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data 22/01/2011

Contesto ENC

Relatore A Saggin P Rotondi

Liv. revisione Trascrizione

Lemmi Inganno Massa Paternalismo libertario Perversione Sunstein Cass Teoria Thaler Richard

CORSO DI STUDIUM ENCICLOPEDIA 2010-2011 IL TRIBUNALE FREUD (ANNO V)

LA PERVERSIONE AL BIVIO
22 gennaio 2011

3 LEZIONE
Normalit

ALESSANDRA SAGGIN, PAOLO ROTONDI COME SPINGERE LELEFANTE DA DIETRO1


Considerazioni sul libro NUDGE. La spinta gentile. La nuova strategia per migliorare le nostre decisioni su denaro, salute, felicit 2
Il libro un saggio sul paternalismo libertario, una teoria politica che ha come programma: usare a fin di bene lirrazionalit umana per introdurre pratiche di buona cittadinanza, per aiutare le persone a scegliere il meglio per s e per la societ. Il tema del paternalismo libertario offre spunti di riflessione anche a chi, come noi, lavora come docente nei corsi di formazione manageriale. Le scuole di formazione manageriale sono Istituzioni nelle quali si definisce (o si divulga) il pensiero di chi governa le grandi organizzazioni, cio la forma pi attuale di quelle masse artificiali i cui prototipi Freud indicava nella Chiesa e nell Esercito. Questo punto di osservazione ci pare interessante per verificare le soluzioni offerte alla questione del legame sociale, e in particolare se si evidenzia in esse la forma perversa della creazione di ununit di massa partendo da una molteplicit di individui rispetto a cui la fonte della legge esterna al e senza composizione col pensiero individuale (Lettura introduttiva del 22/01/2011 di Maria Delia Contri Normalit). Da molto tempo chiara la presenza di un filo conduttore che lega molte delle teorie e delle prassi insegnate nelle scuole di management filo non dichiarato, quindi non facile da mettere in discussione fatto di teorie sulla persona e sul legame sociale (anche se il termine non viene spesso usato, e nel libro non verr mai usato) che fanno riferimento genericamente all approccio cognitivo comportamentale. Di recente si affacciato il tentativo di proporre questo approccio in modo chiaro, con la veste scientifica delle neuroscienze, e la lettura di questo testo ne una parte. Nudge illustrativo di un approccio alla costruzione del legame sociale, che potentemente sponsorizzato negli USA.
1 Testo dellintervento del 22 gennaio 2011 alla seduta del Corso La perversione al bivio dello Studium Cartello

(Societ Amici del Pensiero) sul tema Normalit. 2 R. H. Thaler C. R. Sunstein, NUDGE. La spinta gentile. La nuova strategia per migliorare le nostre decisioni su denaro, salute, felicit2, Feltrinelli, Milano 2009.

Riteniamo che sia probabile il successo di queste teorie anche in Italia per la facilit con cui negli ultimi trentanni si sono diffuse le mode da oltreoceano anche da noi. Ma ci che appare pi allarmante la possibilit che questo pensiero possa attecchire ed essere molto difficile da modificare, cos come avvenuto per altre teorie nate in campo economico che, non avendo avuto un successo reale nellambito in cui si sono formate, sono state spostate in altri ambiti (educazione/societ) e l hanno attecchito, e sono molto difficili da modificare. Probabilmente anche questa teoria non avr molto seguito in ambito economico, ma sar utilizzata in altri ambiti (interventi educativi, di prevenzione, e a sostegno di interventi normativi dello Stato). Gli autori hanno una posizione di rilievo nella struttura del sistema di governance americano, e questo contribuisce a dare rilevanza al loro pensiero: Richard Thaler professore di Economia e Scienza del comportamento alla Graduate School of Business dellUniversit di Chicago, dove dirige anche il Center for Decision Research, ed autore di studi pioneristici nel campo della finanza comportamentale; Cass Sunstein attualmente professore di Diritto alla Harvard Law School (dopo avere insegnato per pi di venticinque anni alla Law School e al dipartimento di Scienze politiche dellUniversit di Chicago) ed stato nominato a capo dellOffice of Information and Regulatory Affairs dal presidente Obama.

Struttura del libro Il libro analizza il processo decisionale delle persone e propone una strategia per migliorarlo, ma a ben guardare ha come oggetto il moto delle persone ed il loro rapporto con gli altri e con l ambiente (Universo e legame sociale), e la strategia illustrata il paternalismo libertario serve per creare un mondo migliore (salvare il mondo pag 93). Il concetto di paternalismo libertario viene descritto nellintroduzione come uno sforzo consapevole da parte delle istituzioni per indirizzare le scelte dei cittadini in modo da migliorarne le condizioni di vita, libertario perch indulgente, tenue , poco invasivo, che non impedisce i comportamenti viziosi, ma spinge con gentilezza nudge appunto verso scelte migliori. Secondo gli autori i cittadini hanno bisogno di questa azione di spinta con gentilezza perch sono incapaci di compiere scelte efficaci, e la loro idea sulluomo e sulla costruzione dei legami sociali viene illustrata nella prima parte del testo, che si chiude individuando la centralit di un tema larchitettura delle scelte che la trave portante della loro teoria/proposta. Nelle parti successive gli autori provano ad applicare questo modello in alcuni ambiti: le scelte sullutilizzo del denaro (parte seconda Denaro 40 pagine) descritte nei capitoli: risparmiare di pi domani, investire ingenuamente, i mercati del credito; le scelte sociali ( parte terza Societ 70 pagine) illustrate nei capitoli: previdenza sociale, farmaci prescrivibili, aumentare le donazioni di organi, salvare il pianeta, privatizzare il matrimonio. Lultima parte del testo illustra le estensioni ed obiezioni.

Considerazioni sul libro Questo saggio parte da una prospettiva modesta, quella di migliorare la razionalit delle scelte nellutilizzo del denaro nella vita quotidiana, per giungere fino allambizione di ricostruire lintera struttura sociale. La base delle teorie sulla persona e il suo moto sono gli studi di Kahneman (definiti dalla Maria Delia Contri in un incontro del Corso Il tribunale Freud come macchine per tagliare il brodo) sul fatto che gli umani sono cattivi decisori. Indicando come guida del processo decisionale due sistemi (impulsivo e riflessivo), numerose pagine del testo sono dedicate a dimostrare che le persone sono ingannabili perch utilizzano i due sistemi non 2

sempre in modo appropriato e in base alla capacit di utilizzare i due sistemi (riflessivo e impulsivo) lumanit suddivisa in due sottogruppi: econi: esseri completamente razionali; umani: che usano il sistema impulsivo e si fanno fregare. E secondo gli autori, il mondo fatto in maggioranza da umani Largomentazione costruita in modo tale che non pare contemplata la possibilit di correzione (esempio della non disdetta dellabbonamento), ed del tutto assente lidea di un principio (giuridico) che permetta a ciascuno di giudicare ci che fa. Un individuo cos pensato totalmente in balia dellambiente che lo circonda, per questo larchitettura delle scelte diviene il meccanismo fondamentale che definisce il movimento delle persone nella realt. Da qui il suggerimento che gli autori suggeriscono per tutti i campi: modificare larchitettura delle scelte (ad esempio le opzioni di default o la posizione del cibo in mensa) in modo tale che ne risultino effetti migliori. Pi gli autori articolano largomentazione, pi si fa strada lidea che in fondo il miglioramento pu essere ottenuto senza nessun contributo consapevole delle persone, anzi che le persone vanno ingannate per il loro stesso bene. Gli autori colgono che possa esserci qualche rischio in questo modo di procedere, specie di tipo manipolatorio, e ne trattano nel capitolo dedicato alle obiezioni, purtroppo con le modalit di argomentare tipiche di testi come questo, che si caratterizzano per la discussione di esempi puntiformi senza arrivare mai a nodi logici pi consistenti (la parte obiezioni di una povert concettuale desolante: nessun pensatore classico nonostante in bibliografia siano riportate pi di 100 citazioni).

Conclusioni La lettura di questo testo conferma che: di uomo ce n poco (almeno in questi studi) perch luomo viene ritenuto una specie di idiota totalmente determinabile dallesterno; persiste lidea che qualcuno sa cos il bene e si pensa autorizzato ad operare in modo da ottenerlo, creando una legge esterna - qui l architettura delle scelte- che non richiede (o francamente inganna) il pensiero individuale; c aria di perversione, almeno a giudicare da come gli autori si pongono: in numerose parti della loro trattazione si collocano nella posizione dellincompetente e, in nome di ci, chiedono di aderire alla Teoria dellincompetenza individuale, dicendosene loro per primi necessitati. Una preoccupazione personale si lega al fatto che questo pensiero passato nelle teorie manageriali, anche grazie al fatto che molti dei suggerimenti del libro sembrano innocui, se non se ne smascherano i presupposti logici veri. Queste teorie danno forza allidea di formare manager che non si limitino a far girare le cose, ma operino per riformare la societ agendo da architetti delle scelte, in modo tale che le persone siano portate a fare le cose giuste senza rendersene conto, ma naturalmente per il loro stesso bene. Questa idea in forte contrasto con il nostro lavoro, che invece teso ad aumentare la consapevolezza critica del proprio agire.
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