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- Pagina massoneria
La data indica la nascita del Dipartimento del Tesoro statunitense ma coincide anche con
la Rivoluzione francese, «una rivoluzione in cui la massoneria - guarda caso - ha
contribuito alla sua preparazione intellettuale e ha svolto un ruolo determinante nelle
agitazioni»[4]. Il logo ad una osservazione più attenta, risulta pregno di simboli
massonici: «scudo», «bilancia», «squadra», «chiave» e «tredici» punti. La «bilancia», lo
«scudo» e la «chiave» sono facilmente identificabili, mentre la «squadra» lo è un po’
meno. Graficamente è quella linea spessa di colore verde con il vertice al centro della
bilancia, che divide in due lo «scudo»: separa in definitiva la «bilancia» dalla «chiave».
La «squadra», in cui sono disegnati «tredici» punti, rappresenta lo strumento principe del
«lavoro massonico»: un utensile che racchiude in sé il rigore morale e la perfezione, e
con il suo angolo sempre fisso può essere usata come mezzo di riferimento. La «chiave»
altro non è che la conoscenza esoterica - rigorosamente gnostica - che i fratelli massoni
si tramandano, e la «bilancia» indica l’equilibrio tra le forze opposte.
Non male come sigillo, vero? Almeno cinque simboli universalmente conosciuti in
massoneria! Se ci spostiamo a sinistra, sempre nel medesimo lato, troviamo il logo della
Riserva Federale di Chicago (Federal Riserve Bank of Chicago, Illinois).
Ad un occhio «esotericamente» allenato, colpisce immediatamente la lettera «G»
maiuscola stampata all’interno del cerchio. Lettera diffusissima in massoneria a tal punto
che viene considerata come uno dei simboli più importanti.
Qual è il suo significato? Ci sono così tante interpretazioni che è difficile integrare il vero
significato, almeno per coloro che non sono iniziati agli «insegnamenti nascosti»: iniziale
della parola «Gnosi» (conoscenza), «Geometria» (l’arte sacra della «costruzione»),
«God» in inglese, «Got» in tedesco: Dio, «Generazione», «G.A.D.U.» (Grande Architetto
dell’Universo), ecc.
E’ d’obbligo precisare, per non cadere nel ridicolo, che esistono altre serie della stessa
banconota che presentano invece della lettera «G» la lettera «H» o la «J», questo a
seconda della banca federale.
Però è altresì vero che una simile coincidenza - per chi crede naturalmente nelle
coincidenze - è molto interessante.
Giriamo a questo punto il dollaro e passiamo al lato B. A destra, dentro un cerchio,
l’animale per così dire ufficiale degli Stati Uniti d’America: l’aquila calva o aquila romana.
Questa «ufficialità» l’ha sicuramente reso l’animale più diffuso in loghi e/o simboli
governativi.
Senza nulla togliere agli altri animali, l’aquila per sua natura, è forse più «vicina» a Dio di
qualsiasi altro animale. Il significato quindi è indubbiamente «divino». Essa infatti vola
alta, sfiorando il cielo e osserva tutto e tutti. Nulla le sfugge dall’alto.
Nel dollaro, l’aquila tiene nel becco un nastro con la scritta latina «E Pluribus
Unum» (Out of Many, One), composta da «tredici» caratteri, che significa: «Da Molti
Uno». Il numero «tredici», come vedremo meglio più avanti, è presente numerose volte
nella banconota:
Un altro simbolo curioso è invece la «farfalla» ai piedi della piramide. Per i greci la parola
«psiche» significa anche «farfalla», oltreché naturalmente «anima». Quindi la piramide
«sovrasta» e «sottomette» l’anima-psiche che sta alla base.
Ma quand’è che il «Delta luminoso» è stato utilizzato per la prima volta?
I primi ovviamente furono i membri dell’Ordine degli Illuminati, mentre nel dollaro la
decisione di stamparlo fu presa solamente nel 1933 per volere del 31esimo presidente
Franklin Delano Roosevelt. Un «presidente - tanto per cambiare - massone del 33esimo
grado»[11].
Questo simbolo, modificato graficamente da renderlo ancora più «illuminante» (l’occhio
che osserva e/o controlla il mondo intero), oggi viene usato anche dall’agenzia
governativa per i programmi della difesa statunitense: la D.A.R.P.A. (Defense Advanced
Research Projects Agency).
O meglio, veniva usato: dopo averlo scaricato dal sito ufficiale www.darpa.mil (vedi
immagine) sembra misteriosamente sparito dalle pagine web.
Questo sì che è vero occultismo!
Possiamo quindi affermare, senza paura di essere smentiti, che il dollaro statunitense
«veicola» così tanti simboli esoterici e/o massonici che pensare a semplici coincidenze
fortuite è sinceramente un’offesa al buon senso e alla comune intelligenza.
Sicuramente per qualcuno queste affermazioni potranno sembrare semplici forzature,
qualcun altro troverà il tempo di sorriderci sopra, ma è bene sempre ricordare due cose:
primo che «nulla in massoneria è ritualmente superfluo…»[12] e secondo di non
sottovalutare il «simbolo», perché come disse Jung: «può trasformare la natura stessa
dell’uomo»[13].
Chi ha orecchie per intendere…intenda!
Marcello Pamio
[1] www.whitehousehistory.org
[2] “Il Corriere della Sera” on-line
[3] www.mondadori.com/libri/yesterday/hiram/usa.html
[4] «La Massoneria e la Rivoluzione francese» di Gian Pio Mattogno, ed. all’insegna del Veltro, Parma
[5] «La psicologia di C.G. Jung» edizione Boringhieri
[6] «Massoneria e sette segrete: la faccia occulta della storia», di Epiphanus ed. Ichthys
[7] Idem
[8] Idem
[9] «I Tarocchi» di Oswald Wirth, ed. Mediterranee
[10] Idem
[11] «Warning» di Barry R. Smith, e «Massoneria e sette segrete: la faccia occulta della storia», di
Epiphanus ed. Ichthys
[12] Gorel Porciatti Umberto. Grande esperto di simbolismo e ritualistica massonica autore di numerosi
saggi
[13] «La psicologia di C.G. Jung» edizione Boringhieri
www.disinformazione.it