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Tabella acciai
Acciai
Tratto da wikipedia : Gli acciai inox o acciai inossidabili sono leghe a base di ferro che uniscono alle propriet meccaniche tipiche degli acciai caratteristiche peculiari di resistenza alla corrosione. La definizione di inox deriva dal francese inoxydable, e devono la loro capacit di resistere alla corrosione aerea e di liquidi alla presenza di elementi di lega, principalmente cromo, in grado di passivarsi, cio di ricoprirsi di uno strato di ossidi invisibile, di spessore pari a pochi strati atomici (3-5107 mm), che protegge il metallo sottostante dall'azione degli agenti chimici esterni. Il valore minimo di cromo affinch si possa parlare di acciaio inossidabile pari all'11-12%. Se la percentuale dei leganti elevata, non si parla pi di acciai inox bens di leghe inox austenitiche. La scoperta dell'acciaio inossidabile si deve all'inglese Harry Brearly di Sheffield: nel 1913, sperimentando acciai per canne di armi da fuoco, scopr che un suo provino di acciaio con il 1314% di cromo e con un tenore di carbonio relativamente alto (0,25%) non arrugginiva quando era esposto all'atmosfera. Successivamente questa propriet venne spiegata con la passivazione del cromo, che forma sulla superficie una pellicola di ossido estremamente sottile, continua e stabile. I successivi progressi della metallurgia fra gli anni '40 e sessanta hanno ampliato il loro sviluppo e le loro applicazioni. Tuttora vengono perfezionati e adattati alle richieste dei vari settori industriali, come il petrolifero/petrolchimico, minerario, energetico, nucleare ed alimentare. Passivazione.
Molto propria la dizione anglosassone stainless derivata dalla capacit di questi materiali di ossidarsi ma non arrugginirsi (o come si suol dire passivarsi) negli ambienti atmosferici e naturali. Il fenomeno della passivazione avviene per reazione con l'ambiente ossidante (aria, acqua, soluzioni varie, ecc). La natura dello strato passivante, formato essenzialmente da ossidi/idrossidi di cromo, autocicatrizzante e garantisce la protezione del metallo, anche se localmente si verificano abrasioni o asportazioni della pellicola, qualora la composizione chimica dell'acciaio e la severit del danno siano opportunamente inter-relazionate. In particolare, il film passivo pu essere pi o meno resistente in funzione della concentrazione di cromo nella lega e in relazione all'eventuale presenza di altri elementi quali il nichel, il molibdeno, il titanio, ecc.
Gli acciai inossidabili sono leghe ferrose in cui il principale elemento di lega il cromo. Tale elemento, infatti, se presente in tenori maggiori o uguali al 10,5%, crea un sottilissimo strato di ossido (prevalentemente Cr2O3), ben aderente alla superficie dellacciaio, che rende il materiale virtualmente inerte nei confronti dellambiente aggressivo circostante, ovvero resistente alla corrosione [11]. Da sottolineare che il film passivo, qualora venga scalfito per effetto di azioni meccaniche o improprie manipolazioni delle barre, si riforma spontaneamente ripristinando le originali condizioni di resistenza alla corrosione del materiale. Nellambito della famiglia degli acciai inossidabili si possono distinguere almeno quattro grandi classi sulla base della loro struttura cristallina (microstruttura):
Le prime due classi risultano di particolare interesse per la realizzazione di barre ad aderenza migliorata di rinforzo del calcestruzzo. A queste classi si fa spesso riferimento con designazioni mutuate dalla normativa americana AISI (American Iron and Steel Institute) o con denominazioni commerciali ormai entrate nelluso comune.
In modo specifico e con riferimento alle classi di interesse per le armature metalliche, si soliti parlare di:
AISI 304 e AISI 316 per gli acciai inossidabili austenitici (corrispondenti rispettivamente alla designazione europea EN 1.4301 e EN 1.4436) che, di fatto, sono anche i pi utilizzati; 2205 e 2507 per gli acciai inossidabili austeno-ferritici (corrispondenti rispettivamente alla designazione europea EN 1.4462 e EN 1.4501).
Per queste due classi necessario sottolineare, inoltre, la peculiarit del nichel come ulteriore elemento di lega oltre al cromo. Il nichel presente in tenori variabili dal 5% al 10% e garantisce a questi acciai eccellenti caratteristiche di tenacit (resistenza alle fratture fragili) e di deformabilit a freddo. Si segnala, ad esempio, limpiego dellacciaio inossidabile austenitico per la realizzazione di serbatoi di stoccaggio per impieghi criogenici (gas liquefatti) Il dettaglio della composizione chimica nominale per le designazioni sopra indicate mostrato in tabella 1 e si riferisce a quanto stabilito nella normativa BS 6744 [8] e nella normativa UNI EN 10088-3 .
Desiganzione AISI 304a (EN 1.4301) AISI 316a (EN 1.4436) 2205 (EN 1.4462)
Mn
Si
Ni
Cr
Mo
2,00 0,045 0,015 1,00 10,513,0 2,00 0,035 0,015 1,00 4,5-6,5
0,03
a per questi acciai il contenuto di azoto pu essere elevato fino ad un massimo dello 0,22%
di deformabilit plastica a caldo e, soprattutto, a freddo, nonch elevatissima tenacit. In figura 1 sono mostrate le microstrutture tipiche di un acciaio inossidabile austenitico allo stato solubilizzato (anche chiamato, impropriamente, stato ricotto) ed allo stato incrudito (deformato a freddo). Per confronto, in figura 2, sono mostrate le microstrutture di un tradizionale acciaio al carbonio per tondo da cemento armato nelle medesime condizioni di fornitura (ricotto e incrudito) .
Figura 1: Microstruttura di un acciaio inossidabile austenitico tipo AISI 304 allo stato solubilizzato (a sinistra, 100x) e incrudito (a destra, 200x).
Figura 2: Microstruttura di un acciaio al carbonio tradizionale tipo FeB44K allo stato ricotto (a sinistra, 100x) e incrudito (a destra, 200x).
Lo stato solubilizzato si ottiene sottoponendo il materiale ad un trattamento termico finale di solubilizzazione. Esso consiste in un riscaldamento a 1050C, con un successivo prolungato mantenimento in temperatura, seguito da un rapido raffreddamento in acqua.
Gli acciai inossidabili austenitici hanno un modulo di elasticit E pari a 200.000 N/mm2 ed un coefficiente di dilatazione termica a pari a 1610-6 m/mC; a causa del reticolo cubico a facce centrate, questi materiali sono amagnetici. Per quanto riguarda il loro comportamento meccanico, gli acciai inossidabili austenitici mostrano una resistenza statica a trazione assai variabile in relazione alle condizione di lavorazione e trattamento termico a cui sono stati sottoposti prima di essere posti in esercizio. In Tabella 2 sono mostrate le caratteristiche meccaniche indicative dei due acciai inossidabili austenitici tipo AISI 304 e AISI 316 allo stato solubilizzato e allo stato incrudito (deformato plasticamente a freddo).
Designazione
195 200
30%
450
650 950
20%
195 200
200
500 700
30%
450
650 950
20%
Tabella 2: Caratteristiche meccaniche indicative di acciai inossidabili austenitici tipo AISI 304 e AISI 316.
Acciai inossidabili austeno-ferritici (detti anche duplex o bifasici) Questo seconda classe di acciai inossidabili ha, invece, una microstruttura mista di grani omogenei di austenite e di ferrite con un rapporto tra le due strutture prossimo ad 1.
Per effetto della loro microstruttura mista, anche le caratteristiche metallurgiche e il comportamento meccanico sono, in molti casi, una media delle caratteristiche dellaustenite (tipica degli acciai austenitici, poco sopra descritti) e della ferrite (tipica, invece, dei tradizionali acciai al carbonio). Ad esempio, la deformabilit e la tenacit di questi materiali mostrano valori intermedi tra quelli degli acciai al carbonio (ferritici) e quelli degli acciai inossidabili (austenitici); un discorso analogo vale per le caratteristiche meccaniche, quali il carico unitario di snervamento e il carico unitario di rottura. Gli acciai inossidabili bifasici sono ferromagnetici, hanno un coefficiente di dilatazione termica lineare pari a 1310-6 m/mC e mostrano un valore del modulo di elasticit leggermente inferiore a 200.000 N/mm2. In tabella 4 sono mostrate le caratteristiche meccaniche indicative dei due acciai inossidabili bifasici 2205 (22% cromo, 5% nichel) e 2507 (25% cromo, 7% nichel) di possibile uso nel settore delle barre di rinforzo per il calcestruzzo .
Designazione
200 205
25%
200 205
500
650 850
25%
Tabella 4: Caratteristiche meccaniche indicative di acciai inossidabili duplex tipo 2205 e 2507 allo stato solubilizzato.
Come tutti gli acciai inossidabili, anche i duplex evidenziano una significativa resistenza allaggressione chimica e, in ambienti contenenti cloruri, hanno una resistenza alla corrosione superiore rispetto agli acciai inossidabili austenitici tipo AISI 304 e AISI 316.
Tabelle acciai
DESIGN. Carico unit. snerv. Comp. chimica all'analisi su prodotto min. R eH (N/mm2) EN 10027-1 e ECISS IC 10 (N/mm2) Spess. nom. (mm) <3 3 100 (J) Spess. >10 150 Resist. a traz. R m Resilienza
Spessori nominali C * % max Mn % max Si % max P% max S% max N% max 16 40 100 215 215 215 215 215 215 255235 255235 255235 255235 ( mm)
>16
>40
S185 S235JR S235JRG1 S235JRG2 S235J0 S235J2G3 S235J2G4 S275JR S275J0 S275J2G3 S275J2G4 0.21 0.21 0.19 0.19 0.19 0.19 0.24 0.21 0.21 0.21
1.50 1.50 1.50 1.50 1.50 1.50 1.60 1.60 1.60 1.60
0.055 0.055 0.055 0.050 0.045 0.045 0.055 0.050 0.045 0.045
0.055 0.055 0.055 0.050 0.045 0.045 0.055 0.050 0.045 0.045
185 235 235 235 235 235 235 275 275 275 275
175 225 225 225 225 225 225 265 265 265 265
310540 360510 360510 360510 360510 360510 360510 430580 430580 430580 430580
290510 340470 340470 340470 340470 340470 340470 410560 410560 410560 410560
27 27 27 27 27 27 27 27 27 27
27 27 27 27 40 40 -
* La percentuale di carbonio max indicata pu leggermente variare a seconda dello spessore del prodotto. La percentuale riportata in tabella riferita a spessori minori/uguali a 16 mm.
DESIGNAZIONE
ALCUNE PRECEDENTI DESIGNAZIONI EUROPEE EQUIVALENTI Germania Francia U.K. Spagna Italia Svezia Norvegia
Secondo EN Secondo EN Secondo EN 10027-1 e ECISS 10027-2 10025 del IC 10 1990 S185 S235JR S235JRG1 S235JRG2 S235J0 S235J2G3 S235J2G4 1.0035 1.0037 1.0036 1.0038 1.0114 1.0116 1.0117 Fe 310-0 Fe 360 B Fe 360 BFU Fe 360 BFN Fe 360 C Fe 360 D1 Fe 360 D2
A J10-0 -
Fe 320 13 00-00
Fe 360 13 11-00 B AE 235 B-FU 40 B 13 12-00 AE 235 40 C B-FN Fe 360 40 D AE 235 C C AE 235 D Fe 360 D -
S275JR
1.0044
Fe 430 B
St 44-2
E 28-2
NS 12
B S275J0 S275J2G3 S275J2G4 1.0143 1.0144 1.0145 Fe 430 C Fe 430 D1 Fe 430 D2 St 44-3 U St 44-3 N E 28-3 E 28-4 43 C AE 275 C Fe 430 C 43 D AE 275 D 14 14-00 Fe 430 14 14-01 D S355JR S355J0 S355J2G3 S355J2G4 S355K2G3 S355K2G4 1.0045 1.0553 1.0570 1.0577 1.0595 1.0596 Fe 510 B Fe 510 C Fe 510 D1 Fe 510 D2 Fe 510 DD1 Fe 510 DD2 St 52-3 U St 52-3 N E 36-2 E 36-3 E 36-4 50 B AE 355 B Fe 510 B 50 C AE 355 C Fe 510 50 D AE 355 D C 50 DD Fe 510 D -
E295
1.0050
Fe 490-2
St 50-2
A 50-2
A 490
Fe 490
E335
1.0060
Fe 590-2
St 60-2
A 50-3
A 590
Fe 590
E360
1.0070
Fe 690-2
St 70-2
A 50-4
A 690
Fe 690
N EN (Europa)
ASTM (U.S.A)
ANALISI CHIMICA INDICATIVA UNI (Italia) C N 0.11 max Cr 16 19 17 19 17 19 Ni 6 9.5 8 10 8 10 Mo 0.8 max Altri Mn-PS-Si Mn-PS-Si Mn-PS-Si-
1.4310
301
X 12 CrNi 17 07 0.050.15
250
600950
302
241 276
621
1.4305
303
0.11 max
190
500 700
1.4301
304
X 5 CrNi 18 10 0.07
210 230
520 750
1.4311
17 19.5
8.5 11.5
Mn-PS-Si
270 290
550 750
1.4307
304 L
0.03
0.11 max
17.5 19.5 18 20 17 19 19 21 22 24 24 26 24 26 16.5 18.5 16.5 18.5 16.5 18.5 17 19 16.5 18.5 16.5
8 10
Mn-PS-Si
200 220
500 670
1.4306
304 L
X 2 CrNi 18 11 0.03
0.11 max 0.11 max 0.11 max 0.11 max 0.11 max 0.11 max
10 12 11 13 11 13 12 14 19 22 19 22
200 220
500 670
1.4303
305
X 8 CrNi 18 12 0.06
220
530 680
1.4828
309
X 16 CrNi 23 14 0.20
230
550 750
1.4833
309 S
X 6 CrNi 23 14 0.15
210
500 700
1.4845
310 S
X 6 CrNi 25 20 0.10
210
500 700
1.4841
314
X 16 CrNiSi 25 0.20 20
345
689
1.4401
316
X 5 CrNiMo 17 0.07 12
0.11 max
10 13
2 2.5
Mn-PS-Si
220 240
520 680
1.4436
316
X 5 CrNiMo 17 0.05 13
0.11 max
10.5 13
220 240
530 730
1.4404
316 L
X 2 CrNiMo 17 0.03 12
0.11 max
10 13
2 2.5
Mn-PS-Si
220 240
520 680
1.4435
316 L
X 2 CrNiMo 17 0.03 13
0.11 max
12.5 15
220 240
520 700
1.4432
316 L
X 2 CrNiMo 17 0.03 13
0.11 max
10.5 13
220 240
520 700
1.4406
0.12
10 12
2 2.5
Mn-PS-Si
280 300
580 780
1.4429
316 LN
X 2 CrNiMoN 17 0.03 13
11 14
280 300
580 780
1.4571
316 Ti
X 6 CrNiMoTi 17 0.08 12
2 2.5
Mn-PS-Si-Ti
220 240
520 690
1.4580
316 Cb
X 6 CrNiMoNb 0.08 17 12
2 2.5
Mn-PS-SiNb
220
520 720
1.4438
317 L
0.11 max
13 16
34
Mn-PS-Si
220 240
520 720
1.4541
321
0.08
9 12 9 12
200 220
500 720
1.4878
321 H
0.10
190
500 720
1.4550
347
X 6 CrNiNb 18 0.08 11
17 19
9 12
200 220
500 720
1.4864
330
0.15
0.11 max
15 17 12 14 10.5 12.5 12 14 16 18 16 18 16 18 17 20
33 37
262
552 621
1.4002
405
X 6 CrAl 13
0.08
230 250
400 600
1.4512
409
Mn-PS-Si-Ti
220
380 560
1.4000
410 S
X 6 Cr 13 X 12 0.08 Cr 13
Mn-PS-Si Mn-PS-Si
230 250
400 600
1.4016
430
X 8 Cr 17
0.08
260 280
430 630
1.4113
434
X 8 CrMo 17
0.08
280
450 630
1.4510
439
X 6 CrTi 17
0.05
240
420 600
1.4521
444
0.025
0.03 max
300 320
400 640
1.4749
446
X 16 Cr 26
26 29
Mn-PS-Si
345 379
552 586
1.4006
410 403
X 12 Cr 13
0.08 0.15
Mn-PS-Si
1.4021
420
X 20 Cr 13
Mn-PS-Si Mn-PS-Si
345 550
650 950
1.4028
420
X 30 Cr 13
345 600
700 1000
1.4031
420
0.36 0.42
Mn-PS-Si
345
max 760
1.4034
420
X 40 Cr 14
0.43 0.50
14.5
Mn-PS-Si
345
max 780
I valori di Rp e Rm sono da prendere come riferimento indicativo in quanto possono essere influenzati dalla forma del prodotto ovvero dalla tecnologia usata per ottenerla.
U.S.A. ASTM
ITALIA UNI
FRANCIA AFNOR
U.K. BSI
GERM. DIN
GIAPP. JIS
SVEZIA SS(SIS)
301
1.4310
SUS 301
23 31
302
1.4319
X 8 CrNiS 18-09
1.4305
303
1.4305
SUS 303
23 46
304
X 5 CrNi 18 10
Z 7 CN 18-09
1.4301
08 Kh 18N10 08 Kh 18N11
SUS 304 23 32 23 33
X 2 CrNiN
1.4311
SUS 304
23 71
18-10 X 2 CrNi 18- 1.4307 09 X 2 CrNi 19- 1.4306 11 X 4 CrNi 18- 1.4303 12 X 15 CrNiSi 1.4828 20-12 X 12 CrNi 23-13 1.4833 304 L -
Az Z 3 CN 19-09
LN SUS 304 L 23 52
304 L
X 2 CrNi 18 11
Z 3 CN 18-10
23 52
305
X 8 CrNi 18 12
Z 8 CN 18-12
23 33
309
309 S
1.4833
SUS 309 S
X 8 CrNi 25- 1.4845 21 X 15 CrNiSi 1.4841 25-21 X 5 CrNiMo 17-12-2 X 3 CrNiMo 17-13-3 X 2 CrNiMo 17-12-2 1.4401
310 S
X 6 CrNi 25 20
Z 8 CN 25-20
310 S 16 -
23 61
314
316
SUS 316
23 47
1.4436
316
1.4436
SUS 316
23 43
1.4404
316 L
X 2 CrNiMo 17 Z 3 CND 1712 11-02 Z 3 CND 17-12-02 X 2 CrNiMo 17 13 X 2 CrNiMo 17 13 Z 3 CND 1814-03 Z 3 CND 1713-03
23 48
1.4435
316 L
316 S 13 316 S 13 -
23 53
1.4432
316 L
23 53
X 2 CrNiMoN 1.4406 316 LN X 2 CrNiMoN 17 Z 3 CND 17-11 17-11-2 12 Az X 2 CrNiMoN 1.4429 316 LN X 2 CrNiMoN 17 Z 3 CND 17-12 17-13-3 13 Az X 6 CrNiMoTi 1.4571 17-12-2 316 Ti X 6 CrNiMoTi 17 Z 6 CNDT 1712 12
1.4406
1.4429
23 75
320 S 31
1.4571 08 Kh 17N 13 SUS 316 M2T 10 Kh Ti 17N 13 M2T 1.4580 08 Kh 16N 13 M2B -
23 50
X6 CrNiMoNb 17-12-2
1.4580 316 Cb
X 6 CrNiMoNb 17 12
Z 6 CNDNb 1712
X 2 CrNiMo 18-15-4
1.4438
317 L
Z 3 CND 1915-04
317 S 12
1.4438
SUS 317 L
23 67
X 6 CrNiTi 18-10
1.4541
321
Z 6 CNT 18-10
1.4541
SUS 321
23 37
321 H
Z 6 CNT 18-10
1.4878 1.4941
SUS 321 H
23 37
X 6 CrNiNb 18-10
1.4550
347
X 6 CrNiNb 18 11 -
23 38
330
405
X 6 CrAl 13
405 S 17 409 S 19
1.4002
SUS 405
X 2 CrTi 12 1.4512
409
X 2 CrTi 12 X 6 CrTi 12
Z 3 CT 12
1.4512
X 6 Cr 13
1.4000
410 S
X 6 Cr 13 X 12 Cr 13 X 8 Cr 17
Z 8 C 12
1.4000
08 Kh 13
23 01
X 6 Cr 17
1.4016
430
Z 8 C 17
1.4016
12 Kh 17
SUS 430
23 20
434
X 8 CrMo 17
Z 8 CD 17-01
1.4113
SUS 434
439
X 6 CrTi 17
Z 4 CT 17
1.4510
08 Kh 17 T
X 2 CrMoTi 18-2
1.4521
444
Z 3 CDT 18 02
1.4521
23 26
X 18 CrN 28 1.4749 X 12 Cr 13
446
X 16 Cr 26 X 12 Cr 13
Z 10 C 13
1.4749 1.4006
15 Kh 28 12 Kh 13
23 22 23 02
X 20 Cr 13
1.4021
420
X 20 Cr 13
Z 20 C 13
1.4021
20 Kh 13
23 03
X 30 Cr 13
1.4028
420
X 30 Cr 13
Z 33 C 13
1.4028
30 Kh 13
SUS 420 J2 -
23 04
X 39 Cr 13
1.4031
420
Z 33 C 13
1.4031
23 04
Prove sullacciaio
Le prove di laboratorio che pi frequentemente si effettuano sugli acciai da carpenteria metallica sono:
o o o
I primi due gruppi sono compresi nella serie denominata AISI 400, mentre gli acciai inossidabili austenitici fanno parte della serie AISI 300, secondo la classificazione dell'American Iron and Steel Institute.
Gli acciai inossidabili martensitici. Contengono cromo in quantit non inferiore all 20/o, sono
magnetici.
Gli acciai inossidabili ferritici. Contengono cromo in misura non inferiore all 40/o, non sono
induribili per trattamento termico, sono magnetici.
Gli acciai inossidabili austentci Contengono, quali elementi principali, cromo in quantit non
inferiore all 70/o e nichel. Non sono induribili mediante trattamento termico ed al loro stato naturale non risultano magnetici. Di questi ultimi i tipi pi in uso nell'industria farmaceutica, la cui composizione chimica riportata nella Tabella sono: 1) AISI 304 - che viene usato per contenitori, dissolutori, agitatori e quanto altro pu venire a contatto con soluzioni orali o prodotti per uso topico.
2) AISI 316 - che viene usato oltre che per gli impianti sopraddetti anche per attrezzature per prodotti iniettabili o prodotti delicatissimi.
- Composizione chimica di acciai austenitici del tipo AISI 304 e AISI 316. Costituente AISI 304 AISI 316
18-20 8-12
0,08 max
0,08 max
- Finiture
Molta importanza per l'uso dell'acciaio nell'industria farmaceutica assume il grado di finitura delle superfici e delle eventuali saldature; buona norma ad esempio che tutte le parti a contatto con i prodotti liquidi siano "lucidate a specchio" per consentire la realizzazione di impianti razionali e sicuri per quanto concerne cessioni, pulizia e sterilizzazione. E' indispensabile chiarire bene che la finitura di un manufatto di acciaio inossidabile non dovuta, come per la gran parte degli altri materiali, ad una ricopertura superficiale per deposizione di vernici, pitture od altri metalli, come nella cromatura e nella nichelatura, ma il risultato di un particolare trattamento senza apporto di altri materiali, sia nel caso delle finiture ottenute per laminazione che per abrasione. Essendo la finitura una caratteristica tipica anche del semilavorato, necessario salvaguardarla il pi possibile durante le fasi di lavorazione ed inoltre sceglierla oculatamente, in funzione di quella che si vuole ottenere sul manufatto finale e dei cicli di lavorazione previsti. E' infatti poco saggio ed economico scegliere una finitura molto costosa se c' il pericolo di danneggiarla durante la lavorazione o di rovinarla con un cattivo immagazzinamento Le finiture superficiali delle lamiere di acciaio inossidabile sono in generale indicate secondo la
classificazione della American Iron and Steel Institute (AISI) che individua alcuni tipi fondamentali con sigle numeriche. Esse si dividono in finiture per laminazione e per abrasione: le prime sono indicate con i numeri 1 e 2 a seconda che siano ottenute per laminazione a caldo o a freddo, le seconde sono ottenute per smerigliatura delle superfici previamente laminate con abrasivo a grana differente, a cui pu seguire la spazzolatura con polvere di pomice. Le finiture per abrasione sono classificate dall'AISI con i numeri da 3 a 8 a seconda del grado di finitura ottenuto e di conseguenza dell'intensit di riflessione delle superfici. Nelle operazioni di finitura per abrasione, occorre tener presente alcuni accorgimenti collegati a caratteristiche tipiche degli acciai inossidabili La conducibilit termica in essi, per esempio, inferiore rispetto a quella degli acciai al carbonio e pertanto la superficie di lavoro deve essere raffreddata allo scopo di evitare innalzamenti localizzati di temperatura con conseguenti alterazioni di colore. Dato inoltre che il coefficiente di dilatazione di questi materiali, soprattutto gli austenitici, maggiore rispetto ai normali acciai al carbonio, accade che si verifichino, specialmente nei manufatti di sottile spessore (inferiori a 0,8 mm), ondulazioni e distorsioni susseguenti agli innalzamenti localizzati di temperatura sopraindicati. Sar inoltre necessario, come norma generale, non contaminare la superficie dell'acciaio inossidabile usando utensili che siano stati impiegati per lavorare acciaio comune o altri. Le tracce di essi, infatti, verrebbero riportate sulla superficie "incollandovisi" e la danneggerebbero irrimediabilmente, arrugginendosi anche al semplice contatto atmosferico.
Acciai FERRITICI
Gli acciai ferritici sono quelli aventi indicativamente un tenore di cromo compreso tra 16-30% e tenori di carbonio molto bassi, solitamente al di sotto dello 0,1%, che possono crescere allo 0,35% solo quando il cromo sia al limite superiore. Secondo la classificazione AISI gli acciai ferritici (compresi i martensitici al solo cromo) sono designati da un numero di tre cifre (esempio 4xx), la prima il 4 seguita sa una coppia di cifre che non ha nessun riferimento alla analisi del materiale, ma semplicemente serve a distinguere un tipo da un altro. L' AISI 430 senza dubbio il tipo di acciai ferritico pi diffuso e di maggiore impiego. E' facilmente lavorabile a freddo e presenta un incrudimento inferiore a quello degli acciai austenitici. Possiede buone caratteristiche di resistenza alla corrosione (inferiore a quelle degli
acciai austenitici) sia a temperatura ambiente, sia a temperature pi elevate e resiste a caldo ai gas solforosi secchi. E' molto impiegato nell'industria automobilistica, in quella degli elettrodomestici, nell'industria chimica.
Acciai AUSTENITICI
Gli acciai austenitici al Cromo-Nichel contengono quantit di carbonio comprese tra valori inferiori a 0,03% e valori dell'ordine di 0,25%; cromo di quantit comprese tra 17% e il 26% e nichel tra il 7% e il 22%; gli altri elementi aggiuntivi permettono di ottenere determinate caratteristiche. Nella classificazione Aisi sono indicati come "serie 300". Negli acciai del tipo 304, maggiore la quantit di nichel minore l'incudimento che questi acciai subiscono durante la lavorazione plastica. Posseggono caratteristiche meccaniche non elevate a temperatura ambiente e ottime a temperature anche molto basse. Gli acciai del tipo 316 , si distinguono dai precedenti per la presenza di molibdeno che permette loro di dimostrarsi particolarmente resistenti alla corrosione vaiolante (pitting corrosion) e pi resistenti degli acciai del tipo 304 nei confronti della corrosione sotto tensione. Le caratteristiche meccaniche sono analoghe a quelle degli acciai gi ricordati, ma risultano migliori nel caso di temperature mediamente elevate. Esistono anche acciai, detti stabilizzati, che derivano dai due gruppi citati i quali, con opportune aggiunte di elementi stabilizzanti come il titanio o il niobio, sono particolarmente resistenti alla corrosione intercristallina. Gli acciai stabilizzati (AISI 321) sono particolarmente indicati per la realizzazione di strutture saldate poste in esercizio in ambienti dove esiste il pericolo di tale tipo di corrosione. Per l'impiego che necessita elevate caratteristiche meccaniche e di resistenza alla carrosione alle alte temperature, vengono utilizzati acciai resistenti al calore detti refrattari, i quali hanno alti tenori di cromo e di nichel presenti in lega, unitamente ad una pi alta percentuale di carbonio.
Acciai Martensitici
Gli acciai martensitici sono essenzialmente degli acciai al solo cromo (11-18%) contenenti piccole quantit di altri elementi in lega quali, il nichel ad esempio, in quantit non mai superiori al 2,5%. I tenori di carbonio possono variare da un minimo di 0,08% ad un massimo di 1,20%. Gli acciai del tipo 420 (con medi contenuti di carbonio), hanno la possibilit di pervenire, dopo adeguato trattamento termico, a valori di durezza abbastanza elevati, utitamente a buone caratteristiche di tenacit.
Alcuni esempi d'impiego sono il settore delle lame dei coltelli, degli ingranaggi, degli strumenti chirurgici, delle chiavi fisse per dadi di bullini e attrezzi manuali come cacciavite, alberi per pompe e per valvole e in genere per quelle applicazioni che prevedono condizioni pi severe d'esercizio per le quali i tipi precedentemente indicati non sarebbero in grado di resistere convenientemente.
CONSIDERAZIONI METALLURGICHE La struttura degli acciai inossidabili austenitici alla base del loro impiego. Anche minime variazioni microstrutturali hanno una considerevole influenza sul comportamento alla corrosione nei pi diversi ambienti. Pertanto queste variazioni strutturali possono avere una enorme importanza non solo in relazione all'applicazione finale, ma anche in relazione ai trattamenti superficiali a cui il manufatto dovr essere sottoposto (si potrebbero infatti verificare fenomeni di corrosione anche durante questi trattamenti superficiali). E' opportuno quindi tenerne conto e, come affermano le buone regole, si deve conoscere per evitare. I fenomeni strutturali da evitare sono: - ingrossamento del grano (permanenza eccessiva a temperatura elevata, dovuta non solamente a saldatura o trattamenti termici, ma anche a deformazioni o lavorazioni meccaniche). - precipitazione di carburi (temperatura, tempo di permanenza e contenuto di carbonio sono i tre fattori che influenzano il fenomeno; si pu intervenire anche scegliendo materiali a bassissimo tenore di carbonio o stabilizzati oppure effettuando un trattamento termico di solubilizzazione). - formazione. di fase sigma (composizione, temperatura e tempo di permanenza sono i tre fattori che possono influenzare il fenomeno, che per altro meno rilevante dei primi due negli acciai austenitici). Prestare un'adeguata attenzione a questi problemi, consentir poi di evitarne altri, con i relativi costi, in sede di trattamento superficiale del manufatto, per non parlare di quelli che potrebbero intervenire nell'impiego finale. FENOMENI DI CORROSIONE Gli acciai inossidabili austenitici hanno la caratteristica di presentare superficialmente uno strato
di ossido di cromo (formatosi all'aria o prodotto. artificialmente) molto sottile ed invisibile che protegge il materiale dagli attacchi dell'ambiente; questa resistenza dipende dalla percentuale di cromo e di nichel, nonch dalla presenza di alcuni altri alliganti come ad esempio il molibdeno. La resistenza alla corrosione invece diminuita dal manganese, che talvolta sostituisce il nichel; effetto negativo ha pure il carbonio al di sopra di certi valori (0,05%. ) in caso di trattamenti termici, saldature o sollecitazioni elevate (in questi casi si trova talvolta impiegato il titanio o il niobio come stabilizzante). Quando impedita la formazione di questo strato di ossido di cromo o quando questo viene continuamente distrutto, gli acciai inossidabili austenitici si corrodono. I tipi di corrosione riscontrabili sono:
1.
-
corrosione uniforme; corrosione galvanica; corrosione interstiziale; corrosione puntiforme (vaiolatura o pitting); corrosione sotto sforzo (stress corroson); corrosione intercristallina; ossidazione da eterogeneit; corrosione per fatica, ecc.
Per poter utilizzare bene la resistenza alla corrosione degli acciai inossidabili, necessario: - conoscere i tipi di corrosione possibili e le loro cause; - scegliere le leghe adatte per ogni applicazione pratica; - far attenzione alla progettazione corretta dei manufatto per evitare situazioni che possono essere causa di corrosione;