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igre @ un sobborgo della Grande Bue- nos Aires. II nome lo deve ai giaguari ‘mangiatori di uomini che vi abbondavano ancora nell Ottocento. Per la sua posizione sul Parané fu anche un centro di attivissi- mi contrabbandieri, ma quel passato sal- gariano é ogei trasfigurato nella vocazione commerciale e turistica di una cittadina famosa per i suoi negozi di antiquariato € i suoi ristoranti lungo le rive. Le isolette in mezzo al fiume sono un paradiso sel- vaggio a solo un'ora dalla citta, costellate di pittoresche easette su palafitte rageiun- ibili solo con una barea a disposizione. Proprio in una di queste villette, nel mar- 120 del 2006 sono stati ritrovati morti Ratil Galvan e Silvia Martind. Lui era un me- dioere letterato ridotto a fare lo seeneg- siatore di film a luci rosse; lei un’altret- tanto mediocre attrice, da Ratil conose ta frequentando la “EiMacho Films”. Negli ultimi tempi, pero, sembravano ben prov- visti di denaro, al punto da potersi per- mettere il lusso di quella abitazione flu- viale, Strano che abbiano scelto di suici- Alicia Plante SENZA MACCHIA APPARENTE laNuovafrontiera, 262 pp, 17 euro darsi, benehé Ia lettera ritrovata conte- nente il macabro proposito sia considera- ta credibile e sufficiente dalla polizia per chiudere il caso. Ma strane dicerie hanno iniziato a circolare tra gli abitanti delle isole, suscitando la euriosita di Julia, una professoressa dell'Universita di Buenos ‘Aires che passa gran parte del suo tempo libero sul fiume. Un giorno, decide infine di iniziare per conto suo nuove indagini, entrando di naseosto nella casa dei due presunti suicidi. La curiosita di Julia fa Tiaffiorare dalle acque limaceiose del Pa- rand un’antica ferita mai rimarginata e che ora minaccia la vita di molte persone: un ex militare, un eostruttore corrotto, un ragamzo a cui é stata sottratta l'identita. Sullo sfondo, un ricatto che ha come pre- supposto uno dei period pitt tristi della storia argentina. “Che pud fargli una mac- chia in pitt alla tigre”, é il proverbio po- polare che ha ispirato il titolo. Intanto, ‘mentre Julia indaga, il lettore scopre la vi- ‘venda per conto suo, perché due differen- ti piani temporali si intersecano e alter- nano, secondo quella tecnica narrativa che Mario Vargas Llosa definisee “dei vasi co- ‘munieanti’, Scrittrice nata a Buenos Aires, dopo aver esordito nel 1970 e aver ottenu- to nel 1990 il Premio Azorin con il roman- z0 “Un aire de familia”, Alicia Plante ha iniziato con questo noir del 2011 una “Tri- logia dell’aequa” poi completata dai ro- manzi “Fuera de temporada” e “Verde oscuro” In comune alle tre storie ci sono i personaggi del giudice Leo Resnik e del sergente Battaglia. E in comune c’é anche Vamore per le Isole del Tigre.

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