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al sicuro il significato.
La sua non quindi una esposizione accademica, ma un annuncio vitale del Cristo, il Figlio di Dio morto e risorto per la salvezza di ogni uomo. Le sue lettere spesso sono la risposta a problemi sorti in sua assenza nelle comunit cristiane da lui fondate. Tuttavia, sia pure da teologo occasionale, Paolo affronta e svolge i temi con una capacit di sintesi fino allora sconosciute. Attraverso la profondit del pensiero e lo splendido vigore della testimonianza, lannuncio paolino costituisce senza dubbio alcuno un momento irripetibile nella storia dellevangelizzazione. Paolo linfimo tra tutti i santi sa di essere diventato ministro del Vangelo per il dono della grazia di Dio, perch fosse annunciato anche ai pagani leterno mistero non manifestato agli uomini delle pre-
cedenti generazioni.
Questo mistero il progetto di salvezza realizzato da Dio nella storia che ha il suo compimento in Cristo(Ef. 3,11 e Rm.8,28), e la sua prosecuzione nella vita della Chiesa. Nel suo epistolario, il nome menzionato pi spesso dopo quello di Dio (500 v.) quello di Cristo (380 v.). E chiarissimo che per Paolo il valore fondamentale e insostituibile la fede in Cristo : Luomo non giustifi-
cato dalle opere della Legge, ma soltanto per mezzo della fede in Ges Cristo(Gal. 2,16 e Rm. 3,28).
Lesperienza personale di Cristo come unico salvatore divenuta vita della sua vita : Questa vita che io vivo nella carne,io la vivo nella fede del Figlio di Dio, che mi ha amato e ha dato se stesso per me (Gal. 2,20). Inoltre concentra il messaggio cristiano sul Signore Ges Crocifisso e Risorto, le due facce dellidentica medaglia :Egli morto per i nostri peccati, risorto per la nostra giustificazione (Rm. 4,25). Croce e risurrezione rappresentano la logica seguita dalla vita di Ges : lannientamento del Dio glorioso, che si fa uomo, obbediente fino alla morte, e lesaltazione del Signore al di sopra di ogni realt creata. Al cristiano il compito di corrispondere a questo evento salvifico :
Lamore di Cristo ci spinge, al pensiero che uno morto per tutti, perch quelli che vivono non vivano pi per se stessi, ma per Colui che morto e risuscitato per loro (2Cor.5,14).
IL RISCHIO DELLAMORE
Riflessioni per Pasqua
Tutti conosciamo il proverbio :Chi non risica non rosica. Se vogliamo realizzare qualcosa di bello e di interessante, dobbiamo rischiare, pur con tutte le garanzie richieste per coprirci da un passo falso, consapevoli di non poter raggiungere il rischio zero, perch scegliere una responsabilit, una professione, una missione, un amore, non si fa mai senza rischio. Normalmente, prima di lanciarci in una novit, ci assicuriamo di poterlo fare: test psicologici, consapevolezza di potercela fare, capacit di fiducia in noi stessi, e altre valutazioni su eventi che possono darci successo come insuccesso. Ma non fatica persa? Si pu essere assolutamente certi che la strada scelta quella buona? Troppe garanzie non condizionano la nostra libert? La passione o lattrattiva per tale o talaltro ambito della vita possono ancora orientare le nostre azioni? Un impegno preso dunque irreversibile, senza diritto allerrore? E possibile nel tempo modificare e migliorare le nostre scelte? Quando si tratta di servire una causa in modo responsabile, possibile apprestarci in un modo che ci dia una sicurezza totale? Tante domande, messe in maniera volutamente provocatoria, dovrebbero far nascere il sospetto che, in ultima analisi, una copertura totale non possibile, e nelle scelte esistenziali una dose di incertezza necessaria. Tutti invece vorrebbero essere tutelati da ogni possibile incertezza: sicch, c chi non simpegna pi in niente perch troppo rischioso. E cos diventato compito comune quello di rendere responsabile il sindaco, il professore, il medico, lavvocato, eccetera. La tendenza che oggi caratterizza le istituzioni (famiglia, scuola, governo, esercito, istituzioni religiose e via discorrendo) sta nel deresponsabilizzare, ricompensando la sottomissione e la conformit piuttosto che lautonomia e loriginalit. I custodi della tradizione vedono di cattivo occhio gli innovatori che seguono una voce interiore di novit. E tuttavia non si pu negare che sono gli originali, gli inventori, a far progredire le istituzioni. Perdere la reputazione o limmagine di bravo ragazzo, a volte il prezzo da pagare per realizzare la propria originalit. E un rischio forte, molto simile a quello di Giona nella Bibbia: sulla barca, il suo s a Dio provoc la fine della tempesta, la conversione dei Niniviti e la compassione di Dio. Con questo s Giona super il limite del suo dramma personale e tutto intorno a lui ne fu in qualche modo rischiarato.
La vita un rischio.
Il clima di paura sociale pu dare luogo ad aggressivit, collera e violenza. Lindividualismo selvaggio fa perdere senso al permesso o al proibito : cos gli adulti sono costretti a piegarsi al volere del bambino senza fornirgli i riferimenti del dovere. Gi in questo si trova un elemento che pu spiegare linclinazione alla delinquenza. Diciamolo pure con una certa franchezza : la vita un rischio, e in tutto ci che intraprendiamo ci sono rischi. Pure fare verit di noi stessi e delle nostre relazioni un rischio, perch bisogna sapere accettare e rispettare la differenza e la distanza : si tratta di scegliere la vita, di gustare e di amare la vita. Dietro la paura di vivere si profila la paura di soffrire, ma non soffriamo la mancanza di verit nelle nostre relazioni? Che cosa abbiamo paura di perdere quando siamo veri? Lesistenza dellessere umano costellata di mancanze, di perdite. Non si pu evitare il confronto permanente con i limiti. Dio ha corso dei rischi amando! Ha corso dei rischi nellincarnazione per tracciare alluomo la strada per leternit. E quello che contempliamo nel Cuore trafitto del Cristo : una cosa del genere impensabile se non in una volont di amore. Dio ha rischiato il suo amore per luomo fino a dare suo Figlio : Dio ha tanto amato il mondo da dare il suo unico Figlio perch chi crede in lui non muoia ma abbia vita eterna (Gv. 3,16). E poich Dio non ha fatto pesare una legge o un sentimento di vendetta su quelli che hanno rifiutato suo Figlio, potuta nascere la speranza cristiana. E in questo senso che Dio salva: accorre l dove la vita rischia di perdersi per dare la libert alluomo. Dio ha assunto il rischio di donarsi, dono, ha fatto dono del suo amore perch luomo possa realizzarsi pienamente e liberamente. Il dono il primo atteggiamento che permette agli uomini di incontrarsi nella verit. La Parola di Dio un dono che ci fa scoprire la vita: la vita in noi, intorno a noi, la vita del Figlio che ci fa figli mettendoci in condizione di chiamare Dio Abb. Ges dono, la sua parola azione, concreta libert che d senso al rischio! Dio ha rischiato non indicando i colpevoli del dramma della Croce, ma ha reso questo passaggio obbligato la strada che permette alluomo di raggiungere lamore del Creatore. Riconoscere nel tempo della mondializzazione che tutti gli uomini sono uomini e dunque uguali tra loro, non un rischio da prendere per costruire il futuro? E il rischio preso da Ges, Parola di Dio. Questa Parola ci espone proponendoci il dono dellamore e della verit. Allora, per guadagnare tutto bisogna perdersi, bisogna rischiare nellamore, per Pasqua ci portiamo questa parola dentro. p. Armando Genovese msc
DIO E AMORE La grande Rivelazione di Ges Cristo che Dio amore, che la grande avventura del Mondo e degli uomini una storia damore, e che la riuscita finale non pu essere se non frutto dellamore.
sto mondo ha sempre considerato Dio come una presenza invadente, che limita la nostra libert. Ges ci dice che questa idea falsa opera del nemico. Il nostro cammino spirituale si attua a partire dalla fede bel buon annuncio : Dio nostro Padre e ci ama. In tutta la vita di Cristo si afferma poi, parallelamente, la sua fedelt al Padre Ho da mangiare un cibo che voi non conosceteil mio cibo fare la volont di Colui che mi ha mandato e compiere la sua opera (Gv. 4,32 -34). Questa fiducia e fedelt incrollabili Ges le porta con s fin sulla croce. Anche nellabbandono silenzioso del Padre, continua ad aggrapparsi a Lui. Padre, nelle tue mani consegno il mio spirito (Lc. 23,46). Nemmeno la morte, dunque, ha potuto scalfire questo rapporto damore. E infatti, al mattino di Pasqua, il Padre restituisce lo Spirito a Ges risuscitandolo da morte perch non era possibile che questa lo tenesse in suo potere (At. 2,24). La sera di quel giorno, entrando a porte chiuse nel luogo dove si trovavano i discepoli, Ges soffi e disse loro ricevete lo Spirito Santo (Gv. 20,22). Siamo giunti al punto centrale della storia della salvezza; viene donato agli uomini lo stesso Spirito che ha vivificato il Cristo nella sua esistenza terrena e che ancora lo inibita nella sua vita gloriosa, affinch anche noi possiamo camminare in una vita nuova (Rm. 6,4). E questo Spirito che ci rende figli adottivi; per suo mezzo possiamo gridare Abb! Padre! (Gfr. Rm. 8,15). E questo Spirito che guida la nostra preghiera, soccorrendo la nostra debolezza (Cfr. Rm. 8,26). E questo Spirito che ci permette di vivere come Ges ha vissuto, nellabbandono fiducioso e nella fedelt al Padre, ricchi di amore per i fratelli. E questo Spirito che estirpa da noi la morte e ci dona la vera vita e se
lo Spirito di vita che ha risuscitato Ges dai morti abita in voi, Colui che ha risuscitato Cristo dai morti dar la vita anche ai vostri corpi mortali, per mezzo del suo Spirito che abita in voi (Rm. 8,11).
DONATO
ALBA DI RESURREZIONE
SUON DI CAMPANE CHE VIENE A TE, A OFFRIRTI LA GIOIA DI OGNI PRIMAVERA A CHIAMARTI ALLA RINASCITA, A DIRTI CHE LA TERRA FIORISCE. IL TUO CUORE SI APRE COME UN FIORE CHE RIPETE UN GESTO DAMORE E DI SPERANZA, IN QUESTA DOLCE ALBA DI RESURREZIONE.
NOTIZIE e COMUNICAZIONI
- La Quaresima terminata da poco e possiamo dire che la comunit parrocchiale lha trascorsa abbastanza bene. Si poteva per fare meglio, specialmente nella partecipazione ai vari incontri. - Gli incontri sulle ULTIME 24 ORE DELLA VITA DI GESU tenuti dal P. MARIO sono stati molto interessanti. Peccato che gli uditori sia no stati molto pochi. Unoccasione perduta per conoscere meglio i vari personaggi biblici delle ultime ore della vita di Ges. - Molto seguita invece la VIA CRUCIS di tutti i venerd di Quaresima. - Il Sacrificio Quaresimale a favore delle MISSIONI in BRASILE che doveva accompagnare il cammino quaresimale ha fruttato la somma di . 3.150,00, a confronto dei 4.000,00 . dellanno scorso. - Il programma della SETTIMANA SANTA lo troverete nei manifestini esposti in Chiesa. - Sabato 4 aprile alle ore 15.00, un bel gruppo di Parrocchiani, accompagnati dal Parroco, si recato in pellegrinaggio alla Basilica di San Paolo fuori le mura per lucrare lindulgenza plenaria in occasione dellANNO PAOLINO. E stata una bella esperienza comunitaria e spirituale che ha entusiasmato la numerosa comitiva formata da pi di 300 persone provenienti dalle 9 Parrocchie della nostra Prefettura.
CONCERTO
di
STABAT MATER
SANTE CRESIME
impartite da
Sua Ecc. Mons. Agostino MARCHETTO Segretario del Pontificio Consiglio della Pastorale per Migranti e Itineranti -
PRIME COMUNIONI.
gioia e disponibilit verso Ges, Pane di vita. AUGURI da tutti noi! - Gioved 28 Maggio alle ore 17.00: PELLEGRINAGGIO di TUTTI
i BAMBINI e GENITORI al Santuario di NOSTRA SIGNORA del SACRO CUORE a Piazza NAVONA.
In occasione della chiusura dellAnno Catechistico, chiederemo alla Madonna aiuto e benedizione per tutti e La ringrazieremo per tutti i benefici ricevuti in questanno liturgico. Bambini e genitori, non MANCATE a questo appuntamento ! - Venerd 19 Giugno :
E RISORTO !
E risorto Ges! Lo puoi trovare ora in ogni uomo : in chi soffre e lotta per la libert, in chi soffre e lotta per difendere la pace, nellamico che ti stringe la mano, in chi cerca lamore degli uomini.
Ges manifesta poi la sua capacit e volont di comunicare agli uomini lamore salvifico del Padre anche attraverso un gesto simbolico: Egli mangia con i discepoli. Questo umile e quotidiano gesto del mangiare ricco di espressivit ed esprime la comunicazione di beni sempre pi grandi e misteriosi : bene fisico, bene psicologico e bene eucaristico. Si allude allultima Cena o ad altri conviti di Ges Risorto che hanno caratteri chiaramente eucaristici: comunione e incontro col Signore presente nel corpo donato e nel sangue versato. Questa comunicazione damore attrae gli uomini a Cristo e costituisce la comunit di coloro che corrispondono allamore di Cristo. La Chiesa, allora, diventa ed la comunit di coloro che mettono Cristo al centro del loro amore e, giorno dopo giorno, si sforzano di andarGli incontro. Anche noi cerchiamo Ges e andiamoGli incontro con grande fede e troveremo la luce del mattino di Pasqua. E la luce che sconfigge le tenebre e la debolezza umana ma ci rivela la potenza di Dio. Cristo Risorto : andiamoGli incontro , alleluia!
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