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k ronstadt 71

periodico mensile Numero 71 Luned 25 Marzo 2013 ISSN 1972-9669

Al Dio degli inglesi non credere mai

Carta Costituzionale

marzo 1917, San Pietroburgo. Le donne della capitale zarista guidano una imponente manifestazione che rivendica la fine della guerra. La repressione dei cosacchi debole, inefficace: linizio della Rivoluzione Russa. 14 giugno 1921, Mosca. La Conferenza internazionale delle donne comuniste dichiara l8 marzo Giornata internazionale dell'operaia in ricordo di quell8 marzo 1917 che innesc la rivoluzione. Questa la vera storia della festa della donna, tutte le altre sono fastidiosi falsi storici, diffusissimi nella nostra cultura popolare, ma derivano tutti dal tentativo attuato nel secondo dopoguerra di slegare la ricorrenza dalla sua origine sovietica. Purtroppo viviamo in un mondo dove manipolazione mediatica e disinformazione coinvolgono moltissimi aspetti della nostra vita, anche se spesso non ce ne rendiamo conto. Noam Chomsky lo aveva spiegato bene nei suoi studi sulla propaganda elaborati con leconomista Edward S. Herman (La fabbrica del consenso. La politica e i mass media). Ne abbiamo avuto lennesima dimostrazione con la morte di Hugo Chvez, sulla quale i principali media italiani si sono dilettati a ripetere le solite banalit, riducendo una figura di importanza storica per lAmerica Latina a un dittatore dai tratti folkloristici. I mass media hanno un ruolo fondamentale nella legittimazione e nella difesa dellordine esistente. La stampa, diceva Malcolm X, talmente potente nel creare immagini da far apparire vittima un criminale e criminale la vittima. Ma non invincibile. Chvez, non dimentichiamolo, ha superato numerose sfide elettorali internazionalmente riconosciute come democratiche, con la maggioranza delle tv e dei giornali apertamente ostili. Questo per me il grande lascito di Chvez, che la sinistra dovrebbe raccogliere, smettendola di nascondere i propri errori dietro la cantilena delloscuramento mediatico, che chiaramente esiste, ma non tutto. La vittoria di Grillo, grazie ad un uso innovativo ed efficace della comunicazione, lo ha nuovamente confermato. Nella speranza, un giorno, di poter vedere uninformazione veritiera e plurale in Italia e nel mondo, liberata dagli interessi economici e dal pensiero unico che ancora imperversa in occidente, faccio un forte augurio da nuovo direttore a tutta la redazione, che sono certo lotta in questa direzione. A la lucha!
Jacopo Custodi

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P

Mangia merda. Milioni di mosche non possono sbagliarsi.

locale
parecchie di queste prestazioni, ma avvengono a un livello periferico. Vale per i contratti, non per le convenzioni; queste passano, da regolamento, per il rettore. E anche se inizialmente si parl di convenzioni alla fine paiono risultare contratti. Caldarola, nellinchiesta pubblicata su you-reporter attacca su un altro punto: si continua a costruire case che in questo momento sono vuote, per una citt che non ha alcuna pressione demografica dallinterno verso lesterno. Viene il sospetto qualcuno ci stia mangiando. Ed inquietante lo spontaneo sospetto che le mafie stiano impregnando luniversit, dato che investire nel mattone uno dei pi collaudati metodi di riciclaggio del denaro sporco. Ma bisogna stare tranquilli perch (sempre il rettore Stella) non possiamo ignorare questa cosa. Come fatto in passato, si potrebbe aggiungere. Certamente prenderemo dei provvedimenti, ma ci riserviamo un attimo di tempo per farlo per bene. Con calma Magnifico rettore, non c fretta.
Daniele De Chiara

periodico mensile Numero 71 Luned 25 Marzo 2013

Universit speculatrice

The Horror Consiglio Comunale Show

unta Est, oggi sotto sequestro della Magistratura, doveva essere una zona di residenze studentesche. Tuttavia, prima che fosse finito di costruire era gi stato venduto a dei privati spiega Bernardo Caldarola, esponente dellUnione degli universitari di Pavia, nel video girato da Lorenzo Bagnoli sulla criminalit urbanistica a Pavia. Il Magnifico rettore dimissionario Angiolino Stella aveva gi alzato gli scudi: non c nessun coinvolgimento da parte degli organi centrali dichiar nellintervista rilasciata in febbraio a Repubblica. Del resto lui con il professor Bugatti, gi allora in galera, non aveva nulla a che fare. Il che sarebbe anche sostenibile, poich alluniversit di Pavia non difficile trovare docenti che spifferino le grosse difficolt ad avere un confronto con il rettore. Meno plausibile quando il professore e famoso architetto arrestato risulta capo dipartimento delluniversit guidata da Stella. Insostenibile quando vi erano state pressioni sul caso in tempi non sospetti, da parte di giornalisti, consiglieri comunali, organi di garanzia vari. Il rettore Stella per si difende ce ne sono

l Consiglio Comunale di Pavia un evento elettrizzante, in cui la politica peggiore rivendica il proprio monopolio su questa citt. Inizio marzo, ore 9 di sera, i protagonisti sono pronti per levento che si attendeva da mesi. I banchi di maggioranza, opposizione e governo si riempiono. Tra il pubblico i posti a sedere sono esauriti e anche in piedi c la calca. La polizia nervosa e presente in forze. C la solita camicia nera di Irianni, ma manca un venditore di popcorn e bibite che faccia girare leconomia. E si comincia. Dopo un condiviso Odg che tenta di salvare dalla chiusura la Casa del Giovane si parte con le instant question, un quiz show dellopposizione che non ha alcun sostanziale valore burocratico. Lassessore Trivi inizia a litigare con il Consigliere del PD Brendolise sulla sala giochi del mercato ipogeo, quella sotto piazza della Vittoria. Conclusioni? Nessuna. Poi lOttini, Consigliere del PD il cui aspetto ricorda i picchiatori red-skin oggi in via di estinzione, si scontra, verbalmente, con il Consigliere Bazzani, Lega nord. E si scopre grazie a questultimo che il 90% dei pavesi fa-

rebbe stessa battuta e cio che gli stranieri sono arrivati in Italia con i cammelli, parola di leghista. Ore 10, si affronta il tema caldo della serata: Punta Est, Green Campus e i recenti arresti che hanno toccato istituzioni pavesi quali lUniversit e il Comune stesso. Parla, per ora in cachemire, il giovane Sindaco Cattaneo, che si autoassolve (sottolineeranno poi i consiglieri di opposizione) in un intervento di dieci minuti in cui non traspare la minima autocritica. Anche tanti consiglieri si prenotano a parlare e troppi saranno gli interventi assolutamente superflui. Il mattatore lanziano Consigliere di Insieme per Pavia, Veltri, il cui intervento sfora ogni limite di tempo imposto e le cui parole vengono accompagnate dagli applausi dei tanti tra il pubblico. Un jaccuse continuo, contro la giunta, la maggioranza e lopposizione, ma non solo. Avvalendosi delle dichiarazioni altrui dei mesi passati Veltri inchioda alle proprie responsabilit assessori e Sindaco, fino a fare quello per cui verr richiamato malamente; citando Stella, rettore dellUniversit di Pavia, ovviamente assente alla seduta ma per questo, secondo il furbo Presidente del Consiglio Comunale Sgotto, innominabile. Maroni e Monti, i cui nomi sono stati fatti pi volte nel corso della serata, non godranno di una simile immunit. E il Sindaco ora in camicia. Il sempre pi autorevole Presidente Sgotto perde il controllo e invoca lintervento della polizia quando un ignoto nel pubblico fa a lui il segno delle manette. La chiave comica inizia a prevalere. Ottini propone Veltri per lurbanistica. Il Consigliere PdL Guerini serve un assist alle opposizioni e attacca a testa bassa lAssessore Fracassi, ventilando di fatto un rimpasto in giunta. Il Consigliere PdL Gimigliano si lascia andare a un

comizio da politico di razza, pi rivolto a convincere il pubblico che a rispondere alle opposizioni. Cos si prosegue, in un turbine di battute pi e meno alte. C chi dimostra di non saper leggere, lAssessore Fracassi che si difende che non potevano sapere tutto e che la prossima volta chiederanno prima alla magistratura, insomma ci si diverte. Si giunge al verdetto sullOdg proposto da Veltri che vorrebbe espropriare gli appartamenti sequestrati dalla Magistratura per darli ai pavesi meno abbienti. Lapidario un Consigliere di maggioranza "non so se effettivamente sia possibile fare una cosa del genere, quindi voto no". Esito della votazione su questo Odg 19 no, 16 s, 2 astenuti: bocciato. Sostanzialmente indignato il solito Ottini non c stata la volont di espropriare gli immobili se ritenuti abusivi, n voglia di defenestrare l'Assessore all'urbanistica, ne' la forza di azzerare la Commissione territorio. Insomma tutto alla fin fine tutto va bene per il nostro primo cittadino, che non propone nulla di concreto per dimostrare di voler davvero prendere di petto (parole sue) l'intera questione commenter a freddo per Kronstadt il Consigliere del PD. I lavori proseguono fino alle due passate di notte, quando finalmente gli alti rappresentanti dei cittadini pavesi possono tornare nelle proprie dimore. Del resto, dopo pi di quattro ore di Consiglio nel 2013, dovranno pur riposare.

Daniele De Chiara

Pavia in Lombardia
Giuseppe Villani (Partito Democratico)
Unico eletto dal centro a sinistra, gi amministratore, famoso per la sua passione\lavoro di fioraio, vince di una manciata di voti grazie alla provincia. Batte cos il collega PD (ma renziano) Bosone, dato da alcuni per favorito. 63 anni, 5000 preferenze.

Mario Melazzini (Popolo della Libert)


Assessore della precedente giunta Formigoni, un medico e collabora con la fondazione Maugeri per la ricerca sulla Sclerosi Laterale Amiotrofica (SLA, di cui soffre). Ha battuto di misura Pesato, altro big del suo partito. 54 anni, 6700 preferenze.

Angelo Ciocca (Lega nord)


Sostenuto da una Lega compatta intorno a lui, una campagna elettorale fatta di enormi torte e fumetti. Ama le bici ed stato appoggiato da molti tassisti. Ha decimato i suoi voti dopo una giunta in cui faceva il super commissario con numerosi incarichi. 38 anni, 7700 preferenze

Iolanda Nanni (Movimento 5 stelle beppegrillo.it)


Pochissimi voti personali per lattivista-cittadina, ancora meno le spese in campagna elettorale. Aperta a tematiche etiche (diritti per le minoranze, eccetera) poco dibattute nel M5s, famosa per le sue battaglie in difesa dei pendolari. 44 anni, 800 preferenze.
DDC

periodico mensile Numero 71 Luned 25 Marzo 2013

"Che ci governino, giudichino e se ne occupino le puttane, visto che i loro figli hanno fallito".

locale La citt del gioco


ne di una Las Vegas: niente casin n sfolgoranti sale da gioco anche se, e promettiamo di tornare nei prossimi numeri sullargomento, molto ci sarebbe da scrivere sulla nuova Multisala di San Martino, per molti versi pi casin che vero e proprio cinema- e oltre a un punto Snai in Minerva, frequentato spesso da figuri non esattamente rassicuranti, e a poche sale da gioco (Royal Games in corso Manzoni, Star Player nel Mercato ipogeo) non esiste un vero e proprio luogo fisico del gioco pavese. Non esiste, semplicemente, perch la possibilit di sperperare cifre ingenti stata capillarmente e democraticamente allargata a chiunque, infestando una gran parte dei bar con slot machines. Quante volte, attendendo un caff al bancone di un bar, vi capitato di sentire tintinnare monete e scorgere individui nella penombra del fondo del locale assorti davanti a schermi colorati? La combinazione di velocit estrema, falsi (o comunque difficilmente verificabili) miti riguardo ai segnali premonitori del momento in cui una macchinetta starebbe per pagare e sicurezza di guadagno per il gestore portano i giocatori che eccedono nelle puntate, spinti dal desiderio di rimediare almeno alle perdite, a bruciare letteralmente centinaia di euro in pochi minuti. Le slot machines, e soprattutto le cosiddette new slot diffusesi negli ultimi anni, sono per non solo banali aggeggi in cui veder sfumare cifre ingenti. Innanzitutto, slot machine vuol dire denaro, contante e abbondante, e basti vedere il livello di fortificazione di sale come Royal Games per inferire quali siano i costi per gli esercenti di locali con slot in termini di minor sicurezza e esposizione al rischio di rapine. Parlando di criminalit in relazione alle slot machines si viene per costretti a posporre laggettivo organizzata. Il settore offre enormi prospettive di guadagni sia diretti che attraverso il riciclaggio- a fronte di rischi giudiziari molto contenuti rispetto alle tradizionali attivit criminali come il narcotraffico. Le mafie si sono inserite di prepotenza in un mercato altamente concentrato e oligopolistico spandendo la propria influenza lungo tutta la filiera, dalla gestione delle macchinette al controllo, diretto o attraverso prestanome, di sale da gioco. Impressionante il numero di slot machines totalmente illegali (ovvero scollegate dal sistema informatizzato centrale controllato dal Ministero delle Finanze attraverso Sogei, societ appositamente creata e velocemente screditata): pi della met degli apparecchi sul territorio nazionale totalmente invisibile al fisco e non sottoposta a nessun controllo di conformit riguardo alla percentuale di introiti restituiti sotto forma di vincite. Per riassumere la totale opacit in cui prospera il settore si pu citare unintercettazione in cui Giulio Lampada, re dei videopoker lombardi, vigevanese delezione, collegato alla Ndrangheta e attualmente detenuto, si riferiva alle sue slot come bancomat personali: al di fuori di ogni controllo, in qualunque momento avesse avuto bisogno di denaro contante il boss poteva recarsi in uno qualunque dei tanti esercizi controllati tra Milano e Provincia e ritirare con un giro di chiave quanto desiderato. E la politica? La politica ci guadagna, si accontenta della sua comunque cospicua fetta di introiti (per quanto decurtata del sommerso) e continua a legalizzare pratiche di gioco, innovare e concedere licenze e concessioni. Considerate lidea di un governo che per rimpinguare le casse iniziasse a esercitare lo spaccio di droghe pesanti: sarebbe probabilmente bollata come folle e criminale da buona parte dei cittadini; paradossalmente i costi sociali sarebbero sicuramente minori

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di quelli derivanti dallirresponsabile liberalizzazione del gioco dazzardo attuata a esclusivo scopo di lucro dagli ultime legislature. Anche a livello locale, dove le slot machines trovano ospitalit tanto in locali comunali Star Player nel Mercato Ipogeo di Piazza Vittoria- quanto tra i banchi consiliari della maggioranza stessa, quasi avessero acquisito diritto di voto: Giovanni Demaria contemporaneamente consigliere comunale per Rinnovare Pavia (lista guidata dal pittoresco e indagato ex-vicesindaco Filippi) e dirigente di Royal Games, azienda leader nel settore. Jackpot.
Riccardo Catenacci

lot machines, sale da gioco, poker online, poker cash-game, lotterie istantanee, scommesse di ogni sorta: gli ultimi governi non hanno rinunciato a nulla nel tentativo fin troppo riuscito- di incrementare il gettito della cosiddetta tassa sugli idioti. Sarebbe per ingeneroso, limitante, sbagliato definire come sciocchi o poveri di spirito quei troppi italiani rovinati da una dipendenza che oltre ogni eccesso pu assumere connotati patologici. Per trattare il fenomeno nessun luogo potrebbe costituire un punto di partenza maggiormente evocativo di Pavia, la vera citt del gioco italiana. Ci dicono le statistiche ufficiali che, in media, ogni pavese spende tentando la fortuna 2900 euro allanno. Cifre impressionanti, ma andando oltre la logica poco significativa delle medie statistiche ogni lettore non avvezzo allazzardo uno tra i tanti che forse, ogni tanto, giocano la schedina con gli amici o tentano un sei tanto per, e nulla pi- potr realizzare come questo dato medio indichi la presenza nel tessuto sociale di un numero potenzialmente elevatissimo di situazioni a rischio o decisamente fuori controllo. Pavia contribuisce con labnorme cifra di 589 milioni di euro annui allo stratosferico giro daffari del gioco italiano, annualmente ammontante a 85 miliardi. Quali dunque i luoghi e i mezzi attraverso cui i professionisti del gioco dazzardo spennano i loro polli? Pavia non ha certo la skyli-

Intervista a Marco
storie di cittadini pavesi

li Educatori Professionali del III anno dell'Universit di Pavia, nell'ambito del progetto "ComprendiamociChoevasmi", vogliono presentarvi: "Storie di Cittadini Pavesi"... perch spesso non conosciamo chi ci abita accanto o pensiamo di conoscerlo pur non sapendo niente della sua vita. Che lavoro fai? Lavoro con mio padre, facciamo un po di tutto: raccolta dei rottami oppure quando ci sono le giostre, con i miei zii, andiamo a montarle nei parchi. Dopo quando ci sar il lavoro andr a lavorare. Solo con questo vivi alla giornata, invece con uno stipendio fisso ti riesci a regolare meglio. Potendo scegliere, cosa ti piacerebbe fare? Guidare i camion, quelli piccoli per. Come si fa a raccogliere il ferro? Come si fa a fare una

buona quantit di ferro, devi conoscere delle persone Si, andiamo nei cantieri e anche nelle case, passi, chiedi; delle volte per torni a casa e hai il cassone vuoto a volte invece pieno. A volte fai gli sgomberi delle cantine. E un lavoro molto faticoso e pericoloso, a volte rischioso tagliarsi. Poi ti fai degli amici, dei posti che te lo mettono da parte e ognuno ha il suo giro. Andate in molti posti a raccogliere il ferro? Vi spostate? Giriamo in molti posti, facciamo anche 60-70 km. Partiamo al mattino, facciamo il giro e ritorniamo la sera. (Inoltre ci racconta che gioca a calcio in una societ sportiva e suona la chitarra e la tastiera. La musica non un lavoro, ma si suona ai convegni evangelici imparando per imitazione. Ci dice anche che fidanzato con una ragazza sinti e vorrebbe sposarsi in comune. Secondo lui il

sinto, la loro lingua, subir un decadimento e tra 100 anni non lo si parler pi.) I principali mestieri della tradizione zingara sono il cavallaio, lavori di stagnatura e vendita di pentolame di rame, il calderaio, intagliatori di legno, la raccolta di erbe e radici. I Sinti, in particolare, vengono da una tradizione di lavori itineranti come i giostrai e i circensi. La maggior parte di loro oggi vive di rottamazione e di raccolta di materiali di recupero, pi precisamente, della raccolta del ferro o di lavori occasionali come la sistemazione delle luminarie in inverno. Tutti lavori autonomi, che permettono una libera gestione dello spazio e del tempo, ben lontani dallottica gag del lavoro salariato. Sono pochi quelli che possono vantare un lavoro quasi dipendente. Nel lavoro i Sinti sono pi veloci dei gag, ma meno precisi. Marco, 19 anni, svolge questi lavori con suo padre e a volte con

i suoi parenti pi stretti, ma dice che gli piacerebbe avere un lavoro fisso per avere uno stipendio che gli permetta una vita pi regolare e non dover pi vivere alla giornata. Quello che spesso viene vista come li-

bert, si dimostra essere in realt un vincolo importante che non permette di fare delle scelte.

Senzaslot!

dealmente il meccanismo di funzionamento lo stesso di una qualunque pagina spotted, semplicemente applicato, con finalit etiche, a oggetti inanimati. Stiamo parlando di www.SenzaSlot.it, sito creato da due giovani programmatori pavesi, Mauro Vanetti e Pietro Pace, con lo scopo esclusivo di mappare tutti i bar, a Pavia e non solo, liberi da slot machines. Liniziativa, che ha riscosso fin da subito una calorosa accoglienza e grande partecipazione con pi di 500 bar censiti nellintera penisola, non mira a criminalizzare quei baristi titolari di locali dotati di slot il problema, morale e criminale, risiede al livello superiore presso le societ di gestione delle stesse- bens a sottolineare il contrasto tra la convivialit positiva di un caff con gli amici e lalienazione patologica indotta dal gioco dazzardo. Kronstadt supporta SenzaSlot e si schiera nettamente contro il dramma della ludo dipendenza strisciante, un gioco al massacro dove a divertirsi sono esclusivamente le mafie che contano gli incassi.
Riccardo Catenacci

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Ordinaria amministrazione: limpunit ai criminali

L'austerity Vatican Style: Licenziamo le guardie svizzere, vendiamo l'automobile e tagliamo i segretari.

esteri

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Una breve panoramica sulle esperienze del continente europeo

Beni comuni, sinistra e movimenti

l ministro degli Esteri Giulio Terzi di SantAgata, ecc. ecc., memore dei suoi trascorsi giovanili fascisti e ben conscio dellinteresse dellimperialismo italiano ad assicurare limpunit ai suoi mercenari che hanno commesso un crimine durante le loro imprese, ha organizzato una beffa per il governo indiano e per le vittime della sparatoria. I due mar assassini non solo sono stati premiati con una nuova licenza premio di quattro settimane, ma al termine non torneranno in India. Ne avevamo avuto il sospetto, e lavevamo scritto subito. Un solo commento: il governo dimissionario e doveva restare in carica solo per lordinaria amministrazione. Ci vuole una bella faccia tosta a presentare come ordinaria amministrazione un gesto che pu creare una crisi diplomatica con un grande paese come lIndia! Vergogna a chi tace! [Il M5S tace e il PD tramite la sua incaricata Susanna Agostini applaude. NdR] 11/03/13

0% dei voti a Venaus, 45% dei consensi a Bussoleno: ecco il lusinghiero bilancio delle elezioni 2013 per il M5S di Grillo in due comuni della Val Susa, capofila del movimento No Tav che da qualche anno infiamma il dibattito politico della Penisola. Un voto sicuramente ambiguo ma che, dato l'ordine di grandezza del consenso conquistato da Grillo, sicuramente illuminante del profondo scollamento tra la politica ufficiale, in particolare della sua ala sinistra, e le esperienze di conflitto, fiorite in Italia e in alcuni dei nostri vicini europei. Basti pensare alla Francia: a Notre-Dame-des-Landes, localit del nord-ovest della Francia, vicino a Nantes, il progetto di costruire l'ennesimo aeroporto stato riportato in auge, dopo un silenzio di quasi trent'anni, dal nuovo governo socialista Hollande, deciso a mettere da parte l'attuale scalo e a sostituirlo con un hub internazionale proprio a Notre-Dame-des-Landes. Lo scenario, tolte le Alpi sullo sfondo, suggerisce profonde somiglianze tra la Val Susa e la ZAD,

Zone A Defendre ( zona da difendere), come stata soprannominata dagli attivisti l'area coinvolta nel progetto: la costruzione di una Grande Opera che sostituirebbe infrastrutture gi presenti e sotto-utilizzate secondo i contrari; l'opposizione di gran parte della popolazione locale; la capacit del movimento di abbandonare i confini territoriali, acquisendo una rilevanza politica di livello nazionale, se non internazionale. L'opposizione al progetto aeroportuale, in difesa del territorio coinvolto, stata in grado, infatti, di allargare i suoi orizzonti, presentando una progettualit politica di sistema alternativa a quella dominante, responsabile della crisi. Non quindi un caso vedere alle manifestazioni sia della Val Susa sia a quelle francesi una platea estremamente variegata di persone, dal giovane con casco e volto coperto agli anziani del paese, tutte decise a bloccare progetti faraonici, estremamente costosi, di dubbio beneficio e a immaginare, contemporaneamente, nuove strade nell'economia, confidando pi nell'autogestione e nella determinazione dei

movimenti che nei compromessi della politica ufficiale. Anche in Grecia, dove pi forte stato il contraccolpo della crisi, il corto circuito tra realt sociale e rappresentanza si manifestato nelle elezioni del 2012, che hanno premiato Syriza, giovane formazione della sinistra radicale. Le mutazioni del quadro politico sono state accompagnate e sono l'espressione di una societ in mutamento. Come nell'Argentina di inizio anni 2000, i lavoratori della fabbrica Vio.Me a Tessalonica, da mesi senza stipendio, hanno deciso a febbraio 2013 di riprendere l'attivit produttiva e di lavorare autonomamente, trovando sostenitori tra cittadini ed economia solidale, attraverso cui molti dei prodotti verranno distribuiti, e una sponda politica in Syriza Dal voto in Val Susa, passando per l'esperienza della ZAD, fino ad arrivare alla Grecia possibile intravedere un file rouge tra i movimenti impegnati in lotte territoriali ma capaci di esprimere una visione di sistema non convenzionale, capace di aggre-

gare, attorno a beni comuni come territorio, conoscenza e lavoro, una platea estesa di persone. In Italia ci si accontenter di Grillo, o si riuscir ad imboccare un'altra strada, come Syriza in Grecia, avendo di fronte la vittoriosa campagna referendaria sull'acqua del 2011?

Alessandro Pirovano

Avemo er Vescovo!

Lera Chvez

oteva andare peggio? S, poteva andare peggio. In redazione si era divisi tra chi pregava per il frate cappuccino, Sean OMalley, che aveva venduto i beni della sua diocesi per darli alle vittime della pedofilia clericale, e chi invece tifava per un papa africano. Poteva andare peggio? S, lo Spirito Santo avrebbe potuto indicare il nostrano restauratore Scola, o il brasiliano ultra-conservatore Scherer, favoritissimi. Invece habemus papam Bergoglio, oggi Franceco, sconociuto ai pi e gi dalle prime ore soprannominato semplice. E argentino, e non famoso per il suo eroismo durante le dittature; anzi, sin dai primi minuti sono rimbalzate vecchie e sporche storie, alcune sostenibili, altre meno, comunque tante. Troppe per citarle tutte, abbastanza per garantire unombra pesante sul sicuramente umile Vescovo di Roma. Preferiamo fare nostro un passaggio di Michela Murgia, cattolica e teologa, apparso sul suo blog: solo i pi naif possono meravigliarsi che da un conclave non venga fuori un figlio dei fiori.
DDC

l governo di Hugo Chvez durato dal 1999 al 5 Marzo 2013, giorno della sua morte. Chvez ha vinto 15 competizioni elettorali su 16, riconosciute come democratiche da tutti i principali organismi internazionali, perdendo solo un referendum costituzionale nel 2007. Nel 2002 ha subito un colpo di stato attuato dallopposizione di destra, ma una enorme reazione popolare ha sconfitto i golpisti e riportato Chvez al potere.

Qualche dato: (scritti da Salim Lamrani) Il numero di bambini scolarizzati passato da 6 milioni nel 1998 a 13 milioni nel 2011, e il tasso di scolarizzazione adesso del 93,2%. Nel dicembre del 2005, lUNESCO ha dichiarato sradicato lanalfabetismo in Venezuela. Dal 1999 al 2011 il tasso di povert passato dal 42,8% al 26,5%, il tasso di povert estrema dal 16,6% nel 1999 al 7% nel 2011. Il coefficiente GINI, che permette di calcolare la disuguaglianza in un paese, passato dallo 0,46 nel 1999 allo 0,39 nel 2011. Il tasso di denutrizione infantile si ridotto del 40% dal 1999. La riforma agraria ha permesso a decine di migliaia di agricoltori di essere padroni della propria terra. In totale, si sono distribuiti pi di tre milioni di ettari. Il tasso di denutrizione passato dal 21% nel 1998 a meno del 3% nel 2012. Il tasso di disoccupazione passato dal 15,2% nel 1998 al 6,4% nel 2012. Il debito pubblico passato dal 45% del PIL nel 1998 al 20% nel 2011. Nel 2012 il tasso di crescita del Venezuela stato del 5,5%. Per la lista completa: http://venezuelanalysis.com/analysis/8133

A quienes desean mi muerte, les deseo vida. As vern cmo la Revolucin Bolivariana contina avanzando victoria tras victoria. Hugo Chvez
JC

periodico mensile Numero 71 Luned 25 Marzo 2013

Confini? Non ne ho mai visto uno, ma ho sentito che esistono nella mente delle persone.

strumenti
The International Pizza's Day La festa della Tonna
a New York. Tramonta il sole sulla giornata in cui chi non confonde i due eventi anche chi non ne hai mai avuto notizia. Questo per, donne mie, il nostro passato, cos come lo quel brutto capitombolo fatto da bambine, quel ginocchio scorticato, quella vacanza al mare. Come potete non ricordarlo precisamente, averne una chiara fotografia ? Come potete brindare a qualcosa che non conoscete e mancare di rispetto a quelle donne e a voi senza accorgervene alzando i calici in nome della miglior recente scopata? Era il 28 Febbraio del 1909 quando a New York migliaia di donne si riversarono sulle strade domandando migliori condizioni di lavoro e soprattutto il suffragio universale femminile. La giornata di intensa manifestazione prese il nome di National Woman's Daye i leader organizzativi, appoggiati dal partito socialista americano promossero l'iniziativa come evento annuale. In breve tempo un'ondata di manifestazioni richiedenti tutte il suffragio universale femminile, la fine delle discriminazioni e diritti sul lavoro, coinvolse tutti i paesi europei approdando anche in Russia nel 1913 e prendendo infine il nome di International Women's Day. A San Pietroburgo la situazione sociale e politica port le donne a scendere in piazza pi volte. Quella senz'altro pi significativa fu quella datata 8 marzo 1917 (secondo il calendario gregoriano). Quel giorno in particolare, alle donne che lottavano per condizioni migliori, per i loro diritti, per il voto, si unirono 50.000 lavoratori scioperanti, si aggiunsero tutti gli scontenti e stanchi dell'impero Romanov guidato da Nicola II ed infine tutti coloro che non avevano intenzione di far perdurare oltre la Prima Guerra Mondiale. Cos la Rivoluzione di Febbraio, che culmin con l'abdicazione dello Zar Nicola, fu la prima delle reazioni che portarono all'avvento del Comunismo dopo quella che invece nominata Rivoluzione di Ottobre e che avvenne pi avanti lo stesso anno. Certo, la fabbrica Triangle Shirtwaistdi New York in cui tragicamente persero la vita 146 persone a causa di un incendio che divamp per l'intera struttura, non certo una storiella inventata. E' tutto vero e fu un dramma opprimente che apr le porte ad una nuova politica in merito alla sicurezza sul lavoro. Morirono delle donne, delle lavoratrici. La pi anziana aveva solo 43 anni. Ma la ridicola versione romanzata reperibile sul web vi dar pi soddisfazioni di quante ve ne dar io.

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steggiare ma pi che altro di celebrare, ricordare la strenua lotta per l'uguaglianza condotta da donne che purtroppo non avremo mai l'onore di conoscere di persona, significa riflettere sulle enormi difficolt che hanno incontrato al loro tempo, sulla straordinaria caparbiet e resistenza, sugli intoccabili ideali, sui grandi uomini che non hanno avuto paura delle donne al potere, che non le hanno sottovalutate, ma che per primi le hanno volute al loro fianco, alla pari. Celebrare significa alzare il bicchiere a quelle donne che hanno scritto la storia del nostro secolo ringraziandole, venerandole, pensare a loro con estrema e indimenticabile gratitudine. Vi prego, vi prego amiche mie, non fate che anche il prossimo anno l'otto marzo si trasformi in una squallida e grottesca sagra dello spogliarello, in un triste addio al nubilato nella peggior tradizione goliardica, non fate che si trasformi un giorno come questo in un International Pizza's Day.

' la sera dell'otto marzo e la festa della donna volge finalmente al termi-

ne. Per ventiquattro lunghe ore le donne,che dovrebbero ben conoscere le motivazioni storiche sociali e culturali che hanno dato origine a questo evento mondiale, dimostrano invece di avere in merito idee confuse o addirittura di non averne affatto. La maggior parte posta sui maggiori social network immagini di mimose accompagnate dalle solite e sterili frasi di rito, preparandosi al contempo per la serata con le amiche, serata che come quella del Gran Ballo di Cenerentola volger al termine riportandole la mattina al loro posto : tra i fornelli e le faccende domestiche. Si conclude l'otto marzo e con esso la sua ignoranza ed ipocrisia. L'otto marzo delle donne che pensano ai loro diritti un giorno solo su 365. Si chiude la giornata delle mistificazioni e delle falsit storiche, in cui il novanta per cento della popolazione confonde l'evento che venne chiamato National Woman's Day con l'incendio che divamp presso la Triangle Shirtwaist Factory situata ai numeri 22-23 di Washington Place

Festeggiare l'otto marzo purtroppo non ha a che fare con quelle 146 vittime (per cui sono quasi certa ci sia una degna e apposita commemorazione). Non si tratta neppure di fe-

Saura

Al di l dell'uomo e dell'animale: la sperimentazione farmacologica

lcune premesse prima di iniziare; se sentite di non averne bisogno saltate l'elenco numerato ma non lamentatevi dei rischi di una lettura non protetta quali interpretazioni indesiderate e malefiche invettive 1- Non voglio parlare di antispecismo. L'antispecismo, al momento, solo una corrente filosofica (e di vita?) che ognuno libero di seguire. Non qui, non ora: se ne potrebbe parlare e parlare ma, con il dovuto rispetto per chi ci crede, non in questa sede. 2- La seconda regola di questo articolo che non si sta parlando di antispecismo. 3- Bazzicare il termine che pi si conf se devo descrivere la mia esperienza nel campo scientifico ma il mio bazzicare ben supportato. Ne deriva quindi che alcuni dati che dar potrebbero essere errati o lontani nel tempo rispetto alla realt attuale. 4- Il pezzo volutamente poco specifico in quanto un lungo articolo pieno di nomi scientifici (e di commi e leggi) sarebbe di difficile (o meglio, noiosa) comprensione. Dopo che l'Europa riuscita a creare una legge che regola l'uso di animali nella sperimentazione farmaceutica un gruppo di animalisti convinti ha portato

avanti il movimento stopvivisection con annessa omonima petizione. La mia prima considerazione che tra sperimentazione e vivisezione c' differenza: la sperimentazione animale trattasi di quell'insieme di esperimenti condotti sull'animale (vivo, altrimenti non si riesce a capire cosa succeda) mentre per vivisezione si intende operazioni , tagli (sezionare vi dice nulla?) su animale vivo e sofferente. Certo, siccome ad alcuni fa comodo i due termini vengono a volte usati come sinonimi ma nell'ambiente scientifico, per fortuna, si un pelo pi precisi. La seconda che secondo i sostenitori della petizione, la sperimentazione animale non predittiva (e di conseguenza non scientifica) nei confronti dell'uomo. Detto in parole povere: se la sostanza A ha un effetto sull'animale X (ad esempio Topo) non significa che la stessa sostanza ha lo stesso effetto sull'animale Y (ad esempio Uomo). L'affermazione di per s corretta: sostanzialmente vero che non vi CERTEZZA che ci che avviene sull'animale avvenga anche nell'uomo con una data sostanza ma vi una certa probabilit che ci avvenga e questa probabilit data principalmente (ma non esclusivamente!) dai recettori della

sostanza (ad esempio un farmaco). Per capire meglio il concetto doveroso comprendere come una sostanza esplica una funzione biologica. I farmaci che assumiamo regolano funzioni gi presenti nell'organismo (accelerandole o rallentandole se non bloccandole del tutto) ma non ne creano di nuove. Lo fanno legandosi al proprio recettore che esprime l'effetto. Il ragionamento lineare quindi sarebbe che ogni farmaco ha un recettore se quindi i due animali hanno lo stesso recettore (generalmente espresso da geni che in buona parte condividiamo) avranno lo stesso effetto. La realt molto pi complessa. Un farmaco pu avere pi di un recettore ad esempio, anche con ampie percentuali di sequenze amminoacidiche (che ne determinano la forma e quindi il legame recettore-farmaco) diverse e i recettori possono avere funzioni molto diverse. Ma non solo! Anche piccolissime variazioni possono portare a reazioni impreviste come ad esempio l'accumulo di un metabolita (un prodotto del metabolismo) che pu avere effetti dannosi. Cosa voglio dire? Che la realt COMPLESSA e ogni caso una storia a s stante e quindi non possiamo affidarci a dei semplici ragionamenti per comprenderla e prendere una

decisione. La direttiva europea, come ogni legge, non perfetta e potrebbe essere migliorata ma prima di tutto bisogna capire: la sperimentazione animale utile? Come stabilirlo? La sperimentazione animale utile, inutile o dannosa? Questo il fulcro della questione! Nel caso in cui essa sia utile significa che i test preclinici possono impedire l'arrivo di una sostanza pericolosa alla sperimentazione sulle persone, nel caso sia inutile i test sostitutivi come i test in vitro o le simulazioni possono portare ai medesimi risultati della ricerca preclinica completa che attualmente si svolge e se dannosa significa che alcune sostanze che sarebbero utili per l'uomo non arrivano alla ricerca clinica proprio perch escluse perch particolarmente tossiche su altri organismi. Ovviamente questi tre casi vanno messi in relazione tra di loro: credo che sia quasi certamente vero che nelle centinaia di migliaia di sostanze che sono state escluse dalla ricerca clinica tramite sperimentazione animale ci sia qualche sostanza che poteva essere utile ma bisogna guardare in rapporto alla quantit di giustamente escluse; lo stesso varrebbe per l'ipotesi contraria. Eccoci quindi al succo del discorso: servono degli studi,

servono delle prove scientifiche sulla questione. Sinceramente penso che la sperimentazione sia utile: le simulazioni sono ancora troppo rozze e le sperimentazioni in vitro non tengono conto dell'enorme complessit dell'intero organismo. D'altronde per possiamo dire che test in vitro e simulazioni potrebbero essere fatte prima dei test sugli animali diminuendo cos il numero di molecole entranti nella sperimentazione animali. Attualmente su 5000-10000 molecole solo 20 arrivano alla sperimentazione umana e solo 1 alla commercializzazione (escluse per questioni delle pi disparate). Diminuire quel 5000-10000 insomma; questo darebbe anche una prima (incompleta, per carit) risposta al nostro quesito: se la sperimentazione animale utile le molecole in entrata non sarebbero paragonabili a quelle in uscita mentre se inutile i due valori sarebbero molto vicini. Concludo dicendo che la Scienza fatta per essere smentita. Attende con ansia che qualcuno le dica che sta sbagliando. Vive su quello, aspettando qualcuno che sappia dirle di no. Il problema quello: bisogna imparare la grammatica.
Katya Shu

6
U
ltimamente si fa un gran parlare di banche. Persino ex soubrette come Sara Tommasi e Flavia Vento polemizzano su speculazioni e signoraggio bancario. E' un dato di fatto per piuttosto sconcertante - che pochi tra i media informino su ci che combinano le assicurazioni ai danni degli ignari risparmiatori italiani orfani del welfare state, che sottoscrivono onerose polizze vita e piani pensionistici integrativi nella illusoria speranza di accumulare qualche soldo per una tranquilla vecchiaia. Detto pi elegantemente il ramo vita delle assicurazioni offre infatti delle tipologie di investimento finanziario che rispondono principalmente al bisogno psicologico ed economico di avere una sicurezza patrimoniale nella terza et, bisogno che tra laltro negli ultimi tempi stato autonomamente alimentato dalla diffusa e fondatissima paura del progressivo venir meno dello stato sociale: l'assicurato paga per paura di non avere una pensione statale sufficiente per campare dignitosamente. Per capire un po' meglio questo magico mondo di finanza allegra e false promesse decido di andare alla fonte del problema e prendo appuntamento presso una grande agenzia assicurativa di Milano, chiedo quindi un colloquio di lavoro e fingo di voler diventare assicuratore. La sede dell'agenzia si rivela alquanto appariscente per un provincialotto neofita del mondo assicurativo come me: un palazzone immerso in una selva di grattacieli, ampie vetrate e colori chiari per sottolineare un ambiente di lavoro moderno, trasparente, elegante. Entro e vengo subito accolto

La caccia sarebbe uno sport pi interessante se anche gli animali avessero il fucile.

strumenti
dalla giovane selezionatrice che mi ha contattato personalmente venti minuti dopo la compilazione online della domanda di lavoro sul sito dell'agenzia. Dopo avermi chiesto chi sono e quali competenze ho maturato nei miei quasi sei lustri di vita passa a chiedermi quasi ossessivamente perch ho scelto di entrare nel settore delle assicurazioni, se ho la grinta e la determinazione necessarie, se sono portato a vendere, quali sono le mie aspettative. Scopro subito che in realt le mie competenze tecniche, maturate tra studio e lavoro, vengono messe molto in secondo piano, quello che importa obbedire ciecamente all'imperativo categorico del consulente assicurativo: vendere, vendere, vendere. La stessa recruiter, da buona venditrice, non mi spiega pi di tanto che cosa sia una polizza vita o un piano pensionistico integrativo, ma ripete di continuo che <<il cliente dev'essere educato>>, <<il nostro compito far capire quanto sia importante pensare al proprio futuro>> e cos via. Su cosa esattamente consistano i contratti che far stipulare nessun cenno. Fingendomi entusiasta della prospettiva di piazzare polizze porta a porta per tutta Milano chiedo un depliant sui principali prodotti ramo vita offerti dalla compagnia, lei non lo sa ma penso proprio che andr a vedermeli ben bene sul sito dell'assicurazione. Scopro la bottega degli orrori. Sul colorato sito internet infatti esamino uno ad uno i prodotti che avrei dovuto vendere nel circondario milanese e realizzo che dietro a nomi accattivanti come essere in azione, futuro tre sette client e via dicendo si nascondono contratti lunghi

periodico mensile Numero 71 Luned 25 Marzo 2013

Non tutto oro quel che luccica: il miraggio delle polizze vita

pi di sessanta pagine. La prima impressione piuttosto sconcertante: questi labirintici contratti sarebbero piuttosto difficili da decifrare anche per un esperto avvocato d'affari, non mi immagino cosa possa capire l'ingenuo sottoscrittore tipo, pressato alle sette di venerd sera dal consulente junior ansioso di fare quote: tra strette di mano, sorrisi e ammiccamenti lo sfortunato risparmiatore stipuler un contratto alla cieca, convinto non dalla bont dell'offerta contrattuale (che non gli verr illustrata) ma da quanto potrebbe essere grigio il suo futuro senza un contratto che lo impegna per vent'anni a versare centinaia di euro al mese in vista di una futura rendita. Comunque, in questa selva oscura di clausole e postille, la sostanza non cambia praticamente mai: ogni piano prevede un accumulo di capita-

le in fondi di investimento, interni o esterni all'assicurazione. Sull'investimento, che ha ad oggetto strumenti finanziari come azioni, bond o derivati anche non quotati in borsa, quindi non controllabili dalle authorities di vigilanza dei mercati, vengono applicate commissioni di gestione chiamate caricamenti e che si aggirano in media sul 7-8% del capitale versato. Perci se l'assicurazione propone guadagni strepitosi del 4-5% con minimo garantito del 2% sappiate che tali rendite saranno divorate dalle commissioni di gestione e che se tutto andr bene andrete in negativo del 4%. Se tutto andr bene, appunto. Perch in genere le cose vanno male: gli strumenti finanziari in cui investono le assicurazioni sono spesso carta straccia e di conseguenza chi ogni tanto, tra

A Milano il corteo per Dax


Migliaia di antifascisti sfilano per la citt contro il pericolo fascista
16 marzo 2003. All'altezza di via Brioschi, a Milano, un ragazzo di 26 anni, Cesare Davide, Dax per amici e compagni del centro sociale O.R.SO, viene ucciso a coltellate da tre fascisti. Le camionette della polizia arrivano rapidamente, presidiano la zona, impedendo, una volta trasportato Dax morente in ospedale, ai compagni di entrare all'ospedale San Paolo. Quella notte Milano sembrata ripiombare nel bel mezzo degli anni '70, quando uccisioni a sfondo politico e scontri con la polizia si susseguivano giorno dopo giorno. 16 marzo 2013. Dieci anni dopo, i compagni, gli amici e i famigliari di Dax sono alla testa del corteo che sfila compattamente, sabato pomeriggio, per le strade di Milano. Migliaia di persone sono presenti: l'intera area antagonista, centri sociali, anarchici, cani sciolti e coordinamenti per la casa con famiglie e bambini, affluita in massa nella citt meneghina per ricordare Dax, per rivendicare spazi sociali e per denunciare il persistente pericolo fascista, come testimonia l'aggressione a un militante di sinistra a dicembre alla Stazione Centrale. Da quando il corteo si mosso da Piazza XXIV Marzo, la situazione rimasta tesa per tutto il percorso fino al quartiere Corvetto, con attacchi alla banche e contrapposizioni con le forze dell'ordine. Il corteo si sciolto, infine, con l'apertura e l'occupazione a scopo abitativo di un appartamento sfitto nel quartiere Corvetto e con l'invito al concerto dei 99 Posse, previsto all'Area Grizzly. Lotta e allegria, sabato, nelle strade di Milano: una prova di forza e di unit del movimento cittadino e nazionale come da anni non si vedeva.
Pyros

mille reticenze della compagnia, controlla il suo patrimonio accumulato lo trova parecchio decurtato. A questo punto chi vuole recedere da questa frode legalizzata scopre che il contratto presentato come senza vincoli n penali non lo permette se non dopo diversi anni - in genere almeno cinque e spesso e volentieri con penali o commissioni da capogiro. Le testimonianze sul web nei siti delle associazioni di consumatori sono tante, troppe: persone che avevano sacrificato per anni quote rilevanti del loro stipendio si trovano alla scadenza del contratto con poche migliaia di euro, quelli che hanno esercitato il recesso hanno portato a casa un pugno di mosche e qualcuno, tra cattiva gestione e caricamenti, si addirittura trovato indebitato. Gravissimo che lo Stato autorizzi e incentivi tutto questo: le autorit di vigilanza non vigilano e la stessa normativa di settore dal 2007 consente alle assicurazioni di investire indiscriminatamente non solo sulle polizze vita ma sugli stessi fondi pensione, prima sottoposti a una disciplina relativamente pi rigida. Miliardi di euro vengono letteralmente buttati dalla finestra con le polizze vita e la previdenza integrativa, gli unici a guadagnarci sempre in questo gioco perverso non sono gli illusi risparmiatori ma le assicurazioni. Questo non capitalismo: truffa, appropriazione indebita e associazione a delinquere.

Massimo Riserbo

periodico mensile Numero 71 Luned 25 Marzo 2013

I ricchi hanno DIo e la polizia, i poveri hanno la poesia e le stelle.

cultura
INDIE#17 Rassegna di Cinema Indipendente

Qualche sito italiano per linformazione alternativa

l 27 marzo prender il via la Rassegna di Cinema Indipendente Indie#17. E la diciassettesima edizione di questa iniziativa organizzata dal Coordinamento per il diritto allo studio e finanziata con la partecipazione ad un bando Acersat (Attivit culturali e ricreative studenti ateneo ticinese), i cui fondi sono stanziati dallUniversit per eventi considerati culturalmente validi. In collaborazione con il cinema

Politeama di via Cavour, il Coordinamento organizza quattro serate di proiezione, ogni mercoled, a prezzi popolari (e ulteriore sconto con tessera UDU e ARCI). Il valore delliniziativa sta nel fatto di presentare film che, soprattutto in Italia, tendono a passare inosservati nel panorama cinematografico pi mainstream, quello dei multisala e dei grandi titoli commerciali. Si tratta, appunto, di pellicole indipendenti: dei dispersi, spesso reperibili solo su internet o in dvd, che Indie porta invece in sala, con lintento di valorizzarli e di avvicinare la gente al piacere del buon cinema. Si apre mercoled 27 marzo con Viva la Libert e Girlfriend in a Coma, un lungometraggio e un documentario che affrontano tematiche politiche, il primo con toni quasi poetici e filosofici, il secondo descrivendo amaramente la situazione italiana di oggi. Il 3 aprile la volta di The Master e Killer

Joe, due film violenti ma in modi molto diversi: luno pi sottile e psicologico, laltro pi disturbante ma anche stravagante. Il 10 aprile i film proiettati saranno tre: La Parte degli Angeli, Aprs Mai Qualcosa nellAria, e Buon Anno Sarajevo. Il filo conduttore quello della giovent che cresce, che si forma, che arranca per trovare il suo posto nel mondo, non importa dove o quando. Si conclude mercoled 17 aprile con Woody Allen A Documentary, che vuol essere la biografia definitiva del grande regista newyorchese, e il delizioso, indiessimo Ruby Sparks. I motivi per partecipare sono tanti: perch un modo diverso di passare il mercoled sera; perch costa poco; perch spesso tra questi film pi sconosciuti si nascondono delle vere e proprie perle, che per la loro forza o semplicit lasciano qualcosa, restano; e poi perch andare al cinema sempre bello!
Marta Novaresi

O Kamchatka, o morte! Ombre su Camelot

na rondine leggiadra vola attraverso il cielo di Cornovaglia Le forze del male si stanno radunando intorno a Camelot: il Cavaliere Nero stato avvistato in cima ad una desolata collina; una Morgana pianificatrice progetta la sua vendetta; le truppe Sassoni si stanno muovendo; e acri di legname sono tagliati per costruire le Macchine dAssedio E inoltre Lancillotto svanito, Excalibur deve ancora essere trovata e il Santo Graal resta solo una leggenda. Questi sono tempi davvero bui. Ti farai avanti tu, giovane scudiero, e giurerai alleanza ai tuoi fedeli compagni della Tavola Rotonda? Il tuo cuore puro dintenti e pronto al sacrificio per il bene di tutti? O le oscure promesse di potere ti convinceranno a tradire?". Lasciatemi ringraziare il duo francese Bruno Cathala e Serge Laget per la creazione del gioco cooperativo "Ombre su camelot" e per l'introduzione tratta dal regolamento che mi consente di essere gi ad un quarto di questo articolo. In Ombre su Camelot ciascun giocatore (da 3 a 7) impersona uno dei sette cavalieri della tavola rotonda Re Art, Galahad, Gawain, Kay, Tristano, Percival o Palamedes, ciascuno con una scheda con il

riassunto delle regole e un'abilit che lo caratterizza, un dado vita e una miniatura da muovere sul tabellone. Quest'ultimo composto da 4 parti di cui quella principale divisa in 5 aree, la tavola rotonda da dove partono i cavalieri, l'esterno del castello dove in corso l'assedio con le catapulte da parte delle forze del male e 3 aree dove si trovano 3 "imprese" perpetue mentre nelle altre 3 parti di tabellone si trovano 4 altre imprese. Le imprese sono le missioni di cui si devono occupare i nostri eroi per conquistare le spade bianche e impedire che il male le completi e che si accaparri spade nere. Ciascun turno suddiviso in due fasi: il progresso del male durante il quale si deve, a scelta dal giocatore di turno, pescare una carta nera, aggiungere una catapulta o perdere un punto vita; e l'azione eroica durante la quale possibile muoversi da una zona ad un'altra, compiere l'azione specifica di un'impresa, usare una carta bianca speciale, o se ci si trova sulla zona della tavola rotonda pescare 2 carte bianche oppure combattere con le carte bianche standard le catapulte. Le imprese sono simili nello svolgimento sostanzialmente bisogna giocare carte bianche una alla volta per

portare a termine una certa condizione prima che lo facciano le forze del male il quale progredisce grazie alle carte nere. Le varie imprese sono: la lotta con il Drago, la guerra contro i Pitti [Nota 1], la guerra contro i Sassoni [Nota 2], il torneo contro il Cavaliere Nero [Nota 3],la ricerca del Santo Graal, la rivendicazione di Excalibur, la conquista dellArmatura di Lancillotto. Le ultime tre, quando vengono vinte, oltre a fornire spade bianche terminano e forniscono le tre reliquie che danno il nome. Queste portano abilit che agevolano i nostri cavalieri. Il gioco termina con la vittoria del male quando sono presenti sul tabellone tutte le macchine d'assedio o quando ci sono 7 spade nere a Camelot, termina invece con la vittoria dei cavalieri quando sono presenti 12 spade di cui almeno 7 bianche. Il gioco prevede opzionalmente anche l'assegnazione casuale di carte lealt ai giocatori, una di esse indica che il giocatore un tradi-

tore e in realt gioca a favore delle forze del male. La meccanica dei giochi cooperativi interessante ma porta inevitabilmente i giocatori a barare per vincere, la presenza del traditore oltre ad aumentare il pathos rende la sfida pi consistente. E' bene notare che, nonostante il nome, i cavalieri non sono un prodotto del passato infatti anche noi al giorno d'oggi abbiamo un cavaliere che lotta contro il male, detto ci spero che la nobilt d'animo non v'abbandoni mai. Che dio vi abbia in gloria!
JCO

[1] I Pitti, discendenti dei Caledoni, erano una confederazione di trib stanziate nella zona della Scozia che si oppose strenuamente all'invasione di Roma, erano un popolo bellissimo di cui rimane un solo discendente nella persona di Brad Pitti. [2] I Sassoni erano un altro popolo di trogloditi, questa volta di stanziamento germanico. Erano famosi per la loro forza in combattimento che gli consentiva di tirare dei grossi sassi. [3] Forse Batman.

Reg. Trib. Pv n 594 - ISSN 1972-9669 - Stampa: Industria Grafica Pavese SAS, Pavia - Chiuso in redazione 16-03-2013 - Tiratura 2000 copie - 2013, Alcuni diritti riservati (Rilasciato sotto licenza Creative Commons 2.5 Ita by-nc-sa)

Capisco come mai i Dieci Comandamenti sono tanto chiari e privi diambiguit: non furono redatti da una assemblea!

SNS

Short News Service

Pausa Pranzo!
ausa pranzo la nuova rubrica consumista di Kronstadt che prova e recensisce per voi cosa offrono i locali pavesi a mezzogiorno. Bon apetit!
Alberto Guglielmino

relax

periodico mensile Numero 71 Luned 25 Marzo 2013

L'officina ha bisogno di te!


L'Officina Multimediale Pavese O.M.P. cerca collaboratori e collaborazioni, organizza conferenze, mostre, spettacoli, concerti, stampa libri e Kronstadt.

Parroco distrugge TV durante la messa nel lecchese con una mazza da muratore: Basta essere schiavi delle tecnologie! (del Libro va bene). http://bit.ly/13YNK6u Scoperti in Cina uccelli preistorici con quattro ali, o meglio, quattro zampe piumate. Le SNS amano la preistoria e ringraziano! http://bit.ly/ZWTTdR Giustizia sulla graticola in Olanda: crude foto pedopornografici, nomi e indirizzi finiti su una pagina web del sito della giustizia accessibile a tutti. http://bit.ly/10Y8rPg Esce Mandela 27, videogame ispirato alla vita nella prigione di Robben Island dove Mandela ha passato 27 anni di prigionia. Non si sa se Mandela sar presente! http://bit.ly/YPOJS7 Un archeologo italiano scopre in Turchia la porta dell'Inferno, luogo culto dove venivano sacrificati animali. Ci ha assicurato che l'inferno da questa parte. http://bit.ly/YzVPtN Quattro anni di dipendenza da deodorante. No, non una questione di odori ma di palato; Nicole, 19 anni, mangia gli stick di deodorante. http://bit.ly/ZPxgXv Le gemelle Fokkens dopo 50 anni di carriera dicono basta. Basta vetrine (e marciapiedi) per le 2 prostitute pi anziane di Amsterdam. La loro vita in un libro? http://bit.ly/10bA70v Falce e Martello su una spilletta di una Giovane Democratica parlamentare modenese suscita scalpore: d'altronde gi sapevamo che il PD non era di sinistra. http://bit.ly/15XAaP8 Un ingegnere di 24 anni negli States rinuncia al cibo. O meglio, rinuncia al sapore, all'odore, alla fatica di far la spesa e cucinare a favore di una polvere. http://bit.ly/Wxlt2p

Mai Pagra

Caff Delizia

Haden

Realizza le tue idee con OMP!

l Mai Pagra situato proprio davanti al portone dellUniversit, in Corso Strada Nuova 116. La posizione centralissima sicuramente uno dei punti di forza del locale,soprattutto se non avete voglia di bighellonare in cerca di un posto dove pranzare. Lambiente a un primo impatto pu sembrare rustico e spartano, con tavoli e sedie di legno, ma alla fine risulta caldo e accogliente anche grazie alla particolare atmosfera un po da osteria di paese, un po da casa della nonna. Il men esclusivamente vegano offre una selezione di panini a 4 Euro e piatti a 7 Euro, i dolci partono invece da 2 euro.I prezzi sono quindi allineati con le varie paninerie e piadinerie pavesine. Nonostante le critiche spesso mosse verso i piatti della dieta vegan sulla mancanza di gusto, posso affermare che questi risultino veramente gradevoli al palato e anche i carnivori pi convinti potranno trovare appagamento per le loro papille gustative assaggiando un panino col Seitan alla piastra o un pi classico hamburger di soia. Gli ingredienti utilizzati sono rigorosamente BIO e soprattutto freschi (cosa rara in molti acclamati locali del pavese). Un piccolo appunto rimane da fare sul servizio che a volte pu risultare davvero troppo lento anche quando il locale deserto, ma si pu trovarne una scusante nella filosofia di vita dei proprietari che sembra essere quella della Slow Life. In conclusione: se volete consumare un pasto sano,digeribile ed ecosostenibile ad un prezzo onesto il Mai Pagra il posto giusto. E il caff pure buono!

econdo il mio umile parere un locale non dovrebbe mai includere nel nome aggettivi che rimandino alla bont o allautocelebrazione, infatti nella maggior parte dei casi si evince che quello che linsegna promette non mai ci che si trova allinterno. Vediamo se questo Bar di Corso Cavour 17/C rispetta lo stereotipo. Lambiente minimalista,composto da due stanze con tavolini in ferro e sedie in plastica dura bianche. Su un bancone in vista sono disposti i dolci e i vari avanzi di pasticceria della colazione, su un altro pi piccolo e meno invitante sono ammassati toast,tramezzini, panini, pizzette e focacce. Lofferta si arricchisce poi delle classiche piadine (troppo care a 5,50) o di insalate di verdure grigliate scongelate o di un piatto di affettati con un cespuglio di insalata del supermercato coronata da mozzarella di dubbia provenienza. Il consiglio di buttarsi sui panini che possono essere farciti a piacere e al prezzo di 4 luno sono perfettamente in linea con altri locali. Sulla qualit degli affettati nulla da eccepire, il top della qualit e tagliati sul momento. E meglio lasciar perdere invece le varie pietanze offerte in vetrina gi pronte, sembrano essere l da troppo tempo, cos come meglio lasciar perdere le verdure, non propriamente fresche e di qualit. Il servizio di questo locale ai massimi livelli, personale competente,disponibile e veloce, per potrebbe risultare troppo formale per alcuni. In conclusione: fermatevi per un ottimo panino o un piattone di affettati al momento (senza insalata possibilmente), ma evitate tutto il resto! VOTO: 7+

osa pu centrare la frullateria Haden in una rubrica che parla di pranzo? Invece centra eccome perch in questo locale situato in Via XX Settembre 14 offerta anche la possibilit di mangiare un pranzetto veloce. Lambiente piccolo e quasi sempre affollato,soprattutto nel pomeriggio, tanto che quasi impossibile consumare un pasto in loco sugli unici tre sgabelli presenti. Per la vista per le mensole e i muri sono un tripudio di colori, fatto di casse e ceste piene di frutta esotica e non. Lofferta purtroppo, per quanto riguarda le pietanze salate, non risulta molto varia e di qualit: si possono consumare dei toast vegetariani di Kamut o di Farro al prezzo di 2,50-3 euro, non preparati sul momento e fatti con insalata dozzinale in busta. In alternativa ci si pu buttare su delle verdure cotte a vapore o una zuppa calda. Gli ingredienti utilizzati per la versione prandiale di questo locale purtroppo non sembrano essere il top della scelta come lo sono invece nel caso della versione postprandiale. Il consiglio quindi lasciar perdere il locale per la pausa pranzo e rimandare invece alla pausa merenda. Essendo pi un take-away che un locale dove fermarsi a mangiare, non posso sviluppare critiche sul servizio: veloce e preciso, ma per forza impersonale. Inoltre i costi sono leggermente elevati per delle porzioni che non si possono sicuramente definire di grandi dimensioni. In conclusione: evitate di consumarvi il pranzo ma passate per un merenda ricca di vitamine, sempre che non siate studenti fuorisede squattrinati! VOTO: 6,5

La KRedazione: Direttore editoriale Jacopo Custodi Direttore responsabile Salvatore Gulino Caporedattori Riccardo Catenacci Daniele De Chiara Juan Carlos Oliva Vignettista Laura Fontanella Impaginatore Mister Ypsilon Redattori Daniele Bianco,Riccardo Catenacci, Jacopo Custodi,Daniele De Chiara, Costanza Gaia, Laura Fontanella, Miriam Goi, Alberto Guglielmino, Luca Martelengo, Andrea Michielon, Marta Novaresi, Juan Carlos Oliva, Emmanuela Pioli, Alessandro Pirovano, Valentina Sacchetti I pdf dei vecchi Krosta sono gratuitamente scaricabili da: www.scribd.com/kredazione

periodico mensile Numero 71 La redazione di Kronstadt aperta ad ogni tipo di collaborazione. Potete contattarci a: www.kronstadt.it info@kronstadt.it
http://creativecommons. org/licenses/by-ncsa/2.5/it/legalcode/

Kronstadt

VOTO: 8,5

Credits in brevis: Eccoci qua. Stavolta ringraziamo il Sacro Web per permetterci di informarci e procurarci le immagini necessarie a far nascere Kronstadt. Ovviamente ringraziamo pure la natura/dio/madre/il caos/quelchevolete per averci donato un cervello funzionante che d'obbligo accendere prima del modem. KRONSTADT: iniziativa realizzata con il contributo concesso dalla Commissione Permanente Studenti dell'Universit di Pavia nell'ambito del programma per la promozione delle attivit culturali ricreative degli studenti. Altre entrate sono rappresentate da eventi.

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