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Ricominciamo dal futuro

Bondeno (FE) 22-30 settembre 2012


presso Societ operaia di mutuo soccorso, Viale Repubblica 26

http://ambientefuturo.info

GIORNALE MURALE ESENTE DAI DIRITTI DI AFFISSIONE NEI LOCALI PUBBLICI (art.10 legge n.47 del 8-2-1948)
Supplemento di bondeno.com , edito da Ass.Araba Fenice
Direttore responsabile: M.Vandelli . Reg. n.4 del 2 maggio 2003 presso Tribunale di Ferrara
www.bondeno.com ; redazione@bondeno.com Stampato in proprio. Riproduzione consentita a fini di informazione .

SENZA DENARO

Dopo le catastrofi il denaro non ha pi valore. Il valore fondamentale di una certa cosa dovrebbe
essere la sua natura o la sua qualit di anima.

Dovremmo domandarci: Questa cosa buona? E una cosa che ci aiuta? E una cosa bella? e non:
Quanto costa?.

Cos afferma Hillman, ed in questo spirito che abbiamo programmato a Bondeno (uno
dei 103 comuni colpiti dal terremoto del 20 e 29 maggio), dove risiede la nostra
associazione, la manifestazione Ricominciamo dal futuro, dal 22 al 30 settembre
2012, presso la Societ operaia di Mutuo Soccorso.

Infatti tutti gli intervenuti partecipano a titolo gratuito, non riceviamo alcun contributo, non
abbiamo sponsor, non raccoglieremo fondi e lingresso libero.

Riteniamo che queste caratteristiche ne facciano una manifestazione di solidariet unica,


che speriamo verr apprezzata dalla popolazione e da coloro che vorranno intervenire.

informazioni ai seguenti link:

http://ambientefuturo.info
http://www.facebook.com/events/400437536687081/
http://issuu.com/afenice/docs/brochureaf1

Link a tutti gli articoli in fondo a questa pubblicazione.

Unione Associazione Culturali (UAC)

La manifestazione gratuita, non saranno


raccolti fondi e nessuno sar pagato. Tutte le
associazioni sono invitate a partecipare con un
loro evento in data da concordare. Per contatti
info@uac.im o 347-5715707
http://ambientefuturo.info

Il circolo fotografico Colpo d'occhio di Bondeno


organizza una esposizione di foto sul tema
dell'ambiente.
Tutti possono partecipare con un proprio lavoro, da
inviare in formato digitale a fotocircolo@uac.im, anche
dopo la manifestazione.

L'associazione Araba Fenice, in collaborazione con Delos


book, propone la raccolta in una antologia (non amiamo
molto la competizione insita nei concorsi) dei racconti brevi
, aventi per tema "Ambiente e futuro", che potranno essere
presentati dagli autori che vorranno intervenire (a loro
spese) alla manifestazione.

Nessuna formalit di iscrizione: inviate semplicemente il


materiale via mail, in formato pdf, a afenice@tiscali.it,
specificando ambiente&futuro nell'oggetto.
Questa iniziativa sempre valida.

Rallenta o muori

I tedeschi, che sono notoriamente i pi stupidi e arretrati dEuropa, frenano i treni ad


alta velocit. Da Il sole 24 ore: Il rallentamento da 300 a 250 della velocit massima
comporta una serie di vantaggi: minor costo di produzione e di manutenzione dei treni,
e minor costo di manutenzione delle linee. () La minore velocit riduce i ritardi dovuti
alle perturbazioni del traffico, e rende pi facile il rispetto delle coincidenze. Meno
velocit in cambio di maggiore affidabilit, insomma. Noi invece, pi furbi e pi
allavanguardia, abbiamo deciso che la Breda costruir treni che andranno addirittura a
360 allora. Con quali vantaggi? O, per dirla col Sole 24 ore, quanto si perde a rinunciare
a questo aumento di velocit? Tenuto conto che da Bologna a Firenze la differenza
irrisoria e che da Firenze a Roma la linea comunque limitata a 250 all'ora, la perdita di
tempo da Milano a Roma sarebbe dunque compresa tra i 5 e i 10 minuti. Un vantaggio
del piffero, a fronte di spese superflue e ulteriore distruzione del territorio. La Tav non
solo inutile, dannosa, non mi stancher di ripeterlo. In quella valle c gi
unautostrada e una linea ferroviaria con un traffico in diminuzione. Chi ci guadagna
sono le grandi imprese, chi ci perde siamo noi, che ci ritroviamo come sempre con
grandi o medie opere (ultimate o no, utili o no) da pagare. E i soldi sono finiti, insieme
spero - alla pazienza.

Non abbiamo bisogno di questo tipo di sviluppo. Che non sviluppo, dissennata
distruzione, miopia politica che rasenta la cecit quando non invece lucida
pianificazione, cio precisa intenzione di far soldi subito, non importa a spese di chi.
Tutti andiamo volentieri a fare gite o vacanze in montagna, in collina, ai laghi, al mare,
a tutti piace trovarsi in mezzo al verde, senza cemento, rumore, inquinamento. E se
rispetto allanno precedente troviamo una fila di palazzine o di casermoni, un
sottopassaggio, una qualsiasi sottrazione di terra e di bosco avvertiamo subito un
fastidio, e magari critichiamo apertamente lo scempio paesaggistico. Eppure stiamo per
accettare che nella nostra regione, tra le pi inquinate al mondo, ci si appresti a
costruire unautostrada che ha come unico vantaggio quello di cui sopra, arricchire
qualcuno oggi e far pagare massacro paesaggistico e costo dellopera ai cittadini,
sempre pi poveri, sfiduciati, incazzati e con sempre meno campi da coltivare. Non si
pu dire con rimpianto Eh, una volta qui era tutta campagna, e poi subire questi
soprusi. Il paesaggio non solo quello di Moena o di Montepulciano, anche quello degli
Obici o di Selvabella, ed questo, a noi pi vicino, che dobbiamo proteggere. La terra
nostra, la terra di tutti, terra e acqua saranno sempre pi preziose anche se sempre
pi inquinate. Costruire non serve pi, non qui, non ora. Bisogna prima recuperare,
ristrutturare, poi fare i conti e vedere se c bisogno di cementificare ancora. Anche
Finale piena di case sfitte, ed ora anche di appartamenti nuovi in periferia che non si
vendono. Secondo voi, bisogna continuare a tirar su palazzi solo perch ci sono i
costruttori che lo impongono, e veicoli a motore perch se no lindustria automobilistica
va in crisi? Se le case e le auto non si vendono ci sar un motivo. Una volta andavo
spesso nei centri commerciali tipo Media World, Comet, Euronics ora mi aggiro tra

quegli scaffali e non trovo niente che mi serve. Perch? Perch ho gi tutto: pc,
chiavette, lettore mp3, cellulare, hard disk esterni, adattatori, dvd recorder, tv ho
tutto, ho anche troppo, non mi serve niente, grazie. Non voglio morire con le pezze al
sedere e il palmare nel palmo. Certo, nessuno da noi veramente immune dal
consumismo, ma proprio questo che sta rovinando il mondo: c chi lavora, anche in
condizioni tragiche, per produrre merce che ormai ha saturato il mercato, e che quindi
bisogna vendere a tutti i costi, facendoci buttare quella che gi abbiamo, per continuare
a produrre, con la minaccia del licenziamento, della disoccupazione, eccetera. Tutto
questo ci rende pi sani, pi ottimisti, pi felici?

Cose gi sentite, dir qualcuno. Che per decidono il nostro presente e il nostro futuro.
Io ne scrivevo quindici anni fa, e a molti sembravano ancora cose lontane, che toccavano
altri. Ora si fanno sentire, pungono, mordono, e siamo solo allinizio.

Maurizio Goldoni in "Piazza Verdi" e su http://cattivadigestione.iobloggo.com/#


riprodotto col permesso dell'autore (scritto prima del sisma del 20 maggio 2012)

L'associazione I signori della nebbia,


presenter il nuovo gioco di Daniele Ferri
Vegetables.
Sar presente l'autore.

Il circolo cinematografico Fuori Quadro


fornir il supporto documentaristico ai temi
trattati nel corso della manifestazione.

L'associazione PRIMIT sar presente sabato 22 e domenica


23 con le sue proposte per la riforma monetaria italiana.

Lisa Bortolotti, responsabile per l'Emilia Romagna, di


Arcipelago SCEC, illustrer le finalit dell'associazione
nella domenica 23 settembre alle 10.30

Spigoli & culture, associazione ferrarese, ha assicurato la


sua partecipazione all'evento domenica 23 settembre dalle
16 alle 19
qui il video: http://youtu.be/sicTWXSYJhk

Andiamo oltre l'attuale sistema economico finanziario: che falliscano i


banchieri

Puntellare costantemente e inutilmente questo sistema veramente da folli:


si drenano solo altre risorse per sostenerlo fittiziamente ma gi comunque
fallito! Quello che ulteriormente sottolineo e ritengo ancora pi tragico che tutti
gli addetti ai lavori lo sanno perfettamente, lo percepiscono quotidianamente. E
un fallimento inarrestabile il cui default si allontana solo nel tempo: siamo ad un
punto di non ritorno. Bisognerebbe che ci, per il bene di tutti, venga presto
dichiarato e ci si dia da fare con percorsi nuovi. Credo per che se non ci
muoviamo decisamente noi cittadini non lo faranno mai coloro che gestiscono
questo modello, non sanno proprio cosa fare!

Certamente sar traumatico, ma non starei ad ascoltare i tromboni attuali, figli di questo
sistema, che spaventano con le loro dichiarazioni. Ci dicono ad esempio che se falliscono le banche
sar una tragedia: ma per chi? Dipende infatti da chi si vuole salvare e dunque dalle scelte politiche
del momento. Oggi le decisioni sono in mano alla finanza, bisogna che non sia lei a decidere ma la
politica. Ma anche i politici direte sono in mano alla finanza? Allora, giustamente cambiamoli,
mandiamo a casa in Italia questo governo e diamo ascolto a chi vuole invece salvare i cittadini:
possibile se si vuole! Si potrebbe infatti non
perdere i risparmi dei cittadini onesti, e non ovviamente quelli di coloro che li hanno usati, allettati
da lauti guadagni, per il gioco della speculazione finanziaria mondiale, semplicemente se si
utilizzasse solo una piccola parte delle risorse messe a disposizione dalla Banca Centrale Europea
per salvare le Banche. Se solo una parte di queste infatti andasse invece agli Stati e da questi a
coprire i risparmi dei correntisti delle banche fallite il problema sarebbe risolto. Ma solo una nuova
classe Politica (con la P maiuscola) potrebbe avrebbe il coraggio di giudicare e condannare al
fallimento i banchieri potenti di oggi.

Dobbiamo star certi comunque che i banchieri, nonostante siano da tempo falliti, non
molleranno tanto facilmente il loro potere di influenza e per questo agiteranno come sempre lo
spauracchio della speculazione attraverso il potere mediatico, che altrettanto detengono, facendo
paura ai governi: attenti, se non fate ci che vi diciamo comincer una speculazione forte sui vostri
titoli sovrani!. E un ricatto che usano da tempo, perch ancora noi stiamo dentro questa logica, ci
richiudono nel pensiero unico: ci viene detto incessantemente e solamente che il problema la
speculazione, il debito, il pareggio di bilancio. Ma perch continuare a credere a coloro che, dopo
aver creato tutto ci oggi ci indicano pure le soluzioni? Perch diamo loro ancora cos tanta
credibilit?

Il fallimento gi evidente da tempo e le misure che si attuano, fatte passare per salvastati,
non fanno altre che confermarlo. Come definire se non un ultimo colpo di coda di un sistema
ormai morto e fallito iniziative come: a) il continuo drenaggio di risorse dei cittadini e dello Stato

per coprire un debito che tutti sanno impagabile, e che solo funzionale alla speculazione
finanziaria? b) i trattati europei che hanno completamente privato i singoli Stati della propria
sovranit ed imposto alla Banca Centrale Europea che il denaro stampato non possa essere messo a
disposizione degli Stati ma solo dato alle Banche, dunque alimentando anche qui la sola
speculazione finanziaria? c) il Fiscal Compact che tra laltro impone a coloro il cui debito
superiore al 60% del Pil di rientrare a breve in pochi anni, in misura chiaramente insostenibile
anche dallanalisi del pi stupido economista e di nuovo alimentando la vendita di beni pubblici alla
speculazione finanziaria?

Non deprimiamoci per, siamo vivi, abbiamo una testa per pensare e mezzi che ci possono aprire
gli occhi o per lo meno farci vedere che esiste altro. Certamente chi vissuto costantemente
pendendo dalle labbra di questo sistema avr pi difficolt, ma possiamo cominciare a difenderci
per attenuare il trauma di questo fallimento in corso. Cerchiamo prima di tutto di informarci e
conoscere cose che non vengono diffuse dai media attuali, ovviamente ancora in mano al Potere
deleterio attuale. Ci sono innumerevoli esperienze recuperabili in internet cerchiamole e vedrete che
tante saranno anche vicino a voi. Sono centinaia di migliaia le persone che quotidianamente gi
vivono senza farsi influenzare dalle logiche che ci stanno conducendo alla rovina, sociale,
relazionale e ambientale. Queste persone combattono anche contro la politica di sistema attuale, che
prova a mettere bastoni fra le ruote anzich agevolare la collaborazione tra cittadini: ma se i
cittadini sono determinati e si muovono non possono che avere risultati positivi.

Assecondiamo perci chi ci propone progetti di sviluppo locale, mettiamo a disposizione di


finanziarie e piccole banche locali i nostri risparmi, anzich farceli bruciare dai mega colossi
bancari e finanziari gi falliti! Recuperiamo concetti che sembravano dimenticati o superati, ma che
sono invece il fondamento pi alto di ogni societ, ovvero la mutualit, la solidariet, il rispetto per
laltro. il mutuo aiuto. In questo modo la crisi della finanza ci preoccuper di meno e sosterremo
uneconomia pi sana e strutturata per essere al servizio dei cittadini del territorio. Sembrer fuori
luogo parlare in questo modo in un sistema globalizzato, forse per si dimentica che ogni sistema
globalizzato si regge su produzioni locali che si interscambiano beni e servizi prima localmente e
poi a livello planetario visto lo sviluppo dei mezzi di trasporto. Ma la globalizzazione attuale
degenerata perch ha accentuato le monoculture pensando pi alla vendita internazionale che
allautonomia territoriale e alla sovranit alimentare: ora dobbiamo far fronte anche a questa crisi.
ma ce la possiamo fare!

Ricominciamo dunque a recuperare la fiducia tra noi cittadini, provati da decenni di


bombardamento sullindividualismo e la sopraffazione tra cittadini come unico modello di sviluppo:
vinco se ti faccio fallire! Invece dobbiamo tutti vivere e tutti lavorare. In una situazione di lealt
generalizzata, il migliore avr sempre pi opportunit, ma mai si pu dimenticare la crescita anche
degli altri. Per realizzare questo c bisogno di altri politici, di altri pensieri e prospettive, siamo
pronti? Forse, pi che a politici di professione, dovremmo affidarci a cittadini attivi che portano un
patrimonio di cultura ed esperienza nuove. E per fortuna di queste persone in Italia ve ne sono tante.

Giovanni Acquati
Riprodotto col permesso dell'autore da:
http://notizie.tiscali.it/socialnews/Acquati/3998/articoli/Andiamo-oltre-l-attuale-sistemaeconomico-finanziario-che-falliscano-i-banchieri.html

Seguite la manifestazione su Twitter: @bondenocom

RICOMINCIAMO DAL FUTURO

Le opere di Michelangelo Miani verranno esposte dal 24 al 30 settembre 2012, nei locali al
pianterreno.
Mostra di fotografia Ambiente (e) Futuro: Scatti liberi
Narrativa di Fantascienza: il futuro, lambiente, il viaggio nel tempo.

PROGRAMMA
SABATO 22 SETTEMBRE
16-19 Seminario PRIMIT , relatore Sandro Pascucci
16.00 : 16.30 = breve storia della moneta (nascita della moneta, medioevo, banche centrali)
16.30 : 17.00 = situazione monetaria attuale (banche centrali e politici collusi)

pausa 10 minuti

17.10 : 18.00 = come recuperare la sovranit monetaria (proposte tecniche)


18.00 : 18:50 = pericoli sociali di non intervento (dibattito)

19.00 = fine lavori

20.30Retrofuturo: Uomini e lavoro alla Olivetti, una occasione mancata

DOMENICA 23 SETTEMBRE
10.30 "Arcipelago SCEC: per una economia a misura d'Uomo" Presenta Lisa Bortolotti, responsabile
regionale dell'associazione
16 "GDR (Giocare, Divertirsi, Riflettere)"
Filmato Si Gioca: La Crisi (2012) Reloaded (coordinatore Gian Luca Balestra; interverranno
Francesco Giombini, Gianluca Maragno, Antonella Chinaglia)
Argomento: si parler del gioco e dei giochi disponibili (prevalentemente a sfondo economico)
(a cura dell'associazione Spigoli & Culture di Ferrara e della ludoteca di Bondeno)
20.30 Serata ludoteca con giochi di economia (Acquire, Le Havre, Coloni di Catan, Power Grid ecc.)

SABATO 29 SETTEMBRE
15.30 Apertura lavori, presentazione delle Associazioni Culturali Laraba Fenice di Bondeno e
La Fenice di Bergamo, lettura della lettera di sostegno del Collegio Vescovile S. Alessandro di
Bergamo.
15.45 LA FENICE: TRA MITO E STORIA (prof. Gian Paolo G. Scharf, Uninsubria, Varese)
17.00 MEMORIE NON VOLATILI PER APPLICAZIONI SPAZIO - PROGETTI (Ing. Cristiano
Calligaro, RedCatDevices, Responsabile del progetto SkyFlash, http://www.skyflash.eu/)
18.15 GUNDAM: ERA UN FUTURO POSSIBILE (dott. Luigi Mastromatteo, Liceo Torricelli, Roma)
20.30 La ludoteca I signori della nebbia presenta VegeTables, un gioco di Daniele Ferri. Sar
presente l'autore

DOMENICA 30 SETTEMBRE
MATTINA
10.00 Apertura dei lavori
10.15 Visita guidata agli ambienti della mostra
11.00 SCRIVERE DI FANTASCIENZA (Paolo Aresi, scrittore e giornalista, Eco di Bergamo)
12.00 DOCTOR WHO: LEMBLEMA DELLA SCI FI INGLESE, dal 1963 ai giorni nostri (prof.
Alessandro Gaj, European School of Economics, Universit di Madrid)
POMERIGGIO
15.00 RINNOVARE LENERGIA DELLACQUA PER UN FUTURO MIGLIORE (prof. Alberto
Tripoli, Libera Universit Nichols Flames, Bergamo)
16.15 STAPPA LA CREATIVITA: INNOVARE PRATICAMENTE IN TEMPI DI CRISI PER UN
FUTURO MIGLIORE (Alessandra Mattioni, Life Coach - Lecce)
17.30FILOSOFIA ESTETICA, Contropassati e controfuturi, quali universi alternativi possibili?
(D.ssa Raffaella Trigona, Universit di Bergamo)
SERA
20.30 Stefano Balestra presenta il suo film Run Time

Paolo Aresi, scrittore e giornalista, Eco di Bergamo


1987 Oberon, l'avamposto tra i ghiacci Nord, Milano

1995 Toshi si sveglia nel cuore della notte Granata Press Bologna
1998 Il giorno della sfida Nord Milano
2004 Oltre il pianeta del vento, vincitore del Premio Urania con il titolo La scala infinita
Mondadori, Milano
2008 Ho pedalato fino alle stelle Mursia, Milano
2010 L'amore al tempo dei treni perduti Mursia, Milano
2011 Korolev Urania Mondadori, Milano

Scrivere di fantascienza significa prima di tutto scrivere di narrativa. Abbastanza


ovvio, no? Ma mettiamoci subito daccordo su che cosa significa prima di tutto
scrivere di narrativa. A mio avviso scrivere di narrativa significa banalmente
raccontare delle storie, cio delle vicende, degli accadimenti. Ma qual la differenza
fra il raccontare una storia in termini giornalistici, in termini saggistici piuttosto che
in termini narrativi? Concettualmente la differenza sta in questi termini: il
giornalismo tende a riferire in maniera sintetica le vicende. A riferirle: qualcuno ce le
riferisce, ce le riporta. Il giornalista, un testimone Nel saggio avviene qualche cosa
del genere, di solito puntando tuttavia sullapprofondimento di aspetti intellettuali
della questione, per esempio analizzando le cause di un dato accadimento.
In narrativa facciamo qualcosa di molto diverso: abbiamo lambizione di fare rivivere
attraverso le parole quel fatto, quellaccadimento, quella storia. Farlo rivivere. Questo
fondamentale. Farlo rivivere o, nel caso di una storia inventata, vivere prima di
tutto dentro di noi che raccontiamo e in secondo luogo nelle mente di chi legge o ci
ascolta. Per questa ragione la narrativa tende a comportarsi come la vita reale.
Introduce personaggi, ambienti, condizioni, psicologie, irrazionalit, la pioggia, la
neve, gli odori, le relazioni tutto quanto compone la grande avventura del mondo
reale.
Labilit dello scrittore sempre la stessa, che componga opere realistiche o di
fantascienza o gialli: la capacit di scegliere quelle parole che sono essenziali
nelloperazione di fare vivere la nostra storia. Non di pi e non di meno. Questa la
grande abilit artigianale. Le parole giuste, cio quei singoli elementi di significato,
che vanno a comporre frasi, ovvero le azioni, i piccoli movimenti della realt. Che a
loro volta poi daranno vita alle scene, cio momenti della storia caratterizzati da una
unit di tempo e di spazio abbastanza delimitata: scene che costituiscono delle vere e

proprie piccole storie fatte e finite, ciascuna collegata con la successiva. Le singole
scene unite diventano il racconto o il romanzo.
Ma, detto questo, esiste una specificit nello scrivere di fantascienza?
Mi guardo dentro e mi domando perch scrivo anche di fantascienza. Credo che
scrivere di fantascienza voglia dire liberare una necessit, unesigenza. La mia era
strettamente collegata a un desiderio, forse anche unansia di esplorazione del cielo,
di conoscenza dei pianeti e delle stelle. Del cosmo, dei suoi misteri. Perch fin da
bambino mi chiedevo chiss quali segreti, chiss quali condizioni si possono
incontrare su mondi mai visti, mai toccati da nessun essere umano. Su mondi che
sono davvero altri da noi. Unaltra terra, unaltra aria, un altro mare. Questo mio
bisogno mi port verso la fantascienza, ma anche verso gli studi di astronomia. La
meraviglia dello scoprire che su Titano esistono laghi formati da idrocarburi, da
metano liquido! Che su Marte scorrono letti di fiumi estinti! Che la consistenza di
Saturno, della sua superficie, inferiore a quella dellacqua! Il senso dellalieno.
Verso la fantascienza mi ha portato questa esigenza insieme al desiderio di futuro,
alla fiducia verso le capacit delluomo di inventare mezzi sempre nuovi e
mirabolanti, in grado di aiutarlo nel suo andare, nel suo volere capire luniverso. E se
stesso.
Nei miei romanzi e nei miei racconti ho cercato di portare questi elementi. In questo
momento sto ripensando a quello che ho scritto in questi trentanni, dal mio
primissimo racconto a oggi. Nei miei cinque romanzi di fantascienza credo in effetti
che questi elementi non siano mai venuti meno. Il volere attraverso la scrittura dare
vita a storie che facessero avvertire il senso del mistero, il fascino del cosmo, il
dramma delluomo che vuole andare oltre, che talvolta cerca disperatamente di
andare oltre. Oltre se stesso, oltre i limiti che la realt impone, magari anche oltre le
regole imposte dalla societ, dalle situazioni. E il caso del romanzo Oltre il pianeta
del vento, ma anche del racconto Noctis Labyrinthus, uno dei miei racconti a cui
sono pi affezionato.
Ecco, credo che questa sia la peculiarit dello scrivere di fantascienza: trasmettere
questi elementi, queste speranze, queste ambizioni, queste paure, talvolta queste
angosce legate al tema del futuro, dello spazio, della tecnologia in divenire, della
societ in divenire, delluomo davanti al suo futuro, al suo domani.
Fare questo non facile. Dico sempre che pi facile scrivere un buon libro
mainstream che un buon libro di fantascienza. Posso affermarlo con una certa
sicurezza perch ho scritto e tuttora scrivo con gioia anche pagine di narrativa
realistica. Ma scrivere di fantascienza pi difficile. Perch? Perch spesso le storie

di fantascienza sono ambientate in mondi che non sono il nostro, in un tempo che non
il nostro, quindi in una situazione culturale, sociale, psicologica che non
conosciamo. E allora lautore deve fare uno sforzo di immaginazione per concepire
quella societ diversa, quel mondo che non il nostro, un modo di pensare, hobby,
tecnologie, questioni che non possono essere la fotocopia di quanto viviamo nei
nostri ambienti, nei nostri giorni. Per rendere questa realt narrativa convincente,
coerente, interessante occorre unabilit particolare. Detto in altre parole: se scrivo
della crisi esistenziale di una donna di cinquantanni ambientata qui, in Italia,
allinizio del XXI secolo, attingo a un ambiente culturale, a situazioni, a psicologie
gi pronte, che ben conosco. Ma se scrivo di quello che accade a un equipaggio su
unastronave del XXIII secolo lanciata fra le stelle be, o cado nel banale oppure
dovr fare un grosso sforzo per costruire quel mondo astronave con le sue
relazioni, rapporti, abitudini, conoscenze, cultura
Scrivere di fantascienza. Per anni si ritenuta questa narrativa una sorta di
divulgazione scientifica oppure un esercizio di predittivit. In effetti la concezione
di Hugo Gernsback era abbastanza vicina a qualcosa del genere. Nella sua
evoluzione, dagli Anni Trenta in avanti, la fantascienza ha certamente continuato a
parlare di scienza e tecnologia, ma evitando di diventare didascalica e inserendo gli
elementi tecnico-scientifici al servizio della trama, talvolta determinanti nel suo
svolgimento.
Scrivere fantascienza. Ora proviamo a leggere alcuni brani, alcuni attacchi di celebri
romanzi del nostro genere narrativo.
1) Luomo usc dallombra del crepuscolo, mentre ancora il riflesso di rame
verdognolo degli ultimi raggi del sole indugiava sullorizzonte, a ponente. Usc
dallombra e si ferm al limite del patio e chiam. Signor Adams, lei?
Lo ricordate? Chi indovina? E lattacco di Time and again (Oltre linvisibile) di
Clifford Simak. Guardiamone un altro.
2) Si chiamava Gaal Dornick ed era un semplice ragazzo di campagna che non
aveva mai visto prima dallora Trantor. Cio, non laveva visto di persona. Ne
conosceva per il panorama per averlo visto sullo schermo dellipervideo e sugli
enormi trasmettitori tridimensionali quando diffondevano le notizie
dellIncoronazione Imperiale o dellapertura del Consiglio Galattico
Questo era facile, era Foundation (Cronache della Galassia) di Isaac Asimov.
Avanti:

3) La ventottenne Louise Benoit, ricercatrice di Montreal dai folti capelli castani


raccolti, secondo le regole, in una retina, vegliava nelle tenebre dellangusta sala di
controllo, sepolta due chilometri sotto la superficie terrestre
Chi indovina? E Hominids (La Genesi della specie) di Robert J. Sawyer.
Un altro, facile
4) Lincrociatore di seconda classe Invincibile, la pi grande unit in forza alla base
della Lyra, stava attraversando il quadrante esterno della costellazione, su traiettoria
fotonica. Gli ottantatr uomini dellequipaggio giacevano addormentati nel tunnel
dibernazione del ponte centrale.
Questo era lo splendido romanzo di Stanislaw Lem Linvincibile.
Ancora:
5) Avevano una casa a colonne di cristallo sul pianeta Marte ai margini di un mare
vuoto e ogni mattina si poteva vedere la signora K mangiare i frutti doro che
crescevano sulle pareti di cristallo, o ripulire la casa con manate di polvere magnetica
che, assorbita ogni sporcizia, si dissolveva sulle calde ali del vento
Naturalmente siamo al primo racconto di Cronache Marziane di Ray Bradbury. Ma
guardiamo anche questo:
7) Dalla cella frigorifera, nel retro del supermercato, Victor Nielson spinse un
carrello di patate novelle fino al settore verdura del reparto di frutta e verdura.
Cominci a riempire lo scomparto semivuoto, esaminando un tubero ogni dieci alla
ricerca di sbucciature e tracce di marcio. E questo il Philip Dick di Tempo fuori
luogo (Time out of joint).
Che cosa notiamo in questi attacchi di importanti romanzi di fantascienza? Notiamo
prima di tutto che in quasi tutti lelemento fantascientifico immediatamente
presente. Il lettore viene introdotto subito in un immaginario che si fonda su elementi
ben conosciuti e altri che non appartengono alla nostra realt, ma a un mondo futuro,
a una tecnologia differente rispetto a quella attuale. Prendete lattacco di Bradbury: la
casa, la polvere, il mare, le colonne, le pareti sono tutti elementi di realt quotidiana.
Ma questi elementi si coniugano con altri dando vita un immaginario fantastico: la
casa su Marte, il mare vuoto, la polvere magnetica Questo accade in quasi
tutti i romanzi di fantascienza. Nel libro di Simak e in quello di Dick le cose
sembrano diverse. In realt nel romanzo di Simak androidi e robot entrano in scena
poche righe dopo lattacco, mentre in Dick la situazione appare del tutto reale

mainstream per diverse pagine e lelemento fantascientifico si concretizza


lentamente innestandosi su una normale realt da citt americana ( quello che pi
tardi far anche Stephen King). Non un caso che Philip Dick sia forse lautore di
fantascienza pi considerato nel contesto della letteratura generale americana: perch
Dick era molto mimetico e le sue scorribande immaginative si legavano
strettamente alla realt dellamericano contemporaneo.
Il discorso sarebbe lungo. Limitiamoci a osservare quindi come anche negli incipit la
realt fantascientifica viene subito introdotta da quasi tutti gli autori. Del resto,
consideriamo che un buon incipit custodisce in s gi il senso del romanzo. Cos
Bradbury con il suo lirismo fantascientifico, Lem con la sua classicit tecnologica,
Simak con la sua fantascienza esistenziale (bellissimo e metaforico quel suo
Luomo usc dallombra del crepuscolo) , Sawyer con il suo senso di inquietudine
scientifica (la ricercatrice che veglia due chilometri sotto terra) Scrivere
fantascienza significa introdurre lelemento di futuro, di scienza e di tecnologia non
reali nella nostra realt di uomini, nel solco della vita.
Ecco, scrivere di fantascienza vuole dire prima di tutto scrivere di narrativa e scrivere
di narrativa significa raccontare la vita. Scrivere bene di fantascienza significa calare
questi elementi di immaginario scientifico, tecnico, tecnologico, nel solco della vita.
Come la signora K che mangia frutti doro raccolti dalle pareti di cristallo, come gli
83 uomini dellequipaggio dellInvincibile che dormono nel tunnel di ibernazione del
ponte centrale, come Gaal Dornick che un semplice ragazzo di campagna per la
prima volta davanti alla meraviglia di Trantor. Elemento solito ed elemento insolito,
normalit quotidiana e capacit visionaria. Questo scrivere narrativa di
fantascienza. Per aprire una porta sul futuro, per costruire una speranza. Anche
quando la fantascienza diventa antiutopia e produce 1984 oppure Fahrenheit 451. Mi
diceva Bradbury: Ho scritto Fahrenheit non perch io volessi predire il rogo dei libri
e lalienazione sociale. Ma per mettere in guardia, per dire: Attenti, ci sono delle
forze nella nostra societ che ci portano verso questo rischio Ho scritto Fahrenheit
proprio per dare il mio contributo affinch i libri, la cultura, leducazione
continuassero a essere vivi e fondamentali nel nostro mondo.
Scrivere di fantascienza aprire una porta sul futuro. Nel futuro, in ci che non ma
che potrebbe essere, possiamo sempre riporre la nostra volont di un mondo
migliore, di un uomo migliore.

STAPPA LA CREATIVITA: INNOVARE PRATICAMENTE IN TEMPI DI CRISI


PER UN FUTURO MIGLIORE
La creativit la combinazione di elasticit, originalit e
capacit di accettare con prontezza idee che
permettono di abbandonare gli schemi di ragionamento
abituali per schemi diversi e produttivi, tali da
consentire allindividuo di soddisfare le proprie
esigenze e, in qualche caso, anche quelle degli altri.
Tudor Powel Jones

In un momento storico in cui il modello di sviluppo del mondo occidentale messo a dura prova
dalla crisi che investe tutti i settori, indispensabile saper cogliere, valutare e sfruttare ogni
opportunit che ci si presenta.
Infatti, mentre nelle precedenti crisi del 900 vi era la possibilit di migrare in paesi vicini o
comunque affini per cultura, modelli di vita e tutele sociali, oggi sembra che le uniche possibilit di
nuova occupazione arrivino da paesi emergenti, ma lontani, e non solo geograficamente, come la
Cina e lIndia ove le retribuzioni e le condizioni di vita sono ancora molto distanti dai nostri
standard. Quindi, la soluzione occorre trovarla qui!
Il mondo cambiato e di conseguenza il lavoro occorre inventarlo, cambiando i modelli e gli
schemi di riferimento che fino ad oggi ci hanno ispirato.
Per uscire dalla generalizzata crisi di "fiducia" le ricette economiche tradizionali non bastano pi,
occorre sprigionare la creativit, analizzare il presente da nuove prospettive, esplorare strade
inedite; in una parola acquisire una mente in linea con i tempi.
Per affrontare la crisi, soprattutto se si ancora giovani, occorre un cambio di mentalit e di
atteggiamento per liberarsi di vecchi schemi, abitudini mentali e convinzioni limitanti. Infatti,
raggiungere nuovi risultati significa molto pi che scoprire nuove teorie o nuove tecniche:
necessario incorporare nuove convinzioni, nuovi comportamenti e nuove abilit che siano in
linea con il contesto socio economico del momento.

Finalit dellintervento
La filosofia su cui si basa il progetto Stappa la Creativit la seguente: applicare tecniche e
discipline di comprovata efficacia alle situazioni nuove e spesso inaspettate e offrire ai partecipanti
strumenti collaudati per sviluppare nuove idee alla luce dei cambiamenti di scenario.
Lintervento finalizzato ad accrescere nei partecipanti la consapevolezza di quanto sia importante
la creativit e lo spirito di innovazione, competenze chiave per lo sviluppo personale, sociale ed
economico.
I successi personali dipendono, in larga parte, dalla capacit che si ha di pensare, ideare,
programmare, decidere ed agire. Pi si abili in questi campi pi efficacemente e velocemente si
raggiungono i propri obiettivi, e pi felice sar la propria vita personale e professionale.
Purtroppo, in un contesto di crisi e di stagnazione economica, soprattutto se accompagnato da una
risonanza mediatica pressante, si sviluppano facilmente stati emozionali che limitano la capacit di
mantenere una visione strategica, propositiva e razionale, a favore di stati di incertezza, ansia,
paure, perdita di fiducia e di positivit.
Difatti, le nostre facolt mentali sono condizionate da quello che abbiamo appreso nel tempo e dal
nutrimento che quotidianamente offriamo ai nostri neuroni. Invece, soprattutto in un momento di
scarse possibilit occupazionali, occorre liberare la mente per sprigionare la creativit, risvegliare e
mettere a frutto le risorse nascoste che ciascuno ha dentro di s.
Sono abilit che possono essere allenate, imparando a utilizzare al meglio i propri schemi di
pensiero e di azione.
La creativit in grado di trovare risposte innovative a problemi gi individuati o individuare nuove
opportunit per intraprendere inedite o ancora poco battute vie di sviluppo. Le pi recenti scoperte
scientifiche dimostrano che la stragrande maggioranza dei limiti allavere unesistenza serena e
appagante trovano il loro spazio nella mente.
Il cervello umano formato da circa 100 miliardi di neuroni tra loro interconnessi. Tutte le funzioni
fisiche e mentali dipendono dalla corretta formazione e dal mantenimento di queste reti. Ma il
cervello va nutrito attraverso una costante stimolazione motoria e sensoriale!
Infatti gli studiosi hanno ormai definitivamente dimostrato che lesercizio fisico e specifici
allenamenti mentali migliorano le facolt del cervello, a beneficio dellintera sfera umana, sia per i
pi giovani che per gli anziani.
Al premio nobel Rita Levi Montalcini va il merito di aver individuato una proteina - il Nerve
Growgth Factor (NGF) o fattore di crescita neuronale, detta anche neurotrofina prodotta dalle
cellule cerebrali a seguito di unapposita stimolazione. Oggi sappiamo che le neurotrofine hanno la
propriet di "nutrire" la cellula, di preservarla dallinvecchiamento e di stimolare nuove connessioni
fra le cellule; in particolare, fra quelle dellippocampo, la struttura sottocorticale nota per essere la
sede della memoria e dellapprendimento.
Le facolt mentali non sono caratteristiche stabili presenti in noi sin dalla nascita, come il colore
degli occhi o dei capelli, ma possono essere costantemente migliorate se opportunamente stimolate;

le strategie e le tecniche per accrescere ed esprimere al meglio le nostre potenzialit posso essere
apprese, cos come si impara a leggere, camminare o guidare lautomobile. Con la pratica diventer
naturale padroneggiare queste facolt per tutto il resto della propria vita.
Il programma di allenamento fisico e mentale proposto con Stappa la Creativit nasce dalla
sapiente unione di varie tecnologie e discipline*, basate sulle pi recenti scoperte delle
neuroscienze, con antiche pratiche corporee.
Attraverso semplici esercizi fisici e specifici esercizi mentali che agiscono sulla connessione corpo
mente, sulla sincronia tra i due emisferi, sullintegrazione tra le varie aree e sulla biochimica del
cervello, si stimola la produzione di nuove connessioni neuronali, di sostanze endogene in grado di
migliorare gli stati emozionali - quali endorfine ed encefaline -, si stimola il sistema immunitario e
si accrescono le capacit di sfruttare al meglio le potenzialit del nostro cervello.
La sollecitazione simultanea delle varie aree cerebrali, predispone il cervello ad un livello superiore
di ragionamento e facilita lapprendimento integrato, favorendo lo sviluppo del pensiero radiante
e cio labilit di ricercare le soluzioni a 360.
Il risultato una metodologia di allenamento completa, che produce miglioramenti significativi
sia in ambito cognitivo (funzioni di orientamento, memoria a breve, linguaggio, concentrazione,
ecc.) che in ambito emotivo (il tono dellumore, gestione dello stress e delle emozioni come rabbia,
paura e visione negativa del futuro).
Unapplicazione costante delle tecniche presentate consente di ritrovare la motivazione, la creativit
e di interiorizzare abilit e tecniche per:

sfruttare le risorse interne e esprimere al meglio ogni proprio talento;

liberarsi dei freni alla creativit: freni emotivi (timore di sbagliare, difficolt nel modificare le
abitudini mentali, timore del giudizio, ecc); freni culturali (eccessiva fiducia nelle strategie del
passato, il convincimento che ogni nuova idea va sposata solo quando si certi che sia quella
giusta, la convinzione che sia sempre pi utile agire anzich riflettere, pianificare, prepararsi e
poi agire); freni percettivi (difficolt ad individuare il problema e analizzarlo; incapacit di
recepirne la complessit, fatica a cogliere relazioni inconsuete tra i fatti, ecc);

aprirsi alle nuove informazioni per immaginare prospettive diverse;

ricercare soluzioni molteplici ed innovative;

valutare rischi e ostacoli;

potenziare la capacit di gestire il cambiamento e lincertezza attraverso un comportamento


flessibile;

approfondire e sperimentare modalit e tecniche comunicative differenziate, in rapporto alle


caratteristiche degli utenti e delle loro esigenze;

potenziare la propria autostima e la propria assertivit;

sviluppare abilit di pianificazione, organizzazione e problem solving;

allacciare relazioni pi proficue grazie alla capacit di sentire, riconoscere ed utilizzare in


maniera efficace lo stato emotivo dei propri interlocutori.

Per saperne di pi: www.alessandramattioni.it e www.lifementalfitness.it.


Per richiedere informazioni: info@alessandramattioni.it tel. 0836*817.390

*Tecnologie e Discipline:
(Programmazione Neuro Linguistica, Respirazione consapevole, Braingym, Neurobica, Musicoterapia, Aromaterapia,
Tai chi, Tecniche di Rilassamento, Alimentazione antistress, Stimolazioni multisensoriali)

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GUNDAM ERA UN FUTURO POSSIBILE

Premessa
Mobile Suit Gundam (Kido Senshi Gundam) una serie TV a cartoni animati giapponese del 1979, scritta
e diretta da Yoshyuki Tomino e prodotta dalla Nippon Sunrise. Gundam unisce il filone dei robot giganti,
alla Mazinga e Goldrake per intenderci, al futuribile e alla fantascienza, con una trama molto coinvolgente
e adulta. Un vero salto di qualit nella produzione anime dell'epoca. La serie ha avuto un tale successo in
Giappone da originare un franchise a tutt'oggi floridissimo, con una dozzina di altre serie a cartoni animati, dieci film, DVD, video games, fumetti, romanzi, modellini, giocattoli, gadget e merchandise di ogni genere. In oriente, Gundam considerato come potrebbero esserlo Star Trek e Star Wars messi insieme per
il pubblico americano. La societ multimediale Bandai, proprietaria del marchio Gundam, salita grazie
al robot bianco ai primi posti tra le industrie giapponesi di intrattenimento per fatturato. Lo scopo di questa
conferenza non raccontare la storia di Gundam, cosa oltremodo lunga e complessa, viste le numerose
storie non necessariamente collegate tra loro che si
sono intrecciate in oltre trent'anni di produzione, ma
piuttosto trattarne le premesse scientifiche e fantascientifiche in relazione con il futuro che la serie prospetta. Queste premesse, con poche eccezioni , sono
sostanzialmente omogenee e comuni a tutte le serie
di Gundam che si sono succedute negli anni e dovrebbero stimolare una profonda riflessione sul nostro
futuro e su quello delle prossime generazioni
Tutta l'impalcatura scientifica e narrativa di Gundam
si fonda sulla necessit e sulla realizzazione della
colonizzazione dello spazio circumlunare da parte
dell'umanit. Questa colonizzazione resa necessaria a causa della mancanza di risorse sulla Terra, del
sovrappopolamento e del progressivo e inesorabile
degrado dell'ambiente terrestre. Tutti problemi ben noti e attuali, a cui alla fine degli anni 70 del ventesimo
secolo fu prospettata come soluzione praticabile e auspicabile la costruzione di colonie extra-terrestri. Lo
studio dei piani di attuazione di tali progetti impegn mezzi e risorse sia delle agenzie spaziali americane
che russe.
Nelle storie di Gundam ambientate nellUniversal Century (UC) come la serie originale, la realizzazione
della colonizzazione avviene nel corso di meno di un secolo, con il trasferimento, non sempre volontario,
in colonie spaziali di circa 11 miliardi di persone. I conflitti e le guerre tra terrestri e colonie sono al centro
di tutte queste storie, in una continua escalation di armi, battaglie e distruzione, che sembra spesso sottolineare linsensatezza della razza umana e delle sue ideologie.

La scienza di Gundam

Dal punto di vista scientifico Tomino, l'autore di Gundam, e i team di


scrittori della Sunrise hanno tutti fatto esplicito e completo riferimento
all'opera The High Frontier Human Colonies in Space del fisico Gerard
K. O'Neill del 1977. O'Neill stato professore della Princeton University,
direttore dello Space Studies Institute, collaboratore della NASA, autore
di testi tecnici e divulgativi, imprenditore nel campo aerospaziale e instancabile promotore della colonizzazione dello spazio da parte dell'uomo. Nei suoi testi, frutto di studi suoi e di molti altri scienziati, viene tracciato un calendario di tappe che l'umanit dovrebbe seguire per colonizzare lo spazio e sono scientificamente analizzate e illustrate tecnologie,
macchinari e costruzioni necessarie per realizzare tale obiettivo. Tutto
questo materiale stato completamente integrato nella narrazione di
Gundam e fa da sfondo alle vicende dei protagonisti.

1- La vita nei punti di Lagrange


I punti di Lagrange (o punti di librazione) sono cinque punti individuati matematicamente dall'astronomo
francese Joseph-Louis Lagrange alla fine del 1700 nello spazio che circonda l'orbita della Luna attorno
alla Terra. Un oggetto che si muova attorno a questi punti su delle orbite prestabilite si troverebbe in equilibrio quasi stabile rispetto alle forze di attrazione gravitazionale della Luna e della Terra e quindi richiederebbe solo quantit minime di energia per mantenere la sua posizione. I punti di Lagrange, secondo tutti
gli studi di realizzabilit condotti dalle agenzie spaziali americane, sarebbero la posizione ideale per collocare delle colonie spaziali, trovandosi in condizioni d'illuminazione simili alla Terra, a distanza ridotta da
Terra e Luna e su orbite stabili. Quasi tutte le vicende raccontate nelle serie di Gundam si svolgono in effetti in questa porzione ristretta di spazio, le cui distanze, tuttavia, richiedono settimane o addirittura mesi
per essere percorse. Ciascun punto di Lagrange accoglie nella serie giapponese un gran numero di colonie, riunite insieme sotto la denominazione di Sides. Ci sono due Sides per ogni punto di Lagrange. Un
Side inteso come qualcosa di simile a una nazione, con un proprio governo locale e un numero variabile
di colonie e di abitanti. Side 1 collocato in L5, ad esempio ha un numero minore di colonie di Side 2 collocato in L4. Nella saga di Gundam si
contano in totale sette Sides distribuiti nei 5 punti di Lagrange, con
circa dieci miliardi di abitanti complessivi e un numero imprecisato di
colonie.

I punti di Lagrange da L1 a L5 nel


sistema Terra Luna. Da L3 non si
pu mai vedere la Luna, mentre da
L2 non si vede mai la Terra.

2- Il calendario della colonizzazione


Il calendario di uneventuale colonizzazione dello spazio circumlunare fu tracciato da ONeill come road
map per la NASA alla conclusione del programma Apollo e dellesplorazione della Luna. Esso prevede in
ordine cronologico:
a.

La costruzione di stazioni orbitanti in orbita stazionaria intorno alla Terra, da cui far partire missioni
per la costruzione dei "solar arrays", giganteschi pannelli solari con annessa stazione abitata, che
trasmettano a terra energia sotto forma di microonde; missioni di esplorazione della cintura di asteroidi tra Marte e Giove.

b.

Costruzione di stazioni permanenti sulla Luna, per lo sfruttamento minerario del satellite tramite apparecchiature semi-automatizzate; il materiale estratto verrebbe inviato verso i siti di costruzione di
nuove colonie con luso di mass driver.

c.

Trasporto di meteoriti e asteroidi in orbita circumlunare per l'estrazione mineraria; costruzione delle
prime colonie Island 1 e 2 in L4 e L5.

d.

Costruzione delle colonie Island 3 in L4 e L5; inizio trasferimento popolazione terrestre; costruzione
colonie Island 1 e 2 in L1, L2 e L3.

e.

Completamento della costruzione delle colonie Island 3 in tutti i punti di Lagrange; trasferimento di
massa della popolazione terrestre.

Questo calendario rispettato appieno nella cronologia di Gundam, con laggiunta di missioni verso Giove
per lapprovvigionamento di combustibile elio 3 e della creazione di colonie diverse da quelle descritte da
ONeill in L2.

3- Colonie
Per poter vivere per un tempo indefinito su una colonia nello spazio si dovrebbero creare artificialmente
alcune condizioni della nostra esistenza sulla Terra che i terrestri danno per scontate, ma che lass rappresentano il discrimine tra vita e morte.

La gravit uguale a quella terrestre si potrebbe creare con la rotazione della colonia attorno ad un
asse; ci produrrebbe sulla superficie interna della colonia abbastanza forza centrifuga da tenere i
coloni attaccati a essa. Una forza diversa dalla gravit, ma che produce lo stesso effetto! Allontanandosi per dalla superficie interna e spostandosi verso l'asse di rotazione questa gravit artificiale
diminuisce e vicini all'asse si rimane senza peso.

L'aria e l'acqua devono essere inizialmente trasportate sulle colonie e poi continuamente riciclate e
depurate, creando dei cicli chiusi di rigenerazione degli elementi, in buona parte a carico della fitta
copertura vegetale e della biomassa che si prevede depositata sulla superficie interna delle colonie.
Altri strumenti di riciclo riguardano tecnologie per la depurazione di aria e acqua, il trattamento integrale dei rifiuti, il risparmio energetico e i trasporti esclusivamente con motori elettrici a emissioni
zero.

La luce proveniente dal sole non pu entrare senza filtro nelle colonie. Pertanto limmissione di luce
e il ciclo giorno/notte viene regolato tramite il movimento di grandi specchi esterni che fungono in
genere anche da super-efficienti collettori di energia solare, fornendo cos gran parte dell'energia
necessaria a ciascuna colonia.

Le colonie devono essere il pi possibile autosufficienti per la produzione di cibo e servizi, sfruttando
coltivazioni idroponiche, allevamento di animali e produzione industriale che sfrutti il riciclo delle sostanze, le risorse presenti nello spazio e i materiali che arrivano dallestrazione mineraria.

Nel suo lavoro O'Neill fornisce tre progetti definitivi per le colonie da piazzare nei punti di Lagrange, raccogliendo il lavoro svolto in pi di settant'anni da ingegneri e scienziati spaziali. Le colonie descritte da
O'Neill rispettano tutti i parametri di cui sopra, ma hanno forme e dimensioni molto diverse, con la conseguenza di poter accogliere un numero molto diverso di persone. Esse sono indicate come stadi successivi
nell'evoluzione della colonizzazione spaziale.
Island 1 si tratta di colonie di forma sferica (Sfera di Bernal) e di dimensioni ridotte, con diametro di 500
metri e una superficie abitabile di 1,25 Km, in grado di sostenere una popolazione di circa 10.000 persone. il solo tipo di colonia che fu preso in considerazione dall'amministrazione americana per un'eventuale costruzione. In Gundam solo poche colonie hanno questa forma, spesso come habitat per operai addetti alla manutenzione o alla costruzione di colonie pi grandi.

Una rappresentazione esterna di una Sfera di Bernal. La parte sferica rotante permette di avere gravit artificiale lungo la circonferenza perpendicolare allasse di rotazione. Pu ospitare un numero
ridotto di coloni.

Island 2 Hanno forma cilindrica o sferica e diametro di 1,8 Km e possono accogliere fino a 150.000 persone. In Gundam sono forse utilizzate per le colonie gioviane.

Rappresentazione esterna delle


gigantesche colonie Island 3 o
Cilindri di ONeill. Per ragioni di
stabilit dellorbita queste colonie viaggiano sempre in coppia.

Island 3 Sono colonie molto grandi di forma cilindrica, con due cupole emisferiche alle estremit e grandi finestre trasparenti lungo la superficie longitudinale. Sono "aperte", in quanto ricevono indirettamente
luce solare riflessa dai grandi specchi collocati all'esterno attraverso le sezioni trasparenti. Queste colonie
sono lunghe 32 Km, hanno un diametro di 6,4 Km e 365 Km di superficie abitabile, in grado di ospitare
decine di milioni di persone. Sono le colonie che si vedono pi di frequente in Gundam e sono ulteriormente caratterizzate dalla presenza di spazioporti alle due estremit e da anelli che raccolgono habitat cilindrici per le coltivazioni idroponiche, collocati attorno ad una sola estremit della colonia. All'interno della colonia i grandi agglomerati urbani si concentrano alle due estremit, lasciando al centro agglomerati pi piccoli, aree industriali e terreno agricolo o coperto da foreste.

Immagine interna di una colonia


Island 3. La superficie della colonia divisa in sei sezioni, di
cui tre terraformate. Lumidit
dellaria forma nubi e le precipitazione sono giornaliere.

Oltre ai modelli di O'Neill, nelle varie serie di Gundam


compaiono anche altri tipi di colonia, i cui progetti sono
ben noti nella letteratura tecnico-scientifica
Uno di questi riguarda le colonie di forma toroidale viste
soprattutto in Gundam Wing, derivate da uno studio
della NASA del 1977 e simili a quella splendidamente
ricostruita nel film di Stanley Kubrik 2001:Odissea nello
spazio. Le colonie di Gundam Wing hanno un diametro
di 18 Km e superficie abitabile di 225 Km in grado di
sostenere una popolazione di 1 milione e mezzo di persone. Una colonia toroidale pi piccola e del tutto simile
al progetto originale della NASA (Stanford Torus) visibile invece in Gundam Unicorn.

Rappresentazione esterna di uno Stanford Torus,


una colonia a forma di toro con un grande specchio
inclinato di 45 che riflette la luce solare verso il
centro della colonia.

Immagine interna di una colonia toroidale. La forza centrifuga agisce sulla parete esterna
del toro, dove si possono costruire gli insediamenti per i coloni.

Un progetto del tutto originale invece quello delle colonie "chiuse" della serie animata originale e di Gundam Seed. Esse hanno dimensioni simili alle colonie Island 3 di O'Neill, ma non hanno le sezioni trasparenti, n i grandi specchi orientabili all'esterno. La superficie abitabile di queste colonie doppia rispetto a
quelle aperte e la luce solare viene convogliata all'interno di un lungo cilindro trasparente, che corre al
centro della colonia lungo l'asse maggiore. Nella serie originale di Gundam le colonie di Side 3 poste in L2
hanno queste caratteristiche e danno origine al principato di Zeon.

Le colonie chiuse possono ospitare fino a venti


milioni di abitanti, in condizioni relativamente meno piacevoli delle colonie Island 3.

Nelle varie serie di Gundam compaiono ancora altri tipi di colonie, che spesso presentano caratteristiche
miste tra quelle elencate, oppure sono ricavate all'interno di asteroidi pi o meno grandi, come nel caso di
Axis o di Palau.

4- Trasporti
Nel futuro prospettato da O'Neill e dagli scienziati impegnati nelle ricerche sulla colonizzazione non si prevedono nuove scoperte riguardanti i mezzi di trasporto spaziale. Pertanto razzi, motori ionici, traiettorie
che sfruttino lanci gravitazionali dei corpi celesti, particolari finestre di lancio e altre tecniche e tecnologie
oggi sfruttate per il lancio e il controllo di sonde, satelliti e shuttle sono ritenute applicabili anche al futuro
prossimo. Si prevede nello spazio un ampio uso dell'energia nucleare per alimentare i generatori delle navi e dei mezzi. In Gundam questa energia frutto di un processo di fusione nucleare, oggi non ancora tecnicamente realizzabile.
Unica vera innovazione proposta nell'opera di O'Neill il mass
driver da lui brevettato. Esso
consiste in un acceleratore lineare a spinta elettromagnetica
in grado di lanciare grandi carichi nello spazio da zone a bassa
gravit come la Luna o le colonie. Nel calendario della colonizzazione i mass driver sono importanti per spedire nello spazio
grandi carichi di minerale estratto dalla Luna o dagli asteroidi,
da utilizzare per la costruzione
delle colonie. Nella serie originale di Gundam e in tutte le successive produzioni i mass driver sono molto
comuni e sono montati anche a bordo delle navi da battaglia per il lancio dei mobile suit e sulla Terra per
accelerare gli shuttle verso la parte alta dell'atmosfera.

Un'altra innovazione tecnologica rappresentata nella recente


serie Gundam 00 lascensore spaziale. Si tratta di un cavo
con un'estremit attaccata all'equatore della Terra e l'altra posta a circa 35800 Km dalla superficie terrestre, oltre l'orbita
geostazionaria. A questa seconda estremit deve essere attaccato un grosso contrappeso che, a causa della forza centrifuga manterrebbe il cavo in costante tensione e fisso sopra
il punto di ancoraggio. Una struttura cos costruita permetterebbe il movimento con basso consumo di energia dallo spazio esterno verso la Terra e viceversa lungo il cavo teso,
creando un vero e proprio ascensore. I primi studi per la realizzazione dell'ascensore spaziale sono dell'inizio del ventesimo secolo e sono stati pi volte ripresi e concretamente progettati dalle agenzie e dalle industrie spaziali russe e americane. Attualmente sono allo studio in vari laboratori americani
materiali ultra-resistenti con cui si potrebbe realizzare un cavo
adatto a un simile uso. Nella serie Gundam 00 esistono sulla
Terra tre ascensori spaziali appartenenti a nazioni rivali con
alle estremit altrettante stazioni spaziali. Queste strutture
sono anche fondamentali per convogliare sul pianeta enormi
quantit di energia solare, che permettono la sopravvivenza
dell'umanit.

5- Mobile suit
I mobile suit nascono come veicoli spaziali dotati di appendici manipolatorie, utilizzati per la costruzione e la manutenzione delle colonie. Essi posseggono razzi di stabilizzazione e sono dotati di un sistema di regolazione inerziale del
movimento (AMBAC), in grado di farli muovere spostando il
peso del veicolo attorno al baricentro. Molti di loro sono costruiti per poter operare anche con la gravit artificiale delle
colonie. Il loro pilotaggio richiederebbe uno specifico addestramento. Progetti in tal senso sono stati depositati da molti studi di ingegneria e ultimamente i militari giapponesi hanno iniziato uno studio di fattibilit per un mobile suit terrestre
da combattimento.
Nel mondo di Gundam i mobile suit sono dotati di motori
compatti a fusione nucleare e sono presto convertiti in mezzi militari corazzati e armati con le armi pi sofisticate e potenti. Grazie alle ridotte dimensioni, alla manovrabilit e alla
capacit offensiva, queste macchine risultano decisive in
tutte le battaglie descritte nelle serie di Gundam, determi- Un mobile suit adibito alla costruzione e manando le sorti delle guerre. La loro efficacia come armi da nutenzione delle colonie, poco adatto ad opebattaglia pu essere tuttavia giustificata solo in un mondo rare in condizioni di gravit.
dove radar, sensori e armi teleguidate siano inservibili a
causa delle particelle Minovsky. Con il passare del tempo e con la sempre maggiore potenza e velocit
dei mobile suit, il loro pilotaggio non sar pi possibile con un semplice addestramento, ma comporter
la selezione di individui speciali o la modificazione psico-fisica dei piloti.

Il Dom-Tropen, un tipico mobile suit da combattimento,


adattato allambiente terrestre

La fantascienza di Gundam
Per essere una serie animata rivolta ad un pubblico di adolescenti, Gundam presenta davvero pochi elementi di pura fantasia. Anche le tecnologie inventate nella serie sono ammantate da un'aura di pseudoscienza facilmente assimilabili con gli studi e le tecniche sopra illustrati.

1- La fisica delle particelle Minovsky


Per quanto riguarda i sistemi di alimentazione e propulsione, la principale risorsa dei mobile suit e dei
pi grandi mobile armour del mondo di Gundam costituita dallenergia atomica prodotta dai loro microreattori a fusione. Gli elementi utilizzati nei reattori sono lelio 3 ed il deuterio, rispettivamente un isotopo
leggero dellelio ed un isotopo pesante dellidrogeno. Nel processo di fusione un neutrone si trasferisce
dal nucleo del deuterio a quello dellelio 3, dando luogo ad atomi di elio ed idrogeno stabili. Il vantaggio
di questa originale fusione sta nellalta energia prodotta e nella ridotta dispersione di neutroni, che comporta la possibilit di schermature leggere (una simile reazione fu tentata nel mondo reale da fisici americani negli anni 50 del ventesimo secolo senza riuscirci). Durante la sperimentazione di un innovativo
reattore a fusione nucleare alimentato con elio 3, gli scienziati scoprirono un'inaspettata onda elettromagnetica, dovuta a una nuova e fino allora sconosciuta particella sub-atomica.
Le particelle Minovsky sono elementi subnucleari di vita brevissima e
dalle propriet uniche. La loro produzione un effetto collaterale del
processo di fusione nucleare dellelio 3 e del deuterio, scoperto dal fisico nucleare Yuri Torenov Minovsky, da cui prendono il nome. Prodotte
in grandi quantit queste particelle bloccano le radiazioni elettromagnetiche a bassa frequenza, come le onde radio, cosicch la loro diffusione
nel campo di battaglia impedisce luso di radar e radio, e riduce lefficacia dei sensori allinfra-rosso. Se caricate elettricamente, poi, le particelle Minovsky formano un reticolo (una sorta di griglia tridimensionale)
chiamato (i)-field in grado di deviare o confinare altre particelle cariche
molto meglio di un campo magnetico. Applicazioni pratiche di un (i)-field
si hanno nei microreattori dei mobile suit, dove usato per isolare il plasma surriscaldato e impedire il rilascio di radiazioni; nel sistema di volo
Minovsky, in cui un (i)-field esterno d portanza e contrasta la gravit
(utilizzato, ad esempio, nei mobile suit del progetto Victory); oppure nelle barriere di protezione contro le armi a raggi dei mobile suit e dei mobile armour (come nel caso dello scudo del Gundam F91). Infine, le
particelle Minovsky raggruppate in un (i)-field, se compresse decadono
in mega-particelle ad alta energia. Queste ultime possono essere raccolte, concentrate e sparate, come
avviene, infatti, nelle convenzionali armi a fasci di particelle, costituenti larmamento tipico di mobile suit,
mobile armour e navi da guerra dellera spaziale.
Ad andare in pensione nel mondo di Gundam quindi gran parte della tecnologia di comunicazione e
rilevamento militare basata su onde radio, infrarossi e laser. Infatti, la diffusione di particelle Minovsky su
un campo di battaglia accecherebbe qualunque sistema radar o missile teleguidato. La guerra a distanza
non contemplata in Gundam, ben venga il corpo a corpo!

2 - Giove e l'elio 3
La diffusione rapidissima dei reattori a fusione nucleare basati sull'elio 3 e, in seguito, dei reattori compatti nelluso comune della vita nelle colonie cre immediatamente problemi di approvvigionamento della materia prima. Lelio 3 un isotopo molto raro di un elemento altrettanto scarso. Quantit significative
ne sono tuttavia presenti nel suolo lunare, mentre esso abbonda nellatmosfera di Giove. Ecco perch
nellera spaziale sono di fondamentale importanza le missioni della Jupiter Energy Fleet, una flotta commerciale di trasporto spaziale che fa la spola tra la Terra, i Sides e Giove. I sistemi di propulsione di
queste enormi navi impiegano normalmente razzi a propellente liquido (idrogeno-ossigeno), il cui calore
viene sfruttato per favorire il processo di fusione termonucleare. Il percorso di andata e ritorno tra i due
pianeti dura pi di due anni ed quindi necessario un continuo movimento di queste enormi navi cisterna. Delle colonie di pionieri sono state costruite attorno a Giove, come basi per gli operatori della flotta.
Nel mondo di Gundam, vista la loro lontananza, esse sono diventate sempre pi indipendenti dalle direttive del governo centrale, creando una propria politica e una propria agenda.

La nave da trasporto Jupitoris della Jupiter Energy Fleet


lunga 2000 m ed in grado di trasportare milioni di tonnellate
di elio 3.

3- I Newtype
"L'umanit svincolata dalla gravit della Terra, far un salto evolutivo dando vita a un uomo nuovo non
pi in conflitto con il suo prossimo, ma in perfetta comunione con esso." Questo concetto alla base
della filosofia detta Contolismo, che prospetta l'esistenza di una nuova e migliore razza umana nello
spazio profondo, dove le anime non sono gravate dal pozzo della gravit terrestre. Implicita la concezione di superiorit degli spazianoidi (gli abitanti delle colonie) rispetto ai terrestri, che viceversa mantengono il controllo politico, militare ed economico su tutti i coloni. Questo contrasto ideologico sar
causa di continui conflitti e guerre per mezzo secolo nelle serie di Gundam. L'ideologia del Contolismo
si basa in Gundam su dei casi reali di individui con eccezionali doti extrasensoriali, che gli permettono
di comunicare empaticamente con i loro simili e di avere facolt precognitive. Sono i cosiddetti newtype,
oggetto di studi bio-medici approfonditi da parte delle varie parti in conflitto, che arrivano a clonarli per
poterli usare come arma contro il nemico. I piloti dei Gundam nelle varie serie sono quasi tutti newtype,
come lo sono i loro principali avversari.

Conclusione
Questo breve excursus nel futuro prospettato dal libro di ONeill, e poi ripreso dalla serie animata giapponese, dovrebbe far capire come lidea della colonizzazione dello spazio sia stata unopzione reale per la
prospettiva di sviluppo dellumanit. Unopzione presa tuttavia in seria considerazione solo per un ridotto
lasso di tempo. Negli anni 70 del ventesimo secolo, quando i progetti furono elaborati, si viveva ancora
nelleuforia della conquista della Luna e la concorrenza tra il blocco occidentale e quello sovietico nella
corsa allo spazio era ancora vivissima. La realizzazione di quei progetti sembrava a portata di mano quando fu varato il programma Shuttle da parte degli USA nel 1981, con lobiettivo di trasportare i componenti
per la costruzione di stazioni orbitanti attorno alla Terra, il primo stadio del calendario di ONeill. In realt
con la caduta delURSS la grande corsa allo spazio si di fatto arrestata e i programmi delle agenzie spaziali si sono sempre pi ridotti, come pure i loro fondi. Oggi i governi finanziano in quantit molto limitata
solo lattivit scientifica di base, che permette di lanciare qualche sonda e costruire simpatici robottini, ma
niente di pi. Anche lindustria privata sembra aver rinunciato a progetti ambiziosi di sfruttamento delle
risorse spaziali, limitandosi ad intasare lo spazio prossimo con satelliti geostazionari per le telecomunicazioni. Del resto linvestimento iniziale per cominciare le attivit descritte nella prima parte della conferenza
sarebbe sicuramente molto ingente e sostenibile solo da grandi corporazioni con una visione comune del
futuro, e non da speculatori i cui intenti cambiano a seconda delle oscillazioni dei titoli in borsa. Purtroppo
una visione cos ampia del futuro, in realt di qualunque futuro che non si limiti a qualche mese, sembra
mancare oggi sia ai governi che ai signori delleconomia. Un futuro dellumanit nello spazio pertanto
ormai relegato solo ai sogni e alle fiction di fantascienza.
Buona visione notturna!

Prof. Luigi Mastromatteo


Liceo Scientifico Torricelli, Roma

THE DAY AFTER


Vasti spazi deserti, negli stabilimenti e nei
palazzi. La celebre parete di vetro di una
fabbrica coperta da ponteggi: si staccano
pezzi. Sigillato lesagono della mensa,
sgombro il Centro Studi. Polvere, chiazze,
ruggine. Tombe vuote di un lavoro
scomparso (delle quali la celebrata bellezza
impedisce la demolizione). Per salvare
quella vita di lavoro dalloblio, persone che
hanno avuto il privilegio di condividerla, in
una variet di ruoli aziendali, hanno inteso
evocarla sulla traccia delle loro traiettorie
lavorative. Si sono affidati a mani capaci di
disegnare lordito delle domande entro cui
calare la trama delle loro risposte. Saranno i
limiti
di
questo
microcosmo
di
testimonianze. Ne mancano alcune, impedite
della morte della persona (come di Pier
Giorgio Perotto, entusiasta di questo
impegno collettivo) e diviene evidente che
questo compito non era dilazionabile. Il
successo dellimpresa di Camillo e Adriano
(e Roberto, cui si deve il perseverare nella
conversione allelettronica) e la sua
decadenza sono sincroni con lo sviluppo e il
dileguamento dellItalia industriale (ossia
della grande impresa, della sua prospettiva
strategica e della sua capacit dinnovazione
in settori di tecnologia avanzata). Agli
imprenditori costruttori di futuro sono andati
subentrando cacciatori di valori azionari,
speculatori del mercato borsistico, arraffatori
di monopoli, artefici di partecipazioni
incrociate e di piramidi societarie. A un
mondo del lavoro umiliato in una societ
lacerata e disorientata, succube delle vicende
aleatorie di uneconomia finanziarizzata, si rivolge il coro di queste testimonianze. Esse ricordano il valore permanente
delle ragioni di quel successo dimpresa: la responsabilit e capacit di costante innovazione e anticipazione, realistica e
audace, razionale e immaginativa, votata alleccellenza dei prodotti, alla qualit della vita lavorativa, allelevazione
della vita sociale.
Francesco Novara
Torino, ottobre 2005

Se ne parler a Bondeno (FE), domenica 23 settembre, nel corso della manifestazione


Ricominciamo dal futuro
Scarica il programma

Il regista sar ospite a Bondeno della manifestazione Ricominciamo dal futuro


Run-Time (2012) prodotto e diretto da Stefano Balestra; sar proiettato il 10 ottobre 2012 nella Chiesetta della delizia
Estense del Verginese.
http://runtimethemovie.wordpress.com
Scheda del film
Titolo: Run-Time
Anno: 2012
Durata: circa 90 min.
Produzione: Stefano Balestra
Regia: Stefano Balestra
Riprese, fotografia, montaggio: Stefano Balestra
Cast: Michele Spettoli, Eleonora Poltronieri, Manuela Palmieri, Francesco Medas, Marco Pancaldi, Simone Marzocchi,
Vanja Spagna Cvijanovic, Emanuele Droghetti, Gloria Dalla Vecchia, Niki Mion, Lucia Zerbinati, Alessandra Violante
Paolicelli, Nicola Vallese, Roberto Bozzi, Francesco Aldi (Frank Trauma), Elisa
Musiche composte da: Mario Tinnirello
Grafica: Lucia Zerbinati
Scheda dellautore:
Stefano Balestra nato a Copparo (Fe) nel 1975. Diplomato allIstituto dArte Dosso Dossi di Ferrara, si laureato in
Lettere Moderne allUniversit di Ferrara.
Ha lavorato nel settore televisivo come operatore e montatore video, ha esperienze professionali nel campo della grafica
e della fotografia.
Da sempre appassionato di cinema e fantascienza, nel 2012 decide di realizzare a costo zero il suo primo
lungometraggio/serial: Run-Time, grazie alla collaborazione di un team di persone professionali e appassionate, cui
vanno tutti i suoi ringraziamenti.

Sito ufficiale: http://uac.bondeno.com/ambientefuturo


http://terzapagina.blog.tiscali.it/2012/09/17/controfuturi/
http://bondeno.blogspot.it/2012/09/la-crisi-giocata.html
http://bondeno.blogspot.it/2012/09/gundam-era-un-futuro-possibile.html
http://bondeno.blogspot.it/2012/09/stefano-balestra-bondeno.html
http://bondeno.blogspot.it/2012/08/in-me-non-ce-che-futuro.html
http://terzapagina.blog.tiscali.it/2012/09/08/uomini-e-lavoro-alla-olivetti/
http://terzapagina.blog.tiscali.it/2012/09/02/senza-denaro/
http://www.bondeno.com/2012/09/03/arcipelago-scec/
http://www.bondeno.com/2012/09/20/ricominciamo-dal-futuro/
http://www.bondeno.com/2012/08/28/storia-della-moneta/
Anche i bambini della scuola dinfanzia Coghetti di Bergamo ci hanno inviato i loro disegni di
solidariet che potete vedere qui:
https://picasaweb.google.com/114816629130043718564/Coghetti?authuser=0&feat=directlink
Le foto della mostra le trovate al link:
https://picasaweb.google.com/114816629130043718564/RicominciamoDalFuturo?
authuser=0&feat=directlink
Quelle della manifestazione: http://flic.kr/s/aHsjCm9PaE
I video: https://vimeo.com/album/2098238
Il catalogo della manifestazione: http://issuu.com/afenice/docs/brochureaf1
Arrivederci a Bergamo!

SITO UFFICIALE: http://uac.bondeno.com/ambientefuturo/


Controfuturi, ovvero come i Cigni neri governano le nostre vite.
Domenica 30 settembre, ore 17.15 a Ricominciamo dal futuro
In questo intervento si tratter il tema della possibilit e della contingenza. Tante le domande che si
pongono se si pensa la storia in termini di congetture e non di necessit: quanto il nostro futuro
prevedibile? E se pensiamo alla nostra attualit, quali eventi si potevano anticipare? Ci si poteva
aspettare l11 settembre ? E il successo di Internet? E la crisi finanziaria? E il terremoto che ha
scosso le terre emiliane? Alcune scienze affascinanti, come le cosiddette scienze dellincertezza,
ci aiutano a delineare possibili scenari del futuro, controfuturi concepibili e ad affrontare
creativamente limprevisto che governa le nostre vite.
Raffaella Trigona
RAFFAELLA TRIGONA, LAUREATA IN FILOSOFIA ESTETICA. DOPO AVER
CONSEGUITO IL DOTTORATO DI RICERCA INTERDISCIPLINARE UOMO E AMBIENTE
PRESSO LA FACOLT DI SCIENZE DELLA FORMAZIONE DELLUNIVERSIT DI
PALERMO, HA SVOLTO ATTIVIT DI RICERCA PRESSO LA SCUOLA DI DOTTORATO IN
ANTROPOLOGIA ED EPISTEMOLOGIA DELLA COMPLESSIT DELLUNIVERSIT DI
BERGAMO.
E DOCENTE A CONTRATTO DI ANTROPOLOGIA CULTURALE. TRA LE SUE
PUBBLICAZIONI IL VOLUME CURATO CON E. BOUGLEUX PERCORSI CREATIVI E
COMPRESENZE IMMAGINARIE. RIFLESSIONI EPISTEMOLOGICHE SULLA
MULTIDISCIPLINARIET (QUADERNI DEL CERCO, GUARALDI, RIMINI, 2009), I SUOI
CONTRIBUTI PER LA RIVISTA WORLD FUTURES E PER MORETTI & VITALI
IMITAZIONE CREATIVA. EVOLUZIONE E PARADOSSI DEL DESIDERIO (2004) E AVER
CURA DELLA BELLEZZA. IMMAGINI DALLA MENTE ESTETICA (2012).
http://terzapagina.blog.tiscali.it/2012/09/17/controfuturi/

La crisi giocata
http://youtu.be/7YowmG8nnTM
Il video sopra si riferisce alla manifestazione ferrarese "Si gioca: la crisi", organizzata
dall'associazione Spigoli&culture, alcuni esponenti della quale interverranno a Bondeno, Domenica
23, alle 16, a "Ricominciamo dal futuro"
Titolo dell'intervento:
"GDR (Giocare, Divertirsi, Riflettere)"
Filmato Si Gioca: La Crisi (2012) Reloaded (coordinatore Gian Luca Balestra; interverranno
Francesco Giombini, Gianluca Maragno, Antonella Chinaglia)
Argomento: si parler del gioco e dei giochi disponibili (prevalentemente a sfondo economico) (a
cura dell'associazione Spigoli e Culture di Ferrara e della ludoteca di Bondeno).
Saranno disponibili giochi da tavolo di carattere economico e si potr giocare con l'aiuto dei soci
della ludoteca di Bondeno "I signori della nebbia"
Seguite la manifestazione su Twitter: @bondenocom
Scaricate il programma su: http://issuu.com/afenice/docs/brochureaf1

Gundam: era un futuro possibile


http://youtu.be/oazFe2jbMxw
Lo scopo di questa conferenza non raccontare la storia di Gundam, cosa oltremodo lunga e
complessa, viste le numerose storie non necessariamente collegate tra loro che si sono intrecciate in
oltre trent'anni di produzione, ma piuttosto trattarne le premesse scientifiche e fantascientifiche in
relazione con il futuro che la serie pro-spetta. Queste premesse, con poche eccezioni , sono
sostanzialmente omogenee e comuni a tutte le serie di Gundam che si sono succedute negli anni e
dovrebbero stimolare una profonda riflessione sul nostro futuro e su quello delle prossime
generazioni
Sabato 29 settembre a Bondeno, ore 18.15, nel corso della manifestazione "Ricominciamo dal
futuro"
(dott.Luigi Mastromatteo, Liceo Torricelli, Roma)
Seguite la manifestazione su Twitter: @bondenocom
http://www.facebook.com/events/400437536687081/

Stefano Balestra a Bondeno


Il
regista
sar
ospite
della
manifestazione
"Ricominciamo
dal
futuro"
Domenica 30 settembre, ore 20.30, presso Societ operaia in Viale Repubblica 26, Bondeno (FE)
Run-Time (2012) prodotto e diretto da Stefano Balestra; sar proiettato il 10 ottobre 2012 nella
Chiesetta
della
delizia
Estense
del
Verginese.
http://runtimethemovie.wordpress.com

Scheda del film


Titolo:
Run-Time
Anno:
2012
Durata:
circa
90
min.
Produzione:
Stefano
Balestra
Regia:
Stefano
Balestra
Riprese,
fotografia,
montaggio:
Stefano
Balestra
Cast: Michele Spettoli, Eleonora Poltronieri, Manuela Palmieri, Francesco Medas, Marco Pancaldi,
Simone Marzocchi, Vanja Spagna Cvijanovic, Emanuele Droghetti, Gloria Dalla Vecchia, Niki Mion,
Lucia Zerbinati, Alessandra Violante Paolicelli, Nicola Vallese, Roberto Bozzi, Francesco Aldi (Frank
Trauma),
Elisa
Musiche
composte
da:
Mario
Tinnirello
Grafica: Lucia Zerbinati
Scheda
dellautore:
Stefano Balestra nato a Copparo (Fe) nel 1975. Diplomato allIstituto dArte Dosso Dossi di Ferrara, si
laureato in Lettere Moderne allUniversit di Ferrara.
Ha lavorato nel settore televisivo come operatore e montatore video, ha esperienze professionali nel
campo della grafica e della fotografia.
Da sempre appassionato di cinema e fantascienza, nel 2012 decide di realizzare a costo zero il suo
primo lungometraggio/serial: Run-Time, grazie alla collaborazione di un team di persone professionali e
appassionate, cui vanno tutti i suoi ringraziamenti.

Visibile integralmente su you tube:


https://youtu.be/5Wqatgzw6XY

In me non c' che futuro


http://youtu.be/LJlufYBIcDI
In me non c che futuro Ritratto di Adriano Olivetti ottobre 2011 "C stato un momento, a met
degli anni 60 del XX secolo, in cui unazienda italiana ebbe loccasione di guidare la rivoluzione
informatica mondiale, 10 anni prima dei ragazzi della Silicon Valley: Steve Jobs e Bill Gates. Una
rivoluzione tecnologica che aveva le sue radici in una rivoluzione culturale e sociale, in un modello
industriale pensato al di l di Socialismo e Capitalismo, che il suo promotore, Adriano Olivetti,
aveva cominciato a sperimentare sin dagli anni 30 a Ivrea, in provincia di Torino." Queste le
considerazioni che hanno portato il regista Michele Fasano ad avviare un complesso lavoro di
ricostruzione storica che da Camillo Olivetti, fondatore della prima fabbrica di macchine per
scrivere, conduce lo spettatore ai giorni nostri, facendo riecheggiare le parole di Adriano Olivetti nel
discorso ai lavoratori di Pozzuoli del 1955: "Pu lindustria darsi dei fini? Si trovano questi
semplicemente nellindice dei profitti?" La Fondazione Adriano Olivetti ha supportato il lavoro
scientifico del regista che inizi a scrivere la sceneggiatura sin dal 2008, con il Professor Francesco
Novara, coautore del volume "Uomini e lavoro alla Olivetti" edito dalla Bruno Mondadori nel 2005.
http://www.fondazioneadrianolivetti.it
THE DAY AFTER
Vasti spazi deserti, negli stabilimenti e nei palazzi. La celebre
parete di vetro di una fabbrica coperta da ponteggi: si staccano
pezzi. Sigillato lesagono della mensa, sgombro il Centro Studi.
Polvere, chiazze, ruggine. Tombe vuote di un lavoro scomparso
(delle quali la celebrata bellezza impedisce la demolizione). Per
salvare quella vita di lavoro dalloblio, persone che hanno avuto il
privilegio di condividerla, in una variet di ruoli aziendali, hanno
inteso evocarla sulla traccia delle loro traiettorie lavorative. Si sono
affidati a mani capaci di disegnare lordito delle domande entro cui
calare la trama delle loro risposte. Saranno i limiti di questo
microcosmo di testimonianze. Ne mancano alcune, impedite della
morte della persona (come di Pier Giorgio Perotto, entusiasta di
questo impegno collettivo) e diviene evidente che questo compito
non era dilazionabile. Il successo del-limpresa di Camillo e
Adriano (e Roberto, cui si deve il perseverare nella con-versione
allelettronica) e la sua decadenza sono sincroni con lo sviluppo e il
dileguamento dellItalia industriale (ossia della grande impresa, della sua prospettiva strategica e
della sua capacit dinnovazione in settori di tecnologia avanzata). Agli imprenditori costruttori di
futuro sono andati subentrando cacciatori di valori azionari, speculatori del mercato borsistico,
arraffatori di monopoli, artefici di partecipazioni incrociate e di piramidi societarie. A un mondo del
lavoro umiliato in una societ lacerata e disorientata, succube delle vicende aleatorie di
uneconomia finanziarizzata, si rivolge il coro di queste testimonianze. Esse ricordano il valore
permanente delle ragioni di quel successo dimpresa: la responsabilit e capacit di costante
innovazione e anticipazione, realistica e audace, razionale e immaginativa, votata alleccellenza dei
prodotti, alla qualit della vita lavorativa, allelevazione della vita sociale.
Francesco Novara
Torino, ottobre 2005
Se ne parler a Bondeno (FE), domenica 23 settembre, nel corso della manifestazione
Ricominciamo dal futuro
Scarica il programma

Dopo le catastrofi il denaro non ha pi valore. Il valore fondamentale di una certa


cosa dovrebbe essere la sua natura o la sua qualit di anima.
Dovremmo domandarci: Questa cosa buona? E una cosa che ci aiuta? E una cosa bella? e
non: Quanto costa?.
Cos afferma Hillman, ed in questo spirito che abbiamo programmato a Bondeno (uno dei 103
comuni colpiti dal terremoto del 20 e 29 maggio), dove risiede la nostra associazione, la
manifestazione Ricominciamo dal futuro, dal 22 al 30 settembre 2012, presso la Societ operaia
di Mutuo Soccorso.
Infatti tutti gli intervenuti partecipano a titolo gratuito, non riceviamo alcun contributo, non
abbiamo sponsor, non raccoglieremo fondi e lingresso libero.
Riteniamo che queste caratteristiche ne facciano una manifestazione di solidariet unica, che
speriamo verr apprezzata dalla popolazione e da coloro che vorranno intervenire.
Non potendo investire in pubblicit, chiediamo il contributo di tutti per dare la massima diffusione a
questa notizia, di cui trovate informazioni ai seguenti link:
http://ambientefuturo.info
http://www.facebook.com/events/400437536687081/
http://issuu.com/afenice/docs/brochureaf1?mode=window&viewMode=singlePage
Seguiranno altri comunicati stampa su http://www.terzapagina.info, man mano che definiremo il
programma.
Unione Associazione Culturali (UAC)

Arcipelago SCEC
http://youtu.be/0zOeYR8DbJE
Lisa Bortolotti, moglie, madre di due figli, laureata allAlma Mater Studiorum ( Bologna ) in
economia aziendale; impiegata pubblica ma dal gennaio 2012 ha fatto il suo downshifting con un
part time al 60%, per dedicarsi maggiormente a ci che ritiene importante: casa, famiglia, passioni,
associazione.
Subito dopo la nascita della secondogenita, socio fondatore di Arcipelago SCEC Emilia Romagna,
nel 2009. Dalla primavera 2011 ne diventa presidente e coordina lattivit degli attivisti regionali ;
si dedica alla divulgazione delle progettualit di Arcipelago, crea occasioni di approfondimento e
formazione, collabora ad alcune attivit del coordinamento nazionale ( sito e blog La Nave dei
Folli ), si adopera per applicare una sperimentazione nel proprio territorio, Ferrara;
rappresentante regionale nel coordinamento nazionale.
Di Arcipelago SCEC, e dei suoi progetti, sostiene che un percorso di vita, che richiede di
incarnare totalmente, a partire da s, il cambiamento che si vuole realizzare. Arcipelago non solo si
fa, ma lo si .
Araba Fenice ne socia e lha invitata domenica 23 settembre 2012 alla manifestazione
Ricominciamo dal futuro, presso la Societ operaia di Mutuo soccorso, alle 10.30 per illustrare le
attivit dellassociazione.
- See more at: http://www.bondeno.com/2012/09/03/arcipelago-scec/#sthash.wyPimA6x.dpuf

Ricominciamo dal futuro


Le opere di Michelangelo Miani verranno esposte dal 24 al 30 settembre 2012, nei locali al
pianterreno.
Mostra di fotografia Ambiente (e) Futuro: Scatti liberi
Narrativa di Fantascienza: il futuro, lambiente, il viaggio nel tempo.

PROGRAMMA
SABATO 22 SETTEMBRE
16-19 Seminario PRIMIT , relatore Sandro Pascucci
16.00 : 16.30 = breve storia della moneta (nascita della moneta, medioevo, banche centrali)
16.30 : 17.00 = situazione monetaria attuale (banche centrali e politici collusi)
pausa 10 minuti
17.10 : 18.00 = come recuperare la sovranit monetaria (proposte tecniche)
18.00 : 18:50 = pericoli sociali di non intervento (dibattito)
19.00 = fine lavori

20.30 Retrofuturo: Uomini e lavoro alla Olivetti, una occasione mancata


DOMENICA 23 SETTEMBRE
10.30 Arcipelago SCEC: per una economia a misura dUomo Presenta Lisa Bortolotti,
responsabile regionale dellassociazione
16 GDR (Giocare, Divertirsi, Riflettere)
Filmato Si Gioca: La Crisi (2012) Reloaded (coordinatore Gian Luca Balestra; interverranno
Francesco Giombini, Gianluca Maragno, Antonella Chinaglia)
Argomento: si parler del gioco e dei giochi disponibili (prevalentemente a sfondo economico)
(a cura dellassociazione Spigoli & Culture di Ferrara e della ludoteca di Bondeno)
20.30 Serata ludoteca con giochi di economia (Acquire, Le Havre, Coloni di Catan, Power Grid
ecc.)
SABATO 29 SETTEMBRE
15.30 Apertura lavori, presentazione delle Associazioni Culturali Laraba Fenice di Bondeno e
La Fenice di Bergamo, lettura della lettera di sostegno del Collegio Vescovile S. Alessandro di
Bergamo.
15.45 LA FENICE: TRA MITO E STORIA (prof. Gian Paolo G. Scharf, Uninsubria, Varese)
17.00 MEMORIE NON VOLATILI PER APPLICAZIONI SPAZIO PROGETTI (Ing. Cristiano
Calligaro, RedCatDevices, Responsabile del progetto SkyFlash, http://www.skyflash.eu/)
18.15 GUNDAM: ERA UN FUTURO POSSIBILE (dott. Luigi Mastromatteo, Liceo Torricelli,
Roma)
20.30 La ludoteca I signori della nebbia presenta VegeTables, un gioco di Daniele Ferri. Sar
presente lautore
DOMENICA 30 SETTEMBRE
MATTINA
10.00 Apertura dei lavori
10.15 Visita guidata agli ambienti della mostra
11.00 SCRIVERE DI FANTASCIENZA (Paolo Aresi, scrittore e giornalista, Eco di Bergamo)
12.00 DOCTOR WHO: LEMBLEMA DELLA SCI FI INGLESE, dal 1963 ai giorni nostri (prof.
Alessandro Gaj, European School of Economics, Universit di Madrid)
POMERIGGIO
15.00 RINNOVARE LENERGIA DELLACQUA PER UN FUTURO MIGLIORE (prof. Alberto
Tripoli, Libera Universit Nichols Flames, Bergamo)
16.15 STAPPA LA CREATIVITA: INNOVARE PRATICAMENTE IN TEMPI DI CRISI PER
UN FUTURO MIGLIORE (Alessandra Mattioni, Life Coach Lecce)
17.30FILOSOFIA ESTETICA, Contropassati e controfuturi, quali universi alternativi possibili?
(D.ssa Raffaella Trigona, Universit di Bergamo)
SERA
20.30 Stefano Balestra presenta il suo film Run Time
Presso Societ operaia di mutuo soccorso, Viale Repubblica 26, Bondeno FE
info@uac.im
- See more at: http://www.bondeno.com/2012/09/20/ricominciamo-dalfuturo/#sthash.mNELUHdl.dpuf

Storia della moneta


Sar Sandro Pascucci, dellassociazione Primit, ad aprire i lavori della manifestazione
Ricominciamo dal futuro, presso la Casa Operaia dal 22 al 30 settembre.
Questo il programma di sabato 22:
16.00 : 16.30 = breve storia della moneta (nascita della moneta, medioevo, banche centrali)
16.30 : 17.00 = situazione monetaria attuale (banche centrali e politici collusi)
pausa 10 minuti
17.10 : 18.00 = come recuperare la sovranit monetaria (proposte tecniche)
18.00 : 18:50 = pericoli sociali di non intervento (dibattito)
19.00 = fine lavori
http://youtu.be/CPE8Tz4oavM
- See more at: http://www.bondeno.com/2012/08/28/storia-della-moneta/#sthash.3J3LDBr4.dpuf

Anche i bambini della scuola dinfanzia Coghetti di Bergamo ci hanno inviato i


loro disegni di
solidariet che potete vedere qui:
https://picasaweb.google.com/114816629130043718564/Coghetti?
authuser=0&feat=directlink
Le foto della mostra le trovate al link:
https://picasaweb.google.com/114816629130043718564/RicominciamoDalFuturo?
authuser=0&feat=directlink
Quelle della manifestazione:
http://flic.kr/s/aHsjCm9PaE
I video:
https://vimeo.com/album/2098238
Il catalogo della manifestazione:
http://issuu.com/afenice/docs/brochureaf1

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