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il Giornale del Piemonte 15

Giovedì 5 marzo 2009

Cultura&spettacoli
Settimana a corte
Le case editrici in Piemonte VENARIA

Ultima fase

Marco Valerio, per il progetto


«La Reggia:
vita in movimento»

editore a caccia Quando la Reggia


di piemontesità diventa luogo
di interculturalità
Tra gli obiettivi futuri, la pubblicazione La Reggia di Venaria come luogo di cultura e
di svago, in grado di parlare linguaggi diffe-
di nuove storie «made in Piemonte» renti, con il coraggio di sperimentare per-
corsi di coinvolgimento di nuovi fruitori e di
confrontarsi costantemente con il proprio
AMEDEO PETTENATI
Porta Pia, non solo da quelli italiani, par- pubblico, al fine di offrire a ogni visitatore la
te il nuovo libro lanciato da Marco Vale- possibilità di lasciarsi emozionare da spazi
«Ho parlato del mio testo con Marco Va- rio alla presenza del ministro per i Beni capaci di meravigliare tre secoli fa come og-
lerio» dice un ingenuo aspirante autore. E culturali Sandro Bondi e del consigliere gi. È questo l’obiettivo dell’iniziativa «La Reg-
qui avviene una prima scrematura, per- regionale Giampiero Leo: «Il Risorgi- gia di Venaria: vita in movimento», che giun-
ché Marco Valerio non esiste: è solo un mento e l’interpretazione del fascismo», ge in questo mese alla sua fase finale.
marchio. Così l’autore si fa subito una fi- un testo revisionista che considera il fa- L’iniziativa rientra nell’ambito del progetto
guraccia. Eppure Marco Valerio è cono- scismo non una parentesi, non un erro- di partenariato Museums as Places for Inter-
sciutissimo soprattutto all’estero, come re contro la cultura, ma un errore della cultural Dialogue, sostenuto dal Lifelong
dimostra un altro aneddoto. Un giorno un cultura, che trova le sue radici nel Ri- Learnig Programme dell’Unione Europea e
professore di linguistica di New York, Pe- sorgimento. Un libro polemico anche mirato a sviluppare le potenzialità dei musei
ter Caravetta, è entrato in redazione e con con la celebre frase di Massimo d’Aze- come luoghi di dialogo interculturale. La par-
accento straniero ha detto, sorpreso: «Tut- glio «Ora l’Italia è fatta, bisogna fare gli tecipazione al progetto si inserisce quindi in
to qui?». Si aspettava, invece, di trovare italiani»: no, il Risorgimento fu un fatto un piano di verifica e promozione dell’ac-
un’immensa redazione visto il successo nazionale, frutto del nazionalismo italia- cessibilità, finalizzato al potenziamento dei
di Marco Valerio nella sua università do- no, di una cultura italiana che covava sot- servizi al pubblico. Promotore del progetto è
ve gli studenti consultano assiduamente to il dominio straniero, ma era ben viva. il Consorzio di valorizzazione culturale «La
su Internet, per trovare un verso di Dan- Sulla stessa linea l’editore pubblica libri Venaria Reale».
di autori controversi come Giuseppe Due le fasi in cui si è articolata fino a oggi
IL TRASLOCO Dal 2000 ai piedi Baffico, giornalista prima amico di Mus- l’iniziativa: la prima ha inteso sviluppare,
solini e poi polemico con il fascismo. in tre incontri, un percorso di riflessioni e
della Mole, in via Sant’Ottavio, Vuole insomma sottrarsi alla cappa della di confronto sulle trasformazioni vissute
la redazione si sta per trasferire cultura torinese come testimonia un suo dalla Reggia di Venaria nel corso dei seco-
nella nuova sede di via Ventimiglia libro: «Torino, provincia di Milano» che li, stimolando un parallelo con il vissuto
individua la scomparsa di un’identità to- personale di tutti i partecipanti all’attività.
rinese a scapito di quella meneghina, fal- La seconda fase, invece, prevede due incontri
te o un brano dei Promessi Sposi, l’enci- lito il tentativo delle Olimpiadi di dare in cui i partecipanti divisi in piccoli gruppi si
clopedia on line realizzata nella sede di inizio a «Rinascimento subalpino». confronteranno per stendere proposte rela-
via Sant’Ottavio 53, attualmente in fase di E ora Marco Valerio chiede sovvenzio- tive ad attività finalizzate al coinvolgimento
trasloco per trasferirsi in via Ventimiglia. ni per valorizzare la nostra cultura, i del pubblico straniero per l’anno a venire.
Ma non solo gli studenti statunitensi la nostri giovani, la nostra poesia: il Pre- Ciascun gruppo di lavoro è composto, oltre
considerano come massimo riferimento mio Torino Poesia li vede in prima linea che dai partecipanti, da un operatore della
per la letteratura italiana: anche quelli no- con i loro libri in versi. Ma questa città Reggia, un mediatore culturale e uno o più in-
strani si rivolgono a Marco Valerio per è conservatrice, dimentica la realtà dei segnanti che operano con utenza straniera
avere un testo. Perché questo editore ha piccoli editori anche adesso che Ei- per coordinare le attività e raccogliere, sele-
un proprio centro stampa in digitale che naudi è stata inglobata dalla Mondado- zionandolo, il materiale prodotto.
può estrarre da un libro la parte che in- ri, Utet dalla De Agostini, il Battello a Le proposte avanzate dai diversi gruppi ver-
teressa allo studente, magari non tutto il vapore dalla Piemme. Così anche la ranno poi vagliate dalla direzione, che si im-
volume. Si tratta del centro stampa più narrativa di qualità sta scomparendo pegna a realizzare e promuovere quella rite-
organizzato del Piemonte, che pubblica nella frenesia del mercato dei libri, fu- IL CATALOGO Sono oltre 280 i titoli editi dalla Marco Valerio di Torino nuta migliore.
regolarmente i 280 titoli in catalogo e mo negli occhi per Marco Valerio.
permette di fare a meno di un magazzino.
Questo sta a significare che la Marco Va-
lerio non è un’editrice di novità, ma di
catalogo, nel senso che i suoi libri non
vanno mai fuori commercio.Al limite so-
no ristampati a seconda della richiesta.
Nata nel 2000, per merito di quattro si-
L’INTERVISTA∫ NORMA CASANO
gnore, con una collana di saggistica di-
vulgativa, ora ne conta quattro: narrativa,
poesia, gnosi (yoga, origini del Cristiane-
simo eccetera), corpo 18 per ipovedenti.
La solidarietà è infatti una parola chiave
di questa casa editrice e in quest’ottica
«La nostra rivoluzione? Vendiamo contenuti, non carta»
I PUNTI DI FORZA L’editrice ha
La coeditrice spara a zero sui grandi eventi come la Fiera del Libro: «Per la promozione è meglio Facebook»
Norma Casano è la coeditrice di Marco Valerio. Come vi definite? Un romanzo che lanceremo in primavera. La fa-
un centro stampa in digitale, 280 Signora Casano, perché non andate alla «Come una casa editrice che vende contenuti, miglia l’ha trovato per caso, rimettendo a posto
titoli in catalogo e un’enciclopedia Fiera del Libro? non carta. Un approccio rivoluzionario al libro» le sue carte».
online conosciuta in tutto il mondo «Perché lì non si parla di cultura, ma di spet- Che cosa vuol dire? Una storia metà veneta e metà piemontese,
tacolo. Noi, invece, vogliamo parlare dei no- «Che sfruttiamo anche le nuove tecnologie co- dunque.
stri libri». me gli E-books.Tra l’altro è intenzione del mini- «Sì, sono proprio queste le storie che ci in-
sono nati i testi scolastici e la narrativa Non sia così severa. stro Gelmini adottare solo libri scolastici che ab- teressano. Secondo lei perché Camilleri ha
per persone con visus ridotto anche fino «Guardi, la Fiera del Libro ha fatto più danni al- biano una versione elettronica». successo?».
a un cinquantesimo.Adelphi e Sellerio si la cultura torinese di una bomba atomica». Che libri non pubblicherete mai? Probabilmente perché i suoi gialli sono av-
sono rivolti a loro per pubblicare, in que- Ma come fate voi a promuovervi? «Libri di fiabe, di medicina, romanzi erotici, vincenti.
sto formato, Siddharta e Camilleri. E di un «Con la nuova tecnologia, anche quella spiccio- volumi che inneggiano all’eutanasia o al ca- «No, secondo me è soprattutto perché li am-
Camilleri piemontese avrebbero bisogno la come Facebook o Myspace per tenere rap- pitalismo selvaggio, o che abbiano errori di bienta in una realtà che conosce a menadito. Co-
questi editori che non sopportano più le porti sia con l’autore che con il lettore». ortografia e di sintassi fin dalle prime righe. sì dovrebbe fare il nostro autore ideale».
storie ambientate all’estero: un’altra scre- Ma secondo lei il libro ha un futuro? Abbiamo creato appositamente un ”call for Come vede la letteratura giovane?
matura dei manoscritti avviene proprio «Sì perché si tocca, è bello come oggetto». COEDITRICE paper”, perché ci arrivano ben quattrocen-
in questo senso, perché Marco Valerio Qual è il futuro delle librerie? to manoscritti al mese». NUOVE TECNOLOGIE «Utilizziamo
cerca innanzitutto storie piemontesi. Per «Le librerie hanno un futuro solo se si adeguano Alla guida della casa Cos’è esattamente un ”call for paper”?
esempio, un giallo ambientato a Torino, ai tempi, non possono vendere solo il best seller «In pratica lanciamo un tema su cui vogliamo i network di socializzazione, produciamo
editrice torinese
non in Cina, in Canada o negli Stati Uni- che si trova anche nei supermercati. Non pos-
c’è Norma Casano
pubblicare un testo e l’autore, che lo ha in men- e-book e abbiamo creato un ”call for
ti, un romanzo che racconti la storia di sono sempre dire ”quel libro della casa editrice te, ci risponde». paper” per raccogliere nuove proposte»
una ragazza che da Mondovì va a Poirino, di nicchia non lo teniamo. Lo possiamo ordina- Siete schierati politicamente?
non le vicissitudini di uno straniero e dei re, ripassi”». «Assolutamente no, ma abbiamo una precisa li-
suoi viaggi attraverso il mondo. Perché Le è mai capitato? nea editoriale che pone come fulcro la famiglia». «Come una letteratura che va coltivata e valo-
solo valorizzando la nostra cultura pos- «Una volta per fare una prova sono andata in una Ma l’ultimo libro che avete pubblicato «Il rizzata: i nostri giovani autori sono chiamati al-
siamo aprirci ai richiami che vengono libreria di una grande catena del centro, ho visto Risorgimento e l’interpretazione del fasci- l’estero per partecipare a trasmissioni radiofo-
dall’estero. Anche Calvino e Pavese per un nostro libro in uno scaffale e, per mettere al- smo» non è chiaramente revisionista? niche e a fiere negli Stati Uniti o in Scozia, ma ci
esempio erano radicatissimi nella loro la prova il libraio, ho provato a chiedere il libro». «E allora? Il metodo dello storico è per principio vanno con il sacco a pelo e con le loro forze».
cultura. Allo stesso modo le Langhe non Che cosa le ha risposto? revisionista, deve rimettere in discussione tutto E a chi toccherebbe sponsorizzarli?
sono più quelle di Fenoglio, l’Alessandri- «Non conosco assolutamente quella casa il passato». «Magari agli enti locali. Meglio che facciano
no non è più quello di Augusto Monti: ci editrice». Mi faccia un esempio di un libro che vi ha questo, piuttosto che dare soldi ai grandi
vorrebbe un autore che raccontasse co- Allora sono i librai a essere impreparati. dato soddisfazione. premi nazionali».
me sono oggi questi luoghi e paradossal- «Sì, ed è il nostro massimo cruccio, abbiamo più «Sicuramente ”La mancata cangura” della com- Ma non è solo un problema piemontese.
mente non se ne trovano più. E il Pie- problemi con loro che con i distributori che pianta Vilma Ranella, una storia di emigrazione «No, purtroppo riguarda l’Italia intera.Anche gli
monte è stata anche la capitale del Risor- creano tante difficoltà alla altre case editrici. E con al centro una bambina contesa da due non- editori sardi o napoletani, quando devono spo-
gimento, c’è stata una tremenda peste, noi vendiamo tantissimo via Internet, perché il ne, una veneta e una piemontese, che si cono- starsi, lo fanno a proprie spese».
c’è stata l’invasione francese. E proprio nostro mercato è internazionale». scono proprio tramite i racconti della bambina. [APet]
dai morti francesi durante la Breccia di

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