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LA LIBERTA’ DI FLUIRE CON IL RESPIRO NEL TANTSU 

Di Fabrizio Dalle Piane & Ateeka

Rilassata sul fianco, nel contenimento di una culla del


Tantsu, mi apro e il respiro mi penetra come l’acqua, si
diffonde silenziosamente saturando ogni cellula del mio
corpo. Dondola in avanti il mio bacino mentre l’addome si
riempie della presenza del respiro. Il riempimento fa sentire
leggeri, una sensazione che sfida la mia mente razionale.
Come posso essere così “piena” e sentirmi così leggera? In
questo respiro, sono nutrita.

Il respiro lascia il mio corpo e in quel momento mi sento


ripulita dalle tensioni e prendo consapevolezza della
presenza del mio partner. Mi tiene delicatamente tra le sue
braccia e insieme approdiamo sul primo gradino del respiro
condiviso. In questo “infinito” momento indugiamo sul fondo
di un calmo oceano…sotto le onde…silenzio…presenza…
armonia di sentimenti. Ci soffermiamo senza sforzo qui, in
un vuoto che sembra così pieno, un buio lucido, dipinto
completamente di nero, fino a che non sorge la prossima
inspirazione. La facciamo affiorare, galleggiante nell’intimità
del respiro condiviso, presente nello stesso ampio oceano.

Il respiro è ciò che vive con me sempre. Non mi lascia mai.


E’ il gesto più intimo. Condividere questa intimità del respiro
con qualcun altro diventa un’offerta sacra.

Ateeka
 

Nella pratica del Tantsu, il respiro è l’elemento vitale che ci unisce e 
ci porta nella condivisione. Il respiro è il “mezzo” attraverso cui 
c’incontriamo. Respirare è un’azione che si trasforma nell’esistere, 
un’esistenza fluida e fluttuante. Quando condividiamo il nostro 
respiro, la danza delle polarità e la loro unione, cambia tra di noi e 
dentro di noi.

Il Tantsu ci concede l’opportunità di riconnetterci con le potenzialità 
delle vibrazioni originali del nostro respiro. Le influenze culturali e le 
esperienze di vita ci hanno indotto ad adottare modalità rigide di 
respiro, che possono limitare una profonda e intima connessione con 
le forze vitali insite nel respiro. Una sana respirazione inonda il nostro 
intero sistema, non solo con l’ossigeno, ma anche con risorse 
energetiche vitali, spesso chiamate prana, Ki, chi, o mana. E’ una 
fluttuante energia senza limiti. La naturale potenza del respiro è 
accresciuta dall’adattabilità e dalla sensibilità dei tessuti della cassa 
toracica, del diaframma, della colonna vertebrale e del bacino. Il 
respiro è una risorsa di vita ricca e sacra, che non necessita di 
manipolazioni e pratiche per svelare la sua presenza vitale. Il Prana è 
sempre presente e inesauribile. Noi, in ogni caso, possiamo trovare 
modi semplici per sciogliere le tensioni nei tessuti del corpo, 
permettendo al respiro di entrare pienamente e liberamente.

Usiamo, spesso, una buona percentuale di Prana o energia vitale per 
mantenere vecchie modalità di difesa e credenze basate sulla paura. 
Queste si possono manifestare come rigidità dei tessuti, limitando il 
flusso vitale, mentre la vita è un processo fluido. Immagina il grande 
ammontare d’energia disponibile se lo investi nella gioia del momento 
presente, piuttosto che in convinzioni che ci limitano. Immagina di 
sentirti sicuro e fluido nella tua stessa pelle, con tanta energia da 
condividere. Immagina di averne sempre abbastanza. La realtà è che 
questo livello di salute, vitalità, abbondanza e amore già esiste dentro 
di noi. Il contenimento e il respiro condiviso nel Tantsu possono 
aiutarci a riconoscere questa naturale presenza.

Il Tantsu è la sorella terrena del Watsu. Entrambi, Tantsu e Watsu, 
condividono i principi essenziali di respirare e essere insieme. La 
Danza del Respiro in acqua praticata nel Watsu è unica per la sua 
abilità di costruire la connessione del cuore tra chi riceve e chi dona. 
Nel Watsu, chi dona offre un costante sostegno (neutro) con gli 
avambracci sotto occipite e sacro di chi riceve, che permette loro di 
percepire l’effetto profondo del respiro che fluisce nei corpi. A causa 
della spinta dinamica dell’acqua, quando chi riceve inspira il suo 
corpo sale come la marea e quando espira, il corpo esperisce un 
dolce ritorno nell’acqua come la marea calante. Questo ritmo naturale 
e la galleggiabilità sono reminescenze dell’ambiente acquatico dei 
primi nove mesi di vita, nel ventre materno. Essendo il Tantsu 
praticato a terra, dobbiamo considerare la forza di gravità. Come 
creature viventi con origini acquatiche sulla terra ci siamo abituati a 
muoverci nel campo gravitazionale terrestre e a respirare nella sua 
delicata atmosfera. In una sessione di Tantsu, quando stiamo 
nell’onda del respiro condiviso, ci possiamo liberare dai movimenti e 
dai modi di respirare prevedibili, esplorando la nostra posizione nella 
gravità e nell’atmosfera in maniera nuova. Possiamo avere la 
sensazione di galleggiare, come se fossimo di nuovo in acqua. Le 
varie culle del Tantsu con il  loro sostegno e contenimento ci 
consentono di tornare alla sensazione dell’esistenza prenatale. 
Semplicemente respirando insieme (non necessariamente in modo 
sincronizzato) in questo stato di connessione si favorisce un 
movimento più fluido nei tessuti del corpo, che in cambio amplifica il 
proprio campo elettro­magnetico. Tutto questo riduce la densità dei 
tessuti e aumenta la nostra sensazione di leggerezza. Richiamiamo il 
nutriente ambiente da cui siamo nati, ora con la consapevolezza di un 
adulto.

Nel Tantsu l’energia di due persone che stanno semplicemente 
insieme nel contenimento delle culle e nel respiro ha l’alchemica 
potenza di creare quello che i fisici chiamano “un’onda stazionaria”. 
Un’onda stazionaria è uno spazio di vuoto vibrante, o quiete 
dinamica, ed è uno stato di grande creatività. Si crea quando le 
frequenze di due partner si allineano e si bilanciano reciprocamente, 
creando un “vuoto” in cui la vita crea se stessa.

Rallentando e stando nell’onda del respiro ci immergiamo in un 
oceano ricco di esperienze a cui non sempre possiamo accedere da 
soli. Insieme solchiamo l’onda del respiro in una quiete cosmica (e 
neutrale). Intrecciando il nostro respiro si crea sicurezza, nuova 
intimità, un’intimità dell’essere insieme senza aspettative…del 
partecipare insieme al mistero. Il Tantsu non è una terapia, ma i suoi 
effetti sono molto curativi. Ogni esperienza di Tantsu e ogni respiro 
condiviso diventano una nuova possibilità di apprendimento. 
Approfondiamo la nostra comprensione del poter vivere con più 
fiducia e del poter espandere l’amore tra noi tutti. Il Tantsu genera 
un’atmosfera di intimità tra amici, familiari, partner e società, come 
nuovo modo di essere con gli altri.

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