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facevano bella mostra due grosse macchie di colore create da un insieme di stelle
timidamente, chi impacciato, goffo e pieno di paura, chi esibendo il self control
palcoscenico.
La platea era formata perlopiù da genitori e parenti dei bambini, che fino a
-Dormito bene?-
- Angela.-
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Il solo pronunciare quel nome era un evento di grande potenza ,un mantra che
solo pronunciando il suo nome fosse già stato detto tutto quello che era
Non era frequente per nessuno sognarla e quando avveniva non erano mai sogni
presto.
Sognare Angela era come respirare aria rarefatta di montagna coi polmoni
La gente che incontravi per strada aveva nuove sembianze, non vedevi intorno a
te più nessun colore sbiadito, persino gli oggetti più banali le vedevi tutti
Quanto tempo era che non vedevo Angela? Che non la incontravo fisicamente,
voglio dire, che non ascoltavo la sua voce e tutte quelle cose straordinarie
che non avevo mai sentito uscire dalla bocca di nessun’ altra persona, che
E’ appagante sapere che esistono persone capaci di mettere radici nel cuore
degli altri e aiutarli a farvi crescere dei fiori profumati e dei frutti succosi
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perde consistenza, queste persone non ti mancano mai, nemmeno dopo un anno
dall’ultimo incontro, perchè giorno dopo giorno hai potuto attingere a una rigenerante riserva di
linfa vitale che ti fu donata e che resta ancora, sempre
lì, pronta da bere, dissetante come l’acqua di un torrente che non smette di
scorrere.
Mentre vai per i fatti tuoi spesso anche un po’ incazzato, inaspettatamente
affiora tra i tuoi pensieri una parola magica, l’incanto di un’ immagine sublime
determinata e diretta come una freccia che il suo arco ha scagliato in tuo aiuto
la vita ti ha offerto sei sempre capace di dimenticare tutti i doni che hai
Quando la tua piccola mente sfiora tale onnipotenza e ti appare davanti il volto
Talvolta mi chiedo da dove sia giunta questa donna, se sia davvero una creatura
della Terra o se non sia piuttosto un angelo che il cielo ha mandato in missione
tra noi poveri umani, tanto per seminare qua e là qualche perla di luce.
Ad Angela non si può telefonare, lei non risponde mai al telefono e non le passa
elettronica, “sono inganni che l’Uomo del Serpente usa per deviarci,
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fanno parte del mondo delle bugie”, così l’ho sentita dire più volte, raggiante
Puoi comunicare con lei attraverso i sogni , oppure devi imparare a raggiungerla
usando la potenza della mente. Un modo più terreno, alla portata di noi comuni
Cara Angela,
non sono mai stata tra i tuoi discepoli migliori, se fossi stata raggiunta dal
tuo raggio di luce non avrei, ora, sentito la necessità di presentarmi usando
subito un termine di paragone, che non è altro, come tu dici sempre, che un
confronto senza significato. Durante tutti questi anni mi sarei presa cura di
eliminare dal mio lessico e dai miei pensieri l’uso del comparativo.
Se avessi compreso a fondo ogni tuo insegnamento avrei saputo fare qualcosa di
d’energia anziché parole, e con la forza del pensiero come tu ci hai insegnato,
certezza, di non avere trovato ancora la via per trasmettere i miei pensieri
telepaticamente, così ora, per raccontarti questo mio sogno, devo scriverti.
Certamente saprai già tutto, il mio sogno ti avrà coinvolta mentre avveniva,
onnipotente come flash. Perdona questi miei primi, incerti passi da fanciulla
inesperta di metafisica.
una scatola molto, molto grande. Intuivo che era limitata da spigoli nonostante
Essa conteneva all’interno scatole più piccole, ognuna delle quali ne conteneva
altre ancora più piccole, un concetto simile a quello della matrioska, tra una
Qualcuna era fissa, immobile, altre ruotavano su se stesse come trottole, altre
In mezzo alle scatole vibrava un suono armonioso e dolce, un carillon percepibile talvolta debole
e lontano, altre volte con note forti e scandite, non
Era una visione aurea e amena che nell’insieme trasmetteva un’ armonia
identica a quella delle vecchie e lente giostre di legno dai pittoreschi cavalli
Stupita, ammaliata dai colori, dalla luce, dai suoni celestiali, incuriosita
meritare, stavo allungando le mani per aprire una bella scatola tutta stellata,
passo sicuro. Non c’è stato tra noi alcun saluto, nessuna enfasi, solo una
- Hai questa immagine per poter comprendere meglio. Ti sarebbe difficile capire
Vidi lontano, all’estrema destra, in alto, una bella scatola piena di luce
rosso porpora che emanava un lamento dal profondo dell’anima, una nenia continua
simile ad un rantolo; soffiava intono un vento disordinato che in alcuni momenti si cullava la
scatola, poi all’improvviso la scuoteva con violenza.
Ciò che vedevo somigliava vagamente a quei cartoncini plastificati che muovendoli
Apparivano ora i colori e le forme di una foresta, poi bastava un soffio di vento
svariate faccende.
Le farfalle avevano un ordine gerarchico e si erano date delle regole, era logico
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che certune si fossero assunte, per indole o per ricerca di prestigio, il compito
gruppo.
confondermi.
Era stata affidata loro una scatola meravigliosa, forse la più bella tra tutte,
regola per andare ovunque volessero, dentro e fuori dalla scatola, e far
ritorno a piacimento, ma, per un assurdo gioco del destino, i loro occhi erano
Potevo vedere alcune altre forme di vita nelle scatole circostanti librare
benda oscura creava loro, vivendo la cecità come un dettaglio, con sciocca
inconsapevolezza.
Stava registrato nelle loro cellule, sebbene non ne fossero coscienti, che
erano creature adatte ad altro tipo di vita, nei loro geni era
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vivere come servi rassegnati a un triste destino e mi voltai per vedere se anche
delle regine, le regine della Galassia del Sole, non solo del mondo
riservato a loro.
Avevano ali per poter volare ovunque desiderassero andare, ed essendo esseri
Accadde poi che alcuni individui, abitanti dello spazio, esseri curiosi di
avrebbero fatte divenire più belle, più forti e più ricche e, perchè
Per un po‘ di tempo l‘esperienza fu gradita alle prigioniere, come puoi renderti
ricorrersi nei prati, a giocare con l’acqua, a respirare il profumo dei fiori.
Accadde a breve che all’interno della scatola gli spazi presero a stringersi
Fu allora che molte belle ali persero i loro disegni variopinti, simboli e
s’indebolì.
L’intuizione diveniva sempre più certezza che la loro vita correva seri rischi,
che non avrebbero potuto sopravvivere in quel luogo quando lo spazio non sarebbe
polvere.
Fino a quel momento la morte non era mai esistita, l’infinito universale
aria pura.
libertà dell’infinito.-
Mentre tu Angela parlavi, guardavo le povere farfalle provando per loro una
gran compassione.
esclusa.
meschine .
Vedi anche tu che non c’è nessuna farfalla che comprenda né dove si trova né le
posso rendermi conto che tutte sono fondamentalmente sole e incomprese, dei
-Una mente tarpata non consente di far volare liberamente nemmeno una leggera
farfalla, nessuno può essere davvero libero quando la sua mente incontra ovunque
come uno spettro terribile o uno specchio che da una parte accende il desiderio
riuscire nell’impresa.
E’ uno dei motivi fondamentali per cui le farfalle non amano nemmeno se stesse.
-Si. Sono iperattive e aggressive, come la maggior parte degli animali quando
per tutelare se stesse senza concludere niente che sia determinante per
Un forte soffio di vento spinse la scatola un poco più in alto e la fece ruotare
Il cuore mi batteva forte e provavo una gran sofferenza per quelle povere
bestiole rinchiuse in una galera che non offriva nessuno spiraglio di luce.
poter volare, molte restarono così schiacciate dalla potenza degli eventi.
e si limitava a voli bassi e corti svolazzando qua e la’ senza una meta,
una sorta di pavoni boriosi che si gonfiavano esibendo una bellezza e una
Il lungo e triste vissuto, registrato ormai a fondo nella memoria cellulare delle
un paesaggio dai colori artificiali cangianti, simili a quelli che non potevano
grandi crudeltà.
Ora l’occhio della mia mente vedeva nello stesso momento i lunghi anni
dovevano venire, vedeva che la scatola avrebbe dovuto subire ancora parecchie
nuovo....
scappatoie. Schiacciata dagli stessi eventi che crea, la mente si spinge verso
Gli specchi che vedi riflettono i mostri che abitano il cuore di ogni farfalla,
Ogni farfalla è nata per volare lontano, per conoscere l’ignoto. Lo custodisce
Ha avuto in dote bei colori per amarsi e per amare chi possiede
ogni invidia.-
-Lo so Angela, riesco a capire. Posso sentire in me il dolore che impregna ogni
cellula del loro mondo. E’ un dolore dalle radici antiche, che loro continuano
natura vorrebbe, le rende fameliche di una conoscenza che così mutilate non
-Il vento cosmico, quando sarà tempo, spingerà la scatola delle farfalle
parola, ogni essere vivente sarà in grado di capire che nessuna conoscenza
capiscono inconsciamente che non hanno più possibilità di vivere con l’energia
attuale, che nella mancanza d’amore non possono trovare alcuna gioia e non
l’intelligenza del cuore, e quel corpo sarà un grande dono vivente, sarà colore,
Provai una gran compassione per quella scatola così bella ma ormai così
-La scatola non smetterà di esistere- disse ancora Angela -cambierà forma,
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ogni volta comparirà un’arca salvifica che ospiterà alcune farfalle, quelle
Sarà così fino al tempo in cui un grande numero sarà capace di ascoltare la
musica della propria terra e sarà cosciente che per vivere non serve altro che
-E’ tanto quello che ti ho mostrato, cerca di farne tesoro, sii cosciente che
Nel dormiveglia rividi le tende rosse del teatrino e le due ragazzine col
tutù bianco e il lungo collo da cigno, il mio pensiero le associò alle farfalle
dentro la scatola.
impaurito
Vedevo una lunga fila di ragazzini ansiosi, non avevano paura del
loro stessa esistenza, che sentivano vuota e finta come le scene che dovevano
recitare.
Capivo a pelle che avrebbero voluto andarsene lontano, fuggire dalle mamme,
volevano a tutti i costi simili a loro, migliori del loro grigiume, capaci di
Gli uomini grigi, seduti in rigorose e disciplinate file, nel teatro apparivano
Percepivo in modo chiaro che la maggior parte di quei bambini, una piccola
eseguire ogni giorno tutte quelle cose che la devastante nebbia delle menti
silenzio le melodie degli uccelli e delle fronde nei boschi, per osservare dal
piaciuto far volare la mente e gli aquiloni al vento gelido del nord, altri
proprie sensazioni.
Il teatro venne improvvisamente spazzato via dalla mia mente da un’enorme onda,
superfluo, un’onda trasmessa da una saggezza superiore che non aveva paura a
disfare quello che era stato costruito per arroganza e non per reale necessità.
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Vedevo l’onda gigantesca penetrare anche nel cervello e nel cuore delle persone,
che venivano così ripulite e liberate dal peso di tante strutture inutili e
Qualcuno aveva aperto le persiane e la luce entrava con prepotenza nella stanza.
Il sogno era finito; ma questo nuovo giorno non era uguale agli
Daniela Borgini