“ Covers - i linguaggi di copertina

Relatore: Raffaele Fiengo

Candidato: Stefania Cavalletto

tredici ottobre duemiladieci
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The Gentleman’s Magazine
no.1,
millesettecentotrentuno
The Gentleman’s Magazine, no-
vità editoriale londinese, risale
al 1731. Il nostro occhio, per
sembianze e grafica, lo acco-
muna a un libro; abituato a fo-
tografie e titoli a colori, con diffi-
coltà riconosce questo prodotto
come uno dei primi magazine
della storia.
People
quindici settembre
millenovecentonovantasette
Questa fotografia proposta e
riproposta nei giorni successivi
all’incidente automobilistico mor-
tale in cui é stata coinvolta, mostra
una principessa Diana sorridente,
fermo immagine di un personag-
gio noto e amato, attorno a cui si
raccolgono i ricordi di milioni di
persone in tutto il mondo.
Capitolo 1
The New Yorker
undici novembre
millenovecentottantaquattro
Per il New Yorker spesso “infor-
mazione” fa rima con “identifi-
cazione”: il lettore newyorkese
si raccoglie attorno ad una co-
pertina che fotografa – sen-
za mai “fotografare” in acce-
zione tecnica – una realtà sta-
gionale cittadina, la Grande
Mela arrossata, imbiancata…

Time no.1,
tre marzo
millenovecentoventritre
Se non fosse per la testata
“Time”, dal carattere simile a quello
a cui siamo oggi abituati, pro-
babilmente risulterebbe difficile
riconoscere uno dei magazine più
diffusi al mondo. In ottantasette
anni di attività sono cambiati gra-
fica, stile, soluzioni e tono della
pubblicazione americana.
Time
due gennaio
millenovecentotrentanove
Trecentosessantacinque gior-
ni di fatti e notizie riassunte in
un’unica, emblematica, figura
incorniciata da un bordo ros-
so. Attorno ad una nomina del
Time, come quella del Man of
the Year, le opinioni si compat-
tano o dividono, creando sentiti
dissensi o favorevoli applausi.
Capitolo 2
Life
ventitre novembre
millenovecentotrentasei
Life:Your Life in Pictures. Nei de-
cenni e cavallo tra la prima e la
seconda metà del secolo scorso,
il magazine americano ha dipinto
al mondo una realtà di vita statu-
nitense e non, altrimenti impos-
sibile da conoscere, dato che il
medium televisivo non era an-
cora a disposizione delle masse.

People
dodici settembre
duemilauno
Quando raccontare diventa una
sfida: all’indomani della coper-
tura mediatica dell’evento “11/09”
il magazine americano P e o p l e
sceglie un’immagine forte, che
ricrea attimi di paura e terrore
immortalando il momento pre-
cedente lo schianto sulle Torri di
Manhattan del secondo aereo.
The New Yorker
ventiquattro settembre
duemilauno
Scelta unica - oggi quasi intro-
vabile - questa del New Yorker,
che racconta il lutto della propria
città usando un solo colore, il
nero, declinato in due tonalità, per
lo sfondo e per le Torri, attraverso
una resa pratica che ha portato in
stampa ogni copertina due volte,
una per ogni tinta.
Capitolo 3
The New York Times Magazine
ventitre settembre
duemilauno
Questo scenario é stato creato
con un programma di “aggiusta-
mento” delle immagini piuttosto
diffuso, per creare un elemento
commemorativo che richiamasse
le due Torri crollate su se stesse,
ormai assenti dal panorama.
Da lì a poco l’iniziale idea per
una copertina è diventata realtà.

Rolling Stone IT
novembre
duemilanove
La cover non è solamente un oggetto
da guardare e sfogliare, ma una vetri-
na cartacea da scoprire, toccare, tagli-
are, grattare, con la quale interagire.
Il mensile Rolling Stone offre spes-
so questi divertimenti (a sfon-
do pubblicitario) ai propri lettori.
The New Yorker
uno giugno
duemilanove
Un paio di mezzore, un pollice e
un indice, nessun ufficio popolato
di lampade, carta e schermi: per
creare una copertina del New York-
er bastano meno di metà mano,
una strada all’aria aperta e un
iPhone, strumento tecnologico
dalle dimensioni contenute.
Capitolo 4
L’evoluzione
delle tavolette
Il supporto fisico su cui il testo
scritto viene impresso si moder-
nizza. Oggi l’ultima frontiera tecno-
logica è rappresentata d a l l ’ i P a d .
L a sostituzione della carta con
schermi touch screen non altera
però l’importanza della funzione e
dell’esperienza tattile e visiva.