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Territorio libero
Tutto nei decori urbani di Trieste, realizzati dai migliori architetti dellimpero austroungarico allinizio dellottocento, rilette questa identit variegata di cui il Caf Tommaseo testimone. Qui di ianco c la chiesa bizantina della comunit greca. Si dice che i discendenti di questa comunit possiedano ancora oggi gran parte del patrimonio immobiliare cittadino. A meno di cento metri, di fronte al grande canale, sorge limponente cattedrale della comunit serba, la pi importante della citt. Il Caff Tommaseo rappresenta la Trieste avventurosa, lantro dei sogni e dei miraggi, spiega Matteo. quindi il luogo ideale per raccontare la storia di questo porto, tornato allItalia nel novembre del 1954, dopo essere stato per dieci anni un territorio libero amministrato dallOnu. A ridosso della Jugoslavia, che stava dallaltra parte del muro che divideva lEuropa. Seduti a un altro tavolino quattro pensionati triestini tirano fuori una scacchiera. Il Piccolo, il quotidiano locale, ofre il programma dei concerti serali in piazza Giuseppe Verdi, che ora brulica di operai sloveni e croati. Sabrina Morena, francese per parte di madre, sorride leggendo la lista di caf e luoghi importanti presa da Microcosmi e Danubio, due dei pi importanti libri
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esperta di rotture. non si pu parlare di trieste se si dimentica quello che signiicava per noi jugoslavi negli anni sessanta e settanta. trieste era loccidente. la libert. la societ dei consumi. e, in parte, la citt rimasta legata a questimmaginario, ci spiega questa docente universitaria che venuta in italia dopo il crollo dellex Jugoslavia.
Ammortizzatori solidi
i camerieri pi anziani del tommaseo annuiscono. in quegli anni la piazza Ponterosso, oggi in parte un parcheggio, ospitava uno dei pi grandi mercati allaperto deuropa. i frigoriferi, le cucine a gas, i pacchi di vestiti si ammonticchiavano sui tetti delle auto dirette verso il paese di tito. Unindelebile jugonostalgia: non c da stupirsi se trieste appare cos indolente di fronte alla crisi economica di questi anni, osserva sabrina. ne ha viste altre, molte altre. Giorgio Cicogna un prodotto di questo incrocio balcanico. nato e cresciuto a trieste, questo diplomatico, ex collaboratore di molti ministri italiani, dirige liniziativa centro europea, unorganizzazione che riunisce diciotto paesi della regione. la crisi?
Questa citt ha accumulato enormi risorse nel corso dei suoi cambiamenti, racconta Cicogna. Ha un solido sistema di ammortizzatori. sua moglie, nata in Belgio, aggiunge: a trieste difficile rendersi conto delle diicolt inanziarie nel resto della penisola. Di sera i ristoranti in riva al mare sono pieni. Dalle targhe delle auto croate, slovene e serbe si capisce che la citt ancora una calamita per chi vive al di l delle montagne distria. i moli del porto, per, sono deserti rispetto al passato. Come per smentirci, la grande sala del Caf tommaseo si riempie allimprovviso. ancorata proprio di fronte alla piazza ditalia, a pochi metri dellex sede del lloyd adriatico, una nave della Costa crociere sida unenorme gru di scarico galleggiante, entrata in funzione allinizio del secolo scorso e oggi tutelata come monumento. sabrina Morena sorride: la citt ridiventa italiana grazie ai turisti, che con la crisi sono costretti a limitare i loro viaggi allestero. eletta da poco alla provincia nelle ila del Partito democratico, Morena appare sicura di s: trieste non pi la citt mercantile di un tempo. sempre di pi un mu-
seo. Dobbiamo ripensare la nostra identit. i camerieri del Caf tommaseo si fanno strada tra i tavolini. il piano ha smesso di suonare da un po. tranne i turisti, i triestini seduti ai tavoli hanno tutti unet avanzata. sembra che in citt due abitanti su tre siano pensionati. Mentre siede sotto il vecchio orologio del Caf tommaseo, Melita richter, docente di letteratura serbocroata, azzarda unipotesi: trieste non pi un punto di partenza. la ferrovia che la collegava a lubiana non esiste pi. Pi scollegata dal suo entroterra balcanico, ha perso forza e inge di ignorare i nuovi arrivati, immigrati dalla Cina, dalla somalia o dal Medio oriente. Un esempio di questo cambiamento di paradigma il fatto che la statua dello scrittore irlandese James Joyce, contemporaneo di Dannunzio, si trova sul ponte del canale a poca distanza da strade piene di negozi cinesi a buon mercato. Per una citt leggendaria come trieste, la vera crisi essersi normalizzata, ironizza Matteo sorseggiando un espresso. e in dialetto conclude, guardando ladriatico assolato: Cos te vol, no se pol!. Cosa vuoi, non ci si pu fare nulla! u gim
internazionale 964 | 31 agosto 2012
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La storia di Trieste
u Vorrei rettiicare alcuni punti dellarticolo di Richard Werly (31 agosto). A parte alcune imprecisioni su Trieste, Werly ha scritto che io sarei nelle ila del Pd, mentre sono stata eletta consigliera in provincia di Trieste nelle liste di Sinistra ecologia libert, di cui sono capogruppo. Inoltre non ho mai detto che la citt ridiventa italiana grazie ai turisti. Io avevo detto che, malgrado la crisi, Trieste diventata improvvisamente una citt turistica. Ho parlato della questione nazionale sostenendo che la sparizione dei conini ha contribuito a stemperare le tensioni. Sempre in questa prospettiva, quando avevo parlato didentit lo avevo fatto riferendomi alla necessit di deinire la direzione dello sviluppo culturale ed economico della citt. Trieste infatti ancora sospesa senza aver deciso che cosa vuole essere per se stessa e per il mondo. Sabrina Morena u A Trieste le navi passeggeri attraccano alla Stazione marittima a pochi metri della sede dellex Lloyd Triestino, gi Lloyd Austro-Ungarico. Lex Lloyd Adriatico, ora Allianz, compagnia di assicurazioni, unaltra storia. Comunque bello leggerci su Internazionale. Tra i tanti che vengono in visita c qualcuno che sceglie di restare! Cristina Zar sintendono povert e benessere da parte di chi povero lo veramente e chi ricco rimane. Gianni Balduzzi
Le correzioni
Errata corrige
u Nel numero del 31 agosto, nelleditoriale di Giovanni De Mauro Cappellini i giornalisti sono cinque per ogni delegato e non tre; la foto a pagina 72 di Bruno Barbey (Magnum/Contrasto); il nome del gruppo citato da Pier Andrea Canei a pagina 80 Still Leven; a pagina 95 il fatturato della ArcelorMittal pari al 161 per cento del pil del Lussemburgo.
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Allultimo secondo
Limone
u Leggere di side sempre interessante e quella di vivere senza olio di palma, di cui si parla in ethical living (27 luglio), non da meno. Ma volevo segnalare che pi ecologico dellaceto sembra essere lacido citrico contenuto nel limone, che si trova in commercio per uso domestico in polvere. Carla Fedele
Telefono 06 441 7301 Fax 06 4425 2718 Posta viale Regina Margherita 294, 00198 Roma Email posta@internazionale.it Web internazionale.it
INTERNAZIONALE SU
Ricchi e poveri
u Ottima scelta quella di illustrare la crisi spagnola usando un giornale messicano (6 luglio): inalmente chiaro come
Facebook.com/internazionale Twitter.com/internazionale Flickr.com/internaz YouTube.com/internazionale Le lettere possono essere modiicate per ragioni di spazio e chiarezza.
Dear daddy
Disastri pedagogici
Qual la regola doro per insegnare la disciplina ai bambini? Alex La tua domanda mi apparsa sul telefonino mentre davo la pappa a mio iglio. In particolare, arrivata nellintervallo tra lorchestra dei mestoli e lesibizione della zucchina Evita. Dopo aver svezzato due gemelle pensavo di aver acquisito una certa abilit, e invece mi capitato un bambino che non mangia. Cos ogni giorno improvviso piccoli cabaret da cucina, infrangendo allegramente il primo comandamento della nostra pediatra: Niente spettacolini durante i pasti. Per fortuna c chi sta peggio, me ne sono accorto passando le vacanze con gli amici Lorenza e Vincenzo. Le loro gemelle di quattro anni hanno ancora il ciuccio, mettono e tolgono il pannolino a loro piacimento, non si addormentano senza un biberon di camomilla e dormono con i genitori. Secondo il manuale di pedagogia, Lorenza e Vincenzo dovrebbero essere arrestati dai servizi sociali. Eppure sono evidentemente una delle famiglie pi allegre, afettuose e appiccicose che conosca. Per i loro disastri pedagogici, e per i miei superbi spettacoli di zucchine, vale una regola che ho imparato dalla maestra americana delle mie iglie: Whatever works for their family, basta che vada bene per loro. Perch di regole doro per crescere i bambini ne esistono a centinaia, ma poi ogni famiglia decide quali ignorare. Limportante che lo faccia allegramente. Claudio Rossi Marcelli un giornalista di Internazionale. Risponde allindirizzo daddy@internazionale.it
u A volte succede che mentre Internazionale ancora in lavorazione, un redattore si accorge di un errore, si precipita a correggerlo e scopre che troppo tardi: la pagina stata mandata in tipograia. Non gli resta che aspettare luscita del giornale, quando lerrore sar stampato in 150mila copie ed esposto al pubblico ludibrio. Non solo: prima di poter pubblicare la correzione dovr aspettare luscita del numero successivo. Se lerrore in un testo online, invece, pu inserire subito la correzione segnalando che il testo stato modiicato rispetto alla versione precedente (correggere sperando che nessuno si sia accorto di nulla non vale). La scorsa settimana leditoriale di Giovanni De Mauro uscito in due versioni. Sulla carta contiene unimprecisione: i giornalisti presenti alla convention dei repubblicani sono cinque per ogni delegato, non tre. Nella versione online il testo stato corretto. Altre volte invece ci si accorge di un errore durante la lavorazione del giornale e si fa in tempo a correggerlo. Fino a un secondo prima di andare in stampa, nel titoletto della pagina di arte cera scritto, erroneamente, Londra. stato cancellato appena in tempo. Ma poi nessuno ha pensato di toglierlo anche dalle edizioni per iPad, iPhone, Android e pdf. Una rivincita della carta. Giulia Zoli una giornalista di Internazionale. Lemail di questa rubrica correzioni @internazionale.it
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