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lNN!LI.
U-N I V E R. S l L l
\
DI

MEDICINA

' CIA. COMP ILATI


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D41 DOTTORI
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ANNIBALE OMODEI E CARLO-AMPELIO CALOERINI
R O BI O L O G R l F F l N l .
A l' K o -1 85!>.
YtJJ.riXII LX1'J.J.
Febbrajo e i 8:i9.
1\IILANO
Pusso LA SocJBT4' PER LA PIIBBLJCAZIOi"' E DEGLI AJiiiiALI Ul'lr
DELLE Scttl'IZE E DELL' I NDUSTRIA
Nella Golleria OeCristoforis
'so g.
Coogk
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A.NNJ\.LI UNIVERS!LI DI MEDICINA.
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VoL. CLXVII.- FASC.
0
oOL - Muzo
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Salle Tlrt tslealebe e medlelaall della eoea e
asll alimenti aer\' Oiil la seaeralec del dotlot
PAOLO H.t.l\TE(.:.t.ZZ.t.. Alemoria onorata del pre
mio Dell' Aeqaa mi r.oncorso del 4 868.
Lhc dava a verde rolha da herva artleutc
Quc a :;eu co:;tume estava ruminando.
Canto 7, :i8.
INTRODUZIONE,
Abbozzo di una cfauificazione de!Jli alimenti nervo&i
.
L'uomo nell'uso e nell' abuso della vita sente il bisogno
di riparare di continuo cogli alimenti al logorio molecol urc
c al consumo di forze, che costituiscono il suo modo di es-
sere. Alcune di queste sostanze ch' egli prende dal mondo
estcmo gli servono specialmente a ricostituire i tessuti che
si vanno sfacendo nell' esel'cizio dei loro atti vitali e son
chiamati alimmti plastici; mentre altre sono destinate alla
culorificazione e vengono arse dall' ossigeno inspirato nelle
trama capillare di tutti gli organi o vengono deposti sotto
forma di adipe nel tessuto cellulare onde servire di com-
bustibile di riserva; . c a queste si d il nome di alimenti
respiratotj. A queste due clossi di sostanze nutritive stobi-
litc gi da tempo dall'illustre Licbig, io ora ' 'orrci aggiun-
!RftALI, Yot, CLXYII.
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unn terza, quella cio delle tlercose, le quali sono tle-
stinate nd eccitare a maggior azione il sistema nervoso nei
suoi molteplici attriuuti.
Non sarebbe necessario il dire che questa
degli alimenti non si deve credere assolutamente rigorosa;
come non possibile mai il trovarne nel campo della tl-
siologia e della patologia. Qui gli elementi, i fenomeni, le
funzi oni si incrociano in tal numero e con tale intriratezza
di giri Ja rendere quasi imvossibile la separazione di due
cose senza malmenarlc o distruggerle. Lo scalpello dd-
per quanto s'appoggi sottile e penetrante nel tes-
suto della vita, non pu impedire che ne esca qualche goc-
ciolina di sangue ad indicar che venne lacerato ci che
non formava che un tutto. La vita non si pu intendere
nella sua verit che considerandola tutta intiera e in tempi
infinitamente pi ccoli; mentre lo studiarnc un sol fenomeno
allravcrso il tempo, sebhene sia lavoro utilissimo e pur
troppo necessario alla debole natura umana , distrae dal
vero e crea ad ogni passo distinzioni artificiali, alle quali
fniamo per credere come a fatti della natura. per ci
ch'in \'Orrei sbandite per sempre dalla nosua scienza le pa-
role di sistemi, di classi, di genere e di specie, perch vo-
gl iono troppo e posson nulla; e noi dobbiamo lasciar le alle
seicn1.e esatte che pi fortunate della n.ostra , poggiano so-
pra un terreno scnro, nel quale si possono tirare linee relle
con mano matematica. Noi dovremmo accontentarci nelle
classi6cazioni dei fenomeni vitali fisiologici e morbosi , e in
altre molte di un'importanza secondaria delle famiglie, le
qulll i riuniscono i fatti pi somiglianti senza pretendere ati
improntar loro un marchio indelebile che li faccia ri cono-
scere da tutti e. senza possibilit eH errore da altri fatti: c
cosi come ovviene che anche nelle famiglie umane si tro-
vino indivitiui molto somiglianti, altri meno e perfino al-
cuni intrusi , cos deve essere delle nostre divisioni; nelle
quuli non duh!Jiamo cercare mai un si>terna scientifico, m:
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solo un filo conJuuore, che ci guidi altra verso il bujo ed
intricato sentiero dei nostri studii.
Nel nostro caso degli alimcmi possiamo vedere la veri-
ficazione i quanto abbiam detto sin qu.i. Nessuna sostanla
uutritiva puramente pl<1stica, respiratoria o nervosa. Il
tessuto muscolare per quanto magro si voglia, contiene pur
sempre lo zuccaro di carne che un alimento respirato-
rio; il pane contiene principii amilacei e protP-ici; il caccao,
che un alimento nervoso, contiene una materia che pu
servire alla respirazione, e cos via. Nel dividere gli alimenti
in queste tre famiglie, noi dobbiamo accontentarci di riu-
nirli in gruppi naturali che servano ad ithli carci la loro fun-
zione 6siologic:a pi importante; e se la sc!ienza ha ammt>ssi
come ben di.ninti i plastici dai respiratorii, non pu rifu-
tarsi ad ammeuere anche i nervosi.
Questi alimenti si distinguono per i seguenti caralten
pi salienti:
4.
0
Agiscono quasi sempre in piccola quantita e l'azione
loro piuuosto subordinata alla loro natura che alla loro
massa.
2.
0
Sono esclusivamente usati dall'uomo, che gode della
vita nervosa pi complessa di tuili gli altri ani muli. Fr11
questi, quelli che pi si avvicinano a noi per l'intelligenza,
ponno trovarli piacevoli quando li imparano a conoscere
nello stato di oddomesticazione. Le scimmie, i papagalli ecl
anche i cani amano spesso con trasporto il cuff e il t; n111
in natura non sanno trovarli per istinto.
3.
0
Nelle diverse et della vita il loro cousumo sem-
ptc in proporzione dell'asse cerebro-spinale. Il bam,bino si
accoutcnla del luue che non contiene ulinccuLo ucrvoso fiu
qui conosciuto; il fanciullo deve u s ~ r e con molla modera-
zione del caiTP e del vino e in generale ne sente meno il
bisogno. L'uomo adulto nella pienezza d'eserrizio di tullc le
funzioni nervusc pu usare di tutti gli alimculi nenusi con
pruclenlc abbondanza.
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.
4.
0
L'uomo ne ba bisogno pi della donr.a pcrche il suo
cervello e i suoi muscoli lavorano pi attivi.
5,
0
L' uomo incivili to ne abbisogna e ne gode pi del
selvaggio, e nel brillante sviluppo della suo intelligenza
consuma in un sol' giorno i succhi fermentati delle vigne
del Vesuvio, la bir!'a nebbiosa dell' Inghilterra, il coccao del.
l' America e il lA dell'estrema China.
6.
0
Il ventricolo sono l'azione immediata di questi ali-
menti fa sentire un particolare benessere e si ribella con.
tro una dieta che li escluda affatto. Raspail C!hiamando con
insistenza l' auenzionc dci medici sull' utilit dei condimenti
ha reso un vero servizio alla scienza, quando pur
gli si voglia perdonare le sua elmintomania. Il fanciullo e
le donne possono sentirsi bene per qualche tempo di una
dieta di latte e di frulla, ma l'uomo adnlto vi si rtbella quasi
sempre. La e l'opaci t di sensazioni che tengon
dietro alla bevanda di puro la11e si devono a questa circo
stanza. Quando caldo, quest'elleno si sente meno, perch
il calore gli p<lrtecipa un' azione s1imolante, mentre scom.
pare affatto quantlo vi si aggiunga del caff, del t, del
coccolaue, del male e perfn del vino. Sotto questo rap
porto 11 caff e latte immaginato io Francia da una gentile
signora una scoperta culinaria e igienica di primo or.
dine ; poicb esso presP.nta riuniti , solto una forma piace.
volc e di facile digestione, le tre famiglie di alimenti. La
cnscina rappresenta. i plastici , lo wccaro di l alle e il M-
tino forniscono i materiali respiratorii , e il caff eccita i
nervi come uno dei principii fra gli al imenti nervo:>i. Nou
mancano perfino in questa hevana i sali oecessnrii al nu.
stro telajo osseo. Non quindi. per abitudine e per moda
che forse quauro quinti degli abitallli d'Europa e d'America
fanno colazione col laue mescolato al t, al caff e al cioc.

7.
0
Gli nervosi so n
molta tll cntra!ldo nd
quasi tuili assorbiti con
torrente circolatorio ccci
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tnno in tutti i punti del nostro organismo le diverse pro-
vincie del si$lema nervoso. Pare anzi che alcuni siano as-
sorbiti senza alcuna previa digestione, per cui sono gli ali-
menti meJ;Iio alli a riparare prontamente il consumo di
forza nervea. Il contadino che. ritorna dal campo nulla de
si d era pi vivamente, che un bicchiere di vino; cos il
viaggiatore OP.II' America meri dionale dopo un galoppo di
cinquanta e pi miglia nella pampa riceve il male che gli
porge nel rancho (capanna) una mano cortese. Dopoch
l'organismo rapidamente confortato dall'alcool del vino o
dalla caffeina e dai principii aromatici del mate, il ventricolo
pu disporsi con maggi or paziem:a ad aspettare il ristoro
pi solido e duraturo degli alime111i plastici e respira
tori i.
8.
0
Gli alimenti nervosi passano inalterati nel nostro or-
ganismo o subiscono successive trasformazioni. Sotto questo
lato la fisiologia aspetta con impazienza nuoYi lumi dalla
chimica. Alcuni di per la ricchezza di principii idroge
no-carbonati che contengono, hanno un valore respiratorio
che si agguaglia o va innanzi al potere nervoso. Cos av"
viene dell'alcool e della materia grassa del caccao. A que-
sti alimenti si pollebbe Ilare il nome di nerl'eo-respil'<ttorii.
Altri hanno una virt plastica marca t n, come avviene del
t che in alcuni paesi d'OI'iente si mangia, e porge all'or-
gamsmo una gran copia di caseina ( alimeuti nerveopla
atici ). ,
9.
0
Gli alimenti nervosi contribuiscono assai a rendere
pi lieta la vita. Sotto la loro azione si aumenta sempre la
coscienza di esistere, si mitigano o si dimenticano i ,Jolori
morali e ridesta un'allegria che pu arrivare al massi mo
grado di felicit (coca, oppio, eec.).
!0.
0
Questi alimenti esercitano un'azione assai diversa
gli uni degli altri adauandosi ai molteplici bisogni della
vita secondo l' et , il sesso, i temperamenti , i climi e le
razze. l.a storia degli alimenti nervosi nei suoi 1001
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tt-plici rapporti di civih, di salute e di medicina ancora
un desiderio. lo spero di ritornare un'ahra volla pi a lungo
su questo argomento, dovendomi pPr ora accontentartl di
trneciar poche linee che servioo ad indicare il posto nel
quale vorrei collocare la coca. Per ora mi baster il dire
che ben marcata l'elezione, che s,.mhrano avere alcuni di
questi alimenti sopra una data parte di sistema nervoso.
Le fatiche dell'intelletto sono pi presto riparate da una
tazza di caff; mentre gli alcoolici al la-
voro dei muscoli. Il guaran sostiene il vigore degli organi
genitali; mentre l'oppio ravviva la fantasia.
H.
0
Le parole di eccitazione e di atimolo non devono
in questo caso essere intese in alcun modo nel senso dei
diatesisti. Gli alimenti nervosi possono giovare alla vita ner-
vosa nel sospendere gli atti di regressione organica, so-
spendendo in modo una funzione a benefizio di
un'ahra. Il voler St)llilizzare e precisare piu innanzi sarebbe
precorrere alla no5tra ignoranza. Accontentiamoci del poco
saputo e non del molto mal saputo.
E1:co io tanto uno schizzo della mia classificazione:
A li menti nervoai.
prima. Fermentai i
Famiglia prima. Alimenti alcoolici l Trib seconda. Distillati.
STrib prima . . Caffeici.
Famiglia seconda. Alimenti alcaloidi )Trib seconda. Narcotici.
STrib prima. Deboli.
Fami glia terza. Alimenti aromaticilTrib seconda. Irritanti.
Famiglia prima. - Alimenti nervosi alcoolici.
Contengono tuui dell'alcool, eccitano i moti del cuore,
aumentano la calorificazione e in dosi non eccessi ve
!ano la contrazione dei muscoli. Sono preCcriti
dal sesso maschile, nell'et aduha e nei paesi freddi. Tutte
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le ra1.zc irHli>!intamcnte ne fanno uso appena li cono-
scono.
Tribti prima. - . Alimenti alcoolici fermentati.
Si ottengono colla fermentazione da sostanze vegetabili
od auimali che contengono zuccnro o un principio che possa
io esso. Si usano quasi sempre freddi.
VitttJ. Si olliene dal succo dell' uva e si usa nelle cin-
que p;.rti del mondo.
Vino di betulla, dal succo dal tronco. Norvegia.
Vino di lamponi, succo del frutto. Inghilterra.
Vi110 di ribes, idem.
Vino di arancio, succo del frutto. Inghilterra, Brasile ,
Confc,Jerazione Argentina. .
l'ino di sambuco, succo del frutta. Inghilterra.
Vil1o di sicomoro, succo dell'albero. Inghilterra.
Vino di bagiole, dal frullo del Vacciniurn myrtillus. Ita-
lia, Francia, ecc.
Vino di datteri, frullo del flhoenix spinosa. Guinea.
Vino di ananas, frutto delle Bromelia Ananas. America

Vino di cactus, frutti del Cactus opuntia ruber. Quere-
taro nel Messico.
Vino di gachipas, frutto del Bactris gas1paes. Nuova
Granata.
Vino di matambo, succo del tronco d' unn palma di
Lonngo. Costa di Guinea.
Vino di onnianga-pixerica , frutti di un Melastoma.
Brasile.
l'ino di ttva camarona , frutto della Thibandia Macro-
phylla. A n de di Popayan.
Vino di gelso, frulli del Morus nigra. Siberia.
Viuo di diospyros, frulli del Diospyros lotus. China.
Vino di mirt(l, frullo del Myrtus luma. Chili.
Vino di nipa, succo del Nipa fru1icans. Isole della Sonda
e Giava.
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...,;dffJ. mek. Mol(i paesi d'Europa.
dalle pere. Idem.
, ioo di frulla e i ne f ruHia.
l!,., p l., u \'a fermentata eoo acqua. T artariL
A 'vjo. d.t MG9" CL ili tloeo. ), dal frutte> del Cof'-
ous Pampa di Bueoot Aires a 3.t
0
.,!>0 lat. nel.
Ct,:l i.
SUro di &elljfJtl, rieeuaeolo del C...'l'ia.
. .,

sueeo rlei datteri. T ripoli.
lhr11
1
IUetO dj soroo)e. Europa.
Ab4a polva del frutLO &11hia e Brasile.
KtlfJi, weeo di mele. Bniile.
!t'utiv;ki, varie (rtJtta. Ru5sia.
lA l''", 'ucco del eoeeo. Coste Ml Cc.romanel.
vino di fiebi. Buso Peni.
TtJildi, aueeo del frullo del eaeao. Amaiea tropicale.
Altlja tU aVjarQI,a (f ) , frutti dolciastri di una
fl058 amerieene. (.:Onfederuioae Argentina e !>peeialatente
dd Boli\ia.
Alflja tll tat;IJforutw, !rutti di un'altra l(>fumiaosl am&-
,rana molto atrllle a.lla precedente. Idem.
{f) Jl frtJtf.4 11IJ;MrXxl 5i DdD(ia ill pi 'modi lldla pro-
di ti11UJo del E5t.ero ( Coafetla-ui- ArJe.stiu) e DfCii
i Ili tt:Mniti wttitui..ee quui l' aela5it'O alimaa&o di q11qli ia-
d111 1'*'1'"'' l lingua qutdlll4. molto aatrili.-o e s.aais-
tllllll. lirilfu c:b<! se ne ottiene e aaai aggndet'ole
" 1l' 1111 UJI'''" rizzicante. diuretica, &oaic:a e afrodi
" "" '''''"'"'' imr1unemente molti biubieri qaaodo
"''" ,, ''"l' l''' l.a variet detle tacooruna otleuala da
IV.""''"""M "'''''Il alla prima sl erede mollo salubre e
''' r '''' ut:fte da molti dei miei malati
''" I111.Wft" lll flf ll!. l!. In quel pae5i ODO tpecilico COD tro
' e ter&larle.
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A loja de mis tol, dai frutti d' un grand' albero della Re-
pubblica argentina. Confederazione Argentina e specialmente
Santiago del Estero.
Birra (aie, stout, porter, ecc.), orzo fermentato in va-
rio modo. Nelle cinque pani del mondo.
Sacki del Giappone e il samps della China, specie di
birra che si ottiene dalla fermentazione del riso. China e
Giappone.
Bousa , fermentazione del pane fatto colla Poa Abys-
sinica. Abissinia.
Bouza, semi dell' Holc!tus Sorglium, miele, pepe del
Chili e steli d'una pianta sconosciuta. Nubia e altri paesi
d'Africa. ( la stessa cosa della birra di gossup usata sotto il
nome . di Busa dagli abitanti di l\lusgo nell'Africa centrale?)
Birra di pepe, piper longum. Asia.
Sapinette o birra di pino, rami dell' Abies alba, A. ru-
hra, A. nigra. Canad.
Birra di p11reira, Cissampelos pareira. Brasile.
Birra di tamarino, fruuo del Tamarindus indica. Africa
portoghese.
Misla, birra d.i varie frutta. Panam.
Kwas, segale germogliata. Russia.
Cliicha, maiz fermcnt.ato con acqua. Bolivia, Per, Salta
e Juju.
C!.icha de palo de maiz, succo del fusto del ma\z. Bolivia.
Pito, idem. ~ o s t a d'oro in Guinea.
A loja de maiz, maiz fermentato io modo assai di verso.
Bolivia, Per, Salta e Juju.
Posa, idem. Baia di Campeche.
Idromele, miele ed acqua. Nord d'Europa.
Koumiss, latte di cavallo. Tartaria.
A iren, latte di vacca. Idem.
Kanyangtsyen, carne d'agnello fermentata con riso ed
altre sostanze vegetali. Idem.
Ch, succo del tronco delle palme. China.
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Alilwffo, succo del tronco 1hllc palme. Cougo.
Sinday, idem. Iodostan.
Tary, succo del tronco delle palme e d'altri alberi. In-
dostao.
Clwnq, riso, frumento, orzo e cacalia. Tibet.
Aland.urinq, riso bollito e fermentato. China.
Schow-clloo, feccia del Manduring. China.
AlubiJi el jeltici, pomi di terra. Virginia.
Pombie, grani di miglio. Africa.
Pulque, succo dell'Agave americana. 1\Iessico.
Mugney, succo dell'Agave cubensis. Messico.
Chaclliri, dal decotto di radici 11i manioc. Cajenna?
Embetla, vino del mtom o palma del Congo ( Borassus
Oabelliformis? ). Secondo alcuni sinonimo dt precedente.
Bourdon, succo del Sagus vinifera.
Guarapo, succo della canna da zucearo. Provincie del
nord della Confederazione Argentina.
Trib seconda. - Alimenti alcoolici di& tillati.
Si ottengono per distillazione dai liquidi fermentati per
cui sono molto pi ricchi di alcool dei precedenti; hanno
un'azione irritante locale e il loro abuso in generale
molto pi dannoso alla salute. Si usano quasi sempre fred-
di. Sono utilissimi nei paesi della zona glaciale; veri veleni
solto il tropico.
Alcool o acquavite, si pu ollenere da tuili i liquidi fer-
mentati. Tuuo il globo.
Acquavite di bagiole, Vaccinium myrtillus. Kamtschnt ku.
Acquavite di pomi di terra, dalla polpa o dalla fecola
delle patate. Europa.
Agua ard.iente de tuna&, frutte dolci di vlirii cactus.
Confederazione Argentina.
Acquavite di fichi, ai lh:hi. Arcipelago gre
co, ecc.
Acq"m:ite di coco, dal lallr i coco.
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Acqua<>ite di gelso, dni frutti del gelso. Kurdistan, Siberia.
Acquccvite di peziza, Tremella o Peziza auricula ( funghi).
Russia. ,
Agua ardiente del A/essico, dal pulque. 1\fP.ssico.
Acquavite di corbezzoli, dal frutto dell' Arbutus unedo.
Levante , ltolia e Spagna.
Acquavite di betulla, succo della Betula Alba. Norvegia'!
Acquavite di diospyros, frulli del Diospyros amara.
China.
Spirito di ginepro, dai cereali fermentati con bacche di
ginepro. Nord dell'Europa, America.
San-chou, dalla fermentazione del miglio. China.
idem con aromi. Danzica.
Whi.,key, orzo, segale, pdini di terra e prugno le. Sco-
zia e Irlanda.
Lau, dal riso fermentalo. Siam.
Wermuth, asse11zio, acquavite con assenzio. Europa.
Rosolia, acquavite diluita con siroppi ed aromi. Europa
ma specialmente Italia, Spagna e FranciA. Antiche colonie
spagnuole d'America.
Kirschentuasser, ciriegie coi loro nocciuoli. Svizzera e
Germania.
Maraschino, idem. Zara.
Sekis-Kayaodka, feccia di vino con frutta. Scio.
Rakio, mosto d' uva e aromi. Dalmazia.
Rhum di ti o Iii? succo della Dracama terminalis o una
l\faranta. Taiti.
Troster, idem e graminacee. Rive del Reno.
Ta{fa, mosto della canna di zuccaro. Antille.
Rhum, melassa e schiuma del sciroppo di canna. Idem
Rhum, succo dell'acero zuccherino. America seuentrio
naie.
Araka, arki o llriki, dal Koumiss. Tartaria.
Rack o arach ( Kneip del Giappone), riso fermentato.
Gran parte d'Oriente.
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toll
.:f r tL<:. :ol: J..:il.& C".Uloa da weearo e la noce
Ji
B(lck,

u n....:fl , Jt .:-.1ooe fermentato eolie eorteccia
Jv.l orientali
. Batavia.
"'"'" ""'""' :-u{t<> dd cacao. America tropicale.
-<tt''"'' :, ttt.:ut:UI) palme. Egilto.
h .... ..-. ,j._.,u d'uoa acacia. Indie orientali.
11 .,.,.,...,,_,,ovu/a, eoo di fiori. Idem.
11 "' ,.,,, ;," . t.li palme ftrmentato. Isole Filippine.
... ""''*'"''"'" 1UI.'t:btrina seoooseiuta. Kamtsebatla.
) ;,.,., . .,, !'IIJt," Ji terroot. l . Saodieb.
ll &ii.:,. di ro. K.:unl-.ebutb.
1:" "'''''' iJ\tu J i lll\'l.'htro. Brasile ed Africa porto-
)\lh .. ,.
'''''' ,,l.:na. Ptanguay, l:u.f. BoliTia, Per,
1.:\htuhoa,
:lf'rtv di ( quall'he TOlta
" "

,lli fcuui J e di rose). Nei


...
l ... .o:/1" v esculenta. Caraccas
\' "''"''' Jv
l :,,,'''''" tt \'Vrt(\.'I.'a Ji aNDcie amare. Europa.
1 ,, ,,.; tkt , C\>o &ori della
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\ Ili!'" tvlll ., flrvb.l>ii!Otute tuu un alca-
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" l " ' '' ll.uu.oll 11 d t uo:sh.' lt modo la fanta
... , l', .. ,.,. , ,,.,, a"'""" ,htl't.tvutv le rllue e i climi;
.. ,., , ,,,,,, , th-u '''"" IIY-''i ,,utpN pi lenti c piu dura.
- . t .t, "'''''IH'I
Onglndl from
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Trib prima. - Caffeici.
Contengono caffeina , teobromioa o qualche altro alca-
loide non ancor noto. Risvegliano l' intelligenza e la sensi-
bilit, sono nemici del sonno; non producono quasi mai
una vera ebbrezza; possono indurre a convulsioni, non mai
o delirio. Sono preferiti dalle persone nervose. Si prendono
in infuso o decotto caldi. Il guaran farebbe eccezione per-
ch si usa freddo.
Caff, Coll'ca arabica. Paesi caldi ' Africa, d'Asia, d'A-
merica e d'Australia. Si usa in tutto il mondo.
Th, Thea Chioensis. China, Giappone, Asia orientale,

Australia c Brasile (provincie di Rio Jaoeiro , S. Paolo e
Minas Geraes ). Si usa io tulto il globo; ma specialmente
nell'Asia, io Inghilterra, agli Stati Uniti e nel Chili.
Cioccolate, Theobroma cacao. Albero delle regioni tropi-
cali d'America, propagato dalla coltura in Asia, in Africa e
nell' Arcipehtgo indiano. Si usa dappertutto, rua specialmente
in Francia, Spagna e nelle antiche colonie spagnuole.
J/ate, l l ex paraguayensis. Paraguay. Missioni della Con-
federazione Argentina e del Brasile, Provincia brasiliana di
Paranagn ( Rio Grande do Sul). Si usa nel Paraguay, Sta-
to di Buenos Aires, Confederazione Argent ina , Rt-pubblica
Ori lnt,ole dcli'Uruguay; e con minot frt>quenza nel Chi l, nel
Pcr, in Bolivia e nelle altre repubbliche di Sud-America,
non che nel Brasile.
Congonha, llex congonhn. Cresce c si usa nella provin-
cia brasiliana di Minas Geraes.
Th degli Apalaci o paragua o Black dri11k, llcx vorni-
lorin. t:resce nella Florilla, in Virginia e alle Carolinc c si
usa dagli Indiani del Sud dell'Unione.
G uaran ( ~ ). Paullinin sorbilis. Si prepara nel Brasile
(l) Il guarami cos IIIJI'O che vtcu lim"to ~ la sua poii'CI
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46:!
c1 uutorialc c nelle 11rovincic oricnt.l i di Boli,ia si usa
io lltwsti tltw Stali SUllamcricuni. Cumc rimedio usato
tnllh c i n Europa.
Trih srcontln. - 1\'arcolici.
C:nutcngono molti ulc11loidi di natura diversa , agiscono
JIOs,entcmentc sul cuore e sui centri nervosi, di rniouiscono
'llluti tutti la e accrescono straordi nnriamcote al-
t!Unll fucoh intcllcuunli, producendo allucinazioni c dolori
i tuuo le forme. Sono gli alimenti nervei piu pericolosi
c d ttl fornisl'ono 11lcuui dei piaceri della vi ta. Si
funmuo, si manginno e si bevono. Sono prf
ft:t i ti tlnllt' Ulll' iuiane e da altri pol'oli t.l i
l''"''' lupi"' t iv il t-.
O !'Iii" 1. l \ l'al.an r Cresce in Asia, Africa,
,.,, in Eur!lpa. Si usa nelle prime Ire parti
tltl m(ln,J,, ' ' nd lll Turdtia Europea.
( ,,, .. , , t\ l"n ,.,,, . nello provincia di Yun
.. .... ------------- -
"l'' n,' ' "' l'l.l putll' una bcvantla grndila e chu
1
,,,.,,,.,1, l'''l" t.\ ,, ,m,l.wli ,.,t ,silu nnti. In Bolivia creduta
'"' ,, , ,. , , ""' dai rltthi, costando perii no cinque
11 .,.,, '" r '"' . , tt.tll'" tlnnna qnalil. Questa merita
,lt , . . ... ,,, \'111 """ s i fall o finora.
1
1 1 \ .l ,,, '"' ' l'''"'''""' , ,.,nbru ( h' io abbia posto l'op-
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463
gas in Bolivia, nel Per, ad Orno c fors' nnche in Colom-
bia. Si nelrsltt e basso Per, a Salta e a Juju.
Floripondio. Una specie di Floripondillm. Indiani Orna
guos sulle sponde dell 'Amazzone.
Dat!lra stramonium. Indie Orientali.
lll ajuli o majum. Sostanza preparata io India con mu-
schio, ami.Jra, canape e zuccaro.
Al aslac. Preparazione di canape. Oriente.
Haschisch. Cannabis sativa o indica. Si coltiva e si usa
m Asia ed Africa.
Amanita muscaria (! ). Ctesce e si usa nel Kamtschatka
e in altri paesi :vicini.
Famiglia terza. - Alimenti nerosi aromatici.
Contengono tutti 110 olio essenziale e servono a render
saporiti c stimolanti i cibi dei qu11li facciamo uso. Si usano
in tutte le parti del mondo, ma sono preferiti dagli uomini
adulti.
Trii.J prima. - Alimenti aromatici deboli.
Hanno un'azione stimolante, leggi era e fugace; sono poco
irritanti e. si preferiscr)no nei diversi paesi della zona tem
perata e glaciale.
Cipolle, porri, aglio, prezzemolo, oppio, finocchio, co-
mino, coriaudro, anici , rosmarino, maggiorana, timo, men-
ta, 11ssafetida, (Oriente), alloro, vaniglia, macis, ecc.
Trib seconda. - A limeuti aromatici irritanti.
Hanno tuili un'azi one stimolante che dura molto tempo
c che pu arrivare spesso fino all'irritazione. Eccitano for-
(1) Il principio inebbriante dell'amanita passa inalterato nel-
l' orina, per cui nei paesi glaciali dove si usa questo fungo, i pv
ven non ne possono avere si accontentano delle orine <lcgli al-
tri\ Si assicura da alcuni che l'amanita 1ossa pa$Sal'c '"
modo successivamente attraverso i reni di molti individui.

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j
,
464
U a\b .!01r e, fnoriseooo i moti pe-
_, i4 .$f*>l tu e Mi paesi &ropicali dei due

c.wf 91i ri. K l eo, pepe nero , pepe di
.... a.'nbt' iL:t di pepaeGi. eee.
- toi Mri .., eri Mol determinati.
, ?per beck. e frutti dell'Areca catec. il
Jet esi. Si usa io Asia ed Australia.
:,.;._ : .id Catha eduls. coltivato col caff
. ..... " ... -. ....... & io Arabia.
, - Lppia medica di Feod. Cresce
....... ,,: ;4..: .il W'tQCtlll Ddl'altipiano di Guatemala
., .a r. L...,_ IDICI'Opbylla. Brasile.
. .....,.,.ill .. ,!lli ._ l ........ . Brasile.
- - ' "" v..
: - ..,.,. .,,. wt:r Q CIW 4fli Jflfta , Ledum lafolium.

' ' .
.. , ....... "" ........
:-" ll,,o M
-.. ... rd1e IIICie Orientali
. ,, .. : i \i"'..' l<" ,i.."' Popayao.
t 'aW.II jomaicen-
'-''' .....
! "' .:. .& b .l.t.-c, Nell'isola
.:. r.>.,,.),. ............ oNGM
: -... _.t,, ""'":' + 410::11 . ,..l' Jantca, Capra-
',.\ ;,.. :k,.,..
... v ,, o tto del venen

. \.. f . o Symplocos
' ""'
... - a:..:
... ... """""' $1
masticano
..
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Tlt della Nuova Zelanda, Smlax. glycyphyllos e rpo-
gonum.
Cul, foglie della Psoraiea glandulosa. Lo Tidi usare in
infusione nella repubblica Argentina come digestivo e anti-
spasmodico. Alcuni viaggiatori lo scambiarono a torto col
m ate ( Ile x ).
Lizabitzen, bevanda falla di erbe, zenzero, pepe e miele.
Russia.
Tchaad o tcliai, Celastrus cdulis. S mastica in Abissinia.
Tl! di sida, foglie della Sida carpinifolia. Madera.
Caff di sida, semi della Sida mutica. Nubia.
Th di Sant'Elena, foglie della Bealsonia portulacrefolia.
Usato dagl' Inglesi a Sant'Elena.
A Ibero prediletto, foglie e gemme di un Cassine. Usato
dagl'indigeni della Virginia.
Putchwey, cereali con miglio o backhun' Indie Orientali.
Th del Messico, Chenopodium ambrosioides.
Th della Nuova Olanda, Correa alba, foglie. Austrolia.
Salvia o th del Porto della pace, Croton eleuteria, fo-
glie. San Domingo.
Dacka o dakka, radice. Ottentotti Heusaquas.
Dictamnus albus, foglie. Siberia (th di ditlamo).
Th di Grecia, Salvia officinalis. Grecia, Oriente e China.
T !t delle sultane o tll di serkis o serquis, un Gna-
phalium. Turchia.
Th della Cochinchina, Teucrium thea. Cochiochina.
Ava, cava o kava, &ciaka delle Caroline, piper methysti-
cum? Isole del mare del sud.
'
Ava,? rodi ce della Dracrena terminalis. Isole Sandwich-
Taiti.
Capitolo 4 .
0
- Storia botanica e agricola della coca.
La coca, Erythroxylo.a cocl& di Lamarck, un al bere li<'
ramosissimo, che si innalza a Il' altezza di pochi piedi, ornat1
Yul. CLX'II 50
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466
di foglie ovali, acute , integre , membranose, mor-
<:ate generalmente da tre nervature longitndinali, e
circa un pollice e mezzn, larghe uno. l fiori sono piccoli,
biancAstri, raggruppati sopra alr.uni piccoli tubercoli che si
osservano sui rami : comp:ijono in maggio. Il frutto quando
maturo una drupa rossa, oblunga e prismatica (t).
L' albero della coca non cresce che nei luoghi ca l d i ,
umidissimi e molto boschivi che si chiamano Yungas (2)
--- - -
(f ) Storia bola11ica della coca. Sinonimi: Erythroxylon coca.
Lamarck. E. peruvianum. Cuca, in lingua peruviana. t:oca, spagnuo-
la, francese, ecc. Ypadu, lingua lujJinica ( del Brasile).
P ada Brasile (autorit di Mrat ).
E. coca.
E. foliis ovatis, lineis duabus subtus notatis, ramulis crebre

Coca arbuscula peruviana, folio trinervi, nervis lateralibns pa-
rum conspicuis et 11er tertiam arcae partem dccurrenlibus. Josepb
de Jussieu. Cat. manus N.o 54 com icon.
E. fllliis ovatis aculis, sublrilineatis, ramu.lis, crebre tuberculo-
sis. Lamarck. dici., tom. 11 , pag. 593, n. 1.
Ctus Exoct, pag. t 77 c 540. Hernandez M ex, pag. 30:.!.
Caulis fruticosus 5-4 pedes altus; cujus rami squamato, tu-
berculati, tuberculis ex acervis squamularum compositis.
Folia ovaia, saepiusqoe elongata, gl,abra breviter uni-
ncrvia, nervo proloberante, quem ambiunt lineae duae lungiludina
lill' r arcuatae convergenles. Squamula axillaris semiampltxicaolis ,
brevis, acuta, manescens.
'Fiores parvi e toberculis squamosis prodeontes, solitari i, bini
aut terni, pPdoncoli brevcs uniOori.
Calyx et corolla ul io praecedenti (E. sideroxyloides ).
Stamina capilluia, robcntia, basi brcviter coalita.
Froclos ovaloacominatos, nux unilocnlaris monosperma.
Habitat in l'er. Unde adsportavit laudatus aucto1 V. S. com-
ruunicatom a D. De Jussieu. - Cavanrlles. Monadelpbiae clas-
5iS " Diss. dP.cem. Malrili t 790, pag. '02.
(2) Cii iodigeni cbiamauo Tunga& nella lingua aymar le valli
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/
l
Mi7
tollo il verSAnte orient.tole ,Ielle .4.ntle del Per e dell;1
Bolivia. Nessun autore ch' io sappia ha mai indicato fino al!
ora la presenza di quest'alberello prezioso nella Confedera-
lione Argentina; ma io credo di poterlo oiJermare dielro
l'autorit di un mio amico americano, il Sijl.
Villnfane che fu governatore di Oran, e che mi assicuri) ovtr
veduto la coca nei boschi di q11el distretto che appartiene
alla provincia di Solto. Egli conferm quest'asserzione nel-
l' ultimo suo lavoro pubblicato l' anno scorso, assicurando
di averla riconosciuta di oli ima qualit ( ).
difficile rintracciare nell'oscurit delle tradizioni sto-
riche degli indigeni d'America, quando il popolo dt.gli ln-
cas ritrovasse in quei boschi vergini la coca; quando ne
riconoscesse le pre1.iose qualit e quando la trasportasse nei
!IIJOi campi, che sapeva coltivare con tanta maestria di irri-
gazioni, di dissodamenti e d' ingrassi. Il certo si che al-
l' epoca della conquista, gli Indiani dell'alto e basso Per
coltivavano gi da tempi immemorabili la coca, fJhe era ri-
serl'ata alla famiglia reale e ai suoi protetti (2). V' chi
pensa che gli spagnuoli concedendo libero a tuili l' UdO
della coca si afJetionassero le masse private per tanto tem-
po tirannicarnente d'uno dei m3ggiori conforti della vita.
Nello stesso tempo i compagni di Pizarro imponendo gravi
balzelli su quest' importante articolo di commercio procac-

mollo calde e umide favorevoli alla cultura della cou e questa
denominazione divenne generale fra 111i abitaRli di quei pal'si, per
cui si d il nome di Yunaas delle Palme alle foreste uwide
nord di Cochabamba e a molli altri luoghi che trovano nelle
1le11Se condizioni.
(t) JTilta{ane. Oran y Bolivia a la margen del Bermejo "
Salta t 8!57, pa11. 2.
(2) Garcilaso. " Comentarios reales de los lncu " Pl! 108.
- D'Orbig'Y VoyaKe dans l'AIIIerique McriJiuo. "

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ciarono una lauta messe per gli scrigni aempre avidi di Spa-
gna ( 4).
Ci che sembra quasi incomprensibile si come gli
gnuoli non chiamassero l'attenzione dei doni d'Europa so-
pra questa pianta, che pur serviva di alimento nervoso ad
un' intiera nazione e pi aneora fa meraviglia come ; viag-
giatori di tutte le nazioni dimentieassero per lo spazio di pi
di tre secoli la coca; accennandola appena o dandone notizie
incomplete o false. Pa meraviglia davvero oome Pereira
nella sua grand' opP.ra di materia medica la dimenticasse af-
fatto. Scarsissime sono le notizie bibliografiche che ho po
tulo raccogliere (2).
( 1) Prescotl. Uislory of l fie C!lDIJUesJ of Peru 7,
J,ondon t 8!)4 , paa. 60.
(2) Notizte bibliogrfi{!Chll,
Lamar&k. Eocycl, N." t.
j.;lus. EloL, pag. t 77 e 540,
Heroandez, M ex., pag. 502.
Diclionnaire des sciences naturelles. l'aris t8t7, tom. IX, p. 48'1.
Nouveau dictionoaire d'bisloire naturelle, tom. X, pag. 42'1.
D' Orbigny. Voyaae dans l' Amriqoe mrid. Iom. Il, paa.
e seg,
Pitcosta. Historia natura! de las lndias HS9t. Barcelona, lib. IV,
cap. 22, paa. H-6.
P. 8la., Palera. Opera

Garclaso de la Pega, Comentario& reales de los lncas, Ji!J, 8,
cap. t li, paa. 285:
DOll Diego cl' .Jvalos r Figuroa, Miscellanea austral, pag. t :S2
._ima 1602 (libro rarissimo).
Ullua. Opera, Iom. Il, lib, 6, cap. 5. Madrid t
Anonimo. Descripcion del aspeclo, cullivo, tralico y virtudes de
la coca. La P az. t 832.
Cavanilles. Mooadelphiac classis. Disscrtatiooes deccm. Malrili
17!)0, paa. 402.
IJ. D, Jos l!ipolita UIIRnuf. Di sscrtacion aol>re cl aspccto,

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469
La coca si coltin 5pecialmente nel dipartimcnt di Yun-
gas io Bolivia, e si scelgono per essa i luoghi pi umidi
nel fondo delle valli e sul primo pendio dei monti; dove si
fanno muriccioli di pietra onde impedire che sfasci la terra.
La coca si semina o si pianta. Nel primo casn si confidano
i semi alla terra io dicembre e gennajo, mesi che io quel-
l' emisfero corrispondono ai pi caldi dell'anno, e si fanno
vivaj d di quali si trapiantano nell'anno seguente le pianti-

celle. E questo il metodo quasi sempre preferito. ....-. In ogni
poi si raccolgono le foglie al secondo anno.
La raccolta delle foglie; che costituiscono la parte utile
dt'lla pianta, si chiama mita, e si ripete due, tre o quattro
vohe all'anno. Essa si co'mpie con somma diligenza staccando
colla mano dai ramoscelli foglia pel' foslia e trasportandole
in alcuni cortili lastricati a quest' uopo di pietra, ove si fanno
seccare rpidamente al sole. Quest; operazione esercita una
grandissima intluenzli sulle buone qualiL deUa coca , per
cnltivo, comercio e virtudes de la famosa pl.anta det Per, nom
brada coca. Lima (libro raro).
Benrique Pelto'Bv 'Oltieira. Systema de materia medica Ye-
gelai brasileira, ecc., pag. 126. Rio de Janeiro; t856..
Il an ne. America n Journ. of sciences an d arts.; vol. lll, p. 597.
Gerson e Magaz.; vol. JU, pag. 4n.
Mrat et de Lena. Dici. un. de ma t, md. Paris t 8l'it
1
Iom. 111;
pag. t 48, toro. VII supl., pag, 276.
Martius. Syst. mat. med. bras., 6f.
Bull. des scienees du Var. 4, l)4,8,
Journ. de Chi m. Nd., v 111, 475. Caeltet. Note su t le culture
et l es usage5 de la coca, i 832.
Potppig. Foreign qoarterly n:eview., N.
0
33,
, Figure della coca.
Dissertationes, tav. llll9.
Hook. Com p. !t.
Miinclm. Abh. 3, 6 .

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.fiO
se il tempo umido e piovoso interrompe la sua essie-
ear.ione o la bagn:i , essa subisce colla massima facil it un
di fermentazione ehe la altera e ne modifica assai
l' atione.
Per indicare 1' imporr.anza che ha la coca nell' agricol-
tura di baster indicare che in pi luoghi si chiu-
dono i campi di coca con siepi di caff. - Ai profani dei
piaceri coca/i ci pu sembrare un vero sacrilegio, soprat-
tuuo quando si pensa .che il caff di Yungas uno dei
migl iori del mondo.
Quando le foglie sono essiccate, se ne formano dei poni
ehe si ravvolgono in foglie di banano e si coprono con run
tessuto molto grossolano di lana. Nel commercio si chiama
tambor la riuni ne di due pani chiusi in un sacco comune
di lana; ognuno di questi ha il nome di cesto e contiene
circa un rubbo di foglie ( 25 libbre da sedici oncic ). Que-
sto modo grossolano di conservare e di spedire la coca pu
bastare per il commercio del Per e della Bolivia , paesi
d' aria molto asciuua, ma converrebbe male qualora si v o-
lene esponare la coca in paesi lontani.
La coca si consuma quasi tulla in Bolivia, nel Per e
nelle due provincie argemine di Salta e Jujui. Potrei dire
che si usa anche nelle repubbliche americane che cost itui-
"fllno l' antico Stato di Colombia , ma mi mancano prove

SICUre.
Desidero per ora dati precisi per determinare con sicu-
reua la produzione annua di coca in Bolivia e devo arcon-
temarmi di un dato uffi ciale puJ,blicato a la Paz nel 4 832
e degnissimo di fede. Secondo questo si raccolgono in Bo-
livia 400 mila cestos di coca all'anno, dei quali 800,000
nella provincia. di Yungas e gli altri in quelle di Larecaja
e di Apolobamba e nel dipartiment!> di Cochabamba. Il
prezzo medio era allora di trenta franchi al cesto a La Poz
che ne deposito generale, ci che darebbe per la cora
una rendita annua di !:l milioni di franchi olio repubblica
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di Bolivar. Secondo d'Orbignr il Per ne produrrebbe nello
1tesso tempo per 4,207,485 franchi; in tutto { 3,207 ,435, som-
ma enorme in confronto della popolazione. Difatti il numero
degli abitanti indiani o meticci delle provincie, nelle quali
si fa uso della coca, pu elevarsi in Bolivia a circa 700,000,
ci che darebbe .un conMJmo annuo di fr . .{7,50 per ogni
individuo .
. Quantunque il Per produca molta coca , ne compera
sempre dalla Bolivia una quantit, trovandola molto
migliore e mi consta che nel 4 856 ne introdusse da
paese 785t rul.Jbi per il di franchi 205,600. La Re-
pubblica Argentina compera annualmente dal paese vicino
tre mila rubbi di coca, quantit enorme relativamente alla
scarsa popolazione delle due provincie di Ssha e Juju dove
si consuma e nelle quali gli indiani si trovano relativamente
ai bianchi in numero alquanto minore che in Bolivia.
Dal tempo in cui furono pubblicati i dati officiali che
abbiamo riportati fino ad ora, la coltivazione della coca si
estesa assai pi e il suo prezzo si aumentato. Baster
il dire che si compera nella Repubblica Argentina per 60
ed 80 franchi al rubbo secoodo la scarsit o l'abbondanza
el raccolto e secondo la sue bont. Alcuni' anni valse per-
fino cento franchi il rubbo. In Salta si vende d' ordinario
a 7 franc:hi la libbra di t 6 o nei e.
La coca di buona qualit presentA le foglie intiere e di
mezzana grandezza e d'un bel colore verde chiaro. Ha un
oclore mollo leggero che rammenta il fieno e il cioccolatte.
Masticata cede facilmente al dente ed ha un sapore amaro-
. gnolo non disgustoso.
La coca infusa nell' acqua calda le comunica un bel
rolor verde che il tanto pi oscuro, quanto peggiore la
qualit. Questo tl ha un sapore aggradevole che non
ad alcun altro. Il decotto ha un gusto alquanto

La coca sempre pi o meno caniva quando bruaa,
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macchiata e molto dura a masticarsi. La pessima spantle un
odore disgustoso, di un colore simile al caff torrefatto;
rotta e ripiegata in mille mod!.
La migliore quella della provincia di Yungas, dove si
pu averne alcuni piccolissimi r.estos che si vendono a un
prezzo molto elevato sotto il nome di coca selecta. La peg-
giore quella del Per perch durissima e poco atti va.
Fra la pessima e l' ouima poi si trovano infinite va-
ri et , che non si sanno distinguere che dai buongustai i
quali apportano tauta souigliezza in queste distinzioni come
ne .esige la lussuria di un piacere studiato per molti anni.
Il farmacista europeo ancora inesperto dovr1r sempre
cercare nella coca le due qualit pi 11pprezzabili, cio il
color verde e la sottigliezza delle foglie.
Molti viaggiatori assicurano, che i frutti della coca ser-
vono di moneta nel Per, e il cavaliere di Jaucourt che
scrisse un breve articolo su questa .pianta nt:lla Grande En-
ciclopedia francese ripete questo fatto , ch' io credo falso.
Egli per si rifiuta a credere ci che altri scrissero, che cio
la rendita della cattedrale del Cuzco non consista che nel
decimo della coca.
Alcuni autori hanno fallo due piante diverse dell'
sito sotto i nomi di coca e di cuca.
Non conosco alcun studio chimico su questa pianta ed
aspetto con impazienza che i nostri italiani ne ricerchi no il
principio attivo. lo credo di avere per il primo fatto pre-
parare in America l' estraiLo idronlcoolico, che mi sembrava
rappresentare la parte auiva integrante della foglia. Questo
preparato venne eseguito nella farmacia dai distinti chimici
il'landcsi Fleming, stabiliti da molti anni nella Confederazione
Argentina.
Chi volesse conoscere la coca, potr trovarne nella far-
macia di Brera diretta dal chiarissimo nostro Erba, che tanto
onora in Italia la chin1ica farmacculica. l' che fino
:ltl ora si trovi in Europa.
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473
Capitolo 2.
0
- Dell' uso della coca in America.
In tre grandi regioni dell'- America meridi onale si fa uso
della coca, cio in Bolivia, nel Per e nella Confederazione
Argentina, e di quest' ultima solo nelle due provincie di
Salta e di Juju. Dimenticando per un momento le divisioni
politiche delle repubbli che americane, che capricciosamente
hanno riuniti paesi diversi e razze disparate, potremmo dire
che questa fl.lglia si usa fra i discendenti della grande na-
zione degli lncas. Essa forma il tesoro degli indiani puri
e dei cholos ( 4) e con minor frequenza vien masticata l
nero, dal mulauo e rare volte dal biai)CO.
L' indi ano porta sempre seco nella chuspa ( di
pelle, di vescica od altra materia ) una certa qantit di
fogl ie di coca e saluta con essa il di che nasce e il sole
che tramonta e fu un tempo il suo Dio. Con tutta l' atten-
zione che si presta ad un' abitudine cara egli prende una

piccola quantit di foglie, che pu vari11re da una a due
dramme, e se la pone in bocca formandone una specie di
bolo che si chiama acullio e a cui unisce un piccolo fram-
mento di llicta .
.
. La llicta una materia alcal ina formata di cotte
e cementata collo cenere ricca di potassa oucnuta dalla
combustione di molte piante. A torto i viaggiatori non ci-
tano che quella del Chenopodium quinoa; pcrch io oltre
pianta vidi adoperare il torso legnoso della spiga del
(t) Nel Per, in Bolivia, nel Cb ili si chiamano con questo nome
1 figli degli indiani e dei bianchi, per qualunque linea venga poi
la mescolanu dei due sangui. r cholos son delli nel Rio dc la Pla!a
e del Paraguay clliti08. In allre parti delle auliche colonie spa-
anuole son detti ladinos. Le tante variet di nomi coi quali son
chiamali io America i meticci, che risultano jdall' incrocia mento
delle tre razze dei bianchi, dei neri e deyli indiani ha (;Ilo com-
melterP- molli errori a varii viaggiatori.
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474
frumentone, le foglie e gli stipiti della vite e un'erba chia-
mata dagli indi11eni moco-moco (l). Lo llicta stempernndosi
in bocca ha il doppio scopo di invitare a maggior secre-
zione le ghiandole scirilivAri e di rammollire le foglie. lo ho
fallo pi volte della coca masticandola or con llicta ed
ora senza di essa e non ho mni osservato, che questa ma-
teria alcalina modificasse menomamente l'azione generale
della coca, e solo adoperandola ebbi talvolta a soffri r di
un' irritazione molto molesta delle ghiandoleue mucipare
della bocca. La coca che cresce nel Per ha le foglie cosi
dure ehe spesso si deve privarla delle nervature onde po-
terla masticare e a .questa circostanza si deve forse in quel
paese l'uso della calce viva invece della llicta. l peruviani
,olifaui la portano in un piccolo recipiente d'argento o d'oro
eerveoilosene con un pennellello. Questa abitudine moho '
somigliante a quella dei Matesi che masticaoo colla calce
ltl foglie ,del bete l e le noci d' aree; ci che forse ha con-
rlolto io errore Don Antonio Ul/fla il quale credette che
. la coca e il !Jetel fossero una stessa pianta. Al giorno d'oggi
tuui sanno che ultima sostanza che forma la delizia
eli tuili gli abitanti dell'Arcipelago indiano coslituita dalle
foglie del piper betfe.
Notr so capire come Raynal ci assicuri che la coca si
mangia con una terra di un color bianco grigio e di natura
nrgillosa che si chiama tocera, n c:ome nella storia gene-
rale dei vinggi di Ln-HarpP si chiami In /lieta col nome
di mambi. lo non ho mai udite queste parole nei paPsi nei
quali si mastica lo coca, n l'ho Ulito rnmmentare da per-
sone che fecero lunghi viaggi nell' interno del Per e della
(i ) Quesl' erba di cui por\ai in Europa alcuni esemplari venne
esaUJinala d;il ruio ollimo amico, il di@linlo bolanico doli. Gibelli,
r.he la riconobbe essere' la GomphreM bolutana. A. Dee. Alp/1.
Cafldollt. Prodromus systemaiis natralis , ecc. Parisiis t tH9,
pari. t:; , 4-0t.
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475
Bolivia. Potrebbe darsi che si usassero nelle rt>pubbliche
dell'antica Colombia , ma non ho dati per crederlo o ri-
fiutarlo.
L" acllllicl) mc5so in bocl!a vien mastic!alo lentamente,
imbevuto di scialiva c lasciato riposare a .lungo nella con
cavit dell'una c dell'altra guancia, mentre intanto si in-
ghiotte lentamente il succo , che ne vien spremuto. Il cO
quero si riconoscll subito perch rassomiglia ad un animale ru-
minante o ad una scimmia che ha nascosto nelle gote il rurto
dell'orto. Dopo qualche tempo della coca non rimane pi che
una massa stop posa formata dulia trama legnosa delle foglie,
e il discendente degli lncas ha semt)re cura di deporla so-
pra alcuni monumenti rormati dai viandanti, i quali geuano
pietra nello stesso luogo quasi :. salutarsi l'un l'altro.
Quest'uso vien praticato col rispeuo d'un atto religioso. l
pi temperanti fra i coqueros ne consumano da mezz'oncia
ad un'oncia al giorno, dividendola io due razioni colle quali
si preparano al lavoro della mallina e al riposo della sera.
Pochissimi per si accontentano di s picciola quantit e per
lo pi obbligati dalla povertl, non dalla mancaon di desi-
derio. Un indiano pu masticare due, tre e forse quattro
oncie di coca al giorno senza meritarsi il nome di vizioso
e non che quando arriva alle sei e alle otto once al giorno
che da tuili credut un uomo perduto.
L'indiano poco dopo aver lasciato il capezzolo materno
impara a conoscere l stimolante predileuo dei suoi padri,
e ancor ranciullino gli si confida per un'intera giornata l'ar.
mento delle pecore o dei lama senza dargli altra provvi.
gione che un saccliello di foglie di coca e un frammento
di llicta. Mentre egli cosi va indirizzando. questi animali
he costituiscono l'unica ricchezza sulle calve roo-
cie delle Ande, appena inverdite qua e l da qualche mu-.
schio o da qualche raro ciuffo di paional, egli va masti
eando le sue roglie che gli servono di unico cibo per luo-
shc 01e.
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...
l
La Y.nl! di alimenro e di RimJ , e-
!!ftna wpn 'Jiiepre il piu lklle vohe b sua azioM,
pi u lieto di , p!iJ confortato
lotta dt:;li elementi e pi disp!Mie a sosteoen le &-
I.W!be dei In-ori piiJ improbi e c:ootill11i. SeUD coca qii

diJ.eriv.e male le sue patate printe mila CODKel.u:iooe
marerie estrattive, il 100 t:harqui (carne teeu), il suo 'IOl.e
e la ltJJ]ua; roui cibi prepanti eol maiz ; seoza eoo aoa
pu r..Qrrere al trotto sol pendio dei monti; sema cee:a DOD
pui, lnorare
1
non po godere, non po vivere.
Figuratevi an uomo pi ccolo eon un piede pierofiW-
mo e un torace molto ampio, obbligato a ,;vere COD
imi ali menti ad un' altezza ebe varia da 7500 a IS .. ())
pietli livello del more. Solto queste eircostanu t...i a.:.ri
aomini potrebbero appena vivere; ed eKli dne e b-
vorare eontinuamente. Egli serve eome piedi
lt!Mmrmgnnndo per piu leghe il viaggiatore, che qaa;i !l!m-
Jre nuutlnto u buona muta, corre a 8fH tro:;o> e
P"' lt1 llltirlll 1r:nu baria re al povero indiano t i". t
f(flirlr.. A hrrs vrhll uccup11to nelle mine rompe mac:iln,
r.11l ,, j,,jj 11111li, il fiiiiKI' Keloto mi9l0 all'amalp!J
Il lllllil, lfi: UIIIb d11J lavoro, tollO UD eielo ebe fa iofiril:L.-e
i l''" flhutli. 'l'uni IJIICiti prodigi eompie l' io.l::\DII e.:-. .a
rht:;, , ' ' " '"' ;' di i ribella eontro il padro'le e e.:.m-
'"' h Ylfil; '' h1111 !11 nrmo tuili, percb ohre t-.x:.::i.-ui
.,,j,., ''''' .,,lill i11 Kl i al llitribuisce tempre ona r.IX:IIr! .a
f!lli"'''' l' tt ul tilltu tlr.vr. vt!gliare lungo "
11'111 ll t. lt, " l' "'' "' ''' rnogli1: ( 4) , i a
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1 ,.,., .. ,,,, ,,,.,, flll Jl lllr(tl< " lr.urm libitfirri - > lr llln aa
.,,,.,, Ho 1!11 l l f Jl Imi llfI 1IJ:IIa t.Mo'jlli:lf.a CII! .Q,.
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4i7
que moJo un grado maggiore di forza del solito , egli au-
nenla la quantit ordinaria di coca addauaodola , con
mollo criterio, al consumo di forza nervosa di cui abbi-
sQgoa.
La natura umana falla in modo che in ogni tempo e
in ogni paese, dal godere un piacere si passa facilmente
ad abusarne; e ci avviene anche per la coca. Il vizio di
coqucar anzi uno dei pi tenaci e invincibili che si co-
noscano.
Il coquero incorreggibile ha sempre io bocca il iUO acul-
lico e solo si pu vedel'lo senza di esso quando mangia.
Spesso dorme colla coca io bocca. Egli dimcntic11 i proprii
doveri, la propria famiglia e spesso toglie ai bisogni pi im-
periosi della vita il tempo e il denaro per dedicarsi in tutto
e per lutto alla sua passione. Se la fortuna non lo ha fatto
ricco, non lavora che quanto basta per comperarsi la foglio
predikua, e ritirandosi nella solitudine dei boschi e dei mnti,
vi rimane per pi giorni in preda al delirio che lo inebbria
di felicit. Conobbi un negro che scompariva di quando in
quando dalla casa del padrone per un tempo indeterminato
e vi ritornava solo quando, senza denaro e senza credito,
nun potevo ottenere da alcun pulpero (rivenditore di com-
mestibili) la pi piccola dose di foglia boliviana. So di un
signore di razza bianr.a, che datosi a questo vizio, si allon-
tan per sempre dalla propria famiglia, e solo si pot s c o r ~
gert', a lunghi intervalli, nel pi folto dei boschi in preda
ul maggior abbrutimento. Non quindi solo una metafora
l'espressione americana: {ulcmo a11da perdirlo por la coca
(Tizio va perduto per la coca).
cesSi!ro al confessore: con{esome mi padre; que me eqt1iVOQ11 . .
rcrch egli intendesse senz' allro di che si tratta l'a. La festa del
111atrimonio dei ll.amas farebbe titubare la penna pi ardita in mano
di chi volesse descriverla,
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Il coquero basta a a stesso; i legami sociali , i vincoli
pi santi dell'affetto, l'ambizione, i comodi vita, sono
per lui leflrn morta; il suo piacere assorbe tutti gli altri ,
e quanti' egli col den:1ro, il o la frode si procac-
ciato una lauta pro\'Visione di foglia, egli ha dinanzi a s un
avvenire sieuro di molti giorni di felicit, n cerl.'a pi altro.
A questo grado massimo di prostituzione arrivauo pi spesso
degli indiani i neri, i meticci ed i bianchi. A qut>sto fatto
contribuisce pure la influenza che est'rcita questa
sostanza sulle diverse razze. Dietro la mia esperienza po-
trei dire che l' inligeno di sangue puro l'uomo che ri-
sente meno gli t ITctti dannosi dt>lla coca, e il nero quelli)
che pi facilmente ne viene iudotto al delirio e all'aliena
1.ione mentale.
Qualche volta il vizio della coca si associa all'abuso M-
gli alcoolici, ajutandosi l'un l' altro ad abbrutire l'uomo liuo
al grado iut!mo, facendogli perdere perfino la propna co
scienza.
La coca, oltre In importanza dietetica , ha io Ame-
rica molti usi odia rnerliina popolare. La sua infusione
adoperHla continuamente nei casi di indigestione, nelle af-
dolorose dello stomaco. nell' isterismo, nelle natu-
lcnze c nelle enteralgie di tutte le forme che si
eonfondouo in quel paese col nome generale di colico. lo
<Juesti casi si d l'infuso per bocca e per clistere.
L'orrore che inspira il vizio della coca agli europei sta-
Ili liti in America ha forse contribuito assai a che non si
ifllllda molto pi che non lo sia l' uso di questa foglia
uclla razza bianca. Ne nacque anzi un pregiudizio ridicolo,
per cui quelli che la masticano si oeeuhano, quasi il modo
di usarln in infusione fosse irreprPnsibile e l'immoralit di
quest'atto consistesse nella sua So per di un
rispeuabile prelato di Chuquisaca meno meticoloso degli al-
tri, il quale non arrossiva di presentare in tavola, dopo le
1111 piatto d' ar;;ento pieno delle foglie pi verrli e
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' 479
odorose di coca, assicurando che t.l essa doveu le migliori
digestioui del mont.lo.
'
Capitolo 3.
0
- Dell'azione fisiologica della coca
e delle sue applicazioni igieniche.
Da due fonti principalissime si possono ricavar.e i mate
1 riali necessarii a precisare l' azione terapcutica di una so-
stanza; e son queste la tradizione e lo studio dei suoi d-
l'etti fisiologici. I pi preziosi tesori della farmacia non 11i
devono alla divinazione scie111ificu, ma at.l una delle molti-
formi tendenze dell'istinto conservatore ed anche nlla fo:-
tuna del caso, e in ci l'arte viva del popolo ha fatto assai
pi della scienza medica. A noi rimane l' incarico di rice-
vere umilmente l'ererlit del tempo e di registrarla nei no-
stri protocolli irti di nomi e poveri di fatti.
Per classificare un rimedio, uon intendo io per di tro-
vargli un posticino in una delle tante caselle che gli presPn-
tano a gara i mille archivii delle farmacologie ; ma voglio
dire che se ne studii l'azione fisiologica, che sc11e pesino i
vantaggi e i pericoli, che se ne li:ni1i con esnttezza il conlinc
terapeutico, che si cerchi infine di meuer di contro i tro-
vati della tradizione popolare coi risultati della scienza, pn
vedere fino a dove e in che combaci3no. Se i medici n ves-
sero avuto la pazienza di far questo prima di ricevere nelle
loro armerie a man salva e ad occhi chiusi ogni sost11nza
medicamentosa ' troveremmo a quest' ora men vacillante il
. suolo su cui poggiamo e con mal!giore sicurezza potremmo
fa bbricarci un solirlo edifizio.
Fino ad ora, ch' io sappia, non venne istituito alcun stu-
dio fisiologico sulla coca, ed io pl'esento le seguenti osser-
vazioni, come le prime linee di un quadro che avranno
la fortuna di compire uomini pi dotti e provati eli m ~ : .
Fino a ehe t medici uon ci diano l'analisi ddla fog:ia
boliviana, io ho cret.luto bene di istituire gli cspnimenti
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480
sul suo succo ouenuto dalla masticazione, perch in questo
modo non gettava che il tessuto legnoso della foglia affatto
inerte e mi meueva in eguali condizioni deli indiani che
usano la coca in questo modo.
Mettendo in bocca una dramma di questa foglia, essa si
imbeve prontamente di sciali va, anche senza far uso della
llicia degli americani che irrita troppo la bocca; e sotto la
masticaziooe essa si riduce ben presto in una massa molle,
che ne lascia spremere facilmente il succo che ha un sa-
pore amarognolo dapprima, poi erbaceo; mano mano si va
facendo piil povero di sucehi il bolo della coca. Poco dopo
aver inghiottito la soluz.ione scialivare delle foglie, si prova
nello stomaco un senso di benessere che non tepore n
pizzico; ma si pu rassomigliar meglio a ci che si sente,
quando si ha la coscienza di una buona digestione. A sto-
maco vuoto questa sensazione pu sfuggire ai pi, ma quan-
do si mastica la coca dopo il pranzo, impossibile che pas-
sino inav,ertiti i suoi effetti benefici anche all'uomo meno
sensibile e osservatore. In questo caso, cinque o dieci mi-
nuti dopo aver cominciato l'uso della foglia, un'esaltazione
benefica ci viene ad anuunz.iare che il processo digesti l'O si
fa con maggior f ~ c i l i t e prestezza del solito. Questo van-
taggio meglio avvertito da quelli che hanno per natura
digestioni leni e e difficili. Un giovane medico di Milano, che
si trova io questa circostanza c che da anni si risveglia
alla mauina colla bocca saburrale e la lingua bianca, prov
tali \'antaggi dell'uso della coca dopo il pranzo, ch'egli non
la dimentica un sol giorno e ha lasciato l' uso dello sigaro
e del caff.
La coca agisce in un modo molto misterioso sul ven
tricolo; essa non precipita la digestione n la stimola, irri-
tando ad uu' azione soverchia, perch io, dopo aver fatto
uso quasi <JUOtidiauo di essa per due anni, non bo mai ri-
marcato ch'essa .irritasse lo stomaco, anche quando era presa
in lauta copia. Essa se111bra eccitare lievemente il sistema ner-
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UNIVERSITY OF MICHIGAN
48t
voso del SO\Tano viscere dell' epigastrio, togliendo la co-
scienza del suo lavorio o rendendolo pi facil e. lo , per
esempio, non posso assolutamente occupare la mente, dopo
il pranzo, senza provare mal di capo c difficile digestione,
e solo quando mastico la coca o ne prendo l'infusione calda
posso auenderc dopo il pasto a faoili lcuure senza stancare
il vcnrricolo o il cervello.
Senza averne una sicurezza assoluta ; io credo che la
.
coca fncoia secernere maggi or copia di succo gastrico; per- .
ch quando a stomaco digiuno se ne mastica una grande
quantit , si hnnno delle eru11azioni acide. La llicta proba-
bilmente saturerebbe l'acidit dello stomaco; quando non
vi siano alimcmi che ne possano approfittare per la loro
soluzione. Quando io ho us:llo della coca a digiuno con al-
cuni grani di bicarbonato sodioo, non hu mai avuto erulla
zioni acide.
Si provano gli stessi offeui hl'neJci sulla digestione fa-
cendo uso di un' infusione calda di un denaro a mezza
dramma . di foglie per una chicchera comune di acqua bol-
lente. La stossa coca pu servire per due o tre infusioni
successive; ma si devono preparare a poca distanza l'una
dall' altra , perch la coca conservata umida si altera colla
massima facilit.
L'uso abituale della coca rende bianchissimi i denti ed
io li ho sempre osservati magnifici negli indiani, che da
molti anni ne avevano fallo un'abitudine quotidiana. Non
raro vedere nell' Alto Per ottungenarii che hanno i denti
ridoui all' altezza di pochi millimetri per il logorio della
continua mastioazione, ma che pur li hanno sanissimi. A
questo fauo contribuiscono certamente la razu e la llicta
alcalina colla quule si usa la coca in America; ma io ho
sempre rimarc;to in me i denti pi. bianchi e meglio alli
a rompere i corpi duri, quando masticava da qualche tem-
po la preziosa foglia boliviann. Ilo potmo questo
ANNALI. Yul. CLX ru. 3t

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UNIVERSITY OF MICHtGAN
482
fatto pi volte in climi diversi ti'Arnerica e d'Europa. Con-
vinto della benefica influenza della coca sui denti , mi ri-
mane il duhllio se e quanta parte tengano in questo fallo
)a natura chimica della foglia e l'azione meccanica dei .den-
ti. Tuili gli organi indistintamente si perfezionano nel loro
esercizio e i coquros masticano .dieci volte pi degli altri
che serbano i denti alla sola alimentazione.
Quando si ha. esaurilo il primo acullico di coca e si
passa :i mosticarne un secondo, poi un terzo, si sente il Lli-
sogno di bere che nasce dalla secchezza della e del-
le fauci, non dall'irritazione del ventricolo.
L'abuso della coca non esercita altra influenza sulla pri-
ma digestione fuori di quelle gi indicate, e se l'appetito di-
minuisce o meglio se si fa sentire meno urgente il bisogno
el cibo, si deve ripeterlo dalla sua azione generale , non .
da un'azione nociva sul ventricolo.
Poco o nulla l'influenza che l'eritrossilo esercita sul-
.
l'intestino tenue e crasso. La digestione enterica e l'ultimo
allo del rcuo non subiscono modificazione alcuna dietro
l'uso e l'abuso della coca. Le feci perdono il loro fetore e
ricordano invece l' odore particolare del succo della coca.
L'uso abituale di essa in dosi piuttosto grandi pu produrre
la stitichezza.
La coca esercita un effetto marcato sopra alcune secre-
zioni. Poco dopo averne masticato una o due dramme, si
prova un senso di secchezza agli occhi e alla pituitaria ed
aumenta quanto pi se ne va accrescendo la dose.
Questa secchezza prodiJtta realmente da un difetto di se-
e precede l'arrossamento leggi ero degli occhi, che
appare pi tardi come un sintoma di congestione cerebra-
le. Ho vetluto alcune volte aumentar;;i l' orina. Il sudore
non appare che quando dietro dosi maggiori ne nasce la
febbr'!.
Usando per alcuni di seguito la coca in una di.
screta dose, ho veduto apparic presso le palpebre una pie-
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UNIVERSITY OF MICHIGAN

483
cola piastra di pitiriosi, elle scompariva lasciando per quul
che tempo l' uso dell' eritrossilo. Ho verificato questo fallo
due volte in due diversi climi, e non avendo mai sofferto
altre volte di quest'innocente affezione, non posso crederla
una semplice coincidenza. .
Chi non ancora abituato all'uso della coca, pu qual
che volta dopo la rnasticazione di alcune dramme veder
apparire qua e l sulle membra e su.l tronco alcune mac-
chie di eritema semplice che sono passaggf-!re e affatto in
nocenti ; altre volte si prova un pizzicore piacevole nella
pelle e, invitati a graffiarsi, la vediamo farsi rossa pi del-
l'usato e dielro la menoma strolnAiura.
Una secrezione importantissima per le relazioni che tie-
ne con tutto il sistema uervoso e per l'influenza che eser-
cita sullA SRiute. quella dello sperma, ed essa vien {or&e
eccitata dall'uso immoderato della fogl ia bol iviana. Bisogna
arrivare ad esserne vizioso per provare ereziC)fli pi fre-
quenti o pi valide; ma la masticazione di un pajo di
dramme al giorno e molto meno l'uso dell' infusione calda
non possono allarmare menomamente gli scrupoli dei pi
casti; e so lp la vorrei proibire a chi possiede bisogni so
verchiamente esigenti e si sforza di raffrenarli con tuili gli
anafrodisiaci fisici e morali. A ehi invece avesse da natura
organi deboli, consiglierei di leggere e meditare il capitolo
seguente , dove trover consigli che gli saranno forse gio-
vevoli.
Volendo determinare con precisione l'influenza che eser-
cita la coca sui moti del cuore, instit ui i sopra me stesso
alcune esperienze comparative onde raffrontare la sua azio-
ne con quella di altri alimenti nervosi e dell'acqua calda.
Le circostanze degli esperimenti furono sempre eguali
ed io feci le osservazioni con quanta esattezza seppi, esa- .
minando il polso prima di aver preso la bevanda, un m i
nuto dopo e poi di cinque in cinque minuti fi no ad arri-
vare all' ora e mezza. Non progredi i pi oltre pereh 111 i

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UNIVERSITY OF MICHIGAN

.184
accorsi dopo olune osservaJioni, che. trascorsp
po il polso rimaneva stazionario o lent11mente vcr
so quelle iocloazioni, che si presentan.o nelle ore
del giorno, senza subire piJ illflpenza .. alcuna bcyan.
da presa. Le pulsazioni vennero per Ull mi.
nuto. intiero o in poiiziQne nefla qul!le ha . ,l! ci-
fra media di tutte lo po$izioni. Ourante l' esperimeotp mi
mantenni sempre tr:tnquillo, senza. esercitare plcuo phe
potesse in modo sensibile i rpoti
L'acqua fu sempre di Qr&cie, la quantit delle
sostanze impiegate di 8& graf!i e 111 bevopda prcparot;t
sempre nello m11do e l)cllo terppo per
sione era alla temperaturil &l

C. , che corrispqnde
al grado preferit!l dai pi delle bevjlndc cald!!. Ne!
solo caso del oaoao invece dell' inf)Jsiooe 11i prepar il
cotto. Quanto alle furono da me procqrate p ello
stato di purezza e meno q!Jelle che portano un
punto ioterrogazioqe fprono qa me stessp pj
luogbi dove si producQnj) o da fonti sic!Jrissime.
Aggiuogerp anllora che la temperatura esterna fu qposi
lempro la stessa ill tuqi gli ai pup _scpr-
gere anne$&a li!bella furono fatti smpre dallo
tre alle qu11t1ro 9re dqpo !a &ciegliere l'or11
pi opportuna e reJldPr.li sqtto que$tQ rappono J!OIJI
parabili fra lof9, .

Originai from
UNIVERSITY OF MICHIGAN
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8 T Ycrde e JX:k.ao ( )
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'IO T pet a<> e Brasile 1 p. }
11 Male del PHaguay .. .. .
-1:2 Male del . .
15 l\late del .
Il l\lale P.arallilg!J
J;:; Ma te Para gu
i (i Caff di Porto Ricco ? .
J 7 caff di Porto Bieco ?
Hl Caffe d Porte Ricco?
19 Caff d Yun11as (2)
20 CaO' di Moka ?
2i Caccao- della Paa (3) . .
"l.2 Caceao della P.1Z_ .
C1ccao della l'aa . . .
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7:2,72 7ii.
- . "
22,Q50 (i,5 78 75 721
:d,"5 62
1tf4 74-l
4811
Le conseguenze che scaturiscono spontanee da questa ta-
bella e da pochi altri esperimenti di conferma che sarebbe
inutile il rirerire sono i seguenti:
(il Il forma ono degli articoli pi del com-
mercio sudamericano .. L'ottimo si trae dal Paraguay, un altro me n.
buono viene a BuenosAyres dalle antiche Missioni Gesuitiche,
mentre quello di Paranagu nel Brasile considerato l'infimo di
tutti. valore per non assoluto e viene molte volle deter-
minalo dal gusto di ciascuno. Nella banda orientale deii'Urugoay,
nel Rio de la Plata e nel Paraguay si l' infusione satura
di queste foglie torrefatte e polverizuie per meno d'una l'annue-
eia d' argento o di paglia, mentre nel Brasile si preferisce beverne
. l' infusione come si fa del tb e senza polferizzare le foi'lie. (Male
em follia).
(2 Il caff di Yungas non noto nel commercio d'Earopa,
perch si produce in cos piccola quantit che non basta ncppnre
al consumo di Blllivia. creduto il migliore del mondo, non escluso
quello di Mob. lo non oso metterlo in cima di tutti gli altri , ma
se non il primissimo per tuili, certamente dei primi. Un pre-
sidente di Bolivia servire a moltissimi convitati di diverse
nazioni del caa di Moka c di quello di Yungas senza dir loro di
donde fossero e poi a decidere qual fosse il migliore,
si decisero lutti ad una voce per il grano cresciuto nella patria
della coca.
(3l Nel. dipartimento della Paz in Boliyia si danno alcune delle
variet pi squisite di caccao e fra esse celeberrimo qoello di
Apolobamba che fu da un mio amico gindice .:ompelente in que-
ste materie; perch gastronomo r ir.co , che viaggi lutto il mon-
do; trovato superiore a tutti quelli da lui conosciuti. La storia
del caccao ancora molto incompleta ed io bo sentito parlare da
persone di sicura testimonianza o:he nel vi sono variet di
cior.colaUa di eolor viola ed allre quasi In una casa di
Salta mi venne presentata una tazza di cioccolatta di lluanuko ( Pe
T) creduto dai pi il migliore del mondo e ch' io trovai squisito
e molto grasso; ma che mi fece provar'! una vera ebbrezza con-
vulsa che si rassomigliara a quella che ai sente dopo aver preso
(orli dosi di caff.i conceotfato.
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487
~
0
Tuue le bevande calde aumentano il numero delle
pulsazioni dd cuore; questo aumento massimo quasi sem-
pre subito dopo averle prese, si va perdendo poco a poco
fino a che i polsi ritornano alla loro cifra normale.
2.
0
L'acqua pura prima che sia trascorsa un'ora e mez-
zo produce qua;i sempre una diminuzione nel numero delle
pulsazioni. Questo fallo che si verifica qualche rara volta
anche per il t e il caff non succede in queste bevande
che pi tardi.
3.
0
L'aumento del polso SOltO l'azione dell' acqua calda
seguito da uno stato di spossatezza, appena i polsi vanno
ritornando alla loro cifra normale , e pi ancora quando
si abbassano; mentre le altre bevande non lasciano sentire
debol ezza alcuna anche quando il numero dei battiti del
cuore ritornato al numero fisiologico o . anche dimi-
nuito. Nell'esperimento quinto, nel quale dopo aver .preso
l'acqua calda i polsi dopo il soli to aumento rimasero nQr
mali, io non provai alcun malessere, ma a n&tare' che la
sera innanzi io aveva masticato mezz'oncia di coca per cui
io era in uno stato di sovracccitazione. Questo fatto che
parrebbe a prima vista un'eccezione invece una conferma
della legge fisiologica , che le cause debilitanti- sono tanto
meno allive quanto pi l'organismo in istato di resistere
ad esse.
4.
0
L'aumento del polso assai diverso nelle diverse
bevande, esso pu e s ~ e r e rappresentato esattamente dietro
le esperienze sopra me stesso dai seguenti nuneri :
Acqua pura . . . . . . 39,8
Th . . . . 40,6
Caff . . . . . . . 70,0
Cacca o 87,4
l\late . . . . . . .t 06,2
Coca . . 4 59,2
Per .cui l'infusione di erhrossi lo eccita il cuore quattro
volte pi dell' acqu:i calda e del th e due volte pi del
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488
cntT, e la sostanza che pi gli si avvicina il matc. Il
caccao sarebbe di poco pi eccillmte del caff.


L'influenza dalle hennde calde sul cuore
diversa secondo un'infinit di circostanze, come pu fa.
cilmeme scorgere compa':lndo i numeri indicati nella ta-
bella, e solo fin d'ora mi pare di poter dire, che i polsi IIU-
mcntaoo tanto pi sotto la loro influenza quanto sono pi
lenti, e viceversa.
La coca oltre ad aumentare il numero dci txmiti del
cuore, appena in una certa quantit (da toO grani a
pi dramme), produce una febbre passaggera, con aumento
di calore e di respirazioni. Ho osservato una olta solto la
sua influenza la temperatura di + 37
1
5 C. sulla palma
della mano e due volte quella di + 38,75. C. SOltO la
lingua. Durante la reazione del circolo, la faccia si fa ac-
cesa e gli occhi scimillanu. In do9i maggiori si hanno pal-
di cuore , e la del sangue ai centri
della vita si fa evidente. Dopo tre dramme io ho provato
alcuni momenti di cardiopalmo e n'ebbi freddi i piedi e le
.
mam.
L'aumento massimo dei polsi sono l' influenza della coca
fu di {34 pulsazioni, essendo la cifra normnlc di 65.
Quando si avr cancellato dalle provincie del sistema
nervoso il nome di regioni incognite, noi polremo forse con
poche parole precise determinare con tulla csauezza l'azione
speciale della coca sull'asse cerebro-spinale e sulla rete gao
gliare: per ora il volerle esprimere con una sola parola sa-
rebbe temerit o vezzo inutile di classificazioni. Lascio che
gli altri la pongano fra i narcotici, fra gl'iperstenizzanti, fra
gli antispasmodici ; io obbligato a scegliere fr11 queste pa
role la meno sconveniente, mi allerrei alla prim1t.
Poco dopo aver masticato una o due dramme di coca e
averne. inghiottito il s'incomincia a provare un sensa
dt calore tiepido e direi fibrillare, che si diiTor.tle a tutta
la superfacie del corpo
1
mentre qualche volla si prova uo
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48!1
ronzio soavissimo alle orecchie. Altre volte si prova un bi
sogno di spazio e si vorrebbe correre all' innanti quasi a .
cercare un orizzonte pi vasto. Poco a pocb s' incomincia
ad accorgersi che i potrri nervosi vanno aumentando, che
la vita si fa pi attiva e intensa e noi ci sentiamo pi ro-
busti, pi agili, pi disposti ad ogni maniera di lavoro. In
alcuni ho veduto lo stato di sopore la coscienza

della forza , la quale non appariva che dietro dosi mag
giori. Facendo un p d'auenz'ione per sorprendere le mo-
diticazioni della coscienza in questo primo stadio dell' eh
brezza cacale, si tro,a che ssa asso i diver$U da quella de
gli alcoolici. In questi l'eccitazione i! sul>ito accom-
pagnata da moti esagerati o violenti e semvre irregolari; si
ha uno scompiglio generale di pensieri e di aui muscolari
1
mentre nell'ebbrezza prodoua d Ila coca pare che la nuova
forza imbeva il nostro in tutti i sensi e
lamente, come. avverrebbe di una spugna che s'inzuppi d'a-
cqua. Cos avviene che la delizia di questo periodo consi
sta quasi tuua nell'accresciuta coscienza di vivere e noi ac
coccolati in noi ne godiamo senza sentirei spmu a metter'
subito a profitto l' aumento di forze che abbiam guada
.
gnato.
La sensibilit e l'eccitabilit non si accrescono mai; men-
tre l'intelligenza si fa pi auiva c noi parliamo con maggior
veemenza, e sentiamo, io una parola, che il meccanismo in
tellelluale pi auivo; mentre dall'altra parte, ne n essendo
accresciuta in egual modo e spesso essendo diminuita la sen.
sibilit, noi sentiamo di essere meno atti ai htvori mentali
di ordine In ci la coca agisce i-o modo assai
diverso dd caff e si avvicina all' oppio. U prezioso srano
della coffea rende squisite la sensibilit e le pcrccz.ioni in
terne della coscienza, per cui ci dispoAe 8' ce'rcare e a tro-
vare, alla mente molti materiali ben elaborati; men-
tre la foglia boliviana eccita con veemenza tullo il cervello
senza fornirgli sensazioni pi copiose e pi av
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490
venne pi volte di compilare sotto l'azione delle prime dosi
i co>ca, qualche lavoro di poca importanza e di trovare
che esso non bastava a ilar sfogo alla mia sovraeccitazionc
mcutolc; c mentre la mia penna correva rapida e impa-
zienre sul foglio, non sapeva per concepire nuove idee n
immaginare al momento un lavoro pi intenso e di un or-
dine 11i elevato a cui si addauasse l<? stato eccezionale del
mio cervello.
Dalle due alle quouro dramme si incomiricia od isolarsi
sempre pi dal mondo esterno, e si profonda in una beata co-
sciem.a di godere e di sentirri intensamente vivo. Un' immo-
bilit quasi assoluta si impossessa di tutti i nostri muscoli e
perfino lo sforzo delle parole ci molesto, sembra
smovere quell'atmosfera tiepidissima e tranquilla nella quale
siamo immersi. Di quando in quando per pare che la pie-
nezzil di vita ci soffochi e prorompiamo in parole energi-
che, o siamo invitati a sviluppare in vari i . modi la forza
muscolare. lo . che sono naturalmente ineuissimo ad ogni
esercizio ginnastico, arrivando alle quauro dramme di coca,
mi seulo di un' agllitb straordinaria , e una volta saltai di
pi . pari sopra un nlto scrittojo con tal leggerezza e sicu-
rezza cfa non smovere n la lampada n i molti libri che
lo ingombravano. Altre volte mi avvenne di credermi ca-
pace di saltare sul capo di chi mi stava vicino.
In generale per questi sobiti sono vellei t pas-
soggere, e si ricade subito dopo in un sopore beato, nel
quote crederemmo di poter rimanere una intiera giornata
senza muovere un dito e senza sentire il menomo deside-
rio di cambiar In quest' epoca dell' etfbrezza non si
perde mai la I!OSCit'nza di s Stt'SSO, ma si prova in tutta
la sua perfezione 'l'ideale della pigrizia. Si sospira profon-
damente, qualche volta si ride pazzamente, e quando si
vuoi render cvnlo ogli altri di ci che si prova, l! trovano
diffi cilmenle le parole o si srambiao. A me avviene piiJ
volte di dover pnrlare con una lentE'zza 5traordinaria, 5C
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49{
parando perfino le sillnbP. l'una dall'altra con intervalli lun-
ghissimi.
Alcuni dicono di provare, dietro le prime dosi della
:oca, un s c n ~ o di gravezza al capo o un vero dolore; altri
sentono che il cervello ravvolto come da una nube, altri
ancora credono di esser sollevati del capo. Tutti poi, esami-
nati da chi non si trova sotto l'influenza della foglia ame-
ricana, presr.ntano una fisonom i a bea L& e immobile , atteg-
giata ad un sorriso particolare che pu giungere perfino
all'ebetismo. Alcuni sembrano dormire, ma oscillano io quelle
regioni misteriose che separano la veglia dal torpore e dal
sonno.
Se dopo aver percorso i primi sLBdi della ebbrezza cocale.
non si va pi innanzi c si va a letto, il sonno non tarda
o chiudcre le palpebre, ed ora profondissimo, ora inter-
rotto da lunghi intervalli di sapore con una singolare co
scienza di benessere ; quasi sempre poi occupato da sogni
bizzarri. che si accavallano e si sovrappoogono con una ra-
pidit straordinuria.
Il sapore particolare prodotto da tre o quattro dram:ne
di coca pu durare in alcuni individui per pi d'un giorno,
ma va perdendosi poco a poco senza lasciare alcuna traccia.
Il caff, il th e il rnate .abbreviano questo stato, ricondu-
cendo presto all'usata attivit il cervello e i nervi. In Ame-
rica si crrde da tutti che la coca possa guarire l' ubbria-
chezza degli alcoolici e vice\crsa. Ammetto il primo fatto
perch da me osservato pi volte. e perch il potere dige-
stivo marcatissimo di questa foglia togl ie una delle compii
cazioni pi incomode dell' ebbrezza alcoolica; ma per ora
mi rifi uto a credere che il vino possa togliere l' ubbria-
chezza cocale, non avendo mai osservato il fauo, o avendo
ragioni probabili per crederlo.
La dose massima di coca ch'io abbia masticato fu di !8
dramme in un giorno, consumando le ultime dieci alla sera
le une dietro le altre. Fu quesLB l'unica volta in cui pro-
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4!>2
fno nll' ultimo gt:uld il ddiio tlcll' ehbrcua i!ocale e
devo confcs!arC di uver uovato questo piacere di gran
lunga ;uperiore a tutt{ gli allri ono8citJti di ordine fl
&ico.
.
Sul' -prlncipio Ono _ad arrivare 111le ouo Mamme provai
i soliti effetti dell'orgpsmo febbtile, dell' assapimento piace
voi e e d'un p di mal di eaj1o'; ma poco prima di arritor
ulle dicci dramme i polsi erano gi :Jd S3 pul!tliioni ed io
pr\'il va un esnharn'ento indefinibile sC'rivendo cO'n corattere
nlqtntuto inrerio queste parole: Non so se Sia che tiene
" questo penna in mano.;., parlo e sentO' risuonare la ml
voce come se non mia; ho le mani fredrle, nri
' faccio pitzicare e non sento' che un doTare' appena per
ccltiblle. Pare che i parietali mi voglrana comprimet
il cervello ...... Un quarto <l'ora dopo i polsi erano a
va boltute
. d!JO masticava altre due dra'tlfme d! foglia, C
i polsi aumentai'otlo subito olle UO botlute. Allora incO'
minciavn n un senso di !traordinaria feliei1,
nova l . camminando , sentiva distintamente bnttere
il cuore e non potevo che con grtl'nde' d1ffieolr ..
Nelle due ore io arrtvava poco a pocO' alle
due di cO!!a ed io mi 8efltito Le palpi
tzioni di cu11re erano CC$Sate , ma i po1si m'nntenevano
sempre a !Iatture, e'd io stavo coricato nc11n p'i beaf:i
llnsazione dl unn vita ouivo e J1iena; quando tm quarta
d'ora clr::& dop(J aver prpso le duS u'hme ineo
a chiudere lnv
0
1ontoriomente le palpebre e la pi.
t!plclld1d:l naspctlato fantasmagoria ncon'Jii1cir 11
tla\'anli ugli O'Cclli.
io ne\la' in quel momento una piena CMinta di mc
!lesso, ma mi parev11 di essere isotaro dal mondo esteto
c vdeva te pi bizzarre e pi splenrlide di colore
(! di forme chE" mai J10ssono immaginare. N il pennell'o
dlll pii.t ubi'lt! catol'lsllr; n' la penna- pi rapida d'erlo itene'
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49S
grafo afirchbero potuto rapprctentare per UJI solo mmento
quelle splendide apparizioni
1
che si aocovollovano le une

s,ulle oltre ienza rapport9 alcuno di aSilooiazione, ma coi ,
enprioci. delll) fantasia pi scatenato e del caleidoscopio pil4
fecondo.
Pochi momenti dopo la rapidit delle im11.1agini fanta-
s.IT)agoriche. e l'intensit dell'ebbrezza arrivarono n tal se.
gno, oh' io cercai di descrivere ad un collega ed che
mi stava vicino la pienezz.a di felicit che mi innomlava,
ma lo fdoeva con tal "eemenza dj parole che egli non po.
teva scrivere che alcune delle di parole colle quali
lo as&ordova. Presto caddi in vero delirio il pi gajo
del mondo, ma nel quale non aveYa perduto ffauo la c'o
a.cienzn, perch stendeva, lo mono a) mio amico offinch ani
t,qccasse il polso che era di 4 34 !?attute.
Alcune dlle immagini che cercai di. descrivere nel primo
, periodo del dJ! lirio erano piene di poesia ed io derideva i.
poveri n)ortali condannati a vivere in questa valle di lagrime,
rnenlre lo portato &JIIle ali di dtte foglie di. coca a11dava
pe,. gli spazii di 77,438 111ondi uno pi splendi.do
f)pll' altro.
Un' orn dopo io era in bastante calma per sc:rivere
queste parole con mano sicura; Iddio ir1giusto perch
ha fatt l'uomo inaapar.e di poter. vivere Rempre coc/ieando.
lo preferisco una di 4 O anni on coca che un!l di
400000 ..... (e qui seguiva una riga d i CColi senta
coca
Jo per non sapeva o l desiderio di veder ri
nrodoua la o prendeva altre due dramme di
oooa che masticava con vero furore. Le immagini apparvero
ancora, io ne rimasi sopraffallo ome da un incubo; cd
erano terribili, pieni di spettri . di cranii, di balli sa
tu n ici e di st rangl)lati ... Esse andarono per poco a poco
fac<ndosi pi tragquille, pi ridenti, .l no a clic orri
nll' iqca!e dell'arte e fantasia 'pi c in
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494
stato di calma passai tre ore senza che i polsi si abbassas-
sero mai al di sotto dei no.
Tre ore di sonno calmo mi restituirono ;llla \'ita del
giorno ed io potei passare alle mie so l te occupazioni, sen-
tendom i capace dello studio pi insistente e sc:nza che al
cuno potesse accorgersi dalla mia fsonomia, ch'io avessi
provato sensuioni di una volull da me cro!duta fino allora
impossibile.
lo rimasi ~ o t t o l' inOuenza della coca 40 ore senza pren-
der cibo alcuno e senza provare la menomo debolezza. Da
questo esperimento intesi benissimo come il vizio dell' eb-
brezza cocalc possa essere irrefrenabile e come ancora gli
indiani nei loro viaggi pedestri possano colla preziosa fogl ia
bol iviana vivere tre o quauru giorni senza prender cibo.
Ci che pi mi fece stupore in questa prova si che io non
ne risentissi poi abbattimento e languore:, sembrandomi aver
consumato in poche ore tanta forza di vita.
Nel giorno che tenne dietro all' ebbrezza io sentii un
tepore piacevole per tutto il torpo e provai una leggera
stitichez:t:ao Le digestioni furono allora e poi eccellenti.
Un' altra volta masticando la coca dopo il pranzo, inco
minciai a vedere la fantasmagoria dopo la Sesta dramma ed
essa continu per pi di tre ore, durante le quali ne ma-
sticai altre due. Quantunque fossi immerso in uno stato
di beatitudine indicibile, ebbi sempre la coscienza limpidis-
sima e potei appuntare alcune delle bizzarre immagini che
mi passavano davanti agli occhi colla rapidit del lampo. -
Eccone alcune: notando che per uoa che pot va fissare
sulla carta dieci mi sfuggivano per la loro successione troppo
rapida:
Una grotta di merleui aura verso la cui entrata si
vede nel fondo una tartaruga d'oro seduta sopra un trono
di sapone
.. .. Un biattagl ione di penne d' acciajo che combaue
contro uno armata di cavoturnccioli.
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o
o - --- - - - - 4.,
491>
Un lampo di fili di vetro ch perfora una forma di
cacio parmigiano incoronato di edt>r.e .e di more
.. .. Un calamajo di zAfferano da cui .nasce un fungo di
smeraldo tempestato di fruui di rose.
. . Una scala di carta asciugante foderata di serpenti . a
sonagli dana quale saltellando conigli rossi dalle
orecchie verdi.
. Fiori di porcellana ti grata con stami di argento ro-
vente.
. Telai fatti di cerini e sui quali alcune cicale stanno
tessendo alcune piante di pino fatte di zolfo.
Anche il giorno seguente a questo esperimento io mi
sentii pi vigoroso del solito, quantunque in quella notte io
non dormissi che un'ora sola.
A riassumere in poche parole l' fisiologica del-
l' eritrossilo diremo:
.
.t.
0
La coca .esercita sul ventricolo un'azione stimolante
particolare per cui facilita assai la digestione.
2.
0
In alta dose produce aumento di calore, di .polsi e
di respirazioni e quindi vera febbre.
3,
0
Essa pu produrre un leggier grado di stitichezza.
4.
0
In dosi mediocri (dr. j-jv) eccita il sistema ner-
voso in modo da renderei pi atti alle fatiche muscolari e
ci d una resistenza massirQa contro le cause alteranti esterne,
facendoci godere uno stato di calma beata
. 6.
0
In dosi maggiori la coca produce allucinazioni c yero
delirio.
6.
0
La .coca possiede la preziosissima qualit di eccitare
il nervoso e di farci godere colla sua fantasmagoria
uno dei maggiori piaceri della vita, senza che tenga dietro
abbattimento di forza.
7.
0
Pr.obabilmente essa diminuisce alcune secrezioni.
Le appl icazioni igieniche della coca si dedu1!ono facil-
mcute dalla sua azione fisiologica e furono gi determinate
in Ameri ca dall'esperienza di molti secoli. Rimane. all'Eu-
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Npa tl\l a1proprinrsela, essendo essa un vero tesoro del
;\uuvo da meuersi al livello dell'oppio e della .cor
tccti11 pcruviana, di cui ha comune la patria.
L' calda di foglie _ l bevanda pi salubre da
1
,rendetsi. d1po i l pranzo, specialmente quando si ha lo
stouluco debole e si sono ohrepassoti alquanto i limiti della
za.
Il tht\ di cocn preso abitualmente ha. l'immenso van-
taggio Ji 11ttutirc la sensibilitll eccessiva, per cui lo racco-
uumdo alle creature va porose e sentimento li del bel sesso.
ln coca alla dose di poche ci fa atti
a al freddo, all'umidit e a tutre le cause aheranti
dci climi e delle fatiche; per cui si dovrebbe coldamente
raccomandare ai minatori e a quelli che vinggiano nei paesi
o alle regioni polari.
la cocu ci retlc atti a gravi fatiche c ci ristora dell'e
sauritucnto ili fMzc che tien dietro al consumo di correnti
nervose. - lo credo senza esitare l'alimento nervoso
pi JIOit'l\10.
l'sala in nho tlosi pu render lieto la vito fucendoci
l'<lis.ue alcune ore di vera felicit e sen&a che in . questo
t>IYendiamo menomamento la morale pi scrupolosa. Il vino
u>alo qunlche volta Uno nlle porte dell'ebbrezza non ci fa
'''''t\llV(IIi o la coca maslirnta Ooo a farci godere della fan-
lasmagoriu ll(ln ci fa ac('usarc di iziosi.
t.a cooa ati ahe tlos non de\'e usarsi Ila ehi soffre . di
''''lll{Siioni coa\lbrali o ha lenJenza all'apoplessia. \)snta in
iu[u,iono l\tlr lutti.
l.' nhus,, p(.'r alcuni nnni pu pro-
,huTo l' ,,b,'hlllIW " '" 1lemeartu. ho potulo mai osscr-
nl,un fun&oui dq;li organi di-

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'
- =- - ..........
Capitolo 4.
0
- Dell' aziout tempeutica della coca
e del $110 uso in medicina.
497
Nei beati tempi, nei quali la . spada affilata t! e i dualisti
recidendo d'un colpo il viluppo intricatisaimo delle dourine
patologiche ne fece saltar fuori due bellissime parole, la
coca sarebbe stata colla massi mo facilit messa in fila nel-
l'una u l'altra schiera dei soccorsi terapeutici. lo per che
ho un orrore invincibile per le parole quando non rappre-
sentano le cose o quando tiranuicamente fanno da legisla-
trici sui fatti, rinuncio di buon cnore alla troppo facile im-
presa di dare il battesimo sistematico a questa fogli11 , oc-
eomentandomi solo di accennare la sua utilit pratica fn
metlicina.
Avendo sempre veduto i denti bianchi in ehi usava det:a
coca , mi nacque naturalmente il p e ~ s i e r o di appliarla
come demifricio, soprattutto nel nord della Confederazione
Argentina dove i pi hanno la di$grazia di avere dalla nu-
tura denti pessimi. Ho raccomandato quindi di lavarsi una
o due volte al giorno la bocca con un decotto concentrato
e freddo di coca, e di ripulirli spesso colla polvere delle
foglie, sola o stemperata con miei rosato. Mi son trovato
sempre soddisfano di questi consigli, soprattutto quando la
carie dei :lenti era prodotta da un' alterazione scorbutica
delle gengive le quali si andavano poco a poco ritirando
dal colletto. Siccome per la coca essendo pur molto utile
in questi casi, non mi sembra avanzar di mollo altri rime-
dii gi noti, c siccome d'altronde lino ad ora essa di un
preuo molto elevato, non la consiglit>aei in Europa che ol!i
casi di rammollimento delle gengive che accompagna spesso
le !eme aiJczioni del venlricolo, c quando si avessero inu
lilmente auoperale le sostanze gi ri conosciute utili in que-
sti casi. Acccnm:ro solo per chi la volesse adoperare a quc-
slo fine, ch'essa ha il vantaggio sulle corteccie amare c sulle
AIIIIW. Yol. CLK.YII. 32
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!

..
.
498
radici astringenti di detergere senza irritare e di non nere
un sapore spiacevole.
Fuori delle applicazioni della coca come dentifricio o
collutorio, non l'ho mai usata esternamente in altro modo,
n posso ancor dire se le sue diverse preparazioni potreb-
bero agire come applicate sulla pelle o le
prime vie delle mucose.
Gli usi medici pi importanti della coca si deducono io
modo assai naturale dalla sua azione fisiologica sulla nu
cosa gastroenterica e sul sistema nervoso.
La foglia boliviana esercita sugli organi digerenti due
azioui molto diverse e che fino ad ora non si riuniscono
in
1
un accordo cosi armonico in alcun altro rimedio. Essa
facilita la digestione, quando lenta , riordi-
nandola quando P. alterata; mentre allo stesso tempo attu
tisce la sensibilit della mucosa gastroenterica, calmando
pi volte anche i dolori pi forti.
In generale le sostanze che stimolano a maggior azione
il ventrir.olo lo stancano spesso e '(U&si sempre esauriscono.
i suoi poteri fisiologici, quandu pur non lo inducono in ir-
ritazione o in una lenta flogosi. per questo che la loro
nzione pi o meno pericolosa , e in una sana terapia
indicato il loro uso in pochi casi. La coca invece rian ima
in modo misterioso l'azione digerente del vcntricolo senzu
irritarlo mai ; n io mi ricordo di aver una sol volta ve-
tluto in me o in altri quei sintomi cos noti, coi quali questo
viscere cos delicato protesta comro chi vuoi sforzarlo al
lnoro badar prima a metter riparo alle sue maga-
gne. Esercitando per quasi quattro anni la medicina in paesi
tropicali, ho dovuto pi volte curare delle vere irritazioni
flogistiche dello stomaco prodotte dall'abuso od anche dal-
l'uso del mate, del caff e del th, me01re non le bo mai
trovate nei coqueros. Gli europei che si stabiliscono nel-
l' alto Per e nelle provincie nordiche della Confedera
zioue non possono resistere quasi mai alla pre
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499
dilettll ubitudine del cnff e ne risentono qu,si aempre cat
iv i effetti -sul ventricolo ed anche aul sistema nervoso; e
.aon che dopo molti peccati di ostinazione che ai lasciano
persuadere ad us11re dell'infusione di coca dopo il pranzo,
lasciando per qualche tempo il profumato caff.
Ho consigliato la coca ai vecchi e ai giovani, ai robusti
e ai convalescenti, agl'indiani, ai neri e ai bianchi di molte
nazioni,_ agli ibridi di tutti i colori ; l'bo usata in questo e
nell'altro emisfero, in paesi al livello dd mare e a migliaia
di piedi d'altezza e non esito ad affermare che essa su
periore nei suoi poteri digestivi al th, al caff e alle altre
bevande calde meno note colle quali si chiude Il pranzo.
Chi ha la fortuna di possedere un buon ventricolo fareb
be male di sostituire le bevande predilette con questa nuo-
n e forse meno gradita; ma a quelli che hanno digestioni
lente, difficili e dolorose la consiglio caldamente, raccoman-
dando loro che la usino per molti mesi di seguito. L'infu
sione si pu preparare con un denaro o mezza dramma di
foglie nello stesso modo con cui ai ottiene il th. Moltissimi
preferiscono la secomla infusione , percb men forte e piu
delicata.
Alle donne gentili e alle persone molto nervose consi
glierei di frammischiare alla coca alcune foglie di arancio,
preferendo quelle della variet amara.
L'azione narcotica o antispasmodica della foglia ameri
cana sullo stomaco e sulle intestina marcatissima e non
lascia dubbio al medico pi scettico. La gastralgia e le sva
riatissime nevrosi del ventricolo, l'enteralgia semplice, i do-
lori colici e l' enteralgia Oatulenta sono vinte quasi sempre
dall'infusione di coca. Nelle diarree che tengon dietro cosi
di frequente alle cattive digestioni e che sono quasi sem-
pre accompagnate da dolori molto incomodi, l ho sempre
trovata utilissima.
Nei dolori enteralgici o colici io l'amministro per boe
ca e per clistere, facendo che l'infusione destinata al retto
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500
sia pi concentrata (dr; j, per onc. jv di o equa bollente)
e in piccola qu.antit onde non venga espulsa troppo presto.
Se una prima injezione non basta a calmare il dolore; si rin-
nova di mezza in mezz' Of'a, servendosi della stessa foglia
per due o tre infusioni. Non avendo mai osservato un sol
caso di colica saturni na nell'- Ameri ca meridionale non ho
potuto trovare qual virt possegga la coca a debellare i do-
lori feroci di questa malauia.
Non l'ho mai impiegata nella colica veg11tale. Avrei
grandi speranze sulla sua azione benefl l'a nella cholt!ra asia-
tica; perch essa riunisce una grande virt stimolante del
sistema nervoso con un' influenza m o ho sul tubo
gastroentP.r1ce.
Escludendo i casi di infiammazione acuta della mucosa
gastrointestinale io consiglio la coca nella dispepsia , nella
gastralgia, nell' enteralgia e in tutte le ntfezioni sposmodi-
che e dolorose degli organi Una leggera irrita-
zione gastrica o enterica o una conge3tione epatica uon
possono mai controindicare l' uso di questa foglia. Non si
dovr mai per la coca dimenticare la pepsina sulla quale
ci diede nn bel saggio il nostro Tosi, ed anzi si do-
vr studiare bene i nei quali si debba all'u!a
o all'altra.
Nella convalescenza delle lunghe malattie, quando si
dC\'C ri correre ai tonici e Si te'me ch' essi non siano iolle-
rati, sar sempre bene pensa? prima alla coca. Essa ha il
vantaggio di ristorare le rorze dell'ammalato in un cloppio
modo, fuciliiando la digestione Il invigorP.ndo il sistenia ner-
voso.
L' azione di qtJesta sostanza sull' asse cerebro-spinale
nnco pi importante e misteriosa di quella che esercita
sugli org:mi digerenti e merita di esser studiatll profonda-
meni<!. Le poche osservazioni. che io espongo sono accom-
pagnate clal \'ivissimo desiderio di cssere illuniinato ai
1'1ici colleghi, i Juali provan4o e riprovando potranno pr!:-
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50{
cisarc le indicazioni tcrapc:utiche della coca, estendendo as-
sai il circolo ristrellissimo dei miei dubbi e delle mie ere
cnze.
Sia che la foglia dell' eritrqssilo S1lspenda o rallenti il
moto incessante di di&truzione dei tessuti , come lo prov
l'illustre Lelimann per il caff, sia che essa ecciti a maggior
a1.ioue la gran pila nervosa dell' organismo; pur sempre
' vero che la coca so>tiene la vita rendendo l' uomo capace
di mng;;io1 dispendio di forza netvea.
L' intelligenza ravvivata soltanto in sul principio dei-
J' azione della coca e dietro piccole dosi, mentre pi in-
nanzi essa si riposa in unn calma contemplazione. l mu-
scoli sono pi atti a s o s t ~ n e r e la contrazione incessante e
tutto l' organismo ha minor bisogno di esser ri!ftaurato da-
gli almenti. Il coquero mangia poco e non diminuisce di
peso e chi ne usa se.nza esserne vizioso pu resistere all'u-
midit, al freddo c a tuue le cause alteranti assai meglio
di chi non ne usa.
Dietro questi falli ho. usato la coca in tutti i casi di
grande prostrazio.ne nervosa; di debolezza generale, di iste-
rismo; di ipocondriasi e di tedio alla vita. Ora l'ho aromi
nistrata in infuso mollo concentrato ed ora in estratt.o idro-
alcoolico alla dose di cinque, dieci o venti grani al giorno
secondo i casi.
Di mezzo all' oscurit che involge la natura delle alTe
zioni cerebrali e nervost', il medico deve. andar bene guar-
dingo nel precisare la diagnosi, ma sicuro di questa pu

dar mano allu coca sen1.a scrupoli e senza paura . E un
rimedio che esercita u1i' azione lenta ma profonda e che
usato a lungo pu .modifcare per sempre il sistema nervo
so. Quando vi sia vera congestione
1
o flogosi, o guasto or-
ganico della polpa nervosa centrale, la coca pericolosa .

Ilo adupc1ato la coca nelle alienazioni mentali e la rac-
comando clamente ai medici che adoperano l'oppio nella
eul'a della malinconin. Ad alte dosi ha forse gli stessi van-
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IO !l
t a ~ g \ del suaco del papnero, pi la tua benefica influenza
sul Tentrleolo. A questo proposito vog1io deporre una pie-
truua e tirare innanzi colla speranza di ritornare un'altra
volta su questo argomento.
La coca si deve dore in tutti quei casi nei quali Ti ha
un disturbo funzionale della vita nervosa, che sembra pro-
dotto da uno stato di debolezza e di pervertimento. Le ir-
ritazioni spinali semplici, Je convulsioni idiopatiche, il tur-
gore eretistico della sensibilit, sono sempre o quasi sempre
migliorati dall'azione dell' eritrossilo.
Ho vivo desiderio di tentarne l' amministrazione nella co-
rea semplice, nell'idrofobia e nel tetano.
Queste indicazioni sono molto incerte e potrebbern for-
se sembrare insufficienti , quantunque ad illustrarle citer
pi avanti alcune osservazioni da me raccolte; ma non si
vorr essere molto esigenti quando si pensa che ancor si di-
scute al giorno d'oggi sull'azione dell'oppio e sui casi nei
quali si debba applicare, e che la coca non fu mai, a quanto
uppia, usata fino ad ora in Europa.
Se i miei studii mi dessero il diritto di esprimere in
poche parole l'azione della coca sul sistema nervoso, la vor-
rei ravvicinare a quella dell' oppio e degli antispasmodici ,
pur riconoscendo ch' essa diversa da quell di tutti gli
altri rimedii conosciuti fino ad ora.
Come sostanza produttrice di forza nervosa io riconosco
la coca superiore a tutte le altre fin qui conosciute , e ad
un uomo eh" si trowtse in imminente pericolo di perdere
la vita per eewrimento nervoso, io darei la tintura di coca
o una forte dose del euo estratto.
In America non v' ha ehi dubiti dell' azione afrodisiaca.
della foglia boliviana ed io stesso se volessi credere ad al-
cune osservazioni da me. raccolte dovrei partecipare dell'o-
pinione universale. Persuaso per che dal dubitare vengano
alla scienza vantaggi molto maggiori che dull'affermare sen
za un cri&erio tetragono di certezza, dir solo che la coca
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503
in alcuni un'nzione fuor di dubbio stimolante dgli
organi genitali.
Le nazioni r.he in America fanno uso della coca !ono
sicuramente delle pit'r robuste nelle lotte d'amore, e se il
pudore ci di fare un ginodinamomt.>tro vedrem-
mo segnati i gradi massimi dai discendenti degli lncas, i
'JUali conservano i pi invidiabili poteri fino oll'et pi vec-
chia. lo ho pure osservati alcuni essi di polluzioni diurne
o notturne da debolezza dei genitali, migliorati e guariti
dalla coca masticata dopo il pranzo, e spesso ho sentito
dire da varii europei .di nazione diversa, che erano dall'e-
ritrossilo usato in certe dosi ri5fegliati i desiderii erotici.
lo per non ho rar.colri fatrl bastevoli per determinare con
precisione, quanta parte abbia nella robustezza genitale dei
boliviani della razzo e l'uso della coca.
L'eritrossi lo eccita gli organi genitali all'azione, stimolan-
do l'asse spinale o aumentando il circolo, non mai irritando
la mucosa della vescica o quella dell' uretra, per cui il suo
valore afrodisiaco una volta riconoseiuto sarebbe tanto mag
giore, grazie alle due prezi,,se qualit di essere amica degli
organi digerenti e di nessun pericolo per l'apparato genito
. .
urmarro.
Di tutte le funzioni che sono regolate dal cervello e
dal midollo spinale non ve n' hn certamente una pi ca
pricciosa dcll'auivitll genitale; per cui variano tanto le opi-
nioni dei medici e elci uon medici sul valore relativo de--
afrodisiaci. In Oriente dove gran parte di vita vien con-
fra gli amplessi dell'harem , quei beati sibariti ri-
chiedono spesso con insistenza ai viaggiatori la ricetta di
qualche afrodisiaco. Un viaggiatore stretto una volta
con soverchia insistenza dA un vecchio abihmte dell' lndo-
!'tan ehe si era sposato quel giorno con una bellissima gio-
vane, perch con qualche rimedio lo assicurasse delle sue
terribi li paure sugli eventi della prima notte di piacere, gli
rrescrisse due grani di zibibbo ripieni di calomelano. Ri-
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504
pns$Ando poclii armi dopo per lo stesso, il huon in-
eliano gongolante di gioja gli rnostr..> un vispo ragazzeuo
dicendogli che lo aveva chiamato col nome di calomelano.
In questo caso dunque perfino il souocloruro mercurioso
si era acquistato fama di afrodisiaco; tanto Vl!ro che la
fantasia esercita un' influenza somma sulla funzione ripro-
duuiva. Per gli orientali sono afrodisiaci l' oppio, l' assa.fe-
tida, l' haschisch, i nidi di rondine, mentre nell'America me-
ridionale sono creduti tali i liquori prodotti: dalla fermen-
razione del maiz, il guaran e la coca.
Finch non si conosca la composizione chimica della
coca, consiglio ad usarla in infusione, o meglio, a ehi non
dispiacesse, di masticarla alla dose di una dramma al gior-
no. Quando si volesse agire profondamente sul sistema ner-
voso e che l' ammalat'o ripugnasse a masticarla , si pu ri-
correre alla polvere delle foglie (dr. 4-4) o all' estrauo
idroalcoolico, che si pu dare dai cinque ai dieci grani al
giorno, accrescendone poi la dose gradatnmentc.
La tintura di coca una preparazione molto alliva.
Non ho mai associato la roca che agli aromatici nell'io-
fusione , e al sottonitrato di bismuto quando usava dell' e-
stratto in forma pillolare.
L'azione della coca assai diversa diversi individui
e il primo segno che ne dimostra l'intolleranza un senso
di peso al eapo, che pu in alcuni casi passHre u vero do-
lore. Il medico prudente non arriver mai se non in po-
casi al sopore e al delirio.
Non so qual posto si assegner alla coca nel tesoro IC
ropeutico: so che sar d i fesa e combauuta, che dester trop-
po entusiasmo o troppa indifferenza; credo ,.cr che
rimarr coo altri fratelli fra la schiera dei . runedii eroici,
che cambiano spesso di patria e di nome, nw che i medici
aaaennati non cancellano mai dalle loro
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505
Capitolo 5.
0
pratiche sull'azione
terapeutica della coca.
Osservazione i . - R. T. r figlio di padre spagnuoto e di ma-
dre creola, ma di sangue bianco purissimo e nato in Salta (Con-
federazione Argentina), un vecchio sugli 80 anni, di fibra asciutta,
di carattere appassi<nato e violento e che nel suo modo di par-
lare c d' agire farebbe csedcre di eS$ere nel fiore dell'et, se in
lui non ad alla Yoce i capelli bianchi e le mascelle sden-
tate. Nato ricco, non riconobbe nel corso della sua yita altro freno
ai suoi dcsiderii che i confini delle leggi.e dell'organismo, e abus
con temerit di" una salute di folrro. l disordini dietetici ch'egli
quasi si compiaceva di ripetere di continuo per sfidare i poteri
illimitati del suo vcntricolo, lo lrassero da alcuni anni a una tale
secrezione abnormale di gas nella prima digestione ch'egli ne era
incomodato dopo il pasto pi semplice e faceva accorli
anche i presenti di quesla sua infermit con un crullazi one con-
tinua, che rassomi glia1a td un gorgogliamento di materie
aeriformi la massa chimosa del ventri colo. Dopo a1er ri-
corso inutilmente a tutti gli assorbenti e i nervini che gli vennero
consigliati da. pi medici, pt>ns egli stesso di usare opo _il pranzo
un' infusione allungala di coca e di masticarne anche le foglie con
un poco di llicta.
Il nostro vecchi o si troli cosi migliorato delle sne sofferenze
coll'uso della foglia bolivi;uw, che ne continu la nwslicazione fino
ad ora, conservando scmj)l'e i poteri invidiabili d'uno stomaco
modello e quelli ancor pi r;1 ri d' una forza speciale che alla sua
et si desidera invano dagli uomini pi casti e pi robusti.
lo ebbi con quest' uorno r3pporti d'una lunga intrinsichezza,
e non so se ammirassi pi in lui l'energia e la Jucidil della mente
o le audaci prove di gi!Jnastica dietetica.
Ossei'Vazione 2. - N. N., d'origine spagnuolo e nato nelle
provincie del Nord della Confederazione Argentina; adulto e di buona
costituzione, in seguito ad una. cattiva digestione da dolori
enterici cosl violenti, che lo obbligano a gridare e a chiedere CQD
angoscia un pronto sollievo. La mancanza di medici fa ricorrere
i parenti a quei mezzi popolari che si sanno utili in questi casi:
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!>Ofi
..
si di mano all' infusione di camomilla, ai clisteri emollienti, alle
fmentuioni al ventre; senza che questi mPui, n il vomito spon-
t.neo che sopnniene all'ammalato, lo allevino dei suoi mali. Un
amieo mio, profano aW arte medic, ma conoscitore della coca, fa
applicare al malato per clistt'>re un infusione tiepida e alquanto
concentrala di queste foglie : mentre se ne sta prep:.rando una
seconda piil diluila da dare a bere all' ammalato, questi si sente
eosl sollevato cbe rin11razia commosso il buon amico e gli esprime
la sua 11ratitudine e la prontezza del suo mi11lioramento, dicendo
a tolti che si tolto il dolore come collo mono. Il th che
gli vien dato conferma l' eiJelto benefico del cl istere e d tono al
renlricolo spossato dal dolore e dagli sforzi del vomito.
Potrei riferire cento storie di enteralgie, di gastralgie e
di dolori colici nervosi guariti coll'infusione calda di coca.
In Bolivia e nella provineia Argentina nel Nord, la sua effi-
cacia in questi mali cosi nota, che pi ,olte se ne abu-
sa, e non si ricorre al medico che dopo aver dato mano
a questo sovrano rimedio.
013e"'azio11e 5. - Il. N., vecchietta sni 90 anni, chola, oala
a Humabuaca nella proyincia di Jojui (Confederazione Argentina),
uciulla, gracile e altiYissima, abituata fino dall' et matur:t a
osare quotidianamente la coca. Sana nella aioYinetu, sana nell' e-
poca critica, nessuno la senti mai lamentarsi della piil leggera in-
disposizione. Non ha mai spinto la sua abitudine fiao al yi:zio o
mai fino all'ebbrezza, ma solo n diminuendo ogni aiomo piil la
quantit del cibo, di coi ba aenlito sempre minor oecessit quanto
'(li il si inoltrata nerli aooi. Gode in tolta la loro pienezza il lume
della ra11ione e quello dei sensi, di un umore eccellente e non
ba iuYidia dei liOYani pi ro.lbUsti.
011erca:irme 4-.' - T. A. M., figlio di aenitori americani, ma
di sangue bianco, sano ma di sistema ne n oso alquanto torpido,
attaccato da un infezione si61ilica a cui non manca alcuna delle
sne turpi maniftstuioni , Pt'f<"b sia completa : olceri al lillandt-,
,on!lrrea, poi bubbone che la e una medicazione lun-
ilflisima. Dopo utr corato l' locale lo solloponso alla
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507
eura generale coi bagni e potauleo preceduto da un legaier
pur1anle salino, onde sbaranar le vie digesliYe e facilitare poi l'al-
sorbimenlo ioduro. L'ammalato prende In un mese due dramme
di questo sale con decollo di salsaparitrlia indigena, poi passa nel
aeeondo mese a un rimedio pi energico qual' il bijoduro mer-
corico alla dose di un grano sciolto in dieci gran i dello stesso
sale potassico. L' intolleran:r.a del notricolo che nei paesi caldi
eosl schifiltosa e incC)mmoda tanto per il malato qaanto per il me-
dico mi obbliga ad interrompere &!)eS&o la medicazione iodica e
pi yolle devo lottare col pericolo probabilissimo d'un' infezione
Yenerea e le esigenze e le minaccie dello stomaco (1). Per quanto
(i) In alcuni luoghi dell' America meridionale, doYe la razza
bianca presenta i segni pi chiari di una costituzione debole e
infcrmiccia, e don gli ammalati muojono dietro le cause pi leg-
gere, resistendo assai male alle malaUie e ai rimedii, ho sempre
notaio una straordinaria lntolleran:r.a per l'iodio e le soe prepa-
razioni. In Salta dove il goxzo endemico e don speeialtneole il
bel sesso vuoi esserne jluarito ad ogni costo, anche il volgo pro-
fano dovette accorgersi dei pessimi elrelli che tengon dietro aJ.
l'amministrazione dell'iodin, e quando si chiama un medico ram-
malato ba quasi sempre sulla bocca fra le prime parole una cal-
dissima preahiera percb non gli venga dato iodio, del quale al-
cuni hanno paura come di un nleno. Io stesso ho dovuto credere
a falli da me veduti e C'.OD mano, persuadendomi
che le esortazioni dei maiali non erano pregiudizio dell'ignoranza
o paure tramandate dalla lradi&ione. Pi Tolle dietro l'amministra-
zione di dosi minime di ioduro potassico c:ompajono sintomi di
jlastriti, alle quali si associano laiYolla la faringite e uo' irritazione
ostinata della pituitaria. Se a dispetto dei reclami delle mucose si
continua nell'uso del rimedio, compare l' emaciazione e so di alcool
casi di nra l!lbe indotta dal lungo uso dei preparati di iodio. Se
per in nessun paese del mondo ho Yedolo tollerarsi meno que-
sto polente dissolulere della trama organica, in nessun'altra parte
ho veduti effetti pi sorprendenti della sua azione terapeulica.
Pi e pi volte un ammalalo che passava da mesi le notti molto
tormentate da dolori osleocopi, invocando colle grida pi strazianti
la Yenula del giorno, sentiva subito tale miglioramento da poclle
cucchiajate di una soluzione iodica, che poten dormire pi ore
tranquillo senza l'uso di alcun narcotico. Il riferire alcni caai a
questo proposito e ebe mi stanno filli in mente parrebbe un 1!!11-
llerazione o una parodia di miracoli; ma non lascer di dire che
bo Yeduto risanate completamente io doe o Ire aeUimane persene
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508
mi adperassi a questo viscere, terminata la eura iodiea
l'ammalato rimane coi sintomi evidenti d'una lente gastrite. Qoe
sta si combatte e si . vince coi bagni, coi 'lcggr.ri ccoprotici, colle
bevande acidule e mucilaaginose; ma l'ammalato rimane sempre
inaP.petentll e dispeptico, .e i m!imi disordini dietetici sono su&-
stguiti da diarrea evidentemente prodotta dal' nell' inte-
stino di materie mal digerite. Ricorro alla coca in infosione da
prendersi dopo il pasto, poi incoraggialo dal bl!On esito e dalla
mancanza assoluta di segni mi facciano temere un' irrituione
tlel rentricolo, prescrivo all'ammalalo cbe mastichi una o due
tlraDJmc di foglie senza lllcta. dopo la colazione \) il pranzo, S<>tto
questa .cura il venlricolo si rianima nelle sue funzioni, l'appetito
ritorna, le digesti oni sono eccellenti e l'ammalato riprende buon
colore e rotondggia le membra rese gracili da una dieta scarsa
e continuala per pil! di due mesi.
Oflserva:zione lS. - W. B., naJo a Londra, di 59 anni, uomo
robusto e alto della persona, trascinato dalla prepotenu dell'asse
ce'rebro-spinale e da circostanze tristissime, ha abusalo di tutti i
piaceri fi sici e intellettuali. l bisogni del sesso so!lo in lui pi vio
lenti che nella maggior parte degli uomini. Dovendo attraversare
io un lurigo viaggi o i magniftci boschi che circondano Oran (Con-
federazioni! Argentina, "provincia di Salta) nel tempo della pioggia
preso da brividi di freddo, dolori al dorso e d qnel malessere
particolare che fa temere assai prossima l'invasione di nn accesso
di febbre paludosa. Non avendo sec:o n ehinina n china , e do
' vP.ndo dormire per pi ancora sul soolo umido di quel
pu aspcllarsi come sicuri ssima la febbre inlermittente, quando il
suo baqucano (guida) lo consiglia a bevere &gni giorno un bic-
chierino di infusione alcoolica di coca, pr.eparala estemporaneamente
con acquavita del paese. Il nostro amico accetta il con.siglio e dopo
due dosi del rimcdi<l americano sente scomparsi al'tatto i sintomi
afteUe da pi anni di esoslosi si61iticbe ed altri fe11emeni terziarii.
Ilo ripetute osserv;tzipni in paesi fra loro mollo lontani e
mi baster il l'afaguay e le provincie nordiclle dellit
AriJenwna.
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509
precursori del chucho, mentre nello' stesso tempo risente un'azione
marcatissima della coca sugli organi genitali. In tutto il suo viag-
gio rimase sanissimo, continuando a usar della coca e vivendo
sempre in mezzo al fuoco dell' infezione paludosa.
Osservazione 6." - T. S., d'anni !18, figlio di padre spagnuolo
c per discendenza femminile di sangue purissimo, nato in Salta,
fu sempre pi che intemperante nei piaceri della vita e di questi
porta le traccie in una vecchiaja precoce e cadente. Uno stato
enfisematoso dei polmoni lo rende soggetto ad attac-
chi ricorenli di bronchite, di dispnea e di tosse nervosa che lo met-
tono qualche volta a mal partito. lo l'bo trattato pi mesi
con pillole di oppio e gomma ammoniaca e coll'osservanza rigo-
rosa di alcune regole dleteliche; ma questi mezzi poco valsero
contro disordini organici e le d'un telajo gi sdruscito.
Egli guar, molli anni or sono, da dolori colici fi erissimi coll' rt-
fusiouc li coca presa per bocca, e ne conserv tal grata memoria
che pi volttl ricorse ad essa per facilitare le digestioni lente o
difficili. Dietro idee preconcette per ne usava con peritanza e
sovechio timore; quando consigliato da me ad usare largamente
dell'eroica fuylia amerieaua, riuscito a regolarizzare assai le. fun-
zioni del suo ventricolo e quindi anche a miglioraroJ la condizione
del torace, perch in lui una indigestione era sempre susseguita
Ila una esacerbazione d dispnea e catarro.
Ilo vissuto con quest'uomo per pi ti' un anno e mi son prr-
suaso che la coca ha migliorato e va mi1fliorando assai la sua co-
stituzione e che con essa sostiene il sistema nervoso illanguidilo
:1busi della vita passata.
7. - S. M., donna creola e di s:llli(Ut> bianco
sui 40 anni e sana, quantunque andasse per l'addietro a
molli aborti e a terribili emorragie uterine, richiede da me con
esigenza un rimedio per assolligliare il collo reso da alcuni auni
deforme per una ipertrofia della tiroidea. Dovendo rispettare le
condizioni dello stouia.:o, prescrwo in minima dose l'ioduro d';uuido
ollcngo in alcuni mesi l'esito t'inila lh cura per il
wntricolo pare voglia proteslam contro di e;sa con alcuni ,;inlumi
li ' intolleranza per il cibo consueto. l'rescriv11 l' iufusionc di coca
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610
dopo Il pu&o io poclli 1ioroi l' ri&oru a * ilt
lutu l' inte,rili le sae facolt diJetlire.
Questa per t stessa poeo interessante li
rende tale per nna eircostanu tpt"Ciale della eostitu&.ione
dell'ammalata. Figlia di un avvocato che mor d'
ea11 va soggetta da alcuni anni a vertigini ricorrenti accom
11agnate da turgore del sistema reooso e da senso di torpore
nell" mani. L'uso della coca non ha mai aumentato menoma
mente questi sintomi.
O.urNdOIM 8. - l. aato da parati creoli d' ori
1ioe spaaauola, ia llanaalluaea , ba 60 anai, dimostnodo peni
aretoe uoa dieciu di pi. Robusto di eoslilu1ione e dato ad au
ila aUiu, porta serillo ad rollo a earatleri claiarissimi la storia
di luo11hi patemi e di 1rari malattie. Aiello da nrii aani di
enltema polroonale coa ipertro&a di caore. e 1bitualmfnle umati -
co e touicoloto, ma i euoi incomodi non lo hanno mai obbliglllo
a letto. Vedendosi a un tratto i piedi 100& e il re-
liro pi diflicile dell'usato, ti spaventa e al affida alla mia cura.
Il 1 pol'i pieni 011 non febbrili , il Ialo dutro del wrpo e i
lqaera1enle edemlloti, i polmoai presentano i segai cbiari
dell' enfilt'ma e della bronchite leali e tpeeialmnle il dutro. U
cuore Gli 1111minitlrai benltde mucilagJinose e al-
cune doal rlfralt.e di lpecacullla ed oppio dle prodacoao qoald1e
omito Indurre la pelle 1 trupiruioee. n polso solto l' uiooe
dcii'IIPio 6 1lqu1alo febbrile.
l.'cdema continui; ti inizia un erumenlo al perito-, il re-
aplru ae.mpre pl6 crne e stentato. Do mano ai diuretici e ai
e 1veodone un buon riaultalo 10i faccio cora11io ad am
minilrne l' elaterl11 prima alla dote di ao IMIDO poi a dae. Dopo
un mete posto dire che l' ammalato 6 caarilo; l'edema e l' ucit.e
10110 aeonaptnl , Il facile , la tosse rara e pow eolelta.
Rma1110110 tolo le lelloei or1anicbe tolle qoali la debole maao
aoa bi po&ere , pi le protette dello stomaco lroppo
tor111n&alo dallo formolc t.rmaceutiehe.
L'1ppe&jto perdato, la fan&iooe dilet&ira laapida. la tela
, le dl;etl.lolll IUOIIIpaanata da dolori , qaatcbe rolta
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UNIVERSI TV OF MICHIGAN
--
..
5H
da bruciore e da distensione del venlricolo, infine tro'fi tolti i se
i"i d'una iastrite. La riparazione nutritiva si fa lentissimamente,
per cui la convalesr.enza minaccia interminabile e pericolosa. o\m-
nacstrato da allre osservazioni a .non aver paura della coca an
che ne casi di vera irrituiooe gastr,ca, l.a prescrivo in infusione
calda dopo la presa degli alimenti e me ne trovo subito soddisfa-
tissimo. L'appetito ritorna, la digestione si fa altiva, l'ammalato
aumenta di peso senza che 'la coca eserciti dannosa sul
cervello e sul cuore, e J nostro asmatico dopo i !i giorni pu in
traprendere un viaggio a cavallo di trenta leghe. a notarsi co
me quest' uomo sebbene nato nella provincia di Jujui non avesse
mai ratto uso della coca come alimento.
Osser11a:zione 9. - Michelina C., creola spagnnola , sui
anni, nata in Salta da una madre attualmente nonagenaria e ancor
robusta, ma stabilita pr molli anni in Oran paese umido e caldo,
vuoi essere operata d'una doppia cataratta capsulo-lenticolare che
data da tre anni. Un' eruzione papulosa universale ed alcune no-
ti,ie anamnestiche mi fanno nascere sospetto fortissimo d'una an-
tica infezione sifilitica e prima di sottoporla all'operazione le am.
ministro l'ioduro potassico in dosi minime col decotto di salsapa
riglia, ma devo pi e pi volte e per quanta prudenza
usi nel riprendcrlo e nel rispettare le esigenze di .un veutricolo
troppo schifilloso, mi trovo dopo poche selliruane l'ammalata sen1.a
papule ma con una gastrite subacuta che sarebbe tale anche per
i pi accaniti nemici di Rroussais. Do mano alla coca sia in in-
fusione sia nel suo eStratto idroalcoolico ( 6-iO gr. al giorno) e
dopo un pajo di settimane ho il piacere di vedere completamente
ristaurate le funzioni del ventricolo ; e l' ammalata stessa sponla
neamente mi dice di trovarsi di un' insolita sicch si di-
spone coll'animo sereno e cQI cuore pieno di spera all' opera-
zione.
t o. - N. A., nata nella provincia di di
sangue pi bianco che cupreo, ma sulla cui oriGine pi o meno
oltremarina o indiaena vorrebbe metter la mano al Cuoco,
piccina ed esile della 111:rsoua, bionda e di occhi anurri. l ca-
pelli le scendono aulla fronte a contendere lo spazio alle soprac.
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5t!l
ciglia, sicch ben poco campo rimane alla fronte pialla ed
irregolar(': del resto il modo di csprionersi c le abitudini dimo-
strano che nella bilancia delle sue facolt intellettuali l'istinto tra-
bocL"ll prepotente di fronte alla ragione. Dismcoorroica da mollo
tl'mpo e diccndu di non aver avuto che un sol figlio (?) da due
anni alletta da una ipocondriasi con lutto il triste corredo
di questa triste infermit . fisico-morale; preilomi oa. per in essa
una univer5ale del sistema nervoso siccb non pu par-
lare a lungo confondersi le idee, rimane sdrajata tutto il
giorno e mangianlo solo spinta dalla ragione non mai dalla fame,
occupata sempre a sorprendere un numero infinito di sensazioni
morbose o di allucinazioni. In questi due anni ba stancato la pa-
z.icnta di pi medici e ba fallo smuovere dai canti polverosi gli
alberelli pi dimenticati della farmacia. Essendomi assunto a ma-
Jincltorc l'impegno di curarla, mi stancai. inuLilmente per alcune
sellimane prescrivendole l'applicazione improvvisa del lenzuolo ba-
gnato a tutta la superficie del corpo e tutta la batteria degli an-
t ispasmodici fetidi e olezzanli usati e non usati. Ricavando da
questi differenti mezzi poco vantaggio, credetti ragionevole pen-
sare alla coca, la quale oltre al riordinare le funzioni di un ven-
tricolo capriccioso, avrebbe migliorato la condizione generale del
sistema nervoso specialmente affelto. Lasciando quindi tutti gli
altri mezzi terapeutici incominc.iai ad amministrarle l'cslrallo idro-
alcoolico di coca, prima a tre o quattro grani- al giorno e portan-
dola poi fino ai dieci ed ai dodici. Credo che essa arrivasse a
consumare pi di un'oncia di questa prl'parazione, e migliorando
gradatamente. la lasciai senz' altro male che il suo cervello
piccino.
In questo caso tenendo dietro attentamente all'azione della coca
mi parve r imarcare ch'essa agiva in modo puramente stimolante,
sicch l'ammalata sentiva rassicurarsi lo spirito, suscitarsi l'atti-
vit ad ogni .persona sana, ed io vedeva risvcgliarsi solto
;oi miei occhi il lavorio di tntte le funzioni animali, quasi si fos-
Sl'ro scosse dAl sonno o dal letargo. .
.
OsserPa%ione H . .:.... oeatrice M., nata in Tarija, in Bolivia,
da parenti cliolos, ba quarantacinque anni, madre di molti figli
rullusti, e da mollo tempo nel Rio del Valle nella . pro-
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5t3
.
vincia di Salta. 1;: ben costituita , di colore siallastro e nella fiso-
nomir ritrae intatti i lineamenti 'della na:tioue che ubbidiva all'im-
pero degli lncas. Sana per l'addietro, incominci a sollrire da al
cuni anni di congestioni al fegato e disturbi di senza
che questi incomodi fossero mai accompagnali da kbllre o da altri

sin lumi acuti. Anche al giorno d'ossi essa non ha cb e una leg-
giera ipertrolia del fegato, sempre apiretica e abitua lrnt>nte di-
speptica. Non era qui il caso certamente di aftldare la cura alla coca
ed io dovetti far uso delle sottrazioni sanguigne locali, del c.'llomelano
e di altri mezzi ovvii che sarebbe inopportuno l'accennare. Vinte
le condizioni pi essenziali della malattia, le rimase pur sempre lo
stomact> in uno stato di vera inerzia digestiva, sicch i minimi
disordini dietetici erano seguiti da sravi indisestioni che imprg-
vioravano sempre la condizione del ventricolo. Non sapendo ve-
dere in questo viscere il pi lesgier grado di irritazione, anche
armandomi della lente dd pi sofistico diatesi&ta , ricorsi ai pur-
ganti leggeri; poi all'infuso di quassia, alla simaruba, al llicarbo-
nato sodico solo o associato al bismuto, poi infine alla coca. Senz:.
prevenzione credo che quest'ultima, data sempre in es tra Ilo e alla
solita dose, migliorasse pi d'ogni altro rimedio l'ammalata, sicch
pot presto entrare in convalescenza e ritornare alle abitudini di
una vita affaccendata. Aggiunger solo che l'ammalata mi confess
di aver avuti a pochi giorni di distanza dietro l' uso della coca
due polluzioni notturne (t); ne io oserei in questo caso accusare
o direndero l'alberello boliviano, percb non ho mai conosciuto,
esclusa forse la rana nera, gente pi lasciva e pi potente in
amore del!li indiani dell'Allo Per.
Os/lervatio11e 12. - L. C., nata nella provincia di Salta, e
sui cinquant'anni, sente scorrere nelle proprie vene una non scar-
.
(t) Le polluzioni notturne nelle donne sono poco studiate dai
fisiolosi e noi pensiamo di ritornare un' altra volla su questo ar-
iOmento, Fin d' ora (1or diremo ch'esse scmu pi frequenl di ci
che si pensa generalmente, e che molle volle sono allatto 6siulo-
giche e valjono a lo111iere le cefalee e l' t>retisrno vascol;1re che
tengon dietro alla castit in alcune donue di temperamento erotico
pronunciato.
Yol. CLX PII, 55
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5t4
sa copi: di sanauc arrieano, che le abbronza la pelle, ma che non
giova a temperare una fibra floscia, resa ancor pi molle lallc ahi
tudioi di una vita agiatissima. Ha aoiTerto varii attacchi di rpa-
tite e di pneumonit!'! ed ora soffre dei di sturbi di una circolazione
addominale lenta ed inceppata, e di un'atonia del ventricolo n cui
si associano una straordinaria timideua per tuili i mali fisici e
una paura non comune della morte. Pi volle io l'ebbi a curare
uello spazio di beo diciassette mesi e fui sempre imbarazzato nel
dare un p di vi11ore a un ventricolo che provava un' avversio-
ne marcatissima per i rimedi pi innocenti e soavi, e che rnal
tollerava gli alimenti di pi racile digestione. Dovclli provare e
abbandonare poi tuili i rimedii pi usati , i bagni, gli amari, i
tonici, :;li antispasmodici, il bi smuto, gli alcalini, i pi noti amici
del veutricolo. Dopo taate inutili prove diedi la coca e rimasi con
essa o, dir meglio, l'ammalata rimase ron essa, pcrch dopo aver-
ne provati i benefici eelli ne aveu sempre in casa c ne raceu
uso quasi quotidiano prendendooe l' inrusione a mollo di th dopo
il pranzo. In questo modo riorranc .il mal rermo vcntricolo, ebbe
dillt<Slioni migliori, derecaziooi pi regolari e omogenee e mi par
quasi che que11li oscuri sintomi addominali per i qua11 si vorreb-
be da al<:uni conservare la parola di flsconie per non saperli de-
finire, migliorassero assai sollo l'uso della coca. Questa poi fu scm
pre utilissima quando si trallava di combattere le diarree ricor-
renti e i dolori intestinali che tenevano dietro a digestioni peg-
giori dell'usato. In questi casi reci anche masticare all'ammalala la
roglia boliviana senza l'aggiunta di llicta.
Osserl'aztone 13. - P. A., nato iro l spagna, pass nella m il i-
zia la giovinezza e dopo aver preso parte alle lunghe guerre d'in
dipendenza nell'America meridionale si slabill nella Conrederazione
Argentina. Nato sano si rese robusto nella carriera militare, ma
incominci nell'et adulta ad andar so:;getto a dolori Mterici acu-
tissilni che lo assalivano assai spesso e dietro le menome uusr.
Recandosi in Bolivia per aaari, vi impar ad usare della coca, e
con sua grande meraviglia vide scomparire aiTallo i suoi incomodi
di ventre. Grato alla foglia dell'eritrossilv ne continu Puso fino ad
ora, e nel corso di lunghi anni aument scwprc verso di essa l'au-
lico debito di riconoscenza, pcrch avendola dimenticata per poco
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l
545
tt!mpo si ebbe a penti re. ricomparendogli i colici di nna volta.
Egli usa della coca in inrusione e la mastica con llicta una o due
volte giorno, aumentando la dose quando il veotricolo vien so-
prac.:aricato nel lavoro digestivo.
Osservazione H. - P. C., lliovane ilaliano, sui 25 anni, stabi-
lito da molti anni nel Rio della Plata, gracile e di temperamento
nervoso. Senz' aver mai sofferto mawttie di importanu pass per
la sua Tita rra il letto e il lelluccio, soffrendo ora di
gastroenteriche ed ora di disturbi nella circolazione pol-
monare. Poco dopo la pubert soflerse per molto tempo di pollu-
zioni diurne specialmente dietro gli sforzi della' defecazione e non
se n'accorse disgraziatamente che due o Ire anni dopo , quando
aveva fiaccato il corpo, debole la memoria e perduta inno-
centemente tanta forza di vita. Affidatosi alla cura medica venne
trattato colla cura idropalica e miglior assai. Egli r imase perii
sempre disposto a perdere lo sperma con soverchia facilit e so-
praltutto dopo aver vissuto alcuni anni in paesi unidi trov aver
gli organi genitali cosi deboli da rimanere impotente dietro le
menome impressioni di timore o di desiderio. MOittissi mo di tro-
varsi in condir.ioni cosi umilianti , pass a vivre in pesi pi
caldi ed asciutti e richiese il mio consi"lio medico. lo gli pre-
scrissi esitare la coca ed egli incominci a maslicarne O!lDi
giorno nell' andare a letto da una o due dramme , poi aggiunse
un' infusione calda dopo il pranzo. Gli organi genitali risposero
.
subito al potente stimolante e il nostro giovane ebbe erezioni
pronte e complete e vide scomparire del tutto le polluzioni diur-
uc e niJIIurne che lo lasciavano prima cosi sfiaccato. Dopo alcuntl
settimane di cura egli rimarc di a1er sempre la lingua nella e
i denti bianchis>imi, mentre pri:na si risvegliava sempre
lingua sporca e i denti coperti d'uno sttato sucido c mncoso. ti
tenuto dietro a questo giovane per pi di due anni e lo vidi
completamente ristabilito anche dopo aver lasciato l'uso della
per pi n1esi.
Os-servazione t a. - 1. B., una iOY&ne creola, sui 2!S an-
ni, dismenorroica lin dalla pube1t e che vede arprcssarlii con
urrol'e Il l!iurno del tributo rueosilc che iu loi accuoupaifnalo d;o
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546
dolori atroci e da gravi disturbi del ventricolo. l r irnedii che in
lei avreb!>ero riordinato la funzione ulerina erano mal tollerali
dal pi ribelle degli organi digestivi ed io doveYn provare, ri-
provare, riposare, poi ritornare e i o fine do_veva prrsua
dermi che l' di foglie di cor.a era il miglior per
facilitare le digestioni e togliere almeno dal quadro della llJ;elallia
una delle complicaaioni pi moleste e pi ribelli alla m:eno d11l
medico. In quest' ammalala Jw potuto un miglioramento
notevole e permanenle alternando l' uso del ferro c dei scmicupi
colla coca,
osser11adonc t6. - G. 1., giovano robusto, sui 2s anni, di
Milano , che and soggetlo a ripetuti attacchi di nrtrile e a leg-
gieri congeAtioni epatiehl', solfre da alcui1i anpi di digestioni lente
e difficili e si risveglia sempre colla bocca iosipida e
la linlJUB sporca. l)acch ba incominciato a masticare 011ni gior-
no una dramma di coca dopo Il pranzo , vode di ollime dige-
stioni e mi dice cbe In lui l'azione della foglia boliviana sullo
stomaco non il da ompararai oeppur da viioo con quella del eaiTi
e del t.

o."ervu:to1UJ t 7. - Il mio egregio amico, dottor Reuonicq
mi ba comrnunicato un' mollo interessante
sull' azione terapeulica della coca. F;cco le parole del mio
In questi aiorni eblli occasione di e.spcrimentare i benefici dfelli
della cocn sq d'una donpa tormentata da gastralgia ribelle a tutti
i soliti ad i1opiegarsi conllo questa nevrosi.
Ti premcllo cb' io intrapresi questo tentativo coll'animo
d'ogni idl'Q preconcetta; del che li persuaderai facilmente quand11
i.appi, oh' io non conosceva le pr11prict tuediche di q la pia uta,
se non dalla breve rclationc riportata Jll uno degli ulliqJi ouml'ri
della Gaazelta di Milano ri sgpardante il risultato Il' una sed1,1ta del
nostro bi i tulo, nella tu tenesti pnola Iii sostanza
mcdicamctltosa fino ad. ora tla noi sconosciuta.
La malal'l Iii cui li voalio parlare la giovane !'. N. , d'anni
nativa della pl'ovinc:ia pavese, eia ;Inni domiiliata [n lllilano,
df aspeUo robusto. Di parenti e robusti , scevra da malattie
iCPlilitill, lodi liV\!f aodqto In rassat(l UDII salute cc:ellente.
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tH7
di due altaccbi 'di febbre a petiodo teraianario
1
vinti facilment,e col solito fcblirlfugo. Visitata all'et di f ti anni dai
mestrui Jler la prima volla, si mantenne questa funaionc regolaris
sima ne' suoi peri<>di.
Otto fa, dietro grne patema d
1
animo, cominci a sof-
frire disturbi nelle prime Yie con inappelen:ta
1
nausea,
rulli acidi, aumento nella sete, di beunde frPdde e ap-
petito molto capriccioso. A tali sintomi m'orbosi si tin do-
lore muto e continuo alle regioni epigastrica ed ipncohdriaca si
nistra, che si esacerbava sotto la pressione e dorante il processo
della digestione, e si irradiava , in quest' caso fino alle nr
tebre llorsali.
All'in gestione degli alimenti sussegui n aumento nella sete
1
numero maggiore di ru!li acidi, e talora compariva anche il vomito.
Col petsistere e col crescere dell' apparato fenomenolollico sopra
indicato non mancarono il dimagramento lento ma pto::ressivo, utA
spossatezza l'(enerale, le cefalee rieorrenli e la febbre .. Fu solo a que-
sto punto che la N. N. ricorse al consigli dell'arte. La storia rife
rita non dubbio sulla diagnosi, e quindi intl'apresi tosto il
seguente trattamento: un sa lasso jtenerale, replicata sangueltazione
ed in fine un vescicante alla regione epi1astrica. Internamente
ghiaccio , ben n de acidule, qualche lenier ecoprotico e gli al
ca lini.
Con questi metti curatiYi la N. ricuper in un mese la
mi tifi salute; ma non and mollo che fu presa da una straordi
naria melanconia accompagnata da appetiti bizzarri e stran'ezza
nella scelta dei cibi; prr(erenza pei solidi, in ispecie i cartlei; ga
stralgie ricorrenti, della durata di pochi minuti ma forti ed accom
pagnate da un senso di bruciore acre allo stomaco propaga n tesi
alle fauci
1
con frequenti emissioni per la bocca di rtJUi acidi, La
pressione esercitata colla mnno sa tutta la regione epigastrica al
tutiva il dolore
1
il quale per scemava subito dopo l'in gestione
di sostanze solide. Questa regiane diligentemente esaminala non
presentava aleuna alterazione sensibile al tatto.
Questa Yolta Ja cura fu longa, lnsistente
1
variata, ma pur troppo
con poco o nessun vantaggio. Una :lllnlaetlazione gt.nerosa all' epi
1aslriP, le embrocazioni di olio di joseiamo
1
le spalmature di
10enlo di betladonna
1
di unguento einereo
1
di oppio; l'applicazione
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!iiR
di o n le Cri1iot col fbiaccio, i 'fOWati;
inteTnaonmle poi il biato, l' jOieiamo, il laudano, i sali di mor-
fina. l'oppio, &.1 chinina: questi de ollimi meu.i erano i
roti da cui ai otleueva qoalrbe miglior;amenlo, au troppo
e &.1 po't'era puienle rieadeva nelle soll'erenze primitive.
Ti dico il ero. io diffidna quasi di ollenere bnoo risoluto
quando mi cadde in pensiero di lent..re l' uso della cocu, p1 col-
l' Idea di tranqoill inue u mia coscienza col lasciar nulla d' inteo-
l:ilo, ebe colla speranu di gianeere a buon partito.
Volle fortona eb'io doYessi ben di,.ersameote modifi care la mi a
opinione , giaceb il leo&.1tiJO riusc cos felice , che oon esiter
r innourlo ogni qual 'fOlta se ne presen!('r l'indicuione.
Il primo giorno della somminislrar.ione dell'infuso caldo di coca
fo contrassegnalo da 5ensibile diminuzione dei dolori. ISel terr.o
r iorno aumentai la dose, e prescrissi l' infuso da prendersi ogni
olta e poco dopo l' iogestiooe degli alimenti. In oUo aiorni sc:om-
panero affatto i dolori gastraltic:i, ritorn l'appetito, e la puienle
attualmente mangia moderatamente e c:oo appetito, digerisce
incomodi, e pron an senso di benessere che la rende del
umore del mondo.
Come sta il caso &e lo riferisco, credendolo abbas!.lnu impor-
tante ; dal eaoto mio abbiti i pi vivi ringruiamenti uuiti a
quelli della mia cliente, che mere l'uso della coca si tron, come
ella dice, riooata a ila novella.
Ouer11a:done - i 8. Poszoli Angela, domiciliata io Careegio
presso Lurago, d' anni 23 , poerpera da uo mese, all'ella da
flemm(llla alba dolem. In terza giornata di cura tormeatata
dalla sete per la febbre lnten.sa nen ingollato pi d' oo boce.1le
di dl!cotto d'orzo io coi nen fatto sciogliere una dramma di
101fato di magnesia e mezzo 1raoo di tartaro stibiato e una
quautiU lraboeehefole di decotto di semi di lino
IJBrenti. Verto sera none presa da oppressione e frequenza
di retplro, abbasaamento di foce, polsi piccoli c
lnquietodine ed ansiet straordinaria. Accorso a
rimlldlare a qoeeto alato di cose, feci tosto amministrare a coc-
t:hiuiatu DII lnrueo ealdo di una 111eua dramma di coca in sei
"Mie d' aequ1, e in poco meo d'no' ora scomparivano tutti i sin-

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549
t 9. - Sala FranceSco, <l' :inni S!S , vi Ili co, di
Lurago , nella sera dell' t t marzo cen laut.amente con polenta
fredda e !alte quagliato. d'onde consPgniva nn' indigestione for-
tissima accornpagnala da anelito, e. senso di soffocazione. Ordi-
nai un infuso ben caldo di coca, e il vecchio mi asseri subito
dopo eruttando che si sentiva portato da morte a vita. Mezz'ora
dopo, la digestione si era resa del lutto normale.
Queste due osservazioni mi furono gentilmente comunicale dal
mio egregio amico dottor Gibelli, il quale mi scrive di aver gua-
rito anche una gastraigia di parecchi anni, facendo masticare un
denaro di coca ogni giorno dopo il pranzo.
Per chi dubitasse che la coca possa esercitare un' azio-
ne differente nei diversi climi, dir che fino ad ora ho os-
servato gli stessi5simi risultati in Europa come in America,
tanto nella sua azione fisiologica come nel suo valore tera-
fleutico, e fin d' ora potrei allungare senza profitto la mia
Memoria aggiungendo alcune storie in tutlo analoghe all'os-
servazione seconda.
Frammenti di paCologlafienerale eeonde le le.r
fil naturali c del pro{. &. TIGRI. ( Continuazfone
della pag. 34 4 del precedente fascicolo ).
PARTE SECOND.l.
Del sangue e delle orine, considerati clinicamente
ed in rappqrlo alla oligoidria interestiziale.
Del 1angue
. i chimici analiuatori del sangue abbiano ora-
mai dimostrato la ieutit della fibrina e della albumina, e
non rimanga ai fisiologi altro appiglio, salvo il
spontaneo , per rip;uardare tuttora la fibrina come sostanza
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6i8
--
INDI()B
DILLI IUTEDIB CONTENUTE 1M QUESTO YOLUIE.

l. eaaorle ed Oervaslonl orl5laall.
Bnou. Tetano trasmissibile dall'animale all' uoaio. pag. 96
BtLLI, Di uno straordinario attorcigliamento del cordone ombel-
licale e sulla sua probabile causa. . . . .. 3t 5
Da CRISTOPOI\15. La resezione pubica sotloperiostea sostituita alle
pi gra\i operazioni ostetriche. (Continuazione e fine) " Hl
DE NAsc.\, Del concetto patologico-clinico cbe vuolsi tenere
febbre puerperale onde giungere a rinvenirne la sede
e stcncbrarne la natura . . . . .. 3
fACEI'. Delle epidemie vajuoloidee . . . "
Ulteriori pensieri intorno ad alcune cagioni dell' at-
tuale scadimr.nto della professione medica. Lettera al dot-
tor Pietro Ferrari . . . . . "
hlrosarcoccle sinistro operato colla semicastruione me-
diante l'craseur di Cl1assaignac . .. 524
l.uS$.\l'IA. Monografia delle vertigini e ricerche di l$iologia ne-
vrologica (Continuazione) . . " ti9, 225, M :l
MANTEGUZA. Sulle virt igieniche e medicinali della coca e
sugli alimenti nervosi in 11enerale . ,, 449
PA!'ICEIU. Nota intorno ai pesci elellrici . . " 102
QuACLI!'IO. Sulle malatlie interne dell'occhio; saggio di clinica
e d'iconografia ottalmoscopica (Continuazione) . " 240
TIGRI. Frammenti di patologia generale secondo le leggi na-
turali . . . . . . . . . " 289 , !H 9
Yt,LBZZJ. Relazione intorno a due casi di aVYelenamento col-
l' essenza di mandorle amare, susseguito uno da morte,
l'altro da guarigione . " 86
S &nalll di Opere1 Dlertaslonl
Atti eli A.eeadeaale 1 ecc.
ANSILlliEa. Raaadi del seuo nell'allallamento . . , U5
Jrehiv (ur ophtalmnlogte, etc. - Archivio di ottalmologia,
pubblicato in Berlino dai signori Jrlt,
e Grae(e, Vol. lll. Parte Il. - Estratto del dotL .R. Gritti.
(Conti11U11ione e loe) . . . . , 621
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