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COMMEDIANTI
( Uomini devoti e Donne pie )
Personaggi:
LUIGI.
AGATA, sua moglie.
TERESA, loro figlia.
JOLE, sorella di Agata.
MATTEO, factotum del quartiere.
FILIPPO, novantenne, reduce A.O.I.
MIMMO, piccolo aspirante attore.
ASSUNTA, baronessa e presidentessa del Patronato di beneficenza.
GIULIO, baronello, suo figlio.
ESPANZO, cavaliere e cassiere del Patronato di beneficenza.
LA VICINA, dirimpettaia.
MICIU, cuoco cinese, che non parla.
La scena
(Unica per i due atti)
Una stanza spaziosa arredata con povert.
Nella parete in fondo, quasi al centro, poco spostata a sinistra, c la
porta dingresso a due battenti con apertura verso linterno; in alto a destra,
vi una finestra con grata, da dove filtra la luce del giorno.
Nella parete destra ci sono due porte interne: una pi piccola, in prima,
conduce allo stanzino riservato a Teresa; unaltra sopraelevata dal
pavimento, alla quale si accede con alcuni gradini e un ballatoio, conduce
al solaio e alla stanza da letto di Agata e Luigi.
Nella parete sinistra ci sono pure due porte interne; quella in prima,
conduce alla camera di Jole e laltra, in seconda, conduce nella cucina.
Sulle pareti di destra e di sinistra ci sono due appliques. In fondo, tra la
porta dingresso e il ballatoio, c un tavolo e alcune sedie; alle pareti ci
sono dei quadri con delle stampe. Potrebbe esserci una lampada che pende
dal soffitto.
ATTO PRIMO
All apertura del sipario la scena vuota.
Dalla finestra arriva una debole luce mattutina che rischiara la stanza.
La luce, poi, va man mano aumentando fino a farsi giorno.
Dalla porta della cucina entra Agata che indossa una misera vestaglia.
Porta su un piattino una tazzina di caff. Si dirige a destra verso la porta dello stanzino.
SCENA PRIMA
( Agata, Jole poi Teresa )
AGATA
JOLE
AGATA
JOLE
AGATA
JOLE
AGATA
JOLE
AGATA
JOLE
AGATA
JOLE
AGATA
JOLE
AGATA
JOLE
TERESA
AGATA
JOLE
TERESA
AGATA
JOLE
TERESA
AGATA
TERESA
JOLE
AGATA
TERESA
AGATA
TERESA
JOLE
AGATA
TERESA
JOLE
TERESA
JOLE
AGATA
JOLE
TERESA
JOLE
TERESA
JOLE
TERESA
JOLE
AGATA
TERSA
JOLE
AGATA
TERESA
JOLE
SCENA SECONDA
( Dette e Matteo )
MATTEO
JOLE
AGATA
MATTEO
( Appare alla porta dingresso ) Bongiorno! Si sono svegliate queste belle signore?
( Si blocca e si appoggia allo stipide della porta, atteggiandosi ad attrice ).
( Contrariata ) Matteu, ca matinata spunti?
( Entrando ) Il buon giorno si vede dal mattino! Le belle signore quando sono in
deshabill sembrano ancora pi deliziose. Lei signora Agata, una camelia
sbambante; mentre la bella e deliziosa signorina Jole - insuperabile attrice
AGATA
MATTEO
JOLE
MATTEO
AGATA
MATTEO
JOLE
TERESA
JOLE
MATTEO
AGATA
MATTEO
AGATA
MATTEO
AGATA
MATTEO
AGATA
MATTEO
drammatica - lieta di spargere, sin dalle prime ore del d, il suo olezzante
profumo di violetta mammola.
Matteu, hai u sbaddu di matina?
I, cara signora Agata, lavoro sin dalle prime ore dellalba. Sugnu cca perch devo
fare un servizio a suo marito e alla famiglia.
Lssulu declamare Agata. ( Come in estasi ) A me piace sentire nelle prime ore
mattutine qualcuno che si esprime con un fraseggio romantico e poetico.
Ah si i, qualche vota, non fazzu qualche pazzia ppi sta mammoletta?! E che per
il momento sono legato.
Cu na mugghieri e tri figghi.
Annunca! Na mugghieri, tri figghi, u cani e a soggira a carico.
( Si porta a destra e rivolta verso lo stanzino ) Teresa vieni un momento nella mia
stanza. ( Portando le mani sui capelli e aggiustando i bigodini ) Aiutami, a zia! Ho
bisogno del coiffeur.
( Da dentro ) S zia, vengo!
( Si dirige nella sua stanza e va via accennando il motivo duna canzone ) E luomo
per me "
( Ricomponendosi dopo aver seguito da ammiratore luscita di Jole ) Ero
venuto per due motivi. Primo: haiu una bella proposta di lavoro.
Parra! Di che lavoro si tratta?
Un lavoro semplice e redditizio.
Quantu dununu?
Una buona paga, ed un bel lavoro, ma prima avemu a parrari con la persona
interessata.
Non c bisognu. U cunvinciu i a ddu sfacinnatu di me maritu. Si a paga bona
u fazzu accittari: o si decidi di jri a travagghiari, oppuri u jettu fora di sta casa.
No, no! Non ppi don Luigi. Si tratta di un lavoro femminile, per donne.
( Dopo una pausa ) E va bene! Dimmi di che si tratta ca ci vaiu i! Pazienza! Certu
ca qualcunu, prima o poi, ha travagghiari nta sta famigghia.
Veramente non un lavoro per donne mature( La osserva ) Quantunque
Teresa viene dallo stanzino e si avvia per uscire dalla porta di sinistra.
Matteo la segue con lo sguardo.
TERESA
MATTEO
AGATA
MATTEO
AGATA
MATTEO
AGATA
MATTEO
AGATA
MATTEO
AGATA
MATTEO
AGATA
MATTEO
.
AGATA
MATTEO
AGATA
MATTEO
AGATA
MATTEO
AGATA
MATTEO
AGATA
MATTEO
AGATA
MATTEO
AGATA
MATTEO
MATTEO
AGATA
MATTEO
JOLE
MATTEO
JOLE
MATTEO
AGATA
MATTEO
AGATA
MATTEO
AGATA
MATTEO
AGATA
MATTEO
JOLE
AGATA
JOLE
AGATA
E cca, nta me casa, non si usa. Specialmente quannu c Teresa presente. A mia
stu Matteo non mi sta chi piacennu. Cca scusa ca sta cca allatu lavemu sempri
intra. E, poi, si pigghia troppa confidenza.
Chiddu fattu accuss. E un tipu allegru, sempri prontu a schirzari A me piace!
Mi vo scherza megghiu a so casa. Finisci ca non lu fazzu trsiri chi!
Dalla porta dingresso rientra Matteo.
Tiene appesi ad una gruccia: un vestito con sotto una camicia.
MATTEO
AGATA
MATTEO
AGATA
JOLE
MATTEO
JOLE
MATTEO
JOLE
AGATA
MATTEO
AGATA
Permesso? Ecco servito! Cca c u vestito grigio scuro. Misura standard, beddu
stiratu e quasi novu.
Matteu, quannu veni cca, prima di trsiri, ha tuppuliari!
Ho detto permesso.
E tinficcasti. Devi prima bussare!
( Avviandosi nella sua stanza ) Oppure aspettare che qualcuno dia il permesso di
entrare. Cos si fa! Anche a teatro. ( Recitando ) Avanti mio bel signore si
accomodisca pure( fa un inchino e accompagna col braccio linvito a farsi avanti )
Oltrepassi la sogliola e venga al mio cospetto di fronte al viso mio. Guardiamoci
negli occhi ( afferra Matteo e lo fissa con occhi spalancati ) pupilla con pupilla.
Cosa volete dirmi? Esternate! Vi ascolto. ( Si stacca ) Cos!
( Applaudendo ) Magnifica! Insuperabile attrice!
( Inchinandosi ) Ho recitato a soggetto!
Bravissima! Per, bellissima signorina, poco fa, mi era sembrato sentire nel
purtuso del mio orecchio, la sua dolce voce melodiosa dire: Avanti. Ho forse
trasentuto? Mi dispiace Sono veramente addolorato!
( Accennando un motivo, si avvia canticchiando per la sua stanza ) Ragazzo triste
come te!... Ah! Ah!... ( Va via ).
( Chiama verso la scala ) Liugi!!! Matteu purtau u vistitu! Videmu quannu ti susi.
( Esce dalla tasca una spazzola e comincia a spazzolare il vestito ) Signora Agatuccia
bedda profumata, deliziosa e macari un po nervosetta, io ancora insisto per quel
lavoro di cubista. Vidissi che la paga bona. E i non vogghiu nenti, nessuna
percentuale Lo faccio solamente per lamicizia
Thaiu dittu di no! E non insistere chi!
Dalla porta sopraelevata si affaccia Luigi.
E in pantofole e indossa una veste da camera lacera e scolorita.
Rimane sul ballatoio e sbadiglia.
AGATA
MATTEO
LUIGI
MATTEO
LUIGI
MATTEO
LUIGI
MATTEO
LUIGI
.
MATTEO
LUIGI
AGATA
LUIGI
MATTEO
SCENA QUARTA
( Agata e Luigi, poi Teresa, Jole e la Vicina )
AGATA
LUIGI
AGATA
LUIGI
AGATA
LUIGI
AGATA
LUIGI
AGATA
LUIGI
AGATA
LUIGI
AGATA
LUIGI
AGATA
LUIGI
TERESA
LUIGI
TERESA
JOLE
LUIGI
JOLE
LUIGI
JOLE
LUIGI
JOLE
LUIGI
.
AGATA
( Di tanto in tanto, smettendo di rassettare, era stata attenta ) Mizzica! Piscusa ppi
daveru! ( Star attenta anche in seguito ).
LUIGI
Invece di disperdere, come hanno fatto in passato, tale somma in piccoli rivoli,
cio di spartire la somma in tanti piccoli oboli da assegnare a diverse famiglie
bisognose, hanno deciso, questa volta, di dare tutta lintera somma di tremila euro
ad una sola famiglia. La pi bisognosa di tutte. Si deve pertanto, trovare la
famiglia pi povera della citt.
A nostra, pap! Chi povira da nostra
Brava! La no-stra! ( Pausa ) Allora, da persona di alto ingegno, qual sono, che cosa
ho fatto?
TERESA
LUIGI
JOLE
AGATA
TERESA
LUIGI
AGATA
LUIGI
TERESA
JOLE
AGATA
TERESA
LUIGI
TERESA
LUIGI
AGATA
LUIGI
JOLE
LUIGI
AGATA
LUIGI
JOLE
AGATA
TERESA
LUIGI
TERESA
LUIGI
AGATA
.
10
LUIGI
JOLE
LUIGI
TERESA
LUIGI
TERESA
LUIGI
VOCE DI
LA VICINA
LUIGI
AGATA
LUIGI
LA VICINA
LUIGI
TERESA
LA VICINA
LUIGI
AGATA
LA VICINA
TERESA
LUIGI
LA VICINA
TERESA
JOLE
LUIGI
AGATA
LA VICINA
LUIGI
AGATA
LA VICINA
AGATA
LUIGI
11
AGATA
LUIGI
AGATA
LUIGI
AGATA
LUIGI
AGATA
LUIGI
JOLE
LUIGI
AGATA
LUIGI
TERESA
LUIGI
AGATA
LUIGI
TERESA
LUIGI
AGATA
LUIGI
TERESA
JOLE
TERESA
LUIGI
AGATA
LUIGI
TERESA
LUIGI
AGATA
LUIGI
JOLE
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12
LUIGI
JOLE
TERESA
AGATA
JOLE
AGATA
TERESA
JOLE
AGATA
TERESA
AGATA
JOLE
TERESA
JOLE
AGATA
Da Plaja! Cretina! I piscaturi della Pesca Sicura. Chiddi che devono scegliere
la famiglia bisognosa ppi daricci i soldi. Vah, non mi faciti prdiri tempu. ( Sale le
scale e va via ).
Haiu limpressione ca chisti non portunu n pisci n soldi.
Zia, tu sei sempre pessimista.
Sempri lamintusa e tragidiusa!
E vero! Io ho un temperamento drammatico. Assomiglio alla Duse.
Cu sta Duse?
Eleonora Duse.
La grande attrice drammatica. ( Pausa ) La pi bella interpretazione di Santuzza
nta Cavalleria Rusticana a fici idda. ( Recitando da attrice drammatica )
Turidduuu a te la mala Pasqua!
Cu stu Turiddu?
Mamma, sta recitannu (Indicando Jole) E Santuzza!
Cchi cangiau nomu???
( Naturale ) Matri!... Comu ci pensu mi si intrizzono le carni.
( Spiegando ) Ci arrizzunu i carni.
Eleonora lavorava divinamente!
Ora lavoriamo nuautri Speditamente! Spiccimuni! Facemu comu dici Luigi.
Dammi na manu tu, a spustari stu tavulu ( aiutata da Jole, porta il tavolo a destra
poggiandolo alla parete). Tu Teresa, leva i quatri. ( Teresa esegue ).
JOLE
MATTEO
AGATA
MATTEO
AGATA
TERESA
MIMMO
JOLE
MATTEO
13
SCENA SETTIMA
( Luigi, Matteo, Mimmo e Filippo )
LUIGI
MATTEO
LUIGI
MATTEO
MIMMO
MATTEO
MIMMO
LUIGI
MATTEO
LUIGI
MIMMO
MATTEO
LUIGI
MIMMO
LUIGI
MIMMO
LUIGI
MIMMO
.
Allora, questo sarebbe il bambino?! ( Mimmo si porta avanti ) Bene! Let giusta!
( Lo osserva ) Dessiri lordu, lordu ed macari scicatu.
E truccatu e vistutu apposta. Il ragazzo un attore!
Bene! ( A Matteo ) E capace di diri chiddu ca ti dissi?
Certamente! Lho ammaestrato strada facendo. U carusu intelligenti ed ha
afferrato subito. ( A Mimmo ) Dicci a don Luigi comu ti dissi di diri.
( Rimane muto ).
Facci sntiri la frase.
( Tace c. s. ).
( Dopo una lunga pausa dattesa ) Ma chi mutu?
No.
Allura pirch non parra?
Auh! Avemu ad essiri serii! Dici ca ppi parrari mi laveva a diri iddu ( indica
Luigi ).
Veru ! Ci raccumannai ca la frase doveva dirla al vostro segnale.
Facisti bene! ( A Mimmo ) Ecco il segnale: quannu mi mettu il dito mignolo
nellorecchio.
Va bene!
Oppure quannu tocco il lobo.
( Guardandosi attorno ) E unn???
Cui?
U immirutu!
14
LUIGI
MIMMO
LUIGI
MIMMO
MATTEO
LUIGI
MIMMO
LUIGI
MIMMO
LUIGI
MIMMO
LUIGI
MIMMO
LUIGI
MATTEO
LUIGI
MATTEO
LUIGI
MIMMO
LUIGI
MIMMO
LUIGI
MIMMO
LUIGI
MIMMO
LUIGI
MIMMO
MATTEO
LUIGI
MIMMO
LUIGI
MATTEO
LUIGI
MATTEO
LUIGI
MATTEO
LUIGI
MATTEO
LUIGI
.
Quali immirutu?
Il gobbo ca vossa ha tuccri.
Il lo-bo! U pinnuluni daricchia. Chistu! ( Esegue ) Questo si chiama: lobo. Lobo
dellorecchio. ( A Matteo ) Stu carusu non allaltezza!
Vossa mha scusari inveci di parrari scunchiurutu U bobbu u babbu
Pirch non dici : aricchia?
( Assentendo ) Eh!?...
Va beni, quannu mi toccu laricchia accus! ( Esegue ).
( Subito, con voce lamentosa ) Haiu fami, pap!
Bravu! Anche il tono giustu. ( Pausa, dove Matteo esprime soddisfazione ) Perci
ricordati: Starai tuttu u tempu mutu e, sulu quannu mi toccu o mi scafunu
aricchia, tu parri e dici Haiu fami, pap. Lamintusu. Quantu chi lamintusu p
essiri.
Menza parola!
( Dopo una riflessione ) Fussi megghiu ca prima sbadigghi S! Sbadigghi prima di
parrari!
Va beni, sbadigghiu.
Anzi, no! U sbadigghiu u fai dopu
( Spazientito ) Dopu.
No! E megghiu prima! S, u sbadigghiu u fai prima!
( A Mimmo) Hai capito? U fai prima!
Oppure mentri ca parri! No! Varda chi fai: fallu n pocu prima n pocu dopu.
Per forsi megghiu tuttu dopu
(C.s.) Fallu dopu!
No, no! Megghiu prima!...
( Si avvia per uscire ).
Unni stai jennu???
A casa!
Pirch?
I sugnu una persona seria! Sono un professionista Haiu recitatu chi megghiu
cumpagnii di Catania.
Allura canusci a me cugnata Jole?!
Cu chista??? Cu schifu a canusci.
Ah gi!... Chidda recita chi cunpagnii di basso livello.
Vidissi ca i non ci la fazzu a travagghiari di sta manera. S no No s. Cchi
stamu facennu u jocu da badduzza?
( Intervenendo ) Don Luigi, u carusu havi ragiuni! Cchi fa, lha fari stu sbadigghiu,
s o no?
Lha fari!
(Ritornando ) E u fazzu quannu mi veni di farlu! Oh! A mia maviti a dari solo il
segnale. Al restu ci pensu i. Fidatevi! ( Annoiato va a sedersi negli scalini ).
Va beni! Per lo sbadiglio pensaci tu! Ti lascio libero!
Don Luigi, viditi ca stu carusu costa! E intelligenti
Va beni! Ti dissi ca non bader a spese. ( Pausa ) Allura: ora videmu u vecchiu.
( Osserva Filippo ) Cchi ci sta parennu ca semu o risturanti?
Pirch?
Havi di quannu trasu ca mastica.
Non ci faciti casu. Allura, don Luigi, chi vi nni pari? Un bel soggetto, no?
Ca veramente
Don Luigi, bonu ! Non potti truvari di megghiu. Vi presentu: don Filippo
Pappalardo, nannu della prima generazione; novanta e passa anni; reduce A.O.I.
Chhaiu a vuliri
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MATTEO
LUIGI
MATTEO
LUIGI
MATTEO
LUIGI
MIMMO
LUIGI
MATTEO
LUIGI
MATTEO
LUIGI
MATTEO
LUIGI
MATTEO
FILIPPO
LUIGI
MATTEO
LUIGI
MATTEO
MATTEO
LUIGI
MATTEO
LUIGI
MATTEO
LUIGI
MATTEO
MIMMO
MATTEO
MIMMO
Avete visto? Basta mittiricci nta vucca una banana somala, che smette!
Mi piaci! Lo prendo! ( Dopo una pausa ) Chiddu ca non mi piaci, per, stu
cappeddu ( Sta per toglierlo ).
Noo! Alt! U cappeddu non si ci p togliere!
Pirch?
Cianci
Cianci???
E stranuta. Provare per credere! ( A Mimmo ) Mimmu, levicci u cappeddu!
( Che stato spettatore attento ) Vossa, ma duna na banana?
I banani sunu ppu nannu!
( Controvoglia si avvicina a Filippo e gli toglie il casco ).
Filippo comincia piangere e starnutire.
MATTEO
Tornaccillu a mettiri!
Mimmo non ubbidisce e, dopo aver messo il casco in testa,
si allontana a passo di marcia.
MATTEO
MIMMO
.
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MATTEO
MIMMO
MATTAO
MIMMO
MATTEO
U cappeddu
A banana!
A banana t a rumpu nta testa!... Levati stu cappeddu!
Obbedisco! ( Toglie il casco e porge la testa scoperta ) Vossia ma rumpi!... Voldiri
ca mi la mangiu rumputa.
(Lo rincorre fino ad afferrarlo. Prende il casco e, subito, lo rimette in testa a Filippo ).
Filippo smettendo di piangere e starnutire riprende a masticare
LUIGI
MATTEO
LUIGI
MATTEO
LUIGI
MATTEO
LUIGI
MATTEO
LUIGI
MATTEO
LUIGI
MATTEO
LUIGI
MATTEO
LUIGI
MATTEO
LUIGI
MATTEO
LUIGI
MATTEO
LUIGI
MATTEO
LUIGI
MATTEO
LUIGI
SCENA OTTAVA
( Detti, Agata, Jole e Teresa )
AGATA
LUIGI
JOLE
TERESA
.
17
LUIGI
MATTEO
MIMMO
MATTEO
MIMMO
LUIGI
MIMMO
AGATA
MATTEO
MIMMO
MATTEO
LUIGI
MATTEO
MIMMO
MATTEO
TERESA
LUIGI
MATTEO
LUIGI
FILIPPO
JOLE
MATTEO
LUIGI
MATTEO
LUIGI
MATTEO
LUIGI
AGATA
JOLE
.
( Contemporaneamente ) Pirch?
18
MATTEO
C lAfrica!
LUIGI
AGATA
JOLE
( Contemporaneamente ) Unni???
MATTEO
LUIGI
MATTEO
LUIGI
MATTEO
LUIGI
MATTEO
Di stu latu ( indica la parete a sinistra ). Di cca semu a Sud, unni c lAfrica e di
dda ( indica la parete destra ) a Nord, unni c lEtna. Oh! (Pausa) Don Filippo
reduce da guerra dAfrica. Un ex milite combattente! Vedete: camicia nera e
casco coloniale! Ancora, dopu tantanni, senti linflusso africano! Difatti,
appena si trova giratu verso lAfrica, scppula additta e comu si ci avissi na
calamita nte peri, parti comu un razzu in quella direzione. Bisogna stare attenti,
per, pirch non si sapi firmari e si v spacca a facci nto muru!
Auh! E troppu cumplicatu. Ci vulissi ppi daveru u librettu distruzioni.
Accuss fatto: prendere o lasciare!
Va beni! Ci stamu attenti. Lo prendo!
Iu mi nni vaiu, allura! Mi raccumannu fragile!
U staiu vidennu: fragile e calamitatu nte peri!
Tutta colpa dellinflusso africano! ( Va via ).
SCENA NONA
( Luigi, Agata, Jole e Filippo, poi Teresa e Mimmo )
JOLE
AGATA
LUIGI
AGATA
TERESA
JOLE
LUIGI
AGATA
LUIGI
TERESA
LUIGI
AGATA
LUIGI
19
LUIGI
JOLE
AGATA
JOLE
LUIGI
MIMMO
LUIGI
MIMMO
LUIGI
MIMMO
LUIGI
MIMMO
LUIGI
MIMMO
LUIGI
MIMMO
LUIGI
MIMMO
AGATA
LUIGI
AGATA
MIMMO
LUIGI
AGATA
JOLE
LUIGI
JOLE
MIMMO
LUIGI
AGATA
LUIGI
JOLE
LUIGI
JOLE
LUIGI
AGATA
LUIGI
MIMMO
JOLE
AGATA
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LUIGI
LUIGI
AGATA
LUIGI
JOLE
AGATA
JOLE
AGATA
JOLE
MIMMO
JOLE
MIMMO
JOLE
AGATA
JOLE
AGATA
JOLE
MIMMO
JOLE
MIMMO
JOLE
AGATA
Brave! Accuss! ( Dopo una pausa ) Per il momento potete smettere, ma tinitivi
pronte e appenna trsunu cuminciati u tiatru. Quantu chi naturali possibile. Io
vado! Li devo aspettare fuori! Mi raccumannu: appena trasunu attaccati!
Va beni! Tu, tuppula prima di trsiri.
Certu! E vi dugnu u tempu di sistimarivi. Vado! ( Mette gli occhiali e va via ).
( Alzandosi ) Ma varda cchi mi tocca di fari Non solo sulle tavole del
palcoscenico, ma devo recitare anche a casa e a soggetto!
Non ti dare tante arie, pirch staiu recitannu macari i!
Tu, da dilettante, mentre io da professionista. ( Pausa ) Oggi mi nhaiu a jri alle
prove. Stamu accuminciannu unaltra commedia. Chidda di Giulietta e Romeo.
Ppi chiddu ca ti dununu si nni sati una prova
No! Ci devo andare. Oggi assegnunu i parti. ( Atteggiandosi a grande attrice) Credo
che far la protagonista: Giulietta! ( Recitando rivolta a Mimmo ) O Romeo,
Romeooo, perch sei tu Romeo?
No. I sugnu Mimmu!
( C. s. ) Rinnega tuo padre, rinuncia al tuo nome O Romeo, Romeooo
Mimmu, Mimmu!
( Contrariata e con voce naturale ) Staiu recitannu il dramma di Giulietta e Romeo.
Non fussi mugghiu ca recitamu comu dissi Luigi?!
( Recitando c. s. ) Sale sul mio balcone o Romeo, Romeooo! ( Si mette in piedi
sulla sedia ) Sono qui che ti aspetto
Scinni nveci, e assettiti!
Attendi o Romeo Meglio ti butto gi le trecce!... ( Fa mimica appropriata ).
Cci fussi, per caso, na parti ppi mia?
No. Sunu tutti personaggi adulti.
Sempri n carusu si ci p nficcri
Zitto! ( Recitando ) O Romeo appizzati alle mie trecce e acchiana.
Appizzamini megghiu a i trimmila euro.
Si sente bussare.
AGATA
Dopo aver fatto confusione col plaid passandoselo ora luna ora laltra,
Jole si siede e si copre legambe,
mentre Agata, inavvertitamente gira la sedia del nonno, che alzandosi, scalpita dirigendosi alla parete.
Agata lo rincorre con la sedia e con laiuto di Jole lo fa risedere riportandolo nella posizione di prima.
AGATA
SCENA DECIMA
( Detti, Luigi, Assunta ed Espanzo )
Dalla porta dingresso fa capolino Luigi.
LUIGI
.
21
AGATA
( C. s. ) Avaaantiii!!!
Entrano la baronessa Assunta e il cavaliere Espanzo.
Luigi, che ha dato la precedenza, entra per ultimo.
Assunta, quasi sempre, assune un atteggiamento di nobildonna;
Espanzo, di tanto in tanto, mostra una omosessualit repressa.
ASSUNTA
ESPANZO
LUIGI
Buongiorno!
Buongiorno!
Sia lodato il Signore!
MIMMO
AGATA
LUIGI
FILIPPO
AGATA
JOLE
ESPANZO
ASSUNTA
ESPANZO
ASSUNTA
LUIGI
LUIGI
ASSUNTA
ESPANZO
ASSUNTA
AGATA
LUIGI
JOLE
AGATA
22
MIMMO
LUIGI
ASSUNTA
LUIGI
ESPANZO
LUIGI
ASSUNTA
MIMMO
ESPANZO
FILIPPO
LUIGI
ESPANZO
LUIGI
ESPANZO
LUIGI
ESPANZO
LUIGI
ASSUNTA
LUIGI
ESPANZO
LUIGI
ASSUNTA
LUIGI
ASSUNTA
ESPANZO
LUIGI
ESPANZO
.
23
LUIGI
ASSUNTA
LUIGI
ASSUNTA
ESPANZO
LUIGI
ESPANZO
LUIGI
AGATA
LUIGI
ASSUNTA
LUIGI
ESPANZO
LUIGI
ASSUNTA
LUIGI
ASSUNTA
LUIGI
ESPANZO
LUIGI
ESPANZO
LUIGI
ASSUNTA
LUIGI
ASSUNTA
LUIGI
AGATA
ASSUNTA
LUIGI
SCENA UNDICESIMA
( Agata, Jole e Filippo, poi Matteo, Luigi, Assunta ed Espanzo )
.
24
JOLE
AGATA
JOLE
AGATA
AGATA
JOLE
AGATA
AGATA
Avaaantiii!.
AGATA
AGATA
JOLE
ESPANZO
ASSUNTA
LUIGI
ASSUNTA
LUIGI
MATTEO
LUIGI
MATTEO
LUIGI
MATTEO
ESPANZO
LUIGI
MATTEO
LUIGI
MATTEO
LUIGI
MATTEO
LUIGI
25
ASSUNTA
ESPANZO
LUIGI
ASSUNTA
ESPANZO
ASSUNTA
ESPANZO
MATTEO
LUIGI
AGATA
ASSUNTA
ESPANZO
MATTEO
LUIGI
JOLE
ESPANZO
ASSUNTA
LUIGI
ASSUNTA
ESPANZO
LUIGI
ESPANZO
LUIGI
MATTEO
ASSUNTA
ESPANZO
LUIGI
MATTEO
ASSUNTA
AGATA
Monsignore io direi di non farlo allontanare, una volta che tornato. Bisogna
fare in modo di tenere unita la famiglia.
S s, s! Che resti!
Unni? Dove?
In casa. Accanto alla moglie.
Bisogna convincerlo.
( A Matteo ) Avvicinatevi, buon uomo. Portatevi vicino a vostra moglie. Rimanetele
accanto Datele un po di conforto
S, s, s, s!
( Senza parlare, chiede a Luigi cosa fare ).
Io sono del parere che inutile. Meglio invece che costui, il marito, lasci
immediatamente questa casa. Noi abbiamo tanto da fare Si dovrebbe stabilire se
ci sono le condizioni per assegnare lobolo A me sembra che ci siano!
( Ricomincia a piangere forte ).
Poveretta! ( A Matteo ) Su, che aspettate? Non vi piange il cuore? Avvicinatevi a
lei e abbracciatela.
S, s, s, s!
( Chiede ) Monsignore chaiu a fari ? ( Andando verso Agata ) Labbraccio?
Fermo!... Baronessa scusate, ma fare queste cose davanti a me un uomo di
Chiesa non sta bene!
( Partecipa assentendo o negando, con mimica appropriata, alle parole di Luigi e degli
altri. Nello stesso tempo, interpreta il suo personaggio sino alla fine dellatto ).
Monsignore, ma solamente un abbraccio.
Tra marito e moglie.
S, ma intanto si toccanu! Poi dallabbraccio p nasciri qualche altra cosa Io non
permetto!
Monsignore, la Chiesa che vuole lunione familiare.
Anche quella fisica coniugale.
No, no! Qui stiamo oltrepassando ogni limite!
NellEnciclica papale, De mulieribus amandis , si fa riferimento proprio
allunione degli sposi
S I u sacciu comu vanu sti cosi: << Non lo f per piacer mio, ma per dare un
figlio a Dio >>. Bugie! E una cattiva interpretazione dellEnciclica. Bisogna
interpretare in senso spirituale le parole di Sua Santit. Solo spirituale! Cca,
inveci, si voli fari in senso materiale di abbozzamento fisico!
( Si avvicinato ad Agata ed pronto ad abbracciarla. Infatti, le stende le braccia )
Moglie mia!
( A Matteo ) Bravo! Accogliete vostra moglie tra le vostre robuste braccia e
suggellate il proponimento di rimanerle accanto tutti i giorni. Sempre!
S, s, s!
( A s ) A mia stu s mi ntappa cca! ( Indica lo stomaco ).
Ppi parti mia, io vorrei suggellare
Ma senza eccedere figliolo! Anche voi, signora Accoglietelo!
( Non sa come comportarsi. Quasi quasi disposta allabbraccio. Difatti si alza ).
Luigi, porta la carrozzella un poco indietro e la gira verso la parete sinistra.
Filippo, come aveva fatto prima, scatta in piedi e si avvia verso la parete.
LUIGI
AGATA
26
LUIGI
MATTEO
LUIGI
ASSUNTA
LUIGI
ESPANZO
ASSUNTA
ESPANZO
LUIGI
ESPANZO
LUIGI
ESPANZO
LUIGI
ESPANZO
LUIGI
ESPANZO
ASSUNTA
LUIGI
( A Matteo ) Buon uomo, non vedete che il vecchio padre scalpita e si scioglie in
lacrime? Non fatelo piccire e portatelo fuori. ( Afferra Matteo e gli consegna la
carrozzella con Filippo. Gli porge anche il casco e lo spinge verso la porta dingresso).
Fategli fare un giro per le strade cittadine e copritelo col cappello!
( Si convince ed esegue. Strada facendo calca con rabbia il cappello in testa a Filippo,
che fa una reazione con un alto e buffo grido. Poi, smette di piangere e cos vanno via ).
Signora baronessa, vogliamo prendere una decisione? Mi sembra che molto
evidente! In tutta Catania non ci sono famiglie pi meritevoli di chista!
( Dopo una breve riflessione ) Assegnamolo! Cavaliere Espanzo, intesti lassegno!
Oooh! Finalmente!
Baronessa, non meglio farlo decidere alla collegialit? Facciamo la riunione del
Patronato Io presento la mia relazione
Non necessario. Io posso decidere; ne ho facolt!
( Titubante ) Ma
Cavaliere, senza ma. E la Presidentessa che decide! Lei chi ?
Io sono il cassiere.
E allora niscissi i soldi! Intesti lassegno come ha deciso la Presidentessa.
S certo! Ma il Vice-Presidente il commendatore Ciancio dice che lui
conosce una famiglia Pertanto ci teneva
( Interrompendolo ) Cavaleri, che facciamo accettiamo ora le raccomandazioni?
Scrivissi lassegno!
E il commendatore Ciancio?
Havi vogghia di cianciri. Noi abbiamo deciso!
Ma scusi lei monsignore non fa parte del Patronato e non pu decidere.
( Intervenendo ) Don Espanzo, intesti lassegno! Quando poi il commendatore
Ciancio sar fatto Presidente cosa che mi sembra improbabile - allora
decider lui. Per ora decido io. Scriva!
Brava! Cos bisogna fare! Tutto con trasparenza! Venga qua cavaliere, si appoggi
al tavolo. ( Trascina Espanzo al tavolo e lo fa sedere, dopo avere fatto alzare Agata e
preso la sedia ).
Si sente bussare forte e ripetutamente alla porta dingresso.
ESPANZO
AGATA
ASSUNTA
AGATA
ESPANZO
LUIGI
AGATA
LUIGI
ESPANZO
ESPANZO
LUIGI
.
( Si blocca ).
Cavaliere, non si distragga. E a televisioni da signura Lucietta di cca nfacci.
27
ASSUNTA
ESPANZO
LUIGI
LUIGI
ESPANZO
LUIGI
ESPANZO
LUIGI
ASSUNTA
LUIGI
ESPANZO
LUIGI
ESPANZO
LUIGI
ESPANZO
LUIGI
ESPANZO
LUIGI
ESPANZO
LUIGI
ESPANZO
LUIGI
ESPANZO
LUIGI
ESPANZO
ASSUNTA
28
ESPANZO
ASSUNTA
( Subito afferra Assunta e, non volendo far consegnare lassegno, la coinvolge a ballare
al ritmo del canto di Filippo ).
( Tenendo in mano lassegno, si fa coinvolgere volentieri ).
Luigi e Agata cercano di afferrare lassegno che Assunta tiene in alto,
ma ogni volta che stanno per afferrarlo,Espanzo, volutamente, fa un giro.
Anche Jole tenta di afferralo, quando lo trova a portata di mano.
Dopo alcuni inutili tentativi si chiude il
SIPARIO
Fine del primo atto
(Uomini devoti e Donne pie)
ATTO SECONDO
La sera dello stesso giorno.
Stessa scena
Agata, che vestita normalmente, riporta,con laiuto di Teresa,il tavolo verso il centro,
collocandolo pi a destra di prima.
Poi esce dalla porta di sinistra e ritorna subito con le due sedie che erano state nascoste;
mentre Teresa si avvicina alla porta dello stanzino,
la apre un poco e guarda dentro senza entrare.
AGATA
TERESA
AGATA
TERESA
AGATA
TERESA
AGATA
TERESA
TERESA
.
Intantu u pap ancora non veni ( Dopo una pausa ) Mamma, si ti dumannu na
cosa tu mu duni u permessu?
29
AGATA
TERESA
AGATA
TERESA
AGATA
TERESA
AGATA
TERESA
AGATA
TERESA
Si apre la porta dingresso ed entra Luigi carico di diverse buste piene di spesa e
di una catasta di pizze messe nelle apposite scatole di cartone.
Lo segue Mimmo che porta, avvolta in carta, una larga guantiera piena di arancini.
Luigi, senza occhiali n croci n anello,
indossa lo stesso abito con unaltra camicia senza colletto da prete,
ma con un vistoso farfallino per cravatta .
LUIGI
TERESA
LUIGI
AGATA
TERESA
LUIGI
MIMMO
LUIGI
MIMMO
AGATA
LUIGI
AGATA
LUIGI
AGATA
LUIGI
MIMMO
LUIGI
MIMMO
LUIGI
MIMMO
LUIGI
30
AGATA
LUIGI
AGATA
LUIGI
MIMMO
LUIGI
MIMMO
LUIGI
MIMMO
LUIGI
MIMMO
LUIGI
MIMMO
LUIGI
MIMMO
LUIGI
AGATA
LUIGI
AGATA
LUIGI
AGATA
LUIGI
AGATA
LUIGI
AGATA
LUIGI
AGATA
LUIGI
AGATA
LUIGI
MATTEO
LUIGI
Cu ???
( Quasi contemporaneamente e guardando Luigi ) Cu ???
( Dopo una lunga pausa ) Pirch ti scanti?!
I? Tu, no? Satasti peggiu di mia!
( Chiede a voce alta ) Cu ?
( Dallinterno ) Don Luigi Matteo sugnu!
( Rassicuratosi ) Trasi, ca apertu! ( Si siede, imitato da Agata ).
SCENA SECONDA
( Detti e Matteo, poi Espanzo )
MATTEO
LUIGI
MATTEO
LUIGI
AGATA
.
31
LUIGI
AGATA
MATTEO
LUIGI
MATTEO
LUIGI
AGATA
MATTEO
AGATA
MATTEO
LUIGI
AGATA
AGATA
LUIGI
AGATA
LUIGI
AGATA
ESPANZO
E ora cu sar?
Qualche autru vicineddu ca mi visti trsiri ca spisa
Forsi a signura di cca allato?!
Facemula trsiri Questa sera pizza per tutti!
Avanti!
Dalla porta dingresso entra Espanzo.
( Entrando ) Permesso? Buonasera!
Tutti smettono di mangiare.
LUIGI
ESPANZO
LUIGI
ESPANZO
AGATA
ESPANZO
LUIGI
ESPANZO
LUIGI
ESPANZO
LUIGI
.
( Posa sul tavolo la fetta di pizza e, rimanendo seduto, mette subito gli occhiali, il
distintivo e lanello ).
( Scorgendo Luigi ) Oh! Non credevo monsignore, di trovarla qui.
Hanno insistito per prendere un boccone Sono delle brave persone. Povere, ma
generose. Si accomodi anche lei, cavaliere mangi qualcosa. C tanta roba
(Come se ordinasse ) Una pizza al cavaliere!
No. Grazie! Ho gi mangiato. Sono sazio!
Cavaliere ma pirch turnau?
Ecco! Sono venuto per correggere un errore, anzi, fare un'aggiunta.
Si spieghi meglio.
Bisogna correggere lassegno.
Lassegno??? ( Si alza ) Ma pirch, sbagghiatu?
Ecco Se la signora lo vuol prendere Veda monsignore, ho dimenticato di
aggiungere nella mia firma il Cav.
Chi stu cavvi?
32
ESPANZO
LUIGI
ESPANZO
LUIGI
ESPANZO
AGATA
ESPANZO
MATTEO
LUIGI
AGATA
LUIGI
LUIGI
ESPANZO
LUIGI
LUIGI
AGATA
MATTEO
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AGATA
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LUIGI
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MATTEO
.
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LUIGI
ESPANZO
AGATA
MATTEO
AGATA
MATTEO
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ESPANZO
LUIGI
MATTEO
LUIGI
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LUIGI
ESPANZO
LUIGI
ESPANZO
LUIGI
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LUIGI
ESPANZO
LUIGI
MATTEO
ESPANZO
AGATA
LUIGI
ESPANZO
AGATA
MATTEO
LUIGI
MATTEO
LUIGI
ESPANZO
LUIGI
AGATA
LUIGI
.
Propriu ddocu lei non doveva attingere! Pirch non sulu attingu, ma tingu! A
tutti!
Lo so!
( Vedendo lingordigia di Matteo, interviene per farlo smettere allontanando le pizze
non iniziate ) E finiscila tu!... Basta! ( Raccoglie le scatole con le pizze ) E megghiu
ca sti pizze si ci tornanu!
( Trattenendo una pizza ) Chista, oramai, cuminciata
( Lascia la scatola con la pizza iniziata e porta le altre in cucina ).
(Continua a mangiare e pur restando indifferente al dialogo successivo, interviene di
tanto in tanto ).
( Continuando ) Ora, il Patronato come fa la beneficenza? Mi risponda con
sincerit: soldi ne sono rimasti? Un milioncino cinquecento euro? Ah?...
Niente! Nemmeno un euro. ( Affranto, abbassa il capo poggiando la fronte sulle
ginocchia di Luigi ) Niente! ( Piangendo ) Ho sperperato tutto!
( Alza il pugno ed tentato di darglielo in testa. Ma Espanzo alza il capo e lo guarda
supplichevole. Allora desiste ).
Tuuutto!
Scommetto che stato per una donna.
Di sicuru!
C una donna di mezzo vero!? Qualche buttanaz ( Si tura la bocca ) Voglio
dire: una sgualdrina
No.
Noo?
Si tratta di un uomo.
Un uomo???
( Abbassa il capo ) S! Unuomo!
( Si alza e si allontana dopo avere spinto con rabbia Espanzo che va a finire a terra )
Ca si livassi pezzu di finocchiu! Pirchissu quannu ballava pareva madama
Butterfly.
( Alzandosi ) Ma no! Non come crede lei, monsignore. E stato il giuoco. Un
uomo, un baro, mi ha truffato al giuoco. Io, invece, sono un uomo pio e devoto.
Devoto a zicchinetta!
Veramente giocavamo al poker.
U stissu ! Sempri un gioco dazzardo !
Anzi peggiu!
E vero, sono anche devoto al gioco delle carte. Per questo mi sono rovinato!
( Rientra ).
U fattu ca ruvinau macari allautri. A questa famiglia
Ma riparer! La famiglia sar risarcita!
Cu quali soldi?
Dici ca nto Patrunatu soldi non ci nn?
Silenzio! Vol diri ca i soldi si fa pristari e risarcia! Cio: risarcisce. Veru,
cavaliruzzu? Bisogna riparare e risarcire!
Facennu n autru assegnu
No. Quale assegnu? Soldi in contanti! ( Pausa ) Signor cassiere-cavaliere del Re
ci volunu i soldi: ( come se contasse ) tah tah tah!... tremila euro, unu supra
lautru Pirch, altrimenti, ci p scappari anche una denuncia.
Ci sto pensando. Sono in trattativa per vendere una mia propriet.
Bravo! Vinnissi! Cos ripara e restituisce il maltolto. Per prima cosa i soldi, tutti in
contanti, a questa disgraziata famiglia.
Disgraziata ppi daveru! Pareva ca lavevumu ncassati Cavaleri, quann ca
ripara?
Domani mattina presto! No?
34
ESPANZO
LUIGI
AGATA
MATTEO
LUIGI
MATTEO
LUIGI
MATTEO
LUIGI
AGATA
LUIGI
ESPANZO
LUIGI
ESPANZO
LUIGI
ESPANZO
LUIGI
MATTEO
AGATA
GIULIO
ASSUNTA
LUIGI
( E agitata. Si guarda attorno, poi senza chiudere la porta, viene avanti) Scusate
successa una disgrazia! Una cosa terribile! Datemi aiuto! ( Scorgendo Luigi che
tiena le mani giunte poggiate sul collo per coprire il farfallino ) Monsignore Lei
ancora qui? Mi fa tanto piacere reincontrarla. Le chiedo tutta la sua santa
comprensione Il suo autorevole aiuto ( Indicando Giulio ) Questo mio figlio!
( A Giulio ) Avvicinati Giulietto! Siediti!
( A Giulio ) Prego saccumudassi! Vuole favorire? ( Riprende a mangiare ).
( Velocissimamente, approfittando del momento quando Assunta va a confortare
Giulio, toglie il tovagliolo a Matteo e lo mette al collo di Luigi ).
( Angosciato, era rimasto dietro, ora si porta avanti e si abbatte su una sedia accanto al
tavolo, rimanendo impietrito con gli occhi fissi nel vuoto ).
( Confortandolo e standogli accanto ) Non temere figlio mio Ci troviamo tra brava
gente. Questa la famiglia che abbiamo beneficiato. E il monsignore, che un
santo uomo
( Interrompendo ) Prelato, prego! Un santo prelato Voglio dire: non un uomo, ma
un prelato cio: s, sono un uomo masculu, ma prelato Insomma: un
monsignore.
35
ASSUNTA
LUIGI
ASSUNTA
LUIGI
ASSUNTA
AGATA
ASSUNTA
AGATA
ASSUNTA
LUIGI
AGATA
LUIGI
MATTEO
ESPANZO
GIULIO
LUIGI
GIULIO
LUIGI
GIULIO
LUIGI
ASSUNTA
LUIGI
ASSUNTA
MATTEO
LUIGI
MATTEO
ESPANZO
LUIGI
ESPANZO
.
36
LUIGI
AGATA
ASSUNTA
LUIGI
AGATA
ASSUNTA
SCENA QUARTA
( Detti, meno Espanzo )
ASSUNTA
LUIGI
ASSUNTA
LUIGI
ASSUNTA
LUIGI
ASSUNTA
LUIGI
ASSUNTA
LUIGI
ASSUNTA
AGATA
ASSUNTA
AGATA
LUIGI
GIULIO
ASSUNTA
LUIGI
AGATA
LUIGI
ASSUNTA
.
37
LUIGI
GIULIO
LUIGI
GIULIO
ASSUNTA
LUIGI
ASSUNTA
GIULIO
AGATA
GIULIO
ASSUNTA
GIULIO
LUIGI
GIULIO
ASSUNTA
LUIGI
ASSUNTA
LUIGI
ASSUNTA
GIULIO
LUIGI
GIULIO
ASSUNTA
GIULIO
ASSUNTA
LUIGI
MATTEO
AGATA
MATTEO
LUIGI
AGATA
MATTEO
AGATA
MATTEO
.
38
LUIGI
ASSUNTA
LUIGI
ASSUNTA
LUIGI
ASSUNTA
LUIGI
ASSUNTA
LUIGI
MATTEO
LUIGI
AGATA
ASSUNTA
LUIGI
ASSUNTA
LUIGI
ASSUNTA
LUIGI
ASSUNTA
LUIGI
ASSUNTA
LUIGI
AGATA
ASSUNTA
MATTEO
LUIGI
ASSUNTA
MATTEO
LUIGI
AGATA
.
39
LUIGI
ASSUNTA
LUIGI
AGATA
ASSUNTA
LUIGI
ASSUNTA
MATTEO
ASSUNTA
MATTEO
ASSUNTA
MATTEO
ASSUNTA
MATTEO
ASSUNTA
MATTEO
ASSUNTA
MATTEO
ASSUNTA
MATTEO
ASSUNTA
MATTEO
ASSUNTA
MATTEO
ASSUNTA
MATTEO
( Rimasta sola con Matteo ) Buon uomo, li ho fatti allontanare perch vi devo
chiedere un favore speciale.
Di cchi si tratta?
Quando sono arrivata a casa e ho trovato il povero Mici riverso a terra la
prima cosa che ho fatto stata quella di togliere di mezzo il cadavere.
Certu! Non bellu aviri n cadaviri casa-casa.
Bisognava, innanzi tutto, farlo scomparire Disfarsi del cadavere! E cos ho fatto!
Cchi fici? u squagghiau ntra lcidu?
No. Aiutata da mio figlio, lo abbiamo messo dentro la cassapanca. Si trova
nascosto l!
U trovunu! A prima cosa ca fannu, scamminanu intra i cassapanchi.
Lo so! Per questo vi chiedo aiuto. E necessario che il cadavere venga portato e
nascosto anche qui.
Qui? Macari u mortu?
Si tratta solo per questa notte. Domattina, allalba, verrano a prenderlo per
seppellirlo al cimitero, nella mia cappella di famiglia. Ho tutto predisposto!
Ma cu ca u trasporta cca, stu cadaveri?
Voi! Si tratta di fare unopera di carit cristiana.
Quali opira di carit? Chista opira di occultamentu di cadavere.
Per voi, in compenso, ci sono cinquecento euro.
Allura, considerato ca si tratta di unopira di carit
( Mostra un biglietto da visita ) Questo il mio indirizzo. La mia villa non distante.
E proprio qui dietro. Troverete tutto pronto. Voi dovete fare solamente il
trasporto. Direte che dentro la cassapanca ci sono vestiti e bibri per mio figlio.
( Prende il biglietto ) I soldi quannu?
Ecco qua cento euro in acconto. Tenete! ( D il denaro ). La rimanente somma vi
sar data domattina allalba, quando verranno a ritirare il cadavere.
Va beni! ( Conserva il denaro ) Compio il fioretto lopera di Misericordia. Staiu
jennu a pigghiari a lapa e faccio il trasporto. ( Via ).
Dalla porta sopraelevata entrano Luigi e Agata.
Luigi ha messo il colletto da prete.
ASSUNTA
LUIGI
AGATA
LUIGI
ASSUNTA
.
40
LUIGI
AGATA
ASSUNTA
LUIGI
ASSUNTA
LUIGI
ASSUNTA
LUIGI
ASSUNTA
LUIGI
ASSUNTA
LUIGI
AGATA
LUIGI
ASSUNTA
AGATA
LUIGI
AGATA
ASSUNTA
LUIGI
ASSUNTA
LUIGI
ASSUNTA
LUIGI
ASSUNTA
LUIGI
AGATA
ASSUNTA
LUIGI
ASSUNTA
LUIGI
AGATA
LUIGI
ASSUNTA
TERESA
LUIGI
.
( Si blocca ).
( Finge di non conoscere Teresa ).
( Intervenendo ) Chista me figghia!
Tanto piacere cara Sei molto carina!
Ah! Questa signorina la figliuola? Ho piacere di conoscerla ( Porge la mano per
farsela baciare. Teresa esegue ).
Spero che anche lei abbia cura di mio figlio. Giulietto ne ha tanto bisogno.
Ma certamente, baronessa. E una brava ragazza la signorina Almeno cos mi
stato detto. Educata allantica Religiosa ( Porge nuovamente la mano e Teresa
ripete, questa volta, genuflettendosi ).
Mi non si preoccupa, baronessa. Per suo figlio ci pensiamo noi.
Allora vogliamo andare, baronessa?
S, andiamo! Mi raccomando ( Va via seguita da Luigi, che prima di uscire viene
trattenuto da Teresa ).
( Piano a Luigi ) Ma non era finitu u tiatru?
No. E in due atti. Ficimu lintervalluOra cuminciau u secunnu. Chistu! ( Esce ).
41
AGATA
TERESA
AGATA
TERESA
AGATA
TERESA
AGATA
TERESA
LA VICINA ( Tiene un altro libro in mano ed triste ) Permesso?... (Entra e scorgendo Agata le si
avvicina scambiandola ) Teresa, gioia!... Sta vota ti staiu vidennu!
TERESA
Cca sugnu, signura Lucietta!
LA VICINA ( Si gira verso Teresa ) Ma allura chistu cu to pap? ( Girandosi verso Agata )
Scusi, signor Luigi.
AGATA
Non si nni p fari cuntu!
LA VICINA ( Portandosi da Teresa ) Varda chi ti purtai N autru bellissimo romanzo. Molto
commovente ( Dandole il libro ) Teni! Leggitillu tuttu!
TERESA
( Dopo aver preso il libro ) Grazie! Poi mu leggiu.
LA VICINA Il titolo : La lunga e inutile attesa.
AGATA
Com ca i trova sti romanzi chi tituli appropriati?
LA VICINA Si rimane aspittannu matina, minzijornu e sira ( Con un nodo alla gola ) Lei
aspetta e lui non arriva! ( Quasi piangendo ) Non arriva!... I non ho avuto la
forza di continuare e u lassai a mit.
AGATA
( Toglie il libro dalle mani di Teresa, lo restituisce a La Vicina e la spinge verso la
porta per farla andar via ) Megghiu si fa vniri a forza e su leggi tuttu. Buonasera!
LA VICINA ( Andandosene ) Buonasera. ( Ritorna ) Si tratta di un uomo bugiardo che fa
soffrire Molto soffrire! ( Piange a dirotto ) Aaah!... Aaah!...
AGATA
( La spinge per uscire fuori ) Signura Lucietta, si nni jssi a picciri a so casa
LA VICINA ( Va via tra i singhiozzi ).
TERESA
( Sta per piangere anche lei ).
AGATA
( A Teresa ) Tu, romanzi, da signura Lucietta di cca nfacci, non ti nni fai pristari
chi!
Dalla porta sopraelevata appare Giulio.
GIULIO
TERESA
GIULIO
TERESA
GIULIO
TERESA
GIULIO
AGATA
TERESA
GIULIO
AGATA
TERESA
AGATA
.
42
GIULIO
AGATA
GIULIO
TERESA
GIULIO
TERESA
AGATA
AGATA
MATTEO
AGATA
MATTEO
AGATA
MATTEO
AGATA
MATTEO
AGATA
MATTEO
AGATA
Purtai a cascia cchi libbra e i vistiti du signurinu ( la lascia nel mezzo, davanti alla
porta dingresso ). Senza rapilla, pirch non educazione jri a scaminari nte cosi di
lautri. ( Pausa ) Don Luigi u monsignore, unn?
Niscu ca barunissa.
Allura vaiu a pusari a lapa e tornu!
Pirch?
Comu pirch? Non semu maritu e mugghieri?! Si veni a barunissa e non mi
trova I dicissi nveci ca megghiu jrini a curcari ( le si avvicina ).
Vah, leviti! Vattinni! A mia sta farsa non mi piaci.
A mia inveci, s!
Ti staiu pigghiannu a timpulati Nesci ca staiu astutannu a luci! ( Si porta alla
scala e sale ).
( Avviandosi alla porta dingresso ) Staiu turnannu! ( Va via ).
( Scende le scale, si dirige alla porta dingresso e la chiude col paletto ) I ci mettu u
ferru e accuss non po trasiri! ( Risale le scale, SPEGNE LA LUCE e va via).
La scena rimane illuminata dalla fioca luce che filtra dalla finestra.
Dopo un poco la porta dingresso viene spinta dal di fuori.
E Luigi ( non porta pi gli occhiali ) che, trovandola chiusa, spinge per aprirla.
Dopo averla forzata, irrompe con furia e inciampa nella cassapanca ruzzolando a terra.
LUIGI
AGATA
LUIGI
AGATA
LUIGI
.
43
AGATA
LUIGI
AGATA
LUIGI
AGATA
LUIGI
AGATA
La stanza ritorna ad essere illuminata dalla fioca luce che filtra dalla finestra.
Dopo un poco si apre la porta dingresso ed entra Matteo.
Cautamente e in punta di piedi si dirige verso la scala.
Sale e sta per imboccare la porta, ma Luigi lo blocca.
LUIGI
MATTEO
LUIGI
MATTEO
LUIGI
MATTEO
LUIGI
MATTEO
LUIGI
MATTEO
LUIGI
MATTEO
LUIGI
MATTEO
LUIGI
MATTEO
LUIGI
MATTEO
LUIGI
MATTEO
LUIGI
MATTEO
LUIGI
MATTEO
LUIGI
MATTEO
.
44
LUIGI
MATTEO
LUIGI
LUIGI
SCENA OTTAVA
( Mici, Jole, poi Luigi e Matteo )
Appena Luigi esce,
il coperchio della cassapanca si solleva piano piano,
sino ad aprirsi tutto.
Dal fondo della cassapanca si alza Mici.
MICIU
JOLE
LUIGI
JOLE
LUIGI
JOLE
LUIGI
JOLE
LUIGI
JOLE
.
45
LUIGI
JOLE
LUIGI
JOLE
MATTEO
LUIGI
MATTEO
LUIGI
MATTEO
( Si porta in fretta alla cassapanca e guarda dentro ) Non c ppi daveru!!! ( A Luigi,
minacciandolo ) Unni u mmucciasturu? Nisciti subitu u mortu!
E inutile ca fai a parti del sorpreso. U mortu ora nesci! Pirch i u sacciu unn
ammucciatu.
Unni?
Nelle vicinanzeIntra a to casa! E u staiu jennu a pigghiari! ( Va via in fretta per
la porta dingresso ).
( Rimasto solo, non sa cosa fare e dove cercare. Va alla seconda porta di sinistra, la apre
e guarda dentro senza entrare; poi va alla porta sopraelevata e fa lo stesso. Infine si
dirige nello stanzino, dove entra e ritorna subito, portando caricato su una spalla,
Filippo che dorme ).
SCENA NONA
( Matteo e Filippo )
Matteo, trovando una sedia accostata alla parete vicino la porta dello stanzino,
vi poggia Filippo mettendolo seduto e stando accorto che non cada.
Poi va alla cassapanca e prende la giacca lasciata da Mici.
Nel frattempo che Matteo abbassato,Filippo, trovandosi rivolto verso la pareta sinistra,
sempre dormendo, scatta in piedi e si muove come nel primo atto.
Matteo, va alla sedia e si meraviglia non trovandolo. Ma girandosi lo scorge e si tranquillizza.
MATTEO
MATTEO
Mi ero illuso!... Ora ci dugnu n pugnu nta testa ( gli si accosta tenendo il pugno
in alto, pronto a colpire ).
Filippo smette di piangere e starnutire.
MATTEO
( Si blocca ) Non mi pari veru! ( Si avvicina con cautela, ma quando gli vicino,
Filippo riprende a piangere e starnutire ) Mi pareva strano!... ( Ha unidea.Va alla
cassapanca e prende il fazzoletto bianco di Mici ) Ora ti fazzu stari mutu, i!
( Glielo mette sotto il mento e glielo annoda sulla testa, chiudendogli, cos, la bocca
come si fa con i morti. Poi, o se lo carica sulla spalla e lo infila dentro la cassapanca,
46
oppure lo gira verso la parete sinistra e, prima che Filippo scatta in piedi e si muove, si
porta subito alla cassapanca, mettendosi di fronte. Difatti, mentre Filippo si muove, lui
va spostando la cassapanca in modo di accoglierlo appena gli va a sbattere contro; cos,
senza fatica, riesce ad infilarlo dentro ).
Dalla porta sopraelevata si sentono le voci di Agata e Teresa che stanno per entrare.
Matteo, dopo aver abbassato il coperchio,
riporta al suo posto la cassapanca,
poi prende il casco e va via.
SCENA DECIMA
( Filippo, Teresa ed Agata, poi Jole e Luigi )
TERESA
AGATA
TERESA
AGATA
TERESA
( Entrando, seguendo Agata ) Mamma, fu ppi daveru una disgrazia Giulio non
nhavi colpa. Sugnu sicura ca non ci farannu nenti
S s! Fu un incidente! Per tu giustu di iddu tavevi a nnamurari?
Mamma, i nta sti mumenti u vogghiu beni chi assai.
I vuleva diri ca nuautri semu chiddi ca semu Mentri iddu baruni Un
nobile.
Mi voli beni u stissu!
Dalla prima porta di sinistra entra Jole.
E in camicia da notte e ha i bigodini nei capelli.
Tiene in mano un cuscino.
JOLE
AGATA
JOLE
TERESA
AGATA
TERESA
LUIGI
JOLE
LUIGI
AGATA
LUIGI
AGATA
JOLE
TERESA
LUIGI
TERESA
.
47
JOLE
TERESA
AGATA
LUIGI
AGATA
JOLE
( Avanzando saltellando ) Giulietto! Giulietto! Dov mio figlio? Che gioia che
felicit Mici non morto! ( Gridando e indicando la porta dingresso ) Mici
quiii!!!
Dalla porta dingresso appare Mici.
ASSUNTA
E vivo!!!
Mici, camminando a passi piccoli, si porta un poco avanti e,
senza parlare, si inchina alla maniera cinese.
Poi va da Luigi e si inchina ripetutamente.
LUIGI
ASSUNTA
LUIGI
ASSUNTA
Mici, non era morto stecchito come sembrava. Era solamente svenuto per lo
spavento. Solo svenuto! E sapete perch? Perch Mici sviene ogni volta alla vista
del sangue. ( Mici annuisce pi volte ) Quando ci fu lo sparo, Mici si spavent e
inavvertitamente si imbratt con la salsa la giacca proprio sul petto. Credendo di
essere stato colpito e, scambiando la salsa con il sangue, svenne e cadde a terra.
48
Giulietto credette di averlo ucciso. Tutto qui! ( Mici annuisce ancora ) Questa
notte, per, Mici si svegliato qui, in questa casa! Ed tornato alla mia villa
vivo!
Teresa si allontana di corsa
ed esce dalla porta sopraelevata per informare Giulio.
ASSUNTA
LUIGI
ASSUNTA
LUIGI
AGATA
JOLE
ASSUNTA
LUIGI
ASSUNTA
LUIGI
ASSUNTA
LUIGI
ASSUNTA
LUIGI
ASSUNTA
LUIGI
ASSUNTA
GIULIO
JOLE
MICIU
JOLE
GIULIO
ASSUNTA
GIULIO
ASSUNTA
TERESA
GIULIO
ASSUNTA
E dire che io, per amore di mio figlio, Dio mi perdoni, stavo per fare un gravissimo
errore: stavo per seppellirlo vivo .
Un momento! Allura u mortu ca c intra stu tabbutu?
L dentro non c alcun morto! Dentro la cassapanca c il nonno che dorme
tranquillamente.
( Contemporaneamente ) u nannu???
S! Il nonno! Me lo ha detto poco fa il signor Matteo.
Matteo???
Proprio! Il falso marito! ( Dopo una pausa ) Il signor Matteo mi ha messo al
corrente. So tutto!
Tutto, cosa?
Che voi non siete monsignore, ma siete il vero marito della signora Agata, qui
presente, e padre della vezzosa signorina che ho conosciuto poco fa.
I, a Matteu laffucu!
No. Forse stato meglio cos: conoscere la verit per dimenticare tutto.
Ma
Anche la beneficenza. ( Marcando ) La falsa beneficenza! Ora che sono felice per
mio figlio, voglio perdonare pensando solo al presente!
( Tira fuori lassegno ) Baronessa ecco qua! Questo assegno non ci appartiene. E
suo! ( Glielo d. Dopo, toglie dallocchiello il distintivo con la croce, lo bacia e lo
conserva in tasca ).
Dalla porta sopraelevata entrano Teresa e Giulio.
Si fermano sul ballatoio.
Giulio! Non hai ucciso nessuno!
( Scorgendo Mici che gli sorride, scende in fretta le scale, gli si accosta e lo palpeggia.
Poi, gridando felice ) E vivo! Mamma, non sono un assassino! ( Abbraccia Assunta,
che ricambia ).
( Chiama Mici ) Pis Pis Veni cca Miciucino! Piccino piccino! Stammi
vicino!
( Si avvicina a Jole ).
( Tirandolo dentro la sua stanza ) Entra nel mio stanzino Piccioncino ( Entrambi
scompaiono, ma subito Jole si riaffaccia sporgendo la testa ) U cinisi mio! ( Rientra ).
( Indicando Teresa, rimasta sul ballatoio ) Mamma, quella Teresa! La ragazza di
cui ti avevo detto.
E lei?! La bella fanciulla che ami?
S, mamma! ( Pausa ) E la voglio sposare!
( A Teresa ) Vieni, cara!
( Timorosa, scende le scale, mentre Giulio le va incontro, prendendola per mano ).
Non bella, mamma?
E bellissima! ( Le stende le braccia ) Vieni! ( Si abbracciano ). Mio figlio mi aveva
detto di avere incontrato un angelo Dunque sei tu la dolce e bella fanciulla che
gli ha trafitto il cuore?! Io sono contenta della sua scelta e sono felice della
decisione di volerti sposare.
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LUIGI
ASSUNTA
AGATA
ASSUNTA
LUIGI
MATTEO
LUIGI
MATTEO
LUIGI
MIMMO
LUIGI
MIMMO
LUIGI
MATTEO
LUIGI
( Indicando Mimmo ) Ecco il vero attore! ( Chiede cambiando tono ) Cchi nni facisti
di larancini?
( Indicando la pancia ) Sunu tutti cca!
( Con meraviglia ) Tutti???...
( Convinto ) Tutti.
E va bene! Li pagher!
( Avanzando ) Bando alle ciance! Arrusbigghiamu u nannu, ca ci lhaiu a turnari!
Livamicci: il bavaglio.
( Si piega come prima e, dopo aver tolto a Filippo il fazzoletto, lo mostra ) Fatto!
A questo punto, venendo di corsa, appare davanti la porta dingresso Espanzo.
Tiene in mano un assegno.
ESPANZO
ASSUNTA
LUIGI
AGATA
GIULIO
.
( A coro ) Siii!!!
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TERESA
Dalla prima porta di sinistra si affacciano Jole e Mici.
MATTEO
MATTEO
MIMMO
LUIGI
Bravo Mimmo! Slvali tutti sti fogghi e tenitilli stritti nto pettu! Macari chisti,
certi voti, alligghinu a panza e fannu bttiri i manu. E certi voti ancora, fannu
bttiri forti forti u cori! ( Con voce sicura ordina ) Sipario!
S I P A R I O
Fine
.
51
Pippo Spampinato
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