COPIA OMAGGIO
Abb. sostenitore da € 1000 - Abb. annuale € 500 - Abb. semestrale € 250 - Num. arr. doppio prezzo di copertina
La Piazza d’Italia
Poste Italiane SpA - Spedizione in abbonamento postale - D. L. 353/2003 (conv. in L27/02/2004 num. 46) art. 1 - DCB-Roma
La nuova casa:
il PDL
di FRANZ TURCHI
Il vero percorso che in
questi giorni mi fa pensare
e riflettere è la conferma
della Nuova Casa: il PDL.
www.lapiazzaditalia.it
Per me che sono da sempre
cresciuto in una famiglia
di destra, anche se con un
maestro come Giulio An-
dreotti, tutto questo mi
colpisce e mi fa pensare.
Non posso dimenticare
quanto abbiamo sofferto
e quanta gente ha perso
la vita, nel credere alle
nostre idee rappresentate
dall’MSI e quindi da AN.
Sono anche figlio e nipote,
di quelli che sono stati
i fondatori del Secolo
d’Italia e un pezzo di ques-
ta storia Italiana hanno
contribuito a farla, nella
democrazia e nel rispetto
delle proprie e delle altrui
idee.
Detto questo credo e spero
che all’interno della nuova
casa, e la chiamo casa per-
ché per noi il partito tale
ha rappresentato per la
nostra comunità, ci sia il
rispetto, la memoria, e la
voglia di continuare sui tre
principi di base da sempre
della destra in un conteni-
tore nuovo di centro desta:
Dio, Patria e Famiglia.
A questi principi si legano
poi tutte le battaglie po-
litiche sul sociale, la sicu-
rezza, la partecipazione,
il pubblico e tante altre,
ma ritengo fondamentale
anche lo sviluppo della
proposta politica che da
parte della nostra classe
dirigente potrà provenire,
non solo per noi stessi, ma
soprattutto per le nuove
generazioni.
ECONOMIA
Che fine fa
la Fed?
— a pagina 4 —
Pronti per l'Europa
La legge per le elezioni europee rafforza il bipartitismo
Il primo passo della riforma
della legge elettorale per le
“europee” è stato compiuto
senza intoppi di sorta. Infatti
il 3 febbraio i Deputati della
Camera hanno approvato con
517 voti favorevoli, tre aste-
nuti e 22 contrari, il testo -
messo frutto dell’accordo tra
PdL e PD - che se promosso
in seguito anche dai Senatori
ratificherà definitivamente le
nuove “regole di gioco” che
Testamento biologico
In un momento in cui rispetto
per gli altri è una chimera, in
cui la cultura da Grande Fra-
tello imperversa, tanto da non
consentire a Mentana l’edizione
straordinaria, la morte di Elua-
na Englaro, discussa, osteggiata
e sostenuta apre ufficialmente
la stagione del dibattito. E se
possibile dei provvedimenti. Si,
perché in Italia le chiacchiere
non si negano a nessuno, sono
i comportamenti conseguenti a
difettare.
Il caso Englaro apre senza mez-
zi termini il contenzioso che
dovrà portare senza inutili ri-
tardi a chiarire il tema del co-
siddetto testamento biologico,
regolando la materia.
— Fondato da Turchi —
porteranno all’elezione, i pros-
simi 6 e 7 giugno, dei 72 rap-
presentanti italiani al Parla-
mento Europeo.
Il provvedimento - votato oltre
che dai due più grandi partiti
italiani anche da Lega, UDC
e Italia dei Valori -prevede il
proporzionale puro, una soglia
di sbarramento al 4% e il man-
tenimento delle preferenze ol-
tre che alcune facilitazioni per
la raccolta delle firme neces-
Il quadro europeo
Il minuto di silenzio imposto
dal Senato e che ha scatena-
to polemiche sulla inevitabile
strumentalizzazione da parte
della politica del caso Englaro
si tramuti pertanto in atti utili
a superare questa empasse.
La falla italiana è tuttavia
estendibile all’intera Europa,
dove non esiste ancora una
disciplina sul testamento bio-
logico recepibile dagli Stati
membri – alcuni dei quali trat-
tano l’argomento. Il Consiglio
d’Europa, nel 1976, ha fornito
alcune raccomandazioni nelle
quali si afferma che “i diritti
da garantire ai malati sono: di-
gnità, integrità, informazione,
cure, il rispetto della volontà
In caso di mancato recapito restituire a Poste Roma Romanina
per la restituzione al mittente previo addebito - TAXE PERCUE tass. riscoss Rom-Italy
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ATTUALITÀ
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L'affaire
Battisti
— a pagina 6 —
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sarie a presentare le liste nelle Tale riforma, che limiterà per davanti al Quirinale contro lo
cinque circoscrizioni in cui forza di cose il numero dei sbarramento del 4% previsto
sarà diviso il territorio nazion- partiti minori italiani presenti dalla nuova legge - che una
ale. Inoltre avranno diritto ai all’interno dell’emiciclo di soglia di questo tipo è presente
rimborsi elettorali solo i partiti Strasburgo, va comunque nella nella legge elettorale nazion-
che avranno eletto almeno un direzione auspicata dal Presi- ale fin dal 1993 e in quelle di
proprio rappresentante al Par- dente della Repubblica Gior- molti Paesi europei (Francia,
lamento Europeo, dunque chi gio Napolitano, il quale, non Germania, Svezia,Austria e
supererà il 4%dei consensi to- prima di qualche ora dal voto Polonia tra gli altri ). Napoli-
tali e non l’1% come chiedeva tenutosi alla Camera, aveva tano ha poi ricordato di essere
in un emendamento poi rite- puntualizzato ai rappresent- intervenuto a suo tempo, nel
nuto inammissibile, il depu- anti delle formazioni politiche
tato del PD Sposetti. più piccole - che protestavano Segue a pagina 2
Ricco, continuamente aggiornato: arriva
finalmente sul web il nuovo punto
di riferimento per i giovani e per un
nuovo modo di fare politica in Italia
ed il diritto a non soffrire inu- www.lapiazzaditalia.it
tilmente”.
Chiave è la “Convenzione di
Una Piazza di confronto aperta al
Oviedo”, approvata nell’aprile dibattito su tutti i temi dell’agenda
1997 in cui all’art. 9, si legge politica e sociale per valorizzare nuove
“…nel caso in cui per qualsiasi idee e nuovi contenuti
motivo il paziente non sia in
grado di esprimere la propria
volontà, si deve tener conto
dei desideri precedentemente
espressi…”.
Ma facciamo un quadro dei
singoli stati.
In Belgio, con la legge del 2002
sui “Diritti del malato”, le “di-
rettive anticipate” riferibili al
Testamento biologico, si sono
intrecciate con quelle destinate
ai malati terminali, prendendo
Segue a pag. 2
Pag. 2 1-15/16-28 febbraio 2009

La Piazza D’Italia - Interni

La legge per le elezioni europee rafforza il bipartitismo

Pronti per l'Europa

Dalla Prima si è giunti ad una modifica at- definito “un atto di violenza mezzo di italiani che votando ed il centrodestra intenti a far delle sue truppe e disarcionare
dibattito politico per auspi- traverso una proficua discus- non democratica” la nuova le compagini politiche minori nascere anche attraverso tale l’eterno rivale Veltroni.
care la condivisione più am- sione tra partiti politici mag- legge incolpando di ciò più si ritroveranno a non essere provvedimento un PdL forte, Più di tutti comunque appaio-
pia possibile di tali riforme giori ed una tacita intesa con Veltroni che il Premier. An- rappresentati al Parlamento con Veltroni che pare al mo- no contenti dell’introduzione
tra le forze partitiche italiane le più alte cariche istituzionali che i rappresentanti dell’MPA europeo. mento essersi liberato della dello” sbarramento”elettorale
e l’assicurazione di un più di- del Paese. del Governatore siciliano La segreteria del Partito So- marcatura stretta di D’Alema gli italiani. Infatti in un re-
retto rapporto tra elettori ed Prima della definitiva approv- Lombardo, alleato della mag- cialista invece affermava sar- e degli ulivisti che speravano cente sondaggio di Ipssos pub-
eletti - attraverso le preferenze azione del provvedimento da gioranza di centro destra, con- casticamente di non com- ancora in una nuova edizione blicato da “la Repubblica”ben
da ripristinare al più presto parte dei Deputati nell’aula trari al provvedimento hanno prendere bene la posizione dell’Unione Prodiana affos- il 72,4% degli abitanti dello
anche per le elezioni politiche di Montecitorio c’erano stati parole durissime in proposito di D’Alema riguardo lo sbar- sata definitivamente con la Stivale giudicano estrema-
nazionali - salvaguardando in momenti di tensione dovute definendo malata ed in dif- ramento elettorale dopo il suo legge licenziata dai deputati. mente positivo tale legge.
tal maniera la rappresenta- alle polemiche vibranti - grida ficoltà la democrazia italiana strano “ritiro” al momento di Il vero sconfitto della tenzone Questo è quello che ci sembra
tività delle assemblee elettive invocanti “libertà, libertà” da che vuole impedire la legitti- votare all’interno della riun- -oltre ai rappresentanti dei più importante da sottolin-
come richiesto dalla nostra parte di ex deputati, Craxi, ma rappresentanza di tante es- ione del gruppo parlamentare partiti minori- quindi risulta eare: finalmente una dispo-
Costituzione. Cento, Nencini, seduti nella pressioni politiche e culturali Democratico alla Camera in essere “baffino” il quale adesso sizione varata dal Parlamento
Il Presidente concludeva poi tribuna loro riservata - ed il del Paese. merito alla proposta di pre- dovrà sperare in una debacle che si trova sulla stesa lung-
il suo intervento in risposta ai lancio nell’emiciclo di volan- Durissime le rimostranze poi sentare un emendamento che elettorale del PD alle prossime hezza d’onda dei cittadini.
partiti minori affermando che tini raffiguranti Berlusconi di PRC e PdCI nei confronti abbassasse la soglia di sbarra- Europee per rinforzare le fila Giuliano Leo
l’eccessiva frammentazione nei panni di Totò con una soprattutto del Pd e di Veltro- mento almeno al 3%.
della rappresentanza politica mazzetta di soldi in mani e la ni in particolare quest’ultimo Rispetto alle elezioni europee
- come la sua eccessiva com- scritta: “legge truffa 2009” re- accusato di aver sacrificato i di 5 anni fa molto probabil-
pressione - costituiscono un gia di “Veltrusconi”. votanti della sinistra radicale mente non si avranno più i
disvalore per il corretto funzi- Naturalmente le dichiarazioni pur di rafforzare il duopolio 15 partiti - nove dei quali non
onamento della vita democrat- che hanno fatto seguito al via Pd-PdL e la sua leadership superarono il 4% dei consensi
ica delle Istituzioni Italiane. libera in prima battuta alla all’interno del Partito demo- - a rappresentare l’elettorato
Tali dichiarazioni risultavano Camera dei Deputati della cratico. italiano al Parlamento di
quindi essere oltre che una legge di modifica elettorale Buontempo della “Destra” in- Strasburgo, così aumentando
vera e propria pietra tombale sono state accolte con toni vece tuonava contro il Parla- di conseguenza, il numero di
riposta sulle aspirazioni e sulle infuocati dagli esponenti po- mento - costituito da “nomi- deputati dei partiti maggiori.
proteste accampate dalle for- litici dei piccoli partiti. nati” dai partiti e non da eletti Dopo questa prima approv-
mazioni politiche marginali Il redivivo Clemente Mastel- dai cittadini - mancante del azione alla Camera della
anche la dimostrazione più la, impaurito della probabile coraggio necessario per difen- nuova legge elettorale, pare
evidente che almeno nel caso chiusura dei “rubinetti” dei dere la democrazia ed il plu- evidente che il maggior ri-
della riforma della legge elet- rimborsi elettorali anche in ralismo e si dichiarava preoc- sultato politico lo portano a
torale per le elezioni europee Europa oltre che in Italia, ha cupato per i circa 7 milioni e casa sicuramente Berlusconi

Le dimissioni di Veltroni accentuano i malesseri nel PD

Guai ai vinti
La farsa sembra aver raggiun- centro-destra Cappellacci. solo collante dell’anti-berlu- e l’hanno lasciata di celluloide ed il centro-destra accusati di temente ostile a Berlusconi da
to, finalmente, il suo scontato Sedici mesi appena è durato il sconismo. Persa la gara pure e cartapesta: una finzione che “stravolgere i valori della so- essere apprezzato da tutti gli
epilogo: Veltroni passato da suo “regno” sul Partito Demo- nei confronti di Di Pietro che al primo stormir di fronde cietà, costruendo un sistema ex DS, dalla Cgil, dagli allea-
Sindaco delle notti bianche cratico e dell’uomo politico nel tempo si è mostrato più è caduta fragorosamente su di disvalori contro i quali bi- ti dipietristi e forse anche dai
ad essere il capo del Governo che doveva sbaragliare Berlu- capace di Veltroni di condur- coloro i quali l’avevano così sogna combattere”. Della serie partiti della sinistra radicale
ombra del centro-sinistra, si sconi non sono rimaste che le re l’opposizione al Governo male amministrata. il lupo perde il pelo ma non che adesso possono nuova-
dimette da segretario del PD sconfitte, l’acredine di Prodia- di Berlusconi. Scialacquata, a Ed è stato a questo punto che il vizio. mente sperare in una riedizio-
dopo la clamorosa e, per cer- na memoria e la polvere delle causa del suo indecisionismo Valter, vistosi definitivamente Uscito di scena il malmosto- ne politica dell’Unione senza
ti, imprevista sconfitta di Re- macerie dei partiti di centro- cronico divenuto oramai pa- scoperto, non ha potuto fare so Veltroni, i maggiorenti del l’intoppo delle manie di gran-
nato Soru alle regionali sarde sinistra. La sua investitura ple- tologico, l’occasione, forni- altro che rilanciare sempre più Partito Democratico han- dezza del Veltroni di turno.
ad opera del candidato del biscitaria a sfidante del cava- tagli dalle tantissime persone la posta, mostrando la faccia no deciso di continuare per Nel suo primo discorso, in-
liere - ostinatamente voluta ed che lo avevano votato in oc- feroce - pardon la maschera, la stessa strada percorsa con fatti, Franceschini ha rivendi-
ottenuta a scapito soprattutto casione delle primarie del PD, di cartapesta pure essa - nei alterne fortune negli ultimi cato l’esperienza politica del
La Piazza d’Italia di Prodi, del suo Governo e la sfida al rinnovamento del- confronti del Primo Ministro, anni: dotarsi di una guida Governo Prodi e la creazione
fondato da TURCHI
della tenuta dell’Unione - non la politica e degli uomini del dei compagni di partito o di per nulla carismatica, un per- del PD che da adesso sarà più
Via E. Q. Visconti, 20
00193 - Roma lasciava pensare ad una così centrosinistra: Bassolino e la chiunque si permettesse di sonaggio di secondo piano radicato nel territorio. Egli
prematura “dipartita” politica. Jervolino rimasti al loro posto mettere in discussione la sua incapace di imporre con la ha poi criticato Berlusconi
L ui g i Tu rchi Il suo continuo puntare al buio nonostante le note vicende caratura di grande leader po- forza dei numeri posseduti accusandolo di negare la crisi
Direttore
e rilanciare pur non avendo campane, le primarie traboc- litico. nell’ambito dell’assemblea economica, di voler diventare
Franz Turc hi in mano le carte vincenti alla chetto per la ricerca di un can- Al ridicolo si è poi aggiunta la del PD ogni qualsiasi propria il padrone dell’Italia e, sfrut-
co-Direttore fine è risultato essergli fatale. didato credibile alle elezioni farsa degli ultimi giorni della decisione. Un politico insom- tando una ragazza che muore,
E la conseguenza logica di così amministrative del prossimo campagna elettorale alle ele- ma di ”ricucitura” che potesse di attaccare la Costituzione e
Lucio Vetrella
Direttore Responsabile tante partite giocate male non giugno di Firenze e Bologna, zioni regionali della Sardegna: accontentare tutte le molte- le massime cariche dello Sta-
poteva che essere la perdita di la “questione” morale che ha Veltroni che si affannava ad plici anime e i poteri forti che to. Al termine dell’intervento
tutto il piatto. investito molti uomini politi- inseguire Soru per tutta l’isola compongono il Partito De- ha annunciato poi che il suo
Proprietaria: Soc. EDITRICE EUROPEA s.r.l.
Registrato al tribunale di Roma n.
Sconfitto alle elezioni politi- ci di primo piano del Partito a suon di comizi e manifesta- mocratico intorno al baricen- primo atto da nuovo segreta-
9111 - 12 marzo 1963 che in modo disastroso. Persa Democratico in tutta Italia. zioni e quest’ultimo che si pre- tro dell’anti-berlusconismo rio sarà quello di giurare sulla
Concessionaria esclusiva per la vendita: S.E.E. s.r.l.
Via San Carlo da Sezze, 1 - 00178 Roma la partita con i competito- Ma in definitiva è risultato occupava a non farsi stringere più acceso: un’edizione rivista Costituzione davanti la lapide
ri interni al PD che da mesi essere sconfitto tutto il siste- troppo dall’abbraccio mortale e corretta di Prodi. di 13 partigiani uccisi dai fa-
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oramai ne mettevano in di- ma autoreferenziale - giornali del segretario del PD affer- Si è stabilito nuovamente di scisti nel 1943 a Ferrara sua
E-mail: info@lapiazzaditalia.it
scussione qualunque sua de- accondiscendenti, televisioni, mando per ogni dove che, ove non decidere, di far rimanere città natale: accontentati così
Manoscritti e foto anche non pubblicati, e libri anche cisione e ne richiedevano più politici da mezza tacca, palaz- ci fosse stata una vittoria del inalterate le contraddizioni pure gli antifascisti dell’ultra
non recensiti, non si restituiscono. Cod. ISSN 1722-120X
o meno sotterraneamente il zinari, società partecipate, in- centro sinistra, questa sarebbe interne che da sempre sono sinistra in servizio permanen-
Stampa: EUROSTAMPE s.r.l.
Via Emilia, 43 - 00187 Roma ridimensionamento. Smarri- tellettuali e “gauche au caviar“ stata di suo esclusivo merito. annidate prima nell’Ulivo, te effettivo.
FINITO DI STAMPARE NEL MESE DI GIUGNO 2008
to definitivamente ogni tipo - che ha prodotto Veltroni e Ed il congedo dalla scena po- poi nell’Unione oggi dentro il Un nuovo Re travicello è stato
di rapporto con i partiti della che da esso ne è stato protetto litica italiana non poteva che PD. Per questo, attraverso un servito al popolo del centro-
GARANZIA DI RISERVATEZZA PER GLI ABBONATI:
L’Editore garantisce la massima riservatezza dei dati forniti sinistra radicale o col mon- fin dai tempi in cui ammini- essere la logica conseguenza accordo sotterraneo si è deciso sinistra senza che esso possa
dagli abbonati e la possibilità di richiederne gratuitamente
la rettifica o la cancellazione scrivendo a S.E.E. s.r.. - Via S.
Carlo da Sezze, 1 - 00178 Roma. Le informazioni custodite
do sindacale più riformista e strava Roma dal Campido- di tutta questa serie ininter- di eleggere alla carica di segre- decidere direttamente alcun-
nell’archivio dell’editore verranno utilizzate al solo scopo di
inviare copie del giornale (Legge 675/96 tutela dati perso-
meno conservatore. Mancata glio. Il bluff è stato scoperto, rotta di catastrofi causate di- tario del partito Dario Fran- ché.
nali). La responsabilità delle opinioni espresse negli artioli
firmati è degli autori
la scommessa - solo abbozzata da Berlusconi prima, Aleman- rettamente od indirettamente ceschini. Personalità di poco Una lezione questa che il cen-
agli inizi ,in verità - di creare no poi. Il centro-sinistra e da Veltroni, il quale tuttavia peso politico, ex democristia- tro-destra deve fare assoluta-
per informazioni e abbonamenti
chiamare il numero verde:
un PD veramente alternativo Veltroni avevano trovato una nemmeno l’ultimo giorno da no - come Prodi - quindi non mente propria, e non ripetere
al blocco di centro-destra e Roma, se non di mattoni al- segretario del PD ha trala- inviso agli ex popolari, ma nel al momento della vicinissima
finalmente non ancorato al meno di calcestruzzo e asfalto, sciato di attaccare Berlusconi contempo, tanto convincen- nascita del Pdl.
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Pag. 4
Le brutte notizie da Bruxelles fanno riflettere sulla scelta dei candidati alle vicinissime elezioni europee
L'Italia fuori dal piano infrastrutture europeo
Come se non bastasse, dopo
lo shock finanziario che ha in-
vestito tutte le economie del
pianeta, l'Italia avrebbe potuto
evitare la secca bocciatura arri-
vata da Bruxelles relativa al pia-
no di infrastrutture. Per l'Italia
rischia di essere una vera e pro-
pria beffa il piano da 5 miliardi
di euro varato dalla Commis-
sione europea. Nella lista di 35
progetti prioritari nell'energia
e nelle infrastrutture che Bru-
xelles ha deciso di finanziare,
Roma risulta coinvolta solo
marginalmente.
Prima di affrontare le motiva-
zioni che hanno indotto Bru-
xelles a bocciare l'Italia occor-
re soffermarsi ad analizzare il
piano di rilancio per la crescita
e l'occupazione lanciato il 26
novembre dalla Commissione
europea. Questo si sviluppa su
due assi: una manovra tempo-
ranea di bilancio ed un piano
di investimenti nei settori più
competitivi ed innovativi, in
linea con la strategia di Lisbo-
na. Il piano stabilisce alcune
linee guida di coordinazione e
lascia piena autonomia gli Sta-
ti membri quanto alle misure
specifiche che ciascuno di essi
riterrà opportuno introdurre
Dopo che la settimana scorsa
la Borsa ha perso altri sei pun-
ti trascinata in basso dai titoli
bancari gli Stati Uniti si trova-
no nella non favorevole condi-
zione di avere ben chiaro che
ove in questa settimana – avete
letto bene questa settimana –
non dovesse realizzarsi un buon
recupero a Wall Street, i $787
miliardi di dollari dello stimu-
lus obamiano sarebbero già an-
dati in fumo.
A pesare non sono solamente i
dubbi sulle possibilità di ripresa
di Citigroup, Bank of America
o Wells-Fargo bensì un debo-
lezza del dollaro oggi divenuta
strutturale, causata dalle scel-
te della Fed negli ultimi anni,
infine una crescita economica
asfittica nonostante i tassi di
interesse prossimi allo zero. Il
compito che attende il povero
Obama è immane, Soros ha
recentemente sostenuto che
questa è “La Crisi”, addirittura
per il noto finanziere qualco-
sa di simile a quanto capitato
La Piazza D’Italia - Economia
nel proprio ambito.
La Commissione europea pro-
pone di aumentare gli investi-
menti per la modernizzazione
delle infrastrutture europee
come la interconnessione delle
reti energetiche ed i progetti
di infrastrutture a banda larga
ed i progetti di trasporto trans
europeo; migliorare l'efficien-
za energetica degli edifici e di
promuovere lo sviluppo di pro-
dotti “verdi” tramite aliquote
ridotte dell'Iva.
Così gli italiani hanno visto
sfumare gli attesi finanziamenti
per le reti di interconnessione
elettrica fra il Nord Africa e
l'Europa meridionale (fra Ma-
rocco e Spagna, e fra Tunisia e
Sicilia), progetti che risultavano
in fase di approvazione. La lista
dei progetti non rispetterebbe
i principi fissati dal Consiglio
europeo di dicembre, a comin-
ciare dalla ripartizione geografi-
ca. I fondi straordinari (circa 5
miliardi inutilizzati, per lo più
fondi agricoli, dei bilanci 2008,
2009) dovranno ora essere libe-
rati dal voto di maggioranza
qualificata dei Ventisette.
Il Consiglio europeo dell'11 e
del 12 dicembre 2008 ha ap-
provato un piano di ripresa
Che fine fa la FED?
all’Unione Sovietica vent’anni
fa.
Ma come si è arrivati a questo
punto. Cosa fanno le istituzio-
ni finanziarie e bancarie? Messo
da parte il Segretario Geithner,
ancora non in grado (perso
come si dice nei dossier sui de-
rivati che gli tolgono il sonno)
di presentare un piano finan-
ziario coerente, è interessante
concentrarsi sul comportamen-
to e le prospettive della FED di
Bernanke. A cosa sta mirando
la FED?
Con la sua politica monetaria
la FED sta provando a salvare
un sistema bancario insolvente
e privo di liquidità per tenere
in vita una struttura di produ-
zione non più sostenibile. Fin
tanto che non avrà distrutto il
valore del dollaro, la FED non
avrà ancora esaurito la sua capa-
cità di interposizione nella crisi
tutta volta al salvataggio di una
banca o l’altra acquisendone
o garantendone le sofferenze.
Per capire il legame tra dollaro
dell'economia europea pari a
circa l'1,5% del pil dell'UE,
che in cifre equivale a circa 200
miliardi di euro, questo piano
costituisce il quadro comune
delle iniziative prese dagli Stati
membri e dell'Unione europea
per assicurarne la coerenza e
ottimizzarne in tal modo gli
effetti.
Il Consiglio europeo ha previsto
lo snellimento delle procedure
e l'accelerazione dei programmi
finanziati dal Fondo di coesio-
ne, dai Fondi strutturali in vi-
sta del rafforzamento degli in-
vestimenti infrastrutturali e in
materia di efficienza energetica.
In base a un elenco di progetti
concreti che la Commissione
presenterà , tenendo conto di
un equilibrio geografico ade-
guato, la mobilitazione delle
possibilità che permettono, nel
quadro del bilancio comunita-
rio, di rafforzare gli investimen-
ti in tali settori e di sviluppare
attraverso incentivi normativi
l'Internet ad alta velocità anche
nelle zone meno servite.
Gli Stati membri, a seguito di
questa politica europea, hanno
cominciato ad adottare alcune
misure importanti che rispon-
dono alla loro situazione par-
e capacità di interposizione del-
la FED nella crisi bisogna dare
uno sguardo al suo bilancio ed
in particolar modo agli assets
(leggi titoli tossici) che la Fed
è in grado ancora di rilevare. Il
bilancio della Fed misura infatti
la condizione ovvero la qualità
del dollaro.
Da quando è scoppiata la crisi,
la Fed ha continuamente in-
debolito la qualità del proprio
bilancio, acquisendo assets tos-
sici che hanno appesantito il
versante delle passività del bi-
lancio, per definizione rappre-
sentativo della base monetaria
del dollaro. Un cattiva qualità
del bilancio dal lato delle passi-
vità implica quindi una cattiva
qualità della moneta.
Nella prima parte della Crisi
(conclusasi nel Settembre del
2008), la Federal Reserve pen-
sò bene di cambiare la struttura
del suo bilancio, indebolendolo
in favore del sistema bancario
statunitense prossimo alla ban-
carotta. La Federal Reserve è
come se abbia venduto oro per
poter acquistare titoli tossici.
I buoni assets non erano oro
ma principalmente gli anco-
ra altamente liquidi buoni del
tesoro americani. I titoli tossici
erano prestiti concessi da ban-
che pronte a portare i libri in
tribunale.
A partitre dall’agosto del 2007,
nel bilancio della FED, ha co-
minciato ad incrementarsi il
numero degli assets di bassa
qualità. Sono cresciuti special-
mente nella forma di accordi di
riacquisto e, più tardi, di nuovi
tipi di crediti. Sulla stessa falsa-
riga la Federal Reserve ha con-
ticolare e riflettono margini di
manovra diversi. Data l'am-
piezza della crisi, occorre uno
sforzo maggiore e coordinato,
nell'ambito di un approccio co-
mune fondato su alcune linee
direttrici fra le quali le misure di
sostegno alla domanda devono
puntare a un effetto immedia-
to, essere limitate nel tempo, e
mirate ai settori maggiormente
colpiti; in funzione della situa-
zione nazionale, queste misure
possono rivestire la forma di un
aumento della spesa pubblica,
di riduzioni ragionevoli della
pressione fiscale, di una dimi-
nuzione degli oneri sociali, esse
saranno accompagnate da uno
sforzo più intenso di attua-
zione delle riforme strutturali
nell'ambito della strategia di
Lisbona. Queste riforme saran-
no basate su un finanziamento
più consistente degli investi-
menti e delle infrastrutture, sul
miglioramento della competiti-
vità delle imprese.
La bocciatura dell'Italia, dun-
que, ha come motivazione il
non rispetto dei criteri di equi-
librio geografico previsti dal
Consiglio europeo. Al fine di
mantenere un livello di equi-
librio geografico nella inter-
tinuato sino ad oggi.
Nella seconda parte della crisi,
che è iniziata con la bancarotta
della Lehman, divenne chiaro
che la politica del mero cambio
di struttura del bilancio era arri-
vata al capolinea, anche perché
La Fed stava esaurendo i buoni
del tesoro americano. Inoltre,
questa politica non permetteva
quella forte iniezione di liqui-
dità che la Fed riteneva appro-
priata alla situazione e pertanto
iniziò a non sterilizzare più i
prestiti addizionali che garan-
tiva attraverso la vendita di
buoni assets (i buoni del teso-
ro americano): non ne avrebbe
avuto più a sufficienza.
Così, la Fed ha garantito pre-
stiti speciali ad AIG e ha com-
prato gli assets di Bear Stearns
che J.P. Morgan non voleva.
Ha permesso a primari dealer
di indebitarsi direttamente con
lei fino a che la manovra non
ha finito per interessare anche
il credito commerciale fuori di
qualsiasi criterio di sicurezza,
solamente in omaggio alla di-
screzionalità della sua politica
di bilancio.
In pratica la Fed di Bernanke si
è mossa seguendo tre direttive
ben precise:
1. ha postergato a lungo ter-
mine l’esigibilità dei suoi cre-
diti;
2. ha variato il suo bilancio
vendendo buoni del tesoro
americano per acquisire titoli
di una vasta gamma di istitu-
zioni sostenute da una ancora
più vasta gamma di assets co-
munque tossici;
3. nel frattempo riducendo la
qualità degli assets nel suo bi-
connessione europea, il nostro
Paese è stato penalizzato non
potendo usufruire dei finanzia-
menti necessari all'attuazione
dei progetti presentati in Com-
missione europea dal Governo.
Questa motivazione, franca-
mente, mette in evidenza an-
cora una volta la questione
della forza rappresentativa che
un paese deve avere in Europa
al fine di difendere gli interes-
si della sua collettività. Perché
questa penalizzazione geografi-
ca? Perché i nostri parlamentari
europei, i nostri tecnici non
sono stati all'altezza di farsi
valere e di predisporre progetti
tecnicamente validi.
Oggi è fondamentale eleggere
candidati al Parlamento euro-
peo che abbiano una persona-
lità prestigiosa, che siano dotati
di capacità tecniche notevoli,
non è pensabile di poter pre-
sentare progetti che vengano
respinti perché risultano non
rispettati criteri territoriali. In
Europa si ha bisogno di parla-
mentari che abbiano le capacità
politiche di difendere gli inte-
ressi del paese, un paese come
l'Italia che ha una collocazione
territoriale strategica, e non
può rimanere fuori dall'inter-
lancio ha peggiorato la qualità
del dollaro.
Malgrado questo sacrificio non
appare che i mercati abbiano
apprezzato al punto da decidere
di tornare alla normalità, certo
qualche banca e qualche ban-
chiere avrà senz’altro apprez-
zato, la prospettiva della ban-
carotta si è arenata nelle sabbie
mobili dei fondi federali e vari
protagonisti a diverso titolo
sono semplicemente scomparsi
nel nulla e non in una cella a
Sing Sing.
Ma cosa farà la FED ora? Vi-
sto che i tassi di interesse sono
già praticamente vicini allo
zero, può certamente – sino a
che ne abbia la forza – conti-
nuare a svuotare il valore del
dollaro. Ma quali nuovi assets
la Fed vuole acquisire? La FED
ha già iniziato a comprare il
comprabile tra le hit dei titoli
tossici (Fannie Mae, Freddie
Mae, Federal Home Loan Ban-
ks, ecc. ecc.) ma fino a quando
potrà continuare a comprare?
C’è un piccolo dettaglio che
comincia ad essere messo in ri-
salto dagli analisti del bilancio
della FED, un altro dettaglio
che dire sia estremamente im-
portante può essere limitativo.
L’indice dell’equity nel bilancio
della FED è crollato dal 4.5 al
2%. Questo dato implica in
incremento dell’indebitamento
della FED dal 22 al 50. Ma alla
luce delle azioni compiute dalla
FED negli ultimi due anni oggi
come oggi esistono tanti tanti
assets tossici nel bilancio della
FED, dovessero solamente il
2% di questi andare in default
— o se ci fosse una perdita di
1-15/16-28 febbraio 2009
scambio commerciale, non
può non modernizzare la pro-
pria strutturale infrastrutturale,
perché questo significa perdere
competitività, significa isolarsi
dal contesto europeo, dagli af-
fari, e significa contrazione del
sistema economico.
Per poter usufruire dei finanzia-
menti europei occorre porre in
essere un iter di concertazione
con i vertici delle istituzioni eu-
ropee in modo tale che colgano
l'essenza strategica e la vitale
importanza per la nostra econo-
mia di rispettare i suggerimenti
della Consiglio europeo, cioè
di aumentare il livello di com-
petitività attraverso la moder-
nizzazione delle infrastrutture,
tutto ciò si deve fondare su una
precisa pianificazione proget-
tuale. Nelle sedi istituzionali
questo va rilevato e fatto valere
con pari dignità. Fino ad oggi
alcuni dei nostri eurodeputati
hanno mostrato totale incapa-
cità ad ottenere finanziamenti,
si auspica che questo meccani-
smo di inerzia venga invertito
rapidamente perché il nostro
paese ha bisogno di rappresen-
tanti qualificati e non di perso-
nalità incompetenti.
Avanzino Capponi
valore del 2% — la FED diven-
terebbe insolvente. Ciò potreb-
be tecnicamente capitare anche
questa settimana.
A questo punto, secondo gli
analisti, solamente due cose
possono salvare il beneamato
Bernanke. Una è il salvataggio
del Governo Federale. Una
ricapitalizzazione finanziata
attraverso le tasse (Obama in
questi giorni sta parlando di
“responsabilità fiscale”) ovvero
monetizzando il debito del Go-
verno e dando quindi un altro
colpo al valore della moneta.
L’altra possibilità è riposta
nelle riserve auree nascoste
della Fed, che sono appostate
in bilancio ad un valore sot-
tostimato rispetto a quello del
mercato.
Una rivalutazione delle riser-
ve auree spingerebbe l’indice
dell’equity della Fed ad un
12,35%.
Sarebbe solamente una misura
contabile e non cambierebbe
i problemi fondamentali del-
la moneta verde ma tutto ciò
sarebbe il naturale spartiacque
culturale per rompere il tabù
della non convertibilità del dol-
laro e per traghettare l’econo-
mia americana verso un ritorno
alla convertibilità della moneta
verde con l’oro, restituendo la
finanza internazionale ad un
rapporto “fisico” con un qual-
che parametro di riferimento
dal valore riconosciuto.
Che debba essere un Presi-
dente democratico a fare tutto
questo farebbe sorridere, se non
ci trovassimo al punto in cui ci
troviamo.
Giampiero Ricci
1-15/16-28 febbraio 2009
il nome di “dichiarazioni antici-
pate di eutanasia”.
Responsabili di questa confu-
sione di termini e linguaggio,
sono state, e sono (come in
Italia, del resto), in primo luo-
go, le polemiche violentissime,
senza esclusioni di colpi, che si
sono sviluppate in Belgio, negli
ultimi anni. A causa della ri-
nuncia, o dell’incapacità, di un
confronto costruttivo, infatti, a
patire i maggiori colpi ha finito
per essere la nozione del limite
al di là o al di qua del quale c’è
eutanasia piuttosto che rifiuto
di trattamenti inutili, futili e
degradanti.
Più chiara la situazione in Dani-
marca che dispone di una legge
in materia di Testamento biolo-
gico. Con legge si è istituita una
“Banca dati elettronica” che cu-
stodisce le direttive anticipate
presentate dai cittadini. In caso
di malattia incurabile o di grave
incidente, i danesi che hanno
depositato il “testamento medi-
co” (che ogni sanitario è tenuto
a rispettare), possono chiedere
l’interruzione delle cure e dei
trattamenti, e di non essere te-
nuti in vita artificialmente. Nel
caso di sopravvenuta incapacità,
il diritto del malato può essere
esercitato dai familiari.
In Francia la materia è intera-
mente e minutamente normata
Come se già non bastasse l’in-
candescente situazione in Me-
dio Oriente col conflitto israe-
lo-palestinese, come un fulmine
a ciel direi davvero poco sereno,
ecco che arrivano le tesi nega-
zioniste del lefebvriano Wil-
liamson.
Probabilmente ormai è una
prassi il cercar di vivere il meno
possibile in pace col prossimo;
peccato perché un po’ di sem-
plice e quieta serenità farebbe
bene a tutti.
La Fraternità Sacerdotale San
Pio X (FSSPX) fu fondata il 1
Novembre 1970 a Friburgo dal
vescovo Marcel Lefebvre, con un
seminario a Econe in Svizzera.
Attualmente i Lefebvriani sono
guidati da mons. Bernard Fellay
48 anni Svizzero; quest’ultimo è
stato uno dei 4 vescovi ordinati
dallo stesso capostipite.
I discepoli di questo movimen-
to, prendono il nome dal suo
fondatore, non accettano le de-
cisioni uscite dal Concilio Vati-
cano II, sono ultra conservatori
e tradizionalisti, vicini alle forze
politiche di estrema destra: in-
sistono per conservare la messa
tridentina e si oppongono al
dialogo interreligioso e all’ecu-
menismo.
Il Concilio indetto il 25 Gen-
naio 1959 da Papa Giovanni
XXIII, aperto ufficialmente
l’11 Ottobre 1962 e, alla sua
morte, continuato dal suo suc-
cessore Paolo VI, rappresentò
una vera e propria rivoluzione
nella Chiesa, anticipò di poco
la "rivoluzione giovanile" del
1968 e da molti "progressisti"
fu visto come il rifiuto di secoli
di tradizione. Per questo, negli
anni immediatamente succes-
La Piazza D’Italia - Approfondimenti
Testamento biologico
dalla legge “relativa ai diritti del
malato ed alla fine della vita”,
approvata, nell’aprile del 2005
da una larga maggioranza tra-
sversale, in Parlamento. La leg-
ge e i successivi aggiornamenti
e decreti hanno profondamente
modificato nella parte che ri-
guarda le cure prestate al mala-
to, il Codice della Sanità pub-
blica francese che in tale ambito
prevede:
a) possano essere sospesi o non
iniziati gli atti di prevenzione,
indagine o cura che appaiano
inutili, sproporzionati o non
aventi altro effetto che il man-
tenimento in vita artificiale del
paziente. Nel caso di impossi-
bilità del paziente di esprimere
la propria volontà, la decisione
in merito deve essere presa dal
medico curante, d’intesa con
l’eventuale équipe medica e
dopo aver ottenuto il parere di
almeno un medico, in qualità
di consulente;
b) se il medico constata che un
trattamento antidolorifico alle-
via le sofferenze di un malato
in fase avanzata o terminale di
una malattia grave e incurabile,
vi può ricorrere, anche se quel
trattamento potrebbe accorciare
la vita, a condizione che ne sia-
no informati il malato, oppure
il suo fiduciario e la famiglia o
un parente;
Lefebvriani, il caso
sivi, il Papa si trovò a dover
arginare una profonda emorra-
gia di sacerdoti e religiosi che
interpretarono questo nuovo
orientamento verso il mondo,
in maniera negativa e distante
dalla Dottrina Cattolica appli-
cata fino ad allora.
Esso promulgò quattro Costitu-
zioni, tre Dichiarazioni e nove
Decreti, furono introdotte mol-
te innovazioni e svecchiamenti
e qui riportiamo il più popolare
degli atti intrapresi: nel 4 Di-
cembre del 1964, nel capito-
lo secondo della Costituzione
sulla Sacra Liturgia Sacrosan-
ctum Concilium venne scritto
e deciso che l’ordinamento ri-
tuale della messa doveva essere
riveduto per essere semplifica-
to, così da rendere più attiva la
partecipazione dei fedeli. Per
questo i riti, conservata la loro
sostanza, dovevano essere “al-
leggeriti” e soprattutto l’altra
grande novità, fu la decisione di
utilizzare la lingua volgare nelle
celebrazioni. L’uso della lingua
latina veniva ormai messo ai
margini delle funzioni.
La Messa Tridentina, che era
stata dal 1570 la forma ordina-
ria con cui la celebrazione Eu-
caristica veniva effettuata, con
Giovanni XXIII e Paolo VI, fu
così superata.
Il Concilio ebbe l’intento di
aprire la Chiesa alla lettura dei
nuovi tempi che incalzavano.
Lefebvre, che era stato chia-
mato da Giovanni XXIII come
Assistente al Soglio Pontificio e
nel ’62 aveva fatto parte della
Commissione preparatoria,
assunse durante il Concilio,
un forte atteggiamento critico
nei confronti del rinnovamen-
Il quadro eropeo
c) ogni persona maggiorenne,
può formulare direttive antici-
pate (directives anticipées) da
utilizzare in caso di intervenu-
ta “incapacità”, che indichino
i suoi orientamenti riguardo
alle limitazioni o cessazioni di
trattamenti medici e che sono
revocabili o modificabili par-
zialmente o totalmente;
d) ogni persona maggiorenne
può indicare un “fiduciario”,
che può essere un familiare, un
parente o il medico curante, da
consultare nel caso di soprav-
venuto stato di incapacità di
esprimere la propria volontà.
Meraviglia il fatto che non ci
sia una specifica normativa sul
Testamento biologico in Ger-
mania, dove, però, esso trova
attuazione nella pratica e con-
ferma nella giurisprudenza.
Intervenendo nel merito del
problema, infatti, la Corte Su-
prema federale emise, nel mar-
zo 2003 una sentenza con la
quale dichiarava la legittimità e
il carattere vincolante della “Pa-
tientenverfügung” - volontà del
paziente - riconducendola “al
diritto di autodeterminazione
dell’individuo”, dal momento
che “il principio della tutela
della dignità umana impone
che una decisione, presa da
un soggetto nel pieno possesso
delle proprie facoltà mentali,
to liturgico, della collegialità
episcopale, dell’ecumenismo e
della libertà religiosa. Tutto ciò
secondo lui, avrebbe lasciato a
tutte le false religioni la impen-
sabile possibilità di esprimersi
in uno spirito liberale ecume-
nico. Le novità per Lefebvre
erano delle pericolose conces-
sioni ai neo-modernisti e neo-
protestanti capaci di condurre,
in ultima analisi, alla scompar-
sa della vita religiosa.
Così allo scopo di preservare
la purezza cattolica, fonda nel
1970 la Fraternità Sacerdotale
San Pio X con un proprio semi-
nario a Econe in Svizzera. Nel
1971 Mons. Lefebvre annuncia
ai sui seminaristi il rifiuto di
accettare il Novus Ordo Missae
per motivi di coscienza.
La prima condanna gli arriva
nel Luglio del 1976: i vescovi
francesi bollano Econe come
seminario selvaggio perché li
si formava una mentalità osti-
le al Concilio Vaticano II. Nel
’75, dopo inchieste e procedure
varie, mons. Pierre Mamie, ar-
civescovo di Losanna, Ginevra
e Friburgo ordina la chiusura
di Econe. Lefebvre si rifiuta di
accettare la sentenza e continua
per la sua strada. Nel ’76 viene
sospeso da Paolo VI “a divinis”,
ovvero, gli viene imposto il di-
vieto di celebrare i sacramenti.
Negli anni successivi ci furono
dei tentativi di accordo con la
Santa Sede, anche se continua-
va ad ordinare sacerdoti, tra-
sgredendo gli ordini papali.
Con Giovanni Paolo II il dialo-
go migliora e il Papa lo riceve
in udienza privata già nel No-
vembre del 1978. Nel 1983 Le-
febvre lascia la guida del FSSPX
debba essere rispettata, anche
qualora sia sopravvenuto uno
stato d’incapacità”.
Per tale atto, non è richiesta ne-
cessariamente la forma scritta.Il
paziente può decidere di nomi-
nare un curatore e dare manda-
to a persona di sua fiducia per
la gestione degli eventuali beni,
in previsione di una propria
futura incapacità di intendere
e di volere. Nel caso faccia tali
nomine, il paziente può anche
indicare le proprie volontà, dal-
le quali curatore e mandatario
non possono derogare. A tale
proposito va rilevato che la Cor-
te ha dovuto pronunciarsi in un
caso di conflitto fra il curatore
di un malato che chiedeva fos-
se interrotta l’alimentazione, e
il medico che si opponeva. Il
conflitto, che nasceva da una
difforme interpretazione della
“Patientenverfügung”, fu risol-
to dalla Corte suprema federale
demandando la decisione finale
al giudice tutelare.
Sebbene manchi una disciplina
legislativa, anche in Inghilterra
il Testamento biologico (living
will) è riconosciuto, fin dal
1993, da una consolidata giu-
risprudenza che ne ha anche
fissato alcune condizioni per la
sua validità.
All’origine di tale orienta-
mento giurisprudenziale c’è
rimanendone comunque l’indi-
scusso capo carismatico.
Il 5 Maggio 1988 lui e il car-
dinale Ratzinger firmano un
protocollo d’intesa per la co-
stituzione della FSSPX in una
società di vita apostolica con
particolari diritti e prerogative e
possibilmente seguita da un ve-
scovo. Lefebvre in cambio, pro-
mette obbedienza alla Chiesa e
al Papa, dichiara di non voler
più discutere del Concilio Va-
ticano II in termini polemici e
accetta in particolare la sezione
25 della Lumen Gentium sul
magistero pontificio, ricono-
scendo così la validità dei nuovi
riti della Messa.
Il giorno dopo però Lefebvre
ritratta tutto, affermando di
essere caduto in trappola e di
non potersi astenere dall’ordi-
nare un vescovo il 29 Giugno,
allo scopo di garantire un suo
successore alla Fraternità. Papa
Giovanni Paolo II gli concede
questa possibilità, ma lui va di
nuovo oltre e insiste sulla ne-
cessità di doverne ordinare altri
3 sempre nella stessa data. Rat-
zinger gli risponde che questo
atteggiamento d’insistente di-
sobbedienza l’avrebbe portato
a vedere ritirato il permesso di
proclamarne anche solo uno.
Quel giorno di Giugno dell’88
arriva e Lefebvre ordina 4 ve-
scovi, compiendo così un atto
scismatico.
La sua scomunica da parte del-
la Chiesa viene formalizzata il
giorno seguente, il 30 Giugno.
L’atto riguarda i due vescovi
consacranti, Lefebvre e Antonio
de Castro Meyer, e i 4 vescovi
ordinati: Bernard Fellah, Ber-
nard Tissier de Mallerais, Ri-
una vicenda (caso Bland) che
la Corte Suprema sciolse nel
1993, con sentenza. La que-
stione riguardava la legittimità
o meno dell’interruzione (con
conseguente morte del pazien-
te) dell’alimentazione artificiale
e della somministrazione di far-
maci antibiotici a un paziente
in “stato vegetativo permanen-
te” e senza possibilità di ripren-
dere coscienza. Con la sentenza
i giudici decisero che i medici
non avevano l’obbligo di som-
ministrare trattamenti inutili.
L’Olanda è il paese più all’avan-
guardia – o meno, a seconda dei
punti di vista – in materia.
Il primo Paese al mondo che,
nel 2001 ha modificato il Co-
dice penale per rendere legali,
in alcune circostanze rigorosa-
mente normate, sia l’eutanasia
sia – udite udite – il suicidio as-
sistito dal medico. Necessarie la
richiesta di un paziente perfet-
tamente “capace”, e la “dichia-
razione di volontà” sottoscritte
da pazienti quando erano ca-
paci di intendere e di volere.
Perché la richiesta e/o la dichia-
razione di volontà siano accolte
è necessario che il paziente sia
un malato terminale, o colpito
da una malattia degenerativa, o
in stato vegetativo permanente.
Ma non è tutto. Le dichiara-
zioni di volontà possono essere
chard Williamson, Alfonso de
Gallareta.
Lefebvre muore nel 1991.
Pochi giorni fa, il 24 Gennaio
2009 Papa Ratzinger, Benedetto
XVI, ha rimesso la scomunica ai
vescovi della Fraternità San Pio
X, con l’intento di unire quanto
più possibile la Chiesa univer-
sale e per togliere lo scandalo
della frammentazione.
Pochi giorni dopo la gentil
concessione, l’ex vescovo sco-
municato Richard Williamson,
irrompe su una scena mondiale
in precario equilibrio, affer-
mando con totale non curanza
il suo credo negazionista contro
gli Ebrei: le camere a gas non
sono mai esistite, le prove non
ci sono. E tutto questo il giorno
della Memoria, dedicato anche
al ricordo dell’orrore dei lager
nazisti. Le sue dichiarazioni,
dopo le pesanti polemiche che
sono piovute da ogni latitudine
geografica ed ideologica, sono
ancora di sfida: cambierò idea
solamente di fronte a nuove
prove.
E ancora, come se non bastasse
don Floriano Abrahamowicz,
capo della comunità Lefebvria-
na del Nord est d’Italia, dichia-
ra che l’unica cosa certa che è
data sapere è che le camere a
gas sono state usate a scopi
igienici, per disinfettare. Con
vigore e convinzione rilancia
la teoria secondo cui i numeri
delle vittime dell’Olocausto è
un problema non rilevante, se-
condario, perché si tratterebbe
di cifre stabilite dagli stessi capi
della comunità ebraica subito
dopo la liberazione, sull’onda
dell’emotività.
Dicesi negazionismo dell’olo-
Pag. 5
sottoscritte anche da minori,
purché i genitori siano d’accor-
do se il minore ha fra i 12 e i 16
anni, mentre se ha fra i 16 e i 18
anni è sufficiente che ne siano
stati informati.
Un bel sospiro e avanti.
Le “Dichiarazioni anticipate
di volontà” sono regolate in
Spagna all’interno di una com-
plessa normativa, la “Legge sui
diritti dei pazienti”, approvata
dal Parlamento nel novembre
2002.
Con l’introduzione, a livello
statale, di questo istituto giuri-
dico, si intende dare al paziente
maggiorenne la facoltà di ma-
nifestare anticipatamente, per
iscritto (e per iscritto revocare),
la propria volontà in merito a
cure e terapie cui essere sotto-
posto, nel caso dovesse perdere
la capacità di esprimersi perso-
nalmente.
Per un’ulteriore garanzia, egli
può, inoltre, designare un rap-
presentante che funga da inter-
locutore con il medico o l’équi-
pe sanitaria, per realizzare le
sue “istruzioni preventive”, che
hanno l’obiettivo di impedire
che su di lui si possa esercitare
accanimento terapeutico.
E da noi?
Esigiamo pronte risposte, af-
finché casi dolorosi non resti-
no tali.
causto o revisionismo dell’olo-
causto, l’insieme di posizioni
esprimenti dubbi circa la storia
dell’olocausto stesso. Secondo
tali posizioni, il genocidio de-
gli Ebrei non sarebbe mai av-
venuto.
La Shoah trova la sua negazione
in queste tesi principali: non è
mai esistita la volontà dei nazi-
sti di sterminare gli Ebrei, non
sono mai esistite camere a gas
per ucciderli, il numero degli
Ebrei morti durante la secon-
da guerra mondiale è inferiore
a quello riconosciuto, la narra-
zione della Shoah è un inutile
artificio pensato per giustifi-
care la costituzione dello stato
d’Israele.
David Irving, Robert Faurisson,
Fred Leuchter sono i maggiori
sostenitori pubblici delle tesi
negazioniste
Ma la riabilitazione degli sco-
municati è un fatto interno alla
Chiesa e la posizione chiara e
ferma di quest’ultima è la to-
tale condanna di ogni negazio-
nismo; Williamson ha chiesto
scusa alla Santa Sede, scordan-
dosi però degli Ebrei e lo stesso
è stato compiuto da Don Abra-
hamowicz.
Fortunatamente il processo di
distensione tra fede cattolica ed
ebraica, dopo le prime grandi
difficoltà a seguito delle ester-
nazioni di Williamson, non è
stato messo in discussione nella
sostanza: l’ignoranza, la stupidi-
tà e l’opportunismo non hanno
avuto la meglio.
Per favore in nome della dignità
umana, silenzio; abbiamo bi-
sogno di silenzio e rispetto per
poter parlare con equilibrio,
saggezza e intelligenza.
Pag. 6
Ma chi si ricorda dell’atomica iraniana?
Mentre prima era l'allarme
principale che doveva destare
l’occidente, ora, con una cri-
si economica di dimensioni
inimmaginabili fino a qualche
tempo fa, il mondo sembra
non occuparsi di minacce, in
fondo, per il momento lonta-
ne.
Ma il progetto iraniano va
avanti e sembra che solo Israele
non se ne sia dimenticato. Gli
USA, con un nuovo Presidente
che ha palesato la sua intenzio-
ne a dialogare con tutti, non
hanno fatto altro che fare un
passo indietro sulla questione,
attenti principalmente ad arre-
stare il moltiplicarsi di buchi
neri che ogni giorno affliggo-
no il suo sistema economico.
Ma il pericolo rimane e vedere
l’immobilità della comunità
internazionale, che per anni si
è limitata a delle sanzioni inu-
tili, rende irrequieto Israele.
Lo Stato ebraico non si è ras-
Scrivere di un caso come
quello della mancata conces-
sione dell’estradizione dell’ex
membro dei PAC (Proletari
Armati per il Comunismo)
può risultare da un lato mol-
to facile, giungendo ad ovvie
e veloci conclusioni sull’onda
dell’emotività trasmessa dai
mezzi di comunicazione, e
dall’altro terribilmente difficile
volendo cercare un filo logico
ed un, almeno apparente, di-
stacco emotivo.
Si potrà obiettare che un tale
incipit possa sembrare un vero
e proprio atteggiamento di chi
necessiti di “mettere le mani
avanti”! Ed in effetti così è, se
vi pare.
E’ bene come sempre partire da
una pur sintetica ma necessaria
cronistoria di un caso che non
riesce a dipanare le sue matasse
ormai da trent’anni.
Cesare Battisti venne con-
dannato quale responsabile di
quattro omicidi, di cui uno
solo come esecutore e i restan-
ti come concorrente, avvenuti
tutti sul finire degli anni ’70,
precisamente tra il ’78 ed il
’79. Il momento prima ancora
sociale e poi politico era parti-
colarmente confuso, periodo
di attentati, stragi, lotte poli-
tiche, ideologie incalzanti ma
soprattutto periodo di laceran-
ti guerre sotterranee tra i due
emisferi mondiali, se così ci è
possibile chiamare l’Oriente e
l’Occidente politicizzati.
Battisti venne condannato al
termine di un processo svoltosi
in contumacia in relazione agli
omicidi del maresciallo di poli-
zia penitenziaria Antonio San-
toro, del macellaio di Mestre
Lino Sabbadin, del gioielliere
Pierluigi Torreggiani ed, infine,
dell’agente della Digos Andrea
Campagna, solo per quest’ulti-
mo come esecutore materiale.
La Piazza D’Italia - Attualità
Sembra caduta nel dimenticatoio la questione nucleare
segnato a subire una minaccia
mortale da parte di chi ha di-
chiarato un numero infinito di
volte di puntare alla sua can-
cellazione.
Facilmente si intuisce come la
regia iraniana abbia usato il ter-
rorismo di Hamas per distrarre
gli interessati ed il mondo in-
tero e poter procedere, se non
indisturbato, più agevolmente
verso la bomba atomica.
Al momento i progetti di bom-
bardamento dei siti interessati
da parte dell’aviazione isra-
eliana sembrano tramontati
poiché difficilmente Israele da
solo potrebbe attaccare un così
alto numero di obiettivi dislo-
cati, oltretutto, su un territorio
tanto vasto.
Con gli Stati Uniti alla finestra,
l’unica arma che Israele può
usare senza bisogno di nessuno
è l’intelligence. Tramite la sua
arma migliore sta cercando di
rallentare il processo utilizzan-
Un braccio di ferro che continua ormai da trent’anni
L'affaire Battisti
Con riferimento agli omicidi
del Sabbadin e del Torreggiani
se filo logico si può trovare lo
si deve indicare nel movente di
andare a colpire coloro i qua-
li “tendevano a farsi giustizia
da sè”. Il primo venne ucciso
perché si oppose al tentativo di
rapina nel suo esercizio com-
merciale, il secondo, cui ulti-
mamente si dà spesso risalto
viste le condizioni di disabilità
cui è costretto il figlio a seguito
della sparatoria (ndr bisogna
chiarire come venne colpito da
un colpo accidentale sparato
dal proprio padre), venne ucci-
so come vendetta per l’uccisio-
ne di Orazio Daidone, rapina-
tore che aveva preso d’assalto
il ristorante Il Transatlantico
presso cui il Torreggiani cenava
in numerosa compagnia. Un
circolo tragicamente vizioso al
termine del quale venne ucci-
so anche l’agente della Digos,
Andrea Campagna, “reo” di
aver effettuato i primi arresti in
relazione proprio al caso Tor-
reggiani.
Battisti venne arrestato nel
1979 a seguito di una vasta
operazione antiterrorismo, si
rammenta come facesse parte
del gruppo dei Proletari Ar-
mati per il Comunismo, grup-
po formato insieme ad alcune
conoscenze avute nel periodo
scolastico e successivamente
nell’area della sinistra extrapar-
lamentare.
Tre anni dopo, nel 1981, riuscì
ad evadere fuggendo in Francia
dove visse da clandestino a Pa-
rigi per almeno un anno decor-
so il quale dovette trasferirsi in
Messico fino al 1990 quando
tornò in Francia.
In tale periodo, in Italia, al ter-
mine di lungo processo venne
condannato in contumacia
all’ergastolo quale responsabile
dei succitati quattro omicidi
do ogni mezzo. L’eliminazione
degli scienziati che hanno con-
tribuito a quanto fin qui rea-
lizzato è un sistema collaudato
e relativamente più agevole,
mentre in più di un’occasio-
ne sono riusciti a introdurre
materiali difettosi all’interno
della catena di assemblaggio
iraniana provocando una serie
di esplosioni con ingenti danni
ad alcuni degli impianti inte-
ressati al progetto nucleare. Il
prezzo in vite umane c’è ma
non bisogna dimenticare che
questa è una guerra, anche se
non nel senso tradizionale, e
dobbiamo sperare che non tra-
smuti in qualcosa che la storia
ha insegnato a temere, almeno
da questa parte del mondo.
Certo viene da sorridere, in
una situazione come questa,
leggere di El Baradei, capo
dell’Agenzia internaziona-
le per l’energia atomica, che
chiede ad Israele di smantel-
oltre che di altre varie rapine.
E’ da questo momento che co-
mincia a svilupparsi il braccio
di ferro per l’estradizione dello
stesso.
Dal 1991 al 2004 grazie a
quella che era conosciuta come
dottrina Mitterand rimase in
Francia, Stato che rifiutò a più
riprese la sua estradizione. La
dottrina Mitterand garanti-
va ospitalità sul proprio suolo
ai presunti terroristi italiani,
condannati per atti violenti
ma d’ispirazione politica, a
condizione che non fossero
stati riconosciuti colpevoli di
crimini di sangue, che non fos-
sero già condannati in maniera
definitiva e che si astenessero
da tutte le attività politiche in
terra francese (ndr con l’ultima
pronuncia in merito il Consi-
glio di Stato francese ha espres-
samente riconosciuto che i
principi di tale dottrina non
avessero alcuna base giuridica
e che comunque Battisti non
sarebbe rientrato nelle condi-
zioni previste).
Soltanto con il “cambio del-
la guardia” all’Eliseo, sotto la
presidenza Chirac, venne con-
cessa l’estradizione nel 2004.
Anche questa volta però Bat-
tisti fece perdere le sue tracce.
Fino al 2007, quando venne
arrestato in Brasile, a Copaca-
bana. Chiesta l’estradizione, il
13 gennaio 2009 il Brasile ha
deciso di riconoscere Battisti
quale rifugiato politico negan-
done di conseguenza l’estradi-
zione sulla base di un timore
di persecuzione per le idee po-
litiche di questi e manifestan-
do forti dubbi sulla regolarità
del processo nel quale venne
condannato. Nell’ambito degli
scambi relazionali intercorsi
riportiamo per chiarezza par-
te del contenuto della missiva
di risposta del presidente del
lare il suo arsenale nucleare,
per altro mai dimostrato. Con
questo atto El Baradei non fa
altro che avvalorare il sospetto
che in molti avevano riguardo
alla sua propensione alla parte
araba della questione, relegan-
do la neutralità dell’organo
che rappresenta a pura appa-
renza. Una grande responsabi-
lità di conseguenza ricade sulle
Nazioni Unite che malgrado
tutto non sono riuscite a in-
taccare minimamente gli in-
tenti distruttivi iraniani e che
tra poco si troveranno a dover
“gestire” (mai verbo è stato
tanto inappropriato) un con-
flitto che, in caso di attacco
di Israele, potrebbe allargarsi e
superare i confini regionali.
Il prezzo che questa abulia oc-
cidentale ci potrebbe far paga-
re potrebbe essere molto alto
perché non si può pensare che
il “programma decapitazione”
che Israele sta portando avanti
Brasile Lula al Presidente della
Repubblica che aveva chiesto
chiarimenti in merito: “Chia-
risco a Sua Eccellenza che la
concessione della condizione
di rifugiato al sig. Battisti è un
atto di sovranità dello Stato
brasiliano. La decisione è basa-
ta nella Costituzione brasiliana
(articolo 4°, X) nella Conven-
zione del 1951 delle Nazioni
Unite relativa allo statuto dei
Rifugiati e nella legislazione
brasiliana (Legge 9474/97).
La concessione dell’asilo e le
considerazioni che la accom-
pagnano sono ristrette ad un
processo concreto, essendo
state emesse con fondamento
in elementi e documenti di un
procedimento specifico”.
Sostanzialmente due sono le
motivazioni in ordine alle quali
il Brasile nella persona del mini-
stro della Giustizia ha ritenuto
sia la soluzione per fermare il
colosso iraniano, ci vuole ben
altro e qualcuno dovrà farsene
carico.
Con questa minaccia L’Europa
ed i suoi leader fanno spalluc-
ce, pensano a Gaza, agli aiuti
umanitari e, per voce dell’Alto
Commissario per le politiche
Estere Solana, non fanno altro
che suonare sempre la stessa
musica a testimonianza di una
politica asfittica che non sa
quale direzione prendere sen-
za un Presidente come Bush
dall’altra parte dell’oceano che,
d’accordo o contrari che fossi-
mo, almeno stimolava qualche
discussione. Ora, invece, noi
europei stiamo a contemplarci
l’ombelico e nulla di più inve-
ce di cogliere l'occasione e pro-
porci come reale interlocutore
negli equilibri internazionali.
L’operazione di Gaza comun-
que ha certamente sortito un
effetto, al di là di tutto: ha ri-
di non dover concedere l’estra-
dizione assegnando a Battisti lo
status di “rifugiato politico”: la
prima correlata alle eventuali
irregolarità del processo subito
da questi in contumacia e la
seconda con riferimento a pos-
sibili discriminazioni politiche
che andrebbe a subire una vol-
ta rientrato in Italia.
Non è una novità che si con-
testi non solo l’esito ma tutto
l’iter procedimentale che ha
portato alla condanna all’erga-
stolo per i poc’anzi richiamati
omicidi, molte sono state le
voci che hanno visto in quel
processo una forte colorazione
politica di risposta sommaria
ai continui atti sanguinari del
periodo indicato. In primis si
è contestata la partecipazione
agli omicidi di Lino Sabbadin
e di Pierluigi Torreggiani attesa
la medesima data degli stessi. E’
1-15/16-28 febbraio 2009
dato ad Israele la dignità mili-
tare che sembrava aver perduto
e ha permesso di mostrare al
mondo un decisionismo che,
secondo alcuni, non gli ap-
parteneva più. Testimonianza
ulteriore di questo sono le de-
cisioni prese dal Consiglio dei
Ministri dello Stato ebraico che
non intende riaprire i valichi
fino a quando non sarà risolta
la tragica prigionia del capo-
rale Shalit, rapito da Hamas e
nelle sue mani dall’estate 2006
senza essere ma visitato nean-
che dalla Croce Rossa (ammes-
so che sia ancora vivo).
Questo probabilmente farà
riflettere quanti in Iran e Siria
pensavano che la strada per
la più terribile delle armi fos-
se spianata da una leadership
ebraica apparentemente debole
e distratta dai loro scagnozzi a
Gaza. Nel frattempo, per favo-
re, qualcuno svegli l’Europa.
Gabriele Polgar
pur vero che solo per il primo
il Battisti è stato considerato
fisicamente presente all’omici-
dio, quale “copertura armata”
dell’esecutore materiale Diego
Giacomin, mentre per l’omi-
cidio del gioielliere milanese
è stato condannato quale ide-
atore ed organizzatore. Chi lo
difende sottolinea come anche
per quest’ultimo Battisti faceva
solo parte del gruppo che ri-
vendicò l’attentato e ne faceva
parte in qualità di militante e
non di capo come emerge inve-
ce dalle carte processuali.
Ma gli elementi che inducono
una certa parte dell’opinione
pubblica a ritenere il proces-
so Battisti un processo viziato
sono tre: il ricorso alla tortura
per estorcere le confessioni in
fase istruttoria, l’uso distorto
Segue a pagina 7
1-15/16-28 febbraio 2009
Da pagina 6
di testimoni e delle relative te-
stimonianze ed infine il fatto di
essere stato processato e con-
dannato in contumacia. Con
riferimento a quest’ultimo
motivo è bene fare almeno un
minimo di chiarezza essendo
stata la base anche dei continui
contrasti tra l’Italia e la Francia
nel periodo in cui l’ex membro
dei PAC si trovava a Parigi. Al
termine di una lunga e tribo-
lata diatriba anche la Corte
d’Appello di Parigi, la Corte
di Cassazione e il Consiglio di
Stato francesi hanno ricono-
sciuto che “i diritti della difesa
non sono stati violati, che Bat-
tisti ha scelto deliberatamente
di restare in latitanza e che è
sempre stato rappresentato dal
suo avvocato che ha potuto
esercitare tutti i diritti possibili
di ricorso”. E’ necessario avere
ben chiaro che la contumacia
di Battisti è stata il frutto di
una libera e consapevole scel-
ta individuale e che non per
La Piazza D’Italia - Attualità
questo il sistema procedura-
le italiano, seppur carente e
spesso giustamente attaccato,
non è da questo punto di vista
garantista. Il diritto di difesa
è comunque sempre tutelato,
certamente la partecipazione
attiva dell’imputato potrebbe
in alcuni casi apportare bene-
fici allo stesso ma se questi de-
cide consapevolmente di non
partecipare la scelta e soprat-
tutto le conseguenze di questa
non possono poi dare adito a
critiche di irregolarità.
Per quanto concerne poi il
punto del ricorso alla tortura
per poter ricavare testimonian-
ze viziate, potrebbe esserci del
vero né ci si potrebbe stupire
più di tanto. Il clima era di
massima tensione e la “caccia
all’uomo” era aperta, non sa-
rebbe stato questo l’unico né
l’ultimo caso di comportamen-
ti violenti da parte dell’autori-
tà. Nulla da giustificare, sia ben
chiaro, ma purtroppo su certe
situazioni difficilmente si potrà
mai fare piena luce.
Così anche per il terzo motivo
dell’utilizzo distorto delle testi-
monianze. E’ chiaro che per ot-
tenere informazioni da soggetti
implicati in crimini particolar-
mente gravi è necessario che vi
siano degli incentivi a che ciò
accada e questo implica neces-
sariamente il rischio che certe
testimonianze siano viziate dal
desiderio di rimediare alla pro-
pria situazione scaricando tutte
o quasi le responsabilità su gli
altri concorrenti.D’altronde
quella di ricorrere ai cosiddet-
ti “pentiti” è una scelta siste-
matica ed anche strategica. Il
sistema che la adotti, perché
la ritiene necessaria per la lot-
ta almeno ad un certo tipo di
criminalità, si deve assumere
anche tutte quelle conseguenze
negative che essa comporta.
Battisti potrebbe essere stato
condannato ingiustamente
così come invece si potrebbe
sostenere che avrebbe meritato
quel carcere a vita che ancora
non ha scontato, ma il punto
è un altro: un ordinamento so-
ciale esige per sua stessa natura,
per la sua essenza di essere un
sistema di regole di un gruppo
di individui, che vi sia una ed
una sola verità ufficiale al ter-
mine di un procedimento che
sia, o che almeno provi ad esse-
re, quanto più regolare si possa
chiedere. Una volta terminato
quel procedimento ed una vol-
ta esauriti tutti gli strumenti
possibili previsti, tale verità
non può essere messa conti-
nuamente in dubbio sulla base
di supposizioni che, per quanto
realistiche possano sembrare,
rimangano comunque almeno
ufficialmente supposizioni.
Il problema della concessione
della estradizione tocca poi un
punto nevralgico dei rapporti
tra Stati, tocca quel principio
di sovranità, in questo caso
nella sua accezione di territo-
rialità, che è uno dei pilastri del
diritto penale. Detto in parole
grette “il territorio è mio e me
lo gestisco io”!
In genere diventa una questio-
ne di “forza” come tutte quan-
te le questioni internazionali se
esautorate dalla scorza esterna
(ndr leggasi diplomazia). Que-
stione che non riguarda più la
specificità del caso concreto
ma sulla quale incidono ragio-
ni politiche ben al di là dello
stesso. Anche lo status di rifu-
giato politico altri non è che
una maschera con la quale si
critica la politica e la giustizia
di un altro paese o con la qua-
le si vuole affermare la propria
forza in campo internazionale.
Il perché lo Stato brasiliano
abbia voluto mettersi in una
tale posizione non è, almeno
agli occhi di molti, ben chia-
ro. Forse la risposta a mancate
estradizioni ottenute dal paese
italiano in passato o forse la
volontà di far vedere di non es-
sere un paese di minore impor-
tanza rispetto all’Italia. Certo
le risposte del Presidente Lula
non possono convincere pur
essendo quanto dovuto in ter-
mini diplomatici. E’ ben vero
che l’estradizione è un istituto
giuridico ma il considerare un
Pag. 7
soggetto rifugiato politico non
può che essere una valutazione
di carattere politico cui poi si
applica uno strumento giuri-
dico.
Né ci si poteva aspettare altro
dalle risposte del Capo dello
Stato, attesa la scelta ormai
chiara e palesata del proprio
esecutivo di non voler conce-
dere tale estradizione.
Infine, ciò che riguarda even-
tuali ritorsioni discriminatorie
cui potrebbe incorrere il Bat-
tisti, queste sembrano essere
frutto del medesimo circolo
vizioso: concedere lo status di
rifugiato politico significa aver
paura che possa questi subire
ritorsioni a causa del proprio
schieramento e delle proprie
idee politiche e viceversa.
Se, quindi, la situazione ha bi-
sogno di sbloccarsi ha bisogno
di farlo sul mero piano delle
relazioni internazionali perché
pare a chi scrive difficile soste-
nere che Battisti nel 2009 pos-
sa essere considerato rifugiato
politico.
Pag. 8
Sono 90 milioni di euro i fondi
messi a disposizione per l’ini-
ziativa che mira ad incoraggia-
re i giovani al consumo di frut-
ta e verdura. Il fine è quello di
promuovere e sostenere un’ali-
mentazione corretta. Si sa bene
che essa può svolgere un ruolo
importante per contrastare
l’obesità, fenomeno purtroppo
largamente diffuso nell’Unione
Europea. Sono infatti ben 22
milioni i bambini in sovrap-
peso stimati, nei riguardo dei
quali il legislatore comunitario
ha soffermato la sua attenzio-
ne approvando un programma
per consentire la distribuzione
di frutta e verdura fresche di-
rettamente nelle scuole.
"È fondamentale dare ai bam-
bini buone abitudini alimenta-
ri nell'infanzia perché le man-
terranno negli anni successivi
-ha dichiarato Mariann Fischer
Boel, Commissaria all'Agri-
coltura e allo Sviluppo rurale
-Sono troppi i bambini che
non mangiano abbastanza frut-
ta e verdura e spesso non san-
no quanto siano buone. Basta
percorrere le strade principali
delle nostre città per rendersi
conto dell'entità del proble-
ma rappresentato dai bambini
in sovrappeso. Dobbiamo fare
qualcosa per rimediarvi!"
Collezioni Alta Moda Primavera-Estate 2009
La crisi c’è, ma non si sente,
anzi non si vuole sentire, so-
prattutto nell’Alta Moda, set-
tore vitale per la Capitale e per
il Paese.
Sono iniziate, con questo
concetto e con la Conferenza
Stampa all’Hotel Columbus,
nel complesso Monumentale
di S. Spirito in Sassia ed in al-
tre sedi per gli stilisti fuori pro-
gramma, le sfilate capitoline,
dal 31 gennaio al 03 febbraio,
per la Primavera estate 2009.
Molte le polemiche durante la
conferenza stampa, tra le qua-
li quella sollevata da Giorgio
Armani, con un messaggio da
Parigi di disapprovazione sul-
le sfilate milanesi e romane,
affermando, per quest’ultime,
che la “La Capitale non è più
in grado di accogliere i veri
stilisti”. Una contestazione che
non trova riscontro, secondo il
Presidente d’Alta Roma Nico-
letta Fiorucci, soprattutto per
questa XIV Edizione.
Dopo una selezione molto
severa, infatti, sono stati solo
diciassette gli stilisti scelti,
nomi consolidati di “maison”
storiche come Fausto Sarli,
Gattinoni, Lorenzo Riva, Re-
nato Balestra, Marella Ferrara,
Camillo Bona, Grimaldi Giar-
dina, e tutta una schiera di
creatori libanesi già’ conosciuti
in altre edizioni, tra cui Ahbed
Mahfouz e Tony Ward. In altre
sedi, fuori programma, il pale-
stinese Jamal Taslaq, al Teatro
Caprinica, e il siriano Rami
Al-Ali in un albergo romano.
Sempre in un albergo romano,
privatamente per la stampa, la
serata milanese di Lella Curiel.
La Piazza D’Italia - Attualità
Alimentazione e UE
Tutti gli esperti sono d'accordo
sul fatto che un'alimentazione
corretta può svolgere un ruolo
fondamentale nel ridurre i tassi
di obesità e, quindi, il rischio
di soffrire di gravi problemi di
salute (come ad esempio le ma-
lattie cardiovascolari e il diabe-
te di tipo 2).
E’ necessario che il corpo uma-
no consumi quantità sufficien-
ti di frutta e verdura che sono
ricche di acqua, fibre, sali mi-
nerali e vitamine. Basti pensare
che l'Organizzazione Mondia-
le della Sanità raccomanda un
consumo netto giornaliero di
400 grammi di frutta e verdu-
ra a persona. Secondo alcune
stime sembrerebbe che non
tutti gli europei siano in grado
di raggiungere il consumo del
quantitativo consigliato quoti-
dianamente.
Si sa, che le buone abitudini,
non solo alimentari, si appren-
dono da bambini;quindi l'ope-
razione frutta e verdura” nelle
scuole, parte proprio da qui:
acquisire sin dall'infanzia mol-
ta frutta e verdura, in modo
che i piccoli diventino dei gran
consumatori da adulti.
“Già a partire dal prossimo
anno scolastico sarà pienamen-
te operativo nel nostro Paese il
progetto ‘Frutta nelle scuole’,
Promosse a Roma da Alta Moda Alta Roma a S. Spirito in Sassi
Questa XIV edizione di Alta
Moda Alta Roma, inoltre, si e’
rilevata densa di rimandi cul-
turali: la Mostra “Fashion On
Paper “ al Tempio di Adriano,
una vasta rassegna di riviste
inedite concernenti la moda,
la Mostra fotografica, di Theo
by Richard Avedon, dedicata a
uno dei più grandi fotografi di
tutti i tempi, ritrovata e curata
dal figlio della modella ameri-
cana Ann Theophane Graam
che per sei anni e’ stata la musa
del genio Avedon, Mostra al-
lestita nei Musei Capitolini e
all‘Accademia di Francia.
Nonostante la crisi, lusso e leg-
gerezza sono alla base delle col-
lezioni per la prossima Prima-
vera Estate 2009. Primo tra i
Big, il sarto napoletano Fausto
Sarli, che si ispira al Marocco.
L’ocra, il biancore di Casablan-
ca, il verde mandorla, il blu
Majorelle per un mantello dal-
le ampie maniche ad arco che
richiamano le strutture delle
architetture moresche, come
pure le volute sui completi in
Crepe Double per la mattina e
le gonne con volant.
Novità: la giacca sciarpa in
shantung. Volute e ventagli
sugli scultorei abiti da sera.
Un omaggio alla First Lady,
Michelle Obama, una gonna
a balze rosa confetto sotto un
lungo corpetto di drappeggi e
strasse.
Dal Vietnam l’ospite Interna-
zionale Minh Hahn reinventa
in chiave moderna, ma con
tessuti lavorati a mano dalle
donne locali, gli Ao dai, casac-
che lunghe indossate su panta-
loni larghi.
La frutta e la verdura nelle scuole
fortemente voluto dall’Italia
–afferma il Ministro delle po-
litiche agricole e forestali Luca
Zaia - e frutto del mio negozia-
to in Ue. A questo scopo, il no-
stro Ministero sta realizzando
una serie di strumenti per illu-
strare nelle scuole e all’interno
del mondo sanitario gli aspetti
essenziali del programma. Si
tratta di divulgare il senso di
un’operazione anche finan-
ziariamente importante, che
migliorerà la salute dei nostri
cittadini a partire dai più gio-
vani, intervenendo allo stesso
tempo a sostegno della nostra
agricoltura”.
La distribuzione gratuita di
questi prodotti sani nelle scuo-
le potrebbe essere un ulterio-
re esortazione per i piccoli al
consumo. Mangiare frutta e
verdura però non basta, occor-
re accompagnarle da misure di
sensibilizzazione e azioni peda-
gogiche finalizzate a insegnare
ai bambini l'importanza delle
buone abitudini alimentari.
“Sono molto soddisfatto di
come sta procedendo il pro-
getto”, ha detto il Ministro.
“Tra l’altro, grazie all’impegno
dell’Italia, l’Ue ha introdotto
il criterio di preferenza: ciò si-
gnifica che ogni Stato membro
sarà libero di decidere che tipo
Il “Volo” si intitola la collezio-
ne di Guillermo Mariotto per
la “Maison” Gattinoni. Tessu-
ti lievi, lievissimi, cangianti.
Gli sbiechi sono assimetrici.
Leit Motif saranno le ruches, i
plissè, i volant. Colori: bianco
verde olio, ambra, arancio, ca-
ramello, argento metallizzato,
rosa carne, indaco e tutte le
sfumature del blu. Gattinoni
crea copri spalle ricamati con
cristalli che si schiudono come
ali. Altro omaggio a Barak
Obama: la gigantografia del
Presidente Americano, dipinta
a mano su un caftano in tes-
suto ecologico con la scritta
“Change”. Tra gli ospiti alcuni
esponenti del mondo Politico
Femminile.
“Sogni di bambine “ è la col-
lezione della siciliana Marella
Ferrera, che ha voluto rivivere
l’esperienza di quando a cin-
que anni cuciva i vestiti alle
bambole. Le sue indossatrici
? una sorta di Barbie in baby
doll o con gonne a palloncino.
Per la sera: trame di tulle che
si sovrappongono, i suoi capi
scivolano via come in un’at-
mosfera senza tempo, scatole
curiose per guanti e cappelli.
La stilista siciliana lamenta la
totale assenza dei politici da lei
invitati, che dimostrano così di
non esser interessati al Made in
Italy.
Un balletto di cinque stelle
dell’Accademia di danza, ha
presentato la maglieria di Save-
rio Palatella. Michele Colange-
lo, vincitore del premio “who’s
the next?” ha esordito con abiti
leggeri e decorazioni a mano.
Due creatori fuori calendario: il
di frutta e verdura distribuire
nelle scuole. Ovviamente ai
nostri ragazzi daremo prodot-
ti locali e di stagione, in pie-
na coerenza con i principi che
difendiamo sin dall’inizio del
mandato”.
Oltre ai diversi distretti scola-
stici, nell’iniziativa di sensibi-
lizzazione al consumo di frutta
e verdura saranno coinvolti le
aziende sanitarie locali, i sin-
daci dei vari Comuni, i me-
dici scolastici, i pediatri e altri
soggetti del mondo medico,
come pure le aziende agricole
e gli agriturismi, sia in quan-
to fornitori dei prodotti che
come luoghi in cui condurre i
bambini per seguire i ‘percorsi’
della frutta.
Per illustrare a tutti gli attori
coinvolti le diverse opportuni-
tà offerte dal progetto, da rea-
lizzare di concerto con gli altri
Ministeri interessati, il Mipaaf
sta mettendo a punto un pro-
gramma informativo che si
avvarrà di diversi strumenti:
cd interattivi da distribuire tra
gli insegnanti ed i medici e al-
tri pensati appositamente per i
giovani studenti; locandine da
affiggere nei locali delle sedi in-
teressate; opuscoli di divulga-
zione e informazione specifici
per i più piccoli.
palestinese Jamal Taslaq, sfilata
al teatro Capranica, tra un mix
di Ambasciatori, aristocrazia e
personalità, con le musiche e
la presenza di Patty Pravo. la
sua collezione si e’ ispirata alla
città Giordana di Petra e ai co-
lori del Mediterraneo. Belli gli
abiti lunghi con ricami artistici
e pietre preziose accompagnati
da borse gioiello, rigorosamen-
te abbinate ai vestiti.
Romantica è la collezione del
trentatreenne siriano Rami
AL-Ali. Ricchi tessuti e ricami
della sua terra, ma con tagli
europei. Inserti di raso e tanto
tanto ricamo in argento per i
corpini, anche per quelli delle
sei spose realizzate in varie ver-
sioni.
Tra i big scelti dal Presidente
Nicoletta Fiorucci, il mila-
nese Lorenzo Riva. La sua e’
una collezione caratterizzata
da una leggere opulenza e cen-
ni di retrò. Chic i tallerini in
crepe bianco, rosa, verde e blu
accessoriati con guanti glasse
e cappelli a larga tesa. Stampe
floreali e ricami molto delicati
balze che inondano il corpino
come una siepe leggera per un
abito corto da sera nero, moti-
vo ripetuto nell’abito da sposa
bianco indossato dalla bellissi-
ma miss Italia Miriam Leone.
La stilista Lella Curriel ha pre-
sentato alcuni capi della sua
collezione durante la conferen-
za stampa, tenuta in un albergo
romano. Gonne a fiori plisset-
tate sotto brevi giacchini rica-
mati in tinta unita, corti abiti
in chiffon a nervature. Chic i
due pezzi in tinte pastello da
cerimonia. In questa occasio-
“L’Italia – ha aggiunto Zaia –
ha fatto da apripista nella di-
stribuzione di frutta e verdura
nelle scuole, per educare i gio-
vani a mangiare sano non solo
con l’informazione ma portan-
do i prodotti dei campi diret-
tamente nei loro piatti. Sono
contento che l’Europa abbia
deciso di raccogliere l’esempio
e di diffondere l’iniziativa a li-
vello comunitario”.
C'è da aggiungere che già dallo
scorso anno, nella capitale, la
Regione Lazio ha posizionato
nelle scuole superiori ottanta
distributori di frutta dedicati a
42.500 studenti. L'operazione
chiamata “frutta snack” per-
mette ai ragazzi di acquistare
presso i propri istituti scolasti-
ci, merende sane, ovvero ma-
ne ha dichiarato che “nessun
segnale di distensione è partito
dall’organizzazione dopo che,
nella precedente edizione, non
abbia potuto essere presente in
Campidoglio dal Sindaco con
gli altri stilisti, a causa del so-
vrapporsi della sua sfilata con
l’evento in calendario“.
Un cenno importante va
all’evento realizzato dal Duo
Grimaldi e Giardina. Una pas-
serella lunga ventisette metri,
divisa in pannelli messi in ven-
dita, rivestiti di piastrelle di-
pinte a mano con i colori tipici
della costiera, creata da maestri
ceramisti partenopei. Il ricava-
to della vendita è stato devo-
luto all’associazione Aisla, per
la lotta alla Sclerosi Laterale
Amiotrofica. Primi pezzi ven-
duti: i due pannelli con il cuo-
re Grimaldi Giardina, storico
simbolo della maison, creato
appositamente con frammenti
di ceramica rossa e mattonelli-
ne gialle contornate da specchi
a definire i raggi. La nuova col-
lezione Primavera/Estate 2009
è una passeggiata tra i colori e
le tinte di una terra baciata dal
sole. Molto giovanili le camicie
over-size che diventano abito,
un curioso gioco di opposti
che fa grande la camicia e pic-
colo l’abito.
Dopo la “FORMAZIONE”
dei migliori allievi dell’acca-
demia di Costume e di Moda,
gran finale con la sfilata di Re-
nato Balestra in S. Spirito in
Sassia. Per combattere la crisi e
riportare il buon umore - ma il
sarto nel contempo polemizza
con l'organizzazione. Secondo
lui “Tutta da rifare” - Renato
1-15/16-28 febbraio 2009
cedonie, mele, yogurt...ad un
costo che oscilla tra i 70 cente-
simi e 1,50 euro.
Insegnanti e famiglie hanno
risposto positivamente all'ini-
ziativa, il successo dell'opera-
zione è risultata anche dalla
Commissione europea che
l'ha accreditata come “migliore
pratica”.
Il tutto per comunicare che
i nostri piccoli devono essere
educati al consumo di frutta
e verdura fresche, meglio se di
stagione; da una parte le Isti-
tuzione ci stanno provando,
ma dall'altra ci sono le fami-
glie che devono dare il loro
contributo: perché la salute dei
piccoli dipende da una buona
alimentazione dentro e fuori le
scuole.
Balestra, accanto ad abiti can-
didi e leggerissimi per la sera,
accosta, per il giorno, maglia
e seta, e sui piccoli boleri,
un'esplosione di fiori hawaiani
dipinti a mano, altro omaggio
a Obama. Impreziositi da leg-
geri ricami. Per “lui” camicie
bianchissime a volte cosparse
da fiori e righe. La sposa in
rosa pallido come un mandor-
lo in fiore.
Tra un evento e l'altro, si e' par-
lato molto tra gli organizzatori
dell'opportunità, finora boc-
ciata, di dedicare un Museo al
sarto Valentino, preferendo ri-
servare uno spazio a più stilisti.
Un dilemma ancora al vaglio
del Sindaco Alemanno.
Altro progetto, ripristinare la
sfilata sulla scalinata di Trinità
dei Monti - ma se ne parlerà
nel 2010 - e sarebbe un'otti-
ma occasione per rilanciare la
Moda Capitolina, date le po-
lemiche di coloro che hanno
preferito le passerelle parigine.
La presenza in questa XIV Edi-
zione a S. Spirito in Sassia dei
“Big” ben noti della moda, ha
dimostrato la volontà di dare
seguito, seppure in momenti
così difficili, alla tradizionale
sartorialità italiana, interessan-
te anche per l'artigianato.
Per la prossima estate, gli ac-
cessori si preannunciano dav-
vero molto importanti, borse
gioiello abbinate a capi e bal-
lerine impreziositi da pietre , e
sandali con zeppa o dai tacchi
altissimi, e per completare, in
tempi in cui abbiamo davvero
bisogno di volare, abiti da so-
gno per serate da favola!
Anna Maria Vandoni