A proposito di edifici pubblici

danneggiati dal sisma...

informazioni e/o riflessioni

Qualcuno si chiede (a ragione) come

intervenire sugli edifici pubblici non ricompresi nel
cosiddetto (fantomatico) cratere sismico.
Quella degli edifici pubblici è una ferita aperta
da tempo, sin dall'inizio della raffica di ordinanze,
decreti, leggi di conversione, decreti commissariali,
etc., che s'è abbattuta sull'Abruzzo del dopo sisma.
Viene da chiedersi come abbiano fatto gli altri
territori a vedersi riconoscere sostegni finanziari per
eventi analoghi.
A proposito di questo, sorge pure un dubbio: si sarebbe potuto intervenire per tempo, emendando la
Legge di Stabilità in discussione in Parlamento? I nostri rappresentanti istituzionali avrebbero potuto, se
opportunamente sollecitati, introdurre un piccolo, ma significativo, codicillo nello scarno articolato della
Finanziaria o nel maxiemendamento governativo? Avrebbero potuto? Lo hanno fatto? O sarà necessaria una
legge ad hoc?
Intanto diamo uno sguardo ad alcuni degli interventi "speciali e per pubbliche calamità" finanziati con la
Legge di Stabilità 2011, che sta per essere approvata (salvo maxiemendamento, appunto):

risorse finanziarie beneficiario evento

(€)
58.500.000,00 di cui: almeno 5,00% S. Giuliano di Puglia sisma 2002
5,00% regioni Marche ed Umbria sisma 1997
5,00% comuni prov. Brescia sisma 2004
2,00% regione Sardegna calamità 2004
4.000.000,00 regione Friuli-Venezia Giulia alluvione 2004
1.250.000,00 regione Basilicata sisma 1980-'82
3.750.000,00 regione Campania sisma 1980-'82
calamità
18.076.000,00 di cui: 14.460.793,00 regione Emilia-Romagna idrogeologiche e
sismiche 1996
3.615.198,00 provincia Crotone alluvione 1996

Per le finalità di cui sopra, la spesa di € 58.500.000,00 è autorizzata per ogni anno, per 15 anni a partire
dal 2005 (L. 311/2004); la spesa di € 18.076.000,00 è autorizzata per ogni anno, per 20 anni a partire dal 1998
(L. 61/1998)
Come si dice: tanto si doveva per opportuna conoscenza. Buona giornata.

Sulmona, 11 novembre 2010

P.S.: quanto sarà previsto nella Legge di Stabilità per i piani assicurativi collettivi contro le calamità naturali?