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La lettura di oggi presenta la chiamata

di Samuele. Samuele aveva due


genitori meravigliosi: essi avevano
desiderato la sua nascita, avevano
pregato per il dono di un figlio,
l'avevano consacrato al Signore ed
erano felici di vederlo collaboratore di
Dio. La Bibbia presenta Samuele, che
vive accanto al tempio. Ancora il suo
rapporto con Dio una buona
abitudine, una educazione religiosa
ricevuta. Ma viene un momento preciso
per Samuele: egli lentamente scopre la
verit di Dio; si accorge che Dio una

persona; prende sul serio la preghiera e


capisce che Dio soltanto , mentre tutto
il resto passa velocemente. Samuele
avverte la chiamata di Dio e risponde
senza dubbio: "Parla, Signore! Il tuo
servo ti ascolta!".
In questa disponibilit c' tutta la
grandezza di Samuele: poich egli ha
capito la diversit che esiste tra Dio e
tutto il resto, egli capisce anche tutto il
valore della vita e la sente come
chiamata e missione.
Oggi perch per tante persone, per tanti
giovani sopratutto, a volte la vita

diventata banale? Perch molti sentono


il bisogno di ubriacarsi, di drogarsi, di
stordirsi? Perch la gente vuota, le
banalit sono diventate ideali, gli scopi
della vita si sono abbassati a livelli, a
volte, indegni dell'uomo. Ormai non
c un rispetto per la vita, in questi
giorni stiamo vedendo che anche in
nome di Dio ammazzano alle persone...
Dobbiamo lottare perch la vita sia
sentita come dono grande, come
momento unico, come chiamata, come
occasione irripetibile: dentro una
visione grande e seria della vita che

maturano le scelte grandi, gli ideali alti.


Nel Vangelo quella che era la
situazione di Samuele si ripete nella
vita degli apostoli: ora per loro il
problema sentire Dio in Cristo;
decifrare il senso della vita alla luce di
Cristo. Questo anche il nostro
problema. Giovanni racconta: "Ges
stava passando... ". una verit
perenne. Ges sempre dinamico...
Dio passa accanto alla vita di ciascuno
di noi! Cristo infatti Dio tra noi: Egli
qui e ogni esistenza trova pienezza in

Lui.
Ma come riconoscerlo? Giovanni il
Battista, appena vede Ges, lo fissa, lo
riconosce e grida: "Ecco l'Agnello di
Dio!". In questo giorno Giovanni
collega la presenza di Dio alla scelta
della mitezza, della bont, del
sacrificio, della croce.
"Prova ad accostarti al debole, al
povero, all'ammalato, al anziano: ci
sentirai una pienezza interiore che non
altro che la presenza di Dio. Prova a
rinnegare il tuo orgoglio, prova a

sorridere alla croce, ad amarla, prova a


dare senza attendere: avvertirai una
gioia mai sentita che tipico frutto
dell'essere accanto a Dio, prova ad
amare: dov' carit e amore, l c'
Dio" (card. Comastri)
"Maestro dove abiti?" "Venite e
vedrete". Ecco la parola di Ges:
"Volete conoscermi? Cominciate a
vivere la mia vita e tutto diventer
chiaro".

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