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Affari Istituzionali
14 CONSIGLIO REGIONALE (2): VOTATI REVISORI DEI CONTI E COMPONENTI DEL COLLEGIO SINDACALE DI AGENZIA FORESTALE REGIONALE, ENTE ACQUE UMBRE TOSCANE, SOCIET PARCO 3 A I NOMI DEGLI ELETTI COMITATO LEGISLAZIONE: GIUNTA REGIONALE IN RITARDO SULLE CLAUSOLE VALUTATIVE. SEMPLIFICAZIONE: PROPOSTO IL TAGLIO DI 78 LEGGI LA RIUNIONE ODIERNA DEL COMITATO PER LA LEGISLAZIONE 15 PRESIDENZA CONSIGLIO REGIONALE: IL NUOVO COMANDANTE REGIONALE DELLA GUARDIA DI FINANZA ZACCAGNINI RICEVUTO A PALAZZO CESARONI DAL PRESIDENTE BREGA CONSIGLI REGIONALI: A PERUGIA ASSEMBLEA PLENARIA DELLA CONFERENZA DEI PRESIDENTI. APPROVATO UN ORDINE DEL GIORNO SULLA POSIZIONE DELLE ASSEMBLEE REGIONALI IN MERITO ALLA SPENDING REVIEW 17 GARANTI DETENUTI E INFANZIA:NON LASCIARE NEL DIMENTICATOIO LA NOMINA DI QUESTE IMPORTANTI FIGURE DI GARANZIA. - PER DOTTORINI (IDV) I PARTITI DEVONO LASCIARE SPAZIO AD ASSOCIAZIONI E SOCIET CIVILE GARANTI DEI DETENUTI E DELL'INFANZIA: QUESTO DELICATO E IMPORTANTE COMPITO SIA SVOLTO DAI CONSIGLIERI REGIONALI - ROSI (PDL) PREPARATA UNA PROPOSTA DI LEGGE IN TAL SENSO MORTE MADRE SINDACO DI GIROLAMO: IL CORDOGLIO DEL PRESIDENTE EROS BREGA

Agricoltura
18 SICCIT IN NIGER: ALLO STUDIO UN PROGETTO DI COOPERAZIONE INTERNAZIONALE PER ARARE I TERRENI CON TECNOLOGIA UMBRA - CHIACCHIERONI E ROSI HANNO RICEVUTO IL RAPPRESENTANTE DEI WADAB

a cura dellUfficio stampa del Consiglio regionale dellUmbria Direttore responsabile: Tiziano Bertini In redazione: Giampietro Chiodini Paolo Giovagnoni Marco Paganini Alberto Scattolini Editing: Simona Traversini Grafica: Mauro Gambuli Immagine di copertina: Foto Archivio Bibliomediateca Supplemento al numero 171 del 31 luglio 2012 dellagenzia Acs Registrazione tribunale di Perugia n. 27-93 del 22-10-93

Ambiente
19 INTERVENTI IMMEDIATI PER RISOLVERE LA CRISI IDRICA NELL'ATI 3 VALENTINO (PDL): DISINTERESSE DELLE AMMINISTRAZIONI DI CENTROSINISTRA PER I PROBLEMI DI BEVAGNA, GUALDO CATTANEO, GIANO E NORCIA MAXI STALLA: GRAVE LA MANCANZA DI NUMERO LEGALE IN CONSIGLIO PROVINCIALE: ESCAMOTAGE PER DIFENDERE PROGETTO CHE FA ACQUA DA TUTTE LE PARTI - DOTTORINI (IDV): ATTEGGIAMENTO PILATESCO DEL PD 20 GASDOTTO BRINDISI-MINERBIO: UNA SEDUTA STRAORDINARIA DELLA CONFERENZA STATO-REGIONI PER PROMUOVERE OPPORTUNI ED URGENTI APPROFONDIMENTI SUL PROGETTO - LA CONDIVISIONE DELLA II COMMISSIONE TAGLIATO IL FONDO ANTINCENDIO DESTINATO ALLE ASSOCIAZIONI DI VOLONTARIATO - PER LIGNANI MARCHESANI (PDL) NECESSARIO RIPRISTINARLO CON UN EMENDAMENTO IN SEDE DI ASSESTAMENTO 21 AREE CONTIGUE: INDISPONIBILI A METTERLE IN DISCUSSIONE, IL CONSIGLIO REGIONALE NON CONFONDA SVILUPPO E SPECULAZIONE - NOTA DI STUFARA (PRC FDS) AREE CONTIGUE: CI SIAMO ASTENUTI PERCH RITENIAMO NON GIUSTO TOGLIERE LA COMPETENZA AL CONSIGLIO IN FAVORE DELLA GIUNTA REGIONALE - NOTA DI CIRIGNONI (LEGA NORD)

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FONDO ANTINCENDI: RECEPITA PARZIALMENTE LA MIA RICHIESTA DI INCREMENTO. UN SEGNALE POSITIVO MA NECESSARIO TUTELARE LA ASSOCIAZIONI DI VOLONTARIATO - NOTA DI LIGNANI MARCHESANI (PDL) 22 CONSIGLIO REGIONALE (2) AREE CONTIGUE: VIA LIBERA DELL'AULA ALLA PROPOSTA DI LEGGE DI SMACCHI (PD), BUCONI (PSI), LIGNANI MARCHESANI (PDL) PER LA RIDEFINIZIONE DELLE AREE VICINE AI PARCHI - NO DI IDV E PRC, ASTENSIONE LEGA NORD AREE CONTIGUE: E POI PARLIAMO DI GREEN ECONOMY... - BRUTTI (IDV) COMMENTA L'ESITO DEL VOTO DEL CONSIGLIO REGIONALE BIODIGESTORE DI COSTANO : NESSUN RIPENSAMENTO SUL NO ALL'IMPIANTO PER BRUTTI (IDV) OPERAZIONE DI FINTO ECOLOGISMO BIOGAS-MONTECCHIO: L'IMPIANTO IN ZONA SOSTANZIALMENTE INDUSTRIALE. L'IDV FORZA POLITICA PERICOLOSA PER LO SVILUPPO ECONOMICO DELL'UMBRIA NEVI (CAPOGRUPPO PDL) REPLICA AL CAPOGRUPPO DOTTORINI 28 CONSORZI DI BONIFICA: INGIUSTIFICABILE IL RITARDO DELLA GIUNTA SULLA LEGGE DI RIORDINO - STUFARA (PRC - FDS) CHIEDE CHE VENGA PREDISPOSTA UNA NORMA IN TEMPI BREVI, RISPETTANDO GLI IMPEGNI ASSUNTI CONSORZI BONIFICA: LO AVEVAMO DETTO CHE LA LEGGE PER LABOLIZIONE DELLA TASSA 'TEVERE NERA' NON SAREBBE ARRIVATA - NEVI (PDL) ANNUNCIA UNA INTERROGAZIONE ALLA GIUNTA REGIONALE BIOGAS-MONTECCHIO: L'IMPIANTO SORGER A DUE PASSI DALL'OASI DI ALVIANO E DAL LAGO DI CORBARA. VALUTARE RISPETTO NORMATIVE E VINCOLI AMBIENTALI - DOTTORINI (IDV) PRESENTA UNA INTERROGAZIONE ALLA GIUNTA 29 BIOGAS-MONTECCHIO: PRIMA DI AVVENTURARSI IN PROCLAMI TECNICI SAREBBE MEGLIO LEGGERE DELIBERE E REGOLAMENTI - DOTTORINI (CAPOGRUPPO IDV) RISPONDE A NEVI (CAPOGRUPPO PDL) ACQUA: BENE LA SENTENZA DELLA CONSULTA SU SERVIZI PUBBLICI. PI DIFFICILE RESPINGERE NOSTRE PROPOSTE SULL''AURI' - DOTTORINI (IDV) INSERIRE RIPUBBLICIZZAZIONE NEL NUOVO ASSETTO DEGLI AMBITI TERRITORIALI 30 RIFIUTI: PIENA CONDIVISIONE DEL MANIFESTO 'EMERGENZA RIFIUTI' DEL COMITATO DI DIFESA E TUTELA AMBIENTALE DELLA CONCA EUGUBINA - GORACCI (COMUNISTA UMBRO) LAMENTA IL SILENZIO DEL MASS MEDIA BIOGAS-MONTECCHIO: ATTACCO SPROPORZIONATO DI CERTI POLITICANTI ALL'AMMINISTRAZIONE COMUNALE - NEVI (PDL) A FIANCO DEL SINDACO. IL COMUNE DEVE SVOLGERE UN RUOLO DI MEDIAZIONE 31 BIOGAS A MONTECCHIO: "NEVI SI ACCORGE SOLO ORA DELLA CONTRARIET DELLE POPOLAZIONI LOCALI. SI FACCIA SUBITO CHIAREZZA SULLA QUESTIONE E SI RISPONDA ALLA NOSTRA INTERROGAZIONE" NOTA DI DOTTORINI (IDV) PARCHI REGIONALI: NECESSARIE MAGGIORI RISORSE E UNA POLITICA CHE MIRI ALLA LORO PROMOZIONE E VALORIZZAZIONE - AUDIZIONE IN II COMMISSIONE CON I PRESIDENTI E FUNZIONARI DEI PARCHI BIOGAS MONTECCHIO: POSITIVA L'ATTIVAZIONE DI UN PROCESSO PARTECIPATIVO SULLA VICENDA - GALANELLO (PD) ANNUNCIA UN'INTERROGAZIONE ALLA GIUNTA REGIONALE 33 IMPIANTI BIOGAS: NO A STRUTTURE SPECULATIVE. NECESSARIA LA PARTECIPAZIONE DI CITTADINI E COMUNI PER LA SCELTA DEI SITI - SMACCHI E BARBERINI (PD) SOLLECITANO UNA NORMATIVA REGIONALE PI ORGANICA IMPIANTO BIOGAS PANICALE: CONTRARIO ALLA COSTRUZIONE. QUELL'IMPIANTO

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UNA FOLLIA DOVE L'ASSESSORE ROMETTI HA MESSO LO ZAMPINO - PER BRUTTI (IDV) SI ANCORA IN TEMPO PER FERMARE QUESTO NUOVO SCEMPIO IMPIANTO BIOGAS PANICALE: EVITARE SCEMPIO AMBIENTALE, NECESSARIO METTERE UN PUNTO FERMO E VINCOLARE IN MANIERA RESPONSABILE L'AREA - DOTTORINI (IDV) AUSPICA UN SUPPLEMENTO DI RIFLESSIONE

Caccia/pesca
36 QUESTION TIME (3) DAI 3 AI 5 ANNI PER LA CARTA DELLE VOCAZIONI FAUNISTICHE CHE RICHIEDE IL MONITORAGGIO COSTANTE DI OGNI SPECIE - CECCHINI HA RISPOSTO A ROSI (PDL) SUI RITARDI DELLA CARTA FAUNISTICA

Cultura
37 DAVERIO A CITT DI CASTELLO: GIUSTE LE OSSERVAZIONI SU SVILUPPO E RUOLO DELLE FONDAZIONI; SCORRETTO L'INTERVENTO DI UNA DIRIGENTE REGIONALE LIGNANI MARCHESANI (PDL) CHIEDE LETTERA DI SCUSE. TERZA COMMISSIONE: PRESENTATA PROPOSTA DI LEGGE DI BARBERINI (PD) PER LA VALORIZZAZIONE E LA DIFFUSIONE DELLA CULTURA SCIENTIFICA E TECNOLOGICA AVVIATA L'ISTRUTTORIA 38 CHIARIRE IL RAPPORTO DI COLLABORAZIONE TRA REGIONE UMBRIA ED IL FOTOGRAFO STEVE MCCURRY - UNA INTERROGAZIONE DI LIGNANI MARCHESANI (PDL) TERZA COMMISSIONE: PARERE UNANIME FAVOREVOLE SUL REGOLAMENTO PER LE MANIFESTAZIONE STORICHE SARA' UN COMITATO TECNICO SCIENTIFICO A STILARE L'ELENCO DI QUELLE AMMESSE AI FINANZIAMENTI

Economia/lavoro
39 QUESTION TIME (7) - LAVORARE AFFINCH EUROSERVICE POSSA A FARE A MENO DI NESTLE' NEL MEDIO PERIODO. CASSA INTEGRAZIONE IN DEROGA - RIOMMI RISPONDE A STUFARA (PRC-FDS) CHE CHIEDE TEMPI E SOLUZIONI CONCRETE PER SUPERARE LA CRISI SECONDA COMMISSIONE: SEMPLIFICARE LE PROCEDURE, PREVEDERE VALUTAZIONI DEI RISULTATI E PUNTARE SUI FONDI ROTATIVI E SULLE RETI D'IMPRESA - AUDIZIONE SULLE MISURE A SOSTEGNO DELLA COMPETITIVIT 40 SELEZIONE WEBRED: OLTRE IL 37 PER CENTO DEGLI AVENTI DIRITTO NON SI PRESENTATO ALLA PRIMA PROVA SCRITTA. RIVEDERE IL METODO DI COMUNICAZIONE E PREVEDERE TEMPI CONGRUI - INTERROGAZIONE DI SMACCHI (PD) VERTENZA UMBRIA: GRAVE IL MANCATO RICONOSCIMENTO DA PARTE DEL CONSIGLIO REGIONALE. IL PARTITO DEMOCRATICO PREFERISCE MONTI ALLA REALT VISSUTA DAGLI UMBRI - NOTA DI STUFARA (PRC-FDS) DIBATTITO SUL DOCUMENTO DI RIFONDAZIONE: SU QUELLA MOZIONE SPUNTI AUTOCRITICI, IL GOVERNO MONTI NON PU ESSERE ESENTATO DALL'AFFRONTARE LE EMERGENZE DELL'UMBRIA; - NOTA DI DE SIO (PDL) 42 46 CONSIGLIO REGIONALE (2): APRIRE UNA 'VERTENZA UMBRIA' NEI CONFRONTI DEL GOVERNO MONTI - RESPINTA LA MOZIONE STUFARA (PRC-FDS) ECONOMIA: PERSA BUONA OCCASIONE PER DARE FORZA A UMBRIA NELL'AFFRONTARE CRISI EPOCALE - NOTA DI DOTTORINI (IDV) SULLA BOCCIATURA DELLA MOZIONE SULLA CRISI ECONOMICA REGIONALE

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CRISI A TERNI: EON ENERGIA SI PREPARA A RIDURRE 50 LAVORATORI, LA GIUNTA FAREBBE BENE A DISTURBARE IL GOVERNO MONTI PER CAPIRNE LE INTENZIONI NOTA DI DE SIO (PDL) CHE ANNUNCIA UN'INTERROGAZIONE 47 ESUBERI PERUGINA: INACCETTABILE L'ATTEGGIAMENTO DELLA NESTL - STUFARA (PRC-FDS) CHIEDE CHE LA REGIONE CONVOCHI SUBITO UN TAVOLO ISTITUZIONALE VERTENZA MERLONI: PROROGA DELLA CASSA INTEGRAZIONE PROVVEDIMENTO IMPORTANTE MA NON RISOLUTIVO. OPERARE CELERMENTE PER RIMODULARE L'ACCORDO DI PROGRAMMA ENTRO IL 30 NOVEMBRE - NOTA DI SMACCHI (PD) 48 CONSIGLIO REGIONALE (3) INNOVAZIONE E COMPETITIVIT: NEL TRIENNIO 20072009 OLTRE 27 MILIONI A 664 AZIENDE UMBRE ORGANIZZATE IN RETI DI IMPRESA PRESA D'ATTO DELL'AULA SULLA RELAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE LAVORO: LA GIUNTA CHIARISCA QUALI AZIONI INTENDE AVVIARE PER SOSTENERE LA VERTENZA PERUGINA - INTERROGAZIONE DI GORACCI (COMUNISTA UMBRO) SULLO STABILIMENTO PRODUTTIVO DI SAN SISTO SUL PROCEDIMENTO DI ACQUISIZIONE DI OUTOKUMPU DEL 75 PER CENTO DI TK STAINLESS L'IMPEGNO DI TAJANI - COLLOQUIO TELEFONICO DI NEVI (CAPOGRUPPO PDL) CON IL VICE PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE EUROPEA

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Energia
51 SU BIOMASSE NECESSARIA RIUNIONE DI MAGGIORANZA PER MODIFICARE REGOLAMENTO E CORREGGERE FORZATURE ASSURDE - DOTTORINI (IDV) INCONTRA I COMITATI E SCRIVE ALLA PRESIDENTE MARINI

Finanza/bilancio
52 ASSESTAMENTO BILANCIO: 13MILIONI SU AGRICOLTURA, FORESTE, OPERE PUBBLICHE, PROMOZIONE TURISTICA E CULTURA, MA ANCHE PER L'IMU SU EDIFICI DATI IN USO L'ASSESSORE ROSSI IN PRIMA COMMISSIONE, MERCOLED IL VOTO PRIMA COMMISSIONE: APPROVATA A MAGGIORANZA LA MANOVRA DI ASSESTAMENTO AL BILANCIO 2012 PREDISPOSTO DALLA GIUNTA DI PALAZZO DONINI VOTO CONTRARIO DEL PDL E ASTENSIONE UDC 53 CONSORZI DI BONIFICA: INGIUSTIFICABILE IL RITARDO DELLA GIUNTA SULLA LEGGE DI RIORDINO - STUFARA (PRC - FDS) CHIEDE CHE VENGA PREDISPOSTA UNA NORMA IN TEMPI BREVI, RISPETTANDO GLI IMPEGNI ASSUNTI TEVERE-NERA: IL CONSORZIO DI BONIFICA VA COMMISSARIATO - BRUTTI (IDV) DICE BASTA ALLA TASSA CONSIGLIO REGIONALE (1): APPROVATO A MAGGIORANZA L'ASSESTAMENTO DI BILANCIO DA 13 MILIONI DI EURO CRITICHE DALL'OPPOSIZIONE PER LA DESTINAZIONE DI ALCUNI FONDI

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Informazione
59 IN ONDA SULLE TV LOCALI LA SEDUTA DEL CONSIGLIO REGIONALE DEL 3 LUGLIO DEDICATA ALLE INTERROGAZIONI A RISPOSTA IMMEDIATA (QUESTION TIME) IN ONDA IL NUMERO 269 DI TELECRU - NOTIZIARIO TELEVISIVO DEL CONSIGLIO REGIONALE DELLUMBRIA

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ONLINE L'EDIZIONE DI GIUGNO 2012 DEL MENSILE ACS 30 GIORNI - SU WWW.CONSIGLIO.REGIONE.UMBRIA.IT DISPONIBILI I LANCI QUOTIDIANI, L'ARCHIVIO FOTOGRAFICO, LA RASSEGNA STAMPA E I SETTIMANALI TELEVISIVI 60 IN ONDA IL PUNTO, SETTIMANALE DI APPROFONDIMENTO IN FORMATO WEB E TELEVISIVO IN STUDIO I CONSIGLIERI BRUTTI (IDV) E MONACELLI (UDC) IN ONDA IL NUMERO 270 DI TELECRU - NOTIZIARIO TELEVISIVO DEL CONSIGLIO REGIONALE DELLUMBRIA IN ONDA IL PUNTO, SETTIMANALE DI APPROFONDIMENTO IN FORMATO WEB E TELEVISIVO IN STUDIO I CONSIGLIERI SMACCHI (PD) E VALENTINO (PDL) ONLINE L'EDIZIONE DI MAGGIO 2012 DEL MENSILE ACS 30 GIORNI - SU WWW.CONSIGLIO.REGIONE.UMBRIA.IT DISPONIBILI I LANCI QUOTIDIANI, L'ARCHIVIO FOTOGRAFICO, LA RASSEGNA STAMPA E I SETTIMANALI TELEVISIVI 61 IN ONDA IL NUMERO 271 DI TELECRU - NOTIZIARIO TELEVISIVO DEL CONSIGLIO REGIONALE DELLUMBRIA IN ONDA IL PUNTO, SETTIMANALE DI APPROFONDIMENTO IN FORMATO WEB E TELEVISIVO IN STUDIO I CONSIGLIERI BOTTINI (PD) E DE SIO (PDL) IN ONDA IL NUMERO 272 DI TELECRU - NOTIZIARIO TELEVISIVO DEL CONSIGLIO REGIONALE DELLUMBRIA

Infrastrutture
63 QUESTION TIME (6) - INTERPORTO ORTE: QUALI I MOTIVI PER CUI DOPO ANNI DI COMPARTECIPAZIONE SOCIETARIA LA REGIONE HA DECISO DI USCIRE - SUL QUESITO DI DE SIO (PDL) LA RISPOSTA DELL'ASSESSORE RIOMMI GUBBIO. GOLA DEL BOTTACCIONE: URGENTE METTERE IN SICUREZZA LA PARETE ROCCIOSA SOVRASTANTE L'EREMO DI S. AMBROGIO - GORACCI (COMUNISTA UMBRO) INTERROGA LA GIUNTA REGIONALE 64 VIABILIT ALTOTEVERE: LA STRADA PROVINCIALE 100, TRA I COMUNI DI CITERNA E CITT DI CASTELLO, LASCIATA NELL'INCURIA - INTERROGAZIONE DI CIRIGNONI (LEGA NORD) SULLA MANCATA MANUTENZIONE DELL'ARTERIA NODO DI PERUGIA: CHIAREZZA SUGLI ATTUALI FINANZIAMENTI. SITUAZIONE TRAFFICO INSOSTENIBILE - LOCCHI (CAPOGRUPPO PD) INTERROGA LA GIUNTA REGIONALE 65 DIGA MONTEDOGLIO: RIVEDERE IL LAVORO FATTO DALLE DUE COMMISSIONI DI COLLAUDO DELLE CONDOTTE NOMINATE DALLA GIUNTA REGIONALE - CIRIGNONI (LEGA NORD) DOPO LA RISPOSTA ALLA SUA INTERROGAZIONE SULL'INVASO NODO DI PERUGIA: QUELLO DI LOCCHI UN TARDO RISVEGLIO - BRUTTI (IDV) REPLICA AL CAPOGRUPPO REGIONALE DEL PD ALLARMATO PER I MANCATI FINANZIAMENTI A COPERTURA DELL'OPERA NODO DI PERUGIA: NESSUN RITARDO E NESSUNA CONTRADDIZIONE: PROGETTAZIONE FATTA DA ANNI - LOCCHI (PD) RISPONDE A BRUTTI (IDV) 66 STRADA FLAMINIA: FIRMATO L'ATTO DI SUBENTRO DA PARTE DELL'IMPRESA SEPRIM. I LAVORI RIPARTIRANNO ENTRO IL MESE DI AGOSTO - SMACCHI (PD) SUL COMPLETAMENTO DEL TRATTO GUALDO TADINO-FOSSATO DI VICO UN NUOVO PIANO CHE PREVEDA IL RADDOPPIO DELLA LINEA FERROVIARIA ORTEFALCONARA E LA VARIANTE FOLIGNO-ASSISI-AEROPORTO S. EGIDIO-BRANCAFOSSATO DI VICO - GORACCI (COMUNISTA UMBRO) SCRIVE AL PRESIDENTE DEL

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CONSIGLIO BREGA

Istruzione/formazione
68 QUESTION TIME (4) COLLEGI ADISU: MASSIMA SORVEGLIANZA NEI 1.500 POSTI LETTO PER UNIVERSITARI; SOLO UN BRUTTO EPISODIO - RIOMMI RISPONDE A LIGNANI MARCHESANI (PDL) SU UNA MORTE PER SOSPETTA OVERDOSE EDUCAZIONE ALLA CITTADINANZA: DAL 1982 AD OGGI OLTRE 160MILA STUDENTI HANNO VISITATO PALAZZO CESARONI E L'AULA CONSILIARE - L'OBIETTIVO RIMANE QUELLO DI AVVICINARE I GIOVANI ALLE ISTITUZIONI 69 UNIVERSIT DI PERUGIA: IL NOSTRO ATENEO TRAMONTA INSIEME AL SUO RETTORE - NOTA DI BRUTTI (IDV) UNIVERSIT DI PERUGIA: AFFIDARSI A PERSONE SERIE E SPENDIBILI A LIVELLO NAZIONALE E INTERNAZIONALE, CHE NON RISPONDANO PI A LOGICHE POLITICHE - L'AUSPICIO DI MONNI E LIGNANI MARCHESANI (PDL) PER IL RILANCIO DELL'ATENEO PARERE FAVOREVOLE UNANIME DELLA TERZA COMMISSIONE ALLE LINEE GUIDA PER LA PROGRAMMAZIONE TERRITORIALE DELLA RETE SCOLASTICA E DELL'OFFERTA FORMATIVA

Politica/attualit
71 CONSIGLIO REGIONALE (1): POLEMICA SU SERATA EX-ESSICATOI TABACCOCOLLEZIONE BURRI A CITT DI CASTELLO LETTE IN AULA LA MISSIVA DEL VICEPRESIDENTE LIGNANI MARCHESANI E LA DICHIARAZIONE DELL'ASSESSORE BRACCO NOMINE IN CONSIGLIO: MERA SPARTIZIONE TRA LE FORZE POLITICHE CHE SOSTENGONO IL GOVERNO - CIRIGNONI (LEGA NORD) SPIEGA PERCH NON HA PARTECIPATO AL VOTO E SUGGERISCE UNA REGOLAMENTAZIONE PI SERIA 72 NOMINE DEI GARANTI: L'IDV NON INDICA NOMI. LE ASSOCIAZIONI SCELGANO PERSONE IMPEGNATE E DI ALTO LIVELLO, AL DI SOPRA DELLE PARTI E DEI PARTITI - NOTA DI DOTTORINI E BRUTTI (IDV) CRISI: APRIRE UNA VERTENZA UMBRIA NEI CONFRONTI DEL GOVERNO MONTI, PARTENDO DA UN DIBATTITO APERTO E FRANCO NELLA SEDUTA CONSILIARE DI MARTED 10 LUGLIO A PALAZZO CESARONI CONFERENZA DEL GRUPPO REGIONALE PRC-FDS 73 COMITATO LEGISLAZIONE: INAMMISSIBILE CHE LA GIUNTA NON RISPETTI LE SCADENZE PREVISTE DALLE CLAUSOLE VALUTATIVE - NOTA DI CIRIGNONI (LEGA NORD) COMITATO LEGISLAZIONE: SPIEGARE IL MANCATO RISPETTO DELLE SCADENZE DELLE CLAUSOLE VALUTATIVE RELATIVE AD UN GRAN NUMERO DI LEGGI REGIONALI INTERROGAZIONE DI MONACELLI (UDC) SENTENZA G8 GENOVA: SOLO UN GOVERNO REAZIONARIO E UN'OPPOSIZIONE DEBOLE E COMPLICE IMPEDIRONO DI DIRE SUBITO LA TRAGICA VERIT - GORACCI (COMUNISTA UMBRO): UNO SPRAZZO DI LUCE SU UNA VICENDA OSCURA" 74 TEST ANTIDROGA NELLE SCUOLE: SAR LA COMMISSIONE TOSSICODIPENDENZE AD APPROFONDIRE LA PROPOSTA CONTENUTA NELLA MOZIONE DI MONACELLI (UDC) IL DIBATTITO E LA DECISIONE DI NON PROCEDERE AL VOTO IN AULA GETTONE AI TERREMOTATI DELL'EMILIA: VISTA LA NOBILT DELLA PROPOSTA CHE CONDIVIDO TOTALMENTE HO FIRMATO L'APPOSTITO MODULO PER LA DETRAZIONE

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- GORACCI (COMUNISTA UMBRO) NON HO AVUTO COMUNICAZIONI IN MERITO 76 QUOTE ROSA: LA QUESTIONE UN PRETESTO PER ATTACCARE POLITICAMENTE E PERSONALMENTE IL SINDACO DI ASSISI - LA VICINANZA DI MONNI (PDL) A CLAUDIO RICCI GETTONE AI TERREMOTATI DELL'EMILIA: LA MAGGIOR PARTE DEI CONSIGLIERI LO HA GI VERSATO, ALTRI LO STANNO FACENDO IN QUESTI GIORNI. NON ESISTE UN ELENCO DI 'REPROBI' - NOTA PRESIDENTE BREGA TRIBUNALI: SOLIDARIET E CONDIVISIONE DELLE RAGIONI DELLA CITT DI ORVIETO CONTRO LA SOPPRESSIONE DELLA SEDE - PER DE SIO (PDL) UNA DECISIONE CHE IMPOVERISCE ULTERIORMENTE L'ECONOMIA DEL TERRITORIO 77 TAGLIO UFFICI POSTALI: LA REGIONE APRA UNA VERTENZA CON POSTE ITALIANE. CHIUSURA DI QUESTI SERVIZI PROBLEMA SOCIALE, DI INSEDIAMENTO ANTROPICO E SVILUPPO FUTURO - NOTA DI LIGNANI MARCHESANI (PDL) GARANTI: PARTITI FACCIANO UN PASSO INDIETRO. URGENTE NOMINA ALLA LUCE DEL SOLE E PRIMA DELLA PAUSA ESTIVA - DOTTORINI (IDV): LE ASSOCIAZIONI AVANZINO NOMINATIVI DI PERSONE ESPERTE ED AUTOREVOLI IL RITORNO DAL PDL A FORZA ITALIA NON POTR MAI AVERE N IL MIO CONSENSO N' TANTOMENO LA MIA ADESIONE - PER DE SIO (PDL): NON SOLO UNA QUESTIONE DI NOME 78 SANITOPOLI: DOPO LA RICHIESTA DI RINVIO A GIUDIZIO DELL'INGEGNER DI LORETO LA GIUNTA DICA SE INTENDE RIMUOVERLO DAGLI INCARICHI COME FECE CON LA ROSIGNOLI - INTERROGAZIONE URGENTE DI MONNI (PDL) RIORDINO UFFICI GIUDIZIARI: PER MANTENERE LA SEZIONE DEL TRIBUNALE DI PERUGIA A CITT DI CASTELLO NON SERVONO DICHIARAZIONI DI PRINCIPIO, MA DISTINTI MOMENTI DI IMPEGNO POLITICO - NOTA DI LIGNANI MARCHESANI (PDL) NOMINE REGIONALI: RIFORMULARE CRITERI E INDENNIT DEI COMPONENTI DEI CONSIGLI DI AMMINISTRAZIONE E DEI COLLEGI SINDACALI - MOZIONE DI SMACCHI E BARBERINI (PD) 80 TERREMOTO EMILIA: INTERVENTI STRAORDINARI DI SOLIDARIET A FAVORE DELLE POPOLAZIONI COLPITE DAGLI EVENTI SISMICI - LA PRIMA COMMISSIONE APPROVA ALL'UNANIMIT LA LEGGE CHE STANZIA 50MILA EURO TAGLIO UFFICI POSTALI: TRASFORMARE QUELLI PERIFERICI A RISCHIO CHIUSURA IN STRUTTURE POLIFUNZIONALI PER SALVARE I SERVIZI - SMACCHI E BARBERINI (PD) HANNO CHIESTO DI INCONTRARE I VERTICI UMBRI DI POSTE ITALIANE 81 SPENDING REVIEW: LA POLITICA DELLE 'MARCHETTE' FALLITA, OGGI NECESSARIA L'EFFICIENZA E NON PENSARE SOLO A SALVARE LA POLTRONA - ROSI (PDL) CONTRO GLI SPRECHI NELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE

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Ricostruzione
82 SISMA MARSCIANO: LIMPEGNO COSTANTE A TUTTI I LIVELLI HA PRODOTTO UN OTTIMO RISULTATO PER IL TERRITORIO - LA SODDISFAZIONE DI VALENTINO (PDL) PER LE RISORSE STANZIATE DAL GOVERNO SISMA MARSCIANO: GRAZIE ALLIMPEGNO DEL CENTRO-DESTRA IN PARLAMENTO IL TERRITORIO OTTIENE 35 MILIONI DI EURO IN UN PERIODO DI GRAVE SCARSIT DI RISORSE - LA SODDISFAZIONE DI MONNI E LIGNANI MARCHESANI (PDL) SISMA MARSCIANO: L'IMPEGNO FORTE E BIPARTISAN DI ISTITUZIONI E FORZE POLITICHE HA PERMESSO DI OTTENERE UN PRIMO IMPORTANTE RISULTATO - NOTA DEL PRESIDENTE EROS BREGA

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SISMA MARSCIANO: GRANDISSIMA SODDISFAZIONE PER IL FINANZIAMENTO DI 35 MILIONI APPROVATO STAMANI. PREMIATO L'IMPEGNO UNITARIO DI ISTITUZIONI E CITTADINI - NOTA CONGIUNTA DI CHIACCHIERONI (PD) E ROSI (PDL)

Riforme
84 TAGLIO UFFICI POSTALI: LA GIUNTA SI IMPEGNI AD APRIRE CON URGENZA UN CONFRONTO ISTITUZIONALE CON POSTE ITALIANE - MOZIONE DI SMACCHI E BARBERINI (PD) SCONGIURARE LA CHIUSURA DI 50 UFFICI SITUATI NELLE ZONE PI DISAGIATE LEGGE SULLA PEREQUAZIONE: ACCELERARE LE MODIFICHE E MANTENERE GLI IMPEGNI PER DARE RISPOSTE CONCRETE ALLE ATTESE DELLA COMUNIT. ULTERIORI RITARDI NON SONO PI TOLLERABILI - NOTA DI SMACCHI E BARBERINI (PD) 85 RIORDINO PROVINCE: ESCLUDERE DAL PROVVEDIMENTO LE REGIONI IN CUI NE ESISTONO SOLTANTO DUE - UNA MOZIONE DI BUCONI (PSI) E CARPINELLI (MARINI PER L'UMBRIA) CHIEDE IN SUBORDINE UN PIANO DI RIASSETTO TERRITORIALE RIORDINO PROVINCE: SALVARE LA PROVINCIA DI TERNI AMPLIANDO I CONFINI DELL'UMBRIA CIRIGNONI (LEGA NORD) PROPONE DI ACCORPARE IN UNA PROVINCIA UNICA TERNI E RIETI 86 COSTI DELLA POLITICA: METTERE SUBITO ALL'ORDINE DEL GIORNO DEI LAVORI LA RIDUZIONE DEL NUMERO DEI CONSIGLIERI - CHIACCHIERONI (PD) DOPO LA SENTENZA DELLA CORTE COSTITUZIONALE LA COMMISSIONE STATUTO GI AL LAVORO SUL NUOVO ASSETTO ISTITUZIONALE - PER SMACCHI POSITIVO IL RICORSO DELLA GIUNTA, PERCH HA CONTRIBUITO A FARE CHIAREZZA SU MATERIE MOLTO DELICATE RIORDINO ISTITUZIONALE: REGIONI PIU' VASTE E RUOLI BEN DEFINITI DI COMUNI E PROVINCE - DE SIO (PDL) SOLLECITA MAGGIORE CORAGGIO, CAPACITA' DI ANALISI E LUNGIMIRANZA POLITICA 87 RIORDINO PROVINCE: TERNI FORSE POTR SALVARSI ATTRAVERSO UNA RIDEFINIZIONE DEI CONFINI DI PERUGIA MA PER DE SIO (PDL) NESSUN BARATTO TRA LA SCATOLA VUOTA DELLA PROVINCIA E L'ASL A TERNI RIEQUILIBRARE LE PROVINCE SOLO UNO SPRECO DI RISORSE - PER LIGNANI MARCHESANI (PDL) CITT DI CASTELLO NON ACCETTER PENALIZZAZIONI ISTITUZIONALI PER FAR QUADRARE I GIOCHI DI POTERE DELLA SINISTRA

Sanit
89 QUESTION TIME (2) L'AMBULATORIO DI CARDIOLOGIA PEDIATRICA DELLA ASL2 - SCELTA ILLOGICA E DANNOSA PER MONACELLI (UDC); SERVIZIO PIU' EFFICACE E TEMPESTIVO PER L'ASSESSORE TOMASSONI PIU' CORAGGIO PER LA RIFORMA E MENO SILENZI SU QUANTO STA FACENDO IL GOVERNO MONTI - GLI EMENDAMENTI DI GORACCI (COMUNISTA UMBRO) OSPEDALE DI PERUGIA: IN TILT L'IMPIANTO DI CONDIZIONAMENTO DELL'ARIA DEL PRONTO SOCCORSO. PER TUTTO IL POMERIGGIO PAZIENTI SULLA GRATICOLA - PER MONNI (PDL) NELLA GESTIONE DEL NOSOCOMIO QUALCOSA NON VA 90 DROGA: TEST NELLE SCUOLE UMBRE PER PREVENIRE IL DILAGARE DEL FENOMENO E LANCIARE UN MESSAGGIO SEVERO - MOZIONE DI MONACELLI (UDC) SUGGERISCE SINERGIE FRA SCUOLA FAMIGLIE E ISTITUZIONI

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DROGA: NO AI TEST NELLE SCUOLE, DANNOSI ANCHE PER LA PSICOLOGIA DELLO STUDENTE, MA AZIONI INTELLIGENTI DI PREVENZIONE SIN DALLE ELEMENTARI ROSI (PDL) SULLA MOZIONE PRESENTATA DA MONACELLI (UDC) 91 DROGA: IL TEST ANTIDROGA NELLE SCUOLE PROPOSTO DALLA MONACELLI NECESSITA DI UN SERIO E APPROFONDITO LAVORO NELLA COMMISSIONE DI INCHIESTA SULLE TOSSICODIPENDENZE - NOTA DI CIRIGNONI (LEGA NORD) CONSIGLIO REGIONALE (1) ESTENDERE LA SPERIMENTAZIONE DI INTERVENTI DI ASSISTENZA INDIRETTA DAI MALATI DI SLA AD ALTRI CON PATOLOGIE AFFINI VOTO UNANIME DELL'AULA SULLA MOZIONE DI GALANELLO E LOCCHI (PD) 92 CI CHE SI LEGGE SULL'ACCORDO TRA L'ASSESSORE E I SINDACATI CIRCA ENORMI STABILIZZAZIONI DI PRECARI IL CONTRARIO DI CI CHE SERVE ALL'UMBRIA NOTA DI NEVI (PDL) DISABILI: PERICOLO CADUTA DEL LIVELLO QUALITATIVO E QUANTITATIVO DEI SERVIZI. LE ASSOCIAZIONI INCONTRANO CONSIGLIO E GIUNTA REGIONALE ATTENZIONE AI PROBLEMI E DISPONIBILIT AL CONFRONTO DA PARTE DELLE ISTITUZIONI TRASPORTO SANITARIO: A SETTEMBRE SI RISCHIA DI RISCHIO DI AFFIDARE IL SERVIZIO A FORME SPURIE DI COOPERATIVE O AZIENDE CHE NON RISPETTANO I CONTRATTI DI LAVORO - GORACCI (COMUNISTA UMBRO) INTERROGA LA GIUNTA TRASPORTO SANITARIO: LE ASL ATTENDANO I PROVVEDIMENTI ANNUNCIATI DALLA GIUNTA REGIONALE PER EVITARE CHE QUESTI SERVIZI SIANO AFFIDATI A SOGGETTI DI FUORI REGIONE - NOTA DI CIRIGNONI (LEGA NORD) SPESA FARMACEUTICA: LA GIUNTA SI ATTIVI CON AZIONI CONCRETE ED EFFICACI DI RIDUZIONE E RAZIONALIZZAZIONE - INTERROGAZIONE DI ZAFFINI (FARE ITALIA) CHE DEFINISCE IL QUADRO ALLARMANTE 95 SEDE ASL A TERNI: IL FATTO CHE LA MARINI NON RICEVA IL COMITATO CHE HA RACCOLTO LE FIRME E' GRAVE - NEVI (PDL): RISPETTARE LE IDEE DI TUTTI, ANCHE SE CHI GOVERNA NON CONDIVIDE COMMISSIONI PATENTI: I TAGLI NON CALPESTINO I DIRITTI DELLE PERSONE CON DISABILIT: SI EVITI TRASFERIMENTO DELLA COMMISSIONE RINNOVO DA ORVIETO A TERNI - INTERROGAZIONE DI GALANELLO (PD) 96 ADOTTARE MISURE PER SUPERARE LE GRAVI CRITICIT PRESENTI ALL'OSPEDALE SANTA MARIA DI TERNI - UNA INTERROGAZIONE DI MONACELLI (UDC) DROGA: INTERVENTI NON PIU' PROCRASTINABILI - MONACELLI (UDC): LA COMMISSIONE D'INCHIESTA SULLE TOSSICODIPENDENZE ESAMINI LA MIA INIZIATIVA DI INTRODURRE TEST ANTIDROGA NELLE SCUOLE 97 RIVEDERE IL RUOLO DELL'UNIVERSIT, MAGGIORE ATTENZIONE PER MALATI GRAVI E DISABILI, TUTELARE E GARANTIRE I LAVORATORI - LE PRIORIT DI GORACCI (COMUNISTA UMBRO) PER LA RIFORMA INVIARE ISPETTORI E AVVIARE UN APPROFONDITO CONTROLLO SULLA GESTIONE DEL BANDO PER I TRASPORTI SANITARI ALLA ASL1 - CIRIGNONI (LEGA NORD) PRESENTA UNA INTERROGAZIONE ALLA GIUNTA E UN ESPOSTO IN PROCURA

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Sicurezza dei cittadini


99 POLITICHE REGIONALI COORDINATE PER CONTRASTARE E PREVENIRE FENOMENI MAFIOSI - ILLUSTRATA ALLA I COMMISSIONE E ALLA COMMISSIONE ANTIMAFIA UNA PROPOSTA DI LEGGE DI INIZIATIVA POPOLARE INFILTRAZIONI MAFIOSE: SALDO CONTROLLO DEL TERRITORIO, POPOLAZIONE CULTURALMENTE OSTILE ALLA CRIMINALIT - LA COMMISSIONE DI INCHIESTA DEL

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CONSIGLIO REGIONALE HA INCONTRATO A TERNI IL COMITATO PROVINCIALE PER L'ORDINE E LA SICUREZZA PUBBLICA 100 CRIMINALIT A PERUGIA: SIAMO ALL'EMERGENZA, LA CITT NON PU VIVERE SOLO DURANTE UMBRIA JAZZ, OCCORRE FAR RIVIVERE IL CENTRO STORICO ROSI (PDL) RICORDA QUEL NO ALLA SUA PROPOSTA DI PRESIDIO DI POLIZIA CONSIGLIO REGIONALE (1): INIZIATIVE A SOSTEGNO DELLE FAMIGLIE DELLE PERSONE E DEI MINORI SCOMPARSI - APPROVATI ALL'UNANIMIT UNA PROPOSTA DI LEGGE ALLE CAMERE E UN ORDINE DEL GIORNO 102 PERSONE SCOMPARSE: SODDISFAZIONE E ORGOGLIO PER L'APPROVAZIONE DELLA PROPOSTA DI LEGGE E DELL'ORDINE DEL GIORNO - MONNI (PDL) BENE UNA LEGGE NAZIONALE, MA INDISPENSABILE GARANTIRE IL SOSTEGNO A LIVELLO LOCALE RIORDINO UFFICI GIUDIZIARI: NO ALLA CHIUSURA DELLA SEZIONE DISTACCATA DI CITT DI CASTELLO - CIRIGNONI (LEGA NORD) ANNUNCIA UNA MOZIONE PER LA QUALE CHIEDER LA FIRMA DEI CONSIGLIERI REGIONALI TIFERNATI 103 BRILLANTE OPERAZIONE DELLE FORZE DELL'ORDINE A FOLIGNO, SEQUESTRARE ATTIVIT E BENI RICONDUCIBILI ALLA CAMORRA - CIRIGNONI (LEGA NORD) PLAUDE E CHIEDE AL PD DI APRIRE UNA RIFLESSIONE DROGA: OCCORRE UN RISVEGLIO DELLE COSCIENZE, COM' STATO A PALERMO CONTRO LA MAFIA - BRUTTI (IDV) SUL CONSUMO DI STUPEFACENTI A PERUGIA GARANTE DEI DETENUTI: IL COMITATO PROMOTORE CONSEGNA UNA PETIZIONE CON 500 FIRME A BREGA E STUFARA PRESIDENTE E VICEPRESIDENTE DEL CONSIGLIO REGIONALE ASSICURANO ATTENZIONE E ANNUNCIANO VISITA NELLE CARCERI 104 MAFIA: IL MAXISEQUESTRO DI FOLIGNO CERTIFICA LA PRESENZA DI INGENTI CAPITALI ILLECITI NEL NOSTRO TESSUTO ECONOMICO - LA COMMISSIONE D'INCHIESTA REGIONALE PUNTA L'OBIETTIVO SUL RICICLAGGIO DI DENARO

Sociale
105 ESODATI IN UMBRIA: SONO QUASI 3.000; LA GIUNTA REGIONALE INTERVENGA SUL GOVERNO PER SOLLECITARE L'ATTUAZIONE DEGLI IMPEGNI ANNUNCIATI - INTERROGAZIONE DI GORACCI (COMUNISTA UMBRO) QUESTION TIME (1) CONTENZIOSO SULLE RESIDENZE PROTETTE PER ANZIANI NON AUTOSUFFICIENTI NELLA ASL 4 DI TERNI - PER NEVI (PDL) DELIBERA ASSUNTA SENZA CONSULTAZIONE; SCELTA CHE RISPONDE A REALI ESIGENZE PER L'ASSESSORE TOMASSONI RESIDENZE PER ANZIANI: IL REGOLAMENTO DELLA GIUNTA REGIONALE MIRA AL RILASCIO DI AUTORIZZAZIONI ANCHE A STRUTTURE SENZA REQUISITI MINIMI DI ABITABILIT - PER CIRIGNONI (LEGA NORD) DI FATTO UN CONDONO 106 SOLIDARIET TERREMOTATI: A MIRANDOLA PRANZO DOMENICALE PER 550, SENZA GRAVARE SUI SOLDI PUBBLICI - INIZIATIVA PRIVATA DI MONNI (PDL) E ASSESSORE CERNICCHI, GRAZIE A 17 AZIENDE UMBRE DELL'AGROALIMENTARE ISTAT/POVERT: LA CONDIZIONE DELLE FAMIGLIE UMBRE MOLTO FRAGILE. LA REGIONE E I COMUNI NON POSSONO CONTINUARE A FAR FINTA DI NULLA - NEVI (CAPOGRUPPO PDL): SI STA CONCRETIZZANDO QUANTO DICIAMO DA ANNI 107 POVERT IN UMBRIA: NON ISTITUIRE UNA NUOVA COMMISSIONE MA RIVEDERE LE POLITICHE SOCIALI E AFFRONTARE IL TEMA IN CONSIGLIO - NEVI (PDL) SULLA PROPOSTA DI GORACCI POVERT IN UMBRIA: ISTITUIRE UNA COMMISSIONE DI INCHIESTA PER FAR LUCE SU UN FENOMENO CHE CI COLLOCA AL PRIMO POSTO NEL CENTRO NORD - GORACCI

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(COMUNISTA UMBRO) SCRIVE AI COLLEGHI DOPO I DATI ISTAT ISTAT/POVERT: ALLARMANTI I DATI UMBRI. INEFFICACI LE POLITICHE ATTIVATE: LA PRESIDENTE MARINI RIFERISCA IN AULA - PER CIRIGNONI (LEGA NORD) SULL'AUMENTO DEL NUMERO DELLE FAMIGLIE INDIGENTI PESA L'ELEVATA IMMIGRAZIONE 108 PARERE FAVOREVOLE DELLA TERZA COMMISSIONE, CON INTEGRAZIONI, AL REGOLAMENTO PER RESIDENZE SERVITE DESTINATE AD ANZIANI AUTOSUFFICIENTI ILLUSTRATO ANCHE IL DDL DELLA GIUNTA SULL'INVECCHIAMENTO ATTIVO

Trasporti
109 FCU: SBAGLIATO INNALZARE LE TARIFFE LASCIANDO INVARIATI DISAGI E DISSERVIZI - DOTTORINI (IDV) CHIEDE ALLA GIUNTA DI BLOCCARE ULTERIORI AUMENTI PREVISTI NEL 2013 FCU: ANNULLARE GLI AUMENTI TARIFFARI DI BIGLIETTI ED ABBONAMENTI. RILANCIARE IL TRASPORTO SU FERRO - UNA INTERROGAZIONE DI LIGNANI MARCHESANI (PDL) 110 UMBRIA TPL: TAGLIO DELLA QUATTORDICESIMA AI DIPENDENTI: CONFERMATI I TIMORI ESPRESSI IN UNA MIA INTERROGAZIONE - LIGNANI MARCHESANI (PDL) VISTI I RISULTATI, IL MANAGEMENT RIDUCA I PROPRI COMPENSI UMBRIA MOBILIT: LA GIUNTA AGISCA PRIMA DEL VOTO SULL'ASSESTAMENTO DI BILANCIO PER RISOLVERE LA CRISI DI LIQUIDIT DELL'AZIENDA - STUFARA (PRCFDS) LE COLPE DI ALTRI NON POSSONO RICADERE SUI LAVORATORI 111 UMBRIA MOBILIT: A RISCHIO LE 14ESIME DI 1300 DIPENDENTI MA NON GLI STIPENDI TROPPO ALTI DEI SUPERMANAGER - MONNI (PDL) CHIAMA IN CAUSA LE SCELTE AZIENDALI E SUGGERISCE DI PENSIONARE CHI HA SBAGLIATO UMBRIA TPL: LA GIUNTA CI FACCIA CONOSCERE MODALITA' E TEMPI DI PAGAMENTO DELLA QUATTORDICESIMA AI DIPENDENTI DELL'AZIENDA- INTERROGAZIONE DI LIGNANI MARCHESANI (PDL) 112 UMBRIA MOBILIT: CHE C'ENTRANO IL COMUNE DI ROMA E LA REGIONE LAZIO CON LE MANCATE QUATTORDICESIME? LA GIUNTA FACCIA VALERE IL RUOLO DI SOCIO INTERROGAZIONE DI BRUTTI (IDV) UMBRIA MOBILIT: SI FACCIA DEFINITIVAMENTE CHIAREZZA. NECESSARIA UNA SOLA VERIT E NON DUE COME SUCCESSO IN OCCASIONE DELLAPPROVAZIONE DEL BILANCIO DELLA REGIONE NOTA DI NEVI (PDL) UMBRIA MOBILIT: PREOCCUPANTE IL DURO SCAMBIO DI BATTUTE TRA LA PRESIDENTE MARINI ED IL DIRETTORE GENERALE DI UMBRIA MOBILIT PADUANO - PER MONNI (PDL) NIENTE DI BUONO ALL'ORIZZONTE

Urbanistica/edilizia
113 QUESTION TIME (5) FISCO: BLOCCARE LE RICHIESTE ERARIALI VERSO I CITTADINI IN POSSESSO DEI CONTAINER PREFABBRICATI - A SMACCHI (PD) RISPONDE L'ASSESSORE RIOMMI: STIAMO LAVORANDO PER SUPERARE LA VICENDA RICOVERI PER ANIMALI: SUPERARE IL REQUISITO DI IMPRENDITORE AGRICOLO E IL LIMITE DEL POSSESSO DEL TERRENO ALLA SOLA SUPERFICIE NECESSARIA - BUCONI (PSI) E SMACCHI (PD) PRESENTANO UNA PROPOSTA DI LEGGE EDILIZIA: DISCIPLINA DELLA QUALIT NELLA PROGETTAZIONE ARCHITETTONICA -

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S UNANIME DELLA II COMMISSIONE AL REGOLAMENTO PREDISPOSTO DALLA GIUNTA REGIONALE ATTUATIVO DELLA LEGGE '6/2010' RICOVERI PER ANIMALI: ENTRO 60 GIORNI LA GIUNTA REGIONALE PROPORR SOSTANZIALI MODIFICHE NORMATIVE - L'IMPEGNO DELL'ASSESSORE ROMETTI IN SECONDA COMMISSIONE 115 RICOVERI PER ANIMALI DA AFFEZIONE: ACCOLTA DALL'ASSESSORE ROMETTI LA MIA RICHIESTA VOLTA A SUPERARE GLI IMPEDIMENTI NORMATIVI PER LEDIFICAZIONE DELLE STRUTTURE - SODDISFAZIONE DI ZAFFINI (FARE ITALIA) RICOVERI PER ANIMALI DA AFFEZIONE: NON SUFFICIENTE L'INTERVENTO LEGISLATIVO IN MATERIA URBANISTICA, OCCORRE ANCHE MODIFICARE LE NORME DI POLIZIA VETERINARIA - NOTA CONGIUNTA DI BUCONI (PSI) E SMACCHI (PD) FIRMATARI DI UNA PROPOSTA DI LEGGE 116 EX CASA CARDINALI DI TUORO: NONOSTANTE UN ESPOSTO ALLA MAGISTRATURA E MILLE FIRME CONTRARIE DEI CITTADINI, IL COMUNE CONTINUA NEI LAVORI - ROSI (PDL) AUSPICA IL FERMO DEL CANTIERE

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CONSIGLIO REGIONALE (2): VOTATI REVISORI DEI CONTI E COMPONENTI DEL COLLEGIO SINDACALE DI AGENZIA FORESTALE REGIONALE, ENTE ACQUE UMBRE TOSCANE, SOCIET PARCO 3 A I NOMI DEGLI ELETTI Perugia, 3 luglio 2012 L'Assemblea legislativa regionale ha provveduto oggi ad eleggere i componenti di spettanza regionale di alcuni organismi. Sono stati dunque designati: Rosanna Sabba (16 voti) per la presidenza del Collegio dei revisori dei conti dell'Ente acque umbre toscane; Giovanni Carboni (15 voti presidente), Ida Dominici, (11 voti) e Mario Montegiove (10 voti) per il Collegio dei revisori dei conti dell'Agenzia forestale regionale; Fabio Cini (14 voti), come presidente del Collegio sindacale della societ 3A Parco tecnologico agroalimentare. Prima del voto si sviluppato un confronto in Aula circa le modalit seguite per le nomine. Paolo Brutti (Idv) ha parlato di difficolt a partecipare al voto, perch ci troviamo a votare su una materia per la quale non c' stata alcuna forma di pubblicit, cosa che impedisce ad eventuali professionisti capaci ed interessati di presentare il proprio curriculum. Io non so dove sia avvenuta la valutazione dei curricula dei candidati, sarebbe stato opportuno che la comunit dei commercialisti avesse potuto partecipare, indicando dei candidati. Visti i tempi sarebbe opportuno dare luogo a manifestazioni di maggiore trasparenza. Rinviare il voto. Il presidente del Consiglio regionale, Eros Brega, ha puntualizzato che la Prima commissione avrebbe potuto avviare un percorso condiviso per giungere in modo diverso a queste nomine, dato che l'atto rimasto giacente per oltre un mese. Dobbiamo dunque procedere a queste nomine per consentire la piena funzionalit di questi organi. Franco Zaffini (Fare Italia) ha annunciato che il Comitato di controllo sta mettendo a punto una proposta di riordino complessivo della legge sulle nomine nelle societ partecipate. Il testo arriver in Aula dopo la pausa estiva e preveder l'istituzione di un albo a cui i candidati devono essere iscritti. Infine Orfeo Goracci (Comunista umbro) ha sostenuto l'ipotesi di rinvio del voto per un approfondimento. Per il futuro opportuno prevedere maggiore condivisione all'interno della maggioranza sulla questione delle nomine. La proposta di rinvio stata bocciata con 2 s (Brutti e Goracci) e 23 no. COMITATO LEGISLAZIONE: GIUNTA REGIONALE IN RITARDO SULLE CLAUSOLE VALUTATIVE. SEMPLIFICAZIONE: PROPOSTO IL TAGLIO DI 78 LEGGI LA RIUNIONE ODIERNA DEL COMITATO PER LA LEGISLAZIONE Nella seduta odierna del Comitato per la legislazione sono stati affrontate le questioni riguardanti l'adempimento delle clausole valutative delle leggi regionali da parte dell'Esecutivo e la semplificazione dell'apparato legislativo. Per quanto

riguarda la prima questione l''Esecutivo regionale risultato in ritardo nel fornire al Consiglio regionale i dati relativi all'attuazione delle leggi che prevedono questi adempimenti. Sulla semplificazione, stata approvata una proposta taglia leggi che ha come obiettivo di concorrere alla semplificazione legislativa attraverso l'abrogazione di 78 leggi e inattuali e non pi vigenti. Perugia, 5 luglio 2012 Esecutivo regionale in ritardo nel fornire al Consiglio regionale i dati relativi all'attuazione delle leggi previste nelle apposite clausole valutative; approvazione di una proposta taglia leggi che ha come obiettivo di concorrere alla semplificazione legislativa attraverso l'abrogazione di 78 leggi inattuali e non pi vigenti. Questi in punti principali discussi nella riunione odierna del Comitato per la legislazione presieduto da Luca Barberini (PD). CLAUSOLE VALUTATIVE. Per quanto riguarda il primo punto, stata illustrata una ricognizione svolta dal Servizio legislazione che ha fornito il quadro di quelle leggi (15) che prevedono una clausola valutativa in scadenza entro il 30 giugno 2012 e riferite anche a pi annualit che vanno dal 2008 all'anno in corso. Delle 49 relazioni attese dal Consiglio regionale per operare un controllo su tempi e modalit di attuazione e sull'efficacia delle singole leggi, ne sono pervenute 11. Nella relazione degli uffici sono state indicate anche altre leggi che prevedono altre forme di rendicontazione e segnalato come rilevante l'atto riguardante il Piano sanitario regionale per il quale non pervenuta negli anni 2010, 2011 e 2012 la prevista relazione annuale su risultati e obiettivi raggiunti. Una situazione che alcuni componenti del Comitato hanno stigmatizzato. Per Rocco Valentino (Pdl) l'Esecutivo si confermato inadempiente, la Giunta non da risposte su atti importanti che incidono da un punto di vista sociale e che prevedono l'impiego di risorse che debbono essere sollecitamente e rigorosamente rendicontati. Gianluca Cirignoni (Lega Nord) ha parlato di quadro sconfortante e di problema di democrazia con un Esecutivo regionale che non rispetta le prerogative dell'Assemblea legislativa in materia di controllo e verifica dell'attuazione delle leggi. La questione duplice: o la Giunta non vuole, o la struttura regionale non in grado di fornire queste risposte. In entrambi i casi una situazione inammissibile e vi deve essere posto rimedio. Sandra Monacelli (Udc-vicepresidente del Comitato) ha sottolineato la necessit che la Giunta adempia in maniera rigorosa a quanto previsto dalle clausole valutative in nome del rispetto dovuto a quella funzione fondamentale di controllo che l'Assemblea legislativa deve esercitare in maniera sempre pi efficace. Monacelli ha sottolineato, infine, la gravit in questa fase di spending review che riguarda anche la sanit, e in vista del riordino del sistema regionale della mancanza di relazioni sull'attuazione del Piano sanitario regionale. Rispetto al punto in questione, il presidente Barberini ha definito non esaltanti i

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risultati della verifica dell'adempimento delle clausole ed ha proposto di rappresentare alla Presidenza del Consiglio la necessit di invitare la Giunta regionale a fornire sollecitamente e formalmente i dati e le informazioni previste dalle norme, come pure la relazione sullo stato di attuazione del Piano sanitario. TAGLIA LEGGI. Per quanto concerne la proposta taglia leggi, si tratta di un ulteriore stato di avanzamento di un lavoro avviato dal Comitato nella VIII legislatura che produsse (legge 4/2010) l'abrogazione di 136 leggi e 6 regolamenti. Le leggi della Regione Umbria attualmente vigenti sono 971, e 102 regolamenti. Con la proposta discussa oggi si prevede l'ulteriore taglio di 78 leggi e 6 regolamenti, ma gli uffici segnalano che si potrebbe valutare la possibilit di abrogare altre 231 leggi di bilancio e contabilit non pi vigenti, ma sulle quali ci sono perplessit tecniche della ragioneria della Regione. Dei 78 testi normativi proposti per l'abrogazione 12 riguardano il personale e gli organi regionali; 11 l'istruzione e formazione; 10 l'ordinamento contabile, finanze e tributi; 9 l'agricoltura; 7 la sanit; 5 ciascuno politiche sociali - artigianato e industria; 4 ciascuno enti, comitati aziende e istituti regionali assetto del territorio; 3 rispettivamente per ambiente caccia e pesca turismo; 1 ciascuno cultura e sport - assetto istituzionale. Un primo taglio di leggi obsolete era stato compiuto nel 1999 e comport la cancellazione di 159 testi normativi e 4 regolamenti. La proposta del Comitato sar ora inviata in Giunta per le necessarie verifiche, prima di tornare in Consiglio per l'approvazione definitiva. Con il taglio di queste 78 leggi ha sottolineato Barberini , se verr confermato dopo la verifica tecnica, il corpus legislativo della Regione Umbria si riduce a 893, e togliendo le 231 di bilancio e contabilit che non hanno rilevanza esterna arriva di fatto a 662. Un numero sicuramente sostenibile e in linea con una moderna legislazione. Oltre al presidente Barberini, alla vice Monacelli e a Valentino e Cirignoni, fanno parte del Comitato per la legislazione i consiglieri Orfeo Goracci (Comunista umbro) e Oliviero Dottorini (Idv).

centemente restaurati. Immagini per le redazioni: http://goo.gl/jjA0I http://goo.gl/SRg3c CONSIGLI REGIONALI: A PERUGIA ASSEMBLEA PLENARIA DELLA CONFERENZA DEI PRESIDENTI. APPROVATO UN ORDINE DEL GIORNO SULLA POSIZIONE DELLE ASSEMBLEE REGIONALI IN MERITO ALLA SPENDING REVIEW Perugia, 16 Luglio 2012 Spending review, rapporti con il Consiglio d'Europa, implementazione della banca dati legislativa e il punto sui progetti per la ricostruzione dell'Emilia Romagna, sono stati i temi al centro dell'Assemblea plenaria della Conferenza dei presidenti delle Assemblee legislative delle Regioni e delle Province Autonome che, per la prima volta dalla sua costituzione, ha avuto luogo oggi a Perugia, nella Sala Brugnoli di Palazzo Cesaroni (sede del Consiglio regionale dellUmbria). Una sessione voluta dal vicecoordinatore e presidente del Consiglio regionale dellUmbria, Eros Brega. All'iniziativa, riferisce una nota della Conferenza, erano presenti, oltre al coordinatore Francesco Cascio (Sicilia), Nazario Pagano (Abruzzo), Vincenzo Folino (Basilicata), Mauro Minniti (Bolzano), Francesco Talarico (Calabria), Matteo Richetti (Emilia Romagna), Maurizio Franz (Friuli Venezia Giulia), Mario Pietracupa (Molise), Valerio Cattaneo (Piemonte), Alberto Monaci (Toscana), Rosa Thaler (Trentino Alto Adige), la consigliera Emily Rini (Valle d'Aosta) e Clodovaldo Ruffato (Veneto). Il presidente Brega, nel dare il benvenuto ai colleghi, ha ribadito il ruolo centrale delle Assemblee legislative nel quadro della delicata e complessa fase di riforme in atto nel Paese. La presidente dellUmbria, Catiuscia Marini, intervenuta nell'ambito dei lavori portando i saluti della Giunta regionale. Nel suo intervento ha affrontato i contenuti e gli effetti del decreto spending review che opera dei veri e propri tagli e non una riqualificazione della spesa. Tagli lineari che vanno ad incidere in maniera pesante sulla sanit, soprattutto, e sul trasporto pubblico locale, con conseguenze negative sulla sostenibilit e qualit dei servizi per i cittadini, attraverso interventi indiscriminati che non tengono conto della reale situazione delle singole Regioni. Marini ha sottolineato poi che i provvedimenti del Governo mettono fortemente in discussione l'impianto costituzionale che regola i rapporti tra Stato centrale, Regioni e Amministrazioni locali, e le relative autonomie. Il coordinatore della Conferenza Francesco Cascio (presidente dell'Assemblea regionale siciliana), nel ringraziare la presidente Marini, prima di dare inizio alla seduta ordinaria dei lavori ha sottolineato che nella fase estremamente difficile attraversata dal Paese essenziale che le Assemblee legislative regionali facciano sentire in maniera sempre pi autorevole ed efficace la propria voce, sia per ci che riguarda i provvedimenti governativi della spesa pubblica che quelli tesi a ridisegnare il quadro

PRESIDENZA CONSIGLIO REGIONALE: IL NUOVO COMANDANTE REGIONALE DELLA GUARDIA DI FINANZA ZACCAGNINI RICEVUTO A PALAZZO CESARONI DAL PRESIDENTE BREGA Perugia, 13 luglio 2012 Il presidente del Consiglio regionale, Eros Brega, ha ricevuto stamani a Palazzo Cesaroni il nuovo comandante regionale della Guardia di Finanza, generale Cristiano Zaccagnini. Nel corso del colloquio stata rimarcata la consolidata e importante collaborazione fra la Guardia di finanza e la massima Istituzione regionale. L'incontro si concluso con una visita alla Sala Brugnoli, i cui affreschi sono stati re-

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istituzionale. Il presidente dell'Assemblea legislativa dell'Emilia Romagna, Matteo Richetti, ha illustrato i progetti di ricostruzione postterremoto che si ha intenzione di finanziare, grazie alla solidariet dei Consigli regionali. Tre in particolare: un asilo a Medolla, una scuola a Finale Emilia e un centro per disabili a San Felice sul Panaro. Molti gli argomenti all'ordine del giorno, da Normattiva, alle partnership con il Consiglio d'Europa e la Calre. Su Normattiva (il sito della banca dati della legislazione nazionale, alla cui implementazione contribuiscono anche le assemblee regionali) c' stato il passaggio formale per la realizzazione di un motore di ricerca federato, grazie al quale dal prossimo anno sar possibile interrogare su un'unica interfaccia tutte le banche dati legislative regionali. Ma al centro della discussione c' stata, come era lecito attendersi, una riflessione sulla spending review licenziata dal Governo e in discussione al Parlamento. I presidenti delle Assemblee legislative delle Regioni e delle Province autonome, pur riconoscendo l'urgenza e la necessit del provvedimento, hanno inteso sottolineare come i tagli, soprattutto nell'ambito sanitario, rischino di essere insostenibili per un sistema gi fortemente penalizzato. Molto delicata, per le prerogative regionali, anche la questione della soppressione delle Province. La Conferenza ha inoltre stabilito che i presidenti dei Consigli regionali dell'Umbria, Eros Brega, e Clodovaldo Ruffato del Veneto rappresenteranno le Assemblee legislative italiane nella riunione della Conferenza Stato-Regioni del 25 luglio prossimo a Roma che dovr esprimere il parere sullo schema di decreto del ministro dell'economia riguardante le modalit con cui devono essere determinati gli indicatori con cui valutare quali Regioni a Statuto ordinario possono considerarsi adempienti ai fini della successiva erogazione delle risorse oggetto del previsto accantonamento del 10 per cento dei trasferimenti erariali. Tale questione, come ha ricordato il presidente Cascio, stata pi volte oggetto di confronto e di conseguenti atti in seno alla Conferenza stessa. SCHEDA: il testo integrale dell'ordine del giorno approvato dalla conferenza LA CONFERENZA DEI PRESIDENTI DELLE ASSEMBLEE LEGISLATIVE DELLE REGIONI E DELLE PROVINCE AUTONOME, RIUNITA IN ASSEMBLEA PLENARIA A PERUGIA IL 16 LUGLIO 2012 CONSIDERATO che il processo di spending review, come gi previsto nel Documento di Economia e finanza per il 2012, considerato uno dei pilastri portanti dellattivit del Governo, finalizzato a superare sia la logica dei tagli lineari alle dotazioni di bilancio, sia il criterio della spesa storica con lobiettivo di determinare una riduzione dei costi della pubblica amministrazione in modo strutturale; CONSIDERATO altres che il decreto mira a raggiungere una razionalizzazione dellapparato della Repubblica; un miglioramento della qualit e dellefficienza dei servizi della P.A.; l'eliminazione degli eccessi di spesa evitando anzitutto

laumento di due punti percentuali dellIva per gli ultimi tre mesi del 2012 e per il primo semestre del 2013; CONDIVISA la inderogabilit degli impegni assunti con lEuropa ed in Europa al fine di garantire il rispetto degli obblighi con l'Unione europea e la realizzazione degli obiettivi di finanza pubblica; EVIDENZIA con motivato allarme come per la sanit che occupa circa il 6,7% del Pil nazionale nel triennio 2010-2011-2012 sia stato gi effettuato un taglio complessivo di 21 miliardi di euro, che va a sommarsi al taglio ulteriore per il 2012-2013 di circa 1 miliardo di euro, mettendo cos in discussione le stesse finalit ed i principi fondamentali del servizio sanitario nazionale: per questi motivi indispensabile mantenere gli impegni gi assunti con le Regioni e riprogrammare il patto per la salute; SOTTOLINEA come si riducono altres di 700 milioni di euro per lanno 2012 e di 1.000 milioni di euro a decorrere dallanno 2013 i trasferimenti dello Stato alle Regioni a statuto ordinario (escludendo da tali somme le risorse destinate al Servizio sanitario nazionale), mentre le Regioni a statuto speciale e le Province autonome di Trento e Bolzano sono chiamate a concorrere alla finanza pubblica (secondo modalit stabilite in attuazione dei rispettivi Statuti) per l'importo complessivo di 600 milioni di euro per l'anno 2012, 1.200 milioni di euro per l'anno 2013 e 1.500 milioni di euro a decorrere dall'anno 2014 mettendo cos nuovamente a rischio la tenuta dei servizi per il trasporto pubblico locale i cui trasferimenti erano gi stati concordati e ampiamente decurtati per lanno 2012; CONSIDERATO che sulla base di tali nuovi importi dovranno essere rideterminati gli obiettivi del patto di stabilit interno e che il fondo sperimentale di riequilibrio e il fondo perequativo previsti dal decreto legislativo sul cd. federalismo municipale (d.lgs. n. 23 del 2011), ed i trasferimenti erariali dovuti ai Comuni e alle Province della Regione siciliana e della Regione Sardegna saranno ridotti: PRENDE ATTO che con la cosiddetta spending review si mettono a rischio lerogazione effettiva dei servizi ai cittadini e la tutela dei livelli essenziali delle prestazioni cos determinati; RITIENE indispensabile rafforzare, maggiormente in periodi di crisi economica e finanziaria, ogni misura tesa alla implementazione della valutazione degli effetti delle politiche anche con riferimento al funzionamento delle Istituzioni e delle Amministrazioni stesse; INVITA: il Governo ed il Parlamento ad accogliere le proposte delle Regioni sulle modalit di rimodulazione dei tagli e sulla loro stessa ripartizione per superare ogni qualsivoglia rischio di taglio lineare cos da penalizzare tutti gli sforzi di miglioramento nella allocazione delle risorse e nell'erogazione dei servizi messi in cantiere negli ultimi tre anni; il Governo e le Giunte regionali ad accelerare per il superamento della spesa storica con il passaggio alla determinazione dei fabbisogni e dei costi standard quale unica innovativa ed efficace politica di risparmio ed a riprendere cos il percorso di attuazione del federalismo fiscale; il Governo ed il Parlamento a

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AFFARI ISTITUZIONALI

tener ben presente che la revisione del ruolo e delle funzioni delle Province, di fatto portata avanti con decreti legge, senza una organica e complessiva revisione costituzionale, pone urgentemente una riflessione politica ed istituzionale sulla tenuta effettiva di una governance decentrata della Repubblica; il Governo ed il Parlamento nel determinare il nuovo assetto ordinamentale delle Province ad una ponderata valutazione nella allocazione delle funzioni loro conferite onde evitare scelte incongruenti rispetto alla ottimizzazione delle performances dei livelli di governo e degli assetti istituzionali e che il superamento nel merito dello status quo pu dispiegare in prospettiva effetti positivi solo tenendo insieme da una parte il sistema dei Comuni e dall'altro quello delle Regioni nel rafforzamento di una dinamica territoriale e non centralista; e comunque evitando ogni sovrapposizione di enti. FOTO CONFERENZA: http://goo.gl/UnmHy GARANTI DETENUTI E INFANZIA:NON LASCIARE NEL DIMENTICATOIO LA NOMINA DI QUESTE IMPORTANTI FIGURE DI GARANZIA. - PER DOTTORINI (IDV) I PARTITI DEVONO LASCIARE SPAZIO AD ASSOCIAZIONI E SOCIET CIVILE Perugia, 26 luglio 2012 - Non bisogna lasciar cadere la questione dell'elezione dei due garanti per i detenuti e per l'infanzia. urgente coinvolgere da subito associazioni e societ civile per giungere nel pi breve tempo possibile ad avere due figure di garanzia di cui l'Umbria ha urgente bisogno. Cos Oliviero Dottorini, capogruppo dell'Italia dei Valori in Consiglio regionale che dice di valutare positivamente l'iniziativa dei Radicali che oggi hanno consegnato al presidente Brega le firme di centinaia di cittadini che sollecitano l'elezione della figura di garanzia per i detenuti. Non possiamo consentire afferma l'esponente dell'Idv - che la nomina dei due garanti finisca nel dimenticatoio della pausa estiva o che venga risolta nel chiuso di qualche palazzo. Occorre dare un segnale forte, ci sono situazioni in cui i partiti devono fare un passo indietro e mettersi al servizio della societ civile. Invitiamo pertanto le associazioni aggiunge Dottorini - ad avanzare direttamente al Consiglio regionale candidature di persone autorevoli, con esperienza e al di sopra di ogni appartenenza partitica. Magari allegando curriculum e utilizzando tutti gli strumenti a disposizione, anche tramite posta elettronica. Il gruppo Idv conclude - non avanzer candidature di parte, proprio per evitare che si consumi una vera e propria spartizione tra partiti. GARANTI DEI DETENUTI E DELL'INFANZIA: QUESTO DELICATO E IMPORTANTE COMPITO SIA SVOLTO DAI CONSIGLIERI REGIONALI - ROSI (PDL) PREPARATA UNA PROPOSTA DI LEGGE IN TAL SENSO

Perugia, 26 luglio 2012 - Siamo favorevoli all'istituzione della figura dei garanti regionali dei detenuti e dell'infanzia, pensiamo per che tale importante e delicato compito debba essere svolto dai consiglieri regionali, cio da rappresentanti degli interessi generali in quanto eletti dai cittadini. Ci sembra inoltre inopportuno prevedere altri organi, funzioni e relativi costi in un momento come questo in cui sono necessari invece razionalizzazione e rigore nell'attivit delle istituzioni pubbliche. Cos il consigliere Maria Rosi (Pdl) che ricorda come il proprio gruppo abbia preparato una proposta di legge in tal senso che peraltro ribadisce quanto da noi sempre sostenuto sull'argomento, sia in Commissione che in Aula quando fu discussa e approvata la proposta di legge che istituiva le due figure di garanzia. Rosi fa sapere inoltre che il Pdl, presenter formalmente la propria proposta di legge e nella prossima riunione dei capigruppo consigliari e dell'Ufficio di Presidenza riproporr l'esigenza di una modifica della legge istitutiva dei garanti nel senso proposto dal proprio documento. MORTE MADRE SINDACO DI GIROLAMO: IL CORDOGLIO DEL PRESIDENTE EROS BREGA Perugia, 30 luglio 2012 - Il presidente del Consiglio regionale Eros Brega, anche a nome dell'Assemblea legislativa, esprime profondo cordoglio e partecipazione per la morte della madre del sindaco di Terni Leopoldo Di Girolamo. In un momento cos doloroso scrive Brega voglio manifestare la mia personale, affettuosa vicinanza al caro amico Leopoldo.

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agricoltura

SICCIT IN NIGER: ALLO STUDIO UN PROGETTO DI COOPERAZIONE INTERNAZIONALE PER ARARE I TERRENI CON TECNOLOGIA UMBRA - CHIACCHIERONI E ROSI HANNO RICEVUTO IL RAPPRESENTANTE DEI WADAB Perugia, 13 luglio 2012 - Sui problemi endemici che la siccit genera da tempo nell'Africa pi calda e pi a rischio desertificazione, i consiglieri regionali Gianfranco Chiacchieroni del Pd e Maria Rosi del Pdl, hanno ricevuto a Palazzo Cesaroni una delegazione del lontano Niger guidata da Ortodu Bermo e signora Dela, portavoci della popolazione Wadab. Nel corso dell'incontro, organizzato da Luigino Ciotti del Circolo culturale Primomaggio e da Carlo Biccini di Assolint (Cooperativa Asad), Chiacchieroni e Rosi hanno suggerito ai loro ospiti la possibilit che il Governo del Niger, tramite la Cooperazione internazionale, presenti un progetto agricolo, volto a sperimentare un tipo di aratura del terreno, capace di trattenere le poche piogge annuali per coltivare colture resistenti alla siccit. La scarsit di piogge, ha detto Ortodu Bermo, che appartiene ad una etnia che ancora pratica nomadismo, ci ha costretto a sostituire gli allevamenti bovini con capi pi resistenti come capre, cammelli e dromedari; ma per noi vitale avviare attivit agricole compatibili con le condizioni climatiche per creare sviluppo e fermare il processo di desertificazione in atto. fra le ipotesi allo studio, l'introduzione sperimentale di un aratro specifico prodotto in Umbria da una nota azienda di Citt di Castello, capace di assicurare il trattenimento di una quantit sufficiente di umidit nel suolo, trasformando aree altrimenti inutilizzabili in terreni produttivi. FOTO DISPONIBILI su Delegazione Niger a Palazzo Cesaroni http://www.flickr.com/photos/acsonline/756094 6120/in/photostream http://www.flickr.com/photos/acsonline/756094 3548/in/photostream

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ambiente

INTERVENTI IMMEDIATI PER RISOLVERE LA CRISI IDRICA NELL'ATI 3 VALENTINO (PDL): DISINTERESSE DELLE AMMINISTRAZIONI DI CENTROSINISTRA PER I PROBLEMI DI BEVAGNA, GUALDO CATTANEO, GIANO E NORCIA La crisi idrica che grava in modo particolare sulla popolazione e sulle attivit produttive dei Comuni di Bevagna, Gualdo Cattaneo, Giano dell'Umbria e Norcia era stata prevista e preannunciata dallo stesso direttore dell'Ati 3 afferma il consigliere regionale Rocco Valentino (Pdl) ma n la Regione, n la Vus, n l'Ati hanno preso provvedimenti adeguati. Secondo Valentino per il centrosinistra che amministra le aziende pubbliche e le amministrazioni coinvolte i cittadini sono di serie A solo e quando si tratta di chiedere il loro voto. Perugia, 4 luglio 2012 - Come se gi non bastasse la grave crisi economica che sta affrontando il nostro Paese, nel distretto dell'ATI 3 della nostra regione in atto l'ormai consolidata crisi idrica che era stata ampiamente prevista e che sta interessando in particolar modo la popolazione e le attivit produttive dei Comuni di Bevagna, Gualdo Cattaneo, Giano dell'Umbria e Norcia. Lo afferma il consigliere regionale del Pdl Rocco Valentino, il quale lamenta l'assenza di provvedimenti adeguati da parte di Regione, Vus e Ati. Nessuno potr affermare che questo evento calamitoso non fosse stato gi abbondantemente preannunciato. Infatti, gi lo scorso 21 giugno, lo stesso direttore dell'Ati 3, a mezzo di un comunicato stampa, aveva rilevato come fin dalla fine del mese di aprile fosse stata segnalata l'urgenza alla Regione Umbria di istituire 'lo stato di crisi idrica' per quelle aree e di come l'area si sarebbe venuta a trovare 'in una situazione tale sempre secondo il direttore - da non poter attendere di prendere provvedimenti con i tempi tradizionali' e come fosse necessario 'stringere velocemente e dunque accorciare i tempi stessi, evitare le lungaggini burocratiche. Puntualmente - secondo Valentino- quei giusti e tempestivi rilievi rivolti alla Regione Umbria sono rimasti inascoltati, con l'unico risultato che oggi in quell'area la popolazione ha serie difficolt di approvvigionamento quotidiano, con particolare criticit nel Comune di Gualdo Cattaneo, e segnatamente nella zona dell'altopiano San Terenziano Grutti, dove il grave problema si ripete sistematicamente tutte le estati. Dato che prosegue il consigliere del Pdl - le aziende VUS e ATI 3 sono completamente in mano al PD, il Cda VUS, ex sindaco di Gualdo Cattaneo, ex sindaco di Foligno, presidenza ATI sindaco di Spoleto, vice sindaco di Foligno, e che la VUS in particolar modo partecipata dai Comuni tutti in mano al centro sinistra, la domanda sorge spontanea: per il centro sinistra i cittadini sono di serie A solo e quando si tratta di chiedere il loro voto? Auspico che comunque continua - al di l e al di fuori di

logiche partitiche possa prevalere il buon senso che, in casi come questi, richiede interventi immediati. In tal senso, risulterebbe particolarmente gradito a tutta la popolazione se chi preposto ad intervenire nell'interesse di tutti, anzich parlare o straparlare, passi dalle parole ai fatti, fornendo una soluzione definitiva, e non temporanea, all'ormai annosa problematica. Se cos non fosse conclude - vorr dire che le gravi problematiche di approvvigionamento idrico dei residenti, nonch tutte le attivit produttive, di quelle aree della nostra regione non sono ritenute meritorie di considerazione da coloro che sono alla guida della massima assise regionale. MAXI STALLA: GRAVE LA MANCANZA DI NUMERO LEGALE IN CONSIGLIO PROVINCIALE: ESCAMOTAGE PER DIFENDERE PROGETTO CHE FA ACQUA DA TUTTE LE PARTI - DOTTORINI (IDV): ATTEGGIAMENTO PILATESCO DEL PD Il capogruppo regionale dell'Italia dei Valori, Oliviero Dottorini torna sulla vicenda della maxistalla di Santa Maria Rossa e sulla scelta da parte del gruppo provinciale del Partito Democratico di far venir meno il numero legale sull'ordine del giorno presentato da Idv e altre forze politiche. Definendo questo un escamotage per difendere il progetto che fa acqua da tutte le parte, giudica l'atteggiamento del Pd pilatesco che non aiuta a far chiarezza e avvalora i dubbi di chi si oppone alla maxi stalla senza Valutazione di impatto ambientale". L'auspicio quello che torni a prevalere il buon senso". Perugia, 6 luglio 2012 - "Un escamotage di basso profilo che la dice lunga sulle difficolt a difendere e giustificare un progetto che fa acqua da tutte le parti". Con queste parole Oliviero Dottorini, capogruppo dell'Italia dei Valori in Consiglio regionale, commenta la scelta da parte del gruppo provinciale del Pd di far venir meno il numero legale sull'ordine del giorno presentato da Idv e altre forze politiche, con primo firmatario Franco Granocchia. "Non pensabile - rimarca Dottorini - continuare a ignorare la volont dei cittadini e delle associazioni ambientaliste evitando il confronto e avallando un progetto di dimensioni importanti senza la Valutazione di impatto ambientale. A prescindere dalla correttezza delle procedure amministrative, ancora tutte da valutare, riteniamo incomprensibile la volont di rimuovere il vincolo di unit di paesaggio '3S' in un'area altamente vulnerabile, con una concentrazione di nitrati doppia rispetto alla media regionale e con una falda acquifera particolarmente superficiale che comporta un elevato rischio di inquinamento. Stiamo parlando di una zona, quella di Santa Maria Rossa spiega il capogruppo regionale Idv -, fortemente antropizzata dove sono presenti centri abitati, scuole e asili. Tutte condizioni per le quali era stato apposto il vincolo quindici anni fa e che un'opera di tale portata potrebbe com-

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promettere in maniera seria, producendo un danno economico e ambientale difficilmente quantificabile". "Al di l degli aspetti tecnici e ambientali che ci fanno dubitare della bont dell'operazione aggiunge Dottorini -, c' poi da sottolineare l'inspiegabile volont di aggirare la valutazione d'impatto ambientale frazionando il progetto della stalla da quello dell'impianto a biogas. La preoccupazione dei cittadini, quindi, non appare fuori luogo anche perch la recente variante al Piano regolatore comunale non chiarisce in quale modo si intende garantire che non vi sar un incremento del carico di azoto nella zona individuata per collocare la maxi stalla. Il fatto che si parli in modo generico di una contestuale dismissione di altri allevamenti esistenti senza indicarne il numero, le dimensioni e le modalit non certo tranquillizzante". Di certo - commenta Dottorini - la non scelta del Consiglio provinciale, con un atteggiamento del Pd a dir poco pilatesco, non contribuisce a fare chiarezza e avvalora i dubbi di chi ritiene che vi siano argomentazioni difficilmente esplicitabili alla base della scelta della maxi stalla. Il tentativo di fughe in avanti, senza un'accurata verifica delle compatibilit ambientali ed economiche conclude il capogruppo Idv -, ha come unico effetto quello di inasprire ancora di pi un rapporto tra politica e cittadini gi sufficientemente logoro. L'auspicio quello che torni a prevalere il buon senso".

l'Urbanistica Silvano Rometti che, nel dichiarare la condivisione del testo, ha ribadito come la Regione Umbria non ha mai rinunciato, in sede di Conferenza, a dire l'ultima parola sull'approvazione del progetto. TAGLIATO IL FONDO ANTINCENDIO DESTINATO ALLE ASSOCIAZIONI DI VOLONTARIATO - PER LIGNANI MARCHESANI (PDL) NECESSARIO RIPRISTINARLO CON UN EMENDAMENTO IN SEDE DI ASSESTAMENTO Il consigliere regionale Pdl Andrea Lignani Marchesani, denuncia il taglio del fondo per le associazioni di volontariato che operano sul fronte degli incendi boschivi. Per Lignani, che annuncia un apposito emendamento all'assestamento di bilancio in discussione in prima Commissione, necessario reintegrare lo stanziamento, per il quale basterebbero 40mila euro. Perugia, 13 luglio 2012 - Inutile sperticarsi in lodi nei confronti delle associazioni di volontariato anche attraverso passerelle mediatiche da parte degli amministratori di turno, come avvenuto di recente con visite ad hoc presso i nostri volontari operativi in Emilia nelle zone terremotate, se poi concretamente si compiono scelte che tagliano le gambe a chi sul campo garantisce la preservazione dellambiente umbro. Lo afferma il consigliere regionale Pdl Andrea Lignani Marchesani, denunciando il drastico ridimensionamento del fondo per le associazioni di volontariato che operano sul fronte degli incendi boschivi, un rischio ancor pi pressante in un estate particolarmente calda come questa. L'esponente del Popolo della libert spiega che negli anni il contributo statale previsto dalla legge quadro '353/2000' si di fatto azzerato, i volontari hanno operato in condizioni di sempre maggiore precariet andando spessissimo a ricorrere a risorse proprie o addirittura private per far fronte al loro impegno. Non accettabile che la Regione non trovi poche decine di migliaia di euro, perch di questo si parla, quando vengono buttati soldi in pozzi senza fondo come la cooperazione internazionale. LUmbria farebbe bene aggiunge - a cooperare prima di tutto con se stessa, con i propri cittadini e soprattutto con i propri volontari. Di fatto il fondo sceso per quasi tutte le ormai ex Comunit montane da 19mila a 11mila euro, addirittura a 6mila per lassociazione dei Comuni Medio Tevere-Trasimeno. Occorre sottolineare che statisticamente il maggior rischio incendi, confrontando i dati degli anni passati, si trova nella Comunit montana dellAlta Umbria. Lignani Marchesani sottolinea che per permettere ai volontari di operare nelle stesse situazioni dellanno scorso basterebbe una cifra integrativa intorno ai 40mila euro per lintera Regione e annuncia che predisporr un apposito emendamento allassestamento di bilancio, in discussione attualmente nella Prima Commissione del

GASDOTTO BRINDISI-MINERBIO: UNA SEDUTA STRAORDINARIA DELLA CONFERENZA STATO-REGIONI PER PROMUOVERE OPPORTUNI ED URGENTI APPROFONDIMENTI SUL PROGETTO - LA CONDIVISIONE DELLA II COMMISSIONE Perugia, 12 luglio 2012 - Il Consiglio regionale impegna la Giunta ad intraprendere tutte le azioni possibili presso il Ministero competente e la Snam rete gas, al fine di verificare la possibilit di revisione del progetto del gasdotto BrindisiMinerbio chiedendo altres conto dei motivi per cui non si siano prese in esame possibilit, soluzioni alternative anche in considerazione di corridoi infrastrutturali gi esistenti. il testo della mozione elaborato da una sottocommissione istituita dalla Seconda Commissione, composta da Orfeo Goracci (Comunista umbro), Lamberto Bottini (PD) ed inizialmente (poi nominato assessore regionale) da Vincenzo Riommi (PD). Il documento di indirizzo, approvato all'unanimit dai commissari, e che verr discusso a breve in Aula, impegna l'Esecutivo di Palazzo Donini a chiedere, unitamente alle altre Regioni coinvolte, una convocazione di una seduta straordinaria della Conferenza Stato-Regioni per promuovere, anche in quella sede, gli opportuni ed urgenti approfondimenti sul progetto in questione, ancor pi, dopo l'ultimo terremoto dell'Emilia. Anche su questo punto all'ordine del giorno della seduta odierna ha preso parte l'assessore regionale al-

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Consiglio regionale, prevedendo una sottrazione allincremento previsto per la cooperazione di pari cifra per conferirla ai fondi per la lotta agli incendi boschivi. Il tutto conclude - non sarebbe solo un riconoscimento doveroso al mondo del volontariato ma anche una necessit strategica per preservare il paesaggio dellUmbria e diminuire il rischio anche per le persone. Ovviamente, vista limportanza della posta in palio, c la piena disponibilit ad accettare uno stanziamento proveniente da fondi di riserva o da altre poste che possano essere contratte senza troppi traumi. AREE CONTIGUE: INDISPONIBILI A METTERLE IN DISCUSSIONE, IL CONSIGLIO REGIONALE NON CONFONDA SVILUPPO E SPECULAZIONE - NOTA DI STUFARA (PRC FDS) Il capogruppo di Rifondazione comunista Federazione della sinistra a Palazzo Cesaroni, Damiano Stufara, annuncia la presentazione di emendamenti mirati a modificare la proposta di legge sulle aree contigue, che verr discussa domani dall'Assemblea regionale. Per Stufara il Consiglio domani avr la possibilit e il dovere di esprimersi con maggiore coraggio su quello che deve intendersi per sviluppo e in particolare per 'Green Economy', se non vuole farne l'alibi per operazioni lobbistiche e dannose. Perugia, 16 luglio 2012 - Non condivido la proposta di legge regionale, avanzata da alcuni consiglieri ed adottata dalla Seconda commissione consiliare, di cancellare, ridefinendole, le aree contigue alle aree naturali protette. Per questo ho presentato degli emendamenti tesi a coniugare lo sviluppo economico con la salvaguardia dei beni ambientali, raccogliendo l'appello fatto da Legambiente, le cui argomentazioni appaiono pienamente condivisibili. Lo afferma il capogruppo di Rifondazione comunista Federazione della sinistra a Palazzo Cesaroni, Damiano Stufara, evidenziando che ancora una volta i beni ambientali, invece di esser visti come il principale valore aggiunto della nostra regione, su cui basare la proposta di un modello di sviluppo qualificato e sostenibile, vengono trattati come un ostacolo di cui liberarsi alla prima occasione. Per Stufara si pensa evidentemente di rispondere alla crisi economica ed alle conseguenti esigenze occupazionali dei territori con la vecchia ricetta della cementificazione, quando ben altre potrebbero essere le vie da percorrere. Una cosa infatti la ricerca di una politica delle aree naturali che alla salvaguardia dei valori ambientali unisca attivit funzionali alla promozione economica della regione ed alla creazione di posti di lavoro, su cui siamo da sempre disponibili a ragionare. Ben altra cosa invece far dipendere le politiche per il territorio dagli interessi di alcuni (ad esempio per la realizzazione, nell'area contigua del Monte Cucco, di grandi parchi eolici, o per attivi-

t connesse all'edilizia) indipendentemente dalle specificit ambientali, paesaggistiche e culturali. Il Consiglio regionale domani avr la possibilit e il dovere di esprimersi con maggiore coraggio su quello che deve intendersi per sviluppo e in particolare per 'Green Economy', se non se ne vuole fare l'alibi per operazioni lobbistiche e dannose. Auspico pertanto conclude Stufara - che la proposta di legge venga mutata radicalmente, nei principi ispiratori prima ancora che nella forma. AREE CONTIGUE: CI SIAMO ASTENUTI PERCH RITENIAMO NON GIUSTO TOGLIERE LA COMPETENZA AL CONSIGLIO IN FAVORE DELLA GIUNTA REGIONALE - NOTA DI CIRIGNONI (LEGA NORD) Perugia, 17 luglio 2012 - Il nostro voto sulla proposta legislativa per la ridefinizione delle aree contigue stato di astensione perch non riteniamo giusto che attraverso i due articoli di cui si compone la legge si tolga la competenza al Consiglio regionale per delegarla alla Giunta. Cos il capogruppo regionale della Lega Nord, Gianluca Cirignoni chiarisce il voto del suo Gruppo sull'atto votato stamani dall'Aula di Palazzo Cesaroni. Cirignoni ribadisce, tuttavia, la sua condivisione sulla necessit di ridefinire tali aree che, di fatto sottolinea in una nota - hanno creato pi problemi che vantaggi alle popolazioni di queste zone, imponendo vincoli difficili da rispettare che, soprattutto in questi momenti di grande crisi economica, rappresentano una vera e propria palla al piede della ripresa. FONDO ANTINCENDI: RECEPITA PARZIALMENTE LA MIA RICHIESTA DI INCREMENTO. UN SEGNALE POSITIVO MA NECESSARIO TUTELARE LA ASSOCIAZIONI DI VOLONTARIATO - NOTA DI LIGNANI MARCHESANI (PDL) Il consigliere regionale del Popolo della libert Andrea Lignani Marchesani, esprime soddisfazione per la decisione della Giunta regionale di stanziare 20mila euro precedentemente destinati a 'eventi e manifestazioni' - per i volontari del servizio antincendio. Per Lignani, che sull'argomento ha presentato un emendamento mirato ad evitare il taglio degli stanziamenti previsto in un primo momento la Giunta pu rinunciare anche ad altri 20mila euro destinati ad una inutile 'cooperazione internazionale'. Il tutto per supportare invece coloro che gratuitamente, con impegno ed alto senso civico operano in un fronte critico ed importante per la sicurezza di tutti. Perugia, 17 luglio 2012 - La denuncia formulata dal sottoscritto nei giorni scorsi ha sortito un primo effetto positivo, che resta comunque insufficiente: prendiamo atto con soddisfazione del segnale di attenzione da parte della Giunta re-

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gionale sulla questione degli stanziamenti per la prevenzione degli incendi boschivi. Lo afferma il consigliere regionale del Popolo della libert Andrea Lignani Marchesani, spiegando che in pratica il fondo antincendi verr rimpinguato di 20mila euro dopo che, rispetto agli anni scorsi, era stato precedentemente ridotto di un importo pari a 8mila euro quello che ciascuna Comunit Montana avrebbe destinato alla associazioni di volontariato che operano sul fronte della prevenzione. Lauspicio, adesso, che questi 20mila euro in pi aggiunge - vengano equamente distribuiti tra le Comunit Montane e le stesse associazioni di volontariato che operano in questo settore particolarmente delicato durante la stagione estiva, magari con un occhio di riguardo allAlta Umbria che risulta statisticamente la pi colpita dagli incendi. Lignani Marchesani conclude sottolineando che in ogni caso alla discussione del Consiglio regionale permane il mio emendamento (conseguentemente riparametrato, dopo la decisione della Giunta di cui sopra, da 40mila a 20mila euro) per ripristinare totalmente lentit del fondo antincendio prevista negli anni passati. Se la Giunta rinuncia giustamente a 20mila euro destinati ad 'eventi e manifestazioni', certo pu rinunciare anche ad altri 20mila euro destinati ad una inutile 'cooperazione internazionale'. Il tutto per supportare invece coloro che gratuitamente, con impegno ed alto senso civico operano in un fronte critico ed importante per la sicurezza di tutti. CONSIGLIO REGIONALE (2) AREE CONTIGUE: VIA LIBERA DELL'AULA ALLA PROPOSTA DI LEGGE DI SMACCHI (PD), BUCONI (PSI), LIGNANI MARCHESANI (PDL) PER LA RIDEFINIZIONE DELLE AREE VICINE AI PARCHI - NO DI IDV E PRC, ASTENSIONE LEGA NORD Il Consiglio regionale dell'Umbria ha approvato, con 25 voti favorevoli, 1 astenuto (Cirignoni, Lega Nord) e 3 voti contrari (Brutti e Dottorini, Idv, Stufara, Prc-Fds) la proposta di legge che ridefinisce le aree contigue ai parchi regionali. Respinti gli emendamenti presentati da Stufara (Prc-Fds). Le modifiche alla legge regionale 9/95 (Tutela dell'ambiente e nuove norme i materia di aree naturali protette), contenute nella proposta di legge in questione, cos come votata oggi dal Consiglio regionale, indicano alla Giunta regionale di avviare il procedimento per la ridefinizione dell'Area naturale protetta 'Parco del Monte Cucco' entro sessanta giorni decorrenti dalla nomina del Presidente dell'unione speciale di comuni nel cui territorio ricompresa l'area in questione. Se l'area contigua ricade nel territorio di pi unioni speciali dei comuni, il termine decorre dall'atto di nomina del Presidente delle unioni interessate. Perugia, 17 luglio 2012 Il Consiglio regionale dell'Umbria ha approvato, con 25 voti favorevoli,

1 astenuto (Cirignoni, Lega Nord) e 3 voti contrari (Brutti e Dottorini, Idv, Stufara, Prc-Fds) la proposta di legge (dei consiglieri Smacchi-PD, Buconi-Psi e Lignani Marchesani-Pdl) che ridefinisce le aree contigue ai parchi regionali. Respinti gli emendamenti presentati da Damiano Stufara che puntavano: a stabilire, tramite deliberazione della Giunta, d'intesa con gli organismi dei parchi e con gli enti locali interessati, eventuali ulteriori misure di discipline della caccia e della pesca, nonch iniziative per la promozione dello sviluppo economico ed occupazionale dei territori interessati; oltre alla soppressione dell'articolo 2 della legge per l'avvio, da parte della Giunta, del procedimento per la ridefinizione dell'area contigua all'area naturale protetta 'Parco del Monte Cucco'. Sul primo emendamento hanno votato a favore, oltre allo stesso presentatore, Brutti e Dottorini (IdV), astenuti Chiacchieroni (PD) e Goracci (Comunista umbro), mentre 24 sono stati i voti contrari. Nell'altro emendamento sono stati registrati 4 voti favorevoli (Stufara, Dottorini, Brutti a cui si aggiunto Cirignoni-Lega Nord) e 25 contrari. Le modifiche alla legge regionale 9/95 (Tutela dell'ambiente e nuove norme i materia di aree naturali protette), contenute nella proposta di legge in questione, cos come votata oggi dal Consiglio regionale, indicano alla Giunta regionale di avviare il procedimento per la ridefinizione dell'Area naturale protetta 'Parco del Monte Cucco' entro sessanta giorni decorrenti dalla nomina del Presidente dell'unione speciale di comuni nel cui territorio ricompresa l'area in questione. Se l'area contigua ricade nel territorio di pi unioni speciali dei comuni, il termine decorre dall'atto di nomina del Presidente delle unioni interessate. Sostanzialmente, l'Esecutivo di Palazzo Donini sar chiamato a rivisitare i confini attuali e i relativi vincoli, propri delle aree contigue che, in modo particolare, starebbero condizionando, come stato ribadito in Aula dai consiglieri favorevoli alla legge, lo sviluppo dei comuni interessati dal Parco del Monte Cucco: Costacciaro, Fossato di Vico, Scheggia e Pascelupo, Sigillo. Illustrando l'atto il relatore di maggioranza, GIANFRANCO CHIACCHIERONI (Pd), ha evidenziato che la legge regionale '9 /'95' ha istituito larea contigua allarea naturale protetta Parto del Monte Cucco e allarea naturale protetta Parco fluviale del Tevere; il testo in esame apporta unintegrazione allarticolo 17 della legge, che consente alla Giunta di ridefinire le aree contigue alle aree naturali protette previa intesa col soggetto gestore, gli Enti locali interessati. La proposta di legge consente alla Giunta di avviare il procedimento per la ridefinizione dellarea contigua allarea naturale protetta nel Parco del Monte Cucco, entro sessanta giorni decorrenti dalla norma del presidente della costituente Unione speciale dei Comuni, nel cui territorio sar compresa larea contigua medesima, oppure se larea contigua compresa in due Unioni dei Comuni, i due presidenti. PAOLO BRUTTI (Idv), nella relazione di minoranza, ha messo in luce che le leggi inutili o parzialmente dannose

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non bisognerebbe produrle per non moltiplicare i fascicoli della nostra Gazzetta regionale e per non rendere pi difficoltosa la comprensione di come procede sotto il profilo legislativo il funzionamento del Consiglio regionale. Questa legge nelle sue intenzioni iniziali era una legge pericolosa e quindi da rigettare, nella formula alla fine emersa dai lavori della Commissione consiliare una legge meno pericolosa e pur tuttavia largamente inutile: le aree contigue si possono ridefinire gi nella legge attuale 'possono essere le aree contigue previste e disciplinate dalla Regione con atto amministrativo regionale di competenza del Consiglio regionale', sebbene di concerto con lEnte e gli Enti preposti. La proposta di legge che noi stiamo esaminando, derubrica questa competenza a una competenza della Giunta. Si lascia intendere una procedura accorciata e sottratta alle competenze del Consiglio regionale su una materia delicatissima, qual quella della tutela ambientale relativa alle aree che circoscrivono le cosiddette aree protette. Allorigine della proposta non c nessuna necessit di fare questa operazione, se non quella di sottrarre al Consiglio regionale la propria competenze sulla materia. Il rischio che con la ridefinizione dellarea protetta, in realt, voglia arrivare alla sua sostanziale cancellazione: allora poich per la cancellazione di unarea protetta ci sarebbe una reazione del Consiglio, si preferisce sottrarre la ridefinizione a questa discussione, dato che essa nasconde una cosa ben pi grave, la sostanziale cancellazione. Concordo sul fallimento della legge regionale e della politica regionale relativa ai parchi e alle aree protette, che avrebbe dovuto creare luoghi nei quali procedere a uno sviluppo compatibile con lambiente mentre in realt rimasta solo la natura vincolistica, che pesa in particolare per le aree contigue. Per va ricordato che la normativa vincolistica di unarea contigua e unarea protetta stabilita dalla Regione nellatto costitutivo dellarea contigua, mediante il piano di esercizio dei vincoli sullarea contigua. Quindi noi li facciamo, noi li possiamo modificare. Non c nessuna necessit di procedere a una soppressione di aree contigue perch vincolistiche, quando questo organismo pu stabilire i vincoli che ritiene opportuni. Addirittura la legge regionale stabilisce che i vincoli dettati in unarea protetta unarea contigua, abbiano prevalenza su tutti i vincoli fissati dalle autorit comunali, provinciali e persino statali, sulla materia, quindi tutta responsabilit nostra. Se a noi non piace una definizione dei vincoli dentro unarea protetta, modifichiamola, interveniamo su questo, ma non surrettiziamente tendendo a restringere la superficie difesa di un parco cominciando a aggredirne le parti, diciamo cos, circonvicine. Le aree protette non servono solo alla caccia ma servono proprio per tutelare, per costituire una zona di rispetto, rispetto a tutte le normative ambientali, che si determinano dentro un parco, e che prima di cessare hanno bisogno di unarea nella quale si attenuino i vincoli. Per questi motivi io credo che sia giusto

che questa legge venga respinta e che si soprassieda sostanzialmente a questa materia, che deve essere affrontata con cautela anche in considerazione dei progetti che vorrebbero realizzate torri eoliche molto alte sui monti dellAppennino sopra Scheggia. E questione collaterale rispetto alle aree protette, per una certa spinta sul territorio venuta anche per lesistenza di questo tipo di progetto e una lobby di costruttori la quale ha fatto intendere che quello sia lEldorado, se si faranno queste torri eoliche ci sar un fiume doro che correr per questa valle e porter benessere a tutti quanti. INTERVENTI ANDREA LIGNANI MARCHESANI (Pdl): DARE UNA RISPOSTA A UN TERRITORIO, LA FASCIA APPENNINICA, CHE STA SOFFRENDO UNA CRISI ECONOMICA DI PROPORZIONI INIMMAGINABILI E CHE DIVENTATA ANCHE UNA SORTA DI VALVOLA DI SFOGO DELLE CRITICIT ECONOMICHE REGIONALI. - Abbiamo parlato con i 4 sindaci della fascia appenninica e tutti hanno concordato sulla necessit di fare qualcosa e hanno anche portato esempi concretissimi delle difficolt che esistono per coloro che vogliono mettere unattivit imprenditoriale in questa cosiddetta area di rispetto. La nostra volont non certamente quella di depauperare il territorio, non certamente quella di cementificare, ma di rendere pi facile il poter dare degli insediamenti in aree in cui oggi non possibile. Addirittura il sindaco di Fossato di Vico fece lesempio di come nella zona industriale di Osteria del Gatto, in questo momento, a legislazione vigente, ci sia la necessit di chiedere alla Sovrintendenza, ad altri organi le autorizzazioni per poter costruire e fare, e addirittura ci sono delle regole di costruzione assolutamente esilaranti per unarea di insediamenti produttivi o per una zona industriale (addirittura mettere dei coppi particolari sul tetto di alcuni capannoni perch larea di rispetto). Non cos che si rispetta il territorio, cos il territorio si insulta, perch si rendono a parit di condizioni pi difficili insediamenti, pi costosi sicuramente fare impresa in quel territorio e pi sicuramente certamente la conseguenza quella del depauperamento. Sarebbe stato meglio poter scrivere che queste aree hanno fatto il loro tempo. Non sufficiente lemendamento del consigliere Stufara che vuole riposizionare la legge solamente in un contesto di natura ambientale faunistico-venatoria. Il problema anche quello, ma non solo quello. La forza normativa di questo articolato in qualche modo ridotta ma vuole avere due precisi scopi: dare un mandato a una futura regolamentazione pi stringente; dare una risposta concreta a territori che ne hanno bisogno. Si tratta di un un piccolo passo che fa vedere come la politica si voglia anche impegnare in problematiche concrete per cercare di dare il suo contributo a risoluzioni e a criticit estremamente pesanti. ORFEO GORACCI (COMUNISTA UMBRO): SI ALLA RIDEFINIZIONE, NO ALLA SOPPRESSIONE. NUOVI CRITERI DA COSTRUIRE CON AMMINISTRATORI

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LOCALI, CATEGORIEE E ASSOCIAZIONI AMBIENTALISTE. Questa legge ha avuto una gestazione particolare, non so se c consociazione o meno. Nel merito della proposta: io sono entrato in Commissione con una proposta di legge dove cera al 2 bis le aree contigue alle aree naturali protette regionali possono essere ridefinite o soppresse, questo era il testo. Siamo usciti con un testo che dice: le aree contigue alle aree naturali protette regionali sono ridefinite. Non so se c retropensiero da parte di pi soggetti, che quello di dire: usiamo il chiavistello per arrivare allabolizione, alla soppressione, una posizione che non sicuramente la mia. Dobbiamo avere il buonsenso e la capacit di mettere insieme le esigenze di aree territoriali. Occorre chiedere alla Regione, a noi, di credere e investire sui parchi, in termini di risorse e di opportunit, perch evidente che il cittadino, il residente la vive come elemento di freno, sia chi vive nellarea del Parco che in quella contigua. E il parco deve essere un bene da sfruttare di pi e meglio dal punto di vista della promozione, dal punto di vista dellintervento del legame culturale, educativo scolastico, perch ci sono delle situazioni uniche, irripetibili in tanti momenti dellanno. La ridefinizione delle aree contigue va costruita con i cittadini, le istituzioni, con le associazioni ambientaliste, attraverso il dialogo e il confronto, per arrivare a un punto di sintesi dove nessuno si senta escluso. Rinunciare a una grande opportunit qual quella del Parco del Monte Cucco, dopo ventanni, sarebbe una forma di 'autocastrazione'. ANDREA SMACCHI (PD): RIDEFINIRE FUNZIONI E OBIETTIVI DELLE AREE CONTIGUE, E INVESTIRE IN MANIERA CONCRETA SUL RILANCIO DEI PARCHI. Importante discutere, a distanza di 17 anni, di una 'manutenzione' delle leggi regionali sui parchi. La cosa che mi sorprende vedere partiti di gruppi che nel tempo sono stati sempre sensibili, capaci di ascoltare le esigenze dei cittadini, dei territori, degli amministratori, e che ora trovo sordi ai richiami, alle necessit che migliaia di persone della fascia appenninica, amministratori di ogni parte politica, sindaci hanno cercato di rappresentare. Il parco del Monte Cucco, ha un territorio di circa 10mila ettari, di questi ben 6400 ettari sono rappresentati dallarea contigua. Non stiamo parlando di crinali, stiamo parlando di unarea a valle della stessa Flaminia, ossia non verso il monte, quelle sono aree B, C, e parte di area contigua, ma anche una grossa fetta di area contigua che va al di l della Flaminia, quindi completamente a valle. Non possibile che non ascoltiamo lesigenza di chi ci vive e di chi in qualche modo ha anche la necessit di salvaguardare quelle aree. Ho letto di cementificazione, di autostrade, di nuove ferrovie di un aeroporto, ma noi pensiamo che quegli amministratori siano cos sprovveduti e abbiano cos poco a cuore quelle zone da distruggerle? Pochi mesi fa in questa sala abbiamo approvato un ordine del giorno, presentato da me, che impegnava lintero Consiglio e alla Giunta a dare delle risposte concrete a

quei territori, vista la particolare situazione che quei territori vivono, lo abbiamo addirittura inserito nel DAP. I cittadini di questi territori sono d'accordo nel rilanciare il parco, ma allo stesso tempo cercano di capire se questarea contigua, nata per esigenze venatorie, venuta meno questa funzione, che era stata alla base dellistituzione dellarea contigua, abbia ancora un senso. Io ascolto i cittadini che vivono in quei territori, le loro ragioni e motivazioni e penso perci che il nostro non sia un modo di fare politica inutile o dannoso. Noi con questa legge diamo un mandato alla Giunta, che sicuramente non un mandato in bianco. Dico anche che avrebbe poco significato, oggi, parlare di ridefinizione, quindi non soltanto ridelimitazione o riperimetrazione, ma proprio anche ridefinizione dal punto di vista delle funzioni, degli obiettivi, delle aree contigue, se non si investisse in maniera concreta sui parchi. Ora so che nei prossimi strumenti comunitari, nella prossima programmazione, vi sono ingenti risorse per quanto riguarda i parchi. Linvito allAssessore Rometti e alla Giunta quello di dare seguito a questa proposta di legge cercando, di valorizzare s le biodiversit, ma anche lo sviluppo di quelle aree. SANDRA MONACELLI (Udc) L'AMBIENTE NON E' UN SIMULACRO; IN ALCUNE REALT SI ARRIVATI AL PENALE, PER RECINZIONI O SOSTITUZIONE DEGLI INFISSI - Credo che a 17 anni dallapprovazione della legge sui parchi alla politica regionale sia scappata la frizione su questo tema, perch i parchi da luogo di opportunit si sono invece rivelati, soprattutto in alcune realt in modo prevalente, la condizione di costrizione e di forti limiti. Nellincontro col i sindaci del territorio hanno espresso situazioni al limite del paradosso. Addirittura ci sono in campo in discussioni questioni di carattere penale, soltanto per recinzioni o sostituzione degli infissi. Per cui come pu la politica regionale non rendersi conto che alcuni strumenti, quando non sono pi adeguati, e non sono pi rispondenti a quelle che sono le necessit e le esigenze collettive. Dunque occorre cambiare quegli strumenti perch, evidentemente, non hanno pi lobiettivo che si erano prefissati. Non si pu far finta che certe questioni non esistano e continuare a venerare lambiente come fosse una sorta di simulacro verso il quale luomo e le Istituzioni debbono piegarsi in maniera. Di fronte ai limiti, alle segnalazioni, alle inefficienze che ci vengono segnalate, imperante una legge poco cogente e poco attuale sulle aree contigue dei parchi, ritengo che, pur stante la situazione cos com, vada approvata. Per questo annuncio il mio voto favorevole rispetto alla proposta in oggetto. DAMIANO STUFARA (Prc-Fds) NO AD UNA PROPOSTA CHE CAMUFFA LA SOPPRESSIONE DELLE AREE CONTIGUE - Nella proposta c' un po' di ipocrisia. A me pare particolarmente evidente che si stia cercando di offrire una risposta a una vicenda reale e drammatica come quella di una sorta di crisi nella crisi, che investe una porzione significativa del nostro territorio, in una

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maniera che a me sembra sbagliata. Condivido molte delle considerazioni che faceva il collega Brutti nella sua relazione di minoranza, da questo punto di vista. Si tenta, in buona sostanza, di far passare una soppressione di fatto con il termine dellaridefinizione. Il rischio che noi vediamo che, sopprimendo di fatto, attraverso la rivisitazione delle aree contigue, che hanno rappresentato e rappresentano unarea cuscinetto, importante per evitare che si ponga uno stacco troppo marcato troppo forte fra quanto permesso e consentito al di fuori delle aree protette gli elementi di salvaguardia che invece investono le aree protette stesse, rischiano di compromettere anche la tenuta dei parchi e del sistema delle aree protette della nostra regione. Credo che su questa materia si misuri nei fatti la validit o meno di quello che stato uno degli assi strategici sul piano programmatico del Governo regionale in questa legislatura, quello cio che ci ha portato a dire, io credo convintamente, sul tema della green economy, dovesse fondarsi una parte significativa della risposta in termini di sviluppo occupazionale e di tutela del territorio a fronte della crisi, e che invece rischia di essere in qualche modo vanificata da una proposta che camuffa, lo ripeto, la soppressione col la rivisitazione. Siamo favorevoli a discutere tematicamente di modifiche da apportare alla disciplina, rispetto anche al regime vincolistico che insiste su quelle aree, ma andare alla loro soppressione, ci sembra un errore che appunto abbiamo tentato e tenteremo, con nostri emendamenti. Il nostro atteggiamento rispetto al voto del provvedimento dipender dallaccoglimento o meno delle proposte che con questi emendamenti abbiamo inteso avanzare. MASSIMO BUCONI (Psi) MAI CI SIAMO OCCUPATI DI COME FAR FUNZIONARE I PARCHI REGIONALI - Mi rifiuto di offendere tutti coloro che hanno amministrato questo nostro Paese e questa nostra Regione prima della legge nazionale sui parchi. Non mi pare che abbiamo consegnato unUmbria distrutta nel territorio. Anzi si pu dimostrare che se i nostri predecessori non avessero ben conservato il territorio, non ci sarebbero stati i requisiti per poter istituire le aree naturali protette. Entrando pi nel merito osservo che se ci prendessimo la briga di fare unanalisi del territorio, di andare a vedere dei 6 mila 400 ettari dellarea contigua del Parco del Monte Cucco quant' quella da tutelare da un punto di vista naturalistico o paesaggistico rispetto a tutto quanto il resto, ci renderemmo conto che non che non siamo seri oggi, cari colleghi, non siamo stati seri allora, non siamo stati seri allora. Eravamo convinti che pi aree avremmo creato, pi soldi dalla Comunit europea sarebbero arrivati, facendo un danno allintera sana politica di protezione, conservazione, sviluppo ambientale, che sottoscrivo e sostengo; perch abbiamo spostato la discussione piuttosto al come fare le cose, allo scontro ideologico tra favorevoli e contrari ai parchi, non occupandoci di farli funzionare. Quello che diceva Brutti vero, le leggi ci sono, poi andiamo a ve-

dere quello che succede allinterno dei parchi, non della Regione dellUmbria ma spesso in Italia, con delle aberrazioni evidenti. In questo momento occorre anche sburocratizzare, senza perdere di vista che non si pu barattare la tutela ambientale con lo sviluppo. Per capiamoci. Qual lattentato allambiente, cio qual lattentato che si sta perpetrando nei confronti dellambiente. Prendiamo le cose nella giusta dimensione e propongo di portarla a un livello di concretezza, limitato alla portata dei fatti. Sul testo in discussione, io, Smacchi e Lignani non abbiamo fatto nessun atto di consociativismo. Ognuno ha presentato il proprio disegno di legge autonomo, la Commissione ha detto: loggetto lo stesso, sar il caso che riunifichiamo i testi, non potevamo piantare la bandierina con ognuno che in Aula propone di adottare il suo. FRANCO ZAFFINI (Fare Italia): NEI PARCHI E NELLE AREE CONTIGUE NON C BIODIVERSIT, MA UN PROLIFERARE DI SPECIE PARASSITE CHE GRAVANO E PESANO SU ALTRE SPECIE PI DEBOLI Vedo una similitudine tra questa vicenda e quella dei centri storici. Sono due vicende assolutamente analoghe. La sinistra, quella storica, ferma come un paracarro al bordo della strada mentre il mondo passa e cammina, ha sempre argomentato sulla necessit di fare dei centri storici musei a cielo aperto, determinando, anche a Perugia, ma non solo, autentiche desertificazioni, malfunzionamenti, distorsioni con le quali oggi noi siamo alle prese. La maggior parte degli Enti locali governati dalla sinistra nel desertificare i centri storici ha determinato un problema gigantesco ed irreversibile con il quale noi oggi ci stiamo faticosamente confrontando. Analoga vicenda quella dei parchi. all'origine avete raccontato che era un modo per tutelare lambiente, e su questo siamo d'accordo, ma soprattutto per sviluppare uneconomia, legata al turismo, allambiente, alla fruibilit delle risorse naturali, delle tipicit, e cos via. In realt tutta questa partita dei parchi, analogamente a tutta la partita del centri storici, non andata come prospettato. Nei parchi e nelle aree contigue non c biodiversit, ma un proliferare di specie parassite che gravano e pesano su altre specie pi deboli, che faticano a reggere limpatto, per esempio, con le centinaia di migliaia di cinghiali, o di corvidi. Tutta la politica di protezione dei parchi sbagliata, perch ha reso possibile il proliferare di specie che non hanno nulla a che fare col la biodiversit, anzi la uccidono. Come accaduto con i centri storici che sono diventati appannaggio della delinquenza, della clandestinit, degli spacciatori, e questo a scapito dei residenti. Tutta questa partita stata fraintesa fino al punto da creare un danno reale, effettivo a quelle economie massacrate dalle ristrettezze regolamentari dei parchi. Rispetto a questo necessario liberarci tutti dei condizionamenti ideologici, puntando su un governo sensibile del territorio, leggendo al contempo i cambiamenti che stanno interessando il territorio. Non sono ottimista al riguardo, tuttavia dichiaro il mio voto favorevole

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alla proposta. MASSIMO MANTOVANI (PdL): LA FASCIA APPENNINICA VIVE UN MOMENTO DI PARTICOLARE CRISI ED QUINDI NECESSARIO CREARE LE CONDIZIONI PER POTER RIMUOVERE DEI VINCOLI CHE NON HANNO MOTIVO DI ESSERE - Accolgo con favore, seppure con troppo ritardo, le parole di alcuni colleghi perch, dopo 17 anni, nei loro interventi ho trovato passaggi perfettamente identici a quando, la cosiddetta 'parcomania' si era diffusa un po dappertutto, sindaci in testa, i quali, immaginando piogge di soldi dallEuropa, avevano convinto anche i propri cittadini sulla bont di questa novit rappresentata dai parchi. Gi nella Conferenza di Rio de Janeiro, che segu quella di Stoccolma, si defin chiaramente il concetto di combinare la tutela dellambiente con lo sviluppo di carattere sociale ed economico, e da questo punto di vista va rilevato che, soprattutto nelle fasce 'A' dei parchi, alcune attivit, che per millenni si erano susseguite in Umbria, furono addirittura dismesse con conseguente desertificazione di alcune zone. Oggi siamo allennesima prova di quanto sta accadendo allinterno della coalizione di maggioranza: su alcuni aspetti fondamentali non c assolutamente condivisione di indirizzo, n una visione unitaria sul modello di sviluppo della nostra regione. La fascia appenninica vive un momento di particolare crisi ed quindi giusto e necessario creare le condizioni per poter rimuovere dei vincoli che non hanno motivo di essere. Dobbiamo cercare di recuperare l'identit e l'originalit del nostro paesaggio, non delle aree contigue o dei parchi, ma dellintera regione. La ridefinizione dellarea contigua non pu fermarsi sugli aspetti ideologici. Sono convinto che larea contigua non abbia assolutamente nessuna ragione per continuare ad esistere perch rappresenta soltanto un vincolo dannoso per i cittadini e per chi fosse interessato ad investire nei territori interessati. FERNANDA CECCHINI (Assessore regionale Agricoltura): BENE IL LAVORO FATTO IN COMMISSIONE PER LA RIDEFINIZIONE DELLE AREE. LA GIUNTA REGIONALE CONTRARIA ALLA LORO SOPPRESSIONE - La discussione, il confronto, nelle sue diverse posizioni, anche oggi ha affermato come il Consiglio regionale si interessa di uno dei valori fondamentali dellUmbria: la qualit del nostro paesaggio, che corrisponde anche alla qualit della nostra vita e alla possibilit di continuare a pensare che lUmbria pu, come risorsa nel suo insieme, competere e costruire un modello di sviluppo legato alle proprie produzioni, ma soprattutto alla qualit del proprio ambiente. Con legge regionale sono sorti negli anni sei parchi, un sito di interesse naturalistico, siamo allinterno di un parco nazionale, il Parco dei Sibillini, e in questi anni la Regione non ha solo predisposto strumenti normativi per valorizzarli, ma ha anche realizzato una programmazione importante legata alla valorizzazione di essi, potendo usufruire anche di finanziamenti che hanno premiato la progettualit dellUmbria (circa 7 milioni di euro ottenuti dallEuropa per investimenti legati alla

logistica, alle infrastrutture, alla possibilit di rendere fruibili i nostri parchi). Come le politiche agricole anche quelle legate ai parchi e alle aree protette sono tornate nella gestione diretta dei Comuni, quindi delle popolazioni e questo rappresenta un elemento molto positivo, perch i sindaci sono linterfaccia principale di una comunit che sicuramente in grado di custodire le emergenze e le bellezze naturalistiche ambientali. I parchi saranno gestiti quindi delle Unioni speciali dei Comuni. Come Regione stiamo predisponendo lapertura di misure per ulteriori investimenti da apportare utili a mettere a disposizione risorse sia per laggiornamento dei piani di gestione dei parchi sia per laggiornamento dei piani. Il Parco del Monte Cucco nelle condizioni di riscrivere, il proprio piano proprio perch datato del 1997, ed ha bisogno quindi di essere aggiornato e riammodernato. Sono previste risorse per investimenti che si aggiungono ai fondi FAS, che, insieme, dovranno garantire la possibilit di aggiornare la sentieristica, di rendere accessibili ancora di pi i parchi e dare un senso anche a quel progetto, che stato preso come riferimento e anche come esempio a livello nazionale denominato Parco terapeutico allinterno dei parchi attivi. Vale a dire la possibilit di lavorare a progetti concreti affinch i parchi possano essere vissuti e messi in sinergia con le politiche sportive. Anche allinterno di un momento non facile, la Giunta regionale scommette nella valorizzazione dellambiente, insieme all'assessore Rometti. Come Giunta regionale, non solo quindi come Assessorato ai parchi e alle aree protette, ma ragionando anche insieme all'assessorato allAmbiente saremmo assolutamente contrari alla soppressione delle aree contigue ai parchi. Quello trovato in Commissione, pertanto, stato un punto di mediazione saggio. Per quanto riguarda l'area relativa al Parco del Monte Cucco avvieremo un iter da portare avanti in stretta sintonia e collaborazione con i sindaci e quindi con i territori. Non si tratta di un problema di ridelimitare larea quanto di ridefinirla nel suo insieme con l'assessorato allAmbiente. Ci aspetta dunque un lavoro serio che dovr significare togliere vincoli e legacci laddove ostacolano lo sviluppo del territorio e rappresentano un elemento negativo per la comunit. AREE CONTIGUE: E POI PARLIAMO DI GREEN ECONOMY... - BRUTTI (IDV) COMMENTA L'ESITO DEL VOTO DEL CONSIGLIO REGIONALE Perugia, 17 luglio 2012 - Quello che preoccupa non tanto la soppressione delle aree contigue ai parchi ma la mancata percezione, in larga parte dell'Aula, dell'enorme potenziale costituito da un ambiente incontaminato. Si sta appresso a quattro proprietari di case, indispettiti per l'obbligo di usare tegole antiche o a pochi lobbisti delle maxi pale eoliche e si perde di vista l'unica possibilit di crescita economica per l'Umbria.

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Oggi si capito perch il sistema parchi fallito: la stessa classe dirigente a non credere in questa forma di sviluppo. senza appello il commento di Paolo Brutti, consigliere regionale dell'Italia dei Valori e relatore di minoranza nel dibattito in Consiglio regionale, sulla ridefinizione delle aree contigue, conclusosi con 25 voti favorevoli, 3 contrari e un astenuto. Il Consiglio aveva tutte le prerogative per rimediare spiega Brutti - a qualche astrusit presente nella regolamentazione di queste zone. Il fatto di aver voluto un provvedimento specifico che rimandi la palla alla Giunta per poi girarla ai sindaci, fa sorgere legittimi sospetti e comunque esautora il Consiglio della sua precipua natura legislativa. Esistono comitati d'affari che chiedono pale eoliche alte 110 metri e che hanno fortemente soffiato a favore di questo intervento ed innegabile che qualche sindaco smani per aver mano libera nell'edificazione di alcune aree finora interdette. Contiamo - prosegue il consigliere regionale Idv sulla sensibilit della presidente Marini che in tutti i suoi interventi si fatta promotrice della green economy per evitare ulteriori decadimenti e assistiamo con amarezza a una stagione politica di basso profilo dove c' perfino chi ironizza sulla 'parcomania' mentre nel resto d'Europa, Italia compresa, il turismo a basso impatto ambientale risulta uno dei pochi settori in crescita. BIODIGESTORE DI COSTANO : NESSUN RIPENSAMENTO SUL NO ALL'IMPIANTO PER BRUTTI (IDV) OPERAZIONE DI FINTO ECOLOGISMO Perugia, 18 luglio 2012 - I timori del Comitato di Costano sono comprensibili e pi che ragionevoli. Cos il consigliere regionale dell'Italia dei Valori, Paolo Brutti che sottoscrive il preoccupato appello dei cittadini costanesi dopo le nuove norme emanate dalla Regione che, spiega, riducendo le distanze dai centri abitati da 500 a 300 metri, rimettono in gioco l'impianto di biogas precedentemente bocciato. L'incongruenza di una mega biodigestore sottolinea Brutti - prescinde dalla distanza con l'abitato. Si tratta di un progetto che snaturerebbe l'agricoltura circostante, con produzioni di mais fortemente idrovore destinate a produrre energia e materiale plastico. Il business, per reggersi sulle proprie gambe aggiunge -, non solo opzionerebbe tutti i territori circostanti ma richiederebbe l'importazione di ulteriore materiale da fuori, con via vai di camion e un'inaccettabile impatto ambientale. Queste operazioni di finto ecologismo - conclude Brutti non sono pi ammissibili e dovrebbero essere rigettate sul nascere. BIOGAS-MONTECCHIO: L'IMPIANTO IN ZONA SOSTANZIALMENTE INDUSTRIALE. L'IDV FORZA POLITICA PERICOLOSA PER LO SVILUPPO ECONOMICO DELL'UMBRIA NEVI (CAPOGRUPPO PDL) REPLICA AL CAPOGRUPPO DOTTORINI

Il capogruppo regionale del PdL, Raffaele Nevi intervenendo in merito alla costruzione di un impianto di produzione di Biogas nel Comune di Montecchio, punta il dito sul capogruppo dell'Italia dei Valori, Dottorini che stamattina aveva annunciato una interrogazione alla Giunta regionale in cui evidenziava come l'impianto riguardasse 'siti di interesse comunitario e zone protette'. Nevi, nell'evidenziare la sua collocazione in zona sostanzialmente industriale, definisce l'Italia dei Valori una forza politica pericolosa per lo sviluppo economico dell'Umbria, auspicando che la Giunta Regionale non ceda ai diktat dellItalia dei Valori e delle forze pi conservatrici e sostenga chi vuole produrre reddito e occupazione nel rigoroso rispetto dellambiente. Perugia, 20 luglio 2012 - Quanto dichiarato stamani dal capogruppo dell'Idv, Dottorini sulla costruzione di un impianto di produzione di Biogas nel Comune di Montecchio, in zona sostanzialmente industriale, conferma ancora una volta la sua linea del 'no a tutto' che ha caratterizzato la sua attivit in Regione e che mostra quanto lItalia dei Valori sia una forza politica pericolosa per lo sviluppo economico dell'Umbria. Cos il capogruppo regionale del PdL, Raffaele Nevi replica ad una nota di Oliviero Dottorini nella quale annunciava una interrogazione per 'fare chiarezza sulle autorizzazioni rilasciate per la realizzazione dell'impianto a ridosso di siti di interesse comunitario e zone protette'. Per Nevi, Dottorini nel tentativo di assecondare i comitati che continuamente si formano, con fini evidentemente elettoralistici, attacca la Giunta regionale cercando di celare il fatto che lui in Giunta c attraverso la vice presidente Casciari ed evita di dire che la realizzazione di questi impianti normata precisamente da una legge regionale (la '25/2009) e da un regolamento (il '4/2011'), approvato anche dallItalia dei Valori, presente in Commissione con il senatore Brutti, e che interviene precisamente a normare questioni di cui lui parla a sproposito. Ad esempio continua Nevi - non vero, come lui afferma, che le produzioni agricole che alimenteranno limpianto non sarebbero prodotte in loco perch il regolamento '4/2011', allart. 9, fissa distanze e limiti molto precisi per lapprovvigionamento, nel raggio massimo di 30 km, prevalentemente nel territorio regionale. Non vero neanche, come lui afferma, che ci saranno quotidiani via vai di camion, perch come tutti sanno la biomassa che alimenta al 95 per cento limpianto viene raccolta una o massimo due volte allanno e viene stoccata a pochi metri dallimpianto. Nevi dice di essere dellidea che il Comune di Montecchio deve prestare molta attenzione, ascoltare, dialogare con tutti, controllare limpianto e spiegare bene tutti i termini della questione ai suoi concittadini, ma, come il PdL ha detto in sede di approvazione del regolamento regionale ribadisce Nevi - sicuramente condivisa lidea di sviluppare questi impianti che sono pensati non gi per fare grandi

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speculazioni finanziarie, come dice Dottorini, ma per fare in modo che si possa evitare lo spopolamento dei campi e labbandono di zone marginali o montane (come il Comune di Montecchio) dove lagricoltura ancora meno redditizia che altrove. Il resto solo vecchio ambientalismo ideologico che indebolisce il nostro Paese e il nostro territorio. In conclusione, Nevi si augura che la Giunta Regionale non ceda ai diktat dellItalia dei Valori e delle forze pi conservatrici e sostenga chi vuole produrre reddito e occupazione nel rigoroso rispetto dellambiente. CONSORZI DI BONIFICA: INGIUSTIFICABILE IL RITARDO DELLA GIUNTA SULLA LEGGE DI RIORDINO - STUFARA (PRC FDS) CHIEDE CHE VENGA PREDISPOSTA UNA NORMA IN TEMPI BREVI, RISPETTANDO GLI IMPEGNI ASSUNTI Il capogruppo regionale di Rifondazione comunista Fds, Damiano Stufara, interviene sulla vicenda dei consorzi di bonifica criticando l'Esecutivo di Palazzo Donini per il ritardo nella stesura della legge di riordino. Stufara evidenzia che nonostante i precisi impegni presi dalla maggioranza dobbiamo registrare un grave ritardo nel riordino delle norme regionali in materia di bonifica, mentre prosegue l'emissione di avvisi di pagamento da parte dei Consorzi. Perugia, 19 luglio 2012 - Nonostante i precisi impegni presi dalla maggioranza con l'approvazione, nel dicembre scorso, della legge di 'Riforma del sistema amministrativo regionale e delle autonomie locali', dobbiamo registrare un grave ritardo nel riordino delle norme regionali in materia di bonifica, mentre prosegue l'emissione di avvisi di pagamento da parte dei Consorzi; una situazione inaccettabile, rispetto alla quale il Gruppo consiliare di Rifondazione Comunista per la Federazione della Sinistra ritiene necessario intervenire al pi presto. Lo annuncia il capogruppo Damiano Stufara spiegando che la Giunta regionale avrebbe dovuto presentare gi entro febbraio di quest'anno la proposta di legge di revisione e modifica delle norme regionali in materia di bonifica, allo scopo di ridefinire gli ambiti territoriali dei comprensori, le procedure dei piani di classifica e di contribuenza e le funzioni pubbliche da riallocare presso le Unioni dei Comuni. Il consigliere regionale del Prc rimarca come dopo una prima fase di interessamento della Giunta al problema dei Consorzi, che aveva portato all'innalzamento del limite per la riscossione da 12 a 17 euro nellarco di un quinquennio, da calcolarsi tenendo conto esclusivamente dellimporto dellimposta dovuta dal consorziato e non quello riferito alle spese amministrative, siamo di nuovo ad un punto morto del processo riformatore, con grave danno per la popolazione, sottoposta ad un tributo che pi volte abbiamo giudicato iniquo. Forse tutto questo aggiunge si sarebbe potuto evitare se si fosse accolta la nostra proposta di avanzare al Parlamento la

richiesta di una legge di riordino della normativa nazionale in materia di bonifica, in modo tale da renderla di competenza esclusivamente regionale e procedere cos alla soppressione dei Consorzi. Secondo Stufara, il fatto che questa strada sia stata scartata non rende la questione meno urgente e soprattutto non solleva la Giunta dal dovere di intervenire, disciplinando il funzionamento dei Consorzi e trasferendo alla Regione tutte le funzioni di sua competenza, per poi riallocarle presso le Unioni dei Comuni. Chiediamo pertanto che si predisponga in tempi brevi la norma regionale per il riordino delle funzioni di bonifica conclude il capogruppo del Prc Fds rispettando non solo gli impegni presi per legge lo scorso dicembre, ma soprattutto quelli verso la popolazione umbra, sempre pi esasperata dall'arbitrio dimostrato in particolare dal Consorzio Tevere-Nera con l'imposizione di tributi ingiustificati e funzionali quasi esclusivamente al mantenimento del pi classico degli enti inutili. CONSORZI BONIFICA: LO AVEVAMO DETTO CHE LA LEGGE PER LABOLIZIONE DELLA TASSA 'TEVERE NERA' NON SAREBBE ARRIVATA - NEVI (PDL) ANNUNCIA UNA INTERROGAZIONE ALLA GIUNTA REGIONALE Perugia, 19 luglio 2012 - Lo avevamo detto che la legge per labolizione della tassa 'Tevere Nera' non sarebbe arrivata e cos successo. Cos il capogruppo regionale del PdL, Raffaele Nevi che aggiunge: oggi, il comitato, dopo aver plaudito alla Regione finalmente si rende conto che era tutto finalizzato a rinviare la questione infischiandosene dellordine del giorno approvato allunanimit dal Consiglio regionale, che stato completamente disatteso. Nevi annuncia, in proposito, che presenter una interrogazione all'Esecutivo di Palazzo Donini per sapere se e come la Regione intende rispettare limpegno preso e non mantenuto. BIOGAS-MONTECCHIO: L'IMPIANTO SORGER A DUE PASSI DALL'OASI DI ALVIANO E DAL LAGO DI CORBARA. VALUTARE RISPETTO NORMATIVE E VINCOLI AMBIENTALI - DOTTORINI (IDV) PRESENTA UNA INTERROGAZIONE ALLA GIUNTA Il capogruppo regionale dell'Italia dei Valori, Oliviero Dottorini ha presentato una interrogazione urgente all'Esecutivo di Palazzo Donini in merito all'iter che ha portato alla concessione dell'autorizzazione per la costruzione dell'impianto a biogas di Montecchio. In sostanza, il capogruppo dell'IdV chiede di valutare il rispetto delle normative e dei vincoli ambientali perch l'impianto sorger a due passi dall'Oasi di Alviano e dal Lago di Corbara. Nell'auspicare il coinvolgimento dei cittadini e del Consiglio comunale per valutare i rischi per il paesaggio e le produzioni locali, Dottorini precisa che l'IdV favorevole allo

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sviluppo delle energie rinnovabili, ma solamente se la biomassa che dovr alimentare gli impianti viene reperita in zone limitrofe e non da fuori regione o magari dall'estero. Perugia, 20 luglio 2012 - Occorre subito fare chiarezza sulle autorizzazioni rilasciate per la realizzazione dell'impianto a biogas da quasi un megawatt nel comune di Montecchio, a ridosso di siti di interesse comunitario e zone protette. Non possiamo correre il rischio di derubricare la salvaguardia dell'ambiente e del paesaggio, piegandoli agli esclusivi interessi del profitto finanziario, magari approfittando della deregulation introdotta dalla delibera 494 approvata recentemente dalla Giunta regionale. Cos il capogruppo regionale dell'Italia dei Valori, Oliviero Dottorini che annuncia di aver presentato un'interrogazione urgente alla Giunta in merito all'iter che ha portato alla concessione dell'autorizzazione per la costruzione dell'impianto di Montecchio. A duecento metri dall'impianto spiega Dottorini si estende l'Oasi di Alviano e il Parco del Tevere e a poca distanza si trovano i pozzi di captazione dell'acquedotto del comune di Montecchio. Si tratta di aree ad elevato pregio ambientale e paesaggistico, a vocazione prettamente turistica e con attivit di ristorazione e di produzione alimentare. L'impianto descritto nel progetto necessita di circa 600 kg. giornalieri di biomassa, difficilmente reperibili in loco e che quindi porteranno inevitabilmente, oltre a un probabile bilancio di emissioni non sostenibile, a un via vai di tir e mezzi pesanti, altamente inquinanti, che potranno creare disagio e danni all'ambiente immediatamente adiacente a oasi e zone protette. Risulta poi alquanto incomprensibile continua il capogruppo IdV - come si possa continuare a parlare di energie rinnovabili, se le produzioni agricole che alimentano l'impianto non saranno prodotte in loco. L'azienda proponente infatti non ha origini umbre e non risulta operante con attivit agricole nel territorio regionale. Chiediamo alla Giunta rimarca Dottorini - di fare piena luce sull'iter autorizzativo del progetto, per sapere se siano state prese in considerazione tutte le possibili criticit dell'opera, dal reperimento della biomassa in loco, alle garanzie che l'azienda ha dato per quanto riguarda il rispetto dell'ambiente e l'eventuale smantellamento dell'impianto, anche considerando il fatto che il Consiglio comunale di Montecchio non stato minimamente coinvolto durante tutto l'iter del progetto e che sono nati comitati spontanei di cittadini nelle frazioni di Madonna del Porto, Tenaglie, Poggio, e altre nei comuni di Guardea e Montecchio e che sono state presentate interrogazioni a livello provinciale, comunale e recentemente anche parlamentari, molto critiche riguardo al progetto stesso. Come Italia dei Valori chiarisce Dottorini siamo favorevoli allo sviluppo delle energie rinnovabili, ma solamente se la biomassa che dovr alimentare gli impianti viene reperita in zone limitrofe e non da fuori regione o magari dall'estero. In quel caso conclude - non corretto parlare di energie rinnovabili, ma si tratta

di vere e proprie speculazioni di carattere finanziario, in cui l'unico fine il profitto per i privati, magari a scapito delle popolazioni locali e dell'ambiente. BIOGAS-MONTECCHIO: PRIMA DI AVVENTURARSI IN PROCLAMI TECNICI SAREBBE MEGLIO LEGGERE DELIBERE E REGOLAMENTI - DOTTORINI (CAPOGRUPPO IDV) RISPONDE A NEVI (CAPOGRUPPO PDL) Perugia, 20 luglio 2012 Il capogruppo regionale dell'Italia dei Valori, Oliviero Dottorini torna sulla costruzione dell'impianto a biogas di Montecchio per il quale, stamani, ha presentato una interrogazione alla Giunta regionale e dove il capogruppo regionale del PdL, Raffaele Nevi, pi tardi aveva replicato attaccando la politica, in merito, dell'Italia dei Valori. Evidentemente ribatte Dottorini - il collega Nevi male informato e non conosce i contenuti della delibera 494 che la Giunta regionale, assente la vicepresidente Casciari, ha approvato il 7 maggio 2012. In quella delibera infatti vengono annullate le distanze tanto decantate da Nevi e si d via libera alla deregulation sulla fornitura da fuori regione e dallestero della materia prima. Niente di nuovo n di rinnovabile quindi, solo la solita e vecchia gara a chi fa pi affari a prescindere dalla sostenibilit ambientale. "Prima di avventarsi in dichiarazioni cos avventate e fuori luogo continua Dottorini consigliamo a Nevi di informarsi e di controllare meglio delibere e regolamenti. La fretta di allinearsi alle posizioni della Giunta regionale certe volte gioca brutti scherzi. In questo caso conclude Dottorini -, Nevi non riuscito a distinguere un impianto di produzioni di energia da fonti rinnovabili, da una mera speculazione di carattere finanziario, come appare essere il progetto della centrale di Montecchio. ACQUA: BENE LA SENTENZA DELLA CONSULTA SU SERVIZI PUBBLICI. PI DIFFICILE RESPINGERE NOSTRE PROPOSTE SULL''AURI' - DOTTORINI (IDV) INSERIRE RIPUBBLICIZZAZIONE NEL NUOVO ASSETTO DEGLI AMBITI TERRITORIALI Il capogruppo regionale dell'Italia dei Valori, Oliviero Dottorini esprime soddisfazione per la decisione della Corte Costituzionale di cancellare tutta la normativa, varata dal governo Berlusconi e avallata dal governo Monti, che apriva il mercato dei servizi pubblici (tranne quello dell'acqua) alla concorrenza imponendone di fatto la privatizzazione. Per il capogruppo IdV questa decisione avr ripercussioni importanti anche sullUmbria per cui diviene inevitabile rimettere in discussione lintero impianto del disegno di legge della Giunta che sopprime gli Ati e istituisce l'Autorit umbra per i rifiuti e le risorse idriche (Auri). Ora scrive Dottorini in una nota - i nostri emendamenti sulla gestione pubblica

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dellacqua, gi presentati la scorsa settimana, dovranno essere accolti, allargandone gli effetti anche ad altri servizi, compresi i rifiuti. Perugia, 23 luglio 2012 - La sentenza della Consulta mette una pietra sopra ai tentativi di Berlusconi prima e Monti poi di vanificare la volont dei cittadini italiani che con il referendum del giugno 2011 hanno detto in maniera inequivocabile che lacqua un bene comune che deve essere gestito attraverso logiche pubbliche e partecipative. La stessa cosa deve valere per altri servizi come la gestione dei rifiuti ed il trasporto pubblico. Cos il capogruppo regionale dell'Italia dei Valori, Oliviero Dottorini convinto che questa decisione avr delle ripercussioni importanti anche sullUmbria per cui diviene inevitabile rimettere in discussione lintero impianto del disegno di legge della Giunta che sopprime gli Ati e istituisce l'Autorit umbra per i rifiuti e le risorse idriche (Auri). Ora scrive in una nota - i nostri emendamenti sulla gestione pubblica dellacqua, gi presentati la scorsa settimana, dovranno essere accolti, allargandone gli effetti anche ad altri servizi, compresi i rifiuti. Dottorini spiega quindi che la decisione della Corte Costituzionale, bocciando larticolo 4 del decreto legge n138 del 13 agosto 2011, di fatto ha cancellato in un sol colpo tutta la normativa, varata dal governo Berlusconi e avallata dal governo Monti, che apriva il mercato dei servizi pubblici (tranne quello dell'acqua) alla concorrenza imponendone di fatto la privatizzazione. Va dato merito alla Regione Umbria rimarca il capogruppo IdV che assieme ad altre cinque regioni ha avuto la lungimiranza di ricorrere contro larticolo che oggi viene dichiarato incostituzionale. Adesso bisogna essere conseguenti. Non c pi alcun motivo per respingere le nostre proposte che mirano a stabilire con chiarezza che in tutto il territorio umbro la gestione del servizio idrico deve essere ripubblicizzata eliminando dalle bollette la quota del 7 per cento per la remunerazione del capitale. Le stesse considerazioni aggiunge Dottorini - dovranno essere fatte per la gestione dei rifiuti. Nella prima bozza del disegno di legge infatti, a parte rari richiami generici, ci sembra di aver visto ben poco di quello che la Consulta ha ribadito e di quelle che erano le disposizioni referendarie. Ancora una volta commenta il capogruppo Idv il nostro gruppo consiliare ha visto riconosciuta la propria lungimiranza e la giustezza delle proprie posizioni. L'Italia dei Valori, sin dal primo momento, stata al fianco dei comitati e delle associazioni promotrici del referendum con le quali abbiamo sostenuto la campagna referendaria e la successiva lunga battaglia per difendere quello che democraticamente i cittadini hanno scelto. Ora il momento di calare queste decisioni sul piano delle scelte concrete. Le proposte di modifica del gruppo Idv - conclude Dottorini - sono sul tavolo e lassessore Rometti non deve far altro che accoglierle nel testo che giunger in Consiglio regionale, rispettando cos il volere dei cittadini, la

battaglia di tante associazioni e il successo del ricorso delle sei regioni italiane. RIFIUTI: PIENA CONDIVISIONE DEL MANIFESTO 'EMERGENZA RIFIUTI' DEL COMITATO DI DIFESA E TUTELA AMBIENTALE DELLA CONCA EUGUBINA - GORACCI (COMUNISTA UMBRO) LAMENTA IL SILENZIO DEL MASS MEDIA Il consigliere regionale Orfeo Goracci (Comunista Umbro) affida ad una nota la sua piena condivisione al manifesto dal titolo 'Emergenza rifiuti' scritto dal comitato di difesa e tutela ambientale della 'conca eugubina'. Nel sottolineare come, della questione, non abbia riscontrato nessuna traccia sugli organi di informazione locali o regionali, Goracci ribadisce la sua contrariet (dimostrata con atti specifici e fatti) all'incenerimento dei rifiuti dicendosi convinto che anche una parte importante della politica eugubina, come quella regionale la pensi allo stesso modo. Perugia, 23 luglio 2012 - Nessuna traccia sugli organi di informazione locali o regionali, ma ho letto un manifesto dal titolo 'Emergenza rifiuti' scritto dal comitato di difesa e tutela ambientale della 'conca eugubina' che condivido pienamente. Lo scrive il consigliere regionale Orfeo Goracci (Comunista Umbro) che definisce, quelle del manifesto considerazioni ed analisi precise, puntuali e realistiche. Da parte mia ricorda Goracci -, in ogni ruolo politico ed istituzionale svolto, sono stato contrario all'incenerimento con atti specifici, fatti e non a chiacchiere. Credo che una parte importante della politica eugubina, come quella regionale, sia ancora convinta di mantenere, con coerenza, questa posizione. Per Goracci, se malauguratamente gli interessi economici, con l'asservimento della peggior politica, dovessero prevalere a scapito della qualit della vita e della sicurezza per la salute collettiva, i comitati e la popolazione, dal basso, con gli strumenti della democrazia, con proteste civili e democratiche attivando anche forme referendarie, dovranno fare di tutto per impedire che certe scelte possano essere portate a compimento. E io non potr che essere su questo fronte, senza se e senza ma. Tutto questo, in Umbria, ha ancor pi peso e valore, perch conclude Goracci - non immaginabile che il 'Cuore verde d'Italia', la regione che ha fatto della filiera ambientecultura-turismo il suo asse di sviluppo pi importante, possa compiere scelte cos contraddittorie. BIOGAS-MONTECCHIO: ATTACCO SPROPORZIONATO DI CERTI POLITICANTI ALL'AMMINISTRAZIONE COMUNALE - NEVI (PDL) A FIANCO DEL SINDACO. IL COMUNE DEVE SVOLGERE UN RUOLO DI MEDIAZIONE Il capogruppo Pdl a Palazzo Cesaroni, Raffaele Nevi, interviene sulla vicenda della centrale a

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biogas nel comune di Montecchio. Per Nevi il Pdl non va in ordine sparso ed falso quanto affermato dal capogruppo regionale Idv: assolutamente sproporzionato l'attacco rivolto da certi politicanti alla Amministrazione comunale solo per il fatto di aver svolto con scrupolo il ruolo che le competeva in applicazione delle leggi dello Stato e per evitare di esporre il Comune a rischi concreti di risarcimenti milionari da parte dell'azienda. Perugia, 24 luglio 2012 - Leggo dai giornali che sulla questione della centrale biogas di Montecchio ci sarebbe un Pdl in ordine sparso. Non mi pare che sia cos e tengo a precisare ai distratti che la mia posizione, espressa nei giorni scorsi attraverso un comunicato in risposta a quello del collega Dottorini, era tesa a evidenziare che quanto affermato dal collega dell'Idv era totalmente falso. Essendo stato impegnato nella fase di approvazione del regolamento regionale sulla materia ho voluto porre un argine alla demagogia e alla disinformazione con cui certe forze politiche tentano di bloccare tutto ci che, da qualsiasi parte dell'Umbria, qualcuno vuole fare. Lo afferma il capogruppo Pdl a Palazzo Cesaroni, Raffaele Nevi. Sul caso specifico dell'impianto di Montecchio spiega Nevi - sono stato vicino all'Amministrazione comunale perch la legge assegna al sindaco la facolt non di decidere se autorizzare o no l'impianto, come qualcuno vorrebbe far credere, ma solo di valutare la corrispondenza tra le carte fornite dall'azienda e il contenuto della legge nazionale, delle norme e del regolamento regionale. Per questo ho considerato assolutamente sproporzionato l'attacco rivolto da certi politicanti alla Amministrazione comunale solo per il fatto di aver svolto con scrupolo il ruolo che le competeva in applicazione delle leggi dello Stato e per evitare di esporre il Comune a rischi concreti di risarcimenti milionari da parte dell'azienda. Ieri - continua il capogruppo Pdl - ho partecipato alla assemblea pubblica e ho potuto costatare la forte contrariet della popolazione, che deve necessariamente essere considerata dall'imprenditore: un irrigidimento, pur legittimo da parte sua, comporterebbe un ulteriore inasprimento del clima gi particolarmente incandescente. Vale la pena quindi, come ha detto anche il collega Alfredo De Sio e come mi pare sia nelle intenzioni dell'Amministrazione, fermarsi e cercare di trovare una diversa soluzione a tavolino. Sono d'accordo con chi dice che il Comune deve svolgere un ruolo di mediazione per cercare di contemperare tutti gli interessi, quello dell'imprenditore cui la legge assegna il diritto di procedere e quello dei cittadini che sono contrari. So che non facile ma bisogna provarci e io sar ancora una volta al fianco del Comune, per aiutarli, visto che esso fatto di persone oneste, che conosco bene e che hanno a cuore lo sviluppo ma soprattutto l'ambiente e la salute loro e dei loro concittadini. Occorrerebbe - conclude Raffaele Nevi - che la politica fosse pi seria e la smettesse di cavalca-

re le proteste nel becero tentativo di lucrare due voti in pi per le prossime elezioni. BIOGAS A MONTECCHIO: "NEVI SI ACCORGE SOLO ORA DELLA CONTRARIET DELLE POPOLAZIONI LOCALI. SI FACCIA SUBITO CHIAREZZA SULLA QUESTIONE E SI RISPONDA ALLA NOSTRA INTERROGAZIONE" NOTA DI DOTTORINI (IDV) Oliviero Dottorini, capogruppo regionale dell'Idv interviene in risposta al capogruppo Pdl Nevi sull'ipotesi di costruzione di un impianto a biogas alimentato da biomassa ai confini dell'Oasi di Alviano e del parco del lago di Corbara. Secondo Dottorini il fatto che Nevi chieda oggi una soluzione condivisa al problema sollevato dai cittadini e dalle popolazioni locali vuol dire che qualcosa di positivo si sta muovendo e le nostre perplessit non erano infondate. In particolare il capogruppo dell'Idv che sulla questione ha presentato un'interrogazione urgente, chiede di sapere se nell'istanza presentata dall'azienda c' anche la possibilit di alimentare la centrale con liquami. Necessario fare chiarezza su dove reperire 600 kg di biomassa giornaliera". Perugia, 24 luglio 2012 - "Se anche Nevi oggi chiede una mediazione e una soluzione condivisa al problema sollevato dai cittadini e dalle popolazioni locali vuol dire che qualcosa di positivo si sta muovendo e le nostre perplessit non erano infondate. Il recente dibattito all'assemblea pubblica a Montecchio ci fa ben sperare per l'ambiente e il paesaggio e dimostra che forse le nostre richieste di chiarimento per l'impianto a Biogas di Montecchio non erano affatto campate in aria". Cos Oliviero Dottorini, capogruppo dell'Italia dei Valori in Consiglio regionale che interviene sull'ipotesi di costruzione di un impianto a biogas alimentato da biomassa ai confini dell'Oasi di Alviano e al parco del lago di Corbara. "Nelle carte relative al progetto - continua Dottorini - specificato che oltre alle biomasse di natura vegetale anche previsto l'uso di letame bovino di non specificata provenienza. L'impianto richiede poi circa 600 kilogrammi al giorno di materia prima per poter funzionare a regime e vorremmo sapere quali garanzie ha fornito l'azienda affinch tutta questa materia prima venga reperita in loco, senza doversi approvvigionare all'esterno, o peggio ancora, all'estero. Come Italia dei Valori aggiunge - abbiamo deciso di ascoltare il grido di allarme lanciato dai cittadini e subito presentato un'interrogazione urgente per sapere se tutte le procedure autorizzative e le garanzie necessarie sono state rispettate dall'azienda. Se ci sono, non comprendiamo perch Nevi si scalda tanto. Se invece si sta convincendo dell'inopportunit del progetto, non c' motivo che lanci accuse tanto infondate quanto ridicole. Oggi pi che mai conclude Dottorini - necessario recuperare il giusto rapporto di fiducia tra istituzioni e cittadini e la garanzia del rispetto dell'ambiente, della

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salute dei cittadini e delle produzioni locali la giusta direzione". PARCHI REGIONALI: NECESSARIE MAGGIORI RISORSE E UNA POLITICA CHE MIRI ALLA LORO PROMOZIONE E VALORIZZAZIONE - AUDIZIONE IN II COMMISSIONE CON I PRESIDENTI E FUNZIONARI DEI PARCHI Si svolta stamani, in Seconda Commissione, una partecipata audizione con i presidenti ed i funzionari dei parchi umbri. Dai numerosi interventi emersa la necessit di una politica regionale che miri di pi alla loro valorizzazione attraverso la promozione sinergica con i prodotti tipici del territorio. Sostanzialmente la valorizzazione dei parchi regionali ha bisogno di un quadro istituzionale certo come pure di maggiori risorse. Il presidente della Commissione Chiacchieroni ha sottolineato l'importanza di dare vita ad una vivacit economica dei parchi attraverso programmi e progetti intelligenti dove gli stessi privati potrebbero decidere di investire. Il capogruppo PdL, Raffaele Nevi ha auspicato la creazione di un coordinamento tra i gestori dei parchi. Perugia, 25 luglio 2012 Per i parchi regionali sono necessarie maggiori risorse e una politica regionale che miri di pi alla loro valorizzazione attraverso una promozione legata anche ai prodotti del territorio. quanto emerso stamani dall'audizione, in Seconda Commissione, dei presidenti e funzionari dei parchi umbri, invitati dal presidente Gianfranco Chiacchieroni affinch l'organismo di Palazzo Cesaroni potesse avere chiaro una quadro aggiornato delle attivit in essere e soprattutto delle criticit che interessano queste strutture. Sostanzialmente la valorizzazione dei parchi regionali ha bisogno di un quadro istituzionale certo e questo stato ribadito, alla conclusione dei numerosi interventi, anche dal capogruppo del PdL, Raffaele Nevi oltre che dallo stesso presidente Chiacchieroni. Nevi ha sottolineato l'importanza di creare un coordinamento tra i gestori dei parchi e la propria disponibilit, se necessario, a mettere in atto proposte anche a livello legislativo; Chiacchieroni ha auspicato il raggiungimento di una vivacit economica dei parchi anche attraverso programmi e progetti intelligenti dove gli stessi privati potrebbero decidere di investire. Interventi: Franco Perco (direttore parco nazionale Monti Sibillini): Stiamo portando avanti un efficiente monitoraggio faunistico, tuttavia non sufficiente per combattere il bracconaggio. Siamo convinti che l'area contigua dovrebbe essere di pi grande superficie. Tra le criticit, da sottolineare quella relativa al controllo del flusso turistico, buono nei numeri, ma non nella qualit. I vantaggi economici per il territorio sono a tutt'oggi irrisori. Fausto Berni (parco Monte Subasio):

Troppo scarse le risorse economiche previste per i parchi umbri. Riusciamo tuttavia a creare una seppure minimale promozione turistica. Importante la nostra azione didattica con le scuole del territorio. Mauro Formica (parco di Colfiorito): Il nostro un parco particolarmente piccolo di 300 ettari complessivi di cui 100 paludosi dove insistono particolari vincoli. Portiamo avanti, tra le altre, importanti attivit didatticoambientali. Mancano i fondi per le attivit manutentive. Paolo Silveri (commissario Comunit Montana Valnerina): Il Parco fluviale del Nera, mentre fino a qualche anno fa poteva contare su risorse finanziarie certe (55 mila euro) e portava avanti importanti iniziative ambientali, oggi con le risorse pari a zero, incontra difficolt facilmente immaginabili. necessario creare un nuovo organismo ben definito di gestione prevedendo le sufficienti risorse per il suo funzionamento, altrimenti il parco rappresenta soltanto un peso per l'economia del territorio. Stefano Gregori (funzionario parco Fluviale del Nera): Difficile portare avanti l'attivit di tutela del territorio in assenza di risorse. Sono necessarie e non pi rimandabili azioni appropriate di promozione. Mauro Severini (commissario Comunit Montana Alta Umbria parco Monte Cucco): Questo parco non mai stato una risorsa per il territorio. Manca la valorizzazione dell'area, una politica territoriale che metta a sistema le potenzialit del parco. Oggi i parchi sono esclusi dai pacchetti turistici. necessario metterli a rete creando un pacchetto turistico basato su ambiente e servizi. Mancano risorse e una politica regionale che valorizzi i parchi. Sarebbe importante riconoscere ai territori interessati dalle aree naturali protette indennizzi legati a politiche di sviluppo e prevedere una legge regionale sulla sentieristica. Louis Montagnoli (comunit Montana Trasimeno parco Trasimeno): necessario il completamento del Piano di gestione del parco del Trasimeno. Tra i progetti creati direttamente, quello relativo al miglioramento strutturale dei pontili. Servono maggiori risorse per il mantenimento delle strutture. Stefano Bigaroni (commissario Comunit montana Onat parco Stina, parco fluviale Tevere): Ad oggi si puntato molto su azioni di tutela e meno sulla promozione. I parchi hanno grandi potenzialit economiche che vanno messe in atto attraverso un quadro istituzionale certo e con la previsione di maggiori risorse. L'obiettivo deve essere quello di creare un contatto pi diretto e costruttivo con i territori. BIOGAS MONTECCHIO: POSITIVA L'ATTIVAZIONE DI UN PROCESSO PARTECIPATIVO SULLA VICENDA - GALANELLO (PD) ANNUNCIA UN'INTERROGAZIONE ALLA GIUNTA REGIONALE Il consigliere regionale del Partito democratico, Fausto Galanello, plaude all'attivazione, da parte dell'amministrazione comunale di Montecchio, di un processo partecipativo sulla vicenda dell'im-

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pianto Biogas. Per Galanello non basta la correttezza delle procedure se, oltre alla contrariet all'insediamento, i cittadini lamentano mancanza di informazione e di democrazia. E annuncia un'interrogazione alla Giunta regionale. Perugia, 25 luglio 2012 - Riassumendo il nodo politico con uno slogan, si potrebbe dire 'mai pi senza partecipazione': per questo che la decisione assunta dall'Amministrazione comunale di dare nuovo spazio alla partecipazione va accolta positivamente. Fausto Galanello, consigliere regionale del Partito democratico, interviene sulla vicenda dell'impianto biogas di Montecchio, annunciando sull'argomento un'interrogazione alla Giunta regionale. Le decisioni sostenute dalla sola correttezza delle procedure spiega Galanello non sono sufficienti a giustificarsi di fronte ai cittadini. Questi, come testimoniato nell'affollata assemblea di due giorni fa, oltre alla manifesta contrariet all'insediamento, reclamano pi informazione, pi partecipazione, pi democrazia. Non bastano 'le carte a posto' secondo il consigliere del Pd - quando certi progetti vengono percepiti dalle comunit come minacciosi per gli ecosistemi e per il paesaggio; due elementi fondamentali per lo sviluppo di questo territorio, vista anche la prossimit dell'oasi di Alviano. Secondo Galanello va salutata positivamente la decisione di riattivare una partecipazione, come richiesto anche dal Pd, dalla minoranza consiliare e dal comitato spontaneo di cittadini. Un percorso che deve necessariamente coinvolgere anche i sindaci e le amministrazioni dei comuni limitrofi. L'auspicio che l'impegno assunto dal sindaco di Montecchio di convocare lazienda allo scopo di invitarla a desistere da un investimento che contrasta oggettivamente con le caratteristiche socio-economiche e ambientali della zona possa dare i risultati sperati. Il rapporto tra 'territori sensibili' ed insediamenti di produzione di energie rinnovabili conclude il consigliere del Pd un tema che riguarda anche la Regione. Trovare un corretto equilibrio tra le diverse esigenze un obiettivo politico non pi procrastinabile su cui chieder, con una interrogazione, l'impegno della Giunta regionale. IMPIANTI BIOGAS: NO A STRUTTURE SPECULATIVE. NECESSARIA LA PARTECIPAZIONE DI CITTADINI E COMUNI PER LA SCELTA DEI SITI - SMACCHI E BARBERINI (PD) SOLLECITANO UNA NORMATIVA REGIONALE PI ORGANICA I consiglieri regionali del Partito Democratico, Andrea Smacchi e Luca Barberini sottolineano, in una nota congiunta, la necessit di una normativa regionale che disciplini in maniera pi organica linstallazione di impianti a biogas in Umbria, privilegiando le strutture di piccole dimensioni e mettendo i cittadini e i Comuni nelle condizioni di analizzare i progetti e di esprimere giudizi su interventi che incidono profondamente sul terri-

torio. Per i due esponenti della maggioranza dovr comunque essere il Consiglio regionale ad esprimersi su tematiche di questo genere, che riguardano linteresse generale annunciando che si faranno promotori di azioni normative volte a far riappropriare delle sue prerogative lorgano legislativo regionale, magari attraverso specifiche audizioni nelle commissioni competenti dove far emergere definitivamente le posizioni dei singoli consiglieri e della Giunta. Perugia, 26 luglio 2012 - Necessaria una normativa regionale che disciplini in maniera pi organica linstallazione di impianti a biogas in Umbria, privilegiando le strutture di piccole dimensioni e mettendo i cittadini e i Comuni nelle condizioni di analizzare i progetti e di esprimere giudizi su interventi che incidono profondamente sul territorio. Lo affermano, in una nota congiunta, i consiglieri regionali del Pd Andrea Smacchi e Luca Barberini, sottolineando che il Consiglio regionale deve potersi esprimere su tematiche di questo genere, che riguardano linteresse generale e annunciando che si faranno promotori di azioni normative volte a far riappropriare delle sue prerogative lorgano legislativo regionale, magari attraverso specifiche audizioni nelle commissioni competenti dove far emergere definitivamente, dopo aver ascoltato i problemi rappresentati, quali siano le posizioni dei singoli consiglieri e della Giunta. Da oltre un anno spiegano i due esponenti del Pd stiamo studiando lo strano fenomeno delle richieste di installazione di grandi impianti a biogas nella nostra regione e abbiamo notato che vengono scelti sempre comuni medio-piccoli, forse perch in questi territori pi facile trovare cittadini impreparati e amministratori indifesi ai quali far passare sopra la testa decisioni che segneranno il loro futuro per moltissimi anni. Pensiamo che la politica regionale commentano - debba mettere fine, una volta per tutte, a questa tecnica di aggiramento dellopinione pubblica e adottare strumenti normativi che, anche laddove i Comuni non abbiano adottato il Piano energetico ambientale o individuato aree non idonee, consentano a cittadini e amministratori di incidere significativamente sulla decisione finale da assumere. Per Smacchi e Barberini, dunque, necessario valorizzare il ruolo dei Comuni, che devono partecipare attivamente e in maniera pi incisiva alla scelta dei siti da destinare agli impianti. Il legislatore regionale proseguono - deve, inoltre, dare un indirizzo chiaro che privilegi impianti di prossimit, cio quelle strutture che utilizzano prodotti dei terreni attigui agli stessi, rispetto a grandi installazioni ad uso prettamente speculativo che deturpano i territori e obbligano a convertire terreni agricoli fertili in terreni a produzione intensiva di materiale non alimentare. Significativa, in questo contesto concludono -, lesperienza di alcune regioni del nord Italia, come Lombardia, Emilia Romagna e Trentino Alto Adige, che stanno frettolosamente tornando sui propri passi dopo aver appurato il difficile equili-

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brio costi-ricavi dei grandi impianti, che pur funzionando nel rispetto rigoroso dell'ambiente, danno comunque origine a spargimento dei residui nei terreni e all'inquinamento causato dagli automezzi di trasporto. IMPIANTO BIOGAS PANICALE: CONTRARIO ALLA COSTRUZIONE. QUELL'IMPIANTO UNA FOLLIA DOVE L'ASSESSORE ROMETTI HA MESSO LO ZAMPINO - PER BRUTTI (IDV) SI ANCORA IN TEMPO PER FERMARE QUESTO NUOVO SCEMPIO Il consigliere regionale dell'Italia dei Valori, Paolo Brutti nel definire l'impianto a biogas nei pressi di Panicale una spudorata speculazione di chi vuol fare impresa attraverso le facilitazioni governative, punta il dito sull'assessore regionale all'Ambiente Silvano Rometti per aver fatto retromarcia (da 500 a 300 metri) sulle distanze da tenere tra impianto e centro urbano. Per Brutti va anche assolutamente bocciata l'idea di fare energia tramite i liquami provenienti dagli allevamenti, per l'assenza di maxistalle limitrofe, il che significa, tra l'altro, centinaia di camion carichi di letame costretti a fare avanti e indietro lungo la strada del Trasimeno. La Regione - rimarca Brutti - deve chiedere l'applicazione scrupolosissima di tutte le normative e vigilare su ogni singolo passaggio procedurale. Perugia, 27 luglio 2012 - Sia chiaro a tutti. Basta con i cacciatori di incentivi e basta con i progetti che deturpano il nostro territorio ammantandosi di ecologismo. L'impianto a biogas nei pressi di Panicale una spudorata speculazione di chi vuol fare impresa attraverso le facilitazioni governative. Cos il consigliere regionale Paolo Brutti (IdV) che aggiunge: Spiace anzitutto constatare, alla luce delle molteplici richieste di autorizzazione inoltrate di recente, che risulta finalmente chiaro il senso della retromarcia operata dall'assessore regionale all'Ambiente Rometti sulle distanze da tenere tra impianto e centro urbano. A voler essere benevoli la riduzione da cinquecento a trecento metri stata quantomeno un incoraggiamento inopportuno. Ancora prosegue -, i proprietari dell'impianto di Casalini, nel comune di Panicale intenderebbero fare energia tramite i liquami provenienti dagli allevamenti. Per Brutti l'idea va assolutamente bocciata, anzitutto per l'assenza di maxistalle limitrofe, il che significa centinaia di camion carichi di letame costretti a fare avanti e indietro lungo la strada del Trasimeno, poi perch i liquami sono sostanze altamente impattanti, da trattare scrupolosamente e da sigillare ermeticamente, come prescrive il regolamento firmato dallo stesso Rometti, in modo da evitare il ristagno e il propagarsi di una puzza che potrebbe infestare buona parte del Trasimeno. sbalorditivo rimarca l'esponente regionale dell'IdV - che esistano sindaci convinti che la saltuaria e occasionale mano d'opera necessaria all'impianto com-

porti una forma di crescita per un territorio di pregio come tutta la zona che si affaccia sul Trasimeno. Come se Bettona non avesse insegnato niente. La Regione - rimarca Brutti - deve chiedere l'applicazione scrupolosissima di tutte le normative e vigilare su ogni singolo passaggio procedurale. Per quanto riguarda l'Italia dei Valori conclude -, i comitati locali avversi al progetto avranno in noi un sostegno fermo e determinato all'interno delle istituzioni. Si ancora in tempo per fermare questo nuovo scempio. IMPIANTO BIOGAS PANICALE: EVITARE SCEMPIO AMBIENTALE, NECESSARIO METTERE UN PUNTO FERMO E VINCOLARE IN MANIERA RESPONSABILE L'AREA - DOTTORINI (IDV) AUSPICA UN SUPPLEMENTO DI RIFLESSIONE Il capogruppo regionale dell'Italia dei Valori, Oliviero Dottorini intervenendo in merito all'impianto biogas di Panicale auspica un supplemento di riflessione per evitare uno scempio ambientale di cui potremmo pentirci amaramente. Nell'evidenziare che "la commissione preposta, questa mattina non stata in grado di decidere definitivamente sulla questione del vincolo paesistico, Dottorini puntualizza come, in Umbria, si sta ponendo un grosso problema rispetto a progetti di impianti a biogas e biomasse. evidente sottolinea - che vanno riviste le regole e di certo l'ultima trovata dell'assessore regionale Rometti, che addirittura accorcia le distanze da tenere fra gli impianti e i centri urbani e inaugura la deregulation sul reperimento delle biomasse, va nella direzione opposta a quella che il buon senso richiederebbe. Perugia, 27 luglio 2012 - Su Panicale necessario un supplemento di riflessione per evitare uno scempio ambientale di cui potremmo pentirci amaramente. Forse potr essere il vincolo paesaggistico a dire la parola definitiva, anche se il rinvio della commissione che oggi avrebbe dovuto decidere in proposito ci lascia molto perplessi. certo che sar necessario aprire una fase di revisione del regolamento regionale sulle biomasse per correggere storture e forzature che non hanno pi ragione d'esistere". Con queste parole Oliviero Dottorini, capogruppo regionale dell'Italia dei Valori interviene sulle decisioni relative alla centrale di Panicale e al rinvio delle decisioni che avrebbero dovuto mettere un punto fermo sul vincolo paesistico di Panicale. "La commissione preposta, questa mattina non stata in grado di decidere definitivamente sulla questione del vincolo paesistico di Panicale. un fatto grave che speriamo non debba aprire le porte a progetti che, una volta posto il vincolo ambientale, non avrebbero pi ragione d'esistere. Sono ormai troppi mesi prosegue Dottorini che si assiste ad un tergiversare che non aiuta a recuperare un corretto rapporto con la popolazione. Mettere un punto fermo e vincolare in

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maniera responsabile quell'area risolverebbe tutta una serie di problemi, consentirebbe innanzitutto di superare definitivamente il problema dell'impianto a biomasse, al quale si sta opponendo una grossa fetta di cittadinanza. In Umbria commenta Dottorini si sta ponendo un grosso problema rispetto a progetti di impianti a biogas e biomasse. evidente che vanno riviste le regole e di certo l'ultima trovata dell'assessore regionale Rometti, che addirittura accorcia le distanze da tenere fra gli impianti e i centri urbani e inaugura la deregulation sul reperimento delle biomasse, va nella direzione opposta a quella che il buon senso richiederebbe. Occorre prendere atto conclude il capogruppo IdV - che sulle biomasse c' un'evidente incongruenza fra i regolamenti emanati dalla Giunta e la realt dei territori.

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Caccia/pesca

QUESTION TIME (3) DAI 3 AI 5 ANNI PER LA CARTA DELLE VOCAZIONI FAUNISTICHE CHE RICHIEDE IL MONITORAGGIO COSTANTE DI OGNI SPECIE - CECCHINI HA RISPOSTO A ROSI (PDL) SUI RITARDI DELLA CARTA FAUNISTICA Perugia, 3 luglio 2012 La Giunta regionale con l'assessore Fernanda Cecchini ha risposto in Consiglio alla interrogazione di question time di Maria Rosi, consigliere regionale del Pdl, sulla mancata realizzazione da parte della Regione Umbria della Carta delle vocazioni faunistiche. Uno strumento previsto dalla legge nazionale sulla caccia, ha ricordato Maria Rosi, previsto anche nell'ultimo piano faunistico e che dal 1994 dovrebbe indicare quali specie sono presenti in determinati territori, distinguendole in autoctone e non, ai fini di valorizzare l'ambiente e fornire un utile strumento di conoscenza agli stessi cacciatori. Per l'assessore Fernanda Cecchini che ha subito chiarito la non obbligatoriet dello strumento, elaborare la Carta delle vocazioni faunistiche, comporta un lavoro complesso e un monitoraggio continuo e costante nel tempo che richiede disponibilit di dati effettivi di conoscenza sulle singole specie. Dati che devono raccogliere sopratutto l'Osservatorio regionale, l'Universit ed alcuni istituti preposti. A giudizio dell'assessore servono periodi lunghi di osservazione, dai tre ai cinque anni per poter elaborare ed aggiornare i dati. L'assessore ha anche ricordato che da parte della stampa nazionale si fatto all'Umbria un rilievo per presunti costi eccessivi dovuti al monitoraggio della specie lupo. In sede di replica Maria Rosi ha sollecitato la fissazione di un tempo entro il quale poter ultimare lo studio sulle vocazioni faunistiche richiesto dai cacciatori, ma necessario anche a tutelare gli stessi animali, sopratutto quelli autoctoni.

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cultura

DAVERIO A CITT DI CASTELLO: GIUSTE LE OSSERVAZIONI SU SVILUPPO E RUOLO DELLE FONDAZIONI; SCORRETTO L'INTERVENTO DI UNA DIRIGENTE REGIONALE LIGNANI MARCHESANI (PDL) CHIEDE LETTERA DI SCUSE. Il consigliere regionale e vice presidente dell'Assemblea di Palazzo Cesaroni, Andrea Lignani Marchesani, interviene con una nota sull'incontro promozionale della Regione dell'Umbria con giornalisti di testate di settore e tour operator alla Fondazione Burri prendendo posizione a favore delle considerazioni fatte dal critico Daverio sul ruolo delle fondazioni autoreferenziali e chiuse e sul modello dei capannoni industriali tifernati che stridono con le scelte ambientali e culturali della Regione. Lignani Marchesani invece molto critico su due interventi, in particolare su quello di una dirigente regionale che si sarebbe permessa di censurare in pubblico un consigliere sollecitando una immediata lettera di scuse. Perugia, 2 luglio 2012 L'incontro promozionale della Regione dell'Umbria con giornalisti di testate di settore e tour operator alla Fondazione Burri evidentemente sfuggito di mano agli organizzatori. Ne convinto il consigliere regionale e vice presidente del Consiglio Andrea Lignani Marchesani (Pdl) che della manifestazione cita tre episodi: Per primo e pi importante le considerazioni, definite assolutamente condivisibili dell'ospite d'onore, Philippe Daverio, che ha criticato il modello dei capannoni industriali tifernati che stridono con le scelte ambientali e culturali della Regione, e quello delle Fondazioni autoreferenziali, chiuse all'esterno che come tali non hanno ragione di esistere ponendosi fuori mercato. Un giudizio che per Lignani, pur all'insaputa del critico d'arte, propone un puntuale identikit della Fondazione Burri che opererebbe senza alcuna interazione con la comunit tifernate, se non con qualche politico di riferimento e che non riesce nemmeno a garantire la minima trasparenza sulla pubblicit di parcelle di avvocati e alienazione del patrimonio. Ma oltre alla Fondazione, chiamata in causa del suo attuale presidente per la mancanza di fondi anche per attivare aria condizionata negli essiccatoi a tutela delle opere del Maestro tifernate, Lignani Marchesani se la prende con due interventi fatti nel corso dell'incontro promozionale. Quello che definisce un irrituale ed isterico comizio politico antiberlusconiano della moglie del Presidente della Fondazione, e quello della dirigente della Regione, dottoressa Gonnellini con il quale, a giudizio di Lignani, oltre ad uno squallido pistolotto moralista e falsamente didascalico, si sarebbe permessa di censurare in pubblico un consigliere regionale. E proprio a proposito di questo aspetto, Lignani Marchesani auspica da parte della dirigente una immediata lettera di scuse, osservando nel merito che certe caste burocratiche si sentono intoccabili ma bene che comincino ad abbassare la cresta.

TERZA COMMISSIONE: PRESENTATA PROPOSTA DI LEGGE DI BARBERINI (PD) PER LA VALORIZZAZIONE E LA DIFFUSIONE DELLA CULTURA SCIENTIFICA E TECNOLOGICA AVVIATA L'ISTRUTTORIA Perugia, 2 luglio 2012 Presentata stamani in terza Commissione la proposta di legge di iniziativa del consigliere Luca Barberini (PD) avente per oggetto le Norme per la valorizzazione e la diffusione della cultura scientifica e tecnologica. L'intento della proposta quello di sostenere enti, fondazioni, musei, consorzi, associazioni e altre istituzioni pubbliche e private presenti nel territorio regionale che sono impegnate prioritariamente nella diffusione e nella comprensione pubblica della scienza e della tecnologia, nella ricerca scientifica e tecnologica, ovvero nella tutela, valorizzazione e conservazione del patrimonio scientifico conservato in Umbria, eccezion fatta per Universit e Accademie, che restano fuori dall'ambito di questa proposta di legge. La proposta di legge mira dunque a garantire un'efficace e corretta diffusione capillare della cultura scientifica; ad incoraggiare la ricerca nel settore delle scienze, delle tecniche e dell'industria; a favorire la pi larga partecipazione dei cittadini alla discussione sul ruolo della ricerca scientifica e tecnica come elemento fondamentale per uno sviluppo sostenibile; a favorire l'instaurarsi di rapporti di collaborazione permanente anche con istituzioni di altri Paesi, per mettere in comune risorse, realizzare progetti comuni, scambiare materiali, esperienze e competenze. Per raggiungere tali finalit, la proposta di legge prevede lo stanziamento di risorse da destinare ai progetti pi funzionali, con l'ausilio di un Comitato tecnico-scientifico che fornisca l'indispensabile contributo tecnico alla programmazione regionale e alla valutazione dei progetti da ammettere ai finanziamenti. Inoltre prevede l'istituzione di un Elenco regionale dei soggetti della cultura scientifica e tecnologica, grazie al quale certificare la qualit dei soggetti iscritti, nonch facilitare la conoscenza del mondo della scienza e della tecnologia da parte della societ. Tali soggetti devono avere esperienze acquisite e comprovate, l'attivit svolta deve essere pubblicamente fruibile e di rilevante valore scientifico e tecnologico, devono essere dotati di personale qualificato destinato stabilmente all'attivit di diffusione della cultura scientifica e tecnologica. La norma finanziaria prevede che per gli anni dal 2013 e successivi l'entit della spesa venga determinata annualmente con la legge finanziaria regionale. La Giunta presenter annualmente al Consiglio una relazione in merito all'attivit del Comitato tecnico scientifico. Il proponente consigliere Barberini ha detto che necessario creare un sottofondo culturale per cui la nostra regione avverta come una cosa importante la cultura scientifica e soprattutto la identifichi come cultura. Occorre perci operare sul piano della diffusione della cultura scientifica nelle pi vaste situazioni sociali, a cominciare dall'ambito scolastico. Nel

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cultura

nostro Paese ha aggiunto Barberini esiste a tutti i livelli e in tutti i settori di attivit un grande bisogno insoddisfatto di cultura tecnologica e scientifica e un rilancio di questo patrimonio non pu essere conseguito solo con interventi e riforme a costo zero, ma implica una crescita significativa dell'investimento pubblico. Il presidente della Terza Commissione, Massimo Buconi, ha quindi avviato l'istruttoria della proposta di legge inviando agli uffici il testo presentato dal consigliere Barberini. CHIARIRE IL RAPPORTO DI COLLABORAZIONE TRA REGIONE UMBRIA ED IL FOTOGRAFO STEVE MCCURRY - UNA INTERROGAZIONE DI LIGNANI MARCHESANI (PDL) Perugia, 25 luglio 2012 - La Giunta regionale renda noto il costo complessivo dellaccordo di collaborazione tra Regione Umbria e Steve McCurry. Se il fotografo ha gi avuto modo di esprimere giudizi sulle citt visitate e di quale tenore siano stati. Se, in detto accordo, McCurry avr la massima libert di espressione artistica quanto a soggetti o paesaggi da fotografare oppure dovr fornire scatti di alcune citt gi predefinite. Lo chiede, con una interrogazione all'Esecutivo di Palazzo Donini, il consigliere regionale Andrea Lignani Marchesani (Pdl). Nello scorso aprile spiega l'esponente dell'opposizione - stato raggiunto un accordo di collaborazione professionale (progetto denominato 'Sensational Umbria') tra il noto fotografo statunitense Steve McCurry (che gi nel 2010 era stato protagonista di una mostra svoltasi a Perugia) e la Regione Umbria. In virt di ci McCurry si impegnava a produrre cento fotografie con soggetti umbri, scatti che sarebbero stati poi utilizzati dalla Regione, nei successivi cinque anni, per promuovere il territorio e per la propria comunicazione istituzionale. McCurry in realt un fotografo noto pi per rappresentare volti di persone che paesaggi e citt, come dimostra la sua foto pi conosciuta ('Ragazza afgana'). Nell'atto ispettivo Lignani Marchesani evidenzia che da notizie degli organi di stampa locale, effettivamente il noto fotografo sta visitando in queste settimane le nostre citt per iniziare il proprio lavoro, prendendo conoscenza dei luoghi e dei paesaggi per la sua ispirazione artistica. Recentemente McCurry ha visitato, tra le altre, le citt di Perugia (in occasione di Umbria Jazz), Bevagna (in occasione del Mercato delle Gaite), Narni, Spello (in occasione dellInfiorata) e Citt di Castello. TERZA COMMISSIONE: PARERE UNANIME FAVOREVOLE SUL REGOLAMENTO PER LE MANIFESTAZIONE STORICHE SARA' UN COMITATO TECNICO SCIENTIFICO A STILARE L'ELENCO DI QUELLE AMMESSE AI FINANZIAMENTI Perugia, 30 luglio 2012 Alla presenza dell'as-

sessore al turismo e alla cultura, Fabrizio Bracco, la Terza commissione del Consiglio regionale ha dato unanime parere favorevole alla proposta di Regolamento che disciplina le Manifestazioni storiche, dopo l'inserimento di alcune modificazioni: abrogato l'articolo che faceva riferimento ai Ceri di Gubbio perch ora c' una legge ad hoc, fissati i criteri di valutazione per accedere alle domande di contributo, da presentare entro il 30 settembre prossimo. Sar un comitato tecnico scientifico, composto da due dirigenti regionali (uno dal Turismo e uno dalle Attivit culturali) e due esperti (dei quali uno proveniente dalla Federazione italiana giochi storici) ad attribuire un punteggio alle manifestazioni storiche candidate, sulla base della loro rilevanza nazionale o internazionale, della loro rilevanza storico-culturale ai fini della valorizzazione del territorio e della promozione turistica, del coinvolgimento dei centri storici quali sedi degli eventi, della valorizzazione delle produzioni tradizionali e dell'elemento storico rievocativo. Il Comitato tecnico scientifico sar istituito subito dopo il voto favorevole al Regolamento in questione da parte dell'Aula di Palazzo Cesaroni.

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QUESTION TIME (7) - LAVORARE AFFINCH EUROSERVICE POSSA A FARE A MENO DI NESTLE' NEL MEDIO PERIODO. CASSA INTEGRAZIONE IN DEROGA - RIOMMI RISPONDE A STUFARA (PRC-FDS) CHE CHIEDE TEMPI E SOLUZIONI CONCRETE PER SUPERARE LA CRISI Perugia, 3 luglio 2012 - Dopo il colloquio con le 46 lavoratrici della Euroservice di Castiglion del Lago, successivo alla decisione di Nestl di recedere dal rapporto con la cooperativa umbra, c' stato un ulteriore incontro con la multinazionale, ma l'esito stato negativo. Come Giunta regionale abbiamo suggerito di mettere in campo un progetto che, sia pure nel medio periodo, possa portare il processo produttivo della Euroservice a fare a meno di Nestl, che pure rappresenta il 94 per cento della produzione, chiedendo alla multinazionale di collaborare nelle operazioni di distaccamento prolungando per altri quattro anni il rapporto commerciale con Euroservice, almeno per quanto riguarda il confezionamento. Ad ogni modo non vero che le lavoratrici siano al di fuori del campo di applicazione della cassa integrazione in deroga: gli ammortizzatori sociali sono estesi anche alle cooperative di servizi. Cos ha risposto l'assessore Vincenzo Riommi all'interrogazione a risposta immediata del consigliere regionale Damiano Stufara (Prc-FdS), il quale chiedeva di conoscere gli ultimi sviluppi della trattativa con Nestl e le soluzioni per assicurare una continuit di reddito alle lavoratrici ed alle loro famiglie. Stufara si dichiarato soddisfatto della risposta fornita dall'assessore ma anche insoddisfatto per l'assenza di fatti nuovi e la perdurante incertezza che stanno vivendo sulla propria pelle i lavoratori. Va bene la cassa integrazione in deroga, ma la Giunta cerchi di garantire una ripartenza dell'attivit produttiva e sappia che avr il nostro sostegno nell'affrontare le problematiche con le multinazionali, che vanno al di l del caso in questione ma riguardano anche il polo chimico o la Merloni, e che chiamano in causa l'intervento anche del Governo. SECONDA COMMISSIONE: SEMPLIFICARE LE PROCEDURE, PREVEDERE VALUTAZIONI DEI RISULTATI E PUNTARE SUI FONDI ROTATIVI E SULLE RETI D'IMPRESA - AUDIZIONE SULLE MISURE A SOSTEGNO DELLA COMPETITIVIT Perugia, 4 luglio 2012 Si svolta questa mattina in Seconda Commissione l'audizione convocata dal presidente Gianfranco Chiacchieroni sulla relazione, dell'anno 2010, relativa alla clausola valutativa delle Norme in materia di sviluppo, innovazione e competitivit del sistema produttivo regionale (legge regionale 25/2008). All'incontro, incentrato sugli effetti e sull'efficacia delle misure di sostegno alla innovazione e alla competitivit del sistema produttivo umbro (in merito ai quali si era gi svolta una audizione

con i rappresentanti dell'Esecutivo regionale http://goo.gl/qrHlT), hanno partecipato esponenti di Confindustria, Confcommercio, Confapi, Confagricoltura, Cisl, LegaCoop e Cia, con interventi che hanno riguardato in modo particolare i fondi rotativi, i contributi a fondo perduto, la valutazione dei risultati conseguiti grazie al sostegno pubblico, i tempi e le difficolt delle procedure per partecipare ai bandi, l'utilit delle reti d'impresa. GLI INTERVENTI BIAGINO DELL'OMO (CONFINDUSTRIA): I fondi di cui stiamo parlando sono stati concessi nel 2010 e la relazione stata stilata un anno fa, questo riduce le possibilit di valutare eventuali integrazioni. La Regione ogni anno affida ad una societ esterna l'incarico di valutare gli effetti degli incentivi messi in campo, quel report potrebbe essere una base di confronto interessante. Il tessuto produttivo umbro deve evolvere verso qualit e innovazione, uno sforzo che deve essere sostenuto dalla Regione. Siamo ormai alla fine del periodo di programmazione 2007/2013 e per il futuro l'Europa modificher profondamente le regole e i fondi strutturali. I fondi di rotazione devono essere utilizzati maggiormente, per incentivare gli investimenti per sarebbero pi utili contributi agevolati e finanziamenti a fondo perduto. Spesso passa molto tempo tra la presentazione della domanda di contributo e la decisione sulla sua concessione. Le istruttorie hanno tempi tecnici che spesso si rivelano troppo lunghi e possono portare alla revoca del progetto. In Umbria il sostegno alle reti di impresa risale al 2009 ed stata una scelta positiva che continua a dare buoni risultati. Si tratta quindi di una strada da seguire anche nel futuro per creare collaborazione strutturata tra le imprese avvalendosi del 'contratto di rete'. FABIO SETTEQUATTRINI (CONFCOMMERCIO): Reti di impresa e innovazione riguardano anche il commercio. Siamo favorevoli alle misure regionali per il commercio; le imprese del settore hanno partecipato numerose ai bandi per la competitivit. Esistono criticit relative alla tempistica delle valutazioni. C' poca elasticit in alcune procedure, che impedisce di modificare i progetti per adattarli alle mutate esigenze del mercato. I fondi di rotazione sono importanti ma non va abbandonata la modalit dei contributi a fondo perduto. GUIDO PEROSINO (CONFAPI): I fondi rotativi sono l'unica possibilit di stimolare le piccole e medie imprese verso una maturit imprenditoriale che le coinvolge direttamente. La Regione dovrebbe quindi utilizzarli in modo ancora pi deciso. Il documento della Giunta non funzionale alle nostre esigenze di monitoraggio, servirebbero dati pi precisi e scientifici mentre invece il documento dice solo che i 27 milioni di euro disponibili sono stati assegnati, senza chiarire quali effetti siano stati conseguiti con quei fondi in relazione agli obiettivi indicati nel progetto. Non si sa se la produttivit aumentata o se quegli investimenti sarebbero stati fatti a prescindere dal sostegno regiona-

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le. Approviamo la scelta del sostegno alle reti di impresa, anche se in Umbria non facile farle e la nostra regione in questo senso non piazzata bene. ALFREDO MONACELLI (CONFAGRICOLTURA): strano che il comparto dell'agricoltura non venga tenuto in considerazione quando si tratta di competitivit. L'agricoltura non trova spazio in questo approccio normativo mentre invece si tratta di un comparto importante. Servono momenti di verifica anche per il Piano di sviluppo rurale. OSVALDO CECCONI (CISL): Necessario prevedere risorse specifiche per progetti mirati. Dobbiamo capire con precisione quale la situazione, ma allarmante che si venga a chiedere alle singole associazioni come vanno le cose. necessario capire precisamente quanta occupazione stata prodotta con i fondi regionali e sostenere le imprese che guardano all'export. ALESSANDRO MEOZZI (LEGACOOP): Stiamo discutendo di dati relativi ad un periodo ormai lontano. Bisogna capire come riallocare i fondi per sostenere l'economia nei prossimi quadrienni. Manca un monitoraggio che chiarisca quale il valore aggiunto degli investimenti realizzati. I fondi di rotazione sono uno strumento fondamentale per stimolare efficienza e innovazione, e per rendere disponibili risorse. Dobbiamo capire come fare, nei prossimi 5 anni, a coniugare i tagli degli stanziamenti pubblici con le esigenze di cambiamento del quadro economico. Servir un sistema di monitoraggio continuo delle risorse impiegate e dei risultati raggiunti in termini di innovazione concreta e di occupazione, soprattutto giovanile. WALTER TRIVELLIZZI (CIA): Necessario aprire al settore agricolo questi strumenti di programmazione, per renderli utili a tutto il tessuto regionale. Servono una logica nuova da parte del Consiglio regionale nell'affrontare la programmazione, nuovi termini per un confronto diverso tra le forze produttive per scrivere una pagina nuova per lo sviluppo di questa regione. Prima di decidere l'invio dell'atto all'attenzione dell'Aula (sar relatore unico il presidente Chiacchieroni, non previsto un voto sul provvedimento), hanno preso la parola i consiglieri Paolo Brutti (Idv) e Raffaele Nevi (Pdl). Brutti ha sottolineato la necessit di adottare strumenti di valutazione degli effetti concreti dei contributi concessi, ad esempio in termini di stabilizzazione del lavoro e di creazione di efficaci reti d'impresa: Bisogna capire se certe scelte sarebbero state fatte a prescindere dai fondi pubblici erogati per decidere se indirizzarli eventualmente ad altri ambiti. Nevi ha invece rilevato la difficolt di far rientrare l'agricoltura all'interno degli strumenti per la competitivit, dato che la legge non lo prevede. Andr approfondita la questione delle procedure e dei tempi di stesura delle relazioni, cercando di capire come ridurli. Il conseguimento degli obiettivi dei progetti che vengono finanziati deve essere monitorato per valutare l'efficacia dei fondi concessi. SELEZIONE WEBRED: OLTRE IL 37 PER

CENTO DEGLI AVENTI DIRITTO NON SI PRESENTATO ALLA PRIMA PROVA SCRITTA. RIVEDERE IL METODO DI COMUNICAZIONE E PREVEDERE TEMPI CONGRUI - INTERROGAZIONE DI SMACCHI (PD) Andrea Smacchi (PD) ha presentato una interrogazione alla Giunta regionale attraverso la quale chiede che negli avvisi pubblici di competenza regionale o comunque di societ ad essa collegate venga previsto un apposito comma che stabilisca chiaramente tempi congrui per la consultazione degli esiti delle domande e le relative convocazioni delle prove di selezione. Il motivo dell'atto riguarda il metodo utilizzato da Webred Servizi (societ strumentale in house delle aziende sanitarie dell'Umbria) per una selezione riguardante l'assunzione di otto figure da destinare in numero di due unit per ognuna delle 4 Asl. Pur evidenziando che tecnicamente e normativamente, tutte le procedure sono state espletate in maniera rispondente alla legge, Smacchi sottolinea la sua perplessit sul metodo e i tempi di comunicazione che, nei fatti, non hanno permesso una parte considerevole degli aspiranti partecipanti. Perugia, 6 luglio 2012 Il consigliere regionale del partito Democratico, Andrea Smacchi ha presentato una interrogazione alla Giunta regionale in merito allo svolgimento di una selezione indetta da Webred Servizi Scarl ( societ strumentale in house delle aziende sanitarie dell'Umbria per lo svolgimento dei servizi CUP/CASSA e Data Entry) finalizzata all'assunzione di otto operatori frontoffice addetto ai servizi Cup/Cassa e Data Entry presso i punti Cup regionali. Secondo il consigliere del PD i tempi stretti per la convocazione della prova scritta hanno di fatto impedito la partecipazione ad un numero considerevole di aspiranti. Nel suo atto ispettivo, pur evidenziando che tecnicamente e normativamente, tutte le procedure sono state espletate in maniera rispondente alla legge, Smacchi sottolinea la sua perplessit su un metodo che nei fatti ha escluso una parte considerevole degli aspiranti partecipanti, molti dei quali non avvisati da amici, conoscenti, addetti ai lavori, hanno perso un'importante possibilit di trovare un impiego seppur a tempo determinato. In sostanza, il consigliere regionale del PD rimarca come alla data di scadenza per la presentazione delle domande (15 Giugno 2012), erano pervenute 356 richieste di cui 348 ammesse, 3 ammesse con riserva e 5 non ammesse, dati questi pubblicati nel tardo pomeriggio di luned 18 giugno, sul sito internet di Webred servizi, dove contestualmente veniva anche convocata la prova scritta per gioved 21 Giugno alle ore 10.00. Questo brevissimo lasso di tempo scrive Smacchi nel suo atto ispettivo -, ha fatto s che alla prova scritta si sono presentati 223 candidati sui 348 aventi diritto. Ben oltre il 37 per cento degli ammessi sottolinea - non ha partecipato, perdendo la pos-

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sibilit di concorrere. Per Smacchi, dunque, chi non ha avuto modo di avere un contatto diretto, o di consultare in tempo reale il sito internet si trovato nella condizione di non poter essere correttamente informato, e sostanzialmente nell'impossibilit di espletare un proprio diritto. Al fine di evitare il perpetrarsi di altre simili spiacevoli situazioni fa sapere ho presentato una interrogazione alla Giunta regionale con la quale chiedo un impegno a far inserire nei prossimi avvisi pubblici di competenza regionale o comunque di societ ad essa collegate, un apposito comma dove vengano stabiliti chiaramente tempi congrui per la consultazione degli esiti delle domande e le relative convocazioni delle prove di selezione. VERTENZA UMBRIA: GRAVE IL MANCATO RICONOSCIMENTO DA PARTE DEL CONSIGLIO REGIONALE. IL PARTITO DEMOCRATICO PREFERISCE MONTI ALLA REALT VISSUTA DAGLI UMBRI - NOTA DI STUFARA (PRC-FDS) Il capogruppo regionale di Rifondazione comunista per la Federazione della sinistra, Damiano Stufara, punta il dito sul Partito Democratico per la bocciatura, da parte dell'Aula, della mozione presentata dal suo gruppo per l'apertura di un confronto con il Governo nazionale sulla particolarit della crisi nel territorio regionale. Per Stufara quanto avvenuto in Aula rappresenta la riproduzione della maggioranza che sostiene il Governo nazionale, dove nonostante alcuni distinguo il PdL, l'Udc ed il Pd si sono uniti nel bocciare una proposta di buon senso. L'atto da noi proposto spiega Stufara - aveva uno scopo molto semplice: riconoscere la presenza di una 'crisi nella crisi' del modello produttivo regionale. Perugia, 10 luglio 2012 - La bocciatura della mozione presentata dal nostro gruppo per l'apertura di un confronto con il Governo nazionale sulla particolarit della crisi nel territorio regionale una pessima notizia per tutti gli umbri. A fronte del dramma economico e sociale con cui sono chiamati quotidianamente a confrontarsi i giovani, le famiglie e i lavoratori della nostra regione, si deve purtroppo prendere atto dell'ignavia di vaste componenti della maggioranza e in particolare del Partito Democratico, che alla fedelt a Monti disposto a sacrificare persino il senso di realt. Lo scrive il capogruppo regionale di Rifondazione comunista per la Federazione della sinistra, Damiano Stufara dopo il voto dell'Aula sull'atto presentato dal suo gruppo consiliare. Si assistito di fatto continua - alla riproduzione della maggioranza che sostiene il Governo nazionale anche nell'Aula del Consiglio regionale, dove nonostante alcuni distinguo il PdL, l'Udc ed il PD si sono uniti nel bocciare una proposta di buon senso. L'atto da noi proposto spiega Stufara - aveva uno scopo molto sempli-

ce: riconoscere la presenza di una 'crisi nella crisi' del modello produttivo regionale, composta dal sommarsi dei processi di contrazione occupazionale, di dismissioni delle attivit produttive, di riduzione dei consumi e del reddito delle famiglie, di inasprimento del carico fiscale e di crescita del ricorso alla cassa integrazione, e porre conseguentemente la questione all'attuale governo nazionale, nei termini di una vertenza. Un'occasione aggiunge il capogruppo del PrcFds - per produrre un'assunzione complessiva di responsabilit nei confronti della popolazione, uscendo dalla logica degli incontri a porte chiuse, e rivendicare pubblicamente il ruolo della nostra Regione nel tessuto produttivo del Paese, al fine di ottenere precisi impegni in termini di risorse e di progettualit, come reclamato da molteplici organizzazioni ed in particolare dalla Cgil. Per Stufara le desolanti risposte espresse in Consiglio dalle forze che sostengono il Governo Monti, ondeggianti da un lato sulla strumentalit e sull'improponibilit di una 'Vertenza Umbria', dall'altro sull'esigenza di operare secondo un non meglio precisato 'spirito di coesione' fra gli apparati dello Stato, dimostrano una sostanziale inadeguatezza nel farsi carico del significato complessivo tanto delle problematiche che investono i maggiori settori produttivi regionali (dalla siderurgia alla chimica, dal manifatturiero al commercio) quanto delle specificit del nostro tessuto sociale. Il Gruppo consiliare di Rifondazione comunista rimarca Stufara - ritiene che questo tipo di scelte approfondiscano il divario esistente fra la societ civile e le forze politiche, divario tanto pi grave per le forze di centro-sinistra, che solo dal dialogo con la cittadinanza possono trovare un adeguato impulso per la propria azione. La Vertenza Umbria, infatti, esiste gi; non riconoscerlo conclude - significa semplicemente decidere di non decidere. DIBATTITO SUL DOCUMENTO DI RIFONDAZIONE: SU QUELLA MOZIONE SPUNTI AUTOCRITICI, IL GOVERNO MONTI NON PU ESSERE ESENTATO DALL'AFFRONTARE LE EMERGENZE DELL'UMBRIA; - NOTA DI DE SIO (PDL) Il consigliere regionale del Pdl Alfredo De Sio chiarisce la propria posizione sul dibattito relativo alla mozione di Rifondazione comunista per coinvolgere Il Governo Monti sull'economia in crisi dell'Umbria. A suo giudizio fra le righe ci sono spunti autocritici e stimoli nei confronti di un Governo nazionale che appare poco interessato alle vicende dell'Umbria. Comunque, precisa De Sio, il timore reverenziale nei confronti del governo Monti, dimostrato in questa occasione, prefigura scenari che sono lontanissimi dal nostro modo di intendere ed interpretare la politica. Perugia, 10 luglio 2012 La Giunta regionale soffre di sudditanza nei confronti del Governo

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Monti fino al punto di evitare persino di formulare l'auspicio che il governo nazionale guardi con maggior attenzione alle emergenze dellUmbria. Lo sostiene il consigliere regionale del Pdl Alfredo De Sio che, nel corso del dibattito sulla mozione di Rifondazione comunista per coinvolgere Il Governo Monti sull'economia in crisi dell'Umbria, ha criticato la minimizzazione con la quale trasversalmente si preferito mettere la sordina ad una sincera valutazione sullo stato delleconomia umbra e sugli impegni che il Governo nazionale pu prendere nei confronti della nostra regione. Qualcuno potr ritenere singolare che il sottoscritto, insieme ai colleghi Andrea Lignani, Rocco Valentino e Franco Zaffini, abbia guardato con interesse agli spunti contenuti nella mozione presentata da Rifondazione Comunista. Eppure, basterebbe leggerne i contenuti per capire che essa altro non contiene che spunti autocritici e stimoli nei confronti di un Governo nazionale che appare poco interessato alle vicende della nostra regione e per questo abbiamo ritenuto, anche in difformit da altri colleghi del PdL, che occorresse valutare con maggiore disponibilit l'ipotesi di un atto unitario che chiedesse di guardare ai problemi Dell'Umbria con maggior coraggio. In tante occasioni nel passato, mozioni di vari gruppi di maggioranza e di opposizione hanno fatto da stimolo a dibattiti di alto profilo finalizzati a dare unimmagine di compattezza ed unitariet dellazione istituzionale tesa a reclamare maggior attenzione verso le emergenze del nostro territorio e non si capisce come in questa occasione ci non sia avvenuto, facendo invece emergere una filosofia di pensiero che, come richiama il dibattito nazionale, spera nella perpetuazione anche dopo il 2013 di Monti e di incestuose maggioranze,determinando a nostro avviso un quadro permanente delleclissi della politica e della volont popolare. Non c dubbio che alla crisi globale congiunturale si sommi anche una crisi strutturale figlia delle scelte sbagliate e delle mancate riforme non operate dal centrosinistra, ma altrettanto vero che proprio perch abbiamo sempre denunciato la nostra opposizione alle politiche dei governi regionali in questi anni, il timore reverenziale mostrato in questa occasione prefigura scenari che sono lontanissimi dal nostro modo di intendere ed interpretare la politica. Quando cera il Governo Berlusconi il Consiglio regionale dellUmbria ha avviato unitariamente percorsi di maggior coinvolgimento tendenti ad affrontare tante delicate questioni. Basti ricordare a tal proposito la vicenda della chiusura del reparto di produzione del magnetico alle Acciaierie di Terni o le richieste di intervento normativo per garantire la fruizione del regime agevolativo elettrico, ma anche i tanti atti di indirizzo sulle infrastrutture strategiche dell'Umbria, a sostegno delle popolazioni colpite da calamit naturali o per la crisi di tanti distretti industriali. Insomma - conclude De Sio - se la crisi globale non pu cancellare le colpe ataviche dei governi regionali, non neppure possibile che il Governo Monti sia esentato dall'affrontare almeno in linea

di principio, le emergenze che interessano con particolare gravita la nostra regione. CONSIGLIO REGIONALE (2): APRIRE UNA 'VERTENZA UMBRIA' NEI CONFRONTI DEL GOVERNO MONTI - RESPINTA LA MOZIONE STUFARA (PRC-FDS) Il Consiglio regionale, nel corso della seduta odierna dedicata alla discussione delle mozioni, ha respinto a maggioranza il documento presentato dal capogruppo Damiano Stufara (Prc Fds) incentrato sulla apertura della vertenza Umbria nei confronti del Governo nazionale, per richiedere l'apertura di un confronto sull'economia regionale volto a porre le premesse per una strategia nazionale di contrasto alle dismissioni produttive e alla contrazione dei consumi e dei redditi. Perugia, 10 luglio 2012 Il Consiglio regionale, nel corso della seduta dedicata alla discussione delle mozioni, ha respinto (5 s, 4 astenuti e 19 no) il documento presentato dal capogruppo Damiano Stufara (Prc Fds) incentrato sulla apertura della vertenza Umbria nei confronti del Governo nazionale, per richiedere l'apertura di un confronto sull'economia regionale volto a porre le premesse per una strategia nazionale di contrasto alle dismissioni produttive e alla contrazione dei consumi e dei redditi. Hanno votato a favore del documento, oltre allo stesso Stufara, Orfeo Goracci (Comunista umbro), Gianluca Cirignoni (Lega nord), Oliviero Dottorini e Paolo Brutti (Idv). Astenuti Andrea Lignani Marchesani, Alfredo De Sio, Rocco Valentino (Pdl) e Franco Zaffini (Fare Italia). Hanno votato contro la mozione tutti i consiglieri del Partito democratico, Massimo Buconi (Psi), Sandra Monacelli (Udc), Fiammetta Modena (Per l'Umbria) e gli esponenti del Pdl Raffaele Nevi, Massimo Monni, Massimo Mantovani e Maria Rosi. SCHEDA LA MOZIONE. Illustrando l'atto in Aula, Damiano Stufara ha evidenziato la necessit di ritrovare la consapevolezza che il Governo non pu che essere il principale interlocutore nel momento in cui certi processi mettono a rischio i principali poli produttivi e producono quotidianamente la moria di tante piccole e medie imprese. E quindi chiediamo che si lavori, a partire dal lavoro dalla Giunta regionale, per costruire questo fronte, questa alleanza tra la politica, la rappresentanza democratica dei cittadini e i lavoratori e si apra una discussione forte con il Governo nazionale perch se questi poli produttivi scomparissero non perderebbe soltanto lUmbria e i nostri concittadini, ma a essere lesa sarebbe la tenuta industriale di un Paese come il nostro, che vive in questa fase enormi difficolt ma che rischierebbe di viverne ancora di pi grazie. Delineando gli effetti della crisi, Stufara ha riportato che lUmbria, che ha l1,5 per cento della popolazione nazionale registra il 3,2 per cento del numero dei cassaintegrati su scala nazionale,

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proprio a dimostrazione di come il ricorso agli ammortizzatori sociali, purtroppo, debba essere pi intenso e pi massiccio rispetto al resto del Paese. Anche per quello che riguarda la ricchezza prodotta, il Pil, nella nostra regione abbiamo un dato che peggiore rispetto a quello italiano, sia nelle rilevazioni che si riferiscono al 2011 sia nelle stime che riguardano il 2012 e il 2013. I consumi delle famiglie stanno calando di pi rispetto al resto del Paese, in uneconomia che si basa prevalentemente sulla domanda interna, questo un ulteriore fattore di peggioramento del contesto. I consumi nel 2012 dovrebbero far segnare un meno 2,3 per cento e unulteriore contrazione si stima che ci possa essere anche nel 2013. Gli investimenti fissi lordi calano del 3 per cento nel 2012, e dell1 per cento la previsione sul 2013. Il tasso di disoccupazione sta crescendo e ha sfiorato ormai il 10 per cento, che la percentuale pi alta delle regioni del centro nord, rispetto agli ultimi tre mesi del 2011 c stato un meno 3 per cento che segnala laccelerazione del processo di perdita dei posti di lavoro. Gli occupati scendono tra gennaio e marzo di questanno, siamo passati da 364 mila lavoratori attivi a 357 mila, 53 mila lavoratori sono assunti con contratti precari e fra questi maggiormente il dato riguarda le donne. Per quello che riguarda le nostre giovani generazioni se volete il quadro pi preoccupante, lUmbria viene considerata la regione italiana con il pi alto tasso di fuga dei cervelli, quindi i saperi che in questa regione si producono trovano la possibilit di mettere in pratica le loro conoscenze soltanto e sempre di pi altrove. Entrano in crisi grandi complessi industriali, come quello della Merloni, come quello del Polo chimico di Terni e Narni. Si addensano nubi preoccupanti ha concluso il capogruppo del Prc - sul futuro della principale industria della nostra regione, il Polo siderurgico di Terni: la prospettiva della fusione con la Outo kumpi positiva, allo stesso tempo perplessit e dubbi si concentrano sul mantenimento delle produzioni ma soprattutto sulla tenuta occupazionale in maniera particolare dellindotto delle acciaierie di Terni e parliamo di circa mille lavoratori altamente qualificati, che sono messi a rischio oggi anche da questi processi che si sviluppano su una scala transnazionale. Per questa via si indebolisce lo stesso profilo industriale del Paese. E pertanto su quel livello che occorre costruire una risposta. IL DIBATTITO ORFEO GORACCI (Comunista umbro): Mozione estremamente importante per la difficile fase del Paese e della Regione. La condivido e credo che debba essere posta con forza la questione delle responsabilit del Governo nazionale rispetto alle criticit economiche dell'Italia. In questi giorni ci viene riproposta una visione che non possiamo accettare. I provvedimenti presi non scalfiscono il potere bancario e coloro che traggono profitti dai periodi di crisi. Dobbiamo essere meno teneri verso il Governo nazionale, per una impostazione politica, culturale e sociale. C' voluta l'ultima

sforbiciata sulla sanit per far dire anche alla presidente Marini che la spending review porta solo disastri anche in una realt come la nostra. Per la nostra regione Merloni ha rappresentato molto di pi di Alitalia a livello nazionale. L'area territoriale su cui insistono gli stabilimenti Merloni una delle pi deboli e colpite dalla crisi, che ha toccato vari settori produttivi. Senza che ci siano state risposte adeguate. Certamente la nostra piccola regione ha un basso potere contrattuale e bassa capacit vertenziale ma un Governo serio e un Parlamento rappresentativo non possono ignorare i dati sulla cassa integrazione e sulle difficolt che l'Umbria sta vivendo, col rischio di un aumento del disagio e della povert che graverebbero alla fine su tutto il Paese. GIANLUCA CIRIGNONI (Lega nord): Trovo singolare che una forza politica che fa parte della maggioranza e della Giunta sia costretta a presentare una mozione per chiede all'Esecutivo di attivarsi in questo senso. La mozione comunque condivisibile: le scelte del Governo dei professori peggiorano gli effetti della crisi sulle famiglie e sul nostro sistema economico. Vorrei che nel testo venisse inserito il richiamo ad una azione della Giunta volta a ribadire la 'questione settentrionale', dato che nel centro nord dell'Italia la crisi sta mordendo in modo particolare a fronte di scelte del Governo che tendono a salvare gli sprechi che si concentrano nel sud del Paese. L'Esecutivo umbro deve unirsi alle altre Giunte regionali del centro nord per chiedere un cambiamento nella strategia seguita, a partire da una politica sanitaria che danneggia le regioni virtuose, quelle che rispettano i Patti di stabilit, per coprire i debiti di Regioni come il Lazio. Nella mozione andrebbe inserito anche un richiamo alle difficolt dell'Alto Tevere umbro, legate ai problemi delle piccole medie imprese dell'area, a viabilit e infrastrutture, alle opere non completate come la E78. A questo proposito andr messa a valore la Galleria della Guinza, per evitare che quei 350 milioni di euro vengano sprecati sfruttandola invece per la normale viabilit. Infine servirebbe un richiamo alla cancellazione degli sprechi del sud del Paese e della 'sanit canaglia' che brucia risorse pubbliche e agli enti locali con i bilanci in dissesto. GIANFRANCO CHIACCHIERONI (Pd): Ci sono riflessioni che ci riportano ai nodi fondamentali dell'Umbria e che non possiamo eludere. Questa pu essere l'occasione per affinare la discussione ed entrare nel merito. Con il terremoto arrivato nella nostra regione un ingente flusso di risorse che ora si esaurito. Per quanto riguarda la situazione di crisi di moltissime aziende bisogna tenere presente che molte di queste sono state sostituite da altre. Aprire un vertenza col Governo perch sta facendo le riforme che il Governo Berlusconi non stato capace di fare sarebbe davvero singolare. Questa iniziativa apre una discussione sull'Umbria e permette di fare un approfondimento che in Seconda Commissione abbiamo gi avviato, facendo venire fuori uno spaccato interessante. Se questo atto una iniziativa per fare

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opposizione al Governo, allora non serve, dato che di oppositori gi ce ne sono tanti. Se invece serve a elencare i temi necessari all'Umbria per lo sviluppo e per la crescita allora si pu unire la mozione ai lavori che le Commissioni stanno facendo e proporre un documento unico, pi appropriato di una vertenza contro il Governo che non specifica cosa si chiede per l'Umbria. RAFFAELE NEVI (Pdl): Questa mozione fa scendere un po' il livello della discussione, con Rifondazione comunista che cerca di immettere nel dibattito un elemento di furbizia che per stato tristemente scoperto. Si cerca di scaricare sul Governo Monti tutti i problemi dell'Umbria e della maggioranza per cercare di dimostrare l'assioma che l'Umbria fa tutto bene e tutti i problemi vengono da Roma. Siamo impegnati in Parlamento per migliorare costantemente le proposte del Governo Monti; certamente il nostro non un appoggio entusiasta ma un appoggio di responsabilit. L'obiettivo del Prc sembra di ingaggiare una gara a sinistra per mettere in difficolt il Pd, che sostiene convintamente il Governo, magari facendo l'occhiolino alla Cgil, che negli ultimi giorni ha adottato un linguaggio obsoleto da anni '60. Sarebbe ora di finirla con questi giochini: se la crisi si sente pi in Umbria che nel resto d'Italia dobbiamo rifletterci e capire quali sono le ricette per salvare l'Umbria. Questo potr avvenire se certe idee di certa sinistra saranno messe da parte dall'Esecutivo di Palazzo Donini: dovremmo ad esempio iniziare a sgonfiare il pachiderma pubblico. La sfida di accelerare le riforme e non di fermarle, come vorrebbero Rifondazione comunista e i suoi alleati, contrari alla riduzione della rigidit dei bilanci pubblici e degli sprechi. L'Umbria in una situazione difficile proprio a causa delle scelte volute da certa sinistra e da certo sindacato: i problemi della nostra regione arrivano non dal Governo Monti ma da una maggioranza incapace di affrontare i problemi veri, di aiutare le imprese che vanno sui mercati esteri e fanno innovazione. Voteremo contro perch si tratta di una operazione strumentale mentre invece andrebbe accelerato il processo riformatore, rallentato anche dalle divisioni nella maggioranza e nei partiti che la compongono. PAOLO BRUTTI (IDV) Non ravvedo in questa mozione strumentalizzazioni atte a dividere questa maggioranza. Nell'atto viene descritta la situazione reale dell'Umbria e la difficolt di uscire da sola da questa crisi. Il modo con cui il Governo centrale affronta la crisi del Paese peggiora la nostre possibilit di risposta. Comprimere il mercato interno, per la nostra regione, ha un effetto depressivo. di tutta evidenza che il ministro Passera continua a dire solo parole senza prendere in considerazione neanche i progetti infrastrutturali gi esistenti per l'Umbria. Aprire pertanto un confronto con il Governo importante. Noi governiamo l'Umbria ed abbiamo il dovere di rispondere ai nostri cittadini quindi ben venga il confronto con il Governo che non pu continuare a passarci sopra come una locomotiva. FRANCO ZAFFINI (FARE ITALIA): Questa mozione

la perfetta e fedele fotografia dell'Umbria dalla quale ognuno sviluppa i suoi ragionamenti legati alle cause, agli effetti e alle soluzioni da mettere in campo per uscire dalla crisi. Una forza che sta in maggioranza, come quella che ha presentato l'atto, dovrebbe intanto preoccuparsi affinch il Governo regionale faccia la sua parte. La realt che invece si continua a galleggiare sulle promesse di riforme, sulla lentezza delle procedure, passaggi che si complicano ulteriormente nel momento in cui si va a trattare con le cosiddette 'forze sociali'. Manca sostanzialmente quel piglio riformatore che invece in questo momento sarebbe assolutamente necessario. Non si possono addossare ad altri le proprie colpe se prima non si fatta la propria parte. Soltanto dopo aver fatto la propria parte si pu aprire la vertenza col Governo e magari sostenerla. Sulla vicenda infrastrutturale noi avevamo degli accordi di programma con i governi nazionali di centrodestra, che riconoscevano allUmbria anche risorse importanti, emergenze importanti, dei quali per si persa traccia. A che punto la trattativa sul gap infrastrutturale cronico dellUmbria? Ma un dibattito del genere in Aula deve essere ordinato su un documento che metta a sistema le quattro cinque emergenze dellUmbria. Annuncio il mio voto di astensione. Non si pu votare contro una mozione che fa una fotografia cos lucida dellUmbria nei suoi problemi, non si pu votare a favore di una mozione che butta la responsabilit su altri, quando dentro quella fotografia ci sono almeno il 60 70 per cento di azioni non compiute da questa Amministrazione e da quelle precedenti. SANDRA MONACELLI (capogruppo Udc): La mozione racchiude, nei contenuti, la situazione contingente dellUmbria, nella sua complessit, nelle sue dinamiche assolutamente preoccupanti. Ma il mio giudizio e il mio approccio rispetto allargomento dipende dalla contingenza del momento, una fase storica totalmente particolare e complicata. In Italia c un Governo che non semplicemente di una parte politica, ma una sorta di governo di responsabilit nazionale necessario per far fronte a una situazione oltremodo difficile e complicata come non mai dal dopoguerra ad oggi. Le misure messe in campo anche in queste ore sono ovviamente straordinarie perch per troppo tempo, purtroppo, in questo Paese, non sono state fatte le riforme necessarie e strategiche: dalla riorganizzazione dellapparato statale, fino a quello delle liberalizzazioni. Per cui in questa stagione di forti sacrifici, di forte ristrutturazione del sistema, appare, per certi versi, paradossale e antistorica una sorta di apertura di una vertenza all'interno di una situazione in cui il Paese sta cercando con tutte le forze di non affondare. In questo momento abbiamo bisogno di coesione nazionale. In questa fase c bisogno soltanto di ragionare per trovare soluzioni che possano andare bene per tutti. Per cui io prego i proponenti di rivalutare la mozione in oggetto in un altro momento. FIAMMETTA MODENA (Per l'Umbria): Mozione strumentale che vuole aprire la strada ad una

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riscossa dei politici verso i tecnici. Quando a maggio il Consiglio regionale si trov a discutere dei provvedimenti che poi sono stati presi dal Governo Monti si disse che il Paese si sarebbe trovati di fronte ad una situazione emergenziale. Dobbiamo prendere atto della situazione di emergenza che stiamo vivendo. Avremmo potuto evitare di perdere un anno se non fossero nate polemiche nei confronti di Tremonti, che aveva in realt capito con grande anticipo la criticit della situazione. Il concetto di vertenza contro il Governo talmente vecchio da non rientrare nella memoria storica di chi fa politica. Continuare a cercare soluzione per l'oggi con la testa rivolta a 20 anni fa danneggia noi e tutti coloro che noi amministriamo. Voteremo contro la mozione. CATIUSCIA MARINI (presidente Giunta regionale): Non condividiamo il dispositivo della mozione per quanto riguarda il ruolo e la funzione della Giunta relativamente al confronto con il Governo nazionale. Abbiamo usato tutte le occasioni per portare in questa sede un quadro realistico dell'economia e dell'occupazione della regione. Nella crisi alcuni elementi di fragilit e criticit si sono accentuati in Umbria con effetti sociali ed economici pi gravi rispetto ad altre aree del paese. Abbiamo avuto occasioni in cui la Giunta ha indicato percorsi, politiche e coerenza di impegni che abbiamo tradotti in azioni di governo. Abbiamo utilizzato tutte le occasioni a nostra disposizione per portare da un lato un quadro realistico della situazione dello stato delleconomia e della occupazione della Regione, che coerente con la fase di emergenza che il Paese vive da alcuni anni, e dalla fase straordinaria che questo Paese nel contesto europeo sta vivendo, non penso che ci siano delle specificit ma c una declinazione nella crisi della regione Umbria connesse allo Stato, delle caratteristiche delle sue piccole e medie imprese, della caratteristica del suo lavoro. Abbiamo avuto molte occasioni nelle quali la Giunta ha indicato politiche, percorsi, anche una coerenza di impegni che abbiamo tradotto in azioni di governo e su molti di questi aspetti anche nel confronto con il Governo nazionale, nella codecisione, che ha riguardato sia il precedente sia lattuale Governo, distinguendo il carattere istituzionale delle Amministrazioni anche dalla nostra valutazione politica. N il precedente n lattuale Governo hanno sottoscritto lintesa sul tema delle infrastrutture, a causa della straordinariet dei conti pubblici. Con lattuale Governo abbiamo avuto la possibilit anche di aggiornare e definire le priorit degli investimenti della rete ferroviaria italiana, nei prossimi giorni andremo a presentare insieme allassessore Rometti anche alcuni nuovi investimenti e quello connesso alla E 45 e alla E 78. Io non credo che si possa affrontare il tema delleconomia e delloccupazione con un generico confronto di una ipotetica vertenza istituzionale, peraltro le Istituzioni si confrontano nelle competenze e nelle sedi proprie, nei luoghi in cui le Istituzioni sono chiamate anche a rappresentare gli interessi sia quelli unitari sia quelli specifici

della singola Regione, ai quali non solo noi non ci siamo mai sottratti ma addirittura siamo stati propositivi sia nellinteresse dellUmbria sia nella condivisione di alcuni temi che sono generali per tutte le Regioni. Motivo per il quale non condivido la parte del dispositivo finale, cio quello che parla di una ipotetica vertenza Umbria con il Governo nazionale. Credo che lagenda che noi abbiamo messo a punto di temi di priorit di questa Regione rispetto ai quali le risposte devono essere condivise e concertate tra Giunta regionale e tra Regione e Governo nazionale sono quelle che prima ho richiamato e che per ciascuna di esse ho avuto un percorso di condivisione. Al consigliere Brutti, vorrei dire che sulla vicenda del terremoto in realt c un lavoro unitario speriamo che si concluda in maniera responsabile del finanziamento che ha visto insieme le Istituzioni regionali con i parlamentari esclusivamente del Partito Democratico e del Pdl, che si sono fatti interpreti nel confronto con il Governo in maniera unitaria con la Giunta regionale di questo aspetto che riguarda una parte del territorio regionale e alcuni cittadini di questa nostra regione a indicare sempre una distinzione tra il confronto politico e anche alcune valutazioni di carattere politico sulle scelte che questo Governo nazionale sta compiendo. Questo Governo figlio della straordinariet che lItalia vive, sostenuto da una maggioranza che rispetto al voto elettorale rappresenta sia forze politiche che avevano avuto il consenso per governare sia forze politiche che si trovavano allopposizione. Le scelte che noi stiamo compiendo, che questo Governo chiamato a compiere in questi mesi, sono scelte dolorose e straordinarie per necessarie. Ritengo che il confronto con il Governo nazionale abbia le sedi proprie, motivo per il quale personalmente non condivido la conclusione della mozione. REPLICHE E DICHIARAZIONI DI VOTO DAMIANO STUFARA: Quando nel 2005 la Thyssen decise di chiudere la produzione del lamierino magnetico si apr una forte mobilitazione, si cre una alleanza tra le rappresentanze dei cittadini, delle istituzioni e dei sindacati e si pose la questione a livello nazionale. Il Governo nazionale affront la vertenza e da essa scatur il Patto di territorio. Nonostante il liberismo e la globalizzazione il ruolo dei Governi nazionali rimane rilevante, come ci dimostrano i forti investimenti nazionali a Porto Torres, per il rilancio della chimica. Senza il contributo del Governo nazionale certe questioni non possono proprio essere affrontate. Abbiamo raccolto e rilanciato la proposta della Cgil regionale, provando ad articolare un ragionamento che propone unit del territorio e azione del Governo. RENATO LOCCHI (Pd): Non condividiamo questa mozione di cui sono evidenti i caratteri strumentali. In questi due anni il lavoro del Consiglio regionale si concretizzato nella ricerca di risorse da riservare al lavoro e allo sviluppo. Anche l'attivit di riforme messo in atto mossa dalla ricerca di risorse per lo sviluppo e il lavoro. Rispetto al quadro di difficolt che il paese vive ci sono atteggiamenti

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diversi: il Pd sostiene il Governo, fino alla primavera 2013. Non possiamo prescindere dal quadro nazionale. Facciamo valere anche le buone ragioni dell'Umbria, senza appiattire la regione rispetto a scelte di Esecutivi pi o meno in sintonia con le nostre posizioni politiche. Voto contrario. ALFREDO DE SIO (Pdl): Forse la cosa che pi stona in questo documento il richiamo al lavoro ben fatto da parte della Giunta. Io non ritengo che questo sia, anzi da tempo noi abbiamo aggiunto quella che una crisi congiunturale a una crisi strutturale, dicendo che proprio quella debolezza di quel sistema, quella incapacit a restringere gli ipertrofici movimenti che in questa regione hanno portato allaumento della spesa pubblica. Ci troviamo a razionalizzare il numero delle aziende sanitarie solo perch oggi vengono tagliati in modo lineare alcune risorse, allora si arriva alle riforme. Ho difficolt a votare contro questa mozione, una difficolt anche a votare a favore, quindi credo che per ora, invitando per i proponenti e il Consiglio a valutare la possibilit di un documento unitario rispetto alle emergenze che riguardano tutti e non una parte sola, il mio sar un voto di astensione e credo che per sarebbe meglio dare una risposta pi completa possibile e compatta su problemi che riguardano tutte le forze politiche e noi cittadini dellUmbria. GIANLUCA CIRIGNONI (Lega): Dopo aver assistito al dibattito il voto della Lega Nord da astensione passer a voto favorevole per questa mozione, perch credo che questo Consiglio regionale debba fare gli interessi degli umbri e non si possa sottrarre a una mozione che non chiede altro se non che la Giunta regionale si faccia carico di una 'vertenza Umbria' con questo Governo di professori. Non ci vedo nessuno scandalo, se non quello di anteporre linteresse dei partiti che sostengono questo Governo a quello dei cittadini umbri. ANDREA LIGNANI MARCHESANI (Pdl): Sbagliato indicare un solo caso di crisi su cui intervenire, la generalit della crisi a preoccupare, su tutto il territorio regionale. Quando scritto oggi da Stufara corrisponde a quanto veniva scritto nei primi Dap, quando si aprivano sempre i documenti con l'attacco e la vertenza contro il Governo. Ora invece questo approccio non viene pi condiviso dalla maggioranza, con scarsa coerenza e dimenticando che certe criticit permangono a prescindere da chi guida il Governo. La mozione di Stufara appare oggi ingombrante, in un clima di rinnovato e diffuso sostegno al governo nazionale. ECONOMIA: PERSA BUONA OCCASIONE PER DARE FORZA A UMBRIA NELL'AFFRONTARE CRISI EPOCALE - NOTA DI DOTTORINI (IDV) SULLA BOCCIATURA DELLA MOZIONE SULLA CRISI ECONOMICA REGIONALE Il capogruppo regionale dell'Idv Oliviero Dottorini commenta la bocciatura della mozione sulla crisi

economica dell'Umbria proposta da Stufara (PrcFds): Ragioni politiche e assetti romani hanno prevalso sulla necessit di dare risposte unitarie e concrete all'emergenza che sta vivendo la nostra regione. Perugia, 10 luglio 2012 - Non voglio pensare che ci sia un disinteresse del Consiglio regionale verso la grave situazione in cui versa l'economia umbra. Con queste parole Oliviero Dottorini, capogruppo dell'Italia dei Valori a Palazzo Cesaroni, commenta la bocciatura della mozione consiliare proposta da Stufara (Prc-Fds) che chiedeva l'apertura di un confronto con il governo nazionale sugli effetti della crisi economica che sta colpendo l'Umbria. Credo prosegue Dottorini che si sia persa una buona occasione per dare forza alle ragioni dell'Umbria nell'affrontare questa crisi epocale. Appare difficilmente sostenibile da parte di alcune forze regionali continuare a criticare gli effetti dei provvedimenti adottati dal governo Monti e allo stesso tempo sostenerne l'operato sia a Roma che a Perugia. Ogni documento regionale mette in evidenza l'effetto devastante dei tagli governativi, iniqui e lineari, sull'assetto produttivo e sul tessuto sociale dell'Umbria. Sanit, economia, politiche sociali e assistenziali stanno subendo contraccolpi pesantissimi in tutti i territori della regione. Per tutta risposta il Consiglio regionale boccia la mozione in cui si chiede alla Giunta di difendere con determinazione e senza ambiguit la peculiarit della crisi umbra di fronte al governo nazionale". Evidentemente conclude il capogruppo Idv le ragioni politiche e gli assetti di governo nazionale tendono a prevalere sulla necessit di rendere coerente e unitaria la risposta all'emergenza che sta vivendo la nostra regione. CRISI A TERNI: EON ENERGIA SI PREPARA A RIDURRE 50 LAVORATORI, LA GIUNTA FAREBBE BENE A DISTURBARE IL GOVERNO MONTI PER CAPIRNE LE INTENZIONI NOTA DI DE SIO (PDL) CHE ANNUNCIA UN'INTERROGAZIONE Il consigliere regionale del Pdl Alfredo De Sio afferma che la multinazionale tedesca dell'Energia, Eon, dopo aver chiuso tre sedi in Italia, si prepara ad una drastica riduzione di personale nella citt di Terni che potrebbe portare alla perdita di 50 unit lavorative. A suo giudizio dunque indispensabile che la Giunta regionale disturbi il Governo Monti per capire bene le intenzioni della multinazionale rispetto al territorio umbro, piuttosto che affermare, come ha fatto qualche giorno fa la presidente Marini quando ha detto che in Umbria non esiste alcuna questione da sottoporre al Governo nazionale. Perugia, 20 luglio 2012 La multinazionale tedesca dellEnergia Eon in Italia ha gi chiuso tre centrali di produzione e si prepara ad una drasti-

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ca riduzione di personale che nella citt di Terni potrebbe portare alla perdita di 50 unit lavorative. Lo afferma il consigliere regionale del Pdl Alfredo De Sio, domandandosi, ironicamente se la Giunta regionale, dopo aver affermato con la presidente Marini che non c' alcuna questione umbra da porre all'attenzione del Governo, non ritenga opportuno disturbare Roma per valutare le decisioni della multinazionale. Purtroppo, aggiunge De Sio che sull'argomento annuncia uninterrogazione per chiedere limmediato impegno dellEsecutivo regionale, le emergenze nella nostra regione si susseguono quotidianamente ed un basso profilo assunto dalla massima istituzione non aiuta a risolverle. Ma la decisione contenuta nel piano industriale presentato dalla multinazionale tedesca, rischia di far perdere a Terni un pezzo importante per la competitivit del suo territorio. Delle venti centrali che operano nel tratto dellasta dei fiumi NeraVelino si deciso di procedere alla chiusura di tre di queste ed al ridimensionamento dellapparto amministrativo che colpir proprio la sede di Terni. Non chiediamo di procedere ad una difesa di ufficio n di abbaiare alla luna prosegue De Sio -, siamo oramai abituati ad assistere purtroppo a vertenze con le multinazionali locali che si concludono troppo spesso con la spoliazione del territorio, senza nessuna possibilit di condizionamento positivo. Tuttavia riteniamo opportuno non tacere ed affrontare questo problema in un ottica nazionale, meglio se accompagnato da una presa di coscienza che lUmbria debba aprire finalmente un confronto a tutto campo con il governo Monti per valutare le misure idonee a supportare i contraccolpi della crisi. Occorre perci che tutte le istituzioni, a cominciare dalla Regione Umbria sollecitino il Governo Monti ad occuparsi della vicenda. La progressiva perdita di centri decisionali e di politiche a sostegno dei siti pi importanti di produzione idroelettrica, qual quello di Terni che ha unimportanza nazionale per lintero comparto della produzione energetica - conclude De Sio - un pericoloso segnale per tutto il sistema produttivo locale sul quale perci occorre subito intervenire. ESUBERI PERUGINA: INACCETTABILE L'ATTEGGIAMENTO DELLA NESTL - STUFARA (PRC-FDS) CHIEDE CHE LA REGIONE CONVOCHI SUBITO UN TAVOLO ISTITUZIONALE Perugia, 21 luglio 2012 - E' inaccettabile la scelta della Nestl, che sullo stabilimento della Perugina annuncia 150 esuberi e non esplicita la propria intenzione attraverso un vero piano industriale che recuperi volumi produttivi, nuovi investimenti e certezze sul piano occupazionale. Lo afferma il capogruppo regionale di Rifondazione comunista Fds Damiano Stufara, in una nota congiunta con il capogruppo Prc al Comune di Perugia Emiliano Pampanelli. I molti campanelli di allarme risuonati in queste ultime settimane affermano - fra cui la vicenda della Euroservice il caso pi emblematico, sono stati purtroppo,

come da noi sostenuto, indicativi di quanto si andava profilando. Siamo nuovamente di fronte ad un atteggiamento arrogante e predatorio di una multinazionale, che considera il nostro territorio come terreno di conquista da spremere a dovere e poi abbandonare quando le prospettive di mercato iniziano ad affievolirsi. Siamo consapevoli che questa fase di crisi comporta anche una contrazione significativa dei livelli di consumo delle famiglie. Siamo consapevoli di come ci si abbatta anche sulle vendite della Perugina. Ma siamo convinti che un territorio non possa essere soltanto considerato secondo le logiche di mercato che prevedono come 'effetti collaterali' perdite di posti di lavoro e di ricchezza. Secondo gli esponenti del Prc la Nestl oggi prefigura uno scenario drammatico al quale occorre dare una risposta ferma ed autorevole da parte tanto delle istituzioni che delle organizzazioni sindacali. Chiediamo che si compiano azioni urgenti ed immediate per portare la multinazionale ad un confronto e ad un'assunzione di responsabilit. Occorre l'immediata convocazione da parte della Giunta regionale di un tavolo istituzionale in cui pretendere certezze dalla Nestl, sia in ordine alle strategie industriali nel loro complesso sia in ordine all'indispensabile tutela dell'occupazione in uno dei principali nodi strategici del comparto industriale, in una regione che vive, come noto, una sorta di crisi nella crisi. Rifondazione Comunista e la Federazione della Sinistra a tutti i livelli annunciano infine - produrranno nei prossimi giorni il massimo della mobilitazione istituzionale a difesa delle produzioni e dell'occupazione alla Perugina. Questa situazione, infine, ci convince che non pi rinviabile l'apertura di una 'vertenza Umbria' in cui chiamare il Governo centrale alle proprie responsabilit. VERTENZA MERLONI: PROROGA DELLA CASSA INTEGRAZIONE PROVVEDIMENTO IMPORTANTE MA NON RISOLUTIVO. OPERARE CELERMENTE PER RIMODULARE L'ACCORDO DI PROGRAMMA ENTRO IL 30 NOVEMBRE - NOTA DI SMACCHI (PD) Perugia, 24 luglio 2012 - La firma al Ministero del lavoro della proroga fino al 30 novembre della cassa integrazione per i 1500 dipendenti della ex Antonio Merloni non riassorbiti dalla JP Industries, un provvedimento atteso da tante famiglie, ma rappresenta l'ennesima pezza messa su una situazione che va affrontata concretamente in tutta la sua complessit. Cos il consigliere regionale Andrea Smacchi (PD) che sottolinea come il tempo che intercorre fino alla scadenza della Cig, dovr servire per chiudere la partita rispetto alla rimodulazione dell'Accordo di programma, che rappresenta ad oggi l'unico strumento concreto in grado di dare un futuro all'intera area, attraverso l'individuazione di misure in grado di rilanciare un nuovo modello di sviluppo industriale. Secondo l'esponente del PD l'obiettivo da perseguire reimpiegare gra-

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dualmente i lavoratori che oggi usufruiscono degli ammortizzatori sociali, puntando con decisione sul coinvolgimento concreto di imprese che gravitano nel campo delle produzioni con elevato valore aggiunto ed innovative. In questo contesto aggiunge -, vanno approfondite celermente le manifestazioni di interesse gi pervenute in questi mesi, che potrebbero rappresentare un primo importante tassello sulla strada di una nuovo e completo riutilizzo degli ex stabilimenti Merloni. Le sollecitazioni che a pi riprese ci sono pervenute da parte dei lavoratori conclude Smacchi - vanno tradotte celermente in azioni concrete, senza false promesse, nella consapevolezza che sar un lavoro molto difficile ma non certo impossibile. CONSIGLIO REGIONALE (3) INNOVAZIONE E COMPETITIVIT: NEL TRIENNIO 20072009 OLTRE 27 MILIONI A 664 AZIENDE UMBRE ORGANIZZATE IN RETI DI IMPRESA PRESA D'ATTO DELL'AULA SULLA RELAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE Per l'innovazione e la competitivit del sistema produttivo regionale la Regione Umbria, nel triennio 2007/2009 ha distribuito risorse pari a 27milioni 200mila di euro dei quali ne hanno beneficiato reti di imprese che raggruppano 664 aziende. quanto emerso dalla relazione della Giunta per l'anno 2010, sulla clausola valutativa a suo tempo posta sugli effetti della legge regionale 25 del 2008. stato il presidente della Seconda Commissione, Gianfranco Chiacchieroni ad illustrare in Aula i dati contenuti nel documento. Sono stati presentati, in totale, 1362 progetti di cui 1203 ammissibili. Ne sono stati finanziati 279. Gli interventi hanno riguardato, in modo particolare, i fondi rotativi, i contributi a fondo perduto, la valutazione dei risultati conseguiti ed inoltre i tempi e le difficolt delle procedure per partecipare ai bandi e l'utilit delle reti di impresa. Perugia, 24 luglio 2012 Il Consiglio regionale ha preso atto della relazione della Giunta per l'anno 2010, sulla clausola valutativa a suo tempo posta sugli effetti della legge regionale 25 del 2008, in materia di sviluppo, innovazione e competitivit del sistema produttivo regionale. Sostanzialmente, nel triennio 2007/2009, la Regione Umbria ha distribuito risorse per innovazione e competitivit del sistema produttivo umbro pari a 27milioni 200mila di euro dei quali ne hanno beneficiato reti di imprese che raggruppano 664 aziende. In dettaglio (Bandi): Poli di innovazione 5milioni di euro; Ordinario ricerca 5milioni; Pacchetti integrati di agevolazioni (Pia) 7milioni; Reti stabili di impresa (Resta) ricerca e moda 5milioni; Network di ricerca 200mila euro; Resta commercio 2milioni 500mila; Tecnologia, informazione e comunicazione (Tic) 1milione; Temporary manager 500mila; Certificazioni 1milione di euro. Sono stati presentati, in totale, 1362 pro-

getti di cui 1203 ammissibili. Ne sono stati finanziati 279. Le imprese ammesse a finanziamento sono state 664. Il valore dei progetti (spesa ammessa) stato di 85milioni 887mila 275 euro. I contributi concessi (secondo graduatoria) ammontano a 30milioni 512mila euro. Dal punto di vista finanziario, le risorse stanziate risultano completamente utilizzate. Sono stati disposti anche rifinanziamenti di graduatoria a causa dell'elevato numero di imprese richiedenti e della qualit dei progetti approvati. Gli interventi hanno riguardato, in modo particolare, i fondi rotativi, i contributi a fondo perduto, la valutazione dei risultati conseguiti ed inoltre i tempi e le difficolt delle procedure per partecipare ai bandi e l'utilit delle reti di impresa. stato il presidente della Seconda Commissione, Gianfranco Chiacchieroni ad illustrare in Aula il documento sul quale, nel passaggio in Commissione, sono state organizzate alcune audizioni con i soggetti interessati che lo stesso presidente, ma anche l' assessore regionale allo Sviluppo economico, Vincenzo Riommi hanno definito molto utili. Nella relazione sono state documentate: le modalit organizzative e procedurali adottate per l'attuazione degli strumenti di intervento previsti nel Programma annuale attuativo; il tasso di utilizzo delle risorse stanziate per ogni asse e misura del Programma annuale attuativo ed i tempi per l'assegnazione dei benefici; la tipologia ed il numero dei soggetti beneficiari e dell'entit dei finanziamenti attivati; le criticit emerse nella messa in opera degli strumenti attivati e gli eventuali aggiornamenti al programma pluriennale da adottare in risposta alle criticit. Il programma stato articolato per assi prioritari: ricerca, sviluppo ed innovazione, consolidamento produttivo e tecnologico delle PMI, rafforzamento della struttura finanziaria delle PMI, diffusione, trasferimento, sostegno dell'innovazione, internazionalizzazione dell'artigianato, proposizione degli interventi di sostenibilit energetica ed ambientale, infrastrutture per le attivit produttive e misure con le indicazioni delle relative risorse; definizione di macro obiettivi, sui quali focalizzare l'intervento pubblico regionale. in corso di elaborazione presso la Giunta regionale uno studio sugli effetti dei finanziamenti regionali in materia di ricerca e innovazione, con particolare riferimento alle ricadute delle attivit di ricerca e sviluppo. GIANFRANCO CHIACCHIERONI (PD - Relatore unico in Aula) CREDIT CRUNCH E RECESSIONE HANNO MODIFICATO PROFONDAMENTE IL PANORAMA NEL QUALE QUESTE MISURE SI SONO INSERITE E HANNO OPERATO - Oggi rispetto al 2010 siamo in una fase di recessione, causa anche del credit crunch, dovuto principalmente al fatto che le banche sono state costrette a ricapitalizzare, ma anche per il fatto che debbono accantonare il 50 per cento rispetto alle aziende in sofferenza, per i tanti fallimenti e perch hanno dovuto acquistare per il primo versamento della BCE buoni del tesoro per evitare linsolvenza di stipendi pubblici e di pensioni. E quindi, credit

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crunch e recessione hanno modificato profondamente il panorama nel quale queste misure si sono inserite e hanno operato. Comunque nel 2010 possiamo ben dire che le misure attuate hanno avuto un esito positivo. Ci dimostrato dal fatto che le graduatorie sono ancora in parte insoddisfatte. Uno studio di Confindustria, portato avanti da una equipe guidata dal professor Bracalente ci dice che il 40 per cento delle nostre aziende sono non finanziabili secondo il rating delle banche in base alla direttiva di Basilea 2 e successive. Su dieci richieste di intervento solo una va nella direzione degli investimenti e le altre riguardano soprattutto la ristrutturazione dei crediti e dei debiti verso le banche stesse. Per le aziende non finanziabili, secondo i rating applicati dagli istituti di credito diventa fondamentale incontrare liniziativa istituzionale. Gli interventi di Gepafin in questa fase di crisi superano la quota di mille. Grande importanza rivestono i fondi di rotazione. INTERVENTI PAOLO BRUTTI (IdV): OPPORTUNO CORREDARE LE PROSSIME CLAUSOLE VALUTATIVE NON SOLO DEGLI ELEMENTI DI CARATTERE QUANTITATIVO, MA DEGLI ESITI E DEGLI EFFETTI RAGGIUNTI - Questo un documento che si riferisce al 2010 sul 2009, per cui la sua utilit di esame, con questo ritardo, non sicuramente straordinaria. Ci vorrebbe maggiore tempestivit, soprattutto perch lo scopo della clausola valutativa venire a conoscenza degli esiti, dei risultati, sulla base dei quali poi si pu provvedere a modificare o a reimpostare le programmazioni successive. Sarebbe opportuno corredare le prossime clausole valutative non solo degli elementi di carattere quantitativo, che descrivono quanto stato fatto, quanti bandi sono stati effettuati, quanti hanno concorso, quanto stato erogato, cose peraltro importanti, ma degli esiti e degli effetti raggiunti in termini di occupazione, miglioramento della produttivit, miglioramento dellefficienza. Mi rendo conto che bisogna interpellare nelle audizioni o nella predisposizione di queste misure le associazioni, che per hanno loro logiche interne che talvolta non corrispondono alle logiche degli associati perch magari ci sono stratificazioni storiche, pezzi di gruppi dirigenti che si sono formati in una certa epoca e che permangono anche quando poi le situazioni sono cambiate. Talvolta il giudizio delle associazioni non corrisponde al giudizio che pu essere fornito dai reali fruitori del servizio, quindi necessario avere un rapporto diretto anche con i responsabili delle imprese per farsi dire anche da loro se funzionano o non funzionano le cose. VINCENZO RIOMMI (assessore regionale Sviluppo economico): TRA LA DOMANDA, IL PROGETTO, LA CONCESSIONE DEL PROVVEDIMENTO, LA SUA VERIFICA, I TEMPI DEVONO ESSERE QUELLI DELLA DINAMICA ECONOMICA E NON DELLE PROCEDURE AMMINISTRATIVE - Difficilmente si riuscir a migliorare la clausola valutativa sotto il profilo della predisposizione formale dei tempi. Gli aspetti strutturali di alcune iniziati-

ve non si misurano sulla contingenza e sulla congiuntura. essenziale costruire un sub procedimento in tempo reale, una cabina di monitoraggio dei provvedimenti che ci fornisca, ovviamente con la parzialit della congiuntura, elementi di riflessione dentro i tempi della predisposizione degli atti, dei bandi, delle misure, della valutazione in progress. In Umbria, dal 2005 non avvengono pi aiuti a pioggia, non si fanno pi bandi generalistici, anche se permangono comunque alcuni punti di criticit. Ad esempio, i tempi delle procedure non sono i tempi dei progetti imprenditoriali. chiaro che se aggiornassimo 2009, 2010, 2011 fino al 2012, la situazione risulterebbe completamente diversa a causa della crisi, per la recessione e quantaltro. Dobbiamo costruire tempi e procedure. Tra la domanda, il progetto, la concessione del provvedimento, la sua verifica, i tempi devono essere quelli della dinamica economica e non delle procedure amministrative. La Regione Umbria ha sempre operato in modo da trasformare misure a fondo perduto in fondi rotativi con meccanismi finanziari interni. Il fondo perduto ha un pi alto livello di assorbimento puntuale, quello rotativo permette di allargare larea delle iniziative e dei beneficiari. LAVORO: LA GIUNTA CHIARISCA QUALI AZIONI INTENDE AVVIARE PER SOSTENERE LA VERTENZA PERUGINA - INTERROGAZIONE DI GORACCI (COMUNISTA UMBRO) SULLO STABILIMENTO PRODUTTIVO DI SAN SISTO Il consigliere regionale Orfeo Goracci (Comunista umbro) ha presentato una interrogazione alla Giunta per chiedere chiarimenti circa le azioni da avviare per sostenere la vertenza aperta alla Perugina, in considerazione dei rapporti che in questi anni si sono tenuti tra azienda e Giunta stessa. Per Goracci evidente l'assenza di qualsiasi proposta credibile e di rilancio della Perugina, la mancanza di un piano industriale e della pochezza delle proposte Nestl e del suo gruppo dirigente per affrontare le difficolt momentanee, tanto da far temere anche per la struttura di produzione del cioccolato. Perugia, 25 luglio 2012 La Giunta regionale chiarisca quali azioni intende avviare per sostenere la vertenza aperta alla Perugina, in considerazione dei rapporti che in questi anni si sono tenuti tra azienda e Giunta stessa, considerando anche l'acquisto della palazzina oggi sede dell'Arpa e degli accordi tesi a mantenere la presenza dello stabilimento di S. Sisto e della Nestl in Umbria con un ruolo di potenziamento produttivo e occupazionale. Lo chiede, con una interrogazione, il consigliere regionale Orfeo Goracci (Comunista umbro). Goracci rileva che hanno fatto scalpore, a livello mediatico nazionale, le modalit e le richieste della Nestl per lo stabilimento della Perugina di S. Sisto: la dichiarazione di 150

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esuberi e la contemporanea riduzione del personale da tempo pieno a tempo parziale, con assunzione dei figli di dipendenti sempre a tempo parziale, riducendo cos i lavoratori che accettassero nella condizione di avere nella famiglia due lavoratori ed un solo stipendio. I dipendenti in forza alla Perugina aggiunge - sono attualmente 500 diretti a tempo pieno, 200 indiretti a tempo pieno e 300 part-time, 50 dei quali assunti lo scorso anno. A fronte del calo dichiarato dei volumi produttivi di 10mila tonnellate non esiste nessun piano industriale che affronti il calo produttivo. L'azienda non affronta con investimenti e diversificazione produttiva il consolidamento occupazionale pur restando, lo stabilimento Perugina, il sito pi prestigioso e di qualit della Nestl oltre che il pi innovativo nella gestione delle relazioni sindacali e l'uso della forza lavoro. Gi il 31 dicembre del 2011 ricorda Goracci - Nestl ha disdetto l'accordo con Euroservice, nata da una dismissione aziendale e dalla chiusura dello stabilimento di Castiglion del Lago, concordata con i sindacati e le istituzioni. Una decisione che ha colpito pesantemente un territorio gi provato duramente dalla crisi causando la perdita del lavoro a 56 dipendenti fissi e 176 stagionali, lavoratori (in netta prevalenza lavoratrici) che il Consiglio regionale ha incontrato due settimane fa. I comuni del Lago Trasimeno hanno convocato Consigli comunali aperti nello stabilimento Euroservice per valutare la grave crisi occupazionale che aggiunge agli alti tassi di disoccupazione 1400 cassa integrati: una iniziativa rilevante per la quale va dato il merito ai sindaci che si pongono l'obbiettivo di aprire un confronto sulla qualit dello sviluppo, sulle ricadute occupazionali e meritano il sostegno e la interlocuzione della Giunta e dell'intero Consiglio regionale. Orfeo Goracci rimarca che il progressivo disimpegno della Nestl, che riduce di circa 380 unit i lavoratori nella regione; a questi si aggiungono circa 70 lavoratori cosiddetti esodati usciti con accordi sindacali e ai quali la controriforma Fornero impedisce l'accesso al pensionamento. evidente l'assenza di qualsiasi proposta credibile e di rilancio della Perugina, la mancanza di un piano industriale e della pochezza delle proposte Nestl e del suo gruppo dirigente per affrontare le difficolt momentanee, tanto da far temere anche per la struttura di produzione del cioccolato. Per questo conclude - i sindacati hanno indetto per gioved 26 luglio lo sciopero e il presidio dei cancelli preparandosi all'incontro fissato con Nestl per il 3 agosto per affrontare questa non facile situazione. SUL PROCEDIMENTO DI ACQUISIZIONE DI OUTOKUMPU DEL 75 PER CENTO DI TK STAINLESS L'IMPEGNO DI TAJANI - COLLOQUIO TELEFONICO DI NEVI (CAPOGRUPPO PDL) CON IL VICE PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE EUROPEA Perugia, 30 luglio 2012 Il capogruppo regionale

del PdL, Raffaele Nevi fa sapere di aver avuto, stamani, un colloquio telefonico con il vice presidente della Commissione Europea, AntonioTajani che riveste il ruolo di commissario all'Industria. Il capogruppo regionale del PdL gli ha rappresentato l'importanza che l'industria manifatturiera, siderurgica in particolare, riveste per la nostra regione. Su questo punto scrive Nevi in una nota Tajani mi ha confermato il suo costante impegno per fare in modo che l'Europa non rinunci all'industria manifatturiera di cui quella del nostro paese rappresenta una parte fondamentale. Per ci che attiene poi la siderurgia continua il capogruppo regionale PdL - mi ha comunicato che oggi avrebbe coordinato il tavolo di tutte le imprese europee dove sarebbero emerse le attuali problematiche sulle quali impegnarsi per tarare ancora meglio le scelte di politica industriale dell'Europa. Nevi fa anche sapere di aver sollecitato l'interessamento di Tajani per il procedimento di acquisizione da parte dei Finlandesi di Outokumpu del 75 per cento di TK stainless, con il vice presidente della Commissione Europea che gli avrebbe assicurato la sua attenzione anche per questo dossier. Nevi sottolinea infine il clima di cordialit nel quale si svolto il colloquio, dove l'esponente umbro del centro destra gli ha rappresentato la stima del gruppo regionale del PdL, con Tajani conclude Nevi - che ha confermato la sua simpatia per l'Umbria che lo ha visto anche impegnato come deputato europeo.

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energia

ENERGIA: SU BIOMASSE NECESSARIA RIUNIONE DI MAGGIORANZA PER MODIFICARE REGOLAMENTO E CORREGGERE FORZATURE ASSURDE - DOTTORINI (IDV) INCONTRA I COMITATI E SCRIVE ALLA PRESIDENTE MARINI Il capogruppo regionale dell'Italia dei Valori, Oliviero Dottorini, ha incontrato stamani una folta delegazione di comitati civici a difesa dell'ambiente e ha inviato alla presidente Catiuscia Marini la richiesta di una riunione di maggioranza per discutere della delibera 494, che deregolamenta il settore delle biomasse, adottata dalla Giunta, su proposta dell'assessore Rometti, senza coinvolgere il Consiglio regionale. Il capogruppo IdV, nel chiedere il ritiro della delibera in questione, rimarca come Montecchio, Panicale, Marsciano, Bonsciano, Costano, Fossato di Vico, Gualdo Tadino, Spoleto, Gubbio, Valfabbrica e Casacastalda si stanno trasformando in focolai di protesta. Non con i blitz o pensando di aggirare il confronto con le popolazioni locali che si risolve l'ostilit che sale da tutta la regione". Perugia, 30 luglio 2012 - " necessario procedere celermente al ritiro della delibera 494 che deregolamenta il settore delle biomasse per giungere a una revisione complessiva della materia e delle quote assegnate all'energia prodotta da biomassa, riattivando cos anche le procedure che consentono ai singoli comuni di individuare le aree non idonee alla realizzazione degli impianti. Non con i blitz o pensando di aggirare il confronto con le popolazioni locali che si risolve l'ostilit che sale da tutta la regione verso questa modalit di produzione energetica". Con queste parole il capogruppo regionale Idv, Oliviero Dottorini annuncia di aver incontrato questa mattina una folta delegazione di comitati civici a difesa dell'ambiente e di aver inviato alla presidente Catiuscia Marini la richiesta di una riunione di maggioranza per discutere della delibera 494 adottata dalla Giunta, su proposta dell'assessore Rometti, senza coinvolgere il Consiglio regionale. " nostra convinzione - aggiunge Dottorini - che quell'atto non abbia fatto altro che peggiorare la situazione, introducendo una deregulation sull'approvvigionamento di biomassa anche extraregionale, almeno per quanto riguarda gli olii vegetali, e abbassando ancora di pi la distanza degli impianti dalle abitazioni. Ma soprattutto vivo il convincimento, che vogliamo augurarci errato, del tentativo di piegare le regole alle esigenze dei singoli. Questo grave e si fa sempre pi necessaria una revisione complessiva del regolamento. Montecchio, Panicale, Marsciano, Bonsciano, Costano, Fossato di Vico, Gualdo Tadino, Spoleto, Gubbio, Valfabbrica e Casacastalda si stanno trasformando in focolai di protesta. Per Dottorini, al di l del merito delle singole proteste, evidente che c' stato un grave problema di comunicazione e partecipazione. I blitz silenziosi per tentare di allargare le maglie del regolamento non fanno che avvalorare le paure e

le convinzioni ostili di chi, anche alla luce degli scandali del passato, vorrebbe far conto su certezze e dialogo e spesso incontra solo chiusure. Continuiamo a credere che le biomasse, se correttamente utilizzate conclude il capogruppo IdV - possano costituire una straordinaria occasione per rispondere all'emergenza climatica e allo sviluppo locale. Ma nel modo attuale, con un regolamento a maglie cos larghe, difficile continuare ad annoverarle tra le fonti rinnovabili".

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ASSESTAMENTO BILANCIO: 13MILIONI SU AGRICOLTURA, FORESTE, OPERE PUBBLICHE, PROMOZIONE TURISTICA E CULTURA, MA ANCHE PER L'IMU SU EDIFICI DATI IN USO L'ASSESSORE ROSSI IN PRIMA COMMISSIONE, MERCOLED IL VOTO Illustrato in prima Commissione consiliare l'assestamento del Bilancio 2012 che consente di utilizzare somme individuate in 13milioni e 292mila euro. Tale somma sar impiegata per il cofinanziamento del Piano di sviluppo rurale, la forestazione e il servizio antincendi; infrastrutture ed opere pubbliche; abbattimento di barriere architettoniche; sistemazioni idrauliche e patrimonio regionale. Perugia, 12 luglio 2012 La prima Commissione consiliare di Palazzo Cesaroni, presieduta da Oliviero Dottorini, si impegnata ad approvare al pi presto, gi nella seduta di mercoled 18 luglio, l'assestamento del Bilancio 2012, predisposto dalla Giunta con largo anticipo rispetto agli altri anni, per consentire di utilizzare immediatamente le somme individuate di 13milioni e 292mila euro, con l'auspicio che il Consiglio regionale possa votare l'atto, prima della pausa estiva. Chiamato in Commissione ad illustrare i contenuti dell'assestamento e della conseguente manovra finanziaria rispetto al documento contabile corrente, l'assessore al bilancio Gianluca Rossi ha detto che nonostante i tempi e la trattativa ancora aperta sulla spending rewiev ( in atto in queste ore un incontro a Roma) l'assestamento ha evidenziato un sostanziale stato di salute finanziaria della Regione, con la conferma di tre elementi essenziali: patto di stabilit rispettato, nessun nuovo debito, equilibrio di bilancio. La Giunta, ha spiegato Rossi, ha predisposto l'atto con largo anticipo rispetto al passato sia come impegno politico assunto con il voto sul bilancio, sia come scelta politica per poter destinare le somme individuate al pi presto, in relazione alla difficile situazione in atto nel Pese. Fra le scelte pi importanti, illustrate dall'assessore Rossi, tutte in linea con le priorit politiche individuate dal Documento di programmazione, e rese in parte possibili da economie su mutui non attivati, figurano: 7milioni e 118 mila per il settore agricoltura, nello specifico il cofinanziamento del Piano di sviluppo rurale, la forestazione e il servizio antincendi; 2 milioni e 137mila euro su infrastrutture ed opere pubbliche: abbattimento di barriere architettoniche, sistemazioni idrauliche e patrimonio regionale. Altre cifre per 2milioni e 427mila euro comprendono spese nuove ed impreviste, come l'Imu da pagare sugli immobili di propriet per ben 1 milione 300 mila euro. Una spesa che crea problemi evidenti ha precisato l'assessore, anche perch in alcuni casi grava su edifici messi a disposizione di altri enti o scuole. L'assestamento prevede poi 610mila euro al trasporto locale, 280mila ai precari della legge 61 del '98, 220mila ad eventi di interesse regionale, 350mila alla promozione

turistica, 100mila ad Umbria Jazz, 80mila all'Accademia di belle arti di Perugia. 50mila al Teatro stabile ed altrettanti alla Fondazione PerugiaAssisi; 40mila al commercio equo e solidale. Subito dopo l'illustrazione cui hanno fatto seguiti alcuni chiarimenti tecnici chiesti all'assessore dai consiglieri: Stufara (Prc-Fds), Galanello (Pd) Monni (Pdl) Chiacchieroni (Pd), Lignani Marchesani (Pdl), il presidente Dottorini che ha apprezzato la tempestivit dell'atto da parte della Giunta, novit positiva ha riconvocato la Commissione per mercoled 18 luglio, chiedendo ai consiglieri di presentare per quella data eventuali emendamenti con l'impegno a mettere ai voti l'atto nella stessa seduta. PRIMA COMMISSIONE: APPROVATA A MAGGIORANZA LA MANOVRA DI ASSESTAMENTO AL BILANCIO 2012 PREDISPOSTO DALLA GIUNTA DI PALAZZO DONINI VOTO CONTRARIO DEL PDL E ASTENSIONE UDC La manovra di assestamento al bilancio 2012 predisposta dalla Giunta regionale stata approvata a maggioranza (5 s, 2 no del Pdl, 1 astenuto Udc) dalla Prima commissione del Consiglio regionale. Il documento, che prevede la riassegnazione di risorse per circa 13 milioni di euro suddivisi per la maggior parte tra Piano di sviluppo rurale, forestazione e servizio antincendi; infrastrutture ed opere pubbliche; abbattimento di barriere architettoniche; sistemazioni idrauliche e patrimonio regionale, trasporto pubblico e promozione turistica, verr discusso dall'Aula di Palazzo Cesaroni entro la fine del mese. Perugia, 18 luglio 2012 La Prima Commissione del Consiglio regionale, presieduta da Oliviero Dottorini, ha approvato a maggioranza la manovra di assestamento al bilancio 2012 predisposta dalla Giunta e illustrata ai commissari dall'assessore Gianluca Rossi, che ha partecipato ai lavori odierni. L'assestamento consente di utilizzare circa 13milioni di euro per il cofinanziamento del Piano di sviluppo rurale, la forestazione e il servizio antincendi; infrastrutture ed opere pubbliche; abbattimento di barriere architettoniche; sistemazioni idrauliche e patrimonio regionale. Il provvedimento ha ottenuto il voto favorevole dei consiglieri del Partito democratico, dell'Italia dei Valori e di Rifondazione comunista mentre gli esponenti del Pdl hanno espresso parere negativo e l'Udc ha scelto l'astensione. Il voto si differenziato soltanto su alcuni articoli, con Fausto Galanello che ha scelto l'astensione sulla ripartizione dei fondi per evidenziare la non condivisione della riduzione dei fondi per il Consiglio regionale dell'emigrazione (in questo caso soltanto la prevalenza del voto del presidente ha consentito l'approvazione, essendosi registrati 4 s, 2 no e 2 astensioni) e l'astensione del Pdl sul punto relativo alla abrogazione di una specifica misura relativa alla previdenza dei dipendenti regionali. Approvati tutti gli emendamenti proposti dall'Esecu-

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tivo regionale (che vanno ad incrementare gli stanziamenti per la promozione turistica e la tutela dell'ambiente) compreso quello che rifinanzia con 20 mila euro il fondo antincendi (7 s e astensione Udc). Parere negativo invece per l'emendamento Lignani Marchesani che mirava ad un incremento di ulteriori 20 mila euro per le stesso finalit (a cui ha per fatto seguito l'impegno dell'assessore a riportare alla collega Fernanda Cecchini, competente per materia, le osservazioni espresse dall'esponente del Pdl). GLI INTERVENTI Damiano Stufara (Prc Fds) ha posto l'attenzione sulla situazione dei lavoratori di Umbria mobilit, la societ di trasporto pubblico che ha dichiarato di non poter pagare la quattordicesima ai propri dipendenti e si trova in una grave condizione per la carenza di liquidit (dovuta sostanzialmente ai 40 milioni di euro di crediti vantati verso la Regione Lazio e il Comune di Roma) di cui pagheranno le conseguenze i lavoratori. Serve un intervento della Giunta, un segnale di attenzione ai 1300 dipendenti di Umbria mobilit, anche con un intervento da inserire nell'assestamento in sede di discussione d'Aula. Per Fausto Galanello (Pd) la riduzione dei fondi per il Consiglio regionale dell'emigrazione, di cui presidente, rappresenta una decurtazione non sostenibile, con un taglio del 30 per cento, da 380 a 250 mila euro all'anno. Una cifra insufficiente per farlo funzionare e per svolgere le sue attivit. Andrea Lignani Marchesani (Pdl) ha condiviso la valutazione sulla gravit della situazione di Umbria mobilit, ricordando per di aver presentato una interrogazione sull'argomento circa un mese fa, senza ricevere risposte dall'Esecutivo. Esiste un problema anche con i manager di queste aziende, dove esistono persone in pensione a cui vengono riconosciuti contratti di consulenza. Il vero problema delle associazione degli umbri nel mondo la ripartizione iniqua dei fondi. Positivo il ripristino di 20mila euro per il servizio antincendio, avvenuto dopo la mia denuncia dei tagli subiti dalle associazioni di volontariato del settore, una struttura fondamentale per la prevenzione che non deve essere penalizzata. Servirebbero dunque ulteriori 20mila euro per ripristinare completamente questo fondo. Per Renato Locchi (Pd) necessario prestare attenzione alla situazione di Umbria mobilit e alle difficolt legate al mancato pagamento da parte di Regione Lazio e Comune di Roma, senza il quale il bilancio della societ sarebbe effettivamente in attivo. Sarebbe opportuno che chi in pensione non svolgesse alte attivit mentre il quadro dei precari della Regione andr definito meglio. Sandra Monacelli (Udc) ha rimarcato che ci sono troppe consulenze a persone gi in pensione. I mezzi a disposizione delle associazione degli umbri del mondo sono gi molto limitati e una delle associazioni rischi chiudere. Serve una ripartizione pi equa dei fondi. Gianluca Rossi (assessore): La vicenda di Umbria mobilit complessa e delicata ed ha implicazioni esterne alla regione. La situazione del trasporto

pubblico ormai insostenibile e sono previsti ulteriori tagli ai trasferimenti statali. Il problema di Umbria mobilit sono i crediti vantati verso la Regione Lazio e il Comune di Roma e questo incider sui lavoratori e sui dipendenti della societ umbra, di cui la Regione detiene il 20 per cento. La presidente Marini ha gi incontrato la presidente Polverini proprio per affrontare questo argomento e siamo intenzionati a fare il possibile, anche a livello nazionale, per fare in modo che l'azienda ottenga quanto dovuto. Condivido in questo senso le sollecitazioni della Commissione ma non possono esserci interventi diretti della Regione Umbria nell'ambito dell'iter dell'assestamento di bilancio. I 120mila euro stanziati per il personale precario del Comune di Nocera Umbra, sono un cofinanziamento condiviso con l'Amministrazione comunale per portare fino al 31 dicembre 2012 la scadenza dei contratti dei lavoratori assunti in base alla legge '61/'98'. La legge nazionale non stata rifinanziata e quindi dal 2013 la Regione non avr pi alcun modo e titolo di intervenire su questa vicenda. La presenza dei precari all'interno della Regione molto al di sotto della soglia prevista dalla legge. Non c' stata alcuna volont di azzerare i fondi per l'antincendio. Riteniamo esaustivi i 20mila euro rimessi a bilancio e non possibile spostare 20mila euro dalla cooperazione internazionale perch quei fondi servono per progetti gi avviati e cofinanziati dallo Stato. Per il Consiglio regionale dell'emigrazione abbiamo fatto lo sforzo massimo possibile, siamo in una stagione difficile che richiede scelte adeguate e orientate alla riduzione della spesa. LA SCHEDA Fra le scelte pi importanti contenute nell'assestamento figurano: 7milioni e 118 mila per il settore agricoltura, nello specifico il cofinanziamento del Piano di sviluppo rurale, la forestazione e il servizio antincendi; 2 milioni e 137mila euro su infrastrutture ed opere pubbliche: abbattimento di barriere architettoniche, sistemazioni idrauliche e patrimonio regionale. Altre cifre per 2milioni e 427mila euro comprendono spese nuove ed impreviste, come l'Imu da pagare sugli immobili di propriet per ben 1 milione 300 mila euro. L'assestamento prevede poi 610mila euro al trasporto pubblico locale, 120mila ai precari della legge 61 del '98, 220mila ad eventi di interesse regionale, 350mila alla promozione turistica, 100mila ad Umbria Jazz, 80mila all'Accademia di belle arti di Perugia. 50mila al Teatro stabile ed altrettanti alla Fondazione Perugia-Assisi; 40mila al commercio equo e solidale. CONSORZI DI BONIFICA: INGIUSTIFICABILE IL RITARDO DELLA GIUNTA SULLA LEGGE DI RIORDINO - STUFARA (PRC FDS) CHIEDE CHE VENGA PREDISPOSTA UNA NORMA IN TEMPI BREVI, RISPETTANDO GLI IMPEGNI ASSUNTI Il capogruppo regionale di Rifondazione comuni-

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sta Fds, Damiano Stufara, interviene sulla vicenda dei consorzi di bonifica criticando l'Esecutivo di Palazzo Donini per il ritardo nella stesura della legge di riordino. Stufara evidenzia che nonostante i precisi impegni presi dalla maggioranza dobbiamo registrare un grave ritardo nel riordino delle norme regionali in materia di bonifica, mentre prosegue l'emissione di avvisi di pagamento da parte dei Consorzi. Perugia, 19 luglio 2012 - Nonostante i precisi impegni presi dalla maggioranza con l'approvazione, nel dicembre scorso, della legge di 'Riforma del sistema amministrativo regionale e delle autonomie locali', dobbiamo registrare un grave ritardo nel riordino delle norme regionali in materia di bonifica, mentre prosegue l'emissione di avvisi di pagamento da parte dei Consorzi; una situazione inaccettabile, rispetto alla quale il Gruppo consiliare di Rifondazione Comunista per la Federazione della Sinistra ritiene necessario intervenire al pi presto. Lo annuncia il capogruppo Damiano Stufara spiegando che la Giunta regionale avrebbe dovuto presentare gi entro febbraio di quest'anno la proposta di legge di revisione e modifica delle norme regionali in materia di bonifica, allo scopo di ridefinire gli ambiti territoriali dei comprensori, le procedure dei piani di classifica e di contribuenza e le funzioni pubbliche da riallocare presso le Unioni dei Comuni. Il consigliere regionale del Prc rimarca come dopo una prima fase di interessamento della Giunta al problema dei Consorzi, che aveva portato all'innalzamento del limite per la riscossione da 12 a 17 euro nellarco di un quinquennio, da calcolarsi tenendo conto esclusivamente dellimporto dellimposta dovuta dal consorziato e non quello riferito alle spese amministrative, siamo di nuovo ad un punto morto del processo riformatore, con grave danno per la popolazione, sottoposta ad un tributo che pi volte abbiamo giudicato iniquo. Forse tutto questo aggiunge si sarebbe potuto evitare se si fosse accolta la nostra proposta di avanzare al Parlamento la richiesta di una legge di riordino della normativa nazionale in materia di bonifica, in modo tale da renderla di competenza esclusivamente regionale e procedere cos alla soppressione dei Consorzi. Secondo Stufara, il fatto che questa strada sia stata scartata non rende la questione meno urgente e soprattutto non solleva la Giunta dal dovere di intervenire, disciplinando il funzionamento dei Consorzi e trasferendo alla Regione tutte le funzioni di sua competenza, per poi riallocarle presso le Unioni dei Comuni. Chiediamo pertanto che si predisponga in tempi brevi la norma regionale per il riordino delle funzioni di bonifica conclude il capogruppo del Prc Fds rispettando non solo gli impegni presi per legge lo scorso dicembre, ma soprattutto quelli verso la popolazione umbra, sempre pi esasperata dall'arbitrio dimostrato in particolare dal Consorzio Tevere-Nera con l'imposizione di tributi ingiustificati e funzionali quasi esclusivamente al mantenimento del pi classico degli enti inutili.

TEVERE-NERA: IL CONSORZIO DI BONIFICA VA COMMISSARIATO - BRUTTI (IDV) DICE BASTA ALLA TASSA Perugia, 24 luglio 2012 - Sono anni che i cittadini del Ternano protestano contro una discriminazione che li vede pagare, unici in Umbria, un contributo pro capite mai richiesto altrove. Il consigliere regionale dell'Italia dei Valori, Paolo Brutti, dice basta, una volta per tutte, con la discussa imposta del Consorzio di bonifica Tevere e Nera. Io e il capogruppo Dottorini annuncia - abbiamo appena inoltrato un'interpellanza per chiedere alla presidente Marini di mettere fine a questa sperequazione. La Regione s'era impegnata a risolvere la faccenda entro la fine dello scorso anno e dunque, ad oggi, risulta inadempiente. Una storia che appare ancor pi indigesta - prosegue Brutti - per l'inaccettabile comportamento tenuto dal Consorzio di bonifica che, aggirando il limite minimo di riscossione fissato a 17 euro, ha incrementato la cifra di altri 10 euro e 80 sotto la voce oneri e costi fissi, ritoccando sensibilmente la tariffa. Un Consorzio, infine, che a dispetto della legge ha provveduto ultimamente a definire due nuove assunzioni. La Regione conclude il consigliere regionale Idv - deve subito sanare questa situazione, anzitutto sospendendo con atto urgente gli avvisi di pagamento spediti a domicilio, in modo che si comprenda quanti e quali siano gli effettivi oneri da pagare, quindi commissariando il Consorzio per gravi e reiterate irregolarit dell'ente. CONSIGLIO REGIONALE (1): APPROVATO A MAGGIORANZA L'ASSESTAMENTO DI BILANCIO DA 13 MILIONI DI EURO CRITICHE DALL'OPPOSIZIONE PER LA DESTINAZIONE DI ALCUNI FONDI Il Consiglio regionale dell'Umbria ha approvato oggi (19 s, 9 no, 1 astenuto-Udc) la manovra di assestamento al bilancio 2012 predisposta dall'Esecutivo di Palazzo Donini. Il provvedimento consente di utilizzare circa 13milioni di euro per il cofinanziamento del Piano di sviluppo rurale, la forestazione e il servizio antincendi; infrastrutture ed opere pubbliche; abbattimento di barriere architettoniche; sistemazioni idrauliche e patrimonio regionale. Il dibattito e le critiche dell'opposizione si sono concentrati sulla eccessiva rigidit del bilancio, sui fondi per il volontariato anti incendio, sulla situazione di Umbria mobilit e sui fondi per le associazioni degli umbri nel mondo. Perugia, 24 luglio 2012 Il Consiglio regionale dell'Umbria ha approvato oggi (19 s Pd, Idv, Prc, Psi, Marini per l'Umbria, 9 no Pdl e Lega, 1 astenuto - Udc) la manovra di assestamento al bilancio 2012 predisposta dall'Esecutivo di Palazzo Donini. Il provvedimento consente di utilizzare circa 13milioni di euro per il cofinanziamento del Piano di sviluppo rurale, la forestazione e il ser-

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vizio antincendi; infrastrutture ed opere pubbliche; abbattimento di barriere architettoniche; sistemazioni idrauliche e patrimonio regionale. Fra le scelte pi importanti contenute nell'assestamento figurano: 7milioni e 118 mila per il settore agricoltura, nello specifico il cofinanziamento del Piano di sviluppo rurale, la forestazione e il servizio antincendi; 2 milioni e 137mila euro su infrastrutture ed opere pubbliche: abbattimento di barriere architettoniche, sistemazioni idrauliche e patrimonio regionale. Altre cifre per 2milioni e 427mila euro comprendono spese nuove ed impreviste, come l'Imu da pagare sugli immobili di propriet per ben 1 milione 300 mila euro. L'assestamento prevede poi 610mila euro al trasporto pubblico locale, 120mila ai precari della legge 61 del '98, 220mila ad eventi di interesse regionale, 350mila alla promozione turistica, 100mila ad Umbria Jazz, 80mila all'Accademia di belle arti di Perugia. 50mila al Teatro Stabile ed altrettanti alla Fondazione Perugia-Assisi; 42mila al commercio equo e solidale; 20 mila euro per il servizio anticendio, 160mila euro per la proroga fino al 31 dicembre dei contratti dei precari della legge '61 del 1998; 92 mila euro per la cooperazione internazionale; 20 mila euro per iniziative software libero. Non stato approvato (9 s, 1 astenuto, 19 contrari) l'emendamento presentato da Andrea Lignani Marchesani (Pdl) per stanziare ulteriori 20mila euro, da sottrarre alla cooperazione internazionale, in favore delle associazioni di volontariato che si occupano di contrasto agli incendi boschivi. Contro l'emendamento si espresso Orfeo Goracci (Comunista umbro), ritenendo importante mantenere i fondi per la cooperazione. In seguito la presidente della Giunta, Catiuscia Marini, ha spiegato che a bilancio, sulle misure antincendio e di prevenzione, ci sono 700mila euro che servono a farsi carico a livello regionale di quanto stato tagliato dal Governo Berlusconi. L'elicottero dei Vigili del fuoco viene pagato dalla Regione, cos come le 60 unit della protezione civile nazionale. Si tratta di interventi e risorse aggiuntive per mettere in condizione le forze dello Stato di poter svolgere le proprie attivit. A questo si aggiunge il lavoro prestato dai 600 operai delle Comunit Montane. LUmbria ha anche un programma che gestisce con i fondi del Piano di sviluppo rurale, senza finanziamenti nazionali, sulle misure preventive per gli incendi, cio gli interventi che abbiamo fatto sui boschi e sul sistema del patrimonio boschivo regionale. Questa variazione da 20 mila euro del tutto secondaria rispetto a un intervento complessive di 700 mila euro. LE RELAZIONI UN PROVVEDIMENTO CHE EVIDENZIA UN SOSTANZIALE STATO DI SALUTE DELLA REGIONE CON LA CONFERMA DI TRE ELEMENTI ESSENZIALI: PATTO DI STABILIT RISPETTATO, NESSUN NUOVO DEBITO, EQUILIBRIO DI BILANCIO: il presidente della Prima Commissione, OLIVIERO DOTTORINI (relatore di maggioranza), ha illustrato in Aula l'assestamento, evidenziando il rispetto dei tempi da parte della Giunta,

che ha depositato l'atto in Consiglio entro il mese di luglio, con grande anticipo rispetto alla prassi degli scorsi anni. Questa tempistica consente di destinare al pi presto le somme in relazione alla difficile situazione in atto nel Paese. L'assestamento, caratterizzato principalmente da misure di contenimento e rigore in coerenza con il percorso intrapreso con il bilancio preventivo, si colloca in un quadro di finanza pubblica particolarmente problematico e non pu quindi non tenere conto degli effetti delle manovre governative che dal luglio 2010 in poi hanno operato una stretta a volte insostenibile sulla capacit di manovra della Regione. L'assestamento prosegue nellopera di razionalizzazione delle spese e allo stesso tempo procede a una rimodulazione riorientamento delle risorse individuando priorit e interventi sui quali ricollocare gli stanziamenti regionali. Contemporaneamente il provvedimento, che ammonta a circa 13milioni 300mila euro, conferma il mancato ricorso al nuovo debito salvo quello gi autorizzato negli esercizi passati e comunque entro il limite massimo del 20 per cento delle proprie entrate correnti come stabilito dalla legge di stabilit 2012. In particolare vengono stanziati 7milioni 118 mila euro per il cofinanziamento del piano di sviluppo rurale, la forestazione, il servizio antincendi 2milioni 137 mila euro per infrastrutture e opere pubbliche con particolare riferimento allabbattimento di barriere architettoniche, sistemazioni idrauliche e manutenzione straordinaria del patrimonio regionale inoltre 1milione 925 mila euro comprendono spese nuove e impreviste come lImu da pagare su immobili di propriet per ben 1milione 300 mila euro. Si tratta in questo caso di una spesa che crea problemi evidenti anche perch in alcuni casi grava su edifici messi a disposizione di altri enti o scuole. Lassestamento prevede poi 610mila euro al trasporto locale per coprire gli oneri del personale di Umbria mobilit riferiti allesercizio 2011. Su questo punto il dibattito in Commissione ha consentito di affrontare anche il delicato tema del trasporto pubblico locale in generale che si trova in una situazione critica a causa dei tagli dei trasferimenti statali e che vede a rischio la sostenibilit complessiva e sulla situazione particolare di Umbria mobilit i cui lavoratori rischiano di non vedere pagate le proprie spettanze. La commissione ha espresso preoccupazione per tale situazione chiedendo alla Giunta di impegnarsi per individuare soluzioni credibili. In conclusione si tratta di una manovra che oltre a essere giunta in aula con una tempistica che rende possibile utilizzare le risorse stanziate loperazione di razionalizzazione e rigore finanziario garantendo al tempo stesso il finanziamento di interventi urgenti e non differibili un provvedimento che evidenzia un sostanziale stato di salute della Regione con la conferma di tre elementi essenziali: Patto di Stabilit rispettato, nessun nuovo debito, equilibrio di bilancio. Il consigliere ANDREA LIGNANI MARCHESANI, (relatore di minoranza), ha invece sottolineato che la positivit del rispetto dei tempi met-

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tendo per in evidenza che a questo corrisponde la mancata predisposizione di PROVVEDIMENTI ANNUNCIATI BEN PI IMPORTANTI, COME LA RIFORMA DELLA GOVERNANCE SANITARIA, CHE DOVEVA ESSERE IN CONSIGLIO DA GIUGNO E CHE ANCORA NON SI VEDE. Invitiamo la Giunta a proseguire nell'azione di risanamento e di congrua riduzione della spesa. Per noi inaccettabile continuare ad incrementare fondi per questioni non solo secondarie, ma addirittura dannose in questo periodo: la cooperazione internazionale, commercio equo e solidale, il software libero, che ingessa terribilmente anche loperativit dei nostri dipendenti e di noi operatori politici allinterno delle strutture. Oggi difficile comprendere che si debbano incrementare fondi che dovrebbero invece rimanere quelli previsti in precedenza. In momenti particolarmente gravosi sul fronte degli incendi andrebbero ripristinati i fondi a favore del volontariato operante in questo fronte, nella fattispecie le associazioni di protezione civile che lo fanno gratuitamente e qualche volta addirittura di tasca loro. Parliamo di poche decine di migliaia di euro, per questo questi fondi devono essere assolutamente trovati. No all'incremento dei fondi per la cooperazione internazionale perch ora che lUmbria cominci a cooperare con se stessa, con i propri organismi di volontariato. Abbiamo colto e votato favorevolmente in Commissione il fondo di parziale ripristino di 20 mila euro di questo fondo, che per lo ripristina solo nella misura del 50 per cento. Riproporr lemendamento che ripristina in toto il fondo per il volontariato degli antincendi, sottraendo 20 mila euro proprio alla cooperazione internazionale. Importante, come ha chiesto lo stesso consigliere Galanello (PD) guardare con attenzione l'associazione degli umbri nel mondo. Sono consapevole che non pu essere questo atto di assestamento di bilancio la risoluzione delle criticit relative ad Umbria Mobilit per le quali, come per il pagamento delle quattordicesime ai dipendenti, si trovano ogni tipo di scuse come l'addossare la colpa alla Regione Lazio e al Comune di Roma. Ma questo troppo semplicistico perch altissimi dirigenti di Umbria Mobilit, pensionati profumatamente pagati con centinaia di migliaia di euro avevano visto questo sbocco nel Lazio come un grande fiore allocchiello. Mentre invece era semplicemente la costituzione di un aggravio di spese che nulla ha creato. Quindi se la Regione Lazio ha colpe, altrettanto vero che esse vanno distribuite equamente tra coloro che hanno voluto a ogni costo aprire questo mercato e se ne sono fatti vanto. A loro lo stipendio non stato tagliato, mentre credo sia ormai tempo, per queste persone, di andare a riposarsi dopo anni di onorata carriera, conclusa malamente. Il loro stipendio non stato mai oggetto di alcuna revisione a differenza dei dipendenti. Annunciamo il nostro voto negativo su questo atto, pur riconoscendo la tempistica positiva per la quale vorremmo ci venisse riconosciuto il nostro comportamento in Commissione.

L'assessore GIANLUCA ROSSI ha concluso gli interventi mettendo in rilievo che LA SOLIDIT DEL BILANCIO REGIONALE CI HA PERMESSO DI INDIVIDUARE UNA SERIE DI RISORSE DA DESTINARE AD INTERVENTI IN VARI AMBITI, individuati in sede di approvazione del bilancio preventivo. Lassestamento di bilancio risente della situazione economico-finanziaria ed un lavoro certosino di riallocazione e razionalizzazione di risorse, individuando anche una serie di obiettivi che riteniamo raggiunti con la manovra di bilancio. Con questa manovra gli equilibri generali del bilancio regionale vengono mantenuti e salvaguardati sia il rispetto del Patto di stabilit anche per lanno 2012, il livello di ricorso al mercato, seppure in presenza di una riduzione significativa e lo stesso equilibrio di bilancio. Anche per quanto riguarda la parte inerente i residui, cui faceva riferimento il collega Lignani, voglio sottolineare che vi un andamento, sia dei residui attivi che dei residui passivi, in decrescita. Cos come in calo, rispetto allanno precedente, anche tutta la parte riguardante le reiscrizioni. Abbiamo cercato di riallocare e riorientare le risorse, anche in ragione della necessit di garantire il cofinanziamento di risorse e progetti nazionali, cos come ladeguata copertura finanziaria ha graduatorie vigenti in atto che possono consentire, appunto, lutilizzo delle risorse disponibili. Il fatto che siamo nelle condizioni di approvare la manovra di assestamento di bilancio entro il mese di luglio consentir unanticipazione complessiva dei ragionamenti futuri, anche riguardanti sia il documento annuale di programmazione che il bilancio preventivo e pluriennale 2013. Sulle difficolt di liquidit e cassa di Umbra Mobilit c un impegno della Giunta a verificare tutte le condizioni e tutte le possibilit riguardanti un intervento che possa consentire allazienda di superare le difficolt di cui si fatto cenno, allinterno di una consapevolezza, che la Giunta non si preclude la possibilit di nessun intervento consentito, tuttavia questo pu intervenire solo a valle di un percorso e di unanalisi di approfondimento doveroso, che riguarda non solo la Regione Umbria (socia di Umbria Mobilit pari al 20,3 per cento). Abbiamo gi fatto un primo scambio di valutazione con gli altri soci di Umbria Mobilit, gioved la presidente e lassessore Rometti incontreranno i sindacati e marted della prossima settimana si incontreranno i vertici dellazienda. Le difficolt sono legate anche alla situazione complessiva che riguarda lesposizione creditizia di Umbria Mobilit verso il Comune di Roma, la Regione Lazio. Questo non significa che non sia patrimonio comune di tutti noi: la Regione non far mancare la sua presenza e anche la sua possibilit di intervento per i 1.300 lavoratori che hanno difficolt non solo legate alla quattordicesima ma anche a una prospettiva futura. Gli Enti soci di Umbria mobilit sono impegnati anche a saldare alla societ le quote di loro spettanza, che assommano a diversi milioni di euro, al netto degli impegni della Regione, che gi sono stati adempiuti. Nei prossimi giorni la Giunta valuter con i

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sindacati e con lAzienda stessa il complesso delle criticit e degli interventi, senza precludersi nessuna possibilit, come doveroso in una situazione di criticit come quella attuale. DICHIARAZIONI DI VOTO. DAMIANO STUFARA (Prc Fds): Voto positivo sul provvedimento, una manovra di assestamento particolarmente contenuta, che indica l'assottigliamento della discrezionalit della spesa per effetto dei provvedimenti nazionali. A dispetto della scarsa disponibilit le scelte di allocazione delle risorse operate dalla Giunta sono condivisibili. Relativamente alla difficolt di cassa della societ Umbria mobilit, l'unica competenza della Regione riguardava i 610mila euro stanziati per gli adeguamenti contrattuali. Le difficolt di liquidit che stanno creando problemi col pagamenti delle quattordicesime e in futuro degli stipendi dipendono dai crediti vantati verso il sistema dei trasporti della capitale, che negli anni passati ha rappresentato un valore aggiunto per l'azienda. Oggi invece quel sistema sembra diventato una 'palla al piede' e deve essere un impegno dell'Esecutivo umbri l'azione per la salvaguardia dell'azienda, dei suoi dipendenti e degli utenti del trasporto pubblico regionale. Positiva la scelta di operare approfondimenti sulle ragioni che determinano certe problematiche ma si agisca in fretta per non far ingigantire questa problematica ed anzi per porvi rimedio. La Regione ha erogato quanto di propria competenza e lo stesso dovrebbero ora fare gli altri enti locali che sono azionisti di Umbria mobilit, per evitare che a pagare siano i lavoratori che gi hanno visto sfumare la propria quattordicesima. PAOLO BRUTTI (IDV): Esprimo il voto favorevole del mio partito. Sul problema di Umbria tpl, si riduca o addirittura si sospenda il servizio su Roma. Non si pu far pagare ai lavoratori umbri un costo del tutto improprio. sul problema di Umbria Tpl, bene ha fatto l'assessore Rossi ad attivarsi per capire come stanno le cose e che si sia discusso con i soci per fare in modo che almeno per quelle che sono le spettanze rispetto a eventuali ritardi di pagamenti sulle prestazioni fornite da Umbria Tpl si risolva il problema nel modo pi rapido possibile e apprezzo lidea di andare a questo incontro con i vertici di Umbria Tpl per farsi dire, come stanno realmente le cose. Umbria Tpl oppone probabilmente elementi di riservatezza che io credo occorra superare per capire come stanno le cose. Umbria Tpl opera su Roma attraverso una societ, di cui socia, nel passato questa societ ha fatto profitti, oggi produce delle perdite, al momento in cui si trova in difficolt, la societ stessa deve apprezzare se queste difficolt siano di ordine congiunturale o strutturale. Io sospetto che la causa sia strutturale e la soluzione a questo punto quella della riduzione del servizio a Roma, o addirittura della sospensione perch un servizio non si pu fare, se non viene pagato. Non capisco, quindi, perch, invece di procedere in questo modo lineare, fastidioso per il Comune di Roma e per la Regione Lazio, fastidiosissimo per i lavoratori della societ romana,

si decide di tentare di recuperare le risorse finanziarie sulla societ Umbria TPL, che indipendente dai risultati di questa sua consociata, per far fronte a delle cosiddette 'esigenze di cassa'. Evidentemente, per qualche motivo che non conosciamo, e che bisogner investigare, la societ Umbria Tpl, non vuole fare, come socia della societ romana, quelloperazione di rallentamento, chiusura, riduzione delle attivit, e non volendolo fare apporta delle risorse alla societ romana prendendole dalle sue casse. E si fa pagare ai lavoratori della societ madre un costo che invece del tutto improprio. ORFEO GORACCI (comunista umbro): Voter a favore dell'assestamento ma senza entusiasmo. Se sono vere le considerazioni fatte sul bilancio per vero che quanto emerso sul trasporto pubblico preoccupante. Se 15 anni fa l'uscita su Roma del trasporto umbri sembrava un mezzo Eldorado e adesso questo la fonte di privazione di diritti dei lavoratori, dobbiamo ragionare su dove vogliamo andare a parare. Dovremmo mettere in discussione l'approccio nazionale al trasporto pubblico locale e i tagli operati in questo settore, che rischiano di metterlo in ginocchio. MASSIMO BUCONI (Psi): Voto positivo e condivisione con le motivazioni esposte dal relatore di maggioranza. Importante che in questo quadro di difficolt la nostra regione riesca a mantenere equilibri positivi. L'assestamento dimostra che la Regione riuscita a resistere ai pesanti tagli del 2011, mitigandone gli effetti grazie a risorse del bilancio regionale. Le politiche di rigore, di trasparenza e di chiarezza perseguite dalla Regione stanno mettendo l'Umbria al riparo da questioni sgradevoli e preoccupanti che stanno investendo altre Regioni, come i disavanzi di Lazio e Sicilia. Dobbiamo trovare risorse per il rilancio e per la crescita, continuando sulla strada del rigore e della responsabilit. Siamo vicini ai lavoratori di Umbria mobilit ma l'intervento dell'assessore Rossi ci sembra condivisibile; la Giunta deve fare tutto quanto in suo potere per salvaguardare questa societ. SANDRA MONACELLI (Udc): Mi asterr su questo provvedimento, che risente delle difficolt del momento. L'assestamento riallinea risorse soprattutto per quanto riguarda il finanziamento per il servizio antincendio in una stagione come questa. Apprezzabile la puntualit con cui questo atto stato presentato e discusso. I fondi per il Consiglio regionale per l'emigrazione sono stati ridotti del 30 per cento, una scelta che per rientra in un momenti particolare di riduzione delle spese e in una situazione in cui ci sono due associazioni di umbri nel mondo che devono vedere riequilibrate le risorse assegnate. La situazione di Umbria mobilit non pu prescindere dalla questione delle nomine e dei manager: non si pu considerare a sostenere i privilegi del pubblico quando poi i manager fanno pagare il conto ai lavoratori. Sbagliato conferire incarichi manageriali a dipendenti pubblici ormai in pensione. RAFFAELE NEVI (Pdl): Voteremo convintamente contro per i motivi molto ben espressi da Andrea Lignani Marchesani. Dal di-

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battito sono emersi ulteriori argomenti per non approvare questo atto. Le difficolt di bilancio non possono essere ricondotte ai tagli dei Governi Berlusconi e Monti. La verit che in Umbria mancano riforme che possano togliere rigidit al bilancio. La gestione sbagliata di una azienda non pu ricadere sulle tasche dei cittadini e la Giunta si accontenta di approfondire le questioni per capirle bene: una scelta che andava fatta mesi fa. In una situazione in cui la gente perde il lavoro ogni ora si continua a promettere la stabilizzazione dei precari, l'ampliamento degli organici e l'espansione della spesa pubblica mente la sussidiariet rimane una bella parola che non viene concretizzata. RENATO LOCCHI (Pd): Convinti del nostro voto favorevole, apprezzando anche il rispetto dei tempi. Il bilancio presenta rigidit come tutti i bilanci pubblici. un bilancio sanamente condotto che tiene conto di anni precedenti in cui la Regione ha saputo agire con correttezza ed equilibrio. Apprezziamo l'impegno assunto dall'assessore Rossi per Umbria tpl, un'azienda importantissima per questa regione. Su questo per c' un punto che non pu essere sottaciuto: le preoccupazione dei lavoratori e dell'azienda derivano in via prevalentissima dal fatto che una Regione e un Comune non pagano quello che dovrebbero in base ai contratti stipulati.

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IN ONDA SULLE TV LOCALI LA SEDUTA DEL CONSIGLIO REGIONALE DEL 3 LUGLIO DEDICATA ALLE INTERROGAZIONI A RISPOSTA IMMEDIATA (QUESTION TIME) Perugia, 4 luglio 2012 - In onda sulle emittenti televisive umbre, la registrazione della seduta del Consiglio regionale di marted 3 luglio 2012, dedicata alle interrogazioni a risposta immediata (Question Time). Questi gli atti discussi nel corso della seduta: Contenzioso tra residenze protette per anziani della provincia di Terni e Asl 4 in merito alla ottimizzazione degli standard organizzativi. Intendimenti della Giunta regionale ai fini della soluzione della incresciosa situazione determinata dall'assenza di un quadro di regole uguale per tutte le aziende Usl - interroga il consigliere Raffaele Nevi (Pdl), risponde l'assessore alla sanit Franco Tomassoni; Motivazioni dell'intervenuta attivazione di un servizio di cardiologia pediatrica presso ll'Asl 2 - interroga il consigliere Sandra Monacelli (Udc), risponde l'assessore alla sanit Franco Tomassoni; Carta delle vocazioni faunistiche dell'Umbria - motivazioni che hanno determinato la mancata realizzazione della carta medesima criteri adottati dalla Giunta regionale in assenza di tale strumento interroga il consigliere Maria Rosi (Pdl), risponde l'assessore all'agricoltura Fernanda Cecchini. Controlli effettuati dall'Agenzia per il diritto allo studio universitario al fine di garantire la sicurezza degli ospiti dei collegi universitari, nonch sui requisiti di ammissione e permanenza nei collegi medesimi - interroga il consigliere Andrea Lignani Marchesani (Pdl), risponde l'assessore al bilancio Vincenzo Riommi; Container forniti dalla Regione Umbria a seguito di eventi sismici ancora insistenti su terreni di privati considerati dall'agenzia del territorio come fabbricati non dichiarati. Interventi della Giunta regionale affinch venga bloccato l'invio di richieste erariali ai proprietari e rimosse le strutture - interroga il consigliere Andrea Smacchi (PD), risponde l'assessore al bilancio Vincenzo Riommi; Motivazioni dell'uscita da parte della Regione Umbria dalla compartecipazione societaria per la realizzazione dell'interporto di Orte - interroga il consigliere Alfredo De Sio (Pdl), risponde l'assessore al bilancio Vincenzo Riommi; Crisi della cooperativa Euroservice di Castiglione del Lago necessit di tempestiva adozione di interventi da parte della Giunta regionale - interroga il consigliere Damiano Stufara (Prc-Fds), risponde l'assessore allo sviluppo economico Vincenzo Riommi; La seduta di Question time di marted 3 luglio 2012 va in onda sulle emittenti televisive locali con i seguenti orari: RtuAquesio, mercoled 4 luglio ore 19.30, gioved 5 luglio ore 17; Nuova Tele Terni, sabato 7 luglio ore 20.20, marted 10 luglio ore 12.36; Rete Sole, mercoled 3 luglio ore 20.00, gioved 4 luglio ore 20.30; Tef Channel, mercoled 4 luglio ore 19.35, domenica 8 luglio ore 18.30; Tele Galileo, gioved 5 luglio ore 13.30, venerd 6 luglio ore 17.20; Tele Radio Umbria Viva, gioved 5 luglio ore 20.30, venerd

6 luglio ore 16.30; Tevere Tv, mercoled 4 luglio ore 18.00, venerd 6 luglio ore 18.00; Umbria Tv, mercoled 4 luglio ore 20.30, gioved 5 luglio ore 14.30; Trg mercoled 4 luglio ore 21.45, venerd 6 luglio ore 12.15. QUESTION TIME 3 LUGLIO 2012 ONLINE: http://goo.gl/Xa8LB IN ONDA IL NUMERO 269 DI TELECRU NOTIZIARIO TELEVISIVO DEL CONSIGLIO REGIONALE DELLUMBRIA Perugia, 6 luglio 2012 In onda TeleCru, il notiziario settimanale del Consiglio regionale, ogni settimana sulle televisioni locali e in rete sul sito del Consiglio regionale con le principali notizie dellAssemblea legislativa. I servizi della puntata numero 269: il consumo delle droghe in Umbria, competitivit del sistema produttivo, proposta di legge di iniziativa popolare per la lotta alle mafie, proposta di legge per la valorizzazione della cultura scientifica e tecnologica, nomine dei garanti, vertenza Umbria. TeleCRU un notiziario settimanale curato dallUfficio stampa, con la collaborazione del Centro video. Viene messo in onda dalle emittenti televisive locali con i seguenti orari: RtuAquesio, venerd 6 luglio ore 20, sabato 7 luglio ore 21; Tef-Channel sabato 7 luglio alle ore 19.35, luned 9 luglio ore 12.00; Nuova TeleTerni, sabato 7 luglio ore 20.00, marted 10 luglio ore 12.16; Rete Sole, luned 9 luglio ore 19.55, gioved 12 luglio ore 24.00; TRG, luned 9 luglio ore 14.30, mercoled 11 luglio ore 12.30; TeleGalileo, marted 10 luglio ore 13.30, mercoled 11 luglio ore 17.20; UmbriaTv, marted 10 luglio ore 14.10, mercoled 11 luglio ore 12.00; TevereTv, marted 10 luglio ore 18.00, venerd 13 luglio ore 17.30; Tele Umbria Viva, marted 10 luglio ore 19.50, mercoled 11 luglio ore 13.50 (La trasmissione stata registrata gioved 5 luglio 2012). TELECRU 269 ONLINE: http://goo.gl/j0ga3 ONLINE L'EDIZIONE DI GIUGNO 2012 DEL MENSILE ACS 30 GIORNI SU WWW.CONSIGLIO.REGIONE.UMBRIA.IT DISPONIBILI I LANCI QUOTIDIANI, L'ARCHIVIO FOTOGRAFICO, LA RASSEGNA STAMPA E I SETTIMANALI TELEVISIVI Perugia, 9 luglio 2012 Tutta l'attivit di informazione istituzionale prodotta nel mese di giugno 2012 dall'Ufficio stampa dell'Assemblea regionale, attraverso l'Agenzia Acs, disponibile nel mensile online Acs 30 giorni. La pubblicazione, in formato pdf, pu essere scaricata e stampata oppure sfogliata direttamente sul web, con la possibilit di effettuare ricerche e approfondimenti in modo semplice e immediato grazie al motore di ricerca e al sommario suddiviso per argomenti. Le 91 pagine dell'edizione di Acs 30 giorni- giugno 2012 sono disponibili sul sito del Consiglio regionale. All'interno dello spazio in-

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formazione e web tv inoltre possibile guardare le trasmissioni televisive realizzate dall'Ufficio stampa e dal Centro video del Consiglio regionale dell'Umbria: il settimanale di approfondimento Il Punto e il settimanale Telecru. Sfogliare la rassegna stampa quotidiana con gli articoli pi importanti dei quotidiani umbri e le notizie sulla Regione pubblicate dai quotidiani nazionali. Si pu inoltre ascoltare il notiziario radiofonico quotidiano e navigare nell'archivio fotografico del Consiglio, dove vengono salvate le immagini relative agli eventi pi rilevanti che si svolgono a Palazzo Cesaroni e all'attivit dei consiglieri e dell'Ufficio di presidenza. IN ONDA IL PUNTO, SETTIMANALE DI APPROFONDIMENTO IN FORMATO WEB E TELEVISIVO IN STUDIO I CONSIGLIERI BRUTTI (IDV) E MONACELLI (UDC) Perugia, 10 luglio 2012 In onda la 158esima puntata de Il Punto, settimanale televisivo di approfondimento curato dallUfficio stampa del Consiglio regionale dellUmbria, in onda sulle televisioni locali e sulla rete internet. Infiltrazioni della criminalit organizzata in Umbria, azioni di prevenzione e contrasto alle tossicodipendenze, riforma sanitaria, situazione politica: questi i principali argomenti sui quali si sono confrontati i consiglieri regionali Paolo Brutti (IdV) e Sandra Monacelli (Udc). La trasmissione stata condotta da Alberto Scattolini, giornalista dell'Ufficio stampa del Consiglio. Il Punto va in onda settimanalmente sulle seguenti emittenti televisive umbre: RtuAquesio, mercoled 11 luglio ore 19.30, gioved 12 luglio ore 17; Nuova Tele Terni, sabato 14 luglio ore 20.20, marted 17 luglio ore 12.36; Rete Sole, mercoled 11 luglio ore 20.00, gioved 12 luglio ore 20.30; Tef Channel, mercoled 11 luglio ore 19.35, domenica 15 luglio ore 18.30; Tele Galileo, gioved 12 luglio ore 13.30, venerd 13 luglio ore 17.20; Tele Radio Umbria Viva, gioved 12 luglio ore 20.30, venerd 13 luglio ore 16.30; Tevere Tv, mercoled 11 luglio ore 18.00, venerd 13 luglio ore 18.00; Umbria Tv, mercoled 11 luglio ore 20.30, gioved 12 luglio ore 14.30; Trg mercoled 11 luglio ore 21.45, venerd 13 luglio ore 12.15. IL PUNTO 158 ONLINE: http://goo.gl/oELH0 IN ONDA IL NUMERO 270 DI TELECRU NOTIZIARIO TELEVISIVO DEL CONSIGLIO REGIONALE DELLUMBRIA Perugia, 13 luglio 2012 In onda TeleCru, il notiziario settimanale del Consiglio regionale, ogni settimana sulle televisioni locali con le principali notizie dellAssemblea legislativa. I servizi della puntata numero 270: mozione 'Vertenza Umbria', mozione 'test antidroga nelle scuole', mozione 'assistenza malattie dei motoneuroni', incontro Commissione Antimafia - Comitato provinciale di Terni per l'ordine e la sicurezza, politiche a favo-

re dei disabili, Comitato per la legislazione. TeleCRU un notiziario settimanale curato dallUfficio stampa, con la collaborazione del Centro video. Viene messo in onda dalle emittenti televisive locali con i seguenti orari: RtuAquesio, venerd 13 luglio ore 20, sabato 14 luglio ore 21; TefChannel sabato 14 luglio alle ore 19.35, luned 16 luglio ore 12.00; Nuova TeleTerni, sabato 14 luglio ore 20.00, marted 17 luglio ore 12.16; Rete Sole, luned 16 luglio ore 19.55, gioved 19 luglio ore 24.00; TRG, luned 16 luglio ore 14.30, mercoled 18 luglio ore 12.30; TeleGalileo, marted 17 luglio ore 13.30, mercoled 18 luglio ore 17.20; UmbriaTv, marted 17 luglio ore 14.10, mercoled 18 luglio ore 12.00; TevereTv, marted 17 luglio ore 18.00, venerd 20 luglio ore 17.30; Tele Umbria Viva, marted 17 luglio ore 19.50, mercoled 18 luglio ore 13.50 (La trasmissione stata registrata gioved 12 luglio 2012). IN ONDA IL PUNTO, SETTIMANALE DI APPROFONDIMENTO IN FORMATO WEB E TELEVISIVO IN STUDIO I CONSIGLIERI SMACCHI (PD) E VALENTINO (PDL) Perugia, 17 luglio 2012 In onda la 159esima puntata de Il Punto, settimanale televisivo di approfondimento curato dallUfficio stampa del Consiglio regionale dellUmbria, in onda sulle televisioni locali e sulla rete internet. Politica nazionale e regionale, riforma sanitaria, economia, lavoro: questi i principali argomenti sui quali si sono confrontati i consiglieri regionali Andrea Smacchi (PD) e Rocco Valentino (PdL). Ospite in studio Pier Paolo Burattini de Il Giornale dell'Umbria. La trasmissione stata condotta da Alberto Scattolini, giornalista dell'Ufficio stampa del Consiglio. Il Punto va in onda settimanalmente sulle seguenti emittenti televisive umbre: RtuAquesio, mercoled 18 luglio ore 19.30, gioved 19 luglio ore 17; Nuova Tele Terni, sabato 21 luglio ore 20.20, marted 24 luglio ore 12.36; Rete Sole, mercoled 18 luglio ore 20.00, gioved 19 luglio ore 20.30; Tef Channel, mercoled 18 luglio ore 19.35, domenica 22 luglio ore 18.30; Tele Galileo, gioved 19 luglio ore 13.30, venerd 20 luglio ore 17.20; Tele Radio Umbria Viva, gioved 19 luglio ore 20.30, venerd 20 luglio ore 16.30; Tevere Tv, mercoled 18 luglio ore 18.00, venerd 20 luglio ore 18.00; Umbria Tv, mercoled 18 luglio ore 20.30, gioved 19 luglio ore 14.30; Trg mercoled 18 luglio ore 21.45, venerd 20 luglio ore 12.15.

ONLINE L'EDIZIONE DI MAGGIO 2012 DEL MENSILE ACS 30 GIORNI SU WWW.CONSIGLIO.REGIONE.UMBRIA.IT DISPONIBILI I LANCI QUOTIDIANI, L'ARCHIVIO FOTOGRAFICO, LA RASSEGNA STAMPA E I SETTIMANALI TELEVISIVI Perugia, 19 luglio 2012 Tutta l'attivit di infor-

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mazione istituzionale prodotta nel mese di maggio 2012 dall'Ufficio stampa dell'Assemblea regionale, attraverso l'Agenzia Acs, disponibile nel mensile online Acs 30 giorni. La pubblicazione, in formato pdf, pu essere scaricata e stampata oppure sfogliata direttamente sul web, con la possibilit di effettuare ricerche e approfondimenti in modo semplice e immediato grazie al motore di ricerca e al sommario suddiviso per argomenti. Le 81 pagine dell'edizione di Acs 30 giorni- maggio 2012 sono disponibili sul sito del Consiglio regionale. All'interno dello spazio informazione e web tv inoltre possibile guardare le trasmissioni televisive realizzate dall'Ufficio stampa e dal Centro video del Consiglio regionale dell'Umbria: il settimanale di approfondimento Il Punto e il settimanale Telecru. Sfogliare la rassegna stampa quotidiana con gli articoli pi importanti dei quotidiani umbri e le notizie sulla Regione pubblicate dai quotidiani nazionali. Si pu inoltre ascoltare il notiziario radiofonico quotidiano e navigare nell'archivio fotografico del Consiglio, dove vengono salvate le immagini relative agli eventi pi rilevanti che si svolgono a Palazzo Cesaroni e all'attivit dei consiglieri e dell'Ufficio di presidenza. MENSILE ACS MAGGIO 2012: http://goo.gl/QWXge IN ONDA IL NUMERO 271 DI TELECRU NOTIZIARIO TELEVISIVO DEL CONSIGLIO REGIONALE DELLUMBRIA Perugia, 20 luglio 2012 In onda TeleCru, il notiziario settimanale del Consiglio regionale, ogni settimana sulle televisioni locali e in rete sul sito del Consiglio regionale con le principali notizie dellAssemblea legislativa. I servizi della puntata numero 271: assestamento bilancio 2012, legge sulle aree contigue ai parchi, sostegno alle famiglie delle persone scomparse e alle associazioni di assistenza, conferenza dei Consiglio regionali. TeleCRU un notiziario settimanale curato dallUfficio stampa, con la collaborazione del Centro video. Viene messo in onda dalle emittenti televisive locali con i seguenti orari: RtuAquesio, venerd 20 luglio ore 20, sabato 21 luglio ore 21; Tef-Channel sabato 21 luglio alle ore 19.35, luned 23 luglio ore 12.00; Nuova TeleTerni, sabato 21 luglio ore 20.00, marted 24 luglio ore 12.16; Rete Sole, luned 23 luglio ore 19.55, gioved 26 luglio ore 24.00; TRG, luned 23 luglio ore 14.30, mercoled 25 luglio ore 12.30; TeleGalileo, marted 23 luglio ore 13.30, mercoled 25 luglio ore 17.20; UmbriaTv, marted 24 luglio ore 14.10, mercoled 25 luglio ore 12.00; TevereTv, marted 24 luglio ore 18.00, venerd 27 luglio ore 17.30; Tele Umbria Viva, marted 24 luglio ore 19.50, mercoled 25 luglio ore 13.50 (La trasmissione stata registrata gioved 19 luglio 2012). TELECRU 271 ONLINE: http://goo.gl/8X4xA

IN ONDA IL PUNTO, SETTIMANALE DI APPROFONDIMENTO IN FORMATO WEB E TELEVISIVO IN STUDIO I CONSIGLIERI BOTTINI (PD) E DE SIO (PDL) Perugia, 25 luglio 2012 In onda la 160esima puntata de Il Punto, settimanale televisivo di approfondimento curato dallUfficio stampa del Consiglio regionale dellUmbria, in onda sulle televisioni locali e sulla rete internet. Politica nazionale e regionale, costi della politica e costi della democrazia, abolizione delle Province: questi i principali argomenti sui quali si sono confrontati i consiglieri regionali Lamberto Bottini (PD) e Alfredo De Sio (PdL). Ospite in studio: Giacomo Marinelli Andreoli, direttore TRG. La trasmissione stata condotta da Paolo Giovagnoni, giornalista dell'Ufficio stampa del Consiglio. Il Punto va in onda settimanalmente sulle seguenti emittenti televisive umbre: RtuAquesio, mercoled 25 luglio ore 19.30, gioved 26 luglio ore 17; Nuova Tele Terni, sabato 28 luglio ore 20.20, marted 31 luglio ore 12.36; Rete Sole, mercoled 25 luglio ore 20.00, gioved 26 luglio ore 20.30; Tef Channel, mercoled 25 luglio ore 19.35, domenica 29 luglio ore 18.30; Tele Galileo, gioved 26 luglio ore 13.30, venerd 27 luglio ore 17.20; Tele Radio Umbria Viva, gioved 26 luglio ore 20.30, venerd 27 luglio ore 16.30; Tevere Tv, mercoled 25 luglio ore 18.00, venerd 26 luglio ore 18.00; Umbria Tv, mercoled 25 luglio ore 20.30, gioved 26 luglio ore 14.30; Trg mercoled 25 luglio ore 21.45, venerd 27 luglio ore 12.15.

IN ONDA IL NUMERO 272 DI TELECRU NOTIZIARIO TELEVISIVO DEL CONSIGLIO REGIONALE DELLUMBRIA Perugia, 27 luglio 2012 In onda TeleCru, il notiziario settimanale del Consiglio regionale, ogni settimana sulle televisioni locali e in rete sul sito del Consiglio regionale con le principali notizie dellAssemblea legislativa. I servizi della puntata numero 272: assestamento bilancio 2012, innovazione e competitivit, regolamento residenze servite, parchi regionali, attivit commissione antimafia, nomina garante detenuti, solidariet alle popolazioni terremotate dell'Emilia. TeleCRU un notiziario settimanale curato dallUfficio stampa, con la collaborazione del Centro video. Viene messo in onda dalle emittenti televisive locali con i seguenti orari: RtuAquesio, venerd 27 luglio ore 20, sabato 28 luglio ore 21; TefChannel sabato 28 luglio alle ore 19.35, luned 30 luglio ore 12.00; Nuova TeleTerni, sabato 28 luglio ore 20.00, marted 31 luglio ore 12.16; Rete Sole, luned 30 luglio ore 19.55, gioved 2 agosto ore 24.00; TRG, luned 30 luglio ore 14.30, mercoled 1 agosto ore 12.30; TeleGalileo, marted 31 luglio ore 13.30, mercoled 1 agosto ore 17.20; UmbriaTv, marted 31 luglio ore

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informazione

14.10, mercoled 1 agosto ore 12.00; TevereTv, marted 31 luglio ore 18.00, venerd 4 agosto ore 17.30; Tele Umbria Viva, marted 31 luglio ore 19.50, mercoled 1 agosto ore 13.50 (La trasmissione stata registrata gioved 26 luglio 2012). TELECRU 272 ONLINE: http://www.consiglio.regione.umbria.it/informazi one-e-partecipazione/notiziario-di-venerdi-27luglio-2012

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infrastrutture

QUESTION TIME (6) - INTERPORTO ORTE: QUALI I MOTIVI PER CUI DOPO ANNI DI COMPARTECIPAZIONE SOCIETARIA LA REGIONE HA DECISO DI USCIRE - SUL QUESITO DI DE SIO (PDL) LA RISPOSTA DELL'ASSESSORE RIOMMI Perugia, 3 luglio 2012 - Per anni la Regione ha perseguito la creazione di sinergie con i territori limitrofi, anche con la realizzazione e il completamento di infrastrutture da mettere successivamente a sistema. In questo ambito si sviluppato nel passato un bacino naturale di interessi logistici che hanno messo insieme le aree di Orte fino al Porto di Civitavecchia e in questo contesto la Regione Umbria aveva intrapreso la strada della partecipazione societaria nellInterporto di Orte. Chiedo quindi di sapere i motivi che hanno portato alla decisione del disimpegno da parte dell'Esecutivo regionale. L'atto ispettivo porta la firma del consigliere regionale Alfredo De Sio (PdL) preoccupato perch abbiamo sentito rimbalzare da qualche parte che la Regione sta guardando altrove, ad esempio all'interporto di Jesi. Una scelta - spiega - che cozzerebbe contro gli interessi dell'area ternana, soprattutto dellAST, per la quale realt l'Interporto di Orte rappresenterebbe uno sviluppo strategico. Nella sua risposta, l'assessore regionale allo Sviluppo economico, Vincenzo Riommi ha ricordato come lInterporto di Orte, al pari di quello di Jesi e del centro intermodale di Foligno furono previsti dal piano trasporti dell88. Da questa data, quello di Jesi andato avanti con maggiore velocit rispetto ad Orte dove si sono registrati invece problemi nella progettazione di interventi. La Regione Umbria presente comunque in entrambe le strutture societarie. Nel 2001 abbiamo sottoscritto un accordo per le piattaforme logistiche dellUmbria che prevedono la realizzazione di una struttura intermodale nella citt di Terni. Puntiamo su questa struttura perch pensiamo che le merci di Terni vadano lavorate in maniera efficiente ed efficace in loco. Proprio nel corso della mattinata di oggi, in Giunta, abbiamo deciso un ulteriore finanziamento per il completamento dellintervento intermodale a Terni. Per quanto riguarda lInterporto di Orte, andr comunque avanti con gli investimenti dei soggetti privati e delle Amministrazioni diverse da quelle del Lazio che vorranno continuare a investirci. La nostra scelta strategica Terni Civitavecchia e quindi Terni grandi direttrici con un modello gestionale che ragioni non sulle etichette, ma della capacit operativa di rispondere ai problemi logistici esistenti nel territorio. Nella replica, De Sio si dichiarato perplesso da questa situazione. Non reputo giusta la definizione di 'scelta superata' quella relativa all'Interporto di Orte perch ha detto - avrebbe messo in contatto circa due milioni di persone facenti riferimento allarea di Viterbo, di Roma, di Rieti, di Perugia, cio tutto ci che era importante verso quella direttrice. Se ritardi ci sono stati verrebbe da chiedersi perch in questi anni si rimasti silenti.

Inoltre, lInterporto di Orte strategico per lAST e per i suoi traffici di materiale, sia in entrata che in uscita, essendo posizionato esattamente allincrocio della viabilit, sia stradale che ferroviaria. In questo momento, lInoxum Outukumpu si avvale della rete di interporti nazionali per una consistente parte delle sue spedizioni verso lEuropa. Attualmente, linterporto pi vicino quello di Pomezia ed il tragitto tra Terni e Pomezia, a mezzo camion, costa mediamente il triplo di quello che costerebbe il tragitto da Terni ad Orte. Lannuncio di altre scelte seppur suggestive ha concluso - appaiono al momento come un obiettivo troppo lontano. GUBBIO. GOLA DEL BOTTACCIONE: URGENTE METTERE IN SICUREZZA LA PARETE ROCCIOSA SOVRASTANTE L'EREMO DI S. AMBROGIO - GORACCI (COMUNISTA UMBRO) INTERROGA LA GIUNTA REGIONALE Il consigliere regionale Orfeo Goracci (Comunista umbro) ha presentato una interrogazione all'Esecutivo di Palazzo per chiedere, urgentemente, gli interventi necessari alla messa in sicurezza della parete rocciosa della Gola del Bottaccione sovrastante l'Eremo di S. Ambrogio in Gubbio. Nell'evidenziare che la Gola del Bottaccione sito di interesse mondiale per le sue caratteristiche geomorfologiche e che pertanto deve essere salvaguardato in quanto tale, Goracci auspica che quanto prima l'intero complesso possa essere recuperato alla sua totale fruizione. Perugia, 6 luglio 2012 - Mettere urgentemente in sicurezza la parete rocciosa della Gola del Bottaccione sovrastante l'Eremo di S. Ambrogio in Gubbio. quanto chiede all'Esecutivo di Palazzo Donini, attraverso una interrogazione, il consigliere regionale Orfeo Goracci (Comunista umbro) ricordando che nello scorso mese di giugno sono stati ultimati i lavori relativi alla diminuzione del rischio idrogeologico (di cui alla legge '244/2007') a suo tempo finanziati. In corso d'opera viene ricordato nell'atto ispettivo - stata accertata la necessit di estendere l'intervento anche sulla parete sovrastante l'Eremo di S.Ambrogio, i fondi disponibili, per, non sono risultati sufficienti per eseguire anche questo intervento. Goracci ricorda quindi che gli uffici competenti del Comune di Gubbio hanno gi avanzato presso la Regione Umbria la richiesta di ulteriore finanziamento e che l'importo della richiesta, variabile a seconda della tipologia di intervento che verr scelta, non appare di grandezza insostenibile rispetto la risposta che verrebbe data alle storiche problematiche del sito. Agli aspetti legati alla sicurezza ed alla pubblica e privata incolumit scrive Goracci - si aggiunge il fatto che la Gola del Bottaccione sito di interesse mondiale per le sue caratteristiche geomorfologiche e che pertanto deve essere salvaguardato in quanto tale. Nella Gola stato oggetto di intervento di consolidamento e recupero,

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infrastrutture

non ancora concluso, anche l'acquedotto medievale, opera di notevole interesse storico e monumentale. L'Eremo di S.Ambrogio aggiunge -, testimonianza tra le pi importanti del vasto patrimonio storico, architettonico e culturale di Gubbio, stato recuperato integralmente ed in maniera perfetta grazie ai finanziamenti ministeriali legati alle celebrazioni del Giubileo del 2000. Grazie all'insediamento di una comunit religiosa ha per anni riconquistato anche la sua pi appropriata forma di utilizzo e destinazione. Goracci nell'evidenziare come a seguito della caduta continua e pericolosa di materiale roccioso, l'Eremo e le sue pertinenze sono di fatto divenuti impraticabili, auspica in conclusione che quanto prima l'intero complesso possa essere recuperato alla sua totale fruizione.

VIABILIT ALTOTEVERE: LA STRADA PROVINCIALE 100, TRA I COMUNI DI CITERNA E CITT DI CASTELLO, LASCIATA NELL'INCURIA - INTERROGAZIONE DI CIRIGNONI (LEGA NORD) SULLA MANCATA MANUTENZIONE DELL'ARTERIA Il capogruppo leghista Gianluca Cirignoni ha presentato all'assessore regionale alla viabilit e alla sicurezza stradale per conoscere le motivazioni per le quali la Strada provinciale 100, nel tratto tra i comuni di Citerna e Citt di Castello, lasciata nell'incuria. Cirignoni denuncia che la strada inaugurata solo 2 anni fa e gi abbandonata, come testimoniano i cartelli stradali divelti e mai riposizionati, le rotonde lasciate nell'incuria totale, i pali in ferro funzionali al cantiere di realizzazione della strada mai smontati. Perugia, 13 luglio 2012 - Conoscere le motivazioni per le quali la SP100, nel tratto tra i comuni di Citerna e Citt di Castello, lasciata nell'incuria. questo l'obiettivo dell'interrogazione che il capogruppo leghista Gianluca Cirignoni ha presentato all'assessore regionale alla viabilit e alla sicurezza stradale. L'esponente del Carroccio punta il dito sulle condizioni di degrado in cui versa la variante alla sp100 tra i comuni di Citerna e Citt di Castello: sono inammissibili e testimoniano la disorganizzazione di un ente quale la provincia di Perugia che in Alto Tevere umbro da il peggio di se stesso. Forse Guasticchi e Caprini farebbero bene a riprendere il sidecar e a farsi un bel viaggetto lungo la viabilit provinciale segnandosi le manutenzioni da fare, partendo proprio dalla variante alla sp100, inaugurata solo 2 anni fa e gi abbandonata, come testimoniano i cartelli stradali divelti e mai riposizionati, le rotonde lasciate nell'incuria totale, i pali in ferro funzionali al cantiere di realizzazione della strada mai smontati e che aspettano solo che qualcuno vi si faccia male, o le centinaia di catarifrangenti mai ripristinati su pi di un chilometro di guard rail. Il consigliere regionale si chiede se la Provincia di Perugia abbia ancora dei cantonieri e

come sia possibile che dopo 8 mesi non si sia provveduto a ripristinare i cartelli stradali divelti da una violenta tromba d'aria abbattutasi nella zona nel dicembre scorso. Per quale motivo pur avendo la Provincia predisposto un impianto di irrigazione per la rotonda di accesso al paese di Pistrino lo stesso, dopo 3 anni, non sia stato ancora collegato all'acquedotto e l'unico periodo in cui l'erba fu innaffiata fu poco prima delle elezioni provinciali e comunali 2009, quando per almeno una settimana, scialacquando i soldi pubblici, un'autobotte della Provincia provvide a portare l'acqua necessaria all'irrigazione. Il capogruppo della Lega nord a Palazzo Cesaroni ricorda che alcuni soggetti responsabili della realizzazione dell'opera rimasero poi coinvolti nello scandalo 'Appaltopoli' che coinvolse la Provincia di Perugia e auspica che venga fatta piena luce sulla misteriosa scomparsa e sul mancato riposizionamento di centinaia di catarifrangenti installati nei guard rail a servizio della variante, per i quali chiediamo che sia fatta una perizia sui materiali dei supporti di ancoraggio che hanno la consistenza della pasta frolla. La viabilit dell'Altotevere purtroppo rimane la peggiore di tutta la provincia e della regione. Sarebbe opportuno conclude Cirignoni - che invece di pensare a far cassa posizionando autovelox la Provincia di Perugia destinasse pi risorse per Citt di Castello e il suo comprensorio, avviando un serio e costante monitoraggio della rete stradale che gestisce nell'estremo nord dell'Umbria.

NODO DI PERUGIA: CHIAREZZA SUGLI ATTUALI FINANZIAMENTI. SITUAZIONE TRAFFICO INSOSTENIBILE - LOCCHI (CAPOGRUPPO PD) INTERROGA LA GIUNTA REGIONALE Perugia, 16 luglio 2012 - arrivato il momento di fare chiarezza, uniformandosi ad un criterio di verit largamente disatteso per tanto tempo, circa l'esistenza o meno nel corso degli anni di una copertura finanziaria della prima trance del 'nodo di Perugia': la situazione della viabilit attorno al capoluogo regionale ormai insostenibile. Renato Locchi, capogruppo regionale del Partito Democratico, ha depositato un'interrogazione urgente indirizzata alla Giunta in merito allo stato dell'arte del 'Nodo di Perugia', opera di valenza nazionale la cui assenza rende caotico l'accesso alla citt, come puntualmente verificatosi anche venerd scorso tra le ore 17 e le 20. Quali sono ad oggi chiede il capogruppo PD le iniziative che l'Esecutivo intende mettere in campo sull'argomento, anche alla luce della risposta fornita dal ministro Passera al deputato Giampiero Bocci? E' fondamentale spiega Locchi che l'impegno della Regione esprima il massimo dell'iniziativa politica su singoli fatti, come il 'Nodo di Perugia', la Terni-Rieti o anche il sostegno del ministero a festival come Umbria Jazz. In particolare la latitanza del Governo sul

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infrastrutture

tema cruciale delle infrastrutture risulta del tutto inaccettabile. DIGA MONTEDOGLIO: RIVEDERE IL LAVORO FATTO DALLE DUE COMMISSIONI DI COLLAUDO DELLE CONDOTTE NOMINATE DALLA GIUNTA REGIONALE - CIRIGNONI (LEGA NORD) DOPO LA RISPOSTA ALLA SUA INTERROGAZIONE SULL'INVASO Dopo la risposta ricevuta all'interrogazione sulla diga di Montedoglio, il capogruppo regionale leghista Gianluca Cirignoni mette in evidenza lo scandalo di opere costate alla comunit quasi 5 milioni di euro e che, come la diga di Montedoglio crollata la primo collaudo, testimoniano grosse pecche di realizzazione. Per Cirignoni, alla luce del numero esorbitante di rotture anomale, oltre 7 all'anno che si sono verificate a partire dal 2003 auspicabile che venga rivisto e valutato il lavoro fatto dalle due commissioni di collaudo delle condotte nominate dalla Giunta regionale. Perugia, 16 luglio 2012 - Dalla risposta scritta che ho ricevuto dall'assessorato all'Agricoltura all'interrogazione sul problema delle frequenti rotture delle condotte irrigue di adduzione dal bacino di Montedoglio, emerge chiaramente lo scandalo di opere costate alla comunit quasi 5 milioni di euro e che, come la diga di Montedoglio crollata la primo collaudo, testimoniano grosse pecche di realizzazione. Lo afferma il capogruppo leghista a Palazzo Cesaroni Gianluca Cirignoni, spiegando che le condotte, in vetroresina lunghe complessivamente 33 chilometri, sono state collaudate nel 2003 e da allora si sono guastate, a seguito di rotture anomale, ben 64 volte, creando anche danni alle colture e alle abitazioni, tanto che la Comunit montana ha dovuto risarcire gli agricoltori e spendere fino al 2011 oltre 147mila euro per interventi di risistemazione. Quest'anno le condotte si sono rotte ben 9 volte tra Citerna e Citt di Castello, con costi di riparazione ammontanti ad oltre 40mila euro senza contare i danni alle colture. Il capogruppo leghista rimarca che grazie al nostro intervento, pochi giorni fa, finalmente la Comunit montana ha deciso di prelevare e catalogare campioni delle condotte al fine di farli analizzare dalla Facolt di ingegneria dell'Universit di Perugia, per definire eventuali responsabilit collegate alla realizzazione e a difetti dei materiali impiegati. Alla luce del numero esorbitante di rotture anomale, oltre 7 all'anno che si sono verificate a partire dal 2003, auspichiamo conclude Cirignoni - che venga rivisto e valutato il lavoro svolto dalle due commissioni di collaudo delle condotte nominate dalla Giunta regionale.

PLICA AL CAPOGRUPPO REGIONALE DEL PD ALLARMATO PER I MANCATI FINANZIAMENTI A COPERTURA DELL'OPERA Perugia 16 luglio 2012 - La polemica sulla copertura finanziaria del 'Nodo' di Perugia risale al 2002, con l'allora presidente della Regione Lorenzetti che, incalzata a proposito, forniva ampie rassicurazioni sulla realizzazione dell'opera. In quella circostanza Locchi tacque. Questo risveglio, a undici anni di distanza, benvenuto, ma tardivo. Paolo Brutti, consigliere regionale dell'Italia dei Valori e responsabile nazionale del Partito per le infrastrutture, ricorda la polemica che lo vide protagonista con l'ex presidente della Giunta sull'importante infrastruttura perugina, oggi oggetto di un'interrogazione a firma Renato Locchi, allarmato per i mancati finanziamenti a copertura dell'opera. Invito il capogruppo PD rimarca Brutti - a chiedere uguali risposte in merito ai collegamenti ferroviari tra Perugia e il resto del Paese. L'Umbria l'unica regione italiana a non avere il capoluogo collocato lungo una linea nazionale e dispiacerebbe trascorrere altri undici anni prima di prenderne atto. In compenso aggiunge - si spaccia per strategico il raddoppio della linea Spoleto-Campello, nei fatti un moncherino a un arto semiparalizzato, ovvero la Spoleto-Terni. Nessuna di queste 'infrastorture' conclude Brutti - produrr effetti importanti e soprattutto vedr la luce nella sua configurazione finale. Spero che Locchi ne chieda conto, ma stavolta da subito. NODO DI PERUGIA: NESSUN RITARDO E NESSUNA CONTRADDIZIONE: PROGETTAZIONE FATTA DA ANNI - LOCCHI (PD) RISPONDE A BRUTTI (IDV) Perugia, 16 luglio 2012 - Gi un decennio fa il Comune di Perugia, insieme alla Regione Umbria, pose l'opera all'attenzione del Governo come intervento di valenza nazionale. L'Amministrazione cittadina, sollecitando anche altre istituzioni a partire dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia, si preoccup che venisse fatta la progettazione del 'nodo': questo stata poi inserito in un accordo di programma tra Governo e Regione. Nella mia interrogazione chiedo se vi sono mai state risorse per la prima trance ed eventualmente quando queste sono state distolte: quindi nessun ritardo e nessuna contraddizione". Cos Renato Locchi, capogruppo regionale del Partito democratico, risponde all'intervento del consigliere Paolo Brutti in merito al "nodo di Perugia", rispetto al quale il presidente dei consiglieri Pd ha depositato oggi un'interrogazione rivolta alla Giunta regionale. STRADA FLAMINIA: FIRMATO L'ATTO DI SUBENTRO DA PARTE DELL'IMPRESA SEPRIM. I LAVORI RIPARTIRANNO ENTRO IL MESE DI AGOSTO - SMACCHI (PD) SUL

NODO DI PERUGIA: QUELLO DI LOCCHI UN TARDO RISVEGLIO - BRUTTI (IDV) RE-

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infrastrutture

COMPLETAMENTO DEL TRATTO TADINO-FOSSATO DI VICO

GUALDO

Il consigliere regionale del Partito Democratico Andrea Smacchi fa sapere che nelle ultime ore si ufficialmente concretizzato l'atto di subentro della societ Seprim, alla ex Brunelli, per l'appalto riguardante il tratto della S.S. Flaminia che collega le zone industriali di Gualdo Tadino e Fossato di Vico e che pertanto i lavori, che riprenderanno entro il prossimo mese di agosto, verranno conclusi in tempi brevi. Smacchi esprime la sua soddisfazione perch fra meno di due anni tutto l'Alto Chiascio avr infrastrutture viarie degne di tale nome. Perugia, 19 luglio 2012 - Dopo mesi di incertezza, legati alle difficolt che hanno interessato l'impresa Brunelli, nelle ultime ore si ufficialmente concretizzato l'atto di subentro della societ Seprim per l'appalto riguardante il tratto della strada statale Flaminia che collega le zone industriali di Gualdo Tadino e Fossato di Vico. quanto fa sapere, in una nota, il consigliere regionale del Partito democratico, Andrea Smacchi. Nei primi giorni della prossima settimana aggiunge - previsto l'incontro finale presso la sede del compartimento Anas, dove verranno stabiliti gli ultimi accorgimenti di carattere tecnico che consentiranno l'avvio dei lavori entro il prossimo mese di agosto. La Seprim, che ha rilevato il ramo d'azienda dei lavori edili e stradali della ormai ex Brunelli spiega Smacchi porter a termine i lavori entro tempi brevi, al massimo, entro l'anno 2013. Questo continua in linea con la probabile chiusura di altre importanti arterie per l'intera regione, su tutte la Perugia Ancona. Finalmente commenta il consigliere regionale del Pd - su un tema di fondamentale importanza come le infrastrutture viarie si intravede un po' di luce in fondo al tunnel. La ripresa dei lavori sul tratto della 'Flaminia' che lega Gualdo Tadino a Fossato di Vico, rappresenta un segnale di speranza e di fiducia per il futuro, nonostante il periodo non certo facile che vivono le famiglie e le imprese della fascia appenninica. Fra meno di due anni tutto l'Alto Chiascio avr una rete viaria degna di tale nome. Ci consentir conclude Smacchi - di uscire da un isolamento che durato fin troppi anni e di riprogettare un futuro per tutte le attivit economiche che oggi soffrono pi di altre i terribili morsi della crisi. UN NUOVO PIANO CHE PREVEDA IL RADDOPPIO DELLA LINEA FERROVIARIA ORTEFALCONARA E LA VARIANTE FOLIGNOASSISI-AEROPORTO S. EGIDIO-BRANCAFOSSATO DI VICO - GORACCI (COMUNISTA UMBRO) SCRIVE AL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO BREGA Orfeo Goracci (Comunista Umbro) ha scritto una lettera al presidente del Consiglio regionale Eros

Brega circa la necessit di dare corso ad un nuovo Piano regionale dei trasporti che preveda il raddoppio della linea ferroviaria Orte - Falconara e la previsione della realizzazione della variante Foligno - Assisi - Aeroporto di Perugia S. Egidio - Branca - Fossato di Vico, ricordando che sulla questione aveva presentato nel mese di novembre del 2010, insieme al collega consigliere Damiano Stufara, una apposita mozione da discutere in Aula. Lamentando che sono passati quasi due anni dalla presentazione della mozione, Goracci chiede che la discussione dell'atto venga prevista nell'ordine del giorno di una delle prossime sedute dell'Aula. Perugia, 26 luglio 2012 Il consigliere regionale Orfeo Goracci (Comunista Umbro) interviene sulla necessit di dare corso ad un nuovo Piano regionale dei trasporti che preveda il raddoppio della linea ferroviaria Orte - Falconara e la previsione della realizzazione della variante Foligno Assisi - Aeroporto di Perugia S. Egidio - Branca Fossato di Vico, ricordando che sulla questione aveva presentato nel mese di novembre del 2010, insieme al collega consigliere Damiano Stufara, una apposita mozione da discutere in Aula. Lamentando che sono passati quasi due anni dalla presentazione della mozione e per chiedere che la stessa venga prevista nell'ordine del giorno di una delle prossime sedute dell'Aula, Goracci fa sapere di aver scritto una lettera al presidente del Consiglio regionale Eros Brega nella quale ricorda di aver partecipato (quando invitato) a molte iniziative che il comitato, sostenitore di questa proposta, ha messo in atto ( Assisi, Bastia Umbra, Biagetto-Gualdo Tadino). Ma del Piano regionale dei trasporti rimarca non abbiamo ancora iniziato a discutere. Nelle poche riunioni in cui si parlato di questo argomento (da me posto anche in due riunioni di maggioranza) si sempre preferito 'sfuggirlo' mentre in convegni pubblici si danno per certe e scontate le ipotesi iniziali del 'ricalcare' con il raddoppio l'attuale percorso. Un po' di esperienza e un po' di concretezza istituzionale e amministrativa scrive Goracci nella missiva - mi hanno portato a lavorare su altri argomenti delicati, come il gasdotto Brindisi-Minerbio, alla ricerca di punti di caduta per l'intera maggioranza ed in questo caso, seppure con enorme ritardo, ci siamo riusciti; nel caso della variante Foligno Assisi - Aeroporto di Perugia S. Egidio - Branca Fossato di Vico, del raddoppio della Orte - Falconara tutto tace e non si ha il coraggio di scegliere. Goracci chiede, quindi al presidente Brega di mettere all'ordine del giorno di uno dei primi Consigli regionali (dopo la pausa estiva) la mozione in questione per al quale sono disponibile a modifiche ed integrazioni nonostante la validit dei principi di fondo totale, in modo che, con chiarezza, trasparenza e senza equivoci ognuno, maggioranza ed opposizione, possa fare le scelte che ritiene pi giuste ed opportune. Tutto questo scrive in conclusione Goracci - ci aiuter ad eliminare il vezzo dei troppi dire a Sparta una

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infrastrutture

cosa, ad Atene il contrario: il discredito della politica passa anche per queste forme.

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Istruzione/formazione

QUESTION TIME (4) COLLEGI ADISU: MASSIMA SORVEGLIANZA NEI 1.500 POSTI LETTO PER UNIVERSITARI; SOLO UN BRUTTO EPISODIO - RIOMMI RISPONDE A LIGNANI MARCHESANI (PDL) SU UNA MORTE PER SOSPETTA OVERDOSE Perugia, 3 luglio 2012 Sulla necessit di maggiori controlli e vigilanza all'interno dei collegi studenteschi gestiti a Perugia dall'Adisu, sollevata dal consigliere regionale del Pdl Andrea Lignani Marchesani dopo la morte per sospetta overdose, di un giovane che non avrebbe avuto nemmeno titolo per dimorare in quella struttura pubblica, la Giunta ha risposto in sede di question time. A proposito del decesso avvenuto qualche mese fa in Via Faina l''assessore Vincenzo Riommi ha detto che si comunque trattato di un brutto episodio, di quelli che a volte capitano anche nelle migliori famiglie. Perch dopo i lavori di ristrutturazioni di tutti i college per 1.500 posti letto, solo sul capoluogo, ogni sede dotata di videosorveglianza e di telerivelamento, e nessuno pu entrare di notte, se non risulta regolarmente autorizzato. Sulle risposte date dall'assessore Riommi che ha anche sottolineato l'esigenza di trattare l'argomento con molta cautela e senso di responsabilit, l'interrogante Andrea Lignani Marchesani si dichiarato insoddisfatto, anche e soprattutto in relazione al comportamento tenuto dall'amministratore unico dell'Adisu che in una conferenza stampa di qualche giorno dopo avrebbe parlato di sicurezza assoluta nei collegi perugini, minimizzando di fatto un episodio aggravato dalla presunta mancanza di diritto a soggiornare della vittima, e rispetto al quale - ha concluso Lignani - ho avuto pressioni, proprio, per ritirare questa interrogazione. EDUCAZIONE ALLA CITTADINANZA: DAL 1982 AD OGGI OLTRE 160MILA STUDENTI HANNO VISITATO PALAZZO CESARONI E L'AULA CONSILIARE - L'OBIETTIVO RIMANE QUELLO DI AVVICINARE I GIOVANI ALLE ISTITUZIONI Perugia, 16 luglio 2012 - La Sezione Educazione alla Cittadinanza del Consiglio regionale ha ospitato, dal 1982 ad oggi, pi di 160mila studenti all'interno di Palazzo Cesaroni, attraverso visite in Aula consiliare, con l'intento di avvicinare i giovani alle istituzioni e di farli sentire cittadini attivi e partecipativi. Le visite al Palazzo hanno coinvolto, nell'anno scolastico, appena concluso, 2007 ragazzi di cui 1126 della scuola primaria, 168 della scuola secondaria di I grado e 713 della secondaria di II grado oltre a 753 giovani che sono stati coinvolti in progetti di cittadinanza attiva. Infatti, la Sezione porta avanti diversi progetti legati a far comprendere ai giovani studenti il concetto di democrazia e partecipazione attiva. All'interno del progetto A scuola di Statuto: incontri di educazione alla cittadinanza nelle

scuole dell'Umbria, nell'anno scolastico 2011/2012 sono stati promossi due incontri con le scuole superiori di Gubbio e Todi che hanno coinvolto pi di 500 studenti. Diffondere i principi cui si ispira lo Statuto e le regole fondamentali dell'ordinamento regionale rappresenta per i ragazzi un importante momento di educazione alla cittadinanza che permette di veicolare i valori della partecipazione in una fascia di et centrale per la formazione della coscienza civica. In occasione dei 150 anni dell'Unit d'Italia stato emanato un bando di concorso per le scuole secondarie di secondo grado della Regione Umbria, grazie al quale sono stati selezionati e premiati 6 elaborati relativi al tema in questione . In linea con la Strategia Europa 2020 nella parte che prevede lo Youth on the move e quindi la promozione delle opportunit di apprendimento in materia di democrazia, partecipazione e diritti umani, alfabetizzazione digitale e mediatica, conoscenza dei diritti democratici e civici, il Consiglio regionale, attraverso la Sezione Educazione alla cittadinanza, ha ideato e promosso un progetto denominato Studenti cittadini che si articola in due filoni principali. Il primo sostanzialmente un'attivit formativa di educazione alla cittadinanza realizzata nelle scuole che hanno aderito al progetto, finalizzato alla realizzazione di una proposta di istituzione di un organismo di rappresentanza regionale dei giovani, i quali sono stati messi a conoscenza degli strumenti della partecipazione democratica, delle modalit di espressione della volont dei cittadini e delle possibilit offerte dalla normativa europea, nazionale e regionale. I soggetti coinvolti sono stati: gli studenti di 5 scuole superiori dell'Umbria (penultime classi), l'Associazione 'Camina' di Bologna e il Dipartimento di Scienze Umane e della Formazione dell'Universit di Perugia. Imparare la democrazia: le campagne elettorali studentesche l'altra attivit di cui si composto il progetto Studenti cittadini. Il Dipartimento Istituzioni e Societ dell'Universit di Perugia ha svolto una ricerca sulle elezioni delle rappresentanze studentesche negli organi collegiali di alcune scuole della provincia di Perugia e Terni. Sono stati osservati in particolare i livelli di partecipazione e le modalit di svolgimento delle campagne elettorali. Sono stati comparati inoltre i risultati delle ultime elezioni studentesche con quelli di precedenti elezioni. Ci permetter di fare un confronto e di indagare se i livelli di partecipazione, la tipologia dei candidati eletti e le modalit di campagna, sono variati da un'elezione all'altra. In collaborazione con il Servizio Europa e all'interno del Protocollo d'intesa tra Consiglio regionale e Ufficio Scolastico regionale per l'Umbria, Direzione generale, stato elaborato inoltre un progetto denominato Porte aperte verso l'Europa. Strumenti ed attivit di promozione per una cittadinanza attiva europea e locale. Si tratta di incontri, seminari, attivit didattiche e di ricerca con gli studenti e gli insegnanti di alcune scuole superiori della provincia di Perugia e Terni e terminer con un'attivit di formazione sul

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campo presso la sede della Regione Umbria a Bruxelles nel prossimo mese di maggio 2013, in ricorrenza della Dichiarazione Schuman. UNIVERSIT DI PERUGIA: IL NOSTRO ATENEO TRAMONTA INSIEME AL SUO RETTORE - NOTA DI BRUTTI (IDV) Perugia, 18 luglio 2012 - E' un lento e inesorabile scivolamento verso il basso, quello dell'Universit di Perugia, che certifica il tramonto del suo rettore Bistoni. Il consigliere regionale Paolo Brutti (Idv) legge in modo critico le graduatorie che vedono Perugia perdere terreno e finire al quindicesimo posto nelle Universit italiane. In questo senso spiega - appare provvidenziale la decisione del Tar, sollecitata dalla coraggiosa iniziativa del professor Volpi, che impone al nostro Ateneo il rinnovo delle cariche. Occorrono figure autorevoli a capo dell'Universit perugina conclude Brutti - , capaci di togliere le incrostazioni e calcificazioni di un sistema durato troppo a lungo.

UNIVERSIT DI PERUGIA: AFFIDARSI A PERSONE SERIE E SPENDIBILI A LIVELLO NAZIONALE E INTERNAZIONALE, CHE NON RISPONDANO PI A LOGICHE POLITICHE L'AUSPICIO DI MONNI E LIGNANI MARCHESANI (PDL) PER IL RILANCIO DELL'ATENEO Secondo i consiglieri regionali Massimo Monni e Andrea Lignani Marchesani (Pdl) il rilancio dell'Universit di Perugia dovr essere affidato a persone di riconosciuta autorevolezza nazionale e internazionale e svincolate da logiche politiche, che sappiano agire con competenza, intraprendenza e tempestivit nel nuovo sistema di gestione dell'istruzione universitaria. Monni e Lignani Marchesani sottolineano che occorre puntare su qualit, rigore e managerialit per ottimizzare investimenti e azioni. Perugia, 23 luglio 2012 - Nell'immediato futuro, per un vero rilancio dell'Ateneo di Perugia, auspichiamo che ci si affidi a persone serie e spendibili sia a livello nazionale che internazionale, e che non rispondano pi a logiche politiche e che non abbiano al momento incarichi ottenuti dalla politica. Lo affermano i consiglieri regionali Pdl Massimo Monni e Andrea Lignani Marchesani, spiegando che per stare al passo con il nuovo sistema di riferimento servono competenza, intraprendenza e tempestivit. Monni e Lignani si riferiscono al meccanismo per il quale in misura sempre crescente, la quota di risorse che lo Stato gira agli atenei sar assegnata sulla base della classifica stilata dal Ministero dell'istruzione. Questa classifica si basa su parametri ben precisi, che vedono l'internazionalizzazione non fine a

se stessa, ma volta al miglioramento del sistema di produzione della ricerca e, di conseguenza, di erogazione della didattica, e per attrarre finanziamenti da altri paesi e dall'Unione Europea. Infatti il fund raising, ovvero la capacit di attrarre investimenti ulteriori rispetto a quelli statali aggiungono - viene premiato con fondi aggiuntivi: pu sembrare un paradosso, ma l'inversione della mentalit che ha dominato fino ad oggi, quella dei finanziamenti a pioggia. Nel nuovo quadro normativo, lo Stato eroga di pi agli atenei che dimostrano di sapere finanziarsi con strumenti alternativi, in una logica di efficienza della allocazione del denaro pubblico. I due esponenti del Popolo della libert continuano rimarcando che la legge 240 della Gelmini mira ad innescare un meccanismo di competizione fra atenei, che tende ad innalzarne la qualit: qualit del corpo docente, che dovr essere di visibilit internazionale; qualit del personale tecnicoamministrativo, che dovr fornire attivit di supporto sempre pi complesse. Diventa poi importantissima concludono - la capacit di far terminare agli iscritti il ciclo di studi nei tempi indicati. Questo non significa abdicare al ruolo di formazione degli studenti, la cui carriera nel mondo del lavoro verr monitorata nel tempo, bens attrarre buoni studenti attraverso attivit di promozione su tutto il territorio italiano, e non solo nel naturale bacino di utenza della regione.

PARERE FAVOREVOLE UNANIME DELLA TERZA COMMISSIONE ALLE LINEE GUIDA PER LA PROGRAMMAZIONE TERRITORIALE DELLA RETE SCOLASTICA E DELL'OFFERTA FORMATIVA Perugia, 30 luglio 2012 La Terza commissione di Palazzo Cesaroni ha approvato all'unanimit l'atto amministrativo della Giunta contenente le linee guida per la programmazione territoriale della rete scolastica e dell'offerta formativa in Umbria. Il presidente Massimo Buconi ha chiesto l'immediata iscrizione dell'atto all'ordine del giorno dei lavori del Consiglio regionale, per dare modo alle scuole e agli enti preposti di programmare subito le offerte per gli anni scolastici 2013-2014 e arrivare entro il 31 dicembre di quest'anno all'approvazione in Aula del Piano regionale per la programmazione territoriale della rete scolastica e dell'offerta formativa per gli anni scolastici 2013-2014. L'assessore all'istruzione Carla Casciari ha spiegato che le nuove linee guida mantengono le scelte gi fatte in precedenza per l'anno scolastico 2011-12, sul quale stato fatto un monitoraggio che ha permesso di verificare e valutare la validit dei criteri individuati, che hanno riscontrato un ottimo appeal per quanto riguarda le iscrizioni. Solo un numero molto limitato di indirizzi, tra quelli istituiti, non sono stati attivati. Gli indirizzi di carattere generale sono di riequilibrare l'offerta formativa sul territorio, prevedendo eventuali inte-

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grazioni ed evitando sovrapposizioni, tenere conto della compatibilit con le strutture, le risorse strumentali e le attrezzature esistenti e dare attenzione all'istruzione tecnico professionale, in quanto caratterizzata da uno stretto collegamento con il mondo del lavoro. Le Province dovranno tener conto anche dell'andamento demografico e dell'adeguatezza della rete dei trasporti. Il limite massimo di 900 alunni potr essere superato dagli istituti insistenti in aree ad alta densit demografica e da quelli comprensivi. Non saranno assegnati dirigenti scolastici con incarico a tempo indeterminato alle istituzioni scolastiche autonome con meno di 600 alunni, limite ridotto a 400 per quelle site in comuni montani.

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CONSIGLIO REGIONALE (1): POLEMICA SU SERATA EX-ESSICATOI TABACCOCOLLEZIONE BURRI A CITT DI CASTELLO LETTE IN AULA LA MISSIVA DEL VICEPRESIDENTE LIGNANI MARCHESANI E LA DICHIARAZIONE DELL'ASSESSORE BRACCO Perugia 3 luglio 2012 Nel corso della seduta odierna, il presidente Eros Brega, su richiesta dell'interessato, ha reso noto i contenuti di una lettera inviatagli dal vicepresidente Andrea Lignani Marchesani in cui si dava conto di quanto accaduto sabato scorso, a Citt di Castello, nel corso della serata agli Ex-Essicatoi del Tabacco dove custodita la Collezione Burri, a conclusione del Press tour organizzato dall'assessorato al turismo della Regione Umbria. Successivamente, l'assessore regionale al turismo Fabrizio Bracco ha chiesto e ottenuto che venisse data lettura anche della sua dichiarazione (rilasciata all'agenzia Aun) sulla vicenda. Di seguito i testi integrali della lettera del vicepresidente Lignani Marchesani e della nota dell'assessore Bracco. LETTERA VICEPRESIDENTE LIGNANI MARCHESANI: Egregio Presidente, la presente per informarLa dell'increscioso episodio verificatosi nel corso dell'evento promozionale della Regione Umbria presso gli Essiccatoi del tabacco adibiti attualmente a sede del Museo Burri a Citt di Castello. Presenti numerosi giornalisti del settore turistico e tour operator la manifestazione si dapprima trasformata in un comizio politico per le dichiarazioni fuori controllo, inopportune e non attinenti della moglie del presidente della Fondazione Burri. Alle mie rimostranze, colorite ma non volgari, la dirigente Gonnellini si permessa di prendere il microfono e di rimproverarmi dandomi presunte lezioni di educazione. Un comportamento non accettabile perch non comunque compito dei dirigenti entrare nel merito delle azioni degli eletti del popolo, anche nel caso, e non questo, di manifesto comportamento errato del consigliere. Premesso che non mi stata concessa replica (incredibile che ad una manifestazione della Regione possano parlare dirigenti, mogli e non consiglieri) non sarei stato nelle condizioni di iniziare un contraddittorio pena lo scadere degli intenti della manifestazione. Ritengo comunque opportuno che il comportamento della dirigente Gonnellini sia pubblicamente censurato e comunque La prego di leggere questa mia nel corso delle Sue comunicazioni al primo Consiglio utile. NOTA ASSESSORE BRACCO: La serata agli ex-Essicatoi del Tabacco che custodiscono la Collezione Burri, organizzata a conclusione del press tour per giornalisti e tour operators, stata un successo, e dispiace che il vicepresidente dellassemblea regionale, invitato con piacere in rappresentanza del Consiglio insieme ad altri esponenti delle istituzioni, abbia trasformato un normale, aperto e comunque informale dibattito, quale quello sviluppatosi sullo stimolante intervento di Philippe Daverio, in una sorta di caso politico-istituzionale, che non ha ragione di esse-

re. Lo afferma lassessore alla Cultura della Regione Umbria Fabrizio Bracco, commentando le dichiarazioni di Andrea Lignani Marchesani, consigliere del Pdl e vicepresidente del Consiglio regionale. In un modo che oscura a chi non fosse stato presente la comprensione dei fatti continua Bracco -, Lignani Marchesani mette insieme le considerazioni sui capannoni (ma italiani, e non solo tifernati) espresse da Philippe Daverio, le sue condivisibili proposte sul rilancio e lo sviluppo della Fondazione Burri, lintervento certo vivace e discutibile, ma comunque pronunciato nel clima di una conversazione rilassata e non in un contesto politico, della consorte del presidente della Fondazione, lintervento di una dirigente della Regione, cui competeva lorganizzazione dellevento, e che si sentita in dovere di svolgere, in presenza di talune intemperanze verbali, una funzione moderatrice, certo ben lontana da ogni volont di censurare un consigliere regionale e comunque intenzionata a ricondurre la conversazione nel suo giusto alveo. Questi sono i fatti, e spiace che un politico serio ed equilibrato come Lignani Marchesani non abbia in questa occasione esercitato quella capacit di comprensione, che avrebbe consentito di collocare laccaduto nella sua giusta luce e nelle sue esatte proporzioni. NOMINE IN CONSIGLIO: MERA SPARTIZIONE TRA LE FORZE POLITICHE CHE SOSTENGONO IL GOVERNO - CIRIGNONI (LEGA NORD) SPIEGA PERCH NON HA PARTECIPATO AL VOTO E SUGGERISCE UNA REGOLAMENTAZIONE PI SERIA Perugia, 3 luglio 2012 A proposito del rinnovo di alcuni organismi di controllo e vigilanza in alcuni enti umbri, fatte questa mattina il Consiglio regionale, il capogruppo della Lega Nord Gianluca Cirignoni afferma: "Non abbiamo partecipato volutamente al voto di stamattina per eleggere i componenti di spettanza regionale di organismi importanti, in quanto sembra essere il frutto di una mera spartizione tra le forze politiche che a livello nazionale sostengono il governo antidemocratico dei nominati. Secondo Cirignoni, si sarebbe dovuto agire con pi trasparenza per consentire a tutti i professionisti interessati di presentare la propria candidatura ed ai consiglieri regionali di visionare i curriculum vitae presentati dai candidati. L'esponente della Lega Nord invoca in proposito una regolamentazione seria e puntuale in materia, giustificandola con la constatazione che brucia ancora il ricordo dell'incapacit e dell'impreparazione dei componenti il penultimo collegio dei revisori dell'Agenzia Umbra Sanit, emerso nelle audizioni che due anni fa organizz il Comitato di vigilanza sull'amministrazione regionale". NOMINE DEI GARANTI: L'IDV NON INDICA NOMI. LE ASSOCIAZIONI SCELGANO PERSONE IMPEGNATE E DI ALTO LIVELLO, AL

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DI SOPRA DELLE PARTI E DEI PARTITI NOTA DI DOTTORINI E BRUTTI (IDV) Perugia, 3 luglio 2012 Proporremo di togliere ai partiti la nomina diretta di figure di garanzia, come nel caso del Garante per i detenuti e il Garante per i diritti dell'infanzia. Per questo abbiamo deciso di non sottoporre alcun nome al Consiglio regionale in modo da lasciare spazio alle proposte di singoli e associazioni, direttamente impegnati sul campo nella difesa dei diritti civili". Oliviero Dottorini, capogruppo dell'Italia dei Valori in Consiglio regionale e Paolo Brutti segretario regionale dell'Italia dei Valori, lanciano un appello alle associazioni e alle organizzazioni, perch si facciano promotrici di proposte per queste importanti figure di garanzia, a seguito della decisione del gruppo dell'Italia dei Valori di non partecipare al voto sui membri dei collegi di revisori dei conti di Agenzia forestale, Ente acque e Parco 3A e di non avanzare alcun nominativo per i Garanti per l'infanzia e per i detenuti. Chiediamo che siano le associazioni continuano Dottorini e Brutti a fare i nomi di figure di alto spessore, direttamente impegnate a favore di detenuti e infanzia, di comprovata esperienza e senza alcun legame diretto con i partiti. Dobbiamo evitare che si consumi una vera e propria spartizione tra forze politiche di incarichi che per loro natura devono essere di garanzia e al di sopra di ogni parzialit. CRISI: APRIRE UNA VERTENZA UMBRIA NEI CONFRONTI DEL GOVERNO MONTI, PARTENDO DA UN DIBATTITO APERTO E FRANCO NELLA SEDUTA CONSILIARE DI MARTED 10 LUGLIO A PALAZZO CESARONI CONFERENZA DEL GRUPPO REGIONALE PRC-FDS A Palazzo Cesaroni, nel corso di una conferenza stampa convocata dal gruppo consiliare Prc-Fds, il capogruppo Damiano Stufara ha illustrato il percorso politico che dovrebbe portare alla apertura di una Vertenza Umbria nei confronti del Governo nazionale sugli effettiperversi che la crisi sta provocando in questa regione. Stufara, con a fianco il neo segretario regionale Della Vecchia, ha auspicato che gi marted 10 luglio il Consiglio regionale possa discutere il testo di una mozione presentata dallo stesso Stufara con l'intendimento di aprire un dibattito approfondito sugli effetti e sulle soluzioni da prospettare al governo Monti per evitare che il sistema Umbria, possa non tenere. Perugia, 4 luglio 2012 Nonostante l'impegno positivo della Giunta regionale umbra sul fronte della crisi con il finanziamento della Cassa integrazione in deroga e l'utilizzo delle risorse comunitarie dei fondi Fas, l'Umbria da sola non pu farcela ad uscire dagli effetti perversi di una situazione occupazionale e produttiva che qui si

annuncia pi lunga che altrove. C' bisogno di un impegno concreto del grande assente, il Governo nazionale, da perseguire con una mobilitazione politica che in prima fila deve vedere il Consiglio regionale nella prossima seduta di marted 10 luglio. Damiano Stufara, capogruppo di Prc-FdS, con a fianco il neo segretario regionale Luciano Della Vecchia, ha illustrato alla stampa il percorso indicato dal suo partito per l'apertura di una Vertenza Umbria con il Governo Monti, che dovrebbe partire da una discussione aperta e franca in Consiglio regionale, sullo stato della economia umbra. Una iniziativa di alto profilo politico ha spiegato l'esponente di Prc-Fds - nel corso della quale dovr essere discussa e messa ai voti anche il testo di una mozione predisposta da Prc-FdS. Stufara, unico firmatario del documento, ha ricordato come l'economia umbra, per le caratteristiche strutturali poche esportazioni, mercato interno in difficolt, redditi fra i pi bassi del paese ed elevata precariet nei rapporti di lavoro rischia effetti molto negativi da scongiurare per tempo. Stufara ha aggiunto anche la constatazione di tre settori strategici in difficolt, come la chimica ternana, gli stabilimenti Merloni e i dubbi sulla fusione fra Tyssen Krupp e Autokumpu - all'esame della Comunit europea sul versante della concorrenza - che potrebbe riservare sorprese negative sul fronte occupazionale. Se questi tre settori dovessero venire meno, ha aggiunto Stufara, il sistema Umbria non terrebbe. Per questo c' bisogno di coinvolgere sui problemi della economia regionale il Governo Monti che in queste ultime ore dimostra in modo ancor pi evidente i suoi limiti, proponendo dietro il termine spending review, altri tagli alla spesa, dello stesso tipo di quelli lineari del ministro Tremonti. Il testo della mozione da discutere in Consiglio, indica al dibattito della Assemblea di Palazzo Cesaroni, di impegnare la Giunta regionale a compiere tutte le iniziative in suo potere per arrivare all'apertura della Vertenza Umbria con il Governo e ad aprire un dibattito volto a porre le premesse per una strategia nazionale di contrasto alle dismissioni produttive ed alla contrazione dei consumi e dei redditi. Fra le premesse che si leggono nel testo da discutere in Aula, il drammatico aumento della Cassa integrazione: pi 112 per cento quella ordinaria, + 8 quella straordinaria e + 57 quella in deroga; il forte calo della produzione industriale; la diminuzione del 9,7 per cento del commercio quella drastica dei consumi in bene e servizi, anche per effetto dell'inasprimento fiscale su redditi da lavoro e da pensione. FOTO CONFERENZA STAMPA PRC-FDS: http://goo.gl/v7bC8

COMITATO LEGISLAZIONE: INAMMISSIBILE CHE LA GIUNTA NON RISPETTI LE SCADENZE PREVISTE DALLE CLAUSOLE VALUTATIVE - NOTA DI CIRIGNONI (LEGA NORD)

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Il capogruppo leghista a Palazzo Cesaroni Gianluca Cirignoni, facendo riferimento a quanto emerso nella seduta odierna del Comitato per la legislazione, critica l'Esecutivo regionale per il mancato rispetto delle clausole valutative e il conseguente mancato invio al Consiglio regionale di 38 relazioni su 49 nel solo biennio 2011/2012. Per Cirignoni la situazione tanto pi intollerabile se si tiene conto che la Giunta pu avvalersi di oltre 300 responsabili altamente specializzati inquadrati come dirigenti e posizioni organizzative, che nel solo 2010 hanno beneficiato di premi di risultato per oltre 2milioni e 200mila euro. Perugia, 5 luglio 2012 - E' inammissibile che la Giunta regionale non rispetti le scadenze per la predisposizione e l'invio al Consiglio delle relazioni previste dalle clausole valutative contenute in alcune importanti leggi regionali. Lo afferma il capogruppo leghista a Palazzo Cesaroni Gianluca Cirignoni, facendo riferimento a quanto emerso nella seduta odierna del Comitato per la legislazione (http://goo.gl/vIHW3): su 49 relazioni previste per il biennio 2011/2012 ne sono pervenute ai consiglieri regionali solo 11. Ad esempio negli ultimi 4 anni l'Esecutivo di Palazzo Donini ha omesso di presentare la relazione prevista dalle Norme per la gestione integrata dei rifiuti e bonifica delle aree inquinate (legge regionale 11/2009). La clausola valutativa continua Cirignoni - un importante strumento legislativo che consente ai consiglieri regionali di esercitare al meglio la loro funzione di controllo sull'operato della Giunta ed al Consiglio di verificare l'impatto che le leggi hanno avuto sulla societ regionale e la loro efficacia rapportata ai soldi spesi. Secondo il capogruppo della Lega nord la situazione tanto pi intollerabile se si tiene conto che la Giunta pu avvalersi di oltre 300 responsabili altamente specializzati inquadrati come dirigenti e posizioni organizzative, che nel solo 2010 hanno beneficiato di premi di risultato per oltre 2milioni e 200mila euro, premi che a nostro avviso dati i palesi e reiterati inadempimenti, dovrebbero essere oggetto di un attento esame e verifica, che chieder con apposita interrogazione. Ricordando l'importanza della clausola valutativa auspichiamo che venga inserita in tutte le leggi regionali, come noi stessi ci stiamo impegnando a fare. COMITATO LEGISLAZIONE: SPIEGARE IL MANCATO RISPETTO DELLE SCADENZE DELLE CLAUSOLE VALUTATIVE RELATIVE AD UN GRAN NUMERO DI LEGGI REGIONALI - INTERROGAZIONE DI MONACELLI (UDC) Perugia, 5 luglio 2012 Il capogruppo regionale dell'Udc, Sandra Monacelli, ha presentato una interrogazione all'Esecutivo di Palazzo Donini per conoscere le ragioni che hanno determinato il comportamento omissivo ed il mancato rispetto delle scadenze delle clausole valutative relative

ad un gran numero di leggi regionali. Monacelli fa riferimento a quanto evidenziatosi durante i lavori del Comitato per la legislazione del Consiglio regionale (http://goo.gl/vIHW3): Da ci che emerge dalla rilevazione di giugno 2012 sulla relazione 'Scadenze clausole valutative', la Giunta non ha fornito alcuna relazione sull'attuazione e sui risultati raggiunti da molte leggi con clausola valutativa, che prevedono la periodicit della rendicontazione all'Assemblea. Il capogruppo Udc a Palazzo Cesaroni rimarca inoltre che non risultano pervenute relazioni su leggi di particolare rilevanza e che dovrebbero rappresentare snodi strategici della politica regionale sia dal punto di vista sociale che economico, come la legge sul fondo regionale per la non autosufficienza, sugli interventi per il sostegno e la qualificazione dell'attivit di assistenza familiare domiciliare, sulla gestione integrata dei rifiuti e la bonifica delle aree inquinate e molte altre. Appare evidente come tale omissione nell'attivit della Giunta comporta un grave pregiudizio all'attivit assembleare, venendo a mancare dati di fondamentale importanza per svolgere con efficacia ed efficienza l'attivit legislativa ed intervenire in modo adeguato, preciso e puntuale. Sandra Monacelli mette poi in evidenza che uno degli strumenti che i consiglieri regionali hanno a loro disposizione per mettere in atto il controllo sull'efficacia, sulla corretta applicazione e sul raggiungimento degli obiettivi che la legge intende perseguire rappresentato dalle clausole valutative, che dovrebbero raccogliere, elaborare e comunicare all'organo legislativo una serie di informazioni selezionate per conoscere tempi e modalit di attuazione della legge. SENTENZA G8 GENOVA: SOLO UN GOVERNO REAZIONARIO E UN'OPPOSIZIONE DEBOLE E COMPLICE IMPEDIRONO DI DIRE SUBITO LA TRAGICA VERIT - GORACCI (COMUNISTA UMBRO): UNO SPRAZZO DI LUCE SU UNA VICENDA OSCURA" Il consigliere regionale Orfeo Goracci (Comunista umbro) definisce la sentenza della Corte di Cassazione, relativa al G8 di Genova del 2001, uno sprazzo di luce su una vicenda oscura, per alcuni aspetti da regime sudamericano, ma le sua effettiva efficacia amareggia. Goracci, nel ricordare la sua partecipazione come sindaco di Gubbio alla manifestazione (al fianco dei giovani, dei movimenti, del social forum e contro lo strapotere di Stati e, soprattutto, delle banche contro i popoli), stigmatizza il comportamento dell'allora capo della polizia Gianni De Gennaro (ora sottosegretario del Governo Monti). Mentre l'attuale capo Antonio Manganelli commenta - chiede scusa con immenso ritardo, lui non fa nemmeno questo. Sarebbe molto pi saggio e onorevole che lasciasse l'incarico attualmente ricoperto. Perugia, 9 luglio 2012 - Quanto successo nel corso del G8 di Genova era chiaro fin da allora,

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solo un governo reazionario e un'opposizione debole e complice impedirono di dire subito la tragica verit: centinaia di inermi e pacifici manifestanti, che alla Diaz, ma anche a Bolzaneto e altrove furono massacrati, aggrediti con odio e ferocia. Non a caso si parlato di "'macelleria messicana'. Cos il consigliere regionale Orfeo Goracci (Comunista umbro) interviene sulla sentenza della Corte di Cassazione che ha confermato le condanne per falso nei confronti dei vertici della polizia coinvolti nel pestaggio e negli arresti illegali dei no-global alla scuola Diaz durante il G8 di Genova del 2001. Goracci ricorda che il 21 luglio 2001 partecip alla manifestazione con la fascia tricolore, certamente unico sindaco di citt sopra i 30mila abitanti. Ricordo ed evidenzio questo perch, anche nelle vesti istituzionali occorrono la forza, il coraggio, il convincimento e la coerenza di schierarsi. Il sindaco e gli amministratori di Gubbio aggiunge - (che erano stati eletti 50 giorni prima) non ebbero dubbi nel decidere con chi stare: con i giovani, i movimenti, il social forum e contro lo strapotere di stati e, soprattutto, delle banche contro i popoli. Avemmo la fortuna di non subire violenze, ma percepimmo e vivemmo chiaramente il clima di aggressione che c'era nei confronti dei partecipanti. Successivamente e con coerenza va avanti -, mentre imperava il Governo Berlusconi, cercammo di impedire (e ci riuscimmo) che l'albero di Natale pi grande del mondo fosse acceso dall'allora ministro Scaiola, che era agli Interni all'epoca dei tragici fatti avvenuti a Genova nella notte tra il 21 e il 22 luglio. Dopo 11 anni commenta Goracci - arriva una sentenza che fa luce su come andarono i fatti, ma tra prescrizioni, tra legge' Cirielli' e via dicendo, nessuno dei massimi responsabili far un giorno di galera, al massimo riceveranno una 'sospensione' dal proprio incarico (ma poi per quanto?). E parliamo di pestaggi e torture (ricostruiti e diffusi anche in un film) che hanno coinvolto centinaia di giovani italiani e provenienti da diverse parti d'Europa e del mondo. Non va dimenticata anche la tragica morte di Carlo Giuliani di sabato 20 luglio. La sentenza della Cassazione rimarca Goracci - uno sprazzo di luce su una vicenda oscura, per alcuni aspetti da regime sudamericano, ma le sua effettiva efficacia amareggia. Si possono rompere le teste senza prendere nessuna condanna (per le scelte politiche ed istituzionali, con leggi approvate dopo i fatti). Certo non pu non essere stigmatizzato il comportamento di Gianni De Gennaro (ora sottosegretario del Governo Monti) che era allora il capo della polizia e mentre Manganelli chiede scusa con immenso ritardo, lui non fa nemmeno questo. Non sarebbe molto pi saggio e onorevole lasciare l'incarico attualmente ricoperto? Certo - va avanti il consigliere regionale -, i fatti di Genova fanno ancora pi riflettere chi ha avuto ed ha a che fare con vicende giudiziarie e non sar mai facile spiegare e far capire perch nello stesso paese chi stato responsabile di massacri e torture se la cava con una 'sospensione' dal lavoro (se ci sar), mentre

ci sono persone che si sono fatte due mesi di galera (custodia cautelare) solo in base a deposizioni in riferimento a scelte politiche e amministrative, senza che nessun tribunale si sia espresso con sentenze. Nel sistema giudiziario di questo paese - conclude Goracci - c' sicuramente qualcosa da rivedere. TEST ANTIDROGA NELLE SCUOLE: SAR LA COMMISSIONE TOSSICODIPENDENZE AD APPROFONDIRE LA PROPOSTA CONTENUTA NELLA MOZIONE DI MONACELLI (UDC) IL DIBATTITO E LA DECISIONE DI NON PROCEDERE AL VOTO IN AULA Il Consiglio regionale su proposta del presidente Eros Brega ha deciso di non mettere ai voti il testo della mozione, presentata da Sandra Monacelli, capogruppo Udc a Palazzo Cesaroni, per impegnare la Giunta ad organizzare attivit di prevenzione compreso il ricorso a test antidroga da effettuare sugli studenti, in accordo fra istituzioni, scuola e famiglie. Sar la Commissione sulle tossicodipendenze ad approfondire l'argomento da tutti ritenuto meritevole di attenzione, ma anche carico di rischi e di ricadute nei confronti della privacy e dei diritti degli stessi studenti. Perugia, 10 luglio 2012 L'ipotesi di mettere in atto strumenti di prevenzione contro l'uso di sostanze stupefacenti fra i giovani, compresa la possibilit di prevedere test antidroga obbligatori nelle scuole superiori dell'Umbria, contenuta nella mozione a firma del capogruppo Udc Sandra Monacelli, verr discussa ed approfondita all'interno della Commissione regionale sulle tossicodipendenze, presieduta da Luca Barberini. Lo ha deciso il Consiglio regionale, senza mettere l'atto ai voti su proposta del presidente Eros Brega, al termine di una discussione generale che da un lato ha evidenziato l'esistenza del problema e la necessit di dare risposte da parte delle istituzioni; ma anche la necessit di approfondire l'argomento per la sua intrinseca complessit dell'argomento, per le implicazioni che comporterebbe l'uso di test condizionanti nei confronti degli stessi ragazzi e dei loro diritti e, sopratutto, la presenza della Commissione regionale sulle tossicodipendenze che da qualche mese sta approfondendo la conoscenza sul pi vasto tema delle tossicodipendenze in Umbria. Illustrando all'Aula il testo della sua mozione Sandra Monacelli che rispetto al mancato voto sul documento ha espresso soddisfazione del contributo dato al dibattito - precisando che sarebbe mancato il coraggio di votare contro - ha ricordato le raccomandazioni del Consiglio d'Europa sulla necessit di contenimento del fenomeno droga, perch le politiche fin qui adottate non hanno prodotto i risultati attesi. Che per arginare il fenomeno serve una azione pi coordinata e il coinvolgimento di tutte le istituzioni, compresa la scuola. Nel merito, ha ricordato, c' stato un appello del

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dirigente scolastico regionale che denuncia il continuo diffondersi della droga fra gli studenti, in contrapposizione ed a pochi mezzi della stessa scuola. La stessa UE ha spiegato Monacelli nei suoi documenti attesta che fra i giovani si fa un alto uso di cocaina ed il 21 per cento dei giovanissimi ha provato la cannabis, come dimostrazione che proprio in et adolescenziale ormai scomparsa ogni distinzione fra le droghe pi o meno pericolose. La stessa UE per afferma che la prevenzione scolastica che in Italia non si fa d risultati, sia in termini di ritardo che di minor esposizione al fenomeno. Si tratta dunque di coinvolgere scuole, famiglie ed istituzioni, anche con l'insegnamento di materie specifiche da inserire nei programmi scolastici. Ma in ultimo - ha precisato la Monacelli - servono anche iniziative scomode e forse impopolari, come i test antidroga per gli alunni di tutte le scuole, a partire da quelle superiori. Non per smascherare qualcuno, ma come supporto di conoscenza. Le famiglie non possono ignorare una vita parallela dei propri figli e magari scoprirla in modo drammatico. Le istituzioni su questo devono avere un ruolo attivo e collaborativo. I test dovranno essere sottoposti a valutazione scientifica. A difesa della propria iniziativa e della crescente attenzione che c' anche a livello nazionale sul problema droga e giovani, Monacelli ha ricordato che la notizia della sua mozione, dopo essere rimbalzata sullAnsa, stata rilanciata da 30 siti web nazionali, tra i quali il Corriere della Sera, il Secolo XIX, la Stampa, Repubblica, una serie di giornali di provincia, da Varese News, alla Provincia di Lecco, al Corriere del Mezzogiorno. Il Dibattito Luca Barberini (Pd) Presidente della Commissione regionale sulle tossicodipendenze: La mozione e ha il pregio di affrontare il nodo del problema, ma anche il difetto di proporre soluzioni prima ancora di conoscere il fenomeno. Ritengo prematuro trarre conclusioni oggi, prima del lavoro della Commissione che presiedo che si proposta di approfondire e conoscere il fenomeno prima di assumere decisioni. Per questo propongo di rinviare la mozione dopo le conclusioni della commissione, proprio perch per decidere occorre conoscere. Non si pu ignorare che attiva una commissione di inchiesta sul fenomeno tossicodipendenze in Umbria, E' partita dopo un avvio travagliato dovuto al cambio di presidente e ad un certo atteggiamento da Aventino di alcuni colleghi. Ma adesso da 45 giorni la Commissione che presiedo opera ed ha contatti con chi vive quotidianamente con questo mondo (scuole, Asl, etc. ). Fino al mese di settembre continueremo ad approfondire il tema. Anche il dirigente scolastico ha lanciato un forte grido di allarme. Ma ci ha suggerito di approfondire ricordandoci che si pu collaborare tutti insieme con il mondo della scuola e delle istituzioni. Gianluca Cirignoni (Lega Nord): La mozione ha il merito di portare in aula il problema drammatico della droga. Credo per che il testo non tenga conto dei risvolti e degli effetti sulla privacy e sui diritti civili dei minorenni che potrebbe avere su tanti

giovani. Prima di sottoporla al voto in effetti pi giusto che venga approfondita nell'ambito della Commissione. Dobbiamo chiederci tante cose, a partire dalla organizzazione mafiosa che presiede alla distribuzione della droga. Al coinvolgimento anche di alcuni cittadini umbri. Il dispositivo della mozione cos importante che non pu prescindere da un passaggio di approfondimento in Commissione tossicodipendenze. Maria Rosi (Pdl): Ringrazio la collega per la mozione che affronta un problema sul quale da anni mi sto impegnando. Io sono per convinta che bisogna andarci con i piedi di piombo sopratutto nei rapporti con la scuola. Negli Usa i test antidroga effettuati hanno dimostrato che non servono a prevenire, ma a rinforzare i legami fra scuola e genitori. Attenzione anche ai diritti del fanciullo alla sua privacy, tutelate da leggi e convenzioni. Chiedo comunque al presidente della Commissione di approfondire l'argomento. Oggi nessuno di noi ha gli strumenti per dire ci essere favorevole ai test antidroga. Per cui invito Barberini a portare la mozione in Commissione e ad acquisire il parere di esperti pedagoghi prima di decidere. Orfeo Goracci (Comunista umbro): Sono contrario alla proposta dei test e parlo anche da operatore scolastico e genitore. Diventerebbero elementi di ghettizzazione, di chiusura al dialogo e anche una forma di proibizionismo d'altri tempi. Non mi sembra una risposta al problema e credo che alche la proponente abbia qualche dubbio sui test. Lo dimostra, in fondo alla mozione, quando suggerisce di valutare l'efficacia degli stessi test. Mi chiedo anche perch scegliere una et invece di un'altra. Attenzione a non condizionare i ragazzi che a volte si sentono emarginati per molto meno. Non serve avere la fotografia di quanti ragazzi fanno uso di8 droghe. Eros Brega (Presidente del Consiglio regionale), prima di mettere la mozione al voto e preso atto degli interventi, ha proposto di sospendere l'esame invitando il presidente della Commissione sulle tossicodipendenze Luca Barberini ad iscrivere l'argomento alla prima seduta della Commissione. GETTONE AI TERREMOTATI DELL'EMILIA: VISTA LA NOBILT DELLA PROPOSTA CHE CONDIVIDO TOTALMENTE HO FIRMATO L'APPOSTITO MODULO PER LA DETRAZIONE - GORACCI (COMUNISTA UMBRO) NON HO AVUTO COMUNICAZIONI IN MERITO Perugia, 11 luglio 2012 Il consigliere regionale Orfeo Goracci (Comunista umbro) interviene in merito alla devoluzione, da parte dei consiglieri regionali dell'Umbria di un gettone di presenza (350 euro) per i terremotati dell'Emilia Romagna. Visto che sono finito su un elenco di 'ritardatari' di due quotidiani regionali (chiss perch uno ne riporta 7 e uno 5?) - scrive Goracci in una nota -, pur non ricordando di aver avuto alcuna comunicazione in merito all'argomento, vista la nobilt della proposta e la totale condivisione della stes-

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sa, ho in data odierna firmato l'apposito modulo per la devoluzione del mio gettone di presenza (competenze del mese di luglio) a favore della popolazione terremotata dell'Emilia. QUOTE ROSA: LA QUESTIONE UN PRETESTO PER ATTACCARE POLITICAMENTE E PERSONALMENTE IL SINDACO DI ASSISI LA VICINANZA DI MONNI (PDL) A CLAUDIO RICCI Perugia, 11 luglio 2012 - Ribadisco la mia vicinanza, fiducia e stima al sindaco di Assisi Claudio Ricci e a tutti i componenti della sua Giunta. Sono sicuro che quel territorio continuer ad essere bene amministrato. Cos il consigliere regionale del PdL, Massimo Monni dopo gli ultimi articoli apparsi su Il Fatto Quotidiano e il Corriere della Sera che denigrano la condotta del sindaco di Assisi e le numerose e strumentali prese di posizione della minoranza assisana. Ad Assisi scrive Monni in una nota - si sta prendendo come pretesto la questione delle quote rosa per attaccare politicamente ed alcune volte personalmente il sindaco di una citt che, rispettando il volere dei suoi cittadini, ha scelto una squadra di governo che rispetta fedelmente il criterio politico per eccellenza: le preferenze, cio la fiducia degli elettori verso gli amministratori. Le accuse di maschilismo commenta - neanche le prendo in considerazione, in quanto lasciano il tempo che trovano. Monni ricorda quindi che il Presidente del Consiglio comunale, seconda carica dopo il sindaco, una donna e ha declinato per motivi personali la carica di assessore. Le polemiche strumentali della sinistra assisana conclude il consigliere regionale - non hanno nulla a che vedere con la seria questione delle donne in politica. GETTONE AI TERREMOTATI DELL'EMILIA: LA MAGGIOR PARTE DEI CONSIGLIERI LO HA GI VERSATO, ALTRI LO STANNO FACENDO IN QUESTI GIORNI. NON ESISTE UN ELENCO DI 'REPROBI' - NOTA PRESIDENTE BREGA Perugia, 11 luglio 2012 - L'Ufficio di Presidenza, nella seduta del 12 giugno scorso, ha proposto ai consiglieri regionali di aderire alla raccolta di fondi a favore delle popolazioni terremotate dell'Emilia Romagna devolvendo una somma equivalente ad un gettone di presenza (350 euro). La somma raccolta alla fine della sottoscrizione sar versata entro la fine del corrente mese. Il presidente del Consiglio regionale Eros Brega interviene in merito alla notizia pubblicata da alcuni giornali locali riguardante un elenco di consiglieri regionali che non avrebbero ancora versato il contributo di solidariet per i terremotati dell'Emilia. La gran parte dei consiglieri regionali spiega Brega - ha aderito all'iniziativa dell'Ufficio di Presidenza sottoscrivendo la propria quota di

contributo, altri lo stanno facendo in questi giorni e, come stabilito, entro la fine di questo mese la somma raccolta dall'Assemblea legislativa sar versata ai beneficiari. Questo quanto. Non esiste peraltro alcun 'elenco ufficiale' dei 'ritardari' aggiunge - n tantomeno volont espresse o sottaciute da alcuni consiglieri di sottrarsi ad un atto di solidariet cui il Consiglio regionale dell'Umbria non certo nuovo. Come rappresentanti delle Istituzioni pubbliche non possiamo e non vogliamo sottrarci alla verifica pubblica delle nostre azioni. Ma questo non certo il caso, perch non esiste un 'caso' di inadempiuta solidariet da parte dei consiglieri regionali. E chi ha suggerito ai mezzi di informazione la notizia dell'esistenza di un presunto elenco di reprobi da additare alla pubblica gogna conclude Brega - ha compiuto un mero atto di goliardia. TRIBUNALI: SOLIDARIET E CONDIVISIONE DELLE RAGIONI DELLA CITT DI ORVIETO CONTRO LA SOPPRESSIONE DELLA SEDE - PER DE SIO (PDL) UNA DECISIONE CHE IMPOVERISCE ULTERIORMENTE L'ECONOMIA DEL TERRITORIO Perugia, 11 luglio 2012 - Solidariet e condivisione delle ragioni della citt di Orvieto contro la soppressione della sede del tribunale, una decisione che impoverisce ulteriormente l'economia del territorio e l'efficienza dei servizi per i cittadini. Cos Alfredo De Sio (PdL) che nella giornata di oggi ha portato al Sindaco di Orvieto Antonio Concina la sua solidariet per la mobilitazione e la protesta civile che sta sostenendo. Le misure adottate dal Governo Monti rimarca il consigliere regionale - vengono calate senza alcuna consapevolezza e conoscenza delle varie realt e senza nessun apporto significativo in termini di economie, ma depauperando la storia e la tradizione di un presidio che funziona e offre sostegno concreto anche al sistema giudiziario della nostra regione. L' Umbria continua - sta cedendo fette di sovranit a criteri cervellotici che non possono essere uguali in tutta Italia. Dall'abolizione della Provincia di Terni che andr a coincidere con l'intero territorio regionale, alla spesa sanitaria che rischia di falcidiare servizi essenziali fino alla cancellazione del Tribunale commenta De Sio -, ci sono territori che pagano pi di altri la crisi e le misure per contenerla. La presidente delle Giunta regionale Catiuscia Marini, che anche ieri ha dichiarato che il Consiglio regionale non la sede idonea per aprire vertenze con il Governo Monti, si faccia carico di verificare nel complesso l' effetto delle misure che il governo sta adottando affinch conclude - una pi puntuale declinazione degli interventi possa avere effetti positivi e non penalizzanti per la tenuta del tessuto socio-economico dell'Umbria. TAGLIO UFFICI POSTALI: LA REGIONE APRA UNA VERTENZA CON POSTE ITALIANE. CHIUSURA DI QUESTI SERVIZI PROBLEMA

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SOCIALE, DI INSEDIAMENTO ANTROPICO E SVILUPPO FUTURO - NOTA DI LIGNANI MARCHESANI (PDL) Il consigliere regionale Andrea Lignani Marchesani (Pdl) sollecita la Regione Umbria ad aprire vertenza ed un tavolo di confronto con Poste Italiane per scongiurare il taglio degli uffici postali. La chiusura di questi servizi, a giudizio di Lignani Marchesani un devastante problema per le persone anziane, gi vessate dall'obbligo di aprire un conto corrente per riscuotere la pensione e rappresenta anche un ulteriore decisivo parametro che porta alla desertificazione dei piccoli centri storici. Perugia, 12 luglio 2012 - Chiudere uffici postali periferici non solo un devastante problema per le persone anziane, magari gi vessate dall'obbligo di aprire un conto corrente per riscuotere la pensione, ma anche un ulteriore decisivo parametro che porta alla desertificazione dei piccoli centri storici, a vantaggio invece di insediamenti industriali e commerciali e con pregiudizievoli prospettive in termini culturali e di sviluppo turistico. Cos il consigliere regionale Andrea Lignani Marchesani (Pdl) che nello specificare che non questa la sede per fare la graduatoria delle priorit, n il momento di disconoscere la necessit di razionalizzare la spesa sottolinea la necessit che la Regione apra su questo tema una vertenza ed un tavolo di confronto con Poste Italiane, anche tenendo presente ci che questo significa in termini di prospettiva culturale. Spiega Lignani Marchesani che lufficio postale ha un ruolo fondamentale in una comunit e troppo, in questi anni, gli Enti locali hanno fatto nel contribuire alla spoliazione dei centri storici a vantaggio di altri insediamenti. La qualit della vita dellUmbria ed il suo possibile sviluppo futuro aggiunge - si giocheranno anche sullofferta complessiva nei borghi storici che stanno diventando, in alcuni casi, veri e propri 'villaggi fantasma'. A sostegno di ci l'esponente del Pdl propone come esempio lampante la chiusura di uffici postali proposta per capoluoghi comunali quali Citerna, Fabro e Fossato di Vico, mentre rimarrebbero operativi uffici in frazioni pi popolose dello stesso territorio, o per luoghi ad alta vocazione ricettiva e di interesse storicoartistico come Preggio, Spina o Civitella del Lago. Secondo Lignani Marchesani per inseguire un mero dato quantitativo di breve periodo si crea invece un moltiplicatore negativo che si ripercuoter sui centri storici e sulle vocazioni ricettive dellUmbria. Ad un problema sociale conclude - se ne aggiunge dunque uno di prospettiva e di immagine futura della Regione: su questo occorre evidentemente riflettere. GARANTI: PARTITI FACCIANO UN PASSO INDIETRO. URGENTE NOMINA ALLA LUCE DEL SOLE E PRIMA DELLA PAUSA ESTIVA DOTTORINI (IDV): LE ASSOCIAZIONI A-

VANZINO NOMINATIVI DI SPERTE ED AUTOREVOLI

PERSONE

E-

Il capogruppo regionale dell'Italia dei Valori, Oliviero Dottorini, torna a chiedere di affrontare la delicata nomina delle due figure di garanzia, quella per i detenuti e quella per i diritti dell'infanzia, prima della pausa estiva dei lavori del Consiglio regionale. Dottorini, nell'annunciare che il suo gruppo politico non avanzer candidature proprie, ribadisce la necessit di affrontare subito e alla luce del sole la questione dei Garanti, chiamando associazioni e societ civile a proporre nomi autorevoli e impegnati sul campo. Ci sono situazioni in cui i partiti devono fare un passo indietro e mettersi al servizio della societ civile. Perugia, 13 luglio 2012 - necessario affrontare subito la questione dei Garanti e farlo alla luce del sole, chiamando associazioni e societ civile a proporre nomi autorevoli e impegnati sul campo. Non possiamo consentire che la loro nomina finisca nel dimenticatoio della pausa estiva o che venga risolta nel chiuso di qualche palazzo. Cos Oliviero Dottorini, capogruppo dell'Italia dei Valori in Consiglio regionale, torna a chiedere di affrontare la delicata nomina delle due figure di garanzia, quella per i detenuti e quella per i diritti dell'infanzia, prima della pausa estiva dei lavori del Consiglio regionale. Occorre dare un segnale forte continua Dottorini - ci sono situazioni in cui i partiti devono fare un passo indietro e mettersi al servizio della societ civile. Invitiamo pertanto le associazioni ad avanzare direttamente al Consiglio regionale candidature di persone autorevoli, con esperienza e al di sopra di ogni appartenenza partitica. Magari allegando curriculum e utilizzando tutti gli strumenti a disposizione, anche tramite posta elettronica. Il gruppo Idv conclude Dottorini - non avanzer candidature proprie: se vogliamo davvero fare in modo che queste figure svolgano un servizio per la comunit e per la tutela dei diritti, dobbiamo evitare che si consumi una vera e propria spartizione tra forze politiche. IL RITORNO DAL PDL A FORZA ITALIA NON POTR MAI AVERE N IL MIO CONSENSO N' TANTOMENO LA MIA ADESIONE - PER DE SIO (PDL): NON SOLO UNA QUESTIONE DI NOME Il consigliere regionale del PdL Alfredo De Sio punta il dito sulla dichiarazione di Silvio Berlusconi di voler intraprendere la strada del ritorno dal PdL a Forza Italia e, in una nota, sottolinea come questo eventuale passaggio non potr mai avere n il mio consenso n' tantomeno la mia adesione e che non solo una questione di nome. Per il consigliere regionale del PdL interrogarsi oggi, anche con un approccio autocritico, su quali obiettivi abbiamo raggiunto in questi

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anni l'unico modo per riavvicinare i nostri elettori e dare prospettive salde al centrodestra. Perugia, 16 luglio 2012 - Non solo una questione di nome. La dichiarazione di Silvio Berlusconi di voler intraprendere la strada del ritorno dal PdL a Forza Italia non potr mai avere n il mio consenso n' tantomeno la mia adesione. Cos Alfredo De Sio (PdL) in una nota, dove ricorda che il Popolo della Libert nacque come progetto di grandi prospettive teso ad unire le diverse esperienze politiche e culturali che trovavano un minimo comune denominatore nei principi di libert, socialit, meritocrazia, identit nazionale, moralit, modernizzazione dello Stato. Un percorso scrive De Sio - che era teso non ad annullare ma ad esaltare le diverse specificit dei soggetti fondatori, per offrire agli elettori un progetto ed una proposta dinamica in grado di cambiare l'Italia e governare le sfide del cambiamento. Per il consigliere regionale del PdL interrogarsi oggi, anche con un approccio autocritico, su quali obiettivi abbiamo raggiunto in questi anni l'unico modo per riavvicinare i nostri elettori e dare prospettive salde al centrodestra. La nascita del PdL commenta - ha costituito un'evoluzione nella quale i partiti e tutte le componenti politiche hanno sacrificato i propri egoismi per il raggiungimento di un obiettivo pi grande: rendere cio il bipolarismo permanente e tendere sempre pi ad un sistema bipartitico che avvicinasse l'Italia alle altre democrazie europee. Tutto questo purtroppo non si realizzato per una concatenazione di fattori, la crisi globale dell'economia, lo sfaldarsi della nostra maggioranza parlamentare, gli scandali e l'ondata di antipolitica. Il passaggio di testimone tra Berlusconi ed Alfano, la strutturazione del PdL in un partito vero, la convocazione dei congressi, l'introduzione del meccanismo delle primarie per la scelta del leader rimarca De Sio - rappresentavano il percorso virtuoso di un movimento che affrontava la sfida dell'evoluzione in un soggetto adulto pronto anche a correre i rischi insiti nei momenti di cambiamento pur di mantenere la barra ferma sui concetti di bipolarismo e di alternanza. Un nuovo inizio che, come tale, porta con se rischi e speranze. Tutto ci invece, oggi, sembra essere tramontato nella convinzione di molti, troppi nel PdL, a causa di pulsioni di vario genere che oscillano tra le dichiarazioni di fondamentalisti alla Galan, alle strategie di improbabili consiglieri dell'ultim'ora preoccupati solo ed esclusivamente delle loro sorti personali. L'abbandono di tutto ci, che con Alfano si era tentato di creare in questo anno, azzerando il tutto solo perch Berlusconi ha deciso di ricandidarsi, rappresenta il suicidio politico dell'esperienza per cui si era dato vita al PdL. Ecco perch spiega - se le ipotesi di un ritorno a Forza Italia, con la pretesa di annessione di tutte le altre anime fondatrici del PdL inaccettabile, lo sarebbe comunque un percorso dove, anche con altro nome, si cancellassero nella sostanza i principi ispiratori con i quali abbiamo deciso di intraprendere insieme

questa avventura. Secondo De Sio, inseguire, ad esempio, come si sta facendo, al di la dell'ufficialit, la prospettiva di una legge elettorale dove nessuna delle forze o coalizioni sia in grado di vincere e governare, significa azzerare tutto il percorso degli ultimi vent'anni. Nel PdL ribadisce - ci sono troppi soggetti che non concepiscono la possibilit che si possano difendere valori e principi rischiando anche di perdere le elezioni, preferendo invece inseguire ipotesi di governi consociativi o peggio di continuare a galleggiare controcorrente abdicando al ruolo politico per creare una marmellata indigeribile. De Sio definisce quella in corso, anche in Umbria, una discussione aperta con diverse prospettive finali dove la classe dirigente non minorenne, n figlia di un dio minore come ha dimostrato in tanti anni di duro confronto dentro e fuori le istituzioni. L' auspicio conclude - perci che il buonsenso prevalga e non si abbandoni la strada faticosamente intrapresa dove, anche a costo di lacerazioni profonde, gli uomini e le donne che nel PdL rappresentano la continuit storica e culturale della destra politica italiana, hanno continuato a lavorare con capacit e soprattutto con lealt. Una parola che nulla ha a che vedere con adulazione e servilismo. SANITOPOLI: DOPO LA RICHIESTA DI RINVIO A GIUDIZIO DELL'INGEGNER DI LORETO LA GIUNTA DICA SE INTENDE RIMUOVERLO DAGLI INCARICHI COME FECE CON LA ROSIGNOLI - INTERROGAZIONE URGENTE DI MONNI (PDL) Perugia, 19 luglio 2012 Con una interrogazione urgente presentata oggi a Palazzo Cesaroni, il consigliere del Pdl Massimo Monni chiede alla Giunta regionale di chiarire se con l'ingegner Paolo Di Loreto, nei confronti del quale la magistratura ha presentato richiesta di rinvio a giudizio nell'ambito della inchiesta sulla sanit, intende procedere con lo stesso metro utilizzato a suo tempo per rimuovere la dottoressa Rosignoli dalla direzione dell'Azienda Usl 3 di Foligno. Nel merito Monni precisa che: Di Loreto, gi direttore generale alla Direzione regionale sanit, pensionato e contrattualizzato a 120mia euro all'anno, ancora oggi rappresenta la Regione Umbria, su nomina della Conferenza dei presidenti delle Regioni, nelle commissioni ministeriali e negli organi tecnici di contrattazione per i rinnovi contrattuali dei medici, dei farmacisti (nomina recentissima) e delle altre professioni sanitarie. Monni chiede alla Giunta regionale di prendere in considerazione la possibilit di rimuovere immediatamente l'ingegner Di Loreto dagli incarichi affidatagli, considerato l'enorme danno di immagine e di reputazione che arrecherebbe alla Regione Umbria e alla Conferenza dei Presidenti la sua condizione di imputato nei cui confronti stato richiesto il rinvio a giudizio. RIORDINO UFFICI GIUDIZIARI: PER MAN-

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TENERE LA SEZIONE DEL TRIBUNALE DI PERUGIA A CITT DI CASTELLO NON SERVONO DICHIARAZIONI DI PRINCIPIO, MA DISTINTI MOMENTI DI IMPEGNO POLITICO - NOTA DI LIGNANI MARCHESANI (PDL) Secondo Andrea Lignani Marchesani (Pdl) per raggiungere l'obiettivo del mantenimento della sezione distaccata del Tribunale di Perugia a Citt di Castello il primo passo non sta alle Istituzioni locali, ma alla capacit di iniziativa politica trasversale dei parlamentari nazionali tutti. Lignani Marchesani indica una strada percorribile: Prevedere nel decreto governativo la possibilit, per ogni Tribunale sede di Corte di Appello, di individuare allinterno del proprio territorio una sezione distaccata. Solo dopo aver ottenuta questa modifica legislativa allora si potr aprire la partita per Citt di Castello. Perugia, 23 luglio 2012 - La spoliazione di servizi cui sottoposta Citt di Castello, la quarta citt dellUmbria, certamente inaccettabile. Non da oggi che si denuncia questa involuzione, tanto pi odiosa se si considera limpatto di tipo demografico e sociale in un territorio che 'strategico' non solo per s, ma per lintera Regione. Il consigliere regionale Andrea Lignani Marchesani (Pdl) interviene sulla questione relativa alla chiusura della sezione distaccata del Tribunale di Perugia a Citt di Castello, in conseguenza dei provvedimenti di riordino degli uffici giudiziari predisposti dal Governo. Se colpe ci sono state in passato - sostiene Lignani Marchesani - va dato atto che Citt di Castello non intende sottrarsi ad una stagione di sacrifici, come dimostrato dal recente documento sul riordino sanitario regionale, ma questa volta esige pari dignit e trattamento con altre citt e comprensori. Negativa invece sarebbe una stagione di proclami campanilistici, che non portano a niente se non si focalizzano bene problema e azioni da compiere. Per quanto concerne la sezione distaccata del Tribunale spiega - infatti evidente che il primo passo non sta nelle Istituzioni locali, ma nella capacit di iniziativa dei parlamentari nazionali tutti. Se, in effetti, quanto meno irrealistico pensare che solo il Tribunale di Perugia possa fare eccezione o che il Governo apra una trattativa di singole deroghe, invece del tutto percorribile la strada generale di prevedere nel decreto governativo la possibilit, per ogni Tribunale sede di Corte di Appello, di individuare allinterno del proprio territorio una sezione distaccata. Solo dopo aver ottenuto questa modifica legislativa si potr aprire la partita per Citt di Castello. Secondo l'esponente del Pdl evidente che, in una geografia regionale che vede le altre due sedi di tribunale a sud del Capoluogo perugino, la candidatura di quello del Tifernate sarebbe lunica perseguibile per i parametri che questa sede distaccata esprime. Diversamente sottolinea si avrebbe la dimostrazione di una volont vessatoria che sarebbe altamente combattuta dal

sottoscritto e certamente da tutti i colleghi. Oggi conclude Lignani Marchesani - sono certamente lodevoli e vanno sostenuti atti di indirizzo locali e regionali, ma resterebbero lettera morta senza un impegno nazionale e una volont politica trasversale che vadano nella direzione della modifica legislativa sopra esposta. NOMINE REGIONALI: RIFORMULARE CRITERI E INDENNIT DEI COMPONENTI DEI CONSIGLI DI AMMINISTRAZIONE E DEI COLLEGI SINDACALI - MOZIONE DI SMACCHI E BARBERINI (PD) I consiglieri regionali del Partito Democratico, Andrea Smacchi e Luca Barberini hanno presentato una mozione che, se votata dall'Aula, impegna la Giunta regionale a rivisitare i criteri di nomina e le indennit dei componenti dei consigli di amministrazione e dei collegi sindacali nominati dalla Regione. I due esponenti della maggioranza auspicano anche che a partire dalle prossime scadenze non vengano rinnovate le nomine di soggetti gi posti in quiescenza o che abbiano gi svolto due o pi mandati. Perugia, 23 luglio 2012 - Necessario un impegno della Giunta regionale che porti in tempi brevi ad una rivisitazione dei criteri di nomina e delle indennit dei componenti dei consigli di amministrazione e dei collegi sindacali nominati dalla Regione. A partire dalle prossime scadenze non rinnovare le nomine di soggetti gi posti in quiescenza o che abbiano gi svolto due o pi mandati. Lo chiedono, attraverso una mozione, i consiglieri regionali del Partito Democratico Andrea Smacchi e Luca Barberini. Con il decreto legge '95/2012' ricordano i due esponenti della maggioranza -, il Governo ha varato disposizioni urgenti per la revisione della spesa pubblica, misure che in questi giorni, molto probabilmente, saranno implementate da ulteriori decisioni tese all'abbattimento di tutte le spese considerate, a ragione, poco produttive. Lo stesso decreto spiegano -, nel proprio articolato ha introdotto principi di razionalizzazione della spesa pubblica anche nelle societ di diritto privato controllate dagli enti pubblici. Sarebbe quindi opportuno aggiungono - che su questo versante venissero anche dall'Umbria forti segnali di sobriet, ad iniziare dalle nomine degli amministratori e dei sindaci revisori nelle societ, nelle agenzie, nei consorzi e nei comitati controllati dalla Regione. Smacchi e Barberini si dicono infine convinti che anche in Umbria necessario avviare una forte azione di rinnovamento che possa consentire di far emergere professionalit, competenze e nuove energie da mettere a disposizione della comunit regionale, in un'ottica di completamento di un percorso riformatore sempre pi richiesto dalla societ regionale.

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TERREMOTO EMILIA: INTERVENTI STRAORDINARI DI SOLIDARIET A FAVORE DELLE POPOLAZIONI COLPITE DAGLI EVENTI SISMICI - LA PRIMA COMMISSIONE APPROVA ALL'UNANIMIT LA LEGGE CHE STANZIA 50MILA EURO La Prima commissione ha approvato all'unanimit la proposta di legge, predisposta dall'Ufficio di presidenza e firmata poi da tutti i componenti dell'organismo, che stanzia 50mila euro per interventi straordinari di solidariet con i terremotati dell'Emilia, prelevandoli del bilancio del Consiglio regionale. I fondi andranno a finanziare un intervento specifico da individuare in raccordo con i presidenti dei Consigli regionali di Umbria ed Emilia Romagna. Perugia, 25 luglio 2012 Dopo la raccolta di fondi a favore delle popolazioni terremotate dell'Emilia Romagna, operata da tutti consiglieri regionali umbri devolvendo una somma equivalente ad un gettone di presenza (350 euro), una nuova iniziativa mira ad intervenire a sostegno dei cittadini emiliani colpiti dal sisma. La Prima commissione ha infatti approvato oggi all'unanimit la proposta di legge a firma Brega, Stufara, Lignani Marchesani, Galanello e De Sio (l'intero Ufficio di presidenza dunque) che prevede di prelevare 50mila euro dal bilancio dell'Assemblea regionale per destinarli ad un intervento specifico, da individuare in raccordo con i presidenti dei Consigli regionale di Umbria ed Emilia Romagna. La legge, di cui sar relatore il presidente Oliviero Dottorini, stata sottoscritta da tutti i membri della Commissione ed a tutti i gruppi consiliari stato proposto di fare altrettanto prima del voto d'Aula. La Regione Umbria si legge nella relazione alla legge - intende dare un segnale concreto di vicinanza alle popolazioni che hanno subito un grave evento calamitoso come quello del sisma maggio scorso. Ricordiamo tutti i disagi e le difficolt che abbiamo vissuto nel 1997 con il sisma che ha colpito l'Umbria e le Marche e ha compromesso in misura significativa la normale esistenza di citt, paesi, comunit e del tessuto produttivo delle due regioni, cos come ricordiamo tutti la gara di solidariet che si avuta per aiutarci e metterci nelle condizioni di sopportare e superare al meglio i disagi prodotti dal terremoto, l'unico evento naturale che ancora la scienza non riesce a prevedere. Siamo consapevoli delle dure condizioni, soprattutto in questi mesi estivi, in cui si trovano le popolazioni del vasto territorio interessato dal sisma che comprende 3 regioni, ben 6 province e oltre 50 comuni, per un totale di 9.814 persone assistite ad oggi in campi di accoglienza, in strutture al coperto e in alberghi, secondo i dati desumibili dal sito della Protezione Civile. Riteniamo utile spiegano i consiglieri regionali - contribuire anche con un piccolo intervento finanziario a far s che la popolazione, le imprese e le istituzioni di quei territori riescano ad uscire quanto prima dalla situazione di emergenza per tornare ad una

vita pi vicina possibile alla normalit. Accanto ai significativi interventi operati dal Governo nazionale ci sentiamo di fare anche noi la nostra parte. Noi umbri abbiamo il dovere morale di restituire una parte della solidariet di cui siamo stati oggetto e dobbiamo aiutare a far ripartire un territorio ricco e laborioso, cos importante per l'economia nazionale tanto che rappresenta una parte consistente del Pil nazionale ed sede di produzioni di eccellenza nell'agro alimentare, nella ceramica e nelle tecnologie avanzate. Con la presente legge evidenziano infine - il Consiglio regionale, pensando di interpretare la volont dell'intera collettivit umbra, intende proseguire nell'opera di supporto e sostegno alle popolazioni colpite dal sisma. La norma prevede che l'Ufficio di Presidenza, con una apposita relazione, provveda ad informare il Consiglio regionale sui risultati conseguiti con l'intervento realizzato in attuazione della presente legge. TAGLIO UFFICI POSTALI: TRASFORMARE QUELLI PERIFERICI A RISCHIO CHIUSURA IN STRUTTURE POLIFUNZIONALI PER SALVARE I SERVIZI - SMACCHI E BARBERINI (PD) HANNO CHIESTO DI INCONTRARE I VERTICI UMBRI DI POSTE ITALIANE I consiglieri regionali del Partito democratico, Andrea Smacchi e Luca Barberini, in una nota congiunta, invitano Poste Italiane a valutare con le Istituzioni locali la possibilit di trasformare i presidi a rischio chiusura in sportelli polifunzionali, allinterno dei quali far confluire servizi di pubblica utilit per i cittadini. I due esponenti della maggioranza fanno sapere di avere incontrato difficolt nel contattare la direzione provinciale di Poste italiane per concordare un incontro attraverso il quale capire i margini di manovra su cui poter operare, in stretta sinergia con gli amministratori locali. Dopo una lunga trafila puntualizzano -, ci stato detto che sarebbe stato possibile stabilire una data solo a Settembre prossimo causa 'chiusura estiva'. Ci auguriamo che sia stato solo uno spiacevole malinteso ammoniscono -, anche perch se cos fosse sarebbe meglio chiudere le direzioni piuttosto che gli uffici. Perugia, 27 luglio 2012 - Trasformare in strutture polifunzionali gli uffici postali periferici a rischio chiusura, per salvare presidi e servizi fondamentali per i territori marginali e disagiati. la proposta dei consiglieri regionali del Pd Andrea Smacchi e Luca Barberini per evitare la soppressione, annunciata da Poste Italiane, di circa numerosi sportelli postali situati nelle zone periferiche dellUmbria. La discussione aperta su questo tema spiegano i due esponenti del Pd non deve diventare unennesima guerra fra poveri, ma occorre trovare soluzioni idonee rispetto a ogni singolo ufficio postale a rischio soppressione, attraverso unazione politica e istituzionale sinergica che veda in prima linea la Regione e i Comuni interessati. Dagli ultimi incontri fra le

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organizzazioni sindacali e la direzione di Poste Italiane, sembra essere emersa la volont di mantenere operativi tutti gli sportelli periferici che operano full time, mentre per quanti hanno aperture cadenzate settimanalmente sembra imminente la chiusura. In pratica spiegano -, su 50 uffici ne verrebbero salvati 23 (17 nella provincia di Perugia e 6 in quella di Terni), mentre ne scomparirebbero 27, di cui 20 nel Perugino e 7 nel Ternano. Comprendiamo la necessit di Poste italiane di razionalizzare i costi, ma la gestione del processo di liberalizzazione non pu prescindere dallimportante ruolo sociale di questa azienda che, bene ricordalo, beneficia di corrispettivi statali per erogare e garantire un cosiddetto 'servizio universale'. Per Smacchi e Barberini, Poste italiane dovrebbe pertanto valutare con le Istituzioni locali la possibilit di trasformare i presidi a rischio chiusura in sportelli polifunzionali, allinterno dei quali far confluire servizi di pubblica utilit per i cittadini. In questo contesto abbiamo cercato da subito, incontrando non poche difficolt, di contattare la direzione provinciale di Poste italiane per concordare un incontro attraverso il quale capire i margini di manovra su cui poter operare, in stretta sinergia con gli amministratori locali. Dopo una lunga trafila, ci stato detto che sarebbe stato possibile stabilire una data solo a Settembre prossimo causa 'chiusura estiva'. Ci auguriamo che sia stato solo uno spiacevole malinteso, anche perch se cos fosse sarebbe meglio chiudere le direzioni piuttosto che gli uffici. Auspichiamo, quindi concludono -, un diverso atteggiamento di Poste italiane, una maggiore disponibilit al confronto per trovare la soluzione pi adatta per salvaguardare la presenza di servizi importanti per i cittadini. SPENDING REVIEW: LA POLITICA DELLE 'MARCHETTE' FALLITA, OGGI NECESSARIA L'EFFICIENZA E NON PENSARE SOLO A SALVARE LA POLTRONA - ROSI (PDL) CONTRO GLI SPRECHI NELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE Il consigliere regionale del PdL, Maria Rosi punta il dito contro i costi eccessivi della politica e, nell'auspicare che anche l'Umbria prenda esempio dal presidente del Consiglio regionale della Campania, Romano, per i tagli apportati alla spesa pubblica, si dice convinta che in un momento di grave crisi, come quello che stiamo attraversando, non sufficiente tagliare il numero dei consiglieri e i loro stipendi, ma necessario mettere in campo azioni immediate che vadano ad incidere direttamente sulle spese di funzionamento delle istituzioni. Perugia, 27 luglio 2012 - Auspico che l'esempio del presidente del Consiglio regionale della Campania, Paolo Romano possa essere utile anche per noi. Ci ha dimostrato che tagliare la spesa

pubblica possibile. Cos, in una nota, Maria Rosi (PdL) per la quale in un momento di grave crisi, come quello che stiamo attraversando, non sufficiente tagliare il numero dei consiglieri e i loro stipendi, ma necessario mettere in campo azioni immediate che vadano ad incidere sulle spese di funzionamento delle istituzioni. L'esponente regionale del centro destra invita a rivedere i contratti di telefonia mobile (Il Consiglio regionale spende oltre 300mila euro all'anno), dando in uso gli apparecchi solo se strettamente necessari per il ruolo e lavoro svolto del soggetto beneficiario. Ma Rosi punta anche a tagliare i contratti per varie consulenze, piuttosto rimarca - cerchiamo di rendere efficiente chi di ruolo. Limitare l'uso delle auto blu allo stretto necessario. Come pure azzerare i rimborsi di pranzi o di viaggi di rappresentanza. Ognuno intervenga a proprie spese, compreso il personale di segreteria a supporto. Altri tagli che secondo Rosi possono realizzarsi riguardano il consumo di carta (Si faccia maggiore uso della Pec e prevedere inviti attraverso mail) oltre all'abolizione dei rimborsi benzina. "Il nostro impegno di politici deve tornare ad essere quello di stare vicino ai cittadini, ascoltarli, garantendo loro produttivit e risposte concrete e di reale attuazione. Dobbiamo meritarci lo stipendio anche fosse di soli cento euro. La politica delle 'marchette' conclude Maria Rosi - fallita. Oggi necessaria efficienza e concretezza. E non pensare soltanto a salvare la propria poltrona.

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SISMA MARSCIANO: LIMPEGNO COSTANTE A TUTTI I LIVELLI HA PRODOTTO UN OTTIMO RISULTATO PER IL TERRITORIO LA SODDISFAZIONE DI VALENTINO (PDL) PER LE RISORSE STANZIATE DAL GOVERNO Perugia, 20 luglio 2012 - 35 milioni di euro per la ricostruzione post -sisma nel marscianese. Il consigliere regionale del PdL, Rocco Valentino esprime soddisfazione per lesito delle trattative con il Governo e quindi per l'azione bipartisan e i risultati ottenuti dal vicepresidente del Gruppo del PdL alla Camera dei Deputati Pietro Laffranco e da tutti i parlamentari umbri. Lattenzione inesauribile e limpegno costante a tutti i livelli sottolinea Valentino in una nota - hanno prodotto un ottimo risultato per la ricostruzione di Marsciano e dei comuni limitrofi colpiti dal sisma del 2009 ed una soluzione doverosa per il nostro territorio. SISMA MARSCIANO: GRAZIE ALLIMPEGNO DEL CENTRO-DESTRA IN PARLAMENTO IL TERRITORIO OTTIENE 35 MILIONI DI EURO IN UN PERIODO DI GRAVE SCARSIT DI RISORSE - LA SODDISFAZIONE DI MONNI E LIGNANI MARCHESANI (PDL) Perugia, 20 luglio 2012 - Trentacinque milioni di euro, in due tranche, da destinare al territorio marscianese colpito dal terremoto del dicembre 2009: un risultato importantissimo conseguito dal PdL attraverso i fondi attribuiti alla Protezione Civile. quanto scrivono, in una nota congiunta, i consiglieri regionali del PdL, Massimo Monni e Andrea Lignani Marchesani per i quali, questo risultato, dovuto allazione dei parlamentari umbri dei vari schieramenti, ha trovato uno sbocco decisivo, in un periodo di provvedimenti 'blindati' e di scarsit di risorse, per limpegno dellonorevole Pietro Laffranco, il quale riuscito in extremis a sbloccare una situazione di stallo che ha visto invece rigettate la gran parte delle proposte di variazione del decreto attualmente in discussione alla Camera. Grazie allabnegazione di chi abituato a rispondere al territorio delezione e rifugge dalla logica dei nominati (lonorevole Laffranco anche proponente di un disegno di legge che intende ripristinare le preferenze) rimarcano Monni e Lignani Marchesani -, la politica pu ancora dare risposte che vanno nella direzione dei soggetti pi deboli o, come in questo caso, colpiti da calamit naturali. Pochi proclami ed articoli sui giornali, ma concludono - impegno silenzioso che talvolta (perch 'sempre' non possibile) produce risultati concreti. SISMA MARSCIANO: L'IMPEGNO FORTE E BIPARTISAN DI ISTITUZIONI E FORZE POLITICHE HA PERMESSO DI OTTENERE UN PRIMO IMPORTANTE RISULTATO - NOTA DEL PRESIDENTE EROS BREGA

Perugia, 20 luglio 2012 - Il presidente del Consiglio regionale dell'Umbria Eros Brega plaude all'impegno forte e bipartisan che ha portato all'approvazione nelle Commissioni Finanza e Attivit produttive di un finanziamento di 35 milioni per la ricostruzione post sisma di Marsciano. Su argomenti di grande peso e rilievo come questo sostiene Brega differenze e divisioni vanno messe da parte in nome del bene comune. Tutto ci stato messo in campo per affrontare la delicata questione della ricostruzione nel Marscianese, ottenendo un primo, significativo risultato. Si realizzato spiega il presidente del Consiglio regionale quanto fortemente voluto dalle forze politiche presenti in a Palazzo Cesaroni, che il 29 maggio scorso votarono una mozione bipartisan che sollecitava l'impegno di Governo e Parlamento a fornire concrete risposte alle richieste dei cittadini e delle imprese colpiti dal terremoto del 2009. Occorre che di fronte alle difficili sfide che la crisi economica e sociale ci pone di fronte sottolinea Brega i rappresentanti delle forze politiche e istituzionali facciano prevalere sempre pi quel senso di responsabilit politico e istituzionale che pone al primo posto l'interesse generale dei cittadini. Mi auguro quindi conclude che maggioranza e opposizione si impegnino a cercare un terreno di confronto comune e costruttivo sulle delicate questioni che dovremo affrontare nel dibattito d'Aula dei prossimi mesi. I cittadini questo si aspettando da noi, e su questo piano giudicheranno la qualit del nostro agire politico. SISMA MARSCIANO: GRANDISSIMA SODDISFAZIONE PER IL FINANZIAMENTO DI 35 MILIONI APPROVATO STAMANI. PREMIATO L'IMPEGNO UNITARIO DI ISTITUZIONI E CITTADINI - NOTA CONGIUNTA DI CHIACCHIERONI (PD) E ROSI (PDL) Perugia, 20 luglio 2012 - Grandissima soddisfazione per l'approvazione da parte delle Commissioni Finanze e Attivit produttive della Camera di un finanziamento di 35 milioni di euro per il 2012-2013 a favore della ricostruzione post terremoto di Marsciano del 2009. Cos il presidente della Seconda Commissione di Palazzo Cesaroni, Gianfranco Chiacchieroni (PD), e la vicepresidente Maria Rosi (Pdl) a commento dell'atto approvato dai due organismi della Camera. Un voto rilevano i due consiglieri regionali - significativamente espresso all'unanimit, e che rappresenta un primo, congruo riconoscimento dell'impegno congiunto di Regione Umbria, Comune di Marsciano, parlamentari umbri di Pd e Pdl e dei cittadini organizzati in Comitato unitario. Chiacchieroni e Rosi, che si erano attivati nelle settimane scorse promuovendo incontri tra i parlamentari umbri, il Comitato dei cittadini ed il Comune di Marsciano, sottolineano la valenza di questo primo atto concreto che consentir l'avvio degli interventi sugli edifici maggiormente

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colpiti, restituendo fiducia e speranza ai cittadini di Marsciano che soffrono per le conseguenze del sisma. Vogliamo inoltre rilevare che queste prime, importanti risorse sono state individuate utilizzando la quota di minori finanziamenti dei partiti. E anche questo concludono Chiacchieroni e Rosi in un momento di grave crisi che richiede seriet e rigore, un segnale di grandissimo livello, politico e istituzionale.

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TAGLIO UFFICI POSTALI: LA GIUNTA SI IMPEGNI AD APRIRE CON URGENZA UN CONFRONTO ISTITUZIONALE CON POSTE ITALIANE - MOZIONE DI SMACCHI E BARBERINI (PD) SCONGIURARE LA CHIUSURA DI 50 UFFICI SITUATI NELLE ZONE PI DISAGIATE I consiglieri regionali Andrea Smacchi e Luca Barberini (PD) annunciano la presentazione di una mozione che impegna la Giunta regionale ad attivare un confronto istituzionale con Poste italiane teso a scongiurare il possibile taglio di 50 Uffici postali in Umbria. Secondo Smacchi e Barberini oltre al problema occupazionale, l'altro aspetto pi preoccupante legato alla riduzione dei servizi postali quello sociale, con il perpetrarsi di un graduale rischio di spopolamento di territori gi fortemente disagiati nei quali, venendo meno servizi essenziali come quello postale, diverrebbe sempre pi difficile continuare a vivere ed operare. Perugia, 12 luglio 2012 - Il Decreto legge di revisione della spesa pubblica rischia di estendere il suo effetto anche sui servizi postali, mettendo a forte rischio la sopravvivenza di cinquanta uffici in Umbria, dislocati per lo pi nei centri pi periferici e disagiati della regione. Cos in una nota congiunta i consiglieri regionali Andrea Smacchi e Luca Barberini (PD) che annunciano la presentazione di una mozione da sottoporre all'approvazione del Consiglio regionale con la quale si impegna la Giunta all'attivazione urgente di una sede di confronto istituzionale con Poste italiane, nella quale valutare in maniera approfondita tutte le possibili soluzioni tese alla salvaguardia degli uffici postali siti nelle frazioni e nelle piccole realt di montagna, in quanto presidi fondamentali per la tenuta sociale dell'intero territorio regionale. Il piano di riorganizzazione presentato da Poste italiane all'Agcom spiegano Smacchi e Barberini - parla chiaro, e prevede una forte riduzione degli uffici postali che potrebbe comportare, nonostante tutte le rassicurazioni date a pi riprese, un serio problema di carattere occupazionale. Ma l'aspetto sociale, di gran lunga pi preoccupante, riguarda il perpetrarsi di un graduale rischio di spopolamento di territori gi fortemente disagiati nei quali, venendo meno servizi essenziali come quello postale, diverrebbe sempre pi difficile continuare a vivere ed operare. I due esponenti del Pd nel rilevare che non si ancora di fronte ad un progetto definitivo, ritengono che le prime indicazioni che emergono dalla proposta di riorganizzazione di Poste italiane, rischiano di abbattersi come una scure su frazioni e realt di montagna che gi vivono forti disagi. Un esempio su tutti concludono Smacchi e Barberini - la frazione di Spina di Marsciano, che oltre ad avere i noti problemi legati alla ricostruzione post sisma, con la chiusura dell'Ufficio postale, si troverebbe a do-

ver affrontare un'ulteriore quanto inaspettato problema. LEGGE SULLA PEREQUAZIONE: ACCELERARE LE MODIFICHE E MANTENERE GLI IMPEGNI PER DARE RISPOSTE CONCRETE ALLE ATTESE DELLA COMUNIT. ULTERIORI RITARDI NON SONO PI TOLLERABILI - NOTA DI SMACCHI E BARBERINI (PD) I consiglieri regionali Andrea Smacchi e Luca Barberini (PD) invitano l'assessore regionale Silvano Rometti a mantenere con estrema solerzia limpegno preso in sede di Seconda Commissione di utilizzare le norme su perequazione, premialit e compensazione in materia di governo del territorio per implementare e modificare, ove necessario, la legge sulla semplificazione, che sta gi dando risultati e riscontri positivi sul tessuto economico e produttivo regionale . Perugia, 13 luglio 2012 - Invitiamo lassessore Rometti a mantenere con estrema solerzia limpegno, ribadito anche nell'ultima seduta della Seconda Commissione, di utilizzare le norme su perequazione, premialit e compensazione in materia di governo del territorio, per implementare e modificare, ove necessario, la legge sulla semplificazione, che sta gi dando risultati e riscontri positivi sul tessuto economico e produttivo regionale. Lo chiedono in una nota congiunta i consiglieri regionali del Partito Democratico Andrea Smacchi e Luca Barberini, ricordando che vi era stato un preciso impegno su questo fronte, al momento dellapprovazione da parte del Consiglio regionale della legge '8/2011', che aveva portato al ritiro di tutti gli emendamenti presentati, sul presupposto che le questioni sollevate sarebbero state oggetto di un ulteriore e approfondito esame in Aula, attraverso la predisposizione di un apposito atto normativo. In particolar modo spiegano Smacchi e Barberini ci preme sottolineare limpatto positivo che potrebbe avere sul tessuto economico e sociale della regione, laccoglimento di alcune nostre proposte, tra cui, in particolare, quelle relative al sostegno alle attivit agrituristiche, agli interventi in materia di pianificazione edilizia e urbanistica e alle modifiche relative alla realizzazione di manufatti per lagricoltura amatoriale, ambito nel quale occorre una risposta rapida e incisiva a tutela del territorio e dei tanti possessori di appezzamenti agricoli. I due esponenti del PD sottolineano anche la necessit di accelerare il processo riformatore anche per quanto riguarda le altre norme di semplificazione in materia di edilizia, per dare risposte concrete a tutto il tessuto economico e produttivo della comunit regionale, tenendo sempre ben presente laspetto della massima salvaguardia del territorio e delle sue caratteristiche. Per tutti questi motivi - concludono Smacchi e Barberini non sarebbero tollerabili ulteriori ritardi: necessario che entro il prossimo mese di novembre l'atto torni all'e-

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same della Commissione per poi arrivare rapidamente all'esame dell'Aula.

RIORDINO PROVINCE: ESCLUDERE DAL PROVVEDIMENTO LE REGIONI IN CUI NE ESISTONO SOLTANTO DUE - UNA MOZIONE DI BUCONI (PSI) E CARPINELLI (MARINI PER L'UMBRIA) CHIEDE IN SUBORDINE UN PIANO DI RIASSETTO TERRITORIALE I capigruppo Massimo Buconi (Psi) e Roberto Carpinelli (Marini per l'Umbria) hanno presentato una mozione per chiedere che la Giunta regionale si attivi presso il Governo e il Parlamento affinch, in deroga a quanto previsto per la riforma delle province dal decreto legge '95/2012', siano escluse dal provvedimento in esame le regioni nel cui territorio vi siano solo due province. In subordine, Buconi e Carpinelli propongono che venga delegata alle Regioni lelaborazione di un piano di riassetto territoriale delle attuali province. Perugia, 13 luglio 2012 La Giunta regionale si attivi presso il Governo e il Parlamento affinch, in deroga a quanto previsto per la riforma delle province dal decreto legge n.95 / 2012, siano escluse dal provvedimento in esame le regioni nel cui territorio vi siano solo due province o, in alternativa, venga delegata alle Regioni lelaborazione di un piano di riassetto territoriale delle attuali province. Lo chiede, con una mozione da discutere in Aula, la mozione firmata dai capigruppo Massimo Buconi (Psi) e Roberto Carpinelli (Marini per l'Umbria). Partendo dal processo nazionale di riforma dellassetto istituzionale e dalla conseguente soppressione e razionalizzazione delle Province, Buconi e Carpinelli spiegano che con il decreto legge '95/2012', finalizzato al raggiungimento degli obiettivi di finanza pubblica imposti dallUnione europea ai fini del conseguimento del pareggio di bilancio, molte Province verranno soppresse o accorpate. Secondo i due capigruppo eventuali modifiche dellassetto istituzionale, specialmente quando queste riguardano enti elettivi di rilievo costituzionale, non dovrebbero essere motivate da esclusive ragioni di compatibilit finanziaria, ma da valutazioni pi generali riguardanti il miglior assetto istituzionale necessario a rendere pi efficace la partecipazione democratica dei cittadini alla gestione del proprio territorio. Non si pu tacere aggiungono - la mancanza di un quadro istituzionale che individui un disegno complessivo entro cui ancorare lintervento di riforma dellassetto istituzionale statale. Infatti rimane, ad esempio, da stabilire se lopzione federalista ancora attuale oppure viene preferito un diverso disegno istituzionale, del quale per non si ha alcuna conoscenza. Tutto ci secondo i consiglieri regionali della maggioranza - rende precario ogni intervento riformatore in quanto non corrisponde ad un organico e razio-

nale disegno, ma prosegue lungo una strada che appare rispondere pi alla logica dellemergenza e della improvvisazione che non piuttosto ad un progetto complessivo di riforma istituzionale volto a rendere pi moderno e democratico lordinamento istituzionale italiano. Buconi e Carpinelli evidenziano infine che i criteri per la riduzione e laccorpamento delle province, da individuarsi nella dimensione territoriale e nella popolazione residente in ciascuna provincia, non risponde alle esigenze delle regioni che contano nel loro territorio due sole province. Una condizione che riguarda esclusivamente tre regioni a statuto ordinario: Umbria, Molise e Basilicata. Leventuale soppressione della Provincia concludono - che non dovesse risponde ai parametri che verranno indicati, comporter laccorpamento alla rimanente Provincia che, per effetto di tale decisione, coincider con lintero territorio regionale determinando la costituzione di un organismo intermedio che non appare in condizione di rispondere adeguatamente alle esigenze territoriali. RIORDINO PROVINCE: SALVARE LA PROVINCIA DI TERNI AMPLIANDO I CONFINI DELL'UMBRIA CIRIGNONI (LEGA NORD) PROPONE DI ACCORPARE IN UNA PROVINCIA UNICA TERNI E RIETI Perugia, 21 luglio 2012 Il capogruppo della Lega nord a Palazzo Cesaroni, Gianluca Cirignoni, interviene sulla questione dell'abolizione delle Province predisposta dal Governo nazionale, che porterebbe alla cancellazione della Provincia di Terni. Per Cirignoni questo rischio potrebbe essere scongiurato se si operasse un riassetto territoriale mirato ad ampliare i confini dell'Umbria verso quelli storici, ricomprendendo l'attuale Provincia di Rieti, altro ente destinato ad essere soppresso per il mancato rispetto dei parametri minimi in materia di abitanti ed estensione territoriale. Secondo Cirignoni, se, operando una scelta coraggiosa, si accorpassero le Province di Terni e di Rieti, si costituirebbe un ente che amministrerebbe 400 mila abitanti (il minimo 350 mila) e un territorio di quasi 5 mila chilometri quadrati (il minimo 2mila 500), dunque con adeguati parametri per quanto concerne abitanti ed estensione. L'Umbria stessa aggiunge il consigliere regionale crescerebbe superando il milione di abitanti, salvando la Provincia di Terni e tornando ai vecchi confini. Una prospettiva che, secondo il capogruppo leghista, sarebbe decisamente preferibile sia alla soppressione della Provincia di Terni che alle iniziative che alcuni comitati ternani stanno portando avanti per far confluire Terni nel Lazio: Passerebbero cos dalla padella alla brace, da una Regione virtuosa ad una con pesanti problemi nei conti della sanit, da seconda Provincia regionale a territorio marginale di una Regione in cui Roma, per ovvi motivi, rappresenta l'assoluto baricentro. Seguendo lo sviluppo della strada TerniRieti

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conclude Cirignoni ed unificando dunque quei territori, per i quali Terni continuerebbe ad essere il centro di riferimento economico amministrativo, si eviterebbe di creare una mega Provincia di Perugia da 900 mila abitanti sovrapposta territorialmente alla Regione stessa. Con una tale estensione territoriale le difficolt incontrate gi ora nella gestione provinciale non potrebbero che aumentare esponenzialmente. COSTI DELLA POLITICA: METTERE SUBITO ALL'ORDINE DEL GIORNO DEI LAVORI LA RIDUZIONE DEL NUMERO DEI CONSIGLIERI - CHIACCHIERONI (PD) DOPO LA SENTENZA DELLA CORTE COSTITUZIONALE Perugia, 24 luglio 2012 - Alla luce della sentenza della Corte Costituzionale numero 198 del 20 luglio scorso, con la quale la Corte ha rigettato il ricorso di molte Regioni contro alcuni articoli del decreto legge 138/2011, quello che prevede i parametri per il taglio del numero dei componenti dei Consigli regionali delle Regioni a Statuto ordinario, occorre rompere gli indugi e mettere all'ordine del giorno dei lavori della Commissione statuto del Consiglio regionale la proposta di riduzione del numero di consiglieri. Lo afferma il consigliere del Partito democratico Gianfranco Chiacchieroni, secondo il quale necessario giungere presto a quella completa riforma dell'assetto istituzionale regionale che, come ribadito dalla Corte, lungi dal violare principi fondamentali, sono gli stessi cittadini a chiedere a gran voce". LA COMMISSIONE STATUTO GI AL LAVORO SUL NUOVO ASSETTO ISTITUZIONALE - PER SMACCHI POSITIVO IL RICORSO DELLA GIUNTA, PERCH HA CONTRIBUITO A FARE CHIAREZZA SU MATERIE MOLTO DELICATE Il presidente della Commissione regionale per le riforme statutarie e regolamentari, Andrea Smacchi, commenta la recente sentenza della Consulta che conferma le disposizioni del decreto legge 138 del 2011 sul contenimento della spesa pubblica. Per Smacchi fissando un rapporto invariabile tra popolazione e rappresentanti politici si garantisce lomogeneit del rapporto tra elettori ed eletti ma si palesano anche effetti discutibili: Umbria e Molise avranno lo stesso numero di consiglieri regionali (20) pur con una popolazione numericamente molto differente. Perugia, 24 luglio 2012 - La Corte Costituzionale rimarca espressamente il principio del contenimento della spesa pubblica e lo considera pienamente coerente con il principio di eguaglianza dei cittadini. Fissando un rapporto invariabile tra popolazione e rappresentanti politici si garantisce lomogeneit, in tutto il territorio nazionale, del rapporto tra elettori ed eletti ma si palesano an-

che effetti discutibili: la Regione Umbria, con pi di 900mila abitanti, avr 20 consiglieri cos come la Regione Molise, che di abitanti ne ha 320mila. Lo afferma il presidente della Commissione regionale per le riforme statutarie e regolamentari, Andrea Smacchi, intervenendo a seguito della sentenza della Corte Costituzionale (n. 198, 20 luglio 2012) che sancisce, una volta per tutte, la legittimit di quanto previsto dal decreto legge 138/2011. In qualit di presidente della Commissione Statuto evidenzia Smacchi ritengo che la Giunta, nel ricorrere alla Corte Costituzionale, abbia messo in campo unazione di tutela della effettiva rappresentativit dei propri cittadini e rivendicato il diritto alla leale collaborazione fra i vari livelli istituzionali. La Commissione riforme statutarie e regolamentari - continua il presidente - in piena sintonia tra i componenti che rappresentano tutti i gruppi del Consiglio regionale, aveva gi deciso di attendere il verdetto dellAlta Corte proprio per procedere pi speditamente e appropriatamente nel discutere le proposte in calendario. Inoltre, una volta definito e messo a disposizione del presidente Eros Brega il primo pacchetto di riforme entro fine mese, nel successivo pacchetto verranno analizzate e discusse le proposte giacenti, compresa quella che prevede la riforma della legge elettorale regionale e labolizione del listino. Gi dalla prossima seduta della Commissione, fissata per il 31 luglio conclude - infatti allordine del giorno lanalisi dei principi contenuti nel dispositivo della Corte e gli effetti che questi avranno sulle proposte di modifiche statutarie presentate dai singoli consiglieri. RIORDINO ISTITUZIONALE: REGIONI PIU' VASTE E RUOLI BEN DEFINITI DI COMUNI E PROVINCE - DE SIO (PDL) SOLLECITA MAGGIORE CORAGGIO, CAPACITA' DI ANALISI E LUNGIMIRANZA POLITICA Il consigliere regionale Alfredo De Sio (Pdl) interviene nel dibattito sul riordino istituzionale, lamenta la sterilit di semplici rivendicazioni territoriali che sembrano prescindere dalle reali questioni poste dalla competizione globale. De Sio pensa ad un assetto nazionale che superi l'attuale numero delle Regioni, per costruire un sistema interregionale in cui siano mantenuti ruoli e funzioni di Comuni e Province. L'esponente del Pdl punta il dito sulle storiche inadempienze della classe dirigente di centrosinistra rispetto alla necessit di costruire un sistema regionale equilibrato e coeso. Perugia, 26 luglio 2012 - Occorre affrontare le questioni relative al riordino istituzionale indicato dal decreto del Governo andando al di l di uno sterile dibattito in cui ciascuno nel chiuso del proprio orticello rivendica sterilmente un ruolo. Come pure necessario ripensare le aree della nostra penisola con criteri di omogeneit che coniughino la storia e la tradizione dei territori

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con le esigenze economiche di sviluppo realmente capaci affrontare le sfide della competizione globale. Alla luce di ci il consigliere regionale Alfredo De Sio (Pdl) sollecita l'apertura in Umbria di un serio e moderno dibattito che affronti seriamente la questione della necessit del superamento di molte dimensioni regionali ridotte, come quelle dell'Umbria, affrontando con coraggio la ridefinizione di ambiti istituzionali pi vasti e rispondenti alle esigenze dei nuovi tempi. In un ottica interregionale spiega - che approdi magari a quella 'regione dei due mari pi volte evocata e che appare oggi la risposta pi adeguata a coniugare le diverse esigenze. E' necessario, a mio giudizio, guardare pi avanti anche perch appaiono aberranti le conseguenze che l'applicazione del decreto produrr in realt come l'Umbria dove la regione di fatto coinciderebbe con una sola Provincia. Secondo De Sio si pone quindi l'urgenza di verificare se nei percorsi di inevitabile riscrittura dellarchitettura dello Stato non si debba recuperare ci che oggi gettiamo e magari disfarsi di quello che conserviamo. E forse aggiunge non utopico ne peregrino avere un pizzico di coraggio in pi e tendere ad un modello che potremmo chiamare di due pi due, dove i livelli che legiferano sono, lo Stato nazionale e l'Unione Europea, e quelli invece a cui destinata la gestione amministrativa siano i Comuni e anche quelle Province di cui ci oggi si decide di fare a meno. A giudizio dell'esponente del Pdl, inoltre, il dibattito e le prese di posizione che si stanno sviluppando nei vari territori, a livello politico e istituzionale, per certi verso sono un segno di vitalit ma evidenziano anche forti limiti sia di analisi che di progetto, che vanno ad assommarsi alle storiche inadempienze di quelle classi dirigenti, tutte di centrosinistra, che attive nell'attuale contingenza, appaiono dimenticarsi di una ininterrotta stagione di immobilismo e subalternit che le ha contraddistinte quando il confronto sul riequilibrio dei nostri territori rappresentava realmente uno degli aspetti strategici ai quali legare il futuro di coesione dellUmbria. RIORDINO PROVINCE: TERNI FORSE POTR SALVARSI ATTRAVERSO UNA RIDEFINIZIONE DEI CONFINI DI PERUGIA MA PER DE SIO (PDL) NESSUN BARATTO TRA LA SCATOLA VUOTA DELLA PROVINCIA E L'ASL A TERNI Il consigliere regionale Alfredo De Sio (Pdl) interviene sulla riforma delle Province auspicando che essa avvenga in Umbria con seriet e senza furbizie o baratti inaccettabili. Per De Sio nessuno deve pensare di barattare la scatola vuota della Provincia per scippare l'Asl a Terni. Ai cittadini interessano i servizi, la loro efficienza e la loro prossimit. Perugia, 28 luglio 2012 - Il dimezzamento delle Province italiane stato confermato. Cambiano

per i modi per arrivare alla soppressione di quelle pi piccole che avverr attraverso un riordino generale di tutti gli enti deciso dalle Regioni. Introdotto il criterio della contiguit territoriale per i Comuni che si vogliono spostare da un ambito provinciale a un altro. Ora la Regione Umbria sar chiamata ad agire e mi auguro che tutto ci avvenga con seriet e senza furbizie o baratti inaccettabili, anche perch il cammino tuttaltro che agevole: per quel che si capisce se uno dei Comuni riassegnati a diversa Provincia non fosse daccordo non si potr annetterlo coattamente. Ma ci che importante in questo momento dare ad ogni cosa il giusto peso. Lo afferma il consigliere regionale Alfredo De Sio (Pdl). Secondo l'esponente del Popolo della libert la Provincia oggi, diversamente da prima, il riconoscimento di uno status e poco pi. Non un ente locale eletto direttamente dai cittadini e non sono chiare le competenze che dovrebbe svolgere. Certamente una cosa importante per una citt ed un territorio quale quello di Terni, che non possono essere annessi a dinamiche di rappresentanza diluite, nella possibile ma scongiurabile ipotesi di una sola provincia coincidente con la stessa regione. Tuttavia, occorre ribadirlo proprio nel momento in cui si apre uno spiraglio positivo sulla vicenda, nessuno pensi di barattare la scatola vuota della Provincia per scippare a Terni l'Asl. Se ci accadesse con il supino consenso delle istituzioni locali conclude De Sio Comune e Provincia in testa, allora s che avremo dimostrato una mentalit provinciale. Ai cittadini interessano i servizi, la loro efficienza e la loro prossimit. Barattare unetichetta con uno dei centri decisionali pi importanti quale lAsl sarebbe da irresponsabili. Essere Provincia significa avere gli attributi per esercitare questo ruolo senza subalternit, altrimenti saremo sempre e comunque marginali. RIEQUILIBRARE LE PROVINCE SOLO UNO SPRECO DI RISORSE - PER LIGNANI MARCHESANI (PDL) CITT DI CASTELLO NON ACCETTER PENALIZZAZIONI ISTITUZIONALI PER FAR QUADRARE I GIOCHI DI POTERE DELLA SINISTRA Il consigliere regionale Andrea Lignani Marchesani (Pdl) interviene sul dibattito relativo al riequilibrio territoriale e alla riforma delle Province. Per Lignani Marchesani mantenere la Provincia di Terni riequilibrando i territori e le popolazioni dei due enti intermedi umbri rappresenterebbe solo l'occasione per far quadrare giochi di potere geopolitici interni al centrosinistra e comporterebbe non una semplificazione ed un risparmio bens un aggravio di spesa. Inoltre il tentativo di mantenere Terni e di dare la sede della futura Asl sud a Foligno rappresenterebbe un'ulteriore mortificazione per l'Alto Tevere. Perugia, 30 luglio 2012 - Non occorre essere dei maghi dell'economia per comprendere che man-

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tenere la Provincia di Terni riequilibrando i territori e le popolazioni dei due enti intermedi umbri rappresenterebbe solo l'occasione per far quadrare giochi di potere geopolitici interni al centrosinistra e comporterebbe non una semplificazione ed un risparmio bens un aggravio di spesa. Lo afferma il consigliere regionale Andrea Lignani Marchesani (Pdl) evidenziando che ci avviene mentre i cittadini e le comunit sono assediati da mille problemi di varia natura ma terribilmente concreti. Invece il tentativo di mantenere Terni e dare la sede della futura Asl sud a Foligno pi di una chiacchiera e di una tentazione in casa Pd. In questo contesto chiaro che Citt di Castello non disposta ad accettare un'ulteriore mortificazione, che non sarebbe solo simbolica ma al contrario terribilmente concreta perch dimostrerebbe una volta di pi di come decisioni importanti vengano prese altrove e sulla pelle delll'Alto Tevere. Andrea Lignani Marchesani conclude rimarcando che oggi i servizi e i centri direzionali, domani ulteriori rinvii sine die sulle infrastrutture. Un disastro che minerebbe un tessuto socioeconomico gi messo a dura prova. Il senso di responsabilit che stato pi volte dimostrato ha ormai un limite preciso, posizionato nelle prossime settimane, quando la Giunta Marini dovr scoprire le carte.

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QUESTION TIME (2) L'AMBULATORIO DI CARDIOLOGIA PEDIATRICA DELLA ASL2 SCELTA ILLOGICA E DANNOSA PER MONACELLI (UDC); SERVIZIO PIU' EFFICACE E TEMPESTIVO PER L'ASSESSORE TOMASSONI Perugia, 3 luglio 2012 - Conoscere i motivi che hanno portato all'apertura di un servizio di cardiologia pediatrica presso la Asl 2 totalmente autonomo e scollegato rispetto all'ambulatorio, altamente specializzato, esistente da tempo presso la neonatologia dell'ospedale S.Maria della Misericordia dedicato alle cardiopatie congenite. Questo lo scopo dell'interrogazione che il capogruppo Udc Sandra Monacelli, ha illustrato questa mattina nell'Aula di Palazzo Cesaroni nell'ambito della seduta dedicata al question time. Per Monacelli appare illogico e potenzialmente dannoso per la salute dei bambini, in una regione piccola come l'Umbria, frantumare l'assistenza anzich concentrarla in un unico punto di riferimento, dotato di tutte le apparecchiature necessarie e di professionalit di altissimo livello. Esisterebbe inoltre anche il legittimo sospetto che sia stato duplicato un servizio solo per sistemare qualche figura professionale piuttosto che rispondere a un problema molto abbastanza importante che riguarda la professionalit e lassistenza ai casi delle cardiopatie. E insoddisfacente, per il consigliere centrista, risultata anche la spiegazione fornita dall'assessore alla sanit, Franco Tomassoni, secondo cui lambulatorio di cardiologia pediatrica della Asl 2 attivo dal 2011 presso la sede del poliambulatorio Europa, e garantisce una serie di attivit a supporto dei pediatri di libera scelta e integrazione con i servizi erogati dallAzienda ospedaliera di Perugia. Non un reparto e non un servizio e soprattutto non stato realizzato con lintento di produrre doppioni o sprechi. Lambulatorio stato attivato con lo scopo di valutare in tempi brevi i bambini con quadri clinici sospetti segnalati dai pediatri di base e si rivolge ai minori con et dai 2 ai 14 anni, i bambini con et inferiore sono indirizzati alla cardiologia pediatrica dellAzienda ospedaliera seguendo un percorso che stato condiviso con la stessa Azienda ospedaliera durante lattivit ambulatoriale in appena un anno sono stati registrati circa 250 accessi, l80 per cento dei quali bambini con et dai 2 ai 6 anni il 15 per cento tra i 6 e 12 anni, per il restante dai 12 li 14 anni. il 70 per cento ha richiesto approfondimenti per sospetti soffi cardiaci. Allo stato attuale lambulatorio registra circa 35 bambini in lista che in assenza di tale attivit diagnostica di primo livello avrebbero potuto rappresentare unulteriore criticit per i tempi di attesa dellazienda ospedaliera. PIU' CORAGGIO PER LA RIFORMA E MENO SILENZI SU QUANTO STA FACENDO IL GOVERNO MONTI - GLI EMENDAMENTI DI GORACCI (COMUNISTA UMBRO)

Il consigliere regionale Orfeo Goracci (Comunista umbro) ha inviato alla Giunta e ai capigruppo di maggioranza i propri emendamenti sulla riforma della Sanit: maggior ruolo ai presidi territoriali, meno potere all'Universit, via i doppioni e risposte per i malati non autosufficienti e per i lavoratori del trasporto sanitario. Ma Goracci chiede anche meno silenzi nei confronti della politica del governo Monti. Perugia, 4 luglio 2012 - Dare maggior ruolo ai presidi territoriali articolati in distretti, dare risposta ai malati non autosufficienti che vivono in casa, ridimensionare l'eccessivo potere dell'Universit nella sanit, risolvere la questione delle aziende ospedaliere che si stanno rivelando dei doppioni anzich punti di eccellenza, tracciare un punto specifico sull'attivit di trasporto sanitario dell'emergenza/urgenza ed affermare che entro due anni tutto possa essere rimesso in discussione. Questi, in sintesi, gli emendamenti che il consigliere regionale Orfeo Goracci (gruppo Comunista umbro) ha inviato alla presidente Marini, all'assessore Tomassoni e ai capigruppi consiliari di maggioranza. Non sono un tifoso delle 'beghe' riguardanti altri partiti afferma Goracci poich mi sono bastate e mi bastano le mie, sebbene non sfugge che nella dialettica interna, in particolare nel PD, ci siano posizionamenti 'forti', e leggendo le carte non ho difficolt a dire che la proposta di Barberini, Brega e Smacchi, ove dichiara in sintesi che il personale medico andato in quiescenza non pu pi essere impegnato nelle strutture sanitarie pubbliche, poich non contribuisce al miglioramento qualitativo del Ssr e la realizzazione di un'unica azienda ospedaliera regionale. Sono aspetti interessanti e condivisibili che il sottoscritto pu sostenere. In questo quadro prosegue - scarsamente comprensibile l'assordante silenzio del governo regionale e della quasi totalit della maggioranza che sostiene la presidente Marini nei confronti del governo Monti, che tanta causa delle difficolt che viviamo: tagli per centinaia di milioni di euro gi previsti ed attivati per il 2012/2013 e 2014, in particolare sulla sanit; di altri forti tagli si parla con la spending review, ma se si continua con questo andazzo dovremmo fare una riforma di adeguamento ad ogni scelta di taglio che il governo Monti, distintosi in questo anno come grande fautore di 'macelleria' sociale, ripetutamente impone. Ci sono dei momenti conclude Goracci - nei quali non si pu stare contemporaneamente con il diavolo e l'acqua santa. Il governo regionale di centro sinistra dell'Umbria deve dimostrare pi coraggio e decisione. OSPEDALE DI PERUGIA: IN TILT L'IMPIANTO DI CONDIZIONAMENTO DELL'ARIA DEL PRONTO SOCCORSO. PER TUTTO IL POMERIGGIO PAZIENTI SULLA GRATICOLA - PER MONNI (PDL) NELLA GESTIONE DEL NOSOCOMIO QUALCOSA NON VA

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Perugia, 5 luglio 2012 - Per un guasto tecnico all'impianto di condizionamento dell'aria, avvenuto al Pronto soccorso dell'Ospedale Santa Maria della Misericordia di Perugia, per tutto il pomeriggio di ieri i pazienti ricoverati sono stati lasciati sulla graticola. Cos il consigliere regionale del PdL, Massimo Monni che punta il dito sui disservizi del nosocomio perugino. Una volta che l'impianto andato in tilt fa sapere Monni non si riusciti a gestire l'emergenza in tempi brevi perch privi dei mezzi necessari. Per tutto il personale medico e paramedico e soprattutto per i malati ricoverati, le temperature, che inevitabilmente sono salite a picco all'interno del reparto, hanno causato non pochi disagi. Nella gestione dell'ospedale sottolinea il consigliere regionale - qualcosa che non va c'. Monni tiene tuttavia ad evidenziare che non c' nulla di personale nei confronti del Direttore generale dell'azienda ospedaliera, come pi volte stato paventato da tutto il suo entourage, ci mancherebbe, ma inconfutabile il fatto conclude - che al presentarsi di un'emergenza nessuno in grado di tamponare o risolvere i disagi che si vengono a creare. DROGA: TEST NELLE SCUOLE UMBRE PER PREVENIRE IL DILAGARE DEL FENOMENO E LANCIARE UN MESSAGGIO SEVERO - MOZIONE DI MONACELLI (UDC) SUGGERISCE SINERGIE FRA SCUOLA FAMIGLIE E ISTITUZIONI Con una mozione da discutere in Consiglio regionale Sandra Monacelli, capogruppo Udc a Palazzo Cesaroni suggerisce di ricorrere all'uso di test antidroga nelle scuole superiori dell'Umbria, da realizzare in collaborazione con le famiglie, la scuola e le istituzioni pubbliche. A suo giudizio giunto il momento di agire e di promuovere un messaggio chiaro e fermo nei confronti di un mondo giovanile che ormai fa uso di tutti i tipi di droga, senza alcuna distinzione anche per il fato che sulla piazza umbra possibile trovare sostanze pericolose e diverse fra loro come la cocaina a prezzi sempre pi bassi. Perugia, 6 luglio 2012 Prevedere l'uso di test antidroga nelle scuole superiori dell'Umbria, non per punire, smascherando in modo subdolo il dilagare dell'uso di sostanze stupefacenti fra i giovani adolescenti; ma come valido supporto alla conoscenza e all'aiuto. Perch giunto il momento di iniziative, ancorch scomode ed impopolari, che dimostrino senso di responsabilit e soprattutto diano in modo diretto e chiaro un messaggio severo rispetto all'uso di sostanze stupefacenti. La proposta dei test sui ragazzi, di concerto con le Asl, gli istituti scolastici e le famiglie, di Sandra Monacelli, capogruppo Udc in Consiglio regionale, ed contenuta in una mozione da discutere e approvare in in Aula. La premessa da cui parte il documento, che dovreb-

be impegnare la Giunta alla realizzazione effettiva dei test, parte dalla situazione attuale del mondo giovanile che Monacelli cos descrive: Il progressivo dilagare della droga e della cultura dello sballo sta rappresentando in Umbria una pesante emergenza, che impone una responsabile e non ulteriormente rinviabile presa di posizione delle Istituzioni, che non possono limitarsi all'espressione di un giusto e sistematico disappunto. Alla base della proposta il consigliere Udc pone i dati europei che assegnano all'Italia il primato agghiacciante di un alto uso di cocaina tra i giovani e l'assunzione contemporanea di diverse sostanze compreso l'alcol e la constatazione che non esiste pi la vecchia divisione fra sostanze come la cannabis e la cocaina o la eroina, perch oggi si valuta solo in base ai costi sempre pi bassi ed alla facilissima disponibilit. Sopratutto sulla piazza umbra. Monacelli, cita poi le indicazioni dell'Osservatorio europeo delle droghe (Oedt), secondo le quali sono efficaci le politiche antidroga condotte a livello scolastico, a condizione che coinvolgano in modo trasversale scuola, operatori del settore, docenti, istituzioni ed in particolar modo le famiglie nel loro ruolo genitoriale, in vista di una prevenzione integrata, fatta di orari e argomenti da inserire in materie stabilite nel programma didattico.La mozione insiste su un altro concetto: Al di fuori di ogni ipocrisia la societ deve prendere decisamente posizione sul fenomeno. Dobbiamo dire con forza che drogarsi fa male e che la lotta senza quartiere contro il consumo degli stupefacenti va attuata promuovendo uno stretto raccordo tra le istituzioni, a vario titolo coinvolte, rinsaldando in modo particolare l'alleanza strategica tra Scuola e Famiglia. Per questo motivo, l'adozione di test antidroga presuppongono una preventiva consultazione da parte del Preside con la famiglia o con gli stessi studenti, in base all'et degli stessi. Il pi delle volte, secondo l'esponente Udc, le famiglie sono ignare della vita parallela che conducono i figli. Con i test antidroga avranno uno strumento da adoperare discrezionalmente, grazie alla alleanza con la scuola, preziosa nel supportare l'una il lavoro dell'altra, nel rispetto dei differenti ruoli e collaborando fianco a fianco costantemente, con l'obiettivo primario di raggiungere comuni finalit educative. Le istituzioni, attraverso iniziative coraggiose ed importanti, possono fornire i giusti mezzi e le giuste indicazioni sia ai genitori che ai docenti, per creare quella sinergia positiva a tutela e protezione dei nostri giovani. I test, si precisa nella mozione, dopo un periodo semestrale di sperimentazione dovranno essere sottoposti ad una valutazione sulla efficacia. DROGA: NO AI TEST NELLE SCUOLE, DANNOSI ANCHE PER LA PSICOLOGIA DELLO STUDENTE, MA AZIONI INTELLIGENTI DI PREVENZIONE SIN DALLE ELEMENTARI ROSI (PDL) SULLA MOZIONE PRESENTATA DA MONACELLI (UDC)

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Perugia, 6 luglio 2012 - importantissimo tenere i riflettori accesi sul fenomeno della tossicodipendenza, ma no ai test antidroga nelle scuole. Cos Maria Rosi (PdL), vice presidente della Commissione consiliare di Inchiesta sulle Tossicodipendenze, esprime il suo disaccordo su quanto proposto, in una apposita mozione, dal capogruppo consiliare dell'Udc, Sandra Monacelli. Nel definirsi perplessa dalla proposta della consigliera di opposizione, Rosi ricorda come questi tipi di test siano gi stati bocciati dal Dipartimento politiche antidroga perch, oltre a violare la privacy, risulterebbero dannosi anche per la stessa psicologia dello studente che, in caso risultasse positivo, potrebbe raggiungere un marcato pericolo di emarginazione. I test antidroga per gli adolescenti puntualizza Rosi -, potrebbero risultare tuttavia utili se effettuati in apposite strutture sanitarie coinvolgendo nei controlli lo stesso medico di famiglia. Nel sottolineare che anche negli Usa questo tipo di prevenzione, effettuato direttamente nelle scuole, non ha dato risultati soddisfacenti, ma anzi ha aumentato l'abbandono scolastico, Rosi rimarca l'importanza di mettere in atto forti e intelligenti azioni di prevenzione sin dalle scuole elementari educando gli studenti, sin dalla giovanissima et, ai valori della legalit e della salute. Un lavoro conclude che la scuola chiamata a portare avanti in stretta sinergia con le famiglie. DROGA: IL TEST ANTIDROGA NELLE SCUOLE PROPOSTO DALLA MONACELLI NECESSITA DI UN SERIO E APPROFONDITO LAVORO NELLA COMMISSIONE DI INCHIESTA SULLE TOSSICODIPENDENZE - NOTA DI CIRIGNONI (LEGA NORD) Perugia, 6 luglio 2012 - La proposta di Sandra Monacelli di istituire il test antidroga obbligatorio per gli studenti delle scuole medie superiori deve necessariamente essere oggetto di un serio e approfondito lavoro in sede di Commissione sulle Tossicodipendenze, prima di approdare in Aula. Cos il capogruppo regionale della Lega Nord, Gianluca Cirignoni prende posizione sulla mozione presentata dal capogruppo dell'Udc. Si tratta di una proposta spiega l'esponente umbro del Carroccio - che avrebbe un impatto di rilevante portata sul mondo scolastico, sulle famiglie e sui diritti civili dei nostri ragazzi, garantiti dalla Costituzione, per questo la massima Istituzione regionale chiamata a decidere con cognizione di causa. Come consigliere e genitore aggiunge il capogruppo leghista - ritengo pi opportuno che la Regione, eventualmente, incentivi e sostenga le famiglie che volessero far fare il test ai propri figli, mantenendo l'esito dei risultati all'interno di un ambiente protetto quale quello familiare. Per Cirignoni, in conclusione, sarebbe opportuno e giusto far fare il test, periodicamente, a consiglieri regionali e a tutti gli eletti nelle istituzioni.

CONSIGLIO REGIONALE (1) ESTENDERE LA SPERIMENTAZIONE DI INTERVENTI DI ASSISTENZA INDIRETTA DAI MALATI DI SLA AD ALTRI CON PATOLOGIE AFFINI - VOTO UNANIME DELL'AULA SULLA MOZIONE DI GALANELLO E LOCCHI (PD) Il Consiglio regionale ha espresso un voto favorevole all'unanimit sulla mozione presentata dai consiglieri Fausto Galanello e Renato Locchi (PD) per la 'Estensione della sperimentazione di interventi di assistenza indiretta a favore di persone affette da malattie dei motoneuroni ed in particolare da Sclerosi laterale amiotrofica (Sla) a soggetti affetti da altre patologie con decorso affine'. Con questo atto, l'Aula di Palazzo Cesaroni impegna la Giunta regionale: a quantificare il numero di persone affette da patologie che abbiano un decorso affine alla Sla e che si trovano in uno stadio avanzato della malattia e abbiano bisogno di misure di aiuto o dell'assegno di sollievo, per loro e le loro famiglie per favorirne la permanenza a domicilio; a valutare limpatto economico e la fattibilit di estendere la sperimentazione gi prevista con la delibera di Giunta 909/2011, a favore dei malati di Sla, anche alle persone affette da patologie invalidanti e assimilabili alla Sla. Perugia, 10 luglio 2012 Con voto unanime, l'Aula di Palazzo Cesaroni ha detto s alla mozione dei consiglieri regionali del Partito Democratico, Fausto Galanello e Renato Locchi che prevede la 'Estensione della sperimentazione di interventi di assistenza indiretta a favore di persone affette da malattie dei motoneuroni ed in particolare da Sclerosi laterale amiotrofica (Sla) a soggetti affetti da altre patologie con decorso affine'. Con l'approvazione di questo atto l'Esecutivo di Palazzo Donini sar chiamato a: quantificare il numero di persone affette da patologie che abbiano un decorso affine alla Sla (sclerosi laterale amiotrofica) e che si trovano in uno stadio avanzato della malattia e abbiano bisogno di misure di aiuto o dell'assegno di sollievo, per loro e le loro famiglie per favorirne la permanenza a domicilio; valutare limpatto economico e la fattibilit di estendere la sperimentazione gi prevista con la delibera di Giunta '909/2011', a favore dei malati di Sla, anche alle persone affette da patologie invalidanti e assimilabili alla Sla. Dopo l'illustrazione dell'atto di indirizzo da parte di Galanello, stato lo stesso assessore alla Sanit Franco Tomassoni ad esprimere, a nome della Giunta, l'accoglimento della proposta sulla quale (unico intervento per dichiarazione di voto) il capogruppo Udc, Sandra Monacelli ha invitato la Giunta a redigere una un registro delle patologie rare e in modo particolare per quanto riguarda lincidenza dei casi delle malattie neurodegenerative. In sostanza, come viene evidenziato nell'atto, al centro dei risultati del lavoro del sistema sanitario non devono esserci n gli apparati, n le patolo-

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gie, bens la persona con le proprie sensibilit e necessit. Ed proprio alla persona che va garantito il diritto alla salute costituzionalmente riconosciuto anche ai malati di altre patologie invalidanti assimilabili alla Sla. INTERVENTI FAUSTO GALANELLO (Ilustrazione mozione): La particolare situazione finanziaria determinata dai tagli alla sanit rende tuttaltro che facile il reperimento di nuove risorse da destinare a tale scopo. Dobbiamo per essere consapevoli delle crescenti difficolt per diverse centinaia di persone e famiglie umbre che, oltre al prezzo della crisi, pagano anche quello della propria pesante invalidit e dei costi di una permanente assistenza e riabilitazione. La delicata questione delle persone affette da malattie neuro-muscolari progressive, stata affrontata con Decreto Ministeriale del 7 febbraio 2009 attraverso l'istituzione della Consulta sulle malattie neuromuscolari, con l'obiettivo di fornire indicazioni per lo sviluppo di percorsi assistenziali appropriati ed efficaci per tutte le patologie, al fine di trovare applicazioni e soluzioni comuni per affrontare le maggiori criticit rilevate nelle diverse aree del Paese rispetto all'assistenza erogata. Il 25 maggio 2011, in sede di Conferenza unificata Stato, Regioni, Enti locali stato siglato un accordo per la presa in carico globale delle persone con malattie neuromuscolari o malattie analoghe dal punto di vista assistenziale. Recentemente la Regione Umbria, anche in seguito ad una iniziativa legislativa della consigliere regionale Sandra Monacelli (Udc), ha dato seguito alle legittime richieste delle persone residenti in Umbria affette da malattie dei motoneuroni ed in particolare da SLA, che si trovano nella fase avanzata della malattia e per le loro famiglie, disponendo l'assegno di sollievo e misure di aiuto, di sostegno familiare e domestico per favorirne la permanenza a domicilio. Con la delibera di Giunta del 29 luglio 2011, n. 909 l'Umbria ha avviato una sperimentazione temporanea da parte delle ASL diretta ad implementare l'offerta di assistenza a persone residenti in Umbria affette da malattie dei motoneuroni ed in particolare da SLA che si trovano nella fase avanzata della malattia, prevedendo l'attuazione di un intervento mirato di assistenza domiciliare che permetta loro di essere assistite in modo qualificato all'interno del proprio contesto familiare. La sperimentazione, dal 1 ottobre 2011 fino al 30 settembre 2012, prevede l'erogazione di un 'assegno di sollievo' mensile articolato in tre fasce di 400 800 - 1.200 euro, alle persone residenti in Umbria in situazione di non auto sufficienza affette da malattie dei motoneuroni ed in particolare da SLA che si trovino nella fase avanzata della malattia e che siano assistite presso il proprio domicilio, senza limiti n di reddito n di et dell'assistito, escludendo dal beneficio economico i soggetti ospiti di strutture residenziali o semiresidenziali di qualsiasi tipo. FRANCO TOMASSONI (Assessore regionale Sanit): La Giunta favorevole alla mozione. La direzione generale

dellassessorato, ha gi provveduto, con propria determina, a richiamare le Asl ad effettuare un monitoraggio, soprattutto per le patologie che riguardano laffezione da malattie dei motoneuroni, utile per capire limpatto economico e per verificare se la copertura, da un punto di vista finanziario di queste patologie, con lassegno di assistenza, fosse compatibile. La Conferenza unificata, nella riunione del 27 ottobre 2011, ha sottoposto alla valutazione del Governo lutilizzo delle risorse assegnate al fondo per la non autosufficienza per lanno 2011 anche per le altre disabilit gravi, che hanno in comune con la sclerosi laterale amiotrofica la completa inabilit da parte delle persone. SANDRA MONACELLI (capogruppo Udc): Nel dichiarare, ovviamente, il mio voto favorevole alla mozione, invito la Giunta a redigere un registro riguardante le patologie rare e in modo particolare le articolazioni sullincidenza dei casi delle malattie neurodegenerative. Questo stato uno dei limiti che quasi tutte le Regioni, in modo particolare lUmbria, evidenziarono in una ricerca condotta nel 2006 dalla Commissione Sanit del Senato. Spesso la carenza di interventi e di misure adeguate dipendono anche dal mancato riscontro oggettivo per la scarsa conoscenza dellincidenza che hanno queste patologie sul territorio. Per cui invito la Giunta ad estendere questo tipo di valutazione per tutte le malattie neuro-degenerative compresi i casi dei relativi coma. CI CHE SI LEGGE SULL'ACCORDO TRA L'ASSESSORE E I SINDACATI CIRCA ENORMI STABILIZZAZIONI DI PRECARI IL CONTRARIO DI CI CHE SERVE ALL'UMBRIA - NOTA DI NEVI (PDL) Perugia, 10 luglio 2012 - Vogliamo leggere subito l'accordo che l'assessore alla Sanit ha sottoscritto con i sindacati perch siamo preoccupati di quello che si legge sulla stampa circa enormi stabilizzazioni di personale precario che il contrario di quello che serve all'Umbria. Cos il capogruppo regionale del Pdl Raffaele Nevi che si dice ormai stanco di ripetere che che non pi rinviabile lo sgonfiamento del pachiderma pubblico e che arrivata l'ora di parlare il linguaggio della verit non continuando ad illudere centinaia e centinaia di lavoratori che vengono spesso assunti grazie all'amicizia al potente di turno e poi vengono illusi che un giorno avranno il posto fisso. Queste persone, secondo Nevi devono poi chiaramente continuare a votare chi ha procurato il posto e per chi continua a promettere, come si faceva un tempo, che un giorno avranno il posto fisso. La Prima Repubblica, con tutti i suoi vizi storici conclude il capogruppo del Pdl qui in Umbria sembra non finire mai e questo il motivo per il quale ci opponiamo a queste logiche e riteniamo che questo non il modo di portare l'Umbria fuori dalla crisi.

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DISABILI: PERICOLO CADUTA DEL LIVELLO QUALITATIVO E QUANTITATIVO DEI SERVIZI. LE ASSOCIAZIONI INCONTRANO CONSIGLIO E GIUNTA REGIONALE ATTENZIONE AI PROBLEMI E DISPONIBILIT AL CONFRONTO DA PARTE DELLE ISTITUZIONI L'Ufficio di Presidenza guidato dal presidente Eros Brega, la Conferenza dei capigruppo del Consiglio regionale dell'Umbria e l'assessore alla sanit Franco Tomassoni per l'Esecutivo regionale hanno incontrato oggi i rappresentanti delle associazioni dei disabili umbri. I rappresentanti di Fish-Umbria (Federazione italiana per il superamento dell'handicap), Fada-Umbria (Federazione associazioni diversamente abili), FandUmbria (Federazione tra le associazioni nazionali dei disabili) e Forum del Terzo settore, hanno illustrato i punti centrali di un documento congiunto con il quale si chiede alla Politica di assumersi la responsabilit di offrire una prospettiva di futuro ad un ambito di attivit sociosanitario che in questi ultimi tempi in sofferenza a causa dei tagli delle risorse statali. L'impegno del Consiglio e della Giunta regionale per approfondire e affrontare le questioni poste dalle associazioni con iniziative che saranno prese sia in sede di Assemblea legislativa, sia di Esecutivo. Perugia, 10 luglio 2012 - L'Ufficio di Presidenza guidato dal presidente Eros Brega, la Conferenza dei capigruppo del Consiglio regionale dell'Umbria e l'assessore alla sanit Franco Tomassoni per l'Esecutivo regionale hanno incontrato oggi i rappresentanti delle associazioni dei disabili umbri e di quelle riunite nel Forum del Terzo settore. Oggetto dell'incontro un primo confronto sulla situazione attuale e sulle prospettive future delle politiche regionali della disabilit alla luce della difficile situazione determinata dalla riduzione delle risorse statali riservate al settore. Da parte dei rappresentanti di Consiglio e Giunta stata assicurata la massima attenzione e disponibilit al confronto sui temi posti, da concretizzarsi con iniziative che saranno prese sia in sede di Assemblea legislativa, sia di Esecutivo. I rappresentanti delle associazioni presenti, Fish-Umbria (Federazione italiana per il superamento dell'handicap), Fada-Umbria (Federazione associazioni diversamente abili), Fand-Umbria (Federazione tra le associazioni nazionali dei disabili) e Forum del Terzo settore, hanno illustrato i punti centrali di un documento congiunto con il quale si chiede alla Politica di assumersi la responsabilit di offrire una prospettiva di futuro ad un ambito di attivit socio-sanitario che in questi ultimi tempi in sofferenza a causa dei tagli delle risorse statali. In sostanza, come hanno spiegato Raffaele Goretti e Andrea Tonucci di Fish Umbria, si chiede l'impegno per costruire un nuovo modello di welfare che realizzi la presa in carico globale delle persone con disabilit, che si faccia carico in toto delle persone disabili e delle loro famiglie, realizzando interventi integrati e

maggiormente appropriati. A questo scopo stato richiesto l'avvio della sperimentazione della presa in carico globale in almeno uno dei distretti delle attuali 4 Asl umbre, secondo quanto indicato del modello del 'Progetto individuale' previsto dalla legge '328/2000', e secondo i princpi della Convenzione Internazionale sui diritti delle persone con Disabilit. Della difficile situazione dei disabili e delle loro famiglie, del forte restringimento dei servizi offerti, determinata dal tagli delle risorse ha parlato Guido Botondi della Associazione dei familiari dei disabili (Afad) di Terni che ha sottolineato la necessit di non operare una riduzione matematica delle risorse e di studiare invece soluzioni alternative, con il concorso delle associazioni e delle famiglie. E Gianfranco Colasanti dell'Unmil (Unione nazionale mutiliati e invalidi del lavoro) ha lanciato l'allarme sul rischio di una caduta del livello di qualit della sanit umbra che colpisce in particolare i disabili ed ha sottolineato l'esigenza di valutare meglio le politiche di taglio delle risorse che, nella Asl 4 sono realizzate con criteri 'contabili'. Chiediamo una risposta dalla 'Politica' e siamo disposti ad una mobilitazione forte nella sede della massima istituzione regionale, se ci non avverr. E anche il rappresentante del Forum del Terzo settore, Carlo Di Somma ha chiesto una forte assunzione di responsabilit della politica che metta al centro del sistema le persone con maggiori difficolt. L'assessore Tomassoni, ha spiegato che la Giunta regionale sta operando una riflessione e un'analisi sull'offerta dei servizi, non far tagli orizzontali, ma lavora per una rimodulazione dell'offerta di servizi. In una situazione difficile, cui finora si risposto integrando le risorse del sociale con quelle sanitarie, cosa che oggi non pi possibile, e con i fondi per il sociale statali praticamente azzerati, con la Regione che cerca di sopperire con risorse proprie. Tomassoni ha detto poi che la Giunta far proprio il documento presentato dalle associazioni e ne approfondir i contenuti in sede di Tavolo tecnico-istituzionale della sanit, ed anche del welfare, con l'obiettivo di continuare garantire qualit e appropriatezza dei servizi, coinvolgendo nel confronto tutti i soggetti interessati. Il vice presidente del Consiglio, Damiano Stufara, ha fatto la proposta, condivisa dai capigruppo presenti, di approfondire in sede di Conferenza i contenuti del documento delle associazioni per arrivare ad una proposta condivisa di risoluzione o di ordine del giorno a sostegno delle richieste delle associazioni. Per l'Ufficio di Presidenza erano presenti anche il vicepresidente Lignani Marchesani e il consigliere segretario Galanello; per i gruppi Renato Locchi (PD), Cirignoni (Lega Nord, Dottorini (Idv), Buconi (Psi), Monacelli (Udc), Goracci (Comunista umbro), Nevi (Pdl). TRASPORTO SANITARIO: A SETTEMBRE SI RISCHIA DI RISCHIO DI AFFIDARE IL SERVIZIO A FORME SPURIE DI COOPERATIVE O AZIENDE CHE NON RISPETTANO I CON-

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TRATTI DI LAVORO - GORACCI (COMUNISTA UMBRO) INTERROGA LA GIUNTA Perugia, 11 luglio 2012 In Umbria si rischia di aggiudicare servizi importanti come quello del trasporto sanitario che verranno messi a gara a settembre, a forme spurie di cooperative o di aziende che non rispettano i contratti collettivi nazionali di lavoro e non possiedono i requisiti di professionalit ed esperienza adeguate. Lo sostiene il consigliere regionale Orfeo Goracci (comunista umbro) in una interrogazione alla Giunta regionale nella quale si afferma che niente stato fatto per riarticolare i servizi del 118, salvaguardando occupazione e la rete delle Misericordie e della Croce rossa italiana che riguarda e coinvolge circa cento lavoratori. Goracci che cita anche le difficolt create dalla riforma endoregionale nella gestione del personale della forestazione, per i vuoti normativi e perch in forse anche il pagamento degli stipendi stessi, suggerisce all'Esecutivo di affrontare i due problemi, avviando un percorso condiviso con le Organizzazioni sindacali per affrontare la gestione del personale, nel quadro normativo regionale e nazionale, anche riducendo il peso delle consulenze e il loro onere sulla collettivit regionale. Il Consigliere chiama in causa pure la riforma sanitaria, gli accorpamenti, unitamente alle recenti decisioni del Governo, che a suo giudizio - causano una difficile e per certi versi inattesa, gestione del personale, in particolare degli amministrativi. TRASPORTO SANITARIO: LE ASL ATTENDANO I PROVVEDIMENTI ANNUNCIATI DALLA GIUNTA REGIONALE PER EVITARE CHE QUESTI SERVIZI SIANO AFFIDATI A SOGGETTI DI FUORI REGIONE - NOTA DI CIRIGNONI (LEGA NORD) Perugia, 11 luglio 2012 - Le amministrazioni sanitarie, con bandi aperti che vanno in scadenza nelle more dell'intervento della Giunta regionale provvedano ad annullarli in attesa di un provvedimento necessario. Va evitato che questi importanti servizi siano affidati a soggetti provenienti da fuori regione poich, di fatto, peggiorano la qualit di servizi cos importanti e incidono in modo inaccettabile sui diritti di lavoratori altamente qualificati. Cos il capogruppo regionale della Lega Nord, Gianluca Cirignoni dopo le istanze rappresentate in Consiglio regionale dagli operatori umbri del 118, per le quali la Giunta si formalmente impegnata a definire, entro fine anno, una forma di accreditamento degli operatori regionali, come peraltro avviene in altre regioni. SPESA FARMACEUTICA: LA GIUNTA SI ATTIVI CON AZIONI CONCRETE ED EFFICACI DI RIDUZIONE E RAZIONALIZZAZIONE -

INTERROGAZIONE DI ZAFFINI (FARE ITALIA) CHE DEFINISCE IL QUADRO ALLARMANTE Il consigliere regionale Franco Zaffini (Fare Italia) punta il dito sulla situazione relativa alla spesa farmaceutica regionale e, con una interrogazione urgente, chiede alla Giunta regionale quali atti concreti si intendano adottare per ridurre e razionalizzare i costi del settore. Zaffini parla di quadro allarmante e di situazione non pi sostenibile, anche alla luce dei tagli conseguenti al decreto sulla spending review, e spiega che nel triennio 2009-2011 risulta uno sforamento del tetto di spesa e una maggiore spesa di 184 milioni di euro, su una spesa complessiva programmata di 719.358.178 euro. Perugia, 12 luglio 2012 - Il consigliere regionale Franco Zaffini (Fare Italia), in una interrogazione urgente pone alla Giunta regionale la questione del contenimento e della razionalizzazione della spesa farmaceutica del servizio sanitario regionale chiedendo di conoscere le azioni che in concreto si intende adottare per ricondurre i tetti di spesa a livelli realmente sostenibili, e in linea con la normativa nazionale. Nell'atto si sottolinea che una profonda riorganizzazione della logistica riferita alla farmaceutica ospedaliera e territoriale consentir, fermo restando limprescindibile diritto al farmaco, di razionalizzare procedure e prassi al fine di evitare sia il deperimento di prodotti soggetti a scadenza, sia procedure a maglie talmente larghe da lasciare intendere atteggiamenti e abitudini di dubbia legalit. Dai riscontri ufficiali a disposizione del consigliere di Fare Italia, riferiti ai dati consolidati 2009 e 2010 e alla proiezione 2011, emerge un quadro descritto come allarmante, con maggiori spese e sforamenti del tetto di spesa per la farmaceutica territoriale e soprattutto per quella ospedaliera che ammontano nel triennio considerato a quasi 184 milioni di euro (l'89% costituito da quella ospedaliera), rispetto ad un tetto di spesa programmata (sempre nel triennio considerato) di circa 720 milioni di euro. Una situazione non pi sostenibile afferma Zaffini- soprattutto alla luce di quanto previsto dai provvedimenti di spending review del Governo nazionale che nel triennio 2012-2014 comporteranno per l'Umbria minori risorse stimate in 215 milioni di euro. Nell'interrogazione, il consigliere Zaffini chiede all'Esecutivo a che punto l'elaborazione del piano di riorganizzazione della logistica delle Aziende sanitarie umbre previsto dalla delibera di Giunta 1584/2011 che, una volta chiusa l'Agenzia Umbria sanit, affidava alle Aziende sanitaria e ospedaliera di Terni l'incarico di predisporre uno studio di fattibilit finalizzato a a realizzare una gestione coordinata ed integrata dell'approvvigionamento e la distribuzione dei farmaci. Spiega l'interrogante che lo studio, che doveva essere presentato entro lo scorso 31 marzo, per poi essere condiviso tra le altre aziende e approvato dalla Regione, non stato

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presentato e le due Aziende capofila risultano quindi inadempienti, mentre la presidente della Regione e l'assessore alla sanit continuano a liquidare come aspetto secondario del necessario processo di razionalizzazione e contenimento della spesa sanitaria la questione della spesa farmaceutica che, invece, a livello nazionale stata posta al centro del decreto di spending review. L'esponente di Fare Italia fornisce nel suo atto ispettivo un dettaglio dei dati relativi all'andamento della spesa farmaceutica rispetto ai tetti di spesa desunti da atti e documentazione dell'Esecutivo (Dgr 1859/2008, 1967/2009, 1203/20011 e dati forniti dalla Direzione sanit). In particolare sottolinea come la percentuale dello sforamento della spesa farmaceuticaospedaliera cresca dal +107,2 per cento del 2009 al 121 per cento del 2010, per arrivare nella proiezione 2011 al +191 per cento. Per quanto riguarda la farmaceutica territoriale si passa dal +3.37 per cento del 2009 al +6.07 per cento del 2010, le proiezioni per il 2011 indicano un +0.77 per cento. E a proposito dei dati 2011, disponibili solo come proiezione, Zaffini nell'interrogazione chiede che siano forniti quelli consolidati relativi a quell'annualit, insieme ai dati del primo semestre 2012. Alla luce degli allarmanti dati descritti commenta l'esponente di Fare Italia appare evidente che il costante andamento di crescita della spesa farmaceutica regionale non consentir di rientrare nei limiti rimodulati dal decreto di 'spending review'. E se fino ad oggi la Regione Umbria aggiunge - nonostante lo sforamento della spesa, non stata tenuta al rimborso delle somme 'fuori tetto' solo perch ha fatto registrare un equilibrio economico complessivo. Dora in avanti per i tagli operati, unitamente al costante lievitare dei livelli della spesa farmaceutica regionale, renderanno impossibile quel sostanziale equilibrio economico, a meno di intervenire urgentemente e drasticamente sui livelli di spesa per lapprovvigionamento e la distribuzione dei farmaci, operando sulle procedure e non certo sulla disponibilit del farmaco per lutente. Di questo conclude Zaffini - chiediamo conto all'Esecutivo con questa interrogazione, rispetto alla quale vogliamo che ci siano forniti dati e indicazioni operative chiare e complete. SEDE ASL A TERNI: IL FATTO CHE LA MARINI NON RICEVA IL COMITATO CHE HA RACCOLTO LE FIRME E' GRAVE - NEVI (PDL): RISPETTARE LE IDEE DI TUTTI, ANCHE SE CHI GOVERNA NON CONDIVIDE Perugia, 26 luglio 2012 - Il fatto che la presidente della Regione non riceva il comitato che ha raccolto le firme per la sede Asl a Terni, come si evince dalla lettura dei quotidiani locali, un fatto molto grave che non le fa onore. Lo afferma il capogruppo del Pdl Raffaele Nevi, secondo il quale la presidente la presidente di tutti gli umbri e non deve, neanche minimamente, dare

limpressione che non consideri chi, legittimamente, fa proposte. Questo atteggiamento continua - non fa che aumentare il sentimento di disaffezione dei cittadini di Terni nei confronti della politica regionale e genera per reazione un sentimento iper campanilistico che rischia di minare lidentit regionale. Da convinto liberale quale sono prosegue Nevi - spero che in questa regione non prevalgano logiche che richiamano i tempi del pensiero unico, ma che tutti abbiano la possibilit di rappresentare le proprie idee anche quando queste non siano condivise da chi, momentaneamente, governa e a cui comunque spetta lonere della decisione finale. Voglio sperare per conclude Nevi - che non sia questo il caso, perch sarebbe grave se la Marini avesse gi deciso di non mettere la sede Asl a Terni. So che non cos, almeno stando a quanto anche lei ha sempre dichiarato fino ad oggi.

COMMISSIONI PATENTI: I TAGLI NON CALPESTINO I DIRITTI DELLE PERSONE CON DISABILIT: SI EVITI TRASFERIMENTO DELLA COMMISSIONE RINNOVO DA ORVIETO A TERNI - INTERROGAZIONE DI GALANELLO (PD) Gravi disagi per anziani e disabili nel doversi recare a Terni per lo spostamento della Commissione per il rinnovo delle patenti di guida, oltretutto con un risparmio molto modesto per il sistema sanitario, dato che svolgeva solo due riunioni mensili nell'ospedale orvietano. Con una interrogazione alla Giunta, il consigliere del Partito democratico Fausto Galanello chiede chiarimenti e invita al proseguimento del servizio nella sede di Orvieto. Perugia, 26 luglio 2012 - Lo spostamento da Orvieto a Terni della commissione per il rinnovo delle patenti di guida per gli ultraottantenni e per le persone con disabilit arreca un grave disagio agli utenti ed un risparmio molto modesto per il sistema sociosanitario: si continui a garantire il servizio presso l'ospedale cittadino, salvaguardando i bisogni e i diritti di chi pi in difficolt. Fausto Galanello, consigliere regionale del Partito democratico, interroga la Giunta regionale sulla vicenda dello spostamento a Terni delle attivit della commissione per il rinnovo delle patenti di guida per gli anziani e per le persone con disabilit. La commissione spiega Galanello svolge appena due riunioni mensili nell'ospedale di Orvieto. I risparmi derivanti dalla soppressione di questo servizio sono minimi e sono determinati dalla sola limitazione degli spostamenti verso il plesso orvietano dei componenti dell'organo collegiale. D'ora in poi prosegue il consigliere regionale Pd saranno invece gli ultraottantenni e le persone affette da disabilit a doversi recare a Terni. Una scelta irrazionale e poco felice che dimostra come questa infinita stagione di spen-

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ding review rischia di passare sopra alle regole base del buon senso, della solidariet e della vicinanza al prossimo. Galanello ha gi depositato un'interrogazione urgente alla Giunta regionale in cui chiede chiarimenti su questa scelta organizzativa e in cui invita al proseguimento del servizio nell'ospedale di Orvieto. ADOTTARE MISURE PER SUPERARE LE GRAVI CRITICIT PRESENTI ALL'OSPEDALE SANTA MARIA DI TERNI - UNA INTERROGAZIONE DI MONACELLI (UDC) Il capogruppo Udc a Palazzo Cesaroni, Sandra Monacelli, ha presentato una interrogazione alla Giunta regionale con cui chiede di conoscere gli interventi che vorr assumere per superare le gravi criticit presenti nell'ospedale Santa Maria di Terni e per definire con chiarezza il ruolo che tale nosocomio rivestir nel quadro della non pi prorogabile riforma del sistema sanitario regionale. Perugia, 26 luglio 2012 - Conoscere gli interventi che la Giunta regionale vorr assumere per superare le gravi criticit presenti nell'ospedale Santa Maria di Terni e per definire con chiarezza il ruolo che tale nosocomio rivestir nel quadro della non pi prorogabile riforma del sistema sanitario regionale. quanto chiede, con una interrogazione all'Esecutivo di Palazzo Donini, il capogruppo Udc in Consiglio regionale Sandra Monacelli. La Regione Umbria spiega Monacelli - sta predisponendo una riforma del sistema sanitario che dovr contenere misure di raziocinio e razionalizzazione dei servizi. In questo contesto risulta indispensabile ammodernare, qualificare e specializzare la rete ospedaliera evitando inutili duplicazioni di strutture e reparti, definendo una visione strategica complessiva. Fondamentale sar ripensare, per garantire adeguatamente livelli ottimali di assistenza, le singole strutture ospedaliere, i criteri di assegnazione dei posti letto, da attribuire sulla base delle effettive necessit e non per soddisfare le richieste di ospedali troppo uguali nelle funzioni e non pi capaci di rispondere alle mutate esigenze sociali e sanitarie. Sandra Monacelli evidenzia inoltre che l'ospedale S.Maria di Terni necessita di improrogabili interventi di ristrutturazione sia degli immobili che della rete viaria di accesso. Versa in uno stato di lenta agonia dal punto di vista strutturale, non rispettando neanche criteri di antisismicit, di impiantistica e di certificata emergenza di posti letto, acclarata dalla presenza di malati nei corridoi o costretti alla degenza in locali non adeguati, ledendo la dignit umana e i pi elementari diritti del cittadino. Il Piano degli investimenti 2010-2012 si legge infine nell'atto ispettivo - prevede la realizzazione di un nuovo ospedale nell'area del ternano, ma in Umbria sono presenti 15 nosocomi di cui diversi 'ospedali di comunit', alcuni dei quali con pochissimi posti letto, mentre l'azione del governo nazionale sul

fronte della revisione della spesa porter ad ulteriori tagli alle Regioni anche nella sanit pubblica, aggravata in Umbria dal perdurare amletico del dubbio tra sostenibilit degli ospedali pi piccoli e qualificazione dei poli di eccellenza. DROGA: INTERVENTI NON PIU' PROCRASTINABILI - MONACELLI (UDC): LA COMMISSIONE D'INCHIESTA SULLE TOSSICODIPENDENZE ESAMINI LA MIA INIZIATIVA DI INTRODURRE TEST ANTIDROGA NELLE SCUOLE Alla luce dei dati sul consumo di droghe diffusi dall'Istituto Negri, che confermano Perugia capofila nel consumo di eroina con cinque dosi giornaliere ogni mille abitanti, Sandra Monacelli (Udc) sollecita iniziative non pi procrastinabili, fra le quali la sua proposta di introdurre test antidroga nelle scuole, che dovr essere esaminata dalla Commissione d'inchiesta regionale su tossicodipendenze, mortalit per overdose e fenomeni correlati. Perugia, 26 luglio 2012 - L'Umbria ancora una volta detiene il primato per quanto riguarda il consumo di eroina. In particolare la citt di Perugia, secondo quanto emerge dalle analisi dei metaboliti degli stupefacenti nelle acque, risulta capofila con ben cinque dosi giornaliere ogni mille abitanti. Perugia quindi non si trova sul podio per la storia, la cultura, la prestigiosa universit, che dovrebbero rappresentarla, ma nei primi posti per l'ennesima volta nelle speciali classifiche del consumo di droga. Lo sottolinea la capogruppo dell'Udc in Consiglio regionale, Sandra Monacelli, evidenziando come negli ultimi due anni nel nostro Paese sia calato complessivamente il consumo di eroina, cocaina e metanfetamina e l'uso di cannabis rimasto pi o meno stabile, mentre aumentato il consumo di sostanze micidiali come ecstasy e ketamina. Le morti per overdose, lo spaccio e il giro incalcolabile di denaro e di malavita che ne consegue, continuano in maniera indecente e inaccettabile ad essere il marchio che contraddistingue Perugia afferma Monacelli -. Il problema principale non deve per essere quello di riqualificare in maniera, per cos dire, formale, l'immagine di Perugia agli occhi del Paese. La citt deve essere riqualificata in concreto, prima di tutto agli occhi dei perugini. Questa ennesima doccia scozzese non deve indurre alla solita indignata recriminazione del momento, ma all'applicazione responsabile di azioni e iniziative da parte di tutte le istituzioni, volte ad adottare un deciso contrasto al dilagante fenomeno della droga. La Commissione d'inchiesta del Consiglio regionale su tossicodipendenze, mortalit per overdose e fenomeni correlati prosegue la consigliera Udc - non pu rimanere indifferente di fronte all'ennesimo campanello d'allarme lanciato questa volta dall'Istituto di ricerche farmacologiche 'Mario Negri', prendendo atto di una condizione che necessita

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di iniziative non pi procrastinabili. In tempi decisamente celeri devono essere messi in campo strumenti concreti ed efficaci; la stessa Commissione dovr a breve esaminare la mia iniziativa di introdurre i test antidroga nelle scuole. Auspico che prima dell'inizio dell'anno scolastico questa proposta possa essere valutata in maniera seria e obiettiva lasciando da parte, se possibile, falsi moralismi e sterili prese di posizione, agendo per il bene della comunit che mai come ora ha bisogno di provvedimenti concreti e non di chiacchiere infruttuose. RIVEDERE IL RUOLO DELL'UNIVERSIT, MAGGIORE ATTENZIONE PER MALATI GRAVI E DISABILI, TUTELARE E GARANTIRE I LAVORATORI - LE PRIORIT DI GORACCI (COMUNISTA UMBRO) PER LA RIFORMA Il consigliere Orfeo Goracci (Comunista umbro) interviene in merito alla riforma della sanit regionale ribadendo che Ruolo e peso dell'Universit sono esagerati, per cui sarebbe opportuno eliminare le due aziende ospedaliere, in subordine averne una soltanto e comunque entro 2 anni fare opportune verifiche ed andare anche al superamento di accordi e convenzioni. Serve pi attenzione ai malati gravi e ai disabili in genere che vivono in famiglia. Occorre maggiore prevenzione sul territorio e un ruolo pi marcato dei sindaci nelle politiche di indirizzo generale. Per Goracci, inoltre, il Consiglio regionale deve essere coinvolto e aggiornato sull'attuazione della riforme e servono regolamenti che tutelino e garantiscano i lavoratori (penso a quelli del 118). Non deve essere infine sottovalutata l'organizzazione operativa degli ospedali sul territorio. Perugia, 28 luglio 2012 Il consigliere regionale Orfeo Goracci (Comunista umbro) interviene nel momento in cui la Giunta regionale si appresta ad approvare la proposta di 'riforma' della sanit umbra per poi consegnarla al Consiglio per ribadire alcuni concetti di fondo che da tempo appartengono al dibattito politico. Il Governo Monti evidenzia Goracci - persiste nel massacro sociale e tutti fanno finta di niente, le sue ricette (al servizio solo di banche, speculatori e poteri forti) dimostrano, proprio sul piano economico, la totale e assoluta inefficacia. Per la sanit umbra molte cose sono state dette e scritte soprattutto dal fronte della maggioranza. Ruolo e peso dell'Universit sono esagerati, per cui sarebbe opportuno eliminare le due aziende ospedaliere, in subordine averne una e comunque entro 2 anni fare opportune verifiche ed andare anche al superamento di accordi e convenzioni. Serve pi attenzione ai malati gravi e ai disabili in genere che vivono in famiglia. Occorre maggiore prevenzione sul territorio e un ruolo pi marcato dei sindaci nelle politiche di indirizzo generale. Il Consiglio regionale deve essere coinvolto e aggiornato sull'attuazione della riforme e servono regolamenti che tutelino e garantiscano i lavora-

tori (penso a quelli del 118). Non deve essere infine sottovalutata l'organizzazione operativa degli ospedali sul territorio. Goracci sottolinea che mentre apprezzabile il punto di caduta sui punti nascita e su altri aspetti di razionalizzazione, non chiaro e desta sospetti il punto dove si parla di: 2 Dea (degenza ad elevata assistenza) di 2 livello negli ospedali di Perugia e di Terni e di 3 Dea di 1 livello negli ospedali di Citt di Castello-Branca (unico Dea articolato in due sedi), Foligno-Spoleto (unico Dea articolato in due sedi) e Orvieto. Da una tale formulazione si potrebbe dedurre che i Dea di I livello articolati su pi sedi debbano avere all'interno di un solo presidio ospedaliero le strutture preposte, per modalit e dotazioni organiche, a gestire adeguatamente l'emergenza, secondo le indicazioni ministeriali (come previsto dalla delibera di Giunta n.609 del 2012). Che significa questo? Viste le scelte del passato, e le politiche montiane (sostenute da tutti e dedite solo e sempre ai tagli) non c' da essere grandi profeti per ipotizzare che se non ci sono paletti e definizioni certe, se non c' autonomia gestionale e finanziaria soccomberanno, delle due sedi, quelle pi deboli, povere e meno protette, cio gli ospedali di Gubbio-Gualdo Tadino (dato che nell'Alto Chiascio c' un ospedale che si chiama Gubbio-Gualdo Tadino e non Branca) e Spoleto. La cosa sarebbe semplicemente scellerata. INVIARE ISPETTORI E AVVIARE UN APPROFONDITO CONTROLLO SULLA GESTIONE DEL BANDO PER I TRASPORTI SANITARI ALLA ASL1 - CIRIGNONI (LEGA NORD) PRESENTA UNA INTERROGAZIONE ALLA GIUNTA E UN ESPOSTO IN PROCURA Il capogruppo della Lega Nord a Palazzo Cesaroni, Gianluca Cirignoni, annuncia di aver presentato una interrogazione all'assessore regionale alla sanit per chiedere l'immediato invio di ispettori presso l'Asl1 e l'avvio di una approfondita procedura di controllo e verifica sulla gestione del bando per la gestione dei trasporti sanitari in emergenza / urgenza. Cirignoni spiega inoltre di aver presentato un esposto alla Procura della Repubblica in seguito alle reticenze e alle omissioni riscontrate nell'accesso agli atti, in particolare a quelli relativi al rispetto della normativa antimafia da parte della stazione appaltante. Perugia, 28 luglio 2012 - "In qualit di consigliere regionale e vice presidente della commissione antimafia istituita in seno alla massima assise dell'Umbria ho chiesto l'accesso agli atti relativi all'aggiudicazione dell'appalto da oltre 4 milioni di euro predisposto dall'Asl1 Umbria per la gestione dei trasporti sanitari in emergenza / urgenza. A seguito delle verifiche e dei controlli effettuati sulla documentazione ho potuto constatare che la stazione appaltante non ha rispettato la stringente normativa antimafia che pre-

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vede l'acquisizione di specifiche informazioni presso la Prefettura territorialmente competente prima di poter procedere alla stipula del contratto con l'impresa aggiudicataria. Lo denuncia il capogruppo leghista in Consiglio regionale Gianluca Cirignoni, spiegando che l'attivit ispettiva ha trovato un forte contrasto da parte dei responsabili degli uffici preposti alla gestione delle procedure per l'acquisizione di beni e servizi dell'Asl 1 Umbria, tanto che nonostante ne abbia fatto espressa richiesta mi sono state negate le copie degli atti predisposti dalla stazione appaltante in adempimento alle disposizioni della normativa antimafia. Date le reticenze e le omissioni che ho riscontrato continua Cirignoni - ho provveduto a presentare un dettagliato esposto alla Procura della Repubblica di Perugia e ad inoltrare una interrogazione a risposta scritta all'assessore alla sanit inoltrata anche al presidente della Commissione regionale antimafia con cui chiedo l'immediato invio di ispettori presso l'Asl1 e l'avvio di una approfondita procedura di controllo e verifica sulla gestione del bando. Su questa vicenda, che ha visto fiumi di polemiche scorrere sui mass media locali, - conclude il consigliere regionale attendo ancora una risposta alla mia interrogazione presentata all'assessore regionale alla sanit oltre 1 anno e mezzo, fa con cui chiedevo verifiche sul bando a procedura ristretta esperito dall'Asl1 Umbria, anche in conseguenza della abnorme differenza tra le due offerte presentate pari ad oltre 7 milioni di euro".

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Sicurezza dei cittadini

POLITICHE REGIONALI COORDINATE PER CONTRASTARE E PREVENIRE FENOMENI MAFIOSI - ILLUSTRATA ALLA I COMMISSIONE E ALLA COMMISSIONE ANTIMAFIA UNA PROPOSTA DI LEGGE DI INIZIATIVA POPOLARE Perugia, 5 luglio 2012 - Combattere la criminalit organizzata attraverso ogni possibile strumento giuridico che consenta di prevenire e contrastare il fenomeno mafioso e ridurne le conseguenze negative sul contesto socio-economico umbro. questa la finalit della proposta di legge, di iniziativa popolare, 'Misure per l'attuazione coordinata delle politiche regionali a favore del contrasto e prevenzione del crimine organizzato e mafioso, nonch per la promozione della cultura della legalit e della cittadinanza responsabile', illustrata ieri alla Prima Commissione consiliare e alla Commissione Antimafia (in seduta congiunta) da due firmatari dell'atto: Costantino Pacioni e Ciro Zeno. La proposta legislativa mira a: prevenire i rischi di infiltrazione criminale nel territorio regionale sul piano economico e sociale; contrastare i segnali di espansione o di radicamento nel territorio regionale; ridurre i danni provocati dall'insediamento dei fenomeni criminosi. L'iniziativa incentrata principalmente sulla predisposizione di appositi ausili in favore delle vittime della criminalit organizzata, facilitando il loro accesso alle procedure di evidenza pubblica. Tra gli altri obiettivi, quello della formazione di personale regionale e delle autonomie locali umbre, oltre a rafforzare i presidi di legalit volti a prevenire e contrastare il fenomeno. Nel sottolineare che la situazione regionale va monitorata costantemente e tenuta sotto stretto controllo, Pacioni ha sostanzialmente rimarcato come l'Umbria non sia pi 'un'isola felice'. Sia il vice presidente della Prima Commissione Massimo Monni, che ha presieduto la riunione in assenza del presidente Oliviero Dottorini, che Paolo Brutti, presidente della Commissione Antimafia, hanno definito la proposta un valido strumento di integrazione all'attivit che la apposita Commissione di Palazzo Cesaroni sta portando avanti. D'accordo sull'utilit dell'iniziativa legislativa popolare tutti i commissari presenti che si sono impegnati a discutere ed approfondire il testo della proposta sin dalle prossime settimane auspicando di portarla in Aula, per il voto, nella prima riunione consiliare del prossimo mese di settembre. INFILTRAZIONI MAFIOSE: SALDO CONTROLLO DEL TERRITORIO, POPOLAZIONE CULTURALMENTE OSTILE ALLA CRIMINALIT - LA COMMISSIONE DI INCHIESTA DEL CONSIGLIO REGIONALE HA INCONTRATO A TERNI IL COMITATO PROVINCIALE PER L'ORDINE E LA SICUREZZA PUBBLICA La Commissione di inchiesta sulle infiltrazioni mafiose in Umbria ha incontrato oggi a Terni i

componenti del Comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza. Durante l'audizione i responsabili dei corpi di polizia hanno tracciato un quadro della situazione caratterizzato da un territorio culturalmente ostile alla criminalit, apparentemente immune dalle infiltrazioni dei grandi gruppi criminali, privo dell'attrattiva imprenditoriale ed economica necessaria al riciclaggio del denaro sporco e saldamento sotto il controllo delle istituzioni e delle forze dell'ordine. Perugia, 11 luglio 2012 - Un territorio culturalmente ostile alla criminalit, apparentemente immune dalle infiltrazioni dei grandi gruppi criminali, saldamente sotto il controllo delle istituzioni e delle forze dell'ordine e privo dell'attrattiva imprenditoriale ed economica necessaria al riciclaggio del denaro sporco. Questa la descrizione della provincia di Terni emersa durante l'incontro svoltosi questa mattina a Terni (Palazzo Bazzani) tra la Commissione di inchiesta sulle infiltrazioni mafiose in Umbria e i componenti del Comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza, presieduto dal prefetto Vittorio Saladino. I consiglieri regionali Paolo Brutti (presidente), Gianluca Cirignoni (vice), Maria Rosi e Andrea Smacchi hanno incontrato il prefetto, il presidente della Provincia, il capo della squadra mobile, i comandanti provinciali dei Carabinieri e della Guardia di finanza, il vice comandante provinciale del corpo Forestale ed il comandante della Polizia municipale di Terni, per un confronto circa le possibili e accertate infiltrazioni delle organizzazioni mafiose nel tessuto economico e sociale del Ternano. Il quadro emerso appare dunque rassicurante, grazie ad una azione di repressione capillare e coordinata tra le varie polizie, pur nella conferma della presenza di singoli elementi e di associazioni criminali straniere dedite al traffico di droga. Il prefetto, VITTORIO SALADINO, ha spiegato che la bassa attrattiva del territorio ternano per le organizzazioni mafiose (che infatti non risultano esservisi insediate) legata ad alcuni evidenti elementi: Il quadro economico, anche a seguito della crisi, non positivo e non si presta dunque alle attivit di riciclaggio di denaro per la carenza di grossi investimenti sia nel settore pubblico che in quello privato; le imprese che operano nella provincia di Terni fanno riferimento molto spesso a grandi gruppi economici internazionali, con i quali non funzionano tecniche intimidatorie; la popolazione ternana, per storia e cultura, ostile a certi fenomeni; le forze dell'ordine agiscono in modo coordinato e concertato, riuscendo non solo a reprimere ma anche a prevenire i crimini, mandando in questo modo un messaggio dissuasivo alle organizzazioni illegali. Esistono criticit legate al traffico di droga, gestito da gruppi di stranieri non strutturalmente organizzati, e alla presenza del carcere, che porta i familiari dei detenuti condannati per mafia ad avvicinarsi alla citt. Abbiamo avviato iniziative importanti come la creazione della stazione unica appaltante (Sua), per il monitoraggio dell'intero iter degli appalti; la mappatura delle cosche mafiose pre-

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senti a Terni ed il monitoraggio dei passaggi di propriet delle attivit e delle licenze commerciali. Potrebbe essere utile ed interessante studiare l'iniziativa legislativa della Regione Emilia Romagna in merito al rilascio della concessione edilizia subordinato alla presentazione di unattestazione antimafia nei confronti delle imprese di costruzioni. Il presidente della Provincia, FELICIANO POLLI, ha rimarcato la costante azione di controllo e repressione svolta dall'autorit, che evita la diffusione di fenomeni criminali sul territorio. Popolazioni ed imprese manifestano una evidente tranquillit, anche grazie alla presenza evidente e visibile delle forze di polizia. Il colonnello DOMENICO SOLFAROLI, comandante provinciale della Gdf, ha fatto riferimento ad una situazione tranquilla per quanto riguarda la piccola e media impresa, alla forte parcellizzazione del settore commerciale ternano e alla presenza di usura praticata da singoli e non da organizzazioni. Poche le segnalazioni di operazioni sospette da parte delle banche (20 in un anno, relative poi soprattutto ad evasione fiscale), un dato che anche a livello regionale si mantiene molto al di sotto delle altre regioni italiane. Tra gli ambiti soggetti a maggiore controllo ci sono l'acquisto diffuso di negozi di ortofrutta da parte di cittadini stranieri e la verifica della regolarit degli esercizi commerciali cinesi, che peraltro tendono a non pagare i verbali elevati. Il colonnello GIUSEPPE ALVERONE, comandante provinciale dei Carabinieri, ha rimarcato la scarsa appetibilit del territorio ternano, motivandola con la presenza delle multinazionali e con le difficolt legate alla congiuntura economica. I gruppi criminali stranieri che pure operano nel traffico di droga non hanno le caratteristiche del sodalizio mafioso e i cittadini per cultura non accettano l'omert e tendono a segnalare alle forze dell'ordine la presenza di un crimine. FRANCESCO PETITTI, capo della Squadra mobile, ha giudicato il territorio ternano lontano da certi fenomeni criminali, pur in presenza di una situazione economica difficile, di uno spaccio di droga da contrastare continuamente e di una particolare attenzione alle attivit dei cittadini cinesi, su cui vengono svolti controlli mirati ed stato istituita una banca dati di quelli coinvolti in attivit illecite. Infine il comandante della Polizia municipale, FEDERICO BOCCOLINI, ha confermato l'assenza di infiltrazioni mafiose tra gli operatori commerciali, sottolineando che la chiusura di alcune attivit a causa della crisi ha portato al loro passaggio di mano, con la diffusione di negozi di ortofrutta gestiti da stranieri, egiziani in particolare. Di fronte al quadro rassicurante emerso nell'incontro, il presidente Brutti ha messo in guardia le autorit presenti sulla similitudine della situazione ternana con quella perugina. In entrambe le citt sono assenti fenomeni di stampo mafioso tradizionale, con clan che si contendono il territorio e impongono il pizzo attraverso metodi intimidatori. L'infiltrazione in Umbria parla un linguaggio diverso, fatto di acquisizione di attivit economiche in grado di consentire l'immissione del denaro sporco nel

circuito legale. Preoccupa inoltre il radicamento sul territorio regionale di organizzazioni straniere, di bande specializzate in spaccio e traffico di droga, sfruttamento della prostituzione e altri gravi reati anche se, dai risultati presentati, il contrasto nell'area ternana appare pi efficace rispetto a quanto avviene a Perugia, anche in virt delle differenti dimensioni territoriali. Il vicepresidente Cirignoni si soffermato sull'esigenza di evitare che in Umbria si crei una zona grigia di contiguit con le organizzazioni criminali, valutando particolarmente positiva sia la collaborazione coordinata tra le forze di polizia che il controllo sui passaggi di propriet degli esercizi commerciali in provincia di Terni. Immagini Acs per le redazioni: http://goo.gl/bfXaC http://goo.gl/ynKe7 CRIMINALIT A PERUGIA: SIAMO ALL'EMERGENZA, LA CITT NON PU VIVERE SOLO DURANTE UMBRIA JAZZ, OCCORRE FAR RIVIVERE IL CENTRO STORICO ROSI (PDL) RICORDA QUEL NO ALLA SUA PROPOSTA DI PRESIDIO DI POLIZIA Perugia, 17 luglio 2012 Finalmente si compreso che il problema sicurezza nella citt di Perugia diventata una vera e propria urgenza, perch nonostante i grandi sforzi delle Forze dell'ordine non si riusciti ad arginare il problema della delinquenza nell'acropoli. Lo afferma il consigliere regionale Maria Rosi del Pdl ricordando: Da anni insieme all'Ugl-polizia sostengo che uno dei pochi deterrenti per il dilagare della criminalit a Perugia sia istituire un presidio mobile. Una proposta che non si mai voluto prendere in considerazione; si era pensato persino di istituire un centro identificazione immigrati. Ma ormai la situazione era diventata insostenibile. Dopo aver affermato che non era pensabile tagliare risorse umane a un settore vitale come la sicurezza, Rosi auspica che oggi pi che mai la politica sappia supportare l'azione delle forze dell'ordine, attraverso il recupero e delle aree urbane che sono cadute nel degrado pi totale. Il vero problema, conclude l'esponente del Pdl, infatti far rivivere il nostro centro storico di Perugia non solo nei periodo di Umbria Jazz ma restituire definitivamente la citt ai suoi abitanti. CONSIGLIO REGIONALE (1): INIZIATIVE A SOSTEGNO DELLE FAMIGLIE DELLE PERSONE E DEI MINORI SCOMPARSI - APPROVATI ALL'UNANIMIT UNA PROPOSTA DI LEGGE ALLE CAMERE E UN ORDINE DEL GIORNO II Consiglio regionale ha approvato all'unanimit il progetto di proposta di legge alle Camere Disposizioni per la ricerca delle persone scomparse e istituzione di un fondo di solidariet per i loro familiari e l'ordine del giorno Iniziative della Giunta regionale a sostegno delle famiglie delle persone e dei minori scomparsi, entrambi di

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iniziativa della Prima commissione consiliare. Previsti interventi in favore delle associazioni che si assistono le famiglie degli scomparsi e la promozione di accordi ed intese con enti e associazioni no profit riconosciute a livello nazionale per realizzare iniziative e progetti volti a contenere il fenomeno delle persone scomparse con azioni di prevenzione. Perugia, 17 luglio 2012 - II Consiglio regionale ha approvato all'unanimit il progetto di proposta di legge alle Camere Disposizioni per la ricerca delle persone scomparse e istituzione di un fondo di solidariet per i loro familiari e l'ordine del giorno Iniziative della Giunta regionale a sostegno delle famiglie delle persone e dei minori scomparsi, entrambi di iniziativa della Prima commissione consiliare. I due atti sono stati elaborati e condivisi dai componenti della Commissione al termine di un percorso legislativo e di un confronto avviatosi con la presentazione di una proposta di legge regionale (del gruppo Pdlprimo firmatario Massimo Monni) e a cui ha fatto seguito la proposta di una iniziativa mirata a modificare la normativa nazionale. Sono previsti interventi in favore delle associazioni che si assistono le famiglie degli scomparsi e la promozione di accordi ed intese con enti e associazioni no profit riconosciute a livello nazionale per realizzare iniziative e progetti volti a contenere il fenomeno delle persone scomparse con azioni di prevenzione. Il relatore unico della proposta di legge, FAUSTO GALANELLO (Pd), ha spiegato che i due atti sono il frutto di un confronto in seno alla I Commissione avviatosi con la presentazione di una proposta di legge regionale del Gruppo Pdl, cui ha fatto seguito la proposta di uniniziativa mirata a modificare la normativa nazionale a firma del sottoscritto e dei colleghi Dottorini e Stufara. I due atti portano infatti le firme di tutti i membri della I commissione e del capogruppo della Lega Cirignoni. Il primo atto rappresenta un intervento legislativo di iniziativa regionale dirette a sollecitare una nuova discussione parlamentare sulla delicata materia delle persone scomparse. Il 30 maggio scorso, la Prima Commissione ha svolto unaudizione con il commissario straordinario per le persone scomparse e l'associazione Penelope, che si occupa anche in Umbria di sostenere le famiglie degli scomparsi. Il monitoraggio stato avviato nel 1974, a seguito dei dati emersi che segnalavano lo sviluppo di un preoccupante fenomeno con esiti a volte drammatici sia per i minori che per gli adulti si sono messi in campo altri strumenti, come nel 2007, listituzione del Commissariato straordinario per le persone scomparse. Dalla relazione semestrale del commissario straordinario del dicembre scorso risultano dati che danno conto della drammaticit del fenomeno. Dal primo gennaio 1974 al 31 dicembre 2011 le persone scomparse in Italia ancora da rintracciare sono 24mila 912, di cui 9.280 cittadini italiani e 15mila 632 cittadini stranieri. A queste si aggiungono gli italiani sicuramente scomparsi

allestero e ancora da rintracciare, in totale 137, dei quali 118 maggiorenni. Per quanto riguarda il dato regionale dellUmbria dal 1974 ad oggi gli scomparsi sono stati 1.065, di questi sono stati rintracciati 957, mancano ancora 108 persone, a cui si aggiunge il dato non trascurabile di 9 cadaveri non identificati. In genere non sono umbri ma sono persone che la frequentano per motivi soprattutto spirituali perch vi una forte componente di pellegrinaggio che attrae soprattutto i giovani in questa regione. Rispetto alle circa 9 mila denunce di persone scomparse ogni anno in Italia risulta che queste siano oltre 700 al mese, quindi in Italia scompaiono almeno 25 persone al giorno. In Italia siamo in assenza di una normativa in materia e il ruolo del commissario appare quindi rilevante poich non solo si occupa del monitoraggio ma svolge attivit di relazione con i vari attori che si occupano del fenomeno e con le forze di Polizia. Dal 2006 ad oggi in Parlamento sono stati presentati numerosi disegni di legge ma dai lavori parlamentari risulta che tutta questa attivit ha portato allapprovazione della I Commissione Affari costituzionali del Senato di un unico articolo che riconosce solo lobbligatoriet della denuncia di persone scomparse. Per lUmbria, in considerazione delle caratteristiche geografiche e demografiche, nonch delle ridotte dimensioni del fenomeno, riteniamo utile tentare unaltra strada: quella di presentare una proposta di legge alle Camere al fine di attivare o potenziare strumenti attivi su tutto il territorio nazionale e proponendo aspetti irrinunciabili per le famiglie delle persone scomparse. Proprio sul tema del sostegno alle famiglie delle persone scomparse la I Commissione consiliare ha anche approvato sempre all'unanimit un ordine del giorno per impegnare la Giunta regionale a rendere disponibili, a partire dal bilancio dellanno 2013, i finanziamenti necessari a favore delle associazioni che operano nel settore, affinch limpegno nelle attivit di ricerca e di assistenza nei confronti dei familiari degli scomparsi possa essere svolto adeguatamente, oltre a valutare lopzione di istituire un apposito fondo regionale a favore delle attivit di ricerca e in alternativa a prevedere finanziamenti a tale attivit, ovviamente finanziamenti commisurati allentit del fenomeno. Prima del voto MASSIMO MONNI (Pdl) ha preso la parola per ringraziare la Commissione, perch questa proposta di legge partita da una mia proposta di legge che dopo avere elaborato in Commissione con tutti i commissari, dopo laudizione, si trasformata in una proposta di legge che il collega Galanello ha riassunto brevemente e in una mozione dove si impegna la Giunta di trovare delle risorse per aiutare queste persone che sono colpite da traumi e lutti cos importanti. SCHEDA LA PROPOSTA DI LEGGE ALLE CAMERE costituita da sei articoli e si occupa di tutte le persone scomparse siano esse minori, adulti o anziani (talvolta malati di Alzheimer) che, senza alcun motivo apparente, si allontanano dalla

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propria abitazione o dal luogo di abituale dimora e che non vi facciano ritorno. Sono previste forme di collaborazione tra tutti i livelli istituzionali e il volontariato per favorire le ricerche delle persone scomparse tenendo conto anche delle disposizioni contenute nelle linee guida emanate dal Commissario straordinario del Governo per le persone scomparse. Si prevede che lo Stato, che ha la competenza esclusiva in materia di sicurezza, promuova accordi ed intese con enti e associazioni no profit riconosciute a livello nazionale, per realizzare iniziative e progetti volti a contenere il fenomeno delle persone scomparse con azioni di prevenzione e scambio di conoscenze oltre che rafforzare la misure di contrasto dei reati connessi. Viene recepito completamente il dibattito parlamentare che ha portato a prevedere l'obbligatoriet della denuncia, con la definizione della relativa procedura, poich risulta che le prime 24-48 ore sono decisive per il buon esito delle ricerche. Si ripropone il numero verde nazionale e non regionale, attivo 24 ore su 24, istituito presso il ministero dell'Interno, con una finestra su tutte le home page dei siti web delle Regioni. istituito un fondo a sostegno delle famiglie delle persone scomparse poich da pi parti, soprattutto da parte dell'Associazione Penelope, si segnalata la necessit di operare in questo senso, poich le famiglie degli scomparsi si trovano drammaticamente sole in situazioni nuove che non sanno come gestire n da un punto di vista legale, n psicologico n finanziario. L'ORDINE DEL GIORNO. Partendo dal dibattito svoltosi in Commissione, propone di impegnare la Giunta regionale a rendere disponibili, a partire dal bilancio regionale dell'anno 2013, i finanziamenti necessari a favore delle associazioni che operano nel settore affinch l'impegno nell'attivit di ricerca degli scomparsi e di assistenza nei confronti dei loro familiari possa essere svolto adeguatamente. A valutare l'opzione di istituire un apposito fondo regionale a favore delle attivit di ricerca delle persone scomparse e, in alternativa, a prevedere finanziamenti costanti a tali attivit. PERSONE SCOMPARSE: SODDISFAZIONE E ORGOGLIO PER L'APPROVAZIONE DELLA PROPOSTA DI LEGGE E DELL'ORDINE DEL GIORNO - MONNI (PDL) BENE UNA LEGGE NAZIONALE, MA INDISPENSABILE GARANTIRE IL SOSTEGNO A LIVELLO LOCALE Perugia, 17 luglio 2012 - Oggi, in Aula, sono stati votati all'unanimit la proposta di legge e un ordine del giorno con i quali si propone al Parlamento nazionale l'approvazione di un testo normativo per la ricerca delle persone e minori scomparsi e per l'istituzione di un fondo di solidariet per i loro familiari. E' con soddisfazione e orgoglio che ringrazio la I Commissione per il lavoro svolto e per l'obbiettivo raggiunto. Cos il consigliere Massimo Monni (Pdl), primo firmatario insieme al gruppo Pdl di una proposta di legge regionale che ha dato il via all'iter del testo

unitario approvato oggi in Aula all'unanimit. L'iter burocratico ed il dibattito che ha visto impegnata la I Commissione consiliare spiega Monni -, ha avuto inizio con la presentazione di una mia proposta appoggiata dall'intero gruppo Pdl. L'obiettivo era di dotarsi di uno strumento legislativo idoneo a prevenire e contrastare il fenomeno della scomparsa di minori e adulti e per il sostegno alle loro famiglie. Dopo un lungo lavoro svolto da tutti i componenti della I Commissione e alla luce dell'approvazione in sede di Consiglio della mozione, si arrivati a rendere disponibili, a partire dal bilancio regionale dell'anno 2013, i finanziamenti necessari a favore delle associazioni che operano nel settore. Sebbene infatti possa risultare utile l'approvazione di un quadro normativo a livello centrale conclude Monni - altres indispensabile garantire il sostegno a livello locale. RIORDINO UFFICI GIUDIZIARI: NO ALLA CHIUSURA DELLA SEZIONE DISTACCATA DI CITT DI CASTELLO - CIRIGNONI (LEGA NORD) ANNUNCIA UNA MOZIONE PER LA QUALE CHIEDER LA FIRMA DEI CONSIGLIERI REGIONALI TIFERNATI Il capogruppo regionale della Lega Nord, Gianluca Cirignoni definisce ingiusta ed inaccettabile una eventuale chiusura della sezione distaccata del tribunale a Citt di Castello, probabilit tutt'altro che inverosimile, visto che la presidente Marini, nella lettera inviata alla presidente della Commissione Giustizia della Camera, Bongiorno, non fa menzione di Citt di Castello e del suo comprensorio tra i territori meritevoli dell'eventuale mantenimento della sezione distaccata del tribunale. Il capogruppo del Carroccio fa sapere di aver predisposto, in proposito, una mozione, per la quale auspica anche la firma degli altri consiglieri regionali tifernati. Perugia, 20 luglio 2012 - Sarebbe ingiusto e inaccettabile se dalla riforma della organizzazione logistica della giustizia uscisse un'Umbria senza il Palazzo di giustizia a Citt di Castello. Lo scrive il capogruppo regionale della Lega Nord, Gianluca Cirignoni che definisce questa probabilit tutt'altro che inverosimile, tenuto conto del fatto che la presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini nella lettera inviata alla presidente della Commissione Giustizia della Camera, Giulia Bongiorno, non fa menzione di Citt di Castello e del suo comprensorio tra i territori meritevoli dell'eventuale mantenimento della sezione distaccata del tribunale. Il capogruppo leghista, che annuncia la presentazione di una sua mozione, nel puntare il dito sulla manovra di taglio lineare delle sedi e sezioni distaccate dei tribunali che il Governo Monti intenzionato a fare con il pieno supporto dei partiti che lo sostengono, rimarca la specificit e l'importanza della sezione distaccata di Citt di Castello per-

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ch al servizio della quarta citt dell'Umbria e del suo comprensorio, per l'efficienza con cui viene gestita la domanda di giustizia dei cittadini, per l'importante carico annuale dei procedimenti gestiti, il cui trasferimento a Perugia - spiega comporterebbe un ingolfamento della macchina giudiziaria regionale, cio un peggioramento del servizio per i cittadini oltre che un sicuro danno economico per tutto il comprensorio tifernate gi duramente colpito dalla crisi economica in atto. Cirignoni, alla luce di queste considerazioni e per dare voce nella massima assise regionale alle legittime istanze di un comprensorio, ancora una volta dimenticato, fa sapere di aver predisposto una mozione, per la quale auspica anche la firma dei suoi colleghi consiglieri tifernati per ribadire l'importanza della sezione distaccata del tribunale a Citt di Castello, ed impegnare la Giunta Regionale in proposito, anche in considerazione del fatto che l'Amministrazione comunale tifernate, unica tra quelle regionali, si resa disponibile a concedere la sede gratis ed a fornire personale comunale. Il capogruppo regionale del Carroccio auspica, in conclusione, che anche i Consigli degli altri Comuni altotiberini facciano fronte comune con Citt di Castello in difesa del tribunale comprensoriale, approvando ordini del giorno in tal senso. BRILLANTE OPERAZIONE DELLE FORZE DELL'ORDINE A FOLIGNO, SEQUESTRARE ATTIVIT E BENI RICONDUCIBILI ALLA CAMORRA - CIRIGNONI (LEGA NORD) PLAUDE E CHIEDE AL PD DI APRIRE UNA RIFLESSIONE Perugia, 25 luglio 2012 - Complimenti alle forze dell'ordine per la brillante operazione condotta a Foligno, che ha permesso di sequestrare attivit e beni riconducibili alla camorra estirpando dal tessuto economico produttivo regionale una vera e propria cellula tumorale in grado di infettare tutto il sistema. Li esprime il capogruppo regionale delle Lega nord, Gianluca Cirignoni, manifestando massima preoccupazione nel constatare che il mafioso insediatosi a Foligno era finito nell'inchiesta 'sanitopoli' per i suoi rapporti d'affari con l'attivista del Pd folignate dalle cui dichiarazioni e intercettazioni prese il via l'inchiesta che vede ancora coinvolti alcuni dei massimi esponenti del Pd umbro. Cirignoni evidenzia che a quanto sembra purtroppo anche nella nostra regione si sta formando quella zona grigia tra mafia e istituzioni che nel meridione tanti danni ha fatto e sta facendo. sconcertante ed una vera e propria doccia fredda scoprire che nella nostra Umbria un mafioso conclamato in quanto condannato in via definitiva per reati specifici abbia intessuto rapporti poco chiari con un attivista del Pd di rilievo, ben introdotto negli ambienti amministrativi regionali come dimostrato dall'inchiesta 'sanitopoli', al fine di ottenere l'autorizzazione ad effettuare una speculazione edilizia. Bene ha fatto il Consiglio regionale conclude a dotarsi di una Commissione antimafia che per

quanto di sua competenza contrasti un fenomeno infiltrativo cui la nostra regione non immune. Auspichiamo che il Pd regionale apra una riflessione su una vicenda i cui contorni stanno diventando preoccupanti.

DROGA: OCCORRE UN RISVEGLIO DELLE COSCIENZE, COM' STATO A PALERMO CONTRO LA MAFIA - BRUTTI (IDV) SUL CONSUMO DI STUPEFACENTI A PERUGIA Perugia, 26 luglio 2012 - I dati sconvolgenti sul consumo di droga a Perugia, che decreteranno un'ulteriore mazzata al prestigio universitario, culturale e turistico della citt, necessitano di una risposta straordinariamente forte e di una mobilitazione ben maggiore rispetto a quella attuale. Paolo Brutti, consigliere regionale dell'Italia dei Valori, torna sul problema dello spaccio nel capoluogo umbro, alla luce dei dati diffusi oggi sul consumo di droghe, che vedono Perugia capofila della graduatoria relativa al consumo di eroina (5 dosi giornaliere ogni 1000 abitanti, ndr). L'enorme mercato di stupefacenti che negli anni si insediato a Perugia secondo Brutti - intacca ormai anche il consumo interno, con riflessi angoscianti per l'entit dei numeri. Quando abbiamo equiparato il problema della droga a Perugia con quello della mafia a Palermo prosegue - intendevamo dire che anche qui occorre un profondo risveglio delle coscienze. Minimizzare il problema significa ripetere l'errore commesso in tanti centri del Meridione, dove i cittadini, magari in buonafede, tendevano a normalizzare gli episodi di infiltrazione mafiosa. Anche qui successa e succede ancora la stessa cosa. Invece Perugia non deve aver paura di dichiarare il proprio problema e lo deve fare a tutti i livelli, perch con l'illegalit arriva sistematicamente il sottosviluppo e l'infiltrazione mafiosa, non a caso lo spaccio in mano a cosche ben precise e note a tutti. In piena crisi economica conclude - questa congiuntura pu risultare fatale. GARANTE DEI DETENUTI: IL COMITATO PROMOTORE CONSEGNA UNA PETIZIONE CON 500 FIRME A BREGA E STUFARA PRESIDENTE E VICEPRESIDENTE DEL CONSIGLIO REGIONALE ASSICURANO ATTENZIONE E ANNUNCIANO VISITA NELLE CARCERI Il presidente del Consiglio regionale Eros Brega e il vicepresidente Damiano Stufara hanno incontrato questa mattina a Palazzo Cesaroni i rappresentanti del comitato promotore della petizione che chiede all'Assemblea di procedere con la nomina del garante dei detenuti. Andrea Maori (Radicali), Walter Cardinali (Associazione Libera) e Simona Materia (associazione Antigone) hanno messo in evidenza le criticit dell'universo carcerario umbro e auspicato una rapida designazione

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della figura di garanzia. Il presidente Brega ha annunciato che nella riunione dell'Ufficio di presidenza del 30 luglio proporr di mettere in calendario, per il mese di agosto, una serie di visite dell'Up e dei capigruppo regionali, nelle carceri dell'Umbria, per sensibilizzare i consiglieri regionali al problema e poter procedere con al nomina del Garante alla ripresa dei lavori consiliari. Perugia, 26 luglio 2012 Saremo attenti a quanto previsto dalla legge e perseguiremo, come sempre, alti livelli di trasparenza. Auspico che non sia necessario modificare la legge dato che sui garanti una scelta a maggioranza rappresenterebbe una sconfitta delle istituzioni. Nel corso dell'Ufficio di presidenza previsto per il 30 luglio proporr ai componenti e ai capigruppo di calendarizzare una serie di visite nelle carceri umbre per il mese di agosto, per sensibilizzare ulteriormente i consiglieri regionali al problema e poter procedere con la nomina del garante alla ripresa dei lavori consiliari. Lo ha detto il presidente del Consiglio regionale, Eros Brega, al termine dell'incontro con i rappresentanti del comitato promotore che hanno consegnato, questa mattina a Palazzo Cesaroni, le 500 firme della petizione che chiede al Consiglio regionale di procedere con la designazione del Garante dei detenuti, figura prevista dalla legge regionale 13 del 2006. La delegazione, formata da Andrea Maori (Radicali), Walter Cardinali (Associazione Libera) e Simona Materia (associazione Antigone), ha incontrato il presidente Eros Brega e il vicepresidente Damiano Stufara in rappresentanza dell'Ufficio di presidenza dell'Assemblea depositando le sottoscrizioni raccolte in calce all'appello che chiede di applicare la norma regionale, di inserire al pi presto all'ordine del giorno dei lavori del Consiglio la nomina del garante, ad oltranza, fino al raggiungimento della nomina e che vengano diffusi online nel portale della Regione Umbria i curricula dei candidati alla nomina di garante, in base al diritto dei cittadini di conoscere le competenze professionali di chi candidato ad assumere questo importante incarico pubblico. Maori, Cardinali e Materia, in rappresentanza del comitato di cui fanno parte anche il Coordinamento nazionale delle comunit d'accoglienza e il Forum dei detenuti, hanno spiegato che tra le 500 firme ci sono anche quelle di 240 detenuti del carcere di Spoleto: La legge stata approvata ormai 6 anni fa e prevede una importante figura di mediazione tra societ civile e universo carcerario. necessario procedere con l'elezione, applicando criteri di trasparenza, mantenendo l'autonomia da politica e sistema giudiziario e oltrepassando il problema relativo al quorum dei due terzi previsto dalla normativa. Ci sono problematiche che richiedono urgentemente la presenza di una figura terza, qualificata ma autonoma che conosca il sistema carcerario. Il comitato promotore della petizione a disposizione della Regione per collaborare ad individuare la figura pi idonea a ricoprire questo incarico. Il presidente Brega ha spiegato di aver gi messo, nelle settimane passate, la que-

stione della nomina del garante all'ordine del giorno del Consiglio, ma che il mancato accordo tra i gruppi politici non ha consentito di procedere. A questo proposito il vicepresidente Stufara ha rimarcato l'importanza dell'incontro con il comitato ed ha sottolineato il continuo deterioramento del livello della qualit della vita nelle carceri e la mancanza di una figura di mediazione tra la popolazione carceraria e la struttura penitenziaria. Accogliamo l'invito ad adottare procedure trasparenti ed aperte alla societ civile, ma fino ad ora la nomina stata impedita dal diritto di veto che la minoranza esercita in ragione del quorum dei due terzi. Se l'accordo tra tutti gruppi dell'Assemblea dovesse risultare impossibile da raggiungere siamo pronti, come gruppo, a presentare una proposta di legge per modificare il quorum necessario alla designazione del garante dei detenuti. Foto per le redazioni: http://goo.gl/cezcB MAFIA: IL MAXISEQUESTRO DI FOLIGNO CERTIFICA LA PRESENZA DI INGENTI CAPITALI ILLECITI NEL NOSTRO TESSUTO ECONOMICO - LA COMMISSIONE D'INCHIESTA REGIONALE PUNTA L'OBIETTIVO SUL RICICLAGGIO DI DENARO Perugia, 26 luglio 2012 - Il maxi sequestro operato a Foligno dalla Guardia di Finanza, che per la prima volta ha applicato in Umbria la legge Rognoni - La Torre e il conseguente articolo 416 bis, se da un lato ribadisce la fiducia negli organi di controllo, dall'altro certifica la presenza di ingenti capitali illeciti provenienti dai traffici mafiosi nel nostro tessuto economico e imprenditoriale. La Commissione regionale Antimafia, presieduta da Paolo Brutti e composta dai consiglieri Gianluca Cirignoni (vicepresidente), Maria Rosi, Andrea Smacchi e Damiano Stufara, ha voluto rilasciare una dichiarazione al termine dell'ultima seduta prima della pausa estiva. E' sempre pi evidente - insiste la Commissione - che l'insidia principale e pi diffusa per l'Umbria riguarda il riciclaggio di denaro illecito, un problema che la crisi economica ingigantisce e che richiede una presenza fisica di tutte le istituzioni e della societ civile intorno agli operatori pi esposti. Questo anche uno dei principali obiettivi che la Commissione si prefigge e al quale lavora quotidianamente.

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ESODATI IN UMBRIA: SONO QUASI 3.000; LA GIUNTA REGIONALE INTERVENGA SUL GOVERNO PER SOLLECITARE L'ATTUAZIONE DEGLI IMPEGNI ANNUNCIATI - INTERROGAZIONE DI GORACCI (COMUNISTA UMBRO) Perugia, 2 luglio 2012 In Umbria la cifra dei cosiddetti esodati si avvicina a 3mila unit. Si tratta di uomini e donne che hanno sottoscritto accordi sindacali, ma restano in attesa di maturare i singoli requisiti previdenziali per essere collocati in pensione. Lo afferma il consigliere regionale Orfeo Goracci (comunista umbro) in una interrogazione alla Giunta regionale con la quale sollecita un interessamento diretto nei confronti degli enti previdenziali; delle organizzazioni sindacali firmatarie degli accordi predetti; per aprire con il Governo un confronto atto a risolvere situazioni economiche drammatiche in cui sono cadute migliaia di famiglie umbre. A giudizio di Goracci la Giunta regionale deve intervenire al pi presto, proprio per garantire gli impegni che il Governo ha assunto per la tutela degli esodati, la cui efficacia dipende dalla attuazione dei provvedimenti enunciati e sopratutto dalle relative coperture finanziarie. QUESTION TIME (1) CONTENZIOSO SULLE RESIDENZE PROTETTE PER ANZIANI NON AUTOSUFFICIENTI NELLA ASL 4 DI TERNI - PER NEVI (PDL) DELIBERA ASSUNTA SENZA CONSULTAZIONE; SCELTA CHE RISPONDE A REALI ESIGENZE PER L'ASSESSORE TOMASSONI Perugia, 3 luglio 2012 - Sono assolutamente insoddisfatto della risposta dellassessore, che si limitato a riferire della delibera di Giunta, assunta tra l'altro senza nessuna preventiva consultazione da parte degli operatori interessati. I problemi non sono stati risolti e il contenzioso rimane, generando problemi e incertezze un settore molto delicato e sottoposto a una pesante revisione della spesa. Sembra che la Giunta regionale preferisca disinteressarsi al problema. Questa la valutazione del capogruppo regionale Pdl Raffaele Nevi, in merito alla risposta fornita dall'assessore regionale alla sanit, Franco Tomassoni, all'interrogazione dedicata alle intenzioni della Giunta per risolvere l'incresciosa situazione determinatasi nel territorio della Asl 4 a causa dell'assenza di un quadro certo di regole uguale per tutte le Asl della Regione. la prima volta nella storia della Asl territoriale di Terni che si sviluppa un contenzioso cos aspro, cos duro tra pezzi del sistema sanitario territoriale. In particolare, tra i gestori delle 14 residenze protette per anziani non autosufficienti della Provincia di Terni e la Asl. L'assessore Tomassoni ha risposto all'interrogazione spiegando che la situazione che sicuramente difficile, soprattutto per la mancanza delle risorse finanziarie, in base alle quali la programmazione fatta quella che

riguardava i convenzionamenti risultata sovrastimata anche a causa della continua rivisitazione delle le risorse finanziarie da parte del Governo centrale. In sede di applicazione della normativa regionale, le aziende Usl e i gestori delle residenze protette hanno evidenziato l'esigenza dei requisiti organizzativi. Per far fronte a tale problematica e ottimizzare gli standard organizzativi, la Giunta ha adottato con propria delibera del 16 maggio scorso la revisione dei requisiti organizzativi delle residenze protette, stabilendo che essi devono essere ridimensionati alle reali esigenze di assistenza, specificando le caratteristiche delle figure professionali che in esse operano quali quelle del responsabile sanitario, dellinfermiere coordinatore abilitato a svolgere funzioni direttive infermieristiche, assistenza religiose. Tutto ci anche per utilizzare il personale sanitario in funzione del numero dei ricoverati piuttosto che del numero dei letti autorizzati. Con la stessa delibera la Giunta regionale ha fronteggiato la problematica della riduzione dei contratti delle aziende Usl, stabilendo che le residenze protette possano utilizzare posti letto autorizzati e non contrattualizzati dalle aziende Usl per ospitare anziani non autosufficienti solventi in proprio. RESIDENZE PER ANZIANI: IL REGOLAMENTO DELLA GIUNTA REGIONALE MIRA AL RILASCIO DI AUTORIZZAZIONI ANCHE A STRUTTURE SENZA REQUISITI MINIMI DI ABITABILIT - PER CIRIGNONI (LEGA NORD) DI FATTO UN CONDONO Il capogruppo regionale della Lega Nord, Gianluca Cirignoni punta il dito sul regolamento della Giunta regionale che disciplina il rilascio delle autorizzazioni per il funzionamento delle residenze per anziani autosufficienti. Per l'esponente umbro del Carroccio, l'assessore regionale al Welfare, Carla Casciari sta tentando di far passare sotto al naso della Terza commissione consiliare una disposizione (contenuta nell'art. 20) che di fatto un condono, attraverso il quale si concede il rilascio dell'autorizzazione anche a strutture che non hanno i requisiti minimi di abitabilit richiesti dalla legge. L'auspicio del capogruppo leghista che questa norma, che autorizza di fatto l'esistenza di 'residenze lager' venga eliminata dal regolamento che dovrebbe invece prevedere, per tutti gli operatori non in regola, tempi inderogabili per gli adattamenti strutturali adeguando le superfici disponibili per gli anziani a quelle stabilite nel 2010. Perugia, 4 luglio 2012 - Con il regolamento che disciplina il rilascio delle autorizzazioni per il funzionamento delle residenze per anziani autosufficienti, predisposto dalla giunta regionale in parziale attuazione del disposto dell'art. 34 della legge regionale '26/2009', l'assessore Carla Casciari sta tentando di far passare sotto al naso della Terza commissione consiliare una disposi-

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zione (contenuta nell'art. 20) che di fatto un condono, con cui si concede il rilascio dell'autorizzazione anche a strutture che non hanno i requisiti minimi di abitabilit richiesti dalla legge. Lo scrive, in una nota, il capogruppo regionale della lega Nord, Gianluca Cirignoni per il quale con questo regolamento, che definire pastrocchio un complimento, la Giunta, in spregio ai diritti dei nostri anziani, tenta di compiere un passo indietro di oltre 30 anni, riducendo del 15 per cento gli spazi minimi di superficie abitabile per persona che la legge italiana ha stabilito per tutti sin dal 1975 e addirittura del 35 per cento quelli stabiliti dalla stessa Regione Umbria nel 2010. Se si considera che per legge un anziano dovrebbe poter disporre di una camera singola di almeno 9mq, che la Giunta aveva stabilito un minimo di 12 mq e che con il nuovo regolamento si regolarizzerebbero strutture che mettono a disposizione solo 7,65 mq commenta il capogruppo leghista - di tutta evidenza l'assurdit e l'iniquit di tale decisione e ci chiediamo come e perch sia maturata questa scelta che va a danno degli anziani e contrasta con la legge e con la stessa deliberazione giuntale del 2010. Non ci risulta rimarca l'esponente umbro del Carroccio - che la Giunta regionale abbia, ad esempio, mai cambiato quanto giustamente ratificato nel 2005 in materia di superficie vivibile minima per gli animali d'affezione e non capiamo perch debba invece farlo per i nostri anziani, in aperto contrasto alla legge. Auspichiamo che questa norma, che autorizza di fatto l'esistenza di 'residenze lager' conclude Cirignoni - venga eliminata dal regolamento che dovrebbe invece prevedere, per tutti gli operatori non in regola, tempi inderogabili per gli adattamenti strutturali adeguando le superfici disponibili per gli anziani a quelle stabilite nel 2010. SOLIDARIET TERREMOTATI: A MIRANDOLA PRANZO DOMENICALE PER 550, SENZA GRAVARE SUI SOLDI PUBBLICI - INIZIATIVA PRIVATA DI MONNI (PDL) E ASSESSORE CERNICCHI, GRAZIE A 17 AZIENDE UMBRE DELL'AGROALIMENTARE Perugia, 9 luglio 2012 L'Associazione macellai di Perugia con altre 16 aziende umbre ed alcuni volontari hanno consentito di organizzare nella giornata di domenica 8 luglio un pranzo di solidariet con i terremotati emiliani che risiedono nel Campo Costa di Mirandola, uno dei uno territori pi duramente colpiti dal sisma. Lo rendono noto i promotori del gesto, il consigliere regionale Massimo Monni del Pdl e l'assessore alla cultura del Comune di Perugia Andrea Cernicchi, esprimendo orgoglio e soddisfazione per il felice esito di una iniziativa, organizzata in maniera del tutto autonoma ed in forma privata, senza il bench minimo utilizzo di soldi pubblici. Monni e Cernicchi precisano che sono stati distribuiti oltre 550 pasti, stata lasciata una abbondante scorta di viveri, e che l'atto di solidariet messo in piedi in

pochissimo tempo si rivelata un'esperienza unica, una bella giornata vissuta con i cittadini di Mirandola che con grande dignit sta affrontando la triste realt della distruzione delle proprie case ed attivit economiche. Le aziende umbre che hanno offerto i prodotti necessari ad organizzare la tavolata di solidariet ed amicizia, e che Monni e Cernicchi intendono ringraziare pubblicamente, unitamente ai volontari che hanno allestito il tutto, sono: Valimar Carni, David Salumi, Grifo Carni, Salumificio Battisti, Grifolatte, Simply Market, Forno Giobangeli, Molini Popolari Riuniti, Sagi, Strade del Vino dei Colli Perugini, Forno Gabrieli, Perugia Strutture, Marchegiani Novello, Societ cooperativa Macellatori, Azienda agraria Lucchetti, Frantoio Flaminio, Garden Fruit. ISTAT/POVERT: LA CONDIZIONE DELLE FAMIGLIE UMBRE MOLTO FRAGILE. LA REGIONE E I COMUNI NON POSSONO CONTINUARE A FAR FINTA DI NULLA - NEVI (CAPOGRUPPO PDL): SI STA CONCRETIZZANDO QUANTO DICIAMO DA ANNI Perugia, 18 luglio 2012 - Quello che da anni diciamo si sta, purtroppo, concretizzando. Dallanalisi del dato sulla povert in Umbria, che evidenzia lISTAT, c uno scadimento pauroso delle condizioni di benessere sociale che deve far riflettere la politica. Cos il capogruppo regionale del PdL, Raffaele Nevi che ribadisce come da tempo diciamo che la condizione della famiglia in Umbria molto fragile e che la Regione e i Comuni non possono continuare a far finta di nulla o peggio aumentare sempre di pi i costi dei servizi pubblici, come stanno facendo i Comuni principali della regione, Terni e Perugia su tutti. Siamo sempre pi convinti continua - che serve una risposta complessiva del sistema istituzionale dellUmbria. Per Nevi necessario, quindi, un grande patto per la famiglia tra Regione, Comuni e aziende erogatrici di servizi pubblici, banche, fondazioni e terzo settore, contro lavanzamento della povert. Non si pu continuare a pensare che questi sono dati su cui non si pu fare nulla o, peggio, che tutto quello che si poteva fare si gi fatto. Noi spiega - la pensiamo diversamente ed per questo che presenteremo una mozione urgente che impegni la Giunta regionale a coordinare un gruppo di lavoro con lAnci e tutti i soggetti pubblici e privati interessati per ridefinire, in maniera completa, le politiche sociali messe in campo fino ad ora. Al contempo conclude - fondamentale costruire strumenti pi idonei a tamponare questo gravissimo fenomeno che si sta manifestando e che minerebbe alla radice la tenuta dell'intero territorio regionale.

POVERT IN UMBRIA: NON ISTITUIRE UNA NUOVA COMMISSIONE MA RIVEDERE LE POLITICHE SOCIALI E AFFRONTARE IL TE-

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MA IN CONSIGLIO - NEVI (PDL) SULLA PROPOSTA DI GORACCI Perugia, 19 luglio 2012 - Apprezzo che anche il collega Goracci sia intervenuto sullimportantissimo tema della povert in Umbria, alla luce della fotografia fatta dallIstat che vede la Regione Umbria tra quelle in cui si registrato laumento maggiore di poveri in termini relativi di tutta Italia, passando dal 4,9 all 8,9 per cento. Non sono per convinto che la strada da percorrere sia, come gi troppe volte fatto in questa Regione, quella della istituzione di una commissione. Lo afferma il capogruppo Pdl a Palazzo Cesaroni, Raffaele Nevi, chiarendo che sarebbe piuttosto necessario intervenire subito, mettendo la Regione nelle condizione di coordinare e rivedere, insieme ai soggetti pubblici e privati, le politiche sociali messe in campo fino ad ora. Comunque bene che se ne parli in Consiglio regionale e questo proporr alla conferenza dei capigruppo. POVERT IN UMBRIA: ISTITUIRE UNA COMMISSIONE DI INCHIESTA PER FAR LUCE SU UN FENOMENO CHE CI COLLOCA AL PRIMO POSTO NEL CENTRO NORD - GORACCI (COMUNISTA UMBRO) SCRIVE AI COLLEGHI DOPO I DATI ISTAT Il consigliere Orfeo Goracci, (Comunista umbro), con una lettere indirizzata al presidente del Consiglio regionale, a tutti i colleghi e per conoscenza a due assessori, propone l'istituzione di una specifica commissione di inchiesta sul fenomeno povert in Umbria emerso in tutta la sua drammaticit con la pubblicazione dei dati Istat. Per Goracci, che indica in tre mesi il tempo massimo di operativit dell'organismo di inchiesta, la commissione si rende necessaria anche perch l'Umbria risulta essere la regione del centro nord dove il fenomeno povert pi evidente. Perugia, 19 luglio 2012 Istituire subito una commissione di inchiesta sulla povert in Umbria per individuarne le cause; capire quanti si trovano in questa condizione, pur essendo occupati; quante famiglie vivono in povert assoluta o relativa; quale incidenza ha il fenomeno nei diversi territori dell'Umbria e quali azioni di positivo contrasto svolgono famiglie e reti sociali di protezione. All'indomani della pubblicazione dei ultimi dati Istat sulla povert in Italia ed in Umbria, il consigliere regionale Orfeo Goracci (comunista umbro) propone l'istituzione di una specifica commissione di inchiesta, con una lettera aperta indirizzata, nell'ordine, al presidente del Consiglio regionale Eros Brega, ai colleghi consiglieri di tutti i gruppi politici e per conoscenza agli assessori Carla Casciari e Stefano Vinti. Nel motivare la sua richiesta, indicando tempi rapidi - tre mesi da concludere entro il 2012 -, Goracci scrive: Gli ultimi dati dell'Istituto nazionale di stati-

stica sulla povert assoluta e relativa disegnano un quadro drammatico. I pi colpiti sono bambini, anziani e il lavoro operaio che in questi anni ha visto perdere il potere d'acquisto del proprio salario. La ricchezza del Paese calata del 4 per cento, e nel contempo vi stato un travaso di ricchezza dai ceti sociali pi deboli alle famiglie ricche, concentrando ulteriormente la ricchezza in poche mani e su un numero sempre pi ristrette di famiglie. Ancora di pi destano preoccupazione i dati della nostra regione che si attesta al primo posto, nel centro-nord, per povert, bassi salari e lavoro atipico, segnando un pericoloso e cruciale punto di non ritorno verso una societ dell'esclusione sociale. Dopo aver definito, meritorie le azioni di chi, come la Caritas, si impegna per rendere meno drammatica la situazione di chi si trova in indigenza, Goracci esorta i colleghi ad esprimersi sulla sua proposta e conclude: La politica non pu limitarsi a guardare, perch altrimenti sarebbe assordante il suo silenzio ed evidente la sua incapacit di interpretazione e rappresentanza della societ. ISTAT/POVERT: ALLARMANTI I DATI UMBRI. INEFFICACI LE POLITICHE ATTIVATE: LA PRESIDENTE MARINI RIFERISCA IN AULA - PER CIRIGNONI (LEGA NORD) SULL'AUMENTO DEL NUMERO DELLE FAMIGLIE INDIGENTI PESA L'ELEVATA IMMIGRAZIONE Perugia, 19 luglio 2012 Il capogruppo regionale della lega Nord, Gianluca Cirignoni interviene a commento dei dati forniti dall'Istat sulla povert in Italia e dice che alla luce del preoccupante numero delle famiglie umbre in condizioni di 'povert relativa', quasi raddoppiato rispetto al 2010 e schizzato ben sopra la media dei dati di Toscana e Marche, riteniamo che come proposto dal capogruppo del Pdl Nevi la presidente Marini debba urgentemente riferire al Consiglio regionale. Cirignoni aggiunge che di certo la Giunta, attivando gli strapagati e strapremiati dirigenti al suo servizio sapr offrire un quadro chiaro di una situazione precipitata in un anno e del complesso delle politiche da essa attuate, rivelatesi inefficaci. A nostro avviso sostiene l'esponente del Carroccio - a pesare sull'abnorme aumento delle famiglie in condizioni d povert relativa l'elevata immigrazione nel nostro territorio regionale, una situazione anormale rispetto alla fragilit e al fabbisogno del nostro sistema economico e produttivo. La Giunta sottolinea - oltre che attivarsi per recuperare e destinare risorse alle famiglie umbre in difficolt dovrebbe disincentivare l'immigrazione, al fine d evitare che nuovi poveri, mantenuti a spese nostre, si aggiungano a quelli che gi ci sono. A titolo di esempio conclude Cirignoni - basta consultare l'elenco dei beneficiari degli aiuti pubblici erogati dal Comune di Perugia: la maggior parte di essi, il 63 per cento, sono stranieri immigrati.

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PARERE FAVOREVOLE DELLA TERZA COMMISSIONE, CON INTEGRAZIONI, AL REGOLAMENTO PER RESIDENZE SERVITE DESTINATE AD ANZIANI AUTOSUFFICIENTI ILLUSTRATO ANCHE IL DDL DELLA GIUNTA SULL'INVECCHIAMENTO ATTIVO La Terza Commissione di Palazzo Cesaroni ha dato parere favorevole al Regolamento sull'autorizzazione ed il funzionamento delle strutture socio Assistenziali per anziani autosufficienti, con alcune integrazioni che si chiede alla Giunta di valutare. Avviato l'iter del disegno di legge sulla Tutela della promozione e della valorizzazione dell'invecchiamento attivo, che intende valorizzare le persone anziane come risorsa preziosa e come ruolo attivo nella societ attraverso un impegno utile e gratificante. Perugia, 23 luglio 2012 La Terza commissione consiliare, riunitasi stamani alla presenza dell'assessore al Welfare Carla Casciari, ha recepito la proposta di regolamento della Giunta regionale in materia di autorizzazione al funzionamento delle strutture socio-assistenziali per anziani autosufficienti. Favorevoli i sei consiglieri di maggioranza, astenuti i tre di Pdl e Lega Nord. Nel formulare il parere obbligatorio, la Commissione sottopone alla valutazione dell'Esecutivo alcune integrazioni: qualora un ospite delle residenze servite (per persone autosufficienti, ndr) diventi non autosufficiente, si suggerisce una finestra temporale di 90 giorni in cui l'anziano rimanga nella struttura, sia pure a carico del servizio sanitario che dovr fornire l'assistenza necessaria (non prevista nelle residenze servite). La proposta della Giunta era di 180 giorni. Il presidente della Commissione, Massimo Buconi, chiede inoltre che siano meglio specificati ed indicati i requisiti del responsabile della struttura. Inoltre i controlli sul possesso dei requisiti per il rilascio dell'autorizzazione al funzionamento delle strutture socio assistenziali vanno estesi anche a momenti successivi, non solo a quello del rilascio dell'autorizzazione. Sull'autorizzazione all'esercizio deve attivarsi la Regione stessa e detta autorizzazione deve essere subordinata alla verifica di congruenza da parte della Conferenza di zona, che nel testo della Giunta non era obbligatoria. Il consigliere Gianluca Cirignoni (Lega Nord) ha chiesto di eliminare un altro comma del Regolamento che prevede che le dimensioni dei locali delle strutture socio assistenziali possono avere una superficie inferiore del quindici per cento rispetto a quella prevista. Infine il presidente Buconi ha rimarcato l'esigenza di una norma transitoria da studiare meglio per le strutture gi esistenti, affinch possano adeguarsi alla nuova normativa. Successivamente la Commissione ha avviato l'iter di discussione e approvazione del disegno di legge della Giunta sulla Tutela della promozione e della valorizzazione dell'invecchiamento attivo. Il provvedimento, illustrato dall'assessore Casciari, intende valorizzare le persone anziane come risorsa preziosa e come ruolo

attivo nella societ attraverso un impegno utile e gratificante. Ci possibile ha spiegato la responsabile delle politiche sociali - se si investe sugli aspetti che riguardano la partecipazione, la salute e la sicurezza delle persone anziane e si creano le condizioni che consentano ad essi di continuare una vita pi attiva e produttiva possibile, nonch continuando a contribuire alla societ. Nel disegno di legge la Giunta ha stabilito una norma finanziaria con una posta di 350mila euro provenienti dal Fondo sociale. Altre risorse verranno da altri assessorati, in primis la Sanit, ma anche il Turismo, per quanto riguarda il turismo sociale.

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FCU: SBAGLIATO INNALZARE LE TARIFFE LASCIANDO INVARIATI DISAGI E DISSERVIZI - DOTTORINI (IDV) CHIEDE ALLA GIUNTA DI BLOCCARE ULTERIORI AUMENTI PREVISTI NEL 2013 Oliviero Dottorini, capogruppo dell'Italia dei Valori in Consiglio regionale, critica la decisione della Giunta di Palazzo Donini di incrementare il costo di biglietti e abbonamenti della Ferrovia centrale umbra. Per Dottorini le problematiche relative al biglietto unico di Perugia disincentivano l'utilizzo del trasporto pubblico per chi viene da fuori citt. necessario trovare una soluzione seria e condivisa coinvolgendo le associazioni dei pendolari". Perugia, 9 luglio 2012 - In un momento di grave crisi economica, con le famiglie che faticano ad arrivare alla fine del mese e un sistema di trasporto regionale su ferro che non migliora il suo servizio, ci sembra davvero inopportuno l'aumento delle tariffe applicato dalla Giunta regionale su richiesta di Umbria Mobilit. Con queste parole Oliviero Dottorini, capogruppo dell'Italia dei Valori in Consiglio regionale, commenta la delibera 714 del 18 giugno scorso con cui stato deciso l'incremento del costo dei biglietti e degli abbonamenti di Fcu. Quasi giornalmente continua Dottorini - riceviamo segnalazioni da parte di cittadini pendolari che usano i treni Fcu e che ci confermano disagi crescenti, disservizi e carenze nel servizio di trasporto. A questo si aggiunge ora l'aumento del costo di biglietti e abbonamenti. Per fare un esempio, percorrere mensilmente la fascia di 60 chilometri costava ai cittadini 52 euro, dal primo luglio di quest'anno stata portata a 61 euro e dal 1 luglio 2013 coster 70 euro. Un aumento del 35 per cento. Oltre agli aumenti deliberati dalla Giunta continua il capogruppo regionale Idv i cittadini titolari di abbonamenti o comunque che acquistano biglietti di corsa semplice non residenti nel comune di Perugia si trovano impossibilitati a sfruttare il biglietto unico, ovvero l'opportunit di accedere a tutti i servizi gestiti da Umbria Mobilit. Una volta arrivati infatti alla stazione di Perugia, devono acquistare di nuovo il biglietto se vogliono prendere l'autobus o il minimetr, bench abbiamo gi pagato la corsa fino al capoluogo. Comprendiamo aggiunge Dottorini - le difficolt economiche che la Giunta deve affrontare, legate per lo pi alla riduzione degli stanziamenti sul trasporto pubblico locale voluti dal governo Monti (Pd, Pdl, Udc), ma sappiamo anche che l'aumento di abbonamenti e biglietti avr un effetto placebo nei conti dell'azienda e allo stesso tempo potrebbe incoraggiare l'utenza ad abbandonare il servizio pubblico, rendendo ancora pi forti i motivi di crisi e le ragioni di chi vorrebbe smantellare questo servizio. Chiediamo pertanto conclude - che si trovi una soluzione seria e condivisa coinvolgendo le associazioni dei pendolari, magari bloccando l'aumento previsto nel 2013 e agevolando l'utilizzo del biglietto unico di Perugia anche per chi viene da fuori citt.

FCU: ANNULLARE GLI AUMENTI TARIFFARI DI BIGLIETTI ED ABBONAMENTI. RILANCIARE IL TRASPORTO SU FERRO - UNA INTERROGAZIONE DI LIGNANI MARCHESANI (PDL) Il consigliere regionale del Pdl Andrea Lignani Marchesani ha presentato una interrogazione a risposta immediata (question time) alla Giunta per avere chiarimenti sugli aumenti tariffari di biglietti ed abbonamenti sulle linee della ex Ferrovia centrale umbra. Lignani Marchesani, facendo riferimento alla delibera di Giunta 714 del 18 giugno 2012, chiede di annullare gli aumenti e di garantire un reale rilancio del trasporto su ferro. Perugia, 9 luglio 2012 L'Esecutivo di Palazzo Donini prenda posizione sulla necessit di recedere dalla decisione gi presa con la delibera di Giunta n.714 del 18 giugno 2012, annullando gli ulteriori aumenti tariffari previsti nel 2013 e garantendo un reale rilancio del trasporto su ferro. Lo chiede, con una interrogazione a risposta immediata (question time), il consigliere regionale Andrea Lignani Marchesani (Pdl). Lignani Marchesani spiega che con la delibera in questione, dal titolo Adeguamento delle tariffe dei servizi di trasporto pubblico ferroviario di interesse regionale e locale effettuati da Umbria TPL e Mobilit spa la Giunta regionale ha disposto aumenti tariffari su biglietti ed abbonamenti delle linee ferroviarie gestite dalla holding regionale dei trasporti. Aumenti disposti su due tranche, di cui una gi operativa dal 1 luglio 2012 e laltra lo sar a decorrere dal 1 luglio 2013. Questo aumento continua - operato con un adeguamento pari al 50 per cento della differenza tra le precedenti tariffe di Umbria Mobilit e quelle di Trenitalia, ad esclusione della tariffa della prima fascia chilometrica della corsa semplice che viene totalmente adeguata a quella di Trenitalia mentre dal 2013 previsto un totale adeguamento delle tariffe di Umbria Mobilit a quelle di Trenitalia. L'esponente del Pdl a Palazzo Cesaroni rimarca che per abbonati e utilizzatori dei biglietti di corsa semplice laumento gi scattato stato in pratica pari a circa il 25 per cento rispetto alle tariffe precedenti. Un incremento che colpirebbe in particolare lavoratori pendolari, studenti e fasce meno abbienti, che si trovano cos di fronte ad un improvviso e inadeguato aumento dei costi di viaggio. A fronte di un servizio tuttora insufficiente o addirittura scadente quanto a puntualit, pulizia e comfort, gli utenti dovranno sopportare costi tali da prevedere da parte loro un possibile abbandono di tale modalit di trasporto a favore di altri vettori o addirittura dei mezzi privati, con ci vanificando anni di politiche regionali per la mobilit alternativa. Lignani Marchesani conclude rilevando che ad oggi ed al netto degli aumenti tariffari gi attuati, il prezzo per il trasporto su ferro ancora leggermente inferiore a quello su gomma, mentre lulteriore aumento previsto lo renderebbe in futuro a livelli

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del tutto equivalenti, cos stimolando ulteriormente labbandono del mezzo ferroviario. UMBRIA TPL: TAGLIO DELLA QUATTORDICESIMA AI DIPENDENTI: CONFERMATI I TIMORI ESPRESSI IN UNA MIA INTERROGAZIONE - LIGNANI MARCHESANI (PDL) VISTI I RISULTATI, IL MANAGEMENT RIDUCA I PROPRI COMPENSI Secondo il consigliere regionale del Pdl Andrea Lignani Marchesani, l'annunciato taglio della quattordicesima ai lavoratori di Umbria Tpl unulteriore criticit per una regione che vede sempre pi famiglie in difficolt economica. Anche alla luce di ci Lignani Marchesani ritiene indispensabile, ora, affrontare con forza anche la questione delle retribuzioni dirigenziali: un management che aumenta il costo dei biglietti 'su ferro' e non paga le quattordicesime ai dipendenti deve vedere decurtate, nella parte variabile, le proprie retribuzioni. Sulla questione l'esponente del Pdl annuncia la presentazione di una interrogazione a risposta immediata (question time) da discutere nella seduta del Consiglio regionale del prossimo 31 luglio. Perugia, 18 luglio 2012 - Lannunciato mancato pagamento della quattordicesima ai lavoratori di 'Umbria Tpl' unulteriore criticit per una regione che vede sempre pi famiglie in difficolt economica ed impossibilitate a far fronte ai propri impegni. Cos Andrea Lignani Marchesani (Pdl) che sottolinea come non sia accettabile da parte di una azienda comunicare, solo tre giorni prima dellerogazione, il mancato pagamento di detta mensilit. L'esponente del Pdl annuncia sull'argomento la presentazione di una interrogazione a risposta immediata, cui auspica che finalmente la Giunta regionale risponda al pi presto, segnatamente nella seduta del Consiglio regionale convocata il prossimo 31 luglio e con allordine del giorno il 'question time'. Lignani Marchesani rileva poi che tutto ci accade mentre da un lato sugli organi di informazione si decantano gli utili di esercizio di 'Umbria TPL', dallaltro non si d risposta ad atti ispettivi e a richieste di chiarimenti del sottoscritto, che ponevano in anticipo (gi dallo scorso inverno) il problema del possibile mancato pagamento della tredicesima e, proprio nelle scorse settimane, delle quattordicesima. Troppo facile ora per manager superpagati continua il consigliere regionale del Pdl , scaricare tutte le difficolt sul non aver incassato i crediti di Regione Lazio e Comune di Roma, proprio perch lapertura del mercato laziale stata considerata il 'fiore allocchiello' dellattuale massima dirigenza della holding regionale. Non pi prorogabile, in un contesto di crisi, non affrontare con forza anche la questione delle retribuzioni dirigenziali. Un management che aumenta il costo dei biglietti 'su ferro' e non paga le quattordicesime ai dipendenti conclude Lignani Marchesani - deve vedere decurtate, nella parte

variabile, le proprie retribuzioni. E, ancora, non pi accettabile che personale dirigente collocato in pensione venga richiamato in servizio con contratti faraonici. UMBRIA MOBILIT: LA GIUNTA AGISCA PRIMA DEL VOTO SULL'ASSESTAMENTO DI BILANCIO PER RISOLVERE LA CRISI DI LIQUIDIT DELL'AZIENDA - STUFARA (PRCFDS) LE COLPE DI ALTRI NON POSSONO RICADERE SUI LAVORATORI Il capogruppo regionale di Rifondazione comunista per la Federazione della sinistra, Damiano Stufara invita la Giunta regionale ad agire prima del voto sull'assestamento di bilancio per risolvere la crisi di liquidit che investe Umbria Mobilit impossibilitata a pagare le quattordicesime a circa 1300 lavoratori. Nell'apprezzare l'impegno che oggi l'assessore al Bilancio Rossi si assunto a nome della Giunta regionale nel corso dei lavori della Prima Commissione, dove era in discussione la legge di assestamento del bilancio regionale, Stufara fa sapere che, in difesa del sistema pubblico dei trasporti, dei lavoratori del settore e di chi si serve dei servizi resi, vincoler il proprio voto su questo atto. Per Stufara gli enti proprietari hanno la possibilit di affrontare la delicata vicenda con operazioni di sostegno all'azienda nei confronti delle banche e con anticipazioni di cassa, sotto forma di prestiti fruttiferi. Perugia, 18 luglio 2012 - L'ufficializzazione dell'impossibilit del pagamento delle quattordicesime per i circa 1300 lavoratori di Umbria Mobilit, comunicata ieri dal c.d.a. della stessa azienda alle organizzazioni sindacali, che hanno giustamente annunciato l'immediata mobilitazione, impone un'azione immediata della Giunta regionale e degli altri enti locali proprietari dell'azienda di trasporto pubblico locale. Lo scrive il capogruppo regionale di Rifondazione comunista per Federazione della sinistra, Damiano Stufara che, in una nota, evidenzia come tale situazione sia determinata da cause alle quali la Regione Umbria e gli enti locali umbri sono estranei. Il bilancio di Umbria Mobilit commenta il capogruppo di Rifondazione comunista -, realt che rappresenta un punto di riferimento a livello nazionale in termini di razionalizzazione ed efficienza nel comparto dei trasporti e che molti altri territori vorrebbero emulare, un bilancio positivo. Questo dato spiega - riguarda per gli aspetti economici, ma non la gestione finanziaria e di cassa, nella quale si evidenzia una crisi di liquidit, per ragioni che in gran parte investono le responsabilit del Governo Monti e del sistema di trasporto del Lazio. L'attuale Governo, infatti, nello scorso mese di dicembre, ha sottoscritto con le regioni italiane un accordo nel quale si impegnava ad adeguare il fondo nazionale dei trasporti. Oggi -continua -, a ben sette mesi di distanza da quell'intesa, delle risorse promesse

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da Monti non vi traccia, e si preannunciano ulteriori tagli ad un settore che stato gi messo in ginocchio dalle politiche del precedente governo. Quindi Monti non solo non d le risorse su cui si era solennemente impegnato, ma si appresta a togliere anche le poche che erano previste. A ci si aggiunge la difficolt ed il ritardo cronico nei pagamenti della Regione Lazio e del Comune di Roma per i servizi resi da Umbria Mobilit nella capitale. L'azienda, infatti rimarca Stufara -, vanta un credito di ben 44 milioni di euro entrando comprensibilmente in difficolt. Apprezzo l'impegno che oggi l'assessore al Bilancio Rossi, si assunto a nome della Giunta regionale, in risposta alle mie sollecitazioni, nel corso della discussione, in Prima Commissione, della legge di assestamento del bilancio regionale. Rimango per fermo su quanto ho annunciato in quella sede: le responsabilit del Governo e della citt di Roma non possono ricadere sulle spalle dei 1300 lavoratori di Umbria Mobilit che non percepiranno, alla data del 20 luglio, le quattordicesime che sono un loro diritto, e rischiano di non percepire gli stipendi nei prossimi mesi. Per Stufara gli enti proprietari hanno la possibilit di affrontare la delicata vicenda con operazioni di sostegno all'azienda nei confronti delle banche e con anticipazioni di cassa, sotto forma di prestiti fruttiferi. Basta la necessaria volont politica degli enti umbri nel trovare una soluzione. Per questo, in difesa del sistema pubblico dei trasporti, dei lavoratori del settore e di chi si serve dei servizi resi, Rifondazione Comunista conclude - vincoler il proprio voto sull'assestamento di bilancio che approder in Aula il prossimo marted 24 luglio alla risoluzione di questa emergenza. UMBRIA MOBILIT: A RISCHIO LE 14ESIME DI 1300 DIPENDENTI MA NON GLI STIPENDI TROPPO ALTI DEI SUPERMANAGER - MONNI (PDL) CHIAMA IN CAUSA LE SCELTE AZIENDALI E SUGGERISCE DI PENSIONARE CHI HA SBAGLIATO Massimo Monni, consigliere regionale del Pdl, ritiene che le difficolt che impediscono ad Umbria Mobilit di pagare le quattordicesime ai suoi 1300 dipendenti derivino da un, sistema di gestione aziendale del tutto arbitrario che non ha nulla a che fare con la razionalizzazione delle spese, e nemmeno con le difficolt annunciate per non aver incassato i crediti della Regione Lazio e del Comune di Roma. A suo giudizio l'azienda che ha nominato a manager un ex dirigente gi in pensione, dovrebbe ridimensionare le mensilit dei dirigenti e soprattutto mandare definitivamente in pensione chi non ha lavorato poi cos bene. Perugia, 19 luglio 2012 Manca solo un giorno al pagamento delle quattordicesime ai lavoratori di Umbria Mobilit, ma a quanto pare nelle casse della holding regionale trasporti non c' liquidit

e sarebbero insufficienti anche i 610mila euro che la Giunta regionale riuscita a mettere sul piatto con l'assestamento di bilancio. Massimo Monni, consigliere regionale del Pdl, descrive cos gli ultimi sviluppi della vicenda Umbria Mobilit e lo fa evidenziando come le difficolt che impediscono di accreditare ai dipendenti ed alle loro famiglie le somme attese, utilissime in un periodo di grosse difficolt economiche, derivino da un, sistema di gestione aziendale del tutto arbitrario che non ha nulla a che fare con la razionalizzazione delle spese, e nemmeno con le difficolt annunciate per non aver incassato i crediti della Regione Lazio e del Comune di Roma. Monni in particolare chiama in causa i manager di Umbria mobilit, precisando che, incassano stipendi faraonici, nonostante siano stati gi collocati in pensione per raggiunti limiti di et da diversi anni. Per il consigliere, che ricorda di aver posto il problema pi volte negli ultimi anni, occorre proprio ridimensionare le mensilit dei dirigenti e soprattutto mandare definitivamente in pensione chi non ha lavorato poi cos bene. intollerabile - conclude Monni lamentandosi di non essere mai stato ascoltato - che nelle casse di Umbria Mobilit ci siano i soldi per elargire stipendi, di migliaia e migliaia di euro all'anno, a coloro che sono stati ripescati come supermanager, e che invece manchino per 1.300 lavoratori che rischiano di rimanere con un pugno di mosche in mano. UMBRIA TPL: LA GIUNTA CI FACCIA CONOSCERE MODALITA' E TEMPI DI PAGAMENTO DELLA QUATTORDICESIMA AI DIPENDENTI DELL'AZIENDA- INTERROGAZIONE DI LIGNANI MARCHESANI (PDL) Perugia, 19 luglio 2012 - Il consigliere regionale Andrea Lignani Marchesani (Pdl), come preannunciato ieri, ha presentato una interrogazione a risposta immediata (question time) in cui chiede all'esecutivo regionale di conoscere modalit ed i tempi di pagamento della quattordicesima mensilit ai lavoratori di 'Umbria Tpl' (Trasporto Pubblico Locale) e 'Mobilit spa'. L'esponente del Pdl ricorda che l'azienda aveva motivato questa decisione con il mancato incasso di crediti che avrebbe reso impossibile, per il momento, ottemperare al pagamento di questa spettanza ai propri dipendenti". Lignani Marchesani rimarca come questo annuncio sia avvenuto tre soli giorni prima delleffettivo pagamento, lasciando evidentemente i lavoratori stessi in grossa difficolt per far fronte ai propri impegni economici, stante limprovvisa ed inaspettata decisione del management. Va rilevato inoltre aggiunge che con delibera 714 del 18 giugno scorso, la Giunta regionale ha autorizzato 'Umbria TPL' ad aumentare il costo delle tariffe per il trasporto su ferro dal 1 luglio 2012 e, ancora, dal 1 luglio 2013, con ci concedendo allazienda un sicuro aumento delle entrate. Faccio notare infine conclude Lignani Marchesani che nel

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management di 'Umbria TPL' sono presenti soggetti gi in pensione, richiamati in servizio con contratti di collaborazione e con emolumenti di un certo livello. UMBRIA MOBILIT: CHE C'ENTRANO IL COMUNE DI ROMA E LA REGIONE LAZIO CON LE MANCATE QUATTORDICESIME? LA GIUNTA FACCIA VALERE IL RUOLO DI SOCIO - INTERROGAZIONE DI BRUTTI (IDV) Perugia, 19 luglio 2012 Sul mancato pagamento delle quattordicesime per i dipendenti di Umbria Mobilit, il consigliere regionale dell'Idv Paolo Brutti ha presentato una interrogazione alla Giunta regionale nella quale, oltre a chiedere spiegazioni convincenti sull'accaduto, sollecita il pieno rispetto dei contratti in essere con i due enti. Dopo aver ricordato che lui stesso ricopriva la carica di presidente di Apm, quando la societ vinse l'appalto per i trasporti in Lazio, Brutti afferma, continuo a sentir chiamare in causa la Regione Lazio e il Comune di Roma per le loro inadempienze: un modo totalmente sbagliato di affrontare il problema, perch si tratta di societ diverse. Se la Mondadori in difficolt - commenta il consigliere - non che saltano gli stipendi del Milan. A giudizio di Brutti, sarebbe bene partire da questa vicenda per ridiscutere l'intero Piano del trasporto locale che presenta incongruenze ancora superiori a questa. UMBRIA MOBILIT: SI FACCIA DEFINITIVAMENTE CHIAREZZA. NECESSARIA UNA SOLA VERIT E NON DUE COME SUCCESSO IN OCCASIONE DELLAPPROVAZIONE DEL BILANCIO DELLA REGIONE NOTA DI NEVI (PDL) Perugia, 26 luglio 2012 - Alla luce di quello che quotidianamente si legge sui giornali (crisi di liquidit, ndr) esprimo ancora una volta lauspicio che su Umbria Mobilit si faccia definitivamente chiarezza. Cos il capogruppo regionale del PdL, Raffaele Nevi che evidenzia, per la holding regionale dei trasporti, la necessit di una sola verit e non due come successo in occasione dellapprovazione del bilancio della Regione. Il capogruppo del PdL auspica che, in tempi brevi, la Giunta fornisca dati chiari e certificati e capisca cosa bisogna fare ponendo fine ai giochi delle parti di stampo squisitamente partitico o addirittura a contenziosi tra azienda e Regione. Ci conclude Nevi - produce allarme tra i lavoratori che si aggiunge alle gi molte preoccupazioni per il futuro di questo settore. UMBRIA MOBILIT: PREOCCUPANTE IL DURO SCAMBIO DI BATTUTE TRA LA PRESIDENTE MARINI ED IL DIRETTORE GENERALE DI UMBRIA MOBILIT PADUANO -

PER MONNI (PDL) NIENTE DI BUONO ALL'ORIZZONTE Il consigliere regionale del PdL Massimo Monni interviene sul mancato pagamento da parte di Umbria Mobilit delle quattordicesime ai suoi 1300 dipendenti chiedendo alla Giunta regionale di fare chiarezza su quanto sta avvenendo (crisi di liquidit, ndr) all'interno dell'azienda. Per Monni preoccupante e non lascia intravedere niente di buono all'orizzonte, lo scambio di battute a muso duro tra la Marini ed il direttore generale di Umbria Mobilit Paduano. Monni punta il dito sui super-manager, pagati con oltre 100mila euro all'anno, che continuano a defilarsi e a farsi di vanto di scelte aziendali scellerate che hanno portato Umbria Mobilit sull'orlo del collasso. Perugia, 30 luglio 2012 - Ancora tante incertezze per i 1300 dipendenti di Umbria Mobilit a cui l'azienda non ha ancora pagato le quattordicesime. Il botta e risposta tra la presidente Marini, l'assessore regionale alla mobilit Rometti, i vertici dell'azienda ed i sindacati fino ad ora non ha portato a nulla. Cos il consigliere regionale del PdL, Massimo Monni che definisce preoccupante anche lo scambio di battute a muso duro tra la Marini ed il direttore generale di Umbria Mobilit Paduano. Situazione che non lascia intravedere niente di buono all'orizzonte. Per Monni, i soldi messi a disposizione dalla Regione per la gestione dell'azienda non sono stati gestiti bene, visto e considerato il precario quadro generale economico dell'azienda stessa. Fatto sta puntalizza che tutti i lavoratori sono con il fiato sospeso perch non si sa se e quando riusciranno ad ottenere quello che gli spetta di diritto ed in forse anche lo stipendio di luglio. L'Azienda aggiunge Monni - non ha liquidit in cassa, e a quanto pare da parte della Regione non c' altra volont di mettere sul piatto altre risorse oltre i 610mila euro 'ripescati' con l'assestamento di bilancio. Monni punta quindi il dito sui super-manager, pagati con oltre 100mila euro all'anno, che continuano a defilarsi e a farsi di vanto di scelte aziendali scellerate che hanno portato Umbria Mobilit sull'orlo del collasso. Cos come avvenne a suo tempo per Gesenu spa, che per operazioni fallimentari nella regione Sicilia e in altri comuni si trov ad avere un disavanzo di quasi 40 milioni di euro. In ogni caso conclude Massimo Monni - ora che su Umbria Mobilit si faccia definitivamente chiarezza e che la Giunta regionale fornisca dati chiari e certi su cosa intende fare per porre fine ai giochi delle tre carte.

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QUESTION TIME (5) FISCO: BLOCCARE LE RICHIESTE ERARIALI VERSO I CITTADINI IN POSSESSO DEI CONTAINER PREFABBRICATI - A SMACCHI (PD) RISPONDE L'ASSESSORE RIOMMI: STIAMO LAVORANDO PER SUPERARE LA VICENDA Perugia, 3 luglio 2012 - Ci sono cittadini umbri particolarmente sfortunati e svantaggiati. In particolar modo c un vero e proprio accanimento della burocrazia nei confronti di quelli terremotati (eventi sismici del 1984 e del 1997). Chiedo quindi di bloccare le richieste erariali che stanno pervenendo ai cittadini in possesso di container prefabbricati in lamiera, posizionati su terreno privato, forniti dalla Regione. Cos Andrea Smacchi (PD) in una interrogazione posta alla Giunta regionale specificando come, nella visura catastale tutto ci diventa propriet del cittadino, da inserire nella dichiarazione dei redditi e sulla quale pagare l'Ici per i cinque anni pregressi oltre all'attuale Imu. Le strutture di propriet della Regione ha rimarcato l'assessore Vincenzo Riommi nella risposta -, come pure quelle del Dipartimento di Protezione civile sono tutte mobili e quindi non sono suscettibili di imposizione fiscale, mentre ne ce ne sono alcune realizzate, all'epoca, con il contributo della Regione, ma in lamiera, direttamente dalloperatore sul territorio e quelle potrebbero rientrare in una tipologia diversa. Su tutto ci abbiamo immediatamente attivato (lo scorso 19 giugno) un incontro con lAgenzia del territorio teso a far valere la specificit di questa situazione. La Regione, pertanto, sta lavorando per cercare una soluzione a questo problema. Le strutture in questione sono state posizionate dal '79 fino al '97. Il recupero di questi materiali stato affrontato, almeno per quello che riguarda il post 97, in maniera organica. Relativamente al sisma del '97 i numeri sono molto limitati, molto pi diffusi invece, in alcune aree della regione, quelli relativi ai terremoti del '79 e dell'84. Al momento parliamo di quasi duemila strutture e il costo preventivato per unoperazione di rimozione stimato in due milioni di euro solo per il recupero totale. Questo, evidentemente, viene portato avanti compatibilmente alle esigenze di bilancio. Nella replica, Smacchi ha sottolineato che pur comprendendo a pieno che i costi di smaltimento dei moduli, vanno comunque date risposte concrete ai cittadini che si trovano a dover sopportare spese per un bene che insiste, s sul terreno di propriet privata, ma del quale non si ha la propriet. Ritengo pertanto opportuna ha concluso - una netta indicazione ai cittadini che vada nella direzione di un'opposizione alle richieste erariali, che rimangono assolutamente fuori luogo ed ingiustificabili, stante la natura provvisoria dei container la cui propriet resta comunque della Regione e non dei privati cittadini. RICOVERI PER ANIMALI: SUPERARE IL REQUISITO DI IMPRENDITORE AGRICOLO E IL LIMITE DEL POSSESSO DEL TERRENO

ALLA SOLA SUPERFICIE NECESSARIA BUCONI (PSI) E SMACCHI (PD) PRESENTANO UNA PROPOSTA DI LEGGE I consiglieri regionali Massimo Buconi (Psi) e Andrea Smacchi (Pd) hanno presentato una proposta di legge regionale che, modificando le normative umbre 19/'94, 1/2005 e 1/2004, interviene sulla problematica connessa alla realizzazione dei ricoveri per animali da compagnia o detenuti per scopo ludico sportivo. I firmatari mirano a superare il requisito di imprenditore agricolo e il limite del possesso del terreno alla sola superficie necessaria per i ricoveri destinati ad animali da compagnia e daffezione o detenuti per scopo ludico-sportivi. Perugia, 5 luglio 2012 I consiglieri regionali Massimo Buconi (Psi) e Andrea Smacchi (Pd) annunciano la presentazione di una proposta di legge congiunta per affrontare la problematica connessa alla realizzazione dei ricoveri per animali da compagnia o detenuti per scopo ludico sportivo, mirata a ribadire il rispetto di norme chiare, di pi semplice attuazione e soprattutto con minore burocrazia. I firmatari spiegano che lattuale normativa vigente anche in Umbria per quanto riferito soprattutto ai cani, sotto la generica dicitura 'canile' ricomprende qualsivoglia fattispecie, nel senso che il canile per il ricovero e la custodia dei cani randagi, oppure i canili per gli allevamenti o per chi detiene cani a scopo di compagnia o ludico-sportivo, li raggruppa sotto una unica generica definizione senza nessuna distinzione ne tipologica ne normativa. Buconi e Smacchi evidenziano che le esigenze delle strutture in relazione alle necessit degli animali contenuti e le stesse necessit degli animali ricoverati sono diverse a seconda che si tratti appunto di cani randagi destinati a lunghi periodi di permanenza in spazi minimi e senza possibilit di uscire, rispetto a quelle di un allevamento dove c unalta densit e concentrazione di cani adulti e cuccioli e completamente diverse da quelle di strutture amatoriali per animali da compagnia o detenuti per scopo ludico-sportivo che invece sono molto meno intensivi e che godono nellarco della giornata e della settimana di frequenti momenti di uscita e spazi liberi. I consiglieri regionali della maggioranza rimarcano inoltre che lattuale normativa prevede che per la realizzazione di tali strutture, a meno che non si tratti di canili pubblici per cani randagi, occorra tra laltro essere imprenditore agricolo e disporre di almeno 5 ettari di terreno. intuitivo che tale norma, che ha un senso per la costruzione di manufatti in ambito agricolo al fine di tutelare il territorio da abusi, sicuramente eccessiva per la fattispecie di un canile in quanto la tipologia costruttiva, soprattutto recinzioni e tettoie, non si presta certo a furbesche trasformazioni edilizie nel tempo. Secondo gli esponenti del Psi e del Pd pensare di chiedere il titolo di imprenditore agricolo ed il possesso di 5 ettari di terreno a chi

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vuole realizzare 50-100 metri quadrati di struttura per un canile sicuramente una norma che si presta ad essere vissuta dai cittadini interessati come vessatoria. Da qui nasce la proposta di legge tesa a modificare le leggi regionali '19/'94', '11/2005' e '1/2004' affinch per le sole strutture per animali da compagnia e daffezione o detenuti per scopo ludico-sportivi si preveda il superamento del requisito di imprenditore agricolo e il limite del possesso del terreno alla sola superficie necessaria. Fermi restando ovviamente il rispetto delle norme sul benessere animale nonch quelle igienico-sanitarie per gli scarichi. Contestualmente a questa proposta di legge la Giunta di Palazzo Donini informano i consiglieri regionali - sta predisponendo un nuovo regolamento per disciplinare da un punto di vista igienico sanitario e del benessere animale la realizzazione di canili a seconda delle diverse tipologie: animali randagi, allevamenti, animali da compagnia o per attivit ludico sportiva. Buconi e Smacchi concludono rilevando che l'approvazione di questo complesso di norme renderebbe sicuramente molto pi semplici le procedure e creerebbe anche le condizioni per poter adeguare alla normativa le strutture esistenti, rendendo altres pi chiaro che cosa fare a chi deve realizzare un nuova struttura. EDILIZIA: DISCIPLINA DELLA QUALIT NELLA PROGETTAZIONE ARCHITETTONICA S UNANIME DELLA II COMMISSIONE AL REGOLAMENTO PREDISPOSTO DALLA GIUNTA REGIONALE ATTUATIVO DELLA LEGGE '6/2010' La Seconda Commissione consiliare, presieduta da Gianfranco Chiacchieroni ha espresso parere positivo, all'unanimit dei presenti, rispetto al regolamento attuativo della legge regionale '6/2010-Disciplina della qualit nella progettazione architettonica' predisposto dall'Esecutivo di Palazzo Donini. Alla riunione ha partecipato l'assessore regionale all'Urbanistica, Silvano Rometti che ha recepito alcune osservazioni al testo evidenziate dal Servizio legislazione di Palazzo Cesaroni. Tra le principali caratteristiche del regolamento, il concorso a tema e la Commissione per la qualit architettonica. Perugia, 12 luglio 2012 Parere positivo, all'unanimit, quello espresso dalla Seconda Commissione consiliare, presieduta da Gianfranco Chiacchieroni, sul regolamento attuativo della legge regionale '6/2010-Disciplina della qualit nella progettazione architettonica' predisposto dall'Esecutivo di Palazzo Donini. Alla riunione ha partecipato anche l'assessore regionale all'Urbanistica, Silvano Rometti che ha recepito alcune osservazioni al testo evidenziate dal Servizio legislazione di Palazzo Cesaroni. Tra le principali caratteristiche del regolamento, il concorso a tema e la Commissione per la qualit architettonica. Il Concorso a tema una applicazione estensiva del concorso di idee. In questo caso la Regione pubblica un bando in cui individua una o

pi tematiche territoriali ritenute rilevanti per l'intera realt regionale. I Comuni interessati, entro 90 giorni dalla pubblicazione del bando, dovranno delimitare nel proprio territorio uno o pi ambiti rispondenti alle caratteristiche del bando e proporli alla Regione, che proceder allo svolgimento del concorso a tema. Al concorso possono partecipare anche soggetti che non sono nelle condizioni di sviluppare le fasi successive del progetto, come dipendenti pubblici, professori universitari o neo laureati. Nel caso in cui l'Amministrazione comunale decida di affidare i successivi livelli di progettazione ad un professionista diverso dal vincitore del concorso, questo verr nominato 'garante' dell'intervento e dovr assicurare la coerenza tra il progetto e la proposta vincitrice. Gli organismi di diritto pubblico o privato ed i privati che bandiscono un concorso di progettazione possono beneficiare della riduzione degli oneri di urbanizzazione secondaria e del costo di costruzione. La Commissione per la qualit architettonica viene nominata con decreto del presidente della Giunta ed composta da un coordinatore dell'ambito competente in materia di territorio, due dirigenti regionali, tre docenti universitari, un rappresentante dell'ordine degli architetti, uno degli ordini degli ingegneri di Perugia e Terni, uno dell'associazione nazionale costruttori (Ance Umbria), uno dell'associazione dei Comuni (Anci Umbria), uno dell'Accademia di bella arti di Perugia. Ai soli componenti della Commissione non dipendenti regionali e provenienti da fuori regione spetta un gettone di presenza o il rimborso delle spese eventualmente sostenute. La Commissione ha il compito di selezionare gli ambiti significativi presentati dai Comuni e predisporre una proposta di concorso a tema da sottoporre all'approvazione della Giunta; valutare gli aspetti tecnicoqualitativi delle proposte progettuali presentate per i concorsi a tema; redigere la proposta del rapporto annuale contenente in particolare l'indicazione dei temi da sottoporre a concorso a tema e le tematiche oggetto di borse di studio; predispone un report illustrativo della situazione della qualit architettonica nella Regione. RICOVERI PER ANIMALI: ENTRO 60 GIORNI LA GIUNTA REGIONALE PROPORR SOSTANZIALI MODIFICHE NORMATIVE L'IMPEGNO DELL'ASSESSORE ROMETTI IN SECONDA COMMISSIONE La Seconda Commissione regionale, presieduta da Gianfranco Chiacchieroni, nella seduta odierna ha trattato la questione relativa alla normativa vigente per la tutela degli animali da affezione e al loro ricovero. stato l'assessore regionale all'Urbanistica, Silvano Rometti a rispondere alle istanze di Franco Zaffini (Fare Italia) e a due proposte di legge firmate, la prima, da Massimo Mantovani (PdL), l'altra da Massimo Buconi (Psi) e Andrea Smacchi (PD). L'obiettivo quello di modificare due particolari vincoli (requisito di

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imprenditore agricolo e il limite del possesso del terreno alla sola superficie necessaria alla struttura di ricovero), riconoscendo quindi ai Comuni la facolt di disciplinare detti ricoveri. L'impegno dell'assessore stato quello di dare una risposta concreta a queste problematiche entro la fine del prossimo mese di settembre. Le due proposte di legge, su richiesta degli stessi firmatari, inizieranno comunque il loro iter in Commissione. Perugia, 12 luglio 2012 Per intervenire sulla problematica connessa alla realizzazione dei ricoveri per animali da compagnia o detenuti per scopo ludico sportivo la Giunta regionale, entro la fine del prossimo mese di settembre costruir una proposta concreta, chiaramente nel rispetto dei principi fondamentali della programmazione del territorio agricolo. quanto affermato stamani dall'assessore regionale all'Urbanistica, Silvano Rometti nel corso della riunione della Seconda Commissione, presieduta da Gianfranco Chiacchieroni, dove era stato chiamato a rispondere al consigliere regionale di Fare Italia, Franco Zaffini che si era fatto a sua volta portavoce di alcune istanze del sindaco di Assisi, Claudio Ricci e di altre Amministrazioni comunali. Sostanzialmente, sulla questione, viene richiesta una nuova normativa che dia innanzitutto pi poteri decisionali ai Comuni e che possa superare il requisito di imprenditore agricolo e il limite del possesso del terreno alla sola superficie necessaria. Proposte, queste, contenute anche in due diverse iniziative legislative, anch'esse all'attenzione della Commissione, a firma di Massimo Mantovani (PdL) e dei consiglieri regionali Massimo Buconi (Psi) e Andrea Smacchi (PD). Nello specifico, Mantovani mira a stabilire un numero massimo di animali da ricoverare nello stesso sito; a lasciare ai Comuni la competenza in tema di definizioni di modalit realizzative particolari e di distanza dai confini delle propriet fondiarie; a regolarizzare eventuali ricoveri gi realizzati e non conformi alle nuove disposizioni normative. Buconi e Smacchi giudicano vessatorio per i cittadini prevedere, come oggi, che per la realizzazione di tali strutture, a meno che non si tratti di canili pubblici per cani randagi, occorre essere imprenditore agricolo e disporre di almeno 5 ettari di terreno. I due consiglieri della maggioranza, pertanto, evidenziano l'importanza di lasciare facolt ai Comuni, con propri regolamenti, di disciplinare ulteriormente le caratteristiche dei ricoveri qualora si ravvisino esigenze realizzative particolari. Zaffini si detto sostanzialmente soddisfatto dall'impegno preso dall'assessore Rometti di superare nella nuova regolamentazione i due vincoli attuali. Per quanto concerne invece le due proposte di legge, Mantovani, pur auspicando un risultato immediato attraverso decisioni dirette dell'Esecutivo regionale, ha chiesto alla Commissione di dare comunque il via all'iter della sua proposta. Stessa indicazione arrivata da Buconi e Smacchi che hanno chiesto l'avvio dell'istruttoria per entrambi gli atti auspicando, al contempo, la loro unificazione

attraverso un testo di sintesi predisposto dalla Giunta regionale. RICOVERI PER ANIMALI DA AFFEZIONE: ACCOLTA DALL'ASSESSORE ROMETTI LA MIA RICHIESTA VOLTA A SUPERARE GLI IMPEDIMENTI NORMATIVI PER LEDIFICAZIONE DELLE STRUTTURE SODDISFAZIONE DI ZAFFINI (FARE ITALIA) Perugia, 12 luglio 2012 - Esprimo soddisfazione per lesito della odierna audizione dellassessore Rometti in Seconda Commissione da me richiesta a seguito di numerose sollecitazioni ricevute dai Comuni. Si avvia a soluzione l'annoso problema relativo alle procedure comunali per le autorizzazioni alledificazione di ricoveri per gli animali da affezione. Cos il consigliere regionale Franco Zaffini (Fare Italia) che prende atto dell'impegno dell'Esecutivo, espresso dall'assessore Rometti, ad intervenire su una questione sin qui contrassegnata da un massimo di incertezza normativa che ha determinato numerosi contenziosi, anche penali, ma soprattutto il pi totale immobilismo da parte delle amministrazioni comunali, impossibilitate ad agire a causa dellincompleta e contraddittoria regolamentazione regionale. A giudizio di Zaffini appare particolarmente soddisfacente la decisione, anticipata in Commissione, di superare nella nuova regolamentazione, sia il vincolo rappresentato dalla necessit per il richiedente di essere imprenditore agricolo, sia quello rappresentato dalla necessit di disporre di almeno cinque ettari. Non mancheremo di vigilare sul rispetto dei tempi promessi e sulla esaustivit dei contenuti conclude -, per dar modo ai Comuni di procedere alla soluzione dei contenziosi ed al recupero del tempo perso. RICOVERI PER ANIMALI DA AFFEZIONE: NON SUFFICIENTE L'INTERVENTO LEGISLATIVO IN MATERIA URBANISTICA, OCCORRE ANCHE MODIFICARE LE NORME DI POLIZIA VETERINARIA - NOTA CONGIUNTA DI BUCONI (PSI) E SMACCHI (PD) FIRMATARI DI UNA PROPOSTA DI LEGGE I consiglieri regionali Massimo Buconi (Psi) e Andrea Smacchi (PD) esprimono soddisfazione per la discussione che si sviluppata stamani in Seconda Commissione sulla questione relativa alla normativa vigente per la tutela degli animali da affezione e al loro ricovero e sulla quale i due esponenti della maggioranza hanno presentato una iniziativa legislativa. Nel giudicare importante l'impegno assunto dall'assessore Rometti di esaminare attentamente le questioni e di intervenire quanto prima con una proposta complessiva ed unificante della Giunta regionale, definiscono positivo il fatto che l'assessore alla Sanit Tomassoni porter presto in Giunta una proposta di modifica del regolamento sulla disciplina

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igienico-sanitaria riferita ai canili. Per Buconi e Smacchi, infatti, non sufficiente l'intervento legislativo in materia urbanistica, ma occorre modificare anche le norme di polizia veterinaria per dettare meglio i criteri di detenzione nel rispetto della legge sul benessere degli animali. Perugia, 12 luglio 2012 - La nostra iniziativa legislativa tesa a far s che la norma urbanistica umbra vada a disciplinare in maniera specifica la realizzazione dei canili, lasciando invariata la normativa vigente sul randagismo o sull'allevamento professionale a scopo commerciale. Chiaramente non sufficiente l'intervento legislativo in materia urbanistica, occorre anche modificare le norme di polizia veterinaria per dettare meglio i criteri di detenzione nel rispetto della legge sul benessere degli animali. Lo scrivono, in una nota congiunta, il consiglieri regionali Massimo Buconi (Psi) e Andrea Smacchi (PD) a margine della riunione odierna della Seconda Commissione consiliare dove all'ordine del giorno c'era la questione relativa alla normativa vigente per la tutela degli animali da affezione e al loro ricovero e sulla quale i due esponenti della maggioranza hanno presentato una iniziativa legislativa. E proprio sulla discussione alla quale ha partecipato, in audizione, anche l'assessore regionale all'Urbanistica Silvano Rometti, Buconi e Smacchi esprimono soddisfazione, oltre all'apprezzamento perch altri colleghi (Zaffini e Mantovani) si stanno occupando del problema seppure in maniera molto pi parziale e limitata alla problematica. I due consiglieri regionali ricordano che gi dai primi giorni di aprile avevamo presentato una mozione in Consiglio regionale per chiedere alla Giunta un intervento che andasse a meglio normare questa problematica. In Umbria spiegano - vige la normativa sulla detenzione degli animali da affezione che viene per confuso con il fenomeno, completamente diverso, del randagismo. Le normative urbanistiche dell'Umbria non prevedono una specifica tipologia per quanto riguarda i canili privati, soprattutto in zona agricola, ma genericamente viene affrontata la questione dei manufatti. In sostanza, la normativa urbanistica umbra non si adeguata alla legge nazionale che ha recepito le norme europee (Convenzione di Strasburgo del 1987) sul benessere degli animali. Quindi- rimarcano c' una effettiva esigenza di adeguamento. La nostra proposta di legge spiegano - tende a semplificare le procedure, a superare il requisito di imprenditore agricolo, lascia in capo alle amministrazioni comunali la potest di regolamentare meglio i requisiti organizzativi. Giudichiamo importante anche l'impegno assunto dall'assessore Rometti di esaminare attentamente le questioni e di intervenire quanto prima con una proposta complessiva ed unificante della Giunta regionale. anche positivo sottolineano Buconi e Smacchi - che l'assessore alla Sanit Franco Tomassoni a giorni porter in Giunta una proposta di modifica del regolamento sulla disciplina igienico-sanitaria riferita ai canili. In questo mo-

do sar possibile armonizzare il rispetto della legge nazionale sul benessere degli animali, la normativa urbanistica e quella igienico-sanitaria. Quindi concludono - meno burocrazia e pi certezza delle norme con la consapevolezza di fare del bene all'ambiente. EX CASA CARDINALI DI TUORO: NONOSTANTE UN ESPOSTO ALLA MAGISTRATURA E MILLE FIRME CONTRARIE DEI CITTADINI, IL COMUNE CONTINUA NEI LAVORI - ROSI (PDL) AUSPICA IL FERMO DEL CANTIERE Maria Rosi, consigliere regionale del PdL prende posizione sulla nota vicenda della ex casa Cardinali di Tuoro che il Comune intende trasformare in alloggi popolari nonostante mille firme contrarie dei cittadini ed un esposto alla magistratura. A suo giudizio, oltre che un esempio di cattiva amministrazione della sinistra in Umbria, si pu affermare che il comune di Tuoro stia operando al limite della legalit. Perugia, 20 luglio 2012 A Tuoro, nonostante ci sia un esposto alla magistratura da pi di un anno e mezzo per fermare i lavori di ristrutturazione dell'ex casa Cardinali, il Comune continua a costruire come se nulla fosse, operando si pu affermare - al limite della legalit. Maria Rosi, consigliere regionale del Pdl prende posizione sulla nota vicenda ed aggiunge: Mi stupisco di come ancora nel 2012 possano esistere dei casi come quello dell'ex casa Cardinali di Tuoro che ledono gravemente principi democratici e legali. impensabile che l'amministrazione comunale non voglia nemmeno prendere in considerazione la volont dei suoi cittadini che hanno raccolto ben 1000 firme per fermare la costruzione. Siamo di fronte, prosegue Rosi, all'ennesimo esempio di come opera la sinistra in Umbria. Si utilizzano le amministrazioni comunali per fare solo ed esclusivamente interessi e giochi di potere, senza pensare minimamente a quello che il bene della comunit. Se la magistratura decidesse di fermare i lavori - osserva ancora l'esponente del Pdl - il Comune non solo avrebbe investito dei soldi erroneamente in un momento di crisi, ma si ritroverebbe con un opera incompiuta. Siamo di fronte all'ennesimo esempio di cattiva politica, quella che sta facendo fallire tutto il sistema Umbria. Il mio auspicio - conclude Maria Rosi - che al pi presto vengano fermati i lavori e si prenda coscienza di quello che pi giusto per la cittadina.

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