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Anatomia Topografica

Regione Parotidea: Forma trapezoide.

Limiti

Anteriore: Margine posteriore del ramo della mandibola


Posteriore: Margine anteriore muscolo StClMastoideo , Processo Mastoide
Superiore: Margine inferiore della parte posteriore dell’arcata zigomatica , e Condotto uditivo
esterno
Inferiormente: Linea orizzontale tesa dall’angolo della mandibola fino al StClMastoideo
Profondamente: Spazio para faringeo ,Parete laterale Faringe, Processo stilo iodeo
Esternamente : Rileva il solco retro mandibolare

Strati

1. Cute
2. Sottocute
Sottile , comprende uno strato adiposo , alcuni fasci del platisma e del risorio , uno strato lamellare.
Decorrono scarsi vasellini e alcuni rami del cutaneo del collo
3. Fascia parotidea superficiale , Parotide , Fascia parotidea profonda ( Loggia Parotidea) :
Al di sotto della sottocute si ritrova la parotide , la quale non è tuttavia in contatto diretto con le
pareti della struttura ma bensì mediato da un sdoppiamento della fascia cervicale superficiale che la
avvolge esternamente ( parotidea superficiale ) e profondamente ( parotidea profonda).
La fascia parotidea superficiale si fissa inferiormente all’angolo della mandibola , superiormente
all’arcata zigomatica posteriormente nel lasso del condotto auditivo e si continua come fascia dello
StClMastoideo , anteriormente nella fascia masseterina.
La fascia parotidea profonda , staccatasi dal margine anteriore del StClMastoideo , si fissa al
processo stiloide e al legamento tra questo e iode. Si continua nella fascia masseterina.
Entrambe le fasce in basso si inspessiscono a formare il setto interghiandolare tra parotide e
sottomandibolare , in alto si continuano nel periostio della base del cranio.
Le 2 fasce determinano uno spazio ( loggia parotidea) in cui oltre alla parotide sono alloggiate
Arterie: Carotide esterna e rami auricolare posteriore, mascellare interna e temporale superficiale
Vene : Vena retro mandibolare , che si continua come giugulare esterna uscendo dalla loggia e
portandosi al davanti dello StclMastoideo. Riceve la mascellare interna e l’auricolare posteriore.
Linfatici: Le reti linfatiche si scaricano nei linfonodi esterni alla parotide e a quelli interni alla
parotide. Tutti fanno capo alla catena giugulare esterna.
Nervi : All’interno della parotide si ritrovano 2 nervi , l’auricolo temporale e il faciale.
Il Faciale uscito dal forame stilo – mastoideo s’impegna nella loggia , incrociando
perpendicolarmente la carotide esterna. All’interno della struttura si divide in 2 rami il temporo –
faciale (superiore) e il cervico – faciale (inferiore) . All’interno della ghiandola i 2 rami si
anastomizzano in più punti formando il plesso parotideo , per poi uscire e dare i rami finali per i
muscoli mimici .
L’auricolo – temporale , ramo della III branca trigeminale ( accogli fibre post gangliari provenienti
dal ganglio otico, e quindi pre gangliari dal nucleo salivatorio inferiore) , entra nella loggia , vi cede
alcuni rami per poi recarsi alla regione temporale. Da quest’ultimo nervo dipende l’innervazione
parasimpatica della parotide.
-

- Collo

Il collo è la porzione di tronco posta tra testa e torace , il cui limite inferiore è dato da un triangolo
formato dal margine superiore di sterno e clavicole e da 2 linee che vanno dalle articolazioni
acromio – clavicolare al processo trasverso della 7^ cervicale , il limite superiore dal margine
inferiore del ramo della mandibola.
Si divide con un piano passante per la faccia anteriore del corpo delle vertebre cervicali , in nuca
(posteriore ) e collo propriamente detto anteriore
A sua volta il collo propriamente detto si divide in 6 regioni triangolari , 2 mediane , e 2 paralaterali.
Le mediane sono la sopra iodea (superiore) e la sotto ioidea (inferiore) . Le paralaterali sono la
regione carotidea o sternocleidomastoidea (mediale) , e sopra clavicolare (laterale) .
LA FASCIA CERVICALE SUPERFICIALE SI SDOPPIA PER AVVOLGERE:
• STERNOCLEIDO
• TRAPEZIO
• PLATISMA
• SPAZIO SOVRASTERNALE
• GRANDE PETTORALE
• FASCIA ASCELLARE
• GRANDE DORSALE
• DELTOIDE
• FASCIA ASCELLARE(dal grande pettorale,passa a ponte posterirmente e la forma.si fissa
la fascia clavipettorale)

- Regione Sopra – Ioidea : Forma Trapezoide

Limiti

Superiore: Margine inferiore arco della mandibola


Inferiore: Linea passante per il margine superiore dell‘osso iode fino ai margine anteriore degli
StClMastoidei.
Laterali: Margine anteriore dello StClMastoideo.
Profondo : Muscolo milo iodeo e io glosso

Strati

1. Cute
2. Sottocute
Formata da 3 strati : Uno areolare adiposo , uno lamellare interno e tra questi il muscolo platisma
avvolto nella fascia superficialis. Il platisma copre quasi tutta la regione con l’eccezione di un
piccolo triangolo a base inferiore sullo iode , dove la fascia superficialis è in diretto contatto con i
piano sottostanti
Nel sotto cute decorrono : Arterie rami della sottomentale , Vene giugulari anteriori ma te le vuoi
ricordare cavolo!!!), che a livello dello iode si scambiano un anastomosi trasversale , e rami del
nervo cutaneo del collo sensitivi , del faciale per il platisma motori.
3. Strato fasciale
Formato dalla fascia cervicale superficiale che a livello della ghiandola sotto mandibolare si
sdoppia per accoglierla in 2 foglietti uno esterno e uno interno. Questi foglietti andranno poi a
perdersi nel setto inter ghiandolare.
4. Strato muscolare
Digastrico e stilo iodeo i più esterni , ioglosso e miloiodeo i più interni ( formano il limite profondo
della regione) .
Il digastrico si proietta nella regione e con i suoi ventri delimita la regione sottomandibolare , dove
è contenuta la ghiandola omonima. Col suo ventre posteriore e l’anteriore dello StClMastoideo
delimita parte del trigono carotideo.
Il miloiodeo è un muscolo sottile che dallo iode va all’arco della mandibola , esternamente in
rapporto con i ventri anteriori del digastrico , internamente contribuisce a formare nella sua parte
media il pavimento della lingua.
Lo stilo iodeo decorre satellite del ventre posteriore del digastrico
Lo ioglosso va dallo iode ai margini laterali della lingua rappresenta la porzione laterale del
pavimento della lingua.
5. Contenuto
Compreso tra fascia cervicale superficiale e milo iodeo troviamo :
Contenuta nella fascia cervicale superficiale la ghiandola sottomandibolare , posta tra i ventri del
digastrico , in rapporto anteriormente con la faccia interna della mandibola , profondamente con la
cavità linguale , con la quale è in comunicazione per mezzo dello Hiatus , fessura tra milo iodeo e io
glosso.
L’arteria facciale , la quale uscendo dalla carotide esterna attraversa il trigono carotideo , si porta
dietro il ventre posteriore del digastrico e lo stilo iodeo , raggiunge la faccia profonda della
ghiandola per poi portarsi nell’incavo compresa tra questa e la mandibola. Raggiunge il margine
inferiore di quest’ultima a livello del muscolo massetere e da qui si dirige sulla faccia.
La vena facciale ha pressocchè lo stesso decorso dell’arteria con la differenza di essere superficiale ,
decorrendo al davanti dei muscoli e della ghiandola.
Nervi , ramuscoli del trasverso del collo , e del faciale.

In più entrano nella regione per portarsi in quella sottolinguale.


Arteria linguale : Entra nella sottolinguale per mezzo della fessura tra costrittore medio e io glosso.
Vena linguale e Ipoglosso: Entra nella sottolinguale per mezzo dello Hiatus.

- Regione Sotto – Iodea : Forma Piramidale a base superiore ed apice smusso.

Limiti
Superiormente: linea trasversale che passa per il margine inferiore dello osso iode fino ai margini
anteriori degli StClMastoidei.
Inferiormente: Margine superiore del manubrio dello sterno.
Profondamente: Fascia pre vertebrale.o detta cervicale profonda.
Laterali : Margini anteriore dello StClMastoidei.
Strati

Piani di copertura : cutaneo ,e muscolo aponeurotico


1. Cute
2. Sottocutaneo
È formato da uno strato areolare di tessuto adiposo esterno e uno strato lamellare interno. Tra questi
si trova il platisma con la faccia superficialis .
Ivi decorrono : Arterie rami della tiroidea inferiore , le vene giugulari anteriori , le quali decorrono
sulla linea paramediana , fino ad abbandonare il sottocute e perforare la fascia cervicale
superficiale. I nervi sensitivi sono cutaneo del collo (o detto cervicale trasverso)e sopra clavicolari
anteriore , motorio rami del faciale. Tali nervi sensitivi derivano dal plesso cervicale.
3. Strato Fasciale
Questo piano è formato dalla fascia cervicale superficiale che si fissa in alto sullo iode ,
medialmente forma la linea alba del collo ai lati si sdoppia per accogliere lo StClMastoideo e in
basso si sdoppia per attaccarsi al margine antero superiore e postero superiore del manubrio sternale
, delimitando una piccola regione denominata spazio sopra sternale dove si proiettano le giugulari
anteriori subito dopo aver perforato la fascia.
Lo spazio sopra sternale è una piccola regione triangolare la cui base è formata dal margine
superiore dello sterno e l’apice dal punto di sdoppiamento della cervicale superficiale che
corrisponde all’istmo della tiroide. Qui si trova qualche linfonodo , tessuto adiposo molle e , come
precedentemente detto le giugulari anteriori che si scambiano sopra lo sterno un anastomosi
trasversale( arco del giugulo) .
Il suddetto tessuto adiposo si continua in quello del mediastino.
4. Strato muscolo fibroso (presenza della cervicale media)
Questo piano è formato da 4 muscoli rettangolari , 2 superficiali ( omo ioideo e sterno ioideo) , 2
profondi (Sterno tiroideo , tiro ioideo ). Tutti questi muscoli sono avvolti dalla fascia cervicale
media.
La fascia cervicale media è una lamina di connettivo tesa fra i 2 muscoli omoiodei contro laterali ,
in alto si inserisce sullo iode in basso sul margine postero inferiore dell’incisura giugulare , della
clavicola , del processo coracoideo e della scapola , emettendo anche espansioni connettivali che si
portano ai grossi vasi della base del collo. Sulla linea mediana si unisce alla cervicale superficiale
per formare la linea ALBAAAAAAAA del collo.
I muscoli sotto iodei sono l’omoiodeo , laterale e superficiale , lo sterno ioideo superficiale e
mediano , sterno tiroideo , e tiro ioideo profondi e mediani.

5. Piano viscerale
Sotto il piano muscolare si trovano i visceri del collo in cui distinguiamo un piano superficiale e
uno profondo.

1. Superficiale
Troviamo la fascia VISCERALE che avvolge tutte le strutture.si trova profondamente alla cervicale
media e si compone di:FASCIA PRETRACHEALE-FASCIA BUCCOFARINGEA.:la prima
avvolge la TIROIDE, la seconda chiude posteriormente l'esofago(in una sezione condotta a livello
di C7).
La laringe cranialmente , la tiroide e la trachea caudalmente.
La laringe corrisponde alla IV- VI C , ivi decorrono le arterie e i nevi laringei superiori rami della
tiroidea e del vago.è LUNGA 4CM.
La tiroide,COPRE I PRIMI TRE ANELLI TRACHEALI. si trova sotto la cartilagine cricoide , è
sviluppata sulla linea mediana nell’istmo della ghiandola coperto dalla linea alba del collo e dalle
fasce cervicali superficiale e media , ai lati con i lobi coperti dai muscoli stero tiroideo e tiro ioideo.
Posteriormente nel parenchima ghiandolare son presenti le paratiroidi.
La trachea è in rapporto posteriormente con l’esofago , anteriormente con la tiroide , vene tiroidee
inferiori , la fascia cervicale media , la superficiale ( e quindi nella parte più caudale con lo spazio
sopra sternale) .

2. Profondo
Troviamo il complesso faringo esofageo , in rapporto anteriormente con laringe e trachea ,
lateralmente con i nervi laringei ricorrenti , posteriormente con la fascia bucco faringea , e poi con
la fascia pre vertebrale. Tra queste strutture fasciali si trova uno spazio retro – faringeo (o esofageo)
, il quale è la diretta continuazione craniale del mediastino posteriore.

- Regione Sternocleido mastoidea : Regione cilindroide


interesse clinico: in stato di contrazione è possibile NOTARE il rilievo dello sternocleido;
medialmente a qst è possibile rilevare la pulsazione carotideaSOLCO CAROTIDEO

Limiti
Superiormente : linea che unisce l'angolo della mandibola fino al processo mastoideo
Inferiormente : punti di attacco sterno clavicolari del muscolo
Anteriormente : Margine anteriore del muscolo (confina con le regioni mediane , sopra e sotto
ioidea)
Posteriormente: margine posteriore del muscolo (confina con la regione sopraclavicolare)
Profondamente : Colonna vertebrale

Strati

1. Cute
2. Sottocute
2 Strati , uno areolare di adiposo esterno , l’altro lamellare interno ,e tra i 2 il platisma con la fascia
superficialis.
Ivi decorrono : Arterie di piccolo calibro ,La vena giugulare esterna che decorre rettilinea iniziando
dal margine antero mediale del muscolo e arrivando a quello posteriore. In questo punto perfora la
fascia cervicale superficiale , poi la media e sbocca nella succlavia. Nervi sensitivi sono piccolo
occipitale , grande auricolare ,e cutaneo del collo , derivano anch'essi dal plesso cervicale,motori
rami del faciale.
3. Strato Fasciale
Troviamo il muscolo sterno cleido mastoideo avvolto nella fascia cervicale superficiale che quindi
si sdoppia in 2 foglietti uno profondo e uno superficiale. Posteriormente si continua per andare ad
avvolgere il trapezio.
4. Strato sub fasciale:IMMAGINO DI SCOLLARE I 2 CAPI DELLO STERNOCLEIDO
Tagliando lo sternocleido scopro,applicata all'omoioideo l'ansa cervicale, la taglio, taglio
l'omoioideo,taglio la cervicale media,trovo il fasciovascolonervoso del collo.
5.
Lo strato sub fasciale si divide in 2 aree una sotto omoidea , formata da detto muscolo e dalla fascia
cervicale media , e una sopra omo iodea formata da uno strato laminare connettivale dove si trova
l’ansa nervosa cervicale ( o dell’ipoglosso) e alcuni linfonodi.è APPLICATA SUL FASCIO
VASCOLO NERVOSO
Nella regione sotto omoidea la vena giugulare anteriore perfora la cervicale media , per entrare nella
succlavia.
Da ricordare:::il plesso brachiale è tra scaleno medio e anteriore.
6. Strato vascolo nervoso,incrociato dal tendine intermedio dell'omoioideo.
Al di sotto dei piani sub fasciali si trova il fascio vascolo nervoso del collo , formato da carotide
comune , vago e giugulare interna , avvolti nella loro guaina carotidea. Topograficamente , dal
basso verso l’alto il fascio ha i seguenti rapporti.
A livello del margine superiore della clavicola è in rapporto anteriormente con l’arco venoso della
succlavia e con il nervo frenico
Tra il margine superiore della clavicola e il superiore dell’omoiodeo , è in rapporto con uno spazio
limitato medialmente dalla trachea ,posteriormente dallo scaleno anteriore
Sopra l’omoideo è in rapporto con l’ansa cervicale e nella parte più craniale è incrociato
dall’ipoglosso .
La giugulare interna è la più superficiale e laterale , la carotide mediale e profonda ( in rapporto con
faringe , esofago e muscoli pre vertebrali)
Il vago è compreso nell’angolo formato dai 2 vasi.

- Regione sopra – clavicolare : Regione triangolare


Limiti
Inferiormente: Margine superiore della clavicola.
Anteriormente : Margine posteriore dello StClMastoideo.
Posteriormente: Margine anteriore del Trapezio.
Profondamente: Piano osseo dei processi trasversi delle vertebre cervicali

Strati
1. Pelle
2. Sottocute
2 Strati , uno areolare di adiposo esterno , l’altro lamellare interno ,e tra i 2 il platisma con la fascia
superficialis.
Ivi decorrono : Arterie di piccolo calibro rami della trasversa della scapola ,Ultima parte della
giugulare esterna prima di sboccare nella succlavia . Nervi sensitivi sono piccolo occipitale , grande
auricolare ,e cutaneo del collo , motori rami del faciale.
3. Strato Fasciale
Composto dalla fascia cervicale superficiale , che si attacca alla clavicola per poi continuarsi nella
fascia del muscolo grande pettorale. Posteriormente si sdoppia per il trapezio , anteriormente per lo
StClMastoideo.Viene perforata dalla giugulare esterna.
4. Strato Sub Fasciale
Ventre posteriore del muscolo omoiodeo e fascia cervicale media ( viene perforata dalla giugulare
esterna) . Il triangolo compreso tra omoiodeo clavicola e margine posteriore dello StClMastoideo
comprende la loggia sopraclavicolare

Loggia sopra clavicolare MUSCOLI SCALENI


Zona di passaggio dei grossi vasi succlavi e del plesso brachiale, in comunicazione in basso con il
mediastino , lateralmente con l’ascella . Piramide con la base proiettata verso l’esterno e apice verso
il processo trasverso della VI vertebra cervicale,attraversata dai muscoli scaleni , anteriore e
posteriore.
Andando da un piano superficiale a uno profondo ritroviamo : la vena succlavia , lo scaleno
anteriore , l’arteria succlavia , il frenico (lat.) e il vago(med.) , lo scaleno medio , lo scaleno
posteriore.
Nella regione più profonda della loggia si trovano: il plesso brachiale , dietro l’arteria succlavia,
proiettato verso il recesso laterale della loggia , quindi verso la cavità ascellare ; alcuni importanti
gruppi di linfonodi oltre alle parti terminali del condotto toracico a sinistra e del condotto bronco
mediastinico a destra.IL VAGO +è MOLTO Più MEDIALE RISPETTO L FRENICO. POI IL
FRENICO SCORRE SULLO SCALENO ANTERIORE, IL VAGO è ANCORA CONTENUTO
NEL FASCIO VASCOLO NERVOSO DEL COLLO.SUCCESSIVAMENTE IL FRENICO
SCORRE FRA ARTERIA E VENA SUCCLAVIA, AL DI SOTTO DEL MARGINE
D'INSERZIONE DELLO SCALENO ANTERIORE(lui si applicato alla sua faccia anteriore, poi lo
abbandona prima del suo margine d'inserzione, si fa un po' più mediale e decorre fra i 2 vasi.il vago
è sempre più mediale del frenico. È poi possibile distinguerli soprattutto per la diversa
profondità:vago più profondo_plesso cardiaco-;frenico scorre lateralmente al pericardio....)
Si ricorda che arteria succlavia e plesso brachiale contornano dall’alto la cupola pleurica.

- Regione della nuca : Regione cilindroideDA FARE..................

Limiti
Superiormente: Protuberanza occipitale esterna , linea occipitale superiore
Inferiormente : Processo spinoso della VII cervicale
Lateralmente : Margine anteriore del trapezio
Profondamente: Corpi delle vertebre.
Linea che va dall'acromion al processo trasverso della settima vertebra cervicale.
Strati
1. Pelle
2. Sottocute
Poco adiposo
3. Strato fasciale
Sotto il sottocute troviamo il trapezio avvolto dalla fascia cervicale superficiale. Questa sulla linea
mediana si inspessisce per contribuire alla formazione del legamento nucale (proiettato dalla
protuberanza occipitale al processo spino della VI e VII C). Sotto il trapezio troviamo la fascia pre
vertebrale.
4. Strato muscolare
Dentro la fascia pre vertebrale si trovano diversi muscoli , di cui il più superficiale è lo splenio del
collo , poi 2 intermedi splenio della testa e semispinale della testa , e 5 profondi , piccolo retto ,
grande retto , obliquo superiore e inferiore , e retto laterale della testa.
5. Piano scheletrico
6. Contenuto
Troviamo , l’arteria occipitale , e le arterie cervicali profonda, ascendente , oltre all’arteria
vertebrale.
Come nervi troviamo strutture superficiali , il grande occipitale , e strutture profonde , tra le quali c
‘è il ramo dell’accessorio per il trapezio.

- Regione ascellare (Cavo dell’ascella) : Regione piramidale (a braccio abdotto)

La regione dell’ascella è una regione piramidale con la base posta in basso verso la cute e l’apice da
un interstizio tra processo coracoideo , clavicola e 1^ costa ,dal quale passano i vasi e i nervi del
cavo dell’ascella. La base corrisponde ad un piano orizzontale che va dal margine inferiore del
grande pettorale al margine SUPERIORE del grande dorsale e INFERIORE grande rotondo.
Distinguiamo quindi la parete anteriore , la base dell’ascella , l’apice , la parete posteriore e il
contenuto della cavità.

Parete anteriore : triangolare

Limiti
Superiormente : clavicola e solco deltoideo - pettorale
Medialmente: linea emiclaveare
Inferiormente : margine inferiore del grande pettorale

Strati
1. Cute
2. Sottocute
2 Strati , uno areolare di adiposo esterno , l’altro lamellare interno ,e tra i 2 pochi fasci inferiori del
platisma con la fascia superficialis.
Ivi decorrono: piccole arterie , un plesso venoso tributario della vena cefalica , e i linfatici collettori
mammari laterali , drenati dai linfonodi ascellari. Nervi provenienti dai plessi brachiale e cervicale
3. Strato pettorale
Sotto il sotto cute troviamo la fascia pettorale , che avvolge il muscolo grande pettorale con i suoi
due foglietti cervicale e profondo. Superiormente si continua nella cervicale superficiale ,
posteriormente passa a ponte sulla base dell’ascella( fascia ascellare superficiale) e si fonde con
fascia del grande dorsale.
4. Strato muscolare profondo
Sotto il grande pettorale troviamo un piccolo strato adiposo in cui decorrono l’arteria
toracoacromiale
CHE DERIVA DALLA ARTERIA ASCELLARE, la vena cefalica CHE DERIVA DALLA VENA
ASCELLARE , il nervo del piccolo pettorale e alcuni linfatici. Sotto di questo troviamo la fascia
clavi – pettorale. Questa scende dalla clavicola , continuando la cervicale media , avvolge
sdoppiandosi il muscolo succlavio , scende e avvolge il muscolo piccolo pettorale. Dopo essersi
riunita a livello del margine infero mediale del muscolo si dirige postero lateralmente , passando
trasversalmente alla base dell’ascella , attaccandosi sulla fascia ascellare superficiale e riunendosi
alla fascia brachiale. Importantissimo!!!!!!!!Quest’ultima porzione viene definita legamento
sospensore dell’ascella. Fascia clavi pettorale+fascia ascellare sup+fascia brachiale(che avvolge a
manicotto i muscoli del braccio).

Base
1. Cute
Sottile , con peli e grosse ghiandole sebacee
2. Sottocute
Molto trabecolata , con la presenza di adiposo e le radici delle ghiandole sebacee
Ivi decorrono collettori linfatici provenienti dalla regione mammaria
3. Strato fasciale
È composto dalla fascia ascellare superficiale diretta continuazione della fascia del grande pettorale.
Si continua con la fascia del grande dorsale e del brachiale. Su di essa si attacca trasversalmente il
legamento sospensore dell’ascella. Caratteristico della struttura di questa fascia è l’essere fenestrata
per permettere il passaggio di collettori linfatici e nervi .

Apice
Interstizio osseo – muscolare interposto tra 1^ costa , muscolo succlavio , clavicola e di lato la base
del processo coracoideo.Qui passa il fascio nervo – vascolare dell’ascella ,i cui elementi
provengono dalla regione sopra – clavicolare e si proiettano nel braccio.vena cefalica,arteria
toracoacromiale,nervopiccolo pettorale e poi la continuazione della succlavia,arteria e vena, e del
plesso brachiale.

Contenuto

All’interno del cavo dell’ascella sono contenuti l’arteria ascellare , la vena ascellare , i nervi del
plesso brachiale , i linfonodi e i loro collettori. Tutto questo è immerso in un pannicolo adiposo e
fibroso.
La vena ascellare rimane la più mediale(anteriore) lungo tutto il decorso . Lateralmente a questa si
trovano collettori linfatici , e poi l’arteria e il plesso brachiale.
Il plesso brachiale lungo il suo decorso ha comportamenti diversi : prima del piccolo pettorale è
formato dai 3 fascicoli (corde del plesso) : mediale (tra arteria e vena) , laterale ( lateralmente
all’arteria) , posteriore ( posteriormente all’arteria). Dopo il piccolo pettorale queste formano i nervi
terminali.
Il Nervo muscolo cutaneo nasce dalla corda laterale e rimane laterale all’arteria( C5,C6,C7)
Il Nervo ascellare (C5 ,C6) e radiale(C5, C6, C7, C8, T1) nascono dalla corda posteriore e
rimangono posteriori ( e il radiale leggermente laterale) .
Il Nervo mediano( C5, C6, C7, C8 , T1) nasce dall’unione della corda laterale e della mediale , si
porta prima medialmente , per poi spostarsi lateralmente
Il Nervo ulnare (C7, C8, T1) rimane mediale tra arteria e vena.

Medialmente alla struttura del fascio troviamo anche alcuni nervi come il sottoscapolare ,
l’intercosto brachiale e il toracico lungo(fa parte del plesso cervicale) , e alcune arterie come la
toracica laterale , e la sottoscapolare.
I linfatici dell’ascella sono divisi in 5 gruppi , il laterale( della vena ascellare) , l’anteriore (catena
mammaria esternao PETTORALI) , posteriore (scapolare inferiore) , centrale (al davanti del fascio
vascolo nervoso) , apicale (sotto clavicolare).
I laterali, i succlavi e i centrali sono superiori anteriori e i posteriori .
I linfonodi retropettorali del rotter son palpabili tramite il repere di una fossettadelimitata in alto
dalla clavicola, in basso e medialmente dai margini del grande pettorale e lateralmente dal margine
anteriore del muscolo deltoide.
CONCETTO DI LINFONODO SENTINELLA: è il primo linfonodo raggiunto dalle cellule
tumorali
- Torace

Il torace è quella porzione di tronco che si trova tra collo e addome. Corrisponde alla gabbia
toracica e alle parti molli che vi si attaccano dirette al moncone della spalla. Lo si può dividere in
una parete , che circonda la cavità toracica , e la cavità toracica stessa.

Limiti
Superiormente : Triangolo con un lato passante per il margine superiore dello sterno , il margine
superiore della clavicola e per l’apice dell’acromion e 2 lati che si proiettano dall’ apice delle
articolazione acromio clavicolari fino al processo spinoso della 7^ vertebra cervicale .
Inoltre una linea verticale passante per il terzo medio della clavicola, divide il torace dall’ascella.
Inferiormente: Corrisponde al margine inferiore della 10^ costa , fino al processo spinoso della 12^
T.
Profondamente: In basso corrisponde al diaframma , in alto ad un piano passante per la 1^ costa.

N.b.: Al fine di avere riferimenti fissi su cui considerare le proiezioni dei visceri sulla parete
toracica , si usano alcune linee convenzionali : queste sono
Linea mediana( Sagg.): Passante per la parte media dello sterno fino all’apice del processo xifoideo.
Linea marginale sternale( Sagg.): Passante per il margine dello sterno
Linea parasternale ( Sagg.): Passante tra il margine dello sterno e la linea emiclaveare.
Linea emiclaverare ( Sagg.): Passante per la parte media della clavicola (spesso coincide con la
linea papillare passante per il capezzolo).
Linea ascellare anteriore( Sagg.): si distacca dal pilastro anteriore dell'ascella, che corrisponde al
margine laterale del grande pettorale
Linea ascellare posteriore:decorre dal pilastro posteriore dell'ascella, che corrisponde al margine
anteriore del grande dorsale
linea ascellare media:inizia dal punto più profondo del cavo dell'ascella...
Linea para – vertebrale ( Sagg.): Ai lati della colonna.
Linea papillare orizzontale (Tra.) : Passante per i 2 capezzoli.

- Regione Condro – Sternale : Forma prismatica rettangolare

Regione impari e mediana della faccia anteriore del torace che corrisponde allo sterno e alle
cartilagini costali.

Limiti
Superiormente: Incisura giugulare prolungata dall’articolazione sterno – clavicolare.
Lateralmente : Linee parasternali.
Inferiormente: linea passante per la base del processo xifoideo.

Corrisponde al seno , zona compresa tra le 2 mammelle.

Strati
1. Cute
2. Sottocute
Areolare con poco adiposo , superficialis , lamellare.
Ivi decorrono : rami perforanti dell’arteria toracica interna , un plesso venoso diffuso che si
continua in quelli laterali della regione costale , in quelli inferiori dell’addome , e viene drenato
dalle vene toraciche interne , e superiormente anche dalla giugulare esterna. I nervi che ivi
decorrono sono rami perforanti dei nervi intercostali e dei sopraclavicolari medi. I linfatici fanno
capo al linfocentro ascellare.
3. Strato fasciale
Si trova qui la fascia pettorale , che ai lati avvolge il grande pettorale , sulla linea mediana si
inspessisce e si salda al periostio osseo , inferiormente si continua con la guaina esterna del muscolo
retto dell’addome
4. Strato scheletrico
Formato dallo sterno e dalle 7 cartilagini costali. Tale piano corrisponde superiormente alla 2^ T ,
inferiormente all’ 10^.
5. Strato muscolare profondo
Muscolo trasverso del torace , nella parte inferiore e media della regione. Superiormente i capi
sternali dello sterno iodeo e sterno tiroideo.
6. Contenuto
Tra piano scheletrico e muscolare profondo decorrono : le 2arterie toraciche interne , 1 per lato ,
ramo della succlavia che scende lungo il margine dello sterno , sulla faccia posteriore delle
cartilagini costali. Le 4 vene toraciche interne , 2 per lato , satelliti all’arteria. Lungo questi vasi
decorre una catena di 4 – 6 linfonodi che riceve correnti linfatiche sia dall’epigastrio , sia in minor
misura dalla regione mammaria. I nervi profondi sono gli intercostali e i toracici anteriori del plesso
brachiale.

- Regione Costale

Limiti
Medialmente: Linee parasternali
Inferiormente: Linea epigastrica
Posteriormente : Linea para vertebrale
Superiormente : Linea passante per il margine superiore della I^ costa.

N.b. : la regione costale “contiene” la regione mammaria.

Strati
1. Cute
2. Sottocute
Areolare con poco adiposo , superficialis , lamellare.
Ivi decorrono: Ramuscoli perforanti delle intercostali , delle toraciche laterali della toraco
acromiale. Un plesso venoso molto diffuso nel quale si distingue una vena toracica laterale , diretta
continuazione della epigastrica superficiale (ramo della femorale) : il plesso riceve anastomosi sia
dall’addome che dalla regione condro sternale , per essere drenato a livello dello sbocco della
toracica laterale , ossia la vena ascellare ( importante via di drenaggio venoso superficiale). I
linfatici sono tributari del linfocentro ascellare. I nervi sono rami perforanti dei nervi intercostali e
sopraclavicolari.
3. Muscolare superficiale
Troviamo anteriormente il grande pettorale (sup.) , il succlavio e il piccolo pettorale (prof.) ,
inferiormente le digitazioni laterali del retto dell’addome. Lateralmente si trova il dentato anteriore
e le digitazioni dell’obliquo esterno (si inseriscono sulle coste dalla 4^ alla 12^).Posteriormente il
grande romboide , il grande dorsale e il trapezio (Tra questi 3 muscoli c’è un area triangolare che
non viene coperta da questi) .
Si ricorda come ogni muscolo sia contenuto in una fascia sottile che si continua da un muscolo
all’altro. Fanno eccezione i muscoli anteriori la cui disposizione è già stata descritta nella regione
ascellare.
4. Piano osseo
Coste e spazi intercostali. Questi sono colmati dal piano muscolare profondo e dai vasi e i nervi che
ci decorrono.
5. Piano muscolare profondo
Il piano è formato dai muscoli intercostali , esterno , medio e interno. L’esterno è presente sono per i
¾ posteriori , l ‘intermedio solo per i ¾ anteriori , l’interno nei 2/4 centrali. Tra esterno e interno , o
tra intermedio e interno decorrono vasi e nervi intercostali
6. Contenuto
Il fascio vascolo nervoso costale è formato da vene , arterie e nervi intercostali. È situato lungo il
margine inferiore di ogni costa , dall’alto in basso , Vena , Arteria , Nervo (VAN). La vena e
l’arteria sono altresì leggermente incavate nel solco costale , mentre il nervo è completamente
scoperto. Decorrono altresì dei collettori linfatici drenati dalla catena mammaria interna.
Profondamente allo strato muscolare si estende la fascia endotoracica e poi la pleura
parietale(separate da uno straterello di adiposo)

- Regione mammaria

Corrisponde all’area toracica coperta dalla mammella, ghiandola sudoripara apocrina modificata per
produrre latte e lipidi. I limiti saranno quindi quelli della ghiandola mammaria (variabili ovviamente
per sesso ed età) . Dalla 3^ alla 7^ costa.capezzolo.5spazio intercostale-nel maschio quarto spazio
Al centro della mammella si trova il capezzolo (papilla mammaria) , tubercolo circondato
dall’areola mammaria. Ivi ci sono ghiandole sebacee.

Strati
1. Cute
2. Sottocute
Composta da uno strato areolare adiposo , dentro il quale si insinua la ghiandola mammaria ,
dividendolo in uno strato adiposo pre mammaria , e retro mammario. Nella sotto cute dell’areola
mammaria non si trova adiposo , ma bensì i dotti della ghiandola mammaria avvolti da un sottile
strato muscolare ( muscolo areolo – mammario ) che facilita lo svuotamento della ghiandola. Dietro
l’adipe retro mammario , troviamo la fascia superficialis e lo strato lamellare.
3. Fascia superficialis
Posta dietro l’adipe retro mammario , la fascia prende attacco dal margine inferiore della clavicola e
, molto inspessita , si attacca su tutta la struttura mammaria. Prende il nome di legamento
sospensore della mammella.
4. Strato lamellare
Isola la fascia superficialis dalla fascia del grande pettorale.
5. Irrorazione , Innervazione , Drenaggio
La ghiandola risulta irrorata da rami provenienti dalla toracica interna, toracica laterale e ascellare..
Le vene formano un plesso profondo , che si scarica nelle toraciche interne e nell’ascellare , e uno
superficiale , ben evidente anche a occhio nudo , che si continua nei plessi superficiali delle aree
adiacenti.
LINFATICI:LATERALI, MEDIALI E RETROMAMMARI
Il drenaggio linfatico segue 2 vie : può essere drenato dai linfonodi della mammaria interne O
DETTI LINONODI PARASTERNALI (componente minoritaria, solo la parte mediale) , o passare
prima nei linfonodi sotto scapolari e poi nel linfocentro ascellare.
L’innervazione fa capo ai rami perforanti dei nervi intercostali e dai sopraclavicolari.

N.b.: La ghiandola è composta da circa una 20ina di lobulo separati da lamine connettivali. Ogni
lobo dà origine ad un condotto lattifero che a raggiera raggiungono l’areola dove si dilatano in seni
lattiferi e da qui sboccano nel capezzolo, CORPUSCOLI DE WILKMANN..

- Regione dorso – toracica

Comprende la regione assile mediana posteriore del torace

Limiti
Superiormente: Processo spinoso 7^ vertebra cervicale.
Inferiormente: Processo spinoso 12^ vertebra toracica.
Lateralmente: Linea paravertebrale.
Profondamente: Linea passante per i corpi delle vertebre.

Strati
1. Pelle
2. Sottocute
3. Piano muscolare
Troviamo 3 piani muscolari : uno superficiale , formato dal grande dorsale , dal trapezio e
dall’elevatore della scapola. Uno medio formato dal romboide , dai dentati postero inferiore e
postero superiore. Il profondo è composto dal muscolo sacro – spinale , spinale , semi – spinale e
multifido , dagli elevatori delle coste e dagli intercostali interni.
4. Piano osseo
Processi spinosi delle vertebre , legamenti intra spinosi , ai lati legamenti gialli
5. Irrorazione , Innervazione
Le arterie sono date dai rami posteriori delle intercostali , così come le vene. I nervi sono i rami
posteriori dei nervi spinali.

- Cavità Toracica

La cavità toracica è contenuta all’interno della struttura scheletrica formata dallo sterno , le
cartilagini costali , le coste , e le vertebre toraciche. Si divide in 2 regioni laterali , le pleuro –
polmonari e una mediana , il mediastino.

- Regione Pleuro – Polmonare (Emitorace destro e sinistro)

La pleura è una membrana sierosa che ricopre tutte le pareti della cavità toracica del rispettivo
emitorace (pleura parietale) e che presso l’ilo del polmone si riflette per ricoprirne tutta la superficie
(pleura viscerale). Fra le 2 porzioni della pleura si costituisce quindi una sottile cavità , il cavo
pleurale . A seconda delle zone che ricopre si dà nome diverso alla pleura parietale , che può essere
costale , diaframmatica , mediastinica e cupola pleurica. I punti di passaggio tra un segmento e
l’altro vengono definiti recessi pleurici, incavi formati dalla piega del foglietto parietale , che
servono ad accogliere il polmone nell’espirazione. Sono il costo mediastinico anteriore , il
posteriore , il costo diaframmatico . frenico – mediastinico
I recessi hanno linee di proiezione sul torace diverse da destra a sinistra

A destra il recesso costo mediastinico anteriore parte dall’incisura clavicolare dello sterno. Da qui si
sposta in basso e medialmente , sorpassa la linea mediana e raggiunge il margine sinistro dello
sterno all’altezza delle 2^ articolazione condro sternale. Da qui scende verticalmente fino alla 4^
articolazione condro sternale , per poi portarsi obliquamente verso destra fino all’altezza della 6^
articolazione condro sternale (di destra) ,dove si continua con il recesso costo diaframmatico.
Questo scende in basso e a destra fino a raggiungere il margine anteriore dell’8 ^ costa. Da qui ha
decorso orizzontale verso dietro e arriva all’articolazione costo – vertebrale della 12^ costa. Qui è in
rapporto con il rene ( per interposizione del diaframma).

A sinistra partendo dall’articolazione sterno clavicolare discende verticalmente in basso lungo il


margine sinistro dello sterno. Arriva alla 4^ articolazione condro – sternale , e da qui si porta
obliquamente verso l’esterno raggiungendo il margine superiore della 7^ costa. Da questo punto si
comporta come a destra.

È vascolarizzata dalla toracica interna , dalle freniche e dalle mediastiniche. Le vene sono drenate
dalle azygos e dalle toraciche interne.

- Mediastino

Setto mediano contenuto nella cavità toracica compreso tra le pleure parietali mediastiniche dei
polmoni.

Limiti
Anteriormente: Piastrone sterno costale ( regione condro – sternale)
Inferiormente : Diaframma.
Lateralmente ; Pleure mediastiniche
Superiormente : Piano passante per la 1^ costa.

In topografica distinguiamo un mediastino anteriore e un posteriore. Piano di divisione è un piano


passante al davanti della faccia anteriore della trachea e posteriormente al pericardio.

Mediastino anteriore

Il mediastino anteriore sia per la diversa natura degli organi contenuti sia per disposizione , si può
dividere in mediastino antero – superiore e antero – inferiore. Piano di divisione è rappresentato
dalla 3^ cartilagine costale. Ulteriore piano di divisione è dato dai recessi costo mediastinici che
avvicinandosi a questo livello sulla faccia posteriore dello sterno costituiscono un triangolo
superiore (timico ) e uno inferiore (cardiaco).
o Mediastino antero – superiore: questo spazio si divide in un piano superficiale composto dai
seni pleurici e il triangolo tra essi compreso , e uno profondo dove decorrono grossi vasi e
nervi.
Il piano superficiale oltre ai seni sopra descritto comprende il triangolo timico che
alloggia il timo , o i residui del timo a seconda dell’età considerata. Corrisponde
anteriormente allo sterno e con i vasi toracici interni. Posteriormente è in rapporto
con il pericardio e il piano vascolare. Al suo massimo sviluppo può scendere fino
alla 4^ , 5^ costa.
Il piano profondo è occupato dai grossi vasi , vena cava superiore , aorta ascendente
e le sue collaterali , l’arteria polmonare , le vene brachiocefaliche (soprattutto la
sinistra). Le vene rimangono più superficiali rispetto alle arterie.
All’interno del mediastino antero superiore troviamo altresì il vago e il frenico. Il
frenico di destra decorre a lato della brachicefalica destra e poi della cava. Il sinistro
segue la brachicefalica sinistra e passa a lato dell’arco dell’aorta.

o Mediastino anteriore inferiore: Questo spazio comprende i recessi costo mediastinici delle
pleure , che coprono in parte il pericardio , lasciando scoperta solo una piccola area
(triangolo cardiaco). Dietro il pericardio troviamo il cuore la cui proiettiva è data sulla
parete posteriore dalle vertebre toraciche dalla 4^ all’ 8^T. Al fine invece di dare una
proiezione anteriore di tutta la faccia anteriore del cuore sulla superficie esterna si usa il
sistema di Giacomini : si tracciano 4 punti : punto A sulla 3^ cartilagine costale di destra a 1
cm dal margine destro dello sterno , Punto B a livello della 5^ articolazione condro -
sternale , Punto C corrispondente all’apice del cuore (facilmente rivelabile dall’ itto
cardiaco , l’urto della punto con la parete sterno costale , esternamente corrispondente al
capezzolo sinistro un po’ infero – medialmente ) 5 ^ cartilagine costale di sinistra 8cm dalla
linea mediana , Punto D a metà del 2^ spazio intercostale a 2 cm dalla linea mediana. L’
unione dei punti forma l’area precordiale. È altresì possibile indicare la proiezione degli
orifici del cuore , ricordando che tali proiezioni non corrispondono ai centri di ascultazione.

Orifizio atrio ventricolare destro: Dal punto B fino alla linea mediana dello sterno.

Orifizio atrio ventricolare sinistro: Occupa il terzo spazio intercostale , dalla terza
costa di sinistra al margine sinistro dello sterno.

Orifizio polmonare: Terza articolazione condro sternale di sinistra.

Orifizio aortico: Linea obliqua in basso a destra dietro lo sterno a livello di un piano
passante per la terza costa.

o Mediastino Posteriore : Spazio rettangolare posto dietro la faccia posteriore del pericardio .
Presente 6 pareti e un contenuto.
Parete posteriore: Corpi delle vertebre toraciche (2^ -12^).
Parete inferiore: Diaframma(pilastri mediali).
Parete superiore: Linea passante per la 1^ costa (artificiale).
Parete anteriore: Parete posteriore del pericardio
Pareti laterali: Pleure mediastiniche.
Contenuto: andando dalla parete posteriore all’anteriore si trovano : il condotto
linfatico toracico , aorta , vena azygos a destra emyazygos a sinistra , catena del
simpatico , esofago , trachea e bronchi.
Studiando 4 sezioni del mediastino troviamo
A livello di T2 ,appena entrati , la trachea all’innanzi e un po’ a destra , esofago tra
questa e la colonna vertebrale , a sinistra succlavia e carotide comune di sinistra.
A livello di T5- T6 (biforcazione tracheale) : Bronchi anteriormente, a sinistra tra
trachea e colonna, l’aorta , a destra l’azygos , mediamente l’esofago e i 2 vaghi.
Nella porzione più posteriore il dotto toracico.
A livello di T8 troviamo l’esofago percorso dai 2 vaghi. Posteriormente a questo e un
po’ a sinistra si trova l’aorta toracica. Dietro di questa e a destra il dotto toracico e la
azygos.NON TROVO LA EMIAZIGOS PERCHè PROPRIO A QST LIVELLO VA
A GETTARSI A DX NELLA AZIGOS...
A livello diT12 troviamo solo l’aorta ,il condotto toracico , le azygos e i nervi grande
e piccolo splancinco. OVVIAMENTE NON TROVO Più L'ESOFAGO PERCHè
L'ORIFIZIO DIAFRAMMATICO è A LIVELLO DI T10.
IL FRENICO SI TROVA NEL MEDIASTINO ANTERIORE........
IL VAGO PRIMA IN QUELLA ANTERO-SUPERIORE POI DECORRE
POSTERIORMENTE PORTANDOSI A CAVALLO DELL'ESOFAGO
NELMEDIASTINO POSTERIORE.

- Addome

Cilindro appiattito in senso antero posteriore

Limiti
Superiormente(Superficialmente) : linea passante per la base dell’apofisi xifoidea , la quale fa
rilievo in una fossetta , fossetta epigastrica , che negli individui magri si continua col solco medio
fino all’ombelico. Questo solco corrisponde profondamente alla linea alba.
Superiormente (Profondamente) : Diaframma.
Inferiormente (Superficialmente): Linea che va dalla spina iliaca antero superiore al tubercolo
pubico : questa formazione corrisponde alla piega inguinale , che lo divide dall’arto inferiore.
Inferiormente (Profondamente) : Promontorio del sacro , linea arcuata.

Di questo cilindro la parete posteriore viene considerata come una regione a se stante , regione
lombare.

Viene delimitato in 9 regioni usando le seguenti linee.

Una linea trasversale passante per la base del processo xifoideo ( Limite superiore)
Una linea trasversale passante per il piano sottocostale.
Una linea trasversale passante per il piano interspinoso
2 linee oblique passanti per le arcate condro costali
2 linee longitudinali passanti per il piano emiclaveare.

Le prime due linee trasversali delimitano la regione superiore , composta ai lati dagli ipocondri e
centralmente dall’epigastrio.
La seconda e la terza delimitano la regione media , composta ai lati dalle regioni laterali e
centralmente dalla regione ombelicale ( o mesogastrio)
La terza linea e il limite inferiore dell’addome delimitano la regione inferiore , composta
lateralmente dalle regioni inguino – adomminali , e centralmente dall’ipogastrio.

- Regione epigastrica: Regione triangolare

Limiti
Superiormente: Medialmente base del processo xifoideo , lateralmente arcate condro costali .
Inferiormente: Linea sotto costale.

Strati
1. Cute
2. Sottocute
Areolare adiposo (meno concentrato sulla linea mediana) , fascia superficialis , lamellare.
Ivi decorrono: Arterie rami perforanti di intercostali , epigastrica superiore , plesso venoso che
scarica nella toracica interna , nella epigastrica superiore e nelle intercostali. Rete linfatica per
catena mammaria interna e linfocentro ascellare Nervi cutanei dagli intercostali (6 – 8).
3. Piano mescolo aponeurotico
Medialmente composto dalla linea alba , lateralmente i retti dell’addome , e ancora più
esternamente, i muscoli larghi.
I muscoli retti dell’addome decorrono , avvolti nelle loro guaine , coprendo gran parte del piano
profondo dell’epigastrio , uniti sulla linea mediana dalla linea alba, attaccandosi sulle arcate costali.
I muscoli larghi dell’addome , che provengono dalle regioni laterali dell’addome entrano
nell’epigastrio per un piccolo tratto e cedono le loro aponeurosi il cui comportamento è il seguente.
L’obliquo esterno passa anteriormente ai muscoli retto e va a rinforzare la linea alba.
L’obliquo interno si sdoppia e passa con un foglietto anteriormente al retto , con l’altro
posteriormente al retto e va a rinforzare la linea alba.
Il trasverso passa posteriormente ai muscoli retti e va a rinforzare la linea alba.
Nel complesso le aponeurosi compongono le guaine del muscolo retto dell’addome e costituiscono
la linea alba.
La linea alba è un cordone tendineo che si attacca all’apice del processo xifoideo. La sua struttura
interna è cribosa , permettendo il passaggio di piccole arterie e vene
4. Fascia trasversalis
5. Tonaca pre peritoneale
Lasso contenente una modesta quantità di adiposo , accoglie il legamento rotondo del fegato , che ,
proveniente dalla sottostante regione ombelicale decorre verso l’alto e a destra , risultando
nell’ultima porzione avvolto dal legamento falciforme di cui costituisce l’estremità libera.il
legamento falciforme si continua nel legamento rotondo che diviene la sua base.
6. Peritoneo parietale
7. Piano viscerale superficiale
Il piano viscerale superficiale dell’epigastrio è costituito dal fegato (area epatica) e dallo stomaco
(area gastrica).Sul margine inferiore del fegato è altresì visibile il fondo della cistifellea , che in
proiettiva corrisponde all’area compresa tra il margine laterale del muscolo retto dell’addome di
destra e l’arcata costale di destra.
L’area epatica comprende gran parte del lobo sinistro del fegato , è delimitato superiormente dalle
arcate costali , in basso da una linea che partendo dal margine della 9^ cartilagine costale di destra
arriva alla 7^ cartilagine costale di sinistra. Che tocca l'arcataFUCK!!!
L’area gastrica comprende la parte della parete anteriore dello stomaco a diretto contatto con la
parete addominale (triangolo del labbè) , ossia l’area pilorica e la parte più bassa del corpo. Tale
area è delimitata in alto e a destra dal fegato che copre una parte del piloro e del corpo , in alto e a
sinistra dall’arcata costale , inferiormente da un piano passante per la 9^ costa , dove passa il colon
trasverso.
8. Piano viscerale profondo
Asportato il fegato e lo stomaco vengono rivelati i 2 piani , sottoepatico ( che comprende anche un
piccola porzione di stomaco) , e uno sottogastrico.
Il piano sottoepatico rileva il piccolo omento e la porzione di faccia anteriore dello stomaco che
risulta coperta dal fegato.
Il piccolo omento è una lamina peritoneale viscerale che unisce duodeno e stomaco al fegato ,
partendo dalla margine superiore e dalla piccola curvatura rispettivamente e arrivando all’ilo e al
solco venoso .Consta di 2 porzioni , la pars tensa o legamento epato duodenale , e la pars flaccida o
legamento gastro epatico, entrambi composti da 2 foglietti , anteriore e posteriore , diretta
continuazione di quelli che avvolgevano la parete del duodeno e dello stomaco.
La pars tensa collega l’ilo del fegato col duodeno , contiene al suo interno , l’arteria epatica (med.
Ant.) , il coledoco (lat. Ant.) , la vena porta (post.). Delimita anteriormente e lateralmente il foro di
wislow.
La pars flaccida col suo foglietto posteriore forma la faccia anteriore della borsa omentale.
Il piano sottogastrico rileva , oltre a gran parte della borsa omentale , la 4^ porzione del duodeno , e
il pancreas.

Nota a margine
La borsa omentale è un sacco peritoneale a fondo cieco composto anteriormente dal foglietto
posteriore del piccolo omento , dal peritoneo viscerale che copre la faccia posteriore dello stomaco ,
e dal foglietto posteriore del legamento gastro splenico , posteriormente dal peritoneo parietale che
copre la regione celiaca ( che è continuazione del foglietto posteriore del legamento gastro splenico)
.
Il forame di wislow è il punto di accesso della borsa omentale delimitato superiormente dal lobo
caudato del fegato , inferiormente dalla prima porzione del duodeno , posteriormente dalla vena
cava (per interposizione del peritoneo parietale ) , anteriormente dalla pars tensa del piccolo omento
e quindi dal peduncolo epatico.

9. Regione celiaca,
COPERTA DAL PERITONEO CHE QUINDI DERIVA DALL'AVER FORMATO IL
LEGAMNTO GASTROSPLENICO
Resecato il piccolo omento si entra all’interno della borsa omentale e dietro di questa la regione
celiaca
limiti:
inferiormente: piccola curvatura stomaco,piloro e prima porzione duodeno;
superiormente:lobo caudato del fegato
profondamente:corpi delle ultime vertebre toraciche,T11,T12 1L,e pilastri diaframma che le
coprono..

Vi troviamo da destra verso sinistra : Catena del simpatico , cava inferiore , nervo grande splancinco
che deriva dal segmento toracico del simpatico, , aorta addominale che qui dà come rami le freniche
superiori , la surrenale media e il tronco celiaco( dietro di questa la cisterna del Pecquet e l’inizio
del dotto toracico.
Nella parte mediana addossato all’aorta e ai suoi rami si ritrova un grosso plesso nervoso , il plesso
celiaco , caratterizzato da 2 grossi gangli semilunari , alcuni ganglietti minori e un plesso molto
diffuso che unisce le strutture gangliari (plesso solare). Al ganglio destro arrivano il vago destro(che
ha formato il plesso gastrico posteriore) e il grande splancinico di destra(Ansa mirabile) , al sinistro
il grande splancinco di sinistra.
FORAME DI WINSLOW,limiti:
INFERIORMENTE:prima porzione duodeno; fissato alla parete addominale posteriore,a.epatica
comune(TAV NETTER 264), legamento duodeno-renale.
Da qst si accede al VESTIBOLO DELLA BORSA OMENTALE,limiti:
anteriormente:foglietto posteriore del piccolo omento;
posteriormente:peritoneo parietale che copre il tubercolo omentale del pancreas e sopra qst la vena
cava, l'aorta e il plesso celiaco.
LA VENA CAVA è IN RAPPORTO A DX CON LA CATENA DEL SIMPATICO, A SX COL
NERVO GRANDE SPLANCNICO...
Nella rgione epigastrica posso rilevare IL PUNTO CISTICO,o PUNTO DI MURPHY:
punto d'incontro fra una linea passante per il margine laterale dx del retto addominale e una linea
orizzontale passante per la 10° costa

- Regione Ipocondrale di Destra

Limiti
Medialmente e inferiormente : margine inferiore dell’ arcata costale.
Superiormente e profondamente: Linea passante per la base del processo xifoide , diaframma.
Posteriormente: è separata dalla regione lombare per la linea ascellare posteriore.
Inferiormente (profondamente) : Mesocolon.MICA IL COLON TRASVERSO..........
IL MESOCOLON
Strati
1. Cute
2. Sottocute
Areolare adiposo , lamellare , fascia superficialis tra i due.
Ivi decorrono : rami perforanti della toracica interna e delle intercostali , plesso venoso drenato
dalle intercostali , rami cutanei nervi intercostali.
3. Piano muscolare
È formato dal muscolo obliquo esterno e dal dentato anteriore.NO MUSCOLI LARGHI
4. Piano costo – condrale
5. Contenuto
All’interno della cavità ipocondrale è contenuto su un piano superficiale il lobo destro del fegato , la
flessura colica destra. A livello del piano profondo il rene e il surrene di destra.
Il fegato ha come limite superiore , a livello della linea mediana anteriore , l’articolazione
xifosternale , a livello della linea emiclaveare la 5^ costa .
La flessura colica destra è presente in un piano passante per la 9^ costa destra.

- Regione Ipocondrale di Sinistra

Limiti
Medialmente e inferiormente : margine inferiore dell’ arcata costale.
Superiormente e profondamente: Linea passante per la base del processo xifoide , diaframma.
Posteriormente: è separata dalla regione lombare per la linea ascellare posteriore.
Inferiormente (profondamente) : Mesocolon.
Strati
1. Cute
2. Sottocute
Areolare adiposo , lamellare , fascia superficialis tra i due.
Ivi decorrono : rami perforanti della toracica interna e delle intercostali , plesso venoso drenato
dalle intercostali , rami cutanei intercostali.
3. Piano muscolare
È formato dal muscolo obliquo esterno e dal dentato anteriore.
4. Piano costo – condrale
5. Contenuto
L’ipocondrio sinistro contiene una piccola porzione del lobo sinistro del fegato , parte dello stomaco
, la milza e la flessura sinistra del colon. Su un piano retro peritoneale troviamo il rene e il surrene
di sinistra, insieme alla coda del pancreas.
I. Stomaco
Lo stomaco che occupa l’ipocondrio sinistro corrisponde ad una piccola porzione del corpo e del
fondo. La porzione di faccia anteriore che vi è contenuta ed è quindi in rapporto con le coste prende
il nome di spazio semilunare del traube. Questo spazio ha i seguenti limiti : superiormente è
composto dal fondo dello stomaco che si adatta al diaframma ed è anteriormente in rapporto con un
piano passante per la 5^ costa, inferiormente per un piano corrisponde alle arcate costali di sinistra ,
con cui confina col triangolo di labbè. È IN RAPPORTO CON RECESSI
COSTODIAFRAMMATICISX-
La parete posteriore dello stomaco confina , col corpo con la borsa omentale , col fondo con la
milza , con il cardias con il pilastro sinistro del diaframma , e , medialmente , con l’aorta
addominale.
II. Milza
La milza è completamente contenuta nell’ipocondrio , ed è proiettata sulla parete laterale del torace
tra la IX e la XI costa. Come altezza corrisponde alla 10^ articolazione costo vertebrale. Ha la
forma di uno “spicchio di arancia “ la cui faccia esterna guarda al diaframma , quelle interna antero
superiore allo stomaco quella interna postero inferiore al rene e alla flessura colica sinistra.

- Mesogastrio (Regione ombelicale )

Regione centrale dell’addome , presenta l’ombelico.la FASCIA TRASVERSALIS è più spessa al di


sotto della linea arcuata

Limiti
Superiormente: Linea trasversale passante per il margine sottocostale
Inferiormente: Linea trasversale passante per le spine iliache antero superioriINTERSPINOSA
Lateralmente : Linee emiclaveari.

Strati
1. Cute
La cute qui presenta l’ ombelico , area dove , durante la vita fetale passa il cordone
ombelicale,frutto di un recesso dell'intestino primitivo(domanda dello scritto...) destinato alla
placenta , che accoglie i vasi ombelicali. È una depressione cutanea ( fossetta ombelicale)
circoscritta da un orletto ombelicale che può variare per spessore a seconda dell’adipe sottocutaneo.
Nella fossetta è presente una prominenza che contiene la cicatrice ombelicale.
2. Sottocute
È composto da tre strati , areolare adiposo , superficialis , lamellare. Manca a livello del solco
ombelicale e della cicatrice.
3. Strato aponeurotico muscolare
Corrisponde alla linea alba e al foglietto anteriore della guaina dei retti .A livello dell’ombelico la
linea alba forma l’anello ombelicale , un cercine ellittico che corrisponde superficialmente al solco
ombelicale , e che è unito da fasci fibrosi con la cicatrice ombelicale.
Antonio si è dimenticato di inserire la fascia trasversalis, che è anteriore rispetto alla alla fascia
ombelicale;
4. Strato pre peritoneale-stare attenti al decorso delle epigestriche che in qst regione sono più
profonde rispetto al mesogastrio...
Lo strato pre peritoneale si trova posteriormente ALLA FASCIA TRASVERSALE,E al piano della
linea alba , e anteriormente al peritoneo. È composto da lasso e scarso adipe , e accoglie la
cosiddetta fascia ombelicale.
È questa una lamina fibrosa che si attacca al margine mediale del foglietto posteriore della guaina
dei muscoli retti e sulla faccia profonda della linea alba superiormente o inferiormente . Ciò
significa che si viene a costituire un recesso dato che può essere rivolto medialmente , e infine o in
alto o in basso in base a dove si attacca la fascia ombelicale. Profondamente si fissa alla fascia
trasversalis di cui è un elemento di rinforzo. Tale lamina crea uno spazio compreso tra essa e la
linea alba che va sotto il nome di canale ombelicale , dove decorrono il legamento rotondo e i
legamenti ombelicali. Il canale ombelicale non è chiuso completamente (la fascia è attaccata alla
linea alba solo superiormente o inferiormente): ne consegue che a livello del margine libero della
fascia possono verificarsi ernie del sottostante peritoneo.
Qui decorrono anche alcuni vasi tributari del sistema delle arterie e vene epigastriche , e linfonodi
tributari dell’iliaco esterno.
5. Peritoneo parietale
Il peritoneo parietale si trova sollevato in rilievi provocati dal legamento rotondo in alto e dai
legamenti ombelicali in basso ( medialmente l’uraco , lateralmente i legamenti ombelicali laterali).
6. Piano viscerale
Troviamo il grande omento, le anse del tenue, e colon trasverso su presenta la classica concavità
superiore(può scendere fino alla regione ipogastrica) su un piano superficiale. Su un piano profondo
le porzioni sotto mesocoliche degli organi che si trovano a cavallo dell’inserzione del mesocolon
trasverso , e che per la loro porzione superiore fanno parte dell’epigastrio : pancreas e duodeno.
Troviamo altresì la radice del mesentere , e i vasi mesenterici.
Si può trovare la radice del mesosigma...
la parte sottostante è formata dal peritoneo parietale con le pieghe dell'arteria mesenterica inferiore
e dei suoi rami.

- Regione Ipogastrica
tonaca dartos:formata dalla fascia superficialis.LA PICCOLA PELVI SI ESTENDE ANCHE
NELLA REGIONE IPOGASTRICA
Limiti
Superiormente: Linea interspinosa che la divide dal mesogastrio.
Inferiormente: Linea passante per il margine superiore del pube.
Lateralmente: Linee passanti per i margini laterali dei muscoli retti dell’addome.

Strati
1. Pelle
Nel maschio sulla linea mediana si copre di peli. La parte inferiore mediana presenta una regione
particolarmente ricca di peli , anche nella femmina , definita penile nel maschio , Monte di venere
nella femmina.
2. Sottocute
Sono presenti tre strati , un ricco strato adiposo , la fascia superificialis, e lo strato lamellare.
La fascia superficialis di trova inspessita sulla linea mediana , insieme allo stato lamellare ,
formando il legamento superficiale o funiforme del pene / clitoride. I fasci di questo legamento si
inseriscono sulle aponeurosi dell’obliquo esterno , e sulla linea alba. Inferiormente si divide in 2
parti estendendosi sulla fascia perinea , tra le quali passa la vena dorsale profonda , l’arteria e i nervi
profondi del pene. Le 2 porzioni del legamento contornano il pene si continuano in basso nello
scroto , formando il setto mediano e il dartos.
Ricordo che il legamento sospensore del pene(dalla sinfisi pubica ai corpi cavernosi del pene) si
sviluppa esattamente sotto il legamento funiforme.
3. Piano aponeurotico muscolare
Questo piano è formato dalla linea alba medialmente e dalle aponeurosi dei muscoli larghi , che qui
si uniscono a formare il foglietto anteriore del muscolo retto dell’addome , anteriormente. La linea
alba nel suo punto di inserzione è rinforzata dal legamento triangolare , admilinicum lineae albae,
che si fissa tra tubercolo e sinfisi. Posteriormente si estende il piano muscolare , rappresentato dai
muscoli retto e piramidale. Fra aponeurosi e muscolo retto esiste un piccolo spazio di scorrimento
chiamato spazio pre muscolare.
Il muscolo piramidale è contenuto in uno sdoppiamento delle aponeurosi , mentre il retto ne rimane
posteriore. Quest’ultimo muscolo si attacca con un tubercolo quadrilatero esteso tra tubercolo e
sinfisi. I tendini dei 2 lati cedono un fascio mediale che si unisce con quello contro laterale a
formare il legamento sospensore del pene(o del clitoride)
LEGAMENTO SOSPENSORE DEL PENE E DEL CLITORIDEè DATO DA FASCI FIBROSI
FORNITI DALL'OBLIQUO ESTERNO.
4. Fascia trasversalis e spazio pre fasciale
Dietro il piano muscolare si estende la fascia trasversalis che forma il foglietto posteriore della
guaina del muscolo retto dell’addome. Questa scende caudalmente in contatto con il muscolo retto ,
FINCHè SE NE DISTACCAe si dirige verso il pavimento pelvico , scivolando dietro il pube e
unendo le sue fibre alla fascia prevescicale. IMPORTANTISSIMONe consegue che tra fascia
trasversalis e muscolo retto e tra fascia trasversalis e sinfisi troviamo uno spazio chiamato pre
fascialE
Qui decorre l’arteria epigastrica inferiore dopo aver perforato la fascia trasversalis decorre per un
breve tratto entrare nello spazio pre muscolare , e infine decorrere all’interno del ventre del muscolo
retto.
5. Spazio retro fasciale(ANCHE DETTO SPAZIO PREVESCICALE,DEL RETZIUS) e fascia
pre vescicale,
Dietro la fascia trasversalis troviamo uno spazio di lasso e adipe che si insinua fra il pube e la fascia
pre vescicale. Questo spazio prende il nome di retro fasciale o pre vescicale ( del Retzius) , molto
importante nella fisiologia della vescica.
La fascia pre vescicale è una lamina di connettivo , residuo di quella parte di peritoneo che
avvolgeva l’uraco e le arterie ombelicali. Si estende trasversalmente tra un legamento ombelicale e
l’altro che ingloba , longitudinalmente in alto alla cicatrice ombelicale , inglobando l’uraco , in
basso si insinua tra vescica e pube confondendosi con la fascia pelvica e i legamenti pubo vescicali.
ATTENZIONE:la fascia prevescicale non si continua con la fascia ombelicale..siamo nello stesso
piano ma su due regioni,livelli, diversi(meso diverso da ipo);la fascia ombelicale si perde,
terminandosi a livello della cicatrice ombelicale...
Un po' di embriogenesi...
la fascia prevescicale è data dalla coalescenza del peritoneo parietale della parte addominale
anteriore, più il peritoneo che nella vita fetale ricopriva sia anteriormente che posteriormente la
vescica, formando addirittura un meso...LA FASCIA PREVESCICALE è QUINDI UNA
FORMAZIONE A SE' STANTE....
6. Peritoneo
Il peritoneo si estende dietro la fascia pre vescicale , per interposizione di una lamina di adiposo e di
lasso. Su di esso fanno rilievo l’uraco e i legamenti ombelicali laterali , che costituiscono le pliche
ombelicali , che a loro volta determinano delle depressioni denominate fossette sopravescicali, di
destra e di sinistra. Lateralmente ai legamenti ombelicali laterali si nota un altro rilievo formato dai
vasi epigastrici (pliche epigastriche) : tra laterali ed epigastriche si formano le fosse inguinali
mediali.0
Il peritoneo alla fine discende sul margine posteriore del pube formando il cavo pubo vescicale.
7. Piano viscerale
Il piano viscerale della regione ipogastrica è formato dal grande omento , dalle anse del tenue
,DIGIUNO E ALCUNE VOLTE ANCHE DELL'ILEO, e posteriormente la parte pelvica del colon
sigmoideo che corrisponde al promontorio del sacro e alla 5^ lombare. Inoltre quando la vescica è
piena si proietta al di sopra del pube entrando in questa regione.
NELLA PICCOLA PELVI NOI TROVIAMO GLI ORGANI GENITALI INTERNI...
STRETTO SUP:PROMONTORIO,LINEA INNOMINATA,SINFISI,ILEO
STRETTO INF:COCCIGE,SPINA ISCHIATICA,TUB.ISCHIATICA,BRANCA ISCHIOPUBICA
LO STRETTO INF NON è UNASTRUTTURA RIGIDA,LA MOBILITà è DATA DAL COCCIGE
IMMERSO IN UN TESSUTO CONNETTIVALE,LO STRETTO SUP è RIGIDO
NERVO PUDENDO E ARTEREIA PUDENDA VASCOLARIZZANO E INNERVANO IL
PERINEO.
LA CONCAVITà DATA DAL DIAFRAMMA PELVICO Può DETERMINARE NELLA DONNA
IL PROLASSO DELL'UTERO,L'ELASTICITà DEL PIANO MUSCOLARE NON SOSTIENE IL
PESO DEL FETO
IL PERINEO VIENE AD ESSERE IL RIEMPIMENTO DELLA PORZIONE INFERIORE DEL
DIAFRAMMA UROGENITALE(PER LA GRANDI), E DEL DIAFRAMMA PELVICO(PER
L'ANASTASI)
FOSSA ISCHIORETTALE:INTERESSANTI PER LA PATOLOGIA A CAUSA DELLA
PROSSIMITà CON L'ANO,MOLTO DOLOROSA...
PERINEO:ROMBO, DOVE TRACCIAMO 2 TRIANGOLI:UROGENITALE E RETTALE,
PERINEO POSTERIORE E ANTERIORE.
Il muscolo trasverso profondo del perineo è compreso all'interno della fascia perineale MEDIA,
mentre il trasverso superficiale è coperto dal foglietto profondo della fascia perineale superficiale(o
del colles)la quale quindi presenta un foglietto profondo che guarda alla media e copre il trasverso
superficiale, e un foglietto più esterno a contatto col derma.queste membrane sono ANTERIORI, IL
TRIANGOLO POSTERIORE è SPROVVISTO DI TUTTO Ciò
PERINEO:ORGANI GENITALI ESTERNI E SBOCCO TERMINALE APP URINARIO E
DIGERENTE.REGIIONE SUPERFICIALE DEL CORPO IN CONNESSIONE CON LA
REGIONE IPOGASTRICA.GRANDI LABBRA:CONTENGONO LE GHIANDOLE DEL
BARTOLINI(SEDE SPESSO DI PATOLOGIA)
- Regione laterale destra

Limiti
Superiormente: margine inferiore arcata condro costale.
Inferiormente: Spina passante per le 2 spine iliache antero superiori.
Medialmente: Linea semilunare passante per il margine laterale del retto.
Profondamente: Margine posteriore dell’obliquo esterno.

Strati
1. Cute
2. Sottocute
Sono presenti tre strati , un ricco strato adiposo , la fascia superificialis, e lo strato lamellare. La
fascia superficialis si attacca alla cresta iliaca.
Ivi decorrono : arteriole dalla epigastrica superficiale , venule che fanno capo alle epigastriche
superficiali , alle intercostali e alle lombari. I linfatici superficiali fanno capo superiormente al linfo
centro ascellare e a quello della catena mammaria, inferiormente ai gruppi supero laterali e supero
mediali dei linfonodi inguinali. Quelli profondi al linfocentro iliaco esterno. I nervi per la parte
superiore provengono dai nervi intercostali , dai lombari , per l’inferiore dall’ileo ipogastrico e ileo
inguinale.
3. Strato muscolare
Si trovano nella gran parte della loro estensione i muscoli larghi dell’addome , per piccoli tratti il
grande dorsale , e il dentato postero inferiore. Il piano superficiale è formato dall’obliquo esterno ,
dal grande dorsale e dal triangolo del petit , l’intermedio dall’obliquo interno , il profondo dal
trasverso.

L’obliquo esterno copre tutta la parete laterale (in gran parte carnoso) , forma col suo margine
posteriore una linea che va dalla 12esima costa alla cresta iliaca. Il grande dorsale si attacca lungo
l’aponeurosi lombo sacrale , sale in alto e obliquamente coprendo in parte il muscolo obliquo
esterno. Il margine anteriore o laterale del grande dorsale , il posteriore dell’obliquo e la cresta
iliaca formano un triangolo dove manca la copertura del primo piano superficiale : triangolo del
petit. È incostante soprattutto nel bambino , ed è chiuso profondamente dallo strato muscolare
sottostante formato dal muscolo obliquo interno. Superficialemente è invece chiuso dalla fascia
superficialis.
Il secondo piano è formato dall’obliquo interno , il cui margine posteriore si estende dalla metà
posteriore della cresta iliaca alla XII costa.
Il terzo piano è formato dal trasverso , carnoso per tutta la sua estensione eccezzion fatta del tratto
anteriore , vicino al margine laterali dei retti , dove diventa aponeurotico , formano la linea
semilunare dello spigelio, DETTA ANCHE Linea semicircolare del douglas.
4. Piano sottomuscolare
Proviamo nell’ordine: la fascia trasversalis, il tessuto pre peritoneale e il peritoneo. Non hanno
caratteri particolari
5. Piano viscerale
Il piano viscerale è rappresentato innanzitutto dal grande omento , sotto il quale troviamo il colon
ascendente , che si proietta completamente nella regione , il cieco e l’appendice.
Il cieco è situato nella fossa iliaca destra , posteriormente è in rapporto con il muscolo ileo psoas,
lateralmente è in rapporto con il muscolo iliaco e la spina iliaca antero superiore.
Il peritoneo arriva dal mesentere , che all’angolo ileo ciecale, punto , si divide in due foglietti , uno
anteriore e uno posteriore che lo avvolgono completamente. È quindi un organo intraperitoneale.

L’appendice è un organo cordoni forme che si stacca dall’angolo infero mediale del cieco rilevabile
in proiettiva sulla parete addominale al punto di mezzo nella linea che unisce l’ombelico alla spina
iliaca antero superiore (punto di Mc Burney).
Per l’appendice il peritoneo invece segue un comportamento esattamente come per un ansa del
tenue , formando un meso appendice che connette l’organo in questione in parte al cieco in parte
alla radice del mesentere.

- Regione laterale sinistra

Ha gli stessi limiti della destra , da cui di distingue per i visceri profondi che contiene. Questi sono:

Il colon discendente , contenuto profondamente nella fossa lombare , come l’ascendente ( su un


piano più profondo rispetto a questo però) e il colon iliaco prima porzione del colon sigmoideo.

- Regione inguino addominale : Regione triangolare


L’orifizio sottocutaneo (anello inguinale esterno) è situato medialmente al tubercolo pubico e
corrisponde alle inserzioni dell’aponeurosi del muscolo obliquo esterno sul pube.
In particolare, ti ricordo, l’aponeurosi di interzione del muscolo obliquo esterno termina con 1)
fibre superiori, che terminano sulla linea alba, 2) fibre inferiori, che formano il legamento
inguinale, e 3) fibre medie. Queste ultime sono quelle che si portano verso il pube e che si
dividono, a loro volta, in tre fasci, due superficiali (mediale e laterale) e uno profondo. Il fascio
superficiale laterale si inserisce sul tubercolo pubico; il fascio superficiale mediale si inserisce sulla
sinsifi pubica (dopo avere incrociato il fascio controlaterale) e il fascio profondo (legamento
inguinale riflesso del Colles), dopo avere incrociato anch’esso la linea mediana dietro il
precedente, si fissa a margine superiore del pube, in prossimità della porzione mediale della
cresta pettinea.
Questi tre fasci sono i pilastri dell’anello inguinale esterno, ossia: a) il fascio superficiale laterale è
il pilastro laterale; il fascio superficiale mediale è il pilastro mediale; c) il fascio posteriore è il
pilastro posteriore. Inoltre, è completato in alto dalle fibre arciformi, che sono quelle fibre che
collegano in alto i pilastri superficiali laterale e mediale.
L’anello inguinale interno (orifizio addominale), invece, molto più semplicemente, si trova 5 cm
lateralmente al tubercolo pubico e 7 cm lateralmente alla linea alba, e corrisponde alla parte
media del legamento inguinale; non è un vero e proprio orifizio, quanto una fessura disposta in
senso verticale e che ha un margine laterale poco pronunciato e un margine mediale
significativamente rinforzato dal legamento di Hesselbach. Quest’ultimo, ti ricordo, forma assieme
al legamento di Henle e alla benderella ileopubica i principali fasci di rinforzo della fascia
trasversale nella regione inguino addominale.
In particolare, il legamento di Hesselbach prende anche il nome di legamento interfoveolare in
quanto si trova tra due fossette, quella inguinale laterale e quella inguinale media; in basso si
fissa sulla benderella ileopubica, in alto si apre a ventaglio e si disperde sulla fascia trasversale.
Il legamento di Henle, invece, devi immaginartelo di forma triangolare con base inferiore.
Presenta a) un margine mediale, che corrisponde al margine laterale del muscolo retto; un
margine laterale (obliquo in basso e lateralmente) concavo (da cui “falciforme”); c) una base che
corrisponde al legamento di Cooper. Quest’ultimo, detto anche legamento pettineo, è la
prosecuzione del legamento lacunare del Gimbernat. Se ti ricordi abbiamo già parlato delle fibre
inferiori dell’aponeurosi del muscolo obliquo esterno, quelle che formano il legamento inguinale.
Un certo numero di queste fibre si fissa alla fascia iliaca; le altre continuano, superano i vasi
femorali e si aprono a ventaglio, andando a terminare sulla cresta pettinea. Queste fibre formano
il legamento di Gimbernat!
Il legamento di Cooper entra anche in gioco nella formazione del tendine congiunto, che possiamo
definire come il tendine comune ai fasci inferiori dei muscoli obliquo interno e trasverso
dell’addome. Ha una forma triangolare e noi pertanto descriviamo: a) un apice diretto in alto, che
da inserzione ai suddetti fasci muscolari; una base, che rappresenta l’inserzione inferiore del
tendine e che termina sulla sinfisi pubica, sul tubercolo pubico e sulla cresta pettinea (ivi coperta
dal legamento di Cooper); c) un margine mediale, posto davanti al muscolo piramidale e al
muscolo retto; d) un margine laterale, libero e spesso poco distinguibile. Inoltre, il tendino
congiunto è in rapporto: a) indietro col muscolo piramidale, col retto addominale e con la fascia
trasversale, e in avanti con l’aponeurosi del muscolo obliquo esterno.

Limiti
Superiore: Linea passante per la spina iliaca antero superiore
Inferiore: Legamento inguinale
Laterale: Margine laterale del muscolo retto dell’addome.

Strati
1. Cute
A livello della piega dell’ inguine aderisce con lacinie connettive al legamento inguinale.
2. Sottocute
Formata da tre strati , l’adiposo (assente a livello del legamento inguinale) , la fascia superficialis e
il lamellare. La fascia superficialis a questo livello si sdoppia in 2 foglietti , uno superficiale e uno
profondo.
Il superficiale si attacca alla spina iliaca antero superiore e alla cresta iliaca : lateralmente si
continua con quella delle regioni vicine.
Il profondo si fissa tenacemente al legamento inguinale: a livello dell’orifizio esterno di questo si
continua sul cordone spermatico avvolgendole e prendendo il nome di fascia del Cooper.

LA FASCIA DEL COOPER AVVOLGE IL CORDONE SPERMATICO.

Ivi decorrono : l’arteria epigastrica superficiale , ANCHE QST RISALE COME LE EPI
INFERIORI,che decorre nello spazio tra i 2 foglietti della superficiale , e si anastomizza con quella
superiore. La parte mediale della regione è vascolarizzata dalla pudenda esterna superiore che
partendo dalla fossa ovale (???????????????????)DA DOVE SBUCA LA GRANDE SAFENA.,
termina nel sotto cute di questa regione a livello dell’orifizio esterno del canale
inguinaleMEDIALMENTE AL TUBERCOLO PUBICO
Il plesso venoso diffuso di questa zona fa capo alle epigastriche superficiali e circonflesse iliache.
Il drenaggio linfatico fa capo ai linfonodi superficiali inguinali dei gruppi supero mediale e supero
laterale. I nervi sono rami dell’ileo ipogastrico , ileo inguinale e degli intercostali.I LINFONODI
SUPRFICIALI INGUINALI SI APPOGGIANO SULLA FASCIA LATA.
3. Piano aponeurotico
Dopo il sotto cute troviamo uno spesso strato aponeurotico formato dal muscolo obliquo esterno.
Questo origina dal margine inferiore delle coste dalla 5^ alla 12^ , e i suoi fasci carnosi terminano ,
per le ultime 2 coste sul labbro esterno della cresta iliaca , per le altre in una spessa aponeurosi che
scende in questa regione e si attacca: con le fibre inferiori al legamento inguinale , con quelle medie
al pube (per mezzo del tendine congiunto) e quelle superiori alla linea alba.
Le fibre inferiori si attaccano al legamento inguinale che è un robusto cordone tendineo che va dalla
spina iliaca antero superiore al tubercolo pubico. Alcune fibre più mediali dell’aponeurosi si fissano
sulla cresta pettinea del pube , insieme all’aponeurosi del muscolo pettineo , e al legamento
RIFLESSO del Colles Queste fibre tutte insieme formano un ispessimento fibroso chiamato
LEGAMENTO PETTINEO DEL COOPER.BASE DEL LEGAMENTO DI HENLE.O FALCE
INGUINALE.
IL LEGAMENTO DEL COOPER è SULLA CRESA PETTINEA.è LA PROSECUZIONE DEL
LEGAMENTO DEL GIBERNARD, CHE, A SUA VOLTA, è FORMATO DALLA FIBRE
DELL'OBLIQUO CHE SI AGGANCIANO ALLA FASCIA ILIACA DIRAMANDOSI A
VENTAGLIO IN CORRISPODENZA DELL'ANELLO FEMORALE(PASSANOP AL DI SOTTO
DI QST)PER POI ATTACCARSI ALLA LINEA PETTINEA(APPUNTO,LEGAMENTO DEL
COOPER).
Le fibre mediali si attaccano al pube in maniera particolare , delimitando l’orifizio esterno del
canale inguinale : lo fanno dividendosi in tre cordoni fibrosi , 2 superficiali e uno profondo.

 Pilastro laterale superficiale: Si attacca al tubercolo del pube obliquamente dall’alto in basso
e dall’esterno all’interno , determinando una concavità volta in alto e a sinistra , che chiude
la parte laterale dell’orifizio inguinale.
 Pilastro mediale superficiale: Si attacca alla parte più interna e anteriore del tubercolo
pubico , e sulla superficie angolare del tubercolo del lato opposto, delimitando medialmente
l’orifizio esterno del pube
 Pilastro posteriore(Legamento riflesso del Colles) : Fascio di fibre posto posteriormente ai
primi due che si attacca alla tubercolo pubico del lato opposto , e in parte sulla linea alba.
 IL TUTTO è COMPLETATO DALLE FIBRE ARCIFORMI, LE QUALI COLLEGANO I
PILASTRI MEDIALE E LATERALI.

Le fibre superiori si attaccano alla linea alba , costituendo con quelle delle aponeurosi degli altri due
muscoli larghi , il foglietto anteriore della guaina del retto dell’addome.

4. Piano muscolare
Il secondo piano muscolare aponeurotico è dato dall’ obliquo interno. Questo muscolo si inserisce
sui ¾ anteriori della cresta iliaca interna , sulla spina iliaca antero superiore e sulla parte laterale del
legamento inguinale. Quelle provenienti dalla spina iliaca antero superiore e quelle provenienti
dalla parte laterale del legamento inguinale , passano superiormente al cordone spermatico ,
costituendo la volta del canale inguinale(IL PAVIMENTO DEL CANALE è FORMATO DAL
LEGAMENTO INGUINALE.. Le inserzioni finali di queste fibre si uniscono a quelle del trasverso
a formare il tendine congiunto : questo robusto tendine si inserisce sul margine superiore del pube e
della sinfisi , all’innanzi dell’inserzione di retto e piramidale , posteriormente ai pilastri mediale e
posteriore. Poco prima della formazione del tendine congiunto l’obliquo interno cede delle fibre per
il cordone spermatico che formano il muscolo cremastere , muscolo che scende fino allo scroto nel
maschio , e che occupa il legamento rotondo nella femmina.
Il terzo piano muscolare è dato dal trasverso , che si origina dalle ultime 6 coste e inferiormente al
labbro anteriore della cresta iliaca e ai 2/3 laterali del legamento inguinale. Terminano oblique in
basso e medialmente a formare il tendine congiunto.
TENDINE CONGIUNTO:OBLIQUO INTERNO +TRASVERSO:dal margine sup sinfisi,anche
dettoFALCE INGUINALE.
MUSCOLO CREMASTERE:fibre OBLIQUO INTERNO.

5. Fascia trasversalis
Forma il piano sotto aponeurotico e la parete posteriore del canale inguinale. È una lamina sottile
che si continua in tutte le regioni dell’addome , e in basso nel setto femorale. Si ritrova inspessita in
tre strutture , che sono il legamento di Hesselbach , la falce inguinale (Henle) , la benderella ileo
pubica.
 Il legamento di hesselbach giace tra orifizio interno del canale inguinale e l’arteria
epigastrica inferiore. Qui rinforza la parete posteriore del canale , e limita medialmente
l’orifizio interno dell’addome.
 Falce inguinale : posta lateralmente al retto , ha la forma di un triangolo retto , la cui base si
fissa sul legamento di cooper , a contatto diretto anteriormente con le fibre del tendine
congiunto. L’ apice si continua con la linea semicircolare del Douglas.
 Benderella ileo pubica: Fascio che si spinge dalla cresta pettinEa alla spina iliaca antero
superiore.
6. Tessuto pre peritoneale e peritoneo
Il tessuto pre peritoneale è piuttosto lasso , accoglie il decorso iniziale dei vasi epigastrici inferiori.
L’arteria epigastrica inferiore descrive un primo tratto orizzontale parallelo al legamento inguinale ,
va verso l’alto e medialmente , nella porzione obliqua ascendente, entrando nella guaina del
muscolo retto dell’addome. Le vene epigastriche inferiori sono appaiate all’arteria. I linfatici sono
tributari dell’iliaco esterno.
Il peritoneo non ha caratteri particolari.
EPIGASTRICA SUPERFIALE è ACCOLTA NELLO SDOPPIAMENTO DELLA FASCIA
SUPERFICIALIS;L'EPIGASTRICA INFERIORE DECORRE NEL CONNETTIVO
PREPERITONEALE ENTRANDO NELLA GUAINA DEL RETTO DELL'ADDOME.
ATTENZIONE AL TRIANGOLO DI HESSELBACH CHE CITA IL LIBRO...SEDE DELL'ERNIA
INGUINALE DIRETTA(RICORDATI CHE NELL'INDIRETTA(PUò ESSERE OBLIQUA
ESTERNA O OBLIQUA INTERNA..NBASE A QUALE FOSSETTA PRENDE..) L'ANSA
INTESTINALE è COPERTA DAL FASCIA SPERMATICA INTERNA,....)

Canale Inguinale
4-5cm di lunghezza(7 nella donna, in rapporto alla larghezza del bacino).
Calibro maggiore nella uomo a causa del maggiore spessore del funicolo spermatico=MAGGIORE
FREQUENZA ERNIE INGUINALI NEL MASCHIO.

Il canale inguinale rappresenta il punto di passaggio del funicolo spermatico nell’uomo e del
legamento rotondo nella donna. Dato dalla discesa del testicolo nello scroto(ottavo mese di vita
fetale). Attraversa le paretti muscolari e aponeurotiche dell’addome nella parte infero mediale della
regione inguinale.
È posto superiormente alla parte mediale del legamento inguinale , dalla metà di questo fino al
pube.
Vi distinguiamo 4 pareti , inferiore , superiore , anteriore , posteriore.
 Parete anteriore: è formata andando dall’esterno verso l’interno da pelle ,sottocute(areolare ,
superficialis e lamellare) , dalla fascia del muscolo obliquo esterno e dall’aponeurosi dello
stesso muscolo.TUTTO CIO' CHE SI è DETTO PRIMA
 Parete inferiore; formata dal legamento inguinale nella sua parte LATERALE ( formato da
esterno , interno e trasverso) , mentre nella parte mediale è formata dalle fibre più basse del
muscolo obliquo interno e trasverso.
 Costituito da: DOTTO DEFERENTE,ARTERIA SPERMATICAINTERNA E
ESTERNA,ARTERIA DEFERENZIALE,PLESSO VENOSO PAMPINIFORME, NERVO
ILEOINGUINALE,GENITOFEMORALE.TUTTO AVVOLTO DA SPERMATIA
ESTERNA E CREMASTERE).
 LIMITE LATERALE: non si ha limite netto, né particolari elementi che lo distinguono
 LIMITE MEDIALE:margine laterale, sottile, arquato delle legamento interfoveolare(di
heselbach)

- Regione Lombare : Forma quadrangolare

Limiti

Mediamente : Linea para vertebrale


Lateralmente : Linea ascellare posteriore (PASSA PER L'ARTICOLAZIONE
SCAPOLOOMERALE)che lo divide dalla regione laterale.
Limite superiore : 11 ^ vertebra toracica.
Linite inferiore : Arco della cresta iliaca.
Profondamente: Peritoneo che ricopre la fascia renale.
Strati

1. Cute
2. Sottocute
Composto da tre strati areolare adiposo , fascia superficialis ,e lamellare. Vi decorrono rami
perforanti delle arterie lombari e nervi lombari, linfatici tributari del linfocentro ascellare e
inguinale supero esterno.
3. Strato muscolo aponeurotico
Composto da uno strato superficiale , uno intermedio e uno profondo.
Lo strato superficiale è formato dall’aponeurosi lombo dorsale medialmente anche perchè qst
appartiene maggiormente alla regione costovertebrale , dal grande dorsale e dal muscolo obliquo
esterno con interposto il triangolo del petit.
Lo strato intermedio è formato dal muscolo dentato postero inferiore e dal muscolo obliquo
interno,e superiormente dalla faccia esterna della 12esima costa. Tra queste strutture c’è uno spazio
non coperto da muscolatura che viene denominato quadrilatero lombare DETTO SPAZIO DEL
GRYNFELTT(fondamentale accesso chirurgico al rene, poiché in esso si proietta l'estremità
inferiore del rene) , struttura delimitata medialmente dal bordo laterale della massa muscolare sacro
spinale , lateralmente e in basso il margine posteriore dell’obliquo interno , in alto e medialmente
margine inferiore del muscolo dentato postero inferiore , e in alto e lateralmente il margine inferiore
della XII costa. Il pavimento dello strato è formato dallo strato muscolare immediatamente
sottostante , con l’aponeurosi del muscolo trasverso.
Lo strato profondo è rappresentato oltre dal trasverso , che viene qui attraversato dal peduncolo
vascolo nervoso della XII costa , dal muscolo quadrato dei lombi , muscolo diviso in una porzione
posteriore dal labbro interno della cresta iliaca ai processi trasversi delle prime quattro vertebre
lombari , una anteriore dal margine inferiore della 12^esima costa al labbro interno della cresta
iliaca.
4. Loggia renale

Il rene è contornato da una capsula connettivale nella quale si distinguono una componente fibrosa (
capsula fibrosa) ed una adiposa (capsula adiposa).Tutto questo insieme è contenuto nella loggia
renale , delimitata dalla fascia renale.

• Fascia renale: Lamina di connettivo fibroso denso , derivata da uno sdoppiamento della tela
sotto sierosa del peritoneo , che con due foglietti ,anteriore e posteriore , passa al davanti e
dietro al rene.

Il foglietto posteriore scorre dietro gli organi compresi nella loggia renale e
raggiunge la parte laterale dei corpi vertebrali dove si fissa,decorrendo al davanti del
quadrato dei lombi e dello psoas.

Il foglietto anteriore giunge al davanti della colonna vertebrale e dei grossi vasi
dell’addome unendosi a quello del lato opposto , e in questo decorso è in rapporto
con il peritoneo parietale, col pancreas e col duodeno . Nella parte corrispondente al
colon ascendente è rinforzato dalla fascia di Toldt , lamina di dipendenza del
peritoneo colico....dovrebbe essere la continuazione posteriormente del legmaneto
sospensore del treilz....

Superiormente i 2 foglietti si uniscono sopra il rene , passano poi davanti e dietro la


ghiandola surrenale e si attaccano al diaframma.

Inferiormente discende fino all’altezza della cresta iliaca , lungo il decorso non
aderiscono che in maniera lassa , formando una guaina attorno all’uretere. Alla fine
si perdono nella fascia dello psoas

• Capsula adiposa: Esiste una sorta di casco adiposo che avvolge i due poli renali , il suo
margine convesso e la sua faccia posteriore

• Capsula fibrosa: Tutto il rene è avvolto da una capsula fibrosa molto robusta , in diretto
contatto col parenchima renale.

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