da circa una settimana. In pochi giorni ha gi perforato la quotidianit di quella gente e, con parole efficaci e gesti semplici, ha restituito una nuova visone della vita e della relazione con Dio. Il tutto non indolore. Gruppi di dotti stanno esaminando il suo operato e lo mettono al vaglio: il bisogno di purificazione del lebbroso stato esaudito prontamente; la paralisi dell'uomo portato in barella dagli amici stata curata rimettendone i peccati... ora perch infrangere la legge rendendosi impuro mangiando con dei pubblicani e peccatori? Chi misura l'agire di Ges con il parametro del
rispetto della legge lo trover contraddittorio e sovvertitore. Chi lo interpreter con la
cifra consegnata da Dio stesso ai patriarchi e ai profeti ( Misericordia io voglio e non sacrifici) vedr in lui il Messia promesso. Il problema non poi solo come interpretare, ma anche come porsi nei confronti di Ges. Meglio fare gli spettatori o i protagonisti dei sui incontri? Meglio essere neutri osservatori dei fatti o riconoscersi tra i non sani, i malati, i peccatori per cui egli venuto? E ancora... pensando in termini di evangelizzazione: oggi, noi che riteniamo
di essere credenti, siamo a disposizione di
chi gi bravo e buono o ci sentiamo chiamati a rivolgere attenzioni e passione missionaria a chi non conosce Ges, la sua salvezza, a chi ancora, per mille motivi, non apprezza la proposta del Vangelo? Signore, rendici consapevoli del nostro bisogno di salvezza e della tua salvezza. Rendici disponibili all'incontro con te, liberi da pregiudizi e da vanit, solo capaci di accogliere il tuo amore senza limiti. Fa' che nessuno di noi sia di ostacolo ad altri nell'incontrare e accogliere Te.