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Lupus in Fabula

Angela Cucciniello

U N. . . D U E . . . T R E . . . . . . FA N TA S T I C H E FAVO L E PER TE!

Draghi e cagnolini... non solo per bambini

Edizioni Miele

ISBN 978-88-6332-130-2

PREFAZIONE
La fiaba una forma musicale del pensiero. Chi pensa per fiabe pensa attraverso la musica delle parole: ecco perch i poeti sono spesso anche scrittori di fiabe. Le fiabe uniscono il mondo

Le fiabe, le poesie e la musica non possono mancare nella vita dei bambini e degli adulti che li accompagnano nella crescita. Intorno alla fiaba, tuttavia, si accendono periodicamente dispute che di volta in volta appuntano lattenzione sulla violenza dei suoi contenuti, sulla sua natura irrealistica, sulle sue conclusioni troppo ottimistiche, sulle sue vicende troppo antiquate e su molto altro ancora. Nulla tuttavia la pu sostituire, per la profondit di contenuti e per la semplicit e limmediatezza del modo in cui tali contenuti sono formulati. Solo la poesia ha altrettanta capacit di sintesi e altrettanta capacit di raggiungere direttamente le regioni dellinconscio. Trovo che la fiaba sia paragonabile ad un filo, sottile ma fortissimo, in grado di tenere unito il mondo intero. Infatti il racconto fiabesco un genere narrativo universale. La tradizione popolare di ciascun popolo o gruppo etnico ne ricca. Le fiabe si tramandano da una generazione allaltra adattandosi ai cambiamenti di tempo e di spazio, perfino a quelli climatici! Attraverso di esse cogliamo le differenze tra i modi
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(A. Molesini)

loro sempre ripetuta e sempre varia casistica di vicende umane, una spiegazione generale della vita, nata in tempi remoti e serbata nel lento ruminio delle coscienze contadine fino a noi; sono il catalogo dei destini che possono darsi a un uomo e a una donna, soprattutto per la parte di vita che appunto il farsi di un destino: la giovinezza, dalla nascita che sovente porta in s un auspicio o una condanna, al distacco dalla casa, alle prove per diventare adulto e poi maturo, per confermarsi come essere umano.

di vivere dei vari Paesi; possiamo entrare per un momento nella vita quotidiana di un villaggio, di una terra e di un popolo. Al tempo stesso scopriamo analogie e somiglianze tra contesti sociali e luoghi tra loro distanti. Il bene e il male, le tappe della vita, leroe, gli spiriti malvagi, ecc. ecc. sono motivi presenti nella narrazione di qualsiasi Paese. La fiaba ha dunque il potere di congiungere trasversalmente popoli e culture e, nello stesso tempo, di raccontarne le specificit. Per questo le fiabe uniscono il mondo. Esse racchiudono una rete di significati attraverso i quali luomo interpreta e spiega luniverso, le sue leggi e il vivere sociale. Pur nella estrema variet di lingue, situazioni e ambienti, limmaginario collettivo riconduce sempre alle scoperte essenziali sulla condizione umana: la vita e la morte, lamicizia e lamore, la paura e i desideri. Infine, la ragione pi importante per raccontare fiabe ai bambini, la enuncia Calvino, nellintroduzione alla raccolta delle FIABE ITALIANE (Einaudi, 1956, introduzione pag XII): si devono raccontare perch: le fiabe sono vere. Sono, prese tutte insieme, nella

Valter Giraudo Giornalista e scrittore.

IL BIMBO E IL DRAGO (la luce e il buio) Questa la storia accaduta tanto tempo fa. In quel periodo tutta la terra era circondata da una grande nuvola nera. Tutto era immerso nelloscurit. Le persone si sentivano sole e tristi (inferno). Lunica luce proveniva dal bagliore dei fuochi. Le persone vivevano nella paura, tremavano al suono della loro stessa voce. In quel tempo i padroni della terra non erano gli uomini ma i draghi. La vita per quegli uomini era un vero e proprio inferno. In realt il loro vero nemico non proveniva dallesterno, ma era la mancanza di fiducia di una vita migliore e non credevano in s stessi. Avvenne qualcosa di straordinario in quel mondo avvolto dal silenzio, venne alla luce un bambino che con il suo forte vagito riusc a far scappare tutti i draghi tranne uno. Ununico drago che, incuriosito, si avvicin a quel piccolo essere. Questo bimbo appena nato aveva un grande dono, il dono della parola. Il bimbo non solo sapeva parlare agli uomini ma a quanto pare conosceva anche la lingua dei draghi. Il drago chiese al bimbo: Perch sei nato? E il bimbo disse: Sono nato per porre fine a questo regno in cui lanimalit e la stupidit sono sovrane.
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Come farai a fare questo? chiese il drago. E il bimbo rispose: Grazie a te naturalmente! Il drago, a quel punto, si adir e cominci a muovere furiosamente le sue ali. Pi forte muoveva le ali e pi laria intorno a loro diventava pulita. Grazie alla giusta collera del drago la nube che circondava la terra si dissolveva. La luce a poco a poco faceva capolino in quel mondo che fino a qualche istante prima era immerso nelloscurit. Gli abitanti del pianeta che fino ad allora si erano occupati solo di se stessi (avidit), con la luce si resero conto di non essere soli e di poter condividere con gli altri quel mondo (umanit) che ora ai loro occhi si mostrava meraviglioso. I bimbi saltavano e giocavano felici nei campi dove ricominciavano a nascere i fiori, gli adulti si scambiavano parole, sostegno e reciproco aiuto nei momenti di bisogno. Quando qualche abitante del pianeta si ammalava, gli umani partecipavano alla sua sofferenza come fosse la propria. Ognuno di loro cercava di alleviare il dolore della malattia con dolci e soavi parole che arrivavano al cuore come il miele appena tolto dalla sua arnia. Il bimbo aveva tutti questi mondi nel suo cuore. Il bimbo comunica al suo amico drago e gli spiega che tutti i suoi sentimenti, i suoi pensieri, le sue parole, il suo agire prendono forma ed assumono un importante bagaglio. Bagaglio che porter sempre con s e utilizzer per creare il mondo dentro e intorno a s.
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Il drago si rivolge al bimbo e gli chiede: Come possibile possedere tutti questi mondi e a che cosa servono? E il bimbo disse: Ora caro drago ti racconter una bella storiella, cos capirai meglio perch possediamo tutti questi mondi. In realt i mondi sono dieci e a cosa servono lo capirai da te. Prima che io venissi ad abitare questo pianeta, sempre esistita la vita in tutte le sue forme, la terra brulica di vita, dalle forme pi semplici a quelle pi complesse. La terra il pianeta azzurro circondato dai mari, dai fiumi, dai laghi. In questi luoghi vivono miliardi di esserini, tutti hanno un compito specifico. I pesci, le alghe e tante specie animali nascono per rendere questo pianeta pi vivo. tutto bello e in armonia. Anchio prima di decidere di venire ad abitare questo pianeta, ho scelto questo luogo e ho scelto i miei genitori. Sai la mamma e il pap, quando attendevano che io venissi al mondo erano molto felici ed erano nel mondo di estasi. Ero nella pancia della mamma e sentivo la sua voce parlarmi e sussurrava parole di amore. Erano dei suoni meravigliosi ed anchio assaporavo questi attimi mentre il mio corpo man mano cresceva, si nutriva di questo immenso amore. Mia madre ballava e cantava ed io partecipavo alla sua gioia. Quando il mio pap vedeva la mia mamma cos
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felice, appoggiava la sua mano calda sulla sua pancia per salutarmi. E mio padre diceva: Ehi piccolo come andata oggi? Io rispondevo scalciando con i piedini e la mamma, incredula per questa mia risposta, sussultava per la profonda gioia che sentiva nascere dal suo cuore. Avevo la sensazione che io e i miei genitori fossimo legati da un filo dorato di immensa felicit. Venne il momento in cui dovevo venir fuori dalla pancia della mamma e avrei dovuto affrontare il mio primo distacco da lei. Avrei dovuto attraversare un tunnel buio e doloroso e questo mi spaventava, mi rendeva triste, avrei dovuto spingermi in avanti. Il pensiero di abbracciare la mia mamma e il mio pap mi faceva sentire forte e coraggioso. Il coraggio mi spingeva a voler vedere i loro volti e a partecipare alla nascita di una nuova vita a me sconosciuta fino a quel momento. Sentivo la mia mamma che mi diceva: ora piccolo, coraggio da bravo aiutami a portati fuori. Sentivo il mio dolore e il suo cos forte da essere una sola cosa con lei. Mi inoltrai a piccoli passi verso la luce. Quando approdai alluscita del tunnel, con grande meraviglia, sentivo i miei polmoni espandersi, e fu cos che piansi per la prima volta, facendo entrare dentro di me il respiro di una nuova vita. Vennero ad accogliermi tanti umani ed intorno alla mamma cera una magica energia di luce. Mi strinse fra le braccia e pianse di felicit per il mio coraggioso arrivo. I volti di mamma e pap erano
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bellissimi e mi comunicavano tanto amore. Il mio pap esclam: Benvenuto fra noi piccolo cucciolo duomo. Sarai la gioia di tutti gli esseri viventi. Ti abbiamo donato la vita ed ora ti proteggeremo fino a quando sar necessario, poi andrai libero per le strade del mondo e sarai luomo che tu vorrai essere. Grazie, piccolo di esserci. Noi ti amiamo e ti esortiamo a fare lo stesso con gli altri esseri viventi. Io sentivo queste parole nascere dal profondo del cuore dei miei genitori ed ero avvolto dal vestito verde della vita, per questo ero grato a questi due esseri umani che avevano abbracciato il mio corpicino che avrebbe dovuto crescere ad opera delle loro amorevoli cure. Con il tempo avrei capito. E quel tempo conosceva bene la mia vita. Donavo sorrisi e pianti, intanto continuavo ad essere uno dei tanti bimbi che popolano questo pianeta e che desiderano essere felici insieme ai loro genitori e insieme alle diverse forme di vita che danzano a ritmo del continuo flusso delluniverso. Il drago, ascoltando questa bellissima storia, comprese molto bene le parole del bambino. In segno di riconoscenza, tir fuori uno splendido diamante e lo don al bimbo. Il bimbo, esultando di gioia, disse: Grazie! Amico mio! veramente bello questo diamante! Esso ci permetter di essere veri amici e di seguire le orme dellamicizia sincera. Grazie drago! Grazie! Ognuno di noi ha dentro s stesso uno splendido diamante e se lo offriamo come hai fatto tu, tutti insieme potremo danzare a ritmo della vera felicit.
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Grazie,amico mio! rispose il drago. E fu cosi che dal cielo, le stelle esclamarono felici: Questa s che una notte luminosa! Grazie amici! Saremo sempre con voi ed esulteremo anche noi felici per la vostra vera amicizia.

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