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LOSSERVATORE ROMANO
GIORNALE QUOTIDIANO POLITICO RELIGIOSO Non praevalebunt
gioved 20 dicembre 2012
VI

Unicuique suum
Anno CLII n. 292 (46.238)
.

Citt del Vaticano

La riflessione proposta dal Pontefice durante ludienza generale nellAula Paolo

A Roma lincontro di Taiz

Quella forza silenziosa che vince il rumore delle potenze


Nella povert di un bambino che nasce si manifesta quella forza silenziosa della verit e dellamore che vince il rumore delle potenze nel mondo. il senso della riflessione sul Natale proposta dal Papa mercoled mattina, 19 dicembre, durante ludienza generale, lultima di questanno. Il Pontefice si soffermato sulla fede della Vergine Maria manifestata a partire dal mistero dellAnnunciazione e ha individuato nelle parole di saluto rivoltole dallAngelo un invito alla gioia. Una gioia che, ha detto, annuncia la fine della tristezza che c nel mondo a causa del limite della vita, della sofferenza, della morte, della cattiveria, del male, tutto ci che sembra oscurare la luce della bont divina. Una gioia evidentemente legata alla ormai prossima venuta del Signore in mezzo agli uomini. Per cogliere il senso di questo venire del Signore tra gli uomini per necessario, ha avvertito Benedetto XVI, porsi nello stesso atteggiamento di ascolto che fu di Maria davanti allannuncio dellAngelo; e, come ha fatto lei stessa, spalancare le porte al Creatore. Serve poi sottomettersi liberamente alla parola ricevuta, alla volont divina nellobbedienza della fede. Anche quando ci troviamo dinnanzi alloscurit del mistero e la parola difficile, quasi impossibile da accogliere. Latteggiamento giusto ancora quello trasmesso da Maria e dal suo sposo Giuseppe. Essi, che preoccupati cercavano Ges e lo hanno trovato immerso nella discussione con i maestri nel Tempio, hanno accettato la sua risposta misteriosa: Non sapevate ha ricordato il Papa citando il Vangelo di

Pellegrini di fiducia
da oggi in libreria il volune Pellegrini di fiducia (Bologna, Emi, 2012, pagine 127, euro 10) scritto dal priore di Taiz in occasione dellimminente incontro dei giovani a Roma promosso dalla comunit. Qui di seguito pubblichiamo il testo introduttivo. di fratel ALOIS ggi la fede in Dio sempre pi spesso messa in discussione, soprattutto nel mondo occidentale. Il semplice pensiero che Dio esista sembra diventare pi difficile. In un universo di cui conosciamo sempre meglio la complessit e linfinitezza, come immaginare una onnipresenza di Dio, che si occuperebbe contemporaneamente delluniverso e di ogni essere umano in particolare? Ai giovani che vengono a Taiz alla ricerca della fede, certuni alla ricerca di una vocazione, mi capita spesso di dire loro: la fede si presenta oggi come un rischio, il rischio della fiducia. Per correre questo rischio, abbiamo bisogno di coinvolgere tutto il nostro essere, tutte le nostre capacit umane, tanto quelle del cuore quanto quelle della ragione. Se molti giovani potessero cogliere meglio come la fede non in primo luogo ladesione a delle verit, ma una relazione personale con Dio! Il centro della nostra fede il Risorto presente in mezzo a noi, il quale ha un personale legame damore con ciascuno. Una trentina danni fa, fratel Roger ha lanciato il pellegrinaggio di fiducia sulla terra. Attraverso degli incontri di citt in citt, in Europa e negli altri continenti, chiedendo lospitalit delle famiglie che aprono le loro case, vogliamo permettere alle nuove generazioni di testimoniare che Cristo ha instaurato una solidariet nuova che si estende a tutta la famiglia umana, al di l delle frontiere politiche, etniche, sociologiche, confessionali e anche religiose. Il nostro pellegrinaggio di fiducia cerca, insieme ai giovani, come poter mettere in pratica questa nuova solidariet. Ci siamo dati fino ad agosto 2015 momento dellincontro per una nuova solidariet a Taiz per permettere a giovani di tutti i continenti di mobilitare le loro energie, mettere in comune le loro attese, le loro intuizioni, le loro esperienze, e prendere nuovo slancio verso il presente. Insieme alle nuove generazioni vorremmo affermare che la vita di fraternit portata da Cristo, che sar vissuta in pienezza lultimo giorno, una realt possibile gi oggi. Noi vorremmo gi vivere quello che ad occhi umani non sembra possibile, poich sappiamo che niente impossibile a Dio.

Luca che devo essere nelle cose del Padre mio?. Dunque lumilt profonda della fede obbediente di Maria che accoglie in s anche ci che non comprende nellagire di Dio, lasciando che sia Dio ad aprirle la mente e il cuore, il modello che Benedetto XVI pro-

pone alluomo contemporaneo per celebrare e vivere con maggiore consapevolezza le festivit natalizie. E il Pontefice ha voluto anche ricordare che la gloria di Dio non si manifesta nel trionfo e nel potere di un re, non risplende in una citt famosa, in un

sontuoso palazzo ma si rivela proprio nella povert di un bambino. Lonnipotenza di Dio ha concluso anche nella nostra vita, agisce con la forza spesso silenziosa della verit e dellamore.
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E

Allarme dellUnicef per lAfrica subsahariana

Riviste al ribasso le previsioni sulleconomia mondiale

Duecento milioni di bambini malnutriti


GINEVRA, 19. Ci sono nel mondo oltre duecento milioni di bambini senza cibo a sufficienza, colpiti in maniera pi o meno grave da quella malnutrizione che rappresenta la causa principale di mortalit infantile. Secondo lultimo rapporto dellUnicef, il fondo dellOnu per linfanzia, diffuso ieri, nel 2011 due milioni e trecentomila bambini sono stati uccisi dalla fame. Nello stesso periodo, circa quaranta milioni sono stati nella condizione di quella che i parametri dellOnu definiscono malnutrizione acuta moderata e oltre venti milioni in quella di malnutrizione acuta grave. Il rapporto dellUnicef conferma anche per il 2011 cifre sconvolgenti. Nei Paesi in via di sviluppo, oltre un quarto dei bambini di et fino a cinque anni soffrono di malnutrizione acuta e tra loro quasi uno su tre la subisce in forma grave. Quelli delle zone rurali hanno il doppio delle probabilit di essere sottopeso rispetto a quelli delle aree urbane. Circa 165 milioni di bambini malnutriti soffrono di ritardo nella crescita e hanno nove volte pi probabilit di morire rispetto a quelli ben nutriti. Lottanta per cento dei bambini cronicamente malnutriti (erano 178 milioni secondo le stime del 2008) vive in 24 Paesi del mondo, nella maggioranza dei casi in Asia meridionale e nellAfrica subsahariana. In sette dei Paesi pi poveri (Afghanistan, Etiopia, Madagascar, Malawi, Rwanda, Timor Est e Yemen) sono cronicamente malnutriti la met dei bambini. Quello del dimezzamento della mortalit infantile uno degli obiettivi del millennio che rischia di non essere raggiunto alla scadenza fissata del 2015 e lUnicef, insieme con le altre agenzie dellOnu, moltiplica gli appelli per intensificare gli sforzi. N la fame il solo nemico da combattere. In tutte le maggiori emergenze internazionali, da quelle sociali alle guerre, dalle catastrofi naturali alle crisi economiche, il tributo pi pesante pagato proprio la vita dei bambini. Tra i segni di attenzione internazionale alla condizione dellinfanzia c stata la decisione dellUnione europea di devolvere in favore dei bambini in situazioni pi difficili parte del premio monetario del Nobel per la pace ricevuto questanno. LUe finanzier, nellambito di uniniziativa chiamata Children for Peace, quattro progetti a sostegno di oltre 23.000 bambini siriani, colombiani, congolesi e pakistani vittime di conflitti. Tra i destinatari del finanziamento c proprio lUnicef, che si occuper di tremila bambini pakistani. Lalto commissariato dellOnu per i rifugiati fornir assistenza a oltre cinquemila bambini colombiani rifugiati in Ecuador. Lagenzia francese Acted assister quattromila bambini siriani rifugiati nel campo di Domiz, in Iraq, mentre la sezione britannica di Save the Children e il Consiglio norvegese per i rifugiati hanno deciso di occuparsi soprattutto di undicimila congolesi sfollati interni o profughi in diverse zone dellEtiopia.

Recessione allorizzonte
NEW YORK, 19. Leconomia mondiale rischia di entrare in una nuova fase recessiva. A lanciare lallarme il World Economic Situation and Prospect, il rapporto delle Nazioni Unite, che stima per il 2013 una crescita globale del 2,4 per cento e del 3,2 per cento per il 2014. Una significativa revisione al ribasso rispetto alle previsioni dello scorso anno, che parlavano infatti di 0,3 per cento punti in meno per lanno in corso e di 0,7 punti in meno per il 2013. Un peggioramento della crisi nelleurozona, lo spettro del fiscal cliff negli Stati Uniti e un forte rallentamento della crescita in Cina potrebbero causare una nuova recessione globale ha spiegato Rob Vos, direttore della divisione Analisi e politiche per lo sviluppo, del dipartimento Onu per gli Affari economici e sociali. Ciascuno di questi rischi potrebbe determinare un calo della produzione globale compreso tra l1 e il 3 per cento. Secondo il rapporto presentato al Palazzo di Vetro, la crisi in Europa, Giappone e Stati Uniti si sta riversando nei Paesi in via di sviluppo attraverso il calo della domanda delle esportazioni, la volatilit dei flussi di capitale e dei prezzi delle materie prime. Ma il dato pi allarmante riguarda loccupazione. Con le politiche esistenti e le tendenze di crescita prevista, potrebbero essere necessari almeno altri cinque anni ad Europa e Stati Uniti per compensare le perdite di posti di lavoro: lattuale velocit di crescita lungi dallessere sufficiente a superare le crisi del lavoro in molti Paesi. Con i ritmi attuali spiega il rapporto dellOnu non saranno sufficienti a superare la perdurante crisi di posti di lavoro che molti Paesi stanno affrontando. Sulloccupazione pesano le politiche di austerity e il generale rallentamento delleconomia del vecchio continente.

NOSTRE INFORMAZIONI
Il Santo Padre ha accettato la rinuncia al governo pastorale della Chiesa Caldea presentata da Sua Beatitudine Eminentissima il Cardinale Emmanuel III Delly, Patriarca di Babilonia dei Caldei (Iraq), ed ha convocato a Roma per il 28 gennaio 2013 il Sinodo dei Vescovi della medesima Chiesa per lelezione del Successore, incaricando a presiederlo Sua Eminenza Reverendissima il Cardinale Leonardo Sandri, Prefetto della Congregazione per le Chiese Orientali. A norma del diritto, lAmministratore della Chiesa Caldea fino allelezione del Patriarca il Vescovo di Curia, Sua Eccellenza Reverendissima Monsignor Jacques Ishaq, Arcivescovo titolare di Nisibi dei Caldei. In data 19 dicembre, il Santo Padre ha accettato la rinuncia al governo pastorale dellArcidiocesi di Suva (Isole Fiji), presentata dallEccellentissimo Monsignore Petero Mataca, in conformit al canone 401 1 del Codice di Diritto Canonico.

La libert del perdono

Compiti, attese e sfide per luniversit

Modello di responsabilit
GUALTIERO BASSETTI
A PAGINA

Il numero di dicembre del nostro inserto che da gennaio uscir ogni secondo giorno del mese dedicato al perdono. Il perdono di Dio, del prossimo, di noi stessi. Deve molto al cristianesimo, il perdono. Nella civilt greca, dinnanzi al torto del carnefice, limperativo interiore era la vendetta. E se vero che gi unevoluzione vi era stata, il passo decisivo per ancora mancava. Cos, nella sofferta decisione dellOreste di Euripide, il secondogenito di Agamennone non vorrebbe, ma sa che la vendetta il suo dovere di figlio maschio. E non si sottrae. Ma poi, in una stalla, un altro Figlio venuto al mondo, rispondendo a una chiamata di ben altra natura.
O GGI LINSERTO
MENSILE

Provvista di Chiesa
In data 19 dicembre, il Santo Padre ha nominato Arcivescovo di Suva (Isole Fiji) il Reverendo Peter Loy Chong, del clero di Suva, attualmente allUniversit di Santa Clara negli Stati Uniti.

D ONNE

CHIESA MOND O

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LOSSERVATORE ROMANO
Rinviate al 2013 le trattative sulle norme bancarie

gioved 20 dicembre 2012

Critiche dalla Casa Bianca

Bruxelles non trova laccordo su Basilea III


BRUXELLES, 19. Slitta al 2013 laccordo Ue sullapplicazione delle norme di Basilea III, che non potranno quindi entrare in vigore, come auspicato, il primo gennaio. La presidenza cipriota dellUe secondo quanto riferiscono fonti della stampa specializzata non ha infatti potuto organizzare la riunione tra Consiglio, Parlamento e Commissione Ue inizialmente prevista, per limpossibilit di programmarla. La stessa Commissione sottolinea il quotidiano italiano Il Sole 24 Ore aveva gi indicato che ci sarebbe stato un leggero ritardo nellentrata in vigore delle regole sui requisiti di capitale e liquidit cos come per tutte le altre stabilite nel quadro di Basilea III. Laccordo originario era lavvio dal primo gennaio 2013. Con la decisione americana di non rispettare questa data spiega Il Sole 24 Ore la corsa europea stata frenata. Le discussioni riferiscono gli analisti sono bloccate soprattutto sui bonus per i manager delle banche. Il Parlamento Ue ha proposto un compromesso in base al quale i bonus potrebbero arrivare al doppio della remunerazione fissa a condizione che una maggioranza qualificata degli azionisti sia daccordo. Il punto doveva essere discusso entro fine anno, ma non stato possibile organizzare una riunione. Sar a gennaio la nuova presidenza irlandese a organizzarla. Il Parlamento Ue premeva allinizio per fissare un rapporto tra parte fissa e parte variabile della remunerazione degli alti manager delle banche in

I repubblicani presentano un nuovo piano per evitare il fiscal cliff


WASHINGTON, 19. Nuovi progressi sul fiscal cliff. I repubblicani alla Camera hanno fissato per gioved il voto sul piano presentato dallo speaker John Boehner. Lo afferma il leader della maggioranza alla Camera, il repubblicano Eric Cantor. Il piano che sar votato nei prossimi giorni prevede un aumento delle tasse solo per chi guadagna oltre un milione di dollari. La proposta non ancora bilanciata, ma un progresso ha detto Boehner commentando le ultime proposte del presidente Obama. In realt, le ultime ore sono state caratterizzate da strettissime trattative e colloqui, con aperture e chiusure da entrambe le parti. Con una mossa a sorpresa Boehner, precisando di voler continuare a sperare in un accordo e impegnandosi a portare avanti le trattative con Obama, ha annunciato ieri di aver preparato un piano B nel caso in cui i negoziati non vadano in porto: un piano tutto incentrato sulle tasse e che prevede un aumento delle aliquote solo per chi guadagna oltre un milione di dollari. La Casa Bianca ha respinto immediatamente la proposta. Il presidente vuole un compromesso e la sua offerta lo dimostra, ma non disposto ad accettare un piano che non chieda abbastanza ai pi ricchi, scaricando tutto il peso sulla classe media; il piano di Boehner non pu passare in Senato e non tutela la classe media si legge in una nota. Alla possibilit che alla fine venga raggiunto un accordo crede Wall Street, che ieri avanzata decisa a 13 giorni dallentrata in vigore del fiscal cliff, il mix di taglia alla spesa pubblica e aumenti delle tasse che potrebbe far ricadere leconomia a stelle e strisce in recessione. A criticare il piano di Boehner anche il leader della maggioranza in Senato, Harry Reid, che punta il dito contro i repubblicani accusandoli di voler abbandonare le trattative, e liniziativa di Boehner a suo avviso lo dimostra. Il piano dello speaker della Camera non convince neanche il leader della minoranza in Senato, Mitch McConnell. Non appoggio ha detto il democratico aumenti delle tasse per nessuno.

Il logo della banca svizzera Ubs (Ap)

modo che la parte variante non eccedesse la parte fissa. I Governi volevano un rapporto pi favorevole ai bonus. Il compromesso proposto dal Parlamento Ue era gi stato negoziato in una riunione con Commissione e Stati. Le banche Ue hanno chiesto alcune settimane fa il rinvio di un anno dellentrata in vigore di Basilea III.

Lo scorso novembre gli Stati Uniti avevano rinunciato ufficialmente ad applicare le nuove normative. Lo aveva annunciato la Federal Reserve in una nota. Il rinvio era stato giustificato dal fatto che non c tempo sufficiente per capire le regole e fare i necessari cambiamenti nei sistemi. Il rinvio dellapplicazione delle regole di Basilea III da gennaio arrivata dopo che molti rappresen-

tanti dellindustria del credito hanno espresso preoccupazioni. Alla luce del volume di commenti ricevuti e della vasta gamma di opinioni espresse durante il periodo di commento le agenzie federali bancarie non si aspettano che una qualsiasi delle norme proposte possa entrare in vigore il primo gennaio 2013 spiega la nota della Fed.

Ma i conti pubblici sono ancora a rischio

Standard&Poors rialza il rating della Grecia

Parigi non prospetta tagli drastici alla spesa


PARIGI, 19. Il Governo francese lancia la sua spending review, ma evita di prospettare drastici tagli alla spesa. Il presidente francese, Franois Hollande, si impegnato a ridurre la spesa pubblica, che al 57 per cento del pil, ma finora il capo dellEliseo non ha prospettato quei robusti tagli che molti economisti considerano inevitabili. Il primo ministro, Jean-Marc Ayrault, ha detto ieri che Parigi punta a sfoltire gli ottanta miliardi di euro di aiuti annuali alle imprese e i sessanta miliardi di euro che vengono spesi per il sostegno alle famiglie. Jean-Marc Ayrault ha quindi aggiunto che lintento della revisione di spesa quello di ridurre le spese amministrative e quelle per i servizi pubblici. Al riguardo il primo ministro francese ha dichiarato: Le nostre risorse finanziarie sono diventate un lusso per le politiche di spesa che non rientrano nei nostri obiettivi. Tuttavia, rileva lagenzia Agi, la Confindustria francese continua a insistere sulla necessit di tagli pi incisivi alla spesa pubblica.

Luso di carbone destinato a superare quello del petrolio


PARIGI, 19. Entro dieci anni, il carbone potrebbe togliere al petrolio il primato di fonte di energia mondiale. Lo afferma in una nota ripresa dallagenzia Ansa il direttore dellAgenzia internazionale dellEnergia (Aie), Maria van der Hoeven, valutando la forte richiesta della Cina, ma anche dellIndia. Oggi, evidenzia lAie, il carbone rappresenta circa il 28 per cento dellenergia consumata nel mondo ed la prima fonte di elettricit. Secondo un rapporto dellAgenzia internazionale dellEnergia, nel 2017 il consumo di carbone dovrebbe rappresentare 4,32 miliardi di tonnellate di petrolio equivalente, molto vicini ai 4,4 miliardi delloro nero. La Cina, che sta aprendo in continuazione centrali elettriche a carbone, ha rappresentato lanno scorso il 46,2 per cento del consumo mondiale e potrebbe raggiungere quota 50 per cento nel 2014. Da parte sua, lIndia nel 2017 dovrebbe scalzare gli Stati Uniti dal secondo posto nella classifica dei maggiori consumatori mondiali di carbone.
Un modellino della Casa Bianca (Ap)

La situazione politica in Italia

Precisazioni di Napolitano sulle elezioni


ROMA, 19. Le ipotesi di data per lo scioglimento delle Camere allesame del presidente della Repubblica, che ne ha la prerogativa esclusiva sentiti i presidenti delle due Assemblee, non sono dettate da alcuna forzatura o frettolosit. Cos una nota diffusa mercoled dal Quirinale. Come noto continua il comunicato il presidente Napolitano ha ripetutamente auspicato che le elezioni si svolgessero alla scadenza naturale entro la prima met di aprile; altrettanto noti sono i fatti politici che hanno vanificato questa possibilit. Gi prima di quei fatti nuovi si legge ancora nella nota la Conferenza dei capigruppo del Senato aveva calendarizzato la discussione in aula della legge di stabilit per il 18 dicembre. Avendo il presidente del Consiglio preannunciato la formalizzazione delle sue irrevocabili dimissioni allindomani dellapprovazione di questa legge, interesse del Paese evitare un prolungamento di siffatta condizione di incertezza istituzionale. In quanto alla conseguente indizione delle elezioni politiche, corrisponde alla prassi costante la fissazione della data in un momento intermedio tra il minimo di 45 giorni previsto dalla legge e il massimo di 70 fissato in Costituzione. egualmente interesse del Paese conclude la nota che ci si attenga a tale prassi e non si prolunghi eccessivamente la campagna elettorale affinch possa ristabilirsi al pi presto la piena funzionalit delle assemblee parlamentari e del Governo in una fase sempre critica e densa di incognite per lItalia. Il presidente della Repubblica ha anche scritto una lettera al direttore della Stampa, Mario Calabresi, pubblicata nelledizione di mercoled del quotidiano torinese. Ogni decisione in merito allincarico di formare il nuovo Governo scrive Napolitano nascer da consultazioni post-elettorali con tutte le rappresentanze politiche e dagli elementi che trarr sul da farsi, non essendo vincolato ad alcuna ipotesi precostituita. Il capo dello Stato ha inteso cos confutare alcune interpretazioni date allincontro di luned al Quirinale con le alte cariche dello Stato, in riferimento al quale era stata sottolineata una sua presunta tensione, se non frattura nei confronti del presidente del Consiglio, Mario Monti. Sempre in quelloccasione erano state ricavate conclusioni improprie dal discorso pronunciato dal capo dello Stato: In particolare scrive Napolitano il mio riferimento al ruolo che questa volta svolgeranno le forze politiche e al peso che avranno i risultati elettorali, stato arbitrariamente quasi tradotto nel preannuncio dellincarico che dar (a chi arriva primo) per formare il nuovo Governo. Nessuna tensione, dunque, fra il capo del Governo e il capo dello Stato, e a dimostrazione di ci Napolitano ricorda i colloqui avuti con Monti in queste settimane di dicembre. Ieri intanto il presidente della Conferenza episcopale italiana, il cardinale Angelo Bagnasco, ha celebrato la messa per i senatori e i deputati della Repubblica italiana. Al mondo politico, ha detto il porporato, il nostro popolo oggi guarda con ragionevole esigenza; che questo sguardo sia sempre pi esigente e mai rassegnato. Occorre quindi onorare quanti, non sono pochi, fanno il loro dovere con spirito di autentico servizio, prodigandosi non per interessi personali o di parte, ma per la giustizia che assicura a tutti e a ciascuno le condizioni per realizzare il bene.

Il premier greco Antonis Samaras (Ap)

ATENE, 19. Lagenzia internazionale Standard&Poors (S&P) ha rialzato il rating sul debito pubblico della Grecia a B- da SD (insolvenza selettiva). La decisione segue il successo del riacquisto di 31,9 miliardi di valore nominale del debito pubblico ellenico in mano agli investitori privati. Loperazione stata completata la scorsa settimana da Atene grazie al finanziamento dellUe ed ha consentito una riduzione netta del debito pubblico di circa 20 miliardi di euro. Loutlook stabile grazie alla determinazione dei Paesi dellEurozona nel sostenere Atene, scrive S&P. La scorsa settimana lEurogruppo, con la compartecipazione del Fondo monetario internazionale, ha dato il via libera ad prestiti complessivi a favore di Atene per 49,1 miliardi. Di cui 34,4 miliardi sono stati erogati ieri e cos distribuiti: 24,1 miliardi alla ricapitalizzazione delle banche elleniche, 9,3 miliardi serviranno a pagare il debito dello stato verso il settore privato delleconomia. I restanti 14,7 miliardi arriveranno, su base rateale, entro la fine del primo trimestre del 2013 con una funzione di sostegno al ciclo economico per contrastare leffetto depressivo delle misure di austerit pari a oltre 13 miliardi di euro. La nota di S&P si sofferma anche sulle possibile tendenze del rating sul debito sovrano. Potrebbe essere nuovamente alzato se Atene mostrer la capacit di seguire il programma di aggiustamen-

to strutturale negoziato con Ue ed Fmi. Ma i conti pubblici continuano ad allarmare gli analisti. Con una coesione sociale messa alla prova dalle nuove misure di austerity, i rischi sul piano di aiuti restano infatti importanti, afferma lInstitute of International Finance.

S europeo allesenzione dallImu


ROMA, 19. La Commissione europea ha dato oggi il via libera alle nuove norme emendate sul lesenzione dallImu per le attivit di carattere non economico. Secondo Bruxelles, il precedente sistema italiano di esenzioni dallIci concesse a entit non commerciali per scopi specifici tra il 2006 e il 2011 era incompatibile con le regole Ue sugli aiuti di Stato. Dopo lapertura dellindagine Ue nel 2010, lItalia ha ora adottato una nuova tassa, lImu, che non implica aiuti di Stato dal momento che le esenzioni si applicheranno solo agli immobili dove sono condotte attivit non economiche.

Aumentano in Italia gli stranieri e gli anziani


ROMA, 19. Pi anziani e pi stranieri: questo il tratto essenziale della fotografia dellItalia scattata dallIstat nel quindicesimo censimento (2001-2011). I residenti in Italia sono aumentati toccando i quasi sessanta milioni. La popolazione cresciuta del 4,3 per cento rispetto agli ultimi dati. Tuttavia, lIstat rileva un cambiamento sostanziale: ci sono 250.000 italiani in meno rispetto a dieci anni fa. E infatti lincremento di popolazione dovuta agli stranieri, 2.694.256 in pi, che superano cos la soglia di quattro milioni, con un crescita del 201,8 per cento. Aumentano, inoltre, gli anziani e le donne. Cresce la percentuale di popolazione degli over 65, che passata dal 18,7 per cento al 20,8 per cento. Al 9 ottobre 2011, 93,7 uomini ogni cento donne (28.745.507 uomini, 30.688.237 donne). Intanto, lIstat e il Ministero del lavoro e delle politiche sociali hanno presentato ieri il terzo Rapporto sulla coesione sociale, articolato in due volumi. Nel documento si rileva la crescita dei matrimoni celebrati con rito civile: sono ormai pi di un terzo del totale (36,5 per cento). Nelle regioni del Nord i matrimoni civili hanno superato quelli religiosi (51,7 per cento). Tuttavia il matrimonio religioso resta ancora la scelta principale a livello nazionale (60,2 per cento). Il rapporto Istat sottolinea inoltre il deterioramento delle condizioni economiche del Paese, mettendo in rilievo laumento del rischio povert e le difficolt di migliorare la posizione sociale.

LOSSERVATORE ROMANO
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gioved 20 dicembre 2012

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Oltre novanta vittime

Violenti scontri in Siria tra esercito e oppositori


DAMASCO, 19. Novantuno vittime: questo il bilancio di una nuova giornata di combattimenti in Siria tra esercito e oppositori. La denuncia arriva dai Comitati di coordinamento locale, organismo degli attivisti. Tra le vittime scrivono questi ultimi ci sono tre bambini e una donna. A Damasco e nei sobborghi della capitale si contano 29 morti. Secondo gli attivisti, inoltre, 17 persone sono state uccise a Deraa, 14 ad Hama e 11 ad Aleppo. A Deir Ezzor i Comitati riferiscono della morte di sette persone, altrettante a Homs e sei a Idlib. Cresce intanto il numero di donne e bambini tra i feriti curati allospedale di Damasco: lo ha reso noto un gruppo di esperti dellOrganizzazione mondiale della sanit (Oms). In media lospedale, gestito dal ministero della Salute siriano, riceve tra settanta e cento feriti al giorno. Le ferite pi frequenti sono ustioni, ferite da colpi darma da fuoco e da esplosione, ha spiegato a Ginevra il portavoce dellOms, Tarik Jasarevic. Il personale dellospedale ha difficolt a recarsi al lavoro a causa del conflitto; si registrano inoltre problemi nel procurarsi farmaci e altri prodotti sul mercato internazionale e locale, a causa delle distruzioni e la carenza di alcuni ingredienti necessari. Ma la salute non il solo settore colpito dal conflitto in Siria. Almeno 2,5 milioni di persone avrebbero bisogno di assistenza alimentare, secondo le stime della Mezzaluna rossa siriana. LO nu riesce difficilmente a fornire aiuti a 1,5 milioni di persone, in maggioranza sfollati. A sottolineare la gravit dellemergenza stato ieri a Ginevra il Programma alimentare mondiale (Pam). La Mezzaluna rossa siriana ha chiesto al Pam di portare da 1,5 milioni a 2,5 milioni il numero di beneficiari del programma di assistenza alimentare, ma il Pam afferma una nota dellorganizzazione non in grado di accrescere ulteriormente lassistenza, anche per mancanza di partner operatori. La crisi del pane colpisce diversi governatorati del Paese e lunghe file di attesa davanti alle panetterie sono ormai la norma in molte parti della Siria ha sottolineato la portavoce del Pam, Elisabeth Byrs. I prezzi dei beni alimentari, e del pane in particolare, sono praticamente raddoppiati nelle zone degli scontri, come Aleppo, mentre la penuria di carburante, linsicurezza e lintensificazione della violenza rendono sempre pi difficile raggiungere alcune delle localit pi colpite. Ciononostante, e per la prima volta da molti mesi, nei giorni scorsi il Pam ha potuto distribuire aiuti a Ras El Ain e Tal Abyad, nei pressi del confine turco, ha aggiunto. Nel Paese teatro di un violento conflitto, lOnu stima ora che 4 milioni di persone avrebbero bisogno di aiuti umanitari, tra i quali due milioni di sfollati interni. In ottobre, le stime del palazzo di Vetro erano di 2,5 milioni di persone colpite, tra i quali 1,2 milioni di sfollati interni.

Il presidente francese Hollande in Algeria


ALGERI, 19. Con lobiettivo di rilanciare la riconciliazione, il presidente francese, Franois Hollande, giunto in Algeria per una visita ufficiale di due giorni. Il capo dello Stato alla testa di una delegazione composta da una settantina di persone, tra le quali grandi imprenditori (Renault e Peugeot), ma anche personaggi dello spettacolo. I colloqui con il capo dello Stato algerino, Abdelaziz Bouteflika, saranno incentrati sulleconomia e sulla lotta al terrorismo nel nord del Mali, che confina con il Paese nordafricano. L'Algeria informa lagenzia Ap il pi importante partner commerciale della Francia e il presidente Hollande spera di rafforzare i legami economici bilaterali. La visita di Hollande arriva mentre l'Algeria festeggia il cinquantesimo anniversario dellindipendenza dalla Francia, ottenuta a seguito di una guerra durata pi di sette anni. Anche per questo il viaggio di Hollande dicono i commentatori ha un notevole significato storico e politico. Ma ci saranno anche gli affari economici, e molti. A essere interessato soprattutto il gruppo automobilistico Peugeot, che ha inaugurato in queste ore una fabbrica nella banlieue di Algeri e nel cui direttivo si detto alcuni giorni fa potrebbe entrare proprio il Governo dellAlgeria. Renault firmer invece unintesa per la costruzione di un impianto a O rano.

Manifestanti a piazza Tahrir (Ap)

Mentre proseguono le proteste in vista del secondo turno del referendum costituzionale di sabato

Si cerca il dialogo in Egitto


IL CAIRO, 19. Mentre in tutto lEgitto non si fermano le proteste contro il presidente, Mohammed Mursi, e il suo progetto di revisione della Costituzione sottoposto a referendum, lAssemblea costituente ha invitato venerd i quattro leader delle opposizioni Mohamed ElBaradei, Amr Mussa, Hamdin Sabahi e Sayed el Badawi a un dialogo pubblico, nazionale e trasparente sulle loro obiezioni alla nuova Carta. Lo riferisce lagenzia egiziana Mena. Anche il ministro della Difesa e comandante in capo delle forze armate, generale Abdel Fattah Al Sissi, ha lanciato un appello al dialogo, mettendo in guardia contro i rischi di una polarizzazione politica esasperata. Le divisioni stanno nuocendo alleconomia e minacciano la pace sociale ha ammonito il generale. Le opposizioni contrastano la Costituzione nel merito e, in particolare, perch stata approvata da un organismo che accusano di essere dominato dagli islamici. Ieri, decine di manifestanti hanno contestato il presidente Mursi di fronte al palazzo presidenziale dellIttihadiya, a Heliopolis, appena hanno visto il suo convoglio avvicinarsi alledificio. Lo riferiscono fonti di stampa locali. I dimostranti, che protestano contro il referendum che dovrebbe sancire ladozione della bozza della nuova Costituzione, ma anche contro i presunti brogli che avrebbero inficiato il primo turno di sabato scorso, hanno anche intonato slogan contro i Fratelli musulmani. Molti i contestatori che hanno minacciato di non accettare i risultati referendari neppure se il 22 dicembre i s dovessero vincere nettamente: al primo turno sono stati comunque circa il 57 per cento, meno di quanto non si aspettassero lo stesso Mohammed Mursi e i Fratelli musulmani. Per sabato prossimo in programma il secondo turno del referendum sulla contestata bozza di Costituzione. A protezione del presidente sono intervenuti gli uomini della Guardia repubblicana, che hanno formato una catena umana ai lati del convoglio. Vicino agli ingressi del palazzo presidenziale, secondo la stampa, sono state ulteriormente rafforzate le misure di sicurezza. Il ministro della Giustizia egiziano, Ahmed Mekki, ha frattanto inviato una lettera alle Corti dappello delle circoscrizioni dove si gi votato per il referendum costituzionale sabato scorso, chiedendo che siano aperte inchieste sulle denunce di irregolarit gi presentate. Lo ha spiegato lo stesso Mekki in una conferenza stampa, precisando che le inchieste riguarderanno anche la denunciata assenza di giudici ai seggi. A riguardo, il ministero della Giustizia ha fatto sapere che sono gi in corso la selezione e la nomina dei magistrati ai quali saranno affidate le indagini: compito non facile, dal momento che in Egitto sempre pi ampi settori del potere giudiziario si stanno ormai ritirando. E allindomani delle dimissioni di Talaat Ibrahim Abdallah, il procuratore generale nominato di recente dal capo dello Stato, ma costretto a lasciare lincarico dalle proteste della piazza e, soprattutto, di vasti settori dellapparato giudiziario, i Fratelli musulmani hanno reagito con estrema durezza, definendo un crimine laver di fatto imposto a Ibrahim la rinuncia. In un comunicato ufficiale ripreso dallagenzia Ansa, il movimento islamista decisivo per la vittoria di Mursi nelle presidenziali del giugno scorso afferma che il Supremo consiglio giudiziario, massimo organo di auto-governo della magistratura, dovrebbe respingere le dimissioni del procuratore generale. Ibrahim aveva preso il posto di Abdel Meguid Mahmoud, che occupava la carica dal 2006, quando in Egitto era ancora saldamente al potere Hosni Mubarak.

LAfghanistan pronto ad accogliere i profughi


KABUL, 19. LAfghanistan far fronte presto al ritorno in patria di milioni di profughi emigrati in Paesi della regione, soprattutto dal Pakistan e dallIran. Di conseguenza ha bisogno di un grande sforzo per offrire a quanti devono rientrare la possibilit di una formazione professionale che ne faciliti linserimento sociale. lo scenario indicato, a Kabul, da Marco Boasso, inviato speciale in Afghanistan dellOrganizzazione internazionale per le migrazioni (Iom). Secondo le ultime statistiche, dopo anni di conflitto, sul territorio afghano vi sono attualmente circa mezzo milione di profughi interni, e solo il Pakistan e lIran ne ospitano almeno 5,7 milioni, molti dei quali sono privi di documenti. Di recente Islamabad ha concesso una proroga di sei mesi prima di far cominciare le operazioni di ritorno dei profughi afghani che si trovano sul suo territorio. Sul fronte pakistano, intanto, si segnala un nuovo attacco contro volontari attivi nella campagna antipolio. Uomini armati hanno aperto il fuoco contro alcuni operatori a Peshawar, ferendone due. Ieri, in attacchi compiuti sempre a Peshawar e a Karachi, erano state assassinate cinque operatrici sanitarie.

Accuse dellO nu ai rivoltosi congolesi

Pressioni africane per lintervento in Mali


BAMAKO, 19. LUnione africana accentua la pressione affinch si arrivi a un intervento internazionale nel nord del Mali, da mesi sottratto al controllo del Governo di Bamako e finito sotto quello di gruppi armati considerati parte della galassia del terrorismo internazionale di matrice fondamentalista islamica. Sulla questione si attende a giorni una decisione del Consiglio di sicurezza dellOnu al quale ha rivolto ieri un appello il presidente del Benin, Thomas Boni Yayi, presidente di turno dellUnione africana. Con enfasi voglio sottolineare la necessit di dispiegare quanto prima una forza internazionale per aiutare la liberazione del nord del Mali e sradicare il pericolo terroristico che minaccia la pace di tutta la regione, ha dichiarato Boni Yayi, al termine di un vertice, ieri a Niamey, la capitale del Niger, dei capi di Stato del Consiglio dellintesa, un organismo di cooperazione regionale di cui fanno parte Benin, Burkina Faso, Niger, Togo e Costa dAvorio. Fino a due mesi fa la decisione di intervenire in armi sembrava pi che probabile, ma nelle ultime settimane sono cresciute le perplessit a riguardo di molti soggetti internazionali, compreso lo stesso segretario generale delle Nazioni Unite, Ban Ki-moon.

Truppe ciadiane contro i ribelli centroafricani


BANGUI, 19. Truppe del Ciad hanno passato ieri la frontiera con la Repubblica Centroafricana, spingendosi in profondit nel suo territorio, per affiancare lesercito locale impegnato contro le milizie di almeno tre fazioni ribelli, decise a rovesciare il Governo di Bangui guidato dal presidente Franois Boziz. Poche ore prima, queste ultime avevano conquistato la strategica citt mineraria di Bria, contornata da giacimenti di diamanti. Nel dare notizia dellintervento armato del Paese confinante, fonti militari centroafricane citate dalle agenzie di stampa internazionali hanno specificato che i soldati del Ciad, muniti di artiglierie pesanti, hanno raggiunto Kaga Bandoro, a 250 chilometri a nord di Bangui, dove si sono unite alle forze locali.

Incertezza sullesito delle elezioni presidenziali

Alta affluenza in Corea del Sud


SEOUL, 19. Laffluenza oltre le attese, pari al 75,8 per cento nelle stime preliminari, ha contribuito a determinare oggi in Corea del Sud lo scenario dincertezza sullesito delle elezioni presidenziali, visto il testa a testa che si profila tra la candidata conservatrice, Park Geun Hye, e il rivale, Moon Jae In, sostenuto dal Partito democratico unito (Pdu). Malgrado le temperature polari (nella capitale, Seoul, sono stati toccati i meno 10 gradi), ci sono state lunghe file ai seggi. Lo hanno confermato giornalisti stranieri sul posto. La percentuale di votanti, che si confronta con il 63 per cento raggiunto alle elezioni del 2007, conferma la consistente partecipazione della fascia dei pi giovani. Con Park in testa di un soffio negli ultimi sondaggi della vigilia, Moon aveva puntato tutto proprio sulla massiccia affluenza per recuperare il ritardo, qualora fosse stata raggiunta la quota del 77 per cento dei votanti. In base agli ultimi exit poll, Park viene indicata al 50,1 per cento, secondo un rilevamento congiunto delle reti televisive Kbs, Mbc e Sbs. Moon ex noto avvocato dei diritti umani e gi capo di gabinetto dellex presidente, Roh Moo Hyun viene invece indicato al 48,9 per cento. Se il risultato degli exit poll venisse confermato, rilevano gli analisti politici, Park sarebbe la prima donna presidente del Paese asiatico. Il pronostico, a urne chiuse, si inverte invece nelle rilevazioni della televisione via cavo Ytn: 49,753,5 per cento a favore di Moon e 46,1-49,9 per cento per Park, la figlia del defunto presidente Park Chung Hee, che dopo il golpe militare nel 1961 guid la Corea del Sud fino al 1979 con il pugno di ferro. Se Park sostenuta dal Grand National Party (che nel frattempo ha preso il nome di Saenuri) era accreditata alla vigilia di un leggero vantaggio, il suo rivale, sostenuto dalla Pdu, principale forza di opposizione, ha visto per il distacco ridursi progressivamente nel finale della campagna elettorale, anche per lappoggio avuto dal tycoon dei software, Ahn Cheol Soo, candidato indipendente ritiratosi dalla competizione per le presidenziali. La campagna elettorale, con lappello agli indecisi stimati al 10 per cento, ha toccato tutti i temi del passato, dominato dalla figura del generale Park, cui riconosciuto per il merito di aver posto le basi per una delle pi grandi storie di successo economico in Asia. La lady di ferro, come anche conosciuta Park, ha detto di essere qualificata per il ruolo di prima donna presidente e promesso di portare avanti le riforme: un presidente non deve dominare sul popolo, ma deve camminare con il popolo, ha detto.

Miliziani ribelli congolesi (Ansa)

KINSHASA, 19. Spostamenti di miliziani ribelli congolesi del Movimento del 23 marzo (M23), in violazione degli accordi appena sottoscritti, sono stati denunciati dallOnu in Nord Kivu, la regione orientale della Repubblica Democratica del Congo dove questanno si riaccesa la guerra civile. Secondo il portavoce locale dellO nu, Martin Nesirky, citato dallagenzia Misna, la situazione rimane tesa e precaria soprattutto nel capoluogo Goma. Nesirky ha aggiunto che la Monusco, la missione dellOnu, ha intensificato il pattugliamento aereo

e terrestre nel Nord Kivu, accertando spostamenti sospetti dei ribelli, oltre che attorno a Goma, anche nel Masisi, a Ruwindi e a Kibati. In base ad accordi sottoscritti a Kampala, dove proseguono i colloqui tra il Governo di Kinshasa e i ribelli, mediati dai Paesi dei Grandi Laghi, le milizie dellM23 si erano ritirate da Goma allinizio di questo mese. Da parte sua, il il governatore del Nord Kivu, Julien Paluku, ha apertamente accusato i ribelli di mantenere un clima di psicosi a Goma per esercitare pressioni a Kampala.

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LOSSERVATORE ROMANO
Compiti, attese e sfide per luniversit

gioved 20 dicembre 2012

Modello di responsabilit
di GUALTIERO BASSETTI esperienza universitaria per moltissimi giovani un momento decisivo nel difficile compito di conferire senso e orientamento alla propria esistenza. Proprio per questo mi rivolgo ai docenti universitari, con la consapevolezza che i giovani hanno bisogno di autentici maestri, cio di persone capaci non solo di trasmettere nozioni, ma di testimoniare fiducia nella ricerca, speranza nella vita e passione per luomo. Siamo a condividere in questo tempo di Natale il cuore del vostro lavoro anzi della vostra missione! di docenti universitari. Come ebbe a dire Benedetto XVI al corpo docente dellUniversit di Praga: Assieme alla vostra ricerca c un ulteriore essenziale aspetto della missione delluniversit in cui siete impegnati, vale a dire la responsabilit di illuminare le menti e i cuori dei giovani e delle giovani di oggi. Questo grave compito non certamente nuovo. Sin dai tempi di Platone, listruzione non consiste nel mero accumulo di conoscenze o di abilit, bens in una paidia, una formazione umana nelle ricchezze di una tradizione intellettuale, finalizzata ad una vita virtuosa. Vorrei porre laccento con voi sulla responsabilit di questo compito cos esigente, coglierne le continue provocazioni, gustarne i frutti. Per questo vi scrivo: per dirvi che, nonostante la sfida appaia sempre pi impegnativa, vale la pena non tirarsi indietro, non rinunciare a una prospettiva umanamente alta nella vostra professione. Al successo di questa missione infatti legata la felicit dei giovani; legato il destino di Perugia, dellUmbria e del Paese; infine legato, in qualche modo, il futuro del mondo intero, che passa nelle nostre Universit attraverso la presenza di tanti studenti stranieri. Come ben sapete, i vescovi italiani in questo decennio hanno proposto a tutte le Chiese di confrontarsi con la sfida educativa. In particolare, riflettendo sullUniversit, hanno scritto che essa svolge un ruolo determinante per la formazione delle nuove generazioni, garantendo una preparazione che consente di orientarsi nella complessit culturale odierna. Il mondo universitario ha il compito di promuovere competenze che abbraccino lampiezza dei problemi, attente alle esigenze di senso e alle implicazioni etiche degli studi e delle ricerche nei diversi campi del sapere (Conferenza episcopale italiana, Educare alla vita buona del Vangelo. Orientamenti pastorali per gli anni 2010-2020, Roma, 4 ottobre 2010, n. 49). Le nostre due Universit rappresentano una stupenda icona di tale complessit: cittadini di ogni continente, persone di diversa cultura e religione, si incontrano quotidianamente per formarsi alla conoscenza, allaccoglienza dellaltro... Ci si scopre fratelli, capaci di dialogare e stimarsi a vicenda oltre le differenze. Si pu e si deve educare alla pace: sono certo che luniversit pu offrire ai giovani esperienze di grande significato in ordine alla costruzione di una societ multiculturale, in cui le logiche dellegoismo e dellautoreferenzialit siano soppiantate da quelle della comunione e della comprensione reciproca. Siamo chiamati insieme universit, citt e Chiesa a offrire non solo un posto per studiare, ma una palestra di accoglienza, pluralismo e orientamento al bene comune. Ogni universit dovrebbe sempre custodire la fisionomia di un centro di studi a misura duomo, in cui la persona dello studente sia preservata dallanonimato e possa coltivare un fecondo dialogo con i docenti, traendone incentivo per la sua crescita culturale ed umana (Benedetto XVI, Discorso al mondo della cultura, Pavia, 22 aprile 2007, 3). A misura di giovane sia quindi il nostro Ateneo: luogo di relazioni autentiche, dove la seriet dellimpegno formativo si accompagna alla capacit di ascolto e di accompagnamento, costituendo sempre un luogo privilegiato dove i giovani possano trovare valide offerte scientifiche e preziose proposte di riflessione sul senso della vita (Benedetto XVI, Messaggio per i 700 anni dellUniversit di Perugia, 12 maggio 2008).

Questo chiede la societ odierna, sempre pi bisognosa di professionisti competenti e insieme generosi; questo chiedono i genitori, che a volte fanno grandi sacrifici per far studiare i loro figli; questo chiede, infine, la retta coscienza di chi chiamato a insegnare e a valutare lapprendimento. Non vi sfugge certamente limportanza di tali attenzioni, poich molti giovani vivono un senso di precariet generale e di incertezza nella formazione dellidentit personale, che spesso si esprimono nellanalfabetismo affettivo e relazionale. Le prossime festivit natalizie ci incoraggiano a tessere relazioni vere, poich Dio stesso ci venuto incontro e ha parlato a noi come ad amici (Dei Verbum, n. 2). Non mancano da questo punto di vista fallimenti e delusioni; proprio la cultura contemporanea, infatti,

Quel non segno che spiega tutto


di FRANCESCO VENTORINO Parlando agli universitari degli Atenei romani e delle universit pontificie allinizio dellAvvento, Benedetto XVI ha trovato come sempre le parole pi efficaci per rendere interessante il messaggio cristiano alluomo e soprattutto alluomo di oggi. La fede cristiana ha affermato non adesione a un dio generico o indefinito, ma al Dio vivo che in Ges Cristo, Verbo fatto carne, entrato nella nostra storia e si rivelato come il Redentore delluomo. Noi crediamo, infatti, che Dio non si chiuso nel suo Cielo, ma si chinato sulle vicende delluomo: un mistero grande che giunge a superare ogni possibile attesa. Dio entra nel tempo delluomo nel modo pi impensato: facendosi bambino e percorrendo le tappe della vita umana, affinch tutta la nostra esistenza, spirito, anima e corpo come ci ha ricordato san Paolo possa conservarsi irreprensibile ed essere elevata alle altezze di Dio. E tutto questo lo fa per il suo amore fedele verso lumanit. La Rivelazione di Dio si presenta in questa prospettiva come una sorpresa, o un vero e proprio un miracolo. Come nellesperienza di un amore inaspettato o di una grandiosa, superiore bellezza. Gi Hans Urs von Balthasar aveva scritto che ridurre lamore a risposta allesigenza del soggetto significherebbe diffamare e profanare cinicamente lamore con legoismo e che soltanto se viene riconosciuta la pura grazia dellamore, colui che ama pu manifestare la sua compiuta realizzazione attraverso un tale amore (Solo lamore credibile, Torino, Borla, 1965, p. 56). Da ci traspare chiaramente che la fede sindirizza primariamente a questo amore divino che ci previene e ci supera. Soltanto lamore credibile, ma anche non si deve e non si pu credere a nullaltro che allamore (Ibidem, p. 103). Questo il compito, lopera della fede, riconoscere che esiste un amore, un amore assoluto: contro ogni probabilit dellesperienza esistenziale e contro ogni concezione intellettuale del divino. Lannuncio cristiano, per, pur rimanendo al di l di ogni probabile attesa, risulta paradossalmente il compimento di ogni travaglio e anelito del cuore umano (Porta fidei, n. 13). Nel suo ultimo libro Joseph Ratzinger descrive la capacit dei pastori di cogliere un segno singolare, che al contempo anche un non segno: essi contemplano la povert di Dio, e proprio l riconoscono quello che langelo aveva loro annunciato. Per loro, che avevano visto lo splendore di Dio sui loro pascoli, quel segno, povero segno stato sufficiente: Essi vedono dal di dentro (Linfanzia di Ges, Milano Citt del Vaticano, Rizzoli - Libreria Editrice Vaticana, 2012, p. 94). A Natale, nella misura in cui sapremo immedesimarci nellatteggiamento dei pastori, anche noi potremo scorgere nella povert di Dio la sua carit, cio il suo amore assoluto per ciascuno di noi. Forse allora in qualche modo potremo raggiungere quello che san Bernardo definisce il quarto grado della carit, cio quello in cui luomo ama se stesso soltanto per D io. Oggi, infatti, luomo ha raggiunto tale grado di disperazione e di nichilismo da non riuscire pi ad avere una ragione per amare se stesso. Solo nellincontro con il Dio cristiano egli pu ritrovare la propria identit e la coscienza del proprio valore assoluto.

Antonio Leto, Tre uomini che seminano (1876 circa)

induce luomo a concepirsi come un io completo in se stesso, laddove, invece, egli diventa io nella relazione con il tu e con il noi (Cei, Educare alla vita buona, n. 19).

Il vescovo e i professori
Marted 18 dicembre larcivescovo di Perugia - Citt della Pieve ha celebrato il Natale degli universitari presso la chiesa dellUniversit, incontrando studenti, docenti e personale amministrativo. Ai professori il presule ha consegnato un suo messaggio: uniniziativa alquanto significativa ha commentato don Riccardo Pascolini, direttore dellUfficio diocesano per la pastorale universitaria in quanto evidenzia lattenzione e la vicinanza dellintera Chiesa diocesana al mondo universitario, un mondo fatto da studenti (molti dei quali fuorisede), docenti, personale tecnico-amministrativo, un mondo che genera futuro e su questo futuro siamo tutti coinvolti per poter collaborare nelledificazione delluomo di oggi. Pubblichiamo, quasi integralmente, il messaggio dellarcivescovo.

Lidea di unautonomia e di una di condurre gli uomini fuori dal delibert tanto assolute quanto illuso- serto, verso il luogo della vita piena rie, mentre proclama il diritto a una e abbondante, verso lamicizia con relazionalit sciolta da ogni vincolo, il Figlio di Dio. Io rinnovo limpepone invece le basi per una grande gno della nostra Chiesa locale per solitudine, dovuta allincapacit di questa missione, che ci chiede di costruire rapporti autentici, nella responsabilit e Testimoniare fiducia nella ricerca nella reciprocit. Non vi scoraggiate, cari docenti: speranza nella vita e passione per luomo nessuno sforzo in tal senQuesti i compiti so mai vano! Ogni gea cui sono oggi chiamati i docenti sto di fiducia e di bene porta in s la potenza dellamore nuovo, che opera misteriosamente, ma efficace- prenderci cura e di formare le nuomente, nella storia delle persone e ve generazioni alla vita e alla speranza. Di tale compito anche voi, dei popoli. La Chiesa sta vivendo un Anno carissimi docenti, sentitevi pienadella fede, in occasione del cin- mente partecipi, soprattutto mequantesimo anniversario dellapertu- diante la vostra professione vissuta ra del concilio Vaticano II. Essa ri- nel fedele adempimento dei doveri conosce, umilmente ma fermamente, quotidiani, nella larghezza di mente di aver ricevuto da Dio il compito e di cuore.

Il catalogo inventario del Museo diocesano di Imola

Pasolini e i ruderi delle chiese


di ANTONIO PAOLUCCI Anno 1962. Nel palazzo vescovile di Imola, nelle sale che erano state abitate e arredate da Pio VII Chiaramonti e da Pio IX Mastai Ferretti, luno e laltro vescovi della citt emiliana prima di essere eletti al soglio di Pietro, veniva inaugurato il Museo diocesano, uno dei primi a essere allestiti in Italia. Lo avevano voluto monsignor Antonio Meluzzi, singolare figura di prete innamorato dellarte, pubblicista e studioso dilettante e il vescovo di allora Benigno Carrara. In quello stesso anno 1962 Pier Paolo Pasolini pubblicava una poesia che molti conoscono e i cui versi recitano cos: Io sono una forza del passato / solo nella tradizione il mio amore / vengo dai ruderi delle chiese / dalle pale daltare / dai borghi abbandonati / sugli Appennini e le Prealpi / dove sono vissuti i fratelli. contadina, la rete delle parrocchie rurali che aveva resistito impavida per secoli si dissolveva come neve al sole, si spopolavano borghi e villaggi, cambiavano le consuetudini sociali e familiari, illanguidivano e si spegnevano antiche tradizioni comunitarie e religiose. In quellanno 1962 Pier Paolo Pasolini, con la capacit di testimoniare il presente e di antivedere il futuro che Dio d ai profeti e ai poeti, e monsignor Antonio Meluzzi, che andava raccogliendo ai quattro angoli della sua diocesi da chiese dismesse e da comunit in abbandono i relitti del vasto naufragio, praticavano la piet e coltivavano la memoria. La memoria sono le pale daltare di fronte alle quali non prega pi nessuno, sono le chiese ridotte a ruderi non solo e non tanto perch le saccheggiano i ladri e le consumano le piogge e le nevi, ma perch si dissolta la comunit che le ha costruite, abitate, amate. La piet per i fratelli che, generazione dopo generazione, hanno frequentato quelle chiese affidando a una lapide, a un affresco, a un arredo liturgico, a un umile ex-voto, tracce di umana fede e di umanissimo orgoglio. La piet e la memoria sono caratteri distintivi della nostra Chiesa. Monsignor Meluzzi lo sapeva bene e lo sapeva altrettanto bene Pasolini, lui che nelle pale daltare e nei borghi abbandonati riconosceva la sua identit e che ebbe a definirsi una volta ultimo usignolo della Chiesa Cattolica. Oggi il catalogo inventario del Museo diocesano di Imola affidato a un volume curato da Marco Violi per il coordinamento del direttore della raccolta Don Antonio Renzi e il lavoro di editing e di documentazione fotografica realizzato da Sergio Orselli. La fondazione della locale Cassa di Risparmio ha finanziato la pubblicazione mentre lattuale vescovo della citt emiliana, monsignor Tommaso Ghirelli, ha saggiamente voluto che, allappuntamento dei suoi primi cinquantanni, il museo che raccoglie le testimonianze della Chiesa che stata ed in Imola, avesse degna memoria e adeguati riconoscimenti. A me stato chiesto di raccontare, da storico dellarte, il museo e lho fatto volentieri perch entrare negli ambienti Paolo (o Lorenzo) Veneziano, Madonna col Bambino (XIV secolo) che Pio VII e Pio IX abitarono significa entrare nella stoPoniamo mente alla data, il 1962. Era co- ria di una comunit ecclesiale e quindi nel tesminciata la stagione che i manuali di storia suto vivo di una citt, di un territorio, di un avrebbero chiamato del miracolo economi- popolo. co. Di fatto lItalia cambiava pelle. Era ormai Ogni opera darte squisitamente relativa. avviata ed era in pieno svolgimento la grande Di pi essa un fascio di relazioni, essendo mutazione; mutazione sociale, culturale, an- relazionata allartefice che lha prodotta, al tropologica. Migravano in massa gli italiani committente che lha voluta, alla cultura che dal sud al nord, dalla montagna alla pianura, le ha dato immagine, allambiente religioso dallinterno alle coste, dalla campagna alla cit- sociale e civile allinterno del quale inserita, t. Moriva senza lasciare rimpianti la civilt alle altre opere darte che lhanno influenzata e condizionata, ai restauri, agli spostamenti, alle manomissioni che ha subito. In questo senso il museo un libro aperto che chiede solo di essere letto. Fermiamoci di fronte alla Madonna col Bambino che viene dalla chiesa di San Martino a Mazzolano. opera di Paolo Veneziano (ma forse meglio pensare a Lorenzo Veneziano), rimane indimenticabile per via del donatore Dominus Petrus De Zizis che ci tiene a presentarsi in ginocchio ai piedi della Vergine orgoglioso dei suoi abiti e del suo rango di ricco notabile. Dalla antica Chiesa dei Santi Niccol e Domenico viene il trittico che porta la data 1433 e la firma di Giovanni da Riolo, raffinato pittore tardogotico che diresti in bilico fra i mo-

Negli anni in cui in Italia stava morendo la civilt contadina Monsignor Meluzzi e il poeta bolognese coltivavano la memoria accomunati dallamore per larte e la religiosit popolari
di stilistici di Gentile da Fabriano e suggestioni boeme e tedesche. A una parrocchia oggi di fatto dismessa dellAppennino appartiene una delle opere pi significative di Innocenzo da Imola, un pittore di primo Cinquecento che parte da una cultura fiorentina fra il Ghirlandaio e il Franciabigio per incrociare nei suoi anni tardi i modelli di Raffaello. Per lo storico dellarte resta misterioso il pittore che, prima del 1472, dipinse la splendida Madonna detta del Soccorso in origine nella chiesa di Santa Maria in Valverde. Maestro di Valverde, appunto dal luogo di origine, stato provvisoriamente battezzato il pittore il quale si mostra in equilibrio fra il Rinascimento centro italiano e il naturalismo sontuoso dei fiamminghi declinato nella sua variante iberica. Come ha potuto un artista forse spagnolo finire alla periferia di Imola? Sono queste le domande che rendono affascinante il nostro mestiere. Il viaggio nel Museo diocesano di Imola pu continuare moltiplicando gli incontri con artisti a volte sufficientemente noti, pi spesso pressoch incogniti. Ed ecco le belle tempere di Carlo Cignani che monsignor Meluzzi salv dalla rovina abbandonate nei depositi della parrocchia del Carmine a Massa Lombarda, ecco le anime purganti di Marco Antonio Franceschini notevole pittore bolognese di primo Settecento, ecco Giuseppe Righini, Girolamo Dominici, Angelo Michele Gottarelli minori protagonisti dellarte religiosa imolese fra XVII e XIX secolo. Naturalmente il museo raccoglie anche gli oggetti appartenenti alla categoria delle cosiddette arti minori: tessuti liturgici, vasi sacri, reliquiari (magnifico quello regalato da Pio VII al termine dellesilio napoleonico), documenti della devozione popolare. La raccolta degli ex-voto, delle statue in terracotta legate alla piet domestica, le targhe devozionali in ceramica, fanno di questo settore del museo uno dei pi importanti e meglio documentati dItalia.

gioved 20 dicembre 2012

LOSSERVATORE ROMANO

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Jugoslavia e jugoslavismo secondo Egidio Ivetich

Pitture rupestri con bisonti nella grotta di Altamira in Spagna

Storia di uno strano Paese


di GIANPAOLO ROMANATO

e ai giovani che oggi hanno ventanni parliamo di Jugoslavia probabile che ci guardino stupiti e ci chiedano di che strana cosa stiamo discutendo. Ma per la generazione cresciuta dopo la guerra la Jugoslavia un ricordo ancora vivissimo: Tito, un comunismo diverso, la fuga degli italiani, la questione di Trieste, gli accordi di Osimo, e anche, perch no, splendide vacanze al mare destate. Che cosa stato, dunque, questo strano Paese che ha occupato la scena del mondo per una settantina danni, che prima del 1918 non esisteva e che a partire dal 1991 ha cessato di esistere, passando attraverso guerre e carneficine che ancora pesano sulla coscienza contemporanea? Di pi: ci che chiamavamo Jugoslavia esistito realmente o stato solo una velleitaria costruzione della politica? A queste domande radicali cerca di rispondere in un bel libro, di non facile lettura ma quanto mai denso di contenuti e suggestioni, Egidio Ivetich, professore

alluniversit di Padova, nel suo recente Jugoslavia sognata. Lo jugoslavismo delle origini (Roma, Franco Angeli, 2012, pagine 230, euro 30), un libro che colma una vistosa lacuna della nostra storiografia, quasi totalmente disinteressata, tranne pochi studiosi concentrati in Friuli, a una questione che invece fondamentale per comprendere il passato e progettare il futuro dellEuropa. Lidea jugoslava, cio lunione degli slavi del sud, si svilupp nellOttocento nellattuale Croazia. Gli Stati nazionali, soprattutto lItalia e la Germania, fungevano da traino e da esempio. Perch non imitarli? Perch non creare una cosa analoga anche sullaltra sponda dellAdriatico? Sulla base di vaghe idee preesistenti, facenti riferimento a una comune origine illirica, fu soprattutto Josip Juraj Strossmayer, vescovo di Dakovo una figura che allorigine della moderna identit croata, ma anche ben noto agli storici della Chiesa perch fu il leader della corrente antinfallibilista al concilio Vaticano I a elaborare questo sogno, allora era solo un sogno, e a dar vita a istituzioni, a partire dalluniversit di Zagabria, che potessero concretizzarlo. Con gli anni questo sogno si fece strada e divenne un pi o meno dichiarato progetto politico, scontrandosi per con tre realt statuali grosse come un macigno: a nord limpero asburgico, dal 1867 Austro-Ungarico, a sud il regno di Serbia e lImpero Ottomano. Gli sloveni erano troppo integrati nellAustria per pensare concretamente allunione slava; i serbi erano troppo ambiziosi per accettare di fondersi con gli altri; gli ottomani avevano ancora troppe ipoteche territoriali sui Balcani (a partire dalla Bulgaria, inizialmente pensata come partecipe del progetto di unione slava, sulla base delle affinit linguistiche) per permettere che i popoli che li abitavano potessero pensare realmente di fare da soli. E i croati erano stati a tal punto frullati dalla storia che la loro stessa identit appariva incerta, scomposta in rivoli tuttaltro che omogenei, distesa su territori diversi. E poi cerano le divisioni confessionali: cattolici gli sloveni e i croati, ortodossi i serbi, con zone inestricabilmente mischiate. Come uscirne? Ci pens la storia, col suo passo inesorabile e spesso incontrollabile. La crisi progressiva della monarchia asburgica fece pensare sempre meno astrattamente al momento in cui lo spazio geografico di questa slavia meridionale sarebbe rimasto vuoto e in cerca dautore, mentre lincauta lannessione della Bosnia Erzegovina da parte di Vienna, nel 1908, rinfocol un nazionalismo slavo che fino a quel momento non era praticamente mai esistito. Per sopire tali aspirazioni presero forma allora in alcuni circoli viennesi i progetti trialistici, cio di tri-

partizione dellImpero attraverso la creazione di un regno slavo da affiancare a quello austriaco e ungherese. Progetti che non ebbero mai seguito, ma ottennero leffetto non voluto di legittimare le aspirazioni delle componenti slave. A sud intanto diventava sempre pi incontenibile il processo di disgregazione degli ottomani e cresceva limportanza della Serbia, ormai in urto con lAustria. questo clima avvelenato che arm la mano di Gavrilo Princip, il giovane serbo che assassin a Sarajevo lerede al trono austriaco, innescando la miccia che far esplodere il primo conflitto mondiale. La guerra pass come un ciclone e ottenne leffetto che ancora nel 1917 pochi speravano e molti temevano: la scomparsa dellAustria-Ungheria. Nellimmensa voragine che si apr allora in Europa (il suicidio dellEuropa tante volte preannunciato dalla voce profetica e inascoltata di Benedetto XV), divenne possibile quello che solo pochi anni prima sarebbe stato impensabile: la creazione dello stato degli slavi del sud. Ma la sua stessa iniziale denominazione (Regno dei Serbi, dei Croati e degli Sloveni) diceva chiaramente che la fusione dei tre popoli era ancora molto lontana. Nel 1929 il sovrano Alessandro I per arginare le tendenze centrifughe fece un colpo di Stato e trasform il regno trino in Regno di Jugoslavia. Fu di nuovo una forzatura politica, che impose dallalto ci che non riusciva a nascere dal basso. La stessa forzatura che realizzer dopo la seconda guerra mondiale il maresciallo Tito, coperto dallombrello dellideologia comunista e nel clima prima della guerra fredda e poi della decolonizzazione, quando la Jugoslavia si eriger a capofila dei popolo nuovi usciti dal naufragio degli imperi coloniali. Questa geniale ma purtroppo fragile costruzione statuale (non meno fragile di quella pensata per gli slavi del nord con la creazione della Cecoslovacchia) cominci ad andare in crisi con la scomparsa di Tito e si dissolse definitivamente quando venne meno la garanzia del comunismo. Il resto la triste storia che abbiamo vissuto nel ventennio che sta dietro le nostre spalle. Ivetich racconta questa vicenda complessa e difficile con sicura conoscenza dei problemi e grande padronanza di una sterminata bibliografia, nella quale i titoli

ti culturali. Questultima forma di adattamento assume nelluomo un significato e una importanza tutta particolare a motivo della capacit progettuale e innovativa che caratterizza il comportamento umano. Nel caso delluomo la differenza rappresentata dal fatto che non un comportamento stereotipo, dettato dal Dna o dallimprinting o da altri fattori non intenzionali, ma un comportamento pensato e trasmesso anche per via non parentale, che pu anche andare contro linteresse dellindividuo o della specie. Luomo ha la capacit di intervenire nei processi di adattamento modificando sia lambiente per adattarlo a s, sia il proprio comportamento per Lidentit delluomo e i limiti delle teorie darwiniane adattarsi allambiente. Di conseguenza luomo ha la possibilit di modificare e anche contrastare intenzionalmente la selezione naturale operata dallambiente. Ci rappresenta un caso unico nella natura. Luomo avvertendo la sua interdipendenza con le altre specie ha la possibilit di interveniPubblichiamo un estratto dal volu- Ci va fatto tenendo conto del nazione. Queste propriet non re nella gestione dellambiente me Evoluzione. Cinque questio- dato biologico e del comporta- sono riconducibili alla sfera bio- in senso pi generale favorendo ni nel dibattito attuale (Milano, mento. logica e possono essere ritenute o contrastando la presenza di altre specie. Di qui le sue reJaca Book, 2012, pagine 160, euCertamente la continuit la di ordine extrabiologico. ro 14). categoria che meglio si adatta al Come gi osservato, le mani- sponsabilit in ordine allecosipensiero darwiniano sulla evolu- festazioni che rivelano senso stema di cui fa parte. Sotto questo profilo la centrazione delle specie. Il concetto di estetico o religioso, sono facildi FIORENZO FACCHINI lit che la teoria darwiniana tocontinuit si lega a quello di mente riferibili alla cultura. Ma uando si affronta gradualit evolutiva. Nel caso anche i prodotti della tecnologia glie alluomo, considerandolo come un evento fortuito, gli vieil tema della evo- particolare delluomo la contistrumentale e della organizza- ne restituita dalla sua unicit luzione ci che nuit potrebbe suggerire differiguarda luomo renze soltanto di grado fra luo- zione del territorio, direttamente nella responsabilit che ha nella legati a strategie di sussistenza, gestione dellambiente. assume sempre mo e lanimale. Ci affermato La discontinuit culturale e la un particolare in- da Darwin nella sua opera Lori- rivelano intelligenza astrattiva nel prefigurare lo strumento che discontinuit ecologica suggeriteresse. Ammettere che anche gine delluomo (1871). Questa affermazione appare si vuole ottenere proiettandolo scono una discontinuit di altro noi abbiamo una storia che ci ordine, di carattere ontoha preceduti non come uomini, pi propriamente di carattere filogico, sul piano dellesma come membri di un rag- losofico, nella linea del naturalisere, che invece non viene gruppamento animale suscita smo riduzionistico e non tiene ammessa in una concezioadeguatamente conto di ci che non di rado qualche difficolt. ne riduzionista, secondo Nello stesso tempo riconosce- specifico del comportamento la quale lo psichismo rire le origini animali delluomo umano, che appare qualitativaflesso e la coscienza sono per taluni ha come conseguenza mente diverso, perch caratterizricondotte allattivit neuovvia che siamo animali come zato dalla cultura, pur nella ronale e ai geni. gli altri. Alcuni aggiungono continuit biologica tra ominide A nostro modo di velaggettivo culturale a indicare non umano e uomo. dere le differenze espresse I pi antichi rappresentanti qualcosa che caratterizza luomo dal comportamento cultue che gli animali non possiedo- del genere Homo sono riferiti a rale non sono della stessa no. Aristotele parlava di animal Homo habilis / rudolfnsi che natura di quelle fisiche, rationale, fornito di ragione. realizzavano industria olduvaiacio quantitative, ma quaMa vi una fitta schiera di na. Il passaggio a un livello pi litative, perch si collocaantropologi, zoologi ed etologi evoluto (maggiore capacit crano a un livello diverso da che accentuano la condizione nica, una certa robustezza nel stata una realt quello biologico e implibiologica che accomuna luomo cranio e nella mandibola) porta cano propriet che non che non ha retto lurto degli eventi con gli animali e vogliono alla specie Homo erectus, che per sono riconducibili a quelmettere in ombra o non ricono- lAfrica viene chiamata ergaster ma ha lasciato una traccia profonda le di ordine fisico, chimiscere la specificit umana. Scim- (artigiano) a partire circa da 1,6 co o biologico. nella storia europea mia nuda, secondo Desmond milioni di anni fa. Con ergaster Lautocoscienza, come Morris, scimmia pi intelligen- lindustria litica si fa pi elaboSegnandone per sempre lidentit capacit di riconoscere s te, secondo altri. Nulla di pi. rata. Continua quella su ciottolo e gli altri, come consapeSi ha limpressione che alcuni e compaiono i bifacciali, carattevolezza di esistere proabbiano quasi pudore a ricono- rizzati da lavorazione su enin italiano sono pochissimi. I ventanni pria delluomo. Nellautoscersi uomini, differenti dagli trambe le facce e sui margini, ridi post-Jugoslavia, scrive, sono stati cacoscienza c la capacit animali, il timore di cadere in velatrice che il concetto di simratterizzati dal sorgere di una specie di di abbracciare il passato e un sorta di etnocentrismo. metria era posseduto dal suo arantimito jugoslavo, opposto al mito della il futuro, oltre al presente, Notava Simpson (1951) sem- tefice. La forma moderna o Hojugoslavit fiorito nel periodo comunista. non in termini determinibra quasi che luomo debba scu- mo sapiens, ha le sue radici in Ma la demolizione dei miti unitari costici. Luomo sa e sa di Unincisione di Georges-Louis Leclerc de Buffon sarsi di essere un uomo o di Africa e appare intorno a struiti nel secolo scorso e lesaltazione conoscere, pensa e sa di per lHistoire naturelle (1785-1791) pensare, come se si trattasse di 150.000 anni fa. Luscita delluodella frantumazione odierna, cio delle pensare. Il pensiero non un peccato originale, o che un mo moderno dallAfrica avvesingole identit nazionali oggi affermateappartiene alluniverso fipunto di vista antropocentrico nuta, forse in diverse ondate, fra si, non possono annullare ci che stato: nella scienza o in altri campi del 150.000 e 60.000 anni fa. Luo- nel futuro e, quindi, capacit di sico misurabile, anche se si pu lo jugoslavismo come esperienza culturaregistrare lattivit elettrica dei pensiero sia automaticamente mo anatomicamente moderno si progetto. le e politica, che da pallida costruzione Luso di pietre o la pratica di neuroni che entrano in azione falso. Questo atteggiamento diffonde in Europa dal Vicino intellettuale ottocentesca si trasformato appare pi ideologico che scien- Oriente intorno a 40.000-30.000 rozze scheggiature sono da am- quando la mente pensa, cos coin una realt politica e statuale prolungatifico, si ispira a una filosofia anni fa e piuttosto rapidamente mettersi per ominidi non umani me si possono registrare le vatasi per quasi un secolo. Una realt che decisamente riduzionista. Quan- sostituisce i neandertaliani per che avevano realizzato la libera- riazioni dellattivit cardiaca per non ha retto lurto degli eventi, ma ha lado si vuole parlare di una specie fattori ancora non bene cono- zione della mano, dalle funzioni delle emozioni o attivit di ordisciato una traccia profonda nella storia di sostegno o di appoggio, ma ne spirituale, non riferibili a importante riconoscerla nella sciuti. europea ed diventata una componente sua identit, in ci che la caratMa soprattutto sulle discon- lo strumento pu considerarsi eventi di ordine fisico. Il pensieimprescindibile della sua identit. terizza e la distingue da altre. tinuit che pu essere sviluppa- umano quando rivela unattitu- ro e la coscienza non si possono to il discorso per cogliere liden- dine progettuale e assume un si- misurare. La libert, che pu riconotit delluomo come specie. Esse gnificato. Negli australopiteci riguardano essenzialmente il luso di pietre o eventuali rozze scersi nella variet dei compordelluomo, esprime comportamento che manifesta scheggiature hanno un significa- tamenti Un nuovo sito dove consultare i rotoli di Qumran aspetti e interessi che non sono to anedottico, pi che defini- unattivit intrinsecamente non re un comportamento, ha nota- determinata da propriet biolopi di ordine biologico. La maggiore discontinuit nel to Coppens (1991). Essi non rea- giche. Il senso religioso e il sencomportamento delluomo ri- lizzarono una vera cultura stru- so morale suppongono la capaspetto allanimale viene ritenuta mentale e forse per questo so- cit di valori e di scegliere libeGrazie a un accordo fra Israele e da molti il linguaggio simboli- no stati soccombenti nella com- ramente e sono esclusivi delluoGoogle, dora in poi sar possimo. Essi non sono riconducibili co. Esso viene ammesso quasi petizione con lambiente. bile consultare in rete i rotoli del La discontinuit culturale, a propriet biologiche o a comunanimemente in Homo sapiens Mar Morto, conservatisi miracodi 100.000 anni fa. Tuttavia vari documentata nelle fasi pi anti- portamenti stereotipi o a fattori losamente grazie allestrema sicstudiosi propendono a ricono- che dai prodotti della tecnica, si esterni. cit del luogo del ritrovamento. Certamente c un rapporto o scere forme di linguaggio anche arricchisce nel tempo non solo www.deadseascrolls.org.il linnellumanit precedente e perfi- di strumenti sempre pi elabo- interfaccia tra sfera biologica e dirizzo del sito dove si possono rati, come i bifacciali e gli stru- sfera mentale, tra sentimenti e no in Homo habilis. consultare oltre mille immagini Le manifestazioni dellarte e menti costruiti con la tecnica reazioni sul piano biologico dei frammenti restaurati, oltre a le pratiche funerarie, ben docu- Levallois, ma anche di docu- neuronale, tra comportamenti e 3.500 negativi risalenti agli anni mentate negli ultimi 100.000 an- menti ricollegabili a simbolismo stimolazioni esterne. Il divario Cinquanta, con immagini ad alni, vengono riferite a un simbo- di ordine spirituale, svincolati ontologico non comporta sepata definizione. Lannuncio giunlismo che proprio delluomo e da necessit di ordine biologico, razione, ma distinzione sul piage a 65 anni dalla scoperta, non dellanimale. In queste ma- espressioni di una vita sociale no dellessere, con interazione o completamente casuale, dei rotonifestazioni si dimostra chiara- pi intensa e di interessi extra- interfaccia tra sfera biologica e li in grotte vicino al mar Morto; mente una discontinuit rispetto biologici, come quelli riferibili sfera mentale. ora chiunque in qualsiasi luogo Resta difficile rappresentarci al mondo animale. Esse non ap- alla sfera dellarte e della relidel globo ha dichiarato Shuka il rapporto tra sfera animale e partengono propriamente alla gione. Dorfman, direttore dellAutorit Nelluomo ladattamento al- sfera spirituale per ragioni insfera biologica. La cultura si caisraeliana per le antichit poratterizza come capacit di pro- lambiente si realizza sia me- trinseche, essendo una delle due tr toccarli sullo schermo del getto e di simbolo, entrambi ri- diante meccanismi biologici sfere inesplorabile con i metodi proprio computer e vederli con velatori di intelligenza astratti- (omeostasi genetica e fisiologi- empirici. Ma concettualmente Il Mar Morto visto da una grotta di Qumran una qualit simile alloriginale. va, di coscienza e autodetermi- ca) che mediante comportamen- ne cogliamo la distinzione.

la qualit che fa la differenza

Dal Mar Morto alla rete

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LOSSERVATORE ROMANO

gioved 20 dicembre 2012

Soddisfazione di ebrei e musulmani in Germania per il s alla legge sulla circoncisione

Iniziativa negli Stati Uniti per migliorare la comprensione dellislam

Un diritto finalmente riconosciuto


BERLINO, 19. La fine di un incubo: cos le comunit ebraica e musulmana di Germania hanno salutato latto conclusivo della tormentata vicenda relativa alla legittimit della circoncisione rituale. Con una doppia votazione avvenuta nel giro di pochi giorni prima il Bundestag, e poi il Bundesrat, la Camera dei Lnder il Parlamento tedesco la scorsa settimana ha definitivamente messo a tacere il vespaio di polemiche e di allarme suscitato a partire dal maggio scorso da una sentenza del tribunale di Colonia (resa nota poi a giugno) che, come si ricorder, condannando un medico aveva di fatto posto fuori legge la circoncisione, equiparandola a delle lesioni personali e dunque passibile dessere perseguita penalmente. Infatti, la sentenza pur non ponendo alcun divieto aveva denunciato un vuoto legislativo in materia, mettendo esplicitamente in dubbio laccettabilit della pratica della circoncisione, secondo i giudici potenzialmente lesiva dellintegrit della persona. Con il doppio voto parlamentare la proposta di legge presentata dal Governo del cancelliere Angela Merkel pu definitivamente entrare in vigore. Il Governo aveva annunciato nei mesi scorsi lintenzione di agire velocemente per dare certezza di diritto al rito religioso. Il 2012, insomma, si chiude con una legge che conferma, nel rispetto di alcune prescrizioni, la legittimit della circoncisione per motivi religiosi in Germania. Dora in avanti le circoncisioni dovranno essere effettuate rispettando precisi criteri medici e minimizzando la sofferenza dei minori. Potranno essere operate anche da personale non medico, ma adeguatamente formato, solo entro i 6 mesi di vita del bambino. Alcuni critici del provvedimento avevano proposto che si attendessero i 14 anni per la circoncisione, ma questo avrebbe contravvenuto ai precetti dellebraismo che la impongono entro pochi giorni dalla nascita. Senza questa legge hanno invece affermato i proponenti la Germania sarebbe stata lunico Paese al mondo a proibire una pratica che gli ebrei e alcuni musulmani considerano una parte integrante della propria cultura. Per il ministro della Giustizia, Sabine Leutheusser-Schnarrenberger, la legge un ritorno a quella normalit che prima dello scorso maggio era evidente a tutti. Soddisfatte le comunit religiose interessate, la cui presenza particolarmente significativa in Germania, dove vivono circa 4 milioni di musulmani e oltre 200.000 ebrei. Per il Consiglio centrale degli ebrei tedeschi la legge un segnale politico importante: Significa che le comunit islamica ed ebraica sono benvenute in Germania, ha commentato il presidente Dieter Graumann, che si detto contento e sollevato per la reazione rapida e responsabile del potere politico che ha messo fine a diversi mesi di dibattito. Anche perch ha ribadito il presidente il divieto di circoncisione avrebbe reso di fatto impossibile la vita ebraica in Germania. Il Consiglio centrale islamico tedesco ha invece posto laccento sulla fine dellincubo provocato dalla sentenza dei giudici di Colonia. Dal canto suo, il cancelliere Merkel che gi allindomani del discusso provvedimento della magistratura aveva ravvisato la necessit di correre ai ripari ancora nel corso della riunione del Consiglio centrale degli ebrei in Germania, svoltosi a Francoforte a fine novembre, era tornata a difendere la pratica della circoncisione. Il rispetto per i riti religiosi un bene prezioso, aveva detto, auspicando che il progetto di legge per regolamentare la circoncisione potesse essere votato prima della fine dellanno dal Bundestag. Il verdetto del tribunale di Colonia legato al caso di un bambino musulmano di 4 anni colpito da emorragia dopo lintervento aveva sollevato lindignazione di ebrei e musulmani. Durissima era stata in particolare, a luglio, la posizione assunta, proprio nella capitale tedesca, dalla Conferenza dei rabbini dEuropa. Se il veto dovesse permanere non vedrei un futuro per gli ebrei in Germania, aveva ammonito il presidente, Pinchas Goldschmidt, il quale aveva anche definito la sentenza come forse uno dei pi gravi attacchi alla vita ebraica in Europa dopo lolocausto. E anche il presidente della Repubblica israeliana, Shimon Peres, con una lettera al capo dello Stato tedesco, Joachim Gauck, aveva sottolineato come la circoncisione sia parte inseparabile dellidentit ebraica. Sul caso era intervenuto anche lepiscopato cattolico. Si tratta dichiar monsignor Heinrich Mussinghoff, presidente della sotto-commissione per le relazioni con lebraismo di un verdetto sorprendente poich esso non conforme alla libert religiosa dei genitori e al loro diritto a scegliere leducazione dei loro figli. E questi sono principi sanciti dalla nostra Costituzione.

Il jihad di chi cerca la pace


WASHINGTON, 19. Il mio jihad: il titolo di una campagna pubblicitaria lanciata in questi giorni a Chicago, negli Stati Uniti, per promuovere una migliore comprensione della religione e della cultura musulmana. Si tratta di uniniziativa promossa dalla sede locale del Council on American-Islamic Relations (Cair) al fine di contrastare sia il radicalismo religioso sia la retorica, che alimentano la percezione dellislam come una religione violenta. Il termine jihad, si sottolinea, arbitrariamente utilizzato dai gruppi estremisti come guerra santa per scopi contrari al suo significato reale, che quello di sforzo inteso come miglioramento spirituale intimo di ciascun fedele e, pi in generale, delle condizioni della societ. La campagna utilizza il trasporto pubblico come strumento per diffondere il messaggio di pace. A tale scopo, sulle fiancate di oltre venti bus della Chicago Transit Agency sono visibili immagini di musulmani con le loro testimonianze personali: ad esempio, il mio jihad costruire ponti di amicizia oltre le divisioni; oppure il mio jihad non giudicare le persone per la loro esteriorit. Vogliamo conservare la nostra fede ha affermato il direttore del Cair di Chicago, Ahmed Rehab difendendola dagli estremisti e da coloro che sono contrari allislam, entrambi colpevoli di aver compromesso lautentica comprensione: gli uni attraverso le azioni sanguinose e gli altri attraverso la retorica violenta. Lo scopo, ha aggiunto, quello di spiegare il concetto molte volte abusato e qualche volta controverso di jihad. Jihad, ha spiegato, un termine semplice per indicare lo sforzo interiore per superare le barriere della vita con determinazione e coraggio; mentre spesso associato alla violenza e a coloro che scatenano la guerra santa. Per i musulmani, ha concluso, il nostro sforzo quello di fare il meglio di fronte al giudizio di Dio e questo sforzo la nostra jihad. Liniziativa vuole essere una risposta a una precedente campagna pubblicitaria, svoltasi sempre a Chicago, che aveva contribuito a suscitare tensioni e polemiche per i suoi messaggi antislamici. La campagna, svoltasi nel mese di novembre, era stata finanziata da unassociazione di stampo conservatore, lAmerican Freedom Defense Initiative, che ha utilizzato sempre i bus della citt per diffondere messaggi nei quali i musulmani venivano presentati, in maniera strumentalmente politica, come dei barbari. Per ora il Cair ha coinvolto soltanto la sede di Chicago, ma il direttore Ahmed Rehab ha manifestato lintenzione di cercare nuovi fondi per diffondere il messaggio di pace in altre citt negli Stati Uniti. Rehab aveva definito la campagna dellAmerican Freedom Defense Initiative ripugnante e razzista. La retorica antislamica ha trovato sempre pi spazio a seguito degli attentati alle Torri Gemelle del 2001, favorendo anche un aumento dei crimini e delle violenze. Secondo

unindagine del Federal Bureau of Investigation (Fbi) dal 2009 al 2010 i crimini e i reati contro i musulmani sono aumentati del 50 per cento. Nel 2011 si sono registrate polemiche dopo che alcuni organi di

stampa avevano reso nota lesistenza di corsi per gli agenti dellente investigativo di polizia federale (Fbi), attraverso i quali lislam veniva rappresentato come una religione ultraviolenta.

La possibile legalizzazione dellaborto in Irlanda

Una scelta contro la vita


DUBLINO, 19. Forte preoccupazione dei vescovi dIrlanda per la decisione del Governo di regolamentare linterruzione di gravidanza, seppure nei casi limitati in cui la donna sia in grave pericolo di vita. Lannuncio stato dato marted, sotto il probabile condizionamento della morte per setticemia, in ottobre, di una trentunenne di origini indiane, Savita Halappanavar, deceduta una settimana dopo la richiesta di aborto (respinta) presentata alla clinica universitaria di Galway. I quattro arcivescovi cattolici irlandesi hanno scritto un comunicato congiunto: Se ci che viene proposto dovesse diventare legge, il delicato equilibrio previsto dalla legge attuale e dalla pratica medica in Irlanda tra luguale diritto alla vita di una madre e il suo bambino non ancora nato potrebbe venire alterato. Si aprirebbe la strada verso luccisione diretta e intenzionale dei bambini non ancora nati. E questo non pu mai essere moralmente giustificato in nessun caso. Una sentenza della Corte suprema del 1992 aveva aperto la strada alla legalizzazione dellaborto in caso di grave rischio per la donna, ma la regolamentazione della materia non mai stata portata a termine. Legiferare sulla base di quella sentenza imperfetta concludono i vescovi sarebbe tragico oltre che inutile. Il diritto alla vita il pi fondamentale di tutti i diritti. I presuli richiamano quindi la responsabilit dei rappresentanti politici dalla cui scelta di voto dipender lesito della legge. E invocano su una decisione di tale importanza morale fondamentale che sia garantita a ogni rappresentante politico il diritto e il rispetto della libert di coscienza. Nessuno ha il diritto di forzare o costringere qualcuno ad agire contro la propria coscienza.

Hilarion da Bartolomeo

Messaggi ecumenici dopo la strage di Newtown

La fede salda degli ortodossi in Turchia


ISTANBUL, 19. La visita in Turchia del metropolita di Volokolamsk, Hilarion, presidente del Dipartimento per le relazioni ecclesiastiche esterne (Decr) del Patriarcato di Mosca, non poteva non fare tappa, domenica scorsa, nella chiesa ortodossa di San Nicola a Istanbul e poi al Fanar, sede del Patriarcato ecumenico di Costantinopoli. stata cos loccasione per incontrare Bartolomeo e pregare con lui durante i riti del mattutino e della divina liturgia, celebrati dallarchimandrita Vissarion. Erano presenti membri dei due patriarcati e della Chiesa ortodossa di Grecia, rappresentata dal metropolita di Alexandroupolis, Anthimos. Larcivescovo di Costantinopoli, prendendo la parola, ha espresso la gioia di trovarsi insieme alle delegazioni delle Chiese ortodosse di Russia e di Grecia, per pregare e lavorare insieme per lunit dellortodossia e lo sviluppo della testimonianza comune al mondo moderno. Rivolgendosi a un gruppo di pellegrini venuti dalla Grecia, il Patriarca ecumenico informa un comunicato del Decr li ha esortati a mantenere sempre viva la fede dei loro padri, grazie alla quale, dopo pi di cinque secoli e mezzo dalla caduta di Costantinopoli, si pu mantenere viva la tradizione della Chiesa ortodossa in questo luogo. Parlando del modo di superare la crisi generale che ha travolto oggi la Grecia, Bartolomeo si riferito allesempio della storia recente della Chiesa russa: La stessa fede ortodossa per tutti i settantanni del regime ateo in Unione Sovietica, sotto la persecuzione, ha permesso al popolo russo e agli altri di preservare intatte la coscienza e lanima. Grazie alla fede essi hanno subito il martirio e le persecuzioni, e oggi, ritrovata la libert, si sforzano di colmare il vuoto causato dalla propaganda atea. Daccordo con lui Hilarion il quale ha sottolineato che per secoli, in questa terra hanno vissuto i cristiani ortodossi, a dispetto di tutti gli eventi tragici della storia, e fino a oggi continuano a mantenere saldamente la fede ortodossa. Ammiriamo il coraggio dei pochi cristiani ortodossi che sono rimasti qui per mantenere la loro fede e trasmetterla ai discendenti.

Uniti per dare risposta alla sofferenza


WASHINGTON, 19. Le comunit cristiane nel mondo partecipano con le loro preghiere al dolore delle famiglie coinvolte nella strage avvenuta, venerd 14 novembre, presso la scuola elementare Sandy Hook, a Newtown (Connecticut), negli Stati Uniti, nella quale sono morte 28 persone, fra le quali 20 bambini. Siamo in silenziosa preghiera e in lacrime si legge nel messaggio del Patriarca ecumenico di Costantinopoli, Bartolomeo accanto alle famiglie, cos come alla comunit e allintera nazione statunitense. Il Patriarca invita a riflettere sulla risposta da dare alla sofferenza e alla violenza nella nostra vita, sensibilizzando in particolare lopinione pubblica e i politici su come rimodellare il mondo affinch questo non accada mai pi. Per il Patriarca quindi necessario assumere iniziative per promuovere decisioni radicali e cambiamenti drastici nella societ e nella comunit globale affinch le vite delle vittime non siano state perdute invano. Al dolore delle famiglie si uniscono anche le oltre 300 comunit rappresentate nel World Council of Churches. Il segretario generale, Olav Fykse Tveit, sottolinea che le persone e le famiglie di tutto il mondo stanno dedicando i loro pensieri e le loro preghiere alla comunit di Newtown, aggiungendo che in questi giorni difficili Dio sempre accanto a voi. Nel messaggio, Tveit pone anche in evidenza lopera di sostegno alle famiglie portata avanti dai volontari delle locali comunit religiose: Ci congratuliamo con coloro che sono accanto a chi soffre. Nel concludere, il segretario generale dellorganismo ecumenico, rinnova lappello alle istituzioni al fine di prevenire violenze simili in futuro. Nel sito del World Council of Churches si richiama anche lintervento del presidente del National Council of the Churches of Christ negli Stati Uniti (Ncc), Kathryn Lohre. Tragedie come quella di Newtown ha scritto Lohre sono impossibili da spiegare, ma noi troviamo conforto nella nostra fede in Dio. Il presidente dello Ncc ha inoltre ricordato la risoluzione pubblicata nel 2010, a cura dello stesso Ncc, nella quale si auspica un intervento per riformare il mercato della vendita di armi.

Anniversario
La Confraternita di San Geminiano in Modena, in tutte le sue componenti, ricorda con immutati sentimenti di gratitudine e affetto

S.E.R. Monsignor

ARMAND O BRAMBILLA
a un anno dalla sua nascita al Cielo. La Santa Messa gioved 20 dicembre alle ore 18 nella Chiesa B. V. delle Grazie in Modena, via S. Agostino 40. Modena, 20 dicembre 2012

Trigesimo
La Famiglia Miccich Canepa, nellimpossibilit di farlo individualmente, ringrazia gli Eccellentissimi Vescovi, Presbiteri e Laici che hanno voluto unirsi nella preghiera di suffragio in occasione del trigesimo della nascita al Cielo dellindimenticabile

Mamma

Musulmani britannici sulla normativa sulle unioni omosessuali

ANTONINA
Un particolare e affettuoso ringraziamento va a Sua Ecc. Rev. Monsignor Alessandro Plotti, Amministratore Apostolico di Trapani, al Vicario generale, alla curia diocesana, al clero e al popolo di Dio della diletta diocesi di Trapani per la particolare e affettuosa vicinanza. Il figlio Francesco Miccich Vescovo e familiari.

Esenzione per tutti


LONDRA, 19. Un incontro urgente con il Governo: a chiederlo sono i rappresentanti musulmani nel Regno Unito in merito alla proposta di legge volta a ridefinire il matrimonio che diventerebbe un atto di unione tra due persone e non tra un uomo e una donna consentendo la celebrazione delle unioni omosessuali anche nei luoghi di culto. La normativa non verrebbe tuttavia applicata ai luoghi di culto anglicani, dove sar proibita la celebrazione, a seguito della forte opposizione della comunit. Il Muslim Council of Britain (Mcb), in un comunicato, sottolinea la necessit di emendare la legge al fine di estendere lesenzione anche alle altre comunit religiose. Lorganizzazione ritiene infatti discriminatoria la legge cos formulata. Il Governo, per il tramite del ministro della Cultura, Maria Miller, aveva puntualizzato nei giorni scorsi che nessuna istituzione religiosa sar obbligata a celebrare i matrimoni tra persone dello stesso sesso, ma venendo incontro alle istanze della Church of England e della Church in Wales ha per esse stabilito una specifica esenzione. La comunit musulmana, assieme a quella anglicana e cattolica, conducono da tempo una strenua difesa del matrimonio tradizionale. Il segretario generale dello Mcb, Farooq Murad, ricorda nel comunicato che non sono soltanto la Church of England e la Church in Wales ad aver esplicitamente espresso una forte opposizione alla legge, ma che anche la comunit musulmana, assieme ad altre organizzazioni religiose, hanno ugualmente rappresentato con forza questa opposizione. La proposta del Governo, conclude Murad, dovrebbe pertanto essere emendata per garantire lesenzione a tutte le comunit religiose. La rete delle organizzazioni religiose Coalition for marriage, che contrasta la legge, aveva nelle scorse settimane evidenziato di non avere alcuna fiducia nella volont del Governo di rispettare le tradizioni delle comunit religiose in materia di matrimonio.

gioved 20 dicembre 2012

LOSSERVATORE ROMANO
La tradizionale Campagna delle Tende promossa da Avsi

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Il venticinquesimo anniversario della morte di madre Maria Angelica di Ges

Silenzio e carit
di BRUNO SECONDIN Si scoprono a volte, nei luoghi pi marginali, delle storie apparentemente minori, che invece si intrecciano con grandi eventi e con personaggi illustri. proprio questo il caso della madre Maria Angelica di Ges, carmelitana del monastero di Vetralla (Viterbo), napoletana di nascita ma nipote diretta, per via di mamma, del primo ministro dellultimo zar di Russia, Nicola II. Nata nel 1900, ha potuto conoscere da vicino, nei suoi soggiorni nel castello di Batumi, nel Caucaso, gli agi dellaristocrazia russa pre-rivoluzione, ma ha anche portato nella storia di famiglia la memoria della violenza che le ha ucciso il nonno materno Giovanni Fesnko e i suoi familiari. E una volta divenuta monaca carmelitana (per vari periodi stata anche priora del monastero di Vetralla), ha avuto familiarit del tutto particolare con il cardinale Domenico Tardini e, attraverso di lui, con Papa Pio XII e Papa Giovanni XXIII. Inoltre i cardinali Antonio Samor e Achille Silvestrini, che si sono sentiti eredi della premura generosa di Tardini, hanno avuto con lei particolare familiarit e ne hanno apprezzato la spiritualit intensa e la raffinatezza del tratto e del linguaggio. Di madre Maria Angelica di Ges ricorre il 19 dicembre il venticinquesimo anniversario della morte, avvenuta nel 1987 in un limpido mattino di sabato, mentre le sue sorelle le cantavano il Tota pulchra es, Maria, per un ultimo gesto di fraternit. Ripercorrere le vicende della vita, vuol dire passare di sorpresa in sorpresa: dallinfanzia a Napoli, nel castello avito dei duchi di Montecalvo (cui suo padre Carlo Pignatelli apparteneva), ai prolungati soggiorni estivi in Russia, ai tre anni di formazione aristocratica tipicamente francese presso il romano Collegio del Sacro Cuore di Trinit dei Monti, particolarmente apprezzato dalla Santa Sede, fino allingresso nel Carmelo della Santa Croce di Lucca a Napoli. In tutto si scopre in filigrana un ricamo spirituale intenso e segreto. La sua vera sapienza spirituale comincia a brillare nel 1934 quando il priore generale dei carmelitani, lamericano Ilario Doswald, la invia come priora nel fatiscente Carmelo di Vetralla, alloggiato nella Rocca dei Vico, in pieno centro del paese. l che comincia unavventura piena di sorprese: dapprima quella casa diventa luogo di rifugio per le monache spagnole scampate ai massacri della guerra civile; ma poi, con la guerra mondiale e il fronte di ostilit, nel 1944 sar il monastero stesso a subire bombardamenti massicci che lo radono al suolo. E le monache trovano rifugio nel vicino Carmelo di Sutri, non senza difficolt e sorprese. Proprio a Sutri si incontrano per la prima volta il futuro cardinale Tardini e madre Angelica. E nasce da qui una stima reciproca e un legame di fraternit che sar provvidenziale per la ricostruzione del monastero a Vetralla non pi nella rocca ma nella villa dello scultore romano Pietro Canonica, piuttosto bizzoso, come tutti i geni e la ripresa di una vita di regolare contemplazione e orazione liturgica. Il patronato del cardinale Tardini non servito solo a sostenere le esigenze economiche e i buoni uffici presso varie autorit, ma stato davvero sorgente di spiritualit, mostrata nella continua cura con cui egli vigilava sulla qualit del vivere e sulla formazione delle giovani. Per questo la sua tomba, che oggi si pu vedere al centro della cappella delle monache, non solo un gesto di dedicazione alla vita di quella casa, ma anche la memoria di una paternit che davvero ha amato quella vita claustrale e la sua ricchezza spirituale. E a quella tomba anche Giovanni XXIII che aveva Domenico Tardini come segretario di Stato volle far visita privata, nel primo anniversario della morte del grande benefattore, il 30 luglio 1962. Da buona napoletana di nascita, madre Angelica aveva conservato una innata tendenza a sperare contro ogni disperazione e riempiva la vita di comunit con il suo ottimismo, con la tenerezza e la capacit di non drammatizzare. Ma dalla sua radice russa ha riportato anche una robustezza interiore, una sensibilit contemplativa austera, un senso di realismo operoso, come anche una naturale abilit a trattare con i grandi senza complessi. Chi lha conosciuta bene, come il vescovo di Viterbo, Fiorino Tagliaferri, ha riassunto la ricchezza della sua spiritualit in due parole: silenzio e carit. quello che si pu facilmente riscontrare dagli scritti privati (lettere, diario, pensieri spirituali) che le monache di Vetralla custodiscono con cura e affetto. Una breve antologia stata pubblicata in appendice alla biografia scritta qualche tempo fa da una sua giovane sorella, suor Maria Sabina dellEucaristia (Il canto della speranza, Edizioni Carmelitane, Roma, 2010, pagg. 142-187). Anche se frammentati, questi testi rivelano un progressivo affinarsi della spiritualit di madre Angelica sui sentieri misteriosi di Dio, come rivela un pensiero senza data dellantologia: Qualunque cosa possa succedermi la certezza che Ges mi ama per me una sorgente di gioia che nessuno mi potr togliere (pag. 161). Penetrare i segreti di unanima contemplativa per tutti noi impossibile, ma la luce che da dentro si disvela, anche nelle cose minime, sempre prova di una intimit col divino che solo Dio conosce, perch ne lui stesso artefice e interprete. Una luce che in madre Maria Angelica di Ges, a detta di molti, ancora oggi viva in chi lha conosciuta e frequentata, grandi e piccoli, credenti e atei. come una scintilla di eternit, che ancora corre e incendia, senza troppo rumore ma con lefficacia della grazia vera.

Per un mondo sempre pi umano


MILANO, 19. I bambini delle Ande ecuadoregne, i giovani studenti di Uganda ed Etiopia, le famiglie in fuga dalla guerra in Siria. Sono i principali destinatari dellannuale Campagna delle Tende, il tradizionale appuntamento di solidariet promosso in vista del Natale dallAssociazione volontari per il servizio internazionale (Avsi). Costruendo un bene per tutti il tema di questa edizione che, con i loro banchetti, coinvolge migliaia di volontari nelle principali piazze italiane e in quelle di altri Paesi europei, con lintento di convogliare gli sforzi per la realizzazione di progetti di sviluppo nelle regioni meno fortunate del pianeta. In un contesto di sfaldamento generale, di crisi delle certezze, di chiusura in difesa affermano i responsabili dellAvsi rilanciamo la sfida: ognuno di noi ha un desiderio di bello e di bene che pu mettere a servizio di un grande progetto. Quello che viene sottolineato il valore della dimensione della gratuit. Le persone che costruivano le cattedrali, davano una parte di s per ledificazione di una cosa grande che non era una loro propriet. Quegli uomini davano tempo, denaro, materiali, c chi dava anche solo un bottone, o offrivano lintero proprio capitale come donazione che permettesse la costruzione della cattedrale; proprio come le persone che sostengono Avsi facendo iniziative per le Tende o facendo una donazione. Certo erano e sono uomini che vivono la dimensione del bisogno di dare qualcosa di s gratis e di costruire, di partecipare alla costruzione di una cosa grandiosa, come necessaria alla propria vita. Lintento dellAvsi appunto quello di costruire un mondo umano, in cui tutti possano esprimere la propria innata dignit. In questi anni decine di migliaia di persone si sono unite per realizzare questi pezzi di umanit nuova in tanti angoli del mondo: scuole, asili, centri educativi, itinerari di formazione professionale e inserimento al lavoro. In tale prospettiva, questanno viene proposto il sostegno per la realizzazione di 4 progetti: 2 in Uganda ed Etiopia, uno in Ecuador e uno in Siria. Limpegno pi urgente riguarda il sostegno alle famiglie vittime della guerra in Siria. Unopera che viene realizzata attraverso la collaborazione della Custodia di Terra Santa, e in Libano attraverso le attivit in corso dello staff dellAvsi nei campi profughi. In Libano nel campo profughi di Delhamiya e a Terbol ci sono 200 famiglie che arrivano dalla zona di Homs, in Siria. Sono in maggioranza donne e bambini, tutti musulmani, che vivono in tende di fortuna e in condizioni igieniche drammatiche. I bambini non vanno a scuola e i genitori lavorano saltuariamente senza riuscire a guadagnare il minimo per sopravvivere. Gli altri tre progetti sono tutti rivolti a favorire la crescita e leducazione delle nuove generazioni, perch anche in tempi di crisi economi-

ca e di gravi difficolt umanitarie quella delleducazione resta una sfida a cui occorre rispondere positivamente per accendere il motore dello sviluppo. In Ecuador il progetto dellAvsi intende sostenere la realizzazione di una decina di asili famigliari a Quito. Il progetto viene incontro alla necessit dei genitori di trovare un luogo sicuro per i bambini mentre loro sono al lavoro. In Uganda Avsi si prefigge di costruire nuovi edifici per laboratori didattici, biblioteche, e un campo sportivo da affiancare alla Luigi Giussani High School, un istituto secondario di Kampala, dove gi oggi, grazie al sostegno a distanza, possono studiare 600 ragazzi.

Infine, il progetto riguardante la realizzazione dellUniversit Cattolica dellEtiopia, che costituisce una sfida enorme per la piccola comunit cattolica del Paese. Il Governo ha messo a disposizione 60 acri di terreno in una zona di Addis Abeba e la Campagna delle Tende intende contribuire alla costruzione del nuovo campus delluniversit per accogliere i ragazzi e ospitare i corsi di laurea di Scienza della salute e di Tecnologia. Garantire una formazione superiore di qualit per la futura classe dirigente viene sottolineato fondamentale sia per lo sviluppo e la stabilit dellEtiopia che per lintero Corno dAfrica come per le relazioni con lislam.

La San Vincenzo de Paoli a fianco dei pi vulnerabili

A Sydney affitti sostenibili per i senza tetto


SYDNEY, 19. La societ San Vincenzo de Paoli del New South Wales (Nsw) si impegnata a trovare a centoventi famiglie e persone sole senza tetto australiane alloggi privati e case in affitto nei prossimi 12 mesi nellambito delliniziativa del Governo denominata Rapid Rehousing. La settimana scorsa le autorit del Nsw hanno annunciato di aver scelto i vincenziani (gli operatori della San Vincenzo de Paoli) come partner nel programma pilota che prover nuove strategie per rompere il circolo vizioso della mancanza di alloggi nel territorio. Per consentire ai vincenziani di accedere ad abitazioni in affitto a prezzi sostenibili per le famiglie e le persone senza tetto, e per fornire i servizi di sostegno necessari, il Governo del New South Wales nei prossimi giorni metter a disposizione dellente caritativo un milione di dollari australiani. La San Vincenzo de Paoli ha spiegato Michael Perusco, amministratore delegato dellente uno dei principali fornitori di servizi ai senzatetto nel New South Wales e come tale in una buona posizione per operare nella prevenzione e nellintervento a sostegno dei senzatetto. Perusco, che si dedica con passione alla giustizia sociale e si adopera con impegno per migliorare le condizioni dei senza fissa dimora in Australia, ha per lungo tempo fatto pressione sia ai Governi statali che al Commonwealth per un maggior coinvolgimento e impegno a favore delledilizia residenziale pubblica e sociale per cercare di porre fine a questo preoccupante fenomeno. A Sydney, la mancanza di alloggi a prezzi accessibili per i senza tetto provoca insicurezza e condizioni economiche sempre pi svantaggiose. Tre settimane fa, la San Vincenzo de Paoli ha accolto con favore lannuncio del ministro federale per le politiche abitative del New South Wales, Brendan OConnor, che il Commonwealth si sarebbe fatto carico per un anno della situazione dei senzatetto. Adesso i vincenziani auspicano di poter siglare un nuovo accordo di partnership per il futuro. Ma Perusco ha espresso la sua preoccupazione perch il numero dei senzatetto nel New South Wales continua ad aumentare. Secondo i dati diffusi il mese scorso dallUfficio di statistica, infatti, emerso che nel 2011 il numero dei senza fissa dimora, aumentato del 17 per cento, rispetto al censimento del 2006, con una percentuale che tocca il 20 per cento nel New South Wales. A oggi, pi di centomila persone dormono alladdiaccio o vivono in alloggi affollati e insicuri. Secondo Michael Perusco, uno dei fattori chiave di questo incremento stata la mancanza di alloggi a prezzi accessibili, in particolare nelle citt come Sydney. Il mercato immobiliare di Sydney ha spiegato lamministratore delegato della San Vincenzo de Paoli in crisi ed necessaria una riforma fondamentale che serva a tutti gli australiani. Il mercato immobiliare ha prodotto guadagni elevati per alcuni, soprattutto grazie agli incentivi fiscali, mentre allo stesso tempo ha portato gli altri in condizioni di povert e in una situazione di miseria. Sulla scia della promessa fatta dal Governo federale di fornire finanziamenti temporanei ai senzatetto, arrivata adesso la promessa dal dipartimento del Governo del Nsw di collaborare con i vincenziani per i servizi familiari e comunitari e di contribuire a finanziare un progetto pilota per combattere la mancanza di appartamenti in affitto a prezzi accessibili per i senza fissa dimora. In tutto lo Stato i nostri volontari visitano le persone nelle loro case e forniscono assistenza finanziaria per aiutarli a sostenere i costi del caro vita e impedire di sprofondare nella crisi. Giorno dopo giorno aggiunge Perusco vediamo decine di persone lottare per accedere a un alloggio sicuro e sostenibile ed molto incoraggiante vedere il Governo istituire un programma che contribuir a migliorare laccesso al mercato privato degli affitti. Persuco, infine, ha sottolineato che i vincenziani operano da oltre 40 anni al servizio di uomini, donne, famiglie e genitori single senza fissa dimora che vivono lesperienza della mancanza di alloggio per aiutarli a rimettersi in piedi il pi velocemente possibile. La nostra esperienza ha concluso sar preziosa per aiutare tutti coloro non hanno un posto dove dormire e che possono chiamare casa.

Gruppi di fedeli alludienza generale


Alludienza generale di mercoled 19 dicembre, nellAula Paolo VI, erano presenti i seguenti gruppi: Da diversi Paesi: Comunit dei Legionari di Cristo. DallItalia: Gruppi di fedeli dalle Parrocchie: San Giovanni Battista, in Villa Celiera; San Sisto, in Bellegra; San Simeone e Oasi Mariana Betania, in Alvito; Santa Maria Assunta, in Piedimonte; San Germano; Santa Maria della Valle, in Monte San Giovanni; Associazione Citt del Santissimo Crocifisso; Associazione Noi per te, di Salerno; Associazione Dacia, di Roma; Associazione Avis, di Monte SantAngelo; Associazione Villanova Calcio, di Villanova di Guidonia; Unione Panificatori di Roma e Provincia; Corporazione Giglio del Sarto in onore di San Paolino di Nola; Liceo classico Luca Signorelli, di Cortona; Istituto Capriotti, di San Benedetto del Tronto; Gruppo Zampognari del Matese, di Boiano, con lArcivescovo di Campobasso, Mons. Giancarlo Bregantini; Delegazione del Comune di Bolsena; Gruppi di fedeli da Parma, Manfredonia, Castellaneta, Palagianello, Sesto Fiorentino, Villa Santa Lucia, Ferentino, Squinzano, Carmiano, Teramo, Cercemaggiore. Coppie di sposi novelli. Gruppi di fedeli da: Lituania. I polacchi: Pielgrzymi indywidualni. De France: Lyce Aux Lazaristes, de Lyon; Lyce La Favorite-SaintThrse, de Sainte-Foy Ls Lyon; Externat Saint-Honor dEylau, de Paris; Lyce des Dominicaines du Saint-Esprit, de Saint-Claude. From Japan: Pilgrims from the Diocese of Kagoshima, accompanied by Bishop Paul Kenjiro Koriyama. From the United States of America: Pilgrims from Our Lady of Guadalupe Parish, Montezuma, Ohio. From Nigeria: group of Nigerian Christian Pilgrim Commission.

Nuovi diplomati al corso dello Studio rotale


Sono otto i candidati che questanno hanno conseguito il diploma di avvocato rotale nella sessione autunnale del corso dello Studio rotale per laureati in diritto canonico. Si tratta di Fabio Adern, Maria Chiara Bavaro, Stefano DAmbrosio, Manuela De Sensi, Stefania Di Agostino, Alessandro Fanella, Silvio Edoardo Fratticioli e Silvia Pracucci.

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LOSSERVATORE ROMANO
La riflessione proposta dal Pontefice durante ludienza generale nellAula Paolo

gioved 20 dicembre 2012

VI

Quella forza silenziosa che vince il rumore delle potenze


Nella povert di un bambino si manifesta quella forza silenziosa della verit e dellamore che vince il rumore delle potenze nel mondo. il senso della riflessione proposta dal Papa mercoled mattina, 19 dicembre, durante ludienza generale. Questa la sua catechesi. Cari fratelli e sorelle, nel cammino dellAvvento la Vergine Maria occupa un posto particolare come colei che in modo unico ha atteso la realizzazione delle promesse di Dio, accogliendo nella fede e nella carne Ges, il Figlio di Dio, in piena obbedienza alla volont divina. Oggi vorrei riflettere brevemente con voi sulla fede di Maria a partire dal grande mistero dellAnnunciazione. Chare kecharitomene, ho Kyrios meta sou, Rallegrati, piena di grazia: il Signore con te (Lc 1, 28). Sono queste le parole riportate dallevangelista Luca con cui larcangelo Gabriele si rivolge a Maria. A prima vista il termine chare, rallegrati, sembra un normale saluto, usuale nellambito greco, ma questa parola, se letta sullo sfondo della tradizione biblica, acquista un significato molto pi profondo. Questo stesso termine presente quattro volte nella versione greca dellAntico Testamento e sempre come annuncio di gioia per la venuta del Messia (cfr. Sof 3, 14; Gl 2, 21; Zc 9, 9; Lam 4, 21). Il saluto dellangelo a Maria quindi un invito alla gioia, ad una gioia profonda, annuncia la fine della tristezza che c nel mondo di fronte al limite della vita, alla sofferenza, alla morte, alla cattiveria, al buio del male che sembra oscurare la luce della bont divina. un saluto che segna linizio del Vangelo, della Buona Novella. Ma perch Maria viene invitata a rallegrarsi in questo modo? La risposta si trova nella seconda parte del saluto: il Signore con te. Anche qui per comprendere bene il senso dellespressione dobbiamo rivolgerci allAntico Testamento. Nel Libro di Sofonia troviamo questa espressione Rallgrati, figlia di Sion,... Re dIsraele il Signore in mezzo a te... Il Signore, tuo Dio, in mezzo a te un salvatore potente (3, 14-17). In queste parole c una duplice promessa fatta ad Israele, alla figlia di Sion: Dio verr come salvatore e prender dimora proprio in mezzo al suo popolo, nel grembo della figlia di Sion. Nel dialogo tra langelo e Maria si realizza esattamente questa promessa: Maria identificata con il popolo sposato da Dio, veramente la Figlia di Sion in persona; in lei si compie lattesa della venuta definitiva di Dio, in lei prende dimora il Dio vivente. Nel saluto dellangelo, Maria viene chiamata piena di grazia; in greco il termine grazia, charis, ha la stessa radice linguistica della parola gioia. Anche in questa espressione si chiarisce ulteriormente la sorgente del rallegrarsi di Maria: la gioia proviene dalla grazia, proviene cio dalla comunione con Dio, dallavere una connessione cos vitale con Lui, dallessere dimora dello Spirito Santo, totalmente plasmata dallazione di Dio. Maria la creatura che in modo unico ha spalancato la porta al suo Creatore, si messa nelle sue mani, senza limiti. Ella vive interamente della e nella relazione con il Signore; in atteggiamento di ascolto, attenta a cogliere i segni di Dio nel cammino del suo popolo; inserita in una storia di fede e di speranza nelle promesse di Dio, che costituisce il tessuto della sua esistenza. E si sottomette liberamente alla parola ricevuta, alla volont divina nellobbedienza della fede. LEvangelista Luca narra la vicenda di Maria attraverso un fine parallelismo con la vicenda di Abramo. Come il grande Patriarca il padre dei credenti, che ha risposto alla chiamata di Dio ad uscire dalla terra in cui viveva, dalle sue sicurezze, per iniziare il cammino verso una terra sconosciuta e posseduta solo nella promessa divina, cos Maria si affida con piena fiducia alla parola che le annuncia il messaggero di Dio e diventa modello e madre di tutti i credenti. Vorrei sottolineare un altro aspetto importante: lapertura dellanima a Dio e alla sua azione nella fede include anche lelemento delloscurit. La relazione dellessere umano con Dio non cancella la distanza tra Creatore e creatura, non elimina quanto afferma lapostolo Paolo davanti alle profondit della sapienza di Dio: Quanto insondabili sono i suoi giudizi e inaccessibili le sue vie! (Rm 11, 33). Ma proprio colui che come Maria aperto in modo totale a Dio, giunge ad accettare il volere divino, anche se misterioso, anche se spesso non corrisponde al proprio volere ed una spada che trafigge lanima, come profeticamente dir il vecchio Simeone a Maria, al momento in cui Ges viene presentato al Tempio (cfr. Lc 2, 35). Il cammino di fede di Abramo comprende il momento di gioia per il dono del figlio Isacco, ma anche il momento delloscurit, quando deve salire sul monte Moria per compiere un gesto paradossale: Dio gli chiede di sacrificare il figlio che gli ha appena donato. Sul monte langelo gli ordina: Non stendere la mano contro il ragazzo e non fargli niente! Ora so che tu temi Dio e non mi hai rifiutato tuo figlio, il tuo unigenito (Gen 22, 12); la piena fiducia di Abramo nel Dio fedele alle promesse non viene meno anche quando la sua parola misteriosa ed difficile, quasi impossibile, da accogliere. Cos per Maria, la sua fede vive la gioia dellAnnunciazione, ma passa anche attraverso il buio della crocifissione del Figlio, per poter giungere fino alla luce della Risurrezione. Non diverso anche per il cammino di fede di ognuno di noi: incontriamo momenti di luce, ma incontriamo anche passaggi in cui Dio sembra assente, il suo silenzio pesa nel nostro cuore e la sua volont non corrisponde alla nostra, a quello che noi vorremmo. Ma quanto pi ci apriamo a Dio, accogliamo il dono della fede, poniamo totalmente in Lui la nostra fiducia come Abramo e come Maria tanto pi Egli ci rende capaci, con la sua presenza, di vivere ogni situazione della vita nella pace e nella certezza della sua fedelt e del suo amore. Questo per significa uscire da s stessi e dai propri progetti, perch la Parola di Dio sia la lampada che guida i nostri pensieri e le nostre azioni. Vorrei soffermarmi ancora su un aspetto che emerge nei racconti sullInfanzia di Ges narrati da san Luca. Maria e Giuseppe portano il figlio a Gerusalemme, al Tempio, per presentarlo e consacrarlo al Signore come prescrive la legge di Mos: Ogni maschio primogenito sar sacro al Signore (cfr. Lc 2, 2224). Questo gesto della Santa Famiglia acquista un senso ancora pi profondo se lo leggiamo alla luce della scienza evangelica di Ges dodicenne che, dopo tre giorni di ricerca, viene ritrovato nel Tempio a discutere tra i maestri. Alle parole piene di preoccupazione di Maria e Giuseppe: Figlio, perch ci hai fatto questo? Ecco, tuo padre e io, angosciati, ti cercavamo, corrisponde la misteriosa risposta di Ges: Perch mi cercavate? Non sapevate che devo essere nelle cose del Padre mio? (Lc 2, 48-49). Cio nella propriet del Padre, nella casa del Padre, come lo un figlio. Maria deve rinnovare la fede profonda con cui ha detto s nellAnnunciazione; deve accettare che la precedenza labbia il Padre vero e proprio di Ges; deve saper lasciare libero quel Figlio che ha generato perch segua la sua missione. E il s di Maria

Il Papa saluta i redattori della sezione slovacca della Radio Vaticana che celebrano i sessantacinque anni dalla prima trasmissione

Da Bolsena pesci e pani nel ricordo di Paolo VI


Ultima udienza generale dellanno, quella di mercoled mattina, 19 dicembre, nellAula Paolo VI. Si trattato della quarantatreesima del 2012. Agli incontri settimanali del mercoled in piazza San Pietro, nellAula Paolo VI e nel cortile del Palazzo apostolico di Castel Gandolfo hanno partecipato questanno circa 447 mila persone. Il maggior afflusso di fedeli si registrato nel mese di ottobre scorso con 90.000 presenze; il mese con minore partecipazione stato agosto con 10.500 persone. I dati sono stati resi noti dalla Prefettura della Casa Pontificia. Ludienza di questa mattina stata caratterizzata principalmente da unatmosfera natalizia, con tanto di auguri e omaggi al Papa, sottolineati dagli zampognari di San Polo Matese e di Boiano, con le loro tipiche melodie. La loro presenza iniziata ben diciannove anni fa. Il gruppo era accompagnato dallarcivescovo di Campobasso-Boiano, monsignor Giancarlo Maria Bregantini. E sempre nel solco della tradizione lomaggio del pesce, e di altri prodotti tipici, da parte della comunit di Bolsena: un gesto che risale ai tempi della visita di Paolo VI alla cittadina lacustre l8 agosto 1976. Il gruppo era accompagnato dal vescovo di Orvieto-Todi, monsignor Benedetto Tuzia. Singolare il dono dellUnione panificatori di Roma e provincia che ha offerto al Papa vere e proprie sculture fatte di pane. Tra gli altri gruppi presenti alludienza, il responsabile e le redattrici della sezione slovacca della Radio Vaticana, che celebra 65 anni di trasmissioni: con il gesuita Jozef ofranko, erano Maria Fabryova e le suore Jaroslava Kochjarova e Agnes Jencikova. Era il 24 dicembre 1947, quando la Radio Vaticana inizi la regolare trasmissione in lingua slovacca. Agli inizi, andava in onda tre volte a settimana per circa 15 minuti insieme con la lingua ceca. La responsabilit della neo istituita sezione ceca e slovacca, allora unite, venne affidata a padre Vclav Fet, gesuita di origine ceca. La trasmissione quotidiana in lingua slovacca venne inaugurata il 3 luglio 1949. Il Vaticano fu tra i primi Stati a riconoscere lidentit dei diversi popoli europei. Al termine delludienza il Papa ha lanciato altri due tweet. Il primo: La fede di ognuno ha momenti di luce, ma anche di buio. Se vuoi camminare sempre nella luce, lasciati guidare dalla Parola di Dio. Il secondo: Maria vive con gioia lannuncio che sar madre di Ges, il Figlio di Dio fatto uomo. La vera gioia viene dallunione con Dio.

alla volont di Dio, nellobbedienza della fede, si ripete lungo tutta la sua vita, fino al momento pi difficile, quello della Croce. Davanti a tutto ci, possiamo chiederci: come ha potuto vivere Maria questo cammino accanto al Figlio con una fede cos salda, anche nelle oscurit, senza perdere la piena fiducia nellazione di Dio? C un atteggiamento di fondo che Maria assume di fronte a ci che avviene nella sua vita. NellAnnunciazione Ella rimane turbata ascoltando le parole dellangelo il timore che luomo prova quando viene toccato dalla vicinanza di Dio , ma non latteggiamento di chi ha paura davanti a ci che Dio pu chiedere. Maria riflette, si interroga sul significato di tale saluto (cfr. Lc 1, 29). Il termine greco usato nel Vangelo per definire questo riflettere, dielogizeto, richiama la radice della parola dialogo. Questo significa che Maria entra in intimo dialogo con la Parola di Dio che le stata annunciata, non la considera superficialmente, ma si sofferma, la lascia penetrare nella sua mente e nel suo cuore per comprendere ci che il Signore vuole da lei, il senso dellannuncio. Un altro cenno allatteggiamento interiore di Maria di fronte allazione di Dio lo troviamo, sempre nel Vangelo di san Luca, al momento della nascita di Ges, dopo ladorazione dei pastori. Si afferma che Maria custodiva tutte queste cose, meditandole nel suo cuore (Lc 2, 19); in greco il termine symballon, potremmo dire che Ella te-

neva insieme, poneva insieme nel suo cuore tutti gli avvenimenti che le stavano accadendo; collocava ogni singolo elemento, ogni parola, ogni fatto allinterno del tutto e lo confrontava, lo conservava, riconoscendo che tutto proviene dalla volont di Dio. Maria non si ferma ad una prima comprensione superficiale di ci che avviene nella sua vita, ma sa guardare in profondit, si lascia interpellare dagli eventi, li elabora, li discerne, e acquista quella comprensione che solo la fede pu garantire. lumilt profonda della fede obbediente di Maria, che accoglie in s anche ci che non comprende dellagire di Dio, lasciando che sia Dio ad aprirle la mente e il cuore. Beata colei che ha creduto nelladempimento della parola del Signore (Lc 1, 45), esclama la parente Elisabetta. proprio per la sua fede che tutte le generazioni la chiameranno beata. Cari amici, la solennit del Natale del Signore che tra poco celebreremo, ci invita a vivere questa stessa umilt e obbedienza di fede. La gloria di Dio non si manifesta nel trionfo e nel potere di un re, non risplende in una citt famosa, in un sontuoso palazzo, ma prende dimora nel grembo di una vergine, si rivela nella povert di un bambino. Lonnipotenza di Dio, anche nella nostra vita, agisce con la forza, spesso silenziosa, della verit e dellamore. La fede ci dice, allora, che lindifesa potenza di quel Bambino alla fine vince il rumore delle potenze del mondo.

Benedetto

XVI

invita i fedeli a prepararsi al Natale

Unattesa da vivere tra preghiera e opere buone


Il Papa, salutando i diversi gruppi di fedeli presenti alludienza generale, li ha invitati a seguire lesempio della Vergine Maria nel prepararsi a vivere la gioia del Natale. Je salue avec joie les francophones, en particulier les lycens en plerinage! Marie est appele bienheureuse cause de sa foi obissante. Comme elle, laissons la Parole de Dieu illuminer nos penses et nos actions. Durant les ftes de la Nativit, demandons-lui la grce de sentir comment la toute-puissance de Dieu agit dans nos vies avec la force de la vrit et de lamour. Joyeux Nol tous! I offer a warm welcome to Japanese pilgrims from the Diocese of Kagoshima. My cordial greeting also goes to Nigerian Christian Pilgrim Commission. Upon all the Englishspeaking pilgrims present at todays Audience I invoke Gods blessings for a happy and holy celebration of the coming feast of Christmas! Herzlich gre ich alle Pilger und Besucher deutscher Sprache. Wir alle wollen durch unser Leben sichtbar machen, da Gott die Menschen liebt und uns in seinem Sohn Jesus Christus nahe gekommen ist. Wir wollen versuchen mitzuhelfen, da sich der Friede auf der Erde ausbreitet. Der Herr strke uns dazu mit seiner Gnade. Von Herzen wnsche ich euch und euren Familien ein frohes und gesegnetes Weihnachtsfest. Saludo a los peregrinos de lengua espaola, en particular a los Legionarios de Cristo que recientemente han sido agregados al Orden Sacerdotal, as como a sus familiares. Saludo a los grupos venidos de Espaa y de los pases latinoamericanos. Que la prxima solemnidad de la Navidad, en la que contemplamos cmo Dios pone su morada en el seno de la Virgen, nos haga crecer en el amor al Seor, acogiendo con humildad su Palabra. Muchas gracias y Feliz Navidad. Benedetto del Tronto, accostatevi al mistero di Betlemme con gli stessi sentimenti di fede e di umilt che furono di Maria. Voi, cari ammalati, attingete dal presepe quella gioia e quellintima pace che Ges viene a portare nel mondo. E voi, cari sposi novelli, contemplate lesempio della santa Famiglia di Nazaret, per improntare alle virt in essa praticate il vostro cammino di vita familiare.

Nomina episcopale nelle isole Fiji


Amados peregrinos de lngua portuguesa, a minha saudao amiga para todos, com votos de um santo Natal de Jesus no corao e na famlia de cada um, pedindo a mesma humildade e obedincia da f de Maria e Jos, que vos faa ver, na fora indefesa daquele Menino, a vitria final sobre todos os arrogantes e rumorosos poderes do mundo. Bom Natal! kadego z was, wasze rodziny i bliskich. [Saluto cordialmente i Polacchi venuti a questudienza. Nellatmosfera dellAvvento ricordiamo oggi la scena dellAnnunciazione. La Vergine Maria docile alla volont di Dio, acconsente con fede e umilt a diventare Madre del Salvatore: Dio si fa uomo. Impariamo da Lei lobbedienza alla volont di Dio e lascolto della Sua parola. In questo tempo di attesa della nascita del Salvatore, Dio benedica voi, le vostre famiglie e i vostri cari.] Man diugu matyti grup tikinij i Lietuvos, i Klaipdos miesto! Laukdami ventj Kald malons, siklausykime t gyvenimo pilnatv, kuri mums dosniai teikia gimstantis Jzus. Viepats telaimina js darbus ir js eimas! Garb Jzui Kristui! [Sono lieto di rivolgermi a un gruppo di pellegrini lituani della citt di Klaipda! Nellattesa della grazia del Santo Natale, accogliamo nei nostri cuori la pienezza di vita offertaci generosamente da Ges che nasce per noi. Il Signore benedica le vostre opere e le vostre famiglie! Sia lodato Ges Cristo!] Nel clima di serena attesa, caratteristico di questi giorni prossimi alla festa che celebra la venuta di Dio fra gli uomini, mi gradito salutare con affetto i fedeli di lingua italiana. In particolare, saluto la Comunit dei Legionari di Cristo con i sacerdoti novelli; lAssociazione Citt del Crocifisso, di Gravina in Puglia; la delegazione del Comune di Bolsena; e gli Zampognari del Matese, di Boiano, accompagnati dallArcivescovo di Campobasso Mons. Giancarlo Bregantini. Tutti esorto a rendere pi intenso in questi giorni limpegno di preghiera e di opere buone, affinch il Natale riempia i nostri cuori della gioia che solo Cristo pu dare. Un saluto speciale rivolgo ai giovani, agli ammalati e agli sposi novelli. Cari giovani, specialmente voi alunni dellIstituto Capriotti di San La nomina di oggi riguarda la Chiesa nelle isole Fiji.

Peter Loy Chong arcivescovo di Suva


Nato il 30 gennaio 1961 a Natovi, Tailevu, nellarcidiocesi di Suva, ha frequentato la scuola cattolica di Natovi e il Saint Johns College, Cawaci, sullisola di Ovalau. Nel 1984 entrato nel Pacific Regional Seminary, dove ha completato la sua formazione sacerdotale. stato ordinato sacerdote l11 gennaio 1992 ed incardinato nellarcidiocesi di Suva. Dopo lordinazione ha svolto i seguente incarichi: vicario parrocchiale di Our Lady of Perpetual Help, Lautoka (1992-1995); parroco di Immaculate Heart of Mary, Vatukoula (1996-2000); parroco di Immaculate Conception, Soleva (2000-2005). Dal 2005 al 2012 ha compiuto gli studi superiori alla Jesuit School of Theology della Santa Clara University, in California, terminati con il dottorato in teologia.

[Il Papa prega per tutte le persone di lingua araba. Dio vi benedica tutti.] Witam serdecznie przybyych na audiencj Polakw. W adwentowej atmosferze, wspominamy dzisiaj scen Zwiastowania. Dziewica Maryja z pokor i wiar, posuszna woli Boej, zgadza si zosta Matk Zbawiciela: Bg staje si czowiekiem. Uczmy si od Niej posuszestwa woli Boga, suchania Jego Sowa. W tym czasie oczekiwania na narodziny Zbawiciela, niech Bg bogosawi

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LOSSERVATORE ROMANO dicembre 2012 numero 7

Sua madre confrontava tutte queste cose nel suo cuore

La libert del perdono


Dio, il prossimo e se stessi. Se c una cosa di cui abbiamo tutti assolutamente bisogno nel cammino quotidiano, il perdono. Il perdono di Dio, il perdono del prossimo, il perdono di noi stessi. Sonno ristoratore, miele rigenerante: quando il perdono e il suo desiderio sono autentici, immensi sono gli effetti su chi lo chiede e su chi lo d. Domandarlo non facile. Come scrive Paul Auster, chiedere perdono una prova di delicato equilibrio tra la durezza dellorgoglio e lo strazio del rimorso (Follie di Brooklyn). E non facile anche perch, un passo prima, complicato capire di averne bisogno. Lautoassoluzione so che mi sono comportata male, ma avevo le mie buone ragioni e in fondo non colpa mia , forse, una delle tentazioni pi attuali. Abbiamo perso il senso del confronto, la capacit di vedere il male fatto, di assumerci le nostre responsabilit. Assolvendoci di continuo, ancorandoci alla superficie dellerrore commesso, restiamo nellinfantilismo. Invece ci che v dietro il male fatto quel che avrebbe veramente bisogno di essere guardato e convertito. Ma il perdono salva anche chi lo d. Per non soccombere sotto i colpi del dolore e dellingiustizia. Se lodio comprensibile e terribilmente umano diventa una corazza lenitiva nellimmediato, goccia dopo goccia per si trasforma in un veleno capace di corroderci. Di trascinare via, come implacabile torrente, la nostra umanit. Solo il perdono ci restituisce la libert e, con la libert, la vita. Deve molto al cristianesimo, il perdono. Nella civilt greca, dinnanzi al torto del carnefice, limperativo interiore era la vendetta. E se vero che gi unevoluzione vi era stata (superando la legge del taglione, si era passati dalla vendetta privata a quella gestita dalla polis), il passo decisivo per ancora mancava. Cos, nella sofferta decisione dellOreste di Euripide, il secondogenito di Agamennone non vorrebbe, ma sa che la vendetta il suo dovere di figlio maschio. E non si sottrae. Ma poi, in una stalla, un altro Figlio venuto al mondo, rispondendo a una chiamata di ben altra natura. al perdono nelle sue declinazioni cristiane di ieri e di oggi che dedichiamo questo numero del nostro inserto. Perch di perdono, si nasce. E di perdono, si vive. (g.g.) con il solo nome: Leo. Questultimo colpisce i suoi centri nervosi, uccide le dita, fa morire nella musicista la virtuosa. Mati Girtanner non potr mai pi suonare. Il resto della sua vita oggi ha novantanni la vedr soffrire senza posa per le mutilazioni nervose che le sono state inflitte. Mentre il corpo torturato cede, rendendo praticamente impossibile un progetto di trasmissione dellesperienza, la memoria tenta allora di appropriarsi di un testo fondatore della cultura nella quale tale trasmissione pu avvenire. Lex partigiana trova questo testo nel Vangelo. La Parola di Dio cos allo stesso tempo garante dellesperienza e modo simbolico di restituzione della verit. Da essa Mati Girtanner attinge la forza per trasmettere quella che fu una realt dellannientamento delluomo da parte delluomo. Allora il racconto della Passione e quello della vita di Mati Girtanner silluminano a vicenda. Il Vangelo della Passione racconta la sua stessa passione. Esso testimonia, versetto dopo versetto, la sua partecipazione nella propria carne a ci che salva luomo dalluomo: Completo nella mia carne quello che manca ai patimenti di Cristo, a favore del suo corpo che la Chiesa (Colossesi 1, 24). Lesperienza del perdono sinserisce profondamente in questa partecipazione. Fin dallinizio scrive Mati Girtanner volevo perdonarlo; pregavo per lui; lo portavo dentro di me (p. 201). Quando Leo, morente, va a trovarla, cerca il suo perdono: invece di sa-

Restituire unanima ai carnefici


La storia di Mati Girtanner, la donna che abbracci il suo persecutore
di SYLVIE BARNAY a testimonianza di Mati Girtanner centrata sullorrore che non si pu raccontare. Negli anni 1939-1945 questo orrore consistito nel distruggere luomo e nello spezzare la resistenza civile quando questa si mostrata in grado di resistere. Laddove si fa violenza alluomo scrive Primo Levi in I sommersi e i salvati la si fa anche alla lingua. La negazione del senso delle parole in effetti al centro stesso del processo di distruzione della persona umana messo in atto dal sistema nazista: distruzione del linguaggio, distruzione del suo significato, distruzione delluomo fatto a immagine di cristiana minvitava a rivolgere a ogni uomo non lo sguardo degli altri, ma lo sguardo che Dio stesso gli rivolgeva, dir (p. 37). Questampiezza di vedute la caratterizza fin dallinfanzia e non labbandoner mai, neanche nei giorni dellinferno. La giovane donna non decide di partecipare alla Resistenza. Sono le circostanze che fanno nascere in lei il bisogno di restare in piedi di fronte al male. La casa di famiglia, luogo di gioiose fughe estive per la liceale che per il resto dellanno abitava a Saint-Germain-en-Laye, si trova sul limitare della linea di demarcazione fissata subito dopo larmistizio firmato nel paese di Bones, vicino Poitiers, quando larrivo dei tedeschi il 22 giugno 1940 ha avuto come conseguenza la divisione del paese in due, da una parte e dallaltra del ponte. Da un lato la parte libera, dallaltro la zona occupata. Da quel momento ledificio assume una posizione strategica visto che il suo giardino fiancheggia il ponte; lultima casa prima della zona libera, nel punto dellunico attraversamento possibile del fiume Vienne. I tedeschi vogliono occuparne una parte. Cos il primo atto di resistenza di Mati Girtanner di segnare il proprio territorio con la parola: No, sono svizzera, qui non si entra (p. 60). La giovane donna, che usa la sua nazionalit svizzera per ostentare una neutralit di principio, parla correntemente il tedesco. La lingua la sua forza, il mezzo per creare un legame da pari a pari con gli occupanti, i quali vi vedono anche un mezzo per semplificare la comunicazione con la popolazione locale. La lingua le permette di guadagnare rapidamente terreno, intavolando abili trattative con i tedeschi. Il colpo recato dalla creazione lampo della linea di demarcazione, linea resa in poche ore quasi invalicabile, esigeva di trovare rapide soluzioni. In maniera molto empirica, le azioni di Mati Girtanner corrispondevano alle sue parole. Le occorreva valicare ci che i tedeschi avevano reso invalicabile, al fine di fare fronte prima di tutto ai bisogni pi urgenti: approvvigionare il paese, trasmettere le notizie, trovare soluzioni volta per volta, svolgendo il ruolo dinterprete o di intermediaria. Laria da ragazzina della giovane dai lunghi capelli ricci non desta sospetti: la sua giovane et garanzia dinnocenza e il suo fluente tedesco garanzia di fiducia. A poco a poco Mati Girtanner funge da cassetta postale per la Resistenza entrata in contatto con lei. Fa passare messaggi, denaro e documenti. Nellestate del 1941 sono due uomini due ufficiali francesi a contattarla per chiederle di superare la linea. Con astuzia e abilit, in fondo a un rimorchio o a una barca, far cos passare pi di un centinaio di persone nella zona libera, fra

La mia fede cristiana mi invitava a rivolgere a ogni uomo non lo sguardo degli altri Ma lo sguardo di Dio stesso
Dio. Davanti alla parola volutamente ridotta al nulla, la forza di quella giovanissima donna che era nel 1943 Mati Girtanner di proclamarla viva. Il suo verbo anche quello che si incarnato in lei fin dallinfanzia: il Verbo di Dio del cristianesimo. questo stesso Verbo che lei parla ai suoi compagni di sventura nellautunno del 1943, quando viene arrestata dalla Gestapo e quando tutti si preparano a morire: un Verbo che proclama la vita pi forte della morte. questo Verbo che la ispira quando, nel 1984, incontra luomo che stato un tempo il suo aguzzino, che ha appena bussato alla sua porta, contro ogni aspettativa, quarantanni dopo, chiedendole di parlare della morte. Colpito da un tumore, lex nazista sa in effetti che la sua morte inevitabile e ne ha paura dal momento che i medici gli hanno annunciato che gli restano solo sei mesi di vita. Nel 1940 Mati ha diciottanni. Ha allora davanti a s una carriera di pianista fuori dal comune. Nata in una famiglia di apprezzati musicisti, aveva dato il suo primo concerto allet di nove anni: Gi da bambina sapevo che la mia via era tracciata: sarei stata pianista, la musica sarebbe stata la mia vita (Mme les bourreaux ont une me, Paris, CLD ditions, 2006, p. 29). La tradizione familiare ha sempre alimentato la convinzione del necessario rispetto tra i popoli. La famiglia, cattolica, aveva molti amici, fra i quali alcuni tedeschi. Anche quando il nemico da abbattere diviene la Germania nazista, la futura partigiana non sbaglia il bersaglio: si tratta di resistere allinvasore, non si tratta di detestare i crucchi. La mia fede

Nellautunno 1943, a 21 anni, la promettente pianista cattolica Mati Girtanner viene arrestata dalla Gestapo. Condotta in un centro di detenzione per i membri della Resistenza francese, viene mutilata da un giovane medico tedesco. Non solo non potr mai pi suonare, ma per il resto della sua vita oggi ha novantanni soffrir senza posa per quelle mutilazioni. Nel 1984 laguzzino bussa alla sua porta: i medici gli hanno dato sei mesi di vita e lui vuole parlare con lei della morte. Mati ha raccontato la sua storia in Mme les bourreaux ont une me (Paris, CLD ditions, 2006).

le quali alcuni bambini ebrei. La naturalezza sar la sua strategia. Nel febbraio 1943, quando la linea di demarcazione viene ufficialmente soppressa, Mati Girtanner si trasferisce a Parigi, a villa Molitor. Qui diviene istitutrice di due bambine della famiglia de Beaumont, mentre le sue attivit nelle file della Resistenza subiscono unaltra svolta. Una di questa attivit consiste nelloccuparsi della vita nascosta dei maestri di musica di origine ebraica a cui viene vietato linsegnamento dopo il voto delle leggi di Vichy; unaltra nel fornire falsi documenti a chi ne ha bisogno; unaltra ancora nellaiutare a mettere in piedi lesercito di liberazione francese, e cos via. Attraverso la rete del Conservatorio di Parigi, la giovane decide di utilizzare anche il suo talento di musicista gi rinomata. Invitata a suonare davanti ad alcuni ufficiali dellesercito tedesco allHotel Majestic, chiede in cambio, e non senza sfrontatezza, la liberazione di alcuni compagni musicisti. A primavera, viene a sapere della creazione del Consiglio nazioFin dallinizio volevo perdonarlo nale della Resistenza. Continua ad attraversare Parigi Pregavo per lui in lungo e in largo, senza lo portavo dentro di me venir disturbata e senza risparmiarsi. alla luce del Vangelo della Passione lutarci stringendoci la mano, gli tendo le secondo san Marco che Mati Girtanner braccia e lo stringo. In quel momento, lui rilegge gli eventi che fanno precipitare la mi chiede perdono. Mati Girtanner sa subito con certezza sua vita verso una sorta di morte, dopo il suo inatteso arresto nellottobre 1943. Con- di aver veramente perdonato; perdono per dotta in un centro di detenzione per i cui ha pregato a lungo, perdono chiesto membri della Resistenza arrestati a Hen- passo dopo passo per tutti quegli anni. Sa daye, viene orribilmente mutilata da un ormai che tutti e due parlano la stessa lingiovane medico tedesco che lei chiama gua viva che quella di Dio.

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Lumiliazione quotidiana del totalitarismo


Il riscatto di Ruena Vackov, Komunella Markman e Milena Semiz
di MARTA DELLASTA i sono tante vittime del totalitarismo a cui nessuno mai dedicher un monumento perch hanno subito la violenza senza arrivare a morire, eppure hanno sofferto unumiliazione devastante e quotidiana. Da questo punto di vista lesperienza del totalitarismo offre una gamma infinita di vite spezzate fisicamente e moralmente, ma la cosa sorprendente che tra questi milioni di vittime inconsapevoli si trova un gran numero di rene a morte e un ergastolo. Lei aveva preso ventidue anni. Da quel momento aveva abitato nel temibile carcere femminile di Pardubice, dove aveva cercato da subito di vivere unesistenza pienamente umana, anche se stretta da tutti i lati dal lavoro coatto e dai regolamenti carcerari: per sedici anni aveva tenuto regolari lezioni alle compagne di carcere, accompagnando ladre e prostitute in un viaggio nella conoscenza e nella bellezza che ne faceva donne stupende, apprezzabili ed eclettiche. Le lezioni chiamate pomeriggi accademici si tenevano nelle latrine: un contesto cos stridente non faceva che evidenziare la potenza liberante della bellezza e dellarte, come difficilmente accade nella vita normale. Ricorda una compagna: Questa grande studiosa, umiliata e infreddolita, sta qui di notte in mezzo alle disgrazie, alla cattiveria, alla mancanza di significato, e continua a creare Fumiamo entusiaste e dialoghiamo fino allalba, non sentiamo n il freddo n la fame, non vediamo le sbarre e questo mondo doltretomba, restano solo i pensieri di persone non umiliate, pi forti del nostro corpo infiacchito. Nello stesso momento, da qualche parte nel mondo, si stanno alzando gli studenti per andare a scuola, magari un po annoiati e infreddoliti il nostro entusiasmo quello degli studenti medievali, che con la pancia vuota e la bisaccia altrettanto vuota giravano il mondo per ascoltare gli insegnamenti di Abelardo. Un ufficiale della polizia carceraria aveva scritto di lei nel suo rapporto: Non interessata a farsi rieducare, e anzi ostacola la rieducazione delle altre. orgogliosa di essere stata punita dallattuale regime, di cui nemica ostinata. Non riconosce i suoi crimini e afferma che se fosse rilasciata continuerebbe a fare quel che faceva prima. Aggiunge che non ha bisogno di chiedere la grazia. Ha unindole fortemente religiosa, direi fanatica. Era stata rilasciata nel 1968 in seguito alla primavera di Praga, e subito si era gettata nellimpegno educativo e civile, tenendo corsi clandestini, partecipando a varie attivit civiche, diventando membro di Charta 77. morta nel 1982 e il presidente Havel le ha conferito lOrdine di Masaryk alla memoria. Per Komunella Markman invece, diversamente da Ruena, la fede cristiana era un mondo estraneo. La fede, nella sua famiglia, era quella marxista, trasmessa dai genitori ebrei rivoluzionari di professione; questo aveva voluto dire uneducazione ideologica venata di stoicismo: disprezzare il dolore fisico, non piangere mai, combattere per la causa. Ma la storia si era introdotta nella loro vita prepotentemente: il padre, un funzionario di partito nel Caucaso, era stato fucilato nel 1937, la
In senso orario, da sotto: Ruena Vackov; Alekander Sedov, Il viaggio (1956); donne sotto la fotografia di Stalin; Bogdesko Ilja Trofimovii, Sui campi (1977)

Accanto: Tamara De Lempicka, Il velo verde (1924) Sotto: Simon Vouet, Maria Maddalena (1614-1615)

Il romanzo

La notte delloblio
Lultimo libro di Lia Levi, La notte delloblio (Edizioni e/o, 2012) ha al suo centro come preannuncia il titolo loblio: loblio di una donna ebrea, Elsa, che preferisce non sapere con precisione quello che successo al marito, morto ad Auschwitz, e negarsi levidente colpevolezza di chi lo ha denunciato, per poter guardare avanti e crescere le sue figlie nella normalit. Non perdono, ma fuga, rimozione. E la rimozione funziona, in unItalia in cui nessuno intorno a lei vuole ricordare, almeno finch la giovane figlia non si innamora del figlio del delatore, e il dolore rimosso sommerge e travolge la famiglia tutta. Il tema di queste pagine avvincenti quello delloblio, non del perdono, che non pu costruirsi sulla volont di non vedere ma solo sulla consapevolezza della colpa da parte tanto delloffeso come del colpevole. Ma chi qui pi colpevole, chi ha tradito o chi ha preferito non vedere? E ci sar salvezza per i due giovani del tutto innocenti? In un oblio che tutto distrugge, il perdono resta sullo sfondo come una possibilit remota, un esile filo di speranza per il futuro. (anna foa)

In questa intervista Maria Maddalena associata alla figura della peccatrice senza tenere conto delle difficili questioni di identificazione ai fini della riflessione sul perdono. di SANDRA ISETTA

Sono tre donne che hanno vissuto tempi terribili soffrendo privazioni morali e fisiche Ma che sono rimaste fedeli a se stesse con coraggio e perfino con letizia
sistenti, persone che in vario grado e in vario modo non si sono lasciate schiacciare dal potere n dal ricatto della mentalit comune. Che hanno saputo superare il rancore per trasformare in perdono e ricchezza la loro sventura. Queste figure sono un tesoro in gran parte ancora da scoprire. Decenni dopo la caduta del regime sovietico ci sono testimonianze di dignit umana che ancora affiorano per caso da qualche archivio, da quaderni lasciati in eredit, da lettere ritrovate in fondo a un cassetto. Si scoprono cos le sorprendenti capacit di resistenza dellio umano. Ruena, Komunella, Milena sono tre donne (una ceca, una ebrea, una russa) che hanno vissuto in tempi bui, soffrendo privazioni morali e fisiche, emarginazione e isolamento, ma sono rimaste fedeli a se stesse con coraggio e persino con letizia. Ruena Vackov era cattolica, docente di archeologia e abitava a Praga. Aveva una pesante esperienza alle spalle: la fucilazione del fratello Vladimir da parte dei nazisti nel 1944 e poi, nel 1945, larresto e la condanna a morte anche per lei. Era scampata solo grazie allarrivo dellArmata Rossa. Questo dramma laveva segnata in positivo, portandola alla conversione, come ricordava padre Zverina al suo funerale: Allora le si pose il dilemma cruciale: o il nichilismo o la positivit, o il nulla o Dio. Da quel momento la sua vita aveva acquistato in densit: ricordano i suoi studenti che le sue lezioni alluniversit erano un dialogo vivo e personale, si faceva carico dei problemi di ciascuno, li invitava a pranzo al ristorante, li faceva curare dal padre medico. Nel febbraio del 1948, dopo il colpo di Stato comunista, era stata lunica docente dellUniversit Carolina ad andare alla manifestazione di protesta, poi si era autodenunciata davanti al consiglio docenti per sostenere gli studenti espulsi. Cos aveva perso il posto ed era stata costretta a campare di aiuti, ma non aveva abbandonato i seminari per i giovani almeno fino al 22 febbraio 1952, quando erano venuti ad arrestarla. Il processo farsa costruito contro un gruppo di attivisti cattolici era finito con due condan-

ta medievale sulle mura della citt di Vladimir, senza riscaldamento, n servizi igienici n acqua corrente. Ma lamore per il bello, il senso della dignit della vita la spingevano a non rassegnarsi alla pura lotta per la sopravvivenza, cos raccoglieva attorno a s bambini e ragazzi cui amava raccontare le meraviglie dellarte egizia, degli affreschi di Rublev, del mondo biblico. Distribuiva loro romanzi della letteratura mondiale che potevano alimentare la fantasia e i buoni principi. Quando, finita la guerra, i dipendenti dellErmitage erano stati richiamati in servizio, per lei non cera stato pi posto perch era figlia di un nemico del popolo. Il sogno del ritorno alla normalit si era cos dileguato, sommerso dallumiliazione di essere esclusa, ma il senso dellimportanza di ci che aveva da dare non era venuto meno. Per anni aveva bussato a tutte le porte senza demordere, e senza, nel frattempo, smettere

ono nata a Magdala, una bianca cittadina che sguscia da una stretta vallata per sporgersi sullazzurro mare di Tiberiade. Una terra benedetta, verde e fertile, un lago pescoso di acqua limpida e benefica. Tempeste

Tu scrivevi la nuova Legge E allora anchio potevo essere perdonata Hai rimesso i miei peccati fino a tal punto Mi chiamo Miriam e sono risorta nel perdono
improvvise agitano le onde, la forza del clima ha forgiato la tenacia degli abitanti di questo piccolo villaggio, trasformato in grande porto commerciale, Tarichea, famosa per gli ottimi pesci salati e per gli olii, i profumi, gli unguenti. Un popolo coraggioso il mio, che pag col sangue la resistenza ai romani. La salsedine e il sole infuocato sono nei miei ricordi di bimba e poi di ragazza, quando i pescatori dalla pelle scura e dalle mani forti, gridavano il mio nome: Miriam sei bellissima!. Dio stato generoso con me, mi ha dato gli occhi bruni del cervo, la grazia flessuosa della gazzella, i capelli di seta, come onde di fiume. Il mio un nome regale: Miriam, si chiamava cos la sorella di Mos, che vuol dire principessa, signora. E divenni principessa, ma dellorgoglio: mi inebriavo della mia bellezza e giocavo con quel fascino impetuoso che il mio corpo dissipava. Non pensavo a Te, che mi hai donato larmonia e la forza, non pensavo a Te e Ti seppellivo nella terra arida del peccato. Fino a quel giorno. Quando i tuoi passi impressero orme indelebili sulla sabbia del mio mare, sul fango del mio cuore umido e appannato. Al tuo passaggio, gli uomini abbandonavano le reti e ti seguivano, come in un miracolo. Qualcosa accadde anche a me, come se una voce mi chiamasse, qui, dentro di me. Quel giorno, guardai nello specchio e vidi la grazia del mio corpo, offuscata nella porpora, spenta nelloro, sepolta nella polvere di falsi colori: era limmagine deformata della mia anima. Gi, lanima. Cercavo di scacciarla dalla mia mente, non volevo curarmi dello spirito, io profanavo il tempio del mio corpo cercando la gloria degli sguardi e del desiderio, o forse no, cercavo solo amore. Quando si scivola sul fondo, la superbia pronta a consolarti per evitarti lo schiaffo dellumiliazione. Umilt: provavo orrore per questa parola. Sarebbe crollato il castello della mia superbia, un tempio di vanagloria. Poi sei arrivato Tu, a promettere un regno agli ultimi, a quelli che stanno pi in basso, dove mi trovavo io, insieme agli scarti umani, perch sono una donna e per giunta ero una donna di quel genere. La speranza che anchio avrei potuto entrare in quel regno divenne certezza, quando Ti udii dire a quella donna, che tutti ricordano come ladultera: Va e non peccare pi. Mentre col dito Tu disegnavi sulla sabbia, quellorribile pioggia di pietre e sangue si arrest, non si abbatt su di lei.

Il saggio

Sua madre in coda davanti al carcere di Leningrado aveva sussurrato allorecchio di Anna Achmatova Lei pu descrivere tutto questo?
di comunicare la ricchezza dellarte che amava. Alla fine, negli anni Sessanta, aveva finalmente trovato un impiego come direttrice della Biblioteca del museo darte antico-russa Rublev, a Mosca. L aveva ritrovato un ambiente consonante, infatti in quegli anni nel museo si salvava e si restituiva alla vita la pittura antica, e questa frequentazione delle forme iconiche trasfigurava le persone, che si convertivano una dopo laltra. Forse quella era lunica istituzione a Mosca dove non ci fosse una cellula del partito, anzi, venivano accolti conferenzieri molto speciali come il metropolita Antonij Blum, Dmitrij Lichacv, Leonid Uspenskij; quei seminari diventavano momenti di condivisione e di confronto sulle cose essenziali della vita, non solo sullarte e la cultura. In sostanza Milena Semiz, grande esperta darte dalla carriera mancata, che non ha mai avuto una famiglia sua, ha lasciato dietro di s una teoria di discepoli che la seguivano per la sua intelligenza, il bagaglio culturale e la battuta pronta, ma soprattutto per il suo discernimento spirituale. Poich tutto in lei era imperniato attorno alla fede, una fede che dava unit a ogni cosa, che rendeva umana ogni situazione. Del resto, questa coscienza irriducibile laveva imparata in famiglia: era sua madre la donna che, nel lontano 1937, in coda davanti al carcere di Leningrado aveva sussurrato allorecchio della poetessa Achmatova: Lei pu descrivere tutto questo?.

Tu mi hai perdonata
Maria Maddalena racconta la sua storia
Tu scrivevi la nuova Legge. E allora anchio, anchio potevo essere perdonata. Perdono: nellantica Legge non se ne parla, prescritta invece una pena a saldo di ogni colpa. Da tempo ormai evitavo la Sinagoga. Quella di Magdala imponente, con i suoi mosaici e i suoi affreschi, al centro la scultura della menorah, come quella a sette bracci del tempio di Gerusalemme. Tornai, nel tempio, per udire le Tue parole, nascosta sotto il velo e dietro una colonna, come una ladra, e il mio cuore da tempo indurito riprese a sanguinare, insieme alle lacrime. Finalmente fluivano quegli umori, di gioia e contrizione insieme, era pentimento, ora lo so: dolore per quello che ero stata e sollievo per il desiderio di divenire unaltra. Volevo essere simile a Te, mettermi al tuo seguito, servirti e aiutarti. Ma Tu mi avresti accettata? Forse la mia era ancora una stupida presunzione di donna? Cos quel giorno venni a cercarti. Tu eri a casa di quel fariseo, Simone, che ti aveva invitato a mangiare con lui. Entrai, il cuore mi esplodeva, come se stessi profanando un tempio. Al petto stringevo un vasetto di alabastro ricolmo di olio di nardo, il profumo delle spose. Strisciai per terra, come un animale, mi feci piccola e mi rannicchiai ai tuoi piedi. Piansi, le lacrime irrigavano i Tuoi santi piedi e io li cospargevo di profumo, li coprivo di baci, fra i singhiozzi. Poi li asciugai, ma non usai il velo, no, li tamponai con i mei capelli di seta, come con uno straccio. Era il solo modo che conoscevo per dirTi: vedi, sono unaltra. Vedi, i miei occhi sono puliti, le lacrime sono limpide, non scurite dallo stibio. Pulisci la mia anima, perdonami. Perdonami, ti prego. Poi accadde il miracolo: mi hai difesa dalle indignate, indegne accuse del tuo commensale. Hai difeso la mia dignit di donna, di essere umano che ha peccato e si pentito. Le tue parole risuonavano dentro di me come il fragore del tuono: I suoi molti peccati le sono perdonati, perch ha molto amato. Colui invece al quale si perdona poco, ama poco. Cos rispondevi a Simone, mentre a me ridavi la vita: La tua fede ti ha salvata; va in pace!. Da allora divenni la tua ombra. La gente mi additava: Quella Maria di Magdala! Da lei sono usciti sette spiriti!. Non me ne curavo, ne ridevo anzi, con Giovanna, Susanna e con le molte altre che avevi guarito e che si erano unite a noi. Con loro, cercavo di imparare dal mio Maestro, non perdevo una Sua parola, e la mia fede diveniva sempre pi salda. Le tue donne. Non dimenticher mai i loro occhi sotto la croce, quelli di Tua madre erano sbarrati in un grido che vol in cielo, nel buio boato del terremoto. E poi la luce. Quei teli candidi, abbaglianti, come la pietra del Tuo sepolcro. Gli uomini, Pietro e Giovanni, pensavano che vaneggiassi, come fanno le donne. Sono andati via. Io resto qui e, stupida donna, piango. Chiedo di Te a due figure vestite di splendore. Mi volto. Non comprendo che sei Tu, e non perch le lacrime velano la mia vista, sei cos diverso. Credo che tu sia il custode del giardino. O sto vedendo lEden? Ma la tua voce, Miriam!, quella s la riconosco. Rabbun!. E affidi lannuncio a una piccola donna, peccatrice: Va dai miei fratelli e di loro: Salgo al Padre mio e Padre vostro, Dio mio e Dio vostro. Hai fatto di me la discepola. Hai rimesso i mei peccati fino a tal punto. Mi chiamo Miriam, sono nata a Magdala e risorta nel perdono.

Au-del du pardon
Lo sguardo e gli studi di Lytta Basset, docente di teologia protestante alluniversit di Ginevra sono sempre stati rivolti alle grandi questioni teologiche e spirituali del mondo attuale. Il senso di colpa, la compassione, lamore che non divora laltro sono tra i temi affrontati nelle sue numerose opere. In Au-del du pardon. Le desir de tourner la page (Presses de la Renaissance, 2006) ci parla del difficile percorso del perdono raccontando passo passo una ricerca durata dieci anni. Il perdono spiega non un fine personale, ma la decisione di voltare pagina per raggiungere la propria liberazione e la propria pacificazione. la strada per imparare ad accettarsi e ad amarsi, per raggiungere una nuova e profonda unit interiore. Ges non chiede a Dio di dare agli uomini la forza di perdonare perch non dubita della loro capacit e della loro forza. Infatti nella sola e unica preghiera che Ges insegna agli apostoli, il Padre nostro, si dice Rimetti a noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri debitori. Il perdono parte della condizione umana, suggerisce Lytta Basset: si tratta di cominciare a cercarlo con determinazione e con la convinzione che in questa ricerca non si sar mai soli. LAltro umano e divino la roccia alla quale posso comunque aggrapparmi. (ritanna armeni)

mamma arrestata subito dopo come moglie di un nemico del popolo, e le due figlie Julija di 15 anni e Komunella di 13, erano rimaste sole. Erano state divise, poi era venuta la guerra e Julija era morta di fame nellassedio di Leningrado. Cos Komunella, desiderosa di vendetta, non aveva esitato a entrare giovanissima in un gruppo terroristico clandestino. Naturalmente era stata arrestata nel 1948, e condannata a 25 anni di lager: come dire una prolungata agonia e la morte certa. Dopo questa catastrofe, con lo stoicismo che aveva imparato in famiglia, aveva scritto: Mamma, so che non ci tieni tanto alla vita, e neppure io. E allora forza, decidiamo il giorno e lora, e ci suicidiamo tutte due. Per fortuna la madre le aveva risposto che valeva la pena aspettare ancora un po, per vedere quali altri porcherie ci prepara la sorte. Se non altro per curiosit. Ma la sorte aveva in serbo qualcosa di molto diverso: lincontro con Cristo, che in una notte di solitudine e disperazione Komunella aveva percepito come lunica persona veramente prossima e solidale. Cos la sua vita aveva assunto nuovi contorni: si era accorta che il lager le

riservava ogni giorno, accanto alla miseria e alla brutalit, anche incontri luminosi ed esempi di straordinaria generosit, anche tra le delinquenti pi depravate, persino tra le guardie. E nella memoria dellanziana ex detenuta che oggi vive a Mosca una vecchiaia incredibilmente serena, si sono fissati soprattutto i ricordi belli, che le fanno dire: quanti miracoli nella mia vita, quanta bont, non bisogna mai cedere, lessere umano ti pu sempre sorprendere. Diversamente Milena Semiz, russa di origini serbe, ortodossa, non ha mai conosciuto la reclusione, anche se ha vissuto il dramma della lunghissima detenzione del padre. Era una studiosa darte che lavorava al museo Ermitage di Leningrado, uno dei maggiori del mondo, ma poi larresto del padre, il sopraggiungere della guerra e dellassedio, levacuazione nelle retrovie, lavevano ridotta da promettente studiosa a relitto sociale senza dimora e senza lavoro. Difficile immaginarsi le condizioni in cui si era trovata: per un certo periodo Milena e la madre si erano ridotte a vivere in una chieset-

Il film

Les enfants de Belleville


Akbar, sedici anni, ha ucciso la sua ragazza e ha provato a uccidersi. in carcere e al compimento dei 18 anni pu essere condannato a morte. Il pi caro amico e la sorella chiedono al padre della ragazza di perdonarlo. Solo cos Akbar potr sfuggire alla condanna. Ma il padre irremovibile: una vita per una vita, il sangue del colpevole per il sangue della vittima. questa la legge del taglione, questo ci in cui lui, uomo pio e religioso, crede. questo che prevede la giustizia del suo Paese. Ma davvero cos? la legge di Allah che vuole la vendetta ed esclude il perdono? Asghar Farhadi, regista del bellissimo Una separazione, in Les enfants de Belleville (2004) entra nelle contraddizioni della societ iraniana e nel dibattito civile e religioso di quel Paese. Si scopre che il sangue di una donna vale la met di quello di un uomo, quindi Akbar non pu essere ucciso se il padre della vittima non paga laltra met. Si racconta di uomini e di donne divise fra la legge del perdono e quella del taglione. Allah potente e misericordioso, ricorda nella moschea limam al padre che vuole vendetta. E insiste: Misericordioso. (ritanna armeni)

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ATTENTATO
A

BARGEETA ALMBY

Una missionaria laica protestante stata vittima di un tentato omicidio a Lahore, capitale della provincia del Punjab, e si trova in condizioni critiche allospedale Jinnah. Bargeeta Almby, 72 anni, di nazionalit svedese, era nella sua auto quando due uomini in motocicletta si sono avvicinati sparando ripetutamente e colpendola al petto. Lattentato avvenuto il 3 dicembre, alle due del pomeriggio. La missionaria opera in Pakistan da oltre 38 anni e, come riferisce lagenzia Fides, era pienamente integrata nella comunit. Bargeeta dirige i programmi sociali di una associazione cristiana, la Full Gospel Assemblies of Pakistan (Fga Church), attraverso unorganizzazione non governativa che si occupa di istruzione e formazione professionale. In particolare responsabile di un orfanotrofio, lavora con bambini disabili e poveri, gestisce un corso di formazione in ostetricia. Il Pastore Liaquat Kaiser, capo della Fga Church, ha detto che si tratta di un attacco premeditato, ma che la donna non aveva ricevuto minacce. Il cattolico Paul Bhatti, consigliere speciale del primo ministro per larmonia nazionale, ha dichiarato: un atto terroristico, anti-umano e anti-pakistano. Negli ultimi giorni stato ucciso limam di una moschea a Karachi ed stato dissacrato un cimitero di Ahmadi a Lahore. Ora il tentato omicidio di questa missionaria. Sono atti che intendono destabilizzare il Paese e soffiare

sullodio religioso. Come pakistani dobbiamo restare uniti nel condannare e combattere lestremismo. Ancora in stato di incoscienza, il 10 dicembre Bargeeta stata rimpatriata. Siamo certi che in Svezia potr ricevere cure mediche appropriate ha detto Kaiser e che sentir la vicinanza della sua famiglia e della sua comunit di origine.

Tiziana Guerrisi il primo esperimento in Italia di un rapporto prodotto in forma multimediale, che rende disponibile a tutti un prezioso archivio sulle carceri italiane. E che ci ricorda il dramma di maternit e detenzione, invitandoci a metterci nei panni dei bambini.

Abbonamenti e auguri
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LA I
FIGLI DELLE DETENUTE

MADRE DEL VIOLINISTA

Una mamma racconta tra le lacrime il suo dramma: tra qualche giorno la figlia verr allontanata da lei. La donna che deve scontare una lunga pena detenuta nel carcere di Solicciano (Firenze) e la bimba, che sta per compiere tre anni, gi stata dichiarata adottabile. Unaltra gi stata adottata. questa una delle tante interviste realizzate da settembre a novembre 2012 allinterno di una ventina di istituti italiani, che va a sommarsi a decine di fotogallery, video, approfondimenti su temi importantissimi. Accesso ai diritti fondamentali, condizioni di vita dei detenuti, stato delle infrastrutture, futuro degli ospedali psichiatrici giudiziari (la loro dismissione prevista entro marzo 2013). Tutto questo scaricabile gratuitamente su www.insidecarceri.com, realizzato da Next New Media, societ di comunicazione nata nel 2011. Il progetto ha spiegato la curatrice

Tra i tanti eroi della Costa Concordia che hanno sacrificato la loro vita per salvare gli altri mentre si consumava la tragedia al Giglio il 13 gennaio 2012, vi era anche Sndor Fehr, violonista ungherese di etnia rom, morto per aiutare i bambini intrappolati. Mrta Vertse della Radio Vaticana ne ha appena intervistato la madre, Tereza. Dobbiamo sfatare una volta per tutte fa presente la giornalista il mito che Sndor sia tornato a prendere il violino prezioso. Anche recentemente stato riproposto questo fatto falso dalla televisione italiana. Sndor non tornato per il suo amato violino e non scappato dalla nave che affondava. Voleva salvare valori molto pi preziosi: vite umane. Risponde Tereza: Tutti i sopravvissuti hanno confermato che il violino era rimasto nella sala dove avevano suonato. Quando lorchestra scesa e hanno assegnato le uscite per salvarsi, tutti hanno occupato i loro posti e Sndor ha solo pensato a salvare la vita dei bimbi rimasti soli nella

confusione. Pochi giorni fa un passeggero russo ha postato un video inedito su Facebook: sono le ultime immagini di Sndor, alle 4 di quella notte. Lo si vede benissimo: con indosso il giubbotto giallo di salvataggio quelli dei passeggeri erano arancioni dirige la gente. Non scappato: rimasto sulla nave fino allultimo per salvare le persone. Ricordando come Sndor avesse sempre la Bibbia con s, Tereza conclude: Vivo la mia tragedia nella consapevolezza che Dio ha chiamato a s Sndor, perch ha bisogno di lui l.

SETTIMANA

SO CIALE IN

FRANCIA

LOSSERVATORE ROMANO dicembre 2012 numero 7 Inserto mensile a cura di RITANNA ARMENI e LUCETTA SCARAFFIA, in redazione GIULIA GALEOTTI www.osservatoreromano.va

Hommes et femmes, la nouvelle donne il titolo della Settimana sociale tenutasi a Parigi dal 23 al 25 novembre. Superare gli stereotipi e lottare contro i modelli di dominazione sono gli appelli risuonati con maggior frequenza, come ha scritto Sarah Numico, inviata Sir. Franois Ernenwein, caporedattore di La Croix, ha commentato: Luguaglianza tra uomini e donne uno dei principi che misurano lavanzamento di una societ. Sebbene il diritto di famiglia e del lavoro abbiano registrato i cambiamenti di mentalit che hanno accompagnato lemancipazione delle donne, dibattere di uguaglianza non dispensa dallinterrogarsi su quale ne sia la trama. Uguaglianza non significa uniformit. Occorre

tenere conto di cosa fa la differenza dei sessi e il loro apporto specifico al bene comune. Anche Najat VallaudBelkacem, ministro per lUguaglianza, ha affermato: Luguaglianza non una lotta tra gli uni e le altre. una leva per far progredire la societ. Secondo la vice presidente della Commissione europea Viviane Reding, la povert oggi in Europa femminile e rischia di esserlo sempre pi, soprattutto tra le donne al di sopra dei 65 anni. E Claude Martin, sociologo e ricercatore: I poteri pubblici possono avere un ruolo centrale per aiutare a promuovere luguaglianza. Innanzitutto intensificando gli sforzi per sviluppare servizi per la prima infanzia o per sollecitare gli uomini a occuparsi maggiormente del lavoro di cura, ad esempio facendo ricorso al congedo riservato ai padri.

KAROLINA KOZKOWNA
Tra le reliquie dei beati polacchi da poco condotti al santuario dei nuovi martiri nella basilica romana di San Bartolomeo, ci sono anche quelle di Karolina Kozkowna, la Maria Goretti polacca, assassinata a 16 anni da un soldato russo. Malgrado il conflitto in corso (era il 18 novembre 1944), ai funerali parteciparono tremila persone. Da allora la devozione verso Karolina, patrona dei movimenti della giovent polacca, rimasta vivissima.

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Francesca della ipermodernit


La santa del mese raccontata da Franco La Cecla
robabilmente la modernit non fa parte delle motivazioni determinanti la santit di un cristiano. Eppure nel caso di madre Cabrini proprio la sua modernit, o addirittura ipermodernit a renderla un personaggio che diventa sempre pi attuale e quindi sempre pi vicino allesperienza dellumanit oggi. Forse per questo che questa santa cos poco conosciuta in Italia e cos tanto conosciuta in America. Per altro, per completare il quadro, madre Cabrini stato il primo cittadino americano a essere proclamato santo. Oggi per parlare della sua esperienza e del suo percorso occorrerebbe usare parole come transnazionalit, identit ibride, identit in diaspora. In un mondo sempre pi globalizzato, una condizione spesso inevitabile per centinaia di milioni di persone costrette a lasciare il proprio luogo di origine, sono intervenute per delle nuove occasioni che hanno reso questa esperienza qualcosa di completamente diverso dal passato. Oggi gli emigranti, gli emigrati, ma anche le generazioni di seconda e terza emigrazione grazie anche alla maggiore facilit degli spostamenti vivono una condizione sospesa e non sempre in maniera dolorosa tra due mondi, quello dorigine e di appartenenza culturale, linguistica, religiosa, e quella di arrivo in un paese di accoglienza. Madre Cabrini intu in anni di assoluta indigenza per gli emigrati italiani in Nord America e poi nel mondo che un atteggiamento nostalgico o al contrario una adesione acritica al mondo di arrivo non rendevano la verit dellesperienza umana dellemigrazione. Era difficile davvero ai suoi tempi non cadere nella tentazione del ripiegamento delle identit in diaspora su se stesse: rancori, difficolt, povert, durezza di vita potevano dare allemigrato italiano lidea che fosse meglio chiudersi in un passato che si portava nel cuore. Tentazione che a distanza di un secolo la prima di ogni identit in diaspora. Oggi che i media, televisioni satellitari anzitutto, ma anche le comunicazioni pi facili, i voli low cost, lo consentono possibile vivere in un Paese e lavorarci continuando a considerarsi stranieri a esso. La tentazione identitaria, quella che attribuisce il male a tutto ci che esterno alla propria origine, probabilmente alla radice di molti fondamentalismi. La diaspora islamica, ma anche hindu o ortodossa in genere cristiana rischia sempre di concepirsi come reazione al mondo nuovo, come rifiuto delle sue tentazioni e condanna tout-court della modernit che esso rappresenta. Il velo, ma anche lattaccamento alle tradizioni come se fossero solo uno strumento di difesa dallesterno hanno molto a che fare con una presunta superiorit del proprio passato interiore. Spesso alle categorie culturali della differenza si sostituiscono le categorie temporali del passato contrapposto al presente. incredibile che una donna cattolica, cristiana abbia capito questo cos presto e ne abbia fatto una metodologia di integrazione. E anche qui bisogna capirsi. Perch madre Cabrini non ha mai esaltato lAmerica come American dream, ne ha sempre avuto una idea molto chiara e realistica. LAmerica non era n meglio n peggio dellItalia della fine del secolo XIX e dellinizio del XX . Era forse meno ipocrita di quanto fosse lItalia con i suoi emigranti, di cui cullava la retorica, ma di cui sfruttava appieno le rimesse in valuta pregiata. Per latteggiamento cabriniano nei confronti della globalizzazione si basava

Una delle rare foto giovanili di Francesca Cabrini

Samundar Singh con la madre di Rani Maria, Eliswa Paily

Il cuore dellassassino
di GIULIA GALEOTTI

oure my son, and Im glad you came: aprire le porte della propria casa, baciare, fare sedere a tavola con la propria famiglia, mangiare con lui. Com umanamente possibile accogliere nella vita e nel cuore lassassino della propria figlia? Abbracciare le mani macchiate del suo sangue? il mistero del perdono radicale, potente e silenzioso il centro del bellissimo film The Heart of a Murderer (che esce a gennaio) girato in India dalla regista italo-australiana Catherine McGilvray. In unora, la pellicola racconta la storia di Samundar Singh, il giovane fanatico ind che nel 1995, a ventidue anni, uccise suor Rani Maria, missionaria francescana originaria del Kerala. Accoltellatala per 54 volte, la abbandon sul ciglio della strada. Una morte lenta, lentissima nella solitudine pi completa: Tu, Ges, almeno avevi tua madre e i tuoi amici pi cari ai piedi della Croce sono i primi pensieri di suor Selmy Paul, la sorella di Rani, appena avuta notizia dellomicidio Mia sorella invece morta senza nessuno attorno. Arrestato e condannato allergastolo, Samundar viene perdonato dalla famiglia di Rani, che non solo chiede (e ottiene) per lui la grazia, ma che arriva ad accoglierlo come un figlio e come un fratello. Tra i narratori principali del film, lo stesso Samundar, che ricorda i fatti mentre, dal suo villaggio del nord dellIndia, sta anSamundar con Swami Sadanand dando in treno a trovare la famiglia di Rani Maria, che vive nel Kerala. il viaggio del suo risveglio spirituale, del passaggio da giovane imbevuto di odio e ignoranza a uomo libero nellamore. Quasi parlando a se stesso, Samundar timido e per certi versi incredulo mentre espone il perdono incondizionato e inatteso, manifestato da chi stato irreparabilmente colpito dal suo gesto assassino. affascinante notare il linguaggio che Samundar utilizza nel presentare la sua dolorosa storia: come la regista spiega a donne chiesa mondo, stato lui stesso a scegliere di raccontare, pi che attraverso le parole, mimando nuovamente quei terribili gesti, interpretando se stesso. il modo indiano di raccontare continua McGilvray e ho accettato ben volentieri questa contaminazione culturale, nella speranza che rappresentasse un passo ulteriore verso il tentativo di cogliere lo spirito autentico di questa incredibile vicenda. Ma il film parla anche attraverso la voce della sorella e della madre di Rani, due donne accomunate dallamore e dal dolore, dal pianto e dalla pace. Sono presenze che restano profondamente impresse per la serenit emanata dai loro volti e dai loro gesti. Nessuna esaltazione o esagerazione in loro: solo la forza feconda del perdono capace di accogliere nel profondo. La madre, in particolare, arriva a comprendere il senso della morte di sua figlia, dopo che, inizialmente, non ne aveva condiviso nemmeno la scelta religiosa. La quarta voce narrante infine quella di Swami Sadanand, il sacerdote con la vocazione del pacificatore (laddove c un conflitto, io vado e mi propongo), il primo a essere andato a trovare Samundar Singh in carcere, diventandone poi la guida, il padre spirituale. Senza alcuna retorica n gusto del macabro, senza strumentalizzare i fatti o enfatizzarne i protagonisti, il film di Catherine McGilvray narra con rispetto, poesia e forza insieme una storia paradigmatica, capace di elevarsi, nel suo profondo e universale significato, al di l del contingente. La vicenda, ci racconta McGilvray, le venne incontro nel 2009: da allora il suo desiderio stato quello di riuscire a trovare la chiave per capire e quindi per raccontare, la sorprendente risposta della madre e della sorella di Rani Maria allorrore che hanno dovuto affrontare. Sono andata in India spiega la regista volendomi affidare del tutto a questa storia. Il messaggio dirompente. Il perdono pu veramente trasformare lodio in amore. Nel corso del film, Samundar Singh racconta, pacatamente e senza alcuna esaltazione, il radicale e progressivo cammino della sua conversione, dalla disperazione (nessuno mi pu perdonare. Nemmeno Dio) alla rinascita. Oggi questuomo una persona consapevole, vero testimone della grandezza potente e vitale dellimmenso dono che ha ricevuto.

Franco La Cecla (1956) ha insegnato antropologia culturale in varie universit, tra cui Bologna, Palermo, Venezia, Verona, luniversit VitaSalute San Raffaele, luniversit della California a Berkeley, lcole des Hautes tudes en Sciences Sociales di Parigi, lUniversidad Politcnica de Barcelona, lcole polytechnique fdrale de Lausanne. Tra le sue pubblicazioni, Mente Locale, unantropologia dellabitare (Eleuthera 2011), Perdersi (Laterza 2010), Il Malinteso (Laterza 2009), Contro lArchitettura (Bollati Boringhieri 2009). Ha vinto il Festival del cinema di San Francisco con il documentario In altro mare (2010).

madre Cabrini viveva il viaggio. Questo non era per lei un magnifico diversivo, ma proprio una esperienza fondamentale della relativit e della comunanza tuttavia di problemi, umanit, speranze.

Sarebbe bello se oggi madre Cabrini venisse proclamata patrona della globalizzazione e, perch no, della capacit di essere finalmente cittadini del mondo e non solo di una sua parte.

Sarebbe bello se fosse proclamata patrona della capacit di essere cittadini del mondo
su un approccio pragmatico: inutile piangersi addosso e fare le vittime della modernit. Si trattava invece di acquisire gli strumenti per farne parte a pieno titolo: la lingua inglese prima di tutto, ma soprattutto la comprensione delle categorie culturali del mondo in cui ci si trovava a vivere. Cosa dava a madre Cabrini quella marcia in pi da farne una santa della ipermodernit? Probabilmente la mancanza di pregiudizi, lapertura al mondo, la curiosit del nuovo, tutte qualit di un cosmopolitismo vero. Era una forma connaturata a una formazione cristiana, una inevitabile conseguenza di un universalismo? Non saprei: di sicuro era una grande capacit di relativizzare le cose, di relativizzare le culture e i loro valori. Cera in questo un coraggio di esplorazione che poi riverberava nella ricchezza con cui

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