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Rai, crollano Tg1 e Ferrara. Garimberti: Leditoriale di Minzolini era a titolo personale.

Praticamente, parla a sua insaputa


www.ilfattoquotidiano.it

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Mercoled 21 settembre 2011 Anno 3 n 224


Redazione: via Valadier n 42 00193 Roma tel. +39 06 32818.1 fax +39 06 32818.230

1,20 Arretrati: 2,00 Spedizione abb. postale D.L. 353/03 (conv.in L. 27/02/2004 n. 46) Art. 1 comma 1 Roma Aut. 114/2009

LO SCARICANO TUTTI ANCHE IL MAGGIORDOMO


B. prese i telefonini esteri di Lavitola e disse: roba da mafiosi
Napolitano e la secessione
Il domestico Alfredo Pezzotti, sentito dai pm, inguaia il premier. E pure lavvocato Ghedini: Il lavoro a Tarantini non lho trovato io, ma il presidente. Il gip trasferisce lindagine da Napoli a Roma
Fierro, Lillo, Massari, Sansa pag. 6 - 7 z

La malavitola
di Marco Travaglio

BOSSI FUORI DALLA STORIA

Udi Luca Telese


QUEL SEXY CAPODANNO CON NOEMI

Udi Fabrizio dEsposito


ALLA CAMERA V SOTTO A CINQUE VOLTE

2002 Caancora una volta. podanno 2009. Due storie emA Palazzo le 8 V illa Certosa,sestateo rivela:enella S bugiardatoChigi sonoscritta di blematiche. LE press mattina quando viene la telefonata in cui Berlusconi si vanta con Tarantini erano 11... me ne son fatto solo 8, la notte del primo dellanno. La notte di Noemi Letizia e dellamica Roberta, minorenni. pag. 8 z nota voluta da B. che imputa il declassamento del debito pubblico al gossip giornalistico: Le valutazioni di Standard & Poors sembrano dettate pi dai retroscena dei quotidiani. pag. 3 z

Maggio 2008, Bossi giura fedelt alla Repubblica nelle mani di Napolitano (FOTO DLM)

Perniconi pag. 4 z

BOCCIATI x Tagliato il giudizio sul debito italiano, entro un anno si rischia il bis

LO SCARICANO TUTTI: S&P E PERFINO LA MARCEGAGLIA


Standard & Poors declassa il rating dellItalia da A+ ad A. Palazzo Chigi: Colpa dei giornali. Ora, per coprire il nuovo buco, serve unaltra manovra da 17 miliardi pag. 2 - 3 z
(FOTO ANSA)

di Feltri

e Malagutti
L'incendio che ha distrutto le tre palazzine del Cpa ieri a Lampedusa (FOTO ANSA)

nuovi mondi

Obama delude tutti bloccando lo Stato palestinese


Robert Fisk pag. 13z

ue grossi problemi in un giorno, ununica D (forse): lennesimasoluzione manovra, che questa volta tocca le pensioni. La prima: le nuove (pessime) previsioni sulla crescita del Fondo monetario internazionale, secondo cui lItalia crescer solo dello 0,3 per cento lanno prossimo. Laltra il declassamento del debito del nostro Paese da parte di Standard & Poors. pag. 2 -3 z

RIVOLTA x Il sindaco: Pronti ai manganelli

CATTIVERIE
Il rating dellItalia passa da A+ ad A. E io lo so dov finita quella croce (www.spinoza.it)

Lampedusa, il Cpa in fiamme: la rabbia degli africani disperati


Distrutta interamente la struttura che ospitava 1500 persone. Maroni aveva promesso: Svuoteremo lisola in pochi giorni Lo Bianco pag. 10 z

altra sera Giuliano Ferrara ha riattaccato i suoi comizietti serali su Rai1 con una lode sperticata al suo padrone: eroe popolare, anomalia felice della Storia, uomo umile e sorridente. Ma anche bello, elegante, slanciato. E fin qui nessuna novit: la volutt con cui questo fenomeno da baraccone, scambiato per molto intelligente a destra e a sinistra, slinguazza chiunque comandi e gli passi uno stipendio ormai leggenda. Semmai ci sarebbe da obiettare sul titolo Radio Londra, che evoca un che di scomodo, pericoloso, catacombale, come gli appelli dall'esilio del generale De Gaulle dopo l'occupazione nazista della Francia. Invece la voce del regime che parla dal primo canale della Rai di regime sciogliendo inni al capo del regime. Ma neppure questa una novit: sono trent'anni che noi cittadini stipendiamo questo giullare di tutte le corti: prima come consigliere comunale Pci, poi come europarlamentare Psi, poi come trombettiere garofaniero su Rai2, poi come ministro e portavoce del primo governo Banana, poi come direttore del Foglio clandestino coi sussidi della Presidenza del Consiglio, ora come primo trombone del Cavalier Patonza su Rai1. L'altra sera il noto campione d'indipendenza raccontava agli italiani sfortunatamente capitati alla visione e all'ascolto che del suo padrone non possiamo fare a meno perch ha introdotto in Italia alcune cose importanti: 1) la possibilit di scegliere chi va a Palazzo Chigi (forse non sa che il premier lo sceglie il capo dello Stato, non gli elettori, visto che siamo e restiamo una Repubblica parlamentare); 2) un nuovo modo di guardare l'economia (poche ore dopo ha provveduto Standard & Poor's a guardare la nostra economia in un nuovo modo: declassandola); 3) un nuovo linguaggio della politica. E almeno questo vero. Un tempo, per quanto malavitosi, i politici italiani si sforzavano di parlare una lingua diversa da quella della malavita. Ora i linguaggi coincidono, e Ferrara modestamente all'avanguardia. Commentando l'indagine di questi ragazzotti in cerca di protagonismo (i pm di Napoli) sul ricatto a B. di Lavitola & Tarantini ha dichiarato: Che c'entra col ricatto il fatto che degli amici sono un po insistenti e alla fine ti spillano dei quattrini? Io li proteggo, emb? un ricatto questo? No, protezione di un amico. Io sono molto ricco e generoso, gli ho dato dei soldi. reato questo?. Provate ora a rileggere queste parole con un lieve accento siciliano, meglio se con inflessione corleonese: Minchia, signor commerciante, scusasse se sono tanticchia insistente, ma vossia motto ricco, c'ha i piccioli pure int'u culu e abbiamo saputo puro che c'ha delle bedde criaturi che vanno alla scola in cima alla strata, ma bisogna starci attenti a sti picciriddi, quacchiduno potrebbe facci del male, e noi li vogliamo sempre in salute, infatti siamo qui a offrirci la protezione, che costa puro poco... E me lo chiama pizzu chistu? Ma quali pizzu, quali riato! Chista protezione ! Generosit ! Ci siamo capiti, ah? Che facciamo, ripassamo domani?. Basta tradurre in corleonese le ultime esternazioni del premier e dei suoi turiferari per coglierne il senso profondo. Valter, rimani all'estero. Te l'avevo detto che ci intercettavano. Non vado a testimoniare per non darla vinta ai pm. I magistrati hanno ridotto in miseria Tarantini. L'indagine deve passare a Roma. E anche la chicca di Ferrara sui pm ragazzotti. Viene in mente il giudice Rosario Livatino che, appena os indagare su mafia, politica e massoneria nell'Agrigentino, fu subito insultato dal presidente Cossiga: Possiamo continuare con questo tab, che ogni ragazzino che ha vinto il concorso ritiene di dover esercitare lazione penale a diritto e a rovescio, come gli pare e gli piace, senza rispondere a nessuno?. La mafia risolse il problema ammazzando il giudice ragazzino il 21 settembre 1990. Trentun anni a oggi. Ferrara, commosso, l'ha voluto commemorare da par suo.

pagina 2

La stampa estera: una sanzione per la classe politica


IL DECLINO

LO SCARICATO
risucchiata nella crisi del debito sovrano. Per il Wall Street Journal "il downgrade dovrebbe aumentare i costi di rifinanziamento dellItalia e intensificare la pressione sul premier Berlusconi, che si trovato davanti alle richieste per le dimissioni per il suo fallimento nelladottare le misure volta a rilanciare la stagnante economia italiana e mettere fine allo scetticismo degli investitori", scriveva il quotidiano americano. Il Washington Post ha sottolineato come il Paese sia "considerato 'too big to fail'", mettendo in guardia contro il fatto che Roma si trover davanti un aumento dei costi di finanziamento. Duro attacco al governo sul sito di Le Monde. "S&P declassa il rating dellItalia e del Signor Berluscon, titolava ieri la versione online del

a notizia del taglio del rating sul debito italiano ha fatto il giro del mondo. Il Financial Times in apertura del sito ieri titolava "S&P declassa il rating dellItalia". "Berlusconi si scaglia contro il downgrade", titolava un altro articolo del foglio rosa. La decisione di S&P "sottolinea come la terza economia dellEurozona sia stata

Gennaio 2003
Standard&Poors modifica le prospettive della AA da stabili a negative.

Giugno 2005
Anche Fitch modifica le prospettive della AA da stabili a negative

Maggio 2006
Fitch modifica le prospettive da negative a rating watch negative

Settembre 2011
Standard & Poor's taglia il rating dellItalia da A+ ad A.

Luglio 2004
Standard&Poors declassa da AA ad AA- il rating dellItalia

Agosto 2005
Standard&Poors modifica le prospettive sulla AA- da stabili a negative

Ottobre 2006
S&P passa da AA- ad A+. Fitch passa da AA ad AA- con prospettive stabili

12-18 mesi
Se nulla cambia Standard & Poor's ha promesso un nuovo abbassamento entro 12 18 mesi

STANDARD & B.
LItalia entra nel club dei bocciati Marcegaglia: riforme subito o a casa
di Vittorio Malagutti Milano

ar anche tutta colpa dei giornali, come ripete il disco rotto Silvio Berlusconi. Oppure una stupidata, per dirla con il suo amico finanziere Ennio Doris di Mediolanum, quello dei

cerchi sulla sabbia. Sta di fatto che il taglio del rating da A+ ad A deciso da Standard & Poors quanto di peggio pu capitare a un Paese come lItalia che da qui alla fine dellanno dovr piazzare almeno 50 miliardi di titoli di stato, con tre aste in programma gi la prossima settimana.

S&P Quando mr rating si occupava di ferrovie


Standard & Poor's la del concetto di rating. E Fu infatti Henry1812,mamma unprima pietra in queVarnum Poor, analista finanziario nato nel Maine nel a mettere la sto campo con la pubblicazione della Storia finanziaria delle ferrovie e dei canali degli Stati Uniti, un tentativo di mettere nero su bianco lo stato finanziario e operativo del sistema ferroviario americano con l'obiettivo di fornire al mercato informazioni trasparenti. Da l a qualche anno diede vita con suo figlio alla H.V and H.W.Poor Co, che ogni anno ripubblicava il manuale. La nascita vera e propria di Standard and Poor's risale per al 1941, quando la Poor si fuse con la Standard Statistics Bureau di Luther Lee Blake. Nel 1966 lagenzia venne acquisita dalla McGraw-Hill, che tuttora la controlla. Esprime i propri giudizi da AAA a D, ha uffici in 23 Paesi e nel 2010 ha emesso oltre 160mila nuovi rating, rivedendone circa 550mila.

Adesso a Tremonti servono subito altri 17 miliardi


di Stefano Feltri

La notizia del declassamento del debito pubblico italiano, in gergo tecnico downgrading, stata diffusa poco prima delluna nella notte tra luned e marted ed ha immediatamente provocato unimpennata del rendimento dei Btp nostrani. Il differenziale (spread) rispetto ai Bund tedeschi ripartito a razzo verso quota 400 e in serata si assestato intorno a 393 punti. Questo significa che linteresse offerto dal Btp decennale adesso supera il 5,7 per cento, un tasso pesantissimo da sopportare per le casse pubbliche gi gravate da un debito enorme. Lo spread si sta pericolosamente avvicinando ai livelli dei primi dagosto. Con la differenza sostanziale, per, che 40 giorni fa la Banca centrale europea (Bce) non aveva ancora cominciato ad aiutare lItalia a suon di acquisti di titoli di stato. In altre parole, senza il doping garantito da Francoforte, la situazione sarebbe con ogni probabilit ancora peggiore. Del resto lallarme rosso segnalato con chiarezza anche dallimpennata dei credit default swap (cds), cio il costo della protezione con-

tro il fallimento dellItalia. Ieri la quotazione di questo particolare prodotto derivato, una sorta di polizza anti default, balzato al record di 520 punti.
DIFFICILE ESSERE ottimisti, quindi, almeno nel breve termine. vero che i giudizi delle agenzie di rating sono da prendere con le dovute cautele. Nel recente passato la loro credibilit stata pi volte messa in discussione. Spesso hanno chiuso gli occhi di fronte a prodotti rischiosissimi come i mutui subprime oppure i loro verdetti sono arrivati a cose fatte, quando crac e disastri erano sotto gli occhi di tutti. Le

Ennio Doris, Mediolanum

La decisione di S&P una stupidata, lItalia la pi solida dEuropa

tensioni sui mercati del debito sovrano restano per altissime ed una ben magra consolazione notare che Moodys, laltra grande agenzia internazionale di rating, la settimana scorsa ha deciso di non declassare (per il momento) lItalia. Per gli analisti di Standard & Poors la bocciatura si spiega con la debolezza del governo, la bassa crescita del Pil e una manovra insufficiente per dare un taglio netto al debito e tantomeno per rilanciare leconomia. Difficile evitare il downgrading, allora. Peggio ancora: Siamo stufi di essere lo zimbello internazionale, ha sintetizzato ieri con un attacco al governo senza precedenti, la presidente di Confindustria Emma Marcegaglia. Zimbello o no, intanto anche lItalia

entrata nel club dei bocciati della zona euro. Ne fanno parte Grecia, Portogallo, Spagna Irlanda e Cipro. Tutti questi Paesi hanno subto un declassamento da parte di Standard & Poors nel corso del 2011. Non una compagnia di cui andar fieri, anche perch al momento non si vede proprio come lItalia possa risalire dalla serie C in cui precipitata. Non per niente Standard &Poors mantiene un outlook negativo sul nostro debito pubblico, nel senso che possibile un ulteriore declassamento nelarco dei prossimi 12-18 mesi. Rischiano anche le banche. Gi nel maggio scorso lagenzia di rating aveva segnalato le ricadute negative della crisi del debito pubblico sui grandi

IL FONDO MONETARIO DICE CHE IL PAREGGIO DI BILANCIO NEL 2013 PER ORA NON C, MA S&P AVVERTE: BASTA NUOVE TASSE
riana dei mercati finanziari? La risposa del Fondo monetario sibillina. LItalia pu reggere spread nell'ordine dei 300-500 punti base per alcuni anni, il tempo necessario per invertire la dinamica del debito ma a condizione che l'avanzo primario cresca come previsto. Il messaggio chiaro: se il risanamento dei conti non procede come previsto, lItalia non pu sopravvivere a uno spread (la differenza tra quanto costa il debito italiano e quanto quello tedesco) di 500 punti. Ieri arrivato di nuovo a fiorare i 400. O applichiamo un rigore tedesco al bilancio riducendo il debito (e non solo il deficit, che la misura di quanto le uscite superano le entrate nellanno in corso), oppure il costo del nostro debito non sar sostenibile.
SE VOGLIAMO davvero azzerare il deficit nel 2013, mancano almeno 17 miliardi (a tanto ammonta, circa, l1,1 per cento di deficit). Il ministro del Tesoro Giulio Tremonti annuncia un piano decennale per la crescita. Difficile che basti a placare lo scetticismo dei mercati, dimostrato dalla decisione dellagenzia di rating Standard & Poors di declassare il nostro debito da A+ ad A. Sia il Fondo che S&P hanno ripetuto che non si pu pi intervenire con i tagli che deprimono la crescita, o il problema peggiora invece che migliorare, visto che si continua a ridurre la domanda interna perch gli italiani hanno meno soldi in tasca. Durante la conferenza telefonica con gli analisti, i dirigenti di Standard & Poors hanno spiegato di non credere alle vendite del patrimonio pubblico: questo in gran parte degli enti locali che, se vendono i loro immobili, lo fanno solo per compensare i tagli ai traferimenti da Roma. Non per ridurre il debito, che la vera priorit. Prima ancora di intervenire sul debito, il governo dovr comunque annunciare nuovi interventi per rassicurare almeno lEuropa sul pareggio di bilancio nel 2013. E le possibilit in campo non sono molte: una vera stretta sulle pensioni (cancellando quelle di anzianit) e magari una patrimoniale. Anche se, come ha ricordato Standard & Poors ieri, fondare il risanamento sulle entrate ha il forte punto debole che non si sa quale sar il vero gettito delle nuove tasse. C POI IL PUNTO politico. La sentenza dellagenzia di rating molto esplicita: Quella che noi vediamo come una risposta titubante da parte del governo alle pressioni dei mercati lascia presupporre una perdurante incertezza politica sui mezzi per affrontare le sfide delleconomia italiana. E lavvicinarsi delle elezioni nel 2013, scrive sempre S&P, complica ladozione di quelle politiche di liberalizzazione impopolari ma necessarie per il Pil. Che possiamo fare quindi? Non compito nostro dare indicazioni ai governi, ha risposto lanalisti di S&P Meritz Kraemer ai giornalisti. Ce la dobbiamo sbrigare da soli.

grossi in un D uemanovra,problemi (forse): giorno,ununica soluzione lenne sima che tocca le pensioni. Le nuove previsioni sulla crescita del Fondo monetario internazionale e il downgrading di Standard & Poors confermano le peggiori paure: il pareggio di bilancio nel 2013, al momento, non c. Nonostante le manovre che, cumulate, valgono 60 miliardi di euro, nel 2013 lItalia avr un deficit dell1,1 per cento. E la ragione preoccupante: la crescita sar bassissima, +0,6 per cento nel 2011 (quindi con un finale danno negativo, visto che abbiamo gi acquisito lo 0,7) e 0,3 nel 2012. Ce la pu fare un Paese cos immobile ad affrontare la bu-

17mld

QUANTO MANCA AL PAREGGIO DI BILANCIO

+0,3%
LA CRESCITA DEL PIL NEL 2012

Mercoled 21 settembre 2011

LO SCARICATO
quotidiano francese. "Si tratta di una doppia sanzione: per leconomia e per la classe politica italiana, al primo posto Silvio Berlusconi che ne simbolo - si legge nellarticolo - simbolo dellincapacit del paese a convincere sulla sua volont di fare le necessarie riforme richieste dellalto debito". Per lo spagnolo El Pais, la decisione di S&P ha provocato "un aumento della pressione sul debito dei Paesi dellEurozona sotto osservazione", si legge nellarticolo, ricordando che anche ieri lo spread sui titoli di Spagna e Italia stava aumentando, con conseguenze sulla fiducia degli investitori sull'affidabilit dei due paesi. La Frankfurter Allgemeine Zeitung teme invece il rischio contagio in Europa. "Colpo basso per lItalia titola il quotidiano - il giudizio di S&P aumenta il timore di unestensione della crisi ad altri Stati". "A causa del declassamento lItalia si trova ora ad affrontare maggiori tassi di interesse da pagare" sottolinea la Faz, osservando che il prezzo dellassicurazione contro il fallimento delle obbligazioni (credit default swap) aumentato di 27 punti base a 515.

Come ci vedono
Duri i titoli e i commenti della stampa estera dopo il declassamento sullItalia e sulla classe politica che la rappresenta

La maggioranza dei declassati


BERLUSCONI: SIAMO SOLIDI CINQUE VOLTE SOTTO ALLA CAMERA
di Fabrizio dEsposito

bugiardato ancora una volta. Per giunta, nel giro di pochissime ore. Unaltra giornata nera per il Cavaliere. E unaltra farsa grottesca. A Palazzo Chigi sono le otto di mattina quando viene scritta la nota voluta da B. che imputa il declassamento del debito pubblico al gossip giornalistico: Le valutazioni di Standard & Poors sembrano dettate pi dai retroscena dei quotidiani che dalla realt delle cose e appaiono viziate da considerazioni politiche. Vale la pena di ricordare che lItalia ha varato interventi che puntano al pareggio di bilancio nel 2013 e il governo sta predisponendo misure a favore della crescita, i cui frutti si vedranno nel breve-medio periodo. Il favoloso mondo di Silvio B.

bis. Con scene di caos inaudito quando la Lega ha detto di no, da sola contro centrodestra e opposizione, allarticolo due del progetto di legge sul verde urbano. Dettaglio non trascurabile: il relatore del provvedimento un esponente del Carroccio, Angelo Alessandri, presidente della commissione Ambiente. La manita di ieri riguarda quattro emendamenti di Pd e Radicali e una richiesta di rinvio in commissione. Moltissimi i vuoti tra i banchi di Pdl e Lega. Addirittura, il tabellone luminoso dellaula fa vedere che nella maggioranza ognuno vota come vuole, compaiono tutte le opzioni: bianco (astensione), verde (s), rosso (no). Sulle proposte dellopposizione approvate la sequenza dei numeri questa: 258 a 246;

268 a 256; 265 a 255; 270 a 262. A questo punto il sottosegretario allAmbiente, il responsabile Elio Belcastro da Rizziconi, comune sciolto per ndrangheta, se ne esce con una dichiarazione incredibile: Il governo, con riferimento agli emendamenti, si rimette allaula, cercando di responsabilizzare i colleghi deputati che si sta votando qualcosa senza copertura finanziaria, per cui ognuno faccia quello che crede pi opportuno. Testuale. Protesta Gian Luca Galletti dellUdc: Questa una cosa non da Paese che vuole avanzare, ma da Paese del Terzo Mondo.

E poi ci meravigliamo se Standard & Poors ci declassa. In realt, come nota Dario Franceschini del Pd, la maggioranza esiste solo nelle situazioni obbligate: i voti di fiducia o le leggi ad personam del Cavaliere (lultima in arrivo a Montecitorio quella sul processo lungo, che affosserebbe i procedimenti in corso di B.). Da Fini a Pisanu e alla Marcegaglia giungono altri certificati di morte per questo governo, ma il premier non ha alcuna intenzione di mollare. Un ministro a microfoni spenti dice che il presidente preferisce tirare a campare come Andreotti. QUANTO regger? Per i malpancisti del centrodestra lunico modo per convincere B. un incidente di percorso che faccia cascare tutto. Potrebbe essere il voto (segreto) sullarresto di Marco Milanese, sodale tremontiano della P4, previsto per domani. Oppure, pi ancora di Milanese, la mozione di sfiducia, causa mafia, al ministro responsabile Romano, in calendario la prossima settimana. In ogni caso, B. non far alcun passo indietro, come gli chiedono ormai tutti. Soprattutto se il suo posto dovesse essere preso dal triumvirato Alfano-Maroni-Casini. Unipotesi, questa, che B. vivrebbe come un tradimento, secondo i falchi del Pdl. Lagonia sul precipizio continua. senza fine, al momento.

istituti di credito italiani, che hanno una quota notevole dellattivo investita in titoli di stato. IERI PER i titoli delle banche hanno tenuto in Borsa, anche per effetto del clima di ottimismo diffuso un po su tutti

Emma Marcegaglia Confindustria

Siamo stufi di essere lo zimbello internazionale

i mercati azionari. Gli investitori puntano su un intervento della Fed americana gi domani che garantisca nuova liquidit al sistema. Solo speranze, per il momento, ma tanto bastato per cancellare gli effetti negativi della bocciatura di Standard & Poors e, nel pomeriggio, della correzione al ribasso delle stime di crescita formulata dal Fondo monetario. Da Londra a Francoforte, da Parigi a Milano tutti i principali listini hanno chiuso la seduta con rialzi superiori all1,5 per cento. A Piazza Affari stata Fiat a guidare la rimonta con un rimbalzo del 7,1 per cento. Sergio Marchionne ha confermato gli obiettivi di utili e fatturato gi annunciati nei mesi scorsi. E il mercato, a quanto pare, gli crede.

LA NOTA inizia con un inciso che poi verr smentito nel pomeriggio a Montecitorio: Il governo ha sempre ottenuto la fiducia dal Parlamento, dimostrando cos la solidit della propria maggioranza. Talmente solida che a Montecitorio il centrodestra va sotto cinque volte sullo stesso provvedimento: Norme per lo sviluppo degli spazi verdi urbani, firmato da Giulia Cosenza, finiana di ritorno del Pdl. Cinque volte. E non nemmeno un record. Era gi accaduto nel maggio scorso, dopo lo choc delle elezioni amministrative a Milano e Napoli. Anche allora una manita di cinque votazioni alla Camera stese la maggioranza. Ieri, il

REAZIONI ANTICRISI Governo italiano immobile, gli altri no

Da Obama a Zapatero, la credibilit tutto


di Giampiero Gramaglia

opo che S&P il rating dellItalia a D causa della abbassadel governo e delfragilit linadeguatezza delle misure per la crescita previste dalla manovra, da Bruxelles si leva un coro a due voci. C quella a pieni polmoni, che rileva che il giudizio dellagenzia di rating che troppo severo, come afferma il vice-presidente italiano della Commissione europea Antonio Tajani, o severo, come dice il commissario alleconomia Olli Rehn, e che rilancia il ritornello giustissimo!, per carit dello strapotere ingiustificato delle agenzie e della necessit di crearne una europea e indipendente. Laltra voce, solo sussurrata, echeggia un antico concetto: Chi causa del suo mal pianga se stesso, perch lItalia poteva fare meglio, prima di arrivare alla manovra; e, adesso che cera, poteva farla meglio. A Tremonti e allo stesso Berlusconi quando ha proprio voluto venire a farsi benedire le sue misure dai leader europei, lavevano detto in tutti i

I governanti Jose Luis Rodriguez Zapatero (FOTO ANSA) e Barack Obama (FOTO LAPRESSE)

modi: i numeri vanno bene per raggiungere gli obiettivi di riduzione del debito, sempre che i risultati siano quelli sperati, ma ci vogliono pi interventi per la crescita. Un discorso che ritorna nei commenti europei alla botta di S&P. E mica solo in quelli europei. In un mondo che arranca, dove lFmi ha di nuovo abbassato ieri le previsioni di crescita e ha ridotto quelle dellItalia allo 0,6% questanno e addirittura allo 0,3% lanno prossimo, il presidente Napolitano trova la forza di parlare di un Paese vitale, ma sollecita un impegno comune per la crescita. Eppure, in tutti questi mesi, ormai quasi due anni, di faticare europeo contro il debito che soffoca alcune delle economie della zona euro, qualche esempio su come fare allItalia non era mancato. Tutti i Paesi che hanno avuto bisogno di ricorrere, per dare credibilit al risanamento, al sostegno dellUnione hanno visto un passo indietro delle forze al governo, proprio per ovviare alla carenza di credibilit politica. Certo, la Grecia, lIr-

landa, il Portogallo stavano, e almeno la Grecia ancora sta, molto peggio dellItalia. Ma le loro vicende contano. In Grecia, il premier Papandreu, quando c stato bisogno di fare sul serio, ha proceduto a un largo rinnovamento del proprio governo, cos da dargli peso nella congiuntura difficile. In Irlanda, il governo ha indetto elezioni anticipate. In Portogallo, le politiche si sono svolte in un clima di condivisione delle misure necessarie. Le situazioni e le circostanze, Paese per Paese, sono diverse, cos come le transizioni: in Grecia, sera appena passati dal centro alla sinistra; in Portogallo, dal centro-sinistra al centro-destra; in Irlanda, le etichette tradizionali sono inapplicabili. Anche in Spagna, Jos Luis Zapatero chiama al voto dopo

Dimissioni, tasse sui ricchi, elezioni anticipate, tutto serve pur di non sembrare paralizzati

avere annunciato il proprio abbandono: ci vuole un leader in cui la gente abbia fiducia. Sono esempi che fanno storcere il naso, perch riguardano chi sta peggio di noi? Allora, guardiamo agli amici di Mr B. No, non da quella parte: non Putin e i suoi fratelli oligarchi dellex Urss; giriamoci verso gli Stati Uniti, dove il presidente Barack Obama, dopo avere cincischiato sul debito a inizio estate, alza le tasse ai ricchi per risanare i conti e lancia un piano per il lavoro colossale; o verso la Francia, dove Nicolas Sarkozy si preoccupa della crescita (pensando pure alle presidenziali 2012). Persino la Angela Merkel e David Cameron, che i conti li hanno quasi in ordine, hanno chiaro il concetto: primo, crescere; ed essere credibili.

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Mercoled 21 settembre 2011

Non esistono strumenti legali per dividere lItalia in due

LO SCARICATO
secessione, arrivando a lanciare un referendum per realizzare la Padania. Rodot ha spiegato che la Costituzione, allarticolo 5, dice esplicitamente che lItalia una Repubblica una e indivisibile. E dunque, parlando di secessione si va assolutamente contro una norma costituzionale. Il referendum si tratta di unidea improponibile in ogni forma perch i referendum sono specificamente indicati dalla Costituzione per situazioni diverse da queste. Non si pu neanche seguire la strada della revisione costituzionale. Sia nellarticolo 5 che nel 139 si dice che la forma Repubblica non pu essere oggetto di revisione costituzionale: la forma data allo Stato non pu essere toccata. Nel nostro sistema non c nessuno strumento legale per la secessione, perci si tratta di una proclamazione eversiva.

invocazione di secessione fatta da un ministro della Repubblica che si occupa di riforme istituzionali un atteggiamento eversivo. A spiegarlo sul Fatto quotidiano stato il giurista Stefano Rodot nel commentare le parole di Umberto Bossi che domenica a Venezia, concludendo la Festa dei popoli padani, ha ritirato fuori la carta della

CHI PARLA DI SECESSIONE FUORI DALLA STORIA E DALLA REALT


Napolitano replica a Bossi e chiede coesione nazionale
di Caterina

Perniconi

ono trascorsi due giorni e due notti dallinvocazione della secessione gridata da Umberto Bossi a Venezia. Poi, finalmente, sono arrivate le parole del Capo dello Stato a squarciare il muro dindifferenza costruito intorno alla richiesta eversiva della Lega di un referendum per dividere lItalia. Ieri Furio Colombo, dalle colonne del Fatto quotidiano, aveva chiesto un intervento di Giorgio Napolitano sul discorso pronunciato dal leader del Carroccio. E nel pomeriggio, durante la visita della mostra La macchina

dello Stato allarchivio centrale dello Stato di Roma, il presidente della Repubblica ha approfittato delloccasione per spiegare come quellevento, cos come tante altre iniziative per i 150 anni dellUnit, mi dice come siano profonde le radici del nostro stare insieme in quanto italiani. Ragione per cui agitare ancora la bandiera della secessione significa porsi fuori dalla storia e dalla concreta realt del mondo doggi e di quellindispensabile impegno comune per far fronte a una cos difficile situazione economica specificando la necessit di quel cemento nazionale unitario che pu mobilitare le

energie di cui dispone il Paese e che diventa indispensabile per superare una fase molto critica per lEuropa e per lItalia.
DALLA SITUAZIONE economica a quella politica, Napolitano ha dovuto ammettere di non avere colpi dala in tasca come non ne ha nessuno. Ma lunica risposta possibile in questo momento un piano di misura, una piattaforma meditata che nasca da ampie consultazioni, per il rilancio della crescita. Che, in parte, ha cominciato lui stesso. Ieri al Quirinale sono saliti il segretario del Partito democratico, Pier Luigi Bersani, e il ministro dellInterno, Roberto Maroni. Incontri in calendario che si sono naturalmente trasformati in consultazioni informali prima di pronunciare le parole a lungo meditate. Il Pdl, per, non ha gradito le visite, interpretate come un commissariamento, e ha inviato da Napolitano i capigruppo di Camera e Senato, Fabrizio Cicchitto e Maurizio Gasparri, per soffiare sul fuoco di una situazione ormai incandescente. Il terrore di Berlusconi che gli scenari si possano rovesciare gi a medio termine. Quello che il presidente della Repubblica ha chiesto col suo intervento, infatti, uno sforzo di coesione per superare la crisi economica, anzich manovre approvate a colpi di maggioranza. Napolitano ha specificato che i dati non

della pretesa di autosufficienza n dellinsopportabile evocazione di spettri come la secessione. LItalia dei valori ha fatto un passo avanti: Apprezziamo e condividiamo le parole del Presidente della Repubblica sullunit dItalia ha commentato il presidente dei deputati, massimo Donadi il tema, oggi, per, pi ampio e riguarda anche lagibilit democratica del Paese, tenuto in ostaggio dal presidente del Consiglio e dalla sua cricca.

Pdl preoccupato per le visite al Quirinale di Bersani e Maroni Ricevuti in serata Gasparri e Cicchitto
Il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano (FOTO ANSA)

rimpiccioliscono il Paese perch siamo una grande economia, una societ vitale ma se il pil decresce, chiaro che la ripresa diventa ardua se non impossibile. OPPOSIZIONE finalmente unita nel condividere le parole del Capo dello Stato: Un partito nazionale come il Pd non pu che condividere queste parole ha commentato Bersani sentiamo che

toccher a noi, che siamo un partito di patrioti ed autonomisti, riprendere in mano la bandiera delle autonomie, tradita dal federalismo delle favole, e portarla a rafforzare lunit del Paese. LUdc ha rinnovato la disponibilit a lavorare a soluzioni comuni per la crescita, ma ora sta al governo e al Pdl rendersi conto della gravit della situazione: questo il momento delle scelte condivise, non

Anche per il leader dellApi, Francesco Rutelli, la presa di posizione del presidente della Repubblica Napolitano stata asciutta e fortissima. Necessaria poich Bossi un leader politico uscito dai radar e la Costituzione stabilisce che lItalia una e indivisibile. Quella stessa Carta sui cui il leader della Lega ha giurato per diventare ministro della Repubblica italiana. Tutta intera.

Governo estraneo a disciplina e onore


DE MONTICELLI: VIOLATO LARTICOLO 54 DELLA COSTITUZIONE
articolo 54 della Costituzione soL stiene che i pubblichea hanno il docittadini cui sono affidate funzioni vere di adempierle con disciplina ed onore. Per Roberta De Monticelli, professoressa di Fillosofia della persona allUniversit San Raffaele di Milano ed autrice de La questione morale, sono criteri ormai estranei ai nostri governanti. Lei crede che quello che sta avvenendo nel nostro Paese pu essere definito anticostituzionale? palese agli occhi del mondo che il nostro presidente del Consiglio e altri ministri si comportano in modo estraneo dai criteri di disciplina e onore. Senza arrivare agli scandali di questi giorni penso a due immagini emblematiche: le corna di Silvio Berlusconi e il dito medio di Umberto Bossi. Che hanno diffuso una rappresentazione tragica del nostro Paese. Mi viene in mente una bellissima osservazione di Norberto Bobbio che spiegava come il nostro sia un Paese tragico perch nascosto dietro maschere di padroni gabbati e servi contenti. I primi sono i nostri governanti, che invece di essere cittadini con funzioni pubbliche esercitano la sovranit. Gli altri siamo noi, che invece di essere cittadini siamo sudditi. E quindi i sovrani vengono giustificati? Mi sconvolge che succedano cose come quella di domenica, quando un ministro della Repubblica ha chiesto la secessione e nessuno si mosso per dire una parola. Viene discolpato anche Berlusconi e i suoi affari in camera da letto? Mi sembra evidente che questa storia ormai sia andata oltre la camera da letto e abbia svelato scambi di ogni tipo confermando a livello parossistico gli abusi di potere e risorse. A cui il Paese si abituato? Stiamo rivivendo unassuefazione come quella dei nostri antenati, da sempre servi dello straniero. Siamo rassegnati e stiamo tornando indietro.
Quindi una caratteristica atavica degli italiani alla quale non si pu sfuggire? Pi che atavico di ritorno. Perch dopo la Resistenza ci sono state anche grandi speranze. Ma ormai siamo nascosti dietro una cortina dindifferenza. Il male non fatto da pochi farabutti ma dai molti giusti che tacciono. C un nuovo moralismo? Se intende un moralismo come quello di Terry De Nicol direi di s. Diventa normale ci che aberrante. E per normale intendo conforme a una norma. Per noi sta diventando normale la totale assenza di norme, di decoro e di etica pubblica. Una gigantesca questione morale? E cosaltro? Se Berlinguer si riferiva a una questione morale patologica della politica, quella di oggi ormai fisiologica. Cosa si pu fare per non esserne complici? Operare in tutte le forme e i modi consentiti, naturalmente. Superare lindifferenza radicale agli scempi che stanno avvenendo, unica alternativa al sui(C .Pe.) cidio morale.

LOMBARDIA A Penati succede una sua protetta Consiglio L incarico lasciato dal vicepresidente delsullacquiregionale della Lombardia Filippo Penati - indagato per concorso in corruzione nellinchiesta
sto delle quote della Milano Serravalle e gi accusato di concussione, corruzione e finanziamento illecito ai partiti per le presunte tangenti relative allarea Falck di Sesto san Giovanni - stato assegnato (come anticipato dal Fatto Quotidiano) al consigliere Sara Valmaggi. Valmaggi, 43 anni, al suo secondo mandato al Pirellone, stata eletta ieri dallassemblea lombarda con 27 voti a favore e lappoggio della Lega, astenuti Idv e Sel. Sara Valmaggi la figlia di Nora Radice storica tesoriera nelle elezioni provinciali e regionale (2009-2010) che hanno visto Filippo Penati candidato. Radice finita nella carte dellinchiesta di Monza del pm Walter Mapelli e Franca Macchia: sul suo conto corrente personale, secondo la ricostruzione degli inquirenti, sono stati versati oltre cento mila euro attinti dai fondi delle campagne elettorali. Il nuovo presidente del Consiglio regionale stato assessore al Comune di Sesto San Giovanni nella Giunta Penati, dal 2002 si occupata di educazione, cultura, sport, giovani e politiche temporali al fianco del sindaco Giorgio Oldrini. Filippo Penati si era dimesso dal suo ruolo allinterno dellUfficio di presidenza del Consiglio dopo essere stato indagato dalla Procura di Monza.

Mercoled 21 settembre 2011

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Il 20 luglio Montecitorio vot per larresto di Papa

LO SCARICATO
maggioranza, si era votato a scrutinio segreto. "Non ritengo dover fare appello alla difesa del Parlamento, perch sono innocente ed estraneo nel merito a tutte le accuse. Davanti alla mia coscienza, a dio, agli uomini, ritengo che la verit non abbia bisogno di difensori, ma si manifesta da s nel tempo", aveva detto Alfonso Papa parlando in Aula alla Camera prima del voto. "Mi affido al giudizio dell'Aula", aveva affermato. Nello stesso giorno, il Senato, con voto a scrutinio segreto, ha detto no alla richiesta di arresti domiciliari per il senatore Alberto Tedesco (ex Pd) avanzata dalla magistratura nell'ambito dell'inchiesta sulla sanit in Puglia. I voti favorevoli agli arresti sono stati 127, i contrari 151, gli astenuti 11.

o scorso 20 luglio lAula della Camera ha votato s, a scrutinio segreto, sulla richiesta di arresto di Alfonso Papa: 319 i voti a favore, 293 i contrari. Determinante la scelta della Lega: dopo il tira-e-molla dei giorni precedenti, molti dei deputati del Carroccio si erano espressi per larresto. Anche in quel caso, su richiesta della

ORA MILANESE RISCHIA DAVVERO LE MANETTE


Domani la Camera decide sullex consigliere di Tremonti
di Wanda Marra Giulio Tremonti e Marco Milanese (FOTO EMBLEMA, ANSA )

larresto di Milanese solo una settimana fa, anche con i voti dei due deputati del Carroccio, Luca Rodolfo Paolini e Fulvio Follegot. La partita, per, complessa: i maroniani volta puntano a votare per larresto (proprio i voti leghisti furono determinanti quando si decise su Papa). Dice il sindaco di Verona, Flavio Tosi: Attendiamo e pensiamo che il risultato sar quello che ci aspettiamo (ovvero il s all arresto). Umberto Bossi, dal canto suo, d segnali contrastanti. LA RIUNIONE per decidere la linea del Carroccio, che sarebbe dovuta essere ieri, alla fine si far domani. Non so cosa vorr fare il partito - spiega Paolini - io ribadir la mia richiesta di dire di no. Pu darsi che alla fine si vada verso la libert di coscienza. Quel che certo che con il voto segreto non sar facile ricostruire le posizioni assunte da ciascuno. Comunque vada, il tentativo in atto anche quello di invalidare il voto. Spiega Fabrizio Cicchitto: C una questione che porremo al presidente della Camera, quella del quorum del Parlamento: gi oggi abbiamo Alfonso Papa che non vota perch in carcere. Questo apre una questione di regolarit del voto parlamentare.

a lo sapete voi che quei due, Milanese e Tremonti, eh?. Santo Versace si prende un caff alla buvette della Camera e fa il gesto di avvicinare gli indici delle due mani, a significare laccoppiamento. Voci che girano da mesi, e che gli fanno dire Quello scemo, riferito al ministro dellEconomia. Una bella premessa per decidere se votare o no per larresto del suo ex consigliere, Marco Milanese domani in Aula alla Camera. Sono seccato, sono molto seccato rispetto a tutta questa vicenda, dice, lui che aveva gi invocato la legalit come valore cardine. E per, se penso a tutto quello che succede dallaltra parte, a Penati, allora, mi passa la voglia di dire s allarresto. Perch, dice, tutto un sistema che non funziona. E Berlusconi, allora? Basta, se ne deve andare. Ma insomma, su Milane-

se che far? Non lo so, non ho deciso. Pu darsi pure che alla fine non vengo proprio.
LAULA di Montecitorio decide domani sullarresto di Marco Milanese, ma il clima quello delle grandi manovre. Ergo, tutti lavorano sottobanco, ma nessuno si scopre. In linea, con lunica cosa certa: ci sar il voto segreto. Questa volta a richiederlo sono stati i deputati del Pd, dellIdv e di Futuro e Libert. Perch, il voto segreto facilit la cosiddetta libert di coscienza, e dunque la possibilit di scegliere anche in difformit col proprio gruppo. Tra Papa e Milanese ci sono delle differenze. Questultimo ha delle protezioni fortissime - spiega Federico Palomba, che domani terr la relazione di minoranza per larresto - per questo il voto palese stavolta lo vogliono loro. Mentre spiega che non esiste un 'fumus persecutionis. I Democratici, che in occasione del voto

per Papa, con il capogruppo Dario Franceschini in testa fecero una vera e propria sceneggiata per contestare il voto segreto voluto dalla maggioranza, la spiegano cos: Decidiamo secondo convenienza, e questa volta politicamente ci conviene cos. Il panorama, daltra parte, variegato: potrebbe essere, quello di domani, lincidente per mettere un Berlusconi sempre pi accerchiato, allangolo. Tra i tentati di votare per larresto ci sono molti del Pdl, che ormai non nascondono il loro scontento. Dagli scajoliani, ai cosiddetti frondisti (quelli che questestate, capitanati da Guido Crosetto, attaccarono a testa bassa la manovra) ad alcuni ex An. Ci prova Maurizio Paniz a fugare i dubbi, con una dichiarazione che non vuole sfumature: Noi del Pdl siamo sempre stati contro la negazione della libert personale e non cambiamo idea a seconda dei casi. Nunzia De Girolamo, che al Fatto quo-

tidiano, aveva invocato la libert di coscienza sul voto per Milanese a domanda specifica, alza le mani, arrossisce e non risponde. Votare contro Milanese, daltra parte, potrebbe pure essere un modo per votare contro Tremonti, in quanto responsabile della crisi economica. Ma, attenzione. Dichiara il ministro della Difesa, Ignazio La Russa: Non credo che la sorte del ministro dellEcono-

mia sia legata al voto sulla richiesta di arresto. Un modo per mettere le mani avanti, di certo e sganciare ancora una volta il futuro del ministro dellEconomia (e dello stesso governo) dal risultato di un voto evidentemente significativo. Evidentemente, la situazione non sotto controllo. Perch, il nodo, ancora una volta la Lega: la Giunta per le autorizzazioni si espressa contro

La Lega decide oggi: forse lascer libert di coscienza. La Russa: non un voto sul ministro

PROCESSO lungo contro il rischio sentenza l tribunale di Milano taglia i testimoni processo I Mills per evitare la prescrizione? E subito idelper rallenberluscones rispondono accelerando sul processo lungo,
tare a dismisura proprio i processi in corso e raggiungere felicemente la prescrizione per il Capo. Ieri, il capogruppo in commissione Giustizia della Camera, Enrico Costa, ha chiesto che il processo lungo (ddl Lussana) venga calendarizzato al pi presto in modo da farlo arrivare in aula al massimo a met ottobre. Cos, quel provvedimento approvato dal Senato il 29 luglio e bocciato dal Csm il 7 settembre per gli effetti dirompenti che avrebbe avuto sull'ordinamento giudiziario, rischia davvero di essere approvato in tempi rapidi per salvare Berlusconi dalla condanna sicura al processo Mills. In pratica, il processo lungo stabilisce che la difesa possa chiedere di ascoltare un numero illimitato di testimoni, cancellando il potere del giudice di escludere le prove superflue, com' stato fatto nell'ultima udienza del processo Mills. Vanificando, tra le altre cose, la cosiddetta norma Falcone: quella che consentiva di usare una sentenza passata in giudicato come prova in un altro processo. In pratica, pur di evitare la condanna che lo escluderebbe definitivamente dalla corsa al Quirinale, Berlusconi preme per la rapida approvazione pur sapendo che gli alleati potrebbero non seguirlo sul terreno di una nuova legge ad personam i cui effetti potrebbero essere ancora pi pesanti se sommati a quelli sulla prescrizione breve, anche quelSara Nicoli la in commissione Giustizia della Camera.

Carceri, 900 mila euro in consulenti


IL FALLIMENTO DEL PIANO DI ALFANO: IN UN ANNO E MEZZO SOLO INTESE CON LE REGIONI
di Silvia DOnghia

opo un un anno e mezzo D di chiacchiere, almenosito un punto fermo c. il www.pianocarceri.it, lindirizzo creato appositamente dal commissario straordinario per lemergenza carceri, nonch capo del Dipartimento dellamministrazione penitenziaria, Franco Ionta. Un luogo virtuale in cui i cittadini (compresi, immaginiamo, i parenti dei detenuti) dovrebbero essere messi al corrente degli avanzamenti del Piano tanto voluto dallormai ex ministro della Giustizia, Angelino Alfano, nel gennaio 2010: 47 nuovi padiglioni e 11 nuovi istituti penitenziari. Soldi stanziati, 600 milioni di euro. Consegna lavori (pi o meno), dicembre 2012.
PECCATO che il sito la dimostrazione evidente di come il Piano carceri sia stato lennesimo spot elettorale di un governo ben poco attento alla popolazione carceraria e alla polizia penitenziaria. Altro che costruzioni: le uniche cose fatte in quasi due anni sono alcune intese con le Regioni per lindividuazione delle aree su cui costruire le nuove strutture o per lallargamento di quelle gi esistenti. Lultima in ordine di tempo quella si-

glata con la Regione Abruzzo, per la realizzazione di un nuovo padiglione (200 posti) nel carcere di Sulmona. Oltre tutto il neo Guardasigilli, Francesco Nitto Palma (che oggi presenta in Senato una relazione sul sovraffollamento degli istituti) qualche giorno fa ha annunciato di voler virare su 11 penitenziari a bassa sicurezza e costi minori sul modello di quelli americani. Entro settembre ha aggiunto saranno bandite le gare dei primi venti padiglioni da 4500 posti-detenuti, che saranno conclusi a fine 2012. Sar da vedere. Nel frattempo, per, il Piano inesistente continua a spremere le casse dello Stato. Sullo stesso sito c, infatti, quella che viene definita operazione trasparenza, cio la

pubblicazione dei compensi dei consulenti (esterni) chiamati da Ionta. Apprendiamo dunque che, nel secondo semestre 2010, sono stati versati 40 mila euro ciascuno a quattro soggetti attuatori e 15 mila euro, sempre pro capite, a nove contrattisti. Nella prima sezione si va dalla commercialista fiorentina Fiordalisa Bozzetti al Prof. Avv. Andrea Gemma dello studio legale e tributario Gemma&Partners (un giovane avvocato che insegna presso la scuola forense dellUniversit Roma Tre). A 40 mila euro troviamo anche Mauro Patti, un ingegnere siciliano amico di Alfano, e lavvocato Massimo Ricchi, classe 1965, pratica forense nello studio del finiano Giuseppe Consolo. STRANO, ma vero, il Piano carceri ha anche un ufficio stampa, gestito - per 15 mila euro tra il primo settembre e il 31 dicembre 2010 - da Luigi Rossi. Non esiste un numero di telefono da poter contattare per avere maggiori spiegazioni e il signor Rossi non risponde alle mail. Stessa cifra anche per la consulenza di Daniela Saitta (tra laltro, commissario straordinario di Eutelia), Carla Cappiello (consigliera dellordine degli inge-

Compensi a commercialisti, architetti e ingegneri. E c persino un ufficio stampa (che non risponde)

gneri di Roma), i giovani avvocati Paolo Clarizia (classe 1982) e Francesco Sementilli (1978), lingegnere napoletano Andrea Prota (specializzato nelle emergenze post terremoti), gli architetti Salvatore Di Michele e Daniele Santucci, e la commercialista Nicoletta Mazzitelli. Totale: 295 mila euro in sei mesi. Il sito si ferma qui e non d i resoconti del 2011, che pure sta volgendo al termine. Rispondendo a uninterrogazione della deputata radicale Rita Bernardini, lamministrazione ha fatto sapere che lobbligo di pubblicazione sul sito web deve avvenire entro il 30 giugno di ciascun anno con riferimento a quelli assegnati al semestre dellanno precedente. Per, ci tengono a precisare dal Dap, i compensi non

sono stati modificati. Quindi altri 295 mila euro per il primo semestre 2011 e, salvo modifiche in corso dopera, altrettanti per questa fine anno. Quasi 900 mila euro per siglare intese e pubblicare sul sito le relazioni di Ionta ai congressi. OGGI, dicevamo, il ministro Nitto Palma riferir al Senato: Spiegher nella sua interezza la questione del sovraffollamento carcerario ha annunciato indicher le cause e spiegher che queste cause devono essere risolte sempre e comunque nel rispetto della sicurezza dei cittadini. Palma si detto poi disponibile a portare, in un Consiglio dei ministri a met ottobre, alcune proposte di depenalizzazione dei reati. Il problema

che, se non cambia nulla nellimmediato, continueranno ad essere chiacchiere. Anche per questo, proprio in occasione della sessione straordinaria di Palazzo Madama, i Radicali hanno organizzato una veglia per lamnistia: oggi pomeriggio, in piazza Navona, arriveranno il presidente emerito della Corte costituzionale Antonio Baldassarre, Ilaria Cucchi, don Andrea Gallo, i Tetes de Bois e Dario Fo in collegamento telefonico. Domani sar invece la volta delle organizzazioni sindacali Osapp, Sinappe, Ugl, Cgil, Fp e Cnpp. Alfano aveva annunciato lassunzione di 2000 nuovi agenti (che non sarebbero stati comunque sufficienti), ne sono stati assunti - secondo Nitto Palma appena 150.

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di Marco Lillo

e Ferruccio Sansa

l Presidente io voglio davvero bene, un amico vero. Niccol Ghedini nella sua deposizione non risparmia manifestazioni di affetto nei confronti di Berlusconi. Non lo vedo dopo cena E, per, la testimonianza dellavvocato-consigliere-amico del premier contiene anche battute fulminanti: Il Presidente verso tutti coloro che vengono toccati da vicende giudiziarie, naturalmente per un riflesso condizionato, ha una solidariet istintiva. Ancora: Io faccio vita poco mondana, molto ritirata, sto moltissimo con il Presidente, ma nelle ore di lavoro. I pm napoletani buttano l: Non dopo cena?. E Ghedini: No. Ombre su LAvanti! La testimonianza dellavvocato storico del premier uno degli atti pi interessanti dellinchiesta di Napoli. Da un punto di vista penale, ma non solo. Sembra dimostrare che lera del Cavaliere al tramonto: Ghedini testimonia lattaccamento a Berlusconi e per, rispondendo ai pm, riferisce episodi che creeranno pi di un disagio al capo del governo. Ghedini non si avvale del segreto professionale, risponde su tutto. A cominciare dai soldi pagati da Berlusconi a Lavitola e Tarantini: Il Presidente mi pare abbia detto: gli ho fatto avere (a Tarantini, ndr) 500mila euro e io gli ho detto, ma quando, come e perch?... quando ho saputo questa cosa non ho reagito entusiasticamente, soprattutto quando ho saputo che la dazione era avvenuta tramite Lavitola. Ritenevo assolutamente inopportuno che ci fossero rapporti economici di questo tipo con un soggetto che aveva procurato un rumore mediatico tanto straordinario, che era sotto processo in quel di Bari. Di qui il tentativo di fermare loperazione, di recuperare il denaro. Incontri ravvicinati A leggere le dichiarazioni di Ghedini, Palazzo Grazioli sembra quasi unagenzia di collocamento. Perch, sostiene chiaramente lavvocato, Berlusconi si adoper concretamente per trovare lavoro a un uomo gi pesante-

GHEDINIS VERSION Lavitola voleva bastonarmi B. trov lavoro a Tarantini


Valter era il contatto con la cooperativa in odore di clan. I lavori con Mediaset
Isoradio, laffare da 130 milioni con Bertolaso appalto della Protezione 130 P untava in alto Gianpi.fuAdlounandare inD'Addario a2009civile ditutto. milioni di euro. Ma scandalo far fallire L'operazione Isoradio doveva porto nel grazie alle
protezioni politiche di Tarantini. "In quel momento dice ai pm napoletani il mio peso specifico in Finmeccanica era molto forte, essendo noti a molti i miei ottimi rapporti di amicizia con Berlusconi". L'interrogatorio stato reso nel 2009 ai pm di Napoli DOnofrio, Falcone e Filippelli, che indagano su presunte irregolarit negli appalti di Finmeccanica, in particolare nel settore sicurezza e per la realizzazione della Cittadella della Polizia. L'intenzione di Intini (imprenditore pugliese vicino a DAlema, ndr) - dice Tarantini nel 2009 era quella di entrare in una white list della Protezione Civile, vale a dire in un elenco di ditte preferenziale a cui ricorre in caso di emergenza Bertolaso senza dare corso a gare. Intini mi confid di aver gi avuto in passato un incontro con Bertolaso, ai tempi del governo Prodi, a cui si era presentato accompagnato da De Santis e dal dott. Francesco Boccia, politico barese del Pd, incontro sponsorizzato da DAlema e finalizzato al medesimo inserimento nella white list. Lincontro avvenne presso il Dipartimento della Protezione civile... Bertolaso fu molto vago. Ci disse che non era possibile inserire limpresa di Intini nella white list, proponendo peraltro a Intini di entrare in una societ mista Finmeccanica- Protezione Civile (Selex Pro o Selectra o qualcosa di simile delle cui gare si occupava il dott. Domenico Lunanuova) che da poco era stata creata e che si sarebbe occupata di emergenze e di calamit naturali, nonch di ponti radio su rete stradale, di installazioni di satelliti e di fibre ottiche. Quando Bertolaso ci fece quella proposta, Intini sbarr gli occhi dicendo che quello era uno dei suoi sogni. Anche perch Bertolaso aveva spiegato che per il futuro quella societ si sarebbe occupata di tutte le emergenze facenti capo alla Protezione Civile. Tarantini racconta che dopo il colloquio con Bertolaso, Intini incontr lamministratore della societ mista, Marina Grossi, moglie del presidente di Finmeccanica. La Grossi, dopo essersi consultata con i suoi legali, nel febbraio 2009 disse che era impossibile per la societ di Intini partecipare alla societ mista.

mente detenuto perch condannato in primo grado per associazione a delinquere di stampo mafioso. Ancora: racconta di essere stato lui a mettere in contatto Natale con un altro imprenditore poi condannato per mafia. E infine spiega che la cooperativa Andromeda doveva trasferirsi a Milano, perch tra laltro Tarantini mi aveva promesso che mi avrebbe fatto avere dei lavori con Mediaset. Ambienti che, attraverso Lavitola e Tarantini, si affacciano a Palazzo Grazioli. La rissa per la candidatura Ma le pagine pi succulente della testimonianza sono le descrizioni fulminanti degli amici di Berlusconi. A cominciare da Lavitola: Voleva essere inserito nelle liste in una posizione tale da essere eletto Io visto che la stampa di cui godeva il signor Lavitola non era straordinaria, avevo consigliato, e il dottor Letta in maniera ancora pi vivace di me, di non frequentare questo signore e il presidente Berlusconi che cos generoso dopo che Lavitola non fu messo nelle liste gli spieg che era dovuto al fatto che sia io che Letta avevamo dato nettissimo parere negativo. Ci provoc in lui una reazione non particolarmente piacevole tanto che and in ufficio del Presidente e parlando con Marinella (Brambilla, storica segretaria di Berlusconi, ndr) fece delle minacce di tipo fisico. Quali? Dice di volermi bastonare fisicamente. Fede? Caso fastidioso Non basta. I pm chiedono allavvocato se non avesse mai messo in guardia Berlusconi sullamicizia con Tarantini, che era agli arresti. E Ghedini: S, mi capitato di dare pi volte opinioni negative ma il presidente una persona straordinaria, ha metri di giudizio diversi dai miei. Cio: Berlusconi riteneva Tarantini un perseguitato dalla giustizia. Lo definiva una persona perbene. E poi il Cavaliere, riferisce Ghedini, perdona anche chi lo tradisce: Ma cosa vuoi? Sono momenti di debolezza. Intanto, per, lavvocato lancia frecciate ad altri amici del Premier: come Emilio Fede su cui pendono risultanza processuali molto fastidiose. Cinquantasette pagine di testimonianza. Tra lavvocato di Berlusconi e i pm che volevano chiedere il suo accompagnamento coatto nessuna tensione. Anzi, una battuta finale: speriamo che la registrazione del colloquio sia venuta, senn, scherza Ghedini, ci tagliamo le vene. Il clima sta cambiando.

Lavvocato ai pm scarica il Capo: I soldi allimprenditore? Inopportuno, era sotto processo


mente nei guai con la giustizia e agli arresti domiciliari: Berlusconi racconta Ghedini un giorno mi ha telefonato e mi ha detto: chiama lavvocato DAscola (allora difensore di Tarantini, ndr) che forse ha la possibilit di aiutare Tarantini a trovare un lavoro. Fallo venire a Palazzo Grazioli. Ecco organizzato un summit a Palazzo Grazioli, abitazione del Primo Ministro, per trovare lavoro allarrestato Tarantini. Ma allincontro, invece di Berlusconi, ecco piombare Lavitola ai ferri corti con Ghedini. E qui la testimonianza del serissimo avvocato del Cavaliere diventa inaspettatamente comi-

Il duello
A sinistra lavvocato Niccol Ghedini, a destra Valter Lavitola
(FOTO EMBLEMA)

ca: Lavitola arrivato inaspettato ospite voleva avere con me incontri ravvicinati del quarto tipo (prenderlo a bastonate, ndr). E poi c lavvocato DAscola tutto impeccabile che sembra uscito da una rivista di Vogue che trasecola trovandosi davanti Valter, con i suoi modi, diciamo cos, spicci. La condanna per mafia Lavitola ci ha detto che il Presidente gli aveva chiesto se lui aveva qualcuno che poteva trovare lavoro a Tarantini e che lui aveva una persona e una cooperativa. Ecco entrare in scena la cooperativa Andromeda, che fa capo a

Bruno Crea. Sentito dai magistrati aveva negato che Berlusconi si fosse adoperato per trovare lavoro a Gianpi: Andromeda mise una inserzione sul quotidiano Il Tempo per cercare personale e rispose la moglie di Tarantini. Una versione smentita da Ghedi-

ni che chiama direttamente in causa il Cavaliere. Ma la storia doppiamente scomoda: Crea ha raccontato di essere stato messo in contatto con Lavitola da un cancelliere della Procura di Palmi. Non solo: aggiunge che suo cognato, Alvaro Natale, attual-

LA DECISIONE DEL GIP Lo spetto del porto delle nebbie

Inchiesta Gianpi a Roma. Soldi, un teste smentisce il premier


inchiesta per il ricatto Berlusconi passa Ldetta lultima parola: i pmapartenopei gi oggia Roma. Lo ha stabilito il gip di Napoli, ma non potrebbero chiedere al Tribunale del Riesame la revoca dellordinanza. E la decisione del Riesame, in linea di massima, prevale su quella del giudice per le indagini preliminari. Lordinanza del Gip ha gelato la Procura e gli investigatori che da mesi lavorano allinchiesta e che, proprio ieri, hanno depositato atti ritenuti utili a dimostrare la competenza di Napoli. Mentre i legali del premier cantano vittoria: Lindagine a Napoli non doveva neanche iniziare dice Ghedini, convinto che a Roma ci sar il riserbo che a Napoli non abbiamo visto. E pensare che lo stesso giudice, Amelia Primavera, poche settimane fa si era pronunciato contro unanaloga richiesta di trasferimento. Ma qualcosa cambiato: Rilevato scrive il gip che Marinella Brambilla (segretaria del Cavaliere, ndr) ha dichiarato in pi occasioni di aver corrisposto, su indicazione e per conto di Silvio Berlusconi, somme di denaro destinate a Lavitola e Tarantini a Palazzo Grazioli, cio a Roma Rilevato che la stessa vittima del reato (Berlusconi, ndr) ha confermato di aver corrisposto personalmente le somme di denaro contestate sempre in Roma si dichiara la propria incompetenza territoriale. Insomma, le carte dovrebbero passare nella Capitale, come chiesto anche da Ghedini nelle memorie difensive.
INTANTO il passaggio delle somme di denaro anche al centro di nuove testimonianze, depositate ieri dai pm. Come quella di Orazio Sansivieri, collaboratore di Lavitola. Le sue dichiarazioni ricostruiscono i passaggi di denaro tra Berlusconi, Lavitola e Tarantini, non confermando il racconto contenuto nel memoriale del Cavaliere e la deposizione di Brambilla. Racconta Sansivieri: Dalla primavera di questanno, aprile se ben ricordo, ho ricevuto in due occasioni somme di denaro contante per circa 200mila euro. Mi sono state consegnate in due tranche da Chavez Rafael autista di Lavitola Lavitola mi disse che tali somme provenivano da Berlusconi mi ha riferito o fatto capire che la somma consegnata da Berlusconi era di 500mila euro. Dichiarazioni che gli investigatori hanno confrontato con quelle contenute nella memoria di Berlusconi: Feci avere a Tarantini o alla moglie del denaro o consegnandolo direttamente a Lavitola o facendoglielo consegnare in alcune rare occasioni dalla mia segreteria. Si trattava di somme che variavano tra i 5mila e i 10mila euro, 5mila per Tarantini e altrettanti per la moglie. Poi ci sono le dichiarazioni di Brambilla: Esattamente ricordo di aver consegnato al peruviano (Rafael, ndr) due buste da 5mila euro ciascuna in due occasioni, per un totale di ventimila euro Escludo di aver consegnato le somme ingenti di cui parlano i giornali. Ma di fronte ai pm che contestano le intercettazioni telefoniche, Brambilla ammette altre dazioni. I pm dovranno confrontare le diverse versioni e capire, infine, se contestare a qualcuno il reato di falsa testimonianza.
F. S.

Sansivieri: Mi hanno dato 200mila euro da parte del Cavaliere Che per parl di 10-20mila

Soldi e affari
Nella foto Gianpaolo Tarantini (FOTO EMBLEMA)

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ESCORT AL CAIMANO: COS LAUDATI HA PROVATO A STOPPARE LINDAGINE


Il procuratore capo di Bari indagato per favoreggiamento
di Antonella Mascali

e Antonio Massari

on solo abuso dufficio, ma favoreggiamento nei confronti di Gianpi Tarantini e violenza privata contro il pm titolare dellinchiesta, Giuseppe Scelsi, che per primo indag sulle prostitute portate da Berlusconi. Sono queste le accuse mosse, dalla procura di Lecce, al capo della procura di Bari, Antonio Laudati. Ma la relazione di servizio firmata dal colonnello Salvatore Paglino a impressionare pi dogni altro documento. Lufficiale della Finanza racconta lesito della riunione che si tenne, nel giugno 2009, prima che Laudati sinsediasse ufficialmente. Prima di affrontare il punto principale della riunione scrive Paglino - il dottor Laudati premetteva che le indagini in corso a Bari avevano creato preoccupazione nelle istituzioni e che la sua presenza era stata voluta dallo stesso ministro della Giustizia Alfano al quale egli stesso aveva garantito una soluzione. Laudati, annota Paglino, aggiunge dellaltro: La situazione era arrivata a un punto di gravit tale da produrre potenzialmente

effetti negativi sul governo e sulla GdF. Sullinchiesta barese, a detta di Laudati, sempre nella versione riportata da Paglino, sera creata una partita di potere: Allinterno della GdF disse Laudati - serano create due correnti, una facente capo al generale Nino di Paolo, laltra riferita al generale Emilio Spaziante, entrambe le correnti starebbero cercando di sfruttare futuri vantaggi in vista della nomina a futuro comandante generale della GdF. E ancora: Laudati fece cenno a un militare della GdF (presente a Bari, par di capire, ndr) in contatto con i servizi, al quale attribuiva passaggi di notizie afferenti le escort. Ed ecco il passaggio pi inquietante: In virt di quanto descritto, Laudati dichiarava, ribadendolo pi volte nel corso della riunione, che doveva tornare a casa con un risultato.
ALCUNI MESI dopo, nellambito di uninchiesta sulle fughe di notizie, per Paglino venne chiesto larresto, con procedimento ancora in corso. Interrogato dai pm salentini e napoletani Scelsi aggiunge un dettaglio, spiegando che una collega lo aveva contattato per dirgli che

Laudati aveva bisogno di parlargli urgentemente: Mi misi in contatto con lui e Laudati mi disse che a Roma si era sparsa la voce che la fuga delle notizie pubblicate sul Corriere della Sera, riguardanti il collegamento tra la D'Addario e Tarantini, preceduta dalle dichiarazioni dell'On. D'Alema (che in un incontro televisivo con la giornalista Annunziata sulla rete Rai 3 aveva fatto riferimcnto alle "scosse che presto avrebbero riguardato ambienti di Governo), era a me addebitabile (). Risposi a Laudati che non avrei avuto alcun interesse a danneggiare la mia indagine. Ma c di pi: Scelsi racconta che un altro parlamentare, questa volta del Pd, il senatore Alberto Maritati, aveva cercato di carpirgli notizie riservate: Feci presente a Laudati che io personalmente avevo avuto richieste di informazioni da parte di Maritati () e che avevo categoricamente rifiutato di dare notizie. Scelsi spiega che Laudati decise di costituire un coordinamento presso la sua segreteria con la costituzione di un contingente della GdF a sua disposizione e la formazione di una banca dati dove dovevano confluire le copie delle indagini

fatte in materia di sanit, nonch le vecchie intercettazioni e le nuove che si andavano facendo. Interessante anche il dettaglio sulfoglietto raccontato dalla pm Eugenia Pontassuglia, che con Ciro Angelillis e Giuseppe Scelsi, ha poi condotto linchiesta su Tarantini: Nellinterrogatorio del 6 novembre 2009 () Tarantini spieg i suoi rapporti con De Santis e () di sua iniziativa aggiunse che comunque non c'era alcun complotto e non c'era la possibilit di pensare ad alcun complotto. UNA TESI, quella del complotto, che Laudati ha sposato sin dal suo insediamento. La Pontassuglia aggiunge: Gli chiesi come mai parlasse di complotto e Tarantini, guardando interrogativamente l'avvocato Quaranta gli chiese, quasi a chiederne conferma, se non si trattasse di uno degli argomenti in merito ai quali avrebbe dovuto riferire. L'avvocato Quaranta, dandogliene conferma, disse che si trattava di uno degli argomenti che gli erano stati indicati dal dottore Laudati, come temi da approfondire. Ricordo che si fece riferimento ad un foglietto sul quale l'avvocato Quaranta

Il procuratore di Bari Antonio Laudati (FOTO LAPRESSE)

Veleni e depistaggi: il senatore Pd Maritati chiese notizie riservate al pm Scelsi


aveva annotato le indicazioni ricevute da Laudati, e che aveva consegnato a Tarantini. Mi pare di ricordare, ma nonne sono certa, che quest'ultimo tir fuori dalla tasca un biglietto con degli appunti. Bisogna sottolineare, per, che le dichiarazioni del pm Pontassuglia non sono perfettamente sovrapponibili alle dichiarazioni rese da Scelsi. Conferma che il colonnello Quintavalle Cecere, quando illustr le

deleghe conferite al Nucleo per le diverse indagini, non fece riferimento a quella sulle "escort". Conferma anche che lufficiale disse: "Ma questa indagine non dovevamo tenerla un po' da parte?". Ma poi precisa: Ritenni che si fosse trattato di un equivoco. Nellaudizione tenuta il 19 al Csm, infine, Scelsi ha denunciato una sorta di indagine parallela, ordinata da Laudati a un gruppo di ufficiali e sottoufficiali della Gdf, direttamente alle dipendenze del procuratore. Scelsi avrebbe citato intercettazioni che, casualmente riguardavano anche pm, trattenute in procura invece di essere inviate all'ufficio di competenza. Come esempio di pressione nei suoi confronti, il pm avrebbe citato anche un'intercettazione indiretta di suo fratello, effettuata durante l'inchiesta su Alberto Tedesco, senatore ex Pd ed ex assessore regionale alla sanit, presente in una relazione della Gdf del gennaio 2011.

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LO SCARICATO

LE PAPI-GIRL tornano nella nuova stagione tv


stagione tiv delle paL api-girls sta iniziando un po cos, a rilento. Lesordio pi atteso stato quello di Colorado Caf, tradizionale fucina di talenti made in Olgettina. Questanno per non ci sono n lesotica Marysthell Polanco n lintraprendente Francesca Cipriani, che al mentore Lele Mora chiedeva: Amore, mi ha detto Marysthell che il nostro amico domenica sera fa la cena a casa sua a Milano e vuole che andiamo noi coloradine a fargli vedere uno stacchetto. Devo dirgli che vado?. Ormai la regina di Colorado Belen Rodriguez. Impacciattella hanno detto i critici, anche se nelle intercettazioni col presidentissimo sembrava piuttosto agile. Mai quanto Marysthell, promossa al Milan Channel. Non sono raccomandata, ho solo fatto un provino ha detto scatenando lira della truppa rossonera. I diecimila euro al mese stanziati perch possa leggere le email in studio stridono con la crisi del network: 35 dipenDa sinistra: Marysthell Polanco, Manuela Ferrera ed Elisa Toti (FOTO ANSA/OLYCOM)

denti in cassa integrazione, e a gennaio la mobilit. Insomma, bisogna un po accontentarsi, come hanno appena dimostrato Manuela Ferrera, Meteorina rimasta fedele al Tg4 (testuale: Su Silvio solo maldicenze. Fede un grande giornalista) o unaltra favorita del premier, Elisa Toti, che ha accettato di condurre su Mediaset Extra una striscia di

5 minuti ogni due settimane intitolata Extra Week, dove presenta il palinsesto. Neanche da mettere coi bei tempi dellIsola (Raffaella Fico e Sara Tommasi) o della Fattoria (Barbara Guerra). Con spirito realistico, persino Barbara Montereale s adeguata a fare lanimatrice in uno stand della Fiera di Bari gonfiando palloncini per unasso-

ciazione che aiuta i bimbi. Lo faceva pure prima di andare con Berlusconi lha difesa Mago Ciccio, collega di onlus. Chiss se anche il fidanzato Radames Parisi, nipote del boss mafioso Savinuccio, apprezzava la generosit danimo della ragazza mentre seguiva telefonicamente le sue trasferte a Roma con Patrizia Chiara Paolin DAddario.

MOMENTI TOPICI
Noemi era a villa Certosa la notte del me ne sono fatte otto su undici. Residenza gi famosa nel 2002
di Luca

Telese

illa La Certosa, estate 2002. Villa La Certosa Capodanno del 2009. Sette anni, due storie emblematiche. Partiamo dalla coda. LEspresso rivela: nella telefonata in cui Berlusconi si vanta con Tarantini ieri sera avevo la fila fuori dalla porta della camera... erano in undici... io me ne son fatto solo otto, la notte del primo dellanno. La notte di Noemi Letizia e dellamica Roberta Oronzo, tutte e due minorenni. Ancora non si sa chi fossero le undici prescelte, certo la chiacchierata con Gianpi racconta ore totalmente opposte rispetto alla versione ufficiale, quella che spendeva ldea di un party dove si era solo ballato e cantato.

PASSO INDIETRO. Torniamo al 2002. Il geniale Massimo Sestini, fotografo di razza, viene ingaggiato dal direttore del Corriere della sera Ferruccio De Bortoli. La villa sarda del Cavaliere, come noto blindata, ma Sestini un ma-

stino. Riesce a scattare una foto emblematica con il teleobiettivo: nel parco tutto verde, Silvio Berlusconi cammina, con maglietta e pantaloncini immacolati, tenendo per mano una graziosa e formosa fanciullina boccoluta. Anche lei biancovestita. L'immagine non ha nulla di peccaminoso, curiosa, d'estate spesso non ci sono grandi notizie, il direttore del Corriere spara la foto in prima pagina. La mattina dopo, mentre mezza Italia si interroga su quel volto giovane e incantevole, malgrado la sgranatura dell'ingrandimento: su questo dubbio innocente sta per esplodere una bomba atomica, con una intricata trama che pare partorita a penna di Alexandre Dumas. Interrogazioni, polemiche, minacce di divorzio, nessuno immagina che quella foto sia l'annozero di tutte le papi-girl, la profezia iconografica delle mille ragazze che verranno. Ma torniamo a quella mattina. Il primo a innescare la deflagrazione Beppe Giulietti. Il parlamentare del Pd, responsabile per i temi dell'emitten-

za, riconosce nelle fattezze della fanciullina bianca i lineamenti dell'ex segretaria di Berlusconi, Deborah Bergamini. Ma siccome in quella prima estate di governo la Bergamini diventata la direttrice del marketing della Rai, Giuilietti firma una interrogazione parlamentare: Cosa ci fa una dirigente del servizio pubblico nella residenza privata del premier?. Il deputato del Pd ipotizza un ennesimo conflitto di interessi sul delicato fronte della comunicazione. Non immagina che - invece - il conflitto di interessi si deter-

miner sul piano degli affetti. Ma siccome in quei giorni si discuteva (incredibile ma vero) di comunicazione, il portavoce di Palazzo Chigi, Paolo Bonaiuti precisa non si tratta di Deborah Bergamini. A questo punto sul Corriere della sera, che avendo innescato la polemica giustamente la cavalca, prende corpo il dubbio: Ma allora chi la dama bianca, e cosa ci fa alla Certosa?. CI VORRANNO altre 24 ore perch il giallo della (prima) madamigella del Cavaliere si risolva. Quando tutta l'Italia apprende che la ragazza ha 23 anni e si chiama Francesca Romana Impiglia. A questo punto il nuovo dubbio innesca una nuova telenovela: cosa ci fa, in quella villa, una ragazza di 23 anni e da dove viene? Anche dentro Forza Italia sono pochi conoscono la verit. Uno di loro il leader dei giovani azzurrini, e si chiama Simone Baldelli. Baldelli un dirigente abile, esperto, e si trovato testimone di un scena indimenticabile, due anni pri-

Dieci anni fa la prima foto con Berlusconi in dolce compagnia: la furia di Veronica, poi tutte le altre

ma, durante la campagna elettorale delle regionali duemila. Ad Ancona, quando la nave Azzurra attracca, una ragazza bionda si aggiudica un abbraccio del leader di Forza Italia. figlia di un dirigente locale, ha un decolt mozzafiato. Il premier dice a Baldelli, che lo accompagna: Prendi il suo numero!. Indovinate il nome della ragazza? Francesca Romana. E finir di li a pochi giorni a lavorare nella direzione dei giovani azzurri. Ma la presenza della ragazza nella villa adesso diventa un problema. Perch la prima prova fotografica della presenza al fianco del premier, di una donna che non sia, nell'iconografia ufficiale, Veronica Lario. Essendo la prima, Francesca Romana ha un rilievo mediatico oggi impensabile. Nella settimana successiva Oggi pubblica nuove foto di Sestini. Quella di copertina vede in barca il Cavaliere (che all'epoca era ancora calvo) e la impiglia a mezzobusto, di nuovo in t-shirt. Le conseguenze arrivano, imprevedibili. Veronica Lario annulla il suo viaggio

in Sardegna. Dopo pochi mesi, il duetto con il povero premier Rassmussen, certificher il romanzo pubblico del dissidio di Berlusconi. DOPO quel'annozero arriveranno altre foto delle damine bianche della Certosa. Anche perch adesso si moltiplicano, sedute sulle gambe del premier. Poi arrivano due inchieste di Vallettopoli, con il corollario di intercettazioni fra Sacc e Berlusconi. Poi, nell'estate del 2009, nella festa di Casoria arriva l'altra bomba atomica, quella di

A MEMORIA

I cattivi maestri della Maglie


ezione di stile da Maria Giovanna Maglie su Libero. La 59enne giornalista veneziana ha cos descritto Don Andrea Gallo, reo di aver offerto a Silvio Berlusconi un una sede per risolvere i suoi problemi. Il premier non ha bisogno di essere curato da un ciarlatano che saluta sempre stupidamente con il pugno chiuso (...) un vecchio malato di protagonismo mediatico, un cattivo maestro, un calunniatore delle forse dellordine, un istigatore alla violenza. pure vezzeggiato ed esibito come la madonna pellegrina, lui che la Madonna la apostrofa cantandole da partigiano Bella ciao. Basta con questa gente, o no?. E poi ancora: No, vedrete che nel silenzio generale, nel birignao compiacente delle gerarchie cattoliche (...) e nellaccidia di tanti politici cattolici, se gli regge la pompa finisce laureato con il Nobel per la pace come il suo sodale Dario Fo. Piccola biografia della Maglie: nasce come fan di Ingrao, poi la illumina Craxi. Quindi diventa inviata a New York per la Rai. Dalla tv di Stato si dimette dopo lo scandalo legato alle note spese. Laccusa era quella di aver presentato in un anno e mezzo un conto di 10 miliardi di lire. A ognuno i suoi maestri.

A LAquila un solo imputato in aula


PRIMA UDIENZA CONTRO I SETTE COMPONENTI DELLA COMMISSIONE GRANDI RISCHI
di Sandra

Amurri

da appuntamenti T enetevi liberilavoriamo dall'albanel pomeriggio, al tramonto, ce ne andiamo alle 19. Se necessario si faranno udienze anche di domenica, considerati i 300 testimoni da sentire con unudienza al mese ci vorr tempo e non voglio che il processo duri due anni ha detto il giudice Marco Billi rigettando listanza degli avvocati che avevano chiesto laccorparmento ad un altro filone dinchiesta che ancora in fase di indagini preliminari
TERMINATA cos la prima udienza del processo ai sette componenti della Commissione Grandi Rischi (organismo di consultazione della Presidenza del Consiglio dei ministri) accusati di omicidio colposo, lesioni personali colpose e cooperazione nel delitto colposo per aver rassicurato la popolazione al termine della riunione del 31 marzo 2009 a cui cinque giorni dopo, il 6 aprile alle

Il giudice: Lavoreremo dallalba al tramonto per ridurre i tempi Tanti i familiari delle vittime

3,32, segu una scossa di sesto grado che ha distrutto lAquila lasciando sotto le macerie 309 persone. Prossima udienza sabato primo ottobre. Dei sette imputati: Franco Barberi, presidente vicario della Commissione Grandi Rischi; Enzo Boschi, all'epoca presidente dell'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia; Giulio Selvaggi, direttore del Centro nazionale terremoti; Gian Michele Calvi, direttore di Eucentre e responsabile del progetto CASE; Claudio Eva, ordinario di Fisica all'Universita' di Genova; Mauro Dolce, direttore dell'Ufficio rischio sismico della Protezione civile e Bernardo De Bernardinis, vicecapo del settore tecnico del Dipartimento di Protezione civile, accusati di aver effettuato una valutazione del rischio sismico approssimativa, generica e inefficace in relazione alla attivit della Commissione e ai doveri di prevenzione e previsione del rischio sismico e di aver divulgato informazio-

ni imprecise, incomplete e contraddittorie sulla pericolosit dell'attivit sismica, vanificando le azioni di tutela della popolazione. Solo De Bernardinis era presente in Aula. Assenti i cittadini e le Associazioni aquilane. Presenti i corrispondenti dei maggiori quotidiani giapponesi. IN FILA COME corpi vuoti, gli sguardi persi nel vuoto di un dolore che non accenna ad alleggerire i cuori, i famigliari delle vittime. Un dolore che Massimo Cinque, pediatra a cui il sisma ha rubato la moglie di 43 anni e due figli, uno di 12 e uno di 10 anni rivive ogni qualvolta ripensa a quando il suo bimbo avendo ascoltato alla tv De Bernardinis dire: Tornate nelle vostre case state tranquilli vi consiglio una buona bottiglia di Brunello alla nonna disse: Vuol dire che dobbiamo ubriacarci cos il terremoto non lo sentiamo?. Un bambino che da 4 mesi come tutti trascorreva le giornate in compagnia delle scosse. Il palazzo dove Massimo abitava con la sua famiglia si accartocciato su stesso ingoiando 27 vite, quasi tutti studenti. Non stato ricostruito e come tutto il centro storico: un cumulo di macerie esposte alla vergogna.

Mercoled 21 settembre 2011

LO SCARICATO

Il maggiordomo di B. e i telefonini da mafiosi


ALFREDO PEZZOTTI AI PM: LAVITOLA HA MANDATO UN UOMO CON TRE UTENZE CRIPTATE
di Enrico Fierro

ui quelle donnine sguaiate, tutte abitini corti e neri, senza calze neppure a gennaio, che affollavano il salone di Palazzo Grazioli proprio non le sopportava. E gli stava sullo stomaco pure Valter Lavitola. Quell'uomo pingue dal marcato accento napoletano era untuoso, sudaticcio, chiedeva, importunava, era invadente, metteva le mani dovunque. E vestiva pure male. Ma lui, Alfredo Pezzotti, romano di Marino, classe 1963, dal 1991 al servizio di Silvio Berlusconi, era educato con tutti. La sua professionalit gli imponeva di esserlo anche con la compagnia di giro di papponi e prostitute che circondava la vita del Cavaliere. La sua abilit era fare buon viso a cattivo gioco. "Signori magistrati, Al centro a villa Certosa B. io volevo solo preservacon Francesca Romana re il Presidente". E' il 1 Impiglia (F M S , settembre e negli uffici E ). A destra Nicole della Procura di Napoli Minetti riceve una maglietta fa un caldo che sembra regalata da un Idv con su ferragosto. Alfredo il

maggiordomo si trova a disagio davanti ai pm. Sa che deve dire la verit, tutta la verit. Anche su quello strano giro di telefoni che Valter Lavitola portava a Palazzo Grazioli. "Verso l'inizio di luglio conosco Rafael Chavez (l'uomo che la segretaria Marinella chiamava amabilmente Giuanin, ndr), mandato da Lavitola per consegnarmi tre telefoni con utenze straniere che avrei dovuto dare, come poi ho dato, al Presidente Berlusconi".
SCHEDE CRIPTATE, non intercettabili, il faccendiere Lavitola era il fornitore ufficiale di B. Ad Alfredo, maggiordomo fin nel midollo, toccava solo obbedire. "Mi incontrai con Rafael a Palazzo Grazioli, presi in consegna i telefoni e due o tre giorni dopo, alla presenza del Presidente Berlusconi, composi il numero dell'utenza straniera di Lavitola e passai la comunicazione al Presidente Berlusconi che inizi a parlare con Lavitola". Era luglio, secondo la testimonianza del maggior-

OTO

ASSIMO

ESTINI

MBLEMA

domo Alfredo, il 24 agosto, dopo che il settimanale di famiglia "Panorama" pubblica lo scoop sull'inchiesta di Napoli e sui presunti ricatti al Cavaliere, c' la famosa telefonata nella quale Berlusconi consiglia a Lavitola di non muoversi da Sofia. "Resta l, vi scagioner tutti". Ma torniamo alla deposizione di Alfredo Pezzotti e alla storia dei telefoni con le utenze straniere, forse argentine, forse panamensi, dice il maggiordomo, "insomma in quei paesi l". "Il presidente mi parve abbastanza seccato da questa modalit di comunicazione. Ma guarda un po' disse queste cose le fanno i mafiosi". Appunto! Fa caldo negli uffici della procura napoletana, si suda, ma ad emozionare il maggiordomo Alfredo sono i ricordi. "Signori magistrati, io cercavo di salvaguardare il Presidente, evitandogli di avere eccessivi contatti con queste persone, che non sanno comportarsi e ne approfittano". Quante cose ha visto Alfredo Pezzotti, quanti comportamenti strani,

quanti segreti costretto a custodire.. E quante ne ha dovute sopportare. "Lo chiamavamo la mummia, perch non parlava mai", lo sfotte Michelle Conceicao dos Santos, nel raccontare una delle innumerevoli seratine allegre. La colpa di quello che successo, dice tra le righe dell'interrogatorio, di Tarantini. "Il noto Tarantini", lo chiama, che frequentava Palazzo Grazioli "con una certa assiduit dal 2009. Diciamo fino a quando non assurto agli onori della cronaca giudiziaria". E' TARANTINI al centro di quello che Alfredo chiama lo "scandalo giornalistico". Come l'ultimo giapponese nella jungla, non ammetterebbe mai che invece quello che ha ridotto la credibilit internazionale dell'Italia a zero, lo scandalo del suo Berlusconi. Il maggiordomo assillato dalle richieste di Nicla, la moglie di Tarantini. Lei gli consegna una lettera nella quale chiede 5mila euro. "Il Presidente mi autorizz a prelevarli dalla cassa che io gestisco per le spese domestiche". Poi torn alla carica altre quattro volte. E a quel punto il fido maggiordomo, si prese "la libert di non comunicare al Presidente nell'immediatezza, ma solo a cose fatte, di queste richieste, proprio nell'interesse di Berlusconi che cercavo di tutelare. Ce l'avevo anche con Tarantini, perch ho a cuore il Presidente". L'odio per Gianpi, il maggiordomo lo mostra anche in alcune telefonate. Che vengono intercettate. Ma chi lo inform che quegli sfoghi erano stati ascoltati? "Il senatore Quagliariello", la risposta del maggiordomo.

Noemi, il battesimo onomastico di Papi. Non c' festa berbera che tenga, stavolta. Le conseguenze sono il divorzio e la celebre lettera della Lario a la Repubblica: Mio marito malato... Le vergini si offrono al drago... Poi si scopre il caso di Virginia Teulada di Saint Just, poi esplode l'arma finale di Patrizia D'Addario la cui presenza viene certificata. Fa scandalo solo perch nessuno ancora sa che ne arriveranno altre trenta. L'iceberg enorme, il sistema Tarantini e quello dell'Olgettina disegnano il quadro agghiacciante di un

welfare erotico il cui epicentro ancora una volta una minorenne: Ruby Rubacuori. Il pedigree di Ruby con photo book di lap dancer fa impallidire quello di Noemi. Il tappo saltato. La satiriasi, come una nemesi, porta a fondo il premier. Questa storia ha un sottofinale. Nel 2006 una giovane giornalista del tg4 sale all'altare. Ha per testimone il presidente del consiglio. sempre Francesca Romana. C' un lieto fine, dunque. Ma solo per lei.

scritto finch non vedo non credo, in risposta al Senza t-shirt sono ancora meglio.

LE RIVELAZIONI DEL PENTITO LO VERSO

PROVENZANO ERA PROTETTO ANCHE DA DELLUTRI


di Giuseppe Lo Bianco

rovenzano mi confid: Pil'Utriuomini e sostitu diDelsi mise in contatto con miei fatto l'onorevole Lima nei rapporti con la mafia. Per questo nel 1994, a seguito degli accordi che abbiamo raggiunto, ho fatto votare Forza Italia. Vivandiere di Provenzano per oltre un anno, il pentito Stefano Lo Verso un fiume in piena e dai verbali depositati dalla procura di Palermo salta fuori il nome del senatore del Pdl condannato in appello a sette anni per mafia.
LUI IL NUOVO Lima, giura Lo Verso citando Provenzano, e le parole del pentito riempiono i vuoti lasciati dalla corte di appello che ha fermato la mafiosit di DellUtri sulla soglia della stagione delle stragi, e cio al 92, provocando lo stupore dello stesso imputato: Vi pare normale si chiesto DellUtri che se io ho avuto rapporti con la mafia, fino al 1992 quando ero un diri-

gente di Publitalia o un semplice galoppino e segretario di Berlusconi, quando divento veramente importante, quando invento Forza Italia la mafia smette di avere rapporti con me e io smetto di avere rapporti con la mafia?. Obiezione ineccepibile, fatta propria anche dai pm, che stanno approfondendo anche le altre rivelazioni di Lo Verso, destinatario di confidenze del capo dei capi corleonese, loquace con lui per motivi di riconoscenza, visto che Lo Verso gli avrebbe fatto avere in pi riprese farmaci che avevano fatto notevolmente migliorare le sue condizioni di salute. Confidenze su mafia e politica fatte a Lo Verso nello stesso periodo in cui Provenzano decise di rivelargli la sua vera identit, a lui fino a quel momento ignota: Notando l'evidente mio timore (dovuto al fatto che tenevo in casa un latitante di quella importanza) Provenzano mi tranquillizz dicendomi: Stai tranquillo, sono protetto dai politici e dalle autorit; in passato sono stato protet-

to da un potente dell'Arma. Non ti preoccupare, a me non mi cerca nessuno. A queste parole, e in particolare in seguito al riferimento dell'Arma, avendo io pronunciato con evidente stupore la parola Carabinieri, Provenzano aggiunse: Meglio uno sbirro amico che un amico sbirro. LE RIVELAZIONI su DellUtri, invece, risalgono al luglio del 2004, lo stesso giorno in cui lo accompagnai nei pressi di Vicari. Quella mattina, dovendo aspettare Nicola Mandal (il killer che ha gestito per anni la latitanza di Binnu' Provenzano, accompagnandolo a Marsiglia per lintervento alla prostata, ndr), ebbi modo di conversare a lungo con Provenzano, che quel giorno si dimostrava molto felice. Lo Verso continua: Non mi disse espressamente il contenuto degli accordi raggiunti con Dell'Utri. Certo che pi volte, riferendosi anche alla protezione della sua latitanza, ebbe a dirmi: I politici devono rispettare gli accorMarcello DellUtri (FOTO EMBLEMA)

INDAGATO per mafia Cassata, Pg di Messina perquisizione dei nel di Giustizia, con conL aseguente sequestroRosilatti,palazzoallagosto scorso,ilma la di risale notizia filtrata solo ora: procuratore generale di Messina
indagato per mafia a Reggio Calabria, insieme ad altri magistrati rimasti ancora senza nome. Non un capitolo di una guerra tra procure, ma lo sbocco giudiziario delle ombre che hanno accompagnato la carriera di Franco Antonio Cassata, pg della citt dello stretto, oggi accusato di collusioni con la mafia barcellonese dal pentito Carmelo Bisognano, i cui verbali sono stati trasmessi dal procuratore di Messina Guido Lo Forte a quello di Reggio Calabria, Giuseppe Pignatone. Socio del circolo della Corda Fratres, frequentato da mafiosi e massoni, nel quale gestisce un museo che raccoglie cospicui finanziamenti pubblici, amico di un boss poi pentito con il quale si accompagnava in auto, pilastro di un collaudato sistema di potere a Messina, Cassata stato citato tre anni fa in uninterpellanza di Antonio Di Pietro che ha chiesto come mai possa essere assegnato un ruolo a chi esercita attivit in un museo etno-antropologico, per cui riceve da parte di enti finanziamenti che devono essere controllati anche dalla magistratura. E quando, questestate a Milazzo, il giornalista Antonio Mazzeo ha ricordato pubblicamente l'amicizia di Cassata con Rosario Cattafi, misterioso avvocato coinvolto nelle indagini sullautoparco di Milano, il prefetto di Messina Francesco Alecci ha abbandonato improvvisamente la sala. Lindagine su Cassata una notizia importante per tutta la provincia dice Sonia Alfano, parlamentare europeo di Idv glb sembra che a Messina stia saltando il tappo.

di. Quali politici? Citando come fonte Provenzano, Lo Verso fa due nomi: Cuffaro e DellUtri. Ma da unaltra fonte, Nicola Mandal, i nomi aumentano: e se la cosca di Villabate era legatissima a Cuffaro e Saverio Romano, almeno altri due nomi di politici nelle mani del clan mafioso sono coperti da un corposo omissis. Stamane, infine, il gip Piergiorgio Morosini decide se trasmettere alle Camere la richiesta di autorizzazione all'uso delle intercettazioni che riguardano il ministro Saverio Romano e il senatore Carlo Vizzini (Pdl).

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Mercoled 21 settembre 2011

CRONACHE

IN FIAMME IL CENTRO DI LAMPEDUSA LA RABBIA DEI TUNISINI (E DEGLI ISOLANI)


Esplode la protesta nel Cpa. Il sindaco: pronti alle armi
Il ministro dellInterno Maroni (FOTO ANSA) di Giuseppe Lo Bianco

a voce che circolava da un mese per lisola (e che ha spinto i vigili del fuoco a dormire nel Cpa, il centro di prima accoglienza, come denuncia lex sindaco Tot Martello) diventata improvvisamente una tragica realt: bastano un paio di materassi ammassati in varie parti della camerata e la lingua di fuoco di un accendino. La rabbia di oltre 1200 immigrati esplode in un inferno di fiamme che ha distrutto ieri pomeriggio due delle tre palazzine del centro di accoglienza di Lampedusa, e la tragedia per fortuna stata solo sfiorata: decine di intossicati tra ospiti e forze dellordine, ottocento immigrati in fuga per le strade dellisola, e quattrocento bloccati dai carabinieri nella zona del porto, al molo Favaloro.

giorni, con le promesse, vane, di Maroni al sindaco dellisola De Rubeis: Finalmente il ministro Maroni mi ha contattato telefonicamente aveva solennemente annunciato De Rubeis stata una lunga e proficua discussione. Dopo avere parlato della situazione del centro di accoglienza di contrada Imbriacola, che ospita oltre 1000 tunisini, il ministro mi ha garantito che entro un paio di giorni, arriver lo sgombero del centro. arrivato, ma non per lintervento del governo e con modalit che nessuno si sarebbe mai augurato. LOTTIMISMO di Maroni era stato rilanciato dal viaggio in Tunisia, compiuto la settimana scorsa, insieme al sottosegretario agli Esteri Stefania Craxi, per chiudere un accordo che avrebbe dovuto essere risolutore per i rimpatri: dai due voli a settimana con 30 immigrati si sarebbe dovuti passare a un numero pi frequente e con 50 immigrati a bordo. Le stesse assicurazioni fornite anche dal ministro della Difesa, Ignazio La Russa, venuto a Lampedusa a mettere la pro-

Ieri i tunisini rinchiusi hanno dato fuoco al Centro di prima accoglienza di Lampedusa (FOTO ANSA)

QUEL CHE RESTA del Cpa di Lampedusa gonfio fino all'inverosimile di immigrati coperto da unaltissima colonna di fumo che, spinta dal vento, si spostata verso il centro abitato provocando apprensione e qualche

intossicato anche tra gli isolani. Per un pomeriggio lemergenza immigrati a Lampedusa stata gestita interamente a terra: decine di poliziotti, carabinieri, finanzieri e vigili del fuoco hanno circoscritto la zona spostando centinaia di immigrati nel cam-

po sportivo, cercando di provvedere alla loro sistemazione: in nottata si svolto un breafing della Protezione Civile con le forze dellordine e i volontari per definire un piano d'azione e individuare le nuove strutture destinate ad accogliere gli extra-

comunitari. E si torna a parlare della base Loran, che aveva gi accolto tra le polemiche decine di minori sbarcati dal nordafrica. La violenza delle fiamme arriva a scuotere una situazione diventata incandescente negli ultimi

Una tv contro le donne


lettori, non si dovrebbe fare, ma la tv talmente particolare, chi va, chi chi pu parC arichi invece viene imbavagliato,viene,stagionevolta lare, che questa scrivo anche della tv che mi riguarda: Rai3. Domenica scorsa Che tempo che fa tornato in onda, stesso spazio, stessi protagonisti (Fazio, Littizzetto, Lagerback, Mercalli, Gramellini, Caroli), stessa formula, inalterato successo. tornato Riccardo Iacona con una straordinaria inchiesta di Presa diretta dedicata al lavoro e alla disoccupazione. Il pubblico lo ha giustamente premiato. Nonostante il record di ascolto della partita Napoli-Milan su Sky e Mediaset Premium, Rai3, in prima serata, stata la terza rete a un soffio da Rai1 e Canale5. La tv non amata da B., dopo aver passato unestate intera spenta a vantaggio de La7, nella settimana scorsa si finalmente riaccesa (Ballar di Floris e Chi lha visto? della Sciarelli hanno debuttato con ottimi ascolti), ridimensionando alcuni programmi della concorrenza che, durante lestate, avevano maturato qualche illusioni. Luned ho guardato lInfedele di Gad Lerner. Che bravo giornalista! Riesce sempre a trovare una chiave di lettura diversa, mai scontata, ai problemi dellex Bel

di Loris

Mazzetti

Paese, con ospiti fuori dal coro e soprattutto che non dicono banalit. Negli altri talk ruotano sempre gli stessi politici e gli stessi giornalisti. Fanno tristezza, ricordano una vecchia compagnia di giro. Nota dolente . Sono sparite, mi auguro solo per il momento, Serena Dandini che, con il suo Parla con me, completava lofferta Rai della seconda serata, e Luisella Costamagna, sostituita su La7 a In Onda da Nicola Porro (vice direttore del Giornale indagato per concorso in violenza privata sulle presunte minacce a Emma Marcegaglia), programma che aveva ideato e condotto insieme a Luca Telese per due edizioni. Due fatti che appartengono al lato oscuro della tv. Nel primo caso, quello della Dandini, il 13 giugno il cda aveva votato i palinsesti autunnali (8 voti a favore e 1 astenuto), dove risultava che Parla con me sarebbe partito il 27 settembre. Lo stesso cda, il 15 settembre, ha bocciato (5 a 4) il contratto. Cosa cambiato in questi tre mesi? Un consigliere ha motivato il suo no perch lappalto con la societ di produzione Fandango in contrasto con la normativa del Codice dei contratti del 12 aprile 2006. La trasmissione andava in onda dal 2004, perch negli anni precedenti lo stesso cda ha derogato al Codice? Il caso Costamagna ricorda quello della Sampdoria con Cassano. I migliori non si possono lasciare in tribuna.

Maroni, dopo aver siglato un nuovo accordo con la Tunisia, aveva promesso: lo svuoteremo in pochi giorni
pria faccia su impegni mai mantenuti: Il ministero dellInterno ha realizzato un accordo ulteriore con i tunisini aveva detto che consente, nellarco della settimana, di rimpatriare coloro che non hanno diritto di rimanere: i numeri saranno intensificati di molto e questo ci soddisfa. Parole al vento, spazzate via dalle fiamme che hanno incenerito il Cpa e che adesso provocano la rabbia di De Rubeis che a quelle promesse aveva

creduto: Il centro interamente devastato, tutto bruciato, non esiste pi e non pu pi ospitare un solo immigrato. Lampedusa non ha pi un posto. l'ora che il governo intervenga dopo tanto immobilismo. Avevamo avvertito tutti su quello che poteva succedere ed accaduto. Laveva previsto, inascoltato, anche il Direttivo dell'Associazione degli Operatori del Commercio, del Turismo e dei Servizi di Lampedusa e Linosa, nellallarme lanciato appena due giorni fa: Nonostante l'incontro avuto con il sottosegretario agli Interni Sonia Viale, che ha visitato Lampedusa hanno scritto in un documento e nonostante le continue rassicurazioni ricevute dalle Istituzioni tutte, ad oggi riscontriamo che gli immigrati continuano ad arrivare, il centro di accoglienza strapieno, le navi e gli aerei addetti allo svuotamento dell'isola riportano indietro i migranti stessi la cui presenza oggi si aggira intorno alle 2000 unit. La popolazione stanca e si sta rischiando di innescare reazioni spropositate per la mancanza di un'organizzazione adeguata alla gravit degli eventi che si susseguono. MA PER IL SINDACO la risposta ancora una volta militare: Sono dei criminali tuona guerra che vogliono, reagiremo. Adesso tocca al governo: faccia venire subito le forze dell'ordine, porti qui le navi militari affinch sgomberino in 24 ore l'isola, perch questo uno scenario di guerra. C' una popolazione che non sopporta pi, vuole scendere in piazza con i manganelli, perch vuole difendersi da sola, in quanto chi doveva tutelarla non l'ha fatto. lui il primo a dover andare a casa replica Tot Martello, ex sindaco Pd dellisola la sua amministrazione ha dato carta bianca al governo e questi sono in risultati. Le fiamme di stasera (ieri, ndr) hanno illuminato i fallimenti di Berlusconi e di Maroni, le promesse di sgombero mai effettuato, la detassazione mai arrivata, i miliardi mai portati qui e la trasformazione in una Porto Cervo che nessuno di noi ha mai visto.

Il fascismo? Cera molta pi libert allora


ROMANO LA RUSSA, FRATELLO DEL MINISTRO IGNAZIO, RILEGGE LA STORIA SU RADIO 24: LA COSTITUZIONE? UNA BUGIA DEI COMUNISTI
di Elisabetta

Reguitti

logio del delE lassessorefascismo a cura Proregionale alla tezione civile Romano La Russa (fratello minore del ministro Ignazio). Eletto nel 2010 nella giunta Formigoni, considerato a tutti gli effetti eminenze grigia del potere lombardo (e non solo). La Russa ospite della trasmissione radiofonica La Zanzara irrompe con un: Piuttosto di dire che il fascismo il male assoluto mi farei ammazzare. Poi sferza un colpo basso allex amico-camerata e collega di partito, attuale presidente della Camera Gianfranco Fini. Dire che il fascismo il male assoluto una cosa da idioti. La conversazione su Radio 24 era iniziata parlando del fratello ministro. Eravamo conosciuti a livello studentesco e politico come i fratelli La Russa. Lui

molto pi tranquillo, sereno e moderato di me. Io ero pi sovversivo e rivoluzionario. Ignazio era il paciere. Alla domanda: Tra i due chi pi fascista?. La risposta stata: Si fascisti e basta. Non neghiamo e non abbiamo mai negato delle simpatie per il regime. I conduttori incalzano: Ma era una dittatura!. La risposta: Ma quale dittatura. Questa una dittatura. Intendo che in molte parti del mondo c la dittatura della democrazia. Era meglio il fascismo, cera molta pi liber t. Una piccola obiezione al regime fascista per viene fatta da Romano La Russa: Certo che per

chi faceva politica contro lo stato ed era un sovversivo cera un po meno libert di quanta non ve ne sia oggi. Ma i cittadini erano liberi di circolare di produrre liberamente. In Italia c voluto il fascismo per dare garanzie ai lavoratori. Gli altri incalzano: Assessore

assessore alla Protezione civile della Regione Lombardia Ma nessuno dice niente?

non peggiori la situazione. Prontamente risponde: Guardo la stazione centrale di Milano e penso che il fascismo ha lasciato qualcosa. Tra cento anni cosa ricorderemo di Bettino Craxi, Giulio Andreotti o di Mariano Rumor? Non hanno lasciato nulla. Tra cento anni non rimarr niente di loro. Noi potevamo lasciare Romano La Russa (F L P ) magari qualche scoria nucleare ma neanche quello riusciremo a fare. Argomento Costituzione. Umberto Terracini ha firmato la Costituzione. La Russa: I comunisti sono per antonomasia dei bugiardi, figurati se non firmano. Bugie e falsit sono linfa vitale per i comunisti. La fine del fascismo?
OTO A RESSE

Tutta colpa della disgraziata alleanza con la Germania. Se non ci fosse stata Mussolini sarebbe morto nel suo letto di vecchiaia riverito da tutti. Parentesi attualit. Il paragone Berlusconi Mussolini per lei blasfemia?. Risposta: Non blasfemia, ma il paragone improponibile La trasmissione si avvia alla conclusione sulle note di Giovinezza (inno ufficiale fascista del 1922): Assessore il fascismo in Italia fuorilegge. Lui: Io non sono fascista. Ho grande ammirazione per quel periodo storico di grande consenso popolare. E sugli arresti e le persecuzioni di quegli anni? Insignificanti. Meno di quanto stanno subendo alcuni uomini politici di grande spessore oggi in Italia. La persecuzione di Berlusconi molto peggio di quanto non abbiano subto alcune vittime del fascismo negli anni 20.

Mercoled 21 settembre 2011

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ECONOMIA

LAGENZIA DELLE ENTRATE FACILI


Il Tar: scelta illegittima la nomina senza concorso di 767 dirigenti
di Daniele Martini LAgenzia delle entrate e il suo direttore, Attilio Befera (FOTO EMBLEMA)

ltro che mastino sguinzagliato sulle piste degli evasori fiscali. LAgenzia delle entrate deve parare i colpi e leccarsi le ferite. Proprio nel momento in cui il governo mette in conto per lanno prossimo un incremento di 4 miliardi di euro derivanti dalla

lotta ai furboni delle tasse, lAgenzia centrata da una gragnola di colpi. Il pi grave viene dal Tar del Lazio che con una sentenza recente molto severa ha dichiarato nulle le posizioni della bellezza di 767 dirigenti su un totale di 1.143. Per un motivo semplice: sono stati scelti senza un concorso. E nellamministrazione pubblica non si

pu. La sentenza mette sulla corda i due terzi dellintera dirigenza dellAgenzia, contestandone perfino gli stipendi, e non favorisce certo le condizioni migliori per una pi incisiva lotta allevasione.
IL DIRETTORE delle Entrate, Attilio Befera, un passato comunista e Cgil, gi allievo e collaboratore di Vincenzo Visco e ora in ottimi rapporti con il ministro dellEconomia, Giulio Tremonti, ricorrer al Consiglio di Stato. Ma intanto la sentenza del tribunale amministrativo c e crea una situazione di forte imbarazzo. E per gli stessi motivi per cui il Tar del Lazio ha dichiarato illegittime le posizioni di centinaia di dirigenti, il giudice del lavoro del tribunale di Messina aveva accolto in primavera il ricorso di un funzionario, Niccol Xerra, contro la nomina del nuovo direttore dellAgenzia di quella citt e laveva annullata creando un precedente importante. Non finita: i sindacati dei dirigenti, a cominciare dalla Dirstat guidata da Arcangelo DAmbrosio e Pietro Paolo Boiano, contestano pure il bando di selezione indetto di recente dall'Agenzia per altri 175 dirigenti. Secondo Dirstat anche questo atto sarebbe illegittimo perch non terrebbe conto dellesistenza di

Befera ricorrer: Un obbligo funzionale. Le associazioni di categoria: non siete sopra la legge
graduatorie di funzionari ritenuti idonei stilate in seguito a due concorsi svolti dal ministero negli anni Novanta. E la stessa Dirstat gi prepara un nuovo attacco su due atti interni definiti in gergo interpelli, cio le richieste di spostamento di 7 funzionari presso la sede dellUmbria e di altri 10 in Calabria. Sempre secondo il sindacato dei dirigenti, entrambi gli atti sarebbero viziati da una discriminazione grave perch rivolti a tutti i dipendenti con i titoli adeguati, esclusi per quelli della Lombardia. ALLAGENZIA delle Entrate fanno notare che dal loro punto di vista non si tratta affatto di una scorrettezza, ma di una scelta deliberata, unesigenza funzionale. Il ragionamento questo: la sede lombarda la pi importante dItalia perch si trova nellarea a maggior tasso di ricchezza e anche di evasione. Ovvio che gli organici siano consistenti, ma spesso succede che molti dipendenti si facciano trasferire proprio in Lombardia dove c sempre bisogno di nuove leve e dopo un po facciano la furbata di farsi ritrasferire vicino a casa, magari approfittando proprio degli interpelli. Con la stessa motivazione, e cio esigenze funzionali, le stesse fonti dellAgenzia giustificano anche la scelta dei 767 dirigenti senza ricorrere a concorsi. La spiegazione che se lAgenzia avesse attinto ai serbatoi di potenziali dirigenti individuati con i vecchi concorsi, avrebbe dovuto affidare incarichi a dipendenti prossimi alla pensione. Ma proprio questa scelta presentata come inevitabile stata bocciata in modo nettissimo dal Tar del Lazio in seguito ad un ricorso presentato nel 2010 da Dirpubblica (Federazione dei professionisti e dirigenti della pubblica amministrazione). Secondo il tribunale amministrativo, infatti, gli incarichi in questione sono stati conferiti senza lespressa indicazione di un termine di durata, e sostanzialmente prorogati di anno in anno, risultano espletati da funzionari non dirigenti, senza che lAgenzia delle entrate abbia contem-

poraneamente provveduto a bandire le procedure concorsuali per laccesso alla qualifica dirigenziale, e implicano indiscutibilmente lespletamento di mansioni superiori dirigenziali da personale privo della relativa qualifica. Quindi devono essere considerati radicalmente nulli. E secondo il Tar scorretta anche la scelta dellAgenzia di pagare questo personale con stipendi da dirigenti perch secondo lo stesso Tar dirigenti non sarebbero a tutti gli effetti. BEFERA E IN PARTE gli altri direttori prima di lui hanno cercato di applicare agli uffici criteri autonomi di gestione di stampo semiprivatistico, anche se lAgenzia a tutti gli effetti un pezzo della pubblica amministrazione. Rispondendo ad una serie di interrogazioni presentate su questi temi, la leghista Sonia Viale, quando era ancora sottosegretario allEconomia, sostenne che lAgenzia svincolata dai controlli ministeriali per quanto riguarda lorganizzazione degli uffici. Ma in un una lettera a Tremonti i dirigenti Dirstat hanno contestato questa visione ricordando che il potere discrezionale non pu trasformarsi in arbitrio e che lAgenzia non legibus soluta, cio non pu considerarsi non soggetta alla legge.

IL FATTO nel progetto tv di Michele Santoro Festa del Fatto Quotidiano, a Marina di PieD urante la domenicadel suo nuovo Michele Santoro trasanta, 11 settembre ha annunciato lidea progetto televisivo, chiedendo aiuto a lettori e spettatori nella creazione di unAssociazione, Servizio pubblico, e annunciando il supporto del Fatto stesso. La Societ Editoriale Il Fatto, nellassemblea di ieri, marted 20 settembre 2011, ha deliberato allunanimit laumento di capitale di 350.000 euro nella societ di Michele Santoro Zerostudios. Laumento di capitale verr sottoscritto nei prossimi giorni. La societ produrr il nuovo programma di Michele Santoro, Comizi d'amore, il cui debutto previsto entro la fine di ottobre su una multipiattaforma di tv regionali e web.

La protesta degli operai a Cutro (Crotone)

di Emilio

Casalini

lla fine sono scesi. A timana passata sullaDopo una setcima della ciminiera dell'impianto di Cutro (Crotone), gli operai della centrale a biomasse legnose dell'ETA, gruppo Marcegaglia, si sono convinti delle buone intenzioni dell'azienda. Anche perch alternative non ce ne sono. La torre della ciminiera svetta nella campagna del crotonese, intorno poche industrie e campi arsi dal sole. Qui la disoccupazione cresce inesorabilmente e la centrale, che brucia legno cippato per produrre energia elettrica, una delle poche speranze di impiego per i 44 dipendenti e i 400 dell'indotto. La protesta, in una forma estrema sempre pi diffusa (bisogna rischiare la vita per attirare l'attenzione dei media) era nata una lunga attesa e assenza di notizie.

Biomasse, lenergia (poco) verde che piace ai Marcegaglia


aiuti statali, pagati dagli italiani con una tassa presente nella bolletta elettrica, alle centrali alimentate con scarti di lavorazione petrolifera e agli inceneritori di rifiuti. Dei CIP6 ha beneficiato fino a ieri anche la centrale a biomasse di Cutro, gestita dall'ETA, societ del gruppo Marcegaglia. In questo tipo di centrali si brucia legno tritato, chiamato anche cippato, una formula che funziona per piccole centrali da 1MW elettrico o meno, alimentabili con gli scarti della lavorazione delle segherie, con la pulizia dei boschi, con la potatura degli alberi o delle vigne. La quadratura del cerchio avviene quando in queste piccole centrali avviene la cogenerazione: l'acqua riscaldata per produrre l'energia elettrica viene usata anche per riscaldare le case del comune circostante, raggiungendo cos un'efficienza dell'80% tra materia prima bruciata e energia prodotta. Risultato: la centrale piccola, la quantit di legna necessaria per il funzionamento, circa 10-12 mila tonnellate all'anno, facilmente recuperabile nell'ambiente circostante, il livello di inquinamento da fumi e polveri sottili accettabile. Questo scenario cambia radicalmente quando si scende in Calabria dove sono presenti 4 gigantesche centrali a biomassa che hanno bisogno di un milione di tonnellate di legname. Un milione di tonnellate! Con un efficienza energetica ridicola, nell'ordine del 17-18%, dato che il calore prodotto viene disperso nell'aria senza alcun tipo di recupero, abitativo od industriale, dell'acqua riscaldata per far girare le turbine. In Calabria ci sono la centrale di Strongoli, 40 MW elettrici, una delle pi grandi del mondo, quella di Crotone, 20 MW, quella di Rende da 14 MW e infine quella di Cutro, 17 MW elettrici, che brucia 150mila tonnellate di legname all'anno. Nell'impianto della protesta il meccanismo di finanziamento dei CIP6 terminato quest'anno e la societ aveva annunciato appunto il "revamping", l'ammodernamento necessario per accedere al nuovo sistema di finanziamento dei Certificati Verdi. A differenza dei CIP6, il nuovo sostegno alle fonti rinnovabili finanziato con i soldi di chi produce inquinando, che deve acqui-

Emma Marcegaglia (FOTO ANSA)

Sopravvivere alla fine del Cip6


I DIPENDENTI sono in cassa integrazione da 4 mesi, da quando cio la produzione di energia elettrica tramite la combustione di biomassa legnosa stata fermata per i lavori di ristrutturazione. Si chiama "revamping" ed il processo necessario per continuare a ricevere gli incentivi nella produzione di energia elettrica dopo la fine del sistema dei CIP6, il programma che dal 1992, ha finanziato la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili e assimilate. Lo scandalo, stava in quell'ultima parolina assimilate che ha fatto arrivare la maggior parte degli

stare i cosiddetti Certificati Verdi emessi dai produttori di energia elettrica "pulita". Secondo le indicazioni dell'Unione Europea, questo meccanismo dovrebbe essere per lasciato al libero mercato: se l'offerta di certificati verdi maggiore della richiesta, i produttori di energia da biomasse rischierebbero di trovarsi con dei prezzi agevolati bassissimi. A queste condizioni noi non abbiamo la certezza di poter sopravvivere. Perch abbiamo costi certi, e ricavi incertissimi, diceva un anno fa l'amministratore delegato di ETA, Roberto Garavaglia. Ed ecco la soluzione: il GSE, il Gestore dei Servizi Energetici, si compra i certificati invenduti mantenendone alto il valore. Una pratica contestata dall'Ue perch altera il mercato e che il ministro Giulio Tremonti aveva provato ad abolire nel 2010. Ma basta una telefonata del presidente di Confindustria Emma Marcegaglia che vedeva minacciato uno degli impianti di famiglia e il GSE torna a garantire fino al 2016 l'acquisto dei Certificati Verdi invenduti. Poi

si vedr. Il sistema si fonda sulla "filiera corta": per usufruire dei benefici maggiori la legna deve provenire da una distanza massima di 70 km. E qui sta il problema per la societ che gestisce l'impianto di Cutro, motivo per il quale sembra non siano mai iniziati i lavori di ristrutturazione. In un'area dove, in un raggio di 20 km ci sono 3 megacentrali che richiedono 800 mila tonnellate di legname, i rifornimenti entro i 70 km potrebbero non essere garantiti e per ripartire il gruppo Marcegaglia chiede garanzie ulteriori. "Con il rischio che, per ovviare all'incertezza degli approvvigionamenti e sfruttando il ricatto occupazionale questa centrale si metta a bruciare anche rifiuti, come gi accaduto nell'impianto dello stesso gruppo a Massafra, in provincia di Taranto, dice Paolo Asteriti del WWF di Crotone.

Con la crisi vanno bene anche i rifiuti?


IL VICEPRESIDENTE della Regione Calabria Antonella Stasi nega questeventualit, ipotizzando una deroga al vincolo dei 70 km. Ma il rischio c', dato che proprio l'impianto di Cutro, nel 2003, aveva chiesto ed ottenuto l'autorizzazione a bruciare anche il CDR, il Combustibile Da Rifiuti. Ci fu una protesta popolare e l'idea venne accantonata. Sono passati otto anni. Tra disoccupazione, crisi economica e con il rischio concreto di chiusura dell'impianto, in futuro, la popolazione di Cutro potrebbe essere ridotta a ben pi miti consigli. In nome della sopravvivenza.

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Mercoled 21 settembre 2011

ALTRI MONDI
Stati Uniti Accettati i militari omosessuali
Per i militari americani gay finisce lera del silenzio e dellipocrisia. Dopo 18 anni la linea dellesercito Usa del non sapere lorientamento sessuale dei suoi soldati finisce in un cassetto. Era stato a dicembre dello scorso anno che il presidente Usa, dopo lunghissime vicissitudini legislative, era riuscito a firmare il provvedimento abrogativo della legge del predecessore Bill Clinton del 1993 che aveva provocato lespulsione di oltre 14mila militari omosessuali. (FOTO LAPRESSE)

Georgia Oggi lesecuzione contestata di Troy Davis


Niente grazia. Lappuntamento col boia stato confermato, nonostante le richieste di grazia anche del Vaticano: oggi, alle 19 (ora locale), il condannato Troy Davis entrer nella camera della morte di un penitenziario in Georgia, dove gli verr praticata uniniezione letale. A dire no alla grazia stato il Board of Pardon and Paroles, che rappresentava lultima speranza, poich in Georgia, a differenza degli altri stati Usa, il governatore non pu fermare unesecuzione. (FOTO LAPRESSE)

di Piero Benetazzo Atene

i va verso unaltra mazzata sul settore pubblico, cresciuto a dismisura negli ultimi anni per le attenzioni elettorali di entrambi gli schieramenti: oggi sfiora il milione di impiegati (su una popolazione di 11 milioni) e i rappresentanti della comunit internazionale (Fmi, Ue, Bce) insistono per tagli immediati per recuperare 110 miliardi, riducendo i dipendenti pubblici e abbassando i salari del 20%, oltre al blocco del pagamento delle pensioni ai cinquantenni.

LA GRECIA VERSO IL SUICIDIO


Nel disastro economico aumentano del 40% i casi di chi si uccide

SONO fra le misure ritenute indispensabili per ottenere quegli 8 miliardi di euro che possano evitare la bancarotta al governo che in ottobre non ha pi i soldi per pagare stipendi e pensioni. La situazione sembra in realt confusa e paradossale: qualche settimana fa i rappresentanti della troika abbandonarono Atene accusando il governo di malafede, Papandreou sta dunque negoziando con degli ispettori in attesa di un accordo da discutere poi in video conferen-

tezze di quel mondo nordico che lo ha educato e cresciuto. Vive chiuso in un cerchio magico di familiari e vecchi amici che lo proteggono e lo guidano: pare che qualche tempo fa, volesse dimettersi per favorire la formazione di una grande coalizione; lo ha fermato il fratello ricordandogli bruscamente che un Papandreou non si dimette. Ora si aggira in una crisi sempre pi grave con fare un po amletico: domenica sera il ministro Venizelos lo ha costretto a scendere dallaereo con cui si apprestava a partire per una vacanza di dodici giorni in America. Ma dimenticare la crisi sembra davvero esercizio impossibile: il debito continua ad aumentare, la disoccupazione va verso il milione di persone, non si produce pi niente, la fascia della povert al 20%, si registra un record di suicidi (aumentati del 40%). La crescita economica una lontana nostalgia. VI STANNO derubando scrive sul Financial Times lamericano Nourel Roubini , vi spingono verso una recessione di un decennio, uscite

Primo ministro nella bufera


George Papandreou, sar costretto dallUnione europea a drastici tagli ai salari dei dipendenti pubblici, che subiranno anche una importante riduzione dorganico

Papandreou sar costretto a ridurre i dipendenti pubblici e a tagliare gli stipendi


Scene di rivolta greca mentre il governo di Papandreou immobile (ANSA)

Sul Financial Times Roubini invoca il ritorno alla Dracma e labbandono dellEuro
va tassa sulla casa ha rilanciato su internet il movimento io non pago, una protesta per lenorme aumento dei pedaggi autostradali. La tassa colpisce l85% di una popolazione da sempre abituata a investire tutti i suoi risparmi nel mattone ed dunque impopolare: molti giornali hanno rispolverato la vecchia definizione delle odiate tasse ottomane (haratsi) e persino media filogovernativi ne parlano come una tassa mostruosa. Venizelos, il massiccio e ciarliero ministro delle Finanze, si appellato al senso di responsabilit della popolazione per evitare ricatti ed umiliazion. Ma poi guardando al disastro di unEuropa incapace di un accordo ha ritrovato un improvviso scatto di orgoglio: Noi non vogliamo diventare il facile alibi per istituzioni incapaci di frenare la crisi e di rispondere agli attacchi contro leuro. Uno sfogo, in realt pi che la promessa di un ministro ormai dimezzato in un governo che perde di giorno in giorno consensi e credibilit. E con un leader, George Papandreou, sempre pi elusivo ed enigmatico, quasi il clich di quello straniero in patria che da tempo lo perseguita: il suo portamento contenuto ed anglosassone, il suo greco ancora traballante, lo fanno sospettare di non guardare troppo verso le sofferenze del suo popolo, ma piuttosto verso le cer-

dunque dalleuro e tornate alla dracma. Unipotesi fino a qualche tempo fa dal sapore eretico, ma che, negli ultimi giorni, si sente ripetere sempre pi spesso. Sul Guardian leconomista greco Costas Lapavitsas accusa la troika di aver portato la Grecia al disastro economico e sociale e invita il governo a proclamare la bancarotta e uscire dalleuro. Nella sua antica casa ai piedi dellAcropolis Yanis Varoufakis ex ghostwriter ed amico di Papandreou drastico ed amareggiato: Il vero problema non la Grecia , ma la profonda crisi delle banche francesi e tedesche e per coprire il dramma bancario la troika sposta lattenzione sulla Grecia perch non sanno che cosa fare. E conclude: Rischiamo limplosione economica, lemigrazione di massa. una trappola da cui bisogna uscire immediatamente senza alcuna esitazione.

za con la troika: ma lappuntamento stato annunciato e rimandato in continuazione in un turbinio di voci e di illazioni: gli ispettori vogliono garanzie precise, il governo sembra improvvisamente indeciso, sempre pi timoroso delle nuove tensioni sociali che si annunciano per lautunno. Molte universit sono gi occupate, gioved scender in sciopero il trasporto pubblico e si stanno programmando agitazioni dei giornalisti; una nuo-

AFGHANISTAN Bomba nel turbante per Rabbani difficili. Un della E ra luomo delle soluzioniLuomo dallaSignorebiancaGuerra e un teologo radicale. barba e gli occhi taglienti. Per tutta la vita aveva combattuto pensando
di poter conquistare la pace. O per lo meno trattarla. Burhanuddin Rabbani, nel 92 fu nominato presidente dellAfghanistan dopo la ritirata dei russi, per ritrovarsi ad accompagnare il Paese attraverso una sanguinosa e violenta guerra civile. Nel 96 fu destituito dai talebani e lui li ha poi combattuti tra le montagne verdeggianti del Panshir. Ora, in un Afghanistan in bilico tra la violenza e la voglia di ricostruzione, Rabbani era il capo dellAlto Consiglio per la Pace, voluto dal presidente Karzai per trattare con i talebani. Ma loro non vogliono parlare. E Rabbani che li aveva combattuti, non era sicuro di essere capace a convincerli: lui, un tajico, il nemico dei pashtun, eppure ci provava perch sapeva vivere solo nelle situazioni scomode. Un kamikaze lo ha ucciso, (insieme a lui in fin di vita linviato di Karzai), nella sua casa super protetta a due passi dallambasciata americana. Doveva incontrare due talebani, uno dei quali aveva il suo no esplosivo alle trattative, nascosto Barbara Schiavulli nel turbante.

Ankara ritorna nel terrore


AUTOBOMBA IN CENTRO (TRE MORTI) MENTRE ERDOGAN SOGNA LA LEADERSHIP REGIONALE
di Francesca Cicardi il Cairo

in ad U nesplosioneferiti,centrounaAnkara: 3 morti, almeno 15 di cui cinque gravi. Una macchina parcheggiata in via trafficata della capitale turca esplosa ieri mattina, probabilmente unautobomba. Il ministro dellInterno Nai Sahin e il presidente della Repubblica Abdullah Gul dicono che si tratta di un attacco terroristico, anche se nessun gruppo nella serata di ieri ha ancora rivendicato lattacco. Forse un avvertimento al governo Erdogan, che si lanciato in una aggressiva offensiva diplomatica in Medio Oriente ed oltre, dimenticandosi di alcuni problemi irrisolti in casa propria. Questa settimana torna la tensione intorno allisola di Cipro, divisa tra il sud greco-cipriota, riconosciuto internazionalmente, e il nord occupato da Ankara nel 1974. Nonostante gli inviti alla calma e al dialogo da parte dellEuropa, il premier turco Recep Tayyip Erdogan ha detto che invier navi e aerei da guerra per monitorare lesplorazione di un giacimento di gas ini-

ziata da Cipro nelle proprie acque territoriali, e le operazioni di trivellazione che Ankara comincer al largo della sua met dellisola, in risposta alla provocazione dei vicini. La Turchia considera che qualsiasi risorsa naturale sottomarina appartiene ad entrambe le parti e, a infastidire ancora di pi Erdogan, vi il fatto che la compagnia che ha iniziato a operare a Cipro luned, la texana Noble Energy, aveva condotto ricerche nelle acque territoriali israeliane precedentemente. La guerra con Israele ormai aperta e il sistema radar dellesercito turco non considera gi pi gli obiettivi dellex alleato automaticamente amici, lasciandoli cos esposti a possibili errori dei caccia turchi, secondo la stampa locale. Ankara si guadagnata la simpatia e lammirazione dei popoli arabi, visitati da Erdogan la settimana scorsa, soprattutto quello egiziano, che desidera che il proprio governo cacci lambasciatore israeliano e tagli le relazioni con il vicino Stato ebraico, il quale a sua volta si afferra disperatamente allamicizia con il Cairo, adesso che laltro alleato regionale gli volta le spalle.

Movendo Israele, la Turchia rischia di smontare tutto il delicatissimo puzzle del Medio Oriente, creato dagli Stati Uniti, che forse vedr ridursi il suo protagonismo nella regione a favore di una nuova potenza, pi accetta perch mussulmana. Con la bandiera dellislam moderato, la Turchia vuole erigersi a nuovo centro politico ed economico, risvegliando i fantasmi di un Impero Ottomano che a molti non piace. LEgitto per primo, ma Ankara ha negato che voglia prendere il posto del Cairo, anzi, il ministro degli Esteri, Ahmet Davutoglu, ha assicurato che saranno partner nella regione: i due Paesi con pi popolazione e meglio armati collaboreranno sulle basi della democrazia, vera democrazia, in parole di Davutoglu. Forse anche sullodio verso Israele, che imbarazza in certo modo le autorit egiziane, che questa stessa settimana hanno ricevuto discretamente alcuni esponenti diplomatici di Tel Aviv di ritorno al Cairo dopo la crisi dellAmbasciata. In seguito al tour di Erdogan

nei Paesi rivoluzionari Egitto, Tunisia e Libia, nel quale ha ottenuto un grande successo diplomatico e populista, il leader turco dovr dimostrare in questi giorni se veramente cos influente, astuto e capace, allAssemblea dellOnu a New York. L continuer la sua campagna a favore della dichiarazione di uno Stato palestinese, come aveva sostenuto anche la settimana scorsa al Cairo definendola un obbligo per la comunit internazionale, non pi unopzione, messaggio che dovrebbe trasmettere ora al presidente Obama. Ma Erdogan si dimentica, per esempio, del diritto allauto determinazione dei Curdi, sospettati anche questa volta per lesplosione di Ankara.

Mercoled 21 settembre 2011

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ALTRI MONDI
Spagna La Sagrada Familia finita fra 15 anni
La Sagrada Familia, il tempio capolavoro di Antoni Gaud simbolo di Barcellona in costruzione da un secolo, sar terminata fra circa 15 anni, ha previsto oggi il presidente del Patronato Sagrada Familia, Joan Rigol. I lavori sono stati rallentati nelle ultime settimane dallincendio che ha colpito in aprile la sacrestia della cripta della Cattedrale dei tempi moderni. I danni, ha spiegato Rigol, sono stati pi gravi di quanto si pensasse. Il tempio sar ultimato fra 15 anni. (FOTO ANSA)

Libia Gheddafi: La rivoluzione una farsa


Mentre in Libia proseguono i combattimenti, Gheddafi continua a parlare. Si fatto di nuovo vivo di persona in una registrazione audio trasmessa dalla tv siriana al Rai, per bollare come una farsa quanto sta accadendo nel Paese nord-africano. Quello che sta succedendo in Libia una farsa che pu avere luogo soltanto grazie alle incursioni aeree della Nato, le cui bombe per non dureranno allinfinito, ha ammonito il Colonnello. (FOTO ANSA)

LO STATO DI PALESTINA NON NASCER PER COLPA DI OBAMA


Barack Obama. Sotto, il presidente dellAnp Abu Mazen (FOTO ANSA, LAPRESSE) di Robert Fisk Beirut

Il presidente tiene pi alla rielezione che alla giustizia


ebrei e della violenza delle nazioni musulmane, non temono pi di criticare Israele per paura di essere accusati di antisemitismo. Esiste in Occidente e temo che esister sempre un radicato razzismo contro musulmani e africani e contro gli ebrei. Cosaltro sarebbero, se non una espressione di razzismo, anche gli insediamenti israeliani in Cisgiordania? Ovviamente la stessa Israele subisce le conseguenze di questa tragedia. Il suo governo estremista ha condotto la popolazione su una strada senza uscita. Basti ricordare lo sciocco timore dellinstaurarsi della democrazia in Tunisia ed Egitto e non un caso che a pensarla come Israele sia rimasta la sola Arabia Saudita e il crudele rifiuto di chiedere scusa per luccisione dei nove turchi lanno passato e per luccisione, di recente, di cinque poliziotti egiziani.
IN MENO di dodici mesi Israele ha perso i due soli alleati nella regione: la Turchia e lEgitto. Il governo israeliano composto di ministri intelligenti e moderati quali Ehud Barak e di estremisti come il ministro degli Esteri Avigdor Lieberman, lAhmadinejad della politica israeliana. Sarcasmo a parte, Israele merita di meglio. Si pu discutere sullopportunit di dare vita allo Stato di Israele ne una prova la diaspora palestinese ma non v dubbio che la nascita dello Stato di Israele fu legale e legittima. E i padri fondatori furono perfettamente in grado dopo la guerra del 1948-49 di trovare con re Abdullah di Giordania un accordo che prevedeva la divisione della Palestina tra ebrei e arabi. Ma il destino della Palestina era stato deciso dallOnu il 29 novembre 1947 quando venne riconosciupare come il Paese di Woodrow Wilson con i suoi 14 principi di auto-determinazione, come il Paese che ha combattuto il nazismo, il fascismo e il militarismo giapponese, non ci sembra il faro della libert, ma una nazione avara, spaventata, egoista il cui presidente, dopo tante belle parole di apprezzamento per il mondo arabo, si vede costretto a sostenere le ragioni di una potenza occupante contro il diritto dei palestinesi ad avere uno Stato. DOBBIAMO dire povero Obama come abbiamo fatto in passato? Non credo. Dopo la vuota retorica dei bei discorsi al Cairo e ad Istanbul a pochi mesi dal suo insediamento alla Casa Bianca, questa settimana Obama si appresta a dimostrarci che la sua rielezione pi importante del futuro del Medio Oriente, che la sua personale ambizione conta pi delle sofferenze di un popolo occupato. Questa settimana gli Stati Uniti sacrificheranno sullaltare delle ragioni del governo israeliano la loro influenza politica in Medio Oriente. Un bel sacrificio nel nome della libert. The Independent Traduzione di Carlo Antonio Biscotto

uesta settimana non nascer lo stato della Palestina, ma i palestinesi avranno dimostrato sempre che ottengano in seno allAssemblea dellOnu la maggioranza dei voti che meritano un loro Stato. Insomma, dora innanzi israeliani e americani non potranno pi schioccare le dita e aspettarsi che gli arabi scattino sullattenti. Gli Stati Uniti hanno perso lappuntamento con la storia: processo di pace, road map, accordo di Oslo, tutta roba ammuffita e finita in soffitta. Sono del parere che oggi quello della Palestina sia un sogno di difficile realizzazione. Troppo territorio stato sottratto dai coloni israeliani. Se non mi credete, andate a dare uno sguardo in Cisgiordania. piena di insediamenti israeliani, di norme che vietano ai palestinesi di costruire case di pi di un piano, di cordoni sanitari. La rete stradale riservata ai coloni israeliani ha trasformato la Cisgiordania nel parabrezza infranto di unauto incidentata. Solo lostinazione dei palestinesi ha impedita lo nascita della Grande Israele. Comunque sia il voto allOnu divider lOccidente gli americani dagli europei e divider gli arabi dagli americani. Porter alla luce le divisioni esistenti in seno allUe: tra europei occidentali ed europei orientali, tra Germania e Francia e, ovviamente, tra Israele e Europa. Decenni di potere, di brutalit militare e di colonizzazione da parte di Israele hanno generato una enorme sensazione di rabbia. Milioni di europei, pur consapevoli della loro responsabilit storica per lOlocausto degli

ta la legittimit di Israele e oggi ironia del destino proprio Israele che fa di tutto, con lappoggio degli Usa, per impedire allOnu di riconoscere la legittimit di uno Stato palestinese. Israele ha il diritto ad esistere? Una domanda che in realt una trappola, regolarmente e stupidamente tirata fuori dai cosiddetti sostenitori di Israele. Sono

gli Stati a riconoscere agli altri Stati il diritto di esistere. Lanomalia che nemmeno Israele si avventura a dire chiaramente dove si colloca la sua frontiera orientale. Lungo la vecchia linea dellarmistizio indicata dallOnu? Lungo il confine del 1967 cos amato da Abu Mazen e odiato da Netanyahu? Di Israele fa parte tutta la Cisgiordania o ne fanno parte solo gli insediamenti? In sostanza una nazione esiste allinterno di confini certi e accettati. DELLA CARTA del Regno Unito fanno parte la Scozia, il Galles, lInghilterra e lIrlanda del Nord. Se mi facessero vedere una carta del Regno Unito che

includesse le 26 contee dellIrlanda indipendente e nella quale Dublino venisse indicata come citt britannica e non irlandese, direi che quella nazione, con quelle frontiere non ha il diritto di esistere. Per questa ragione quasi tutte le ambasciate occidentali in Israele hanno la loro sede a Tel Aviv e non a Gerusalemme. Nel nuovo Medio Oriente, nel bel mezzo del Risveglio arabo e delle rivolte per la libert e la dignit, questo voto dellOnu rappresenta non solo unaltra pagina della storia, ma anche il fallimento dellimpero. La politica estera americana e i membri del Congresso degli Stati Uniti sono diventati cos succubi degli interessi israeliani che questa settimana lAmerica non ci ap-

Da ieri la Cisgiordania chiusa, per evitare scontri tra coloni e arabi

IL RE DELLA BIRRA

accusa del figlio

PALAZZO DI VETRO

Ucciso dalla moglie ventinovenne


l vecchio e ricco imprenditore, la giovanissima moglie modella, una morte avvolta nel mistero, uneredit miliardaria. Se ha ragione il figlio di Bruno H. Schubert ex re della birra tedesca scomparso il 17 ottobre scorso quando sostiene che il 90enne magnate non si spento di vecchiaia ma stato assassinato la storia sembra talmente banale da assomigliare a un giallo di quartordine. Eppure la procura di Francoforte ha deciso di dare credito a Hanns Peter Nerger, 64 anni, figlio illegittimo dellex proprietario dellimpero Henninger. Nei giorni scorsi i magistrati hanno aperto unindagine per omicidio: i sospetti ricadono proprio sulla giovane vedova Meharit Kifle, belga di origine etiope, appena ventinovenne, che spos il barone nel 2009. Gli avrebbe somministrato unoverdose di medicinali poco dopo avergli fatto riscrivere il testamento a suo favore. a.op.

IL VETO DEGLI USA SICURO, MA BLAIR SPERA ANCORA


di Angela Vitaliano New York

pioggia battente e U na compito degli addettifastidiosa rende ancora piu difficile il alla sicurezza, sparpagliati nei tanti punti di accesso al palazzo dellOnu dove si sono aperti ieri i lavori dellAssemblea generale. Con oltre cento capi di Stato in arrivo, incluso il presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, accompagnato dalla First Lady, non c da stupirsi. Eppure lattenzione verso i lavori dellAssemblea straordinaria, soprattutto per due questioni, la Libia e la Palestina. Nessuno nasconde, infatti, sebbene appaia invisibile ai non addetti ai lavori, il febbrile lavoro diplomatico in atto dietro le quinte, per cercare di bloccare il tentativo della Palestina di essere riconosciuta come Stato a tutti gli effetti. Venerd, il presidente palestinese Abu Mazen, pre-

senter, infatti, la sua richiesta ufficiale, quella alla quale gli Stati Uniti hanno promesso di opporre un veto creando una situazione di impasse che il lavoro diplomatico sta cercando di sbloccare. Tony Blair, ex primo ministro inglese e oggi inviato speciale per il Medio Oriente, ha detto in unintervista alla Cbs, che ci sono ancora i margini per una trattativa che porti al congelamento della richiesta palestinese e ad una ripresa delle trattative di pace con Israele. Abu Mazen, intanto, cerca di stringere alleanza con i Paesi europei, in particolare la Francia, nellincontro privato con Nicholas Sarkozy. Lapparente tranquillit che si respira allinterno del palazzo delle Nazioni Unite nella prima giornata di lavori nasconde, dunque, un lavorio diplomatico febbrile soprattutto

in considerazione del fatto che la data di venerd davvero dietro langolo. Nella mattinata, inoltre, proprio sulla First Avenue sono state arrestate sette persone che bloccavano, insieme a altri, il traffico manifestando proprio contro lintenzione della Palestina di chiedere il riconoscimento di Stato. Obama, intanto, che interverr oggi ai lavori dellAssemblea, ha incontrato il leader ad interim della Libia, Mustafa Abdel Jalil, per confermare il sostegno allazione di ricostruzione di un governo libero e democratico che dovr essere, ha sottolineato il presidente americano, pacifico ed inclusivo. Anche il segretario generale dellOnu, Ban-Ki moon, in apertura dei lavori ha ricordato come la Libia negli ultimi mesi abbia combattuto per il riconoscimento dei propri diritti fondamentale e per la libert. Jalil, nel ringraziare tutti i Paesi che sono stati alla fianco della Libia, ha ricordato che la rivoluzione ha causato almeno 25 mila morti.

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Mercoled 21 settembre 2011

SECONDOTEMPO
SPETTACOLI,SPORT,IDEE
in & out

ATTRAZIONI FATALI

DIMMI CHE CANE HAI E TI DIR CHI SEI


Nel libro di Scanzi il mondo visto con gli occhi di Fido
Scanzi
di Andrea

Coldplay Nove date in Europa a partire da dicembre, niente Italia

B. DUrso Anche La Bbc accusa di plagio lo show Baila (Canale5)

Zarrillo Nei negozi il nuovo album, in dicembre parte il tour

Reja Spero di restare alla Lazio, ma il disagio tanto

gni cane di razza ha un pedigree. Ogni cane non di razza sembra disegnato da un architetto pazzo. Ognuno di loro ha caratteristiche, ora categorizzate e ora non categorizzabili. Mai nessuno, o quasi, che abbia pensato a un pedigree dei padroni di cani. Ne esistono di tutti i tipi. E se vero che il cane somiglia sempre al padrone, vero che i difetti derivano tutti dal secondo e i pregi sopravvivano a dispetto delluomo. C la Donna Borsa. Tiene un cane come se fosse un mascara, lo nasconde nella Louis Vuitton e quando si soffia il naso incipriato a volte confonde il kleenex col pelo dellanimale bonsai. Di solito ha un cane femmina cos da potersi sentire pi bella di lei - ma pu anche avere un cane maschio cos da potersi sentire desiderata.
C LUOMO Palestrato. Possiede soltanto molossoidi. Si vanta che gli somiglino, anzitutto nellincutere paura. Se possiede un doberman, gigante come nessun altro. Se possiede un pitbull, non fa combattimenti ma potrebbe farli. (..) Ogni suo cane unestensione fallica. Ogni suo cane non ha mai erezioni affettive. C la Coppia Che Non Ha Avuto Figli e quindi ha preso un cane. Lo vezzeggia, lo fa dormire sul letto, salire sul tavolo. Lo umanizza per non sentirsi sola. Alla fine il cane sembrer come un libro lontano di Oriana Fallaci. C lUomo Solitario che possiede un cane perch aiuta labbordaggio e fa tanto esistenzialista pensoso. C la Donna Poverino, che non sa brontolare il

cane perch, appunto, poverino. Col passare degli anni, il cane avr le fattezze del compagno di classe grasso che tutti prendevano in giro tranne sua madre. Quella che lo rimpinzava. Quella che aveva anche un cane-poverino (..). C il Padrone Lupo, per cui il cane solo un sistema dallarme semovente. Preferir pastori, meglio se incazzosi. Non prester mai troppa attenzione alle sue esigenze e si van-

colo. Poi il figlio cresciuto, la mamma imbiancata e quel cane non pi stato liberato dalla sua impiccagione legalizzata.

Se lanimale somiglia al suo padrone, perch i pregi arrivano dal primo e i difetti dal secondo

C IL LETTORE , che magari prende un cane perch il protagonista del suo libro migliore, o film, o disco, aveva un cane. E allora lui lo prende. Come fosse il Calvados dellAlligatore. E quasi sempre ci fa amicizia, perch il Lettore fatica a vivere ma non a sognare. E il cane, I cani lo sanno qualsiasi cane, appartiene pi al sogno che Andrea Scanzi alla vita. C lAnziana F , 156, 14. Che Frequenta I VeteIn alto a destra, rinari come i vecchi Edward Norton frequentano il bar. Conel film me quelli che leggono La venticinquesima i necrologi per accerora di Spike Lee tarsi di non essere an(F O ) cora morti. (..) Il veterinario il medico che mai ha avuto, lultimo aggancio alla dimensione terrena. Lultimo abbaio lanciato a caso contro il mondo. C lEducatore, che insegna al suo cane come dare la zampa e mettersi a cuccia, dimenticandosi di imparare a volergli bene. C il Tartufaio, che ha acquistato un Lagotto per cercare tartufi che mai trover e che dir di aver trovato, comprandoli sotto casa ed esibendoli alla moglie con la fierezza di chi entra al bar raccontando di avere appena fatto sesso con Jennifer ter con gli amici di quanto sia Connelly. Al bar fingeranno di bravo a disperdere gli estranei credergli. La moglie, no. E per con la sola imposizione della quello che i mariti non stanno mandibola. C lUomo Cac- quasi mai a casa. C la Donna ciatore, che non potendo pi Fango, che il cane non si pu cacciare suoi simili si dato ai perch sporca. C lUomo Petordi. Forse perch, in intelli- lo, che il cane non si pu pergenza, gli somigliano - e non in ch spela. Di solito lUomo Pedifetto. Avr cani da riporto, lo calvo, anche da qui la sua che non riporteranno mai in- repulsione canina. A chi tutto, dietro riconoscenza. Consa- a chi niente. pevoli che andrebbe sprecata. C la Donna Cappotto, che C IL PADRONE Farmaveste i cani male come si veste co, che (..) sottopone a mille lei. Male. In tutto ci, va detto, check-up il cane nella speranrisiede una certa coerenza. za che, se sta bene lui, sta bene C lUomo Abbandonante, anche il Padrone. Non si fa le che lascia i cani soli destate, e analisi del sangue dal governo poi quando vede i servizi in Rumor, durante il quale peraltiv sui canili si commuove. tro neanche era nato, ed un C lUomo Che Incatena. Ha Woody Allen al contrario. Per sempre tenuto alla corda il ca- ogni sintomo che avverte, dal ne, relegato in giardino e com- medico non va mai. Per in prato quando il figlio era pic- compenso ci porta il cane. Sia
ELTRINELLI PAGINE EURO OTO LYCOM

mai che guarisca per osmosi. C il Dressagista, che porta a spasso il cane come il cavallerizzo il cavallo. Nel suo caso, gli ostacoli da saltare sono le cacche nel marciapiede, che scavalca piroettando e citando Sergei Bubka. C lAnimalista, che scotennerebbe il collega ma guai a chi osa mangiare in sua presenza unalga, anchessa frutto di Madre Natura mentre il collega, al massimo, figlio della serva.(..) C quel-

lo che il cane non lo ha mai avuto. Quello che lo ha avuto e non lo voleva. Quello che ce lha ed era meglio se non ce laveva. C la Canara, che porta i suoi dodici randagi a spasso quando viene il tramonto. C il Canaro, che una volta mi pare fin pure in cronaca. C lHippy, che chiede lelemosina in centro e tu gliela fai, se gliela fai, non perch povero ma perch ti ha intenerito il cane. C il Camionista, che ha

un cane erotomane come lui. C la Frigida, che ha un cane asessuato come lei. C lAstemia, che ha paura dei cani e sicuramente neanche beve. C lUomo Col Pedigree e la Donna Da Canile, il primo che vuole solo un cane bello, la seconda che vuole solo un essere da salvare. C il Violento e la Crocerossina, il Debole e la Coccolona, lo Scrittore e la Spettatrice. Ci sono loro e tanti altri ancora. Ci siamo noi.

DA MANN a Berselli i precedenti illustri


in inganno la copertina un N on tragga(un cucciolo languido), I canipo ruffiana lo sanno di Andrea Scanzi non lennesimo, stucchevole libro sui cani. Ricorda semmai, nel suo ironico e poetico attraversare i sentieri e i destini canini, precedenti illustri come il divagare di Edmondo Berselli in Li, una biografia morale, o la voce della cana Contessa evocata da Asor Rosa in Storie di animali e altri viventi. O lintrecciarsi damore fra il cane Baushan e il suo padrone, Thomas Mann. Come loro, Scanzi, fiero capobranco (la definizione sua) di due labrador nere, non ci pensa neanche lontanamente a nascondere la disdicevole bestialit delle sue adorate. E

quindi il lettore sia consapevole che: i cani odorano di pongo, perdono i peli, fanno puzze mefitiche, scappano per futili motivi, sono rumorosi quando dormono, sono dei cagoni (capaci di inarrivabili nefandezze, come mangiare la cacca), si sporcano di fango, li devi lavare anche se pesano 35 chili, e ti fanno pure sentire in colpa quando li lasci nella pensione pi figa del mondo. Dunque, perch prendersi la briga di averne uno? Perch i cani, scrive Scanzi, lo sanno. Sanno che noi, senza di loro, siamo bipedi sfigati: Un cane pace, bussola, riferimento. guinzaglio che tira. E' ombra che aspetta fuori dal bar. il nostro milite ignoto. Un cane muore al tuo posto per vedere la strada che ci sar dopo e poi raccontartela. Un cane va in perlustrazione nellabisso. Pi chiaro di cos.
Arianna Martini

Mercoled 21 settembre 2011

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SECONDO TEMPO

BELLEZZE DI TALIA

LE MISS ANTI-OLGETTINE
Amano cucinare e non si venderebbero mai Giusto per non sembrare tante Ruby qualunque
di Elena Rosselli Montecatini Terme

on venderei mai il mio corpo. La neoeletta Miss Italia 2011 Stefania Bivone lo ripete ancora una volta durante la prima conferenza stampa a poche ore dallincoronazione. Ce la mette tutta la 19enne calabrese per confermare quellimmagine di ragazza della porta accanto che un mese di preparazione le ha appiccicato addosso. Del resto, lintera edizione 2011 a insistere tanto sullaspetto del pudore, della sobriet e del decoro. Perch il concorso di bellezza pi celebre dItalia non poteva capitare in un periodo peggiore. Un periodo nel quale la bellezza femminile associata alla spregiudicatezza, alla mercificazione e soprattutto alla totale assenza di talento. Mai nel corso della due giorni di finale a Montecatini Terme vengono chiamate per nome le ragazze di cui tanto si sente parlare sui giornali, ma il riferimento chiaro. Tanto che un membro storico della giuria come Enrico Vanzina (figlio di Steno e del regista Carlo, ndr) le 60 finaliste di Miss Italia le definisce apertamente anti Olgettine. Anti-Minetti, anti-Polanco, anti-Terry de Nicol insomma. Solo che per farle sembrare anti, la Miren societ che gestisce e organizza il concorso le ha trasformate in madonne

poco credibili. Ho voglia di maternit, scandiva una delle partecipanti durante Misspresento, la clip in cui ciascuna miss si raccontava brevemente durante la prima serata; faccio catechismo e amo i bambini, diceva unaltra; il mio primo pensiero la famiglia, spiegava ancora la successiva. E poi: Mando un saluto ai miei genitori; amo il mio fidanzato; Il mio forte? Cucinare. Per non parlare dellinsistenza sullaspetto dellitalianit rivendicata con orgoglio. Insomma, le Miss Italia del 2011 sono donne casa e

Lo scorso anno le ragazze erano in reggicalze, dopo il BungaBunga meglio unedizione castigata
La premiazione di Miss Italia 2001, Stefania Bivone ( FOTO ANSA)

da Francesca Testasecca, scelta anche per i suoi tre tatuaggi di grandi dimensioni. Questa edizione, la 72esima, doveva essere per forza diversa, accomodante e rassicurante. Un diversivo rispetto al turbinio di sesso&potere emerso dalle intercettazioni di Bari. Ecco allora che le aspiranti miss vengono sottoposte anche a un test di 20 domande tra le quali la fatidica cosa non faresti mai?. Ben 54 su 60 hanno risposto: Mai vendermi per avere successo, mai mercificare la mia bellezza, mai fare compromessi per affermarmi, mai essere fuori posto con la mia coscienza. E ancora: Mai fare la mantenuta. SIAMO RIMASTI colpiti da queste risposte ha spiegato la psicologa del concorso Maria Rita Parsi perch che sia vero o no quello che hanno dichiarato, il test non pone domande che possono indurre a trattare un tema piuttosto che un altro, ha solo domande generiche che puntano a stimolare una risposta originale. Che sia vero o no. E pensare che lanno scorso una delle prove finali era stato il test di seduzione con le miss in reggicalze e gupire, una mise che aveva messo in imbarazzo anche la madrina Sofia Loren: Dovrebbero coprirsi un po di pi, aveva detto lattrice sorridendo. Ma nellarco di 12 mesi cambiato tutto. Non tanto il concorso in s quanto il clima generale. Le cronache di Ruby Rubacuori, partita ancora minorenne da un concorso di bellezza in Sicilia (Una ragazza per il cinema) e approdata alla corte di Arcore; o la storia di Roberta Bonasia, finalista a Miss Italia 2010 e diventata protagonista, travestita da infermiera, delle notti del bunga bunga hanno lasciato un segno pesante. Cos pesante che nel tentativo di fare qualcosa di completamente diverso, la Miren ha ecceduto sullaltro versante. Anche se poi ieri mattina la miss appena incoronata si lasciava scappare: In politica n destra n sinistra, devo prima capire. Certo, un domani potrebbe essere la politica a entrare nella mia vita. Minetti docet.

Chiesa, altro che bunga bunga. Studiose, sportive, alcune anche mamme. Belle ma ripetono a ogni passo con la testa. Vogliono fare le manager, le imprenditrici, le giornaliste, una persino il magistrato. Anche se poi la maggior parte

sogna un posticino del mondo dello spettacolo.


CHE QUESTANNO tirasse unaria diversa lo si era capito con lintroduzione del decalogo da parte della patrona dellevento, Patrizia Mirigliani. Tac-

chi, piercing, e tatuaggi banditi. Stop a unghie finte, capelli tinti ed extension. Niente ritocchi chirurgici. Persino il regolamento del concorso ha subito modifiche sostanziali che hanno escluso dalla competizione tre finaliste: Alice Bellot-

to, Raffaella Modugno e Tiziana Piergianni sono state eliminate proprio per aver violato larticolo 8 che al comma f chiede alle concorrenti di non essere mai state ritratte in pose di nudo o sconvenienti. E fa niente se ledizione 2010 stata vinta

LItalia batte la Russia (ed entra nella Treccani)


AI MONDIALI GLI AZZURRI NOVE VOLTE IN META. IL RUGBY APPRODA NEL LIBRO DELLANNO DELLENCICLOPEDIA
stri, tanto nei pronostici quanto sul campo. Eppure la formazione che il ct Mallett ha mandato in campo ieri mattina alle 9.30, ora italiana, sembrata davvero convincente. Almeno per tutto il primo tempo, perfetto nel gioco e soprattutto nella capacit di finalizzare un fantasma che spesso ha intimorito i nostri nei loro appuntamenti importanti. Poi la seconda parte della gara stata meno bella ma altrettanto efficace.
I RUSSI, bench la partita fosse ormai chiusa e il risultato scontato, hanno saputo comunque mettere in difficolt gli azzurri a pi riprese, sul piano fisico e nel gioco, segnando un paio di mete che si sarebbero potute facilmente evitare. Ma tant. Il vero traguardo, quello di raggiungere i quarti di finale per la prima volta del rugby italiano, pi vicino. In mezzo due incontri. Il primo, marted prossimo, contro gli americani, pi forti della Russia eppure, almeno sulla carta, facilmente domabili da capitan Parisse e compagni. Anche in quelloccasione lItalia dovr riuscire a conquistare il bonus, cos da arrivare al match decisivo contro linsidiosa Irlanda con qualche speranza in pi. Nel frattempo la partita contro la Russia stata loccasione per Mallett di sperimentare molti suoi giocatori. Gi ne aveva sostituiti ben dodici dallesordio con lAustralia, con qualche trovata che per gli ha dato ragione (per esempio i due mediani, i giovanissimi Gori e Bocchino: 44 anni in due). Poi nel secondo tempo ha dato spazio a tutta la sua panchina. Insomma, sembra proprio che Mallett e i suoi ci sperino davvero nella qualificazione. Almeno quanto ci sperano tutti gli appassionati del rugby nel nostro paese. Che sono sempre di pi. Un fenomeno che sta acquisendo proporzioni notevoli. Basti dire che questanno lo sport si conquistato uno spazio anche nel Libro dellanno 2011 che lEnciclopedia Treccani dedica ai pi importanti avvenimenti: il libro, che sar distribuito intorno a Natale, conterr infatti una scheda dedicata al rugby italiano. Per avere unidea di quanto conta davvero questo fenomeno, baster dare qualche numero. Nel 2000, per la prima volta, la nazionale italiana della palla ovale viene ammessa a quello che al tempo era il Cinque Nazioni il torneo che vedeva coinvolte le quattro nazionali della Gran Bretagna (Inghilterra, Galles, Scozia e Irlanda) e la Francia. Da allora il torneo ha assunto il nome di Sei Nazioni. In quellanno la Federazione Italiana Rugby contava poco meno di 25.000 tesserati. OGGI INVECE sono 90.000 e in continua crescita. sufficiente andare allo stadio per assistere a una delle partite della nazionale italiana: sempre affollatissimo e trovare i biglietti non per nulla facile (vengono tutti esauriti in pochi giorni dalla messa in vendita). Lo stadio in cui si svolgono i match in casa il Flaminio di Roma. Nel 2005 poteva ospitare 25.000 spettatori. Poich le richieste erano molte di pi, nel 2007 (anno storico per gli azzurri che riuscirono a vincere due partite del Sei Nazioni) stato effettuato un ampliamento, portando i posti a 35.000. Ma ancora non bastano rispetto alle richieste attuali: cos nel 2012 gli incontri saranno ospitati allOlimpico per permettere significativi lavori di allargamento del Flaminio, che torner a essere la culla del rugby italiano dal 2013. Chiss, magari allora lItalia vanter la qualificazione ai mondiali e lentrata fra le grandi del mondo.

Mirco Bergamasco (LAPRESSE)

di Marco Filoni
n conto vincere. Altro conto vincere segnando ben nove mete, divertendosi sul campo e facendo divertire gli spettatori sugli spalti festanti e allegri al suono del motivetto di Volare o di Mambo italiano, che gli altoparlanti del Trafalgar Park di Nelson intonavano a ogni marcatura italiana. Questo il risultato che gli azzurri del rugby conquistano contro la Russia alla loro seconda prova nel mondiale neozelandese. Risultato finale: 53 a 17. Una vittoria col bonus, ovvero quel punto in pi assegnato a ogni formazione che riesce a segnare quattro mete. Gli italiani lhanno conquistato in soli ventitr minuti, con una serie di azioni felici e ben congegnate. Certo, gli avversari russi non erano allaltezza dei no-

ANTONIO Di Bella ritorno a Rai Tre


di giorno P acchettoRai.nomine gioved prossimo allordine deldovrebdel cda Secondo le indiscrezioni trapelate, bero essere definite le direzioni di Rai3, Tg2, Rai Gold, Gr Parlamento e Rai Parlamento. Per la direzione di Rai3, il nome proposto dal direttore generale Lorenza Lei sarebbe quello di Antonio Di Bella, che avrebbe battuto la concorrenza di Maria Pia Ammirati e prenderebbe il posto di Paolo Ruffini, che passer a La7 il 10 ottobre. Per Di Bella, attuale corrispondente da New York, si tratterebbe di un ritorno alla guida della terza rete. Per il Tg2 si va invece verso la conferma di Marcello Masi, che direttore ad interim fino al 23 settembre. Per la direzione di Rai Parlamento il nome sarebbe quello di Gianni Scipione Rossi, mentre per quella di Gr Parlamento il candidato sarebbe Giovanni Miele. In agenda anche la nomina del direttore di Rai Gold, che dovrebbe essere Roberto Nepote.

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Mercoled 21 settembre 2011

SECONDO TEMPO

TELE COMANDO
TG PAPI

IL PEGGIO DELLA DIRETTA

Elefantino dal fiato corto


Galella
Per quanto si possano avere qualit retoriche e sterminata cultura, al Ferrara che parla in tv manca infatti qualcosa. Almeno un po, anche i retori e i grandi parolai, pure se immaginifici o creativi, hanno bisogno dessere sostenuti dai fatti. E questi ultimi si ostinano tenacemente a remare contro. Come gli asini che si ribellano cocciuti, e non rispondono pi alle sollecitazioni del nerbo e del verbo. E allora che cosa inventare? Come rispondere alla tenace inesistenza di credibili argomenti? Al suo nuovo esordio televisivo, lElefantino, come si firma nel suo Foglio, con piglio battagliero e lancia in resta, si avventura in unidea inverosimile, intorno alla quale costruisce tutta la sua perorazione: Berlusconi ci informa non un uomo comune. Berlusconi ci sussurra con invidiabile candore il paffuto cipiglio del Nostro un eroe popolare. Se non si pu essere credibili, bisogna osare l'incredibile. E Ferrara audacemente osa. Perch noi comuni mortali non ci abbiamo pensato prima? E perch ostinarsi a imGiuliano Ferrara tornato con Qui radio Londra su Rai Uno

S&P comunista
di Paolo Ojetti

sullaffidabilit). Ora il comunicato di Berlusconi singolare. Ammettiamo che abbia ragione, che il giudizio sia politico. Allora non sarebbe meglio farsi da farsi da parte per restituire ai mercati quella fiducia che venuta a mancare? Emma Marcegaglia che appare per qualche secondo pensa che il pensionamento di Berlusconi aiuterebbe il nostro Pil: siamo lo zimbello del mondo.

di Luigi

Elefantino L cavallo, gibalza inssella al di per sfiancato di viale Mazzini, e incita leroe popolare senza pi popolo alla riscossa. tornato Giuliano Ferrara (Qui Radio Londra, RaiUno, luned, 20.30). Imponente, col suo faccione rassicurante, ma col cipiglio che sa bilanciare il sovrappi delladipe, la lieta mollezza della guancia paffuta, che naturalmente blandisce e rasserena gli animi. Quando indirizza lo sguardo fisso alla telecamera, invece, Ferrara vorrebbe essere urticante, ipnotizzare e infiammare le platee. Interiormente magro, quasi anoressico, come si confa a chi assume alloccorrenza espressione e posa ieratiche. Nei pochi minuti del suo monologo televisivo, cerca di imbastire uno di quei discorsi tutti di sprone che un tempo gli erano usuali e sui quali misurava lefficacia della sua eloquenza. Ora tuttavia le parole hanno il fiato corto. Come se lanimale che si cavalca non avesse sufficiente nutrimento, perch gli argomenti non lo sfamano, e la bestia, poverina, rischiasse di morire dinedia.

g1 Tabilit e una sottile furbizia. Per esempio,mol- T C una reazione di Berlusconi che il Tg3 g3 La deformazione delle notizie richiede ta dire che Standard & Poors discussa in tutto il mette in evidenza e che, indirettamente, conmondo perch ha manipolato il mercato, mette in cattiva luce l agenzia e, quindi, rifulge la inarrestabile forza di Berlusconi. Stranamente, forse per prudenza, il Tg1 omette lattacco di Berlusconi alla stampa, vera responsabile del verdetto di S&P. Ma scalpita Maria Soave, che si appoggia a Gianni Letta, Quagliariello, La Russa: questo governo sta dando il via alle grandi riforme. Grazia Graziadei chiude contenta il caso Tarantini: linchiesta passa a Roma. Dallo studio, Susanna Petruni riferisce della soddisfazione dei berluscones che adesso, rinfrancati, voteranno per Milanese. Gasparri, che non sta zitto neanche se imbavagliato, ha dichiarato: Ora qualcuno deve chiedere scusa. Di cosa? g2 T Se lagenzia Standardo&tecnica?ciNellapertuPoors declassa, una valutazione politica ra del Tg2 domina questo interrogativo con il comunicato del governo (Abbiamo la fiducia del Parlamento, siamo solidissimi) e la replica di S&P (Ma andiamo, noi facciamo solo i conti ferma la follia del nostro governo: la colpa del declassamento deciso da Standard & Poors della stampa disfattista e di sinistra. A questo punto ci sarebbe poco da aggiungere se non le dichiarazioni della Marcegaglia (Il governo vada a casa) dettate con voce tremante e di Sangalli, presidente della Confcommercio, altrettanto preoccupato. Chi resta con Berlusconi, se non i suoi guardaspalle, le sue escort, i suoi berluscones terrorizzati? Il Tg3 ha chiesto un parere a Tito Boeri: se Berlusconi se ne va, i mercati reagirebbero bene? Boeri elegante: Be, guardate cosa successo in Spagna quando Zapatero ha stabilito la data delle elezioni anticipate. In coda, la decisione del Gip di Napoli: il caso Tarantini deve andare a Roma, Berlusconi ha pagato il faccendiere e i suoi soci a Palazzo Grazioli. La Procura partenopea ha schivato il problema monumentale dellaccompagnamento coatto: adesso Berlusconi dovr testimoniare a Roma. Il Cavaliere giura che andr dai Pm, i romani gli piacciono pi dei napoletani. Vedremo, mai credere al premier.

maginare improbabili accorgimenti pseudo-costituzionali quando la soluzione era cos semplice? vero, bisogna ammetterlo, questeroe popolare si lasciato sedurre da qualche marachella. E allora? Quale eroe popolare non si macchia nelle sue mirabolanti avventure di qualche peccatuccio? Non vogliamo forse perdonare a un eroe le sue umane debolezze? Dunque, bene che il nostro chieda scusa, certo, ma poi, subito dopo, si lanci al contrattacco. Ecco le potenti scudisciate di Ferrara, ecco i suoi incredibili, suggestivi argomenti. Sappiano quindi i parlamentari che la diversit berlusconiana non risiede nel suo status di presidente del Consiglio, come i lodi-scudo hanno invano tentato di costruirgli, ma in quello di incarnare lanima stessa del popolo: nellessere un personaggio romanzesco, da favola, un teatrante da mille e una notte. Da centomila colpi di spazzola. Ma s. Solo che lo spettacolo che si finora rappresentato ha saturato tutti. Come una stanca, ripetitiva commedia dellarte. E molto, moltissimo ci costa. Con la possibilit, infine, che addirittura la zelante claque cominci a disertarlo.

LA TV DI OGGI
11.00 NOTIZIARIO TG1 11.05 ATTUALIT Occhio alla spesa 12.00 VARIET La prova del cuoco 13.30 NOTIZIARIO TG1 14.00 NOTIZIARIO TG1 Economia 14.10 ATTUALIT Verdetto Finale 15.15 ATTUALIT La vita in diretta NOTIZIARIO TG Parlamento - TG1 - Che tempo fa (ALL'INTERNO) 18.50 GIOCO L'eredit 20.00 NOTIZIARIO TG1 20.30 ATTUALIT Qui Radio Londra 20.35 GIOCO Soliti ignoti 21.10 FICTION Il segreto dell'acqua 23.15 ATTUALIT Porta a Porta 0.50 NOTIZIARIO TG1 Notte - Che tempo fa 1.25 ATTUALIT Qui Radio Londra (REPLICA) 11.00 ATTUALIT I Fatti Vostri 13.00 NOTIZIARIO TG2 Giorno 13.30 RUBRICA TG2 E... state con costume - Medicina 33 14.00 ATTUALIT Italia sul Due 16.15 TF Ghost Whisperer 17.00 PRIMA TV - FINALE DI SERIE TELEFILM Life Unexpected 17.45 NOTIZIARIO TG2 Flash L.I.S. - Meteo 2 Rai TG Sport 18.15 NOTIZIARIO TG2 18.45 TELEFILM Numb3rs 19.35 TELEFILM Squadra Speciale Cobra 11 20.30 NOTIZ. TG2 - 20.30 21.05 FILM Il Monaco 23.00 RUBRICA SPORTIVA Speciale Novantesimo minuto. Turno infrasettimanale serie A 0.50 NOTIZIARIO TG2 1.10 ATT. TG Parlamento 13.00 RUBR. Cominciamo Bene - Condominio terra 13.10 TELEFILM Julia 14.00 TG Regione Meteo - TG3 - Meteo 3 14.50 TGR Piazza Affari 14.55 NOTIZ. TG3 L.I.S. 15.00 EVENTO Question time - Interrogazioni a risposta immediata (DIR.) 15.45 TGR Prix Italia 16.00 DOCUMENTARIO Cose dell'altro Geo 17.40 DOC. Geo & Geo 19.00 NOTIZIARIO TG3 TG Regione - Meteo 20.00 VARIET Blob 20.15 TELEFILM Sabrina vita da strega 20.35 SOAP OPERA Un posto al sole 21.05 ATT. Chi l'ha visto? 23.15 NOTIZ. TG Regione 23.20 ATTUALIT TG3 Linea notte estate 23.55 ATTUALIT Doc 3 0.45 Appuntamento al cinema 20.57 PREVISIONI DEL TEMPO Meteo 21.00 NOTIZIARIO News lunghe da 24 21.27 PREVISIONI DEL TEMPO Meteo 21.30 RUBRICA Meridiana - Scienza 1 21.57 PREVISIONI DEL TEMPO Meteo 22.00 ATTUALIT Inchiesta 3 (Interni) (REPLICA) 22.30 NOTIZIARIO News lunghe da 24 22.57 PREVISIONI DEL TEMPO Meteo 23.00 RUBRICA Consumi e consumi 23.27 PREVISIONI DEL TEMPO Meteo 23.30 RUBRICA Tempi supplementari 23.57 PREVISIONI DEL TEMPO Meteo 0.00 NOTIZIARIO News lunghe da 24 0.27 PREVISIONI DEL TEMPO Meteo 11.00 REAL TV Forum 13.00 NOTIZIARIO TG5 Meteo 5 13.40 SOAP OPERA Beautiful 14.10 SOAP OPERA CentoVetrine 14.45 TALK SHOW Uomini e Donne 16.20 ATTUALIT Pomeriggio Cinque 18.50 GIOCO Avanti un altro 20.00 NOTIZIARIO TG5 Meteo 5 20.40 VARIET Paperissima Sprint 21.20 PRIMA TV FICTION Anna e i cinque La nuova serie 23.30 ATTUALIT Matrix. Condotto da Alessio Vinci 1.30 NOTIZIARIO TG5 Notte - Meteo 5 Notte 2.00 VARIET Paperissima Sprint (REPLICA) 2.25 TELEFILM Squadra med 11.55 PRIMA TV REAL TV Spose Extralarge 12.25 NOTIZIARIO Studio Aperto - Meteo - Studio Sport 13.40 CARTONI I Simpson 14.35 CARTONI What's my destiny Dragon Ball 15.00 TELEFILM Big Bang Theory 15.35 TELEFILM Chuck 16.30 TELEFILM Glee 17.25 CARTONI Zig & Sharko 17.30 PRIMA TV CARTONI ANIMATI Mila e Shiro 17.55 CARTONI ANIMATI Una spada per Lady Oscar 18.30 NOTIZIARIO Studio Aperto - Meteo - Studio Sport 19.25 TELEFILM C.S.I. 20.20 TELEFILM C.S.I. 21.10 FILM Kung Fu Panda 23.00 RUBR. SPORT. Controcampo - Linea notte 1.15 RUBRICA SPORTIVA Poker1mania 11.30 NOTIZIARIO TG4 Meteo - Vie d'Italia notizie sul traffico 12.00 TELEFILM Un detective in corsia 13.00 TELEFILM La signora in giallo 13.50 REAL TV Il tribunale di Forum - Anteprima 14.05 REAL TV Sessione pomeridiana: il tribunale di Forum 15.10 TELEFILM Hamburg Distretto 21 16.15 SOAP Sentieri 16.35 FILM Herbie al rally di Montecarlo 18.55 NOTIZ. TG4 - Meteo 19.35 SOAP Tempesta d'amore 20.30 TELEFILM Walker Texas Ranger 21.10 VARIET Mea Puglia 23.45 RUBRICA I bellissimi di R4 23.50 FILM Storia di noi due 1.45 NOTIZ. TG4 Night 11.00 VARIET G' Day (REPLICA) 11.30 ATTUALIT (ah)iPiroso 12.25 RUBRICA I men di Benedetta 13.30 NOTIZIARIO TG La7 14.05 FILM Ad alto rischio 16.15 DOCUMENTARIO Atlantide - Storie di uomini e di mondi 17.30 TELEFILM L'ispettore Barnaby 19.30 VARIET G' Day 20.00 NOTIZIARIO TG La7 20.30 ATTUALIT Otto e mezzo 21.10 PRIMA TV MINISERIE Millennium I: Uomini che odiano le donne 23.15 TELEFILM Crossing Jordan 0.45 NOTIZIARIO TG La7 1.00 TELEFILM NYPD Blue 2.00 ATTUALIT Otto e mezzo (REPLICA) 2.40 DOCUMENTI La7 Colors

TRAME DEI FILM


/ Il Monaco
Tibet, 1943. Un ufficiale nazista fa irruzione in un monastero. Un monaco zen, maestro darti marziali, riesce miracolosamente a mettersi in salvo portando con s una misteriosa pergamena che, se decifrata, potrebbe conferire al possessore poteri straordinari. Sessantanni pi tardi lanziano saggio depositario del papiro deve cercareil nuovo custode del cimelio. La ricerca sembra aver fine quando lanziano incontra Kar...

PROGRAMMIDA NON PERDERE


Chi lha visto?
Il caso della ragazza di Aversa. In questa puntata si parler del coltello che ha ucciso Romina Del Gaudio, la ragazza di 19 anni scomparsa ad Aversa e poi ritrovata uccisa. Linchiesta riparte da qui e dai due indagati,uno dei quali minaccia di morte linviata del programma di Rai3. Nel corso della puntata anche le ultime novit sulla morte di Melania Rea e sulla sparizione di Lucia Manca in Veneto.

Doc 3
Cercasi Italia disperatamente. E il documentario che si aggiudicato i due premi pi importanti della 16a edizione del Milano Film Festival. Unico film italiano in concorso, alla sua prima mondiale, ha vinto il premio del pubblico e per il miglior film assegnato dalla giuria.Il film il tentativo di riconciliarci con il nostro Paese, la ricerca di buoni motivi per rimanere oggi in Italia, nonostante tutto.dichiarano gli autori.

/ Lombra del diavolo


In seguito allennesimo attentato, Frankie McGuire, uno degli uomini al vertice dellIRA, vola a New York nellattesa che, in patria, si calmino un po le acque. Grazie ad altolocati agganci, Frankie, con il nome di Rory Devaney, si fa ospitare nella casa del poliziotto, di origini irlandesi, Tom O Meara. Il buon agente non pu immaginare che quel ragazzo in apparenza gentile sia un terrorista.

/ Storia di noi due


Ben (Bruce Willis) e Katie (Michelle Pfeiffer) sono una coppia sposata che dopo quindici anni di matrimonio affronta una profonda crisi. Di fronte ai figli sembrerebbe tutto normale, ma in realt la loro relazione ormai ai ferri corti. Lunica soluzione sembra essere la separazione. Ma un cos lungo rapporto non certo facile da concludere soprattutto quando il passato ci mette lo zampino.

Millennium I: Uomini che odiano le donne


Prima parte. Primo appuntamento della mini serie Millennium composta da 6 episodi. La storia, ambientata tra Stoccolma e la campagna svedese, vede protagonista Mikael Blomkvist, direttore della rivista Millennium a cui viene affidata unindagine relativa alla scomparsa risalente a quarantanni prima della nipote del famoso magnate ottantenne Henrik Vanger...

Rai 2 21,05

Rai 3 21,05

Rai 3 23,55

Sky Cinema Max 21,00

Rete 4 23,50

La 7 21,10

Mercoled 21 settembre 2011

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SECONDO TEMPO

MONDO
PROPOSTA NUOVA LEGGE ANTI-WEB

La Cina vicina?
gi diffuso lallar I n Rete siquesta volta, dopo leme. Ma tante legge anti-Internet presentate in questi anni puntualmente accantonate dopo le mobilitazioni degli utenti lultima proprosta arrivata risulta cos sconclusionata da sfiorare il ridicolo. Come segnalato dai blogger Stefano Quintarelli e Fulvio Sarzana, la proposta di legge numero 4549, presentata il 26 luglio da vari parlamentari della maggioranza tra cui Santo Versace e Antonio Razzi (lex Idv che il 14 dicembre vot la fiducia a Berlusconi), si occupa di contrasto delle violazioni dei diritti di propriet industriale operante mediante la rete Internet. insomma la sempreverde battaglia a difesa del copyright per la quale questa volta vengono proposte misure di stampo cinese. La legge obbliga provider (quelli che ci portano Internet a casa) e fornitori di servizi (siti web come Google, Yahoo, ecc) a diventare poliziotti del web. I fornitori di servizi sarebbero obbligati ad una sorveglianza preventiva della Rete: dovrebbero verificare che ogni contenuto che finisce su Internet non violi o non promuovi (come fa un link, per esempio) contenuti protetti. Lo spettro di appositi filtri dietro langolo. Per quanto riguarda i provider, invece, la legge intende obbligarli a rimuovere contenuti che violano il diritto dautore nel caso di una segnalazione da parte di un qualsiasi soggetto interessato che, quindi, potrebbe essere anche un qualunque cittadino (forse a riguardo utile ricordare che adesso una rimozione pu avvenire solo su disposizione dellautorit giudiziaria). La legge in questione, naturalmente, ha gi raccolto il no dellassociazione dei provider che dalla loro hanno una direttiva europea che gli garantisce neutralit nella gestione dei contenuti. Cionostante la legge gi andata in commissione il 12 settembre. Sar difficile che passi. Ma con questa maggioranza meglio stare attenti. f.mello@ilfattoquotidiano.it

Nei pressi del noto Liceo Tacito di Roma si trova la grattachecca di Sora Maria, molto nota tra i giovani romani. Sapresti indicare quali sono i gusti tipici serviti?. Questa domanda stata rivolta agli studenti che hanno partecipato ai test di cultura generale per lammissione di Federico Mello alla facolta di Medicina della Sapienza. Vista lassurdit del quesito (per i non romani, la grattachecca la granita), il sito Universinet.it ha realizzato una inchiesta e un video ironico con il primo corso completo di istituzioni di GOOGLE PLUS SI APRE A TUTTI Grattachecca destinato a chi, nei prossimi VIDEORITROVI ANCHE SUL CELLULARE anni, dovr prepararsi ai test. Il sito Finalmente, dopo molti ritardi, il social suggerisce anche agli studenti un ripasso della network Google+ chiude la fase ad inviti e si pasta Incasciata per le Universit Siciliane. apre a tutti pur restando in versione beta, cio sperimentale. Non manca una novit: sar possibile utilizzare i Videoritrovi, gi presente su Plus, anche dal cellulare oltre che dal computer. La funzione supportata da dispositivi Android 2.3 e superiori e lapplicazione gi disponibile sullAndroid Market.

WEB

CORSO DI ISTITUZONI DI GRATTACHECCA UNA INIZIATIVA IRONICA LANCIATA DA UNIVERSINET.IT

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Commenti al post su ilFattoQuotidiano.it Chi guadagna di pi deve contribuire di pi'. La ricetta di Obama per ridurre il deficit di Roberto Festa IL DISCORSO di Obama pura propaganda populista: fa parte della campagna elettorale per la sua rielezione. Al Senato, dove il partito di Obama detiene la maggioranza, non passerebbe mai questa tassa. Figurarsi alla Camera, controllata dai Repubblicani. Jhonny Brescic OBAMA ha cercato e sta cercando di cambiare struttura ad unAmerica ex-benestante, che il capitalismo sfrenato ha portato sullorlo del baratro (declassata dalle agenzie di rating, per la prima volta, nel dopoguerra, con indici di disoccupazione e povert elevati). Chi si sognato che sarebbe riuscito a fare tutto quello che era nelle sue intenzioni era un illuso, ma lui ci sta provando. LucaBrischetto EVVIVA Obama! Da noi invece abbiamo massacrato lo stato sociale e preservato i ricchi e la casta, proprio come negli Stati Uniti vogliono i Tea-Party. Istvan LUNICA soluzione quella di tassare i ricchi. Kyla50125 PER IL MOMENTO si tratta solo di promesse elettorali, e anche se guadagna il consenso della base, non teorner nello studio ovale, se le major americane gli remeranno contro. Rbendo NON prorpio il massimo, ma almeno va nella giusta direzione. Thomas Sankara QUESTO significa saper governare, altro che Italia! Claude47 BARACK OBAMA sta usando gli stessi argomenti della campagna elettorale (anche Grillo lo aveva preso desempio con la famosa democrazia dal basso) ma poi ha tradito gli elettori. Carlo59 BISOGNA ridistribuire le ricchezze, vergognoso che i ricchi si arricchiscano sempre di pi ai danni del popolo. Rasputin TANTO i fondamentalisti dei Tea-Party non la lasceranno mai passare, sono disposti a far affondare la nazione pur di restare fedeli al loro odio anti-tasse. Enrico Costa UNA proposta talmente sensata e logica che non vedr mai la luce. Guildenstern von Kalte OBAMA finalmente vuol fare qualcosa di razionale: non di sinistra, ma solo razionale e lungimirante. Questa proposta, se passasse, salverebbe lo Stato sociale degli U.S.A. (gi al minimo) e anche le possibilit di rilancio economico-sociale di cui tutto lOccidente ha bisogno. Massimo011

Nudi online come Scarlett


Basta poco perch una notizia sul web si trasformi in un tormentone. Dopo la misteriosa pubblicazione online di due autoscatti di Scarlett Johansson nei quali lattrice compare nuda davanti allo specchio, numerosi utenti hanno voluto imitare la sua posa. nato cos scarlettjohanssoning.com dove maschi e femmine fanno mostra dei propri posteriori, alcuni con ironia, altri prendendosi addirittura sul serio.

La proposta di Legge; lhome page del blog di Google; il corso di grattachecca; la pagina Fb sul censimento

I FILM
SC1= Cinema 1 SCH=Cinema Hits SCP=Cinema Passion SCF=Cinema Family SCC=Cinema Comedy SCM=Cinema Max

LO SPORT
SP1=Sport 1 SP2=Sport 2 SP3=Sport 3

COMPILO IL CENSIMENTO ONLINE


LA CAMPAGNA NATA SU FACEBOOK

19.15 L'ultimo dominatore SC1 dell'aria 19.20 Ong Bak 2 SCM La nascita del dragone 19.20 In questo mondo di ladri SCC 19.25 Un Indiano in citt SCF 19.25 Flirting with Forty SCP 19.50 Biancaneve e gli 007 nani SCH 21.00 I ragazzi di Timpelbach SCF 21.00 L'ombra del diavolo SCM 21.00 Puerto Escondido SCC 21.00 Due cuori e una cucina SCP 21.10 La passione SC1 21.10 Oceano di fuoco SCH Hidalgo 22.45 Oceani SCF 22.50 Una sconfinata giovinezza SCP 22.55 L'insegnate balla... con tutta la classe SCC 23.00 Romantica Sara SCM 23.30 Bandslam SCH 0.10 Elf SCF

18.15 Calcio, Liga 2011/2012 5a giornata Villarreal - Maiorca (Replica) SP3 19.00 Wrestling WWE SP2 Superstars Episodio 12 20.30 Golf, PGA European Tour 2011 Da Saint Nom la Bretche (Francia) Vivendi Seve Trophy (Highlights) SP2 21.00 Automobilismo, IndyCar 2011 Indy Japan 300 (Rep.) SP3 21.30 Wrestling WWE Domestic Raw Episodio 13 SP2 22.00 Calcio, Liga 2011/2012 5a giornata Valencia Barcellona (Diretta) SP3 23.15 Rugby, World Cup 2011 Gruppo A Tonga - Giappone (Sintesi) SP2 0.00 Calcio, Liga 2011/2012 5a giornata Racing Santander Real Madrid (Replica) SP3 0.15 SNAI Poker Cup Episodio 6 SP2 0.30 Calcio, Copa Sudamericana 2011 Nacional - Universidad De Chile (Differita) SP1

RADIO
A Radio3 Mondo la politica estera della Turchia
Alla politica estera della Turchia, che sta attirando linteresse mondiale, sar dedicata la puntata di Radio3 Mondo in onda questa mattina dalle 11.30 alle 12.00. Il primo ministro Tayyip Erdogan, dopo essere arrivato a un passo dalla rottura delle relazioni diplomatiche con Israele, appare disposto ad aprire una profonda crisi diplomatica con Cipro, e quindi con l'Unione, per rafforzare la sua posizione nel Mediterraneo. I problemi interni con i curdi e gli attentati che attraversano il paese, come l'esplosione che ha scosso il centro di Ankara, potrebbero minare gli interessi energetici e le ambizioni turche di proporsi come guida dei musulmani nel Mediterraneo. Anna Mazzone ne parler con Carlo Marsili, ex ambasciatore italiano ad Ankara e con Serhan Ada, direttore del dipartimento di management della cultura alluniversit Bilgi di Istanbul e direttore fondatore di Santral Istanbul.

Radiotre 11,30

Il 15 Censimento generale della popolazione e delle abitazioni a cura dellIstat che partir ad ottobre, anche un occasione per testare sul campo le potenzialit della Rete. Se infatti partita luned (e prosegue fino a sabato 22 ottobre) la consegna dei questionari da compilare (i plichi sono distribuiti dai portalettere di Poste Italiane a oltre 25 milioni di famiglie, mentre i questionari compilati possono essere consegnati a mano, in busta chiusa, negli Uffici Postali) dal 9 ottobre, ma non prima, sar possibile anche compilare e restituire i questionari via Internet, collegandosi al sito http://censimentopopolazione.istat.it e utilizzando la password stampata sulla prima pagina del questionario. Cogliendo la palla al balzo, alcuni utenti Internet, tra cui il professore della Cattolica Alessandro Rosina, hanno lanciato una campagna online e una pagina Facebook: Io compilo il censimento online in cui pubblicano informazioni per la compilazione digitale e puntano ad uno scopo ben preciso: Per la prima volta scrivono il questionario del censimento pu essere compilato sul web anzich su modulo cartaceo come avveniva nellOttocento(!). Se molti scelgono di farlo on-line possiamo dare una bella dimostrazione delle potenzialit della rete incentivandone luso e promuovendone lutilit pubblica. Obiettivo: arrivare almeno al 20 per cento di PI FB IN ITALIA CHE NEGLI USA compilazione su I DATI DEL RAPPORTO NIELSEN web. Liniziativa, Per uso di contenuti online, lItalia batte spontanea e non pure.. gli Stati Uniti. Social network e blog, collegata allIstat, infatti, sono visitati da oltre l80 per cento FACEBOOK CREA LAVORO si sta giorno degli utenti Internet negli Stati Uniti, e dall84 E ARRIVANO I NUOVI TASTI dopo giorno per cento di quelli italiani. Il tempo speso su Mentre secondo vari rumors, diffondendo questi siti continua ad aumentare, mentre tra allannuale conferenza per gli su Internet. le nuove piattaforme in ascesa Tumblr che sviluppatori Facebook si accinge a nellultimo anno ha triplicato la sua audience lanciare nuovi tasti per le bacheche negli Usa. Sono questi alcuni dei dati come Letto, Ascoltato e Visto; contenuti nel rapporto State of the Media: uno studio dellUniversity of Maryland mostra come The Social Media Report, che Nielsen ha leconomia del sito blu avrebbe gi contribuito alla diffuso in concomitanza con la Social Media creazione di 182.000 posti di lavoro e oltre 12 miliardi di Week che si svolge fino al 23 settembre a dollari nellultimo anno. . A Palo Alto il social network Milano. Dal rapporto si evince che il tempo vanta pi di 750 milioni di membri e autorizza circa 20 speso su queste nuove forme di milioni di applicazioni al giorno. Molto importante anche comunicazione e condivisione ha una lindotto, costituito appunto da aziende terze che crescita costante con 1/4 del tempo totale creano applicazioni. La compagnia di software Zynga che trascorso online negli Stati Uniti e 1/3 in ha realizzato per Facebook giochi come Mafia wars e Italia. Le donne e i giovani tra i 18 e i 34 anni Farmville conta ormai oltre 2000 dipendenti con un valore sono i target pi attivi, con una preferenza di mercato stimato tra i 15 e i 20 miliardi di dollari. spostata verso LinkedIn, per gli uomini. Cresce anche la visione social di video da parte delle donne, ma gli uomini continuano a visualizzarli di pi e per pi tempo.

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Mercoled 21 settembre 2011

SECONDO TEMPO

PIAZZA GRANDE
La fuga impossibile dalleuro
di Vladimiro Giacch

il badante

di Oliviero Beha

l tema delluscita di uno o pi Paesi dalleuro non pi soltanto loggetto di dibattiti di fantapolitica. Negli ultimi dieci giorni tre ricerche prodotte da altrettante banche, Citigroup, Ubs e Natixis, hanno infatti deciso di occuparsi della questione. Ecco i principali risultati.

rio e mandare in default il Paese gi prima delluscita dalleuro. 3. Si pu ipotizzare una svalutazione in un range tra il 30% e il 60% rispetto alleuro. Questo aiuterebbe le esportazioni (pur tenendo conto dellaumento del prezzo di importazione di energia e di altri beni intermedi, che impatterebbe sul prezzo dei beni finali esportati). Ma lecito pensare a ritorsioni da parte dei Paesi interessati facenti ancora parte della moneta unica. Non si pu escludere neppure limposizione di dazi, visto che con luscita dallUnione il Paese secessionista non sarebbe

1. Luscita dalleuro (volontaria o forzata) di un Paese in difficolt non prevista dai trattati, che al contrario considerano irrevocabile ladozione della moneta unica. Secondo alcuni giuristi questa irrevocabilit invaliderebbe la stessa possibilit, prevista invece dallart. 50 del Trattato di Lisbona, che uno Stato membro volontariamente scelga di uscire dallUnione Europea, perch questo comporterebbe luscita dalla moneta unica. Sarebbe insomma necessaria una modifica dei Trattati, o quantomeno una fase negoziale piuttosto lunga. 2. Uscita dalleuro significa ritorno a una moneta nazionale. A quel punto lintero debito sovrano denominato in euro si trasformerebbe in un debito in valuta estera. Andrebbe quindi per prima cosa convertito alla pari in valuta nazionale, come del resto tutti i depositi bancari. Subito dopo, la valuta andrebbe svalutata rispetto alleuro. (E quello che ha fatto lArgentina pochi anni fa). Per quanto riguarda il debito, la conversione forzosa in una valuta pi debole di quella in cui il debito stato contratto equivale a un default. Per quanto riguarda i depositi, probabilmente le banche dovrebbero essere chiuse per qualche tempo (come avvenuto negli Stati Uniti negli anni Trenta) per impedirne la fuga. Ma tutto questo potrebbe essere vanificato dal fatto che difficilmente il processo sarebbe istantaneo, e quindi depositanti e investitori avrebbero il tempo di prelevare i depositi e di vendere i titoli del debito pubblico in loro possesso: con il risultato di far crollare il sistema finanzia-

pi legato da trattati commerciali con gli altri ex-partner europei. Questo potrebbe ridurre i vantaggi da svalutazione competitiva. 4. In caso di svalutazione ad es. del 60%, dopo la conversione forzosa il valore effettivo dei depositi bancari risulterebbe ridotto in misura equivalente. In questo modo le banche recupererebbero sul lato dei depositi almeno parte di quanto perso come investitori nei titoli pubblici svalorizzati, e il sistema bancario non collasserebbe. 5. Il costo di provvista dei capitali, sia per lo Stato sia per imprese finanziarie e non, crescerebbe subito in misura significativa (UBS stima del 7%). Per un certo periodo, il flusso di capitali potrebbe interrompersi del tutto. 6. In considerazione di tutto questo, UBS stima in 9.500-11.500 euro pro capite il costo immediato delluscita dalleuro. A questi costi an-

i deve pur essere qualche altra spiegazione al fatto che ci sono ancora italiani che difendono lindifendibile: e non sto parlando di chi lo fa, bene o male, risibilmente o sapientemente, per mestiere. L la spiegazione semplice e ragionevole, anche se drebbero aggiunti ulteriori producente. Il terzo (Natixis), discutibile. Mi ricordo che qualche anno fa ero ospite di 3-4.000 euro per gli anni suc- pur non sottacendone le impliOmnibus,La 7, insieme, tra gli altri, ad Augusto Minzolini, una cazioni negative (tra cui unimcessivi. robusta carriera di cronista politico alle spalle. E forse non solo mediata recessione), attribuiquella, a giudicare dalle posizioni che prendeva nel dibattito che 7. Vanno poi aggiunti i costi sce in prospettiva maggiore comunque tornava sempre sul Berlusca. Gli dissi, ovviamente in politici delloperazione. Ad importanza alleffetto della diretta, che se avesse continuato a sostenere certe tesi esempio, la possibile secessio- svalutazione per il rilancio delimproponibili stando ai fatti, a casa avrebbero pensato che lui ne di parti del Paese interessa- lexport e il superamento del stesse dalla parte di Berlusconi invece che banalmente dalla to. O gli effetti a catena su altri deficit estero del Paese interesparte di chi cerca di sapere e raccontare le cose senza Paesi in difficolt, che a quel sato. In ogni caso, non vi dubcommittenza. Mi guard meravigliato, con uno stupore che punto patirebbero una fuga bio che la strada di unuscita adesso, negli editoriali del Tg che dirige, si mutato in una grinta preventiva da depositi e inve- dalleuro sarebbe lunga, diffida oplita. Comunque c chi ricava vantaggi, dal difendere il stimenti e sarebbero quindi in- cile, ed economicamente molCaimano a tutti i costi persino oggi che si affossa da solo, come centivati o addirittura costretti to dolorosa. Sarebbe quindi altamente indesiderabile, a seguire la stessa strada. c chi ricava vantaggi dallattaccarlo sempre e comunque: una Come si vede, labbandono come ritiene Willem Buiter di legge di mercato, il banco (del mercato) vince sempre. Ma qui mi della moneta unica non una Citigroup? In astratto senzalpreme chi ancora oggi berlusconiano malgrado tutto, e non solo passeggiata. Dei tre report che tro cos. Dal punto di vista pranon ne trae vantaggi personali di tutti i tipi ma se fa due soldi di trattano largomento, due tico per le cose potrebbero conto ci rimette eccome (lasciamo perdere Tarantini e lallegra (UBS e Citigroup) ritengono stare in modo diverso. brigata di puttanieri sputtanati): i tardo-berluscones ideologici, che uscire dalleuro sia contro- Se un giorno ad esempio un se e lo senzaltro- unideologia non avere ideologie. Tralascio Paese si trovasse in profonda le mille spiegazioni logiche e reali sul potere della tv che ha recessione, gi prossimo al decambiato il costume di casa degli italiani, per dirla alla Eco Anche per la Grecia fault a causa di tassi sul debito dantan. Tutto vero, il berlusconismo pu addirittura essere (pubblico e bancario) insosteinteso come gallina dal cui uovo nato Berlusconi e non come si dire addio alla nibili e privo di vie duscita, sempre detto il contrario, prima luovo e poi la gallina, o il gallo potrebbe infatti considerare il moneta unica non ritorno alla sovranit monetacedrone. Ma ne farei anche una questione di armadi, e di facce, e di nomi. Voglio dire che da una parte imperversano i lettoni, ria come unextrema ratio, tancos semplice: fuga chiaro: ma se dallaltra parte non ci fossero stati scheletri negli to disperata quanto necessaria. Un po come la vecchiaia armadi che spuntano continuamente tra individui e sistemi, se dei capitali, banche per Lawrence Olivier: una non resistessero dagli stessi anni di Berlusconi anche gli in fallimento, gran brutta cosa, ma sempre anti-Berlusconi, se avessimo visto altre facce e soprattutto migliore delle alternative. Lelalternativa al Super Priapo Tricolore fosse stata rappresentata dimezzamento dei vidente incapacit dellestablida qualcuno in grado di parlare agli italiani, a tutti gli italiani, in nome di qualcosa di incontestabile, non credo che saremmo depositi e il conto lo shment europeo di affrontare seriamente il problema del deancora cos dopo oltre 17 anni di berlusconite acuta. Ed un bito, di cui si avuta lultima pagheremmo tutti discorso che si lascia alle spalle loceano di illegalit nel quale clamorosa dimostrazione venaviga il Premier, i suoi rapporti con la magistratura che 11 mila euro a testa nerd scorso, sta avvicinando cominciano da lui e non dal potere giudiziario che come quel giorno. Per la Grecia e esecutivo vorrebbe sovrastare, limpresentabilit nazionale e solo il primo anno non solo. internazionale di cui gode da un bel pezzo, la Il direttore del TgUno Augusto Minzolini. In basso, Marco Biagi (FOTO ANSA/LAPRESSE) componente di sfiducia che gli riservano i mercati. E se vero che un governo o una maggioranza di governo non la votano i mercati, altrettanto vero che chiunque sia edotto dalla stampa del marasma di origine caimanesca ne viene rafforzato nellidea che deve andare a casa. Chiunque, meno coloro che pensano davvero che sia vittima di un complotto, che la privacy di un Presidente del Consiglio vada sopra al codice penale, che non ci sia nessun altro che lui in grado di reggere il timone di una nave in gran tempesta (condottavi da lui). Mi domando se questultimo punto (non c nessun altro) non sia alla fine quello decisivo per spiegare gli ultimi spasimi o cascami di questo straordinario atleta del potere e del lettone: nessuno dei suoi vuole barattare il lettone con gli armadi, apparentemente cos pi decorosi ma poi fatali se ospitano scheletri che cadono in avanti allapertura degli armadi stessi da parte non dellopposizione ma delle Procure, forse perch non riescono proprio a cadere allindietro A casa, certo, ma Lui soltanto?

TRA ARMADI E LETTONI C

Se questa flessibilit
di Pierfranco Pallizzetti

giudizio unanime, se trasformata in legge, la manovra economica del governo produrr l'effetto di rendere sempre pi facile il licenziamento dei dipendenti da parte delle imprese. La chiamano "flessibilit". Un modo gentile per definire la precarizzazione; e te la raccontano come vantaggio competitivo per un sistema industriale in stagnazione da decenni quale il nostro, i cui nodi scorsoi strutturali sono stati ulteriormente stretti dall'attuale recessione. Poi ti spiegano in aggiunta che si tratterebbe della "ricetta tedesca" per lo sviluppo.

Al di l del fatto che dietro queste mosse si possono intuire antiche voglie di rivincita da parte di paleocraxiani incattiviti tipo Maurizio Sacconi, siamo proprio sicuri che questa del libero licenziamento sia l'unica flessibilit possibile e che corrisponda agli effettivi bisogni delle imprese? Ovviamente piccole, visto che parliamo dell'Italia.
DA QUALCHE TEMPO sto curando una ricerca sulle nostre PI e le risposte che ne ricavo suonano a smentita dell'intera impalcatura concettuale che ci viene proposta come panacea. Infatti, quanto rientra davvero nelle aspettative dei padroncini una flessibilit di tutt'altro tipo:

Indorano la pillola presentandolo come stimolo alla competizione per un sistema in stagnazione quale il nostro. Ma quello previsto dalla manovra solo precariato sotto mentite spoglie
cio quella di spostare i lavoratori tra diverse mansioni, a seconda delle esigenze aziendali, non di cacciarli come un costo improduttivo a ogni stormir di fronda del mercato. Si chiama job rotation; e la flessibilit che ne consegue "interna" all'impresa, non esterna. Guarda caso, il cuore del para-

digma organizzativo tedesco correttamente inteso. Difatti, se nel 2005 il 37% dei suoi lavoratori era coinvolto in forme di rotazioni (contro il nostro 28%), nel 2010 questo era aumentato di dieci punti; a fronte di una riduzione italiana di almeno sei. Il modello internamente flessibile

cedute in materia (dalla Treu alla Biagi) puntano esclusivamente a flessibilizzazioni esterne, andando esclusivamente incontro alle esigenze di quelle imprese Grandi che sono ormai in via di estinzione. Ma rispondono anche a un'altra esigenza: il presidio di scelte che collocano il nostro mix produttivo nei settori tradizionali a bassissimo tasso di innovazione. MENTRE - come ci ricordavano recentemente Giuseppe Ciccarone e Enrico Saltari, economisti de La Sapienza - in Germania, la flessibilit interna, trainata dalla contrattazione 'aziendale', ha favorito una specializzazione industriale concentrata sulle esportazioni ad alto valore aggiunto, su una maggiore crescita del capitale innovativo per addetto, sulla riorganizzazione dei luoghi di lavoro e sulla formazione quale elemento chiave della crescita. Guarda caso, in Italia l'investimento di capitale per occupato continua a diminuire (gi nel 2007 era almeno la met di

- infatti - punta sulla valorizzazione delle persone, intese come primaria risorsa aziendale. Del resto, un principio particolarmente radicato in quelle comunit poco gerarchicizzate e fluide che sono le imprese di taglia minima. Nonostante questo, le varie leggi che dalle nostre parti si sono suc-

quello tesdesco). Daltro canto la logica di privilegiare la flessibilit interna su quella esterna non ci viene indicata solo dalla viva voce degli imprenditori singoli; ha trovato autorevole conferma nella recente ricerca di Confindustria svolta su cinquecento aziende associate che meglio hanno saputo reagire alla crisi (Progetto Focus Group). Ebbene, il messaggio che se ne ricava chiaro: la capacit di competere discende direttamente dallaccumulo di conoscenze entro il perimetro dellimpresa. Ossia, laccantonamento delle cosiddette esternalizzazioni dei decenni passati per concentrarsi sulla valorizzazione delle proprie risorse interne. Non certo motivabili con la minaccia della precarizzazione. Sempre che la questione di cui si discute sia lo sviluppo economico, non i cinici giochi di potere destinati a favorire i gruppi sociali che consentono alla Casta di mantenere i propri privilegi. Mentre si sta scivolando verso un inarrestabile sottosviluppo.

Mercoled 21 settembre 2011

pagina 19

SECONDO TEMPO

MAIL
Le ragioni della scelta di Standard&Poors
Limportante non di chi la colpa, ma a chi darla. Forse non c aforisma pi adeguato per commentare le reazioni del presidente del Consiglio alla decisione assunta nella notte di luned da Standard&Poors: attaccare i media attribuendo anche ai retroscena dei giornali le ragione del calo del rating. Francamente non si capisce a quali retroscena, se di natura economica o di altra natura, faccia riferimento il presidente del Consiglio: non dovrebbe trattarsi di retroscena di natura economica, se la stessa Presidenza del Consiglio ammette che le misure per la crescita non sono ancora state varate e il governo le sta predisponendo. Forse era questo che i media dovevano tacere? Magra consolazione, poi, aver sempre ottenuto la fiducia dal Parlamento: forse, gli analisti non si fermano al dato e hanno cercato di sapere come il governo in carica, nonostante le defezioni dello scorso dicembre, continui ad avere in occasione della fiducia una maggioranza specie nella Camera dei Deputati. Gli analisti si saranno chiesti per quali ragioni mai una ventina di deputati, espressione in origine di orientamenti politici contrapposti al centro destra, siano cos ostinati ora nel sostenere un premier nei cui confronti la fiducia dellelettorato (unico dato in comune con Obama) ai minimi. Queste fiducie, acquisite non si sa come, invece di dimostrare la solidit del governo in carica, come sostiene la Presidenza del Consiglio dei ministri, ne tradiscono una debolezza ormai endemica.
Giuseppe Barbanti

BOX
A DOMANDA RISPONDO LA LEGA PRESENTA IL CONTO
porta e mostra il tricolore, lo scatto delle Forze dellOrdine immediato. Spingono via persone e Tricolore con la mano pesante dei momenti demergenza. A questo punto Bossi, ministro italiano per le Riforme, soffia nel microfono la parola secessione, ovvero il distacco non si sa di chi dallItalia. E comunica il suo nuovo slogan: Se l'Italia va gi, la Padania viene su. Poich lui e i suoi tre ministri (tra cui il ministro dellInterno, in cravatta verde) sono parte del governo della Repubblica, lo slogan rende conto del buon lavoro dei tre ministri italiani contro lItalia. Bossi rivela dunque, nello squallido evento di Venezia, puntellato di insulti contro chi non si travestito di verde, la bugia chiave di Berlusconi. Ricordate? Nessuno mi pu ricattare. Ecco qui: gli portano via la bandiera, gli portano via la polizia, lo sputtanano dichiarando che il male dellItalia il bene della Padania e che la secessione la via duscita. Solo chi sotto ricatto sopporta una simile umiliazione. Dunque scriviamo i nomi di Bossi, Calderoli e Maroni accanto ai nomi di Tarantini e Lavitola. Uno in prigione, uno latitante. Gli altri tre sono nei rispettivi ministeri italiani, dove preparano la secessione. Serve altro per rappresentare il punto finale di distruzione di una Repubblica?
Furio Colombo - Il Fatto Quotidiano 00193 Roma, via Valadier n. 42 lettere@ilfattoquotidiano.it

LA VIGNETTA

Furio Colombo

7
C

aro Colombo, quello che successo a Venezia sabato 17 settembre rivela le precarie condizioni di salute di Bossi, della Lega ma anche dellItalia. Perch tanto educato silenzio da tutta lopposizione? Stella

IL SILENZIO sulla Lega, anche quando protagonista o mandante di fatti ignobili (si pensi ai detenuti - spesso bambini, spesso persone che hanno diritto dasilo - che vengono prima imprigionati poi arbitrariamente espulsi a Lampedusa) ormai di rigore. Qualunque sia la ragione, il silenzio (invece della denuncia) certo una decisione immorale. Venezia un esempio clamoroso. Quando, sulla Riva degli Schiavoni compare il tricolore a una finestra, dalla folla di teppisti, che sarebbe il raduno dei popoli della Padania, si levano urla, fischi, insulti, minacce. Calderoli, che sarebbe un ministro, si appena voltato per rendere omaggio al suo capo malandato : Senza Bossi noi non saremmo un cazzo, ha gridato. Non sembra gran che neanche cos. uno che, da ministro, ha giurato sulla Padania prima di andare al Quirinale (e ancora si vanta che nessuno gli abbia detto niente). Questo Calderoli ha issato su un finto pennone la finta bandiera padana, che molti turisti scambiano per il simbolo della marijuana. Ma quando dal fondo dello spiazzo si vede venire avanti qualcuno che

prezzo della strage di via dei Georgofili, lo hanno pagato le nostre figlie sfigurate dal tritolo che la mafia ha usato a buon mercato in nome proprio e per conto di politici e di faccendieri senza scrupoli 18 anni fa, diciamo a tutte le Signore Terry: Guardate, ammesso che possa interessarvi, che il denaro che vi danno per la vostra bellezza, ci sono molte probabilit sia intriso di sangue che chiede giustizia.
Giovanna Maggiani Chelli, Presidente Associazione tra i familiari delle vittime della strage di via dei Georgofili

rinascere questa nazione dopo anni di buio pesto


Sandro Malvatani

Diritto di Replica Lavvocato dellUfficiale della Gdf Salvatore Paglino


In riferimento a quanto pubblicato sul Fatto Quotidiano a pagina 4 delledizione del 7 settembre 2011 sotto il titolo quel vertice sullinchiesta allombra della P4 chiedo di rettificare quanto risulta nel suddetto articolo a firma di Antonio Massari, dove si legge quanto segue: Lo stesso Paglino, peraltro in quei mesi viene intercettato mentre corteggia una delle donne - sentite in procura come testimoni- che Giampi portava al Premier. La circostanza - la cui propalazione deleteria per la professionalit e per la vita privata dell'Ufficiale della Guardia di Finanza tuttora in servizio - del tutto falsa. Infatti, detta circostanza per chi abbia interamente letto gli atti ed in particolare le intercettazioni, destituita di fondamento sia con riferimento al tempo, sia con riferimento al modo; sia soprattutto con riferimento al contenuto delle supposte intercettazioni. Invero, Paglino mai ha avuto contatti con le donne che Giampi portava al Premier; n mai avrebbe pensato a corteggiare una di esse .
Michele De Pascale, avvocato di Salvatore Paglino

Il bunker di Berlusconi
Il presidente del Consiglio ormai asserragliato in uno dei suoi bunker, come fece il famoso dittatore nazista prima di suicidarsi. Non partecipa pi agli incontri internazionali perch ha paura di essere scansato come un appestato. Non si fa pi vedere in giro, se non per andare in tribunale con decine di uomini di scorta. Da l attende gli eventi che non saranno buoni per lui. Ma soprattutto non governa pi questo paese, anche se in effetti non lo ha mai fatto, sperando che accada qualcosa di miracoloso che lo salvi. Riceve i suoi ministri e i parlamentari a lui affezionati per farsi consolare e farsi sentir dire che meglio di cos lui non poteva fare. E i vari Sacconi, Alfano, Cicchitto, Gasparri, La Russa non sono capaci di dirgli che se ne deve andare per tentare di risollevare le sorti gi troppo compromesse del paese. La gente ormai infuriata e aspetta che qualcuno indirizzi quella furia in modo costruttivo per ricreare le condizioni per far

IL FATTO di ieri21 Settembre 1943


Fu la prima citt del Mezzogiorno a insorgere contro i nazifascisti. Nella Lucania povera del post 8 settembre, fu Matera a dare il via al vento della rivolta nel Meridione, a ribellarsi alla logica barbara della ter ra br uciata dei soldati di Hitler, in rancorosa ritirata. E a pagare un tragico prezzo di sangue. In anticipo sulle Quattro Giornate di Napoli, Matera visse le sue storiche tre ore, come le definir Carlo Levi, quelle del 21 settembre 43, quando in un conflitto a fuoco, due soldati tedeschi che stavano saccheggiando unoreficeria,verranno uccisi innescando la scintilla della feroce rappresaglia nazista. In un carosello furioso le camionette tedesche mitragliano alla cieca cose e persone. Saltano in aria case, la centrale dellelettricit e il Palazzo della Milizia, in cui inceneriscono 13 persone tenute in ostaggio. In reazione al terrore tedesco, la citt diventa un teatro di guerriglia. Contadini, professionisti, gente di ogni ceto e mestiere, si armano e insorgono. Incalzati dalla furia popolare e dallimminente arrivo dellVIII Armata alleata, i tedeschi si arrendono. Alla fine i morti della Strage di Matera saranno 21. Eroi della dimenticata Resistenza del nostro Sud.
Giovanna Gabrielli

Basta proclami, ci vuole seriet contro la crisi


Standard and Poors ha abbassato il rating dellItalia passando da A+ ad A, con un outlook negativo, ossia una previsione di peggioramento. Una notizia che si scontra con ci che nelle scorse settimane ha affermato il governo italiano. Infatti si garantiva la solidit dei conti pubblici italiani e si sosteneva la validit della manovra economica che avrebbe risolto tutti i problemi. Cos non stato, e la situazione peggiora. Vorrei che il governo italiano la smettesse di emettere proclami irrealistici e cominciasse seriamente ad affrontare la gravit della situazione. Il ministro Giulio Tremonti afferma spesso che la crisi come un videogame con molti nemici. Allora, devo considerare, a questo punto, che il ministro Tremonti si sia rivelato un pessimo giocatore.
Cristiano Martorella

bilit delle maestre della scuola. Una maestra, Sonia Coloru, consigliere comunale di Sinistra per Cesate, partito allopposizione, ha reso pubblica questa nefandezza, presentando uninterrogazione urgente al sindaco. Questultimo, che si reso protagonista di un atto non certo edificante, ha sospeso il provvedimento, in attesa di altre determinazioni. Il nostro ringraziamento va quindi alle insegnanti che hanno dimostrato di essere Insegnanti con la I maiuscola: al contrario non possiamo certo affermare che il primo cittadino si sia comportato come un sindaco con la S maiuscola.
Andrea Bagaglio

Dedicato alle Signore Terry dItalia


Il 26 Maggio scorso, anniversario della strage di via dei Georgofili abbiamo portato in scena la Traviata di Giuseppe Verdi in piazza Signoria. Era nostra intenzione mettere in luce attraverso una delle opere pi significative di Verdi il momento incredibile che il Paese sta vivendo. Momento nel quale la sregolatezza, in certi ambiti, la fa da padrona fuori misura, in barba a chi soffre. La carta stampata, la mattina del 27 Maggio 2011, ha scritto che abbiamo steccato: oggi alla luce dellintervista rilasciata ad una televisione pubblica da una Signora Terry, viene il dubbio che la stecca labbiano fatta altri, ma questo ce lo dir il futuro. Comunque sicuri come siamo che buona parte del

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La discriminazione rossa a Cesate


Dopo gli atti odiosi verso linfanzia che hanno visto come protagonisti i sindaci leghisti di Montecchio Maggiore (Vi) e Adro (Bs) non avremmo mai immaginato che anche un sindaco democratico potesse perseguire simili metodi discriminatori. successo a

Cesate, un comune del milanese, dove dei bambini, i cui genitori non avevano saldato la retta della mensa scolastica, sono stati discriminati dalla societ che gestisce la mensa, in accordo col sindaco. Mentre gli altri potevano mangiare un piatto di pastasciutta, questi bambini della scuola elementare addentavano un panino col formaggio. Le colpe dei genitori ricadano sui figli, hanno sentenziato questi sindaci! Se realmente di colpe si tratta e non di impossibilit di fare fronte alle rette in un momento economico cos drammatico. Questo atto

marchier indelebilmente per tutta la vita la mente dei piccoli alunni, grazie agli adulti, che, come asseriscono, non potendo incamerare i soldi dovuti, discriminano bambini indifesi. Quando sono venuto a conoscenza dello scandalo a Montecchio Maggiore (prima del pi famoso Adro) scrissi al sindaco Milena Cecchetto tutta la mia indignazione, offrendomi anche di pagare le rette(come riportato da Il Fatto), senza, ovviamente ottenerne risposta. Ora non posso tacere questaltro atto inqualificabile, mitigato, per fortuna dalla sensi-

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