre.

al

ritorno alla schietta e semplice natura

Il

si

vede nelle figure

nature morte

di

Giovanni Simeone Chardin (1699-1779). Egli ritrae la vita e le faccende borghesi,


e sa ricavare un effetto poetico, in modo degno dei Fiamminghi, anche dagh arredi

Fig. 392.

inanimati

e dagli oggetti

intonati al roseo,
tura.

Anche

ma

La sposa

(fig.

391).

il

gli

colori caldi e sinceri,

Greuze

non pi

Olandesi, ritraendo l'inesauribile na-

pi fedele allo spirito del siede des lumires e della

Le sue scene

sono quasi

La sua tavolozza ha

quali seppero produrre

ghesia Giovanni Battista


derot.

del villaggio, del Greiize. Parigi, Louvre.

(1725-1805), tenuto

in

virtuosa bor-

grande stima dal Di-

raggiungono talora l'effetto drammatico, e


romanzetti famigliari. Le sue figure femminili non di

di famiglia (fig. 392)

compendio

di

rado peccano di eccessiva sentimentalit

svenevolezza,

ma hanno anima

sin-

non meno della Cleopatra di Guido Reni.


Finalmente meritano menzione alcuni illustratori e disegnatori di^vignette del
tempo di Luigi XVI, quali il Gravelot, l'Eisen, il Moreau le jeune, ed Agostino de
cerit,

Saint-Aubin;

molto sopra

la loro fertilissima fantasia e la


la

media

somma

perizia tecnica

della ricchissima produzione di quel

temp.

li

innalzano

di

MANUALE

D.

Dopo
il

Belgio

il

mondo

FMESl BASSI.

guerre d'indipendenza

le

religione,

pace del

la

16U9,

Rembrandt

quello di

un

sia

ci

astrazione dall'attivo scambio di uomini, di forme e

l'arte

osservi

chi

zione,

sua evoluzione, giungendo

la

estremi contrasti; senonch nelle provincie


nelle settentrionali

l'altra parte,

nazionale

comune patrimonio

il

Ma

oltre.

abisso.

Ma

anche facendo

che non subi interru-

d' idee,

estreme conseguenze

alle

il

Dove Tiziano

anche Frans Hals, Rembrandt

e
e

Tintoretto

il

fermano,

si

Ruisdael non

il

primo

periodo

nascimento

paesaggio

del chiaroscuro.

paiono,

non hanno fondamento che

in

sviluppano.

palazzi dei

11

periodo

nel

Rubens durante

patrizi

La sua casa ad Anversa,


Ferdinando,

le

per

genovesi,

contrasti scom-

Rinascimento gi appaiono

del

suo soggiorno

il

le

quali

nei

ora

Genova, trasse disegni dai

come esemplari

proporli

ai

concittadini.

suoi

l'arco trionfale eretto nel 1635 per l'ingresso dell'arciduca

architetture che egli pone nei suoi quadri, sono di

1697),

quale costru

il

barocco.

1651), archi-

Bruxelles, ed anche pi

tetto delle chiese dei Gesuiti e degli Agostiniani a

Luca Faidherbe (m.

stile

Giacomo FRANQUART(m.

Delle stesse idee era pure l'amico del Rubens,

discepolo

ri-

genere, del

ragioni pratiche.

Paesi Bassi certe forme singolari, annunzianti un barocco nazionale,


si

tardo

il

di

L'ARCHITETTURA.

abbiamo veduto

gi

pittura

della

Nella scoltura poi e nell'architettura

I.

Come

campo

barocco, nel

il

potrebbero

si

concepire astraendo dal lavoro preparatorio compiuto in Italia durante


il

agli

fondamento romanoprotestante. Rimane, dall'una e dal-

meridionali

dell'arte nazionale, antica e recente, accresciuto

dagli insegnamenti dell'arte italiana.

Rubens va

nella

cose a fondo riconoscer che in queste due regioni contigue

le

barocca compie

cattolico,

come

politica

nella

l'Olanda seguirono opposte vie. Anche nell'arte pare die tra

Rubens

del

STORIA DELL ARTE

DI

la

il

suo

chiesa dei Gesuiti (S. Michele)

a Lovanio e quella del Bguinage a Bruxelles in uno stile sfarzoso, dove l'affastel-

lamento
porte

spezzature dei membri,

le

delle finestre nulla

hanno da

a quel barocco tedesco che prese


c'

del

sto

come

Palladio,

ladiano
il

lingua fiamminga

nella

bene

si

collegamento
partito

in

al

tetti

nome

l'espressione

Inghilterra, fece

adattava
di

curvilinei,

costume

dalle

ottenendo

conchiglie

portali

prevalere
locale

con

alla

cornici fantastiche delle

di

{Ohrmuschelstil).

Infatti

La conoscenza
pure. Lo stile pal-

spagnuola.

forme

delle

due piani mediante ordini

architettonico,

le

invidiare allo stile fiorito degli Spagnuoli,

molte

pilastri.

semplicit di

pi

finestre,
11

ed

era

facile

primo che us que-

mezzi

un

bell'effetto,

Giacomo van Campen (m. 1657), nel Palazzo Comunale, ora Palazzo Reale,
di Amsterdam (fig. 393). L'esempio fu imitato nella casa della corporazione dei
muratori a Bruxelles (1698), di A. de Bruyn. Anche nelle modeste case borghesi
fu

grandi ordini ,
che acquistarono bellezza, grazie alla commattone con la pietra scalpellata. Continuatore del Campen in 0landa fu Pietro Post (ni. 1669), che applic gli stessi schemi, migliorandone l'ornato e le proporzioni, nella Casa Mauriziana all'Aja e nel Palazzo Comunale di

vennero

binazione

in

uso

del

IL

Alaestricli.

dei

F-ilippo

HAKOCCO

ROCOCO'

IL

Vingboon (ni. I()/5)JI terzo


Amsterdam altero

Ahiseo (Trippciliiiys) di

-grandi Oiaiulesi ^ nel Palazzo

dei
le

389

proporzioni collocando

pilastri

a troppo breve intervallo, e per eccesso di purezza giunse alla rigidezza e alla
povert.
Nelle Provincie protestanti l'architettura sacra ebbe poco da fare, perch
il

evo aveva lasciato sovrabbondanza


di edifizio fatto

per

la

predicazione

di

chiese.

Come

da ricordare

la

medio

tentativo di una nuova forma


chiesa luterana di

Amsterdam,

MANUALE

390

STORIA DELL'ARTE

ni

costruita sul uiudello dell'antico teatro romano, o meglio del teatro palladiano di Vi-

cenza. Nelle Provincie cattoliche

rono molte chiese, per


e

lo

gli

ordini religiosi, specialmente

provincie renane, aggiungendovi

nelle

come

pi basiliche a tre navate,

Gesuiti, costrui-

ne vedono a

se

Tuttavia non mancano esempi di chiese a cupola, come Nostra Donna

Wenzel Colberger,

Genova

campanili all'estremit del coro.

eleganti

di

Montaigu

Nostra Donna d'Hauswyck a Malines (1663) del Faidherbe. Nell'arte dei giardini gli Olandesi ai vasti parchi ben disegnati preferirono

(1610) di

coltivazione dei

la

di giacinti

E evidente che

fiori.

contribuirono ad educare

ma

raro trovare oggi qualche esemplare;

biamo molti

grandi

le

fiamminga ab-

nella pittura olandese e

saggi di quest'arte del giardino, che cercava

ma

architettoniche e nei giuochi d'acqua,

linee

variopinte aiuole di tulipani e

senso del colore. Dei giardini di quel tempo

il

erietto

non

nelle grandi

nella intensa recondita della terra.

LA SCOLTURA.

2.

secolo XVII il Belgio produsse tanti scultori da'^poterne mandare


mondo; ne troviamo in Italia, in Ispagna, in Francia, in Germania
e in Inghilterra. Erano compagnie o famiglie di artisti, che lavoravano per le chiese
palazzi pubblici, in sepolcri e fontane. Duquesnoy di Bruxelles, quellinus e
e per
Verbrugoen di Anversa, ^aidherbe di Malines adornavano le cniese, spogliate dal

Anche

per tutto

nel

il

furore degli iconoclasti, di pulpiti, altari, sepolcri e conressionali, di uno stile vigoroso

pomposo,

come

da stare

tale

la storia delle relazioni tra

per

paragone del barocco romano. Primeggia tra

al

come maestro Arturo Quellinus

artista e

il

vecchio (1609-d;.

Belgio e l'Olanda, che

il

la

decorazione scultoria del Palazzo Comunale di Amsterdam.

due facciate

delle

forma. Cosa affatto nuova

si

paragonano all'eleganza che

vivezza

Salomone
porte e
il

ammira

si

mano nervosa

rimase

sono

che

narrano

modelli in creta nel

Uno

Olanda, dove esegu

in

a Delft, del de Ruyter ad

sen

Mitvorde.

Quest'ultimo

statua della vedova dolente.

11

Amsterdam,

la

bassorilievi dei timpani

in

Francia. Molta forza e

esempi

gli

Museo

monumenti

Bruto,

giustizia di
le

dello Stato, nei quali

dei suoi scolari,

e del

di

otto Dei Maggiori,

gli

soprapsi

sente

RambaldoVerhulst

sepolcrali

dell'ammiraglio

signore di Innhausen e

schiettamente barocco;

sua opera principale

coppie di cariatidi rannicchiate, se

le

tempo prevaleva

del Maestro.

Tromp
a

in quel

bassorilievi

busti, di cui esistono

1696)

e schietta

E non meno ammirabili sono

Zaleuco.

tocco della

(m.

nei

tutti,

da notare,

giudizi sono maravigliosi sia per l'idea che per

della sala dei

la

accanto

al

Knyphau-

morto

c' la

sonno della morte non tu forse mai rappresentato

con maggior delicatezza in alcun'altra opera di scoltura. Il Verhuist diede anche


bassorilievi a mo' d'insegna sugli ediforma d'arte a un costume olandese, cio
i

fizi

di

uso pubblico

e sulle

della Pesa pubblica e del

case private. Si citano tra

Mercato

Nel Belgio^le forme poderose


sui giovani scultori,

del burro a

e le

sue cose migliori l'insegna

le

Leida.

invenzioni del

Rubens ebbero influenza anche

quali inoltre tentarono di liberarsi dalla costrizione delle linee

architettoniche, ed a ci riuscirono specialmente nei magnifici pulpiti, composti di

elementi presi direttamente dal vero, come tronchi


figure.

Citiamo come saggio di questa scoltura

a Bruxelles,

opera

di

Enrico Verbruggen

il

rami d'albero, cortinaggi e

pulpito della chiesa di

(1699); la

Cacciata dal

S.

Gudula

Paradiso

ter-

BAROCCO

IL

l'Alberd

restre,

della

\'ita,

.Waria

E IL

clit'

ROCOC

ucciIl'

il

391

drago, costituiscono una com-

posizione bene ideata, espressa con vivezza di movimenti. Cosi a pi del pulpito di
S.

Bavone

mentato,

ed

il

Eva

cacciati dal Paradiso e l'Assunzione di

Parigi, per opera del

da

niente

di

Verit che viene a svegliarlo.

dioso pulpito di

(Adamo

Tempo (Chronos) addorLorenzo Delvaux(1745) si vede


Teodoro Verhagen (m. 1759) nel granNostra Donna d'Hansvvyck ripet l'idea di quello di S. Gudula

Gand,

e la

Berger,

del

Maria).

van Pouches

pose fine a questa scoltura muscolosa ed esuberante di vita,


zione per

mente

le

negli

allegorie, di cui
edifizi

si

pubblici di

fece largo uso, rivestendole di

P.

P.

Sul principio del secolo

vera fede, che

all'Italia

classicismo provedel

Godecharles,

ma non

alla predile-

forme greche, special-

Bruxelles.

3.
1.

Il

LA PITTURA.

RUBENS E L'ARTE
XVI

si

form

FIA.M.WINGA.

nei Paesi

spettasse di pieno diritto

il

Bassi l'opinione, divenuta

primato

dell'arte;

una

questa opinione,

seguita da parecchie generazioni, fu d'ostacolo allo svolgimento della pittura fiam-

minga, incamminata sulla via aperta dagli

Italiani.

Si

sentiva che in Italia

si

face-

fiammingo non poteva arrivare; non pareva


ammissibile che l'arte nazionale potesse progredire da s, seguendo l'esempio di Pietro
Brueghel. Perci anche nel secolo XVI gli artisti transalpini continuarono a venire

vano

cose, alle quali lo stile nazionale

(li

Ges,

di

Che

HontlK.ist. Firenz

392
in

MANUALE

Italia

perfezionare

degli ideali dell'et

la

nel

essi

STORIA DELL ARTE

loro educazione.

precedente. Trionfavano

furono attratti non pochi

nuove scuole

DI

Ma
i

artisti settentrionali.

in

Italia

il

culto

tenebrosi, dai quali

Nelle idee e nell'indirizzo di queste

ritrovavano molte cose che per loro non erano pi una novit:

modo da produrre

prevalere del colore, nella fantasia limitata a comporre in

un forte

meno

era venuto

naturalisti e

effetto, essi

scoprivano consuetudini proprie della loro antica arte nazionale.

Cos avveniva che

pittori stranieri venuti a studiare in Italia,

costretti a rinunziare alle loro idee tradizionali, in qualche caso

anzich essere

acquistavano ripu-

tazione appunto con l'esagerarle alquanto. In luogo delle comunit artistiche esclusivamente nazionali, si era formata a Roma una societ internazionale, suddivisa
in gruppi secondo l'origine, ma in gruppi che spesso esercitavano o subivano una
influenza reciproca.

La

>

Schilderbent, sollazzevole brigata di artisti fiamminghi e

aveva un soprannome da taverna

tedeschi, nella quale ciascuno

facevano per ispasso, duro per parecchie generazioni, fino

al

le

adunanze

si

decadere dell'arte nei

Paesi Bassi.

Alcuni pittori settentrionali seguirono decisamente


questi

Gherardo Honthorst

DELLE Notti. Nei


mediante una luce
fortemente

le

suoi

di

gli

esempi

Utrecht (1590-1656), detto dagli

quadri, ad imitazione del Caravaggio,

per

artificiale,

figure lasciando

Fig- 395.

il

lo

pi di candele, che cade

resto nell'ombra

giiiocatori di bocce, di

(fig.

egli

van Laer. Dresda.

ottiene l'effetto

dall' alto

394). Altri artisti

Uno di
Gherardo

italiani.

Italiani

illumina

s'innamorarono

IIAKiilCo

Il,

iKMi

1-:

ROCOC

IL

tanto dell'arto quanto delia natura italiana:

minghi,

il

paesaggio d'Italia

La pittura
VAN Laer detto
zione.

di

il

di soggetti
(fig.

393

molti transalpini, francesi

jier

vita popolare furono fonte

la

inesauribile

fiam-

d'ispira-

paese principalmente opera di Francesi; un olandese, Pietro

Bamboccio (m.

1642) fu in Italia

popolari (bambocciate), alquanto ruvida

il

ma

maestro tipico

di

una pittura

pregevole per forza

di

colore

395).

Fig. 396.

2.

Rubens.

Rubens

lie

L'artista che

isabella Brant.

Monaco

seppe gloriosamente associare

al

vigor nativo

Pietro
Paolo Rubens. Suo padre, scabino di Anversa, per sottrarsi alle persecuzioni degli
Spagnuoli contro coloro che come lui propendevano alle dottrine protestanti, nel
della propria indole

1568
di

si

fiamminga

rifugi a Colonia.

Guglielmo d'Orange,

gli

Una

l'eredit di Michelangelo e del Tintoretto, fu

sua

attir

illecita

addosso

relazione con

l'ira

Anna

di

della famiglia offesa.

Sassonia, moglie

Fu imprigionato

nella fortezza di Dillenburg (Nassau), e poi per intercessione della moglie

Maria Py-

MANUALE

394

pelinx inaiukito a canfine a


F^ietro

Siei,'eii.

DI

Ivi

STORIA DELL ARTE


nel

1577

la

valorosa donna diede alla luce

Paolo Rubens. Vi fu chi dubit dell'esattezza

di

questa notizia, per riven-

dicare a Colonia o ad Anversa l'onore di essere patria del Maestro;

menti addotti

in

proposito sono molto deboli.

ritorn a Colonia, e

dopo

la

Fig. 397.

morte

del padre,

La Deposizione,

ma

vero per che nel 1578

avvenuta

del Rubens. Anversa,

dei governanti spagnuoli, abiuro la religione protestante,

nel

la

gli

argo-

famiglia

1587, rientr in grazia

Duomo.

nel

1588

si

stabil

nuo-

vamente ad Anversa.
Bench nato in Germania (l'anno della morte di Tiziano) Rubens uno schietto
fiammingo. Egli ebbe una educazione superiore alla media dei pittori settentrionali;
nell'arte
suo primo maestro fu Tobia Verhaegt, paesista apprezzato anche in
Italia. Altri suoi maestri furono Adamo van Noort (1562-1641), artista di cui non
si conosce alcun quadro autentico, ma soltanto alcune incisioni tratte dai suoi quadri,
dove appare un vigoroso senso della forma, ed Otto van Veen (1558-1629), uomo
il

il

dotato

di

grande cultura letteraria piuttosto che

di

attitudini artistiche.

BAROCCO

IL

somma importanza

Di

nella

ROCOC

IL

vita artistica

395

Rnbcns

ilei

via^j^io

il

cominciato nel 16U0. Appena giimtovi fu assunto a servizio del duca

in

Vincenzo Gonzaga, prototipo dei principi mecenati. Quest'uomo singolare


tava ugualmente

di

cavalli,

musica, dell'alchimia

della

cani, di

di
e

commedianti

dell'astrologia;

e di

Italia,

Mantova

di

si

dilet-

quadri; era appassionato

faceva venire dalla Spagna

Madonne

miracolose e ritratti di belle donne. La sua reggia era un esempio di tesori d'arte,

ma

egli,

del

Gonzaga,

smanioso
il

non

di viaggiare,

Rubens

ambasciata che portava

nel

regali.

Fig. 398.

lungo

in

Roma,

Italia,

oltre che a

La passeggiata,

ad un amico.

ritornato in patria che nel

del

Mantova,

egli

si

trattenne a

Rubens. Monaco.

gli

Infatti egli vi

le

piacque

la

magni-

delizie dell'Italia,

rimase parecchi anni, non essendo

1608, e l'Italia produsse grandi effetti nel suo tempera-

artistico.

Pochi
antichi

tolse

In

Nella mia giovinezza ho goduto largamente

cos egli stesso scriveva

gli

faceva che brevi soggiorni. Entrato a servizio

pass parecchi mesi a Genova, dove molto

ficenza dei palazzi.

mento

vi

1603 intraprese un lungo viaggio nella Spagna, con una

artisti

impararono tanto

maestri,

ne copi

le

in Italia

quanto

anche qualche motivo. Nel suo Battesimo

toni di

battaglie di .Michelangelo;

arazzi,

con soggetto

di

deriva dal Mantegna;

la

storia

il

Rubens. Conobbe ed apprezz

opere o almeno ne trasse degli schizzi,

cartoni di

di

Ges riconosciamo

Raffaello

gli

il

da loro

suggerirono motivi per

romana (Decio Mure); Ges

Battaglia delle Amazzoni,

figure dei car-

ritratto di

sulla

paglia (Anversa)

donna nuda (Vienna)

MANUALE

396
e

la

Festa

di

DI

STORIA DELL ARTE

Venere sono cose tizianesche; il S. Oerolanio di Anversa proviene


Si vede in lui anche qualche cosa di Giulio Romano, dei quale

da Agostino Carracci.
a

Mantova ebbe

sott'occhio

le

pitture; qualcosa

Fig. 399, Ta-

Genova
Nondimeno egli

lavori a

di, tutto ci che

diante

lo

la

S.

del

Barocci,

Ildefonso del Rubens.

di

cui vide

ottimi

Monac

a Roma, e, su tutto, l'opulenza pittorica di Paolo Veronese.


immune dall'eclettismo. evidente che volle rendersi ragione

pittura aveva prodotto prima di

studio di molte

opere,

nell'essenza

lui,

creatrice

penetrare a fondo, me-

dell'arte.

L'arte

italiana

IL

Maiitfcina

dal

assoluta

non

visione
stile,

il

Caravaije;io

al

insuperabile.

si

drammatico,

fonda

l'espressione

deiranticliit.

lui

F-'er

regnano

nella

timenti,

tutta

loro
la

quanto

Rinascimento

il

397

HdCOCll
scuola,

parve iin'nttinia

<jli

La sua indole

magnifica. Per comprendere


su cui

IL

nativa non

fu

ma

falsata,

non
la

una nonna

sua spontanea

Da! f^iiiaseiniento italiano trasse principalmente

turbata.

fu

fare

PAiniCCd E

Rubens

italiano,

mondo

il

il

patetica,

antico

forma elementare,

la

sia

rappresentazione

come

un'et

al

si

offre

al

concetto che

preistorica,

spontanea, primitiva

vita dell'uomo naturale. Qui

grande
e

lontano dalle idee iimanisticlie,

basta por mente

il

potente

le

pittore

ha

quale

nella

passioni
il

egli

sen-

vero ambiente

suoi uomini vigorosi, per le sue floride donne; qui il naturalismo pu assurgere
forme pi potenti ed esuberanti e produrre effetti che non gli sono consentiti
quando si attenga alla realt volgare. La potente fantasia del Rubens ha molto

per

alle

del sensuale,
il

ma

sana.

Trasportando nei remoti tempi eroici gl'impeti amorosi,


e dei conviti, egli aggiunge a questi soggetti una

giocondo tumulto delle caccie

parvenza

ideale.

Quando

lascio l'Italia

il

Rubens

era ormai un artista maturo; soltanto nel colore,

MANUALE

398

pi tardi acquisto una luminosit pi forte

elle
i

STORIA DELL ARTE

DI

bruni

toni

spos Isabella Brant (1609)

gioconda,

egli

prediligeva ancora

Dopo breve soggiorno

penonibre azzurro-grigiastre.

le

a Bruxelles

ad Anversa, dove nel 1611 cominci a fabbricarsi un magnifico palazzo, che a poco a poco divenne un vero museo. Della
sua felicit in questo periodo testimonianza il doppio ritratto della Pinacoteca
di

Monaco

(fig.

si

stabil

396) che rappresenta

dato perch
in

inizia la

Maestro

il

tuoso all'ombra di una macchia. Oltre

al

serie dei ritratti

sua moglie, seduti in atto affet-

grande pregio

dei

uso nei Paesi Bassi. La felicit coniugale anche tra

cessaria alla

artistico,

pittori con

quadro va

il

gli artisti

ricor-

moglie divenuti

propria

la

era condizione ne-

vita operosa.

401. Ld caccia al leone, del Rubens. Moiiac

Nel decennio seguente

Rubens produsse senza interruzione una

il

opere nelle quali, a differenza delle posteriori, l'esecuzione

(Duomo

Nel 1610 dipinse l'Alzamento della Croce


corporazione dei balestrieri

Deposizione

(Duomo
tenne

ai

di

397) e sugli sportelli

(fig.

modelli italiani .(Daniele da


il

moderazione

caratteri, e la
il

borgomastro Rockox,

versa: nella tavola di


del

committente

disegno

meno bene

il

mezzo
di

Volterra,

partecipare di tutte

studiata, all'avvenimento, la varia

mico

Anversa); l'anno seguente

la

che reca nel mezzo

la

trittico,

Visitazione

la

sua

il

si

le

la

al Tempio
Rubens si at-

Presentazione
il

Barocci). Restano tuttavia

il

figure, in diversa

Rubens dipinse un

vede

S.

Tommaso

moglie. In questo

alla variet

Nel 1613, per

dell'espressione.
trittico,

oggi nel

egli

diede

suo a-

il

Museo

incredulo, e sugli sportelli

quadro

altri

misura accortamente

gradazione dei sentimenti, conforme


gravit

vaste

serie di

quasi tutta di sua mano.

Anversa). In questa composizione mirabilmente compatta

meriti tutti suoi, cio

dei

di

commise un grande

gli

prova

di

che

il

suo colore erano atti a rappresentare gl'intimi moti dell'anima,

che

soggetti

patetici

passionali.

Maestro condusse a termine due grandi

serie

di

Poco dopo, dal 1620


quadri.

al

Compose tutta

An-

ritratti

suo

non

1626,
la

il

deco-

liARDCCO E

IL

quasi per intiero da un incendio,

dei

con

l'arte

una astrazione. Un

Medici regina

di

Francia,

la regina; la

altra opera che,

si

di glorificare in

alle idee

ciclo di

poetiche

tempo,

Fino

tempo

al

sioni politiche a

occupazioni.
di

cui

di

1626

gli

Madrid

discorriamo

mori

(1628), a

potenti d'allora,

Spagna, erano amici delle

inoltre

uomo

la

il

Rubens

allegorie,

raccolte

le

Louvre,

al

in

figure allegoriche

visse

risulti

di

mondo

e
le

di

ri-

non

si

col-

modo

cosi

perso-

disarmonia.

tranquillo,

tutto assorbito

Londra (1629)
I

altrove, che lo volsero ad altre

d'Inghilterra,

Lord Buckingham, Filippo IV

propensi ad accogliere benevolmente

parve all'arciduchessa Isabella, governatrice dei Paesi Bassi, che

proponeva presso

serie

moglie. Nei sette anni che seguirono ebbe mis-

come Carlo
arti, e

quadri

serie di

prima

ne ritragga

naggi storici sono trattati nello stesso modo, senza che ne

dall'arte sua. Nel

due

della

\'ii

pitture oggi
del

gusto estetico. Gli Dei dell'antichit,

il

Galleria imperiale

nella

ventun quadri

quattro Elementi, del Rubens.

come questo

di-

due quadri

Rubens seppe efficacemente rendere


lavoro gli fu commesso da Maria de'

proponeva

Enrico IV:

il

seconda rimase incompiuta. Eccettuate alcune

strettamente

immediato

quale

vasto

altro

FiR. 402.

leghi cosi

la

quale

la

vita del suo defunto marito

guardano

c'

Anversa, sfortunatamente

in

che non rimangono che

si

miracoli di S. Ignazio e di S. Francesco Saverio, ora

Vienna, mirabili per

sensibile

la

399

ROCOC

Gesuiti

razione pittdrica della nuova chiesa dei


strutta

di

IL

varia coltura, fosse la persona adatta per

fini

artisti;

gli
il

Rubens,

che

Corti d'Europa. Pose fine alla carriera diplomatica del

ella

si

Rubens

400

un aspro

MANUALE

STORIA DELL ARTE

dissidio coi rappresentanti degli Stati

proseguivano
trice del

DI

fini

diversi

da

Belgi, che nelle trattative con l'Olanda

quelli dell'arciduchessa.

Maestro mori. La casa

bellezza della seconda moglie,

del
la

Rubens

Poco dopo,

la

generosa protet-

fu indi a poco rallegrata dalla giovanile

diciassettenne

Elena Fourment (1630). Della sua

BAROCCO

IL

molti ritratti che ne fece,


quali

ritrovano

si

la

ritrasse

anche

di

Vienna

ma anche

fattezze di

le

svestita.

dai non pochi quadri mitoh)L;ici e reh^iosi nei

Artista innamorato di questa bellezza,

lei.

La

401

ROCOC

E IL

moglie del Rubens nell'atto di scendere

la

nel

Giudizio di Paride a jMadrid, dove rappresenta Venere.

nel

l'altro

ella

non

cela

le

Fino

sue intime bellezze.

ai

suoi

Rubens

il

Imperiale

Fanciulla dalla pelliccia nella Galleria

bagno. La rivediamo
Nell'un quadro

ultimi giorni

aiutato da parecchi scolari, fu un artista fecondissimo, di una versatilit quasi


mitata. Mori, in piena operosit,
Il

numero

Il

Paradiso terrestre,

Naturalmente sarebbe

duemila.

Jan

di

cuzione

ai

il

Rubens

si

errore

collaboratori

contentava
e

il

finito
egli
i

nel

luogo

cos dire, la

lo

sua marca di fabbrica. In

composizione, lasciandone

la

faceva qualche ritocco.

sappiamo da

lui

stesso, che

Ma

non

l'ese

da

quadro fosse

il

quale era destinato. Nella distribuzione della luce

teneva conto della distanza del dipinto dall'occhio dell'osservatore.

nel colore

Ad

esempio,

grandi quadri d'altare sono eseguiti secondo regole diverse da quelle osservate

nei ritratti e nei

al

sono circa

incredibile;

ne del Rubens. Bruxelles.

abbozzare

di

voler giudicare della perizia tecnica del

scolari; egli poi vi

dimenticare che era sua norma,

Rubens

Breiigliel in

Maestro da qualsiasi dipinto che rechi, per


molti casi

illi-

30 maggio 1640.

quadri usciti dall'officina del

dei

Fig. 404.

il

nel-

Rubens,

il

sempre chiaro

quadretti;
e

il

contrasto dei colori vi

luminoso;

le

velature

colorate arrotondano la superficie.

Il

molto pi
i

toni

forte.

Ma

il

colorito

ombre
massima
perfettamente padrone

locali,

e leggere

fare largo e l'effetto raggiunto con la

semplicit e sicurezza di mezzi dimostrano che


di ogni segreto tecnico dell'arte sua.

collegano

Questo

digiosa fecondit, e della sua fantasia che

ci

il

Maestro era

aiuta a darci ragione della sua pro-

comprende tutto

il

mondo

rappresenta-

MANUALE

402
bile,
lo

vi

pi

in

muove

si

DI

STORIA DELL ARTE

liberamente. La potenza creatrice del Rubens

figurazioni

pompose (l'Adorazione

dei

Magi)

si

manifesta per

azioni piene di vita,

in

movimento e di energia; ci era conforme all'indole sua, al genio del tempo, e


al nuovo aspetto assunto dal dogma e dal culto nella Chiesa cattolica. Ma
soggetto era povero di poesia, egli sapeva elevarlo a nobilt d'arte
anche quando

di

anche

il

mediante

lo

di S. lldefonso

dalla

Ad

splendore dei colori.

esempio,

il

per s convenzionale ed astratto:

Corte celeste, porge a

S.

lldefonso,

in

soggetto assegnatogli per l'altare


la

Madonna

dell'lnuiiacolata

quadro

di

mezzo

del

Concezione, una preziosa pianeta.

trittico

di

missione dell'Infanta Isabella circa


pittorica, e renderlo

gure principali
di
il

di

partecipazione

e alla

Ges

il

(fig.

Eppure

delle

Madre

Ma

secondarie.

il

Rubens,

somma

egli

ebbe anche

nel

com-

efficacia

delle
il

fi-

dono

come dimostra, ad esempio,


Le sue Madonne si
ma esprimono sempre in modo ama-

e dell'idea cristiana,

peccatori, nella Pinacoteca di

bilissimo la letizia della

Monaco.

felice.

L'energia esuberante del Rubens, portata a rappresentare

egli

il

399), eseguito di

1662, seppe dare al soggetto

dipartono alquanto dalla idealit tradizionale,

veva meglio

propugnato

anche interessante, grazie all'atteggiamento dignitoso

penetrare nell'intimo dell'anima

quadro

lldefonso a Vienna

S.

trono, circondata
egli

Dresda.

del Jordaens.

dogma

in

premio dell'avere

esplicarsi nei soggetti mitologici (Tav.

intendesse l'antica mitologia,

si

vede

nel

X) che

le

forti passioni, do-

nei soggetti religiosi.

Come

suo quadro di Venere nutrice degli

IL

Amorini.

(li

ROCOC

403

Dei del Rubens, come quelli dei ciuadri mitoloi^ici del Correggio, non

Olimpo,

abitano l'inaccessibile

dove regnano

liAKClCCO E IL

la

vita

Fig. 406.

ma

puramente

Madonna

col

vivono
e

fisica

Bambino

in
i

mondo

un

piaceri e

sorprese amorose.

si

La

compiacque
felice

di

ebbrezza

leggendario,

elementari.

11

suo

committenti del quadro, del van Dyk.

abbandona con
donne (fig. 400)
suoi compagni gli offerse

pennello ritrasse pi volte Diana che s'avvia alla caccia,

passione o ne ritorna;

primitivo

sentimenti

o vi

si

rappresentare rapimenti

di

di

Sileno

dei

MANUALE

404
materia inesauribile.
in

Hanno

ridda tumultuosa, ora

STORIA DELL ARTE

DI

anche

del bacc'.iico

giocondi putti, ora sclierzanti, ora

frutti.

di

cariclii

Anche le caccie al leone (fig. 401) e combattimenti


Rubens si compiacesse della vita naturale agitata da
gli animali non sono che un accessorio, come in certe

di

Quattro Elementi

non

a torto egli

402),

(fig.

si

vantava

suo tempo, Franxesco

divenne pittore

di

ma
di

attestano quanto

fiere

passioni.

il

alcuni quadri

In

figurazioni allegoriche dei

verit dell'espressione e dell'azione

la

dimostra che

saper fare di meglio del pi celebre animalista del

Snyders

Anversa (1579-1657); il quale del resto non


quando ebbe conosciuto il Rubens, mentre da

di

animali se non

giovane aveva dipinto nature morte, che quanto ad

efficacia di

colore superano

le

sue pitture d'animali.

Nei grandi quadri d'altare

nelle figurazioni mitologiche

fluenza della scuola italiana, dalla quale

come
S.

in certe

rappresentazioni dell'orrido (Crocifissione di

paesaggi

e nei

si

vede che

quadri di genere

scorge spesso

S. Pietro,

di

l'in-

s stesso,

nella chiesa di

1638 di commissione del Jabach ricco mercante

Pietro a Colonia, dipinta nel

protettore delle arti)

si

Rubens acquist coscienza

il

egli
si

accolse

le

idee dei naturalisti italiani;

rivela schietto ed intiero

il

ma

nei

genio fiammingo del

Maestro. Negli ultimi anni, vivendo conia moglie nel suo castello presso Malines, ebbe

popolo della sua patria.

tutta la comodit desiderabile di studiare

il

Ricordiamo

Giardino d'Amore (Madrid), soggetto che

tra

suoi quadri di genere

il

la

Danzarusticana

di

il

voga pi tardi. La Kermesse del Louvre


Madrid ritraggono schiettamente le sfrenate baldorie del

gi accenna alle feste galanti, venute in gran


e

paesaggio

BAROCCO

IL

popolo minuto. Nei paesagt;i


serv con
verit

2.U

somma

attenzione

scherzi delle nubi e

Fig. 408.

li

ROCOC

405

costante l'intonazione eroica.

contrasti di luce e

d'ombra

Tomn

ritratti maschili

figli.

os-

nell'aria.

primeggiano

cosidetti

si

Tra

ritratti

fosse dedi-

Quattro

nella Galleria Pitti di Firenze, opera giovanile. Dipinse e ripet pi volte

proprio e de' suoi due

Egli

correnti aeree, riuscendo a ritrarre con maravigliosa

stato un vero artista settentrionale se non

Rubens non sarebbe

cato anche al ritratto. Tra

le

principe

11

Rubens

"-l^''

E IL

il

Filosofi,

ritratto

femminili, oltre a quelli delle sue due

MANUALE

406
mogli,

il

mente

intitolato

pi celebre

DI

quello della bellissima signorina

Chapean de

paille

questo ritratto (Galleria Nazionale


che non l'individualit.

a Bruxelles

Maria

(fig.

dell'altare di S.

403),

ritratti di

(in

di

luogo di

Lunden

sono

le

Anversa, erronea),

Tuttavia

in

si

de' Medici, l'Infanta Isabella col marito, sugli

sportelli

del Maestro. Straordinarie

quattro teste di negri, a Bruxelles. Coi quadri del Rubens

Fig. 409.

potrebbe illustrare tutta

di

Cliapeau de poil

ammira pi la bellezza di razza


mature, come la moglie di Carlo Cordes

Londra)

donne pi

lldefonso, erano pi conformi all'indole

di forza e di verit

si

STORIA DELL ARTE

la

figli di

Carlo

I,

del

Bibbia, dalla ribellione degli Angeli fino

al

Giudizio

Universale, e tutto Ovidio.


3.

Contemporanei e collaboratori del Rubens.

La fama

del

Rubens

oscur quella dei pittori d'Anversa a lui anteriori. I migliori furono Jan Brueghel,
detto il Brueghel dei velluti, valente in vari rami della pittura, ma specialmente
nel paesaggio

(fig.

404);

maravigliosi di vivezza

Sebastiano Branx (1573-1647),


e di

colore;

nome, l'uno e l'altro pittori d'interni


svolse in un campo affatto diverso e con

stesso
si

Tra

pittori coetanei o di

pittore di cavalli e cavalieri,

Hendrick Steenwijck
di chiese;
altri

il

ma

vecchio, e

il

figlio dello

l'opera di questi artisti

intenti che quelli del Maestro.

poco pi giovani del Rubens,

quelli che meglio sep-

BAROCCO

IL

E IL

ROCOC

407

sono Gaspare de Crayer( 1582- 1669)

e Jacopo Jorfama del Rnbens, al


quale sopravvisse circa qiiarant'anni, mentre il van Dyck mor appena un anno
dopo la morte del Maestro. Ma l'indole schiettamente fiamminga, e perci un po'
rozza, del Jordaens non gli consenti d'impadronirsi di tutta l'eredit artistica di

pero atferniaa'

la

loro personalit

DAENS (1593-1678).

un
al

Jordaens

grande artista quale fu

cosi

vero erede dell'arte

il

e della

Rubens. Egli ne trascelse quel che


Il van Dyck

il

porcile.

mantiene
un ambiente signorile; invece il Jordaens preferisce la cucina, la cantina,
Con imperturbabile disinvoltura egli trascina in mezzo a questa volgarit

Fig

Dei

gli

personaggi
in

Tempio,

di

donne hanno
ritratti;

ma

410

II

ci

classici,

mezzo ad una frotta

bar

del Btoi ver

forse

e simili

tonio

pregio della

la

il

la

contadini fiamminghi.
di chiesa,

ad

lanterna cerca

la

Ma

egli

es.

la

sa

Jordaens ebbe doti

gli

le

eccellenti,

da

il

ele-

sue Ma-

naturalezza. Sono celebri

suoi

riuscire in ogni cosa,

sovrana nobilt del suo Maestro. Comunque, nelle sue


(fig.

anche

Presentazione

solennit di un concerto di organo, e

massima semplicit

soggetti conviviali

Rubens

il

4.

il

conclusione,

manc

gli

fave

in

Dresda, hanno

si

Dre'ida

presenta Diogene che con

di

ad una sfera superiore; alcuni suoi quadri

varsi
al

nomo

suo

confaceva

si

suo genio, e alle sue inclinazioni grossamente godereccie.

seinpre in
il

11

Feste delle

405) o rusticani, c' un gagliardo umorismo, che

avrebbe invidiato.

Anton'io van Dyck.

Nato di agiata famiglia in Anversa nel 1599, Anvan Dyck ebbe a primo maestro Enrico van Balen (1575-1632), pittore di

quadri mitologici alquanto

Rubens.

In

leziosi,

che piacevano molto;

molte opere giovanili (Ges che porta

la

ma

poi

si

fece scolaro del

croce, ad Anversa,

Ges scher-

MANUALE

408

STORIA DELL ARTE

DI

Davide Teniers

Fig. 411. Paesaggio, di

il

vecchio. Bruxelles.

nito e la Discesa dello Spirito Santo, a Berlino), dimostra di essersi perfettamente

conformato

agli

insegnamenti del suo secondo maestro.

alcuni vasti soggetti, che svolse da solo.


del

Rubens,

stica

in

luomo

van Dyck compose

il

Liechtenstein

(Galleria

di

Italia (1623-26), gli

gli

Ad

cartoni

Vienna). Venuto

colorati

inteso con

Fig. 412.

gli

assegn anche

storia

la

sua

di

Decio Mure

educazione

'arti-

piacque soprattutto Tiziano. Le sue maniere da genti-

valsero dai colleghi romani

soggetto vi

Rubens

della

compiere

il

soprannome

(Genova, Firenze), che attestano quanto profitto


11

Il

esempio, sopra uno schizzo sommario

somma

freschezza

Osteria, di

li

di

Signore

Fece molti

ritratti

egli ritraesse dai suoi severi studi.

vivezza, e

il

colorito forte e lumi-

IL

come

noso. Nel 1632 pass a Londra, cliiamato

4C9

E IL KOCOCO'

BAROCCO

pittore aulico dal re Carlo

spos

ivi

I;

Maria Rutliven, imparentandosi con l'aristocrazia; ma lo splendido stato a cui seppe elevarsi tutto merito suo. Mor precocemente nel 1641,
appena un anno dalla morte del Rubens. Nel van Dyck tutto rapido: la maturit
La sua fantasia e il suo senso della forma avevano
artistica, la gloria, la morte.

una dama

limiti

di Corte,

troppo angusti perch potesse gareggiare

Tuttavia volle provarsi anche nel grande

Rubens

col

Ma

stile.

in

vaste composizioni.

perdita dei ritratti in gruppo

la

e la mancata esecuzione dei cartoni che dovevano


non furono per l'arte un danno gravissimo. I bozzetti
frammentari che ne rimangono attestano che egli non era adatto a questi lavori.
Riusciva invece ottimamente nei soggetti elegiaci (la Piet, Cristo in croce), e sapeva
trovar la via della commozione. Nelle sue figure di bambini c' un riflesso della fervida giocondit del Rubens, ma le Madonne e le Sante del van Dyck hanno maggior
gentilezza di forme e di sentimento (fig. 406). Per la gloria del Maestro dovuta

Palazzo Comunale di Bruxelles

nel

illustrare la vita di Carlo

1,

principalmente

in

mato perch
natura,

ritratti,

ai

rappresent

artisticamente

suoi

vivo

al

migliori

sone della borghesia,

che duecento. Egli fu ritrattista accla-

di pi

407) a Pietrogrado,

la

quelli della

artisti. In

di

nei

ritratti

non

Vienna)

c'

per

egli ritrasse

et,

vediamo

ritratti

(Cassel),

manca

alle

Tommaso
e

lo

pi

le

uomo

Corte

di

nei

di

vita.

costretto a dipingere frettolosamente,

persone non quali veramente erano,

sono fatte
la

di

maniera,

personalit.

di Carlo

Savoia

di

Sindaco

femminili (Maria Luisa di Tassis, nella Galleria Liechtenstein a

figure

altrove),

il

sono figure spiranti

ancora l'esagerazione dell'eleganza a scapito della naturalezza. Pi

belle,

esempio quello

natura senza

la

ma

nell'aspetto che loro

riusciva pi vantaggioso in pittura. Per tal ragione, ed anche perch

bene assai

Ma
per-

di

pittore di animali

cosidetto Borgomastro con sua moglie (Monaco),

il

Londra, divenuto

tardi a

questi

prima

dello Snyders,

della famiglia

ritratti

sono

ritratti

van Meerstraten con a fianco un busto antico

Anche

inclinava per

dignit e l'eleganza dell'aristocrazia di razza.

specialmente

alcun lenocinlo di forma.


(fig.

numero

intese a maraviglia la raffinatezza signorile, alla quale

(fig.

quali

408)

Louvre,

e dei figli di

da ammirare

la

le

mani, seb-

atteggiamenti hanno dell'artificioso,

gli

Fanno eccezione

alla caccia, al

Carlo

alcuni ritratti
a Torino

e
(fig.

verit e

principeschi,

ritratti

ad

del principe

409, altri esemplari a Dresda,

profondo

il

intuito

psicologico.

van Dyck costruisce lo sfondo dei suoi ritratti in modo da ottenere un efficace
contrasto di colori: da una parte una parete, per lo pi riccamente drappeggiata,
una folta macchia d'alberi; dall'altra lo sguardo spazia e vede un tratto di cielo;
Il

questo accorgimento servi di norma

ai

ritrattisti posteriori. Oltre ai ritratti

sono da ricordare quelli che esegui all'acquaforte,


tuiscono
incisi

di

Gli

parte principale

la

celebri
altri

dell'

personaggi, in cui

scolari

Iconografia
la

del

in

numero

venti.

dipinti

Essi costi-

van Dyck, raccolta

vivezza delle teste

aiutanti del Rubens,

di

di

ritratti

maravigliosa.

Teodoro van Thulden, Abramo van

pochi pittori alquanto pi


hanno scarsa importanza. Anche
giovani, che vollero al pari del Rubens provarsi nel grande stile, come Cornelis De
Vos (1585-1651), autore di quadri religiosi e di pregevoli ritratti, non ebbero n
molta n durevole influenza nell'arte. Si form invece intorno al Rubens una schiera
di valenti incisori in rame(SouTMANN, Luca Vorsterman, Schelte adam Bolswerth,
Paolo Pontius ed altri) quali resero a perfezione lo stile pittoresco nell'incisione

DiEPENBECK

altri,

in

rame,

procurarono

alla

scuola fiamminga

il

primato

in

Europa.

MANUALE

410

STORIA DELL ARTE

DI

Oonzales Coqties. Btickingam Palace.

Fig. 413. Ritratti di famiglia, di

5.

Adriano Brouwer (1605


di

soggetti

Brueghel, con pi ricchezza

di

colore.

dei

pittori

circa, 1638).

fiamminghi

serie

Con questo

Accanto

artista

comincia

la

Egli rinnov l'eredit di Pietro

rusticani.

all'arte

che

adorna

le

chiese e

palazzi sorge e prospera un'arte borghese, che non ha nulla di sentimentale, e ritrae

dapprima, non

la

vita della vera

ma

borghesia,

quella

del

popolino, in tutta

la

puramente animali. Cosi la pittura fiamminga perde quel carattere di grandezza che le aveva dato il Rubens. In Italia, anche nei dipinti dei pi
mediocri pittori barocchi, c' un non so che di solenne, che attesta l'importanza

forza de' suoi istinti

che l'artista attribuisce

Ma

Fiamminghi non badano affatto,


Nato a Oudenaerde, il Brouwer dal
1626 al 1628 fu ad Haarlem, scolaro di Frans Hals, e poi ad Amsterdam, dove
pare che presto si facesse conoscere come giovine e ingegnoso artista, di fama

e gli

Olandesi

si

al

suo soggetto.

a ci

affrettano a seguirne l'esempio.

universale. Pare anche

probabilissimo che fino da allora

vita sregolata, che pi tardi fece di

lui

presso

egli

cronisti dell'arte

conducesse quella
il

tipo dell'allegro

compagnone, e forse fu causa della sua povert e della sua morte precoce. Risulta
da documenti che nel 1631 il Brouwer fu accolto nella corporazione dei pittori
d'Anversa,

che nella stessa citt fu sepolto

quadri per

lo

giuoco, poi

si

del

villaggio.

il

febbraio

1638.

soggetti dei suoi

pi sono contadini o popolani che sbevazzano all'osteria, barano al

abbaruffano

(fig.

410), e

vanno a

farsi

Questi soggetti provengono, bench

la

medicare

le

ferite

dal barbiere

derivazione non sia facile da

scoprire, dalle figurazioni allegoriche dei cinque sensi, che per lungo

tempo furono

tSAKOCCO E

IL

in

gran voga. Cosi

senso del gusto

il

una medicina amara,

ingoia

fasciano

le ferite.

Brouvver

Il

volgarit pi schietta,
la

simboleggiato efficacemente dal ragazzo che

diremmo quasi
se

incorrotta; cosicch

primi tempi

Nei

la

bruno,

al

nei quadri

1649) paesista

(1610-1690), detto

il

vezza

Rubens,

conosciuto, negli ultimi suoi


la

Egli rappresenta

le

allegre

forme esterne del-

le

kermesse

ritraggono

baraonde popolari con insuperabile

Nelle scene

mostra

di far

d'osteria

troppo

sa

lasci
dri;

di

eleganza ricercata.

di

una ricchissima eredit

talvolta ripete

varia.

secchi

Maestro

certi

sommo

in

suoi

colore;

il

Favorito

fortuna

dalla

artistica. Si

temi

soggetto, inteso in

conosce

quadri della

la

un migliaio

materia che tratta

tentazioni

di

scherzi

Santi,

nature morte, soggetti di caccia, scene soldatesche, cucine, botteghe

prov

anche

sempre ben

nel

ritratto e nei soggetti biblici e mitologici.

con ottima intonazione d'aria

dipinti,

di

qua-

molto

ogni forma della pittura di genere, dipinse feste popolari,

scene d'osteria, cortei, mercati, spettrali

si

degli

quelli

convenzionale,

lavoratore infaticabile,

di lui circa

ma

prediletti,

modo

vi-

412) di solito

(fig.

bravura pittorica.

di

sua et media (1650-60) hanno una piacevole tonalit grigio-argentea;


anni sono pi

La sua

famiglia Brueghel.

pi famosi sono quelli che

appare pi evidente l'intenzione


ultimi

ri-

primi tempi anche del Brouwer. Del

nei

con molti particolari aneddotici.

ultimi anni, che

giovine per distinguerlo dal padre (1582-

studi sempre di derivare dagli antichi maestri

si

Dei molti suoi quadri


all'aperto.

balli

singoli colori, a spesse

dei suoi

nome ma meno

411), dello stesso

(fig.

maniera ha qualche cosa del


resto egli

del

osserva una lenta evolu-

un tono fondamentale leggermente

c'

anni visse a Bruxelles e fu in relazioni personali con

l'arte.

dei gruppi

artistica

quale sono sovrapposte varie sfumature.

Davide Teniers

6.

si

pi ricca, e

fondono delicatamente. Invece


cordano quelli di Frans Hals ad Haarlem,
si

L'operosit

vigoroso.

nella sua tecnica

tavolozza

sua

riguardante non vince

il

non osservando l'accorta composizione

Brouwer dur breve tempo; tuttavia


zione.

gli

attiene saldamente alla vita reale, e sceglie tipi della

si

maravigliosa fusione del colorito, caldo

pennellate,

411

quello del tatto dal villano che guaisce mentre

prima impressione sgradevole

e la

ROCOCO'

IL

e di luce,

ma

di

animali,

laboratori!;

suoi quadri sono

talora un po'

mono-

toni nella scelta dei tipi e dei particolari locali.

Degli altri pittori d'Anversa che trattarono

camente

di

la

pittura di genere, ritraendo uni-

preferenza scene della vita del popolo minuto, sono da ricordare Joos

VAN Craesbeeck (1606? fino al 1654), il quale segui la maniera del suo amico Brouwer,
e Davide Ryckaert (1612-1661), terzo artista di questo nome (anche il padre e l'avo
furono pittori), e senza dubbio il pi valente della famiglia. Fa parte da s stesso

Gonzales Coques

Cocx

(1618-1684), squisito pittore della vita tranquilla ed agiata

Nei suoi ritratti

delle case borghesi.

mato l'attimo fugace e riprodotto


seconda met del secolo XVII l'arte

gruppi

e
il

di

moda

quadri di natura morta, o raffiguranti

pittura.

Ma

nessuno

di

413)

Ma

felicemente fer-

in

complesso nella

Anversa decade rapidamente. C' qualche buon

pittore di paese e di marine, e poich la


di

di ritratti (fig.

carattere individuale.

vuole che

fiori

questi pittori acquist

le

sale

da pranzo

si

adornino

o frutti, fioriscono queste forme di

nome

segnalato nella storia dell'arte,

non forse Giovanni Fyt (1611-1661). La fondazione dell'Accademia di Anversa


(1663), alla quale ebbe gran parte il Teniers, non servi che ad affrettare la decadenza,
se

togliendo all'arte
di

il

una educazione

suo sano fondamento naturale


artificiosa.

facendo del pittore

il

prodotto

MANUALE

412

2.

a)

1.

E GLI OLANDESI.

PERIODI DELLA PITTURA OLANDESE

Carattere generale.

sanguinosa lotta,

(1589).

STORIA DELL ARTE

REMBRANDT

degli artisti olandesi comincia


e

DI

Per tutto

il

vigoreggiare

II

appunto

nel

tempo

conquistava trionfalmente
secolo seguente a

gloriosa indipendenza artistica.


dese, per breve

FRANS HALS E REMBRANDT.

tempo a

tale

la

nazionale

dell'indole

in cui la loro nazione,

libert

indipendenza

nelle

dopo

fiera

l'indipendenza politica

accompagna anche una

si

grandi avvenimenti che alla piccola nazione

opere

olan-

assegnarono una parte cospicua nella storia del

dir vero,

mondo, non si riflettono direttamente in questo o quel quadro, ma costituiscono


come lo sfondo in cui campeggia la pittura olandese. Essi preparano e creano
quello spirito che anima di vita cosi complessa e perfetta l'arte olandese del secolo XVil.

tempo nelle provincie setAnche la materia trat-

Fiorenti e feconde scuole d'arte esistevano gi da

ad Haarlem, a Leida, ad Utrecht

tentrionali,

tata dai pittori olandesi del secolo

e in altre citt.

XVII non

fu

inventata da loro. Quasi tutti

soggetti che appaiono nella pittura di questo secolo


Il

ritratto,

che di questa pittura

era gi in grande onore,


di quei ritratti in

dal
tori,

1529
e

il

punto

fino dalla

di

partenza

prima met

vedono

si

XVI abbiamo esempi

gruppo, che rappresentano una societ o una

Dirk Jacobsz,
di

principale fondamento,

del secolo

figlio

di

Iacopo

Cornelisz,

Amsterdam. E senza tener conto

delle

corporazione.

Fino

una societ di tiraCornelio Ketel, l'uno

ritrasse

opere simili fecero nel 1533 Cornelio Teunissen

l'altro

il

gi nel precedente.

molte pitture del secolo

XVI

IL

Fig. 415.

BAROCCO

Amsterdam

signori del Consiglio di

con intento allegorico o morale


nel
la

medesimo

materia della pittura

il

virt,

le

vizi,

popolo,

si

riflettono in tutte

dalle figure maschili

il

le

vigore nativo,

ha pensato ed operato per

guardano

figura,

la

figure e

lieta d'inspee domani la facevano


danno loro un aspetto nuovo. Appare

la

sicurezza di

s,

la

che

si

sembrano

gruppi pi recenti
toresca,

in

mente

le

magnifico

qualche cosa.

di

movenze

ritratti

si

sono schierate

(soltanto nelle
posti

in

reggenti, e

che

1580! In quelli tutte

intiera,

abito militare, e

prevosti

singoli

persone, a figura

di quelle dei tiratori

il

quadro

in

mani

le

c'

si

sentito

pi antichi gruppi

due

persone, ritratte
file,

senza alcuna

talora

un

po'

uno accanto all'altro. Invece


sono composte con variet

ciascuna

membri

vedono

Ognuno

giusta baldanza.

sua parte alla salvezza della patria,

fuori del

vivezza di aggruppamenti
variet)

gi

divenne pi tardi

Le grandi agitazioni politiche e religiose che


straordinari avvenimenti, che oggi parevano

che furono dipinti dopo

di tiratori e quelli

mezza

vediamo

ecc.),

gli

superiore alle meschinit della vita ordinaria. Quale differenza tra

de Keijser. L'Ai,

nazione sull'orlo del precipizio,

la

rata vittoria,

cinque scusi,

genere.

di

Tommaso

attesa di Maria de' Medici, di

in

pittori la varia vita popolare, che

secolo ritratta dai

commossero profondamente
aver ridotto

(i

413

ROCOC

E IL

si

vede

la

di

nei
pit-

coscienza di valere

delle varie corporazioni, special-

nei grandi quadri detti in olandese Re-

gentenstukken o Doelenstukken, che ciascuna corporazione teneva ad ornamento della


propria sede
eroi

d'alti

non sono borghesucci

personaggi

mercantuzzi,

ma hanno

quasi

l'aspetto di

politici.

Pi tardi, cessata l'ansia del pericolo imminente

sottentrata per qualche

tempo

414
la

MANUALE

sicurezza del vivere, appare nell'arte

pronto ad affrontare

roso,

pericoli

soltanto perch era in possesso del

STORIA DELL ARTE

DI

la

libera giocondit.

ad esporre

la

massimo benessere

sonale. Le condizioni politiche perfezionarono

il

Il

e della pi

L'immane

si

stancavano

l^^m^

di

ritrarlo.

E non

ampie proporzioni, gli


tempo era

pericolo, al quale per tanto

stata esposta la patria, rendeva sacro anche alla fantasia

non

una grande causa,


ampia libert per-

carattere degli Olandesi, gi formato

dall'aspra vita marinaresca. Si ripetevano nella politica, in

ardui cimenti della navigazione.

popolo era stato valo-

vita per

soltanto

le

dune,

il

suolo nativo, e
canali,

le

gli

artisti

lagune

erano

IL

da principid un po' cluni

BAROCCO

ma

secco,

KOCOCO

II.

clie in

415
un colorito caldo ed

scciuito acquist

Jan van Ravesteijn (1572 circa,


1657), ad Amsterdam finalmente Cornelio van der Voort (1576-1624), Werner
VAN Valckert (noto fino dal 1612), Nicola Elias (m. dopo il 1646, fig. 414)
e Tommaso de Keijser (1596-1667, fig. 415), figlio del celebre architetto Hendrik
una singolare freschezza

naturalezza, all'Aja

de Keijser.

Non

assegnare a ciascuno

facile

spetta.

gli

primato, perch

il

gli

manca

nenti

appartiene

tezza

le

al

Ravesteijn

al

scuro; in ci
ritratto

di tiratori (Jorisdoele), di

che

in

UE VELDE(m.
con

il

Un

si

pu riconoscere

posto tra

pi emi-

Frans Hals. Haarlen

ritratti

con fedelt

del de

Keijser

e
si

schiet-

fanno

concezione ed uso sapiente del chiaro-

precorra Rembrandt. Questo rapido fiorire

egli

carattere principale e singolare della pittura olandese.

Haarlem
nel

gli

de Keijser. Nel ritrarre

di disegno, libert di

maraviglioso come

posto che giustamente

il

ma non

Mierevelt,

fattezze sono insuperabili; specialmente

ammirare per sicurezza

di paese,

il

squisito senso del colore.

Banchetto d'una Compagnia

Fig. 417.

del

lo

questi ritrattisti

di

pi operoso e pi noto

Il

fu

sempre

in onore,

1630), di famiglia

La pittura
van
vissuto ad Haarlem

progred molto pi lentamente Isaia

immigrata da Anversa

sue vedute e coi suoi paesaggi animati da molte macchiette, fu


uno dei primi ad avviare in Olanda la pittura di paese per quella via che poi divenne
all'Aja,

le

propria di essa.
Il

gli

Secondo periodo (1620-1645)

coincide

Olandesi furono di fatto indipendenti,

dal ricordo delle grandi guerre.

Non

ma

in

parte con

quegli

anni nei quali

ancora dominato dal recente passato

un caso che

le

due

citt che dalla guerra

MANUALE

416

furono pi travagliate, Haarlem

Dobbiamo

nell'arte olandese.

DI

STORIA DELL'ARTE

Leida, in questo periodo raggiungano

trasportarci col pensiero in un

mondo

il

primato

agitato da grandi

passioni, che vivo tuttora, sia nei ritratti singoli, di uomini liberi e conscii
della

propria forza, sia nei ritratti

in gruppo, dove l'azione ha sempre del dranniiatico.


Echeggiano ancora nella fantasia le recenti guerre. L'uomo sa quel che vale; nulla
di rigido
di compassato, sia nel vestire che nei costumi, sia nell'aspetto esterno

che nei sentimenti


tuoso,

e negli affetti.

una certa asprezza

si

Perfino

divertimenti popolari hanno del tumul-

osserva nei quadri che ritraggono

la

vita popolare.

una forza primigenia che ad ogni istante sembra sia per prorompere; ma si
sente che se ci avvenisse essa non si esaurirebbe, perch nasce da una sorgente
che sempre si rinnova.
canti popolari contemporanei, le vivaci e sane- commedie
C'

Fig. 418.

Brederoo

del

e del

Il

Coster rappresentano

Esso

questi dipinti.

quando non

s'era

audace

ancora diffusa

stesse idee, ed attestano che la pittura

le

Anche

il

e sicuro,

era interprete dell'anima popolare.


di

ballo, di Pietro Codde. L.'Aja

l'arte

colorito accresce al
la

luce,

sommo

con una verit che conquide,

vivacit

chiaroscuro, piena ed intensa, senza

del

alcun mezzuccio volgare o sfoggio di bravura. L'espressione delle figure


nelle teste,

la

specialmente nei primi tempi,

si

concentra

con tratti che non potrebbero essere pi

caratteristici.

Nel Terzo periodo, che comincia dopo


e

la

vita popolare, e

scolora la

si

memoria

il

1645,

si

allenta

il

legame tra

delle grandi lotte nazionali.

l'arte

venuta

una nuova generazione non pi travagliata dall'affannosa aspirazione, intenta a


le ricchezze accumulate nei traffici con l'Oriente. Si manifesta
nell'arte una giocondit un po' troppo materiale, congiunta all'amore delle cose
splendide, leggiadre, squisite. Nel pittore, pi che la vena inventiva e la ricchezza
su

godere lautamente

di pensiero,
il

numero

mostra nei

si

apprezza

degli
"

la

virtuosit nel trattare

le

forme. Cresce nella ricca borghesia

amatori d'arte, desiderosi soprattutto

gabinetti

quali

si

di

pitture che facciano bella

vengono sempre pi ingombrando

di

oggetti d'arte

II.

orientale,

quadri,
al

tli

lacche,

ma anche

pittore.

di

BAROCCO

pmccilanL-.

Ci

IL

influisce

sulla scelta dei soggetti e sul

Del resto, quando

le

KOCOCO

417

non soltanto
grado

sulle

di valentia

dimensioni dei

che

si

richiedeva

esigenze del committente su questo punto

erano

rimaneva una certa libert di scelta e di idee. La soggettivit si manifesta assai meglio che non nel periodo precedente: decade a poco a
pittori. Ogni artista
poco quel realismo ad ogni costo, al quale dovevano adattarsi

soddisfatte,

all'artista

si

dedica di preferenza ad una forma dell'arte sua,

lo

pi angusto. Chi pittore

Fig. 419.

in

ambienti chiusi o

Il

vii

si

all'aria aperta,

chi

di

Rembrandt.

si

in

un suo campo, per

cerca graziosi accordi di colore

luci, chi di stoffe, chi

vecchio che dorme,

chiude

T(

studia soprattutto di dare aspetto leg-

giadro e piacevole alle persone. Spesso rinunciano

al

disegno individuale, alla forte

e senz'anima. La pittura
non tratta pi soggetti drammatici, ma i vari momenti di una vita tranquilla: non
si propone di eccitare ed elevare la fantasia, ma di piacere all'occhio. Questi ultimi
Olandesi facevano il quadro per il quadro, senz'altro fine che l'effetto pittorico:
in nessun tempo questa massima domin cosi assoluta come allora. Tra le sedi dell'arte in questo periodo assai pi che nei precedenti prevale Amsterdam, che a

espressione delle

poco a poco

teste,

che tuttora appaiono monotone

eclissa tutte le altre citt.

D'importanza

capitale

per

il

carattere dell'arte di

questa et

lo

sviluppo

MANUALE

418
del

commercio

stiglio,
pia'ce.

ma
11

va

STORIA UliLL ARTE

DI

suoi tesori in un ripoL'Olandese arricchito non nasconde


quello che pi gli
acquista
e
d'arte,
botteghe
fiera, visita le
i

artistico.
alla

compratore diviene conoscitore

raccolta di quadri dei diversi

cascate d'acqua, incendi, quadri

una bottega ben

clienti, tiene

critico d'arte. C' chiesi, specializza, e fa

uno stesso autore;

periodi di

frutta.

di

altri

invece radunano

negoziante procura di accontentare

11

Essen-

fornita, e fa lavorare gli artisti comeToperai.

pittori, molti per non morire di fame,


doci allora in Olanda, in cifra tonda, duemila
mercanti arricchiscono;
intermediario.
costretti a piegare il collo all'odiato
I

sono

Fig. 420.

il

Ruisdael

l'Hobbema muoiono

zini d'arte; perci


siasi

Lezione d'anatomia del dott. Tulp,

manca

pittura italiana.

nella miseria.

Renibiandt. L'Aja.

quadri

loro quel sostrato d'iniziativa

bella posta

si

si

magazanima qual-

dipingono per

personale, che

scelgono soggetti di tal fatta, da potersi adat-

tare al 2usto dell'eventuale compratore,


in

di

ognuno

si

sforza di acquistare riputazione

qualche specialit.
Di molti quadri olandesi, ad esempio di certi paesaggi con macchiette,

conosce con certezza l'autore [principale. Spessojil paesaggio

macchiette di un altro. Molti pittori

si

incerti a

spesso mutarono citt. In ogni caso, pare che


quella che

Delft ed

si

attienejalle scuole principali

Amsterdam.

.Ma

ci

la

di

un

no n

si

artista e le

quale scuola appartengano, perch


migliore classificazione sia ancora

alle

loro sedi,

cio

Haarlem, Leida,

sono due maestri che non possono essere

ascritti a nes-

BAROCCO

IL

Sima scuola

locale,

meritano

gliam dire Frans Hals


sarono di molto
2.

dei

i59i

in

Rijn. Gii effetti dell'opera loro oltrepas-

vaii

breve cerchia nella quale vissero

la

si

rifugi
e

ad Haarlem,

giovent

egli

sia stato

ivi egli fu

di

mori nell'estrema povert.


sua dissolutezza,
di

Ronda notturna'

in quel

c' forse

un

ma

la

sua famiglia prima

discepolo di Carlo van

morte,

alla

di

Mander

avvenuta

il

vecchio

nel

1666.

Rembrandt. Amsterdan

fede risulterebbe pure che

Ma

lavorarono.

1584;

il

po' troppo dedito ai piaceri, attestato da docu-

un

La cosidetta

menti; da notizie degne

vita e dei costumi

circa

lavorando assiduamente fino

visse

Fig. 421.

e della

essere posti a capo di tutta l'arte olandese, vo-

Frans Hals nacque ad Anversa

(1548-1606)

Che

di

Rembraiidt

419

ROCOC

E IL

che

si

fu

travay;liato

dai

debiti e

sua intemperanza nel],bere

narra della

non poca esagerazione. L'andazzo

di giudicare della

che

ha dato luogo a

artista dai

soggetti

egli

predilige,

non soltanto sul conto di Frans''jHals. certo c!ie egli dipingeva


di preferenza allegri compagnoni e figure comiche della strada, come il burattinaio e
la cosidetta Hille Bobbe (Berlino), una vecchia strega grinzosa, mezzo brilla. Anche
nei soggetti amorosi si direbbe che egli sia stato ispirato piuttosto da Bacco che
molte

storielle,

da Cupido.
Dal ritratto che

egli

fece di

se

stesso e di sua moglie, dipinto circa

appare un giovialone contento di vivere

(fig.

416).

Ma

le

1624,

il

figure grottesche e

sog-

MANUAiri

41'()

non sono

iKipiilaresclii

i;utii

ritrattista, e

snoi gruppi

le

parte principale dell'opera sna.

la

eccellente sia

rinsci

STOIMA DELL ARTE

111

nei

grandezza naturale, per

figure sono di

Egli fu principalmente

che di persone (Tav. XI). Nei

singoli

ritratti

pi sedute intorno ad

lo

Sono da ricordare
quello di una fanciulla,

tavola, in atteggiamenti semplici e spontanei.

famiglia Beresteijn,
presso

Rothschild

tra

di

Heytliuysen nel Museo


Vienna.

Come

ritratti

di

pittore

Bruxelles
poi

Haarlem. Pi volte

nel
i

1616

e nel

direttori

1627

in

Renibramlt

egli ritrasse le varie

(fig.

il

a figura intiera,

van

nella Galleria Liechtenstein

gruppo,

Frans

Dresda.

iiii>ylie.

una

ritratto della

ritrattino del patrizio Guglielmo

un altro dello stesso

ritratti

di

Fig. 422.

di

singoli

Francoforte sul Meno,

il

Hals trionfa nel Museo

corporazioni dei tiratori, cio

la

Jorisduclc,

417), e la Adriaensdoele, adunate a banchetto. Ritrasse anche

dell'Ospedale di S.

Elisabetta, e

direttori

le

direttrici

dell'

Ospizio

Museo
Amsterdam; rappresenta una compagnia di tiratori: sedici persone, non sedute
come al solito e viste dal ginocchio in su, ma a figura intiera. Fu portato a compimento da Pietro Codde nel 1637. Come saggio di ci che il Codde sapeva fare da

dei vecchi.

Un gruppo degno

di stare a pari

con quelli di Haarlem

nel

di

solo,

3.

da vedere

il

Ballo

(fig.

418).

Rembrandt Harmensz van Rijn nacque

genda, in un molino a vento appartenente a suo padre,

Leida, non

ma

come narra

la

leg-

nella agiata casa paterna.

Tav. XI

FRANS HALS

LA

MADRE COL BAMBINO.


Berlino, Miisen Imperatore Federicrp.

BAROCCO

IL

Studi qualclic tempo


stica,

che diftercnzia

l'arte

si

Lastman,

in

419)

fig.

Paolo

S.

vede gi

si

Fig. 423.

posto tra

ritrattisti,

Tuip

nella

',

Amsterdam,

La benedizione

di

di

Tommaso

tutte
in

le

si

del

de Keijser (Museo

facendo

si

che

di

il

Vecchio che

tardo

Amsterdam,

conquistare

il

citt

primo

Renibrandt. Cassei. Museo

di

anatomia
chirurghi

successo della sua

al

(fig.

Lezione

per

Lezione

assistere

di

il

Tlicatnim anatomicun, dipinto

anatomia

del dottor

Ma Rembrandt
fossero spettatori, ma

Amsterdam).

personaggi non

ad una di-

420).

Renihrandt ha due precedenti,


e la

ad

trasferi

Egbertsz (1619),

accrebbe

di

molto

partecipassero con

forze dello spirito alla eloquente esposizione del dottor Tulp, e disponendoh'

maniera che appaiono come vivi sotto un prodigioso giuoco

come

nel-

chiaroscuro con luce chiusa.

raccolti intorno alla tavola di dissezione,

1617 dal .Mierevelt (Deift),

l'effetto,

innani-

cultin-a

soprastanti della corporazione dei

specialmente grazie
quale ritrasse

di

di

non

ivi

Giacobbe,

mostrazione anatomica del loro collega

La trovata

prigione (Stoccarda),

in

l'effetto

nella citt nativa,

Nei 1631, trovandosi a disagio

nel

di

Suo primo maestro

Jacopo van Swanenbukch, ma quello da cui impar di


Amsterdam. Cominci a far da s nel 1627. Nei suoi primi

ahora avviata ad im grande incremento,

di

un tondanicnto

cosi

suoi quadri da quelli di Frans Hals.

l'Antiquario (Berlino),

dorme (Torino,

del dott.

421

ritiene che sia stato

pi fu Pietro
lavori

acquistando

lalinii,

il

ROCOC

II.

L;

in altre

opere dello stesso genere,

la

di

luce.

In

questa,

fedelt del ritratto subordinata all'azione:

422
il

MANUALE

die distingue Remiirandt tra tutti

DI

STORIA DELL ARTE

ritrattisti olandesi.

La disposizione

delle figure

deriva da modelli italiani (Caravaggio); infatti Renihrandt, senza esserci mai stato,

deve'non poco

all'Italia,

sebbene

Nel decennio seguente


di

tolti

forte,

nel

ritratto,

ma

l'arte

sua sembri

Rembrandt non

deciso contrasto con l'italiana.

soltanto continu a dare ottima prova

s'innalz a soggetti pi vasti, di forte azione

principalmente dalla Sacra Scrittura

Dresda

in

Berlino).

Presentazione

al

Tempio

drammatica,
>,

Franco-

soggetti biblici di carattere famigliare (Tobia, Susanna,

HAKOCCO

IL

la

Nativit di Ges), sono da

lui,

in

Sono molti

ritratti.

figura od a figura intiera, eseguiti con

Ma

capolavoro

olandese, o

presentati

uno

suoi

di

ritratti

coniufiii,

die ha del quadro di genere.

stile

celebre quadro detto improdi Rembrandt come ritrattista


Ronda notturna (fig. 421), dipinto nel 1642 per la corporazione dei
d'archibugi (Amsterdam, Museo dello Stato). II vivo ed energico movimento

priamente
fonditori

in

1638 cominci anche a dipingere paesaiigi,

mezza
il

423

RIICOCO

per cosi dire, tradotti

con un solenne apparato scenico. Nel

pur lavorando principalmente

11.

i;

la

il

delle figure e la singolarissima illuminazione del quadro, fecero^credere che questa

fosse

una scena

di notte.

Ma

recentemente

le

parti che

rimanevano

all'oscuro, e

acquistarono un maraviglioso risalto plastico

troppo
fu

il

quadro, quando nel 1715

barbaramente tagliato

sui

rimasero mutilate, in questa


Doelcnstiickc,

il

Maestro

ci

non placidamente radunati,


(Doele), per recarsi ad

doveva,

si

nonostante

visibili,

la

in

modo

che

posteriore sopra-

Renier Ansio

Fig. 425.

pittura,

come

lo si colloc,

ricevesse la luce di fianco; divennero cos

Io si

figure principali,
tra la

che

Iati,

uno

di

nell'atto di uscire

una gara

di

tiro al

gli

di

luce,

Amsterdam,

scomparvero o
Olandesi dicono

archibugieri di

Amsterdam,

tumultuosamente dalla

bersaglio.

di

circonda. Pur-

le

figure

quei gruppi che


di

inondate

Comunale

alcune

cosicch

presenta una compagnia

ma

turba che

trasport nel Palazzo

quattro
tela,

le

di

loro sede

Essi traversano in fretta

un

una gradinata
conduce nelle sale interne. In prima fila campeggia il capitano Frans Banning Cock,
col bastone di comando, vestito di velluto scuro, con una sciarpa di colore amaranto,
il
quale discorre animatamente col suo luogotenente Guglielmo van Ruytenberg;

vestibolo a vlta, che riceve la luce dall'alto a sinistra; nel fondo

MANUALE

424
questi

vestito di giallo, con

smaltata d'azzurro

sull'orlo.

DI

STORIA DELL ARTE

una sciarpa
Dietro e

iiianca

ai lati si

una gorgiera d'acciaio brunito,

affollano

gli

archibugieri.

Uno

carica

l'arma, un altro ha sparato in segno di gioia; Giovanni Visscher Cornelissen sventola


la bandiera; il bravo tamburino Giovanni van Kampoort batte a raccolta:
nomi sono scritti sopra uno scudo appeso a un pilastro, in mezzo al tumulto
vede una ragazzina riccamente vestita, che reca
premi della gara. La giuliva

lietamente
questi
si

agitazione degli uomini ha

la

sua espressione artistica nel colore

e nella luce.

colori

Tav. XII

REMBKANDT

SASKIA.
Cassel

Galleiii

HAKOCCO

IL

Ek'iia F( urint'iit sul

Rubens,

lilla

IL

KOCOCO

auniiansn l'inipctuoso marito,

moglie nella sua vita, appare dalla tristezza che

Nondimeno, appunto
ai

in

questo tempo,

quali principalmente deve la sua

egli

fama

i{li

priicum

la

quiete

potenza creativa. Quel che fosse

degli intimi affetti, senza che ne fosse diminuita la


la

425

lo

invase nella solitudine vedovile.

produsse quei capolavori

Ma

universale.

le

di

chiaroscuro,

sue condizioni econo-

Reriibrandt.

miche andarono
rovina fu
in

in

precipizio,

parte dalla

prodigalit

del

1655 dovette dichiarare fallimento. La

tanto che nel

parte causata dalla

crisi

finanziaria che allora travagliava

Maestro

nel

far

visse Saskia, la vita gli parve l'attuazione di

un

collezione

d'oggetti

bel sogno, che

Amsterdam,

d'arte.

vediamo

Finch

riflesso nei

suoi autoritratti e nei ritratti della moglie. Egli ritrae volentieri s stesso in abito

sfarzoso
gliarsi,

(fig.

come

422), copre la moglie di gioielli


si

mastro Pancras

vede
e

di

nel

e di trine

magnifico doppio ritratto,

sua moglie, nel Palazzo

di

(Tav. XII), l'aiuta ad abbi-

falsamente

detto

Buckinghain a Londra.

del

borgo-

MANUALE

426

Dopo

1649

il

la

che fu per

Stoffel,

Rembrandt

casa di
figlio

il

STORIA DELL ARTE

DI

fu

amministrata dalla sua governante Enrica

Tito una seconda madre, e salv

ragioni di eredit, non poteva sposarla, questa

La sua faccia buona


una parte
cartelle

sincera

ci

appare

delle ricchissime collezioni;

di

incisioni

in

in

Maestro dall'estrema

il

rovina. Sebbene censurata dal Concistoro evangelico, perch

Rembrandt, per

donna merita tutto

parecchi

ritratti.

il

certe

nostro rispetto.

Ella riusci a conservare

Rembrandt possedeva quadri

sessanta

italiani,

rame, armature, vetrerie veneziane, porcellane

cinesi, ecc.

Enrica provvide

alla vendita dei dipinti e delle stampe del Maestro, e gli assicur
mantenimento. Rembrandt si appart sempre pi dal mondo; la Ronda notturna
non fu apprezzata dal pubblico, e non gli valse altre commissioni di simili dipiiUi;
il

Fig. 428.

egli

fu^quasi messo

mento

gigante

il

si

al

paesaggio .dei tre alberi-,

Il

bando

riscuote.

dai

<

ben pensanti

L' operosit

Tempesta. Nel 1661 dipinse

meestersn,

ossia

sindaci

dei

il

Reiiib

Ma dopo

il

l'anno fatale^del

anni

dei suoi ultimi

quella dello Shakespeare, che da vecchio scrisse


la

di

di

Racconto d'inverno, Ciinbelino,

grande gruppo, detto dagli Olandesi degli

fabbricanti

falli-

pu paragonarsi

panno,

ai

Staal-

spettava autenticare

quali

piombo la provenienza delle stoffe. Sono cinque personaggi racuna tavola coperta da un tappeto orientale; quattro sono seduti,
quinto si leva da sedere come per prendere la parola. Dietro sta in piedi un d(izello, a capo scoperto. Dallo sfondo grigio e dalle vesti nere risaltano luminosamente,
mediante
colti

bolli

intorno

di

il

sebbene anche

il

le

carnagioni tendano

al

bruno,

le

teste e

le

mani. Questo dipinto

pi alto simbolo dell'arte olandese, borghese e protestante.

Il

mondo

dei Santi

medio evo divenuto un nome senza


soggetto. Rembrandt diede all'Europa protestante non solo una nuova Bibbia, ma

si

dileguato, e tutto l'apparato cattolico del

anche

il

simbolo delle virt

civili della

borghesia, rappresentata da uomini investiti

BAROCCO

IL

di uffici eiettivi,

ma non
Gli

die esercitano con saggezza

427

ROCOC

E IL

probit, fedeli alle huoiie tradizioni,

avversi alle cose nuove.


-

Staalmeesters sono anche un bellissimo saggio dell'ultiina trasformazione


di Renibrandt. Dapprima egli disegnava e coloriva accura-

avvenuta nella][maniera

tamente, preoccupandosi soprattutto della fedelt


(1636 circa, 1656), adoperando

chiaroscuro

il

Fig. 429. Contadini all'osteria (16(i2), di

complessivo, trasporta
tutto suo.
la

le

al

vero. Nel secondo periodo invece

subordinando

sue figure dalla realt immediata

luce intensa sopra alcune

egli tratt

Tito con

la

le

come

Negli ultimi quadri,

al

tono

un
il

mondo
che

gli

poetico

consente

nel pennelleggiare, riduce a pochi elementi la sua tavolozza,

mente dall'ombra che

figlio

in

Nell'ultimo periodo, divenuto padrone della tecnica,

massima ampiezza

dubbio

locali

colori

Adriano van Ostade. L'Aja.

raggiunge l'effetto che vuole, quasi senz'altro mezzo che

una

parti

del

quadro,

le

la luce e

circonda. Nei molti autoritratti di


studi di teste,

si

la

Rembrandt, che senza

pu seguire passo passo

quali la cosidetta Sposa ebrea ad

giovine sposa),

l'ombra; raccoglie

quali risaltano quasi violente-

la

Amsterdam

Famiglia a Braunschweig,

il

trasformazione.
(

il

ritratto del

Figliuol prodigo a

MANUALE

428
l'ictro^radu,
di

fiabe,

Delia

di

si

sintetica

getti

Nozze

dai
di

Rembrandt

di

delle sue composizioni

ha nei suoi quadri

conforme

libri

pi

recenti

in

Manoah

Egitto (Berlino

la

titolo

I'

di

come

il

(1646), a Cassel.

in

contesa con

Sansone accecato

lo

di

Mnage du
pone

la

fig.

ci

in

suo spirito era

il

egli

trasse

suoi sog-

Nuovo Testamento:
che

Stadel

Francoforte),

Betsabea, Giuseppe

Boaz

le

ha chiuso

lo

Ruth (sottojl

di

Salomone Riiysdael. Bruxelles.

<>,

nel

Museo

"

(1640),

nondimeno

al

Louvre

ambiente umile

un

Amsterdam),

di

Ges trasse quadri

423). Dalla giovinezza di

menuisier

scena

comporre, a

migliore testimonianza

suocero

(Istituto

storie di Tobia, di

le

La chiatta,

Giacobbe (Cassel,
Egli

In

dalle parabole del

La sposa ebrea abbracciata da un vecchio

Benedizione

idilliaci,

biblico.

la

(Dresda); pi volte dipinse Susanna

Fig. 430.

falso

soggetto

di

dell'Antico

Pietrogrado),

sua sapienza nel

della

della sua nazione; infatti

Sansone (Dresda), Sansone

Sacrifizio di

storiche e simboliche,

acqueforti

genio del suo tempo

al

fuori della casa nuziale (Berlino),


il

come un mondo

colore f pastoso e plastico, con bagliori di musaico; e

il

una bellezza fantastica non mai uguagliata.

fantasia

non parlare

STORIA DELL ARTE

DI

stesso soggetto

lo

Giuseppe

povero;

armonicamente
rende a meraviglia l'immagine della sacra pace. Alla Sacra Famiglia bene si accompagnano la Presentazione al Tempio (1631), all'Aja, e l'Adorazione dei Magi
(1657), nel Palazzo Buckinghain a Londra; nell'uno e nell'altro quadro, sebbene appartenenti a tempi assai diversi, si vede la perfetta padronanza del chiaroscuro.
Ma quanto pi ammirabile la luminosit del colore nelle opere posteriori! quadri
che rappresentano gl'insegnamenti e
miracoli di Ges dimostrano come il Maestro
Maria sono

vestiti

all'olandese;

luce calda e distribuita

la

intendesse a fondo
prese a soggetto

la

d'oro simboleggi

Io spirito

dell'Evangelo. In un quadro, che

parabola dei lavoratori,


la

in

parabola dei talenti. Ges

un'acquaforte,
e l'adultera

Pietrogrado (1637)
detta

(1644)

gli

il

Pesatore

diedero occa-

sione di dipingere una animata scena popolare (Galleria Nazionale di Londra); Ges

IL

che risana

cento fiorini
tentrionali,

comi

le

malati
..

(t'iij.

(1650).

una

424)

il

BAROCCO

t-:

KOCOCO

429

so^ijettd della celehre acqiiafiirte detta

La Passione era per Renibrandt, come per

serie di solenni scene tragiciie.

opere somiijlianti del Diirer

quadri

e le

il

foglio dei

tutti gli artisti set-

acqueforti che ne trasse,

dell'Holbein, sono animati dallo stesso spirito che

Paolo Gerhardt espresse nel cantico sacro

ata, di

Un

IL

capo

<

pieno di sangue

di

ferite

Jacopo Ruisdael, CasseL

Rembrandt, che produce un singolare "effetto di color


che egli aveva modo di stunel porto di Amsterdam. Le sue figure bibliche non appartengono

particolare proprio di

sono

locale,

le

teste di tipo ebraico e le fogge orientali,

diare nel ghetto e


a un

mondo

le idee,

che

ideale,

egli

aveva

ma
in

sono tolte direttamente dalla realt.

comune

col

suo popolo,

lo

ponevano

Il

senso

pittorico e

in

grado

di

emanci-

Ganimede

di

Dresda

parsi dall'idealismo e dai modelli classici.

Nella stessa

maniera Rembrandt tratt

la

mitologia.

Il

MANUALE

430

DI

STORIA DELL ARTE

<

Fifj;.

bench opera
il

Jordaens

fallo (del

originale,
i

432. Paesaggio vespertino, del Wijnatits, Monaco.

compiuta

nei

della giovent, ricliiania

fervore

maestri italiani contemporanei.

principe Salm), non appartiene

al

Ma

la

mondo

consueto

alia

mente

Ninfa Calisto sorpresa in


mitologico.

una

efficacissima rappresentazione del fatto, eseguita col pi 'schietto realismo, e maravigliosa per pregi pittorici.
a

Lo stesso

dicasi della

stupenda

"

Rodope sorpresa da Gige

Pietrogrado.

Fig. 433.

La caccia

col

falco, del

Woiiwernian. Duiwich.

v,

IL

Ma
Non

moda

ritrattista alla

IL

ROCOC

ma

il

431
meglio sono sempre

a ci die essi

egli

non guardava

Londra;

cosidetto

Rabbino, a Berlino (1645);

Buckingliam,

F'alazzo

nel

ritratti.

il

il

posizione

pittore.

Tra

vivacissimo doppio

costruttore navale e di sua moglie (1633), nei palazzo Buckingliam a

del
il

alla

potevano valere per un

questi ritratti senza nome, tutte opere di primo ordine, citiamo


ritratto

Maestro, almeno nei suoi ultimi anni, non era

persone ragguardevoli;

le

modelli,

suoi

dei

tra

Il

Renibrandt

nella vastissima produzione di

pochi sono senza nome.

sociale

BAROCCO

Fig. 434.

il

La suonatrice

di

la

maschile che

ritratto

liuto, di

Gerardo

Dama

del ventaglio (1641),

fa riscontro,

le

Bruxelles;

il

ter Borch. Cassel.

gruppo di famiglia, a Braunil


ritratti con nome notiamo
due vecchiette sedute, a Pietrogrado. Tra
quelli, del borgomastro Six amico e protettore di Rembrandt, e della madre del
Six (Collezione Six, Amsterdam), e l'accurato e vivacissimo ritratto di Martino Daey
donna, nella sala quadrata del Louvre;

ritratto di

schweig, e

e di

sua

le

moglie, in possesso del barone

Indoratore (1640), che


in

America);

ritratti di

si

crede

il

Gustavo

ritratto

Renier Ansio e

di

del

Rothschild a Parigi;
pittore

Jacopo

il

Noomer

sua moglie a Berlino (1641,

fig.

cosidetto

(passato
425), del

Haaring (1658), nella collezione John


di Jan
Wilson a Parigi, della vedova dell'ammiraglio Swartenhout, ad Amsterdam (fig. 426),
e del giovine Bruyningh, a Cassel (1652). L'elenco ben lungi dall'essere completo.
Tutti questi ritratti, sebbene dall'uno all'altro vi siano differenze di merito pittorico.

segretario Coppenol a Pietrogrado,

\^s^i^

^^^i.

J^^M^i*^ l^^-^^X

Fg. 435.

Il

giuramento

della pace di

Fig. 436.

Veduta

di

We-stfalia a

Nimega,

di

Miinster (lfi48). di Gerardo ter Bordi. Londra.

Giovanni van Goyen. Berlino.

IL

BAROCCO

a IL

ROCOC

433

hanno connine il pregio di esprimere io stato d'animo dei monieiito. In qnelle teste
leggiamo non soltanto il carattere personale, ma altres il sentimento che le animava
quando il pittore le ritrasse. Splendono di verit, non soltanto esterna, ma psicologica. Rembrandt, oltre ai suoi meriti eccellenti di artista, era anche un acuto
interprete dell'anima.
I

ritratti

dipinti sono

quello del borgomastro Six

soso una scala {/t\/n;7

ottimamente integrati dai ritratti all'acquaforte, come


quelli del medico Efraim Bonus, che scende pen-

(fig. 4':!7) e

/'(^m/'c).

dei predicatori

Uytenbogaert ed Ansio,

del

De

MANUALE

434
forme

delle

del suolo e dei

sono

dipinti. Questi ultimi

da
un

crederli tratti dal vero

castello sopra

valoroso emulo

un monte

Fig. 438.

di

il

avendo

lui,

La scuola

a Braunschweig,

un continuatore

1688),

di

cui

di

La ragazza

ilei

cui gli

esistono dipinti a

grappnli,. di

Gerardo

nella

Ljmii.

naturalezza,

di

Paesaggio con

Rembrandt ebbe un

Uffizi

Firenze pos-

Filippo

nel suo scolaro

Rembrandt durarono

suoi paesaggi

dei

apparenza

Berlino

Komnck

'l'orinn.

ad Amsterdam raccolto intorno a s molti discepoli.


deriva principalmente da Frans Hais, al quale deve
vigoroso e la forza del carattere. Intorno a Frans HaIs stavano

quadri di societ

ossia

quadri

che

raffiguravano

arditi soldati, allegri ufficiali, giovinotti eleganti e spavaldi, belle ragazze che
e

amoreggiano, talora anche ballano

di questi pittori fu

quadri, per

lo

DirkHals

fanno un po'

di

musica.

bevono,
11

primo

(1591-1656) fratello di Frans; nei pi antichi dei suoi

pi piccoli, da lodare la tonalit chiara e delicata,

e l'abilit nel ritrarre

Seguono Antonio Palamedesz di Delft(1600- circa 1673)


Jacopo Duck che lavor ad Utrecht e all'Aja. Anche Pietro Codde (gi ricordato)

lestoffe'ele fogge di vestire.


e

Fran-

Haarlem

vari pittori autori di cosidetti

giuocano

generazione che venne

egli

di

colorito fresco e

pregio

tale

a Cassel). Nella pittura di paese

coforte. Gli effetti dell'opera di

5.

Hercules Segers (1590-1640)

in

ad Amsterdam 1619, m.

dopo

nubi, che

ma hanno una

Paesaggio tempestoso

seggono uno stupendo paesaggio,


(n.

delle

iiiovinienti

di fantasia,
(

STORIA DELL ARTE

DI

IL

Ji

Amsterdam

Jan Miensze Molenaer (1600-1668)

435

di

(fig.

418)

e di

Un

genere d'arte affatto diverso

la pittura

fu

discepolo di Frans Hals, studi per qualche

mori nel

non

il

il

principale maestro

l(85,

vero

quando

gi la

creatore

della

di

nel 1610,

Rembrandt,
sua potenza artistica era in decadenza. Il van Ostade
pittura contadinesca, ma seppe nobilitarla con una

Fig. 439. L'idropica, di

vena

contadinesca, della quale nella scuola

Adriano van Ostade. Nato ad Haarlem

Haarlem

tempo anche

le

opere

di

Gerardo Don. Parigi, Louvre.

amabile umorismo, specialmente nelle opere del suo tempo migliore, con

squisitezza del chiaroscuro e col perfetto accordo degli elementi pittorici.


ci

corpi di

Haarlem appartengono

questo gruppo.

di

ROCOC

E IL

(1600-68), valente pittore di musiche, di danze

guardia (Dresda)
a

BAROCCO

trasporta

in

zano bevendo

una fumosa abitazione rusticana, dove alcuni


(fig.

429) o ballando; ora

pacifiche occupazioni,

ci

fa

vedere

la

ora la brigata d'amici che gode

rozzi

compari

Ora
si

la

egli

sollaz-

famiglinola intenta alle sue


il

fresco,

Inter pacala,

nel

vestibolo della casa, ora la folla giuliva, radunata sulla piazza del villaggio, giovani
e

vecchi insieme, tratta fuori da un violinista girovago. Le figure, di solito minu-

scole,

nante,

colori sono accordati da un tono domivan Ostade sa ricavare grandi effetti dagli
dalle vedute di camere interne. Ci gli d occasione di ritrarre vari giuochi,
gradazioni di luce. Oltre ai molti quadri (Amsterdam, L'Aja, Londra, Dresd?)

sono vivacissime
le

sfondi e
riflessi e

ombre

caratteristiche.

delicate e trasparenti.

Il

MANUALE

436
e

disegni

acquarellati,

il

STORIA DELL'aRTE

DI

van Ostade

lasci

una cinquantina

acqueforti, figure

di

singole e piccoli gruppi.

Le piccole dimensioni

ormai divengono

dei quadri, che

soltanto dalla tenuit dei soggetti preferiti. In questo

Olanda

le

prime carte da parato

cinesi,

laiis

per

pi preziosi

lo
si

pi in cornici nere,

regola,

non dipendono
in

che sarebbe stato un peccato sciupare sovrap-

van Mii

ponendovi quadri troppo grandi. Perci


pareti,

la

tempo furono introdotte

quadretti sono distribuiti qua

solo per eccezione dorate.

Davanti

ai

sulle

quadri

appende una tendina, a riparo dalla polvere e dalla luce. Questa preai pittori di dipingere una. cortina ai lati dei loro quadri, quasi

cauzione sugger

come seconda

cornice.

cos ritorn in

fiamminghi; ad esempio, nella

appunto fiancheggiato

sentare allo spettatore

il

da

uso un partito pittorico degli antichi maestri

Nativit

cortinaggi,

compimento

di

Ugo van der Goes,

che

Profeti

Berlino,

tirano verso

delle loro profezie.

loro,

il

quadro
per pre-

IL

Alla scuola di Adriano

die volentieri trasport

BAROCCO

van Ostadc

li

IL

ROCOC

437

apiiartcniJiono suo fratello Isacco (1621-49),

suoi sogsretti all'aperto, lasciando larga parte al paesaggio,

Cornelio Bega di Haarlem (1620-64) e Cornelio Dusart (1660-1704). Tra paesisti


Haarlem, Pietro j\loLYN(m. 1661), Cornelio VR00M(m. 1661), Guglielmo Dubois
(m. 1680), primeggia l'israelita Jacopo van Ruisdael. Suo padre Isacco era negoziante
i

di

hii;.

di cornici e di quadri;

Lo

zio

La

-t-tl.

pare che sia stato anche

paterno Salomone (m. 1670),

paesista, tanto che


di quelli del

nipote

quadri

suoi

(fig.

430),

colto nella corporazione dei

il

quale

ultimi

degli

suo primo maestro nella pittura.

il

firmava

si

anni

Jacopo Ruisdael, nato


pittori

di

Haarlem.

Ruysdael

oggi
circa

suoi

egli

si

sia trasferito

in

amatori d'arte, per ragioni

questa
di

citt,

guadagno.

il

fu pure valente

pregiati quasi

1628, e nel

pi

1648 ac-

primi paesaggi sono tratti

dai dintorni della citt. Nel 1659 lo troviamo stabilito ad

che

sono

Amsterdam. probabile
dove abbondavano gli

ricca e trafficante,

Ma

la

concorrenza, specialmente tra

pae-

MANUALE

438
sisti,

era troppo aspra; perci, povero pi di prima, nei

dove mori

nel, 1682.

Eppure

Ruisdael sapeva far cose

il

erano capaci. Anima melanconica,


la

STORIA DELL ARTE

DI

morte

al

progresso delle cose

e nel

1681

ritorn ad Haarlem,

di cui gli altri

pessimismo che nella vita

gli

pittori

non

faceva presentire

decadenza, associava un forte panteismo

la loro

spinoziano, che sentiva l'unit del cosmo

e la fratellanza di tutti gli esseri

organiz-

paepone il Ruisdael molto pi in alto di tutti


sisti del suo tempo,
quali, privi di un fondamento ideale, non videro che la superficie delle cose e non ne seppero dare, sia pure nella forma pi bella, che una visione
personaggi
puramente ottica. Egli poeta, ed ha una fede.
suoi eroi non sono
zati.

Questa coscienza

filosofica

Meer. L'Aja.

dell'Antico Testamento, n altri uomini,


nel

colli,

ferite;

piano o presso

sopra

acque.

le

tronchi abbattuti

tutto drammatico; l'eterno


la

in
la

sua mercanzia,

egli

si

ma

gli

alberi, di cui la vita

mostrano

il

vita ricomincia.

la

dramma

della natura.

loro valore, ed

Cos

Ma

si

compie

anche

nei quadri del

le

sui

loro

Ruisdael

quando, per vender meglio

faceva disegnare da Allaert van Everdingen, che era stato

Norvegia, dei bozzetti di cascate, che poi trasformava


sua pittura diveniva artificiosa

anche oggi piacciono

di pi al

giudizio

del

Goethe

danno che

nei

dipinti del

il

Essi

e falsa.

pubblico

sui celebri

(fig.

in

431).

colori

si

le

cose clie

Su questo punto rimane indiscusso

quattro dipinti della Galleria

Ruisdael

quadri spettacolosi,

Tuttavia queste cascate sono

di

Dresda.

grave

siano alterati; molti sono divenuti

troppo oscuri.
Nei suor quadri Giovanni van der

Meer

di

Haarlem (1628-91) dipinse paesaggi

BAROCCO

IL

con lontananze

grandi masse

dello spazio; di terra

non

c'

ROCOC

E IL

L'aria e

di nubi.

che una sottile

le

nuvole occupano pi

Olandesi furono

primi a sentire

sopra l'umile terra, crearono un


tura la materia

dovesse essere

tanto

essi

il

dell'arte.

mare, che

dramma

la

appassionato.
la

Non

pi l'uomo,

di

Pieter de Hoogli.

ma

nota dominante nella

Olandesi avevano continuamente

La dispensa,

terzi

sono l'opposto dei paesaggi

ita-

la

di

na-

natura

sott'occhio;

non arrivarono. Del Ruisdael abbiamo qualche veduta

Fig. 443.

due

solenne bellezza delle nubi; adunandole

Parrebbe ovvio che


gli

di

quale appaiono campi

striscia, nella

coltivati, giardini, e lontane cliiesette. Questi quadri


liani. Gli

439

ma

spiaggie;

a
di

Amsterdam.

lo stesso Rembrandt, nel suo quadretto


mare (Boston) non tratt il tema della tempesta.
Ad Haarlem soggiorn qualche tempo Giovanni Wijnants, che lavoro dal 1641
al 1679, autore di paesaggi nei quali specialmente il primo piano pregevole per
la delicatezza del colore e la fedele rappresentazione delle forme del suolo (fig. 432).
Anche Pietro van Laer, dopo lungo soggiorno in Italia, ritorn ad Haarlem nel

altri

di

pittori

S.

1639,

qualche aneddoto marinaresco;

Pietro sul

vi

dipinse molte scene popolari e rusticane

briganteschi, ecc.

Il

Vijnants

contribu

Haarlem, divenuto poi celebre, cio Filippo


quadri

di

questo pittore

si

riflette

la

di

formare uno

soggetto italiano,

Wouwerman

vita guerresca del suo

episodi!

i' giovani

pittori 'di

(1619-1668).

Nei molti

tra

tempo;

ma

non

vigore tumultuoso e la passione indomita dell'arte pi antica. Le macchiette

c'

il

sono

BAROCCO

IL

vivaci

e iiene

armonizzate

cosa tanto seria,


taglie

e caccie

l'effetto
gliori,

la

(fig.

coi paesai,'t,'io,

raffinate e talora eleganti. Della guerra,

fantasia dell'artista ha fatto quasi un giuoco. Oltre a molte bat433),

Wouwerman

il

bench meno apprezzati,

Tratt soggetti campestri

ma

in

dipinse pure soggetti rusticani, nei

quali

quelli

di

di

soggetto cavalleresco.

pastorali anche Cla.-ks Pieteksz

Berchem

di

Haarlem

questo artista l'elemento nazionale, sia nell'idea che nel colore,

comincia a venir meno, e

sente invece l'italianismo, sia nella scelta dei soggetti

si

che nelle macchiette (asini,

DujARDiN

ma

441

anche dal paesaggio; artisticamente questi quadri sono talora mi-

risulta

(1620-1683);

ROCOC

E IL

(1622-1678). Questi

Fig. 445.

Nella stessa maniera lavor

ecc.).

provo anche

si

Riposo

in

soggetti

in

il

religiosi

suo scolaro

Karel

ed allegorici,

ma

Egitto, di Ferdinando Boi. Dresda

ebbe fama dai molti quadri popolareschi

di

soggetto italiano, nei quali

gli

piacque

introdurre buoi, cavalli ed asini, ritratti con molta vivezza. Questi paesisti italianizzanti non soltanto

ai

soliti

pescatori olandesi sostituiscono macchiette italiane,

ma

anche introducono nel paesaggio piatto dell'Olanda montagne, rupi, ed altri elementi romantici. Ancora una volta l'Italia prodiga delle sue ricchezze, ma quello
che

gli

artisti

in Italia vi

ridionali,

importarono da essa subisce una elaborazione.

hanno educato

che

essi

cercano di

ultimo merito di questi

pittori che

sono

stati

memoria piena di reminiscenze meriprodurre con una passione quasi nostalgica. Non

l'occhio, e la loro

artisti

Roma.
Con la scuola di Haarlem ha

il

contributo da

essi

arrecato alla conoscenza della

topografia di

uno
a

dei

stretti rapporti

anche Gerardo ter Borch (Terburg),

pi insigni pittori di figure e di minuterie. Nato a Zwolle nel

primo maestro

il

padre, dello stesso nome,

il

1617, ebbe

quale da giovine in Italia era stato

MANUALE

442
tra
di

seguaci

dell'

Nel

Helsheinier.

STORIA DELL ARTE

DI

1633

si

stabil

Pietro Molyn, e molto trasse dalla scuola di

ricordano soprattutto

Come

gli

cosidetti

antichi maestri di

quadri

Haarlem,

di

il

ad Haarlem, dove fu discepolo

Frans Hals. Infatti

suoi dipinti

societ di Dirk Hals e de' suoi seguaci.

ter

Borch

compiace

si

di

geniali

ritrarre

conversazioni, ed anche singole figure caratteristiche; se non che, a differenza dei


suoi Dredecessori, specialmente nelle sue opere pi tarde,

tamente dal popolo; tende all'eleganza, all'esecuzione


freschezza

e della forza.

Egli ritrae persone di tipo medio,

Fig. 44G.

L'uomo che

scrive

una

lettera, del

non trae

squisita,

soggetti diret-

anche a scapito della

non troppo

troppo

belle n

Metsu. Londra.

Le camere agiatamente arredate, il decoroso vestire degli uomini, le sfargruppi


ter Borch inizia la pittura di stoffe
il
(fig. 434)
atteggiati con parlante vivacit, ci fanno capire che ci troviamo tra gente che sa godere la vita, e ci inducono ad intendere questi quadretti, dipinti con bel garbo di^colore,

intelligenti.

come

altrettante

novelle.

zose vesti delle donne

Infatti

il

Goethe

la

scenetta

argutamente, se non esattamente,


della signorina

Affinit elettive

del trombettiere che interrompe

d'urgenza

al

campo,

il

interpret

pi volte ripetuta dal ter

che sta in piedi a capo chino, volgendo

davanti a due persone che paiono

marlo

nelle

le

Borch,

spalle allo spettatore,

suoi vecchi genitori. Similmente

il

quadretto

colloquio amoroso di un ufficiale, forse per chia-

potrebbe

fornire lo spunto per

una novella.

Anche

Fig. 447.

Mare tempestoso,

Fig. 448.

Paesaggio invernale,

di

Guglielmo van der Ve!de. Londra.

di

Adriano van der

V'elde.

Dresda.

MANUALE

444
i

del

ritratti

simi

Bordi,

ter

perfettamente

lezioso

gruppo

per

435).

fig.

Pass

continu

in

parte

Heidelberg (1639-84),

di

maniera del maestro,

la

Leida.

di

bella schiera di

artisti.

dopo

come

il

un velo trasparente.

in

dei fiumi, spesso


e

Come Haarlem,

l'universale

1679),

nome

pittori

(fig.

meno

beniamino

il

di

Isaia

di

van de Velde,

in

ogni particolare

antichi vissuti a Leida

il

Nello Steen

come dimostrano

vale in

lui

le

fine

Steen predilige.

lui

Ma

apposte

Museo

di

il

quali

gli

diedero

Uno

la

causa

dei pi

Braunschweig

il

sopran-

nulla ne scapitasse la sua

in

sono superate
al

Mo-

vero modello dell'arte dello

il

genere con intenzioni morali,

di

suoi quadri;

ai

Steen mo-

lo

ma

spesso pre-

cosicch all'intenzione satirica subentra

la

a s stessa. Pazze gozzoviglie, baldorie in fami-

di

padroni sono addormentati,

una malattia

di

cuore, sono

soggetti

complessi tra questi quadri di costume,

mirabile per l'acume col quale sono caratterizzati


nuziale, nel

Egli

con tono

tempo ad Haarlem, dove qual-

che accade alla fine del banchetto quando

medico accorto che indovina


lo

da

scritte

l'indole faceta e godereccia,

rappresentazione comica che

che

sponde
l'umido

lui

fa sentire,

ci

suo riscontro nella contemporanea poesia olandese. Anche

ralizza,

ci

e le

di

commedie. Fu paragonato

da cercare piuttosto nella antica pittura


il

il

dune

facolt propriamente pittoriche

le

ed ha molta affinit anche con l'Hogarth.

che ha

glia,

tona-

Giovanni Steen (1626-

pi noto

Visse qualche

dal senso comico; certi suoi quadretti sono vere

la

436).

degli scrittori di leggende artistiche,

originalit artistica.

Steen

Giovanni van

lavor dapprima

sole velato, l'atmosfera grigia e sottile.

il

che cosa trasse da Adriano van Ostade, senza che

lire,

suoi motivi prediletti sono le umili

allegro tavernaio di Leida

ri-

Leida ebbe nel secolo XVII

cos

con molte macchiette. Nessun pittore senti meglio

nebbioso paesaggio olandese,

Tra

piccoli

quali sono lievemente sfumati ed avvolti da essa

vero ritrattista delle spiagge olandesi,


lirico,

anche

1634 all'Aia, dove mor. Negli ultimi paesaggi del Goyen

prevale sui colori,

lit dell'aria

pose domi-

quale

il

fece

Alla generazione pi antica appartiene

Goyen(1596-1656), che forse fu scolaro


a Leida, e

ter

Il

profitt del suo soggiorno a Miinster per

effetto.

La scuola

6.

una

grande

di

nulla di

c'

ultimi anni a Deventer, dove mor nel 1681.

gli

Fu suo discepolo Gaspare Netscher


tratti

non

plenipotenziarii che conchiusero la pace di Vestfalia (Londra,

Galleria Nazionale,

cilio all'Aja,

sono graziosis-

figura intiera,

abitudini di una solida agiatezza.

le

Spagna,

nella

fin

pi

lo

Sia nell'atteggiamento che nel vestire

gente che ha

Borch viaggi molto,


ritrarre in

piccoli

veri.

ricercato;

di

STORIA DELL'aRTE

DI

(fig.

singoli personaggi,

437). Tratt pure soggetti

il

am-

Contratto

puramente

pittorici,

soggetti popolari (la festa delle fave, la festa di S. Nicol), e perfino biblici e storici.

A
in

Leida Rembrandt fece

breve soggiorno, fino

questo tempo fu suo fedele amico

maestro

di

ritrasse

le

al

suo ventesimoquinto anno;

Gerardo Dou (1613-1675),

il

massimo

quella pittura minuziosa che fu detta per antonomasia olandese, nella

quale l'esecuzione meticolosa e


ed effetto.

e scolaro

11

Dou non

occupazioni

la

piccolezza del dipinto sono reciprocamente causa

usc dalla breve cerchia della vita borghese,

pi

umili

comuni;

ma

la

luce,

il

colore,

pi volte ne
la

scrupolosa,

diremmo quasi amorosa cura di ogni particolare di forma, nobilitano questi quae
danno loro un non so che di poetico. pi che probabile che nella
dretti,
scuola di Rembrandt la figura umana posta nel vano di una finestra aperta, in

Fig. 440.

La partenza,

Fig. 45U. Bovi

ai

di

Alberto Ciiyp. Par

pascolo, di Paolo Potter. Torino.

446

MANUALE

modo da

trovarsi

come

varono

in

come

di

da questa ed illuminata in pieno di faccia,


una camera, sia stata uno dei temi proposti di

esercizio di bravura.

questo tema.

STORIA DELL ARTE

incorniciata

spiccando sullo sfondo oscuro


preferenza

DI

11

Dou, ad

es.,

Quasi tutti
fece

il

gli

scolari di

proprio ritratto

in

Rembrandt

si

pro-

abito di violinista,

una finestra, e parecchie altre figure in simili condizioni (fig. 438).


anche alcuni bellissimi ritrattini, e molti quadretti d'interno, dei
quali pi d'uno illuminati da luce artificiale, come la celebre Scuola serale , o
quadro delle quattro candele nel Museo di Amsterdam. Nella Idropica del
affacciato ad

Abbiamo

di

lui

IL

Louvre, senza

mezzi

altri

ciie

BAROCCO

ima

E IL

ROCOC

sottile psicoloi,'ia dei

solare uniforme ed alquanto velata, seppe ottenere

La maniera
scolaro

del

IL

personaggi

di

una

luce

effetto insuperabile (fig. 439).

Dou, con pi studiata eleganza, fu proseguita a Leida dal suo


(1635-1681). 1 quadretti del Mieris, lui vivente, furono

GIOVINE continuarono

felicemente
7.

un

Frans van Mieris

ricercatissimi dai ricchi amatori d'arte

Mieris

447

le

(fig.

l'arte del

440).

Il

figlio

vecchio Frans

Guglielmo
e

il

nipote

ne imitarono pi o

Frans
meno

opere.

La scuola

di

Delft.

La

scuola

di

Leida

ci

ha richiamati a Rembrandt.

MANUALE

448

STORIA DELL ARTE

DI

Questi ebbe influenza anche su parecchi giovani artisti di Deift.

Amsterdam

Karel Fabritius

Rembrandt; poi ritorn a Deift, dove nel


1654 per ancor giovane, causa io scoppio di una polveriera. Di lui rimangono pochi
quadri, che fanno rimpiangere la morte prematura dell'artista; vi si vede uno schietto
senso delia natura, e una sapiente prospettiva architettonica, di effetto tanto maggiore in quanto pare affatto spontanea (fig. 441).
Procede da Rembrandt, ma non sappiamo se direttamente o indirettamente,
anche il grande scolaro del Fabritius, Jan ver Meer, detto anche il van der Meer
di Deift, per distinguerlo dal suo omonimo di Haarlem. Certo che Rembrandt
frequent

propose

problemi

in

alla
di

bottega

la

di

conformi all'indole dell'arte olandese, cio

pittura nuovi problemi,

Ma non

luce.

trattava di puri e semplici problemi tecnici, bens di

si

lig, 45J. liiibaniligione, di Claes

Heda, Dresda.

gran momento, grazie alla quale anche oggetti per s

una idea

artistica

gnificanti

entravano nell'ambito della fantasia ed assumevano un aspetto poetico.

Il

di

ver Meer di Deift ora

trasporta in una camera dalle pareti chiare, nella quale

ci

da una finestra laterale entra un'onda luminosa, ora


soleggiato,

dove

le

insi-

figure sono

come immerse

macchie sopra una superficie chiara.

in

un

nella luce, e

uno spiazzo
ombre formano forti

cortile o in
le

soggetti sono per lo pi semplicissimi: ragazze

che dipanano, bevono, suonano; un geografo con una bussola

in

mano; un soldato

che discorre con una ragazza che ride; una famiglia radunata all'aperto, ecc. Cosa
tutta propria del ver Meer

modo

moderno,

luce.

di

colorire

All'opposto di

affatto
altri

la

pittori,

predilezione per l'azzurro chiaro

come

pinto una intonazione bruno-dorata,


possiede

la

il

con esso

egli

Pieter de Hoogh, che

suo colorito

il

ranciato;

il

ottiene maravigliosi effetti d

danno a tutto

chiaro, fresco,

tavolozza negativa della scala del Goethe. La luce

il

argentino;

lattea,

diegli

quasi tat-

lAV.

|ANJ

VER MEEK

DI

UELFT

IL

XIII.

IMTTUKE NELLU STUDIO.


Vicnnu, Galleria Czernin.

IL

tile;

investe ed imperla

BAROCCO

corpi, gli spigoli,

ROCOC

IL

le linee,

449

d ad ogni oggetto uno splen-

dore primaverile. Le guance femminili hanno una freschezza che innamora; pare che
quadro detto e Bordelletje , a Dresda,
11
pelle sia per s stessa luminosa.
la

ha
e

data del 1652, corrispondente

la

formato

il

l'autoritratto

cipale

affatto

pittore volge

le

spalle

diverso dagli
nello

figure,

trentesimo anno dell'autore; per

di

come

genere,

Fig. 454. Vasellami, di G. Kalf.

Come

pittore d'interni,

gli

si

moglie

Del ver Meer non

stupende vedute

gioielli:

che sono quadretti

il

quadri d'interno. Tra questi

XIII), con la

studio (Tav.

riguardante.

al

tina di quadri, e tutti sono

mezze

al

altri suoi

si

in

prin-

il

abito di Musa;

il

conosce che una tren-

442), soggetti mitologici,

(fig.

Merlettaia

la

colorito

Louvre.

al

Amsterdam

avvicina Pieter de

Hoogh

di

Utrecht (1630-1677

Amsterdam. suoi quadri, nei quali di


solito da una porta aperta si ha la veduta di una camera pi interna, sono ammirabili
per la bellezza della luce solare che li invade, rompendo in varie maniere la penombra
delle camere, e producendo svariati riflessi. Le figure di massaie, di fantesche, di
fanciulli, ecc., vi sono poste unicamente come macchiette, per completare l'armonia
dei colori. Il proposito del de Hoogh unicamente di ritrarre al vivo la luce per
circa),

il

quale lavor prima a Delft,

s stessa (fig.
8.

d\

Amsterdam

Di pittori affatto indipendenti da

ferenza di

tempo
pale

la

ci

il

poi ad

443).

La scuola

Keijser, e

celebre

ritrattista

Rembrandt, che
appare sempre

perfetta vivezza e

nei

pi

lui

dominata, come

non

c'

che

il

naturale,

gi

Bartolomeo van der Helst


ritratti,

sia

soggettivo,

il

isolati

che

da Rembrandt.

Tommaso de
A dif-

menzionato

in

(1613-1670).

gruppo, con l'andar del

van der Helst ebbe per

naturalezza della rappresentazione.

Egli

ci

fine

princi-

presenta

le

450

MANUALE

persone

sebbene

dubbio che

STORIA DELL'ARTE

limpida ed uniforme, con colorito largo

in luce

esteriore,

DI

non

egli

ritratti

perda

si

mano sono

sua

di

in particolari,

non

si

vigoroso, in fatto di verit

pu

fare pi di lui;

somigliantissimi; non

non

c'

dunque maraviglia

contemporanei. Ma le figure che egli ci presenta


rivelano la loro vita interna, ed raro che siano fortemente caratterizzate.
Si ritiene come suo capolavoro il Banchetto della Guardia civica di Amsterdam per
che

egli sia stato prediletto dai suoi

non

ci

festeggiare la pace di Vestfalia (1648), nel .Museo Civico di


ci

sono altrove (ad

es.

ritratti di famiglia a

Amsterdam

(fig.

444).

Ma

Pietrogrado) altre sue opere di maggior

valore artistico.

Fig. 455.

La grande natura morta

col

nido d'uccello, di Jan Ua\id.-.z de

Tra gli scolari di Rembrandt ad Amsterdam da ricordare in primo luogo un


gruppo di pittori che imitarono
Maestro non soltanto nella maniera di dipingere,
il

ma

altres nella scelta dei soggetti e nel

bibliche

ritratti, sia singoli

artisti, quali

(1609-1656),

rono anche
di

Jan Lievens
i

quali

si

che

Leida (1607-1674)

di

formarono

in

di indole affine alla sua,

derivare da

lui.

Tra

di intenderli.

Costoro [dipinsero storie


di

questa schiera alcuni

Salomone KoNiNCKdi Amsterdam

condizioni simili

ma nondimeno

veri scolari di

sono Ferdinando Bol

modo

gruppo. Stanno a capo

in

in

Rembrandt

a quelle di

Rembrandt,

e fu-

poche opere soltanto mostrano


nei suoi primi

tempi

princi-

fig.

445) e

Govaert Flinck

dj

Cleve (1615- 1660). Di quest' ultimo l'opera pi vasta (nel

Museo

di

Amsterdam)

un

pali

gruppo

di

di ritratti dello stesso

Dordrecht (1616-1680,

soggetto

di quello del

van der Helst. Specialmente

nelle

BAROCCO

IL

11.

451

KOCOCO

prime opere questi due artisti si rivelaiio valorosi discepoli di Reinbrandt. Alquanto
Reinbrandt Jan Victoks e Gerbrando van den Eeckhout
(1621 fino al 1624). Questi due imitarono quella maniera del Maestro che diremo
loro

pi tardi furono scolari di

romantica, trattando soggetti mitologici od aneddotici; ma ci che in Rembrandt


interpretazione demoniaca del fatto, in loro si attenua, ridiicendosi ad una sto-

riella

piacevole.

Aart DE Gelder

Negli
di

seguito seppe formarsi uno

in
e

ai

toni chiari ed argentati;

Flg. 456.

11

stile

Natura morta con

Homo (a Dresda) nella


ma come pittura cosa che

fa pensare allo Shakespeare.

per

lo

Il

nella

sua officina

quale ne imit l'ultima maniera,

ma

lo

rende particolarmente accetto

lepre, di

lina

moderni.

ai

Giovanni Weeni:

composizione deriva dalle acqueforti


a

sta

s,

di

Rem-

ed ha una potenza drammatica che

de Gelder fece ottime prove anche nelle mezze figure,

pi di due personaggi in vivace conversazione.

Un

pittore che molto trasse dalla tecnica di

drecht (1632-1693);

le

figure e

gruppi che

filatrice,

la

bambinaia addormentata presso

la

egli

Rembrandt

la

culla del

Nicola Maes

di

dipinse ne' suoi primi tempi,

lattivendola, la cucitrice, la ragazza che spia

la

bambino,

una coppia

nel

modo

col

di

Dor-

come

amanti,

quale sono

il
rosso e il giallo rivelano lo studio diretto di Rembrandt.
Maes si volse ai Fiamminghi; ritratti de' suoi ultimi anni ricordano quelli
van Dyck. Gabriele Metsu di Leida (1630-67) fino dal 1650 si stabili ad Ani-

trattati

il

Pi tardi
del

il

tutto suo, tendendo sempre pi all'impressione

che

il

suo Ecce

brandt,

Rembrandt ebbe

anni finalmente

ultimi

Dordrecht (1645-1727),

chiaroscuro,

il

MANUALE

452
sterdam.

brandt con

suoi

<

Amanti

Sasl<ia;

nella scuola di

il

DI

STORIA DELL ARTE

a Dresda, riciiianiano alia nienioria l'autoritratto di Runi-

Giovine

Rembrandt;

1'

alia finestra la ripetizione di

Uomo

che scrive una lettera

(fig.

un tema frequente
446) luminoso ed

arioso tanto da gareggiare con somiglianti quadri di gabinetto del ver


Borcli.

soggetti preferiti dal

tenimenti musicali,
In ci egli

IT,

si

le

avvicina

scene
al ter

Metsu sono

le

di famiglia, e gli

strade popolate

ma non

amoreggiamenti,

Bordi; similmente,

in

Meer

del

tumultuose,

ter

trat-

camere bene arredate.

Samuele van Hoogstraeten

di

Dor-

lAROCCO

IL

primo indizio

meno

cio

universale

decadenza.

di

pi

questa degenerazione

453
gli

sempre

niiposero

italiani

forte resistenza.

animali.

Crescendo nella politica

Amsterdam,

in

questa citt

Pittori di marine e

9.

KOCOCO'

E IL

potenza

la

di

di

e nel

commer-

concentra sempre pi

si

un continuo conAmsterdam, che amava soprattutto gli

vita artistica dell'Olanda. Dalle altre sedi dell'arte essa riceve

la

tributo.

Ma

vita e la tranquillit,

della

agi

nella opulenta cittadinanza di

Sorge

stici.

strettamente legata

era

l'arte

manifestano presto nuovi

si

sorti

alle

marine, oltre a Jan van de Capelle,

un

vine, figlio di

e particolari

gusti arti-

marina, come reminiscenza dei tempi gloriosi, nei quali

pittura di

la

marine

altro pittore di

patria.

della

Tra

pi celebri pittori di

da ricordare Guglielmo van de Velde


e scolaro del

padre

di

Simone de

il

gio-

Vlieger.

Nato ad Amsterdam nel 1633, io troviamo nel 1677 pittore di Corte a Greenwicli,
suoi quadri di
dove mor nel 1707. Le sue battaglie navali e riviste di armate,
spiagge e d'alto mare (fig. 447), nei quali il soggetto reso pi attraente dagli effetti
di luce e dal vario giuoco delle nubi, piacquero sommamente anche ai suoi contempoi

Suo fratello Adriano VAN de Velde (1635-1672), discepolo del Wijnants e


Wouwerman, ebbe tendenze idilliache, sommamente conformi al gusto del tempo,
ranei.

del

ed

arrec alla pittura di paese nuovi soggetti di grande effetto. La terra popolata di vari a-

nimali domestici invita alla quiete, ristoratrice delle forze affaticate. Adriano van de

Velde non d ancora


paesaggio. Egli

preferenza agli animali; per

la

compiace

si

lo

pi se ne serve per avvivare

acque tranquille, con abitazioni rusticane nello sfondo. Spesso

Ma

conosce anche

avvivate da

allegri

la

bellezza propria dell'inverno olandese,

pattinatori

448).

(fig.

Sono

quadri di molti paesisti; nella breve sua vita


quadri sono quel che
in

voga

di

meglio

nella pittura olandese.

tere idilliaco,
del

c'

padre,

in

di

sua

egli fu

mano

scena

la

italiana.

macchiette nei

vivaci

le

distese di ghiaccio

le

operosissimo. Pu dirsi che

suoi

quel genere del paesaggio animato, tanto

Quanto piacesse

attestato anche dall'opera di

il

armenti che pascolano nelle stoppie, o presso

di ritrarre

e fosse coltivato

Alberto Cuyp

paesaggio di carat-

il

(1620-1691). Discepolo

sopra ricordato Jacopo Gerritsz Cuyp, Alberto visse a Dordrecht in

il

condizione onorevole ed agiata, mantenendosi abbastanza indipendente dalle varie


scuole.

Egli studi di preferenza

sprimere a maraviglia
nimali,

tengono

come

la

specialmente

le

vacche

felici

di

il

quali sono gi

Le

Torino

di

pi

luce, che

celebri

si

1625;
il

tentrione,

farli

apparire

anche maggiori vediamo

Amsterdam, 1654)

gli

animali dome-

vero soggetto dell'opera d'arte.

11

Potter

meglio

sono pregio singolare, specialmente dei suoi

opere del

Potter

sono nei Musei dell'Aia,

il

gusto contemporaneo

di

si

accontenta sempre

abbiamo veduto,
vanno a cercare motivi di grande effetto nell'estremo setcome Allaart van Everdingen (1621-1675), nato ad Alkmaar, ma dal 1657

della troppo uniforme natura olandese. Alcuni artisti,

volgono

da

a-

(fig. 450).

Nel paesaggio puro e semplice

meno

loro dimensioni sono tali

449). In dimensioni

gli

gruppo,

in

carattere individuale di ciascun animale, sia per l'ispirazione

effetti

quadri pi piccoli.
Pietrogrado

Nei suoi quadri

montati, spesso sono uniti

pittori dello stesso genere, sia perch fu fedelissimo al vero,

d'ogni altro intese


pittorica e

le

(fig.

Paolo Potter (Enkhuyzen,

buoi, pecore e capre,

supera tutti

cavalli

del dipinto, e

parte essenziale del soggetto

nei quadri di
stici,

della luce solare pi intensa e seppe e-

effetti

aspetti delle varie parti del giorno.

primo piano

il

gli

gli

all'Italia; altri

come

gi

MANUALE

454
in

poi Vissuto ad

tardi
gli

si

Amsterdam.

dedic a ritrarre

Olandesi, vivendo

in

In

DELL ARTE

ST(H<1A

DI

giovent l'Everdingen fu pittor;

l'aspro

orrido paesaggio delia

un paese piatto, sono appassionati

marine; pi

di

Norvegia. Anche oggi


dell'alta

montagna;

si

capisce che anche nella pittura amassero distogliersi dalla monotonia della loro patria.

somigliante avvenne

Il

in

quadri

di pittori

in Italia,

veneziani.

dove

primi motivi

di

od incendii notturni.

Amsterdam

(1603-77),

mattutini

(fig. 451).

raro

De Witte.

458. Interno di chiesa, del

compratori

quanto pi impersonale era


di

di

si

vedono

paesaggio che loro

soggetti fu abilissimo

questa produzione era

cose d'arte; per invogliare

qualche cosa

tali

al

quale fece anche ottimi paesaggi invernali, vespertini

il

Fig.

In

paesaggio alpestre

momenti meno comuni, come limpide


Aart van der Neer

offriva l'Olanda, lo ritraggono di preferenza in


notti lunari

di

pure attenendosi

Altri artisti,

il

ci

di

stimolo

L'Aii

il

gi

accennato commercio

volevano cose fuor del comune.

di

In generale,

soggetto, tanto pi giovava renderlo attraente con

singolare.

Le bellezze proprie

delle varie stagioni,

dal

rigido inverno al lieto autunno, sono rappresentate con l'aggiunta di qualche elemento

che ne accresce l'attrattiva; piacciono anche


solo paesista

che,

pure appartenendo

all'antica semplicit, traendo

razione,

alla

anche dai pi

Meindert HoBBEMA

da ogni composizione ricercata

(1638-1709).
e

non

tramonti,

le

notti,

le

tempeste.

Il

mantenne fedele
umili motivi olandesi una delicata ispinuova generazione,

stilizza

noi pare
il

si

un moderno, perch

alieno

paesaggio; ha sentimento pittorico

BAR()C:0 E

IL

455

ROCOC

IL

natura con una verit die persuade. Egli ci ritrae, ad esempio,


un pomeriggio estivo dopo un breve temporale. Alcune nuvole vagano ancora nel
avvolgono nell'ombra il primo piano, ma il piano di mezzo e lo sfondo
e
cielo
sono illuminati dai sole. La pioggia ha rinfrescato la verdura; il ruscello, che d
squisito, e riproduce la

moto ad un molino, scorre pi copioso: anche l'acqua dello stagno leggermente


la cima degli alberi rosseggia un tetto,
temi
corre un sentiero, sul quale si vedono alcuni allegri viandanti. Tali sono
increspata. Al margine del bosco, dove tra

prediletti

per

lo

in cui

all'Hobbema,

che

pi sono di Adriano

predomina

il

egli

vari all'infinito;

van de Velde

lieto,

sono animati dal perenne movimento della natura:

L piazza

mercato

del

acque, da cui trae una nota di


di

.Middelharnis

(fig.

452),

di

letizia.

Haarlem,

Il

All'opposto del Ruisdael,

vivace, ottimista.
egli

Gerrit Berckheyde.

di

suoi quadri

ha una predilezione per

insuperato

le

Londr

suo aiiuniratissimo capolavoro,

un esemplare

macchiette dei suoi quadri

o del Lingelbach.

tono tragico, l'Hobbema

Fig. 459.

le

"

la

d'interpretazione

Strada
poetica

di un soggetto appartenente alla pi comune realt. La sua biografia molto scarsa;


sappiamo soltanto che fu scolaro di Jacopo Ruisdael, e che nacque, visse e mor
ad Amsterdam. Paesista pi solenne ed aristocratico Jan Hackaert di Amsterdam
(m. 1669). Fu a lungo in Italia, ed anche della natura olandese ritrasse gli aspetti
pi nobili. Egli non dipinse strade di campagna, ma viali di parco: non contadini, ma cavalieri.
Le figure de' suoi quadri sono del suo amico Adriano van

de Velde.

Natura
di

ma

costumi

Dopo

trionfi della pittura

olandese nel ritratto, nel quadro

paesaggio, da ricordare altres una forma d'arte per s modesta,

che acquist una popolarit proverbiale, cio

abbelliscono
le

.morta.

e nel

la vita

domestica

appetitose imbandigioni,

la

rallegrano

selvaggina,

la

la vita:
i

pesci,

natura morta. Tutte


fiori,

ebbero

libri,

lo

le

cose che

lucenti vasellami,

specialista

che seppe

MANUALE

456
ritrarre

STORIA DELL'aRTE

DI

vero con una esattezza che illude l'occhio

il

con sempre nuove variazioni;

questa una manifestazione caratteristica dell'indole olandese, affezionata

modeste

alle

ha molto del mestiere; tuttavia fu coltivata anche da veri

abilit che

tura morta deriva dalla pittura


col teschio, la clessidra e

il

questi accessorii, senza la


studio, col significato di

Crocifisso. Al ministro evangelico

figura del Santo,

Memento mori

poco a poco
tulipani.

Ma

Vanitas vanitatum

Ma

nel

alla

suo

cuoca

un oggetto non indegno

da pranzo, come un Memento vivere.

nuove combinazioni,

trovarono

ghiotte vivande.

o di

piacque far dipingere

un quadretto da collocare

in

peltro fosse pure

di

pose dunque nella sala

si
si

La na-

artisti.

morale. Si usava dipingere S. Girolamo

d'intento

parve che un'aringa sopra un piatto


di pittura; la

alla realt

Senza dubbio questa forma d'arte richiede una

delizie della casa.

di

vasellami pi preziosi,

e di

pi

mensa bene si prestano


fiori, specialmente
Pietro CLAESZ(n. a Burgsteinfurt circa il
1617 al 1661), ora sfarzose ora borghesemente modeste,

a rallegrare la

Nelle imbandigioni dipinte da

Haarlem dal
una esecuzione larga e scorrevole, che ricorda Frans Hals. Molto gli si avvicina Claes Heda (Haarlem, 1594-1678), valentissimo nel ritrarre le argenterie (fig. 453),
1590, lavor ad

c'

Io

scintillare

del

Le imbandigioni
In

un campo

di

cos

vino nei vetri

Roma

di

angusto

egli

454).

si

'Venezia,

le

pasticcerie e

frutta.

le

di

La dotta Leida ebbe cosidetti


menti scientifici (Giacomo de Claeuw);
(fig.

di

Amsterdam (1621-1693) ricordano Rembrandt.


rivela uno dei pi squisiti coloristi del suo tempo

Guglielmo Kalf
i

pittori di vanit, cio di libri, teschi e stru-

all'Aia visse,

dal

1621

fin

dopo

il

1675,

Abramo van Beyeren, celebre pittore di pesci, e valente anche nelle marine e nei
fiori. Ma
sommo tra pittori olandesi di fiori e di frutta Jan Davidsz de
Heem (1606-1683-84, fig. 455), al quale talora si avvicinano Rachele Ruysch
(1664-1750) e Abramo Mignon (1640-1676 circa), nato a Francoforte ma vissuto
in Olanda. Giovanni Weenix di Amsterdam (1640-1719) dipinse nature morte di
il

selvaggina; per

dove
caccia

lo

pi

(fig.

suoi quadri,

decorativi, rappresentano

un parco,

si

dipinse arnesi di caccia e selvaggina,

dove

nobili

vede selvaggina morta aggruppata a caso, con vari arnesi di


456). Anche Melchiorre d'Hondecoeter (1636-1695), cugino del Weenix,

primo piano

nel

ritrasse

con vivacit

ma

e squisitezza di

molto pi noto per

colore uccelli nostrani

pacificamente adunati, ora combattenti tra loro

(fig.

suoi

Pollai

forestieri, ora

457).

Pittura d'architetture.
Nella seconda met del secolo XVII parecchi
Ruisdael,
Vermer, dovettero lottare con la
insigni artisti, quali Rembrandt,
povert; l'Hobbema fu costretto, per campare la vita, ad accettare un modesto
impiego municipale; Adriano van de Velde fu aiutato dalla moglie, che teneva
12.

il

il

una botteguccia; altri invece, come Goffredo Schalcken (1643-1706), mediocre


imitatore di Gerardo Dou, e Adriano van der Werff di Rotterdam (1659-1722),
pittore levigato ma senz'anima, ebbero una fortuna superiore al merito; ci che
la prova pi evidente della decadenza e corruzione del gusto artistico in Olanda.
Soltanto in due forme di pittura dur pi a lungo la buona tradizione, cio nei
ritratti in

gruppo, nei quali acquist rinomanza, per esuberante vivezza

senso del colore, Cornelio

Troost

di

Amsterdam

(1697-1750),

citt e d'interni di chiese. Gli antichi pittori olandesi di architettura,

DiRK van Delen

(1605-1671),

si

erano principalmente compiaciuti

blemi di prospettiva, o d'inventare magnifiche architetture

di

nelle

squisito

vedute

di

come ad esempio
di

risolvere pro-

palazzi.

Invece

la

BAROCCO

IL

nuova scuola
Cos

rici.

di

di

Deift predilesse

(1617-1692),

di

La predilezione

quanto

alle

ficenza

delle

loro

chiesa

gli

della pittura olandese

45S)

(fig.

degli Olandesi

Ma

luce e di

per questi soggetti

manca

piacquero

della

soleggiate,

luce.

Altri

ombrosi,

fossati

preferirono

artisti

al

dei

fratelli

dei quali da lodare la

Job

somma

Il

vastit dello spazio, e


di

giuochi di luce

ma-

ostacolo alle

nelle

vie

piazze

movimento
Jan van der Heyde
il

la

giusta intonazione (fig. 459).

GERMANIA.

L'ARCHITETTURA.

1.

Caratteri.

la

dove nulla

in

magni-

la

parchi
castelli in mezzo ai boschi e
Gerrit Berckheyde (1630-93 e 1638-1698),

accuratezza

E.

1.

tanto pi singolare,

soggetti delle vedute di

quale piacquero specialmente

delle ricche ville,

pittori

ai

tutto ci che forma

rosso violento dei tetti e dei muri,

il

della folla sui mercati. Questi sono

(1637-1712),

architettura, ot-

di

prodigiosi, con arte pittorica per-

effetti

l'ascensione delle linee dell'architettura gotica,


raviglie

puramente pittoabbiamo vedute interne


penombra. Emanuele de
intenti

(161 1-1675)

di

effetti

squallide chiese calviniste

chiese cattoliche.

457

ROCOC'

interni di chiese, con

gli

sommo maestro

il

tenne nei suoi interni


fetta.

IL

Hendrik Cornelisz van Vliet

di

chiese gotiche, ammirabili per

WiTTE

barocco tedesco produsse cose grandi,

autonomia, da potere star degnamente a paragone


germanico, d'aver creato per primo, dopo

la

dell'italiano.

raggiunse tale

gloria del genio

guerra dei trent'anni, insigni

monumenti

di

architettura, che attestano la vitalit indistruttibile della nazione e la sua fede

in

mania

stessa.

Un

economista potr giudicare eccessiva

nel secolo XVIII,

sebbene

l'attivit edilizia

della Ger-

principi tedeschi, gareggiando tra loro nel fab-

loro stati, bens anche di


bricare si proponessero appunto, non solo di onorare
promuoverne l'incremento economico; ma nel campo della vita intellettuale questo
un grande progresso, che avviene nello stesso tempo in cui la musica si gloria di Bach
e di Handel e fioriscono
classici della moderna letteratura tedesca. Superata la
i

concezione artistica unilaterale del neoclassicismo

del

romanticismo, siamo oggi

in

grado

la

nota dominante nel paesaggio tedesco; bizzarre cupolette sovrapposte ad antiche

torri,

dei
del

apprezzare

di

santuarii

al

sommo

maestose

laghi,

la

grandiosit degli edifizi barocchi, che in molti luoghi sono

di

facciate

un

colle,

piccoli

chiudono

che

ma

eleganti

castelli

sulle

una

piazza.

stupendamente

sponde
Citt

come Karisruhe, Mannheim, Saarbrcken, Erlangen, Potsdam, o


sorsero per atto d'imperio dei principi; citt antiche, come Vienna,

tutto nuove,

nuovi quartieri
Praga,

Dresda, Breslavia, Berlino, Cassel,

Fulda, Miinster,

Bayreuth, Wiirzburg,

Monaco, assunsero il loro aspetto definitivo; maravigliosi castelli e parchi, quali


Schnbrunn, Nymphenburg, Schleissheim, Pommersfelden, Bruchsal, Veitshocheim,
Wilhelmshhe, Sans-Souci, furono creati dal nulla. Nelle chiese, sia cattoliche che
evangeliche, vediamo l'area utilizzata in forme affatto nuove;
e

potenza

fontane,
di

di

espressione appare nei

colonne

commemorative

.Maria o dei Santi.

monumenti
di

ma

la

massima variet

all'aperto, statue equestri o in piedi,

pestilenze, o di altri avvenimenti, o in onore

MANUALE

4n8

f?EGiOM ARTISTICHE.
segn
si

confini

tra

La pacc

confessioni

le

STORIA DELL ARTE

DI

riebbero pi tardi e pi lentamente.

ma

vicini Paesi Bassi,

in

in

prncipi

Ivi

in

Le Provincie settentrionali protestanti

riannodarono

si

forma sobria, chiara

proprio delle chiese cattoliche;

penetr

1648, anche per ci clie riguarda l'arte,

del

religiose.

e pratica.

molte contrade

forma molto attenuata. La smania

antiche relazioni coi

le

Manca

quasi affatto

fabbricare non

di

lo

sfarzo

barocco o rimase ignoto, o

il

vi

apprese che

si

ai

a qualche grande famiglia arricchita dalla guerra. Invece nelle Provincie

Baviera, subito dopo

cattoliche, e principalmente in Austria e in

falia

trionf

la

favorito da tutte
nella

societ,

di

Vest-

forze operanti

le

soprattutto dalla

Un

religione.

pace

barocco italiano,

il

fervore

religioso

una fede nei miracoli, che non


hanno riscontro che nel secolo XI,
chiese e cappelle,

conventuali

nuove

dappertutto

sorgere

fece

chiese

votive o

citt,

santuari

nelle

frequentati da pellegrini nelle cam-

pagne, alcuni dei quali vastissimi


dispendiosissimi, nelle contrade

La passione

pi povere e remote.
del fabbricare invase

nuovi

ordini

Teatini e

non soltanto

fu alquanto esagerata,

cora

ma

pi an-

grandi propriet fondiarie, quali

di
i

pi antichi, ricchi

ordirli

gli

quali

religiosi,

Gesuiti, l'opera dei quali

Benedettini,

Cistercensi

Agostiniani. Questi non

gono pi

a Vienna. Aicliitetti

struttive, severe

modeste,

gli

atten-

forme co-

antiche

alle

si

ma

gareggiano nel costruire chiese vastissime, fiancheggiate

o circondate da palazzi, nei quali

pi grandi sale, per

adunanze

le

del

non mancano mai uno

capitolo o per ricevere

sovrani od ospiti

o
il-

dove c' uno sfoggio di ricchezza affatto contrario all'austerit monastica.


Esempi di questa grandiosit e magnificenza principesca sono
conventi di San

lustri,

Floriano, Melk,

Klosterneuburg, Gttweig, Einsiedeln, Weingarten, Ebrach,

bach, Banz, Fulda.

Alcune

citt,

come

Salisburgo, Wrzburg, Frisinga,

sono da quel tempo vere


tigiana, l'esemplare fu

Turchi nel

1680,

mina una ambizione pi


la

citt vescovili

dapprima Vienna,

poi

Versailles.

irrequieta;

Prussia. Questa ambizione

principe

si

Wittelsbach aspirano

la

Miinster,

meglio corla

rotta

dei

antiche sono quelle in cui do-

gli

manifesta anche negli

questione di decoro l'aver

Treviri,

civile,

totalmente rinnovata dopo

Le dinastie pi
i

Magonza,

Nell'architettura

dinastia Albertina di Dresda alla corona di Polonia, e

re di

Amor-

capitoli delle Cattedrali vollero restare indietro nella gara.

sua Versailles.

alla

corona imperiale,

Hohenzollern divengono

edifizi,

per ogni piccolo

IL

3.

prima

Gli artisti.
gii stranieri.

BAROCCO

Iniziatori

459

ROCOC

maestri delia nuova architettura furono dap-

Nel secolo XVll

E IL

molto innanzi nel XVllI prevalgono

gli Italiani.

^-&^H.

Fig. 461.

La Cancelleria

gi di Corte a

Vienna (parte della

Intiere famiglie di artisti, divise in pi rami,


all'altro

lavorando come

Fischer von Erlacli.

facciata). Arch.

passano

le

Alpi

pittori, architetti, stuccatori, e traendo,

vanno da un paese
con loro, compagnie

MANUALE

460

a jL,.

ti.n

STORIA DELL ARTE

DI

m
Fig. 462. Vienna. Belvedere, di L. v.

di

artigiani.

Per opera loro

rivestimenti di

La Germania non aveva


presto

si

formarono

marmo,

gli

le

dora-

n uomini n mezzi proprii per far risorgere

allora

che invadeva tutta l'Europa.

artisti

stucchi a colori,

divengono cose comuni.

ture, la policromia, gli affreschi

l'arte fuori della corrente

liiKkbrandt.

tedeschi,

invenzione uguagliarono

Ma

alla scuola

degli Italiani

quali per intimo senso del barocco, facilit

Fu una fortuna per la Gerin questi tempi una schiera


di begl' ingegni,
quali quasi per istinto si volsero all'architettura, talora abbandonando altre professioni; non pochi vennero dal ceto militare. A quella che diremo
prima generazione appartengono
Fischer v. Erlach (n. 1650), Cristoforo
e fertilit di

mania, dopo un lungo periodo

loro

maestri.

avuto

di sterilit, l'aver

il

DiENTZENHOFER (n. 1655), DANIELE PPPELMANN (n. 1662), ANDREA SCHLUTER


(n. 1664), Michele Bahr (n. 1666), Luca v. Hildebrandt (n. 1666); alla seconda
Massimiliano v. Welsch, Jacopo Prandauer, Francesco Beer, Domenico ZimMERMANN (u. 1685), DAMIANO ASAM (n. 1686), BALDASSARRE NeUMANN, GIUSEPPE
Effner (n. 1687), Michele Fischer; alla terza ed ultima Stenoel e Schlaun
(n. 1694), Thomann (1695) e Knobelsdorff (1699).
L'opera riunita di tanti artisti, specialmente nella prima met del secolo XVllI
una bella testimonianza

spontaneo rinnovarsi della Germania, e nella storia della cultura tedesca


un fenomeno non meno singolare che il gran numero di pensatori e di poeti
nella seconda met del secolo. Circa il 1720 si fanno pi strette le relazioni con

dello

l'arte
le

Nelle

francese.

teorie del

De

Provincie

ed artisti francesi entrano


nel

il

de

pi

di

tardi

ed a Colonia. Circa

1730 comincia

il

prncipi
il

figlio,

lo

stile

come

il

regione

renana

prevalgono

vanno a studiare a Parigi,


tedeschi. Troviamo a Monaco
dello stesso nome, a Passau ed

il

Pigage nel 1748 a

rococ, e circa

codino; a queste variazioni

stile

architetti gi anziani,

si

il

Mannheim

1760 quello che dai

conformano docilmente anche


opportuna una

Neumann. Per questa ragione non

divisione cronologica; conviene meglio osservare


rie

nella

Baviera

Gupire nel 1760 a Stoccarda,

la

Tedeschi fu detto

servizio

al

1730 Francesco Cuvills,

a Dresda,

occidentali

Cotte; giovani artisti dalla

le

manifestazioni dell'arte nelle va-

regioni.
4.

Le forme.

La commistione del barocco

trodotti dagli Italiani, e

gli

tuivano un ricco patrimonio


Se osserviamo ad esempio

romano

e del

barocco lombardo,

in-

elementi derivati dal barocco francese e dall'olandese, costi-

le

di

forme, che

facciate,

Tedeschi adoperarono con

vediamo spesso

in

somma

libert.

opere dello stesso maestro,

IL

BAROCCO

E IL

ROCOC

431

ed anche nello stesso edifizio, vivaci combinazioni degli elementi pi disparati. Ora
la

facciata a due ordini, ora ad

tanto

nei

corpi

sopraelevata

avanzati

nel

I-I-,

altro; la parte

mezzo od

-liil.

nei
alle

l'adi-li.ine del

uno

solo;

padiglioni

in

casi

altri

estremit. Talora un

Falazzn

di

Uiir/hiii

t;,

di

ornamentale, non senza funzione costruttiva

dalle colonne,

dei cinque ordini,

non

nessuno

scrupolo di collocare

le

due

rado abbinate. Bench molto

di
li

applicava secondo

colonne sopra

ordini

sistema

si

trovano

sol-

le

norme

interrotto da

costituita dai portali,

tipi
si

alternati, e dai pila-

parlasse

scolastiche;

pilastri, o viceversa;

un

Niuiiiann,

ISalda^-aiiL-

dai balconi, dai culmini, dalle cornici delle finestre, di


stri

gli

angolari, o la facciata accortamente

talora in

si

scrivesse

non si aveva
una fabbrica

MANUALE

462
parecchi

di

Le

regola.

austriaca,

piani

STORIA DELL'ARTE

vede inserito un tempio a timpano,

si

suoi ordini

co'

piena

in

curve ed ondulate sono usate molto spesso, specialmente dalla scuola

linee

tempo

dal

fin

DI

Dientzenliofer,

del

fanno grande sfoggio

chiese. Molti architetti

preferenza

di

facciate

nelle

delle

decorazione statuaria: atlanti, erme,

di

statue a coronamento del tetto, bassorilievi a riempimento dei timpani; cosi l'Hilde-

brandt,

il

Fischer

Erlach,

v.

Neumann,

il

Poppelmann,

il

Schliiter;

lo

Le

arti

ornamentali seguono tutte

romano

variazioni del barocco, dal

le

dal rococ allo stile codino. In molti edifizi sorti in varie parti circa

serva nell'ornato una rigidezza quasi ossea; in generale esso

stellamento

ma
e

chiese

cattoliche
si

germanizza a

tal

nario. All'esterno

schema fondamentale

lo

viene disnodando;

a poco a poco

si

segno che riesce

le

ravvisare

due

torri,

lontano; citiamo ad esempio

tanto

che

pu

con

le

Graz,

gi

centrali,

cappelle

dire

nelle chiese della

laterali

Svevia

associati

con

testanti lo studio degli architetti

pi adatta alla predicazione;

furono proposte

da presso che da
Meinin-

quelle

di

in

volse

si

genialmente

volont,

o
la

le

chiese

sua forma pi perfetta

Baldassarre

principalmente

All'interno

ecc.

modo da formare un

in

quadrati, ovali, circoli ed

di

le

che

vengono

Ges,

nel

cupola,

la

della Baviera, e in

combinazioni

sia

Monaco

vano unico molto fantasioso, che talora ricorda, sia caso


sala dell'ultimo stile gotico. Questa evoluzione raggiunge
sono ingegnose

gusto tedesco,

al

non esiste in
sono invece molte magni-

si

Teatini

dei

Roma

di

che all'esterno,

chiese di Banz, Vierzehnheiligen (Sassonia

le

Mariahilf

Fulda,

longitudinali

combinati

os-

si

l'esemplare origi-

esso

in

conformi

Germania nessun puro esempio di chiesa a cupola; ci


due torri, che producono un bell'effetto

motivi

1750

Ges

sia all'interno

fiche facciate con

Melk,

francese,

al

costituito da un affa-

quello del

trasforma

si

difficile

sono quasi sempre

ci

quali nuocciono all'effetto della cupola,

gen),

variet.

conchiglie.

di

Nelle

il

invece

altri

ne fanno a meno. In breve, c' grande abbondanza di forme, giocondit

elissi.

Neumann, che

Nelle

ricerca

alla

pro-

chiese
della

forma

teoria (dallo Sturili e dal Furttenbach) ed in pratica

applicate tutte

le

figure geometriche: croce, quadrato, triangolo,

ovale, circolo, rettangolo, e combinazioni di varie figure. Cosi con mezzi per lo pi

modesti

si

non poche maraviglie

effettuarono

di

adattamento

uso sapiente

di

dello spazio.

Nei palazzi pi che

in

altri paesi

d'Europa ebbero

libero

campo

l'arbitrio e

il

capriccio degli artisti, perch l'alta nobilt tedesca aveva ancora molto del rozzo,

ed

era

ben lontana dalla magnificenza degli

Italiani

dalle

maniere

signorili dei

Francesi. Dovette essere un po' comico l'imbarazzo di certi vecchi gentiluomini

presero domicilio nei

minimo pensiero

loro

nuovi palazzi, dove

delle esigenze pratiche e delle

vere dei Tedeschi; anche oggi


parata,
il

in

stato

conndil
in

introdotto
pi

Germania

sala

prova un senso

non

si

quando

erano dato

comodit richieste dal modo


di

di

il

vi-

disagio in quelle enormi sale di

quelle interminabili gallerie e fughe di camere, sebbene la luce elettrica ed

riscaldamento centrale

era

si

architetti

gli

si

terreno,

il

le

elementari,

vedono

abbiano rese un po' pi

tipo

certi

del

castello

badandosi

immensi

aperta sul giardino,

francese,

unicamente

abitabili.

ma

Fino dal secolo

senza

all'effetto

artistico.

scaloni, sproporzionati all'edifizio,


e

col

XVI

alcuna cura delle

Soltanto

quali con la

salone delle feste costituiscono

il

nucleo

architettonico della fabbrica. Lo Schlter nel Palazzo Reale di Berlino, l'Hildebrandt

BAROCCO

IL

Belvedere

nel

maraviglie

sono

fetti

Neumann.
chi

ma

ma

ma

tutti

li

(fig.

supera

464), a

in

questo campo

scalone

lo

Zwinger

sontuose biblioteche dei conventi

de! castello

di

piacere del continuo variare degli ef-

al

un motivo musicale.

Io

ef-

Wrzburg, ad Ebracli

Siffatte opere d'architettura,

difettose dal lato pratico, sono in gran

presso Schnbrunii,

la Glorielte

463

maestoso;

effetto

di

ascende, oltre

lo

prospettici, la sensazione di

senza dubbio geniali,

ROCOC

suoi scaloni a Brilli

architettoniche,

che d a

Bruchsal,

IL

feconda fantasia, ottenendo nna sorprendente variet di

di pi

Baldassarre

fetti, fu

fecero scaloni

\'ieniia,

di

prova

chi diede

Dresda,

di

Commnns

numero; citiamo
Potsdam, e le

di

Wihiingen, Waldsassen, Schussenried

di S. Gallo,

Floriano.

S.

Austria.

5.

Germania

la

Come

tutta

in

meridionale,

cosi

in

Austria troviamo dapprima una schiedi architetti

ra

primeggiano

di

Bibiena di Bologna,

Galli

Fermo,
il

tra

italiani,

Carlone

il

Viscardi,

la Cattedrale

il

vasta

Carlo

grandiosa.

la

1662

nel 1642, quella

dei

a Ratisbona,

Carmelitani,

dove

Praga,

mentre

edificava

suo

stati

di

figlio

con\'ento

il

Dentro Vienna,

1671

dal

1688 lavor alla chiesa


cesco,

a Pas-

Cattedrale, nel 1667

la

Chiesa delle Scuole,

trasferi

architettura

di

Lurago, dopo aver costruito


sau nel

di

Frisoni,

Salisburgo;

di

con cupola,

nobile,

Retti,

Lurago

La prima chiesa barocca

Petrini.

croce,

il

quali

.Milano,

di

S.

si

al

Fran-

.Martino
S.

Gallo.

cui dintorni erano

totalmente devastati dai Turchi


Im.

durante l'assedio del 1680, erano gi


1651

sorte, dal

in

-4ii4.

Scalone del castello

di

molte chiese

poi,

condusse a

Carlo Antonio Carnevali (autore anche del palazzo Lobkowitz,


stesso tempo lavorarono
Carlone; Silvestro, che nel 1652
termine la chiesa dei Gesuiti; Carlo Antonio, che nel 1680 rifece la

Cattedrale

di

per opera di

Nello

1685-90).

nel

niiovo

riano;

Passau,

stile

Giovanni Battista, autore

Garsten

presso

un

da

distrutta

incendio, e

l'abbazia di Kremsmiinster,

Steyr (1677-93),

sia del

dal

1680

dal

1686

al

al

1704 costrusse

1704 quella

di

S.

Flo-

disegno che degli stucchi dei conventi

di

Schliersee (1674-78) e di Waldsassen (1695-98);

di

Gioacchino che dal 1701 al 1709 edific la chiesa capitolare di Pollau. Nel frattempo
si venivano formando
due grandi maestri, che diedero al barocco viennese il suo
i

carattere definitivo.

Giovanni Bernardo Fischer


a studiare in

XIV: ma

la

Italia, e

v.

Erlach (1650-1723),

cresciuto a Praga, venne

acquist conoscenza anche del barocco francese o

sua prima fabbrica,

la

chiesa

stile

Luigi

collegiata di Salisburgo (1696), opera

MANUALE

464

A Vienna

scolastica.

furono affidati molti

gii

grandi lavori. Nel

pianta ovale berniniana,

di S. Pietro, applic la

Borromeo

chiesa di S. Carlo

STORIA DELL'ARTE

DI

Anche

(1716-37).

all'esterno

1702, nella chiesa

vano principale

ripet nel

e la

della

460) questa chiesa

(fig.

una splendida opera barocca: cupola, pronao con timpano, due imitazioni della Colonna Traiana in funzione di campanili, due corpi laterali non troppo saldamente
collegati col rimanente, ma di un bell'effetto pittoresco; nel complesso, una cosa che
ricorda un antico foro. Oltre a molti dei principali palazzi di Vienna (del PrinEugenio, Trautson, Schwartzenberg, sono

cipe

(Hofburg),

Cancelleria

la

ma

(con salone ovale);

sua opera maggiore

la

dioso parco ascendente.


lieto;

da osservare che

Luca
fama

suo

Il

stile

all'effetto

Hildebrandt

v.

suo disegno

di

Palazzo

il

sempre

Schnbrunn, con gran-

di

un

nobile, talora

molto contribuisce

po' freddo, talora

decorazione statuaria.

la

(1666-1745) nato a Genova di famiglia tedesca, deve

principale alla villa del Principe Eugenio (Belvedere) presso Vienna,

sommo

geniali decorazioni dell'architettura barocca. Al

conservato tuttora nel suo severo disegno primitivo,


lungo

in

Palazzo imperiale

il

461), la Scuola di equitazione, la Biblioteca di Corte

(fig.

tuttavia di effetto vivace.

geometrico delle aiuole;


cino d'acqua

(fig.

462).

segnano

bassi del tetto

disegno ha

disegno

il

specchia in un vasto ba-

si

un verso

di

sua

palazzo, molto esteso

il

farlo apparire pi alto concorre

ritmo

il

la

delle pi

del giardino in lieve salita,

eleva

facciata interna, pi bassa,

la
11

si

una

classico,

di

cui gli alti e

Nell'interno la magnificenza principesca non

le arsi e le tesi.

si manifesta una fantasia copiosa e gioFanno grande onore all'Hildebrandt, che seppe essere nello stesso tempo
leggiadro e dignitoso, anche il palazzo Daun-Kinsky a Vienna e il castello Mirabell

disgiunta dalla comodit; nei particolari

conda.

Salisburgo.

Ivi

sono specialmente degni

di

nota

fregi curvilinei

putti in

vivaci atteggiamenti.

Jacopo Prandauer

di St. Polt

(m. 1726) merita di esser posto alla pari dei due

grandi maestri sopra menzionati unicamente per

conventuale

di

Melk

che fiancheggiano
pia

campagna

Danubio.

sul

la

con

chiesa,

Essa
le

di

molte statue,

la

Gareggia con Salisburgo,


palazzi edificati dalla
a

danno

dei

la

chiesa

palazzi, culminanti in quelli

chiuse,

ora

aperte

verso

Danubio. Sono dello stesso autore


aperto di

magnificenza

si

Floriano,

S.

accompagna

boemi,

di

la

l'am-

il

portale,

vasta chiesa di

vivacit.

alla

per l'arte barocca, Praga, grazie

nuova nobilt

ribelli

il

scalone

lo

Drrnstein; opere nelle quali

fische

ora

facciate

suo capolavoro, che

il

serie di

sottostante; cosa maravigliosa, nella sua struttura complessa ed ascen-

dente, a chi la veda navigando lungo

ornato

una

al

gran numero

di

spada, disonestamente arricchita dalle con-

molte chiese erette

alle

dagli

ordini

religiosi

antichi e nuovi, arricchiti anch'essi nella stessa maniera. Sul Graben, dal lato in-

terno una lunga


fino alla

fila

di

palazzi aristocratici e di case borghesi, simili a palazzi,

lunghissima facciata dello Hradschin,

tutto palazzi e chiese, che

sono da ricordare
la facciata,

il

grandiosa

si

estende fino

portone

il

grande

ma monotona,

(cominciata nel 1669 da

al

e di l

da questo un intiero quartiere,

convento

Strahow. Di opere italiane

di

con enormi mezze colonne, del palazzo Czernin

Fr. Caratti di Bissone),

l'elegante scalone esterno del

castello Troja (1680). L'effetto di queste costruzioni di

parte alle vigorose opere statuarie, radunate intorno

sono celebri

le

dello Scamozzi;

Hradschin,

cortile dello

quile, del palazzo Clam-Gallas

al

giganti di

apparato

dovuto

in

portale. Del palazzo

Mattia Braun,

gran

Thun

del palazzo

IL

Fig. 4(i5.

Morzin

mori

merito

E IL

Pala/

Milli

M. Brokoff.

F.

di

mente tedesco,

BAROCCO

Il

principale

barocco

un

di

di

ROCOC

in

di

465

F. C. Sclilaun.

Praga, pieno di rigoglio

ramo

dei

Dientzenhofer

schietta-

stabilitosi

in

Boemia.

Cristoforo Dientzenhofer (1655-1722), nel suo capolavoro, che la facciata midella chiesa di San Nicol, o dei Gesuiti, imit il Guarini, ma il suo sforzo
far risaltare unicamente le linee curve non produce un bell'effetto. Suo figlio

nore
di

Chiliano

Ignazio

ma

ghilterra,

il

(1690-1752),

le

il

Vienna,

in

Italia,

Fischer v. Erlach. Egli

aggruppamenti impreveduti,

di forti contrasti e di

tanto che,

studi

suo vero maestro fu

ma

in

Francia

lo

imit nel valersi

in

In-

con molto minor disciplina,

sue architetture nell'interno opprimono e conturbano

lo

spirito,

con

forme eccessive, quasi orgiastiche, e con un misto di barbaro e di lezioso. La chiesa


di San Nicol nel quartiere di Altstadt, nell'interno una amplificazione della
chiesa di S. Carlo Borromeo a Vienna; all'esterno presenta membrature sobrie, con
finestre che interrompono le linee orizzontali; nel complesso l'effetto di un'armonia
ben contenuta. Lo stesso pu

dove

dirsi

dei

palazzi Golz-Kinsky

Piccolomini-Nostiz,

l'autore, in dispregio di tutte le regole scolastiche, cerc l'effetto nell'inversione

degli ordini e della simmetria.


6.

A Monaco l'architettura, promossa dai Principi Elettori, fu per


tempo che altrove in mano di artisti stranieri, prima italiani e poi fran-

Baviera.

pi lungo

La principessa Adelaide, della casa di Savoia, volle in ogni cosa lo stile itaappartamenti che nella nuova chiesa dei Teatini (S. Gaetano) e
nella sua villa di Lustheim, tutte opere di Agostino Barelli, che ella fece venire
da Bologna. La chiesa di S. Gaetano una ripetizione di S. Andrea della Valle di

cesi.

liano, sia nei suoi

Roma. Fu continuata

dal grigione Enrico Zuccali (1643-1724), che aggiunse alla


due campanili, eseguiti pi tardi dal belga Francesco Cuvills (16981768), autore anche della ricca decorazione interna a stucco, di stile classico; il Cuvills avendo studiato a Parigi col de Cotte, apprese alla fonte il rococ del Meis-

facciata

sonier, che allora era

una novit. Fu suo collaboratore Giuseppe EFNER(m. 1745),

il

quale pure studi a Parigi a spese del suo sovrano. Questi tre architetti tradussero
in atto

sogni ambiziosi del principe Massimiliano Einmanuele,

il

quale vissuto dieci

MANUALE

466
anni esule

in

Francia, ospite di Luigi XIV, ne era tornato entusiasta di Versailles.


appartamenti di gala nel castello

Schleissheim (disegnato

Nymphenburg

di

l'Efner

bagno

il

pagoda,

e la

quale

alla

Viscardi.

del

del Cuvills

dido teatro. La maggior bellezza di questi


vi

manifesta

si

in

una forma

fresca,

cosi

Zuccali), che [doveva

dallo

1701

nel

degna della corona imperiale,


stello

STORIA DELL ARTE

loro la sontuosissima decorazione degli

opera
di

DI

aspirava

Nel
il

parco

piccolo

edifizi

questo

di

Castello di

sono

Amalia-

non

del-

splen-

lo

rococ

11

veaejn

si

nessun altro luogo, neppure


cia.

ca-

e' nel

castello

gioconda, quale

libera e

reggia

la

decorazione interna.

la

essere

casa di Baviera,

la

Fran-

in

Cuvills nella decorazione del

11

Castello^di

giunse

Amalia (Amalienburg) rag-

l'estrema eleganza

zione dello

perfe-

Non meno ammi-

stile.

rabile della riccliezza inventiva la

squisitezza dell'esecuzione. Questa fu

una vera scuola per una schiera

di

artefici tedeschi, francesi e italiani.!^'

r^x

notevole

architetti

quasi

nuova

aeiia

tutti

gli

generazione

attesero dapprimaaile arti industriali,


dello stucco

all'arte

Cosma Damiano (m.


tore;

(m.

il

sieme dal
vincie

1715

adornando

466. Padiglione occidentale dello


di

Zwinger

di

chiese,

di

tima, con

Weltenburg, Egidio
la

di

stucchi
e

pitture

di

compiendo quasi

una grande opera;

poi

Daniele Pppelniann.

si

dedicarono

sma
vento

poi in varie Pro-

in

Germania meridionale,

ogni ^anno
Fig.

primo,

scultore.

della

intiere

it

1739), fu pit-

cgidio Quirino
Lavorarono in-

secondo,

1750),

alla pittura.

Asam,

Cos dei due fratelli

autore

quella di S. Giovanni a

all'

Co-

architettura.

cmesa

della

Monaco

con-

ael

(1735): auest'ul-

casa adiacente, un trionfo di fantasia pittoresca. Dalla scuola degli

Wessobrunn, che con le numerose famiglie Zimmermann, Schmutzer,


Uebelher, Gunezrainer, Feichtmayr si propae in quasi tutte le citt della Germania meridionale, usc Domenico Zimmermann, architetto di alcune chiese (Stein-

stuccatori di

hausen, Gnzburg, Wies) costruite in forma di sala


vastit.

Non meno

crale in

una chiesa

di

sua opera pi geniale


il

la

con bellissimi

elittica,

Michele Fischer (m.


Monaco attribuisce trentadue

valente fu

1760), a)

di

chiese e ventitr conventi.

La

chiesa di Ottobeuren, a croce sormontata da una cupola,

pi perfetto esemplare di questo tipo che esista in Germania.


7.

Provincie meridionalitOccidentali.

Come

nelle prealpi bavaresi

scuola di Wessobrunn, cos dai monti circostanti a Bregenz. subito dopo


guerra, uscirono parecchie famiglie di muratori e stuccatori,
i

effetti

quale l'epigrare sepol-

Thumb,

Seiler,

gli

ScHRECK,

Beer, chc

alla

Kuen,

la

dalla

grande

Moosbrugger,

seconda generazione da artigiani

IL

divennero veri
perarono

lo

artisti, e

spazio con

BAROCCd

II,

ROCOC

non essendo vincolati da alcuna ti adizione di scuola, adolibert. Sono di Francesco Beer (m. 1726) le gran-

somma

diose chiese dei conventi di Weissenau, Salem, Ehingen e Weingarten.

Fig. 467. Chiesa di

BRUGGER
11

costru

capolavoro

di

il

467

convcnto

Pietro

Nostra Dmin

di Einsiedeln e

Thumb

Gaspare Mon^-

la

diede

il

disegno di quello

di

Kalchrcin.

chiesa capitolare di San Gallo, tanto

rata oggi quanto fu censurata in passato.

una

ammi-

chiesa ad una sola navata, inter-

MANUALE

468
rotta da

vano ovale. L'ornamento

lui

STORIA DELL'ARTE

DI

leggero e sobrio, qnasi povero, cosicch

fetto risulta principalmente dalla vastit.

del Beer

seguito solo in parte, del convento

le

menti tra

Opera grandiosa
Weingarten. Le curve,

di

l'ef-

disegno, e-

prominenze,

collega-

vari corpi di fabbrica, elementi usati con timida parsimonia da altri ar-

qui sono ampliati fino a divenire

chitetti,

il

parti preponderanti dell'edifizio. Se

le

questo disegno fosse stato eseguito per intiero,

una

in

situazione favorevole quale

quella a cui era destinato, vincerebbe ogni paragone. Della combinazione di varie

esempio insigne sono


Wiblingen (1772-81), opera di I. G. Specht, dove un
una cupola ovale sono sapientemente collegati in una

figure geometriche, per intensificare l'effetto dello spazio, altro

convento

di

rettangolo, un quadrato

la

chiesa

il

maestosa unit.
Nei castelli, specialmente nei paesi pi vicini alla Francia, grazie anche al crescente infranciosarsi delle varie dinastie, prevalse sempre pi lo stile francese, ma
ridotto ad un convenzionalismo scolastico; tanto che

vano

Ludwigsburg, cominciato

stello di

in

anda-

italiani

artisti

stessi

gli

Donato Frisoni

a perfezionarsi a Parigi. Citiamo

(m. 1735), che termin

forma meschina da Giov. Fed. Nette,

ca-

il

Leo-

poldo Retti (m. 1751), autore del Castello Nuovo di Stoccarda, condotto a termine
da Pierluigi de la Gupire, scolaro del Blondel, che autore anche della" Solitude
presso Stoccarda (1763) e di Monrepos presso Ludwigsburg (1764), opere nelle
quali gi appare il neoclassicismo. Concetti grandiosi, ma non geniali si vedono nei
piani

nuove

delle

quello quadrato

Federico

(di

MOND

ad esempio nel piano a ventaglio di Karlsruhe (1715) e in


castelli di Karlsruhe
(1689). Vasti, ma freddi sono
Kesslau, 1752-76) e di Mannheim (eseguito da Clemente Froicitt,

Mannheim

di

v.

1720 su

nel

disegni

Galli BiBiENA(m. 1748)


pare

del Makot), in cui pi tardi lavorarono Alessandro


Nicola Pigage (m. 1796). Pi vivace e pi plastico ap-

barocco del Bibiena nella Casa dei Mercanti (1725)

il

Mannheim.
Franconia e regione media renana.

chiesa dei Ge-

nella

suiti (1738) a
8.

Magonza, Spira
Schonborn,
a

lavorare

e
i

vescovati

costituiscono oggi quasi un'isola del

Dientzenhofer

Bamberga),

(a

Bamberga, Wrzburg,

di

da persone della famiglia


vescovi vi chiamarono
barocco.

riprese occupati

Treviri furono a pi

Neumann

il

Wrzburg)

(a

Welsch

il

Magonza). Vari Dientzenhofer, provenienti da Aibling nell'Alta Baviera, lavorarono come semplici muratori o capi lavoranti. Uno della famiglia, Giorgio (m. 1689),
con bella audacia improvvisatosi architetto, costrusse il santuario di Kappel (1685),
(a

al

quale, con intento simbolico, diede la

tici (la

Come

Trinit).

un non so che

di

forma

di

un triangolo, con

architettura cosa mediocre,

ma

piace

quasi una moschea. Suo fratello

orientale,

vescovo

in titolo del

lazzo vescovile,

chiese dei Carmelitani e di S. Michele a

di

Walldrn

edifizi

di

nel

stile

Baden,

Ebrach

di

in

di

Franconia

barocco italiano senza nulla

fece qualche aggiunta, di stile pi vivace,


fratello,

Giovanni (m.

1726),

una copia ridotta


una maniera che ha

il

quale studi a

di

e di

Leonardo
il

ha

(m. 1707)

nuovo Pai

conventi

Schontal nella Svevia; tutti

originale.

Ad Ebrach

a Schontal

Neumann. Migliore artista fu il


Roma, e nella Cattedrale di Fulda

il

terzo
volle

Pietro; del che a guardarla di fuori, essendo costruita

fare

di S.

in

del romanico, difficile accorgersi.

un ardimento che rasenta

tre torri ai ver-

gusto popolare,

Bamberga. Sono opere sue


Bamberga,

divenne architetto
le

al

l'eccesso, la chiesa del

Opera pi originale

convento

di

Banz, che

di

nell'in-

barocco

terno

da varie sezioni

costituita

II.

eiitticlie,

che s'inseriscono l'una nell'altra, ed

illuminata da luce indiretta, con effetto teatrale. Le

dell'architettura

che contiene

il

primo esempio

il

il

massiccio

un bellissimo padiglione centrale,


libera. Bamberga ha molti edimigliori esemplari di stile sono
pittoresco; ma

scalone a

di

torri

Importante nella storia

magontino a Pommersfelden (1711-18);

con padiglioni angolari

|~j

bella architettura e di effetto

di

fizi

castello dell'arcivescovo

il

pianta

tipica

la

due grandi

dell'ahbazia producono da lontano un bell'effetto.

edifizio

ha

469

ROCOC

campata

palazzo Bottinger (1720 circa), o-

pera piena di particolari vivaci


niali,

base

dalla

ge-

abbaini,

agli

il

nuovo Palazzo del Comune (1750),


dove l'architettura, la scoltura (il
Calvario
al

che d accesso

ponte

sul

palazzo) e

pitture dei muri

le

pareggiabile di

barocco,

stile

aggiunge bellezza

e-

un complesso im-

sterni costituiscono

la

vista a

quale

al

monte

a valle del fiume. .Ma in quella parte

come

della Franconia che costituisce

un'isola protestante in paese cattolico,

Erlangen, fondata

cio ad

da profughi Ugonotti,
neir architettura

austerit

prote-

che appare attenuata anche

stante,
a

1'

IGSfi

nel

manifesta

si

Bayreuth, dove

margravi che
prattutto

sia

teatro dell'Opera, di

il

dei

castelli

palazzi privati, e so-

Carlo

BiBiENA (1744), con la facciata


Saint-Pierre, hanno una certa

ric-

chezza

di

Er-

mitage

una

forme.

Il

palazzo

dell'

del

<

un rococ dissimulato,

di

maravigliose

delle pi

spon-

tanee creazioni del secolo XVIII.

A Wiirzburg

il

Dresda,

eli

Ga

barocco italiano

nella sua interezza era gi stato in-

Antonio Petrini (m. 1701), da Valentino Pezzani (m. 1719), e da


Giuseppe Greising, autori di varie chiese e palazzi, quando sorse un grande artista,
Giovanni Baldassarre Neumann, gloria della Franconia. Egli era stato ufficiale.
trodotto da

agli

ordini

del

mezzi dell'arte

Principe
ed

tempo, riconosciuta

la

Eugenio,

dotato

era

di

conosceva Parigi e Vienna, possedeva


una maravigliosa inventiva, cosicch in

sua eccellenza, fu chiamato a compiere

tutti

breve

perfezionare molte

La sua prima grande opera fu il palazzo del principe-vescovo di Wiirzburg (1720-1744), dove la solennit degna d'una reggia, la squisitezza
delle proporzioni e
collegamento delle grandi masse sono cose veramente ammi-

opere di

altri

architetti.

il

rabili (fig. 463).

cosicch

si

La decorazione, cominciata

nel 1775,

pu vedere tutta l'evoluzione dal barocco

fu
al

proseguita dal !8()6

al

1820,

classicismo. Altra opera gran-

MANUALE

470
diosa']^

villa vescovile

la

chsal,

dove

ficare

un vasto

Grunsteyn

il

vescovo
e

Werneck

di

totalmente rinnovato dopo

il

STORIA DELL ARTE


(1731-47), di cui
il

(m. 1765).

dell'effetto,

Fig. 46a.

opera

del

Neumann
Anche

insuperabile.

lo

scalone non cos vasto

di

Brulli,

ma

di edi-

al castello di Briihl,

Parte della facciata del secondo cortile nella ex-Reggia

come

magnifico

(fig.

464).

Il

Neumann non

quello di

per l'originale struttura e

di

dell'arcivescovo elet-

Berlino, dello Scliliiter.

tore di Colonia, opera poco geniale dello Schlaun (1725-34) egli aggiunse

amplissimo

a Bru-

magnifico palazzo, cominciato nel 1720 su disegno di Ritter von

Wrzburg, n riccamente ornato come quello


la'bellezza

sontuoso arredamento fu

il

Neumann era stato chiamato


Damiano Hugo di Schonborn si proponeva

1806. Intanto

Spira

di

DI

uno scalone

solo costru di sana pianta o

condusse a termine molti edifizi in vari paesi, ma fu anche largo di aiuti e di consigli ad altri architetti, specialmente ai Dientzenhofer, nelle loro fabbriche a Banz,

Ebrach

Schntal. Per

Premonstratesi

di

(cominciata nel 1744), con un bello scalone.


cesi di

Wiirzburg,

l'elegantissima
e

l'altra

le

chiese in cui

cappella

concorrono

alla

si

Oberzell disegn e costru l'abbazia

sono molte, specialmente nella dio-

riconosce lajsua mano.

Schonborn,
bellezza

addossata

della

piazza,

alla

nella

A Wrzburg

cattedrale

si

romanica;

ammira
1'

una

stessa citt, nella cappella

BAROCCO

IL

IL

ROCOC'

471

del castello ottenne un bell'effetto aggiungendo alla complicata struttura

policromia;
la

pianta

capolavori

ma

con

barocco, sia

nella

triangolare,
del

Monte San Nicol

cappella sul

nella

maggiore

dal

tolse

ampiezza

santuario

libert.

una ricca
Kappel

di

Finalmente,

Franconia, a Vierzehnheiligen, sia nella Svevia,

a Nereslieim, sono creazioni del Neumann. A Vierzehnheiligen (1743-72) egli imit


la pianta elittica di una chiesa, opera del Banz, gi esistente dirimpetto alla sua,
ma moltiplic e complic le intersezioni delle curve, in modo che il vano interno
un intenditore avverso

all'occhio di

una cosa che non

si

agli eccessi

pare una aberrazione,

sa per quale inesplicabile segreto

si

regga in piedi.

al

profano

Neresheim

(1745-92) vediamo una navata maggiore, senza suddivisioni, ed una traversale (come

a St.

Gallen

sistema

di

con una cupola ovale appiattita,

Zvviefalten),

un

sostenuta da

spinte poggianti sopra sostegni costituiti in parte da colonne abbinate;

il
vano di effetto grandioso, sebbene il disegno del Neumann sia stato eseguito
con mezzi meschini, cio con colonne e volte di legno. Ad un imitatore del Neumann, il generale Massimiliano v. Welsch, dovuta la ricostruzione dell'abbazia
dei Benedettini ad Amorbach presso Miltenberg, dove il rococ assume una forma

affatto tedesca.

Anche

Grnstein.

Magonza

Del

iljgenerale

Welsch

fu

il

principale architetto; a

capolavoro del Welsch, l'aranciera,

costituita

da

lui

segui

il

sette corpi se-

grandi giuochi d'acqua, copia di Marly, non rimane traccia;

parati,

con terrazze

le altre

sue opere (Arsenale, palazzo Erthal a Magonza, castello di Biebrich, aran-

opere (palazzo dell'Ordine Teutonico, palazzi Stadion


nota una grandissima variet

si

secondo l'usanza viennese. Nelle molte case

statuarii,

gonza

Grnstein avviv le sye


il
Bassenheimer) con ornamenti

freddamente francese; invece

ciera a Fulda) sono di stile

sfrenato; invece

il

di stili;

palazzo Ostein (1749)

di

Ma-

nobili e di borghesi a

di

nel palazzo

Dalberg trionfa

un barocco modesto; l'uno

il

barocco

l'altro

sono

Thomann. Questo architetto lavor anche a Treviri, insieme con


GiovANN'i Seiz, discepolo del Neumann, e continu la tendenza del suo maestro al
palazzo Kesselstadt del Thomann,
rococ, sia all'esterno che all'interno degli edifizi.
palazzo elettorale del Seiz
la chiesa di San Paolino (su disegni del Neumann) e
segnano
momento culminante del barocco, nel quale le forme antiche sono ridotte
al minimo da una sbrigliata fantasia. Segui la stessa via Francesco G. Stengel a
Gotha, a Fulda, a Magonza e in ultimo a Saarbriicken, dove al servizio di un minuscolo principotto ebbe campo di sbizzarrirsi nella citt, nel castello e nel parco;

opera

G.

di

B.

Il

il

il

unica sua opera originale


e

garbato
9.

di

pregevole

quello di Treviri.

Germania del nord-ovest.

Clemente
architetti,

Ma

di

la

chiesa di S.

Luigi, di

L'attivit fabbricatrice

Colonia (Bonn, Poppelsdorf 1715, Briihl

che derivarono
nel castello di

esso ad un solo piano,

come

dell'elettore

Giuseppe

1722) radun una schiera di

meglio delle loro invenzioni dal francese Roberto

il

Benrath (1755), edificato per


Nicol de Pigage, troviamo per cos dire l'ultima moda

Cotte.

un rococ pi calmo

il

De

l'elettore Carlo

Teodoro da

Parigi (stile

Luigi XVI);

di

Trianon, semplicissimo, senza pretese architettoniche.

Continu invece il trionfo del barocco in Vestfalia (Paderborn, Colonia, Hildesheim,


Osnabrck), per merito del principe vescovo Clemente Augusto, figlio di Massimiliano Augusto di Baviera, e di un architetto del paese, Giovanni Corrado Schlaun
(1694-1773). Fino dal suo primo lavoro, il Ritrovo di caccia di Clemenswert (1736),

MANUALE

472

a pianta crociata, lo Sclilaiin afferm

materiale

uso nel paese, cio

in

il

STORIA DELL'ARTE

DI

lodevole proposito di adattare

il

sue opere migliori, non ultima tra queste

dino (1749),

quale con

la

tamente barocco.
di

La

Lo

prospettiva.

di

massima sobriet
ebbe

Sch'aun

degna

produce un

linee

di

anche

merito

il

Borromini

del

il

Neumann,

ricorda

di

il

Italia

ugonotti,

port

Du Ry

veva essere anche


il

fig.

schiet-

Clemente a

S.

ebbe gran parte


Ricor-

della Valle.

465), sul tipo di quello


e

ricco di contrasti.

(o

Dury). Tuttavia

il

langravio Carlo da un viaggio

in

patria qualche reminiscenza italiana, e condusse con s un romano,

in

dal 1701 al 1714 disegn

grandi cascate, sul modello delle

francese, e

effetto

eleganti soluzioni di

in cui

pi animato e pi organico, pi vario

Giovanni Francesco Guerniero, che


hhe con

le

centro di una contrada tutta protestante, prevalse una famiglia di

Cassel,

artisti

di

Andrea

chiese romane, e specialmente S.

palazzo del principe vescovo (1767,

ma

Pommersfelden,

le

al

esegu

vede nella sua casa

si

sua chiesa di

la

Mnster, una rotonda con facciata curvilinea. Anche l'interno,

diamo per ultimo

barocco

egli

casetta che fece per s stesso nel giar-

la

stessa grandezza in piccole proporzioni

abitazione (1750).

problemi

la

il

mattone. Seguendo questa regola

il

castello della

Orangerie

ville
,

di

ma Paolo Dury

parco fu eseguito su disegni del Le Ntre.

11

il

parco

di

Wilhelms-

Dello stesso stile do-

Frascati.

v'introdusse

figlio

il

Carlo (m.

gusto

1757)

autore del castello di Williehnstal (1735), di decoroso e garbato rococ. Il nipote


Luigi Simone, autore della Biblioteca (1769) e del castello di Wilhelmshhe (1786)
gi un puro classicista. Per disavventura non rimane pi traccia del castello di
Salzdahium presso Braunschweig, una delle prime imitazioni tedesche di Versailles
(rovinato nel 1811). Era un vasto complesso di fabbriche intorno a due cortili, con

vasti giardini, teatro, cappella, aranciera,

desca a muri

di

mattone

e telai di

ma

costruito secondo l'antica usanza te-

legno (Faclnverk).

Ne

fu architetto

Hermann Kolb,

prima falegname.
Sassonia.

La Corte

di Dresda accolse dapprima


gusto italiano. Nel 1676
Giovanni G. Starke, la costruzione di una villa, detta oggi
Palazzo del Giardino grande, a pianta in forma di
|. Lo stile quello degli
ultimi tempi del Rinascimento italiano, e ricorda alquanto
palazzi di Genova;
l'unico esempio del genere nella Germania settentrionale. Degli edifizi minori e delle
opere d'arte che abbellivano
giardino non rimane pi traccia. L'ambizioso e fastoso
Augusto il Forte, Re in Polonia , si proponeva di costruire una reggia degna della
sua grandezza; ma l'impresa non ebbe seguito, sebbene vivesse allora a Dresda Daniele PoppELMANN (1662-1736), il sommo tra
maestri del barocco in Germania.
10.

il

fu cominciata, su disegno di
il

il

opera

sua

il

famoso Zwinger (1711-22,

fig.

466),

uno

di

quegli edifizi tempo-

ranei e decorativi eretti per qualche festa, nei quali quella et spensierata e gioconda

profondeva
durare per

tanta
secoli.

ricchezza d'invenzioni e di materiali,

Per questa rotonda

vivacissimo, nel quale

la

il

Pppelmann

come
uno

cre

se fossero destinati a
stile

affatto

nuovo

scioltezza delle masse, l'abbondanza e agilit delle

mem-

brature,

la bizzarra variet delle linee curve e l'esuberanza della decorazione plasono tuttavia contenute nei limiti del ragionevole da una energica volont.
Sia che si guardi alla giocondit e ricchezza dei particolari, o alle varie prospet-

stica

tive interne ed esterne, o al maraviglioso


le

varie

condizioni dell'atmosfera, l'effetto

D'ispirazione

affatto

opposta

un

profilarsi

dell'edificio nel

cielo,

sempre d'una insuperabile

edifizio

secondo

originalit.

che diremo schiettamente borghese,

IL

chiesa protestante di Nostra

la

una

1738).

BAROCCO

Donna

IL

473

KOCOCO

(1726-43) dell'architetto Ghikgio Bahr(1666-

chiesa destinata alla predicazione, di pianta quasi circolare

con nientemeno che sette ordini

ma non

l'acustica,

i;

per

la vista.

Due

(fig.

467),

tribune all'interno; disposizione pregevole per

di

discepoli del Bahr, 0.

Schmid

nella chiesa

della

anche meglio Leonardo Prey in quella di S. Michele ad Amburgo


(1751-62, in collaborazione con E. G. Sonnin), seppero ottenere ci che manca all'opera del Bahr, cio effetto di vastit. Tuttavia questa rimane come testimonianza
Croce (1769)

di

uno

di

pietra,

sforzo,

non solo d'ingegno


la cupola che con

anche moralmente

ed

Fig. 470.

Maschera

ma anche

di

volont; egli volle che fosse tutta

sua linea elegante ed ardita domina la citt,


un simbolo efficace dell'austerit borghese e protestante.

anche

di guerriero

la

morente, dello

471. Maschera di guerriero morente, dello

Scliliite

Schiuter. Berlino, Arsenale.

Berlino, Arsenale.

Al contrario,

la

chiesa cattolica di Corte, di

Gaetano Chiaveri

(1738-51),

una

costruzione elegante e ornata, di una ricchezza per cosi dire cortigiana, con uno svelto
e

arioso campanile

monumenti
ovale

del

ricorda

(fig.

secolo
lo

stile

468); sia per l'invenzione che per

XVlll

in

gesuitico

questa

parte

spagnuolo ed

della

la

struttura uno dei pi bei

Germania.

adattissimo

alle

Il

vano interno
pompose ceri-

del culto cattolico. Tanto la chiesa protestante che la cattolica sono degnamente contornate da decorose fabbriche private, del Bahr e del Pppelmann. Ma
in seguito le preferenze della Corte di Dresda si volsero agli architetti francesi o

monie

di

gusto francese, alcuni dei quali erano gi stati chiamati

in

Sassonia circa

il

1715;

LoNGUELUNE(m. 1748), Giovannm de BoDT(m. 1745) e Cristoforo


K\oKFEL(m. 1752). di quest'ultimo
palazzo BriihI (1738), distrutto nel 1890, e del
palazzo giapponese ad eccezione del cortile, che del
Pppelmann.
Longuekme

citiamo Zaccaria

il

il

Scolaro

continuatore

di questi

maestri fu G. A. Krubsacius (1790) artista freddo e

MANUALE

474

STORIA DELL'aRTE

DI

povero quanto mai. Cos avvenne che

porcellana

nel paese della

rococ non ebbe

il

ulteriore sviluppo.

La vicina Slesia non ebbe

ma

artisti proprii,

zenhofer). L'universit dei Gesuiti a Breslavia


di

Heinrichau sono

chiese conventuali di

quel che

di

sia, in

Orussau

genere,

barocco

il

Dresda.

di

Prussia.

II.

del

Brandeburgo, povero

Il

Qui lavorarono dapprima, come

fare.

Smids

hardt,

Nering (m. 1695);

Andrea ochluter
secolo, ed

Amburgo

di

ma

(1664-1714),

anche come architetto

insigne

piano del Palazzo reale

forma

di

rico

questo breve tempo

I;

facciate interne

(fig.

469) e

il

sommo

come

grandiosa,

ma

non dalle

del Settentrione che

pareti,

dai

assimilato

Si sente

sue case private,

che

costru

egli

1712 ad

nel

suo acerrimo avversario

pomposo,

ma

Zecca (1706)

della

spesso insipido,

non seppe

forme poderose.

gli

Cosander von Goethe (m.


era acquistato

si

far di

meglio

Ma

che

ci

il

continuare

che

scomparso,

per

la

ammira

si

suo

il

la

senso

uno

il

stile

opera sua

il

dalla espansione della capi-

costruzione

propriamente suo, cio

ufficio,

a Dresda, 1729), che con

favore della Corte

le

Loggia

la

molta ingegnosit

fece perdere

sommerso

palazzetto di Monbijou, del 1706, oggi quasi


tale),

oggi

(1701),

uso di villeggiatura, con

torre

della

le

sa va-

quelle dell'Arsenale. Di genere diverso sono

e in

palazzo della Posta

bel

il

La rovina

pratico.

camere

con

qui

forme classiche,

le

lersene per manifestare la sua idea di bellezza. Molta vivacit e variet


nelle sue decorazioni di

la

Fede-

re

cortile centrale,

il

membri prominenti.

si

favore del

il

ide

da costruire

vigorosamente plastiche, nelle quali

scaloni; cose tutte

prima volta l'uomo

artista,

Egli

originalit.

se avesse

Per otto anni godette

l'espressione data

Mem-

olandesi

gli

un grande

scultori tedeschi del suo

gli

bast per condurre a termine

gli
gli

tra

sorse

grande potenza

di

cosi

reggia del futuro Impero Germanico.

in casa propria,

Prussia poco

ai successivi re di

tempo opportuno

merito del primo

di architettura, per

secondo Federico vide sorgere tanti palazzi, che

rimase da

il

un barocco pi sregolato

di

ne fece venire da Vienna (Dient-

e le

la

dello

Schliiter

in

porta occidentale, ad imi-

tazione dell'arco di Settimio Severo, cosa povera, sebbene dispendiosa, e soltanto

con molta attenzione vi

riconosce

si

il

motivo

lavorarono vari architetti (Nering, Blondel

da

Parigi),

con l'aiuto dello Schliiter

monumento

questo

facciata, con la sua

severo cortile, con

della

la

prima glorificazione

forse la

settentrionale.

primono

il

loro

Il

stile

il

anche

lui

Wilhelmstrasse

il

si

il

di guerrieri

morto

guerra che

re soldato, era

in

morenti
si

l'Arsenale sono

avverso

Berlino

solenne e

il

(figg.

470

471)

abbia nella Germania


i

due

edifizi

che im-

al

fasto dispendioso; tuttavia du-

nuovi edifizi, in quel semplice


maggior parte dei palazzi privati
Federico II, conforme a una tra-

sorsero

piaceva; molte chiese,

e la

sorsero in questo tempo.

ripete spesso negli Hohenzollern, somigli pi all'avo che

nella predilezione per

servizio
1753),

1,

suo regno a Potsdam

dizione che

po' enfatica; piace meglio

maschere

Palazzo reale (o Castello)

olandese che a

della

del soldato

un

carattere alla parte pi antica di Berlino.

Federico Guglielmo
rante

di

Giovanni de Bodt (venuto

Prussia meritamente celebre. La

della

di trofei,

sua decorazione

finch

diede quella bellezza di forma per la quale

militare

storia

abbondanza

gli

ispiratore. All'Arsenale (1694-1706)

e altri)

un architetto della

il

non

al

gusto francese; nei primi anni di regno ebbe

Slesia,

quale n-ell'esterno degli

padre,
al

suo

Giovanni Giorgio Venceslao Knobelsdorff(1699edifizi si attenne ad uno stile puro, quasi classico,

BAROCCO E

IL

ma

un piacevole

nell'interno adoper

475

ROCOC'

IL

spontaneo rococ. Sono opere sue

il

palaz-

zetto di Rheinsberg (1737), l'Opera di Berlino (1741-43), che anche all'esterno ha la

forma
del

un tempio

di

Federico

re

di Apollo,

quello

il,

palazzo

il

Sans-Souci (1745-47), creazione personale

di

Potsdam

di

(1745-51). Nella storia della civilt e del

un fatto unico, se lo si confronta con Versailles e con Wiirzmonarca di quel secolo bastava questo palazzotto, ma in esso
l'estrema semplicit non esclude la magnificenza regale, sia nella stupenda fuga di
ampie e vaste sale che nella vigorosa decorazione esterna somigliante a quella dello
Zwinger. Nel palazzo di Charlottenburg lo stesso Knobelsdorff us una decoracostume Sans-Souci

burg. Al pi grande

Ma

zione alquanto pi ricca.

con Federico

pretendeva saperne pi degli

potevano durarla

lungo.

Giovanni boumann (m.

altri

dopo

Egli

II,

uomo

ogni cosa,

in

nelle sue idee e che

tenace

uomini

grande ingegno non

di

Knobelsdorff chiam a Berlino l'olandese

il

1776), del quale

gli

si

riconosce

lo stile

sobrio e freddo nel pa-

lazzo gi del prmcipe Enrico, ora dell'Universit (1748), e da Bayreuth (1765) fece

carloGontard

venire

(1738-1802), che per prima cosa costru

Tempio dell'Ami-

il

cizia nel giardino di Sans-Souci. Gi a Bayreuth, al servizio della sorella di Fede-

Gontard aveva dato prova della sua predilezione per l'architettura scenoSono opere sue, a Berlino, le cupole delle due chiese sul Mercato dei Gendarmi (Gendarmenmarkt), ad imitazione della Piazza del Popolo di Roma, tre

Communs di Potsdam. Invecchiando, Federico II diponti con colonnati e


venne sempre pi parsimonioso, e volle essere l'architetto di s stesso; dopo il suo
viaggio in Olanda, fece costruire il Palazzo Nuovo di Potsdam, il Palazzo Comunale di Berlino, togliendone il disegno da una incisione, e la Biblioteca, servendosi di un disegno del Fischer von Erlach per la Hofburg di Vienna. Quest'ulrico

il

II.

grafica.

timo edihcio fu molto deriso dai

classicisti,

costituiscono un bel contrasto con

la

un pezzo
12.

Vienna

di

cuore

nel

Parchi e giardini.

ma

le

sue linee pittoresche

ardite

rigida regolarit delle fabbriche circostanti.

marmo, ma di gesso!
L'architettura barocca non si comprende senza lo
Berlino; purtroppo non di

di

spazio circostante, destinato a guidare l'occhio dello spettatore alle linee dell'edifizio,
il

quale

Oggi per

sua

lo

pi

dei luogo,

che

in piccolo

volta
le

risalto alle prospettive

linee primitive

naturali o artificiali del terreno.

sono state alterate, o dal naturale inselvatichirsi

da varianti introdotte in seguito. Prevalse dapprima lo


spazio radunava elevazioni e avvallamenti del terreno,

stile

chi d'acqua, grotte, variet di piantagioni, e simili trovate ingegnose;

moda

10 stile di Versailles, e in

vuole avere un'idea precisa

ultimo

di quel

il

vescovo

di

Bamberga,

erano state radunate tutte

le

parco naturale all'inglese

poi

gio-

venne

Perci, se

che fossero questi parchi o giardini, bisogna

correre a descrizioni o disegni dei tempo.


del principe

italiano,

cascate,

c'era

Ad

uno

esempio, intorno

al

di
si

ri-

castello di Seehof,

dei pi bei parchi della

Germania, dove

Dellezze della natura e dell'arte, secondo

il

gusto del

tempo: una grande aiuola fiorita, con quattrocento palle di vetro, una serie di pergolati, che formavano un labirinto, un teatro naturale, a cui mettevano capo tre
viali di bosso tagliato a squadra, un'aranciera, un teatro dell'opera, un colonnato,

una grande cascata, per


sotterranea:

inoltre

opera del geniale

Ma

la'^quale l'acqua era stata

condotta mediante una galleria

parecchie centinaia di statue isolate

fantasioso

tutto fu disperso nel

Ferdinando Diez

e di

una schiera

in

gruppo, urne

di suoi

ecc.,

collaboratori.

1810, e gran parte del terreno ridotta a cultura.

MANUALE

476

DI

STORIA DELL'AF^TE

Pi grandioso forse che qualsiasi modello

shhe) presso Cassel, opera


d'acqua,

castello

Farnese; di qui

era

italiano

dipartiva una serie di cascatelle, per

chilometro, con bacini e giuochi d'acqua, che finiva nella


pi vasta impresa dello stile barocco, nell'associare

la

pi sincero esemplare di stile francese

Il

prestava

situazione in pianura;

la

perfezione

Contiguo

all'inglese, e la

vato,

con

aiuole

Anche

fiorite,

palazzo giace

muri

si

Augusto Petki

ma

(1748)

si

intese a

vaste dimensioni.

in

parco fu

il

in

la

convergono

regola dalle for-

ma

viali

rettilinei,

Nymphenburg

alberi

di

tagliati

si

apre

il

giardino

in

alla

muro.

Oliva somigliano a quello

e di

il

ascesa, fiancheggiato da

terminato da un fantastico castello d'acqua;

di carpini e

meglio conser-

conformazione del suolo obblig ad invertire

basso; di fronte

in

parte trasformato

in

francese, in minori proporzioni

con tappeto erboso, sale fino

viale,

forse

Herrenhausen presso Hannover: un ampio giardino

di

quale

al

A Schnbrunn

Versailles.

stosi

stile

parchi di Schleisshein, di

i>;

paesaggio all'architettura.

vegetazione spontanea prevalse su quella tenuta

parco del castello

il

quasi un

di

un gran circolo, con un ampio bacino; di qui si dicon veduta dei monti lontani; dalle due parti, a raggiera,

Altro esempio di puro

bici.

il

lunghezza

la

grotta di Nettuno

ha a Schwetzingen, dove a ci

nnori con denso fogliame. Pi tardi (1770)

viali

(Wilhelm-

castello egli tracci

parte un maestoso viale,

Il

si

giardiniere

il

"

Versailles: pochi motivi

spirito dello stile di

lo

al

Karlsberg

pianta ottagona, dominato da una copia colossale dell'Ercole

di
si

il

Francesco Guerneki. Al sommo un gigantesco

Gio.

di

di

palazzina detta la Gloriette

mae-

qui un largo
(1775),

di

piano.

donde

ha finalmente un'ampia veduta.


L'et del rococ, sentimentale e spasimante per la natura, anche nei giardini

tendeva

al

Cayreuth,

leggiadro e

eremita: nel 1736

giunse

al

dovejiel 1775

varie

capriccioso; di ci
il

si

ha un saggio neV Eretnitaoe presso

margravio and ad abitare con

margravia Guglielmina, sorella

la

senza

bizzarrie,

per

alterare

la

famiglia, fingendosi

la

Federico

di

Prussia, vi ag-

di

11

bellezza naturale del parco.

Ma

la

stessa principessa ebbe

campo

(1745), sua creazione;

qui c' un boschetto con roccie pittoresche, che rappresenta

la

scena

parco
viso

di

in

di

un episodio

Veitshochheim
tre

parti:

Telemaco del Fnelon. Di stile affatto diverso il


Wrzburg (1763), rigorosamente geometrico e di-

del

presso

prima

la

presso Wernitz

a scapricciarsi nel parco di Sanspareil

ad aiuole

fiorite,

con

d'acqua;

bacini

seconda

la

una abetina, contenente un


teatro naturale, un labirinto, un boschetto di tigli, gran numero di belle statue mitologiche e simboliche (il bagno degli Dei, l'Elicona ecc.) e varie casette, che hanno
loro significato. C' chi in queste invenzioni ha creduto di ravvisare un concetto
platonico. Il parco di Sans Souci disegnato ottimamente e con bella armonia; ma
a ravvivarlo ci vorrebbe un po' pi d'acqua, che Federico II non pot procurarsi,
al contrario di sua sorella Guglielmina che a Bayreuth ne aveva in abbondanza.
un

boschetto

con

viali

a volta fronzuta; la terza

il

Egli dedic invece

concetto

Il

le

sue cure agli alberi, e tent anche

fondamentale dei giardini

prati e boschetti naturali, fu introdotto in


del Chanibers. Col volere

della

Germania

ad ogni costo accumulare

la

viticoltura.

gi deformato dalle
in

breve spazio

natura, corsi d'acqua tortuosi, roccie, caverne, perfino

giungendovi per soprammercato rovine, ponticelli, capanne


teccia,

monumentini simbolici

e simili

insulsaggini,

un parco con

cio di formare

inglesi,

si

le

cineserie

foreste vergini

cinesi,

violentava

la

cose pi rare
,

ag-

casette di cor-

natura. Esempi

IL

di

siffatta

aberrazione erano

Berlino. Si dimenticava che


e

deve armonizzare con

fosse

il

manc

mente

accolte

il

giardini

di

giardino

il

Riieiiisberg, Wrlitz e

Non

d'essa.

continente

si

clie

delia casa

natura

la

trattava invece

lia

la

come

se

troppo

furono

romanticherie

loro

le

europeo.

facil-

vero parco naturale esige vasto spazio,

I!

e nell'esecutore

prova

ad Aschaffenburg, a .Monaco (Giardino inglese)

il

quello schietto

due Skell

Goethe

nel

sem-

Schwetzingen,

disegno del parco

Weimar.

LA SCOLTURA.

2.

Grazie

al

gran numero

se ne richiedevano per

fezionarlo.

in

palazzi,

si

decoratori venuti dall'Italia

Germania,

chiese

le

La decorazione statuaria

svelta. .Ma se la

scoltura

scultori

di

niniano ebbe facile diffusione

la

produzione

giardini

considera per quello che realmente

barocca

ha

pure

e al fogliame degli alberi.

di

al

cio

come

sempre

il

cielo e alla luce, e

Le forme ridondanti,

eseguita alla

giusto senso dello


nel

panneggiamenti

Raffaele Donner. Vienna,

her-

arte decorativa,

caso, all'acqUa

rigonfi,

nubi non sono mai sopraffatti n dalle linee architettoniche n dalla

ili

stile

non giov certamente a per-

suoi pregi. C' quasi

lo

tante statue quante

delle chiese cattoliche per lo pi

spazio circostante, della posizione rispetto

di

capiva

si

plice senso della bellezza naturale di cui diedero

la

Bellevue presso

umani. Gl'Italiani sentirono sempre

gemiti e dei sospiri

qualche elemento fornito dalla natura stessa,

di

477

natura, e non v'introdussero che poche linee direttive; agli

la

senso della misura, e


nel

ROCOC

IL

come un prolungamento esterno

l'arcliitettura

riflesso e l'eco dei

inglesi

che vuole essere rispettata; la

sua vita indipendente,

questo rispetto per

BAROCCO

Fontana

del

luce.

Meicato Nuovo

cumuli
Anzi.

MANUALE

478

S.
i

monumenti

statiiarii all'aperto, le

Giovanni Nepomuceno o
gruppi (ratto

Stagioni,

fontane,

memoria

in

colonne

le

Elementi,

gli

onore della Vergine o

in

peste,

della

Proserpina, delle Sabine ecc.) e

di

Mesi coi loro lavori,

STORIA DELL'ARTE

DI

statue simboliche in^serie

le

Continenti), nei

di

ponti con statue di Santi,

giardini

le

(le

gio-

conde fontane, specialmente se si osservano a giusta distanza, sono tra le pi


belle cose che si vedano in Germania. Perfino le urne,
trofei,
pilastri dei portoni
i

non mancano

cancelli

di bellezza e dignit;

non

erme, degli atlanti, dei mascheroni, delle statue

dilunghiamo a discorrere delle

ci

nicchie o sui tetti, elementi in-

in

separabili dell'architettura barocca.

Sassonia.

1.

Come

nell'architettura,

ciarono presto a gareggiare con

scoltura

nella

cosi

venuti dall'Italia.

artisti

Germania settentrionale

pochissimi, e nella

A Dresda

gli

lavorarono Antonio Corradini

matosi a Vienna e a Roma. Egli


di vari sepolcri,

Dresda

cattolico di

prevalse

di lui

1714

in poi

tempo

1738

Nettuno

nelle

poi, lavor

il

questo

di

col

il

1748),

Fischer von Erlach e altri


Corte,

di

fontane: citiamo quella

del

il

Ma dopo
quale dal

architetti.

Il

stesso

nello

Nettuno, con

gi nel palazzo Briihl ed ora nel palazzo degli

Stati. C'

una nobilt di forme, specialmente nei panneggiamolto superiore alla media del tempo, e lo rico-

artista

menti, che hanno del classico,

nobbe anche

accom-

palazzo Marcolini, ora nell'ospedale di Friedrichstadt, e quella

e Anfitrite,

opere

molto espressive.

nella chiesa cattolica

anche parecchie bellissime

fece

molte figure, per


di

in

si

1732), for-

parte della decorazione dello

Lorenzo Matti elli (m.

italiano,

loro

Permoser (m.

proprio, di una Crocifissione nel Cimitero

il

parecchie scolture in avorio,

di

nuovo un

di

comin-

veri ingegni furono

Pietro Balestra; a

autore di gran

quali

aveva lavorato a Vienna

dal

Mattielli,

tra

Tedeschi

occidentale mancarono quasi affatto.

pagn, nel 1680, un forte artista bavarese, Baldassarre


Zwinger,

Ma

Winckelmann.

Al

Mattielli

segu

(m. 1785), prediletto dal ministro conte Briihl;

ma

Goffredo Knffler

sassone

il

principali suoi lavori, insieme

col Belvedere dello stesso Brhl, furono distrutti da Federico II nel 1759. Ebbe
fama specialmente per
suoi putti; se ne ammira ancora qualcuno, per lo pi ad
ornamento di fontane, nel giardino Briihl, nel palazzo Taschenberg e altrove. Ma
a Dresda la fama europea non venne dalla scoltura, bens dalle arti minori. Aui

gusto

Forte era appassionato dell'oreficeria

il

e dei gioielli,

enormi; per merito del suo gioielliere Melchiorre Dinglinger


raviglie di stile barocco, la Corte di

Mogol; oggi questi tesori

si

in cui

prodig

(ni. 1731),

somme

autore di ma-

Dresda divenne famosa come quella

del

Gran

conservano nella sala detta la Volta verde. La por-

da Giovanni Goffredo Bttcher, divenne una materia


un geniale artista, Gioachino Kandler (m. 1775), il quale
seppe esprimere con essa la giocondit, il brio, la spensieratezza del rococ, non riFrancesi avevano fatto nella pittura. La sua fertile
manendo indietro a ci che

cellana, inventata nel 1709

mano

eccellente in

di

vivace vena inventiva cre innumerevoli figurine

damine,
il

di leziosi pastori e pastorelle in fronzoli,

secolo XVIII.

tarono

le

di

si

propag

Meissen

Ma

e
ci

gruppi

di

galanti cavalieri e

rappresentano a maraviglia

l'arte della porcellana o del biscuit,

nessuno seppe imitare

si

imi-

veri capolavori del

suoi maravigliosi animali di grandezza naturale, uccelli, scimmie e


non rimangono che pochi esemplari a Dresda nel Museo delle porLa porcellana trionf in tutte le Corti della Germania; ogni principe volle

Kandler, cio

cani; dei quali


cellane.

Dovunque

figurine

che

Fig. 473.

Monumento

al

Grande

Elettore, dello sthlutcr.

Berlino.

MANUALE

480
avere

sua fabbrica,

la

anche un buon cespite


naco ebbero

STORIA DELL'ARTE

DI

proiiuiovere

la

diffusione delia propria marca:

loro prodotti speciali; che la

con modificazioni

tecniche.

tempo una

concorrenza,

forte

che era

il

Mo-

guadagno. Berlino, Vienna, Braunschweig, Stoccarda,

di

Francia, l'Inghilterra, l'Italia imitarono

Questa fiorente industria ceramica fece per qualche

ma

circa

il

1770

vera porcellana

della

trionfo

il

riappare incontrastato.

Andrea

di Amburgo nella Germania settentrionale ci che


non tanto per l'abbondanza quanto per la forza e profondit
della sua produzione. La prima sua opera, e nello stesso tempo il suo capolavoro,
la statua equestre del Grande Elettore a Berlino (fig. 473); cominciata nel 1697, fu
ottimamente fusa dal Jacobi, e scoperta nel 1703.
quattro schiavi agli angoli fu2.

il

Bernini in

Schljter,

Italia,

rono collocati soltanto nel 1708.


personaggio,

schietto stile barocco, sia nel

di

abito imperiale con parrucca, che nella pienezza delle forme e nella

in

morbidezza

monumento

Il

Anche

delle linee.

composizione artistica

il

Vecchio Fritz

quanto mai maestosa:

Ranch cede

del

>

sommo

al

teggiamento calmo, che non esclude l'energia del movimento;


le

ma

figure agitate,

locazione:

imbelli,

marcia

direzione di

Wiedemann

logo fu scelto dal

decorazione dell'Arsenale
All'esterno

attenne

si

ebbe

interno

morte

della

forma,

Schliiter volle esprimere

lo

470

(fig.

il

Augusto

di

liberatrice.

l'odio, l'ardore

l'ira,

pulpito della chiesa di

S.

Nancy. La
la

Museo

Fama

WRZBURG.

3.

le

in

ma

nel cortile
di

rico''date,

esse qualche

della battaglia, a cui segue la

sepolcri

sarcofaghi

Maria, sono anche pi

barocche
in

varia

di

questa.

di

grande, perch

dei fratelli

Adam

statue degli Dei nella sala da pranzo.

tempo ornavano una fontana,

un

ecc.;

oggi

si

il

di

Mer-

Il

trovano

nel

Berlino, appartengono al Pigalle.

di

breve durata.
figli

miglior cosa sono

loro

Venere, che

ana-

Forte a Dresda. Nella

Prima dello Schadow, Berlino non aveva avuto uno scultore


Tassaert era un fiammingo, e le scolture di Sans Souci sono
curio

la

rivolto

Un atteggiamento
il

della guerra. C'

Le altre sue opere,

cui

sguardo

mediante maschere, gi

471), l'altro aspetto

col-

la

di

un suo concetto dell'eroismo.

temi consueti della Vittoria, della

ai

Laocoonte; esprimono

cosa del

sua statua

la

l'ardimento di rappresentare,

guerrieri morenti

calma

per

vittorioso,

tiene lo

suoi avi, che ha difeso con fortunato valore.

alla casa de'

nota anche

di

alla testa dell'esercito

indicata dal corso della Sprea,

at-

in

basso, per contrasto,

in

degna

quattro schiavi.

dei

Grande Elettore cavalca

il

paragone. La

al

duce trionfante,

il

Un

Qui troviamo una produzione statuaria

olandese,

Jacopo van der AuvERA(m.

in

grande,

1760), insieme con

ma

di

due suoi

lavor nel palazzo del principe vescovo e in varie chiese; fece pulpiti, sepolcri

fontane,

operoso
altari,

con

abbondanza di figure, per lo pi graziose. Ancora pi


Giovanni Pietro Wagner (1730-1809), quale fece un centinaio di

incredibile

di lui fu

il

una Via Crucis, adorn

di putti

a coppie

il

giardino di Corte, e lavor molto

anche a Veitshchheim. Nella sua scoltura trionfa


figure del

mondo

classico

vediamo gruppi

di putti

stori e ballerini nello stile delle porcellane del

divinit,
4.

mente

sfingi etc,

Austria.

ecclesiastico,

in

cui

si

rivela

(ni.

pi lieto rococ. Accanto alle

Kandler, favole

una straordinaria vena

di

pa-

animali, burlesche

faceta.

Praga continu a prevalere un barocco tronfio e rigorosaper opera principalmente dei due Brokoff, Giovanni (m. 1718),

autore delle sttue del ponte di

Massimiliano

il

bizzarramente mascherati,

1731),

S.

Giovanni Neponiuceno,

il

figlio

Ferdinando

che fece innumerevoli statue per chiese, palazzi, sepolcri,

IL

colonne

mano

di

grande scultore viennese Raffaele

il

quali

statue

le

zione della chiesa di

vedere, anche per


tardi,

il

S.

marmo

di

Martino

il

Donner

1.

fa

Dopo

la

morte

erano

l'apoteosi

ma

nelle

decora-

Carlo VI nel Bel-

di

fontane che fece pi

di

linee che
di

non hanno pi nulla

del barocco, e

paiono

questo artista, non ancora cinquantenne, fu

l'arte tedesca.

pi parlare di

dall'Italia,

Le sue prime
ricca

la

muro nel Palazzo Comunale di Vienna (1740)


Mercato Nuovo (1739, fig. 472), egli raggiunge una calma

LA PITTURA.

3.

non

Presburgo,

Mirabell,

di

(m. 1751) tende

Francesi.

al

Canova. La morte

un grave danno per

castello

soggetto sono del tutto barocche;

quella sulla piazza del

preannunziare

nel

ad esempio quella addossata

leggiadria e una purezza

481

proposito a una eleganza raffinata, ad imitazione dei

opere,

ROCOC

IL

commemorative, anche fuori della Boemia, a Breslavia e a Vienna. In


questo artista le forme del barocco divengono sempre pi violente e

sregolate. Al contrario
di

BAROCCO E

Cranach

del
s.

perduti

Fig. 474.

Il

pochi
per

sacrificio di

la

pittura

artisti
la

di

tedesca,

loro patria.

Abramo,

di

per

tutto

il

secolo

qualche ingegno attratti

Fra

questi

merita

Giovanni Lys. Firenze, Uffiz

XVI

1,

dall'Olanda

ricordo

Gio-

MANUALE

482

\ANM L^s
nei

a
al

1630.

nato

in

DI

STORIA DELL ARTE

Oldenburg (Germania settentrionale) intorno

Egli sub le pi disparate influenze

poco tempo indietro, andavano sotto


Jordaens, dal

importanza

di

Van Dyk

tali

breve

si

Meno

form uno

Feti,

la

Germania

(1578-1620).

stile

nomi

474)

che

si

quale fosse

1680

Bernardo Strozzi,
quella

e sia

all'estero l'israelita

Egli trov a

al

Roma

la

morto

suoi dipinti,

degli artisti pi diversi, dal

dal Velazquez a

attribuzioni dimostra

Per, pi valse ad onorare

Francoforte sul

al

(fig.

ma

sino

Rubens

la stessa

delle sue opere.

Adamo Elsheimer

sua seconda patria,

di
in

suo proprio, nel quale tuttavia, per opera del suo maestro

IL

errabondi. Gioacchino

Olanda, indi

in

in

BAROCCO

Sandrart
e fini

Italia

(16()6-166S), nato a

Roos

(1651-1705), esul da Francoforte e


il

di

Rosa da Tivoli per

corativo. Cosi Filippo


pittore di
e

Rugendas

ferm a Roma,

si

Augusta (1666-1742),

di

battaglie, pass molti anni in Italia.

clic

imitatori del

abili

Fig. 476. Ritratto di

appartenevano

del resto,

alla

un

Germania

dove venne

suoi quadri d'animali

Cristoforo Paudiss (1618-1667) andarono

vennero nulla pi

l->ancoforte sul Meno, studi

per istabilirsi a Norimberga. Anclie Filippo Pietro

sotto

nome

483

ROCOC

IL

aidiico

dei

abile

di

se

in

fama

spirito

de-

non originale

Jrgen Ovens (1623-1679)

Invece

imparar

Rembrandt

pieni

l'arte in

(fig.

476).

Olanda
L'uno

non

di-

l'altro,

Pandi;

settentrionale, congiunta da strette e fre-

quenti relazioni con l'Olanda.

Con

l'ultimo quarto del secolo XVll comincia


hanno scarsa importanza artistica, in quanto, sia
nei soggetti che nella forma, non andarono oltre agli esemplari del celebre Padre
Pozzo. Nondimeno le loro vaste pitture di soffitti e di cupole, con una tecnica sempre uguale, sono un elemento essenziale dell'architettura barocca. Carlo
LoTH di Monaco, stabilito a Venezia, vi educ una generazione di frescanti,
2.

frescanti barocchi.

periodo dei pittori a fresco,

dei

quali

principali

sono

il

quali

Giov.

Fed.

Rottmayr

di

Laufen

(m. 1730)

il

MANUALE

484
tirolese

Pietro Strudl

(in. 1714).

sburgo, Praga e Breslavia.

composizione

la

nell'antico Palazzo

vece,

tra

Comunale
e

del
nel

torbido

quali citiamo

Fii:.

11

STORIA DELL ARTE

Rottiiiayr, operosissimo, dipinse a Vienna, Sali-

suoi migliori affreschi,

luminosit

povero d'idee

artisti;

DI

colorito,

da segnalare per

sono nel castello

Palazzo Liechtenstein

colorista,

fu

maestro

il

di

Michelangelo Unterberger

477.

Il

pittore

Pi

le

figliiiok'.

di

foga della

la

Pommersfelden,

Vienna. Lo Strudl

un'altra

(m. 1758):

generazione

in-

di

Paolo Troger

Berlino.

affrescare
la biblioteca di Zwetl, e nel refettorio di Altenburg ard
(m. 1747)
Gran
Daniel
sole;
del
levar
con
un
quadrati,
metri
160
una superficie di
autore di affreschi ammirati in vari castelli presso Vienna; M. Giovanni Schmidt
(m. 1801), detto lo Schmidt di Krems, domiciliato a Stein (Bassa Austria), il quale

(m. 1771), che dipinse

dipinse con una certa naturale freschezza circa mille quadri

molte chiese

di

di

altare,

Vienna; Francesco Maulpertsch (m. 1796), del Lago

di

affresc

Costanza,

BAROCCO E

IL

Martino KNoLLER(in.

IL

ROCOC'

485

1804), autore di vasti affresclii nel Tirolo e nell'Alta Baviera

(Ettal).
In

Baviera prevalsero

specialmente

il

primo;

due

fratelli

Damlano

buoni

artisti

che altro, per, scenografi. Ma, accanto a questi

continua ad affermarsi

la

(ni.

tutto,

1742)

Giorgio Asam

fantasiosi,

rapidi

e ai loro scolari

superiorit degli Italiani, cio

di

per

nel
lo

(ni. 1750),

lavoro,

Carlo Carlone (Lud-

wigsburg)eancliepidelTiepolo(Wrzburg). Nella regione renana lavorarono

CKATZ

pi

pi mestieranti,

I.

KSee-

Gennaro

Zick; nella Germania settentrionale protestante parecchi mediocri


olandesi, finch Federico II chiam dalla Francia Antonio PESNE(fig. 477) e Nicola

Fig. 478. La domanda di inatrinionio. Dalla


del Bossen. Incisione di Chodowiecky.

Lesueur. Per questi

artisti, in

perch tutti mostrano

getti.

degli

Fig. 479. Dal "Cavalluccio di legno.


(Sleckenpferdrelere). Incisione di Chodowiecky.

Luisa

il

Tiepolo

lo

tale

una

stesso

storia generale dell'arte, basta


stile,

stessi

gli

un rapido accenno,

smaglianti,

colori

stessi sog-

gli

gigante da oscurarli tutti. Ricorderemo ancora un epigono,

ultimi minuziosi olandesi,

Baldassarre Denner

di

Amburgo

(iii.

1749). Dipinse

quasi unicamente ritratti, con diligenza incredibilmente meticolosa; alle sue figure di

vecchi non

manca una

ruga, un bitorzolo, un peluzzo.

vigatezza che pare di porcellana,


quasi spiritata, che
3.

d a tutte

egli

Ma

nuoce

una intonazione rosea,

le

Stile codino e classicismo.

La Germania, che

doveva, come ultima conseguenza, produrre

letterario che

Le idee del

il

rococ,

il

Sturni und Orango,

le-

diremmo

alla fiorente pittura

la

di

quel

del

movimento

sentenza definitiva non

contro tutta l'educazione pittorica fino allora prevalente.

siede des liimires

apostolo a Berlino
'(

ma

sue figure.

rococ non diede quasi alcun contributo, fu invece iniziatrice

solo contro

una

all'effetto

manierata

della

sana

e sobria

ragione borghese, di cui

si

fece

Nicolai, e le aspirazioni alla natura, proprie del periodo dello


si

associarono

ai

dogmi

del

nuovo evangelo

di

Giovanni Win-

MANUALE

DI

STORIA DELL ARTE

pioclaiiiava essere

la

bellezza greca l'unica degna d'imitazione,

486

CKELMANN,

clic

bellezza per cosi

grave danno

modo

dire assoluta.

pittura.

alla

quello

Il

Chardin

del

sommamente

Ci fu

passaggio
in

al

nuovo

Francia, fu

benefico per la poesia,

stile,

Daniele Chodowiecky (1726-1801), venuto da Danzica


una quantit enorme d'incisioni, illustrazioni di

lasci

Fig. 480.

Antiinio Graff. Cristiano Lodovico di

sentano fedelmente
ritrae a maraviglia

ligenza

un

conoscono

po' arida
le

del

qualche

dal Graff.

dipinse poco,

ma

disegni, che rappre-

alquanto infranciosata, dell'et del codino. Egli

vita famigliare,

pi

a Berlino
libri

in

soldati.

commoventi ed istruttive dei loro


e 479), il Werther del Goethe,

Voss (figg. 478

Sebbene
classici,
la

sua

la

nello spirito dei poeti,


le

intel-

Tedeschi

Favole del

Minna von Barnhelm

Lessing, grazie principalmente alle sue illustrazioni. Nelle piccole incisioni per

almanacchi
di

borghesia,

Chodowiecky

la

di

Hagedorn. Lipsia, Biblioteca Llniversitaria.

bambini
non sempre riesca a penetrare

opere

Gellert, la Luisa del


del

la

la

die corrisponde

iniziato dal

ma

Proposte

Brandeburgo), nei

ritroviamo

ad imitazione dell'Hogarth (Vita di una cortigiana,


matrimonio
Scene della guerra
Danza macabra
Frammenti del Lavater, nel Trattato elementare del Basedow,

e taccuini, nelle serie

un libertino
la

di

stessa rappresentazione della vita, di stile borghese alquanto gretto.

15A

IL

disegni sono quelli del

migliori

suoi

che

Adolfo Menzel dimostr

ampia

visione pi

Antonio Gkaff
di

Germania

del

di

non

compiacque

si

c' forse

Senza dubbio,

lo

nale;

il

abbandona mai; ma
suo colorito

(1773).

Federico

di

Ma

tentativi

E recentemente
era possibile

11

una

Chodowiecky.

il

il

rinomato

pi

della attivit intellettuale della

un letterato

cui

di

non abbia fatto

il

ha un suo schema, facilmente riconoscibile,

egli

Fig. 481, MeiiKS. Ritratto di

non

dell'etc

infelici.

736-1813), lavor a Dresda, ed

(1

Egli

487

Viaggio a Danzica

che anche

Winterthur

suo tempo,

4SI)).

ROCOC

IL

geniale di quella che ne ebbe

questo periodo.

ritrattista

(fig.

col fatto,

<

cerchia, furono tutti

fece fuori della sua angusta

egli

tratto

ROCCO

Domenico

ri-

Milano

Aililiballi.

sa cogliere con maravigliosa sicurezza

vivace, sebbene un po' convenzionale.

il

Abbiamo

carattere persodi

parecchi

lui

autoritratti.

L'indirizzo opposto, affatto classico,


di

Roma

Mengs
et di

di

il

anni.

barocco

suo amico

propugnava,
e

seconda patria, cio

il

rappresentato da due

Mengs

si

per indole

Eclettico

propose

la

il

primo saggio

maestro

il

fu

fu

i!

il

artisti

che fecero

Kauffmann. Antonio Raffaello


condotto dal padre a

1755). Della

soffitto di S.

duce
11

del

in

in

tale proposito lo

conferm

purificazione dell'affresco, che egli

Eusebio, con

la glorificazione del

Parnaso nella Villa Albani. Tutta l'Europa plaud

stentiamo a comprendere.

Roma

per educazione, dalle ultime degenera-

di ritornare a Raffaello,

Winckelmann (dopo

secondo (1761)

come

il

Dresda (1728-79), fanciullo prodigio,

tredici

zioni del
il

la loro

il

Santo,

Mengs,

rinnovamento dell'arte; cosa che oggi


una fredda composizione, di figure troppo stu-

sospirato

Parnaso

diate, senza ispirazione, senz'aria;

il

colorito

duro ed

arsiccio.

d'onori, prima dalla Corte di Napoli, e poi da quella di

Madrid

11

.Vlengs fu

(1761),

ricolmo

dove rimase

MANUALE

488

STORIA DELL ARTE

DI

otto anni, dipingendo, sempre nello stesso

soffitti

stile,

quadri di chiesa, ed anche

molti ritratti. Malandato di salute, ritorn in Italia, prima a Firenze e poi a


e

continu a lavorare senza posa fino

avanzata.

sue ultime opere l'imitazione di

Nelle

Nondimeno,
gnit monumentale
zione.

la

sua fervida

col

alla

Anche questa

si

et

la

Roma,

non molto

il

rispetto degli artisti

ultimo re

vita di

di

e alla
(fig.

Polonia.

Angelica Kauffmann

prodigiosamente precoce; venne a

in Inghilterra,

nel

di-

481).

di

Roma

1782 ritorn a Roma,

mosse. Principi, poeti, eruditi gareggiarono nel rendere omaggio

sua bellezza, alla sua grazia

onestamente a rappresentare
le

in

Raffaello rasenta quasi la fissa-

di Stanislao

Mengs

pittrice fu

padre nel 1763, poi pass quindici anni

donde pi non

sempre

Kauffmann. Ritratto

diversa da quella del

Coir (1741-1807).

lo colp

onesta aspirazione alla pura bellezza

della pittura meriter

Fig. 482. Angelica.

Non molto

morte, che

alla

austere virt romane,

gl'ideali

al

suo ingegno straordinario. Ella

del suo

tempo, l'ellenismo

del

si

affatic

Winckelmann,

anche qualche leggenda eroica germanica. Pitture deboli

BAROCCO

IL

pallide,

ogsji

dimenticate.
a

figure simili
nei

ritratti,

quali ella trasfuse

la

per ci che credevano di


la

leggiadria del rococ, a

padronanza

del colore,

Ma

ROCOC

E IL

suoi ritratti

(fig.

489
specialiiiente

482),

feiuniinili,

abbandonata (Dresda)
e soave, sono ancora ammirati, non
begl' ingegni romani di quel tempo, ma per
trovarci
dir vero alquanto diluita, che da essi traspare. La lieta

come la Vestale
sua anima sensibile

l'Arianna

rintonazionc, perfino l'abilit tecnica, erano cose

di

cui

si

era perduta la memoria.

483. Vaso, del VVed^wood.

INGHILTERRA

F.

1.

1.

Barocco

e classicismo.

Architettura.

Una

linea tenuissima divide

il

barocco inglese

Wren. La differenza dovuta unicamente


alla foga esuberante di un quasi contemporaneo, piuttosto dilettante che vero architetto, Giovanni Vanbrugh (1666-1726), il quale si era esaltato vedendo le maraviglie
di Versailles. Noncurante delle comodit e della bellezza interna degli edifici, audace
e arbitrario nel prendere da vari stili e nel trattare la parte ornamentale, egli non

dallo stile palladiano proprio di Cristoforo

mirava che

Howard

all'effetto

dell'apparato

esterno.

Cosi

fece nelle sue opere principali,

enorme facciata verso il giardino, e soprattutto Blenheim Castle presso Oxford (1714), dono della nazione inglese al duca di Marlborough,
il
fortunato eroe della guerra di successione di Spagna. Qui intorno ad un vasto
pi diversi motivi architettonici, per produrre un effetto
cortile si vedono raccolti
puramente scenografico. Del resto appunto in questo periodo (1702-14) detto della
Castle (1712), con una

Regina Anna (Queen


e

libert,

onde

Anna

nel secolo

style) l'architettura

XIX

architettonico. D'altra parte

fu

privata ha

il

pregio della

semplicit

un modello molto apprezzato del rinnovamento

teorici,

come Colin CAMPBELL(m.

truvius Britannicus, con maggior zelo che altrove predicavano

il

1729) nel suo

Vi-

ritorno all'antico

al Palladio, cosicch, non soltanto per gli edifici ragguardevoli, ma anche per le
modeste abitazioni private, erano di regola
grandi ordini , od anche un pronao
in forma di tempietto. Fu questo lo stile adoperato da Giacomo Gibbs (m. 1759),

autore della Biblioteca Radcliffe ad Oxford, a pianta circolare

cupola, da

Guglielmo

490

Kent
tipo

1748),

(in.

di

Holkliain

House (contea

all'arte dei giardini

viaggi,

fin

un fondamento

Egli diede pure

lunghissima facciata

nella

prospetto,

al

produsse un nuovo

Norfoii<)

di

Anche Guglielmo Chambers

inglesi.

Cina,

nella

dando variet

Londra, pur

attenne

si

(1727-96), che

Somerset House a

di

regole palladiane. Gl'In-

alle

professarono una fede assoluta nella infallibilit del grande Vicentino, tanto

glesi

che

in

DI

con padiglioni angolari separati.

castello

scientifico

molto

che

STORIA DELL'ARTE

MANUALE

nemmeno

giocondo rococ da loro non fu accolto

il

nella decorazione interna,

nella quale invece, grazie agli atlanti archeologici che diffusero la

l'antica architettura dell'Italia, della Grecia e della Siria, circa

contrasto

classicismo.

il

trionfarono coi

loro

uno

applicarono

fratelli

composto

stile

Roberto (m.

rigorosamente dorici

edifizi

di

elementi

1794)

Adamci James (m.

e ionici,

complesso

nel

1792),

decorazione interna

alla

classici,

conoscenza del-

1750 prevalse senza

il

elegante

piacevole.

Dei

2.

giardinm

ma

soprattutto

campagna;

tano dalla

la

il

ma

gi parlato.

riconoscimento della libera

folla; perci

all'abitazione,

abbiamo

inglesi

opera d'arte,

per l'architetto non

di collocare la casa nella

d'acqua, l'esposizione arieggiata

si

essi

ama

si

tratta di disegnare

un parco intorno

migliore situazione, in mezzo alla natura

sempre

giardinetto fiorito o

il

di

l'orti-

soleggiata sono

le

cose indispensabili.

infatti

il

Chambers, per accrescere variet

ad imitazione dei Cinesi, tempietti, ponticelli

nei giardini,

roccie,

Scoltura

di

quando appariva

paesaggio introdusse

al

legno, pagode, rovine

Pittura.

plastica inglese nel corso di due secoli

non meritasse ricordo l'opera


fabbrica di

gi

alberi secchi e simili artifizi.

2.

Della

Abbiamo

questo sistema, cio alla troppo facile tentazione, alla

cedette pi tardi, di aggiungere qualche cosa alla natura,

troppo povera;

artificiali,

non sono una

francese o all'olandese. La vista aperta su prati, alberi, colline e corsi

alla

accennato all'inconveniente
quale

fondo

In

spontanea natura. L'Inglese

piace abitare in una casa propria, in luogo ameno, lon-

gli

inviolata: tuttavia contiguo alla casa c' quasi


cello,

artistica di

ceramiche nella contea

di

non

ci

sarebbe nulla da dire, se

Giosu Wedgwood,

Stafford, a cui diede

il

il

quale, in

nome

di

una sua

Etruria,

appena rilevate, bianche sopra


mondo, e fecero concorrenza alle
porcellane di Meissen. Ne forni
disegni lo scultore Giovanni Flaxman (m. 1825),
il
quale anche in sepolcri con figure moderne (Reynolds, Nelson, nella chiesa di

produsse vasi

di

forma imitata

fondo azzurro; esse

(fig.

dall'antico, con figure

483) piacquero

in

tutto

il

S.

Paolo) applic

le

caste linee della scoltura greca. Egli

Dante

per pi noto per

le

sue ge-

Omero, a contorno senza ombreggiature.


Della pittura inglese finora non abbiamo avuto occasione di parlare; abbiamo
soltanto fatto menzione di pittori stranieri, quali Hans Holbein e il Van Dyck,
che in Inghilterra trovarono guadagni e onori. Ma circa il 1750, verso la fine del
quali a vero dire si avvanrococ, fiori in Inghilterra una schiera di ritrattisti,
taggiarono delle conquiste degli artisti del continente, specialmente dei Fiamminghi.
certo che queste opere della seconda met del secolo XVIII sono ispirate dal
vero. Non c' una vera origenio del rococ, che tende a illuminare ed abbellire
niali

illustrazioni di

di

il

Fi;;.

l'ig.

4H,'i.

484.

Hoyarth. Matriiiioiiio

alla

moda. Londra

ReNnolds. La principessa Sofia Matilde. Winds

MANUALE

492
giiialit, se

morale

non

STORIA DELL ARTE

DI

nel senso spirituale; carattere

umana, principalmente
madre, vecchia matrona, la donna inglese
e

la

dignit

ispirare rispetto e venerazione,

anche

nelle

connine

ci

bambole, aveva smarrito.

Il

il

questi ritratti la purezza


Fanciulla, sposa,

rappresentata sempre

in

mascherature mitologiche allora

Pi tardi, a poco a poco (specialmente nel Raeburn)


bellezza propria della razza, senso che

di

nei ritratti femminili.

si

manifesta anche

secolo XVlll, dipingendo

ritratto fu sopra ogni altra

forma

di

il

modo da
di

moda.

senso della

donne che paiono


pittura prediletto

Fig. 487. Reynolds.

La Contessa

di

Harrington (dalla stampa

di F.

Bartolozzi).

MANUALE

494

buono

gli

viene dalia terra nativa.

STORIA DELL ARTE

ni

Ma

la

sua importanza artistica non deve essere

esagerata. Nel complesso delle sue pitture poche sono


raro; nelle incisioni in rame, per lo pi

Ma

la

sua vena satirica, che va fino alla caricatura,

noscenza
le

di

schiettamente

tipi

vicende della vita, con esempi

una cortigiana,

1745,

fig.

tempo anche

1731;

id.

di

fuori d'Inghilterra.

accessori aventi

un

sua perspicacia, l'intima co-

la

sua abilit

di

premiata

virt

libertino,

pienamente

giustificano

484),

di

la

Gainsborough. La famiglia

Fig. 488.

di

inglesi,

opere di pregio veramente

le

tratte dai suoi quadri, riesce duro e rozzo.

la

Baillie.

drammaticamente

ritrarre
di

vizio

punito (La

Londr

1735;

matrimonio

Il

riputazione

che

moda,

alla

ebbe

egli

Questa profonda penetrazione nella vita

suo

al

reale,

anche

loro significato, l'intento narrativo, a cui servono

il

vita

il

gli

chia-

roscuro e la scelta dei colori, sono cose che egli non poteva trarre che dai pittori
di

genere olandesi;

massima
e

seriet.

ma

ci

che

cruda della tragicommedia

degno

di tutto

il

quelli

facevano per giuoco, per l'Hogarth

certamente questo artista che ardisce presentare

rispetto.

Ma

umana,
se

a rimbrotto della sua

consideriamo soltanto

il

la

della

verit

nuda

et leziosa e ipocrita,

pittore,

non

c'

da lodare

BAROCCO

IL

che qualcuno de' suoi


vivace

ritratti,

dell'attrice

IL

ROCOC

495

una sola tavola,

teste de' suoi servitori in

ritratti del

la

barone Lovat, del capitano Corani,

Fenton, dell'attore Garrick con sua moglie

REyNOLDS.

2.

sei

le

Venditrice di grancliiolini

Caposcuola riconosciuto dei

(fig.

486).

ritrattisti

Giosu

inglesi Sir

Reynolds (1723-92). Fu in Italia e nei Paesi Bassi, studiando principalmente Tiziano,


suoi colori freschi e luminosi (non sempre durevoli)
il
Van Dyck e Rembrandt.
sono frutto di matura esperienza, e la correttezza del disegno gli venne dal lungo
1

e diligente esercizio.

acuto

Egli intese perfettamente la natura

meraviglia

ritrasse a

nobile eleganza delle

la

Fig. 490. Romney.


Iveagli.

Fig. 489. Gainsborougii. II giovinetto azzurro.


Gi propr. del duca di Westminster.

ritratti

dell'aristocrazia

inglese

della

numero. Sono cose leggiadrissime


la

Bambina
3.

fragole

dalle

naturalezza

Rubens

studio amoroso del


ghilterra.

(fig.

Dei suoi ritratti

(fig.

(Galleria

488).

.Ma

Nazionale

di

e del
in

Van Dyck.

gruppo uno
e

489). Quest'ultimo fu dipinto

degno emulo

del
11

del

sono

suol

propriet

in

gran

(fig.

485).

Reynolds, anzi

pennelleggiare. Si vede in

Gainsborough non

quali citiamo

usc

il

ritratto

mai

lui

lo
lo

dall'In-

della superba Miss Siddons

Giovinetto azzurro, del duca

il

occhio

dei pi celebrati quello della famiglia

sono forse pi famosi


Londra)

Londra

bambini, tra

principessa Sofia Matilde

delicatezza

nella

di

con

inglesi (fig. 487).

Lady Hamilton. Londra,

elegante di

ritratti

ToM.MASo Gainsborough (1727-1788)

supera nella

Baillie

societ

suoi

piccola

la

vide

inglese,

donne

bello studio per confutare

di

Westminster

l'affermazione del

Reynolds, essere l'azzurro cosa intollerabile come colore principale

di

un quadro.

MANUALE

496

dir vero

il

sono nel quadro

una splendida prova


accordare

nobili

dame

rabile

(fig.

egli

STORIA DELL ARTE

Giovinetto azzurro non corrisponde

ci

sapesse

DI

altri colori;

le

ebbe

tutto

ai

suo nome, poicii

Gainsborough, che fu anche insigne paesista,


un colore dominante. Nei ritratti di belle e
Giorgio Romney (1734-1802) un competitore non trascu-

del

come

sue pitture
in

in

tuttavia questo ritratto (di un giovine Master Butall)


il

ad

490).

celebrato dagli Inglesi Riccardo


degnamente la pittura di animali, che in
seguito acquist tanto favore, fu Giorgio Morland (1763-1804, fig. 491).
ritratti,
anche se non rivelano una
Tutti questi dipinti, e specialmente
grande forza creatrice, restano pur sempre magnifico documento del buon gusto,

Come iniziatore della vera


Wilson (1714-1782). Il primo

pittura di paesaggio
a

trattare

dell'abilit e della

genialit inglese.

Fig. 491.

Murland. Nella

stalla.

Londra, Galleria

Nazionale.

INDICI

INDICE DEGLI ARTISTI

Aachcii

Abate

Giovanni 200.

(voli),

(dell'),

Nicol 91.

Adam,

fratelli,

Aeken

(van),

Nancy

di

Gerolamo,

366.
detto

Bosch 216-217, (207).


Aertsen, Pietro, detto Piero

Lungo 219.
Aken (van), Gabriele

176,

(258).

Altdorfer, Alberto 172-174,(160).


Altichiero, Scuola di, 2.
Amberger, Cristoforo 132, 192,
(182).

.Amidano, Giulio Cesare 282.


.Amigori, Iacopo 307.
Amman, Jost 200.
(!')

v.

.Mariotto

(di)

Andrade

Zanobi Polpi

259.

Anguier,

architetto

Francesco

78.
e

Michele

361.

Arnt

di Zwolle, intagliatore 67.


v.

Harfe.

Cosma

Damiano

460.

466. 485.

Egidio Quirino
Giorgio 485.

466.

Gioacchino 299.
Aubert, Davide 24.
Audran, Gerardo 376.
Auvera (van der), Jacopo 480.
.Assereto,

Baciccia (il) v. Gaulli Giambattista 290, (288).


Backoffen, Hans, di Sulzbach,
scultore 66-67.

Badajoz

(di),

Giovanni 93.

Badalocchio, Sisto 282. (276).


Bahr, Giorgio 473, (467).
Michele 460.
Baldung, Hans 174-175, (161-

162).

Guercino 283, (278).


Agostino 463.
Barozzi, Giacomo, detto
gnola 234. 239.
Batoni,

(de). Giovanni 473, 474.


Boegert Derick intagliatore 67.
il

Vi-

Pompeo

291, (291).
Battistello v. Caracciolo Giov.
Battista 305.
Baudouin, Pietro 385.
Bautista,
Francesco 319.
Bazzani, Giuseppe 318.
Beaugrant (de), Guyot 203.
Beauregard (di), Guyot 200.
Becerro, Gaspare 97.

Beck, Leonardo 142.


Beer, Francesco 460. 467.

Giorgio

109.

Bega, Cornelio 437.


Behani, fratelli (Sebaldo e Bar(156-159).
54.
Beyeren (van), Abramo 456.
Beidensnyder, Enrico, intagliatore 69.
171,

Beierlin,

tona, architetto 78.

Bodt

Boffrand, Germano 357.


Boghem (van). Luigi 81.
Boi, Ferdinando 450, (445).
Hans 223.
Bolgi, Andrea 272.
Bolswerth, Schelte Adam 409.
Bonito, Giuseppe 305.
Bontemps, Pietro 86.
Borch (ter), o Terburg, Gerardo
441, (434-435).
Borgianni, Orazio 290.
Borgognone vedi Courtois.
Borman, Giovanni 25-26, 224.

Pasquale 26.
Borromino, Francesco 234, 238,
240-42, (225-228).
Bosch, Gerolamo v. .Aeken (van)

Hans

Giovanni 158.
Bellotto, Bernardo 310, (313).
Benedetto da Rovezzano 227.
Bening Alessandro, di Gand 25.
Paolo 25.

Gerolamo.
Bttcher, Giovan Goffredo 478.
Bouchardon, Edmondo 366.
Boucher, Francesco 386, (387-

Bellini,

.Annichino(Jan vaii Evckens) 93


Apt, Ulrico 142.
Arevalo (de). Luigi 320, (320).

Arphe
Asam,

(395).

(de'), Iacopo 151.


Barbieri, Giov. Francesco, detto

tolo)

Antonio 319.
.Androuet, Giacomo, detto Du(de),

cerceau,

393,

Laer (van)

il

Allori, Cristofano 293, (293).

Ammogliato

Blondel, Francesco 348.


Blondeel Lanzelot 203.
Boccadoro, Domenico, da Cor-

Pietro

v.

(il)

Barelli,

114.

(163-164).
Aleotti, G. B. 257, (244).
Alessi, Galeazzo 255.
Algardi, Alessandro 245, (231),

270

Bird, Francesco 232.


Bles, Endrik 219.

Bamboccio
Barbari

il

Albani, Francesco 282, (275).


Aldegrever, Enrico, detto Trip-

penmeker

Balestra, Pietro 478.


Balen (van), Enrico 407.

388).

Andrea
Boumann, Giovanni
Boulle, Carlo

351, (353).
475.

Bourdichon, Giovanni 27.


Bouts Dirck 19, 38.

Bentheim

Bracci,

Brain,

Braun, Mattia 464.

(von), Luder 120.


Giovanni 351, (350).
Berchem, Claas Pietersz 441.
Berckheyde, Gerrit 457, (459).
Job 457.

Berger 391.
Bergonzoni, 0.

Pietro 272.

Breu, Giorgio 142.

Matteo 223.
Paolo, di Anversa223,(2I 1).
Brokoff, Ferdinando Massimiliano 480.
F. Maria 465.
Giovanni 480.
Brouwer, Adriano 410. (410).
Brueghel, Jan, detto Brueghel
dei velluti 223, (210), 406,
BriI,
Bril,

B. 257.
Bernini, Lorenzo 240-242, (223224), 263-269. (253-256).
Pietro 266.
Bernts, Enrico, intagliatore 67.
Berrettini, Pietro, da Cortona
245, (229), 290, (284).

Berruguete, Alonso 97.

Pietro, il Vecchio 218, (208).


Briiggemann, Hans 69.
Bruyn, Bartolo 193, (183).
(de) A. 388.
Bullant, Giovanni, architetto 80.
Buontalenti, Bernardo 259.

Beyeren (van), Abramo 456.


Bianco, Bartolomeo 255.
Biard, Pietro 91.

Bibiena v. fjalli Bibiena.


Binek, Jaccip(j 12(1.

'

(404).

500

INDICE DEGLI ARTISTI

Burgkniair,

Hans

128), (145).
Caffieri, Giacomo,

Clodion

Oiangiacomo

e Filippo 366.
Cagnacci, Guido,

detto

(dei),

Clve, Cornelio 363.


Clouet, Francesco 92.
Giovanni 91,(80).
Codde, Pietro 420, (418),
Colberger, WenzeI 390.

Can-

(372).

Cametti, Bernardino 272, (261).


Campbpil, Colin 489.

Campen

(van),

Giacomo

Colin, Alessandro

Colombe,

Roberto

v.

Maestro

di Flemaile.
Canal, Antonio, detto il Canaletto 309-310. (.i09).
Canaletto (il) v. Canal Antonio
309-310. (309).
Candido, Pietro v. Witte Pietro.
Cano, Alonso 319,322,334,(334).
Cantarini, Simone, da Pesaro
280. (271).
Capelle (van de), Jan 453.
Caracciolo,
Giovan Battista,
detto Battistello 305.
Caratti, Francesco, di Bissone
464.

Caravaggio
V.

(da),

364

225.

Coysevox, Antonio 363, (363).


Craesbeeck (van), Joos 41 1.
Crayer (de), Gaspare 407.
Cranach, Hans 195.
Luca, il vecchio 194-198,

Merigi Miclielangelo 284,

Ludovico, da Cigoli 295,

Carlone, Carlo 485.


Carlo Antonio 463.
Gioachino 463.
Giov. Battista 463.
Silvestro 463.
Carnevali, Carlo Antonio 463.
Carracci,
Agostino 277, 279,

Dietterlein, Wendel 101,


126.
Diez, Ferdinando 475.

115,

Dinglinger, Melchiorre 478.


Dolci, Carlo 295, (298).

Domenichino
menico 282,

Zampieri Do-

v.

(277).

Donner, Raffaele 481, (472).


Dorbay, Francesco 346.
Dotti, Carlo Francesco 257.
Don, Gerardo 444, (438-439).

Douvermann,

Giovanni,

inta-

gliatore 68.
Enrico, intagliatore 68.

Drevet, Pietro e Zuberto 276.


Dubois, Guglielmo 437.
Ducerneau vedi Androuet.

Duck, Jacopo 434.


Dughet, Gaspare, detto anche
Poussin Gaspare 291.
Dujardin, Karel 441.
Dupr, Guglielmo 361.
1,

199.

ii

35, 46. 54,


(tav. IV).

(1.35-153),

171.

(295).
il

14,

(297).

lo

(274).

(449).

(265), (267).

Annibale 277, (266).


Lodovico 277, 279, (268).
Carriera, Rosalba 307, (310).
Casas y Novoa 320, (319).
Castiglione,
Giov.
Benedetto

Cuvills, Francesco 460, 465.

Da

Hans

135, (123).

David, Gerardo,

Cavedoni, Jacopo 283, (279).


Cerano (il) v. Crespi Gian Battista 298, (297).
Cerquozzi, Michelangelo 382.
Chambers, Guglielmo 490.
Champaigne (de), Filippo 370.
Chardin, Giovanni Simeone 387,

'

Degeler, Giovanni 141.


Dehn-Rothfelser (van),

Hans

114.

De

Giovanni 97.
Deien (van), Dirk 456.
Della Stella, Paolo 101.

479).
10, (12-13).

Inni,

De l'Orme,

Cignani, Carlo 280, (272).


Cigoli (il) V. Cardi Ludovico 295,

Filiberto di Lione
79-80.
Delvaux, Lorenzo 391.
Denner, Baldassare 485.
De Riano, Diego 94, (82).
De Sanctis, architetto 261.
(66),

'

Oudewater

81.

(391).

Luigi 259.
Cino, Giuseppe 249.
Cittadini, Pier Francesco 280.
Claesz, Pietro 456.
Claeuw (de), Giacomo 456.
Claudio Lorenese v. Gele, Claudio 372, (374).

di

22-23, (25), 35.


Davidsz, Jan 456, (455).
Debrosse, Salomone, architetto

De Covarrubias, Alfonso 94.


De Egas, Enrico 93, (81).

Chiaveri, Gaetano 473, (468).


Chodowiecky, Daniele 486, (478-

(292).

Herrera.

Herrera, vedi

D'Arphe, Giovanni 92.


Darcher, Adolfo 135.

298, (301).
Castiiho 95.

468.

Duquesnov, Francesco 270.


Drer, Alberto
(184-186).
Luca, giovine
150-171,
Hans
Crespi, Daniele 298,
Gian Battista, detto Ce- (von) Stazio
Dury, Carlo 472.
rano 298,
Giuseppe
Luigi Simone 472.
Maria, detto

Spagnuolo 282,
Paolo 472.
Dusart, Cornelio 437.
Cuyp, Alberto 453,
Gerritsz 414.
Dyck (van), Antonio 407-409,

Christiis. Pietro

(365).

Covarrubias (de). Alfonso 94.


Coxyen, o Co.xie (van), Michele

Michelangelo

Cristoforo 460, 464.


Giorgio 468.
Dientzenhofer, Giovanni
Leonardo 468.

Diepenbeck (van). Abramo 409.

Nantes

Corradini, Antonio 274, 478.


Cotte (de), Roberto 354.
Courtois, Jacopo 382.
Cousin, Giovanni, di Sens 91.
Coustou, Guglielmo e Nicola

(292).

di

(413).

(281-282').

Cardi,

Michele,

Conca, Sebastiano 305, (306).


Coninxloo (van), Gillis, di Anversa 221.
Constatale, Giovanni 492.
Contaut, Pietro 359.
Coques (0 Coc.x), Gonzales4ll,

(393).

Campin,

434.

108, 140.

28, (29-31), 81.

388,

Di Castiiho, Giovanni 95.


Dichter, Michele 64.
Dientzenhofer, Chiliano Ignazio
465.

Francesco 298.

Giacomo 370,

Callot,

Michel

v.

(369).

lassi 280.

Cairo

Joos 216.
Luigi 369,

Cleef, o Cleve (van),

142-146, (126-

De

Silve,

Diego 96.

Desjardins, Martino 363, (364).


Detrov, Giovanni
Francesco,
385; (386).

(406-409).

Echter, Giulio 124.


Edelinck, Gerardo 376.
Eeckhout (van den), Gerbrando
451.
Effner, Giuseppe 460, 465.
Egkl, architetto di Monaco 111.
Elias, Nicola 415, (414).
EIsheimer, Adamo 482, (475).
Engeibrechtsen, Cornelio 212.
Eosander (von), Goethe 474.
Eriach (von), Fischer 460, 462,
463, (460-461).
Ertle, Sebastiano 140.
Everardo di Monster, intagliatore 67.

Everdingen (van), Allaert 438,


453.

Eyck

(van), fratelli

1,

31.

(van), Giovanni 4-10.(3-10),


(tav.
(van), Uberto 4-9,(3-10).
I),

25.

Fabritius, Karel 448, (441).


Faidherbe, Luca 388.
Falconet, Stefano Maurizio 369.
Fancelli, Domenico 97.
Fanzaga, Cosimo 247.
Ferrata, Ercole 272, (260).

501

INDICE DEGLI ARTISTI


Giusti, Antonio,

Figueroa, fratelli 320.

Andrea

Gio-

Herrera, Francesco, il giovine


319, (318).
Francesco, il \cccluo 324,

vanni, fratelli 86, (76).


Giusto di Gand 16, (18-19).
Godecharles 391.
(iodi, Stefano 133.
Goes (\an der), Ugo, di Gand

Floris, Cornelio 140.

16-17, (20). 25.


(ioethe (von), tosander 474.

Heyder, Jacopo ltl8.


Hildebrandt (von). Luca

Fltner, l'ictnj 101.


Fontana, Carlo 245, (230).
Domenico 239.
Fornient, Damiano 97.
Fouquet, (jiovanni 26, (27).

(loltzius.

Qasoare

Fischer,

Michele 460,
(von) Erlach

108.

46fi.
4tO.

Flaxman, Giovanni 490.


Flincl<, Odvaert 450.

Frans, o Frans de Vrieiul 225.

(liissaL'rt,

38(,

(.389-390).

Franceschini, Baldassarre, detto


Volterrano 295.
il
Marcantonio 280, (273).

Francesco

di

Magdeburgo

Francheville. Pietro 361.


Frankc, Paolo, architetto

69.
123,

125.

Franquart, Giacomo 388.


Frey Dionigi e Martino 133.
Frisoni, Donato 463, 468.
l'roiniond. Clemente 468.
Froment, Giovanni 27.

Froeauf, Rueland, di Salisburgo


42.

Fuga, Ferdinando 247.


Fnrini, Francesco 295.
Furtmayr, Bertoldo, di Ratisbona 43.
Fyt, Giovanni 41 1.
Gabriel, Giacomo Angelo 359.
Qadier, Pietro 74.

Gainsborongh,

Tommaso

495,

(488-489).

Alessandro 245, (232).


Galli Bibiena, Alessandro 468.
Galilei,

Bibiena, Carlo 469.


(jalli Bibiena, (famiglia) 463.
Gallili,
Giambattista, detto
Baciccia 290, (288).
Galli

Gauvain, Mansuy
Geertgen,
Gerrit

tot

il

o
Jans,
18, 217.

325-328, (324-327).
Gregorini, Domenico 247.
Greising, Giuseppe 469.
Oreuze, Giovanni Battista 387,
(392).

Oroninger, fratelli (Enrico e


Gherardo) 140.
Griinewald, Mattia 37, 39, 187192, (180).
Griinsteyn (von),

Ritter 470.
Guardi, Francesco 310,(312).
Guarini, Camillo 252, (240).
Gupire (de la), Pierluigi 468.
Guercino v. Barbieri, Giov. Fr.
283, (278).
Giovan Francesco
Guernieri,
472, 476.
Guillain, Simone 361.

Gutewerdt, Hans 141.


Hackaert. Jan 4.55.
Hagart, Enrico 140.

(de), Aart 451.


Claudio, detto Claudio
Lorenese 223, 372, (374).
Gentileschi, Orazio 295.
Gerardo d Haarlem 22.
Gerhard, Uberto 133, 134,(121).
Gerrit, Van Haarlem v. Geer-

Gumbolt

fa

presto 302, (304).

Giulio,

Romano

75.

Hammerer, Hans,
Hans di Heiibronn

Hog.uth,

scultore 66.

139.
(iiglielmo 492, (484,

4H()).

Holbein,

Ambr(]gio

185.

Hans, il giovine
(165-179), (tav. V).
Holbein, Hans,

il

176-185,

vecchio !42-

150, (130-134).
Holl, Elia 123.

Hondecoeter

Melchiorre

(de),

456, (457).

Honthorst Gherardo, detto Gherardo delle Notti 392,

Hoogh

(de),

Samuele

(van),

452.

Hopfer, Daniele 142.


Horenbout, Gerardo,

di

Houdon, Giov.

B.'ittista 37(1.

Huber, Wolff,

di

Pa.ssavia 58.

Hufnagel, Giorgio 200.


lacobsz Dirk 412.
lacobsz. Luca, detto Luca di
Leida 212-214, (202-203).
Iacopo de Barbari 151.
Isenmann, Gaspare 38, (37).
luvara, Filippo 252-253, (243),
320.

James, Adamo 490.


Roberto 490.
Joest, Jan 216.

Jones, Inigo 229, (217).


Jordaens, Jacopo 407, (405).
Justes (les), Giovanni, Andrea

Antonio

v.

Giusti.

Kager, Mattia 123.


Kalf, Guglielmo 456, (454).
Kandler, Gioachino 478.

Kapup, Cristoforo 140.


Kauffmann, Angelica 488,
Kent, Guglielmo 490.
Kesslau (von), Federico

Enrico 92.
51.

Heiibronn vedi Hans di Heiibronn 54.


Heinz, Giuseppe 200.
Heist (van der), Bartolomeo
449, (444).

Keyser (de), Tommaso 4 5, (4 5).


Knobeisdorff, (jiovan Giorgio
474.
Knffel, Cristoforo 473.
Knffler, Goffredo 478.
Knoller, Martino 485.
1

Koerbecke

Hernandez, Girolamo

Kraft,

Gregorio 321.

(di),

Giovanni 36.

Kolb, Hermann 472.


Kolderer, Giorgio 133.

(482).

4(8.

Ketel, Cornelio 412.


Key (de), Lieven 207.

Herbst, Hans 176.


Hering, Loy 135.
Herlin, Federico, di Rothenburg 39-40, (42), 54.
97.

Gand

25.

Hardouin Mausart, Giulio 348


Harfe, Antonio 92.

54.

(.394).

Pietro 449, (443).

Hoogstraeten

(Siiss)diKulmbach 171,(155).

460,

454, (452).

Hoffmann, Roberto

434, (416-

XI).

225.

Giovanni Battista di Toledo 96.


da Maiano 227.
da Padova 228.
da San Giovanni v. Mannozzi.
di Badaioz 93.
Girardon, Francesco 362, (362).

417), (tav.

Heda, Claes 456, (453).


Heemsterck (van), Martino 224-

142.

Giordano Luca, detto Luca

Niccol 65.

Hartmann, Maestro

tgen, tot Sint Jans.


Gibber, Gabriele 232.
Gibbons, Grinling 232.
Qibbs, Giacomo 489.
Gillot, Claudio 383.
Giltinger,

(di)

Dirk 4.34.
Frans 419-420,

9().

Jan 457.

der),

Hobbema, Meindert

Hais,

Giovaniu'

464, (462).
di

Greco V. Theotocopulo Domenico

Gelder
Gele,

225.
o Mabuse,
224, (212).

|aii,

Gotz, Sebastiano, di Coir 109.


(ioujon, (iiovaiini 78, 88,(74-75).
Goutard, Carlo 475.
Goya y Lucientes, Francesco
340, (340-343).
Goyen(van), Giovanni 444, (4.36).
Graf, Orso 185.
Graff, Antonio 487, (480).
Gran, Daniel 484.
Orasser, Erasmo 63.
(jrebber (de), Pietro 414.

Hagenau

74.

Sint

Van Haarlem

Hendrik

Maiiheuge

Onorato

Giovanni

Fragonard,

2,

(323).
(da).

Heyde (van

Koninck, Filippo 434.

Salomone 450.

K(Jster, Pietro 141.

Adamo

Krubsacius,

58-61, (50-54).
A. 473.

(3.

502

INDICE DEGLI

Kriimper, Hans 134.


Labenwolf, Pancrazio 131,(119).
Laer(van), Pietro detto il Bamboccio 292, (395), 439.
Laib, Corrado 42.

Lancret, Nicola 385, (384).


Landshnt (di), Jacopo, scultore

Maestro

Maestro della leggenda

Maestro della leggenda

S.

della
Giorgio 35.

Orsola
Ulrico

di

di

S.

di

S.

(481).

42.

di

Maria

216.

Lastman, Pietro 421.


La Tour, Maurizio 385,

"

(381-

382).

>

Laurana Francesco
Leblond 355.

Carlo 347, 376.


Volfango, di Vasserburg

35,

Leineberger,

64.

Leniercier,
Pietro 78.

345, (344).

(371).

(351).

LePrestre, Biagio, architetto 77.


Lerch, Nicola (o Nicola van
Leyen) 64.

Le Roux, Roland

74, 83, (70-71).

Lescot Pietro 78.


Lesueur, Eustacliio 380, (379).
Nicola 485.
Le Sueur, Uberto 232.
Le Vau, Luigi 346, (344).
Leyen (van), Nicola v. Lerch

Nicola.
Lieyens, Jan 450.
Liotard, Giovanni Stefano

.385.

Lochner. Stefano .35, (33-34).


Loinbard, Lamberto 225.

Longhena,

Baldassarre

253,

(248).

Longhi, Martino 234.


Pietro 307,(311).
Longiielune, Zaccaria 473.
Loo (van), Carlo 385.
Lorrain (le), Roberto 363.
Lorenzo da JVlagonza, scultore66.
Loth, Carlo 483.

Lotter, Girolamo
di

Leida

v.

126.

Luca

Lurago, Carlo 463.


Martino 463.
Liitzelburger, Hans, detto

Bra-

20, (21).
della Sacra Famiglia

i-

della Vita di

Maestro

Maria

Basilea 32.
Maestro di Flemalle 15, 32,
di

36, (13).

Maestro di Liesborn 36.


Maestro di Moulins 27.
Maestro di S.
Bartolomeo 36.
Maestro di S. Severino 36.
Maestro
di Sch<>ppingen 36.
Maestro Guglielmo 35.
Maestro
Loedewick, intaglia

tore

Mang

Enrico,

Lys, Giovanni 482, (474).


Mabuse v. Qossaert, Jan 224,

di

.Augusta 38,

(36).

(220).
(257).

Maes, Nicola 451.


Maestro dell'Assunta 20.
Maestro della Glorificazione
Maria 35.

Marmion, Simone

27.

Marot, Daniele 351, (352).


Marsy, Baldassarre 363.

Montanez,

Giovanni

Martinez

321, (321-322).

Monti, G. G. 257.
Moosbrugger, Gaspare 467.
Mor (Moro), Antonio di Utrecht

Gaspare 363.
Martinez del Mazo, Giov. Bat-

Martino di Urach 55.


Massys, Quintino 20, 209-211,
Paolo 305.
Lorenzo 478.
Maulpertsch, Francesco 484.
Mazzoni, Guido, da Alodena 85(de),

Mattielli,

86.

Francesco,

detto

Morazzone 298.
Mazzuoli, Giuseppe 272, (259).
Meer (van der), Giovanni 438,
il

(357).

Memhardt, 474.

Mora, Francesco 318.


Giovanni Gomez 318.
(de), Giuseppe 322.

Morazzone

(il) v. Mazzucchelli,
Francesco 298.
Moreelse, Paolo 414.
Morland, Giorgio 496, (491).
Morris, Guglielmo 226.

Luca,

Moser,

di

Weilderstadt

31 (32).

Hans

Multscher,

Mura

34, (46), 52.

Francesco 305.
Bartolomeo Stefano

(de),

Murillo,

74.

448, (442), (tav. XIII).


Meissonnier, Giulio Aurelio 355,
di

335-340, (335-339).
Nanteuil, Roberto 376.
Nattier, Giov. Marco 380, (378).
Neer (van der), Aart 454, (451).
Nepveu, Pietro, detto Trinqueau

Maratti, Carlo 288, (287).


Marchionni, Carlo 247.
Mari, Giov, Antonio 272.

Mazzucchelli,

(212).

Maderna, Carlo 234. 238, 239,

226.

Mannozzi, Giovanni 295.


Mansart, Giulio Hardouin 348.
Francesco 346.
Manuel, o Dcutsch Niccol, di
Berna 185.
Maragliano. scultore ili legno 274.

Matteis

Frank

(369).

Mielich, Hans 200.


Mierevelt, Michele 44.
(van), Guglielmo 447.
Mieris (van), Frans seniore 447.
juniore 447.
Guglielmo 447.
Mignard, Pietro .380, (376).
Mignon .Abramo 456.
Milan, Pietro 97.
Mochi, Francesco 270.
Mola, Pier Francesco 290.
Molenaer, Jan Miensze 435.
Molyn. Pietro 437.
Monster (von), Everardo 67.
Montanez, Alonso 322.

67.

Maestro Ruggieri v. W'cyden


(van der), Ruggiero.
Magnasco, Alessandro 299.
Magnnza (di), Lorenzo 66.
Mair G. 134.

(197-201).

Maderno, Stefano 269,

tista 333, (332).

[acobsz.

212.

180.

perla

della

35, (35).

Lemoine, Giov. Battista 366.


Lemuet, Pietro 346.
Le Nain, Antonio e Luigi 370,

Le Ntre, Andrea 360.


Lepautre, Giovanni 351,

Dar-

36.

Maestro

Lehongre, Stefano 363.

di

Merigi, Michelangelo, da Caravaggio 284, (281-282).


Metsu, Gabriele 451, (446).
Meyt, Corrado, di Warms 81.
Michel, Luigi, detto Clodion 369,

Maestro
bante
" Maestro

63.

Hans
Giacomo

della Passione

37.
della Passione di Lip37.
della Passione di Lyversberg 35.

85.

Lebrtui,

Leeb,

Maestro
mstadt
Maestro
pberg
Maestro

Memlng, Hans(Giovanni), di Magonza 20-22, (22-24), (tav. II).


Mengs, Antonio Raffaello 487,

36.

Maestro della Morte

66.

Lanfranco, Giovanni 282.


Largillires (de), Nicola 380.

Luca

.'\RTISTI

Leggenda

Nering, 474.
Netscher, Gaspare 444.
Nette, Giov. Federico 468.
Neuchatel, Nicola 200.
Neumann, Giov. Baldassare460,
462, (463-464), 469.
Niccol di Hagenau 65.
Nigetti, Matteo 259, (250).
Noort (van). Adamo 394.
Novelli, Pietro 305, (308).
Nuvolone, Panfilo 298 (296).
Olmendorfer, Hans 43.
Oostsanen (van), Cornelisz 214,
(204).

Oppenort, Gille-Marie 353.


Opstal (van), Gerardo 363.
Ordofiez, Bartolomeo 97.
Orley (van), Barend 224, (213).
Ostade (van), Adriano435,(429).

INDICE
Ostadc

(vaii),

Isacco 437.

Oiiwatcr, Alberto 18.


Ovens, jurgen 483.

Pacheeo, Francesco 321, 325.


Pacher. Michele, di Briinico
43-45, 47,

(54,

(58-59).

Agostino 369.
Paiamedesz, Antonio 434.
Pannini. (iian Paolo 291, (289).
Pareja (de), Oiovanni 333.
Pajoii,

259.
Parodi, Filippo 274.
Oiovan Battista
Pater.
Parigi,

(385).
Patinir,

(iiijio

Patenier,

385,

Gioachino

Riediuger, Giorgio

Riemenschneider,

Tilman

Pesne, Antonio 485, (484).


Augusto 476.
Petrini, Antonio 463, 469.
Pezzani, Valentino 469.
Pfenning, D. v. Laib Corrado.
Piazzetta, Giov. Battista 307,
Petri,

(314).
Picherali. architetto 249, (238).
Pieratti, Domenico 276.

Serpotta,

61,

Snyders, Francesco, di Anversa


404.
Sohier, Ettore 74.

Solimena, Francesco 304, (303).


Solis,

Matteo 295.

Pittore dei Borboni

v.

Maestro

Moulins.

Pppelmann, Daniele 460, 462,


472, (466).
Post, Pietro 388.
Potter, Paolo 453, (450).
Pouckes (van), 391.
Pourbus, Frans, il vecchio 225.
Pietro, di Bruges 225.
Poussin, Gaspare, o Dughet,
Gaspare 291, 372, (375).
Nicola 371 (373).
Pozzo, Andrea 2.39, (221-222).
Prandauer, Jacopo 460, 464.
Preti, Mattia 305, (307).
Prey, Leonardo 473.
Prieur, Bartolomeo 91.
Primaticcio, Francesco 75.
f^rovaglia, Bartolomeo 255,(246).
Puget, Pietro 364-365, (366-367).
Queirolo, Francesco 274, (263).
Quellinus, Arturo, il vecchio 390.
Raggi, Antonio 272.
Rainaldi, Carlo 245, (228).
Ratdolt, Eraldo 141.
Ravesteijn (van). Jan 415.
Regnaudin, Tommaso 363.

Giacomo Germano 358.


Soutmann, incisore in rame 409.

Rosso fiorentino 91.


Rottenhammer, Giovanni 200.
Rnttmayr, Gio. Ferdinando 483.
R(i\nierswale (van). Marino 21 1.

Soufflot,

Spada, Lionello 284.


Spagnoletto (lo) v. Giuseppe
Ribera 300, (302), (305).
Specchi, Alessandro 261.

.376.

Rugendas, Filippo 483.


Rubens, Pietro Paolo 393-406,
(396-404), (tav. X).
Ruggieri, Maestro v.

Virgilio 200.

Sonnin, E. G. 473.
Soria, Giambattista 245.

(294).

Specht, I. G. 468.
Speckle, Daniele 1 15.
Sprangar, Bartolomeo 200.
Springinklee, Hans 171.
Stanzioni, Massimo 305.
Starke, Giovanni G. 472.
Steen, Giovanni 444, (437).
Steenwijck, Hendrick, il vecchio 406.
Stella (della). Paolo 101.
Stenge, Francesco G. 460.

Weyden

Piranesi, Giambattista 291,(290).


Plevdenwurff, Hans 45-46.
Poily 376.
Pollak, Giovanni 43.
Pontius, Paolo 409.

252, (239).

Slodz. Sebastiano 366.


Smids 474.

Rosa, Salvatore 286, (283).

437,

(431).

Salomone 437,

Giacomo

Servandoni, architetto fiorentino 358.


Sesselschreiber, Gily 132.

Shaw, Norman 226!

Pilon,
Germano
90-91.

(78-79),

Sebastiano 75.

Serlo,

(van der), Ruggiero.


Ruisdael (van),
Iacopo

(van), Pietro 276.


Cristoforo 200.
|an 214, (205).
Seckatz^ I. K. 485.
Segers, Hercules 434.
Selz, Giovanni 471.

12.

Pigage, Nicola 460, 468.


Pigalle, Giov. Battista 367.
86,

Col47.

Scorei,

Ventura 320.

Rousselet

38-39. (38-41),

36,

Schwarz,

Roelas (de la), Giovanni 324.


Romanelli, Francesco 290.
Romney, Giorgio 496 (490).
Filippo
Roos,
Pietro,
detto
Rosa da Tivoli 483.
Rosa da Tivoli, v. Roos Filippo

Rosselli,

di

Schuppen

Rigaud, Pietro 380, (377).


Rodriguez, Simone 319.

Martino,

Schiichlin,Hans,diUlma40.(43).

Pietro 483.

Claudio 347, (345), 363.


Pcrral, Giovanni 27-28, 81.

mar

Richier. Ligier 85, (72-73).

Perraiiit, 78.

di

Schongauer,

(55-56).

219, (209).
Paudiss, Cristoforo 483, (476).
Peilagio ,Carlo 133.
Pencz, (jiorgio 171.
Permoser, Baldassarre 478.
Peroni, Giuseppe 272.

"

503

.ARTISTI

DECil-I

Reinoids, Giosu 495, (485-487).


Rembrandt Harmensz van Rijn
420-4.33,(419-428), (tav. Xll).
Reni, Guido 280, (269-270).
Retti, Leopoldo 463, 468.
Ribera, Giuseppe, detto lo Spagnoletto 300, (302, (30.5).
^ Pietro 320.

(430).

Ruoppolo, Giov. Battista 305.


Rusconi, Giuseppe 272.
Riiysch, Rachele 456.
Ryckaert, Davide 411.
Sabatini, Francesco 320.

Stimmer, Tobia 200,

(187).

Stocker, Giorgio 40.


Stone, Nicola 232.
Stoss, Veit 57, (48-49).

Sacchetti, Giov. Battista 320.


Sacchi, Andrea 288, (285).
Salvi, Giovambattista, detto il
Sassoferrato 288, (286).
Niccol 247, (233).
Sandrart, Gioacchino 483.

Bernardo, di Memniingen 42.


Strohmaier, Leonardo 61.
Strozzi, Bernardo 298 (299-300).
Strigel,

Sanmartino, Giuseppe 274, (262).


I

Saraceni, Carlo 280.


Sardi, Giuseppe 253.
Sarrazin, Giacomo 361.
Sassoferrato (il) v. Salvi Giovambattista 288, (286).
Scamozzi, Vincenzo 464.
Schafer, Carlo 109.
Schaffner, Martino 192, (181).
Schaicken, Goffredo 456.
Schiiufelein,

Hans

171, (154).
Bartolomeo 282.

Schedoni,
Schiaffino,

Bernardo 272.

Schickhardt, Enrico 109.


Schlaun, Giovanni Corrado 460,
470, 471, (465).
Schliiter,

Andrea 460, 462, 474,

(469), 480, (470-473).

Schmid, G. 473.
Schmidt, M. Giovanni 484.
Schoch, Giovanni 109.

Strudl,

Pietro 484.

Sustris,

Federico 126, 200.

Geremia 141.
Swanenburch (van), Jacopo 421
Sutel,

'

Syriin, Giorgio, ilgiovine54,(47).


Giorgio, il vecchio 53.
Teniers, Davide 411,(411-412).

Terburg

v.

Borch

(ter)

Gerardo

441, (434-435).
Tervven, Jan 201.
Teunissen, Cornelio 421.
Thomann, G. B. 460, 471.
Thom, Narciso e Pietro 320.
Thorpe, [ohn 228.
Thulden (van), Teodoro 409.
Thunib, Pietro 467.
Tiarini, Alessandro 283, (280).
Tiepolo, Giov. Battista 310-315,

(315-317),
Giovanni

(tav. VI).

Domenico

315.

504

INDICE DEGLI .ARTISTI

Tommaso da Modena,

2.

Toro, Giovanni Bernardo 351.


Torri, Giuseppe A. 257.
Torrigiani, Alfonso 257.
Torrigiano, Pietro 227.

Tremignan, .Alessandro 253.


Tricht, Arniiido

di,

intagliatore

68.

Trippennieker

v.

Aldegrever,

Enrico.
Tristani, Giovanni 23'J.
Troger, Paolo 484.
Troost. Cornelio 456.
Tubi, Giov. Battista 363.

Ver Meer, Jan 448 (442).


Vermeyen, Giovanni, di Bruxelles 81.

Vernuiken, Guglielmo 116,(103).


Verrejos, Filippo 319.
Victors, Jan 451.
Vigarni, Filippo, di Langres 96.
Vignola V. Barozzi, Giacomo.
Villanueva (de), Giovanni 320.
Vingboons, Filippo 389.
Viscardi (famiglia) 463.
Vischer, Ermanno 126.

Simone

Vliet (van),
457.

Hendrik Cornelisz

Voigt, Gaspare

Hans

453.

Vasquez,
320 (320).
Veen (van), Otto 394.

V'elasquez (de Silva y), Diego


328-335, (328-332), (tav. Ili).
Velde (van de), Adriano 453.
(448).

Verbruggen, Enrico 390.


Verhaegt, Tobia 394.
Verhagen, Teodoro 391.
Verhuist,

Rambaldo

390.

gio-

Ili),

46.

Wijnants, Giovanni 439, (432).

Wohigemut, Michele,
1

berga

14.

(de),

Cornelis 409.

(de),

Martino 225.

Wouwerman.

117,

114,

140,

Norim-

Filippo

123.
4.'59,

(433).

Wren, Cristoforo 230, (218-129).


Wurzlbauer, Benedetto 131.
Wyndyz, Giovanni 65.
Zampieri, Domenico, detto

Domenichino 282,

il

(277).

Vouet, Simone 380.

Zanobi, Filippo del Rosso 259,

Vranx, Sebastiano 406.

Vriendt, Cornelio 203, (190), 204.


o Frans
(de), Frans,
Floris 225.
Vries (de) Adriano 134, (122),
140.

Vroom, Cornelio 437.


Wagner, Giovan Pietro 480.
Warin, Giovanni 361.
Watteau, Antonio 355,

(356),

382, (380), (tav. X).

Wechtiin, Giovanni
Strasburgo 176.

Ulrico,

di

(251).

Polpi

(di),

linea 41,

correggi

Baksterfjer

Mariotto

detto

l'Ammogliato 259.

Vriendt

ZarcilloyAlcaraz, Francesco 323.


Zeitbloom, Bartolomeo 41, (44).
Zick, Gennaro 485.
Zimmermann, Domenico 460,
466.
Zuccali, Enrico 465.
Zuccarelli, Francesco 298.
Zurbaran, Francesco 333-334,
(333).
Zilrn, Giorgio

ERRATA CORRIGE
Pag.

di

(46), (45), 57.

Wolff, Jacopo

Volterrano (ii) \-. Franceschin


Baldassarre 295.
Vooit (van der), Cornelio 415.

(125),
il

(tav.

121.

Vorsterman, Luca 409.

Guglielmo,

Wilson, Riccardo 496.

di

Vlieger (de),

Vos
Vos

(236).

Giovanni 245, (227).


Francesco Emanuele

(447).
de), Isaia 415.

10-15, (14-16), 25, 26, 34.


65.

Widyz, Hans
(de),

Vanbrugh, Giovanni 489.

de),

471.

Wenglein, Bartolo 133.


Werff (van der), Adriano 456.
Weyden (Van der), Ruggiero, o
Ruggiero de la Pasture 2,

Hans 131.
Witte
Emanuele 457,(458).
Pietro, giovine 130-131, (De), Pietro, o Pietro Candido 111.(120), 133.
(118).
Pietro 126-130, (112-117).
Witz, Corrado,
Costanza 32

Vanvitelli, Luigi 249,

(van
vane 453,
(van

490, (483).

Weeb, John 230.


Weenix. Giovanni 456, (456).
Welsch (von), Massimiliano 460,

il

Turner, Giuseppe Maliord 492.


Uccello, Paolo 9.
Uffenbach, Filippo 482.
Unterberger, Michelangelo 484.
Urach (von), Martin 55.
Vaccaro, Andrea 305.
Vacksterffer 114.
Vaickenborch, Luca 222.
Vaickert (van), Werner 415.
Valentino di Lione 1 14.

Vasanzio,

Wedgwood, Giosu

in

Vaksterffer

141.

INDICE DEI LUOGHI E DEI

N. B.
e

iKimeri fra parentesi sono quelli delle illustrazioni. Ol altri indicano

le

pagine del

testo,

collezioni pubbliche e privale, bastando a rintracciare le opere dei singoli autori l'indice

le

Froment

Berlino, Arsenale. Maschere di


guerrieri morenti dello Schliifer 480, (470-471).

cardinali

Aia, Palazzo Comunale 207.


Aix, Cattedrale, li roveto ar-

dente di Giovanni
Sepolcro dei
28;

Monumento

del

Piazza

Bruxelles,

Casa

Chiesa

Biickeburg,

Grande E-

Maggiore.

delle gilde 205.

Municipale

125.

Caen,

389-390.

Palazzo Comunale, ora Palazzo Reale di Giacomo van

Bevern,

Chiesa
di
Pietro.
S.
Coro di Ettore Sohier 74.
Palazzo Ecoville 77.
Calcar, Chiesa di S. Niccol.
Aitar maggiore di Jan Joest

Blaubeuren, Chiesa del Conven-

Cambridge, Biblioteca

d'Amboise 83.

Amsterdam,

MONUMENTI

Campen

Luterana

Chiesa

Altare intagliato di Giorgio


Svrlin il Giovine 54, (47).
to.

P. P. Rubens 398.
Palazzo Comunale 203.
Aschaffenbiu-g. Castello 112-1 13.
Pitture di Mattia Griinewald

Castello 74.
(presso
Monaco),
Chiesa. Polittico di Giovanni

Bloi's,

Blutenburg

Pollak 43.
Bologna, Chiesa di S. Pietro 237.
Palazzo di Giustizia. Puttini di M.
A. Franceschini

Augusta,

Arsenale

Comunale
Chiesa

(107),

di

Palazzo

CapFug-

Brescia,

Valentino. Pit-

S.

ture di Bartolomeo Zeitblom

Chiesa
pella

di

Anna.

S.

Fugger

Biblioteca
ger 101,
Fontana

101,

135.

nel palazzo

(92).

(88).

Augusto

di

di

Li-

di

Er-

berto Gerhard 134.

Fontane di Mercurio e
Adriano di V'ries

cole d

Pitture di

134.

Hans Holbein

il

Vecchio 147.
Azay-le-Rideau, Castello 75.

Bamberga,
cro

di

gonda

216.
del Trinity College 232.
Caserta, Palazzo Reale di Luigi
Vanvitelli 249, (236).
Chambord, Castello 74-75, (63).
Chantilly, Castello 77, (64).
Libro miniato per il Duca

di

Cattedrale.

del

II

Sepol-

di

62.

Palazzo Bottinger 469.


Palazzo Nuovo del Comune
469.

Bayreuth, Teatro dell'Opera


Carlo Bibiena 469.
Beaune (Digione), Ospedale.
Giudizio

freschi

del

Tiepolo

313.

Neumann

11

Antico

463.

Palazzo

della

Cancelleria 203, (192).

Ospedale
Pitture
Palazzo

del

mino

di

di

Polittico

Ca-

del

Castello

28.

Chenonceaux. Castello 75, (62).


Colmar, Chiesa di S. Martino.
La Madonna del Roseto di
Martino Schongauer 38, (38).
Colonia, Chiesa dei Gesuiti 125,
(109).

Chiesa

Memling
di

22,(24).
Giustizia.
Ca-

Guvot
di

de

Beau-

(jiovanni

van

P. P.

Cro-

Pietro.

S.

di

S.

Pietro

di

Rubens 404.
Comunale.

Palazzo

116, (103).
Corufia, Chiesa

dei

Loggia

Gesuiti

di

Antonio de Andrade 319.


Cracovia, Chiesa di S. Maria.
Altare di Veit Stoss 58, (48).
Creglingen (Wrtemberg), ChieAltare di Tilman Riesa.
mensneider 61

(56).

Danzica, Arsenale 120, (106).


Case Baum e Steffen; Casa
inglese e Castello dei Leoni

120.

Chiesa di S. Maria. Trittico


Giudizio Universale 22,

del

9.

BruhI, Castello. Scalone di B.


Neumann 463, (464).
Bg:iiBruxelles, Chiesa del
nage di Luca Faidherbe 388.
Chiesa di S. Gudula. Pul-

pito di Enrico

di

cifissione

Giovanni.

S.

grant 203.

Eyck

di

universale di Rugvan der Weiden 13.


Bergamo, Cappella Colleoni. Afgiero

Brou, Chiesa di S. Nicola da


Tolentino. Tombe di Casa
d'Austria 81.
Bruchsal, Castello. Scalone di
B.

CuneRiemenschneider

Enrico

112.

Bruges,

4.

Scolture

stello.

Duomo Nuovo

237.
Brieg (Slesia), Castello dei Piasti

Berry

Chateaudun. Cappella
75.

Bopfingen, Chiesa di S. Biagio.


Altare di Federico Merlin 40.
Breda. Chiesa maggiore. Monumento del Conte Engelberto di Nassau 201, (188).
Brema, Palazzo Comunale 120.

123.

42.

280, (273).

187.

480,

Palazzo Reale. Scalone dell'architetto A. Schiuter 480.


Castello.
Frontoni e
culmini. 120.

(60).

Anet, Castello 79 (t)7),


Anversa, Cattedrale. L'alzamento della Croce di P. P. Rubens 398; La deposizione di

Schiiiter

(47.3).

388, (393).

Angerville (Normandia), Castello

dello

lettore

Verbniggen390.

(22).

Cortile

di

Palazzo

Art

119.

Comunale

119.

Digione, Chiesa di S. Michele.


Giudizio Universale 85.

Ospedale

di

Beaune.

Il

Trit-

INDICE DEI LUOGHI E DEI MONUMENTI

506

der
Wfideii 13.
maggiore.
Dordrecht,
Chiesa
Stalli del curo di lan Terweii

Hampton Court

201, (189).
Dresda, Castello 114,
Chiesa cattolica di Corte del
Chiaveri 473, (468).
Chiesa delle Dame d Gior-

Pietro Vischer. 127.


Heidelberg, Castello 107,(94-95).
Palazzo di Ottone Enrico.
Scolture di Alessandro Colin

ticij

Ruggiero

di

vari

Magdeburgo,

227.

Hattonchtel, Chiesa. Altare di


Ligier Richier 85.
Hechingen, Monumento sepol-

gio Bahr 473, (467).


Palazzo Giapponese del Pop-

Hildesheim, Casa delle corpora-

del

Loiigueltme

473.

Palazzo detto lo Zwinger


Daniele Pppelmann 472,
-

di

(466).

Ecouen, Castello disegnato da


Giovanni Bullant 80.
Escoriai,

Castello 96, (84).


di Filippo II

sogno
Greco 327,
11

del

(326).

Firenze, Cappella dei Principi


a S. Lorenzo 259, (250).

Facciata della Chiesa


Firenze 259,
Giardino Boboli 263, 276.,
Palazzo
Soffitto
di

S.

(251).

di

di

Pitti.

Luca Giordano 304.


Fontainebleau. Castello 74.
Frascati, Villa Albani 263.
Villa Aldobrandini 263,(252).

Villa
Falconieri 263.
Friburgo, Cattedrale. Altari intagliati 65.

Gand, Chiesa di S. Bavone. Polittico di Uberto e Giovanni


van Eyck 4-9, (3-10); Pulpito di Lorenzo Delvaux 391.
Genova, Chiesa di S. Donato.
Adorazione dei Magi di Joos
van Cleef 216.
Chiesa di S. Maria di Ca-

rignano. S.
Puget 365.

Sebastiano

del

Palazzo dell'LIniversit 255,


(247).

Gottorp,
Granata,

Castello

Cappella

maggiore.

Sepolcri 97.
Certosa. Sacrestia degli architetti

Vazquez

vaio

(320).
della

di

della

di

de Are-

320,
Chiesa
Maddalena
Alonso Cano 319.
Facciata
Cattedrale

Alonso Cano 319.


Storie
Grottaferrata.
Chiesa.
della vita di S. Nilo del Domenichino 283.
Greenwich, Ospedale

marina

di

231.
Villa della

Regina

di

Inigo

Jones 229.
Giistrow.

Chiesa

Castello I2(i.
parrocchiale.

Trittico di Barend Van Orley 224.


Haarlem, Casa dei Macellai 207,
(194).

Hanielscheburg. Castello 120.

Buckingham.

Lovanio,

Chiesa

di

Memling

del

22.

120.
Palazzo Comunale
Palazzo dei Mercanti. Sala

Fredenhagen 119, (105).


Kappeln, Chiesa. Altare intagliato di
Hans Gutewerdt
141.

Cattedrale. Monumento della contessa Dorotea disegnato da Jacopo Binck

Konisberg,

120.
Castello
96, 320.

Madrid,

di

Araniuez

Chiesa
Isidoro
Real
Francesco Bautista 319.
Ospizio Provinciale PieRibera 320.
Palazzo
FranBorsa
cesco de Herrera 319.
Palazzo Reale. Affreschi
di

S.

el

di

di

tro

della

di

del

Tiepolo 315.

Holland-House

Monaco, Chiesa
126,
134.

(11(1).

Chiesa
Agostino
Palazzo

228,

S.

Michele

Scolture

diverse

di

di

S.

Barelli

Gaetano

di

465.

Reale (La

Reggia)
disegnato da Pietro de VVitte
111.

Moulins, Cattedrale. Trittico 27.


Milano, Palazzo di Brera 255,
(242).

Miilhausen, Palazzo Comunale.


Decorazioni di Cristiano Backsterffer-

Miinster,

14.

Cattedrale.

Scolture

Enrico Baldensnyder, 69.


Chiesa di S. Clemente di
G. C. Schlaun 472, (465).
Nancy, Palazzo ducale. Statua
equestre di Mansuy Qauvain

di

74.

Pitture di Dirk Bouts 19, 20.

Trittico

di

252.

Pit-

Palazzo Comunale 20.


Lubecca, Chiesa di S. Maria.

Donna

Wenzel Colber-

di

(215).

Pietro.

S.

Luca Faidherbe

di

Chiesa di Nostra

Midlesex,

Palazzo

ger 390.
Meissen, Cattedrale, Sepolcro
di Alfredo l'Animoso di Pietro
Vischer 127.
Melk, Chiesa conventuale di
Jacopo Prandauer 464.
Melun, Castello Vaux-le-Vicomte 346.
Messina, Chiesa di S. Gregorio

bernacolo 203, (190).


Lecce, Palazzo della Prefettura
249, (237).
Seminario 249.
Leida, Palazzo Comunale 207,
(193-195).
Loches, Cattedrale. Sepolcro di
Agnese Sorel 28.
Londra, Charter House 227.
Chiesa di S. Paolo disegnata
da Cristoforo Wren 231.(219).
Chiesa di S. Stefano di
Cristoforo Wren 230, (218).
ture di Gonzales Coques(413);
e del Rembrandt 428, 432.
Longford, Castello. Ritratto di
Pietro
Egidio di Quintino
Massys 211.

Vischer 127.

390.

Montaigu

L'ado-

razione
dei
Magi di Jan
Oossaert 224.
liinsbruck. Chiesa dei
Francescani. Statue del re Art
di
Teodorico di Pietro
e
Vischer 130, (116).
Isenheim, Chiesa. Altare intagliato di Nicol di Hagenaii
65.
lever, Castello. Soffitto di legno
intagliato 119, (1).
Landshut, Castello 110.
Lau (Tirlemont), Chiesa. Ta-

12(1.

d'Hauswig

dei macellai 124, (108).

Howard-Castle, Chiesa.

di Pietro

statue di Hans Backoffen 66.


Maison-sur-Seine, Castello 346.
Malines, Chiesa di Nostra Donna

140.
zioni

Monumento dell'Arcivescovo
Ernesto

Magonza, Cattedrale. Sepolcri

crale di

pelmami

Cattedrale, Pulpito di Cristoforo Kapup 140.

Nantes, Cattedrale. Monumento


dei duchi Francesco II e Margherita di Bretagna di Michele Colombe 28, (29-31).
Napoli, Cappella di Sansevero.
Statue del Queirolo, del Corradini e del Sanmartino 274,
(262-263).

Chiesa di S. Chiara. Il trasporto dell'Arca Santa di


Sebastiano Conca 249, (235).
Chiesa di S. Ferdinando 247.
Chiesa di S. Maria Maggiore

247.
Chiesa
Martino 248.
Palazzo Donna Anna a
Posillipo 249.
Vestibolo
Sapienza 249.
di

S.

di

della

Nymphenburg.
scardi

Castello del Vi-

466.

Nordlingen, Chiesa di S. Giorgio.


Polittico di Federico Herlin
40; Trittico

di

felein 170, (154).

Hans

Schiiu-

LUOGHI E DEI MONUMENTI

INDICE DEI
Nrdlngen Palazzo Comunale.
Pitture

dme)

Hans Schaufelein

di

Norimberga, Casa di Funi< 117.


Casa degli Hirscluugel 117.
Casa dei Peller (91).
Casa della pesatura (Wag-

Adamo

haus). Bassorilievo di

Kraft 59 (52).
Chiesa di S. Giovanni. ChioLa Deposizione di Adanio Kraft 60.
Chiesa di S. Lorenzo. Tabernacolo del Sacramento di
Adamo Kraft 60, (53).
Chiesa della Madonna. Sepolcri Pergcstorffer di .A. Kraft
stro.

60.

Chiesa di S. Sebaldo. Sepolcro Schreyer d Adamo


Kraft 59; Sepolcro di S. Sebaldo di Pietro Vischer 128130,(113-115).
Fontana di Bencd. W'nrzl-

bauer 131.

Fontana detta l'uiimo delle


oche di Pancrazio Labenwolf 131, (119).
Palazzo Comunale 122.

Offenbach

sul

Meno,

Zimmermaun

Passau, Cattedrale
rago 463.
La Chiesa delle

litani

Chiesa di S. Salvatore 249.


Facciata d S. Domenico 249.
Porta Felice 249.
Compagnia di S. Lorenzo,
La Carit di Giacomo Serpotta (239).
Parigi, Casa Brthons del Meissonnier 356.
Chiesa di Notre Dame. Sepolcro del Maresciallo d'Har-

di

239. Soffitto dipinto dal Baciccia 290.


Chiesa di S. .Agnese 244,
di

S.

Valle

di

(228);

Soffitto

C.

di

di

Genoveffa, oggi
G. G. Soufflot

358.

della

Rainaidi

245,

Giovanni

di

e affreschi del

del

S.

dei

S.

di S.

(76).
di S.

Andrea

Domenichino 283.

Sedella
)uste

S.

Bibiana

Bernini

del

267.

Chiesa

Carlo alle quat-

di S.

tro Fontane di F. Borromino


244.
Chiesa di S. Cecilia in Trastevere. S. Cecilia di Stefano
Maderno 269, (257).
Chiesa di S. Ignazio 239
(221-222), 245, (231).
Chiesa di S. Luigi. Affreschi
del Domenichino 283.
Chiesa di S. Marcello. Sepolcro di Maria Colomba Muti

del

l'Algardi 270, (258).

Piazza

di

S.

Pietro del Bernini 240, (224),


267.
Facciata della Basilica di
S. Pietro di C. Maderna 2.39.

Facciata
Chiesa
Marcello, 245
Facciata
Maria
Via
Lata 245,
Facciata
Giovanni
Laterano 245
Facciata della Chiesa
della

di

di S.

S.

in

(229).
di S.

in

di

Susanna

Maderna

di C.

Fontana
za Barberini
Fontana

S.

239,

del Tritone in Piazdel Bernini 288.

quattro fiumi
di L. Ber-

dei

in

Navona

Piazza

nini 240, (223), 268.

Fontana Trevi Niccol Salvi 247,


261.
Fontana La Barcaccia
Piazza
Spagna 266.
Palazzi Barberini: parte
Borromini 244,
Palazzo Farnese. Galleria
pinta dai Carracci 277,
Palazzo Rospigliosi. L'Aurora
Guido Reni 280
Palazzo Spada. Prospettiva
Borromino 244
Palazzo Torlonia. Affreschi
Albani 282.
Scalea
Trinit
Monti 261.
Pincio 263.
Vaticano. Scala Regia
Bernini 240.

Albani
Carlo Marchionni 247.

Giovanni
Borghese
di

di

(233),

in

Chiesa

di

F.

(226).

di-

(265).

di

di

F.

di

F.

Maria

di S.

Sepolcro

in

Cam-

Altieri

di

(269).

dei

delia

Il

di

L.

Villa

di

di

Villa

Vasanzio 245 (227).


Doria Pamphili. Fon-

Villa
tana
Villa

A. Algardi 270.
Ludovisi. Affreschi del

di

Guercino 283.
Rmhild, Monumento
crale

272, (261).
pitelli.

di

24(1;

Leone XI

di

Chiesa

Chiesa
Andrea
Quirinale 240.
Chiesa
Atanasio
Greci 238.
Chiesa
Bibiana. Statua

del

Pantheon,

Sepol-

Cattedrale.

Augusto di Lunnburg
Hans Gutewerdts 141.
Reinis, Palazzo Comunale 347.
Roma, Chiesa del Ges 237,
cro di

Bernini

L.

(220).

Ratzeburg,

di

(232).

(117).

di

Tabernacolo

267;

bronzo

(230).

Lurago 463.

C.

di

di

Padova, Il Prato della Valle 263.


Palermo, Cappella di S. Zita 249.
Chiesa di S. Giuseppe 249.

86,Chiesa

112, (100).

Lanfranco 282,

Chiesa
polcro di Luigi XII e
moglie, di
Giovanni

di

Sepolcro Tucher. Rilievo in


bronzo di Pietro Vischer 130,

polcro

Roma, Colonnato
Scuole

Praga, Palazzo Czernin di Fr.


Caratti di Bissone 464.
Ratisbona, Chiesa dei Carme-

466.

lege 232.

Pigalle 367.
di S.
Dionigi,

Lu-

C.

di

C. Lurago 463.
Piacenza, Statue equestri dei
Farnesi di F. Mochi 270.
Plassen (presso Kulmbach), Castello

del Bernini 267; Sedella


contessa Ma-

Monumento

(225).

Castello

Oxford, Cortile del Trinity Col-

court,

Farnese 257,

Domenico

di

Teatro

(244).

112.

Ottobeuren. Chiesa

di

507

Longino
tilde

Parma,

Piazza Venl'rancesco Girardon


(in

362.

171.

XIV

di Luigi

C(}nia),

sepol127.

Vischer

Pietro

di

Tauber(FranChiesa di S. Giacomo.

Rhotenburg

sulla

Hotel de
Federico Herlin 40,
Altare
Mazzuoli
Ro Chiesa
berto de Cotte 354.
Sacro Sangue
Giovanni
Altare
Hotel de
Monumento
Riemenschneider
Fiorentini.
Louvre
Palazzo Comunale 117,(104).
Facciata
Cardinal Falconieri
Chiesa
347,
Maria
Rouen, Cattedrale. Sepolcro
Fontana Grenelle Bou- Vittoria. Teresa
Brez. 88
BerRenato
chardon 366,
Chiesa
Mihiel,
Saint
268,
Porta
Chiesa
Dionigi
FranPietro
Stefano. La Depcjsizione
Vacesco Blondel 348.
ticano, Cattedra
Pietro
Ligier Richier
Sorbona. Mausoleo CarGesuiti
Salamanca, Collegio
Bernini 269; Sepolcro
la

Villire

di

F.

di

(259).

di

Ville 77.

78,

di

del

(260).
della

S.

di

di

(256).

di

del

Girardon .362.
Statua equestre

in

bronzo

del

Alessandro

S.
di

in

S.

di

dinale Richelieu di Francesco

di

di

del

S.

nini

(368).

di S.

di

62.

del

(65).

(345).
di

del

dei

S.

85.

S.

dei

di

VII 269; Sepolcro di Urbano Vili del Bernini 268, (255); Sfatua di S.

di

Giovanni

Gomez Mora

VVilton
Salesbtirg,
Inigo Jones 229.

House

319.
di

INDICE DEI LUOGHI E DEI

508

Santiago, Cattedrale dell'arcli.


del Casas y Novoa 320, (319).
Santiago, Chiesa di S. Francesco di Simone Rodrigiiez 319.
Saragozza, Casa Zaporta 94.
Cattedrale di Nostra Donna
del Filar di Francesco de Herrera il giovine 319, (318).
Schleissheim, Castello. Decorazione diCuvills edEffner466.
Schleswig,
Altare
Cattedrale.
di
Hans Briiggemann 69

Mausoleo

del

re

.Pederico

Cornelio Floris 140.


Siracnsa, Cattedrale 249, (238).
Siviglia,
Cattedrale. La battaglia di Clavijo di Giovanni
de las Roelas 324; Crocifisso
in legno di Giovanni Montanes 321
Francesco e
S.
S. Antonio del Murillo 335340.
Chiesa di S. Isidoro. La
Morte di S. Isidoro di Giovanni de las Roelas 324.
di

Convento

della

Carit.

Il

Miracolo di Mos ecc. del


Mnrillo 336, (338).
Palazzo Comunale 94, (82).
Palazzo San Telmo dei Figueroa 320.
Soest, Chiesa. L'adorazione dei
Magi di Enrico Aldegrever

176.

Solesnes, Abbazia. La Deposizione (scultura) 29.


Stern (presso Praga), Castello
112.

Sterzing, Palazzo Comunale. Polittico di Hans Multscher 34;


Intagli dello stesso 52.
Stoccarda, Chiese di S. Chiliano
e

Leonardo. Intagli di
Heiibronn 54.
Castello e Casa del piacere
di

Hans
109.

Strasburgo, Palazzo della Cancellera. Due busti di Nicola


van Leyen.
Cattedrale. Altare intagliato
di Nicol di Hagenaus 65;
Sepolcro Bock; Pulpito di

Hans Hammerer 66.


Palazzo Comunale 109,

Tiefenbronn,

Chiesa.

115.
Polittico

di

Luca Moser 31; Polittico

di

Hans

Tivoli,

gas, del Greco 325, (325).


Toledo, Ospedale della Croce 93;

Cattedrale 97.
di
Narciso
Universit
Pietro Thom 320.

Schiichlin 40, 53.


Villa d'Este 263.

Venezia, Palazzo Labia. Affreschi del Tiepolo 315, (315).


Palazzo Pesaro 253, (241).
Palazzo Rezzonico 253. Affreschi del Tiepolo 315.
Scuola del Carmine. Soffitto del Tiepolo 315.
Verona, Giardino Giusti 263.
Palazzo Canossa. Dipinti del
Tiepolo 315.
Versailles, La Reggia di Lemercier e Le Vau 345-346,
(344); ampliata da Hardouin
Mansart 348, (347). Salone di
Lebrun 348, (346). Gabinetto
di
Maria Antonietta '(358).
Vicenza, Villa Valmarana. Affreschi del Tiepolo 315.
Vienna, Belvedere, villa dell'architetto Hildebrandt 464,

Torgau, Castello 113, (101).


Sepolcro della duchessa So-

fia di Pietro Vischer 127.


Torino, Basilica di Superga 252,

(243).

S. Sudario 252.
Castello di Stupinigi 253.
Chiesa della Consolata 252.
Chiesa di S. Lorenzo 252,

Cappella del

(240).

Palazzo Carignano 252.


Palazzo dell'Accademia 252.
Palazzo Madama 253, (245).
Trausnitz, Castello 110, (98).
Treviri, Cattedrale, Sepolcro di
Giovanni Sigense 138, (124);
Pulpito ed altre opere di Roberto Hoffmann 139.

Ulma, Cattedrale. Trittico di


Martino Schaffner 192,(181).
Cinque tavole
Cattedrale.
d'altare di Bartolomeo Zeitblom 42; Statue sulla facciata
Maestro Hartmann 52;
di

Sculture
52;

di

Fontana

Hans Multscher
del

Mercato

La traslazione

della S.

(462).

Chiesa di S. Carlo Borromeo


Giov. Bernardo Fischer
von Erlach 464.
Fontana del Mercato Nuovo
di Raffaele Donner 481, (472).
arcivescovile.
La
Palazzo
Caduta di Lucifero di G. B.
di

Tiepolo 313.
Palazzo di Schiiiibrunn di
G. A. Fischer von Erlach 464.

Werneck,
B.

di

Giorgio Surlin 52.


Uss, Castello 76.
Valenza, Palazzo del Marchese
de Dos Aguas 320.
Valladolid, Cattedrale di Francesco de Herrera 96.
Passione di
Chiesa della
Filippo Verreios 319.
Venezia, Chiesa degli Scalzi 253.

S.

di

MONUMENTI

Toledo, Chiesa di S. Francesco. Il


seppellimento del conte d'Or-

del Castello

Westminster, Abbazia. Sepolcri


di Enrico VII e del cardinale
Wolsey.
Wiblingen, Convento, opera di
G. Sprecht 468.
I

Wisniar, Castello 114, (102).

Wittenberg,
derico

il

Vischer

di

470.

113.

Casa

Loreto del Tiepolo 315.


Chiesa di S. Alvise. Ges
che porta la Croce di G. B.
Tiepolo 315.
Chiesa di S. Giustina 253.
Chiesa di S. Maria della
Piet. Soffitto delTiepolo 315.
Chiesa di S. Maria della
Salute 253, (248).
Facciata di S. Maria Zobenigo 253.
Facciata di S. Mois 253.
Ospedaletto 253.
Palazzo Ducale, Le Nozze di
Nettuno di G. B. Tiepolo 313.

Villa vescovile di G.

Neumann

Wertheim, Rovine

il

Monumento
Saggio,

di

a FePietro

Giovane 130,

monumenti

di

Altri

Hans Vischer

131.

Wolfenbttel, Chiesa
ria

di S.

Ma-

123, 125.

Wrzburg,

Opere
Tilman RiemenschCattedrale,

varie di
neider 61-63.
Chiesa dell'Universit

126.

Palazzo del Principe-vescovo


Padiglione di G. B. Neumann
469, (463).
Pitture del Tiepolo 315.
Zwickau, Chiesa di S. Maria.
Altare 46.

'/

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