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Un’isola con un ricco passato
Le più antiche tracce di vita sull’isola risalgono all’era neolitica e sono state rinvenute nel golfo di
Laganàs. La storia dell’isola sprofonda le proprie radici nell’antichità, come ci dice Plinio. Zante
(o Zacinto, Zàkynthos in greco), che allora si chiamava Iria, sarebbe stata abitata sin dal 3000 a.C.
In prossimità di Frourio è stato rinvenuto un complesso marmoreo di personaggi divini (Apollo,
Afrodite ed Artemide), ora esposto nel Museo Tiepolo di Venezia. Questo testimonia, tra l’altro,
della particolare inclinazione degli isolani per la musica ed il culto di Artemide.
Come narra Omero, l’isola dovrebbe il proprio nome a tralità. Nel periodo dell’impero romano, è integrata
Zacinto, figlio di Dardano, re di Troia. Zacinto sarebbe nella provincia romana di Acaia. Data di quell’epoca
giunto sull’isola dalla città arcadica di Psoris attorno al l’evangelizzazione dell’isola nel 34 d.C. ad opera di
1500 a.C. dando, poi, il proprio nome alla nuova città. I Maria Maddalena secondo un’interpretazione, o di
coloni al suo seguito battezzarono l’acropoli Psoris per Santa Beatrice secondo un’altra.
ricordare la patria lontana. I discendenti di Zacinto fu- Con la fondazione dell’impero bizantino, Zante è unita
rono all’origine di una notevole civiltà ed iniziarono ad alla provincia d’Illiria senza tuttavia essere oggetto di
espandersi, creando colonie come Ζacantha in Spagna, una particolare protezione o cura. E’ quindi spesso
Kydonies a Creta e Focide nei Pirenei in Spagna. In ep- oggetto di razzie dei pirati e di aspiranti occupanti.
oca micenea, l’isola fa parte del regno di Itaca. Omero All’epoca delle Crociate, le isole Ioniche conoscono
la definisce ´yliessaª, ossia coperta di vegetazione. nuove vicissitudini. Alla fine del XII secolo, Zante
La posizione geografica, il suolo fertile e le fonti di passa nelle mani dei conti francesi Orsini, poi degli
pece dell’isola svolsero un ruolo importante nel suo Angioini (re di Napoli) ed, infine, dei Tocchi (principi
sviluppo economico, giunto ad un punto tale che nel fiorentini). Nel 1485, i veneziani occupano l’isola dopo
VI secolo a.C. Zante batteva moneta d’argento che forti pressioni diplomatiche esercitate sugli ottomani.
raffigurava un tripode, simbolo sacro di Apollo, suc- L’occupazione veneziana dona a Zante stabilità e le
cessivamente sostituito dalla lira nel V secolo a.C. Per occasioni di sviluppo che le erano state negate per
circa sette secoli, l’isola adotta il regime democratico. tanti secoli. La pace garantita dal potere di Venezia le
Nel 455 a.C., si schiera con la Lega degli ateniesi. conferisce, per la prima volta, ricchezza culturale ed
Dopo essere stata rasa al suolo, viene occupata dai economica.
Lacedemoni, passando al regime oligarchico. Durante
le guerre persiane, adotta una posizione di neu-
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All’epoca, gli abitanti sono divisi in tre clas- Quando scoppia la Guerra d’Indipendenza
si: i nobili, i civili ed i popolari. Solo i nobili in Grecia nel 1821, gli abitanti della Repub-
erano iscritti sul Libro d’Oro e godono di blica settinsulare appoggiano apertamente
diritti civili. Nel 1797, i democratici francesi e concretamente i Greci insorti. Dopo la
arrivano a Zante dove vengono accolti con liberazione e la fondazione dello Stato
grande entusiasmo. Il Libro d’oro viene bru- ellenico, si manifesta il vivo desiderio
ciato in piazza San Marco in un gran delirio dell’unificazione delle Isole ioniche con
di folla. Il dominio francese durerà 15 mesi. lo Stato greco. Il 21 maggio 1864, viene
Nell’ottobre del 1798 arriva a Zante la flotta definitivamente issata la bandiera greca
turco-russa con, a capo, l’ammiraglio russo sull’isola. Durante la II Guerra mondiale,
Oussakof che occupa l’isola. Nel 1800 essa viene dapprima occupata dagli eser-
viene firmato un trattato tra russi e turchi citi italiani poi da quelli tedeschi. Alcuni
che prevede la costituzione di uno Stato in- anni dopo, nel 1953, un terribile terremoto
dipendente chiamato Repubblica Settinsu- seguito da un devastante incendio rade al
lare. Viene adottata la lingua greca ed culto suolo la città di Zante. Vanno irrimediabil-
ortodosso è riconosciuto come culto ufficiale dello mente persi edifici storici e chiese, assieme ai tesori
Stato. La Repubblica Settinsulare, che rappresentò il che contenevano. La città sarà poi ricostruita in base
primo Stato greco indipendente della storia moderna, ad una severa regolamentazione antisismica ed al
durò sette anni. Nel 1807, l’esercito francese occupa tentativo di conservare alcuni elementi del proprio
le isole ioniche. Due anni dopo, nel 1809, la flotta passato architettonico.
inglese occupa Zante. Il dominio inglese (1809-1864)
rappresenterà l’ultimo periodo di occupazione prima
dell’unificazione dell’isola al resto della Grecia.
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La statua raffigurante la Gloria
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L’isola della musica, della poesia e
dell’ospitalità.
Terra che ha dato i natali a Dionisios Solomοs, il poeta nazionale greco, ad Ugo
Foscolo ed a Xenopoulos (padre del teatro neo-greco), Zante ha sempre van-
tato, conservandolo tutt’oggi, un alto livello culturale.
Gli influssi veneziani, incontrando la tradizione ellenica, hanno prodotto una cultura carat-
terizzata da uno stile leggiadro ed elegante. Tutte le forme artistiche hanno avuto i loro sommi
rappresentanti sull’isola, al punto da conferire a Zante il nome di Firenze orientale. La musica
scorre letteralmente nelle vene degli Zacintesi. Questa tradizione sprofonda le proprie radici
nell’antichità, quando sull’isola era vivo il culto di Apollo, dio della musica. All’epoca dei
Veneziani, nascono le ‘cantades’ che sentiamo ancora oggi.
La prima Scuola di musica in Grecia è stata fondata solo nel 1815 a Zante, che pur ha dato
i natali a grandi musicisti di fama internazionale. Anche il teatro, sotto l’influenza italiana,
conosce una grande fioritura sin dal XV secolo. Nel 1571 l’opera I Persiani di Eschilo è rap-
presentata per la prima volta sulla scena teatrale. La satira delle Omilie, una specie di varietà
popolare è molto apprezzata dal popolo, mentre l’opera unisce aristocratici e popolani.
Oggi, Zante è uno dei centri culturali più importanti di Grecia. Concerti ed altre manifestazioni
di altissimo livello sono organizzati ogni anno sull’isola. La vita intellettuale non è mai stata
di meno. La prima Accademia greca è stata fondata a Zante nel XVI secolo. Gli abitanti odierni,
gente generosa, allegra, cordiale, ospitale, dotata di un vivace temperamento, hanno una
particolare inclinazione per le arti e le lettere.
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Fisionomia del paesaggio
Zante è l’isola la più meridionale, la terza per
grandezza e popolazione delle isole Ionie. Dista
8,5 miglie marine dalla punta sud di Cefalonia,
9,5 miglia dal versante occidentale del Pelopon-
neso e circa 300 km dalla capitale del Paese,
Atene.
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Marathonissi – Keri
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Tutela della natura
Il Parco Nazionale Marino (sigla in greco Ε.Θ.Π.Ζ.) istituito con decreto presiden-
ziale nel mese di dicembre 1999, è il primo del genere in Grecia. Amministrato
da un Ente di gestione, è un vero modello per le altre aree protette del Paese in
materia di applicazione delle misure amministrative.
Nell’area del Parco Nazionale Marino, si incontrano popolazioni della foca medi-
terranea Monachus monachus, dune di sabbia, prati di Posidonia (Posidonia
oceanica) ed ecosistemi costieri che ospitano centinaia di specie di flora e di
fauna.
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Gerakas
Agios Sostis
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Argassi
Αrgassi – Gerakas –
Porto Roma
Partendo dal viale del lungomare in direzione di San
Dionisio, incontriamo a circa 4 km il verdissimo villag-
gio di Argassi con la lunghissima spiaggia ed il mare
cristallino. Quest’area è una delle più mondane di
Zante, che offre una pennellata di intensa e animata
vita notturna. L’intera zona è cosparsa di vecchie
chiese e dei resti di un castello medievale, dal quale
diparte un sentiero che porta alla cima del monte
Skopos dove, secondo la mitologia, viveva la dea della
caccia Artemide. Il tempio della dea sarebbe sorto
sulla cima del monte, nella posizione occupata oggi
dal monastero della Vergine Skopiotissa.
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Aghios Sostis – Laganas
Zante - Kalamaki -
Kalamaki
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Korakonissi – Agalas
Keri
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Limni Keri
Marathonisi
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Mysithres – Keri
Panagia Keriotissa
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Marathonissi
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Maries
Zante - Μacherado –
Aghios Loon - Naufragio
A soli 10 km ad ovest della città sorge Macherado,
secondo villaggio di Zante per grandezza dopo Katastari.
Degna d’interesse è la chiesa di Santa Maura costruita sullo
schema di una semplice basilica. Essa spunta da lontano,
tra i cipressi, con la torre veneziana del campanile, il cui
tocco delle campane sarebbe il più melodioso di Grecia. La
chiesa è stata distrutta da un grave incendio scoppiato agli
inizi del 2006. Sono già iniziati i lavori di ricostruzione.
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Naufragio
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Porto Vromi
Un paio di chilometri più giù troviamo la pittoresca baia chiusa di Porto Vromi, dov’è consigliabile noleggiare pedalo
o barche per esplorare le grotte dei dintorni. Dal porticciolo partono corse frequenti per la spiaggia del Naufragio.
L’escursione dura mezz’ora ed il capitano esegue fermate in molte grotte dove l’acqua è di un profondo blu e la sab-
bia bianca per chi volesse farsi una bella nuotata. Non dimenticare di prendere acqua da bere con sè. Prima della
spiaggia del Naufragio, ce ne sono tante altre altrettanto idilliache, accessibili solo con la propria imbarcazione.
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Tsilivi
Strofadi
A 45 km a sud ovest della città di Zante e a 78 km ad ovest del
promontorio Katakolo del Peloponneso dirimpetto, spuntono dal
mare due isolotti fuori mano, le Strofadi. Gli antichi le chiamavano
le isole galleggianti ed avevano perfettamente ragione. Sembra, in-
fatti, che galleggino sul mare. L’isola maggiore si chiama Stamfani
e la minore, Arpihya. I due isolotti sono collegati da una lingua di
terra. A Stamfani sorgono un faro ed il monastero della Trasfigurazi-
one o della Vergine Pantohara, edificato nel 1241 durante l’impero
bizantino. E’ stato in questo Monastero che visse da monaco San
Dionisio, il patrono dell’isola di Zante. Splendido ed imponente, il
monastero ha tutte le caratteristiche di una fortezza medievale con
le mura di oltre 25 metri, probabilmente per difendersi contro le
incursioni dei pirati.
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La città di Zante
Capoluogo e porto dell’isola, Zante si allunga sulle
pendici di un colle dominato da un castello veneziano.
Sono stati conservati molti edifici e residenze signorili,
dal caratteristico color ocra, con logge e portici vene-
ziani. Da visitare assolutamente il monastero di San
Dionisio con le reliquie del Santo, lo splendido Museo
di arte ecclesiastica del monastero nonché i vari musei
della città. L’area di Bochali, sottostante il castello,
avvince il viaggiatore con le strette e calme viuzze e le
vecchie abitazioni i cui cortili crollano sotto le bugan-
villee, i tipici kafeneion ed i ristoranti da cui si liberano
le note della vecchia musica zantiota.
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La città di Zante
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I musei di Zante
Il museo di Solomos
Il museo di Solomos è situato nella suggestiva piazzetta
di San Marco. A pianterreno sono custodite le tombe
monumentali di Dionisio Solomos (1798-1857) e dell’altro
sommo poeta zantiota, Andreas Kalvos (1792-1869).
All’ingresso è esposto un pezzo della quercia kermes
Museo navale all’ombra della quale, sulla collina di Strani, il Solomos
avrebbe trovato l’ispirazione per comporre il suo Inno alla
Libertà - che diventerà poi l’Inno nazionale greco – ed i
Liberi assediati del maggio 1823. (Tel. (+30) 26950 48982).
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Museo della civiltà agricola
Μuseo Chelmi
Museo ecclesiastico
Al pianterreno rialzato della nuova ala, inaugurata il 12 no-
vembre 2000, è stato allestito il nuovo museo – sagrestia
Museo ecclesiastico del santo monastero delle Strofadi e di San Dionisio. Il mu-
seo, luogo per eccellenza di cultura e di memoria storica,
espone icone ed altri cimeli dell’arte cristiana provenienti
soprattutto dal Monastero delle Strofadi.
(Tel. (+30) 26950 48203)
Residenza Roma
Una dimora, una famiglia, una storia di quattro secoli
legata a Zante, alla Repubblica settinsulare, alla Grecia.
Ha aperto le porte al pubblico per ricordare ai più vecchi e
mostrare ai più giovani il vuoto lasciato dal terribile terre-
moto del 1953. Il visitatore ha la possibilità di vedere con
i propri occhi – non tramite racconti – e, quindi, di capire
meglio cosa hanno lasciato una società ed un’epoca che
tanto hanno contribuito – a tutti i livelli – alla formazione di
un moderno ellenismo oggi ormai sparito.
(Tel. (+30) 26950 28381)
Residenza Roma
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Parco marino nazionale
Parco marino nazionale – Centro tematico della unico per l’isola con 200.000 alberi, piante e cespugli
tartaruga marina di 120 specie diverse, 1.500 animali circa (di 45 specie
Al fine di informare completamente i visitatori relativa- diverse), chilometri di tipiche viuzze con sistemazione
mente alla tartaruga Caretta caretta ed agli importanti pavimentale lapidea, viottoli lastricati e vari paramenti
ecosistemi del golfo di Laganas, è stato aperto nell’area lapidei in assoluta armonia con l’ambiente circostante.
di Dafni Vassilikou un Centro tematico della tartaruga (Tel. (+30) 26950 29870-2)
marina. Grazie all’uso di multimedia e all’assistenza di
ecoguide specializzate, grandi e piccoli hanno la pos- La bandiera più grande del mondo
sibilità di ‘viaggiare’ nell’universo del Parco marino All’estremità sud ovest dell’isola, vicinissimo al faro di
nazionale di Zante. Keri, sugli isolotti di Mizithres è stata fissata un’asta
(Tel. (+30) 26950 29870-2) alta 50 metri sulla quale sventola la bandiera più
grande del mondo (su asta) entrata nel libro Guiness
Parco lapideo di Askos nel 20-05-2007. Visibile a distanza di 20 miglia, con un
Unico del genere in Grecia, questo parco naturale della drappo di 670 metri quadrati, sventola i colori nazionali
fauna e della flora, aperto al pubblico, copre 50 ettari blu e bianco con, sullo sfondo, l’azzurro del cielo, il
dove sono concentrate non solo l’intera flora e fauna verde dell’area di Keri ed il tranquillo – talvolta scat-
dell’isola ma anche varie specie di alberi e di animali enato - Ionio. Per il fruscio dell’enorme drappo che ispira
provenienti da altre parti del pianeta (come ad esempio soggezione, ecco un altro motivo di visitare il versante
cervi, lama, pony, cincillà). L’area del parco è diventata occidentale di Zante.
zona protetta che rappresenta un habitat eccezionale ed
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Μonumenti
I monumenti che commemorano la storia e la cultura di un luogo non
potevano certo costituire un’eccezione a Zante. La statua di D. Solomòs
nell’omonima piazzetta e quella raffigurante la Gloria che risponde ai versi
del poeta nazionale greco, il busto del Foscolo, poeta nazionale italiano,
le stele a ricordo della Filiki Eteria (società segreta costituita nel 1816 per
promuovere la liberazione della Grecia dai Turchi) e degli scritti di Andreas
Kalvos sono lì per informare, ricordare e soprattutto invitare ad imitare.
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Chiese
Particolarmente degne d’interesse sono le vecchie chiese di Zante rimaste
in piedi dopo il terribile terremoto del 1953 ed, in seguito, restaurate. La
più importante è la chiesa del patrono dell’isola, San Dionisio, situata nel
centro città, dove sono custodite le reliquie del Santo. Nella chiesa è stato
allestito l’eccezionale museo ecclesiastico.
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Profumo di Mediterraneo
Cosa rende la cucina di queste isole cosi diversa da quella del resto della Grecia ? Senz’altro le abitudini
locali, le vicende storiche, le possibilità economiche e gli ingredienti disponibili sul posto. Ma è soprattutto il fatto
che la cucina settinsulare è mediterranea nei fatti, usando olio di oliva rigorosamente extra vergine e tanto aglio
per combattere l’acidità del pomodoro e del limone oltre a preferire le erbe aromatiche alle spezie piccanti.
Zante è ricchissima in oliveti. Il suo olio è uno dei più saporiti di Grecia. Le ricette zacintesi, che non cambi-
ano molto, fanno quindi un uso abbondante di quest’olio e dell’aglio, che puo essere pesante per alcuni stomaci.
Qui, il piatto ‘nazionale’ si chiama ‘Sartsa’, è preparato con carne di manzo o di vitello messo in casseruola con
pomodoro, aglio, formaggio ladotiro ed un pizzico di origano. Un altro piatto preso dalla tipica tradizione zacintese
è chiamato ‘Skordostoupi’. Si prepara con melanzane e tantissimo aglio.
Altre specialità di Zante sono il formaggio locale ladotiro, formaggio piccante prodotto con latte di pecora
conservato in giare di terracotta colme d’olio nonché il formaggio mizithra salato oppure no. Quest’ultimo formag-
gio lo si mangia accompagnate da miele o zucchero. Noto è il pane fatto in casa ed i dolci come il mandorlato –
Zante è considerata la patria del mandorlato -, preparato con albumi d’uova, mandorle torrefatte, miele o zucchero
ed il pasteli, barrette dolci dell’antica tradizione greca preparate con sesamo, miele e mandorle.
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Strade
Posti di guardia
Segnaletica zona marina
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Come arrivare
In aereo
Zante è collegata con l’aeroporto di Atene El. Venizelos da
voli quotidiani della durata di 45 minuti. E’ altresi collegata
con Cefalonia, Corfù e Salonicco per tutto l’arco dell’anno
con 3 voli settimanali. Zante è collegata con numerose
città europee da voli internazionali charter durante la stag-
ione turistica (aprile - ottobre). L’aeroporto di Zante dista 4
km dalla città ed è collegata con questa da un’ottima rete
stradale.
Per strada
Con corse quotidiane in pullman eseguite dalla società
KTEL Zante (azienda locale di trasporti) l’isola è collegata
con Patrasso, Corinto, Atene. Tre volte la settimana, i pull-
man la collegano con Nafpaktos, Amfissa, Almyro, Larissa,
Salonicco. Da segnalare che, da Zante, è facilissimo rag-
giungere l’antica Olimpia.
Per mare
Via mare, Zante è collegata con Kyllini (sulla sponda
dirimpetto del Peloponneso) ogni ora nei mesi estivi e
cinque volte al giorno negli altri periodi dell’anno. Zante è,
inoltre, collegata con Cefalonia da corse giornaliere e con
l’Italia durante i mesi estivi.
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