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PAG. 89 È quindi possibile affermare che dal punto di vi-
In conclusione si può affermare che le due mac- sta bidimensionale, esiste una discreta probabi-
chie di cui ai reperti 28/2B - traccia 17 e n. 20 - lità che il frammento osseo di cui al reperto n. 20
traccia 17, non sono simili ne per dimensione ne - traccia 17, abbia concorso alla formazione della
per forma, presentando una scarsa somiglianza cavità, di cui al reperto n. 28/2B - traccia 18.
così come mostrano gli indici di correlazione
calcolati. PAG. 92
9.3 Analisi tridimensionali
9.2 Modalità di trasferimento dell’”ossicino
sulla manica della casacca del pigiama” L’analisi puramente bidimensionale, condotta al
fine di valicare le ipotesi relative alla dimostra-
In questo paragrafo si intendono descrivere le
zione di identità propria fornita dai RIS di Parma,
procedure e le risultanze emerse in merito alla
non è però, a parere dello scrivente, una metodo-
seconda parte del primo quesito, ossia: “indicare,
logia sufficiente per valutare la congruenza tra i
se possibile, le modalità con le quali il frammento
due reperti. A parte il fatto che il coefficiente di
osseo sia giunto sul pigiama”.
correlazione calcolato non risulta statisticamen-
Nelle figure seguenti, vengono invece mostrate te sufficientemente robusto per poter affermare
le forme relative all’”ossicino” e alla cavità (fig. l’analogia certa, potrebbero esistere forme bidi-
9.2.-2) e il risultato del calcolo del coefficiente di mensionali analoghe (per esempio altri frammenti
correlazione in una delle differenti posizioni che ossei) capaci di fornire risultati simili. A questo
mostrano l’indice bidimensionale pìù alto (fig. scopo risulta quindi di fondamentale importanza
9.2.-3). ricorrere ad analisi puramente tridimensionali,
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capaci di stabilire una similitudine tra forme ap- 7.4.-5 sia fuoriuscito all’interno della cavità forma-
parentemente diverse, ossia la cavità del reperto tosi nel reperto 28/2B - traccia 18. Le due ipotesi
28/2B - traccia 18 e l’“ossicino” adeso al reperto n. che venivano fornite a corredo ossia:
20 - traccia 17.
Nei paragrafi seguenti si procederà quindi con il – il frammento era presente sin dal momento della
descrivere tali metodologie, partendo dalla resti- creazione di tale cavità, quindi presumibilmente
tuzione fotogrammetrica di superfici per giungere durante l’evento criminoso; tale evenienza non
poi a metodi di modellazione solida. avrebbe quindi permesso lo scivolamento del-
l’ossicino del “calco” e di conseguenza la natura
Si può quindi concludere che è statisticamente formazione del “calco” stesso risulterebbe inde-
altamente probabile che il frammento osseo terminata;
presente sul reperto n. 20 - traccia 17 possa aver
concorso alla creazione della cavità presente nel – il frammento non era presente al momento
reperto n. 28/2B - traccia 18 per scivolamento lun- della creazione di tale cavità e vi sarebbe caduto
go un asse parallelo al bordo sinistro della cavità in una fase successiva alla supposta adduzione
stessa, ovvero che tale cavità, non può che essere dell’ossicino da parte della manica della casacca
stata prodotta da un solido avente forma molto del pigiama;
simile (a meno della media delle distanze misu-
rate nelle 3 diverse posizioni) a quello presente possono ora venire meglio circostanziate.
sul reperto n. 20 - traccia 17.
Alla luce di quanto affermato nella parte relativa
all’analisi tridimensionale, la prima ipotesi sopra-
PAG. 103 citata appare meno probabile della seconda. Risul-
ta infatti abbastanza evidente uno scivolamento
9.3.5 Anomalie riscontrate all’interno lungo un asse dii scorrimento dell’ossicino, in cui
della cavità il piccolo frammento osseo avrebbe sicuramen-
Nel paragrafo 7.4. si affermava che l’unica certez- te interferito. tale interferenza non risulta però
za fosse rappresentata dal fatto che nel periodo apprezzabile da nessun segno distintivo lasciato
compreso tra il 7 settembre 2002 e il 24 ottobre sulla superficie della cavità dal piccolo frammento
2003, il piccolo frammento osseo mostrato in fig. osseo (incisione e/o solco).
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Si può affermare quindi che è possibile che il dinamiche), così come poco convincenti alcune
supposto piccolo frammento osseo non fosse dimostrazioni del CC.TT della difesa.
presente al momento della creazione della ca- In merito alla possibilità che il pigiama fosse
vità e che vi sarebbe quindi caduto in una fase indossato, è quindi possibile concludere che gli
successiva alla supposta adduzione dell’ossicino accertamenti effettuati dallo scrivente non hanno
da parte della manica della casacca del pigiama, permesso di effettuare alcun tipo di misura e/o
ovvero che la cavità si possa essere generata se- analisi in grado di sostanziare tale eventualità,
condo modalità e genesi non determinabili. che solamente un accurato utilizzo di tecniche di
blood pattern analysis potrebbe assicurare.
Inoltre, si ritengono le ipotesi sull’indossabilità
del pigiama formulate dai CC.TT. delle parti,
PAG. 104 possibili, ma non suffragate da una metodologia
scientifica necessaria a misurare la probabilità
9.1 “Indossabilità” della casacca che tale evento si possa essere manifestato.
e dei pantaloni del pigiama